bossoli di legno fatti a tomo, alti un piede, a'gentili uomini, per
, si portavano. biringuccio, 1-142: un torno figulino. vasari, i-175:
fece vasi grandi al torno d'altezza d'un braccio e mezzo. galileo, 3-2-320
braccio e mezzo. galileo, 3-2-320: un solido... ridotto sul torno
contento / fammi su 'l tomo un gran bicchier d'argento. gemelli careri,
: una volta trovai tra il carbone un piccolo tornio a pedale che ancora funzionava.
bisacce, otri vuoti e pieni, un panconcello per lavorar di tornio e d'intaglio
nere di tornio, e capii ch'era un altro destino. -per alludere a
altro destino. -per alludere a un duro lavoro manuale in contrapposizione a quello
di fuori; ma tutto si passa per un torno o mota, come appunto fra
carità di san michele fuori le mura, un neonato di sesso femminile. 4
. disposizione, relazione delle varie parti di un ragionamento; giro, meandro del pensiero
qual torno si fa tornare per via d'un altra corda, ch'a quella è
e canteruti. fusinato, i-248: l'un diceami l'altro giorno / ch'io
giorno / ch'io 'risplendo come un astro, / che il mio seno è
rifinitura e perfezionamento (un'opera, un lavoro letterario). metastasio,
-levigare, smussare (l'azione di un elemento naturale). fenoglio, 5-iii-185
acqua torniva e disponeva fino a dar loro un significato. -conferire valore plastico a rappresentazioni
dei piani prospettici. 2. privare un frutto di un sottile strato di buccia
. 2. privare un frutto di un sottile strato di buccia tagliandola tutt'attomo
che si facia arrotare a taglio fino un coltello, e con questo si debbano far
-mondare il fondo del carciofo tagliandone con un coltello lo strato meno tenero e dandogli
te foglie esterne più dure, accorciate un po'il gambo, tornite il girello e
anche sostant. fenoglio, 5-i-1318: un altro [pompiere], dopo molto tornire
perizia tecnica, rifinire ed elaborare elegàntemente un verso, una poesia, uno scritto
, uno scritto o, anche, un encomio, un elogio (e può avere
scritto o, anche, un encomio, un elogio (e può avere valore enfatico
al mese / la prova di tornire un biglietto in francese / ed intrecciar le
. intr. fare le fusa tonfando (un gatto). d'alberti [s
scaldaletto sulla bilancia per pesarlo, con un bel manico di legno, grave, tornito
grave, tornito e lungo più d'un braccio, che pesava circa a tre libbre
perpendicolare all'asse di rotazione, è sempre un circolo. carducci, 1ii-1-215: di
: vedevo i tre ceri gialli legati su un gran candeliere di morbide (tornite,
tollerabilità. 2. privato di un sottile strato di buccia (un frutto)
privato di un sottile strato di buccia (un frutto); ripulito delicatamente.
con le fossette nelle gote, con un rosaio sul cappellino. lisi, 31:
, eccetera. -tondeggiante e polposo (un frutto). rezzonico, 103:
condotto secondo i canoni della retorica (un verso, una frase, un discorso,
retorica (un verso, una frase, un discorso, un modo di esprimersi,
verso, una frase, un discorso, un modo di esprimersi, uno scritto)
quest'oura grossa e mal tornia da un gran peccaor chi no n'e degno de
gusto della nostra lingua consista soltanto in un ben tornito periodo. g. bianchetti,
gli uomini sono generalmente abituati ad udir un parlare più studiato, più compassato,
xviii-3-530: incapace talvolta ruomo di divenire un buon tessitore, avrà il talento di
iii-15-218: ma non è mica soltanto un epicureo di squisito gusto e uno schernitore di
di buona compagnia, e tanto meno un dicitore di 'nienti'gentili, un brunitore
meno un dicitore di 'nienti'gentili, un brunitore di imagini e un tornitore di carmi
gentili, un brunitore di imagini e un tornitore di carmi, un acrobate di
di imagini e un tornitore di carmi, un acrobate di passaggi lirici.
intatta dalla nuova tornitura sie eguale ad un dato quadrato. nievo, 1-vi-815: avendo
3. andamento stilistico proprio di un autore. -anche: ricerca di perfezione
patrizi, 3-405: in meno di un mese ha ammonito più di tre mila
. perimetro o superficie circolare di un oggetto, di una struttura muraria; giro
può definire; le incrudisce armoniosamente da un lato il circuito d'alte e dense foreste
; finalmente una serie di poggi d'un tomo dilicato e lucente. -rotazione
dilicato e lucente. -rotazione di un corpo su se stesso (in partic.
priorato, 1-59: li soldati tutti in un tempo porteranno il piede sinistro dietro al
, sì che faccia tra dì e notte un tomo. 3. per estens
4. per simil. il volgere di un periodo di tempo, la durata approssimata
sue prose fa egli [salvini] un discorso della lingua toscana dove sostiene due
sobrietà tenuissima; e la rima esige un non so qual torno e giro per adagiarla
frase di alcun poeta, sopra un epiteto, sopra un vocabolo, sopra il
alcun poeta, sopra un epiteto, sopra un vocabolo, sopra il tomo di un
un vocabolo, sopra il tomo di un verso, sopra un ribobolo, [i
il tomo di un verso, sopra un ribobolo, [i poeti] spacciavano allora
, indirizzo di un'azione, di un comportamento e, anche, delle premesse
, 1-216: finché non ricusiamo a dare un altro tomo alla nostra politica, non
antiche. filangieri, i-272: bisognerebbe dare un altro tomo al sistema generale delle imposizioni
ma che fé a far dinanzi al viso un corno / de carne molle che se
vecchio e cieco, condotto per mano da un fanciullino, p. del rosso
che non lasceranno di porre in uso quando un determinato territorio. sarà venuto il loro
-accadere, essere in svolgimento (un fatto, una vicenda). guicciardini
voglia accorgere del valore di uno scrittore da un solo libro, fosse pure in copie
tomo'forse, anzi, certo con un po'di pazienza, critici, colleghi,
di una quantità o misura, o di un tempo, di un'età, ecc
tragedia abbia il suo termine convenevole d'un giro del sole sopra la terra o in
per levarselo di torno, gli aveva regalato un libricino come quello della messa. g
a levarmela di tomo. -estinguere un debito. carducci, ii-4-14: mi
, a fine di levarmi di tomo un certo debito fiorentino. -togliere da
. -togliere da dosso a qualcuno un indumento. paleario, 82: vorrei
tolto di tomo quello straccio » riprese dopo un momento di silenzio, « quel maledetto
1 tori selvatici fuggono comando l'aspetto d'un uomo. d'annunzio, ii-16:
ii-16: invidiai l'uomo / che erige un tempio / e l'uomo che aggioga
tempio / e l'uomo che aggioga un toro. ungaretti, xi-19: salgo su
toro. ungaretti, xi-19: salgo su un taxi. è foderato di velluto fragola
benissimo, perché le aveva godute da un posto distinto. -giocare toro: toreare
275: moian- do de continuo come un torro ferito, tutti gli vicini, destatisi
terra forte ricciardetto, / mugiando come un toro, il maledetto. verga, 8-168
8-168: don nini sbuffava peggio di un toro infuriato. fenoglio, 5-i- 1928
una faccia così decisa, è forte come un toro. -da toro: cupo
, le spine / dei rovi, un tempo, ed il salistio e i cardi
virile. betti, i-227: sono un po'delicato. voi no? voi siete
po'delicato. voi no? voi siete un toro, un ercole? -con
no? voi siete un toro, un ercole? -con riferimento iron. e
7-84: in cielo collocò la forma di un toro doma di 33 stelle, tra
in europa, il cui richiamo ricorda un muggito. 9. toro meccanico:
toro, che simula i movimenti di un toro da domare, usato negli allenamenti
risolutamente una situazione problematica o scabrosa, un ostacolo. ferd. martini, 1-i-245
rato, né nuova ragione addotta che vaglia un frullo. b. croce, iii-25-311
pratolini, 10-285: pare tu sia un mio grande amico, un mio allievo e
tu sia un mio grande amico, un mio allievo e seguace. lo dicono
184: dunque, nelly, rimeni oggi un torello: / savio, però,
. intelligenza, 106: fecesi ammenare un gran torone / e lavogli la fronte
colonne di mezzo tondo, che sporta un poco più del suo semidiametro, più grosso
in atene... non avea che un toro sopra cinque bastoncini. carena,
, 1-39: 'toro', è come un grosso tondino, che adoprasi in pianta
2. bordo della culatta di un proiettile d'artiglieria. dizionario militare italiano
lassù canta alla villa, / che un fil di fumo qua e là vapora.
brocca d'acqua calda, che vaporava un piacevole calore nella restoro, 7-4-6
come 12. avvolgere di nebbia un luogo. ne l'aere si raccoglie /
e foci e liti dal detto che è un vapore umido, io di nuovo desidererò sapere
: che ha l'effetto di asciugare un umore infetto (un medicamento); ossidabile
effetto di asciugare un umore infetto (un medicamento); ossidabile (un metallo
(un medicamento); ossidabile (un metallo); che diminuisce per effetto dell'
diminuisce per effetto dell'assorbimento fisiologico (un umore). pietro ispano volgar.
. che ha l'effetto di asciugare un umore infetto. pietro ispano volgar.
di quello vaporatorio strumento, applicato pria un carbon acceso alla materia combustibile, attrasse
, 2-120: è cosa convenevole che un tratto, con l'industria de'savi,
a'solchi / pregno di veleno sale un vapore e fuma. -effluvio soave
dì. d'annunzio, 8-145: un profumo lento, caldo, fluido, più
, caldo, fluido, più penetrante d'un essenza di aroma, più deificante di
essenza di aroma, più deificante di un vapore d'ambrosia. pasolini, 12-212
, 12-212: l'estate poi era un vapore di tigli, / e il conci-
restar qui due giorni per essersi scollato un piede nello scendere il battello a vapore.
bastimenti a vapore a breve distanza l'un dall'altro. -cavallo vapore,
, unità di misura della potenza di un motore, corrispondente a 735, 3 watt
musica; e che musica: su un basso continuo di quindicimila cavalli vapore.
, 1-298: noi che le scorze aveamo un po'più dure, / nudrite a
mezzo grigio, e mezzo nero / resta un aratro senza buoi, che pare /
vapor leggero. montale, 2-74: un oscuro vapore vela appena / la fissità del
. fumo. - anche: esalazione di un cibo appena cotto. livio volgar.
e parve una piccola luna, in un gran cerchio di vapori. graf 4-102
cerchio di vapori. graf 4-102: un dolce e doloroso canto / l'organo scioglie
, 7-66: sorge fra gli altri un sotterraneo monte, / ch'esala fumi in
quel sepolto orrore: / tinta ha di un verde pallido la fronte, /
9. costituente alcolico del vino, di un liquore, ecc., responsabile dello
. ha tracannato con la bevanda barbarica un filtro di violenza, di crudeltà e
corpo umano; manifestazione della funzionalità di un organo. -anche: secondo credenze rimaste
i medici vogliono, che sia solo un certo vapore di sangue puro, sottile,
ciglia. erano le sere in cui un vapore ipocrondriaco gravava sul suo cuore.
ci si sta occupando dei 'vapori'di un giovanotto che ha queste reazioni da anima,
s. v.]: bisogna comprare un po'di vapore per coprire questo specchio
semolino a vapore, si ricorre ad un espediente. -con valore aggett: cotto
dell'acqua ridotta allo stato gassoso (un cibo). a. boni,
: non c'è che dire, dopo un inizio di conversazione da salotto buono piccolo-borghese
oggi: partirò senza fallo il quattro sopra un vaporuccio francese, roceano', credo;
i suoi splendori. fagiuoli, v-87: un vaporaccio sotto dal letame, / spander
frugoni, ii-175: in questo riflesso avanzavasi un figurone in una carrozza ostentosa, cinto
tommaseo [s. v.]: un vaporetto che va due volte la settimana
-in espressioni comparai, per indicare un animale che sbuffa rumorosamente. beltramelli
il nostro governo] potrebbe attivare d'un tratto una flotta di 15 o 20 vaporiere
, e vi attendeva per uel mattino un amico che doveva giungervi sulla vaporiera a
tratti, la vaporiera del caffè rendere un lungo suono sbuffante. = deriv.
a misurare la tensione di vapore di un liquido, usato in partic. per
con cui si determina la ricchezza alcoolica di un liquido dalla tensione del vapore, che
nell'alba che appena si schiudeva, un vaporino, cioè un battello coi fuochi
appena si schiudeva, un vaporino, cioè un battello coi fuochi accesi. prisco,
fitta, a momenti, che dovunque solleva un vaporìo. = deriv. da
produttrice cagione. 2. ridurre un liquido in gocce minutissime mediante un nebulizzatore
ridurre un liquido in gocce minutissime mediante un nebulizzatore. 3. cospargere, aspergere
3. cospargere, aspergere una superficie con un liquido ridotto in gocce minutissime.
minutissime. 4. tecn. esporre un materiale al calore del vapore per migliorarne
caratteristiche. 5. tess. sottoporre un tessuto o un filato a vaporizzatura.
5. tess. sottoporre un tessuto o un filato a vaporizzatura. tommaseo [s
vaporizzatóre, sm. apparecchio per ridurre un liquido in minutissime particelle. -in partic
manzini, 15-33: da una banda uscì un ragazzo, portando un vaporizzatore; e
da una banda uscì un ragazzo, portando un vaporizzatore; e la stanza s'empì
che il profumo dei mughetti era un po'troppo forte: tanto più che le
tanto più che le 'secondes', con un vaporizzatore, ci spruzzavano sotto il naso,
sotto il naso, ogni minuto, un profumo diverso. 2. recipiente
qualunque altro sistema. -riduzione di un liquido in minutissime particelle; nebulizzazione.
capo del troncone, come fa di un legno verde, quando arde l'uno capo
veri fluidi gasosi. deledda, iv-261: un silenzio indescrivibile regnava sullo spiazzo davanti la
figur. soffice, sottile e leggero (un tessuto); che ha linea morbida
linea morbida e ampia ed è confezionato con un tessuto molto leggero (un abito)
confezionato con un tessuto molto leggero (un abito). tecchi, 2-137:
, tutto bianco, luccicante, ornato di un grande strascico di veli vaporosi.
-confuso, vago, fumoso (un sentimento, un'immagine poetica).
da una futile feminuzza, e da un famulo scelesto, ch'oltre l'aversi
domani c'è a livorno il varamento d'un nuovo vapore. = nome d'
ultimata, in partic. facendola scorrere su un piano inclinato o allagando il bacino di
3. ant. calare in acqua un battello che è a servizio della nave
mettere in opera o portare a compimento un progetto, un'impresa. ojetti,
, non sarà facile varare in famiglia un viaggio col signor stringa junior.
junior. 5. pubblicare un libro, una rivista, rappresentare un
pubblicare un libro, una rivista, rappresentare un testo teatrale; presentare al pubblico uno
fanzini, iv-729: 'varare una commedia, un libro... 'vale licenziare,
e chi fu varato fuori e, come un parabarche, andò a catafascio sul ghiaino
levi, 3-96: ecco, questo è un traliccio di varo, e lo chiamano
due carrelli più piccoli, e ognuno porta un argano. 9. intr. con
4-122: una varata di libri precipitava da un tavolo. 2. metodo di abbattimento
rovinare'e al pis. bara 'trasportare da un fosso all'altro le barche facendole scivolare
. e. cecchi, 6-396: un giorno l'uomo spariva, nessuno ne sapeva
, s'intende. e toccava a un altro. varatóre, agg. e
. figur. che si fa promotore di un progetto, di un'opera, di
progetto, di un'opera, di un movimento. bacchetti, 2-xxiii-411: quelli
ant. dial. barca. -anche in un contesto metaforico, per alludere al corso
de termina il superamento di un limite temporale (un impedimento).
termina il superamento di un limite temporale (un impedimento). carta fabrianese,
tr. superare, oltrepassare, valicare un ostacolo materiale o artificiale, una linea di
linea di demarcazione, qualcosa che segna un limite, ecc. passando oltre,
abbia varcati gli appennini: s'ha un bel predicare contro a'viaggi! papini,
pensier carca, / che fa di sé un mezzo arco di ponte; / quand'
li occhi miei disposta. -superare un ostacolo con un balzo. fortis,
disposta. -superare un ostacolo con un balzo. fortis, xxiii-469: un
un balzo. fortis, xxiii-469: un altro giuoco proposto fu il varcare d'
altro giuoco proposto fu il varcare d'un salto nove cavalli, posti l'uno accanto
altro. -percorrere una via, un ponte; attraversare un'estensione di terreno
. prolungarsi per un'estensione; superare un punto fisso; avere maggiore lunghezza.
che tu non speri / s'appressa un sasso che dalla gran cerchia / si move
41: ho i capelli corti, d'un opaco castano: / non varcano le
-figur. attraversare la mente (un pensiero, un dubbio).
. attraversare la mente (un pensiero, un dubbio). niccolò del rosso
. matteo correggiato, 29: un dubio che mia mente spesso varga / voglio
. solcare, attraversare il mare; guadare un fiume. girone il cortese volgar.
cose da una sponda all'altra di un fiume (anche in un contesto figur.
altra di un fiume (anche in un contesto figur.). fazio,
l'anima mia. 4. leggere un testo progredendo nella lettura. - anche:
lettura. - anche: essere ad un punto del proprio svolgimento (un'opera
primissimo di marzo. 5. compiere un determinato numero di anni della propria vita
i mali già consumati nel passato divenivano un soggetto di commemorazione e di trattenimento,
ufficiali vostri han tolto certo grano ad un contadino chiamato agnolo,... forse
ne ragiono. -scorrere attraverso un territorio (un corso d'ac- qua
. -scorrere attraverso un territorio (un corso d'ac- qua).
ogni fosco. -estendersi fino a un certo punto. dante, par.
10. avanzare sul mare (anche in un contesto metaforico). - per estens
varcai felicemente all'altra sponda, e d'un colpo di mano rimandai loro lo scafo
un'ora); compiersi, terminare (un periodo, un giorno); giungere
; compiersi, terminare (un periodo, un giorno); giungere (un termine
, un giorno); giungere (un termine prefissato). ser giovanni,
riva, xxxv-1-708: ki fosse aprovo d'un vescovo, tanfin k'el beverave,
leteo l'alma trabocchi, / lascia che un bacio sulle labbra imprima.
. -varcare il rubicone-, compiere un gesto irrevocabile e gravido di conseguenze.
iv-6-68: se il cambiamento fosse sorto da un movimento, il passo immediatamente successivo sarebbe
stanza, da una casa, da un edificio. gnoli, 1-254: varcan
, e pochi altri. -varcare un limite, i limiti, il segno:
, i limiti, il segno: tenere un comportamento trasgressivo, di rottura o,
non varcare il limite. puoi tendermi un laccio così tristo per cercare di pigliarmi
. trascorso, passato (il tempo, un periodo determinato). bembo,
letter. che varca, che oltrepassa un confine, una barriera naturale. marino
nebbia, / così com'i'passava per un varco / che 'l piana lassava e
e qua e là ne guida / ad un varco comun si riconduce. d'annunzio
notte, o nel buio artificiale d'un ambiente chiuso, mi pare che s'aprano
-apertura per lo più angusta praticata in un muro, in una siepe, in
muro, in una siepe, in un recinto. manzoni, pr. sp
in una delle siepi era stato praticato un varco, e che alcune pietre erano
dalla crescita di una pianta o in un argine in seguito all'azione violenta delle
tenerissime avevano compiute il prodigio di aprirsi un varco tra le zolle, tutto si
che il numero dei fringuelli presi in un roccolo o in un paretaio in un
dei fringuelli presi in un roccolo o in un paretaio in un giorno di varco copioso
un roccolo o in un paretaio in un giorno di varco copioso, oltrepassi, e
4. attraversamento del mare o di un corso d'acqua. -anche: il
infernali della mitologia classica, anche in un contesto figur. per indicare il momento
l'amorosa littera, e sigillata come un cuor in foco ardente la diedi alla
/ era a pena visibile, in un fianco: / piccolo varco per sì grande
di perdonare insegna. -termine di un periodo della vita. poerio,
lucia, 171: ella non trovava mai un varco per venire alla dichiarazione che era
pure indispensabile. -espressione, manifestazione di un sentimento. - anche: possibilità che
sentimento. - anche: possibilità che un sentimento si manifesti. stigliani, 2-413
si manifesti. stigliani, 2-413: un vii petto ad amor tien chiuso il /
12. misura di lunghezza corrispondente a un passo circa. - anche: breve
, ii-8-25: sopra al suo capo avea un brando forbito, / che morte li
al sinistro fianco, a men d'un varco, / un che avea posto la
a men d'un varco, / un che avea posto la saetta a l'arco
di cogliere di sorpresa una persona o un animale selvatico al suo passaggio. frezzi
varco. -con riferimento enfatico a un evento che sta per accadere o può
-accadere all'improvviso a qualcuno (un evento). frateili, 5-77:
quela nova fiera sopra d'un destrieri, / intorno tuti l'andavano
è ver quel ch'om hai detto / un grande inconveniente af- finnar lice.
finnar lice. 3. proteggere un alimento da una condizione che lo può
fuste turchesche. 2. protezione di un alimento da condizioni e agenti che lo
un'asta, in partic. di un pennone, ecc. stratico, 1-i-483
medioevo, risarcimento, indennizzo pubblico di un danno subito da un'imbarcazione in mare
6-281: lui ne tolse di sua mano un corpetto a maglia, una pelle di
le fatte a man, a guisa d'un pan di zuccaro. = voce di
varénto). difendere, rendere sicuro un luogo. sanudo, 36: questa
ure, e abbia speranza, / ch'un giorno, la disdetta ha da finire,
la miglior maniera per rendere sicuramente profittevole un tale studio. -che mostra un aspetto
profittevole un tale studio. -che mostra un aspetto diverso a seconda delle sue fasi
notturno cielo / imperadrice, che d'un lume gelido / sua faccia variabile inargenta.
e di percepire alla fine dell'anno un dividendo variabile a seconda delle buone o
era alta e smilza, con capelli d'un bel castagno chiaro, con occhi chiari
dell'ambiente circostante (il piumaggio di un uccello). savi, 2-ii-233:
al variar delle stagioni, e che prende un colore simile a quello del paese ora
come la neve che lo ricuopre, vedesi un ammirabile esempio della legge provvidenziale di natura
madama, questa volta francia è sotto un clima così variabile, che gli astronomi ne
di bab el mandeb. -che presenta un clima incerto, soggetto a numerosi e
, sf.): stella che subisce un rapido cambio di intensità a causa delle
. che può assumere tutti i valori di un determinato insieme; non costante.
le traccie dianzi segnate trovasi condotto da un filo continuato di analitiche operazioni ad una
grandezze che intervengono nel suo funzionamento (un dispositivo). 10. sf.
. matem. ogni simbolo che non abbia un preciso referente, ma che stia per
preciso referente, ma che stia per un qualsiasi elemento di un insieme specificabile.
che stia per un qualsiasi elemento di un insieme specificabile. 12. matem.
può assumere tutti i valori appartenenti a un determinato insieme e che rappresenta in generale
quella che assume tutti i valori di un dato insieme di numeri complessi. -variabile
, grandezza che in ogni evento assume un valore dipendente dal caso.
degli intervalli di questa distribuizione, dite un poco a coloro che vogliano che ella
possibilità di combinazioni genetiche, per cui un individuo presenta caratteri suoi propri che lo
valore massimo e il valore minimo di un insieme di dati. -indice di variabilità
: indice che esprime la disuguaglianza di un insieme di valori presi in esame.
. 6. statist. attitudine di un fenomeno ad assumere diverse modalità quantitative.
1-1 y-rifl.: nell'eremo d'un solitario tutte debbono manifestarsi le cristiane virtù
cristiane virtù, non altrimenti che in un verziere fior d'ogni sorta ridono variamente
. 3. variazione apportata a un testo, a un documento. siri
. variazione apportata a un testo, a un documento. siri, vii-1487: nel
. -instabile, mutevole (un fenomeno naturale). bettini, 1-287
con effetti inimitabili. -che presenta un aspetto, una configurazione non omogenea nello
in parte ella siede sopra la cima di un colle, parte si appoggia sopra la
esso. -cangiante, variegato (un colore, un elemento colorato).
-cangiante, variegato (un colore, un elemento colorato). tanaglia, 2-1058
. tarchetti, 6-i-115: egli non aveva un sol uomo presso di lui, per
differenziazione rispetto a ciò che è considerato un originale, un modello o costituisce semplicemente
a ciò che è considerato un originale, un modello o costituisce semplicemente un termine di
originale, un modello o costituisce semplicemente un termine di confronto. delfico, ii-27
lo spettacolo. -versione alternativa di un testo, di una canzone, di
testo, di una canzone, di un proverbio, di una frase famosa, di
vita sociale. -modifica arrecata a un percorso prefissato. -anche: tratto di
-anche: tratto di strada aperto in un momento successivo, allo scopo di permettere
scopo di permettere una migliore transitabilità in un tratto di una strada preesistente. g
modificazione settoriale introdotta nel piano regolatore di un centro urbano, in seguito al manifestarsi
d'opera-: modifica parziale arrecata a un progetto edilizio durante la sua attuazione.
nelle stampe che costituiscono la tradizione di un testo (e, in partic.,
scelta come più attendibile dall'editore di un testo critico). monti, iv-258
d'ancona. -modifica apportata da un autore al proprio testo in seguito a
. montale, 12-595: c'è un mio amico che sta preparando la riedizione dei
, serie di mosse che modificano secondo un progetto unitario uno schema di gioco.
grafica: ciascuna delle diverse forme di un vocabolo che si differenziano limitatamente alla grafica
o individuale-, la diversa forma che un elemento del sistema, pur conservando la propria
-variante morfologica: ciascuna delle modificazioni che un morfema o un elemento lessicale può presen
ciascuna delle modificazioni che un morfema o un elemento lessicale può presen
0 contestuale, la diversa forma che un elemento del sistema, pur conservando la
: nell'alpinismo: il cambiamento per un breve tratto da un itinerario stabilito in
: il cambiamento per un breve tratto da un itinerario stabilito in salita o in discesa
. -neh'automobilismo, interruzione di un tratto rettilineo del circuito formata da due
sm. biol. individuo che, per un dato carattere, presenta una differenza rispetto
: filologo che esamina le varianti di un testo. = deriv. da variante
esame e confronto critico delle varianti di un testo. = deriv. da variante
. filol. relativo alle varianti di un testo o alla variantistica. migliorini [
delle parti, senza che si confonda un tutto con un altro tutto. il che
, senza che si confonda un tutto con un altro tutto. il che non sarebbe
macroscopici necessari per definire lo stato di un sistema. 4. statisi misura di
. media dei quadrati degli scarti di un certo numero di rilevamenti di una quantità
verificare se uno o più fattori influenzano un fenomeno che è oggetto d'indagine.
). modificare, sottoporre qualcosa a un cambiamento per lo più riguardante un aspetto o
a un cambiamento per lo più riguardante un aspetto o un ambito non sostanziale.
per lo più riguardante un aspetto o un ambito non sostanziale. giamboni,
. campana, ii-116: laonde, in un subito, variando viaggio, si condusse
-ant. alterare, danneggiare un oggetto, un materiale. leonardo,
-ant. alterare, danneggiare un oggetto, un materiale. leonardo, 2-265: ma
: sempre non può l'uomo usare un cibo ma talvolta disidera di variare. tasso
turba il tuo spirto. -spostare un insediamento da un luogo all'altro.
spirto. -spostare un insediamento da un luogo all'altro. garibaldi, 2-169
4. mus. modificare una melodia, un tema, un motivo musicale effettuando delle
. modificare una melodia, un tema, un motivo musicale effettuando delle variazioni.
[s. v.]: 'variare un motivo': farei delle variazioni in modo
a cambiamenti, a trasformazioni; presentare un aspetto diverso nel corso del tempo o a
, uando si favella, in un altro modo. dante, conv.,
. del papa, 5-65: se liquefacendosi un metallo non si variasse la figura delle
fase in cui la storia si svolge e un momento in cui si rivolge.
. -subire modificazioni nella declinazione (un termine). - anche sostant.
brusco e repentino (una vicenda, un periodo storico, la vita di una
, a una condizione climatica, a un fenomeno atmosferico. -anche sostant.
è per sommergerlo, sa che basta un variar di vento per condurlo in porto.
del giorno. -cambiare sede (un astro). - anche sostant
romana i consoli; perché si scambiavano ad un primo capriccio del generale, o del
di scarpe. 10. allontanarsi da un luogo. niccolò da correggio, 169
contaminata e già corrotta ha l'aria un mugio di leon, un fischio d'angue
l'aria un mugio di leon, un fischio d'angue, tal che ogni ucello
son quattro corpi, dico, in un sol misto, / e l'aria con
-discordare da altri nel resoconto di un fatto. degli oddi, 2-84:
vedere cambiamenti in una situazione o in un luogo che rischiano di essere monotoni.
variare. ghislanzoni, 17-70: voglio un po'divertirmi con quel matto...
dei luoghi o del momento; ora in un modo ora in un altro; variamente
momento; ora in un modo ora in un altro; variamente. giamboni
: screziato, maculato. taglio dà un colore uguale e monotono alla più gran varietà
siste nel non ripetere più volte in un breve contesto e quel di mezzo lunghissimo,
lei che già il tenea, / ma un bel nastro variato / di peri.
aspetti marginali e variegato, non uniforme (un colore). - giamboni
vegetazione si faceva più robusta, e d'un verde variato ed om sere
: ci lasciò bramante il disegno espressive (un linguaggio). della chiesa di s
o entità; diverso, dissimile per un determiziana, preti in cotta di trina
dall'invidia degli emuli, città aveva un suo singular modo di vestire distinto e variato
da dio fu creato / una sustanzia, un esser mondo e netto, /
. 3. che si presenta in un gran numero di varietà; petrarca,
, egli è gentile (un'autorità, un potere). amore. luca pulci
, 9-221: e si guardi come un motivo fantastico, che lanteria d'una
che lanteria d'una festa ridente che un poema tragico. alfieri, xiv- potrebbe
elettrico podai quali emanava, come da un uguale centro affettivo, un uguale irradiante
, come da un uguale centro affettivo, un uguale irradiante calore. bacchelli, 5-7
delle tensioni 5. che presenta un alternarsi di elementi paesaggiprimarie. stici e
stici e morfologici diversi; non uniforme (un luogo, un -variatore di tensione, regolatore
diversi; non uniforme (un luogo, un -variatore di tensione, regolatore di tensione.
lettere, che la velocità angolare di un albero rotante. a gli occhi
a gli occhi mi si rappresenti un bellissimo paese de la natura,
, boschi e insenature. la determinano (un principio, un'equazione).
, de amicis, xii-249: seguita un tempo matto, variato d'acquello che
o elementi deco- principio variazionale, in un sistema di riferimenrativi diversi. to dato
di uno stato fisico; passaggio da un fenomeno fisico o naturale a un altro.
passaggio da un fenomeno fisico o naturale a un altro. -in partic.:
da uno lato, e ora luce da un altro, secondo che lo sole la
queste variazioni che non isfuggono agli occhi di un amante, io non ho osato mai
pericolo prima che buo- naparte avesse mosso un soldato per opporsi a tanta riuna.
. modifica apportata a un'opera, a un prodotto artistico. d'este, 272
d'annunzio, i-420: li orti ove un dì con piè divino escisti / in
variazioni dei prezzi, scaricandone il rischio su un ceto di specialisti. n„
, cambiamento di segno nel passaggio da un coefficiente al successivo. 14. mus
armonici, timbrici, ecc. di un elemento tematico di base. -anche: la
che aria. moretti, 61: un tema di poche note / con una variazione
. -figur. digressione, divagazione su un tema; rielaborazione di un modello (
divagazione su un tema; rielaborazione di un modello (in partic. nell'espressione
. scient. variazione diurna: andamento che un fenomeno presenta nell'arco di tempo di
valore massimo e il valore minimo di un insieme di dati; campo di variabilità
. qualsiasi cambiamento di desinenza, di un suffisso, ecc., che intervenga a
loro un'alterazione qualunque, fatta a un vocabolo, sia nella fine, sia nel
in idrografia, espansione naturale dell'alveo di un fiume. = voce dotta,
santi, ii-13: questa tufa volcanica è un impasto di arene provenienti da lave erose
il cervantes fu, già lo dissi, un poeta cattolico; e a ciò dèe
quella grande serenità epica, che come un cielo di cristallo cuopre e circonda il mondo
varicose. -affetto da varici (un arto o, con sineddoche, una
, una cravatta variegata gialla e verde, un abito a righe. aspetti;
e. cecchi, 13-103: non un fiore, non un insetto. variegazioni
, 13-103: non un fiore, non un insetto. variegazioni verdastre e rosee del
una bizzarra variegazióne di correnti che presentano un colorito religioso o un colorito politico a
di correnti che presentano un colorito religioso o un colorito politico a seconda della tradizione storica
abbellito con arricchimenti e ornamenti (un componimento). b. fioretti
o caratteristiche, sia con riferimento a un unico ente o oggetto variato negli aspetti
che anche la stessa varietà della noia è un rimedio o un alleviamento di essa.
varietà della noia è un rimedio o un alleviamento di essa. barilli, i-39:
vivente varietà di forme e di metamorfosi offre un contributo infinito di motivi e d'espressioni
. -al figur.: caratterizzare variamente un fatto, un evento, ecc.
.: caratterizzare variamente un fatto, un evento, ecc. bacchetti
redenzione umana..., fu un piccolo ed oscuro popolo semitico.
incespica, il che di vero è un mal non conosciuto: perché se quel
intendano, e questo fa, che un solo in se medesimo annaspa,
, 1-10: l'asfalto non è che un bitume, una varietà del petrolio,
tante varietati ornai soffrire, / che 'n un punto arde, agghiaccia, arrossa e
loro abito si restringevano volentieri ad aggiungere un individuo raro a una varietà, o
varietà di tutti e tre i codici a un tratto, e pezzo per pezzo,
per pezzo, e non di ciascun codice un dopo l'altro. carducci,
algebrica: insieme dei punti che soddisfano un sistema di equazioni algebriche omogenee. -varietà
-varietà differenziabile-, spazio topologico che ammette un particolare ricoprimento mediante insiemi aperti.
-l'insieme delle realizzazioni di un sistema lin2. diverso, differente da
e numeri di attrazione spesso collegati da un accenno di trama (e anche il singolo
non sia il teatro, ma che sia un pochino ai più del caffè o del
all'aperto lasciava udire lo spettacolo: un dicitore sospirava la sua canzone.
lunghezza focale varia bile (un obiettivo). = comp. da
elementi, ecc.; che non ha un solo carattere, né aspetto uniforme.
); che ha ricchezza espressiva (un linguaggio); armoniosamente alternato (diversi
più alta passione è poco più vario d'un gergo. -costituito da diversi tipi
di persone; composito, eterogeneo (un gruppo, un pubblico). buonarroti
composito, eterogeneo (un gruppo, un pubblico). buonarroti il giovane,
-che esiste in numerosissime specie diverse (un genere di animali o di piante)
o anche di flora o di fauna (un ambiente naturale). chiabrera, 3-1
3. variegato, screziato (un fiore, un animale, una pietra
. variegato, screziato (un fiore, un animale, una pietra, ecc.
di sì vario aspetto mai natura ad un tempo non raccolse. -variabile (
umana. -ripido e tortuoso (un sentiero, una strada). chiabrera
versatile (una persona, l'ingegno, un artista, lo stile).
dolce [tommaseo]: certo, un pittore, che non è vario si può
opprimere colla nuda forza 25 milioni d'un popolo, cui la natura privilegiò di
: avrò tra i muri miei variodipinti / un talamo con quattro alte colonne.
letter. che compie varie evoluzioni (un gruppo di danzatori). cesarotti
per vaghezza maggior lo sperto artefice / un coro figurò variogirevole / simile a quel che
). che usa lingue diverse (un insieme di popolazioni). cattaneo,
d'una o più lingue cementatrici involga un vasto numero di tribù vario- lingui,
2. scritto in varie lingue (un commento, una glossa). papini
ha varia, incostante lunghezza (un suono). rubino, 66:
tu ancora sul tuo flauto lene / intonami un tuo canto variolungo. = comp
variomacchiato, agg. variegato, screziato (un animale, la pelle, il manto
la velocità di salita e di discesa di un aereo mediante la misurazione della variazione della
, iii-2-111: di duolo e gioia vario-misto un pianto, / cui da pria 'l
diversi colori (uno spettacolo naturale, un paesaggio). bacchelli, 9-58:
variegato, multicolore; che, in un insieme, è unito ad altri oggetti
indicare diversa estrazione e funzione sociale (un gruppo, una folla). betteioni
sul marciapiede di una stazione alfarrivo di un treno. -caratterizzato da eterogeneità sociale
italiana. -anticonformista e stravagante (un gruppo di persone, uno stile di
3. vario e movimentato (un genere di vita); diverso e
. che risplende di molteplici riflessi (un oggetto, una superficie metallica).
letter. trapunto da vari ricami (un tessuto, un oggetto).
da vari ricami (un tessuto, un oggetto). carducci, iii-1-215
, agg. vestito in modi diversi (un gruppo di persone, una folla)
dello stesso segmento, formano tra loro un angolo convesso all'in- temo rispetto alla
scaveciossi il collo, il che vedendo / un suo varlétto, con lo capo chino
fiordelisa, a mezo la giornata / trovamo un varletino in su un destriero, /
la giornata / trovamo un varletino in su un destriero, / che avea dietro una
presentazione al pubblico, pubblicazione (di un libro). moretti, ii-658:
libro). moretti, ii-658: un editore col quale volevo mettermi d'accordo,
ahimè, di persona per il varo d'un romanzo tradotto da una mia cara amica
4. avvio, messa in atto di un progetto, di un'iniziativa. 5
non uniforme, discontinuo, accidentato (un terreno). dante, inf
cresce la notte; / ché, quando un loco a sé prende un contraro,
ché, quando un loco a sé prende un contraro, / l'altro contraro prende
contraro, / l'altro contraro prende un loco opposto, / quanto posson ten-
, e 'l volto acuto, / con un guardar modesto, e parlar raro.
: una poca pustula,... un tumoretto picciolo e duro, di color
mesi che si faticava, per fare un varreno, o forame per comunicazione sotto terra
. barrina, a sua volta da un lat volg. * verrina (v.
vasa, sf. ant. invaso di un bacino, di un canale artificiale.
ant. invaso di un bacino, di un canale artificiale. ramusio,
falegname,... o ch'un vaso di creta volesse un poco saper dal
o ch'un vaso di creta volesse un poco saper dal vasaio il suo dissegno
o con altra simil creta ne farà un altro, si dirà averne fatto un simile
farà un altro, si dirà averne fatto un simile, non già che abbia rifatto
dei tugurii. carducci, iii-22-234: un antonio vasaio dedusse in rubiera la famiglia
una scossa di terremoto nella bottega di un vasaio ben fornito. -letter. divino
arbasino, 9-64: organizzò [eliogabalo] un bagno pubblico nel palazzo imperiale, e
piccoli vasi che decorrono nello spessore di un grosso vaso arterioso o venoso assicurandone l'
del bagno-, impianto sanitario costituito da un grosso recipiente, specialmente di metallo smaltato,
, 7-iii-98: 'vasca'noi similmente diciamo un gran vaso contenente acqua. giordani,
1-38: a pochi passi da me cresceva un albero molto grande di fico, riparando
. questi sono grandi vasche piene di un liquido decolo rante, a
: passeggiare per la via principale di un centro abitato percorrendola una o più volte
la piscina nella sua lunghezza nuotando con un determinato stile, per lo più per
. santi, ii-81: l'acqua ha un sapore leggermente acidulo, scaturisce in copia
acidulo, scaturisce in copia dal fondo di un neglettissimo vascone, e tramanda bolle di
pratesi, 3-355: nel mezzo scaverebbe un gran vascone profondo, perché i suoi
pose il piede in terra, / e un colpo orrendo lo mandò sotterra. magalotti
a spasso lungo la mosa, vidi un vascello grossissimo fabbricato di nuovo, il quale
gli procaccio, / merteria di remar sopra un vascello. nievo, 426: quel
nievo, 426: quel giovinetto era un levantino di zante, figliuolo d'un chirurgo
era un levantino di zante, figliuolo d'un chirurgo di vascello della repubblica, e
per incantamento, / e messi in un vasel ch'ad ogni vento 7 per
per i mari senza equipaggio o con un equipaggio di morti, il cui avvistamento
morti, il cui avvistamento avrebbe costituito un presagio di sventura. -anche: titolo
, si preparava all'impresa, quando un vascello raso inglese di cinquanta cannoni venne a
segretario, una donnona mastodontica che pare un vascello di lardo, fa un movimento
che pare un vascello di lardo, fa un movimento come volesse parlare, poi si
conquista e ci descrisse la donna come un vascello, una mongolfiera. 2
le tempeste, e che perciò con un vigilante sguardo, e una ferma mano
fornitore di s. giovanni de ulùa un vascellotto con tredici soldati spagnuoli, due cavalli
un'altra vaschetta più picciola, dove per un buco cade il mosto; e di
landolfi, 2-15: dato di piglio a un vecchio grammofono posato li sopra, andava
una punta meno arrugginita e poi nella busta un disco meno fesso. 2
combustione interna, serbatoio cilindrico chiuso da un coperchio munito di un foro per l'afflusso
cilindrico chiuso da un coperchio munito di un foro per l'afflusso del carburante,
provvede una valvola a spina comandata da un galleggiante. 3. dimin. vaschettina
, agg. dial. che abita in un basso napoletano e ha le abitudini proprie
novi accidenti, / sì aggio messo in un miei pensamenti; / tegnamene chi vuol
, del titolo di cefalidite prodigato ad un lieve ingorgo vascolare delle meningi. lessona,
vascolare'a ogni tessuto membranoso composto di un certo numero di tubi e di vasi
; si dicono 'piante vascolari'quelle che presentano un 'tessuto vascolare': si oppongono alle
reputare alquanto più interessante lo studio di un vaso ottico. = deriv. da
. bot. provvisto di fasci vascolari (un organo vegetale). vascolarizzazione, sf
o ulteriore sviluppo di vasi sanguigni in un organo o in un tessuto. -per
di vasi sanguigni in un organo o in un tessuto. -per estens.: irrorazione
in patologia, produzione di vasi in un tessuto che non ne conteneva, o aumento
: il parroco attingendo l'acqua con un vàscolo, la versò tre volte su
, da uno o due vene e da un nervo. = voce dotta
8-1-185: quando l'acqua è cotta in un picciol vasello di rame, se ella
sé si consumerà, come accede 'n un cerchio da vaselli. -contenitore per fiori
2. per simil. cavità di un organo umano o animale in cui si
.. qual vedi apertamente mostrarne voler un tanto eccelso tesoro dal tuo felice vasello
naturai vasello, / forza è che un dì pieghi alla parca il collo.
'n altrui cura mazzei, xxi-272: arete un poco di tempo di pensare di quella
/ cel, terra tutta -veder 'n un vasello! / o vaso bello, -co
vasectomizzaré), agg. sottoposto a un intervento di vasectomia. vaselina (
: concetta giura venne a bussare chiedendo un po'di vasellina inglese, chi l'avesse
quella medesima terra uno vasello da onore e un altro da sozzura. vico, 5-12
5-12: la metafisica d'aristotile conduce a un principio fisico, il quale è materia
particolari e, si, fa iddio un vasellaio che lavori le cose fuori di
fondata sopra una metafisica che conduce a un principio fisico, alla materia, dalla
si educono le forme particolari facendo di dio un vasellaio che lavori le cose fuori di
finalmente degli ultimi tre il primo era un trofeo degli utensili e de'vasellami che
mature, e poi si mettano in un vaseletto. segneri, iii-1-231: frattanto eufrasia
, ne spremè tutto il sugo in un vaseletto. -con allusione oscena:
m. adriani, 3-3-396: sceso sopra un vasselletto fece forza di traversare il mare
prediche [crusca]: teneva in seno un vasellettino d'unguento prezioso. =
il consiglio, comperarono di quelli denari un campo d'uno vaselliere, in sepoltura
1-17: e con acquarella d'inchiostro in un vasellino, va'col detto pennello tratteggiando
uno armario / non trovava, dove era un certo picciolo / vasselin c'ho assaggiato
espresso. percoto, 297: pendeva un piccolo vasellino di ghisa e dentrovi una
: uno di questi angeli avea in mano un vasello pieno di preziosissimo elettovario. canteo
di rosa, /. „ chiuso, un dolce odor di fuore explica. marino
... il cuore impaziente a un vasetto fetente di ceno, cioè di fango
, con questo però, che accettasse un vasetto d'unguento, e andasse con esso
per la città. verga, 8-240: un profumo d'incenso... svolgevasi
d'incenso... svolgevasi da un vasetto di pomata il quale fumava per terra
,... diedi una lettera e un vasetto di miele da consegnare ai miei
foscolo, xvii-423: troverete su lo scrittoio un calamaio d'alabastro con due vasetti per
aggett.): che è costituito da un unico battente incernierato lungo il lato inferiore
a che... non abbia strappato un vasistas nel sipario. panzini, iv-730
cerchio al centro / movesi l'acqua in un ritondo vaso. bartolomeo da s.
mutarsi spesso [l'acqua] di un vaso in un altro, o colarla in
[l'acqua] di un vaso in un altro, o colarla in un panno
vaso in un altro, o colarla in un panno. b. corsini, 13-69
ii-6-101: mi fu noto il ritrovamento di un sepolcro antico con vaso di rame nel
da sé sbocciava, rorido, ad un tratto, / dalla sua tonda boccia.
simonetta gli regalò tre viole vaghissime d'un vaso coltivato da lei. ghislanzoni,
7-99: più tardi, fui padrone di un terrazzo, e mi parve di possedere
terrazzo, e mi parve di possedere un paradiso, dacché potei collocarvi una dozzina di
qualcosa: come si seppe dopo, un vaso da fiori. 3.
ix-16: era [la dispensa] un camerotto senza finestra con tanti scaffali giro
7-69: pongansi poi tutti i nomi in un vaso, / come è l'usanza
parte interna, considerata nella sua che siete un sacco di perdizione, un vaso di impurità
sua che siete un sacco di perdizione, un vaso di impurità. interezza (e
teatri) o vano, locale di un edificio. alberti, ii-119:
trita vesta, quali per loro divisorio abitavano un vaso putrido e abietto. bizoni,
, 1-11: fece nel cantone del tempio un vaso d'argento capace di sei cento
figli e di gettar il seme in un vaso, dove si ammassasse e componesse un
un vaso, dove si ammassasse e componesse un altro noi. c. e.
animo tuo puro e mondo ritorni in un vaso, se non uguale alla sua nobiltà
ilare, vaso sanguigno che penetra in un organo o vi esce passando attraverso il suo
principio in base al quale, dato un sistema di recipienti in diretta e reciproca
la vittoria o la sconfitta operaia in un paese è vittoria o sconfitta di tutta la
, con lo slancio fatale e facile d'un liquido entro enormi vasi comunicanti, e
loro. cicognani, 13-531: è un unico bilancio. vasi intercomunicanti. ciascuno
casaregi, 104: prendendo a pigione un padrone di nave palanche, vasi, o
langue, da presso, entro la coppa un giglio / in sua verginità, nobile
sua verginità, nobile e puro / quale un vaso liturgico d'argento. pirandello,
posto talvolta al termine del capitolo di un libro. carena, 1-86: vasi
si mettono in fine di alcun capitolo di un libro. 23. ant.
(e si toccava il petto) -finché un bel giorno il vaso trabocca e addio
che cau sa vasocostrizione (un effetto, un organo, un farmaco)
sa vasocostrizione (un effetto, un organo, un farmaco).
vasocostrizione (un effetto, un organo, un farmaco). -anche sostant.
. medie. che causa vasodilatazione (un effetto, un organo, un farmaco)
che causa vasodilatazione (un effetto, un organo, un farmaco).
vasodilatazione (un effetto, un organo, un farmaco). piccola enciclofiedia hoepli
. nel rapporto feudale, assoggettamento di un uomo libero a un altro più potente,
, assoggettamento di un uomo libero a un altro più potente, cui promette sottomissione
dipendenza feudale di una comunità, di un territorio nei confronti di un sovrano.
comunità, di un territorio nei confronti di un sovrano. maestro rinuccino,
debite cerimonie ciascun si mosse a offerirgli un pennacchio bianco in segno di vassallaggio e
vasi sanguigni (una sostanza, un nervo o un centro nervoso).
sanguigni (una sostanza, un nervo o un centro nervoso). lessona,
. medie. relativo alla vasomotilità (un fenomeno o processo fisiologico e patologico).
che ha proprietà vaso- pressoria (un farmaco). = comp. da
e una più efficace contrattilità miocardica (un farmaco). = comp. da
tono o la tensione dei vasi sanguigni (un farmaco, un meccanismo d'azione)
tensione dei vasi sanguigni (un farmaco, un meccanismo d'azione).
. insieme, quantità dei vassalli assoggettati a un signore. attribuito a cino,
o all'egemonia politica e militare di un altro. - anche: condizione di
264: via, via, levatevi da un consesso così onorato, perché non è
-fedele assiduità a un'attività, a un compito, a un comportamento.
un'attività, a un compito, a un comportamento. del casto, 1-8
sono accorto che quassù fanno su noi un assegnamento straordinario; incredibile. tu fa'
vassallo (l'omaggio al signore, un tributo). pallavicino, i-545
aprir del concilio sarebbe chiuder a cesare un gran fonte delle sue rendite, siccome eran
335): quando una parte, con un omaggio vassallesco, era andata a rimettere
vassallesco, era andata a rimettere in lui un affare qualunque, l'altra parte si
, si as soggettava a un signore in cambio di protezione e ricevendone
di protezione e ricevendone l'investitura di un feudo. anonimo genovese, 1-2-117:
1-122: prendendo per punto di paragone un vassallo degl'imperatori svevi, un pari della
paragone un vassallo degl'imperatori svevi, un pari della gran bretagna gli somiglia molto
gran bretagna gli somiglia molto più che un napolitano quando è nel parlamento. 2
2. per simil. stato asservito a un altro; popolo colonizzato (anche concordato
anche: sovrano per grazia e concessione di un altro sovrano, più potente o vincitore
questa nazione [il portogallo] annoverata un tempo fra le prime potenze, padrona
fra le prime potenze, padrona di un vasto impero, di sette colonie, è
3. per estens. suddito di un sovrano. boccaccio, dee.,
-per estens. affluente, tributario (un fiume). giovanetti, i-90:
barilli, ii-215: ogni mezz'ora un braccio d'acqua s'apre su un lato
ora un braccio d'acqua s'apre su un lato e sull'altro del danubio.
4. chi, al di fuori di un rapporto feudale o di sudditanza, professa
non stringeste, / o non fusse almen un nervo. -persona servilmente sottomessa,
si fa innanzi il 'caporale'. e un tipo costui che in altri tempi si sarebbe
di asti, nella quale città si teneva un placito con l'intervento di due vassi
. quantità di cose contenute servite in un vassoio. tommaseo [s. v
. 2. colpo dato con un vassoio. 3. scossa data all'
miei, ch'ella è maggiore che un vassoio ». spese per la mensa dei
ognuno si mette in coda, prende un vassoio di stagno e sfila dinanzi alle marmitte
mi parca che le ventiquattrore / portasseno un vassoio di pane al forno.
ecc. cavalca, 19-94: accattò un vaso, che si chiama vassoio, dalle
la scorza grossa,... con un vaglio o vassoio si gettano in aria
. 5. locuz. sm un vassoio d'argento-, in modo invitante,
altri, più verosimilmente, partono da un lat. volg. * versorìum 'vaglio',
fra giordano, 3-83: non solamente vasta un die a sodisfare a tanta solennitade,
, i-9 (5): questa vigna un iorno fu sì vasta da la gragnora
deriv. da parnàsio 'io porto [un carico] '; v. anche bastagio
insepolte. 2. guastatore in un esercito. aver gran mancamento di vastatori
è, che lo dobbiamo tenere per un principe grande. 2. figur
: era certo cosa di stupore, che un uomo soletto in tanta vastità di paesi
europa di scoprir nella vastità dell'oceano un altro mondo. foscolo, xvii-79: pare
con marce e contromarce, devastando da un lato, ed occupando dall'altro immense
legame con l'immagine dell'america era un provincialismo della vita umana dinusa in queste
-ampiezza, in partic. eccessiva, di un ambiente, di un edificio. -anche
eccessiva, di un ambiente, di un edificio. -anche: imponenza, maestosità strutturale
tu non puoi avere idea d'un altro contrasto, cioè di quello che prova
altro contrasto, cioè di quello che prova un occhio avvezzo all'infinita magnificenza e vastità
3. grandiosità, ambiziosità di un desiderio, di un proposito, di
grandiosità, ambiziosità di un desiderio, di un proposito, di un progetto; altezza
desiderio, di un proposito, di un progetto; altezza, importanza di un
di un progetto; altezza, importanza di un compito, di una missione.
basti a farvi feroci. -estensione di un ambito di conoscenza, di una materia
materia di studio; complessità e profondità di un singolo argomento; immensità dello scibile.
sensazioni possibili; intensità, profondità di un sentimento. leopardi, i-187: la
la pareggi. buonafede, 1-ii-150: fece un sì detestabile abuso della vastità del suo
grande spazio, ampio, sconfinato (un territorio, una città); che
il posseder vasto reame, / o un ricco erario pien d'oro e d'argento
temanza, 138: aveva il comare un vasto podere, ma pregiudicato dall'acque,
addolorata! -che si diffonde ampiamente (un suono); che echeggia a grande
torre] una sola campana che ha un vasto suono. pascoli, 631: tra
tra il lor muto sonno / giungeva un vasto singhiozzar del mare. michelstaedter, 395
già più d'una volta avventurato in un legnetto da pesca sul vasto oceano.
caro, 3-678: una vorago / d'un gran baratro è questa, che tre
3. grandioso, imponente (un edificio). c. bartoli,
, 622: in certe botteghe situate sotto un vasto portico col soffitto a travature sconnesse
bicchierai, 4: continua orizontalmente per un tratto di circa trenta piedi in forma
nell'interno della montagna, e termina in un vasto ricetto. verga, 8-457:
nella quale, però, non c'era un palmo di parete nuda o di pavimento
che investe, che interessa grandi spazi (un fenomeno naturale, un incendio).
grandi spazi (un fenomeno naturale, un incendio). morando, 2:
sera tra il brusìo dei bevitori e un brontolìo sul mare di un temporale lontano che
bevitori e un brontolìo sul mare di un temporale lontano che si faceva vasto.
il vasto corso de'tempi si ristrigne in un tempo solo. alfieri, iii-1-177:
tempo solo. alfieri, iii-1-177: un vasto e muto silenzio di molti secoli
molto grosso, grande, imponente (un oggetto, le dimensioni, l'aspetto)
aspetto); largo, ampio (un indumento). ciro di pers,
. tornasi di lampedusa, 19: un po'di malumore intorbidò il suo sguardo
e lento, halli, 5-92: un omaccion vasto e membruto. moretti, iv-
con occhi vasti che pareva avessero assunto un limpido color vegetale dallo spettacolo continuo delle
sorriso). viani, 13-162: un vasto sorriso è sul volto aperto di padre
da molti individui, numeroso, folto (un popolo, il pubblico).
neri, 12-98: non fu mai visto un popolo sì vasto, / ne'trionfi
. pascoli, i-252: l'aver sempre un pubblico avanti voi, v'invoglierà ad
11. grandioso, ambizioso (un progetto, un'impresa, in partic
, problematiche diverse (una materia, un campo del sapere); che tratta
rigoroso storico ma come poeta, ho un campo vastissimo d'invenzione circa la vita
, 7-475: nella sala, stucchi di un rococò vaticane- sco, bianchissimi e giallissimi
specifico di breme, 43: con un urto del piede... spinsi un
un urto del piede... spinsi un pesante dell'attività della santa sede.
frammento del nostro memoriale ha riscontro in un sonetto del fiorentino rustico di filippo che
e più anni sono... a un prelato eruditissimo e da bene, cameriere
zecca sono moltissime... sarebbe un vaticinare l'ascriverle ad una città o ad
vaticinare l'ascriverle ad una città o ad un successo particolare; in generale abbiam qualche
4. per estens. prevedere un evento, l'evoluzione della situazione presente
qualcosa ae grando, vero come mi son un vec mat'. = voce dotta
predetto profeticamente in forma di vaticinio (un evento futu- ro).
noi, ultima generazione, abbiamo avuto un vaticinatóre che chiamava le ombre dei sogni
tragedia di medea... et un poema de'pesci, et un altro con
et un poema de'pesci, et un altro con titolo di vaticini che credo
vaticinio, come l'unità, d'un futuro infallibile e non remoto. banti,
letter. enunciato in tono profetico (un presagio) f. f.
pubblica piazza, una tenda di tela con un gran tamburone ed una gran tromba alla
stata fatta l'ingiuria di paragonarla ad un 'vaudeville'. no, non l'accetto questo
've spiccia / fuor de la selva un picciol fiumicello, / lo cui rossore ancor
degli astanti su qualcosa (indicato con un compì, diretto o con una prop.
., 179: ah ma nemico è un altro dio di pace, / più
duole! leoni, 347: veh un di quei fanfaroni che ci promise tante
timpano e le colonne doriche ci mostrano un travertino come un vetro infiammato.
colonne doriche ci mostrano un travertino come un vetro infiammato. -a quella
ne o in posizione proclitica rispetto awoa un pron. o in posizione enclitica rispetto al
gravità, / e che parlano in un tuono / di sovrana autorità.
, i-20-7: così legata al sonno per un ora / fu la donzella da quel
4-11: questa giovinetta è maritata in un vecchiazzo, altro non vi dirò, da
3-192: so che hai diritto di credermi un sozzo vecchiaccio. pratolini, 10-269:
mi guardava, sapevo ormai di essere un tipo, e che in qualche modo gli
, 3-324: aveva la voce risonante come un tuono, et essendo in questa vecchiaia
, cara mogliera, che tu farai un bel figliuolo, il qual con l'aiuto
storica di declino, di decadenza di un popolo, di una comunità, delle istituzioni
e filaterie. nievo, 6: un gran caseggiato con torri e torricelle, un
un gran caseggiato con torri e torricelle, un gran ponte levatoio scassinato dalla vecchiaia e
vecchi. monosim, 299: 'fatti un po'di cappezzal per la vecchiaia'..
la vecchiaia nella bambagia: procurare a un vecchio ogni sostegno, agio, conforto.
foscolo, v-444: tornato a casa da un banchetto morì in parigi nel 1803 di
nel 1803 di vecchiaia e d'indigestione un abate nato in roma o negli stati
, 323: chi da giovane ha un vizio, in vecchiaia fa sempre quell'
secondo un'usanza ormai abbandonata, secondo un uso linguistico antico, non più seguito
. maironi da ponte, 1-iii-227: in un luogo affatto fuori dell'abitato trovasi una
vento / si volse in compagnia di un uom vecchiardo. cantari cavallereschi, 176
, 176: rispose il duca, un nobile vecchiardo: « quanti pagani gli
, 1-205: a lui d'accanto / un boemo vecchiardo era ferito / forse di
a. lloro uno uomo il quale era un bello vecchiardo con volto colorito e capelli
: dunque: o il d'annunzio è un decadente od è un primitivo: io
d'annunzio è un decadente od è un primitivo: io dirò che è un invertito
è un primitivo: io dirò che è un invertito vecchiardo che balbetta come un fanciullino
è un invertito vecchiardo che balbetta come un fanciullino enormi cose. -soldato anziano
1-574: l'abbate lo mandò ad un mercato là vicino a vendere certi asini del
papini, 28-121: era costui un vecchiarino celibe di città che..
dossi, iii-241: in quella, un vecchiastro, che, soffermato lì presso
veccniastri untuosi di venerando e denso untume; un disperato con testa e color di serpe
]: 'vecchiata'. cosa che facciasi da un vecchio, ma che non si addirebbe
sparuto; malandato per l'età (un animale). papini, i-205:
passato stamani il mestolaio di serra con un somarino vecchiazzino, piccino piccino, bigio,
trafiggi e volgi, assaggiando caldello: / un suo dì ha come l'oca vecchiccia
si scerre ramucelli piccoli o punte lunghe un mezzo braccio delle più fresche che abbi
importante quel vecchierello, tutto roseo come un bambino gesù. -per antifrasi.
(65): io l'ò per un gran matto et un gran fello /
io l'ò per un gran matto et un gran fello / chi non corregge sé
mia vecchierella e dolce madre, fammi un tutto nuovo abito, tutto verde di
baciatemi i vostri figlioletti, e date un bacio anche al signor garattoni, vecchietto così
che è dopo la cucina, siediti ad un tavolo come se volessi farti servire un
un tavolo come se volessi farti servire un pasto... ti si presenterà un
un pasto... ti si presenterà un vecchietto dai capelli bianchi, si chiama
, si chiama don placido. -con un agg. possessivo, con riferimento ai genitori
bere, e dormiva in terra in un lettuccio fatto di foglie. petruccelli della gattina
. pascoli, 461: né c'è un viso che s'affacci / per dire
della vecchiezza sono spesi nel sonno, un terzo ne consumiamo nella pubertà e nella
meno, che da gravissimo incendio, un secolo prima avvenuto, mal ridotte e
e in mezzo alla radura una casetta che un tempo doveva esser stata dipinta di rosa
2. figur. ultima parte di un periodo di tempo; declino di una
ibidem, 147: la vecchiezza è un male desiderato da tutti: la gioventù un
un male desiderato da tutti: la gioventù un bene non conosciuto da nessuno. ibidem
cadente o anche che mostra i segni di un precoce invecchiamento. sassetti,
nome di vecchino, che vuol dire un vecchio giovane che comincia a svecchiare adesso
vecchino. collodi, 22: si affacciò un vecchino col berretto da notte in capo
finestra d'angolo s'apre e s'affaccia un vecchino. -scherz., con
prego il ciel che vi scampi da un tal mostro / addi venti di giugno,
138: frequento una botteguccia d'un vecchio venditore di stampe dove trovo chiacchiere
: la vecchia asinella s'affannava da un pezzo a superare le ultime pettate di
di quello stradone interminabile. -in un contesto metaforico. -in partic.: vecchia
rionfo, non s'alterò in sentirsi da un bifolco proverbiato, come che volpe vecchia
figura losca, sbilenca, tutta pendente da un lato. -per estens. che si
mia vita, è dileguato per me in un modo che mi raccapriccia. tarchetti,
età, che è decaduto, indebolito (un carattere fisico o psichico, il corpo
gonfiarono d'ine- spressività, come di un vecchio sguardo, rimasto fuori dell'intelligenza
che ha consolidata inclinazione, abitudine per un atteggiamento (in partic. riprovevole).
anche: che ha lunga esperienza in un determinato campo o attività (anche in
o attività (anche in relazione con un compì, di limitazione). pulci
essere in una condizione, ad abitare in un luogo, a professare una religione,
una sua vecchia morosa, figlia di un negoziante di terraglie, che ha fatto cose
5. che è quale era prima di un mutamento profondo, radicale. boccaccio
vedermi il padre hol- land, ed un mandato della principessa vecchia di simé.
, presso / il vecchio busto d'un imperatore, / col tronco svelto come di
di biada per l'ano vecchio xiiii e un quarto. -passato, remoto nel
-passato, remoto nel tempo (un periodo, un'epoca); ambientato
epoca); ambientato nel passato (un soggetto letterario). lomazzi, 4-ii-562
, si fa vecchio, / appartiene ad un altro. -stor. casa vecchia
non avrebbe lasciato andare a precipizio in un subito una città, ch'egli aveva prosperata
7. impiantato da più anni (un albero, in partic. la vite
, riesce ad espandersi sulle acque verdi un vegetale languore. -rimasto incolto
-rimasto incolto a lungo (un prato).
uomo adatto?... non è un po'vecchio stile, coi tempi che
(un'attività); incallito (un vizio); che è di lunga data
che si ripropone continuamente, ricorrente (un evento). -anche: che si
nuova confidenza. mascheroni, 8-318: un indurato cor t'ascolta appena, / e
delle vecchie abitudini. arbasino, 19-14: un decennio -soprattutto -di riapparizioni di vecchi flagelli
-cronicizzato (una malattia). -anche in un contesto figur. libro della cura
machiavelli, 1-ii-350: avendo ad instaurare un ordine vecchio, io gli prenderei di
-che aleggia da tempo, stantio (un odore). pascoli, 44:
pace. moravia i-120: c'era sempre un odore vecchio di scarpe bagnate, di
un'eccessiva stagionatura (il vino, un formaggio, ecc.). statuto
borgese, 6-94: anche l'aroma d'un prezioso vino vecchio / scivola sul palato
, spezzato dall'uso e dall'usura (un oggetto). -in partic..
già stato usato, indossato lungamente (un abito, un tessuto). statuto
, indossato lungamente (un abito, un tessuto). statuto della gabella di
1-38 (i-455): andò a trovare un amico suo, che era di quelli
anche, in tempi più lontani (un giornale). faldella, i-5-241:
, stancamente ripetuto (una parola, un concetto, ecc.). lampredi
storie vecchie, ch'erano state nuove un tempo, quando ripa di po era luogo
le mani. -lungamente sfruttato (un artificio retorico). piccolomini, 10-327
. -anche: estinto, rimborsato (un debito pubblico); che è fuori corso
stato sostituito o affiancato, raddoppiato da un nuovo impianto, edificio, ecc.,
, n. 1. -abbandonato per un nuovo corso (l'alveo di un
per un nuovo corso (l'alveo di un fiume). transazione fra il
. 14. in relazione con un toponimo: che è ancora legato ai
non sono più io, io sono un altro. / io sono liberato di me
. pulci, 5-38: ecco apparire un uom molto foresto, / correndo,
ed ecco verso noi venir per nave / un vecchio, bianco per antico pelo,
a vedere. ariosto, 4-27: un venerabil vecchio in faccia mesta / vede
faticoso manto. foscolo, xiv-296: da un libraio ho veduto un vecchio venerabile di
xiv-296: da un libraio ho veduto un vecchio venerabile di ottanta anni, e
questi, ed era lui stesso spettacolo, un vecchio mal vissuto, che, spalancando
canizie vituperosa, agitava in aria un martello. capuana, 3-167: quel vecchio
guardava e sorrideva. montale, 1-34: un vecchio stanco / dorme accanto a un
un vecchio stanco / dorme accanto a un alare / il sonno dell'abbandonato.
il primo pelo / non messo ancora, un gangher dato al banco / per pormi
di porre il vecchio fuori di casa in un misero tugurietto. settembrini, 21:
settembrini, 21: ragazzo io, dà un bacio al tuo vecchio che ti aspetta
. -come epiteto confidenziale rivolto ad un amico di lunga data (e in
dilettavano in orazio ed io l'avevo un po'nel sangue. -le persone
hanno buona e chiara voce, è un rincalzo che i moderni procacciano alla oscurità
. (e, spesso, unito ad un agg. possessivo): la madre
accenti di sincerità e necessità, tra un poetico crocianesimo e una vocazione socialistica di
. prov. pataffio, 7: un dì dell'anno sta la vecchia in bando
metanieri, con una fasciata camicia, et un cuoio cinto intorno a lombi.
come la rimembranza della luce, in un vecchione accecato da bambino. pascoli,
da bambino. pascoli, 515: un vecchione falcia e raduna / l'erbe e
, o ai vecchi saggi appartenenti a un organo collegiale giudicante o politico.
sen già. nievo, 432: in un canto della sala venti patrizi al più
6-x-34: 1 nostri vecchioni, fatto un abito alla sposa d'un gran
vecchioni, fatto un abito alla sposa d'un gran broccato e soprarriccio,.
]: 'tempo'... fingersi esser un vecchione zoppo, perché tutte le cose
che m'aveva fatto l'interrogazione, un certo vecchiotto, a cui ancora non vedea
che la fronte e la metà di un occhio. foscolo, xiv-298: neppure una
: uscito dalla sala in compagnia di un vecchiotto dai baffi grigi, muovendo alla
maggiore pecorari. verga, ii-89: un vecchiotto,... col mento sul
: stalin, secondo lui, era un buon vecchiotto, che non avrebbe dichiarato mai
pavese, i-46: nel gran silenzio entrò un vecchiotto malvestito, fatto su in un
un vecchiotto malvestito, fatto su in un mantelletto militare, strisciando le suole.
per la sorella vecchiotta e zitellona che un affetto secondario. fenoglio, 1-22: era
affetto secondario. fenoglio, 1-22: era un uomo vecchiotto ma ancora galante, e
, iii-25-323: madre italia... un po'vecchiotta oramai, ha il vezzo
. -fuori moda, antiquato (un modo di fare, un atteggiamento).
, antiquato (un modo di fare, un atteggiamento). bacchelli, 2-xxii-144:
). bacchelli, 2-xxii-144: pare un ragazzo dalla faccia e dai modi vecchiotti
. che ha aspetto vecchio, antiquato (un edificio, una città, un luogo
(un edificio, una città, un luogo). gozzano, i-170:
luogo). gozzano, i-170: un pò vecchiotta, provinciale, fresca / tuttavia
, provinciale, fresca / tuttavia d'un tal garbo parigino, /...
vecchiottino. baretti, 3-192: trovai un vecchiottino, ottuagenario sì, ma poco
cavallo infelice, qual venne nelle mani d'un caval- liero d'asia, ch'avea
le barbette tremolanti, una bambina, un ragazzo.
e quel, che par, quand'un poco si rizza, / e come coralmente
; io ho a far visita ad un personaggio, a cui non posso presentarmi
spazzar via quel vecchiume, sostituendolo con un pavimento nuovo e luccicante. 2.
. 2. oggetto o parte di un oggetto consunta, usurata, marcia per
disgregata prodotta dall'invecchiamento. -anche in un contesto metaforico. g. gozzi
; erano vecchiumi di cuoio, chiazze di un rossastro di ruggine, di un violaceo
di un rossastro di ruggine, di un violaceo livido, di un arancio sbiadito.
ruggine, di un violaceo livido, di un arancio sbiadito. tozzi, ii-729:
te! / ho il marito che è un vecchiume: / non può correr dietro
cui io fui educato, era tutto un vecchiume rettorico, ed io, per mettermi
, in italia e fuori, fossero per un certo tempo borghesi, e come i
]: portare i calzon corti sarebbe ormai un vecchiume. l'incipriarsi i capelli è
vecchiume. l'incipriarsi i capelli è un vecchiume tornato in moda. =
angolosi, foglie paripennate terminanti con un viticcio, fiori rosso cupo e legumi compressi
per animali da cortile (e, un tempo, nell'alimentazione umana sotto forma
393: la vecchia... con un solco si semina, né si sarchia
che ci aveva seguiti disse con tono un po'sgomento: « mamma, dovremo
varia, detta erba finestrina, contengono un glucoside con proprietà cardiotoniche.
baccello di tale pianta (anche in un contesto metaforico). lastri,
al plur.). - anche in un contesto metaforico. g. g.
di carestia il pan veccioso le dovette parere un panunto. passeroni, 7-9: lessi
questa. 2. moto alterno in un senso e in un altro; andirivieni.
. moto alterno in un senso e in un altro; andirivieni. -in partic.
indiani i quali credono alla unità di un solo ente eterno, immateriale, infinito
immateriale, infinito ed all'esistenza di un essere negativo chiamato 'monga'o ne 'l'
argomenta / di vedere eclissar lo sole un poco, / che, per veder,
una villa che è chiamata alpigiana, nacque un fanciullo con muso di bue tutto l'
3. che ha una chiara intuizione, un completo quadro complessivo delle cose, in
, intiera, silenziosa, piena d'un suo male simile a una verità o a
acquisti sopra la robba, perché importa un semplice fatto, come per una specie
71-52: dicien eh'e'non valeva un cece / quell'antipapa e che quel da
che questa mia angelicabellezza arde più cuori con un solo sguardo, che non fa in dieci
da smascellarne. -ciò che sostituisce un altro. r. roselli, lxxxviii-ii-449
in vece di, anche in unione con un agg. possessivo interposto. laude
; ma in lor vece saltò fuori un cignale grande e smisurato. tasso, 1-6-83
foglie secche a piè del tronco, con un segno evidentissimo che un uccellino vi s'
tronco, con un segno evidentissimo che un uccellino vi s'era posato a legge,
subito subito, tutte le cognizioni apprese in un batter d'occhio. lussi, 11-26
: nulla, meno che nulla, / un nero, una lacuna / d'oscurità
te. -in unione con un agg. dimostrativo interposto: al posto
seguita dall''a', quando regge un infinito: 'gli ho dato a fare un
un infinito: 'gli ho dato a fare un abito': se uno usasse 'da'in
macchine] vectiche; le quali da un secretto principio di movimento acquistano vita:
di gran pregio, / el qual portava un supremo presente. 4.
supino nel trifoglio, / e vedo un quatrifoglio / che non raccoglierò. marotta
anima mia. -con riferimento a un sogno o a una visione. dante
. beicari, 6-255: io veggio spesso un fanciullino che mi sta innanzi e dice
-per estens. avere come riscontro un determinato punto di riferimento, essere orientato
tutto lucido. -dominare, sovrastare un luogo. colletta, ii-202: il
vede vasta pianura. -testimoniare un determinato evento storico (un'età,
determinato evento storico (un'età, un periodo). cesarotti, 1-xxvi-357:
. 2. stare a guardare un fatto, un evento, in partic.
2. stare a guardare un fatto, un evento, in partic. uno spettacolo
una città, un'esposizione d'arte, un monumento, ecc. porcacchi,
. scorrere, leggere per lo più velocemente un testo, un giornale, una sua
per lo più velocemente un testo, un giornale, una sua parte; esaminarlo.
qualche giorno sant'elia mi fece vedere un mucchietto di fogli su cui erano scritte le
lidda san pietro s'abbattè di vedere un paralitico, chiamato enea, che da
5. per estens. prendere atto di un fatto, di una situazione, di
, di una condizione; rilevare che un fatto si è svolto in un certo
che un fatto si è svolto in un certo modo, che un fenomeno possiede
svolto in un certo modo, che un fenomeno possiede determinate caratteristiche o qualità,
possiede determinate caratteristiche o qualità, che un luogo, un paese si presenta in
caratteristiche o qualità, che un luogo, un paese si presenta in determinate condizioni,
accorgersi (per lo più in relazione con un compì, predic. dell'oggetto e
. martini, 1-8: sarà forse un bene per me, ma io veggo con
di lontano. -valutare, stimare un fatto, un fenomeno in un certo
-valutare, stimare un fatto, un fenomeno in un certo modo.
, stimare un fatto, un fenomeno in un certo modo. tecchi, 5-254
alla propria attenzione o riflessione, trattare un argomento, affrontarlo. fra giordano
uomo si sottraggono alla libertà -in un inciso, per richiamare l'attenzione di chi
g. m. cecchi, 1-2-398: un garzonotto / di diciassette in di- ciott'
fia l'assis ag. -stabilire un prezzo, un compenso per un lavoro.
ag. -stabilire un prezzo, un compenso per un lavoro. pavese
-stabilire un prezzo, un compenso per un lavoro. pavese, n-ii-44:
certa maniera. -anche: accoglierlo in un certo modo (per lo più nell'espressione
madre di santina. 9. congetturare un evento o una condizione futura, prefigurare
previsto, preavvisato, e non da un giorno o da un mese, ma da
, e non da un giorno o da un mese, ma da anni, non
di 'vedere'andryane altro che così: come un angiolo con 1 riccioli biondi, alto
bilancio di un'amministrazione pubblica (un funzio20. locuz. -a vedere e
. senza esitazione e nario o un magistrato a ciò preposto). indugio;
con qualcuno casualmente o in seguito a un appuntamento, abboccarsi. -anche: far
giorni a uscir molto e a vedermi un po'con tutti quanti. 17
17. per estens. adoperarsi per ottenere un risultato o un effetto; cercare,
. adoperarsi per ottenere un risultato o un effetto; cercare, fare in modo di
lunga, fratelli della cornacchia, e vedete un po'se vi riesca talvolta di starmi
determinata condizione o situazione; percepirsi in un determinato stato (per lo più in
14-166: non è senza fato, direbbe un oratore di cartello, che proprio quell'
quel tono, io risposi soltanto con un 'vedremo'detto a mezza bocca, e con
bene! » interruppe il marito con un sorriso amarissimo « vorrei vedere! vi dico
dio. -farsi vedere, comparire in un posto spec. per partecipare a una
« chi sei tu? » « sono un povero disgraziato. » « incominciamo male
e che doveriano fare i disgraziati, quando un grazioso, un ricco in canna si
i disgraziati, quando un grazioso, un ricco in canna si avvilisce? ».
: papini. -essere pubblicato (un testo). muratori, 8-i-65:
23: vedere e non toccare è un bello spasimare. ibidem, 35: va'
più nell'espressione fare o non fare un bel vedere). anonimo, i-472
. nannini, 1-211: in pittura fa un bellissimo veder un ciel turbato e pien
: in pittura fa un bellissimo veder un ciel turbato e pien de lampi. moretti
per verità anche dei viventi -non fanno un gran bel vedere nelle ricche case milanesi della
strano vedere quel ventenne fresco ancora come un fiore bagnato di rugiada. -contemplazione di
v-51: fece [cristo] di sé un libro, con capoversi sì grossi,
: procedendo con una severità e con un vedere, che pareva tutto il senno e
volgar., xxi- 431: un gentiluomo de'baroni dello imperadore, essendo vessato
imperadore, essendo vessato e tormentato da un crudelissimo demonio,... si rodea