o è proprio delle parlate della toscana (un vocabolo, un uso linguistico, ecc
parlate della toscana (un vocabolo, un uso linguistico, ecc.); scritto
rettoriche asinine. carducci, iii-5-218: un giovine... a 21 dichiarato idoneo
aveva mandato di regalo, assieme a un pacco di toscani la elsa moravia. mi
accendeva il suo mezzo toscano e beveva un altro quartuccio. g. raimondi, 4-41
il gusto del tutto privo o con un minor numero di scanalature. p
toscano: misura di lunghezza corrispondente a un piede. p cattaneo, cxx-261:
: 1 mattoni ordinari si fanno lunghi un piede, cioè mezzo braccio toscano,
metà di loro lunghezza, che è un quarto di braccio, e grossi la metà
la metà di loro larghezza, cioè un ottavo di braccio. 8.
, 98: il collega del distaccamento, un toscanino ridente e roseo, mi conduce
. redi, 16-v-154: vi è un certo animalettucciaccio tristo, della razza della
fuori della porta aurelia, per un tiro di pietra o circa, in su
la tosca riva del tevere, era un quadrone equilatero di grandezza non mediocre. panigarola
. panigarola, lxv-135: febo, un piton novello / là nel paese tosco /
gozzano, ii-298: or ti rivedo in un giardino tosco, / vergine impura,
aer fosco. boschini, 508: dirò un proverbio d'un poeta tosco / che
, 508: dirò un proverbio d'un poeta tosco / che disse che assae sa
, xi-104: scrive per man d'un segretario tosco, / ch'ha la lingua
delle parlate toscane (una parola, un uso linguistico, ecc.); scritto
dante, infi, 23-76: e un che 'ntese la parola tosca. firenzuola,
figur. ciò che costituisce la causa di un degrado
anche, di una sofferenza, di un tormento. dante, iii-7:
in quel bel viso santo; / com'un infermo vinto dal dolore, / la
amaro tosco. landolfi, 20-80: forse un principio di riscatto / è in ciò
creatura fantastica, mostruosa e che costituisce un pericolo mortale. ariosto, 42-52:
che inocula, che trasmette veleno (un serpente). cennini, 3-50:
. cennini, 3-50: giallo è un color che si chiama orpimento. questo
è proprio, che si riferisce a un fenomeno linguistico, specialmente di pronuncia,
col morso o con la puntura (un animale); pieno di veleno (una
corpo di tale animale). -anche in un contesto figur. (con partic.
, 3-138: 'moneta tosa', detto di un uomo che ha delle magagne morali,
con la stessa metafora della moneta 'è un paol di trentotto o una crazia imbiancata';
cerimonia. pratesi, 5-462: « è un toso che ha religione », aveva
toso che ha religione », aveva detto un tempo lucia, che ne sperava
.. la liguria m'aveva mandato un tosetto aspro come una pina. jahier,
fagiuoli, vii-124: all'ore ventiquattro ella un bambino / diede alla luce, cioè
diede alla luce, cioè partorì / un figlio maschio, o vogliam dir tosino
ma per colori e forme, come per un tosone, o sia pelle d'agnello
, o sia pelle d'agnello, per un cordone blo, per una ligac- cia
una catena d'oro con pendente raffigurante un ariete sormontato da due fiamme di smalto
d'oro in petto, ed alla spalla un nastro di color turchino. a.
mia immutabile risoluzione, e gli acchiudevo un involtone della lunga e ricca treccia de'miei
treccia de'miei rossissimi capelli, come un pegno di questo mio subitaneo partito, ed
pegno di questo mio subitaneo partito, ed un impedimento quasi che invincibile al mostrarmi in
2. per estens. persona autorevole in un determinato ambito culturale. a.
ant. sottoporre una persona a un taglio cortissimo di capelli; rasarne il
della moglie. 2. privare un animale, in partic. un ovino,
. privare un animale, in partic. un ovino, del vello. restoro,
a quel vilan salvatico / onna dì un castrato / toge, po'ciré tosorato.
); venire sottoposto alla tosatura (un animale, anche personificato). bibbia
i peli della barba); tosato (un animale). iacopone, 16-18
, aveva lagrime lontane / negli occhi, un colpo ad or ad or di tosse
11-29: si può perdere la vita per un caffè non caldo, / per un
un caffè non caldo, / per un colpo di tosse / sospettato d'ironia.
4-79: l'architetto se ne uscì in un riso di superiorità, secco, tutto
peraltro todeschini mi assicura che scomparirà in un paio di giorni. = lai
. sanudo, lii-557: trovassemo sotto un tossèllo, che li credo si chiamerebbe
tossèllo, che li credo si chiamerebbe un capicielo over baldachin di soprarizo d'oro.
sopra una segia quale era posta sopra un tappeto et una semplice gradella, con
. pavese, 16-113: gli prese un respiro tossicante e dolori tra le costole
e mezo di tossego per tosse- gar un pozo in la casa di uno suo prete
del serpente], / che ad un tempo finì la vita e 'l corso.
dimostrano esitazioni o incertezze (una voce, un discorso). calvino, 14-39:
, 14-39: marte al telescopio si rivela un pianeta più perplesso di quanto non sembri
solo una piccola parte, come in un discorso farfugliato e tossicchiante.
sentiva tossicchiare. 2. scoppiettare (un motore). - anche sostant.
], i-78: fu tossicato in un desinare, nel quale egli e la sua
tagliato delle carne intorno a la un preparato di sviluppare un'azione velenosa provocando
dose e dalla rapidità con cui raggiunge un certo organo. bottazzi-v pensuti,
: lo scalcagnato giovane... insegue un suo petrarca, 127-32: negli occhi
del tri- la, formato come un fiore di viola mammola. pirandello
gialli sparati, azzurri che vengono meno in un celeste estenuato. = deriv
. violinata, sf. esecuzione di un pezzo musicale per violino (e,
di trombe. -come denominazione invalsa di un pezzo operistico intensamente patetico e sentimentale.
. letter. teso come le corde di un violino. marinetti, 2-i-520: palchi
magalotti, 23-203: feci sentire un mio aiutante di camera fiammingo, violinista
fiammingo, violinista assai buono, e un mio paggio, che sonava l'arpa
violino. galeazzi, ii-224: ecco un altro esempio di un arpeggio sciolto,
, ii-224: ecco un altro esempio di un arpeggio sciolto, quale indicheremo, acciò
arte violinistica, capace di smorzare anche un rischioso sopracuto, ella dà i brividi quando
1-2-203: si vuol far provvisione d'un violino di quelli di cremona o di
di san raffaele, 1-1-1-6: datemi un violino vecchio, diceva tarti- ni,
sono tre voci che parlano come in un dramma religioso, come in un mistero sacro
in un dramma religioso, come in un mistero sacro. borgese, 1-196:
mistero sacro. borgese, 1-196: un mutilato di guerra sonava sul violino la canzone
senza più timore di essere preso per un suonatore eli violino. 2.
, come solista o come parte di un complesso, di un'orchestra. - primo
a trovarsi annotato nelle spese della fabbriceria un unico violino, certo pellegrino mazzoli,
, tra quattro o cinque tromboni e un cornetto che componevano torchestra della cantoria petroniana
mortifere testimonianze, si era recato da un violino sospetto. 5. studente
allora aveva suonato il violino sull'osso di un prosciutto scarnito con l'arco di una
suonata di violino. -tanfè suonargli un corno che un violino-, di chi non
. -tanfè suonargli un corno che un violino-, di chi non ha alcuna
. v.]: 'tant'è sonargli un corno che un violino': dichi non ha
]: 'tant'è sonargli un corno che un violino': dichi non ha l'orecchio armonico
1-380: contadino, tanto è a suonargli un corno che un violino.
, tanto è a suonargli un corno che un violino. 10. prov
: dio ti salvi... da un principiante di violino. 11
. pananti, i-4: quando canta un povero poeta, / chi chiacche- ra
, chi dorme, chi sbadiglia; / un violinàccio gli fa ziro ziro, /
neri, 1-154: questa pasta lavorata averà un violino bellissimo, e colore celeste assai
e quando poi ella gli sprofondava, / un bel violo rosso ci cacciava. pratesi
finestra, in una pentola squarciata, un violo o una pianta d'amorino o di
r. longhi, 1-i-1-184: basti un solo particolare: quello dell'apostolo di
soprano, contralto, tutti insieme con un petto solo. pascoli, 966: allor
in note / d'una viola e d'un violoncello / lo strido assiduo delle trite
: vide da vicino gli strumenti d'un piccolo concerto. quasi sull'orlo della pedana
bemino: quella di papa rospigliosi è un violoncello profumato di bucchero in un balletto
è un violoncello profumato di bucchero in un balletto mitologico. -voce di violoncello-
, 8-696: a trieste potei organizzare un quartetto di dilettanti, dal violoncello di
di prim'ordine, il primo violino un ottimo lettore, la viola un musicista
primo violino un ottimo lettore, la viola un musicista di gusto. c. e
p. fortini, iii-426: a un tratto... si sentì un soave
a un tratto... si sentì un soave e dolce concerto di violoni che
di violoni che proprio pareva quella stanza un paradiso, tal dolceza quelli porgevano.
non eleggerebbe di toccare più tosto mezzanamente un violone, che perfettamente scarabillare un ribechino
mezzanamente un violone, che perfettamente scarabillare un ribechino? redi, 16-viii-267: il ducà
stromento di musica a corde. è un violone, che a causa della grandezza della
, 1-294: l''emilia mia'era un gaudio vederla sullo scalo nel mezzo del
della viottola principale,... un bel tavolone di pietra. baldovini, xxvi-3-183
, la strada correva diritta, forse un sessanta passi, e poi si divideva in
in due viottole, a foggia d'un ipsilon. collodi, 187: pinocchio e
. 2. stradina laterale di un centro abitato. verga, 3-57:
e lucia, 54: egli passava per un viottolo in un campo d'un nostro
: egli passava per un viottolo in un campo d'un nostro benefattore. pea,
per un viottolo in un campo d'un nostro benefattore. pea, 3-10: il
. moravia, ix-356: prendemmo per un viottolo che serpeggiava attraverso la macchia in
2. vicoletto; strada angusta di un centro abitato. g. ariosto,
ultimi tempi è sopra altra strada. sarà un viottolo, sarà sbagliato, ma è
. viottolóne. pananti, i-278: un dì dopo il caffè stavam girando / placidamente
dietro casa, quando / si ode un rumor, si osserva un polverone; /
/ si ode un rumor, si osserva un polverone; / ed ecco parte a
e con ciascun di loro postovi dentro un cane, una scimmia, un gallo
postovi dentro un cane, una scimmia, un gallo e una vipera, furono gettati
infedel. pratesi, 5-60: spiravano un orrendo fetor d'aglio, essendosene fregati
una locusta a quest'ora, non un camaleonte,... né uno scarabeo
urtata, per poco non la mordeva. un ramo e la prontezza nel ritirare la
. -il serpente con in bocca un fanciullo, simbolo araldico dei visconti di
portar per insegna la vipera che partoriva un fanciullo. cantù, 380: la nave
una vipera se tanto tanto le toccavo un braccio. g. bassani, 3-268
vipera firenzuola, 852: e'fu sempre un aspide, una vipra. parabosco,
/ concesse gli occhi ad un profondo oblio. pallavicino, 1-33:
t'ha morsicato la vipera. prendi un biscotto, eccolo, te l'offro come
biscotto, eccolo, te l'offro come un fiore per raddolcirti il cuore..
. idem, 4-131: amerigo restò un po'attonito a guardare quella viperella velata
beve... la polvere in un sorso di vino. documenti delle scienze fisiche
di vipere (per lo più in un contesto metaforico). tommaseo, 19-106
di scavare sotto il lastrico di fiorenza un viperaio di re. guerrazzi, iii-139
. guerrazzi, iii-139: e continuava con un viperaio eli sofismi su questo gusto.
amicis, xiii-199: 'serpaio, viperaio': un luogo pieno di serpi e di vipere
fu l'oscuro campo di battaglia tra un viperaio di demoni prigionieri e una schiera
agg. nutrito con carne di vipera (un animale commestibile per servire a sua volta
il bere vino viperato vaglia -repentino (un movimento). ad essere di
fa dura mulattiera che vi sale, non un figlio mio dolce, / gli occhi
persona. soffici, v-2-380: doveva essere un uomo viperino, scroffa, 24:
. e. gadda, 17-17: sopra un terrazzino dirimpetto con occhi viperini, ed in
sta -aggressivo e iroso (un comportamento). seduto in fondo della stanza
). seduto in fondo della stanza sopra un tettuccio, attrappito nelc. e.
montani, 1-157: mi si tutto in un cantone, e col veleno addosso, saettando
cucina. o lingua viperina! / ch'un gran falso m'appone, / per
nato da vipera (in partic. in un contesto fanfani [s. v.
coltivata per la gustosa radice commestibile, un tempo ritenuta efficace antidoto contro vipèrico
). - con riferimento a un gioiello che riproduce in matugliani, xxxix-ii-14:
legan le treccie code viperine, / ed un drago = deriv. da vipera
-costituito da vipere, da serpenti (un viluppo, un viperóso, agg.
vipere, da serpenti (un viluppo, un viperóso, agg. letter. maligno
l'aere essere luminoso, per un poco di splendore, o vero raggio,
lingue viperine non s'esala già più che un filetto di fumo. agostino volgar.,
pavoni schernendomi tra i melograni, / e un vipistrello sperso passommi radendo su 'l capo
la parola rivelatrice. -con riferimento a un animale fantastico e in par- tic.
, 33-84: vìder baiardo a zuffa con un mostro / ch'era più di lui
chim. repentino cambiamento di colore di un indicatore che segnala il compiersi di una
ridotto dell'immagine positiva viene trasformato in un composto colorato e trasparente, così da
colorato e trasparente, così da ottenere un diapositive capace di produrre sullo schermo un'
-per estens. alterazione dei colori di un dipinto provocata dall'esposizione agli agenti atmosferici
disus. virata di un'imbarcazione o di un velivolo. soffici, v-2-540: era
ci facevano battere il cuore; senonché un improvviso viraggio, un rinnovato attacco ci
il cuore; senonché un improvviso viraggio, un rinnovato attacco ci palesava l'astuzia,
a quel viraggio tutta la catena roteò d'un mezzo giro. = deriv.
virago nibelungica olimpia non ci sa durare: un vile tradimento la rifà, di valchiria
moravia, 19-92: e', insomma, un autentico masochista, bonifazio; e per
che è proprio, che si riferisce a un virus; causato da un virus.
riferisce a un virus; causato da un virus. - malattia virale, ogni malattia
: vepatite virale a, provocata da un virus a rna trasmesso sia per via orale
una sferetta del diametro di 100 nanometri (un nanometro è un miliardesimo di metro)
di 100 nanometri (un nanometro è un miliardesimo di metro) che contiene una parte
: 'viraménto': movimento di rotazione di un corpo intorno al proprio asse, prodotto da
93: sopra del quale ferro si fabrica un capelletto, o virandola che si chiami
. girare, far ruotare l'argano o un verricello, in partic. al fine
: vira vira. vira forte: è un grido che si fa dagli ufficiali marini
'virare': far ruotare l'argano o un verricello in maniera da salpare l'ancora o
termine fotografico, sottoporre le positive a un trattamento speciale che dà loro il tono di
imbarcazione a vela riceva il vento da un lato, cambiando quindi direzione. -
. vittorini, 1-89: ci abborda un barcone furibondo con la sua vela che non
rasentano l'erba e si risollevano con un grido che sembra beccare un acino dell'ultima
si risollevano con un grido che sembra beccare un acino dell'ultima luce. virano a
acino dell'ultima luce. virano a un tratto verso occidente spesseggiando11 grido. pratolini,
7. chim. passare da un colore all'altro (una soluzione).
, 5-235: a fuochi spenti scivolavano per un breve tratto ancora nella baia. ed
. la capria, 1-245: a un certo punto il motoscafo s'impennò dritto sopra
aeron. cambiamento di direzione di volo di un aeromobile. -in partic. virata corretta
-in partic. virata corretta: quella di un aeromobile mantenuto sul piano di simmetria del
. - virata derapata: quella di un aeromobile con movimento verso l'esterno della
volo orizzontale a una quota superiore e un senso opposto a quello di partenza.
. - virata scivolata: quella di un aeromobile con movimento verso l'interno della
ala infranta. marinetti, 1-59: fare un otto -eseguire due virate consecutive in senso
dita, protti mi guizza via come un pesce che annusa l'esca e poi
(una soluzione in cui è stato introdotto un indicatore). - per estens.
'phèare'virata in no giapponese, con un cast tutto d'uomini vecchi che
per muovere a mano, lentamente, un motore marino e controllare così il funzionamento
entrare la marea, si muove seco un vento freschissimo, sano e giocondo, pure
. virelai (nel 1280), da un ant. vireli, probabilmente connesso con
viremìa, sf. medie. presenza di un virus specifico nel sangue.
è ricco di vegetazione, lussureggiante (un luogo, un terreno). - anche
vegetazione, lussureggiante (un luogo, un terreno). - anche: ricco
. fase dì virenza: periodo in cui un gruppo di organismi ha mostrato la maggiore
diffuse nel continente americano e caratterizzate da un piumaggio color verde oliva e grigio bruno
. ant. svilupparsi o giungere a un grado eccelso (una virtù, la conoscenza
! / giunge dall'alto scende con un volo / solenne e stanco, noto all'
cuspidi dei cardi, / s'adonta di un erebia, d'un virgaurea, /
s'adonta di un erebia, d'un virgaurea, / suoi commensali sullo stesso fiore
-virgazióne doppia: quella in cui un fascio di pieghe parallele si suddivide in due
cui la divergenza delle pieghe è causata da un ostacolo di origine tettonica. - virgazióne
- virgazióne semplice-, quella in cui un fascio di pieghe parallele si apre a
fascio di pieghe parallele si apre a un certo punto a ventaglio. =
, il quale possa dubbiare, vedendo un tanto ingegno, che costui non fusse stato
india e non dimentica con i vari rahja un formale contratto di commercio, in belle
. foscolo, xv-292: voi avrete un bel dire che l'epistola alla 'saggia
compiere presso di voi... un vergiliato sentimentale. gozzano, i-1242:
suo libro, egregia guglielminetti, quasi un vergiliato, e conduce i lettori attraverso i
occhi. -composto da vergini (un coro). molza, 1-315:
, il coraggio contro la morte, un disprezzo profondo delle false convenienze sociali, una
per via dei pidocchi. la sera, un virgineo pudore lo pigliava dei suoi indumenti
d'argene. -che ha un candore luminoso, fulgido, chiarissimo (
candore luminoso, fulgido, chiarissimo (un astro); caratterizzato da una luce di
la bella cosacca] / dalla spada d'un empio guerrier. carducci, iii-2-106:
dell'uomo, intatto, incontaminato (un luogo). cattaneo, iii-1-363:
me irato non torcete, / se un pacchetto ricevete / di virginia nereggiante.
virginia,... si fanno con un istrumento. ghislanzoni, 14-144: uno
prerafaelita, / o voi che compariste un dì, vestita / di fino argento
195: ella [mercurio] regna in un segno ch'à nome virgo, e
à nome virgo, e s'abassa in un altro ch'à nome pisce.
di inter punzione simile a un bastoncino leggermente ricurvo verso sinistra,
una pausa debole all'interno di un periodo. citolini, 513:
. -matem. analogo segno che in un numera separa l'intero dai decimali.
ornamentale allungato e leggermente ricurvo cucito su un abito. -anche: lista sottile di
seta o d'oro intessuta o applicata a un drappo come ornamento. luna,
, i-137: gli diede questo dì un duliman di scarlato molto fino, tutto lavorato
virgole d'oro, e li fece apparecchiare un cavallo, all'usanza portoghese. ojetti
mandorlo fiorito. -motivo ornamentale di un gioiello. bibbia volgar., vi-55
4. ciocca di capelli acconciata ad accennare un ricciolo sulle guance o sulla fronte.
rappresentazione dei numeri, per cui si utilizza un numero prefissato di unità di informazione suddivise
due parti, la mantissa, che rappresenta un numero a con la virgola decimale in
la prima delle quali esprime, in un sistema binario, una quantità frazionaria minore
: neuma. è una linea frapposta ad un qualche numero di note, che taglia
il canto sul fine dell'antifona, o un certo tratto di note, che segue
finir in virgola il sonetto, / con un pensiero il qual non vaglia un fico
con un pensiero il qual non vaglia un fico. -non ritirare una
(nella discussione o nell'analisi di un testo o di un'argomentazione).
p fagiuoli, i-35: vorrei vedere un po'qualche narciso, / che critica
di ogni più intricato problema sociale in un bel regno costituzionale. -senza
, tr. { virgolo). dotare un testo scritto o stampato delle virgole o
[s. v. j: è un esercizio logico quelle di virgolar bene le
apici una parola, una frase, un verso, ecc., per evidenziarlo;
segni di punteggiatura, nella recitazione di un testo. de amicis, x-216:
virgole opportune, appropriate (uno scritto, un testo). cesari, iii-174:
apici; virgolettato (una parola, un brano, ecc.). carena
. punteggiato di brevi pennellate ondulate (un dipinto). e. cecchi,
-trice). scherz. che usa un numero eccessivo di virgole. d'annunzio
quella che per esempio gli rende sgradevole un culto della vergine troppo spinto, la
il sistema di mettere le virgole in un testo, il modo di usarle. -anche
-anche: il complesso delle virgole di un testo. piovene, 6-375: «
linee brevi, ondulate o ricurve di un disegno, di un particolare. soffici
o ricurve di un disegno, di un particolare. soffici, v-5-261: questi
chiudere fra virgolette uno o più parole, un brano di uno scritto in partic.
partic. per contraddistinguere una citazione o un discorso diretto. mascheroni, 10-119
e i 'liberali'napoletani godevano allora di un grande prestigio. virgolétta (ant.
4-3-104: guardando sopra la piastra, vidi un lungo ordine di virgolette sottili tra ai
che hai una virgoletta di corpo e un punto d'anima. 3.
quando si voglia contraddistinguere una citazione, un discorso diretto, la traduzione di un
un discorso diretto, la traduzione di un termine straniero, parole dialettali, gergali
, si desideri connotare qualche termine di un particolare valore allusivo o semantico; possono
/ che que'due versi eran d'un altro autore. giordani, xi-30: ciò
-aprire le virgolette-, per iniziare a scrivere un discorso diretto. bianciardi, 4-98
(virgoletto). chiudere tra virgolette un passo, una parola, ecc. di
passo, una parola, ecc. di un testo scritto o stampato in partic.
, evidenza o contraddistinguere una citazione, un discorso diretto, un termine straniero o
una citazione, un discorso diretto, un termine straniero o specialistico, ecc.
virgolettatura, sf. il porre fra virgolette un passo, una parola presente in un
un passo, una parola presente in un testo scritto o stampato. - anche
- anche: passo, parola di un testo scritto o stampato chiusa fra virgolette
e ricurve. flaiano, 6-78: un paesaggio norvegese in cui fregi tipografici liberty
fissato al bordo del tino su cui un addetto, dopo aver formato il foglio,
lavorante, dopo fatto il foglio, posa un istante la forma e, levatone il
] virgauleuse, da virgaulée, nome di un villaggio presso limoges, è registr.
egli essere in modo alcuno, c'un rampollo, o virgulto, sia propagine
pale sono veramente buone e gagliarde, in un solo anno i loro virgulti vengono lunghi
sulla soglia, baldanzosa e diritta come un virgulto, quella di sempre.
si vedeva sopra 'l terreno uno sterpo o un virgulto. saraceni, ii-500: era
essi si fossero. grafi 5-269: sopra un ruvido sasso, in mezzo ai folti
pagine di risposta ad una recensioncina d'un tal piero gobetti che mi dicono allievo
di lettere torinese. ciò è quanto dire un buon virgulto della scuola di farinelli e
prudenza da trani, sposata in ancona da un orentino, matteo cecchi, ch'
verdeggiante e rigoglioso (l'erba, un prato). tanaglia, 1-180
canteo, 348: tra viridanti erbette corre un fiume. = voce dotta,
. abbiamo inventato per cosa nuova, un titolo di 'sinagoga'. giordani, i-16
, i-56: su 'l fiume viride striscia un naviglio, / ed ha purpuree le
2. coperto di abbondante vegetazione (un luogo); molto rigoglioso (una
una pianta); ricco di foglie (un ramo). s. gregorio magno
, sf. farmac. antibiotico prodotto da un fungo del genere tricoderma (trichoderma viride
delle piante, della vegetazione, di un luogo. boccaccio, viii-1-44:
agg. letter. verdeggiante, rigoglioso (un ramo, una pianta).
e n'esce in figura / d'un viride arbusto. 2.
virìfero, agg. zool. che trasmette un virus (un insetto). =
. zool. che trasmette un virus (un insetto). = voce dotta,
le sue lanose schiame, / fecesi un santo padre molto umile / per saturare l'
, la discendenza, il ramo di un casato). fontano, 1-59:
. alvaro, 8-168: in questa folla un occhio esperto può leggere l'appartenenza a
l'appartenenza a una regione: il vestito un poco teatrale dell'emiliana,..
lombarda. -composto da voci maschili (un coro). dessi, 10-132:
ora esser virile. -che rappresenta un maschio adulto (una statua, un
un maschio adulto (una statua, un dipinto). l. ghiberti,
virile, e in quale si conviene a un uomo ottimo, in che modo potranno
medesime cose? montale, 3-25: « un primo amore? » disse gerda.
primo amore? » disse gerda. un sentimento forse più persistente. un odio
gerda. un sentimento forse più persistente. un odio infantile, poi una pietà virile
, del fanciullo o del vecchio (un atteggiamento, un sentimento, il modo
o del vecchio (un atteggiamento, un sentimento, il modo di esprimersi,
torinese è appunto quello che carlo da un pezzo stima il solo che faccia per
ed ha intenzione di manifestarlo quando con un rifiuto virile e pertinace avrà certificato,.
, è equiparabile a quello maschile (un atteggiamento, una qualità, la personalità
fisiche e psicologiche proprie dell'uomo (un individuo); che ha gusti e tendenze
virile / e senocrate più saldo ch'un sasso, / che nulla forza valse ad
che è forte, deciso, resistente come un uomo (una donna). -in
tematiche di profonda rilevanza etica affrontate in un linguaggio sobrio e austero (un'opera
(un'opera letteraria, una pagina di un testo). dante, conv.
8. gramm. ant. maschile (un genere grammaticale). piccolomini, 10-343
assumere atteggiamenti di protagonismo, conseguente a un complesso di inferiorità. -in partic.:
a stimolazione ipofi- saria, caratterizzata da un aumento di peso e da una predisposizione
pavese, 10-197: si accompagnava anche a un certo piglio sentimentale di misogino virilismo di
o di atteggiamenti tradizionalmente attribuiti a un uomo (in quanto maschio adulto).
divenuto indegnissimo. carducci, ii-8-62: se un asino presuntuoso di ragazzo manzoniano senza testa
vigoria fisica e sessuale), propri di un individuo di sesso maschile. tasso
tornata al suo paese, avrebbe scritto un articolo per dire che non è vera
: portano queste genti coperta la virilità con un cannone di zucca, lasciando pendere il
una creazione artistica o letteraria, di un autore, di uno stile. leopardi
, nel 'falstaff si sperde in un pulviscolo d'oro, in rosea e tranquilla
sp., 38 (664): un uomo tra la virilità e la vecchiezza
la vecchiezza, il cui aspetto era come un attestato di ciò che la fama diceva
avvenenza stessa del giovane appassiva melanconica in un precoce avvizzimento, quasi di vecchiaia che
di progresso civile e morale raggiunto da un popolo. bocalosi, ii-173: un
un popolo. bocalosi, ii-173: un popolo rigenerato da rivoluzione riflessa non può
del vigor maschile, la virilità di un popolo è compiuta e giunta torà, in
acquistavano dall'energia dei sopraccigli, di un colore più carico e leggermente aggrottati sotto la
190: una cera meravigliosa: un volto pieno, abbronzato-rosso nelle gote e
modi e i comportamenti tradizionalmente attribuiti a un uomo (in quanto maschio e adulto
morte fu serena, come quella di un artigiano che, prima di accettare il premio
antropol. che pratica la virilocalità (un gruppo sociale, un popolo, una tribù
la virilocalità (un gruppo sociale, un popolo, una tribù), che avviene
, che avviene secondo tale consuetudine (un matrimonio); patrilocale. = voce
2. scherz. tipicamente maschile (un comportamento, un linguaggio).
. tipicamente maschile (un comportamento, un linguaggio). 3. che si
, costituita da una proteina e da un acido ribonucleico o desossiribonucleico.
una sferetta del diametro di 100 nanometri (un na- nometro è un miliardesimo di metro
100 nanometri (un na- nometro è un miliardesimo di metro) che contiene una parte
che ha raggiunto la maturità sessuale (un uomo). 2. ant
virisèllo, agg. region. vivace (un bambino). dossi, i-209
virisèllo dagli occhi briosi, col ciribibi di un bombone; se vergognino, a sorrisi
è gomma detta di sopra pirite e ha un colore lampeggiante come fuoco. devesi toccare
, sf. tecn. elemento maschio di un collegamento filettato, di forma anulare o
nome che si dà a quelli pezzi d'un oriuolo che ne sostengono gli altri.
miristicacee, comprendente alcune specie che producono un tipo di noce moscata dalla quale si
di noce moscata dalla quale si ricava un olio per l'industria saponiera.
modificazione della forma e della struttura di un organo o di una sua parte a
di una sua parte a causa di un virus. = comp. da vir
. affetto da virosi (una pianta, un organo vegetale). virosbandòmetro,
. tipo di sbandome- tro associato a un virometro. = comp. da viro
o sapore nauseante (una pianta, un organo vegetale). 0.
virtuosa. -efficacia, valore di un sacramento. passavanti, 82: non
vita -davanti alla terra, / sotto un cielo che tace -attendendo un risveglio.
, / sotto un cielo che tace -attendendo un risveglio. -con valore antifr.
. firenzuola, 338: io sono un famoso malandrino, quello emo teamista.
cecco d'ascoti, 997: virtù è un abito elettivo / che sta nel mezzo
11-iii-992: diremo adunque che la virtù sia un abito fatto con elezione, il quale
qualità, spesso considerato in relazione con un giudizio di merito. -anche: eccellenza tecnica
donna amata, alludendo per lo più a un verecondo contegno di integrità, di onestà
la virtù. bacchetti, 18-ii-332: un ribelle, un delinquente politico, un
. bacchetti, 18-ii-332: un ribelle, un delinquente politico, un controrivoluzionario, appena
un ribelle, un delinquente politico, un controrivoluzionario, appena graziato da un popolotroppo indulgente
, un controrivoluzionario, appena graziato da un popolotroppo indulgente, ha l'ingratitudine di introdursi
ha l'ingratitudine di introdursi notturnamente in un privato domicilio a insidiare la virtù delle mogli
energia morale, coraggio perseverante nel perseguire un determinato fine o nell'affron- tare compiti
-uso efficace di uno strumento, di un attrezzo. cellini, 637: da
vii-13: alli peripatetici è necessario ammettere un intelletto agente, cioè una virtù prodottiva delle
, le quali ben che mandino fuori un rampollo, o ramo con qualche frutto che
che in una prosa di lui trovava un 'difettuzzo'; cioè quella tal oscurità che nasce
-vigore espressivo di un'opera, di un componimento. felice da massa marittima,
delle caratteristiche che contraddistinguono l'opera di un artista. cardarelli, 1105: il
. -funzione, peculiarità linguistica di un elemento grammaticale o di una forma espressiva
si voglia cosa o parte sua si serrerà un occhio, si giudicherà megio che se
impresa, di determinare, di produrre un effetto; attitudine a determinate attività manuali
11. forza, intensità di un sentimento, di un desiderio (in
forza, intensità di un sentimento, di un desiderio (in partic. dell'amore
che uno sol fra cento / tragga da un chiuso cuor virtù d'amore / tal
un'esperienza spirituale, forza persuasiva di un testo (in partic. delle sacre scritture
ha sulla personalità umana; influsso di un ambiente. scala del paradiso, 455
: 1 giornali, neppur quando erano un potentato, non ebbero mai virtù di dare
o chimica di una sostanza, di un elemento. restoro, ii-98: quando
volse passare da uno opo- sito ad un altro, come da la cosa ruginosa,
notati dei diversi aggregati di stelle non a un centro solo e comune sieno rivolti,
, di una sostanza; potere terapeutico di un medicamento, di una cura, di
medicamento, di una cura, di un cibo. giacomino da verona, xxxv-i-631
sì d'altro amor precisa, / ch'un sol dolce pen- ser l'anima appaga
. -insieme delle sostanze nutritive di un terreno. palladio volgar., 11-2
chiusa. -importanza, significato di un atto. s. maffei, 6-61
gioiellare. 13. effetto di un cibo, di una bevanda, di una
una pozione; nocività del morso di un animale. boccaccio, dee.,
beveraggio consumata,... gittò un gran sospiro. redi, 16-iii-35: venne
; capacità di produrre determinati effetti di un corpo celeste o di un elemento o
determinati effetti di un corpo celeste o di un elemento o di una forza naturale.
-potere magico, prodigioso, attribuito a un oggetto, a una sostanza, a
di buoni frutti, e nel miluogo piantò un arbore ch'è appellato albore di vita
città di torino] gli è necessario deputare un cavaliere di virtù con autorità di prenderli
20. ant. dominio esercitato su un territorio; signoria. ranieri sardo,
vuole stati né tesori, ma solamente un robino, il quale dice esser nelle
): era infra gli altri belli ornamenti un manico tutto di un pezzo a questo
altri belli ornamenti un manico tutto di un pezzo a questo vaso, sottilissimamente lavorato,
: che denota virtù, valore (un atto). muratori, 16-52:
, o qualunque de'simiglianti, senza avervi un simil tramezzo in virtù, non fu
dal partito socialista e la costituzione virtuale di un partito comunista. -nominale,
3. burocr. effettuato direttamente in un ufficio pubblico senza che la corrispettiva marca
il pagamento di una tassa, di un bollo, ecc.). 4
, espressione che indica la capacità di un calcolatore di fornire una potenzialità di memoria
parte di unità lessicali o morfologiche provviste di un senso determinato all'interno del sistema di
o quantità reali (una grandezza, un ente). v. riccati
l'equilibrio. -immagine virtuale, in un sistema ottico, quella formata dalla convergenza
dalle forze applicate ai vari punti di un sistema, quando a questo si imponga
essere virtuale, potenzialità, possibilità di un fenomeno, di un'idea, ecc.
virtualità di una cosa di attuarsi in un dato modo. gentile, 3-64: via
versi... in quel tempo fue un nobile e vertudioso uomo. chiaro davanzati
logni canoscenza'altrettanto fiera e superba è un nume poetico di cui descrivon- si la
morigeratezza e anche equità, giustizia (un atto, un comportamento).
equità, giustizia (un atto, un comportamento). latini, 3-9:
? si dice che ella abbia ritrovato con un cofanetto non so che quantità di pietre
. baldini, 12-108: fu già un tempo che fariosto, da parte di
virtuosamente e con ingegno in soccorrersi l'un l'altro. alfieri, iii-1-52: 1
in modo virtuale, in potenza. ste un uomo virtudioso, / che tutto il toto
diversi color diventa -bene ammaestrato alla caccia (un uccello). addomo; / così
vi talora eccessiva e volta a ottenere un facile consenso facevano capo regolarmente ogni
, spessissimo si trova notato: giato un virtuosismo meraviglioso e ci ha messo sotto gli
12-25: ecco che l'austri (un luogo). tore si crede in
fatica avesse a letterari moderni, ripetere un capoverso tal quale. servire per farla veder
a trattenersi in casa nostra, come in un virtuoso e onorato ridotto. buzzati
anzi, dopo la prima volta era stato un calando. solo la 2. che è
. volto al bene, a un fine nobile; che denota o induce,
la virtù, a compiere il bene (un com virtuosista, agg.
portamento, un'azione, una condizione, un discorso). tenzione alle cure del
, desiderando egli 2. virtuoso (un artista). d'operare la nostra salute
cuomontale, 18-120: di olivier messiaen un massiccio 'merlo nero're sarà felice
. -per estens. cortese, elogiativo (un discorso). = deriv. da
, cicognani, v-1-260: vedova di un becciani, che dai ritratti sembra il
ciò chiaramente deducesi da quel che c'insegna un virtuoso togliendolo in prestito all'odierno
posto era dunque da commettersi ad un poeta virtuoso e valente, nel
virtuosità nelì'insul- rizia e abilità tecnica (un solista). - per lo più sostant
bologna, i-i: in quel tempo fu un nobile e virte, come già dissi
, si fiacchi, 112: un certo grillo musico eccellente, / e virtuoso
visione e patente, erasi fatto un ben sicuro albergo d'un mon-
, erasi fatto un ben sicuro albergo d'un mon- sime e brutte reputate.
amoroso sfogo, s'ingelosì d'un violino dal quale, in mano al
ticolari, anche prodigiosi (una pietra, un amuleto, una ii-522: gli
si trovassero. redi, 16-iv-392: un letterato ha fatto un discorso nel quale ha
, 16-iv-392: un letterato ha fatto un discorso nel quale ha detto che ha
novella madonna mia illu to un pesce vivo pel naso con uno di questi
-an- che è di ottima qualità (un prodotto). che sostant.
, v'ingannate / a tenermi per un virtuosàccio, / a darmi quelle lodi sperticate
. (virulènto). biol. indurre un processo di virulentazione in microrganismi.
intr. con la particella pronom. subire un processo di virulentazione (un microrganismo)
. subire un processo di virulentazione (un microrganismo). = denom. da
del grado di virulenza da parte di un microrganismo. = nome d'
grave, perniciosa (una malattia, un sintomo). m. savonarola
2. biol. che presenta virulenza (un microrganismo). 3. dotato di
microrganismo). 3. dotato di un alto grado di tossicità (un veleno)
dotato di un alto grado di tossicità (un veleno). graf 5-22: e
violento, aspramente critico e polemico (un linguaggio, un discorso, ecc.
critico e polemico (un linguaggio, un discorso, ecc.).
manifesta in modo intenso e irrefrenabile (un sentimento). betti, i-584:
6. ant. che costituisce un grave pericolo, aggressivo, feroce (
grave pericolo, aggressivo, feroce (un mostro mitologico). ceresa, 1-239
, gravità di una malattia, di un suo sintomo. dizionario di sanità,
4. asprezza polemica, durezza verbale di un discorso, di una critica.
lo più incontrollabile con cui si manifesta un sentimento, una passione o si sviluppa un
un sentimento, una passione o si sviluppa un fenomeno sociale, politico, ecc.
nella virulenza dei chiaroscuri, i cavalli pigliano un rilievo più barbarico. =
a viremia o alla localizzazione di virus in un rene. = voce dotta
costituito da una guaina proteica e da un acido nucleico, incapace di riproduzione attiva
quello che causa la rabbia proveniente da un animale infetto, così chiamato per distinguerlo
infetto, così chiamato per distinguerlo da un ceppo virale adattato in laboratorio. -virus
di un'intossicazione da preparati estrogeni o un virus precursore di morìe più vaste che
raggruppamento privo di valore tassonomico omologabile a un regno. 2. figur. intensità
incontrollabile e, anche, deleteria di un sentimento, di una passione. bisogno
destinate a danneggiare i dati memorizzati di un elaboratore. = voce dotta,
/ già mai non rideragio / mentre un vederagio / lo vostro bel visagio. anonimo
41: indel mezo del letto giacea un cavalieri morto, e sembrava bene che
. 2. aspetto con cui un luogo si presenta allo sguardo. folengo
d'entrata concesso da uno stato a un cittadino straniero, da allegare o registrare
: stavano alla porta alcuni che cercavano un 'visa'al passaporto ed avevano diritto d'
attesta l'approvazione o la validità di un documento. casti, 1-24-36: né
, 154: a lato a lui era un con un visàccio / proprio d'un
: a lato a lui era un con un visàccio / proprio d'un traditor,
un con un visàccio / proprio d'un traditor, malvagio e crudo. aretino,
celia o sul serio: 'far un visàccio, de'visacci'. verga, i-193
pucci, cent., 14-63: diss'un de'suoi baroni: « e'non
, tr. disus. riscontrare e autenticare un atto, un documento. panlessico
. riscontrare e autenticare un atto, un documento. panlessico, 1826: 'visare'
-ciò che non dovrebb'esser difficile, dacché un viaggiatore non ha che da far visare
suo, e dar l'altro a un commissionario - mi varrò di quello.
), agg. disus. vistato (un passaporto). foscolo,
, costituito da due poltrone accostate su un lato, ma con apertura opposta;
insieme, l'una delle quali guarda per un verso, l'altra per l'altro
in nel fondaco scen- deano, metter un tinelletto pieno di viscàgine stemprata, acciò
modo istintivo, irrazionale, irrefrenabile (un sentimento, un atteggiamento mentale, ecc
irrazionale, irrefrenabile (un sentimento, un atteggiamento mentale, ecc.).
: pareva dunque a emilio di avere un bisogno assoluto, e per così dire viscerale
raffica durò a lungo finché si estinse in un viscerale 'fa'ultrabasso sul quale astorre
irritata dalla contraddizione, gli rendeva principalmente un ricordo futile: dell'aria calda del
quando fuori fa freddo, simile a un tepor viscerale del suolo. =
a quel morto, più indifesa come un animale ferito. pasolini, 10-
da 'tutta'la borghesia italiana -si deferisce un mandato falsamente alto e nobile, in
delle parti meccaniche, il motore di un veicolo. c. e. gadda
cato nell'animo; vivo, intensissimo (un sentimento). l. pisani
delle viscere. baidetti, 3-99: un certo ercole (conciosia cosa che e'non
. brusoni, 885: fu colpito da un pezzo di bomba in un fianco con
colpito da un pezzo di bomba in un fianco con tanta violenza, che gli sparse
iv-1-454: perché non mi si spezzò un viscere vitale e non restai là su la
apice della felicità e m'aveva precipitato in un abisso di miseria? pea, 7-16
: le viscere del ragazzo brontolavano ed un languore insolito lo rendeva leggero e debole.
trasmettevano sensazioni sgradevoli e crudeli, come un viscere esposto agli sguardi.
gli editori dichiararono di amarsi svisceratamente l'un l'altro e di amare gli autori
sarebbe fatto strappare le viscere piuttosto che darle un profumo, un fiore, una cianfrusaglia
viscere piuttosto che darle un profumo, un fiore, una cianfrusaglia qualsiasi, un oggettino
un fiore, una cianfrusaglia qualsiasi, un oggettino personale. -con
con quello sguardo, se non a un nato dalle sue viscere, che,
era stato proprio come se fosse morto un figlio mio, nato dalle viscere mie.
occhi negli occhi... « perdi un bottone, viscere » disse la contessa
per simil. la parte più interna di un macchinario, di un motore, di
più interna di un macchinario, di un motore, di un dispositivo meccanico. -in
macchinario, di un motore, di un dispositivo meccanico. -in partic.:
. -in partic.: ingranaggio di un orologio. filicaia, 2-2-199: se
. savinio, 284: sospettai in un primo tempo l'aria di mare, così
orologi. buzzati, 4-421: si udì un ronzio, qualcosa scattò nelle misteriose viscere
scattò nelle misteriose viscere della macchina poi con un soffio, una grande scheda di cartone
una grande scheda di cartone planò dolcemente in un cestino. -la parte più
-la parte più interna di un contenitore, di un astuccio (e
parte più interna di un contenitore, di un astuccio (e, anche, con
marta trasalisce. -cavità interna di un pezzo di artiglieria. spontone, 1-46
parte interna di una montagna, di un vulcano. benci, 1-2: de
). -materia incandescente eruttata da un vulcano. fucini, 439: venti
loro misere abitazioni. -fondo di un lago, del mare. f.
-la parte più interna o sotterranea di un edificio. moretti, ii-835: 1
periferia. calvino, 8-152: basta un piccolo errore nei calcoli, un lieve
: basta un piccolo errore nei calcoli, un lieve scarto nell'inclinazione della galleria ed
, più interna di uno stato, di un territorio. m. soriano,
con valore aggett.): che ha un carattere dolce, vischi, v. whisky
l'anima. goldoni, iii-901: siete un uomo struosi effetti. f.
alfieri, 1-34: era quel conte benedetto un veramente degn'uo- 2. sf
che privatamente è di poli però) fanno un lavoro / che lasciaresti allor pernici e quadolcissimi
. la parte più importante, essenziale di un argospalle mal composte, il naso pieno
irti intorno alle tempi come le spine d'un piccolomini, 10-223: là onde
e la coda scapigliata come quella d'un merlo scappato menti delle favole dalle viscere
, il mirto. montale, 5-60: un vischio fin dall'infanzia -
paniuzza (anche tarchetti, 6-ii-121: un singhiozzo elefantino gli tronca la panell'espressione
; poiché costui non ha di viscere nemmeno un briinseme incorporare. ariosto, 7-32:
sentirsi strappare, torcere le viscere, provare un coe pestalo e mestica con vino e
e subito doppo le cente dolore, un vivissimo strazio, un'ansia tremenda.
focare d'angoscia, occupar l'animo da un sentimento oscuro, con lacciuoli in mille parti
vede calato / nel vicin bosco e neppur un ne ha preso. pascoli, fremeva
quel modo. a pioli, e invischiò un carrubo dalla cima al piede.
teri la struttura e la funzione di un viscere. nevano tosto morti in
sf. invar. medie. abbassamento di un ronzini vi s'inchiodan per entro..
6-19: rinaldo vide simo (un sentimento); che rivela profondo affetto,
tutto impaniato. cera devozione (un atto). poliziano, st
sociali, che impedisce di agire in un determinato modo, che condiziona psicologicamente,
fosso la luminosa fortuna ha immerso con un brivido le gambette nell'acqua, è mota
superficie liscia, come la corazza di un carro armato. 8. locuz.
, moretta e gelosa di chicche, un giorno incontrata in paese. -
'l padre colto e 'l popolo ad un veschio. machiavelli, 1-viii-251: per pigliar
cala al vischio. = da un lat. volg. * vìsculum, dimin
, della quantità offerta o richiesta di un bene alle variazioni del prezzo.
4. carattere di ciò che costituisce un vincolo, una limitazione, per lo
od ostacoli che impediscono lo sviluppo di un accordo, di un progetto, di un
lo sviluppo di un accordo, di un progetto, di un programma, ecc
un accordo, di un progetto, di un programma, ecc. gramsci
come il vischio (una sostanza, un liquido, un frutto). giamboni
vischio (una sostanza, un liquido, un frutto). giamboni, 8-i-172:
. angioletti, 91: c'era un riccio dietro la pergola, e io lo
stendeva un'immenza ragnatela fra i rami di un rosaio, e io non vi appendevo
tasso, albero cupo, dalle foglie d'un verde nerastro d'inchiostro, che porta
porta frutti color cremisi dai quali spunta un seme nero, pieni di un umore vischioso
spunta un seme nero, pieni di un umore vischioso. 2. per
misasi, 7-ii-198: l'uomo spiccò un salto, ma sdrucciolando sul granito vischioso
per solito umido, vischioso come quello d'un cane. 4. figur.
invadente, importuno (una persona o un atteggiamen- to). fogazzaro,
uno sfogo di rabbia, inciampiamo in un altro po'di vischioso lenocinio. brancati,
suggestione troppo grande per penetrare la mente di un bambino. piovene, 3-106: era
bambino. piovene, 3-106: era soltanto un attaccamento vischioso verso chiunque mi parlasse di
o subdolo. alvaro, 14-59: un napoletano stava addosso alla sua fidanzata in
al tatto di una sostanza, di un liquido, di un frutto, di una
una sostanza, di un liquido, di un frutto, di una superficie. -anche
maligna viscidità, ch'ella ha in un sacchetto entro le gengive dalla parte di sopra
notabile nel tempo della suppurazione l'esito di un moco tenace e viscido che si estraeva
lacrime non gli scendessero sul cuore come un balsamo ma gli rimbalzassero come sopra una materia
, le dita le s'intrisero d'un viscido appiccicoso: pova rotte che non
costui era tanto viscido uomo che sembrava un sacrestano dei frati camaldoli o un giardiniere delle
sembrava un sacrestano dei frati camaldoli o un giardiniere delle monache. tombari, 4-40
ormai, dopo il tramonto, come un cacciatore con la pania per le civette.
gli occhi rossi, le guancie corse da un colore giallo tra pelle e pelle,
: / lasciano le labbra fallaci / come un viscidóre di bava. altomare, lxxv-65
altomare, lxxv-65: sento sovra le carni un viscidóre / di vermi e di lumache
... costituisce pe'suoi caratteri un nuovo principio immediato vegetabile.
varthema, 151: qui se truova un altro fructo a modo de un melo,
truova un altro fructo a modo de un melo, e ha le fette pur a
di visciole e d'amaresche, sopra un pratello in disparte. quarantotti gambini, 7-11
7-11: altri alberi davano ciliegi d'un rosso così chiaro da parere trasparenti. un
un rosso così chiaro da parere trasparenti. un po'molli a toccarle, si chiamavano
: non contento ancora, / d'un bel calato pien di visciolone, / ch'
bel calato pien di visciolone, / ch'un faunetto gentil di viliombrosa / recato aveva
3-233: tolgono caneva tota e calcina e un olio d'àlbori, e mischiano insieme
arresta, / e il visco all'ali un fermo laccio appresta. 3.
. corsini, 75: s'io giro un guardo solo / là dove vago stuolo
ringiovanisco. -ciò che costituisce un allettamento, una lusinga, una tentazione
-anche: territorio soggetto alla giurisdizione di un visconte. g. villani
più bella pace del limosino, erano un ramo cadetto di quelli di comborn. bacchelli
viscontèa, sf. giurisdizione di un visconte (e, anche, il
prosapia, e nello stemma teneva inquartati un levriere in campo d'oro e la biscia
questo è poesia e musica officiale per un lieto avvenimento della corte viscontea. c.
che è proprio, che si riferisce a un visconte; vicecomitale. viscontèo3
ant. territorio sottoposto alla giurisdizione di un visconte; viscontado, viscontea.
viscontéssa, sf. moglie di un visconte. duodo, lii-15-222
viscontino, sm. figlio di un visconte (vivente il padre);
fis. che ha il comportamento di un fluido non newtoniano di tipo plastico (
fluido non newtoniano di tipo plastico (un materiale). = comp.
ai tenenti degli alpini lo coltivarono come un dio, dandogli a mangiare tutte le
o alla viscosa), costituito da un filato molto igroscopico e poco elastico.
enciclopedia hoepli, 1-iii-4637: 'viscosa', è un xanto- genato di cellulosio che si ottiene
determinare il coefficiente dinamico della viscosità di un fluido. = deriv. da viscosimetro
misura il coefficiente dinamico di viscosità di un fluido. p. levi,
conico, che termina in basso in un ugello calibrato; si tappa l'ugello con
calibrato; si tappa l'ugello con un dito, si riempie di vernice, si
toglie il dito e insieme si fa partire un contasecondi. = voce dotta, comp
questo grano conserva sempre una viscosità ed un odore disgustoso. pirandello, 7-237: il
misura della variazione di tale caratteristica in un liquido (in partic. in un olio
in un liquido (in partic. in un olio lubrificante) al variare della temperatura
termine che si adopera volgarmente per dinotare un umore glutinoso, viscido, ed una sorta
della materia per cui le molecole di un corpo incontrano resistenza a scorrere le une sulle
del programma del iv anno di chimica un breve corso di esercitazioni di fisica: semplici
per cui i materiali ferromagnetici reagiscono con un certo ritardo alle variazioni del campo magnetizzante
di venti luoghi la testa, uscendone un umore viscoso e fetente, preceduto da
acqua continua. -con riferimento a un umore corporeo, nel linguaggio della fisiologia
risponde all'acqua. -ricoperto di un umore glutinoso e appiccicaticcio (una foglia
quantità di viscoso umore, si soffre un poco, ma poi il petto si dilata
. aretino, 20-26: si pigliava un piacere da mille forche nel cavare e
esca. -ant. indigesto (un cibo). marsilio ficino, 4-68
. per estens. tenace, resistente (un legamento). marino, 1-17-90:
vecchi camin. -assillante (un insetto). stuparich, 1-455:
delle sue mani, mettevano come un accanimento nel posarglisi viscose su ogni
una persona con impegni e incombenze (un luogo). giovio, i-163:
so che v. ecc. zia arà un longo intertenimento col signor ambassatore, qual
profondamente e stabilmente radicato nell'animo (un comportamento, un vizio). ottimo
radicato nell'animo (un comportamento, un vizio). ottimo, ii-341:
. biol. e medie. che presenta un determinato grado di viscosità relativa (un
un determinato grado di viscosità relativa (un liquido organico). 8. fis
viscoso: progressivo e lento cedimento di un metallo sottoposto a una sollecitazione che prosegue
spallanzani, 4-vi-317: aperti li testicoli di un cane vivo e sanissimo, gli epididimi
ufficio, la dignità del visdomino di un vescovado. v borghini, 6-iv-442:
firenze: amministratore dei beni temporali di un vescovado durante la vacanza della scuola; vicedomino
loro politica mercantile e conquistatrice, un magistrato in ferrara, chiamato il visdomino
, quando si sentivano di farli vedere un momento. de amicis, 1-6: dal
meno d'un'ora potevamo condurci in un punto da cui era visibilissima. cassola
; evidente, manifesto, palese (un fatto, una condizione, un atteggiamento
(un fatto, una condizione, un atteggiamento, ecc.). cino
i-4-112: ma riguardo ai dissidenti era un altro paio di maniche. essi non
è a disposizione o in mostra a un pubblico, in partic. in determinate fasce
offende la morale o la sensibilità comune (un film, uno spettacolo).
da notare, che affine ch'un possa vedere, tre cose hanno da concorrere
le sarebbe mai occorso di sentir dire da un piemontese... 'andare in visibilio
e zozza ancora! e zozza ancora! un gocciolo / ancor di questa manna!
molta gente in casa? » « un visibilio ». guerrazzi, 10-401: non
trovo altro, rispose dorotea, che un visibilio di capelli sufficienti per fare una
scarti delle biblioteche di cultura popolare, un diluvio di fascicoli di propaganda, un
un diluvio di fascicoli di propaganda, un visibilio di testi divulgativi sulle questioni politiche
entro cui sono gli oggetti visibili a un osservatore in una determinata posizione.
di visibilità: quello oltre il quale un oggetto cessa di essere visibile, rilevante per
diurna: massima distanza orizzontale alla quale un oggetto non luminoso è visibile e riconoscibile
notturna: massima distanza orizzontale alla quale un oggetto luminoso è visibile e riconoscibile di
visigotiche, le più pignolose trovate di tutto un repertorio complicatissimo. visigòto (ant
gigantesca presenza, assumeva l'aspetto di un minaccioso visigoto alle porte della società civile
mi parea visilmente / soprìun bel fiume in un prato di fiori / una donna trovar
assistere in forma privata alla proiezione di un film, di uno spettacolo televisivo e
.]: 'visionare * detto specialmente di un film, vuol dire vederlo per ragioni
ufficio, come può fare per esempio un magistrato per giudicare se sia osceno. soldati
dalla testa ai piedi e viceversa da un occhio esterno. = denom. da
dello stuart davanti all'alta corte, come un visionario, con una strana facoltà d'
intensa. emanuelli, 1-84: trascinato da un improvviso furore, le risposi con insulti
i loro rimbrotti, pare arrivino da un mondo inespresso che bisogna interpretare, al modo
in cui si risponde alle maldicenze d'un certo teramene, mostra visibilmente la mano
teramene, mostra visibilmente la mano d'un subalterno sofista. leopardi, iii-214: non
quel di seleucia alla visera / grifone a un tempo; e fu quel colpo tanto
facirinosi d'ogni genere, usavan portare un lungo ciuffo, che si tiravan poi
di brina, gli si è scostato un poco dalla fronte. c. levi,
la cravatta, e portava in capo un curioso berretto alto e tondo, con una
che, applicata alla testa per mezzo di un elastico, serve per proteggere il viso
e cinematografari. savinio, 128: un regista in pullover, occhiali cerchiati di
9. figur. apparenza ingannevole di un vizio, di un comportamento riprovevole.
. apparenza ingannevole di un vizio, di un comportamento riprovevole. f. casini
visiera alzata, come si conviene ad un uomo che è sul punto di gettare il
aveva parlato per primo di irene era un fattorino delle poste:... sui
dei visigoti. carducci, iii-7-222: un paese che su 'l fondo gallico sostenne
. c. levi, 2-318: un giorno, a matera, molti anni fa
, molti anni fa, avevo incontrato un vecchio, sull'uscio di una delle casegrotte
nell'argilla del sasso caveoso. era un visionario: alto, diritto nei suoi
anni, con grossi baffi bianchi, e un lungo mantello nero, si levava all'
notevole immaginazione creativa (uno scrittore, un pittore, un regista). -
(uno scrittore, un pittore, un regista). - anche sostant linati
da una tensione mentale deliberata, da un visionarismo sforzato a scopo di dimostrazione,
prima che venga proposto al pubblico (un film, uno spettacolo televisivo).
terrene! fogazzaro, 1-414: bruges è un sogno, è una visione dei secoli
alla terra avanza, / talor si spenge un desiderio, e brilla / una speranza
del smeraldo. -rappresentazione letteraria di un paesaggio. ungaretti, xi-24: la
-per estens. osservazione da parte di un soggetto; il guardare o il vedere
vasca, non solo, ma sborsando un supplemento anche a palparla, sentire la scossa
che esprime uno stato d'animo, un sentimento particolarmente intenso. guido delle colonne
improvvise e violente accelerazioni o decelerazioni di un velivolo con conseguente riduzione del flusso di
. -visione rossa: anopsia temporanea di un individuo dovuta a improvvise accelerazioni o decelerazioni
dovuta a improvvise accelerazioni o decelerazioni di un velivolo con conseguente eccesso di afflusso di
. di- sense inseme la visium l'un a l'altro. s. bernardino da
monselice. -verifica, esame accurato di un atto, di un articolo, di
, esame accurato di un atto, di un articolo, di un documento, per
atto, di un articolo, di un documento, per lo più al fine di
l'immagine, la rappresentazione mentale di un ente reale o fittizio, dando origine
io: non è questo il titolo di un film di recente visione, ma è
titolo apparentemente misterioso di questo trafiletto, un titolo che vorrebbe inoltrarsi con innocenza nell'ultimissima
seconda serie di proiezioni al pubblico di un film (e a seconda di tali
tali proiezioni. palazzeschi, 10-132: un cinematografo / di terza visione / laddove
giorno. -visione privata: proiezione di un film riservata a un ristretto numero di
: proiezione di un film riservata a un ristretto numero di persone, per lo più
io mi trovo ora in monte granare a un mio beneficiotto, come un romito che
granare a un mio beneficiotto, come un romito che sta nel deserto, sperando
, in partic. uno scritto, un documento. rigutini-fanfani [s. v
maniere 'prender visione, dar visione'di un atto, documento e simili e da lasciarsi
sarpi, ix-218: spedì a costantinopoli un scioto accompagnato da un turco sotto pretesto
spedì a costantinopoli un scioto accompagnato da un turco sotto pretesto di condure schiavi a
tue ricchezze non tentano la rapacità di un bassà, se il tuo grado non offende
tuo grado non offende la gelosia di un visir, tu vivrai tranquillo. casati,
lii-13-26: presso di lui mai è stato un altro primo visire, eccettuando però il
banco dell'arpia. mi ricevè con un contegno da gran visire; io duca ed
fosse la fame od altro, o un favore particolare della provvidenza, quel giorno
egli è proprio una pietà vedene sur un mostaccio ben fatto, tanto visisformanti elle sono
per una tale occasione in quanto elegante (un abito, un capo d'abbigliamento)
in quanto elegante (un abito, un capo d'abbigliamento). borgese
compiuta dal capo di uno stato o da un membro del governo alle corrispettive autorità di
membro del governo alle corrispettive autorità di un altro stato per rafforzare i rapporti di
-in partic.: atto ufficiale compiuto da un sovrano per controllare lo stato dei propri
regni. 2. il recarsi in un luogo, in una località o in un
un luogo, in una località o in un edificio a scopo culturale o di studio
ecc., con la guida di un esperto. -l'introdursi in un
un esperto. -l'introdursi in un luogo a scopo di furto (con valore
.). bacchelli, 1-i-545: un buon pretesto per girare a far insolenze
messi a dormire in una rimessa o in un granaio freddi. parise, 5-261:
epidemia, di una patologia o di un disturbo fisico. pacichelli, 1-230:
ma ce n'ebbe tanta, che per un letterato di professione sarebbe bastato.
a. cattaneo, ii-346: un ladroncello tinto in grana fece in una
una città d'italia in occasione di un giubileo grandissimi furti. con queste due
per lo più a scopo turistico (un luogo, una città). moravia
moravia, 28-1257: vorremmo per esempio dedicare un solo giorno alla visita di ulan bator
e mi ci vogliono mandare per farsi un po'd'onore colla veneranda madre francesca
, i-611: veniva a dir messa un vecchio sacerdote che somigliava -dicevano -a san
2. che si reca in un luogo o in un edificio a scopo
che si reca in un luogo o in un edificio a scopo culturale o di studio
. storia di stefano, 15-n: naque un fido al giovene sdoxo; / e
in simile stato. parini, 411: un giorno di torel prese [giove]
visitar certa donzella, / figlia d'un re che agenore era detto. leopardi,
. 2. raggiungere, frequentare un luogo o un edificio a scopo culturale
2. raggiungere, frequentare un luogo o un edificio a scopo culturale o di studio
visitò in fretta l'appartamento e provò un tuffo al cuore. -di animali
leonardo, 2-108: trovato il ragno un grappolo d'uve, il quale per la
quattro pro mi condussero da un dottore che mi visitò tutto, poi si
impietosì e gli propose il nome di un medico. « fatevi visitare »,
4. sottoporre a visita d'ispezione un luogo, in partic. fortificazioni,
pastorale le parrocchie della propria diocesi (un vescovo). giovanni dalle celle,
lecco. -controllare, esaminare accuratamente un oggetto. ghislanzoni, 18-141: frattanto
si dirada. -vistare, vidimare un documento. g. g. betti
analizzare, esaminare attentamente una situazione, un concetto, un argomento; trattare,
attentamente una situazione, un concetto, un argomento; trattare, sviluppare o fare
6. toccare, lambire una località (un fiume). lud. guicciardini,
brisac seguita il suo corso. -percorrere un luogo diffondendovisi, insinuandovisi (l'aria
ch'erbose hanno le soglie. -illuminare un luogo infiltrandosi in esso (la luce
e in modo esclusivo l'animo (un sentimento, uno stato d'animo).
. 10. ant. pervadere un organismo, esercitando il proprio influsso benefico
, esercitando il proprio influsso benefico (un farmaco). bruno, 6-273:
». 11. colpire (un proiettile). capriata, 468:
13. locuz. essere visitato: subire un lutto. jahier, 9: tutte
il di lui capriccioso umore. cessario delegare un visitatore il quale determini e verifichi sul
atto di culto o di devozione (un luogo, un edificio). boccaccio
o di devozione (un luogo, un edificio). boccaccio, v-24:
visitata da'viaggiatori curiosi; voglio dire un gran palazzo campestre appartenente al conte di
gno'del carpaccio, non è che un anello un po'più grande. e
del carpaccio, non è che un anello un po'più grande. e, gravemente
cercar con debiti mezi la ne un corso di lezioni, per lo più di
un'università straniera. -esplorazione di un luogo. assistente sanitaria visitatrice. infermiera
il di2. che si reca in un luogo, in una località o in un
un luogo, in una località o in un vino. edificio, che
credo non potersi tradurre se non da un poeta eruditissimo insieme e visitatore di tutta
designato a effettuare una visita apostolica (un prelato). -anche nell'espressione visitatore
alessandria,... era residenza di un certo fratello adriano, visitatore della congregazione
delle femmine. -il recarsi in un luogo o in un edificio sacro a scopo
-il recarsi in un luogo o in un edificio sacro a scopo di devozione o
m. barbaro, lii-12-312: edifica un acquedotto per spazio di uaranta giornate di
di cammino, per condurre un'acqua per un eserto per il quale passano li pellegrini
: passa il corteo di parvati, un rito che si ripete due volte al giorno
visitazione di s. elisabetta dipingerla in un palazzo superbo con architravi e colonne di porfido
sogno dell'arte contemporanea, che è un sogno di totalità: portare nei libri
di accrescer la virtù visiva, e non un poco, ma trenta e quaranta volte
, era venuto in soccorso... un udito finissimo e quasi portentoso.
: chiamava in aiuto grazia, come un bambino, sbigottito ad ogni viso nuovo
3-248: pensate che la figuratività abbia ancora un che vedesse. senso
4-157: nelle 'laudi'il d'annunzio è un visivo intenso ed un passionale di voluttà
d'annunzio è un visivo intenso ed un passionale di voluttà. angelini, 1-78:
, 12-320: certo govoni non è solamente un visivo e non mancano in lui le
equivalenti nel grande arocco romano, in un caravaggismo appena irrigidito dalla 'stampa'pinelliana
senza nessuno sforzo psicologico ed intellettuale, un difetto visivo. 4. letter
modo tale da formare le linee di un oggetto, di un'im
, per conformarmi al tempo, faccio un viso che paio catone in urica. pirandello
ne, si resta sconcertati, con un certo viso da scemi si reste e
n. 1. -mostra, parvenza di un sentimento, di una con
3. per simil. parte anteriore di un luogo; facciata di = deriv
, nome di una divi un edificio. nità indiana della religione
guatai più fiso, / e vidi un bianco viso / con una barba grande,
. petrarca, 129-29: ove porge ombra un pino alto od un colle / talor
ove porge ombra un pino alto od un colle / talor m'arresto, e pur
di questa, che m'è in terra un paradiso, / nell'intelletto comprender preciso
! verga, 8-50: bianca fissò un momento sullo rio i grandi occhi turchini e
: rosetta non mi rassomigliava: aveva un viso come di pecorella, con gli occhi
gorgon si mostra e tu ficato da un determinato aggettivo o espressione). 'l
dispiacere, non avessi animo di dar d'un coltello a qual si vo- ciascuno degli
una mutazione così straordinaria avrà viso di un miracolo. nievo, 1-317: il campanile
in ogni crepaccio gli avea viso d'un villan rifatto. gadda conti, 2-131:
stanze che avevan mutato viso, si sentiva un intruso. -sapore di un
un intruso. -sapore di un cibo, di una bevanda. fagiuoli
languidi e svenuti, / perch'era un vin, ch'avea viso d'aceto.
questo gran danno, / e diedi un cenno un dì pubblicamente, / dicendo a
danno, / e diedi un cenno un dì pubblicamente, / dicendo a viso
toccarlo bene nel vivo, quasi facendogli un frego. -dinanzi al viso,
che appena sarebbero tollerabili se partissero da un amico. -gonfiare il viso:
viso: reagire a una provocazione, a un sopruso; non lasciarsi intimidire, assumere
sopruso; non lasciarsi intimidire, assumere un atteggiamento fermo e coraggioso. savonarola
45: borbottava poi: « gli è un cavaliere; gli è un uomo che
gli è un cavaliere; gli è un uomo che può fare del male; è
uomo che può fare del male; è un uomo che sa mostrare il viso »
. de amicis, i-281: dopo un momento vedo il soldato che si fa
stravagante merce, della quale non rivedrà un danaio in viso già mai. r.
che il primo viso... per un brutto viso si perde una buona compagnia
): ella era assai giovine, con un visetto apparente e certi atti puttaneschi.
fagiuoli, ii-4: l'altro disegna un visettin galante. -visino. cellini
tavola, quel detto mal prete, facendo un certo cattivo suo visino. g.
quella gravità che gli fu possibile e con un visino da ringraziamento si pose a sedere
vi-114: due naccheroni turcheschi nel petto, un men- tozzo, un visozzo compariscente,
nel petto, un men- tozzo, un visozzo compariscente, un paio di gote di
men- tozzo, un visozzo compariscente, un paio di gote di scrofa, il
d'una mia fattoressa, che con un certo visuccio suo, tutto sangue e
braccia per lo più scarne e bruttine, un visuccio camuso e volgare. -acer
. visóne. aretino, iii-171: un cotale grande di busto, un teston grosso
iii-171: un cotale grande di busto, un teston grosso occhiacci di stralunato, bocca
via, / e chi più crede un falso lusingare / ch'un dolce ammaestrar di
chi più crede un falso lusingare / ch'un dolce ammaestrar di cortesia. sercambi,
. per estens. considerato, giudicato in un determinato modo. leoni, 379
scende e trova già pronto nella corte / un ricco visoaviso inverniciato; / avea il
suo corpo è coperto di peli di un marrone carico. tariffa delle gabelle per
famiglia delle mustele, che presentano come un passaggio da queste alle lontre. hanno
] la testa piegata di lato, in un bavero di visone e ne mordicchiava l'
2. agilità speditezza nei movimenti di un animale. redi, 16-iii-103: appena
e 'l buon umore, / ch'ebbi un tempo e manca il brio / sollazzevole
18-ii-144: - senti che degnazione? in un certo senso... eh,
agile, spedito, scattante nei movimenti (un animale). c. i.
c. i. frugoni, i-15-59: un gatto soriano, / caldo e vispo qual
cercando va da insano / sopra i coppi un matrimonio. algarotti, 1-ix-285: così
catullo / surga e con esso insieme un passer nuovo, / che a te pigoli
3. per estens. che ha un carattere brillantemente scherzoso, arguto, mordace
incanto. -frizzante, brioso (un vino). cinetti, 11-252:
nominata per la buona cucina casalinga e un lambnisco vispo e leggero con una spuma.
vetrina. -trascorso, piacevolmente (un periodo di tempo). cesareo,
'esistenza o una parte di essa in un determinato modo; vissuto. -anche
a la mia engorda fame / donarne un poco, per cui veder lume / la
la morbidezza sua avrìa vinto quella d'un topo di molino nato, creato e visso
1'esistenza o parti di essa in un determinato luogo, tenendo determinati comportamenti o
3. passato, trascorso (un giorno, la vita, un periodo
trascorso (un giorno, la vita, un periodo di essa). d'
fossero rimaste nella sua anima come in un vaglio ed ella le mescolasse per me,
me, per offrirmele come si offre un pane. idem, iv-1-787: ed egli
paradiso o all'infemo, me ne dà un esempio vissuto, narrandomi la fine dei
attributo di opera letteraria, es. un libro, un romanzo vissuto, vale realistico
letteraria, es. un libro, un romanzo vissuto, vale realistico, ed è
degli eventi che rappresentano la storia di un individuo o di una collettività intesi nella
mento: / creendé la vista a un orbo. crescenzi volgar., 6-3:
micheli, lii-13- 284: con un ferro infuocato, approssimandoglielo agli occhi, lo
cammina, / e veggo tra le frondi un chiaro fonte, / ed un cardello
frondi un chiaro fonte, / ed un cardello, che vi si spollina ».
caduca vista / fasciata è sempre d'un oscuro velo, / e spesso il
? mazzini, 23-4: la vista d'un pubblico ignoto mi fa sudare. d'
allo sguardo (in partic. in un contesto che ne connota l'eccezionaiità, l'
tasso, 18-77: mirabil vista! a un grande e fermo stuolo / resister può
resister può, sospeso in aria, un solo. baldi, xxxvi-396: mira
. -anche: possibilità di godere di un panorama offerta dalla posizione, dalle aperture
offerta dalla posizione, dalle aperture di un edificio (e, nel linguaggio della
, affaccio di uno stabile o di un appartamento). bandello, 1-16 (
vista. cassola, 2-33: sedetti su un macigno, da dove si dominava un'
effigiata ad una vista / d'un gran palazzo, micòl ammirava / sì
: vid'i'sopra migliaia di lucerne / un sol che tutte quante l'accendea,
vista. -punto di vista di un osservatore. buonarroti il giovane, i-360
, 8-2: aveva pisardo tra gli altri un cavallo assai bello di vista, ma
d'una vista pietosa, e d'un colore palido quasi come d'amore. antonio
-ant. segno, indizio esteriore di un sentimento, di uno stato d'animo
ramusio, iii-63: il guanabano è un arbore molto grande e bello in vista,
: la spina acuta... è un arbuscello di vista di pero salva- tico
-pompa, apparato sfarzoso con cui si celebra un evento. intelligenza, 105:
. casalicchio, 131: al primo fece un bellissimo vestito tutto intarsiato di fiori,
, analisi per lo più sommaria di un testo, di uno scritto, di una
utile. leopardi, i-152: credete che un
? » -possibilità, eventualità che un fatto accada. bibbiena, 465:
per il passato, avete vista di ricevere un dì qualche vergogna e danno.
alta di testa, collo di giuncata, un paio di spalle piatte, petto e
spalle piatte, petto e fianchi baldanzosi e un occhio così pien di vista!
accertare qualcosa o a fissare nella mente un particolare. galileo, 3-1-129: salito
scadenza a tempo vista: quella di un titolo di credito trascorso un dato periodo dalla
quella di un titolo di credito trascorso un dato periodo dalla presentazione di tale titolo
adorato ed onorato come dio, è drittamente un demonio, quantunque per abito e per
accenso. parini, 415: a un bacchetton, che pare un santo in vista
415: a un bacchetton, che pare un santo in vista / e bin- deli
deli fa poi degni di forca / con un ampio pensar macchiavel- lista. pascoli,
; imminente. savinio, 10-51: un massacro colossale era alle viste. c.
passò la primavera, finché c'era un secondo autunno alle viste. -a
a vista e senza alcuna inchiesta in un peso noto d'oro fino.
d'erba impaziente. indica che un titolo di credito scadrà in un determinato
indica che un titolo di credito scadrà in un determinato momento a partire dalla sua presentazione
? » « ne ha il monopolio un sindacato a londra dove le grosse ditte
di 'viste'. la vista è un lotto di 5000 oppure di 10. 000
carato, come sa, corrisponde a un quinto di grammo ». 14
sig. aproino, in partic. un muro, una trave). ed il
/ di quel pagan sotto la vista un dito: / volò al ciel tasta in
. -a, in prima vista: a un primo esame, in un primo momento
: a un primo esame, in un primo momento, a tutta prima.
427: a prima vista il ticino parrebbe un punto ideale di scam- bastare la vista
si unì a una ragazza e a un giovane alto e grosso con gli occhiali,
qualcuno: essere sopraffatto, sconvolto da un sentimento; perdere il lume della ragione.
coperta la vista », rispose fermo; un toscano avrebbe detto: non vedo più
: sontuoso, elegante; sfarzoso (un edificio, un abito). -con
elegante; sfarzoso (un edificio, un abito). -con litote: modesto
aveva l'ostiere avuto dal conte rinieri un sagrato comandamento; se niuno cavaliere di vista
viste, millantare grandi cose; ostentare un comportamento. giamboni, 8-ii-32: sono
la batteria; ma ecco arrivare infuriando dall'un canto buona- parte, dall'altro laharpe
vista: sorvegliare strettamente, sottoporre a un controllo continuo e rigoroso. foscolo,
): in cucina, accomodato su un vassoio con contorni decorativi (una vivanda
di arbori, discoprimmo la bocca d'un fiume che usciva di questa isola.
ramusio, iii-174: furono a vista l'un dell'altro quasi al ponere del sole
delle canarie. -di fronte a un panorama. costo, 1-307: un
un panorama. costo, 1-307: un certo nominato il guadagnino... aveva
... aveva tra gli altri un bel podere in quel di genova sopra una
chini innanzi. carducci, iii-1-146: un sole /... più bello de
tentare. montano, 1-275: era un inglese spatriata da un paio d'anni per
1-275: era un inglese spatriata da un paio d'anni per consiglio dei medici
della sua complessione gracile le avevano consigliato un cambiamento di clima. -con valore
importa. manzini, 10-63: sposai un avvocato dodici anni fa, giovane,
son molti, che si farebbero cavar un occhio, per mettermegli in mala vista.
-porgere la vista: essere prospiciente a un determinato luogo; affacciarsi (una costruzione
dessi, 9-69: era... un disertore..., un bandito,
.. un disertore..., un bandito, uno sul quale il primo
vistare1, tr. burocr. contrassegnare con un visto, munire di visto un
un visto, munire di visto un documento, il passaporto o in par-
levi, 6-72: purtroppo ho dovuto perdere un gran tempo in viaggio,..
ha ricevuto il visto dall'autorità (un documento, il passaporto). nievo
. nievo, 1-vi-784: mi giunge un certificato, da lei vistato, rilasciato
. p. cattaneo, 8-18: mettendo un lume acceso- dinanzi alla cosa vista dove
in una determinata considerazione, reputato in un certo modo. -ben visto-, v.
console di uno stato riconosce validità a un passaporto straniero consentendo al titolare di entrare
gli pareva che del suo corpo uscisse un leoncello presto e visto, il quale egli
3-158: non alta, vistosamente elegante, un tubino piumoso e un po'in tralice
vistosamente elegante, un tubino piumoso e un po'in tralice sulla chioma rossastra.
, per la preziosità dei componenti (un abito, un gioiello).
preziosità dei componenti (un abito, un gioiello). testi pratesi,
8-106: è molto giovine, ha un abito vistoso, le calze rosse, i
. g. gozzi, i-15-225: un giorno verso la sera entrò nel giardino una
9-813: era bionda, giovane, un po'vistosa, ricordo aveva un gran
giovane, un po'vistosa, ricordo aveva un gran cappello di paglia, era estate
. doni, 2-92: a binasco fu un valente uccellatore ricco e potente di molti
dai raggi che partono dalle estremità di un oggetto e avente per vertice l'occhio
che congiunge l'organo della vista di un osservatore con l'oggetto della percezione visiva
-anche: vista più o meno ampia di un luogo, panorama. algarotti,
e di case corrispondesse giorno per giorno a un ampliamento di visuali, di concezioni e
si slarga dall'interesse preordinatamente umanistico a un interesse panico e sorge una nuova lirica
2. per estens. conferire a un testo scritto un'impronta spettacolare.