che m'ha preso, / e hagli un foco acceso, / com'acqua per
ambiduo a sedere a la margine d'un fresco e limpidissimo fonte... il
, d'una chiarezza catastrofica, come un giorno di sole primaverile su una qualche
estens. limpidezza (della voce, di un suono). garzoni, 1-235
an- goscia egli sostenne, / perché un poco a sue corone / si giungesse
era costui / del regno de'latini un de'più ricchi / e de'più riputati
. -e chi è questo presuntuoso? -è un pedante poltrone. vasari, i-922:
come la sanità degli umori al prosperare d'un corpo. la robustezza fisica, la
, 6-115: pieretto rideva. « un ubriaco è un ubriaco », disse.
pieretto rideva. « un ubriaco è un ubriaco », disse. « non sceglie
incerta ch'ella non sapeva se fosse un piacere o un dolore. e.
ella non sapeva se fosse un piacere o un dolore. e. czechi, 1-20
, un'abitudine stilistica che implica tutto un modo di ragionare, di giudicare, di
, chiarifichi). rendere limpido (un liquido: vino, olio, ecc.
del mio ingegno attento, per comportene un vital elisire nel mio inchiostro epitomico,
inchiostro epitomico, lambiccato al fervore d'un intelletto acceso, chiarificandolo in feltrirlo più
boce. -rendere meglio visibile (un oggetto). galileo, 174:
; ma perché poi altallungamento ne conseguita un maggior ricrescimento, ma fuor della primaria
il principio del suo medicamento fosse un siroppetto chiarificato solutivo. chiarificatóre,
pavida, demente, e non fornisce un solo elemento chiarificatore. g. bassani,
. recipiente dove avviene la chiarificazione di un liquido. chiarificazióne, sf. il
. il chiarificare, il rendere limpido un liquido (vino, olio) eliminandone la
porro, cotte., i-428: un vino ben fatto può preservarsi dalle alterazioni
una situazione, una condizione interiore o un rapporto; il chiarirsi di un problema
o un rapporto; il chiarirsi di un problema, di uno stato; chiarimento,
creazione deve nascere da sé, da un ostacolo incontrato indeliberatamente lungo il proprio sforzo
chiariménto, sm. chiarificazione (di un liquido). targioni tozzeiti
: per prima cosa dovevo recarmi in un certo ufficio... dove mi avrebbero
e le disse: « se vuoi un chiarimento con silvana, me presente, io
su di cima lo scoglio si sentiva un suono di sampogna sì spiacevole, che non
d'annunzio, ii-741: da stuol migrante un suono di chiarina / venia per l'
era nato ancora. appena si vedeva un po'di chiarinèlla all'estremo levante.
chiaro; togliere la torbidità, illimpidire (un liquido), purificare, depurare.
gli umori. 2. schiarire un disegno (dandogli i chiari).
veri. deledda, iii-233: era un uomo di coscienza, lui, e voleva
2-3-102: siamo di opinione di spedir un uomo di portata alla corte del re
mio studiolo e da cui m'aspettavo un sollievo, chiarì solo le ragioni della
, determinare con certezza; risolvere (un dubbio). dante, conv.
pio, - che voi mi chiariste un dubbio ch'io ho nella mente.
sola può rendere intelligibile il dettato di un libro, può chiarirlo autentico,
vi si chiarisce una responsabilità, si constata un fatto -un destino. 7
tasso, i-174: ma chiaritemi d'un altro dubbio. g. c. croce
signore, fammi grazia ch'io ragioni un poco con questo villano, ch'io
liberare da un'idea sbagliata, da un giudizio erroneo. chiaro davanzali, ii-376
e letter. denunciare come appartenente a un partito, a una setta, a un
un partito, a una setta, a un gruppo etnico. machiavelli, i-7
400 che furono messi in terra da un capitano d'una armata che non andò punto
stabilire per legge o per sentenza di un magistrato. machiavelli, 452: chiarirono
1 54: sol per vantarmi aver chiarito un pazzo. caro, 12-ii-221: pure
, par., 9-15: ed ecco un altro di quelli splendori / ver me
, acquistare certezza, cognizione (di un fatto, anche di sé); rivelarsi
, iii-219: l'autore si volle un poco più chiarire di questo futuro male,
siano molti di numero, fanno però un sol corpo, e gli spagnuoli,
15. rifl. figur. liberarsi da un dubbio; fare in modo di risolverlo
dei dizionari universali] era quello di dare un compendio d'erudizione e di accennare agli
sopra le scienze. serra, ii-5: un altro e più grave dubbio mi sta
16. rifl. figur. dichiararsi per un partito, per una fazione.
335): quando una parte, con un omaggio vassalesco, era andata a rimettere
, era andata a rimettere in lui un affare qualunque, l'altra parte si
, la verità di una situazione, di un fatto. varchi, 18-2-196:
si addormentavano sotto la polvere, e un biancicore dubbio stendevasi innanzi nella chiarità plenilunare
nella chiarità argentea dove l'aurora aveva lasciato un ricordo dorato. valeri, 1-107:
, / si esauriscono i corpi in un fluire / di tinte: queste in musiche
di sua chiaritate, / quasi d'un più bel sol, s'allegra e gloria
. chiarezza, purezza di timbro (di un suono, della voce).
di torbidità, limpido, trasparente (un liquido). bencivenni [crusca
qualunque si sia colmata, se non aviamo un luogo più basso dove fare scolare l'
arginato. d'annunzio, iv-1-432: un turbamento subitaneo s'impadronì di me.
subitaneo s'impadronì di me. così un lieve urto solleva il fondiglio in un vaso
così un lieve urto solleva il fondiglio in un vaso chiarito. 2.
con be'motti fa creder che sia / un ver chiarito, a ciascun comunale
, 81: chiarito è il conte un traditor; si vuole / torgli ogni via
il negozio della influenza celeste lo imbrogliò un cotal poco, e mi propose un
un cotal poco, e mi propose un dubbio; del quale io lo rimandai
, sf. ant. il chiarificare (un li quido), liquido
tr'once e mezzo, o cinque un giorno sì e due giorni no.
di maneggiar senza timore e periglio un tale e tanto serpente. =
santo amore / quei ch'è un chiarlóne camerier segreto / e quei ch'è
segreto / e quei ch'è un becco cavalier d'onore. =
cominciò a chiamare ora uno e ora un altro della sua famiglia. seneca volgar
volte più chiaro l'obbietto cento lumi che un solo: ma cento non si distenderanno
spalancai le finestre in modo che entrasse un po'di luce perché la notte era
delle rocce come su'più alti gradi d'un anfiteatro, con attitudini feminee, aspettando
: stelle chiare pareano, in mezzo un sole / che tutte ornava, e non
, / cotesta età fiorita / è come un giorno d'allegrezza pieno, / giorno
terso, trasparente (l'acqua, un fiume, una sorgente, una fontana,
fiume, una sorgente, una fontana, un liquido); privo di impurità.
era chiuso, / cadea dell'alta roccia un liquor chiaro. immanuel romano, vi-n-106
: e da seder levatasi, verso un rivo d'acqua chiarissima, il quale
per grande ora il commuovi, e poi un pochetto lascia riposare. andrea da barberino
era contento; ed ella gli diede d'un confetto... e poi gli
, che ivi non molto distante nasce d'un chiaro e limpido fonte. leonardo,
] si erano per paura gittate dentro un fiume, e per quello fuggivano notando,
bianche carni. ariosto, 31-110: l'un quinci e l'altro quindi giunto /
altro quindi giunto / fu quasi a un tempo in su la chiara fonte.
6-340: tre volte intorno / con un rampollo di felice oliva / spruzzando di
. tutta per lo mezzo corsa da un ruscello di chiarissime acque. magalotti,
un cane ad abbaiare, / sicché un ghiro sarebbesi destato. 6.
e l'andamento dell'attività economica in un dato periodo (desunti dai movimenti dei
-anche al figur. (e indica un legame intrinseco, un rapporto stretto,
. (e indica un legame intrinseco, un rapporto stretto, una correlazione logica o
congionzione di consonanti e vocali proferita in un fiato, senza distanza, e però alle
noi sottoposta e per l'oceano disgiunta avesse un dì congiunzione coll'asia e coll'europa
clero, il capo donasse principati ad un figlio di congionzione dannata. redi,
alcune poche notte di uno anno che fu un grande eclipse di luna e di sole
congiunzione e nella volta della luna faranno un poco di mutamento, ma si riducono al
e con ragione, per più che un dilettante; perché non ne possedeva soltanto quelle
membri principali, e di contrassegnarli in un modo fisso e distinto. leopardi, ii-7
tanta assiduità le nostre mani? siete un chiromante, forse? - sono un
un chiromante, forse? - sono un chiromante - io risposi per gioco.
abbattere il potere costituito, per sostituirgli un nuovo ordinamento politico; cospirazione, rivolta
scoprissi la congiura fatta contro a giano un giorno che io dino ero con alquanti di
che non v'erano, e straziava un popolo che ormai era stanco e stava
: corse molta pecunia per corruzioni; un mormorio di congiure misteriose si sparse nella
palazzo, di corte: tramata contro un sovrano nell'ambito della corte, dai suoi
: unirsi, allearsi ai danni di un altro stato o principe o popolo.
. -per simil.: a indicare un comportamento misterioso, come se si volessero
metteva a disagio. -a indicare un accordo, che, misteriosamente, lega
più persone a una particolare azione, a un comportamento comune. carducci, i-581
modo esplicito) a passare sotto silenzio un avvenimento, o una persona e le
un rivolgimento politico nello stato o abbattere chi
. nievo, 130: v'avea sì un mezzo ad uguagliar tutti i ceti dinanzi
anni ed anni... in un tetro appartamentino di tre stanze sovrapposte, ricco
tondo, / fur congiurate a far un uom cotale, / che superasse appresso
4-171: in quel momento giunse un altro congiurato, imbacuccato come loro,
e sm. per simil.: indicare un comportamento misterioso, che par celare chi
: la città vuota sognava immensa come un deserto. e i cittadini, intanto tappati
un'aria di congiurati, e facevano un muso inibitorio ad altri che tentasse avvicinarsi
altri cittadini, essendo di quella prencipe un nobile giovane di roma chiamato pisone;
della sua sarta, davan luogo a un circuito di 188 centimetri, cioè quanto
artiglieri da montagna conglobati insieme a costituire un sol globo. 2. anat.
, 25: la secrezione viene effettuata da un semplicissimo, tuttoché prodigiosissimo apparato, non
4-1-4: il male... è un tumore freddo e inveterato di una o
che consiste nell'ac- cumulare, in un discorso, prove su prove a sostegno
che serve a cementare i componenti di un conglomerato; legante. conglomerare,
o conglomerandosi ed unendosi a forza di un resistente,... degenerino in gocce
francesco, si presenti al visitatore come un grosso conglomerato di costruzioni nuove.
. stuparich, 5-168: come per un istinto di suicidio, l'umanità stava
loro indaffarata conglomerazione, della loro bonomia un po'massi- nellica, esula ogni picaresca
questo [il pane], come un conglutinaménto e sostenimento insieme degli altri cibi
progetto è di conglutinare e fondere in un solo i due contrari partiti, ponendo a
, si è lo zucchero rosato d'un anno, perché ha virtù conglutinativa, ed
in diverse forme, tanto che fa un corpo d'uno uomo. 5
congiungersi carnalmente. -anche: unirsi in un sentimento comune, in un'unica passione
fortemente conglutinate, nel loro accendimento concepiscono un velocissimo moto. -per simil.
questa notte » rispose la vecchia d'un fiato e la frase parve conglutinata in
separare senza una grandissima violenza, e un travaglio indicibile. gioberti, 1-iv-31: nasce
indicibile. gioberti, 1-iv-31: nasce un conserto di virtù e di vizio così bene
felice esito di un'impresa, per un vantaggio conseguito, un onore ottenuto,
impresa, per un vantaggio conseguito, un onore ottenuto, una posizione raggiunta,
di don gesualdo, dicendo ch'era un affare d'oro quel matrimonio, una
fiacchi, 197: faceano gli alberi lieti un bisbiglio, / e con reciproche voci
che avete questa bella casa dovete fare un bel battesimo... con tutti
, 1-214: finalmente al re nacque un delfino, e scaramuccia volò a rallegrarsene
di gran lunga meno vibrate; quando un cappotto aveva originato le solite ironiche congratulazioni
che va, quando occorre, ordinando un barba nuovo. monti, x-2-41:
quelle genti, e spesso vedevi l'un pescatore arricchire della povertà del vicino. cattaneo
in quattro mesi condusse per torte strade un popolo fidente e generoso dalla vittoria all'
carità cristiana, la scena mutò ad un tratto. d'annunzio, iv-2-129:
. d'annunzio, iv-2-129: era un uomo timorato di dio, casalingo e
, riunire, adunare più persone in un luogo, per uno scopo determinato.
di giustizia congregasi ogni settimana avanti ad un cardinale, che n'è prefetto.
prefetto. algarotti, 3-486: scelto un vago e dilettevol giardino...
. avverbio congregativo: che si riferisce a un insieme di oggetti o di concetti.
sotto una regola, una legge, un potere). guittone, i-181-119
a essere d'una volontà, d'un animo, e d'un cuore, e
volontà, d'un animo, e d'un cuore, e in una abitazione,
e in una abitazione, e in un volere in dio, il quale vi dirizzi
la guerra; e ne fu causa un contrasto per la processione di gesù morto.
comitato, giunta con competenze particolari su un ramo dell'amministrazione pubblica; le persone
la setta sangallesca aveva ordinato contro michelagnolo un trattato, che il papa dovesse far
degli affari ecclesiastici e diretti ciascuno da un cardinale, detto prefetto, o segretario
romane, certi indirizzi del governo di un pontefice. b. croce, ii-9-147
. ojetti, ii-845: ci misero un anno e mezzo a concludere. la congregazione
con propria personalità giuridica, collegati in un organismo federativo sotto la presidenza di un
un organismo federativo sotto la presidenza di un unico superiore religioso maggiore (abate primate
che si propongono, sotto la presidenza di un superiore ecclesiastico, l'edificazione spirituale
comunale di pubblica beneficenza, composta da un comitato con un presidente di nomina prefettizia
beneficenza, composta da un comitato con un presidente di nomina prefettizia (e,
: sapete cosa ci vuole ormai per un omino come me? la pensioncina!
la trita sentenza che per esattamente conoscere un uomo prima fa mestieri mangiare un moggio
conoscere un uomo prima fa mestieri mangiare un moggio di sale, da alcuni virtuosi
*. il n. 7 è un calco dell'ingl. congregation. congregazionista
*). chi prende parte a un congresso. arila, 114:
di reggio emilia, 1912. rappresentava un gruppo di congressisti intorno a leonardo.
algarotti, 2-101: e crederò facilmente che un ministro di stato condursi non potesse con
non potesse con più politica per iscegliere un luogo atto a tenere un congresso. papi
per iscegliere un luogo atto a tenere un congresso. papi, 1-4-85: mentre
: togliete,... a un branco di diplomatici radunati in congresso,
di camicia, e ne fate subito un congresso di pedicuri o di parrucchieri.
quattro città segnò il primo passo da un confuso vagheggiamento di confederazioni al proposito dell'
, professionisti, o dei rappresentanti di un partito, dei membri di un'associazione,
. frugoni, xxiv-990: pareami che l'un di que'disputanti mungesse un capro,
che l'un di que'disputanti mungesse un capro, e che l'altro sopponesse
capro, e che l'altro sopponesse un crivello: e per verità non si potea
. baldinucci, 6-6: fu una volta un certo tale, che per dar saggio
che per dar saggio di sua eloquenza in un congresso di letterati, si dichiarò di
doversi perciò ivi appunto in citerà convocare un congresso di varie nazioni, dove la materia
è inetto, e meglio sono affidati ad un congresso di savi. giusti, iv-22
anno, il presidente degli stati uniti indirizza un messaggio al congresso, recapitolando gli ultimi
]. monti, i-234: si tenne un congresso segreto, a cui intervenne anche
. 7. ant. ragionamento su un tema di carattere scientifico o letterario.
, iii-77: attila veramente è morto in un congresso carnale in pannonia. idem,
ancor dagli armadi, giunse a riunirne un congresso di ogni forma e misura nell'
congressuale, agg. che si riferisce a un congresso, proprio di un congresso
a un congresso, proprio di un congresso. còngro, sm.
. la parte delle rendite di un beneficio ecclesiastico, con cui il titolare
dei vicari. chiesa, 5-126: un vero parroco a vico non ci può essere
5-2-105: e questo modo d'intendere congniamente un tal motivo in apparenza incredibile, di
tal motivo in apparenza incredibile, di un uomo... sapien
che è atto a dare e ricevere un altro numero, quale si chiama congruente;
delle quali, per rotazione intorno a un asse, può prendere il posto dell'altra
agguerriti, riducono ormai l'esame di un dipinto a un'analisi delle congruenze oggetto-immagine
detto i maestri di divinità ne ammettono un altro che non ha per base la condegnità
che la loro differenza è divisibile per un numero intero positivo (detto modulo della
differenza di due numeri è divisibile per un terzo, a cui si dà il nome
l'assenso (e la grazia congrua è un beneficio maggiore della semplice grazia sufficiente)
vostro. bruno, 3-879: lui è un asino e vuole essere asino, e
rimetterà tutto alla recognizione e giudicio d'un concilio generale di tutta la cristianità,
, xxiv- 979: mi gittò un tozzo di pane tratto da una pelle di
, 1-197: purché le deposizioni di un reo condannato non arrivino ad un segno,
di un reo condannato non arrivino ad un segno, che fermino il corso della
fatto, possa giustificar sé od altrui con un nuovo giudizio? carducci, i-1124:
poter creare artificialmente ciò che l'italia per un pezzo ancora non può naturalmente dare ed
,... infine, dopo un congruo periodo di disoccupazione e di miseria
parità di condizioni, nella vendita di un immobile a chi possiede la proprietà confinante.
che è atto a dare e ricevere un altro numero, quale si chiama congruente.
due numeri diconsi * congrui 'relativamente ad un terzo chiamato * modulo ', quando
, tr. (conguàglio). pagare un conguaglio; pareggiare una partita di dare
in meno). -conguagliare un'imposta, un tributo-, perequarlo. 5
sortì altro effetto che quello di procreare un parto informe e mostruoso d'imperio,
provocato ha dritto di- portar sino a un certo segno il risentimento di là dal
signore, di dirmi quando potrà egli un forestiero sperare accesso ». osservò il
il suo oriuolo e rispose: « tra un paio d'ore; non prima »
si semina, si metteranno insieme in un cencio bagnato, quanto piglisi con tre
vallata aperta uguale inchinata, conviene avere un poco più d'avvertenza a divisare le
il morbo nero, noi possiamo anche istituire un « conguaglio * di dare e di
, ottenuta moltiplicando il valore originario per un certo coefficiente fisso (il nuovo valore
scopo di sussidiare, mediante corresponsione di un contributo integrativo, le imprese che forniscono
imprese che forniscono beni o servizi a un prezzo inferiore a quello che si avrebbe
o rimborso dell'imposta precedentemente pagata su un reddito accertato in via non definitiva)
è (ben dice il verri) un tempo di guerra e di rivoluzione.
ho trovato che questa voce viene da un uso, il quale è un de'modi
da un uso, il quale è un de'modi con che si stampa le
. manzoni, 1096: era già un fatto singolare che... fosse adottato
di chiedere, non ima legge, ma un tribunale addirittura, per giudicare un genere
ma un tribunale addirittura, per giudicare un genere di delitti, non definito in
, non volendo coniare di nostro capo un vocabolo che esprima più energicamente la fusione
nell'astratta analisi, ma nella realtà sono un atto solo. pratolini, 2-239:
: il primo d'agosto poi c'è un altr'uso che usa di certo anco
lavoranti di tutti i generi che stanno sotto un padrone, è giornata di cònia da
; perché i padroni fanno ai sottoposti un desinare, o una merenda, per
. tenere strettamente unito per mezzo di un cuneo (con riferimento a ponti o ad
/ ch'i'credetti trovar perle in un bosso / e be'fiorin coniati d'
cercarvi mai? egli dispererebbe di trovarci un picciolo, posto ancora che li scudi
2. figur. creato, inventato (un vocabolo, una locuzione, ecc.
ugualmente espressivo,... hanno un pieno diritto alla luce ed al commercio degli
geom. curva generata dall'intersezione di un piano con un cono circolare retto od
generata dall'intersezione di un piano con un cono circolare retto od obliquo (secondo
accoppiati l'uno all'altro, rappresentano un solido conicamente piramidale, sul quale si
far gettare della stessa pasta... un anello... di forma conica
, sotto e d'intorno a noi, un qualche indizio vulcanico; poiché la forma
716: l'individuo in questione era un terrazzano:... lo dicevano i
; / il cui riflesso costituisce / un alto cielo conico / nel pulviscolo d'
conica: proiezione del globo terrestre da un suo punto interno su un cono,
terrestre da un suo punto interno su un cono, che, sviluppata su un
un cono, che, sviluppata su un piano, è utilizzata nella costruzione di
segando con piani la superficie curva d'un cono, e propriamente le tre curve
conicolare, che va a finire in un punto alla somiglianza della piramide e del
conicolare, che va a finire in un punto alla somiglianza della piramide e del cono
: massa pulverulenta ottenuta dal cappello di un fungo lasciato con le lamelle all'ingiù
conoscere quello dei conidi, ottenendo così un carattere distintivo dei generi nelle agaricacee.
. attributo della forma o stadio di un fungo quando produce soltanto conidi.
), sm. bot. cellula di un fungo destinata alla moltiplicazione; può essere
infiorescenze femminili, raggruppanti i fiori in un cono 0 strobilo; le foglie sono
, 149: nel chiarore di un cielo serale / fra conifere antiche /
serale / fra conifere antiche / un piccolo volo metallico di carillon.
targioni tozzetti, 12-8-381: ho un pezzo di fuoco lapito, ch'è un
un pezzo di fuoco lapito, ch'è un nocchio benissimo caratterizzato di pedale di
oggi o domani tornasse in una conigliera un coniglio domestico, che viene alle volte a
). zool. nome comune di un genere di roditori appartenente alla famiglia delle
bara da morto. verga, 4-30: un cane da pecoraio, feroce, si
pezzi di coniglio sul tagliere insanguinato veniva un odore di basilico e d'aglio.
, son sforzato che s'io fossi un leone io diventassi un coniglio. campanella,
che s'io fossi un leone io diventassi un coniglio. campanella, i-115: vilissima
ed insopportabile, e mi rappresenta perfettamente un tigre guidato da un coniglio. guerrazzi
mi rappresenta perfettamente un tigre guidato da un coniglio. guerrazzi, ii-15: ogni coniglio
per una ragione diversa: perché era un governo di conigli. -pezzo di coniglio
chi si rompe la bocca 0 fende un ciglio. note al malmantile, 1-314:
codarda. si dice 4 poltrone come un coniglio ', perché questo animale, che
, / da darti sei recchion con un guanciale. -spreg. conigliàccio
stamattina, parlandomi, e'pareva / un rodomonte, e stava a tu per tu
; / ora tu me lo mostri un conigliaccio, / ch'abbia paura dell'ombra
coniglio. paolieri, 114: un conigliolo bianco con un occhio rosso e
paolieri, 114: un conigliolo bianco con un occhio rosso e uno turchino scappò via
chioccia, una conigliola, una capra, un essere che non ha altro compito al
che quello di procreare, gli desse un figlio, no, cosa aspettava?
i semi e i frutti): è un liquido oleoso incolore o giallo,
legno si metta per due o tre dita un conio di ferro, ovvero d'osso
. firenzuola, 451: volendo fendere un querciuolo assai ben grosso, montato sopra
assai ben grosso, montato sopra l'un de'capi con i piedi, dava sull'
): orlando gli attaccò nel petto un conio, /... / a
dirmi natura è come dirmi... un uniforme pezzo d'acciaio, il quale
stupiscono tanto di michel agnolo, quasi di un miracolo d'arte, perché non truovano
stuolo de'visi umani, sian opera di un mentecatto, che ciecamente ne abbia divisato
: e tra 'l fragore / d'un peregrino d'eloquenza fiume, / di
lui per la prima volta tutto d'un pezzo, che non sia battuto nel
ruffian s'avea qualche bonturo / e un zanche per mezzano al mercimonio. negri
piattole; si studiano nel civanzare d'un denaruzzo, ingannano nel peso, nel
la mia lettera, la considera come un foglio di carta sporcato d'inchiostro secondo
inchiostro secondo si usa, me ne spedisce un altro sullo stesso conio, e con
voglia di rompersi il capo per comporre un nome di conio singolare. baldini,
frase ricca, la cadenza ubertosa, un periodare largoposante pieno di comode suppellettili grammaticali
gravi e silenti... è un po'di tutti i popoli, di tutte
buon conio fattogli in vita, in un migliore dopo la morte cambiato gli fosse.
esser durato alcuni mesi, cessò a un tratto non appena il cuore fu un'altra
di 'femmina da conio 'si fa un sinonimo di meretrice, di donna che
frase il senso di donna, dalla quale un seduttore per conto altrui, ingannandola,
, agg. che si può coniugare (un verbo). tommaseo [
farti dilette / in che posero entrambe un lungo amore, / l'animatrice delle
. 2. gramm. flettere un verbo enunciandone in modo ordinato le forme
. / e il potrei tutto coniugar d'un fiato. -per simil. e
sapere se io sono coniugato o se sono un signore solo. 2.
o solo in qualcuno di questi (un verbo). 5. matem.
ai due lati del peziolo comune in un paio come nella cicerchia. 9
. 9. chim. di un composto, quando i due doppi legami
all'altro, ma sono separati da un legame semplice; di proteine, quando contengono
particolare: tipo di flessione comune a un determinato gruppo di verbi aventi le stesse
per rovesciar panche e bigonce come a un segnale di rivolta ma per riporre la penna
e per dimensioni, con formazione di un solo individuo cellulare figlio. -per estens
: 'coniugazione de'nervi'chiamasi da'notomisti un paio di nervi. gli antichi ne contavano
furono eternati in una quercia e in un tiglio. cassola, 2-346: il bambino
, 2-346: il bambino passò a dare un bacio alla nonna e al nonno;
idem, 133: la coniza minima fa un sol fusto per il più liscio,
sol fusto per il più liscio, alto un gombito e mezzo, con foglie rose
scioglie, la risveglia e accende / un dolce in lei connaturai desio. vico
, non tutte le reputano belle a un modo né a tutte la loro fruizione diletta
manzoni, 95: io credo che un tale effetto sarebbe per i miei connazionali la
. pascoli, i-557: erano diventati un po'come i negri, in america
, idee, argomenti, parti di un libro, di una dottrina, di un
un libro, di una dottrina, di un ragionamento, di una narrazione, ecc
). sassetti, 30: leggo un poco del comento di m. t.
è falsa, perocché non didotta da un principio che abbia, come suol dirsi,
errori: l'ignoranza della connessione d'un fenomeno cogli altri; gli stretti limiti della
] voleva soprattutto dare al suo poema un aspetto di credibilità e di realtà. sceglie
collegamento (fra i vari reparti di un esercito, di un'azienda, fra le
azienda, fra le diverse sezioni di un ministero, ecc.). guerrazzi
genere esse vengono riferite alla competenza di un medesimo giudice, e decise nel medesimo
verifica quando più persone sono responsabili di un medesimo reato, o hanno commesso reati
persone diverse ed esiste fra di essi un rapporto funzionale (come quando un reato
essi un rapporto funzionale (come quando un reato è stato commesso per eseguirne od
è stato commesso per eseguirne od occultarne un altro). -connessione di procedimenti:
persona, o perché la prova di un reato o di una sua circostanza influisce
una sua circostanza influisce su quella di un altro reato o di una
procedimenti connessi sono rimessi alla competenza di un medesimo giudice, e decisi con un
un medesimo giudice, e decisi con un solo processo). codice di
di connessione, possono essere decise in un solo processo, il giudice fissa con
il giudice fissa con sentenza alle parti un termine perentorio per la riassunzione della causa
* per qualificare una proposizione strana, un cervello bislacco, una causa spallata; che
so io? una pretesa esorbitante, un mobile mal connesso. d'annunzio,
che è in rapporto, che ha un legame di affinità; ordinato in modo
consiste quando di più voce concordi resulta un concento, che si chiama « armonia
seconde letture. cattaneo, ii-2-286: un consesso di scienziati determinò sul popolare fondamento
determinò sul popolare fondamento dell'aritmetica decimale un sistema completo, connesso ed armonico.
pratolini, 2-571: lei si ricordò un modo di dire che maciste usava quando
d'inverno, alle tombolate, diventava un poco più loquace. ma non ricordò di
a ben connettere insieme le parti di un tale edilìzio con la fabbrica a cui serve
po, l'agro lodi- giano forma un bellissimo piano. d'annunzio, ii-750:
non crederete... che si faccia un così picciolo guadagno a connettere insieme effetti
tra loro differentissimi, riducendoli sotto a un principio comune, e per via di
in modo chiaro e preciso, formulare un ben coordinato ragionamento. - non connettere
in grado di collegare le idee in un ragionamento, per una forte emozione, una
approfittare di quel lucido intervallo, per fare un altro tentativo. tommaseo [s.
*, nome dato da richard ad un corto filamento, che serve di mezzo d'
lo più mal senso; ed è un principio di complicità; talvolta complicità delle
che ha le sommità reciprocamente ravvicinate (un organo vegetale). tramater [s
connivenza sull'insidie fatte al matrimonio d'un uomo nobile. foscolo, vii-189: vi
. pratolini, 2-360: egli era ormai un uomo che non credeva più nella giustizia
: / la coglia ti verrà come un grembiale / per le cald'acque e
. (connòto). filos. definire un oggetto o un concetto (o
filos. definire un oggetto o un concetto (o una pluralità di oggetti
in rapporto fra di loro) mediante un nome che indichi direttamente l'oggetto o
(e nello stesso tempo includa anche un riferimento a qualche altra cosa in rapporto
). cesarotti, i-29: se un oggetto nuovo, benché di diversa specie
forma e la materia insieme e in un tempo medesimo, significano nondimeno prima e
) e nello stesso tempo include anche un riferimento ad altra cosa che sia in
ad astratto); che indica insieme un soggetto e tutti i suoi impliciti attributi
ebbe da cui meno pensava, da un cugino di lei, pietro bareggi.
. chi lo conobbe?... un mangiadormi a faccia da mascarpone?.
da mascarpone?... con un eterno sorriso a erètta?...
eterno sorriso a erètta?... un seccatore atroce?... no
.. no? -già i connotati sono un po'troppo comuni. ungaretti, i-112
prima uno scherzo che una lettera, un segno, una g più o meno,
potesse tanto da mutare i connotati di un paese. 3. locuz.
. il connotare; modo in cui un nome significa qualche cosa in linea primaria
(nella filosofia aristotelica) oppure indica un soggetto e tutti 1 suoi impliciti attributi
tutti i calori, dando loro a ciascuno un boccone di questo pane sacrato.
, fu conservato nel rito delle nozze un simulacro di contrasto tra le parti contraenti
sannazaro, 10-171: un'orsa, un tigre han fatto il fier connubio.
, iv-1-19: gli enigmi sorsero d'un tratto nell'animo di andrea, tumultuariamente.
istintivo d'un uomo il qual si senta d'improvviso ferire
qual si senta d'improvviso ferire in un membro vitale. bocchelli, i-282: natura
bocchelli, i-282: natura aveva messo un altro fascino singolare e una qualità scabrosa
nera, a quanto dicono, per un vario ed unico fine di richiamo al
e fini opposti allo scopo di conseguire un grosso vantaggio,. per lo più
più osceni connubii che mai abbiano disonorato un luogo sacro. cassola, 2-242:
preti? collaborasse coi partiti borghesi? un vecchio socialista come lui, che conservava
fusione. gioberti, ii-177: un valoroso ingegno ha già posto mano all'
: vorrei che gl'ingegni italiani contraessero un forte e pieno connubio coll'arte italiana
scienza, ch'egli chiama nel convito un « eterno matrimonio », non è
non è uno di due, è un eterno due. d'annunzio, iv-2-595:
; attraverso la quale la gente cerca un particolare eros teologico, un particolare connubio con
gente cerca un particolare eros teologico, un particolare connubio con l'infinito
solido ottenuto facendo ruotare di trecentosessanta gradi un triangolo rettangolo intorno a uno dei suoi
quarto. cavalieri, 5-10: se da un punto posto fuori del piano d'un
un punto posto fuori del piano d'un dato circolo sarà tirata una retta linea
esattissimamente formata, come la metà inferiore d'un cono tagliato parallelo alla sua base.
una retta fissa una retta uscente da un suo punto e collegata rigidamente a essa
-tronco di cono: figura generata da un trapezio rettangolo per rotazione di trecentosessanta
. magalotti, 21-17: egli è un tronco di cono formato di sughero.
chiostra di colline su cui si eleva un còno, solo come un pensiero superbo
si eleva un còno, solo come un pensiero superbo. sbarbaro, 1-87: la
il paralume di vetro... era un cono di una bianchezza opaca d'attomo
dal deposito di materiali lavici emessi da un cratere eruttivo vulcanico, i quali,
successivi e crescenti dando così origine a un deposito di forma conica, che,
addossa ha la forma tipica regolare di un cono vulcanico, ma non si capisce
3. per simil. angolo visuale di un corpo (per 10 più celeste)
, si proietta e si espande verso un punto, in forma conica.
maggiore, spargendo 11 suo lume in un corpo opaco minore, de l'ombra conoidale
gramsci, 141: vivono in un cono d'ombra dal centro del quale
centro del quale vedono nel passato oltre un certo limite e vedono nel futuro oltre
certo limite e vedono nel futuro oltre un altrettanto limite. 4. ciascuno dei
canale sacrale, ha la forma di un cono rovesciato. -cono elastico della laringe
1-330: il viso rotondo ornato di un pizzo nero, di un paio di baffi
rotondo ornato di un pizzo nero, di un paio di baffi a punta, e
punta, e la testa rapata coperta da un cappello duro a mezzo cono, suggeriva
che doveva essere nella vita ordinaria: un vinaio o un piccolo rentier di provincia
essere nella vita ordinaria: un vinaio o un piccolo rentier di provincia. viani,
tatuato di figure geometriche: sul petto un disco giallo aranciato, cerchiato di rosso
cui a cono folgoravano scintille violette sopra un serpente celeste che gli strisciava sul ventre
ventre. pasolini, 3-275: c'era un buffo camino, a cono, largo
, largo in alto: da questo usciva un magro e pacifico filo di fumo.
una conocchia / che ciondolon tiene impiccato un fuso. pindemonte, 195: tu impetrami
là dimenandosi, vide a caso in un canto di quella una conocchia carica di lino
tronca poi. pindemonte, 182: già un nuovo stame alla conocchia intorno / rimesso
: 'conocchia', pezzo di canna lungo circa un braccio, rifesso poco lungi dalla superiore
marin. rigonfiamento della parte superiore di un albero di gabbia usato per appoggiare le
cui le viti, disposte ai vertici di un quadrilatero, sono sostenute ciascuna da una
parte inferiore vicina al terreno, formano un ingrossamento simile a una conocchia.
: costei è una erba tagliata, e un pesce senza lische, e le sue
maggiore, spargendo il suo lume in un corpo opaco minore, de l'ombra conoidale
o di un'iperbole intorno a un asse (secondo la geometria di
, descrivendo ciascuna la sua curva, un conoide inverso, nel mezzo del
curve direttrici) e resta parallela a un piano (piano direttore). -conoide
venta- gliforme, di materiali detritici in un corso d'acqua dovuto alla brusca diminuzione
sm. ant. zanzariera, in uso un tempo presso i popoli orientali, costituita
vostra naturai piacenza / ritratta intiera in un lavacro, senza / la casta zona e
: da per tutto poi, con un gesto pieno d'ingegnosità, erano adoperate a
. e f. chi è edotto in un argomento, in una materia.
è l'intelletto. foscolo, xv-404: un sudore freddo m'insi giunge per pratica
9-6 (374): alcuna volta per un bisogno grande, non ogni persona,
mio dio. ariosto, 15-95: un giovene gentil, lor conoscente. vasari
di monte oliveto, gli fece fare un abate suo conoscente una nostra donna.
te né a lui d'aver in roma un amico, un conoscente, un corrispondente
d'aver in roma un amico, un conoscente, un corrispondente, meritevole de'tre
roma un amico, un conoscente, un corrispondente, meritevole de'tre epiteti celebre
da una rabbia comune, predominati da un pensiero comune, conoscenti o estranei,
sfiorata, e dei comuni conoscenti seduti un giorno scolarescamente con noi sulla medesima panca
dove passava. svevo, 2-403: un giorno ella lo avvisò che doveva andare
dive, / e dier di gioia un fremito / le conoscenti rive. carducci
. de sanctis, iii-227: veggo un uomo per la prima volta, la mia
attenzione, la conoscenza è pure di un altro grado, è più intensa e
conoscenza di qualcosa, è rifacimento di un fatto, ricreazione ideale di una creazione
nel cor gli desta / dell'amico ad un tratto e del nemico / la conoscenza
raccoglimento cupo. pratolini, 1-193: un nuovo e definitivo frontino di mafalda lo
superficiale fra persone. -avere conoscenze in un luogo: conoscervi delle persone. -fare
veri o falsi: basta che abbiano un certo nome. svevo, 2-472: egli
. moravia, iv-118: quando vedo un ragazzo come te, senza grandi conoscenze,
10. filos. tecnica per raccertamento di un oggetto qualsiasi (che consente, cioè
]: 'conoscere'. acquistare l'idea d'un oggetto in modo che, rappresentandosi questo
., 27 (471): in un tale studio, non aveva mai avuta
... ma... da un certo non solamente conoscere ma vedere,
nella giornata. sbarbaro, 1-26: conosco un mare brulicante d'oro...
7-227: uno conosce una lettera o un gruppo di lettere; altri ne conosce altre
... carmen rispose che sapeva un po'il tedesco, ma pochissimo. slataper
adosso non avrebbe fatto una punta a un ago. tasso, 6-1-6: le vestigia
? tesauro, xxiv-20: e quantunque un bel fascio di acuti e ingegnosi detti
prometeo l'almo terreno, / tale un cenno sentì nel suo pensiero, / tale
cenno sentì nel suo pensiero, / tale un moto nel cor...,
il cuore buono. baldini, i-24: un aeroplano, altissimo, nostro?:
conoscer la differenza da uno uomo a un altro che il praticargli e con il tempo
mia celeste scorta, / contrapesando l'un con l'altro lato. petrarca, 1-13
: la qual cosa, cioè come un cherico magnifico fosse, nella mia seguente
: conoscemo, che non è ch'un cielo, un'eterea reggione immensa,
veramente che queste tue parole vengono da un puro zelo d'amore che tu mi porti
che i romani, stanchi di avere un re sul trono, lo credevano però
: conobbi che la vita umana è un ministero di giustizia, e l'uomo un
un ministero di giustizia, e l'uomo un sacerdote di essa. soldati, i-156
le caratteristiche di una nazione, di un popolo). -non conoscere una persona
molto dopo ancoi, / che tragge un altro carlo fuor di francia, /
, perché io non vorrei mi tenessino un cerretano. castiglione, 77: ma io
il biografo, che vuol rendersi degno d'un così bel nome, di farci intimamente
: -di lui, di adrasto a un colpo, / e di costui, vendetta
tra di loro, per aprirsi sur un tale argomento. giusti, iii-67: fino
mio tempo, la strada era come un paese in cui avevamo finito col conoscerci
tutti. pavese, 1-29: poi viene un milite e si conoscevano e si mettono
-figur.: a indicare familiarità con un luogo, con un edificio, con
indicare familiarità con un luogo, con un edificio, con un monumento. manzoni
luogo, con un edificio, con un monumento. manzoni, 38: in
che di saver ver voi ho men d'un moco. marco polo volgar.,
. boccalini, iii-95: per dilaniar un corpo non altro più tormentoso patibolo..
poteva escogitare, di quello che prova un nobil veneziano, quando nella concorrenza dei
carichi più onorati si vede passar innanzi un soggetto più giovane di lui, solo perché
: conosco i polli e so che a un punto preso fanno di tutto e,
bene informato circa le opere (di un autore, di un compositore, di un
opere (di un autore, di un compositore, di un artista).
un autore, di un compositore, di un artista). 16. avere rapporti
iperboliche, a indicare 10 stato di un animo sconvolto). verga, 3-134
mercanzia [crusca]: provveder d'un luogo, ove si possa conoscer della ragion
ero abbattuto. -conoscere qualcuno per un dato nome, un dato cognome:
-conoscere qualcuno per un dato nome, un dato cognome: come recante quel dato
, che di alti edifizi doveva conoscersi un poco. -dare a conoscere,
per tale: rivelare una propria qualità, un proprio difetto determinato. guicciardini,
comandando. algarotti, 1-190: di un altro calibro è eustachio le sueur,
debbino tenere appresso del scrivano... un quadro di rame, con il loro
fatto visibile e conoscibile nella natura, un dio intimo e vivo. montale,
bella il suo giovenile volto donde emanava un indicibile fascino inumano, non so qual
di avere ìd me un conoscitore del vostro merito, uno sposo
vostro merito, uno sposo fedele, un rispettoso consorte. algarotti, 3-125:
delle indie. alfieri, i-85: un cavaliere mio paesano,...
e tale quale si poteva sperare da un conoscitore sì chiaro, e che niente
buona fede studio e m'ingegno per formarmi un criterio esatto di ciò che forma l'
di francesca è, in musica, un conoscitore raffinato. ama molto i maestri settecentisti
loro voti... formavano in essi un carattere... commisto di passioni
botta, 5-381: ed ecco in questo un soldato cisalpino prender di mira lahoz conosciuto
è precisamente l'animale conosciuto nel mondo per un accorto galantuomo. 4
de sanctis, iii-222: l'esistente ha un contenuto e una forma. come contenuto
della percezione nella forma del sapere, di un conosciuto. 9. sm.
scala del paradiso, 361: vidi un medico aspro, il quale uno infermo
i primi armati; e quinci in un momento / di greci s'allagò la
sentì per gli occhi al cor passarsi un foco / che d'un dolce desio
al cor passarsi un foco / che d'un dolce desio l'alma conquise. fagiuoli
, x-2-32: col dolce strale d'un sol guardo avea / già conquiso ogni
mo; subire la forza (di un sentimento, di una passione).
spada ond'era cinto, / divise d'un fendente il capo armato / a giandon
, 12-62: avean taciuto i modanesi un pezzo / per cogliere il nemico a
, soggiogato da una passione, da un sentimento intenso, violento. giacomo da
, e pago. alfieri, i-208: un dolce focoso negli occhi nerissimi accoppiatosi.
capelli, davano alla di lei bellezza un risalto, da cui difficile era di non
? imbriani, 2-212: vinto da un sommo tedio / da codardia conquiso /
-soldato di conquista: che milita in un esercito conquistatore. plutarco volgar.
belle prove. arila, 114: ora un dipinto qualunque, sia anche buono è
arte '; una memoria archeologica, un opuscolo sur un punto di storia,
una memoria archeologica, un opuscolo sur un punto di storia, un librucciaccio di
opuscolo sur un punto di storia, un librucciaccio di versi, un romanzacelo et
di storia, un librucciaccio di versi, un romanzacelo et similia, è bandito a'
di una donna (da parte di un uomo) o di un uomo (
da parte di un uomo) o di un uomo (da parte di una donna
noi diletto / il carattere piccante / d'un amabil incostante? / quante son su
malore, che né dentro acconsentino ad un monarca natio, né vengano nazioni migliori
repubblicani... dicevano che, se un tempo i baroni aveano conquistata la nazione
, viii-186: potrebbe anche darsi che un principe militare conquistasse all'inghilterra grandi province
si dirà, non conquista all'usanza d'un altro, non dirò popolo, ma
bene. pindemonte, ii-170: se un dì per conquistarla [la lode] ei
uno corre a una madia, e prende un pezzo di pasta, che s'allunga
, e gli scappa da ogni parte; un altro, che ha conquistato un burattello
; un altro, che ha conquistato un burattello, lo porta per aria: chi
lo inseguivano, avea conquistato la gloria d'un tal soprannome. oriani, x-21-50:
stava a guardarlo lieta d'aver conquistato un nuovo cliente, egli sognò d'amore
chi l'ha, / se lo prenda un soldino di nocciole, / se la
/ se la conquisti dalle fruttarole / con un soldino la felicità. sbarbaro, 1-52
svevo, 2-415: fu preso da un intenso desiderio di conquistare quella donna ch'
. alvaro, 9-190: c'è un punto, nella vita dei figli, in
, sedotto. soffici, v-2-288: un vinaio o un piccolo rentier di provincia
soffici, v-2-288: un vinaio o un piccolo rentier di provincia inspiegabilmente conquistato al
delle indie. cuoco, 1-176: un conquistatore, che far voglia dei cittadini
conquistatori. oriani, x-21-73: sopra un magnifico atlante tedesco le spiegava, nel
iv-2-561: ma imaginate, claudio, un conquistatore che tragga dietro di sé un
, un conquistatore che tragga dietro di sé un carro pieno d'infermi e che si
amor son io: ravvisami; / ascolta un infelice. idem, x-3-37: ritomeran
; nel significato del n. 2 è un calco dello spagn. conquistadores.
conquisti dell'intelletto laicale, senza stame un sol passo addietro, non potrà né avvertirne
si prepara a essere consacrato, a ricevere un ordine, una dignità ecclesiastica, quale
consegrare), tr. rendere sacro con un solenne rito religioso: una chiesa,
: una chiesa, una cappella, un cimitero, un altare. maestro
, una cappella, un cimitero, un altare. maestro alberto, 9
. 2. rendere oggetto di venerazione un luogo (bosco, colle) o
al culto di una divinità, di un santo, di un eroe.
divinità, di un santo, di un eroe. iscrizione ferrarese, v-15-2:
, 364: « consecrare » s'intende un tempio a uno iddio o una chiesa
tempio a uno iddio o una chiesa a un santo, dandoli il titolo di quel
ma quelle piante, / che a un dio, che ad un eroe, che
che a un dio, che ad un eroe, che a un dolce oggetto /
, che ad un eroe, che a un dolce oggetto / de'nostri affetti consecrar
verran? d'annunzio, iv-2-506: un giorno ci abbattemmo in uno spazio di
tutti e tre in sull'altare quasi un fanciullo parvolo. passavanti, 88: come
i-414: in casa sua fe'rizzare un altare, dove solennemente celebrata la messa
eccles. conferire con solenne rito religioso un ordine o una dignità ecclesiastica. compagni
con cerimonie religiose l'autorità sovrana di un re o di un imperatore.
l'autorità sovrana di un re o di un imperatore. g. villani,
valido, legittimo (un'usanza, un modo di agire, un'istituzione,
entrare, con apposite cerimonie, in un ordine religioso. buommattei, 1-1:
tutti di chiesa, volevano consacrarla in un chiostro. 8. per lo
sacre vergini, ad oggetto di formare un pio domicilio alle lor figlie bramose di
omaggio ad antiche usanze, legare con un voto solenne una donna allo stato di
di parto. 9. elevare un uomo al grado di divinità; divinizzare
megisto] egli dee essere stato, non un particolare uomo ricco di sapienza riposta che
che fu poi consagrato dio, ma un carattere poetico de'primi uomini dell'egitto sap-
a dite, / bruto e virginio un dì ti revocare / diva quirite.
. 12. offrire in sacrificio un animale (e nelle situazioni più drammatiche
(e nelle situazioni più drammatiche anche un essere umano) per placare l'ira
giorni e il loro sangue per portare un raggio almeno d'indipendenza alla infelice lor
io: tuttavia non saprei dire che sia un male per lei rimanere tra gente così
, anche a una persona, a un ideale. b. davanzali, ii-273
e reputo che la vostra analisi sia un gran beneficio alla gioventù che, consecrandosi
congiunti! tommaseo, i-524: siccome un patrimonio è richiesto al giovane sacerdote,
non ci aveva ancora pensato; avrebbe avuto un piccino, una piccina a cui attendere
. ammaliare; fare incantesimi; eseguire un rituale magico. ariosto, 462:
;... che in manco d'un mese noi usciremmo di quella impresa,
si era nelle montagne di norcia; benché un suo maestro aveva consacrato quivi vicino al
impure. d. bartoli, 37-60: un luogo... cui chiamavano il
2. di persona che ha ricevuto un ordine o è stata investita di poteri
iii-714: creda, ne sa di più un pretino, il quale sia consacrato,
dedicata al servizio di dio (in un monastero, in un ordine religioso femminile
di dio (in un monastero, in un ordine religioso femminile). s
è vero dio! ché quello era un credito sacrosanto come l'ostia consacrata,
2-311: e perché parer potrebbe in un uomo presunzione soverchia il por mano in
costituzione, sono le accuse segrete. un tal costume rende gli uomini falsi e coperti
chiunque può sospettare di vedere in altri un delatore, vi vede un inimico.
vedere in altri un delatore, vi vede un inimico. manzoni, 928: nel
valanga rivoluzionaria, nelle quali essi vedevano un freno al loro potere assoluto. rimase
consacrato, di frasi diventate nell'uso un vocabolo solo, di cristallizzazioni ieratiche d'
vocabolo solo, di cristallizzazioni ieratiche d'un sentimento. 5. che viene
7. dedicato a un'attività particolare (un periodo di tempo); riservato (
, non è di bisogno che per un altro prete si compia il sacrifizio.
ampolle d'argento a forma di disco con un minuscolo beccuccio da teiera e manici d'
specie dopo la morte) col tributo di un culto appropriato; divinizzazione. b
, legittimazione di un'istituzione, di un atteggiamento, di una tradizione.
due o più persone per aver esse un ascendente o più ascendenti comuni (i
erano i migliori del mondo. era un ineffabile legame la consanguineità. 2
le rende affini, come legate da un vincolo di sangue. rajberti, 2-60
andò a salutarla, lo accolse con un sorriso in cui era anche un tremito.
accolse con un sorriso in cui era anche un tremito. gli parve consanguinea ed estranea
della mia progressiva e volontaria individuazione verso un ideal tipo latino. bocchelli, ii-390:
informato, che è al corrente di un fatto, di un'opinione, di un
un fatto, di un'opinione, di un problema. boccaccio, 8-72: la
. imo anello, una lettera, un giardino o altro loco o qualsivoglia cosa
): c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo
sono come gente che danza inconsapevole sopra un suolo minato: lo spettatore consapevole ne
leopardi... non è più che un pietoso e consapevole trastullo in mano della
ed esse rispondevano all'invito rispettoso con un inchino consapevole e riservatissimo, con la
ben conto, aver piena coscienza di un fatto. maestro alberto, 29:
: informare, mettere al corrente di un fatto, di una questione. bentbo
viene da questi amori; ché, fatto un servitore consapevole de i tuoi appetiti,
corrente d'una cosa, testimone d'un fatto. ariosto, 21-60: ma
., i-181: la vita è perciò un antagonismo, una battaglia tra lo spirito
, rapido, concitato, prorompente da un animo commosso, variamente commosso ma sempre
rivelava soltanto una gravità consapevolmente corretta da un diffuso, impercettibile sorriso. pavese,
, sia poi concepita dalla mente in un modo più o meno consaputo, è ragionevole
se non acciò che e'lusserò / un mezzo a farti a tal cosa conscendere.
gli pareva che la sua mente fosse un campo di battaglia. = comp
). che è a conoscenza di un fatto, di un'azione, di un
un fatto, di un'azione, di un pensiero; consapevole; cosciente (e
conscia del suo poter, conscia che un guardo / suo lieto, un detto
conscia che un guardo / suo lieto, un detto d'alcun dolce asperso, /
suo, immaginare, che le si rivolgesse un detto d'amore, senza sentirlo profondamente
due segretarii... si tenevano un passo indietro e andavano interiti e come
-essere conscio: rendersi perfettamente conto di un fatto, di un pensiero, di una
perfettamente conto di un fatto, di un pensiero, di una situazione; avere
dio. calvino, 1-341: era un uomo che guarda i glicini da uomo che
e innestare queste tendenze, dar loro un senso formale -e il massimo dei contrasti
, in città, facendomi girare per tutto un giorno, mandato e cacciato consecutivamente da
alloggio. d'annunzio, iv-2-265: un gallo d'improvviso cantò e gli altri
giornale... se ne farà un accurato e lungo estratto, da dividersi
era ormai vicino e, a meno di un cappotto, non c'era da sperare
scrupolo di consigliare a sospendere qualche volta un taglio, ancorché richiesto da'precetti dell'
richiesto da'precetti dell'arte, prevedendo un consecutivo peggioramento, che affretterebbe la morte
giacendo su uno stesso piano, hanno un estremo in comune. -angoli consecutivi:
quelli che hanno 10 stesso vertice e un lato in comune. 4. gramm
differita: quando si stabilisce per contratto un termine posteriore alla data di alienazione.
-consegna rateale: quando viene compiuta in un determinato numero di volte in uguali quantitativi
vocabolo è adoprato a significare, in un senso generalissimo, ciò che è dovuto;
, ciò che è dovuto; e un tal senso conviene appunto agli oggetti vari,
il i° è l'atto che fa un commerciante, od un inserviente al commercio,
l'atto che fa un commerciante, od un inserviente al commercio, di trasmettere nelle
di trasmettere nelle mani o nel magazzino d'un altro, una merce, una derrata
altro, una merce, una derrata, un valore qualunque. 11 20 è il
. 11 20 è il deposito che un debitore fa, presso un pubblico stabilimento
il deposito che un debitore fa, presso un pubblico stabilimento, della somma o cosa
dovuta, quando il creditore, per un motivo qualunque, non può o non vuole
». / e 'n questo dire, un manrovescio lascia, / e taglia a
ufficiali di guardia, gli ufficiali di un particolare servizio, le sentinelle, le
ordine dato ad una sentinella o ad un corpo di guardia. arila, 114:
guardia, nel porlo a custodia di un tal posto. rigutini-cappuccini, 44
. cecchi, 1-30: egli è come un generale che ordina alla sentinella di stare
sentinella di stare contro chiunque, a un certo posto. e passa in persona l'
una determinata azione (o a mantenere un certo atteggiamento verso altri).
usciere che le rispose così le parve un po'imbarazzato. aveva una consegna?
infrazioni, consistente nella proibizione (per un periodo di tempo determinato, non superiore
, [il regime militare] è un regime di benevolenza paterna: ammonimenti,
la quale si affida un'insegna o un oggetto simbolico a qualcuno perché ne abbia
la quale si rappresentava con la consegna d'un nodo finto, per imitare la catena
all'addetto di una pensione o di un albergo nel quale si intende trascorrere qualche
perché ne trascriva i dati relativi su un apposito registro. montale, 3-252
: trasmettere, a chi succede in un ufficio, in un incarico, in
chi succede in un ufficio, in un incarico, in un comando tutti gli atti
ufficio, in un incarico, in un comando tutti gli atti relativi al funzionamento
rimettere, a chi prende in affitto un locale, l'uso del medesimo e delle
cortile,... tenne con stento un discorso, montò sul proprio cavallo con
, maroncelli ed io fummo condotti in un corridoio sotterraneo, dove ci s'apersero
che anche lì è in mano d'un pesciatino. un pesciatino gli fece il primo
è in mano d'un pesciatino. un pesciatino gli fece il primo processo,
pesciatino gli fece il primo processo, un pesciatino l'ebbe in consegna su a belvedere
l'ebbe in consegna su a belvedere, un pesciatino l'ha sotto chiave in questo
liquidazione della fine di febbraio; cerca un altro compratore, a cui vende la
in custodia; trasferire il possesso di un bene a chi ne ha acquistato la
custodisca (per lo più, per un periodo di tempo determinato).
ho consegnato al medesimo signor dottor pini un fagotto di libri. alfieri, i-33:
avvisto che andava per le mani nostre un libruccio il quale veniva immediatamente occultato al
pescarenico. settembrini, 1-5: venne un marinaio che da napoli portò roba a
che la marchesa madre gli aveva consegnato un baule di roba per lui, ma
tommaseo- rigatini, 1041: 'barbare un colpo '... è darlo
menatoci alla piazza, e consegnatici ad un banditore,... tutti fummo
civili. alvaro, 9-485: passa un poco di tempo, prima che il
4. figur. affidare a un mezzo adeguato che possa esprimerlo il contenuto
aspira. prati, ii-241: come un nido d'uccelletti /... /
cantando; ed imo vola / dentro un cespite di fior, / e consegna all'
imprimere emozioni e sensazioni che provengono da un paesaggio, da uno spettacolo qualsiasi nell'
giandarmi in caserma. -punire un soldato con la consegna. rigutini-cappuccini,
consegna. rigutini-cappuccini, 44: 'consegnare un soldato'per 'dargli la punizione '
9. milit. ant. elencare in un apposito registro gli uomini che vengono assoldati
celebrare, rendere famoso una persona o un fatto in modo che 11 suo ricordo
5-7: gran fatto non fu, che un modo di dipignere per avanti per più
aveva poi degli occhi limpidissimi, d'un azzurro infantile... e si posavano
pavese, 4-216: all'angolo della stazione un gruppetto di tedeschi disarmati caricava mobilio su
gruppetto di tedeschi disarmati caricava mobilio su un camion: sfaccendati assistevano al trasloco.
all'anima altrui, il quale produca un giorno maggiore imparzialità di giudizi ed il
4-488: e anche varia l'opinione d'un anno, quando nascesse appunto nostro signore
matem. di numero che fa seguito a un altro numero in ordine naturale.
estremi dei segmenti formanti i lati di un poligono quando vengono posti uno di seguito
4-3-51: e come il poligono rivoltato sopra un piano stampa con i toccamenti conseguenti de'
perimetro; così il cerchio girato sopra un tal piano descrive co gl'infiniti suoi successivi
-angoli conseguenti: quelli che hanno un lato in comune e possono apparire come
una conseguenza giusta, la qual sia un conseguente falso, in quanto la proposizione
troppo avrebbe del ridicolo che altri facesse un teatro così grande che non vi si potesse
baretti, 2-396: questo dicono pute un poco d'ironia, e conseguentemente d'impertinenza
tratta qui, ha una causa e un pretesto. la causa è l'avversione
meno di geometria, con tutto ciò con un buon ordinato sèguito di conseguenze vi fabbrica
che sia apparso o possa ancora apparire un miracolo. alvaro, 7-74: quella
conseguenza. fagiuoli, 1-5-33: è stato un semplice taglio di non gran conseguenza.
sono stato infreddatissimo, e tuttora ho un po'di tosse, ma di nessuna conseguenza
la polemica che il jacobi condusse contro un altro scambio di grave conseguenza pratica,
6. mus. ant. risposta a un tema musicale. g. b.
che molti punti immaginati in contatto l'un dell'altro per dirittura com- ponghino la
e al corpo e allo animo tutto ad un tratto. galileo, 127: ambedue
fuori di dubbio che il d'annunzio occupa un gran posto nell'anima moderna e che
sono obbrigato io per lui. ma un figliuolo è capevole egli del benifizio, e
si può conseguire (uno scopo, un fine). segneri, iv-401
conseguire; ottenimento, raggiungimento (di un fine, di uno scopo).
: si raccoglie una cognizione e quasi un barlume della materia proposta. il conseguirne
non si poteva conseguire se non con un rivolgimento totale, così questo doversi meglio
c. bini, ii-215: benché sia un povero, a petto dei milioni di
, consentirei di tutto cuore a scendere un gradino più giù. nievo,
, iv-2-414: la virtù mirabile d'un tale insegnamento era in questo: che,
nella mia vita interiore l'esattezza di un disegno studiato, non inaridiva le fonti
e ricuocono mille volte, prima che egli un piacere consegua? d. bartoli,
, 187: lucilio non era né un birbone né uno scavezzacollo; pretendeva soltanto
corte., i-23: quando, mediante un conduttore, si carica di fluido elettrico
si carica di fluido elettrico la faccia d'un vetro, ne consegue uno scemare proporzionato
, proclamai che se essa avesse scoperto un mio tradimento, ne sarebbe conseguito il suo
conseguì, appena mossi i cavalli, un appiattimento definitivo della più eletta società de'
, / seguendo poi l'aquario / con un versare svario, / che sempre par
ma perché poi all'allungamento ne conseguita un maggior ricrescimento, ma fuor della primaria
derogare né in tutto né in parte ad un precetto divino: conseguitarne adunque evidentemente,
adunque evidentemente, che debbesi al sovrano un giuramento puro e semplice d'obbedienza e
, risolvere, portare a compimento (un progetto, un problema, un'impresa)
portare a compimento (un progetto, un problema, un'impresa); conseguire
presa dal corso di certi fiumi in un dato periodo geologico è rimasta la stessa
o i sentimenti di più persone intorno a un determinato argomento. vasari, iii-533
. che questa forza sia quella di un conquistatore, il quale dispone di centomila
di una favorevole prevenzione strappano al popolo un consenso che non intende, importa poco
. rimaneva soltanto da decidersi se sarebbe un monaco o una monaca; decisione
pubblico quando la riprova sia domandata da un numero di elettori eguale per lo meno
e disposizione, ed una bella spezie ed un conveniente consenso de'membri dell'opera,
. d. bartoli, 33-6: gittate un grido sopra un liuto, una cetera
, 33-6: gittate un grido sopra un liuto, una cetera, un arpicordo;
sopra un liuto, una cetera, un arpicordo; e gittatelo in tuon di
insieme le corde dello strumento, con un consenso d'armonia sì dilicata, e
, che vi parrà venire stracca da un mezzo miglio discosto. 4.
assenso dato da una persona a che un terzo leda, con un fatto previsto
a che un terzo leda, con un fatto previsto dalla legge come reato,
fatto previsto dalla legge come reato, un interesse giuridicamente tutelato: se tale interesse
: se tale interesse costituisce oggetto di un diritto disponibile il consenso dell'offeso costituisce
, 579: chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui,
con cui i soggetti che hanno stipulato un contratto convengono di scioglierlo. codice
il consenso poi del genere umano è un criterio, rigorosamente parlando, irreperibile; ché
sopra molte verità importanti si può trovare un consenso d'un certo numero d'uomini
verità importanti si può trovare un consenso d'un certo numero d'uomini viventi in tutti
d'uomini viventi in tutti i secoli, un consenso di molti viventi in tutte le
se si sanno bene interrogare, e un consenso cosi molteplice e universale dee riputarsi
, io aveva prestabilito di non dargli un unico soldo; e consentaneamente mi riposi
compagnoni, i-56: l'umana specie comprende un moltiplicato numero d'individui, e la
m'insegnò la commemorazione della morte in un modo consentaneo alla mia natura. =
pellico, ii-155: « ci vuole un permesso? ». « sì, signore
, e disposte a disfarcene, per un prezzo onesto, s'intende: ma
ciò che dipende dal consentimento altrui è un do ut des, in cui non bisogna
i-96: veruno ci può costringere a commettere un minimo peccato, perocché dio ha posto
prima disposizione a volere aprire: è un consentimento incoato. 4. raro.
/ m'è corso per le vene un certo amico / consentimento incognito e latente.
ant. il concentrarsi della mente su un pensiero. dante, conv.,
e questa anima non è altro che un altro pensiero accompagnato di consentimento, che
stesso parere, concordare; convenire in un giudizio, in un'opinione.
paion bone, le quali si conoscono per un certo giudicio naturale e non per arte
, 3-747: alla cui proposta con un chino di testa fémo segno tutti gli altri
pròvare un'impressione, un'emozione, un dolore, insieme con altri. - anche
: la vita fu da me sperimentata un bene; ove l'umiltà ci consenta di
che so io, l'acquisto di un po'di carne come si deve.
a una pressione: alla forza di un sentimento, a una suggestione, a una
che il marito era fuori, fatto un certo fardello delle cose sue, per poter
delle cose sue, per poter fare un viaggio fino alla cuccagna promessagli dal prigione,
: in allora incominciai subito ad essere un poco più allargato nella facoltà di spendere
, ebbe in mira: tormentatrici di un dato genere di peccatori; se non mi
ella li consenta. sassetti, 73: un giovane, innamorato d'una donna,
1-423: una certa giovenetta bellissima fu da un perfido mago giudeo convertita in una cavalla
convertita in una cavalla, a petizion d'un giovene, il quale per dispetto operò
come formula di cortesia quando si rivolge un invito, una richiesta a qualcuno).
quanto sia pericoloso consentire nelle mani d'un tenero giovane così alte e terribili faccende
; non gli scacchi, che richiedono un soverchio dinamismo intellettuale. 2
per questo e per la calda stagione d'un drappo schietto e sottilissimo vestita, la
due o tre volte nel corpo d'un verso e con lontanissime combinazioni, a scomporre
delle conseguenze da un'idea o da un fatto. ojetti, ii-159:
francesco da barberino, ii-63: un septimo con questi si conserra.
caro, i-143: volavano or in un gruppo, or in un altro,
volavano or in un gruppo, or in un altro, attaccati insieme, e secondo
/ la tua pace mi punse come un serpe: / gridai: le mie ghirlande
). ant. concertare, eseguire un concerto. - al figur.: stabilire
quante volte, al tacito / morir d'un giorno inerte, / chinati i rai
oriani, x-14-189: vidi... un volo di angeli dalle lunghe vesti candide
con l'óra incerta / di lauri un bosco; de le aulenti frondi /
conserti dove spegne lei sue fiaccole / un sole senza caldo, tardo ai fiori
una... / e quest'è un composito, un conserto, / o
. / e quest'è un composito, un conserto, / o per dir meglio
15: la bellezza, signori, è un tal conserto di parti, in ordine
si possa. gioberti, 1-iv-31: un conserto di virtù e di vizio..
: della musica può far meglior saggio un che non è de la capella o del
questi [muscoli] bensì egli dee fare un particolare e fondatissimo studio; di questi
preparato e conservato in maniera che per un periodo più o meno lungo di tempo
come la conserva, e tu la prenderai un cucchiaio per volta ad ogni mezz'ora
pomidoro da fare, che lei ci aveva un segreto tutto suo per avere la conserva
napoletanamente a ragù, cioè nuotante in un sugo scuriccio e denso, dove son mescolati
odori... si poteva costituire un consorzio di proprietari per la preparazione di
petrolio scendeva dal soffitto, e come un po'di sole in conserva rischiarava d'una
. -tenere in conserva: mettere un cibo in un luogo o in un
-tenere in conserva: mettere un cibo in un luogo o in un recipiente adatto in
un cibo in un luogo o in un recipiente adatto in modo che non si
quali si raccoglie l'acqua portata da un acquedotto o da altro sistema idrico, per
più d'una canna alto, è un bottino o conserva grande d'acqua, commune
maffei, 5-5-78: si vede ancora un giro di nicchie, che non si
suo corso [l'acqua] per un condotto parimente sotterraneo e declive, finché
prendere i cestelli del pesce, fecero un lungo giro per non passare davanti alla
come sue ministre, a guidarle ad un medesimo fine ed a costituire la necessaria unità
ripiegata la sua ragazza, centellinando di conserva un secondo gotto di birra. barilli,
lietamente sino a toccare il cielo con un dito. poeti, musicisti, così,
« conserva, bastimento che navighi con un altro, compagno di viaggio; ciascuna
. base, punto d'appoggio (di un esercito, di una flotta).
, certamente ogni cosa conserva: perché a un medesimo si appartiene l'uflfizio di fare
, 1-123: dichiarato una volta illegittimo un governo, non vi era ragione per cui
, di mandorlo] tanto ferrigni fossero un corpo solido, non servirebbono a conservare
insieme presi, / come suole esser tolto un uom solingo / per conservar sua pace
, con precauzione, con sollecitudine (un oggetto raro o prezioso o che si
che si ritiene utile in futuro, un documento importante; anche riferito a cose
; anche riferito a cose morali: un ricordo, un sentimento, una virtù)
a cose morali: un ricordo, un sentimento, una virtù). francesco
, che portano fiori e frutti ad un tempo. tommaseo, i-471: sapevo
e tre fornelli sull'orlo: in un braciere accanto a questi si conservava,
e notte accesa e coperta di cenere, un po'di brace. montale, 127
speranza che bruciò più lenta / di un duro ceppo nel focolare. / conservane la
6. mantenere il possesso (di un bene, morale o materiale).
25-88: e se mai per adietro un nome chiaro, / ben oprando,
di casa / nella nebbia, conserva un antico tremore. 8. mantenere
, che se uno prende fiera levata per un altro, usanza la concede a
l'anima altresì dell'uomo, ch'è un picciol mondo. d. bartoli,
. vasari, ii-39: si vede un quadro lavorato a olio in su la
: come del corpo e dell'anima risulta un composito più nobile che le sue parti
della compagnia di maschio e di femina risulta un composito conservativo della specie umana, senza
spirito del popolo italiano, novatore a un tempo e conservativo, ogni nuovo acquisto
ammini- strazione di una comunità, di un ente, ecc. statuti de'cavalieri
eletto dal capitolo generale ogni tre anni un procuratore del pubblico erario, il quale
, 12-11-283: crearono [i pontremolesi] un magistrato de'conservatori di pace, composto
essere rifermato. 2. sede di un conservatore. conservatòrio1, agg. ant
conservare la cosa sulla quale può esercitarsi un diritto. 3. dir.
tende a garantire l'esercizio futuro di un diritto acquisito in precedenza (qualsiasi atto
creduto necessario mettere dinanzi a gli occhi un saggio del prospetto dell'anfiteatro romano, quale
si disfanno anch'essi improvvisamente per rimanere un avanzo senza nome. sbarbaro, 1-154
che si mantiene commestibile a lungo (un alimento, grazie a una speciale confezione
legge); mantenuto, rispettato (un patto, una promessa).
. 6. trattenuto, ritenuto (un grido, un sospiro). brancoli
. trattenuto, ritenuto (un grido, un sospiro). brancoli, 4-9:
bella raccolta d'oggetti orientali, vigilati da un conservatrice della sapienza, non si va
sano e luminoso mondo dei greci, un ospitale. pascoli, i-892: anche
... doveva diventar membro di un senato conservatore, e più tardi di una
niun altro; il quale fia come un tuo conservatore. guicciardini, 67:
arte; per le mura domestiche era un radicale ardente, immaginava sempre trasformazioni di
, iii-23-473: l'italia era diventata un paese conservatore, tale cioè che viveva
a cui è conferita la tutela di un monumento o un complesso monumentale. -conservatore
conferita la tutela di un monumento o un complesso monumentale. -conservatore dell'erbario:
ordinamento e allo studio delle piante di un istituto botanico e alla raccolta di
maggio, musicali tutti e due, l'un l'altro gentilmente si ignorano. piovene
del serenissimo nostro gran duca di trovare un conservatorio de'poveri. salvini, v-417
.. una morbidezza degli animi, un gusto della sfumatura e non dei contrasti netti
caratteristico dei popoli che amano assaporarsi; un amore non del passato, ma semplicemente
vi diceva, ve n'ha, facendo un calcolo moderato, seicento volte più di
: la vita di quest'universo è un perpetuo circuito di produzione e distruzione,
, per una forma di pudore e per un sentimento di conservazione della specie umana,
zioni, accennano pur troppo a un bisogno di rinnovata cultura nell'arte.
mimi di una volta. -sinceramente, siete un prodigio di conservazione. 4
adatte, le patate, le barbabietole con un grande zuccherificio, gli ortaggi, ed
piovene, 5-581: è già in funzione un grande zuccherificio...; seguiranno
grande zuccherificio...; seguiranno un conservificio, un oleificio. = voce
..; seguiranno un conservificio, un oleificio. = voce dotta, comp
figlia, e serva / poi di tancredi un tempo, e tua conserva. segneri
conserva. segneri, ii-255: quando un servo oltraggia alcun suo padrone, viene
pontefice che non era reputazione sua far un concilio senza ornamenti e apparati necessari e
necessari e consueti, con quel splendore che un tanto consesso ricerca. marino, 5-145
s'alza il palco di sotto a un tempo istesso / e mezzo anfiteatro in giro
ovato v'è licurgo, che in un consesso di senatori mette sul trono il figliuolo
pria finger dolcezza. cattaneo, ii-2-286: un consesso di scienziati determinò sul popolare fondamento
determinò sul popolare fondamento dell'aritmetica decimale un sistema completo, connesso ed armonico.
l'armi sue. beccaria, 1-392: un altro mezzo di prevenire i delitti si
. palazzeschi, 3-186: qui giunti un altro desiderio si faceva sentire nel consesso
si faceva sentire nel consesso: sgranchire un po'le gambe irrigidite nell'immobilità.
tanto onoun indegno e una carogna. un enorme gomito, donde risulta il più armonioso
: ecco ne'nostri lucertoloni o ramarri un segnale molto considerabile simile a quello de'
ne vedeva, e se ne proponeva un altro, forse più considerabile, secondo lei
considerabile, secondo lei; di raddirizzare un cervello, di metter sulla buona strada chi
poi detto che non si trattava d'un patto, per lo meno nel senso
,... tra'quali considerabilissimi sono un tumore invecchiato non dolente, ancorché molle
borgo, già considerabile, era anche un castello, e aveva perciò l'onore
e aveva perciò l'onore d'alloggiare un comandante, e il vantaggio di possedere
a venire dalle stelle sino a noi un tempo considerabilissimo; tanto ne sono elleno
americane, prodotto avea nella nostra nazione un aumento considerabile di ricchezze. manzoni,
chiesa, prescrisse al clero... un compito consideraménto, sm. ant.
gli è una donna, o gli è un musico. -sorella amatissima, anche in
a considerarlo in se medesimo, che un capriolare sino all'ultimo sfinimento. foscolo,
vecchi le avevano vedute sempre girare ad un modo, fosse l'anno umido, asciutto
, asciutto, o nevoso. dopo un anno cattivo ne eran venuti molti di buoni
venuti molti di buoni, e dopo un buono molti di cattivi; e l'egual
parole che usa il scrittore portan seco un poco, non dirò di difficultà, ma
volte contraffatta. pananti, ii-92: un ragazzetto fissamente guata / una dama che
mentre girellava, e così le prendemmo un quaderno su dalla cartella; la piccola,
scrittura divota vai meglio che l'udire un ragionamento. 6. pensare,
, considerando, che uno sparviere, un falcone,... di lor
lor natura fieri e selvaggi, per un poco di buon trattamento che ricevon dall'
, quando si consideri che venivano da un sol uomo e dai soli suoi mezzi
3-814: sosteneva che chi non ha un emolumento fisso non poteva essere considerato quale
emolumento fisso non poteva essere considerato quale un impiegato, ma qualche cosa di simile
, ma qualche cosa di simile ad un padrone. ungaretti, i-113: quando
padrone. ungaretti, i-113: quando un appetito maligno mi spingeva negli / amori mortali
alvaro, 7-91: non capisco perché un difetto di pronunzia debba considerarsi elegante.
dovrei dire io? -con un complemento di stima sottinteso: tenere in
oggetto, riguardare (una legge, un provvedimento, un regolamento, ecc.)
(una legge, un provvedimento, un regolamento, ecc.); prevedere.
... scaglioni, consideratissimamente disposero un piano, acciò che chi era stracco,
. riflessivo. salvini, 39-v-203: un piccol motto, a luogo e tempo
una configurazione non comune di parole formanti un senso intelligibile. foscolo, 1-316:
visto e considerato che non ho neppure un soldo di mio e che non ne
). alvaro, 7-231: meriterebbe un discorso a parte l'attrazione che esercita
5-34: il re vittorio, mosso da un desiderio più generoso che considerato, non
vasari, ii-134: fra costoro è un diogene con la sua tazza a giacere
termine delle future nozze, gisippo pregò un dì tito che con lui andasse a
, da genitori tedeschi... da un pezzo gli amici gli avevano italianizzato il
, iv-30: tu... sei un ragazzo, e per questo non ti
anco in considerazione per una relazion d'un capitan casigliano ch'io vidi...
origine della religione, e non ha avuto un momento di sospensione. 3.
, parendogli strano veder talora lionardo starsi un mezzo giorno per volta astratto in
pensi daddovero a porre a tali inconvenienti un qualche compenso. berchet, 67: se
stato, restava il machiavellismo, cioè un ordine di considerazioni e un corpo di
, cioè un ordine di considerazioni e un corpo di precetti dei quali non si poteva
di re enrico, che, dicendogli un suo creato per tentar la sua volontà,
bruno, 46: sanguino ed ascanio fanno un poco di considerazione sopra il fatto suo
delle parti in cui era talvolta suddiviso un capitolo, tutta occupata dalla trattazione di
capitolo, tutta occupata dalla trattazione di un unico argomento. galileo, 96:
rappresentazione. vasari, ii-148: in un s. paolo, che ha posato il
. vasari, ii-31: lionardo cominciò un cartone... nel quale disegnò un
un cartone... nel quale disegnò un gruppo di est valli che combattevano una
. facoltà della mente di applicarsi a un oggetto esaminandolo analiticamente. aretino, ii-259
alcuni si diletteranno più... d'un omo attivo ed inquieto; altri di
[caino], il primo, commettere un omicidio, che cautele non usò?
vista per ora, e non farei un passo senza seria considerazione. -ant
poliziano, 2-91: spesse volte diceva un monte di male di lorenzo e di
, 7-134: la moglie già da un pezzo, non aveva più per lui né
piccole della mia, ma di un peso considerevole. d'annunzio, iv-2-130:
torità, che bisognerebbe in un tale affare di consiglia- mento di
e i modi di una condotta, di un comporta mento, di una
mia difesa / a me non basterebbe / un trasporto d'amor che mi consiglia;
natura gli consigliava una tale modestia perché un corpicciuolo più meschino e magagnato del suo
svevo, 3-799: aveva le prove che un affare ch'egli aveva consigliato mesi prima
consigliò i farisei che convenìa / porre un uom per lo popolo a'martiri.
. decidere (in un'assemblea, in un consiglio). dante, inf
inf., 21-75: traggasi avante l'un di voi che m'oda, /