, di coerenza, di chiarezza di un pensiero, di un modo di ragionare,
di chiarezza di un pensiero, di un modo di ragionare, di un discorso
, di un modo di ragionare, di un discorso, di uno scritto.
seguire la linea retta (una strada, un percorso, un passaggio); che
retta (una strada, un percorso, un passaggio); che presenta molte anse
curve, che scorre formando meandri (un fiume, una siepe, ecc.)
], 76: intorno a questa va un certo estiuario, e quasi un ramicello
va un certo estiuario, e quasi un ramicello di mare molto tortuoso. domenichi [
sp., 11 (205): un fossatello le scorreva nel mezzo, fino
. fucini, 180: dette in un gran ridere e riprese la corsa, a
tortuoso. borgese, 1-331: scelse un itinerario tortuoso, giù pei muri di villa
solchi delle immobili dune. -in un contesto figur. ottimo, i-305:
. -che segue linee spezzate (un muro, una cinta). c
2. che si muove torcendosi (un rettile, un serpente). elucidano
che si muove torcendosi (un rettile, un serpente). elucidano volgar.,
quanto di lupa. -flessuoso (un movimento del corpo). cantoni,
avrebbe bastato a turbare i sonni d'un eremita. 3. che ha
tic. riferimento a una pianta, a un ramo). cellini, 663:
vite / che coprila con le fronde un vicin fonte. giuglaris, 30:
o in -arald. che presenta un tronco incurvato e sinuoso (un albero
presenta un tronco incurvato e sinuoso (un albero). -lavorato a intreccio o
-lavorato a intreccio o in forme ritorte (un oggetto, un ornamento).
in forme ritorte (un oggetto, un ornamento). monti, 18-549:
, confuso, incoerente, contraddittorio (un ragionamento, un pensiero, un discorso
incoerente, contraddittorio (un ragionamento, un pensiero, un discorso). de
(un ragionamento, un pensiero, un discorso). de bernardi, xcii-ii-54
compagno di cella faceva tortuosi discorsi in un borbottio che non usciva dalle quattro pareti.
pareti. -arzigogolato, involuto (un autore, uno scritto, uno stile
, equivoco, infido (una persona, un comportamento). -anche con riferimento a
: cafiero in quel momento le pareva un tortuoso, ipocrita, pregiudizioso borghese.
svolgimento tormentato e ricco di contrasti (un processo storico). moravia, 15-11
o, anche, psicologico, inflitte a un imputato per ottenerne una confessione o al
ottenerne una confessione o al testimone di un processo per indurlo a deporre in modo
: l'insieme delle vessazioni esercitate su un condannato durante l'espiazione della pena (in
, maltrattamento, a cui viene sottoposto un animale, anche per motivi di ricerca
sostene / e gran pene. l'un cor mi dice / che si disdice,
degli occhi, una tortura degl'animi, un avoltoio de'cuori ed un inferno degl'
degl'animi, un avoltoio de'cuori ed un inferno degl'uomini. foscolo, xviii-5
accorgiamo di proporre a quei poveri giovanetti un logogrifo piuttosto che un tema, una tortura
quei poveri giovanetti un logogrifo piuttosto che un tema, una tortura più che un
un tema, una tortura più che un logogrifo, un'assurdità crudele.
impegno, lavoro che appare sopportabile per un breve periodo ma che risulta del tutto
del vinco percosso col suo stremo 'n un loco che li resista, il quale
peccato della lussuria. -piegatura di un ramo attuata per guidarne la crescita e
e favorirne la fortificazione; accartocciamento di un organo vegetale. - anche: nodulo vegetativo
. fenoglio, 5-i-846: era anche un po'strabico, pochissimo, però,
il modo per fare qualcosa, per raggiungere un risultato, un obiettivo.
qualcosa, per raggiungere un risultato, un obiettivo. cesarotti, 1-i-311:
l'altro pregiudizio di farsi schiavo d'un autore, d'una nazione, d'un
un autore, d'una nazione, d'un secolo, di adorarne i difetti stessi
alveo nuovo;... poi formare un traghetto alla navigazione di bologna e di
luogo detto como di cava, lontano un buon miglio dalla casa de'vincenzi,
sofferenze fisiche, straziante, tormentoso (un dolore). c. e
mi rendono, oltre tutto, ospite un po'troppo statico, deambulante con le
copioni che aveva pormorale; penoso (un conflitto interiore, un dubbio, un
; penoso (un conflitto interiore, un dubbio, un sentimento, un pensiero
(un conflitto interiore, un dubbio, un sentimento, un pensiero).
, un dubbio, un sentimento, un pensiero). de roberto, 10-206
evito di parlarne, seguo da tanto ormai un torturante ordine di pensieri: è tempo
: che provoca smania, impazienza (un desiderio insoddisfatto). brancati, 61
, in partic. nell'ambito di un procedimento inquisitorio; seviziare, martoriare,
., 31 (534): con un suo deplorabile consulto, cooperò a far
torturato dalla polizia zarista. -sottoporre un animale vivo a dissezione anatomica o ad
con riferimento a una patologia, a un oggetto appuntito, tagliente, ecc.)
messi a dormire in una rimessa o in un granaio freddi: che erano torturati dai
, anche, torcere, sgualcire, stropicciare un oggetto con gesti ossessivi, che rivelano
vita. svevo, 5-152: era. un modo di torturarla anche quello di ricordare
che si amano non desta verun interesse in un romanzo. tarchetti, 6-1-612: il
tarchetti, 6-1-612: il vostro contegno è un enimma che tortura e confonde la mia
ch'era successo. -costringere a un esercizio intellettuale, a prove scolastiche tanto
. 6. rimaneggiare più volte un componimento letterario, in partic. poetico
in partic. poetico o, anche, un singolo verso con un'accanita ricerca della
in san miniato. -sottoporre un vocabolo, una frase, uno stilema
una critica pedantesca o, anche, a un approfondimento semantico stringente, minuzioso.
poco stimare quelle cose sue. -forzare un testo a significati che non gli appartengono.
scopo. pirandello, 7-77: mettendoci un po'd'impegno, forse sarebbe riuscito
savinio, 10-75: gemito visse in un mondo di mummie e di pappagalli imbalsamati
perdonasse, ma con i modi di un amante, che perdona perché è incapace di
: l'aver tolto di mano alla canaglia un nostro vecchio generale di divisione mezzo strozzato
, anche ad altro uso, lo diceva un corpo oscenamente straziato a ferro e a
. per estens. tormentato, angosciato da un sentimento; lacerato da un dubbio,
angosciato da un sentimento; lacerato da un dubbio, da un conflitto interiore (
; lacerato da un dubbio, da un conflitto interiore (una persona).
parlante. 4. truccato con un rosso eccessivamente vivido, violento (le
). flaiano, 1-i-509: immagina un tipo di camicetta, seno formidabile,
senza volerlo, allo stesso tavolo di un latitante, forse di un criminale, di
stesso tavolo di un latitante, forse di un criminale, di un torturatore o di
latitante, forse di un criminale, di un torturatore o di un assassino. pratolini
criminale, di un torturatore o di un assassino. pratolini, 10-267: « sei
è allungato e presenta varie strozzature (un organo vegetale); moniliforme.
me dileggiate, mi riguardano minacciose come un sacrilego. s. maffei, 317:
covate da stuoli di rappresentanti anonimi di un vario universo giovanile. = comp.
m'invii / fantasma infausto, di plutone un paggio / d'anima esaminata inanimato,
lo sguardo torvo e fisso fa conoscere un concerto sconcertato di faccia orribile e minacciante
. gozzi, i-138: la mensa era un congresso di visi arcigni, di sguardi
torvi e sospettosi come se cercassero a raffigurare un nemico. verga, 8-325: speranza
tra sé e gesticolava per via, come un matto. jovine, 2-224: santuccio
che ha intenzioni bellicose (una persona, un popolo), propositi aggressivi, ostili
manifesta, che ne è segnale (un atteggiamento, un comportamento). bibbiena
ne è segnale (un atteggiamento, un comportamento). bibbiena, 40:
348: due guardie... dopo un infelice tentativo di fuga, si stringono
-accanito, violento (uno scontro, un combattimento). d'annunzio, i-861
torva battaglia, me forte recluta / un fratei sovra gli spalti chiama.
pronto allo slancio, all'attacco (un animale); che manifesta tali caratteristiche
, st., 1-108: fassi nettuno un lanoso montone, / fassi un torvo
nettuno un lanoso montone, / fassi un torvo giovenco per amore. soderini, iv-197
volto al male (l'animo, un sentimento, un pensiero). -
male (l'animo, un sentimento, un pensiero). - anche: perverso
il predecessore dell'uomo è l'uomo, un uomo dalle mani ancora disarmate ma dall'
, stridulo e inquietante (il verso di un uccello, un rumore).
(il verso di un uccello, un rumore). pascoli, 195:
rumore). pascoli, 195: un torvo strillo di poiana... muta
. fenoglio, 5-i-604: da sotto un invisibile portico veniva il torvo gemito
portico veniva il torvo gemito d'un recalcitrante e irosamente tentato motore d'auto.
capisce. s'è fatto torvo, un po'strambo, con certe idee fisse,
parlare con anna, si rilasciò tutto d'un tratto. -con riferimento a soggetti
in partic.: travagliato, opprimente (un periodo storico); uggioso, deprimente
). salvini, 33-4: in un secolo torvo, ed inameno / pieno di
/ la tinta porporina, e innanzi a un muro orribile / torvo piantossi e altiero
alla sua finestra torvo e lungo come un anno. 5. che appare
assomigliare al padre. -livido (un cadavere). d'annunzio, i-896
. in quanto scuro, tenebroso (un elemento del paesaggio); plumbeo,
ora, pensosa, / là sur un torvo giogo d'apennino / qualch'elce nera
assòro correva tra gli argini cretacei con un silenzio che lo rendeva più torvo. ungaretti
. ungaretti, ii-73: inanella erbe un rivolo, / un lago torvo il cielo
ii-73: inanella erbe un rivolo, / un lago torvo il cielo glauco offende.
una stagione); offuscato, velato (un astro); apportatore di tempesta (
/ che ammorbidisce i nodi ossei d'un tronco / nudo nel torvo inverno,
-lugubre, desolato, sinistro (un edificio). pascoli, 128:
] mira; / e sì n'echeggia un cupo, a quel rombazzo, /
elaborazione di un'idea; evoluzione di un sentimento; percorso intellettuale; processo mentale
testa appassionata un'idea, che cerca un esito, e rovescia gli ostacoli e
della sfera sensibile, che fluttuava in un mondo extra-dimensionale. corriere della sera [
una violenta carriera. -fare un viaggio e due servizi: v. servizio
viaggio a qualcuno: guidarlo, precederlo in un tragitto. felice da massa marittima
su al poggiuolo, in accingersi a un trasferimento; partire verso una determinata meta
. verga, 8-522: quando poteva trovare un ritaglio di tempo,...
imbarca adagio chi vuol far buon viaggio'era un proverbio d'un paese dai molti fiumi
far buon viaggio'era un proverbio d'un paese dai molti fiumi e canali, dove
1-iv-16: vo sempre rivolgendo in mente un viaggétto in italia. foscolo, xiv-221:
antenati egli ha tanto da poter fare un viaggétto senza incomodarsi gran fatto. leopardi,
sperare che troverai la maniera di fare un viaggétto, e che questo ti gioverà
-viaggettino. pascoli, 1-698: farò un viaggettino sino a lucca. = dal
vialato, agg. alberato come un viale (una strada urbana).
due dame, con uno scudiere e un paggio inanti impalmate. vita di francesco maria
li giardini sono divisi per meta da un gran viale, che li unisce alla
il gran prato rotondo è circondato da un viale. 2. lunga e
pavese, 5-58: a canelli entrai per un lungo viale che ai miei tempi non
3. per simil. corridoio di un edificio. lettere e documenti di artefici
percorso sotterraneo. crescenzio, 2-5-538: un viale sotto terra... conduce alla
. situato lungo la via. -anche in un contesto figur. buonarroti il giovane
o giardini segreti. pirandello, 8-1092: un erto vetta al quale stava tra
175: scattò dalla fontana, mandando un lungo fischio verso la ragazza si buttò a
5-14: usciti nel parco presero per un vialino di eucalipti che li condusse a una
c. e. gadda, 270: un sacco di riso di prima, 'vialone'autentico
) 'carne da mangiare', che è da un lat. volg. vivanda (v
mugnone, fu, non ha guari, un buono uomo, il quale a'viandanti
bere. leonardo, 2-167: camminando lungo un fiume, per tutto il viaggio il
mangiare e 'l letto, vogliono un tanto per lo 'ruydo', o rumore,
. pascoli, i-416: il paese era un tempo tutto boschi e paludi e deserto
e allora lui? ». « era un viandante », disse mia madre.
», disse mia madre. « un viandante! », esclamai. « sì
,... fu avvertito da un nunzio celeste il quale avea una croce,
, che dire, l'uomo è un viandante. pascoli, i-276: o viandanti
poveri e viandanti. -errante (un popolo). fr. zappata,
provviste, delle risorse necessarie per compiere un viaggio, un trasferimento. -anche:
risorse necessarie per compiere un viaggio, un trasferimento. -anche: diaria, indennità per
trasferimento. -anche: diaria, indennità per un incarico, un'attività svolta fuori dalla
tanto danaro non è per lo viatico d'un viaggio così breve. pacichelli, 2-218
aveva apparecchiato nella sporta il viatico di un pollo cotto in punto e cruna bottiglia
papini, iii-473: lo scultore ebbe un viatico di cento ducati, partì e si
metteva in treno senza munirsi preventivamente di un viatico adeguato. -per estens.
, contributo in denaro degli abitanti di un territorio all'esercito del signore in marcia.
, che può rincuorare e rasserenare in un periodo della vita o in una particolare
: ho bisogno di raccogliere in poche ore un viatico d'amore che ha da bastarmi
d'amore che ha da bastarmi forse per un anno. gozzano, 1-399: che hhro
4. ant. orbita percorsa da un corpo celeste. chiose al 'de consolatione
, / se d'improvviso fra le spine un angue / avvien che prema, ed
avventi. buonarroti il giovane, 9-414: un gentiluomo complito / riceve un viatore,
9-414: un gentiluomo complito / riceve un viatore, un peregrino, / e sì
gentiluomo complito / riceve un viatore, un peregrino, / e sì gli è
saremo amici sempre, grandi amici necessari l'un l'altro come due viatori che seguono
si riferisce, che è tipico di un viaggio e del viaggiatore, adatto al
, adatto al viaggio; adatto a un viaggio. f. casini,
respetto delle discipline viatorie, e, ad un tempo, del loro proprio asso del
cantù, 2-208: in quel viavai è un urtarsi, un seguirsi, un interrompersi
: in quel viavai è un urtarsi, un seguirsi, un interrompersi di parole,
viavai è un urtarsi, un seguirsi, un interrompersi di parole, vuote, spiritose
. pascoli, 1246: c'è un viavai di dame e di baroni, /
diveniva confusa ed ansiosa quanto il viavai su un marciapiede di stazione. pavese, 7-13
-continuo avvicendamento di diverse persone in un luogo. giusti, 4-i-130: d'
continovamente / ti fai ronzar d'amanti un viavai. -trasferimento continuo di persone
è, come s'è detto, un viavai fra le province dell'una e dell'
4. locuz. cosa detta per un via va: di passaggio, parlando
e, come noi diciamo, per un via va: « questa parola 'deliro'è
uguccione da lodi, xxxv-i-616: en un poco de drapo -sì fi avolupado,
cangio / e degli accidenti, che in un momento poteano soprattivare fra 'l vibraménto dell'
annunzio, i-482: dava il bianco metallo un vibraménto / sonoro in ritmo a li
sé, un'eco di susurro insidiante, un ondeggiamento d'abbandono che la invade,
ondeggiamento d'abbandono che la invade, un vibraménto sconosciuto che la turba. rebora
i suoni -la predisposizione ad una fede ad un entusiasmo ad un vibraménto che tu sai
ad una fede ad un entusiasmo ad un vibraménto che tu sai. = nome
, mentre le gengive rosee le si scoprivano un po'crudelmente e il petto le sussultava
il suo timbro); risonante (un suono, un rumore). de
); risonante (un suono, un rumore). de roberto, 648
voce si fondevano come due metalli preziosi componendo un sol metallo sonoro, caldo, pieghevole
nell'età, ti farò dono di un volume manoscritto delle sue poesie, e dei
4. vigoroso, energico (un discorso, un'espressione). fenoglio
fenoglio, 5-i-439: le perplessità gli costò un secondo e piùvibrante avviso, mentre alcuni degli
5. vivido, smagliante (un colore). tecchi, 13-51:
era diventata rossa; che anzi, striata un poco di roseo, di un roseo
, striata un poco di roseo, di un roseo caldo e vibrante, era diventata
piatto vibrante. dispositivo atto a provocare un maggior assestamento dell'impasto di calcestruzzo nei
. tasso, aminta, 1393: silvia un quadrello adatta su la corda / d'
quadrello adatta su la corda / d'un arco ch'io le diedi, e tira
ci rinselva, ed ella, / vibrando un dardo, dentro 'l bosco il segue
decreto qual parte più le piacesse d'un campo ricuperato dalle mani nimiche, egli vibrò
divo ettore morte. -in un contesto figur., con riferimento ai dardi
vibri amore, / se può schermirsi un core, / se un'alma può /
-per estens. lanciare, scagliare un oggetto con forza. quasimodo, 2-28
luce, in partic. con intensità (un corpo celeste, in partic. il
metà, / la cicala or su un nespolo ed or su / un sorbo o
or su un nespolo ed or su / un sorbo o un lazzaruol stridendo sta.
nespolo ed or su / un sorbo o un lazzaruol stridendo sta. calandra, 6-314
qualcuno. goldoni, xiii-498: vibra un tenero sguardo al bel sembiante, /
occhiata diffidente, come temesse di sorprendere un sorriso di ironia. 2.
colpire l'avversario; assestare, inferire un colpo (anche con un bastone)
, inferire un colpo (anche con un bastone), una stoccata. -anche:
), una stoccata. -anche: sferrare un pugno, dare uno schiaffo.
colpo fatale / sorge despina furibonda a un tratto, / e il feritore abbraccia.
tarchetti, 6-i-305: vibrò colla destra un tal pugno, che mal per lui,
occhi, mi rivolto, e le vibro un colpo con uno dei bastoni, sugli
sugli stinchi. -esplodere, sparare un colpo (un pezzo d'artiglieria).
-esplodere, sparare un colpo (un pezzo d'artiglieria). siri,
violento e inaspettato una sconfitta; infliggere un duro colpo, una forte delusione.
ora vibrato -inefficacemente, io confido - un corpo mortale al partito nazionale italiano, alleando
. 'siamo dolenti'diceva 'che per un lapsus del nostro solerte proto sia stato
muovere freneticamente una parte del corpo (un animale). boccaccio, 1-ii-267:
la lingua). fucini, 26: un ramarro, verde come le foglie del
. -esprimere con efficacia e impeto un concetto, un ragionamento. algarotti
-esprimere con efficacia e impeto un concetto, un ragionamento. algarotti, 1-ix-136:
esso lui fu cantato, che ha un certo suo particolar modo di vibrare gl'
vibrare gl'ingegnosi suoi concetti, e un cosi fino sentimento nelle cose scientifiche.
. produrre suoni (uno strumento musicale, un oro- logio). capuana,
s'illuminava [ad alberto] di un vasto incendio di sole, e il pianoforte
di sole, e il pianoforte aperto in un angolovibrava da tutte le sue corde un fremito
in un angolovibrava da tutte le sue corde un fremito armonioso, senza che nessuno lo
rapidi movimenti oscillatori (in partic. un corpo elastico, le corde di uno strumento
ungaretti, xi-147: n quel mentre un giovane addenta la rivergola ch'é quello
sostant. govoni, 1-189: un vento freddo sui lungarni ferma / nel
ricordo le belle fiorentine / tra un vibrar d'acque calme e un nuvoloso
/ tra un vibrar d'acque calme e un nuvoloso / saettare di raggi nel crepuscolo
tremolante per la luce del riverbero (un luogo). barilli, iì-527:
9. risuonare, echeggiare (un suono, un rumore, l'aria
. risuonare, echeggiare (un suono, un rumore, l'aria che lo diffonde
scosso sta ancor intero, ma dipoi / un certo suon
schegge. pascoli, 48: un piccolo infinito scampanio / ne ronza e vibra
una festa / assai lontana, dietro un vel d'oblio. gadda conti,
oblio. gadda conti, 2-448: un suono sordo o roco vibrava nel monte selvoso
nella luce del primo sole, s'ode un lungo chicchiricchi. dove? forse dal
; e da molto lontano. -produrre un suono stridulo (un insetto).
lontano. -produrre un suono stridulo (un insetto). montale, 5-98:
. -per estens. diffondersi (un odore). panzini, i-26:
scossa, o tutt'al più le avevano un poco accelerato il respiro e fatto vibrar
11. per estens. essere pervaso da un sentimento, da un'emozione, ecc
quelle idee; e sembrava nella sua magrezza un vestito vuoto attraversato dal vento.
voce era già più alta, vibrava, un tremito era su quelle labbra.
intensamente (uno stato d'animo, un sentimento, una facoltà). michiél
pure nelle personepiù ardenti o meno religiose, un nuovo sentimento chrera comune. d'annunzio
, li diceva guardando una nuvola, un uccello, una vela, con le pupille
guamieri; che poteva anche far vibrare un po'l'attenzione delle mie due vicine
opera in partic. letteraria, musicale (un sentimento, un ideale).
letteraria, musicale (un sentimento, un ideale). carducci, iii-7-398:
: mai il nome d'italia patria e un fremito di libertà vibrò in quei versi
popolo. -trasparire nella voce (un sentimento, un'emozione). calandra
, 4-97: nelle sue parole, vibra un resto di passione ardente. c.
, 166: nella sua voce spiccata e un poco tremante, come d'un fanciullo
e un poco tremante, come d'un fanciullo che dica con inadeguata voce il
particolare forza espressiva (un'opera, un suo aspetto). carducci, iii-3-61
mi par manifesto ch'egli avrebbe parlato un po'più vibratamente, se non avesse
opera letteraria o, anche, di un autore. bettinelli, i-i-xx:
sarei lontano dal concedere che possa parere un pregio quella certa vibratézza e concisione con
, oscillazione delle particelle elastiche che causano un fenomeno fisico. mamiani, 10-ii-272:
, 10-ii-272: è perciò l'elettro magnetismo un etere meno elastico e meno sottile,
di re mida! metamorfosi vindice d'un dio poeta contro un coronato plutocrate ma-
metamorfosi vindice d'un dio poeta contro un coronato plutocrate ma- leintenditore di carmi.
nero, brillante, vibratile, ardente d'un fuoco scuro. 3. eccitabile
3. eccitabile, suscettibile (un temperamento). emanuelli, 2-65:
agg. ant. vibrante, oscillatorio (un mo- to). campailla,
lanciato contro qualcuno (una freccia, un corpo contundente, ecc.).
trombe. -assestato, sferrato (un colpo). ghislanzoni, 2-122:
era una imposta, / non c'era un balzello... / supplivan le
arnaldo. -inflitto da dio (un castigo). cesari, 1-2-22:
trasfonde, / dal minor sempre a un circolo maggiore / gli ondeggiamenti tremoli diffonde
3. tremolante (una voce, un suono). ghislanzoni, 17-151:
. e fissò in volto lafanciulla che scolorì un poco. molineri, 1-189: le quattro
secco. 4. passionale (un temperamento). nievo, 1-vi-156:
espresso, svolto con efficacia e vigore (un concetto, un ragionamento, ecc.
efficacia e vigore (un concetto, un ragionamento, ecc.). pallavicino
esercizio al quale si dovrebbe slanciarsi per un impeto di muscoli e di sangue,
principale. lo stile vibrato e racchiuso in un breve giro di parole è quello che
sugli strumenti ad arco e a pizzico mediante un rapido movimento oscillatorio dei polpastrelli della mano
da massaggio. -apparecchio, dotato di un piccolo motore alimentato a pile, a
come suole dirsi di suo genere, o un modo vibratorio della parte della materia.
vibratura, sf. edil. vibrazione di un edificio o di una costruzione stradale
della corda, cioè una vibrazione, un guizzo di qua e ai là dalla
, il mezzo, il mezzo e un quarto delle vibrazioni tonde e lente delle corde
altri [cieli]... hanno un moto di vibrazione, che cagiona, secondo
dire che in tempi eguali fanno appunto un egual numero di vibrazioni, possono ancora
-emissione di raggi luminosi da parte di un corpo celeste. galileo, 1-1-154
per esempio, il cane, incontreremo un fulgore vivissimo, che quasi ci toglie la
giove, e venere stessa, come un impurissimo vetro appresso un limpidissimo e finissimo
stessa, come un impurissimo vetro appresso un limpidissimo e finissimo diamante.
. jovine, 3-64: fu come un accorrere frettoloso di piccole vibrazioni di tutto
provocato da un'intensa emozione o da un particolare stato d'animo. pirandello,
poco evidente, espressione quasi impercettibile di un sentimento, di uno stato d'animo.
, sognai che l'otturazione esplodeva come un piccolo vulcano e saltava in aria.
calcestruzzo nelle casseforme, per mezzo di un vibratore che ne fluidifica la massa e
si scorcia, facendo al tempo stesso da un termine all'altro opposto della corda le
sino al falsetto cadde bruscamente, con un vibrìo di vetro che si spezza.
che colpisce ovini e bovini provocata da un batterio del genere vibrione (vibrio foetus
del cuore, attuato per mezzo di un apparecchio in grado di registrare l'entità e
minoso o cementizio finale mediante un organo lami nare che vibra
grafico delle vibrazioni (vibrogramma) di un suono complesso. = voce dotta,
). tecn. registrazione didati fornita da un vibrografo. piccola enciclopedia hoepli, 1-ii-1829
grafico delle vibrazioni (vibrogramma) di un suono complesso. = voce dotta,
fondazione, ecc., azionato da un motore elettrico o fissato al posto dell'attrezzo
al posto dell'attrezzo di scavo di un escavatore a braccio mobile e quindi posizionato
misurare lo spostamento o la velocità di un corno in vibrazione. = voce
misurare il numero delle vibrazioni eseguite da un corpo sonoro. = voce dotta
il viburno nasce con rami della grossezza d'un dito, alto due braccia. mazza
. ant. che appartiene territorialmente a un villaggio, a un comune. de
appartiene territorialmente a un villaggio, a un comune. de luca, 1-2-198:
, agg. ant. che abita in un villaggio. lami, 1-1-207: dànno
. area territoriale sottoposta alla giurisdizione di un vicario civile o ecclestiastico. -in partic.
poi ancora il signor duca di firenze un numero infinito di torri e castelli murati
si sposarono alla vicaria di murazzano, neanche un mese dopo. 3. nel regno
da carlo d'angiò e retto da un vicario del sovrano, fu accorpato da
commedia dell'arte, 95: viene un messo con una staggina da parte del giudice
carceri della vicaria dove morì, componeva un libro, sciaguratamente smarrito, con l'amaro
che si riferisce, che è proprio di un vicario (un'autorità, un potere
di un vicario (un'autorità, un potere). tommaseo [s.
. chiesa parrocchiale vicariale-, presieduta da un viceparroco. tommaseo [s. v
può determinare fenomeni di vi- carianza (un elemento). 4. cristall.
permane quasi invariato (una faglia o un fascio di faglie). 6.
6. medie. che supplice o compensa un altro organo o un'altra funzione divenuta
vicariante-, enfisema che si sviluppa in un polmone o in una sua parte quando l'
in una sua parte quando l'altro o un lobo dello stesso risulti insufficiente nella sua
, sf. medie. la prerogativa di un organo, di una funzione, di
organo, di una funzione, di un complesso di fenomeni di potersi sostituire rispettivamente
di fenomeni di potersi sostituire rispettivamente a un altro organo, a un'altra funzione
, a un'altra funzione, a un altro complesso di fenomeni o di poterli
). 3. chim. in un reticolo cristallino, introduzione di un atomo
in un reticolo cristallino, introduzione di un atomo in sostituzione di un altro di tipo
introduzione di un atomo in sostituzione di un altro di tipo diverso con conseguenti variazioni
. d'azeglio, 4-iii-394: potrebbe un alto dominio essere conservato al papa su
, circoscrizione amministrativa sottoposta alla giurisdizione di un vicario. -in partic.: nel
contado. fanfani, lvii-26: era costui un poveroufficiale di potesterie e vicariati, che la
.: feudo della chiesa amministrato da un vicario di nomina pontificia. documenti della
. -a). chi esercita temporaneamente un ufficio, una funzione, una carica,
, nel veder la resistenza fatta ad un vicario del rettore di romagna. bacchetti,
-feudatario a cui il pontefice assegnava un territorio di sua pertinenza a titolo temporaneo
preposto, talora con poteri giurisdizionali, a un borgo, a una viilata, a
borgo, a una viilata, a un distretto dipendente dal capoluogo. statuto dell'
. vicario di corneto; per alludere a un marito tradito dalla propria moglie.
de marchi, 1-311: io avrei un bel cappello nuovo che avevo messo in disparte
alcuni epicurei, tra cui per maggior vergogna un prete, vicario di s. fermo
religiose, chi fa le veci di un superiore (anche con uso appositivo nell'espressione
dalla santa sede nel governo ecclesiastico d'un territorio (in par- tic. di
tutti i sacerdoti dipendono dal governo d'un vicario apostolico, che questi anni adietro fu
gli suole sospendere la giurisdizione e deputategli un vicario, il quale per ciò si dice
par., 25-15: indi si mosse un lume verso noi / di quella spera
e sottomessa al veto degli ambasciatori, è un atto politico, e non religioso?
di rango superiore (un'autorità, un potere). giannone, iii-123:
2-211: il mio vice, che era un giovane chimico neanche poi tanto sveglio,
scritte dal titolare della rubrica ma da un suo sostituto qualificato. = forma aplologica
.): quella sottoposta al comando di un viceammiraglio. biondi, 1-106:
era necessario che detto vicebai- lo avesse un turciman... mi son contentato che
durante la dominazione turca, vicegovernatore di un distretto di frontiera. sanudo,
da bocca, è finito direttore di un ufficio pubblicità; rebuffo giornalista a genova;
salvemini, 1-87: io mi trovai fra un piccolo delegatino biondo e un vice brigadiere
trovai fra un piccolo delegatino biondo e un vice brigadiere travestito da uomo. 2
, anzi che vada, che ricopre un ruolo immediatamente inferiore a sustituire vicecamarlingo, di
volontade e in presenza de'conquello di un amministratore di un ente, di un'azienda
presenza de'conquello di un amministratore di un ente, di un'azienda soli.
, i-116: avemmo sino al marzo passato un vine le veci. ce-amministratore discretamente
viceammiragliato, sm. marin. comando di un vicasa di sua sorella madonna guasca lellicechi
temporaneamente la madre superiora nella direzione di un convento (anvicecancellière (ant. vececancellière
viceammiraglio gli fu narrato, risolse che ricopre un grado immediatamente inferiore a dominici, 4-183
rappresentanza, ecc. il cancelliere di un comune, di una signoria, ecc.
cancellarla a se medesimo, stabilendo solamente un vicecancelliere. = voce dotta, comp
chi coadiuvava o sostituiva il comandante di un corpo armato, di un esercito.
comandante di un corpo armato, di un esercito. gir. frinii,
è proprio, che si riferisce a un visconte, ai visconti. = voce
ufficio, la carica di vicecommissario in un organo amministrativo centrale facente capo al governo
mal ricompensato dal duce (gli si diede un vicecommissariato d'emigrazione), dino grandi
. vicecomissario) sm. funzionario di un determinato settore dell'amministrazione pubblica (
. chi coadiuvava o sostituiva all'occorrenza un commissario o un legato pontificio. campanella
o sostituiva all'occorrenza un commissario o un legato pontificio. campanella, 9-11:
battesimo una creatura in nome d'un altro. = voce dotta, comp
conservatore (di una biblioteca, di un museo, di un archivio ecc.)
biblioteca, di un museo, di un archivio ecc.), collabora con
. internaz. ufficio consolare retto da un viceconsole. massaia, i-194: quel
dolce, 7-28: in cartagine si mandò un vececonsolo. b. davanzali, i-256
lii-15-340: non voglio qui restar di dire un decreto... che il giorno
signor vicecurato, / ella parlò come un libro stampato ». = voce
] nel petto. fanzini, iii-793: un vi- ce-dio che non può giudicare!
femm. -trice). chi ricopre un ruolo immediatamente inferiore a quello di un
un ruolo immediatamente inferiore a quello di un direttore, collabora con lui e all'occorrenza
pola, nei secc. xvi-xvii, autenticare un documento giuridico (a cura del vicedomino
ciascuno... istrumento... un soldo. = voce dotta, lat
2. amministratore dei beni temporali di un vescovado durante la vacanza della sede.
, sm. stor. chi, in un principato vece), e da ispettore (
.). con a capo un duca, lo rappresentava nell'esercizio di
aldobrandino, il quale anch'egli vi terrà un g. m. cecchi
a ca immeditamente inferiore a quella di un reggente ed leggi buone o cattive, piuttosto
. 2. il papa o un sovrano, in quanto depositario del potere
con partic. riferimento a quello esercitato da un viche credasi obbligato all'osservarla, come
trova sotto la giurisdizione di un vicelegato apostoli prema et alla
quello nente nelle sue funzioni di rappresentante di un sodi governatore, in grado di sostituirlo
sostituirlo in caso di nevrano o di un governatore in un determinato domicessità. nio
di nevrano o di un governatore in un determinato domicessità. nio.
. governatore gna o istitutrice. di un territorio in sostituzione dell'imperatore. -per caro
estens.: alto funzionario, ministro di un imperatore. eh'e'miei fratelli, a
ponente, posò la penna e la guardò un momento in silenzio, poi si mise
in silenzio, poi si mise l'un dei quali / d'italia si dicea,
di tutti gli abati, e relicon un cenno affermativo del capo. giosi e
. ca 2. in un convento, suora di grado gerarchicamente meroni
ant. chi sostiva o sostituisce temporaneamente un maestro di scuotuiva nelle sue funzioni l'
la, una guida spirituale di un ordine religioso, ecc. sitore ecclesiastico
, carica di viceintenden correnza un ministro nelle sue funzioni. -in partic.
te. nel linguaggio giornalistico, sottosegretario di un mi nievo, 1-vi-661:
ha rapporti extraconiu gali con un uomo (e ha valore scherz.)
acciocché i ragionamenti e le prove abbiano un più saldo e reale appoggio, si
: nel riguardo morale e politico, un paragone che si fosse istituito con le condizioni
calore e del freddo cui va soggetto un paese, è stato dato il nome di
. r. sacchetti, 1-452: faceva un inverno dei peggiori, per parecchie settimane
3. dir. vicenda giuridica, di un rapporto giuridico: ciascuno dei vari tipi
, tanto per far tardi, in un modesto cinema nel viale conducente al 'tettuccio';
vicenda. bernari, 6-230: scegliemmo un western. da tempo vittorio mi aveva
e le pistolettate, ma insistè per un film del genere immaginando forse che una
dell'awicendare le coltivazioni o seminagioni in un medesimo terreno, che malamente dicono '
procurare le sue vicende e là trovò un suo amico della sua cittade e della
serpetro, 24: americo vespucci in un paese dell'india, trovò le donne
circostanza in cui spetta a qualcuno esercitare un determinato incarico o funzione o compiere un'
a rotazione, a turno, secondo un ordine prestabilito, uno dopo l'altro
e piacer n'hanno / or l'un or d'altro in caritade e in pace
erano più musici cantavano a vicenda l'un dopo l'altro. c. i.
i poeti classici. -scambievolmente, l'un l'altro, reciprocamente; concordemente.
e, con una voce che pareva un sibilo, domandava supplichevolmente: -aria,
di mente le tue. = da un lat. volg. e poi mediev.
. ant. e letter. avvicendarsi in un incarico a rotazione. imperiali
susseguirsi, succedere l'uno all'altro (un fenomeno). lucini, 7-310:
. g. gozzi, i-14-220: in un villaggio non molto di qua distante furono
qua distante furono presi di vicendevole amore un villanello e una villanella. manzoni, pr
, iii-760: fra queste case, di un vecchio rosa pezzato dal tempo, veglia
dal tempo, veglia un'accorata malinconia, un volto smarrito nelle vicendevoli stagioni.
, ix-437: questo sarebbe... un levar la mutazione e vicendevolezza delle cose
vicendevole, reciprocamente, scambievolmente, l'un l'altro. faba, xxviii-18
per soccorrersi vicendevolmente e per illuminarsi l'un l'altro sopra la realtà delle cose
stanza a pianterreno imbiancata, dove spacciano un vino-sanguaccio, due uomini escono, tenendosi
. da vicies 'venti volte'e da un deriv. da annus (v. anno
accolti dai vicentini fra gli evviva di un affollato popolo, il suono delle musiche
con panna liquida e latte, cosparso di un trito di cipolla, prezzemolo e aglio
parlare del baccalà alla vicentina, rimase un attimo pensieroso e rispose: « per
-ci). sacerdote che collabora con un parroco in qualità di coadiutore. tommaseo
2-ii-232: ecco che piange la cognata d'un uomo di coltissimo ingegno, il viceprefetto
collabora con il preside nel governo di un istituto scolastico e all'oc- correnza lo
f. chi, nell'ambito di un qualunque ente (istituto, associazione o
associazione o altra organizzazione) o di un qualunque organo collegiale (assemblea, consiglio
3-39: la lega è amministrata da un presidente, due vice-presidenti, otto o
otto o dieci consiglieri, tre revisori, un distributore, un segretario. moravia,
consiglieri, tre revisori, un distributore, un segretario. moravia, 22-181: a
primo coadiutore del comandante in capo di un esercito. archivio mediceo 4516 [«
cui erano addetti più magistrati coordinati da un pretore dirigente. -in partic.:
trono così modesto che non se ne contenterebbe un vicepretore. 2. disus
viceprióre, sm. chi ha un grado immediatamente inferiore a quello di priore
, sf. ant. territorio distaccato da un più ampio dominio e costituito in entità
xv, altissimo funzionario (che spesso era un membro della famiglia reale) stabilmente preposto
governare, a nome del sovrano, un territorio sottoposto al suo dominio ma non
, uno stato sottoposto alla signoria di un tale sovrano). rinaldo degli
lii-5-205: tiene il re per questo effetto un viceré, il quale risiede nell'isola
vicereame, sm. territorio su cui governa un viceré. s s
, salendo al potere, aveva trovato un messico in tutto simile, nonostante la liberazione
lui e all'occorren stituisce un superiore nell'esercizio di un potere politico
stituisce un superiore nell'esercizio di un potere politico o militare. citolini
dell'autorità e reputazion viceregia, fu un altro marcantonio con cleopatra.
fece, come era da prevedere, un felice corso di onori nel nuovo governo viceregnale
. disus. territorio su cui governa un viceré. -anche: la carica di viceré
di segretario (di un'azienda, di un ente pubblico, di un'associazione culturale
presentandomi all'anticamera mi si fé'incontro un tale -forse il maitre d'hòtel -ma l'
stor. in sicilia, chi ricopriva un grado immediatamente inferiore a quello za
età medievale e rinascimentale, titolare di un potere di natura feudale subordinato a quello
di natura feudale subordinato a quello di un signore. andrea da barberino,
stor. territorio sottoposto al governo di un vicesignore. bembo, 5-136:
: se ella [acqua] abbia preso un diverso pendio per cagione del variato centro
dissi che il modo migliore di fare un cristiano è insegnargli a non crederci, e
: vi sono disquisizioni assai nuove sur un accordo possibile tra le teoriche vichiane e i
scienza moderna. pasolini, 9-65: un romanticismo di origine come abbiamo accennato idealmente
-proprio, tipico di tali popolazioni (un oggetto, un'arma, ecc.
'tutto'. bigiaretti, 9-131: un gigante biondo (quello, sì, un
un gigante biondo (quello, sì, un vichingo) quasi sempre al centro della
, vicino a una località o a un territorio di riferimento; che è proprio o
cupidigia della preda, poteva solamente animare un popolo contro l'altro. bacchetti,
. -ferrovia vicinale-, ferrovia che collega un grande centro urbano con la periferia,
. chim. isomero vicinale, isomero di un derivato del benzene, con tre sostituenti
modifica un'altra adiacente formando con questa un angolo molto piccolo. 4.
liburnio, 3-8: adivenne che appresso un muro vecchissimo giacevano vicinamente certi guasti pedroni
più vicinamente una stessa linea sia posta in un triangolo all'incontro d'un angolo,
posta in un triangolo all'incontro d'un angolo, tanto più è forza che sia
conforme, aderente a un'idea, a un modello. ottimo, iii-604: il
. pratesi, 4-88: natale, un contadino vicinante a lei, una mattina le
). nieri, 63: mandò un bando nel suo regno, e per tutti
e moltissimi velieri. ungaretti, xi-125: un fastidio d'impercettibili zanzare: forse per
quella stagione vanno provvedute queste genti di un piccolo fragmento di carne di castore,
risiedere presso qualcuno o nei dintorni di un luogo; l'intrattenere assidui contatti o
assuefazione e alquante conoscenze fatte m'abbiano un poco sedato e pacificato l'animo,
. l'approssimarsi di una condizione, di un evento, di una stagione climatica,
. fazio, i-10-81: e l'un de'bracci suoi distende e china [l'
godono [i vicini] sino ad ora un certo privilegio detto il vicinàtico.
qual casa del vicinato avrebbe potuto procurargli un ricovero. nievo, 37: il
socioeconomiche. 5. locuz. avere un culo che pare un vicinato: enorme,
. locuz. avere un culo che pare un vicinato: enorme, di dimensioni straordinarie
). lippi, 3-51: ha un culo che pare un vicinato.
, 3-51: ha un culo che pare un vicinato. 6. prov.
si contrae o consente la contrazione di un organo (un muscolo).
consente la contrazione di un organo (un muscolo). l. bellini
debba esser fatta convocazion della vicinia generale di un uomo per commun. carte de'provveditori
questo corpo sia trasferito della vicinia di un corpo ad un'altra. =
il trovarsi o il risiedere nelle vicinanze di un luogo o presso qualcuno. s
.. questo beato [lazzaro] un altro male maggiore di tutti...
6-4-108: accontatosi con edmondo nevillo, un de gli scontenti di corte, congiurò
virtù imprimevano. manni, i-52: un solenne critico oltra montano,
se vuoi fare che la vicinità di un colore dia grazia all'altro che con quelloconfina
collocato, situato a breve distanza da un luogo, da una persona, da un
un luogo, da una persona, da un punto di riferimento (ed è per
rar. di o, anche, da un avv. che introducono il termine di
di qui,... fu un valente prete e gagliardo della persona ne'servigi
venia da 'l placido / bosco vicino un suon di flauto. borgese, 6-117
flauto. borgese, 6-117: cercando un asilo nella fredda certezza che dà la prigione
-che viene a trovarsi o a passare in un luogo poco distante o sta per arrivare
altra... mi è vicino a un tiro di schioppo. -per estens
è situato a una determinata distanza da un luogo, da una persona o da un
un luogo, da una persona o da un punto di riferimento (ed è per
(ed è per lo più accompagnato da un compì, di misura o da un'
o nelle immediate prossimità; limitrofo (un territorio, uno stato, un luogo)
limitrofo (un territorio, uno stato, un luogo). - anche sostant.
, n. 3. -che abita un territorio, uno stato, una città confinante
uno stato, una città confinante (un popolo); che ne detiene la suprema
che ne detiene la suprema autorità (un sovrano). dante, par.
determinata; che si sta avvicinando a un evento particolare. tommaso di sasso,
: il padre cristoforo... era un uomo più vicino ai sessanta che ai
d'una volta racchetò i tumulti d'un popolo diviso in parti e vicino a venire
ad accordarsi. ghislanzoni, 1-86: forse un giorno, vicini a separarci per sempre
1-37: il prevosto riccardi, con un libro nel quale si prediceva vicinissima la
e non posso darvi ora appuntamento per un giorno vicinissimo. 6. legato
2-87: mi sentirò più vicino a un francese intelligente che a un italiano zotico
vicino a un francese intelligente che a un italiano zotico. -che nella propria
9. che è primariamente, responsabile di un dato effetto; immediato (una causa
volgar., ii-i (8): un iomo inpremuà da le vexine un vaio da
): un iomo inpremuà da le vexine un vaio da mundar gram. sercambi,
ascoltavo narrazioni e fole, in casa d'un vicino. morante, i-144: anna
ai piedi. -chi possiede un terreno, una proprietà confinante. baldi
i-i (2): lo paire fè un convivo a so'vexim, a lo
per lo più al plur. riferito a un popolo nel suo insieme). latini
. avv. a breve distanza; in un luogo adiacente, nei pressi (anche
44: sarchiava lì vicino / fiore, un ragazzo pieno di bontà. pavese,
pieno di bontà. pavese, 9-27: un cane abbaiava vicinissimo; cominciavo ad avere
disposte in una fila sinuosa, come un vezzo interminabile. -in un futuro
come un vezzo interminabile. -in un futuro molto prossimo; entro breve tempo.
com'è vicino cotto, n'esce un fumo bianco. -locuz. avverb
talvolta non ci penso nemmeno. -con un relativo grado di approssimazione. saba,
25-30: non va co'suoi fratei per un cammino, / per lo furto che
): vicino di s. brancazio stette un buon uomo e ricco. ario
fu vicino, / gli domandò se con un scudo bianco / e con un bianco
con un scudo bianco / e con un bianco pennoncello in testa / vide un
con un bianco pennoncello in testa / vide un guerrier passar per la foresta. tortora
condusse vicino a loira, per acquistare un ponte, non potendo altrimenti congiugnersi con
/ sudici di guerra / e come un beduino / mi sono chinato a ricevere /
certa data, a un'ora, a un termine cronologico. boccaccio, dee.
bene incamminarsi. -in relazione con un compì, di misura o di quantità,
misura o di quantità, per esprimere un computo approssimativo: all'in- circa,
« hai mai pensato cosa può diventare un uomo? » « generale, comandante
cresce nel rio delle amazzoni; presenta un grosso rizoma, foglie galleggianti che raggiungono
che la sera si aprono ed esalano un profumo di ananas. piccola enciclopedia
francesco ii] monsignor di termes con un corpo d'esercito verso guienna per la suspicione
operazioni contenute contemporaneamente sullo schermo di un terminale video o di un televisore; schermata
schermo di un terminale video o di un televisore; schermata. m.
televisiva. 2. schermo di un televisore, di un videoterminale o di
2. schermo di un televisore, di un videoterminale o di un elaboratore elettronico su
televisore, di un videoterminale o di un elaboratore elettronico su cui appaiono le immagini.
montale, 15- 433: eppure un geremia apparso sul video / aveva detto che
76: chi lascia il vicin per un mancamento, va più in là e ne
, condizioni; cambiamento, mutamento di un ordine preesistente. s. gregorio
fortuna non è altro che... un temporal successo, una vicissitudine e mutabilità
nell'avere tracciata una rivoluzione completa, un vero ciclo sociale in ogni sua fase,
ave- van diminuito per lo meno a un quinto del suo valore. -situazione di
3. ant. muta del piumaggio di un volatile. landino [plinio],
dessero luogo. = comp. di un deriv. da vicissitudine. vicistà
apennino s'amano appiattare. -in un toponimo. fazio, v-4-74: questo
da latini è chiamata 'urbs', significa un solo cinto di muri, comprendente più vichi
vico. 2. vicolo di un centro urbano. di giacomo, i-679
dietro lor buon matarazzari, / et un vichétto pien di cortellari. =
. vìcolo, sm. in un centro urbano, via stretta e di
ad una ferrata, che corrispondeva in un vicolo non praticato. carducci, iii-24-446:
per fuggire il sole ci ficchiamo in un dedalo di vie e di vicoli. marotta
: e soprasseggo alquanto / là dove un vicol senza riuscita permettea, col non passarvi
in quel mentre sotto la volta di un vicolo cieco. -figur. situazione
tornare indietro. sciascia, 8-40: un giornale che aveva due soli abbonati in
soli abbonati in tutto il paese: un indizio preciso, che apriva la strada
dritta delle indagini. e invece metteva in un vicolo cieco. 2. locuz
nel vicolo di monna sandra: iniziare un discorso eccessivamente lungo, non smettere di
rosa era una grassona che teneva osteria in un vicoletto cieco. -spreg.
monti, 11: sull'angolo di un vicolàccio un gruppetto di giovanotti, cappello
, 11: sull'angolo di un vicolàccio un gruppetto di giovanotti, cappello a padella
o per mezzo di uno schermo di un televisore, di un videoterminale e di un
uno schermo di un televisore, di un videoterminale e di un elaboratore elettronico.
un televisore, di un videoterminale e di un elaboratore elettronico. -con valore aggett
ci sia musicista che non voglia realizzare un video per il lancio del suo disco
. videoamatoriale, agg. proprio di un videoamatore; non professionale (un film
di un videoamatore; non professionale (un film). il manifesto [1-iv-1990
, composta da una telecamera e da un videoregistratore portatile, e fornita di un
da un videoregistratore portatile, e fornita di un piccolo schermo per rivedere le immagini filmate
. videocassétta, sf. cassetta contenente un nastro magnetico in grado di registrare immagini
che può essere vista per mezzo di un videoregistratore collegato al televisore stesso. -per
circuito chiuso, che permette di vedere in un piccolo monitor la persona che ha suonato
globo », 20-iii-1971]: ci mostra un 'depliant'del videocitofono, l'invenzione che
plur. anche vipagna l'esecuzione di un brano musicale o che recladeogame ^.
programmato per simulare per lo più mizza un prodotto. su schermo televisivo o elaboratore elettronico
.) tra due persone o anche con un solo deoclip'è un breve testo
anche con un solo deoclip'è un breve testo audiovisivo, della durata media di
assiduamente la televisione, fino a subirne un forte condizionamento psicologico; teledipendente. -anche
: è ormai, comunque, diventato un punto di ritrovo abituale dei giovani 'videodipendenti'
speciale lettore, possono essere visibili su un normale televisore. g. gerosa
30-iv-1970]: è il videodisco. è un disco che permette di 'sentire'le immagini
videoendoscopia; attuato con il videoendoscopio (un esame). videoendoscòpio, sm
. medie. endoscopio elettronico munito di un sensore terminale in grado di inviare videosegnali
terminale in grado di inviare videosegnali a un processore computerizzato, che li elabora in
]: si parla dell'uscita di un video-film... che descrive la sua
, sm. giornalismo televisivo realizzato da un videoreporter. la repubblica [24-xi-1994]
organizza dal 2 al 5 ottobre prossimi un seminario per aspiranti videogiomalisti. = comp
, sf. lista dei video realizzati da un autore. -anche: l'insieme dei
-anche: l'insieme dei video realizzati su un determinato argomento. la repubblica
2. sm. grafico visualizzato da un video. c. cambi [«
17: sarà possibile farsi stampare in un quarto d'ora biglietti da visita e carta
da lettere. « saranno realizzati con un videogràfìco -spiega marinelli -e servono a soddisfare
video, nelle stanze successive dotate di un monitor e di un videolettore. =
stanze successive dotate di un monitor e di un videolettore. = comp. da video1
non lo sapesse, la 'videomusica'è un disco animato, una canzone mimata.
39: in italia la videopirateria rappresenta un giro di affari annuo quantificabile in circa 400
. tecn. apparecchio televisivo fornito eli un dispositivo per la proiezione delle immagini su
. videoregistrare, tr. registrare attraverso un videoregistratore. = comp. da video1
programmi televisivi su videocassetta per mezzo di un videoregistratore. a. spatola [«
ottobre 1970]: la videoregistrazione è un mezzo di comunicazione che l'intellettuale del
videoriprodurre, tr. riprodurre mediante un videoriproduttore. = comp. da video1
sf. medie. ispezione dell'intemo di un organo cavo mediante videoscopio. videoscòpio
« il giornale », 4-x-1986: a un grande successo sembra destinato anche un altro
a un grande successo sembra destinato anche un altro settore, quello che attraverso l'
elaboratore elettronico, che consente di scrivere un testo visualizzandolo sul video e apportandone tutte
, 33: se infatti agli inizi bastava un computer con 640k di memoria per usare
computer con 640k di memoria per usare un programma di videoscrittura, adesso un computer
usare un programma di videoscrittura, adesso un computer dieci volte piu potente...
). inforni. scrivere servendosi di un programma di videoscrittura. il
-ci). che permette di usare un solo trasmettitore per la visione e il suono
per la visione e il suono (un sistema di trasmissione televisiva). migliorini
videosonic). esso permette di adoperare un solo trasmettitore sia per la visione che
sf. sorveglianza realizzata a distanza mediante un sistema video. s. rodotà
mai sperato di creare con l'elettronica un proprio piccolo mondo? qualcuno ci è riuscito
io, per esempio, vorrei fare un film col videotape da un racconto di bukowski
vorrei fare un film col videotape da un racconto di bukowski. = voce ingl
provvisto di una buona 'videoteca', davanti a un televisore lo spettatore può ripercorrere i principali
apparire oggi, nei lacerti di 'videoteca', un ritratto antropo- logico di rara efficacia.
, gestito in italia dall'azienda telefonica in un periodo anteriore all'introduzione di internet.
del prodotto pro-share, assicura a telecom italia un presidio ancor più determinante nel mercato della
videotelèfono, sm. telefono collegato a un impianto televisivo a circuito chiuso che consente
zakharov in russia ha messo a punto un videotelefono assai semplice il quale risolve il
esposizione di osaka i giapponesi hanno presentato un video-telefono a colori. = comp.
videoterminale, sm. inform. terminale di un elaboratore elettronico dotato di schermo, su
-i). operatore che lavora a un videoterminale. la repubblica [17-vi-1994]
un ufficio torinese dell'enel, giorgio sala,
invar. telecom. denominazione intemazionale di un servizio telematico interattivo che, tramite rete
= voce di area settentr., da un lai volg. * vitectum 'vetriceto',
vidi, sm. invar. convalida di un documento da parte di un pubblico ufficiale
convalida di un documento da parte di un pubblico ufficiale. foscolo, xviii-102
s. v.]: 'vidigrafo': un tipo di piccola macchina per riprese televisive
vidimare, tr. burocr. convalidare un documento apponendovi un bollo, un visto
. burocr. convalidare un documento apponendovi un bollo, un visto, una firma;
convalidare un documento apponendovi un bollo, un visto, una firma; vistare,
: il primo ad abitare la camera fu un notaio, già compagno di studi
due giorni. arbasino, 19-190: se un autore italiano collabora a periodici stranieri
una serie di moduli. -obliterare un biglietto di viaggio. rebora,
3-i-289: messina, taormina -mi hanno per un istante veramente 'svagato'(tanto, che
. burocr. convalidato, autenticato (un documento, un certificato).
convalidato, autenticato (un documento, un certificato). p. verri
olio a tre lire per libbra. un pollo dodici lire. il manzo quattro lire
. burocr. autentica, convalida di un documento. bollettino delle leggi della repubblica
. nel linguaggio diplomatico, convalida di un documento da parte di un'autorità pubblica
propr. 'abbiamo visto', formula di convalida un tempo apposta ai documenti approvati dall'autorità
. xiv in fr. e provenz. un sostantivo masch. col valore di 'copia
masch. col valore di 'copia autentificata di un atto'. vidiòta, agg.
e ha valore rafforzativo in unione con un agg., con un avv. o
in unione con un agg., con un avv. o in partic. con
avv. o in partic. con un comparativo, per cui vedi ad es.
2. prep. in unione con un numero indica ripetizione, in partic.
. ant. nella parte più interna di un luogo; più addentro a.
partic. in una gara, in un gioco. sermini, 105: apre
una sofferenza); ancor più intenso (un sentimento); ancor più spietato (
viamaggiore licenza. imbriani, 7-124: un orangutango che scolpisse bambole farebbe meravigliare anche
una pantomima, veduta l'anno scorso in un teatro viennese: 'arianna abbandonata nell'isola
o si è verificato a vienna (un evento). leoni, 163:
: con la sesta congiunzione mi tenni su un ritmo di marcetta viennese per esplodere in
ritmo di marcetta viennese per esplodere in un gran finale alla dvorak. un trionfo
in un gran finale alla dvorak. un trionfo. -paglia viennese-, intreccio
è spalmato del burro fuso che conferisce un colore e una lucentezza caratteristici.
, john wayne fracassa il cranio ai un viet = abbrev. di vietnamita,
né prevedibile fu ora il lascito di un daniele camazai di udine, che lasciò
vento diretto un'azione, un'attività, un comportamento (anche in relazione con una
c'è in noi una forza, un alito incessante che è forse quello del
facile il farlo. -difendere un territorio da un'aggressione militare. 1
movimento di qualcosa, il verificarsi di un fenomeno naturale, ecc. petrarca volgar
sole, o, forse anche, un poco di dolce luna? montale, 1-53
/ vietava il limpido cielo / solo un sigillo. -ostacolare la libera e
, lo svolgimento di un'attività; inibire un moto involontario. leonardo, 2-156
1-22: quella piccola somma gli garantiva un mese ed anche quaranta giorni di libertà
quaranta giorni di libertà se venivano per un poco a cessare i guadagni o se
giuridica, una decisione o deliberazione, un trattato politico, ecc.). -anche
). -anche: escludere, salvaguardare un territorio da mire politiche, da aggressioni
la grazia de'popoli, fece pubblicar un bando, dato in cesena dal consiglio
l'introduzione dall'estero. -abolire un ordine ecclesiastico. g. villani
de'frati minori e predicatori. -proibire un testo, censurarne la lettura, la pubblicazione
siano state vietate. -dichiarare un comportamento contrario alla norma religiosa e ai
prescrivere l'astensione dietetica o rituale da un cibo o da una bevanda; precludere
latte / e 'l caprar gliene >orge un gran piattello. / che fia betto?
-in partic.: precludere, negare un sentimento amoroso, le manifestazioni di esso
dolorosa, spiacevole, ecc.; escludere un sospetto; scongiurare un evento sfavorevole,
.; escludere un sospetto; scongiurare un evento sfavorevole, nefasto. caro
5. precludere l'accesso a un luogo. -anche: impedire il passaggio
passo. ariosto, 1-72: poco dopo un gran destrier n'appare, / d'
per lo più da una legge, da un provvedimento giuridico o, anche, da
regola di condotta generale o particolare (un comportamento, un'atteggiamento, un'espressione
-in partic.: proibito a un pubblico non maggiorenne o inferiore a una
determinata età per disposizione della censura (un film, uno spettacolo). -dì
o allo svolgimento di un'attività (un luogo). delfico, i-332:
., 182: più beata ché in un tempio accolte / serbi l'itale glorie
bevilacqua, 2-163: qui c'è ancora un cesto di bambù pieno di bianchissimo riso
bianchissimo riso fumante e intorno i vietminh hanno un orrore primitivo dei pazzi.
tr. nel linguaggio giornalistico, riportare un conflitto di vaste dimensioni a un ambito
riportare un conflitto di vaste dimensioni a un ambito di scontro fra forze locali riducendo
, agg. e sm. che promuove un tipo di conflitto di guerriglia permanente simile
: la condizione dei paesi coinvolti in un lungo conflitto di guerriglia; carattere di
lungo conflitto di guerriglia; carattere di un conflitto che si trascina indefinitamente con continui
vietnamizzazióne del conflitto... ha subito un duro colpo. = nome d'
di interesse, risaputo; banale (un comportamento, un'usanza, un'opinione,
: in realtà, si trattava di un semplice porticato: e, neanche a farlo
uso linguistico, desueto, obsoleto (un vocabolo, un modo di dire).
desueto, obsoleto (un vocabolo, un modo di dire). redi,
certamente. lanzi, 1-2-7: quando un leibnitz adunava da lacere pergamene vieti vocaboli
della plebe. -che denota un gusto, una tendenza letteraria ormai superata
, una tendenza letteraria ormai superata (un componimento). p. nelli,
2. tose. che ha acquisito un sapore o un odore acre e sgradevole
tose. che ha acquisito un sapore o un odore acre e sgradevole a causa per
e sgradevole a causa per lo più di un eccessivo invecchiamento o di una cattiva conservazione
cattiva conservazione, rancido, stantio (un cibo, una sostanza grassa, il vino
-non più fresco, vizzo (un frutto). francesco da barberino,
per inganno. -stagionato (un cereale). ricordi di una famiglia
. 3. che, ha un aspetto malandato, cadente, macilento (
in su gli arnioni, / se sente un scempio sonare a compieta. piccolommi,
a noi quest'oggi dato / fu un giovincello, davver da vedersi: 7
, dove sono i ristretti dell'opinioni d'un paio di gesuiti ai quei peripatetici vieti
ha compiuto l'anno'è passata a un valore spreg. viètola, sf
, ell'è cosetta da contentarsene per un vievà = comp. dall'imp.
nell'intelletto, come potesse essere che un corpo dieci o venti volte più grave
generalmente seguito, osservato, praticato (un codice sociale, un uso rituale).
, praticato (un codice sociale, un uso rituale). foscolo, ix-1-532
duodo, lii-15-212: questi fecero un protesto, che vige ancora, ed
del regno. carducci, iii-24-392: un uomo il quale contraffà ai giuramenti più
legge simile non codificata ma presupposta come un elemento naturale. bernari, 6-142:
alimentato, mantenersi vivo nello spirito (un sentimento, un atteggiamento); intercorrere
vivo nello spirito (un sentimento, un atteggiamento); intercorrere fra due persone
); intercorrere fra due persone (un rapporto, un legame affettivo).
fra due persone (un rapporto, un legame affettivo). dante, par
guerra. pavese, 8-305: alla lunga un dolore si svincola dall'ansia, dal
, per indicare il ventesimo canto di un poema. boccaccio, viii-3-261:
libro terzo. -in unione con un altro numerale ordinale (anche nella forma
delle venti parti in cui si suddivide un intero. galileo, 1-2-234: sia
: sia l'intervallo tra gocciola e gocciola un soldo, cioè la vigèsima parte d'
soldo, cioè la vigèsima parte d'un braccio. 3. sm.
abbrev. di whiggamore, nome di un gruppo di insorti scozzesi nel 1648.
: quel concetto [della razza] è un fantasma di scomposta e incoerente immaginazione,
= comp. da vigile e da un deriv. da ambulare (v.)
simil. che ha funzione di vedetta (un edifirosmini, xxi-252: gli antichi non
. pascoli, i-365: doveva scegliere un luogo d'approdo, senza essere stritolato a
sorvegliato nell'espressione, nello stile (un autore). barilli, i-57:
il vigilare, il tenere sotto sorveglianza un luogo. leonardo, 2-107: stando
-che compie un'indagine accurata in un determi- controllo esercitato sul comportamento di una
querele, che vengano conti. tro un ministro, non per questo [il prencipe
pensò. « non tiene la vigilanza d'un marito ». -vigilanza amministrativa
il treno quando il macchinista ometta dicompilazione di un regolamento sanitario per altre commiscompiere determinate manovre
compiti di controllo -in ciascun crocevia un vigilante. c. e. gadda,
chiamano della vigilanza, di dov'è un 'vigilante'ad ogni incrocio di vie e dove
ad ogni incrocio di vie e dove esiste un sommo credito in lucca, vi sono otto
libertà 2. chi appartiene a un gruppo o comitato, per lo più
; la vigilanza vien -membro di un corpo di polizia privata, che svolge
parte di una pubblica autorità o anche di un ente privato dell'incarico di supervisionare l'
scuola elementare, riguardanti le scuole di un territorio. = voce dotta, lat
. ojetti, i-162: questo era un posto di guardia,... con
: intesi che essa gloriosa vergine teneva un conto particulare di tutte noi, e che
lei. 6. tr. sorvegliare un luogo o, anche, una persona nei
l'altre, essendo istato vigilato da un ladro, il quale sott'ombra di dire
: noi eravamo stamattina nella ciotola d'un fornaio, o nelle tasche di qualche
dolly darko stavità. va inveendo contro un vigile urbano, con grandi gesti impa
croce, iv-12-334: chi vi parla è un politico di sionati animali domestici,
persona giudicata pericolosa, undel fuoco, in un incendio apporta e trascina anch'egli una secdetenuto
cognani, v-1-130: avevo creduto fosse stato un clericale, data la della cupola
pochi del milite non d'un gran prato vigilato da grandi alberi. fracchia
poi beneficiario (che trovò ad attraversare un ponticello vigilato da quattro angeli non rettamente forse
migliorini, 657: 'vigili'furono un luogo o una persona (un poliziotto)
un luogo o una persona (un poliziotto). chiamati a roma i 'pompieri'
volontaché non voglio vigilazióne né protezione da un governo che ria prigione dalla tua
. montale, 9-132: hai buttato un bicchiere dalla finestra, / poi una
notte desto, in partic. sorvegliando un luogo o assistendo una persona. -
arrivare a sera. barilli, ii-593: un vigile urbano in tenuta ancora estiva,
tempo che precede immediatamente il verificarsi di un evento o l'arrivo di una stagione
v-i- 51: alla vigilia di un evento che deve ricreare la nostra unità,
, alla vera vigilia, di concludere un matrimonio molto lusinghiero e importante. 3
il rimanere sveglio tutta la notte, per un periodo di essa o per un tempo
per un periodo di essa o per un tempo destinato al riposo per motivi di
. giuliani, ii-229: ero in un dormiveglia (quasi mezzo fra la vigilia e
alla cerimonia di vestizione. -anche in un contesto figur. carducci, iii-9-28
tradizionalmente suddivisa. -anche in relazione con un agg. numer. per indicare ciascuno
-attività percettiva sensoriale o fisiologica di un organo, del corpo umano.
. giovio, ii-206: spero vivere un pezzo dopo morte con lode e onesto
s. v.]: aveva giocato un temo, ma ha avuto un numero
aveva giocato un temo, ma ha avuto un numero e due vigilie.
vigilia era uno sgabello alto da terra un braccio e mezzo, col sedile acuminato di
di diamante e largo poco più di un palmo. 13. locuz.
in contesti osceni), senza concedersi un momento di pausa o di riposo.
una pasca cento quarantane, / per un bon iomo cento de tempesta. monosini,
di sorveglianza di una macchina, di un processo produttivo. lucini, 4-108
lucini, 4-108: gli basterà assegnare ad un vago socialismo alla saint-simon...
a, proprio della vigilia religiosa (un rito, una celebrazione). vigìlio
, che crun generoso divertimento e d'un onorato pascolo dello spirito solamente sembrano proprie
infinto da traditore. pirandello, 8-348: un uomo ammogliato, che approfitta vigliaccamente del
marinaio e si fa un'altra casa in un altro paese, ti pare niente?
quando la fortuna prese a proteggerlo? un uomo macchiato di tanti vizi, infame
squassaforche o con parole forestiere, che fosse un vigliacco o vero un mecciante. g
, che fosse un vigliacco o vero un mecciante. g. c. croce,
gozzi, 1-81: arei passato per un vigliacco, se avessi ricusato d'unirmi alle
, oggi, domani e sempre chi accoltella un prigioniero, un uomo che non si
domani e sempre chi accoltella un prigioniero, un uomo che non si può difendere,
uomo che non si può difendere, è un vigliacco, una belva, un sanguinario
, è un vigliacco, una belva, un sanguinario. -con riferimento a popoli
e vigliandone altre: il tutto collegando con un racconto e comento in prosa.
: ah vigliacco, ah poltrone! ad un par mio / bacco ardisce mandar quest'
romagnola aggiunse, colla voce stentorea di un muratore che superò quella degli altri: «
fatto bene a venire, boia d'un vigliacco! » g. bassani, 5-25
anni in una giaculatoria di beghina in un bisbiglio senza più alcun significato.
-che denota malizia, provocante, sfrontato (un gesto). pavese, 10-25:
lasciando la prua, / mi ha risposto un sorriso vigliacco: « mi vuole vicina
vuole vicina »? -in un costrutto incidentale di valore interiettivo, per
; abietto, nefando, riprovevole (un atto, un comportamento). aretino
, nefando, riprovevole (un atto, un comportamento). aretino, 10-25:
quale reputandola romanzo la fè continuare da un prezzolato, cne convertì le lettere calde,
originali, italiane deh''ortis'in un centone di follie romanzesche, di frasi
5. squallido, fatiscente e inospitale (un luogo). imperiali, 3-233:
-vigliaccùccio. carducci, ii-20-9: un soggetto caratteristico per quanto corrotto e vigliaccùccio
loro. bacchetti, 1-i-213: sono un branco di vigliacconi, e avrò piacere a
: questa vigliatura, ridotta insieme in un monte, alla fine della battitura si ribatte
. disus. foglietto su cui è scritto un breve messaggio, per lo più di
la quale ei gli avrebbe mandata in un vigliétto, il che non seguì poi se
lettera a sigillo volante, scrisse anco un vigliétto ad alberto, nel quale lo avvisava
. non o rievuto né pure un vigliétto. dossi, iv-192: il servitore
iv-192: il servitore offriva a guido un vigliétto, con tali parole: « da
. biglietto che si acquista per entrare in un teatro, per usare un mezzo pubblico
entrare in un teatro, per usare un mezzo pubblico, ecc. goldoni,
10 non mi aspetto. / con un paolo al vigliétto, / con tante spese
non contenta di ciò, mi procurò un vigliétto di entrata ad un gran ballo dato
mi procurò un vigliétto di entrata ad un gran ballo dato nel locale del casino
gita a m., perché pigliavo già un vigliétto di circolazione dove c'entra milano
il viceré mandò fuori... un vigliétto, nel quale levava la gabella de'
mi chiedi non una licenza, ma un vigliétto di s. e., ed
corpo. periodici popolari, ii-26: un regio vigliétto del febbraio del 1838 'impose'
di pane al giorno, e darmi un buon vigliétto, col quale io andrei tutti
giorni a prendere il mio pane da un fornaio, a prezzo fisso. cattaneo,
quattro o sei anni di pena ottengono un 'vigliétto di licenza'(ticket of leave
, che11 sovrano dovrebbe fare per non lasciare un vuoto nella circolazione, può essere di
ti mando una lettera per la mamma ed un altro vigliettino per 'non so chi'.
aveva divisato di scrivere a quel ministro un vigliettino, pregandolo di far cavaliere il
: questa vigliatura, ridotta insieme in un monte, alla fine della battitura si ribatte
vigna ornai non deve / d'esser zappata un gran fatto curarsi. -pesca dì
una bella vigna. pavese, 7-122: un mattino incontrai dei fascisti. ridevano anche
'vigna'-come la chiamano a roma -con un grazioso villino oltre ponte molle. e
'l venire in fiandra, non è un andare a la vigna. -essere
di verde illarità, / io sento un foco che divampa in me, / e
ruoli. vasari, ii-32: fermò in un ramarro, (trovato dal vigna- ruolo
miracolo dell'ostia che, vomitava da un vignarolo nella vigna, quale ora è chiesa
quale ora è chiesa, si stramutò in un bambino in terra alla supina. compagnia
asti, presso la figlia, sorella un po'più giovane di piero, e moglie
più giovane di piero, e moglie di un vignaiolo. 2. nella simbologia
, 3-176: tu sei mai stata in un vigneto in costa a un colle lungo
stata in un vigneto in costa a un colle lungo il mare, nell'ora lenta
2. decorazione o illustrazione di un libro (posta in partic. all'
partic. all'inizio o alla fine di un capitolo), di giornali, di
senza vignette. carducci, iii-27-45: un almanacco... con gran lusso di
raccontano meglio con dei fumetti che non con un raccolto di frasi una dopo l'altra
3. in egittologia, figura che in un papiro risulta unica o isolata rispetto alle
sem- plificatoria e caricaturale della realtà (un autore, un artista, un'opera
e caricaturale della realtà (un autore, un artista, un'opera). -
era, in questa persuasione l'indizio di un bisogno vero: quello cioè di reagire
agg. letter. coltivato a vigna (un terreno). bonsanti, io:
basso delle colline vignifere, s'accostano a un tiro di schioppo dal mare.
scorge di sbieco. quasi sempre consiste in un loggiato a due piani e a colonne
nel così detto vignolo di brusuglio abbiamo un vivaio di circa 800 gelsi innestati che
frutto. pascoli, 548: e un poco presa egli sentì, ma poco /
/ poco, la canna come in un vignuolo, / come v'avesse cominciato il
come v'avesse cominciato il nodo / un vilucchino od una passiflora. =
mi sto cheto e contento michele con un fiorino, io divento una sua vignuòla:
sulla superficie del mare, s'apre un orizzonte più vasto che all'occhio della scimia
perù. pascoli, 1156: vede un mare verde là che sogna / d'essere
. g. bassani, 3-151: indossava un paio di pantaloni grigi, di vigogna
. 3. rendere più efficace un medicinale. redi, 16-ix-270: i
nutriente, di maggior apporto energetico (un alimento). redi, 16-viii-365:
capacità di crescere e di svilupparsi di un organismo vegetale. crescenzi volgar.,
ogni magliuolo / con tanti semi quanti un dì cibele / mostra i vigori della sua
forza. -corposità, robustezza di un vino. castelvetro, 8-2-364: il
quale [monastero]... era un monaco giovane, il vigore del quale
in faccia e in ogni suo atto un piccolo e velato germe di somiglianza che aveva
. -piena efficienza e funzionalità di un organo o di una parte del corpo
più che noi potrebbe il ronzio di un moscherino. landolfi, 2-47: senza
attardasse verso sera sul lago carbonaro faceva un certo senso quel suo canto; che a
nenia monotona, a volte si levava in un vigoreacerbo e selvaggio, quasi rauco.
, pari d'ardire; / né l'un né l'altro si potea ferire.
dottrina. -intensità, profondità di un sentimento, di un desiderio. bonagiunta
-intensità, profondità di un sentimento, di un desiderio. bonagiunta, xxxv-i-265: ne
5. forza, impeto o intensità di un elemento o di un fenomeno naturale.
impeto o intensità di un elemento o di un fenomeno naturale. n. franco
-forza d'urto di un proiettile. c. campana, i-2-11-165
, mentre ritirandosi dentro montava su per un muro, fu di dietro percosso in
testa da una fiera sassata, che scagliò un frombolière, la qual ebbe tal vigore
6. intensità, fervore di un discorso, di un testo; efficacia
intensità, fervore di un discorso, di un testo; efficacia di un ragionamento;
, di un testo; efficacia di un ragionamento; spiccata espressività di uno stile
brava con intensità di rappresentazione, con un vigore poderoso di stile. -forza
civiltà, di una società, di un potere, di un'istituzione, ecc.
legale, effetto di una legge, di un documento, di un provvedimento, di
legge, di un documento, di un provvedimento, di un patto, ecc.
documento, di un provvedimento, di un patto, ecc. compagni, 1-3
fummo passati. cesarotti, i-xxviii-323: un uomo senza dolore sarebbe in vigor dello
stesso principio senza piacere, e in conseguenza un ente perfettamente stupido. -in vigore
vigente. muratori, 7-iv-416: un altro diritto fu allora conservato agl'
la legge sarebbe stata in vigore da un pezzo se non fosse dovuta passare per
i scandali, che per l'indisciplina di un lungo viaggio erano in vigore.
108: il gallo e il servitore in un anno perdon vigore. ibidem, 192
ostile, liberamente vigoreggiante eppure composta come un teatrino di pupi. 4
accrescersi nell'animo di una persona (un vizio, un sentimento). -anche so-
di una persona (un vizio, un sentimento). -anche so- stant.
vigoreggiava la speranza in lui ai avere un giorno a conseguire il primogenito de'suoi
-in partic.: forza muscolare di un arto. fatti di cesare,
e sereno. moravia, v-245: ho un carattere allegro e l'allegria in me
-per estens. violenza nell'assestare un colpo. storia di stefano, 12-15
su i campi, chi ha veduto un qualche maneggio d'armi, e una volta
stile, di una lingua, di un testo o di un'opera figurativa o
opera figurativa o, anche, di un autore. algarotti, 1-ix-214: udite
ant. acquistare vigore, intensità (un sentimento, una virtù).
, diffondersi ampiamente (una idea, un costume). bresciani, 2-viii-65:
confermare solennemente a qualcuno la concessione di un diritto. marsilio da padova volgar.
, 94: dipinto v'è ch'avea un dardo in mano / quel forte cavalier
porte, le quali furono aperte da un ritirato giovane robusto, grosso e rozzo
una rovere. misasi, 4-06: l'un dietro all'altro si diedero a salire
. moravia, 22-21: è un fatto assai caratteristico che il comunismo fin da
la terza maggiore debba esser proferta da un basso, accioché sia vigorosamente sentita.
dama. 2. intensità di un suono. bontempi, 3-2-241: il
3. figur. saldezza, intensità di un sentimento; capacità di durare a lungo
assai capace, dove / s'aduna sempre un bel drapello eletto, / e quivi
lampedusa, 241: lo zio turi era un vecchio vigoroso e diritto, cotto e
casti, ii-1-28: zelmira provò che un servo spesso, / se forte ha 'l
che lo sollevarono d'impeto come fosse un niente. landolfi, 2-34: il
esuberanza fisica, da grande vitalità (un periodo della vita, in partic. la
caccia, o nel passare il tempo suonando un oboè con tanta maestria, che sembra
. -con riferimento alla vita di un popolo. floro volgar., 45
adolescenzia) sommamente fu vigorosa, e come un fiore di vertù fu ardente e vigorosa
(un'azione); energico (un gesto); spedito (il passo)
il volo. beltramelli, iii-307: ad un tratto, vinto dall'ansia, il
4. condotto con grande impeto (un assalto), con decisione e risolutezza
una decisione); incisivo, efficace (un provvedimento); avanzato e sostenuto energicamente
prima fissato dall'arte. -drastico (un rimedio). g. bentivoglio,
robusto, schietto e fruttifero (unaianta, un ramo); che si diffonde, che
a); folto, denso (un arbusto, la vegetazione). crescenzi
b. del bene, 2-347: un giugero di vigorosa e già formata vigna con
più vigoroso, ed il bosco esalava un denso aroma silvano. -divampante (
-che prevale, che s'impone su un altro elemento naturale. chiaro davanzati
tornò al riparo e gli piacque per un poco quello scrosciare vigoroso della pioggia e
8. corposo, generoso (un vino). borgese, 1-144:
giornata di sole. -forte (un sigaro). baldini, i-797:
il direttore della stazione... ha un bel fumarsi in ufficio un dopo l'
. ha un bel fumarsi in ufficio un dopo l'altro dei vigorosi mezzi toscani.
toscani. -sapido, piccante (un cibo). bacchetti, 9-428:
ci preparò, mentre il contadino procurava un vino eccellente, sapido e fresco al palato
uva. -intenso, carico (un odore); potente, squillante (un
un odore); potente, squillante (un suono). bontempi, 3-2-240