la imposizione dativa, che doveva gettare un milione e mezzo di franchi.
mi fioristi gracile e contorta / per un dativo od un accusativo. -agg.
e contorta / per un dativo od un accusativo. -agg. zanobi da
. tesauro, 2-443: dicendosi che un tale per tirare una gran dote;
, senza speranza di figliuoli: disse un grammatico spiritoso: costui ci perverte tutta
magistrato nei casi in cui mancava sia un tutore istituito dal genitore defunto nel suo
suo testamento (tutore testamentario) sia un parente prossimo a cui incombeva di diritto
per l'impedimento di questo convenga deputare un altro tutore provisionalmente. dato1 (
colpa. -emanato, pronunciato (un giudizio, una sentenza).
. e di ciò se ne può avere un riscontro nel vetro già dato fuori nelle
ora data. mascheroni, 2-132: sopra un dato lato a b costruire un decagono
sopra un dato lato a b costruire un decagono regolare. foscolo, xiv-64:
xiv-64: lo stesso delitto deve percorrere un dato corso, dopo il quale soltanto
non so se nella storia ci sia un solo esempio d'un cattolico, il quale
storia ci sia un solo esempio d'un cattolico, il quale, per servire
al mondo con una particolarissima vocazione per un dato ramo di scienza, d'arte o
la stessa immaginazione era inaridita innanzi a un contenuto dato e fissato, come si
l'evangelista del bello a ora fissa, un dato giorno, è una di quelle
a sé e furiosamente la baciava. a un dato punto ella si difendeva, ma
sincrona attenzione di milioni d'uditori, a un dato momento su tutta la superfice del
era andare a portare le stampe in un dato quartiere. 9. dedicato
scorticare uomini date del tutto, come un mercatante forestiere vi veggono, così dal
volubili, che amano e disamano in un punto, dati a tutti i lor
. nievo, 1-318: quel claudio era un cotal uomo dato all'aritmetica, che
aprile. 12. somministrato (un rimedio); applicato, disteso,
; applicato, disteso, cosparso (un liquido, una tintura). pea
teatrale); pronunciato di fronte a un pubblico (un discorso, una conferenza
pronunciato di fronte a un pubblico (un discorso, una conferenza); proiettato
15. offerto (un ricevimento, una festa). milizia
inalterabile: l'uscio sul muso, un secchio d'acqua in testa, la
acqua in testa, la sassaiola come un ballo dato in suo onore.
16. ispirato, infuso (un sentimento, una qualità dell'animo,
.); trasmesso, comunicato (un movimento); prodotto (un effetto)
(un movimento); prodotto (un effetto). bocchelli, 3-193:
] erano sbucati e stavano aggrovigliati come un cespo, e le code snodate e i
guerra. 17. consegnato (un lavoro eseguito). lanzi, i-137
sotto acqua. 20. confidato (un segreto); pronunciata (una promessa
(una promessa); prestato (un giuramento); stretto (un patto
prestato (un giuramento); stretto (un patto). francesco da barberino
, o la causa, la spiegazione di un fatto, di un fenomeno.
la spiegazione di un fatto, di un fenomeno. a. f. doni
che costituisce il punto di partenza di un ragionamento o di una qualsiasi attività di
; presupposto, premessa. -dati di un problema: valori noti di alcune grandezze
il luogo dell'esperienza, voi rassomigliate ad un maestro di fisica, il quale,
la « situazione dell'azienda ». un fiume di parole da cui ogni tanto un
un fiume di parole da cui ogni tanto un « dato » fornito dal contabile emergeva
« dato » fornito dal contabile emergeva come un di quei massi che in mezzo alla
che quel ragazzo aggrappato ai rami d'un albero, in procinto di essere travolto
travolto dal fiume abbia piacere di apparire in un film, il piacere indefinibile o non
si basa per formulare un'ipotesi o un giudizio nei confronti di una persona,
il diritto, né il bisogno di fare un tal giudizio. 3. dato
i nazionalisti] accettarono il risorgimento come un dato di • fatto,
l'abbozzo del suo ritratto debbo fornire ancora un dato concernente la personalità di mio padre
cui l'altro ricopiò i dati su un registro. 5. statist.
5. statist. calcolo della portata di un fenomeno collettivo, effettuato sulla base dei
annunzio, v-1-320: l'ufficiale calcola sopra un quaderno i dati di puntamento.
-di buon dato, in buon dato, un buon dato: in grande quantità,
poscia senza discrezione / ci si mangia un buon dato e dorme poco. 5
. caterina de'ricci, 193: raccomandatemi un buon dato a lui. allegri,
affamati gramuffastronzoli, ordinariamente pare di sapere un buon dato, ed abbacano il più
buon dato al mabille. -essere un buon dato: essere una fortuna.
cartaio, xxi-n-967: dico che gli è un buon dato, un buon dato,
che gli è un buon dato, un buon dato, / ch'i'non gl'
basico di calcio, monoclino; è un minerale di vario colore (bianco,
dator de l'anime, co'raggi d'un solo intelletto l'illustri tutte a guisa
dall'aspetto arido e tormentato ma datrici d'un opulento frutto. serra, ii-38:
diritto di riavere, alla scadenza di un termine, altrettanti titoli della stessa specie
che emette una cambiale a carico di un altro; traente. g. m
spesa della senseria, che è circa un grosso per cento scudi. 7.
bislunga, bruna a maturazione, con un solo seme durissimo (con albume corneo
, ne gocciola talvolta... un certo dolce liquore, che si rappiglia,
accostare alle labbra del suo divino fattore un bellissimo grappolo di datteri. la madonna
che la comparazione è così falsa da un canto come vera da un altro, io
falsa da un canto come vera da un altro, io direi che queste stanze
lancellotti, 505: scorso che fu un anno si vidde che nascevano nell'an-
quattordici anni: una fanciulla dorata come un dattero, magra, svelta, arida
del mondo. sacchetti, vi-23: un sì bell'orto non si vide mai /
frescobaldi, 2-32: appresso ad alessandria a un miglio navigando su per lo detto canale
cavezza, ed alcuni angeli fanno piegare un dattero perché cristo ne colga de'frutti.
papi, 3-2-153: non c'è un orto, non c'è un solo albero
c'è un orto, non c'è un solo albero dentro la città, e
pur di tonno. vallisneri, i-81: un bravo aristotelico credette un giorno fargli vedere
, i-81: un bravo aristotelico credette un giorno fargli vedere due osservazioni palpabili contra
, iii-398: dattilo di mare. è un nicchio di mare, così chiamato,
, quando è chiuso, rassomiglia a un dattilo, frutto della palma. idem,
i datteri ancora vivi, si partiva un odore forte di mare. bocchelli,
accoppio. -spacciare una succiola per un dattero, cambiare il dattero col fico
la mandragola, / e spaccia per un dattero una succiola. pulci, 25-46:
dattili. -esametro dattilico: che ha un dattilo come quinto piede.
lunga, ha la proporzione che ha un con uno: essendo due brevi equivalenti
, ii-79: tutte le dita a un tratto de i piè miei, / uscendo
anapesti. chiabrera, 583: narrando che un cavallo fosse in carriera, parrebbe egli
i moderni botanici hanno pure chiamato dattilo un genere di piante che hanno le spighe
ojetti, i-270: mi dà un opuscolo giallo e un mazzo di cartelle
i-270: mi dà un opuscolo giallo e un mazzo di cartelle dattilografate: -legga,
studenti, dattilografato e scritto a mano, un frammento di articolo. bocchelli, ii-438
scrivere. savinio, 180: un pianista spagnolo... alla tastiera dello
si rivelò poco appresso lesto di mano come un campione di dattilografia. 2.
busta onesta e pulita, anzi scritta in un grazioso corsivo dattilografico che affidava per la
comunicazione i sordomuti fra di loro o un cieco con un sordomuto o un sordomuto
fra di loro o un cieco con un sordomuto o un sordomuto con una persona
o un cieco con un sordomuto o un sordomuto con una persona che ne conoscesse
co'sordi-mutoli. conciliatore, i-403: un dattilografo è uno stromento destinato a porre
uno stromento destinato a porre in relazione un sordo-muto con un cieco, così che
a porre in relazione un sordo-muto con un cieco, così che possano mediante di
: al pestalozzi venne deferita copia d'un elenco, dattiloscritto, di turchesi e
dattiloscritto perché vedessi di trovargli in italia un editore. bartolini, 15-304: il
, [il giardino] parebbe propriamente un bosco a vederlo. l. salviati,
di quell'età, si veggia con un t solo, sì come nel saladino e
589): vide poco lontano, a un terrazzino d'una ca- succia isolata,
): una povera donna, con un gruppetto di fanciulli dattorno]. faldella
etate il cor accende / a saper quanto un altro ingegno intende. giannotti, 2-2-248
i-132: quando si odono gemiti, per un istinto naturale l'uomo si guarda dattorno
[la moglie] s'innamorò d'un giovane chiamato ruberto, il quale lungamente
sé (ed esprime per lo più un certo fastidio per una presenza importuna e
.. che passando una volta, per un luogo stretto, un'altro gentil'uomo
o appena toccare addosso, e guastargli un poco le pieghe e acconciature de'panni
- pieno di sollecitudine (un sentimento). guido delle colonne volgar
o più soggetti egualmente legittimati a compiere un determinato atto, che, avendo un
un determinato atto, che, avendo un particolare interesse al suo compimento, provvede
al figur. baldini, i-22: un diligentóne di riflettore dai monti incerti frugava
per noi. tesauro, 1-53: sopravvenne un cavaliere con avviso, che il conte
vigile e amorosa (nell'esecuzione di un lavoro, nello svolgimento di una mansione
poco non rimase sul pavimento né un fuscello di paglia. pirandello, 6-460
di paglia. pirandello, 6-460: un povero studente... a cui i
la deliberazione per voi fatta di mandare un uomo in diligenza al pontefice, per
castiglione, 348: così, essendo un poco più grassa o più magra del ragionevole
ha similmente del magnifico, perciò che dimostra un certo disprezzo de la soverchia diligenza.
straordinarie fatiche scolastiche, uno avvilì, un altro fe'cadere infermo per emularlo.
fatte, di questo non se ne sa un zero. giannone, 317:
scalpito, con le battute eguali d'un celèuma, vi risonava in una sua
far le cose tanto essattamente, in un cumulo così grande di cause, e
tecniche e di correttezza sociale nel tenere un dato comportamento giuridicamente rilevante, e particolarmente
): fe'diligenza di porla in un santo e ricco monastero. sarpi, i-1-19
l'esquisita diligenza che vien fatta da un anno in qua, acciò non venga in
. -prendere una diligenza: assumersi un lavoro, un compito.
diligenza: assumersi un lavoro, un compito. bisticci, 3-518: fu
che la negligenza si risolve sempre in un danno. pulci, 25-267: la
a significare che nella buona riuscita di un lavoro più vale la diligenza che la
: oggidì il viaggiare in diligenza è un vecchiume. giusti, 2-231: venni per
colla frusta ch'io mi tiri da un lato. dossi, 139: ecco!
la strada, « piacerebbe molto fare un viaggio come si usava una volta con le
« una crisi veniva regolarmente qualificata come un assalto ed il ministero rappresentato da una
passava sulla strada maestra, incredibile come un carro di carnevale. = da diligenza1
buon sire, e mi dilesse / come un padre il figliuol ch'unico, in
in basso, scorrere in basso (un corso d'acqua). fazio,
strinsero anticamente i cimbri a dilimarsi come un torrente per le contrade del mezzogiorno.
dilìn, voce che imita il suono di un campanello o di una piccola campana.
beltramélli, i-575: carlotta aveva un sonaglio fermato al sellino. questo sonaglio
simile a quello che compie chi agita un campanello). bartolini, 17-88
ritrovò una gazza morta dove era / un groviglio di rami, sotto una quercia;
e molte capsule poli- sperme in un frutto carnoso: racchiude parecchi alberi
: portando con grande sforzo della vita un peso di ferro enormemente grave, si dilombò
condurci con la nuova famiglia a dilombarci in un campo. dossi, 762: si
ercole nelle forze, mandò dilombare segretamente un gran lione. = voce dotta
: circa ore due di notte, rovinò un baluardo della cittadella verso s. domenico
scosciato, o dilombato, cadevasi all'un passo con mezza la vita su un fianco
all'un passo con mezza la vita su un fianco, all'altro, in su
: stetti baloccando in piedi ritto come un palo oltre ad un'ora, tanto ch'
carrozzelle della parigi d'allora, tirata da un cavalluccio dilombato e stanco. -con
stanco. -con le vertebre spezzate (un animale). caro, 5-404:
(uno scrittore e il suo stile, un brano letterario, versi, poemi,
nel susseguirsi delle nostre generazioni. ogni tanto un nuovo sistema, sempre più arbitrario e
strascino, xxvi-3-77: manda alle donne un mal del dilombato, / perché le stien
hanno. bar etti, 1-294: un ostinato e continuo studio gli procura..
statuti: ma è in cerca d'un ferrarese che fornisca carte occorrenti a dilucidare il
: infiniti pittori... per dilucidare un quadro, quello, quando hanno preso
bartolini, 15-103: darò, intanto, un esempio delucidativo del genere poetesse del nostro
vi è qualche cosa... dilucidata un po'meno di quel che avrebbe avuto
tiraboschi, v-39: così ei comincia un suo commento ch'egli intitolò 'dilucidatorio
par necessario per maggior delucidazione far prima un nuovo argumento, il quale sia comune
: davano delucidazioni scrupolosamente, spesso chiedevano un consiglio, ma sempre, si capiva,
del sonno fu attraversata prima da un suono. 2. avv.
atto dell'orinare. pasta, 1-60: un rimedio di gran lunga superiore a questi
solo latte ed i semi possonci somministrare un chilo, che verrà grado per grado a
diluirà, lo assottiglierà, ed impedirà un emaciamento mortale. g. visconti [
cirillo sarebbe del tutto diluito, come un ghiacciolino nel mare. svevo, 5-209:
il fumo spicciava dalla sigaretta dell'ospite in un lungo filo che si diffondeva pian piano
parole, di effetti (nell'esprimere un pensiero, un concetto, nel narrare un
effetti (nell'esprimere un pensiero, un concetto, nel narrare un fatto o
un pensiero, un concetto, nel narrare un fatto o in generale nel comporre un'
quello che nell'originale compatto è in un verso solo o in poche latine parole.
ciò che può essere una romanza fare un canto, ha diluita la materia d'
diluita la materia d'una novella in un romanzo. -trattare diffusamente (un
un romanzo. -trattare diffusamente (un argomento). galileo, 3-4-526:
4 portare a soluzione, sciogliere * è un composto di lulre. diluito
). sciolto, stemperato, allungato (un liquido, un colore).
stemperato, allungato (un liquido, un colore). c. mei
di bove, in- suppava in esso un pennello simile a quelli per la barba.
: così è anche il vino siciliano: un elisire benefico, un toccasana, se
vino siciliano: un elisire benefico, un toccasana, se lo bevi poco alla volta
non hai misura, ohimè, sarà un guaio, sul tuo cammino, perché
conferito alla immaginazione e alle abitudini verbali un giro, una consuetudine metaforicizzante, per
piovene, 5-294: prato condensa in sé un certo umore sanculotto, ragionante e beffardo
, narrato con sovrabbondanza di parole (un concetto, un pensiero, un fatto
sovrabbondanza di parole (un concetto, un pensiero, un fatto); prolisso
(un concetto, un pensiero, un fatto); prolisso, diffuso (uno
impalpabile. barilli, 6-79: un silenzio diluito vigila a mezz'aria.
serene / diluite nell'aria / con appena un disegno cristallino. 5.
più diluti. oriani, x-18-189: era un vecchietto con una calotta nera sulla testa
dall'uso. de marchi, ii-23: un piccolo raggio di sole, allargandosi attraverso
la sera. perciò sono diluite in un ambiente moderato, e conservano le modeste
diluisce. bacchelli, ii-315: [un misterioso individuo] si accingeva a diluire
'i discepoli di emmaus'... con un potente liquido chimico...
delle proprietà caratteristiche di una sostanza mediante un aumento di volume e di peso ottenuti
del niffolo gli esce [al leofante] un budello quasi fatto a modo d'un
un budello quasi fatto a modo d'un corno da sonare, e quando vuole,
il segno, / perché la foga l'un dell'altro insolla. simintendi, 3-57
tuo amore ci dilunghi e attrai / in un sol punto? c. e
alfieri, v-2-554: la tragedia di un solo filo ordita; rapida per quanto
il fine. dottori, 1-42: un demonio parea proprio incarnato / il padovano a
paesi. e. cecchi, 6-180: un breve spazio separa talvolta i defunti di
la tenebra sacra somigliano / di giganti un esercito. albertazzi, 51: la
. gadda, 10-48: il vapore, un bioccolio bianco, dilunga in un filo
, un bioccolio bianco, dilunga in un filo; si smarrisce; sibila per lontani
figlia in matrimonio aggiunga. / vedi un altro ugo: oh bella successione,
ieri / a una sosta, in un prato / dove mi ritrovai i io
. perché potessi buttar l'armi a un primo incontro. alvaro, 9-219:
, 9-219: qualche passo si dilungava per un corridoio col tintinnio d'un mazzo di
dilungava per un corridoio col tintinnio d'un mazzo di chiavi. -intr.
non lo voleva lasciar dilungare da sé pure un dito. pascoli, 51: il
m. adriani, i-311: avendogli un giorno tutti insieme, si dilungò infino
: il * narrare ', ch'è un dilungarsi sulla pagina in mezzo alle cose
lunghezze all'inizio di una corsa (un cavallo). 8. figur.
dilungato. gatto, 1-42: in un ghiaieto nuvoloso il cielo dirada case gelide
/ ei vien dilungi, e d'un paese strano. -col verbo sottinteso
frati d'andare per certa cagione ad un monastero dilungi da loro. maestro alberto,
alcuna, quanto di studiare a dilungo un par d'anni a mio modo,
modo, e valermi dello studiato d'un valentuomo vostro pari. passeroni, iii-3-30
a dilungo. 5. da un punto a un altro, dal principio alla
5. da un punto a un altro, dal principio alla fine.
. morelli, 399: venne a un castello che si chiama marignano, di lungo
sm. luogo situato lungo una strada, un tratto di mura, un percorso,
strada, un tratto di mura, un percorso, ecc. buonarroti il giovane
i fu come se di là / da un diluviale fiume / e da una vergine
): ier sera in sul tramonto dopo un acquazzone diluviale, ec. * diluviale
ma ecco, che dopo due giorni un altro giornale aveva anche lui 'diluviale '
di mano in mano in men di un mese ci occorse di leggerla parecchie volte
con impeto (come l'acqua di un diluvio); che cade a dirotto,
negri, 2-240: verso la fine d'un aprile di piogge dilu- vianti, ecco
, ora ch'è primavera diluviante, un antico ombrellone blu a rigacce rosse ripara
, ii-329: che richiederesti ora più da un dio per te crocifisso, da un
un dio per te crocifisso, da un dio per te lacerato, da un dio
da un dio per te lacerato, da un dio per te diluviante del proprio sangue
3. figur. scrosciante, fragoroso (un applauso). savinio, 1-69:
diluviante. -travolgente, sconvolgente (un sentimento). beltramelli, i-699:
: si schiodava dall'alto impetuoso / un nembo d'aria diaccia, diluviava /
30-113: ci tratteniam qui... un brevissimo spazio, quanto basterà a riscontrare
i gran parlatori. soffici, iv-96: un vento furioso cominciò a squassare le piante
piante di fuori, cui tenne dietro un tambureggiar di gocciole sui vetri della finestra,
gocciole sui vetri della finestra, eppoi un fracasso di tuoni e scrosci sempre più abbondanti
nella camera da quell'estemo diluviare. un gaio fuoco di legna fiammeggiava nel camino della
xxiv- 907: la selva era divenuta un sagrario, dove per riverenza non ardivano
di cioccolatini. montale, 3-71: un giorno, seduto fuori, presso un banco
: un giorno, seduto fuori, presso un banco di muggini e di calamari,
, e non sapevi reagire che con un diluviare di frecce le quali servivano soltanto
3. tr. inondare, sommergere con un diluvio. fra giordano, 5-450:
timone, per salvare il giusto per un legno di poco valore. 4
avea più di dieci pani con più d'un quarto d'agnello diluviato, si
egli è cenato, e par pur un piovuto; / più vago n'è che
, / anzi diluvi, ed io sono un capocchio, / ché so ch'a
ma diluviò. il suo stomaco pareva un quartiere rimasto vuoto e disabitato da cinque
rinviene nei fondacci della sua ani- mucciaccia un resticciuolo di artista. bocchelli, i-431:
i-431: gli innamorati della luna riempirono un immenso trogolo di cibi, sui quali
e il lavoro a isonne: abbiamo un fuoco nella testa che rischiara tutto,
che rischiara tutto, comprendiamo ciò che un autore ha detto, avrebbe o non
, agg. raro. sommerso da un diluvio, colpito da un disastro,
. sommerso da un diluvio, colpito da un disastro, sconvolto da una catastrofe.
chiamata rainbow division, perché c'era un arcobaleno di soldati di ogni stato,
spil- letto, non farebbe dispiacere a un pulcino; l'altro insolente, diluviatore
diffuso e sparso / coperto avria con un dillùvio eterno / la bassa terra ch'ei
1-53: può accadere che... un leggier movimento fatto dal villanello nel rigagnolo
anni. carducci, iii-24-138: batte un terremoto, viene a settentrione o a mezzogiorno
, viene a settentrione o a mezzogiorno un diluvio d'acqua o di fuoco..
uno, a organizzare una strenna, un 4 album ', un giornale straordinario,
strenna, un 4 album ', un giornale straordinario, un numero unico.
4 album ', un giornale straordinario, un numero unico. d'arzo, 1-27
unico. d'arzo, 1-27: un paese che brucia è soltanto un paese
1-27: un paese che brucia è soltanto un paese che brucia, e una guerra
. 2. piena (di un fiume). leonardo, 2-297:
da cielo col continuo piovere due notti e un dì, che tutti i fiumi d'
: quanto 'maggiore sarà l'asciuttezza d'un anno, tanto maggiori saranno i diluvii
come le anitre, sempre coperti da un diluvio di pioggia. manzoni, pr.
non era mai spiovuto; ma, a un certo tempo, da diluvio era diventata
all'improvviso il temporale scoppia, e un diluvio affoga la campagna e le foreste
foreste. pavese, 6-149: venne un momento di strana solitudine, quasi di
la terra da uno loco e pònarla ad un altro. simintendi, 1-26: poi
, iv-2-421: se fossero distrutte da un altro diluvio deucalionico tutte le razze terrestri e
il diluvio greco fu il castigo di un genere umano che aveva perso il rispetto
mantello gonfio di vento riparano come sotto un arco il loro bambino. gozzano,
; non gli basta il petrolio, invoca un diluvio di fuoco come a gomorra.
, incerte sul posarsi, / o sopra un ramo / o sulla mia mano;
/ onde costui è germe, / in un sol giorno a lor da me prescritto
vermiglio crin lidia sciogliea, / e un diluvio di fiamme a poco a poco /
nulla poter confessi. redi, 16-ii-35: un diluvio di pianti il sen m'allaga
, volendo cavar la spada, diede un tal scappellotto in una lampada, che
scappellotto in una lampada, che fu un diluvio d'olio su filippo, isabella,
5-24: anche per oggi è passato un temporale di sole imo splendido diluvio
quelli che li guardavano, quasi come un diluvio queste nazioni inondorno la spagna,
italia, e questa rimase aperta a un diluvio di barbari che ne fecero ogni
se non briccone, / e restaci un diluvio di pidocchi, / che ti piovon
. ed in fine traboccar tutti in un diluvio di allegrezze. aretino, iv-1-35
state attribuite laudi immortali per avervi donato un passo piccolo, che si diria se
si diria se egli vi avesse donato un varco grande, per il quale potesse
vostra volontade? tasso, 1-4-12: quasi un diluvio allor fia che t'inonde /
l'allegare sia stata dalla brinata e da un diluvio di bruchi assalita, nella quale
cantici e con frottole / tracannino di nèttare un diluvio. marini, xxiv-803: dall'
se paventasse l'assalto, incominciò a scoccar un diluvio di fulmini. redi, 16-vi-163
tante bubbole, che ha da esser un diluvio. muratori, 1-20: ad altro
per ogni parte sbucavano petrarchisti, ch'era un diluvio. barelti, 3-88: poche
e colonnati e altre architetture; e un diluvio di vaghe ville piacevolmente situate sulla
che sento, come il mormorio d'un ruscelletto, senza capirne il senso. giusti
rivendita d'onori, / e di croci un diluvio universale / allagò il trivio di
corse poco che non 10 soffocassero sotto un diluvio di baci, di abbracciamenti e
a'capricci della moda, e'si spende un diluvio, un profluvio, una colluvie
moda, e'si spende un diluvio, un profluvio, una colluvie di quattrini.
ii-897: alzò la voce stridula come un vecchio telaio, lasciando cadere un tal
come un vecchio telaio, lasciando cadere un tal diluvio di parole che i due uomini
d'iscrizioni, capaci di attirarle addosso un diluvio di carta bollata. linati, 25-214
e dei contadi. soffici, v-2-745: un diluvio di fiori, altre rose,
11 resto dello spazio, onde sale un profumo composto e potente, e su
. barilli, 2-26: qui tra un serafico diluvio di silenzi, in una eternità
. e. cecchi, 6-72: è un diluvio di musica che, ininterrottamente per
talmente martoriato che su di esso sta titubante un diluvio d'aria. -diluvio
ha paura del diluvio, / che in un tempo estinguendo il fuoco al cuore,
]: mangia, beve, ch'è un diluvio. -mangiare a
, 2-68: ieri v'è stato un temporale a diluvio, che ha cominciato
a diluvio, affogando la melodia sotto un trambusto indefinibile di strumenti. linati,
non dirò dal diluvio, ma per verità un po'di lontano. = voce dotta
intrecciati, dentro la quale si pone un passerotto nidiace affamato, e che si
di quello asi- naccio infingardo, ma un diluvióne de'voraci, e bugiardo,
... a mangiare ogni giorno a un branco di diluvioni, di sgherri,
gratis, senza il contraccambio nemmeno di un pennino, a un suo compagno,
contraccambio nemmeno di un pennino, a un suo compagno, famoso diluvióne.
serve a controllare il profilo di un elemento meccanico. 2.
(xvu|xi 4 mostro '. è un grecismo dell'esarcato penetrato nel milanese, dove
il fare lo slattamento è recare a un bambino una malattia, ma utile.
considerando il mio stato come prodotto da un estremo dimagramento. 2. fisiol
nella fabbricazione delle ceramiche (e facilita un ritiro uniforme durante l'essiccazione e la
che nel dimagrare o invecchiare d'un sol muscolo se ne fa più muscoli.
d'occhio, come la quaglia in un campo di frumento;... il
sospirava, sorrideva talvolta e dimagrava come un chiodo. svevo, 3-560: era grasso
vo dimagrando; e per chi? per un ingrato. ha sempre finto di volermi
dimagrando a colpo d'occhio, diventò un modestissimo tiro-a-due. carducci, 321
1-19: conducevano [i cipressi] a un botro, uno scosceso di bosco ceduo
di bosco ceduo in fondo al quale scorreva un rio perenne, sebbene dimagrasse molto in
favor perduto. jovine, 73: un colpo di vento improvviso le sollevò le
sostanze grasse: sterile, infecondo (un terreno). d. battoli,
il suo dimagrimento non veniva considerato come un sintomo favorevole. pea, 8-130:
sorrise ai propri sensi ingenui che sentivano un dimagrimento del pacchetto. = deriv
11 petto le si affossava; certe volte un sudor freddo le appiccicava i capelli sulla
invecchiata. svevo, 2-474: portava un vestito che da lungo tempo non doveva aver
passava una mano sugli occhi, con un gesto che presto gli diveime abituale,
impoverito. piovene, 1-36: è un veneto dimagrito e rozzo, che mostra
assol. pulci, 27-74: talvolta un braccio o la coscia ciuffava, /
. alterare, sconvolgere, sovvertire (un ordinamento, le leggi). g
ant. liberare, sgombrare ramino (da un sentimento). poesie anonime,
correr qua e là, senza l'un l'altro prestarsi ascolto di nulla, pareva
leggende di santi, 3-148: l'un tolla in mano verghe dimenanti.
spazio (una parte del corpo, un oggetto, smuovendoli e mettendone a rischio
qua e ora in là, dimenando così un poco il fil delle rene, si
] di zio carlo stringe e dimena un guanto con la stessa noncuranza con cui
2. manovrare (uno strumento, un attrezzo); mettere in moto,
mettere in moto, in funzione (un congegno, un meccanismo).
moto, in funzione (un congegno, un meccanismo). andrea da barberino
grazia affettuosa, come se fosse stato un gran personaggio; e con garbo ineffabile,
sale, scuotendo i suoi fianchi rotondi come un frutto. brancoli, 3-273: si
..., sul campanile vicino, un soldato che dimenava la corda a destra
a destra e a manca, come un forsennato. 3. rimuovere,
3. rimuovere, cambiare di posto un oggetto (per lo più scuotendolo,
. 4. rimestare, lavorare un materiale liquido o semiliquido per meglio amalgamarlo
lo trovò in cucina, che con un ginocchio sullo scalino del focolare, e tenendo
con una mano, l'orlo d'un paiolo, messo sulle ceneri calde,
, i-753: perché... un fanciullo che passava dimenò la scala,
canto de'pazzi. fracchia, 441: un bottaio... dimenava una botte
, affliggere, angustiare; pervadere (un sentimento). patecchio, xxxv-1-587:
tempio apollino e la deessa, / ed un poeta che gran duol dimena.
gestire smoderatamente (per sottolineare con efficacia un discorso, un'affermazione).
andava in sul destriere, / come un che fosse del cavalcar grosso. luca
176: oltre al dormire sopra un misero letticello di paglia, come la
che [gli uccelli] soprasseggono in un luogo, tu non li vedi stare mai
. guerrazzi, i-288: come quando un gruppo di venti si scatena sui campi
, 5-116: allo zio è andato un grillo di traverso nella gola e si
traverso nella gola e si dimena come un ossesso. gramsci, 17: alle sette
ora e mezza ballando e dimenandosi come un delfino. -intr. stormire (
: in su e 'n giù dimena un pezzo / col piombin, non resta punto
mantengono una abitazione, un'albergo e un letto vergognoso dentro in corte. d'azeglio
vi si dimenerà la acqua messavi in un catino, non sarà maraviglia se in questo
biol. funzionare per contrazioni successive (un organo animale). michelstaedter, 171
non altrimenti sdrucciola che l'acqua d'un fiume; e le cose umane si
; e le cose umane si dimenano un pezo, e finalmente rovinono.
so che quell'uscio m'ha fatto dimenare un pezzo. io credo che sia più
., 23 (396): e un gran dire che tanto i santi come
dimenati per inventare mezzi straordinari per trasmettere un messaggio e abbiamo dimenticato il messaggio.
parte li romani si dimenavano riguardando l'un l'altro, e dubitavano di combattere
consenso. -al figur.: manifestare un sentimento esagerandolo, per adulazione. baldini
-dimenare la polta: occuparsi di un affare. goldoni, vii-321: facciam
del corpo; scossa, traballamento (di un oggetto). boiardo, 1-13-52
: quivi con uno spesso dimenare con un legno tornito in tondo di sopra e di
capo. e. cecchi, 7-16: un dimenare di bocca e battere di denti
cardinale de'sode rini fa un gran dimenarsi col pontefice. botta, 5-320
tosto condotto nel paese, e quivi faceva un dime nare incredibile contro il
. agitato, scosso; manovrato (un attrezzo). da porto, 1-354
; il rito secondo cui si compiva un particolare tipo di offerta presso gli ebrei
vista; / ma i'sentì traile frasche un rovi- glieto, / un certo dimenìo
traile frasche un rovi- glieto, / un certo dimenìo. fagiuoli, 1-1-328: abbiamo
fanno / colle mani e co'piedi un dimenìo. alfieri, 6-18: un giuocar
piedi un dimenìo. alfieri, 6-18: un giuocar di zampe, / e un
un giuocar di zampe, / e un dimenio di testa. guerrazzi, ii-134:
. guerrazzi, ii-134: curiosamente osservarono un frequente dimenio dei piedi, che i soldati
.. arricciò la bazzina ed ebbe un dimenìo dell'anca tanto loquace e generale
tanto loquace e generale da farlo sembrare un popolo d'anatroccoli messi in fuga.
stette a guardarlo di lontano con solo un dimenìo della coda, che rimase bassa.
3. figur. daffare. -darsi un gran dimenio: affaccendarsi, prodigarsi.
guerrazzi, 7-117: cosifatte femmine si danno un gran dimenio per iscrivere lettere, visitarsi
preciso valore di una persona, di un movimento, di un'opera, di un
un movimento, di un'opera, di un fenomeno, ecc. =
che individuano e determinano l'estensione di un corpo (in lunghezza, larghezza,
: grandezza, volume, mole di un corpo. ottimo, iii-39:
, né una superficie pura, ma un corpo adomato di lunghezza, di larghezza e
potrebbe mai rilevare di quanto la dimensione di un corpo è maggiore della dimensione di un
un corpo è maggiore della dimensione di un altro, paragonando i corpi, se
, appollaiato su uno degli ultimi rami, un uccello nero, di notevoli dimensioni.
. pananti, i-80: si crede un dramma aver pien d'interesse / nelle
agevole percorrere per esteso le dimensioni d'un elogio. carducci, iii-9-329: i
, ii-995: il cuore, ha detto un filosofo corazzato di matematica, ha delle
pratolini, 9-296: ora fernando era un ragazzo al quale l'educazione impartitagli dalla
trovare, nella propria naturale dimensione, un esito al proprio istinto. 8
già percosso e incurvato dal male, un de'suoi discepoli... gli raffigurava
cose sono meno dimenticabili e descrivibili di un tramonto dentro la chiesa di san vitale
una nuova vita tra loro, e un nuovo stato di felicitade, l'appellaro
897: l'amore de la forma d'un bel garzone si è uno dimenticamento de
come per desiderio di riposo, in un assopimento, che non arrivava fino a uno
de'nomi, quando e'si scambia l'un dall'altro; perché una tal dimenticanza
perché una tal dimenticanza par che sia un segno ancor di dispregio, per procedere
strac- curataggine per non esser altro che un dispregio. tasso, n-ii-502: non
a stento col bastoncello: fu già un alto magistrato, potente in corte,
la memoria, non ritenere in mente (un fatto, un pensiero, anche una
ritenere in mente (un fatto, un pensiero, anche una persona); rinunciare
astrarsi, isolarsi (per lo più in un mondo ideale in cui siano assenti le
che sono cercare di renderle leggere, un soffio. 2. assol.
3. abbandonare, lasciare qualcosa in un luogo, per negligenza, per trascuratezza
è in questo palagio e e'gli viene un mal tempo, e gli astronomi e
gli trovo più perfetti. i'ti dirò un motto de'suoi, ch'i'dimenticai
, 18-109: e'ci convien tornare un poco a carlo, / che non
5. allontanare dal pensiero con un atto di volontà; attenuare il ricordo
di volontà; attenuare il ricordo di un fatto (per lo più doloroso,
perdonare, passar sopra, rimettere (un torto, le offese, ecc.)
lo ostinatissimo peccato tuo non merita in un certo modo remissione... tuttavolta
segneri, 1-88: si dimentica a un tratto le ingiurie fattegli. g. gozzi
figli, e non aveva più che un pensiero: di morire in pace. carducci
nel vecchio caffè san pietro, in un angolo dove forse professori e avvocati con i
con i loro conversari mi avrebbero facilitato un dormiveglia. 9. intr.
storia di stefano, 9-38: stando un poco, ala giovene tomoro, /
terrena e celeste possessione, e rinasca un animale che non abbia né gambe né
pirandello, iii- 278: sono un pubblico funzionario; umile, sì, ma
di animali. giordani, x-7: un mese almeno pascano [gli agnelletti]
puote. p. fortini, i-62: un giorno s'acorse del suo fallo,
728: ti cullava nella vecchia barca / un canto lungo, che da te più
dimenticata fanciullezza. cardarelli, 1-41: un sigaro spento che pende / fra le tue
/ fra le tue labbra / come un proposito dimenticato. montale, 1-141: come
montale, 1-141: come a rivivere un antico giuoco / non mai dimenticato. levi
resa più alta dal cappello, impacciata da un subitaneo ritorno di gesti dimenticati.
pubblico (un'opera letteraria, artistica, un prodotto). monti, vi-158
, per mio sentire, mette in campo un pensiero troppo pieno d'orrore; e
non è più stato fatto valere (un diritto, un ordinamento, ecc.
stato fatto valere (un diritto, un ordinamento, ecc.).
, in secolo per lei tenebroso, surgere un tribuno imitatore sconcio delle antiche virtù,
lungo tempo, abbandonato; disutile (un oggetto, un attrezzo da lavoro,
abbandonato; disutile (un oggetto, un attrezzo da lavoro, ecc.)
dice uno d'essi, nelle gallerie un chiodo dimenticato per terra, 10 raccogliamo
lenzuolo / candido, come, accanto un letto, il lume / dimenticato. sciba
una / cosa / posata / in un / angolo / e dimenticata. alvaro
dimenticata. alvaro, 9-28: era un mobile come ne esistono negli alberghi,
pareva di avere riaperto una stanza, un armadio dimenticati, e d'averci trovata dentro
d'averci trovata dentro la vita di un altro, una vita futile, piena di
il talento inoperoso, dimenticato abita in un deserto morale, sta come le colonne di
, senza vita (una città, un luogo); appartato, fuori mano,
disseccato dell'inverno. il silenzio fuma in un vapore violetto dagli avanzi del mondo dimenticato
cosa dire o fare, appiè di un albero, dimenticato di sé e de'suoi
, non altrimente che se una pietra o un tronco stato fusse. nardi, 8
possibile vendetta. soffici, v-2-460: un uomo come me, non troppo vanitoso,
: mi vi spingeva... anche un poco la causa della moralità letteraria,
della quale il signor pietro fanfani da un pezzo in qua, certo senza avvedersene,
città di mattina presto dava a fausto un piacere intenso. preso da meraviglie e
che non si rende perfettamente conto di un fatto, di una situazione; che non
noncuranti, rimangono immobili in mezzo a un popolo dimentico o derisore, aspettando le
vi-1112: cadesti sulla breccia / con un cencio sul volto / mentre a'tuoi
spalla, dimentichi e incantati, per ottenere un pienone. -figur.
. onde non dica che io sia un dimenticone. = deriv. da dimenticare
qualche contemporaneo di manzoni si meravigliò che un poeta che aveva cominciato in tono altamente
e d'ombre. arici, ii-184: un salice dimesso / dichina i rami languidi
e di che temi? / che potè un contra cento? marino, 356:
atterrato ed incerto, / con che stassi un mendico sofferto / per mercede nel suolo
-che si è ritirato nell'alveo (un fiume). d'annunzio, i-140
. -che digrada dolcemente (un pendio). bertola, 70:
: tutti questi colli poi vengono formando un cerchio assai largo verso la pianura; e
. -basso rispetto all'orizzonte (un astro). marchetti, 4-231:
/ sfriggeva, ora guizzava alto d'un tratto, / come in un sogno.
alto d'un tratto, / come in un sogno. c. e. gadda
: del mattino tra la nebbia / ode un picchio di martello, / vede un
un picchio di martello, / vede un palco, e gli par quello /
palco, e gli par quello / un altare espiator; / e rimira sopra di
giraldi cinzio, ii-91: conviene ad un capitano esercitato all'arme, essere ardito e
, allo smorir del cielo, / vidi un fanciullo pallido e dimesso. deledda,
ora l'uno ora l'altro, dimenando un poco l'estremo della coda; e
disadorno fino ad apparire quasi povero (un edificio, un locale e il suo
apparire quasi povero (un edificio, un locale e il suo arredo, gli
e le pompe, si ridusse ad un abito molto dimesso e quasi da vedova.
rasserena. -esiguo, modesto (un patrimonio). bocchelli, ii-37:
: durante il lutto... conobbe un gentiluomo che per età, indole,
l. martelli, 1-23: forse ch'un dolce ragionar accorto / l'umile spene
. d'arzo, 126: con un suo odore di foglie umide e verdi
tanti altri, non s'infiammi d'un ardensissimo desiderio d'esser simile a quello
gloria, ancorché armata, / ad un bene immortale / ebbe le forze languide,
tenue. -in partic. riferito a un suono: sommesso, fioco. marino
spolverini, xxx-1-161: puossi ancora sentir un certo ingrato / odor malvagio, un
un certo ingrato / odor malvagio, un bulicar dimesso. guerrazzi, 6-25:
mantello, per recitare con voce dimessa un madrigale pomposo. alvaro, 5-255: sentiva
accanto a lui, che si lamentava con un tono dimesso, come se parlasse con
irrepetibile, eterno. -smesso (un abito). c. e.
l'anno. -sostituito, commutato (un voto, un'obbli- gazione).
. burocr. esonerato da una carica, un ufficio, un lavoro; congedato;
da una carica, un ufficio, un lavoro; congedato; licenziato. beccaria
per via di legge ai rappresentanti dimessi un anno di paga. settembrini, 1-30:
1-30: egli attese principalmente a formare un esercito, richiamò gli antichi uffiziali già
miracoli di napoleone poteano ben produrre anche un piccolo miracolo in un poeta dimesso.
ben produrre anche un piccolo miracolo in un poeta dimesso. 3. burocr
. burocr. autorizzato a lasciare definitivamente un luogo in cui si è soggetti al volere
pasolini, 3-284: venne all'ingresso secondario un camion, e cominciarono a buttarci sopra
. ant. il rendere domestico (un albero da frutto). crescenzi
giovane pigliando troppa domestichezza e sicurtà con un chierico, parlando e ragionando pur di
di sua dimestichezza... / a un suo grande invitò castello antico. foscolo
, i-173: ad ogni confidenza seguiva un breve ritorno all'antica freddezza, poi
leopardi, i-iioi: una cosa espressa con un vocabolo tecnico non ha alcuna domestichezza con
figur. pratica o studio abituale (di un mestiere, di un'arte, di
una scienza), assuefazione (a un luogo, a un ambiente, a una
assuefazione (a un luogo, a un ambiente, a una condizione di vita
domestichezza mi ti sei fatto quasi che un individuo con questo corpo e con quest'
, 2-ii-83: a me però viene un certo non creduto coraggio in mezzo alle moschettate
domestichezza colle vere armi, egli aveva un ribrezzo instintivo pei coltelli da tavola e
una parola,... anzi e un sol guardo s'è trovato stato cagione
nessuna domestichezza. -il trattare familiarmente un animale, tenendolo in casa.
domestichezza al fianco belve le quali in un estro di ferocia potrebbero sbranare voi o
11. ant. condizione di un luogo fertile e popolato. varchi,
costituito da due metri o misure (un verso, nella metrica classica); che
che imita il ritmo del dimetro (un verso, nella metrica moderna).
. venissero da sé: ma è un fatto che vennero molto dopo quelli del ronsard
cfr. mettere). condonare (un debito, una pena); perdonare
, un'offesa); scagionare (un accusato). giamboni, 115
per alcuna via, / sanza passar per un di questi guadi: / o
e dimorar a veder quelle anime ancora un poco più che non fece].
carcere. 4. esonerare da un ufficio, licenziare (un dipendente);
. esonerare da un ufficio, licenziare (un dipendente); destituire (un magistrato
(un dipendente); destituire (un magistrato); allontanare d'autorità.
5. letter. deporre (un sentimento, un atteggiamento); smettere
. letter. deporre (un sentimento, un atteggiamento); smettere, interrompere,
interrompere, cessare (un'attività, un lavoro); abbandonare (un progetto)
attività, un lavoro); abbandonare (un progetto). - anche al figur
. -in partic.: smettere (un abito). da porto, 1-63
milizia. pea, 8-92: ricupero un po'di lana da questo giacchetto che
popolo e del senato successivamente conferire per un determinato tempo il consolato, il tribunato
essenzia. idem, ii-225: quest'era un domiciglio stretto e basso, / ove
s'è dimesso, è stato per me un colpo di fulmine. de sanctis,
, la sua forza onnipotente, se a un certo punto con un atto della volontà
, se a un certo punto con un atto della volontà l'uomo che vive da
cedere (a una passione, a un vizio). boccaccio, viii-2-258:
che ho detto, si può chiamare un dimezzamento del testo. dimenare, tr
due parti. pulci, 21-35: rinaldo un colpo alla zucca gli pose, /
piazza impietrata. pavese, i-489: un sentiero l'attraversa [la vigna]
dire a uno prete, e parte a un altro. d. bartoli, 31-9:
pace; ma con ritenere disavvedutamente in un cantoncino del lor cuore qualche segreta amarezza,
i-220: non vorrei né saprei tradire un obbligo assunto, dimezzando l'anima mia
parole o reticenze servili la memoria di un morto. giocosa, 93: sanno
quando qualche nuvolone rasentava i tetti, un altro d'ombra volava sul selciato, si
, attorno alla batteria cominciò a tirare un vento del diavolo -la terra che volava in
, questi si trovano realmente e in un momento dimezzata la paga. tommaseo, 3-i-331
corpo era dimezzato ormai: una mano, un piede, mezza bocca. moravia,
tenuto prigione. foscolo, xvii-70: un bel no intero vai più di mille
sereno ritornò subito prete e aio, cioè un uomo dimezzato. 4. ant
in due parti di diverso colore (un abito). lancia, 2-9:
le calze non basta si portino una d'un colore e l'altra d'un altro
d'un colore e l'altra d'un altro; ma una calza sola dimezzata e
in luogo dove il canale è stretto un miglio, sono posti l'uno in
fave arrostite e accia lessa, / un sere intero e duo mezzi in dimidio,
. la spagna, 9-27: [un maestro] quel castello farà a vostro
. fussero cacciate su la cima d'un monte alto alto, accioche la pianura
. didascalia con cui l'autore di un brano musicale prescrive di eseguire il brano
alle quali si mischiano fischi e urli con un crescendo improvviso e un diminuendo disperato.
e urli con un crescendo improvviso e un diminuendo disperato. = gerundio presente
boccaccio, viii-2-24: si fece in un bagno aprir le vene; e,
ridurre (e talvolta è accompagnato da un complemento di limitazione, che circoscrive l'
vi è una minima macchiolina, o un piccolissimo tagliuzzo; sopra il qual minimo difetto
stilla d'acqua, chi al mondo un granello di sabbia, l'uno e l'
denti mi contentai di avvoltolarmi alla peggio un fazzoletto e annodarlo sul braccio destro per
serao, i-880 perché non glielo avrebbe fatto un vestito di casimiro nero, di quella
così larghe e si tende sul busto come un guanto e diminuisce le persone troppo grasse
rendere meno forte, meno intenso (un sentimento, un desiderio, una necessità)
, meno intenso (un sentimento, un desiderio, una necessità); abbattere
maraviglia, però che quello ch'a un altro parrebbe folle ardire, fu conosciuto in
. circoscrivere in ambito più ristretto (un potere, una facoltà); indebolire,
davanzati, ii-81: mandò in roma un editto, nel quale differiva il titolo
, ma la sua deficienza piena di un signorile distacco incuteva il rispetto e,
figur. attenuare, alleviare, mitigare (un dolore, una pena, un pericolo
(un dolore, una pena, un pericolo). passavanti, 85:
principe si avvicinò e fu preso da un vivo dolore nel vedere la cervia che grondava
imbriani, 3-11: la necessità d'un dolore non ne diminuisce l'aculeo. moravia
sapevamo che dire perché, quando c'è un dolore vero con cause vere, le
importante, meno grave; attenuare (un fatto, una notizia, un difetto
(un fatto, una notizia, un difetto o un pregio di qualche cosa)
, una notizia, un difetto o un pregio di qualche cosa). b
. bentivoglio, 4-75: questo è un ingannare, diss'egli, o noi stessi
rendere meno sensibile, meno attivo (un organo). p. verri,
-ant. sfumare (le ombre, in un disegno). lanzi, iii-85:
assol. vasari, ii-81: evvi un s. bartolommeo,... insieme
o diminuisce; è una luce o un fuoco che è sempre quella luce e
respirazione diminuiva. moravia, vii-366: un cielo rannuvolato... mi fece sperare
i guadagni diminuire sempre. -con un complemento di limitazione. leonardo, 2-78
nelli suoi giudicii, ma, da un tempo in qua, mi par che abbia
delle zone d'operazione fa sì che un esercito diminuisce di forza a misura che
diminuivano d'altezza e d'intensità, un immenso silenzio si dilatava. 9
magro perisce. moravia, xi-254: in un mese era già diminuita di non so
10. figur. attutirsi, affievolirsi (un suono, la violenza del vento)
quasi regolarmente s'arrotonda e diminuisce con un ritmo largo e uguale. tecchi,
che 'l piano della cima era di larghezza un quarto di miglio. 14.
, a destra ed a sinistra, come un fiume profonde le acque agli assetati,
parve fin troppo agevole, tradusse senza difficoltà un paio di periodi, e pur traducendo
di trovarle diminuite. -in unione con un complemento di limitazione. guicciardini, i-76
di rappresentar le forme e chiaroscuri con un solo ordine di tagli gonfi o
due estremità, men male è tesser un poco diminuito che ecceder la ragione voi
la carità, accolto, accarezzato per un momento, bastò per annebbiare l'anima,
francese è grandissima cosa, ma pecca d'un eccesso d'arte. a dar le
economicamente: una città, una regione, un popolo). frescobaldi, 2-128
non s'oda o non si veda un caraffula, un goneua, un boccafresca in
o non si veda un caraffula, un goneua, un boccafresca in ca- tedra
veda un caraffula, un goneua, un boccafresca in ca- tedra, che dia
-ant. conciso, sintetico (un discorso). guicciardini, vii-122:
: nacque presso a firenze... un fanciullo mostruoso e diminuito. -ant
che applica la tecnica della diminuzione (un brano, uno strumento musicale). -intervallo
. -intervallo diminuito: in cui manca un semitono (rispetto all'omonimo intervallo minore
: compreso fra due suoni estremi costituenti un intervallo diminuito. calmeta, 21:
numero diminuito: il numero inferiore a un numero dato, costituito dalla somma dei
essere usati con intenti espressivi, perdare un tono di familiarità e tenerezza al discorso
; il bagno stesso si spiritualizzava in un bagnino. -figur. letter.
all'ultimo centesimo. trattasi di ottenere un respiro, un solo respiro.
. trattasi di ottenere un respiro, un solo respiro. -consumazione.
] lungamente, fino alla diminuzione d'un terzo almeno. -nelle arti del
giuste diminuzioni e sfuggimenti. -riproduzione di un disegno o di un progetto in scala
. -riproduzione di un disegno o di un progetto in scala ridotta. vasari
i-189: sorge dalle considerazioni precedute un gran disappunto, diciamolo chiaro, una
più del favore, dell'autorità di un tempo. acciainoli, 1-2-113: e
dei più, quanto nel governo di un solo, possono essere abolite e represse
riabbonire con se stesso l'uomo che un momento fa si prodigava alla morte.
5. ant. decadenza di un organismo vivente dovuta al naturale processo di
retorico volto ad attenuare la gravità di un fatto, a velarne la realtà.
. non è tal colpa per cui un uomo abbia a soffrire la diminuzione civile
burocr. neol. dimettere qualcuno da un impiego, da un incarico o da
dimettere qualcuno da un impiego, da un incarico o da un ufficio, invitandolo
impiego, da un incarico o da un ufficio, invitandolo a dare le dimissioni
per 'deporre, congedare, licenziare da un uffizio, da un incarico ', è
, licenziare da un uffizio, da un incarico ', è anche roba magagnata
sia afflitto. tutt'altro. sono un grand'uomo, io, sa? ma
agg. neol. esonerato da un impiego, da un incarico, da
neol. esonerato da un impiego, da un incarico, da un ufficio, con
impiego, da un incarico, da un ufficio, con l'invito di presentare
nella mia vita non accetterò più mai un uffizio pubblico. carducci, ii-7-97: se
1-369: la dimane egli avrebbe chiesto un altro colloquio a mailer e, liberamente
, i soldati del suo reggimento trassero un sospirone. -dimissioni volontarie: l'
lv-435: la dimissione spontanea onora sempre un magistrato, che non fece per viltade il
diritto canonico, rinuncia da parte di un ecclesiastico all'ufl&cio che ricopre. -anche:
che ricopre. -anche: espulsione di un membro di qualche comunità dalla comunità stessa
militare) che consisteva nella destituzione di un militare dal servizio. = voce
con le quali il vescovo competente dimette un ordinando, consentendo che la sua ordinazione
che la sua ordinazione venga fatta da un altro presule. sarpi, iii-262
il vescovo, non potessero dare per un anno dal giorno della vacanza, la licenza
2. lettera che l'ordinario rilascia a un suo suddito quando passa al servizio di
arca era stretta di sopra dimisurata ad un cubito. dimito, sm.
eran fatte; dimodoché riuscivano anche per lui un soggetto di scherno, senza risentimento.
2-27: non poteano comportar di vedere che un uomo di suprema autorità paresse nel di
, iv-117: queste cose vi paiono elleno un nulla,... o pur
,... o pur vi paiono un qualcosa o un dimolto? 3.
. o pur vi paiono un qualcosa o un dimolto? 3. avv. molto
. il dimorare, il rimanere in un luogo per un certo periodo di tempo
, il rimanere in un luogo per un certo periodo di tempo; permanenza,
sostare in una località, trattenendo per un periodo più o meno lungo.
soggiorno '. questo include la idea di un tempo ristretto entro certi limiti. dimora
tempo ristretto entro certi limiti. dimora risguarda un tempo illimitato. così diremo che la
allora, nella impossibilità di fissarsi su un elemento che manca loro continuamente di sotto
e quanta fertile finezza di casi portava in un corpo così grande e dotto la balena
tua sorte è dura vivere prigioniera con un bianco guardiano in questa tetra valle dimora
di quelle: qui il nome di un valente artefice giunto in paese, la sua
quei casamenti: dimore, si vede, un tempo signorili, e ora invasi
e ora invasi e rosi da un formicolaio di famiglie povere. gozzano
tetto remoto d'una cascina, ecco un sogno è suscitato nell'anima: un'idea
dove esso è posto, segno d'un poco di dimora nel leggere.
è una peregrinazione dal signore e un assentamento da cristo. giov. cavalcanti,
che dimora, che abita (in un luogo). boccaccio, 21-26-10
volea da lui. soffici, iv-157: un tedesco loeuser, amatore d'arte,
a una manifestazione (una cerimonia, un matrimonio, ecc.). -al
. il dimorare, il trattenersi in un luogo; dimora, permanenza, sosta
sosta. -fare dimoranza: fermarsi in un luogo, rimanervi per un certo periodo
fermarsi in un luogo, rimanervi per un certo periodo di tempo; sostare,
monte, ii-380: nel core aggio un foco / lo quale me consuma,
; che è la fuggitrice altro che un indizio di futura miseria? 7
ant. anche essere). abitare in un luogo, stabilmente o per un certo
in un luogo, stabilmente o per un certo periodo di tempo; risiedere.
abbiamo tenuto dietro, con qualche fermata un po'lunga, se non fuor di tempo
ogni casa è in debito di tenere a un lato della porta in veduta d'ognuno
. goldoni, viii-829: so che è un signore di garbo, che si è
di trenta anni, al margine di un piazzale alberato della periferia,...
questo al mondo è bene, / in un sol luogo dimorar fratelli. -per
5. stare, trovarsi in un luogo; trattenersi, rimanere in una
trattenersi, rimanere in una località per un certo periodo di tempo; soggiornare,
sanza dimorare, / fur una notte in un luogo arrivati, / che non v'
: né poteva conoscere il paese in un momento, né vi dimorò tanto tempo
xxviii-342: se 'l firmamento dimorasse solamente un poco che non volgesse, e'converebbe
. stare, restare, permanere (in un pensiero, in una condizione, in
); persistere, perseverare (in un peccato, in un vizio, in
, perseverare (in un peccato, in un vizio, in un atteggiamento, ecc
peccato, in un vizio, in un atteggiamento, ecc.). chiaro
. chiaro davanzati, xvii-743-8: per un guardar dimora al suo servagio. dante
x-782: dimorò in questo travaglio quasi un anno intiero la innamorata vedova, tollerando
? -figur. soffermarsi (su un argomento, su una questione, ecc
i sommi capi. -unito con un aggettivo: essere, continuare a essere
, purg., 13-72: a tutti un fil di ferro il ciglio fora /
dimorò estatico: gli risorgeva nell'anima un po'di atavismo idolatra. lant
bencivenni, 4-63: quando elli ebbe un tempo atteso, e elli vidde che
giorni dimorò, che venne a lui un borghese e domandolli dieci marchi in prestanza.
. piero da siena, 7-32: un bel capuccio la donzella avea /
. ant. sosta, permanenza in un luogo. - anche: luogo di abitazione
', è lo star fermamente in un luogo; abitarvi. ometto di registrare
ometto di registrare più altri vocaboli a un dipresso equivalenti, più o meno antichi
dimòrfo, agg. che presenta dimorfismo (un animale, un fiore, una
presenta dimorfismo (un animale, un fiore, una foglia, una sostanza chi
sm. ant. sosta, permanenza in un luogo; soggiorno. -fare dimoro:
re artù dimoro, / ha nella sala un nobile sparviere / che sta legato ad
una gran città, parente mio, / un re pagan vi fa drento dimoro,
-per estens. luogo in cui si trova un oggetto. palladio volgar., 1-4
i quali si escludono quasi necessariamente l'un l'altro. dimostrabilità, sf
di questo mondo non sono se non un segno ed un dimostraménto de'beni dell'
non sono se non un segno ed un dimostraménto de'beni dell'altra vita.
l'opportunità di una decisione, di un provvedimento. m. villani, 8-38
., v-676: meglio vale a fare un poco la penitenza semplicemente, e sanza
, 1-i-97: vinse questo, quantunque un dottore sottile voglia che non fu estraneo
dottore sottile voglia che non fu estraneo un moto dell'orgoglio, al pensare che
ne frema, e in più d'un segno / dimostri fuore il mal celato sdegno
dimostrare, prese per partito di volere un tempo essere appresso ad anfonso re d'
(ed è quasi sempre accompagnato da un complemento predicativo o di paragone);
di paragone); far apparire in un particolare aspetto. dante, purg.
, 6-2 (106): avendo un farsetto bianchissimo in dosso, ed un grembiule
un farsetto bianchissimo in dosso, ed un grembiule di bucato innanzi sempre, li
un'asserzione; confermare la realtà di un fatto; convincerne i propri interlocutori;
sapeva ancora cosa fosse libertà: essa è un sentimento e non un'idea; si
circostanza, di una situazione, di un fatto qualsiasi (come nel rapporto che
universale. de sanctis, 7-191: un bel concetto che, detto come l'
sorgerebbe. 8. risolvere (un problema); spiegare (un teorema)
risolvere (un problema); spiegare (un teorema); compiere (un esperimento
(un teorema); compiere (un esperimento). e. danti,
l'adulterazione di una merce; confutare un errore. storia di stefano, 4-7
l'oro, / perché non ci donaste un modo ancora / per discoprir la falsità
, porre in mostra; far vedere (un oggetto); far visitare (up
21-114: perché la tua faccia testeso / un lampeggiar di riso dimostrommi? bibbia volgar
non sta mai gente: / e dimostrògli un luogo a dirimpetto / di quel verrone
. canigiani, 1-76: inconstanz'è un vizio che dimostra / manifesti segna'di
405): il duca vi mostrerrà un diamante, il quale e'dimostra aver
aver voglia di comperarlo; voi vedrete un gran diamante. tasso, 7-30:
lo dimostrano, ma sì bene per un oracolo. landolfi, 3-111: il
s. degli arienti, 338: postose un guangiale sopra il corpo, sotto la
trattare, spiegare, illustrare esaurientemente (un argomento). latini, rettor.
10-8 (463): laonde, un dì nella camera chiamatala, interamente come
muratori, 5-iv-87: ma sarebbe necessario un comento ben lungo per dimostrare a parte a
... apparve in visione ad un prete che stava molto dilungi dalla contrada.
gente armare, / perché era gionto un messaggio di gano, / il qual
dee., 3-7 (331): un gran segreto mi vi convien dimostrare,
disvaria marte a morte: / l'un si dimostra ne la sua pintura / in
della taciturnità. cellini, 590: un altro modo si usa ancora per dimostrare
ant. produrre, provocare, causare (un effetto); concedere o promettere (
effetto); concedere o promettere (un favore, un dono); compiere
; concedere o promettere (un favore, un dono); compiere (un miracolo
, un dono); compiere (un miracolo); operare (un portento
compiere (un miracolo); operare (un portento, un prodigio).
); operare (un portento, un prodigio). anonimo, i-576:
. spiegare la causa, l'origine di un fatto. serdonati, 9-443:
dimostrarsi; / il terzo giorno in un albergo teco / arriverà costui c'ha
l'annel seco. caro, 2-770: un colùbro mal pasciuto e gonfio, /
(ed è quasi sempre seguito da un complemento predicativo). cecco d'ascoli
. moneti, 30: nella vendetta siete un uomo ardente, / per dimostrarvi nato
34. ant. sorgere (un astro), spuntare (l'aurora)
col disegno, e degnisi di dirmi un motto di quanto vi desidera, che
d'una potenza che fattasi manifesta in un modo, è certa anche per l'altro
, prova, conferma una verità, un fatto; che rivela uno stato d'
, 29-1: udii girando attorno a un picciol nido / cantar la vagabonda rondinella
. che procede per via di dimostrazione (un metodo, un sistema); che
via di dimostrazione (un metodo, un sistema); che ottiene l'assenso dell'
obbligato a fare dell'opera sua né un apologo né una tesi dimostrativa o di filosofia
ii-14: mi ha promesso in dono un suo gran trattato sull'arte rettorica, collo
. manzini, 11-102: trattandosi di un animale dimostrativo, è impegnatissimo nella sua
esterrefatti spettatori, le virtù magiche di un filtro. 7. gramm.
, rabbuffi. sbarbaro, 5-60: un duello dove si fa sempre trovare in
cennini, 1-94: la vernice è un licore forte, ed è dimostrativo,
, generalmente in proporzioni ridotte, di un complesso architettonico, di parti anatomiche,
uomo che regge alla briglia lo scheletro d'un cavallo impennato. montano, 136:
si finge di impegnare il nemico in un dato punto in modo da distrarne l'
, 1-41 (375): avevo messo un velo addosso alla ditta figura.
alla ditta figura... e con un poco di dimostrata istizza tutto lo stracciai
figliuolo era stata troppo grande perché in un momento ne andassero dispersi gli effetti.
2. confermato dall'esperienza (un fatto). -anche con uso neutro
una dottrina umana, è dimostrato come un governo escito da una dittatura di classe
non sono definitori. -risolto (un problema); spiegato (un teorema)
-risolto (un problema); spiegato (un teorema). 7. riccati,
, dopo quest'astrologia, di pubblicare un libro dell'astrolabio demostrato, un trattato
pubblicare un libro dell'astrolabio demostrato, un trattato di misurar tutte le grandezze.
7. ant. compiuto (un prodigio, un miracolo). bibbia
. ant. compiuto (un prodigio, un miracolo). bibbia volgar.,
grande intenzione. viviani, 3-i-53: un intero trattato latino, pieno di ammirabili
], iii-i- 150: vedesi un uomo che è un sofista saccente, che
150: vedesi un uomo che è un sofista saccente, che non vuole lasciare
; che ne è segno rivelatore (un atto, un modo di comportarsi)
ne è segno rivelatore (un atto, un modo di comportarsi).
che riferisce una notizia; che narra un fatto; che impartisce un insegnamento,
che narra un fatto; che impartisce un insegnamento, un esempio, un'esortazione,
fatto; che impartisce un insegnamento, un esempio, un'esortazione, un comando
, un esempio, un'esortazione, un comando. boccaccio, dee.,
io me gli opposi / dimostrator com'un pensier sì fatto / gli era da
lo stato libero, quando mai ebbero un dimostratore più efficace e più caldo?
illustra le caratteristiche e le proprietà di un prodotto, o il funzionamento di una
gazzarra, il furore, il delirio raggiunsero un punto tale da metter paura.
. ant. che costituisce una prova, un segnale, un indizio. boccaccio
costituisce una prova, un segnale, un indizio. boccaccio, v-134: ecco
più che uno. -chi rivela un segreto. livio volgar., 6-351
. sopra la detta rete è posto un regolo che dal centro passa fino alla
quale statua rappresentavala [telesilla] con un elmo in mano, intenta a rimirarlo,
de'medici, i-57: per esemplo chiameremo un « gentile cavallo corridore », il
. carducci, iii-7-380: egli era un di que'vasti spiriti irrequieti che la
della medesima dall'augusto senato e da un numero infinito di gioiosi cittadini, più
inducono negli altri una negligenza vera ed un sonno profondo. pallavicino, 6-1-72: mettessero
fatti. 5. argomentazione fondata su un ragionamento che da premesse vere e necessarie
.. che la dimostrazione sia come un irresistibile congegno, che afferri il discente pel
serve per determinare empiricamente la realtà di un fatto, la verità di un'asserzione
è nella memoria; non hai innanzi un pensatore né un disputatore, ma un
memoria; non hai innanzi un pensatore né un disputatore, ma un erudito. pirandello
un pensatore né un disputatore, ma un erudito. pirandello, 7-105: i quattro
l'esattezza di una teoria, svolgere un problema, spiegare un teorema. maestro
teoria, svolgere un problema, spiegare un teorema. maestro alberto, 71:
e gli mostrasse il modo di smuovere un corpo grande con picciola forza. galileo
aldi, 141: il microscopio è un breve cannocchiale... col quale s'
riconosciuta per vera, pervenendo così a un sistema di proposizioni primitive (termini o
-illustrazione delle caratteristiche e delle proprietà di un prodotto, o del funzionamento di una
funzionamento di una macchina, fatta da un esperto o da un incaricato in presenza
macchina, fatta da un esperto o da un incaricato in presenza di probabili acquirenti.
di disponibilità di mezzi a me fece un cattivo effetto. 14. manifestazione
andava più là d'uno sproloquio o d'un epigramma, e gli scritti, le
che per condurlo alle dimostrazioni / basti un treno economico? crusca [s. v
. oggi comunemente si adopera a significare un assembramento, più o meno tumultuoso,
ad una data condizione di cose, a un atto del governo, alla persona d'
atto del governo, alla persona d'un governante, o simili; od anche
era una masnada di birboni, guidata da un brutto ceffo, che avea tutta l'
ceffo, che avea tutta l'aria d'un gran camorrista. carducci, iii-24-152:
venezia fu restituita all'italia... un centinaio di sciamannati portavano attorno una bandiera
giorni dopo correva ancora la città come un liquido furioso fuoco d'allegrezza! bocchelli
sera innanzi, riuniti gli uomini e creato un diversivo e una dimostrazione di guerra dalla
di uno stato nelle acque territoriali di un altro stato, effettuato all'infuori dello
che sieno verisimili; e questo è un sentenziare rettamente. 21. ant
51 (119): se farà un dì dimostrazione del bene che dice volerti,
-esprimere il proprio pensiero, pronunciarsi in un dato senso, prendere una determinata posizione
prendere una determinata posizione di fronte a un problema, a una situazione. giov
quella di m. vanni, e diedegli un colpo nel viso in quel medesimo
più s'usa figuratamente in significato d'impoverire un paese di danari, di vettovaglie
impoverito, spogliato di ogni risorsa (un popolo, una regione).
spesso ripetuta -dindìn a indicare un lungo scampanellare, o unita con
definita come la forza che imprime a un corpo avente la massa di 1 gr
ottenuto facendo passare vapori di naftalina in un tubo riscaldato al calor rosso.
per la misurazione dell'ingrandimento prodotto da un cannocchiale. d'alberti,
, nome che si è dato ad un istromento destinato a misurare l'amplificazione del
che il peso dei marenghi scemava da un lato il giudizio saliva dall'altro. oriani
alfredo aveva dovuto sentirsi spesso diviso: per un verso solidale con la poetessa lombarda che
viola elegiaco delle più recenti; per un altro verso attratto dalla dinamica della scrittrice
intreccia la tendenza ciclica, che presenta un succedersi alterno di fasi di espansione e
. v.]: l'operare d'un corpo dinamicamente, non chimicamente. soffici
.. assorbe in sé, come un radio le più lontane vibrazioni, le
moto e delle forze che lo determinano (un principio, una legge, un teorema
(un principio, una legge, un teorema). 1. riccati
di azione moltiplicando il carico statico per un coefficiente (o fattore) dinamico,
dell'ambito dei fenomeni fisici) imprima un movimento (che storicamente si manifesta come
. cicognani, iii-2-70: aveva acquistato un modo di fare diverso: energico, spiccio
esigenza di leggere più rapidamente, perciò un nuovo mezzo di espressione, a parte
forse un'abolizione della psicologia, forse un ritorno a una forma di narrazione dinamica
vivace, espressivo; intensamente evocativo (un vocabolo). popini, 6-237:
riferisce all'intensità con cui si manifesta un sentimento. b. croce, i-1-464
dell'apparato fonotore) nella pronuncia di un fonema nella parola o nella frase;
intensità sonora con cui deve essere eseguito un brano
: il mondo del pensiero è diverso da un uomo all'altro, non solo per
gambe; allora egli cercava nuova forza in un altro epitaffio: « tutto si muove
oca; non gli scacchi, che richiedono un soverchio dinamismo intellettuale. cassola, 1-36
pura! adesso lei non prova che un * arrière-goùt '; ma ad una
. filos. fondato sul dinamismo (un sistema filosofico). b.
che ne stillano, sì da formare un rivoletto di filosofìa, di una filosofia
gambe di quei dinamitardi avrebbero prodotto un ottimo effetto. piovene, 5-206: il
parmeggiani... fu costituita da un anarchico dinamitardo, divenuto uomo d'ordine
scopi dinamitardi. alvaro, 14-99: un tipo... pauroso oltre che
saltare in aria con la dinamite (un obiettivo nemico, nel corso di un'
vari tipi) costituito sostanzialmente da un miscuglio di nitroglicerina con varie sostanze assorbenti
scintilla elettrica. collodi, 783: un mammifero [l'uomo] che fonda gli
della dinamite letteraria ha indurito la pelle di un critico francese. -situazione di grave
spedito di corsa a prendere dal caffè vicino un vassoio fumante di « ponci » alla
induzione elettromagnetica; è costituita da un indotto (formato di solito da una serie
ferro sovrapposti in modo da formare un cilindro su cui è avvolto un conduttore)
un cilindro su cui è avvolto un conduttore), rotante intorno a
conduttore), rotante intorno a un albero in un campo elet
rotante intorno a un albero in un campo elet tromagnetico: la
-non sentite la dinamo? -mi pareva un mulino. = voce dotta intemaz.
1000 chilogrammetri. cattaneo, ii-2-297: un centinaio di * dinamòdi ossia di metri
di metri cubi d'acqua che in un minuto cadono da un metro d'altezza
d'acqua che in un minuto cadono da un metro d'altezza, equivale col suo
la quantità di lavoro necessaria a sollevare un metro cubo di acqua, ossia un
sollevare un metro cubo di acqua, ossia un peso di mille chilogrammi all'altezza di
peso di mille chilogrammi all'altezza di un metro. un dinamodo equivale dunque a
mille chilogrammi all'altezza di un metro. un dinamodo equivale dunque a mille chilogrammetri.
mezzo di una leva, registrate su un cilindro rotante, su cui si delinea
. macchina rotante a corrente continua avente un solo induttore e due avvolgimenti indotti distinti
sanza compagnia / n'an- davam l'un dinanzi e l'altro dopo, / come
petto e 'l vólto, / perch'un non mi conosca quando io vengo.
io credo certo gli avrei scagliato in capo un tomo in folio che avevo dinanzi.
parte precedente di uno scritto, di un discorso, o il suo inizio.
come imagine di cera / dinante ad un possente e vivo lume. bisticci, 3-47
vitello, / e dal petto gli sgorga un caldo fiume / di sangue. manzoni
terribile estate. questo significava non più un filo d'acqua in tutti i torrenti per
-figur.: a indicare la presenza di un pensiero nella mente, di un'immagine
di un'immagine nella fantasia, di un ricordo nella memoria. giamboni, 7-43
i giorni dell'anno, che, un dopo l'altro, sconclusionatamente, indifferentemente
anime distrutte / fuggir così dinanzi ad un, ch'ai passo / passava stige
è sì innamorato d'una figliuola d'un sarto nostro vicino... che,
, per avventura egli la si prenderà un giorno. tolomei, 2-160: levatemi dinanzi
si facevano piccini piccini ad un'occhiata un po'bieca. d'annunzio, iv-2-84:
iv-2-84: fu prima su l'uscio un sospingersi tumultuoso di piccole teste che volevano
): dubitamente dinanzi a giusto giudice un medesimo peccato in diverse qualità di persone
senza macchia, sentì salirsi dal petto un inno di gioia. boine, ii-78
dannosi idealismi, dinanzi al no d'un uomo, nato forte e cresciuto forte
milichio, suo liberto, facessi arrotare un suo pugnale vecchio e rugginoso.
, 9-71: non altrimenti fatto che d'un vento / impetuoso per gli avversi ardori
pensa: è solo; / ha un compito difficile; ha la vita /
reggere. -incontrare, fronteggiare (un esercito nemico). gesta florentinorum,
-in partic.: parte di un abito che copre 11 davanti della persona
moneta divisionale persiana (equivalente oggi a un centesimo dell'unità). boccardo,
b. fioretti, 1-5-229: un dinasta, barbaro di religione, forse
. la gravità di aver lasciato riportare da un dinasta africano un trionfo sopra una potenza
aver lasciato riportare da un dinasta africano un trionfo sopra una potenza europea. bocchelli
, per quanto investigando / ritrovo, un della terza dinastia / detta de'senzacapi,
, iv-144: solaro della margarita era un reazionario piemontese fortemente legato alla dinastia.
ampia e nobile monarchia sotto la dominazione d'un solo. targioni tozzetti, 12-9-16:
(oryctes rhinoceros) è munito di un corno frontale ricurvo all'indietro; il
se davvero aveva potuto succedere al mondo un fatto simile: che uno della mia
. sarebbe lo stesso che invidiare a un pupo i suoi giocarelli, il dindarèllo,
salvadanaio. pasolini, 1-133: un giovinottello grassoccio con ima faccia liscia come
giovinottello grassoccio con ima faccia liscia come un dindarolo e gli occhi fessi.
45: chi l'ha regalata d'un paio di maniche di tela vergata d'
vergata d'oro falso, chi d'un taffetà co'dinderli d'orpello. redi
te gli vo'dare, e 'nsieme un pa'di zoccoli, / ch'anno le
e son d'ontano, / e un cappel col vel, co'dinderlini / e
a questi contadini, / e suoni un cembal senza dinderlini. bresciani, 1-i-49:
addormentava, credo, col dolce suono di un dinderlino a marenghi? govoni, 7-129
: -vedeste il bestione! ha preso un abbronzato magnifico. -ci avrai messo, immagino
il grasso del dindo e gli dà un saporito filosofico... eh! eh
campanaccio a dindonare, / e in un momento s'adunò il senato. abba,
, rovine che sono divenute romantiche a un anno della cannonata, pascoli -credi udire
: no, no -disse mio nonno, un dopo-pranzo a tavola, dindonando e la
figure che non possono reggersi in piedi un momento? perché le sgambano, le
mani di epigoni male in gambe e un po'ciarlatani. = comp. da
, non fa che ripetere, da un mezzo secolo a questa parte, i luoghi
è da escludere che si tratti di un cane rinselvatichito). =
: e alla seconda largizione / fece un simil diniego. guerrazzi, ii-229: inasprito
prime attrazioni amorose erano in noi verso un oggetto che credevamo volentieri involto nei dinieghi
aspetto simile al ghiaccio; fu scoperto in un deposito di lignite. = dal
la seta (e il derivato solfonico è un reattivo di amminoacidi e di basi organiche
gavocciolo alla pianelle! io ho dato un cimbottolo in terra, che sono stata a
, che sono stata a manco di un pelo, per dinoccolare il collo. l
ingegno, e dinoccolata la tigliosa fantasia un buon pezzo, onde quel vostro famoso
quasi fossero disarticolate (una persona, un animale); fiacco, incerto (un
un animale); fiacco, incerto (un movimento; in partic.: il
; snodato, flessuoso (con anche un che di molle e abbandonato).
spalle calavano giù a sgrondo da parere un calvario; dinoccolato nella persona, le
2. molle, malfermo, ciondolante (un arto, quasi fosse rotto alle giunture
simil. chiesa, 5-160: era un uomo lungo lungo, con le giunture
. tronco, spezzato (il ritmo di un verso). pascoli, 1550
tali versi, se si facessero sempre a un modo, potrebbero pretendere d'essere buoni
parso, ma una figura artificiale, un misero manichino. = deriv.
zool. famiglia di roditori, comprendente un unico genere con una sola specie,
: essendo una sua figliuola innamorata d'un giovane, il quale dovea per suoi
2. figur. trattare (un argomento). serra, iii-61:
.. in s. agostino di bari un crocifisso dintornato nel legno con tre mezze
. galileo, 3-1-191: quando dunque un pittore nel partirsi dal porto avesse cominciato
di color rosso focato tutte dintornate d'un sottilissimo profilo bianco lattato. martello,
fra la testa e i piedi dei danzanti un vuoto in forma di asta, di
e quando avvien ch'i'l'abbi un po'dintorno, / sfavillo come ferro
, questo anno, e avrebbe subito fatto un esame per medico condotto in qualche paese
dintorno a quella. foscolo, 1-45: un crudo / nume inva- deami il cor
, vi-804: torreggia ad ogni passo / un redentore, un martire, un galantuom
ad ogni passo / un redentore, un martire, un galantuom di sasso / a
/ un redentore, un martire, un galantuom di sasso / a cui dintorno
volgo vii. 3. a un dipresso, all'incirca, quasi.