intuitivamente, ha la caratteristica forma di un salvagente o di una ciambella. -in senso
1970], 27: unità macro-modulare: un paraboloide sinclastico di rivoluzione composto di dodici
segmenti principali di paraboloide iperbolico intersecati da un 'toro'(con una sezione trasversale parabolica
, lai torum, propr. 'trefolo di un cavo', poi 'cor da
pro- cumbo nel toro, e sento un flumine / nascermi sotto l'uno e
è proprio de'mariti, nulladimeno violandosi un tal consorzio non si commetteva adulterio, sicché
con dei fuochi d'artificio; è un divertimento, come dicono con disprezzo i torofili
quello i cui avvolgimenti sono disposti su un nucleo a forma di toro. -magnete toroidale
, raffigurata come contorno alla proiezione di un toro su un piano quando il punto di
contorno alla proiezione di un toro su un piano quando il punto di vista è all'
. marin. fascio di fili che forma un cordone. = dal fr. toron
3. noderoso, nocchiuto (un bastone, una clava). fr
doti. stoppani, 1-260: un torotèlla!... tutt'altro.
... tutt'altro. ho detto un poeta e lo mantengo. cagna,
torpedo marmorata), lunga fino a un metro, la torpedine ocellata (torpedo
5-108: se t'hanno assomigliato / a un carnivoro biondo, al genio perfido /
non più in uso, costituito da un recipiente stagno colmo di una carica di
disus. torpedinièró), sm. marinaio un tempo incaricato del funzionamento e della manutenzione
e provvista di tubi lanciasiluri, usata un tempo per contrastare le torpediniere prima dell'
fermi. fenoglio, 5-ii-20: c'era un bel sole che in collina sarebbe stato
. te chiusa, mantenuta da un peso al di sotto della linea di acqua
: 'torpedine': voce di gergo per indicare un ponce carico. migliorini [s.
5. intorpidimento delle membra, di un arto. viviani, vii-362: svegliandosi
, il pescespada s'infisse diritto come un dardo nel numero, cioè nell'occhio unico
. che ha azione calmante o anestetica (un farmaco). - anche sostant.
alle esortazioni dell'amico come avrebbe respinto un torpente sopra un letto operatorio.
amico come avrebbe respinto un torpente sopra un letto operatorio. torpere { torpere
5-272: non torpe / all'improvviso un piè? spesso un acerbo / duolo i
/ all'improvviso un piè? spesso un acerbo / duolo i denti non occupa
stato di torpore fisico o vegetativo (un animale). e. cecchi,
: sarebbe qualcosa di simile se, in un paese, lo sguardo potesse scorgere.
presso di lui. l'uomo torpidamente stese un braccio per abbracciarla. brancati, 3-229
, sf. torpore del corpo o di un arto. -in senso attenuato: fiacchezza
di vitalità (anche come caratteristica di un popolo). f. agnoletti [
idea non era bastata a galvanizzare tutto un popolo. papini, 27-352: quale scusante
4. ant. ristagno di un liquido o deh'aria. sederini,
soltanto la volontà, le gambe sono ancora un po'torpide. -molto lento e
. -molto lento e difficoltoso (un movimento). jovine, 2-165:
mancanza di vitalità e di iniziativa (un periodo di tempo). borgese,
); che scorre molto lentamente (un fiume). saluzzo roero, 3-ii-157
e timo / sente il dio con un fremito. bacchelli, 1-ii-576: l'acqua
, iv-343: ne'suoi occhi opachi brillava un desiderio da non comunicare che non la
che ha scarsa tendenza a guarire e ha un decorso lento e prolungato (una lesione
di diverso colore attorno al collo (un uccello). olina, 54:
rilassatezza (che può talvolta accompagnarsi a un ottundimento delle facoltà mentali).
all'eccessivo freddo della stagione, avea contratto un torpore e l'immobilità nelle mani e
calmò verso la mattina: ma seguitò un sopore, un torpore, tristo ed
la mattina: ma seguitò un sopore, un torpore, tristo ed oscuro. d'
. d'annunzio, iv-1-70: l'invadeva un leggero torpore e a poco a poco
, indolenza (anche come caratteristica di un popolo). - anche: lentezza nel
accidioso, se non quella procedere da un torpore, da una vitalità, da una
dalla servitù e dal torpore passammo per un istantaneo e quasi elettrico movimento alla libertà
certo di qualche ballo, una torque e un diadema di zecchini al collo e sulla
. che ha una linea arrotondata (un elemento architettonico). butione tre
sono aristocratico, dispotico, feudatario. vorrei un tribunale torquemadesco e corde, e cavalletti
della pressione pari alla pressione barometrica di un millimetro di mercurio. = dal
porta del borgo, fiancheggiata allora da un antico torracchione mezzo rovinato... il
col suo torracchione in cima: e avrai un quid simile. pascoli, 1047:
chinazzo, 702: fecero una bastia con un torrazzo sul monte di romano nel trivisano
gran torazo, / gli occhi aperti da un segazo, / sta la su e longi
con femineo ululato. siri, i-498: un gran torazzo di forma circolare...
da siena, 121: questa città ha un nobilissimo, e bellissimo porto. el
torre maestra, e in essa aveva un letto assai ben in ordine. magi,
: fu questa la sola vista che turbò un momento, per noi, la quiete
e, invece, era fragile come un castello di carte. -torre d'avorio
a torre. savinio, 424: porta un enorme solino di cartone a torre,
giamboni, 7-162: le torri sono dette un componimento a modo di casa di travi
batte il mare, / era ordinato un naviglio infinito; / da terra gli elefanti
io alla torre a tre canti fare un salto, e restar per l'aria a
uso alla fine dell'ottocento, caratterizzata da un ponte di coperta circondato da un bordo
da un ponte di coperta circondato da un bordo libero di minime dimensioni e sormontato
elevazione passa di testa la palla a un compagno arretrato o meglio piazzato perché la
verticale che consente di sostenere e guidare un missile nelle fasi di costruzione e di
s. antonio abate [redi]: un vecchio torriere che abitava in una torrucciaccia
assicurare questa parte avevangli i francesi fatto un gran torràccio a sei faccie.
, arrostire. 2. sottoporre un metallo ad arrostimento. cantù, 3-190
, di gettarvi dentro una pina accesa o un mattone vecchio arroventito o dell'allume o
all'inglese. mettere nella caffettiera a filtro un ettogram- ma di caffè torrefatto e macinato
letter. arso dai raggi del sole (un terreno). e. cecchi,
colore inclinante al violetto, e sprema un olio grato. migliorini [s. v
. - in partic.: cima di un monte che svetta sull'area circostante.
7-iii-398: chiamano i toscani 'vedetta'un luogo alto, in cui si pongono uomini
al monte e alla valle, scorge da un lato, vedetta dal- l'appennino,
del viso: puntando le lenti scintillanti di un binoccolo da montagna in direzione di chi
... non volli adunque avermi un giorno a pentire di una tale ommissione,
. marinaio o soldato che si trova in un punto eie
ore, e nessuno poteva dormire. a un tratto sorsero uomini davanti la trincea;
visti. aretino, 20-24: doppo un certo spazio di tempo ritornando a la
a la vedetta la trovai coperta da un lenzuolo, e non potei vedere il
.): di guardia, vigilando da un luogo elevato e strategicamente importante o,
/ le notti. monelli, i-30: un po'di vino, e come si
.. / sei vede addosso in un tratto arrivare. / stava ben su l'
sto alla vedetta, e tengo pronto un centinaio di zecchini per salvar la pelle,
, aw. ant. per mezzo di un messo, a vista. marsilio
ant. e letter. chi assiste a un evento, a uno spettacolo; spettatore
prendendole qua e colà, e ne fanno un intero, nel quale considerando i veditori
, esamina, valuta attentamente e profondamente un fatto, un fenomeno (anche con riferimento
valuta attentamente e profondamente un fatto, un fenomeno (anche con riferimento a dio
buonarroti il giovane,. 9-137: un broglio di mezzani, / diversi bottegai,
, con misure / menar vedrem n'un tratto e piedi e mani. cavour,
li detti veditori... intra un mese avere visitato ciascuna bottega di speziale.
sm. l'essere vedovo; condizione di un coniuge pnvo, per causa di morte
. l'essere vedovo; condizione di un coniuge privo, per causa di morte,
, 648: io ho retto più d'un anno questa vedovanza; ora s'i'
così, che mal è cercarmi d'un marito, che mi provegga alle mie necistà
3. condizione di chi ha perduto un congiunto, in partic. un figlio
perduto un congiunto, in partic. un figlio (con partic. riferimento alla madonna
2. per estens. privare di un possedimento, di una conquista.
. 4. mutilare qualcuno di un organo. pindemonte, 1-102: lo
duolo. bacchetti, 2-xxiii-744: coltivare un bosco, allevare un po'di macchia o
2-xxiii-744: coltivare un bosco, allevare un po'di macchia o d'erba rassodatrice
una persona cara, per lo più un congiunto, a causa della sua morte (
-che ha perduto la propria prole (un animale). marino, 20-40:
lumi ch'a conversi, / ch'erami un sol. 3. rimasto
una personalità autorevole (uno stato, un esercito, un'istituzione). de
. rimasto privo di abitanti in seguito a un eccidio, a una conquista violenta.
. monti, 5-854: qua venuto un giorno / a via menar del re
5. rimasto spoglio di vegetazione (un campo) o di frutti e fiori
) o di frutti e fiori (un albero). aleardi, 1-284:
delle sue stanze da basso a preparare un ben commodo letto. betti, i-482
si riferisce a una vedova o a un vedovo; tipico, peculiare della vedovanza.
della sua viduità non mancasse altro che un così fatto, che segretamente la sovvenisse alle
sete vissuta molti anni, quasi in un nobilissimo teatro, lodi altrettanto la continenza e
2. trascorso in tale condizione (un periodo di tempo). muzio,
. per estens. che ha perduto un congiunto, in parna. a.
vedovina. è stato colpito dalla morte di un amico. 3. pianta del genere
perdita del coniuge o, anche, di un familiare, di una persona cara.
di persone; stato di desolazione di un luogo, di un'abitazione. a
iii-5: che vedovità sotto quei portici senza un quintiliano volgar., 6: i colli
il coniuge (anche in relazione con un compì, di privazione, talvolta privo
iv-13 (2): per spacio d'un anno romase vidua. sercambi, 1-i-96
di guerra, si era unita liberamente a un uomo, per non perdere la pensione
. -vedova bianca: moglie di un emigrato rimasta sola in patria.
figlio d'una madre già vedova d'un uffiziale del regno. -con riferimento scherz
regno. -con riferimento scherz. a un oggetto di cui si possegga o si
cui si possegga o si sia conservato un solo esemplare. tommaseo [s.
spirituale, o, anche, di un personaggio illustre, la cui mancanza costituisce
danno (con partic. riferimento a un soggetto collettivo). dante, purg
), in uanto defunte, suscitando un senso di mestizia e di esolazione,
, o vi lavorano (una casa, un luogo, una città ecc.
una scuola); deserto, desolato (un territorio). lagrime e note
della persona che in genere lo occupa (un giaciglio). -in partic.:
nasca fenon, focoso mora, / coprendo un la sua moglie in trista tomba,
per estens., dalla persona amata (un periodo di tempo). -anche:
. tapini, 28-121: era costui un vecchiarino celibe di città che...
privo o povero di vegetazione, brullo (un territorio, un terreno).
vegetazione, brullo (un territorio, un terreno). boccaccio, v-19:
i rami). - anche in un contesto allegorico. dante, purg.
: più ricco si chiamerà uno che abbia un picciolo podere, ma abondante di fruttiferi
, e di fertile terreno, che un altro che possegga una gran campagna, ma
o scarso di acque (l'alveo di un fiume). magalotti, 2-4:
spiccare in rilievo nello spazio circostante (un monte). fazio, ii-28-74:
asolo e bascian, da quella proda / un monte sta vedovo e orfanino, /
da solo, anche temporaneamente solitario (un animale). chiabrera, 375:
talor vedovo toro. -che costituisce un solo pezzo rimasto; unico (un
costituisce un solo pezzo rimasto; unico (un oggetto). landolfi, 14-98
. landolfi, 14-98: restato con un vedovo gettone da dieci, volle almeno
in segno di lutto; vedovile (un indumento). n. franco,
di indicazioni sulla forma e i contenuti (un componimento). dante, vita
di individuare e correggere all'interno di un testo tali righe. -colonna o pagina
143: aveva trovato al natio borgo un vedovone di un quintale e se l'era
trovato al natio borgo un vedovone di un quintale e se l'era sposata. arbasino
, situato all'interno della conca di un circo glaciale o costituito da una falda
da una falda ghiacciata, che ricopre un pendio. maironi da ponte,
dirotta frana, quindi una vedretta cioè un pendìo coperto di ghiaccio, ma non
vedrei), si tratterebbe del continuatore di un lat volg. * vi
da vedervi il succe- aneo di un lat. volg. * vetarectum, per
forma è sì desfatta, la veduta dè un orrore. dante, inf, 17-114
. era fra l'altra grande pianura un monte di sasso, sul quale era uno
ignude (certe figure) solamente con un poco di mantellina: ma perché in
6. -lettura veloce, scorsa di un testo. lancellotti, 1-259: ad
materia, di cui pensò di comporre un libro. magalotti, 9-19: vorrei bene
dirvela, credo, che qui s'aspettasse un pezzo prima il vostro tributo di corrispondenza
i-322: io, colla veduta di risparmiare un tanto, mi lasciai allettare da quest'
si può abbracciare con la vista da un punto di riferimento particolare, per lo
di stanza in una grotta cavata sotto un sasso, al quale è sopra il giardino
veduta, una campagna, una pittura, un suono ec. un racconto, una
una pittura, un suono ec. un racconto, una descrizione, una favola,
una favola, un'immagine poetica, un sogno, ci piace e diletta, quel
,... come nel centro d'un pianeta spento. -rappresentazione grafica, figurativa
a una sola veduta, e con un piccol profilo, con grandissima facilità, accrescie
4. criterio, modo di impostare un problema, una trattazione o di considerare
delle campagne. cassola, 2-121: era un uomo di larghe vedute, mentre i
intanto alcuni altri, tra 'quali un avvocato ch'io non conosceva se non
. monosini, 229: 'val più un di veduta che dieci d'udita'. plu-
bellezza della cosa ritratta, veduta in un momento di eccitazione. 2.
, constatato, accertato (una situazione, un comportamento). l. priuli
essendo stato dichiarato idoneo, non ricopriva per un qualsiasi impedimento la carica. - anche
, i-4-29: ciascheduno che avesse avuto solo un uomo veduto o seduto a'3 maggiori
irruenza e violenza, che infuria (un fenomeno, un evento atmosferico, un
violenza, che infuria (un fenomeno, un evento atmosferico, un incendio, ecc
un fenomeno, un evento atmosferico, un incendio, ecc.), che scorre
.), che scorre impetuosamente (un corso d'acqua). -anche in posizione
, i-o: ecco che 'l signore con un vento veemente e abbrusciante cne soffiò tutta
, molto grave (una malattia, un sintomo). fontano, 72:
, 14-2-131: incontanente le si diè un vomito veemente, che le portò fuor dello
veemente, che le portò fuor dello stomaco un catino d'umori fracidi, e di
impulsi, passioni intense; che ha un comportamento, un carattere irruente, passionale
intense; che ha un comportamento, un carattere irruente, passionale, aggressivo,
più vivo e più operativo si mostrava un vitaliani da napoli, il quale sebbene
cose; e terribili negli atti di un popolo veemente e passionato. -acceso
stizza, sdegno, ecc. (un atto, un discorso). trissino
sdegno, ecc. (un atto, un discorso). trissino, 2-3-191:
; acceso, violento, esasperato (un sentimento, un'emozione, ecc.
il caso ai fingere da parte sua un improvviso e veemente amore. piovene,
4. squillante, acuto (un suono); assordante, fragoroso (
suono); assordante, fragoroso (un rumore). amabile di continenzia,
veemente. -acre, penetrante (un odore). landino [plinio]
. 5. particolarmente efficace (un farmaco, una droga). dalla
: le ulcere putride... sono un pessimo genere di male, che ha
violenza; precipitosamente (con riferimento a un fenomeno naturale o fisico).
questa vegine arda veementissimamente dello amore d'un uomo vilissimo. carducci, iii-10-165:
irruente, forza violenta con cui si manifesta un fenomeno fisico o naturale; grande intensità
fici, v-2-508: la frescura diffusa di un getto d'acqua sorgente con veemenza
dei sintomi che la caratterizzano; acutezza di un dolore. siri, i-598: ne'
-grande impatto, forza d'urto di un proiettile. leoni, 304: i
, suggerla, beveria, possederla in un qualche modo sovrumano. -concitazione,
, aggressività nel parlare, nel trattare un argomento. guicciardini, i-119: alle
però a quattr'occhi, o in un piccolissimo crocchio, con tanto più di
-notevole intensità o focosità, passionalità di un sentimento, di un desiderio.
, passionalità di un sentimento, di un desiderio. ariosto, 1-iv-266: mi
/ fu questo amor, che in un tratto cadendoli / ogni libro di mente,
. efficacia, vigore espressivo e stilistico di un testo, di un autore.
e stilistico di un testo, di un autore. leopardi, iii-165: di
a scorci di tale veemenza. a rapire un panorama d'anime e d'anni nel
; impatto, profondità, efficacia di un concetto. aretino, v-1-68: non
l l intensità di un sapore. ndino [plinio]
staphi- lini. -vivacità di un colore. pascarella, 2-126: un
un colore. pascarella, 2-126: un colore argentino tremola in tutta la scena
andreini, 50: ecco di terra fatto un uom che vive / qual vegetabil pianta
frugoni, vii-57: gli alberi annosi vogliono un secolo a crescere, giganti vegetabili delle
-dotato di vita vegetativa (un organismo vivente). castelvetro, 4-7
importanti, come, nell'ordine vegetale, un frutto è un germe. d'annunzio
, nell'ordine vegetale, un frutto è un germe. d'annunzio, iv-2-441:
-silenzio vegetale, con riferimento a un paesaggio naturale caratterizzato dalla completa assenza di
piante (una sostanza, una fibra, un alimento, ecc.).
con estrema delicatezza. è legato con un sottile e resistente filo vegetale. malerba
inorganici (e il termine non ha un rigoroso valore scientifico perché può includere esseri
nelle espressioni ridursi o essere ridotto a un vegetale). - con valore attenuato
. rendere vegetale o simile a un vegetale (in contesti paradossali).
, che cresce, che alligna (un organismo vegetale). tesauro, 2-128
2-128: fra due labia, come in un vegetante vivaio, si fanno meravigliosi 'nserimenti
svilupparsi, allignare (una pianta, un organismo vegetale). dante, conv
/ era pur lino, e vegetava un giorno. delfico, iv-341: quest'albero
pratesi, 5-512: egli s'arresta su un poggio spogliato dove non vegetava che una
/ sale dal suol che vegeta / un senso. marradi, 134: argentine squillano
-figur. svilupparsi, prosperare (un principio vitale, un'inclinazione, anche
il corpo, una struttura anatomica, un feto). - per estens.:
tutti gli organismi viventi (una persona, un animale). -anche sostant.
piatti del giorno per convertire al vegetarianismo un commensale di cui non sospettava né la
arredi essenziali al vivere comodo, e cioè un letto. -erbivoro (un animale)
e cioè un letto. -erbivoro (un animale). e. cecchi,
eventualmente da uova, latte, formaggio (un regime alimentare, una dieta).
si propagano vegetativamente, quelle che presentano un elevato grado di eterozigosi...
di tale grado del principio vitale (un essere animato; e in quanto privo dei
si propagano vegetativamente, quelle che presentano un elevato grado di eterozigosi...
le diverse funzioni, che si alterna e un periodo di riposo. -riproduzione vegetativa
vegetativa: quella basilare dell'esistenza di un animale, distinta da quelle che presiedono
, una muffa). -anche in un contesto metaforico. tommaseo [s
vita e movimento, che anima (un principio vitale). spallanzani, i-90
. che si riferisce alla vegetazione di un determinato territorio. - criterio vegetaziona
. in fitogeografia, criterio di ripartizione di un territorio basato sulla fitocenosi anziché sulla composizione
. processo di nascita e sviluppo di un organismo vegetale. crescenzi volgar.,
spremitura, è separata dall'olio attraverso un processo di centrifugazione. -anche: acqua
di centrifugazione. -anche: acqua che un pomodoro tagliato rilascia aggiungendo il condimento.
è ricoperto dai germogli del seminato (un campo). pea, 7-210:
e per mantenerla, avrà bisogno d'un emissario di sangue e di felicità.
, e come gli atto vannucci fioriscano in un ambiente che insieme riesce così contrario alla
e degli organismi vegetali che crescono in un luogo, in una regione, in un
un luogo, in una regione, in un ambiente. -bot. il complesso dei
. il complesso dei vegetali che vivono in un determinato ambiente, considerati nelle loro interazioni
sacchetti, 1-441: lo zio bastiano riappiccò un discorso interrotto all'arrivo della sposa,
vegetazione di cinquant'anni c'era stato un breve sprazzo di vita. 5
vittorini, 7-8: la letteratura oggi ha un enorme bisogno di una nuova tensione razionale
cicognani, 1-46: il dottore, dopo un nuovo esame che parve una tortura di
). segheri, li-98: un giona,... gittato in mare
era fra tante novità, quella d * un soldato del genio,... il
vegetale. bergantini, 83: a un batter d'occhio, trasformato il corpo,
trasformato il corpo, / passa in un gambo di sostanza vegeta. -fertile
di sostanza vegeta. -fertile (un terreno). carducci, iii-30-335:
). carducci, iii-30-335: corre un fremito / d'imene arcano / pe'
e rubizzo d'amor della vita, in un fatto e detto che accompagnò i
di organismi animali e vegetali (un odore). cassieri, 54
cristallizzabile che si forma quando si tratta un tessuto di lino con l'acido solforico
v.]. 'vegetosolforico': nome d'un acido deliquescente e non cristallizzabile che si
zucchero quando si tratta coll'acido solforico un pannilino. = comp. da
occhi veggenti nella notte / scrissi sopra un foglietto il gran segreto. -a
238): avendo uno di que'frati un poco tardato di tórre la minestra,
-in prossimità, nelle immediate vicinanze di un luogo, in vista di esso.
23-120: voi stimereste miracolo, che un seme stato lungo tempo sepolto nel terreno
3. fornito di facoltà premonitorie (un profeta, un santo).
fornito di facoltà premonitorie (un profeta, un santo). bacchelli, 11-70
). marradi, 58: in un sopor veggente allor mi zampillano i versi
: le membra mi si dissolvono in un sonno veggente. 5. sm
teatro questa napoli! ecco, divulgata in un baleno, la novella della veggente,
o lulla, / com'io vidi un, così non si pertugia, / rotto
cfr. véhes 'carrettata, carico di un carro'). véggio, sm.
[tramater]: le fece dono d'un grazioso veggino. = forma aferetica di
sveglio tutta la notte o comunque per un periodo di tempo normalmente destinato al sonno
tra il sonno e la veglia, con un dolce e piccolo movimento si sta poppando
del suo cibo. alvaro, 17-36: un uomo alla stazione di lipsia accese un
un uomo alla stazione di lipsia accese un grosso sigaro e mi guardava dormire; tra
e la sua attenzione. -il vegliare un defunto per tutta la notte, recitando
tutte le sue idee si confusero in un attimo. soldati, iii-55: a notte
uso comune. esempio: 'ha a durare un pezzo questa veglia? '
co'feriti meno gravi stanziarono dentro un convento, distribuendoli soldatescamente, con le
valore aggett.): che ha un contenuto frivolo, scherzoso, di poco
, scherzoso, di poco rilievo (un racconto, una storia). savonarola
-prendere qualcosa a veglia: insistere in un atteggiamento o in un comportamento.
: insistere in un atteggiamento o in un comportamento. tommaseo [s. v
proverbi toscani, 305: la speranza è un sogno della veglia. 15. dimin
vedere il santo. beltramelli, iii-266: un uccello notturno cantò dagli olmi che circondavano
dormiveglia. salvini, 33-3: in un estasi assorto alta e profonda, / ch'
allibito. -con riferimento a un animale da guardia. n. franco
fermandomi il cane vegghiante, risentitosi con un subito latrare venne a l'uscio.
costantemente visibile durante le ore notturne (un corpo celeste). pindemonte, ii-263
robetti, vii-106: questo pensiero di un dio vegghiante rende ad un tempo consolanti
pensiero di un dio vegghiante rende ad un tempo consolanti e cauti i cristiani dabbene.
in vigore, vigente (una legge, un regolamento, un accordo, un valore
(una legge, un regolamento, un accordo, un valore convenuto, ecc.
, un regolamento, un accordo, un valore convenuto, ecc.).
. -che esercita le proprie funzioni in un determinato luogo, operante (un'autorità
accolto o seguito (una consuetudine, un uso). salvini, 30-2-169:
che è attualmente in corso, corrente (un periodo di tempo). salvini
amor d'una donna col mezzo d'un vegliardo pollacco, che aveva fama d'
dei fabbricati. pascoli, 29: un vegliardo austero mormora / dall'altar suoi
come epiteto di personaggio storico che ha un omonimo nato successivamente: il vecchio.
vegliarda severa stava seduta a lato di un tavolino, sul quale era dischiuso un libro
di un tavolino, sul quale era dischiuso un libro. fenoglio, 4-12: era
. fenoglio, 4-12: era presente un ultimo sole autunnale, che traeva barbagli
tanto vegliardo, ho compiuto quarantasei anni un mese fa, figliolo! = deriv
: e di ciò dormendo e sognando abbiamo un familiare esempio; e lo proviamo anche
lavoro in una bottega artigiana (o in un altro esercizio commerciale, fondaco, ec
a qualcuno, in partic. a un bambino o a un infermo, per prestargli
partic. a un bambino o a un infermo, per prestargli cure e assistenza.
resta a soffrire alla povera nonna. sarà un sentimento d'egoismo ma sentendo che avevi
vegliato non mi son potuto difendere da un senso di rammarico. tecchi, 11-157
2. partecipare a una veglia, a un trattenimento serale o notturno, trascorrere allegramente
darsi da fare per la realizzazione di un obiettivo, per il raggiungimento di uno scopo
guardie, che sulla strada si alzano un mucchio di terra, e sopra quello una
e poste. fenoglio, 23: fu un peccato che una staffetta venisse a disturbarli
mente di qualcuno (una preoccupazione, un ricordo); insidiare lo spirito con
(una legge, una disposizione, un valore convenuto); mantenersi valido,
; mantenersi valido, non decadere (un accordo); resistere, durare (una
essi. -essere in carica (un magistrato, un governo). nardi
-essere in carica (un magistrato, un governo). nardi, i-150:
. essere comunemente accolto o riconosciuto (un uso, una convenzione, un'opinione)
e vive e veglia. -perdurare (un sintomo morboso). bicchierai, 199
lungo tempo; protrarsi, durare (un evento, un affare, una guerra)
protrarsi, durare (un evento, un affare, una guerra). -anche:
. -anche: darsi, porsi in un certo modo (una situazione).
superficie (uno scoglio, una secca, un segnale nautico). crescenzio, 3-4
3-4: sopra detto capo largo da terra un libano vi è una secca che veglia
assistere, curare qualcuno, in partic. un bambino malato, durante le ore notturne
barbaro, ii-110: appresso questa sepoltura era un uomo di tempo... io
l'andamento di una vicenda, di un accordo o lo svolgimento di un'operazione
alle faccende cisalpine. -sorvegliare un luogo, una casa. mazzini,
tradimento. papi, 1-1-136: solo un paravento la dividevano [la regina]
o nebbia. giuliani, i-433: un padre, venuto in fin di vita,
chiamò a sé il figliuolo che era un po'scapato, e gli disse: «
. e. gadda, 16-96: è un gallo verde sopr'essa [coperta] che
, rimanendo desto (una notte, un periodo di tempo normalmente dedicato al riposo)
al riposo). -anche in un contesto figur. pataffio, 8:
guglielminetti, 3-167: avrò in faccia un mortale pallor divegliata stanchezza, / e il
spezza dal gaudio ch'è simile a un male. 2. per estens
si trova); controllato a vista (un detenuto). mazzini, 9-113:
prigione] otto mesi, solo, in un luogo umido e oscuro, coi pollici
ceppi ai piedi, vegliato alla porta come un miserabile assassino. 3.
assidua cura e attenzione, controllato da un organo preposto (un'attività).
delimitato da alberi alti o imponenti (un edificio). pirandello, 7-346:
5. ant. aggiornato quotidianamente (un libro contabile). cantini, 1-5-84
2. che partecipa a un trattenimento, a una festa notturna.
., 1-31: vidi presso di me un veglio solo, / degno di tanta
, 14-103: dentro dal monte sta dritto un gran veglio, / che tien volte
gran veglio. -come epiteto di un personaggio storico, di uno scrittore,
storico, di uno scrittore, di un artista o per distinguerlo da un suo
, di un artista o per distinguerlo da un suo omonimo vissuto successivamente. tasso
2. che perdura da molto tempo (un sentimento, un rapporto affettivo).
perdura da molto tempo (un sentimento, un rapporto affettivo). guido da
. 3. alquanto invecchiato (un vino). m. savonarola,
vèglio2, sm. ant. mantello di un animale lanifero; vello. guido
]: in questo nostro reame è un montone col veglio d'oro. giovanni dalle
e per lo più si svolge in un locale pubblico o in teatro (in partic
intronata la testa, quasi maschere in un veglione. c. levi, 2-166:
la riunione che si stava svolgendo fosse un veglione o una festa da ballo in
. letter. proprio, caratteristico di un veglione; adatto, consono a tale circostanza
. l'insieme dei detriti portati da un fiume in piena. nieri, 3-247
. figur. moltitudine di persone provenienti da un determinato luogo. nieri, 3-247
una granquantità di gente che viene tutta da un luogo. 3. avanzo di
telefono veicolare, telefono cellulare installato su un autoveicolo. veicolare2, tr. {
; essere tramite della sua diffusione (un animale). -trasportare un farmaco
(un animale). -trasportare un farmaco (una sostanza eccipiente).
eco, 4-53: credo vi possa essere un romanzo inteso come opera di trattenimento (
», 20-iv-1986], 3: è un messaggio politico, quello di craxi,
politico, quello di craxi, veicolato da un sentimento di comune sensibilità. veicolato2
agenti patogeni. -trasporto di un farmaco per mezzo di una sostanza eccipiente
volgar., 4-33: mandò a capova un messo, il quale significasse loro qual
tiberio nerone con tre veicoli andò in un dì e una notte in germania a druso
componenti meccaniche che permettono il movimento di un mezzo di trasporto. cattaneo, vi-1-160
[la locomotiva] deve pure avere un complicatissimo e robustissimo congegno mecanico e infine
complicatissimo e robustissimo congegno mecanico e infine un solidissimo e capace veicolo. 2
con sé, spande, sposta da un luogo a un altro pietre, terra
, spande, sposta da un luogo a un altro pietre, terra, detriti,
favorisce lo sviluppo, la diffusione da un luogo all'altro di conoscenze, idee,
milizia, come dinanzi accennai, furono un veicolo per far passare da una in
: qualsiasi strumento che consenta di trasmettere un messaggio pubblicitario. 5. fattore o
fattore o condizione che consente di raggiungere un risultato, di ottenere un effetto o di
di raggiungere un risultato, di ottenere un effetto o di evolvere verso un determinato
ottenere un effetto o di evolvere verso un determinato stato fisico, psicologico, spirituale,
... cercando la solitudine come un gratissimo porto e un veicolo all'eterna
la solitudine come un gratissimo porto e un veicolo all'eterna requie, si conciliava
per lo strumento e il veicolo d'un agente finito. -persona che compie un'
funzione svolta da una persona nell'agevolare un rapporto, un'iniziativa, un contatto.
agevolare un rapporto, un'iniziativa, un contatto. sin, 1-ii-246: veniva
, 1-508: si pretende che potrei essere un veicolo del male alle nipotine.
agente che possa trasportare microrganismi patogeni trasmettendo un contagio. muratori, 4-114: gran
naturale di cultura del tifo. poi mettiamoci un agente qualsiasi come veicolo.
o attività che favorisce la propagazione di un contagio. targioni tozzetti, 6-18:
veicolo invertitore-, dispositivo ottico (generalmente un prisma) che serve a raddrizzare le immagini
gamba stecca, / e fa di tutti un carro a san giovanni. roseo,
partic. per indicare un'alternativa, un modo diverso di spiegare un concetto)
alternativa, un modo diverso di spiegare un concetto). fra giordano,
- vei circa, a un vei circa: v. circa, n
a una pennola che viene alzata a un quarto della sua lunghezza. - vela
vela sciolta: quella che non ha un pennone sottoposto. novellino, xxvlii-868:
tremolare le vele bianche e quadre di un bastimento. - in un contesto
di un bastimento. - in un contesto figur. doria 0 semprebene,
.): provvisto di velatura (un mezzo di trasporto terrestre). campanella
non ci è vento, una bestia tira un gran carro. malaparte, 7-448:
: due ore di vela da grado. un villaggio di capannoni di pescatori, col
giù una vela, che era dirimpetto ad un grandissimo palco, e'si diede ordine
la catena che tiene legata l'ala a un palo fisso in terra, ricoprirne con
naso. 7. ala di un uccello o di un insetto. b
7. ala di un uccello o di un insetto. b. fioretti, 2-4-263
tipo di volta sferica che insiste su un piano poligonale ed è costituita da spicchi
e quelle a 'vela'hanno a un di presso gli stessi inconvenienti. maironi da
fine, può essere impiegata per ottenere un punteggio maggiore. 16. locuz.
, n. 14. -dirigersi verso un determinato luogo. pucci, cent.
-iniziare a cimentarsi con grande slancio in un argomento non ancora trattato e molto impegnativo
., 2-7 (1-iv-167): andando un di a vela velocissimamente la nave,
io sono ingolfato a piene vele in un mio romanzo nel quale vivo tutte le ore
o le ha serrate a causa di un fortunale (un veliero). -a
serrate a causa di un fortunale (un veliero). -a vele spiegate,
, con tutte le forze per ottenere un risultato. pulci, 27-3: marsilio
ottobre. -venire trasferito in un altro luogo (un patrimonio, un
-venire trasferito in un altro luogo (un patrimonio, un bene).
un altro luogo (un patrimonio, un bene). nievo, 739:
: chi discioglie la vela a più d'un vento, / arriva spesso a porto
si librava, con certe velacce nere, un barcone da pesca. = dal
eleganti ricami, veniva indossata aperta su un lungo gilet; il termine è poi passato
. gozzi, i-27-266: questi è un cert'uomo di circa sessant'anni, secco
129: figùrati, che mi bisogna ordinarmi un abito nero da capo a piedi (
). moretti, ii-225: era un omino di men che mediocre statura, molto
, iv-80: col pertinace studio di un anno arrivò a tòr via dal quadro quel
nascondere le vere ragioni o intenzioni di un comportamento, di un sentimento. nannini
o intenzioni di un comportamento, di un sentimento. nannini, 1-102. non
coloro, che vogliono dormire si facciano un picciolo padiglione, fatto o di panno lino
scorze, sotto il quale, come sotto un velamento possino dormir sicuri da l'ingiurie
orientali di tener la faccia coperta, salvo un occhio per guida del camino o altre
nel tempo. - anche: velatura di un dipinto. algarotti, 1-vii-5: per
tr. { vélo). coprire con un velo o un tessuto, per lo
vélo). coprire con un velo o un tessuto, per lo più leggero e
iv-354: era vestita di bianco; un nastro cilestro raccogliea le sue chiome, e
velare il viso. -ricoprire qualcosa con un panno. piovene, 7-343: riti
, aggiunge jou, presero ai baux un colore speciale, la porta dei morti sarebbe
nasconde le reali ragioni o intenzioni di un comportamento, di un sentimento. cavalca
o intenzioni di un comportamento, di un sentimento. cavalca, 21-82: sostenere
nasconde le vere ragioni o intenzioni di un comportamento. folengo, 28. ma
. disus. molto sottile, quasi quanto un velo. targioni tozzetti,
velato l'occhio, si svegliava con un riscossone, come se uno, per dispetto
più bella. -ant. coprire con un velo nell'atto della monacazione; monacare
lampioni. -coprire la vista di un paesaggio, renderla più sfocata; offuscare
, spinte, rispinte, urli, e un bianco polverìo che
calore era potente, e a lei in un niente la polvere aveva velato i piedi
: la gola angusta del mortale / vela un poco la voce e l'occhio sfiora
più in modo subdolo o ambiguo, un intento, un proposito, una caratteristica,
subdolo o ambiguo, un intento, un proposito, una caratteristica, una qualità
le reazioni di una persona offuscandole (un sentimento, uno stato d'animo,
sentimento, uno stato d'animo, un pensiero o, anche, una condizione
i-193: quali losche tenebre puotero celarmi un sì fatto inganno, se non eran quelle
mente stanca. -compromettere, intaccare un affetto, un'amicizia. viani,
un'amicizia. viani, 13-211: un tempo, dei mettimale avevano potuto velare
di despoti o libidine d'interessi d'un giorno. 8. pitt.
oscurata, quasi che avesse sopra di sé un sottilissimo velo. d'azeglio, 2-152
che devo ancora velare (essendomi cambiato un certo maledetto verde che avevo adoperato)
9. sport. nella pallacanestro, ostacolare un avversario impedendogli di raggiungere una determinata posizione
100: 'velare': nella pallacanestro, ostacolare un avversario con l'azione di velo.
con la particella pronom. ricoprirsi con un velo o, anche, con fronde.
p. maffei, 13: eccoti ad un tratto velarsi il cielo, ottenebrarsi l'
figlie del forteto. bertolucci, 103: un dolce sole si vela. 13
donna, di cui giugne appena / un debil suono a noi. nievo, 882
colorarsi di tinte sfumate, chiare (un paesaggio). marchetti, 5-58:
ma questo proviene dallo stato del terreno un poco più umido e molle, o
. aretino, 20-234: egli durò un quattro mesi a donargli alcune coselline:
, scuffiette. = forse da un lai volg. * velariellum, forma dimin
, una volta, per miracolo, un anfiteatro romano colmo di folla sotto il
: giaceva su le acque tutt'awolta in un velario violaceo. gozzano, i-622:
, scendo verso torino che traspare in un velario a tre tinte: rosa, viola
alla notte, al cielo che sovrasta un paesaggio. barilli, ii-530: taormina
.. avvolgeva tutto l'abitato di un velario grigio. valeri, 3-67: quel
. carducci, iii-7-487: roma apparve un bosco di ladri e un postribolo d'
: roma apparve un bosco di ladri e un postribolo d'anime, sia pure a
e il colosseo per isfondo, e con un velario di chiacchiera sofistica grigia a protezion
vuoto silenzio in fondo al quale scorreva un gorgoglio d'acque misto a un suono di
quale scorreva un gorgoglio d'acque misto a un suono di campani di bestie all'abbeveratura
18- 402: l'impiego di un mezzo velario orizzontale... permette mutamenti
, 7-27: ogni tanto s'alza un nuovo velario, e ne compaiono delle altre
fonet. trasformare in un'articolazione velare un fonema. 2. intr.
o l'aggiunta del diaframma velare a un altro diaframma orale. àrbasino, 7-234
un'imbarcazione a vela. - anche in un contesto figur. d. bartoli
distanza... è difficile che un bastimento commerciale possa condursi in una velata
: nelle sue poche frasi insignificanti portava un tono insofferente e velatamente aggressivo; tutti
tutti i suoi giudizi sembravano dettati da un fondo carico di collera. 2
. doni, 3-76: ma perché a un re sì fatto non si conveniva fare
di velare4), agg. coperto da un velo, un tessuto sottile e quasi
agg. coperto da un velo, un tessuto sottile e quasi nascosto alla vista (
; che ha il volto coperto da un velo. -anche in posizione pred. e
mare. 2. ricoperto da un sottile strato di polvere o di altra
rannuvolato; rabbuiato. - anche in un contesto figur. v. colonna,
: s'avvien pur, ch'io ombreggi un picciolraggio / di quel gran sol, da
velati / marte gl'occhi d'ogn'un per non lasciarsi / da lor veder,
belucistan. -appannato, offuscato (un vetro). piovene, 14-149:
, dolcemente velato dalla semi-oscurità, errò un sorriso angelico. -reso meno intenso
. de amicis, i-645: per un certo tratto si vede ancora la luce,
poi... si è come in un chiarore crepuscolare, dicono, di un
un chiarore crepuscolare, dicono, di un color rosso... sinistro; e
sempre velata, dietro la schiena ho un monte di cuscini morbidi e bianchi.
del tutto o in parte alla vista da un ostacolo. dessi, 7-48:
che lascia intravedere ciò che riveste (un indumento). manzini, 12-28.
non era; e io guardava, un poco stupito, intorno a me, con
disse il conte zio; e sur un certo fondo di goffaggine, dipintogli in viso
a più mani, di politica, balenò un raggio di malizia, che vi faceva
raggio di malizia, che vi faceva un bellissimo vedere. palazzeschi, i-611:
nascere un'espressione gracile, dolorosa, un musino lungo lungo e bianco, storto e
musino lungo lungo e bianco, storto e un sorriso velato, fiacco, triste.
: l'allegria che gli tornò era un po'velata. -chiuso, serrato
frumento'. g. gozzi, i-5-60: un significato intrinseco e velato dall'allegoria potrebbe
potrebbe per avventura ridurre alla sua perfezione un tal genere di rappresentazione. aleardi, 1-xxiii
era il garbo del nostro ospite, restava un po'indiretto, quasi velato.
, e il passato traspare nitido dietro un vetro. piovene, 7-281: osservo
velata, angosciosa, come apparisce a un sommerso, nelle voragini buie del mare
, in partic. dalla distanza (un suono, una voce). grossi
, i-394: infatti si sentì una voce un po'velata dalla distanza. d'annunzio
velati dalla distanza, dolci come in un sogno, un po'rochi, lunghi,
distanza, dolci come in un sogno, un po'rochi, lunghi, lenti.
, si udiva il suono velato di un organino a bocca. -alterato e
albergo ma tutto si confà qui ad un benessere velato di tremore. 12
velare, il velarsi, il coprire con un velo, con un tessuto leggero,
il coprire con un velo, con un tessuto leggero, con una patina di colore
era alta e smilza, con capelli d'un bel castagno chiaro, con occhi chiari
la neve] posa un'ultima velatura su un groppo di cime, e nella durezza
-opacità od offuscamento di una luce, di un corpo celeste, del cielo.
nel coprire la superficie già asciutta di un dipinto con uno strato di colore particolarmente
volatile. de pisis, 3-193: do un tocco di verde a un alberino,
3-193: do un tocco di verde a un alberino, una velatura grigia a una
rinforzati i fogli mediante l'applicazione di un velo di seta o di carta giapponese
ii-720: c'era nella sua voce un risentimento senza velature, quasi sicuro.
. 5. caratterizzazione stilistica di un testo letterario; espressività linguistica.
imbattermi in lei, e di stentare sempre un poco a riconoscerla. 8
8. traccia più o meno intensa di un sentimento, di uno stato d'animo
, 7-i-418: nell'ultima mia ti mostrai un po'di spleen. ne ho rimorso
mancanza di brillantezza, di trasparenza di un vino. = nome d'azione
for mano l'equipaggiamento di un veliero o di un'imbarcazione a vela
tutte le vele di cui è provveduto un vascello. bacchelìi, 2-xxiii-140: era una
. il complesso delle superimi aerodinamiche di un velivolo. d'annunzio, iv-2-914:
, che consideravano il nuovo apparecchio come un veicolo alleggerito su tre sole rotelle elastiche
ma questo bello non è quasi che un tronco muliebre, con testa, con
. ciro di pers, 3-242: un giorno / ne l'apparir de la novella
simil. che si libra in volo (un uccello). govoni, 2-22:
-che si sposta galleggiando sull'acqua (un uccello). mazza, iii-169:
il cappello con la rosa veleggia su un mare di berretti grigi, d'elmetti,
4-158: i romani veggono all'improvviso alzarsi un grandissimo polverio; e da prima pe'
non discoprendone la cagione, lo credettero un turbine di vento: ma poi vedendolo
e veleggiare ordinatamente contrassi, accortisi di un progrediente esercito, si affrettano alparmi. leopardi
-muoversi nell'aria, librarsi in volo (un uccello, un insetto).
, librarsi in volo (un uccello, un insetto). salvini, 41-48
nero. -spostarsi galleggiando sull'acqua (un uccello). linati, 10-42:
un'atmosfera soffusa, risultare inserito in un determinato paesaggio. faldella, i-5-244:
/ dal sole arrisa, e mormorava un lento / saturnio carme. 6
. 8. aeron. volare con un aliante; aleggiare. m. medici
medici, 190: 'veleggiare': volare con un aliante, praticare il volo a vela
francia, alla detta presura fare siccome un altro pilato, sì crudele e sì
, 4-1-281: convenne veleggiare la nave a un sol'albe- ro, e il mare
11. figur. indirizzare, volgere in un determinato ambito d'interesse. r
: insieme di imbarcazioni a vela che solcano un tratto di mare. lamenti
rievocare,... la bellezza di un passato pieno di passione e di fede
cielo e fiuta il vento, come un veleggiatore alla panna. -per simil
: imaginarono di varcare lo spazio in un solo veleggio fino al tirreno. -per
2. il volare con un aliante. = deverb. da veleggiare
. scient. veletta, deriv. da un dimin. di velurn (v
fu fatta la dolente prova, / che un suo fidato l'ebbe a velenare.
vanna] fosse stata velenata, e ch'un boccone ad uno convito, e ad
. magalotti, 21-112: poiché quando un termometro di 100 gradi immerso nell'acqua
gelarsi col nitro era a gradi7 -, un altro simile immerso in quella del sai armoniaco
. velenoso, tossico. -anche in un contesto figur. s. bernardino
, imbevuto di veleno (una freccia, un cibo, una bevanda).
capettano volgar., i-405: apparecchiò un vaso preziosissimo d'oro pieno di velenato
penetranti più che quattro dita, con un stilo (secondo la loro opinione) velenato
l'altro scampò illeso. -in un contesto figur., con riferimento alle frecce
2. provvisto di veleno, velenoso (un serpente). liburnio, 3-91:
; che è provvisto di veleno (un serpente). luna [s
anche in dosi relativamente piccole, da un organismo, ne compromette l'integrità strutturale
anonimo, i-514: assai saria di pegio un buon giardino, / s'avesse una
situazione di grave sofferenza o disagio o un pensiero as-
che tormenta l'animo o, anche, un cibo, un farmaco, ecc.
animo o, anche, un cibo, un farmaco, ecc. disgustosamente amaro,
me stesso, ora s'insinua come un veleno nel mio sangue, e vi crea
del veleno: tossicodendro { toxicodendron glo-coglieste d'un ortica e mi premeste / sulla gota la
prima dei pasti, non era altro che un inganno pietoso o il viatico di una
passo che fanno nell'andito, senton crescere un tanfo, un veleno, una peste
nell'andito, senton crescere un tanfo, un veleno, una peste, che li
ga, come appunto quando un giovane dice ad una fanciulla n
: chi poi veda certi abusi, in un tempo di crisi come questo, si
scendeva / quella dolcezza mista / d'un secreto veleno, / tal diletto n'avea
, 4-137: esisteva, indubbiamente, un pizzico di veleno in questo tono scherzoso.
un'affermazione, di una dottrina, di un discorso, di un comportamento, ecc
dottrina, di un discorso, di un comportamento, ecc.; insinuazione, allusione
termici e di provocare, così, un rallentamento della reazione a catena all'interno
della reazione a catena all'interno di un reattore nucleare. 12. stor.
letteraria', colla quale si presume di offendere un uomo inattingibile dal vile velenuzzo di quei
grave tossicità. faldella, i-5-42: un inumano affittanziere... aveva fornito ai
. proprietà di una sostanza o di un preparato di sviluppare un'azione tossica,
2. per estens. potenziale distruttivo di un elemento fisico. didimo [«
(una sostanza, un'erba, un fungo, ecc.). frezzi
contai, / che era agli amanti un velenoso tosco, / ché, ivi bevendo
calvino, 29: sul sentiero incontrarono un bambino con un cesto: dentro aveva tutti
: sul sentiero incontrarono un bambino con un cesto: dentro aveva tutti quei mezzi
tossiche a scopo difensivo od offensivo (un animale). - anche sostant.
veleno (i denti, il morso di un animale, in partic. di un
un animale, in partic. di un serpente). ariosto, 6-78:
/ acute l'ugne, e graffia come un orso. pea, 7-10: la
di depravazione, di corruzione morale (un vizio, uno stato d'animo,
tanto superbe e tanto velenose che attossicherebbono un uomo con lo sputargli addosso. pea,
-mordace, pungente, sarcastico (un autore). alfieri, 6-186:
, perfidia, da uirintenzione maligna (un atteggiamento, una parola, un pensiero
(un atteggiamento, una parola, un pensiero, un proposito). novellino
, una parola, un pensiero, un proposito). novellino, ii-30:
, sei qui tu? » fece con un sorriso velenoso. -che contiene insinuazioni
di qual piacere si parli, dèe dirsi un velenoso insegnamento. 8. infausto
, avverso, malefico (l'influsso di un astro). fantoni, ii-92:
fantoni, ii-92: da quel momento un sol destin ci strinse / né sciorre
9. che risulta sgradevole alla vista (un colore). e. cecchi,
sopra due immensi bastimenti, tinti d'un velenosissimo violetto. landolfi, 8-65:
.. stava dalla sua soglia comprando un gelatino dai colori velenosi. 10.
: una cattiva no- virulento (un morbo). piccolomini, 1-20
tiziola, una parola velenosetta, un litigio d'argomento politico mi fa star
maestro della nave, dove si mette un ragazzo, acciocché scorga le navi che
2. soldato o marinaio che sta in un punto elevato o in una struttura appositamente
e dice che sulla strada sta per passare un forestiero. pascoli, 1347: essi
. vista, panorama che si gode da un luogo, per lo più elevato.
danzare / fra belle donne sopra ad un verone / ch'aveva la veletta sopra
fuor della cittade. ariosto, 10-51: un ch'era alla veletta in su la
una distanza dalla verticale medesima di circa un ventesimo della lunghezza del galleggiamento. -equilibrio
delle vele che costituiscono l'attrezzatura di un bastimento. -superficie velica: v.
stimando certamente, che fosse terra, spararono un pezzo di artiglieria, e drizzarono le
barca veliera / precipitando in grembo ad un maroso. 2. compiuto per
: arriva... da assab un primo telegramma datato roma 17 (un veliero
assab un primo telegramma datato roma 17 (un veliero è andato a prenderlo a perim
di remoti velieri / dietro san giorgio: un gorgo / d'altri e più acri
fotografia di mao. -copia di un dattiloscritto eseguita su carta velina. angioletti
dall'ufficio stampa del governo, di un partito o di un ente pubblico, contenente
governo, di un partito o di un ente pubblico, contenente informazioni da divulgare
modo di dare una notizia o di commentare un evento. g. mottana, 178
su cui viene impressa la composizione di un testo da trasportare su matrice per la stampa
camente le notizie provenienti da un centro di potere conformandosi alle direttive da
uso aggetti conformistico, subordinato acriticamente a un centro di potere. = deriv
bianchissima, molto resistente e sottile (un foglio); stampato su tale tipo di
stampato su tale tipo di carta (un libro). - in partic.,
io vorrei che tu mandassi a testi un bell'esemplare velino di tutta la tua
aveva finito di vestirsi e, inalberato un cappello nuovo fiammante, sfasciato allora allora
velino2, agg. costituito da veli (un abito). barilli, 5-203
vendeva unguenti. a vespero, in un campo / d'orzo, soaggiacque a un
un campo / d'orzo, soaggiacque a un vèlite romano. -per estens
2. prodotto in tale zona (un vino). landino [plinio]
seno ondante godere / le dolcezze d'un chiaro di luna.
? 3. solcato da velieri (un mare). bassani, 2.
,... / in cotal parte un poco / sostò del cielo. carducci
: già vi si era voluto dare un aspetto di fermo proposito a un poco più
voluto dare un aspetto di fermo proposito a un poco più che velleità. pellico,
: viveva da burocrate all'ombra d'un ufficio statale, senza sogni, velleità e
fernando sta zitto, mentre muley continua un po'velleitariamente a spiegare i particolari, ma
sterilmente pretenzioso o privo di fondamento (un comportamento, un'intenzione, un'opinione
delle trasposizioni volonterose e velleitarie, combinando un po'di brecht, un po'di zeffirelli
velleitarie, combinando un po'di brecht, un po'di zeffirelli, un po'di
brecht, un po'di zeffirelli, un po'di grotowski. 2.
. gramsci, 6-18: era un velleitario, sempre scontento di tutti perché
2. figur. eliminare dall'animo un sentimento, uno stato d'animo,
contratto agrario in cui l'affittuario paga un canone per un terreno da migliorare con
cui l'affittuario paga un canone per un terreno da migliorare con la coltivazione.
sue labbra mi sfiorano la guancia con un vellicamento minuto e strisciante. -pizzicamento
gozzi, 1-269: ella disse che da un anno incirca avea principiato a soffrire un
un anno incirca avea principiato a soffrire un po'di vellicamento nella parte interna superiore
le spalle, proprio fra le scapole, un certo vellicamento. 3.
mente. fogazzaro, vi-211: con un uomo come lui,... non
non v'era pericolo di andar oltre un piacevole vellicamento dello spirito. bacchelli,
dello spirito. bacchelli, 15-137: un vellicamento, quasi un brivido di piacere,
bacchelli, 15-137: un vellicamento, quasi un brivido di piacere, percorse la riunione
sessuale. d'annunzio, iv-2-49: un fiato di giovenca sazia, che l'uomo
sazia, che l'uomo seguiva con un abbandono molle di tutti i sensi, provandone
sul collo nudo, passò, d'improvviso un soffio umano, vellicante come un filo
improvviso un soffio umano, vellicante come un filo d'erba. piovene, 6-35:
piacevolmente arguto, spiritoso, pungente (un linguaggio, uno stile). m
poi, mollate le trippe, l'ascoltò un po'per tutte saltellando in qua e
uno strumento musicale. - anche in un contesto figur. rosmini, 2-235:
irritare leggermente una parte del corpo, un organo, un tessuto. -anche sostant.
parte del corpo, un organo, un tessuto. -anche sostant. malpighi,
non dipendeva da infiammazione, ma da un fumo bilioso che esternamente le vellicava.
, dette strizzando l'occhio, presero un che di lubrico. vellicavano. facevano
il corpo di una persona o di un animale). ferd. martini
... finché venne a fermarsi su un nede nudo e sporco che immediatamente si
: ai consigli della madre provava quasi un sollievo, ma irritante, come una
pungenti, succianti... e un vellichìo e un brulichìo e un raccapriccio.
succianti... e un vellichìo e un brulichìo e un raccapriccio. soffici,
. e un vellichìo e un brulichìo e un raccapriccio. soffici, iv-90: qualche
, iv-90: qualche mattina, accoccolati tra un fresco vellichìo di fili d'erba,
, che glielo stringeva al pari di un laccio. = deverb. da
essi con pecore tarantine, ingenerarono montoni d'un vello più delicato. d'annunzio,
. fazio, iv-6-74: a piè d'un arbor puose il solco, / il
. -per estens. pelle di un animale da pelliccia e, in senso
fra le mani, egli procede, un dio! 2. folta peluria
petto di marinaio era cosparso come di un vello tutt'altro che ripugnante.
. e. gadda, 9-82: sopra un icosaedro di cristallo a lumini
esibiva l'orgia immota delle sue poppe e un ventre vulvaceo a quadruplice piega, magnificato
vulvaceo a quadruplice piega, magnificato da un vello di grande effetto, color carota
nevoso di una montagna. -anche in un contesto figur. lorenzo de'medici,
artigli. -fitta vegetazione che ricopre un territorio, un rilievo fisico.
-fitta vegetazione che ricopre un territorio, un rilievo fisico. cassola, 4-261
, 4-261: ecco il dosso coperto di un vello verdescuro, che impediva la vista
in noi da 'l toccarsi e fregarsi l'un l'altro certi velli, i quali ha
. sacchetti, 240: di carlo un altro carlo non si spense / che
colla sua balestra, / io grido com'un pazzo: « vello, vello »
. 3. tess. sottoporre un tessuto a vellutazione. 4. intr
impressione visiva e tattile del velluto (un tessuto). b. pitti
o volti di verzino, abbino avere un filo di animella evidente nero nel cordone.
o polvere di lana che le conferiscono un aspetto simile a quello del velluto.
2. per estens. che presenta un pelame morbido e lucente che ricorda il
e lucente che ricorda il velluto (un animale). caro, 12-1-160:
. -rivestito di leggera lanugine (un vegetale). trinci, 1-57:
non s'incontrasse una fervidezza piacevole, un fermento proporzionato e una robustezza sufficiente di
vellutata. 3. ricoperto da un soffice e compatto tappeto erboso o da
erboso o da una densa vegetazione (un luogo). calandra, 4-168:
da una morbida vegetazione, percorsi da un basso vento radente. -coperto di
, su cui spuntano, insistenti come un suggerimento di colore supremo, cespugli fitti
musica è tutta patinata, vellutata di un colore nostalgico e nero. piovene,
, ed alcune altre turchine circondate da un color paonazzo vellutato. svevo, 3-774:
una camera di lusso splendidamente tappezzata in un colore bruno vellutato e fornita delle sue
e fornita delle sue scrivanie, di un sofà e di varie comodissime poltrone.
nella sala, la signora petronilla diè un balzo. manzini, 12-85: la voce
femminea. 8. che ha un gusto morbido, non secco (un vino
ha un gusto morbido, non secco (un vino). lastri, iii-140:
alcuni tipi di tessuto o di carte speciali un aspetto simile a quello del velluto.
: condizione di una superficie (di un tessuto, di un tipo di carta)
superficie (di un tessuto, di un tipo di carta) che dà l'
. 2. operazione per conferire un aspetto vellutato a materiali come il legno
. d'azeglio, 1-267: un cortiletto ridotto a prato,...
muffa. pasolini, 3-49: abitava in un villino prima della fiorentini, con dei
. cecchi, 6-237: ogni tanto, un acquitrino si stende in verdissime superimi di
. ant. e letter. che presenta un folto pelo; peloso (un animale
presenta un folto pelo; peloso (un animale, la sua pelle).
diana trasmuti / le membra mie in un corrente fiume, / o vero in fiera
... che dal monte scenda / un velluto leone. m. adriani,
2. per estens. lanuginoso (un vegetale). alamanni, 5-5-935:
e si chiama quella pianta che fa un fiore a modo d'una nappa rossa e
. caratterizzato da pelo rilevato e morbido (un tessuto). g. villani,
7 (no): ecco in faccia un altro antenato, magistrato, terrore de'
testuggine. vittorini, 1-18: mi indicano un giovanotto in abito di velluto alla cacciatora
boccaccio, i-537: biancofiore, vestita d'un verde velluto adorno di risplendente oro e
e silenziose. -al figur. per indicare un atteggiamento accomodante e disponibile che dissimula in
, 7-583: la pelle di farida era un velluto: era seta di tenero colore
tenero colore. -con riferimento a un tappeto erboso. linati, 13-144:
: è una gatta nera tutta, d'un bel nero di velluto, anche al
10-58: nel giardino del chiostro cresce un albero d'un verde di velluto come in
giardino del chiostro cresce un albero d'un verde di velluto come in un vecchio
albero d'un verde di velluto come in un vecchio affresco. -che ha
vecchio affresco. -che ha un colore scuro e intenso (gli occhi)
fitta in capo ch'era indecente per un italiano non saper cantare e ch'egli aveva
sì lungo tempo sul velluto senza incontrare un ostacolo. zena, 96: le cose
, 3-8-84: violante che, se ben un poco è attempatetta, pur è una
. letter. carattere piacevolmente intenso di un colore. e. settimelli,
drappo di stoffa leggera usato, soprattutto un tempo, dalle donne per coprire il
vedea che le donne la covrian d'un velo. idem, purg., 30-31
che le viene innanzi un'altra donna sotto un velo celata. pirandello, 8-790:
celata. pirandello, 8-790: su un sedile guardato da oleandri, sedeva una
oleandri, sedeva una giovinetta vestita d'un abito di velo celeste, con un gran
d'un abito di velo celeste, con un gran capiello di paglia guarnito di roselline
tornata di chiesa aveva riposto in fondo a un baulino il velo e le ciocche de'
9-2 (1-iv-792): essendo con lei un prete, credendosi il salterò de'veli
sp., 9 (149): un velo nero, sospeso e stirato orizzontalmente
. papini, x-1-888: mi nascosi in un monastero, presi il velo benedettino.
mia madre, che prese il velo in un lontano convento. -velo crespo-
consisteva nel costringere l'imputato a trangugiare un pezzo di tela versandogli acqua in gola
. tessuto di crine teso sull'intelaiatura di un setaccio. p. petrocchi [s
era da considerare che io avevo messo un velo addosso alla detta figura, per coprire
di colore simile all'oro coperto sotto un sottile velo. l. bellini, 5-2-305
5-2-305: si distende... un velo d'olio di noce insensibilmente sottile su
o di matita. calvino, 7-128: un primo velo ai licheni inverdiva le rocce
duol che 'l cor m'impregna, / un poco, pria che il pianto si
avvolto / d'intorno è 'l suol d'un bianco e freddo velo.
moravia, i-78: non si dava neppure un velo di cipria sulle guance.
: dal velo d'acqua emergeva appena un pino che il taglio aveva rispettato.
anche, oscurità della notte o di un luogo non illuminato che nasconde gli oggetti
i-244: l'aria di folte nebbie prende un velo; / così si duol la
fior sullo stelo / brillan solo vivaci un istante, / quando sgombra la notte
, scoprendo i suoi occhi offuscati da un velo di lagrime. -lieve espressione
persona. graf 5-303: di mestizia un velo ecco la mite / fronte ingombra
virtù presso i libertini non è che un nome, una maschera, un velo.
è che un nome, una maschera, un velo. banti, 9-147: simone
. boccaccio, vii-118: dormendo, un giorno, in sonno mi parea / quasi
timon non si tocca a proposito da un che l'intenda. 11.
: la sua superficie è velata de un velo sottile nelle vergine el qual velo si
senso generico: membrana che riveste esternamente un organo. c. bartoli, 5-53
lembo inferiore e posteriore del velo palatino un pezzo di sostanza simile alla precedente, il
delle orchidacee e delle aracee formato da un solo strato di cellule che ha la funzione
-lo strato pilifero è persistente e forma un velo.. il velo rende capaci
durata dello sviluppo, all'uso di un bagno rivelatore troppo energico o di pellicola
. alberti, iii-54: egli è un velo sottilissimo, tessuto raro, tinto
nella pallanuoto, azione d'attacco di un giocatore senza palla che consiste nel liberare
giocatore senza palla che consiste nel liberare un compagno dall'avversario diretto ostacolandone in modo
pallacanestro, mossa tattica per la quale un giocatore va a collocarsi vicino a un avversario
quale un giocatore va a collocarsi vicino a un avversario per neutralizzarne l'azione, allo
neutralizzarne l'azione, allo scopo di liberare un compagno di squadra marcato da quello.
sulla palla che viene invece lasciata a un compagno. -nella pallavolo, disposizione che
assumono i giocatori durante la battuta di un compagno per impedire al ricevitore avversario di
ti fa velo. -costituire un ostacolo al campo visivo. dante,
- stendere, tirare un velo, un velo pietoso su qualcosa:
- stendere, tirare un velo, un velo pietoso su qualcosa: pini sul cielo
aveva messo quella testa già disegnata, un disegno fiero, a pennellate veloci, sul
7 ma perché son uom dabbene / tiro un velo, e qui mi taccio.
mi taccio. monti, iii-368: tiriamo un velo su questa considerazione, né arici
proseguendo eroicamente, / dopo aver steso un velo sulla sconfitta dei giovani.
una certa disecasione, quel fatto aveva un sottilissimo velicello. -acer. velóne.
ha alie molto ratte, ed è un mostro orribile e grande. savonarola, 22
esitazioni un'azione; che è proclive a un comportamento. -anche: brillante, agile
intelletto); che passa rapidamente da un oggetto all'altro (il pensiero);
, lanciato o trasportato, che sviluppa un moto con notevole rapidità (un corpo
che sviluppa un moto con notevole rapidità (un corpo fisico, un oggetto),
notevole rapidità (un corpo fisico, un oggetto), che si propaga rapidamente (
la sua orbita in breve tempo (un corpo celeste). dante, par
. -con partic. riferimento a un mezzo di trasporto. dante, par
-dato con rapidità in modo da ottenere un particolare effetto pittorico (una pennellata)
rapidamente e impetuosamente (l'acqua di un fiume, di un torrente, un rigagnolo
l'acqua di un fiume, di un torrente, un rigagnolo, ecc.)
di un fiume, di un torrente, un rigagnolo, ecc.). dante
filicaia, 2-1-70: vidi poc'anzi un torbido e veloce / fiume. sbarbaro,
leonardo, 2-55: a similitudine d'un ritrosito vento, che scorra in una
tempesta. 5. rapido (un movimento); spedito, lesto (il
(la corsa, in partic. di un animale). lancia, 3-74
medesma me condusse a lo 'ntrare de un fulto e orrido bosco. chiabrera,
ancora più lenti. -compiuto rapidamente (un viaggio, un percorso). e
. -compiuto rapidamente (un viaggio, un percorso). e e frugoni,
velocità. bontempelli, 20-53: è un fenomeno di tendenza al veloce, come
imperiosa e veloce come su la tastiera di un piano, in una sala ducale.
casta e veloce. -breve (un discorso). - anche: che ha
che ha ritmo agile e rapido (un verso, una clausola metrica).
altimprowiso nell'animo, nella mente (un sentimento, un pensiero); travolgente e
, nella mente (un sentimento, un pensiero); travolgente e mutevole (
(le ore, il loro volgere; un periodo di tempo)..
che consente di raggiungere velocità elevate (un percorso, un terreno di gare, ecc
raggiungere velocità elevate (un percorso, un terreno di gare, ecc.).
-che fa rimbalzare velocemente la palla (un campo da tennis sintetico o in erba
. memoria ad accesso veloce-, unità di un sistema di elaborazione che rende disponibili i
xaxupótiig, comp. da xaxvg 'veloce'e un deriv. di paivco 'cammino'.
. faldella, 9-115: egli ha un altro zio consigliere di stato. non
: 'velocima- no': nel ciclismo: un antenato della bicicletta, costituito da una
l'insieme dei procedimenti -anche in un contesto figur. che consentono di misurare la
badava più. -con riferimento a un mezzo di trasporto, a una ruota
trasporto, a una ruota, a un oggetto scagliato, a un corpo celeste,
ruota, a un oggetto scagliato, a un corpo celeste, ecc. boccaccio,
., 2-7 (1-iv-167): andando un dì a vela velo- cissimamente la nave
e penetratami nel cuore, tutto in un momento lo accese. -con pulsazioni
. / e in tal guisa risparmiasi un valsente / inestimabil, qua- l'è
valore aggett. che procede velocemente (un lavoro). -anche in posizione pred.
dispositivo per determinare la velocità iniziale di un proietto di artiglieria. papini, ii-126
invenzioni meccaniche... fra le altre un velocimetro. 2. per estens
[s. v.]: un velocipede scommetteva di percorrere in otto minuti te
chi andava in velocipede, chi sopra un cavallino di legno. quarantotti gambini,
a paolo, una bicicletta -anzi un velocipede, avrebbe detto il nonno. dizionario
'velocipede': nel ciclismo: bicicletta d'un tempo con la ruota anteriore molto grande e
davanti, con largo torace coperto di un maglione di lana grigia da velocipedista,
, come se al posto dei piedi tenesse un motorino fuoribordo. stile da velocista,
me la macchina di gran marca fece un tiro mancino... mi vien voglia
si muove, anche a bordo di un veicolo, con rapidità, che percorre
moto. torricelli, ii-4-55: se un mobile camminerà ai due moti, etc
spago, che non le avrebbe volute un gangster con la polizia alle calcagna.
-con riferimento al corso, alla corrente di un fiume, in partic. a una
a'suoi giri. -con riferimento a un moto astronomico, a un fenomeno fisico
-con riferimento a un moto astronomico, a un fenomeno fisico. dante, conv
distanza. -velocità angolare-, in un moto curvilineo, l'angolo descritto dal
descriverla. -velocità asintotica: quella che un corpo in moto raggiungerebbe dopo un tempo
che un corpo in moto raggiungerebbe dopo un tempo infinito.
-velocità assoluta: quella di un punto materiale rispetto a un sistema fisso
quella di un punto materiale rispetto a un sistema fisso di riferimento. marinetti,
-velocità critica: quella per cui, in un corpo in rotazione, cominciano a manifestarsi
cui le onde sonore si propagano in un mezzo (ed è equivalente a 340 metri
gruppo: quella con cui si propaga in un mezzo un pacchetto di onde caratterizzato da
con cui si propaga in un mezzo un pacchetto di onde caratterizzato da frequenze diverse
tra lo spazio percorso dal punto in un intervallo di tempo e il tempo stesso
a zero. -velocità media: in un moto uniforme, quella relativa a un
un moto uniforme, quella relativa a un certo intervallo di tempo. guglielmini,
tutte scaricano egual copia d'acqua in un dato tempo, le velocità medie devono
esecuzione di un'opera, nel conseguire un risultato. -anche: modo rapido di
. -anche: modo rapido di compiere un gesto. garimberto, 1-170: bariazzetto
. 6. rapidità incalzante di un ritmo, o di un'esecuzione musicale
-impressione di rapidità comunicata dal ritmo di un verso. piccolomini, 10-281: quanto
simili soggetti senza caldo, anci con un total raffreddamento del corpo, senza velocità
ascensionale, di salita: quella di un velivolo nel momento del suo distacco dal
: la componente verticale della velocità di un velivolo che compie una traiettoria inclinata verso
seconda velocità cosmica: velocità minima che un aeromobile deve raggiungere per poter uscire dal
. velocità di fuga: quella minima di un corpo materiale (ad esempio un veicolo
di un corpo materiale (ad esempio un veicolo spaziale), necessaria per allontanarsi
), necessaria per allontanarsi indefinitamente da un astro; (cfr. anche fuga
: quella che si deve fornire ad un corpo al fine di porlo in orbita
velocità astronautica: quella di fuga di un corpo nell'atto di partire dalla superficie
11. balist. velocità iniziale di un proietto: quella con cui il proietto
cui l'unità monetaria viene usata in un dato periodo di tempo. einaudi,
. elettr. velocità di scorrimento-, in un sistema conduttore, quella media dei portatori
che attraversa il contatore e collegata ad un contagiri a quadrante. -indicatore di velocità
velocità operativa: il tempo impiegato da un elaboratore per eseguire operazioni elementari, espresso
-velocità di crociera: quella media di un mezzo di trasporto che, su un
un mezzo di trasporto che, su un determinato percorso, permetta di mantenere le
rapporto fra lo spazio che deve percorrere un mezzo di trasporto e il tempo impiegato
-velocità massima: quella più elevata che un mezzo di trasporto può raggiungere considerando le
, fornire, imprimere maggiore velocità a un corpo; accelerare un movimento.
maggiore velocità a un corpo; accelerare un movimento. fr. colonna
. patrizi, 3-291: il corso di un fiume si ritarda per lo limo che
dagli abissi golosi. -rendere immediato un sentimento, eliminando schermaglie e preliminari.
efficiente un'attività, una procedura o un apparato burocratico. marinetti, 2-i-306:
concetto di velocità come valore estetico (un movimento letterario). marinetti, 2-i-188
ma il meglio sarebbe non dire né in un modo né nell'altro e dire 'campo'
vittorini, 5-233: c'è in italia un padre gesuita che parla in teatri e
tutti si addormentarono: alcuni parevano avere un pisello secco nel luogo del velopendolo ed emisero
giugnere. pratesi, 5-173: infilava in un altro discorso e parlava precipitosa, e
e imboccare. boccaccio, 1-63: ad un grandissimo veltro così legata la [cerva
già tanto spaventato, / che parca un veltro uscito di catena, / fuggendo a
e per boscaglie insegue / dalla tana destato un capriuolo. -in un'insegna
giove, / cacciata da due veltri, un nero, un bianco, / che l'
cacciata da due veltri, un nero, un bianco, / che l'un e
nero, un bianco, / che l'un e l'altro fianco / de la
interpretazioni dei commentatori potrebbe identificarsi con un papa o un imperatore o un condottiero o
commentatori potrebbe identificarsi con un papa o un imperatore o un condottiero o con gesù
con un papa o un imperatore o un condottiero o con gesù cristo o lo
animali; e, che ella è come un leone vigliacco, poiché il leone è
cartilagineo delle superfici articolari, che presenta un aspetto vellutato. = deriv
parte del corpo di una persona o di un animale (anche al plur. con
morti. -in unione con un agg. che ne specifica la posizione
c. levi, 2-98: si rimboccava un pantalone, e lo rialzava fino al
: ed è grande presso al cuore come un tronco de arbore. a. cocchi
sface. alfieri, 1-169: componeasi un volto / impavido, ma in core,
. rinaldo d'aquino, 118: un oseletto che canta d'amore / sento
scorge / l'alma, c'han dentro un lagrimoso verno. c. gozzi,
-fonte di una ricchezza, di un reddito. colletta, 2-ii-74: unica
vena di canzoni che non ho in un sol giorno potuta esaurire. e. cecchi
di far cader l'avversario. -in un contesto figur., con riferimento al colore
bellezza m'appariva appresa alla morte come un di quei cammei intagliati nella vena bianca
chiare e più scure come vene in un marmo. -venatura del legno.
e poca vena; / vincenzo ha un stil da sé solo apprezzato. bandello,
, c'avrebbe bisogno de l'ozio d'un anno e d'una lieta peregrinazione per
, vennero scritte dal loro autore in un momento felice della sua la vena
piena / d'acqua, e d'un linteo si fu precento / e ginocchion,
10. bot. fascio fibrovascolare di un organo vegetale. giamboni, 8-1-183:
11. enol. tendenza di un vino verso un particolare sapore (in
. enol. tendenza di un vino verso un particolare sapore (in relazione con un
un particolare sapore (in relazione con un agg. o con un compì, che
in relazione con un agg. o con un compì, che lo indica, in
della, sulla vena. che ha un sapore fra l'asciutto e il dolce)
... sollecitandolo a bere di un gran boccale di vino bianco, che avea
lacrime, ecc.; prorompere in un canto. bandello, i-955: al
queste note a la profonda pena trangugiando un singulto, apre la vena.
di farsi aprire tutte le vene in un bagno caldo. boccaccio, dee.,
volentieri. c. dati, 11-106: un pittore, che per altro suole avere
stato in vena, mi avrebbe fatto certo un cenno di intesa mot- teggiatrice, magari
rotto e non di vena, né d'un solo. algarotti, 1-iii-17: giallastro
facilità di parola e di scrittura (un autore). carducci, ii-3-180:
febbretta che vi succhiasse le vene, ad un catarro che vi turasse le fauci,
che una venella minore del giro d'un quattrino. -venétta. cenne
cassola, 4-214: scoprì che aveva un neo sulla narice, e un intrico
che aveva un neo sulla narice, e un intrico di venuzze a fior di pelle
, 725: tu devi, d'un mucchio alto di semi, / far tanti
d'allora. carducci, iii-3-393: in un secondo ripartimento due cani che inseguono un
un secondo ripartimento due cani che inseguono un cervo, e questo è preso per le
questo è preso per le coma da un uomo nudo che stringe nella sinistra mano un
un uomo nudo che stringe nella sinistra mano un venàbulo. = voce dotta,
? vuoi ch'io converta il reame in un parco di caccia, avendo, per
vendere, commerciabile (una merce, un prodotto). m. villani
pagamento di una somma di denaro (un servizio). manzoni, fermo e
denaro che viene correntemente pagato per acquistare un bene (un valore, un prezzo
correntemente pagato per acquistare un bene (un valore, un prezzo); di
acquistare un bene (un valore, un prezzo); di vendita, di mercato
3. che viene svolto per ottenere un guadagno, che procura una rendita (
commercio simoniaco (una carica religiosa, un bene sacro). l. priuli
batacchi, i-140: il polmone d'un sordido usuraro / v'intruse, e
usuraro / v'intruse, e d'un ruffiano e d'un sensale / le labbra
, e d'un ruffiano e d'un sensale / le labbra, ed il ventrieoi
le labbra, ed il ventrieoi d'un fomaro, / e le orecchie d'un
un fomaro, / e le orecchie d'un giudice venale. foscolo, ix- i-689
venali. carducci, il-i 1-306: un imbecille qualunque mi accusa di avere 'infamato
passava per inflessibile, diviene al primo invito un pagliaccetto vanitoso e venale.
-in partic.: che scrive per averne un tornaconto, personale o esclusivamente per asservire
o lodare qualcuno (uno scrittore, un giornalista). f. f.
in quel fano profano, dove rinvenne un postribolo imbandito nelle femmine venali, che