Grande dizionario della lingua italiana

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vol. IV Pag.4 - Da DAMA a DAMASCHINATO (18 risultati)

, 1-36: una volta mi parlò d'un convento ch'era stato ammesso a visitare

sera, attendere alle dame, e a un bisogno correre sei miglia per dì,

gran dame schifiltose capitate per caso in un ambiente antiquato e provinciale.

carrozza discoperta. dentro a fianco d'un signore piuttosto avanzato in età stava mollemente

, a lui, bibì, ch'era un pascià a tre code, e di

. allegri, 45: essendomi accattata un po'di damuz- zaccia salvatica. rovani

e credi che in confronto può parere un sanculotto. de marchi, i-698:

viveva alla campagna e che arrivò in un carrozzone all'antica. panzini, iii-579

s'è fatto colazione in giardino. su un prato a destra, ben raso,

colori. e dopo il caffè (un buon caffè) le dame e le damazze

/ sano e salvo sopra de un lito; / e lui iera tuto bagnato

. boiardo, 2-18-49: fece un tal dalmaggio in poco de ora,

, ed altri antichi. entro un codice dell'accademia della crusca,

gli altr'uomini, è impossibile senza un continuo miracolo il tenere perfettamente a stecco

argento di cui i veneziani facevano un tempo grande commercio in levante.

: nel salottino... v'è un divano e quattro sedie, impero

quattro sedie, impero, mal ricoperte d'un damaschétto grigiazzurro. =

, 242: o stando al sol rimettere un taccone / alla scarpetta, allor mostrando

vol. IV Pag.5 - Da DAMASCHINATORE a DAMERINO (15 risultati)

in dono una pelle di cignale, un lungo fucile damaschinato d'argento e un

un lungo fucile damaschinato d'argento e un caratello. govoni, 517: mi donerà

. straparola, 6-4: trasse fuori un ago damaschino, che era fitto nella

cui sono infissi grandi fanali dorati che un tempo si alzarono su le prore delle galèe

dotti, 140: quella bocca ch'è un bel prato / damaschin di rose e

-figur. scherz. vistoso, madornale (un errore). buonarroti il giovane,

bisticci, 3-13: era fatto all'altare un degnissimo piano, tutto coperto di tappeti

fece a parlar d'amore a lesbia un giorno ch'ella avea veduto in dosso ad

ella avea veduto in dosso ad asteria un damaschino di nuova foggia: or pensa,

, 22: nel detto orto v'è un oratorio d'allori... fasciato

: così dicendomi volea pormi in mano un bellissimo coltello col manico d'argento indorato

damasco bianco come pura neve, con un certo abbigliamento in capo che faceva

nel salotto parato di damasco rosso, un po'consunto con bacchette d'oro,

da caccia, che si ottengono avvolgendo un filo d'acciaio semplice o a più capi

dame. dottori, 1-157: un campion galante / di casa soliman detto

vol. IV Pag.6 - Da DAMESCAMENTE a DAMIGELLO (19 risultati)

lasciano agli effeminati damerini l'onore d'un bel tupé e la vivezza delle guance tinte

non sarò, / giacché magro è un tal destino; / ma il mestier

quella sì crudele, / che avendo un damerino sì d'assai, / non

assai, / non diventasse dolce come un mele? buonarroti il giovane, 10-897

poi è cittadino, / d'aveme un tratto la mala ventura. rovani, i-263

sorridente e gaio, in apparenza, come un damerino a cui la dama adorata gli

, se io possa arrisicarmi a metterci un poco d'ambra senza correr risico di

d'ambra senza correr risico di commettere un damicidio o un prelaticidio, giacché non

correr risico di commettere un damicidio o un prelaticidio, giacché non ho per impossibile

patire anche voi, o almeno fingere, un deliquio in sentirla. = voce

giovani lieti e liete damigelle; / piaquerme un tempo già le cose belle, /

sangue umano. pascoli, 1499: mise un singhiozzo il cavalier d'un tratto.

: mise un singhiozzo il cavalier d'un tratto. / ella il pallido alzò viso

. signora, io son ricerco da un gentiluomo onorato di questa città d'intercedere

armate ampia corona, / e da un lato, vaghissima, la schiera / di

. dall'angolo posteriore dell'occhio parte un gruppo di penne bianche che in un

parte un gruppo di penne bianche che in un ciuffo si prolungano dietro la testa.

avventava. pulci, 4-55: ulivieri era un gentil damigello, / e tuttavia la

donne di camignana, che finalmente con un certo tremore aveano distinto il bel damigello,

vol. IV Pag.98 - Da DECORRIMENTO a DECOTTO (32 risultati)

14-404: lo stipendio cominciava a decorrere un mese prima deh'arrivo, a compenso

agosto. 6. scadere (un termine, un limite di tempo).

6. scadere (un termine, un limite di tempo). 7.

. bot. e zool. prolungarsi (un organo: lungo passe che lo porta

tra la luce e il verde / in un inno festante a la natura, /

carducci, iii-25-219: quel professore di letteratura un cui alunno dia a stampare versi o

. disus. passato, trascorso (un periodo di tempo). galileo

, 163: il secolo è un periodo decorso di cent'anni, il lustro

2. finanz. disus. scaduto (un impegno); maturato (una rendita

); maturato (una rendita, un usufrutto, un interesse). guicciardini

(una rendita, un usufrutto, un interesse). guicciardini, v-242:

: l'adunare codeste disperse reliquie in un comune deposito, che iniziato una volta

potrei qui esporre, di fatti, in un albero genealogico, l'origine e la

miei e le loro azioni, in un lungo decorso di tempo, non tutte

. il succedersi progressivo delle fasi di un avvenimento, delle manifestazioni di un fenomeno

di un avvenimento, delle manifestazioni di un fenomeno. anonimo fiorentino, ii-511

maniera equivoca, è il proferirsi con un medesimo suono molti caratteri di significazione diversa

decisiva, che a voler rintracciare in grecia un decorso simile, occorrerebbe misurare il tempo

sono flagelli terribili, certo, ma hanno un decorso e una legge. non hanno

o minor danno si poteva discorrere in un male dal decorso tanto spietato. moravia

. il susseguirsi delle varie parti di un discorso, di una trattazione scientifica, di

piè dei libri si sogliono registrare, pose un lungo catalogo di verbi che si pentiva

all'onore, nel decorso del ragionare un altro se ne verrà poi scoprendo assai

. finanz. disus. scadenza (di un impegno); maturazione (di rendite

baldinucci, 9-xvii-62: andò a trovare un tale uomo della stessa città di milano

banchi, che altro non erano che un deposito del denaro dei particolari, e tutte

sé ogni splendore e ogni divizia. un giorno questa scorza felice si staccò come

3. ant. digerito (un cibo). landino, 50:

diminuito nell'animale el secco, nasce un desiderio e appetito chiamato fame: per

ant. sottoposto all'azione del fuoco (un minerale, un metallo).

azione del fuoco (un minerale, un metallo). fr. martini,

con buona fede e senza frode per un possessore non decotto, si alienano con

vol. IV Pag.99 - Da DECOTTORE a DECREPITEZZA (24 risultati)

, 1-42: pigliano alcuni, dico, un bicchiere di questo decotto caldo ogni giorno

cina, se si ha da fare un gentilissimo decotto di solo cina, e

di solo cina, e che sia un decotto lungo, fatto con pochissima quantità

e poco bollita, credo certamente, che un tal decotto non possa essere dannoso.

azeglio, 2-181: combattendo in piedi un raffreddoraccio, che ho annegato nel miele e

somara. settembrini, 1-120: bevvi un decotto di radice di granato selvaggio che

di fiengreco per depurarsi il sangue e ha un sudore marcio. bocchelli, 13-160:

orto dei monaci, e erbe di un romito del subasio, montagna fertile e bella

: farlo ogni dì servir per alimento / un decotto di fumo e sottigliezza; /

sottigliezza; / e dovesse dormir sopra un cassone / pieno di flava bile e contagione

verseggiane di mestiere li degnano appena d'un guardo di pietà, e se ci

iii-587: tomai a'terebentinati, e a un decottino vulnerario e dolcemente diuretico. tommaseo-

purché sia semplice, e non in un decottàccio corredato da una babilonia di quei

la lor cena non è altro che un poco di riso cotto, e la bevanda

cià. targioni tozzetti, 2-211: un lavativo, fatto colla decozione di un'

di tabacco in corda, il quale cagionerà un vomito violento, capace di mandar fuori

la condotta della natura a quella di un medico, il quale mi trattava con

monti possa ciò cagionare per qualche tempo un decremento di popolazione, ma con conseguente

quale è finto giove in cielo ricevere un vecchio decrepito ignudo e ginocchioni, il

ridursi e scindersi in piccolissimi frammenti producendo un caratteristico crepitio (un cristallo anidro)

piccolissimi frammenti producendo un caratteristico crepitio (un cristallo anidro). d'alberti

d'alberti, 285: 'decrepitare', calcinare un sale finché cessi di scrosciare.

agg. scisso in minutissimi frammenti (un cristallo anidro). targioni

si scindono violentemente in minutissimi frammenti con un caratteristico crepitìo quando sono bruscamente avvicinati a

vol. IV Pag.100 - Da DECREPITEZZA a DECREPITO (19 risultati)

tutte rugose e pur tonde, come un frutto conservato lunghi anni; altre coi segni

soprattutto in questo caso vi è connesso un senso particolare di sordida rovina, di

, il corridoio era al buio, un tanfo umido riempiva l'aria; eppure,

6-16: baldanza presa per la morte d'un decrepito vecchio. seneca volgar.,

essere stati tutti que'libri appartenenza d'un certo prete, morto decrepito e povero

un'aquila decrepita, stata lungamente in un serraglio. mamiani, 1-204: quivi tra

per ciò tutto, / in ogni dove un intricato orrore / d'ombre perenni.

sale con fatica da terra fino a un terrazzo alto portandovi la sua gloria di

vecchiaia decrepita, la pelle era di un roseo fanciullesco e gli occhi parevano vedere

e gli occhi parevano vedere come attraverso un velo di ebrezza o di meraviglia.

labeone, / dormendo ne la scola un dì di festa, / quella burla ordinar

sbrindellati. barilli, 2-303: è un macchinario decrepito,... se rompiamo

mancia che tirava fuori con grande stento da un porta- foglino decrepito e mencio. alvaro

xii-258: mi vedeva come apparivo: un pittore vestito di un maglione e di un

come apparivo: un pittore vestito di un maglione e di un paio di pantaloni

un pittore vestito di un maglione e di un paio di pantaloni di velluto, con

i campi ridono, / ma d'un sorriso di melanconia. bocchelli, 9-14:

(un'istituzione, uno stato, un popolo, un'età, una lingua,

, un'espressione, un'idea, un pensiero, una letteratura, ecc.

vol. IV Pag.101 - Da DECREPITUDINE a DECRETALE (24 risultati)

sta per uscirne: una consuetudine, un modo di comportarsi o di dire)

, 245: spero di questa materia tesserne un disinganno apposta, che quest'abuso non

. fogazzaro, 5-257: l'aria aveva un odor misto di vecchie muffe, di

... gesticolavano statue di cui un solo dito, a quel che si diceva

de1 giappone, la sua decrepitùdine diventava un motivo di temerità alla nostra giovinezza.

, sono facce da animale umano in un umano giardino zoologico, perduta la forza

. didascalia che, posta accanto a un passo musicale, significa che bisogna passare

, di numero, di intensità. -di un suono, di un passo musicale:

intensità. -di un suono, di un passo musicale: che si affievolisce gradualmente,

e i reflussi del mare] fosse un moto de l'elemento non in quanto

cattaneo, ii-2-412: quella promessa d'un dazio debole e precario, ora crescente,

: quel giallo ha la potenza d'un tema inatteso che a un tratto sollevi

la potenza d'un tema inatteso che a un tratto sollevi fino al sublime una sinfonia

le voci, via via attenuati, come un fuoco d'arti- fizio dove le scintille

, ii-84: il fondo della piscina era un piano inclinato decrescente di profondità a misura

acqua è in decrescenza. decrescenza di un male epidemico. fucini, 767:

è sempre tanto che basti per contentare un galantuomo. baldini, 5-116: il

della utilità: perdita di valore che un bene economico subisce per l'accrescimento eccessivo

complementare personale progressiva sul reddito può produrre un effetto dannoso. lo prevedeva già centocinquant'

campo; ecco è sparito: / l'un con l'altro nemico ornai si serra

la piana toma a essere visibile per un buon tratto. saba, 3-90:

in cui la popolazione decresce da oltre un cinquantennio. 2. figur.

una grande moltitudine di serpenti, con un terribile serpente grosso come una trave,

gagliardi come il mio vicino, importerà un continuo decrescimento della produzione dei beni comuni

vol. IV Pag.102 - Da DECRETALISTA a DECRETATO (23 risultati)

decretale. dottori, 1-217: v'era un zacco, / che sotto a i

parte apocrifi che si presenta come opera di un certo isidoro che suole essere identificato con

sm. che stabilisce, ordina mediante un decreto; che emette un decreto.

ordina mediante un decreto; che emette un decreto. berchet, conc.,

il governo ha già decretato di far un taglio sul bacchiglione, che lo porterà

sul bacchiglione, che lo porterà per un buon tratto lontano da me. beccaria,

, iii-24-280: i bottegai potranno, un di questi prossimi giorni, bandire omero e

-ant. affidare per decreto (un incarico pubblico). livio volgar.

risoluzione solenne, autorevole, e anche un impegno, una decisione salda, ferma

: « io sono prima di tutto un uomo d'affari » asseriva lui. «

ai poveretti che cercan nel mondo / un ideale. bocchelli, ii-310: la passionacela

padre genovesin quando si trovava davanti a un peccato che egli stava per decretare mortale,

stava per decretare mortale, stentava sempre un po'a cominciare l'invettiva. 4

, ii-580: ecco di che fu capace un principe a cui l'adulazione de'contemporanei

me le decretava [le lodi] con un certo fare autorevole e moderato, come

primo premio. faldella, iii-98: un uomo veramente grande nel suo posto,

il successo. pirandello, 7-242: era un delirio d'applausi! tutto il pubblico

gli attori al proscenio, per decretare un trionfo a quella scena dello svenimento.

, e per cavarsela gli aveva decretato un « sei » cronico. bocchelli, 1-i-22

dopo quel fatto, gli onori di un solenne banchetto civico. = voce

, ordinato con decreto; previsto con un decreto. livio volgar.

tanto più nobile, quanto decretato ad un nome privo già di senso per gradirlo

: amico mio, forse che avrò un giorno da rivedervi: ma se in cielo

vol. IV Pag.103 - Da DECRETAZIONE a DECRETO (24 risultati)

i fiumi soffrono dal più al meno un tal calo sopra meriti decretati loro dalla

sf. il decretare; emanazione di un decreto; il decreto stesso. de

e poseli per decreto il valore di un augustano d'oro che allora valeva un fiorino

un augustano d'oro che allora valeva un fiorino e un quarto. inventari,

d'oro che allora valeva un fiorino e un quarto. inventari, 1-219: uno

legge. ed io non patirò che un frettoloso decreto sia fatto con infame pregiudizio

non può provare d'avere giurisdizione sopra un altro, mostrando citazione o decreto o

rosa, 161: per voler d'un nume o cieco o sciocco / conferir grazie

, 83: credete / voi con un decreto del senato io voglia / difender

per lo più arbitraria) imposta da un privato. alvaro, 2-87: egli

il fiero decreto della necessità proscrissero da un albergo così amato! rovani, i-98:

fatto vivente, le pietre adunate da un decreto di gloria, la potenza publica

espressa dall'edifizio, la città scolpita come un simulacro. 2. dir

tale decreto è sempre controfirmato da un ministro, che ne assume la responsabilità

le funzioni del monarca sono esercitate da un luogotenente), decreto del capo del

di * decreto ': importando la prima un atto di vera sovranità, e importando

di vera sovranità, e importando il secondo un atto di mero officio. monti,

, ii-170: essa fruttò all'autore un decreto di destituzione, e un'infinità

avesse interpellato, o mi avesse dato un sentore di quel che intendeva fare,

regio, né con decreto ministeriale: un semplice decreto del direttore generale, revocabile

decreto del direttore generale, revocabile da un momento all'altro. se le telegrafiste

a questi vecchi e stagionati ergastolani che un decreto di grazia reale stava per gettare

con la controparte) sia nel corso di un processo per far fronte a particolari esigenze

da altre autorità, a conclusione di un procedimento speciale, svolto senza contraddittorio con

vol. IV Pag.104 - Da DECRETORIO a DECUMANO (20 risultati)

storia naturale ne'lor gabinetti; e un miracolo a roma si esamina assai meglio che

miracolo a roma si esamina assai meglio che un fenomeno fisico a cambrigia o a osforda

fuora de'margini del libro serrato, con un motto tolto dalla sacra scrittura che diceva

85: io certo avea / fatto un severo nel mio cor decreto / di

è proprio necessario?... è un tuo decreto irrevocabile? fogazzaro, 1-296

cupido gl'immortali dèi / or ad un laccio, or ad un'altro presi,

si potè. testi, ii-201: forse un giorno avverrà che le tue carte /

roma; a lui non doni / che un retaggio dovuto al sagro impero; /

dovere de sanctis, 7-52: è un inchinarsi dell'uomo ai decreti imperscrutabili della

quasi fosse una pena alla quale per un supremo decreto non dovevano sottrarsi. bacchetti

linea verrà segnata? -regola di un gioco. marino, 15-150: chi

sia fatto, / qual fia de l'un de'duo tocco primiero / quello a

croce. davila, 402: fecero un ampio decreto di unirsi tutti e collegarsi

e di bianco vestite, avendo in un bacino d'argento li cinquanta decreti di

'l campo bianco, / che d'un rastrel vermiglio era repleto, / e tomo

2-ii-347: in quella battaglia, che un certo autore a ragione chiamò * decretoria

mali inveterati, che non obbligano ad un rigoroso decubito, ma che sono noiosi,

non indovino, sortì dal decubito di un qualche bue. -figur.

, verso il decimoquarto si è fatto un decubito della materia morbosa ad una sola

dal decubito stesso delle torbide ne verrà un rialzo di terreni. =

vol. IV Pag.105 - Da DECUMANO a DECURIA (13 risultati)

ampiezza del campo. piovene, 5-400: un grande e gra zioso caffè

, ed espeditissime a mettere fuori in un subito l'essercito. b. davanzali,

essercito. b. davanzali, i-49: un cavallo, rotta la caveza, spaurito

i germani entrati nel campo, che ogn'un corse alle porte, e spezialmente alla

grandioso, per la via decumana accalcarsi un sollazzevole popolo. = voce dotta,

della sicilia. 3. decano di un capitolo (in lombardia). p

; e che però la velocità di un grave, che discenda in amendue gli

uomini, più o meno sotto un capo detto decurione; 20 in isquadre,

per decurie, e a'nostri dieci un solo / figlio di troia ministrasse il

[la sapienza divina] sopraffatta da un numero di cose, che se a noi

meno che una pura decuria, che un povero drappelletto? 2. ciascuno

andava intorno intorno: e questo durò un anno, e poi fu chiamato interregno.

susseguono. vallisneri, ii-299: un consimile mostro di gatto vide pure il

vol. IV Pag.106 - Da DECURTARE a DEDALEO (35 risultati)

1690 e ne fu riferito pure un altro da giorgio abramo merciino nella miscellanea

così composta..., e un senso così schietto e profondo della epopea

non accettare. colletta, iii-26: un consiglio comunale, detto decurionato, fissava

entrate; eleggeva gl'impiegati municipali durabili un anno; vegliava che non mancassero a'

li esorta ad appiedare e, formando tutti un serrato drappello, si cacciano nel mezzo

colonie erano governati... da un pubblico consiglio che senato ovvero collegio di

venivano designati. beccaria, ii-772: un consigliere del magistrato politico camerale, un

un consigliere del magistrato politico camerale, un decurione del corpo dei lx ed un assessore

un decurione del corpo dei lx ed un assessore della congregazione dello stato..

delegato provinciale del direttorio medico e finalmente un auditore prescelto dal collegio dei nobili giurisperiti

5-103: al consiglio dei decurioni surrogava un magistrato municipale, in cui entrarono volentieri

213): finalmente i decurioni (un magistrato municipale composto di nobili, che

, i-935: ebbene: i decurioni aprono un prestito, e giacché sento che tanti

nella città. il primo incontrato è un frate che grida: « viva l'italia

di sepolcro / scarpello il nome d'un decurione. 5. per estens

-a). guida, capo di un gruppo di persone o di famiglie (nell'

e ciaschedun co'suoi decurioni / l'un dopo l'altro assai ben si mostraro.

6-172: l'aga, oltre ad un rimarrò di sei mila ducati all'anno,

suo rimarrò, ne ha ducento; un centurione sessanta, decurione quaranta. gabrielli

gabrielli, 27-11: ma sopra ogni decina un soprastante / detto decurion preposto sia,

altrui: tra dieci decurioni si sceglieva un centurione. lambruschini, 1-314: per

per virtuoso che sia il direttore d'un pubblico istituto, ove il numero degli

quei pochi può quello fare, che un padre fa co'figliuoli. serao,

(in particolare intorno al rogo di un personaggio molto importante).

baldinucci, 2-5-351: dipinse un quadro, in cui rappresentò i costumi

diminuire (in partic.: un debito pagandone una parte; un assegno

un debito pagandone una parte; un assegno periodico di una data somma

; e n'ho sott'occhio un esempio. è facile il ravvisare essere

diminuzione (in partic.: di un assegno periodico, di un debito per

.: di un assegno periodico, di un debito per effetto di parziali rimborsi;

(decuscuto). agric. liberare un terreno dalla cuscuta (o le sementi dai

, sf. agric. disinfestazione di un terreno dalla cuscuta per mezzo di sostanze

sieno rasciugate, si dee segnare con un coltello... il capo del papavero

viceversa: pertanto la corteccia cerebrale di un lato tiene sotto la sua dipendenza la

di monsig. borgia; che io credo un decusse. 3. arald

vol. IV Pag.107 - Da DEDALICO a DEDICARE (35 risultati)

ornato, fregiato; mirabilmente congegnato (un racconto, un discorso).

mirabilmente congegnato (un racconto, un discorso). chiabrera, 273:

impigliata la contessa clelia, non fosse un fatto incontrastabile,... noi gli

vi-732: una farfalla danza / presso un rosaio: sulle lunghe sete / della

grotte dedalee e complesse, che non basta un mese a esplorarle. =

-ci). letter. intricato come un labirinto. carducci, ii-6-63: quel

opere d'arte; dotato di un notevole gusto artistico (un architetto,

dotato di un notevole gusto artistico (un architetto, uno scultore, ecc.)

monti, 18-665: e primamente / un saldo ei fece smisurato scudo / di

si mosse rapida, svoltò, attraversò un dedalo di vie con gran fragore di ruote

292: l'interno della città è un dedalo infinito di viuzze laide, degno

brancoli, 4-84: rientrava a catania attraverso un dedalo di vicoletti tortuosi ancora caldi degl'

cui l'autore o l'editore offre un libro, generalmente contenute in una lettera

diretta a persone inferiori, ed è più un segno d'affetto che di riverenza,

-gruppo di versi all'interno di un poema scritti in onore di un personaggio

di un poema scritti in onore di un personaggio illustre. salvini, 30-2-82:

loro. dossi, 494: fallo attendere un poco, non troppo, il tempo

aveva fatto, prima di congedarlo, dopo un lungo colloquio: il proprio ritratto con

diceva la dedica a caratteri aristocratici in un ritratto d'un vecchio con gli occhi

a caratteri aristocratici in un ritratto d'un vecchio con gli occhi bolsi e le

alla memoria di qualcuno una colonna, un monumento, un tempio, ecc.;

qualcuno una colonna, un monumento, un tempio, ecc.; chi offre

nuli'altro cer cava che un nome caro alle lettere, ed elevato nel

stesso. foscolo, vii-259: un signore, pria di accettare la

pria di accettare la dedica d'un libro che si umilia con le solite frasi

. consacrare con solenne cerimonia (un tempio, una chiesa, un'im

sale, iv-179: rizzato poscia un nobile trofeo, dedicollo a giove, a

destra e tre alla sinistra, con un motto che dice: * cum pudore

neppur imaginare che ai tempi de'gentili un tale albero fosse dedicato a giove,

onori. -ant. inaugurare (un teatro, una casa). boccalini

. intitolare alla memoria di qualcuno (un monumento, un edificio, una via,

memoria di qualcuno (un monumento, un edificio, una via, una piazza

, una via, una piazza, un giorno, ecc.) in segno di

suo regio albergo / avea di marmo un bel delubro eretto, / e dedicato

queste colonne onorarie dedicavano al nome d'un sovrano il promontorio, la baia,

vol. IV Pag.108 - Da DEDICATARIO a DEDICATO (30 risultati)

galileo, 1-1-40: parendomi anco di scorgere un non so che di pregiudiciale alla grandezza

, iv-7: l'altro dì mi giunge un foglio, in gramaglia come codesto,

dico!, non è una poesia ma un sermone ch'egli mi ha dedicato.

baldini, 1-575: non poteva essere un uomo da poco quello cui l'irsuto

sofferenze alla madonna. -consacrare a dio un figlio, facendolo entrare, con le

, con le apposite cerimonie, in un ordine religioso. serdonati, 10-129

10-129: ha dedicato al colto di cristo un suo figliuolo d'undici anni, di

e interviste. cardarelli, 6-65: un autorevole professore di economia, leggendo questo

in brodo di giuggiole e gli dedicò un lungo ed entusiastico articolo sopra un grande

gli dedicò un lungo ed entusiastico articolo sopra un grande giornale. buzzati, 4-477:

, il vecchio pittore ardente prestinari manifestò un giorno agli amici l'intenzione di scendere

di un'opera, nell'attuazione di un disegno. monti, ii-262: egli

iii-3-56: campato per prodigio ai capestri d'un nemico sempre stolido e vendicativo, dedica

per fede a una persona o a un ideale. macinghi strozzi, 1-414:

o vento. — non dedicare un calcio nel muso: non degnare di

polizza in mano, nessuno gli dedicò un calcio nel muso, e si riprese allegramente

sacrato con rito solenne (una chiesa, un tem pio, ecc.

come alcuni m'hanno detto, è un tempio ad uno dei dodici discepoli del

, 2-i-168: la cattedrale, da un re di borgogna dedicata a s. giovanni

sembrano chiare. -consacrato alla festa di un santo (un giorno, nel calendario

-consacrato alla festa di un santo (un giorno, nel calendario liturgico).

. per estens. intitolato alla memoria di un personaggio celebre (ima via, un

un personaggio celebre (ima via, un edificio, un monumento, ecc.

celebre (ima via, un edificio, un monumento, ecc.).

delle più vecchie della città, dedicata ad un ministro che nel 1814 i milanesi avevano

avevano massacrato. -destinato a celebrare un anniversario, un evento storico.

-destinato a celebrare un anniversario, un evento storico. montano, 131

evento storico. montano, 131: un numero dell " italia letteraria', che

volta ne 1 giorni fastidiosi cacciar via un poco di tempo malin- conoso.

signori dedicati che chi dedica ne aspetta un miccino. 5. riservato,

vol. IV Pag.109 - Da DEDICATORE a DEDITO (26 risultati)

di questo compiuto monumento ci ha chiamati un messaggio d'amore. 4.

prego, a ricevere la dedicazione di un libro in verace argomento della perfetta osservanza

brama, il che gli ha portato un gran giubilo al cuore; e, con

iii-14-208: c'è in fine in un sonetto la dedicazione dell'autore, che

autore, che dice di appendere a un faggio * questa corona di silvestri fiori

di sé alla persona del diavolo, e un formale culto a lui tributato.

perché veramente non l'impedisce altro che un certo onore, il quale sua bea

. cornaro, 69: tutti figliuoli d'un padre e madre, tutti sanissimi:

[quelle parole] a non fendere di un millimetro la sua coltre tanto erano brevi

sacrificata alla poesia. alvaro, 7-74: un fenomeno tipico di questi tempi è l'

, dopo una vita dedicata interamente a un impegno mantenuto fedelmente e onestamente, considerati

grazie, dedicato inoltre per comando ad un genere di lavoro che assorbe il mio

. -tricé). chi consacra (un tempio, una chiesa, ima colonna,

lo dedicherò con una dedicatoria che sarà un tesoretto, e che vi renderà immortale

dedicatoria, che egli voleva dissertare intorno a un periodo della filosofia greca, da lui

figlia, avverte di voler raccontare « un poco di cronaca ». = deriv

si consacra al culto una chiesa, un tempio, un altare, ecc.

al culto una chiesa, un tempio, un altare, ecc.; consacrazione.

, seguitò la dedicazione di quel tempio un miracolo ovvero prodigio simile a quell'antico

si celebra l'anniversario della consacrazione di un edificio sacro. giovanni dalle celle,

dedicazione del tempio di salomone, aveva un soggetto più materiale delle nostre, ma

. 2. inaugurazione (di un teatro, di un edificio scritto in

. inaugurazione (di un teatro, di un edificio scritto in forma epistolare che l'

premette alla propria opera per dedicarla a un personaggio particolarmente importante e autorevole o

con cui si intitola alla memoria di un celebre personaggio un monumento, una via

intitola alla memoria di un celebre personaggio un monumento, una via, una piazza

vol. IV Pag.110 - Da DEDIZIONE a DEDUCIBILE (23 risultati)

: surgea entro una selva di platani un tempio marmoreo agli eroi dell'eliso, ove

seggiolone, non lo lasciava padrone di un baiocco. pirandello, 5-60: come ogni

, al ballo..., e un ragazzino di quattordici anni, che non

posso servirla, disponga di me come d'un suo deditissimo servitore. guicciardini, i-202

per te, che non posso esitare un istante a riposare il capo e l'

: in questo monte [frenoiama] un certo re del giappone, che era

altrimente, si deve tener regolarmente esser un mirabile nefando e detestando. 5.

del giovane bisognava usare la mano forte, un contegno meno dedito e indulgente, se

dedito e indulgente, se si voleva fame un uomo utile e da bene.

in mezzo la città, l'altro distante un mezzo miglio, si arrendè per opera

223: fa meraviglia come, dopo un mese di blocco, la città si

resa 'd'una fortezza o d'un esercito, quand'è fatta senz'aspettare l'

persona, a un'attività, a un ideale; dimostrazione di un forte spirito

, a un ideale; dimostrazione di un forte spirito di sacrificio; attaccamento appassionato

, 5-349: e intrawidi la possibilità che un discendente mio fosse stato così incline a

che partivano dal comando di brigata contenevano un linguaggio anche più forte; vi si parlava

. loria, 1-80: soffrir per un altro era disonestà: era sognar baci

, didótto). ant. trasportato da un luogo all'altro; condotto dall'alto

2. ricavato, accolto (un esempio, un insegnamento, ecc.

. ricavato, accolto (un esempio, un insegnamento, ecc.); tratto

, v-232: la sua immortalità è un corollario almeno non chiaramente dedotto. manfredi,

legittime, pure vi prego a liberarmi da un dubbio. baretti, 3-223: non

sorriso. 6. deviato (un corso d'acqua). crescenzi volgar

vol. IV Pag.111 - Da DEDUCIMENTO a DEDUTTORE (20 risultati)

cassa, sono deducibili o addizionabili con un disavanzo, per la semplice ragione che

d. battoli, 6-6-130: sembra un miracolo a vedere il malizioso fantasticare che

condurre). ant. portare da un luogo all'altro; condurre dall'alto in

alto in basso; far deviare (un corso d'acqua); far scorrere;

da argomento ad argomento nella dimostrazione di un principio; ragionare. dante, par

6. derivare, ricavare (un esempio, un insegnamento, un precetto

. derivare, ricavare (un esempio, un insegnamento, un precetto, una prova

(un esempio, un insegnamento, un precetto, una prova, ecc.)

egizia. -stabilire l'origine (di un vocabolo); determinare l'etimologia,

alcuna lingua. cesarotti, 1-86: sempre un verbo potrà generare i suoi verbali,

potrà generare i suoi verbali, sempre da un adiettivo potrà dedursi il sostantivo astratto,

il metodo analitico si adopera nel comporre un corpo di scienza, deducendolo da'princìpi

rigore logico nel dedurre le applicazioni da un principio, è cosa sommamente pericolosa. tommaseo-

di confusio che confessa l'esistenza d'un supremo e sovrano bene, si deduce

gli antichi cinesi han conosciuto che ci sia un dio. muratori, 7-i-67: pare

lor pena. -dedurre seco un consiglio, un detto, un am

-dedurre seco un consiglio, un detto, un am monimento

-dedurre seco un consiglio, un detto, un am monimento, ecc.

stotele) la verità di... un assioma. = comp. di

offriamo uno squarcio, onde porgere un esempio del modo concatenato e deduttivo col quale

vol. IV Pag.112 - Da DEDUZIONE a DEFALCAZIONE (22 risultati)

, sf. ant. il condurre da un luogo all'altro; trasferimento, spostamento

trasferimento, spostamento; deviazione (di un corso d'acqua). — deduzione di

deduzione d'una colonia, significata con un toro. boterò, i-208: non

resi naturalmente anche duri di mente e un po'bestiali. 2. filos

una particolare in essa implicita, da un principio a un fatto, da una

essa implicita, da un principio a un fatto, da una legge a un fenomeno

a un fatto, da una legge a un fenomeno. bettinelli, 1-i-175: qual

discordanti mise insieme, e conciliò in un ordine filosofico e con diduzione ed intreccio

logiche deduzioni, e invece, quasi in un prospetto solo, veniamo a delineare una

deduzioni con le quali si finisce a sacrificare un principio a un altro principio, [

si finisce a sacrificare un principio a un altro principio, [la morale cattolica]

giudizio che si dà sulla base di un complesso di dati; conclusione.

tempio apollino e la deessa, / ed un poeta che gran duol dimena. redi

baroni e signori de fatto sudditi ad un principe, si posseggano anche con la giurisdizione

complessiva di uno stato nei confronti di un altro, la quale costituisce manifestazione tacita

carezze; ma non difalcò né meno un copicco della imposta contribuzione. monti,

, vi-78: avendo egli con me aperto un debito molto maggiore, credeva che io

sposò simone ebbero delle spese per alzare un tramezzo che dividesse la camera dei due

/ e 'n qua e in là come un lion si getta; / e molti con

una falcata. -per estens.: compiere un salto, un balzo; deviare -

estens.: compiere un salto, un balzo; deviare - anche al figur.

e tra frumento, / è già fatto un pavimento. defalcazióne, sf.

vol. IV Pag.113 - Da DEFALCO a DEFERENTE (24 risultati)

elle meritano fra'cortigiani, formato aveane un presagio di scarsissimi fatti. instruzione a'

sicuro, facciamo anche a questa somma un defalco. monti, iv-152: spero che

signoria ha le mani bucate più di un vaglio; e né meno mi garbava

mi garbava quel pagare lì subito come un banco, e peggio ancora senza il

e peggio ancora senza il diffalco di un quattrino di tara cotesti conti da speziali

dare il nome suo d'editore a un libretto di suoi versi, offerendosi a pagare

a milano. 3. svigorire un terreno, renderlo meno fertile. paoletti

, e per rimuover la stanchezza a un corpo defatigato dal viaggio. colletta,

firma. 2. svigorito (un terreno), reso meno fertile.

a espedienti procedurali slealmente usati in un processo, e dai membri di minoranza

, defèchi). enol. purificare un liquido, mediante il processo di defecazione.

v.]: * defecare', purgare un liquore dalle impurità, dalle fecce.

a dovergli girare alla larga. e un bel giorno... la natale

parte delle sostanze in sospensione per ottenere un liquido più limpido prima che si inizi

le sostanze che stanno in sospensione in un liquido. 2. fisiol.

tornasi di lampedusa, 133: su un tavolinetto basso un piatto con biscotti anzianissimi

, 133: su un tavolinetto basso un piatto con biscotti anzianissimi che defecazioni di

. medie. deperito, esaurito (un organismo). defèndere e deriv.

e sbrigativi (da una carica, da un co mando, da un

un co mando, da un impiego). panzini, iv-184:

creda essere stata la defenestrazione di grandi un atto d'ordinaria amministrazione. bocchelli,

particolare protezione a chi stava per subire un danno ingiusto nella persona e negli averi

se non se quello del sole, porta un altro cerchietto, 10 quale è chiamato

terminale. -vaso deferente: quello che un tempo gli anatomici ritenevano servisse al passaggio

vol. IV Pag.114 - Da DEFERENTECTOMIA a DEFIBRAZIONE (22 risultati)

. e. cecchi, 2-156: dopo un saluto deferente: « non mi riconosce

, il quale intendeva riarmi con ciò un segno della sua speciale deferenza, a

rimettere alla competenza e alla decisione di un altro soggetto (in particolare, dell'

dovuto deferire il capo dell'esercito a un tribunale di guerra. silone, 5-286:

i prigionieri vengono torturati, deferiti a un tribunale speciale. -figur.

a maria luigia, e alla testa di un esercito di coscritti si riavventa sulla germania

: al pestalozzi venne deferita copia d'un elenco, dattiloscritto, di turchesi e di

uomini che, di proposito, e con un intento generale, hanno studiato la cosa

7-105: dire per maccheronea è più tosto un deferire che un reluttare, al sentimento

maccheronea è più tosto un deferire che un reluttare, al sentimento dei molti.

impiego traslato: * affidare ad altri un affare, un incarico, riconoscere l'autorità

* affidare ad altri un affare, un incarico, riconoscere l'autorità altrui ',

/ che defessa dall'orgia ansi in un botro. = voce dotta,

'(p. es. defezionare da un parere, da un'opinione, da

sostenere che in momenti di lotte elettorali un partito non può buttar via nemmeno una

.. non potè a meno di inarcare un poco le ciglia a questo mostruoso *

, che puzzava di gergo giornalistico lontano un miglio. = deriv. da

di fede, di parola; abbandono di un partito politico, di un'alleanza,

partito politico, di un'alleanza, di un capo (e anche di un gruppo

di un capo (e anche di un gruppo a cui si è legati da un

un gruppo a cui si è legati da un impegno); diserzione, ribellione.

dicevi anche tu che l'uccisione di un fascista avrebbe cementato l'unità della formazione

vol. IV Pag.115 - Da DEFIBRINAZIONE a DEFILAMENTO (25 risultati)

la maggiore erudizione storica può accompagnarsi a un gusto rozzo o altrimenti deficiente. michelstaedter

: 'va'là, che sei un povero deficiente'. b. croce,

incapace di ragionare e operare, sarebbe un deficiente. pirandello, 111-6x1: che

, e il loro amico boccia, un giovanotto un po'deficiente per una malattia

il loro amico boccia, un giovanotto un po'deficiente per una malattia infantile,

infantile, impiegato del municipio, stavano in un angolo della stanza. moravia, xii-222

* debole, scadente ': * è un po'deficiente nella matematica'. panzini,

opere di natura, s'ella riguarda un uomo benissimo proporzionato con un bellissimo volto

ella riguarda un uomo benissimo proporzionato con un bellissimo volto di donna, il quale

assoluta deficienza d'ogni cosa, neppure un briciolo di fuoco in questa stagione.

scopriva deficienze e disordine in più di un registro. 2. scarsità di

intelligenza; vizio, debolezza (di un organo); imperfezione (morale o fisica

la morte è talvolta l'opera di un capriccio improvviso e che potrebbe essere passeggero

improvviso e che potrebbe essere passeggero di un organo o della casuale coincidenza momentanea di

con una ironia faceta, che tradiva un sentimento di rivalità d'alto in basso

del liberalismo italiano nella lunga mancanza di un partito politico francamente conservatore. piovene,

, ma la sua deficienza piena di un signorile distacco incuteva il rispetto e, anziché

x-29-268: il bilancio inglese ha un « deficit » di oltre quattrocento milioni

milioni, cifra enorme...; un « deficit » che si è dilatato

: le quali, o siano composte di un re, 0 di molti, tutte

fra il danno e l'utile / è un su per giù. cardarelli, 3-168

restino sovraccariche di dipendenti superflui, è un criterio caritativo in stridente contrasto con la

, e se vi si mette e duri un poco vede favillare la sua grande luce

e alla vista del nemico data da un ostacolo. - linea di defilamento:

ciglio della massa coprente. -defilamento di un punto: la quantità in metri di

vol. IV Pag.116 - Da DEFILARE a DEFINIRE (34 risultati)

zione e dal tiro del nemico (un reparto, una batteria).

fracchia, 659: defilare, -rispose con un certo sussiego marcello, -è un verbo

con un certo sussiego marcello, -è un verbo venuto in uso corrente con la

. piovene, 6-31: vi era un altro legame tra angela e me, e

del sacro era simile a quella di un animale parassita, senza fede né ragione

è lo stato in cui, per un tempo, né definito, né definibile,

« arte » la quale resta perciò un presupposto non definito. sbarbaro, 1-224

si possa nel definire i nomi prendere un definitivo men noto del suo, direm

veghia e difina e ditermina e raporta l'un l'autro, le piò segrete cose

, viene a contraerei, a costituir un individuo. galileo, 3-4-139: l'aria

b. croce, ii-5-341: formulare un problema è definirne i termini, e

anno. 2. determinare esattamente un concetto con elementi adeguati a rappresentarne il

: definisce il filosofo la temerità per un fatto senza ragione. muratori, 5-i-151:

a levante della ca- sina si stendeva un orto favolosamente spazioso per quei paesi le

. -render chiaro il significato (di un vocabolo, di un'espressione).

le scienze matematiche] si han creato in un certo modo gli elementi con definir certi

, i-167: sono questi articoli d'un tal genere, che è più facile

. rosmini, xxii-186: chi definisce un vocabolo attribuendogli un significato che non è

xxii-186: chi definisce un vocabolo attribuendogli un significato che non è dell'uso,

fece che gonfiar le gote, mettendo un lungo mormorio, una specie di rantolo,

rantolo, come se avesse in bocca un epiteto troppo grosso e non potesse sputarlo

, 2-94: poiché non v'è un pensiero unico e fisso, ma una serie

nessuno può con una parola definire esattamente un uomo. cicognani, iii-2-10: « arida

scrittore facile a definire. più che un mondo organico di figurazioni e di idee il

figurazioni e di idee il suo è un clima di umori variabili. moravia, ix-215

lei ha fatto e detto lo definisce come un uomo per lo meno leggero e di

definire. tarchetti, iv-31: stetti allora un altro istante ad attendere: la mia

maschere. alvaro, 14-14: catalogato un fatto, pare che basti, come all'

uomo che si calma quando ha definito un suo malessere o un suo sentimento.

calma quando ha definito un suo malessere o un suo sentimento. comisso, 5-101:

. e. cecchi, 2-140: un che di ancestrale, nella sua attitudine

, 2-2-89: or di queste nel mezzo un largo piano / fu scelto a quell'

che il papa... possa definire un nuovo dogma senza essersi assicurato che nel

pronom.: risolversi, giungere a un determinato risultato; finire, aver termine

vol. IV Pag.117 - Da DEFINITAMENTE a DEFINITO (20 risultati)

più vale nelle guerre la borsa di un prencipe, che col danaro possa mandare

la guerra, che il valore di un capitano, che la debba col ferro troncare

la debba col ferro troncare, e con un fatto d'arme definire. botta,

contesa, una lite); stipulare (un contratto). rainerio da perugia,

definire questa faccenda di oriani, pensa un poco tu alle mie circostanze e poi

le leggi già stabilite son tutte affidate ad un collegio di giureconsulti forestieri che ha il

cattolica, gli angeli sono presenti in un luogo) cfr. definito, n

considerato definitivo; l'essere inoppugnabile (un atto amministrativo). b

la non definitività delle filosofie dà loro un senso e un ufficio e fonda la loro

delle filosofie dà loro un senso e un ufficio e fonda la loro storia.

: ho l'impressione che mi sia un pò stretto [il « tait »]

si possa nel definire i nomi prendere un definitivo men noto del suo, direm

: è difficile far la geologia di un lavoro d'arte, trovare nel definitivo le

queste cose sue si leggono poi con un senso nuovo: col senso del definitivo

oriani si fa socio alla nostra fatica con un copioso catalogo di vocaboli ben definiti e

l'idea che lo possedette, d'un progresso troppo definito nel passato e troppo

ed anarchico di solidarista assoluto, era un nulla e tutto, un assurdo.

, era un nulla e tutto, un assurdo. 2. ben determinato

alla francese. settembrini, 1-33: un mutamento lo volevano tutti, ma il concetto

8-29: le regole d'arte, proponendo un ideale definito da raggiungere, danno all'

vol. IV Pag.118 - Da DEFINITORE a DEFISSO (23 risultati)

. serra, ii-259: affronta dirittamente un problema dei manoscritti leonardeschi, sfiorato da

possibile rivedere certi volti d'uomini d'un rosso bruno, quasi sostanziati di sole

9. teol. che è presente in un luogo col pensiero e la volontà,

diffinitóre e arbitro de'confini fra l'un podere e l'altro, ne tolsero ogni

l'incanto indicibile e senza limiti d'un immagine poetica intrattenuta e sospesa nell'inespresso

di consigliere d'ufficio del superiore di un ordine regolare; a seconda che venga

che riesce a definire, a determinare (un concetto). b.

. il definire; determinazione esatta di un concetto, fatta con elementi adeguati a rappresentarne

spiegazione breve e precisa del significato di un vocabolo, di un termine; enunciazione

precisa del significato di un vocabolo, di un termine; enunciazione delle qualità, degli

quei vocaboli che nella loro derivazione da un altro contengono una specie di definizione della

è che la proposizione abbia per base un concetto di maggior estensione dell'oggetto che

l'oggetto così la definizione differisce da un semplice sinonimo, come dicendo: « gli

essere intesi con discrezione, non come un comando ma come un ricordo e un

discrezione, non come un comando ma come un ricordo e un avvertimento. pavese,

un comando ma come un ricordo e un avvertimento. pavese, 8-114: con la

definizione per uno spontaneo proposito di spiegare un domma? no. tutte le definizioni

aria, che con la destra tiene un pastorale e con la sinistra una spada,

passato, per il passato remoto, un attaccamento eccessivo al passato prossimo. alvaro,

e della terminologia, alle definizioncelle d'un dizionario tecnico. = voce dotta,

di piombo avvoltolata e tenuta ferma con un chiodo o con altra legatura, e

con altra legatura, e introdotta in un buco del terreno, in una tomba

lo sguardo, anche la mente: a un oggetto che assorbe interamente l'attenzione)

vol. IV Pag.119 - Da DEFLAGRANTE a DEFLORATO (29 risultati)

. bocchelli, ii-268: falli un terzo [tentativo], per la

: come se coteste pine, d'un tratto, si rivelassero tante bombe a mano

si sposta egli con redivivo quadrupede da un luogo all'altro del fronte accerchiante, da

si accumula e deflagra nel giro di un giorno. calvino, 1-445: la «

via via e formano intorno al pedale un tappeto di scorie ferrigne.

che tende a ottenere la deflazione (un provvedimento economico). = deriv.

che tende a ottenere la deflazione (un provvedimento economico). =

o meglio 'sflemmare', separare da un liquido composto una parte dell'acqua che

apparecchio montato all'uscita della caldaia di un distillatore, allo scopo di condensare

nel porre, prima del condensatore, un recipiente speciale, detto deflegmatore, che

fis. deflessione magnetica: deviazione che un pannello di elettroni subisce per l'applicazione

di elettroni subisce per l'applicazione di un campo magnetico trasversale rispetto alla loro velocità

elettrostatica: l'analoga deviazione prodotta su un pannello di elettroni da un campo elettrico

prodotta su un pannello di elettroni da un campo elettrico. -deflessione di un fascio

da un campo elettrico. -deflessione di un fascio di raggi luminosi: deviazione del

per opera di uno specchio, di un prisma. -deflessione della bussola giroscopica:

errore di indicazione del nord vero in un certo istante, nel quale il giroscopio

cfr. flettere). piegare da un lato, volgere da una parte;

sbarra o di una trave sottoposta a un carico trasversale. = voce dotta

tipo di valvola commutatrice che, in un condotto, è disposta immediatamente a monte

in comunicazione il condotto col cilindro di un motore a combustione interna (e ha

ottico, ha la funzione di deflettere un fascio di raggi luminosi. 4

è aperta, in modo da ottenere un rimescolamento dei prodotti della combustione.

aeron. deflettore di un'ala: in un aeromobile, ciascuna delle alette che sono

col pugnale? moneti, 78: un mercante di pepe e di cannella,

caduta, sotto terra, c'è un tesoro, ma che questo tesoro non

d'una favilla che sale, d'un aroma che si spande invisibile.

camere sue sai che si vede? / un giacinto; non fior, ma deflorato

. / ratto no; ma rapace un ganimede. 2. figur.

vol. IV Pag.120 - Da DEFLORATORE a DEFORMARE (33 risultati)

maggiore della paga che vien data da un vizioso liberale a venezia ad una mercantessa

di soldati attendeva a sistemare in iscavo un doccione per la defluenza dell'acque pantanose

verso il basso (le acque, un corso d'acqua: secondo la linea

che defluiva dalle campagne finiva a formare un laghetto davanti alla casa. d'annunzio

fogazzaro, 7-89: nell'alzarsi con un naturale defluire dell'onda mistica dal cuore

3. figur. allontanarsi in massa da un luogo (la folla; anche merci

-uscire con abbondanza (le parole: in un discorso, in uno scritto).

seguiranno composte, ordinate, filate, con un principio un disegno una conclusione ideale in

ordinate, filate, con un principio un disegno una conclusione ideale in un defluire di

principio un disegno una conclusione ideale in un defluire di materia abbondante larga sicura.

, / e il secondo varcò d'un salto, e con tra / il terzo

, 5-549: si parla di formare un centinaio di laghi-serbatoi collinari destinati a trattenere

attraversa la sezione di una corrente in un dato intervallo di tempo. cattaneo

più o meno numerosi di persone da un luogo (un locale, una via

numerosi di persone da un luogo (un locale, una via, una piazza

, una piazza, anche una regione, un paese). -per estens.:

cattaneo, iii-1-274: il cercare alla popolazione un continuo deflusso su le colonie. baldini

è per questo esaurita. subisce soltanto un deflusso in conseguenza della cena.

di una gran folla di persone da un luogo. cagna, iii-198:

bontempclli, ii-818: pensò tutt'a un tratto al fetore orrendo che sprigiona qualche

sperò che garcia avesse il rifugio in un angolo lontano dai defluvi di stiva.

subire deformazioni (temporanee o permanenti: un corpo, per effetto di cause meccaniche

in momento te la stira lunga in un albero, o ne sbozza il fucinato d'

albero, o ne sbozza il fucinato d'un pignone. = deriv. da

deformabilità, sf. attitudine di un corpo a subire deformazioni più o meno

dolor pognente, / contra la deformanza un vergognar cocente, / ed un temor

la deformanza un vergognar cocente, / ed un temor fervente che 'l dèmone ha fugato

temporaneo o permanente) la forma di un corpo. galileo, 4-3-129:

, voglia sottometterla quanto al greco ad un correttore speziale che emendi gli errori,

bassani, 1-179: dal modo come un cliente aveva consumato un tacco, deformato

dal modo come un cliente aveva consumato un tacco, deformato una tomaia, sbucciato

attribuisce alla somma bontà 1 vizi di un tiranno atroce e bisbetico. alfieri, 8-247

conservare all'antico la sua anima in un corpo nuovo, ma di deformargliela meno

vol. IV Pag.121 - Da DEFORMATA a DEFORMAZIONE (27 risultati)

e il pensiero. moravia, iv-93: un principio di ubriachezza già le deformava la

degli occhiali troppo forti o guardare in un acquario; gli oggetti tremavano, si univano

come sconvolta e trasfigurata (ed è un procedimento tipico dell'arte moderna).

). soffici, v-1-667: deformare un oggetto secondo la sua particolare illuminazione e

deforma. panzini, ii-134: metteva un cannello fra la pelle lanuta e la carne

enormemente gonfiata e deformata, che da un momento all'altro, dio liberi,

mia! montale, 1-65: trema un ricordo nel ricolmo secchio, / nel puro

si fa vecchio, / appartiene ad un altro. 7. rifl.

l'asse geo metrico di un solido (una barra, una trave,

solido (una barra, una trave, un arco) si dispone quando il

moversi potea; e così restò un dei più belli e disposti corpi del mondo

, brevi, lunghe, creando sulle pareti un gioco di ombre deformate gigantesche che

. rovinato, ridotto in cattivo stato (un oggetto, un edificio, anche una

in cattivo stato (un oggetto, un edificio, anche una regione); corrotto

soffici, ii-146: portava addosso non un giacchetto da donna ma una giubba di

rendono diverso dalla normalità; travisato (un fatto). savonarola, 7-i-54:

solitudine di quella domestica le avevano dato un concetto deformato dei rapporti tra le cose

deformati, raggelati e resi ridicoli da un linguaggio insieme ingenuo e convenzionale, sofia

[le figure] sono deformate in un ticchio, in un abito interiore,

] sono deformate in un ticchio, in un abito interiore, che tende a esprimersi

senza mia colpa? -trasfigurato (un oggetto, un paesaggio: dalla luce

? -trasfigurato (un oggetto, un paesaggio: dalla luce, dalla prospettiva

v-2-481: alzando improvvisamente gli occhi da un giornale in questo caffè di tutti i giorni

. che guasta, sciupa, imbruttisce (un testo letterario); che corrompe l'

babbo rimase, privo di consensi, un po'mortificato, a dire dell'a universalità

; modificazione, alterazione della forma di un oggetto, dell'aspetto di una persona

e degli strumenti. -storpiatura (di un nome). bilenchi, 197:

vol. IV Pag.122 - Da DEFORME a DEFORME (35 risultati)

o d'un mestiere incide nell'uomo; sono esse lo

46: forse una deformazione ottica, forse un aggiustamento delle lenti e della focalità con

, particolare stile che fa uso di un linguaggio esasperato e violento, capace di

, della forma o del volume di un corpo sollecitato da forze esterne e dalle

deformazione: è il lavoro prodotto da un insieme di forze applicate a un sistema

da un insieme di forze applicate a un sistema elastico, dovuto alle deformazioni generate

avea piacevol viso, abito onesto, / un umil volger d'occhi, un andar

/ un umil volger d'occhi, un andar grave, / un parlar sì benigno

d'occhi, un andar grave, / un parlar sì benigno e sì modesto,

beltà. monti, 10-406: era un certo dolone infra'troiani, / uom,

interrogata, » interruppe la signora, con un atto altero e iracondo, che la

1827 (150): con un atto altero ed iracondo del volto, che

tu sarai sempre o incinta, o con un bambino in fasce da nutrire. così

animali. firenzuola, 539: se un cavai fusse senza peli, e'sarebbe

/ di scimmia intento ad esplorar da un antro. -di piante.

chiede. 2. sformato (un oggetto: per l'uso o per cattivo

crollante, cadente, in rovina (un edificio). muratori, 8-i-198:

del trono » rotondo tempio infernale con un macigno nel mezzo, un deforme ambone

tempio infernale con un macigno nel mezzo, un deforme ambone per la messa nera.

-orribilmente deturpato o mutilato (un cadavere: dalla morte, dalle ferite

-letter. crudele, ostile, violento (un fenomeno naturale). alfieri,

, e di quando in quando dalle navi un fascio di luce inquieta esplorerà rapidamente tra

aspromonte. -sgraziato, sgradevole (un suono, una voce). boccaccio

3. figur. riprovevole, turpe (un vizio, una passione); vizioso

discemere che sregolata e deforme creatura sia un uomo che si lascia vincere da bestiali

, e il mio cor teme che un male / ti cresca in queste case

ti cresca in queste case, / un catello deforme con obliquo / dente ed occhio

chi gettasse lo sguardo nella mente d'un uomo comune vi troverebbe una ben strana

prediciamo che nel futuro non più commetteremo un simile errore. delfino, 1-7: che

de'buoni. tommaseo, i-315: un giorno in campagna, di primavera,

, dopo il desinare, al margine d'un laghetto cinto di qua d'arboscellini verdeggianti

l'intorbidava. aleardi, vi-568: un grido di preghiera / d'un popolo che

vi-568: un grido di preghiera / d'un popolo che spera / veder cessato il

senza comprendere, ella rimaneva come sotto un incubo deforme, con un misto di

come sotto un incubo deforme, con un misto di ribrezzo e d'ambascia. quasimodo

vol. IV Pag.123 - Da DEFORMEMENTE a DEFORMITÀ (19 risultati)

6. figur. esteticamente brutto (un testo letterario); che presenta gravi

commendato per avere delle proprie meditazioni formato un sistema ben collegato, meglio che non

anche difettoso, ci colpisce più d'un altro, la di cui forza è

la barba. magalotti, 21-71: un altro ranocchio gonfiò anch'egli deformemente;

bellezza. leopardi, iii-75: se un uomo è di deformità incredibile, ritrar

... stando a bocconi sopra un canile di paglia si contorce

l'avvenenza o la deformità eminente d'un oggetto asperge l'altre parti della sua qualità

tenevano passato dall'una parte all'altra un piccolo chiodo dorato, o d'oro;

ch'essi [i grandi] fanno un vizio, par che, non so come

di sé. buonafede, 1-ii-150: fece un sì detestabile abuso della vastità del suo

dell'avarizia che entra nel core d'un ministro del santuario,...

battesimo. moravia, i-49: ad un tratto, per la prima volta da quando

e inquieto / mugghiava a guisa di un tauro silvano / ed oltre i mugghi

star male. vasari, ii-55: un mostro marino... egli fece e

vita dell'italia, che rende, a un tempo, più manifesta e la deformità

ostinata. moravia, i-226: appare un funesto mosaico di frantumi bianchi orlati di

pietro in campo lodigiano, è divenuto un interessante ornamento d'un parco delizioso.

lodigiano, è divenuto un interessante ornamento d'un parco delizioso. -parola,

le opere procedevano assai lentamente. gl'italiani un

vol. IV Pag.124 - Da DEFOSFORAZIONE a DEFUNTO (13 risultati)

un'istituzione); disordine interno di un paese. l. guicciardini, 47

. cecchi, 5-61: nelle vetrine d'un piccolo museo, con le testimonianze dei

di quelle cose da non tacervisi, e un pollastrello da non defraudarne la vostra tavola

diritto. costui mi defrauda. -è un contraffacente pubblico e abituato. d'alberti

non è giusto defraudare il padrone di un minuto della giornata lunga dieci ore che egli

stato defraudato, d'esser rimasto con un pugno di mosche, mentre l'eredità di

dossi, 712: una bionda, un po'scarsa di gambe, e tutto farina

alla pancia) volge al mio amico un musetto, che parea dovesse gnaulare, fisàndolo

dignità o ai propri sentimenti, ma semplicemente un furto, una defraudazione. =

quando il mosto ha avuto nella caldaia un grosso bollore, e schiumato. crescenzi

pressoi galla per medico s'intende sempre un mago, e questo per lo più suol

, e questo per lo più suol essere un detterà, che sa legicchiare qualche libro

/ perdere il corpo e l'anima in un punto; i e quel odor,

vol. IV Pag.125 - Da DEFUNZIONE a DEGENERARE (28 risultati)

, / nove nepoti ebb'io ed un fratello, / e poi li vidi in

fratello, / e poi li vidi in un mese defunti. beicari, 5-91:

, 389: l'erede vien ad esser un legato, il quale nell'eredità rappresenta

comprato due case al villaggio e un pezzo di terra nelle vicinanze.

, sendo vivo, / ma tossa d'un defunto s'awivàro, / toccando il

tramonta. e. cecchi, 6-180: un breve spazio separa talvolta i defunti di

cardarelli, 1-155: hanno i defunti un tempo / ulteriore nei cimiteri. / vi

v'è dunque fra esso e la republica un odio domestico e necessario. guerrazzi,

giunto, / le ceneri preme / d'un mondo defunto. carducci, iii-7-39:

. carducci, iii-7-39: il compianto che un tro- vator provenzale scioglierà su la morte

re tedesco nato in italia sarà ad un tempo il canto di requie a una

di defunte primavere / nella penombra d'un cinereo sfondo. d'annunzio, 1-668

s'accende / quasi il fantasma d'un aprii defunto. borgese, 6-145: sia

. borgese, 6-145: sia dunque un canto dissono ed acuto, senza suon di

dannunzianesimo, pure defunto, rimescola ancora un odoruccio particolare. 3. figur

debolezza); col volto cosparso di un pallore simile a quello della morte.

sacchetti, 19: fai di me un spiritei defunto, / rimaso sì che

sente caldo sangue. -incerto (un gesto); scialbo (un colore)

-incerto (un gesto); scialbo (un colore); desolato (un paesaggio

(un colore); desolato (un paesaggio). govoni, 73:

stagni o delle paludi, e strascinasi un pezzo, e poi si cava fuori con

. eliminare i gas disciolti in un liquido o contenuti in un solido.

in un liquido o contenuti in un solido. = comp. da

fichi). eliminare i gas contenuti in un li quido o diffusi in

li quido o diffusi in un locale chiuso. migliorini [s

vivon sopra la terra: e alcune in un certo modo ignobili e degeneranti, che

l'uomo medi- tatore e sociale è un animai depravato, bastardo e degenerante.

seguendo, di là dalla passione, un concetto di governo imperiale di cui l'

vol. IV Pag.126 - Da DEGENERATIVO a DEGENERATO (25 risultati)

altrove, que'frutti degenerarono ed acquistarono un sapore aspro e malsano. 2

dissimil fatto, e quasi al mondo è un mostro. / e spesso avien ch'

tal disprezzo? beatrice è figlia di un ciabattino? -è figlia di un galantuomo

di un ciabattino? -è figlia di un galantuomo; ma degenerando dal padre, fa

a questa età è stata mai sempre un raro esempio d'ogni virtù, degenerando in

ora, ecco la ragione per cui un semplice battibecco, quali ne abbiamo avuti

, 1-145: degenererà l'universo in un bosco di assassinamenti, in un campo

universo in un bosco di assassinamenti, in un campo di battaglie, in un inferno

in un campo di battaglie, in un inferno di rancori. segneri, iii-1-215

dolerci ch'essa vada così degenerando in un ozioso esercizio d'armonia. carducci,

luigi gonzaga. giocosa, 77: un soldato in congedo intona una canzone napoletana,

viva di cui era composto, per un improvviso arresto dell'intelligenza, degenerasse in

fantastiche allusioni, che risvegliano tutt'al più un imprestato sorriso. napoli signorelli, xix-4-605

veglia m'hanno irritata la piaga; un medico a milano mi fece grande paura assicurandomi

164: per tre giorni non lasciò un momento il suo capezzale, gli fece

in peggio; che è conseguenza di un processo di degenerazione. panzini,

quistioni così dette teoriche come se avessero un valore di per se stesse, indipendentemente

: anomalie fisiopsichiche che nei delinquenti sarebbero un fenomeno di degenerazione, da attribuirsi o

di degenerazione, da attribuirsi o a un ritorno allo stadio ancestrale { degenerazione atavica

e degenerati. carducci, iii-25-360: un giovane fiorentino mi domandò se non mi

se non mi pareva che dante fosse un decadente. a me voi parete tutti

piccole rapine e della tradizione imbastardita di un diritto feudale. landolfi, 8-73:

collegio a torino, infermò gravemente d'un mal di petto, che degenerato in etisia

fuor delle orbite, degenerati molli, d'un colore azzurrognolo, simili al sacco ovale

azzurrognolo, simili al sacco ovale d'un polpo che sia prossimo a putrefarsi.

vol. IV Pag.127 - Da DEGENERAZIONE a DEGLUTIRE (19 risultati)

7-165: tuo marito non può essere un degenerato o un pazzo come in

non può essere un degenerato o un pazzo come in questo momento ispirata da un

un pazzo come in questo momento ispirata da un torbido risentimento sembri esserlo tu. moravia

degenerata? » pensava; e provava un desiderio violento di rompere a forza di

'dei popoli meridionali da emendarsi con un crocicchio di razze. de sanctis,

. cinelli, 1-208: aveva pronto un discorso ricco di osservazioni amare sulla degenerazione

comunisti vediamo in questa degenerazione dello stato un fenomeno normale del sistema capitalistico. alvaro

il passaggio dal manzoni al grossi sembra un progresso ed è una degenerazione...

allora. dobbiamo credere che ciò sia un sintomo di malattia o degenerazione? o dobbiamo

pochette') non sono più grossi d'un mastino. govoni, 2-205: uccelli

), ed anche trovare in parte un nuovo alfabeto (come per le e

decadentismi. 4. biasimevole (un vizio, una condotta non conforme alle

letto perché ammalato, che è ricoverato in un ospedale o clinica (ed è usato

l'infermiera] nella degente la protagonista d'un film: ella non ne perdeva uno

uno dei film in cui ci fosse un grande amore. palazzeschi, i-631: il

lato trascorre a letto o ricoverato in un luogo di cura.

. avere, tenere uno in degenza (un ospedale, una clinica): averlo

giorni interi e in ultimo gli presentò un conto di ven- ticinquemila lire.

deglutinazióne, sf. ling. perdita di un suono originario, inteso come articolo

vol. IV Pag.128 - Da DEGLUTITO a DEGNARE (27 risultati)

, 3-4: fortunio, che in un lato della galea col capo sopra l'

segno di star meglio; potè deglutire un po'di cibo; borbottare qualche parola.

, penosamente inarcato, come quel d'un pollo, ma con un grosso nottolino

come quel d'un pollo, ma con un grosso nottolino protuberante, che gli andava

si empivano le ghiandole del palato di un succo mielato ed ardente che gli chiudeva

porgere orecchio, gratis, e con un cespuglio di peli rotondi fuor dall'orecchio

373: dal registratore della cassa, con un tintinno come di campanello a ogni battuta

e trionfante ingranaggio, si sgranava ancora in un galoppo filato la balda meccanica deglutitrice dell'

e che altro drappo può degnamente vestire un dio, se non è lavoro di quell'

propia di sì gran maestro, diede un segno degnamente mescolato e di compassione inverso

(623): era la maniera d'un uomo che chiamava privilegio quello di servir

quella che pareva dovesse lacerare da. un momento all'altro la guaina del suo

me raccolti tra queste ultime rime con un voto santissimo e degnamente altero all'italia.

avendo messo a cantare la sua favola un fanciullo, il quale disse molto degnamente,

qualcosa come una distinzione (e anche un dono, un onore, un privilegio

distinzione (e anche un dono, un onore, un privilegio; ed è spesso

anche un dono, un onore, un privilegio; ed è spesso usato in

che noi per altro non degneremmo d'un guardo, pure se ci son vivamente

passan, né 'l padre / degnan d'un guardo. foscolo, xiv- 15:

bertola non rigetterà l'inculta offerta di un giovanetto, che tenta onorarlo perché lo

lo stima. carducci, 691: un asin bigio, rosicchiando un cardo /

, 691: un asin bigio, rosicchiando un cardo / rosso e turchino, non

tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar serio e

dell'arte. tecchi, 9-63: era un bimbetto press'a poco della sua età

vide in pianti. berni, 150: un non so chi, mio vicino,

», com'essi dicevano, « un dito di qualche cosa ». 4

. 4. ant. ammettere a un premio, promuovere a una carica,

vol. IV Pag.129 - Da DEGNATO a DEGNAZIONE (14 risultati)

per bontà e condiscendenza, a compiere un atto che sia ritenuto inferiore alla propria

come formula di cortesia, per chiedere un favore, per rivolgere un'invocazione: degnati

degnati, callinome gentile, / d'ascoltar un che te più che se stesso /

: il poveruomo, è più di un mese che è morto, ed il figliuolo

signor anseimo, io trovo vostra figlia di un carattere il più bello del mondo.

2-405: rimase un'ora in attesa di un altro mezzo. in quell'ora passarono

questo, baciano quell'altro, arrideno a un altro, e con troppa blandizia,

, 298: filostrato che fai? dègnate un poco. / m. franco

il comportamento di chi acconsente a concedere un favore, a mostrarsi affabile e cortese

umiltà della degnazione, e tale a un tempo il vigore della giustizia! manzoni

dal vicario delle monache, a fissare un giorno per l'esame ». detto

appropriarsi la gloria di questo mondo come un diritto di feudo, e la gloria

tanta degnazione, diede la propria con un po'di ritardo. pirandello, 8-112:

. il sentimento che determina o accompagna un atto di cortese condiscendenza; bontà, misericordia

vol. IV Pag.130 - Da DEGNEVOLE a DEGNO (23 risultati)

, loro: a esprimere meraviglia per un atto di cortesia fuori dell'ordinario.

1-2-34: il mio padrone poi è un cavaliere degnevole e popolare. roberti, xi-

, iii-264: la modestia dei greci: un avvocato in redingotte, vecchio, alto

cortese, compito, garbato, raffinato (un atto, un modo di comportarsi)

garbato, raffinato (un atto, un modo di comportarsi). o.

carducci, iii-16-249: balena alla novella un degnevol sorriso su 'l terribile sopracciglio di

ma mista, in quella congiuntura, di un tal quale disgusto, perché sentiva fastidio

., 1-32: vidi presso di me un veglio solo, / degno di tanta

contento, con una delle mie novelle, un doloroso e com- passionevol caso, e

amor più degno / d'una fiorita guancia un cor fedele? segneri, i-255:

, è d'alta lode / colui che un regno a governare imprende, / se

qualche capriccio le facea porre da un canto questa breve ambizioncella. pirandello, 7-70

non ci potesse esser posto per un po'di commiserazione. landolfi, 3-113:

le loro volontà per l'elezione d'un pontefice degno, e dotato di quelle

italiano mostrando all'europa in se stesso un uomo degno di governare uno stato.

per bellezza e per cortesia, l'un dell'altro degnissimi sono amanti. tasso

, peculiare, caratteristico (e presuppone un paragone fra cose e persone che abbiano

suo argomento nobilmente amplificato giunge a formare un sonetto dignissimo di lui, e massimamente

, il genio? -è degno / d'un guerriero e d'un re. p

degno / d'un guerriero e d'un re. p. verri, i-214:

dunque una virtuosa occupazione e degna d'un buon cittadino, quella di concorrere allo

, 1-190: aveva... un grifo degno di catone. svevo, 6-381

cum ridente voce defendere volendo, sopravenne un nunzio del magnifico iuliano di medici..

vol. IV Pag.131 - Da DEGNO a DEGRADAMENTO (5 risultati)

.. che, per quanto fosse un avversario, lo consideravo persona degnissima.

17-12: stan- nogli a destra l'un, l'altro a sinistra, / duo

che il guerriero in campo ha per un degno duce. -ant. caro

arte); elegante, forbito (un artista); dignitoso, maestoso (l'

una persona); bello, pittoresco (un luogo). livio volgar.,

vol. IV Pag.1038 - Da DURATORE a DUREZZA (1 risultato)

adunazioni infeltrate in modi di gomicelli in un luogo. trattato dei cinque sensi, 1-23

vol. IV Pag.1039 - Da DURICORIO a DURIONE (16 risultati)

per non cadere, sedette sull'orlo di un canapé, provando una durezza dolorosa in

durezza dolorosa in tutte le giunture e un improvviso rammollimento di cuore e di cervello.

. settembrini » 1-317: nato in un villaggetto appiè del matese, ha il sangue

, la fierezza, la durezza d'un antico sannita. cassola, 1-188:

. cassola, 1-188: -mario è un elemento che va eliminato, -e lo disse

disse con tale durezza che fausto per un momento ebbe il timore che l'altro

: sentimento crudele, atto che rivela un cuore duro; malvagità, cattiveria.

non senti la mia voce? per un attimo, cessa di serrare il tuo cuore

la durezza che lo fascia, per un attimo. slataper, 1-128: vorrei

di caffè nel brasile... basta un po'di durezza. badare che lavorino

alle durezze e privazioni della guerra o di un altro evento simile. 7

per sé fia forse in parte alcuna un poco duro. la qual durezza, per

ha la buccia spessa e dura (un frutto). - anche sostant.

prigione per buiosa; / ad arzigogolarla un anno intero, / non dirai che

regolari e grossi frutti, simili a un piccolo popone con buccia spinosa e una

« durione », che è prodotto da un grandissimo albero, stimatissimo frutto in questa

vol. IV Pag.1040 - Da DURIORE a DURO (32 risultati)

.. peccato che non n'emerga un sentimento chiaro; colpa forse della durissimità

; e sappi che il muzzi in un suo opuscolo nel quale denunziava circa quattromila

. ant. durezza (e ha solo un uso figur.).

e non cre- d'anco / che un garzonotto di venticinque anni / mi vincesse

comodo e spiccio di spaccarlo in due come un cocomero, con la sua durlindana.

, sciabola (e oggi ha solo un uso scherz.). vita di

che perderò io più il tempo criticando un don marzio... che di tre

ne trova pur uno che gli dia un biscottino sul naso, quantunque sieno tre

età e d'ogni sesso: era un girare, un rimescolarsi di gran cappe

d'ogni sesso: era un girare, un rimescolarsi di gran cappe, d'alte

d'alte penne, di durlindane pendenti, un moversi librato di gorgiere inamidate e crespe

perfino il suo stemma, che rappresenta un guerriero galoppante, a visiera calata e

con la durlindana in aria, contro un nemico che. non si vede.

durlindana, e il presidente: / sarò un eletto, e dignito- sjftnente / farò

alto. pulci, 24-7: portava un baston duro e ponderoso / ed avea membra

; faceva caldo, e assanti avea un bel voltarsi e rivoltarsi senza poter chiudere occhio

-che si mastica con fatica (un cibo); tiglioso (o anche

(o anche compatto, sodo: un pezzo di carne); raffermo (

lasciato cadere sotto la tavola, 0 un pezzetto di pane duro rubato alle galline.

: mangiammo il formaggio pecorino, duro come un sasso, piccante. -ispido

crescere, amico mio, su la coscienza un bel palmo di pelo nero e duro

-ruvido, rigido (una stoffa, un abito). scrofani, xxiii-544:

panno bianco, tenendo nella mano destra un rosario, stavano in ginocchioni ripiegati su

più dure e dense arrivino a possedere un calore più veemente, e come si

non dissodato; arido, asciutto (un terreno). boccaccio, dee.

, / la qual sen va di un drappo verde ornata. bùgnole sale, iii-235

3. acerbo, non completamente maturo (un frutto). crescenzi volgar.

, impervio, inaccessibile, inospitale (un luogo); faticoso, disagevole (una

dura montagna forsi del- l'apenino spicco un tenerissimo saluto... invitandovi,

dura mulattiera che vi sale, non un albero che dia ombra. gatto,

-la signora fortunata. mio zio è un po'duro. d'annunzio, v-1-659:

baretti, 1-20: il nostro abate è un uomo d'orecchio duro,..

vol. IV Pag.1041 - Da DURO a DURO (29 risultati)

obbligo di recezione,... perché un po'duro d'orecchi: era anzi

d'orecchi: era anzi sordo come un caciocavallo. -privo di sensi,

sì sconciamente che si levò per fare un brindisi, e cadde tutto duro sul duro

fanciulli alle fiamme, e poi a un crudelissimo ghiaccio, e nel'acque gli

tutta la scandinavia, è dotato d'un animo altrettanto reso benigno della bontà del

, iii-3-249: ella non avrà mai un figliuolo come me, duro di forze

e la gelata mente / de chi in un punto mi fa vivo e morto,

sorte, / che la fe'traviar per un sentiero. berni, 3-41 (i-72

tanto dolci che, per duro stia un uomo, l'inteneriscono e lo risolvono

chino, col cuore più duro di un sasso, badava solo dove metteva i piedi

96: tu leggevi chiara come in un libro / figgendo il duro sguardo di cristallo

pur fermo e duro, / turbato un poco, disse: « or vedi,

: non si tratta che di non dire un altro sì; e non lo dirò

le sue preghiere. nieri, no: un altro [diavolo] voleva acciuffarmi per

aveva detto una cosa era più duro di un sasso, la strada, per il

i-451: sempre così: il cappotto come un sacco, i guanti che gli davano

delle mani, la testa più dura di un sasso all'istruzione e in piazza d'

giadra, tropo disconvene / risposta dura a un viso tanto umano. nannini, 1-35

parola dura, non hai mai fatto un gesto brusco in vita tua? 11

contorto, disadorno (uno scrittore, un artista, lo stile di un'opera

morbi '? milizia, ii-342: un disegno è duro se le parti del contorno

-privo di morbidezza, senza sfumature (un colore, una luce).

luce). barilli, 3-20: un sole duro e fermo, sotto il quale

discioglierà quel suo duro / lampo in un sole futuro / d'intima luce e di

prati d'appennino e, impresso in un cielo duro come cristallo, l'inizio della

, ix-187: il cielo era di un azzurro duro, luminoso, profondo, ancora

pea, 7 427: un po'di muso rosa della vittima [del

e cupida. -fortissimo, disperato (un pianto, un lamento). dante

-fortissimo, disperato (un pianto, un lamento). dante, inf.

vol. IV Pag.1042 - Da DURO a DURO (16 risultati)

l'imperio de'suoi e tralasciare in un colpo tutte le concepute speranze. delfino

vivevano. -laborioso, doloroso (un parto). sannazaro, 242:

1-36: rachel partorì, ed ebbe un duro parto. 13. violento

-forte, vigoroso (o anche doloroso: un colpo, una percossa).

. 14. rigoroso, severo (un modo di vita, una espressione,

modo di vita, una espressione, un discorso, un rimprovero); aspro,

, una espressione, un discorso, un rimprovero); aspro, austero,

; aspro, austero, minaccioso (un contegno, l'aspetto). giamboni

, mettono il coltello al petto di un viandante, per chiedergli il portafogli.

attraverso la bonomia tranquilla, pingue, un poco floscia e sorridente del suo viso di

tratti la maschera dura pesante tetra di un pensiero ignoto. ungaretti, ii-

io7: ivi riposa e dorme / un suo duro, profondo e pigro sonno.

, bice morente, etc., sono un quadro da far piangere i più duri

deriso dai rinnegati, credo di propiziarmi un benevolo perdono alle mie colpe, che

duro); malagevole a guidarsi (un cavallo). novellino, ii-80:

duro, avere la grinta dura: avere un fare risoluto; avere faccia tosta (

vol. IV Pag.1043 - Da DURO a DUTTILITÀ (31 risultati)

-stare alla dura: mantenersi fermo in un determinato proposito, non cedere, non

-star duro: rimanere fermo in un proposito, o anche opporre tenace resistenza

per vitellio. manzoni, 1099: un viglietto stato intercettato, con cui raccomandava

della bastiglia di tener duro, promettendogli un soccorso. barilli, 3-84: -esiste

per la gola, prendeva una forza e un sapore 1 19. dimin

dette cose temo ch'io non sia un poco duretto. giraldi cinzio, intr.

iv-56: è cosa provata che i caci un po'duretti rinvolti in un panno lino

i caci un po'duretti rinvolti in un panno lino inzuppato nell'aceto o nel vino

, da alcuni mesi in qua, è un poco più gon- fietta e più duretta

chiaroscuro; ma nelle tinte locali è un po'duretto. tommaseo, i-372:

salita piuttosto duretta, l'occhio scopre un segno di maggior coltura sulle pendici d'

sola cosa che alcuna volta mi riesce un po'durotta, gli è il mio non

prima d'invecchiare affatto, venire a passare un resto de'miei anni in cotesta mia

sua, gretto di modi e anco un po'selvatico, sia calato al piano

piedi e alle mani) che produce un piccolo tumore simile al callo. savinio

2. nodo durissimo in un blocco di marmo. 3. dial

. biringuccio, 1-36: fassene un altro [sale] artificiale qual chiamano

chili... non oltrepassano d'un millimetro il segno, tagliano come con

millimetro il segno, tagliano come con un coltello; in quest'operazione la pietra

senza resistenza alle necessità dell'uso (un mezzo, uno strumento); maneggevole,

9-188: avevano elaborato... un metodo di dominio ardito, duttile,

barbarie, come la nerezza umida di un temporale lascia più variati, luccicanti e freschi

, pomposo sepolcro. parini le dà un contenuto, l'empie di sensi e di

linati, 17-24: lettere scritte in un bell'italiano preciso, duttile e ironico.

duttilità, sf. malleabilità (di un metallo); plasmabilità (della materia

; la quale proprietà ristretta così da un canto rispetto al ferro, troverassi dall'

). alfieri, v-2-909: osservai un gattone, che entrava per un'inferriata

mai, si potrebbero porre in bocca di un qualche davo. d'annunzio, v-2-348

che, quanto a far qualcosa per un fine buono e bello, non ci riesco

4. qualità di uno strumento o di un mezzo che si piega senza resistenza alle

e al massimo di 17, come un altro d'ennio: 'labitur uncta carina:

vol. IV Pag.1044 - Da DUTTO a DUUMVIRO (8 risultati)

fieramente che que'due principi divisassero con un duumvirato partirsi fra loro il cristianesimo.

dei due magistrati che duravano in carica un anno e ai quali in roma, nei

ad esemplare, sì lo fece cuscire in un quoio e comandò che fosse gittato in

ufficiale; uomo politico, esponente di un partito (che condivide con un altro

di un partito (che condivide con un altro l'autorità e l'esercizio del

de'quali allor più si parlava: un de'quali n'ebbe assai per tre mesi

roberto, 2-115: la formazione d'un partito nazionale, che non avesse altro

'si dice di due individui esercitanti un potere. = voce dotta, lat