(211): si suppone tutt'a un tratto che ci sia grano abbastanza,
, gli è come dire che un di più sarebbe troppo; e dicendo
e fiera, possiate scendere sino ad un paggio. idem, 1-409: prese
molto usato però) si fa d'un colpo solo, gettando o a terra o
, 6-48: strana fellonia è di spingere un uomo nell'acqua per tramelo fuori,
, io avrei abbattuta la porta con un colpo di spalla. d'annunzio,
sul tappeto ancora tutta anelante, come un violatore micidiale, rinnovandole quella paura che
abbattuto. 2. colpire (un uomo, un animale, in modo da
2. colpire (un uomo, un animale, in modo da farlo precipitare
: con maravigliosa forza fra'nemici con un coltello in man si mise, ed or
che il toro deve essere trafitto d'un colpo solo, fondo e diritto, il
, 9-265: una donna incinta che inseguiva un camion su cui era stato caricato suo
orgoglio e odio od altro vizio abbatte un regno, così il mette virtù in pace
legittimi e giusti, mai coll'abbattere un potere costituito, e coll'innalzare la
infiacchire; togliere forza (anche a un sentimento, a un impulso); distruggere
(anche a un sentimento, a un impulso); distruggere moralmente e psichicamente
ii-221: queste novelle autentiche riempierono ad un tratto, come potete credere, tutto
., 23 (383): un sentimento di venerazione imperioso insieme e soave
, 120: mi aveva dipinto come un ragazzo molto timido e permaloso, facile ad
abbattuto anche nelle forze e nella salute da un qualunque dispiacere. d'annunzio, iv-1-258
castello... si abbatté come un lutto grande. manzini, 10
metallo. deledda, ii-712: d'un tratto fece il giro della stanza e andò
(11): essendo gli stracci d'un povero uomo da tale infermità morto gittati
: e1 porco come s'abate a un loto, la prima cosa ch'elli fa
, né pur v'era su che pretendere un poco di riposo. redi, 16-viii-71
m'abbatto mai in quel songa, che un tempo trattai sì dolcemente e che da
le rupi agghiacciate e s'abbatte in un agnello straziato dal dente del lupo.
(371): ci siamo abbattuti in un personaggio, il nome e la memoria
: il suo sguardo s'incontrò in un oggetto singolare di pietà. [ediz.
guatai. idem, iv-2-1336: a un crocicchio ci abbattemmo in una tavola rustica
che s'abbatté con la mia per un attimo, si meravigliò...
, primo inventor del telescopio, era un semplice maestro d'occhiali ordinari, il
idem, 199: donò al pastore un vitello per aver quel zufolo; e ritiratosi
abbatti a passare... per un luogo dove si faccia giustizia, tu senti
insidie; gli figurava l'allegrezza d'un inseguimento, d'un abbattimento, d'
figurava l'allegrezza d'un inseguimento, d'un abbattimento, d'un congiungimento rapido sul
inseguimento, d'un abbattimento, d'un congiungimento rapido sul musco o contro il
credo poter ornai qualificarlo così) fa un passo di più verso la conciliazione, e
la conferma. egli credeva di trovare un sollievo in questa disgraziata opera d'abbattimento
564): camminando però, sentiva un malessere, un abbattimento, una fiacchezza
camminando però, sentiva un malessere, un abbattimento, una fiacchezza di gambe.
tre rimasero in silenzio, e in un abbattimento che faceva un tristo contrapposto alla
, e in un abbattimento che faceva un tristo contrapposto alla pompa festiva de'loro
di quel volto, che passava, in un momento, dalla minaccia e dal furore
serao, ii-191: uno sconforto e un abbattimento cupo 10 vinsero. svevo,
. tozzi, i-322: allora lo prese un grande abbattimento doloroso, e sentì che
v-367: dall'eccitazione parve passare ad un subito abbattimento cupo e riflessivo. 5
-figur. carducci, i-1271: un fiero abbattitóre delle ultime medievali superstizioni.
dizionario militare [1847], 8: un bastimento alla vela, se il vento
un'abbattuta per rimettersi in cammino; un bastimento in panna, se le vele
... ariosto, 35-78: questo un angel mi par del paradiso; /
è impossibile dire come questi miei inglesi un po'troppo arrogantelli nelle prosperità, sieno adesso
abbattute, a pie'di quello in un canto sopra un carello si pose a sedere
pie'di quello in un canto sopra un carello si pose a sedere.
(uomini o donne) governata da un abate e autonoma; il complesso degli
abbazia, mi pare ch'e'sia un negozio da farlo bene. serdonati, 8-19
. bottari, 2-43: si legge d'un abate cisterciense, che di lui fu
abbas -àtis) 'convento retto da un abate '. la voce è di tradizione
si riferisce a un'abbazia, a un abate, o a una badessa.
scienza, perché la vacca quando ero un ragazzo mi ha mangiato l'abbecedario.
beltramelli, i-531: questo giornale è come un abbecedario del partito clericale. e.
abella. ariosto, 10-103: sopra un nudo sasso al sole, / dove [
, vediamo il mondo a traverso a un velo di poesia, che lo allontana
. leopardi, 26-109: ahi finalmente un sogno / in molta parte onde s'abbella
s'abbella di nuova vita, e un popolo sorge dalla culla. saba, 98
modi danteschi, o di qualche parola un po'strana, che sia novellamente messa in
che sia novellamente messa in voga da un grande scrittore! 4. intr
ornamento; miglioria portata all'aspetto di un edificio, di un luogo. -
all'aspetto di un edificio, di un luogo. - anche al figur.
bacchelli, 9-406: se non è un abbellimento della mia memoria o della tradizione
3. mus. suoni ausiliari inseriti in un passo musicale per variare la melodia (
altrui. alfieri, i-38: indispettito un tal poco che colui si abbellisse del
in quel negozio c'è da abbellirsi come un vuole '. 7. intr.
. fiore, 1-2: i'guardava un fior che m'abbellìa. intelligenza,
abbenché, secondo che mi disse 'già un de'lor frati, quel vicario ne
sistema della presa dell'acqua potabile da un comune getto a rubinetto. abbeverare,
per abbeverare i cavalli discendendo, da un grandissimo serpente foro divorati. g.
, 10-1 (406): vennero ad un fiume, e quivi abbeverando le lor
fiume. ariosto, 30-5: ecco un pastor sopra un cavallo incontra, /
ariosto, 30-5: ecco un pastor sopra un cavallo incontra, / che per abeverarlo
urbe affocata. panzini, ii-30: un carrettiere, solitario presso alla fontana, abbeverava
, solitario presso alla fontana, abbeverava un suo cavallo bianco. tozzi, i-249:
dove abbeverava le bestie, fissato, senza un battito di palpebre. leggi sanitarie,
deledda, iii-634: disegnò... un vaso: le anse erano due colombe
riceve, i porcospini / s'abbeverano a un filo di pietà. 6
6. marin. riempire d'acqua un galleggiante di legno, perché si impregni
il bicchiere ai curiosi. costoro, un po'selvatici dapprincipio, s'intesero benissimo
abbeverata e sento / ad ora ad ora un fremito d'angoscia. govoni, 2-235
: lavoravan essi al dio nettuno, / un abbeveratoio pe'cavalli. targioni tozzetti,
dagli scogli prossimi uno sciacquio fievole: un lieve suono simile a quello che producono
da una cannella di ferro infissa in un parapetto di pietre a secco. sinisgalli
a secco. sinisgalli, 4-113: un lungo abbeveratoio ricavato da un blocco di
4-113: un lungo abbeveratoio ricavato da un blocco di pietra viva era privo d'acqua
sono molto piccoli, e perciò rappresentano un diminutivo degli aghi cristallini.
airone. boccaccio, i-292: un picchio e poi un grande aghiróne.
boccaccio, i-292: un picchio e poi un grande aghiróne. crescenzi volgar.
per gli agiamenti. settembrini, ii-3-356: un esorcista al quale pute il fiato
camillo. caro, 1-345: poscia d'un prato e seggio e mensa fattisi /
contado. fiore, 177-12: e quando un altro vien, gli faccia segno /
130): certaldo... è un castel di val d'elsa posto nel
, 192-6: uno lavoratore di lana un poco asgiato. cantari, 50: se
oro del mondo. ojetti, 1-67: un deputato ricco di suo, o soltanto
: comperò una possessione, sopra la quale un bel casamento e agiato fece, e
e agiato fece, e allato a quello un dilettevole giardino. cassiano volgar.,
, 2-2 (106): essi avevano un letto di quelli all'antica, tanto
tanto agiato che tutti tre stavano da un capezzale senza toccarsi a un braccio.
stavano da un capezzale senza toccarsi a un braccio. tasso, 19-115: pensa in
sera: / ed ecco di guerrier giunge un drappello. segneri, ii-604: indarno
panzini, i-424: spesso, d'un tratto, si appartava nel- l'agiatoio
condizione d'essere agibile; apertura di un locale per spettacoli, in possesso dei
molto usato e potrebbe sostituirsi solo con un giro di parole.
: oh dio! egli è pure un piacere a vederla caminare. tasso, 1-14
e sciolto, / e toglie ad un guerrier ferrata mazza. idem, 19-n
, qual mattutina stella, / spiccando un salto abbandonar la sponda, / e le
là dov'egli è, e ti fabbricherò un vascello agilissimo con esso consegnandoti alla geometria
, iv-1-963: veniva dalla piattaforma correndo un fanciullo seminudo, agile come un gatto
correndo un fanciullo seminudo, agile come un gatto. idem, iv-2-1196: s'udì
. idem, iv-2-1196: s'udì scrosciare un nuovo rovescio su la vetrata del soffitto
e con questo agile e disinvolto come un ballerino. c. e. gadda,
: le diventavano agili, perfino allegre, un chiacchiericcio, le mani nel cucito o
speditamente, come chi è mosso da un motor agile, presto, pronto, gagliardo
la tenebra sacra somigliano / di giganti un esercito. idem, 1054: agile e
ritte, acute,... sopra un fondo argentino, sotto un ricamo agilissimo
. sopra un fondo argentino, sotto un ricamo agilissimo di vapori che parevano profili
ii-731: la vita era agile, con un bel dorso onduleg- giante sul quale la
donna giovanissima, alta, snella, con un vestitino nero di lana, succinto,
, succinto, che rivelava l'agilità di un corpo esercitato alla danza, ai giuochi
capacità di eseguire con destrezza e maestria un difficile brano musicale, sia vocale sia
: il passaggio è ristretto ad indicare un gruppo più o meno esteso di note veloci
[crusca] '. cominciano a operare un poco più agilmente. fagiuoli, 3-2-322
tanti. baretti, i-202: porre insieme un peculio a forza di un onesto risparmio
porre insieme un peculio a forza di un onesto risparmio, che possa un dì
forza di un onesto risparmio, che possa un dì cooperare all'agio e alla felicità
. cecchi, 6-8: chi rifaceva un bullone, chi limava una sbarra, altri
altri saldavano alla fiamma ossidrica; con un agio di spazi e maniere così casalingo
maniere così casalingo, da sentirci in un mondo infinita mente lontano.
mente lontano. manzini, 7-43: un abbandono che forse fa tutt'
parta. pulci, 14-25: poi quando un tratto vide tempo ed agio, /
. significa una certa commodità, e un fare le cose senza fretta o prestezza alcuna
quella pianura, / di lunga vide un nobile castello /... e cavalcanti
agi annessi alla mia nuova dignità; un sontuoso appartamento, portieri a bizzeffe,
: morgante aveva a suo modo un palagio / fatto di frasche e di schegge
. foscolo, v-137: in quel mezzo un vecchio gentiluomo veniva a bell'agio,
gentiluomo veniva a bell'agio, e un damerino sveltissimo s'affrettava a gran passi
impegni. padula, 421: fuori, un asino scavezzato pasceva a suo bell'agio
e portalo [gano] di peso in un palagio, / per istraziarlo a lor
si sentono a loro agio se non hanno un foglio di carta stampata davanti ai loro
compagne, io feci vista d'andare un poco fuori per far mio agio.
nella vita attiva. ant. essere un sant'agio: agire con molta lentezza
potere stare in nave in agio: in un luogo angusto si sta poco comodamente.
bell'agio si pente: chi commette un errore, si pente con l'andar del
elementi leggendari e mitizzanti la biografia di un personaggio storico, la narrazione di un
un personaggio storico, la narrazione di un evento (a scopo di esaltazione).
d'attaccarsi alle parole possa sembrare in un certo modo capziosa e calunniosa (che
. ojetti, i-69: l'azione d'un diplomatico consiste tutta nell'impedire che altri
che uno agisce, agisce sempre in un modo che, prima d'agire, ignorava
2. esercitare un'azione; produrre un effetto. campanella, 2-3: se
delle membra, dei muscoli, di un meccanismo). magalotti, 20-261:
: una compagnia d'operette agiva in un piccolo teatro lì presso. palazzeschi, i-83
tanta mole [il vascello] come un agitabil castello in acqua. agitaménto,
leggi, facendo entrare la società in un caotico agitamento senza regola e guida.
sguardo con le sue gambe opulenti e un agitamento delle sottane al vento.
uomo che non abbia mai potuto trovare un ritiro tranquillo, e che il suo
, ed era lui stesso spettacolo, un vecchio mal vissuto, che...
sopra una canizie vituperosa, agitava in aria un martello, una corda, quattro gran
. d'annunzio, iv-1-59: agitava un gran ventaglio di piume rosse, con
, scacciava le mosche e le vespe agitando un fiore di sambuco. ojetti, ii-569
tremola appena di là dai vetri aperti / un ramo verdino, casto, fiorito;
verdino, casto, fiorito; / un alito agita la vecchia tenda / e già
la vita * può essere il detto di un poeta che noti un'impressione onde è
discutere, trattare (una questione, un problema). -anche rifl.
: queste parole... interruppero un momento la questione che s'agitava caldamente
/ lo studio di molt'ore in un momento. pellico, ii-90: s'io
e il tanaro s'agita e mugge un bosco, / un bosco d'alabarde,
agita e mugge un bosco, / un bosco d'alabarde, d'uomini e di
il solo ventre s'agita incessantemente in un corpo annodato da non si sa qual
2-95: la donna si agitava ora su un cumulo di vinacce torbide, e come
cumulo di vinacce torbide, e come un mondo di lubrici insetti esse le si
): in questo caso si agitava un pochetto di amoroso isdegno, perché.
egli non sente. civinini, 1-219: un rimescolio di speranze e di disperazioni si
ciò che fu non rimane / che un tacito agitarsi / di memorie e di ombre
volte le sento agitarsi dentro di me: un frastuono più forte di quello del treno
siffatto irresistibile agitarsi della mente si aggiungeva un fierissimo dolore di capo. tenca, 1-85
notizia che non fosse ingrata: un reggimento alloggiato in foggia erasi unito
morte, agitate di tratto in tratto da un lieve sussulto. deledda, ii-635:
scriveva il suo compito di scuola con un ginocchio sulla sedia e gli occhi di qua
di qua e di là a seguire un moscone agitato tra il vetro e lo
lo sportello. idem, ii-703: un pomeriggio caldo, agitato da un forte
: un pomeriggio caldo, agitato da un forte vento di levante che saliva dalla valle
melanconici e muti / fantasmi agitati da un vento funebre. fracchia, 128:
, faceva freddo, il vento rombava con un fragore di mare agitato. alvaro,
agitato o in tempesta, è simile a un vecchio nume italiano estetico anche nello sdegno
agitati e angustiati, e vedono ciò che un altro potrebbe fare per levarli d'impiccio
, 9-224: e la strada piena d'un suono agitato in cui si mescolavano clamori
chiamare di campanelle. linati, 8-112: un ro- morio di sedie, di voci
agitati. soffici, 6-32: per un corto momento s'intese distintissimo il rotolio del
noi miriamo la stessa causa agitata in un tribunale composto di più persone, sopra
, impulsiva. comisso, 12-28: un gruppo di agitati venne a battere alla
infermeria, scen diamo in un corridoio delle agitate. 7.
didascalia che prescrive di dare all'esecuzione un movimento concitato. tommaseo [s.
io: non così fa l'acqua d'un vivaio, che cessando l'agitatore di
5. fis. strumento atto a rimescolare un liquido o un amalgama per assicurarne l'
strumento atto a rimescolare un liquido o un amalgama per assicurarne l'uniformità di composizione
semplice spatola, con cui si dimeni un liquido, diventa un agitatore. idem
con cui si dimeni un liquido, diventa un agitatore. idem [s.
quel congegno girante per lo più sopra un asse che è fissato al centro del recipiente
spontanea improvvisa agi- tazion poetica gli dava un inesprimibile diletto. b. croce,
6-210: il ricordo s'annunciava come un ronzìo da lontano, un'agitazione che non
di un'atmosfera altra e inafferrabile, un sentore dell'infanzia. soffici, ii-195:
, e che hanno sotto di sé un antico feccioso fondo di palude. =
né agli giovani; to'gli d'un mezzo tempo. pazzi, i-3-332: e
233): e quando le mandava un mazzuol d'agli freschi, che egli
aveva i più belh della contrada in un suo orto che egli lavorava a sue
lavorava a sue mani, e quando un canestruccio di baccelli. palladio volgar.
poi puzzo. cennini, 106: è un altro mordente, il quale si fa
. contra i vermini prendi aglio e un poco di pepe, sugo di pretosemolo
stravagante, la quale è questa, che un anno fa una cipolla sola o bulbo
nieri, 69: ce n'ho per un pezzo dell'aglio da mangiare. pascoli
combinare una nostra donna di casa con un po'd'aglio, di pomodoro, di
d'aglio. idem, 2-231: in un generoso intinto d'olio, aglio e
2. locuz. -essere verde come un aglio: avere un aspetto sano,
-essere verde come un aglio: avere un aspetto sano, vigoroso. -anche al contrario
vigoroso. -anche al contrario: avere un aspetto malsano. lippi, 2-27:
son vivo, fresco e verde come un aglio. note al malmantile,
sanità, quando si dice verde come un aglio: ma s'intende non la freschezza
a mangiare uno spicchio d'aglio come un capo: tanto vale fare un male maggiore
come un capo: tanto vale fare un male maggiore che uno minore.
uno spicchio [d'aglio] quanto un capo. -non vale un aglio:
] quanto un capo. -non vale un aglio: proprio nulla. ceccoli,
/ se non de cosa che non monta un aglio. = lat. alium
che si marita all'olmo: dà un vino generoso e costante (anche aleònzo,
strepitosa lite per l'eredità di un principe morto ab intestato disputata fra gli agnati
ab intestato disputata fra gli agnati dall'un canto, e i figliuoli della sorella dall'
agnati e con gl'inferi, da un profondo sacerdozio della tenebra. 2.
. -per estens. origine che un popolo ha in comune con un altro
che un popolo ha in comune con un altro. lanzi, 1-2-5: in
romani e agli etruschi, vi è un autentico documento di si gloriosa agnazione.
maggior parte de'nesti provano meglio sopra un legno dell'istessa affinità, che dell'istessa
agnelle. guerrazzi, 5-145: mi trovai un giorno cotto per di fuori e per
di dentro così che meglio non arrostisce un quarto d'agnello sullo spiedo. artusi,
bastava / a schiacciarti [la primula] un agnel con la breve unghia. deledda
grande padrona, dolce e bianca come un agnello fra l'erba e le margherite
scorgeva nuoro, bianca nella valle come un agnello fra l'erba. papini, 21-133
19-327: da quella folla, come da un gregge che avvalli tra la tormenta,
questa vita. ungaretti, iv-55: un gemito d'agnelli si propaga / smarrito
era vestito di vestimenti bianchi, ben che un vermiglio
: anche costui è una testa: un agnello se nessun lo tocca, ma
ih! giusti, i-132: sono un agnello che quando è tempo so anche ruggire
erano dolci e umidi come quelli di un agnello, cerulei fra le lunghe ciglia
zucca secca. chiesa, 4-114: ero un ragazzo privo d'ogni malizia, innocente
ragazzo privo d'ogni malizia, innocente come un agnello. deledda, ii-278: bastava
gentile per renderlo mansueto e tremante come un agnello. idem, ii-367: eri
dei due può esser condotto innanzi a un tribunale etico. papini, 27-1225: l'
« sì mamma », proprio come un agnello che viene condotto al macello e
cominciò a portar via come se stata fosse un piccolo agnelletto. segneri, iii-3-250:
, e qualche agnellùccio, che parrà un gatto scorticato. -acer. agnellòtto
]: donò a lui per gran cosa un agnellaccio magro e mal sano.
di pasta all'uovo, che racchiudono un ripieno di carni tritate, di erbe
un'opera teatrale, della vera natura di un personaggio rimasto fino a quel momento sconosciuto
magalotti, vi-38: qui si tratta d'un congresso o per meglio dire d'un'
par., 4-4: sì si starebbe un agno intra due brame / di
fuggire. sannazaro, 1-55: menando un giorno gli agni presso un fiume, /
1-55: menando un giorno gli agni presso un fiume, / vidi un bel lume
agni presso un fiume, / vidi un bel lume in mezzo di quell'onde,
io7: se l'agne accoppii, un folto ordin di figli / ti fa
gli agni e i lupi fian giunti in un ovile... / prima che
; / una parola in tutte era ed un modo, / si che parea tra
] a vari colori, e nell'un canto un agnus dei bianco in campo
a vari colori, e nell'un canto un agnus dei bianco in campo azzurro.
1-29: una crocetta d'ariento, un agnus dei smaltato, ed uno anello di
4. locuz. fare vagnusdèi: assumere un atteggiamento mansueto, sottomesso, umile.
cucire: acuminata in punta e con un foro (cruna) all'altro capo
cavaliere], ed ella li apparecchiava un ago voto e un filo di seta
ed ella li apparecchiava un ago voto e un filo di seta. e convenia che
nell'evangelio, essere più malagevol cosa ad un ricco entrare in paradiso che ad un
un ricco entrare in paradiso che ad un cammello entrare per la cruna dell'ago
ago a cucire. idem, 5-361: un lavoro di ricamo e d'aco.
di libri, graffiandovisi le lettere con un ago, e con l'istessa celerità
di lavori coll'ago; e ci aveva un batuffoletto di cenci nella sacca di tela
la stessa urbanità ascoltare i propositi d'un dinamitardo e la signorina che gli discorresse
panchina, caccia l'ago in mezzo a un fiore ricamato su un telaietto rotondo e
in mezzo a un fiore ricamato su un telaietto rotondo e sporge un viso incredulo
ricamato su un telaietto rotondo e sporge un viso incredulo e grave. —
eo non so 'n meo quanto un ago pungesse. s. caterina da siena
di una donna come la punta di un ago. d'annunzio, iv-2-339: per
2-562: tutt'aghi l'aria, d'un freddo fisso, sotto la cappa cinerea
: una pianista piccola e minuta, un ago di donna che pur con la parola
striscia di mare luccicante e sottile come un ago. viani, 14-392: entrò l'
. 3. locuz. -cercare un ago in un pagliaio: affaticarsi inutilmente
. locuz. -cercare un ago in un pagliaio: affaticarsi inutilmente. -essere
. infilare gli aghi al buio: trattare un argomento senza avere sufficiente competenza.
, minima; inezia. -non importare un ago: non importare nulla. fazio
i-14-37: con lui non s'accorda d'un ago. ottimo, iii-60: ai
loro levare le superbe ciglia non monta un ago. scala del paradiso, 271:
io / ho per usanza di donare un ago / quand'io penso cavarne un pai
donare un ago / quand'io penso cavarne un pai di ferro. 5. archeol
dirizzatelo. targioni tozzetti, 12-2-413: un ago crinale di rame, in foggia
e punto / da voi parto in un punto. bracciolini, i-199: scacciata
, l'indice mobile che, oscillando su un quadrante graduato, indica il peso.
l'ago d'essa non è altro che un sottile filo di seta, che pigliandolo
, annessa perpendicolarmente, e tutta d'un pezzo, allo stilo, e moventesi
ago magnetico... il drizzarsi sotto un meridiano verso i poli con moto orizzontale
ombra della sua punta o meglio con un dischetto di luce che lascia passare per
, 7-263: nell'oceano affricano si trova un pesce di smisurata grandezza, che dalla
, si inietta (o si aspira) un liquido. fanzini, i-46: mise
liquido. fanzini, i-46: mise un poco del liquore nella siringa, vi
12-258: l'ago era appena penetrato che un afrore di canfora mi salì in bocca
in atto ora di versare una medicina in un bicchiere, ora di controllare l'ago
ad una estremità e all'altra fissata a un perno, in cui può ruotare,
colla chiave femmina, nella cui canna è un vano di simil figura.
squadra, nella quale, come in un perno, gira l'imposta, insieme colla
la dinamica, caratterizzano l'interpretazione di un brano musicale, in quanto espressione soggettiva
che senta. idem, 264-20: l'un penser parla co la mente,
.. / che dal monte scenda / un velluto leone. tasso, 6-82:
me parlarvi in breve, e un core aprirvi, / un cor che agogna
e un core aprirvi, / un cor che agogna sol d'esser ben
del patimento. papini, 27-273: un uomo che era riuscito soltanto a ottenere
, iv-1-349: e... fu un supplizio nuovissimo quel camminare a fianco d'
supplizio nuovissimo quel camminare a fianco d'un rivale, sotto gli occhi della donna
i terribili occhi si dilettavano forse d'un confronto. idem, iv-2-477: quanti
che si affidava alla morte come a un agognato riposo. agognatóre, agg.
loco / si fa un'altra mischia, un altro agone. monti, 7-211:
salse in cima a la torre ad un balcone, / e mirò; ben che
invermigli [le bocche di donna] un sangue ricco più d'una porpora o le
ricco più d'una porpora o le geli un pallor d'agonia,...
,... portano sempre in loro un enigma che turba. idem, iv-1-135
poco a poco rinasceva, quasi con un altro corpo e con un altro spirito.
quasi con un altro corpo e con un altro spirito. idem, iv-1-574:
i segni dell'agonia, i segni d'un disfacimento già avanzato e inarrestabile. albertazzi
più anziano dei tre gli affondò con un pugno tutto il coltello. 11 bestione
11 bestione non si mosse, non diede un grido. pavese, 126: la
momento che precede la fine: di un sentimento, della luce del giorno o
: nessuna luce, nessun rumore, non un segno di vita. il lampione all'
acuiva, perché in quella rivolta riconoscevo un guizzo d'agonia. 3.
dell'agonia. cicognani, 12-164: un sudore freddo, agonico, giù dalla
è incredibile tanta follìa di battiti in un corpo così da nulla. agònico2
giungano. d'annunzio, iv-2-415: un asceta il quale, rinnovellando il senso
. anat. muscoli agonisti: che producono un movimento del corpo contraendosi (in opposizione
: la pittura rap presenta un miracolo, fatto sopra un infermo e un
presenta un miracolo, fatto sopra un infermo e un fan ciullo
un miracolo, fatto sopra un infermo e un fan ciullo agonizzante, da
, come sotto il secondo colpo d'un maglio invisibile, carne inerte. negri,
giacosa, 16: la lampada era un carboncino rosso agonizzante. agonizzare,
che percossa dall'ira di dio con un colpo di forte apoplessia, agonizzava ivi
. settembrini, 1-272: io m'intesi un gelo per tutta la persona e dubitava
era quasi finita, agonizzava sussultando come un cuore malato. linati, 30-28: era
nudi, con le foglie strette in un ultimo anelito che non voleva morire.
. settembrini, ii-1-157: preso un cittadino e menato al- l'agonoteta
allo spettacolo avendo in dosso un mantello colorato, tutti gli spettatori n'ebbero
, operazione che si fa con un ago d'oro o d'argento, che
che con la mano o con un piccolo martello si fa entrare in una qualche
dell'orestiade sembrano ricominciare a vivere mentre un uomo esplora i loro sepolcri nell'
attraversare una piazza, una via, un ponte).
a mano. sono due bocciuoli che per un certo tratto entrano l'uno nell'altro
bocca, il suo agoraio, infilò un ago; e li ricuciva. padula,
una cassa con dentro poche vecchie camicie, un agoraio, ed un gomitolo di accia
vecchie camicie, un agoraio, ed un gomitolo di accia. deledda, ii-469:
deledda, ii-469: pensavo di portarle un bel dono, un agoraio d'argento.
pensavo di portarle un bel dono, un agoraio d'argento. cicognani, 3-117
simili alle cicale che nei boschi appese a un albero versano la lor voce melodiosa.
vita agostana. slataper, 1-45: un pianoro vigilante solo nell'arsura agostana. bacchetti
nato nel mese di agosto (e qualifica un tipo di cavallo).
nel 1231 da federico ii (valeva un fiorino e un quarto d'oro).
federico ii (valeva un fiorino e un quarto d'oro). cielo
3. sm. chi è membro di un ordine che segua la regola di s
leopardi] fu tanto subitanea, che un padre agostiniano chiamato lì per lì dal
tempo a benedirlo agonizzante, o benedì un cadavere. agostinismo, sm. il
angiolieri, 11-2: io averò quell'ora un sol dì bene, / ch'a
musco arboreo. forteguerri, 8-38: accendono un gran foco, / ché avevan freddo„
2-553: infinito moltiplicarsi di stelle in un cielo d'agosto: ciascuna ha un suo
un cielo d'agosto: ciascuna ha un suo modo di guardare, di palpitare
agosto): festa d'agosto (un tempo, il primo giorno del mese,
, o bella elpina: / beverem d'un nobil mosto, / grande onor di
verso sera, su la piazza, fra un tumulto di villani avvinazzati.
: due disturbi... terribili per un uomo di lettere...:
laudava con troppo efficacia la bellezza d'un fanciullo, lo riprese agramente. firenzuola
sotto il governo di ferdinando ii, un magistrato agrario ambulante. nido eritreo,
ii-864: gl'invitati maschi erano due; un grande artista povero e uno di quelli
artista povero e uno di quelli che un tempo si chiamavano contadini, poi pescicani
... vedèvami... su un vero e vivissimo baio, in una
iv-2-64: una fragranza di agreste, un alito caldo di salute emanava da quei
tenuti da uno stesso ricordo, da un ricordo di amori agresti nel tempo della
un'antica divinità agreste sotto l'ombra di un gran leccio nero. govoni, 1-37
; ma una terra senza dolcezza, un paese di sterilità e di sete.
: il sugo della mora agresta farai un poco scaldare. s. bernardino da siena
meglio di cògliare l'uva a dio un poco agresta, che fracida; cioè
sopra il detto azzurro: ed è un bel verde. g. morelli, 297
verde come l'agresto, di poi ingialla un poco, e quando ella è in
; infranto e pesto / alla foggia d'un grappolo d'agresto. redi, 16-iv-259
agresto de la salmeria, / fece in un tratto le some levare. -fare
l'occhiolino, / sperando aver a far un po'd'agresto. note al malmantile
bartoli, i-452: parmi veder pendente da un vivo e vigoroso tralcio di vite,
vivo e vigoroso tralcio di vite, un grande e bel grappolo d'uva,
a risentirsi, a tignerei e prendere un po'di colore; altri già in tutto
carletti, 200: è di sapore d'un dolce agretto grandemente delicato.
e una disse che si sentiva bene un certo agrettino. 2. sm.
uve, poiché non sarebbe altramente dotato d'un certo agretto, che lo rende e
frastagliate) che hanno sapore piccante e un po'acetoso (per contorno o condimento)
e intagliate; cresce di gambo alto un braccio, fa il fior bianco e
masuccio, 450: essendo al vallicare d'un fiume, a la riva del quale
, a la riva del quale era un agricola che con l'altrui boi sulcava il
che in uno stato agricola, dove un suolo felice fornisce abbondante e sicuro prodotto
. barilli, 2-264: lì c'è un fiume poco profondo che dilaga in numerosi
i-352: tutti gli agricoltori convengono in un parere, che i sassi sieno amici alle
: ma questo ingegnoso retore prese certamente un abbaglio, essendo la gemma delle viti
quelle dei monti. beccaria, i-438: un pane ruvido e nero, l'acqua
, 1-231: l'agricoltore raccoglie in un giorno solo il frutto delle fatiche di
giorno solo il frutto delle fatiche di un anno. foscolo, iv-362: si distinguono
si mischiavano con la coscienza d'essere un cattivo proprietario. 2. agg
molti altri; ma il saper piantar un sermento di vite in una fossa,
il processo de'bachi da seta da un capo all'altro, osservando i modi degli
intensiva. silone, 5-55: tu sei un contadino e l'agricoltura si regge sui
suo padre aveva stabilito di mandarlo in un collegio a studiare agricoltura. 3
sugli agrifogli e sugli allori del presepio un po'di farina. civinini, 7-108:
, dei ginepri, col suo fogliame di un verde artificiale d'incerato. borgese,
d'incerato. borgese, 2-221: un gran ramo d'agrifoglio, ornato di
e spinate. gozzano, 203: un ramo natalizio di agrifoglio spinoso a bacche
e mensór -òris * misuratore '(è un calco del gr. yeco- liéxptk)
cinque palmi di lato, sorretta da un piede, e sulla quale, anzi su
piede, e sulla quale, anzi su un foglio distesovi ed appiccatovi sopra, l'
regolare della superficie e della figura di un terreno. agrimensura, sf. scienza
in lunga spiga; il frutto è un achenio (dalle foglie si ricava un
un achenio (dalle foglie si ricava un olio volatile usato come antidiarroico e astringente
utile e profittabile medicina. agrippa è un unguento bianco che tengono gli speziali.
, lat. agrippa, comp. da un primo termine corrispondente al sanscrito agre-'avanti
al sanscrito agre-'avanti 'e da un secondo equivalente al lat. pes pedis *
allungata, con spalliera piuttosto alta a un solo estremo: per distendersi (il
: agrippina, sorta di canapè con un solo bracciuolo e con la spallina alta e
, specie di divano, dal nome di un divano su cui sta seduta questa imperiale
: neun può negare che le cose un poco agre dilettano l'uomo, e confortano
, sebbene anche quello del limone sia un acido; ma coll'agro s'inacidisce un'
al sole. d'annunzio, iv-2-6: un effluvio agro di linfe si spandeva per
l'ombre. pea, 3-203: arriva un tanfo crudo, l'odore agro della
la polpa umida ed agra come da un cucchiaio. 2. figur. aspro
come meleagro / si consumò al consumar d'un stizzo, / non fora » disse
ci diletta, con tutto ch'ella sia un poco agra. poliziano, st.
1-9: or fea ronzar per l'aere un lento dardo, / dando sovente a
vicario stava, in quel momento, facendo un chilo agro e stentato d'un desinare
facendo un chilo agro e stentato d'un desinare biascicato senza appetito. nieri,
, 406: al ragazzo gli pareva un po'agra staccarsi dalla sposa per tanto
4. figur. che dà un suono aspro, stridente. ottimo,
, 176: lo squadrò in cagnesco con un riso agro. pascoli, 1051:
voce si alzò, prese d'improvviso un suono agro. 5.
: l'agro di limone spremuto è un poco più pigro dell'aceto e del
e maturo. slataper, 1-7: gettato un ponte sul largo canale d'irrigazione dell'
del carso. tombari, 2-55: un enorme toro, sfuggito dallo stazzo, vide
ruine càlabre / prorompe, disperato, un pianto umano. idem, 2-997: antiche
. -anche al figur. (e indica un atteggiamento fra il contrariato e il cattivante
gusto, che è accompagnato d'un agro et dolce che mai non stucca.
, il mio povero amico faceva un viso agrodolce, come se masticasse limone.
alterazione microbica dei vini, che assumono un sapore sgradevole, dolciastro e acetoso insieme
rapporti della legislazione coll'agronomia, si presenta un intero ordine di quistioni.
: che prospettano i dati agrologici di un terreno. cattaneo, ii-3-148: l'
. martini, i-336: ho bisogno di un ingegnere agronomo; non ne conosco e
grotto2). mattioli, 1-375: un augello tutto bianco, assai maggiore del
a morte / e farotti assaggiar d'un altro agrume. della casa, 614:
/ cacciatei via, e'debbe essere un pazzo. / donde è venuto questo
agrume, dicesi quell'ortaggio che ha un odor forte, e un sapore gagliardamente
ortaggio che ha un odor forte, e un sapore gagliardamente acre e mordicante, come
. idem, 2-398: sia fatto un foro da una grossa agucchia 'n una carta
finestra appare come un'umile cosa, un niente umano perduto fra secolare immobilità d'
tr. { agucchiò). eseguire un lavoro a maglia con i ferri; sferruzzare
fiera. pascoli, 11: forse un corredo cuciono, che preme: /
9 7: ciascuna [finestra] è un belvedere, / dove agucchiando o leggendo
: la moglie presso di lui agucchiava un maglione per l'autunno. dessi,
tornò tranquillamente a passare e ripassare in un bel panno pavonazzo la sua agucchiata di seta
con misure, / menar vedrem 'n un tratto e piedi e mani, / che
paresse viva, che fosse addosso a un leone. cantari, 175: po'cavalcava
provincia [della giorgiania], nasceva un segno d'aguglia sotto la spalla diritta
umanistico (tanto più che si tratta di un uccello di scarsa diffusione e di memoria
dicci 0 più sacchetti di tela lunghi un braccio et un quarto, aguzzi in
più sacchetti di tela lunghi un braccio et un quarto, aguzzi in fondo a uso
di montagna; di una torre, di un campanile, di una cupola);
alta com'una torre, ed è un sasso intero. vasari, i-94: trovasi
, iv-2-67: le nuvole emergevano come un gruppo di aguglie. 3. ant
, con mascelle appuntite e aguzze come un ago. viani, 14-41:
su, feroce, come agugliata schiena d'un sauro. aguglièro, sm.
, 7-7: hanno [le api] un capello quasi nel ventre di fuori,
timone. ciascuno di questi agugliotti ha un ferramento corrispondente, che gli serve di
l'animo del signor cangiato e ad un altro rivolto. idem, 2-37 (ii-4
impeto concepito prima consiste l'inobbedienza ad un nuovo aguménto o diminuzion di moto
ogni virtù nimica, e quasi un aguto ficca nell'occhio a colui
di mezzo braccio, e feceli dalla punta un poco d'oncino. idem,
casa non ho altre armi se non un panieruzzo d'aguti. leonardo,
, 2-53: a ficcare ogni aguto con un solo colpo di martello, ferma
ariosto, 6-75: chi tempra dardi ad un ruscel più basso, / e chi
, / e chi gli aguzza ad un volubil sasso. tasso, a minta,
idem, 6-ii-145: sorgea per maraviglia un vivo lauro / tutto sicuro dal furor del
diuturnamente occupavasi di far le testine, un altro d'aguzzar le punte. d'annunzio
iv-2-529: la diligenza e la modestia di un pubblico scriba che la tema d'esser
l'occhiolino. ungaretti, ix-16: galoppa un bimbo sul cavallo bianco / e a
intelletto!) mi sovvenne / d'un inganno gentile co 'l qual io /
iscambio di certe storie che ci raccontava un certo lignana, il quale essendo un
un certo lignana, il quale essendo un divoratore, aguzzavasi l'intelletto per riandarsi
g. c. croce, 151: un mazzo di porri la mattina a buon'
mento aveva lungo, aguzzato, torto un poco in su. n. franco,
. n. franco, 2-17: dille un poco, famele un poco intendere,
2-17: dille un poco, famele un poco intendere, giudice dei difetti, lingua
dell'ira. d'annunzio, iv-1-51: un uomo quarantenne, quasi tutto calvo,
canne. soderini, i-430: piglia un tralcio della vite,... e
, 466: quando l'auzzino vuol bastonare un galeotto per qualche suo mancamento, suol
fuga. in ogni galea v'è un aguzzino, che ha sotto i suoi ordini
i suoi ordini de'sottoaguzzini, ed un dato numero di uomini armati per la
. allegri, 99: star sottoposto a un mezzo contadino, / che 'l gentiluomo
stato con gli occhi addosso, come un aguzzino davvero, stavo fresco!
che la loro miseria mi dà semplicemente un senso di noia. = spagn
'(dalla radice w-z-r 4 sopportare un peso, una responsabilità').
avorio fino / luccicavano le occhiaie d'un sottil fuoco azzurrino. idem, 1048:
al sol risplende. verga, i-103: un riso che mostrava i suoi denti bianchi
bianchi ed aguzzi al pari di quelli di un lupo. camerana, v-245: il
mento,... da cui sporgeva un lungo naso, aguzzo come il muso
naso, aguzzo come il muso di un luccio. idem, iv-2-321: su
la cute il rossore era cresciuto, ed un piccolo tumore aguzzo appariva nel mezzo.
appariva nel mezzo. panzini, ii-186: un campanile aguzzo, un aggruppamento di case
, ii-186: un campanile aguzzo, un aggruppamento di case biancheggianti, su
di case biancheggianti, su di un poggio, ci venivano incontro rapidamente. idem
musetto aguzzo. marotta, 1-39: un torrente di vialetti fiancheggiati da rocce aguzze
angusta e aguzza, piantata là come un cuneo. idem, iv-2-1312: i soldati
mai. ojetti, i-26: per un attimo si fermava a fissarlo con quelli occhietti
anche a), esci. espressione di un sentimento intenso (dolore, gioia,
gridò, voltandosi a renzo, con un viso da indemoniato. de marchi,
quando alzava la tenda della cabina divenuta un sipario, e sporgeva la punta del cappellino
, e sporgeva la punta del cappellino era un: « ah! oh! eccola
sì! da quella / religiosa pace un nume parla. 3. ripetuto
dire una burla che fu fatta appunto per un fieragosto. palazzeschi, 3-26: poi
anche ai), esci. espressione di un sentimento di dolore (talora unito a
sentimento di dolore (talora unito a un atteggiamento di pietà, di preghiera,
verga, i-93: si vede comparir dinanzi un gran fantasma bianco, il quale gli
altro rumore di quel che possa fare un topo. 3. locuz.
ahimè e aimè, esci. espressione di un sentimento di dolore e di compassione (
la speranza mi invita da lunge come un bel giardino fiorito. ahimè non cogliete
.). cicognani, 12-183: un vicino di camera che -ahi lui,
suolo spianato e ammattonato, contornato da un muretto (con pendenza dal centro alla
accioché ne le pioggie subitane tu possa in un momento riporre e i lavoranti e esse
de'contadini l'un pollo tórre la spica di becco all'altro
ha davanti a sé, ridotto in un bel mucchio, il grano raccolto da quel
al sole. idem, iv-1-555: un canto umano ora giungeva nella notte.
nella notte...: -forse un coro di trebbiatori da qualche aia remota
.. / anche l'aia ha un immobile pallore / estatico, un candor di
ha un immobile pallore / estatico, un candor di nevicata. beltramelli, i-183
, 7-439: l'aia aveva torno torno un altro fossato, e l'aia era
che sbian cava davanti a un cascinale, c'era una moltitudine di
aie. bocchelli, 3-126: riuscì in un cortile rustico, vuoto e subito
era fuori del paese, in un luogo elevato, nuda al sole..
o larghe pietre lisce le davano un aspetto abbagliante, un po'd'erba
lisce le davano un aspetto abbagliante, un po'd'erba listava la sua
in queste aie aprirai la fossa di un palmo. soderini, ii-14: siano gli
dell'orto, col solco intorno a loro un po'larghetto. 3. ant
sm. bot. letter. fiore di un rosso intenso, simile al giacinto;
le uova non vengono escluse da un luogo determinato del testicolo, né da un'
anni. è tutt'altro che un * albero di paradiso ', giacché i
procionidi, detto panda gigante, simile a un pic colo orso bianco e
. vadano ad offrire ai loro genitori un omaggio di sudditanza. collodi,
la forza; c'è l'aria, un elemento leggero; ci sono le ali
ali, la poesia; e c'è un luogo, un belvedere: l'aia.
poesia; e c'è un luogo, un belvedere: l'aia...
formica, con uno sforzo supremo e un urto rabbioso, riuscì a far traballare il
della gente. palazzeschi, 3-135: un calesse al quale era attaccato un cavallino
: un calesse al quale era attaccato un cavallino giovane da corsa, cui era dato
... portandole sotto la finestra un buon grammofono e dandogli l'aire. sbarbaro
, può raggiungere l'altezza di un metro; ha testa piccola e
13-26 (i-338): poggiar in alto un pellegrin falcone /... si
ali aperte a fior d'acqua sollevando un gocciolio di perle. gozzano, 695:
così alti da far quasi pensare a un airone. bacchetti, i-ii-ioi:
stretti e ben arcati, che gli davano un passo leggiero e gentile, quasi schivo
antilope e l'airone / persi in un soffio di fumo maligno, / talismani d'
soffio di fumo maligno, / talismani d'un mondo appena nato. buzzati, 1-92
e ne la treccia a destra mano / un mazzo d'aironi a la bizzarra.
i-54): egli con l'aita d'un suo servidore levò soavemente via la coperta
d'una ferita, / ti risponde un cadavere piagato. / indi l'egra natura
aita. foscolo, 1-4: mio figlio un giorno / vedrommi a'piedi straziare,
atante). robusto e slanciato a un tempo; pieno di vigore, ardito
sulla testa. idem, i-563: un bel giovanotto alto, aitante, civile,
da artigliere. ojetti, 1-8: un vecchio, sano ed aitante, dal passo
, 28-45: s'affacciava alla porta un aitante vecchio vestito tutto di seta nera e
e aitante. marotta, 1-12: è un singolare, aitante e massiccio gobbo,
media. moravia, v-116: era un uomo giovane, molto grande e aitante
grande e aitante nella persona, con un viso roseo, fresco e virile.
ben, che s'ei ti manca un giorno, / fia risoluta fra noi due
166: guardava giù nel chiostro contornato da un portico che reggeva la terrazza superiore,
: in fondo alla casa si apriva un grande giardino posto a solatio, dove la
aiuola delle violacciocche e pensò di fame un gran fascio. cicognani, 1-233:
tutta la facciata della casa, circondata da un sentiero. pea, 7-441: l'
d'iperbole, come se parlando d'un uomo piccolo lo nominassimo pigmeo: e
potei fare a meno di non ghignare un pochetto. carducci, 118: questa umile
gli uomini pratici che si azzannano l'un l'altro su questa terrestre aiuola.
: il luogo, lo sapete, è un incanto, tra il giardino della pigna
3-45: i beni di questo mondo sono un aiutaménto alla tua miseria. idem,
allora si morì in poco d'ora: un poco dinanzi avea fatto ciò che appartiene
in posizione subordinata, nello svolgimento di un lavoro. segneri, iv-614: diversa
; diversa valersi di lui, come di un supplimento. deledda, ii-909: aveva
supplimento. deledda, ii-909: aveva ottenuto un posto di aiutante interramorti con lo stipendio
addetto alla persona del sovrano o di un generale per coadiuvarlo nel comando.
a ogni comando di reggimento è assegnato un maggiore (eccezionalmente un capitano) come
reggimento è assegnato un maggiore (eccezionalmente un capitano) come aiutante maggiore in prima'
ogni comando di battaglione o gruppo equivalente un capitano o un tenente come aiutante maggiore
battaglione o gruppo equivalente un capitano o un tenente come aiutante maggiore in seconda.
maresciallo di campo, che corrisponde a un di presso al grado di brigadiere.
campo, uffiziale intelligente agli ordini di un generale: in esso si ricercano delle
. -aiutante maggiore di marina, è un uffiziale superiore scelto nella classe de'capitani
, iii-708: si racconta che, un dì, il kaiser vestito di abiti
di abiti borghesi, si recasse con un suo aiutante in un modesto spaccio di
, si recasse con un suo aiutante in un modesto spaccio di vini delli castelli in
gadda, 155: si godeva come un monello le sue cannonate, saltava come il
somma necessità non ebbe per misericordia neppure un solo aiutante. boccaccio, i-310:
pavese, 6-160: c'è stato un tempo che con gabriella ci dicevamo ogni
in favore di una persona o di un gruppo (società, famiglia),
società, famiglia), per sistemare un affare, superare una difficoltà economica,
: passando per la vostra città, vide un vecchio d'altero aspetto che strascinavasi sul
aggiungesse tanto che il vecchio s'aiutasse d'un cales- setto. 5.
vita quasi m'abbandona: / campami un spirto vivo solamente, / e que'riman
fatiche e le traversie non mi rendano un caput mortuum. verga, i-162:
muovendo le braccia stecchite, come fa un uccelletto delle ali. baldini, 4-129:
baretti, ii-289: l'inghilterra è un paese grande e, pieno di dovizie
due [pisistrato e ipparco] o dell'un di essi... raccolsero i
si facilita ad alcuno l'esecuzione di un lavoro, la sistemazione di un affare;
di un lavoro, la sistemazione di un affare; assistenza, collaborazione; favore
coll'aiuto d'una grammatica e d'un vocabolario giugnere, come feci al possibile,
vide supra la lancia chiuso che parea un fiero giustratore, e con la secunda
altra e lo verno più freddo ch'un altro. novellino, 38 (68)
semprevivo. il maggiore è più alto d'un braccio, e grosso quanto un dito
d'un braccio, e grosso quanto un dito... il minore nasce ne'
s'aizzano bestie 0 uomini l'un coll'altro, non provocandosi a ira,
». tombari, 1-82: ma un pensiero, a vampate, le bruciava
vampate, le bruciava dentro, come un rogo segreto che ogni tanto il vento
, 11-393: come buon cacciator contra un lione / o silvestre cignale il morso
fosse difficile raggiungerlo, gli aizzarono dietro un grosso cane mastino. deledda, ii-417:
il giovane, 9-189: io vi veggo un ch'aizza 1 cani all'erta,
fra giordano [crusca]: era un grande aizzatore e provocatore del popolo.
prese signori e religiosi, ci hanno un gusto matto. = deriv.
tenea la rota da uno lato e un altro da l'altro. dante, inf
e nel grosso dell'ale, dove ha un non so che di cangiante tra turchino
né più rauche rane, / non un fil d'aria, non un frullo d'
non un fil d'aria, non un frullo d'ale: / unica, in
maschi snelli. idem, 487: un grano di polvere dell'ala / della
al lume. idem, 975: apriva un po'le palpebre come ali / d'
ali nascenti. idem, 2-699: per un po'stanno immobili, con l'ali
7-151: tanta fantasia d'ali in un cielo senza ombre non si vede che in
mio dolore / d'uomo giunto a un confine. onofri, 34: tra i
, 21-33: e vidi dietro a noi un diavol nero /... /
ogne lato ad esso m'apparìo / un non sapea che bianco, e di sotto
di sotto / a poco a poco un altro a lui uscio. / lo mio
, 331: forse veniva tra un sussurro d'ale / d'angeli per l'
d'angeli per l'azzurro cielo, e un coro / d'anime nel silenzio siderale
dietro a lor mi pinse / con un sol cenno su per quella scala,
leggiadri] ragiona / tien dal soggetto un abito gentile, / che con l'
al cielo / sì spesse volte che quasi un di loro / esser mi par ch'
gradi di splendore su l'ala di un inno. idem, iv-2-42: fuori il
iv-2-42: fuori il cielo era d'un bel verdechiaro di berillo... il
se del meglio di me io potessi un giorno foggiarti le ali per l'altissimo
del sonno: e vi si accompagna un sentimento di abbandono. -vaia del tempo
da merlettini bianchi. -ala di un profumo: traccia, scia. calvino
nell'ala del profumo di lei, un profumo noto. 4. figur
ii-35: venne a sedere fra noi un vecchietto segaligno e vispo, con un
un vecchietto segaligno e vispo, con un vestitino di cotone e un consunto cappel-
vispo, con un vestitino di cotone e un consunto cappel- luccio di paglia che quasi
d'oro, la bocca che brillava di un rosso assai vivo. idevp, 563
, 1-220: la sua faccia appare per un momento ancora più slavata e triste,
lo più in forma allungata (di un muro, di una costruzione): ala
1-28: dalla sommità della quale scendeva un altr'ordine di gradi, che a
delle seconde finestre, ove terminavano in un bel terrazzo. pellico, 86:
danno si riassumeva in ben poca cosa. un po'di fuoco in un'ala della
632: feci restaurare questa casa, da un architetto di grido feci costruire le due
): renzo, che, facendo un po'da battistrada, un po'da scorta
, facendo un po'da battistrada, un po'da scorta, era arrivato con
vinte dalle aspettative precedenti, si reggevano un po'come gli uccelli alternandosi sulle gambe
67: e silenzio e clamore d'un popolo che lotta ti fa ala.
ala. 11. ala di un partito: la parte che rappresenta una
rappresenta una tendenza più spiccata (in un senso o nell'altro).
a destra e a sinistra) di un aeroplano, destinata a sviluppare un'azione
16. milit. parte esterna di un esercito schierato (in ordine di combattimento
iii-229: si faceva finta di gettare un ponte sul po per minacciare l'ala
lungo mento quasi sul leggìo, dondolandosi un poco quando la musica metteva l'ali.
il poeta], quanto saper può te un mortale, / e con le vaghe
. ariosto, 18-137: quindi a un greco-levante spiegò ogni ala, / volando
sale, / misurrebbe in tre volte un corpo umano; / e quanto l'occhio
, ma in questo momento mi sento vali un po'flosce (come direbbe il tommaseo
. gozzi [tommaseo]: veggo un amico mio, stato lontano di qua
barba quasi da filosofo, e con un cappellaccio a uso di alaccie di pavone.
forma, appunto, axla di cui è un dimin. axilla * ascella '.
si tira in basso o si accompagna un oggetto nella discesa (dal comando:
da un'asta, con in cima un ferro di varia foggia (a
si ficcan dentro anch'essi l'un dopo l'altro, gli ultimi rattenendo la
e il tanaro s'agita e mugge un bosco, / un bosco d'alabarde,
agita e mugge un bosco, / un bosco d'alabarde, d'uomini e di
sputati / dalla terra natia, da tutto un popolo / amati. / trepido seguo
pontificio. ojetti, ii-520: dietro un feretro, tra file di monaci col
bello / se non quanto il copriva un lino adorno, / per temprar con bel
quelle carni alabastrine, / che conservano un cor di sasso in petto. targioni tozzetti
i-799: non è vero che lei abbia un cuore di pietra. è un perfetto
abbia un cuore di pietra. è un perfetto cuore dentro quel suo cofano di
, 2-71: ortensie... d'un azzurro alabastrino che pareva attendere una fiammella
, sigillati per l'eternità, per un chiarore alabastrino sembra debbano intravedere. palazzeschi
porta per pendente al collo, si passa un nastro o sia cordella, e
alabastro nei quali si mette ad ardere un lumicino. carducci, ii-9-29: una donna
, te insomma, bisogna tenerla in un tempio di alabastro, illuminato e confortato
con la mano nuda che s'illuminò come un alabastro rosato: gli anelli nel gesto
asciutta e monda e tutta delicata come un alabastro color d'oro. idem, iv-
, iv- 1-829: la pelle aveva un colorito indescrivibile, rarissimo, assai lontano
l'imagine dell'alabastro, che a un lume interno s'indori, bastava a
è passata la mano giallina del tempo: un color di cera, un color di
tempo: un color di cera, un color di alabastro, come dei vecchi e
compagne di santa orsola, e formano un nastro bianco ondeggiante fra la terra e
ii-xoi: vedo la luna salire come un volto d'alabastro sul cielo verdognolo del
che una o più stirie unite in un corpo. ritrovasi molte volte in tavola
quello fariseo, entrò in quella casa con un vaso d'alabastro, nel quale era
getto, che prodigalità, che scialacquamento! un liquore sì prezioso. quante famiglie potevano
lido moro. idem, 823: solo un amante forse che placida al sonno commise
franco. idem, iv-2-636: era veramente un tempio edificato
fuoco quello che nel crepuscolo era parso un argenteo palagio nettunio. panzini, ii-206:
risoluti e virili; la volontà piegata un momento rizzossi con miglior lena a ripigliare
. de marchi, 611: egli prese un badile ch'era lì; e dentro
; alla sua prudenzia e gravezza sia un poco d'alacrità e di lieto aspetto.
de marchi, 491: contenta di vedere un po'di pace tornare in famiglia,
contro corrente, compiuta da terra mediante un cavo [alzaia o alzana o cavo di
mi vuole, / ti getto allora un alalà di guerra. d'annunzio, iii-2-260
. a quegli alalà, degni di un capitano vittorioso, il nuovo personaggio rimase
da poco sul corso è passato a volo un messo infernale / tra un alalà di
a volo un messo infernale / tra un alalà di scherani, un golfo mistico
infernale / tra un alalà di scherani, un golfo mistico acceso / e pavesato di
sm. allacciatura di abiti formata da un cordoncino a cappio applicato su una parte
cappio applicato su una parte e da un bottone (per lo più a forma di
; i cordoncini ricamati e colorati costituivano un motivo ornamentale sull'abbottonatura di uniformi e
, altrettante maglie o cappietti formati da un cordoncino. collodi, 470: v'era
collodi, 470: v'era di scorta un reggimento di mille guardie del corpo,
alambardata, sf. aeron. rotazione di un aereo in senso verticale intorno al proprio
sulla sorgente di calore (per lo più un fornello), e l'altra superiore
, che sta immerso nel refrigerante, un vaso in cui circola l'acqua fredda e
i-108: il suo studio era d'un artista e d'un mago: tele
suo studio era d'un artista e d'un mago: tele abbozzate...
e bacinelle. beltramelli, i-336: un tavolo ripieno di teschi, di storte
medioevali. moretti, i-423: sopra un tavolino a due piani di cristallo vasetti,
manzini, 10-213: la vicinanza di un microscopio o d'un alambicco esercitava sempre
la vicinanza di un microscopio o d'un alambicco esercitava sempre su di lui una
becco '. la forma alambicco è un neol. scient. rispetto a lambicco (
questo animale strano / forte abbaiava come un cane alano. ariosto, 46-138:
che, ne'presti piedi / confidando, un cinghiai dal tergo assalta, / od
cinghiai dal tergo assalta, / od un lione, e al suo voltarsi attento
, in qualità di garzone, presso un proprietario di campagna, dietro pagamento di
proprietario di campagna, dietro pagamento di un compenso pattuito. einaudi, 1-591
ha suscitato fra le altre questioni, un quesito etimologico. in dialetto è il
siano la corruzione di t alano »; un mercato di persone umane considerate come cani
(la sezione dell'ala ottenuta con un piano parallelo al piano di simmetria dell'
due sassi posti per alari, / sopra un altro sedendo, i pie'distese.
. idem, i-622: le fiamme rodevano un grosso tronco di faggio sugli alari.
sugli alari. montale, 1-34: un vecchio stanco / dorme accanto a un
un vecchio stanco / dorme accanto a un alare. -per estens. cavalletto a
pietra o di ferro), come un arrosto, al fuoco la sua figura.
tr. marin. tirare a sé mediante un canapo (un cavo, una cima
tirare a sé mediante un canapo (un cavo, una cima, ecc.)
che, affiancato al presidente, compone un tribunale o una corte d'assise.
dio, nato col sole / ad un parto medesmo, e colle stelle, /
si sprigionava dal loro cuore aveva ad un tempo la semplicità dei fenomeni naturali e
dagli alberi. quasimodo, 58: un soffio lieto d'alati / a verde
soavità accorata e di alata tristezza, su un accompagnamento chiarissimo, sgorgando dalla bella bocca
un'ora come questa, mi svela un bello, un alato coraggio, d'artista
questa, mi svela un bello, un alato coraggio, d'artista. 3
3. figur. elevato, sublime (un discorso, una parola, un pensiero
(un discorso, una parola, un pensiero); fervido, ispirato.
: allo stupore... successe un giubilo senza limiti, un coro di esaltazioni
. successe un giubilo senza limiti, un coro di esaltazioni clamorose, un'alata
orizzonte. alfieri, 15: celi un po'l'aurata testa / dietro candida nube
inghirlandata di celesti rose verrà cinta di un tuo raggio su l'oriente ad annunziar
larghi riflessi violetti, sul mare di un verde cupo, raccolta come una carezza
letto. negri, 2-491: entrava un lividore d'alba, a render più
mondo nuovo, stupito di rinascere sotto un cielo di rosa che a ogni minuto
su i vetri della finestra era come un chiarore d'alba; ed era
cose nostre, come siamo stati da un pezzo e come siamo tuttavia, fossimo
pezzo e come siamo tuttavia, fossimo un po'più studiosi delle cose oltramontane, la
balduccio, 33: che fra un anno dopo la sua morte si spendano de'
pirandello, 7-1274: s'awolgeva in un cappottello d'albagio tutto rappezzato. =
dorata dell'emilia e della romagna: dà un vino pregiato (detto anch'esso albana
pullula, ed è uva bianca, un poco lungo abbiente il granello, e fa
albana. moretti, i-822: vuoi un discreto caffè? scoliamo una buona bottiglia?
e in calabria), che dà un vino assai pregiato. = deriv
dormirete; / starete tutti duo da un capezzale - / et io a lui:
il nome i fiori, / offre un sacro licor che tra i licori / serba
sf. medie. combinazione chimica di un sale d'argento con gelatina (ha proprietà
nella riviera ligure di levante, che dà un vino alcoolico pregiato (è un componente
dà un vino alcoolico pregiato (è un componente del vino delle cinque terre)
biancospino. pascoli, 195: un orto / rosso, cui cinge il bosso
una mattina, avendo su le braccia un fascio di spine albe, incontrai nel vestibolo
-anche albatrèlla. betocchi, 3-493: un giorno di primavera / vidi l'ombra
albatro): bacca verrucosa, di un bel rosso scarlatto quand'è matura,
qui presso / una fresca acqua e un letto rilevato / di belle pelli di bianche
, riunendo infine tutte le albatrelle ad un sol mucchio che pareva un mucchio di
albatrelle ad un sol mucchio che pareva un mucchio di carboni ardenti, per la intensità
piccoli frutti rossi che aveva colti da un àlbatro. idem, iv-1-188: qui
specie principale (diomedea exulans) raggiunge un metro d'altezza, con un'apertura d'
ascoltava le grida. tombari, 2-196: un altro giorno trovarono un albatros gigante con
, 2-196: un altro giorno trovarono un albatros gigante con un'ala schiantata. il
e resistente. idem, 1-26: un filone di pietra d'albazzano durissimo, grosso
luce riflessa in tutte le direzioni da un corpo illuminato di forma pressoché sferica e
finestra mezza aperta vi si spandeva tuttavia un barlume che ci faceva intravedere le due file
ove il sole ride modestamente estinguendosi come un indizio di aurora in un gran cielo
estinguendosi come un indizio di aurora in un gran cielo albeggiante. 3.
chimere / ridenti affacciarsi e albeggiante / un giubilo di primavere. albeggiare, intr
iv-328: trapelava di quando in quando un raggio di sole, il quale quantunque restasse
. d'annunzio, ii-612: e un divino sopor ti persuade, / fresco ne'
chiaro, come spesso nel settentrione, di un chiaro indiretto e inerte, come se
indiretto e inerte, come se albeggiasse in un grande paese del sottoterra.
, v-203: mi guardò, con un occhio già cambiato, in cui pareva albeggiare
il suo malessere di notte cresceva, quando un pensiero cominciò ad albeggiarvi...
idem, 1113: mi trovo in un piano che albeggia, / tra il verde
ii-433: il ghiacciaio albeggia solo come un cammino che attenda / grandi orme venture!
. (àlbero). piantare ad alberi un terreno. 2. marin
i bordi di una strada, di un viale, di un fiume; la via
una strada, di un viale, di un fiume; la via fiancheggiata dagli alberi
moravia, v-30: prese a correre come un pazzo, per un rettifilo, tra
a correre come un pazzo, per un rettifilo, tra due alberate di platani.
. barilli, 2-1 io: traversiamo un paese d'idillio, fra onde di colline
sotto il verde d'una piazza alberata, un quadrato giardino pubblico ritagliato in mezzo a
nave. algarotti, 3-107: costeggiammo un poco, prima di giungere a francfort
iv-2-181: seguitarono a camminare. in un punto un'alberella abbattuta impediva il passaggio
albero. d'annunzio, iv-1-686: un solo alberello, smilzo e
. ojetti, ii-77: vi crescono un fico, un platano, alcuni alberelli
ii-77: vi crescono un fico, un platano, alcuni alberelli d'alloro e
appena piantati. civinini, 1-191: un intrico grazioso e disordinato di alberelli di
dall'acqua. comisso, 14-70: un alberello, tutto fiorito, un piccolo melo
14-70: un alberello, tutto fiorito, un piccolo melo. si- ione, 5-92
seduto su una panca, ai piedi di un alberello di sorbo, con un libro
di un alberello di sorbo, con un libro aperto sulle ginocchia. moravia,
sulle ginocchia. moravia, v-52: un vialetto ghiaiato, tra due file di alberelli
nasce a piè dei pedali dei castagni un fungo detto grifone;... così
venuta a lui una donna, avendo un alberello d'olio odorifero di gran prezzo
2. imbiancare due muri con un medesimo alberèllo: locuzione proverbiale equivalente alla
nel proverbio antico, imbiancano duo muri con un medesimo alberello. 3.
quest'ultimi [vermi], racchiuso in un piccolo alberelletto di vetro, ben serrato
la locuz. imbiancare due muri con un medesimo alberello. alberése (disus.
... che si fa d'un alberese, che non è portato da fiumi
, volgarmente detta albarese. questo è un nome toscano, col quale ne'nostri
parte seminato. cicognani, 3-80: dà un senso di refrigerio l'albereta lungo l'
accade qualche volta che nel fondo d'un sì alto mare l'amo afferri e
viii- 42: procuri d'averne un alberetto giovane,... e lo
], producendo dalla medesima radice non un solo tronco, ma vari fusti più
negri, 2-938: a mezza strada verdeggiava un alberetto di melograni. ojetti, i-482
di vermiglio. pea, 5-134: è un alberetto che fiorisce da tutti i rami
fiorisce da tutti i rami, come sarebbe un pesco. 2. marin.
(67): alcuna volta per un bisogno grande, non ogni persona,
ariosto, 20-104: e giunsero a un castello il dì seguente, / dove
. d'annunzio, iv-2-1298: ecco un pino emulo di quelli che albergano le cicale
, 668: poche baracche per albergare un centinaio di operai. lombari, 3-21
volgar., 83 (115): un grandissimo palagio e bello, ove albergono
si contentasse delle guscie e albergassero in un castagno spolpato dalla saetta. e.
la sanguinosa stanza / dove s'alberga un orribil gigante. arici, 49: rudi
. fornito di case, di abitazioni (un luogo, una città).
l'albergatrice rispose: - questi è un gentile uom forestiere. sacchetti, 17-34
avere traslato. rajberti, 2-37: un forestiere farà bene a intendersi prima cogli
14-322: bussò alla porta di un albergo...; l'albergatore,
la solita albergatrice aveva ideato di dare un premio al migliore giornalista. codice civile
giudicate ora voi che differenza è da un picciolo e disonesto alberghetto a babilonia.
miglia di qua dalla sua consueta posata in un pulito alberghetto ch'era di poco fuor
, e postomi a sedere / sopra un sofà, mi è fatta l'ambasciata.
/ dove è dolce riposar male / dopo un aspro cammino! fracchia, 586:
v-20: l'albergo, ricordo, era un palazzo vecchio ed enorme vicino alla stazione
albergùccio. palazzeschi, i-298: da un albergùccio all'altro, da una stanzetta
del vento, nel forte della burrasca, un albero agitato ricompone naturalmente i suoi rami
camminando, aveva per il suo orecchio un non so che d'odioso. carducci,
mi sento / nei visi infantili / come un frutto rosato / rovente / fra gli
rami neri indolenziti /... / un velo di verde intenerirà domattina da questi
. idem, 74: in me un albero oscilla / da assonnata riva, /
. -l'albero non cade per un colpo: ogni cosa vuol tempo e
bucciolo, che l'albero non cade per un colpo ». -andare su per
e del male. baldini, 4-47: un quadro rappresenta èva ai piedi dell'albero
di croce, pittura o scultura rappresentante un albero con i rami principali in forma
, i-284: nel refettorio è, in un albero di croce, istorie di san
, e in cima a ogni ramo un cartiglio e un tondo, col nome e
cima a ogni ramo un cartiglio e un tondo, col nome e col volto.
, molto di più! egli aveva un orgoglio più regolare di mille alberi genealogici
ci debbono esser tutti. credo che un genealogista qui si troverebbe nel suo elemento,
alvaro, 9-354: nell'ingresso c'era un albero araldico con la discendenza del giovane
s'improvvisa a bordo in sostituzione di un altro avariato o abbattuto. dante
l'antenne. boccaccio, i-201: vide un tempestoso mare, nel quale era una
. frocchia, 958: la base d'un albero stretta da grossi anelli di ferro
fermo l'albero sul carro. / un lieve tocco dà la martinella, /
liscio e insaponato, porta in cima un trofeo di premi per chi riesce a scalarlo
scalarlo). deledda, ii-383: un gran ninnerò di contadini e di artigiani
e di artigiani assisteva alla scalata d'un albero di cuccagna, tentata invano da
uomo serio. in cima all'albero, un altissimo fusto di pioppo, liscio e
di più levigato col sapone, oscillava un cerchio, dal quale pendevano fazzoletti rossi e
, formaggelli freschi, una borsa, un paio di scarpe. tombari, 1-208
forma cilindrica, che nei motori riceve un moto di rotazione e 10 trasmette ad
, albeggiante. cardarelli, 3-170: un fiume velato da una nebbiolina leggera,
: aveva mangiato una grande quantità di un tornio. di albicocche e non faceva altro
) saturno. iv-214: il bambino aveva un visetto rosso, un po'scabroso come
: il bambino aveva un visetto rosso, un po'scabroso come certe albicocche mature.
per e. cecchi, 1-170: un paio di calzoni color albicocca. appunto
] talvolta del color del rame ed un poco albicante. idem, 733: le
638: dei liquidi, quando sono un po'torbidi, dicesi albiccio, non bianchiccio
seme dolce o amaro (se ne ricava un olio affine a quello delle mandorle)
in francia, a raccogliervi l'eredità d'un francese. = voce giurid.
albinismo. d'annunzio, iv-1-558: un uomo d'età inconoscibile, biondiccio
albina. idem, iv-2-211: gli occhi un poco obliqui, biancastri come quelli degli
occhi di albino. ojetti, i-355: un piccino dai capelli rossi, con una
5-567: poco maggiore a me di un biondo albino, i capelli ad angiolo,
marinara coi calzoncini corti, sorridente d'un sorriso linfatico. govoni, 3-208:
sorriso linfatico. govoni, 3-208: un grande girasole albino / s'alza e
peli quasi bianchi, i capelli d'un biondo chiarissimo, fini e lisci.
. florio [tommaseo], 253: un albio ricavato in un tronco d'albero
], 253: un albio ricavato in un tronco d'albero. idem, 288
dell'oro, si lavano o in un vassoio o catinella, o in un
un vassoio o catinella, o in un lavatoio che appresso di molti chiamasi un albio
in un lavatoio che appresso di molti chiamasi un albio. = lat. alveus *
e bigia correva sotto le nuvole basse un gran vento. = lat.
, porfido, ecc.): è un silicato doppio di alluminio e di sodio
sacchetti, 141-54: questo albitro stava come un uomo di legno; e brevemente,
presso ogni provveditorato agli studi è costituito un albo di persone fomite di riconosciuta competenza
presso ogni provveditorato agli studi è costituito un albo regionale delle persone (che non
amministrative, 22-62: ogni comune deve avere un albo pretorio per la pubblicazione delle deliberazioni
tenca, 1-62: non ci voleva più un libro d'arte, ma un vero
più un libro d'arte, ma un vero albo d'intagli e di vignette.
. panzini, iii-430: questo è un albo, questo è un nastro, questi
questo è un albo, questo è un nastro, questi sono ritratti. baldini
libro figurato. sbarbaro, 1-165: un albo di botanica a colori. =
rimasi ingannato, credendo che dentro ad un catino coperto fusse una lucernina. idem,
l'aria. d'annunzio, iv-2-262: un serenissimo albore spandevasi nella rigidità delle aure
traverso i campi, luminosi appena in un leggero albore. 2. figur.
, negli albori della sua giovinezza, un vapor torbido l'aveva intristita.
sacchetti, 17-59: ed essendo intrato in un boschetto, ebbe veduto dall'ima
, ebbe veduto dall'ima parte un poco d'albore, che dava in
era uno certo lume annacquato e gittava un poco d'albore, in modo ch'
boscoso di quelle rupi filtra nelle tenebre un verdognolo albore, un lividore spettrale.
filtra nelle tenebre un verdognolo albore, un lividore spettrale. d'annunzio, iv-1-41
ombra delle cortine che diffondevano sul letto un albore tra glauco ed argenteo, simile
ed argenteo, simile alla luce d'un antro maritimo. idem, iv-2-1150: la
, iv-2-1150: la luna nascosta diffondeva un albore simile all'alba giù pei lunghi
sparso per tutta la camera scòrse in un angolo spuntare un topo piccolissimo nero. cicognani
la camera scòrse in un angolo spuntare un topo piccolissimo nero. cicognani, 3-112
scale si fermò tremando. dalla lanterna un albore grigio, invernale, che arrivava
primi scalini. viani, 14-150: un albore di teschio trapelava dalle cartilagini del naso
si scolorava come per dissanguamento lento, un albore d'ossa traluceva dalla pelle rosata.
, iv-2-76: stava... con un occhio semichiuso da cui le colava di
semichiuso da cui le colava di continuo un liquido giallognolo e con l'altro occhio
e lucente, che chiude come in un sacchetto il testicolo. albuginóso, agg
in mille altri luoghi si tiene aperto un gran libro, nel quale scarabocchiano qualcosa
di quest'album, milano era diventato un vivaio di raffaelli e di miche- langioli
d'uno, a organizzare una strenna, un album, un giornale straordinario, un
organizzare una strenna, un album, un giornale straordinario, un numero unico. negri
un album, un giornale straordinario, un numero unico. negri, 2-575:
numero unico. negri, 2-575: un grande album, rilegato in cuoio, chiuso
, rilegato in cuoio, chiuso da un fermaglio d'argento, stava posato su un
un fermaglio d'argento, stava posato su un tavolino... la sua esistenza
quell'album; dovevamo pur sapere, un giorno o l'altro, quale vita
. cicognani, 9-46: aveva preso un album, di quelli che usavano un tempo
preso un album, di quelli che usavano un tempo per i ritratti, e ora
mostrandole il ritratto d'una giovinetta con un gonnellino a strisce, i capelli sciolti e
gonnellino a strisce, i capelli sciolti e un fiore in mano. soffici, 6-167
soffici, 6-167: ho sempre con me un album e dei colori. vi appunto
di una pagina di libro, ma d'un libro che fosse come quelli album fatti
pienamente felice il giorno che potè avere un autografo dell'autore... nel
invariabilmente si fermava sopra il ritratto di un giovane vestito di nero. = la
nero. = la voce album è un latinismo (come neutro dell'agg.
nutrizione di albume e di carne muscolare un sangue novello si produceva. 2
beltramelli, i-351: veniva togliendo, da un fascio di albumi che emergevano da un'
di lei], bianco come un alburno, si ravvivava su le guance di
alburno, si ravvivava su le guance di un rossore tenuissimo. = lat. scient
due a due volare / e l'un l'altro seguir per li albuscelli. boccaccio
dee., 5-8 (72): un boschetto assai folto d'albuscelli e di
nidifica in una fessura della roccia, con un solo uovo voluminoso, bruniccio e a
becco duro e molto arcuato, ed emette un gridìo rauco e basso (carrr-carrr)
sono endecasillabi alcaici, il terzo è un enneasillabo alcaico, il quarto un decasillabo
terzo è un enneasillabo alcaico, il quarto un decasillabo alcaico. -endecasillabo alcaico:
alcaico. -endecasillabo alcaico: formato da un reiziano di cinque sillabe e da un
un reiziano di cinque sillabe e da un docmio. -enneasillabo alcaico: composto da
docmio. -enneasillabo alcaico: composto da un reiziano e da un ditrocheo.
: composto da un reiziano e da un ditrocheo. -decasillabo alcaico: formato da
ditrocheo. -decasillabo alcaico: formato da un coriambo e da un reiziano di sei
: formato da un coriambo e da un reiziano di sei sillabe. -ode alcàica
. questi sali, io dico, sarebbono un cibo improprio per alcun animale. redi
: dobbiamo..., investigare un rimedio, che sia agile di moto,
a cercar rinimico quali... un acido volatile pestilenziale, così sia egli un
un acido volatile pestilenziale, così sia egli un qualche spirito antagonista di figura tutta opposta
. rendere alcalina una soluzione, un liquido. = deriv. da
). -dissociazione alcalina: quella di un sale o di una base che in
i pezzi compatti e duri; aveva un sapore dolciastro, alcalino, di medicina.
v.]: alcalizzare, dare ad un misto la reazione di alcali, per
, per la infusione o l'aggiunta di un alcali libero. alcalizzato (
forma, quanto serva a distendervi un suolo di polvere di foglie d'
grande e robusta corporatura (è simile a un cavallo): vive nelle foreste settentrionali
che si chiama alce, simile a un cavallo, se non avesse il collo e
, 638: vedevam laggiù / correre un uomo dietro una grande alce. tombari,
, il più delle volte sei, lunghe un braccio, e torte. dioscoride italiano
, larghe cinque o sei di lunghezza d'un gombito; bevute in vino o in
sapore amarognolo e acidulo, chiusa in un elegante calice rosso, vescicoloso.
ciastro ottenuto dalla distillazione di un infuso di cannella, garofano e
kermes), oggi sostituita da un prodotto sintetico vegetale.
lo rendono tutto nelle feccie senza un calo, che al mondo sia. tommaseo
cocciniglia. collodi, 75: vorrei avere un bel palazzo, mille cavallini di
volto pare ricavato per opera di un abile gelatiere da un sorbetto di
opera di un abile gelatiere da un sorbetto di crema alla vaniglia, con ricami
che fece tutti stupire... un gran piatto di zuppa inglese,
di olio di ricino, senza nemmeno un po'di alchermes sopra. ojetti
alchilazióne, sf. chim. introduzione di un radicale alchilico in un composto chimico
introduzione di un radicale alchilico in un composto chimico. = deriv.
chim. radicale monovalente derivato da un idrocarburo alifatico saturo per eliminazione di
idrocarburo alifatico saturo per eliminazione di un atomo di idrogeno. = voce
altra sostanza, mediante la ricerca di un unico principio agente (che si pensava
. cennini, 43: giallo è un color che si chiama orpimento: questo
manzoni, 842: anche l'alchimia aveva un suo intento, diverso in parte da
[date] ad intendere che voi siate un gran savio. d'annunzio, iv-2-985