lo vero e non feo / un nòvo semideo. lemene, ii-291: vedrò
seno / de l'amante divoto un bel sereno. g. gozzi, i-25-37
dagli scritti che avanzate piu l'un dì che l'altro voi medesimo. vergognosa
ebbe predetto a floriana nozze con un uomo di stato. sinisgal-struzione [dello stato
: la premura ed attenzione modo (un evento); ripetersi in modo monotono (
tornare su se stessa, quasi un circolo dal quale un'immutabile caro
tan -rientrare in vigore (un decreto, una legge). to né
alla scala... ha avuto un successo vivissimo. toma. giusti
. rifarsi presente, riaffiorare nella mente (un ripetruccelli della gattina, 3-1-94: voi
. se vi toma di servirvene mi fate un bianze amate. ferrerò, 1-75:
: se ti torna economicamente di andasera un tornar di sogni e di memorie. re
fico, che mi toma assai: un quissimile dei paradisi. -risultare giusto
su qualcuno, ritorcersi contro qualcupartic. un verso, un calcolo numerico, anche in
ritorcersi contro qualcupartic. un verso, un calcolo numerico, anche in rela
no. zione con un compì, pred. o con un avv
con un compì, pred. o con un avv.). patecchio,
danno e l'utile / è un su per giù. carducci, ii-3-102:
e co'za diretta o indiretta di un fatto (una sofferenza, un'afperiodi
che tornano. gramsci, 6-238: è un nobile spiantato, mezzo s.
a -attagliarsi, essere appropriato, adattarsi (un mola madre ed a giusepo tornava tutta
qualcuno (ed è in relazione con un compì, o un'espres
5-163: lo, la pelle poi preme un po'a tutti, / noi bene-
male alla figura, all'aspetto (un vestito, per lo più nell'espressione tornare
. fagiuoli, xi-94: dorina, guarda un poco, / se toma ben questa
via » disse la sandrina, con un tono un po'brusco, « meno fichi
» disse la sandrina, con un tono un po'brusco, « meno fichi,
i-991: quando si faceva mia madre un vestito dal signor belom, trovava poi
testa, il salvatore che sta sopra un monte. 22. risultare eseguito,
risultare eseguito, prodotto, o riuscire in un determinato modo. p. cattaneo
f -risultare, aver esito da un calcolo (in relazione con un compì
da un calcolo (in relazione con un compì, pred.). vasari
24. ruotare, girare (un organo meccanico discoida- le).
occhi) in una direzione, verso un punto o all'indietro (anche nell'
guittone, iii-36-6: or se fuste un dragon, che non pens'eo, /
pens'eo, / che vi ferebbe un angelo tornare. laudario di santa maria della
che scoperto si vide, diventarono come un carbone acceso in duro legno, tal
che a mettervi su il dito e pigiare un poco, e'tornavano nel colore della
una condizione psicologica, una sensazione, un sentimento, una situazione, ecc.
tua colpa dispone: / così spesso un gran gaudio toma in guai. chiabrera,
. riportare, riaccompagnare una persona in un luogo. -in partic.: riconsegnare qualcuno
fanciulla al sole a farsi bella sopra un suo poggetto... entrati là
ciascun i panni suoi. -ricondurre un animale alla stalla o nel gregge.
quindicesimo. -ritirare l'esercito da un territorio assediato (nell'espressione tornare indietro
, fece dare il santissimo sacramento ad un capellano, perché con riverenza lo tornasse alla
il fascicolo. -ricambiare un'affermazione, un saluto. calmo, xxi-ii-786: più
. -trasferire nuovamente nella sede originaria un potere istituzionale (nella espressione tornare la
(nella espressione tornare la sedia in un luogo). lancellotti, 23:
configurazione politica, istituzionale e sociale di un tempo. leonardo mocenigo, lxxx-3-230:
ristabilire, ricondurre una persona (o anche un animale) in una condizione (fisica
avere spendono, impoveriscono; de'quali un nepote con uno abate accontatosi, tornandosi
stato. 33. riconvertire un terreno a un uso o produzione precedente
33. riconvertire un terreno a un uso o produzione precedente. cattaneo
difficoltà ristabilire la coltura a secco, poiché un anno ai produzione a riso non richiede
quel lato della stanza non rischiarato, e un brontolìo sommesso come di un cane che
, e un brontolìo sommesso come di un cane che si svegli; ma un sibilo
di un cane che si svegli; ma un sibilo della vecchia bastò a tornare ogni
mi tomi. 36. rivolgere un sentimento nei confronti di qualcuno o di
. 37. trasformare qualcuno con un travestimento (in relaz. con un
un travestimento (in relaz. con un compì, predic.). lubrano
povera vedova, infamigliata di molte, con un pochino di fango racconcia la tonaca stracciata
di fango racconcia la tonaca stracciata di un franciscano. 38. mutare,
mutare, trasformare qualcosa (in partic. un sentimento, uno stato d'animo,
sentimento, uno stato d'animo, un fatto) per lo più nel suo
. 39. volgere qualcosa secondo un determinato esito o conseguenza per qualcuno.
tornare presto. -con riferimento a un veicolo. testi veneziani, 72:
, restaurazione di una dinastia o di un sovrano; ristabilimento di un ordine religioso
o di un sovrano; ristabilimento di un ordine religioso. b. cerretani
facoltà concessa a qualcuno di ritornare in un luogo. bibboni, 71: con
-ant. permesso di transitare per un luogo, in par- tic. di
in par- tic. di sbarcare in un porto. a. pucci, 3-6-13
in vari corpi e diversi, era un uomo misterioso, e miracoloso, che si
2. percorso inverso all'andata di un corpo in movimento. galileo, 4-3-87
né in mille anticipa il tempo d'un minimo momento. 3. per
seduta periodica di un'assemblea, di un consiglio, di un organo collegiale.
assemblea, di un consiglio, di un organo collegiale. machiavelli, 1-ii-238:
volontà e senza tornate fisse, in un luogo di loro scelta. cattaneo, iv-1-63
, ecc. -ant. udienza di un tribunale. cantini, 1-4-344: per
fondo e minuziosamente in tutti i dettagli un testo. leti, 5-ii-374: i
: riuscire pertinente riguardo la trattazione di un argomento. betteioni, iii-70: perfino
una cattiva digestione. - anche in un contesto figur. tommaseo [s.
, stroncare sul nascere una parola, un discorso di qualcuno. forteguerri, 8-53
durante un'ora del giorno, in un metro quadrato di foglie di tornasole,
014 e che nelle stesse condizioni in un metro quadrato di foglie di zucca il guadagno
originaria delle regioni mediterranee, che fornisce un colorante variabile dal rosso al blu,
guarini, 1-24: alcuni vi aggiungono un poco d'indico o di tornasole, e
: se avesse del tornasole, ch'è un sugo concreto che adoprano i pittori,
ottiene soffiando in essa per mezzo di un tubo che dentro vi peschi. b divulgatore
dal quale ci si è allontanati per un periodo di tempo più o meno
verso indica il lato posteriore della pagina di un manoscritto o di una moneta, di
vettore. 4. maiuscola puntata indica un nome proprio di persona che inizia con
di vescovo, dopo il nome di un santo; di vice, in cariche
-log. in logica matematica, indica un giudizio o una proposizione assiomatica vera
2: il 6 luglio, dopo circa un mese dall'apparizione della 'v 1',
scollo a v: scollatura a punta di un indumento, di un maglione.
a punta di un indumento, di un maglione. tommaseo [s. v
tommaseo [s. v.]: un ferro a v, fatto a v.
uomo più modesto e troverete, sotto, un vanitoso. p. petrocchi [s
bene, d'accordo (per esprimere un tiepido consenso nei confronti di pareri, di
, agg. che può rendersi vacante (un incarico, una mansione, ecc.
intanto s'è indicato all'ab. capaccini un impiego vacabile a giugno, nel quale
l'essere vacabile (con riferimento a un ufficio, a una mansione, a una
occupato (una carica, una dignità, un ufficio, una cattedra universitaria, ecc
partic.: privo di sovrano (un regno). compagni, iv-345
fra la morte o la rinuncia di un papa o di un vescovo e l'elezione
la rinuncia di un papa o di un vescovo e l'elezione del successore.
pur che mi riposi e mi svaghi un po'anch'io nelle vacanze. pecchi,
e l'espressione deriva dal titolo di un episodio del film di a. sordi,
-periodo di sospensione delle sedute di un organo legislativo o giudicante. duodo
-assenza di persone con determinati requisiti in un luogo. foscolo, xii-677: pur
che qui s'ode citar il nome d'un oscuro comune per vacanza di rappresentanti insigni
cancellier esei mesi, il camarlingo per un anno, ec. g. b.
eredi legittimi o di disposizioni testamentarie (un bene immobile). cantini, 1-2-100
eredità vacante. 3. disabitato (un edificio, un'abitazione). cassiano
, da incombenze, da occupazioni (un periodo di tempo). patrizi,
-vano, futile, sciocco (un discorso). guido dette colonne volgar
il giovane, 9-667: quell'è un gentiluomo, un gentiluomo / di quei
, 9-667: quell'è un gentiluomo, un gentiluomo / di quei che son da
stato di temporanea assenza del titolare di un ufficio, di una carica civile o
che si determina fra la morte di un pontefice e l'elezione del suo successore
tuttora designa, il farsi libero di un posto specie statale: « si dichiara
, che implica il consolidamento legale di un vuoto, e che comporta la vaga,
, e forse repressa memoria, di un che di festoso, di languido e disimpegnato
senza far niente; bevendo l'aria un pos pura, e guardando il mare.
stati di non costruire navi da battaglia per un certo numero d'anni.
: mancanza di uno ione o di un atomo in un reticolo cristallino. -vacanza
uno ione o di un atomo in un reticolo cristallino. -vacanza o lacuna elettronica
-vacanza o lacuna elettronica: assenza di un elettrone nella struttura elettronica di un atomo
di un elettrone nella struttura elettronica di un atomo. 8. locuz. -avere
con la testa in vacanza / lungo un azzurro mare. -dare vacanza a
l'inesorabile sor checco non diede vacanza un giorno a questo piacevole scherzo.
valicabile barriera bianca e rossa presidiata da un omino ossequioso e compassionevole, esistono campagne
titolare (una carica, una dignità, un ufficio) o del detentore dell'
o del detentore dell'autorità suprema (un regno, il papato). giamboni
soda e importante: era che sperava un certo posto più alto, quando fosse vacato
. per mancanza di eredi legittimi (un beneficio, una rendita). aretino
2. non detenere più un'autorità, un titolo; cessare di esercitare la propria
cessare di esercitare la propria sovranità su un paese. g. villani, iv-4-5
o rieleggibile ad una carica o a un ufficio. 0. malavolti [rezasco
cose spirituali. -astenersi da un comportamento. francesco da barberino, ii-16
attendere, badare a un'attività, a un compito; dedicarsi a uno studio.
essere assente, mancare; non trovarsi in un luogo (con riferimento a soggetti inanimati
privo di titolare (una carica, un ufficio). malispini, i-302
titolare; non trasmissibile agli eredi (un beneficio, una rendita, una quota
ant. destinato a rimanere vacante (un beneficio). pontano, 86:
. vacanza di una carica, di un ufficio (in partic. in ambito
periodo di intermissione osservato da chi ricopre un ufficio, una carica, una magistratura.
fate vacazion dalle inquietudini vostre, date un poco di riposo a'vostri cuori.
fini della retribuzione, durante il quale un perito, un consulente o anche un
, durante il quale un perito, un consulente o anche un traduttore espleta un'
un perito, un consulente o anche un traduttore espleta un'indagine assegnatagli e ne fa
e misurato a prezzo per attendere a un dato lavoro. voce degli uffici. pea
'vacazione'. -corrispettivo assegnato a un funzionario operante fuori sede; indennità di
lente / vacche spinge; altri semina; un ribatte / le orche con sua marra
sua marra paziente. ungaretti, xi-286: un branco i vacche pezzate in quel mentre
.. s'entra e si vede subito un cortile ove c'è un tempietto che
vede subito un cortile ove c'è un tempietto che ha la forma di un tabernacolo
è un tempietto che ha la forma di un tabernacolo, dentro c'è una vacca
all'idolo c'è l'albero sacro, un immenso albero. einaudi, 2-297:
da dedalo perché pasifae potesse congiungersi con un toro. dante, inf,
, lo palmeggia, e lo netta in un modo non più pensato, né visto
albero della vacca produce nell'america meridionale un latte che non la cede al vaccino
marina'. » - « vuoi dire un lamantino? » chiese il corsaro. «
vacca, disse loro che gli era un proverbio, che sempre questi mercatanti di
, / la diede a gambe come un traditore. pasquinate romane, 369: e
c. e. gadda, 22-58: un giovanotto in divisa... volgeva
-essere nostra la vacca: avere ottenuto un risultato positivo o l'esito sperato o
delle antichità sacre'. capperi! a un filologo sacro pari suo non iscappa questa baza
di grosso e ti ripeto che sei un provinciale.??
, che pur an- ch'esso è un uccèl di rapina, le quali son grosse
: trovò la vaccheria dove si fermava un tempo per bere un bicchier di latte e
dove si fermava un tempo per bere un bicchier di latte e per sgranocchiare due
cinelli, 1-54: nella stalla, un paio di vacchette maremmane, infruttifere ormai
valigie, rilegature di libri. -anche in un contesto figur. caro, 12-i-89
, questa sera da ungere, per un calcio che per mia buona ventura ho tòcco
. pea, 8-80: ne ho un paio già belli, con la maschera di
notai e cancellieri debbano avere e tenere un vacchettóne accartato e bollato. viani,
tale latte e caglio di pecora (un formaggio). - anche sostant.
3. veter. disus. relativo a un cavallo le cui gambe sono rivolte in
aggiogata. g. morselli, 5-126: un crocchio di baite annerite e di fienili
di baite annerite e di fienili sbilenchi, un centinaio di vaccine e cinquantotto abitanti,
, pur così a la grossa, / un poco di vaccina o di montone.
3. figur. premunirsi, difendersi da un evento, una situazione o anche da
idea, da una concezione, da un sentimento ritenuto negativo, pericoloso o inadeguato.
, che cosa è da spogliato! sembra un vaccinaro. 3. gastron.
. ant. introdotto o diffuso profondamente (un errore). monti, xii-3-80:
sino alle cicatrici della vaccinazione lasciatele da un vaccinatore inesperto. 2. strumento
, sf. medie. somministrazione di un vaccino (o di più vaccini, e
) per conferire a una persona o a un animale uno stato di immunità attiva nei
. complicazione della vaccinazione antivaiolosa legata a un anomalo decorso di evoluzione delle lesioni.
quello del vaiuolo umano, e innestato in un bambino, o in altro individuo,
volte mortale, terminasse nella frivolezza di un cosmetico, il nome di jenner non
. -in partic. in relazione con un aggettivo che indica la malattia prevenuta (
era per mandare questo medesimo filo ad un suo fratello, che vuol fare inoculare il
agg. medie. che produce vaccini (un istituto, un laboratorio).
che produce vaccini (un istituto, un laboratorio). piccola enciclopedia hoepli,
fornisce gratuitamente ai medici e ai municipi un vaccino di sicura provenienza. = voce
malattie infettive'dell'oms, assistita da un comitato di scienziati, specialisti in microbiologia,
& finanza, 8-v-1992], 31: un contributo importante alla campagna per i vaccini
lì una volta una donna grassa come un vaccone, che prendeva il sole.
dire, e far tante cose in un giorno. v borghini, 4-ii-604: se
vincere. cicognani, iii-2-177: ella ebbe un vacillamento. brancati, 4-53: un
un vacillamento. brancati, 4-53: un istantaneo vacillamento del passo la staccò dalla
irresolutezza, incostanza dell'animo, di un sentimento. -in senso concreto; atto
bonomi era stato vacillamento e ondeggiamento e un susseguirsi di accomodamenti e di non osservate
5. cedimento, sbandamento di un esercito. bacchetti, 3-112: quali
(una persona o, anche, un animale); barcollante, ciondolante.
lasciò, pierino fece l'effetto d'un sacco di cenci che si ripieghi: stentò
la stanza a passi disordinati ed anche un poco vacillanti. -percorso da tremori
cadere, di rovinare a terra (un edificio, una costruzione); pericolante.
pericolante. marchetti, 5-158: oprando un architetto / nelle fabbriche sue torta la
, i-64: cominciò a leggere con voce un po'vacillante. 5. figur
vacillante, e il mio pensiero è soltanto un lembo troppo fuggevole d'una cosa che
politica o istituzionale (uno stato, un governo). benvenuto da imola volgar
punto di venire sconfitto, sopraffatto (un esercito). alfieri, 4-157:
fondato o confutabile (un'affermazione, un concetto); privo di garanzie (una
nel sì fattamente legarsi alle opinioni di un certo autore, che più non si sappia
passi, sempre vacillando, come per un capogiro, verso il viale dov'era sparita
è ben altro / trionfar che d'un teschio. brusoni, 9-279: scrive di
scosse, sobbalzi; avanzare traballando (un mezzo o una macchina in movimento,
mezzo o una macchina in movimento, un oggetto lanciato o trasportato).
questa forma l'assedio, avvenne che un dì si levò tempesta grandissima, in
: dopo, il peso spropositato di un piede che si poggiò sul montatoio fece vacillare
, ondeggiando; rollare, beccheggiare (un natante). - anche in un contesto
(un natante). - anche in un contesto figur. attribuito a petrarca,
, eruzioni, cataclismi (il suolo, un monte, un luogo).
cataclismi (il suolo, un monte, un luogo). baldi, xxxvi-378
fra l'orror traluce / dei nembi un solco di maligna luce!...
fioco / s'offerse il vacillar d'un picciol foco. cesarotti, i-v-vn: vacilla
letto, e di tratto in tratto hanno un lieve scoppiettio che fa vacillare appena la
rezzonico, 95: pur di timida luce un fioco raggio / vacilla intra le fronde
. g. ferrari, 445: un giorno la sua vista vacilla e, allucinata
essere più saldo, costante e determinato (un sentimento, un proposito, la volontà
costante e determinato (un sentimento, un proposito, la volontà). capellano
, 1-129: egli pare in cotal caso un mercante, che nello accorgersi che quello
istituzionale o sociale (uno stato, un governo). - anche sostant.
crudeltà, tutti gli amici / perdo ad un punto, e mi vacilla il trono
essere sul punto di venire sopraffatto (un esercito). bollettini della guerra 1915-18
, essere in rotta (i soldati, un reparto militare). - anche:
seguire delle indicazioni morali o nel tenere un comportamento virtuoso. ottimo,
, 14-120: comincia a impelagarsi in un garbuglio di malintesi, vacillazioni, compromessi,
: nell'ombra saliva dal mare come un alito che accompagnava il vacillio delle stelle,
o secchi dentro, con brodo grasso, un po'di vino, vachi intieri d'
. ant. e letter. svuotare un recipiente del suo contenuto. -anche in
recipiente del suo contenuto. -anche in un contesto figur. g. visconti
3. spostare l'aria, creando un vuoto (in partic. con un'
. per estens. privare una città, un territorio di una parte della popolazione,
in quanto non pagato o elargito (un beneficio). canoniero, 52:
. -al figur.: sperperato completamente (un patrimonio). pontano,
, agg. che ha proprietà lassative (un alimento, una medicina). -
: la parte, la zona di un corpo che si presenta vuota. -in
era messo a tremare, sperduto, con un brivido per ogni vago alito indistinto nel
che riempiva la sterminata vacuità, ove un brulichìo infinito di stelle fitte, piccolissime
, meno può del porfido, ha un lustro vivace, e negli angoli è traslucente
5. completa mancanza di contenuti di un testo, di un discorso; totale
di contenuti di un testo, di un discorso; totale inconsistenza del valore espressivo
inconsistenza del valore espressivo o artistico di un autore o di un'opera. g
, privo di contenuto (in partic. un recipiente, un oggetto).
(in partic. un recipiente, un oggetto). g. villani
scarfoglio, 1-26: il dannato papista è un uomo turgido d'idropisia. occorre pungerlo
l'interno cavo o presenta una cavità (un tronco, un organo anatomico, un
presenta una cavità (un tronco, un organo anatomico, un frutto).
un tronco, un organo anatomico, un frutto). torini, 237:
, di residenti o scarsamente popolato (un luogo, un territorio, un edificio)
o scarsamente popolato (un luogo, un territorio, un edificio). ugurgieri
popolato (un luogo, un territorio, un edificio). ugurgieri, 165:
-libero dall'occupazione di truppe o di un presidio militare (un territorio).
truppe o di un presidio militare (un territorio). guicciardini, v-299:
quella città. -non occupato (un posto, un seggio, il letto)
-non occupato (un posto, un seggio, il letto). s
abitazioni, materiali, ecc. (un luogo, un terreno). barbaro
, ecc. (un luogo, un terreno). barbaro, ii-100.
. e tanto terreno vacuo, che a un bisogno faria da 300 stara di frumento
cena. 5. privo di un legittimo proprietario o di un titolare;
. privo di un legittimo proprietario o di un titolare; vacante (un bene immobiliare
o di un titolare; vacante (un bene immobiliare, e in partic. un
un bene immobiliare, e in partic. un beneficio ecclesiastico). sarpi,
che fossero sprovvisti. -privo di un sovrano o di un governo (uno stato
-privo di un sovrano o di un governo (uno stato). g
le altre. d'annunzio, iv-1-739: un giovane vanitoso e vacuo. piovene,
inconsistente; inconcludente (un'opera, un discorso). guerrazzi, 16-292:
entro alle cui fila mal tessute si sente un languor mortale. 8. inutile
(in partic. un'azione, un insegnamento, un provvedimento). boccaccio
. un'azione, un insegnamento, un provvedimento). boccaccio, viii-1-169:
, vacue, inconstanti e pericolose, è un gran spasso udirle, ma gran disperazion
mondana, frivolo (una festa, un divertimento). zendrini, iii-271:
a loro il riposo dopo le fatiche d'un giorno di luglio. -non impiegato
un'attività, privo di occupazioni (un periodo di tempo). a.
cagionato da questo peso, ricorrevano ad un certo ideale orrore, che la natura
300. 17. parte cava di un oggetto, di un materiale, ecc.
. parte cava di un oggetto, di un materiale, ecc. g
19. spazio o parte di un foglio, di una pagina (ad es
con titoli e vacui stimo che formerebbono un libretto pari ad uno di quelli delle canzonette
20. vuoto nell'organico di un esercito. siri, 1-iii-283: non
villa confessavano il vacuo. -difetto in un elemento importante o essenziale. monti,
rantia di venezia alle cause insolvibili in un solo giorno. deliberazioni del consiglio de'
un'azione); finire nel nulla (un proposito). sanudo, lviii-326:
, 132: mandò il papa a federico un priore di san domenico per impetrare la
e di vacuo, può ragionevolmente dirsi un non so che più del nulla,
sf. fis. dispositivo costituito da un sottile filo di platino con cui è in
misurare leiccolissime correnti che attraversano il filo in un am- iente sottovuoto. =
di vacuoli nel citoplasma di una cellula (un agente o una sostanza patogena).
come evento normale o come espressione di un processo degenerativo della cellula.
piccole cavità che si trovano all'interno di un materiale spugnoso o poroso, naturale o
citoplasma delle cellule, contenente in genere un fluido acquoso. - vacuolo alimentare.
3269: 'vacuolo': piccola cavità d'un organo, d'un tessuto, d'un
piccola cavità d'un organo, d'un tessuto, d'un elemento anatomico piena di
un organo, d'un tessuto, d'un elemento anatomico piena di gas o di
dei vacuoli o cavità del citoplasma contenenti un liquido, il sugo cellulare.
per la misura della pressione residua in un recipiente o in un condotto in cui
pressione residua in un recipiente o in un condotto in cui sia stato fatto il vuoto
che permette di misurare pressioni fino a un millio- nesimo di atmosfera. -vacuometro a
a conducibilità termica: quello costituito da un filamento riscaldato da corrente elettrica, la
una pompa che genera il moto in un ambiente, in modo che il valore della
vadare, tr. ant. guadare un corso d'acqua. trissino,
sullo scrittoio e riprendo la lettura di un vademecum sui modi di dispensare la felicità
del convenuto di comparire in giudizio in un giorno determinato. -con meton.: il
2-132: sendo dimandato costui in ragione da un la- mestio, uomo petulante ed ingrato
idoneo per passare al di là di un corso o di uno specchio d'acqua.
3-139: di corpi occisi è fatto un novo vado, / e fame e peste
: feciono i tedeschi ed i guasconi un ponte, che occupa la vista de'primi
facile il passaggio. -in un contesto metaforico: via di soluzione.
; trambusto. verga, 8-214: un va e vieni per la casa, un
un va e vieni per la casa, un odor d'incenso e di moccolaia,
youth'ha questo bel titolo, e un bellissimo inizio, che però viene fuori dopo
. calvino, 14-67: così un va e vieni di messaggi scorre sulla
, non fosse altro che per cambiare un po'aria, quando contavo di ricominciare il
da una piccola imbarcazione mossa attraverso un cavo teso fra nave e riva. -anche
): alternato (il movimento di un determinato meccanismo). supplemento ordinario alla
vale una manata sulla spalla, / un pamphlet non vale un vaffanculo.
sulla spalla, / un pamphlet non vale un vaffanculo. = dalla locuz
, xxv-132: costui se cogita d'essere un vafro uomo et è un ideota che
d'essere un vafro uomo et è un ideota che non degerisce le parole nostre.
ed intrigante. bresciani, 6-vlii-267: un certo cotal giovinazzo di romagna, va-
viaggi. giusti, ii-155: volerò un po'qua e un po'là, per
, ii-155: volerò un po'qua e un po'là, per tornarmi a seppellire
anche, di chi, spostandosi da un luogo a un altro, ostenta l'esercizio
chi, spostandosi da un luogo a un altro, ostenta l'esercizio di un mestiere
a un altro, ostenta l'esercizio di un mestiere in realtà insufficiente per la sussistenza
pene, 269: il vagabondaggio è un delitto. einaudi, 639: sempre accadde
. figur. il vagare della mente da un pensiero all'altro; divagazione; fantasticheria
di fame e sete intellettuale e morale un cibo sodo e nutriente, in tanti anni
da un'idea all'altra e da un libro all'altro una casa per l'anima
2. spostarsi, viaggiare per diporto da un luogo a un altro. -anche:
, viaggiare per diporto da un luogo a un altro. -anche: andare a zonzo
a distrarmi. già... fu un errore? non era nato per la
. badate che siamo in debito di un semestre di fitto di casa. tozzi,
con altri oziosi, senza avere dinanzi un pensiero di sé. rebora, 3-i-
.); passare senza soffermarsi da un pensiero a un altro (la mente)
passare senza soffermarsi da un pensiero a un altro (la mente). s
2. il vagare irrequieto del pensiero da un argomento a un altro. bresciani
irrequieto del pensiero da un argomento a un altro. bresciani, 6-x-317: ella
vive irregolarmente senza una dimora fissa e un lavoro regolare; mendicante, accattone.
20-102: fece [il monaco elia] un monasterio con un orto dietro,.
il monaco elia] un monasterio con un orto dietro,... e quivi
italia. deledda, iv-770: era un giovine piccolissimo, magro, mal vestito:
, magro, mal vestito: sembrava un ragazzo vagabondo, e non gli mancava neppure
neppure il sacco, ch'era poi un vecchio zaino da soldato. -vagante
zaino da soldato. -vagante (un trovatore). carducci, iii-9-197:
secolo decimosecondo. -appartenente a un ordine mendicante. -sostant. ottimo
, alla stazione di pescara, era stato un miserabile convoglio di poveracci, non so
. verri, i-380. egli poi era un padre di famiglia con moglie e figli
con moglie e figli, e non un ozioso e vagabondo, del quale si potesse
del quale si potesse far scelta per un simile orrore. pratesi, 5-68: lui
simile orrore. pratesi, 5-68: lui un vagabondo, la sorella una.,
, per modo di dire, era un vagabondo numero uno, un biondino manesco
dire, era un vagabondo numero uno, un biondino manesco e prepotente.
profetizzava spesso: / tu noi trovi un padrone, vagabondo. m. bontempelli,
precisa; che si sposta continuamente da un luogo all'altro (anche in posizione
giuliani, ii-346: quivi mi sembra un po'strana... la frase 'andar
vagabonde milizie. cantoni, 50: un signore qui dei dintorni non vuol più saperne
, e di mangiare all'osteria, come un viandante vagabondo, come uno zingaro scomunicato
per la oscurata aria, li venne visto un lume, al quale subito si dirizzò
una gatta bianca, molto vagabonda, e un merlo, che pendeva sopra la finestra
-caratterizzato da continui viaggi o spostamenti da un luogo, da un paese all'altro (
o spostamenti da un luogo, da un paese all'altro (la vita).
vagabonda è avvenuta come una sosta, un tempo fermo. -figur. che
sp., 27 (474): un turbine vasto, incalzante, vagabondo,
che è privo di una solida trama (un romanzo); che si svolge in
che si svolge in modo incoerente (un sogno). boine, iv-214:
boine, iv-214: per fortuna è un romanzo così vagabondo e, nella trama
trama, smarrito, che infine non è un romanzo. g. manganelli, 18-62
(un legame amoroso); occasionale (un impulso
(un legame amoroso); occasionale (un impulso, un incontro sessuale).
amoroso); occasionale (un impulso, un incontro sessuale). aleardi,
una fornicazione furtiva,... ha un carattere quasi mistico che nulla può cancellare
languida? -effimero (una sensazione, un piacere). f. scarlatti,
dentro il pieno delle poppe: in un ansimo lieve, ma di certo in un
un ansimo lieve, ma di certo in un vivo batticuore. g. candelero [
cesarotti, 1-xix-6: non dèe credersi nuovo un argomento perché vestito con maggior eleganza,
stavolta egli pensò vagamente alla possibilità di un abbordaggio. era evidente che la ragazza
era evidente che la ragazza apparteneva a un mondo completamente diverso dal suo.
leggenda di s. domenico, 55: un suo nepote giovane, correndo vagamente in
nepote giovane, correndo vagamente in su un cavallo, a la perfine traboccato il cavallo
i-337): ella aveva in capo un cappello vagamente acconcio, con un pennacchio
in capo un cappello vagamente acconcio, con un pennacchio dietro. lomazzi, 4-ii-159:
1-i-77: trastullavansi puerilmente a piè d'un albero vagamente fiorito. misasi, 6-i-172:
, 5-365: si guardi ben egli da un vagamento smoderato per cui sembri più tosto
non dir vagamundi, capitano de'quali era un gioan ribao luterano, s'andarono con
: andava renzo verso casa sua, sotto un bel cielo e per un bel paese
, sotto un bel cielo e per un bel paese, ma non incontrando, dopo
. d'annunzio, 1-66: tal forse un giorno fra tonde cenile / de 'l
accidentalmente e in modo del tutto casuale un bersaglio diverso da quello a cui era destinato
alcun bersaglio preciso (una pallottola, un proiettile). alvaro, 12-128:
cessarono: solo di quando in quando un razzo saliva in cielo. -mina
solco, canale creato dallo straripamento di un corso d'acqua in piena. 9
vagantivo, agg. region. incolto (un terreno). 2. celibe
. anche essere). spostarsi da un luogo all'altro, per lo più senza
alcuno il credere che l'etere celeste sia un liquido tenue e sottile come l'aria
aura che ti par che vaghi / a un modo sempre e dal suo stil non
: il fumo nero di quei treni stava un pezzo a vagar lento sospeso e poi
. n. ginzburg, i-608: per un attimo, mia mare vagò sperduta fra
2. debolezza, scarsa validità di un concetto o di un ragionamento.
, scarsa validità di un concetto o di un ragionamento. mamiani, 8-135:
3. incerto, instabile (un sentimento). landolfi, 11-76:
, 307: vagellava nel letto con un febbrone che la tramutava. 2
, 2-ii-830: sudava freddo, si agitava un po'su la seggiola, l'occhio
. essere sul punto di venire meno (un sentimento, una condizione).
far bollire il vagello fine che arai un poco dormito. » trattati dell'arte del
che deponeva in una mangiatoia con poca paglia un bambino vagente. vagerésco,
e mai la spia » diceva terrorizzato un vagero. idem, 19-39 (tu.
durò qusto vagheggiamento bene per ispazio d'un anno. bibbia volgar., vii-428:
evocare continuamente nella mente un'idea, un pensiero; il raffigurare nella fantasia un
un pensiero; il raffigurare nella fantasia un progetto, un evento, l'anelarlo,
il raffigurare nella fantasia un progetto, un evento, l'anelarlo, l'agognarlo,
la prima idea della cosa che produce un vivo diletto; ma la riflessione, il
inchinassero o non si lasciassero sedurre a un cotal vagheggiamento dei fantasmi della mitologia,
invece, era riposta nel vagheggiamento di un matrimonio... con qualche ragazza ricchissima
, dritto a quella parte / dove l'un moto e l'altro si percuote;
e lui te vagezava / ascoso ad un cantone. berni, 22-18 (ii-193)
fra sebastiano del piombo, ch'è un miracolo a vedere. sbarbaro, 1-225:
vedere. sbarbaro, 1-225: quando un luogo mi piace troppo perché vagheggiarlo con gli
-per simil. avere come riscontro un determinato punto di riferimento; essere orientato
essere orientato in una determinata direzione (un astro). dante, par.
, sovrastare permettendo un'ottima vista di un panorama, di un edificio, ecc.
ottima vista di un panorama, di un edificio, ecc. trissino, 2-2-193
il dì seguente, in cim'a un alto monte, / che vagheggiava il gran
la fronte, / vide nel mezzo d'un angusto piano / duo guerrier che si
anelarla, agognarla, sperare che si verifichi un determinato evento; richiamare nella mente con
richiamare nella mente con insistenza e compiacimento un pensiero, un'idea, considerare attentamente
cerca, vagheggia, dolorosamente richiede, un che di umano a cui finalmente credere e
anche il vescovo. -ipotizzare, teorizzare un principio. delfico, iii-550: eccovi
. -per estens. rivolto verso un determinato luogo (un edificio).
. rivolto verso un determinato luogo (un edificio). caro, 12-i-281:
! tante speranze, tante promesse, un avvenire così vagheggiato, e così tenuto
a una condizione, al raggiungimento di un obiettivo (anche con riferimento a un
di un obiettivo (anche con riferimento a un soggetto inanimato). tasso,
com'io vidde, de donne ad un corteggio / andar nella vigilia in san giovanni
2 peze di camuccà di seta per un sommo; e da 3 1 / 2
partic.: forte aspirazione di ottenere un determinato bene, di raggiungere una particolare
da la vaghezza di seguir una fera in un folto bosco, tanto va innanzi seguitando
destarono in petto vaghezza di canto e un ardore di passioni sublimi. savinio, 397
mi punse vaghezza di conoscere di persona un uomo così pittorescamente famoso. gobetti,
vaghezza di divino doveva rimanere tutta in un piano individuale. bonsanti, 4-107:
ser giovanni, 3-430: tradita son da un falso amadore, / che m'avea
di giudizi non abbia altra cagione che un capriccio, una vathezza incorreggibile di disputare
trasse al ripostiglio i coltelli, ché un poco per bisogno e un po'per
coltelli, ché un poco per bisogno e un po'per vaghezza...,
vaghezza..., ne aveva un fornimento. - civetteria. francesco
, ii-14-333: si scuo- pre in un solo volger d'occhi la vaghezza delle colline
aiuta, d'una vaghezza leggera, un poco fiabesca, quasi inconsistente, tutta insomma
fido', che, cullando l'anima in un vago sentimentalismo sensuale, fecero quel libro
, portato e letto perfino nelle chiese come un 'uffiziòlo', c'è un personaggio e
chiese come un 'uffiziòlo', c'è un personaggio e ci sono alcune scene che spiccano
e colori, grazia di esecuzione in un dipinto. loredano, 2-388: all'
2-388: all'uscire della piazza v'era un bellissimo portone con festoni, pitture di
-abilità, tecnica, maestria di un artista. vasari, i-298: fu
vasari, i-298: fu in que'tempi un miracolo, che giotto avesse tanta vaghezza
che egli imparò l'arte, in un certo modo, senza maestro.
biol. che è idoneo a spostarsi (un or ganismo, in contrapposizione
contrapposizione a quelli sessili, fissati a un sostrato). = deriv. da
iii-403: o come potremmo noi dare ad un tempo le leggi a'popoli e le
. per simil. involucro, custodia di un oggetto. angioletto, ii-69: furon
. organo copulatore femminile, costituito da un canale muscolo-membranoso che va dalla vulva all'
nel suo solito sito naturale, et un dito traverso sopra vi era l'altra apertura
a essere inserito, irrorato in vagina (un medicamento solido o liquido). -lavanda
i caratteristici suoni vocali, piangere (un neonato, un lattante). -
suoni vocali, piangere (un neonato, un lattante). - anche con riferimento
mi vedesti, e ben m'udisti un giorno / nella dolce vagir pic- ciola
giorno / notte, che non sentisse in un confusi / col vagir di chi nasce
2. pef simil. emettere un verso singultante e lamentoso (un animale
emettere un verso singultante e lamentoso (un animale). pascoli, 1-743:
1-743: lontano vagisce il pavone / come un bambino in culla. 3
in culla. 3. in un contesto metaforico: essere all'inizio, incominciare
vagito, sm. suono vocale emesso da un neonato, da un lattante, pianto
vocale emesso da un neonato, da un lattante, pianto dei bambini piccolissimi.
confusione del mormorio, cominciò a distinguere un misto singolare di vagiti e di belati;
belati; fin che arrivò a un assito scheggiato e sconnesso, di dentro il
, iv-1-579: mi giunse all'orecchio un vagito fievolissimo, appena udibile. bacchetti,
delle origini; primo tentativo letterario di un poeta, di uno scrittore. berchet
a savona, dove finì in occasione d'un trasloco. 3. esordio
intendere l'orecchio, annun- ziatori di un nuovo mondo. 4. manifestazione
v ii sapete che i francesi un foco, un vento / son nell'armi
sapete che i francesi un foco, un vento / son nell'armi e cuor
fu di gran vaglia, / involsono in un ricco palio d'oro. boiardo,
, 12-101: or ora / venne un non so qual vecchio: eccolo tosto /
ei, nell'aspetto, mostra / un uom di vaglia, e di severo senno
per la regina una 'demoiselle', cioè un umile specchio da camera. -di
3. pregio, valore materiale di un oggetto; valore monetario, prezzo.
, cent., 1-49: vi fero un tempio con gran proweden- za; /
4. energia, forza di un colpo sferrato; efficacia di un'azione
alzò rubesta, e in capo dielli / un colpo di sì gran forza e vaglia
manzoni, v-3-215: essendomi mancata, per un accidente impreveduto, l'accennata occasione,
, l'accennata occasione, ho fatto chiedere un vaglia alla posta. mazzini, 49-346
la prego intanto di fare spedire subito un vaglia telegrafico di lire 257 alla signora
, ve ne hanno alcune che racchiudono un vaglia, e queste lettere sono le migliori
terzi. cavour, v-310: trovo un po'strano che... quest'offerta
. quest'offerta non sia appoggiata ad un vaglia ai credito di qualche casa di commercio
omerico'; così pure una lettera con un vaglia sopra di lui per lire 225 prestatemi
. moretti, iii-282: egli fumava un sigaro virginia, di quelli lunghi che
austriaco; era commerciabile e, superato un dato termine, poteva essere usato per
vàglio, vagli). far passare attraverso un vaglio un materiale incoerente (quale grano
). far passare attraverso un vaglio un materiale incoerente (quale grano, ghiaia,
vagliare e giudicare le nostre azioni da un differente punto di vista. bacchetti, 1-i-476
li. 4. valutare un candidato nell'idoneità ad assumere una carica
. lippi, 6-59: si vede un nudo che si vaglia e duole, /
che ha indosso, e fa colla vita un moto simile a quello, che fa
vagliata. 2. colpo dato con un vaglio. tommaseo [s. v
setacciato, per suddividerlo per dimensioni (un materiale incoerente). -in partic.:
. redi, 16-iv-266: nel fondo di un vaso di rame ho messo una buona
italia da due secoli in qua, un pensiero forte e nazionale o non può
il seme è diventato a quest'ora un covone di versi che, battuto, ventilato
grafi 5-1033: ih, quanta roba! un emporio / di ben vagliate notizie,
il grano, crivellatore; chi maneggia un vaglio. sacchetti, 3-3:
di vagliare, di far passare attraverso un vaglio materiali incoerenti per separarli secondo le
o crusca. oliva, 610: un furgatore di frumenti, sporcato da vagliatura,
quel primo impeto di zelo aveva vagliato un poco troppo grosso, si fece fare una
: vi manderò (quando ci sia) un fa- scicoletto di cose mie; e
poterne fare una vagliatura severa e trame un volumetto breve, ma scelto.
volgar., ii-i (8): un iomo inpremuà da le vexine un vaio
: un iomo inpremuà da le vexine un vaio da mundar gram. lo qua.
suo centro cammina per la circonferenza d'un cerchio immaginario parallelo al pavimento. passerotti
far della tua pelle / stringhe, un vaglio od una piva. lastri, i-64
era più corto e più sottile, un granatello quasi nuovo, e lo staccio mezzano
superfici di rete o di lamiera per selezionare un materiale in due o più pezzature.
da buchi (e, anche, a un cuore trafitto dall'amore), a
'l cuore / di trapanarmi tutto come un vagghio? gambino d'arezzo, 133:
, / dove fosti forato più ch'un vaglio. pulci, 7-43: egli era
7-43: egli era come a dare in un pagliaio; / e già tutto forato
pagliaio; / e già tutto forato come un vaglio, / e'si volgeva come
vaglio, / e'si volgeva come un arcolaio / a'saracin, che faceano a
buchi nella pancia, che non ha un vaglio. nomi, 14-2: restarono bucati
lì sul colpo. la pelle pare un vaglio, dai pallini della botta.
, 44-15: se s'avesse a fare un vaglio de'sonetti più belli del petrarca
benefizio è giusto come far acqua in un vaglio. -dar calci al vaglio
il vaglio l'acqua-, non saper tenere un segreto. bacchelli, 1-iii-235:
, 1-iii-235: sei quello che sei: un credenzone, un bietolone, se vuoi
sei quello che sei: un credenzone, un bietolone, se vuoi saperlo, uno
di venticinque o trent'anni il faggio dà un bonissimo fruttato. come è pianta vecchia
vagliazzo. burchiello, 11: ed un vagliazzo ch'era pien di buchi / mi
non circostanziato né fedele (una notizia, un resoconto). -anche: genericamente inteso
: genericamente inteso, generalmente considerato (un concetto); che non è chiaro,
precisamente collocato in una successione cronologica (un tempo). bartolomeo da s
-debole, incerto, ambiguo (un sentimento, una speranza); non
che non riconosce una causa certa, un motivo razionale, un oggetto preciso (uno
causa certa, un motivo razionale, un oggetto preciso (uno stato d'animo
sua tristezza, gli suscitavano nel cuore un timor vago, non so che presentimento
. calvino, 1-387: ora, con un sapiente rilassamento di tutta la sua febbrile
di tutta la sua febbrile attività interiore, un vago protendersi verso l'indomani, si
ma diffuso in tutto il corpo (un malessere). d'annunzio, iv-1-25
sua persona quella persistenza e ne aveva quasi un vago malessere fisico. -che
, puramente interlocutorio, appena abbozzato (un gesto, un atteggiamento).
interlocutorio, appena abbozzato (un gesto, un atteggiamento). fracchia, 149
gesto vago. idem, 802: un vago sorriso incurvò le labbra del maggiore
sala. 2. confuso (un suono); diffuso in sottofondo, soffocato
; diffuso in sottofondo, soffocato (un rumore). speroni, 1-2-215:
sono ed incerti, che non è un solo degli ascoltanti, che sappia intendere
lontano, lo strido acuto del pulcinella d'un burattinaio arrivava sino alla folla, tra
burattinaio arrivava sino alla folla, tra un mormorio vago di risata. landolfi,
udire... persino una volta un vago stronfiare come di froge bestiali.
-che aleggia lieve nell'aria (un odore). angioletti, 1-129:
angioletti, 1-129: fluttuava a tratti un vago odore di zolfo e di bruciaticcio
altrove. -tenue, sfumato (un colore); debole, fioco (una
; e il suono / sparse per tutto un vago odor cilestre. d'annunzio,
-smarrito, vagante senza comprensione da un oggetto a un altro (gli occhi
vagante senza comprensione da un oggetto a un altro (gli occhi, lo sguardo)
. petrarca, 107-14: solo d'un lauro tal selva verdeggia / che 'l
perduto la rotta (una nave, un navigante). dante, purg.
-che ha moto nel cielo (un astro); che non è fisso
stendea poi con dolce amico affetto [a un spirito] / tre fiate le braccia
guardano donne verso la marina, / seguendo un fiocco di bambagia vago, /
-non stabile, occasionale, libero (un rapporto, una relazione sessuale);
-che passa rapidamente da uno a un altro soggetto, inquieto, mobile;
de amicis, ii-704: è una testa un po',., vaga, tende
- in partic.: goloso di un cibo, avido; voglioso di sesso.
d'oro e d'onor vago / un solo dì non posa, / mal ti
vaghi. -che è incline a un atteggiamento, che aspira a una condizione
un'arte, di una disciplina, di un argomento, interessato, versato in esso
continuamente, vaga, e invitante, un filo d'erba tra i denti.
i riccioli, / su 'l labbro tremola un desiderio. -di animali (con
tanara, 2: il passer moschetto è un uccelletto piccolissimo, quanto un'ape,
colorate. casti, i-1-61: eravi un pappagallo in monistero / di vaghe piume
-piacevole, simpatico (un interlocutore, un compagno). fanzini
-piacevole, simpatico (un interlocutore, un compagno). fanzini, ii-299:
raffinato, elegante; desiderabile, godibile (un oggetto, in partic. prodotto,
più dir si può, la quale è un membro di gran divozione per adornamento d'
in s. apostolo è di sua mano un s. francesco, con un paese
mano un s. francesco, con un paese di vaghissima maniera a fresco. casti
., 187: sostien del braccio un giovinetto cigno / e togliesi di fronte
. r. bonghi, 1-i-1-491: anco un vaghissimo quadretto di un san francesco che
1-i-1-491: anco un vaghissimo quadretto di un san francesco che sviene al suono della viola
sviene al suono della viola toccata da un angelo dovrà riporsi fra 'veneti, se
e seducente l'aspetto (l'abbigliamento, un ornamento, l'acconciatura).
ritrovando le piehe sopra all'oro d'un poco di bisso più scuro; ed è
o, anche, trasparente e sfumato (un colore). cennini, 43:
. cennini, 43: giallo è un color che si chiama orpimento. questo
incline al gradevole, all'accattivante (un pittore). lomazzi, 3-286:
e grossi. lupis, 259: un pomo di sodoma, vago nella scorza e
essere senz'anima. -soave (un profumo). poliziano, st.
9. ameno, ridente; che offre un bel panorama, che promette piacevole soggiorno
panorama, che promette piacevole soggiorno (un luogo, una regione); ornato
pensier. arbasino, 1-545: guidiamo un po'per uno, fra desolati campi e
10. armonioso, elegante (un edificio, un elemento costruttivo, ecc
. armonioso, elegante (un edificio, un elemento costruttivo, ecc.);
e segno fu d'orgoglio. / un altro ancor da sollazzi e da festa /
1-19: la facciata è adorna di un vago e beninteso portico, sostenuto da quattro
(la primavera). -anche in un contesto metaforico. orlandini, xxxvi-358:
stagion che i prati indora, / dietro un fonte gentile i'mi posava, /
13. interessante, avvincente (un discorso, una trama narrativa);
altra nazione si voglia? -interessante (un argomento scientifico). bassani, 9
core ineffabili moti. soffici, v-2-49: un prolisso elo- cubrare nel vago e nel
con le vecchie nel carrozzone a fare un cazzo, e non guadagnare neanche dei soldi
. mal poteva ingoiarla d'aver buscato un pubblico schiaffo dalla sua vaga. d'
ire ineguali / mentre il vago dell'un l'altro scolora. bertola, 1-53:
nulla; messe alle strette e richieste d'un di scorso filato si confondono
, quando parliamo d'una che ha un certo lascivetto e un certo ghiotto, con
d'una che ha un certo lascivetto e un certo ghiotto, con la onestà mescolato
con la onestà mescolato, e con un certo attrattivo. carducci, iii-2-164:
vaghetta e pura / che larga a un tempo e stretta è di natura!
senza una direzione precisa, anche in un luogo chiuso. rezzonico, 126
col viso tra le palme, costituiva un pericolo grave per la edificazione dei fedeli.
6. incerto, esitante (un sentimento, uno stato d'animo).
nel nero si rischiara, si colora d'un tenue e chiaro e finalmente innalza gli
qua e là senza una meta o un itinerario preciso. boterò, 6-215:
. tremolare, baluginare (una luce, un corpo celeste). prati, i-13
/ flutti / con la pietà di un fuggitivo amante / il sol che muore.
e oziosi, passare a casaccio da un argomento o da un pensiero all'altro
passare a casaccio da un argomento o da un pensiero all'altro (una persona,
altro materiale che può essere trasportata in un vagone ferroviario. 2. figur
vagoncino, sm. vagone ferroviario, di un tram, ecc., ai dimensioni
4-1005: ritornato da una corsa faticosa in un vagoncino della piccola, lenta e perciò
vari. -con riferimento agli elementi di un trenino giocattolo. pirandello, 8-1048:
s'agganciavano due o tre vagoncini; un terzo, un tamburello. -cabina
due o tre vagoncini; un terzo, un tamburello. -cabina di funivia o
. ciascuna delle unità costitutive di un convoglio ferroviario per il trasporto di persone
sarebbe perfetta, se si potesse entrare in un vagone, che ci condurrebbe in quattr'
cattaneo, vi-2-91: tutte queste meraviglie in un fascio: navi e locomotive, pedoni
conchiusero che nella locomotiva dovesse esser chiuso un demonio che tirasse tutti i vagoni.
ultimo vagone cantavano; erano seduti su un carro scoperto, accanto ai pezzi d'artiglieria
-vagone cisterna: quello, costituito da un grande serbatoio cilindrico, adibito al trasporto
in quelle pagine (veramente dedicate ad un contratto per il trasporto di vino in vagoni-
vittorini, 2-99: lì c'era un pozzo, c'era l'acqua venuta in
pasti. borgese, 1-406: prenotò un posto al vagone-ristorante, quando passò il
2. cabina di una funicolare o di un analogo mezzo di trasporto. ungaretti
nervo vago sinistro, praticata, soprattutto un tempo, per ridurre la secrezione e
squilibrio vagotonico... e le prescrisse un periodo di riposo. 2.
nido. 3. che emana un chiarore fioco e baluginante. lucini,
terza classe-, donegrore d'intorno di un infinito fosforico vagulo palpebramen- tato di
ant. vitigno molto pregiato, coltivato un tempo, che produceva uva nera. -
giorni, ha rapito il figliuolo d'un fabbro, ch'era il suo ganzo.
. ant. e letter. che presenta un colore tendente al nero o, anche
altro o cerchiati di colore chiaro (un cavallo). d'alberti [s
l'uno dall'altro o che hanno un cerchietto bianchiccio intorno alla pupilla. verga,
dell'azzurro compaiono rispettivamente l'oro e un altro colore. = deriv.
to intorno a una vela così da formare un orlo doppio. guglielmotti, 967
quanto riveste le membra umane (in un passo che riecheggia scherzosamente dante, par.
. ant. e letter. che presenta un colore tendente al nero. bencivenni
bianco san giovanni e negro, e fa'un colore di varo, che si chiama
153: di questa maniera, parrete un pulcino avvenutosi ad un grappolo d'uva
questa maniera, parrete un pulcino avvenutosi ad un grappolo d'uva primaticcia, che va
foderata di vai e tenuto per mano da un angelo. fagiuoli, v-27: a
che differenza passi tra la copertura d'un marito e la copertura d'una pelle di
, dovrebbe, credo, saperla anche un accademico della crusca. d'annunzio, iii-2-
vedesse il vaio tutto affumicato in capo e un pennaiuolo a cintola e più lunga la
iii-1-57: tu guardavi il doge con un occhio duro come il ferro quando egli
-a). foderato con tale pelliccia (un indumento, un abito).
con tale pelliccia (un indumento, un abito). g. villani,
2. ciuffo di peli di tale animale un tempo usato per la confezione di pennelli
questo si stempera nell'acqua a guisa di un savore, da poi con un pennellino
di un savore, da poi con un pennellino di vaio si distende grassetto in tutti
= voce di area ven., da un lat volg. * valleus, deriv.
il corpo di una persona, di un animale). bencivenni, 8-94:
vaiuolata, con una grossa testa e un corpo mingherlino. = deriv.
xxi (i960), 95]: un altro termine che non ha trovato un
un altro termine che non ha trovato un felice equivalente nella lingua italiana..
medica che consisteva neh'immunizzare dal vaiolo un soggetto sano inoculandogli, in partic. per
morirono. fagiuoli, xv-109: dite un po'delle lenti e che farete? /
2-258: diressi per ischerzo, costui porta un viso riccamato di vaiuoli. cestoni,
bolle del vaiuolo, ma piene di un siero trasparente e che in tre giorni
della vite': malattia che deriva da un piccolo fungo, lo 'sphaceloma ampelinum'de
chiamata codilago, perché presso il margine di un piccolo lago sulla cima d'un'altra
(nel 1576), che è da un lat. volg. * vario -onis,
linguam romanam'. ariosto, 1-iv-6: un soldato valacco gliene offerse cento saraffi. cattaneo
portare missive, dispacci, ordini da un luogo a un altro; daco.
dispacci, ordini da un luogo a un altro; daco. sanudo,
di forza considerevole, che precipita lungo un pendio montuoso, aumentando spesso di volume
! -in espressioni comparat. per indicare un corpo, un insieme di oggetti,
comparat. per indicare un corpo, un insieme di oggetti, un veicolo che cade
corpo, un insieme di oggetti, un veicolo che cade, che rotola che
, che rotola che avanza rumorosamente o un evento sconvolgente. pascoli, 1198:
assicurato alla vita di uno sciatore o di un alpinista e lasciato con un capo sciolto
o di un alpinista e lasciato con un capo sciolto, ne facilita il ritrovamento,
caotica e tumultuante o che può rappresentare un grave pericolo. savinio, 10-292:
notizie che si presentano contemporaneamente o in un breve lasso di tempo. periodici popolari
del volta si spiegano nelle scuole ad un fanciullo in cinque minuti e si va
valanga: moltiplicazione cumulativa di portatori in un semiconduttore per conduzione inversa. -per
: scarica elettrica che si innesca in un isolante sottoposto a un campo elettrico sufficiente
si innesca in un isolante sottoposto a un campo elettrico sufficiente a impartire ai portatori
fisiol. conduzione a valanga: conduzione di un impulso nervoso attraverso molti neuroni che convergono
squadra nazionale che riesce costantemente a piazzare un numero rilevante di sciatori ai primi posti
uscita precipitosa e irruente del portiere su un attaccante. 8. vulcanol. valanga
che, appena depositate sui fianchi di un vulcano, franano a causa della loro
, a noi resta la consolazione di un wagner minore e meno appariscente.
: in una lirica di alceo o in un preludio di chopin ci si sente più
prende nome dalla fonte, sbocco di un fiume sotterraneo, da cui nasce il
, abitante del vaud, nome di un cantone svizzero. - anche sostant.
chiesa riformata (chiesa valdese) con un culto di tipo presbiteriano (ed è attualmente
, 3-345: che i valdesi fossero un tempo soggetti spiritual- mente ai papi o
che le dottrine degli ugonotti s'insinuarono un po'troppo addentro nelle loro valli con molto
detrimento loro. ojetti, ii-277: era un gran valdese, presbite, curvo e
andava in valdibuia. = nome di un luogo immaginario, con accostamento scherz.
pubblico avrà egli bisogno della sentenza d'un tribunale o d'un atto autentico, per
della sentenza d'un tribunale o d'un atto autentico, per credere meretrice una
che vede ad ogni istante alle finestre d'un bordello colle attitudini e co'gesti delle
muffa, che rassomigliava la sbemia di un di quei cavalli del trionfo.
-come formula conclusiva di una lettera, di un discorso dedicatorio. poliziano, orfeo
lo stesso corinèo tre volte intorno / con un rampollo di felice oliva / spruzzando di
spentosi serenamente, al quale si rende un mesto tributo d'affetto recandogli l'estremo
terra interposta fra que'pali) per dare un po'di valezzo (vigore, sfogo
'valendònna'a cosa corrisponderebbe? -a un grido d'oboe o di corno.
sì, che dentro al core / nasce un disio de la cosa piacente; /
a servirla, e tenga per fermo che un più valente e un più fortunato amico
per fermo che un più valente e un più fortunato amico ella potrà ben trovare senza
ben trovare senza difficoltà, ma non un più tenero, più caldo, più sincero
nel dovere, ha una madre vedova e un fratello in età che chiede spese e
. valentuomo. -attendibile, credibile (un testimone). s. agostino volgar
men valente. -stilisticamente pregevole (un verso, un'espressione poetica);
, perito. -anche in relazione con un compì, di limitazione. latini volgar
io trovai più vicino che 'bagni un valente medico, il quale ottimamente gue-
gli uomini dotti, che l'avere un valente maestro di gramatica veniva riguardato qual
-che eccelle negli studi, brillante (un allievo); dotto, sapiente (
.), acuto, sagace (un critico). boccaccio, viii-1-34:
giorno furon di parere / d'ammazzare un cavallo il men valente, / e del
, / e del suo sangue colmar un bicchiere / e spegnere così la sete ardente
. -molto resistente e solido (un oggetto). b. davanzati,
ibidem, 163: a voler fare un valente, convien fargli villania. ibidem
si difende, e a chi da un colpo più non ne aspetta, e con
scrivere; e se alcuno scriveva pure un poco, non copiava autori profani,
re, che una piccola valentia di un piccolo merito, non guaterà il fatto del
e fu divinizzato: l'omicidio divenne un gioco, una valenterìa. settembrini [
cesari, 7-194: come egli è un po'alticcio, che valenterie mi conta
di una professione, nell'esecuzione di un lavoro; bravura, abilità, destrezza
nauseò il popolo al sentire tutto a un tratto non solo costruzioni inaudite uno allora,
valore. -vigorosità sessuale di un animale. sodenni, iv-272: altri
galline e non più s'allunghino a un fallo, niente di meno, secondo
vigogna assai morbida e fluida, con un gran cappello di paglia tutto tremolante di pizzi
(1-iv-67): né io altressì tacerò un morso dato da un valente uomo secolare
io altressì tacerò un morso dato da un valente uomo secolare a uno avaro religioso con
valente uomo secolare a uno avaro religioso con un motto non meno da ridere che da
disordine; e a capo di essi fu un valentuomo, antico e nobile cittadino ricco
possente. carducci, ii- 21-158: un gruppo di valentuomini, da me chiamati,
i quali furono ingegnosamente paragonati tra loro da un terzo valentuomo. bacchelli, 2-xxii-349.
-ant. facoltà del corpo umano, di un organo. alberti, ii-197: l'
2. valore economico attribuito a un oggetto, a una merce, a
-somma di denaro che corrisponde al valore di un bene, di una merce.
chim. espressione quantitativa della proprietà di un elemento o di un gruppo atomico di combinarsi
della proprietà di un elemento o di un gruppo atomico di combinarsi con altri per
e. gadda, 18-152: volete imbarazzare un chimico: chiedetegli: « come fa
, sicché subito se colei addivenga a un congiungimento o copula? ». esso
. -il numero di elettroni che un elemento è capace di cedere, acquistare
sostituibili con anioni. -valenza di un acido: il numero degli atomi di idrogeno
atomi di idrogeno sostituibili con quelli di un metallo. -valenza di un composto organico
quelli di un metallo. -valenza di un composto organico: il numero di gruppi
nel momento in cui si legano ad un numero di atomi o gruppi maggiore di
e verbi hanno di legare a sé un certo numero di complementi che ne integrano
ora, quando genovese e quando da un luogo e quando d'altro. de amicis
in tale città (in partic. un tipo di imbarcazione). - anche sostant
mostrare competenze; avere spiccate qualità in un dato campo, in una determinata attività
, 15- 92: cerca di pensare un po'a bessie. è una donna che
-sostant. patecchio, xxxv-i-569: un mat se tien plui savio -e de
propria funzione (il corpo umano, un membro). g. gozzi
-prevalere, avere la meglio su un avversario. maestro sanguigno, 99
, essere capace, riuscire a ottenere un risultato. chiabrera, 1-ii-300: io
parve di tanto adoperare, ch'io valessi un cavaliere. livio volgar., 1-306
, cxiv-20-146: tanto è vero che un uomo talvolta vai più di cento, e
, e che mille non equivalgono ad un solo. manzoni, pr. sp.
. gadda conti, 2-504: valeva un maschio, sulla neve. -recipr
efficace, utile o funzionale per ottenere un determinato risultato; essere proficuo, produrre
determinato risultato; essere proficuo, produrre un vantaggio, un'utilità; servire,
non ha valso nulla. -avere un valore morale, spirituale, intellettuale.
aragona diceva, che la parola d'un principe deve valer tanto, quanto il giuramento
valer tanto, quanto il giuramento d'un privato. d'annunzio, iii-1-840: -aligi
spezza il boccale, tu spezzalo contro un altare. -avere un significato,
spezzalo contro un altare. -avere un significato, una determinata valenza simbolica,
vale. b. davanzati, ii-445: un uovo ch'un mezo grano d'oro si
. davanzati, ii-445: un uovo ch'un mezo grano d'oro si pregia,
tutti vi giu- rerano che se valesse un no a distruggere la validità del sì,
al trattamento di una malattia, di un malessere, di un'intossicazione. crescenzi
fregma. 4. avere un determinato prezzo, costo, valore economico,
denaro; costare (in relazione con un compì, di valore). -anche:
, di valore). -anche: avere un grande pregio. lettere senesi,
che valevano. poliziano, 4-44: un contadino, domandato che valeva in piazza
grano, disse: « oh, vale un occhio d'uomo ». gemetti careri
vogliano sotto tenda... questo è un bel paesetto e ci sono dei veri
73-8): ben m'è ancora rimas'un podere / che frutta l'anno il
/ che frutta l'anno il valer d'un sambuco! -il valere di un
un sambuco! -il valere di un bottone, di una noce, di una
far diletta, / non vi lasciaro un valer d'un bottone, / potàr le
, / non vi lasciaro un valer d'un bottone, / potàr le vigne de'
, efficacia (ed è in relazione con un compì, pred. che indica qual
varrà 5? dolce, xxv-2-230: un piacer che si fa senza che altri il
dà, et il suo sì vai un sì. goldoni, x-983: io dico
disprezzo, / discacciarlo da noi, sarà un tormento, / un castigo sarà che
noi, sarà un tormento, / un castigo sarà che vai per cento. algarotti
ben potete credere che i sogni di un tal uomo vagliono per le più profonde
viii- 132: l'uccisione di un bufalo (tenuto in alcuni paesi per feroce
vale per quella di due nemici; di un leopardo per sette; di un leone
; di un leopardo per sette; di un leone per dieci; di un elefante
di un leone per dieci; di un elefante per quindici. de roberto, 3-52
suspetto. -nello sport, in un gioco o in una scommessa, contare,
, saporito, gradevole, appetitoso (un cibo). gemetti careri, 1-iii-17
avvantaggiarsene; ricorrere per i propri scopi a un ragionamento, un consiglio, un comportamento
i propri scopi a un ragionamento, un consiglio, un comportamento. bembo,
a un ragionamento, un consiglio, un comportamento. bembo, 5-3: ma
si servirà, non saranno limitati ad un secolo o ad una nazione, ma si
! 11. rivalersi, rifarsi di un danno, di una perdita, o,
perdita, o, anche, di un affronto su qualcuno o qualcosa. rinaldino
partic. in relazione all'etimologia di un nome, a un sinonimo, a un
all'etimologia di un nome, a un sinonimo, a un termine straniero)
un nome, a un sinonimo, a un termine straniero). giamboni,
antico e comune significato, e ristretta ad un nuovo e proprio, cominciò a valere
ho passate con voi, mi valsero un anno di conoscenza, e mi restarono scolpite
per ora proverò se il silenzio mi vale un po'di ospitalità moretti, i-117:
: dov'è quel tormento / che vaglia un momento / di questo piacer? d'
schermire, ch'e'non mi dess'un colpo a la sgaraglia / che m'ebbe
n. 4. -non valere un soldo, un soldo bucato-, v.
. -non valere un soldo, un soldo bucato-, v. soldo1, n
il medesimo risultato poteva essere conseguito in un modo più semplice, meno dispendioso,
vinta ». gadda conti, 2-672: un giorno pensò dell'orto, / la mura
mandarne due degli va. ambasciatori ad offrire un core. se ne sono mandati tre per
leriana ». cicognani, v-2-129: prescrisse un po'di valeriana co giuliani
a legname, si diliscame sedativo e un po'di pepsina come digestivo. no
per lo più una fatica, un sacrificio, uno sforzo, un investimento.
fatica, un sacrificio, uno sforzo, un investimento. pentamera, frutto od
pentamera, frutto od achenio coronato da un pappo. tarchetti, 6-i-101:
la spesa del fieno o anche di un po'di paglia da dargli da valerianato,
. amile, estere che si presenta come un liquido, incolore, -valere quel che
soltanto perché le no pensate. -valere un milano: avere grandi capacità, essere
.. ché per imitare io valeva un milano sin da ragazza. -valere
milano sin da ragazza. -valere un occhio: v. occhio, n.
occhio, n. 14. -valere un perù: v. perù, n.
perù, n. 3. -valere un tesoro: v. tesoro, n.
5-190: vaglia il vero, è mirabile un principe, che sappia così ben maneggiar
galazia sia favorevole per la prosperazione di un tal'animale. tarchetti, 6-i-303. voi
senno: / mille ignoranti non vaglion un savio / la cagion detta ch'ai partir
scorza. ibidem, 40: val più un amico che cento parenti. più vale
che il sangue. ibidem, 71: un uomo ne vai cento (o mille
vagliono uno. ibidem, in: un buon servitore vai più d'un buon padrone
in: un buon servitore vai più d'un buon padrone. ibidem, 183:
mi turbò il sistema nervoso: oggi piglierò un decotto di china e ho già preso
siena, 1-125: una stola e un manipolo di raso cremisi, foderato di
sfondo più adatto per gli ultimi anni di un 'barunèn'valetudinario? = voce
il dittatore stabilito di formare a tant'uopo un adatto valetudinario: e si decretò la
, vigoria fìsica (anche in relazione con un agg. qualificativo). dante
sì fatti beni parrebbe valevole a rendere un uomo felice. periodici popolari, ii-
convincimento di una o più persone (un argomento, un discorso, una preghiera,
o più persone (un argomento, un discorso, una preghiera, una raccomandazione
», come se si trattasse di un cristiano valevole a men che nulla.
perdi? sacchi, i-220: ad un tempo stesso il principe è presente a ciascuna
dello stesso segmento, formano tra loro un angolo aperto verso l'esterno rispetto alla
l'esterno rispetto alla linea normale (un arto, un segmento di arto).
alla linea normale (un arto, un segmento di arto). = voce
vali (l'amministratore in capo di un vilaiet). ojetti, i-329: se
, oltrepassare; superabile. -anche in un contesto figur. livio volgar. [
è come se ci fosse, invece, un fossato facilmente valicabile. =
). attraversare per l'intera estensione un territorio, una distesa marina o lacustre;
una distesa marina o lacustre; oltrepassare un corso d'acqua; guadare.
cono dell'etna. nievo, 859: un passo dietro l'altro, oggi valicando
passo dietro l'altro, oggi valicando un fiume domani una montagna, il volere dei
negri. alla lor terra / venne un lontano popolo guerriero, / che il
fu come se avessi avuto da valicare un deserto. -assol.
con la particella pronom. passare in un luogo, attraverso un luogo; passare oltre
. passare in un luogo, attraverso un luogo; passare oltre un ostacolo;
luogo, attraverso un luogo; passare oltre un ostacolo; procedere oltre. -anche di
, 1-ii-192: gli parea, per entro un bosco ombroso, / un gran fracasso
per entro un bosco ombroso, / un gran fracasso e spiacevol sentire; / per
levato il capo, gli sembiava / un gran cinghiar veder che valicava. la spagna
vi ti veggia valicare; / voltolerommi un pezzo per piacere. tasso, 20-60:
-sorvolare; superare in volo (un uccello, un insetto). metastasio
; superare in volo (un uccello, un insetto). metastasio, 594:
. gozzano, i-349: se scorge un muro, subito s'innalza, / lo
festevoli e d'ortaglie. -varcare un limite geografico, una linea di frontiera;
frontiera; passare sul versante opposto di un sistema montuoso; superare un ostacolo.
opposto di un sistema montuoso; superare un ostacolo. b. davanzati, ii-260
2. attraversare uno spazio geografico (un mezzo di trasporto). panzini
. 3. trapassare l'atmosfera (un raggio di luce). galileo,
sole della memoria, antico sole / che un cielo antico valichi, ti vedo /
questi occhi vivi, in mezzo a un vero / cielo d'estate - scolorato sole
. 4. figur. superare un certo limite di età. 5.
del suo viaggio. 5. oltrepassare un determinato limite ritenuto accettabile, conveniente,
conveniente, opportuno in una trattazione o un testo; trascendere l'argomento principale in un
un testo; trascendere l'argomento principale in un discorso, in un'opera letteraria.
ii-590: noi siam liberi di valicare a un bisogno la misura da noi servata fin
bene di abborracciarlo, per paura di un quarticel d'ora più. de sanctis,
-eccedere una misura o una quantità (un oggetto); superare una prerogativa altrui
valicare. 6. disus. percorrere un sentiero, un cammino. varano,
6. disus. percorrere un sentiero, un cammino. varano, 1-65: allora
leggenda aurea volgar., 1522: un... frate dobbiendo valicare una
parte e la terza, e diciamo un poco de la quarta; della malizia
11. intr. disus. giungere in un luogo al termine di un tragitto.
giungere in un luogo al termine di un tragitto. m. villani, 4-19
12. ant. estendersi, propagarsi (un incendio). g. villani,
, 11-113: la notte seguente s'apprese un gran fuoco in parione e valicò nella
13. trascorrere, passare (un periodo di tempo, una parte del
per lo lungo cammino, ebbero trovato un bel prato et una fontana, e ciò
con molti e belli / ragionamenti e con un bel diploma / prova che lunga pezza
legge salica. -venire superato (un termine temporale). grazzini, 2-33
. ant. passare, nell'ambito di un discorso, da un argomento all'altro
, nell'ambito di un discorso, da un argomento all'altro. n.
bellezza proporzione non è, fatemi chiaro un dubbio che n'occorre. siri, 1-iv-202
2-i-407: per istrada si venne, d'un ragionamento in altro valicando, a far
2. completamente passato, trascorso (un periodo dell'anno, un giorno)
trascorso (un periodo dell'anno, un giorno). ranieri, 28:
giorno). ranieri, 28: un anno è qualche cosa nella vita mortale.
affioranti, che consente l'attraversamento di un corso d'acqua di modesta entità.
a guisa di piuoli, per attraversare un qualche torrentuc- cio. se il valicatoio
(203): renzo, salito per un di que'valichi sul terreno più elevato
a una città, ma sorgesse in un deserto. praga, 4-140: io ho
di transito (non necessariamente costituito da un passo montano) tra due stati confinanti
-figur. espediente per iniziare un discorso, per partecipare a una discussione
per le selve, veggendo che questo era un bello arbore, 10 fece tagliare;
lui medesimo. carducci, ii-i 1-294: un ponte, un ponte, chi mi
, ii-i 1-294: un ponte, un ponte, chi mi dà un ponte,
ponte, un ponte, chi mi dà un ponte, o anche il valico di una
giuliani, ii-407: para, bimbo (un de'pastori di marliana in valdimevole gridava
di marliana in valdimevole gridava già a un suo figliuolo), para per cotesto
di una catena montuosa; attraversamento di un corso d'acqua. g. villani
maestà sua al valico dell'esercito sopra un ponte di barche gettato a traverso del
giovanni, 3-270: fece [attila] un giorno un grandissimo consiglio, al quale
3-270: fece [attila] un giorno un grandissimo consiglio, al quale fece richiedere
a uno a uno gli facea amazzare a un certo valico d'una camera.
: eliminare ostacoli, difficoltà, agevolare un comportamento. firenzuola, 358: parevoli
in legno di forma cilindrica costituita da un grande arcolaio, messo in movimento dalla
di forma cilindrica, a foggia di un grandissimo arcolaio, vol- gentesi per forza
agg. ant. superato, oltrepassato (un termine temporale). firenzuola,
2. per estens. passo di un testo. sassetti, 7-421: un
un testo. sassetti, 7-421: un contadinello... domandato da un padredomenicano
: un contadinello... domandato da un padredomenicano se e'sapeva il 'credo', rispose
'credo', rispose che ne sapeva dove un valicóne e dove un altro.
ne sapeva dove un valicóne e dove un altro. = acer, di
occorrerebbe quindi che si nominasse nella commissione un segretario attivo che potesse validamente aiutarmi nel
e. gadda, 6-25: interloquiva con un tremito nella voce, nella povera voce
1-392: ha portato a tale scienze un contributo mirabile, sostenendo validissimamente la dottrina
. con grande intensità (con riferimento a un fenomeno naturale). zucchetti,
legalmente valido; convalidare, ratificare (un provvedimento, un'operazione amministrativa).
. 2. avvalorare la veridicità di un assunto; comprovare; suffragare un'affermazione
soltanto alla bellezza dell'uccello, è un controsenso grossolano validato dalla tradizione popolare.
. riconoscimento della validità o legittimità di un atto o di una situazione giuridica;
2. burocr. riconoscimento della correttezza di un risultato o di un'operazione tecnico-scientifica in
, sf. invar. condizione propria di un atto pienamente conforme alle norme giuridiche vigenti
così meno si può concedere validità di un atto fatto fuori dello stato, per esser
donazione sì fatta, benché concessa da un papa, insorse allora e continuò per
dagli uomini per accertare la validità di un atto qualunque: assegnando anticipatamente i caratteri
caratteri che quell'atto deve avere per essere un atto daddove- ro. moretti, i-189
, una ragazzòla! -prerogativa di un documento, di un modulo che ottempera
-prerogativa di un documento, di un modulo che ottempera a tutte le clausole
periodo di tempo nel quale è valido un documento, un tagliando, ecc.
nel quale è valido un documento, un tagliando, ecc. cicognani, 13-205
persona. carducci, ii-18-306: chiesi un assistente, perché non ho più la
. -vigore vegetativo, resistenza di un vegetale. bergantini, 61: qual
avvennono, si può dire, in un piccol viaggio: la prima fu di gran
pedi che francesco estense, un parente di obizzo, rimanesse prigioniero.
valide, le quali per la solitudine d'un fonte non sareobo- no da stimare molto
-ant. stabile, sicuro (un potere, un regno). giovanni
. stabile, sicuro (un potere, un regno). giovanni dalle celle [
. maffei, 5-2-502: notasi da un annalista, che fu condotta in francia da
determinata attività, che è alfaltezza di un compito. livio volpar., 3-7
5-125: tuttavia avendo dentro in casa un principe prudente, e tanto fortunato,
i protestanti dell'errore dalle rovine loro cercarono un altro capo, ma poco più valido
una guancia. serpetro, 200: è un albero sempre verde e nettis
secoli. -ben funzionante (un organo). comisso, 17-141:
). comisso, 17-141: da un mese ò un disturbo all'occhio sinistro
comisso, 17-141: da un mese ò un disturbo all'occhio sinistro che è il
vedeva lo mare fello / venir notando un gran delphin ardito, / rompendo le
di nulla. ho visto il toro, un bel giovine, vegeto, valido toro
condizioni economiche agiate, ecc. (un periodo di tempo o la vita stessa)
giunto quivi in tole- maida e fermosi un poco, subito, presa una parte dello
6. robusto, duro, resistente (un oggetto, un materiale, ecc.
, duro, resistente (un oggetto, un materiale, ecc.).
mitrato'. -compatto, coeso (un tipo di terra). maffeo venier
travolgente (il vento); vorticoso (un corso d'acqua); vivace,
: d'altra parte con pochi specchi un po'concavi, i quali di lor
gli lasciano ire divergenti, si ferma un fuoco più concentrato e più valido.
-sferrato con violenza, con grande energia (un pu- gno). panzini,
, io credo che non resista ad un valido pugno. 8. biol
della nomenclatura (il nome scientifico di un organismo vivente o di un taxon)
scientifico di un organismo vivente o di un taxon). 9. matem.
viene inferito dalle premesse in modo corretto (un enunciato). -in partic. formula
la ama, dà diritto a un punto. 11. ant.
luce); vivido, vivace (un colore). galileo, 1-2-295:
. 13. felice, spensierato (un periodo di tempo). serafino aquilano