d'una famiglia potente, di tutto un ceto, era libero nelle sue operazioni
soffici, ii-214: voleva insinuarmi che un giovane ammodo non doveva mai intrigarsi con
, la passeggiata era occupata unicamente da un ceto cui gli altri lasciavano libero il
ordinare la riforma delle leggi di finanza a un ceto d'uomini, che ne avesse
è cosa aperta, che per essere un machinoso animale, non può divider l'acqui
corsi ritoglieva, che la voce d'un di que'primi cantori. straparola,
d. bartoli, 33-6: gittate un grido sopra un liuto, una cetera,
, 33-6: gittate un grido sopra un liuto, una cetera, un arpicordo;
grido sopra un liuto, una cetera, un arpicordo; e gittatelo in tuon di
insieme le corde dello strumento, con un consenso d'armonia sì dilicata e sì languida
languida che vi parrà venire stracca da un mezzo miglio discosto. parini, xv-79
! -rispose ella. la cetra d'un angelo non moverà mai un concento più soave
cetra d'un angelo non moverà mai un concento più soave di questa parola pronunciata
per abbracciarmi, mi trova tutta in un groppo raccolta ne la sponda, e
or la cetra e la mano in un mi porgi, / or mi spira i
/ non diè propizio il fato / d'un altro orfeo la cetera, / se
al suono della cetra: non apprezzare un atto di amicizia, di gentilezza.
parmeliacee (cetraria islandica), con un tallo cartilagineo, foliaceo, ascendente,
cedriuoli. machiavelli, 8-411: poi vidi un asin tanto mal disposto, / che
il basto; / e parea proprio un citriuol d'agosto. aretino, ii-171
: ei tagliollo per mezzo, come un nastro, / o come un citriolo,
, come un nastro, / o come un citriolo, o come un cardo.
o come un citriolo, o come un cardo. p. verri, i-90:
albero, ma bensì raggruppati a guisa d'un grappolo, il quale sta involto in
grappolo, il quale sta involto in un baccello, ossia guscio, della figura
, della figura presso a poco d'un citriolo. collodi, 318: la
318: la sua carrozza sarebbe ridiventata un cetriolo, i suoi cavalli dei sorci
sedere l'invitato e portato d'in cucina un cetriolo e glielo andava tagliando nel piatto
, non si dice: egli è un cetriuolo? fagiuoli, 2-135: vanno col
loro eloquenza confettando ima rapa solenne, un cetriuol madornale. 3. figur
[la mangiacarrube] vedeva che era un bel cetriolo, e l'avrebbe barattato volentieri
io t'intendo benissimo; tu sei un balordo, un maccarone, e non
intendo benissimo; tu sei un balordo, un maccarone, e non so come si
non so come si possa stare che d'un uomo di tanto acuto e raro ingegno
, com'era tuo padre, sia uscito un cetrone di questa fatta.
saetta, / o fra le spine un porco riscaldato / con la sua sanguinosa e
par., 20-20: udir mi parve un mormorar di fiume / che scende chiaro
la fanciulla fu desta, e mise un grande strido. le cameriere tutte si
e discende. d'annunzio, iv-2-113: un cieco di torre de'passeri era andato
. personale che si può ricavare da un agg. o pron. possessivo.
è ordinata. ariosto, 1-25: con un gran ramo d'albero rimondo, /
i bei colori / di che la guancia un tempo alma fiorì. marino, 216
e tutto il rimanente di che siamo un composto. magalotti, 9-1-6: poco
13 (226): agitava in aria un martello, una corda, quattro gran
diceva di voler attaccare il vicario a un battente della sua porta, ammazzato che fosse
99-6: questa vita terrena è quasi un prato, / che 'l serpente tra'
parò dinanzi... una donna con un suo figliuolo in braccio, 11 quale
voglion per vantaggio / per ogni bastonata un nasserì / da ogni peccator che fanno
ritrovando,... cadde in un fierissimo pensiero e dentro vi si fermò,
tavola, che michelagnolo gli aveva dato un cartone. tasso, 6-i-102: e 'n
ch'io non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita,
iv-1-191: parlava allo stesso modo che un uccello gorgheggia, con modulazioni canore,
feste. pavese, 5-170: era un mattino tranquillo, una domenica di sole che
era costato loro non altro, che un sollazzevole diportarsi. manzoni, pr.
sp., 17 (291): un religioso che, senza farvi torto,
, senza farvi torto, vai più un pelo della sua barba che tutta la
-seguito dal verbo essere, e dopo un aggettivo o sostantivo preceduto da di o
o da (in frasi che esprimono un mutamento). serdonati, 7-637:
,... mancherebbe ora in un palmo di terra? manzoni, pr.
e non la vuoi capire! -dopo un sost. preceduto dalla prep. da
. anche da come); a indicare un comportamento caratteristico di una certa persona.
-intr. (48): l'un fratello l'altro abbandonava,...
io mi fermassi, ed aspettassi ^ un cotal poco. il che feci. sarpi
... presero tra l'altre volte un dì così fatta esperienza. machiavelli,
che sia (scritte anche unite): un giorno o l'altro, in qualunque
l'altro, in qualunque luogo, in un modo o nell'altro, comunque.
noi trovar modo che costui si lavasse un poco dove che sia, che egli non
xv-770: il che tenendosi da lui un poco scornati,... e fantasticando
chi più loro piacerà; con che un anno avanti debbano farne consapevole il provveditore
, 8-66: ma nelle orecchie mi percosse un duolo, / per ch'io avante
405: eccoli fuor di qui, e un altro esercito / di qua, o
/ di qua, o di qua un altro forse; ed eccoci / tutt'a
congiunzione e nella volta della luna faranno un poco di mutamento, ma si riducono
. 9. ant. riferito a un dimostrativo sottinteso. guittone, 175-4:
). ridurre in codice; formare un coerente e ordinato sistema di norme e
di norme e di regole (in un campo determinato); stabilire per legge
, per 'faro leggi *, 'compilare un codice'. panzini, iv-144: 'codificare'può
genere! alvaro, 7-23: è un diritto che nessuna legge codifica, ma
. ridotto in codice, contenuto in un codice, stabilito nell'ambito di un
un codice, stabilito nell'ambito di un ordinato sistema di norme; regolato,
della mondana giustizia, ma è anche un aiuto e una difesa del principe.
2. dir. formazione di un codice (v. codice, n
n. 2); inserimento in un codice delle singole norme, di determinati
lo stabilire per legge una norma, un principio. boccardo, 1-477:
/ dal cinquantotto all'oca più d'un miglio. d'alberti, 215:
] più che d'assai / d'un naso cinquantotto braccia lungo, / e
cinquantotto braccia lungo, / e d'un codin quanto un gambo di fungo. fagiuoli
, / e d'un codin quanto un gambo di fungo. fagiuoli, 7-130
volle saltar fuor della curia / gentilmente facendomi un inchino,... / ti
pananti, 1-6: ha... un codin come quello del maiale. viotti
portava seco una cagnetta, idropica come un porcellino, col codino arricciato, che
allo scolaro di latino ben pettinato con un bel codino nero sulle spalle, ben
codino ricurvo, simile alla coda di un cane, sul bavero bisunto che gli
alti tacchi, lo spadino al fianco, un fiocco sul codino, il mento insolente
e. gadda, 514: d'un polputo murat re, a piedi e a
bastonato a doppio, di qua da un codino, di là da un repubblicano.
da un codino, di là da un repubblicano. collodi, 780: non
di voi, che la libertà è un tesoro inestimabile e la istruzione una gemma
carducci, i-1072: vide perquisite da un commissario austriaco le stanze di sua madre
lunga, non avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario di quelli che
predicato che era un codino marcio, un reazionario di quelli che proteggono i borboni
guadagnava assai poco, se, dopo un venticinque anni di pro fessione
rimanente, eretto / il codìnzolo, un po'lusco e camuso. 2
sm. ornit. passeraceo simile a un tordo, di colore cenerino-azzurrognolo, con
concetti vengono successivamente divisi sotto più di un aspetto. = ¦ voce dotta
. 3. la parte di un cucchiaio, di una forchetta che si'
4. la parte inferiore del manico di un violino (quella vicina alla cassa)
, uccello di palude della grossezza d'un germano reale, della spezie e del colore
). machiavelli, 688: a un tratto io mi sento stoccheggiare un fianco
a un tratto io mi sento stoccheggiare un fianco, e darmi qua sotto el codrione
ordinatamente scemanti di grossezza, e ripiegate un poco all'indentro, com'è piegato all'
: piovve grandissima quantità di vermini grandi un sommesso con otto gambe, tutti neri,
coeditóre, sm. editore che partecipa a un contratto di coedizione.
algebrico: ciascuno dei fattori razionali di un monomio; in senso più ristretto,
numerico (quindi costante), di un monomio. grandi, 7-237:
2. fis. fattore di un prodotto tra grandezze fisiche, che è
la proprietà di eccitare l'attività di un enzima. = voce scient.
al di fuori del matrimonio, costituiva un espediente per liberare la donna dai vincoli
con altri. palazzeschi, 4-167: un tempo come il nostro in cui la
che può essere trattenuto, compressibile (un fluido). tommaseo [s.
che può essere riunito e trattenuto in un dato spazio, o rinchiuso in uno spazio
; idoneità di una norma, di un comando, a essere attuato anche con
totale. è l'unico modo di eliminare un contrasto di ritmi: il tuo interiore
coercizióne, sf. costrizione a tenere un determinato comportamento; pressione violenta esercitata
che obbliga altri a fare o omettere un atto, accennando d'usare verso i
cui, in caso di inosservanza di un precetto legale, viene ripristinato l'ordine
che gli rende fratelli e coeredi d'un regno eterno, potrebbono fabbricarsi anche nello
fabbricarsi anche nello stato temporale e caduco un regno di tranquillità e di pace stabile
a se stesso nell'intender sempre di un istesso uomo, allora cominciare a vedere
scorgere una vasta e coerente applicabilità d'un principio a molti fatti della letteratura.
: né prima né poi fu immaginato un mondo lirico così vasto nel suo ordito
sue forme, così personale e a un tempo così umano. b. croce,
continuazione, il mostra col fare che da un sottil cannello aperto da amendue i capi
dagli avversari. cesarotti, i-375: un uomo equilibrato in se stesso,..
oggetti. d'annunzio, iv-1-149: un verso perfetto è assoluto, immutabile, immortale
in sé le parole con la coerenza d'un diamante. c. e. gadda
, la palpebra vasta, curvata come un petalo, le narici leggere, lavorate con
ordine, connessione, armonia (di un sistema filosofico). magalotti, ii-92
ciò, più o meno avvertitamente, un tal precetto non era... originalità
dal rompere la coerenza estetica per un fine o comodo pratico, il
coesione di parti consistente d'assai, ed un fortissimo incrostamento. 3.
agric. coesione dei terreni: resistenza di un terreno al taglio, determinata dalle forze
fra organi, uffici; fra parti di un discorso, di un sistema, di
fra parti di un discorso, di un sistema, di uno scritto e simili)
.. la pluralità aveva acquistata in un momento, ma per un momento, la
acquistata in un momento, ma per un momento, la coesione e l'unità
. una tradizione sentimentale, in quanto un sentimento di coesione e di lotta perdurava
: far la materia coesistente a dio è un annullare l'idea di creazione. boccardo
]: 4 coesistere ', esistere a un tempo due o più oggetti,
. magalotti, iii-79: chi avesse un senso che potesse coestendersi all'eterno,
e da li aguati tesi, / avendo un de fanciulli coetani / per lui lasciato
stavasi amor de lo stellato mondo / sotto un mirto fiorito entro i giardini, /
legarmivi contraendo con una qualche persona come un obbligo di vergogna, scrissi un bigliettino
come un obbligo di vergogna, scrissi un bigliettino ad un amico mio coetaneo,
di vergogna, scrissi un bigliettino ad un amico mio coetaneo, che molto mi amava
acquistare dai suoi coetanei quella stima che un giorno meriterà dalla patria e dal governo
di rimanere fanciulli a lungo, era un uomo precoce. alvaro, 2-54:
tanto parlare e ascoltare, rientrando con un amico coetaneo indugiare il commiato. 2
de'coetanei si ricorda l'origine, hanno un diritto alla mia ammirazione, come partecipanti
ascesero dal fiume / tentennando in un lume / di silenzio. pasolini
, v-2-57: mi mostra... un cofanetto in forma di chiesa cubica sormontata
e nell'età medievale e rinascimentale era un mobile di lusso, variamente istoriato e
. aretino, 8-27: trasse d'un cofano il pane, che parea bambagia
diedemi / tele di rensa sottili in un cofano / grande, di quei di francia
pasta. d'annunzio, v-2-56: è un piccolo cofano d'osso, dal coperchio
, con quei busti stretti, costituiva un vero cofano di sicurezza. palazzeschi,
: il suo cuore si apriva come un cofano pieno d'amore che ella avrebbe voluto
l'oro, e le gioie: in un cofano di pelle. 4. cesta
172: deesi tra noi stabilire un erario militare distinto dai cofani camerali.
cofano. moravia, iv-219: con un rapido movimento, il cofano lucido e oblungo
automobile avanzava, si fermava quasi cercando un varco coi suoi grossi fanali, balzava avanti
zio simone le sorveglia, seduto su un grosso cofano capovolto. -figur.
dell'albero di gabbia e di fornire un punto d'appoggio ai gabbieri. - coffa
terra!... notturna, d'un tratto, / bandì dalle coffe una
alla chiesa copta, rendere simile a un copto. imbriani, 2-120: chi
cogitare a cogendo dictum; mens plura in un am cogit, unde eligere possit *
quegli eletti dell'82, ma rappresentavano un medio ceto e uomini nuovi, di
., 13-32: allor porsi la mano un poco avante, / e colsi un
un poco avante, / e colsi un ramicel da un gran pruno. idem,
, / e colsi un ramicel da un gran pruno. idem, purg.,
medici, 469: poi stanca giaceresti sotto un rovere: / io pel prato còrrei
campi d'oro animato. / l'era un garzone a canto, / che i
/ che i rotti stami ad uno ad un cogliea / e in sen gli nascondea
aiuole piene di fiori, ella ne colse un de'più vaghi. magalotti, 1-442
bisogno di rinfrescarsi; sì via, un po'di trebbiano, una limonata; il
dalla lieta gioventù va colto, / un gambo al giorno, il fiore della
, i-39: sono cresciu'o / come un crespo / sullo stelo torto / mi
e stagna / ponto, tracio pastor un sasso coglie, / cui s'acqua
per mitigar l'ardore / ne colgo un bacio, ei mi trafige il core.
xxiv-954: aggiravasi ver la sera di un giorno festivo
ben com'altro non si coglia / che un fascio d'ombre, e su la
córre / dal del più lontano / un pugno d'astri / pareami fosse /
altri, quasi che tutti insieme avessimo un solo cervello. 4. prendere
che tutti tre i fratelli cogliesse a un laccio, si pensò che dilettandosi eglino
; / ché sopra tutti me colse un indimenticabile affanno! svevo, 2-459: come
viaggio, chè, incontrando sull'uscita un pollo della moglie di fausto, con
pollo della moglie di fausto, con un lesto e silenzioso colpo di mano lo colse
devole degli uomini e delle cose e in un sol gesto o in un sol motto
e in un sol gesto o in un sol motto rappresentarlo, che tutte le brigate
annunzio, iv-1-290: ella rispondeva con un sorriso così tenue ch'egli appena giungeva a
, all'improvviso, l'animo (un dubbio, un sentimento intenso, una
, l'animo (un dubbio, un sentimento intenso, una sensazione forte)
non esser colto a l'improvviso, avendo un suo amico a siena, procurò aver
, 39-67: se la morte mi cogliesse un dì nel quale non avessi fatta alcuna
le ricchezze; e nondimeno io ne colsi un dì uno attorno ad una eterna dedicatoria
uno attorno ad una eterna dedicatoria d'un suo libro ad uno appaltatore. monti
l'atto minaccioso e iracondo di chi coglie un suo inferiore sull'intraprendere una ribalderia,
, ad analizzarmi, sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato
il piede, e manda alle nari un fresco odore. c. e. gadda
lasciava cogliere, ogni volta, da un nuovo esemplare di insulto cardiaco. montale
percuotere, ferire, vibrare, assestare un colpo. - anche al figur.
, 56-8: e veste sua persona d'un diaspro / tal che per lui,
addosso presto col cavallo, / déttegli un urto e colselo nel petto, / per
metà sola della corda, ella sonerà un ottava. brusoni, xxiv-884: senza
a te fia lieve / coglier d'un dardo menelao. collodi, 117: uno
destriere. boiardo, 2-4-60: de un gran colpo a quel colse ne l'anca
ahi, che giamai non coglie / d'un sol colpo fortuna ove fa guerra,
. 18. marin. rassettare un cavo, avvolgendolo in spire sovrapposte le
19. intr. accadere, incogliere (un bene o un male, una fortuna
. accadere, incogliere (un bene o un male, una fortuna o una sfortuna
al volo, di volo: sorprendere un atto, ima parola che avrebbero dovuto
tempo; intendere rapidamente un'allusione, un suggerimento. manzoni, pr. sp
al volo mariella che sorrideva disinvolta a un signore preoccupato, e la presi in disparte
-coglier baldanza sopra qualcuno: assumere un atteggiamento arrogante, prepotente. giamboni,
fermò le piante a terra, e in un punto / saltò. g.
lippi, 4-56: ma si fe innanzi un grande e orribil toro, / che
ogni piccolo ber- zaglio, come è un denaro, che è la quarta parte del
farsi. monti, iv-206: ne darò un esempio acciocché vi sia più chiaro il
chiaro il mio pensamento, e abbiate ad un tempo la prova se il glossatore colga
: credo di cogliere nel segno augurandoti un matrimonio felice in tutti i sensi,
tutti i sensi, e cioè con un uomo ricco, bello e intelligente.
si divulgasse che io non avessi che un solo coglione, quella disseminazione che mette
il bersaglio. nieri, 155: un giorno era ito alla lepre: ne aveva
imperfetta copulazione. pea, 1-60: era un galletto bastardo che sarebbe diventato cappone senza
questa corte. bruno, 55: un eteroclito babbuino, un naturai coglione,
bruno, 55: un eteroclito babbuino, un naturai coglione, un moral menchione,
eteroclito babbuino, un naturai coglione, un moral menchione, una bestia tropologica,
moral menchione, una bestia tropologica, un asino anagogico come questo, vel farrò
come questo, vel farrò degno d'un connestable, si non mel fate degno d'
connestable, si non mel fate degno d'un bidello. tassoni, 309: oh
vallisneri, iii-467: si chiama coglione un uomo sciocco, goffo e ridevole;
iii-205: la natura mi ha dato un cuore tanto coglione che alla prima parola dolce
dici; temo però che tu sia un gran politico nel gabinetto d'amore.
.. vai con amelio perché è un sovversivo e tu sei un coglione.
perché è un sovversivo e tu sei un coglione. 3. milit.
giusti, v-114: me ne sto in un canto rapporto a certuni che ho e
fra l'altre [i banditi] a un capellano d'un prete hanno tirato tanto
i banditi] a un capellano d'un prete hanno tirato tanto i coglioni che gli
; non chiedo in quattro mesi che un paro di stivali; giu- raddio,
v-9: ma soffrir l'impertinenza / che un pittor ti sciupi il naso, /
essere avveduta, et il coglioncino spicca un saltello, la raccoglie, e con
a questo epigramma è stato risposto da un n. n. con un librettino,
da un n. n. con un librettino,... e se
confessare che il mio saggio di poesie è un saggio di coglionerie. leopardi, iii-412
, 8-99: non puoi costruire un amore totalitario: costruisci una bontà totalitaria.
maggior divertimento... fino a un certo segno. cogliònico, agg
coglitura [delle olive], fanno un olio acerbo. papini, 28-27:
alcolica. -chiedere, offrire, bere un cognac: un bicchiere di cognac.
, offrire, bere un cognac: un bicchiere di cognac. carducci,
, 25-110: lo speziale corse a un armadietto, mescè e ingollò un bicchierino
corse a un armadietto, mescè e ingollò un bicchierino di cognac. tozzi, i-40
modo! io credevo di trovarcene almeno un bicchierino! ». migliorini [in panzini
, 15-21: nella falsità, costui trovava un contegno e quasi un'ombra di decoro
ombra di decoro. « che prendi? un cognacchino, oggi, ci vuole davvero
. pratolini, 9-137: perché no un liquore? e una pasta, una o
una o due paste. per me un cognacchino. = voce francese, dal
4-224: mover potea con questi preghi un scoglio, / ma da cerer però trovossi
ma noi per « cognato * intendiamo un fratello di nostra moglie, o un marito
un fratello di nostra moglie, o un marito d'una sorella di nostra moglie
una sorella di nostra moglie, o un marito di nostra sorella: e nello
una dama il dar subito per sicuro un iniquo amore fra di essi, e il
ira di giuno / costar ti farà caro un tanto onore. giusti, ii-499:
vedendo che ella non spendeva per sé un carlino di più. pavese, 5-34
, vincolo che unisce i discendenti da un capostipite comune, maschio o femmina (
, 6-61: io mi voglio fare un poco più dalla lunga, e ragionarvi
rossa ed inane, o anzi beffa d'un pupazzo sventrato senza battesimo, alla mia
16-v-57: questo [antimonio] è un medicamento cognito cognitissimo a tutti li professori.
insegnino gratis le scienze più necessarie a un vero repubblicano. tommaseo-rigutini, 2263:
tremo, ma vigile / al suon d'un cognito passo che piccolo / i solenni
tutte le dominazioni sicura come chi ricalca un sentiero già cognito. cardarelli, 1-118:
sempre incerta e confusa: se vi rispondessi un pero, questa cognizione sarebbe specifica;
tasso, n-iii-979: ma oltre questo è un altro fine superiore de la mente contemplativa
xxiv-1051: la traduzione delle opere d'un idioma nell'altro ha da farsi con accuratezza
l'uomo con ragione, non cittadino d'un qualche ristretto paese particolare, ma veramente
: sollecitò a più tratti uno zolfanello, un altro, sulla carta di vetro:
geometrare e perspettivare non è altro che un passatempo da pazzi ingeniosi. sarpi,
l'essere,... sarebbe se un uomo- fosse creato senza il necessario temperamento
: parevano quaglie insaccate allo scuro in un canestro che danno del capo qua e là
più tosto in sapere, come fanno un migliore chilo quei cibi che convien masticare
mescolarono tra loro, la chiesa compieva un alto officio. panzini, iii-268:
della libertà per istruirsi e tornò dopo un mese con un corredo di cognizioni e di
istruirsi e tornò dopo un mese con un corredo di cognizioni e di vestiti.
cognizioni, e non una utile a capire un paese lontano. calvino, 1-460:
: conoscenza approfondita dei motivi determinanti di un fatto, di una situazione.
non ha cognizione: / s'accolla un doppio aggravio. alfieri, i-37: di
, come in un'occhiata tutta in un tratto, di tutta la fabbrica del corpo
) ch'io avessi presentato al sovrano un ricorso contro di lui? -venire
angiolieri, 106-7: l'altrier li chiesi un fiasco di raspeo, / che n'
buona del mondo. pulci, ii-134: un cogno d'acqua grana, / di
l'ho veduto in sogno, / in un sogno ch'io fe'presso al mattino
. lippi, 7-101: perciò per un suo cogno se ne corre, /
e nell'orto lo porta, dov'è un frutto / ch'ha i pomi d'oro
, comune a quelli che discendono da un medesimo capostipite; casato; nome patronimico
, e tra gli altri ve n'è un di quelli ch'hanno a disputare,
c. bini, ii-203: un crocchio ben numeroso ragiona del nome e
3-69: quel nome rimase fermo, un momento, nel cielo della memoria, come
, 7-192: in questura aspettavano dietro un tavolo e parlarono loro. prima il
, avere ottone aggiunto ne'suoi anche un secondo cognome di nerone. pascoli,
della villa, come quello di torquato in un tripudio militare! 3. epiteto
dubbio... essere se non un mezzo almeno un terzo iddio.
.. essere se non un mezzo almeno un terzo iddio. m. adriani
parini, 820: precipua cagione di un tale risorgimento [della lingua toscana]
. (cognòmino). designare con un cognome, dare un cognome. -anche intr
. designare con un cognome, dare un cognome. -anche intr. (con
in una città dell'italia oggidì è un uomo giudicato sì mirabile nel- l'indovinare
cognominare), agg. designato con un cognome. p. del rosso
, 85: si prese tra le mani un libro, nel cui fine era una
non ben si ricorda, o apologia di un epigramma di un valentuomo canonico di ordine
, o apologia di un epigramma di un valentuomo canonico di ordine, massa cognominato
14-369: avvenne che al forno fu assunto un mastrante cognominato come il poeta di fusignano
si celebrò allora in verona per liberalità d'un personaggio cognominato massimo. nievo, n
v-2-450: il nostro maestro di ballo, un ometto monocolo cognominato basettino, m'aveva
pesca di posta (e viene sistemata attraverso un corso d'acqua perché intercetti il pesce
alla vista e frangibile, che ha un certo aspetto di vetro, la quale
. davanzali, ii-515: mettigli al piede un corbel di coiacci mescolati con pecorina.
della moda venga a cadere proprio in un periodo di nuova scienza della psicologia,
salda la pietra nel cane della piastra d'un archibuso, d'ima pistola; coietto
larga alle case dei medici a vedere un miserando spettacolo... filippo strozzi in
spettacolo... filippo strozzi in sur un altro simile [cavalluccio], con
altro simile [cavalluccio], con un coietto indosso, in giubbone. vasari
, che avesse qualche gran virtù, un coietto, e quello portò per alcun
mei, 46: è onninamente necessario che un uomo... dotato sia di
rimanere indifferente davanti a questa coincidenza che un collalto fu l'amante di gaspa- rina
di gaspa- rina e dopo due secoli un altro collalto fu l'amante di irminda
sonnolenza. 2. partenza di un treno, o di un qualsiasi mezzo
. partenza di un treno, o di un qualsiasi mezzo pubblico di trasporto, poco
di trasporto, poco dopo farcivo di un altro, in modo da permettere ai viaggiatori
, del creare e del creato, in un senso che l'uomo non può intendere
arrechi impedimento, e ciò non in un punto, o nella coincidenza de'raggi
di... come coincida in un soggetto principio l'efficiente e la forma,
conferma de'vecchi de'vostri sgarroni. eccone un nuovo. parrà a un tratto ch'
. eccone un nuovo. parrà a un tratto ch'e'coincida co'vecchi; ma
ch'e'coincida co'vecchi; ma un buono scotista ci vedrà benissimo la differenza.
congegnare entro ad uno specchio concavo parabolico un picciolo solido pure parabolico; e ciò in
chi occupa uno degli appartamenti affittati di un casamento. soffici, ii-250:
casamento. soffici, ii-250: un coinquilino che saliva le scale aveva sentito
alla porta dei nostri vicini, uscirne un certo puzzo di carbone bruciato che lo aveva
pavese, 4-194: eravamo scesi tutti in un cortile lastricato, nell'ombra -veniva gente
, coinquilini, ragazze -e ci fu un uomo, un giovanotto, che si
ragazze -e ci fu un uomo, un giovanotto, che si issò sul balcone
che derivano da un'impresa, da un affare. piovene, 5-187:
agli utili di un'impresa o di un affare. cicognani, 3-39: in
socio a patto però di ricevere intanto un mandato gene rale a vendere
in una comunione di interessi per cui un soggetto trae vantaggio o svantaggio dalla
patrimoniale (profitti o perdite) di un altro soggetto. -in particolare: comunione
che, per lo più affidandosi reciprocamente un certo numero di proprie azioni, partecipano
dell'altro. -contratto con il quale un imprenditore attribuisce la partecipazione agli utili
non imprenditore, senza il corrispettivo di un determinato apporto (cointeressenza propria).
propria). -contratto con il quale un imprenditore attribuisce la partecipazione agli utili
partecipazione agli utili della sua impresa a un altro soggetto, anche non imprenditore,
anche non imprenditore, come corrispettivo di un dato apporto, senza che il cointeressato debba
di versare delle cauzioni, egli impianterà un ufficio di rappresentanze per proprio conto: già
già pensa di entrare in cointeressenza con un produttore di carta paglia che momentaneamente «
responsabilità, in un'accusa, in un delitto. pirandello, 5-128:
4-240: fare gesti inconsulti, assumere un atteggiamento arrischiato... della coscienza
rimase così turbata di trovarsi coinvolta in un fatto di tanta gravità, che rifiutò.
la parola « profughi » mi suscitava, un fatto vero e antico, in cui
sf. marin. continuazione di un vento che dura, senza mutare, per
, 1-55: i coli v'hanno fatto un sangue strano. menzini, 5-65:
fonda] la lor ricchezza maggiore in un frutto che essi chiamano cola. questo lo
che essi chiamano cola. questo lo produce un piccolo arboscello, ed è assai simile
; là, laggiù (indicando un luogo distante sia da chi parla
che si torca / la nostra via un poco infino a quella / bestia malvagia
purg., 12-79: vedi colà un angel che s'appresta / per venir verso
oltremare. sacchetti, 87-141: èvvi un re che è il maggiore, e ha
reverenza allo re maggiore, si cava a un tratto il cappuccio e le brache;
[l'insegna di un'osteria] un braccio con questo tuo mezzo cannone, io
una buona opera, perché colà si sente un gran romore, dove debb'essere uomini
, posando in quel cespuglio starsi / un non so che di bigio / ch'a
torricelli, 121: le nereidi stabilirono un giorno di voler comporre una somma di filosofia
beverei prima il veleno, / che un bicchier che fosse pieno / dell'amaro
ragione che lo indusse a pubblicarne colà un tomo solamente e perché gli altri tre tomi
. colà, dopo averlo rimandato per un pezzo da erode a pilato, si misero
, perfino, davanti alla vetrina di un negozio, a desiderare una combina
scattare il grilletto, e n'ebbi un dito rovinato. b. croce,
aiuole piene di fiori, ella ne colse un de'più vaghi: e ne parlarono
, e si fanno di tutta la natura un vasto corpo animato che senta passione ed
. buonarroti il giovane, 9-395: eccon un che si dice * gli elementi /
di dire usato quando si vuole abbreviare un discorso che si protrae troppo a lungo
sf. proprietà consistente nell'attitudine di un metallo fuso a riempire bene una forma
invar. arnese da cucina consistente in un colino, generalmente di metallo o anche
2. locuz. essere ridotto un colabrodo; bucato, = voce dotta
dal gr. xoaa- forato come un colabrodo: aver molti buchi, presentare
che le avevano bucherellato il sacco come un colabrodo, e pareva che l'avessero
, 3-39: vide lello appioppato contro un pezzo di parete bucata come un colabrodo.
contro un pezzo di parete bucata come un colabrodo. = comp. dall'
perché il freddo gli assidera; perché un certo spirito vitale e il concupiscevole appetito
forma di sospensione acquosa nell'intercapedine tra un modello e un contro- modello di gesso
acquosa nell'intercapedine tra un modello e un contro- modello di gesso, che assorbe
3-9: da la cittade in tanto un ch'a la guarda / sta d'alta
. algarotti, 2-50: e così un raggio che da un punto di questa
2-50: e così un raggio che da un punto di questa muraglia andasse fuor per
re de'sepolcri, e spaventato / dié un alto grido e si gittò dal trono
la colagione, ed ogni uomo immondo per un morto. idem, 131: 'colagione'
d. bartoli, 40-i-255: un colao (che dicemmo essere la prima
4 colamento ', inoltre, è un gocciolamento qualunque: la colatura si fa
. utensile da cucina, costituito da un recipiente di forma emisferica generalmente di metallo
, tr. { cólo). filtrare un liquido (o una sostanza fluida,
, sabbia, ecc.) attraverso un setaccio o un filtro allo scopo di
ecc.) attraverso un setaccio o un filtro allo scopo di depurarlo da corpi
. v.]: 'colare', decantare un liquido che abbia sedimento, in modo
intorno colava sangue. leonardo, 1-302: un certo merendon cresciuto all'uggia, come
-figur. segneri, iii-1-65: un uomo vile, un vermicciuolo levato su
segneri, iii-1-65: un uomo vile, un vermicciuolo levato su dalla terra, sordido
su dalla terra, sordido, stomacoso, un uomo che cola lezzo per ogni lato
freddo e ordinato, come le robe di un morto. sinisgalli, 6-211: il
fiamma e cosi liquefatto si cola in un catino di acqua... il piombo
, stillare, grondare (l'acqua, un liquido qualsiasi, un umore);
l'acqua, un liquido qualsiasi, un umore); lasciar scorrere, stillare
. marino, i-24: la mensa ha un tova- glin tra bigio e bardo,
. bartoli, 35-18: da più d'un fra essi udirete diffinitivamente rispondervi, che
dello sportello. viani, 19-438: un fiume vasto, increspato, lineato di
egli reclinò la testa su una spalla e un tenue filo di sangue caldo gli colò
filo di sangue caldo gli colò da un lato della bocca, sul mento.
carducci, i-ini: raccontano che ad un avversario di destra il quale gli rimproverava
insoddisfatto desiderio. soffici, 1-101: un raggio di sole colando fra foglia e
fieragosto gli furono regalati due capponi, un paio di capponi da levarcisi il cappello
, riunirsi, accumularsi, concorrere in un punto (autorità, ingegno, sapere
magalotti, iii-145: dopo aver girato un pezzo [il danaro del giuoco) per
promoveranno presso i commercianti di minori fortune un frequente ricorso al monte. 10.
. precipitarsi, gettarsi, calare in un luogo. garzoni, 1-128: nondimeno
fondo, sommergere (una nave, un battello; anche, per estens.,
battello; anche, per estens., un oggetto qualsiasi). tommaseo [
., 22-120: mostrocci un'ombra dall'un canto sola, / dicendo -colui fesse
quella arrabbiata passione, poteva forse meritare un qualche compatimento la cagione che mi movea
se non mi paresse di doverle, come un autentico monumento della mia imperizia in ogni
le corde colle dita, o con un pezzetto di legno, o con una
, o con una penna; rendeva un suono rauco, essendo le corde assai
vernice o muffa. carducci, 522: un tropo sei, come la cetra /
sul colascione. pananti, i-233: un cieco con un unto colascione / quattro
. pananti, i-233: un cieco con un unto colascione / quattro corde di refe
, 4-33: alla sua capannetta andiamo un poco, / dove si vede colassù
vii-392: alcuni volsero il cielo essere un alito più purgato della sostanza aerea,
immagini per ingannar la mostra, è un gran tempo che s'appigionano, e
titone / al canuto suo marito / con un vasto ciotolone / di tal vin facesse
del villaggio sottostante. panzini, i-229: un capitano, mandato colassù per i tumulti
sf. il colare, lo spargersi di un liquido; la massa di liquido colato
mediante la quale la massa liquida di un metallo, di una lega o di un
un metallo, di una lega o di un minerale, fusa in un forno di
o di un minerale, fusa in un forno di fusione, viene versata nelle
totale che viene fuso e spillato da un forno di fusione; la massa liquida
fusorii. d'annunzio, v-2-558: un di noi, per propiziare il demone
3. massa di lava, emessa da un cratere eruttivo allo stato più o meno
più o meno fluido che scorre lungo un pendio. -per estens.: la massa
e le colate basaltiche sieno finite ieri o un anno fa. -per simil.
tutto questo s'ammucchiava davanti, e un po'alla volta, giocando sulla colata di
dei detriti di falde sul versante di un monte, che ricorda nella forma l'
, iii-1-424: mentre in una parte d'un territorio il riso nuota nelle acque,
: mi misi col temperino a tagliare un giunco, un ramoscello di ginestra, a
col temperino a tagliare un giunco, un ramoscello di ginestra, a incidere la
, a incidere la scorza rugosa di un albero: e quel succo gommoso,
massa fusa). -anche: concrezione di un minerale (pietra, zolfo, sale
mensola c'era una bugia rotta con un mozzicon di candela tra i colaticci.
malinconia di finestre e vetrate che ricevevano un colaticcio di luce dai cortili dove sudicia
, scolatura di acque, residuo di un liquido. soderini, i-249: i
che ha virtù lassative (una bevanda, un frutto, ecc.).
colare), agg. passato attraverso un filtro o un setaccio per essere depurato
agg. passato attraverso un filtro o un setaccio per essere depurato da corpi estranei
: gli antichi... facevano un intonaco di calcina fine colata, triquadrupli-
goccia, sceso, fluito lentamente (un liquido, una sostanza fluida).
è diffuso, si è introdotto (un modo di dire, una parola).
in seguito a fusione, gettato (un metallo, ima lega metallica, un
un metallo, ima lega metallica, un impasto vetroso). giamboni, 2-73
: il mondo d'oggi è in un tale disordine mentale che è pronto ad accogliere
'1 giubberello / han più buchi ch'un vaglio o colatoio. 2.
che spurgano la saliva a guisa d'un colatoio. d'alberti, 217:
sana. 11. locuz. avere un colatoio: avere un buon motivo o
. locuz. avere un colatoio: avere un buon motivo o cogliere l'occasione per
rapini, 92: dicesi ancora, avere un colatoio, di chi ha qualche occasione
ant. che cola, che filtra un liquido. vallisneri, i-9: è
colatura, sf. il far passare un liquido o una sostanza fluida attraverso un
un liquido o una sostanza fluida attraverso un filtro (o un altro strumento per
sostanza fluida attraverso un filtro (o un altro strumento per colare); la
. collodi, 618: quando c'è un corteo funebre di gala, il ragazzo
vii- 541: queste colature cadendo in un cavo di proprietà privata, per farle
privata, per farle raccogliere bisognava fare un altro cavo, e protrarlo sino a
è peggio: benché madonna me ha dato un quatrino ché me còmpari una ciambella.
mattina, per collazione, si dava loro un pugno per uno di certo seme a
a tei fece baldone / quivi portar un po'di sciacquadenti, / o volete
far colazione. alvaro, 9-10: un odore fresco si spandeva nell'aria, l'
limone che si servono nei caffè, con un panino, per colazione mattutina. moravia
me la portava lei stessa, sopra un vassoio. 2. ant.
, dopo aver mangiato qualche cosa in un bar, restai fuori fino alla sera.
avrei immaginato che quel signore anziano fosse un padre gesuita in incognito. -servizio di
. -servizio di dolci e vini durante un ricevimento. bisticci, 3-555: ballato
, ii-196: verrebbevi mai voglia di fare un poco di colazioncina? fagiuoli, 1-7-205
, 1-2-128: avranno bisogno di riposo; un po'di colazioncèlla lesta testa, e
colazioncella, mi fossi lasciato andare a un buon desinaretto. = dal lat
termine indicò la * conferenza 'tenuta da un confratello durante il pasto: e pertanto
woodrow wilson e c. diademato d'un colbacco smesso dell'imperatore profugo, incoronato
smesso dell'imperatore profugo, incoronato di un vecchio colbacco stinto di ulano della morte
gérard... ci presenta d'un polputo murat re, a piedi e a
capellatura, l'occhio inutilmente vivace in un volto pieno, puerile, ed imberbe:
. della fusciacca, del colbacco, con un fioccolone d'oro. 2
economica tendente a instaurare o ad accentuare un regime economico a carattere fortemente protezionistico.
letto si colcasse, / e più d'un mese si stesse di piatto. aretino
], / leva di sotto al materasso un scrigno. fantoni, 848: fugge
dell'astrolabio e studia come ascenda / un astro e come si colchi, nel
. aretino, 8-83: ella aveva un marito infermiccio, che due ore stava
il florido capo / al tronco d'un platano. idem, ii- 581
colchicinizzare, tr. biol. sottoporre un tessuto o cellule a un trattamento a
. sottoporre un tessuto o cellule a un trattamento a base di colchicina.
bulbo salvatico, fiorisce l'autunno d'un fiore simile a quello del zafiarano, ma
chi mi svelle? / son mesta come un colchico: dal ciocco / tanto mi
dal gr. xoxxtxóv 4 nome di un bulbo velenoso ', propriamente 4 della colchide
che si levavano su dalle acque terse in un velario di colchidi; e la tristezza
colca, simmetrica e compatta, d'un bel ferro purgato massellato, levigato che
2. sm. membro di un colcos. colcotar, sm. chim
la calcinazione del proto-solfato di ferro in un crogiuolo, finché acquista il color rosso
l'afflusso della bile nell'intestino (un medicamento); colagogo.
nell'anastomosi tra la cole- cisti e un segmento dell'apparato digerente (stomaco,
nell'incidere il coledoco per asportare un calcolo biliare incuneato. = voce
, voglio credere che una manica ed un calzone vagliono più ch'un par di maniche
manica ed un calzone vagliono più ch'un par di maniche ed un par di
più ch'un par di maniche ed un par di calzoni, e...
di calzoni, e... che un mezo uomo é meza bestia non sia
imperfetto e bestia imperfetta, ma bene un divo, e pura mente colendo. galileo
genere di labiate, comprendente più di un centinaio di specie tropicali, alcune delle
/ conserti dove spegne le sue fiaccole / un sole senza caldo, tardo ai
le scariche aumentano fino a trasformarsi in un flusso subcontinuo, da vomito incessante,
4 colera morbo ', questo è un flusso violento di sotto e di sopra
choléra, che cosa sono? scomparse un po'più repentine del solito di qualche
. giusti, 2-49: il mondo è un carcere, / è una galera:
tremila anni ornai che 'l mondo cole / un cieco amor, c'ha la faretra
, 1-104: espose ella a don lorenzo un altro suo disegno, ed era di
, iii-885: nella tua famiglia c'è un santo: quel vescovo che, mi
si converte [la colesterina] in un acido particolare chiamato acido colesterico, il
: * colesterico ', nome dato ad un acido solido, giallastro, di odore
cui forma metrica è il coliambo (un componimento poetico, un verso).
il coliambo (un componimento poetico, un verso). coliambo, sm
prime, l'ultima costituita da un epitrito primo o da un antispasto. noi
costituita da un epitrito primo o da un antispasto. noi non possiamo adottare
le cui dimensioni vanno da quelle di un calabrone a quelle di un rondone:
quelle di un calabrone a quelle di un rondone: hanno becco sottile e appuntito
forma di falce, permettono, attuando un ritmico e rapidissimo battito, un caratteristico
attuando un ritmico e rapidissimo battito, un caratteristico volo che sembra tenerli sospesi nel
fidarti. d'annunzio, iv-1-47: aveva un abito di tulle giallo tempestato di non
screziate si svegliano dal loro torpore con un discreto allungar di colli, spiegano le
fuori. deledda, iii-483: fu un male che si manifestò subito con violenza.
violenza. il toro muggì, con un lamento cupo che risonò nel grande silenzio
? » domandò piano, a un tratto, l'uomo grasso al giovinotto,
quarto rinetta con la spugna et in un vaso di terra cotta, distesovi sotto dell'
cotta, distesovi sotto dell'appio e un po'di ruta, le porrai.
, comprendente tunica famiglia colymbidae, con un solo genere colymbus comprendente cinque specie,
turco '. pascoli, 378: un suono s'alza qua e là di limbi
; 4 tuffatore (nome di un uccello) '. colina,
inat tiva, attuando così un processo intracellulare che è in diretto
, arnese da cucina che ha un velo detto staccio, o che è di
le degna, ché per lui sono come un impiastro, o pasta da manifesti
2. locuz. essere ridotto un colino, parere un colino: essere
locuz. essere ridotto un colino, parere un colino: essere pieno di fori per
usura o per i colpi ricevuti (un secchio, una pentola, un barattolo,
ricevuti (un secchio, una pentola, un barattolo, ecc.), anche
come poi si seppe, da un contadino suo cliente, per una
qualche lira. < l'ha bucato come un colino » diceva la gente.
colio, sm. raro. un colare continuato, in sistente
diffusa, che consiste essenzialmente in un processo infiam matorio o disfunzionale
carta. burchiello, 115: beo d'un vino a pasto, che par
indi mettendola a bollire, sia con un po'd'aceto, sia senz'altro,
tutto sminuzzato in ritagli di carta appiccati con un po'di colla a que'parafuochi.
, i-40: c'è chi tenta un partito agrario, ma esso manca di
fa raffreddare in seguito finché non raggiunge un aspetto vetroso. cellini, 649
bene, dipoi se ne fa come un savore con colla cervona. tommaseo [s
, in bocca tanto bisogni, un poco fregandola a carte di pecora o altre
e cartolai per attaccare qualche foglio in un libro, o simili, bagnandola
, o simili, bagnandola con un po'di saliva. -dipingere,
ch'è già diece anni li rupp'un bicchiere: / ancor di maladiciarmi non
essere sul punto di caricare o scaricare un bastimento mediante le apposite funi.
... noi toscani abbiamo un proverbio: la tavola è una mezza
. medie. indebolirsi, afflosciarsi (un organo). -anche: combaciare,
opera, di un'attività, di un lavoro continuativo o a termine (e
morale e pratico, alla realizzazione di un ideale patriottico, sociale, umanitario.
preti? collaborasse coi partiti borghesi? un vecchio socialista come lui, che conservava
-trice). chi coadiuva altri in un lavoro o in una qualsiasi attività;
perché io non trovo la via di scrivervi un rigo. io già vi dissi così
alla suggestione, prende all'opera sua un collaboratore: un collaboratore che poi,
prende all'opera sua un collaboratore: un collaboratore che poi, allo sparire del
accordi tra diversi paesi, ad attuare un più armonico impiego e sviluppo della terra
: mezzo di lotta sindacale consistente in un deliberato rallentamento del lavoro, talvolta attuato
2. disus. collaborazione di un partito d'opposizione con la maggioranza governativa
. disus. chi, pur appartenendo a un partito d'opposizione, collabora con la
ben definite, che hanno in comune un processo di degenerazione delle fibre collagene e
simili, uniti tra loro da un sottile filo (e alcuni modelli
sogliono fare le preciosissime cose fuori d'un finissimo cristallo. aretino, ii-31: conosco
antichi che moderni, pendente da essa un cammeo rappresentante omero, e dietrovi inciso.
, e dietrovi inciso... un mio distico greco. manzoni, pr.
ornata di fiori di smalto, era d'un roseo naturale e caldo. moravia
bruscamente strappò la collana; si udì un tintinnìo secco, là, sul pavimento:
onorificenza. -anche: segno distintivo di un ordine cavalleresco. aretino, 2-4:
bruno, 3-127: costui, con un enfatico aspetto, col quale il divum
salvini, 1-274: avevano i greci un ballo chiamato il vezzo e la collana
di opere letterarie o scientifiche raccolte secondo un criterio e un fine specifico; serie
o scientifiche raccolte secondo un criterio e un fine specifico; serie di componimenti poetici
noi milanesi. sinisgalli, 6-100: un editore ha avviato la pubblicazione di una
. non devono mancare nella biblioteca di un architetto che si rispetti: serviranno come
ore di notte il capitano d'arme, un bell'uomo colla barba a collana e
, cioè chiedere anellini, pigolare d'un collanino e sospirar una sottanna di damasco
: venne il conte di samo con un uficiuolo in mano ed una colla- nella
di colletto rigido, simile a un solino, portato dai preti e costituito
inamidata, a cui può essere applicato un pettino, a uso sia di colletto
. / una è crisalide / d'un quondam frate: / oggi per celia /
balbettò il prete. -non pare che sia un gran piacere -proseguì il castellano, -ella
preti mangiavano tagliatelle col ragù. l'un prete era poderoso, giovane, nero.
giovane, nero. l'altro era un florido uomo d'un colore biondiccio, e
l'altro era un florido uomo d'un colore biondiccio, e il sudore cadeva
lustrente come verniciato di fresco, con un bel tono di lacca sotto il collare
il collare di celluloide, è stato certo un predicatore le cui corde vocali si sono
tranvai si vede entrare in quel cancello un prelato importante; importanza che si rivela
riserbo e lentezza, e insieme per un baleno di seta viola tra la veste
il proprio genio, che deve essere un non so che d'anfibio e ermafrodito,
cinquantamila lire e buttato il collare su un fico, manoccia rimase però carne ed
... / potresti essere adesso un bel pievano. 3.
fili di perle, che si portava un tempo intorno al collo e oggi è
di tela inamidata, a cannoni, portata un tempo dagli uomini di un certo riguardo
, portata un tempo dagli uomini di un certo riguardo. firenzuola, 923:
bisogna far conto di aver la testa dentro un bacino di maiolica e di tener sempre
(no): ecco in faccia un altro antenato,... ravvolto in
toga nera: tutto nero, fuorché un collare bianco, con due larghe facciole
abbondanti il gozzo che cercava nascondere sotto un immenso collare bianco, inamidato. d'annunzio
berretto di panno. panzini, ii-224: un giovanotto..., con un
un giovanotto..., con un collare bianco alla robespierre, faceva lo svenevole
sul quale nulladimeno comprar non si potea un quattrino d'insalata, onde portava il collare
le mi pareva nella gola aver messo un collar d'oro, e quella con una
al cane da pecoraio si usa porre un collare gremito di punte di ferro, per
anche di altri cani. al collare di un cane piccino si appiccano talora di molti
e di figura pressoché ovale, che ha un ferro intorno, e che si mette
, michelino. 5. distintivo di un ordine cavalleresco costituito in genere da un
un ordine cavalleresco costituito in genere da un ornamento in forma di collana da portare
: distintivo di un'associazione, di un congresso, di un circolo. -per
un'associazione, di un congresso, di un circolo. -per estens. e al
lapide] ricorda la fortezza illibata di un buon guerriero della sua casa, di jafredi
femmine: e i mariti dei collari con un pendaglio di latta, in zincotlpìa,
catena di ferro, che terminava in un collare aperto a cerniera. 7
monil, che l'amorosa dea / d'un bel serico brun tutto trapunto / di
'di testa di moro ': è un semicerchio di ferro, che si muove a
alfieri, v-1-765: una zimarra, un mantellon talare, / un collarùccio sudi-cilestrino
zimarra, un mantellon talare, / un collarùccio sudi-cilestrino, / vaglion forse a natura
era morbido, e avea uno collaretto a un suo guarnaccione, o vero collaraccio che
: il vostro figliuolo si è vestito con un abito nero alla magistrale; un collarone
con un abito nero alla magistrale; un collarone, che gli cuopre lo stomaco
, che gli cuopre lo stomaco; un ferraiolo, che gli pulisce le calcagna.
): era a la corda legato un pezzo di legno che faceva parer proprio
in processione, farnese fu messo in un corbello, e con una corda fu
l'uno de'capi della fune ad un forte bronco,... per quello
si collasse nel pozzo, e togliesse un buon coltello appuntato e una fune,
moglie di chi è stato insignito di un ordine cavalleresco (e porta, quindi
, e'porta... a collo un collaretto tutto pieno di pietre preziose,
] i piedi e le mani legate, un collaretto d'oro attaccato al collo era
d'oro attaccato al collo era tirato da un buffone persiano. 2. ampio
sacchetti, 145-26: avea uno collaretto a un suo guarnaccione, o vero collaraccio che
colla piuma, la pisana lasciava da un canto me per far con essi la vezzosa
la vezzosa. panzini, iii-607: un collaretto di trine s'attorce al collo
; dalla ingessatura a collaretto veniva fuori un visino puerile di monaca. =
lo sguardo dall'alto, era tutto un insieme di linee, di moti,
il collarino bianco lo stringesse, come un laccio, alla gola. c
avendo sotto l'uovolo e fusarola fatto un fregio alto il terzo del diametro di
e uccelli. cicognani, 6-226: un pispiglio, un cinguettìo. passavano a
cicognani, 6-226: un pispiglio, un cinguettìo. passavano a freccia, rasenti
afflosciameli to del polmone; determinare un collasso nell'organismo. collasso,
, raffreddamento delle estremità (e costituisce un episodio temporaneo o terminale di un processo
costituisce un episodio temporaneo o terminale di un processo morboso: emorragie, infezioni,
termine medico che in dica un rapido diminuire delle forze, con rallentamento
delle funzioni cardiache e cerebrali, con un complesso sin tomatico, come
liquori, dove si mescevano misture che davano un col lasso durante il quale
mare. cassola, 2-280: è stato un collasso cardiaco. noi abbiamo sentito
stato nemmeno il tempo di chiamare un medico. -figur. panzini
del giorno. tuttavia anch'essa, un certo momento, cede lo scettro -vuoto sgomento
quest'anno... abbiamo trasformato un collasso atroce... in crisi di
maturità. 2. svuotamento di un organo o di una sua parte.
, 4-3-51: il cerchio, che è un poligono di lati infiniti, tocca la
uno de'suoi lati, che è un sol punto diverso da tutti i suoi collaterali
, cioè vizii, imo in troppo e un altro in poco. marino, vii-327
ed è quel suo cominciare la narrazione d'un caso principale, e talora, prima
terminato di dirlo, entrare a narrarne un altro per appoggiarlo con un esempio collaterale
entrare a narrarne un altro per appoggiarlo con un esempio collaterale, e quindi riferirne un
un esempio collaterale, e quindi riferirne un terzo per sostegno del secondo, e
terzo per sostegno del secondo, e un quarto per dar vigore al terzo,
del mondo è stato dagli antichi attribuito un vento, e poi i collaterali sin
rone. < l'arciprete bugno fa un casa del diavolo per quell'anima innocente
tutte intere, ed era vestito d'un rosato di grana. statuto del podestà
: soleva la repubblica fiorentina far venire un podestà forestiere, il quale con i
sole, e seco esso potestà un giudice, detto è un principe
potestà un giudice, detto è un principe sacerdote tra loro, in lingua
cattolico nel secolo xvi e costituito in un primo tempo da due e in seguito
in seguito a processi patologici o durante un intervento chirurgico. = voce
7-2-117: so che avete ricevuto quasi ad un tempo... due altri guiderdoni
è bene collato alto / dico 'n un punto fa di sotto il salto.
. dato, conferito, assegnato (un ufficio, una carica, un premio)
(un ufficio, una carica, un premio). p. alighieri
. collatóre, sm. chi conferisce un beneficio ecclesiastico o ha la facoltà di
', non per * approvare un lavoro '; e poiché chi loda o
alle teorie di fan- zione, un impianto, una macchina, uno stru
il primo collaudo. mento, un qualsiasi materiale; approvare un la =
mento, un qualsiasi materiale; approvare un la = deverb. da collaudare.
prova (la qualità e la robustezza di un oggetto di pratica utilità, di un
un oggetto di pratica utilità, di un capo d'abbigliamento e simili; anche
sicuro rendimento, di assoluta fiducia (un oggetto, un lavoro o anche
di assoluta fiducia (un oggetto, un lavoro o anche una persona che
collaudata, e si sedeva al fresco in un prato a goder le grazie del sor
per 4 approvare, approvazione, approvatore di un lavoro dato in appalto ': sono
non meno famelico di esperienze letterarie, un certo pigni piovuto da borgo san lorenzo
borgo san lorenzo senza il becco di un quattrino, ma nominalmente studente universitario e
(costruzione, impianto, macchina) o un qualsiasi materiale corrispondano ai requisiti contrattuali,
356: gli ingegneri, quando fanno un ponte... poi, dopo
. ». piovene, 5-210: un cenno si merita l'aeroautodromo di modena,
di modena, costruito per iniziativa di un gruppo di privati, che lo gestiscono
privati, che lo gestiscono. ha un anello di un chilometro e 300 metri,
lo gestiscono. ha un anello di un chilometro e 300 metri, più adatto
govoni, 2-105: si scantona subito in un vicolo / tutto buche che mena dritto
. pavese, 1-14: -ho fatto un collaudo a milano, e forse
e il tutto saria stato corredato da un volume in foglio di prove autentiche e
di assicurarsi che i fogli piegati di un libro siano stati ordinati senza duplicati od
altre copie o con l'originale (un libro, un manoscritto, un docu
con l'originale (un libro, un manoscritto, un docu mento
originale (un libro, un manoscritto, un docu mento, una bozza
palla bianca a una collazione e a un uso ragionevole di tutte le varianti ortopediche:
2. confronto di diverse copie di un manoscritto, di un atto pubblico,
diverse copie di un manoscritto, di un atto pubblico, o di un testo stampato
di un atto pubblico, o di un testo stampato, riscontrando sia copia con
alla libreria per finire le collazioni commessemi un pezzo fa. salvini, 30-2-189: sopra
copie -chi ha ottenuto la copia di un atto pubblico a norma dell'art.
3. ant. conferimento di un ufficio ecclesiastico alla persona che è stata
l'ordinario collatore conferirà il beneficio a un secolare, la collazione sarà nulla.
milano. -anche: conferimento di un ufficio, di una dignità civile.
le conferenze dei santi padri destinate in un primo tempo solo a essere recitate (
tempo solo a essere recitate (in un secondo tempo furono scritte e raccolte in
parte te digne receverle, e sulo per un recordarte de mia venuta, ad una
aumentarne il valore e consistente o in un apporto reale ed effettivo di beni,
(collazione in natura) o in un apporto fittizio, ideale, attuato col
impero romano era applicata a chiunque esercitava un mestiere o un'arte. = voce
; quella che diede noi sì fue un pezo di tera posta al colle e
., 336: pervenne in un luogo pieno di colli non lungi da
ma poi ch'i'fui al piè d'un colle giunto, / là dove terminava
par., 9-28: si leva un colle, e non surge molt'alto,
, 1073: sorge nell'ampia campagna un colle, sopra il quale sta la
e fidi. algarotti, 2-11: dall'un fianco guarda il bel piano che irrigato
pillante nel fondo da somigliare un fossato, sorge sopra la primissima
carrozzoni della ferrovia sbucarono tutt'a un tratto sul pendio del colle dal buco
di lauri e di elei: ha un aspetto silvano e sacro, coronato
acque vive. ungaretti, iv-38: in un meriggio d'un ottobre / dagli
ungaretti, iv-38: in un meriggio d'un ottobre / dagli armoniosi colli /
. tasso, 6-i-164: corso un gran campo e d'amorosa speme /
e d'amorosa speme / poggiato a un colle faticoso ed erto; / solcato
colle faticoso ed erto; / solcato un mar di mille affanni incerto, / tocchi
le darsene lo frangiano di bianco. un pescatore aspetta taci turno che
sette colli e di là mi aspettava un qualche cenno del tuo nuovo soggiorno.
de'sanesi si misono di costa in su un collicèllo, ch'era in mezzo tra
cento cavalieri, fece riporre in aguato dopo un colletto in una vallea. alberti
, 61-18 (v-116): e sotto un bel col letto un dì
sotto un bel col letto un dì passando, / vide presso ad un
un dì passando, / vide presso ad un fonte un padi glione.
passando, / vide presso ad un fonte un padi glione. nieri,
. palazzeschi, 162: su un bel collettino, / la villa, /
/ è... d'un celestino chiaro chiaro, / sbiadito.
2. ant. cima, sommità di un monte valicabile. giamboni, 7-140:
-gi). compagno in un ufficio, in un grado, in una
compagno in un ufficio, in un grado, in una carica, in
grado, in una carica, in un impiego, in una professione liberale.
brancoli, 4-22: ho sentito, a un tavolo accanto al mio, un ufficiale
a un tavolo accanto al mio, un ufficiale di marina che diceva a bassa
marina che diceva a bassa voce a un suo collega: -siamo a cavallo: è
in un'impresa o nel conseguimento di un fine; collaboratore, cooperatore, socio
noiato di quella fatica, e anche indispettito un tal poco che colui si abbellisse del
« silvio pellico almeno », sorrise un giorno il preside, « si è accontentato
conoscenze visito i pubblici giardini. ricordo un palmipede, grosso come un piccione, che
. ricordo un palmipede, grosso come un piccione, che pareva un giocattolo di
, grosso come un piccione, che pareva un giocattolo di latta chiassosamente colorato. tra
legame tra due o più parti di un meccanismo o di un oggetto;
parti di un meccanismo o di un oggetto; comunicazione che si stabilisce tra
tra più parti di ima città, di un territorio; il mezzo specifico usato per
se sola al saldo collegamento delle parti di un solido cilindro di marmo. l.
il contatto tra le varie parti di un partito clandestino o di bande par- tigiane
che permette di entrare in contatto con un organismo politico o militare clandestino.
che ha il verso e così appariscono essere un ragionamento sciolto, tale quale, nel
geografiche e della direzione del meridiano in un punto della superficie terrestre, quando siano
quando siano noti gli analoghi elementi per un altro punto. 6. locuz.
devono essere complementari, anzi collegate in un circolo. nella piccola economia valtellinese tale
devozione per l'ottimo maestro, stabilì un certo vincolo tra noi che poteva dirsi,
, unire insieme; fissare, stabilire un collegamento, un legame o una comunicazione
; fissare, stabilire un collegamento, un legame o una comunicazione tra due o
lo più con riferimento ai pezzi di un meccanismo, alle parti di un oggetto
di un meccanismo, alle parti di un oggetto, di una costruzione, a
e desirata felicità. marini, xxiv-826: un bosco d'alberi di qua e di
conveniva, tra tante contrarietà, ritrovare un interesse comune, che chiamare e riunir
di coraggio valgono a collegarvi, mentre un giorno non valsero se non a sepa
corrispondere, concordare (le parti di un discorso, le regole di una disciplina
medesimo bisogno al malato domo, cioè un medico architetto, che 'ntenda bene..
pareva disposto a organizzarsi alla meglio intorno a un polo solo, intorno alla tendenza aristocratica
confusi ricordi delle tesi mezzo filosofiche, un po'romantiche e un po'hegeliane o antidar-
mezzo filosofiche, un po'romantiche e un po'hegeliane o antidar- winistiche, di
in giro collegatamente murandola, regolata da un semplice filo. = comp. di
posto in comunicazione (i pezzi di un meccanismo, le parti di un oggetto
di un meccanismo, le parti di un oggetto, di una costruzione; i
i diversi punti di una città, di un territorio); che dipende da un
un territorio); che dipende da un centro principale e organizzatore (una succursale
era ivi presso collegato nel legno appiè d'un crocifisso. leone ebreo, 290:
petto e due teste colligate nel collo, un viso a una parte de le spalle
maniere, cioè dibattersi come pendente da un filo, e sollevarsi al tirarlasi dietro
saldamente murata. d'annunzio, v-1-952: un fratello del sia, più finito e
dell'ordine, che fa essere il mondo un tutto di parti secondo natura ben collegate
feudalismo e del clero, pose d'un sol cenno silenzio al canto fescennino, e
sincera e fedele. sarpi, i-59: un notaro spagnolo ebbe ardire di comparir in
. egli insulta ai dolori di un popolo, il collegato dei re!
collegiale, agg. che si riferisce a un collegio (nel senso di organo costituito
da più persone); proprio di un corpo, di un insieme di persone;
; proprio di un corpo, di un insieme di persone; collettivo. -atto
-atto collegiale: manifestazione della volontà di un organo collegiale, risultante dalla concordanza delle
ragazza) che studia e sta in un collegio; allievo di un collegio; convittore
sta in un collegio; allievo di un collegio; convittore. fu. ugolini
ma collegiale non sono. ho comprato un piacere al prezzo ch'i'ho voluto:
ancora, come si direbbe oggi, un collegiale e putiva di scuola: aveva ancora
stesso. nievo, 489: un incanto di buona fede, di calma,
annunzio, iv-i- 253: ella somigliava un collegiale senza sesso, un piccolo ermafrodito
: ella somigliava un collegiale senza sesso, un piccolo ermafrodito vizioso. palazzeschi, 3-231
ambiente. silone, 5-95: portava un grembiule nero, chiuso al collo e
da più persone con pari poteri (un organo giurisdizionale o politico); l'
di più per sone costituenti un organo collegiale (un atto, una
sone costituenti un organo collegiale (un atto, una decisione, una deliberazione
in modo collegiale, con darono un collegio di canonici (ora si chiamano chiesedeliberazione
. agg. chi fa parte di un collegio. mente tutte le cause.
le urneputazione si deve fare collegialmente, come un atto del primo collegio di bologna risposero no
disus. dignità di chi fa parte di un 2. in comune, insieme.
canonici] collegialsità); appartenenza a un collegio. mente insieme. de
d'acqua che escono dalla rosa d'un innaffiatoio innaffiano collegialmente un fil d'erba
dalla rosa d'un innaffiatoio innaffiano collegialmente un fil d'erba, per quanto secco.
. { collègio). disus. tenere un consulto medico. - anche tr.
3-64: questi, collegiando alla cura d'un infermo,... non approvò
centenario,... sempre si dirà un collegio illecito. sagredo, 408
divino viene esercitato in modo solenne da un collegio di canonici. caro, 12-ii-58
collegiate », agg. che appartiene a un collegio dei canonici (un beneficio)
appartiene a un collegio dei canonici (un beneficio). g.
. 2. che è sede di un collegio o capitolo di canonici: chiesa
awien che la polizia, per esser un poco più attiva, abbia bisogno talora
22 (375): alla biblioteca unì un collegio di dottori...;
rante: assemblea che forma la volontà di un ente (sia pubblico che privato
bisticci, 3-13: era fatto all'altare un degnissimo piano, tutto coperto di tappeti
1-153: io comprendo l'utilità di un collegio elettorale dipartimentale, che elegga o
che soprastano alla repubblica intera; ma un collegio dipartimentale che discenda ad eleggere i
che mi abbiate giudicato degno di rappresentare un collegio di questa nobile romagna, e
: noi eravamo andati a spasso con un nostro ospite: il deputato del nostro
pari e progressista, aveva negozio in un popolare « corso * della città di milano
città di milano, già centro di un collegio elettorale che fu cittadella di famose candidature
. g. gozzi, 1-114: un venditor di ricotta giunse con le sue ceste
all'intrigo ed all'oppressione non offre un collegio di persone, le quali non
istanza degli amici si condusse a far un collegio di medici e di cerosici.
5. l'insieme dei consiglieri di un sovrano o di un eminente personaggio;
dei consiglieri di un sovrano o di un eminente personaggio; consiglio. boccaccio,
sieno accettate [le mie sorelle] in un collegio di tante ancille di gesù.
in età successiva, la convivenza di un limitato numero di scolari sotto la guida
bar etti, 1-57: s'io fossi un qualche dottorino sgusciato pur ora di collegio
, in fatto di fama letteraria, di un vizio antichissimo ch'ebbe origine e crebbe
: v'unì [alla biblioteca] un collegio da lui detto trilingue, per
delle lingue greca, latina e italiana; un collegio d'alunni, che venissero istruiti
quelle facoltà e lingue, per insegnarle un giorno; v'unì una stamperia di lingue
famiglia e l'educazione nella comunità d'un collegio, hanno speciali difficoltà e speciali
come gli altri: una prigione d'un centinaio di fanciulli che stanno inginocchiati o
contenta tu pure. è come strapparsi un dente. d'annunzio, iv-1-194: francesca
e franca giovialità che in collegio aveva un fascino così strano sul mio spirito un
un fascino così strano sul mio spirito un po'oscuro. viani, 14-165: navigando
: navigando -lungo le spiagge napoletane -su un barco-bestia di cinquecento tonnellate comandato da un
un barco-bestia di cinquecento tonnellate comandato da un capitano, che aveva fatto i collegi
capriole e studi; ma passò in un collegio. gramsci, no: credo
credo che tu ancora concepisca il carcere come un collegio di orfanelle nubili sotto il patronato
insegnanti e dei giovani che studiano in un collegio. 13. eccles. ciascuno
da questo, fu venirgli in cuore un efficace pensiero di fondare il collegio romano:
collegio romano: cioè... un seminario d'operai apostolici di tutte le nazioni
mal regolati. il collegio romano è un vasto edificio, internamente spaventevole.
14. eccles. istituto annesso a un ordine religioso per la formazione e l'
37-59: fabbrica nel romitorio della maddalena un collegietto, di tronchi d'alberi e di
s'è detto, da questa parte assettata un po'in bocca, paura,
col capo basso, dola in un bicchiere d'acqua fresca chiara ad ammollare,
, quivi diligentissimamente m'avete reso un bel servizio! *. de sanctis,
offesa, vivendola tenacemente, fino a ricavarne un tene, / e fa l'omo
moravia, iv-114: l'uomo restò per un boni [crusca] -. collera
tu impari e hai questa arte che fa'un passo ancora e sei morta. ogni
a le due viste dietro da un balordo per quelle catapecchie, senza saper
le quali si dandosi fino a un aspro alveo biancastro che pur nella
ben palazzeschi, 3-272: come un gigante che abbia mostrato composto otto
, onde fra tutti tire d'un tratto che cosa fosse la potenza della sua
: ché troppo ha dell'inverosimile che un uomo in collera se ne stia
con carnagione gialla; vestito di un abito di color di immerso,
scudo in cui è rappresentata la testa di un leone e samente, e qua
e là dimenandosi, vide a caso in un canto di una tigre.
gamba, per lo dolore e per d'un lettor di filosofia a mio tempo nello studio
, come talvolta accade, in collera con un i-81: chiamo lo stesso iddio in
. g. gozzi, 1-316: sono un po'ardente, / e in collera divento
po'ardente, / e in collera divento un animale. quello che voi chiamate vivezza
in i-227: mi sentii destare improvvisamente un certo bolcollera. ojetti, ii-70:
doni, 3-111: la stampa manda fuori un libro, e leggevisi dentro ora una
, entri in collera, e sofferto un pezzo, se le rispondi, ella
l'uno non incominci dal rubare all'altro un mazzetto di fiori, o dal fargli
caccia, e salta in collora come un li vuol favellare; in fine e'non
azzini, 2-184: con neri teneva bene un po'di colleruzza. = dal lat
temperamenti distinti nell'antichità, attribuito a un eccesso di bile nel sangue e caratterizzato
che parevagli peccato covar la collera contro un tale, anche per conto altrui.
aretino, 8-367: certamente io era un poco in collera, perché mi pareva esser
coprire con i battitoi delle cornici sempre un ottavo delle figure. de sanctis, i-119
me ne avvidi, e conobbi che un collerico era pazzo a tempo, quel
: bertoldino impronta il mostaccio al sartore con un castagnaccio, ed essendo tutto colerico dice
così collerico? russo, i-364. un temperamento collerico affronterà con più impeto e
un'oncia? imbriani, 1-36: un sessagenario, rachitico, antipatico, collerico
bisogne / nette e spedite, dove un paziente / ha sempre mille intrichi e
5-203: deh mettetelo almen costà in un canto [il morto] / finché 'l
una colletta, / e gli si compri un po'di luogo santo. muratori,
, vii-192: a pavia si mandò un professore che nella prima visita d'etichetta
, e adesso ha, dicono, un milione, e sfoggia sfacciatamente. giusti,
avevano fatta una colletta per onorare di un ritratto e d'una raccolta un predicatore che
di un ritratto e d'una raccolta un predicatore che credevano ben pensante. faldella
una colletta per i poveri ciechi: un signore in smoking con un berretto rosso di
ciechi: un signore in smoking con un berretto rosso di carta fece un discorso
con un berretto rosso di carta fece un discorso a barzellette sui ciechi e sui sordi
, acchiappando gli uomini, che pagavano un tanto e poi potevano baciarle.
pacchi, di mobili o altre cose su un unico mezzo di trasporto, per conto
più o meno diritte, diventano collettivamente un tribunale armato di esigenze morali.
collettivismo. einaudi, 1-179: un governo collettivista che promette di vendere o
, unitariamente considerato, dei membri di un corpo politico o sociale. svevo
fatto testamento, pagarle i fitti sarebbe un controsenso! ». = deriv
persone; fatto da più persone a un fine comune. bar etti
fatto, se... parlando d'un fatto molteplice e composto, non si
e si crede che basti indicarlo con un termine collettivo? cattaneo, ii-252:
se per converso le novità non avessero un addentellato nell'antico, se ripugnassero e
oscura e paziente giorno per giorno, un senso collettivo, la difesa d'un
un senso collettivo, la difesa d'un bene comune. pavese, 8-317: le
-rivolto a più persone insieme (un saluto). cassola, 2-461:
cassola, 2-461: il fratello fece ugualmente un saluto collettivo, e se ne andarono
di numero singolare, si riferisce a un gruppo di unità omogenee considerate nella loro
sconcordanze materiali e apparenti, come allorché un singoiar collettivo, ch'è in fondo
singoiar collettivo, ch'è in fondo un plural travestito, si accorda con un
un plural travestito, si accorda con un verbo plurale. d'alberti, 218:
raccogliticcio. machiavelli, 7-8-92: un esempio trovo solo; annibaie e pirro
gozzi, 1-68: l'unirsi in un collettizio comandato, l'abbandonare le tane
ancora una scatola con de'biscottini, e un colletto per la signora pellegrina sua figliola
. girolamo leopardi, 1-87: svolazzando un augelletto / per veder non so che sposa
ad una eleganza quasi mondana, con un abito chiaro a corta giacca, una
29: hanno regalato dei colletti, un fascio di colletti d'uno ch'era militare
il colletto della giacca, che parve un gatto quando lo si tira sù per la
bambine, ingrembiulate di bianco, con un colletto turchino alla marinara. -colletto
spalle. slataper, 1-74: un ometto simpatico con orecchie a vela e
). deledda, iii-8: era un borghese, di media statura, grosso
, grosso, vestito modestamente, con un cappello a cencio e una vecchia cravatta
può mettere, togliere e sostituire con un altro, non essendo unito alla camicia
non gli avendo tocco la carne o fattogli un male al mondo. grazzini, 3-2-191
egli sempre di portare, e con un semplice giubbone di taffetà d'intorno slacciato.
colletto: malattia delle piante provocata da un fungo del genere pestalotia che produce,
. fare, lasciare il colletto: versare un vino o un liquore in un bicchiere
il colletto: versare un vino o un liquore in un bicchiere senza colmarlo sino
versare un vino o un liquore in un bicchiere senza colmarlo sino all'orlo.
panciatichi, 60: per la fame un certo cavaliero /... /
... / si mangiò intero un colletton di dante. campana, 108:
per disperazione a scrivere ima commedia o un dramma. silone, 51: dopo scesero
dramma. silone, 51: dopo scesero un avvocato, il farmacista, il collettore
grandissimo onore. sarpi, i-m: pubblicò un editto dove si dechiarò capo della chiesa
chiaviche e i fossi, ci volle un collettore delle acque, che condotte libere giù
la ripa a precipizio sul lago avrebbero prodotto un rovinio. c. e. gadda
apparecchi o macchine elettriche destinato a mantenere un contatto elettrico permanente tra una parte fissa
-collettoria postale: ufficio postale che occupa un grado inferiore nei confronti degli uffici postali
ufficio che nelle ricevitorie del lotto occupa un grado secondario ed è gestito da un
un grado secondario ed è gestito da un aiuto-ricevitore. 2. ufficio
3. ant. territorio che spettava a un determinato ufficio di collettore. collezionare
raccolta di oggetti della stessa specie aventi un valore intrinseco, o che rivestono un
un valore intrinseco, o che rivestono un interesse storico, artistico, scientifico
le unisce e collega. la collezione è un raccozzamelo di cose; la raccolta forma
raccozzamelo di cose; la raccolta forma un corpo delle cose accozzate, o almeno
d'una raccolta di pensieri si fa un libro; d'una collezione di libri si
sta da sé, la collezione è un complesso di cose. però diciamo: raccolta
2-733: insieme chinammo la fronte contro un cristallo che chiudeva una collezione di bracci
le loro mani di metallo atteggiate in un gesto immobile. e. cecchi, 1-163
l'album della collezione di francobolli, un fascio di matite colorate infilate dentro un
un fascio di matite colorate infilate dentro un bicchiere, un temperino da pochi soldi,
matite colorate infilate dentro un bicchiere, un temperino da pochi soldi, una gomma
è la prima camicia del povero. un povero col viso pulito sarebbe un mezzo
. un povero col viso pulito sarebbe un mezzo signore e sciuperebbe la collezione. imbriani
1-273: [i medici] rappresentavano un totale di, almeno, trecent'anni
1-64: si esaltano prevalentemente davanti a un cappone di galantina e a una collezione
vocaboli, allo scopo di dar loro un ordine preciso e chiaro, e poterli in
morì santissimo vescovo,... in un ragionamento che dentro una libreria con esso
pazientemente, null'altro si è trovata che un inerte e vasto coagolo di parole.
raccolta di oggetti da conservare che rivestano un particolare interesse artistico, scientifico, storico
e. cecchi, 6-101: un vero collezionista vi saprà sempre capire,
fondo, semplice- mente dall'increspatura d'un ciglio. -per simil. e al
parole veramente impressionanti, e di cui un tempo credevamo capaci solamente gli uomini:
: uno sguardo basta a definire cotto un uomo; esse sembrano andare da trionfo
. alvaro, 7-82: è questo un amore da collezionisti, e c'è
amore da collezionisti, e c'è un forte dubbio che la mania collezionista sia una
il tronco che ha la forma di un verme; l'orifizio della bocca è
assol.: urtarsi, percuotersi l'un l'altro. - al figur.:
a due / di cui l'un l'altro scaccia, urta e collide.
più che altro della scienza; vedi un po'se ti par proprio il darlo
gadda, 318: tornò ad aspirare un po'd'aria, gravemente: rigonfiò
interrogativo. salvini, 41-227: il cominciare un sonetto con questo principio senza collidere