. e. gadda, 307: in un battibaleno avevano bell'e che messo a
chinea, per la quale s'intendeva un cavallo bianco signorile e di rispetto,
di quelle maremme m'avea messo addosso un po'di febbre, e il medico mi
/., 23-139: lo duca stette un poco a testa china. fiore,
la cui mente lucida è adorna d'un raggio della divinità, nella cui faccia imperiosa
la onorata fronte, / d'allori un dì, carca or di doglie, e
età o per stanchezza, per reggere un peso, per attendere a un lavoro
reggere un peso, per attendere a un lavoro; in segno di umiltà, di
e chino entro il lanoso petto / con un riso villan da terra il prende,
abbracciarono amendue strettamente, e chini l'un verso l'altro con un far sì da
e chini l'un verso l'altro con un far sì da vero nell'animo quel
. baldelli, 3-100: arrivati ad un luogo chino e precipitoso, donde e'
di chinato, oppure deriv. da un lat. chinus (da chinatus: cfr
: la gran pietra alla cima alta d'un monte, / urtando con le man
ciglion non era, / che risospinta da un poter supremo / rotolavasi rapida pel chino
idem, 3-747: alla cui proposta con un chino di testa férno segno tutti gli
con vari processi sintetici): è un liquido oleoso, incolore, di odore sgradevole
coltivata sulle coste mediterranee: alta da un metro a due metri e mezzo,
sovviene il muretto sopra noli dove indugiai un pomeriggio a prendere il sole...
a prendere il sole... da un orticello lì sotto saliva l'odorino dei
chiò, sm. voce onomatopeica: imita un suono stridulo e un po'soffocato (
onomatopeica: imita un suono stridulo e un po'soffocato (come il fischio del
d'uno stuolo / per dare a un, che fa cose sì sciocche, /
perché nell'origine v'è inchiusa in un certo modo la frequenza e la molteplicità,
. faldella, 2-73: sopra un bernoccolo di poggio si appol
. ricevere / senza nevi nel bere un contento. / venga pur - dove va
in genere, a chi le sta vicino un affetto gelobandello, 1-27 (i-337)
(i-337): ella aveva in capo un cappello samente protettivo ed esercita su di essi
di essi un'autovagamente acconcio, con un pennacchio dietro che parte ritaria vigilanza
chioccia, una conigliola, una capra, un essere = deriv. da un lat
, un essere = deriv. da un lat. coda per cochlea * chiocciola '
anche della campania. creare, gli desse un figlio, no, cosa aspettava?
/ della lippi, 8-33: chiuse in un vaso poi vedrem le gotte / vela
le gotte / vela, balzi d'un cuore / che un flutto di sangue riempia
vela, balzi d'un cuore / che un flutto di sangue riempia. ch'ebbe quel
cuotere. si faceva portare sopra a un asino, quasi che fosse mezzo
! crescere e avvicinarsi... un rumor di ruote e di cavalli,
significato del n. 5. con un tintinnio di campanelli, e ogni tanto un
un tintinnio di campanelli, e ogni tanto un chioccar pascoli, 524: la
fa il mozzone della frusta, scossa a un certo modo, per = deverb
, intr. { chiòccio). emettere un verso giusti, i-398: [fu
volgar., 9-82: gli puoi in un campo mettere chiòccia (plur. -ce
certa chi, 24-29: parve un nibbio / che rapisse un pulcino a
24-29: parve un nibbio / che rapisse un pulcino a cosa dentro di sé
: il nibbio... ha fatto un mal mattina el prete andava /
g. gozzi, 1-195: ci faremo un bell'onore, appa ciava
che non costa nulla ». come un pulcino lontano dalla chioccia. verga, 3-80
viani, 14-74: i campi sono tutti un canto rauco; nel cielo si formano
nievo, 7: non mugolava mai un temporale senzaché la chioccia campanella del castello
. carducci, i-1418: figuriamoci ora un de'così detti poeti dell'età nostra
imagine che ne si affacci è d'un cane abbaiante solitario alla luna. verga,
col dito fi bottone del campanello. un altro effetto da quello che ella si
tra stelo e stelo l'urto dà un piccolo suono chioccio. calvino, 1-430
naso preannunciavano l'intonazione di voce chioccia un po'da prete, con una forte cadenza
di armonia, sgradevole all'udito (un verso, una poesia).
: io vantarti altro non so / che un cuor tenero, ed un canto /
/ che un cuor tenero, ed un canto / finor chioccio; ma farò /
/ finor chioccio; ma farò / che un dì tolga ad altri fi vanto.
s'è sentita da iersera in qua un poco chioccia. g. m. cecchi
vecchia una giovane / ch'è bella quant'un sol di mezzo luglio; / ha
le mani duoi garbati giovani, / ed un chioccio, ch'è vieto, ed
[piede) per strisciare e di un capo che porta due paia di tentacoli
stanno gli occhi; il corpo secerne un muco che lascia sul passaggio dell'animale
dell'animale una traccia argentea. e un animale erbivoro, e può arrecare notevoli
e voletelo metterlo alto, facendolo diventare un grande pataffio, solo per denari. landino
gloria di questa arte crebbe tanto che un calice di chiocciole secondo che scrive varrone
, come e'fa nella piegatura d'un corno, d'una chiocciola marina, o
madreperla, che costano ducati cinque e un quinto. algarotti, 3-111: in
. algarotti, 3-111: in casa un altro letterato di lipsia ho veduto un museo
casa un altro letterato di lipsia ho veduto un museo di chiocciole de'più rari che
. marino, 270: di pomice scabrosa un arco opaco / e di ruvido tofo
. soderini, iii-259: quivi sia un andare a chiocciola che si riduca a un
un andare a chiocciola che si riduca a un sedere rotondo. redi, 16-iv-52:
altri. bar etti, 2-409: siegue un lungo ragguaglio d'un pericolosissimo vortice che
2-409: siegue un lungo ragguaglio d'un pericolosissimo vortice che si trova a mezzodì
tano / fin oltre la veranda / in un gelo policromo d'ogive. buzzati,
sì, da gentil uomini: / un orecchio al sensate, e l'altro
e la chiocciola facciano ciascuna di loro un tutto da sé, mentre hanno fra
risale probabilmente addietro; è costituita da un elicoide libero di ruotare intorno a un
un elicoide libero di ruotare intorno a un asse e racchiuso in un cilindro di
intorno a un asse e racchiuso in un cilindro di diametro leggermente superiore al passo
: l'incresparsi dell'acqua non è un correre ch'ella faccia con moto progressivo
fu gittato nel tevere, avremmo veduto un miracolo non possibile a vedersi; cioè
per via; di là chi con un aghetto cava fuori di una nicchia la sostanza
insetti mentovati; ed io pure vidi un giorno un ramarro con un lumacone ignudo in
; ed io pure vidi un giorno un ramarro con un lumacone ignudo in bocca.
pure vidi un giorno un ramarro con un lumacone ignudo in bocca. pascoli,
farmi pigliare dal bargello. comesse a un certo diavoletto di un suo soldato còrso,
. comesse a un certo diavoletto di un suo soldato còrso, che la facessi
ancor rete che la pigli; / e un can còrso abbaiar ala luna. marino
sta'zitta... egli è un principone. tommaseo [s. v.
. aretino, 8-8: pigliando il generale un gran bicchiere di corso, invitando a
la badessa, lo mandò giù come un sacramento falso. redi, 16-i-7:
falso. redi, 16-i-7: con un sorso / di buon corso / o di
antico ispano / a quel mal pongo un soccorso, / che non è da cerretano
misser traiano, aveva promesso di fare un presente di cento scudi a questo corsetto
... come le cerbottane, o un poco maggiori, come passavolanti o basalischi
dove già da tempo avevo per amico un vecchio cannone borbonico di ferro, propagginato
propagginato con la bocca all'ingiù, un buon cortaldo che m'era a grado perché
semita cortata. = deriv. da un verbo cor tare (da corto),
lastricato, compreso entro il perimetro di un fabbricato o di gruppi di fabbricati (
spazio, circondato da una siepe o da un muro, che è attiguo alle case
avessero la state troppo caldo, facciasi loro un portico o frascato. machiavelli,
, 2: lo sforza, adocchiatovi un palagio di maravigliosa bellezza, che allora
. e come una di quelle scaricato in un letto, dove l'altre si scaricavano
dove l'altre si scaricavano o in un andito o in una corte. milizia
sfoghi ingenui d'ambizione, provò un senso di sorpresa, di tristezza, di
. d'annunzio, v-1-266: un ragnatelo trema nell'inferriata che dà su
: nel silenzio, uno stillicidio a un angolo della corte aperta scavava, visibilmente,
bimba s'alzò lesta, / dette un grido. montale, 1-14: un giorno
dette un grido. montale, 1-14: un giorno da un malchiuso portone / tra
. montale, 1-14: un giorno da un malchiuso portone / tra gli alberi di
più piccola del campiello) compresa fra un gruppo di case. g. gozzi
, che una femmina, moglie di un materassaio, n'andò ad una certa
... incominciò a gridare come un trombetta: donne o donne, uscite fuori
, che costituivano un'unità fondiaria o un villaggio o un distretto rurale, sottoposto
un'unità fondiaria o un villaggio o un distretto rurale, sottoposto al dominio del
, che questi funghi fecero male ad un cristianello della bassa corte. muratori,
l'unione di molti poderi, anzi un castello, di modo che molte terre
famiglia e all'amministrazione della reggia; un tempo, quando prevaleva la concezione patrimoniale
. caro, 7-254: era la corte un ampio, antico, augusto / di
la libertà, vendendola a colui che con un pezzo di pane ti compera per ischiavo
, 7-12: e vissi in menfi un tempo, e ne la reggia / fra
tassoni, 316: la corte è un arsenale ed una stanza / di cancheri,
corte / fu de i re d'italia un giorno. d'annunzio, v-1-514:
presto trovò ricapito, et acconciossi con un vescovo, uomo di ottanta anni. tasso
; i quali, avendo da governare un milione appena di sudditi o poco più,
compagne, m'induce a voler dire come un valente uomo di corte similemente e non
similemente e non senza frutto pugnesse d'un ricchissimo mercatante la cupidigia. sacchetti,
corte santa / risonò per le spere un « dio laudamo *. idem, par
festa celebrata nella reggia (o in un palazzo principesco o di un grande signore
(o in un palazzo principesco o di un grande signore: con solennità e fasto
dal sovrano o dal signore per celebrare un evento particolarmente felice o una persona di
da barberino, iii-321: essendo fatto un dì gran corte con molti piaceri,
li disse che come prima li fosse nato un figliuolo, allora facesse gettar li fonti
, il che si facea col mandare un bando o pubblico invito per li vicini
da allora, per molti anni, fu un seguito di banchetti, di favori e
persone che accompagnano o fanno corona a un personaggio per rendergli onore, per ossequiarlo
ariosto, 7-9: la bella alcina venne un pezzo inante / verso ruggier fuor de
ha le mani sui milioni diviene come un principotto del settecento con una corte ossequiente
, pittori, sceneggiatori che gli creano un clima di alta tensione artistica, convincendo lui
consiste in due animali non maggiori di un gran gatto, o d'un piccolo
di un gran gatto, o d'un piccolo agnello. salvini, 41-nx: toccandomi
spirito. jahier, 32: è un signore forestiero ricco e pio. si vedono
la parola imparaticcio, introdotta qui per un sinonimo del 'rudimento 'di plinio
di plinio, e anche per fare un poco la nostra corte a plinio concettizzante
farvi la critica. nievo, 38: un avvocato lindo e incipriato che nella sua
, si compiace della corte discreta di un bel giovane ebanista, decisa però a
decisa però a non sposarlo perché non è un proprietario o un funzionario come converrebbe a
sposarlo perché non è un proprietario o un funzionario come converrebbe a lei. -anche
); il collegio dei giudici di un tribunale. -in particolare: nome di alcune
uomo si doleva di non potersi fare un passo senza timore di urtare qualche divinità
le calabrie, e come capo di provincia un intendente, una corte criminale, un
un intendente, una corte criminale, un tribunale civile, un comandante le armi
una corte criminale, un tribunale civile, un comandante le armi, un vescovo,
civile, un comandante le armi, un vescovo, vari uffiziali di finanza, un
un vescovo, vari uffiziali di finanza, un liceo, un seminario, una scuola
uffiziali di finanza, un liceo, un seminario, una scuola primaria, una tipografia
, una scuola primaria, una tipografia, un solo libraio. carducci, i-1009:
, i-1009: c'è da temere che un giorno o l'altro un nostro
che un giorno o l'altro un nostro fratello ladro provi con saldo ragionamento
non rubare, potendo senza pericolo, un fornimento di posate d'argento, è
composto da quindici giudici, eletti per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria e amministrativa
supreme magistrature ordinaria e amministrativa, per un terzo dal parlamento in seduta comune,
dal parlamento in seduta comune, per un terzo dal capo dello stato),
eletti per nove anni e rinnovati per un terzo ogni tre anni), che ha
: che fridiano z. per aver ferito un sergente de la corte e indirettamente vietato
vietato che non si sia potuto prender un bandito,... che sia ubligato
,... che sia ubligato per un anno intero attender a l'ufficio dei
, con loggie intorno intorno chiuse da un muricciuolo tanto alto dal piano della
si metta, / e s'entri per un andito che arriva / in una corticèlla
e stretta. nievo, 91: un ponticello di legno sulla fossa posteriore del
nell'organizzazione feudale, il termine assunse un valore di civiltà: la 'corte '
lattaiuole, e singolarmente la bambagia mandano un latte candidissimo e vischioso, come pur l'
, / o le incise corteccie abbiano un tempo / porto a ninfe, a pastori
. burchiello, 17: io vidi un granchio senza la corteccia. d.
del muro; rivestimento esterno (di un edificio, di una costruzione);
villani, 8-46: la quale figura [un angiolo di marmo] in molte parti
facciata s'innalza: la quale è di un gran muro, con ossame di grosse
9. anat. parte esteriore di un organo (che avvolge più o meno
apparente, materiale, letterale (di un discorso, di un testo; anche
letterale (di un discorso, di un testo; anche pretesto di un'azione
: quell'antica innocenza villereccia, / un tempo celebrata da'poeti, / non
... gli permise di conservare un cuore sempre giovane sotto la corteccia selvatica,
. -essere di corteccia grossa: avere un aspetto ruvido, poco socievole, burbero
gingilli, di corteccia grossa, ha un cuore che parla dalla faccia burbera e
conoscere superficialmente, non considerare e trattare un problema con la necessaria profondità, non
la sostanza di una questione, di un fatto, di una disciplina.
loro rappresentato da'sensi sotto specie d'un solo individuo non è che un rammassa-
specie d'un solo individuo non è che un rammassa- mento di parti più piccole.
indispettita e, nello stesso tempo, un po'gonfiata da tutti que'complimenti, si
a gertrude contristata, indispettita, e un po'gonfiata nello stesso tempo da quei
, ii-213: accadde però che dopo un certo tempo di codesti corteggiamenti e in
,... e lo diede a un prelato del suo corteggiamento. corteggiare
). accompagnare, far corteggio a un prin cipe o a un
un prin cipe o a un personaggio molto importante e potente per rendergli
. berni, 122: se a corteggiarmi un pipistrel veniva, / o a far
foscolo, v-68: mi cercherei per amico un malinconico cipresso -corteggerei le loro ombre,
, avenne che tra questi c'era un medico. aretino, 2-93: rivòltovi al
alla creazione, il genere umano serbò un certo sentimento delle proprie forze e la
sapere che in quella seconda età di saturno un copista regio con cento lire al mese
hanno corteggiato come fossi una signora o un portafogli; credo mi abbiano fin detto che
, poi che di dolci sguardi aveva un tempo pasciuti, or con una or
a vedere la nostra vecchia, se vogliono un bell'argomento... sessantacinque anni
dai letterati una specie d'adorazione. un branco di raccoglitori petrarcheggianti le corteggiavano,
la sua amata si lasci corteggiare da un palafreniere. nievo, 39: si era
cui cercava di dare una faccia ed un nome, doveva recargli tutto, la
fatto capire che, sì, aveva un paio di corteggiatori... molto
. molto insistenti, specialmente uno, un laureato... anna non ricordava
etichetta, accompagnano o stanno intorno a un personaggio particolarmente importante (ma si può
. g. gozzi, 1-355: riceve un prence onor dal suo corteggio, /
prence onor dal suo corteggio, / quanto un uom grande dall'ostile invidia. colletta
renzo entrò nel cortile, e sentì un misto e continuo ronzio che veniva da
a metilde, mio padre, presomi per un braccio, mi rimetteva alla coda del
bei favellatori doveano aver poco prestigio presso un popolo che avea disfatte le castella e
sol languido ride al baccanale / tra un corteggio di nuvole smaglianti. e. cecchi
cecchi, 6-337: c'era, un po'da ogni parte, il solito corteggio
provincia. 2. accompagnamento di un illustre personaggio, per rendergli onore;
: mi fece così sdruscito passare fra un corteggio di famigli e di convitati.
militare; finché fattasi cuore entrò da un fornaio, e mosse timidamente la sua
fatto sera, dalla distanza viola spunta un corteggio di dieci venti donne.
il giovinotto] brami di accreditarsi per un aci o per un adone, si faccia
brami di accreditarsi per un aci o per un adone, si faccia vedere al corteggio
ai piedi,... io ho un movimento d'incerto terrore. pancrazi,
il proprio dolore, la partecipazione a un lutto). -corteo nuziale:
mandato per lei, per menarla a un corteo a battezzare non so che bambino.
borie che costano poco, servendosi l'un l'altro per cortesia. note al malmantile
accompagnano una donna quando va a marito o un bambino portato a battesimo. leggi di
rompeva lo stomaco... vedevo un corteo nuziale? sapevo che un amico andava
vedevo un corteo nuziale? sapevo che un amico andava a nozze? lo stesso
, già colla cappa / e con un bel vestito di broccato, /..
campo di battaglia, ma sul palco d'un patibolo. non bramava un corteo di
palco d'un patibolo. non bramava un corteo di mille e mille altre vittime
, dello scatolino, per cui si pagava un altro diritto, insomma di tutto il
gente. d'annunzio, iv-1-141: un viluppo di nuvoli paonazzi ergevasi da'vapori
a una zuffa di centauri immani sopra un vulcano in fiamme; e per quella luce
in fiamme; e per quella luce tragica un corteo funebre di vele triangolari nereggiava su
1-233: il discorso capitò anche su un corteo socialista... -la coda del
il viale dovette attendere che fosse passato un corteo di balilla. -anche: fila
formica avvicinarsi e scoprivo che faceva parte d'un lungo corteo e che s'incontrava con
..! e fuggìano, e pareano un corteo nero / che bronto lando
crociati ne cercarono il nido. così un corteo di draghi, di ippogrifi percorre tutto
3. gruppo di persone che segue un personaggio per ossequiarlo: corteggio.
: in tenuta di gala, seguiti da un corteo di dame e gentiluomini,.
, in caldeo: / et avremo un corteo / di mosche intorno. bontempelli,
uomo nobile e generoso; che denota un animo gentile (lo sguardo, le parole
obbligare. tasso, 6-i-46: asconde un cor superbo ed empio / sotto cortese
è perdonare. marino, 11-40: un sol guardo cortese, un atto pio
11-40: un sol guardo cortese, un atto pio / di bella donna mille strazii
qualche cosa: essere compiacente, fare un favore. proverbia super natura feminarum,
989: avevo scritta, in risposta ad un critico cortese d'una mia tragedia,
lor esser molli / gli altri asciugasse un più cortese aprile! guarini, 42:
mi dimostra / natura in questi lochi, un giorno oh quanto / verso me più
metta, / né de la vita a un sol si sia cortese. aretino,
. chiabrera, 328: a mida un dì: « ciò che tuo cor diletta
di oblio. panzini, ii-35: un droghiere e il suo figliuolo mi furono
. pulci, 8-8: la damigella un dì chiama il marchese; / in una
mani cortese. imbriani, 3-88: un ufficiale svizzero rimane indifferente, appoggiato con
vagio che innanzi. imbriani, 1-150: un marito, che, ant.
da lentini, ii-108: quand'om ha un bon amico leiale, / cortesemente il
, i-148: professo con tutto ciò un grand'obbligo a quelle prime lodi non
, 3-60: ne ritrovammo al fine ad un pantano; il quale, benché ancor
quale, benché ancor lui fusse avaro d'un poco di margine per darne la strada
incominciando ad allargarsi, or più da un lato or più dall'altro, ammettono
altrui. aretino, 2-16: veramente un cavaliere, che veste i panni de la
suo affare mostra di esser gentiluomo, è un re piccolo. della casa, 677
lamentava poi fra sé quelle sopercherie come un segno secondo lui che la vera nobiltà mista
pascoli, i-343: firenze: che a un tratto si svegliò dal torpore dei secoli
fu offerta con istanza grande / da un infelice ostier di quelle bande. monti
se lo disputarono in cortesie come fosse un segno di buon viaggio. calvino,
condiscendente con me perché lei crede in un nostro remoto bisogno d'affetto, di
mercadanti fanno che la contano fin a un picciolo quattrino. aretino, 8-234:
: non abbiate mai paura che impoverisca un uomo limosiniere, mentre quanto più si mostra
valesse; e per questo modo in un attimo d'ora ebbe ispacciata tutta quella roba
che tutto / scoperse il vaso in un momento il fondo. 7.
pene mie paragonate, / ag- guaglian un de'miei martir intero. c. i
314): gli chiederebbe in cortesia un posto sul baroccio, per farsi condurre
senza compenso; senza interesse (un prestito). lettere senesi, 35
va bonariamente e per cortesia a lavorare un campo, né a nessun'altra cosa,
borie die costano poco, servendosi l'un l'altro per cortesia. -per
vi aggrada, e voi ne avete un quarto che sia desso il vero, apparecchiatelo
volta ». -condonare (un debito). fra giordano, 1-222
-per favellare in confidenza, / ditemi un poco, avresti conoscenza / di qualche strega
la quantità del liquido che tracola in un dato tempo dalle arterie corticali troncate degli
mirando in questi cortici, / l'un arbor per pietà con l'altro assibili.
, che concede i propri favori in un rapporto di reciproco rispetto e stima.
farla [mia figlia] cortigiana in un fiato, con dire, il mondo è
di uno spedale, o nella vergogna di un sequestro. d'annunzio, iv-1-41:
qual transparente maschera incantata, direi quasi un oscuro fascino notturno, il divino orrore
scandalosamente, visibilmente perduta, avviarsi ad un treno in compagnia di un'altra cortigiana
come lei. alvaro, 7-136: un tempo il trucco era riservato alle cortigiane
cortigianùccia. boccalini, i-344: ad un soggetto eminentissimo della città di focide.
2-36: altro ciarlamento si fa intorno ad un buon fuoco che a l'ombra d'
buon fuoco che a l'ombra d'un bel faggio, perché mille cortigianerie appetisce
dei cortigiani; che appartiene a un cortigiano. caro, 12-iii-162: s'
e dell'animoso, parvero troppo ardite in un paese già vinto dalla monarchia, e
della corte di francia fossero stati ad un tratto in mezzo alla rozzezza de'campi
, 5-227: ferrara... ha un castello che segna il trapasso dalla struttura
mi si fece appresso... un giovane d'età matura, d'aspetto signorile
che vive a corte, al seguito di un principe (e mostra verso di lui
principe (e mostra verso di lui un atteggiamento adulatorio e servile).
, cioè chiedere anellini, pigolare d'un collanino, e sospirar una so t
di corte, che è al seguito di un sovrano in qualità di amico, consigliere
essendo tanto difficile e quasi impossibile trovar un omo così perfetto come io voglio che
libertà, vendendola a colui che con un pezzo di pane ti compera per ischiavo?
? marino, 6-83: era questi un garzon superbo e vano, / tutto
tal frase forestiera uscita di bocca a un ministro fu ripetuta dai cortigiani per gentilezza
bocchelli, 2-250: era [garibaldi] un leone, avrebbe potuto fare la repubblica
farsi pecora e cortigiano, e dare un regno al savoia! -per simil
di dio vive e cortigiani: / adora un solo dio, ch'un sempre stette
/ adora un solo dio, ch'un sempre stette. marino, 13-166: e
.. la terra sedesse come in un trono; e gli altri globi dintorno,
guardano verso l'interno, di offrire un luogo di sosta ai veicoli di visitatori,
colmo della quale [montagnetta] era un palagio con bello e gran cortile nel mezzo
n-ii-340: si discendeva per altrettanti gradi in un cortile, intorno al quale erano molte
buon signore, di dirmi quando potrà egli un forestiero sperare accesso. osservò il suo
il suo oriuolo e rispose: tra un paio d'ore; non prima. la
2 (37): aveva quella casetta un piccolo cortile dinanzi,
separava dalla strada, ed era cinto da un muret- tino. nievo, 7:
l'abadessa. all'entrare si presentava un piccolo cortile con nel mezzo una cisterna
di sterpaglie / incanutite dove se entra un gatto / color frate gli vietano i
la plaga / dell'infanzia che esplora / un segnato cortile come un mondo! pavese
che esplora / un segnato cortile come un mondo! pavese, 5-91: eravamo
a spiar qualche arfasatto, / o un di quei, che piascian nel cortile;
e, calati dentro, nascondersi in un angolo, dietro un folto fico.
dentro, nascondersi in un angolo, dietro un folto fico. verga, 3-131:
fatta a venir su e ripassare per un cortiletto che è quanto di più carcerario si
. cicognani, 1-81: c'era un altro sole, fuori, non quello
o drappeggiata o raccolta inferiormente da un lato per mezzo di una fascia, a
angoli in una camera, a formare un padiglione (intorno a un altare, un
a formare un padiglione (intorno a un altare, un trono, e anche
un padiglione (intorno a un altare, un trono, e anche, nell'arredamento
. magalotti, vi-154: entrate in un appartamento terreno, che dopo aver ricevuto il
e alla conoscenza come una copertura, un riparo, un velo (fumo, nuvole
come una copertura, un riparo, un velo (fumo, nuvole, siepi
sulle prime par d'essere saliti sopra un palcoscenico un po'pericoloso. c. e
par d'essere saliti sopra un palcoscenico un po'pericoloso. c. e.
e nell'altra che è dinanzi, un cristo deposto di croce. 5
, mediante speciali apparecchi, intorno a un obiettivo per celarlo al nemico.
solida cortina di muro, sostenuta da un arco. 7. in particolare:
per simil. varchi, 18-2-146: un altro bastione... colle sue cortine
vorhang, frase usata nel 1945 in un discorso radiofonico dal ministro degli esteri del
vaso di metallo fatto da collocarsi sopra un tripode, che vedesi in molti antichi
, sm. insieme delle tende che un tempo si usava collocare sopra e intorno al
, xxvi-2-129: e dormii sodo sotto un cortinaggio. marino, vii-188: questo,
nella camera nuziale, divisa in due da un cortinaggio pesante. panzini, ii-402:
, le bomboniere. ce n'era un po'troppe, ma tutta la stanza era
la stanza era fatta così, come un cofano, e i cortinaggi coprivano le finestre
tua spoglia morta, / se da un mar tempestoso, e senza calma,
non erano mai contenti, ed hanno un braccio lungo e l'altro corto,
e corte. fare orazione sotto a un cortinaggio di velluto pagonazzo, sostant.
ad ogni 600 passi al più vi sia un simil nervo di mo- schetteria.
minato da una sottile membrana, simile a un velo, che unisce il cappello
ant. fiancheggiato, riparato (da un muro). boterò, 1-61:
annunzio, v-2-183: mi diressi verso un luogo basso deh a vecchia fortezza,
3. disposto a guisa di cortina (un muro difensivo); protetto, difeso
; e dicesi anche per traslato d'un battaglione o d'un esercito difeso dalla
per traslato d'un battaglione o d'un esercito difeso dalla propria artiglieria, che
6-iv-1-203: ben fu barbaro scita, / un creonte tebano, / quello di sangue
, iii-106: ultimamente si fece tagliar un vestito nobilissimo, e occorse che le
parimente molti altri mo- scherini pur neri un poco più grossetri de'primi con
i-74: sta seduto davanti a me un signore grasso e corto. 3
sopra il gomito (le maniche di un vestito, di una camicia).
abito bianco, una donna invitata a un ricevimento, a una serata di gala
: aveva una vesta di moerre di un bel bianco argentino con le maniche corte
, 1-6: ha... / un par di calzonucci corti corti. giusti
casa tutto allegro..., con un paio di calzoni corti per lunghi e
ginocchio, e la donna che aspetta un appuntamento con la sua veste lunga fino
alla caviglia. calvino, 1-17: era un ragazzo già grande, eppure portava i
. che non raggiunge l'obiettivo, ma un punto più vicino (il tiro di
punto più vicino (il tiro di un arciere, di un artigliere, di
(il tiro di un arciere, di un artigliere, di un giocatore di pallone
arciere, di un artigliere, di un giocatore di pallone). andrea da
. breve, stringato (uno scritto, un discorso). dante, inf.
corte parole / mosson le labbra mie un poco a riso. speroni, 1-5-6:
bruno, 3-26: fatemi comparir non con un picciolo, delicato, stretto, corto
breve catena o guinzaglio o briglia (un cane, un cavallo, in modo che
guinzaglio o briglia (un cane, un cavallo, in modo che corto
, i-249: io presi dunque in laneborgo un uomo per ciascun cavallo, che
corta; / che s'ell'avesse un dì gente e moneta, / tu la
corto e le mani che tremano un poco. 8. ant.
più corto / spazio all'ettemo, ch'un muover di ciglia / al cerchio che
, che non attecchirono, e dopo un corto e stentato vegetare appassirono.
inerme io sono, / e mi credeste un forte? sbarbaro, 1-258: corta
don luca a corto d'argomenti rimase un istante quasi sbalordito. nieri,
va a trovare e gli dice che ha un buon affare alle mani, ma era
-corto di vista (una persona, un animale): miope. boiardo,
e d'oro ha [il sole] un color misto / che abaglia li ochi
sguardo accostò debile e corto / d'un suo limpido occhiai l'asta d'argento
il vecchio cisposo vendeva i suoi dola un soldo l'uno, ma aveva la vista
agente astolfo della polizia stradale, era un po'corto di vista, e la
... non sarà mai se non un filosofo dimezzato, di corta vista.
ii-138: nega [l'eresia] un vero in grazia di un altro vero,
eresia] un vero in grazia di un altro vero, ogni qual volta il loro
settembrini, 1-50: tu sei pure un ignorante: gli studi li hai fatti
16-ix-40: ma se si ha da fare un decotto corto e stretto, con molta
canto fermo della periodo, e gli eroici un lieto contrapunto, ritardato con maestà da
: a piccole tappe, percorrendo giornalmente un breve percorso. alfieri, i-126:
di coda. collodi, 499: vorrei un po'sapere che cosa armeggi con quel
loro a domandare / donde venisse; e un che 'n essa stava / disse
. segneri, iii-1-277: manifestando ad un solo l'infamia occulta del prossimo,
li ricevè cordiale al solito, afflitta d'un suo bambino perduto di corto. giusti
perduto di corto. giusti, 2-240: un corpo maschio, defunto di corto,
pretendeva ch'io diventassi niente altro che un buon commerciante, alla sua maniera.
. c. dati, 3-83: un giovane ricco, ma tenuto corto dal
. giusti, 2-194: prete pero è un buon cristiano, / lieto, semplice
si tien corto, / colia rendita d'un orto / sbarca il suo lunario.
. / una gabbia, due fischi, un fil, son spese, / che le
son spese, / che le permetterebbe un genovese. de roberto, 310: col
ha corta coda, e portasi dietro un biasimo grande. collodi, 69: le
carnascialeschi, 1-375: donne, se quando un dì, che non piovessi, /
che non piovessi, / co'panni un po'cortetti / cacciar con noi volessi
da lentini, ii-108: quand'om ha un bon amico leiale, / cortesemente il
, ordini), concludere rapidamente (un discorso), troncare perentoriamente (una
eletti-. fenomeno per il quale in un circuito elettrico, per cause accidentali,
saccenti, 1-2-103: poi la sopraccamicia, un po'più rada, / se non
padrone di casa tutto allegro, con un gran corvattone messo tuttavia alla cisalpina buon'
: * corvattino ', nome volgare d'un piccione... dall'avere le
18 a 30 pezzi d'artiglieria e un equipaggio da 140 a 280 uomini:
e a remi, e che ha solo un albero e un piccol trinchetto. botta
, e che ha solo un albero e un piccol trinchetto. botta, 6-i-242:
] soave e tardo, / poi spicca un salto in aria agile e snello,
e snello, / tutto accolto in un gruppo. bracciolini, 1-20-37: pende
far corvetta, saltare, saltellare (un cavallo, e, per estens.,
saltare, balzare (una persona, un animale). lippi, 6-61:
animale). lippi, 6-61: un altro [reo] ad un balcon balla
6-61: un altro [reo] ad un balcon balla e corvetta, / ché
balcon balla e corvetta, / ché un diavol colla sferza a cento corde, /
sferza a cento corde, / che un grand'occhio di bue ciascuna ha in vetta
oriani, x-21-13: i capelli di un nero corvino, pettinati alti sulla fronte
uno nero corvo, che non farebbe un candido cigno. ariosto, 35-13:
borghese si fa sempre più cupo, e un corvo entra ed esce dalle nuvole gettando
2. per simil.: a indicare un colore nero intenso, brillante. -nero
nero intenso, brillante. -nero come un corvo, nero come le ali del
, e, anche, il pelo di un animale). bibbia volgar.,
il destriero. marino, 13-36: un monton vie più che corvo nero, /
che stava per entrare l'arcivescovo con un nugolo di preti, cominciarono a inviperirsi
, la mia tortora è diventata come un dragone e la mia colomba pari ad
dragone e la mia colomba pari ad un corvo. ariosto, 3-11: col corpo
corvo o colomba. beccuti, ix-550: un ch'era dentro corvo e di fuor
5-52: quel che gli toccava combattere con un nugolo di corvi piombati sulla concerìa dopo
il forsennato non s'accorgeva che cercava un corvo bianco e che l'altre donzelle
femmine [troppo modeste] che abbiano un così bel difetto, o non se
, d'apprezzare e di sapersi conservare un vero amore; ma son corvi bianchi
son corvi bianchi, e inciamparle è un vincere al lotto. cosa
composta la bocca al sorriso, con un suo fare sciocco, gli domandò: «
algarotti, 1-102: è la invenzione un ritrovamento di cose verisimili, adattate al
si oscurava, e per me non era un luogo tra gli altri, ma un
un luogo tra gli altri, ma un aspetto delle cose, un modo di vivere
altri, ma un aspetto delle cose, un modo di vivere. -cose belle
/ che porta * 1 ciel, per un pertugio tondo. -cosa celeste,
m'adori. manzoni, 194: un uomo..., avvezzo alla contemplazione
la natura nel suo complesso o in un suo aspetto particolare. -nell'uso filosofico
arme ed altre simili cose fece fare un modello di legno grande quanto il vivo,
: io vedo, vedo, vedo un camposanto, / oscura cosa nella notte
qualche cosa, perocché tutte non sono a un modo. bembo, i-184: l'
con l'uomo, per il quale è un oggetto di conoscenza. b. croce
o morto di tale infermità, tocca da un altro animale fuori della spezie dell'uomo
: nell'aspero sito d'urbino edificò un palazzo, secondo la opinione di molti,
cosa sì ben lo fornì, che non un palazzo, ma una città in forma
materna casa. moravia, iv-103: un lettino di ferro... occupava
di ferro... occupava tutto un angolo, in quello opposto, tripode di
angolo, in quello opposto, tripode di un rito abbandonato, si vedeva un catino
di un rito abbandonato, si vedeva un catino arrugginito sopra il suo sostegno;
ungaretti, i-45: mi desto in un bagno / di care cose consuete / sorpreso
che proviamo quaggiù fanno anche parte in un mondo sacramentale, in cui vivendo cominciamo
macinghi strozzi, 1-6: ordina di fare un velluto chermisi, per farlo colle maniche
mia. -qualche cosa come: un patrimonio, una sostanza, una cifra
, essendo la sposa unica figlia ereditiera di un podere di circa otto ettari di proprietà
in sul piattello / diverse cose a un tratto, per salvarle / da quell'affamatissimo
letter. persona (per lo più con un senso di affettuosa tenerezza); creatura
disse, subito, che desiderava posarmi per un ritratto. le risposi, distrattamente,
firenzuola, 55: regnando negli uomini un naturai disidei io, come regna similmente in
rapido e senza entrare in particolari di un avvenimento importante o di particolare gravità
o per riferire quanto è stato detto in un discorso, in un colloquio e simili
stato detto in un discorso, in un colloquio e simili. settembrini, 1-7
abbiate questo contento di sapere d'avere un amico. marino, 13-109:
, una città sfumata di nebbie, un indomani compiaciuto, e in tutti gli istanti
sp., 18 (317): un po'meglio informati che fra galdino,
compagnia nel regno di portogallo avean fatto un gran crescere in pochi anni. alfieri
l'organizzazione politica e sociale propria di un popolo. boccaccio, dee.,
strepitaron due dame, e noi volere [un brillante] / dissero a sì gran
. manzoni, 206: si domandi a un uomo privo di lettere, ma non
cose, per la quale, in un dato caso, dall'operar rettamente potesse resultare
caso, dall'operar rettamente potesse resultare un danno stabile e definitivo, e dall'operare
leonida, ch'a'suoi lieto propose / un duro prandio, una terribil cena,
sepolte. vico, 100: ad un tratto si fa un gran rivolgimento di
, 100: ad un tratto si fa un gran rivolgimento di cose letterarie in napoli
e lisciata la fronte, appariva come un teschio coperto accuratamente di terra acciocché non
soggetto, contenuto di uno scritto, un discorso, di una discussione, di
, di un'opera artistica, di un interesse intellettuale; quanto esercita interesse,
, lì sulla carta, -e vi appuntava un dito grosso come un regolo da forcola
-e vi appuntava un dito grosso come un regolo da forcola. soffici, ii-300:
delle materie e degli argomenti trattati in un determinato libro. 16. quanto si
o ima delle cose già vedute, o un composto di cose 0 di parti delle
immagin dentro / non tomi, e un dolce rimembrar non sorga. nievo, 1-152
le piantò gli occhi negli occhi con un tal quale disprezzo, fatto di compatimento
, e poter soffrire e sopportare diventa un incomparabile orgoglio. pavese, 1-20:
pensare a renzo che ci fosse sotto un mistero diverso da quello che don abbondio
vale a dire peste sì, ma in un certo senso; non peste proprio,
cosa alla quale non si sa trovare un altro nome. c. bini, ii-190
cosa, che tre anni sono era un cappello vecchio, -ora è uno sgomento
buono / che nell'irsuta mano cela un tardo / facile dono. pirandello,
si voltava, durante la messa, con un piccolo calice piatto da cui estraeva la
i-2-95: i'vidi ir a man manca un fuor di strada, / a guisa
, ii-412: in questa ricostruzione di un mondo celeste accanto a una lirica di
7-213: il vestito del povero è un costume romantico, piuttosto fantasioso, e
gli uomini sono disposti a riconoscersi sotto un santo, un eroe, un poeta,
disposti a riconoscersi sotto un santo, un eroe, un poeta, tutte le cose
sotto un santo, un eroe, un poeta, tutte le cose umane più
cose umane più grandi, ma non un uomo. -cose del mondo:
suoi vecchi le avevano vedute sempre girare ad un modo, fosse l'anno umido,
umido, asciutto, o nevoso. dopo un anno cattivo ne eran venuti molti di
eran venuti molti di buoni, e dopo un buono molti di cattivi; e l'
): questo sergamon fu figliuolo di un grande re ricco e possente, e fu
cose sarebbe riuscito [il machiavelli] un letterato fra'tanti stipendiati a roma
cose morte; ma tu. dacci un calcio nel mezzo e studia solo le
28. al plur., accompagnato da un sost. retto dalla prep. di
giorni, come un rito di penitenza e un mezzo d'innalzar
giorni, come un rito di penitenza e un mezzo d'innalzar la mente al concetto
forza e assediolla. petrarca, 105-7: un atto dolce onesto è gentil cosa,
i frati, è pure, per un certo rispetto, cosa fratesca. pirandello,
e cattiva. -bella cosa: un piacere, una soddisfazione. -cosa certa
sto senza sospetto che abbia a sollevarsi un orribile diavoleto. parte lo susciteranno i
. o da prep. o da un pron. relativo o da un agg.
o da un pron. relativo o da un agg. indicativo riassume e sottolinea quanto
essere più del presente opportuno per pubblicare un libro sull'agricoltura, sull'arti e sul
cadi blanda dal cielo. / ma un poco ancora lascia che guardi / l'albero
, / cose ch'han molti secoli o un anno / o un'ora, e
una congerie di documenti e notizie riguardanti un poeta? quasimodo, 2-21: non
pananti, ii-138: lesse tirsi a dorilla un suo sonetto: / ed essa:
se renzo si potesse mandare in pace con un bel no, via; ma vorrà
cosa è poi questa famosa esperienza? un feticcio reazionario per intimidire e per rattrappire
... abbondanza, abbondanza. un po'di luogo, per carità. pane
, / girar su me sepolto / con un cestel, non so / se pien
spillo, ma che inveleniscono chi ha un cuore. 32. richiesta,
reso oggetto di pretesa giuridica, per un uso diretto o uno scambio con altre
. locuz. -a cosa a cosa: un po'per volta, gradatamente.
machiavelli, 667: adagio un poco! a cosa a cosa..
la mattina a cose fatte, e un brivido di emozione prima, e dopo
il * tieste 'fu giudicato da un popolo non filosofo in cosa alcuna,
ti piaccia. -alcuna cosa: un poco, alquanto. guittone, 3-39
ferirlo disse: * bella cosa ammazzare un uomo morto '. svevo, 3-612:
esprimere rammarico e stupore nel constatare un determinato aspetto della realtà. pavese,
si sia, eccetto se non le dono un carlino od un giulio a la più
eccetto se non le dono un carlino od un giulio a la più. firenzuola,
, che vorrebbe che voi le faceste un servigio. - cosa ch'io possa.
, e colla faccia bianca, come un morto. « niente! niente! »
somma o qualsiasi valore pur di soddisfare un proprio desiderio). pavese,
con una quantità, una misura, un prezzo espressi): all'incirca,
cicognani, 3-108: poi si rifugiava in un canto, nell'impossibilità di individuare una
certa o una determinata azione, e un determinato fatto. bartolini, 4-159:
tratta come d'uno sciame, d'un grande ronzare, intorno ad un cespo
d'un grande ronzare, intorno ad un cespo di ginestre, di certe api.
cosa la festa di qua, sarebbe un di più. -cosa sento;
. comisso, 7-33: « dimmi un po', tu, dove sei stato
la vera importanza e l'efficacia di un determinato atto, di una determinata esperienza
che cosa vuol dire non essere nato in un posto, non averlo nel sangue,
sepolto insieme ai vecchi, tanto che un cambiamento di colture non importi.
a ogni tentativo d'inchiesta. quasi un animale che si aspetti certe stangate, e
quanto accade, di una notizia, di un costume e simili. fagiuoli,
di, cos'era di (accompagnato da un agg.): in frasi esclamative
: per esprimere la speranza che da un fatto o da una situazione o da
cosa; se mi dà pur tempo un anno, basta. guarini, 298:
di direzione che si esponga a separare un marito da una moglie, senza strepito
ragionare a quali segni si potesse riconoscere un uomo che risparmia, quando anche di
a capire quanto sta avvenendo o quanto un altro sta meraviglia e stupita indignazione nei
non gran cosa da lungi di vagliadolid) un gentiluomo a denunziargli in nome dell'infante
16-395: orcioletti... con un corpo sferico, che ha un'imboccatura
proporzione assai larga, su la quale posa un collo non gran cosa lungo. giusti
fossi a veglia chiacchierando alla buona e d'un po'di tutto. svevo, 3-557
se non l'avessi allora descritta ad un medico. curioso come si ricordino meglio
prima cosa,... appena dichiarato un fallimento, è fare l'inventario.
ima nuova cerchia di persone, in un nuovo ambiente, o informata del meccanismo
cosa più amara che l'alba di un giorno / in cui nulla accadrà.
uomo impicciato, quasi ogni cosa è un nuovo impiccio! verga, 3-42: senza
piovosa. -ogni cosa: tutto un determinato luogo, tutta una determinata regione
luogo, tutta una determinata regione o un paese, ecc. boccaccio, dee
, giorno, iv-464: e a un punto empiendo / ogni cosa di te
cosa certa. cuoco, 1-139: fu un solo dei membri componenti il governo quegli
piccola cosa, una minima cosa: un poco, una minima quantità. poliziano
. -qualche cosa, alcuna cosa di: un poco, una parte di.
. -qualche cosa di (reggente un agg. sostant.): per
, 101 (137): egli è un albero piccolo che fa le foglia grandi
uno, ma rappresenta il parere di un ceto di persone, ovvero uno stato di
!: formule di cortesia per esprimere un buon augurio a qualcuno. -dire tante
è sufficiente a spiegare o a risolvere un determinato caso o questione o faccenda.
la conserva, e tu la prenderai un cucchiaio per volta ad ogni mezz'ora,
perdonerà. -avere qualche cosa: sentire un certo malessere, un senso di disagio
cosa: sentire un certo malessere, un senso di disagio, essere turbato.
qualche cosa di musica, accennò a un accordo. -cosa ricordata o ragionata
persone: esserci un'intesa, esserci un amore. -essere adira cosa,
: essere di tale natura da (un atto, un modo di essere, una
tale natura da (un atto, un modo di essere, una persona).
da vergognarsene, che la figliuola d'un signorotto, di villa sì, ma che
arei tocca. -essere cosa di un momento, cosa di un attimo:
-essere cosa di un momento, cosa di un attimo: essere di brevissima durata,
brevissima durata, di pochi istanti (un atto, un gesto, un atteggiamento)
di pochi istanti (un atto, un gesto, un atteggiamento). moravia
istanti (un atto, un gesto, un atteggiamento). moravia, xii-79:
centro dello studio. ma fu cosa di un attimo; subito dopo, sul suo
da qualche cano più poeta non impedito un cosa: essere, ritenersi,
. -essere gran cosa: essere un caso bizzarro, un controsenso, un'
cosa: essere un caso bizzarro, un controsenso, un'assurdità. de sanctis
è questa! il medio evo non era un mondo artistico, anzi era il contrario
. -essere l'ogni cosa d'un luogo o d'una determinata cerchia di
di roma, e tutti gli altri un nulla. -essere nell'ordine delle cose
ima lingua colta. non esiste che un atteggiamento e si può chiamare genericamente americano
, essere già qualche cosa: rappresentare un qualche progresso. serra, ii-155:
fitta che v'offre il g. un quarto di colonna: a una selva di
cento significati e frasi e locuzioni particolari un boschetto che ne annoveri soltanto venti,
sp., 16 (285): un signor dabbene, puntuale; e io
[ediz. 1827 (285): un signor dabbene, puntuale; ed io lo
differenza, che richiede una considerazione e un comportamento diversi per entrambi. i
amo molto; li lascio qui senza un soldo. aiutali tu...
a bracciuoli, accanto alla nipote, sembrava un presidente, chiacchierando soltanto lui. ¦
tutte l'altre, ma già da un gran pezzo non è più cosa; l'
in scena, le due mamme, un poco seccate giacché dopo il bagno in spiaggia
qualche cosa di: ragionare, parlare un poco di. machiavelli, n-2-177:
vecchi, e ragionasi qualche cosa d'un cappello per il protonotario. -riuscire
. -riuscire una cosa: riuscire un lavoro compiuto, un'opera ben fatta
tira fuori una cosina d'argento, un astuccio, pieno di sigari, domanda
ne vuole, ne infila uno intero in un bocchino di spuma, l'accende e
passioni. -personcina graziosa (con un senso di tenero affetto).
panzini, ii-264: due amanti, lui un giovanottone tedesco, lei una cosina gracile
soltanto irritato, le lasciò le mani con un gesto deciso e l'agguantò alle braccia
, iii-168: neri palagi, che è un cosino come uno zolfanello, ha salvato
: hanno una loro governante tedesca, un cosino così. pirandello, 5-584:
qualche cosina che mi serbavo per farmi un po'di biancheria, per comprarmi le scarpe
in ordene. aretino, 8-57: un romito scanna penitenze, standosi in un er-
: un romito scanna penitenze, standosi in un er- metto presso de la villa un
un er- metto presso de la villa un miglio, e forse due, se ne
, 3-735: il sonno si fece un passetto avanti, e si fricò alquanto gli
16-iv-367: i polpi hanno in corpo un certo sacchetto tutto pieno e zeppo di
sera gaia, ebbra, esaltata ha un perché -se non fosse un incontro già fissato
esaltata ha un perché -se non fosse un incontro già fissato, un'idea balenata
mezzo de la messa a far loro brevemente un sermone, comandargli le feste, essortargli
antica famiglia. -qualche cosetta: un poco, un tantino. v.
-qualche cosetta: un poco, un tantino. v. borghini, 1-2-222
carducci, i-661: e verrà su un nuovo metastasio borghese, poeta aulico della
vengono fuora. -qualche cosellina: un poco, un pochettino. fra giordano
. -qualche cosellina: un poco, un pochettino. fra giordano, 5-9:
certe sue cosarelle, salile in su un legno, e venne in gierusalemme. felice
una cosaccia, in cui non è un pensiero dritto, una scintilla di poesia,
pensiero dritto, una scintilla di poesia, un solo verso che stia bene.
, / lasserò meo e'can dall'un de'lati. savonarola, iii-194:
una cosuzza fatta così a ghiribizzo sopra un certo mio collega. ascoltatela, e ditemene
sotnia (centuria); li distingue un senso assai vivace di libertà, di eguaglianza
, che il governo sovietico sciolse in un primo tempo, ma ricostituì nel 1936
spietatezza, temperata a volte tuttavia da un certo infantilismo, una certa ingenuità)
nacque tra i polacchi e i cosacchi un odio implacabile. sono questi governati da
odio implacabile. sono questi governati da un generale chiamato da loro * hetman ',
* hetman ', ma vivono a un dipresso alla foggia de'tartari errando da
dipresso alla foggia de'tartari errando da un loco all'altro. botta, 5-366:
. giusti, v-233: poi c'è un rincalzo di cosacchi, i quali,
detestare in ogni cosacco della tua nazione un futuro incosciente omicida, e ritrarre l'
prendermi in via po, vestita di un allegro pellicciotto alla cosacca. = dal
chim. sale o etere derivati da un acido cosanico. cosanico, agg
cosare'. beltramelli, i-145: -accettate un contraddittorio! - no!...
servirsi de le astuzie e, bassando in un punto il capo con grandissima prestezza,
castiglione, 112: pochi dì fa disse un de'nostri che, essendogli a pisa
avesse punto. caporali, i-36: sopra un morel di tutta perfezione, / senz'
. marino, 18-94: ed ecco un vento a l'improviso allora / (
cominciava ad esser sana, fu stretto un legaccio, segno del giro che dovea
giubbone e le coscie faceva colle mani un certo armeggio che voleva dire:
. sponda, estremità laterale (di un carro). dante, purg.
-fianco o rinfianco (della volta di un arco). c. bartoli,
da sostegno a una strettoia, a un torchio. baldinucci, 169: strigne
dell'armatura difensiva antica (costituita in un primo tempo da una sola lastra
, i-126: sopra le calze gli mise un paio di gambiere lucenti,..
gambiere lucenti,... e un paio di cosciali. sacchetti, 63-24:
cervelliera, una gorgiera,... un paio di cosciali e gamberuoli, una
di cosciali e gamberuoli, una spada, un coltello, e una lancia. andrea
medesmo è il cosciale e 'l guemimento / un passaman di martellato argento. manzoni,
no): si vedeva in faccia un suo antenato guerriero,... ritto
, i-706: appoggiato allo stipite d'un negozietto vicino, sta un buttero col
allo stipite d'un negozietto vicino, sta un buttero col cappello a cono tronco e
goldoni, vii-1134: ed io ho adocchiato un cossame di cappone a cui vi era
: al respiro s'unì il rantolo, un suono che pareva un lamento..
il rantolo, un suono che pareva un lamento... era infatti il lamento
non sapevo se quel che vedevo era un sogno più vasto, continuo, a cui
della vita. bocchelli, 2-191: a un popolo... che si voleva
m'aveva chiamato per farmi assistere ad un istante di chiara coscienza nell'ammalato:
ritornò più. invece poco dopo ebbe un istante di delirio. slataper, 1-71
di quello ch'e'vuole, con un lungo e continuo perseverare sopra un pensiero
con un lungo e continuo perseverare sopra un pensiero. buti, x-416: coscienzia è
, che maculare la conscienzia sua di fare un figliuolo prete per cupidità di roba o
., 1 (14): fece un rapido esame, se avesse peccato contro
proprio grado; cosicché per molti sarebbe un sorbir un uovo quello che pare ad altri
; cosicché per molti sarebbe un sorbir un uovo quello che pare ad altri gravissimo
sapendo che non migliori niente, sei un eroe. alvaro, 7-98: non
sa come in avvenire noi stessi giudicheremmo un nostro atto e vuole impedirci di metterci
che aggrava l'anima in conseguenza di un peccato commesso; in generale, senso
generale, senso di colpa derivante da un dovere non adempiuto. machiavelli, 711
compose [il petrarca] in latino un libro intitolato 'il segreto '.
coscienza di dover intrattenere con quella signora un qualsivoglia rapporto; tutto veniva rimandato al
, 5-48: certamente voi sapete cosa sia un voto. ecco, si tratta proprio
. ecco, si tratta proprio di un caso di coscienza. pavese, 8-41
, e che la sua dedizione era un tributo di servitù all'uomo che amava
. pellico, ii-113: voi siete un brav'uomo, ed io rispetterò ciò che
ogni notte la sua coscienza davanti ad un cristo legato alla colonna e tutto lacero
tuttavia! questa ripulita è stata come un esame di coscienza, e ho riandato
qua. nievo, 103: -e feci un rapido esame di coscienza dal quale mi
, 7-222: [la stampa] ha un influsso da suggerire più di un esame
ha un influsso da suggerire più di un esame di coscienza in chi si dedica a
e lucia, 564: ora, mettiamoci un po'la mano alla coscienza; quante
, di una categoria di lavoro o di un gruppo sociale, credente in una fede
colore ha detto il legato come francia fa un concilio a lione. bruno, 189
... / chi mi propon un soggetto peggiore, / che potrebbe intaccar
aveva il difetto di esser piantato come un pilastro. -iron. bocchelli
i mangiapreti], era vedersi in un caso simile il bel modo e la
« vissuto » e « saputo » in un dato momento. -coscienza alternante o sdoppiamento
del quale l'individuo vive soggettivamente in un mondo irreale e mette in evidenza note
senza guardare, con la coscienza crepuscolare d'un ipnotizzato: s'alza, cammina,
pepe. pananti, i-340: diciassette monete un altro vuole; / rispondo: volentier
casa di cura... diretta da un uomo d'alto ingegno e di profonda
retta coscienza. -essere in coscienza di un giudice (una determinata decisione):
.., pensate se si faranno un punto d'onore in non abusar della
, aveva sempre taciuto, aspettando che un altro ne movesse il discorso.
al formidato passo gli suoni all'orecchio un interrotto 'ricòrdati, ricòrdati..
coscienza: a confermare la verità di un giuramento. fagiuoli, 1-5-77: -basta
babbo buono, figlio meglio, sposo poi un miracolo di tenerezza. de sanctis,
in quel momento lì adattare all'italia un vocabolario come il « georges » concepito con
la guerra d'artiglieria! se n'ha un senso esclusivamente di coscienziosa, d'affettuosa
; che deriva dalla coscienza, da un animo sensibile, probo, onesto.
onesto. salvini, 30-2-125: ewi un certo tacito civile naturai giuramento, a
per la ricotta; cestone formato da un cerchio di legno sopra un fondo di assicelle
formato da un cerchio di legno sopra un fondo di assicelle. d'
.. /...; ma un fiore non misi, / perdonami,
vegliata che mangionno tutta la corata e un coscio. 2. dimin.
per esser cotta arrosto, tutta d'un pezzo, e perciò diverso da presciutto.
17-134: poi venne la papetta con un piatto in mano. c'era nel
in mano. c'era nel piatto un bel cosciotto d'agnello con alcune interiora
prepara [il coniglio] può tenersi un cosciotto. = deriv. da
cicognani, 6-34: i coscritti facevano un chiasso del diavolo canzonandosi l'un l'
facevano un chiasso del diavolo canzonandosi l'un l'altro ogni volta che sostituivano il
militare. saba, 173: quando vedo un soldato, una garretta, / un
un soldato, una garretta, / un giovane soldato che con gli occhi /
l'amore; / stringe un'angoscia, un rimorso il mio cuore. piovene,
consuetudine che ogni coscritto a turno offra un pasto copioso. 3. stor.
cfr. scrivere). iscrivere in un ruolo. -in particolare: arruolare,
giovinotto della pellegrina non avea proprio sortito un tristo numero. abba, 1-141:
avrebbero fatto meglio a capire, almeno un anno fa, che era giunto anche
seno, la secante del complemento di un angolo. manfredi, 2-149:
rapporto fra la proiezione del lato di un angolo sull'altro lato e il lato
benché fosse mercatante, avea per usanza con un balestro e con le corazzine andarsi in
di guerra così a piede, quando un miglio, e quando due. pulci,
medici, 203: parliam come suole un vicino / con l'altro, se convien
. ariosto, 43-169: e dopo un gran sospir, tenendo fisse / sempre
, il cuore. almen avessi io un capresto da impiccarmi! ché meglio m'è
leggi / servar; così, fo ravvedersi un figlio. foscolo, 1-175: così
nessun mutamento? cardarelli, 1-83: un ciuffo d'erba che ingiallisce e muore
erba che ingiallisce e muore / su un davanzale / è tutto l'autunno veneziano
suona talvolta nel silenzio / della campagna un colpo di fucile. quasimodo, 2-28
. -seguito (o preceduto) da un gerundio. dante, inf.,
(46): tutti quasi ad un fine tiravano assai crudele, ciò era di
698: e così io dicendo, un bagliore illuminò le stanze e dalle nubi
vide, signor mio? cambiò da un giorno all'altro, da così a così
inumano e fiero; / ma tenne un tempo il cor maligno ascosto, /
come umane. boiardo, 2-7-23: come un gran vento nel litto marino / leva
la materia e la forma, cioè un naturale desiderio che ha l'uno dell'altro
0 caria donna / tinge d'ostro un avorio,... / così di
amici che dai nemici,... un solo frutto raccolsi della mia vita,
così! pavese, 5-84: erano un sangue così, fatto di terra e
usato altresì per riprendere il filo di un discorso interrotto. giacomo da lentini,
, i-2539: così tuto pensoso / un giorno di nascoso / entrai in mom-
: quivi l'ebbe egli una coltellata da un altro, e così volò in paradiso
/ e rideva e parlava, ma è un gioco rischioso / prender parte alla vita
1 (22): entrò, con un passo così legato, con uno sguardo
con uno sguardo così adombrato, con un viso così stravolto, che non ci sarebbero
paladino. moravia, iv-178: ad un tratto l'assalirono una viltà così persuasiva,
. / così 'l veggia cader d'un olmo e frangasi. bembo, 1-144:
era cominciò a chiamare ora uno e ora un altro della sua famiglia. salvini,
xxxiv-115: endimion chi fu? non un bifolco? / e pur così bifolco,
di una persona, dei termini di un discorso, di come si è svolto
discorso, di come si è svolto un f « _tto, di come è stata
sé, e formare di gittarlo [un lapidario] in mare, per cagione delle
un'impronta o d'altra, d'un nome o d'un altro. manzoni,
d'altra, d'un nome o d'un altro. manzoni, pr. sp.
padre provinciale di qui, se aveva un soggetto cori e cori; e il
: m'è stato regalato così e cori un paio di capponi; si dovrebbe fare
di una condizione, all'indicazione di un luogo, di una collocazione.
giannotti, 2-2-300: sendo nel tempio, un duol qui mi s'è desto,
che questi pochi incontrati cori casualmente in un luogo solo. magalotti, 20-95: a
a odorarla cori in massa, era un certo incognito indistinto di poco di buono
boccaccio, iii-6-6: e quel che l'un voleva all'altro piace, / e
tardo a noi s'adombra, / un vento si diparte, / lo qual in
scendono a migliaia pei campi mietuti e levano un coro che misura il silenzio della notte
a quindici dì, o così, un altro. paolo da certaldo, 252:
braccia o così, isfuggiasco, dietro a un canto. sassetti, 183: vengono
inf., 4-115: traemmoci cori dall'un de'canti / in luogo aperto,
è per dire, ed è come un semplice naturai passaggio. d'annunzio, iv2-
in teatro? -così, così: un mezzo teatro appena. carducci, i-1034:
sì. moravia, xii-177: -è un appartamento grande o piccolo? - così
1-iii-102: caro voi, volete fare un processo ai morti? così com'è,
, non si sarebbe cambiata neppure per un miracolo. -così parlando, dirò
'dirò così 'non è tanto un temperamento, quanto un modo di avvertire
'non è tanto un temperamento, quanto un modo di avvertire il lettore o l'
donne mie, mi negherete / che un galante, che vedete / caro a molte
: non è egli cori? deh guardate un poco. segneri, iv-626: quante
-e quest'anello? — varrà un quattrino. -è pur di ferro. -e
egli? — o che vorreste voi per un soldo, un anello di diamanti?
o che vorreste voi per un soldo, un anello di diamanti? i. nelli
a sella e briglia il cavalcò in un mese, / così ch'in terra,
vedi i quattordici versi concatenati spontaneamente in un solo periodo, così che tu,
proprio grado; cosicché per molti sarebbe un sorbir un uovo quello che pare ad altri
; cosicché per molti sarebbe un sorbir un uovo quello che pare ad altri gravissimo
imbriani, 3-13: non è neppure un merito per chi stima le azioni e le
cosiddetta poesia pura si presenta preceduta da un gran prologo teorico, che sol esso,
esperienza degli umori popolari, maturasse addirittura un riottoso malcontento contro l'autorità dei vescovi
, cono., i-i-n: intendo fare un generale convivio di ciò ch'i'ho
, che questo volesse dire, che un così fatto re, non essendovi il marito
della fantasia. borgese, 1-134: un cosiffatto ronzìo accompagnò allora in roma la
: tagliava sopra il monte di chiavello un boscaiuolo certe legne per ardere, e
è usanza de'cori fatti, volendo fendere un querciuole assai ben grosso, montato sopra
assai ben grosso, montato sopra l'un de'capi con i piedi, dava
che rappresenta la variazione del coseno di un angolo. = voce dotta, dal
bianca la pelle. collodi, 695: un po'di cera da scarpe sciolta nell'
modo astratto e geometrico, considerandolo come un composto di parti similari, ma eziandio nella
nella sua varietà e concretezza, come un conserto armonico di forze cosmiche connesse colle
lui. gramsci, 78: da un anno in qua i fenomeni cosmici mi
sono flagelli terribili, certo, ma hanno un decorso e una legge.
tela, come quadro. un poema cosmico, un dramma universale,
, come quadro. un poema cosmico, un dramma universale, una scena infinita.
forza di rimanervi, la sua casa fu un osservatorio umano e cosmico di cui non
in sé valori universali, che ha un senso, un significato assoluto. -anche
universali, che ha un senso, un significato assoluto. -anche iron.
è l'apparire del mondo moderno, è un concetto cosmico, una pietra millenaria nella
3-757: questa sarà cosa eccellentissima, ed un tesoro inestimabile per gli cosmimetri.
opera demiurgica di una divinità o di un principio ordinatore (nella concezione pitagorica contrapposto
la creazione e la redenzione s'interpone un fatto, cioè l'alterazion del creato;
. croce, ii-8-83: la poesia è un fatto storico, ma un fatto storico
poesia è un fatto storico, ma un fatto storico che ha la sua propria qualità
cosmos », come qualcosa di vivente, un dramma che noi stessi facciamo. campana
anima dell'oasi dove la mia vita ritrovò un istante il contatto delle forze del cosmo
ai gradi infimi della materia, come un conserto di forze contemperate a legge di
sofocle anche più. essi avevano formato un mondo con frammenti colossali sollevati dalle loro
4 sine labe originali ', quasi un simbolo cosmogonico. cosmogonista, sm
. con la loro cosmografia si finsero un lor universo tutto di dèi, con l'
mappamondi: dove veggendo riposatamente tutto a un tratto,... vengono a
berni, 182: ha del labro un gheron, di sopra, manco: /
suo vestimento del colore della terra. tiene un astrolobio ed un compasso, e
terra. tiene un astrolobio ed un compasso, e a'suoi piedi sono due
fiume della china. boccalini, i-69: un caso gravissimo... succedette al
: mi permetta ch'io faccia inprima un poco da astronomo, e determini la
e faccia poi anche, bisognando, un po'da cosmografo, col supporre qualche
sue monadi, sulle quali, con un grand'apparato di sottigliezze, si è trattenuto
postula, per il suo ordine, un essere assoluto creatore e ordinatore.
panzini, i-692: egli è affascinante come un gentleman che viene dalle cosmopoli del mondo
': paolo bourget chiamò così roma in un suo romanzo. 'città mondiale '
interessi, si sposta di continuo da un paese all'altro, senza fissare la
disputando con me, che essendomi fatto un vero cosmopolita vagando in qua e in
paribus ', tanto reputo mio concittadino un tartaro o un messicano, quanto un
, tanto reputo mio concittadino un tartaro o un messicano, quanto un italiano. c
un tartaro o un messicano, quanto un italiano. c. gozzi, 4-266:
banda / da due giorni era giunto un ciurmadore, / che avea di privilegi una
, / e cantatrici e più d'un suonatore; / ch'era per lui la
vasta e universale (e non da un punto di vista locale, limitato,
nazionale: una persona, una classe, un gruppo, anche un'età storica)
sfila man mano dal grosso come da un gomitolo, giù per le calli, i
fra tutti i quattro volumi metter insieme un discreto numero di analisi dello stato sociale
cioè cittadino del mondo, s'intitolava un antico savio della gentilità, per mostrare
. potere politico che si estende a un gran numero di popoli (e, tendenzialmente
: che tale cosmopolitia si riduca a un egoismo fazioso, niuno vorrà stupirsene; conciossiaché
-ci). che si estende a un gran numero di popoli, che comprende
: cominciò la gerusalemme. volle fare un poema « regolare *, come dicevano,
, e vi poteva senza sforzo introdurre un eroe estense, e, come l'ariosto
che considera tutti gli uomini cittadini di un unico stato, coincidente col mondo intero
e dei cantanti, divenne in francia un curioso campione del cosmopolitismo pontificio trasteverino lustrato
il cosmopolitismo. pioverle, 5-260: un velo cosmopolita è portato a perugia dai
le città maggiori. ma vi è un cosmopolitismo più intimo che deriva dall'università
-ch'er'egli infine? -er'un dificio, un coso. g. m
er'egli infine? -er'un dificio, un coso. g. m. cecchi,
rimini. fagiuoli, 3-7-54: gli è un coso tondo, il quale
l'aveva guemita [la testa] con un berrettone di pelo... per
consumate, impazientandosi. ne venne fuori un certo coso informe, tutto sbuffi e
la tendina dietro i vetri e aveva un coso bianco in braccio, un fagottino
aveva un coso bianco in braccio, un fagottino bianco. buzzati, 1-159: camminavamo
indefinibile. saccenti, 1-1-43: fosti un bel coso a correr quest'impegno.
: intesero... / che è un poco innanzi un coso spaurito, /
. / che è un poco innanzi un coso spaurito, / vestito d'una lunga
lunga palandrana. tommaseo, i-335: un droghiere di marsiglia m'annunzia il matrimonio
occhi di qua e di là come un di quei cani maremmani che capitano fangosi
il marito? professore di violino. un coso secco e lungo, allampanato,
prezzo. galileo, 4-4-335: in un fiasco si può costipare tant'aria che
del fiasco e dell'aria, quanto un coso di venti soldi. salvini, v-527
quattro quat trini, cioè un giulio. 4. agrim.
) approssimativa o non conosciuta esattamente di un terreno, di un campo, di una
conosciuta esattamente di un terreno, di un campo, di una tenuta, ecc
si sa l'appunto, come: * un coso di quattro miglia, di tre
, 16-iv-376: i polpi hanno in corpo un certo sacchetto tutto pieno e zeppo di
il mariage alla moda? -eh! un abitino di poca spesa. -sì, è
spesa. -sì, è vero, è un cosettino di gusto. tommaseo [s
era attaccato, per il collo, un cosetto buffo che veniva avanti trotterellando,
tic su delle zampette da grillo. era un cagnoletto nero, piccolo piccolo: un
un cagnoletto nero, piccolo piccolo: un bastardo, tutto riccio, con dei
non sei? menzini, 1-81: un modesto e bel rossore / ti cosparga
, anzi del mondo, / perch'un mondo fu cosmo: e giove, e
macigni. monti, x-3-64: sperai che un dolce immaginar gentile / facile mi scendesse
frugoni, xxiv-910: prosteso a piede di un cerro, appoggiando il capo all'annoso
rivestito in gran parte, disseminato per un largo spazio, su una vasta superficie;
: davanti alla casa del fascio stazionava un cordone di soldati dello stato d'assedio
. trapunto, costellato, in tessuto (un abito, un tessuto).
, in tessuto (un abito, un tessuto). testi, 311:
i... intorno al cui fianco un manto azzurro / di stelle d'or
d'annunzio, iv-2-138: albarosa prese un piccolo pane di frumento, lo divise
gemuto dal frutto, spandeva nella bocca un saporoso aroma asprino. 2. figur
, ma mortali, / che 'n un soggetto ogni stella cosperse. tasso,
fascia s'awolge. imbriani, 3-63: un campo di battaglia cosperso de'suoi bravi
3. soffuso delicatamente (di un colore); tinto, colorato uniformemente
; cioè viso, aspetto, presenza; un bravazzone, uno di gigantesca statura,
uno di gigantesca statura, diciamo 'un cospettone '. la voce *
di chi si trova di fronte a un luogo, in vista di una terra
in vista di una terra, di un paese). latini, i-502
298: sire, nel campo i un uom latino è giunto, e il tuo
viso, aspetto,... un bravazzone, uno di gigantesca statura, diciamo
uno di gigantesca statura, diciamo * un cospettone '. parini, giorno, i-724
valor maraviglia e del cospetto / d'un sì famoso satisfar la vista. leopardi,
osi di madre, / cui trafiggesti un figlio? manzoni, 291: deh!
, se per avere venezia bisognasse cedere un palmo di terra italiana nella liguria
gli altri? -di fronte (a un oggetto, a un elemento della natura
-di fronte (a un oggetto, a un elemento della natura, a un paesaggio
a un elemento della natura, a un paesaggio); alla vista (di un
un paesaggio); alla vista (di un fenomeno naturale, di un avvenimento)
(di un fenomeno naturale, di un avvenimento); assistendo, guardando con
eravamo congiunti l'uno all'altra da un fascino non dissimile a quello che ci
b. croce, ii-8-78: poniamo un piccolo carme di catullo... e
timidezza marmorea di venezia in cospetto d'un vero mare con veri cavalloni e l'aria
/ se grazia alcuna al suo cospetto un mio / prego aver può, le
1-104: l'avventura aveva, d'un tratto, inalzato andrea sperelli, in
sperelli, in conspetto delle dame, a un alto grado di potere. un'aura
dall'uno o l'altro conduce ad un corridoio, lungo il quale sono luoghi
« cominciati dall'ultimo, e dì a un tratto ciò che tu porti ».
una marrovescia sciabolata sul labbro inferiore da un soldato circasso nella città di erzerum,
argaliffa opico. nievo, 1-135: un altro grilletto della novizia sgomentò un poco
1-135: un altro grilletto della novizia sgomentò un poco lo sposo; dacché pretese ella
; cioè viso, aspetto, presenza; un bravazzone, uno di gigantesca statura,
uno di gigantesca statura, diciamo 'un cospettone '. 2. maschera dell'
89: ecco far ala, e un adito / schiuder. chi è mai che
frugoni, xxiv-1005: al- banio, un gran generale d'eserciti, così cospicuo per
. rajberti, 2-143: e così tra un piccol sonno e uno sbadiglio, e
sbadiglio, e poi tra uno sbadiglio e un piccol sonno, ho fatto le più
1-4: se la passa bel bello in un soggiorno campestre poco distante da una delle
civile] si dee perciò considerare con un estrinseco contrassegno di questi beni, che,
eziandio più giovaturi, piuttosto che come un merito intrinseco che possa supplire alla loro
ii- 186: la vedova ereditò un capitale, che per scovegliano poteva dirsi
battoli, 9-29-1-113: far questo universo un tutto concatenato e cospirante a un fine
universo un tutto concatenato e cospirante a un fine nelle operazioni d'ogni sia parte
poema e la composizione dee essere come un animale, le cui parti unite insieme
amichevolmente alla perfezione del tutto, da un solo spirito si contengano. beccaria,
bensì che la spinge tutta cospirante verso un oggetto solo, e costantemente ve la
dee accadere quando si tratta dei soci di un solo ordine così ben collegato e cospirante
i governanti. carducci, i-1189: un repubblicano monarchico, un monarca rivoluzionario,
, i-1189: un repubblicano monarchico, un monarca rivoluzionario, un dittatore obbediente:
repubblicano monarchico, un monarca rivoluzionario, un dittatore obbediente: vittorio emanuele conspirante ad
dittatore obbediente: vittorio emanuele conspirante ad un fine con giuseppe mazzini e con giuseppe
senso, che tende allo stesso punto (un moto, una forza).
cospirava. verga, 3-14: era un codino marcio, un reazionario di quelli
, 3-14: era un codino marcio, un reazionario di quelli che proteggono i borboni
? -quanto fare io doveva, per punire un fellone, che contra l'onor mio
negli intenti, nei propositi, concordare un operato comune al fine di raggiungere uno
la natura, dovranno tuttavia cospirare ad un fine stesso, qual'è la gloria
concorrere, contribuire, cooperare a produrre un determinato effetto, ad attuare un particolare
produrre un determinato effetto, ad attuare un particolare scopo; favorire, promuovere lo
fluido vitale. carducci, i-981: un uomo il quale accetta i ministeri per avvilupparli
o di varie parti, o di un tutto). galileo, 3-1-268:
cospirando naturalmente all'unione, si formino un comun centro. d. battoli,
della fabbrica del mondo] dipendono da un principio senza saperlo, e cospirano ad
principio senza saperlo, e cospirano ad un fine senza volerlo. segneri, iv-12:
studierò di mandare a ciascheduna setta, ora un discorso, or più d'uno,
e cospirare tutte le loro parti ad un sol termine. segneri, ii-433: non
potendo giammai le linee cospirar tutte ad un medesimo centro, senza che tutte nell'
nell'illustrissima sua persona e l'eminenza di un tanto grado e lo splendore d'un
un tanto grado e lo splendore d'un sì gran sangue. pallavicino, 10-i-258
e l'interesse della sua ambizione cospirarono un istante colla salute della nazione italiana,
governo, lo stato, per instaurare un nuovo ordinamento. davila, 389:
i-32: voi fate giusto, com'un avveduto cospiratore nel cercar di compagni per
i loro complici furono mandati innanzi ad un consiglio di guerra perché li giudicasse. cuoco
cospiratori e soldati della libertà. bastava un fremito, un motto mormorato sommessamente da
soldati della libertà. bastava un fremito, un motto mormorato sommessamente da un vecchio carbonaro
fremito, un motto mormorato sommessamente da un vecchio carbonaro... bastava il
panzini, i-44: egli era stato un cospiratore e un combattente de le prime
i-44: egli era stato un cospiratore e un combattente de le prime rivoluzioni italiane.
4-155: il notaro con le braccia fece un gesto circolare per radunarli tutti intorno a
accordo, cooperazione per la realizzazione di un dato fine. acciainoli, 1-1-95
. bartoli, 15-2-76: noi, da un cori lagri- mevole e doloroso spettacolo atterriti
stesso opera [il mondo] con un consentimento, e con una cospirazione perfetta
. tendenza a unirsi, a concorrere in un medesimo punto, attrazione (di elementi
umano non hanno mai agito tutte ad un tempo, non mai tutte in cospirazione
dorso di ciascun segmento, emana un odore disgustoso, ed emette un li
emana un odore disgustoso, ed emette un li quido acre e caustico
leopardi, 1-271 non dà riputazione un porro, un cosso, / gli è
non dà riputazione un porro, un cosso, / gli è questo qui,
iii-396: i toscani per 'cosso'intendono un piccolo enfiatello, cagionato per lo più
presente. sacchetti, 157: tu se'un nuovo cipriosso, / e volgetisi il
stizza. sacchetti, 61-10: essendo un venerdì costui a tavola col signore,
per ferirlo / divelto avea di terra un gran macigno, / quando lo sopraggiunse
e al carcame delle coste trasparente come un corpo diafano, ad ogni passo ingi-
schiena. - anche: groppa (di un animale).
e lento / scende pe'cieli taciti un falcone; / tacito alla mia costa un