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vol. IV Pag.44 - Da DATURA a DAVANTI (19 risultati)

l'arsione della vita / ho bevuto un boccale di datura / che del delirio lucido

, 16-iv-114: dalla china ci recano un certo seme, a cui dan nome di

nella terra, che getta acqua per un tubetto di ferro. linati, 30-55:

30-55: queste rustiche casette situate sopra un ripiano, quasi tuffate nel folto di

di fronzuti allori, han di solito un tavolino di pietra davanti, e,

soldati, 18: ho davanti tutto un grande, lungo giorno nella mia città.

dietro. cicognani, 2-41: à un treccino, dietro, incatorzolito e davanti si

, 4-130: poco lontana, con un vestito color fiamma da sbalordire, aperto

le braccia nude con attorcigliato a biscia un cordone nero, stava in piedi, proprio

, 119-74: ché questa e me d'un seme, / lei davanti e me

lei davanti e me poi, produsse un parto, durone volgar., 1-277:

2-7 (209): il quale passando un giorno davanti la casa dove la bella

, / ché sol dal peso avrian morto un gigante. idem, 2-27-54: la

/ ma lui de italia avea preso un gran lembo, / standosi a quella con

in atto feroce e minacciante, / un alato guerrier tener lo scudo / della

torme / serba dei corpi in sen l'un l'altro stante. d. bartoli

4-123: davanti alla porta c'era un crocchio di monelli, che il ragazzo di

alla casa: le acacie son tutte un grappolo bianco. quasimodo, 2-13: tu

alla fossa undici sessanta, / fermati un minuto a salutare / quella che non si

vol. IV Pag.45 - Da DAVANTINO a DAVANZALE (27 risultati)

in roma davanti ad alcune persone di un magistrato, fu quegli giudicato reo di

. monti, i-45: eccovi davanti un colpevole pieno di rossore, di confusione

visita alla suocera. alvaro, 14-9: un tale mi descriveva ima lotta vera e

vidi insieme; lei lo insultava per un nonnulla, davanti agli altri; i quali

ardo, i sola scopersi in un boschetto errante: / ma di me

salvo 10 spazzolone, e compreso però un paio di pantaloni ad hoc: con

e avvicinandosi alle terre del marchese, un dì davanti mandò a dire alla donna,

battaglia di ravenna, avevan fatto prima un ponte in sul fiume del montone verso del

milizia, ii-323: il davanti in un quadro va lavorato con tutta esattezza e

lavorati e intarsiati come il davanti d'un altare. imbriani 3-56: que'colli

capo, che si china per abbracciare un covone; formano un insieme di colori

si china per abbracciare un covone; formano un insieme di colori che innamora, ed

insieme di colori che innamora, ed un giusto insieme di linee. deledda,

bocchelli, 1-ii-47: aveva sul davanti un gran prato, e in fondo a questo

gran prato, e in fondo a questo un pozzo e un cancello rustico.

in fondo a questo un pozzo e un cancello rustico. -scherz. petto

tutto il letto: certi occhi! un davanti! un didietro! 11.

letto: certi occhi! un davanti! un didietro! 11. locuz. -avere

, anche a distanza di tempo (un periodo della propria vita, il viso di

il viso di una persona amata, un avvenimento importante). v.

sappi che di te mi giova, / un corollario voglio che t'ammanti.

-porre, mettere davanti: descrivere (un fatto); esporre (un'idea

); esporre (un'idea, un progetto). firenzuola, 243:

progetto). firenzuola, 243: un vecchione, andatosene in un luogo eminente

, 243: un vecchione, andatosene in un luogo eminente... parlò in

, 1-259: mettasi sotto la finestra un davanzale con una cimasa, goletta e

2-32: sul davanzale della finestra c'era un libro aperto, tutto sgualcito ma candidissimo

vol. IV Pag.46 - Da DAVANZO a DAVVERO (19 risultati)

, 41: stava seduta su di un seggiolone di legno, e i pallidi raggi

viso. bocchelli, ii-12: in un pomeriggio d'estate stavano a meriggiare in scranna

se non in un'antica pittura di un davanzale ch'è nella suddetta propositura.

davanzo. 2. rafforz. di un aggettivo. veramente, particolarmente, molto

son tanti e poi tanti, che un pover uomo, quand'anco si sentisse

, credo che se ne starebbe zitto come un olio, per non accrescere il bailamme

carducci, iii-20-77: era questo del leopardi un tornare... alla conciliazione tra

, 157: so che parlo d'un religioso, ma il padre cristoforo amico

primo infra gli altri donò al vincitore un ramo di palma. marino, vii-237:

curava di rimaner più a lungo in un luogo simile, quando non poteva profittarne

, e non avrebbe neppur potuto starsene un po'col buon frate. [ediz.

non si curava di rimaner davvantaggio in un luogo simile]. 4

insanguinava la pianura. rimasi a guardarla un pezzo. mi fece davvero spavento.

quei tempi, è già tant'anni, un fratonzoletto che stava a una cappella sopra

fratonzoletto che stava a una cappella sopra un monte. era un fratin preciso,

a una cappella sopra un monte. era un fratin preciso, assegnato e devoto proprio

1 (22): entrò, con un passo così legato, con uno sguardo

con uno sguardo così adombrato, con un viso così stravolto, che non ci

davanti al banco, si mise, senza un rispetto al mondo, a rovistare per

vol. IV Pag.47 - Da DAVVICINO a DAZIO (18 risultati)

921: se l'aver de'sinonimi è un inconveniente inevitabile delle lingue, è anche

inconveniente inevitabile delle lingue, è anche un inconveniente rarissimo: intendo sempre delle lingue

d'azeglio, 1-170: considerate sempre un duello come cosa molto seria..

ridicolo. onde sotto i due aspetti è un tristo fatto. evitatelo quanto potete.

è il lusso », e lo dicevo un po'per burla, un po'davvero

lo dicevo un po'per burla, un po'davvero. rajberti, 2-174: «

me che la guardavo non più che un punto nero; ma davvicino una grossa

dazio; che si occupa del dazio (un impiegato, una guardia).

altre, d'indole differentissime, in un unico sistema daziario, ne rende le

: -signorina, qui non è un ufficio daziario ove hanno delle donne per

linguaggio comune: la linea di confine di un comune (non sempre corrispondente al confine

da squadre d'arroganti con in capo un berretto filettato, e in mano una

botta, 5-205: capi a costoro erano un giovanni andrea spada, di fresco uscito

, e rapportatore degl'inquisitori, ed un tommaso pietro zorzi, di professione droghiere

), sm. imposta stabilita da un ente pubblico territoriale (come 10 stato

attuali imposte comunali di consumo limitate a un numero tassativo di merci: tuttavia, nel

termina a lentzen, dov'egli ha un dazio su l'elba. casti, iii-154

, la provvista settimanale di carne sotto un fascio di rose

vol. IV Pag.497 - Da DINUCLEOTIDE a DIO (11 risultati)

., ii-690: noi aspettiamo da lui un qualche erudito lavoro dintorno alla medesima.

esterni (di una figura, di un disegno), contorno. cennini,

comprendere, che ella è l'ombra di un uomo. -superficie. l.

, / che soffiando si fan n'un certo unguento / d'acqua e di sapon

accostavano, lasciando aperta la scena con un grazioso dintorno appadiglionato. milizia, ii-46

sue altezze silenziose. dio è come un granello d'oro, dentro la mia mano

mia mano chiusa. ed è come un vento, che travolge tutta la natura:

di emozioni. pavese, 8-29: viene un accesso d'asma e l'uomo comincia

, i-206: per dio s'intende un ben sommo, il quale come tale

egli si sentiva già il sacrificato fattore d'un disegno sovrumano. pavese, 8-80:

accada nulla. che tutto ciò sia un sogno. -costruito con aggettivi, con

vol. IV Pag.498 - Da DIO a DIO (21 risultati)

par che non siano nati, ma che un qualche dio con le proprie mani formati

: -qui mi t'adduce / oggi un iddio... -sì, re;

176: l'uomo non cerca un dio a lui estraneo e quasi despota

: ognuno di noi ha dall'infanzia un dio con cui parla, che lo conduce

pur solo ad uno implacida, ad un solo, / povero, un dio

, ad un solo, / povero, un dio sì umilmente dio! pavese,

: dopotutto il più famoso crocefisso era un dio: né deluso, né fallito né

queste pastorali spoglie, / fosse nascosto un dio? non mica un dio /

/ fosse nascosto un dio? non mica un dio / selvaggio, o della plebe

, iii2- 91: certo tu servi un dio / ma quello infame che i

: -e che diavolo sei? -sono un dio. -un dio? -non ti spaventare

del macedone a te piacque / fare un dio, dinanzi a cui / paventando

sino all'infinito, sino a farsi un dio dell'innamorato, o, come

dice altrove berchet stesso, sino a farsene un idolo. soffici, v-1-220: ora

era arrivato al suo intento si sentiva un dio. saba, 102: tu stai

, 102: tu stai sul prato come un dio in esiglio / sta sulla terra

, lo guardi con fierezza, / come un nemico, in volto. levi,

da lontano, e che è perciò come un dio. moravia, vii-323: quando

. moravia, vii-323: quando c'è un guasto ad uno scaldabagno o ad una

gente si raccomanda allo stagnaro come a un dio. -letter. l'ispirazione artistica

15-86: se nella sua anima c'è un fondo di poesia, io la aiuterò

vol. IV Pag.499 - Da DIO a DIO (10 risultati)

, 46-25 (iv-104): com'un giovan cavai grasso stallio, / che rotta

: stamattina, come dio vuole, esce un po'di sole: speriamo che

appena battuto il grano, che venne un temporale di dio: spianò mezza la vigna

i giudicii umani / spesso offuscati son da un nembo oscuro! berni, 3-90 (

patiti. nievo, 1-204: calerà un qualche zerbinotto di camino o dio noi voglia

e giudicare caso per caso, in un ambiente mentale vuoto di leggi. dal

corte santa / risonò per le spere un « dio laudamo » / ne la melode

di s. lorenzo... con un quadro fatto da dio sa chi,

g. bentivoglio, 2-5: in un giorno e mezzo, piacendo a dio,

forse è lasso; / che altro ch'un sospir breve è la morte? ariosto

vol. IV Pag.500 - Da DIO a DIOICO (11 risultati)

sorte di ritrovarla è finalmente, dopo un gran giro di secoli, toccata appunto

solo! carducci, ii-6-20: quando un governo vi mette sul lastrico un uomo a

quando un governo vi mette sul lastrico un uomo a quarantanni che s'è tirato

ha abbassato dio, n'ha fatto un diuccio meschino come uno sciocco omiciattolo

, sf. stor. sussidio giornaliero di un diobolo concesso in atene ai cittadini impoveriti

ma ce n'ebbe tanta, che per un letterato di professione sarebbe bastato. g

professore di greco e di latino in un collegio diocesano. 2. sm.

governo spirituale e l'amministrazione ecclesiastica di un vescovo. g. villani,

c'è qualche prete che cerchi d'avere un beneficio, bisogna prima fare motto al

sarpi, vi-2-98: il mandar via un vescovo dalla sua diocesi è contra la libertà

la congregazione dei fedeli governata spiritualmente da un vescovo. sarpi, vi-3-127: il

vol. IV Pag.501 - Da DIOLCO a DIORAMA (12 risultati)

erbacea annuale della carolina, che forma un genere nella decandria monoginia, famiglia delle

dentro una camera troverete, d'inverno, un povero uomo imbacuccato. / al posto

, alla svizzera. emanuelli, i-16: un basso- rilievo raffigura scene dionisiache, con

figur.: a qualificare una persona, un gesto, un sentimento, uno stato

qualificare una persona, un gesto, un sentimento, uno stato di ebrietà fisica,

pieni di grazia ora quasi dominate da un furore dionisiaco. d'annunzio, iv-2-597

offrirà a qualche amante neroniano celato in un felze lo spettacolo dionisiaco d'una città

poeta. b. croce, iii-32-305: un tempo i preti, nelle loro vecchie

: il superstite comprendeva ora, in un momento di lucidità, che egli non avrebbe

] si stabilisce il principio di roma un anno più tardi del computo varroniano, e

messico; hanno tronco breve, terminato da un ciuffo di foglie; il dioon edule

, che, grazie alla mancanza di un definito diaframma del campo e grazie ai

vol. IV Pag.502 - Da DIORISMA a DIOTTRA (18 risultati)

secondo le diverse parti del giorno mediante un lume mobile. dizionario del commercio,

del complesso di una città, di un paese o di una veduta pittoresca, del-

veduta pittoresca, del- l'intemo di un edifizio, ecc. l'apertura di questo

nel luglio del 1822 colla esposizione di un quadro rappresentante l'interno della cattedrale di

. fogazzaro, i-485: come in un diorama, lucerna, il pilato,

in uno scenario da burattini, in un colossale diorama o fra le montagne artificiali

diorama o fra le montagne artificiali di un qualche eden da fiera di grande città

. e. gadda, 455: nacque un breve dialogo sul tenore salino e sullo

l'esame delle condizioni sotto le quali un determinato problema è risolubile.

di cristallini colore verde-cupo, composti di un minerale che si chiama 'amfibòlo '.

quando l'oratore a bello studio proferisce un vocabolo od una sentenza che immediatamente ritratta

indiani ed agli africani che ne fanno un pane nutritivo e leggero. =

sono duretti, e grossi, come un giunco. pratolini, 4-33: mangiavamo.

con ipobromito, che si presenta come un liquido sciropposo, tendente a polimerizzarsi,

, c'inviterebbe a depromere più benignamente un altro boccale dalla diota sabina, ma di

, 305: 4 dioptasio', minerale di un bel color verde, di una struttura

uno spigolo graduato in millimetri e di un dispositivo di mira. e

è posto sopra il dorso dello astrolabio un regolo che l'attraversa, il quale da

vol. IV Pag.503 - Da DIOTTRIA a DIPARTENZA (26 risultati)

'traguardi ', ciascuno dei quali ha un sottil fesso verticale, a modo di

della convergenza di una lente e di un sistema ottico quando si convenga di misurare

vallisneri, iii-422: 'microscopio': questo è un ordigno moderno o strumento dioptrico, ormai

cui si scuopre, per così dire, un mondo nuovo nel mondo vecchio. manfredi

producono nei raggi luminosi che li attraversano un cambiamento nella direzione di propagazione.

a dipanare, e che guardasse in un canto de la camera e vi troveria

e vi troveria alcune accie di filo ed un arcolaio. firenzuola, 953: fila

fila a sei soldi, e fila a un grossone; / un'accia fa,

/ dipanò il tempo monotonamente / come un filo invisibile di lana. onofri,

girava in mezzo al cortile come un arcolaio, per dipanare le reti che non

.: dipanare la matassa: risolvere un problema difficile e complesso. poliziano

giri s'hanno a voltar, più d'un migliaio. l. bellini, ii-144

sei tutto animale e questo privilegio è un groviglio di sentimenti anche contraddittori che non

casa mangiando la schiacciata, e in un àmme te la dipanò.

. rebora, 32: sgorga lucendo un ventilato ardore / che sugli alberi fondi

emanuelli, 1-44: dapprima fu come un dipanarsi di parole inintelligibili; poi,

, agg. raccolto in gomitolo (un filo). -per simil.: sbrogliato

dipanato in gomitolo, o raccolto sur un rocchetto. guerrazzi, i-167: per

. viani, 4-92: parigi sembrava un mostruoso bugno di api, una spaventosa

matassa non s'arruffa, tu sarai un bravo dipanatóre. dipanatura, sf

. alzarsi da una panca, da un banco di scuola, ecc. dossi

dossi, 36: il direttore fece un gesto con l'indice. «

« il vostro dettato ». si dipancò un tomboletto, tondo, grasso, e

, tondo, grasso, e bianco come un pan di butirro - venne, e

. e letter. l'allontanarsi da un luogo, il dipartirsi; partenza.

; che è la fuggitrice altro che un indizio di futura miseria? antonio da

vol. IV Pag.504 - Da DIPARTIMENTALE a DIPARTIRE (28 risultati)

. d. battoli, 1-2-114: quando un uomo è in punto di morte,

addio. boccaccio, ii-3-71: l'un dall'altro fece dipartenza / al modo

tenzia. pulci, 22-261: rinaldo solo un giorno riposossi, / poi fece da

. sassetti, 230: io ho un altro novista che ha paura quanto voi;

dipartimentale, agg. proprio di un diparti mento (amministrativo)

(amministrativo); che si riferisce a un dipartimento; che agisce nell'ambito di

dipartimento; che agisce nell'ambito di un dipartimento (un funzionario, una giurisdizione

agisce nell'ambito di un dipartimento (un funzionario, una giurisdizione, un ufficio

(un funzionario, una giurisdizione, un ufficio, una carica, ecc.)

acconsentito che mi venga pagato in ancona un credito qui creato di seicento e quindici

sempre impuniti che nell'antico governo formavano un argomento a reclami quanto spesso giustissimi altrettanto

sempre vani. romagnosi, 11-97: un delegato, un prefetto, un tribunale,

romagnosi, 11-97: un delegato, un prefetto, un tribunale, un comandante

11-97: un delegato, un prefetto, un tribunale, un comandante militare, i

delegato, un prefetto, un tribunale, un comandante militare, i quali debbono far

dico, stava facendo molte difficoltà ad un vecchio tolosano. negri, 2-178:

loro, a contemplarlo forse nell'avvenire siccome un dipartimento, o una colonia della loro

che, per ottanta pagine circa, un libro che i bibliotecari metteranno sempre nel

unitario di uffici pubblici con competenza in un determinato settore della vita pubblica. -in

arte sorgeva su una collina, a un margine del 4 campus '. l'edificio

. 4. dimezzamento (di un corpo). libro dei fioretti della

pareami prima rotto, / pur come un fesso che muro diparte, / vidi una

essa, di color diversi, / e un portier ch'ancor non facea motto.

l'isole. boccaccio, ii-267: con un coltel taglia e diparte / di molte

ha coperto. boiardo, 2-8-41: un alto muro il campo dipartiva, / de

bellezza; il quale, oltre ad un bellissimo pergolato di viti, che largo e

un'altra; allontanare una persona da un luogo o da un'altra persona;

desideroso di nuova arte / vi mando un bel provato esperimento / per voler dipartir

vol. IV Pag.505 - Da DIPARTIRE a DIPARTIRE (28 risultati)

, 17-2: o se potesse in un medesmo punto, / quando coppia che

vite. guidi, xxx-5-302: seguendo un mio desir che mi diparte / da

pensai, l'oceano anche egli fosse un lusinghiero del potente, e il mio spirito

che lottano. tasso, 6-50: un araldo, e quindi un altro accorse /

, 6-50: un araldo, e quindi un altro accorse / per dipartirgli, e

. -disperdere, far cessare (un tumulto, una rissa, ecc.

bartoli, 4-1-238: da piè d'un lago... si lieva da un

un lago... si lieva da un piè solo un corpo di monte,

.. si lieva da un piè solo un corpo di monte, che, nel

separarsi da una persona; allontanarsi da un luogo; partire, andar via.

circe, che sottrasse / me più d'un anno là presso a gaeta. cino

che in qua ed in là come un lion si scaglia; / e dipartissi la

ritrovarsi ogni volta che epidoro avesse veduto un pannolino pendere da quella ferrata. foscolo,

del cuore quando stiamo per dipartirci da un luogo ove forse non torneremo mai,

cardarelli, 3-106: spettacolo abituale e un po'triste, nelle feste della mia

dal vero, dal giusto, da un principio); sottrarsi (ai vizi,

attenersi (a una legge, a un patto). guittone, i-3-32:

piccolo segno di impazienza né si dipartisse un attimo dal contegno di un gentiluomo perfetto

si dipartisse un attimo dal contegno di un gentiluomo perfetto. bocchelli, ii-419:

12. morire (ed è un uso eufemistico). a. pucci

danaio che s'abbiano; ch'è un tornarli all'antica lor nudità. 13

14. aver principio, avere inizio da un luogo (una strada, un corso

da un luogo (una strada, un corso d'acqua, ecc.).

alcuni tratti specchianti segnavano le rivolte d'un gran fiume, dal quale si dipartivano

, i-355: dalle sue parole si dipartiva un profumo strano. pea, 7-672:

, desistere; terminare, cessare (un periodo di tempo); venir meno

); venir meno, esaurirsi (un fenomeno). dante, par.

'l giorno. roberti, iii-43: un giorno si sprigiona [borea] dalle

vol. IV Pag.506 - Da DIPARTITA a DIPENDENTE (14 risultati)

18. tramontare (il sole, un astro). ariosto, 8-76:

/ perché eran due gran ghiotti a un taglieri. caro, 8-866: evandro

: né una dipartita troppo presta vieta un troppo presto ritorno. pascoli, 1243

2. morte (ed è un uso eufemistico). cicerchia, 1-188

il muro del ritiro mio / d'un roseo raggio, che par dirmi: addio

estens.: di una stagione o di un mese dell'anno. d'annunzio

e posto sulle insegne salame aristocratico a un soldo la libbra. leopardi, 341

quattro da far fortuna fuori della bottega d'un barbiere, né saranno lette che da

subordinato. -ant. che deriva da un altro (un sostantivo, un verbo

-ant. che deriva da un altro (un sostantivo, un verbo, ecc.

da un altro (un sostantivo, un verbo, ecc.). buommattei

. soggetto all'altrui dominio; sottomesso (un paese, una città, ecc.

; che dimostra spirito di sottomissione verso un superiore. guicciardini, v-215: ma

perde, espone la sua vita ad un perpetuo ondeggiare. russo, i-317:

vol. IV Pag.507 - Da DIPENDENTEMENTE a DIPENDENZA (26 risultati)

molti anche, avendo ragione, per preoccupare un così gran patrocinio, e chiuderne l'

che cosa significa per te suddito, un uomo libero o dipendente? -per

carena, 1-175: il distendino è un distinto edifizio, per lo più nel

, perché in gran numero dipendenti da un impari numero di persone? -figur

autorità di un'altra persona o di un ente; subalterno. baretti, 1-336

ricerca la protezione e il favore di un potente, mettendosi a sua disposizione con

simili ai frassini, parecchie dependenti da un piccollo. 10. ant.

, che spetta esclusivamente a qualcuno (un diritto, il provento di un negozio

(un diritto, il provento di un negozio, ecc.). carletti

buono], se venga adoperato con un senso logico, come: « dipendentemente

: mi è stato comunicato il condono di un anno, quattro mesi e cinque giorni

: questi con continua narrazione hanno congiunto un libro con l'altro solo con una certa

subordinazione. -ant. derivazione (di un termine da un altro). -per estens

. derivazione (di un termine da un altro). -per estens.:

in senso collettivo: i discendenti di un casato. straparola, 6-4: se

padre, la vita e l'onore di un povero giovine; e in questa totale

riverenza che conviene alla grandezza di un tal monarca. fortis, xxiii-463:

nulla che facesse pensare alla presenza di un altro uomo nella sua vita, ma

ma anzi c'era stato il contrario, un accrescimento della sua solitudine e della sua

stato di soggezione di uno stato o di un popolo a una potenza straniera.

: cosa importantissima per recare grandezza ad un luogo è il dominio, conciosiaché questo

8. rapporto che anticamente intercorreva fra un patrono, un protettore o un signore e

che anticamente intercorreva fra un patrono, un protettore o un signore e un gruppo

fra un patrono, un protettore o un signore e un gruppo di sottoposti i

patrono, un protettore o un signore e un gruppo di sottoposti i quali, pur

collettivo: l'insieme dei clienti di un cittadino potente. guicciardini, i-284:

vol. IV Pag.508 - Da DIPENDENZA a DIPENDERE (28 risultati)

anima, alle frutte v'avevan ridotto un uomo a non ricordarsi più come si

ha, dall'autorità di qualcuno (un datore di lavoro, un ente,

qualcuno (un datore di lavoro, un ente, un'impresa, ecc.)

impresa, ecc.); il compiere un lavoro subordinato; servizio. -avere alle

alle dipendenze di qualcuno: attendere a un lavoro, o a un ufficio,

: attendere a un lavoro, o a un ufficio, per conto di qualcuno.

giunse ad esprimersi in francese, con un garbo da trapezista. senza per questo

dubbio una dipendenza dei feudatari, ha un cordiale aspetto antico. e. cecchi,

parola d'ordine dura ventiquattro ore da un cambio della guardia al successivo; ima

: essere regolato, ricevere norma (un affare, il commercio di uno stato

a prender parere da me intorno ad un molestissimo prurito che egli aveva nella guancia

condizione; essere subordinato all'accadere di un fatto o al sussistere di una data situazione

parole. boccalini, ii-272: l'ingrassare un uomo e il dilatar gl'imperi tutto

algarotti, 1-269: la grandezza apparente di un oggetto dipende dalla grandezza della sua immagine

giudicato lontano. cesarotti, i-394: un buon re è un gran dono della

cesarotti, i-394: un buon re è un gran dono della sorte; ma la

d'una nazione non dee dipendere da un beneficio del caso. guerrazzi, 6-60

mattina che il porta- lettere mi porse un piego, io lo afferrai come se da

e la tal cosa parrà affettazione in un paese e in un altro no, in

cosa parrà affettazione in un paese e in un altro no, in una lingua e

facoltà di qualcuno (il compimento di un atto, il raggiungimento di un fine

di un atto, il raggiungimento di un fine, il destino di una persona,

arbitrio, alla decisione di qualcuno (un evento, un fatto). fra

decisione di qualcuno (un evento, un fatto). fra giordano, 74

inferocire come vuole; che questo non è un mezzo per avere la verità. guerrazzi

difficilmente giustificabile, avrebbe potuto suonare come un dispetto o, peggio, un affronto

come un dispetto o, peggio, un affronto a battista, dal quale, ormai

è mica star chiusi: è dipendere da un foglio di carta. pratolini, 6-28

vol. IV Pag.509 - Da DIPENNARE a DIPINGERE (19 risultati)

non sa se andarci o no, come un giovanotto annoiato che non dipende da nessuno

meritarla. 7. compiere un lavoro subordinato; essere alle dipendenze di

lavoro subordinato; essere alle dipendenze di un datore di lavoro. pirandello, 7-609

. essere subordinato; essere retto (un vocabolo, un complemento, una proposizionerispetto ad

; essere retto (un vocabolo, un complemento, una proposizionerispetto ad altri).

o altra scrittura, e io con un sol nome legali controversie chiamandole, tutte

xviii-3-254: il giudicare altro non sarà che un interpretare letteralmente la legge. il cittadino

feto che ha una sola testa e un solo tronco, ma bacino e arti

che è caratterizzata dal fatto di possedere un doppio apparato genitale, con due pori

corone di uncini, a cui segue un certo numero di proglottidi di forma

p. fortini, ii-13: aveva un vestitello di romagnuolo con tanti schichirinbicoli da

da tomo che non li saprebbe depìngiare un dipintore. vasari, i-735: questo putto

propria una mutola facondia, dell'altra un eloquente silenzio; questa tace in quella e

, 1-48: conosciuto... un ingegno fatto da natura per riuscire nell'

svevo, 5-297: fu là che io un poco risi di lui, ed ebbi

. questa storia della personalità mi pareva un eccesso, una presunzione. soffici, v-1-223

umane o bisogna lasciare nel luogo della faccia un ovale neutro... oppure scendere

piantavo il mio cavalletto all'ombra di un tronco d'ulivo o dietro il muro

da molto? » le chiese. « un lavoro ce l'ho. mi faccio

vol. IV Pag.510 - Da DIPINGERE a DIPINGERE (24 risultati)

0 a guazzo un modo di stemperare i colori con colla

di soavità di mille odori / vi facea un incognito indistinto. idem, par.

in rosso. pancrazi, 2-227: un tale che aveva un asino lo fece dipingere

, 2-227: un tale che aveva un asino lo fece dipingere tutto di verde

le dipingeva. 4. colorare un oggetto immergendolo in una tintura; tingere

lei sangue dipinse. -cospargere di un determinato colore una superficie. g

/... al margine d'un lago / di taciturne piante incoronato. /

e andava a riflettersi sulla parete dipingendovi un fluido scompiglio d'arabeschi di luce continuamente

tomo, li fissava alla parte d'un monte, dove la luce del sole

, / vidi sopra migliaia di lucerne / un sol che tutte quante l'accendea,

dipingevano il volto di novelli fiori; quando un giorno per ria di diporto in compagnia

chiari fonti. marino, 2-67: dipinge un bel seren l'aria ridente / di

: il poeta è l'arpa che un soffio anima, è la lastra che un

un soffio anima, è la lastra che un raggio dipinge. brancati, 3-1 io

una persona nel suo intimo carattere, un sentimento nei suoi motivi più veri,

sentimento nei suoi motivi più veri, un atteggiamento o una condizione nel suo significato

condizione nel suo significato più profondo, un fatto o un fenomeno nei suoi elementi

suo significato più profondo, un fatto o un fenomeno nei suoi elementi principali; rappresentare

: dolor sent'io, quanto sentir può un core; / ma se stimi che

che il primo ha osato pensare ad un poema e dipignere arditamente tutti gli oggetti

le immaginazioni vere e vive che eccita un quadro. manzoni, pr. sp.

hai fatto? ma le pareva che sarebbe un prendersela col cielo: tanto più che

tavola, con gli occhi sgranati, un tremito alla bocca, vedeva ora inaspettatamente

della mia puerizia, entrando ora in un mondo alquanto men

vol. IV Pag.511 - Da DIPINGERE a DIPINGERE (39 risultati)

trattare con grande acutezza e precisione (un argomento). ariosto, 235:

e soprattutto il comportamento, o a un fenomeno, mettendone in luce i particolari

xxiii-125: il barone mi dipinge voltaire come un pessimo carattere. d'alembert al contrario

si poteva, per esempio, dare un po'di colore al tentativo fatto nella casa

parrocchiale, dipingerlo come un'aggressione, un atto sedizioso, e, per mezzo

: capì che lo avevano dipinto come un essere losco e pericoloso. dessi, 7-90

tuttavia nel suo amante nuli'altro che un infelice perseguitato, che tale egli ha

capo posava sull'omero della madre, con un abbandono più forte del sonno; della

chiaramente quello de'due ch'esprimeva ancora un sentimento. [ediz. 1827 (599

chiaramente quello dei due che dipingeva ancora un sentimento]. pascoli, 102:

: ma... sieno posti, un reo e un innocente, fra gli

.. sieno posti, un reo e un innocente, fra gli spasimi,

dipingendo con certe norme matematiche su di un quadro alcune figure che rassembrano piuttosto informi

.. se avvenga che loro si opponga un certo specchio cilindrico, o di altra

colla più perfetta regolarità le immagini di un uomo, di un albero, di un

le immagini di un uomo, di un albero, di un animale, di un

un uomo, di un albero, di un animale, di un fiore e di

un albero, di un animale, di un fiore e di altre vaghe produzioni che

2-93: sotto il suo passo si sfranse un grappolo nero e greve, mille grappoli

grappoli la circondarono come una schiuma di un mare rosso e le dipinsero una graziosa scarpetta

onde ella passa. anguillara, 2-53: un cerchio obliquo questa zona cinge: /

, lettor, ch'atalante dipigni / sopra un corsier, con quel leggiadro aspetto /

vago e gentile. / così diana in un campo silvestro / si dipinge, la

, / che il popol n'ebbe un tempo espettazione. g. c. croce

, risponde egli che il verisimile è un mezzo efficace per far apprendere più vivamente

dipignere, / che il popol n'ebbe un tempo espettazione. 16.

espressione del viso per la forza di un sentimento o di un evento (o

per la forza di un sentimento o di un evento (o anche per malattia,

al di fuori, rivelare nel volto un sentimento, un moto interiore. boccaccio

, rivelare nel volto un sentimento, un moto interiore. boccaccio, i-487:

meno; / saper come duo volti un sol depinga / color, come due

/ color, come due voglie regga un freno. aretino, iv-1-8: in cotali

mi dipinga il volto / or d'un incendio, or d'un color di morte

/ or d'un incendio, or d'un color di morte, / né lunghe l'

m'han tolto. massini, iii-276: un muto, ignoto affetto / varia a

sospiro. foscolo, v-73: vedendo un vispo bracchetto inglese da un lato della

v-73: vedendo un vispo bracchetto inglese da un lato della mia seggiola, e dall'

della mia seggiola, e dall'altro un valletto francese a cui la natura aveva

8: la dea mirolle, e rise un cotal riso / di scherno e di

vol. IV Pag.512 - Da DIPINGERE a DIPINTO (17 risultati)

i baiocchi in tavola, e rimescola un tratto le carte, e se il giocatore

mostrare le conseguenze più nocive (di un atto); dare una visione pessimistica

vi-119: quella infelice ha dentro sé un carnefice che l'uccide, la troppo

, suona agli orecchi dei ragazzi come un invito a peccare innanzi tempo.

o dipignere in carne, massimamente colorire un viso d'uomo o di femmina.

uomo o di femmina. -dipingere un inferno: descrivere a fosche tinte,

fosche tinte, esagerare la gravità di un caso, suscitare uno scandalo.

i-24: con molte parole li depingeva un brutto et obscuro inferno.

2. figur. abile espositore (di un fatto, di una dottrina, ecc

, 4-143: se poi sia caro ad un amante profano il ritratto della persona amata

. parini, 346: io vo'darti un bel vaso, ove le schiere /

/ a far d'un'uom dipinto un daddovero. nieri, 88: in città

insegna] della salmerìa era bianca con un mulo nero: e quella de'guastatori era

. cavalcanti, 78: fu vestito d'un panno lino grosso, tutto dipinto a

. lippi, 4-74: a piè d'un tempio, ch'è dipinto a graffio

una camera grande ed altissima, con un terrazzo che d'inverno metteva i brividi

: lungo le pareti, dipinte d'un color rosso cupo, sorgono grandi scaffali a

vol. IV Pag.513 - Da DIPINTO a DIPINTO (22 risultati)

le labbra e le guance dipinte, un gran fiocco rosso e un grembiule nero attillato

dipinte, un gran fiocco rosso e un grembiule nero attillato. -anche con

. pascoli, i-265: ero in un paese quale io non so se nessun altro

, $-intr. (267): un prato di minutissima erba e verde tanto che

alle tante gradazioni della verdura e sotto un gran cielo azzurro e di nubi riccamente

in effetto, di quel che si finge un filosofico cervello nella vanità delle sue contemplazioni

roberti, ii-279: dacché è uscito un non so qual ingegnoso libro forestiero di

appunto fu aggroppata e ravvolta, a formare un nodo come quelli che gerione aveva dipinti

, / e al fin porta nel mezzo un sol dipinto. muratori, 4-24:

il pensar dell'anima altro non è che un considerar l'oggetto che sta dipinto nell'

dipinto nell'officina della fantasia, cioè un ritratto vivamente rappresentante ciò che si trova

per causa di uno stato o di un fenomeno fisico o spirituale, di un

un fenomeno fisico o spirituale, di un sentimento; che ne reca visibilmente i segni

: nel cieco labirinto / errar vedeva un miserello amante, / di dolor carco,

/ con la sua falce, e d'un color dipinta / che si dipinge ciascun

. dossi, 825: si vede un paesaggio dipinto: « par vero » si

vero » si dice. si vede un paesaggio vero e si dice: « pare

figurini. pirandello, 7-178: indossava un vestito azzurro cupo, che pareva dipinto su

formosa persona, alla cui bellezza bionda dava un meraviglioso risalto. linati, 8-23:

. verri, i-157: nelle tavole dipinte un occhia perito distingue i ritratti dalle ideali

superficie su cui il pittore stende in un certo ordine sostanze colorate, a esprimere

che sonosi a'nostri tempi disotterrati, è un argomento a così fatta credenza contrario.

vol. IV Pag.514 - Da DIPINTORE a DIPIPERIDILE (14 risultati)

da reggere alla umidità, e spargervi un certo che di diafano e di lucente.

venendo di qua allo 'ncontro di noi un forestiere che mai veduto non t'avesse,

essi si aggiunse di lì a poco un curioso personaggio, fabbricatore, giustappunto, di

colorando, come farebbe delle tornite assicelle un dipintore d'imposte. bontempelli, 8-100:

e disegnato quello gli parea, disse a un suo discepolo, desse fine alla dipintura

fu una cervelliera, una gorgiera, un paio di bracciali, un paio di

gorgiera, un paio di bracciali, un paio di guanti di ferro, un paio

un paio di guanti di ferro, un paio di corazze, un paio di

di ferro, un paio di corazze, un paio di cosciali e gamberuoli, una

di cosciali e gamberuoli, una spada, un coltello, e una lancia. l

. 4. illustrazione (di un libro). aretino, 1-43:

una girandola e uno svolazzare intorno a un lume. d. bartoli, 9-24-1-42:

è animata, sovra tutto, da un soffio febbrile che conceda apparenza di visioni

... la poesia dialettale è un esperimento filologico -e nien- t'altro.

vol. IV Pag.515 - Da DIPIRIDILE a DIPLOMA (20 risultati)

dipiro ', nome che si dà ad un fossile che fu trovato da selièvre e

orecchi, provocata per lo più da un catarro dell'orecchio medio o del

divisione anormale in due parti di un organo assile. = voce dotta

gli assi di secondo ordine terminano con un fiore. = voce dotta,

testa assai piccola e cervello grosso come un pugno; visse nel giurassico.

. govoni, 296: trovo un residuo del terrore e dello sbigottimento sofferto

in cui si svolge ìa vita di un organismo dotato di riproduzione sessuale, caratterizzata

caratterizzata dalla presenza del nucleo fornito di un numero doppio di cromosomi.

. biol. individuo vegetale fornito di un numero doppio di cromosomi. = voce

. dall'età rinascimentale, documento contenente un atto solenne emanato dall'autorità pubblica più

monti, i-427: io vi ho spiccato un diploma di console, e console d'

l'altre. leopardi, 191: un tedesco filologo... /..

molti e belli / ragionamenti e con un bel diploma / prova che lunga pezza era

alcune lettere del principe, rilasciate ad un inviato o corriere diretto a'magistrati delle

letteraria. roberti, iii-327: io ho un fascio di diplomi che mi creano accademico

di calcutta. bacchetti, 3-74: un genealogista... fece il viaggio

fece il viaggio di speranza per offrire un albero e un diploma nobiliare al governatore

di speranza per offrire un albero e un diploma nobiliare al governatore.

attestato rilasciato da un'università o da un altro istituto superiore (o anche da istituti

che hanno conseguito gradi accademici o compiuto un corso di studi. -nel linguaggio comune,

vol. IV Pag.516 - Da DIPLOMAFILIA a DIPLOMATICO (32 risultati)

università si dà a coloro che prendono un grado accademico. tommaseo, 3-i-436:

scuole... ottenessero alla fine un attestato in forma non dissimile da diploma

che lavorano nelle scuole alla conquista di un diploma per fare con esso del danaro

arca, che cosa ci troverebbero dentro? un diploma di laurea e un vecchio vocabolario

dentro? un diploma di laurea e un vecchio vocabolario ostrogoto. bocchelli, 6-575

bocchelli, 6-575: la padrona, un donnone occhiuto e gioviale, fiera d'

donnone occhiuto e gioviale, fiera d'un diploma rilasciatole da una scuola alberghiera d'el-

di cui non avea mai letto un rigo, fosse un asino...

non avea mai letto un rigo, fosse un asino... e che

. alvaro, 12-18: una donna era un diploma di validità e di umanità

, tr. (diplòmo). conferire un diploma scolastico. panzini, i-547

la particella pronom.). conseguire un diploma scolastico. palazzeschi, 3-169:

diplomarsi all'istituto musicale si produceva in un pezzo di bravura e di sudore.

del nobile gian maria, cioè figlio di un suo fratellastro, e si era diplomato

3. secondo la trascrizione diplomatica (di un documento). panzini, iv-197

-edizione diplomatica: edizione di un testo antico, condotta esattamente sopra un

un testo antico, condotta esattamente sopra un codice, conservandone l'ortografia e rispettandone

. -nota diplomatica: comunicazione fatta da un governo, per mezzo di un proprio

fatta da un governo, per mezzo di un proprio agente diplomatico, a un altro

di un proprio agente diplomatico, a un altro governo. -per via diplomatica:

121: la cena divenne somigliante ad un pranzo diplomatico; e ci crediamo dispensati

degli agenti diplomatici, accreditati presso un governo straniero. d'alberti, 306

, inviati, o simili, presso di un qualche sovrano o di una repubblica.

diplomatica / mensa non siamo / d'un giuda in carica / che getti l'amo

ebbi a spaventarmi di avere scoperto ad un tratto in me questo tesoro di arti

l'autista ». era giovane; aveva un certo garbo e non era del tutto

. la sua professione gli aveva dato un contegno diplomatico, cioè di uomo abituato a

genere); funzionario che collabora con un agente diplomatico. giraud, 1-239:

/ mentir bisogna: / mentire è un obbligo / non è vergogna. foscolo

conte, ch'oltre al far più d'un viaggio, / sendo per diplomatico educato

, / tal ch'era nelle lingue un mezzofanti. dossi, 28: il tuo

tuo diplomatico liqueface- vasi al par di un gelato in una calda festa da ballo,

vol. IV Pag.517 - Da DIPLOMATISTA a DIPNOSOFISTA (9 risultati)

davano del lei come due diplomatici stipulanti un trattato. pirandello, 7-1248: ma l'

aveva subito assunto verso gli altri avventori un sussiego da diplomatico. gramsci, 4-89

. foscolo, xvi-20: or fa un po'il diplomatico, e sappi da

), agg. che ha ottenuto un diploma scolastico. pirandello, 5-405

, i-436: non tarderete molto a vedere un gran cangiamento anche nella diplomazia della corte

, sf. medie. visione doppia di un oggetto per modificazione nel parallelismo degli

con ambedue gli occhi, quanto con un solo. panzini, iv-197: quanti

, divisione di piante distinte da un numero di stami al doppio di quello delle

avviene per mezzo di branchie e di un polmone; la circolazione del sangue è

vol. IV Pag.518 - Da DIPO a DIPORTO (20 risultati)

platone, introduce dei letterati, che in un banchetto discutono sulle scienze e sulle arti

chiaro, la coda assai lunga termina con un fiocco bianco e nero; vive nelle

dietro le rocce sbucarono... un uomo corpulento e una donna assai pingue,

, stretta per altro nella ritenutezza d'un robusto fasciame cosparso di vetruzzi. cera

cosparso di vetruzzi. cera per aria un vecchio dispiacere. presero difatti a rinfacciarsi

dispiacere. presero difatti a rinfacciarsi l'un l'altra i loro diportamenti.

. procedere, agire, contenersi in un determinato modo, seguire un particolare comportamento

contenersi in un determinato modo, seguire un particolare comportamento; comportarsi.

con la zucconeria ridicola dei municipalisti di un piccol villaggio. de roberto, 376

presero adunquel e donne e gli uomini inverso un giardinetto la via, e quivi,

galleria, ch'era il margine d'un bel giardino dello stesso serraglio, dove

diportavano. pindemonte, iii-487: per un orto di maturi grappi / ricco, e

che la contessa finiva a congedarla come un pericoloso disturbo del suo chilo.

: l'altr'anno, esendo in mare un vento rio, / fu'da fortuna

, altresì come se 'l figliuolo d'un buono e valente uomo, che fosse

piaghe profonde. machiavelli, 7-8-101: un ambasciatore..., essendo obbligato ad

1 -intr.: ella potrà, per un santo ed utile diporto, prendere nelle

dell'anima, ma una distrazione, un sollazzo, un diporto, una moda

ma una distrazione, un sollazzo, un diporto, una moda, una galanteria

prenderemo, e mesta / e cara a un tempo sorgerà la sera. de roberto

vol. IV Pag.519 - Da DIPOSCIA a DIPRESSO (30 risultati)

382: parve agli amici nei diporti un lieto / compagno. -per estens

di passeggiare. pancrazi, 2-47: un leone, a diporto per una spiaggia,

, a diporto per una spiaggia, scorse un delfino con la testa fuor dell'acqua

gran festa. gr azzini, 2-283: un giorno per via di diporto in compagnia

andò. masuccio, 344: un dì andando a diporto per vinecia con un

un dì andando a diporto per vinecia con un suo compagno carissimo con una barchetta.

. e trascorrendo da uno canale ad un altro, gli venne veduta una vaga

foresta, udimmo assai dolcemente cantare come un rosignolo, e vedemmo questo fanciullo che

mercato della città, più tardi, un procaccia, un guardaboschi, un ragazzo

città, più tardi, un procaccia, un guardaboschi, un ragazzo lacero che pascola

tardi, un procaccia, un guardaboschi, un ragazzo lacero che pascola un magro gregge

guardaboschi, un ragazzo lacero che pascola un magro gregge,... mai due

. trissino, i-7: costui sendo un giorno, per prendere diporto, disceso a

solazzo, / fece vicino al nostro un bel palazzo. -viale da diporto:

tassoni, vii-565: pochi dì sono un casino da diporto mezzo finito a pena

diporto mezzo finito a pena, con un picciolo giardinetto, fu venduto cento quindici

diporto. papini, 26-166: era un grosso vapore per diporto con alberi e vele

alberi e vele per figura, e un comodo appartamento a prua -camera, sala

a meno di vedere ogni cosa di un colore solo, che era quello dei

diporti alle gare e alle cerimonie ha un officio simile a quello del greco agonoteta.

: con mio nonno bisognava portarsi dietro un sacchetto: « raccogli quel ferro di cavallo

vide soltanto una sarabanda di gusci con un oscillare impazzito di alberature. 4

: chi in una famiglia, in un gruppo si trova ai margini, quasi estraneo

sentiva a disagio, sentiva che era un dippiù, ormai un estraneo, un imbarazzo

sentiva che era un dippiù, ormai un estraneo, un imbarazzo, come gli

un dippiù, ormai un estraneo, un imbarazzo, come gli attestavano gli occhi

affannava a mettere insieme la cena cercando un buon boccone per lui.

= part. pass, di un verbo diprendere non documentato: dal lat

solo nella locuz. avverò. a un dipresso: all'incirca, press'a poco

assaporati, voi non possiate immaginarvi a un dipresso quanto possano esser più dolci. cellini

vol. IV Pag.520 - Da DIPREZZAMENTO a DIRADARE (27 risultati)

): questo savio giovane, forse a un dipresso imaginatosi la cosa, mi disse

, e delle cose tue non ti dare un pensiero ». galileo, xxvi-3-170:

galileo, xxvi-3-170: allor si vedeva a un dipresso, / innanzi che venissero alle

che il mondo non è stato a un dipresso sempre lo stesso, e che

1 (11): ripetendo a un dipresso le prescrizioni e le minacce medesime del

d'amore, e saputolo così a un dipresso, gli fece ima gran levata di

: la giustizia, voi sapete, a un dipresso, come è fatta: un

un dipresso, come è fatta: un bel donnone di marmo con la bilancia

fate voi; mi capite? - a un dipresso. 2. per così

, 16-vi-118: mi favorisca di mandarmi a un dipresso di questi bacherozzoli chionzi.

potassa su alcuni derivati allilici (ed è un liquido usato in molte sintesi organiche)

, con due doppi legami: è un olio incolore, mobile (usato in

dentatura, di tre piccoli incisivi superiori e un grosso incisivo inferiore per lato.

ciascun si gema. / la dipsa è un che fra gli altri si prezia /

, che s'avventa e morde e lascia un veleno denso, che subito arreca dolori

in capolini involucrati; il frutto è un achenio. = voce dotta,

la pagina (e ne rimane attualmente un solo genere, dell'india e della

, 3-28]: vi eresse di pianta un panteon con portico, per usar l'

dell'india, da cui si estrae un balsamo. = voce dotta,

i-585: formano per avventura questi concetti un panegirico, o più tosto una dira inverso

sabbiosa tra gli arbusti la quale pareva un sentiero, mentre non era in realtà che

sentiero, mentre non era in realtà che un diradamento casuale della vegetazione.

sua mente come il dubbio barlume di un mattino tempestoso, quando un leggero diradamento

barlume di un mattino tempestoso, quando un leggero diradamento nelle tenebre appena annunzia che

; staccare i frutti troppo fitti su un albero perché quelli che restano maturino meglio

, tanto che il senso comune trovi un viottolo da uscirne, ci vorrà del

iv-2-826: ogni giorno ornai doveva scavarle un segno nel viso, scolorarle le labbra

vol. IV Pag.521 - Da DIRADARE a DIRADARE (37 risultati)

il guada. -dissodare (un terreno un campo un prato).

guada. -dissodare (un terreno un campo un prato). ristoro,

-dissodare (un terreno un campo un prato). ristoro, vii-3 (

); disperdere (una schiera, un gruppo prima compatto); falcidiare,

cavalier soggiorna. chiabrera, 356: un vaporoso umore / lascia il terreno,

nel mezzo del fòro delfico, da un soavissimo zefiro un poco fu diradata.

fòro delfico, da un soavissimo zefiro un poco fu diradata. spolverini, xxx-i-m

cuoco, 2-i-11: l'immensità di un orizzonte che non aveva limiti, ed

: sbarrando gli occhi nel buio, fissava un punto preciso che, in tutta quell'

nuvole. alfieri, i-223: già da un anno e più mi si era di

lunga notte in che languisci avvolta / un almo sole alfin ti splende. foscolo

, 121: -vorrei -alberto interruppe con un zinzino d'aceto -diradare le nebbie che avvòlgono

figur. chiarire, spiegare, risolvere (un dubbio, un equivoco, una difficoltà

spiegare, risolvere (un dubbio, un equivoco, una difficoltà, un problema)

dubbio, un equivoco, una difficoltà, un problema); liberare da un sentimento

, un problema); liberare da un sentimento oppressivo 0 angoscioso. - anche

o consueta; cessare a poco a poco un uso, una consuetudine. - anche

essa temette di essere sorvegliata e diradò un poco i convegni. palazzeschi, 4-85

convegni. palazzeschi, 4-85: lasciava un figlio di quattordici anni che, o

diradato le relazioni, o ricoverato in un ospizio di orfani. moravia, xi-419

non alzàro / in viso a la speranza un sol momento, / che con verdissim'

vita. -diminuire la gravità di un atto colpevole. brancoli, ii-29:

: i bambini si arrampicarono prima su un monte di brecciame, poi si sparsero di

fare a buona distanza della città quasi un cordone, che diradasse quanto si poteva

senza nuova sustanza venir di fuori, è un distendersi, diradarsi e gonfiare. fed

a diradarsi, cominciò ad aprirsi sul mare un primo frigido pallore d'alba. viani

; le case si diradarono; dopo un ponte di ferro attraversato a grande velocità

-figur. baretti, 3-39: un po'di quella nebbiaccia di tristezza,

: tutte le immagini ora annegano in un fumo spesso ora si diradano e sciolgono in

divenire meno numeroso, meno accalcato (un gruppo di persone, la folla, ecc

(per malattie, defezioni, perdite: un esercito). b. davanzali

era diradata di molto, per opera di un cittadino conosciuto da lui, che l'

anche: recarsi sempre più di rado in un luogo, in una casa, presso

, in una casa, presso persone un tempo frequentate assiduamente e familiarmente.

per casa / quel prosperino benintendi? un giovane, / ben nato, d'otti-

ch'ei se ne va col padre ad un viaggio / di du'o tre anni

di du'o tre anni: ecco un partito in fumo. foscolo, xvi-266:

vol. IV Pag.522 - Da DIRADATAMELE a DIRADICATO (17 risultati)

.: di una sensazione, di un sentimento. baruffaldi, i-72:

: dalla riva di san giorgio maggiore un razzo partì con un sibile veemente, si

san giorgio maggiore un razzo partì con un sibile veemente, si levò diritto nell'aria

in faville tremule, si spense con un crepitio sordo su l'acqua. bartolini

sensazione di aurora o come d'un diradare di nero, o come d'un

un diradare di nero, o come d'un rientrare nel tempo mio antico. pavese

terra trapelava con toni neri lucentissimi fra un nevischio diradato come una mussola. pea

, / tra campo e prato, filtrano un sottile / lume d'ultime rose.

sia estratto dal 'georges ', sia un georges semplicemente diradato e alleggerito della parte

beccaria, ii-650: se non vi fosse un tempo di tregua nella guerra incessante che

, diradata per lo avvamparsi che in un attimo fece tutta la polvere del castello.

brancati, 4-53: la ragazza portava un libro da messa in mano e camminava

libro da messa in mano e camminava un po'curva in avanti, stringendo a

parte dal corpo, ella va come un uccello, là ove ella à servito

ant. far precipitare dalle fondamenta (un edificio). bibbia volgar.,

violenza (da uno stato, da un proposito, da un'intenzione, ecc

. mascardi, 1-302: videsi in un punto abbattuto il palagio, sconvolti i letti

vol. IV Pag.523 - Da DIRADICATORE a DIRAMARE (27 risultati)

quale dee esser tolta via, per un piede sarà appressata, acciocché ristori il

: per lettere di spagna s'ebbe d'un terremoto terribilissimo accaduto in africa e in

animo, dalla società: una passione, un errore, una colpa, ecc.

una società, di una classe, di un potere, ecc.).

distribuire in canali, in bracci minori (un fiume, un corso d'acqua,

in bracci minori (un fiume, un corso d'acqua, ecc.).

annunzio, iii-1-1107: quando io freno un torrente con le mie briglie e le

, spedire, portare a conoscenza (un invito, una notizia, ecc.

, una notizia, ecc.; un ordine, una comunicazione, ecc.)

mani. rigutini-cappuccini, 60: * diramare un ordine, una circolare 'dicono alcuni

fu diramato ed oggi è stato affisso un gran manifesto ove la candidatura dell'*

senso degli uffici di 'mandare, spargere'un ordine o un rescritto, è dai

di 'mandare, spargere'un ordine o un rescritto, è dai puristi giudicato «

sole, / dal giorno si distacca / un cielo troppo chiaro, / dirama solitudine

nostre navi; / e dava ogn'un di noi, colpi da matti, /

giovanotti non potendo entrar per la porta di un bell'orto scavalcarono il muro, diramando

menzini, ii-222: ecco dirama / apollo un ramoscel, che in don vuol darlo

, che in don vuol darlo / a un bel sonetto, che gran tempo il

, 17 (294): scese un po'sul pendio, e, separando e

una pianta, i rami stessi di un albero. -per estens.: dividersi

estens.: dividersi, staccandosi da un punto comune d'origine e dilungandosi,

: ei su l'oronte giunge / ove un rio si dirama, e un'isoletta

le spugne... stanno attaccate sopra un fondamento di sasso, e si diramano

a due rampe che si uniscono in un ripiano, da cui si diramano in

girano i viali larghi, placidi, senza un ingombro, secondando le ondulate varietà del

il fulmine la incide / dirama come un albero prezioso / entro la luce che s'

, 6-163: passando d'uno ad un altro, diramando e discendendo per oscuri

vol. IV Pag.524 - Da DIRAMATA a DIRASPATRICE (33 risultati)

emisperi: l'altra, che venerava un solo dio. segneri, iv-531: da

subito da che parte aizzarsi e restarono un po'sparpagliati ad abbaiare a muso all'

g. raimondi, 2-163: c'è un tempo, nella vita di un uomo

è un tempo, nella vita di un uomo, in cui, la progressione

. ant. spezzarsi (l'unità di un gruppo, di una scuola, di

sui rami che fa cader presi a un tratto dimoiti uccelli. = forma

in canali, in bracci minori (un corso d'acqua, una strada,

corso d'acqua, una strada, un filare, ecc.). - anche

di fiumi, diramati e sparsi con un sì vario correre e serpeggiare, che

piramide attorniata da testi fioriti, facevano un incanto soave agli occhi ed una delizia

alle nari. giordani, i-15: un brevissimo passaggio vi conduce ai sudatorii, sotto

portico, il loro campanile, raccolgono un poco quella vita fuggente, sono i grandi

dell'orizzonte. 3. derivante da un ceppo comune (una famiglia, un

un ceppo comune (una famiglia, un popolo). d. bartoli,

dei rami. bocchelli, 1-ii-470: un tronco muffoso d'albero morto da tempo

solitudine. landolfi, i-422: da un profondo fesso sotto altra roccia, tappato

diramatura, sf. disus. lo sfrondare un albero, potatura. lastri,

canali o bracci o terminazioni minori (un corso d'acqua, anche un'arteria

anche un'arteria, una vena, un nervo); il ramificarsi di una

che si staccano dal tronco principale di un fiume, di un'arteria, di

un'arteria, di una vena, di un nervo, di una strada, di

è tutta una piana... un terzo quasi della sua superficie è ingombro dalle

, con i tubi assiepati, creare un ordine di sifoni, uno per ogni diramazione

il dividersi, il diffondersi dipartendosi da un nucleo principale (di movimenti, industrie

ramificazioni che derivano o si dipartono da un centro più 0 meno unitario.

cui si dividono. cesarotti, i-367: un sistema ben organizzato e sostenuto, un

un sistema ben organizzato e sostenuto, un piano ben ordinato, ben diviso,

le di cui parti s'illustrano scambievolmente, un principio fecondo le di cui diramazioni vanno

« voce » ebbe principio in firenze un movimento intellettuale,... con diramazioni

a'quali batte, sotto la stola, un cuore di cittadino. 4.

(nei quali dominò il rosso, un rosso vivo di carminio puro) e

la diraspatura dell'uva; consiste in un tamburo cilindrico di lamiera perforata, nel

nel cui interno gira a elevata velocità un aspo battitore a palette elicoidali; i

vol. IV Pag.525 - Da DIRASPATURA a DIRE (20 risultati)

veglie. ma poi? che è mai un uomo fuor degli affari? come parrei

all'ombra della vela nera / con un fato nel torvo occhio materno.

porre il segno delle virgolette o di un trattino). cielo d'alcamo

, 3-121: andiamo avanti, per un buon tratto, senza dirci ima sola

e con queste buone cose che avete un poco dimesticato, voi il potrete richiedere:

figlio del medico, e diceva che un giorno o l'altro voleva dirgliene

: a indicare intensa attività per raggiungere un determinato fine. angiolieri, vi-1-338 (

. parlare fra sé, pensare stabilendo un colloquio con se stesso; manifestare a

alto sia già da piccolo vento in un punto sbarbato? segneri, ii-53: ed

ricorderà d'aver veduto qualche volta addensarsi un terribile temporale al di sopra di un

un terribile temporale al di sopra di un tratto di territorio, e d'aver detto

amore, e che le voleva bene da un pezzo. pascoli, 587: ma

figlio si deve sereno / preparare per un ritorno! serra, i-203: acqua

: acqua cruda e smorta, senza un riflesso o un livore di luce,

cruda e smorta, senza un riflesso o un livore di luce, senza un petalo

o un livore di luce, senza un petalo di fiore o un filo d'erba

, senza un petalo di fiore o un filo d'erba che galleggi tenero e

essere giovani quando si capisce che dire un dolore lascia il tempo che trova.

/ temo che tutto non ci basti un giorno. oddi, xxi-11-261: io per

magalotti, 1-331: voglio mandar- vene un saggio, perché me ne dichiate il vostro

vol. IV Pag.526 - Da DIRE a DIRE (20 risultati)

o indica e sottolinea la continuazione di un discorso, di un argomento precedente,

la continuazione di un discorso, di un argomento precedente, o anche serve a riprendere

sentiva d'essere, cioè animoso come un granatiere francese. giusti, 3-238:

invenzione esser può questa! si diceano l'un l'altro più volte dubbiosi i forestieri

i figli / che al lor nido con un grido solo / si rivolgono a dire

e tuttavia sentirsi offuscare il capo da un vapore di noia, oh non era,

, affermare, asserire; provare in un dibattito, in un giudizio pubblico.

; provare in un dibattito, in un giudizio pubblico. mostacci, ii-185:

, conv., i-11-4: per levare un dubbio che qui surge, dico che

marino, 15-81: per venire ad un parlar distinto, / dico, per quanto

dovranno essere allevati all'idea di dovere un giorno provvedere al mantenimento dei vecchi.

sollevarsi a dignità, se non pigliando un linguaggio e maniere tutte sue. bertola

, io capiva: / - piuttosto di'un requie per noi! de roberto,

n: i fiori di quella tomba dicono un dolore sempre recente; ma è un

un dolore sempre recente; ma è un pezzo che lei ha perduto la madre

diceva la sicurezza e la validità d'un amore quotidiano, legittimo. montale,

all'acque nascoste, / scrollando, un assentimento. pavese, 4-291: gridai

certe donne che voltavano il fieno in un prato, per dove si andasse nel paese

che 1'* etica 'dice, / un abito eligente, / lo qual dimora

. piovene, 5-282: guardata da un lato da fiesole, e dall'altro

vol. IV Pag.527 - Da DIRE a DIRE (21 risultati)

che diceva la legge; ho battuto un colpevole; ho portato un sasso alla casa

ho battuto un colpevole; ho portato un sasso alla casa comune.

ii-192: lo diresti [guarini] un gran poeta in potenza, a cui

del sempione] sta all'etoile come un fazzoletto ricamato ad una gonfia vela da

livio volgar., 4-258: incontanente ad un altro sagri- ficio a questa medesima dea

in pensiero che questo volesse dire che un così fatto re, non essendovi il marito

grande. sa ella che cosa vorrebbe dirci un milione? g. gozzi, 3-5-381

/ non fori ha posto il tuo un argomento: / induri quanto più disci.

, 1-131: tacque la vinello così un poco, detto che egli ebbe insin

. siedi qui, siedi? vuoi un sorso di quell'elisire? ti senti venir

e dice [virgilio], con un sentimento che ancor oggi ci scuote il cuore

gli sarebbe venuta la morte di sotto a un castagno. 21. recitare, cantare

quando gli dicevo un'imagine concisa d'un poeta dell'estremo oriente. deledda, 1-688

, 1-2: dirò d'orlando in un medesmo tratto / cosa non detta in

: le sue immaginazioni prorompono tutte ad un tempo discordi e inquietissime, accennando più

dicono le storie. -trattare (un tema, un argomento). giamboni

. -trattare (un tema, un argomento). giamboni, 23:

scritto (un'iscrizione); avere un dato suono, una particolare pronuncia (

dato suono, una particolare pronuncia (un vocabolo). dante, conv.

: ci raccostammo, in dietro ad un coperchio / d'un grande avello, ov'

in dietro ad un coperchio / d'un grande avello, ov'io vidi una

vol. IV Pag.528 - Da DIRE a DIRE (24 risultati)

celimi, 1-30 (83): un certo aurelio ascolano che meravigliosamente diceva allo

s'attaccò una notte a cantare con un barbiere, che allora fioriva nel dire

(uno scritto, una sentenza, un proverbio, ecc.); essere

determinate parole, di determinati versi (un inno, una canzone). dante

altro. 26. chiamare con un determinato nome, soprannome, titolo;

. pulci, 8-15: si ricordò d'un gran re saracino, / lo quale

cattaneo, iii-4-102: è assai dubbio che un esercito il quale si ritira in

dicevano bastardo, io credevo che fosse un nome come vigliacco o vagabondo e rispondevo

. -adoperare (una parola, un detto) per denominare un fatto,

parola, un detto) per denominare un fatto, un oggetto; servirsi (di

detto) per denominare un fatto, un oggetto; servirsi (di determinate forme

cielo, non si è mai sentito dire un ette di quelle tre [fanciulle]

rodrigo. nievo, 1-319: n'ebbero un fiore di bambina che fu battezzata per

simile. 28. commentare animatamente (un avvenimento clamoroso). ariosto,

. b. davanzali, i-191: un pericolo corse in que'dì, che aggiunse

dell'abito questa, signor conte, che un uomo, il quale al secolo ha

sé, con questo indosso, diventi un altro. jovine, 2-123: non si

mi si annebbiarono gli occhi. galleggiavo dentro un mare di bontà, di terrore,

di modo che, o guardando per un verso o per l'altro, tutti si

altro, tutti si dichino insieme per un riscontro. annotazioni sul decameron, proem.

dire se: denota meraviglia (di un fatto accaduto, di una domanda che

1-85: per dirvela, questo è un quadro da farsene qualche conto et ogni giorno

modestamente che lo stile del cinquecento è un bello stile. alvaro, 7-54:

reazioni negative di una persona intorno a un dato avvenimento. fagiuoli, 1-5-106:

vol. IV Pag.529 - Da DIRE a DIRE (26 risultati)

il quale... mi mette un desiderio di abbracciamenti intorno alla bella persona

dal buio una voce che era quella di un certo proietti, fornaio, un uomo

di un certo proietti, fornaio, un uomo stupido da non si dire e sempre

-come s'è a dire un cittadin salvatico. 0. rucellai, 2-40

indica richiesta di spiegazioni, rivolta con un certo risentimento. fagiuoli, 1-8-52:

21: dove ci verrà fatto non un viaggio e due servigi, come si

, a parer mio / (come disse un poeta di mugello), / a

fuso approssimato di una parola, di un termine. bocchelli, 10-263: in

accozzarsi insieme gente varia, ma unita da un fiuto comune: che si può

: s'attaccava il pelo bestiale, un po'sotto l'incavatura dei fianchi..

di casa, dico! -interposto in un discorso, in una frase interrogativa,

nata de'galli, la quale aveva un fratello, che un suo poderetto fece dire

la quale aveva un fratello, che un suo poderetto fece dire in zanobi,

una certa irritazione) di fronte a un determinato avvenimento. pascoli, 47:

verga, ii-329: vito scardo diventava un pezzo grosso, con quell'aria di

: il verno al foco, in un bel cerchio tondo, / a dire ogni

bel cerchio tondo, / a dire ogni un la sua. b. davanzati,

, ii-385: il popolo diceva ogn'un la sua. d'azeglio, 4-10:

male di garibaldi: definizione polemica di un atteggiamento non conformista e critico verso un

un atteggiamento non conformista e critico verso un valore tradizionale. panzini, iv-197:

male di garibaldi'. vale liberarsi di un avversario incolpandolo di una cosa assurda.

una cosa messa in vendita: offrire un dato prezzo in gara con altri.

. davanzali, i-311: tutta d'agrippina un tempo, poi non si diceano punto

senso iron., quando si riferisce un fatto straordinario, o proferendo minacce.

-e dire che: mette in evidenza un determinato fatto, una determinata circostanza.

« e dire che stamane c'era un sole! ». moravia, ix-275:

vol. IV Pag.530 - Da DIRE a DIRE (18 risultati)

-essere come dirlo (il compiere un determinato atto): essere difficile,

meraviglia (per il carattere eccezionale di un avvenimento). giusti, i-256:

-in men che non si dica: in un attimo. fagiuoli, 1-7-312: guai

una delle contrade per alla piazza abitava un pizzicagnolo, che aveva fatto certe dimostrazioni

aveva fatto certe dimostrazioni a favor di un uscito dai piombi, correva alle sue

che dire: quando si vuole affermare un fatto innegabile (pur avanzando qualche riserva

rarità e bizzarrie di ogni genere: un bric-à-brac del più squisito gusto dannunziano,

, ii-20: non direbbono pur villania ad un garzone, non che dico a un

un garzone, non che dico a un gran signore. p. f. giambullari

imperiale, che salvar possa da'fulmini un capo iniquo. -non dire,

: non rivolgere rimproveri, lasciare impunito un delitto. compagni, 3-8: i

non se ne dice nulla: ma un mio pari come egli apre la bocca,

. mica da dire, riscalda, ma un vino da pasto non c'è.

saper ciò che si dice: parlare in un modo che rivela incertezza, confusione mentale

intendere ad altri l'impressione prodotta da un avvenimento, o la qualità di qualche

facendo, per via di dire, che un s. piero favelli con un

, che un s. piero favelli con un s. francesco. -per

resurrezione. -presto detto: denota un proposito difficile da porre in atto.

vol. IV Pag.531 - Da DIRE a DIREDARE (28 risultati)

dire (una parola, una frase, un discorso): significare, avere un

un discorso): significare, avere un dato senso. malispini, 153:

è ima figurina che aiuta il ricordo, un gelataio col suo carrettino, un frate

, un gelataio col suo carrettino, un frate cercatore col suo asinelio,.

piacer del magnolino, / volsi dire un piacer non conosciuto. algarotti, 1-133

simile leggenda. -venire a dire (un atto, un fatto): giovare,

-venire a dire (un atto, un fatto): giovare, profittare;

torino sarebbe stato presente... un 4 si dice 'e nulla più,

si sarebbe scomodata a telefonarmi per comunicarmi un « si dice ». sbarbaro, 1-27

il dire di alberto, seguì con un sorriso mostoso e niccolando la testa, la

capellano volgar., i-93: secondo un dire d'un savio, cosa con

., i-93: secondo un dire d'un savio, cosa con consiglio fatta non

purg., 26-130: falli per me un dir d'un paternostro. boccaccio,

26-130: falli per me un dir d'un paternostro. boccaccio, dee.,

animato, mormorazione, maldicenza. -farsi un gran dire di una cosa: commentarla

accettare questo mio dire, non come un semplice ringraziamento dell'ammissione mia nell'accademia

12: de'costumi del quale uomo un poco riconterò, in prima che io faccia

vai di su e di giù, come un avaro 4 di giallor tinto le gote

al dir del poeta. -avere un bel dire: di chi offre suggerimenti,

per ima raccolta nuziale. -è un gran dire: è cosa di gran momento

, con errori; e questo si è un gran dire. 0. rucellai

e lume, nel quale egli è un gran dire che e'ci si trovi ogni

raffigura il filicai, che è subito un grandissimo dire, né solamente nella facilità,

., 23 (396): è un gran dire che tanto 1 santi come

ardire! marino, 8-22: con un cenno cotal di ghigno astuto / si rivolse

, 1-124: messer tommaso soderini ebbe un figliuolo, oltre a'quattro, detto lorenzo

, 9-56: facciane gran romori / un padre, e ne percota / e ne

. moniglia, 1-iii-423: s'aver figli un giorno creda, / mi caccia fuor

vol. IV Pag.532 - Da DIREDATO a DIRETTARIO (12 risultati)

2. privato di eredi, estinto (un casato, una famiglia).

i suoi beni e fatto seguace d'un amico non più prencipe, ma fuggitivo e

3. marin. sfasciato (un bastimento, una nave). rinaldo

secondando il filo dell'acqua, doveva fare un tragitto diagonale. bocchelli, 2-15:

ebbe appena il tempo, sfiorato a un fianco, di buttarsi nel fosso.

ha loro concessi, ed in conseguenza commette un delitto che offende direttamente la natura istessa

assente parecchi giorni da napoli, trovo oggi un articolo al mio indirizzo nel giornale «

che due volte di seguito, per un atroce capriccio del caso, le notizie di

7-11: tutto questo ha dovuto produrre un gran movimento in italia, non già

direttamente da lui, essendo manzoni un uomo solitario, quieto, modesto,

ogni parte? perché quella giovane ad un tratto, si gitta per terra? tutto

del dominio diretto, cioè della proprietà di un

vol. IV Pag.533 - Da DIRETTISSIMA a DIRETTO (36 risultati)

il fine da raggiungere, ma lascia un margine di discrezionalità nella scelta dei mezzi

di precetto giuridico privato), o da un centro di potere sociale (partito,

a punteruolo..., era un di quegli uomini che circondano col braccio

è la successiva riabilitazione della materia, un graduale avvicinarsi alla natura ed al reale

2. proprio della direzione o di un direttore; che fa capo a un

un direttore; che fa capo a un dirigente (una funzione, una carica

direzione, che esercita funzioni dirigenti (un comitato, un consiglio, un organo

esercita funzioni dirigenti (un comitato, un consiglio, un organo, ecc.)

(un comitato, un consiglio, un organo, ecc.). rovani

, iii-430: c'è infine tutto un lavorio di intesa e di accordi con collaboratori

persone che in un'impresa, in un ente o nell'amministrazione statale, hanno

esso subordinati o sulle persone appartenenti a un dato organo, ente o istituto in

direttivo. calvino, 1-455: era un vecchio magro, in maglietta, le

le braccia abbronzate puntate sul manubrio, un falegname, ricordò quinto, un compagno

, un falegname, ricordò quinto, un compagno, che doveva esser stato pure

. diretto, indirizzato (una lettera, un pacco, ecc.).

313: ieri mi fu dato un vostro pacchetto, direttivo a madonna livia

segno diretta. romagnosi, 18-259: un fiume che impreveduto incontro cammin facendo,

alla finestra e fece fuoco; si udì un grido, seguito da una scarica generale

in una determinata direzione, rivolto verso un luogo. tasso, 15-41: ella

nobile, simpatico sarà quello diretto ad un oggetto fuori di noi e distinto da noi

, inviato, spedito (una lettera, un pacco, ecc.); indirizzato

parte. carducci, ii-10-288: per un epistolario non c'è metodo migliore di

in piego suggellato diretto a benedetto, un nuovo conto. viani, 13-271: i

diretti al poeta che per recapitarli necessitava un corriere ogni dieci minuti e ognuno era

lautamente. -concesso, elargito (un favore). monti, iii-200:

motivo della negativa; panni, insomma, un riguardo tutto politico. -dedicato

riguardo tutto politico. -dedicato (un sonetto, un'ode, un poema)

-dedicato (un sonetto, un'ode, un poema). baretti, 1-216:

alla sua moglie, che non doveva essere un bell'esemplare di muliebre gentilezza ed eleganza

azeglio, 1-87: gli venne anco fatto un giorno di scrivere un sonetto diretto all'

venne anco fatto un giorno di scrivere un sonetto diretto all'alfieri, per ringraziarlo di

sirena: a cui è probabilmente diretto un 4 poema 'di sette versi, che

. -rivolto (la parola, un discorso, ecc.). s

626): si sentì dietro le spalle un « oh! » una chiamata,

. bicchierai, 49: non avendo un tal alveo... il diretto sfogo

vol. IV Pag.534 - Da DIRETTO a DIRETTO (34 risultati)

a credere che dalla moglie risulterà anche un rinnovamento nostro, ciò ch'è un'illusione

. figur. che mira al raggiungimento di un fine; che tende a uno scopo

deve render felice. pascoli, i-537: un complesso di scienze speculative dirette, più

120: una compagnia napoletana diretta da un figlio o da un nipote dello scarpetta famoso

napoletana diretta da un figlio o da un nipote dello scarpetta famoso, in un

un nipote dello scarpetta famoso, in un teatro abbastanza eccentrico di cui non ricordo

moravia, i-255: la pensione humboldt, un tempo proprietà di una vecchia inglese invaghita

, si trovava al quarto piano di un massiccio e tetro palazzo dalla facciata sopraccarica

in altre lingue, non essendo che un riboccamento d'un zelo mal diretto, che

, non essendo che un riboccamento d'un zelo mal diretto, che vorrebbe cambiare

mal diretto, che vorrebbe cambiare in un attimo tutto il nostro presente sistema di

. che discende in linea retta (da un casato, da una famiglia).

di enea. landolfi, 3-164: un solo caso dall'accorta vecchia...

7. che deriva direttamente (da un principio, da una persona, ecc

nulla s'interponga, senza intermediari (un rapporto, il traffico fra due stati

come si vedrà, legati tra loro da un nesso diretto. -esercitato direttamente (

. di giacomo, ii-798: era un sapiente maestro, un artista grave e

ii-798: era un sapiente maestro, un artista grave e nobile le cui leggi pittoriche

. -che è il risultato di un attento studio dei fatti (una prova

10. che investe direttamente (un colpo). v. riccati,

che si riversa direttamente su qualcuno (un sentimento). monti, ii-13:

le elezioni politiche, per mano d'un sicario rimasto ignoto. levi, 1-205

. proprio, principale (il significato di un termine). cesarotti, i-41

oltre il senso diretto ne hanno spesso un altro accessorio di favore o disfavore,

che realmente sien dirittissimi, tuttavolta che un de'suoi termini sarà più vicino al nostro

appaiono. -preciso, esatto (un indirizzo). fogazzaro, 1-146:

. 15. astron. di un pianeta che si muove nella stessa direzione

a considerar quest'effetto, veggo in un tratto cessar questo moto, e senza

il mar diretto, senza restar pure un momento stazionario. 16. dir

conservava sul territorio concesso in feudo a un vassallo (v. dominio).

tutti gli altri complementi in quanto indica un rapporto immediato con il verbo a cui

del diretto diede al giovane provinciale sardo un senso di terrore, la prima impressione

direttissimo. tozzi, 3-35: ad un tratto, una massa fragorosa mi rasenta;

tratto, una massa fragorosa mi rasenta; un fischio, correndo, è rotto daltaria

vol. IV Pag.535 - Da DIRETTORATO a DIRETTORE (32 risultati)

ma qualche volta si sarebbe vendicato: un diretto ad una ganascia, un tonfo e

: un diretto ad una ganascia, un tonfo e avrebbe riso lui. sicuro

: delle rette condotte alla circonferenza di un cerchio da un punto d,..

condotte alla circonferenza di un cerchio da un punto d,... la d

335: la sola celebrazione di un concilio ecumenico, o il componimento e

bolla richieggono per diretto o per indiretto un tal concorso di sussidi umani, che

, chi ha la direzione (di un ufficio, di un'impresa, di una

impresa, di una società, di un collegio, ecc.); chi dà

di opera teatrale, nella contrattazione di un negozio, ecc.). v.

per virtuoso che sia il direttore d'un pubblico istituto, ove il numero degli

carceri, in cui mi diceva che un condannato che trovavasi in quell'ospedale a filo

all'ambasciatore che scusasse il parlare di un uomo sensitivo, che nelle cose sue

chi dirige l'orchestra nell'esecuzione di un pezzo sinfonico o di un'opera di

. collodi, 35: pinocchio spicca un salto, e di fondo alla platea

platea va nei posti distinti; poi con un altro salto, dai posti distinti monta

di nuovo la bacchetta sul leggio, fa un segno speciale al contrabbasso di sinistra,

. bocchelli, i-159: era venuto un direttore giovine, molto bravo, celebre,

si faceva della musica e di sé: un esteta, insomma un disumano.

di sé: un esteta, insomma un disumano. -direttore artistico: chi

stabilisce il programma di lavoro relativo a un determinato film e ne fissa le spese

scontro: chi regola l'andamento di un duello sul terreno. - anche al figur

quattro, e in ciascuno c'era un direttore di scontro, un arbitro improvvisato

ciascuno c'era un direttore di scontro, un arbitro improvvisato che dava o toglieva la

studi: chi dirige una scuola, un collegio o, in generale, un istituto

un collegio o, in generale, un istituto di istruzione. tommaseo, i-423

direttor degli studii, ecco profferiscono a un tratto cedergli l'istituto, e promettono

giornalista), preposta alla redazione di un giornale o di altra pubblicazione periodica,

. egli le rispondeva, vagamente, di un posto nelle ferrovie, ma bisognava avere

confronto con le soddisfazioni che aveva lassù un direttore d'azienda, e calcò bene

chi sovrintende alle manifestazioni sportive di un ente o di una società. -nel gioco

a modo tuo, ma sottoporti a un provvido direttore che ti governi. giannone

ma pure nelle occorrenze conosco e tratto un cappuccino di nazione còrso, che è

vol. IV Pag.536 - Da DIRETTORIALE a DIREZIONARE (17 risultati)

sacerdote simpatico? è per lo meno un lusso e una frivolezza? -direttore

l'autorità direttoriale. savinio, 10-102: un inquietante individuo biondo e ricciutello mi disse

il giovane, 9-397: posso ben darvi un bello itinerario, / con certi direttori

ii-435: la qual operetta insieme con un succinto direttorio de'confessori scritto da giovanni

cinquecento, con la sostituzione annuale di un membro (e durò fino al colpo

-moda direttorio: quella caratterizzata da forme un po'stravaganti e sfarzose, che tende

i mobili radi e cordiali nelle stanze un po'vuote, mobili direttorio, impero

.. e in tutto si sentiva un arresto, appariva chiaro che le cose vi

più suo. spaventa, 1-22: in un governo nazionale, che abbia le sue

lo sterzo e che permettono di guidare un veicolo in una direzione piuttosto che in

media generale di una catena o di un gruppo di catene montuose. -geom

-direttrice di una conica: retta polare di un fuoco rispetto alla conica stessa, esterna

proprietà che il rapporto delle distanze di un punto della conica dalla retta in questione

delle linee della superficie rigata che abbia un punto in comune con ogni generatrice.

la direzione di una scuola, di un istituto, di un'azienda (o ha

fasciata nell'abito di tela bianca, ha un viso di prete protestante, dagli occhiali

riguarda la direzione, il movimento verso un dato punto. -freccia direzionale:

vol. IV Pag.537 - Da DIREZIONE a DIRIBITORIO (9 risultati)

compito di dirigere (un'istituzione, un gruppo di persone, un'impresa,

gruppo di persone, un'impresa, un complesso di lavori, ecc.);

59: la teresa era aspettata per un impiego di guardarobiera. il padrone prometteva

prometteva inoltre di addestrarla alla direzione di un albergo. de marchi, ii-896: battista

, giurava che non avrebbe più toccato un mattone. d'annunzio, v-3- 29

infantile quasi; - come la folla d'un piroscafo. -insegnamento, ammaestramento.

scherma in una sala dove venti giovani facevano un baccano d'inferno, battendo o facendo

impresa, in un'organizzazione, in un istituto, in un'azienda, ecc

.); gruppo direttivo; ufficio di un ente pubblico o privato, o di