sottoposti alcuni tipi di trinciato ricavati da un miscuglio di tabacchi diversi, in partic.
aroma. 3. arrostimento di un minerale. milizia, iii-168: facendo
milizia, iii-168: facendo subire alla pietra un certo grado di torrefazione o arrostitura.
state. ariosto, 20-106: lungo un torrente, in negra gonna / vide venire
, xi- 145: attraversa il paese un torrente, e la sua trasparenza verde
sua trasparenza verde è come turbata da un latte per le grosse pietre del letto,
che si staglia a notevole altezza (un elemento naturale). p
manganelli [james], 112: un pioppo torreggiante forse sopravvissuto ad una primitiva
marino, 1-15-162: tre pedoni, un arciero e torreggiante / ha la bella
e torreggiante / ha la bella ciprigna un elefante. tesauro, 2-45: ecco re
cerchio / torreggiar lucca a guisa d'un boschetto. murtola, 1-115-22: lucca
, 1-115-22: lucca a guisa d'un boschetto / torreggia vaga. assarino, 3-61
-svettare, sovrastare (una costruzione, un elemento naturale). grillo,
... torreggia in cima a un monte sporgente in fuori. colletta, i-282
minaccioso torreggia infra coloro; / e preme un destrier baio, a le cui piante
. 3. tr. sovrastare un luogo in altezza. dante, inf
, 1-1-183: amor è simile / ad un rivo, anzi ad un torrente rapido
simile / ad un rivo, anzi ad un torrente rapido; / il quale or
braciola, papasisto sembrava che fosse passato un torrente di lava. -con
sangue, di orina, ecc. -spargere un torrente o torrenti di sangue-, compiere
torrenti di sangue-, compiere una strage, un massacro. lorenzo de'medici, ii-13
, così piagato / fa di lacrime un torrente, / come dal santo costato /
recate ho prorotto in sua presenza in un torrente di lagrime. manzoni, iv-446:
obblighi che si presentano contemporaneamente o in un breve lasso di tempo. grillo
o veemenza di una passione o di un sentimento (anche con valore enfatico e
! che vi adoro! esclamai io con un torrente di passione. son due anni
singhiozzi, e pure correva in me un torrente infrenabile di gioia. palazzeschi, ii-394
giovinezza, di aprirti tutto, come un fiore, alla mia intimità 6.
, anche in movimento, compresi in un determinato spazio. marotta, 1-39:
determinato spazio. marotta, 1-39: un torrente di vialetti fiancheggiati da rocce aguzze
nel cielo, torrenti di delizie, un fiume di gloria e di pace: fiume
non ci affatichiamo a sparger sul popolo un torrente di luce che tutte distrugga le
. gozzi, ii-197: giammai potei intendere un tal torrente di parole che l'amico
, 7-73: manda fuori contro i bimbi un torrente di male voci che si perdono
male voci che si perdono con lui in un polverio che fugge e scompare. g
che scorre in modo rapido e impetuoso (un corso d'acqua). landino
simulata,... soprabbondante d'un foco elettrico che si riversa a torrenti
il muricciuolo c'era uno strapiombo di un centinaio di metri, in fondo a cui
metri, in fondo a cui scorreva un torrentello. -vezzegg. torrentùccio.
bisognava scendere in una valletta, traversare un torrentùccio magro e poi salire fino a
torrentùccio magro e poi salire fino a un castello di case. -spreg.
20 (338): il fondo è un letto di ciottoloni, dove scorre un
un letto di ciottoloni, dove scorre un rigagnolo o terrentaccio, secondo la stagione.
stagione. d'annunzio, vi-450: un pergolato pende sul torrentàccio. fenoglio,
: il torrentismo... coinvolge un numero ogni giorno più grande di appassionati,
[29- vii-1999], 21: un approccio che qui nel nostro paese, dove
. che riguarda, che è relativo a un torrente, proprio dei torrenti. -regime
: alessandro manetti diceva che l'amo è un fiume di natura torrentizia (che viene
. -attraversato da numerosi torrenti (un luogo). calvino, 35:
pianura o nel fondovalle dalle acque di un torrente. c. e. gadda
programmazione cinematografica. 3. caratterizzato da un notevole fervore creativo o espressivo (un'
e copiosità di termini e argomenti (un discorso, anche con una connotazione di
che è proprio, che si riferisce a un torrente; che ha carattere torrentizio.
abbondante e violenta precipitazione d'acqua (un temporale). bacchelli, 14-224:
). montale, 12-13: nemmeno un incendio universale potrebbe far sparire la torrenziale
copiosa e facile vena creativa e da un notevole fervore espressivo (un'opera, in
scritti) ha per la letteratura americana a un dipresso la stessa importanza che céline ebbe
francese. -molto fecondo (un autore, anche con una connotazione di
talora eccessiva, di termini e argomenti (un oratore o un discorso, un'affermazione
termini e argomenti (un oratore o un discorso, un'affermazione). bacchelli
scuse e torrenziali complimenti per invitarla a un tè da lui. 6.
espressioni, anche di fervore espressivo di un discorso, talora incontrollati e disorganizzati.
le sbarre nel pubblico che tumultuando in un capitolare di zuffe schiaffi legnate rovescia giù in
porto torres. quaderno di un commerciante pisano, 197: benucio d'ardu-
guerrazzi, 1-793: sopra la torretta havvi un terrazzino, a cavalcioni del quale egli
torrette di sorveglianza sgranano dalle loro mitragliatrici un fuoco serrato, mortale. maurensig,
, mortale. maurensig, 127: era un agglomerato di costruzioni di mattoni e legno
di mattoni e legno, circondato da un filo spinato alto tre metri e presidiato
si sparpagliarono dapprima, come per rimettersi un po'dallo stordimento, su gli scrimoli dei
di rosso e di bianco, non ha un graffio e, quando gira sulla base
, quando gira sulla base, non dà un soffio. 4. parte girevole
. parte girevole di diversi macchinari (come un tornio, una telecamera, ecc.
gonnelli, 1-196: si chiama torretta portaobiettivi un cilindro girevole che... può
. malaparte, 7-66: apparve riverso un carro armato sovietico. il cannoncino sporgeva
era aperto, tutto contorto dallo scoppio di un proiettile. quarantotti gambini, 10-169:
onda il periscopio e la torretta d'un sommergibile? r. de benedetti [
stesso disegno il punto migliore per piazzare un cupolino o una torretta per il mitragliere
., xxi-579: benedetto si ripose in un solaio d'una torricèlla del monistero e
le figure gigantesche nel canto sono d'un pittor mantovano: ma dirimpetto alla torricella
era [il castello] a quei tempi un gran caseggiato con torri e torriccelle.
schietta opinione? moravia, vi-245: un palazzo assurdo a cui un infatuato proprietario
, vi-245: un palazzo assurdo a cui un infatuato proprietario aggiunge belvederi, torricelle e
di un'assicella graduata a cui è fissato un tubo di vetro lungo circa 1 metro
si entra per una sola porta d'un torricèllo, ch'è nel principio della fossa
palancado, facendo in luogo di quello un buon muro grosso con molti torresini.
clima, l'aria, una stagione, un momento del giorno).
il nostro amico, per morire, un giorno qualunque di quel torrido agosto.
, riarso dal sole, dalla siccità (un luogo). livio volgar.,
. livio volgar., 3-164: un vento chiamato volturno... per quelli
centri sopradetti congiunge, l'occhio dico di un che fuora della torrida zona, cioè
torrida zona. pascarella, 2-183: fa un freddo cane! eppure non c'è
. -situato in tale zona (un paese, un territorio). bergantini
-situato in tale zona (un paese, un territorio). bergantini, 1-201:
.. per estens. impetuoso (un corso d'acqua). malatesta
ispidi monti, /... / un roboante speco, un bosco nero,
.. / un roboante speco, un bosco nero, / torridi numi e risonanti
5. acceso, vivo, intenso (un colore). pavese [morley]
153: nella valigia non le sta che un solo abito da sera. vorrebbe sapere
sera. vorrebbe sapere quale deve scegliere: un abito rosa torrido con giacchetta rosso-vivo,
, anche, tumultuoso, veemente (un sentimento). lorenzo de'medici,
1-77: lo vedono quegli ignari come un mondo mezzo tra il celeste e il diabolico
giuoco. -che esprime passionalità (un gesto, un atteggiamento). marotta
-che esprime passionalità (un gesto, un atteggiamento). marotta, 1-89:
più torride, gli abbracci che sembrano un desiderio di rompersi le ossa, niente vale
desiderio di rompersi le ossa, niente vale un momento simile. = voce dotta
o, talora, abitante della torre di un castello, di una fortificazione o anche
alla ruota e disse dolcemente alla tornerà che un forestiere aveva stretto bisogno di parlare alla
d'annunzio, v-1-626: c'è un fiume un'altra torre... alla
altra torre... alla torre basta un solo torriere. = deriv
domo de modena... ha veduto un certo foco in aiera. deliberazioni del
. 2. figur. circondato da un bordo leggermente rialzato (una torta)
armato, / per far breccia in un pasticcio, / benché sia torrionato / da
, 4-864: dalla parte del fiume un torrione difendeva molto vantaggiosamente la muraglia che
408: era il ponte difeso da un gran torrione in capo a esso anticamente fabbricato
castellaccio). ungaretti, xl-no: un sogno non dura e già la cittadella di
baluardi e dei torrioni, e come un verme vi sale. -in espressioni comparai
indicare una persona, una costruzione o un elemento naturale imponente e che sovrasta gli
; ant. torreggia = forse da un lat volg. * tur rio -ònis,
passeggiato, / fermosse al campo, come un torrione. r. borghini, i-151
una specie di torrione cavo, che rinchiude un anfiteatro di ghiacciaio e di roccia;
della tofana il nemico, annidato su un erto torrione roccioso ad est di col
oggetti; gruppo di uomini sovrapposti in un numero acrobatico. della porta, 4-77
nel cader quel torrione, / ch'un albero cadessi di gran nave.
: 'torrione': denominazione data comunemente a un tipo di torre corazzata di comando.
che ne i seni turgidi, aprivano un macello publico. vita di gio.
materiali ed economici (un'azione, un rapporto sessuale mercenario, un atteggiamento)
azione, un rapporto sessuale mercenario, un atteggiamento); ispirato esclusivamente da motivi
, volto a fini grettamente egoistici (un sentimento). guittone, v-231-12:
utilitaristico o a mere esigenze economiche (un prodotto o un'attività dell'ingegno)
implora per elemosina la mercede anticipata d'un poema venale. = voce dotta
medievale e moderno, procedura con la quale un ufficio amministrativo o religioso, potevano essere
cento quadri esposti in vendita: se un signore ne compra cinquanta, i quadri
, 4-306: senza dubbio gli poteva soprastare un gran rischio d'essere o con attuale
ci riuscì mai d'osservar in essa un minimo venamento di gelo. spallanzani,
tornasi di lampedusa, 134: venò di un sorriso il rimorso del principe.
che nella fresca gioventù rigogliosa metteva quasi un sospetto o un'ombra di segreta stanchezza
2. ant. addestrato alla caccia (un cane). tanaglia, 2-873:
niccolò del rosso, 1-128-8: un arbore mi porto figurato / de pietre
-che presenta una o più striature di un colore diverso da quello naturale (i
diverso dallo sfondo (una foglia, un fiore). d'annunzio, 8-55
. attraversato da una fitta rete ferroviaria (un territorio). cattaneo, iii-1-286:
percettibilmente la presenza, il segno di un sentimento, di un'idea. b
o ai cacciatori; adatto alla caccia (un territorio). galileo, 3-1-196:
discorso vengo a intender la ragione di un problema venatorio di questi imberciatoli, che con
caccia, per trovarsi primi e soli su un vergine terreno venatorio. 2.
. usato, indossato per la caccia (un abito). 1. mazzoni,
, 1-11: li cacciatori erano delineati in un abito venatorio. carducci, iii-21-199:
diverso dal fondo, che percorre con un movimento ondulato la superficie del legno,
e, talvolta, alla cupola di un cappello femminile. 5. per simil
più intenso o contrastante sulla superficie di un fiore, di un frutto, ecc.
sulla superficie di un fiore, di un frutto, ecc. dannunzio, iv-1-157
, voluttuose come le più voluttuose forme d'un corpo di donna, con qualche sottile
qualche sottile venatura. calvino, 12-33: un odore di fritto aleggia ad apertura di
anzi soffritto, soffritto di cipolla, un po'bruciaticcio, perché nella cipolla ci
e poi brune. -striatura di un formaggio erborinato. d. holme,
visibile sulla superficie del mare o di un lago. marinetti, 2-i-873: l'
.. ogni tanto s'ingrossavano in un torrente o si allargavano in un altro
in un torrente o si allargavano in un altro stagno. 7. trama
non dominante, marginale, riconoscibile in un atteggiamento, nel quadro di una personalità.
b. croce, iv-12-60: posseggo un volume giovanile di versi sentimentali e con venature
vi circola dentro e vi dirama come un albero rosso in un campo grigio.
e vi dirama come un albero rosso in un campo grigio. -inflessione, coloritura
fece [apelle] moltissime opere, sono un numero infinito: fece molte opere,
. atto, pronto per essere venduto (un animale). tanaglia, 2-746:
al tempo fu de la vendemia / da un mio parente. tasso, 11-ii-346:
fa, così piacere! / nemmeno un chicco marcio nella pigna. / e tutte
, 21-264: iddio farà al popolo suo un convito di cose grasse, e di
, 5-137: la città diventava nuda: un vertiginoso tripudio, una vendemmia, una
partic. realizzato attraverso una truffa o un raggiro); fonte di reddito. -
finire? 'in sacculum pertusum', ad un tavoliere di carte, ad un lotto pubblico
ad un tavoliere di carte, ad un lotto pubblico, ad un giuoco di
carte, ad un lotto pubblico, ad un giuoco di fortuna vanno a colare tutte
alla vendemmia. ibidem, 339: un canestro d'uva non fa vendemmia.
colli della astigiana [brofferio] figlio di un clinico savio, liberale e patriota,
. di giacomo, ii-445: guardate un po'addentro in questa canzone vendemmiale che
) che si richiamano alla vendemmia (un tema iconografico). govoni, 766
iconografico). govoni, 766: un re d'oro dormì più di mill'anni
si ricava all'inizio dell'autunno (un frutto, un ortaggio, un prodotto naturale
inizio dell'autunno (un frutto, un ortaggio, un prodotto naturale).
(un frutto, un ortaggio, un prodotto naturale). statuto dell'arte
m. cecchi, 1-2-25: si dura un anno a vendere / i fichi vendemmiai
/ il canta. monti, 18-788: un sentier solo al vendemmiante ne schiudea l'
non si tiene sempre l'usanza a un modo: che va all'antica (o
: vendemmiava, pigiava e svinava come un folle. -letter. fornire uva
. -letter. fornire uva (un luogo). tasso, 1-78:
giunta a maturazione. -anche: sottoporre un vigneto alla vendemmia. boiardo,
viene questo vino ». -in un contesto figur. fausto da longiano,
. razziare, portare via ogni cosa da un luogo. tommaseo [s. v
vendemmiano ogni cosa. -depredare un luogo di tutto ciò che vi si trova
cuor suo. 8. sterminare un gran numero di persone. guerrazzi,
, i-393: quegli pianta la vigna e un altro la vendemmia. proverbi toscani,
raccolta dell'uva (una vigna, un luogo). garzo, xxxv-ii-312:
5-613: era il novembre, un giorno fosco. sulla stanchezza / dei
viene talvolta dai campi su 'l vento un coro di vendemmiatrici o di mietitori, secondo
, due zie da gran tempo morte avevano un identico problema: come evitare ogni sera
iii-17-210: il primo volume pubblicato l'un vendemmiatore dell'anno decimo, cioè il
raccoglie i grappoli d'uva aspirandoli attraverso un tubo flessibile oppure facendoli cadere su un
un tubo flessibile oppure facendoli cadere su un nastro trasportatore. soldati, 6-344:
antica misura di peso corrispondente a circa un chilogrammo. = voce dotta,
. mettere in vendita una merce, un bene, ecc.; trasferire la
la proprietà di qualcosa in cambio di un corrispettivo in denaro. -anche con riferimento
sue arme a'poveri; e lasciolle a un suo barone, che le vendesse.
di lusso, c'è una donna con un vecchio pitale di ferro, smaltato,
una siepe campestre, da cui su un palo s'affacciava una tabella stinta dal tempo
altri sport di squadra professionistici, cedere un atleta a un'altra società, contro un
un atleta a un'altra società, contro un corrispettivo in denaro o uno scambio con
: e1 pescatore disse, com'un signore l'avea gittato lui e uno suo
la figlia al solo scopo di ottenere un tornaconto, un vantaggio economico. dante
solo scopo di ottenere un tornaconto, un vantaggio economico. dante, purg.
babbo a modo! non è proprio un piacere? / un più saggio, più
non è proprio un piacere? / un più saggio, più provvido dove si può
offrire una prestazione lavorativa in cambio di un compenso, di un salario. agostini
in cambio di un compenso, di un salario. agostini, 1-53: i
consegnandolo ah'avversario o al nemico dietro un compenso (con partic. riferimento al
usata. baldini, i-426: già da un pezzo in cuor loro hanno venduto quel
oggetto uno stato e i suoi cittadini di un accordo politico arbitrario cedendone il governo a
sangue di mille eroi, si vendevano ad un re... ed il popolo
. presentare, fare apparire qualcosa sotto un aspetto falso e distorto. parabosco,
vendersi si dà con slancio, come a un amante amato, e così si riscatta
stabile fede; però che se verrà un altro, che più ne dèa o prometta
piovene, 7-447: l'uomo si rivela un vigliacco; le finte lusinghe di una
una bella donna, le finte offerte di un padrone d'industria, lo trovano pronto
.: sottomettersi, venire a patti con un nemico, un paese straniero, ecc
venire a patti con un nemico, un paese straniero, ecc. per ottenere vantaggi
qualunque maniera l'atto di vendersi è un atto nullo stravagantissimo e non è vero che
atto nullo stravagantissimo e non è vero che un popolo possa vendersi o darsi ad un
un popolo possa vendersi o darsi ad un despota. bernari, 3-398: « e
volte nelle corti quando s'intendeva che un grande si separava da un re e
intendeva che un grande si separava da un re e si voleva vendere ad altri.
. 10. mostrarsi, spacciarsi in un determinato modo, in partic. facendosi
latte da vendere. vostre 'frottole', che un generai monopolio di vergognose igno
. verga, 2-224: in provincia sembra un mestiere d'oro quello di vender chiacchiere
commerciabile; pronto per essere venduto (un prodotto, una merce).
-adibito alla vendita di determinate merci (un locale). roberti, vii-452:
roberti, vii-452: mi fa compassione un onesto uomo cristiano, che senza retta
entro all'aria stagnante e pigra di un fondaco vendereccio. 2. figur
temeano allora un'altra spedizione di francesi e un altro voltarsi del moro, prestarono anch'
. soffici, v-6-147: era dipinto quale un essere immorale, cinico, vendereccio,
, cinico, vendereccio, e come un satiro ripugnante. - che
, con cenno appuntato, mostrando ad un suo eunuco quelle delle quali si compiacevano
(una carica pubblica o religiosa, un titolo nobiliare, un valore morale,
pubblica o religiosa, un titolo nobiliare, un valore morale, ecc.).
determinati interessi per ottenere vantaggi economici (un autore). -anche: che è diretto
a teramo), che è da un lai volg. * venditricùla), dimin
sfazione di un'offesa o di un danno subito (in partic. nelle
, ecc. vendetta in relazione con un compì, indicante la persona o
, al momento opportuno, quasi sciogliendo un voto, ciò secondo il costume di
. vendetta del sangue-, quella che colpisce un omicida o un qualsiasi membro del suo
, quella che colpisce un omicida o un qualsiasi membro del suo gruppo familiare,
; è oggi per lo più sostituita da un risarcimento alla famiglia dell'ucciso.
. per rilevare la pessima esecuzione di un lavoro, la bruttezza di un'opera
chi contraddirà, sarà uno sceleratissimo uomo, un ateista, un deista, un empio
uno sceleratissimo uomo, un ateista, un deista, un empio e grida vendetta in
, un ateista, un deista, un empio e grida vendetta in cielo e in
e in terra. graf 5-1103: un delitto?... / che al
della carità cristiana. -la vendetta è un piatto che si mangia freddo: si ottiene
già tanto remota, già convertita in un aspetto solingo della mia malinconia trasfiguratrice.
pubblico. domandatene, per esempio a un vendi-biglietti di ferrovia. = comp.
p. paruta, lii-10-372: vi è un altro ordine detto de'secretari, che
destra e a sinistra: e insomma un collega presente, vendibile e applaudibile.
disposizione le proprie capacità al servizio di un potente in cambio di vantaggi economici.
passar la testa sotto i vituperosi falci di un lontano e vendibile e delirante scrittore.
e il provare che... un uomo è così più che così, come
, come aveva affermato prima, a un tanto la riga, non è mica una
nullora del su'pensamento, / volete udire un bel vendicamento / ched e'ne fa
fare, prendere vendicanza in relazione con un compì, indicante la persona o la causa
soddisfare una persona (in partic. un familiare, un amico) o la sua
persona (in partic. un familiare, un amico) o la sua memoria facendo
commune opinione, / di vera pudicizia è un paragone. tasso, 3-50: or
lo vendichiamo. 2. riscattare un torto, un'offesa, un oltraggio,
. riscattare un torto, un'offesa, un oltraggio, un danno subito, arrecando
torto, un'offesa, un oltraggio, un danno subito, arrecando un danno,
oltraggio, un danno subito, arrecando un danno, morale o materiale, per
era piuttosto raffreddato e indurito, diventando un punto d'onore. 3.
la libertà politica o civile negata da un governo autoritario o da una dominazione straniera.
. botta, 6-i-63: egli è un popolo geloso delle sue libertà, e che
che le vendicherà, se elleno saranno un dì violate. -ritenere compensata una
4. ant. punire un peccato, un misfatto, ecc. infliggendo
4. ant. punire un peccato, un misfatto, ecc. infliggendo al colpevole
misfatto, ecc. infliggendo al colpevole un equo castigo (in partic. con riferimento
, attribuire a se stesso o ad altri un titolo, una prerogativa, una determinata
prerogativa, una determinata notorietà; rivendicare un diritto o un bene come proprio.
determinata notorietà; rivendicare un diritto o un bene come proprio. guicciardini, i-130
come suo. 7. liberare un popolo, uno stato da un'autorità tirannica
occupare una determinata porzione di spazio (un elemento architettonico). fr. colonna
10. dare il contraccambio per un torto, un'offesa, una sofferenza
, un'offesa, una sofferenza, un fastidio o un danno patito (per lo
, una sofferenza, un fastidio o un danno patito (per lo più in
11. liberarsi dalla sottomissione a un governo autoritario o a una dominazione straniera
e concentrata, come se mangiare fosse un segreto. = comp. di
a rancore, a desiderio di vendetta (un pensiero); dettato da tali sentimenti
pensiero); dettato da tali sentimenti (un comportamento). sermini, 94:
vendicativi. foscolo, xiv-128: dopo un atto vendicativo e arbitrario fatto dall'invidia
c'era in questo desiderio oltre ad un impulso vendicativo, quasi un resto di
desiderio oltre ad un impulso vendicativo, quasi un resto di speranza. -inflitto
castigare gli uomini delle loro colpe (un flagello). p. f.
in quelle cifre scoppiasse, vendicativo, un sottosuolo di filosofie e filologie ignorate.
, consistente nella rimozione o sospensione da un incarico, nella degradazione, ecc.
o, per estens., che infligge un castigo, una punizione a chi ha
, una punizione a chi ha commesso un reato, si è comportato ingiustamente o
si è comportato ingiustamente o ha commesso un errore. boccaccio, viii-2-51:
morti de'sudditi. mazzini, 51-88: un cittadino che muoia senza sapere che avrà
che muoia senza sapere che avrà domani un vendicatore, do- vrebb'essere rimprovero amaro
). che ha ricevuto soddisfazione di un torto, di un'offesa; vendicato.
che io non sarò mai lieta se in un modo o in un altro io non mi
mai lieta se in un modo o in un altro io non mi veggio vendica di
, ite juvenci'sarebbe ben detto da un re che sciogliesse una camera di deputati
e vendifumo. foscolo, i-448: un lo dicea nabobo, altri chirurgo: /
pesaro certo dei pianelli d'ótranto, un vendilegge, come tanti ne furono e
essere venduto; cessione ad altri di un bene o di una merce in cambio di
bene o di una merce in cambio di un corrispettivo in denaro o di altri valori
-negli sport di squadra, cessione di un giocatore da una società a un'altra
stabilendo una gara di offerte sulla base di un bando o di un invito a offrire
sulla base di un bando o di un invito a offrire, a partire da un
un invito a offrire, a partire da un prezzo di base, al di sotto
acquisto non l'intero prezzo, ma solo un acconto, impegnandosi a pagare la rimanenza
, la contessa di x., teneva un piccolo magazzino di ciò che comunemente si
corpo: quella in cui il prezzo di un imnobile città d'asia, il padre
compratore non possa pretendere di sciegliere fissando un termine successivo di consegna, senza l'ottimo
d'annunzio, iv-1-361: il venditore, un omun sferimento della proprietà del
sferimento della proprietà del bene avviene in un mo colo tutto rugoso e
attimo il grisenso. do rauco di un venditore di giornali. -vendita di
repubblica », 30-v-1990], 32: un venditore di non si realizza o è
o quantità da commercio soddisfatto di sé e un losco mendicante disteso sul quello previsto.
una persona come schiatuata per ordine di un organo giurisdizionale, senza o -vendita forzata
la consegna di titoli di credito un commercio al minuto, spostando da un posto
un commercio al minuto, spostando da un posto al rappresentativi corrisponde alla
è fucini, 347: fermiamoci un momento ad osservare i vendi
magistrato che rimento di proprietà di un bene. nuovi testi fiorentini,
per estens. mercimonio, commercio illecito di un bene non venale. guiniforto,
una compravendita. si occupa della vendita di un bene o di una merce. -certa.
.: che è proprietario o gestore di un negozio o venduto (part. pass,
un'attività commerciale (anche in relazione con un messo in vendita e trasferito di proprietà in
che ne indica l'ambito merceologico). un corrispettivo in denaro (un bene, una
merceologico). un corrispettivo in denaro (un bene, una merce, ecc.)
, subordinato a fini grettamente utilitaristici (un privilegio, una carica, ecc.)
lucro (in partic. uno scrittore, un giornalista); dettato o compiuto per
dettato o compiuto per tali fini (un discorso, una lode). pindemonte
ii-297: chi parla di tal guisa? un vile schiavo / forse, che adula
giovio, scrivendo del machiavelli, trovò un mezzo sicuro per gratificarsi la curia romana
fu così risparmiata l'onta di vedere un pennaiolo venduto a qualche fogliettaccio rivierasco sedere
, a tu per tu, con un creatore. 4. che tradisce
4. che tradisce o vien meno a un obbligo morale, a un impegno,
meno a un obbligo morale, a un impegno, a una causa, a un
un impegno, a una causa, a un vincolo nei confronti di altre persone,
perché i patrioti gliel'han dipinto per un venduto all'imperatore. c. e
: si riteneva da taluni, specie da un dotto genealogista di pastrufazio, a cui
è ceduto a uno stato in base a un accordo politico arbitrario e illegittimo (una
politico arbitrario e illegittimo (una città, un territorio). - anche sostant.
battaglia. -che è vittima di un atto di infedeltà, di tradimento per
atto di infedeltà, di tradimento per un compenso in denaro (con partic. riferimento
8. sf. atto di vendita di un bene. macinghi strozzi, 1-312:
nella campagna francese si compie ancora oggi un numero rilevante di venefici, specialmente per
. masch. -ci). che costituisce un veleno; che contiene sostanze velenose,
tossici o mortali (una pianta, un preparato, una sostanza, un gas
, un preparato, una sostanza, un gas). costantino da loro
tossiche nell'organismo umano o animale (un insetto). carducci, ii-3-72:
una freccia). - anche in un contesto figur. pananti, iii-62:
, iii-62: la vita sembra perseguitata da un venefico dardo. negri, 1-5:
come se fosse allora allora uscita da un luogo chiuso e soffocante, da una atmosfera
ne capiva il perché; era stato un tentativo sbagliato di venefici ancor novizi.
procura profonda inquietudine o sofferenza morale (un rimorso, una passione, ecc.)
velenose a scopo difensivo od offensivo (un animale, in partic. una serpe
benedetto, presentolli sotto spezie di limosina un pane venenato. de luca, 1-2-174:
dettato da astio, rancore, perfìdia (un pensiero, un discorso); che
rancore, perfìdia (un pensiero, un discorso); che contiene insinuazioni maligne,
che arreca sofferenza, travaglio, turbamento (un atteggiamento, un sentimento, con partic
travaglio, turbamento (un atteggiamento, un sentimento, con partic. riferimento a
figur. mordace, pungente, sarcastico (un autore). castelvetro, 3-37:
velenosa, tossica che, assorbita da un organismo anche in dosi relativamente piccole,
boiardo, 1-12-56: questo fia de un piacevol veneno; / il qual sia con
, / che il spirto nostro a un ponto venga meno, / e sia cinque
, 6-8: pon a lo tuo gusto un frino, -ca 'l soverchio gli è
, / come amor vuole, e d'un dolce veneno. d. bartoli,
), sf. ant. capacità di un animale, in partic. di un
un animale, in partic. di un serpente, di elaborare e iniettare sostanze
l'integrità strutturale e la funzionalità di un organismo e provocandone, in alcuni casi
o per gli animali (in partic. un frutto, una pianta).
. getti, i-160: dimmi un poco, quante miniere e quante erbe venenose
tossiche a scopo difensivo od offensivo (un animale, in partic. un serpente
(un animale, in partic. un serpente); atto a inoculare veleno (
grave e virulento (una malattia, un contagio). s. carlo borromeo
mali moris'. -che può trasmettere un contagio; infetto (una sostanza organica
corrompimento e degrado morale e spirituale (un sentimento, uno stato d'animo, un
un sentimento, uno stato d'animo, un vizio). frottole d'incerta attribuzione
; che denota un'intenzione maligna (un discorso, un pensiero). iacopone
un'intenzione maligna (un discorso, un pensiero). iacopone, 22-38:
-infausto, avverso (l'influsso di un astro). l. martelli,
aurea volgar., 1122: fue un ladro che spesse volte facea ladronecci, ma
è meraviglia se... fosse composto un officio del venerabile in cristo servo di
devozione per il suo carattere sacro (un tempio, un altare, una chiesa;
suo carattere sacro (un tempio, un altare, una chiesa; in partic.
pietra. foscolo, xiv-296: da un libraio ho veduto un vecchio venerabile di
xiv-296: da un libraio ho veduto un vecchio venerabile di ottanta anni, e
. -composto da persone autorevoli (un consesso, un partito politico, ecc
-composto da persone autorevoli (un consesso, un partito politico, ecc.).
una lunga barba venerabile, e con un vasto cranio calvo, giallastro su cui
. che esprime o suscita profonda riverenza (un epiteto, un nome); tramandato
suscita profonda riverenza (un epiteto, un nome); tramandato con grande rispetto (
considerazione (una condotta di vita, un comportamento, una qualità).
religiose, ecc. (una città, un luogo, una nazione).
, altro non venga ad essere che un mostruoso aggregato d'intarsiature diverse, ella
. 6. remoto nel tempo (un periodo, un evento); che
. remoto nel tempo (un periodo, un evento); che risale a tempi
; che risale a tempi antichissimi (un reperto). d. sestini,
il venerabile si era alzato e con un rapido gesto aveva fatto cadere il cappuccio
chio venerando nel sobborgo orientale della città sotto un bobuti [crusca]: significa.
d'annunzio, iv-2-122: l'arcivescovo era un a colui che cerca,...
2. pregio, valore di un testo letterario, di un oggetto d'
, valore di un testo letterario, di un oggetto d'antiquariato, ecc.
me che tanta venerabilità non regga a un esame critico. de marchi, iii-2-238:
alta stima e ammirazione per qualcuno (un atto, un comportamento). tommaseo
ammirazione per qualcuno (un atto, un comportamento). tommaseo, 15-448:
3. iron. pomposo (un discorso, un'affermazione). di
di breme, 78: del resto un bisbiglio, un gagnolare, un pettegolo
, 78: del resto un bisbiglio, un gagnolare, un pettegolo sminuzzare il come
del resto un bisbiglio, un gagnolare, un pettegolo sminuzzare il come, il quando
, il quando e le conseguenze, e un interrompere persino il tressette e il mitigati
della vergine rapita. -sacro (un luogo, in quanto dedicato al culto di
1-721: qui fabbricava la sidonia dido / un gran tempio a giunone, il cui
affaticare e molestare con discorsi ed osservazioni un vecchio, per età, per dottrina e
monache fra loro / il salmo quarant'un cantando in coro. de marchi, ii-739
si offrì di presentarla all'arcivescovo, un venerando prelato. 3. che
pitti, 2-103: fu eletto gonfaloniere per un anno giovan- batista ridolfi; capo degli
volto ingombro e pieno / che sovra un bastoncel giva appoggiando / le membra che
venir già meno. monti, x-4-138: un vecchio / trovai d'aspetto venerando;
de pisis, 3-47: a sommo un vecchio dall'aspetto venerando e patriottico sembrava
. -degno di grande approvazione morale (un comportamento, un'azione, un'impresa
, un'azione, un'impresa, un periodo storico); esemplare, memorabile
latina. 2. altissima considerazione per un autore. patrizi, ii-245: se
credo la artistica o per rantichità (un edificio, un monumento, virtù possibile ne'
artistica o per rantichità (un edificio, un monumento, virtù possibile ne'ghibellini come ne'
in mente ad alessandro il far -apprezzare grandemente un artista, un autore cessare sì grande
alessandro il far -apprezzare grandemente un artista, un autore cessare sì grande incomodità, ed
, e che relaz. con un compì, pred.).
giusto di ricercare. pratolini, 6-36: un ragazzo eve amare i propri genitori,
e specialmente con le to (un vino). calandra, 3-169:
]. 9. vecchio (un oggetto, e può indicare un attaccamento
vecchio (un oggetto, e può indicare un attaccamento affettivo). landolfi,
devozione, in partic. filiale (un sentimento). pasolini, 8-233:
non sembra essere, per me, che un insieme di padri e di madri,
padri e di madri, verso cui ho un trasporto totale, fatto di rispetto venerante
difensori delle monarchie assolute alla vista di un popolo che venera la maestà del trono.
de'gran romani. -rispettare con devozione un principio critico, un valore o precetto
-rispettare con devozione un principio critico, un valore o precetto morale o spirituale,
luoghi a essi consacrati; anche in un contesto scherz., con riferimento alla
la sala centrale occupata quasi del tutto da un blocco basso e piatto di roccia nuda
: queste parole con tanta soavità dette da un uomo così eminente per dignità, e
eccellenza delle opere; particolarmente autorevole (un autore). oliva, 139:
di qualcuno, in partic. di un defunto). bacchetti, 5-62:
, rispettato con scrupolo (una legge, un regolamento). birago, 382
i-9-18: ha saputo [dante] con un capacissimo ingegno,... dare
capacissimo ingegno,... dare un nuovo modello a noi, se lo vogliam
manifesta grande apprezzamento e notevole considerazione per un autore, per una cultura; estimatore.
xi-2-583: molti scolpivano e una venere e un apollo perché la venerazione popolare per quelle
nelle grandi arsure dell'estate c'era un espediente sicurissimo e poco complicato, per ottenere
, né hanno maggior venerazione tossa d'un re di quelle d'uno semplice privato.
prima di vederlo, me pero figurato come un personaggio da incutere non solo venerazione ma
-particolare considerazione, notevole apprezzamento per un autore, per un artista ritenuto di singolare
notevole apprezzamento per un autore, per un artista ritenuto di singolare ingegno, o
osservanza, rispetto di una legge, di un ordine, di una norma; ossequio
legislatori. -adesione totale a un principio, a un ideale politico.
-adesione totale a un principio, a un ideale politico. mazzini, 38-19:
diligenza e scrupolo con cui si esegue un lavoro. bisticci, 3-298: vedesi
so al dé'partir / un venderdì per no'guarir / susu la eros
poesie musicali del 'joo, lxxxiv-41: un venere fra sesta e terza nacquero /
: il misero e sfortunato giovine pagò un poco di piacer venereo con il prezzo de
raimondi. d'annunzio, iv-2-304: un naturai fàscino venereo le emanava da tutta
di lombardia. -mancare più di un venerdì o qualche venerdì: essere strambo
venerdì: essere strambo, bislacco, un po'pazzo. d'annunzio, iv-2-15
dicevano pure che gli mancasse più di un venerdì; poi parlavano vagamente di un
un venerdì; poi parlavano vagamente di un amore tradito, di una coltellata, di
e nudo in roma, / d'un velo candidissimo adorando, / rendea nel grembo
proclamare che nell'intersecazione dei piani di un libro con gli angoli d'una tavola,
d'una tavola, nelle rette di un fiammifero, nel telaio d'una finestra,
la venere bestiale. monti, 4-3-215: un uomo insomma sostenitore di queste massime rigorose
5. pregio, ornamento stilistico di un testo letterario (per lo più al
dello spettacolo. betteioni, iii-301: un altro scrittore... di cervello
scambievole corso vagabonda. piccolomini, 7-57: un tal caso di diametrale opposizione nel zodiaco
la quale tra noi si trascura come un cibo vile, viene ricercata e mangiata nella
chie. c. gozzi, ii-168: un conte vilio da desenzano... uomo
mi dica: quando si avventura in un rapporto venereo, tutto liscio usque ad finem
accusa il moto del cervello traducenaosi a un tratto in conflagrazione sensuale. -di animali
arrivando, la sera, avevo appena intravisto un mare nero e silenzioso; all'alba
, di ossequio e rispetto; che suscita un senso di venerazione; venerando (con
venerevoli fattezze d'una religione e d'un culto quale il secolo li desidera con
riportavano gli amanti come nell'intemo di un ventre. = deriv. da venere1
santi, iii-97: arrivammo ad un luogo detto le 'gessiere di pùgiano',
ser giovanni, 3-119: nel paese avea un conte, il quale era signore di
-che è parlato in tale regione (un dialetto). -anche sostant.
in mezzo ricamato il leone veneto coperto di un nero velo. -che è cittadino
risoluzione la camera della sommaria di metter un ducato per salma nella tratta del- l'
. e letter. azzurro, ceruleo (un co lore); che
lore); che ha tale colore (un oggetto, in partic. un in
colore (un oggetto, in partic. un in dumento).
di donne più venezianamente caratteristici hanno serbato un profumo di altre età = comp. di
. bacchelli, 3-9: l'abbozzo di un quadro a olio venezianeggiante, due tempere
venezianeggiante, due tempere preraffaelite, e un pasticcio cu
iv-7: questo vocabolo venezianescamente preso risente un po'di profano. = comp.
di poca amicizia se non vi avvertissi di un bologne- sismo; voi avvertitemi de'miei
una 'calle'angusta o alla discesa di un ponte una figura tipicamente veneziana, trasportata in
, vii-189: quella venezianità che è un riscontro del settecento. -aspetto tipico delle
suppellettili veneziane, una piccola casa sopra un campiello, scelto col criterio della più
il gusto rococò proprio di venezia (un mobile, un tipo di arredamen- to
proprio di venezia (un mobile, un tipo di arredamen- to).
, amasse qua dentro, avesse perfino un salottino come questo, sì, tra
1470 e il 1480 (e sono un elegante adattamento alla composizione tipografica del carattere
. castiglione, 130: vedete come un cavalier sia di mala grazia, quando
dire, alla veneziana, a comparazion d'un altro, che paia che non vi
4-77: quello che lo fece trasecolare fu un palloncino alla veneziana nuovo fiammante. montale
fiammante. montale, 3-146: c'era un giardinetto con lampioncini alla veneziana, un
un giardinetto con lampioncini alla veneziana, un corridoio-caffè, e più all'intemo
alla veneziana, un'orchestra in divisa, un buffet. -pavimento alla veneziana
per lo più in modo da formare un disegno. carena, 2-128: 'pavimento
. vi lasciereste far giù facilmente da un venezianotto che lo sapesse fare.
accento melodico di cui si parla come d'un mistero preistorico. = deriv.
venezia. giacosa, 1-244: ad un tale che non conosceva venezia, un
ad un tale che non conosceva venezia, un fanatico ammiratore di quella città gridava con
c'è la laguna », aggiunse un terzo, canzonando il bollore del frettoloso vene-
. (véngio). ant. vendicare un torto, un'offesa; prendere vendetta
. -per estens. sfogare vendicativamente un sentimento. boccaccio, 21-26-80: se
menelao, dentro v'accolse / così sperando un prezioso dono / fare al marito,
-perdono politico per una ribellione o un tradimento. guicciardini, i-343: pronunziò
giusto. 2. esenzione da un obbligo o da un divieto; concessione
2. esenzione da un obbligo o da un divieto; concessione straordinaria, privilegio.
v-58: fu rapita in estasi e in un subito con gran vee- menzia fu gettata
è punito con una pena temporanea (un atto, un comportamento, un pensiero,
una pena temporanea (un atto, un comportamento, un pensiero, un peccato)
(un atto, un comportamento, un pensiero, un peccato); è
atto, un comportamento, un pensiero, un peccato); è contrapposto a mortale
, la quale se raziocinando viene a conoscere un menomo aspetto di colpa veniale nelle azioni
è macchiato di tale tipo di peccati (un peccatore). panigarola, 107:
non fondamentale, lieve, emendabile (un errore, un'imprecisione, un'omissione)
che uno... non sappia in un libro così pomposo, conoscere gli articoli
, xii-2-196: erroruzzi e nonnulla? in un vocabolario fatto a dovere non si dànno
pene del purgatorio, volta all'acquisto di un. n desiderio di purgarsi anco da
colpe. si disputa sulla venialità di un peccato. de marchi, i-iii: il
qualche venialità e non fa mai danno un piccolo suffragio. -per simil.
2. che si dirige a un luogo (in partic. con uno scopo
intenzioni ostili, aggressive - anche in un contesto recipr. salvini, 13-241:
. 3. che proviene da un luogo. dominici, 4-105: sì
4. che avverrà, che capiterà in un tempo successivo al presente, futuro (
tempo successivo al presente, futuro (un evento, un periodo di tempo).
al presente, futuro (un evento, un periodo di tempo). -anche:
5. immediatamente successivo, seguente (un periodo di tempo, un momento del
seguente (un periodo di tempo, un momento del giorno). testi fiorentini
che la mortalità sia nella città di firenze un anno o due, perché prima offende
piena e fervida che si faceva loro un torto tirannico. de sanctis, 12-37:
. soderini, i-420: suole talora nascere un capo tra i due bracci delle viti
si parla); avvicinarsi, accostarsi a un luogo o a una persona; presentarsi
; presentarsi a qualcuno, entrare in un luogo; avanzare. - anche di animali
ecco verso noi venir per nave / un vecchio, bianco per antico pelo.
leggera, vieni. -essere originario di un luogo (piante, animali, ecc
ecc.), essere importato da un paese. a. tiefolo, ii-5-203
una prop. finale implicita o con un compì, che indica lo scopo del movimento
ad aprire. 2. compiere un percorso, percorrere una strada (in
il ragazzo. -muoversi, compiere un percorso, recarsi in un luogo insieme
-muoversi, compiere un percorso, recarsi in un luogo insieme a qualcuno; avanzare,
3. giungere, arrivare, capitare in un luogo; arrivare a destinazione; farsi
egli è. -estendersi fino a un punto, in una direzione (una
dal cielo per incontrare esseri umani (un angelo). lauda bergamasca, 66
vén l'angel gabriel, / fy un saluto molto bel / a vo'donzela.
5. volgersi o giungere a un interesse, a un comportamento, dedicarsi
volgersi o giungere a un interesse, a un comportamento, dedicarsi a un'attività;
, giungere a una conclusione, a un determinato risultato. dante, inf,
io, vengo franco, non ho mica un gran concetto delle donne italiane in generale
ecco, io le vengo schietto: sono un uomo posato, ho famiglia, ma
. 8. essere considerato in un determinato modo dagli altri, suscitare in
modo dagli altri, suscitare in loro un sentimento. fra giordano, 1-266:
altri uomini. 9. avere un grado gerarchico, una posizione successiva o
da vallecorsa. -andarsene via da un luogo; ritornare da un luogo al
-andarsene via da un luogo; ritornare da un luogo al punto di partenza, di
deledda, iii-550: vado e vengo in un lampo. lascio giù la bisaccia senza
massaia, i-138: quella casa era un continuo andare e venire di servi,
garzoncelli. imbriani, 1-68: era un continuo andare e venire, da s.
11. provenire, venire emanato (un odore, un profumo). s
provenire, venire emanato (un odore, un profumo). s. bernardino da
.. gli parea che di muffa un po'venisse. 12. con riferimento
inconsueti. -fluire, scorrere (un corso d'acqua); essere portato
una risposta); essere spedito da un luogo, giungere al destinatario (una lettera
: questo giorno medesimo, che era un giovedì, mi venne di roma un
era un giovedì, mi venne di roma un ampio salvo condotto dal papa, dicendomi
gli venivano, si faceva far da un secretario un brevissimo som
venivano, si faceva far da un secretario un brevissimo som
, 246: « ecco » grido in un tuono di voce flebile che parea venire
o proprietà di altri, pervenire a un successore. - anche: essere donato,
lii-1-118: per successione dovria venire ad un nipote loro, figliuolo del duca scacciato e
esso re de'romani fu astretto a mandar un esercito sotto il signor di regendorf per
con patti chiari, cheogni dì ci venga un denaio intero. -costituire vantaggio, guadagno
17. capitare, accadere (un evento, anche nell'espressione venire dietro
: venne caso ch'egli ebbe parole con un barone. fra giordano, 129:
e dall'ardire. -prodursi in un organismo (una malattia, una sensazione
me non solo tutto questo discorso parve un mucchio di spropositi, ma mi sentii
, nel pensiero, nella memoria (un pensiero, un'emozione, un desiderio
(un pensiero, un'emozione, un desiderio, un ricordo, la motivazione per
, un'emozione, un desiderio, un ricordo, la motivazione per fare qualcosa)
careri, 2-ii-83: a me però viene un certo non creduto coraggio in mezzo alle
mai vi viene in capo di propormi un problema così assurdo, se siano migliori questi
« mi viene una idea » disse un giorno gabriella al suo poeta « scriviamo un
un giorno gabriella al suo poeta « scriviamo un romanzo... un romanzo in
poeta « scriviamo un romanzo... un romanzo in collaborazione ». panzini,
); precisarsi, farsi pressante (un desiderio, la voglia di qualcosa o
). - anche: spuntare (un fungo). crescenzi volgar.,
6-122: stufa usata in firenze da un veneziano, per far venire i fiori
-essere adatto per una coltivazione (un terreno). jovine, 5-395:
^ sino è la peggiore; è un po'secca, ma sgombrata dai sassi verrebbe
. -farsi evidente e intenso (un colore). cellini, 549:
nell'espressione venir su e in relazione con un compì, pred. o un aw
con un compì, pred. o un aw.). g.
saccone. -crescere, formarsi culturalmente (un intellettua- le). bianciardi,
giungere nella progressione cronologica, arrivare (un tempo specifico, quello adatto, o dovuto
tempi futuri { tempo verrà, verrà un giorno, ecc.). petrarca
bene quel ch'io vi prometto. verrà un giorno.. -a,
a verificarsi; incombente, imminente (un pericolo). fiori di filosafi,
detto della poesia che è la coscienza d'un mondo da venire. carducci, ii-8-242
-che viene: prossimo, venturo (un giorno, un mese, ecc.
: prossimo, venturo (un giorno, un mese, ecc.).
qualcosa trascorrendo o ingannando il tempo in un certo modo. govoni, 2-54
davanti a quella porta / che trasudava un fioco baglior rosso! pavese, 11-i-435:
22. derivare da una causa o da un presupposto; procedere; venire di conseguenza
. savinio, 12-359: onde viene che un grammatico gusta le singolarità di un sostantivo
che un grammatico gusta le singolarità di un sostantivo che funge da aggettivo, più
capuana? -essere dato, trasmesso (un insegnamento), scaturire da qualcuno;
dettato e imposto (una norma, un ordine); essere pronunciato (una minaccia
greca, e dalle orientali non riconosca un altra porzione. muratori, 7-i-120: qui
che dicono deserta, e proprietà d'un tale che ci va per la caccia.
. -avere origine dinastica, discendere (un casato); risalire anticamente (un
un casato); risalire anticamente (un potere, una prerogativa). ammirato
una volta finito (in relazione con un compì, predicativo o con un avv.
relazione con un compì, predicativo o con un avv.); riuscire rappresentato in
ha assicurato che quel della bambina verrà un bel vestitino. moravia, 26-193:
numericamente. -anche: essere risolto (un problema matematico, un'equazione, ecc
distanza bd. 25. costare un prezzo; valere un determinato valore monetario
25. costare un prezzo; valere un determinato valore monetario. balducci pegolotti
poco. fenoglio, 2-256: schivai un po'di soldi e la prima volta che
che scesi ad alba le comprai a un banco in piazza un bottiglino d'acqua d'
le comprai a un banco in piazza un bottiglino d'acqua d'odore, che
2-28: voi ci potrete andar fra un poco che già comincia a venir sera;
: era l'otto di marzo; un tempo indegno, veniva neve a gran
tre giovani che si chiamavano suoi figliuoli, un solo l'era veramente.
— vivere; capitare a vivere in un tempo storico. fausto da longiano,
! 28. in unione con un pari pass, indica che qualcosa accade
molto gli venne pensato a don felice un modo da dovere potere essere con la donna
mezzo sosteneva la trave del palco, un tabemacoletto. d. battoli, 9-29-1-24:
mio padre », gli venne fatto a un certo momento di pensare, come se
se dal profondo di quelle nebbie potesse sorgere un pensiero. 29. in
29. in unione con un gerundio, indica il progressivo attuarsi dell'
venuto recando, non lasceranno di dare un guardo a tutte le cose insieme.
. 30. in unione con un compì, predicativo: diventare, farsi
da quelle parti il fèrro viene ruggine in un momento, e io a pensare che
piedi in mezzo al mare mi veniva un accidente. -giungere a un grado
veniva un accidente. -giungere a un grado gerarchico, essere eletto, nominato
gerarchico, essere eletto, nominato a un grado o a una dignità. monte
re francesco. 31. avere un orgasmo. - anche: eiaculare.
32. passare, volgersi a trattare un argomento, a dare -
: entrare nel cuore, nello specifico di un argomento. marsilio ficino,
argomento principale dopo una digressione, chiuso un inciso o, anche, sull'argomento
. batacchi, 2-5: se muore un papa ne viene fatto un altro. ungaretti
: se muore un papa ne viene fatto un altro. ungaretti, xi-62: le
. caproni, i-561: batte profondo un tamburo. / sono arrivato al muro /
riesca come può (con riferimento a un lavoro, a un'azione compiuta senza
: oh come avrei bisogno al presente di un cuore animoso; di un cuore che
presente di un cuore animoso; di un cuore che prendesse il mondo come viene!
ascoli, 55: e lor sembra manzoniano un fare alla carlona, scamiciato poco o
, e... vien di far un nuovo fortunato acquisto. baldini, 14-9
fortunato acquisto. baldini, 14-9: un villanello scalzo saltando giù dalla ripa della
a terra. sercambi, 1-i-332: un bel giffalco scese alle miei grida, /
senza. d'annunzio, iii-1-46: un languore subitaneo la invade, come s'ella
per venir meno. ella si piega su un fianco, tocca il suolo con una
-estinguersi (una famiglia, una dinastia, un popolo). dante, purg.
venner meno / tutti, fuor ch'un renduto in panni bigi, / trova'mi
-trasgredire una norma; mancare a un impegno, a una promessa; deludere
. leopardi, iii-187: io sono un poltrone che perdo mezza giornata in dormire,
e volendo (come vorrei) scrivere un articolo sul vostro 'discorso'da mandarlo al
(un'immagine); tramontare (un astro); offuscarsi, estinguersi (una
letter. che non è originario di un luogo, che è venuto da fuori (
4. che cresce rigoglioso (un albero). - per simil.:
simil.: robusto, florido (un bambino). tommaseo [s.
nella via illuminata dall'incendio, scorgo un militare che... riconosco per un
un militare che... riconosco per un graduato dell'esercito venizelista.
pori / sovra la cute, spargerebbe un rio / tosco pel sangue e d'ogni
ha inclusioni in forma di vena (un minerale). -anche: rugoso (
minerale). -anche: rugoso (un tronco, una superficie). trattati
morire dello martorio. -rigonfio (un fiume). costantino da loro,
da loro, lxii-2-ii-65: si giunse ad un fiume, quello essendo tanto venoso non
smattonata casa, una venta mezzo rovinata, un pollastro mal cotto. =
. letter. rinfrescare facendo aria con un ventaglio. - anche rifl.
colpo di ventaglio; colpetto inferto con un ventaglio chiuso. fogazzaro, vi-226
in modo da potersi aprire (formando un settore circolare più o meno approssimato al
e ricchi. brusoni, 9-352: un ventaglio di prezziosissime penne di levante col
perle. foscolo, xiv-226: stasera andrò un momento al teatro per vederti; non
allora, con gran calma, prese un ventaglio che era posato su una poltrona
breve e frivola (una poesia, un motto, ecc.). l
dal momento che mi conobbi possessore di un harem mi abbandonai totalmente a questo pensiero,
raggera di elementi che si dipartono da un punto centrale, insieme di oggetti disposti a
tra due ventagli di palma, vidi a un tratto veramente un volto ombrato che mi
palma, vidi a un tratto veramente un volto ombrato che mi sorrideva, uno strizzar
risparmiato l'ultimo a destra che restava un po'fuori del ventaglio. montale,
9-14: dai cretti / il ventaglio di un mitra ci ributtava, / badilanti infiacchiti
unventaglio di possibilità largo fino all'efferatezza e un esercizio che può permettermi ormai di scegliere
8. gioc. solitario fatto con un mazzo di 52 carte che vengono disposte
10. locuz. a ventaglio: formando un ampio settore circolare; spargendosi tutt'intomo
: andiamo a trovare il padre rettore. un irlandese basso e grasso con una faccia
-ventagliétto. chiesa, 5-63: dopo un poco, tutti deposero sulla tavola il
2. uscire, sfogare, esalare da un condotto, da una cavità.
venta dai cunicoli e dalle viscere ronchiose un fiato d'aria vivida e gelida. c
tra la paura e il fumo, un fumo che ventava su dalla tromba delle scale
dalla tromba delle scale come la fosse un camino. -per simil. e
al fìgur. essere emesso con impeto (un grido). dannunzio, iv-2-932
grido). dannunzio, iv-2-932: un urlo di tutti i petti ventò verso
4. venire a ondate (un odore); farsi sensibile all'olfatto.
); muoversi intorno alla persona (un indumento). carducci, iii-3-20:
-battere al vento (le ali di un uccello). tozzi, ii-1000:
loro ali. 6. in un contesto metaforico. dar segno impetuoso,
impetuoso, violento del proprio accadere (un evento futuro); preannunziarsi indistintamente ma
come si lontanava, rombare sordamente come un tuono. 7. tr. scuotere
attizzare, ravvivare una fiamma (anche in un contesto metaforico). s.
., 17-68: senti 'mi presso quasi un muover d'ala / e ventarmi nel
dial. diventare (in unione con un compì, predicativo). pallamidesse,
tommaseo, 2-i-143: piacesse al ciel ventassi un rondinino, / avessi l'ale e
la ventarola gemeva sul colmigno, per un soffio improvviso. lisi, 2-141:
d'italia ch'io sono una girandola, un arcolaio, una ventarola.
quel disco di grossa treccia di paglia adattatovi un manico di canna che si adopera a
. freno ad alette presente nella soneria di un orologio a ruote. citolini,
sbarbaro, 6-18: una ventata, un luccichio d'ottoni / e mi sfreccia
. con meton. odore intenso diffuso da un colpo di vento. c.
di tiglio la sera, e mi sentivo un altro, mi sentivo davvero io,
quanta ce ne poteva stare, e un po'di più; dimodoché, quasi a
figur. manifestazione improvvisa e irrefrenabile di un sentimento, di un impulso, di uno
e irrefrenabile di un sentimento, di un impulso, di uno stato d'anid'annunzio
, mi duole dirlo, e commise un grave sbaglio di sintassi politica, quando disse
di sintassi politica, quando disse e seguì un 'orientamento', come fu chiamato 'verso
a una forte corrente d'aria (un luogo). de sanctis,
agghiacciano, s'indurano, e diventano un mare di vetro. 2.
origine in modo improvviso e intenso (un sentimento). rebora, 3-i-21:
da tutto e da nulla, come un rigurgito che non si può reprimere.
, xxxv-i-455: se mal sento, vincelo un gioi'tutto, / se d'amoroso
tutto, / se d'amoroso bene aggio un sol mico, / come sor- vince
tiranti di alcune parti della struttura di un aeromobile. = deriv.
= probabilmente da un lat popol. ventus aquilus 'vento settentrionale,
lo più debolmente (le fronde di un albero). papini, 28-41
). papini, 28-41: un colle del petrarca con la selvetta a portata
, 2-348: l'ospite con parole un po'retoriche anche se sincere rievocava la ventennale
2. sm. ventesimo anniversario di un evento. ojetti, iii-529: la
estetico perseguito con tanta tenace abnegazione per un ventennio, e per 1 risultati raggiunti
della guerra, della resistenza, era un fascismo tutto sommato migliore di quello di
quasi nel suo ventesimosesto anno compose in un volumetto, il quale egli intitolò 'vita nova'
. -per indicare tale collocazione di un capitolo, di un canto, di
tale collocazione di un capitolo, di un canto, di un libro all'intemo di
capitolo, di un canto, di un libro all'intemo di un'opera letteraria.
membro di una dinastia principesca o a un papa, che regna con il nome che
indica ciascuna frazione risultante dalla divisione di un intero in venti parti uguali.
in cui può essere frazionato o diviso un intero. -anche in numerali composti.
manco di quattro centesimi, cioè di un venticinquesimo di braccio. padula, 532:
ed esprime una quantità, una misura, un valore corrispondente a tale grandezza; in
ferroviaria, i nostri viaggiatori dovevano percorrere un tratto di venti chilometri alnncirca. bernari
: allora il colonnello si fece costruire un muro di cinta alto venti metri, privando
. borghini, 1-55: il rapetto fu un cittadino fiorentino ricco di venticinque o trenta
mila. scudi, il quale portava un mantello tutto rattoppato. -per indicare
: una giovane di vinti anni con un vecchio di sesanta resterà da vivere solamente
, sfiorita alquanto, e direi quasi un po'conturbata, ma singolare, poteva mostrare
altri numeri, in partic. per indicare un periodo di tempo. guicciardini,
. aretino, 20-105: eccotelo suso con un « buon prò alla signoria vostra »
, o accovacciati sotto i portici, sur un po'di paglia putrida e fetente,
giorno e all'ora deputata, che fu un dopo desinare alle ventidue ore.
a giacomelli e a me) e un bel ventinove a monteverdi. 6.
, i seguenti prima del trentesimo di un determinato secolo, anche sottinteso. -anni venti
-anni venti: il secondo decennio di un determinato secolo (in par- tic.
11. locuz. -dare in un ventuno; incorrere in un grave pericolo
. -dare in un ventuno; incorrere in un grave pericolo, incappare in una disgrazia
, 676: costar mi faranno dare in un ventuno! -mancare a qualcuno venti
2. sm. venticinquesimo anniversario di un evento. -anche la celebrazione ufficiale che
ogni tempo e paese, dopo circa un venticinquennio d'abbandono. r. bonghi,
)... a padova abbiamo avuto un tumulto in duomo. =
circolazione all'intemo dei diversi ambienti di un edificio. s s
per consentire il ricambio dell'aria in un ambiente chiuso, sfiatatoio. carena,
ventìgio). ant. battere, investire un territorio (il vento).
. disus. che può essere aerato (un luojgo chiuso). cattaneo
terminano in un'ala oblunga, simulante un ventaglio. = voce dotta, lai
il ventilabro il grano dalla pula. -in un contesto fi- gur., con riferimento
si muove, che ondeggia al vento (un tessuto, un indumento); che
ondeggia al vento (un tessuto, un indumento); che sventola, che garrisce
. boccaccio, 1-ii-518: l'un delli suoi spron prese / del destrier
angelini, 1-56: betania era tutto un ventilante palmeto. 2. che fa
fa vento; che muove l'aria con un battito rapido e continuo. boccaccio
una traiettoria non rettilinea, irregolare (un moto fisico, un corpo).
, irregolare (un moto fisico, un corpo). leonardo, 2-276:
e perenne del grano che ventila / un vecchio attento e polveroso. -ant
-ant. nel linguaggio biblico, liberare un luogo dal male, dalla corruzione;
gesù] tratti fuori i dadi, un di loro rimescolatigli insieme, se gli recò
ponderare una questione; discutere, dibattere un argomento; sottoporre ad attenta analisi un
un argomento; sottoporre ad attenta analisi un testo; valutare un'opinione, un
un testo; valutare un'opinione, un piano, un progetto. ottimo,
; valutare un'opinione, un piano, un progetto. ottimo, iii-330: beatrice
causa; vagliare una proposta in seno a un organo collegiale. cobelli, 40
con almeno 6 voti. -meditare un proposito. -anche in relazione con una
, battere le ali producendo vento (un uccello, una creatura soprannaturale, un
(un uccello, una creatura soprannaturale, un angelo, ecc.). -
e fausta, infine, di tra un baglior d'oro / l'aquila uscì:
ignare terre e tonde / remote corse un brivido ed un fremito / al ventilar
tonde / remote corse un brivido ed un fremito / al ventilar delle sue grandi
dolce e suave, / che m'era un refrigerio ai caldi sensi. marino,
4-86: così posava, e vidi a un tempo istesso / liev'aura, aura
eterna. 4. colpire con un soffio d'aria per lo più lieve e
freschi fiori. tasso, 14-67: con un olce ventillar gli ardori / gli va
bianco velo. -con riferimento a un vento, a una brezza. bergantini
le freccie del sole! -arieggiare un ambiente chiuso. tommaseo [s.
. pavese, 1-60: aveva anche lui un garzone che gli ventilava la forgia.
intensa, più viva una passione, un desiderio amoroso. canteo, 156:
-stimolare l'intelligenza, la creatività di un autore. bonghi, 1-79: la
scrittori, quando si lasciano prendere ad un andazzo. -rinnovare le proprie conoscenze
, assegnare umeredità (in conformità a un istituto che prevede la ricerca d'ufficio
9. intr. soffiare, spirare (un vento, una brezza). - anche
agitarsi nell'aria, svolazzare, fluttuare (un indumento, un tessuto, le piume
svolazzare, fluttuare (un indumento, un tessuto, le piume, ecc.)
tutta smarrita attenevasi con la mano sinistra ad un corno per non cadere, e con
-muoversi, oscillare scosso del vento (un albero o le sue fronde, l'
che 'nsu le sponde erbose / in un tranquillo oblio gli occhi compose. giulio strozzi
estens. spandersi, propagarsi nell'aria (un profumo). guerrazzi, 98
il remeggio dell'ale per ascoltare, un alito di celeste fragranza ventilerà per le arse
le arse tue labbra e vi spargerà un refrigerio divino. comisso, vii-16:
... trovammo conche solitarie dove un profumo di pomo era ventilato appena,
modo vago e indefinito, aleggiare in un ambiente (una sensazione). e
diverse maniere di ventilazione; vi è un ventilare adirato, ventilar modesto, ventilar
. ant. fendere l'aria avventandosi (un animale). bibbia volgar.,
-agitato, fatto oscillare dal vento (un albero, i rami). aleardi
, 5-29: una fiamma che schizzò da un candeliere del lume di notte e ventilata
dispersi, e ventilati (come dice un profeta), in tutte le quattro
; analizzato a fondo, sviscerato (un problema, un argomento). giovio
fondo, sviscerato (un problema, un argomento). giovio, ii-51:
né più né meno che la cantina di un gran personaggio morto. -prospettato
personaggio morto. -prospettato (un disegno, un provvedimento), meditato
. -prospettato (un disegno, un provvedimento), meditato (un'intenzione
6. agile, leggero (un danzatore). d'annunzio, \
8. di ampio respiro (un verso, una composizione poetica).
sommesso, fievole (il verso di un animale). comisso, iv-323:
appena. bernari, 7-273: poi venne un ventilato latrato. io.
io. tecn. dotato di un dispositivo in grado di asporstri, ii-42
fumi o di assicurarne il raffreddamento (un macchinario, un motore).
assicurarne il raffreddamento (un macchinario, un motore). ventilatóre, sm
apparecchio costituito da una ventola azionata da un motore per lo più elettrico il cui
i-511: in ogni stanza dell'albergo un europeo sogna la patria lontana, resupino sotto
la stiva delle navi, costituito da un ampio telo sospeso tra gli alberi maggiori
corpo della nave, la ciurma cade in un lungo viaggio quasi tutta ammalata. stratico
alla corrente che il signor pelleton ottiene da un getto di vapore scagliato nel cammino.
per consentire il ricambio dell'aria in un ambiente chiuso; sfiatatoio. castri,
. 5. agg. munito di un dispositivo in grado di creare un flusso
di un dispositivo in grado di creare un flusso costante di aria. villustrazione italiana
- al figur.: che libera un luogo dalla corruzione e dagli individui malvagi.
analizza. gioberti, 189: un ventilatore così equo e sagace delle altrui
pula e dalle altre impurità. -in un contesto figur., nella profezia biblica
mezzo della ventilazione, gettandolo colla pala da un lato all'altro dell'aja.
, 2-1-133: questi, che pur sono un qualche migliaio, alla seconda ventilazione,
: non appena si fu seduto, esalò un sospiro di soddisfazione. però che bello
per consentire il ricambio dell'aria in un ambiente chiuso; sfiatatoio. g
condotti praticati nelle mura, potrebbero essere un attissimo mezzo per far circolare l'aria
. 4. il fare aria con un oggetto, in partic. con un ventaglio
con un oggetto, in partic. con un ventaglio. magalotti, 9-2-189
, in ogni modo quella improvvisata rende a un tratto una frescura così sensibile. nievo
d'aria che, nell'intervallo di un minuto, passa in entrata e in uscita
il riscaldamento di ambienti domestici costituito da un ventilatore che diffonde aria attraverso una serpentina
numeri semplici. machiavelli, 1-i-465: un esercito giusto di ventiquattro mila fanti e
. 2. come denominatore di un numero frazionario (e, per estens
delle ventimila parti in cui può essere diviso un intero. magalotti, 23-180:
intero. magalotti, 23-180: un sol pensiero dell'animo di pitagora fu
, 289: 'decina'... significa un raccoglimento di dieci uniti insieme, sì
poco più. bettini, 1-326: un giovanotto sulla ventina spiega ai compagni con
con il compito di istituire e imporre un tributo; il tributo stesso così imposto
ventini al rubio, che verrà ad essere un soldo veneto la libra, o poco
la finestra. poi si cercò nelle tasche un ventino. = deriv. da venti
nel verno si rauni intorno allo stipite un monticel di pietre per lo fatto del ventipiòvolo
= comp. da vento e da un deriv. da piova (v.)
ventiquattro parti uguali in cui è divisibile un intero. paolo dell'abbaco, 2-27
: che ricorda in proporzioni o a un livello minore un modello; in piccolo
in proporzioni o a un livello minore un modello; in piccolo. verga
costei è maritata, e non amerà giammai un don giovanni in ventiquattresimo che si chiama
quantità, una misura, un'entità, un valore corrispondente a tale grandezza);
gozzi, 1-99: mossesi la squadra ad un tratto, e forse dodici gole si
integro, adamantino, senza ombre (un carattere, un atteggiamento). collodi
adamantino, senza ombre (un carattere, un atteggiamento). collodi, 1-69:
di bottega, e passi giustamente per un fior di galantuomo a ventiquattro carati, non
il ventiquattresimo giorno di un mese o anno di un secolo.
ventiquattresimo giorno di un mese o anno di un secolo. 4. tipogr
stati due trenta, una lode, un ventiquattro, un ritirato. il professore è
, una lode, un ventiquattro, un ritirato. il professore è di discreto umore
il modo di indossare il cappello o un copricapo inclinato da una parte, con
fare trasandato. nieri, 217: un prete di que'bestialotti che portano il berrettino
che portano il berrettino sulle ventiquattro, un giorno, prima di vespro, insegnava
rasato di fresco, col cilindro nuovo un po'sulle venti- quattro.
cicognini, xxx-11-44: so che c'è un pollastron che la ga- veggia, /
lui sonate. magalotti, 23-238: un alchimista, trovato a caso il segreto dell'
tare in viaggio quanto serve per un solo giorno. -per estens.:
. moltiplicare per ventiquattro, per un gran numero di volte. imbriani
quantità, una misura, un'entità, un valore corrispon dente a tale
anni. 2. posposto a un sostantivo, può assumere valore di numerale
. 3. tale giorno di un mese. -in partic. nei moderni
= comp. da vento e da un deriv. da sonare (v.)
quantità, una misura, un'entità, un valore corrispondente a tale grandezza);
da ogni parte per ventitré gradi e un punto piu. boccaccio, viii-2-50: fu
prima d'arrivare a casa, in un amico fidato, al quale raccontò, in
, non succedendo disgrazie, avete ancora un pezzo da parlare de'guai passati:
sana coll'intenzione di sposarla, è un conto; sposarla quando è già sulle
sulle ventitré e tre quarti, è un altro. -sulle ventitré (con
): portato sghembo sul capo (un copricapo). verga, iv-242:
sulle ventitré. pirandello, 8-109: un piacere e nienr altro poteva essere,
di tramontana; cominciò una mulinaia, un ventivolvolo (neve che fa mulinello,
= comp. da vento e da un deriv. da volvere. vènto
presi per incantamento / e messi in un vasel / ch'ad ogni vento /
, inf, 34-8: veder mi parve un tal edificio allotta; / poi per
, 50: la ruota del vento abbia un forame tondo, ove si fermi poi
fermi poi la sentinella, e questa sia un perno ribattuto nella larghezza, che il
la gioventù padovana e gli studenti aperto un ruolo d'iscrizione per la crociata, in
di bolina o stretto: quello che forma un angolo di 45-67° con la prora.
fiume perché navigando noi a vele piene con un vento stretto, fummo rapiti dentro un
un vento stretto, fummo rapiti dentro un ramo del nume. -vento di
lampadina nella sua chiesuola; ed è certo un uomo della più pura stirpe tirrena,
uomo della più pura stirpe tirrena, un vero compagno d'ulisse, con un viso
, un vero compagno d'ulisse, con un viso che par modellato dal vento di
del mese o dell'anno spirano da un punto dell'orizzonte e in altri determinati tempi
la punta australe dell'africa, ebbero un di que'furiosissimi e repentini piè di
1-ii-146: per te col dardo / uccisi un cervo maestoso; avea / alta fronte
sette capuni et ove ben duxento / et un capun lardato per bocca savorare. ippocrate
3. fiato. - anche in un contesto figur. dante, par.
, ri- beca, e, propio un ballo senza suono, una piva senza vento
; mutevolezza di una condizione, di un sentimento, ecc. boccaccio, iv-99
morire, perché, piuttosto di diventare un ciarlone presuntuoso e pieno di vento..
con cui si manifesta una passione, un sentimento. passavanti, 176: le
-impeto irresistibile con cui si manifesta un fenomeno ideologico, politico, ecc.
secondo il vento che tira, tirare un certo vento, ecc.).
): chi è riuscito a persuaderli che un tale non meriti d'essere squartato,
resti ingrata, sapendo esser l'ingratitudine un vento che adugge ed asciuga la fontana
di me dopo la morte, è un vento. mazzei, i-149: ciò ch'
a conseguirla, che la gloria è un fumo, un vento, un'ombra.
che la gloria è un fumo, un vento, un'ombra. zanella, 488
graf 5-574: a quando a quando un immenso clamore / degli ansii petti /
ombra sconvolta e disgiunta, / e un procelloso vento di parole / chiedea: s'
montale, 12-190: tira in queste pagine un vento di malattia; ma calma,
pronta. giamboni, 8-ii-272: d'un uomo pigro io dirò, questo è una
questo è una testuggine. e d'un isnello io dirò, questo è un vento
d'un isnello io dirò, questo è un vento. 13. polit.
ecc. 23. metall. in un altoforno, aria calda insufflata dal basso
che si formano durante la gettata di un metallo fuso. carradori, 32:
reveren- diss. sig. cardinale manda un suo a venezia per causa che acciò
doppie senza minima speranza di mai ricuperare un picciolo. -navigare col vento a
-rendere fumo per vento: ricambiare un torto subito, rendere la pariglia.
piove. proverbi toscani, 17: e un cattivo anincominciare la navigazione, salpare.
, 4-35: la sua signoria insellatasi sopra un ronzino di venti scudi,..
di decembre. -fare vento-, produrre un movimento d'aria; aerare, ventilare
tralo fuora, e fa'd'avere preparato un tuo garzone con un manticetto in mano
d'avere preparato un tuo garzone con un manticetto in mano, il quale subito che
freddi. -passare vicinissimo al bersaglio (un proiettile). c. malespini,
-fare o farsi vento: produrre un movimento d'aria, in partic.
d'aria, in partic. con un ventaglio, per refrigerio. magalotti,
, rassegnato, s'è seduto su un paracarro a aspettare, e si fa vento
aspettare, e si fa vento con un pezzo di cartolina zozza. -darsi
-darsi importanza, darsi delle arie, assumere un atteggiamento di superiorità. viani,
/ condotto m'ha la mostra d'un gran lume, / credendo ivi gioir dove
chi discioglie la vela a piè d'un vento, / arriva spesso a porto di
dell'ali moveano intorno al mio volto un venterello soave. -venticèllo.
. (1-iv-30): quivi, sentendo un soave venticello venire, sì come volle
lorenzo de'medici, i-286: sento un suave venticel, che spira / dall'aurora
, cxxxiii-348 e 349: -la calunnia è un venticello, / un'auretta assai gentile
sp., 4 (56): un venticello d'autunno, staccando da'rami le
dall'albero. pavese, 5-61: un venticello scricchiolava sulla strada, mi portava
venticello scricchiolava sulla strada, mi portava un ordore di sale. -ventolino.
piacevole / delle fresche acque che d'un sasso piombano, / né quando soffia
sasso piombano, / né quando soffia un ventolino agevole / fra le cime de'pini
il fresco ventolino. pratesi, 4-229: un ventolino che vien di fuori fa fiottare
orazio... sta pur bene a un ventaccio umido e pigro, che stupidisce
paglia o penne di tacchino o da un pezzo di cartone rigido. giuliani
da una parte circolare rigida montata su un manico di legno e usato per fare aria
la ventola una porta in fondo a un corridoio. -a ventola (con
negli occhi. d'annunzio, 4-ii-28: un domestico portava il lume coperto da una
v.]: 'ventola': è anche un arnese di legno o d'altra materia
. riparo di legno posto sui merli di un castello. 6. imposte di una
campanile a ventola: campanile costituito da un muro unito al corpo della chiesa, traforato
tramezzo. -anche: struttura caratterizzata da un muro isolato posto su una facciata o
muro isolato posto su una facciata o un timpano; muro a vela. d'
ferro che viene fatta ruotare intorno a un asse orizzontale o verticale, offrendo il
autoveicoli). biringuccio, 1-57: un fornello alla bocchetta de l'uscita del
o cinghia che serve a tenere in un determinato assetto due o più elementi.
. ant. ventilabro. - anche in un contesto figur., con allusione alla
del linneo, ed... è un ottimo pascolo per i bestiami sì fresca
le campora. 3. arieggiare un ambiente chiuso. roberti, iii-269:
venni a respirare in questi emici monti un po'd'aria pelasgica, che ventolava i
per presentargliele e baciarle la mano ad un tempo. 5. intr. con
a cór dei raperonzoli. = da un lat. tardo ventulare, per il class
la state quassù (in arcetri) è un piacere: il vento ci puoi dimolto
). rastrelli, io: un vivo fuoco li agita [gli asini]
, al lontano mormorare dell'adriatico, un ultimo sforzo di poesia lo faceva risorgere da
detto re udienza sempre tien in mano un ventolo il quale del continuo è in moto
oggetti a superfici lisce o per creare un flusso d'aria attraverso un tubo per
per creare un flusso d'aria attraverso un tubo per disostruirlo (come nel caso dello
polpo scolora dal bruno cupo aggrumato in un grigiocenere smorente rapido come una persona impallidisce
rivestita di panno imbottito e munita di un vetro ovale, usata come riparo dalle
tozzi, vi-201: egli era sopra un canapé, dietro una ventosa senza vetri e
boccone, 63: l'esperienza d'un cacciatore,... che, gettando
cacciatore,... che, gettando un cane bracco, morsicato da vipera nel
. anche ventositadi). condizione di un luogo esposto al vento o continuamente battuto
eccessiva e patologica, di aria in un organo, in una parte del corpo.