accorge [il maiale] d'avere addentato una delle sue quattro zampe insensibili, gravi
: assonnato, immerso nel sonno (una persona). cavalca, 16-2-100:
sonno. 3. che provoca una sensazione di molesta pesantezza; che opprime
che rende torpidi (un cibo, una bevanda, il clima, ecc.)
seneca volgar., 3-357: d'una botte si fugge il miglior vino,
ore di notte. -che richiede una pesante fatica; disagevole, impervio.
. impetuoso, violento (il vento, una tempesta, un corso d'acqua)
giambullari, 306: venne... una folta pioggia, grande, grave e
piovoso, nuvoloso (il tempo, una stagione). simintendi, 1-2io:
pinguedine, per malattia, ecc. (una persona, un suo membro, i
: i primi passi legati, e una pesantezza in tutte le membra.
; duro da sopportare, oppressivo (una situazione, una condizione, uno stato
sopportare, oppressivo (una situazione, una condizione, uno stato d'animo,
cadente. -importuno, molesto (una persona). bartolomeo da s.
-severo, rigoroso (un comando, una legge). bibbia volgar.,
che mette in pericolo la vita (una malattia, una ferita, ecc.)
pericolo la vita (una malattia, una ferita, ecc.). fiore
fiore di virtù, xvii-63: avendo una malattia molto grave, della quale egli
xi-23: si era fissato che fosse una ferita grave. -dannoso alla salute,
stava assai grave, lo lasciorno in una casa fuori di mon- talcino. c
fu grave. -ant. pericoloso (una persona). valerio massimo volgar.
, 1-812: era [l'esilio] una certa sottrazione di persone gravi fuor della
, seria responsabilità (un fatto, una questione, ecc.). -anche
l'altra condizione che fa più eccellente una lingua è quando in una lingua sono
più eccellente una lingua è quando in una lingua sono scritte cose sottili e gravi e
gravi. -oneroso (un debito, una tassa). livio volgar.,
l'aggravamento di un fatto o di una situazione che in se stessa comporta un
che in se stessa comporta un male, una pena, un elemento negativo).
riparare a cartagena. svevo, 2-413: una grave stonatura... venne ad
piena coscienza e il deliberato consenso, una delle tre condizioni la cui presenza simultanea
.. / un breve riso, una parola amica, / che mi potrebbe serenar
seriano stati gravi li suoi costumi in una compiuta contessa. petrarca, i-1-85: con
(lo sguardo, il parlare, una caratteristica fisica); che nasce da
piuttosto corpulento,... con una grave barba grigia. -di animali
p. fortini, iii-427: vi porto una nuova operetta non grave. g.
e patriottiche discussioni. -severo (una parola, un rimprovero, un'inchiesta)
.., riuscirà la cordatura circa una quinta più grave. p. verri,
moravia, ii-425: cominciò a suonare una campanella..., subito seguita dalle
che si pone sull'ultima vocale di una parola tronca, sui monosillabi che richiedono
lettere vocali, due pronunzie, l'una più piccola e più chiusa, ovvero più
, 2-161: l'accento grave è una linea che incomincia dal di sopra dalla
sul grave, e fa sembiante di contare una cosa grande. nievo, 550:
note più basse che uno strumento o una voce possono emettere. garzoni, 1-441
... il medico graveggiante sopra una lenta mula. graveggiare, intr.
villani, 11-3: perché gravemente porti se una volta con disusato allagare ti fece alcuni
a me piace molto veder un giovane, una bilicata trave sopra d'uno o due legni
un poco del grave quale da piei aveva una ritonda e bilicata cassa, e quella /
l'aggravamento di un fatto o di una situazione che in se stessa comporta un
dà e dispone che gli estremi dall'una delle parti gravemente, dall'altra parte
sp., 34 (596): una manina bianca a guisa di cera spenzolava
bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, con una certa inanimata gravezza
di cera spenzolava da una parte, con una certa inanimata gravezza. d'annunzio,
pesantezza molesta (nel corpo, in una sua parte); senso di oppressione
-l'essere indigesto (un cibo, una bevanda). crescenzi volgar.,
. avevano lasciato un odore pirico, una vaga gravezza rossa nell'aria.
e vezzosa. -violenza (di una tempesta, di una burrasca, di
-violenza (di una tempesta, di una burrasca, di un combattimento).
del ferro. -rigidezza (di una stagione). m. villani,
de roberto, 1-371: come liberata da una gravezza, come tornando alla vita,
sentiva un mal essere... una gravezza di respiro. -torpore,
dalla gravezza del dolore, era incorso in una indisposizione pericolosa alla sua età.
4. gravosità, onerosità (di una legge, di un'imposizione).
5. serietà, gravità (di una circostanza, di un fatto);
inverso noi. -onerosità (di una spesa). g. villani,
graveza del guadagnare. -pericolosità (di una malattia, di una ferita).
-pericolosità (di una malattia, di una ferita). — in senso concreto
), li-7-230: pose il ponteficie una gravezza sopra il sale. galanti,
g. capponi, i-121: ordinarono una gravezza o taglia, che si chiamò
: prendono maggior diletto del suono d'una cornamusa o d'uno sveglione, che di
del gravacémbalo. segneri, iii-3-73: una corda gentile di gravicémbalo, quanto è più
complicato, difficile (un problema, una questione, un affare). bcltramelli
latona. straparola, 6-x: ho una gravidanza sì strana, che io non ebbi
4-1-69: soffre attualmente gli incomodi di una quarta gravidanza. pratolini, 9-488:
, interdetto il partorire e dannata a una perpetua gravidanza. -per simil.
complesso d'esalazioni, dal quale dopo una lunga gravidanza può esser uscita questa nuova
al libro nascituro. (è stata una gran brutta gravidanza: ma, fra una
una gran brutta gravidanza: ma, fra una decina di giorni, spero di chiamare
83: il teatro di varietà è una scuola di sottigliezza,... le
2. intr. divenire gravida (una donna); essere fecondato (l'
argomenti, la reina gravida; e una figliuola femmina partorì. luca pulci,
francesco da barberino, 229: io vidi una donna che in sua gravidézza le
per giunta. sbarbaro, 1-62: una donna gravida passò coi suoi marmocchi.
leonesse gravide. leopardi, i-213: una donna desiderosa di concepire...
di concepire... bastonava fieramente una cavalla pregna, dicendo, tu gravida
saba, 67: tu sei come una gravida / giovenca; / libera ancora e
], iii-x-241: no, in una coscia ei [giove] fu gravido d'
rigoglioso, lussureggiante (il terreno, una stagione); fecondo (un seme
linfa gravidi. brancoli, 4-280: una fuga di grigi palazzi, gravidi di ringhiere
poi, ci si sente un lagno, una doglia, delle convulsioni, delle nausee
implica determinate conseguenze (un fatto, una situazione, un discorso, ecc.
. -che esprime un sentimento intenso, una preoccupazione viva (lo sguardo, la
un determinato ordine, sul territorio di una regione { rete gravimetrica locale) o
{ rete gravimetrica locale) o di una nazione { rete gravimetrica nazionale) o
cui si effettua o si è effettuata una misurazione della gravità terrestre. 2
la percentuale di un elemento contenuto in una sostanza, che si basa sulla trasformazione
questa vita, e per suo guanciale ebbe una pietra, la quale gli angioli le
vivere in grande agiatezza, godere di una grande serenità di spirito. menzini
. due guancialuzzi di penna vecchi, una coltricella rotta. -dimin. guancialétto
messo a galleggiare in sull'argento d'una catinella, s'incomincia ad empiere il vaso
dalle tempia come i due guancialetti d'una celata. 6. tecn.
: i guancialetti... sono una certa prominenza, che avanza fuora del muro
quella scatola di latta in cui è una specie di piccolo guancialino inzuppato d'inchiostro
rucellai, 1-iii-1-257: quanti per soddisfare ad una ingorda golosità... si vaglion
: gioco nel quale un giocatore tiene una mano distesa dietro la schiena o fuori
vedere chi sia colui che lo percosse in una mano ch'egli si tiene dietro sopr'
, 24-47: dette al conte gano una guanciata / che nel viso e nel cor
lavarsi col tuo sangue la macchia di una guanciata, sveglierà roma con alte voci e
, 19: stimava che l'adulazione fosse una guanciata; e che si dovesse con
poi baciavasi, e gli si dava una lieve guanciata, o gotata; preso
. locuz. -dare, menare, applicare una guanciata a qualcuno: schiaffeggiarlo, colpirlo
lui se voltava, / l'altro una guanciata i dava. sacchetti, 155:
pulci, 20-66: dettegli nel viso una guanciata, / che gli brucò la carne
. varchi, 18-3-263: gli menò una guanciata. b. corsini, 7-56
/ sta in atto di girarli una guanciata. berchet, 133: don tomilla
furiando corse all'atto / d'applicargli una guanciata. -ricevere una guanciata:
d'applicargli una guanciata. -ricevere una guanciata: venire schiaffeggiato. iacopone,
combattere, né per lui pure ricevere una guanciata. chiari, 1-ii-105: incapace
le tenute del cavour a leri e in una lezione accademica ci ragguagliò di quel
. riboside della guanina: è una polvere bianca cristallina inodore, di
. -anche: chi lavora in una fabbrica o in un negozio di
si trova usato da plauto in una delle sue comedie: onde si
, agg. che porta i guanti (una persona). tramater [s
attenta la gran persona, matteo guidava con una prudenza eccessiva. guanterìa,
suo fante venticinque nuove piastre, sopra una bella guantiera d'argento. menzini,
guantiere d'argento. algarotti, 3-166: una giovine cameriera... porta una
una giovine cameriera... porta una guantiera con sopra un bicchiere d'acqua
con sopra un bicchiere d'acqua e una chicchera di cioccolata. manzoni, pr
, 2-214: era entrato recando sopra una guantiera caraffa e bicchiere; entrando aveva
due qualità della nazion francese, una amabile e l'altra ridicola.
giordano, 3-9: chi volesse toccare una cosa lotosa che sozzasse, sì si
ii-31: sempre danno udienza ora a una maestra di acconciare capi, ora ad un
. caro, 11-136: avea allora una mano scalza e l'altra con un
c. e. gadda, 2-122: una infermiera porge il càmice, la cuffia
. egli li infila, certo con una esatta nozione della loro consistenza velare:
tutto rotto, e mandato a uno d'una terra vicina suo amico, che si
era fatto di pelle ricoperta da una fitta maglia di ferro e rinforzata con piastre
presa la mazza, a lui fere una tempia. tasso, 11-42: che la
che, son sincero, basta a schiacciare una testa più soda che quella d'una
una testa più soda che quella d'una ragazzina bionda. 3. come
gazzarra trombando nel campo de'fiorentini con una frasca spinosa, sopra la quale era
sanguinoso e in più parti tagliato con una lettera che chiedea battaglia, dicendo che
termini più distanti dell'albio -fu veramente una disfida senza guanto fra me e la
a un guanto di tela rivestita di una spessa maglia metallica (detto anche guanto
unghia / o il guanto smesso d'una serpicina. 9. gerg
che non gli si può stare vicino, una bestia col pelo sul cervello
, passare, dare il guanto: presentare una sfida; sfidare a battaglia, a
. veniva a gettare un guanto a una forma d'arte che fino ad oggi il
prudenza; ma necessita usarvi il tatto di una mano in guanti di velluto.
sera e mattina / la sentinella appiè d'una finestra, / che si mangiano i
innamorati, col mangiarsi i guanti sotto una finestra, mostrano ancora la lor passione
il guanto per qualcuno: passare da una condizione a un'altra (che può essere
42: mai non m'accorsi che pur'una volta mangiasse l'insalata senza guanti per
bianche e morbide, come quelle di una donna. soldati, 162: il cavaliere
e i guantoni sino al gomito, manovra una macchina elettrica. bocchelli, 6-419:
regolare il traffico; s'era fatto una opinione sua, se fosse meglio il
, ii-1-189: si vedranno... una pedana, una lunga panca per gli
vedranno... una pedana, una lunga panca per gli amici tiratori e spettatori
labbra hanno alzato il mento, avanzato una spalla e un ginocchio, assunto un'
ginocchio, assunto un'aria guappa, con una punta d'ingenua crudeltà, che è
in nota] per guappo cfr. una cronaca spagnola del '6oo cit. dal
, / portato in dì di festa una mattina / a battezzar in una cappellina.
di festa una mattina / a battezzar in una cappellina. soderini, ii-382: quest'
in brasile dai semi leggermente torrefatti di una liana della fa = deriv
guarapo (nel 1620), forse da una voce indigena delle antille. guarda
2-17: l'arme sua era d'argento una stella, / e per cimier portava
e per cimier portava su la guarda / una serena che da ogni mano / stretto
. stanza di disimpegno che introduce in una o più camere; anticamera.
si facesse; e così fu fatto in una guarda camera la quale il re poteva
amico la matina per tempo, in una guardacamera de la casa se nascose.
introdusse in casa e lo mise in una guardacamera. = comp. dall'
delle altre po dotazione a una batteria. polazioni indigene del brasile
parapetto o paracarro all'angolo di una casa, per difenderne lo spigolo.
aretino, 20-130: « io sono una guarda-casa » gli rispondo io, «
» gli rispondo io, « e una stracca-gelosie; lascio mascararsi alle belle e
era ornata di un mascherone, di una testa di leone, di drago o
lavare, cisterne o pozzo, e una stanza di legna contigua ad una beccanetta
e una stanza di legna contigua ad una beccanetta con canali. = comp
addetto alla sorveglianza e alla manutenzione di una diga idroelettrica. = comp
impiegati nella protezione dei fianchi di una colonna in marcia o di un esercito
due draghetti e due foconi, con una sola guardamacchia. monti, xii-3-218: cerco
imbriani, 1-276: c'era una guardamalati, ma non serviva a nulla
, 6-475: -il guardamano si componeva di una sbarretta di ferro posta a traverso,
, ecc. (e può essere una piastra di metallo, un pezzo di feltro
. p. fortini, iii-249: è una fanciulletta che non ha finiti sedici anni
3-2: le donne del paese cielebravano una grande festa alla dea cerere per guardaménto
torri de'guelfi, intra l'altre una molto grande e bella, ch'era in
villani, 9-66: la fece strangolare con una guardanappa. intelligenza, 67: tovaglie
che guarda; che è rivolto in una determinata direzione, intento (lo sguardo
all'ingresso di un porto o di una darsena, su cui si trova il
xiv-230: l'imbecille posò i libri presso una porta, senza nemmeno consegnarli al
portone che veniva dal suo casotto a fare una fumatina. de roberto, 407
): quella [novella], l'una l'altra guardando, appena del ridere
in uno specchietto ch'ella ha dentro una scatola di smalto. tozzi, i-304:
uno che non osa guardare al balcone donde una ragazza mostra le ginocchia.
pupille, lo sguardo); percepire (una luce, ecc.). -
-assol. avere un determinato sguardo o una determinata espressione. dante, inf
gli tastò il polso, gli messe una mano sul cuore. d'annunzio, iii-i-
/ e le guardava contro luce a una / a una. cicognani, 2-37
le guardava contro luce a una / a una. cicognani, 2-37: anche stamani
assistere (a uno spettacolo, a una trasmissione televisiva, ecc.).
spesso guardo alla televisione. -visitare (una città, un monumento, ecc.)
e ogni distacco m'ha lasciato sempre una punta di rimorso di non essermela potuto
garzoni, 1-384: comanda essere imposta una penitenza d'un anno a un prete
piacere e nella libertà. -seguito da una prop. interrogativa indiretta o da una
una prop. interrogativa indiretta o da una prop. dichiarativa. anonimo, i-653
sarpi, vi-2-122: per conoscere se una legge eccede li termini della sua potestà,
guarda alla persuasione presente per mezzo di una favola. carducci, ii-18-271: l'animo
con compiacimento, vagheggiare; corteggiare (una donna). rinaldo d'aquino,
qualcosa; ricorrere per aiuto (a una persona, alla divinità, ecc.
e sebbene professasse verso i greci imperatori una sorta di legale dipendenza, roma e
(un pericolo, un danno, una tentazione, ecc.). - anche
: diventarono nimici mortali, e l'una parte e l'altra andavano armati sempre,
guardasi per debito;... una di queste mattine non ardiva d'uscire di
scampo, antidoto (un oggetto, una sostanza, ecc.); costituire
posto a difesa (un'altura, una fortezza, una regione, ecc.)
(un'altura, una fortezza, una regione, ecc.). machiavelli
. assistere, curare (un malato, una partoriente, ecc.); aver
: ebbe la madre ostetrice, quasi una di quelle plebeie femmine che secondo nostro
per passare, che le com- peràssono una gonnella, la quale i suoi piedi s'
in casa sua. cassola, 8-84: una ragazzetta le guardava il bimbo nelle ore
(un animale); coltivare (una pianta); attendere (alla casa,
città di nimici e grandissima preda e una figliuola del sacerdote d'apolline, la qual
-figur. ritenere, trattenere nella mente (una nozione, un'idea, ecc.
vita o in un determinato stato (una persona, la sua anima, un animale
); mantenere intatta e integra (una virtù, la fede, ecc.)
fé guardar dovea non altrimente / ch'una fortezza d'ogn'intomo chiusa: / così
la qual io ho sempre guardata com'una gioia, ognun sa in quant'acqua si
tristezze. -tenere, occupare militarmente una città, una regione, una fortezza
-tenere, occupare militarmente una città, una regione, una fortezza, ecc.,
militarmente una città, una regione, una fortezza, ecc., allo scopo di
possesso; presidiare, guarnire, vigilare una città, un luogo strategicamente importante.
., ii-1-393: pensò di fare una cava, e di cavare la fortezza della
per dio dimanda. -perlustrare (una regione); spiare (il nemico)
pigliare. -governare, signoreggiare (una provincia, una regione).
-governare, signoreggiare (una provincia, una regione). dante, par
già sempre. -falla ferrar n'una camera. marino, 6-74-81: la giovenca
trattenere in un determinato luogo o presso una determinata persona. boccaccio, dee
i-140: avvisato abimelech della bellezza d'una forastiera di fresco ivi giunta,.
luogo; essere esposto, orientato in una determinata direzione. giamboni, 4-20:
di pietra viva. bertola, 216: una delle alture a levante guarda la città
: guardavano [le finestre] allegramente una parte del valdarno inferiore. sbarbaro, 1-37
l'un l'altro, e posta una data forza di lume in ciascuno, si
., i-vm-15: atto libero è quando una persona va volentieri ad alcuna parte,
dice: * chi offende in una cosa, perde molti beni '.
proprie case. -seguire costantemente (una via, una traccia). -anche
-seguire costantemente (una via, una traccia). -anche al figur.
simintendi, 1-106: vide lentamente andare una giovenca sanza guardia, la quale no avea
. racchiudere, tener prigioniero qualcuno (una fossa, una cella). dante
tener prigioniero qualcuno (una fossa, una cella). dante, inf.
d'un grande avello, ov'io vidi una scritta / che dicea: « anastasio
a qualsivoglia omo di bon giudicio occorresse far una orazione di cose gravi nel senato proprio
. cellini, 2-28 (351): una sera gli detti tanti colpi
da un avverbio di luogo o da una proposizione oggettiva). dante, inf
! d'annunzio, iii-1-29: guardate: una coccinella. è di buon augurio.
verga, ii-153: colà l'uccisero di una schioppettata, senza dirgli neppure: guàrdati
o per attirare ironicamente l'attenzione su una determinata circostanza. aretino, 1-1:
non volessi a questa malvagia derrata fare una mala giunta, di che iddio mi
valore attenuato, per negare risoluta- mente una possibilità ipotetica, per esprimere ironica indignazione
, 24-319: un fiore in petto a una dama, e in oggi anche passato
: come frase di cortesia che accompagna una richiesta. ricchi, xxv-1-218:
bersezio, 148: in tutta la vita una donna non proverà mai più il rapimento
figur.: avere valore retroattivo (una legge). g. villani,
lo popolo minuto, reggente il comune, una nuova riformagione e legge contra i grandi
mentre ch'io guardava tanto fiso, / una femina iscorsi assai di lunge / sì
o qualcosa per non sciuparla: averne una cura gelosa, provarne un amore,
da tenerezza. -anche: per indicare una persona o un oggetto fragile. -
deve tenere di conto! è d'una terraglia che si scheggia a guardarla.
tua possessione tanta uva da poter fare una cappata simile per farne una dozzina almeno
poter fare una cappata simile per farne una dozzina almeno di barili, procacciati dai vicini
chi la merita. d'appartenere a una nazione che nel suo guardaroba, proverbi
. oltre agli abiti di gala, ha una veste da camera di questa -guardare
questa -guardare e non toccare è una cosa da imparare: come avvertimento affinché
, i-414: fu trovato... una testa d'appio cieco ed una del
. una testa d'appio cieco ed una del figliuolo di marmo, bellissime,
, xvi-476: queste quattro persone vorrebbero una saletta; una stanza da letto matrimoniale
queste quattro persone vorrebbero una saletta; una stanza da letto matrimoniale; due gabinetti
da letto matrimoniale; due gabinetti; una stanza da guardaroba con letto per la
guardaroba con letto per la cameriera, una cucina e un buco comunque per un
capi di vestiario e della biancheria di una persona o di una famiglia; corredo
e della biancheria di una persona o di una famiglia; corredo. goldoni,
degli oggetti preziosi, delle suppellettili di una casa o di una chiesa, di
, delle suppellettili di una casa o di una chiesa, di un istituto o di
chiesa, di un istituto o di una famiglia. varchi, 18-3-261: il
alla custodia di vestiti e biancheria presso una casa privata e, anticamente, anche
alla destinazione delle cariche, con eleggere una presidente con sue assistenti, una cancelliera
eleggere una presidente con sue assistenti, una cancelliera e una tesoriera: guardarobe, visitatrici
con sue assistenti, una cancelliera e una tesoriera: guardarobe, visitatrici, provveditore
. chi è addetto alla sorveglianza di una sala (in un museo, in una
una sala (in un museo, in una mostra, ecc.).
. gelli, 211: la 'guardascèlla'è una lama di forma oblunga, mobile,
e hópital,... vivevano sotto una monarchia corrottissima. botta, 5-437:
pananti, i-363: colui mi dette una guardata fosca. bandi, 160:
ordini che egli le impartiva spesso con una sola guardata. c. e.
appena à finito, le dispiacerebbe dare una guardata anche a me? 3.
'poeti'? perché sarebbe bene dargli una guardatina di confronto. dossi, 520
lancia di tanto in tanto di traverso una guardatina maliziosa e un sorrisetto che le
i maccheroni, entra, e dà una guardataccia storta ai piatti degli altri.
di lei che ancora rideva, vi fu una guardataccia che i due diedero al bersagliere
nelle cartiere, sorveglia le tele di una macchina continua per la trasformazione della pasta
sul davanzale, aggrappato all'inferriata di una di esse, le spalle guardate dai
] buonissimo e grande, guardato con una delle più belle torri del mondo,
. curato, governato (un animale, una stalla, ecc.).
alle più segrete parti della casa in una cameretta guardata con grandissima diligenzia. tasso
-in partic.: presidiato, difeso da una guarnigione. fra giordano [crusca]
giordano [crusca]: lo rinserròe in una guarda- tissima fortezza. livio volgar.
8. rispettato (un comandamento, una legge); solennizzato (una festa
, una legge); solennizzato (una festa). bartolomeo da s.
che mantiene intatto (un ricordo, una virtù, ecc.). boccaccio
che custodisce, sorveglia o amministra (una casa, un podere, denaro, oggetti
incaricato di sorvegliare (un prigioniero, una donna, ecc.), sorvegliante,
vigila, monta la guardia, presidia (una città, un luogo fortificato, ecc
il ponte] si trovò coperto d'una lunata trincierà con buone guardie; nondimeno i
6. ligio, ossequente (a una legge, a un co- mandamento,
vezzi e non le feci mai pure una guardatura torta? giuglaris, 3-169: con
4-ii-177: aveva la guardatura mansueta, una barba grigia, la fronte alta e pacifica
dedicano alle donne, scie lunghe d'una eterna invidia. 2. ant.
pananti, i-49: mi diè l'imbratta una guardaturaccia. = deriv. da guardare
. barriera di sicurezza ai lati di una strada (ed è costituita per lo
ed è costituita per lo più da una robusta lamiera metallica). = comp
1-52 (133): per guardia d'una casa questo [cane] era maravigliosissimo
spilonca castalia, ch'egli vide lentamente andare una giovenca sanza guardia, la quale no
proprio turno di servizio di vigilanza (una sentinella, un medico, un infermiere,
di guardia, avvinto e stretto da una stessa catena con un mescuglio di molti
il gioco delle pugna, si sentì una voce gridare: alle guardie, alle guardie
amministrazione (di uno stato, di una provincia, di un comune); mantenimento
'. -governo, guida (di una nave). -anche al figur.
. per otto [mesi] da una quartana noiosa molto, ed egli tre
lui uso debba per alquanto tempo osservarsi una convalescenza appropriata, o guardia, come
la custodia di un luogo, di una persona, dell'ordine pubblico; presidio
il principe don ippolito lau- rentano tenesse una guardia di venticinque uomini con la divisa
, 21-18: serraglio, con alla porta una guardia di dragoni o di cerberi.
in cui si divide l'equipaggio di una nave e che si alternano nel disimpegno
i-109: si colse il giorno d'una rivista delle truppe a cui il marito,
borromeo e al podestà casati. compose una guardia iiobile. bresciani, 1-i-56: allora
città capitali ov'era 11 monarca era una guardia svizzera di palazzo, una guardia
monarca era una guardia svizzera di palazzo, una guardia nobile a cavallo, un battaglione
di sedili; in mezzo, come una compatta guardia del corpo, i bianchi
mafia], per così dire, una polizia illegale, una guardia del corpo dei
così dire, una polizia illegale, una guardia del corpo dei cosiddetti baroni.
le opinioni attinenti a religione, mandava una guardia d'onore a san gennaro. colletta
in cui erano ammessi coloro che vantavano una discendenza nobile di almeno cento anni e
ufficialmente da giulio ii nel 1506 (una esisteva già nel secolo xiv) ed
1-511: se le tornasse più comoda una scorta di guardie nazionali, tutto sarà disposto
. papi, 1-2-248: instituissi una guardia civica provvisionale per mantenere la tranquillità
ojetti, i-147: c'è anche una mostra di tutte le armi: artiglieria
germania, col pretesto di sostituire all'esercito una organizzazione privata di difesa, la borghesia
mare, dietro ai monti, come una guardia. -marin. ant. vedetta
. landò, 77: aveva il cuoco una scimia per guardia della cucina.
sentimmo a tutte l'ore della notte una guardia che cantava in molto piacevol modo;
: aprì subito e trascolorò nel vedere una guardia di città. ojetti, i-176:
, 12-26: finì col rivolgersi a una guardia di città pregandola di darci l'
levi, 2-77: l'uomo nero era una guardia giurata del signor n.
. la bicicletta nera e silenziosa di una guardia notturna. -guardia volontaria:
si dividono in due squadre: l'una rappresentante le guardie, deve ricercare,
le braccia spande, / dell'ampio corpo una gran parte scopre. zinano, 16-32
, 17-63: la condanna di rosenberg è una prima affermazione di questo pericolo. in
. è certo che essi potranno scatenare una guerra come la scatenava hitler o mussolini
si mette in qualche parte debole di una costruzione, per rinforzare un pezzo di legno
e guasto che si scuopra nel raddobbo di una vecchia nave. g. bassani,
io): uno spadone, con una guardia traforata a lamine d'ottone,
: disco metallico posto alla base di una catena di isolatori allo scopo di migliorare
rustico, vi-137 (12-2): d'una diversa cosa, ch'è apparita,
signore. petrarca, v-1-90: vidi una gente andarsen queta queta, / senza
giordano, 5-70: quando l'uomo ha una sua donna e va in francia,
: non essere pericoloso, non richiedere una particolare cautela nell'uso (un farmaco
a protezione di un luogo o di una persona; custodire, curare; sorvegliare attentamente
guardie o le guardie: per indicare una sorveglianza simultanea in più luoghi. latini
. luca pulci, i-24: se l'una di lor si spoglia e bagna /
lui, e però lacedemonia di sicuro una notte assalio. malispini, 44: si
. tecchi, 11-47: la scoperta di una figlia naturale dello zio deve mettere in
il corpo e con la spada, una posizione adatta alla difesa e all'offesa.
con il corpo e con le braccia una posizione adatta a proteggersi dai colpi dell'
mani addosso da nessuno, e con una stratta si liberò, mettendosi in guardia
: montare di sentinella; sorvegliare con una certa continuità; assumere il proprio turno
egli di guardia, quando in casa di una e quando di un'altra. f
prendea guardia perch'erano a'confini l'una parte e l'altra, e non
: la sordida lusinga... è una maschera d'amicizia, che la contraffà
prende ben guardia, di leggieri l'una scambia dall'altra. de sanctis, i-224
contro pericoli che minacciano l'incolumità di una persona o di un luogo; stare
aveduta, fattasi chiamar... una certa agnese..., la
aver l'elezione del prendere a fare una delle due cose, e non ne voler
vie maestre. montale, 3-204: una folla enorme mareggiava intorno all'isolotto..
è addetto alla manovra dei freni su una vettura, un treno, ecc.;
di guardia in un porto o su una nave in disarmo. 2.
, / a ogni cento piè avea una torre, / con guardian, che mi
caro, i-272: i cani guardiani dell'una gregge e dell'altra, come sogliono
protettore (di un luogo, di una persona). malispini, 1-556:
3. chi assiste, cura, segue una persona o come istitutore, educatore o
salute / dell'altre, quasi com'una guardiana, / avanti gio per guidarle tute
(di un bene morale, di una situazione politica, ecc.).
schifino d'abitare co'suoi lavoratori in una medesima corte, potranno agiatamente nel predetto
fummo raunati, el guardiano ci fece una bella e devota diciaria. vasari, i-234
. -per estens. il capo di una confraternita, congregazione o compagnia religiosa;
carena, 2-368: 'guardiano', dicesi di una terz'ancora che si adopera in caso
chiamano guardiani,... sono una specie di palizzate, o di moli costruiti
sm. ornit. uc2- 164: una monarchia che dovesse trascinar seco al
situata nei salienti delle fortezze medievali in una posizione tale da rendere possibile la vigilanza
baldelli, 4-365: egli intanto montato in una guardiola, d'onde si potea il
, guardiolo e simili, appiccarono davanti una facciata composta non so né manco io di
e sporgenti ai lati, montati su una pesante fodera, che si poneva sotto
era un cerchio, a foggia d'una stretta tesa di cappello, che, posato
all'abito delle donne la figura d'una campana. rosa, 120: vi
su la campana del guardinfante, come una farfalla che dalla cintola insù sia per involarsi
passioni popolari. dossi, 639: una matrona, un quintale di ciccia che
guardinfante dell'oratoria, m'investe di una mitraglia aforistica. = comp. dall'
offeso); esitante, incerto (una persona, un animale).
non mancò... chi ricordasse a una signoria che stessino cauti e guardinghi.
un atto di giustizia, a pregarla d'una carità ». nievo, 168:
sa conservare gelosamente un segreto o custodire una qualità o una virtù morale; che
un segreto o custodire una qualità o una virtù morale; che veglia con cura
morale; che veglia con cura su una persona; che custodisce attentamente ciò che
guardo da noi e decretò espiazione al fratricidio una servitù d'oltre a trecento anni per
separarle, né si può mai rimirar una, che non rimirisi a un guardo
fra la suola e il tomaio di una scarpa; guardione. -inchiodatore di guardolo
: fece annunziare che dimandava all'assemblea una guarentigia sacra della piena osservanza delle massime
quel tempo di dover dare a guarentigia d'una somma assai lieve l'unico mio abito
nostro autore che noi la sottomettiamo ad una giusta critica, facendo apparire la differenza
nel porgere coll'autorità di storici nomi una guarentigia maggiore della verità delle pitture,
per tanti scritti educativi, mi è una guarentigia che il giornale dei bambini vedrà
legge delle guarentigie..., una vera e propria lotta di religione pareva
sia di un dato stato, sia d'una data potenza, sia finalmente l'ordine
. alto ted. wèren 'fornire una garanzia'(wérento è il part. pres
gran fingai, è fra gli arabi beduini una inviolabile guarenzia della parola data. leopardi
troya derivò da questa legge su'guargangi una conferma della opinione da lui prodotta e
de marchi, i-323: fu da me una volta un prete a vedere il sito
-sostant. gran parte, gran numero, una certa quantità (ed è seguito dalla
mediche o a interventi chirurgici) di una malattia fisica o mentale. rustico
redi, 16-viii-53: questa guarigione è una guarigione più di apparenza che di fatto.
: più di tutto alla guarigione importa una ferma volontà di guarire. bonsanti,
tutte le guarigioni erano noverate, l'una dopo l'altra: il lebbroso era mondo
, rimettere in salute; liberare da una malattia, da un'infermità. -
cancro. testi fiorentini, 124: una sancta acqua, la quale gueria tutte infermitadi
estinguere, far cessare, far regredire (una malattia, la febbre, ecc.
.); sanare, rimarginare (una piaga, una ferita). cavalca
sanare, rimarginare (una piaga, una ferita). cavalca, iii-188:
piede. b. croce, i-3-158: una malattia non si guarisce con un atto
dolore, da un tormento, da una condizione di disagio (o anche dal
compagna e di giuditta mi appariva come una malattia che non valeva la pena di
rimettersi in buona salute; liberarsi da una malattia, da un'infermità. rustico
, 386: [se] vi mettesse una piastra di piombo sottile, sopra la
in poter d'un uomo ferito da una freccia il tosto guarire. alfieri,
uno. boine, i-165: affetto da una particolare sorta di morbo dal quale il
! 7. cessare, estinguersi (una malattia, la febbre); rimarginarsi
, la febbre); rimarginarsi (una ferita, una piaga). palladio
); rimarginarsi (una ferita, una piaga). palladio volgar.,
. levi, 1-213: il carbonchio è una brutta malattia che guarisce soltanto col siero
figur. liberarsi da un affanno, da una pena da un tormento (o anche
questo dono santissimo. -scampare da una tempesta (una nave). storia
. -scampare da una tempesta (una nave). storia dei santi barlaam
due: deporre ogni dubbio, prendere una decisione. g. m. cecchi
del sordo: percuotere duramente, avventare una sonora botta (tale da essere udita
-essere ammalato e non poter guarire, è una doglia da morire: per indicare disperazione
agg. ant. atto a guarire (una medicina, un rimedio).
al resto della popolazione, veramente come una classe privilegiata. dossi, 432
per il bagno, ne ebbe per una settimana; poi si poteva dir guarito.
, verso chi si è rimesso da una malattia. g. m. cecchi
morale, da un tormento, da una passione). fiore, 16-4:
: in casa martini [colorì] una s. agata guarita da s. pietro
prov. sangue presto, malattia guarita: una buona circolazione sanguigna è indice di sanità
principale vedo la testa della vergine, ma una vergine-arcangelo, solare e fiammeggiante e guaritrice
villaggio normanno in cui tutti appartengono a una setta di guaritori magici. =
diede li s. quaranta in una sua guarnacca cielestra. francesco da barberino
ginocchioni e cortese, stare inanzi a una donna che hae nome speranza. dante,
e sanza comandamento io mi portasse l'una, dico che la mia obedienza non è
fresca e colorita; / in man una guamaza, / in doso se la laza
: si trasse di sotto alla guarnacca una bellissima e ricca borsa con una leggiadra e
guarnacca una bellissima e ricca borsa con una leggiadra e cara cinturetta. antonio da
tutte coteste robe e'si mise addosso una guarnacca da casa di dobletto bianco
incrociato di panno turchino scuro e sopra una guarnacca di castorino con gli alamari lucidi
vuole essere perfetto: chi ti dà nell'una gota, para l'altra; e
la renderò; e se alcuno ti drae una mascellata 'ne la guancia porgili l'altra
, giubbotto. percoto, 43: una moltitudine di giovanotti in guarnacchino di velluto
e viola, stretto alla vita da una cintura elastica e chiuso fino al collo
, ii-169: sentistu mai dir d'una cappellina, / che s'avea messo
pergole vide un guamelletto bianco / ed una chioma in fior. soffici, i-221
la francia. -scuotere il guarnèllo a una donna: avere rapporti intimi con lei
erano di guardia o di presidio a una città o a una fortezza; truppe
o di presidio a una città o a una fortezza; truppe accasermate in una città
a una fortezza; truppe accasermate in una città (e attualmente indica il complesso
indica il complesso delle truppe dislocate in una determinata località). g. villani
gemelli careri, 2-i-6: pescara è una fortezza di garbo, situata sul mare
, fornita di buona artiglieria, di una guarnigione di 120 fanti spagnuoli. baretti,
nel ravviarci verso casa ci abbattemmo in una nuova mascherata, né fu difficile conoscere
comandante, e il vantaggio di possedere una stabile guarnigione di soldati spagnoli, che
nuovo ambulatorio, poi l'apertura d'una mostra agricola, e una rivista della
l'apertura d'una mostra agricola, e una rivista della guarnigione con la messa al
di presidio a un luogo fortificato o a una città o vive acquartierata. machiavelli
viani, 13-239: vedendo cadere in una monotona vita di guarnigione la sua illusione
di guarnigione la sua illusione eroica in una cittaduzza fortificata sul confine del deserto,
sidi-bel-abbès, disertò. baldini, i-786: una città di guarnigione, a quei tempi
a quei tempi,... con una ufficialità pomposa e spettacolosa come quella murattiana
-mantenimento di truppe a presidio di una determinata località. oriani, i-441
incontro se non che due compagnie, l'una di cavalli leggeri della regina, l'
di steccati e di fosse agrigento, una cittade di cicilia, là dove era
, 10-9 (492): gli fece una spada cignere, il cui guemimento non
è 'tutto quel guarniménto di cui abbisogna una lama di spada, di sciabola o
, 99: donò loro a ciascuno una tazza ovvero scifo di legno con guar-
. gozzi, i-24-13: il pelo è una corona, una ghirlanda, / un
i-24-13: il pelo è una corona, una ghirlanda, / un guemimento tanto naturale
6-2-26: i consanguinei del papa con una splendida povertà rima- neano in carestia d'
vi vien talento / ad uso vostro una qualche cavalla, / badate forse al
, 34: nel suo porto era capitato una nave addornata di nobili guernimenti da navicare
. 2. dotare un luogo di una guarnigione armata; presidiarlo, difenderlo.
iacopo. g. bentivoglio, 4-201: una collinetta... egli guarnì con
collinetta... egli guarnì con una buona mano di moschettieri. botta,
et sententiis ». pindemonte, 4-172: una leggiadra / conocchia d'ór le porse
, 86: senza indugio guar- nitase una camera da signore, venuta la disiderata notte
gliele conduca. 10. contornare una pietanza. -anche: preparare (un
giamboni, 4-410: antonio descendendo nel porto una mattina per tempo delle seste calende per
giovanni, i-77: subito gli fe'fornire una bellissima nave, e fella caricare di
corrispondendo l'una coll'altra, significano in un momento
, 1-299: fece accomodar le sedie in una loggia tutta guernita di statue e di
(un luogo); seguito da una scorta armata (un comandante, una
una scorta armata (un comandante, una schiera). giamboni, 4-408:
in rotta. davila, 175: nell'una battaglia e nell'altra erano 1 suoi
gli veniva in mente ch'era come una fortezza, guarnita di bravi al di dentro
a difendersi. boiardo, 1-6-42: è una rocca forte e ben guarnita, /
loardi] sono grandissimi, guemiti d'una bellissima fal- sabraca, d'un fosso
d'un fosso pieno d'acqua, d'una maravigliosa contrascarpa. muratori, 7-ii-103:
più, molto elegante (un pugnale, una spada). fatti di cesare,
i-26: aveva la cintura guarnita di una dozzina di bor- racce.
d'uopo che si ponga mano a una lettera proffumata, e ben guernita delle
sembrava esser per lui... una potentissima macchina ad espugnare ogni cuore,
e le gambe, e guerniti di una striscia rossa ne'luoghi dell'abbottonatura.
i-198: il lettuccio è guarnito di una coperta di tela a fiori.
(un recipiente); abbondante (una mensa). caporali, 11-86:
bollore al brodo, e riempitane una scodella già guarnita di fette di pane,
per vie quasi impossibili e inaudite ebbero una barca guarnita de quanto besognava. nardi,
, 336: fu imbarcato sopra una nave italiana, ivi ordinata e guernita
. campiglia, 1-142: fece fabricare una se bene picciola armata di nove navigli
bene guerniti d'ogni arnese necessario ad una spedizione maritima. d'annunzio, iii-2-177:
1 e te conquisterò prestanamente / con una ben guernita
12. arald. attributo di una spada, di uno quanto tocca alla testerà
galadas et strumento a fiato, di una nave che abbiano, speroni possano essere de
induce alnon paia a quella d'essere una dea? baldinucci, 1-30: l'
, vi-2-239: vidi la guarnitura di una gonna rabescata con frappe e righe e
cui si azionano i vari cavi di una nave. guglielmotti, 844: *
rocciosa. 8. tecn. in una serratura, l'insieme degli elementi rotanti
; i tre pezzi di chiusura di una cremonese (asta, cremagliera e rocchetta
guarnizione ricamata e forata, e con una lieve orlatura di raso celeste. verga
. 2. contorno (di una pietanza). de marchi, i-734
de marchi, i-734: tre oche e una lepre in compagnia di qualche cappone a
ogni romanzo cavalleresco, ora mi pare una guarnizione superflua, un freddo fregio.
città di firenze sì si reggeva per una condizione di cittadini ch'erano di mezzano
ii-283: io ho trovato al bosco una nidiata, / in un certo cespuglio,
io te li serbo: e'sono una brigata, / e mai vedesti i più
novellino, 51 (83): era una guasca in cipri, alla quale fu
impettito come se fosse disposto ad assumere una certa responsabilità. 5. locuz
., xxi-759: apparve nella cella una fanciulla bellissima,... portando in
bellissima,... portando in mano una guastada d'acqua. guido delle colonne
3-1 (63): li diede una guastada piena d'uno mirabile liquore, del
: togli l'anno, d'agosto, una guastada d'acqua ben fredda e po'
. scala del paradiso, 456: una guastada di vino assaggiata fa conoscere tutto
. rinuccini, 1-258: gittò loro una guastada d'acqua, e sì gli mollò
. della robbia, 1-291: bevve una guastada d'acqua con gran gentilezza.
[olao magno], 215: bevano una o due guastade di gagliarda cervosa.
io questa notte ne la camera / una guastada! - io a capo il letto
entrò portando ima carta di visita sur una guastada. 5. dimin.
. della casa, 574: una guastadétta v'era assai piccola e tutta piena
bencivenni [crusca]: lo tengono in una guastadina di vetro, ben serrata.
in ghiaccio, gli mandò a regalare una bella e ricca cantinetta d'argento con gua-
guastaducce, che tenevano due bicchieri per una, l'una piena di vermiglio e
che tenevano due bicchieri per una, l'una piena di vermiglio e l'altra di
manetti, 36: avendo recato in una guastaduzza uno beveraggio, disse [ecc.
invar. chi esercita un'arte, una professione con negligenza e inettitudine; chi
con l'ignavia o l'incapacità, una carica o una missione; guastamestieri.
o l'incapacità, una carica o una missione; guastamestieri. caro,
marito e la moglie, fatti che sono una volta nemici, si vede esser stato
5. alterazione, corruzione (di una lingua, di uno stile, di
, nel lavoro o negli affari, esercita una concorrenza disonesta.
contro alla medesima fra la gente minuta una voce di gran discredito. fagiuoli,
? io vi so dire che n'avete una corte piena. = comp.
item 11 soldi tra in cope e in una guastarda. bibbia volgar., ii-39
guastarda. bibbia volgar., ii-39: una guastarda d'ariento di peso di lxx
quando ti fu grave / tesser fedele ad una tomba, e guasto / mi fu
tedeschi discendono nuovamente dai camions. rompono una debole siepe, oppure guastano i fragili cancelli
e li campi di fuori si guastassero per una ismisurata pestilenza. -incendiare,
. redi, 16-viii-394: n'è fatta una sementa così grande e così piena di
temporale non ce la guasta, possiamo sperare una ricolta doviziosissima. baretti, 1-137:
tristi. 2. far passare una cosa da una data condizione a una
2. far passare una cosa da una data condizione a una condizione peggiore;
una cosa da una data condizione a una condizione peggiore; ridurre in cattivo stato
'l sasso e l'acqua, e una goccia sola, / cadendo spesso,
affinchè il fuoco sia ora in una camera, ora nell'altra. basta
mandare a male (un frutto, una vivanda).
guasta. -alterare il sapore di una vivanda; rendere immangiabile. epicuro
avvertenza di costituire il detto cannello di una certa positura determinata ei possa cavarsi con
lavorata. leonardo, 2-87: guastandosi una canna, non resultava, per quella,
buono effetto. biringuccio, i-22: far una fabbrica da lavorar ferro, per acconciare
guastato formolo, ma dev'essere quasi le una. verga, ii-425: ora poi
.: rendere squilibrato, sconvolgere (una persona, la sua mente).
da quella. passavanti, 219: una febbre in tre dì tutti i beni del
; fondere (ghiaccio, neve, una moneta, ecc.). - anche
guastarsi la scriminatura. bartolini, 16-111: una moda d'acconciatura di capelli così detestabile
stilla goccioli sovr'essi, / anche una sola stilla, e me li guasta.
il paese. de sanctis, ii-n-159: una povera pazza, cui il dolore ha
: ringraziato sia dio, che voi scriveste una volta più ch'un foglio di carta
effetto proccede. pea, 7-231: una scossa avrebbe potuto guastare la gravidanza.
5. ant. giustiziare, eseguire una condanna capitale. - anche: torturare
6. soffocare o aduggiare (una pianta); danneggiarne le parti vitali
tali che, s'io lasciasse loro una città, in poco tempo l'avreb-
2-xxiii: avevano gli scrittori cominciato con una sorta di corsivo a guastare il carattere
lusso poveramente fastoso... con una falsa varietà distrugge l'unità, guasta
la fisionomia. pirandello, 7-122: una cupa decrepita stamberga... guastava
avvien proprio a lei come a una donna bella, che, credendosi far
d'un sasso gettato dopo l'altro in una acqua ferma, che guasta que'circuii
un testo letterario, il significato di una parola o di una frase);
il significato di una parola o di una frase); tradire il pensiero altrui
lettori, dappoiché voi vedete che l'una di noi letteralmente intesa guasta l'altra
guastar questo passo contribuì l'ignoranza d'una elegantissima guisa di dire. bar etti
o sminuisce e guasta, ovvero crea una nuova espressione, rimettendo la prima nel crogiuolo
l'efficacia di uno stile, di una lingua, di un'arte, di
lingua, di un'arte, di una dottrina, di un'opera letteraria).
or tre e quattro e sei volte replicando una medesima parola, e ora indietro tornando
; ma quando l'autore vi presenta una concezione originale e la sente e la
sorte tra via. -falsificare (una moneta). paolo da certaldo,
onestà, della rettitudine, della verità (una persona, l'intelletto, la volontà
ne le tenebre di quello c'hanno una volta malamente appreso. campanella, i-14:
aveva il cardinale di benefici dua badie, una in padova e una in verona;
dua badie, una in padova e una in verona; e mentre gli altri le
debba migliorare e non guastare, ed essere una madre educatrice e non ima corruttrice trista
militarmente, economicamente) uno stato, una nazione; sconfiggere, sbaragliare (un
, un'iniziativa); complicare (una situazione); sciupare (un successo)
a merito l'aver guasto e storpiato una ribellione. alvaro, 8-61: parlava.
: vollon fare, delle tre legioni una; ma l'onore del nome, che
: l'italia... si godeva una quieta e lunga pace, e specialmente
primo sospetto. 15. trasgredire (una legge), rompere (il digiuno)
(un'usanza), abolire (una consuetudine). dante, purg.
un anno il certificato venne guastato da una cattiva nota. pavese, 5-27: questa
; compromettere, pregiudicare, rovinare (una soddisfazione, un piacere).
[s. v.]: * una persona si guasta con un'altra, due
guastati del tutto, apertamente, per una stupida bizza. 19. intr
martini, i-92: io credo di difendere una causa giusta, ma se la perdo
4-161: l'etichetta e il rituale danno una forza grandissima a chi li osserva,
-guastare il mestiere a qualcuno: fargli una spietata concorrenza. bocchelli, 13-46
: bisogna... non equivocare da una cosa ad un'altra, ma servare
si disse di chi ha quasi condotto una cosa a perfezione, e poi l'abbandona
impazienza o simili, pregiudica o danneggia una cosa quasi condotta a buon termine e
nominò mai [livio] se non una sena colonia fra le marittime in sul
prov. proverbi toscani, 66: una pecora marcia (o rognosa) ne
rognosa) ne guasta un branco. una pera fradicia ne guasta un monte.
. ibidem, 157: un noce in una vigna,... un porco
di biada, e un cattivo governatore in una città, sono assai per guastare il
ibidem, 322: poca macchia guasta una bellezza. -guastando s'impara:
a coloro che molte volte fanno male una cosa, mentre vogliono imparare di farla
erano molte guastarette ed ampolle, una ne prese. = dimin.
devastato, desolato (un territorio, una città); atterrato, abbattuto, diroccato
d'antica età, quella rocca d'una genia empia e superba, presa e
un po'grosso, ma guastata in una maniera simpatica, che mi piaceva.
, 1-99: presi il difficile comando come una bella occasione di farmi onore. e
quel ch'egli era, che ha presa una mala piega. de sanctis, 7-495
privilegio di nessuno, ha sede in una facoltà, e questa facoltà tutti gli
; rovinato, compromesso (un piacere, una soddisfazione). fogazzaro, 5-34
ii-60: stentava a digerire l'unto d'una cena straordinaria, guastata da un vinaccio
, 325: anche qui dunque abbiamo una o due vite guastate in modo da
selvaggio fu mai sì gran guastatore d'una vigna, come tu, roma, indomita
. c. gozzi, i-204: una tempesta di commedie, di tragicommedie, di
v-209: vedere adunque dovevi amore essere una passione... guastatrice delle forze del
rami. p. verri, 1-i-237: una moltitudine di guastatori... tagliavano
. g. raimondi, 2-184: era una compagnia di guastatori, o soldati del
8. ant. trasgressore (di una legge). seneca volgar.,
fuoco, saccheggiato (un territorio, una città). compagni, 2-28
ritonda, 1-165: cavalcando bordo per una capella guasta, egli truova uno scorpo
bructe e le ponerà in imo filo una destante dall'altra e le ponerà in dieta
e le ponerà in dieta acqua per una ora. serdonati, 9-399: l'armata
fermo e lucia, 637: è una grandine che percuote una vigna già maledetta:
637: è una grandine che percuote una vigna già maledetta: tanti grappoli abbatte
dì su l'urina guasta si porrà una gabella, acciò che 'l mal della renella
: tutta la vita era descritta come una palude d'acque guaste. -sostant
che è stato o è consumato da una febbre che non guarisce.
, 1-223: sul capo... una ciste, grossa quasi quant'un pugno
o inservibile, messo fuori uso (una strada, o anche uno strumento,
7-i-6: i soldati, quando hanno fatto una scaramuccia, tornano; e chi ha
, tornano; e chi ha guasto una schiniera e chi uno arnese e chi
79: il motore era guasto ed una freccia / di sangue su un macigno
si giaceva a guisa di storpiato in una culla. berni, 24-18 (ii-235)
infermo, il quale aveva guasta l'una delle gambe. dolcibene, 1-11:
. d'annunzio, iv-2-116: era una femmina alta e ossuta, bianchissima in
d. bartoli, 20-150: alzò quivi una tenda, e sotto essa tutti i
stilla [il sommacco]... una gomma la quale, posta nelle concavità
. -violentata, deflorata (una donna). modesti, 242:
. d. bartoli, 6-3-5: una nobil fanciulla da lui in questi ultimi giorni
stentato, stecchito (un albero, una coltivazione). landucci, 1-61:
34 (596): vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non
offuscata, ma non guasta, da una gran passione. de sanctis, i-48:
: non basta a far voglia d'una camminata a piedi, la bella giornata dopo
tolomei, 2-15: v'ha mandato una copia della mia orazion della pace,
(uno stile, un'arte, una dottrina, un sistema, una scienza
, una dottrina, un sistema, una scienza, un idioma, un vocabolo,
: incompleto, falsato, parziale (una notizia). petrarca, iv-3-71:
, v-n: se la lingua volgare è una nuova lingua da sé, o pure
traviato, perverso; contagiato moralmente (una persona, l'intelletto, la volontà
, 332: avendo trovata in campagna una donzella, le si accostò con animo guasto
quella amano. verga, i-249: sei una donnina viziata, una testolina guasta,
i-249: sei una donnina viziata, una testolina guasta, che vede falso in molte
5-60: altro non era se non una ragazza rovinata proprio nel suo primo fiorire
, interdetto il partorire, e dannata a una perpetua gravidanza. aretino, 20-124:
. aretino, 20-124: teneva scritti in una tavo letta tutti i nomi
fresco! -perdutamente invaghito (di una cosa). bibbiena, 181:
innamorato. berni, 314: è una sua gentildonna di contado, che ne
albanzani, 123: essendo stata quella una delle sibille, credesi che ella fosse al
in casa. giocosa, 18: una notte, sul principio d'agosto,
, la quale presso i fiorentini seguiva una bandiera bianca, dipinta con ribaldi in
della lingua nostra, ci ricorre al pensiero una opportuna osservazione del profondo court de gébelin
guasti improvvisi, a un braccio, a una gamba, alla testa. cicognani,
, 4-212: bisognava osservarli davanti ad una macchina, affaccendati intorno ad essa, nelle
cancrenoso e immorale, nulla di meglio che una dittatura vigorosa e leale. fogazzaro,
di violet era il guasto lasciato da una gran tempesta di passione. onufrio,
a corsa e a guasto, or d'una parte, or d'un'altra.
). lancellotti, 481: venne una pioggia di pietruzze infocate a foggia di
. a. cattaneo, iii-133: una peste di sordidi animaletti cominciò a bollir
nardi, 101: voi farete una grandissima solitudine ed un guasto pel contado
: promette non dimorare tanto lungamente in una città da farle guasto. d'annunzio,
le loro compagne. cardarelli, 1-131: una notte, / col cuore fasciato /
-farsi guasto di qualcosa: farsene una preoccupazione esagerata, un motivo di turbamento
operavano legalmente. baldini, i-650: una volta la casa ita in abbandono e
un l'altro... ha una cotal forza, che appunto dipigne uno che
cosa molto nuova, e ne vede una molto strana, stupefatto. c. m
a sbirciare d'intorno, / per vederti una volta, vezzo mio; / ma
questa simia si stava in cima d'una rovere, e guattava minutamente, come
di loro viaggio per uno istarnuto o per una vista d'uccello. frezzi, ii-9-19
porto, / al qual fa ogni dì una giornata. 7. custodire
pecore, e fra noi / venne una donna bella come voi. forteguerri, 15-35
di tua terra leggieri, e donagliene una o due volte l'anno.
luogo; essere esposto, orientato in una determinata direzione; fronteggiare, stare dirimpetto
ordine avea colonne xv, poste l'una rimpetto all'altra, e guatando l'una
una rimpetto all'altra, e guatando l'una l'altra. boccaccio, ii-224:
l'altra. boccaccio, ii-224: una bella e chiara fonte /...
e co'lor rami che guatino l'una l'altra. pananti, i-442: su
seguita da un compì, oggetto o da una prop. interrogativa indiretta).
usanza che, quando li uomini odono una notabile cosa e vera, l'uno guarda
per fare col viso segno d'approvazione ad una verità. -guatare di qualcuno
l'aveva amata, né mai da lei una sola guatatura aveva avuta. buti,
di quegli amanti i quali, da una torta guatatura delle lor donne o
linati, 17-55: si dedica a una raccolta comicissima di strumenti popolari. dalla
: si unì con tutto il grosso in una vallicella profonda intralciata di più sentieri ove
-lasciare in guato: lasciare in agguato (una parte delle truppe, un gruppo di
lungi dell'oste si misono in guato una notte. sacchetti, 118-30: va sotto
il giovane, 10-908: due paroluzze ch'una donna dia, / un saluto,
[tommaseo]: un sol guato, una sola guardata, un sol guardo dolce
la giulia, si diede a sballare una terribile storia d'amore. =
e costringere così il padrone a pagare una sottoserva (ossia guattera).
gli sorge adosso, tenendogli sepolti in una mandra di grassa ignoranza. costo, 1-257
ignoranza. costo, 1-257: era una gentildonna a pisa dimandata tita, la quale
pisa dimandata tita, la quale aveva una fante si laida e sì guattera che non
3. gemere, lamentarsi (una persona); risuonare lamentosamente (una
una persona); risuonare lamentosamente (una voce). pascoli, 1121:
camminare nell'acqua o nel fango (una persona o un animale); pesticciare.
grazzini, 2-78: lazzaro guazzando sentiva una dolcezza incomparabile, rinfrescandosi tutto quanto.
, né a galla, leghivisi insieme una pietra marmoreccia pulita. manfredi, 5-377:
; laonde egli si legge che in una certa regione ha una fonte, la quale
legge che in una certa regione ha una fonte, la quale al suono delle
aretino, 8-297: fu lanciata drento una coperta co manichi, e balzata.
all'altrui vista. nieri, 142: una sera... là dopo le undici
di sei fiori adorno / coperti d'una guazza pura pura. pananti, 11-66
la pianura sotto di noi, annebbiata da una guazza bianca, sparsa di macchioni bruni
di tante strane lingue, era impossibile che una ornata o composta se ne fosse la
di 'bollire '; quasi da una ricetta, che dica 'guazza e bolli'.
generi, casi, alterazioni e costruzioni, una grammatica che anche oggi è una delle
, una grammatica che anche oggi è una delle meno precise e semplici. landolfi
eu'è quest'isola / un guazzabuglio, una confusione. padula, 292: in
dal principio alla fine un guazzabuglio, una compra e vendita, una cosa da coprirsene
guazzabuglio, una compra e vendita, una cosa da coprirsene la faccia dalla vergogna
. -trovarsi a proprio agio (in una situazione, in un ambiente);
e che può nuocere. stanotte è venuta una bella guazzata. = deriv.
i suoi migliori guazzetti scenici, e d'una tempera d'avere vita più lunga in
. pulci, 22-44: mangiava una scodella di tartufi / rinaldo, bene
: ho veduto alcuni stupirsi nel vedere una trota intera cotta da eccellente cuoco una parte
una trota intera cotta da eccellente cuoco una parte in guazzetto, un'altra su
, guazzetti. bresciani, 1-11-491: una fetta di coscia o di lonza arrosto
di peperoni. jovine, 5-427: una nuvola di vapore... partiva dai
succo. palazzeschi, 3-243: era una delizia immergere una paglia per succhiare il
palazzeschi, 3-243: era una delizia immergere una paglia per succhiare il guazzetto di quella
caduto in un luogo fino a formare una pozza o a intridere la terra;
. pea, 7-433: offriva alla sposa una ciliegia in guazzo. 4
chiunque l'occhio v'affissa, vede una pittura quasi fatta a guazzo. scaramuccia
scrittoio dirimpetto al tavolino da lavoro collocò una veduta di torino a guazzo. piovene
. milizia, iii-84: 'guazzo'è una pittura fatta con colori macinati e stemperati
la sua 'opera omnia ', una trentina fra pastelli, guazzi e disegni.
. rendere tutt'intera la sua fisonomia con una pennellata a guazzo, diremo che,
5. idraul. l'immersione di una ruota nell'acqua stagnante, la quale
vedrai girsene in guazzo. -andare una cosa di guazzo: essere cose da
infusione. beltramelli, i-540: diventava una nàiade e metteva in guazzo la parte
. piovoso; umido (il tempo, una stagione). boccaccio, iii-4-1:
levossi un oscuro e turbolentissimo temporale con una guazzosa pioggia e soffiamenti d'impetuosi e
frate discese da basso a dar una gubbiata di fieno al muletto. =
xliii-84: [disse l'usignolo] « una pietra preziosa 1'ho nel gobbio,
-per estens. gozzo, gola (di una persona). citolini, 267:
gobbicel tanto minore, / che appena una mora si c'invio. =
, ma allora bisogna... con una grossa gucchia di ferro temperata, battendovi
delle regioni montuose asiatiche, fornito di una ghiandola che secerne una sostanza odorosa (
, fornito di una ghiandola che secerne una sostanza odorosa (muschio), usata
e sua storia. = da una voce tibetana. gudiòlo, sm.
item e dì detto fu trovata morta una rede sopra ad certa vite posta in uno
-io non ci voglio star. - sei una guega. 2. dimin. gueguina
di pensiero che si ispiri o sostenga una politica confessionale in opposizione a quelle di
gioberti, favorevole ad attribuire al papato una funzione politica direttiva. gioberti, 1-iv-595
1-iv-595: il loro guelfismo non è che una maschera per ingannare i semplici. bocchelli
divisa mistamente in due parti, l'una, che seguita ne'fatti del mondo
guelfe. 3. fautore di una politica favorevole al potere temporale del papato
, 19-8: mi venne in sogno una femmina balba, / nelli occhi guercia,
vede a crescer briga, / fece una guardatura torta e guerza. -sostant
, i-190: partii di turino con una rozza sotto di non so che razza,
cinelli, 2-25: un occhio intraversato da una cicatrice... lo faceva guardar
guerce. barilli, 3-86: quando una bocca sguernita, e guercia come la mia
di pervenire alla verità; accecato da una passione troppo viva. dante, inf
, in corsica): forse da una forma originaria * guerco passata a guercio
g. m. cecchi, 21-16: una razza d'uomini da guerra, /
o ai fini per cui si svolge una guerra. guerra coloniale: quella che
esercito straniero. piovene, 8-90: una delle premesse del congresso era...
quella dei paesi arabi contro israele facevano una cosa sola. -guerra di religione
per la diffusione o la tutela di una religione o di una chiesa. -al
o la tutela di una religione o di una chiesa. -al figur.: quella
domenichi [rezasco], 509: una onorata e salda fama degli uomini vi
popolari, i-400: noi combattiamo adesso una guerra sacra, quanto è sacro il diritto
2-8 (216): nacque tra l'una nazione e l'altra grandissima nimistà e
; la guerra fa della città guerriera una falange predestinata al dominio della terra.
, fondato o presunto, di scatenare una guerra. gioberti, 9-ii-517: i
, si diversifica ed è soggetto ad una serie di gradazioni. alfieri, 1-295
: parlossi... d'impiegar una parte dei beni della chiesa per allestir un
ordinamento interno, lo stato impegnato in una guerra; è caratterizzato dall'attribuzione di
sia metodo che utilizzi e som- ministri una via d'attività a tutti gli elementi,
, iii-21- 342: ne seguì una vera guerra di montagna durando più anni
guerre / infestar la messenia, e l'una estinta, / altra s'accese.
manifesta, aperta: quella che segue una regolare dichiarazione o si attua facendo chiaramente
]: ne surgeva tra quelle rupi una guerra minuta e feroce. guglielmotti,
* guerra sparsa ', quella nella quale una delle parti guerreggianti, evitando di venire
, potendosi tanto di leggieri confondere l'una guerra con l'altra, se si fosse
potenza di sagrifìcio scemò, perché a una guerra d'insurrezione, a una crociata
a una guerra d'insurrezione, a una crociata di popolo, fu sostituita esclusivamente
crociata di popolo, fu sostituita esclusivamente una guerra regolare di tattica. -guerra
l'insolente orgoglio baccanale. / questa una gleba, e quella un sasso afferra
/ di quei ch'un muro ed una fossa serra. albertano volgar., 102
xviii-3-229: più che colle armi si fa una vivissima guerra d'industria da nazione a
a guerra fredda stava per cedere ad una guerra ultrabollente fra le due donne. bocchelli
guerra fredda, tale da lasciar presupporre una possibile degenerazione in aperto conflitto.
b. croce, iv-11-198: ho scritto una lettera al whitaker, capo dell'ufficio
vi dirò succintamente altro non essere che una continova e perpetua guerra, senza alcuna
s'è... mantenuta mai sempre una guerra di opinioni, attribuendo alcuni il
il bell'accidente che ha dato occasione a una guerra d'ingegni così graziosa. rajberti
qualcosa. cattaneo, ii-1-38: sancivano una legge che vieta di insegnare a leggere
: mazzini avrebbe dovuto... aggiungervi una franca propaganda de'diritti del povero
propaganda de'diritti del povero, una guerra accanita alle usurpazioni del ricco.
4 sione 'non sia altro che una guerra di due o di più venti
di raffrenare la lingua, che di pigliare una città, perché minore è la guerra
. idem, vi-1-140 (13-2): una bestiuola ho vista molto fèra, /
vista molto fèra, / armata forte d'una nuova guerra. 12. come
. -accendere, appiccare la guerra o una guerra: darle inizio, suscitarla; provocarla
dei diritti e delle norme che regolano una leale condotta di guerra. -in partic.
. al termine di un affare, di una questione. m. villani,
saccenti, 1-2-254: dopo aver mangiato una pappoccia / e uno stufato che farebbe
aperta grande guerra insieme, perché l'una vuola torre all'altra il mele.
: esservi coinvolto (uno stato, una nazione). malispini, 1-156:
il cappellano... mi fa una guerra accanita spargendo nel contado che sono
, a graffi e scapaccioni. -governare una guerra: avere il supremo comando delle
in guerra. de amicis, i-53: una sciabola vera, una vera lama,
amicis, i-53: una sciabola vera, una vera lama, di quelle che si
1-568: iddio, che può, metta una buona pace tra loro [cittadini]
soqquadro, creare scompiglio; devastare (una città, una regione).
creare scompiglio; devastare (una città, una regione). livio volgar.
, 1-1245: comincia appena / ora una dubbia luce a muover guerra / all'
guerra a la prussia. -assumere una lite, un contrasto. cavalca,
, / io metterei l'assedio ad una terra, / che per paura, senza
, 9-55: la donna aveva già avuto una dozzina di uova, e calcolava di
machiavelli, i-459: si trovava con una guerra propinqua e disarmato. ma ripreso
quelle cose si metteva / tal che una dea a ciaschedun pareva. della
solo piena di disagi, ma anche una pessima scuola. proverbi toscani, 161
.. /... / con una pietra gli fece la scorta, /
. credeva... di fare una guerretta di un dito i * i francia
e patriottarde, era invece fornito di una certa sensibilità e generosità d'intendimento,
1804-1873): e vi è connessa una notazione spreg. con riferimento all'indole
imbriani, 3-37: i nervi reumatizzati formano una specie di sinistra, di partito d'
. bembo, 5-1-133: lasciare che una città fortissima... sia ad un
capitani, e insieme tiranni delle città una rabbia ferina. denina, vi-168:
al guerreggiante... non farebbe una lesione, un danno, un torto ed
lesione, un danno, un torto ed una ingiuria solenne al guerreggiante? foscolo,
pianura. -condotto, combattuto (una guerra, una lotta). -
-condotto, combattuto (una guerra, una lotta). - anche al figur
armata costa assai più di quanto costerebbe una buona guerra, guerreggiata davvero. pisacane
spazio spirituale... -fu veramente una disfida senza guanto fra me e la
accidenti che porta seco la lunghezza d'una guerra guerreggiata. foscolo, xiv-419:
armate non lasciano passare un particolare da una in altra armata in tempo di guerra
poetico); che ha per argomento una guerra (un racconto). carducci
dal reduce barbiere. -che raffigura una guerra, una battaglia (un dipinto
. -che raffigura una guerra, una battaglia (un dipinto, una scultura
, una battaglia (un dipinto, una scultura). e. cecchi,
che si seguitasse di fare a quella città una guerra guerriabile, che così la chiamano
. papi, 1-4-119: cominciossi allora una guerra guerriata nel piemonte superiore. bandi
ci stessimo nelle puglie alla testa d'una piccola guerricciòla di bosco che poteva giovar
i-208: è un libro di partito, una guer- ricciuola ai bonapartisti. carducci,
navarro della miraglio, 132: incominciò una guerricciòla di agguati e di astuzie che
chi combatte in favore o in difesa di una persona o di una causa; paladino
in difesa di una persona o di una causa; paladino, campione. -anche
.. [è]... una de gli infiniti ministri e guerrieri suoi
. — figur. chi partecipa a una disputa. bembo, 1-14: poi
o avvezzo alla guerra; bellicoso (una persona, il suo animo).
monolitica eretta da schiavi sulla tomba d'una dinastia guerriera. onofri, 103:
su villa adria, la tramutarono in una specie di caserma in rivolta tanto eran
emblemi guerrieri che fregiano il letto, una spada, un'asta, un vessillo d'
non volendo gli uomini vivere isolati in una confusa e guerriera indipendenza, si unirono
capelli compatti dà al suo volto ermetico una grazia guerriera. baldini, 3-14:
, in tondino di ferro verniciato: una nudezza eroica, una povertà romantica e guerriera
ferro verniciato: una nudezza eroica, una povertà romantica e guerriera. -riottoso
quella sua guerriera fermezza di dimostrarmi ancora una volta... come un nonnulla
ciascuna m'è guerrera, / ché l'una m'ha diviso / di due mia
lotta (e assume quasi sempre carattere di una guerra civile diretta ad abbattere il regime
ecc. orioni, x-23-85: era una guerriglia di sette monastiche come ai tempi
questo e quell'altro dettaglio, contrappongano una loro concezione alla concezione comunista.
pretesa nobiltà. pea, 7-597: è una quotidiana guerriglia, quella che combattono le
bigiaretti, 11-58: in sostanza volevo proporle una tregua della nostra piccola guerriglia.
aus. avere). combattere in una guerriglia; svolgere azioni di guerriglia.
cinque a sette, e per frutto una drupa la cui mandorla contiene quattro o
sapere privo d'esperienza della vita è una dotta gufaggine bisbetica e sterile.
il gufo e la coccobeggia sono d'una medesima natura, e sono animali che più
in forma di civetta ma grosso quanto una gallina, con le penne da lato del
e lo ammaestrò a saldarsi nell'occhiaia una lente volante. oriani, i-400:
gufo mi cantava / a tratti a tratti una canzone stridula, / via discacciando i
lingua greca o latina; che è una cosa, che, s'io la dicessi
o piramidale che corona il fastigio di una facciata, di un tetto, di
facciata, di un tetto, di una cupola (ed è tipico dell'architettura
torricella, la cui cima è come una guglia. galileo, 4-3-9: piccole guglie
guarino guarini, 1-209: si vedrà una grossissima guglia di un campanile appoggiata stabilmente
. rezzonico, xxiii- 241: una guglia ed una terrazza con merli le danno
xxiii- 241: una guglia ed una terrazza con merli le danno [alla
[alla torre] l'aria d'una vedetta ad un tempo e d'una
d'una vedetta ad un tempo e d'una fortezza. carducci, 590: leva
riguardevole anche vi sono due guglie, una in piedi, ma sotterrata assai,
ma di forma bislunga molto, con una punta a piramide smussata; inventata dagli
e sovrastano al poggio / cui domina una statua dell'estate. -il nido
a un tratto vedemmo un leone sopra una guglia di termiti crollata, che ci guardava
nevi remote di ponente, luceva in una luce d'argento. pascoli, 881:
; il cielo era limpido, sopra una guglia nera dell'orthobene tremolava una stella
sopra una guglia nera dell'orthobene tremolava una stella rossastra. buzzati, 3-95: «
di eroda », fa battista fomioi indicando una guglia improvvisamente comparsa tra le nubi.
maneggiarla non possi figurarne un globo, una gugliétta, una statua. targioni tozzetti
possi figurarne un globo, una gugliétta, una statua. targioni tozzetti, 12-3-151:
certe ca- vemette del masso ha formata una specie di ventricini gemmati, ma con
, ii-141: gli ultimi archi sostengono una specie di corona merlettata di triangoli e
: si crederebbe a prima vista una specie di lenticolaria, ma non sono altro
sovrano... lasciollo a una grua. quella montò alta; il falcone
-dice il genitore, dandole sulle spalle una manata, che, per quanto amorosa e
fanale, vide che il pigni e una delle due abbandonate lo seguivano arrancando,
segno ad un fantino che girava ingrugnito su una cavallina rossiccia. 2.
lambruschini, 5-133: non tanto, che una parte [dei bachi] già
, posse ad tavola... una magnifica cena. = cfr. gaggio1
. -in partic.: compromettere (una donna). bernari, 7-176
mettere in un astuccio, riporre in una custodia. b. corsini,
2. inserire e far scorrere in una guaina (un nastro, un cordone
con l'altro undici intervalli in fra l'una costola e l'altra; alcuni nelle
nastro o un cordoncino che scorrono in una guaina. tommaseo [s. v
, 7-109: e lei, disciolta una borsa, che aveva lì a portata di
salata. d. bartoli, 9-31-1-59: una vipera, imo scorpione portan la morte
17-196: la montagna era inguainata in una polvere grigia, rasata come la pelle delle
(un tes suto, una stoffa che sia stata sottoposta a par
gio vanile, fresco (una persona); ben conservato.
moglie era do vuta a una accettabile civetteria: sapersi ingualcita al
. ingualdrappare, tr. coprire con una gualdrappa; mettere la gualdrappa.
scastagnare qualcosa..., gli apparecchiò una pietan- zina... con un
fodero (un'arma da taglio, una spada). pallavicino, 6-1-410
esecuzione] il cumulo delle altre è come una finissima spada ma inguainata o spuntata.
2. inserito e fatto scorrere in una guaina (un nastro, un cordone
: che porta i guanti (una persona). musso, ii-72
il giovane, 9-364: vo'toccarle una mano, e glie la tocco / cosi
nessun gesto; la sua destra inguantata d'una ferrea e ben connessa manopola si serrò
idem, 8-30: aveva parlato con una sagacia, un po'troppo delicata,
, che non può essere guarito (una malattia, una persona); insanabile
non può essere guarito (una malattia, una persona); insanabile, incurabile.
che t'opprime non la considero come una malattia, come una manìa inguaribile. marinetti
la considero come una malattia, come una manìa inguaribile. marinetti, 2-i-155:
certi sintomi, nella propria malattia, una malattia tropicale inguaribile. 2
, ostinato, caparbio, impenitente (una persona). tarchetti, 6-i-319:
attiva e instancabile, per cui da una fede cieca ed universale si passa ad
deserto è un vino, ed è una droga, e accende un'ira che non
vestito di guar- nacca, avvolto in una guarnacca. papini, ii-1173:
papini, ii-1173: nel mezzo del foglio una sbavata boccaccio, 1-i-388: ella l'uno
corato. bene un sandalo, una pianella. sanudo, lii-464:
. sanudo, lii-464: snudò una bella spada molto ben tommaseo [
romoli, lxvi-1-373: pigliate una porcelletta non molto sciata la figliuola
lei l'inguattasse. trangugiò l'una delle gambe di lei e la coscia infino
, 3-175: un po'alla volta, una grande soddi panni / stretto
rassegnata, si ti senti un'inguinaglia o una ghiandussa, che ti venga tirò su
. ernia. cibo in una volta. nieri, 326: si erano
e non trettanti caratteri tipici d'una tabe meseraica avanza tirano più
bacii d'argento, nel quale era una inghistara di vino e uno ramin d'
143-144: avea posto... in una inghistara piena de aqua, che cum
e manza, intempera il vin con una ingistera. aretino, iv-6-268: a gran
et pistalo impalpabile; poi metti in una ingrestara omne cosa. idem, 41:
queste cose suttilissimamente pistate e metti in una ingristara grande et impila de acqua dolce de
di latte chiara e fresca e libbra una di farina di riso. ramusio,
117: non mangiavano altro, che una libra di biscotto putrido il giorno per
biscotto putrido il giorno per ciascheduno e una inghistara di vino. gualdo priorato,
un tolero la mozza, che è una certa misura di stagno che può tener
misura di stagno che può tener circa una inghistara e meza delle nostre. roberti,
sì grande che contenea di fermo una mezza inguistara. = variante di anguistara
del baccelliere... mi porge una cosa inguluppata e una lettera. idem,
. mi porge una cosa inguluppata e una lettera. idem, 20-315: lo
trattamento superiore ad ogni nostra speranza: una vera esposizione di gastronomia dove il mio
il mio appetito fa, per ora, una triste figura. garrone stesso rimpiange di
in grande quantità (un cibo, una bevanda); ingollato, tracannato.
ed il seren v'ingusci [in una casa]. 2. rifl