de pisis, 1-256: guardo un torriotto, smantellato, unito a una
torrità, sf. ant intensità di un sentimento, della fede.
7-ii-426: altro non è torsello che un volume o rotolo di qualche tela o
animali). pea, 1-29: un cavallo sauro e uno morato, coi ginocchielli
tostate intere o frantumate e unite con un impasto a base di miele, zucchero
dopo fu nominato commissario per quel comune un richiamato di cavalleria, il capitano pemigotti
: l'opera di braque si presenta come un conglomerato, un torrone di oggetti vecchi
braque si presenta come un conglomerato, un torrone di oggetti vecchi e squisiti.
te morda, ogni giorno, / un migliaio di donne e si farebbe / forse
pulci, iv-81: chi fargliene incantar da un gattone, / e chi torsello ad
, valendosi in ciò dell'opera di un orefice fiorentino che era nel suo esercito
giuliani, i-161: per bene attendere un pezzo, s'opera il torsello.
il numero delle spire di torsione di un filato. elenco telefonico per categorie.
angolo di rotazione relativa di due sezioni di un albero di trasmissione (e tali apparecchiature
. relativo alla sollecitazione rotatoria esercitata su un attrezzo o su un meccanismo. alp
rotatoria esercitata su un attrezzo o su un meccanismo. alp [ottobre 1990]
(in partic. per effetto di un fenomeno fisico). leonardo, 2-189
: piglia adunque un'asse e saldala da un de'lati: vederai subito a quella
. romei, 3-492: si fa ancora un picciol remolino o torzione d'acqua nel
. per estens. distorsione, lussazione di un arto. fiore dei liberi, 194
curva si allontana dall'andamento piano in un determinato punto. 7. meccan.
. sollecitazione semplice a cui è sottoposto un corpo cilindrico o prismatico, quando la risultante
rotazione o avvolgimento su se stesso di un organo o di formazioni tubolari o peduncolate
, ecc.), che causa un dolore acuto dovuto per lo più al disturbo
che non richiedono alcun trattamento, salvo un controllo annuale per verificare che la situazione
9. tess. operazione di torcitura di un filato, consistente nell'avvolgere a elica
. pulci, 4-65: il serpente un tratto il capo scosse, 7 e poi
, 7 e poi pigliava ulivier come un torso, / e per ventura alla gamba
non è boccon se non d'un cardinale. nannini [petrarca], 37
pane con acqua fresca immolato, o un torso di lattuga, o un pezzo di
, o un torso di lattuga, o un pezzo di cocomero. muratori, 7-iii-74
boschini, 71: veramente co'zonze un forestier / in stà venezia, e
, / el resta da stupor come xè un torso; / tuto el và in
m. leopardi, 1-38: è un pezzo che la russia si diverte a merandare
; sicché oramai lo ha sfogliato come un torzo di cavolo. fogazzaro, 5-126
vi apriva le braccia io restavo come un torso di cavolo. -tutolo del
di torsi di meliga brillava, come un calice, una mela. 2
. 2. parte centrale di un frutto (in partic. della famiglia
/ che il tormentarmi esse han per un pane unto. / mi prendon per un
un pane unto. / mi prendon per un fico, o per un torso /
mi prendon per un fico, o per un torso / di pera; e dalle
. c. gozzi, 1-1162: feci un dì motto con piacevolezza, / come
il vero ed il buono ama / e un milion di mosche ebbi sul dorso,
, / come di pera mezza io fossi un torso. tarchetti, 6-i-408: sul
festa / m'hai scorto ai piedi d'un fanal, seduto; / a rosicchiare
fanal, seduto; / a rosicchiare un torzo e un poco mesta / m'hai
; / a rosicchiare un torzo e un poco mesta / m'hai gettato uno scudo
/ m'hai gettato uno scudo ed un saluto. 3. per estens
torso immobile, col capo riverso, un poco più basso dei piedi. moravia,
giovanni rientrò, il torso nudo e un asciugamano sulla spalla, sbarbato, pettinato
spalla, sbarbato, pettinato, quasi un altro uomo. pavese, 1-142: lassù
gli stinchi del crocefisso, patinati da un effetto sublime, lustrano come vecchio avorio
. -parte centrale del corpo di un animale. malvezzi, 6-20: colui
tralci pampini e grappoli -una statua mutilata, un torso fe- minino panneggiato. moravia,
, era di mediocre statura, e tendeva un pochette al pingue, portava un cappello
tendeva un pochette al pingue, portava un cappello ornato di molte ricche piume,
penzoloni e d'altre non rimaneva che un torso. 6. figur.
10-381: egle argomentò che pina era veramente un torso di broccolo, e che non
'polifemo'. -non avere neanche un torso: essere completamente vita. indigenti
il cavolo] germuglia hai / a un bisogno neanche un torso / da potervi dar
germuglia hai / a un bisogno neanche un torso / da potervi dar di morso.
. -non stimare, non apprezzare un torso, pregiare meno = deriv. da
: e lui ridente, là, con un cappello d'ortolano sul provolone, là
[s. v.]: d'un uomo buono a nulla: è un torsolo
d'un uomo buono a nulla: è un torsolo, che torsolo! cicognani,
non ce ne potevano essere: addirittura un torsolo; e poi sempre zitto, ingrugnato
. 6. locuz. stimare un torsolo-, tenere in scarsissima considerazione.
stimi... /... un torsolo di pera / la propria
di pera / la propria di un torso: tenere in scarsissima considerazione.
/ e sì vi pregi vie men ch'un vii torso, 7 e come
80: e 'l re di puglia concedette un sorso / di cento cavalieri a lor
setata; / gli ambasciador non gli apprezzare un torso. -non temere un torso:
gli apprezzare un torso. -non temere un torso: non avere il benché minimo
, / né d'altra cosa non temere un torso. -piluccare il torso:
'n ispangna! -valere meno d'un torso: non valere nulla, essere totalmente
pognan, che 'n fine valse men d'un torso. 11. prov.
g. c. croce, 138: un torso di verze è cagione talora della
lascia il becco. ibidem, 246: un torso di pera cascata, è la
meritavan certo / di far di torsolate un degno acquisto. guerrazzi, 13-93: gl'
i tegoli dei fratelli, il folgorio di un ballo di corte e il triste strapunto
a modo de'torsuli larghi neri come un fiorino, e chiamansi faoni. fagiuoli,
tu, che si trovasse / (soggiunse un topo, che lattea la cassa)
, che lattea la cassa) / un, che di sogni, come te,
il barone ferrare, che è ignorante come un torsolo, si dice sicuro di riuscire
. 2. parte centrale di un frutto (in partic. della famiglia
decime mugellane, ai: casa buki un panindesco, una torta e iii pani
, 1-34: lo re meliadus fé fare un gran mangiare, nel quale non fu
spessi, di fattura grossolana e d'un azzurro torbido, richiamano meglio quelli di zucchero
, 18-i- 1960]: mi prende un sospetto: che la prima olimpiade moderna
di potere, delle posizioni direttive di un ente, di
un'azienda, di un paese, ecc. (per lo più
partiva. sergardi, 1-390: mirate un poco quante indegne mani / entrano a parte
la torta / vorrei far5 a'briachi un tristo giuoco. / parlo di quei
leopardi, i-106: io per altro ero un pollastro, e ci volevano altro che
de la torta. / e fatti in un mucciglio, ciascheduno / per ben chiavarla
che alcuni assessori erano in torta con un lestofante - dicono - perché non li
chi vuol fare buona torta, vada con un piè solo nell'orto: cioè vi
tedaldi, lxxxviii-ii-654: pur a le volte un po'di torticina / di carne fredda
. arrighetti, xxvii-6-62: fece fare un gran mangiamento, il quale non fu
il quale non fu altro, che un grandissimo tortone, dove si sfamarono tutti
né torta fare ond'abbia un grido scioppo, / com'a tagliuola di-
col grifo lungo. -rivoluzione di un astro. 1. alighieri, 141
. curvatura, piegatura; parte ricurva di un oggetto. soderini, ii-103: uno
noia non poca, credo sia stato un sinistro di torta. t
... ogni bruscola ci si addossa un brocchetto d'acqua calda, più o
o ver torta è quella che da un punto ad un altro tortamente è distesa,
è quella che da un punto ad un altro tortamente è distesa, e tale che
comprendere che carne si fosse; e un altro con pani pure di maiz e altri
di pizza viene chiamato 'tòrtono'ed è un grosso ciambellone attorcigliato, fatto di pasta
area napol., deriv. forse da un lat. volg. * tortanus,
può ben bravare, appellarsi e risentirsi un torteggiato da iniquo giudice nel cospetto degli uo
è avvenuta in un'osteria periferica: un vassoio colmo di tortelli ripieni ha fatto apparizione
questi tortelletti il verno si conservano per un mese e più o meno secondo i lochi
, / per lui féi lite con un tal soggetto, / che diceva, che
, / ch'abbia giù per la gola un tortelletto. = dimin. di
picamente emiliana, di forma simile a un minuscolo cappello, ripiena di un impasto
a un minuscolo cappello, ripiena di un impasto di carne, prosciutto, parmigiano
annunziata. pascoli, 1-553: ieri avevo un fagiano! tutti e tre i giorni
, tra l'ingestione e la digestione di un piatto di tortellini inaffiati di chianti ho
e nella fisiologia antiche, condizione di un organismo o, anche, qualità propria di
organismo o, anche, qualità propria di un dato organo caratterizzata della presenza d'aria
agg. caratterizzato da forte vento (un clima, l'aria, una condizione atmosferica
l'aria, una condizione atmosferica; un periodo dell'anno, una giornata, ecc
soltanto, è remota, / è un ricordo. -accompagnato da forti raffiche di
battuto dal vento; esposto al vento (un luogo). fra giordano, 3-27
e le sue torri stanno sospesi su un mare selvaggio, schiumante e ventoso.
(le ali, in partic. di un essere mitolo- gico). lancia
, di elementi sottili (una persona o un animale, un suo organo, una
sottili (una persona o un animale, un suo organo, una parte del corpo
eccessiva presenza di gas nell'organismo (un disturbo, una patologia). guglielmo
una colica ventosa che la disturbò terribilmente per un paio d'ore. 7
gas intestinali; che induce meteorismo (un alimento). s. bonaventura volgar
moderatamente purgativi. -che produce aria (un mantice). monti, 18-565:
, inconsistente, privo di fondamento (un modo di comportarsi o di esprimersi,
modo di comportarsi o di esprimersi, un sentimento, un'opinione). anonimo
egli ti vedeva, per essergli tu riuscito un disutile e senza parte che buona sia
, che per la sete / l'un verso 'l mento e l'altro in su
, come sono le toriccie, pare un sacco voto. boiardo, 1-23-17: via
. boiardo, 1-23-17: via tagliò un braccio, che e tutto peloso, /
alla ventraglia / tutte col brando ad un colpo gli taglia. baruffaldi, 2-104:
la pelle dei buoi era percorsa da un brivido dall'occhio alla spalla, o lungo
per estens. parte allargata e tondeggiante di un recipiente. bucini, 7-38:
, pacifiste, nonpensanti, hanno paura di un rombo di cannone. manifesti del futurismo
. rivolto verso terra (la faccia di un oggetto, la parte di una struttura
(una parte, una faccia di un organo). spauriti gli abitatori di
contenuti nell'addome; visceri. -anche in un contesto figur. negro
ventre penetrò lo stocco, / d'un fiero colpo di carlon cartari, falciatore
, iii-135: il ventre digiuno è un mal compagno in questi pericoli. cesari,
/ così alla peggio, come s'empie un sacco. idem, ii-40: con
negro, 19: si squadro qualche un, chel varda cottal per storto,
da frati, o che ghe darò un pugno su la testa, che ghe manderò
medeghesca. 2. addome di un animale. -in partic.: stomaco e
nostre baionette. moravia, ix-358: un capretto stava presso la capra, accovacciato
ventre inesausto le generazioni / propagarsi, in un ordine non interrotto, sane /
: quando il poliziotto ti prende per un braccio e sta di fronte, basta alzare
giamboni, 104: il ninfemo è un luogo strettissimo, che non tiene più
fogne di parigi;... un giorno, insieme al sole che lo saluta
incontra l'attrice simona. -alveo di un fiume. boccaccio, 9-57: piova
5. parte rigonfia e tondeggiante di un oggetto, in partic. di un
un oggetto, in partic. di un recipiente. caro, 12-i-107: alcuni
o, anche, più nascosta di un oggetto, di un ambiente. pea
più nascosta di un oggetto, di un ambiente. pea, 1-268: mise
-cavità che si forma all'interno di un minerale, di una roccia e che
denti, è calcinata e ridotta quasi un bellissimo 'ebur fossile', ma in tutte
e nei loro meati, si è penetrato un certo sugo spatoso purissimo, il quale
sentiva dentro una forza d'eloquenza simile ad un impeto di acqua chiuso nel ventre di
corrispondenza dei margini ventrali dei carpelli (un tipo di deiscenza dei frutti).
quando ha pieno il ventresino / pare un riggo scorticato. 2. ventriglio
questa [donnola] s'insala, e un de- naio della sua carne invecchiata col
e'ventricoli e gli intestini d'un sottile e grasso omento, ciò e interiglio
2. cavità all'intemo di un organo con particolari caratteri morfologici e funzionali
: nel quale riscaldamento si suole aprire un ventrìculo piccolo, il quale le serpi hanno
plinio], 11-37: le donne hanno un ventricolo congiunto con la vescica, il
si genera malpighi, 1-192: in un vivo animale, poche ore dopo il
lo stromento a dieci corde, eguale a un dipresso alla nostra arpa, di figura
della città, come il ventre d'un grosso animale, d'un cetaceo.
ventre d'un grosso animale, d'un cetaceo. -ventre molle, la
, indifesa e con meno risorse di un organismo, di una struttura sociale (
1-i-272: comunisti e fascisti erano, in un certo senso, minoranze operose, aristocrazie
promessa d'amore e d'onore, un patto d'amore e d'onore un pegno
, un patto d'amore e d'onore un pegno giurato e inviolabile.
. la parte centrale, più voluminosa di un muscolo fusiforme, rispetto alla parte tendinea
. 10. bot. faccia di un organo rivolta verso l'asse di sostegno
idraul. ventre di piena: tratto di un fiume o di un corso d'acqua
piena: tratto di un fiume o di un corso d'acqua in cui essa ha
balestrieri / e non m'accocchi lesto un verrettone / che mi colchi sul ventre
a màn senestra. ottimo, i-429: un serpente, che avea sei iedi
pescia che ha maggior ventresca / ch'un porco grosso ed alle vato
sca. = da un lat. volg. * ventrisca, deriv
lenzetta entrarono ventreterra nel cortile per un buco che c'era nella rete vicino all'
per scedaria, li fu dato a mangiare un paio di -scaricare, purgare il
19-134: non bisogna credere che pastonchi sia un ventripotente: tutt'altro, un
un ventripotente: tutt'altro, un nonnulla lo riempie. soffici, v-2-
. soffici, v-2- 242: un grosso parroco ventripotente, dall'aspetto sguaiato,
e molto panciuta si dice che è un ventróne. 3. mangione,
: io sono stato in casa d'un ventróne, / che pappava egli solo almen
piastre. loredano, 5-79: con un mandritto nel ventróne / lo mandava a galoppo
grande, prominente (una persona, un animale). roseo, iii-264:
che ha le pareti convesse, rigonfie (un recipiente). lorenzi, 1-67
acqua talor zucca ventrosa / pendè da un laccio, e a lui d'umor sovvenne
: vicino alla poltrona centrale occupata da un signore ventruto, il sindaco giallo, sottile
la falcata del compasso col brio di un ragazzo. 2. che ha
per la putrefazione (la carogna di un animale). stuparich, 3-74:
merulana: ar duecentodiciannove »... un fiotto di sangue incuriosito, forse angosciato
occupa lo spirito animale e così in un subito si toglie al corpo il sentimento
: e fatta tiepida, si metta in un ventricolo ch'abbia un cannello convenevolmente lungo
, si metta in un ventricolo ch'abbia un cannello convenevolmente lungo e grosso a modo
. 4. cavità interna di un frutto. magri, 71: 'ciborium'
di verificare le dimensioni e la forma di un ventricolo cardiaco, degli apparati valvolari relativi
ventricolotomìa, sf. chirurg. apertura di un ventricolo cardiaco per dilatare una valvola stenotica
dilatare una valvola stenotica, oppure di un ventricolo cerebrale per asportare un tumore.
oppure di un ventricolo cerebrale per asportare un tumore. = voce dotta, comp
. ventricóso, agg. che ha un rigonfiamento nel mezzo (un oggetto di
che ha un rigonfiamento nel mezzo (un oggetto di forma cilindrica, un organo vegetale
(un oggetto di forma cilindrica, un organo vegetale). 0
forma di larga fascia che si portava un tempo legata alla vita per tenervi il
. ventrino, sm. ventre di un bambino (con una connotazione affettiva)
. v.]: il ventrino d'un bambino. ha male al ventrino.
reami altrui, né anco si attenta sbarrare un gherone del manto di san pietro,
gli è l'amore, / che cor un dardo m'ha transformato / la melza
6-47: si rallegra al giunger d'un cibreo, / fatto d'interiora di magnano
allegria / dall'estero è invitato / un professore di ventriloquìa / col suo pupo
. v.]: 'ventriloquo': un termine applicato a persone, che parlano
l'eco. verga, 7-554: un omaccione senza un pelo di barba, e
verga, 7-554: un omaccione senza un pelo di barba, e che parlava come
pelo di barba, e che parlava come un ventriloquo. arbasino, 23-120: me
2. agg. che è proprio di un ventriloquo, che dà l'impressione di
impressione di essere detto, emesso da un ventriloquo (parole, risate, ecc
casualità con cui avviene o si determina un fatto, un evento, una circostanza.
avviene o si determina un fatto, un evento, una circostanza. guinizelli
. in partic. in relazione con un agg. possessivo per indicare 11 destino
l'avvenire a una persona, a un popolo. sacchetti, 3-83: e
del carretto, 2-204: io sono un chiromante: qual'altreri / parti da
un'azione, ottenere una soddisfazione o un guadagno, incontrare una persona e in
e in partic. avere una relazione o un rapporto amoroso (in partic. nelle
ventura. fiacchi, 29: bello è un limpido rio; ma l'onda impura
cinzio, 7-51: sono / qui con un capitan ch'è al vostro soldo,
. bianchi, 20: comenzò in modena un zogo de ventura... al
fontana, ed a ventura li avenne un bel pensiero: che guardò il pino,
campi più ubertosi di tutto il circondario: un paradiso. -cadere in ventura a
scritti in certe cedole si mettono in un sacco o cassetta, e poi a certi
. degli arienti, 257: li capitò un nostro medico, che, quantunque se
cinque sopradetti colonnelli ne fu anche fatto un altro di aganzì, li quali sono uomini
svolto d'una via, al varco d'un monte, appariva la faccia della città
i benefici... ma per tornare un giorno, più che probabilmente, con
per lo più straniero, 0 di un sovrano esclusivamente dietro pagamento di uno stipendio
buon numero di cittadini venturieri, guadagnando un ridotto, penetrarono nell'istesso palagio del
-che si muove continuamente nello spazio (un corpo celeste). giuglaris,
di socrate. d'annunzio, iv-2-895: un fregio di grifi sovrastava all'architrave;
nel principio del 1607 comparve in spagna un mandato cesareo e arciducale, il quale fu
che è destinato ad accadere; futuro (un fatto, una circostanza, un'azione
da continuare in venturi volumi) è un ammasso poco coerente di concetti. montano,
bene scriverlo qui, subito, e stabilire un documento a confutazione di ogni dubbio venturo
(il tempo, una stagione, un giorno, un mese, un anno,
, una stagione, un giorno, un mese, un anno, ecc.)
, un giorno, un mese, un anno, ecc.). bibbia
arriverà, si presenterà in seguito, in un tempo avvenire più o meno determinato;
noi fa egli, se non perché un tal bene potrebbe diminuire ai suoi venturi figli
tuo, l'altissime / opre d'un giusto amor. 3. sm
avvenimenti lieti, felici, fortunati (un periodo di tempo). leopardi,
classica, e diciamo pure istituzionale, di un teatro, serbandogli e affidandolo a una
: già le donne del poema sono d'un altro mondo: lavinia, la vergine
peripezie, contrasti, vicende tumultuose (un periodo di tempo, un'esistenza).
di vena che fa immediatamente seguito a un capillare o a una vena di piccole
per prelevare il sangue, costituito da un ago cavo collegato a una provetta di vetro
più ch'altri mi truovo legato / d'un sì bel viso che 'n ciel par
medesimo che la bellezza, ma è un fiore che da essa spunta. goldoni,
struttura severa, come nei muri di un tempio classico, che ha perso i
2. per estens. armonia strutturale di un edificio o delle proporzioni di un'opera
piedistalli delle statue, e sembrava mandare un color di malinconia all'ampiezza del luogo
. 4. pregio, qualità di un oggetto. zanon, 2-xviii-153: la
. 5. piacevolezza climatica di un luogo e del paesaggio che ne è
amare. -aggraziato, garbato (un atteggiamento, un atto). foscolo
-aggraziato, garbato (un atteggiamento, un atto). foscolo, gr.
, / seguito ancora in terra come un dio / tanto era nell'oprar santo
indole vagliono a crear per noi quasi un mondo incantato, ove entriamo a ricrearci,
eleganza formale, di raffinatezza espressiva (un modo di esprimersi, uno stile o un
un modo di esprimersi, uno stile o un autore). panigarola, 3-i-9
4. elegante, raffinato, piacevole (un gioco, un passatempo). 5
, raffinato, piacevole (un gioco, un passatempo). 5. degli arienti
, 198: saltando allegramente intorno a un fusto / a suon d'un tamburin
intorno a un fusto / a suon d'un tamburin ogni villano / con le lor
lor donne strette per la mano, / un spet- tacol facean dolce e venusto.
. -nobile, insigne, ragguardevole (un nome). fagiuoli, v-13:
cura e attenzione alle forme architettoniche (un edificio). f. f
monumenti. -lavorato con grande perizia (un oggetto, un manufatto artigianale).
-lavorato con grande perizia (un oggetto, un manufatto artigianale). d'
sf. arrivo di una persona in un determinato luogo. giacomo da lentini,
le prose. magalotti, 7-121: un altro risparmiuccio vorrei fare con la venuta
-arrivo annuale degli uccelli migratori in un dato luogo. domenichi [plinio
vapore. -calata, invasione di un popolo, discesa in campo di un
un popolo, discesa in campo di un esercito. giamboni, 7-88: muto
. -trasferimento miracoloso di qualcosa da un luogo a un altro. cesari
miracoloso di qualcosa da un luogo a un altro. cesari, 6-181: fu
sua venuta con tutte le circostanze ad un alessandro parroco di quella terra.
spirito -e il pericolo ch'io diventassi un empio sovvertitore del trono e dell'altare.
. galileo, 3-2-302: voglio dirvi un altro punto più sottile, e scoprirvi un
un altro punto più sottile, e scoprirvi un grande inconveniente, al quale dareste
italia. 5. comparsa di un fenomeno sociale, di un costume,
. comparsa di un fenomeno sociale, di un costume, di una moda.
pare... che l'agenzia sia un piccolo avamposto di quella francia tecnologica altamericana
accesso a una postazione militare, a un luogo fortificato. tesauro, 2-ii-106:
12. adesione a un'idea, a un pensiero. b. davanzali, i-100
. grimani, lxxx-3-910: non mandò meno un suo laccaio a darmi la ben venuta
, giunto a destinazione, provenendo da un altro luogo (una persona, un
un altro luogo (una persona, un animale o, anche, un oggetto,
persona, un animale o, anche, un oggetto, una lettera, ecc.
adunque venuto paolo, s'abbattè in un certo giudeo, che avea nome aquila,
], data una spolverata agli abiti venuti un anno prima dalla città, ancheggiavano come
inanimati o astratti e in relazione con un compì, che indica tale condizione)
,... venuta in potestà di un principe umanissimo, diè ancor quello di
principe umanissimo, diè ancor quello di un corpo di le ^ gi temperato di modo
manifestato nella mente, nell'animo (un sentimento, un'aspirazione, ecc.
venuto: chi è giunto da poco in un luogo, ha assunto da poco un
un luogo, ha assunto da poco un incarico, ecc. carducci, iii-9-265
, 2-131: il nuovo venuto era un giovane dal viso adusto ed energico, quasi
il ventaglio di carta; guadagnati in un mese e spesi in un'ora, col
nel marzo egli [marx] aveva firmato un manifesto dei rivoluzionari rifugiati a londra,
che?... raggiunse per un sentiero più compendioso l'imperadore, e con
suo fiore, ma vi rincontra sovente un vepraio acerbo, che acuminosamente la spenna
disputa che veniva appuntino per districarmi da un brutto vepraio, quando giunti al confine
una siepe, sento lì dall'altra parte un fruscio di foglie. = denv.
della sua possessione sciegliesse e in un luogo gittasse. tasso, 7-7-52: come
della barba gli davano il volto d'un ladrone del gòlgota, ma collocato a riposo
5. arald. figura di un pruno selvatico, sradicato, fornito di
, fornito di sette rami terminanti in un frutto (e può anche apparire come
frutto (e può anche apparire come un candelabro a sette braccia fiorite alrestremità)
pruni, sterpaio. tutti ad un tratto chi certe palme di mano che pareano
(una notizia, un'affermazione, un racconto). giamboni, 4-14:
i-315: dante vedeva che virgilio era un grande poeta in quanto nascondeva sotto veste di
in quanto nascondeva sotto veste di figura un verace intendimento. -con valore avverb.
2. -frase verbale, frase che contiene un predicato verbale. - locuzione verbale,
anche una violenza all'aggettivo per esprimerne un senso verbale che non ha, riducendolo a
, si propaga per echi, con un calcolo di consonanze e desinenze verbali e
. nel corso di una riunione o di un dibattimento. cavour, i-200: dalle
dei candidati stati eletti non abbiano conseguito pur un voto. imbriani, 1-266: non
entità del denaro presente in cassa in un determinato momento o delle operazioni di riscontro
di riscontro del movimento di cassa in un dato periodo. -verbale di scarico-,
verba- listici, ma esso stesso è un qualcosa di indistinto e incondito. montale
pareva sì verace / quivi intagliato in un atto soave, / che non sembiava ima-
tace. 7. efficace (un rimedio, un medicamento). -anche
7. efficace (un rimedio, un medicamento). -anche in un contesto
, un medicamento). -anche in un contesto figur. guittone, 1-69-12:
e nostra disavventura tu non sei che un pazzo demagogo o uno scaltro mercatante di
. merid. genuino, non alterato (un prodotto, per lo piu alimentare)
la bellezza. cesarotti, 1-xxiv-359: un tal uomo non può lodare se non ciò
iii-2-354: veracemente ella ha nella carne un misto d'orrore e di voluttà straziante,
, agg. chiuso con una veranda (un balcone, un terrazzo).
con una veranda (un balcone, un terrazzo). veranìglio, sm.
. = voce seti, da un lai tardo (di area merovingia) veratìus
l'attesta nel em figura d'un pezente. bondie dietaiuti, 295: credo
v'eri presente. bocalosi, ii-184: un popolo 11 veratro bianco, il
senso e veramente libero non può darsi che un governo democratico. de roberto, 127
: se mi è davo veramente ad un uomo. detto che pandaro è rapace,
queste cosi fatte novelle attendono nascesse loro un corno nella fronte, il quale desse testimonianza
2. pedag. improntato al verbalismo (un metodo di insegnamento). =
'68 al '7°> tanto, che per un pezzo se ne potrà fare a meno:
rocr. che verbalizza, che compila un verbale. -anche sostant.
: per 'stendere, scrivere, compilare un atto, una denunzia, una querela',
. che ha l'incarico di redigere un verbale. 2. per estens
e anche il modo in cui si redige un verbale). 2.
). 2. espressione di un concetto, di un pensiero con parole
2. espressione di un concetto, di un pensiero con parole, con mezzi linguistici
i-39: viene per paure da lontano un alito / di biancospino e di verbena.
e di verbena. arbasino, 45: un giorno era bastato perché i tacchini divorassero
, i-671: quando si faceva o feriva un foedus, domandava il fetialis al re
, percuotere qualcuno con una frusta o un bastone. f. scarlatti,
errore, / ché 'nduce il vir l'un l'altro a verberare / e anche
se n'era fuggito in casa d'un mio amico. bracciolini, 1-2-51: ma
. battere l'aria (le ali di un uccello). bibbia volgar.,
ii-862: in verità egli ci pareva un baretti novello che menasse attorno la sua frusta
di piante composite tu- bulifìore, comprendente un centinaio di specie diffuse nelle regioni tropicali
che si manifesta con la formulazione di un eloquio incoerente e continuato (frequente special-
ogni volta che alcuno artefice, verbicausa, un medico, dà una medicina a un
un medico, dà una medicina a un malato per guarirlo ed ella l'ammazza
cose che si nominano in più d'un modo: certe macchine verbigrazia che hanno
modo: certe macchine verbigrazia che hanno un nome dall'inventore, e un altro dall'
hanno un nome dall'inventore, e un altro dall'uso a cui servono.
fede, / però sia detto per un verbigrazia, / che non si dica poi
tutti gli altrui fatti, / non per un verbigrazia, e non a caso.
colui ch'è in disparte -e non è un trafficante profittatore o un verbivendolo..
-e non è un trafficante profittatore o un verbivendolo... -soffre forse più di
. parola, espressione verbale o grafica di un concetto, di un pensiero, di
o grafica di un concetto, di un pensiero, di un sentimento; vocabolo,
concetto, di un pensiero, di un sentimento; vocabolo, termine (e
termine (e al plur. può indicare un discorso, un'affermazione).
, 1-48: so... ch'un verbo solo / tu d'amor non udresti
. discorso o affermazione; formulazione di un pensiero, di un'opinione.
dell'affermazione che fa lo spirito di un reale, la quale è l'atto cort
è vero che nei platonici si parla di un verbo divino, ma questo verbo lo
ma questo verbo lo descrivono piuttosto come un complesso di idee. g. ferrari,
riunione ravvicina due termini che si escludono un dio impassibile e un dio benefico,
termini che si escludono un dio impassibile e un dio benefico, un dio generico e
dio impassibile e un dio benefico, un dio generico e un dio provvidenziale, un
dio benefico, un dio generico e un dio provvidenziale, un ente come la
un dio generico e un dio provvidenziale, un ente come la sostanza di spinosa,
come la sostanza di spinosa, e un verbo generatore come il logos di platone
, di costume, ecc. proprio di un determinato periodo, di un movimento,
proprio di un determinato periodo, di un movimento, ecc. b.
indica un'azione, uno stato o un divenire correlato al soggetto della frase,
-verbo di moto: quello che indica un movimento. corticelli, 1-378:
l'azione in quanto raggiunge una meta, un termine. -verbo performativo-, nella
rende esplicita la forza illocutiva specifica di un dato atto illocutorio ed è, secondo la
. m. zanotti, 1-7-37: ora un verbo chiamasi regolare qual'agente dell'azione
altri tempi. va da un nome. -verbo servile-, v
dai copulativi, che si completano con un predicato nominale, può da solo costituire
ergativo o fattivo: verbo causativo. un modello originale. -verbo estimativo: quello
a perpetua memoria. pallavicino, un sostantivo o aggettivo che, se è in
ii-357: fu deliberato di dar a'protestanti un nuovo salvocon qualifica l'oggetto
, è la frase, non ha un significato proprio ma conferisce alseguente. l'
-dire verbo: proferire parola; pronunciarsi su un -verbo impersonale, v. impersonale,
. 1. determinato argomento, esprimere un parere. - verbo incoativo:
-verbo intensivo: quello che presenta un affisso in- fare verbo: menzionare,
il comviani, 14-317: ma di un narciso, dotto di greco e di latino
. -verbo transitivo: quello che regge un complemento oggetto in quanto esprime un'azione
si possano attribuire ad una voce d'un verbo, come, per cagione a'es-
-verbo parasintetico: quello derivato da un aggettinieri, 232: del figliuolo non
fece più verbo. vo o da un sostantivo per aggiunta contemporanea di -non volere intendere
intendere verbo di qualcosa: non volerne un prefisso e di un suffisso (come ad
: non volerne un prefisso e di un suffisso (come ad esempio 'arricassolutamente sentir
pascoli, i-832: quanto alla sintassi basti un accenno: chi -senza verbo: tacendo,
lo stesso accusativo dell'oggetto lui, che un potente rovescio di destra mi colpì la faccia
. -muovere verbo: parlare; trattare un argomento; pronunciarsi riguardo a una questione
il prurito / d'usar questo verbùccio in un sonetto, / per me schernire un
un sonetto, / per me schernire un vecchio rimbambito. -spreg. verbàccio
, 1-143: deh! fate largo che un poeta viene / all'ombra de'cazzotti
de'cazzotti addottorato; / ha per ghirlanda un basto scassinato, / che nello studio
letteratura una musica, od una pittura senza un significato reale, tanto più cresce in
posto alla fine di una frase o di un periodo. p. f
ii-14-234: chi brama ardentemente di raggiungere un suo fine, non si trattiene dal
argomenti, ecc.; il dilungarsi in un discorso inutilmente e in maniera inopportuna e
. carattere ridondante, pletorico o ampolloso di un testo, di uno stile.
uno stile. abati, 135: un amico rimprovera facetamente all'altro la frequente
vostra 'narrazione', devo confessare che tra un vortice di sottigliezze, d'una diarea
si chiamava d. pollastrone ed era un napoletano verboso che pareva fratello carnale del capitano
, tale da suscitare noia, fastidio (un discorso, un testo, ecc.
noia, fastidio (un discorso, un testo, ecc.); ridondante nelle
il mauthner... è autore di un verbosissimo operone in tre volumi: 'beitrage
, con la donna, scivolavo subito in un sentimentalismo verboso che finiva per allontanarla da
squadra la provercelh. dicono che è un vero vivaio ». e con voce ancora
egli la venerabile storia, ed essendo un uomo letteratissimo e vecchio, mi fece
: quando il cavallo è guercio di un occhio o di due, segno di ciò
verdacchi e meriterebbono di esser poste in un truogo dandole a succhiare a porci, come
. agg. eccessivamente misero, scarso (un contributo, un obolo).
misero, scarso (un contributo, un obolo). f. f.
. ant. e letter. che ha un colore tendente al verde, che presenta
2. vivace, molto brillante (un colore). cennini, 3-161:
verdastro, agg. che è di un colore verde con sfumature e tonalità brune
lanzi, ii-292: nell'armonia generale ha un color verdastro di lacca. foscolo,
, 8: apriva le sue fauci un antro acherontico, una caverna ancor più tetra
cortissima, una camicetta a pallini rossi, un paio di scarpe sdrucite, un nastro
, un paio di scarpe sdrucite, un nastro nei capelli secchi e stopposi: aveva
per estens. che ha una carnagione di un colore livido, olivastro (e spesso
di pelli, tenendo fermo tra loro un giovinetto magro e verdastro come una locusta.
era tutto orecchi; con sulle labbra un sorriso verdastro. 3. sm.
o secco, fresco (un'erba, un fiore, la frutta, ecc.
), agg. che ha un colore tra il verde e l'azzurro;
moravia, 23-154: 1 pachidermi hanno un colore rosso che spicca tra il verde-azzurro
cinematografo mostrò i suoi veri occhi d'un colore verde e oro, subitamente straordinario.
straordinario. -in relazione con un altro agg. o sost., denota
cavalloni enormi di schiuma passò da un colore di fango ad un colore verde marcio
schiuma passò da un colore di fango ad un colore verde marcio. -che
aromi che ne costituiscono gli ingredienti (un piatto, in partic. una torta
servito... torta verde, con un copertoro sopra di zuccaro bianco, tocco
di tale colore (il cielo, un astro, ecc.). ciro
il elsomin del tago / e imbianca un verde ciel di latte e stelle.
vino. cantoni, 706: un carro, mezzo pieno di roba verde per
, infi., 13-40: come d'un stizzo verde ch'arso sia / da
verde ch'arso sia / da l'un de capi, che da l'altro geme
non si accendeva, le cannucce facevano un fumo nero e denso, dovevamo metterci
, in partic. molto rigogliosa (un terreno, una regione). -anche:
4. per estens. che ha un colorito livido, olivastro, che è
livido, olivastro, che è di un pallore grigiastro, in partic. per una
stato avanzato dell'età o anche per un moto di rabbia, per un'emozione (
annunzio, 78: miss claribel gittò un grido acuto di spavento e si volse a
iii-263: il 'verter5 di goethe versa sopra un fatto ch'era conosciutissimo in germania,
corrisponde alla giovinezza (l'età, un periodo di tempo). malecarni,
maggiore, davanti allo stesso signore, traggono un magro sollievo dalla constatazione che 'siamo tutti
si suole, / rosa mai tal sopra un bel lito giacque. 6
7. molto intenso, vivace (un sentimento, un'inclinazione, ecc.
che permane durevole (la memoria, un ricordo). guicciardini, i-24:
vivo (una tradizione, una lingua, un vocabolo). cammelli, 7:
fu, per dir la verità, un buon retore il quale pretese sul serio,
verde, documentazione intemazionale di assicurazione di un veicolo. 12. diplom. libro
spesso intorno a una tovaglia che intorno a un tappeto verde. pratolini, 2-247:
14. polit. appartenente o simpatizzante di un movimento politico o d'opinione costituitosi in
il ted. griin, denominazione di un analogo movimento e partito, e al plur
19. frutto o parte di un frutto, di una pianta di tale
abbondante e lussureggiante. - anche in un contesto figur. dante, purg.
24. freschezza, vitalità propria di un sentimento, di uno stato d'animo
sgraziata, mezzo morta in piedi, senza un verde di virtù, senza speranza di
la cappella del b. luigi] in un lungo tempo felicemente, ed è ornata
, / che già del candellier hai ars'un poco; / a mal tuo grado
posso più: io mi darei per un pane. marchesa colombi, 2-51: così
. ercole bentivoglio, i-12: considerate un poco, ch'egli è al verde:
, 1-i-1489: ora lo impegnava piana, un ragazzo dell'alto piemonte, sempre spettinato
sia mo preparati; abbiamo un esercito ed una marina; ma abbiamo
per la prima volta un accento di apprensione. ridevano un po'verde
prima volta un accento di apprensione. ridevano un po'verde. -sputare verde
prov. proverbi toscani, 114: un sacco di disegni verdi non tornano una
, iii-2-1043: nella parete destra è praticato un vano, chiuso da cortine di broccatello
pomo. ojetti, i-598: c'è un altro alfredo qui, vestito come il
vento / porta dai frigidari / dei pianterreni un travolto / con- citamento d'accordi 7
fiano, bombino, malvasia fino a un massimo complessivo di 5%. =
chiari). che ha un colore verde molto tenue, pallido (
di questi [frutti] alcuni sono d'un color verdechiaro, altri gialle e
, iv-2-42: fuori il cielo era d'un bel verdechiaro di berillo; bruciavano le
di scuro sotto gli alberi, in un giardino, e insieme è il verde
orlati di porpora. montale, 2-36: un sole si bilancia / a stento nella
i loro lunghi e sottili aculei verdedorati mostrano un filo bruno. jahier, 2-52:
ricco di piante rigogliose, verdeggiante (un giardino). girone il cortese volgar
verde. -in senso concreto: vegetazione di un territorio. libro di prediche [
rigogliosa vegetazione; ricco di vegetazione (un luogo, un territorio).
ricco di vegetazione (un luogo, un territorio). boccaccio, v-20
giunse a la fine a piè d'un picciol colle, ch'il verdeggiante capo a
-ricco di fronde, di fogliame (un albero, un ramo, ecc.
fronde, di fogliame (un albero, un ramo, ecc.).
. bellori, 2-102: né solamente un freschissimo albero verdeggiante presta l'ombre amiche
guitarono a camminare. in un punto un'alberella abbattuta impediva il passaggio
rosa passò di sotto ai rami verdeggianti che un istante la incoronarono. -con
riflessi di tale colore (una pietra, un tratto di mare, ecc.)
seta dei paralumi bassi sui mobili, un chiarore si spandeva in quieti laghetti verdeggianti intorno
giuochi, s'eran messi a raccontarsela in un bel giardino dove i raggi del sole
che s'indugiassero con piacere, sotto un cielo già verdeggiante, dove fiottavano nuvole
propizio per lo sviluppo della vegetazione (un periodo eli tempo, una stagione).
la presenza di una rigogliosa vegetazione (un luogo, un territorio).
di una rigogliosa vegetazione (un luogo, un territorio). boccaccio, dee
1-6-48: di sotto a questi verdeggiava un prato, / nel qual sempre fioriva
-essere ricco di fronde, di fogliame (un albero, un ramo, ecc.
fronde, di fogliame (un albero, un ramo, ecc., anche con
203: visto verdeggiar poco lontano / un uliveto, entrar subito in quello. quasimodo
subito in quello. quasimodo, 6-135: un fico selvatico, grande verdeggia di foglie
riflessi di tale colore (una pietra, un tratto di mare, il piumaggio di
tratto di mare, il piumaggio di un uccello, ecc.). cennini
). cennini, 3-183: tolli un pezzo di vetro bianco che non verdeggi,
circondato di molte spine in forma d'un riccio. tanara, 59: è uccello
gialletta. linati, 18-129: era stato un tramonto maravi- glioso... poi
gatto, 4-51: il riso / d'un prete che svolazza con la mano /
-mettere germogli, foglie (una verga, un bastone, in una comune immagine biblica
intensità (uno stato d'animo, un desiderio, ecc.). giusto
oasi, e quel pensiero vi domino come un incantesimo meraviglioso che t'inalzava a un'
- le rive scoscese, piene d'un bosco di pini verdegialli e di mirti.
banani. -per estens. che ha un colorito giallastro, livido (un volto
ha un colorito giallastro, livido (un volto). marinetti, 2-i-753:
i quali preparati con mestura di calcina buttano un verde assai bello e vivace, molto
preparate con mistura di calcina, buttano un verde assai bello e vivace.
verdegrìgio, agg. che ha un colore verde con sfumature e gradazioni grigiastre
apparenza di straordinaria leggerezza somigliando a un vapore verdegrigio cumulato in forme costanti.
, 1-1371: l'erbetta pinta d'un verdello blando / m'era tappeto.
fresco né ancora seccato o stagionato (un frutto, un seme, ecc.)
seccato o stagionato (un frutto, un seme, ecc.). soderini
ben maturi con i suoi picciuoli cacciano in un vaso nuovo di terra cotta sottile,
nomi, 3-27: per usare a un bisogno lautezza / condiscono in più modi la
inganni! / cné così verdemezzo come un fico, / par che si strugga quando
1-viii-149: sopra queste cose si vuole un pippione grosso arrosto, così verdemezzo, che
arrosto, così verdemezzo, che sanguini un poco. bronzino, 1-46: e così
bronzino, 1-46: e così anche volta un pezzo 7 di porco, di
-non ancora del tutto stagionato (un formaggio). buonarroti il giovane,
ma non ancora del tutto secco (un materiale impastato con acqua). cellini
2. figur. che ha un carattere o un modo di comportarsi che
. figur. che ha un carattere o un modo di comportarsi che rivela debolezza,
.. si possi- no redurre ad un solo aforismo, cioè che tutti i colori
verde-mare o verde-pisello. bacchetti, i-332: un signore in pigiama verdepisello si mostrò stupito
,... si potranno tenere un vaso coperto e ben turato in luogo
, pesta insieme bene, mettile in un vaso netto e guardalo dalla rugiada. landino
parte ove restino asciutte, vi si genera un certo verderame. bacchetti, 15-10:
dal verderame, ma i valmagnim avevano un occhio particolare per le cose loro.
. cennini, 3-50: verde è un colore il quale si chiama verderame.
. giardino; verziere. - anche in un contesto figur. anonimo, i-467
2. per estens. che ha un colorito, una carnagione livida, olivastra
: è vestita [la pavoncella] d'un manto verde scuro misticato con berettino scuro
4-261: ecco il dosso coperto di un vello verdescuro, che impediva la vista
sant'ivo piroetta a tutte le tramontane un vecchio violinista ebreo, barbuto, con
marino, 1-10-256: quel ch'ha d'un verdescuro a fiocco a fiocco / la
, agg. quasi disseccato, appassito (un vegetale). soderini, i-362
che per qualunque accidente... abbino un po'patito e siano quasi appassiti e
calvino, 2-202: brillò il sole, un raggio corse sul prato che da verde
vescovo. cennini, 3-54: verde è un colore naturale di terra, el quale
di verdeterra e per la metà d'essa un co'd'ocria. = comp
senso generico: qualsiasi sentenza emessa da un giudice o da una corte giudicante.
2. per estens. decisione presa da un arbitro o da una giuria in un
un arbitro o da una giuria in un concorso, in una gara, in una
ghislanzoni, 16-50: fui sottoposto ad un consiglio di professori, i quali fra
. -in partic.: che ha un colorito livido (una carnagione, anche in
). govoni, 9-32: un crepitio di luce verderòsa / mi avvolge nel
voce di area merid. virdisca, da un lat. region. * virdiscus
. -diagnosi o prognosi espressa da un medico su un malato. svevo
-diagnosi o prognosi espressa da un medico su un malato. svevo, 1-217:
2. molto secco e leggermente acidulo (un vino, in partic. in quanto
bencivenni [crusca:]: ha un sapore intra dolce e amaro, ed è
magna. baldinucci, 175: verdetto. un color di miniera, che si trova
pianta. cavalca, 20-65: venne un pagano [nell'orticello del mona- sterio
vecchia in disfavore; / risguarda come un fiore, che oggi è verde, /
de 'l ciel folgora tonde, / versa un barbaglio di pagliuzze d'oro / su
massimo vigore e freschezza dell'età di un uomo (in partic. nell'espressione verdezza
siena, 219: sai, in sur un prato, quando tu guardi d'inverno
f. frugoni, iv-498: portommi un piattel succinto di grossolana greta, alla rustica
265: nelle porche uguali, / come un velluto verdicava il grano.
tonalità, sfumature o riflessi verdi (un paesaggio, il cielo). d'
che usciva dal chiuso, stefano camminò un istante senza direzione, così per andare
snebbiato, e fra le case apparve un pallido orizzonte verdiccio. 2.
soffici, v-2-592: e costì, tra un introdur di persone di ogni specie,
o provenienza settentr., probabilmente da un lat * \ uva] vi \ r
: andando a chartres... oltre un mese più tardi, si avevano tutti
se 'l tuo colore ti traesse a un certo verdigno pendente inverso l'azzurro,
guardiniello), dimin. di un vèrdenè o vèrdèlè da far risalire al lat
, 125: già l'erba cresce in un verdino chiaro, nelle aiuole ben disegnate
ben disegnate. valeri, 3-152: un bel mare così, tutto nuovo, /
di maturare gli ultimi frutti anche ad un mediocre freddo. cinelli, 11-275:
zampe di colore verde (un uccello). -folaga verdipiede. v.
da la putredine / acre de le carni un rampollo / di quercia viva sentir verdire
un'esplicita forza grazie all'espressione di un giudizio emesso da un'autorità (un
di un giudizio emesso da un'autorità (un atto linguistico). 2
, v-2-855: al parafango bistorto è legato un astuccio di cuoio nero, accanto a
accanto a una lanterna rugginosa e a un ombrellone verdoccio. = deriv.
2. per estens. che ha un colorito livido, olivastro (una persona
fu paragonato da gioiazza al verdognolo di un bigliardo stravecchio. d'annunzio, iii-2-1043
, tutta la stanza è immersa in un chiarore stranamente misto, che nell'ombra
arenili, e l'acqua è di un placido colore verdoliva. = comp
verdóne, agg. che ha un colore verde intenso, carico (anche
una striscia intorno di color verdone, grossa un dito. nievo, 86: portava
bottoni di smalto, e panciotto d'un sol colore verdone e cenerognolo non lungo
velluto verdone e reggevafiero uno schioppo grosso quanto un cannone. sbarbaro, 1-90: paraggi
delle divise. 4. banconota da un dollaro. 5. omit. uccello
autunno, venendo dal settentrione: ma un gran numero ne resta qua anche d'
rossa. montale, 3-42: si vide un modesto uccellino -un passero o un verdone
vide un modesto uccellino -un passero o un verdone -levarsi dal suolo e portarsi sul nudo
suolo e portarsi sul nudo rametto di un pinastro. g. manganelli, 5-36:
gestita, fosse altamente selettiva; uccidere un certo animale e non un altro, un
; uccidere un certo animale e non un altro, un verdone e non un
un certo animale e non un altro, un verdone e non un beccafico.
non un altro, un verdone e non un beccafico. 6. colombina
verde; verdezza. - anche in un contesto figur. bonvesin da la riva
da verona, xxxv-i-630: per mego - un bel flumo ge cór, / lo
verdùccio, agg. che ha un colore verde pallido, po
. / portate or una canna o un sagginale. garzoni, 7-202: hanno,
; e con sua estrema contentezza postole un verdugo francese al collo, e due
6-xv-39: in capo alla carabina incastrano un verduco. d'annunzio, iii-i-
su la soglia bieco, tenendo in pugno un verduco acutissimo. i famigli, con
aver sospetto / si cinse al fianco un verducchin francese. = dallo spagn.
bassa che suona sotto il verdugale come un batacchio in una campana sorda; ecco uno
, la sparpaglia, ne fa quasi un fiocco della sua spuma. 2
dove sempre si veste in varie guise / un gran verdugalino alla franzese / pur vi
verdùgio, agg. letter. che ha un colore verde delicato. pascoli, 370
tavola ritonda, i>2: stando esso ad un suo redutto, cioè al castello del
ti parrà che bastino, e meschiavi un poco d'aceto peverato, ed infondi
in partic. proprio della vegetazione di un luogo, del fogliame delle piante,
pareva nera, protendevano su la fontana un tetto arteficiato... i tronchi
. 2. vegetazione presente in un luogo, in un ambiente o,
. vegetazione presente in un luogo, in un ambiente o, anche, in senso
con gli occhi verso gli alberi; un po'di verdura conferisce alla riflessione, e
commestibili, di ortaggi. - anche in un contesto figur. cavalca, 6-1-27
1-ii-276: finite le portate del pollame, un gran vassoio d'insalata, uno di
e prematura. pavese, 2-57: un giorno che ceresa aveva da fare a
solo con nora che puliva della verdura in un secchio sotto la tettoia. pratolini,
. longhi, 510: la condotta un po'aspra di questo telone a tempera,
che ropera abbia servito da cartone per un arazzo della fabbrica ferrarese. -archit
pronunciare le parole acute una verecondia e un impaccio, come se avesse preferito essere
semplici tra gli operai per i quali scelse un giorno di combattere. 3.
fallo commesso; e di questa paura nasce un pentimento del fallo; lo quale ha
che piu bello è a veder d'un giovin casto / e verecondo, e mansueto
per i più se non... un artefice di medaglioni scolpiti a mezzo rilievo
che afferma princìpi di severa moralità (un autore). genovesi, 1-ii-153:
6-i-392: io non aveva veduto mai un sorriso più dolce, un viso più aperto
veduto mai un sorriso più dolce, un viso più aperto, due occhi più
. alfieri, 5-72: con lingua a un tempo vereconda e ardita, / posi
6. delicato, sfumato, pallido (un colore). manzini, 11-87:
manzini, 11-87: le setole lascian vedere un rosa verecondo, per niente carnale,
egli, menatela via. / l'un tolla in mano verghe dimenanti, / e
lembi di velo. alvaro, 17-275: un temperino nella tasca destra...
purg., 14-102: quando in bologna un fabro si ralligna? / quando in
si ralligna? / quando in faenza un bernardin di fosco, / verga gentil
... si figurava dagli egizi con un occhio sopra una verga. f.
pastori per guidare il gregge (anche in un contesto figur. per indicare la guida
sottrarsi al potere delle formule? è un potere incantatorio come quello dei circoletti segnati
463: la cesta poi è sormontata da un arco formato da una verga d'ottone
annunzio, iv-2- 1210: potevo distinguere un ragnatelo stellato tra le verghe d'un
un ragnatelo stellato tra le verghe d'un cancello. -in un'espressione comparai,
una stanza assai grande e consistono in un numero innumerabile di ruote, di suste,
agli occhi nostri. -venatura di un colore. citolini, 176: avvertite
le mescolate di colori quelle che tra un color intiero d'una sorte hanno qualche
moravia, vi-365: marcello ricordò ad un tratto l'immagine che gli era balenata
assai brutta barcaccia... con un grande albero e un trinchetto vicino alla prora
.. con un grande albero e un trinchetto vicino alla prora con verghe di
: è l'equinozio d'autunno. un immenso stormo di rondini, incontrato nella
risulta dalla tessitura o dalla coloritura di un tessuto. statuto dell'università e arte
verga. verga, ii-235: tutt'a un tratto,... l'abbracciò
le veste verdi e le berettine con un leopardo, che la palma aveva nella zampa
azzurre a somiglianza del padre, con un fascio di verghelle legate insieme, con
sottili per lo più di colori diversi (un tessuto, una veste). varchi
così, che non potea più esalar un latrato, ancorché sommesso, per detestare le
il coprire di scritte, di segni grafici un foglio. - anche, in senso
erano tutte uguali... il nasetto un po'appallottolato ma disegnato, le labbra
più seminario né vergella, / ma un arbor già da frutti serà questo.
glossato col gr. qapòoùx°5 'chi porta un bastone'), deriv. da virga (
secondo altri, molto più verosimilmente da un lat volg. * vervecarìus 'pastore'
con una verga (una persona, un animale). guerrazzi, iv-305:
-inferto, assestato con una verga (un colpo). palazzeschi, 1-503:
colpo). palazzeschi, 1-503: un fiero colpo di mazza vergato in mezzoal cranio
di diversi colori (una stoffa, un abito, un drappo). nuovi
(una stoffa, un abito, un drappo). nuovi testi fiorentini,
pulci, iii-101: a questi dì trovai un grande orsacchio / che diguazzava un sorbo
trovai un grande orsacchio / che diguazzava un sorbo agli orsacchini: / io ero solo
io ero solo e in mano avevo un bacchio / questo per ira arricciava i suoi
con una verga; dare, assestare un colpo violento. fanfani, uso tose
disparte j e riposto la penna in un cantone, / per non vergar mar
5. scrivere di propria mano un testo, in partic. un messaggio
propria mano un testo, in partic. un messaggio, una lettera; comporre un'
. -sottoscrivere con la propria firma un documento. cammarano, xc-235: a
te m'invia / l'offeso conte: un foglio / vergar t'impone, e
il piumaggio o il guscio striato (un animale). marco polo volgar.
lucciole faceano mercanzia di lanterne, fu un lumacotto di quelli da quattro coma,
, 2-199: una sola radice, e un sol gambo, dal quale nascono poi
coperto con scritture, con segni grafici (un foglio, le carte).
. c. gozzi, 1-838: un foglio il tuo fratei nelle sue stanze /
. soldati, 6-212: baldini ci mostra un prezioso taccuino, stretto e lungo,
. -scritto di proprio pugno (un testo, un componimento). bembo
-scritto di proprio pugno (un testo, un componimento). bembo, iii-448:
ricordo. 7. dipinto (un quadro); tracciato (un disegno)
dipinto (un quadro); tracciato (un disegno). scaramuccia, 85:
, ove oltre alcune pitture, viddero un bellissimo quadro dedicato al rosario di mano del
, indecise alcune, altre vergate in un segno incisivo di sicurezza baldanzosa, la guar
la mustra fé l'amore vestuto d'un vergato. novellino, vi-98: dacch'egli
il diametro voluto. = da un lat. volg. * virgéllam (da
sugnia. idem, lxvi-i-299: abbi un pezzo di carne vergellata e tagliata in
che dalle promesse de'prìncipi, può un qualche mutamento venire all'italia dalle economiche
. 2. ott. in un sistema ottico centrato e con un raggio
. in un sistema ottico centrato e con un raggio incidente o emergente, l'angolo
riferimento al fascio di raggi divergenti da un oggetto o convergenti in un punto, l'
divergenti da un oggetto o convergenti in un punto, l'apertura del fascio stesso
emisperi il ciel si parte; / l'un verge all'aquilon, e l'altro
3. avvicinarsi, approssimarsi verso un determinato momento, periodo di tempo o
adriani, iv-336: marcello consolo fé vergheggiare un senatore venuto di là a roma,
agamaita [la lana] da verghezini sopra un graticcio fatto di certe bacchette sottili.
sottili elastiche verghette / se talun batte un cumulo ammassato, / son elle da
percoto, 77: metteva la bottiglia in un suo forzierino, vi aggiungeva alcune picce
romani 'obbedissero ai cittadini', tagliuzzando con un suo coltellino verghette di salcio.
allora) quel che batte nella campanella è un martellino a due capi, in cima
. arald. palo diminuito e ridotto a un terzo della sua grandezza normale.
pasolini, 9-317: ci sarebbe da scrivere un intero, grosso capitolo di storia della
romani'-dove il protagonista è quasi sempre un moravia in panni popolari vivaci -sarebbe evidentemente
non sarai me, per giove, ma un verghifero / da melita sarai. ve'
: in cielo collocò la forma di un toro adorna di 33 stelle, tra le
o ai una donna (o anche di un uomo) che ha conservato l'illibatezza
2. per estens. che è di un biancore luminoso, di un fulgido candore
che è di un biancore luminoso, di un fulgido candore (un astro, un
luminoso, di un fulgido candore (un astro, un fiore); bianchissimo,
un fulgido candore (un astro, un fiore); bianchissimo, immacolato.
, nella forma originaria, primitiva (un luogo, una società). cattaneo
., quella sera era vestita virginalmente con un grembiule tutto pizzi e fiori che le
tutto pizzi e fiori che le dava un aspetto di fanciulla. 2.
non ha avuto rapporti sessuali completi con un uomo e il cui imene è integro
le vergini che da marito sono in un luogo si adunano e standovi intorno la
scampo. d'annunzio, iv-1-239: un paliotto, raffigurante la parabola delle vergini
cominciò a strillare la padrona, perdendo un po'del suo colore acceso. jovine
, iii-33 (5): andà a un monester de vergene che era lì preso
, avendo empito dell'acqua del tevere un cribro, l'acqua non scolò di quello
, salutagli. aretino, 20-321: un collo, iddio, un petto, balia
, 20-321: un collo, iddio, un petto, balia, e due pocce
: salomone, si legge di lui in un libro, che chieggiando a dio la
cuore. tarchetti, 6-ii-258: in un gran centro di corruzione come cotesto,
intenzioni oneste, innocenza e talora ingenuità (un sentimento, un pensiero).
e talora ingenuità (un sentimento, un pensiero). g. maccari,
. g. maccari, vi-403: un vergine pensiero il cor mi tocca. tarchetti
. baldini, i-iq: ero già un soldato gagliardo, sicurissimo della mia parte
questo si è ch'e'si piglia un poco del verderame del più bello che
dell'aria. -puro (un colore); che si avvale di colori
). scaramuccia, 33: osservarono un mettere di colore realissimo con pennellate vergini
che si colloca qua e là in un quadro, non mescolato o non impastato con
corso le bellissime onde / sposa d'un lago. milizia, iv-201: niccolò v
. 17. appena sbocciato (un fiore). chiabrera, 1-i-4:
per la registrazione (una pellicola o un nastro magnetico). bacchetti, ii-438
-che non è mai stato scalato (un monte, una vet- ta).
iii-114: il campo a me destinato era un terreno quasi vergine, poiché l'errore
? bacchelli, 2-xix-172: costoro, su un terreno vergine, della stessa difficoltà iniziale
(una città, uno stato, un popolo). bandello, 1-15 (
discussione, trattazione, tentativo di risoluzione (un testo, una questione).
difficoltà ad accettarlo. piovene, 7-259: un tentativo notevole di conciliazione tra critici formalisti
, che oggi studia tra l'altro un argomento quasi vergine, l'arte del brasile
come doveste provvedere ad una repubblica per un paese dell'utopia. montale, 12-24
anno nel fiume della tamisa, involta in un sacco, con alquanti mattoni per contrapeso
la verginella! se ne è presi un reggimento, la tua laide. 2
, musa poco casta, che uscita un dì verginella dai boschetti dell'arcadico elicona
. bassani, 6-50: soffriva da circa un mese delle conseguenze di un 'regalo delle
da circa un mese delle conseguenze di un 'regalo delle verginelle di via bomporto'.
carena, 1-229: 'maglio', che è un ceppo ben cerchiato di ferro, il
per estens. che è appena sbocciato (un fiore, anche in quanto simbolo di
a una rosa verginella / così disse un dì l'ortica: / « onde vien
agg. privo di malizia, innocente (un pensiero). g
? almeno / se gli è rimasto un ferro, rimmerga in questo seno.
. totale inesperienza di un'attività o di un gioco. palazzeschi, 6-502: come
3. bianchezza immacolata e splendente di un fiore. d'annunzio, i-471:
langue, da presso, entro la coppa un giglio / in sua verginità nobile e
in sua verginità nobile e puro / quale un vaso liturgico d'argento.
4. integrità, perfetta conservazione di un oggetto. carducci, ii-13-297: vedi
, e lavorare su la grande è un po'difficile e pericoloso per la verginità.
la verginità. -integrità originale di un testo. gozzano, i-1368: non
né posso portare ai torchi di treves un manoscritto di così menomata verginità 5
soggiunse il colonnello « gli ho pestato un callo! fu un bel trovato così di
gli ho pestato un callo! fu un bel trovato così di sbalzo; ed io
di mortificazione, derivante dalla consapevolezza che un atto, un comportamento, un discorso
derivante dalla consapevolezza che un atto, un comportamento, un discorso proprio o altrui
che un atto, un comportamento, un discorso proprio o altrui sono riprovevoli,
levar gli occhi, assalito come da un certo senso di vergogna per quel che aveva
povera ragazza ch'egli aveva tolto da un luogo di vergogna. 3. in
a chi lo crebbe. / parlava come un vivo ed era (avrebbe / dovuto
. bemi, 115: io ho un vin che fa vergogna al greco. tommaseo
, / sì, mi vergogno d'essere un poeta! -in espressioni in forma
non vi vergognate?), per esprimere un grave rimprovero. ochino, 196
cleostrato, di comparir matto, volendo corregger un ubriaco? ferd. martini, 4-29
senno. -per estens. assumere un atteggiamento poco dignitoso; umiliarsi.
monosini, 236: la vergogna in un giovane è buon segno. idem, 372
sebbene in fondo non gli sia fatto un formale torto. -vezzegg. vergognuzza
determinate situazioni; non osare comportarsi in un certo modo. mico da siena,
. per simil. arrossire nella maturazione (un frutto). tommaseo [s.
si era che a tali feste, come un pannaio se li acostava, ella dicea
triarono di foglie di ficaia, e con un vincastro di salcio la frustarono da ladro
sostant. lacopone, 47-54: « un deferto par che agi, ch'è contra
lvii-106: spero ancor per mia ventura un giorno, / benché sì vergognosa e sì
e mi fé tingere le guancie d'un vergognoso rossore. 3. che
rossore. 3. che tiene un comportamento gravemente riprovevole. - in partic
; esecrabile, riprovevole, disonorevole (un comportamento, un'azione). cavalca
-contrario alla decenza, sconveniente (un discorso, un'espressione verbale).
a condizioni gravemente sfavorevoli, umilianti (un accordo, un trattato di pace).
sfavorevoli, umilianti (un accordo, un trattato di pace). a.
? lei si lascia facilmente prendere? un sorrisetto.. una mossetta.. un'
o d'oro intessuta o applicata a un drappo come ornamento. g.
7: in sulle spalle si è messo un vipistrello fatto col drappo,..
al malmantile [tramater]: avvi ancora un mulinello col quale si torce la seta
, stilatura di una pietra, di un minerale. lauro, 2-78: absinto
per sette giorni cesi, i-85: un pezzo dell'ebano fossile semplice; et
2. guarnito, ornato con vergole (un drappo). caro, i-114:
attorno alla quale è avvolto a spirale un filo, in partic. di seta.
poi buoni? fucini, 60: a un tratto mi sento strisciar roba sul petto
roba sul petto; l'agguanto, era un vergone di vetrice della ripa. comincio
che domattina a digiuno tu facci ben rovire un vergo- nello di ferro e che sia
aspetto povero, miserevole e umiliante di un luogo. niccolò del rosso, 1-231-8
a tradimento, / allungate gli orecchi come un mida, 7 e rinnegate dio
se quel si parte, / senza tenervi un sommo vericida. = voce dotta,
anche possa parere superbamente, egli scrisse un giorno di sé. -veramente, proprio
papini, iv-422: il bertana ha scritto un libro... per dimostrare che
fatti, avvenimenti, ecc. (un giornale, una pubblicazione, uno scritto)
verìfica, sf. controllo di un materiale, di un prodotto, di
sf. controllo di un materiale, di un prodotto, di uno strumento o di
aperse ed entrò il signor cleanto con un fanale appeso a un bastone e andò
il signor cleanto con un fanale appeso a un bastone e andò a fare la verifica
l'autenticità di un'affermazione, di un ragionamento, di una circostanza; riscontro
conformità di una situazione di fatto a un modello normativo, a una disciplina giuridica
della formula, delle operazioni risolutive di un problema. -verifica della stabilità: metodo
metodo per controllare che nessuna componente di un sistema sia divergente. 9. nel
. 'verifica'della maggioranza, di un programma politico, economico, delle condizioni
dimostrazione perfetta, perché non verificabile che in un solo caso. delfico, ii-382:
mettere in atto, rendere effettivo (un progetto, un evento). de
, rendere effettivo (un progetto, un evento). de luca, 203
in caso poi che pusofrutto si lasciasse ad un corpo inanimato, nel quale non è
la correttezza; chiarire una questione, un dubbio.
. croce, ii-i 1-288: per accettare un giudizio altrui, bisogna essere in grado
. boccaccio, viii-1-3q: pare essere un fiume [la difesa della poesia]
verificare delle cose proposte. -accertare un fatto, un comportamento, una condizione
proposte. -accertare un fatto, un comportamento, una condizione nella sua effettiva
per la gran porta del recinto, un uffiziale verificava se mai mancasse alcuno della
verificare che tutto non fosse altro che un 'automatico'moto interno. -in relazione
moto interno. -in relazione con un compì, pred. dell'oggetto.
rotondo. -controllare l'esattezza di un dato. ghislanzoni, 1-5: a
modo sperimentale la veridicità, l'esattezza di un principio, di un'ipotesi; in
in matematica, controllare la correttezza di un procedimento, di un enunciato, di
la correttezza di un procedimento, di un enunciato, di una formula risolutiva.
sono dispersi; hanno il coraggio di accumularne un numero immenso, e la perseveranza di
2. per estens. sottoporre un prodotto, un materiale, un oggetto
. per estens. sottoporre un prodotto, un materiale, un oggetto, uno strumento
sottoporre un prodotto, un materiale, un oggetto, uno strumento, un'apparecchiatura,
e nel gran consiglio. -ispezionare un luogo; conoscere direttamente una popolazione.
misurazione. viani, 19-585: cessammo un tantino le pompe poiché verificammo 15 pollici
è stato eletto a far parte di un parlamento, di un organo amministrativo locale
a far parte di un parlamento, di un organo amministrativo locale o in chi è
membri presenti in un'assemblea, in un organo amministrativo. 5. matem.
soddisfatta una condizione, un'equazione, un postulato, ecc. 6. ant
di una previsione; certificare, convalidare un fatto, una condizione. m.
i miei prognostici. delfico, iii-272: un antico stabilimento che si chiama tribunal della
, veritiero, legittimo; avverarsi (un principio, un concetto; un giudizio
, legittimo; avverarsi (un principio, un concetto; un giudizio, un'affermazione
(un principio, un concetto; un giudizio, un'affermazione, una dottrina,
spine. -trovare attuazione concreta (un proposito, un'intenzione). ma
, la qua -analizzare scrupolosamente un testo; controllare le è di provare
evidente ragioni che il cuore acceso d'amore un documento per accertarne la validità. giammai ha
-capitare, accadere, prodursi, determinarsi (un di tutti i miei compagni di viaggio
fatto, una circostanza, una condizione, un fenomeno). tutti col gusto di
, 7-181: -sottoporre ad accertamento un conteggio, un bipare che nella terra
-sottoporre ad accertamento un conteggio, un bipare che nella terra non si verifichi
che nessun coipo semplice lancio, un credito. possa esser corpo dell'
lii-15-173: il re... fece un editto che i ricevitori do
vostro esempio, nel vessero dar un conto dal 1570 fino al 1594, e
una mozione, una proposta di legge (un ria immolerà secoli e genti ad una sola
altre aziende. 8. acquistare un valore reale (una moneta).
9. ant. sincerarsi, accertarsi di un fatto. sanudo, lii-323: unde
; realizzato nell'esperienza, accaduto (un detto, un presagio, una favola,
esperienza, accaduto (un detto, un presagio, una favola, un sogno
detto, un presagio, una favola, un sogno, un'idea).
10-ii-18: vorrei quanto prima intender verificato un presagio, che portano le lettere di
. mazzini, 30-309: l'idea di un fondo nazionale è antica in me,
teoria). muratori, 4-128: un solo esempio ben verificato, che si potesse
provino la veridicità, l'autenticità (un evento). delfico, ii-70:
ii-253: la materia quindi apparisce qui come un limite delle idee. quelle contraddizioni.
e argomenti validi (un'affermazione, un principio). pallavicino, 10-i-59:
. credibile, veritiero (una notizia, un resoconto). d. battoli,
6. che ha accertata validità (un contratto). galanti, 1-i-234:
tecn. che serve a effettuare verifiche (un dispositivo). 6. sf.
. verificazióne, sf. accadimento di un fatto; avveramento di una profezia,
; avveramento di una profezia, di un presagio, di un proverbio.
una profezia, di un presagio, di un proverbio. varchi, 18-3-306
sig. galileo sia quello che trovi un corpo che quieti sotto l'acqua.
4. conferma, accertamento di un fatto (o, anche, di
. esame approfondito di un'opera, di un autore. sì bel viso, d'
autore. sì bel viso, d'un parlar sì altiloquo, / a poco a
, esecuzione di una legge, di un decreto; ratifica, convalida di un documento
di un decreto; ratifica, convalida di un documento, di un atto.
, convalida di un documento, di un atto. f f duodo
la procedura per la quale i creditori di un fallimento insinuano i propri crediti davanti al
fase di accertamento dei conti passivi di un fallimento. 7. filos. principio
verificazione, quello in base al quale un enunciato che non sia analitico è dotato di
estens. ogni orientamento che consideri prioritario un preciso criterio di verificazione per l'accettazione
. region. disus. forare con un succhiello. - anche assol. boschini
sculpito in cuor le note aveami / d'un aprir vedeami / al sono di
di canapa o d'acciaio munito di un gancio all'estremità, usato in partic.
canapa, avente ad una delle estremità un gancio per afferrare la catena dell'àncora
2. region. disus. viluppo di un cavo; ruffello. guglielmotti, 984
azionato a mano o per mezzo di un motore elettrico. dizionario di marina
-anche: insieme dei caratteri stilistici di un autore appartenente a tale corrente letteraria.
che il verismo italiano sia stato in un primo tempo una filiazione del naturalismo francese
staccato assumendo delle forme originali solo in un secondo tempo. gramsci, 6-15: il
'bestialità'della così detta natura umana (un verismo in senso gretto) oppure rivolge la
qui sostituiti da quelli, autoctoni (un po'quindi come a roma e a milano
, ecc. ghislanzoni, 13-45: un gruppo di figure in marmo di grandezza
libertino europeo. savinio, 22-324: per un eccesso di verismo, la direzione del
sparse tra le gambe di noi spettatori un vento tenacissimo e tagliente, che, più
con lei una crudezza di vocabolario e un verismo descrittivo che non avrebbero osato nemmeno
espressivi caratteristici di tale movimento culturale (un autore o, anche, il movimento
propri del verismo (un'opera, un genere letterario). ghislanzoni, 262
tale movimento categoria storica, è un movimento in continuo sviluppo. letterario
, anche, musicale (un'opera, un 3. ciò che è reale, che
carducci, ii-15-144: facendo quella comparazione, un po'verità e specchio del commercio
. montale, 18-61: occorrerà sempre un distacco dall'opera ottocente4. aderenza,
aderenza, fedeltà alla realtà, a un modello. sca e dalla recente opera
sca e dalla recente opera veristica: un distacco per il quale i goldoni, i-713
deriv. da verista. giori. un numero considerabile con gran verità di ritratti,
altri o per attenuare un'affermazione o un giudizio, per lo più precedente,
: il buon frate... è un ingarbuglione, per dire laverità. mazzini,
ulloa [guevara], i-226: un padre può con verità chiamarsi savio consentendo
. lecchi, 13-61: si valse di un prete, per verità di manica assai
-vero, attendibile, realmente accaduto (un fatto). giuliani, i-200:
schiettamente, senza mezzi termini (in un inciso). moravia, 18-57:
realtà (per lo più in relazione con un compì, di specificazione per indicare la
di specificazione per indicare la conformità di un fatto a un principio, a una
per indicare la conformità di un fatto a un principio, a una realtà obiettiva)
espressioni enfatiche per lo più accompagnate da un agg. con uso rafforz. pulci
eh? lei si lascia facilmente prendere? un sorrisetto.. una mos- settà.
non sia chi se ribelli: / in un sol credi onnipotente braccio.
2. affermazione o conoscenza che corrisponde a un concetto ideale del vero, che viene
più se stesso. -in relazione con un attributo che ne specifica l'ambito scientifico
non sono 5. vivezza di un ricordo. carducci, iii-30-5: quali
. fisicità di una persona, materialità di un oggetto. g. raimondi, 7-33
, reale motivo di un'azione, di un comportamento. boccaccio, 1-i-465:
verità dei fatti: quella operata in un processo dalle parti in causa o dai testimoni
contingenti e soprasensibili. ardigò, vi-197: un tutto mentale può corrispondere all'esperienza in
, mostrando con diverse ragioni, come un solo iddio era fattore d'ogni cosa.
giuliani, i-300: tornerebbe meglio profittevole un breve sermone, caldo, affettuoso, facile
. fare veritevole. rendere reale, concreto un progetto, un sogno. boiardo
rendere reale, concreto un progetto, un sogno. boiardo, 1-10: gettando
cristo], 1-8-rifl.: io vo'un amico veritiero, e, per quanto sia
e conforme alla realtà (uno storico, un romanziere, uno scienziato).
di leone x, pubblicata recentemente da un autore che suol essere veritiero. comisso
veritiere delle sue promesse, v'insegnerà un tal rispondere che il mondo non troverà
accaduti, alla situazione quale realmente è (un racconto, una notizia).
698: così, pensiero su pensiero e un passo dopo l'altro, era salito
e veritiere. -imparziale, equo (un giudizio, una correzione). a
fiordelisa, a mezo la giornata / trovarono un varletino in su un destriero, /
giornata / trovarono un varletino in su un destriero, / che avea dietro una dama
spini: / ella aveva nel becco un insetto: / la cena de'suoi rondinini
qual si fanno in brieve tempo intorno un labirinto, donde non ponno uscir se-
le scorticamo. boccamazza, i-1-394: quando un cane avessi vermi si vuole avere tanta
padella, sottile quanto può essere e buttarci un puoco de olio su e farlo scaldare
emisferi cerebellari (anche nell'espresquella di un tale animale. -in partic.: filettatura
non raggiungevano neppure la banalità illusiva di un mancini e la sua mentalità era di vetrina
dunque aspettar da me, che son un verme, e che ho di tutte quante
barbaro, in confronto suo nient'altro che un verme, aveva osato tanto. arpino
fischi? di'qualcosa. non farmi sentire un verme. -l'uomo in quanto
uomo, il quale non è altro che un picciol vermicello. ciro di pers,
, / se gli accostava, e prese un tratto il collo, / e spiccò
spiccò il capo, che parve d'un pollo. -gran vermo: come
che viene passata tra i legnoli di un cavo per renderlo liscio prima di fasciarlo.
sapeva egli stesso cavare il verme a un manutengolo per discoprire la tana del capobanda
dire che peneranno infino a tanto che un minuto vermetto, tornato a dare un solo
un minuto vermetto, tornato a dare un solo morso per anno, giunger potesse
i. un'erba mala, con un tuffo e un ricupero pronto del capo,
un'erba mala, con un tuffo e un ricupero pronto del capo, del
de pisis, 3-217: teneva nel becco un vermiciattolo rossiccio lucente che si contorceva.
sm. invar. argento dorato usato un tempo per fabbricare stoviglie, casse di orologi
concentrava tuttavia sugli oggetti metallici, bronzo, un po'd'oro, 'vermeil', soprattutto
insino alle vermene; / e dettono un gran picchio delle schiene. lippi, 5-4
, 11-121: sul balzo dlda / aveali un giorno sopraggiunti achille, / mentre pascean