Grande dizionario della lingua italiana

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vol. IV Pag.76 - Da DECHIARARE a DECIDERE (27 risultati)

: v'era sfortunatamente vicino a lui un giovine alcibiade, altrettanto persuaso e contento

una causa, ecc.); pronunciare un giudizio conclusivo su una questione; risolvere

me inducono a decidere la questione d'un tale accidente. ariosto, 26-133:

questa indipendenza sia per la madre patria un guadagno od una perdita. cuoco,

parve cosa molto garbata il far decidere un punto di cavalleria da un cappuccino. leopardi

far decidere un punto di cavalleria da un cappuccino. leopardi, i-602: le

numero di combattenti, e anche con un compromesso, dove due sole persone pagate

in essa bottega v'è di più un buon atlante che decide le questioni che

segnare il destino di una persona, di un patrimonio, di una nazione, ecc

avere valore determinante per le sorti di un evento (guerra, battaglia, incontro

, ii-283: tanto scaramucciando l'infestò un giorno che s'era in buon alloggiamento ritirato

di respiro poteva decidere il destino di un patrimonio. landolfi, 3-136: qui si

, 38 (670): e vedete un poco come alle volte una corbelleria basta

corbelleria basta a decidere dello stato d'un uomo per tutta la vita. leopardi

vita. c. bini, 1-57: un minuto spesso decide di tutto. nievo

, si slancia nella mischia e decide un ultimo trionfo. leopardi, i-553: bisogna

4. prendere la determinazione di agire in un dato modo; deliberare, stabilire.

mia malinconia, che ti deve essere sembrata un po'strana. mazzini, i-352:

assol. prendere una risoluzione; esprimere un giudizio; dare un parere. caro

risoluzione; esprimere un giudizio; dare un parere. caro, 5-496: enea

metastasio, i-71: qua dispiace a un delicato / il vestito mal tagliato: /

? - / e nel meglio in un cantone, / decidendo, un mio padrone

meglio in un cantone, / decidendo, un mio padrone / si diverte a mormorar

loro idee, piuttosto che servirsi d'un termine non registrato nelle tavole della lingua

fama. sognava... di diventare un grande artista, ma non aveva ancora

offese in italia. carducci, ii-19-88: un impulso forse lo decidererebbe. e.

era già calda. pavese, 5-87: un giorno decisi nuto a venire a gaminclla

vol. IV Pag.77 - Da DECIDUA a DECIFRARE (27 risultati)

il fiore de'cavalieri di quel secolo, un suo famigliare, il quale propose avanti

di quei cavalieri s'era lecito ad un vassallo in tal caso risentirsi del suo

questione, derimerla ', quindi 4 decidere un giudizio, prendere una risoluzione '.

dopo aver terminato la propria funzione (un organo del corpo o parti di esso)

tavola della legge: quelle prescrizioni scritte in un carattere decifrabile solo dalla signora iginia assunsero

ma la fortuna aiutollo, facendo che ad un messo del soderino fossero tolte alcune lettere

rade le volte che gli sarà venuto un cifrato a parte di dieci righe,

io rimasi umiliato di molto ed anche un po'afflitto d'averla letta. carducci

malata quale io sono. ti costerà un po'di fatica il decifrare la scrittura

altra, assai più giovane, era d'un pallore estremo, intenta a leggere un

un pallore estremo, intenta a leggere un manoscritto di cui non riesciva a decifrare

mai a decifrarla ». -risolvere un gioco enigmistico (sciarada, rebus,

.). comisso, 7-51: un pomeriggio, mentre tutta attenta decifrava le

avvicinava dietro alle sue spalle e diede un grido acuto. figur. foscolo

i due messicani tutti assorti a decifrare un giornale mercantile, raccattato a livorno,

municipio s'aggruppavano molti paesani, decifrando un avviso applicato alla porta. ojetti,

alla porta. ojetti, 1-434: un vecchio portalettere, col bustone di cuoio

si decifrava, tra cotesta calca, un solo viso. calvino, 1-172: lo

? panciatichi, 232: mi diciferi un poco la risoluzione di sua altezza di voler

il significato di frasi oscure; risolvere un enigma; svelare un mistero; indovinare

oscure; risolvere un enigma; svelare un mistero; indovinare. firenzuola, 112

2-1: quando io mi pongo a leggere un qualche libro italiano moderno per uso di

a deciferare e chiarire, se non è un tullio 0 un edipo? giusti,

, se non è un tullio 0 un edipo? giusti, ii-418: senza perdermi

lo guardano e lo guarderanno lungamente con un senso involontario di ammirazione e di sommissione

, sembra di assistere al divincolarsi d'un mondo geologico in formazione. c. e

tu ne sai quanto e più d'un uomo: ah, meglio / deciferar costoro

vol. IV Pag.78 - Da DECIFRATO a DECIMA (14 risultati)

. 7. mus. leggere un brano musicale a prima vista, mentre

. interpretato (una scrittura cifrata, un testo antico, una scrittura poco chiara

dato in cifra, mandando un bianco sottoscritto dal notaio ne fussi

seguiti con tenacità, sarei riuscito un gran deciferatóre di manoscritti e di

papini, 8-35: eccomi diventato un romanista accanito: lettore di riviste

, 1-1-128: intanto mando la cifra di un altro particolare osservato da me nuovamente

nomia, ed in particolare contiene in sé un gagliardo argo mento per la

14-65: una vecchia ha comperato in un negozio un quarto di pane, un

una vecchia ha comperato in un negozio un quarto di pane, un quarto di

un negozio un quarto di pane, un quarto di pasta e un decilitro di olio

pane, un quarto di pasta e un decilitro di olio. = voce

liquidata. boccardo, 2-1065: vi fu un tempo in cui il tributo territoriale pagavasi

di decima, pagasse una decima e un quarto;... e così successivamente

, e per risquoterle mandò in toscana un esattore (che così chiamano i risquotitori

vol. IV Pag.79 - Da DECIMABILE a DECIMAZIONE (29 risultati)

che può essere sottoposto a decima (un podere, un raccolto, un gregge,

sottoposto a decima (un podere, un raccolto, un gregge, ecc.)

decima (un podere, un raccolto, un gregge, ecc.). de

oltre a questo lo staio decimale con un altro ch'e'dicevano fittereccio. 2

della suddivisione decimale sta in ciò che un semplice cambiamento di virgola basta per trasformare

semplice cambiamento di virgola basta per trasformare un numero qualunque d'unità in un numero equivalente

trasformare un numero qualunque d'unità in un numero equivalente di unità d'ordine superiore

danno il senso di una prolificazione, di un mostruoso lavoro di natura...

sm. ant. chi fa parte di un contingente di dieci uomini (cfr.

del regno di napoli siano stati posseduti da un solo proprietario. 2.

2. ant. chi fa parte di un contingente di dieci uomini (cfr.

. -tagliare (le scene di un film). e. cecchi,

possessore, tutti i beni di un comune con il corrispondente valore, sulla

. pirandello, 8-327: aveva un cartolare, bómbolo, ch'era

, bómbolo, ch'era come un decimario di comune. = deriv

estens. ridotto sensibilmente nel numero (un corpo militare, un gruppo, ecc.

nel numero (un corpo militare, un gruppo, ecc.); diminuito

); diminuito nel suo ammontare (un capitale, una rendita, una pensione

, ii-129: fuori di condino si agita un grande brulichio di gente, la quale

, 27-271: s'io fossi stato soltanto un decimatore di giovani, un massacratore di

stato soltanto un decimatore di giovani, un massacratore di folle, un usurpatore ciarlatano

di giovani, un massacratore di folle, un usurpatore ciarlatano gli uomini mi avrebbero subito

nella mia prima gioventù sognai d'essere un eroe della libertà, un assaltatore di

sognai d'essere un eroe della libertà, un assaltatore di tutte le vecchie potestà,

assaltatore di tutte le vecchie potestà, un decimatore degli idoli, un violatore di

vecchie potestà, un decimatore degli idoli, un violatore di tutte leggi, un aggressore

, un violatore di tutte leggi, un aggressore di tutte le basse verità dei

in caso di gravissima colpa collettiva di un reparto (fuga di fronte al nemico,

supplizio (fustigazione, quindi decapitazione) un colpevole ogni dieci, il cui nome

vol. IV Pag.821 - Da DISTRINGIMENTO a DISTRUGGERE (14 risultati)

ansi come affannato. -costringere in un luogo, rinchiudere; imprigionare, incarcerare

stato di alterata e deviata nutrizione di un organismo o di parte di esso,

, perché, se ciò fusse, un corpo contrario destruggerebe l'altro; il

impossibili: secondariamente, perché arrivandovi sarebbe un distrugger se medesimi, e un rinnovare

sarebbe un distrugger se medesimi, e un rinnovare la favolosa confusione del caos.

, iii-14: non hawi nell'universo mondo un granello di sabbia che si distrugga.

vii coprendo i campi / distrugga a un tratto ogni contrario seme. cattaneo,

fondamenta? comisso, 1-112: era un guardiano e ci raccomandò di non sparare in

: se 'l mondo non termina tutto a un tratto non è per distrugger tutte le

, 1-101: in quelle letterine trovavo un conforto grande. mia moglie ne serba

teneva ritagli, vecchie lettere legate con un nastro e qualche santino che non osava

, i-324: a distruggere il cadavere d'un bue è più sollecita una coppia di

le nebbie e le oscurità; et in un momento distrette le nevi del suo dosso

con acqua. vasari, ii-586: in un palco ovvero soffittato d'un'anticamera è

vol. IV Pag.822 - Da DISTRUGGERE a DISTRUGGERE (17 risultati)

, 12-140: ero rimasto bloccato da un furioso temporale scatenatosi subito dopo il mio

il terrore / e far delle città un pugno di cenere / in cui non spunti

cenere / in cui non spunti più un sol filo d'erba. 3

vittorio emanuele ii si stende ovunque suoni un accento di favella italiana, e nessun'arte

pronom. svanire, divenire evanescente (un colore, una luce); attutirsi,

attutirsi, smorzarsi (una voce, un suono). pulci, 7-34:

che un'onda / di mar commosso, un fiato / d'aura maligna, un

un fiato / d'aura maligna, un sotterraneo crollo / distrugge. d'annunzio,

per troppo averne copia, / che divenne un bel fior senz'alcun frutto. sacchetti

p. verri, i-156: ma un uomo non dispone del suo?..

poco stando, apparve sopra la montagna un lupo, il quale con ardente fame correva

battista, distrutta la lumaca e fatto crollare un pezzo d'intonaco con quella schioppettata irragionevole

dolore della partita del re disperso aveva un fanciullo e sopragiunta le era una terzana febbre

preghiera, / che la donna, ch'un tempo amò costui, / a poco

crudelmente fra di loro per distruggersi l'un l'altro. s. maffei, xxx-6-43

una comunità, di un'istituzione, di un ordinamento religioso, politico, etico,

etico, economico, la validità di un sistema di vita, o la fama,

vol. IV Pag.823 - Da DISTRUGGERE a DISTRUGGERE (21 risultati)

la vita che distruggerla, facendola riguardar come un nulla anzi un male, e indirizzando

, facendola riguardar come un nulla anzi un male, e indirizzando la mira dell'uomo

il nuovo silenzio della folla è come un vortice che m'attira e m'aggira,

m'attira e m'aggira, è come un gorgo che sugge e distrugge la mia

.. cercar di imporne di nuovo sarebbe un distruggerli affatto. botta, 4-414:

il risparmio, e si trovarono senza un denaro in cassa. de roberto, 51

: è accaduto a molti che un amore li ha distrutti e ammazzati

(ed è spesso in contrapposizione con un concetto positivo). cavalca, ii-138

negli assoluti imperi anco il fondare è un mero distruggere. manzoni, 432

lett. it., ii-79: è un uomo [machiavelli] che pensa e

. stuparich, 5-466: ceravamo fatti un obbligo cavalleresco d'ergerci sulle rovine col

prima! ». la umanità continuò per un bel pezzo a costruire sopra le rovine

e ricrea. 13. rovinare un bene morale; sciupare una qualità positiva

la virtù, il merito; soffocare un buon sentimento o impulso (o anche

che sono le virtù, è quasi un gittare a terra quelli del mondo e

. croce, i-1-159: l'espressione è un tutto indivisibile; il nome e il

non distrugge continuamente la sua tecnica è un poveretto. -intr. con la particella

si distrugge. 15. negare un concetto, un'affermazione, un principio

. negare un concetto, un'affermazione, un principio; respingere un'asserzione; confutare

principio; respingere un'asserzione; confutare un errore; risolvere un dubbio; contraddire

asserzione; confutare un errore; risolvere un dubbio; contraddire. dante, conv

vol. IV Pag.824 - Da DISTRUGGIBILE a DISTRUGGITORE (18 risultati)

i pregiudizi non guardano di distruggersi l'un l'altro, purché distruggano la ragione.

, i-234: ecco, distrugge / un punto sol di tante etade e tante

in te derivando dalla prepotente vendetta di un nume sdegnato, non possono distruggersi se

una divina protezione. rajberti, 2-220: un gran diplomatico contemporaneo ebbe già a dire

tutti dispersi, una raffica che distruggesse un lungo e faticoso lavoro, e nessuna difesa

(una decisione); rinunciare (a un progetto). bibbia volgar.

altra fazione. -sciogliere (un patto, una società, un'alleanza)

distrusse i conventi. -invalidare (un decreto); abrogare (una legge

qualche accomodamento. 17. togliere un ostacolo; porre rimedio a un inconveniente

. togliere un ostacolo; porre rimedio a un inconveniente; lenire una sofferenza; guarire

. g. villani, 6-82: per un buono uomo cittadino scampò la nostra città

poi il cuore di sopportare con pazienza un fuoco perpetuo, congiunto a un distruggimento

con pazienza un fuoco perpetuo, congiunto a un distruggimento e a un disperamento che non

, congiunto a un distruggimento e a un disperamento che non ha fine?

una bella fanciulla, la quale ci arreca un diletto mirabile a gli occhi, una

, 22-51: mia madre a servo d'un segnor mi pose, / che m'

pose, / che m'avea generato d'un ribaldo, / distrug- gitor di sé

mostra all'improvviso, divinamente, simile a un fascio di folgori silenziose. bocchelli,

vol. IV Pag.825 - Da DISTRUIRE a DISTRUTTO (21 risultati)

tosto distruggitore dell'antico che facitore d'un nuovo. alfieri, 1-304: distruggitor

pel trono. d'annunzio, v-3-17: un ammiraglio può essere, in tempo di

anche con connotazione positiva: che porge un efficace rimedio a mali fisici o morali;

mali fisici o morali; che corregge un errore. dante, vita nuova,

pallavicino, 7-176: distruggitori d'un male sogliono essere i contrari delle

del fatto suo, gl'ispirò un fuoco distruggitore d'ogni ti

figure: e peccato che debba servire ad un uso così pericoloso e distruttivo del colorito

mezzo al fumo e alla polvere d'un teatro. piovene, 5-292: « la

, favorisce, affretta la perdita di un bene fisico (come la vita, la

provedenza umile, / quando ci togli un om fresco e giulivo, / o ultimo

più intolerabil rimprovero alla vita sensuale d'un uomo, nato per la beatitudine eterna

3. figur. che mina alla base un ordinamento legislativo, politico, religioso,

, politico, religioso, un'istituzione, un sistema di idee, ecc.

negativi, senza recare efficaci contributi per un orientamento costruttivo. michelstaedter, 265

. segni, 9-70: è la misericordia un dolore che nasce in noi per cagione

che nasce in noi per cagione d'un male apparentemente distruttivo et apportante danno a

distruttivo: quello che si ha quando un bene economico scompare senza dar luogo alla

di altri beni e senza neppure appagare un reale bisogno (cfr. consumo, n

casa dove potesse albergare, entrò in un tempio antico distrutto ch'era consecrato ad

disfatte. parini, 322: in un cantuccio v'erano de'piatti / posti

v'erano de'piatti / posti s'un acquaiol mezzo distrutto. pascoli, 427:

vol. IV Pag.826 - Da DISTRUTTO a DISTRUTTORE (22 risultati)

ecco dal bosco / ne si fa 'ncontro un non mai visto altrove / di strana

in tutte le ossa, ricadeva in un profondo abbattimento. pavese, i-31:

tutti! -sbiadito, smorto (un colore, una tinta). imbriani

, 3-104: il fondo poi è d'un color neutro e distrutto, che accenna

simile a quelle volute di sabbia sospese un istante su le spiagge ventose.

spiagge ventose. borgese, 1-426: era un uomo distrutto. vedeva tutte le possibilità

e aveva smarrito tutti i criteri. un uomo perduto. -rovinato spiritualmente;

; disperso, messo in fuga (un esercito). compagni, 3-34:

, nell'autorità, nel prestigio (un ordinamento religioso, politico, sociale)

, sociale); ridotto in servitù (un popolo). valerio massùrto volgar

. abrogato, abolito, soppresso (un istituto giuridico); trasgredito, violato

. — corretto, rimediato (un errore); emendato (un vizio

(un errore); emendato (un vizio); riparata (una colpa)

ire acchetate, quanti odi distrutti! un uomo solo, una sola parola detta

e relegò la sua benevolenza in un sogno perché non tutta andasse distrutta.

: qui, nel mio cor, giace un profondo strato / di sogni e fantasie

. imbriani, 2-105: era scoppiato un incendio terribile... dopo un'ora

spezzar rami con furia distruttrice, e un olmo frondoso in pochi istanti era ridotto nudo

5-39: il capodoglio... è un distruttore di pesci. montale, 3-108

-figur. faldella, 3-14: sei un gran distruttore o divoratore di giornali.

, 9-1207: ancise, / amico, un cacciator ch'era in campagna / gran

pisacane, iii-57: si osserva finanche un morbo distruttore rispettare il ricco ed unirsi

vol. IV Pag.827 - Da DISTRUTTORE a DISTRUZIONE (9 risultati)

] critico di struttore da un lato, costruttore dominativo dall'altro,

: il divider le sentenzie dalle parole è un divider l'anima dal corpo: la

mentre appetiscono di concentrarsi e ridursi in un punto, cioè d'annichilarsi? russo

888: la vita di quest'universo è un perpetuo circuito di produzione e distruzione,

tutti quei minuzzoli! gli era rimasto un bruciorino ai polpastrelli dell'indice e del

della distruzione, il fuoco / è un vischio sui crani dei cavalli, / negli

826: ogni giorno ornai doveva scavarle un segno nel viso, scolorarle le labbra

6. grave sciagura che colpisce un gruppo religioso, politico, militare;

che quelle spese avea fatte per fare un altro fatto utile e diritto, cioè

vol. IV Pag.828 - Da DISTUDIO a DISTURBARE (18 risultati)

strana, / tu me facesti servo ad un barone, /... /

che si esigono dal reo, acciocché sia un uomo veridico, quando ha il massimo

e inconscia d'ogni energia che restava a un poveruomo che ha soltanto saputo straziare;

dispensa da un'obbligazione; rifiuto di un sistema; inosservanza, inadempienza di una

mi spiasse. in me è nato un ardore di distruzione: mi par dover far

1-128: il brigantaggio non è che un accesso di eroica follia, e di ferocia

follia, e di ferocia disperata: un desiderio di morte e di distruzione, senza

materialità o nella sua essenza, di un bene che viene reso inutilizzabile.

dossi, 818: ogni artista e specialmente un letterato, prima di porsi a un'

intromettere, fra i suoi studi, un anno di distudio. = comp

, l'essere disturbato; alterazione di un ordine (materiale, morale, intellettuale

quel disturbamento delle tre superiori sfere sotto un primo mobile di sì poca attività per

la moglie e, tutto ad un tratto, gli balenò un'idea disturbante:

/ saranno disturbate? / anzi averanno un doloroso fine? davila, 236: molti

chi sa da che piega di me, un mondo a ima sola dimensione e,

una persona da un'occupazione, da un lavoro; importunare, sollecitando l'attenzione;

entrare discretamente in una conversazione, in un gruppo di persone già riunite.

parole tanto disturbomo, / che come un pazzo andò più volte a tomo. ariosto

vol. IV Pag.829 - Da DISTURBATILO a DISTURBO (27 risultati)

; tenere lontano, evitare a qualcuno un pericolo, un dolore, una pena (

, evitare a qualcuno un pericolo, un dolore, una pena (per lo più

6. impedire a qualcuno di fare un atto, di portare a termine un'

, negargliene la facoltà; impedire che un certo effetto si produca o che un

un certo effetto si produca o che un fatto avvenga; proibire, vietare, negare

, iii-121: ho scelto questa volta un genere tutto lirico per disturbare dal preteso

l'ha chiamata il medico, presa in un quartiere mal riparato. 8.

(uno stato, una città, un governo, ecc.). - anche

non si discorre. soltanto nel secondo è un affar serio usarlo. e. cecchi

volge l'ispirazione ora al lezioso, ora un po'al caricaturale. sbarbaro, 1-245

, iii-129: non passò appena un anno, che per gli stimoli della vanità

e della boria donnesca cominciò a disturbarsi un sì lodevol concerto. 11.

finestra. poi si cercò nelle tasche un ventino. -no, -disse elena, -no

era tornato verso casa disturbato. tenere un uomo di tali precedenti, troppi rispetti

rumori, non chiaro all'ascolto (un programma radiofonico o televisivo, una trasmissione

trasmissione); intermittente con irregolarità (un suono). bocchelli, 10-107

. -trice). che impedisce che un fatto avvenga o che si raggiunga un

un fatto avvenga o che si raggiunga un certo risultato; che si oppone, che

dir che siate morti e ravvivati in un punto. pallavicino, 3-1-431: purgar i

2. che interviene a turbare un ordine, una condizione di calma,

c. gozzi, i-51: trovai un ordine tremendo nella voce del timoniere,

capellano volgar., ii-309: avere un suo compagno, a cui dica le

un'azione o il verificarsi di un evento; impedimento, ostacolo, inciampo

in fretta / da la finestra, a un canape s >spesa. da porto,

ce ne andammo insino a parigi sanza un disturbo al mondo. g. b.

chi fa nascer tutte le difficoltà è un birbone. [ediz. 1827 (95

« chi fa tutto il disturbo è un birbone].

vol. IV Pag.830 - Da DISTURNA a DISUBBIDIENZA (30 risultati)

il disturbo intorno la reliquia era nato da un di quei frati che avea presupposto al

vitellozzo non può sentire ragionare, per essere un serpente avvelenato e il fuoco di toscana

: chiese... per carità un bicchier di vino perché il suo disturbo

con silenzio se volete gustar bene come un pietoso e lagrimoso disturbo possa avere

pietoso e lagrimoso disturbo possa avere un sì piacevole e sì grazioso successo.

disturbi; mentre doman, per fame un buon bottino, / andrem a dare

si evacua in santa pace e senza un minimo disturbo di chi gli piglia.

... posso sperare di starci ancora un pochino. [ediz. 1827 (

., posso sperare di starci ancora un pochette]. giusti, ii-108: se

, ii-108: se morirò, muoio per un disturbo subitaneo dal quale non ebbi virtù

sponsali), me presente, ella ebbe un disturbo, una specie di deliquio.

, che cos'à? -ha avuto un disturbo, ma il dottore à detto che

discontinuità, funzionamento intermittente e irregolare (un meccanismo, un congegno).

intermittente e irregolare (un meccanismo, un congegno). leopardi, ii-145:

fargli sentire il suo apparecchio e chiedergli un parere sullo strano disturbo.

: il campaniletto era stato preso come un punto di riferimento degli artiglieri imperialregi per un

un punto di riferimento degli artiglieri imperialregi per un loro metodico e periodico tiro di disturbo

tiro di disturbo, che principiava con un colpo a tempo, di verifica e garanzia

cicognani, iii-2-127: a mezzo, a un crocicchio piano, stavano le bigonce.

rifiuta di ubbidire, che trasgredisce a un ordine; che non rispetta l'altrui

cui ubidienza évi vaghezza; / e disubident'un noia più move, / non

uso che se ne intende fare (un materiale). c. bartoli,

attitudine a non ubbidire, a trasgredire un ordine, a non rispettare l'altrui

l'altrui volontà, le leggi di un paese, le convenzioni sociali; insofferenza

con cui si disubbidisce; trasgressione a un ordine, insubordinazione, ribellione.

affezzione faccino l'ufficio loro, ed in un medesimo tempo stieno in timore, tal

che non si senta mai in casa un minimo romoruzzo di discordia o disubbidienza.

colto in simile disubbidienza n'ebbi da lui un tal calcio che caddi boccone e diedi

rifiuta, omette o ritarda di obbedire a un ordine, attinente al servizio o alla

servizio o alla disciplina, impartitogli da un superiore.

vol. IV Pag.831 - Da DISUBBIDIMENTO a DISUGUAGLIARE (19 risultati)

3. ipp. atto con cui un cavallo si rifiuta di saltare un ostacolo

cui un cavallo si rifiuta di saltare un ostacolo o di compiere interamente il percorso

, rifiutarsi di ubbidire, trasgredire a un ordine, a una disposizione; non

l'altrui volontà, delle leggi di un paese, delle convenzioni sociali (per

o con atto deliberato); compiere un atto di insubordinazione, ribellarsi, opporsi

di costanzo, 1-401: il disobedire a un re è tanto quanto levarsi la corona

amico. sul loro capo si abbassa un fievole e vasto brusìo d'infinite, piccolissime

punito. sarpi, vi-1-134: io sarei un mal avvocato per loro, perché non

non posso negare che non abbino commesso un grand'errore in desobedir il principe contro il

non adempiuto, non rispettato, trasgredito (un ordine, una disposizione).

ad annibaie e a scipione africano di un gorilla, ma non è loro eguale.

. -incostanza, discontinuità di impegno in un avoro. lanzi, v-279:

costruzione naturale al cui perfezionamento era occorso un secolo, mutò aspetto, presentò vuoti e

pareva durare a mantenersi affacciato, pareva un gobbo. 4. disus.

di angoscia il vedersi portare il bere in un bicchiere spesse volte troppo picciolo, molte

nero. -mancanza di reciprocità in un sentimento. straparola, 1-5: nell'

. scrittura con cui si esprime che un numero reale è maggiore o minore di un

un numero reale è maggiore o minore di un altro, ovvero che di due espressioni

due espressioni algebriche l'una deve assumere un valore minore o maggiore dell'altra (

vol. IV Pag.832 - Da DISUGUAGLIATAMENTE a DISUGUALMENTE (18 risultati)

quello del secolo presente; in allora un grande affanno per disgua- gliare, adesso

. con la particella pronom. assumere un aspetto variato, multiforme; mutare,

bartoli, 9-29-1-42: la terra, d'un ugualissimo globo ch'ella era, disuguagliandosi

le loro virtudi si accozzano insieme in un medesimo sentimento. luca pulci, i-98

eran nel parco / non disguagliato l'un dall'altro molto. -alterato.

, diverso, differente (da un altro oggetto o da altre parti o aspetti

pagare più a uno e meno a un altro, secondo che hanno maggiore, o

tutto era men male, / che fare un cambio tanto diseguale. p. fortini

è una bella giovine et egli è un brutto uccellaccio e tutti quelli che si

di continuare in ima lotta disuguale contro un uomo più forte di lui.

. letter. impari a uno scopo, un compito; inadeguato; inferiore (e

caro, 12-ii-67: vi ho fatto un sonetto pure assai mal garbato, come

. bocchelli, 12-233: ho pensato a un solo rischio: che il ragazzo si

umore, i propositi, l'applicazione a un lavoro). m. adriani,

non per massima, ma sol per un vizio che oscura le sue molte virtù

ondulato, aspro (una superficie, un terreno: ed è contrario di '

/ cui è canto il latrare / d'un cane. -obliquo, pendente (

anzi parea che fosser tutti d'un padre e d'una madre. tasso,

vol. IV Pag.833 - Da DISUMANAMENTE a DISUNGERE (36 risultati)

milizia, iii-163: la facciata ha un portico di 4 colonne corintie, disugualmente spaziate

essare ella così disegualmente acompa- gniata di un sì brutto e sciaurato marito. 3

disumano, in modo indegno di un uomo. cicerone volgar.,

. d. battoli, 2-3-208: un suo ministro [dello scin] parente d'

suo ministro [dello scin] parente d'un cristiano... mi disse che

: disumanamente frizzano i loro sali contro un miserabile che viene frustato per mano del

dove disumanamente e nobilmente si muore per un puntiglio. = comp. di

3-86: mi duole si vada porre ad un mestiero che quasi necessariamente disumana e incrudelisce

non divenghi una fèra, anzi che un dio. gemelli cateti, 1-iv-297:

divenire una bestia, o alla men trista un barbaro. galiani, 3-45: io

una voce discordata e al nome d'un uomo contr'a se medesimo disu

che, abbattutovi a vederne qualcheduno in un tale estremo, non l'abbiate soccorso.

13-356: parole ed urli finirono in un rantolo, fra grida d'esecrazione, doloroso

affezione a quella quasi disumanata bontà di un tal cardinale. 4.

paese una compagnia zingaresca, che aveva un orso e una tigre...,

orso e una tigre..., un nano e un affricano gigantesco al quale

tigre..., un nano e un affricano gigantesco al quale, di dentro

passioni umane e comprenderle negli altri per un moto di simpatia, di indulgenza,

misantropo, e che mi riconoscano come un acerbo, un collerico, un duro,

che mi riconoscano come un acerbo, un collerico, un duro, un disumano

riconoscano come un acerbo, un collerico, un duro, un disumano. pea,

acerbo, un collerico, un duro, un disumano. pea, 7-652: ci

. bocchelli, i-159: era venuto un direttore giovine, molto bravo, celebre

faceva della musica e di sé: un esteta, insomma un disumano. -che

e di sé: un esteta, insomma un disumano. -che rivela insensibilità, durezza

durezza di cuore; che muove da un animo spietato (un'espressione del volto

spietato (un'espressione del volto, un atto, un sentimento). maestro

espressione del volto, un atto, un sentimento). maestro alberto, 156

: la multa a'ricchi è sovente un nulla, a'poveri diventa disumana. levi

all'opposto, sovrumana (spesso con un che di misterioso, o anche di

. bontempelli, 8-190: tutt'a un tratto s'udì un gemito disumano.

8-190: tutt'a un tratto s'udì un gemito disumano. si voltarono e videro

ferreo respiro. levi, 1-110: da un lato della stanza c'era la faccia

e talmente perfetta da generare negli altri un senso di inferiorità, di disagio.

in una solitudine irrimediabile, circondato da un vuoto pneumatico. 3. contrario

, 22-48: ti perdo / senza un diletto, inutilmente, in questo /

vol. IV Pag.834 - Da DISUNIBILE a DISUOMINARE (15 risultati)

il piacere acuto e amaro di unirsi per un momento con la volontà e con l'

. -raro. scindere (un contratto). gabrielli, 28-9:

, n-ii-328: molte cose dette in un modo sono più acconcie a congiunger gli animi

animi ne l'amicizia che dette in un altro, e molte in una maniera

ai buoni pittori, che per unire dall'un canto, disuniscono dall'altro, e

, disuniscono dall'altro, e per toccare un muscolo, guastano un membro, e

e per toccare un muscolo, guastano un membro, e spesso ancora l'effigie tutta

, dividersi. aretino, 1-68: un pezzo di artigliarla uccise marcantonio colonna,

e l'indice cominciò a battere come un martelletto, ritmicamente, sul piano del

altro effetto non può quaggiù cagionare che un non vivace splendore. 5.

1-3-70: le più azioni, procedenti da un capo solo, cagionano la disunità poetica

disunite, e nello stesso tempo, come un barlume d'un grand'effetto che sarebbe

stesso tempo, come un barlume d'un grand'effetto che sarebbe prodotto dalla loro riunione

sostanza solida) o di concentrazione (un liquido). davila, 274:

, negli interessi, nei propositi (un gruppo di persone); privo di coesione

vol. IV Pag.835 - Da DISURBANAMENTO a DISUSATO (13 risultati)

sostant. popini, 27-807: da un lato i disurpati da gran tempo offesi

: che libertà era cotesta, che un forestiero si prendeva, di mettere in

mettere in disusanza le antiche leggi d'un regno, donnone, 1-iv-236:

albertano volgar., 139: disse un savio: schifate gli perfidi amici,

tutto oramai disusata, mi richiamava ad un tratto tutte quelle sensazioni ch'io avea provate

a disturbare. - smesso (un vestito). c. e.

semplicità della frase, il bene, dimenticato un istante di sé, sentìa ripullularsi in

praticato, non frequentato, solitario (un luogo). - anche al figur.

ed ermi. de amicis, i-237: un giorno, in una via disusata,

via disusata, alcune donne del volgo videro un soldato con un involto sotto il braccio

donne del volgo videro un soldato con un involto sotto il braccio entrare a passi frettolosi

battaglia. ariosto, 12-21: questo era un nuovo e disusato incanto / ch'avea

forteg-uerri, 19-60: nell'esercito moro un saraceno / era sì grande e grosso e

vol. IV Pag.836 - Da DISUSITATO a DISUTILMENTE (13 risultati)

di usare, di adoperare (un oggetto), di osservare (una legge

il cader le parole in disuso sia un effetto del tempo. deledda, ii-625

, ella getta poi nel fuoco come un sermento disùtole. benvenuto da imola volgar.

comporre in uno molte cose e rappresentare un fine, onde l'uomo si dice finimento

3. inadatto, incapace (di compiere un lavoro, di svolgere una mansione,

di svolgere una mansione, di conseguire un risultato). -in partic.:

e comporta, con la sua presenza, un inutile aumento del consumo di viveri (

fresca e bella, e massimamente avendo un maritaccio vecchio e disutile. anguillara,

una bell'asta di donna, con un faccino roseo e delicato. come ha

necessari; inadatto a essere utilizzato in un dato modo; inefficiente (un organo

in un dato modo; inefficiente (un organo, uno strumento). giovanni

... fatto fare il capitano un cannone di bronzo di smisurata grandezza,

cetriolo » ed ora vedeva che era un bel cetriolo, e l'avrebbe barattato

vol. IV Pag.837 - Da DISVAGARE a DISVELARE (9 risultati)

ogni valore si oppone... a un disvalore, che è il suo contrario

la mia bellezza disvanì presto, / come un mazzetto per terra pesto. / roccatagliata

mirabile ingegno di questa donna ci appare ad un tratto nella sua gran luce, senza

loro, facendo nascere il mondo l'un dall'acqua, l'altro dal fuoco

): dal poter a tesser è un gran disvario e larga differenza.

, che con tanto disvario e disagguaglianza un re si conduca in campo con uno sciaurato

-figur. suscitare, eccitare (un sentimento). dante, conv.

. buonarroti il giovane, i-591: tra un sonnacchioso strepito, aprendo gli occhi incontanente

ornai il disvelamento. roberti, i-n: un altro comodo poi affatto acconcio al bisogno

vol. IV Pag.838 - Da DISVELATO a DISVENTURA (17 risultati)

ignorate, circostanze misteriose); confidare (un segreto); illustrare, chiarire (

foscolo, v-243: se tu guarderai un po'attentamente e me e chiunque mortale

erano azurri,... con un cupido per cimiero, tenente la face in

era l'istessa immagine disvelata, cioè un velo dipinto. carducci, 356:

piante. sannazaro, 10-157: prenderò un vaso di generoso vino e versarollo ne

in queste « tecchie » giacque, per un lungo ordine di secoli, il davide

che l'enorme subbia di michelangelo disvellò un giorno al sereno radioso. 2

2. figur. soffocare (un sentimento); reprimere (i vizi

i vizi); distogliere una persona da un modo di pensare o di agire.

/ aperte, e per li solchi in un confusi / i bianchi acervi della steril

/ tu ti puoi dottorar pur con un patto / di tristo, porco e disvene

/ avvisò farmi, e me conobbe, un mostro / veder le parve, e

d. bartoli, 4-1-88: sarebbe un non mai finire a volerle qui mettere

(una pianta); sbiadire (un colore); oscurarsi (una luce)

(una luce); attenuarsi (un suono). d. bartoli,

o smorza, e ben può consumarsi un tal panno dal tempo e logorarsi dall'uso

monti, x-3-39: poi dà mano ad un vasetto / pien di tòsco maledetto /

vol. IV Pag.839 - Da DISVENTURANZA a DISVIARE (21 risultati)

lietta e romeo, funebre un sasso / disventurato amor pose,

: all'opposto in un'avemmaria / un unghero si calza e si disveste.

le sorrise parolette brevi, / dentro ad un nuovo più fu'inretito. buti,

zato da quella parola in un modo, che, fin che visse,

dissuetudine, divezzamento. -un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni: le abitudini

. nieri, 212: pensò un pezzo e poi disse fra sé: -o

disse fra sé: -o catto! un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni,

: -o catto! un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni, e la

somarello a star senza mangiare; vo'un po'vedere se mi riesce. viani

mi riesce. viani, 14-167: un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni

. viani, 14-167: un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni, - disse

.. se fa l'ornamento di un valoroso e imperterrito granatiere, è altresì

d'ogni ragionevole persona una macchia, e un disvezzo, e una disgrazia,.

ardir delle sue menzogne mi tragga ad un prolisso disviamento. = deriv.

cammino, il traffico, la rotta, un corso d'acqua, un colpo)

rotta, un corso d'acqua, un colpo). g. quirini

de la città fra i neri tetti / un suo raggio disvia, / e a

in perpetuo cambiar paese e stanza, in un coti- diano giugnere e partirsi, senza

fermo, né però mai trasviarsi in un sì continuo disviarsi: perché ad essi

persona), spostare, scostare (un oggetto). boterò, 6-56:

della verità per prender licenza di andar poi un poco da parte, senza lasciar l'

vol. IV Pag.840 - Da DISVIATAMELE a DISVILUPPAMELO (11 risultati)

celeste. -volgere il discorso da un argomento all'altro. p. f

cose ch'ei somministra, mi disviano forse un po'troppo [ecc.].

, vii-233: non mi sarei disviato in un nuovo episodio. -impedire,

chiabrera, 3-10-44: alfin fermato in un pensiero il core, / la pietate e

tormentoso core. bembo, iii-475: spesso un giro sol degli occhi vostri, /

; lenire, calmare, mitigare (un dolore). decio, 22-ix-114:

, fuori mano, privo di strade (un luogo). giamboni, 4-495:

di peggio, per togliere coraggio a un uomo, di quel continuo ripassare anni

di questo desviato core / fusti già un tempo feritor non parco. 3

le compagnie e le feste, sei un disviato ed un caca pensieri. garzoni,

e le feste, sei un disviato ed un caca pensieri. garzoni, 1-648:

vol. IV Pag.841 - Da DISVILUPPARE a DISVOLGERE (22 risultati)

tutte insieme, perché queste non fossero che un di- sviluppamento e, siccome dicono,

terrestri. 3. trattare ampiamente un argomento; svolgere, sviluppare una trattazione

che sa discoprire, disviluppare, estrarre un maggior numero di codeste preformazioni ideali.

: sur una fratta (o forse è un biancore d'ale?) / un

un biancore d'ale?) / un corredino ride in quel marame: / fascie

marame: / fascie, bavagli, un piccolo guanciale. / ad ogni soffio del

, che quelli inesperti fecero trarre a un toro e a una giovenca disvincolantisi sotto

disviato, ed effetto. disvio d'un negozio, de'suoi avven

2. figur. discernere, distinguere un oggetto (con i sensi);

2. per estens. liberare da un difetto materiale; purgare, depurare.

disvolere mille diversi e contrari oggetti in un punto. alfieri, 1-1051: un

un punto. alfieri, 1-1051: un uomo appassionato di due passioni fra

gli caggiono le braccia, ed è un uomo di bambagia vedendosi appresso la fatica.

si sente in balìa delle onde d'un mare che non conosce,...

, v-2-48: era [la storia] un susseguirsi di divincolamenti interni, un volere

] un susseguirsi di divincolamenti interni, un volere e disvolere, un amare e un

interni, un volere e disvolere, un amare e un disprezzare in un medesimo

un volere e disvolere, un amare e un disprezzare in un medesimo istante.

, un amare e un disprezzare in un medesimo istante. = da disvolere1.

. volgere). disus. distendere un oggetto involto; liberare da un involucro

distendere un oggetto involto; liberare da un involucro; dispiegare, sciogliere, dipanare

adriana gl'insegniò così ch'egli avesse un gomitolo di spago e sì gli disse che

vol. IV Pag.842 - Da DISVOLTO a DITERPENE (33 risultati)

, 5-270: per colmo d'infortunio un paggio inglese / lo fè cornuto,

sì regolata e necessaria che qualunque d'esse un po'poco se ne disvolghi, l'

ho ricucito le ferite, / messoci prima un buon pugno di sale. percoto,

x-26-130: lisa ha l'anima piccola come un ditale, basta una goccia a riempirlo

, o da applicare all'estremità di un oggetto, per proteggerlo. caro,

occorresse particolarmente che qualcuno avendo per avventura un dital di ferro, e alzando la

ferro, e alzando la mano percotesse un altro: secondo il rigor de la

ditali. mattio franzesi, xxvi-2-143: un guanto sol è buon nell'esercizio

far ditali, / e di piastrelli un largo benefizio. galileo, 4-3-81: ho

benefizio. galileo, 4-3-81: ho preso un fiasco di vetro assai capace e col

collo strozzato, al quale ho applicato un ditale di cuoio legato bene stretto nella

simil. lippi, 5-38: mediante un certo pizzicore, / ch'ei sente

, in ciascuno de'quali è fermato un pezzo appuntato di cannello di penna:

. sercambi, 62: mostrò loro un ditale di bellissime anella et di gran

, le seconde scuole, / ch'un dito, un grano ed un detal vel

scuole, / ch'un dito, un grano ed un detal vel mostra. pascoli

ch'un dito, un grano ed un detal vel mostra. pascoli,

ditaletto. pirandello, 7-309: avevo un ditalino d'argento, ricordo della nonna,

colpo, pressione inferta o esercitata con un dito. guerrazzi, iii-134: affidò

iii-134: affidò la relazione del piato ad un grullo di cui il pendolo pensante non

viani, 10-200: gli aveva cavato un occhio con una ditata e dal quel

il lavorìo che è dentro il capo di un uomo. e. cecchi, 5-190

2. segno, impronta lasciata da un dito. targioni tozzetti, 12-2-274:

donne procedono a scossette come sospinte da un congegno di orologeria; i fazzolettoni non

quanto si può prendere col polpastrello di un dito. pirandello, iii-402: cava

de le innumerabili ferite / fatto era un stagno più scuro e più brutto / di

le dita su una superficie, su un oggetto; tamburellare con le dita.

. gadda, 2-1 io: diteggiavano a un loro tavoletto, come a un cembalo

a un loro tavoletto, come a un cembalo strano, senza suoni. 3

sui tasti o sulle corde nell'eseguire un pezzo musicale. -anche: sistema di

dee., 6-10 (133): un suo farsetto rotto e ripezzato, e

quando si vede il petto / pigner d'un capezzal largo ed aperto, / e

/ a casa, e di cerusici un drappello / a curar corra il piagato ditello

vol. IV Pag.843 - Da DITETRILE a DITO (14 risultati)

sf. chim. composto eterociclico contenente un anello esatomico formato da due atomi di

sm. chim. composto eterociclico avente un anello pentatomico che contiene due atomi di

rosso azzurro, dà pure un sale di piombo di color porpora)

ditiosalicilico (ottenuto riscaldando acido salicilico e un derivato di zolfo, si presenta come

sm. chim. composto eterociclico con un anello pentatomico contenente due atomi di zolfo

troppi seguaci. montano, 430: fa un bel contrasto con lui l'abate borga

mali italiani, fra cui quello d'un pensiero privo di facoltà critica, dogmatico,

io credo, che presto potrò stampare un nuovo ditirambo, intitolato 4 l'arianna

. vico, 571: il ditirambo era un coro menato in giro, che cantava

demordi, e dal tetro caos risuona un orrido ditirambo. negri, 1-453:

che illumini te stessa, / è un ditirambo d'angeli, che induce i

: ecco a v. sig. illustrissima un esemplare del mio ditirambaccio con le note

nella non facile pesca, con un fazzoletto che più o meno destramente

ogni uncino, / piacemi di prestare un pocolino / a questa penna lo stancato dito

vol. IV Pag.844 - Da DITO a DITO (36 risultati)

dita bagnate sulla fronte in fiamme, con un grande anelito di stanchezza. c.

nella polvere. alvaro, 7-91: un tempo, in alcuni paesi, le

intelligenza si riconoscevano fra di loro a un anello con una turchese al dito mignolo

: anco il governo fa estrarre da un bambino i numeri del lotto, strozzando così

in una stupefatta pace di verde, un campanile: dito rosa levato al cielo

o di estensione si arresta davanti a un ostacolo, che subito dopo supera d'

ostacolo, che subito dopo supera d'un colpo con uno sforzo 0 con l'

-dito morto: parestesia transitoria che incoglie un solo dito e di cui soffrono specialmente

mazze avevano fra'diti, / che un vecchio pino talvolta è più corto.

- dito di guanto: reciso da un guanto per coprire un dito malato.

: reciso da un guanto per coprire un dito malato. foscolo, xviii-75:

xviii-75: ed all'altra [bacerò] un guanto, purché non abbia mozze inelegantemente

2-ii-347: in quella battaglia, che un certo autore a ragione chiamò * decretoria '

di capacità) corrispondente alla larghezza di un dito (e al figur. indica

: pochissimo, appena appena. -nemmeno un dito: assolutamente nulla. -essere a un

un dito: assolutamente nulla. -essere a un dito di far qualcosa: essere sul

: i grilli erano di lunghezza d'un dito colle gambe lunghe e rosse, e

bisogna; / ch'un'oncia, un dito sol d'error che faccia, /

19-62: noi siamo / stati a un dito per dar nel bargello. galileo,

do parola di non mi separare pure un dito dal suo ingenuo ed onorato stile

non ponno; /... e un dito / non alzarsi giammai da quella

regole stabilite, di mettere il piede un dito fuori della traccia segnata dai predecessori

a tutto, e non piego d'un dito. verga, i-115: donna

messo al mondo il dito mignolo d'un baroncino. pascoli, 477: ciascuno

bicchiere / materno, ognuno ne sentiva un dito. de roberto, 324: le

tutto ha l'estate. / ma tomi un dito d'ombra, / ritrova il

putrescente della luna per due fessure larghe un dito. -stor. presso

me, dico all'oste, e alzando un dito, / ima frittata di sei

se, vedendolo così vecchio, gli nascesse un pensiero che lo agghiaccia, e alza

pensiero che lo agghiaccia, e alza un dito verso di lui. -alzare

e vedersi prendere la mano: fare un favore a qualcuno o dargli confidenza,

, che, come gli è mostrato un dito, si pigliano tutto 'l braccio.

, 893: ora che, in un momento di distrazione, v'ho dato un

un momento di distrazione, v'ho dato un dito, avete presa tutta la mano

volete più lasciarmi andare. -dare un dito, un ditino a tutti: cercare

andare. -dare un dito, un ditino a tutti: cercare di accontentare

vol. IV Pag.845 - Da DITOLA a DITROCHEO (47 risultati)

. aveva preso il vezzo di dare un ditino a tutti, e credendo di stare

e due. -darsi del, un dito nell * occhio: danneggiare se

(come suona il proverbio tosco) con un dito, si dà nell'occhio.

nell'occhio. -essere come un dito nell'occhio: provocare un'impressione

con certi colori che erano diti in un occhio. -essere dita della stessa

cibi). pulci, 25-326: un altro [uccello] è appellato cinamulgo,

-sucida, eh? io ti parre'anco un zucchero / di tre cotte. -un

stidione col ramerino ben cotti e stagionati un manicaretto divino, da leccarsene e succiarsene

, la vecchia ci avèa lei pure posto un dito -e non il mìgnolo -nelle azioni

: esaminarla, studiarla attentamente; toccare un argomento scottante, scabroso. giordani

, scabroso. giordani, xiv-22: un poco di giovanile compiacenza riconosciamo nello scrittore

postille, il dito sopra il passare da un principale capo all'altro. de sanctis

quando ci mette il dito sopra, con un senso di irritazione o di malessere.

arme furtive, quasi nuovo martano, in un aringo voto. giusti, i-540:

le dita per aver lasciato tornare talino con un altro macchinista. -muovere,

altro macchinista. -muovere, alzare un dito: agire, compiere un movimento

, alzare un dito: agire, compiere un movimento (anche minimo). -muovere

movimento (anche minimo). -muovere un dito per qualcuno: aiutarlo, soccorrerlo

aiutarlo, soccorrerlo. — senza muovere un dito: senza fare alcuno sforzo; in

, / non muoverci, per aiutarti, un passo, / un dito,

aiutarti, un passo, / un dito, un detto, una palpebra sola

passo, / un dito, un detto, una palpebra sola. lippi,

scioperati: / né moverebbon per far nulla un dito. d. bartoli,

amor gli comporta che né pur muova un dito a camparcene. gioberti, i-104

chi non ne ha non alzerà mai un dito per aiutarla. verga, i-265

e si sarebbe trovato ricco senza muovere un dito. cicognani, 9-54: ella sentiva

venirle meno le forze: impotente a muovere un dito. moravia, i-506: avrebbe

partisse pure francamente, egli non avrebbe mosso un dito per trattenerla. vittorini, 3-104

. non fischiano nemmeno, non muovono un dito per dartela, eppure te la danno

fue. -non toccare nemmeno con un dito: non fare alcun male (

la coda. -non torcere nemmeno un dito: non fare alcun male.

. giannotti, 2-2-346: ell'ha un tratto fermo e stabilito / voler prima

/ che a gilippo sia pur torto un dito. -picchiarsi con un dito

torto un dito. -picchiarsi con un dito la fronte: per indicare che

donai questi piccioni avvelenati dallo scorpione ad un pover uomo, a cui parve di

le accompagnava il diploma di spodal con un amorevole autografo. cassola, 1-81:

quando hanno l'innamorato toccano il cielo con un dito. 12. prov.

broda, non ti toccherebbe a intignere un dito: frase usata per beffare gli

. e'non ti toccherebbe a intignere un dito, se tutto amo corresse broda.

, iv-131: tu, che adesso con un sol ditino / fortunato, che sei

in vano. pananti, 1-6: inzuppa un bel ditin nel calamaro. nievo,

infilavami intanto nella tasca esterna dell'abito un conticino piegato in quattro. palazzeschi,

sbarbaro, 1-132: ma innanzi, un ditarei mi mesci di quell'acqua.

., 7. (117): un de'due specialmente, tenendo una mano

: doro a quella scempiaggine gli dava un golino colle sue ditacce grommose e i due

tutte l'erbe e tutti i frutti sono un nido proporzionatissimo per le mosche e per

pronunziando l'ultima sillaba sciolta, può essere un trocheo e dattilo (musicos).

vol. IV Pag.846 - Da DITROITE a DITTATORE (18 risultati)

è gallicismo. comisso, 15-74: un palazzo vecchissimo con la nera facciata tappezzata

, 4-189: dalla ditta di fonso - un cancello e un capannone in fondo a

ditta di fonso - un cancello e un capannone in fondo a un prato -veniva il

cancello e un capannone in fondo a un prato -veniva il cigolìo e il cupo

comunella. rajberti, 2-24: facciamo un conto largo che sopra ogni migliaio di

ben fatti, utili, e perfino un poco duraturi; ma gli altri 995 a

nel quale l'auricolare è sostituito da un piccolo altoparlante, che consente la conversazione

, 8-183: anche per capriglia c'è un dittàggio che ferisce, un proverbio versiliese

c'è un dittàggio che ferisce, un proverbio versiliese...: « la

, 19-54: e poi c'è un altro dittàggio, ed è che quando s'

), alto da 30 cm a un metro, con radici bianche, rizoma verticale

rosea o rossa; il frutto è un insieme di cinque follicoli riuniti a stella

cinque follicoli riuniti a stella; contiene un olio essenziale, aromatico e infiammabile;

iii-2-202: la cena s'era chiusa con un brindisi al nascituro, improvvisato dall'ex

nascituro, improvvisato dall'ex consigliere, un brindisi tutto echeggiante di mitologia e che

fin di creta addusse / di dittamo un cespuglio, che recente / di sua man

cretense. p. verri, i-49: un sentiero vi guida in quel delizioso boschetto

aravano. era / forse alla bure un dittator di roma. -titolo che

vol. IV Pag.847 - Da DITTATORE a DITTATURA (33 risultati)

e cisalpini può rimandare i notabili con un monosillabo: e allora? sommi rischi,

e forte, vedremo le armi di un console e del dittatore valicare le alpi

ii-620: se ci ha ad essere un capo italiano, un presidente, un dittatore

ha ad essere un capo italiano, un presidente, un dittatore,...

un capo italiano, un presidente, un dittatore,... dev'essere

,... dev'essere appunto un uomo nuovo, che non abbia servito

. capo politico autoritario; chi detiene un potere politico assoluto, per lo più

. figur. chi esercita un'egemonia, un predominio eccessivo e autoritario, soffocatore,

eccessivo e autoritario, soffocatore, in un qualunque settore della vita sociale e del

punge, / signor, ch'io spero un dì veder maestro / e dittator di

egli comandi come dittatore, potrà compilare un vocabolario che ad ogni modo vuol essere

? contro la volontà suprema d'un cittadino circa la destinazione del suo

proprio del dittatore, come capo di un governo di emergenza o come capo politico

: ecco che mi è stato contrapposto un intruglio di colorito liberale ma di realtà comunistica

che ogni speranza di redenzione pareva ad un punto vana. alvaro, 10-139: lunga

maestra, null'altro che maestra: un donnone di schietta bruttezza, dal gesto

, la noia di dover accettare discussione, un desiderio di dominazione, di forza.

la pienezza dei poteri statali o di un governo autoritario, tirannico.

presentammo al governo, dimandando che istituisse un magistrato dittatorio per difendere la città. carducci

e né meno è la repubblica oligarchica d'un partito anche ottimo, e tanto meno

) ridotti tanto al basso, da conferire un potere così dittatorio e così dismisurato ad

, 2-362: noi prendiamo molto spesso un tuono dittatorio, verboso, sprezzante e qualche

[veuillot] te le dice con tale un tuono di sicurezza, con un'aria

assunzione dei pieni poteri, generalmente mediante un procedimento non conforme alle norme costituzionali vigenti

norme costituzionali vigenti, da parte di un individuo o di un ristretto gruppo di

da parte di un individuo o di un ristretto gruppo di persone per realizzare uno

dalla libera volontà dell'esercito, che un uffizio derivato dal generale governo. cattaneo

conducevano da un'alpe di pastori in un porto di mercanti, da una repubblica

repubblica procellosa in una terra infeudata ad un santuario, da una dittatura militare nel dominio

, da una dittatura militare nel dominio d'un geloso senato. gioberti, 9-i-2-271:

, liberata l'italia, conservare per un certo tempo una dittatura educatrice; ora le

588: per sanare i guasti d'un dispotismo cancrenoso e immorale, nulla di meglio

, caratterizzata dal concentramento nelle mani di un solo uomo, esaltato come il capo

vol. IV Pag.848 - Da DITTAZIONE a DITTONGATO (21 risultati)

dittatura la schiaccia. per respirare, un paese ha bisogno del suo parlamento e

, 9-339: le cronache d'italia sono un susseguirsi di faide, di scontri di

(almeno formalmente) nell'ambito di un sistema costituzionale. e. cecchi

casta: egemonia politica, esercitata mediante un regime autoritario e tirannico da un determinato

mediante un regime autoritario e tirannico da un determinato gruppo sociale sopra un altro.

tirannico da un determinato gruppo sociale sopra un altro. d'annunzio, v-1-695:

d'annunzio, v-1-695: è dimostrato come un governo escito da una dittatura di classe

vita sopportabili. gramsci, 8-277: e un colpo di forza, è il tentativo

instaurare una dittatura di caste, è un fenomeno di regresso economico. 5

, autoritario, soffocatore, esercitato in un qualunque settore della vita sociale o del

evoluzione tematica è oscura: si suppone un accostamento a lectorium 1 leggio, lettorino '

, succhiatore e pungente, simile a un lungo rostro (come nelle zanzare)

serie degli scarabei di marzotto è chiusa da un cristallo di monte, benché solamente convesso

finita la sacra funzione si ripiegavano come un libro, e si recavano altrove. d'

cornice. giulianelli, 1-109: sembra un dittico aperto, angolare in amendue le

sommità, e distinto in due parti da un intermedia colonnetta dipinta di turchino. lanzi

ammira, / quasi tutto scancellato, / un dittico in affresco. / il dittico

. targioni tozzetti, 127- 78: un altro francese ecclesiastico... donò alla

... donò alla stessa chiesa un altro libro coperto con dittici d'avorio.

era in italia durato; e n'è un preziosissimo avanzo la così detta casula dittica

3. intr. dar luogo a un dittongo. = deriv. da dittongo

vol. IV Pag.849 - Da DITTONGAZIONE a DIURNO (18 risultati)

, per farla apparire dittongata, è un uso venuto dal carattere che chiamano longobardo

a tutti che lui era torinese: un torinese a roma! non aveva mai perso

sbagliate ed aperte, aperte fino a un sospetto di dittongazione. qualche volta,

accozzate insieme, e raccolte sotto ad un fiato, si formano propriamente cinque dittonghi

, e non di due sillabe in un solo suono. carena, 2-204: la

di più vocali che dànno origine a un nuovo suono (come, per esempio

chim. sale dell'acido urico contenente un solo atomo metallico monovalente. = voce

-anche: la quantità di urina secreta in un determinato periodo di tempo. tramater

gli emetici, nulla più sono che un sollievo a tempo. redi, 16-vi-235

5-65: già ne scappò fuora / da un certo diuretico libraccio / un puzzo tal

/ da un certo diuretico libraccio / un puzzo tal, che il naso appesta

signor goldoni, che oltre all'essere un diluvio d'opere sceniche, aveva anche in

avrebbe una cronaca o vogliam dire un diurnale gesuitico esatto, che gioveria non

questo re del pensiero, pagato come un diurnista del municipio! dossi,

maggior pianeta? / ecco svanirò a un punto, / e figurato è il mondo

, / tra secrete fredde ombre, un antro, ascoso / dal fiero ardor de

per uso, / o per misuso, un fascio ancora o due / portansi seco

-che è sufficiente per il sostentamento di un giorno (il cibo).

vol. IV Pag.850 - Da DIUTURNAMENTE a DIVA (17 risultati)

, 2-141: contiene [il louvre] un indiscretissimo numero di quadri, sì:

capeva, e pareva d'entrare dentro un diurno, con quel puzzo di panni

durante il giorno (un'iniziativa, un lavoro, un movimento, un fenomeno

giorno (un'iniziativa, un lavoro, un movimento, un fenomeno metereologico, una

, un lavoro, un movimento, un fenomeno metereologico, una condizione dello spirito

, 234-2: o cameretta che già fosti un porto / a le gravi tempeste mie

chiesa prescrisse al clero... un compito diurno della reci tazione

. arco diurno: quello descritto da un corpo celeste neh'intervallo di un giorno.

da un corpo celeste neh'intervallo di un giorno. -moto diurno: la misura

da esso, uno ver settentrione e un altro ver mezzogiorno. varchi, v-387

d. bartoli, 14-2-50: ad un breviario, che gli convenne accettare,

rigavano le coperte. non mutò già un suo diurno vecchissimo e per uso di

diuturnamente occupavasi di fare le capocchie, un altro di aguzzare le punte, e

. cavalcanti, 352: le forze di un solo nemico possono poco durare, ma

e le squille. -cronico (un male fisico). bencivenni [crusca

, e quantunque vera ed insuperabile da un diuturno esamina- mento che 'l reo abbia

guerrazzi, i-56: certo è poi che un abito morale formato da diuturne meditazioni,

vol. IV Pag.851 - Da DIVAGAMENTO a DIVAGARE (28 risultati)

nel tempio de'cristiani occulto giace / un sotterraneo altare, e quivi è il

, nell'orgoglio del trionfo, fece un atto sublime di disdegno, lasciandosi cadere quasi

la specie. alvaro, 7-271: un giornalaio aveva sciorinato i suoi fogli,

). vico, 184: un errore o sia divagamento ferino, dentro

5-73: la betta... da un pezzo mirava cotesto divagamento dello intelletto di

non sia in effetto il suggerimento di un cattivo demone, il quale, cullandoli nella

introdotto nell'oscurità delle carceri, come un mezzo di divagamento e di rigenerazione morale

ed arida (le baracche in cui cercavo un divagamento non erano gioie). albertazzi

. sfuggente, elusivo, inconcludente (un discorso, un modo di esprimersi);

elusivo, inconcludente (un discorso, un modo di esprimersi); distratto,

era anche religiosa, e ciò era un freno alla sua natura esuberante, e

alla sua natura esuberante, e quindi un fascino di più. aveva un'apparenza

, animali); straripare, seguire un percorso tortuoso, serpeggiare (un movimento,

seguire un percorso tortuoso, serpeggiare (un movimento, una strada, un corso

(un movimento, una strada, un corso d'acqua). vallisneri

/ a dar tempo di giungere a un momento. sbarbaro, 1-239: il

mentre, non sorvegliato dagli occhi, un sorriso che la sa lunga gli divaga pel

. rajberti, 2-57: mi avvedo un po'tardi che ho divagato in un profluvio

un po'tardi che ho divagato in un profluvio di ciarle inutili; sul fare

di ciarle inutili; sul fare di un filosofo, il quale volendo provarvi che

mesi. 3. desistere da un proposito, da un impegno; abbandonare

3. desistere da un proposito, da un impegno; abbandonare un compito o un

proposito, da un impegno; abbandonare un compito o un lavoro particolarmente importante per

un impegno; abbandonare un compito o un lavoro particolarmente importante per distrarsi in altri

fatto disertore degli studi, ne divagò un anno e mezzo. gravina, 488:

di tutte queste cose, anche per divagarti un po'. addio, mio dolce amore

dunque, e diciamo quel che dicevamo un poco innanzi questa digressione. cattaneo,

divagarsi da un'idea che ormai credeva un sogno. carducci, ii-5-199: questi

vol. IV Pag.852 - Da DIVAGATO a DIVAMPARE (38 risultati)

, poi non capiva più nulla: un intontimento, ima spossatezza, un martirio

: un intontimento, ima spossatezza, un martirio che non si può dire.

mai. tommaseo, i-334: stetti un anno [in marsiglia] divagata in

: -valacarda -spiegò la signorina - è un incorreggibile ragionatore e divagatóre, il che fa

1-22: il volto si contraeva sotto un riso tanto commiserevole che decisi interromperlo con

riso tanto commiserevole che decisi interromperlo con un pretesto divagatóre. divagatòrio, agg.

la sede universitaria; come non sia un professore deputato e diletto ai governanti.

ii-176: i ragazzi del coro cominciarono un soave: * o sacrum con- vivium

fatto di cronaca nera diventava per me un ottimo pretesto a divagazioni politiche, filosofiche

novità. 3. variazione di un motivo architettonico, musicale, ecc.

soluzione prescelta, ma con elementi di un gusto deteriore. = deriv. da

si chiuse nella sua stanza e sperando un divago aprì la lettera di paolo.

il teatrino era issato in fondo a un gran salone a colonne. =

-defluire, scorrere verso la foce (un corso d'acqua). - anche

nel basso letto. vallisneri, iii-5: un chiaro, e vivo fonte scappa da

chiaro, e vivo fonte scappa da un antro coll'onde sue, e

e giù per lo dosso sfuggevole d'un colle fluisce e si divalla.

g. gozzi, 3-5-430: un torrente che divalla, e aggira /

colle torbid'onde. gioberti, 1-ii-620: un gran fiume... schianta e

nome. -stendersi in forte declivio (un territorio, una strada).

campagna, a destra, divalla dentro un collineto lunghissimo e avvi gnato

divampamenti. magalotti, 9-2-115: si forma un divampamento, e imo splendore sì grande

deserto. magalotti, 19-34: eccoti un tratto in su la sera sorge / un

un tratto in su la sera sorge / un fiato orientai, ch'è peste,

e fresca pelle. monti, x-2-348: un divampante tizzo alto agitando / e furiando

del diavolo] in cotali è come un vento divampante. nievo, 4-136:

compressa per lunghi anni e divampante ad un tratto come un fuoco di gioia sulla

anni e divampante ad un tratto come un fuoco di gioia sulla montagna. bocchelli

bruciare (e si riferisce ordinariamente a un fuoco che si sviluppa rapidamente mandando grandi

monti. fogazzaro, 1-33: ad un tratto divampano alcuni fuochi del bengala. bocchelli

napoleone si metteva alla loro testa sopra un cavallo bianco, divampava il fuoco dei

2. emanare una luce e un calore molto intensi; provocare la sensazione

molto intensi; provocare la sensazione di un caldo insopportabile. filicaia, 2-2:

guerra squillò. fogazzaro, 2-119: un lampo spaventoso divampò per tutto il cielo

montano, 204: non andò molto che un cirro sospeso sopra la cima divampò,

, il drappo rosso divampava crudelmente in un gran quadro celebrante un'altra gesta taurina.

sui garretti troppo fini. passò con un nitrito. un rosso tra le palpebre,

fini. passò con un nitrito. un rosso tra le palpebre, presso l'occhio

vol. IV Pag.853 - Da DIVAMPATA a DIVANZARE (31 risultati)

isterismo? -ecco, baliosa si mantenne un pezzo, ma da certo tempo in qua

. bontempelli, 8-58: europa dette un altro passo indietro, per gran timidezza

. giusto de'conti, i-85: un novo e sì sfrenato raggio d'oro,

incontrammo con gli occhi; e in un baleno / io sentii ben divampare il

(il sangue: nella violenza di un sentimento improvviso). guerrazzi, 6-142

, prorompere violentemente (una passione, un sentimento); manifestarsi all'esterno in

, i-145: divampava ora in lei un odio non meno violento che quello di gemma

7. scatenarsi, infierire, imperversare (un cataclisma, come pestilenze, guerre,

. barilli, 2-141: pareva che un alterco divampasse; non potevo afferrare le parole

fogazzaro, 7-357: in quel momento un fuoco di voci sdegnose divampa al cancello

divampa al cancello. brancoli, ii-228: un urlìo divampò dalla destra spargendosi rapidamente fino

gli adizza, / e fuor divampa un grave incendio d'ira. zeno, vi-1106

/ che può forse tra poco / un gran fuoco / divampar. pea, 3-56

anime che si erano unite in un primo slancio. sentiva che dane,

com'egli stesso intendeva, iniziare un movimento intellettuale e che quella divampata

fiamma, che se ne levò in un istante, tutto l'involse e 'l batté

eccesso dell'ira... subito in un grandissimo divampo s'accende e subito s'

ammuffita di secoli, da cui spiove un fresco chiarore di gerani, improvvisamente una

gerani, improvvisamente una testa bionda, un sorriso, si sporge nel raggio radente

[di algeri] si forma da un principe dello stato e della milizia, che

chiamasi 'dey ', e da un consiglio o assemblea de'principali ufiziali,

e liscia. giusti, 4-i-78: con un olimpico / cenno di testa, /

, 1-83: venni sospinto davanti a un piccolo divano tozzo che dalle bocche del

. e. gadda, 5-223: un divanoletto di piazzatura cospicua, il quale,

solo cantuccio che mi facesse nelle camere un po'voglia era quello dei divanetti adattati

barcollando, e si buttò su d'un divanùccio, bianco in faccia come la

a buttarsi, spesso vestito, su un divanaccio sgangherato, e subito sprofondava in

divanaccio sgangherato, e subito sprofondava in un sonno di piombo. -vezzegg.

linati, xvi-238: ciascuno si scelse un suo cantuccio; 10 sedetti sopra

e orietta, dall'angolo di un divanèllo vicino, riprese a lavorare al

c. e. gadda, 10-142: un gatto lo seguì e poi divanzò trotterellando

vol. IV Pag.854 - Da DIVAPORARE a DIVARO (18 risultati)

ch'io non daria d'alcun pur sol un perpe: / contr'a leon chent'

le naturali; le quali, con un certo cadimento e movimento rette, quasi

tutt'e due le mani a un bastoncello ch'egli puntava via via

. in fondo a quell'acqua, un luccichio nero di aculei: colonie di ricci

spine. -piegare verso il basso (un ramo). slataper, 1-39:

). slataper, 1-39: agguanta un ramo carico di susine e lo divarica

l'apertura delle gambe, eseguita con un saltello. = » deriv. da

con l'asse su cui è inserito un angolo non molto inferiore a uno retto (

angolo non molto inferiore a uno retto (un organo vegetale, in partic. un

un organo vegetale, in partic. un ramo). mattioli, 1-555:

l'uno dopo l'altro, senza un ritardo o un errore. =

dopo l'altro, senza un ritardo o un errore. = deriv. da

biforcazione (di una strada, di un corso d'acqua), bivio.

pregiare una gioia, di poi che un signiore l'aveva compera, o al porgli

chi sa quanto tempo ancora, se un avvenimento improvviso non fosse venuto a mettere

avvenimento improvviso non fosse venuto a mettere un po'di divario nella loro vita.

segnato che da una linea sottile come un capello, tanto che a tutta prima

v'era ancora il formolario / d'un certo giuramento... / d'andar

vol. IV Pag.855 - Da DIVE a DIVELLERE (19 risultati)

guittone, xxviii-60: procaccia, ch'un danaio falso dico, / chi l'

de'sudori colliquativi che dànno a divedere un gran dilargamento de'vasi escretorii. manzoni

non mi si leva però dalla mente un dubbio, qual è s'egli tanto

divedere che generalmente il dolore scaturito da un tenero amore trae dolcezza dal mellifluo suo

9 (210): lui per un picciolo lucignoletto preso della sua barba e

: fiume ch'arbori e case in un divella, / folgor che l'alte torri

ora incrina segreto, ora divelge in un buffo. 2. per estens

forza; scacciare (una persona o un animale). dante, par.

, che m'ha divelto così a un tratto da te. negri, 1-496

, 500: come fiero austro in un momento abbatte / mirto, splendor della

5. figur. strappare dall'animo (un desiderio, un vizio); togliere

strappare dall'animo (un desiderio, un vizio); togliere di mente (un'

(un'abitudine); distogliere (da un pensiero, da un proposito, da

distogliere (da un pensiero, da un proposito, da una convinzione).

. lavorare in profondità, dissodare (un terreno, un campo). palladio

profondità, dissodare (un terreno, un campo). palladio volgar.,

7-90: purgare il terreno, dargli un moderato declive,... sfittonarlo,

nei secoli quel cantuccio era stato sempre un po'lavoricchiato, e poi più volte

d'alto monte in precipizio cade / un omo antico... / quando con

vol. IV Pag.856 - Da DIVELLIMENTO a DIVENIRE (35 risultati)

allontanarsi (da una persona o da un luogo: e vi è implicita l'idea

, / « a traimi d'erro un poco mi favella ». boccaccio, dee

1-iii-174: chi vorrà meravigliarsi che in un tempo così tenero e amatore degli avanzamenti

sia loro nemica valga a impedire che un grandissimo numero di traviati tornino al suo

, i-637: parevano essi strisciare in un limo da cui non si sarebbero mai

che sono da vomicare della bocca sua con un cotale divelgimento di petto suo coloro i

nocevolmente intiepiditi. salvini, 39-i-78: un diveglimento da radice di tutte le passioni

che richiama la diligenza e la fatica d'un attento agricoltore, perché non serve ima

maglioli dovrebbon piantarsi con sicuri contrassegni in un quadro già ben diveltato dell'orto.

e con istrana possa / scagliò d'un monte la divelta cima, / che

scombaciati nel mezzo lasciavano veder fuori da un largo spiraglio un pezzo di catenaccio storto

lasciavano veder fuori da un largo spiraglio un pezzo di catenaccio storto, allentato, e

da'suoi / scogli divelta, e tra un sottil vapore / veniva. tornasi di

erano: quei pochi che partivano mettevano un giorno intero a compiere il percorso, ancora

riva giacesi, dal busto / divelto un capo, e senza nome un corpo.

/ divelto un capo, e senza nome un corpo. -squarciato, sventrato (

corpo. -squarciato, sventrato (un muro). pavese, 4-154:

allontanato a forza (una persona o un animale). simintendi, 3-118:

. caro, 7-740: questo era un cervo mansueto e vago, / già grande

3. figur. avulso dal contesto (un brano letterario). giordani, viii-83

: si può egli falsare maggiormente un autore che a mettere in filza tutti

tutti i gravi rimproveri da lui dati a un delinquente divulsi dalle ragioni che li mostrano

il suo valore intrinseco di nota di un tutto, se divelta dal poema o

disus. staccato, separato politicamente (un territorio). giannone, 2-ii-274:

potenza. salvini, vi-3-272: d'un corpo adunque di così divulse membra,

di così divulse membra, né da un solo spirito dominatore animato, non si

non com'oro, / ma d'un color che vie meglio sta loro. /

dissodato. sacchetti, 177-49: in un suo pezzo di terra divelta fece porre

scelti rilevati per due o tre anni in un divelto, la cui terra esser dee

cfr. venire). passare da un modo di essere ad altro diverso (

di essere ad altro diverso (per un mutamento temporaneo o permanente, inerente alla

(435): io feci pigliare un mezzo pane di stagnio,...

: / ei si tramuta in volto un cotal poco, / ella si fa di

annunzio, iv-2- 414: d'improvviso un solo pensiero mi diveniva così intenso e

delirio. tozzi, i-387: ad un tratto, abbassò gli occhi; impallidì

vol. IV Pag.857 - Da DIVENIRE a DIVENUTO (20 risultati)

[ediz. 1827 (459): un suo parente, il quale lo aveva

alvaro, 7-134: l'infanzia è un continuo immaginarsi, col duplice divertimento dell'

; incorrere (in una sventura, in un pericolo). -anche: accingersi,

., 5-9 (79): avvenne un dì che, essendo così federigo divenuto

, 244: facendo sembiante volerli gettare un libro nel capo se presto non se partiva

è divenuto che tutta la republica per un tratto di tempo si cornetta all'amministrazione

c'a la nave li fui dato [un filtro] / onde ciò li dovenia

non allo sbocco del fiume, non in un luogo designato, ma nel grembo stesso

deve, in una parte, / in un punto del tempo, in una stanza

, / son di tiranni, e un marcel diventa / ogni villan che parteggiando

paure di voler doventare una risipola o un flegmone, o qualche simile galanteria.

abito questa, signor conte, che un uomo, il quale al secolo ha potuto

sé, con questo indosso, diventi un altro. nieri, 91: intanto la

mica bruciata solamente, era doven- tata un carbone che non la volle neanche il gatto

allegrezza, la vittoriosa disfida: doventa un suono meccanico. moravia, viii-24:

da matto o da donna, che fa un urlo lungo e finisce e il cane

2. essere descritto, presentato in un determinato modo (diverso dal vero)

il diventare suppone l'essere che diventa un altro, e però l'essere precede il

4. ant. raro. diventare di un sodalizio, di un'associazione: iscriversi

). che è venuto a essere in un dato modo, a trovarsi in una

vol. IV Pag.858 - Da DIVERBERARE a DIVERGERE (36 risultati)

suoi meglio armati all'omicida / soldano intorno un denso stuol si stringe. sempronio,

io mi trovo senza febbre, ma con un reuma di testa divenuto stazionario. sbarbaro

più fremendo, avventavano i denti l'un contra l'altro. alfieri, i-114

far l'elemosina; ma la fecero a un punto tutte e due, e il

: se mai nasce uno scandalo, un diverbio, / un tafferuglio in quella casa

uno scandalo, un diverbio, / un tafferuglio in quella casa là, /

: dalla piazza veniva il chiasso d'un diverbio. -entrare a diverbio,

2. teatr. la parte dialogata di un dramma antico latino o greco.

allontanandosi in direzioni diverse (pur avendo un comune punto d'origine o d'inizio

angolo (linee, strade, parti di un oggetto o del corpo, un obiettivo

di un oggetto o del corpo, un obiettivo da raggiungere, ecc.; è

di due o più semirette appartenenti a un fascio o a una stella di raggi

a una stella di raggi uscenti da un punto, nel caso si immaginino come

chiamano divergenti, le quali partendo da un punto, si diffondono in una sfera

il quale era sovrapposto all'altro quando un sol chiodo li figgeva entrambi al legno

gli occhi non già loschi, ma un poco divergenti ai lati, come sembrano

lente che ha la capacità di trasformare un fascio incidente di raggi paralleli in un

un fascio incidente di raggi paralleli in un fascio emergente di raggi che divergono,

diversi o contrastanti fra di loro (un modo d'agire, un'idea, un'

che permettono di mantenere divaricato e aperto un apparecchio di dragaggio di torpedini o la

linee o piani divergono; deviazione da un determinato asse di direzione; disposizione ad

disposizione ad angolo; l'allontanarsi da un punto, da un'origine comune disperdendosi.

convergenza o divergenza non sia precisamente in un punto, ma ben vi si avvicini.

. carli, xviii-3-461: la tendenza ad un centro comune è in natura e lo

divergere sul bersaglio in modo da offrire un orizzonte più ampio su cui battere.

uscente da una superficie chiusa intorno a un punto di un campo vettoriale, riferito

superficie chiusa intorno a un punto di un campo vettoriale, riferito all'unità di

divergenza di queste operazioni può bensì essere un ritardo a ottenerlo, ma di rado lo

3. meccan. perturbazione del moto di un sistema meccanico che aumenta progressivamente nel

che, segati di recente, denudano un color tenero, quasi rosa quasi sugoso

beltramelli, iii-247: ricordo che, ad un certo punto in cui il bosco era

l'impeto e il tronco fendersi come un fuscello, come un niente.

il tronco fendersi come un fuscello, come un niente. -milit. fare una

idea, da una norma, da un principio prima accettato e seguito; non

ci mostrano pure che il mondo anela verso un principio, su cui fondare l'educazione

la vita di giacomo, che per un momento si era avvicinata e confusa con

vol. IV Pag.859 - Da DIVERSAMENTE a DIVERSIONE (16 risultati)

dall'argomento principale, dall'assunto di un discorso, di un ragionamento; eludere

dall'assunto di un discorso, di un ragionamento; eludere l'argomento che si

straffognin e brigida sua madre penzolante come un corvo ferito e con la goccia sanguigna

torcere, sforzare in una direzione (un oggetto o anche gli occhi, lo

diverger lo sguardo era stato considerato come un brutto vizio da cui avrebbe potuto correggersi

: ma nella diga vacillante era ormai un sol varco, dove tutto di me affluiva

me affluiva con una plenitudine e con un impeto così rapinosi che non m'era più

, ma diversissimamente: e questo è un traduttor fedele! magalotti, 9-2-90:

al testo. foscolo, xiv-336: aspetterò un poco: se tu, come si

richiesta d'un'attenzione non generica, d'un amore non generico, da parte

agevolmente diversificare e figurare da se stessa un suggetto. galileo, 3-3-162: le montuosità

guerrazzi, i-94: la coscienza di un tempo diversi- fica dalla coscienza di un

un tempo diversi- fica dalla coscienza di un altro; la coscienza di un paese

coscienza di un altro; la coscienza di un paese non è più quella del paese

che a firenze non sia per venire un tempo nel quale si rideranno del metodo di

calandri, 299: egli è un campo diversilàtero, il quale ho

vol. IV Pag.860 - Da DIVERSITÀ a DIVERSIVO (15 risultati)

sarpi, iii-47: per non tralasciare un buon rimedio di diversione, occuparono li

specie di società una diversione insieme e un riposo alle sue facoltà intellettuali.

da una linea di condotta, da un ordine stabilito, da una norma;

: allora [la folla] fa in un istante quella diversione per cui la fortuna

due o più persone, per sviare un argomento che non si desidera affrontare;

dimanda del giudice, e ciò produsse un piccolo imbarazzo in tutti. -non crede che

qualche diversità di lezione in più di un manuscritto di questa insigne libreria. muratori

comprendeva e denudava la vasta diversità di un paese, di una moltitudine popolare,

, ovvero il più chiuso segreto di un animo, e il momento di una sorte

lasciando la terra nel centro) sopra un monte alto non più d'un miglio e

) sopra un monte alto non più d'un miglio e un settimo di miglio.

monte alto non più d'un miglio e un settimo di miglio. 2

la massa non si fece tutta a un tratto in un tempo medesimo. sarpi

non si fece tutta a un tratto in un tempo medesimo. sarpi, iii-16:

diversità. -la parte dissidente di un partito, di una fazione.

vol. IV Pag.861 - Da DIVERSO a DIVERSO (19 risultati)

-milit. che serve come diversione (un movimento di truppe). bocchelli

sottrarre parte delle acque di piena da un corso d'acqua. guglielmini,

a biserta si combattesse, poiché quello fu un episodio pertinente alla medesima guerra, per

episodio pertinente alla medesima guerra, per fare un diversivo. pisacane, ii-170: non

: questa campagna in italia è soltanto un diversivo e allora, per ingannare i

gli italiani tapini. -fare un diversivo: produrre divisioni interne (nella

che in una discordia politica può fare un gran diversivo. 4. sm

l'attenzione da un'attività o da un pensiero, da uno stato d'animo

passatempo; espediente che vale a sviare un argomento che non si vuole o non si

: benché qualche lettera di anonimo gettasse un rimorso nel torrente delle mie voluttà, io

per altro che ciò non fosse che un piacevole diversivo, poiché gli era come

piacevole diversivo, poiché gli era come un sasso intorno a cui le onde del

spumanti. imbrumi, 1-102: cercò un diversivo alla passione; e. cecchi,

la terra stare / sì ch'amendue hanno un solo orizzòn / e diversi emisperi.

la quale dice che per questa raggione un corpo non si muove a l'altro

un'altra parte del casamento, ad un piano superiore, al quale si saliva per

quale si saliva per una diversa scala un po'meno miserabile. michelstaedter, 306:

ogni differenza o dissimiglianza che distingue un ente dall'altro (e costituisce la forma

verso l'alto diagonalmente o verticalmente da un trattino) che rappresenta la negazione del