dico solo all'uomo, ma anche a un bruto i... i e
'una chiosa', punto, niente, un iota. 8. dimin.
235: le mie guance si facevano di un orribile colore acceso, e delle chiose
pulci, 18-146: se tu dovessi tórre un fusaiuolo, / dove tu vai
an notare, commentare (un testo). ovidio volgar.
sola può rendere intelligibile il dettato di un libro, può chiarirlo autentico, integro
tra sé una parola oscura, interpretando un andare misterioso, tanto fece, che
(113): chiosando tra sé un motto oscuro]. 3.
commento (alle parole dell'interlocutore, a un fatto a cui si assiste).
fame, conosce il disonore » chiosa un altro parolaio. bel tramelli
tramelli, i-20: - era un giovanetto solitario... - male!
, interpretare, far comprendere pienamente (un discorso, un fatto). dante
far comprendere pienamente (un discorso, un fatto). dante, inf.
3-88: par che l'autore avendo un ramo di questa pazzia nel capo, voglia
fornito di note, di chiose (un testo); commentato. -anche
femm. -trice). chi chiosa un testo, commentatore. dante, vita
: sdraiàrsi [i bascià] presso a un kioscsu piaggia amena. / di campagna
ima serra coi vetri rotti, e un chiosco segreto a tempietto, in cui
poca distanza dal tabernacolo della madonna, un chiosco di fioraio bello e grande.
caffè nel chioschetto d'edera, a un lato della villa, in mezzo al giardino
vi penetro con la scusa di vedere un mio vecchio contadino. sparito il bosco
cinesi e turcheschi tra i pini, un pollaio nel prato calvo. =
il creato, come il raggio di un pensiero divino e carica tevole.
stupor, di pena, / di gioia un misto e di pudor contenne / nella
? ». serao, i-198: con un cucchia- rino... egli aveva
passi che saranno forse da cento in un giorno, a capo de'quali giungono a
. pasolini, 126: sparge in un chiostra / fra i tronchi freddi falsamente
questa terrena chiostra. campanella, 1-66: un cupido in ciel di copia nasce /
e con ambasce / qui d'inopia un, che pasce / pur letizia di vincere
sm. ant. chi vive in un chiostro, claustrale. somma de'vizi
... / e fanno un gibbo che si chiama catria, / di
/ di sotto al quale è consacrato un ermo, / che suole esser disposto a
re, duchi e conti, dato un calcio al secolo, correvano a que'sacri
tutti di chiesa, volevano consacrarla in un chiostro. prati, i-29: o giovinette
ii-42: egli è uno stupore che in un secolo vago di predicare sino alla nausea
spesso, lungo tutto il perimetro da un portico; al centro ha uno spiazzo
erboso o coltivato ad aiuole, con un pozzo). - anche soltanto il
il primo cortile, s'entrò in un altro, e lì si vide la porta
. d'annunzio, iv-2-739: imaginate un piccolo chiostro segreto, aperto su un
un piccolo chiostro segreto, aperto su un ordine di colonne assottigliate ed accoppiate come
ant. per estens. portico adiacente a un tempio, a un palazzo, o
portico adiacente a un tempio, a un palazzo, o che circonda il cortile
ha la dea soggiorno, / tutto d'un muro adamantino e forte. / i
, avendo disegnato di coprir con esse un chiostro rusticano. pindemonte, 8-67: d'
fra lor fanno e per quei chiostri un fremito / che ne trema la terra
, / ed autunno, a donarle un dolce amaro, / intorbidolla, e poscia
, vide stretto sentiero all'altezza d'un uomo continuarsi per diritto, quanto potea
soggiorna. leopardi, 3-11: in un balen feconde / venner le carte;
reggi e l'altro polo, / talch'un tuo picciol cenno al ciel profondo /
. idem, 4-11-296: fece in un chiostrétto tutte le storie della vita di giosef
di campagna con la sua campanellina, un conventino di montagna col suo chiostrino.
o care! / che non si mova un bruscolo, uno stelo! sbarbaro,
porta o salire al castello... un saldo e chiotto edificio del xvi secolo
affogava, / perché mancò di fede, un dì san piero. / colle tribolazion
in punto: lo trovai in letto per un poco di chiragra alla destra mano.
1-460: vorrei che il marito con un piano vero ed esatto consegnasse alla moglie
d. bartoli, 9-30-233: non ha un ramo diritto, ma a guisa delle
la signora, che la lama di un coltello. berchet, 261:
francioso, annidata ne la cavicchia d'un piede, o ne la chiovola d'un
un piede, o ne la chiovola d'un ginocchio, o ne la commessura
, o ne la commessura d'un braccio. = deriv. da chiovo
verri, i-156: fare la graduazione d'un concorso fra i chirografari e gl'istromentari
', quel creditore che non ha un atto pubblico, o altra scrittura privilegiata,
non a fine di voler lui scriverne un altro. 2. chirografo pontificio
registrata nel mio archivio, e disteso un chirografo al mio erede, nel quale
sostanze; ed a quel pianto / un maledir che non ha fine, è misto
ufficiale. oggidì ha preso questo vocabolo un senso negativo, indicante il titolo qualunque
il titolo qualunque che fa prova di un credito non guarentito da pegno o ipoteca
-chirografo di credito: documento probatorio di un credito che non è in esso incorporato (
: andarò al bibliotecario ancora a riscuotere un chirografo, idest un libellulo scritto de
ancora a riscuotere un chirografo, idest un libellulo scritto de nostra mano repleto d'
chiromante? straparola, 9-1: trovandosi un giorno il re a ragionamento con uno chiromante
.. i miei compagni mi trassero a un chiromante in ozio e presentarono una delle
credule sono, ho fama d'essere un nobil negromante. tasso, n-iii-822:
se, 1-168: le società serali erano un po'confuse, ma spumose di una
. zool. proscimmia della grossezza di un gatto, detta anche aye-aye. =
. bruno, 3-241: dunque, un corpo morto ha anima? dunque,
ve lucrate, per amor nostro, un paro de chiroteche bene olenti. jmbriani,
. che è impollinato da chiròtteri (un fiore). = cfr. chirotterofilia
visto per esperienza che della carne d'un altro s'attacca al loco ove era un
un altro s'attacca al loco ove era un naso di costui; e ne confidiamo
ne confidiamo di far succedere l'orecchio d'un altro ove era l'orecchio di
volgare. 3. reparto di un ospedale destinato alla degenza e alla cura
. e. gadda, 2-14: un ingegno chirurgicale acquistato a zecchini dalla veronesiana
chirurgica, comprata appositamente a londra, un capolavoro ed un lusso degno di un
appositamente a londra, un capolavoro ed un lusso degno di un clinico. d'
un capolavoro ed un lusso degno di un clinico. d'annunzio, v-2-429: anche
vidi compiere all'ospedale sul cadavere emaciato d'un cavalleggere tisico. potrei separarle e contarle
del mondo moderno è che, come un malato sul tettuccio chirurgico, i suoi
hallo / per cura et arte d'un chirurgo antico. straparola, 7-3:
alfieri, i-69: quivi, fatto cercare un chirurgo,
. situato a pretto mezzogiorno, sotto un tetto di piombo, e colla finestra
dolore sopra uno strame di rovi, in un giaciglio di tizzi, in un covile
in un giaciglio di tizzi, in un covile di brace; e ho divinato ch'
la straccia. monti, 11-160: un lion, nel covo entrato / d'agil
ii-115: e la sua casa poveretta un covo / sarà di leoncelli, e un
un covo / sarà di leoncelli, e un fulvo artiglio / e ima giubba uscirà
maniero /... / dove abita un bruno sparviero, / non altro,
, 4-69: adagiandovi entro il covo di un bel grogiolato letto con tutta la persona
: deh! fatemi, / fatemi un po'di covo, o fili d'erba
il canonico di sant'andrea ebbe recitato un * oremus * in rendimento di grazie al
parma chiudeva entro i suoi bastioni umidi un dedalo di straducole » porticati, tane
il martirio, / lo soffersi a formarmi un cuore nuovo. montale, 3-31:
d'aria, e ci sarebbe voluto un cannocchiale per vedere animarsi di un cencioso
voluto un cannocchiale per vedere animarsi di un cencioso e pittoresco viavai la fuliggine di quel
aveva chiesto che la sua casa non diventasse un covo di cospiratori. -figur
sì com'esser deve / fanciulla nata d'un sì bianco augello; / molle e
covo / dentro la scorza tenera d'un ovo. idem, 7-22: la colomba
or per l'estreme / cime d'un arboscel vola e rivola. -fare
9-107: io per me 'ntendo farmi un tratto il covo / dove regnan le donne
casa, nella propria stanza. -prendere un animale al covo, a covo: mentre
, perch'egli è senza dubbio nascosto in un punto quasi indivisibile, è rischio,
, scritta da una donna di livorno a un altro giuseppe giusti; e sebbene la
limite a cui tende il volume di un gas reale quando la pressione cresce indefinitivamente
. ottimo, iii-303: quasi un covone, o inanella delle primizie della
, noi legavamo i covoni in mezzo d'un campo: ed ecco, il mio
, ci stiaffiamo mugolando dal gusto in un bravissimo letto, e quelli, poveretti,
poveretti, o si buttano sopra un covone di paglia, o sulla terra nuda
! '. soffici, 1-23: un carniccio nero che dormicchiava tra'covoni d'
carniccio nero che dormicchiava tra'covoni d'un pagliaio marimesso, destato dal rumore dei
, / e men gli stima che un covon de paglia. cellini, 1-92
in testa, e che voi parete un covon di paglia vestito, e che in
: escono la mattina di casa con un fascio in capo di certe cannette sottilissime
, legate benissimo insieme a foggia d'un covone di paglia, da una banda
salvini, 19-iv-1-292: nel rovescio ha un fascetto, o un covoncino di grano sotto
nel rovescio ha un fascetto, o un covoncino di grano sotto a un rosaio
o un covoncino di grano sotto a un rosaio. trinci, 1-374: stagionate le
]: * coxale ', nome di un osso pari molto voluminoso, che forma
dolore dell'anca. esso è sovente un sintomo del reumatismo o della malattia conosciuta
alle rocce e ai corpi sottomarini mediante un bisso. manzini, 11-123: alcuni
al fotografo, sollevando, come in un film orientale, pesantissime collane di lucide
l'impero. monti, x-2-257: l'un coll'altro cozzanti e insanguinati / ondeggiavano
si ricorderanno di te, come d'un antichissimo eroe che approda alla terra dei ciclopi
levare uno scandalo, è facilissimo cagionarne un altro maggiore, tra i sudditi ed il
da una molteplicità cozzante di volizioni, da un brulichìo di passioni e desideri, al
reciproco: urtarsi frontalmente, percuotersi l'un l'altro. dante, inf.
: già non fero i cavalli un correr torto, / anzi cozzaro a guisa
e ne fece da duemila specchietti in un baleno. parini, giorno, ii-1174
nel cozzar, passaggio / far l'un nell'altro, e ricader congiunti.
turchino dei berretti; / quando l'un l'altro, dopo due sgambetti,
sol. carducci, 888: dove un giorno, o regina, ti vidi?
, 7-i-342: era anche questo arcivescovo un pallone di superbia, e cozzò col
gli accorti non vollero né cozzare con un tribunale autorevole, né perder un nuovo
cozzare con un tribunale autorevole, né perder un nuovo capo di merito; e i
non disapprovarono una legislazione severa che metteva un freno alla licenza. monti, 1-369:
caro signor cardinale, a voler cozzare con un conte duca, con un olivares.
cozzare con un conte duca, con un olivares. leopardi, i-1009: il popolo
di ogni convenienza; ondeggiante fra un eccesso e l'altro, cozzando contro tutti
non si sarebbe cambiata neppure per un miracolo; nulla da guadagnare a
il pen tametro consistente di un moto e di un ritmo solo.
tametro consistente di un moto e di un ritmo solo. 5. tr
poliziano, st., 1-85: l'un vèr l'altro i montoni armon le
montoni armon le corna; / l'un l'altro coza e l'un l'altro
/ l'un l'altro coza e l'un l'altro martella / davanti all'amorosa
bibbia], 1-74: e quando un bue avrà cozzato un uomo od una donna
: e quando un bue avrà cozzato un uomo od una donna sì che ne
a tutte le bestie, s'avvede un giorno che le facevano mille pazzie, ora
bartoli, 34-155: spiccato che sia un qualunque di que'gran pezzi di ghiaccio
talché que'pezzi ben possono l'un cozzarsi coll'altro, ma non cavalcarsi
cerca di schifare. -cozzare in un paese: andare a finire, imbattervisi.
testa bassa colpi nell'aria come un montone che fa alle cozzate,
battuto con forza, con impeto contro un oggetto, un ostacolo; scontro violento
, con impeto contro un oggetto, un ostacolo; scontro violento fra cose o
rumore delle fucilate. jahier, 281: un cozzo di respingenti; una fila di
treno. montale, 3-222: dopo un tempuscolo che parve eterno seguì un cozzo
dopo un tempuscolo che parve eterno seguì un cozzo violentissimo e fui sballottato come un
seguì un cozzo violentissimo e fui sballottato come un bussolotto dentro la nera cabina della macchina
, che voi darete di cozzo, in un protonotariato. -imbattersi, incontrarsi (
? menzini, 5-2: s'ei rinculasse un po'dond'egli è gito, /
rende evidente da sé. il violarla è un costringer le idee a far a'cozzi
che io già intesi, in perugia un giovane, il cui nome era andreuccio
barletta a puccino duti cozzoni, per conperare un cavallo per lui. v. martelli
né contadino, / che me'conosca un bue. p. del rosso, 1-1-204
, non pur di uomini, squarciato un mio ritratto, che era appiccato ne
piace; castigandoli quando son renitenti con un bastone fra l'orecchie e nella testa
da porre in opra al caso d'un cavallo sfrenato e sboccato. settembrini,
3-195: ma che russo! è un cozzone della camargue, un cafone di
russo! è un cozzone della camargue, un cafone di sette cotte. -figur
, voce che imita il rumore di un oggetto che si frantuma, che si sfascia
sfascia, va in pezzi, di un edificio che rovina. collodi,
, lo spezza con la precisione d'un sarto che taglia il panno; l'elettricista
mestieri i preferiti da quei curiosi alti un metro. cicognani, 6-91: si vide
battaglia, mie sole ali, / un filo d'aria polare, / l'occhio
spioncino, / crac di noci schiacciate, un oleoso / sfrigolìo dalle cave, girarrosti
, e mia madre temeva il crac da un momento all'altro. slataper, 1-40
sento quel crac, come se formasse un nodo che non si può più sciogliere
: « figuratamente si dice: 4 un crack bancario '. almeno si scrivesse crac
, di notevole statura, con un bel cappuccio di penne allungate sul capo
sono come persone; fiutano l'agguato a un miglio di distanza; non si posano
posano mai a tiro di fucile; fanno un volettino fuori della portata delle canne e
3. voce che imita lo scricchiolio di un oggetto che si sfascia, che va
dilazionare, rimandare al giorno successivo (un impegno, un pagamento, ecc.)
al giorno successivo (un impegno, un pagamento, ecc.). -dare,
contrazione spasmodica, improvvisa, involontaria di un muscolo o di un fascio di muscoli
, involontaria di un muscolo o di un fascio di muscoli (durante uno sforzo
fisica prolungata o nell'esecuzione ripetuta di un movimento). d'annunzio,
cioè spasmo (contrazione tonica persistente d'un muscolo) della mano, che si avverte
quattro gambe fracassate, due bracci, un femore, una clavicola: un paio
bracci, un femore, una clavicola: un paio di dozzine di lussazioni e distorsioni
, 2-191: debb'essere stato cranio d'un corpo alto sette piedi, secondo le
monti, x-3-14: tacque: e tosto un bisbiglio un brulichio, / ed un
: tacque: e tosto un bisbiglio un brulichio, / ed un cozzar di crani
un bisbiglio un brulichio, / ed un cozzar di crani e di mascelle / e
: ti dee pur ricordare com'essa un giorno tornò a casa sua, portando
portando chiuso nel suo canestrino da lavoro un cranio di morto; e ci scoverse
e mostrava il cranio in mezzo a un nembo di rose. nievo, 43:
seno, / chi la testa o un braccio meno, / altri a mezzo il
della distruzione, il fuoco / è un vischio sui crani dei cavalli, /
: il marito è disteso / in un campo, col cranio spaccato dal sole /
sole / -una sposa non può trascinare un cadavere / come un sacco. cassola
sposa non può trascinare un cadavere / come un sacco. cassola, 2-13: in
farsi che più non riesca a cavar né un verso né un pensiero da questo cranio
non riesca a cavar né un verso né un pensiero da questo cranio; che il
, lambiccarsi il cervello (per risolvere un problema, per inventare, per ideare
appena a farne due o tre in un giorno che sieno discreti, e che,
forma o caratteristiche simili a quelle di un cranio. = deriv. dotta,
assottigliamento, rammollimento delle ossa craniche in un individuo rachitico. = voce dotta
varii gradi di capacità del cranio ad un piccolo numero di forinole semplici. panzini
due polsi non estenuati dalla libidine, un poco di filo agglobato era di soverchio
soverchio. bettinelli, i-176: orazio è un plebeo indegno e meritevole d'un patibolo
è un plebeo indegno e meritevole d'un patibolo, se non lo scusa l'
, mentre vagolava ancora sul capo di tutti un tremendo castigo di dio. orioni,
due o più suoni vocalici in un unico suono (con conseguente fusione di
dell'altra si uniscano a formare un suono unico). salvini,
cui due vocaboli si confondono insieme formando un nuovo suono: figura frequente nel dialetto
di parti liquide e solide a costituire un organismo animale. targioni tozzetti,
stagnando abbia enfiate le gambe e generatovi un tumore floscio, molle e facilmente cedente
vedi e tocchi un'aria crassa, un fumo denso formato dal tabacco misto a'
: tinche, pescioni gialli dei laghi d'un visci- dume crasso e melenso. sinisgalli
... che viene caratterizzato da un calice a cinque foglioline, da una
una corolla a cinque petali, e da un frutto a cinque capsule. ricettario fiorentino
unta, sporcizia, sudiciume accumulato su un oggetto; untume. c
allora d'istinto... sopra un < london * con corona d'inghilterra
e leoni rampanti, affievolitisi da sotto un velo di crassume. * = deriv
geol. formazione esterna mediante cui affiora un condotto vulcanico; bocca, orifizio del
di riverbero, dovrebbe rigonfiare ed acquistare un certo grado di fluidità da traboccar fuori
caratteristica della superficie lunare, delimitata da un contorno montagnoso e comprendente al centro un
un contorno montagnoso e comprendente al centro un picco o massiccio montuoso. ojetti
acqua, situati a diverse altezze lungo un canale, superabili da un natante mediante
altezze lungo un canale, superabili da un natante mediante successivi innalzamenti del livello dell'
forma sull'estremità anteriore dell'anodo di un arco voltaico fra elettrodi di carbone,
-ci). proprio del cratere di un vulcano; che ha la forma di un
un vulcano; che ha la forma di un cratere di vulcano. cratèride,
ant. veicolo da trasporto costituito da un graticcio a bordi rialzati montato su due
occasione di una cerimonia ufficiale, di un invito elegante (che abbia luogo di
prodotto alimentare ottenuto facendo lievemente fermentare in un recipiente di legno le foglie del cavolo
ci si è potuto finora ricuperarne che un anelletto di circa dieci scudi, e
4 cravatta 'al collo, che pare un laccio. guerrazzi, iv-288: sul
de le cose di quaggiù? / un fermaglio a la cravatta / con un osso
/ un fermaglio a la cravatta / con un osso di gesù. oriani, x-21-216
festa, con una cravatta rossa, e un paio di scarpe gialle. pirandello,
non pare forse a prima vista, / un po'di cipria, una camicia fresca
lo più di seta) consistente in un nodo piatto e sagomato a forma di
increspato o a pieghe che si portava un tempo annodato sul davanti della camicia.
sua resistenza, con prepotenza, in un accesso di rabbia. sbarbaro,
per terra, circondandogli il collo con un braccio fino ad afferrarne con la mano
ora rubizzo e arguto... con un eravat tino color rosa come appuntato con
.). carducci, i-945: un vero maestro con cravattóna e pancia,
roseo del signor giacomo, posato sopra un cravattóne bianco e una piccola smilza personcina
e una piccola smilza personcina chiusa in un soprabitone nero, esprimeva nei suoi moti
comica inquietudine. viani, 14-326: un colletto di quelli che si suol chiamarli
suol chiamarli di andata e ritorno, con un cravattóne a toppa, e un gileino
con un cravattóne a toppa, e un gileino verde tarantola, e delle scarpe smusate
(femm. -a). chi possiede un laboratorio per fabbricare cravatte, chi confeziona
simpatie non faceva più venire, come un tempo, le sue robe da firenze
argento. giusti, v-16: verrà un foglio ogni sabato; conterrà piccole cose
, sì vantaggiose! pananti, i-106: un poeta da quindici alla crazia / fatte
creabile, così egli non può creare un essere che non sia infinito virtualmente, giacché
(nei confronti di una persona, di un avvenimento, in determinate situazioni) che
né è ragionevole che 'l principe favorisca più un suo particolare criato, ma di mala
roba, e dille che è per stare un po'allegra co'suoi bambini. ma
bella creanza; come si conviene ad un magistrato ad un padrone di casa.
; come si conviene ad un magistrato ad un padrone di casa. de roberto,
doni, 3-123: non biasimo mai un ricco ignorante, ma ricco matto,
ricco ignorante, ma ricco matto, un ricco che sia una bestia, senza ragione
e scrivere, far di conti, un libriccino dei doveri e delle creanze,
offrire lui, di tasca sua, un altro fiasco, ma gli altri si opposero
sì gran bestia d'importanza, / [un assillo], se gli appiccò sul
, struttura secondo cui si vuole che un albero cresca e si sviluppi.
non parere avvezzi nelle stalle, / fa un bell'inchin la creanzuta strega; /
far nascere con atto libero e gratuito un qualsiasi ente determinandone l'essenza (con
giù dal cielo / folgoreggiando scender da un lato. idem, par., 3-87
/ scoprir in terra a meza notte un giorno, / e ornar di rose il
il vallesio si credesse ch'ella fosse un solido, e duro corpo di ghiaccio.
, far sorgere, dare luogo a un dato fenomeno; determinare (un evento
luogo a un dato fenomeno; determinare (un evento, una situazione).
la notizia, nel resoconto, usciva da un giro di parole abbastanza sommesse, ma
abbastanza sommesse, ma era chiara e creava un soffio di presenze misteriose.
, dar forma, struttura (a un oggetto, a un elemento della natura,
struttura (a un oggetto, a un elemento della natura, conferendogli determinate caratteristiche
. e quelli che voliano arricchire 'n un dì vivino lungo tempo in gran povertà
mole / che poi l'audace man d'un uom toscano / osò slanciar nell'aria
: aveva comprato uova per il malato e un bel chilo di fagiuoli cremisi, detti
ii-160: è [il tasso] un carattere lirico: non è un carattere eroico
tasso] un carattere lirico: non è un carattere eroico. e, come il
veramente una realtà. soffici, 1-353: un artista, uno scrittore crea, non
a sé o agli altri quanto per un bisogno innato d'esprimersi, per puro
che modo potremmo spiegarci il prodigio di un dante, che, intento a dar
55: del quale amore ne nasce un congiugnimento, e di quello tale congiugnimento
le mura / fa più vista d'un broccato. ojetti, ii-417: una rosa
destare, far sorgere una sensazione, un sentimento o una serie di sensazioni,
in mente di diverse idee / in un congiunte orribile chimera. monti, x-1-397:
. leopardi, 22-8: quante immagini un tempo, e quante fole / creommi
romanzi di zola e fa di quelli un tutto solo, non compiuto ancora. quel
creare nella sua fantasia l'illusione di un mondo nuovo scoperto e appercetto da lui
tanto daffare che c'illude / creare un brivido è nulla. moravia, iv-265:
disagio che in una compagnia numerosa provoca un fatto a tutti noto e di cui nessuno
10. nominare, eleggere, chiamare a un dato ufficio, investire di una dignità
, innalzare a una carica; conferire un determinato grado all'interno di un ordinamento
conferire un determinato grado all'interno di un ordinamento gerarchico. m. villani,
, segregata dall'uso vivente, divenne un cadavere. 11. comporre,
11. comporre, formare, costituire un nuovo ordine, una nuova organizzazione raggruppando
diverso genere; istituire, fondare (un ordinamento, un'istituzione determinandone le regole
di stato, di sette giudici ed un procurator fiscale. giusti, v-145:
, legato di bologna, ha mandato fuori un manifesto nel quale crea un tribunale militare
mandato fuori un manifesto nel quale crea un tribunale militare con facoltà di giudicare senza
divine. 13. contrarre (un debito); avviare, aprire (un
un debito); avviare, aprire (un conto). cantini, 1-18-345
medesima [arte] tenuta di tenere un ministro, quale sia obbligato di tenere un
un ministro, quale sia obbligato di tenere un libro, nel quale crei a ciascuno
callone,... si sarà creato un ripieno del letto d'arno in forma
terrestre non si trae altro se non un malvagio diletta- mento,...
,... per virtù anche d'un paio di calzoni color albicocca che nelle
di sentirsi mutare e invecchiare già in un episodio passato. = lat.
di creatina che compare nell'urina di un individuo in condizioni fisiologiche o patologiche.
a doppia faccia, e porta seco un contrappeso di conservazione. perciò nei parchi
conservazione. perciò nei parchi nazionali scorgo un sintomo della salute e della creatività di
sintomo della salute e della creatività di un paese. = deriv. da creativo
sé al soffio creativo della filosofia; un cadavere che non voleva risuscitare, una
sempre, dopo tutto e sopra tutto, un artista. bocchelli, i-277: la
dio gli ordigni a bella posta per un tal fine. alfieri, i-94: ma
. 2. che ha avuto un principio e avrà una fine; condizionato
positiva, di cui s'impasti in un certo modo la cosa creata, l'intelletto
/ ma il tuo nome natio / è un nome nostro e mio. ungaretti,
del re, potrebbe anche darsi che un principe militare conquistasse all'inghilterra grandi province
ti vorresti partire. -proprio di un essere vivente. dante, par.
può, così, incidentalmente, da un momento all'altro, un elemento della realtà
, da un momento all'altro, un elemento della realtà casuale introdursi nella realtà
a dieci anni si scopre il bisogno d'un altro termine, presenteremo un memoriale per
bisogno d'un altro termine, presenteremo un memoriale per ottenerne l'ingresso? o
258: come può essere che un papa creato con unanimità sì subita e
torre] andava a nascondersi, con un entrarvi, che per lui era uscir del
la creazione e la redenzione s'interpone un fatto, cioè l'alterazion del creato
la scienza della creazione è abbracciata in un sol girar d'occhio, con sì stretta
nella zona del visibile volevamo darci conto un po'più da vicino di quelle categorie
. / disse: signor, io voglio un poco uscire; / ed ho speranza
ho speranza che macon ci aiuti: / un mio creato ti vo'far sentire.
vo'far sentire. gioberti, ii-234: un governo come quello dei cattivi cesari dell'
presso una famiglia, al seguito di un signore; dipendente, paggio, valletto
: stando ascoltare, odo zufolare con un suono fioco fioco, et allora si avisa-
sana, desidererebbe di potervi entrare [in un certo monastero], con due create
(83): per esser figliuolo d'un creato del conte duca, è informato
di nuovo ritornando in dio, come per un cerchio, ci mostra parte delle sue
, possanza, senno, amore, / un, vita, verità, bontate,
, impietosito, aveva mandato all'affranta un sonno misericordioso. 2. chi
anche qualche sproposito: ma è sempre un bello sproposito. pascoli, i-156: egli
. pascoli, i-156: egli era bene un poeta, e il poeta, sapete
e il poeta, sapete, è quasi un creatore, poiché è colui che con
che con le parole -fiat lux -illumina d'un tratto l'oscurità che ne circonda.
comunicato se non con fulgidi eroi che un creatore di bellezza gli ha dato a
mezzi per eseguire, mi si sollevò ad un tratto 10 spirito, e mi riaccese
nel calore della passione creatrice gli bastava un fìl di suono per veder l'idea
eseguiva dei semplici esercizi, come cercando un motivo creatore, che desse forma ai suoi
: egli non ha il pennello creatore di un saint- simon che con pochi tocchi luminosi
piano poetico. salvini, 30-2-157: un lavoro in cui l'uomo sia creatore
. cesarotti, i-126: creator d'un linguaggio filosofico, egli [dante] sacrifica
alla forza, e lungi dall'adular un dialetto particolare, padroneggia la lingua stessa
fiammelle di foco, / animate d'un spirito gentile / ch'è creatore d'
, i-530: la montagna, dove un paese non vede l'altro e non
dire restar convinto che quell'azione è in un modo misterioso creatrice d'infelicità propria per
pugni pesavano tanto, che dopo buscatine un paio nello stomaco non si avea d'uopo
nonno che sono in pena... un giorno o l'altro un qualsiasi mancamento
.. un giorno o l'altro un qualsiasi mancamento può condurlo al creatore e
, la massima parte del vivere è un appassire. nievo, 1-141: quella
mille patimenti. su ogni creatura pesa un sasso o un ramo stroncato o una foglia
su ogni creatura pesa un sasso o un ramo stroncato o una foglia più grande
in ora; stente creature / perdute in un orrore di visioni. calvino, 1-415
sino a toccare il cielo con un dito. gozzano, 132: da quel
e disse: « io vi porto un bel presente, qual voi non aspettavi
cadde malata. settembrini, 1-8: un prefetto, prete ignorante e villano, educa
quel loro tiranno. verga, 4-227: un padre deve aprire gli occhi per sapere
? ». serao, i-1073: ascoltate un poco, quando una operaia napoletana nomina
, con tanta materna pietà, con un amore così doloroso, che vi par
-allievo prediletto. carducci, i-1065: un di quelli anni tempestosi di poco avanti
oggi io mi stava sulla cima di un albero a cogliere le frutta: quella creaturina
sul lettuccio il bambino, si fermava un tratto a guardare attraverso i vetri della
nulla, tuttoché c'immaginiamo dio per un essere infinito, ci vien fatto in ogni
alla creazione, il genere umano serbò un certo sentimento delle proprie forze e la
la scienza della creazione è abbracciata in un sol girar d'occhio, con sì
svevo, 3-582: so con certezza che un uomo può avere il sentimento di una
forte sentimento. ecco: si dà un forte respiro e si accetta e si
tempo di amare: la creazione è un continuo formare pagine nuove che l'uomo scarabocchia
3. per estens. ideazione di un sistema di pensiero, invenzione, il
musicali. -resa artistica (di un effetto, di un'atmosfera).
e popolari. egli può rivedere tutto un oriente nell'interno di un frutto nostrano come
rivedere tutto un oriente nell'interno di un frutto nostrano come il cocomero. pratolini
fondazione (di un'accademia, di un ente). ordinamenti della compagnia dei
la formazione di una cosa, di un fenomeno. crescenzi volgar., 2-6
, e il termine e fine d'un male esser grado e principio d'un
d'un male esser grado e principio d'un altro. magalotti, 20-291: intorno
che pone all'origine della realtà un atto di creazione. 2
dove fece le strida più crebre / con un batter di man gire alle stelle.
. che crede (alla verità di un fatto che non può constatare direttamente,
: fintanto che in italia ci sarà un papa ci deve essere un re, che
ci sarà un papa ci deve essere un re, che solo può tenerlo in
., i-64: il poeta dee essere un credente, ma non ogni credente è
ogni credente è poeta; può essere un santo, un apostolo, un filosofo
è poeta; può essere un santo, un apostolo, un filosofo. 3
essere un santo, un apostolo, un filosofo. 3. sm. chi
, mira a trasformare quella dottrina in un contenuto scientifico. nievo, 52: giovani
barilli, 1-128: qua e là un credente, un uomo erculeo, cadeva
1-128: qua e là un credente, un uomo erculeo, cadeva supplice ai piedi
non credenti, è una conquista, un passo avanti -è assurdo dei cristiani.
nel futuro, io cercai indarno nel mondo un luogo di riposo pei miei pensieri.
di fellon animo si ritrovavano, e l'un l'altro si guardavano in cagnesco.
facil credenza, per averne veduto segnare un altro colla mano in aria su la lavagna
aria su la lavagna... da un amico carissimo. pindemonte, 154:
virginale. fogazzaro, 7-9: accadeva un giorno a questo prete di confessare un
un giorno a questo prete di confessare un uomo di grande ingegno, combattuto da
uomini. ariosto, 170: pur ch'un guerrier, sia di che gente voglia
, 1-59: faceva ogni otto giorni un parentado, /... / era
oggi me ne pago io da me un acconto, con questo poco d'allegria;
prove (della verità o no di un fatto). dante, purg.
era ubrigato a far la credenza a un fiorentino par mio. b.
segreto. -porre in credenza: affidare un segreto alla discrezione altrui. -tener credenza
. novellino, 67 (115): un giorno, il consiglio comandò credenza;
oro e d'ariento, e diello a un suo donzello fidato, e feceli giurare
): s'abbatté... in un amico fidato, al quale raccontò,
: s'abbatté... in un amico fidato, al quale raccontò in gran
la mano e 'l calcagno ci vuole a un tempo, secondo l'arte del cozzone
414: [i fiorentini elessono] un consiglio di ottanta cittadini, il quale chiama
gran consiglio della città, fu creato un nuovo magistrato di quattordici cittadini nomato la
ben regolata città solita fu di costituire un * consiglio minore ', formato di
..., mandatovi dal papa con un breve di credenza. buonarroti il giovane
a credenza (e n'abbiam visto un saggio) tante deduzioni di questa o di
fede è una ricchezza, e la parola un soddisfacimento. idem [s. v
, di dimensioni simili a quelle di un cassettone, a forma di armadio a
): io cercai, per via d'un discepolo di raffaello da urbino pittore,
il vescovo salamanca mi dessi da fare un vaso grande da acqua, chiamato un'acquereccia
a'piedi due tigri, e sta con un braccio appoggiato alla credenza. tasso,
/ e la sete e la fame in un gli ammorza / vasellamento di cristallo e
, 2-651: 'credenza'. così chiamano un armadio, entro al quale si ripongono e
tozzi, i-365: pigliava... un boccone di pane; assaggiava, dalla
sulla credenza, mentre le donne in un silenzio crescente scodellavano la minestra. c
. e. gadda, 327: d'un po'di gorgonzola in credenza era spasmodicamente
-lettera credenziale: documento che un agente diplomatico riceve dal suo governo,
che chi fa quella tal cosa, ha un potere straordinario. 3.
figur. -rimandare le credenziali: congedare un rappresentante diplomatico estero, rompendo così le
: che si direbbe a corte se un maestro di cerimonie o un ambasciatore con
corte se un maestro di cerimonie o un ambasciatore con le credenziali in mano si
sufficientemente » c'era o mi parve, un velo d'ironia nella sua voce.
credenziàrio, sm. stor. membro di un consiglio di credenza. credenzièra,
. armadio, credenza (ma con un aspetto più lussuoso, più elegante).
machiavelli, 11-2-460: il cuoco e un suo credenziere si sono fuggiti. cellini
pure ch'io merrò le mani come un piffero: io maestro di casa, io
o controllore fiscale. - membro di un consiglio di credenza. 4. figur
volta, sfiorare ciascun capo del vestiario con un bacio devoto. = acer
: qualunque vincerà, io gli farò un dono com'io crederrò che lo meriti.
: -questi sono gli sborniaci -ci osserva un carabiniere, ma con una mutria così
quel tempo credevo di essere ormai diventato un altro, provavo un certo disappunto.
essere ormai diventato un altro, provavo un certo disappunto. -con la particella pronom
credevo che tutti i giovanni mi fussero d'un cattivo e perverso augurio. guarini,
collettiva. -nella forma interrogativa è un modo di negazione, o serve ad
... una casetta nuova, che un oste tassoniano, detto, credo per
vero, mi perdoni... un equivoco... io non l'aveva
attesa quanto al verificarsi o no di un fatto, di un avvenimento).
verificarsi o no di un fatto, di un avvenimento). - anche con la
ma credendoli [i miei occhi] un poco rappagare, / veder fo loro spesso
con questa specie di fatalismo cinico mettere un argine alla sofferenza...,
archi appiccati; / morgante gliene piacque un che ne vede, / onde e'
, 1-126: chi non crede in un paesaggio del dietrick sentir mormorar tacque,
, 4-56: la notte, bevve un bicchiere d'acqua in cui aveva tenuti
; ritenere probabile (il verificarsi di un determinato avvenimento). fra giordano,
possanza, senno, amore, / un, vita, verità, bontate, immenso
v-155: mi fe'sedere seco sopra un sofà per disputare posatamente de'punti di
nulla. prati, ii-144: quest'un lo sento e il credo, / ma
e nel linguaggio teologico vale ritenere veri un principio, un insegnamento, una dottrina
teologico vale ritenere veri un principio, un insegnamento, una dottrina con un atto
, un insegnamento, una dottrina con un atto di fede dell'intelletto, che
, che si fonda sulla parola di un testimonio autorevole che li propone).
tempi era almeno una idealità una forza un conforto; e chi non aveva il coraggio
ignudo. i... i con un sorriso / così dolce e così lontano
tre pomi aver vorrei / qual è quest'un ch'a litigar l'ha mosse,
e una temerità così enorme sarà poi creduta un fallo di agevole remissione? fagiuoli,
bene in volto, / lo crederebbe un mulo di condotta. alfieri, xiii-26
. aveva concluso col duca di savoia un trattato d'invasione e di divisione del monferrato
: ella giungeva a creder verace e greve un moto dell'anima fittizio e fuggevole.
intatto, filippo si poteva credere ricco come un raià. 12. rifl.
tu a questi stessi pur allora non crederresti un fiorino senza testimoni? b. segni
per non giudicare precipitosamente di ciò, un cristiano deve, a mio credere,
avere fede assoluta (e a volte un poco ingenua) in un ideale, in
a volte un poco ingenua) in un ideale, in un principio.
poco ingenua) in un ideale, in un principio. giusti, 2-197:
. giusti, 2-197: questo è un papa in buona fede: / è
papa in buona fede: / è un papaccio che ci crede! / diamogli l'
te ne pentirai. dove vuoi trovare un paese più sano per noialtri ragazzi?
cominciate prima, egli non dormirà, ma un giorno che voi non ci porrete mente
ritener vero, persuadersi della verità di un fatto. boccaccio, dee.,
perciò che ciascuna di queste cose è un picciolo errore, tutte insieme siano un
un picciolo errore, tutte insieme siano un picciolo errore. garzoni, 1-546: non
credere sveltamente che allora egli posi sur un albero magico e non dica più il
dal giogo di andrea, ed inforcato un destriero, non è credibile quanto andassi
, che cossi come questa terra è un animale mobile e convertibile da principio intrinseco
mobili secondo il moto e delazione d'un corpo. galileo, 455: è
beccaria, 1-198: la credibilità di un testimonio diviene tanto sensibilmente minore quanto più
minore quanto più cresce l'atrocità di un delitto, o l'inverisimighanza delle circostanze.
delle circostanze. leopardi, ii-242: un virtuoso fortunato... eccede quasi quel
tasso] voleva soprattutto dare al suo poema un aspetto di credibilità e di realtà.
di breme, conc., i-72: un tal padre maestro maggi, dell'ordine
, agg. e sm. chi concede un credito. boccardo, 2-367:
. persona alla quale è stato concesso un credito. boccardo, 1-876: [
credito. boccardo, 1-876: [un vero contratto] obbliga, da ima
parte, il destinatario accettante ad aprire un credito al ereditato, e, dall'
il suo, cioè, era stato un sacrifizio eroico. sbarbaro, 1-183: e
roma, in fra i quali si era un maestro francesco da norcia, medico vecchissimo
donne mie, mi negherete / che un galante, che vedete / caro a molte
opera: ora appena ne basta un cumulo, e si crede aver nulla se
1-2-381: conviene avvertire che si farebbe un vino senza colore, un vin bianco senza
si farebbe un vino senza colore, un vin bianco senza credito, e quindi
il barbiere giangiacomo mora componeva e spacciava un unguento contro la peste; uno de'
non avete cuore di chiedere sette paoli d'un volume che possa riuscire un po'sottile
paoli d'un volume che possa riuscire un po'sottile, è un'ingiuria che fate
e a voi stesso... fidatevi un po'più nel credito della vostra stamperia
spinola, / che fu figliuol d'un mercante di credito / grande. trinci,
padre, a cui si attribuiva anche un patrimonio che in realtà non c'era.
sono cardiaco, senza il becco di un quattrino, credito ne ho fino alla fine
ma dissociato nel tempo; scambio d'un bene attualmente disponibile contro una promessa di
credito: con pagamento dilazionato. -aprire un credito: cedere merci fino a una determinata
tezza di ottenere l'adempimento di un patto. nel senso materiale poi
iii-442: -così che vi è aperto un credito illimitato sul paradiso, -aveva detto
s'era sempre nascosta una vaga curiosità, un illimitato credito fatto tanto alla mia dolcezza
privati o da enti pubblici, a un imprenditore o ad altro soggetto per particolari
cadute. panzini, i-67: se un anno ella si ritrova in istrettezze, si
altra parte una somma di denaro per un dato periodo di tempo o a tempo
prefissato. -credito periodico: utilizzabile entro un dato periodo e rinnovabile per periodi analoghi
la parte di credito non utilizzata in un periodo si cumula con quella concessa per
a ogni totale o parziale utilizzo entro un periodo prefissato di validità o fino a revoca
nuovo in napoli) avesse versato presso un banchiere od un istituto di credito somma
napoli) avesse versato presso un banchiere od un istituto di credito somma cosifatta. cassola
cassola, 2-290: lui sapeva di un tale nominato presidente di un istituto di credito
sapeva di un tale nominato presidente di un istituto di credito solo perché la moglie
solo perché la moglie se la intendeva con un pezzo grosso del regime.
cliente una data somma di denaro per un periodo di tempo determinato 0 indeterminato.
di credito fatta da ima banca a un cliente. -lettera di credito: documento
emesso da una banca in favore di un viaggiatore suo cliente, contenente l'invito
altri paesi perché gli forniscano denaro entro un dato ammontare. -anche: documento emesso
banca di pagare una data somma a un terzo designato dal cliente stesso della banca
iii-1063: la lettera di credito è un titolo il cui portatore è autorizzato a toccare
posizione del titolare del lato attivo di un rapporto di obbligazione (in contrapposto al
la conseguente aspettativa di ottenere, da un dato soggetto, in base a un
un dato soggetto, in base a un rapporto d'obbli- gazione, una determinata
magnanimi cauconi / vado, ove a me un credito si dee. f. galiani
. f. galiani, 1-367: in un luogo sono molti 1 crediti de'mercanti
, e fino allora io avevo disposto di un credito, per così dire, illimitato
mio. foscolo, xv-532: tu hai un credito verso la ditta foscolo e m
consorzio umano non si sodisfaccia mai a un dovere senza acquistare un diritto. boine
si sodisfaccia mai a un dovere senza acquistare un diritto. boine, i-100: con
-credito certo: quello fondato su un titolo non contestato. -credito liquido:
da una garanzia reale, cioè da un privilegio (credito privilegiato), o
(credito privilegiato), o da un pegno (credito pignoratizio), o
da una garanzia personale, fornita da un terzo a favore del debitore (fideiussione
? è generalmente anonimo, ed è un creditore collettivo. codice civile, 2777
credito: documento che prova resistenza d'un diritto di credito. -titolo di credito
o da privati, che incorpora in sé un diritto di credito pecuniario. -partita di
una persona è creditrice nei confronti di un istituto bancario, per avervi depositato una
a qualunque altro fiorino, e comprargli con un aggio considerabile. botta, 6-i-509:
.. dove se ne darà credito in un libro a dò deputato a chi
ipo tecario: titolare di un credito rispettivamente chirografario, privilegiato,
marito. goldoni, vii-1153: sono in un mare d'agitazioni e di più mi
è guelfo che la vince sempre per un punto. 2. dir. comitato
antico codice francese, l'unione era un contratto puramente volontario che i creditori formavano
agg. raro. che si riferisce a un credito, a un creditore, a
si riferisce a un credito, a un creditore, a un gruppo di creditori.
credito, a un creditore, a un gruppo di creditori. = * voce
in silenzio, quanto porterebbe il dirsi d'un credo, recitò il responsorio dei morti
qui; in meno che si dice un credo vado e tomo. d'annunzio
verso la custodia, dicendo a bassa voce un 'credo'. due turiferarii bianchi ai lati
periodo di tempo assai breve. -in un credo: in un attimo, in
breve. -in un credo: in un attimo, in un momento. aretino
credo: in un attimo, in un momento. aretino, 8-58: onde
più di cinquanta persone dietro, arrivaro in un credo a la capanna. i.
durato fatica ad accettare di buon grado un « credo » recitato con la persuasione
l'affermazione di una mistica -cioè, un credo statale che investe anche la vita
credule sono, ho fama d'essere un nobil negromante. bruno, 3-38: sono
e. gadda, 539: una paccioccona un po'troppo credula alle promesse..
è vecchio come sant'antonio e quindi un credulone, ha paura -di quella strega
disse che l'italia, era diventata un paese di creduloni provinciali, dove solo
dell'illusione, ritoccando li scritti di un uomo creduto morto? l'autore forse
[editore] affida la pubblicazione di un libro a persona creduta onesta e capace
il burro. guerrazzi, 5-29: un berretto di cotone candidissimo, che pareva
serao, i-129: portava... un giubbetto di lana color crema, molto
: di una società di persone, di un gruppo sociale). giusti,
2-28: si spogliò interamente, con un suo modo imperioso e offensivo, s'
truccate, con la crema e un po'di rossetto. = dal
della voce lat. chrisma * olio, un zione '(fr.
dentata di raggio infinito, che trasforma un moto rotatorio in moto traslatorio (
, tr. (cròmo). bruciare un cadavere. panzini, i-581:
stati trovati distesi come sul letto d'un triclinio. 2. intr.
agg. arso, bruciato (un cadavere). imbriani, 2-129
entom. genere di formiche, comprendente un gran numero di specie diffuse nelle regioni
deledda, iii-472: teneva in mano un mazzo di fiori, fatto con arte,
guardate che prosciutto, se non pare un cremisi! d'annunzio, iv-2-767:
, iv-2-767: il sole batteva su un canapé di cremisi. 3. agg
. pananti, i-21: era impresario un certo ser imbratta, / vero imbroglion
zendado cremisino fregiato d'oro, larga un palmo e lunga tre braccia. d'annunzio
in urna d'oro, le coprir d'un molle / crimisìno. diziotiario del commercio
, scanalatura in cui grado. scorre un dente o maschio. fagiuoli, 3-4-96
fagiuoli, 3-4-96: il bisogno egli è un certo suggettino, tommaseo [s. v
, / sfacciato e golare, scavato lungo un pezzo, nel quale scorre un dente
scavato lungo un pezzo, nel quale scorre un dente temerario in cremisino. monti,
(fr. coulisse). un birbo in cremisino. — voce dotta
, dovunque arriva e tocca, lascia un cremore, o crosta o sfoglia sottilissima
tartaro. goldoni, vii-1094: -a un uomo che avesse mangiato troppo, che
numero d'arti, il che forma un oggetto di commercio assai importante. verga
. bot. ciascuno dei denti di un lembo fogliare o di altro organo.
bot. che presenta piccole crenature (un filloma o il margine di esso).
di resina usato come antisettico; è un liquido di color rosso scuro, dal
americana. magalotti, 1-133: un cavaliere spagnolo, crioglio di cile.
'creolo', nome che si dà ad un europeo d'origine, ch'è nato in
una creola di caffè-concerto, partì per un viaggio oltremarino, miraggio della sua fantasia
e spruzzando macchioline su vaste tele. parlava un dialetto rivierasco misto di parole criolle.
* creare, allevare '(con un suffisso poco chiaro). creosóto,
secca della resina di guaiaco; è un liquido di odore aromatico, poco solubile
anche quelle di pesce, immerse per un quarto d'ora in una soluzione acquosa di
fenditura che si produce sulla superfìcie di un corpo (e, in particolare, su
spaccatura che si forma sulla superficie di un terreno arido e secco.
1-1-284: nel formarsi della corteccia [d'un certo pane d'orzo] si fecero
grano, nel quale si vede dilatata un poco la sola superficie; e queste
erba cresce / sotto i gradini, alimentava un nero / muschio l'umidità nelle sue
nelle sue crepe. onofri, 81: un roseo fanciulletto / ride all'erba che
spunta fra le crepe / muffite in un antico parapetto. montale, 1-46: meriggiare
: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto, /..
egli avesse il corpo dentro alla pelle d'un altro, la quale...
sole. cominciava pure a fare freddo. un vento cattivo saliva dal vallone e lo
e il marciume. serra, ii-289: un lettore curioso potrebbe additare senza fatica,
, e non posso così abbandonarmi a un totale tracollo. e so che mi
e la trovarono sfracellata in fondo a un crepaccio. montale, 1-99: oh
profonda che si forma nella massa di un ghiacciaio o anche negli ammassi di neve
dove vuole, ma faccia conto d'essere un sacco di patate *. pioverle,
il popolo... diede tosto in un crepaccio improviso di sghignazzate. =
le formiche o gli uccelli avendo portato un seme di cappero nelle crepac- ciole de'
mondo; e, messi tutti in un mazzo, n'ha fatto per me un
un mazzo, n'ha fatto per me un infer- netto piccolino, come quel fornellino
crepacuore / in veder che gli manca un labbro e il mento. fagiuoli, 1-5-18
., 19 (329): sarebbe un ^ vero crepacuore per me, di
collodi, 62: quel burattino lì è un figliolo disubbidiente che farà morire di crepacuore
da quel seggiolone; credeva che da un momento all'altro sarebbe morta di crepacuore
, 156: ancor fossi in libertà un monello, / e andassi fischiettando su e
lì sotto, vivo, / anche un pugno di cenere e di vermi, /
, ed ogni volta balzo su con un ridicolo crepacuore che aumenta nel breve tragitto
tassoni, 316: la corte è un arsenale ed una stanza / di cancheri,
. che è minacciato da crepe (un muro, una parete e simili)
tassoni, 316: la corte è un arsenale ed una stanza / di cancheri
fetente biscotto, quando s'abbattono in un forno di pan buffetto, a crepapancia
verga, 3-24: li aizzava l'un contro l'altro, e rideva a crepapancia
o di che cosa, sbavava come un bimbo, riempiva di baccano la sala
vita perfetta. panzini, i-117: un borghese democratico ne avrebbe
riso a crepapelle, un filosofo di cuore avrebbe pianto. fu collocato
, 279: giunge fin sulla strada / un odore lare contro la porta;..
.. e la batteria fu sì fiera un giorno è voluto poco a far credere alla
superficie o in tutto lo spessore (un muro, una parete, un pavimento,
(un muro, una parete, un pavimento, anche il terreno, il
anche il terreno, il legno o un oggetto qualsiasi, in particolare: un
un oggetto qualsiasi, in particolare: un frutto). giamboni, 7-165
e prigioniero inganno, / che in un solo momento, eterno al danno, /
crepare. e per guarirla c'è soltanto un rimedio: saziarla. 2.
la pelle, una pustola, un tumore, una parte del corpo).
col troncon fatta crepar la pancia / d'un fiero colpo a stevanel rossino. g
guerrieri, e una galea crepandovi dentro un cannone si aperse salvandosene le genti e gli
malignità d'animo,... ad un prencipe italiano attaccò un soffione, il
.. ad un prencipe italiano attaccò un soffione, il quale così presto pigliò
100: io ti so dir che [un vitello] gli ha stivata l'epa
gli ha stivata l'epa / in un campo di gran tanto che crepa.
... siete chiusi in fondo a un carcere, poveri disgraziati?..
certi musi che odoravano di minchioneria lontano un miglio mi facevano crepare dalle grandi risate
l'italia da venezia a napoli era un solo carnevale, del tutto innocente.
di voglia, di paura: provare un gran dolore, una gran rabbia,
puzzava di criminale, pareva d'esser diventato un uomo come gli altri, crepava di
se non creparono dalla rabbia, fu un miracolo. nievo, 11: il piccolo
d'invidia, s'uno è guardato con un poco di buon'occhio più dell'altro
, vii-1031: mi sta bene, è un abito di buon gusto che forse forse
fa a essere ignorante? -nel mantenersi un buffalo. -e invidioso? -a crepar del
portare s'ei crepasse, egli è ito un bando che chi sapesse o tenesse un
un bando che chi sapesse o tenesse un m. marco sanese, venuto a roma
. f. doni, 3-7: a un bisogno questo buffon salvatico doveva essere di
, 3-819: gli ebrei dicono d'un corvo inviato da l'arca per uomo,
». ma era già passato più d'un anno di comporto, e quella brutta
una bestia ferita a morte che cerca un nascondiglio per crepare. pavese, 65
/ trovar giammai: e peggio d'un facchino, / crepa sotto la grave
grave dignità. -crepare come un cane: morire in solitudine, abbandonato
la mezza lira in saccoccia per offrire un sigaro o un bicchiere a un amico
in saccoccia per offrire un sigaro o un bicchiere a un amico, come vuole
per offrire un sigaro o un bicchiere a un amico, come vuole il decoro,
: modo di dire usato per scongiurare un maleaugurante presagio o un oroscopo avverso.
usato per scongiurare un maleaugurante presagio o un oroscopo avverso. collodi, 748
seguitando a correre per la strada come un matto. fanzini, iii-778: la
i giorni di salute. anche lei un giorno se ne accorgerà: non si è
*, mi irrigidii, anche per un senso di superstizione, come quando s'
quel guasto, che fa de le vivande un che ha cenato a crepa stomaco,
). spaccato, aperto, screpolato (un muro, una parete, un terreno
(un muro, una parete, un terreno, una roccia, un oggetto
parete, un terreno, una roccia, un oggetto o parte di esso, ecc
1-54: ad ogni gomito di strada un cristo grande al naturale, crepato dalle
superficie o in tutto lo spessore di un corpo; crepa, fenditura, spacco
gli effetti della pressione atmosferica: se da un recipiente, la cui apertura è coperta
recipiente, la cui apertura è coperta da un foglio di carta velina, si estrae
greca e romana da passeggio consistente in un sandalo con suole molto alte e spesso
basamento o di gradino di pietra di un edificio, di un marciapiede, di
di pietra di un edificio, di un marciapiede, di un altare, ecc.
edificio, di un marciapiede, di un altare, ecc. = voce dotta
popolazioni primitive, che deriva probabilmente da un frutto secco, contenente semi, che
ibero amador quando, raccolta / dall'un lato la cappa, contegnoso / guida
[cucina] apriva le sue fauci un antro acherontico, una caverna ancor più
s'arrotavano sulla mola d'asfalto tra un favillìo crepitante. jahier, 92: una
cielo. moravia, xii-299: dopo appena un chilometro di corsa a balzelloni, sul
crepitante come fatta di aghi, con un sorriso che sgrigiolava liscio e pulito come
al pietrisco smosso dal passaggio di un veicolo, di una persona,
. d'annunzio, iv-2-645: a un tratto, dinanzi il palazzo rosso dei
dei foscari, nella curva del canale, un gran bucen- toro fiammeggiò come una torre
che, quando sono riscaldati, producono un caratteristico rumore scindendosi in minutissimi frammenti.
l'occhio non guardava, ma vi brillava un lampo di luce. nella pupilla qualche
imprevedibili della luce, pareva di sentire un lieve rumore. e. cecchi, 1-181
, i-448: fu da me udito un crepitare di sibili e di metalli. ojetti
li spinse a casaccio nel folto; fu un crepitare di canne. 5
scricchiolio '. crepitio, sm. un crepitare prolungato e frequente; scoppiettio.
. verga, 4-220: tutt'a un tratto scoppiò giù in piazza un crepitìo
a un tratto scoppiò giù in piazza un crepitìo indiavolato di mortaletti. d'annunzio,
/ su la solitaria / verdura / con un crepitìo che dura / e varia nell'
251: fu udito da lontano un crepitio secco e sinistro... erano
mime crestaie fanti cortigiane / argute come in un deca- merone... / tra
, ricominciata dopo il tramonto, faceva un crepitìo sommesso fra le lucciole che non
ronzìi stranissimi che mi davano ogni volta un tuffo al cuore. serra, ii-458:
: mi parlano di letture lente, un po'laboriose, fra l'odor della
ogni voltata delle grandi pagine, con un crepitìo lieve in mezzo al silenzio della casa
fogazzaro, 7-240: si levò nella sala un crepitìo di voci vibrate, brevi e
, tenne incontrastata il campo, in un crepitio di vittoria. alvaro, 9-152
egli era disteso a prora, sopra un mucchio di cordami vecchi, come un gatto
un mucchio di cordami vecchi, come un gatto sonnacchioso; ma a traverso gli
crepitìo delle acque correnti sotto la chiglia, un crepitìo come di lingue avide a bere
, dodici, venti schioppettate grandinarono in un balenìo vibrante, una dopo l'altra
, poi grida; poi si udì un gran sommovimento clamoroso. -per
imprimendo movimenti nel punto di frattura di un osso a livello di un'articolazione (
lo scorpione] sta nascosto in un crepo dell'intonaco. = deverb
lui stato vinto, credendo lui essere un pastore, messo mano ad un coltello
essere un pastore, messo mano ad un coltello, il volle uccidere, e arebbel
lat. crepundia, deriv. da un agg. * crepundus (da crepare *
: qualche farfalla aliava sulla tovaglia di un candore quasi troppo vivo, mentre il gabinetto
in * cretonne 'a ramoscelli cenili sopra un fondo paglierino, rimaneva come una soavità
sera, mi si spandeva per l'anima un sentimento oscuro come di un fascino che
l'anima un sentimento oscuro come di un fascino che s'addensasse intorno a me
/ sappilo, non ti rimane / che un suon di campane. boine, i-54
e di gesti, che espressero in un linguaggio ugualmente dimesso, familiare, borghese
familiare, borghese, dando vita a un mondo triste, desolato e grigio, perpetua-
ronzo sordo dell'ala notturna, per un declive di sogno crepuscolare. panzini,
, donna forte, profilo nobilitato di un ricordo di immobilità bizantina, in linee
che si finisca col festeggiare, anziché un venticinquennio letterario (la responsabilità d'un
un venticinquennio letterario (la responsabilità d'un quarto di secolo!), il
psicopatologia, alcune situazioni psichiche caratterizzate da un offuscamento della coscienza a cui segue un'
denominazione apparve per la prima volta in un saggio del borgese (1-2- 149
che non se n'abbia notizia in un articolo, in un saggio, in una
abbia notizia in un articolo, in un saggio, in una conferenza, magari
; l'uomo vi si rivolta come un disperato eroe, la revisione dei valori convenzionali
in cui l'aria è rischiarata da un lume debole, e non ben manifesto,
. foscolo, iv-409: albeggiava appena un crepuscolo di giorno, e in quel
pascoli, 1223: al crepuscolo canta un cardellino / mentre ch'io penso,
iv-1-6: le legna conflagravano e rendevano un sùbito bagliore. nella stanza quel caldo
calida di felicità, lucente / in un grande in un grande velario / di
felicità, lucente / in un grande in un grande velario / di diamanti disteso sul
: camminiamo una sera sul fianco di un colle, / in silenzio. nell'
del tardo crepuscolo / mio cugino è un gigante vestito di bianco, / che
il suo chiarore davanti agli occhi miei in un crepuscolo. f. f. frugoni
mirabile ingegno di questa donna ci appare ad un tratto nella sua gran luce, senza
tenui colori, si muove come in un calmo e dolce crepuscolo. 2.
dell'altra vita, quasi come in un crepuscolo di mente, innanzi che si levi
1-54: camminavo al suo fianco come dentro un crepuscolo di pensieri. 3
parvenza. leopardi, i-156: un vigor d'animo... non può
... non può stare senza un crepuscolo un raggio un barlume di allegrezza.
. non può stare senza un crepuscolo un raggio un barlume di allegrezza. cattaneo
può stare senza un crepuscolo un raggio un barlume di allegrezza. cattaneo, ii-2-200
: era [lo studio della ragioneria] un seguito di lunghissimi esercizi, intralciati a
come i latinetti, e rischiarati appena da un lieve crepuscolo di teoria. guerrazzi,
ma non ci vedo spuntare né anche un crepuscolo di benefizio universale. borgese, 1-61
, il sorgere o il declinare di un fatto. segneri, iv-114: dopo
sorsero quei crepuscoli fortunati della promessa di un redentore. gioberti, ii-206: già
era sorto in italia per opera di un gran papa. carducci, 918:
spenta. si spegne infatti, ma in un mite e lunghissimo crepuscolo, cui forse
avevo fatto nella grossezza del detto ovato un partimento di otto zone, nelle quale avevo
del vestito, scoppiasse per le vibrazioni d'un crescendo orchestrale, buttandoci in aria tutti
. de pisis, 203: in un crescendo sottile / le campane delle prime
a una o più voci, a un suono, a un rumore, oppure
più voci, a un suono, a un rumore, oppure a un sentimento,
, a un rumore, oppure a un sentimento, a una passione, a
sentimento, a una passione, a un moto dell'animo, ecc.).
, sarebbero diventati sotto alla mia penna un magnifico * crescendo 'di inaspettate e originalissime
la luce occulta le forme come in un santuario. come è la luce,
, così è il riso di beatrice, un « crescendo » superiore ad ogni determinazione
quattro nomi cantò il povero prete con un crescendo tutto rossiniano; indi cadde sulla
bello » e ripetè la frase con un crescendo d'entusiasmo. jahier, 69:
? e lui così riservato, eccolo mostrar un crescendo di interessamento e di zelo.
baratri ossessionanti e prevedevo sarebbe stato tutto un crescendo di minacciose delusioni.
grande secondo il proprio naturale sviluppo (un uomo, un animale, una pianta
proprio naturale sviluppo (un uomo, un animale, una pianta).
gli organi o le singole parti di un essere vivente). tasso, 9-27
cestio saliva la luna crescente, per un ciel glauco e profondo come l'acqua d'
ciel glauco e profondo come l'acqua d'un golfo in quiete. -gobba
): renzo s'accorgeva anche lui d'un ronzio crescente nella strada. nievo,
si rifà sentimento, e col sentimento ricomincia un nuovo ciclo, costante nel suo ritmo
l'aumentare del livello delle acque di un fiume, straripamento, alta marea.
e alla venuta e al ritorno passare un lungo spazio di via sommersa dalla crescente
acqua diaccia e il sale, aggiungono un poco di lardo. 5.
casa per riposarmi; mangio voracemente come un ragazzo in piena crescenza. -a
loro genesi, non è possibile attuare un esatto quadro nosologico. -febbre di crescenza,
. ant. il crescere delle acque d'un fiume; piena, straripamento; le
2-1-16: vi fa [il mare] un tal romper del fiotto, e un
un tal romper del fiotto, e un bollire e correr dell'acqua, nel travasarsi
grande secondo il proprio naturale sviluppo (un uomo, un animale, una pianta
proprio naturale sviluppo (un uomo, un animale, una pianta). -
, 1-82: e par che l'un [arbore] dell'altro cresca a gara
in terra. bruno, 3-883: un cardo... era cresciuto alquanto
pianta dentro il suo seme sta come un cadavero nel sepolcro, sotterrata prima che
nata? o più veramente, come un bambino rannicchiato nel suo ventre materno,
: ormai somiglio a una vite che vidi un dì con stupore. cresceva su un
un dì con stupore. cresceva su un muro di casa nascendo da un lastrico
su un muro di casa nascendo da un lastrico. trapiantata, sarebbe intristita. quasimodo
che quando nasce una figlia si pianta un albero perché cresca con lei.
, 685: lo sguardo gli cadde sopra un ritratto allato lo specchio. era il
stanza era grigia e nuda; in un angolo si vedeva un mucchio piramidale di
nuda; in un angolo si vedeva un mucchio piramidale di grandi e leggere scatole
: e il saggio non è che un fanciullo / che si duole di essere cresciuto
lui... è cresciuto come un aguzzino di se stesso, perché suo padre
annunzio, iv-2-596: di tratto in tratto un clamore più forte si levava lontano,
di forza finché scoppiava da vicino come un tuono. brancoli, 4-150: i
libertà vai sognando, e servo a un tempo / vuoi di novo il pensiero
. -crescere a: elevarsi a un determinato grado o stato o condizione.
, in ogni parte della città, a un tal eccesso, con un salto così
, a un tal eccesso, con un salto così subitaneo, che non ci fu
fatto il pendolo, venendosi ad allungare un tal poco sotto la linea, dovea
qual via ognora che piove cresce che pare un fiumicello. leonardo, 1-305: in
che erano cresciute ancora e il ponte sembrava un galeone navigante. -passare dalla
. d'annunzio, iv-2-78: poi d'un tratto, la notte cominciava a constellare
che era il fare l'oste, un mestiere col quale si ha sempre il
le chiaviche e i fossi, ci volle un collettore delle acque, che condotte libere
ripa a precipizio sul lago avrebbero prodotto un rovinio. -aumentare di peso.
. era preoccupata perché era cresciuta di un chilo e mezzo. -durare più
costo? -non vi è speranza di crescere un quattrinello. beccaria, 1-334: crescendo
medesima. 9. aumentare progressivamente (un numero, una grandezza).
il piè veronese cresce per l'appunto un terzo del palmo romano de gli architetti
fra i tronchi come negli intercolunnii d'un portico di diaspro; gli acanti corintii eran
, 42-60: ben tei dirò prima ch'un passo cresca / l'ombra, che
una canna... innalzata su di un piano perfetto. l'ombra che manderà
mostrare progressivamente maggior parte di sé (un monte, una coliina). bembo
poi usciamo dalle piante e si vede un collinone tutto vigne e cascine e boscoso
più forte; diffondersi sempre più (un sentimento, un moto dell'animo,
diffondersi sempre più (un sentimento, un moto dell'animo, una sensazione;
una sensazione; anche una malattia, un morbo). patecchio, v-138-139:
necessario che per la opposizione e per un certo contrapeso l'un sostenga e fortifichi
opposizione e per un certo contrapeso l'un sostenga e fortifichi l'altro, e mancando
beccaria, 1-198: la credibilità di un testimonio diviene tanto sensibilmente minore quanto più
minore quanto più cresce l'atrocità di un delitto, o l'inverisimiglianza delle circostanze.
, in fatto di fama letteraria, di un vizio antichissimo ch'ebbe origine e crebbe
cho- lera cresce ancora? » domandava un altro. « caspita, se cresce
più intenso; salire di tono (un fenomeno naturale, un suono, un
di tono (un fenomeno naturale, un suono, un rumore). boccaccio
un fenomeno naturale, un suono, un rumore). boccaccio, dee.
a seguire, dove il crescere dell'un termine, e 'l calare dell'altro osservassero
manzoni, 89: ascolta; / odo un batter di remi... ei
, si vedeva crescere verso la piazza un chiarore d'incendio, dal quale di
dinanzi alla statua del santo, con un vocìo di folla che montava a guisa
lamento? d'annunzio, iv-2-194: un gran susurro correva per la platea,
parlare di tutti cresceva come la voce d'un campo primaverile, pieno di squittii e
teatri e le curie; e dappertutto / un gemere di rote, un picchio assiduo
dappertutto / un gemere di rote, un picchio assiduo / di martelli e d'incudi
/ di martelli e d'incudi, un suonar d'arme / buone in pace ed
che fu appunto cagione la scoperta di un nuovo mondo. 21. ant
che questo detto argento cresce in modo di un cappello, voglio dire in modo di
questo, quella città era stata circondata d'un nuovo argine e bastione. tasso,
cuoio, e d'uom son fatto un pesce. prati, ii-145: il giovin
/ nei vigili occhi della mente, un sogno / lucido e strano. d'annunzio
la vergogna. montale, 1-59: un albero di nuvole sull'acqua / cresce,
sotto all'avversario, avanzare (in un duello, in un combattimento).
avanzare (in un duello, in un combattimento). ariosto, 2-9:
, / ora coprirsi, ora mostrarsi un poco, / ora crescere inanzi, ora
figur. ant. insorgere, levarsi (un sospetto, un'accusa).
464: finalmente papa paolo gli fece un motuproprio, come lo creava capo di
l'importo, l'entità (di un tributo, di una tassa); far
aumentare di valore, di consistenza (un pezzo, un bene, un patrimonio)
, di consistenza (un pezzo, un bene, un patrimonio).
consistenza (un pezzo, un bene, un patrimonio). m. villani
conviene adunque che vi procuriate con esso un abboccamento per capacitarlo, o che mi
bel frutto / ha cresciuto e fatto un pane: / santo pan, che pasce
/ che nell'arte di crescere a un gentile / corpicciuol grazia, e lume a
fare a buona distanza dalla città quasi un cordone, che diradasse quanto si poteva l'
carena, 2-11: 'crescere', è fare un maggior numero di maglie in quei giri
: col passar del tempo tutto subisce un peggioramento. grazzini, 2-335: ma
compagnia nel regno di portogallo avean fatto un gran crescere in pochi anni: tutta
era come il crescere e crescere d'un peso già incomodo. e.
che aumenta. pirandello, 5-166: un fragoroso torrente, crescevole sempre, di
testo una focaccia, una crescia, un pulmento qualsiasi. tombari, 1-191: mangeremo
tra voi due non v'ha forse un amico di confidenza e di probità, che
dei fiumi; l'alzarsi del livello di un liquido o di un fluido qualsiasi.
del livello di un liquido o di un fluido qualsiasi. bolero, 1-162:
del crescere; sviluppo naturale (di un uomo, di un animale, di
sviluppo naturale (di un uomo, di un animale, di una pianta o di
animale, di una pianta o di un loro organo, di una loro parte
: tornerò e questa volta tutto avrà un significato, il verde che digrada a
l'alzarsi del livello delle acque di un fiume o del mare. cinelli,
7-278: in quello stesso istante rientrò un cameriere infreddolito annunciando che stava verificandosi il
marea. = femm. da un part. analogico di crescere1.
pratica commerciale antica per indicare che in un registro della contabilità i debiti superano i
d. mi. = > da un part. analogico di crescere *.
naturale sviluppo, sviluppato (una persona, un animale, una pianta o un loro
, un animale, una pianta o un loro organo o parte).
grandi erbe bianche cresciute nei sotterranei; un profumo di fiori e di belzuino pesava nell'
e il sergente incaricato: ch'era un mansueto violinista con una testa troppo cresciuta
luogo. difatti, mentre prima esso era un abitato cresciuto intorno a una fortezza divenuta
273): tu vedi ch'egli è un cotal giovanaccio sciocco, cresciuto innanzi al
la figlia unica vuoisi / torre da un empio; la mia figlia vera, /
, i-556: arrivato sull'adriatico insieme con un amico nato e cresciuto sull'altro mare
cresciuta. g. gozzi, 3-1-341: un cresciuto fiume atterrì la sua villa.
l'oscurità cresciuta, e lumeggiavano d'un chiarore istantaneo i lunghissimi tetti e gli
che quando la vide muoversi parve cresciuto un palmo, andò a porsi sul reno
; fatto più perfetto, migliorato (un sentimento, un moto dell'animo,
perfetto, migliorato (un sentimento, un moto dell'animo, una sensazione,
velato l'occhio, si svegliava con un riscossone, come se uno, per
a mano cresciuto gli si fosse a un tratto spezzato dentro, egli scoppiò in
, più forte (uno stato, un partito, ecc.). monti
caldea; dalla quale, cresciuta in un grandissimo corpo, dovette passare nella nazion
monovalente derivato dal cresolo per eliminazione di un atomo di idrogeno dell'anello benzenico.
: un'altra volta se cotesti popolani avessero un gran bisogno del vescovo, e per
carducci, i-950: si era convertito a un classicismo rigidamente strocchiano; che, di
i-16: quella cresima di fracasso esci un risultato tutto da ridere. 2
scarpe nuove, la camicia bianca, un vestito nuovo... mia madre mi
.. mia madre mi aveva comperato un bel nastro bianco. allora usava stare tutto
, le diè la fé di cresimarle un sol figliuolo che ella ha.
consacrare mediante l'unzione col crisma (un imperatore). a. pucci,
mano. 5. figur. confermare un giudizio su una persona, un'istituzione
berni, 119: ecco apparir di subito un bicchiere, / che s'era cresimato
, iii-755: dal concilio si nomina un solo che tenga il cresimato. segneri
cresimati saranno in ciel differenti, come un adulto è quaggiù differente da un bambino
come un adulto è quaggiù differente da un bambino. c. e. gadda,
. e. gadda, 379: era un frugolo, ma un diavolo, da
379: era un frugolo, ma un diavolo, da far concorrenza alle sorelle,
molla: « caro nipote, mi sembrate un bambino! ». ma subito si
vuol far capire la ragione proprio a un ragazzo. « va bene!..
tolto / è '1 sembiante d'un uom d'antica età de: i
to'una diversa sveglia -un bacio. un bacio schietto, sonoro, che si regala
marino, 339: copre il piè bianco un borsacchin cilestro, / e su l'
e su l'omero destro / ad un fermaglio di zaffir scolpito / da l'
bocca, il suo agoraio; infilò un ago; e li ricuciva. carducci,
3-82: sui capelli grigi le sfolgorava un fiocco rosa in cima a una cuffietta
marine, quella striscia di fiume sembrava un pezzo di mondo sottovetro, falsamente immobile come
di mondo sottovetro, falsamente immobile come un ricordo: tempo resuscitato. pasolini, 3-351
a piccole e fitte crespe (un particolare tipo di carta, un
un particolare tipo di carta, un tessuto, ecc.). =
di terra] benché sia torto com'un crespello, ve lo voglio mandare a
, / voltati 'n là, l'era un crespel melato. salvini, vii-569:
. salvini, vii-569: 'l'era un crespel melato '. crespello, sorta
detta per essere increspata, la quale un certo giorno dell'anno s'intigne nel mele
le arancine di riso grosse ciascuna come un mellone, le olive imbottite, i crespelli
, erba annua o bienne alta circa un metro, con fusto fragile, foglie variamente
meno spinose al margine. entrambi contengono un succo biancastro e amarognolo e hanno foglie
piantando i berberi fitti che si tocchino l'un l'altro, vivendo volentieri insieme.
e bionde chiome e crespe, / d'un breve e molle e negro crin m'
, / e la bocca che spira un dolce odore, / fra perle orientali e
l'avorio. alvaro, 9-375: ha un viso virile e aperto, bei denti
bei capelli, che gli sono divenuti un po'crespi come i miei.
superficie increspata, arricciato, pieghettato (un tessuto, un vestito, un capo di
arricciato, pieghettato (un tessuto, un vestito, un capo di biancheria)
pieghettato (un tessuto, un vestito, un capo di biancheria). vasari
). vasari, ii-464: con un saio lungo secondo l'uso di que'
tribuna è l'altar grande / incortinato d'un trapunto strano, / e di crespo
broccato intorno spande / a quattro volti un padiglion sovrano. manzoni, pr. sp
età e d'ogni sesso: era un girare, un rimescolarsi di gran cappe,
ogni sesso: era un girare, un rimescolarsi di gran cappe, d'alte
alte penne, di durlindane pendenti, un moversi librato di gorgiere inamidate e crespe
barlaam e giosafatte, 15: vide un uomo molto vecchio, che aveva lo
: sollevò il re le palme, e un lieto pianto / giù per le crespe
si rompeva si disgregava s'involava: era un immenso fremito d'ali, un balenio
era un immenso fremito d'ali, un balenio di penne, un grido chioccio
d'ali, un balenio di penne, un grido chioccio, una fuga di candore
sbigottimento sonoro contro la vasta canape, un che di cinericcio un che di nero nel
vasta canape, un che di cinericcio un che di nero nel candido. i
ant. che è disuguale e tremolante (un suono, una voce).
all'asta di una bandiera, di un gagliardetto, ecc. rota, 1-1-254
, iii-1078: il crespo si lavora sopra un telaio più corto di quello da velo
; ogni filo di orditura passa in un dente di pettine, senza liccio a
era coperta dalla testa ai piedi da un lungo velo di crespo nero. serao,
, compresa di avere veramente in dosso un abito vedovile, malgrado che la stoffa non
, ii-94: oh, quante volte, un arido / crespo mirando, un fiore
, un arido / crespo mirando, un fiore, / sveglie bizzarre al cupido /
ungaretti, i-38: sono cresciuto / come un crespo / sullo stelo torto / mi
: portavano, invece d'insegna, un crespone nero per significare il cordoglio.
boine, i-63: a valle divallo un silenzio come una nenia di quete,
rotondo della persona, o forse un po'tozzo, di capelli neri e folti
..., aveva un'aria un po'assonnata, un'andatura greve e
, un'andatura greve e dinoccolata, un fare un po'tonto. piovene, 2-116
andatura greve e dinoccolata, un fare un po'tonto. piovene, 2-116: era
tonto. piovene, 2-116: era un uomo massiccio, il viso pieno che si
ingolfava / dentro l'arcuata ripa / un mare pulsante, sbarrato da solchi, /
: il mal arrivato eugenio resta come un gallo, a cui è d'improvviso