veloce corso rapportando il male, in un momento riempie i vicini popoli dell'avvenuto
imperatore in como. / ed ecco un messaggero entra in milano / da porta nova
lasciare per sempre (una persona, un luogo, un oggetto, ecc.)
(una persona, un luogo, un oggetto, ecc.); la condizione
una biondona... amante di un notaio, che le dava generosamente centocinquanta
faceva delle economie. ojetti, ii-552: un innamorato giovane che non vuole credere ancora
grandezza ben formata della persona scompariva in un certo abbandono del portamento. idem,
posava sull'omero della madre, con un abbandono più forte del sonno. beltramelli,
. moretti, 30-23: ricordo anche un muro di cinta con sopra l'abbandono
: gli occhi molto grandi, di un bel colore marrone dorato, d'espressione sensuale
senza difese, a una persona, a un impulso, a un sentimento (soprattutto
persona, a un impulso, a un sentimento (soprattutto alpamore). segneri
i-290: muoiono [i giusti] con un totale abbandono di sé nel seno del
: viviamo insieme... con un interesse scambievole, e un abbandono, che
. con un interesse scambievole, e un abbandono, che è come un amore
e un abbandono, che è come un amore senza inquietudine. d'annunzio, iv-1-94
iv-1-94: certi suoi abbandoni parevano d'un fanciullo inconsapevole. idem, iv-1-145:
... ogni gioia porta in sé un germe di sofferenza, ogni abbandono porta
di sofferenza, ogni abbandono porta in sé un germe di dubbio. idem, iv-1-533
tutto; nessun abbandono, ma come un vibrare interiore. pavese, 8-43: abbandono
e struggente. serao, ii-611: un abbandono di note musicali che si trascinavano
... quello che sia aver un re in abbandono, del quale ad ogni
(la vita, i beni, un oggetto, un sentimento, una persona)
, i beni, un oggetto, un sentimento, una persona): non
10. sport. l'atto per cui un competitore o una squadra si ritira dalla
: un'onda di sangue al volto, un abbarbaglia- mento improvviso dinanzi agli occhi.
, simili a chi ha assistito a un troppo lungo spettacolo musicale o coreografico, con
lungo spettacolo musicale o coreografico, con un abbarbagliaménto negli occhi e un assordamento negli
, con un abbarbagliaménto negli occhi e un assordamento negli orecchi. soffici, i-259
. tozzi, iii-163: vide, in un abbarbagliaménto di sole, alcune aiuole fiorite
. de amicis, ii-63: è un luccichio abbarbagliante di cristalli di mille colori
il vento, per le vie era un ondeggiamento immenso e abbarbagliante. pirandello,
: specie d'ebbrezza abbarbagliante che dura un attimo, un lampo. abbarbagliare,
ebbrezza abbarbagliante che dura un attimo, un lampo. abbarbagliare, tr. (
core. alfieri, 1-661: ecco un lampo, che tutti abbarbaglia. leopardi,
l'abbarbaglia. idem, 2-71: un lampo abbarbagliò gli occhi e fece luccicare
la mente, / che quasi mi rimasi un bel pincone. gioberti, ii-17:
, rendere meno vivace una luce con un più forte splendore. marino, 10-120
ii-336: la vallata, se è un poco nebbiosa, abbarbaglia e luccica in
0. rucellai, 2-14-5-49: è egli un barlume d'un lume soprannaturale, che
, 2-14-5-49: è egli un barlume d'un lume soprannaturale, che è di mestieri
19-382: sull'abbarbicamento delle liane, tra un palmizio e l'altro, s'appigliavano
di finissima seta al cui centro irradiava un bozzolo d'oro. abbarbicare,
ove lor foco scende / s'abbarbica un disio che drento regna. salvini,
1-522: io so come il germe d'un delitto / s'abbarbichi, per odio
a picco. moretti, 31-292: appare un mostro altissimo abbarbicato alla terra con quattro
quale com'è abbarbicata nel core d'un amante ed egli la lascia dominare,
1-253: noi abbiamo in noi medesimi un amore fitto e abbarbicato della nostra persona,
spicca il monumento del grande ritto sopra un plinto; abbarbicate le braccia al tronco,
, abbarcati intorno intorno a guisa d'un muro a secco, servono d'un sufficiente
d'un muro a secco, servono d'un sufficiente riparo. paolieri, 1-39:
se ne stavano ora come abbarcati in un lurido quartiere all'ultimo piano.
rinfrescare nell'uso, abbarrare sarebbe sempre un oppoce sbace nel senso proprio; né
troppo t'abbaruffo; / aspetta pure un altro mio rabbuffo. tommaseo-rigutini, 1126:
abbaruffare, il quale altro non è che un allungamento intensivo di arruffare, usasi popolarmente
): giunse arcighetto... con un ragazzo dietro, abbaruffato nel viso e
capo e abbaruffati come la siepaia di un orto abbandonato. nieri, 227:
partita. paolieri, 2-12: vidi in un prato di palèo un grande abbaruffìo di
: vidi in un prato di palèo un grande abbaruffìo di pelo rossastro.
politiche mal preparate: * gli è un abbaruffìo '. = deriv.
i fu colto da certa peritanza, un abbassamento di vista e certi scatti repentini
delle bocche, dalla cucina si apriva un varco il rumore della paletta. alvaro,
il fragore della serranda parve coincidere con un improvviso abbassamento della notte, più vicina
latini, 2-159: infra tuoi detti mischia un poco di giuoco sì temperatamente, ch'
, senza che lui lo sapesse, un non so che di più alto e di
ci piega inoltre a guardare senza ribrezzo un qualche nostro abbassamento, e riesce persino
al tezza, portare a un livello inferiore; calare in basso
di là, veduto fu in un tratto. cellini, 528: fatto questa
vasari, iii-118: fece abbassare un colle, che essendo vicino alla fortezza
abbassandosi. botta, 4-1127: fuvvi finalmente un moto di compressione dall'alto al basso
le sopracciglia, come mettendo al punto un cannocchiale. comisso, 12-38: si
manzini, 10-16: fu bello, un tempo, quando bisognava aspettare che l'
una tomba. buzzati, 1-197: un valletto andò girando per la sala abbassando le
grandezza vostra si disagia ad abbassarsi per un mio pari. d. bartoli, 12-3-33
scrive e prega, s'abbassa ad un tal segno, / che di vergogna è
troppo ingannato, s'era troppo abbassato. un ribrezzo di sé e del suo vizio
. abbassare una perpendicolare: condurre da un punto una perpendicolare a una retta o
una perpendicolare a una retta o a un piano. -abbassare il numero: nelle
tiri o si abbassi una perpendicolare da un punto... propriamente il modo
. 8. disus. abbassare un ordine: trasmetterlo (dal superiore all'
quando si tratta di superiore che manda un ordine ad un ministro inferiore: *
di superiore che manda un ordine ad un ministro inferiore: * dalla segreteria di stato
penombra delle luci solamente abbassate, in un ondeggiamento di valzer si muovevano i ventagli
promisso di farlo com'ei vedessi abbassato un poco il favore che io avevo col
non trabocchino, giunta l'acqua a un dito vicino all'orlo, truova un doccione
a un dito vicino all'orlo, truova un doccione aperto, d'onde se n'
nostra donna in cielo, circondata da un coro di angeli, ed a basso
coro di angeli, ed a basso un s. tommaso. galileo, 5-182:
. galileo, 5-182: abbiamo pur un poco di pazienza, che sentiremo di meglio
in circa più abbasso, vicino ad un villaggio. -figur. l'inferno
distinzione afferma e nega / così nell'un come nell'altro passo. boccaccio, dee
nel significato di grido di ostilità è un francesismo.
per la forma affisare si pensa a un incontro con 'avvisare '(cfr.
que'disse. caro, 2-3-209: nell'un farei l'aquila sola affissata al sole
tenacissime quivi radunate ed affisse, è un sistema più che bastevole. -esposto
bastevole. -esposto al pubblico (un avviso, un manifesto). leggi
-esposto al pubblico (un avviso, un manifesto). leggi di toscana,
fianco; e pende / da un fato solo l'una e l'altra vita
cosa; e gli ufficiosi, coi quali un privato si mette in relazione col pubblico
e frequente, quanto è più esteso in un popolo il bisogno di pubblicità. in
degli affissi. idem, iv-2-1255: un muro spellato di vecchi affissi osceni. deledda
le donne / ai freddi affissi d'un teatro, cuore / logoro nome che
, cuore / logoro nome che patimmo un giorno. 2. plur.
e in genere tutti gli elementi di un edificio destinati a chiudere vani (cfr.
proprietario [della casa] non fa mai un lavoro, gli affissi non reggono.
; nel significato di 'manifesto 'è un calco del fr. affiche, che nel
oltre quattro camere ammobigliate ed arredate con un numero massimo di sei letti o per
considerevoli; che se questi trova necessario un affitto, anche il proprietario per godere
coltivatori speciale. conciliatore, ii-552: un affittaiuolo inglese, dice m. la-
dice m. la- borde, è un uomo di mondo che veste alla moda,
visita a cavallo i suoi campi, ha un banco per tenere i registri, critica
una sera che pioveva, era un mese, stanco morto. =
, sf. contratto d'affitto (di un campo, di un podere).
affitto (di un campo, di un podere). 5. majfei
affittare1, tr. dare in affitto (un bene immobile: casa, terreno,
ecc.); dare a nolo (un bene strumentale in genere: barca,
o botteghe. paoletti, 1-1-162: dice un nostro popolare proverbio, che chi affitta
... ridurre il tenimento in un ordine tale che si possa un giorno affittar
in un ordine tale che si possa un giorno affittar bene. cattaneo, ii-3-150
cattaneo, ii-3-150: l'amministrazione d'un luogo pio affitta in corpo un fondo
d'un luogo pio affitta in corpo un fondo deliberato all'asta ad uno che lo
massai, e il quale dee ricavarne un vantaggio a spese e del luogo pio e
'dare a nolo '. si affitta un podere o altro terreno da cui si
o altro terreno da cui si ricava un frutto, e se ne paga il '
di cose mobili, come una tinozza, un letto, gli abiti, ecc.,
questa sguaiataggine l'ho letta anche in un periodico di firenze, scritto da fiorentini
quello che più attirava lo sguardo era un cartello bianco pendente sopra la porta,
per brevi soggiorni e li affitta a un prezzo piuttosto modesto. cotnisso, 14-147
caratteri e le marche da bollo in un angolo. -dir. (v.
fondo, anche beni mobili) per un tempo determinato e dietro compenso (canone
beni. targioni tozzetti, 7-93: un affitto perpetuo o livello, ma dato
regolari patti d'investitura, dà per un tempo ad annuo prezzo determinato e sotto
e sotto speciali condizioni il suo fondo ad un altro, trasferendogli il diritto di goderne
mediante aste pubbliche; ma sempre con un atto. tommaseo [s.
v.]: ajfitto, allegagione d'un fondo specialmente rustico, a tempo determinato
attorno per buscare qualche cosa, pigliando un pezzo di terra in affitto, o
, modestissima,... abitava un conte. moravia, viii-134: se vuoi
e tu non dovrai aiutarmi che per un breve periodo. 2. compenso
natura o a gocciole: due piccioni, un galletto, una serqua d'ova;
portavano acconti di cinque o dieci paoli per un semestre. calvino, 1-522: l'
senza sconciarsi di molto, di versare un esercito in america di sessanta o settanta
d'animare coll'afflatto tuo sacrosanto un fango vile, colà nel terrestre paradiso
se avessero tutti parlato per afflato d'un istesso spirito, avrebbono tutti parlato a un
un istesso spirito, avrebbono tutti parlato a un modo. d'annunzio, ii-805:
antichi greci, che l'adeguarono a un sacro afflato. 3. ant
124: l'intenzione d'affliggere un uomo è sempre un peccato. lambruschini
l'intenzione d'affliggere un uomo è sempre un peccato. lambruschini, 1-160: è
suo nemico... gli mosse quasi un senso di pietà. soffici, ii-199
« esser panca da tenebre * d'un battuto e ribattuto dagli uomini affliggitori,
braccio e tutta la spalla, con un tremore così fastidioso e con un dolore
, con un tremore così fastidioso e con un dolore così afflittivo ed acuto nella punta
necessariamente infamia. idem, ii-711: un altro grave inconveniente, che nasce dall'
, che appena sarebbe potuta venire da un lungo vivere insieme. leopardi, 2-92:
, come càpita alle donne sorprese in un momento in cui non hanno belletto né
quell'afflitto depose la fronte, / e un altissimo grido levando, / il supremo
al travaglio ed afflizzion di mente di un anno intero. g. del
: nelle mie afflizioni non avrò più un fedele compagno a cui senza timore manifestarmi.
, figliuoli, se non per serbarsi un piccol popolo corretto dall'afflizione, e
crusca]: ogni afflizioncella si è loro un grandissimo disturbo. = lat.
ilare e curiosa, senza l'ombra d'un sospetto; non ebbe tempo di mutar
curvo nel sacco afflosciato per terra / un cavallo bianco / mangia il suo fieno.
e'quel degli spiriti s'illanguidiscono ad un tratto. viani, 19-71: la
sm. corso d'acqua che sbocca in un altro più grande. viani,
che convengono nella stessa località (in un paese, in una città, in una
piazza, a uno spettacolo, a un comizio, a una festa, ecc.
il trovarsi ordinario di molte persone in un luogo. in certe pubbliche solennità v'
, non soltanto contemplativi, le dà un carattere cosmopolita di nuova specie. 3
, affluisci). scorrere (verso un punto di sbocco o di raccolta).
letto del fiume era largo, d'un bianco abbagliante, ma l'acqua affluiva scarsa
tanti rivoletti. pratolini, 8-6: d'un tratto, il barcone incontrò la corrente
dalla botta affluisce nel fiume e per un lungo tratto, anche in tempo di magra
mi parve affluire alle mani tutta con un impulso micidiale. 2. figur
de'sintomi. lorenzini, 91: è un grand'argumento contro di coloro, che
qualche modo può rimuoversi la cagione di un tale incomodo, ciò dovrà farsi richiamando
, iii-374: il tempio si riempie con un afflusso di popolo dietro le autorità.
figur.: eccitazione violenta (di un sentimento, di una passione).
che affoca; soffocante, opprimente (di un calore torrido). d'
qui, quando li fabri affuocano bene un ferro, che per la roventezza mostrano
. dante, par., 28-17: un punto vidi che raggiava lume / acuto
. d'annunzio, iv-2-1038: come con un tizzo ella 10 affocava col suo viso
affocata dall'ardore. civinini, 1-271: un immenso deserto affocato, che ha pure
, il serchio. panzini, i-567: un omaccio di mezza età...
di mezza età... con un volto congestionato e affocato. cicognani,
. fra giordano [crusca]: un petto nel divino amore affocatissimo. m.
, piena d'un'aria tiepida e un poco affogante. idem, iv-2-735:
l'odore affogante della canape esci va da un palazzo decaduto, ridotto a fabbrica di
certi, e affogare certe poche verità in un mare di veri- simili, non me
d'orrore / antiloco restò: di pianto un fiume / gli affogò le parole.
il vino non mi ha mai dato un attimo di gioia. deledda, ii-840:
. papini, 8-230: entro in un teatro per affogar nella musica la vile tristezza
erano sì stretti che l'affogava l'un l'altro. crescenzi volgar., 1-4
maritarla male. -affogarsi: fare un cattivo matrimonio. g. morelli,
tr. ant. coprire, offuscare (un colore con un altro più intenso o
coprire, offuscare (un colore con un altro più intenso o più scuro).
: questa vita è pur su tonde un ballo, / labil così che tutte tore
forteguerri, 1-246: la corte è un ampio mare, ove si nuota /
iii-287: chi non porgerebbe la mano a un misero che affoga, per trarlo fuori
i soccorsi a chi è cavato da un fiume,... possono
.. era disceso in compagnia d'un altro a bagnarsi. appena messo il
, ii-689: la sua esitazione le dava un senso d'angoscia. le pareva di
e l'aspre pene / s'affogano in un mare di claretto. giordani, ii-32
, ii-32: noi affoghiamo tutti in un mare di tristezze. -affogare nei
nel cappello, nelle scarpe: portare un capo di vestiario eccessivamente largo.
stava dentro due volte e i pantaloni un palmo più lunghi delle sue gambe,
palmo più lunghi delle sue gambe, un berretto che ci affogava e un paio di
, un berretto che ci affogava e un paio di scarpe dove i piedi ci
od affogare. -affogare in un bicchiere d'acqua, in uno sputo
tu affogheresti alla porticciuola, o in un bicchier d'acqua. nieri, 267:
che è peggio ha coraggio quanto n'ha un moscino. affoga in uno sputo,
per l'insorgere improvviso e violento di un sentimento). cavalca, 1-66:
in una smisurata allegrezza essalano e in un gran dolore si ristringono e si affogano
volevamo tener chiuso, perché l'aria era un po'fredda. d'annunzio, v-2-508
della bestia e degli uomini, accese un mezzo sigaro e mise la testa fuor
latina, affogata ed oppressa tutto in un tratto dalla copia delle cose nuove,.
avrebbe finito per rimaner lì, ammazzato da un fulmine o affogato dalla tempesta.
una scrivania accanto al telefono affogato sotto un ammasso di carte. soffici, ii-126
questo, occhiolini in scintille, ma un tono nuovo, che elsa non le aveva
bei parlari di famiglia; parole quasi un alito affocato, sommesso. 2.
2. sommerso, coperto (di un suono, di una voce, sopraffatti
forti). magalotti, i-99: un gravicembalo in un'orchestra par che resti
3. ant. che ha fatto un matrimonio cattivo. salvini, v-412:
proporre, siccome si conveniva a un principe sì grande, che facesse una cappella
a pigione, perché nell'estate è un affogatoio '. -1 stanza, casa,
, o altro ricetto, sono un affogatoio (anco senza pensare al caldo
disus. numerare i fogli (di un libro, di un registro).
fogli (di un libro, di un registro). arila, 16:
da evitarsi. 2. accludere in un foglio, in una busta, in
fra il numero delle persone che abitano un raggruppamento edilizio e il numero dei vani
anche affóllo). far ressa in un luogo, accorrervi in massa, riempirlo in
. g. gozzi, 3-2-402: un uomo, che con le opere sue moltissime
dalle faccende, che ha nelle cose sue un non so che di vivo. manzini
. vietasse loro accostarsi alla comunione in un dì solenne di festa, quando tutto il
e muoiono senza che una pietra, un ricordo segni il loro passaggio. d'
], / sì lasciò trapassar l'un l'altro, per lo pignere che faceano
soltanto nel salone affollato, e fu un vigoroso discorso polemico. serra, ii-413:
nella ressa. manzini, 7-143: aveva un viso alitante confidenza, affollato di parole
, i-427: posso isolarmi e scrivere un articolo sul tavolino di un caffè rumoroso
isolarmi e scrivere un articolo sul tavolino di un caffè rumoroso e affollato. moravia,
sp., 23 (387): un popolo affollato v'aspetta; tant'anime
sua memoria o nella fantasia... un andare e venire di gente, così
e affollate, che le cagionavano a un tempo vergogna e sgomento. affollato2
affoltavano. ojetti, 11-686: e a un tratto ammiri dalla marina piccola il
, non le sanno dire se non in un modo precipitoso e sdrucciolevole, mangiando mezze
tempio un'affoltata, una confusione, un grido. [sostituito da] manzoni,
si liberò, e lasciando renzo fare un guazzabuglio d'istanze e di rimproveri, disse
ordine e con potenza. nell 'affoltato è un po'di soverchio. parlare affoltato dice
s'allontanava di qualche passo, guardava un momento l'aria intorno, poi riabbassava
, 10-87: teneva in una mano un libro nel quale affondava l'indice della
lo sguardo nel bianco uniforme come sopra un lenzuolo funebre. slaiaper, 1-47: affondavo
il piede fra i grappoli che fecero un vago rumore di cosa segreta. montale,
mentre non erano per il brambilla che un passatempo qualsiasi, affondavano invece girolamo
. d. bartoli, i-431: un solido pezzo di sale messo nell'acqua dolce
/ vi galleggia, e v'affonda un gran di arena. baretti, ii-272
[1847], 15: si affonda un vascello, quando pei colpi di cannone
che non è possibile di turarle prontamente. un bastimento affonda, cola a fondo quando
mi gettai sul letto affondando subito in un addolorato smarrimento. viani, 4-11:
. montale, 1-9: qui dove affonda un morto / viluppo di memorie. idem
con curve delicate come la schiena di un violino. borgese, 6-59: mi pare
, 6-59: mi pare d'affondare in un soave / golfo pieno di barche,
di mèsse, si guardava un istante; poi la falce s'affondava
stuparich, 2-120: il loro non era un sonno, non era un riposo,
non era un sonno, non era un riposo, ma un susseguirsi d'incubi,
sonno, non era un riposo, ma un susseguirsi d'incubi, un affondare nel
, ma un susseguirsi d'incubi, un affondare nel torpore come nella melma. quasimodo
parevano affondare nella mia sensibilità ogni minuto un poco di più, come tre spine,
porto in me come il mare / un tesoro affondato. 2. immerso
che vi rimase affondata la vita stessa di un dio. fogazzaro, 2-326: si
scorgere le nostre fanciulle quale addossata a un ulivo quale stesa supina lungo il ruscello
tutt'ora, affondata, a guisa d'un letto di fiume, tra due alte
con gli occhietti rossi affondati in un gran cerchio livido. beltramelli, i-283:
affondate, come per la pressione d'un pollice spregioso, azzurrine. affondatóio
{ affóndo). ant. versare (un liquido: in esperimenti scientifici).
fosse più affonde che nei piani e valli un braccio. 2. sm.
movimento con il quale lo schermitore vibra un colpo all'avversario, dalla posizione di
che le direzioni delle due catene formino un angolo dai 90° ai 120°).
militare [1847], 15: afforcare un bastimento è dar fondo e gettare una
bianco spino, le braccia erano schizzate in un campo rosso e la testa era a
non aveva mai visto afforcati morti con un volto così chiaro e sereno. afforcato2
anni. carducci, 69: ora un mattino in floridi / rami le gemme
giustizia, le appariva nell'atto di compiere un prodigio. idem, iv-2-1259: cancelli
essi non sembravano che affoscati da un obbligo bestial mente assunto.
. ant. scavare fosse intorno a un campo (a scopo protettivo, per lo
. ant. cingere e munire di fossi un luogo, un castello, una fortezza
e munire di fossi un luogo, un castello, una fortezza (per difesa,
immergersi. tombari, 1-85: era un di quei giorni in cui...
affossare), agg. incassato (un luogo, una strada); affondato,
incavato (gli occhi, i tratti di un volto smagrito, smunto). cfr
, ed era lui stesso spettacolo, un vecchio mal vissuto, che, spalancando
,... agitava in aria un martello. civinini, 1-287: esseri dissanguati
8-11: gli occhi son tristi, un po'affossati. idem, 28-263: il
farvi gettare dei sassi anche all'altezza d'un braccio. afiòssatóre, agg. e
basta che lo saggino colla punta d'un ferro, e vi vedranno restare subito
franchigia significava sia la liberazione di un individuo dal servaggio della gleba, sia quella
della gleba, sia quella di un comune o municipio dai vincoli feudali.
. sm. dir. chi riscatta (un fondo, un'enfiteusi); chi
della morte, / che dalla vita per un po'ci affranchi. bacchetti, 2-92
morte. 3. dir. liberare un fondo da un onere, da una
3. dir. liberare un fondo da un onere, da una servitù, da
onere, da una servitù, da un canone. de roberto, 425
liberarsi (da una passione, da un sentimento, da una soggezione, da
, l'asse del mondo è stabilito in un solo essere e la vita è chiusa
solo essere e la vita è chiusa in un cerchio angusto. per rivivere e per
prestazione, da una servitù, da un onore. cattaneo, ii-3-143: il
(una lettera, una cartolina, un plico postale); attaccare il francobollo
3. dir. liberato da un onere, da una servitù legale.
, per questo che l'uno portava un suo affrancato, il quale avea nome filarguiro
2. dir. liberazione da un onere perpetuo (prestazioni perpetue, enfiteusi
una controprestazione (o il pagamento di un risarcimento, o dei canoni dovuti)
sta aperto lo sportello postale, ed un cittadino un viaggiatore ch'avesse da
lo sportello postale, ed un cittadino un viaggiatore ch'avesse da affrancare una
prima di maritarmi mi pareva d'esser un pulcin fra la stoppa a dover metter le
la stoppa a dover metter le mani in un affare; ma il suo esempio mi
., 27-74: ciascun di noi d'un grado fece letto; / ché la
potenza. fazio, ii-43: a un castel... / è un leggiadro
a un castel... / è un leggiadro giovine / e pregai che rimuovine
, e cadde affranto, rifinito sopra un mucchio di pietre. pellico, 176:
peso della sua miseria, affranto come un uomo che non veda salvezza. deledda,
degli uomini si asciuga, / come un pugno si stringe l'orizzonte. palazzeschi,
affranto dalla corsa, si sedette su un blocco di cemento stringendo la testa fra
aver di panno che si potesse coprire un dito? affrappato2, agg.
non v'afratellare con colui, ché è un ladro quando gli vien fatto, e
, 178-1: amor mi sprona in un tempo, et affiena. 2
calunnie. caro, 1-86: in un antro immenso [eolo] / le sonore
: i bruti ancora / dolce affiena un bel canto, e lega i sensi.
[la vedova] che non si puote un solo anno afrenare! = comp
: tali gli affrescò il cordara con un far superiore che non par di gesuita,
lami gli contrastò co 'l far d'un becero che sa il latino. panzini,
sole zampano ombre di foglie celesti; un viandante affresca sotto una pezzuola il viso
fiorito. moravia, vii-89: aspettai un pezzo in quell'anticamera fredda gelata,
impastati o diluiti in acqua, su un muro precedentemente preparato con calce spenta e
panzini, iii-307: non v'è un palmo di spazio dove l'arte non abbia
bellramelli, i-142: completava l'insieme un affresco del soffitto, affresco rappresentante una figura
andare pe'tuoi prati sembra camminare s'un affresco, tanto colore hai acceso nelle tue
sbarbaro, 1-65: il loro ricordo è un affresco che si scrosta. piovene,
lacustre, che avevano preso col tempo un color verderame. = comp.
moto de'corpi è affrettatole fino a un certo segno; e così l'opera umana
di molto in america la formazione di un largo ceto commerciale ed industriale. palazzeschi
la sua orazione frettolosamente, quasi affrettasse un grande avvenimento. vittorini, 4-341: vide
aspettando lo spaccio e affrettandolo, venne un medico con un beveraggio. esopo volgar
e affrettandolo, venne un medico con un beveraggio. esopo volgar. [tommaseo
. firenzuola, 349: essendo vinta un dì dalla sua insolenza la pazienza mia
verso gli occhi belli / d'amore a un tempo e di virtù raggianti, /
foscolo, v-137: in quel mezzo un vecchio gentiluomo veniva a bell'agio,
gentiluomo veniva a bell'agio, e un damerino sveltissimo s'affrettava a gran passi
come villani ch'hanno da partire / un buon raccolto dopo mietitura. d'annunzio,
sp., 6 (102): un calpestìo affrettato di sandali, e un
: un calpestìo affrettato di sandali, e un rumore di tonaca sbattuta. mazzini,
chiedenti... l'elemosina d'un soldo o di mezzo soldo agli affrettati
casa. panzini, ii-353: udì un passo che risonò affrettato, e sùbito si
fondo al portico l'ombra nera di un questurino. deledda, ii-727: l'
calvino, 1-361: non era però un lettore affrettato, famelico. era arrivato all'
. dossi, 499: aveva inoltre un cèlebre cuoco e lo pagava per boria collo
lo pagava per boria collo stipendio di un colonnello, ma il cuoco gli dovèa lessare
/ e te gli affrittellò, che un non rimase / vivo. = deriv
bembo, 5-2-254: sicuramenti i francesi in un affronta- mento si sarebbero potuti vincere.
decisione, volontà di sollecitare o sostenere un incontro, una discussione, un contrasto
sostenere un incontro, una discussione, un contrasto). -anche al figur.
660: deh! in servizio, fermatevi un poco, i've ne prego.
d'affrontarmi. bembo, 5-35: levato un grandissimo grido, l'affrontò. berni
, / bee quanto si beria d'un dolce vino. cellini, 1-109 (255
che tu in cotesto stato abbia ad affrontare un viaggio anche breve. de marchi,
in grado di ben giudicare se convenga per un eccessivo zelo del proprio diritto affrontare le
subbugli e tempeste che avrebbero piegato anche un querciolo. silone, 5-282: mi sentivo
. prendere in esame (una questione, un problema); discutere, trattare con
, trattare con serietà e impegno (un argomento, un caso, una controversia)
serietà e impegno (un argomento, un caso, una controversia). tommaseo
o addentellatura, ma solo facendone combaciare un lato; per esempio: le tavole dei
intervien che non s'affronti / l'un con l'altro voler, l'amor non
offendere, recar vergogna, dare un affronto. bruno, 152:
. offeso, umiliato, che ha ricevuto un affronto. caro, 3-3-72
'l giovane avesse più tosto che no un pochetto d'ambizione. 4.
147: per dispregio li dette un calcio, che fra essi giapponesi è tenuto
lo conosco, so che è un galantuomo. tommaseo, 1-199: questi è
: torvo come chi ha patito un affronto. moravia, i-665: ella dimenticava
, 2-84: ivi di fuori si è un bellissimo giardino, bene affruttato d'ulivi
se ne leva [del miele] un terzo o un quarto, converrà riporre la
[del miele] un terzo o un quarto, converrà riporre la medesima porzione
milit. sostegno sul quale appogasciugare come un prosciutto che affumica nel sole, poi affummicare
nera strada. caro, 6-449: con un palo / che gli fa remo,
occhi affumicati, la bocca amara e un senso di tristezza in tutto il corpo.
affumicata, in mezzo alla strada come un isolotto. bocchelli, 1-i-45: il
, 5-14: sopra ogni collina si vedeva un paesetto, un piccolo borgo da presepe
sopra ogni collina si vedeva un paesetto, un piccolo borgo da presepe, o un
un piccolo borgo da presepe, o un vecchio comune affumicato e turrito. calvino
pratica di un'altra lingua soprammessa, un oscuramento e come un'affumicatura generale:
è probabile che prima, all'occhio d'un artista un po'romantico, potessero avere
prima, all'occhio d'un artista un po'romantico, potessero avere un loro fascino
artista un po'romantico, potessero avere un loro fascino anche il guasto e l'
. biringuccio [crusca]: un stile più grosso che potete, lavorato
affusióne, sf. disus. versamento di un liquido (nei preparati chimici, scientifici
, agg. ant. versato (un liquido: negli esperimenti scientifici).
). campanella, i-1-126: spesso un poco di negrezza affusa nel color bianco
pataffio, 2: se tu gli affusolasti un mal rimbrotto. = deriv.
affusolare), agg. assottigliato come un fuso; sottile, affilato; snello
affusolata mano senza guanto / non gettò un dolce grido soffocato / risvegliando la grossa serpe
lento. ojetti, ii-693: portato su un affusto di cannone, pareva dimenticato:
affusto di cannone, pareva dimenticato: un condottiero, non un poeta. beltramelli,
pareva dimenticato: un condottiero, non un poeta. beltramelli, iii-1179: la
. palazzeschi, 4-237: avevano un bel passare le milizie, squillando
affuter) 'disporsi, appoggiarsi a un fusto '(docum. fin dal
come termine di caccia * celarsi dietro un albero per la posta nel sec. xiv
. tombari, 2-113: era un mandriano il cui compito nei giorni di
grigie di solfato fa capolino la faccia di un ragazzetto, una faccia tonda e rossa
afocale, agg. detto di un sistema ottico centrato, nel quale al
, parallelo all'asse ottico, corrisponde un raggio emergente, parallelo esso pure all'
uno scacciapensieri, ma né un'arpa per un liuto. gozzano, 481:
ed il buon porta pensano che fatto un fascetto con la radica di cinoglossa,
: una voce nasale, afona, con un certo non so che...
benedire i devoti, e la voce un po'afona, lontana, non per debolezza
259: e ad un tratto dal mezzo dell'acqua morta un canto
ad un tratto dal mezzo dell'acqua morta un canto, dalla palude afona una nenia
afona che sentiva ormai spesso, appena un po'stanco, in campagna come in
la voce perciò mi uscì afona e un po'balbettante. = voce dotta,
analisi: e, in particolare, un precetto di medicina). dante
. b. croce, ii-9-323: un indubbio avanzamento si nota nel fastidio onde
nel fastidio onde si accolgono gli aforismi, un tempo assai riveriti, sul carattere apratico
maggior ragione. grazzini, 2-366: un argomento a forziori per più ampliarla e
. panzini, iii-738: era una pace un poco afosa, come un pomeriggio di
una pace un poco afosa, come un pomeriggio di agosto sciroccale. negri,
di calore. papini, 20-573: un liberatore che avrebbe dissolto l'ingiustizie e i
estate. bacchetti, 9-32: è un sito luteo di palude, funereo e afoso
13-163: la giornata era afosa, un denso vapore copriva il cielo, le foglie
, 1-33: vigila steso al suolo un magro cane. / mai più si muoverà
ma risultò affetta in modo gravissimo di un male che il gergo medico definisce «
ant. marin. antico naviglio a un solo ordine di remi, senza ponte né
spaventevole, sospesa nella sua tetraggine, e un senso d'afrezza cruda, atroce.
in divinità. manzoni, 857: un racconto di vasco de gama a un re
: un racconto di vasco de gama a un re affricano. panzini, i-164:
i-164: co'capelli neri arruffati come un cimiero affricano. papini, 20-20: l'
del monte di scorticata è tirato veramente un po'via all'affricana, alla diavola
idem, 13-6: ogni cristian che uccide un affricante, / secondo nostre legge morir
., 2-45: di mezzo dì viene un vento, ch'è de la natura
., 2-45: di mezzo dì viene un vento, ch'è de la natura
ineguali egual si mira, / ch'un d'altezza prevai, l'altro di moto
quel gran vino / di pumino / sente un po'dell'affricogno. 2
acini di color bianco rossiccio, pieni d'un sugo dolce. = forse dal lat
santo quella parola voluttuosa, come da un tesoro teologale una pietra afrodisiaca, io
arcana pianta / che vive e cresce d'un vitale occulto / di cui l'esterior
, 1-81: e nell'aria c'è un afrore di aceto, di foglie pestate
]: si faccia per la stanza un suffumigio collo agalloco. ricettario fiorentino,
chiamato agalloco da diosco- ride, è un legno che viene dell'indie e dell'arabia
psophia crepitans). è grosso come un fagiano, di colore nero dorato sul
corpo propagatore), per sviluppare separatamente un nuovo individuo. = voce dotta,
fanno ancora l'agarico. questo è un fungo bianco, odorifero, buono nelle medicine
gli agarici sono funghi carnosi, d'un tessuto per lo più fragile, dilicato,
, sugheroso, coriaceo, sempre munito d'un cappello distinto dal gambo, e sovente
distinto dal gambo, e sovente di un invoglio bianco membranoso, detto volva,
quasi farinosa, bianchissima, impregnata d'un principio acre che desta il vomito,
, le agate. bettola, 60: un mulino destinato a lavorare le agate che
: e beve a quando a quando un sorso dal calice d'àgata lentamente.
bellezza m'appariva appresa alla morte come un di quei cammei intagliati nella vena bianca
: gli occhi grandissimi e rotondi, di un nero incandescente, senza pupilla, luccicavano
, che era come l'agatea, un fiore turchino. = voce scient.
, e da 400 gr fino a un chilo), colorate variamente e spesso variegate
benigno vento. fucini, 361: è un idillio soave della natura cantato dalla voce
facevano papiri, e i moderni distillano un alcool traditore. govoni, 1-59
ci apparì / con la poesia d'un castello medievale. moretti, 6-242
grasse ed armate. palazzeschi, 4-62: un muretto liscio e bianco come quello
. e. cecchi, 6-320: era un vero e proprio agente di stranieri,
a pensare con la propria testa come un agente prezzolato degli industriali e degli agrari
aveva risposto come se 10 fossi stato un agente delle imposte. pea, 7-516:
lega di cambrai venne dalle relazioni d'un loro agente in milano. tommaseo-rigutini,
un certo agente dello imperatore. cuoco, 1-157
battistrada. viani, 19-146: fu un molla e tira, tra agenti e
, in cui venivo sbalzato e rimbalzato come un fantoccio; di poi gli agenti,
polizia incaricato di compiere indagini intorno a un fatto delittuoso. anche: agente investigativo
palazzeschi, i-650: avvicinatosi al tavolino un agente della squadra investigativa, con le
chi, fingendosi complice, partecipa a un delitto compiuto da altri, o comunque
: badava a ripetere ch'egli era un vero scioperante, non un agente provocatore
egli era un vero scioperante, non un agente provocatore, e non uno che campasse
comisso, 12-210: pensai di fare un libro sugli agenti segreti degli inquisitori di
4. filos. che produce un effetto; che è causa; principio
560: sopra tutti gli animali è un senso agente, cioè quello che fa
sia. di grazia, 1-88: un agente, operando secondo la sua natura
la sua natura, non può in un medesimo oggetto esser cagione d'effetti contrari
coloro medesimi che sono i diretti agenti di un fatto, non ne hanno di solito
.. che si ripeta, è sempre un atto nuovo in rapporto al mutato essere
pel fatto stesso di avere già compiuto un atto determinato. 5. geogr.
era agli occhi della signora marchesa che un agente di infezione. idem, ii-583:
, o compie per conto di terzi un determinato servizio [agenzia d'informazioni,
per la bellezza de'suoi fiori d'un colore turchino pallido e agglomerati alla sommità
non age, ha trovato che ci sia un altro intelletto agente che rende immateriali le
age e l'altro paté, e sono un solo in tutti gli uomini. idem
, avrebbero potuto essere, l'una un agevolamento, l'altra un mezzo diretto a
l'una un agevolamento, l'altra un mezzo diretto a unità di lingua in
de'due stati. cattaneo, ii-1-88: un grande e luminoso esempio diede l'inghilterra
. b. croce, i-4-15: e un atto di vita, che serve alla
6. dir. favorire, favoreggiare (un reato). codice penale, 386
con soverchia condiscendenza e troppo larga: 'è un grande agevolatore '. agevolatura
. facilitazione; favore inteso a sgravare un onere pecuniario, una prestazione [
, sembra talvolta divenuto agevole tutt'a un tratto. idem, pr. sp.
ancor fosse nata [becchina] d'un giogante, / sì com'ell'è d'
giogante, / sì com'ell'è d'un agevol coiaio. idem, vi-1-383 (
: a sentirsi lodare dalle sorelle si ammansì un poco e diventò più agevole. ojetti
piacevole / delle fresche acque, che d'un sasso piombano, / né quando soffia
sasso piombano, / né quando soffia un ventolino agevole / fra le cime de'
nella famiglia e l'educazione nella comunità d'un collegio, hanno speciali difficoltà e speciali
dell'arte. settembrini, 1-91: ad un galantuomo che conosce il suo dovere si
parrebbe ora affatto miracoloso questo codice d'un centinaio di pagine che pon ordine a tante
in luogo d'una circonlocuzione ci dà un vocabolo. carducci, i-778: a
.. che non seria far bon un cattivo / sì agevolmente come si fa 'l
piedi istare, se prima non à un anno compiuto e passato, per la tenerezza
sue sorelle. algarotti, 3-33: un zappatore, un contadino si avvezza agevolmente
algarotti, 3-33: un zappatore, un contadino si avvezza agevolmente a marciare,
a piangere, a strillare come le venisse un assalto di bachi. = deriv
quotidiano naufragio nella tenebra aggallava per loro un sogno. idem, iii-1150: era
dove un'acqua canta; aggallare d'un balzo a quel greppo. c
in qua e in là, come un aggallato in mezzo a un lago?
là, come un aggallato in mezzo a un lago? targioni tozzetti, 11-2-66:
tra loro i carri ferroviari (mediante un gancio o maglia regolabile con un tenditore
mediante un gancio o maglia regolabile con un tenditore a vite). 3
uscire dalla bottega e dieci volte con un mesto sguardo e con una parola agganciante
della rupe. soffici, ii-72: un giorno di predica in duomo, arrivammo
con due ami legati ai capi di un lungo spago le vesti di due fedeli inginocchiati
119: e l'orologio verde come un bottone in alto aggancia il tempo all'etemità
5-185: quella ragazza ha parlato d'un prete rivoluzionario che sarebbe sulle tue montagne
agganciata male. bartolini, 15-182: un ombrello agganciato, per il manico,
gadda, 3-127: la catena, da un capo, terminava nel caratteristico dispositivo di
s. v.]: si agganghera un vestito infilando negli occhielli o gangherelle (
agganghito, agg. dial. con un groppo in gola. viani,
. aggattare, intr. arrampicarsi come un gatto. 2. rifl
2. rifl. rannicchiarsi come un gatto, aggomitolarsi. = deriv.
agg. rag gomitolato come un gatto. e. cecchi,
quercia] grossa sì, ch'aggavignato un uomo non l'arebbe con le braccia
cavallo. soderini, i-446: prendasi un cannone di terra cotta, di lunghezza
ora tutta la rospaia s'è raccolta in un sol gruppo, forma, un solo
in un sol gruppo, forma, un solo, unico nodo di corpi stretti ed
ninnolo, oggettino; piccolo elemento d'un ingranaggio; oggetto non ben definibile.
ben definibile. civinini, 1-353: un aggeggio di legno, munito di un
: un aggeggio di legno, munito di un saltaleone su cui bisogna picchiare con una
viani, 14-206: egli trova sempre un aggeggio di stoffa da annodarsi al collo taurino
manzini, 7-245: pareva più alto, un po'spettrale, raggiunta, in virtù
notte lo aggelò e lo ridusse un mostro di ghisa arroncigliato alle inferriate.
notte li aggelò e li ravvolse in un sonno profondo. 2. intr
, 40-i-60: al solo bilanciarsi in mano un grosso pane d'argento, riscontrandone la
idem, i-429: non è veramente un medesimo il magistero della natura nell'aggelarsi
volentieri tutte queste ed altre prerogative di un sì nobile studio, perché ancor 10
argine. giamboni, 7-98: un aggere grande vi si rizza, sopra
] infruttiferi ed insalubri, senza che un tale scapito possa esser ri- compensato dall'
della facciata, e fa capo o in un verone o in una terrazza scoperta.
10-169: il barone si è messo un taittino a coda di rondine che gli fa
tr. gramm. rendere aggettivo (un elemento del discorso); applicare aggettivi
discorso); applicare aggettivi (in un periodo, in una pagina).
a tutti è dato aggettivare con garbo un nome sostantivo o un participio, né la
aggettivare con garbo un nome sostantivo o un participio, né la norma dell'analogia
. che ha funzione d'aggettivo (un sostantivo, un pronome); che
ha funzione d'aggettivo (un sostantivo, un pronome); che è fornito di
); che è fornito di aggettivi (un sostantivo, un periodo, un discorso
fornito di aggettivi (un sostantivo, un periodo, un discorso, uno stile)
(un sostantivo, un periodo, un discorso, uno stile).
] dipende dall'altro, e ambi da un verbo, o da un nome
da un verbo, o da un nome aggettivo. d. bartoli, 25-158
aggettivo di genere neutro si debbe sottintendere un tal sostantivo, che 'l regga
quel vezzo di dare due aggettivi ad un sostantivo non legati da una parti- cella
se parlando del discorso della corona adoperava un aggettivo che forse non è abbastanza appropriato
sostantiva e aggettiva, e tanto dicesi un aggettivo, quanto un nome aggettivo.
e tanto dicesi un aggettivo, quanto un nome aggettivo. = voce dotta
parte sporgente di una costruzione, di un muro; sporto (come sono le cornici
vidde da longa forse una terza balestrata, un po- varo molto aggetto. idem,
, spaventevole; sconfortevole, che dà un senso di gelo, di disagio,
giudicavano cervelloticamente, e del quale conoscevano un particolare agghiacciante: che per andare in ancona
dire da lei mi fece lo stesso un effetto agghiacciante. agghiacciare { aghiacciare
impedire, paralizzare (l'impeto di un sentimento, di un'azione, di un
un sentimento, di un'azione, di un gesto). g. villani
idem, 7i-35: ma la paura un poco, / che 'l sangue vago
fece, cadendo / dal carro, un tomo, e l'agghiacciò la morte.
elsa urtare contro qualche cosa, udì un grido di morte che gli agghiacciò tutto
goffaggine. beltramelli, ii-460: per un attimo ebbe un sospetto che le agghiacciò il
, ii-460: per un attimo ebbe un sospetto che le agghiacciò il sangue.
il sangue. civinini, 1-218: un gemito lungo ci ha agghiacciato ad un
un gemito lungo ci ha agghiacciato ad un tratto il sangue nelle vene saba, 143
saba, 143: e se lontano un suono d'ore intendi... /
suono d'ore intendi... / un subito spavento, ecco, t'agghiaccia
t'agghiaccia. palazzeschi, 1-110: un damasco bianco ti agghiaccia di tema a
turar le orecchie. montale, 2-16: un insetto orribile... / attorno
se una mano / tentava di ghermirlo un acre sibilo / che agghiacciava. malaparte,
, st., 1-56: sta come un forsennato, e 'l cor gli assidera,
idem, 6-ii-174: oh fortunati! l'un entro spirando / ne la bocca de
sole... se pur talora cavava un po'poco il mustaccio all'aperto,
aperto, si poneva intorno al naso un pappafico di nuvoli per paura di non
acqua,... perduta in un subito la trasparenza, e istantaneamente rimossa
, io: solo al girar d'un bel modesto sguardo, / color, voglia
ciel, vidi ri- maso / come un barlume, o un'orma, anzi una
agghiaccia, nella state pare di essere in un forno. carducci, 151: ahi
sogni s'agghiacciarono e precipitarono, in un attimo; i ricordi della sera innanzi si
come a sentire il ferro stridere su un sasso. palazzeschi, 3-261: si levava
. palazzeschi, 3-261: si levava un mormorio simile a quello del mare, e
di fronte a tanta ingiustizia, a un così orribile sopruso. 3. rendere
cameriere annunciò la signora mirelli. fu un soffio agghiacciato. d'annunzio, iv-1-376
iv-1-376: agghiacciato dal terrore io rimasi un minuto senza poter proferire una parola,
. linati, 30-213: ogni tanto un lampo, poi ima tuonata rimbombava agghiadante
i'ti rispondo: / quando l'un l'altro spessamente agghiada. sacchetti, iv-
bisogna star sempre col cuore agghiadito da un anno all'altro. agghiado,
moravia, i-396: come insofferente di un agghindaménto troppo civile, si era tolto
ella] discese molto agghindata. aveva un nastro bianco intorno al collo..
intorno al collo... e un neo nei dintorni del naso. barilli,
. colto dai singhiozzi; che sente un groppo alla gola (per la commozione,
terra singhiozzò a dirotto pianto ragliando come un ciuco. = etimo incerto.
a muoversi per timore di capitare in un punto che fosse o gli sembrasse meno sicuro
pascoli, 1538: una vacca aggiaccata sopra un greppo / li guardò coi suoi grandi
corpulenza aggiaccata su pelli e tappeti in un letto di avorio e d'oro.
, per essere rimosso abbisogna di tutto un complesso meccanismo, il nome s'è esteso
però, perché questo è 'fornire un paese di giardini = deriv.
. letter. fiorito, fatto come un giglio. beltramelli, iii-797'aggigliata la
aggina, si. parte di un pascolo (assegnato a un branco)
parte di un pascolo (assegnato a un branco). lastri, 1-3-82:
metallo, dicesi che l'oro gode un aggio di 1 / 100 sull'argento.
i-649: pare [il contadino] un guerriero omerico che aggioga i bianchi cavalli
stalle, furono aggiogati, unendo poi l'un paio all'altro per mezzo delle zerle
aggiogati a cinque a cinque, con un tramezzo dopo ogni giogo. b. davanzali
lontano una coppia di buoi aggiogati a un aratro. viani, 14-198: posta la
lui intorno all'ordigno, sì che pareva un ciuco aggiogato alla ruota frantoiana.
bambino stava tanto bene, che pareva un fiore: oggi, badate un po',
pareva un fiore: oggi, badate un po', come mi s'è aggioglito »
e né meno per 4 sospensione di un affare, di un'adunanza '. arila
oggi scade il debito, ma chiederò un aggiornamento '. 2. rinnovamento
cognizione, di un'opinione, di un costume, di un'opera) in
sul mar, come aggiorna, / canta un addio all'amore, / e salpa
col sereno tuo sembiante aggiorni / ovunque un guardo giri od apri un riso, /
/ ovunque un guardo giri od apri un riso, / facciam, godendo,
/ facciam, godendo, in terra un paradiso. algarotti, 2-60: saturno ha
] di cinque satelliti, con di più un bello anello luminoso che gli aggiorna di
per sei settimane, onde poter pigliare un po'di fiato. 2.
. ant. assegnare una data, stabilire un giorno nel futuro. novellino,
nn. 1, 2 e 3 è un calco del francese ajourner. aggiornato
questo aumento di prezzo nelle granaglie è un colpo di rimbalzo che dalla francia e dall'
: nei passati secoli l'aggiotaggio era un fatto accidentale che non si manifestava se
all'incontro, esso è divenuto un fenomeno giornaliero, abituale, uno dei caratteri
affacciai su quell'abisso, tenendomi ad un albero che quivi era, affinché per qualche
vi-91: forse [quel racconto] è un mero trovato per formare una specie di
lo scudo aperse, / cui sette volte un duro cuoio aggira. idem, 19-35
il mondo. idem, 41-10: un altro [vento] da traverso il legno
uno in altro errore, / d'un male in altro e d'uno in altro
dante, inf., 3-28: facevano un tumulto, il qual s'aggira /
t'aggiri, / fai a l'ombre un monile / co'tuoi lucidi giri.
: anima o tu, ch'a un fragil viso adorno / un'ombra di
aggira intorno, / esser del sol divino un girasole. lippi, 2-23: amadigi
, 2-23: amadigi a distorlo, tutto un giorno / s'arrabbiò, s'aggirò
/ s'arrabbiò, s'aggirò com'un paleo. dotti, iii-249: tu,
affetti son tratti dietro la fantasia in un medesimo corso, e s'aggirano al
gli avevan dato la vita. mise un sospiro, che da un'ora gli s'
quel mondo dove io m'aggirava desolato come un orfano. carducci, 62: m'
, se naufragherà, se dovrà aggirarsi come un fantasma dei mari fino all'ultima ora
città come falchi che s'aggirano sopra un pollaio. idem, 30-172: non
ladri s'erano aggirati per la casa a un passo da chi vi vegliava. saba
voce si sentì lontana che pareva d'un angelo che si aggirasse colà di guardia
della terra s'aggirano, mi sia in un certo modo del principale assunto dimenticato.
detto di discorso o simile intorno a un dato argomento, per 'trattare di
67: i motti si aggiravano intorno ad un tema unico. b. croce
anguillara, 9-233: or camminando per diporto un giorno / per l'aggirate vie del
17-1-2: e quantunque e'sia tenuto un aggiratore, tuttavia in questo fatto,
il condottier seguia, / che con un raggio in fronte i spazi oscuri / lieve
et nel fine d'essi vi attraversano un ponteruolo d'argento, a fine che non
boccardo, i-56: colui che ha un oggetto da vendere od una impresa da far
una impresa da far eseguire, dirige un pubblico invito a tutti i cittadini disposti a
aggiudichi). dir. assegnare (un premio, un possesso, ecc.
. dir. assegnare (un premio, un possesso, ecc.) in seguito
ma la sentenza sua aggiudica al tale un diritto o una cosa; cosi l'opinione
cosi l'opinione pubblica aggiudica all'uomo un merito o un torto. -iron
pubblica aggiudica all'uomo un merito o un torto. -iron. c
l'aggiudicazione può aver per oggetto anche un appalto, e in questo caso è aggiudicatario
nel caso di vendita o di assegnazione di un bene gravato da pegno o da ipoteca
incanto. risulta adunque l'aggiudicazione da un contratto stipulato con pubblica concorrenza. codice
bellezza uno nero corvo che non farebbe un candido cigno. fioretti, xxi-912 (
la capellatura medesima di quattro dita a un cerchio che avesso due dita di diametro
invaginiamo come sia il re dal vedere un altro offiziale, e perché avemo i
gran destrezza la notomìa dell'occhio di un castrone... ce ne mostrò la
(414): poi mise insieme un piatto delle vivande ch'eran sulla tavola
ch'eran sulla tavola, e aggiuntovi un pane, mise il piatto in un
aggiuntovi un pane, mise il piatto in un tovagliolo. leopardi, i-22: [
. e d'aggiugnerle il carico d'un libro. cattaneo, i-2-3: i greci
5-639: quelle obiezioni furono superate. ma un osservatore sincero deve aggiungere: da non
data); far seguito (a un discorso, a una dimostrazione); congiungersi
et amor m'avean sì adorno / d'un bello aurato e serico trapunto, /
della camera, il quale con l'un de'capi vicino alla terra aggiugnesse.
mi vuoi dare di questo pozzo o d'un altro; se di questo, tu
più aggiungervi. idem, 772: un bolognese, un aretino e un pistoiese,
idem, 772: un bolognese, un aretino e un pistoiese, i quali
772: un bolognese, un aretino e un pistoiese, i quali tutti non aggiunsono
[la bontà di dio] in un modo tanto particolare, che non può essere
una aggiunta di credito mi produrrebbe anche un nuovo vantaggio pecuniario, che è quello che
ordinario, all'intero; la giunta è un soprappiù che con l'intero non ha
si fa l'aggiunta di un'ala a un palazzo, non la giunta. si
la giunta, non l'aggiunta, di un tanto sulla quantità della cosa venduta.
vestito per finirlo '; * aggiuntando un telo con gli altri, la gonnella sarà
[s. v.]: in un trattato importante possonsi fare delle aggiunte di
congiunzioni aggiuntive: congiunzioni coordinative che collegano un termine con un altro ponendolo in rilievo
coordinative che collegano un termine con un altro ponendolo in rilievo. ^ buommattei
aggiuntivo, cioè che d'accostarsi a un sustantivo ha bisogno, siccome poetica arte,
sol per far salir d'empi olocausti / un fumo abominevole al e stelle, /
minuti, per poi ripartire diminuito di un vagone o due e rafforzato d'una locomotiva
che coadiuva o sostituisce il titolare di un ufficio { segretario aggiunto, capostazione aggiunto
. v.]: persona che in un pubblico magistrato è stabilmente aggiunta all'ufficiale
maironi? * disse quel dagli occhiali, un aggiunto della polizia di milano. dizionario
. nella milizia si usa per indicare un uffiziale, per lo più di stato maggiore
. gli aggiunti che si danno ad un oggetto indicano o le qualità permanenti dell'
l'eleganza] da altro se non da un parlare ritirato... sia ne'
questa è voce rettorica, però diciamo: un bell'epiteto; né direbbesi:
bell'epiteto; né direbbesi: un bell'aggettivo; ma sì: un aggiunto
: un bell'aggettivo; ma sì: un aggiunto appropriato, conveniente, o simili
: usano dire: 4 paolo è un giovane di buoni aggiunti morali '. questo
dote, principii '. ma vedo là un barbuto che scuote il capo ridendo:
! rido delle vostre sofisticherie. dite un po': aggiunto non è quasi lo stesso
l'azione dell'aggiungere. si disputa in un parlamento sopra l'aggiunzione, da farsi
me non par così gran cosa che un cristiano, e massimamente uomo di qualità
del suo figliuolo, s'astenesse da un suo piacere di pochissimo momento...
acciocché seguir potesse lo aggiustamento tra l'un popolo e l'altro. galileo, 1-1-266
col fine di venirne con lui ad un aggiustamento in materia religiosa. foscolo,
della sua indole, mi rizzai cresciuto d'un pollice per l'aggiustamento. manzoni,
in nome del consiglio del re, un aggiustamento. tommaseo- rigutini, 108:
cosa disordinata, dice più; significa un aggiustamento migliore e più intero. boccardo
quale sta nel rimettersi al parere di un amico d'ambe le parti contendenti, il
per vedere e farmi vedere. presi un aggiustamento negligentemente studiato, ed andai senza
industre e vigilato affanno / v'aggiusta un muto foco e poi ne sbocca.
curava di far sapere, specialmente a un tal personaggio. trovò però il verso
trovò però il verso d'accomodarla con un piccolo stralcio. [ediz. 1827
): pure trovò modo di aggiustarla con un piccolo stralcio]. deledda, ii-691
la giornata tutto doveva essere aggiustato come un panno strappato che si lascia alla serva perché
. e aggiustandosi accuratamente il giacchetto come un uccello le piume, ritornò verso la
i paraocchi. moravia, xi-113: ad un certo momento, senza parer di nulla
588): se mi s'accostava un passo di più, 1'infilavo addirittura,
moravia, vii-243: domandai: « è un pezzo che è uscito? ».
uscito? ». « no, sarà un momento ». dissi: « ora raggiusto
, e uscii dalla bottega. dovevo avere un viso sconvolto, perché quei soliti giovanotti
di vero e fedele amico in un continuo aiutarlo ad aggiustar le partite della
. 4. locuz. -aggiustare un conto: saldarlo. - aggiustare il
cui palla... percosse in un de'pilastri. galileo, 541: i
uomo, perché il colpo rialza sempre un poco. -marin. aggiustare la stiva
diminuire il contrasto, accordarsi; cercare un accomodamento, una via d'intesa;
condizione, in una professione, in un luogo). lippi, 12-45:
tu t'aggiusti / per sicurtà con un compagno, il quale / s'accasi teco
]: il fiore del rame si è un rimedio molto aggiustato per cotali piaghe.
, 2-2-166: avendo a quella affisso un telescopio, aggiustato in modo che rimirava
poveretto. montale, 2-43: come un tiro aggiustato mi sommuove / ogni opera
. v.]: può dirsi aggiustato un pezzo d'artiglieria, l'asse del
. v.]: è detto aggiustato un vascello, nel quale i pesi imbarcati
proprietà; affettato, studiato (di un atteggiamento). albertazzi, 13:
, con 1'aggiustata indifferenza con cui un cavaliere elegante tien le redini sull'arcione
orecchio con uno articioso proemio, con un terso filo di narrazione e con un
un terso filo di narrazione e con un delettevole agglomeramento epilogale. civinini, 1-252:
agglomeramento epilogale. civinini, 1-252: un agglomeramento oscuro e bizzarro di vecchie case
. linati, 8-83: da qualche giorno un vento bo reale andava agglomerando
ingorgo alla porta d'uscita per rubare un posto. d'annunzio, iv-1-799:
biancastra delle pecore agglomerate procedeva con un fluttuamento continuo. idem, iv-2-176
il paese rimase quello che era: un agglomerato di case rustiche. idem,
tutti di fame. silone, 5-60: un tommaseo [s. v.
o con altri strumenti, dà ad un pezzo di metallo la forma racche e
la prova, ad esempio, d'un motore, davanti a un aggiu3.
esempio, d'un motore, davanti a un aggiu3. sm. tecn. solidificazione
ed il ritmo e di scernere d'un colpo la sede rali, mediante compressione (
v.]: agglomerato, dicesi di un masso = deriv. da aggiustare1
giustamente al loro posto. in un gruppo. aggiustatutto, sm.
la morte s'era decisa a disertare per un certo tempo = deriv. da aggiustare1
campagna, come un onesto funzionario. e. cecchi, 6-86
[teseo] dal laberinto con un agglomero di spago. = lat
, mentre si arruota; essendo ella un certo agglutinante, che insinuandosi fra parte
e nato fatto per intasare... un foro, o per agglutinare una rottura
, si pone la cosa indorata ad un proporzionato calore di fuoco: ove l'argento
scalpello. biringuccio, vii-8: un ferro longo e gagliardo... fatto
. tesauro, 439: tu vedi in un corpo d'impresa aggomitolati duo corpi;
, e mischiate s'aggomitolano e fassi un gran suono. soderini, ii-45: l'
soderini, ii-45: l'apocino è un frutice con fusto senza nerbo, che da
mi cucciai e mi aggomitolai a pregarla come un musulmano... dossi, 31
aggomi tolato lo faceva con un calcio ruzzolare. chiesa, 1-135:
corta che quasi la schiaccio con un piede. deledda, ii-557: questa co
uomini. pea, 1-18: dentro era un baf- fardello nano aggomitolato per meglio
che si fa a mano, supposto un numero sufficiente d'uomini, riesce facile
gli occhi agrada. idem, 105-8: un atto dolce onesto è gentil cosa:
danzare a son de'pifferi / con un cornetto fra lor aggradevole. della casa,
che voi mi fate, e per attestarvi un amichevole aggradimento, accetto per capitolazione le
una fortuna per me il poter fare un piacere a'nostri buoni amici i padri cappuccini
, se gli piaceva, esser questo un atto d'ubbidienza. [ediz. 1827
buonarroti il giovane, 9-729: acciocch'un pubblicano / ne circondi co'graffi /
ha aggranchito le mani. gli è un freddo che s'aggranchisce. bontempelli,
per la mano per insegnargli a mettere un passo dietro l'altro. aggrancire
perché la gente sforzata a star in un luogo è quasi seme sparso nella sabbia
sua viltà, più presto dependerà da un re di spagna o di francia che da
credo questo canale esser tirato ad arte un po'traverso, per aggrandire il suono,
più potente, più forte; darsi un contegno borioso; ostentare grandezza.
convertita in fine la pace ancora in un ozio molle ed effemminato, aveva egli
/ se gli scaglia e l'aggranfia per un piede. salvini, v-506: ogni
più forte. moravia, vii-267: prese un paletto, fece saltare la serratura dell'
largo tra il ghettume si aggranfiò come un uccello di rapina all'inferriata.
dante, inf., 25-29: d'un ronchione, avvisava un'altra scheggia /
mani, guarda, / sì che ruini un tetto ad ogni scossa. bandello,
. carletti, 203: appresso a un albero sopra il quale si vanno aggrappando
naufragio. b. croce, i-2-10: un concetto, mercé cui si cerca di
, nel suo naufragio, come ad un tronco morto galleggiante. viani, 19-381:
essere la sua salvezza, la ragione d'un inizio di vita. moravia, 11-78
. jovine, 3-25: arrivò in piazza un uomo che aveva aggrappati agli orli del
di trattenerlo. moravia, xi-313: rimase un pezzo incerta, a fronte bassa,
aggrappata alla tastiera del letto matrimoniale come un naufrago al suo rottame. pavese,
annunzio, iv-2-47: ella si contorceva come un del fino arenato, tra
soderini, ii-45: l'apocino è un frutice con fusto senza nerbo, che
rende più grave, più rischioso (un fatto, un'azione, una malattia,
[le materie mal digeste] un accidente aggravante della malattia. -superi
: circostanza che aumenta la gravità di un reato e comporta un adeguato aumento della
la gravità di un reato e comporta un adeguato aumento della pena. - anche
i miei amici e conoscenti, venne un tempo in cui ne fu invasa la
'nferno. savonarola, iii-486: piglia qua un pezzo di terra e mettila suso alto
michelini, i-345: se io considero un cubo di bronzo posato sopra il pavimento,
-aggravare la mano: calcarla (in un disegno, in un'incisione).
tinte, travisare la realtà (in un racconto); arrotondare le cifre (
); arrotondare le cifre (in un conto); anche punire. cellini
verso di voi, mi pare che aggravi un poco la mano. a. adimari
redi, 16-viii-356: in vero ciò sarebbe un negozio molto aggravante la di lui coscienza
: indusse una giovine ad aggravarsi d'un omicidio, e la condusse a perdere la
.. ch'apena y possam avanzar un denner. m. villani, 1-92:
le mando questo plico per via d'un mio corrispondente e non per la posta,
acuire (una sofferenza), inasprire (un ordine); turbare, confondere (
. esagerare. tasso, 5-33: un de'più cari al prence estinto, /
sangue le balzavano alla testa; poi un subito spossamento le aggravava le membra.
: dal piano de'fossi s'inalzi un muro tanto grosso, che gagliardissimamente possa
il tagliamare del gozzo recideva le acque come un aratro la terra. 10
l'indizio, che egli abbia commesso un delitto. = lat. tardo
reso pesante; premuto, oppresso da un peso; carico. — anche al
[i capperi] a conservare in un altro vaso di terra invetriato, e
provincia riscaldata. segneri, i-150: un tal peso per grande, ch'egli si
cielo. goldoni, vii-1093: a un uomo che avesse mangiato troppo, che
sp., 35 (619): un infermo però non aggravato e che
soddisfaccia all'aggravio prescritto di recitarle ad un sacerdote. 2. onere economico;
la quale [voce greca] significa un aggravio, o dazio che noi vogliamo chiamarlo
tuttavia in dette città pagano i bigami un certo aggravio. manzoni, 402: l'
ne'miei fogli periodici, facendomi così un aggravio che non doveva farmi, considerando
suolo su cui camminano. = da un infinito aggraviare modellato su alleviare. aggraziare
s. v.]: si aggrazia un abito, perché vesta meglio la persona
snella; si aggrazia una linea, un contorno, per renderlo più delicato. viani
è che vestivo, addobbavo, aggraziavo un manichino, gli davo gesti e pensieri.
di sambuco. collodi, 629: quando un vino nostrale vogliamo venderlo per forestiero
forestiero, si costuma di aggraziarlo con un leggerissimo odore di catrame. 3
bene e tanto a tempo, che era un grandissimo spasso a mirarla come aggraziatamente
, i-97: e'ci venne da firenze un giovane... tanto aggraziato e
in tutto quello che faceva, mostrava un non so che di così aggraziato che
ricamata. beltramelli, i-215: serenella era un nome aggraziato. idem, ii-279:
orci, ornati di manici aggraziati e d'un bello stemma medìceo sulla curva del pancione
annunzio, iv-2-19: l'acqua infinita d'un azzurro carico staccava magnificamente sull'orizzonte opalino
staccava magnificamente sull'orizzonte opalino aggraziato da un po'di lacca. panzini, ii-196:
po'di lacca. panzini, ii-196: un edificio di nobile fattura antica, da
e lisa... aggraziata da un fiocchettino nero. baldini, 4-182: una
, ii-305: il caffè, che era un po'lungo, ma aggraziato sempre da
alvaro, 9-263: il capretto saltava come un cucciolo, aggrediva come un galletto.
saltava come un cucciolo, aggrediva come un galletto. moravia, vii-170: lui non
colmi e buoi / avvolgendoli prima in un gran turbine / di arsa polvere e poi
dalla morte. / morire persuasi / che un siffatto viaggio sia il migliore. jovine
aggredirono con una specie di furia irosa un angolo del fosso. -tecn.
[s. v.]: quando un corpo opera su di un altro,
]: quando un corpo opera su di un altro, in modo da distruggerne la
con la voce dura e metallica di un tempo. = voce dotta,
firenzuola, 538: quel vocabolo importa un certo ordine, dolce e pieno di
tr. (aggrègo). unire a un gruppo; associare, ammettere in una
-per indicare l'unione politica di un popolo, un territorio, una città
l'unione politica di un popolo, un territorio, una città a uno stato costituito
da linneo (plantae aggregatae) ad un ordine... di piante contrassegnate
agli altri che a primo aspetto paiono formarne un solo. idem [s. v
che nasce quindi. galileo, 408: un aggregato di molti e vari corpi opachi
egli [il grave] poserà sopra un corpo, che lo sostenga, non
di essi, onde ne risulta da un tal aggregato un monte grande come una
onde ne risulta da un tal aggregato un monte grande come una casa. magalotti
e male non vogliono dire altro che un aggregato di piaceri e di dispiaceri mescolati
foscolo, ii-2-66: ogni società è un aggregato di pochi che comandano per mezzo della
[la lingua italiana] è piuttosto un aggregato di lingue che una lingua.
padula, 464: per città si intende un aggregato di case non rustiche distribuite in
impiegato statale che presta temporaneamente servizio presso un ente diverso da quello cui appartiene.
con lieve fatica e scarso dispendio aprire un tronco di strada e congiungersi per ogni
santa sede o del superiore generale di un ordine. 4. milit. posizione
posizione del militare temporaneamente in servizio presso un reparto diverso dal proprio: passare,
raggrupparsi disordinatamente, ammassarsi (come in un gregge). g.
, sempre di loro stuolo intero formano un corpo in forma di dado. d.
. riunito, ammassato (come in un gregge). guerrazzi, 4-779:
scoprire le traccie della floridissima olga di un tempo, tutta moto, loquela e appetito
armato a uno stato da parte di un altro stato. -patto di non aggressióne
, ii-662: non so staccarmi da un foglio dove il piglio risoluto e aggressivo
e aggressivo mi dà l'immagine d'un d'annunzio giovanile e quasi impertinente
con due occhi neri e grandi, di un ovale soffuso di luce senza aggressivo ardore
amore, / che quel freddo ch'aggrezza un che si muore. botta, 5-410
muore. botta, 5-410: s'aggiungeva un freddo intensissimo, maggiore, quanto più
aggrezzate, se prima non discerno sull'oriente un raggio di giorno. arici, 196
beltramelli, i-104: sentì un brivido aggricciargli i capelli, alla sommità
capriccio / di creare, fra tanti, un animale / ch'io 'l guardo,
aggriccio. d'annunzio, ii-727: un uomo egli era, e pur sentii la
panno sospettosi. idem, 19-293: un diavolo che si fingeva pipistrello gli si
succedendo a queste quelle spugne che da un canto sono più simili alle piante e
: non soffre, come non soffre un pomo che s'aggrinzisce in fondo a
pomo che s'aggrinzisce in fondo a un vecchio armadio. beltramelli, 1-169: i
[s. v.]: collo un poco aggrinzito. giusti, 2-143:
,... ella non assaporava un frutto. in quello era un fresco
assaporava un frutto. in quello era un fresco profumo di rosa, il profumo
viso è niente, è meno d'un pomo aggrinzito e muffito. viani,
, aggrondati, oppressi, / da un tedio, voi ed io. ojetti,
da fare. fracchia, 757: un sorriso che gli spiana la faccia un
: un sorriso che gli spiana la faccia un po'aggrondata e la libera di ogni
tr. (aggróppo). legare con un nodo, annodare. guittone,
23: nencia, nell'ag- gropparsi un fazzoletto, venìvane con un volto affilato,
ag- gropparsi un fazzoletto, venìvane con un volto affilato, le occhiaie morelle,
da barberino, i-62: e [è un difetto] chi sua lingua agroppa /
40-iii-444: in disparte dal pubblico si stava un uomo ignudo nato; tutto aggroppato in
, appuntava il mento, e sembrava che un gran lavorìo si stesse facendo nel
l'uomo aggrottò le ciglia e chiuse un po'gli occhi come per guardare
gli occhiali d'oro mi faceva un po'di paura. manzini,
, 3-67: aggrottò le ciglia un attimo e i suoi occhi biancastri e miopi
biancastri e miopi eb bero un fuggente sorriso pieno di malizia bonaria.
molto umido vigliati. beltramelli, i-26: un capo adorno da una folta e pioggia
e sotto, sul fondo, apparve un brulichìo aggrovigliato ditratto (la le; vermi
sulle cime di essa nelle restò un momento con le ciglia aggrottate, gli occhi
beltramelli, i-565: grappoli umani, in un aggroviglio corruccio. sbarbaro, 1-212
sforzo che faceva per capirmi. foro con un buon piuolo) di non aggrovigliolare le barbe
che il bianco. viani, 14-227: un berretto condai rami dove hanno fatto nidio
compresse da aggrumaménto di sangue quell'ar- un poco al secco e aggrottescato. magalotti,
cagione de'suoi vocaboli, come e a un tratto... un doloroso nitrito m'
come e a un tratto... un doloroso nitrito m'aggrumò il sangue
nitrito m'aggrumò il sangue dice un satirico, aggrottescati,... è
le vene tura della capanna dibattersi in un aggrovigliamento lontane, o per paura..
. rifl. avvilupparsi, intricarsi; formare un groviglio, avvinghiarsi, ingarbugliarsi, arruffarsi
il sangue che non scorre più. era un orribile navano la scena, aggrovigliavansi
papini, 20-130: se tumore un s'aggruma nei visceri vano la
. calvino, 1-292: i piatti in un acquaio erano sacchetti, ii-209:
ii-209: uno de'detti sonetti, in un foglio sporchi; le casseruole grasse
gettano [i polpi]... un lunghissimo, sotaggrumato2 (part. pass
in azione. panzini, ii-186: un campanile aguzzo, un aggruppamento di case biancheggianti
, ii-186: un campanile aguzzo, un aggruppamento di case biancheggianti,..
il concetto empirico non è altro se non un concetto di cose, ossia aggruppamento di
concetto di cose, ossia aggruppamento di un certo numero di c nubi aggruppar. d'annunzio, iv-1-160: un terzo libro avrebbe egli voluto scrivere sul 24 (411): due bambinette e un fanciullo entrano saltando; si fermano un un fanciullo entrano saltando; si fermano un momento,... poi corrono sua volontà occulta. beltramelli, ii-359: un terrore di tutto l'essere gli si tutto l'essere gli si aggruppava in un singhiozzo che gli si era fermo in a tutti questi diversi indigenti s'aggiunga un numero d'altri,... bambini . palazzeschi, 1-33: accanto a un casolare tre enormi pagliai si levano da terra . f. giambullari, i-31: aveva un antico manto del medesimo drappo, aggruppato e la fantasia dell'affetto, accade un agguagliaménto di tutti i più vari contenuti. ch'egli fanno agguaglianza de'fatti d'un giovane uomo a'fatti del popolo, che / e salita è la turba a un sol confine, / che il mondo agguaglia . settembrini, 1-63: ci volle un gran cumulo di scelleratezze nefande per agguagliarci fronte contro il mio omero, metteva un mugolìo continuo. era quel suono che uguale; raggiungere lo stesso grado, un valore pari. petrarca, 104-3: latte. tasso, 9-82: sotto ha un destrier, che di candor agguaglia
presume; / se l'ode sotto un lauro, o sotto un faggio / con
l'ode sotto un lauro, o sotto un faggio / con dolcissimi accenti addolcir l'
7. ant. portare ad un termine unico crediti o debiti scadenti in
la valle profonda assumeva l'aspetto di un golfo pacifico a specchio del cielo. d'
175: io non dubito ne'buoni ingegni un leggiadrissimo nome sia non minimo stimolo a
armonia / ha ne la lira, et un dir sì leggiadro, / che ben
più d'uno o più di due in un secolo, né io ne conosco altro
iv-2-788: si ritrovava nell'officina come in un luogo familiare agguagliandosi agli uomini e alle
della preposizione ad ad ae interpretato come un prefisso. agguagliataménte, avv.
acciocché i sangui vengano loro agguagliataménte l'un mese con l'altro. o.
agguagliato all'eternità, è meno che un punto. arrighetto, ii1- 96:
: e dentro in questo cerchio n'hae un altro, e chiamasi il centro saliente
, 12-89: in questo mentre ecco che un mostro agguanta / le donne, e
agguanta! dàlli! ammazza! e un fuggire, e un inseguire da mettere i
ammazza! e un fuggire, e un inseguire da mettere i brividi addosso.
le scale. papini, 20-533: un altro soldato... agguanta la mano
la stende sul legno, e punta un chiodo nel mezzo della palma. viani,
volume di un'opera, che contava un cento e più volumi di miscellanee rarissime.
allora persi del tutto la testa: avevo un coltellino in tasca, lo strinsi,
pratolini, 2-62: scivolò addirittura con un piede e dovette, per riprendersi, agguantare
volgar., i-102: la ragione è un agguarda- mento della mente. libro delle
[crusca]: stanno sempre con un agguardaménto d'occhi malinconico e sospeccioso.
/ lo capezal aguardace, ch'è un poco de pagliccio. idem, 23-18
, agg. ant. che cela un agguato, insidioso, ingannevole. guido
nemici, mediante appostamento nei pressi di un passaggio obbligato). tesoro
222: strana maniera di purificare un insegnamento perverso, il farlo diventare anche
il farlo diventare anche un'impostura e un agguato. nievo, 292: ogni
. nievo, 292: ogni tanto un calabrone che strepitava troppo, cadeva nell'
notte sente se dietro la siepe c'è un agguato. paolieri, 2-212: i
come persone; fiutano l'agguato a un miglio di distanza. borgese, 6-105:
6-105: questa solitudine ci angoscia come un agguato. stuparich, 2-392: ogni
manzini, 10-56: il suo silenzio, un momento fa smarrito, vibrava d'una
agli agguati della fortuna, che da un cavaliere penda la vita e la morte
menati via fuor di strada, dove in un aguato ben con dugento cavalli era sforza
famigliare montò a cavallo, e forse un miglio fuori del suo castello in un bosco
forse un miglio fuori del suo castello in un bosco si ripose in agguato donde doveva
: il fittaiuolo con questo garzone ed un altro mettesi in agguato: uccidono e
le quattro piote... 'd'un balzo le era sopra. -essere
del cancello, qualcheduno sbucherà dal tronco di un olivo. baldini, 4-210: ditte
gioia... di stare in un giardino in agguato e ascoltare che il vento
foglie appena (le più alte) di un albero. 5. locuz. avverb
notte tutto fa paura: il tronco di un albero diventa un uomo in agguato,
paura: il tronco di un albero diventa un uomo in agguato, un asciugamano è
albero diventa un uomo in agguato, un asciugamano è la fantasima. idem,
tempo e di fatiche l'agguerrimento d'un popolo, tuttoché disavvezzo dal- l'armi
tuttoché disavvezzo dal- l'armi, se un sentimento virtuoso lo ispiri e lo regga.
agguerrire alla vita sotto la scorta di un uomo tanto debole. = deriv.
, il quale è proprio non di un principiante, che appena sa menar ramai,
appena sa menar ramai, ma di un comandante agguerrito. magalotti, vi-7: si
, vi-7: si resero padroni di un imperio,... non solamente potentissimo
alfieri, 4-160: quivi stava adunando un esercito numerosissimo, ma di rozza gente
a quali nuovi argomenti sia capace di resistere un inganno volontario, e già agguerrito contro
aggufito, agg. simile nell'aspetto a un gufo. viani, 19-175:
arcolaio. salvini, v-420: un grande agguìndolo; cioè guindolo,
/ che, se ne fusse un sol pur per paese, / sarebbe il
, / sarebbe il mondo tutto un grande agguindolo. idem, 9-258: quante
di drappo verde, non potere sciorre un aghetto, si dimenava e trattenevasi il
o della fascetta l'aghetto stesso con un cordoncino. nella lingua parlata, l'aghetto
principalmente dalla cavalleria, e che consiste in un cordone di filo di cotone pel semplice
intrecciandosi i capi, che sono guarniti d'un puntale, negli occhielli delle bottoniere davanti
2. locuz. proverb. -quanto un puntale d'aghetto: di poco o
, / e non dar più quanto un puntai d'aghetto. -bocchino da
. lippi, 7-72: e con un suo bocchin da sciorre aghetti / chiede