: il medico non si curerà un fico che tutti gli abderiti vorranno
sua libera soggettività, da non trovare un briciolo di gusto in quella vita ch'
. rinuncia a esercitare o a valersi di un proprio diritto. mazzini, ii-931
favore dell'autorità. manzini, 7-52: un modo d'intendere come il suo,
finisco di trascrivere l'ode abduana per un capitano, già garibaldino, che si è
, intr. dial. smarrirsi come in un labirinto. viani, 4-209:
botta, 4-101: era agevole il supporre un reato od aberrazione qualunque in proposito
i-233: le aveva strappata la promessa in un momento di aberrazione, un momento
in un momento di aberrazione, un momento che rammentava ancora con confusione
la pazzia, la demenza, ed anche un offuscamento della ragione. arila, 5
proprietà e della eleganza, confonderebbe un turbamento delle facoltà mentali, che può
care ai tipografi; comprendevo bene che un cerchio bianco sul fondo nero,
parità di raggio, non è uguale a un cerchio nero sili foglio bianco, che
la stessa superficie sferica e che sopra un foglio stampato il nero è convesso e
fatto che chi osserva il moto d'un astro partecipa del moto terrestre, e
esser diletto pari a quello del vedere un levriero, che... disteso a
passeroni, ii-770: quivi si gode un ciel più chiaro e aperto: / e
ciel più chiaro e aperto: / e un paradiso par quasi terrestre / la villa
io discorrone ab esperto, i ché un animale io son quasi campestre.
.., e la vediamo stendersi come un manto di bronzo dietro a noi di
, o mischiata ad esse in un variegato contrasto di lame di bronzo fuse
senza fine, solo termina confondendosi entro un altro declivio similmente annegato d'abeti.
idem, purg., 22-133: un alber che trovammo in mezza strada..
o loggia, / ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino,
/ ma 'n lor vece un abete, un faggio, un pino, / tra
lor vece un abete, un faggio, un pino, / tra l'erba verde
iv-7-59: al modo che giacer vedesi un legno / d'abete, lungo e grosso
fremevano senza vento. fucini, 238: un piccolo marmo, all'ombra d'un
un piccolo marmo, all'ombra d'un abete del parco, ricorda il suo
. pascoli, 1002: e c'era un grande abeto / in cima all'alpe
uno svelto abete le sta accanto, come un ombrello da passeggio, capovolto, che
leggero che forma il piano superiore d'un violino. paolieri, 2-172: asciugandomi al
da ragna. stuparich, 3-63: un muricciolo, e dentro il rettangolo da questo
dentro il rettangolo da questo racchiuso un sasso..., e vicino un
un sasso..., e vicino un abetello. = dimin. di abete
egli [l'abeto] nelle foglie un verde naturale morato e acceso...
una vallata, o piaccia di vestirne un monte o riempirne una pianura. targioni
governativa che non vi canta più nemmeno un uccello. cicognani, 2-174: appena
, 1034: una parlata arrogante d'un abbiettissimo abiàtico (abbiàtico, aviàtico
altrettanto riesca insipido e villano il vestire un gran personaggio disorrevolmente e abbiettissimamente.
segneri, i-461: giunto a un segno di abbiettezza, di avvilimento,
percuotere a sangue freddo... ha un aspetto di abbiettezza vigliacca, che degrada
preparando quegli abietti longevi che appariscono quale un peso per la società. d'annunzio,
come una donna e fui abbietto come un uomo. piovene, 2-119: me ne
oh benedetta questa debole umanità che con un solo di quei sorrisi può redimersi da
solo di quei sorrisi può redimersi da un secolo di abiezione! verga, ii-128
sentimento poetico,... nasceva da un contrasto, cioè dal contrasto fra l'
: errore gravissimo e più dannabile in un tanto principe, quello che procede da
, totale disprezzo di sé (con un che di esasperato e compiaciuto).
e s'intenda abigeato quando si ruba un animale grosso, 0 quattro de'mezzani
la miseria dei pochi abitanti superstiti stabilì un regime di furti, di rapine e di
che ha i requisiti indispensabili per assolvere un incarico o adempiere un dato compito [
indispensabili per assolvere un incarico o adempiere un dato compito [abile al lavoro).
nuovo, riscaricato abile atte fatiche, da un ospedale. 2. valente, esperto
a qualificare le attività dell'uomo: un gesto, un'azione, un comportamento,
uomo: un gesto, un'azione, un comportamento, un discorso, un razionamento
, un'azione, un comportamento, un discorso, un razionamento, una trovata
, un comportamento, un discorso, un razionamento, una trovata, un espediente
, un razionamento, una trovata, un espediente, ecc.). salvini
.). salvini, 25-5: un pittore, essendo stato bene istruito dalla
e di moderatori di sale per acquistarsi un merito. manzoni, pr. sp.
decadenza, ma non però a segno che un abile operaio non potesse cavarne di che
cattivarmelo, non solo, ma in un certo modo a soggiogarlo. tozzi, iii-192
1-511: al collo avea di cacciatrice un arco / abile e lesto. segneri,
, che però son abili a darti un conforto sommo. redi, 16-i-51: tra
, 16-iii-16: trovano in esso nido un sufficiente alimento, abilissimo per nutricarsi.
per governare lo stato o per capitanare un partito, ce ne vuole parimente per
. pellico, 156: l'altro era un giovane chirurgo, allievo della scuola di
, e artigiani fiorentini a tirar su un tempio di marmo in quattro giorni.
447: si sbarra una vigna, un marroneto, un terreno qualunque quando,
sbarra una vigna, un marroneto, un terreno qualunque quando, dopo la raccolta
2-39: se io passo presso alcuni per un uomo di gran talento, è appunto
vero altresì che ricevendo dieci, con un pò'd'abilità uno può ricambiare con
e perché no con cinque, avendo un po'di coraggio e molta astuzia. marotta
il popolo poi adopera molto spesso in un senso ironico la voce abilità, come:
ha l'abilità di mangiarsi a colazione un quarto d'agnello '; ed anche
d'agnello '; ed anche in un senso che equivale a 'sfacciataggine, impudenza
per esercitare legittimamente una professione, assumere un incarico pubblico. guicciardini, vii-29:
o per via di esperienza, a esercitare un dato ufficio. palazzeschi, 6-511:
ufficio. palazzeschi, 6-511: -tu sei un dottore in legge, -disse con calore
mettere in campo per non spropositato affatto un pensiero che mi è sovvenuto. pirandello
gozzi, 1-306: lo esorto ad abilitarsi un po'meglio nella poetica scuola. baretti
una grande abilitazione ', dirai * un gran comodo '. arila, 6:
artisti « applicati ». sviluppano abilmente un genere ch'essi inventarono soltanto in parte;
suoi abilmente. moravia, vi-47: un grido di trionfo fuggì dalle bocche dei
. de marchi, 330: era un ometto di bassa statura, già sulla sessantina
pensare alla mèta. chiesa, 5-222: un omaccione tutto barba, malmesso, con
caldo, che ha sonno e cerca un nascondiglio fresco dove accucciarsi, ella aveva
soffici, 1-321: dopo aver corso un pezzo, ripresero un'andatura normale come
peso d'amore. palazzeschi, 6-50: un ragazzo dall'andatura mite che si mosse
. g. rossi, 4-58: in un mondo dove la donna cammina come un
un mondo dove la donna cammina come un portalettere, ella sola [l'andalusa]
pieghevolezza. in tutte le andature, eravamo un animale compiuto. ojetti, i-36:
costruzioni e nei latinismi e nell'andatura un po'anelante e contorta par di sorprendere
in italiano si scriveva con una certa andatura un po'boccaccevole e fiorita. chiesa,
pagina, l'andatura della predicazione non sarà un male grande. borgese, 1-74:
, 1-74: si accostò riluttante, con un sorriso studiato, e la conversazione prese
trascorrevano i giorni... allorquando un fatto nuovo venne ad alterare il ritmo
voce e dandole l'andatura piana e un po'ironica con cui si racconta un
un po'ironica con cui si racconta un aneddoto, « ho conosciuto un tale.
racconta un aneddoto, « ho conosciuto un tale... ».
corre per andazzi, e quando corre un andazzo di vaiuolo, quando di pestilenze
. c. gozzi, i-202: esaurito un andazzo, i semi sopraddetti suscitano degli
che a quegli anni la bacchettoneria era un andazzo; il governo voleva che gli
: questa storia... non fu un freddo andazzo universitario, ma nata nei
vantando grande e duraturo quello che solo un andazzo mette in alto (e anche
, 1-477: la conversazione aveva preso un andazzo di passatempo. giravano per il
degli uomini. tommaseo, 1-76: un andazzo di mercanti e di meretrici,
andazzo di mercanti e di meretrici, un bisbigliare di varie lingue. gozzano,
bocchelli, 1-iii-146: il ponte, tra un sandone e l'altro, era detto
, 488: rientrato in venezia osservai un andirivieni di curiosità fra la gente del volgo
curiosità fra la gente del volgo, e un movimento maggiore del consueto nella guarnigione francese
giorno di mercato, in bottega fu un continuo andirivieni di gente. de roberto,
continuo! bisogna decidersi a stare in un posto qualunque, ma stabilmente, a
altri cristiani. idem, 661: un grosso transatlantico... le cui gru
, e per le cui scale era un continuo andirivieni. negri, 2-644: non
giorno si sentì nelle camere abitate da lei un andirivieni rumoroso, un cigolìo di mobili
abitate da lei un andirivieni rumoroso, un cigolìo di mobili smossi e di rotelle
ore assiderati, sorvegliando gli andirivieni d'un tappo di sughero sull'acqua. moretti
i mattoni sconnessi. baldini, 4-56: un andirivieni di gente che arriva a gruppi
c'era mai la possibilità di darsi un bacio per quell'andirivieni di guardialinee,
all'estremità o piuttosto smarrito in un gruppo, in un andirivieni di montagne
o piuttosto smarrito in un gruppo, in un andirivieni di montagne. idem, pr
andirivieni talvolta affatto deserti della strada, un velo più nero si stese sui suoi pensieri
era venuta la voce, e in un lampo scomparve fra gli andirivieni del sepolcreto
mi parlàrono di collegio se non dopo un labirinto di andirivieni, un monte di storie
se non dopo un labirinto di andirivieni, un monte di storie. ojetti, i-675
[delle stufe] si entra da un certo andito principale, la facciata del quale
per l'altra parte dell'andito, in un salotto, che rispondeva nel cortile.
, 362: [egli] entrò in un andito scuro, in fondo al quale
, i-82: entrarono ne la porta di un grande casamento tetro e scomparvero in un
un grande casamento tetro e scomparvero in un andito umido e buio. deledda,
buio. deledda, iii-32: attraversarono un andito ingombro di cestini, di bisacce
lunghi anditi nei quali una lucernetta poneva un fioco chiarore sanguigno. papini, 8-9
da gelida spelonca, irruppe nella sala un impetuoso soffio di vento. pavese,
faccia pallida nell'andito della scala, pareva un malato su dal letto. pratolini,
generico di strumento per dividere in due un legno, o altro corpo sodo, facendo
il filo, benché accavalciato costantemente a un solo gancetto, si distribuisce uniformemente in
giono. d'annunzio, iv-1-186: d'un tratto il bosco di corbezzoli andracni rosseggiò
il bosco di corbezzoli andracni rosseggiò come un bosco di coralli terrestri portanti alla sommità
l'andrienne aperto, ch'era di un taffetà color di paglia graziosamente ricamato a
o in una laminetta d'aria cagiona un certo colore, quello medesimo lo cagioni
, quello medesimo lo cagioni eziando in un filo di erba o nella mia andrienne?
per una taglia fermata in cima a un albero a pennone. falconi, 1-9
il timbro maschile, basso e un poco velato, s'ammorbidiva, si
ermafroditi tutti quelli, i quali avevano l'un sesso e l'altro, che i
nel convito, maschio e femmina a un tempo, che, per punizione, zeus
affannosamente. imbriani, 2-123: d'un androgino, puta, la metà femminile
appagate, prodotte dal continuo contrasto d'un sentimento duplice, d'una aspirazione duplice
4. agg. persona rivelante un aspetto esteriore ambiguo, con caratteristiche dell'
veramente realizzati, ce n'è un numero assai ristretto, data la gran
si avvide che meritavano di formare un genere a parte; e perché piante sì
l'androne sonoro. panzini, ii-330: un bell'androne lucido alla veneziana che ci
a sputarci sopra. pirandello, 5-28: un rumore di passi per il lungo androne
negri, 2-756: due passi innanzi, un androne si prolunga in archi fino al
pece. moravia, i-527: entrarono in un androne dallo zoccolo di marmo nero.
la sala da pranzo non era altro che un grande androne invetriato dalla parte del sole
ebanista, c'era il mio studio, un androne lungo quanto due soldi di refe
una caverna. buzzati, 2-65: un mondo irreale, fatto di assurde pareti a
: andròsace: nome di un genere di piante; spezie di giunchi
serve a rivelare il carattere tipico d'un personaggio, la modalità singolare di un
un personaggio, la modalità singolare di un evento); racconto breve e vivace
, arguto (che coglie la singolarità di un comportamento, la tipicità di un ambiente
di un comportamento, la tipicità di un ambiente). bar etti,
d'una sola generosa amicizia, né un solo piacevole aneddoto da raccontar sorridendo.
eppure, anche gli aneddoti più comuni d'un viaggio, narrati alla tua maniera,
. verga, i-71: c'era un aneddoto che dopo più di un anno,
c'era un aneddoto che dopo più di un anno, faceva ancora le spese della
parte anecdote, parte confa- cevoli ad un dilettante e principiante. tommaseo [s.
i bagnati capelli. tasso, 5-86: un messo appare / polveroso, anelante,
iv-2-20: correva pei, campi come un puledro, finché non cadeva sfinito anelante
di ardente desiderio, bramoso (e denota un forte e inquieto impegno morale).
i pori della mia pelle sieno come un milione di piccole bocche anelanti alla tua
rammenti delirante muta / sopra tre palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico
palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico / magicamente apparsa?
desiderare ardentemente, bramare (e denota un senso d'ansietà, d'inquietudine)
giorni. caro, 12-1290: l'un del brando, / l'altro de l'
: tutto è sangue e sudore; e un grave e spesso / anelar gli
del mare / vedevi tu il guizzo d'un fuoco. beltramelli, iii-153:
fuoco. beltramelli, iii-153: un piccolo buttero passò rapidamente sul suo
i ginocchi, presso il cadavere, mettendo un grido fievole come un anelito su dallo
cadavere, mettendo un grido fievole come un anelito su dallo schianto del cuore. idem
colmi e bollenti, come dal petto di un intero popolo oppresso. montale, 98
e fremiti. idem, iii-315: un letterato disse: -ecco al tempo dei
sue giravolte rotonde volersi, come in un anelito di spirali, accostare ai cieli
. 2. bot. asportazione di un anello di corteccia alla base di un
un anello di corteccia alla base di un albero. = deriv. da
anellazióne, sf. bot. asportazione di un anello di corteccia da un ramo
di un anello di corteccia da un ramo (favorisce la nutrizione dei frutti
. pascoli, 793: con un suo vomere, / egli apre le zolle
, 73 (124): mandò per un fino orafo e disse: « maestro
., 1-3 (91): un grande e ricco uomo fu già, il
si fece [il re] chiamare un giovane, il quale era gentile uomo ma
torello imo anello nel quale era legato un carbunculo tanto lucente che un torchio acceso
quale era legato un carbunculo tanto lucente che un torchio acceso pareva, il valor del
redi, viii-33: ha voluto lasciarmi un galantissimo anello per memoria della suddetta nostra
incrociate sul petto, rosee, pulite, un po'semolate, le unghie curate.
verde dello smeraldo spiccava sul dito corto e un po'gonfio. piovene, 2-23:
o. rucellai, 4-92: ad un cono rotondo aggiustandosi per l'appunto un
un cono rotondo aggiustandosi per l'appunto un anello che vi torni a capello, riscaldandosi
deledda, ii-114: panni miseri, d'un candore equivoco, appesi a fili di
e una catena per traverso fermata da un lucchetto. moretti, i-413: in
per il tovagliolo le cose erano andate un po'meglio. -per simil. e
quel passo, senza del quale mancherebbe un anello alla catena delle nostre idee.
che essi [enti sensibili] siano un anello necessario alla gran catena degli esseri
, sorta di serrarne che consiste in un pezzo d'asta cilindrica di ferro,
una chiostra di denti intatti chiusi come un solo anello d'avorio. idem, ii-493
, sottili, con la cintura come un anello. ojetti, ii-257: paesi e
fatti di pasta frolla con crema racchiusa in un anello di croccante. 6
in anella arrotondate e le barbe con un riccio in punta. -per estens
figura solida, formata dalla rotazione di un triangolo curvilineo. grandi, 3-129:
al galoppo dovevano infilare con la lancia un anello sospeso a una funicella. g
pungiglioni. idem, 16iii- 153: un bruco verde... aveva quattordici incisure
]: sia una turchina legata in un piccolo anellino. lanzi, 1-2-163:
, i-40: una volta ci volle regalarle un anellino, un semplice cerchietto d'oro
volta ci volle regalarle un anellino, un semplice cerchietto d'oro che incastonava una mezza
anellino, disfece il nodo. era un sottile cerchietto d'oro con una pietruzza
ariosto, 7-54: gli avea forato un fil d'oro sottile / ambe l'orecchie
): questo gentiluomo di santa fiore venne un giorno a me, e mi porse
giorno a me, e mi porse un piccolo anellino d'oro, il quale
presto ». ojetti, i-521: è un ragazzotto bruno con un anellùccio d'argento
i-521: è un ragazzotto bruno con un anellùccio d'argento al mignolo della destra
et in quella parte stiacciata vi si commette un grosso anellone di ferro.
questo anelaccio. fagiuoli, 1-3-31 ^ un anelaccio di ferraccio, fatto da un magnanaccio
^ un anelaccio di ferraccio, fatto da un magnanaccio. = lat. ànellus
: sovra a colonne adamantine pende / un palco di smeraldo, in cui già
ii-212: visetti scialbi -cipria fatta anche un po'con l'anemia; -ma lo scialle
. anaemia, introdotta nel 1732 da un medico tedesco: deriv. dal gr.
mio, in primavera, apparivano tutte un po'estenuate ed anemiche, e andavano
spuntare l'alba sugli alberi del viale d'un verde anemico. moravia, 1-8:
pea, 5-168: anche questo era un inganno lunare che avrebbe spento, anemizzato
baldini, i-659: la mia guida sollevò un coperchio di latta e mi fece vedere
, dondolando i suoi lievi tentacoli, un grosso anemone porporino. = lat.
, ne indichi la direzione. è un gran foglio di latta o di lamiera,
l bel cucumero. ariosto, 23-135: un alto pino al primo crollo svelse /
: crespo aneto... per un convito. d'annunzio, ii-446: e
9-268: le pareva di avere bevuto un anestetico e di avere perduto il senso
figur. pavese, i-204: a un certo grado di sofferenza è inevitabile,
grado di sofferenza è inevitabile, è un naturale anestetico, che si pensi di patire
: dentro il cavo dell'arteria di un cavallo vivente, dove si dilatava in uno
]... dirai che fu un aneurisma, un colpo fulminante. cantoni,
. dirai che fu un aneurisma, un colpo fulminante. cantoni, 342: un
un colpo fulminante. cantoni, 342: un uomo cioè sempre assorto nella cura preventiva
in onore di donna marina, se un temuto aneurisma di suo padre non fosse
morire per precipitazione, che sarebbe come un aneurisma della torre. = voce
vento, al suo sibilo lacerante si mescola un suono che è certamente umano,.
adunano come trasformati, e su d'un tono che ora sale ora scende, il
niente di serio e di sodo, ma un anfanaménto di accademici, adusati a compilare
decimoquinto. fogazzaro, 2-182: pareva un uomo gottoso che anfanasse dietro un nipotino monello
pareva un uomo gottoso che anfanasse dietro un nipotino monello sfuggitogli di mano. b
alta voce anfanando. borgese, 3-68: un grassoccio che, meno in gamba o
soldi. manzini, 7-67: in un cupido anfanare di polpastrelli e di labbra,
sensuale anfaneggia a vuoto tutto l'anno in un falso patriottismo, in un falso
in un falso patriottismo, in un falso idealismo, in una falsa coltura.
golarmente, simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano. idem, iv-2-6
facendolo palpitare come il ventre di un anfibio sommerso. ojetti, ii-566: s'
magra e bruna sulla quale brillava un diamante e con la punta scarlatta
: è dunque questo [la balena] un animale marittimo anfìbio. goldoni, ix-522
i-35: ancorché u parlare italiano sia un vero contrabbando in torino, città anfibia
dovuto della disgrazia primitiva del nascere in un paese anfibio. giusti, ii-385:
e il non essere... sarebbe un lusso inaudito. palazzeschi, 4-1 io
palazzeschi, 4-1 io: considerava giselda un anfibio, una cosa di mezzo fra
9-20: o mi s'inculchi un ette / tra l'uscio e 'l mur
in chiaro dell'anfibologie non è un far questioni di parole: è anzi l'
in tre cavità (due atri e un ventricolo: dipnoi e anfibi) o col
, iii-371: amfisbena... è un piccolo serpentello, creduto da'semplici vecchi
. monti, 165: squassan altri un tizzone, altri un flagello / di chelidri
: squassan altri un tizzone, altri un flagello / di chelidri e di verdi
fronti mortali. manzoni, 7: impugnando un flagel d'anfe- sibene / la tirannia
, che il teatro certamente è quasi un mezo teatro, e in questo ancora
il giovane, 9-63: vedete appresso un ampio anfiteatro / di marmi misti e d'
: s'alza il palco di sotto a un tempo istesso / e mezzo anfiteatro in
all'ombra, e nella parte illuminata un luccichio come di mille e mille occhi.
. per simil. disposizione ad anfiteatro di un edificio, del terreno (quando i
. tasso, 13-38: al fine un largo spazio in forma scorge / d'
, a piè dell'appennino, fra un anfiteatro di colli verdi e ombrosi,
possedeva egli su la destra riva del fiume un podere..., proprio in
punto ove la corrente rivolgesi formando quasi un verde anfiteatro lacustre. panzini, i-249:
chiusa ad anfiteatro dalla nuda montagna d'un calcare colore di luna. beltramelli,
di luna. beltramelli, i-59: un praticello che si apriva fra un ampio
i-59: un praticello che si apriva fra un ampio anfiteatro di quercie. civinini,
cimitero... fatto a anfiteatro. un colonnato, in alto, a semicerchio
fanno corona allo specchio d'acqua come un anfiteatro scombinato e festante. calvino,
gli allievi medici imparassero come si persegue un male sconosciuto. 4. geol
nel 1536; ma già nel 1213 in un volgarizzamento). anfìtrióne, sm.
dilettante-oste) che mi rimorchia seco per darmi un pranzo di olio, mentr'io non
del lully si racconta che, stando un giorno a pranzo con un gran signore
, stando un giorno a pranzo con un gran signore, disse tali e tante stravaganze
il culto e la cura di un santuario comune, sede di comune solennità.
la figura lontana, perduta nella nebbia di un tempo che par favoloso, mi riapparve
sconcia era la figura della donna: un pancione smisurato, che pareva tenuto a
1827 (203):... un corpaccio smisurato, e due braccia allargate
il mastello con grande abilità, come un gruppo di anforete. idem, 30-77
fuoco, ritenuto nelle porosità ed anfratti di un sasso calcinato, non ci riscaldare,
. bontempelli, 6-52: quanto indagare tra un cespuglio e un nodo di vecchie radici
: quanto indagare tra un cespuglio e un nodo di vecchie radici, su per i
, 1-162: poi fra nuvoloni, da un anfratto, il sole. moravia,
della costiera. palazzeschi, 4-55: un bosco... ospitale per mille anfrattuosità
sui quali viene strascicata a rimorchio di un battello). = lat.
1-2-185: l'angaria dunque vuol dire un obbligo di servire per se stesso, ovvero
, così chiamasi l'obbligo che impone un principe alle navi approdate ne'suoi porti
requisizione, che può senza dubbio essere un incaglio per chi vi è sommesso,
buonarroti il giovane, 9-794: forse un pubblicano, / un angariatore / di
, 9-794: forse un pubblicano, / un angariatore / di quei, per cui
angario, sm. stor. chi paga un censo; chi è sottoposto a una
sul spuntar de l'alba / m'apparve un coro de la vostra gente, /
occhi miei. settembrini, 1-66: un giorno per una via la incontrai che
radice rugosa, spugnosa, aromatica produce un olio balsamico (eccitante e stimolante dello
guardano alla bellezza corporale, essendo questa un riflesso... della bellezza angelicale.
). d'annunzio, iv-2-241: un cerretano magnificatore d'acque angelicali e di
angelicaménte, avv. a somiglianza di un angelo; in modo degno di un
un angelo; in modo degno di un angelo. buonarroti il giovane,
angelicata, ove ogni vela dava imagine d'un angelo che nuotasse. b. croce
angelica mia voce, indarno ormai / un muro a le tue gorghe argine fassi,
potuto procurare il transitorio piacere di dar un bacio a quella mia angelica bimba,
... mi lasciò scorgere d'un tratto il più angelico tra i visi
la cella è bianca, piena di un torrente di voci che muoiono nelle angeliche
e che della guerra si discute intorno ad un tavolino da tè o intorno al tavolone
il mare, calmo e innocente come un fanciullo addormentato, si distendeva sotto un
come un fanciullo addormentato, si distendeva sotto un cielo angelico di perla. negri,
fioritura. palazzeschi, 3-93: indossava un vestitino bianco vaporosissimo, angelico, di
i-326: vidi in mezzo di loro un lustrore grandissimo, nel quale,..
. vedere mi parve una figura d'un angelo giovanissimo, e tanto bello,
monti, x-i-iio: ma dolce con un riso la raccolse, / e confortolla
ogni affetto una vita, è tutto un mondo / ogni pensiero: e quest'alma
: tu splendi in vista come / un grosso angel paffuto / che ne
uno spicchio di chiesa tanto vicina che, un po'di più, gli angioli della
giardini del cielo. quasimodo, 76: un fresco / di navate posa nel cuore
di angeli, una genia di mostri, un paradiso di fiori. 2
mie memorie di quel tempo v'è un angelo dipinto a fresco sulla volta d'una
: un'alta figura alata, ravvolta in un camicione bianco, di viso soavissimo.
angelo custode che credetti fermamente, per un pezzo, mi venisse accanto dalla mattina
ringraziarlo tacitamente che fosse stato per loro un angelo tutelare. prati, v-69:
: taluno, durante il viaggio, in un luogo dove c'eravamo fermati, mi
vedere da vicino tutto l'apparato di un processo col reo in gabbia su una
segneri, ii-122: saresti forse solo in un chiostro di certosini, o di cappuccini
il sig. niccolò è veramente un angiolo di costumi. g. gozzi,
suo religioso, ognuno dice ch'è un agnolo. pananti, i-69: e chi
.. -ve', l'è com'un angelo... /...
sua moglie. leopardi, iii-283: un angelo di bellezza e di grazia non basterebbe
trento. papini, 20-85: gesù è un messaggero (in greco angelo) che
(in greco angelo) che porta un annunzio felice. 7. angelus
. - cantare, suonare, scrivere come un angelo: con impareggiabile bravura ed eleganza
maestria in qualche attività. -dormire come un angelo: di sonno placido e lieve.
boine, ii-33: e canta come un angelo. vada a sentirla a benedizione,
la via dell'agnolo, ciò è danno un poco di campo, acciò si possa
, 5-131: i fiori d'angiolo esalano un odore snervante che sa di giglio e
stellati come quelli rosa del pesco: un tantino più grandi e più polputi i
aperte come ali, sta in equilibrio su un piede. -nel nuoto: il tuffo
: nelle vasche, apertura dissimulata da un fregio raffigurante una testa d'angelo con
« questo nome angelo è derivato da un nome greco, cioè aggelos, il
che aveva effigiato, su una faccia, un angelo. bandello, 2-37 (
dèli'angelus domini, la scena cambiava ad un tratto, e cominciavano per quel piccolo
più lontane. negri, 2-766: un campanile è amico degli uomini: li chiama
valle saliva, saliva lento sui monti un dondolio di campane... l'angelus
aver la vita a sdegno, / tanto un suo vano amor l'ange e martira
tutto è sangue e sudore, e un grave e spesso / anelar gli ange il
fiacchi, 2-2-122: s'io fuggo un duol che m'ange, / tosto avventar
ange, / tosto avventar mi sento un altro affanno. carducci, 54: e
sp., 22 (378): un nobile usava artifizi e angherie per far
angherie le discordie dei signori castellani tenevano un buon posto nel discorso. idem, 218
di dentro. d'annunzio, iv-2-213: un centinaio di giovinastri venuti a schiamazzare sotto
e tutte le angherie del mondo in un grande sonno! viani, 14-31: ma
: finalmente venne il dottore, che giudicò un caso gravissimo di angina difterica.
addome, alle spalle, e con un senso di gravissima ambascia. panzini,
. angina, femm. sostantivato di un agg. anginus, da angère 1 stringere
di funghi con le spore racchiuse in un ricettacolo (come le vesce di lupo
i tartufi); di frutti coperti da un tegumento esterno che ne dissimula la forma
/ e sovr'a lei vidi volare / un angiolel d'amore umile; / e
ippolita discende / cinto di fiamme un angiolel d'amore, / che ì
2. figur. bambino (ed esprime un vezzeggiamento trepido e affettuoso).
sta bene, e si porta com'un angelino. idem, 452: avevo avuto
riverenza si resti di unirsi al petto un bambinello lattante, di stri- gnerlo,
caricarlo di baci, giustamente dovuti ad un angioletto. de marchi, 862:
che folleggiava e monelleggiava per la casa, un angioletto, in cui quel bambino sia
popini, 27-1171: io detti al mondo un angiolino ridente e il mondo lo mutò
diavolo scatenato. baldini, i-733: un angiolino biondo, come quelli dipinti dal boccati
sole. il suo passo è quello d'un putto slegato appena dalla mamma..
rappresentazione, poetica o pittorica, di un angelo in figura di bambino (spesso la
.. e vi si vede solo un angioletto e non più, che cala d'
de pisis, 125: in cima a un pulpito barocco, / un angiolino suona
in cima a un pulpito barocco, / un angiolino suona una tromba.
5. locuz. disus. sembrare un angiolino di lucca: di donna troppo
stucca, / ch'ella par proprio un angiolin di lucca. = dimin
plur. angiosperme. piante che formano un sottordine delle fanero game,
. de marchi, 660: entrò in un piccolo angiporto e fermò il cavallo per
angiporti alle case dei ricchi, era un battagliare continuo fra alte voci discordi.
de pisis, 159: poi ò cercato un angolo morto / per piangere in pace
in pace, / una quercia, un angiporto, / un vicolo scuro.
/ una quercia, un angiporto, / un vicolo scuro. 2. parte
2. parte più riposta di un porto; darsena. = lat.
. angiportus 4 via stretta ', da un agg. * angus (cfr.
volta in parlamento... fece un ragionamento in lingua anglese. idem, viii-76
dei visini pallidi e gentili, con un sorriso anglo-sassone sulle labbra. panzini,
. e. cecchi, 6-50: un senso di riserbo, connaturato al temperamento anglo-
alcuni uomini occuparono i tavolini, e un cameriere vi si aggirò, che era l'
nel salotto con l'andatura elegante, un poco dinoccolata, che hanno certi uomini
: dentro del qual sacchetto sta collocato un ossetto lungo, bianco, spugnoso, angolare
tozzetti, 12-6-370: una lastra ampia quasi un palmo quadro, di breccia formata di
. -pietra angolare; prima pietra di un edificio. - al figur.: fondamento
aver fatto le metope eguali ed anche di un perfetto, ch'egli è da
ri spetto alla parte di un qualsiasi oggetto che si vuole inquadrare.
la prospettiva secondo cui si considera un problema, una questione, un fatto)
un problema, una questione, un fatto). 2. scherma
: la cui somma è uguale a un angolo retto. -a ngoli supplementari:
: la cui somma è uguale a un angolo piatto. ottimo, ii-260:
non si arguirà... che un triangolo abbia li suoi angoli minori di due
specchio sopra una linea retta, che miri un altro specchio e che sparta l'angolo
sole, ancor che tal reflessione passi per un foro così angusto, che dal luogo
l'inclinazione di due linee poste in un piano, che si toccano in un punto
in un piano, che si toccano in un punto, e non son poste fra
] sempre quanto può, augumentandosi e di un luogo in un altro raddoppiandosi, onde
, augumentandosi e di un luogo in un altro raddoppiandosi, onde negli antri e caverne
a quelle torri. baldini, 4-95: un corso rettilineo... e tre
mi accorsi che piangevo perché sentii come un solletico all'angolo della bocca e,
all'angolo della bocca e, mettendoci un dito, mi accorsi che la guancia
una stanza talmente che, chi starà in un angolo di quella, senta il suono
tocchino, e faccian angolo a guisa d'un libro, che per essere alquanto aperto
chiostro sottostante. deledda, iii-9: ad un tratto si appoggiò all'angolo della vettura
le dita come nacchere, a saltare da un angolo all'altro della cella, come
angolo all'altro della cella, come un capretto imbizzarrito. bontempelli, 9-71:
9-71: il mio letto sta in un angolo della camera, nell'angolo diametralmente
scrostati. franchia, 812: in un angolo un lumicino brillava in un bicchiere
franchia, 812: in un angolo un lumicino brillava in un bicchiere sotto l'
: in un angolo un lumicino brillava in un bicchiere sotto l'immagine della madonna.
alvaro, 9-396: ci vedemmo in un caffè, a un tavolino d'angolo.
ci vedemmo in un caffè, a un tavolino d'angolo. marotta, 6-39:
6-39: nel caffè all'angolo suona un grammofono. moravia, i-530: trasse
. moravia, i-530: trasse da un ripostiglio una valigia di tela con gli
con le incrostazioni d'osso; in un angolo c'era un'aquila impagliata con
ali aperte. pavese, i-270: sono un grande frequentatore di caffè e di osterie
, 3-274: la confregazione delli sassi l'un con l'altro ne'corsi de'fiumi
/ del mondo, in ozio, un breve angolo serra. salvini, 39-i-36:
praga, v-165: nessun ci toglie un angolo di terra / dove esperti del
gli rimaneva perché la sua donna avesse un angolo fiorito e tranquillo in quel cimitero
. de pisis, 117: in un angolo morto / appena le dolci corolle
appena le dolci corolle / hanno serbato un po'di freschezza. quasimodo, 81:
immaginiamo di essere due studenti che cercano un angolo tranquillo, lontano dagli sguardi indiscreti
moravia, ix-289: questo è un angolo morto... possiamo
, 102: farei il muro grosso solo un piede e mezzo, e lo farei
angolo. slataper, 1-74: un giovanotto dal viso insecchito e mummificato
e le coincidenze...: un carattere largo grosso fermo angoloso, tutte
tempi. de marchi, 432: sempre un po'aspra e angolosa nelle sue brusche
e rigida. ojetti, i-680: d'un colpo scatta in gesti angolosi e aggressivi
pea, 5-34: là c'è un pastore in redingote, sulla cattedra: un
un pastore in redingote, sulla cattedra: un baccalà che legge (e questi sono
, 632: essa tien sempre sui ginocchi un vecchio gatto d'angora così grasso così
la signora carezza mao: mao è un angora bianco. cicognani, 12-82: nera
. cicognani, 12-82: nera d'un nero lustro come l'antracite, il pelo
tua parente, / e più che un domestico in livrea tu ami, oh gatto
rimedio più ci sento, / salvo un vivere d'angor. = »
e quella angoscia / che m'avacciava un poco ancor la lena, / non
fu sotto il portico, respirò come un uomo liberato da un'angoscia. dessi,
angoscia. dessi, 6-70: a un tratto le parve di essersi liberata da un
un tratto le parve di essersi liberata da un gran peso, da un incubo che
liberata da un gran peso, da un incubo che la opprimeva, e spiegò la
alfani, iv-116 (2-21): un strido / me trae d'angoscia del disfatto
suo si stringe e serra / e cala un colpo; e non v'è piastra
. negri, 2-949: nemmeno per un minuto ho il coraggio di sopportare l'espressione
i-m: sono come chi ha smarrito un documento essenziale che decide della sua esistenza
. e. gadda, 2-109: un epigono, poi, di filippo tommaso titolò
filippo tommaso titolò certo suo dramma in un atto « l'angoscia delle macchine ».
, angoscioso. dotto dalla consapevolezza di un pericolo detersalvini, 23-214: dalle doghe
. all'odore angosciante delle magnolie, un plenilunio, presso il mare, con l'
mi posso già tanto penare, / ch'un sol motto trare / ne possa enter
angosciosamente, con l'anima oppressa da un tremendo pensiero. = comp. di
moravia, i-426: l'idea di un furto gli sfiorava ogni tanto la mente
lontana e piacevole nella sua angosciosità come un sogno minaccioso che non riesce a diventare
: sembra di andare per le vie di un sogno eguale interminabile angoscioso, in un
un sogno eguale interminabile angoscioso, in un incubo di cose morte. bacchelli,
piovommi amare lagrime dal viso / con un vento angoscioso di sospiri, / quando
, 323-69: punta poi nel tallon d'un picciol angue, / come fior colto
uccida / le radici dell'erbe e venga un angue / che col velen la terra
i-192: perde ciascun senso / chi un venenoso angue / passando calca in mezzo
: / giace quivi fra l'erbe ascoso un angue. muscettola, iii-388: d'
negri, 1-524: il guizzo tortile d'un angue / ebbe, fuggendo, la
mio sol furore; / e d'un pestifero angue ascolto i sibili, / che
cilindrico, lungo da mezzo metro a un metro e più, a muso ottuso
e a struttura trasparente, si ritenevano un tempo come specie a se stante (
tesoro volgar., 4-1: anguilla è un pesce che nasce di limaccio di terra
quando tira tramontana... è un lago in italia sul veronese, chiamato benaco
che eguaglia la grossezza della coscia d'un uomo, la lunghezza a proporzione.
quale, abbrustolita poi e condita con un po'di sale serviva di cibo per
filtrando / tra gorielli di melma finché un giorno / una luce scoccata dai castagni
acqua scura. la donna si sporse con un secchio, l'anguilla scivolava nel fondo
anguilla. calvino, 3-32: a un lungo pesce tutto scaglie somigliava l'esercito
tenere vanguilla per la coda: avere un potere effimero. fiore, 72-12:
, inf., 30-50: io vidi un, fatto a guisa di leuto, /
, e tanto più che se gli ritrovò un gavocciolo assai più grosso d'un ovo
ritrovò un gavocciolo assai più grosso d'un ovo ne l'anguinaia, che era
febbre o il tumore hanno paura d'un nome sacro o d'una parola barbarica,
, 1-29 (77): mi prese un gran dolore di testa, con molte
. calandra, iii-226: le diede un paniere di delicate vivande confortative e ristorative
'(gr. ydcorpa 'ventre di un vaso '; yaarfjp yaotpóc *
due volte 0 più la testa d'un uomo, rotondo, a buccia verde e
codino da maialino da latte, in un letto di paglia. marotta, 1-67:
, ristrettezza di spazio (e indica un senso di eccessiva insufficienza).
): queha decorosa vecchiezza, conturbata un po'dah'angustia, aggravata daha fatica,
angustia come me, per difetto di un padrone, se sudano e s'affannano a
la perfidia del male... in un signore di età avanzata, e di
angustia, neppure un fuggevole pensiero per la morte prossima e
. perelli, ii-105: si osserva un arco di esso [ponte] dalla
il pensiero di fare per la prima volta un lungo viaggio in automobile la angustiava e
s'angustia. leopardi, i-451: un certo languido amore... che
., 15 (268): un uomo di questa sorte mi deve per l'
mi deve per l'appunto capitare in un momento così angustiato. angustiatóre, agg
la notte non avrebbe più avuto fine: un terrore profondo e angustioso serrò la terra
di dimensioni limitate (e dà un senso d'insufficienza). dante
mentre va per dubbio calle / ode un corso appressar ch'ognor s'avanza,
sole, ancor che tal reflessione passi per un foro così angusto, che dal luogo
: su per le sponde / d'un argine angustissimo, che quinci, / abbia
angustissimo, che quinci, / abbia un fiume corrente. marino, 9-90: che
l'idea. fogazzaro, 2-10: dopo un lungo tratto di pianura la strada.
angusta come ogni doglia carnale, come un bruciore. 3. figur.
: par con gli anici e 'l mele un zuccherino. redi, 16-ix-114: senza
coriandoli. d'annunzio, ii-246: e un odor maligno di vino, / di
là del parapetto, ogni soldato sente un rametto in bocca. baldini, i-799:
baldini, i-799: ecco, d'un colore appena giallognolo, l'essenza di finocchio
rossastre parevano tinte di mosto ed esalavano un odore non sgradevole di acquavite all'anice
l'anilina. d'annunzio, iv-1-898: un uomo... con le
una specie di cardo è d'un turchino di anilina, e questa pianta,
ai margini delle strade, è portatrice d'un tenerissimo frutto tra le spine.
con l'una delle quali essi all'un modo vogliono e con l'altra vogliono
/ come un'anima sola, in un secco silenzio. / questi poveri ottoni son
muove, nudrisce / e regge un, che v'è dentro, o spirto
ma non poteva esser l'anima mai d'un futuro poeta tragico. foscolo, ii-2-110
un'impresa, di una causa, di un movimento). boccaccio, i-80
amica, la mia sorella; come un tempo, tu sarai la mia custode,
affettuosa, d'amore (e indica un sentimento esclusivo, totale). boccaccio
. -al figur.: espressione di un volto, di uno sguardo che rivela
l'affetto interiore, il moto di un sentimento. g. cavalcanti, iv-56
ciascun atomo brilla dall'indole / nativa un proprio di rai sorriso. idem, iii-400
limpidi orizzonti / s'incùrvino come labbra che un divieto / chiuda, e perché la
considerava quel viso di delicata polpa che un sentimento misterioso modulava come un'aria sempre
d'anima e d'arte, a cui un pensiero disegnava il mento il sopracciglio la
disegnava il mento il sopracciglio la gota e un altro cancellava il disegno per rinnovarlo con
con un'ombra più eloquente, con un rilievo più fiero. panzini, ii-166
, v-1-500: verlaine, fu soprattutto un poeta dall'anima infantile. borgese, 6-108
svanita col sonno la paura, / un gelo in fondo all'anima rimane.
opera d'arte, all'esecuzione di un brano musicale, all'interpretazione di un'
[ella] ebbe una gran paura di un uccello così singolare, che parlava con
con tant'anima, come se fosse un uomo. d'annunzio, iv-1-61: un
un uomo. d'annunzio, iv-1-61: un giovane maestro... eseguiva con
località di interesse storico o artistico, di un paesaggio, che nel visitatore desta sentimenti
sentimenti, delle passioni, che commuovono un popolo, una nazione, una folla.
mattino e sera, / tutti in un punto passeran com'ombra. boccaccio, dee
, e dicevano che quando ella usciva d'un corpo, entrava in un altro.
usciva d'un corpo, entrava in un altro. petrarca, 346-1: li angeli
vuol donare quattro moccichini di rensa ed un paio di belle camiscie. idem,
sopragiungeranno altre anime, e farassi tutto un viaggio. tasso, 11-ii-354: e
. bruno, 101: rubbare un tavernaio è far una limosina; in batterlo
di riunirsi ad angolo, terminavano in un tabernacolo, sul quale eran dipinte certe
e fiamme a color di mattone, sur un fondo bigiognolo, con qualche scalcinatura qua
l'anima del malvagio può rinascere in un uomo infame e senza casta, in
uomo infame e senza casta, in un rettile, in una fiera. verga,
a tutto... e penserò un pochino anche a me e quest'anima di
buona confessione l'anima si lava come un panno alla fontana. pea, 1-14
le donne; era un'anima dannata d'un pellegrino birbante e impostore. de amicis
qua e di là, ciascuno con un foglio di carta o due in mano,
struggevasi (o mi parea) di guadagnarsi un quattrino. manzoni, pr.
la tacita selva si diffonde / lieve un bisbiglio, e par sott'ogni fronde /
la morte, pure sperava sempre che da un momento all'altro sarebbe capitata qualche anima
. gli pungeva le nari. era un sentore di anime troppo chimeriche, facili
ruppe il collo, non si slogò un piede e non c'era anima viva nel
cui poter domandare. govoni, 3-159: un chiarore indiviso luna e sole / nel
, / senza nemmeno l'anima di un passero. palazzeschi, 4-283: non
. pea, 5-105: malborghetto è un paese di trecento anime. 14.
con l'anima di metallo costrutta d'un pettine d'acciaio i cui denti vibravano al
acciaio i cui denti vibravano al girare d'un cilindro irto di punte. frocchia,
. pavese, i-152: cicciotto insinuò un semplice rampino nel buco e lo dimenò
quaranta metri appare mal tesa, qua un po'gonfia, là quasi avvallata. oggi
perfettamente liscia e rasa come l'anima di un cannone. -anima di una
, quasi sotto al ponticello, è un cilindretto di legno, chiamato anima,
anima, rizzatovi a forza col mezzo di un cappio corsoio, il qual cilindretto,
for mano coll'avvolgere spiralmente un sottil filo metallico in giri stretti
659: di poi fu gittato tutto di un pezzo; e per cavarne l'anima
lasciano assodare e riposare: poi pigliano un palo di ferro che sia più lungo
peso. baldinucci, io: poi sopra un palo di ferro... i
sarà la statua. -anima di un bottone: dischetto di legno o di
o di metallo che, avvolto in un pezzetto di panno, forma un bottone
in un pezzetto di panno, forma un bottone di stoffa (v. animella)
multipolari. 22. meccan. in un modello di fonderia, parte a se
che genera l'interno della cavità di un getto. 23. chim. ant
essere molto malfermo in salute; avere un aspetto assai macilento. lippi,
chi la conoscesse... è un fargli venir voglia di recere l'anima.
. -avere l'anima di chi esercita un dato mestiere, una data professione:
in: in me rivive l'anima d'un cuoco / forse...
de l'amata figliuola. -volere un bene dell'anima: amare intensamente.
mille carezze, e tutti gli volevano un bene dell'anima. idem, 563:
-... io non ho che un figlio solo, al quale voglio un
un figlio solo, al quale voglio un bene dell'anima. verga, i-98:
verga, i-98: tutti le volevano un bene dell'anima per le gran limosine che
-ant. fare arrecar l'anima a un granel di panico: provocare una forte
l'anima (so dire) / a un granel di panico. -dare anima
cuore. -essere più anime in un corpo: essere legati da amicizia strettissima
si poteva dire essere più anime in un corpo. -essere due anime in
corpo. -essere due anime in un nocciolo: essere amicissimi. g
, 22-34: sono / dua anime in un nocciolo. note al malmantile, 531
amici cordiali, e'sono due anime in un nocciolo; tratta la similitudine de'noccioli
502: secondo che già mi raccontò un venerabile sacerdote, chiamato fra cuculio,
vendere l'anima al diavolo: stringere un patto col demonio, cedendogli l'anima in
d'annunzio, iv-1-223: nel vaso era un mazzo d'orchidee... talune
vene e dentro tossa / tanta dolcezza un atomo sonante? r. cocchi,
1-14: questo pensiero della vita di un uomo, messa insieme di tante minime
sul bianco dello spazio animabile, un quadro simultaneo di figure liriche, sosti
tuendo all'ordine formativo ordinario, un legame analogico d'immagini.
eguale. piovene, 2-109: udii un piccolo grido, acuto, esile, animale
son fatto. tommaseo, 1-85: un animale non indegno di passare fra tanti
pensieri le tranquille ore sue, è un animale senza dubbio felice. guerrazzi, 4-735
: aveva reputato fin qui d'essere un animale ragionevole, un cittadino, un
qui d'essere un animale ragionevole, un cittadino, un patriota. carducci, 138
un animale ragionevole, un cittadino, un patriota. carducci, 138: per li
può esser distinto dall'animale mercé di un criterio zoologico, fisiologico o patologico,
, perché in questo riguardo egli è un animale tra gli altri, ma unicamente se
] essere tutto il corpo del cielo un animale, il capo del quale è il
83: quel popolo è non altrimenti che un animale bruto, il quale, ancora
correvano a cavallo dei cani, e tutto un popolo di animali domestici si scostava per
. manzini, 10-34: simile a un animale, bisognoso di nido, mi
da fare. slataper, 1-68: un inquieto e giovine animale s'agita in
sarebbe stato schiacciato senza scampo, divenuto un servo, uno schiavo, un animale da
divenuto un servo, uno schiavo, un animale da tiro come il padre e
note al malmantile, 510: dicendosi a un uomo: tu sei un animale,
dicendosi a un uomo: tu sei un animale, intendiamo: tu sei una bestia
, intendiamo: tu sei una bestia, un irragionevole. baretti, ii-272: l'
senza risposta, sotto pena d'essere chiamato un vecchio animale buono a nulla. pananti
: io son fatto così, sono un po'ardente, / e in collera divento
po'ardente, / e in collera divento un animale. foscolo, v-321: dicono
: una sera il maestro di cantoria, un vecchio irsuto ma di gran cuore,
possiedi, e non lo sai, un metallo e un impasto di voce che in
e non lo sai, un metallo e un impasto di voce che in questi tempi
animaluzzo. firenzuola, 456: un lione ebbe bisogno d'un vile animaletto.
456: un lione ebbe bisogno d'un vile animaletto. idem, 483:
spegneranno. tasso, 8-5-372: or d'un minuto animaletto e vile / riconosci l'
aveva i movimenti lesti e furtivi di un animaletto predatore. panzini, i-557:
innocenti animaluzzi [insetti, bachi] un cibreo che giudicai appetitoso, lo offersi
, iii-82: è una cosa indecente che un uomo sia come una botte di sangue
una botte di sangue a disposizione di un animalino che va e viene tutta la notte
. redi, 16-v-154: vi è un certo animalettucciaccio tristo, della razza delle
una furia mena, / che pare un fiume o 'l mar quand'egli è grosso
nostro gran mondo non sia altro che un grande animalóne? menzini, 5-71:
. in modo animalesco, degno di un animale. segneri, iii-1-290: in
animalesca: come il cane che sente un rumore sospetto e un'ombra di gelosia
gli occhi e con la bocca: un sorriso tenero, umile, grato, di
animalesca. -figur. indegno d'un uomo, vergognoso. paoletti, i-2-342
non dovervi arrossir nuovamente d'aver pubblicato un sì animalesco sproposito. 3
degli animali; in modo turpe per un uomo. d. bartoli, 18-1-146
] essere tutto il corpo del cielo un animale... -mi piace quel che
avv. letter. a somiglianza di un animale, secondo l'istinto animale.
di polvere e sangue, / dormivi un sonno animai - mente duro.
vati. 2. figur. di un sentimento, un proposito: essere in
2. figur. di un sentimento, un proposito: essere in animo, ispirare
, ii-18: durante il bel tempo un bizzarro viavai di cavalli, di cani,
'l monte; e s'anima / d'un riso anch'ei, ma tardo,
de i pargoli / la faccia d'un vegliardo. verga, i-169: e come
fonda: qualche lume, e dagli angiporti un animarsi, un brulicare, come le
, e dagli angiporti un animarsi, un brulicare, come le cimici, di meretrici
quegli occhi... s'animavano d'un bagliore indefinibile, simile un poco allo
animavano d'un bagliore indefinibile, simile un poco allo sguardo d'un maniaco.
indefinibile, simile un poco allo sguardo d'un maniaco. moravia, vi ii-5 3
era presente: allora non li staccava un solo momento dal viso di lui
, 23 (388): è un saggio... che dio vi dà
solo eran buoni ad ordinare ed animare un esercito, ma a combattere in prima
e se farò di tanto in tanto un sonno breve sarà per animarmi a nuova
intensa. beltramelli, ii-413: se un poco [ella] si animava..
ella] si animava... un rossore accendeva il suo piccolo viso composto.
aria di chi parla a vanvera perché tanto un pensiero ce l'ha.
con la cantilena macchinale di chi ripete un discorso. = comp. di
. de'poeti teologi, non fu un parlare secondo la natura di esse cose
bramosa, / che rassem- brava l'un verginia rosa, / l'altro animata neve
asciutte, brune, che parevano fuse in un bronzo animato, non si fermavano mai
: tutte le cappelle intorno vivono d'un silenzio animato, sotto il gesto d'un
un silenzio animato, sotto il gesto d'un santo o d'un arcangelo. panzini
il gesto d'un santo o d'un arcangelo. panzini, ii-206: [la
una passione); fortificato (da un proposito); intenzionato. livio volgar
: una bella giovine che è animata da un cuore virtuoso è un individuo tra il
è animata da un cuore virtuoso è un individuo tra il mortale e il celeste,
: animati da infantile frenesia percorrevano da un capo all'altro via del como,
e cadaverica non può soggettarsi se non un grammatico, e... alla versione
... alla versione animata vuoisi un poeta. manzoni, pr. sp.
! * disse il cardinale, con un viso animato, chiudendo il libro, e
india,... animata da un fil di ferro da schiantar la gola.
. si partì, ardito come freccia, un canto animatore di uccello. fracchia,
* mal animo, odio ', è un errore, dipendente da un inganno dell'
', è un errore, dipendente da un inganno dell'orecchio, a cui la
è a l'onnipotente l'animazione d'un insetto, quanto di milioni di miriadi d'
, ii-13: io mi sentii preso da un mio antico e nobilissimo male. questo
quanta. stuparich, 2-353: ma a un tratto, come esaurita dalla sua stessa
/... / 'n un punto il pollo freddo, e poi 'l
una bella rosticciana di bistecche, e un fritto di schienali, animelle e quant'
animèlla3, sf. parte interna (di un oggetto, di un attrezzo, di
interna (di un oggetto, di un attrezzo, di un meccanismo) destinata a
oggetto, di un attrezzo, di un meccanismo) destinata a disimpegnare una particolare
i più degli artieri chiamano chiusino, è un pezzo di cuoio imbullettato, ovvero mastiellato
, 2-107: la macchina, che da un paio di secoli a oggi s'è
ha dato anche la stura a tutto un frasario di tipo animistico; il quale vorrebbe
, rispetto ad 'anima ', un aspetto più particolare e limitato dello spirito
francesco da barberino, 249: mantieni un volto e uno animo in ogni stato.
più difficili a conoscere nell'animo da un filosofo osservatore, per quanto egli abbia
animo a dite. idem, ii-449: un animo basso non si sa levar alto
fini nobili. nievo, 5: un solo frutto raccolsi della mia vita, la
mille fiate adiviene che ima paroletta, un sorriso, un muover d'occhio con mara-
che ima paroletta, un sorriso, un muover d'occhio con mara- vigliosa forza
magalotti, 5-1: gli riuscì con un tenore inviolabile d'incorrotta giustizia e con l'
i lamberti, e chi uno e chi un altro, secondo che nell'animo gli
. m. cecchi, 295: quand'un parlami, / sta'cheto tu e
i'l'ho caro. -essere d'un animo: essere concordi. compagni,
con loro, non perché non fussono d'un animo, ma perché vi metteano podestà
governo, e se voi siate d'un animo in ciascuna cosa. -stare
deve dare alcun pensiero. -a un animo, d'un animo: concordemente.
. -a un animo, d'un animo: concordemente. bartolomeo da s
. villani, 2-4: e così d'un animo [i collegati] rimasono in
consiglio sopra ciò, per tutti d'un animo si prese, si facesse lega colla
nell'animo: indica 11 presentarsi di un pensiero, di una convinzione. boccaccio
, che dove e'fermava l'animo un tratto, non ci aveva luogo il consiglio
animo di risegnare il mio segretariato ad un di questi miei nipoti; ma per non
ora, o il più un'ora e un quarto. ma che dissi io udite
dalla moglie; ma, git- tato un gran sospiro, disse [ecc.]
, 1-74: inchiuso vi mando un manifesto d'un'opera che io fo qui
e se vi dà l'animo, fatemi un pizzico d'associati, ché mi farete
749: [castruccio] stando un poco vergognoso, e dandogli animo messer
stare all'uso antico, ci vorrebbe un bel sonetto stampato su taffetà, da
anni, e che incominciò a pigliare un poco di animo sopra messer antonio..
occorse loro pasimunda, il quale con un gran bastone in mano al romor traeva,
sostenere animosamente si riduceva in realtà a un « signor sì, che è vero »
: ella aveva cominciato animosamente, con un tono che talvolta pareva quasi lieto
l'animosità e si riuniranno tutti a un tratto. foscolo, v-410: dante
uomini è quando viene loro a dosso un pericolo improvviso: chi regge a questo -che
d'adoperare ogni forza della mente con un incessante vigore. parini, giorno,
arici, 106: timido prima a un mover d'aure, a lieve / scrollar
/ l'animoso destriere, e d'un acuto / nitrir fea spesso risuonar le valli
tosa: chiamato ne fu per simonia un altro, di vile nazione, animoso
nostra anima profonda, un'animula, un esiguo spirito giocoso che spesso ci seduce e
le ciambellette di biscotto, cosparse di un po'di zucchero anisato. = deriv
con la buona intenzione di fargli bere un calice di anisetta nella bettola del vicinato
, 2-181: non voleva lo si credesse un maleducato. gradì un goccio d'anisetta
lo si credesse un maleducato. gradì un goccio d'anisetta. era a disagio,
d'anisetta. era a disagio, e un poco timoroso. = fr
, facendo il gambo e le ciocche a un modo, e quando è piccolo somiglia
la lunghezza e rivestiti dalla pelle come un unico dito (alcuni uccelli: il
(per lo più cristallina) di presentare un comportamento variabile con la direzione, in
. libellule con gli occhi separati da un ampio spazio frontale e le ali sollevate
, 1-436: succedendo via via ogni mese un grappolo all'altro, per modo che
sempre al collo quattro o cinque a un tratto, uno in fiori, un altro
a un tratto, uno in fiori, un altro appunto sfiorito, questo co'giovani
una noce ordinaria, quell'altro quanto un uovo d'anatra. vallisneri, i-28
: sentii ier sera / passar su casa un lungo rombo d'ale: / l'
tutto smeraldato d'anitre salvatiche, era un grande frutteto, un bel frutteto di ciliegi
salvatiche, era un grande frutteto, un bel frutteto di ciliegi soli. bettramelli
] con due dei suoi figli, con un bidone di vischio, un pennello e
, con un bidone di vischio, un pennello e un sacco di granone. mentre
bidone di vischio, un pennello e un sacco di granone. mentre bambini spargevano
braccia a traverso le maniche fatte d'un tessuto reticolare che svaria come 11 collo
1-82: fiacche anitrelle, cadute in un gran fiume, più facilmente dalla corrente
pulci, 25-273: e guazza quella come un anitrino. salvini, 2-146: notar
, / che stanno a disguazzarsi in un pantano. a. a dimari, 1-36
dentro al latte. collodi, 440: un anatrotto, che torreggiava sugli altri,
. ojetti, ii-351: m'assaporo a un banchetto del borgomastro l'ala d'un
un banchetto del borgomastro l'ala d'un anitroccolo in salsa d'arancia. barilli,
2-219: timido, leggero e traballante come un anatroccolo che ha rotto proprio allora il
suo guscio. viani, 14-117: un anatroccolo, di quelli gialli come canarini e
quelli gialli come canarini e gentili come un piumino. palazzeschi, i-608: il parentado
per natura,... ed ebbe un dimenìo dell'anca tanto loquace e generale
tanto loquace e generale da farlo sembrare un popolo d'anatroccoli messi in fuga.
atticciata la quale possedeva... un poderetto. idem, iii-575: allora
, 10-967: no'aremmo percosso anche 'n un muro, / di modo ci avea
-quand'egli è buono, egli è un giustiziarlo. nieri, 136: sarai stato
della sera avanti, ed ecco fatto che un ciocco ti parve una ventina di lupi
in cui il la fontaine ha annacquato un solo tratto di orazio? comisso,
. 4. finanz. aumentare un capitale (cfr. annacquamento, n
non però tanto, che non si scorgesse un poco d'albore annacquaticcio. allegri,
allegri, 210: monsignor ricevette con un ghigno / annacquaticcio la brigata varia.
, sì è puro e buono; mettici un pocolino d'acqua, non è così
questi cristalli sono torbidetti, e di un lustro mezzo opaco, come sono quei
paiono nel loro colore dilavato simili ad un latte annacquatissimo. tommaseo, 1-302:
, 1-302: mangio di magro in un sobborgo: due carciofi e due ova,
due carciofi e due ova, e un po'di vino annacquato. papini, 28-40
, 504: sogghignare... è un certo ridere per segno di disprezzo o
io ho in sulla sala, dove era un certo lume annacquato, e gittava un
un certo lume annacquato, e gittava un poco d'albore, in modo ch'e'
annacquato. papini, 8-52: vedo un solicello annacquato che viene a occhiate di
baldini, 4-32: mi veniva dietro un moro (ma non un moro annacquato
mi veniva dietro un moro (ma non un moro annacquato, un moro stinto,
(ma non un moro annacquato, un moro stinto, ma proprio un moro di
annacquato, un moro stinto, ma proprio un moro di quelli di legno verniciato)
essere annaffiate. quando sono ingrossate a un certo segno, le concimano alle barbe con
dalla testa ai piedi, come se fosse un vaso di giranio appassito. d'annunzio
linati, 8-89: vi piantava su un giardinetto di margherite che poi annaffiava con
aria è secca... perché un po'di verde vi tenga bisogna annaffiarlo tutti
ciò dava un'annaffiata all'intorno, come un can barbone uscito dall'acqua.
. magalotti, vi-154: entrate in un appartamento terreno, che dopo aver ricevuto
: la cantimplora... ha un lungo e grosso collo, che sorge
parigi e in cui il signore con un annaffiatoio d'argento annaffia il proprio giardino
. segni, 1-86: sì come quando un uomo annaffiatóre. 2. carro annaffiatóre
): carro a trazione meccanica (un tempo trainato anche da cavalli o a mano
per annaffiare le strade, costituito da un serbatoio metallico da cui l'acqua sprizza
metallico da cui l'acqua sprizza attraverso un tubo forato posteriore, o per mezzo di
seminato, o chi dopo gli dia un po'di annaffiatura, o un po'di
gli dia un po'di annaffiatura, o un po'di qualche concime. targionitozzetti,
: davanti era il verde abbagliante d'un prato, sul quale frullavano con moto
, 287: la popolazione si trovò un po'più umiliata, un po'più
popolazione si trovò un po'più umiliata, un po'più compromessa di prima: l'
compromessa di prima: l'italia notò un intervento straniero di più ne'suoi annali
b. croce, i-4-11: « un comunissimo preconcetto, che è quello dell'anteriorità
factae sunt, secondo il detto di un antico (il grammatico mario vittorino) »
che fare la storia del lupanare è un farla all'umanità, e il filosofo,
segue, nella narrazione dei fatti, un rigoroso ordine cronologico. annamorare,
alla becaria, che quando vegono venirvi un cane forestiere, tutti vanno a lui
annasa, / e sente sin a un topo che sia in casa. caro,
neri, 6-37: quel cavò fuori un vaso di nepente / del quercetano, e
le serve di casa gli annasavano addosso un certo odore di santità; allora egli si
nievo, 161: mosse verso di lui un tacito e impotente gesto di preghiera di
annaspano per aria come le braccia d'un annegato prima di abbandonarsi alla corrente.
sul petto. moravia, vii-158: fu un attimo e in quell'attimo persi la
, provavo una paura terribile, cacciai un grido e l'acqua mi entrò in bocca
terrore come in una melma cedevole a cercare un punto d'appoggio, non trovandolo sentiva
11 valser. deledda, ii-766: diede un passo indietro, annaspando l'aria e
leone,... lanciatosi a un tratto in mare in vista tuttavia dell'afflitto
, annaspò fra l'erbe, trafugò un po'di neve. moravia, ii-48
altra mano per la schiena, come un granchio. il rospo si mise ad annaspare
di proiezione si mise ad annaspare come un moscone che batte contro un vetro.
annaspare come un moscone che batte contro un vetro. tombari, ii-32: lei sempre
corso dell'anno, la durata di un anno. fagiuoli, 3-4-101:
; il raccolto, i prodotti di un anno. manzoni, pr. sp
. e se dio vuole alla messe un po'di quattrini metterò da banda. idem
faccia pallida. nieri, 219: un prete secco, allampanato e giallonaccio che
lo faremo restituire doppio, e fabricheremo un altra camera per i figli. linati,
, la pensione, la pigione di un anno. caro, 4-122: e
, sportiva, ecc.) di un anno.
l'uso loro chiamano i primi frutti d'un anno del sacerdozio vacante, o pure
6. il complesso dei numeri di un periodico usciti durante l'anno.
mettere in dissesto e mandare in rovina anche un uomo assestato. nieri, 59:
natura ragionevole dell'anima loro immortale hanno un alcun lume per conoscere; ma per
essi destinati sono. soffici, ii-5: un certo annebbiamento intellettuale prodottosi allora in me
anche nell'armonia generale introdusse il maratta un certo che di opaco... l'
lui fu ridurre il principal lume ad un sol oggetto, tenendo un po'troppo
principal lume ad un sol oggetto, tenendo un po'troppo bassi i chiari nelle altre
); oscurare, appannare, corrompere (un sentimento, un moto interiore);
appannare, corrompere (un sentimento, un moto interiore); rattristare amareggiare.
che oggi annebbiano il mondo, fanno un velo agli occhi. carducci,
, s'annebbiava e svaniva tutt'a un tratto. panzini, ii-59: oimè
, 2-557: si vide allo specchio. un attimo le si annebbiarono gli occhi:
son che il fumo de'sospiri / d'un infinito stuol di sventurati. salvini,
. targioni tozzetti, 12-3-265: cristallino un poco annebbiato, di figura quasi cubica
, di figura quasi cubica, d'un pollice di grandezza. idem, 12-6-358
d'ascanio... stette annebbiato un pezzo, e che ora è tutto rischiarato
sei una bestia ferita a morte che cerca un nascondiglio. moravia, v-36: e
dino salirono lacrime agli occhi. per un istante, annebbiato, non sentì le
sf. vitellino (o vitellina) di un anno; vitellina di latte.
. la forma annuculus): * di un anno '. anneentare, v
annegava lì, nell'interno umidore, un bacio caldo. 2. figur
fermarsi al primo amore: ne trovò presto un secondo che annegò completamente l'altro.
dante, inf., 19-20: l'un delli quali, ancor non è molt'
è molt'anni, / rupp'io per un che dentro v'annegava. buti,
voglia ch'io non mi sia messa in un pelago così cupo, che allor ch'
si afferra ad una fune per discendere in un pozzo e salvarsi, ma cade nell'
naufraghi al momento di annegare rivedono in un attimo tutti i fatti della vita passata
acqua gialla che in quel punto faceva un mulinello fuori dal quale sporgeva un ramo nero
faceva un mulinello fuori dal quale sporgeva un ramo nero, ispido e arruffato che
successo. d'annunzio, iv-2-1315: un fiumicello colmo che corre tra file di salici
. cavalcanti, 2-326: onde nacque un riso sì universale, che 'l testi
larghi. beltramelli, ii-709: un pastorello con un grande ombrello verde a
beltramelli, ii-709: un pastorello con un grande ombrello verde a tracolla; annegato
egiziano, presso platone, è stato un anneghittimento della memoria. = deriv
nero, oscurare, offuscare; dare un colore più scuro; togliere la bianchezza
buti [crusca] -. escene un fummo, che va annerando lo lucignolo,
ciel par che s'anneri / sotto un immenso nuvolo di strali. idem,
/ e dura a lungo, e in un punto s'annera col resto. govoni,
non altro anneriscono. deledda, ii-518: un nugolo di mosche anneriva l'unico vetro
per estens. coprire con la scrittura (un quaderno, una pagina).
ormai erano annerite come la bocca di un forno. 3. ombreggiato (
cerchio del cappuccio nero, quello di un pastore. fracchia, 449: due profonde
iv-2-8: dentro l'acqua pareva proprio un delfino, con quella schiena curvata dal remo
una parte o dell'intero territorio di un altro stato. d'azeglio,
o la somma di tutte le parti in un sol tutto. oriani, iii-53:
annessione del territorio di uno stato a un altro stato. = deriv.
1078: non ascrivo a difetto in un trattato, ancorché indirizzato ad un solo scopo
in un trattato, ancorché indirizzato ad un solo scopo, interserire altre varie notizie
agi annessi alla mia nuova dignità, un sontuoso appartamento, portieri a bizzeffe,
assaggiare che vino hanno qui? -a un tavolino della trattoria annessa, si fece
: era questo terreno « della vaseria * un appezzamento un tempo coltivato ad orto,
terreno « della vaseria * un appezzamento un tempo coltivato ad orto, annesso alla parte
più bassa del giardino. -di un territorio, indipendente o soggetto, passato
soggetto, passato sotto la sovranità di un altro stato. oriani, 1-530:
hanno stretti rapporti funzionali e anatomici con un organo principale. -in particolare: annèssi
minori e accessorie che fanno parte di un complesso edilizio. annestàia, sf.
, sapendo che ne avesse a nascere un bastardume mescolato e distinto, come si
giov. cavalcanti, 94: fece fare un ponte a pezzi, con tant'arte
pezzi, con tant'arte che l'un pezzo con l'altro si annestava. biringuccio
; come avverrebbe, se si fingesse un cane con testa d'asino; un giglio
fingesse un cane con testa d'asino; un giglio, annestato a un'ancora.
il solito, di grigio scuro, con un colletto bianco e alto che dava
alto che dava al suo capo un che di fisso; ma ora vestito e
avevo osservato senza annet terci un significato particolare, mi sembravano del tutto
stato in parte o interamente quello di un altro stato. calvino, 1-276:
unica fra le sue creazioni alla quale annettesse un po'd'importanza, arturo rimbaud
ogni cesto poi viene annicchiato entro un picciolo scavo che si fa nella rupe.
dopo tanto tempo che giaceva scordata in un fascio troppo grande d'altre mie poesiacce
teme, / con lieve moto in un momento annulla / in parte, e può
, epperò in senso platonico e forse un tantino bergsoniano) annichilandola e rifacendola per
e poi chiudo la bottega letteraria e do un eterno addio allo studio. idem,
. segneri, iii-1-71: questo è un vero annichilarsi, e morir cristo per
annichilar si deggia / al cospetto d'un solo. giusti, 2-199: in mezzo
chinar la fronte sotto il nerbo di un braccio robusto? annichilazióne, sf.
uomo superbo della mia ragione e d'un vantato impero sull'universo, inabissarmi,
. de sanctis, ii-335: è un dante di carne e ossa, il cittadino
ieri sera... sono rimasta annichilita un istante, schiacciata. fracchia, 636
per invidia. sannazaro, 9-146: un bel colombo in una quercia
aver ricetto, aver stanza, scegliere un luogo per abitarvi, trovar posto, essere
/ mi consuma, in vertù d'un vago aspetto? segneri, iii-1-149:
annida. morando, iii-234: ma un ciel pur anco è quel vergineo seno,
, che sieno le brume annidate in un pezzo di tavola,... contuttociò
umile altare di una chiesuola annidatasi entro un antico rudero pagano. -figur.
di queste produzioni della terra è un aumento di valori da distribuirsi, e
tannientamento di parte di queste produzioni è un annientamento di parte degli stessi valori.
, le svegliava nelle radici dell'essere un istinto ostile all'essere, un bisogno
essere un istinto ostile all'essere, un bisogno di dissolvimento, d'annientamento.
me, che io cominciai ad acquistare un nuovo senso. soffici, ii-223: fui
, ii-223: fui tutto preso da un sùbito desiderio di morire, ma non amaro
punto di vista dell'annientamento totale, un rogo preparato bene, fatto di legna
, i-315: s'era svegliato con un senso di affanno, di annientamento del cuore
minaccia di una folgore che dovesse in un attimo annientarlo. slataper, 1-155: tu
parve di... sentire per lei un amore delirante e un disgusto così profondo
sentire per lei un amore delirante e un disgusto così profondo che annientava lo stesso
d'annunzio, iv- 1-1010: e un odio segreto nasceva in entrambi: un bisogno
e un odio segreto nasceva in entrambi: un bisogno di distruggersi, di annientarsi;
bisogno di distruggersi, di annientarsi; un bisogno di far morire e di morire
al punto- di non avere più che un solo desiderio: quello di annientarmi,
il cavallo col mazzolino sulla testiera lanciava un corto annitrìo e volgeva il collo con
, che si ripete ogni anno a un termine fisso. f. rinuccini
anniversarie. bontempelli, 6-92: c'è un treno alle dieci, a tempo per
sm. ricorrenza e commemorazione annuale di un evento particolarmente importante e significativo (un
un evento particolarmente importante e significativo (un episodio storico, la nascita o la
, la nascita o la morte di un personaggio, ecc.); la cerimonia
s. maffei, 4-37: un pezzo di testamentaria disposizione registrasi nel grutero
; era di poco trascorso tanniversario d'un giorno nefasto che quei fiori rammemoravano.
della proclamazione della repubblica consiste in un gran ballo. comisso, 12-55
ballo. comisso, 12-55: un nuovo ordine sociale che avrebbe promulgato
, o piut tosto l'un contro l'altro, o contro persone.
annizzare ragazzi tra loro, o contro un povero vecchio. idem [s
v.]: ragazzi s'annizzano l'un contro l'altro da sé.
, 10-15: non hai termen d'un anno, ned un'ora pòi sperare;
il nostro anno non sarebbe altro che un giorno e una notte, cioè sei mesi
velocemente, e ne lascian ne'visi un ricordo che diventiam vecchi, e che
se n'andò ch'io era ancora un bambino portato da donne. luzi,
da donne. luzi, 33: un giorno, quale giorno? tra questa primavera
questa primavera / e quest'inverno, un anno tra i tanti anni, / tu
di lunazione più s'accosta alla misura d'un anno astronomico di quel che facciano 12
-anno planetario: durata della rivoluzione di un pianeta intorno al sole, prendendo come
mesi, dall'inizio variabile, determinato da un avvenimento, da una data memorabile (
nascita di una persona, raggiungimento di un accordo, stesura di un contratto ecc
raggiungimento di un accordo, stesura di un contratto ecc.). dante,
oriente de le dodici parti l'una d'un grado, sì che quasi dal principio
francesco guinigi a morte, e avendo lasciato un suo figliuolo di età di anni tredici
, chiudere fino all'altra luna in un forziere le chiavi dei tri
-l'anno prossimo, che viene, un altr'anno, quest'altr'anno:
la mortalità sia nella città di firenze un anno o due, perché prima offende
che questo finisca. -in capo a un anno: dopo un periodo di dodici
-in capo a un anno: dopo un periodo di dodici mesi. berni
intercalato alla fine del mese di febbraio un giorno aggiunto, formato dall'accumularsi di
una signora pistoiese. -in un corso di studi universitari, la parte
parte che viene svolta nello spazio di un anno accademico (iscriversi, frequentare il
sole volte potei sorprendere nella sua voce un timbro di profonda commozione. gramsci,
feste della chiesa, nel corso di un anno solare, dalla prima domenica di
santo. moravia, vii-287: cavò un ritaglio di giornale e me lo porse dicendo
), con inizio a novembre di un anno e termine all'ottobre di quello successivo
, / sì ch'a la morte in un punto s'arriva. boccaccio, dee
essendo già antico d'anni, sentendo che un giovane il volea far pigliare per una
: essendo ornai con gli anni in là un pezzo, / a mangiar cominciò del
anni: avere (o non avere) un aspetto giovanile. salvini, v-511:
l'età di una persona, o un anno qualsiasi di un secolo. a
una persona, o un anno qualsiasi di un secolo. a. pucci, ix-402
9. plur. tempo indeterminato, un certo spazio di tempo. dante
che va e viene: è sempre un porto di mare: quando le annate son
che l'asse terrestre impiega a compiere un giro intorno al polo dell'eclittica venendo
lunghezza: distanza percorsa dalla luce in un anno siderale. 14. avv.
tose. avv. l'anno scorso, un anno fa. novellino, 93 (
novellino, 93 (177): un villano s'andò un giorno a confessare
(177): un villano s'andò un giorno a confessare, e pigliò dell'
sì ». - « or metti un danaio nel colombaio [= salvadanaio],
segneri, ii-22: quasi che nulla un cavalier venga a perdere mai d'
d'onore... in ritenere ad un povero mer- cennaio per anni e anni
giorno ha il suo muletto, / un abachista, in cento anni, perfetto.
implumi. luzi, 69: è un paese che scorro con la mente / casa
è l'anno, fa l'anno di un avvenimento: oggi ne è l'anniversario
farsi un'ora mill'anni, un'ora un anno: parere mill'anni.
amorose sollecitudini era stimolato, ogni ora un anno gli si faceva di sapere quello
imbriani, 2-73: col mezzo di un egregio professore di propaganda fide, del
quale era amico, annodò trattative per un concordato col pontefice. oriani, 1-555:
dell'eroe vittorioso quanto a quello di un altro eroe a lui... comparabile
, inf., 24-99: s'avventò un serpente che 'l trafisse / là dove
come campato in aria, che gli dà un bellissimo comparire. viani, 14-196:
iii-110: così penso di durare un altro annetto. tommaseo [s. v
va circularmente, e cominciando da un segno del zodiaco, passando per
annobilisci). con ferire un titolo nobiliare; nobilitare. rime
. il piegamento a nocca (di un ramo). = deriv.
). legare, unire con un nodo; allacciare. - anche rifl.
! castiglione, 320: ficcò un chiodo nel muro, a cui annodò il
mi contentai di avvoltolarmi alla peggio un fazzoletto e annodarlo sul braccio destro
li annodò, vi pose ad un capo un pezzetto di carta scura, e
, vi pose ad un capo un pezzetto di carta scura, e l'abban