, abbagliandoci e assordandoci così che per un attimo nessuno potè vedere più niente.
i miei occhi come l'apparizione di un campo coperto di neve. idem,
14-252: il deschetto abbagliava d'oro come un piccolo altare. tozzi, ii-257:
iii- 138: le baracche di un circo equestre abbagliavano con i loro lumi
, 9-220: il sentiero sta sopra un argine fra un canale e il fiume,
il sentiero sta sopra un argine fra un canale e il fiume, che specchia
bianco stasera m'abbaglia, / non sembra un lenzuolo. bacchetti, 10-47: la
. la vana idea di brillar con un paradosso, d'abbagliar in luogo d'
una tinta, attenuare la vivacità d'un colore con la trasparenza d'un altro.
vivacità d'un colore con la trasparenza d'un altro. vasari, i-405: altri
33 (569): gli vennero a un tratto de'brividi, gli s'ab-
: i carovanieri rimasero come abbagliati da un chiarore inaspettato. marotta, 6-97: dovetti
, risposi coprendomi gli occhi abbagliati con un braccio. 2. luminoso,
ewi una s. cecilia che da un coro in cielo d'angeli abbagliata, sta
nostre ignominie? bacchelli, 3-185: pareva un ragazzo abbagliato o un vecchietto innamorato.
3-185: pareva un ragazzo abbagliato o un vecchietto innamorato. -affascinato di se
artificio [il telescopio] o costa d'un vetro solo, o di più d'
o di più d'uno. d'un solo non può essere, perché la sua
mostra assai indistinti ed abbagliati; adunque un vetro solo non basta per produr l'
cicognani, 6-90: c'era nella stanza un grande abbaglio di luce elettrica. viani
: a chi fissa una luce rimane un abbaglio alla radice dello sguardo, anche a
gli altri, contro di lui, misero un clamore basso che pareva sbagliare.
basso che pareva sbagliare. un abbaiamento. = deriv. da abbaiare
: ma questo ingegnoso retore prese certamente un abbaglio, essendo la gemma delle viti termine
seno- fonte con machiavello, e prendere un grosso abbaglio intorno alla sua vera intenzione
col fare, o simile. chi prende un abbaglio, erra (pare) più
assicurare che quel che vedo non è un abbaglio. papini, 20-598: la visione
d'una isterica, il sogno di un allucinato, l'abbaglio di un illuso.
sogno di un allucinato, l'abbaglio di un illuso. palazzeschi, 4-175: nella
illusione dei sensi. bacchelli, ii-172: un abbaglio anche grosso si perdona a chi
innamorò o credette di innamorarsi. era un abbaglio? non lo sapeva bene. moravia
capogiro. d'annunzio, iv-2-1277: un abbaglio improvviso turbò i miei occhi.
crusca]: tanto ch'e'dà quivi un abba- gliore alle altre stelle intorno a
326: lo sentii intonare a gran voce un cantico divoto: credo che avrei preferito
credo che avrei preferito gli abbaiamenti d'un cane. faldella, iii-131: i due
i denti. de marchi, 399: un grande abbaiamento di cani lo fece uscire
sassetti, 251: gridano tra loro un abbaiamento, che il diavolo non l'
abbaiante anubi. verga, 2-258: un branco di cani ronzanti e abbaianti intorno
[i suoi nemici] abbaianti che è un inferno. papini, 20-521: tra
., 2-5 (104): ad un can forestiere tutti quelli della contrada abbaiano
si sbandano; ne addenta uno per un orecchio, e lo tira in ischiera;
e lo tira in ischiera; ne spinge un altro col muso; abbaia a un
un altro col muso; abbaia a un altro che esce di fila in quel momento
poteva insegnare al cane ad abbaiare in un modo più grazioso per gli orecchi di
luna. baldini, 5-30: si sente un cane che abbaia, cosa mai sentita
e le faine e saltava come un matto per prenderli, e abbaiava, abbaiava
avanti a toccarla. sacchetti, 175-93: un altro avrebbe abbaiato tre mesi, e
per un'abbadia si mansuefece; eccone un altro, che abbaia, perché l'osso
boci machiavelli, 835: [vidi] un can còrso abbaiar a la luna.
serpente fu forza di ritirarsi. salvini, un abbaiare alla luna. forteguerri, 27-43:
abbaiare alla luna. -non trovare un cane che gli abbài: non aver
259: ora che non gli abbaia più un cane alla gonnella, s'è data
): altre voci non sentiva, che un mugolio di cani, che veniva da
quelle, il mugolio si cambiava in un abbaiar frettoloso e rabbioso. deledda, iii-689
qualcuno però ci doveva essere, almeno un cane, poiché il suo abbaiare fosco
una tal cananea da mettere in rivoluzione un vicinato, un guattire, un uggiolare
da mettere in rivoluzione un vicinato, un guattire, un uggiolare, un abbaiare continuo
rivoluzione un vicinato, un guattire, un uggiolare, un abbaiare continuo. govoni,
, un guattire, un uggiolare, un abbaiare continuo. govoni, 2-95:
contro la luna / che lagrima in un fosso / si son messi a leccarla
ghiottamente / e a crocchiarla sdraiati come un osso. pecchi, 4-50: un
un osso. pecchi, 4-50: un urlìo improvviso, di cani, dal cortile
, di cani, dal cortile, un abbaiare fitto, che pare si ripercuota contro
pare si ripercuota contro le pareti di un luogo chiuso. abbaiata, si.
una determinata persona (per lo più un marito tradito) per beffa o scherno
, iii-545: si udì nel contempo un altro crescere di grida e di risa
improperi degli uomini risorsero, scoppiarono in un coro più alto e concorde: finirono
traslati. per quanto paia di- sprezzabile un censore o un nemico, non c'è
quanto paia di- sprezzabile un censore o un nemico, non c'è necessità né
pianta come in fronte co'lati formanti un triangolo acuto, che abbaino s'appella
come i gatti. rajberti, 1-65: un bel giorno egli [il gatto]
a portarsi sul solaio. di là per un abbaino monta sul tetto a respirare un'
là nella stanzetta bassa che riceveva luce da un abbaino coperto da due tegole di vetro
. 2. locuz. cadere da un abbaìno: dimostrarsi inesperto, ingenuo.
marchi, 85: bisogna proprio cader da un abbaino... per pigliare a
gli occhi per lo piano, vide venire un cane diverso, con veloce corso e
cane] urlando e dando a ogni tanto un abbaio, si levi come frenetico co'
voce [del cane]: non un abbàio, non un guaito. viani,
cane]: non un abbàio, non un guaito. viani, 13-145: tirato
sembra di aver tirato la coda a un cane, ché subito s'odono abbai e
tozzi, iii-146: teneva, allora, un occhio chiuso e un altro aperto.
, allora, un occhio chiuso e un altro aperto... all'improvviso,
aperto... all'improvviso, faceva un balzo con un abbaio che stordiva.
all'improvviso, faceva un balzo con un abbaio che stordiva. manzini, 11-70:
11-70: una stanza semibuia, dove un abbaio avrebbe trovato dieci rotondi echeggiamenti nella
: qua e là... un chiamare alla lunga, l'abbaio di due
]: i monelli facevano l'abbaione a un briaco. abbaiucolare, intr
se invece di mastino io volessi essere un cagnuccio che applaude al padrone pure abbaiucolando
, agg. che s'affaccia come a un balcone; disposto a balcone.
mani lo strapunto di paglia abballinato in un angolo e lo avrebbe scagliato fuori con
fra letti abballinati, gli parve di vedere un gesto di stizza del suo capitano che
fra di loro come se fosse stato un fuscello. fogazzaro, 9-375: la
scomposto. giusti, i-395: dopo un quarto d'ora di quell'abbal- lottio
abballinarsi dice il primo entrare in un sonno quasi svogliato, che gli occhi sono
. abbambinare, tr. trasportare un oggetto pesante e voluminoso tenendolo ritto sul
occhio languido, che ha l'espressione un po'incantata (cfr. imbambolato).
abbancare, tr. tecn. stendere sopra un banco le pelli per ungerle (durante
goldoni, iv-755: -voi abbandonate per un puntiglio una persona degna dell'amor vostro
vita quasi m'abbandona: / campami un spirto vivo solamente, / e que'
io, qual mattutina stella, / spiccando un salto abbandonar la sponda, / e
mia carne, t'abbandonai / come un re imberbe abbandona / il suo reame
, iii-129: non l'aveva abbandonato un attimo con lo sguardo amoroso. gozzano,
si presentava a casa mia aveva abbandonato un posto. 2. figur.
/ m'han promessa e venduta a un mercadante. tasso, 6-1 io:
d'annunzio, iv-1-70: l'invadeva un leggero torpore e a poco a poco
qui l'abbandono. ariosto, 1-59: un gran rumor che suona / dal vicin
alla poesia. palazzeschi, 4-69: un solo giorno dell'anno abbandonavano il lavoro
la spada abbandona, / e d'un gran colpo il forte elmo gl'introna.
fili, li annodò, vi pose ad un capo un pezzetto di carta scura,
annodò, vi pose ad un capo un pezzetto di carta scura, e l'abbandonò
ch'ella avesse piegato il capo verso un bracciuolo e abbandonasse le braccia come per
s'abbandona / a due man sopra un colpo disperato. idem, i6-55
i6-55 (11-68): e sotto un pin dormendo s'abbandona. della
le spalle. idem, iv-2-29: fece un nodo scorsoio, ci ficcò dentro il
8. rifl. figur. cedere a un sentimento, a un impulso, a-una
figur. cedere a un sentimento, a un impulso, a-una sensazione, a una
chiama mimy in disparte, l'afferra per un braccio, e fortemente la percuote.
serao, ii-602: egli si abbandonava ad un languore estatico, una specie di molle
, iv-i- 12: preso da un impeto lirico irrefrenabile, si abbandonò alle
avesse ingannato e tradito per abbandonarsi a un altro amante. idem, iv-1-280:
lenta e acuta. stuparich, 3-170: un impulso irresistibile d'abbandonarsi alla piena del
mi abbandono. leopardi, i-1034: un certo torpore, per cui l'animo s'
1-133: stava seduta abbandonata- mente sopra un canapè. d'annunzio, iv-1-480: -vedrai
nella caserma siamo in quattro uomini e un gatto, abbandonati da dio e dal
. papini, 20-331: faranno morire un ferito abbandonato sulla strada per non macchiarsi
dolore niuno simile se ne troverebbe, che un figliuolo d'un re per un semplice
se ne troverebbe, che un figliuolo d'un re per un semplice cavaliere sia lasciato
che un figliuolo d'un re per un semplice cavaliere sia lasciato, ove la virtù
. goldoni, vi-1148: e piangerete un giorno quel core abbandonato / che vi amò
altro modo quei mali e istituii a un tempo un'associazione per proteggere quei giovani
dolina / che ha il languore / di un circo / prima o dopo lo spettacolo
e abbandonata. montale, 1-34: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare
un vecchio stanco / dorme accanto a un alare / il sonno dell'abbandonato.
abbandonati, / quando passò ne la mente un romore, / il qual dicea:
(241): messi animo a un mio compagnuzzo, che si domandava raffaello
anco lui abbandonato s'era messo in un canto tutto ispaventato. marino, 297:
in balìa, arreso, in preda a un istinto, a una necessità fìsica,
istinto, a una necessità fìsica, a un sentimento. •• boccaccio, i-225:
giacea il suo bel corpo abbandonato sopra un sofà. un braccio le sosteneva la
suo bel corpo abbandonato sopra un sofà. un braccio le sosteneva la testa, e
aspetto il sonno tranquillo e profondo di un innocente, e nelle mani giunte e
mani giunte e abbandonate la sofferenza di un santo. de sanctis, i-182: comparisce
, 1-177: appoggiando la schiena a un tronco, la testa un po'abbandonata da
la schiena a un tronco, la testa un po'abbandonata da una parte.
più femmina delle creature può emanare verso un uomo. moravia, v-21: quelle
ballato, sentirmi cingere la vita da un braccio mi infondeva una specie di abbandonato
che mirò afflitti / travagliarci e adirati, un dì la santa / diva..
signor mio? * proruppe renzo, con un volto tra l'attonito e l'adirato
; ma non sentono proprio ira l'un contro l'altro. amanti adirati è
contro l'altro. amanti adirati è un po'più che corrucciati, per altro.
piovene, 5-268: donne adirate circondarono un esorcista per la strada: lo accusavano
accusavano di aver cacciato i diavoli da un indemoniato, e di averli così sciolti sulle
veggiamo arrossare. salvini, 39-i-119: un adirato, considerato ne'suoi moti,
forte dell'ira, potrebbe servire d'un possente ammaestramento a i savi.
potette tanto contenere che, rivoltatosegli con un ghignuzzo adiraticcio, non gli dicesse:
non gli dicesse: « amico, dimmi un poco: se ella avesse acconsentito,
. -adire le vie legali: intentare un procedimento giudiziario. bruno, 275
adire nel senso di * offrirsi a un appalto '; per es.: -chi
questo anelito verso il caos adirezionale rappresenta un regresso alla potenza primigenia dell'inizio,
caso ne conviene... fare un bel prologo di parole infinite e coverte.
, e m'obbligano d'interrompere per un momento i miei ragionamenti agli illuminati lettori,
per sempre ogni adito agli errori di un timido zelo, o alle calunnie della maligna
d'entrarci da quella parte che lasciava aperto un adito, e un adito onorevole.
che lasciava aperto un adito, e un adito onorevole. leopardi, ii-411: la
il luogo più interno e sacro di un tempio (dove è presente la divinità
., 7-50: tu hai promesso ad un uomo di essergli adiutore in una sua
(o funzionario pubblico) che assiste un altro in determinati compiti. di giacomo
abbandonato o trattenuto (o consegnato a un laico) un beneficio o una dignità
(o consegnato a un laico) un beneficio o una dignità ecclesiastica.
. muratori, i-226: dovrà determinarsi un tempo, entro il quale l'erede
pianta) che si sviluppa aderendo a un altro (come le lamelle dei funghi
133): essendo istato vigilato da un ladro, il quale sott'ombra di
passò il primo e adocchiò nel secondo un buono spazio voto. tommaseo, iii-446:
dossi, 323: riàpresi lo sportello ed un omino appare adocchiando. de marchi,
. de marchi, 281: mandò ancora un sordo gemito, adocchiando collo sguardo corrucciato
per tutto, se c'era qualche cantuccio un po'riparato. panzini, i-241:
, 30-51: adocchiai un'osteriola su un lato dello stradone e senz'altro v'
avesse adocchiato, fra i passanti, un provinciale. 2. occhieggiare,
bei dami, / che par che ogn'un solo el tuo viso adocchi. idem
mille civetterie. rajberti, 2-145: un quadro... rappresentante una ninfa che
. rappresentante una ninfa che dorme e un satiro che avidamente la adocchia. settembrini,
ci avevo adocchiata una fanciulla figliuola d'un custode. nievo, 499: io
deledda, ii-253: passava vicino ad un gregge, adocchiava la più grossa pecora e
lo viso, / dove spesso s'aocchia un mal contento; / poi disse:
cotal famiglia, / fui conosciuto da un, che mi prese / per lo lembo
colpevole di eresia o lo sole un poco, / che, per veder,
259: tra il barbaglio lontano di un canneto, lontane forme ignude di adolescenti.
corrompe i tratti più gentili, fa di un delicato fanciullo un duro maschio.
gentili, fa di un delicato fanciullo un duro maschio. 2. figur.
dessi, 7-53: aveva... un bel viso ovale, bruno e pallido,
. tommaseo, 1-435: pensando a un fallo della mia adolescenza in questo dì
paragonare la mia adolescenza a quella d'un mozzo, se cedessi un poco alla
a quella d'un mozzo, se cedessi un poco alla fantasia. savinio, 11-298
fantasia. savinio, 11-298: fino a un determinato periodo della vita, l'uomo
*; ma sebbene questa speranza sia un sentimento di adolescenza, essa si prolunga fino
sentimenti dell'adolescenza ci fanno scorta come un corteo di giovanili compagni, ben oltre
, è decisiva per la vita di un uomo, per un figlio di popolo
per la vita di un uomo, per un figlio di popolo in specie. egli
papini, 8-213: la telepatia era già un adombramento dei futuri rapporti fra gli uomini
l'umana vista ingombra, / quanto d'un vel che due begli occhi adombra.
, a quella fiamma / che come un sol col suo splendor t'adombra. sannazaro
tema il core. idem, 20-1: un non so che da lunge ombroso scorse
: / poi surse, adombrò d'un vel nero / la faccia con gli occhi
degli stracci. campana, 261: un gruppo di forme ossute e mute e che
donna biondiccia e grossa, si adombravano in un angolo nella gran luce. montale,
timore / ogni nostro piacer 'n un punto adombra. g. b. pucci
dama improvviso adombrerà la fronte / d'un nuvolette di vivace sdegno / o simulato
, l'adombrarla era rapidissimo, e un atto il giorno ne scriveva. monti
vollero gli altri epici) adombrar quasi un modello o un tipo di uomo superiore al
epici) adombrar quasi un modello o un tipo di uomo superiore al generale e
più elaborato; il delineare può essere un semplice disegnare a contorno; più distinto
confuso. i pensieri e i sentimenti d'un uomo singolare
(392): per ventura v'ebbe un mulo, il quale adombrò, siccome
malenconia tornò alla badìa, soffiando come un cavallo quando aombra. idem, 117-79:
ser giovanni, 107: avvenne che un vetturale passò con parecchi muli carichi, dove
recitato alcune solenni pagine in lode d'un prode soldato italiano, cosimo delfante,
102: non aveva fatto per quella stradacela un mezzo miglio che mi sentii venir dietro
che mi sentii venir dietro il galoppo d'un cavallo... il passo era
alzi, battendo i piedi sul selciato come un cavallo che aombra. bocchelli, 2-26
questa vista tutto il corpo gli diede un guizzo, come un cavallo che per una
il corpo gli diede un guizzo, come un cavallo che per una presenza inaspettata adombri
gallo, il coniglio, credeva di inseguire un alberello che oscillava, un ciottolo che
di inseguire un alberello che oscillava, un ciottolo che rotolava. 7.
n. 7 è in lat. un calco del gr. oxlaypacpéco.
la forma degli oggetti. adombratamente accennare un pensiero, a un sospetto.
. adombratamente accennare un pensiero, a un sospetto. = comp. di
il ciel par che s'anneri / sott'un immenso nuvolo di strali. galileo,
, quasi triste, come adombrato da un rammarico. fracchia, 475: due occhi
e vivi, una bocca adombrata da un paio di baffi neri. 2.
): egli v'entrò, con un passo così legato, con uno sguardo così
con uno sguardo così adombrato, con un viso così stravolto, che non ci sarebbero
di una specie, o anche di tutto un genere, o di una famiglia intiera
comunemente ragunare molti insieme, perché l'un per l'altro meglio si difende »;
uomo che, francamente, non era un adone; ma aveva un corpo miserello miserello
non era un adone; ma aveva un corpo miserello miserello, e delle gambucce
, basso... proprio non è un adone. -dimin. adontino.
diavolo. fa il fiore piccolo ma d'un rosso acceso, che si vede a
di primavera fa i fiori grandi e d'un bel giallo dorato, ond'è che
, poi latino), composto da un dattilo e uno spondeo, come clausola
di chi riceve o crede di subire un dispetto, un'offesa. tommaseo [
tommaseo [s. v.]: un adontaménto inopportuno e quasi puerile, per
. con la parmettere a profitto (un mezzo, uno strumento, ticella
ingegno, quale siete dicerto, rimettete un po'di quell'indole sdegnosa che s'
i cavallucci marini. ella si adontò un pochino per il paragone. pirandello,
. davanzati, ii-448: il danaio fu un trovato ottimo, uno strumento da far
4 (60): a spuntarla in un impegno... doveva anche lui
1827 (58): a spuntare un impegno... doveva egli stesso mettere
una unica mansione, e non adopera che un unico arnese. 2. rifl.
d'adoperarsi molto, o d'arrischiarsi un poco. idem, pr. sp.
(229): c'è sempre anche un certo numero d'altri uomini che,
, ii-816: la mia bontà era come un diamante grezzo contro il quale si adoperavano
c'era forse qualcosa di non comune, un seme nascosto d'arte e di poesia
favorirne lo sviluppo. sbarbaro, 1-179: un maiimoc- chietto... che la
levando me su vèr la cima / d'un ronchione, avvisava un'altra scheggia,
l'operazion del vivo non adopera in un modo ne'vecchi e ne'giovani.
impiegato, adibito; richiesto (per un esercizio, per una funzione).
era bisogno averne per muovere e condurre un sì gran fatto. 2.
più che non è lo breviar d'un prete / ch'abbia assai divozione e
boccaccio, vii-6: io, da un ronchio, fissi agli occhi lieti /
sì adoppiati aveva e sentimenti, / ch'un sasso paravamo io e lo scoglio.
giorno prima, con adorabile disinvoltura, per un viaggio di piacere. cardarelli,
: e si inginocchiano / per adorare un dio, / giunte le piccole mani pure
pensata / d'aver mercé ormai / d'un fante che m'adora. guido delle
, 79 (133): e'fue un signore ch'avea uno giullare in
l'ado rava sì come un suo iddio. francesco da barberino,
meriggio inganni illustri, / giardiniera d'un vel, la dea ch'adoro / spargea
man di neve e di ligustri / sovra un serico aprile un maggio d'oro.
e di ligustri / sovra un serico aprile un maggio d'oro. grosso, iii-377
nulla è più comune quanto di veder un amante indispettito prorompere in rimproveri con la
,... allotta si leva un grande parlato [= prelato], e
. chiabrera, 4-3-225: così per entro un pelago di luce / alto ei favella
il buon vino, adorano di trovare un buon popone, che è un gran
trovare un buon popone, che è un gran pezzo di strada pel buon bere.
sapete che è una vera fanciullaggine adorare un frutto acerbo mentre ne potreste cogliere uno
quanto adorata, o numi, e quale un giorno / mia delizia ed erinni!
iv-1-181: pareva che mancasse alla madre un elemento essenziale della sua esistenza, quando
baretti, ii-186: sieno in avvenire un po'meno altieri della loro straboccata possa
meno altieri della loro straboccata possa, un po'meno avidi dell'altrui, un po'
, un po'meno avidi dell'altrui, un po'meno sprezzatoti d'ognuno e un
un po'meno sprezzatoti d'ognuno e un po'meno ammiratori, anzi adoratori di
adoratrice del denaro, per la quale un uomo povero era un essere incompleto.
per la quale un uomo povero era un essere incompleto. 3. corteggiatore
s. v.]: quando d'un tale dicesi: gli è il suo
: ballò come una pazza, passando da un ballerino all'altro, tirandosi dietro uno
o almeno adoratori coi quali potesse avere un contatto immediato e pericoloso. =
: n'ebbe di questi [idolatri] un sì bel numero a battezzare; e
: adorazione dice e gli atti esteriori e un atto solo, e l'insieme delle
adorazione della vergine, / inutilmente aspettando / un suo sguardo. 2. particolare
v.]: adorazione delle ore: un certo numero di genuflessioni per ciascun'ora
/ t'adorerà. -mi saprà meglio un fodero, / che tante adorazioni. tasso
giordani, ii-214: azeglio ha mostrato un carattere nobilissimo, e pur troppo rarissimo.
che all'adorazione estetica... aggiungo un desiderio fierissimo della tua persona. d'
iv-1-172: egli era spinto come da un bisogno di adorazione sommessa, umile,
, umile, pura; come da un bisogno di piegare i ginocchi e di
.. ove adorezza: andarono in un luogo, ove per freddura e bassezza di
): queste parole fa che siano quasi un mezzo, sì entrasse, /
, i-229: tu la bellezza d'un giovane, maestrevole adornamento della natura,
, con fallace desiderio leghi al volere d'un turpissimo viso... d'una
aggira sopra / la bella porta e sporge un poco avante, / parte non ha
cellini, 577: dipoi avevo fatto un ricchissimo adornamento d'oro, pieno di fogliàmetti
dire, che l'adornamento era alle pitture un gran ruffiano. foscolo, v-151:
assai maravigliose. ariosto, 31-63: un sepolcro [rodomonte] adorna e fa
corpo. campanella, i-101: a un nuovo mondo dài nome. americo, /
piccioletti ed uniti come i grani d'un rosario di cristallo. pascoli, 893
linea né una superficie pura, ma un corpo adomato di lunghezza, di larghezza
: il bavaro lo vide, ed alto un grido / di giubbilo mandò, che
1-6: dopo alquanto spazio, rassicurato un poco, presi ardire, e intentivamente
: aveva tra gli altri suoi famigliari un giovanetto leggiadro e adorno e bello della
di chiare e lucide onde / in un bel bosco di fioretti adorno. ariosto,
, 1-35: trovossi al fine in un boschetto adomo, / che lievemente la
, aminta, 1172: spesso in un dir confuso / e 'n parole interrotte /
e bello / se non quanto il copriva un lino adomo, / per temprar con
: anima 0 tu, ch'a un fragil viso adomo / un'ombra di beltà
quei che puote / avesse il ciel d'un altro sole adomo. petrarca, 119-82
et amor m'avean sì adomo / d'un bello aurato e serico trapunto. ariosto
proprio il figlio d'altri, mediante un atto giuridico (cfr. adozione)
accettare, assumere in proprio (per un uso). 5. caterina de'
12-1-116: mi è stato gentilmente fatto un processo addosso per aver adottato un tale
fatto un processo addosso per aver adottato un tale sproposito. baretti, ii-191:
a voler essere filosofo, bisogna scegliere un autore, così don ferrante aveva scelto aristotile
con cui facevano volare ingenti tesori da un angolo all'altro d'europa. d'
viii-8: rispondo leggermente che ho avuto un incidente e mi accorgo di adottare un
un incidente e mi accorgo di adottare un tono evasivo, come se avessi qualche cosa
3. locuz. - adottare un provvedimento: ricorrervi; disporre per la
suo fine. panzini, ii-210: un altro imperatore,... costantino,
imperatore,... costantino, adottò un altro sistema: inquadrò gli indisciplinati nello
gli indisciplinati nello stato. -adottare un libro di testo: prescriverlo per un
un libro di testo: prescriverlo per un corso di studio. panzini, ii-426
quella famiglia. firenzuola, 280: un bellissimo giovane,... adottato da
4-217: le confezionavano... un suo speciale indumento detto « combinazione giglio
per elezione (indica, perciò, un legame d'affetto e non di sangue
, 2-24: hae la legge trovato un altro padre per coloro, che non possono
paese adottivo. lambruschini, 1-302: un istitutore... può avere aperto
: seguitava a star con loro quasi come un figliuolo adottivo. palazzeschi, 4-220:
fra persone che non sono legate da un corrispondente vincolo naturale. bartolomeo
. bencivenni, 4-5: adozione è un motto di legge, ch'è secondo la
la legge dello 'mperadore, quando un uomo non ha veruno figliuolo, elli
ha veruno figliuolo, elli puote eleggere un figliuolo d'un povero uomo. machiavelli,
, elli puote eleggere un figliuolo d'un povero uomo. machiavelli, 406:
moderna scalcheria, sono appresso di me un alfabeto di ieroglifici. lambruschini, 1-180
fratellino d'adozione, tutto fosse stato un sogno. palazzeschi, 4-308: descrisse
ha le foglie simili al semprevivo, un poco più rotonde, più piccole e men
teti in prora frale / soggiogo a un lino le più indomit'onde. dotti,
baruffaldi, 54: più mi piace un granellino / del soave zansemino, / che
boccaccio, viii-3-21: è il quamaro un seno di mare, il qual nasce del
: prima di bussare, si fermò un poco per respirare l'aria adriatica.
(adùggio). per entro un braccio, od una stanga, possa esser
(205): al doce mormorar d'un fiumicello / c'aduggia di verd'ombra
fiumicello / c'aduggia di verd'ombra un chiaro fonte. v. borghini, 1-1-217
sua aduggiasse, non le concedette pure un littore. marino, 5-35: bello era
beltramelli, ii-379: la festosità immensa di un cielo sereno non aduggiato dalle tetre case
perché, così raccolta in giri a un di presso uguali, faccia meno ingombro
. v.]: adugliare, raccogliere un cavo, ima fune a spire orizzontali
s. v.]: difficile che un ricco si possa dire, non è
è persona adulabile. più difficile forse d'un ricco che d'un re, segnatamente
difficile forse d'un ricco che d'un re, segnatamente se un ricco novello.
che d'un re, segnatamente se un ricco novello. adulante (part
diletto amplifica gl'inganni, / stimando un mondo ogni atomo di vano. vallisneri
3. figur. raffigurare (in un quadro, in una statua) in
= deriv. da adula, nome di un gruppo delle alpi lepontine ove fu rinvenuto
e sono così poveri della verità, quanto un poverello del pane. machiavelli, 46
abominevole, né che peggio stia ad un gentiluomo. caporali, ii-100: e ben
, i-232: è difficil cosa che un prencipe si difenda dall'importunità degli adulatori
dilettando. goldoni, iii-170: ecco un adulatore sfacciato;... eccolo
. sostanza che altera le qualità di un prodotto a cui viene aggiunta a scopo
il vero amore non è altro che un certo sforzo di volare a la divina bellezza
ma lo padre era stato egizio, venne un dì a questione con un giudeo;
, venne un dì a questione con un giudeo; e gridando l'uno con l'
verità. magalotti, vi-121: figuratevi un villano,... imbevuto col
, ii-1-283: una adulterazione officiale o un ribasso di tutta la moneta era allora
ribasso di tutta la moneta era allora un sussidio di finanza a cui si ricorreva
ii-3-62: raccolti tutti i residenti sotto un solo regime, potrebbe assicurarsi l'immediato
idem, i-37: e più d'un mezzo secolo che il prof. four-
mani di tutti, noi crediamo che un gran numero di farmacisti sarebbero costretti a
peccaminosa che si ripete nella vita di un uomo; fornicazione. malispini [
d'annunzio, iv-1-539: aveva ella un senso materno anche per il feto adulterino
uomo e donna, fi mettono sopra un carro e li menano legati con le
croce, ii-6-166: censuriamo, in un poeta giocatore e dissoluto e adultero, il
è punita con la reclusione fino a un anno. con la stessa pena è punito
chi contamina o viola una fede, un giuramento, un voto. guittone,
viola una fede, un giuramento, un voto. guittone, 3-84: unde
poveri in cui la miseria è un avvizzimento precoce. qua simodo
. fracchia, 883: deve essere un animale adulto, reso scaltro da una
venti / pe'larghi campi aprici, lungo un bel correr d'acque, / nasce
: questo animale... rassembra un pezzo di durissimo scoglio, fatto per
iv-1-138: la via lattea svolgevasi come un regai fiume aereo, come un adunaménto
come un regai fiume aereo, come un adunaménto di riviere paradisiache. idem,
idem, iv-1-904: non più parevano un adunamelo di singoli uomini ma la coerente
folla, anche pacifici, anche intorno a un manifesto, avevano una certa aria di
amatunta. segneri, iii-1-149: comanda un padre al figliuolo,... che
, 36 (623): qui un sordo mormorio di gemiti, un singhiozzo che
qui un sordo mormorio di gemiti, un singhiozzo che andava crescendo nell'adunanza,
crescendo nell'adunanza, fu sospeso a un tratto. lambruschini, 1-316: a
anche a parigi si è creduto testé un gran trionfo del progresso il poter ottenere
scritto i più antichi, vi scorgo un discorso sì puerile e leggiero che è
, 82: con grandissima spesa adunò un gran numero di eccellentissimi e rarissimi libri
aduna. campanella, 864: qui un mar di guai confuso, / pien di
intessuto [il cuore], hanno un medesimo andamento; ma una parte, attraversate
attraversate e curve, vanno verso l'un lato; un'altra, diversamente oblique
vi grava l'aria della tempesta in un illividire del sereno, senza nembi tuttavia,
sereno, senza nembi tuttavia, soltanto un fremito degli alberi più alti annuncia l'avvento
... preparare con adunate e discussioni un movimento. pavese, 7-122: un
un movimento. pavese, 7-122: un mattino incontrai dei fascisti. ridevano anche
con appositi segnali di tromba o con un ordine scritto, delle truppe di uno
tramontar di sole, tra una sveglia, un rancio, un'adunata, una marcia
perisca. racchiudi sotto le tue onde in un corpo tutte le miserie, acciò che
], non che felicitade, ma un poco di posa non potrebbono dare ad un'
guisa che... non può ricevere un sentimento vivo. d'annunzio, ii-698
, tr. afferrare con gli uncini, un cinare (cfr. auncinare
quelle unghie adunche. caro, 6-893: un fame lico avoltore..
, / quando di non so donde esce un falcone / d'adunco rostro armato e
tanaglie, con che le formiche addentano un grano di fromento pesante il doppio d'esse
: intorno allo scarno adunco profilo, un cuffione a nastri. pascoli, 381:
, iv-2-277: la mano adunca teneva un lembo del lenzuolo, per abitudine di
prendere. panzini, ii-545: da un lato, nel suo studio, stava
il naso, le dita adunche, ricordano un qualche uccello da preda. ojetti
piccolo e adunco come il becco di un gufo. vittorini, 4-37: siede.
di beduino, acuti appunto come in un vecchio nomade beduino, adunchi di sguardo come
, 1-156: quan- d'ecco d'un balzo sul tavolino quel gattaccio nero, che
ancor tutta spettinata, andava adunghiando con un raffio successivamente le barche ormeggiate allo scalino
sola, tutto l'universo si muova di un istesso moto. lippi, 5-56:
rifinitura ultima del loro lavoro: diffusa da un verso di orazio (sat.,
ii-46: ero adunque riuscito a farmi volere un po'di bene. gentile, 3-5
adunque non è una curiosità, ma un vero e proprio problema. =
esser tardo, / sì che s'ausi un poco in prima il senso / al
che 'l senso de l'odorato s'ausi un poco al tristo fiato che usciva dal
certe medicine,... mettendole sopra un testo o sopra un ferro ben caldo
. mettendole sopra un testo o sopra un ferro ben caldo, tanto che le parti
come si chiamano, sì che diventano un tizzone. campanella, 2-329: e
tagli né adustioni che li tormentino per un poco. targioni tozzetti, 8-72:
adusto / cerca ov'empir di gelid'onda un vaso. idem, 275: s'
scorza, e sentiva, dentro, un romor vago, come ronzìo d'arnie
, 32-4 (iii-95): sarà un facchinaccio grande e grosso, /.
tutto il mondo mosso; / verrà un altro spiritello adusto, / e con industria
[crusca]: hanno avuto dalla natura un temperamento di loro complessione adustissimo. marsilio
antichi greci, che l'adeguarono a un sacro afflato, a un entusiasmo,
l'adeguarono a un sacro afflato, a un entusiasmo, a un furore, a
afflato, a un entusiasmo, a un furore, a una divina manìa; e
l'arte di dare l'aria ad un luogo chiuso, un naviglio, un cunicolo
dare l'aria ad un luogo chiuso, un naviglio, un cunicolo, una stanza
ad un luogo chiuso, un naviglio, un cunicolo, una stanza.
, l'urbanistica italiana è in anticipo d'un decennio. c. e. gadda
basi combinate con acido carbonico, detto un tempo acido aereo. -acque aerate:
ho dire / che in aire nasce un foco / per rincontrar di venti. idem
, essendo l'aria serena e chiara un grande tuono si sentì in aire.
fazio, i-2-57: a gli occhi un lume subito m'apparve / qual par
venne disidèro d'andarsi a diportare ad un suo luogo molto bello...;
settembrini, 1-345: oggi è stato un bellissimo tramonto: l'aere tiepido e sereno
leggiadro e vago / ebbe da'padri un aer sì felice. 2.
, con aeremoti. idem, 4-1140: un irresistibile alimento aveva la fiamma nella furiosa
fosse tale, in vece di passar da un corpo all'altro, volerebbe subito alla
sua sfera. paolieri, 2-229: un grillo aereo, impalpabile, quasi materiato di
urlo del vento. idem, 1032: un infinito colonnato / d'aerei pioppi.
della città. bocchelli, 1-iii-445: un che d'aereo, come di snella pianta
la statura. ungaretti, iv-45: verso un pino aereo attorto per i fuochi /
ii-121: in tutta questa composizione v'è un certo che d'aereo e d'indefinito
prometton gli anni / io 'l diedi per un impeto lacrimoso d'affanni, / per
impeto lacrimoso d'affanni, / per un amplesso aereo in faccia a l'avvenir
dal fuoco, il combattente aereo è un incendiario in vita e in morte. idem
nostra difesa aerea continuano a tirare contro un ostinato uccellaccio austriaco. 6.
il vedere molti edifizi di là da un muro. 11. flotta aerea
-aereo-marittimo, aereo-navale: che riguarda un impianto, un organismo, una prestazione,
aereo-navale: che riguarda un impianto, un organismo, una prestazione, in cui
.. costruzioni importano una spesa di un miliardo e duecentomila dollari; dei quali una
. = part. pres. di un aereoplanare, non altrimenti attestato.
= part. pass, di un aereoplanare, non attestato. aeri
, aerìfichi). fis. trasformare un corpo solido o liquido in gas.
fis. operazione con cui si converte un corpo solido o liquido in gas.
recipiente in cui è contenuta) e un elevato grado di compressibilità; gassoso.
egli sedèa presso di lei, ch'era un solo sorriso, tacendo, ché nulla
della frase, il bene, dimenticato un istante di sé, sentla ripullularsi in
affetto da aerofobia (ed è sufficiente un soffio sul volto per provocare all'infermo
può determinare la direzione di provenienza di un dato suono, e la distanza della
servizio di trasporto aereo esercitato regolarmente lungo un dato percorso; aviolinea; linea di
universo, finché avvicinati ed attirati da un pianeta o dalla nostra terra, vi
, vi cadono. nievo, 159: un aereolito che piombasse dalla luna ad interrompere
decreto. ojetti, ii-616: come un aerolito che ha attraversato e illuminato in un
un aerolito che ha attraversato e illuminato in un fulgore il cielo e s'è spento
e forzare il vino a fluire da un vaso nell'altro, secondo i principi
da apportare alla misura del volume di un gas, in seguito a variazioni di
cagiona... la caduta di un aeromobile, di altrui proprietà, è punito
. chi viaggia nell'aria per mezzo di un aerostato. -per estens.:
-per estens.: chiunque voli con un mezzo di trasporto aereo; pilota.
fra noi comunemente galleria, pendente da un aerostato, e dentro essa quasi naviga
chi sa che l'aereonautica non debba un giorno sommamente influire sullo stato degli uomini?
i palloni areostatici e l'aeronautica acquisterà un grado di scienza, e l'uso
, 12-107: volevano schiarimenti credendo fossi un ingegnere aeronautico o per lo meno un aviatore
un ingegnere aeronautico o per lo meno un aviatore. = deriv. da
idem, ii-301: vedendo sul prato un aeroplano, verrebbe voglia di salire su
, 8-53: sul mio capo muglia un aeroplano a diporto pel cielo. pea,
durante l'allarme di poco fa, un aeroplano tedesco aveva mitragliato autocarri e scaricato
stuparich, 2-390: nell'aria avvertì un leggero tremito sonoro. cercò l'aeroplano con
lontanissimo sopra le montagne, scomparire dietro un argenteo tessuto di nubi. comisso,
di nubi. comisso, 12-51: un nostro aeroplano aveva dovuto atterrare in territorio
2-154: l'aeroplano roteava sempre con un ronzio sordo e potente da calabrone.
merci (gli aeroporti sono costituiti da un vasto campo pianeggiante con piste in cemento
anche con galleggianti i carichi) o tra un apparecchio e l'altro durante il volo
da particelle solide o liquide disperse in un gas (usata come mezzo di impiego di
leggi dell'equilibrio dei corpi immersi in un mezzo aeriforme (in particolare nell'aria
accesero, razzi innumerevoli si trassero, un pallone aerostatico andava al cielo. rajberti
aerostatici. de marchi, 520: un uomo fatto a guisa di un pallone
520: un uomo fatto a guisa di un pallone aereostatico, a cui fossero state
e il lavoro a isonne: abbiamo un fuoco nella testa che rischiara tutto.
areòstato). aeromobile (formato da un involucro di tela o seta gommata,
di tela o seta gommata, contenente un gas più leggero dell'aria) che può
simili palloni. d'annunzio, iv-1-1030: un bagliore rossastro si diffondeva sul culmine della
in vasti cerchi e dando imagine d'un immenso duomo luminoso a specchio del mare
sf. complesso dei fabbricati che in un aeroporto sono destinati a favorire il movimento
aria: com posto da un gruppo calorifero (a vapore o elet
) che riscalda l'aria, e da un ventilatore o da un aspiratore che
e da un ventilatore o da un aspiratore che la fanno circolare.
misurare la tensione dei gas contenuti in un liquido (specialmente nel sangue e nei
'. aerotrainare, tr. trainare un aliante (da parte di un aeroplano
trainare un aliante (da parte di un aeroplano: l'aeroplano traina mediante una
, sm. l'azione di traino di un aliante. 2. aeroplano
. 2. aeroplano che traina un aliante. = deriv. da aerotrainare
. movimento di curvatura che avviene in un organo vegetale in conseguenza della diversa concentrazione
anche pietra aquilina): le si attribuiva un tempo la virtù di favorire il parto
si contraeva, come le foglie d'un fiore, nell'afa che precede la burrasca
la faccia smunta, come per cercare un respiro più libero. carducci, 684:
più libero. carducci, 684: era un giorno di festa, e luglio ardea
: or tutta la palude è come un fiore / lutulento che il sol d'agosto
la soglia, un'afa di forno e un lezzo disgustoso gli mozzarono il respiro.
faceva anelare i pioppi stormendo, come un respiro fresco dopo l'afa diurna.
all'orizzonte. palazzeschi, i-155: un giorno di quell'afa estiva sciroccosa che
per il rilievo della temperatura basato un po'di svago e l'amore: l'
svago e l'amore: l'amore come un ventaglio in sulla proporzione esistente tra
l'orto assetato sporgepressione e la temperatura in un gas tenuto a irti ramelli / oltre i
anche fra questi monti, c'è un senso strano d'aria mometro (v
stato il sole. pavese, 3-86: un dolore che è come un sollievo,
3-86: un dolore che è come un sollievo, come una pioggia dopo l'afa
le foglie molto sottili, ed è un poco più alta che la lente; fa
non ve ne sono delle maggiori d'un seme di afaca. = voce
. i due disturbi cerebrali più terribili per un uomo di lettere, per un artefice
per un uomo di lettere, per un artefice della parola, per uno stilista:
proposito richiama [il vico] perfino un caso di afasia da lui osservato in
osservato in napoli in persona di 'un uomo onesto tocco da grave apoplessia,
a braccia quadre, in veg- gendo un pedantucolo afaticcio come sono io. =
macilento. salvini, v-551: a un uomo afato, malsano, dichiamo volgarmente
stagione. salvini, 30-1-522: avete scelto un fico afato e salvatico. tommaseo [
più distante dal sole nell'orbita descritta da un pianeta (cfr. perielio).
e, sorridendo, li accomiatò con un gesto affabile della mano. manzini,
'buona fortuna 'disse finalmente, con un tono affabile che lasciò nell'uomo una
, in maniera assai affabile, con un largo sorriso a mezzaluna. pratolini, 2-146
derivassero que'suoi accessi affatto insoliti e un po'anche stizzosi di affabilità. d'annunzio
alla sua tavola. quel valdese era un sosia di de gasperi, un sosia
era un sosia di de gasperi, un sosia dai capelli rossi, giulivo, affabulante
per varie faccende; occupazione continua e un po'concitata, che sembra affettare fatica
carrucole. d'annunzio, iv-2-1154: un affaccendamento misterioso agitava le sale. b
; dar da fare; impegnare a un lavoro, a faccende varie.
. v.]: s'affaccendano l'un l'altro per cose da nulla gli
... s'affaccendò a far un po'di posto sul carro per la
una delle quattro strade il galoppo d'un cavallo che s'awicinava. de marchi,
tanto in questo mese! è proprio un mese di affacchinaménto. = deriv
2. rifl. faticare come un facchino; sottoporsi a fatiche pesanti,
. d'ambra, 1-2-6: piglia almanco un garzone, e di lui serviti;
tommaseo [s. v.]: un padre di famiglia si affac china dalla
una finestra, da una porta, da un luogo chiuso o nascosto).
afosa di maggio. idem, i-454: un gatto che affacciava il muso fra i
pretensione ', ecc., è un nuovo modo per * presentare, proporre,
.. lo stesso dicasi di 'affacciare un dubbio, una difficoltà '. palazzeschi
vedere, mostrarsi, esporsi (in un luogo pubblico); mettersi di fronte
verri, 1-57: ti si affacciava da un lato la vista d'una spaziosa campagna
la scuola ardito / s'affacciava un ciliegio. idem, 884: e tutte
nuvola grandiosa. tombari, 1-161: un bel giorno s'affacciò il sole,
arco. pavese, 61: è un cortile rinchiuso / tra muraglie, e la
le camicie e le lenzuola che attaccava a un ferro, donna maria si sporse.
dei partiti che ci si affacciano produca un effetto più utile in generale agli uomini
idem, ii-156: e v'è un periodo nella vita de'popoli, come in
suo marito. idem, i-251: per un istante un'idea nera le si affacciò
5. recipr. tose. corrispondersi l'un l'altro, stare l'uno di
tommaseo [s. v.]: un campagnolo toscano: -gli ulivi s'hanno
. c. dati, 3-71: un medico, anzi ciarlatano, s'affacciò
1-16: anche la mia finestra ha sopra un tettino... tanto che si
che rimangono troppo a lungo affacciate ad un ponte destano sospetti. baldini, 4-225
con le quali s'inviluppano, sono un mangiare da duca... -perché tu
. disus. infagottare; vestire come un fagotto. tommaseo [s. v
tommaseo [s. v.]: un vestito affagotta quando non istà per l'
), agg. avvolto come un fagotto, infagottato. -anche al figur
panzini, iii-848: guai se dovrà avvenire un principio di affamaménto dalla germania!
vivono affamati. simintendi, 1-90: fece un giro, sì come fae l'affamatissimo
la necessità delle cose da vivere, l'un dì appresso l'altro già tornata in
5-8 (74): messo mano ad un coltello, quella aprì nelle reni,
xxi-917 (13): e pervenendo un dì a una villa assai affamati, andarono
): una accorreva alle grida d'un bambino affamato, lo prendeva, e
a destra e a sinistra, galleggiava un gran numero di cadaveri: equipaggi di
chi sa se il ragazzo finisce / dentro un fosso, affamato? è scappato nell'
seguivano con aria / di danza / un loro monotono giro le foglie / davanti
urlìo crescente, scendendo dall'alto come un tuono, rimbomba nel voto cortile.
fissi: si affanga e si inciela in un campo infinito. = deriv.
con l'arme in mano / contra un guerrier. arici, 130: troppo i
. manzoni, 34: s'ode un carme: l'intento isaia / proferì
sacro lamento, / in quel dì che un divino spavento / gli affannava il fatidico
pena, affaticarsi (e indica sempre un senso di ansiosa sollecitudine).
su l'argive, / s'affanna un uom per coltivar la mente. baretti,
più in lui s'indìa / mandi benigno un raggio / a chi più affanna ed
, 7: fùr una notte in un luogo arrivati, / che non v'aveva
, mi sono a mezza strada coricato sotto un ulivo. manzoni, pr.
.. erano meno affannate nel procurarsi un cibo e girellavano oziose. affannatóre,
dustre e vigilato affanno / v'aggiusta un muto foco e poi ne sbocca.
138): i nostri fuggiaschi camminarono un pezzo di buon trotto, in silenzio,
risaliva le scale, era subito oppressa da un affanno spossante, come se avesse salita
a poco vinti dalle piaghe, / l'un sopra l'altro cade.
rinaldo d'aquino, ii-144: in un gravoso affanno / ben m'à gittato amore
il dolore e per lo affanno avuto, un poco a sonni- ferare. idem,
almeno, per la quale io mi nutrisca un pensiero che mitighi in parte tanti mia
non può star momento che non abbia / un cocente sospiro in su le labbia.
mondo: oggi una breve contentezza, domane un lungo affanno. idem, ii-322:
362): e fu vinta da un tale affanno, che desiderò di morire.
., che nulla valeva a rendermi un poco di calma. leopardi, 8-98:
e faccendiera. bianchini [tommaseo]: un faccendone, un affannone che piglia,
[tommaseo]: un faccendone, un affannone che piglia, senz'esseme incaricato,
poeta. cantoni, 422: figuratevi un povero re affannone come sono io, costretto
si trova solo e senza stella in un mare infinito, ma ostinatamente e affannosamente
soffrono in quelle pianure... un caldo affannosissimo. manzoni, pr.
sollevava di quando in quando, con un respiro affannoso. carducci, 609: impreca
umana... come legata in un sogno perverso e affannoso, da cui
. p. verri, i-14: dopo un disastroso viaggio d'inverno un letto tepido
: dopo un disastroso viaggio d'inverno un letto tepido e molle, dopo una sobria
. 2. esci. è un affatacelo! (tose. gli è un
un affatacelo! (tose. gli è un affatacelo!): è una brutta
., malattia o simili: gli è un affatacelo. ma sempre l'idea d'
'quell'uomo, quella donna è un affaraccio '(sottinteso per me, per
. note al malmantile, 26: far un rinvolto è lo stesso che affardellare,
, dovere, funzione; oggetto di un interesse: questione. latini,
. foscolo, xv-244: l'affare d'un suo parente 10 conduce alle anticamere
): come accade in tutti gli affari un po'imbrogliati, che le difficoltà alla
avuta perché il discorso non uscisse nemmeno un punto dai termini di un affare puramente
non uscisse nemmeno un punto dai termini di un affare puramente letterario. tommaseo [s
o 'negozio carducci, ii-9-25: un mucchio di affari, letterarii e finanziarii,
domestichezza a cui m'ammettete, facendomi un cenno de'vostri affari casalinghi. casti
affari civili il comandante era coadiuvato da un capo di gabinetto, in quelli militari
. 3. figur. un affare di stato: cosa della massima
cascare da alto: 'ne fa un affare di stato '. cicognani, 12-50
per i tanti libri lo sgombero era un affare di stato anche per i miei
parlando, diciamo: 'egli è un affare ', 'di questa cosa se
, 'di questa cosa se ne fa un affare ', o anche 'un
un affare ', o anche 'un affar di stato ': a denotare che
in questo. idem, ii-239: dopo un mondo di fatiche e d'imbrogli e
ragione d'aspettarmi. leopardi, ii-1092: un uom d'affari (senz'ombra di
inestinguibile, veniva ad essere interrotta da un affar di denaro, da un utilità
da un affar di denaro, da un utilità materiale, da un negozio. panzini
denaro, da un utilità materiale, da un negozio. panzini, ii-31: ho
: mi disse che si trattava di un affare dal quale dipendeva tutto il suo
quale dipendeva tutto il suo avvenire, un affare che lo avrebbe messo al posto
, 12-71: l'onestà negli affari era un principio essenziale. moravia, vii-379:
inverno tutto mi andava bene: feci un affare di rottami di ferro e guadagnai;
rottami di ferro e guadagnai; poi un secondo affare di laterizi e guadagnai di
laterizi e guadagnai di nuovo; poi un terzo affare di medicinali americani e guadagnai
. operazione conveniente, vantaggiosa: fare un affare; è un affare. -affare
vantaggiosa: fare un affare; è un affare. -affare fatto: concluso,
risolto (e indica il raggiungimento di un risultato, di un successo).
il raggiungimento di un risultato, di un successo). palazzeschi, 4-141:
anco per ironia: * ho fatto un buon affare! ', e non solo
male è che la generosità può anche essere un buon affare. -essere in affare
: fa affari nella sua botteguccia anche un piccolo merciaiuolo quando abbia frequenza d'avventori
esempio di deputato. -fare un cattivo [pessimo) affare: perdendoci,
, iv-10: motto che si legge in un romanzo della signora de girardin, marguerite
fu rinnovato da alessandro dumas figlio in un suo dramma, la question d'argent
di far parola a vostra paternità d'un affare di comune interesse. cattaneo, ii-i-
316: l'arte usuraia non è un affare di sangue ma di educazione e
abbassare. verga, 1-77: è un gran brutto affare, due amanti che un
un gran brutto affare, due amanti che un giorno o l'altro possano ridersi sul
ii-207: quanto alla democrazia, è un altro affare. deledda, ii-523: l'
, 2-105: à la tosse: un affare d'umori gli si smuove.
, dispetto, contrarietà. -è un altro affare: volendo indicare che si
ciò che si discute). -è un brutto affare: per indicare una situazione
arila, 15: affare è anche un francesismo quando sta invece di * pericolo
. così: 'mi trovai in un brutto affare ovvero * in questo brutto
. v.]: è sollevarsi da un peso del corpo, che non è
. onde a chi vuol cacciarsi in un discorso di cose che non gli appartengono
cara, non che a me che un piccolo mercatante sono. egidio romano volgar.
volgar., ii-421: cavalcava sovra un cavallo di molto grande affare e molto
e pare- vami di conoscere in lui un non so che di gentile e di
: a vederlo e a udirlo parlare è un uomo di grande affare, un de'
è un uomo di grande affare, un de'più nuovi matti ch'io m'abbia
giudizio, di causa, processo, è un francesismo scrivo scrivo. panzini, ii-95
per esempio, quella speciale convenienza, un naturale incontro, un affarsi e un comporsi
speciale convenienza, un naturale incontro, un affarsi e un comporsi tranquillamente di cose
un naturale incontro, un affarsi e un comporsi tranquillamente di cose, nel mantenere
nostri. de sanctis, ii-175: un re costituzionale, egli dice, è
boccaccio, vi-75: ciascuno / segue un cinghia'con sollecito piede; / e
, del resto, può non denotare un affare dappoco, che si disprezzi.
affare dappoco, che si disprezzi. un bell'affaretto, un buon affaretto, dirà
si disprezzi. un bell'affaretto, un buon affaretto, dirà un negoziante,
bell'affaretto, un buon affaretto, dirà un negoziante, come per eufemia, intendendo
per modo d'esempio: 'gli è un buon affaretto'. = dimin.
s. v.]: altr'è un affaretto amoroso, gli affaretti d'un
un affaretto amoroso, gli affaretti d'un causidico, altri gli affarmi della donna
come per esempio: 'questo è un affarino da rimetterci un tanto '.
: 'questo è un affarino da rimetterci un tanto '. = dimin
. de sanctis, iii-309: un grosso affarista, che da un lato
iii-309: un grosso affarista, che da un lato si lega coi ministeri e con
panzini, i-214: tu non sei un affarista; tu hai tutta l'aria
]: con quel contratto gli ha fatto un affarone. gli è un affarone.
ha fatto un affarone. gli è un affarone. guerrazzi, 5-169: questi sono
dei simili. nieri, 173: faceva un affarone d'oro, e lì,
]: diciamo familiarmente: 'egli e un affarone', parlando d'alcuna cosa,
. attenti, perché di solito è un pessimo affare, un imbroglio. pirandello
perché di solito è un pessimo affare, un imbroglio. pirandello, 8-259: era
. affaroni. quel cameriere che pareva un gran signore, il cuoco e il
traffici maggiori. negri, 2-817: un brav'uomo che, più per devozione
erano la parte... per un affaruccio di gioielli falsi che avevamo fatto
, riandare il passato; gli è un affarruccio'. beltramelli, i-55: -già,
s. v.]: gli è un affascinamento: quando si vuol notare il
, mite come quel d'una colomba, un po'obliquo come quel d'una serpe
affascinata. govoni, 1-75: ammazzano un maiale nella neve / tra un gruppo di
ammazzano un maiale nella neve / tra un gruppo di bambini affascinati / dal sangue
49: escono la mattina di casa con un fascio in capo di certe cannette sottilissime
, legate benissimo insieme a foggia d'un covone di paglia, da una banda grosso
. [affatàppio). prendere entro un incantesimo, ammaliare; sbalordire, istupidire
, agg. ant. preso in un incantesimo, ammaliato, stregato.
idem, i-144: doveva accontentarsi di un sonno senza intensità in cui il cervello continuava
sonno senza intensità in cui il cervello continuava un lavorìo sordo, indistinto, ma non
il sentimento della lontananza ci affaticava come un affanno implacabile. 3. figur.
, spossare, rendere meno fertile (un terreno); fare intristire (una
da risparmiare, costretto sempre ad affaticarmi come un cane per campare onestamente in un paese
come un cane per campare onestamente in un paese straniero. verga, i-160:
disgraziate donne costrette dalla povertà ad accettare un tale lavoro dovevano affaticarsi dalla mattina alla
speri che loro si affatichino per lui in un suo pericolo o bisogno. cellini,
9. tecn. sforzare, logorare un materiale. - anche rifl.
. 2. che risente di un sovraccarico; sforzato. arici, 23
dove di necessità la vita ha ancora un ritmo grandemente affaticato e contradittorio. montale,
cuoprimi bene, ché io mi sento un gran male... redi, 16-vii-340
alla vista di uno che soffre è un miracolo della natura, che in quel
che in quel punto ci fa provare un sentimento affatto indipendente dal nostro vantaggio o
nievo, 99: mi vidi in un luogo a me affatto sconosciuto. idem
. b. croce, i-2-78: un concetto, pensato fuori delle sue relazioni,
però d'asino affatto affatto, nacque un pensiero. berni, 54: si
iii-3-297: mirate, se ciò non è un fingersi affatturate di quel maleficio amatorio che
: a cuore sospeso, vigilava su un silenzio stranamente affatturate, quand'ecco insinuarsi
di più compassionevole a vedersi, che un giovane concio e fazionato dai famosi padri
non consisteva già nell'affermare che ci fosse un male terribile e generale; ma neu'
coll'aver ragione. carducci, i-948: un giomalucolo fiorentino di parte moderata, che
affermando. deledda, ii-624: è un pregiudizio il credere che i malfattori e gli
, or lo rassume / tutto in un loco, e non l'afferma mai.
rivoltossi il nobil cavalieri: / l'un verso l'altro forte speronava. imbriani,
s'afferma, inebriandosi, attribuisce loro un significato per se stesso finito.
, 120: affé, che tu sei un garbato cavaliero. moneti, 80:
volta la protezion non vale / per un che ha disgustato l'udienza in generale.
[ella] gridò, sagrando come un vetturino: -affeddedìo, che bel pasticcio
acqua smottano. manzini, 7-254: ma un malato è irraggiungibile; lo ristorano,
, lo- gorantissima, la voce d'un cantore ambulante. = deriv.
(affégato). ant. avere un colpo di bile; risentirsi, amareggiarsi.
, 2-81: la proposizione assoluta è un parlare il quale afferma o niega qualche
non aspettati avvenimenti. algarotti, 3-34: un
panzini, iv-ii: affermarsi, farsi un nome. oh, che brutta parola!
affermato! '. questa affermazione sarebbe un surrogato della gloria. einaudi, i-68
una fava denotante l'affirmativa, ed un lupino la negativa. baretti, ii-178
16-iv-46: intorno a ciò affermativamente scrisse un valentuomo franzese. 2.
il primo al secondo; e, a un cenno affermativo, andò verso lucia.
in due il pensiero, che è un unico atto di affermazione e negazione. soffici
6-147: e poiché io gli facevo un cenno affermativo, il suo sguardo si
, il suo sguardo si fece a un tratto così imbarazzato e a un tempo
fece a un tratto così imbarazzato e a un tempo così rispettoso. 2.
; asserzione, asseverazione; enunciazione di un concetto. albertano volgar.,
contenuto; e perciò quella dottrina importa un concetto. 0ietti, 11-754: è sua
idem, iv-ii: questa affermazione sarebbe un surrogato della gloria. tale voce si
anche nel miglior senso, di farsi un nome anche col proprio valore. ma è
di corpo, e quando l'avrò affermito un poco, baderò allo spirito.
e un'opera di filo- sofia, un atto di pensiero e un atto di volontà
sofia, un atto di pensiero e un atto di volontà, non sono di
, 2-591: riudiva in quel linguaggio un accento e una cadenza ch'egli aveva
[crusca]: esce della torre sopra un grande afferrante un cavaliere disarmato. la
esce della torre sopra un grande afferrante un cavaliere disarmato. la spagna, 3-42:
suo senno, / e'montò sopra un feroce afferrante. = comp.
terra il trasse. soderini, iii-17: un luccio, uscito nella sponda del trasimeno
): molte mani l'afferrano a un tempo. nievo, 663: afferrai
la mia magnifica penna d'intendente e scrissi un tal letterone che avrebbe fatto onore ad
tal letterone che avrebbe fatto onore ad un re in collera colla regina. carducci
e foschi, e gli stampò sulla bocca un bacio di fuoco. d'annunzio,
, iv-2-393: gli occhi mi corsero a un lungo coltello che luccicava su la madia
ha afferrato al volo la foglia vizza d'un platano. bontempelli, 9-48: la
il braccio. soffici, 6-38: un giornale era stato lasciato aperto da un cliente
: un giornale era stato lasciato aperto da un cliente su una seggiola accanto a noi
. viani, 19-352: dalla coverta un compagno gli calò un cavo che arribisciava
19-352: dalla coverta un compagno gli calò un cavo che arribisciava sulla murata come un
un cavo che arribisciava sulla murata come un serpe; egli l'afferrò e quelli
la voglia / di girare l'organetto in un sobborgo / per afferrare a volo il
oscuri,... impaziente di trovare un oggetto, afferrava quello che le veniva
senza sforzo afferrarla, afferrala: è un gran gusto. ma non perdere un'ora
prepararla. bontempelli, 6-209: stendendo un braccio gli fe'cenno di aspettare;
chiuse gli occhi e li strinse per afferrare un ricordo. soffici, ii-79: afferrato
, non battevo ciglio, non perdevo un movimento, un gesto, una parola.
ciglio, non perdevo un movimento, un gesto, una parola. viani, 14-378
attratto dalle cose secondarie, dalle futilità, un dettaglio mi afferra e mi tiene per
annunzio, iv-1-486: percosso come da un colpo di maglio nel mezzo del petto,
sola immagine. idem, 9-214: un dialogo di cui ella da principio non afferrò
32-7 (iii-96): or se marfisa un sol colpo non falla, / colui
mi ti raccomando: / se solo un tratto a suo modo l'afferra, /
, 2-ii-4-98: sentendo [agide] un giorno un ateniese beffare i suoi spartani,
: sentendo [agide] un giorno un ateniese beffare i suoi spartani, perché
e la pinzetta, stringe e imprigiona un pezzo in modo da renderlo obbligato a
. anguillara, 9-195: ma intanto un greco spaventoso e tetro / ingrossa il
furia è tanta / che più d'un seco tragge a cui s'afferra. monti
afferra ad una fune per discendere in un pozzo e salvarsi, ma cade nell'acqua
algarotti, 3-28: dopo passato quasi un intero mese sul mare, abbiam finalmente
il primo appendersi; dove l'altro un attaccarsi più forte. l'afferrare è
: / trovarse abbraccecate mate e figlio a un cruciato! d. bartoli, i-438
come rinunziare alla gioia afferrata avidamente come un frutto da tanto tempo agognato?
131): lui in vece caccia un urlo: uno di que'malandrini gli mette
affessito, agg. dial. che dà un suono alterato, piuttosto sordo (come
ho tutti catalogati qui dentro. sono un avaro che trova divertimento a batterli,
.. ce n'è qualcuno che suona un po'male: è affessito, però
stile altrui, e ripetere il detto di un altro alla maniera e gusto del medesimo
affettando disinvoltura, ma pareva avesse indossato un abito scuro per prepararsi alle cattive notizie
attorno, / e incomincio ad affettare un sorriso / tra l'indifferenza e la
-figur. guglielmini, 1-2-230: un mucchio di sfere affetterà sempre di avere
, modificare. leopardi, i-259: un volto o una persona difettosa ma viva
graziosa, ecc., o fornita di un animo capriccioso, sensibile, ecc.
alla prima fetta cadde in sul desco un tornese d'oro. carletti, 200:
ruotoli. l. bellini, i-142: un ne spiattella in terra, ed un
un ne spiattella in terra, ed un ne scianca, / sdruce l'epa a
così tagliava a quella con molestia / ora un pezzo di coda, or altro pezzo
corse alla cucina, ne riuscì con un coltello lungo e affilato, di quelli che
. calvino, 1-544: il rosso d'un prosciutto che affettavano al banco.
teste, dov'appresso de li goffi cervelli un sol capello posto più d'un lato
cervelli un sol capello posto più d'un lato che da l'altro, colui che
i-202: in tutti gli scritti di un gusto falso e affettato...,
., osservate che voi sentirete sempre un senso di monotonia. d'annunzio,
quelle parole affettate che sembravano innalzarla a un officio spirituale. deledda, iii-62:
iii-62: fu colpito da quella bellezza un po'insolente, da quella eleganza alquanto
pregio, anzi un'affettazion puerile, e un difetto quantonque fosse manifesta l'affettata ambiguità
delle arti belle e 1-140: aveva un sorriso affettato ma forzato tanto che abbraccia quasi
cert'affetta- bencivenni [crusca]: un poco di pane affettato e bolzione di
affettandolo). cizia equivaleva ad un insulto. carducci, iii-12-138: del
terribili l'una dall'altra, un pezzo di giovanotto coi baffi, che,
civinini, 1-149: quello che era stato un delicatoaffettatóre1, agg. e sm. (
femm. -trice). che richiamo ad un semplice sorriso, si disfece in una affettaaffetta
ling. degli elementi più specificamente come un asperissimo e periculoso scoglio, la affettazione;
formati. cavalca, 9-3: orazione è un devoto affetto inverso iddio. maestro alberto
vogliamo che per tale mistione amore sia un certo affetto medio tra bello e brutto
più affetto d'amor si conosce in un suspiro, in un rispetto, in un
si conosce in un suspiro, in un rispetto, in un timore, che in
un suspiro, in un rispetto, in un timore, che in mille parole.
, 18-31: quella lui mira in un lieta e dolente: / mille affetti in
lieta e dolente: / mille affetti in un guardo appaion misti. idem, a
che per se stessa germini, / un incognito affetto, / che mi fea
, / in grand'odio si volge un grande affetto, / gran riso è
tommaseo, 1-344: nel distaccarsi da un luogo o nel ritornarci, si sente l'
un'anima ove riposarsi colla quieta sicurezza d'un affetto. ojetti, 133: gli
: serbò del vecchio compagno di scuola un affetto fraterno. 3. ant.
quando sovvienimi di cotanta speme, / un affetto mi preme / acerbo e sconsolato
47: a prezzo quasi non l'arò un fico / per sola grazia, caro
specie di delitto particolare; ma è un vocabolo generale, il quale abbraccia ogni
vita per non aver essa altro male che un me- scuglio d'ipocondria e di affetto
8. mus. ant. nome di un abbellimento detto oggi tremulo (v.
, ii-333: non era più che un oratore da caffè: un paradossale:
era più che un oratore da caffè: un paradossale: tutt'al più un ingegno
: un paradossale: tutt'al più un ingegno giornalistico. nulla di sodo, nulla
sovente, guardandosi nel viso, l'un l'altro gittare sospiri accesi di gran
, iii-454: pur m'è rimasto un non so che d'incanto, /
talvolta a capo o nel corso di un pezzo di musica, per accennare ad
molteplicità delle cause che producono in noi un sentimento, e sono, rispetto alle dette
: egli giu dicò che un tal nome di misericordia, di governo,
: come certe governanti che passano da un bambino all'altro e non fanno a
che già debbono lasciarlo e ricominciare con un altro. 3. intr. avere
affezionarsi le piante alla terra, anco a un clima; dell'affezionarsi la terra alle
5. tr. ant. esercitare un influsso, provocare variazioni, trasformazioni.
io ero così sicura di lui! un uomo serio, già quasi vecchio, con
sul viso: una gioia temperata da un turbamento leggiero, quel placido accoramento che
bianca di portugallo e pare, in un certo modo, che quel cielo inclini
sono stato costretto a lasciare voi e un gran numero di altri amici, ai
accorse di lui, e lo salutò in un modo ch'esprimeva un'affezione consueta,
affezione, che appena sarebbe potuta venire da un lungo vivere insieme. tommaseo, 1-376
dell'affezione tua se non che ci procuri un po'di pane di quello che mangia
: vien creduto essere [il caldo] un vero accidente affezzione e qualità che realmente
, il medico non nascose che esisteva un catarro delle narici e dei bronchi maggiori:
-assolutamente indi- pendente dal male principale; un disturbo che poteva capitare alla persona più
, e tutta l'affezione durò cosa d'un quarto d'ora. idem, 203
altra affezione molto pericolosa. questa è un vento furiosissimo, il quale in molte
gli appelli e che le affianca a un cenno d'intesa nel momento della disgrazia
insieme, dall'avversione alla benevolenza o ad un accordo qualunque: e indica 1'accostarsi
che si avviavano verso il mare per un bagno. parlavano, parevano affiatati:
. parlavano, parevano affiatati: provai un senso di gelosia. affiato,
paga il tributo (per fruire di un feudo, di una concessione, di un
un feudo, di una concessione, di un privilegio); feudatario, cliente.
, piccolo, che una notizia, in un minuto tutto lo invade. tozzi,
di affibbiarci l'orologio, ci misi su un bel bacio sonoro. calvino, 1-317
tr. figur. assestare con forza (un colpo, una percossa, un ceffone
(un colpo, una percossa, un ceffone); appioppare; attribuire;
(idee, opinioni); assegnare (un nomignolo, un soprannome).
); assegnare (un nomignolo, un soprannome). g. m.
forteguerri, 3-71: e rinaldo affibbiogli un cotal pugno, / che gli fe'
di filosofo, ma è anche da un poeta come virgilio; e certo non
, 2-18: alla casina ànno affibbiato un nomignolo plebeo. viani, 14-208: han
e simili di due lembi separati di un indumento; chiusura delle vesti mediante fibbie
affidamenti. palazzeschi, 4-280: egli dimostrava un maggior rispetto per esse, una migliore
si preparava ai concorsi, squallido come un bruco, e non c'era verso di
non c'era verso di spostarlo di un millimetro dai suoi binari. 3
3. banc. concessione di un credito da parte di una banca.
affidare la nostra vita all'arbitrio d'un ignorante medico. parini, giorno,
, sperimentate, imparate. affidare a un foglio i propri segreti, il dolore
indi passava la punta di questo in un traforo degli alari e ne affidava a me
13-396: gli affidò la direzione di un quotidiano. govoni, 2-82: il suo
da affidarlo scrivendolo / sulla scorza d'un tremolo d'argento / perché lo propalasse.
che affida alla fanghiglia / mobile d'un rigagno. emanuelli, 1-39: il
e gli amici non solo lo affidavano di un sicuro lavoro, ma anche di aiuto
definizione, assurdo che esista effettivamente, in un qualsiasi paese, un consenso tale di
effettivamente, in un qualsiasi paese, un consenso tale di opinioni negli elettori da
/ padre, e questa è: che un poco del tuo dono / sia passato
verri, 1-119: era egli permesso a un generoso e nobile uomo di soggiogare e
e nobile uomo di soggiogare e impadronirsi d'un nimico reso impotente e che volontario gli
dell'austria. nievo, 5: un solo frutto raccolsi
. g. morelli, 222: un diritto e leale parente o amico, che
... una scorta affidatrice, e un pegno di sicura speranza. tommaseo [
o di erba che viene data in un pasto agli animali. = cfr
affievolisse, se il tumulto s'acquetasse un poco. guerrazzi, 5-161: e
canto divenne elegiaco, si svolse in un tono minore, si addolcì come un sospiro
in un tono minore, si addolcì come un sospiro, si affievolì come un
un sospiro, si affievolì come un gemito. panzini, ii-569: quel suono
quasi ritirandosi anch'essi, stanchi, verso un luogo di riposo. bontempelli, 8-32
di riposo. bontempelli, 8-32: mandò un muggito melodioso che volava sul prato,
come infatti si osserva: affievolendosi per un inevitabile disperdimento d'elettricità stessa. alfieri
4-5: se ha fatto sacrificio di un bue, ha a cuore di affig
intr. per lo luoghi pubblici un breve stampato, e dato da roma
per lo dolore, s'assise sopra un masso dirottamente piangendo. alfieri, 1-542
, 672: egli fece col viso un certo atto come di chi è costretto a
in cucina giungevano affievoliti, come da un luogo remoto. ojetti, i-126: affievolito
, i-126: affievolito di mente dopo un matrimonio troppo audace per la calva età
borbottare che non era prudenza l'esporre un ragazzo alle rappresaglie cui poteva andar incontro
ragazzo alle rappresaglie cui poteva andar incontro un cavallante, andando a levar pegni o ad
della vecchia viareggio, è stato affisso un manifesto lut- tato. baldini, 4-172
lut- tato. baldini, 4-172: un avviso... fatto affiggere dalle
veder tal poeta ecco si aduna / un vario stuolo, e in lui le ciglia
imprimere con forza, con passione (un bacio, le labbra). marchetti
affisse. leopardi, 17-58: con un sospiro, all'adorata destra / le fredde
gioco. tasso, 19-94: allora un non so che soave e piano / sentii
: affigliuolare... non è tanto un atto legale d'adozione, quanto la
1-317: e gli pareva come d'incontrare un vecchio amico senza poter bene affigurarlo.
. alamanni, xm: io porto indosso un così stran mantello, / che mai
: andò [l'orco] a prendere un coltellaccio, e avvicinandosi a quei poveri
. allungarsi, assottigliarsi, divenire come un filo. comisso, 14-106: disteso
- dare un'affilata a un coltello: affilarlo rapidamente. affilato2 (part
offender la buccia... con un ferro di taglio affilato. g. del
papa, 3-25: il taglio d'un rasoio perfettamente affilato, che agli occhi nostri
2. figur. tagliente, mordace (un discorso, un modo di esprimersi)
. tagliente, mordace (un discorso, un modo di esprimersi); di ingegno
affilato. ojetti, i-91: con un linguaggio rapido e affilato, puro toscano
viso affilato: ma tale può essere un po'per natura. carducci, 451:
bianco ed affilato volto / l'aleggiar d'un sorriso. verga, i-288: non
2-816: visuccio affilato e smunto sotto un cappellino floscio. deledda, ii-123:
smunte. beltramelli, i-261: [un] pallido volto affilato in cui gli
affilato in cui gli occhi sono come un abisso. cardarelli, 1-120: non
di quel riso affilato che le faceva un muso di faina. 4.
v'esser diletto pari a quello del vedere un levriero... affilato, e
diritte, strette nella calza nera, un po'lunghe dell'affilata lunghezza d'un disegno
un po'lunghe dell'affilata lunghezza d'un disegno efebico, si movevano con ritmica
che da essa pendono, distanti l'un dall'altro due o tre palmi; onde
ed educare presso di sé come figlio un minore abbandonato. codice civile,
ii-25: aveva avuto l'idea di creare un partito segreto rivoluzionario, dei più violenti
più violenti, e di farci affiliare un certo numero di persone scontente o esaltate.
2. iscritto a una società, a un partito, a una setta.
dipendono da uno, come le moltitudini da un caporione, allora sta a meraviglia:
... infine se vuoisi indicare un edilìzio od un istituto, si può
infine se vuoisi indicare un edilìzio od un istituto, si può ben dire:
giuridico mediante il quale è riconosciuto a un privato dall'autorità giudiziaria il diritto di
il diritto di assumere come figlio un minore abbandonato e di esercitare nei suoi
erede e con gli stessi diritti di un figlio. 3. iscrizione a una
, a una società segreta, a un partito. = lat. tardo affiliatili
fino, sottile; rendere puro (un metallo, liberandolo dalle scorie per fusione
6-ii-145: sorgea, per maraviglia, un vivo lauro / tutto sicuro dal furor del
maggiormente affinata. algarotti, 3-47: un pellicciere russo ha gli occhi così affinati
occhi così affinati per distinguere il pelame di un animale, come gli ha un gioielliere
di un animale, come gli ha un gioielliere inglese per l'acqua de'diamanti
balducci pegolotti, i-108: per affinatura, un mezzo steriino per libbra.
in metallurgia: il processo per cui un metallo o una lega fusa viene separata
, la chimica. ce ne fornisce un esempio l'affinazione, ossia l'appuramento
, condotti al cimitero suddetto, sur un carro, ignudi, affinché la folla
essi, credendoci, affinché non fallisse un così grande avvenire mi avevano di presta
ora stanato tutti quei pochi maestri che un piccol villaggio come praverde...
vestiti, sebastiano ci aveva portato da casa un materasso da campo. 2.
che il proprietario di questa casa è un santo o qualcosa del genere affine.
, 6-15: il wright non è un bigotto della tradizione. l'architettura greca
: l'affinità è il vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge.
col poro cervino. cesarotti, i-94: un ammasso di termini esotici che non hanno
: fra questa gente ci vuole appunto un mezzo profeta, uno che abbia delle
maggior parte de'nesti provano meglio sopra un legno dell'istessa affinità, che dell'istessa
le affinità elettive], titolo di un romanzo di volfango goethe).
8. mus. relazione che avvicina un tono a un altro. 9
. relazione che avvicina un tono a un altro. 9. teol. affinità
di me, gli echi morivano. un silenzio grave scendeva dalle cime. beltramelli
di pioggia soave, / o muore un canto in questa notte eterna.
affioca. b. cavalcanti, 2-325: un avvocato inetto, e di poco valore
2. miner. porzione di un giacimento minerario che appare alla superficie del
superficie del suolo o è ricoperta da un sottile spessore di terreno, così da
, così da poter essere raggiunta con un facile lavoro di sterro. tommaseo
nei mari del mondo ciascuna bella di un clima particolare, la crederesti, con
qua una radice affiorante, là un caratteristico sasso ch'egli ricordava bene.
, 2-402: erano tutti circondati da un mare oscuro di nebbia, da cui
, 7-178: come sullo specchio d'un pozzo in cui possa affiorare un nostro
d'un pozzo in cui possa affiorare un nostro viso più lontano e segreto. idem
non poteva dire ferirmi affissamele, e con un accento solo. = comp.
affisare; applicazione prolungata dell'occhio su un oggetto. magalotti, 20-69
e veggendo ivi gertrude, l'affisarono con un volto incerto e maravigliato]. idem
sì come in paradiso / vede l'un l'altro; in tal guisa s'aperse
e mira. marino, 6-22: un avoltoio in pugno, ed un cerviero /
6-22: un avoltoio in pugno, ed un cerviero / si tiene a piè da
piè da quella parte e questa, / un specchio ha innanzi e nello scudo incisa
26-52: e se periglio appar, con un sorriso / le sue minacce contemplar m'