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vol. XXI Pag.51 - Da TORMINALE a TORNANTE (29 risultati)

, addossata alla muraglia, ride d'un riso tormentoso, lasciando cadere l'asta

tribolazioni, di angosce; travagliato (un periodo di tempo, la vita).

. che infastidisce, che provoca insofferenza con un atteggiamento assillante, invadente, impietoso.

, impietoso. carducci, ii-8-202: un troppo fiero e geloso sentimento di!

6. che soffia furiosamente (un vento). piovene, 7-334:

. ramazzini, 289: fu sorpreso da un flusso disenterico con tormini acutissimi a quali

con tormini acutissimi a quali s'accompagnò in un medesimo tempo la febbre. algarotti,

. nella canzone trobadorica, congedo con un numero di versi inferiore a quello delle

giudizio d'una tal dama o d'un tal cavaliere o di più dame o cavalieri

costruito a costa masnaga, presso lambrugo, un po'dopo in- verigo, una solida

2. figur. violenta manifestazione di un sentimento, di uno stato d'animo

midons morbidamente vi tradisco / quando a un tornado vostro di furore / m'incartoccio mi

ascrisse allor l'opera di don spadoni un indirizzo contrario ai fini più o bettaccia a

a lui solo, per tornagusto con un par di fiaschi di vernaccia. 2

: la variazion delle cose stimo che sia un tornagusto degli appetiti stucchi e un eccitamento

sia un tornagusto degli appetiti stucchi e un eccitamento degl'intelletti stanchi. salvini,

, 2-260: ei, mal soffrendo un contrattempo tale / ed acceso di rabbia

tornaménto, sm. ant. ritorno di un astro nello stesso punto del cielo.

tomamento'. 2. trasformazione in un ciclo biologico. chiose al 'de consolatione

criatura può nasciere inanzi lo suo tomamento un solo puntò, in niuna maniera di mondo

così cacciati e tornanti a vicenda da un luogo in un altro, sempre si

e tornanti a vicenda da un luogo in un altro, sempre si mantenevano. de

cascina, / o stormiscon le fronde a un voi di uccello. fenoglio, 5-i-793

3. che si determina nuovamente in un ciclo ricorrente (una stagione);

-ricorrente nel discorso (una parola, un modo espressivo). balbo,

-che si riaffaccia alla memoria (un ricordo, un pensiero).

si riaffaccia alla memoria (un ricordo, un pensiero). poerio, 3-119

rifluente verso la fonte (l'acqua di un fiume). boccaccio, iv-105:

. tornante2, sm. in un tracciato stradale o ferroviario, curva a

vol. XXI Pag.52 - Da TORNAQUINCI a TORNARE (33 risultati)

{ tórno). recarsi nuovamente in un luogo da cui ci si era allontanati

si era allontanati; far ritorno dopo un periodo di assenza nella propria patria,

prego fermarti e star da me almeno per un giorno. -tornare a coprire un

un giorno. -tornare a coprire un incarico, una mansione, a svolgere

l'onorevole preopinante chiede quale trattamento riceverà un individuo che, dopo aver prestato servizio

marina mercantile. -riunirsi nuovamente (un organo legislativo). f. villani

con noi ». -presentarsi dopo un risultato scolastico negativo a una successiva prova

da qualcuno che si è lasciato in un luogo; riaccostarsi, riavvicinarsi a una

qualcuno per il quale si è svolto un dato incarico o mansione, in partic.

sapete. ». -in relazione con un compì, pred. buonarroti il giovane

. 3. andarsene, allontanarsi da un luogo o da qualcuno; venire indietro

, 19-94: io / tornava da udire un ricorso / della marcatanzia. costo,

seguirci -tomi -noi non gliene faremo un addebito. e. cecchi, 7-30:

non c'è quasi mai l'afflusso di un sangue nuovo nelle vene della classe dominante

una spedizione, in partic. di un attacco aereo. bollettini della guerra 1915-18

il corso inverso a quello naturale (un corso di acqua). guinizelli,

giovanni soranzo, lii-5-109: voglio dire un proverbio spagnuolo, che loro usano spesse

4. riprendere a occupare nuovamente un dato posto, riassumere una determinata posizione

mani d'i padri. -riaffluire in un determinato mercato o luogo (il denaro

era stati distolti, ricominciare a svolgere un compito, a dedicarsi a una determinata

dedicarsi a una determinata attività; ripetere un comportamento, un gesto o un'azione

determinata attività; ripetere un comportamento, un gesto o un'azione; insistere in

gesto o un'azione; insistere in un atteggiamento. f f testimonianze

, che essa si trascinava da quasi un anno. calvino, 5-20: amerigo

sonno letargico / siccome tornando, / l'un l'altro mirando / s'aperse un

un l'altro mirando / s'aperse un sospir. 6. riprendere a

. 6. riprendere a produrre un determinato effetto o attività, o a

, o a ripresentarsi o a essere in un certo modo, con determinate caratteristiche (

certo modo, con determinate caratteristiche (un fenomeno fisico, biologico, ecc.

7. riprendere l'argomento principale di un discorso dopo una divagazione; narrare nuovamente

dopo una divagazione; narrare nuovamente di un personaggio o di una vicenda momentaneamente tralasciati

vicenda momentaneamente tralasciati, trattare di nuovo un argomento accantonato per far posto a digressioni

a quanto già esposto a partire da un dato punto o, anche, dal

vol. XXI Pag.53 - Da TORNARE a TORNARE (46 risultati)

dire, ch'ei faceva più stima di un tamburino, che d'un letterato.

stima di un tamburino, che d'un letterato. carducci, ii-6-185: ma torniamo

moretti, iù-330: la serva tacque un po'contrariata; ma prima d'andarsene tornò

8. ripensare o riprendere in esame un argomento, uno scritto; rimettere in

3-1i- 885: l'oratore avendo un fundamento che a lui pare che vaglia

miglior mezzo sia, di veder prima un brevissimo corso di gramatica, e poi,

: credo bene che protogene, volendo dare un bonissimo corpo di colori a quest'opera

-ripetere di nuovo, ribadire nel corso di un discorso, di una discussione, per

viva e radicata (in relazione con un infinito preceduto dalla prep. a nell'

censura. 9. rifarsi a un esempio, a un antecedente; informarsi,

9. rifarsi a un esempio, a un antecedente; informarsi, ispirarsi nuovamente a

antecedente; informarsi, ispirarsi nuovamente a un modello, prendere di nuovo avvio o

nulla torni più alla verace eloquenza quanto un certo spirito poetico maestrevolmente insinuato negli scritti

oppure tornare alle origini, che occorrerebbe un pubblico preparato, oppure un pubblico del

che occorrerebbe un pubblico preparato, oppure un pubblico del tutto vergine, da meravigliare.

caratteristiche fisiche perdute (in relazione con un compì, pred. che indica la

, talvolta, può essere sostituito con un verbo denom. o un sinonimo dell'

sostituito con un verbo denom. o un sinonimo dell'oggetto espresso). -tornare

.., una galli ina / e un fiasco di vin gli fa tornare.

aria; portarla fuori; portar via un raffreddore, una febbre; una sgridata

o abbandonato; essere nuovamente preda di un sentimento; riprendere qualità, comportamenti,

regno, e tornò poi / schiavo d'un vii desiro. forteguerri, 2-37:

poco che fosse la estenuava, come un tenue fil d'aria sull'ultimo languore di

e prestigio (in relaz. con un compì, pred.). de

; sottoporsi di nuovo all'obbedienza di un comandamento religioso; restituirsi allo stato di

venire nuovamente assoggettato a un'autorità a un sovrano. nardi, 224:

poitù, senza, che si fosse perduto un sol uomo, né sparato pur un

un sol uomo, né sparato pur un cannone, approvò tanto maggiormente il consiglio

piazze. -rientrare in possesso di un diritto, di un beneficio, poterlo

-rientrare in possesso di un diritto, di un beneficio, poterlo nuovamente esercitare.

configurazione politica, sociale e istituzionale di un tempo. guido da pisa, 1-264

oggi isabella asconda in el suo seno / un che farà tornare al seco! d'

6-14: nella regione de'trogloditi è un lago chiamato insano o pazzo, per la

tuono. 13. riformarsi (un organo); ricrescere (l'erba)

e ogni anno fino a sette gli cresce un ramo. arici, i-162: sento

una funzione biologica o fisiologica interrotta (un umore, un organo); rifluire,

o fisiologica interrotta (un umore, un organo); rifluire, scorrere nuovamente

. -manifestarsi di nuovo, ricomparire (un attacco febbrile). fagiuoli,

ore); rispuntare (l'alba, un nuovo giorno). dante, purg

dante, purg, 12-80: vedi colà un angel che s'appresta / per venir

-ripresentarsi periodicamente in una posizione astrale (un pianeta, un astro); verificarsi nuovamente

una posizione astrale (un pianeta, un astro); verificarsi nuovamente, in

astro); verificarsi nuovamente, in un preciso momento, ora o giorno dell'anno

momento, ora o giorno dell'anno (un fenomeno astrale). ramberto malatesta

d'animo); ridiventare quello di un tempo, riprendere vigore, intensità (

tempo, riprendere vigore, intensità (un sentimento, una virtù, un'intenzione)

vol. XXI Pag.581 - Da USARE a USARE (5 risultati)

a una regola di condotta, a un principio morale, conformarvi durevolmente, costantemente

e non elesse una lingua, o con un carattere solamente, ma tutte volle adoperare

. 19. rivolgere a qualcuno un atteggiamento, riservargli un comportamento; tributare

rivolgere a qualcuno un atteggiamento, riservargli un comportamento; tributare trionfo. -anche di

2-19 (338): venne a me un mandato con il detto presente, per

vol. XXI Pag.582 - Da USARE a USATO (36 risultati)

io non mi indurrò mai ad usarle un tratto severo. c. e. gadda

20. applicare una legge; esercitare un diritto. fatti di alessandro magno volgar

e li uso. -esercitare un potere; valersi di uno strumento coercitivo

valersi di uno strumento coercitivo, di un segno di autorità. maestro alberto,

e concorso nell'esercito. -spendere un nome, apporsi un titolo, fregiarsene.

esercito. -spendere un nome, apporsi un titolo, fregiarsene. guicciardini, iii-56

due altri dipintori usava, chiamati l'un bruno e l'altro buffalmacco. meditazione

maniera, avesse tuttavia sortito dalla natura un gusto finissimo per le belle arti.

: una bella donna usa carnalmente con un leproso e al marito il manifesta. celimi

serfietro, 24: americo vespucci in un paese dell'india, trovò le donne

. 24. andare spesso in un luogo, praticarlo con assiduità e familiarità

-anche: risiedere, abitare, soggiornare in un luogo; frequentarlo per affari.

in botega mia, come accade a un libraro, usavano del continuo assai giovani e

da torello. -manovrare, navigare in un specchio d'acqua (un vascello)

, navigare in un specchio d'acqua (un vascello). mannelli, ni

careri, 1-iv-25: egli ve n'ha un altro per lo mare più spazioso,

dai castelli, che il generale legge un comandamento ordinato dal gran-signore del dove debba

mandollo accompagnato di servidori, e sopra un bel palafreno, a presentarsi in londra.

dolore. nievo, 269: un gradino dopo l'altro io era disceso a

frutta come usa da noi, e aveva un gesto che io ricordo sempre e che

merenda all'aperto, di quelle che usavano un tempo. piovene, 7-326: anche

profumi nobili, che concorrono a definire un costume. pavese, 5-156: il

questi tempi si usavano, la quale era un cane pellizzone a giacere in terra con

a monache, il seno era succinto con un certo garbo secolaresco. di giacomo,

di musici esperti. -perdurare (un tempo atmosferico). sanudo, lii-52

28. con funzione servile di un altro verbo (ant. anche unito

'n su l'erba ricente / sotto un bel pin si poneva a dormire. filippodegli

di stare a tua consolazione, vi mettesse un corpo d'un asino morto, putrido

consolazione, vi mettesse un corpo d'un asino morto, putrido, pieno di vermini

pratica, usano dare i lor danari a un banco che gli cambi per loro,

ii-426: gli amici usono conferire l'un l'altro e'sua secreti. de luca

che e'm'usi guarire, / ch'un ovo son portato a benedire.

per una data attività, strumentale (un oggetto, un bene). capitoli

data attività, strumentale (un oggetto, un bene). capitoli detta compagnia detta

- anche: sperimentato; goduto (un piacere). chiaro davanzati,

né in tutte le cose si dà un altro fine fuor d'esse: ma solamente

vol. XXI Pag.583 - Da USATO a USATO (48 risultati)

egizi. -manifestato, dispiegato (un atteggiamento intellettuale); volto a fini

); volto a fini dimostrativi (un argomento) o pratici (un'ideologia

è stato in uso (una prassi, un modo di agire, una consuetudine giuridica

consuetudine giuridica); largamente diffuso (un modo di pensare). fausto da

bolero, 268: capitò in colonia un cavaliere, al quale il senato di

che, avendo le donne una testa e un cervello che pensa e medita, tutta

nuovo, che è già stato adoperato (un oggetto), indossato, in partic

, in partic. da altre persone (un abito); maneggiato, letto,

, chiosato a margine, sgualcito (un libro). libri della camera ducale

turchi, i siriani ne avevano improvvisato un altro d'abiti usati, e i turchi

messo in atto, praticato, tenuto (un comportamento, in partic. riprovevole)

in partic. riprovevole); sfruttato (un espediente); esercitato (un potere

(un espediente); esercitato (un potere); inflitto (un patimento)

esercitato (un potere); inflitto (un patimento). - anche: già

: contra di quest'ultima spezialmente covavano un mal animo i milanesi per la memoria delle

fra persone, rivolto ad altri (un discorso). b. pulci,

e (che è più) anche da un commentatore di dante, che nella lingua

, usuale, consueto (un'attività, un modo di fare, un atteggiamento)

attività, un modo di fare, un atteggiamento); inveterato (un'abitudine)

parte ogni rispetto, / s'appresenta un dì a carlo. cellini, 2-82

dietro di essi, non appena chiusi, un precipitoso affannoso armeggio di chiavistelli e paletti

le usate feste. -convenuto (un segnale); convenzionalmente accettato, stabilito

, essendo ancora a cavallo, mise un suo grido tonante: era il segno usato

6. che è di uso comune (un oggetto, un attrezzo). bruni

è di uso comune (un oggetto, un attrezzo). bruni, 305:

dal focolare. -abitualmente consumato (un cibo, una bevanda).

comune, diffuso (una forma verbale, un uso linguistico o stilistico, un modo

, un uso linguistico o stilistico, un modo espressivo). -anche: normalmente

'ligio alle direttive'. -abitualmente espresso (un tema letterario), impiegato per scelta

, che si ripete come sempre (un fenomeno naturale); che si produce

che è quello giusto per determinati lavori (un tempo dell'anno). -anche:

9. che è usualmente frequentato (un luogo); che è dimora abituale

abitualmente o di diritto (una postazione, un seggio); che è sede abituale

); che è sede abituale di un evento; che è tradizionalmente indicato come

indicato come luogo proprio, deputato di un evento. -anche: che costituisce l'

la spelonca usata /, veduto ho sovra un pin due tortorelle, / che dolce

cascina della noce. -in un contesto osceno. canti carnascialeschi, 1-242

agevole e sicuro (una via, un percorso). -anche in un contesto

via, un percorso). -anche in un contesto metaforico. dondi, 271

l'usato camin mio, / ne vada un poco dietro al bemi e al mauro

persona). - anche: solito frequentare un luogo. fatti di cesare, 18

a scherzi usato, / fa d'un crin laccio al cor con arte maga.

carnato aveva l'olivastro e terreo come un frate usato alle penitenze e alle mortificazioni

usato lamprino di andar spesso a maneggiare un veloce e aggraziatissimo corsiero. g.

g. gozzi, 1-457: andò ad un luogo dove vi avea gran concorrenza di

alla rocca, ed era usato sedere sur un poco di pra- tello, vicino all'

usata a ritrovarci, / a difenderci l'un dall'altro quando / striscia un vento

l'un dall'altro quando / striscia un vento recondito di morte. -non

vol. XXI Pag.584 - Da USATORE a USCENTE (21 risultati)

qualcosa, uno straccio d'uomo, un uomo marcio, usato, finito, ma

vagheggia / l'aquila bianca, e un baston d'oro aspetta. / la lupa

medesimo. 2. che segue un comportamento. anonimo fiorentino, iii-293:

dal ginocchio in giù ha in gamba un paio di usatti ricotti a due suola

buone fibbie, ed in piedi sopr'essi un paio di pantofole a scaccafava. d'

casa. bresciani, 6-ii- 340: un paio di usatti imbottiti gli vengono su a

soldato; (ché questo consiste in un sacchetto di pelle con entravi la polvere

paia di usatti pur di tela, e un paio di panno). 3

quando, davanti a una casupola illuminata su un lato della strada, l'automobile si

(nelle loro leggende) lenin è un eroe a volte come orlando e a

usbergato, agg. ant. fatto come un usbergo; che serve come usbergo (

ciascun di quelli era l'armatura intera d'un cavalier, elmo, lancia, spada

ne traeva fuor lampi e lumiere; / un venticel, che di ponente usciva,

uomini che nella propria religione politica trovano un conforto, un usbergo contro qualunque sventura

propria religione politica trovano un conforto, un usbergo contro qualunque sventura. moravia, ii-93

che esce, che viene fuori da un luogo. -anche sostant. 5

cielo. crescenzi volgar., 10-29: un picciol catello, a questo ammaestrato,

torino,... che intercetta come un muro grigio la vista delle piazze e

e dei corsi e riempie i portici come un fumo uscente da migliaia di cantine incendiate

lasciare (o che ha appena lasciato) un ufficio, una carica. tommaseo

verbo uscente-, verbo transitivo, che regge un caso retto. bembo, 10-xii-81

vol. XXI Pag.585 - Da USCETTO a USCIMENTO (30 risultati)

per finire o che è appena terminato (un periodo di tempo). crescenzi

uno altro uscetto volto a levante, alto un braccio, e mezzo, largo un

un braccio, e mezzo, largo un braccio. n. agostini, 5-12-57:

far del giorno n'uscirai, / per un usciètto stretto, e picciolino. c.

. frugoni, i-6-139: già stanco entro un uscetto agile e destro / fece una

uscietto oscuro. 2. portina di un portone. -anche: porta d'ingresso

del tutto. cantù, 445: un altro usciale metteva ad un cortile.

, 445: un altro usciale metteva ad un cortile. verga, 5-328: io

d'incollare striscioline di carta per medicare un vetro rotto della finestra a usciale che dava

guerrieri. pulci, vi-169: menerebbe un certo usciame di turchi, bene a

), sf. paratia mobile che regola un flusso di acque. brunacci,

acquistato le simpatie delle autorità e compiuto un passo decisivo verso l'uscierato, che rimane

che la rechi tostamente egli stesso a un usciere, o che piuttosto te la consegni

operette, feci l'usciere nell'ufficio di un giornale. moravia, 18-73: mi

non c'erano mobili ad eccezione di un tavolo e di una sedia accanto a una

a una finestra su cui stava seduto un usciere. -nel pubblico impiego, qualifica

atti del tribunale stesso, e che un tempo si chiamavano 'cursori'. de marchi,

e farisei. deledda, iì-990: un mese dopo venne l'usciere con la carta

fermate porta ». sacchetti, 195-45: un mastro uscere del re, per alcuna

miserabili mezzo nudi, o mal ricoperti da un centone di stracci. 4

4. angelo posto a guardia di un regno ultraterreno. battista, vi-2-60:

è fama insorta / che s'era un tempo foco, or fatto è gelo /

deve essere notificato dagli ufficiali giudiziari (un atto giuridico). capuana, 2-119

sm. ant. l'uscire da un luogo, l'andarsene da un paese,

da un luogo, l'andarsene da un paese, da una regione; fuoriuscita

. -anche: facoltà di andarsene da un luogo. ottimo, i-525:

di sangue mestruo. -prolasso di un viscere. - anche di animali.

4. deflusso di acque: straripamento di un fiume. d. bartoli, 2-4-64

, dell'uscimento fuori della scurazione, è un de'maggiori pensieri della nazion cinese.

. 6. nascita, origine da un luogo. bibbia volgar., viii-248

vol. XXI Pag.586 - Da USCIO a USCIOLO (36 risultati)

. -anche: risultato, effetto di un comportamento. giamboni, 8-ii-28: quelle

vii-288: lusingavasi [il cardinale] d'un migliore uscimento dell'assedio d'orbitello.

la comunicazione fra interno ed esterno di un edificio o fra una stanza e l'

laberinto], e ancora è, un monte tutto dentro cavato, e tutto fatto

.. l'uscio, o d'un pezzo o di due; le bandelle,

con rumore. parini, 509: era un mattino / del vago maggio: e

fumavano tutti: lontano / s'udiva un vocio di bambini. pirandello, 8-726

di bambini. pirandello, 8-726: un cameriere corre a chiamare il maggiordomo; questi

quale, essendo soggetta all'uscio di un certo nascondiglio, veniva ad essere seconda

5. esito, conclusione di un discorso, di un ragionamento. giamboni

esito, conclusione di un discorso, di un ragionamento. giamboni, 8-ii-351: tace

]: a uscio a uscio, con un bastone per sostegno andò mendicando. g

6-82: « peccato! » esclamava un altro. « e il povero faluca che

ciocche (e in così dire m'additava un castagno), per noi è bell'

morte all'uscio. -battere a un uscio: rivolgersi a qualcuno per chiedere

, verificarsi puntualmente date certe premesse (un fatto, in partic. spiacevole)

: ma ciapin tuo fratei, ch'è un s. carlo borromeo, 1-24: non

: ed è cosa mirabile, come da un palco ben / che porgon piacer dov'

uscio e varco. b. -secco come un uscio: molto magro. asso,

di cera; di più, secco com'un uscio. cinelli, 11-269: la

braccio. era lunga e secca come un uscio, tutta spigoli così come lui era

tramate contro'. - sfondare un uscio, l'uscio aperto: dire qualcosa

vo'lasciarti giammai. -ma questo è un volermi stringere fra l'uscio, e 'l

a tal proposta. viani, 13-327: un giorno fedrigo fu messo tra l'uscio

: vuo'guardar magion tua / fagli un uscio e non piua. proverbi toscani,

se vuoi guardar la casa, fai un uscio solo. ibidem, 193: quando

sp., 17 (295): un usciaccio intarlato e sconnesso, era rabbattuto

). region. stare appostato dietro un uscio ad origliare. nievo, 203

: nella [parete] sinistra, un uscioletto a muro è dissimulato dalla tappezzeria.

anat. ant. valvola cardiaca o di un vaso o dotto anatomico. o

i-46: era nella camera de'fanciulli un usciolo, per lo quale nella stanza

/ ebbe felice l'adito segreto / per un riposto usciolo, innanzi all'alba /

nievo, 1-551: mi apposto dietro un usciuolo del giardino che s'apriva sulla

uscio- lo. alvaro, 18-217: un usciolo doveva immettere in un altro ambiente

, 18-217: un usciolo doveva immettere in un altro ambiente. -

aperto. 2. porticina inserita in un portone carraio.

vol. XXI Pag.587 - Da USCIOLO a USCIRE (49 risultati)

scala, e quivi entrato mi mostrò un usciolino. casti, i-2-99: la notte

abbondio che lo seguano; entra in un primo cortile, da quello in un secondo

in un primo cortile, da quello in un secondo; va verso un usciolino,

da quello in un secondo; va verso un usciolino, fa stare indietro con un

un usciolino, fa stare indietro con un gesto un bravo che accorreva per tenergli

usciolino, fa stare indietro con un gesto un bravo che accorreva per tenergli la staffa

staffa. pratolini, 3-151: entrammo a un ultimo piano, ove si apriva un

un ultimo piano, ove si apriva un usciolino che immetteva in una stanza cieca

escano). venire, andare fuori da un ambiente chiuso o, in genere,

ambiente chiuso o, in genere, da un luogo circoscritto, delimitato dai confini di

mai molto poco demora / qe l'un e l'autro fora andà / del paradis

da'deserti vicini al giordano si vide uscire un uomo selvaggio. leopardi, 11-37:

funebri. pavese, 10-135: usciremo un mattino, / non avremo più casa

aprire gli occhi. -immettersi in un ambiente (un uscio). bandella

. -immettersi in un ambiente (un uscio). bandella, 1-3 (

in una camera terrena per iscontro ad un uscio che in sala usciva, e quivi

sorella (dodici anni più giovane) ad un ballo, al quale i parenti non

giorni stava nella stalla a provare. era un freddo mucchio di ottoni ammaccati quando è

attenti / al ritorno de'flutti con un salto / si lanciarono in secco; e

3. per estens. venir secreto (un liquido fisiologico); fuoriuscire, defluire

defluire da una ferita (il sangue, un umore alterato). uguccione da

20-12): ed escegli di sopra un tal sudore, / che par veleno ed

, i-294: uscendo li un subito sudore di tutte le membra, s'

, s'appoggiò al tronco 'un albero vicino. lemene, ii-281: la

mi uscissero le lagrime vedendomi manifestato per un ipocrita dinanzi al mio condottiere. mazzini

accolsi. -straripare; sfociare (un corso d'acqua). paolo da

leggenda aurea volgar., 375: ad un tempo il fiume del tevere venne in

'membri de la terra, a far un corpo perfettamente sferico. 5

. muratori, 7-ii-273: di sopra un fiasco, da cui escono due rami d'

crescere, germogliare (l'erba, un fiore, una pianta). dante

7. fuoriuscire diffondendosi nell'aria (un gas, il fumo). leonardo

cime. -effondersi, emanarsi (un odore, una puzza, un profumo

emanarsi (un odore, una puzza, un profumo). giacomino da verona

-propagarsi, diffondersi (una voce, un suono, una musica).

: si udì risuonare per l'aria un dilettevole, ma picciol suono il quale usciva

oscura e bella fonte, / e in un alber vicino crocifisse / due giovinette.

1-252: da tutte queste cose usciva un mescolato remore che feriva l'aria. di

, lo strepito delle seggiole smosse, un fruscio d'abiti serici. 8

-discendere da una progenie, da un capostipite, da una dinastia.

. -provenire, essere originario di un luogo. fatti di cesare, 150

: volendolo spogliare, fu ferito d'un dardo sì duramente che sì tosto come egli

separarsi da una schiera, una fila, un gruppo, una formazione, una congregazione

steso al suolo, / e sossopra in un fascio il suo destriero. -distinguersi

de sanctis, ii-15-109: c'è stato un momento solenne nella vita del popolo piemontese

solenne nella vita del popolo piemontese, un momento nel quale esso usciva da una

sono ancora uscito. -liberarsi da un laccio, da un vincolo. -anche in

-liberarsi da un laccio, da un vincolo. -anche in un contesto figur

, da un vincolo. -anche in un contesto figur. dante, inf,

, tenebre orrende, / mal vostro grado un più bel sol mi splende.

vol. XXI Pag.588 - Da USCIRE a USCIRE (35 risultati)

: mi leggerebbe in viso, come sur un libro, che c'è qualcosa per

esce e si affranca. -superare un determinato periodo della vita; oltrepassare una

-venire liberato dal carcere o da un bando di condanna. dante, purg

là quando / visse virgilio, assentirei un sole / più che non deggio al mio

una tradizione; trasgredire una legge, un ordine. boccaccio, dee.,

perfidia. -fare una digressione da un argomento trattato, deviare da un determinato

da un argomento trattato, deviare da un determinato ambito di studi, di disciplina.

. 16. cessare di ricoprire un incarico, una dignità in un organo

ricoprire un incarico, una dignità in un organo, lasciare una carica, terminare un'

». -arrivare alla conclusione di un ciclo di studi conseguendone il titolo relativo

. -venire emesso da uno strumento (un suono). pascoli, 1451:

19. manifestarsi esteriormente, palesarsi (un sentimento, uno stato d'animo;

carte racchiude, e sette titoli / in un sol libro, ov'ei distese intanto

, qualità, ecc. (in un rapporto di causa e effetto).

. 24. venire pubblicato (un libro, un testo, un giornale,

24. venire pubblicato (un libro, un testo, un giornale, una rivista

pubblicato (un libro, un testo, un giornale, una rivista anche nelle espressioni

così in roma co 'l suo favore ottenere un privilegio, che niuno possa ristampar le

luce. monti, i-71: vi accludo un foglio dell'« effemeridi » di roma.

effemeridi » di roma. questo è un giornale critico, che dà relazione di tutti

i canti. contemporaneamente metteremo mano a un altro volume. moravia, xi-168:

26. venire estratto, sorteggiato (un numero al lotto o alla roulette)

29. disus. finire, terminare (un determinato periodo di tempo, un'età

in qualunque luogo, esce inevitabilmente in un 'i', quanto si voglia tenue.

31. inforni. interrompere l'esecuzione di un programma o smettere di usare un ambiente

di un programma o smettere di usare un ambiente per trasferire il controllo a un

un ambiente per trasferire il controllo a un altro. 32. sport. nel

la linea della porta per andare incontro a un avversario o per prendere la palla.

cominciare. serao, i-1025: ad un tratto, il campanello si chetò: ma

a star bene, lo porto a un pranzo di sposa. 35.

s. v.]: chi vuole un buon medico, non si può uscire

campo: lasciare gli accampamenti per affrontare un combattimento (un esercito).

gli accampamenti per affrontare un combattimento (un esercito). boccaccio, viii-3-216

per l'erta sassosa, lesto come un daino, minacciando di scavezzarsi in uno

accantonato. -ricomparire o rientrare inaspettatamente in un determinato ambito o ambiente dopo esserne stato

vol. XXI Pag.589 - Da USCITA a USCITA (39 risultati)

. caro, 3-1-24: ho sentito un gran dispiacere, che quell'amico si

moretti, ii-1112: solo una volta rimasi un po'imbarazzato per essermi lasciato uscir di

-uscire in campo: introdursi in un discorso, in una conversazione.

ussita), sf. l'uscire da un luogo chiuso in partic. al termine

che vi si svolgono o anche da un territorio, da una città, da

. -per estens. rilascio dopo un periodo di fermo o detenzione.

sue pretensioni. -migrazione di un popolo. boterò, 6-106: la

boterò, 6-106: la spagna mi pare un banco d'infinita uscita di popolo,

libera dei soldati, vidi la sera seguente un quadretto nuovo e bellissimo. comisso,

, varco attraverso cui si esce da un luogo aperto delimitato o cintato. boccaccio

lunghe. -porta o apertura di un edificio attraverso la quale si esce.

-sbocco di una strada o di un corso d'acqua. libri di commercio

di uscite di sangue. -fuoruscita di un liquido o di un gas da un recipiente

. -fuoruscita di un liquido o di un gas da un recipiente, da una

di un liquido o di un gas da un recipiente, da una tubatura.

leonardo, 2-89: ciascuna quantità abbi un bariletto d'acqua e grossi schizatoi,

. -fuoriuscita del fiato, di un sospiro. porcacchi, i-99: riuscì

, gli avevan dato la vita. mise un sospiro, che da un'ora gli

, locotenente de legato in tode, un pippione vivo, con quactro gambe e dui

1-192: offeso il polmone ne siegue necessariamente un ma- rasino di tutto il corpo,

a. cattaneo, i-399: anche un buon economo, se nel far i conti

risparmio. pavese, n-i-426: tengo un registro quotidiano delle uscite. -buona

, 2-252: io credo adunque che un tributo generalmente sia sempre una diminuzione d'

bile ansietà del momento, proruppero tutti in un gran ridere. di giacomo, ii-729

per napoli. 7. pubblicazione di un libro, di un giornale, di un

7. pubblicazione di un libro, di un giornale, di un periodico.

un libro, di un giornale, di un periodico. carducci, ii-18-279:

8. figur. possibilità di salvezza da un pericolo; soluzione di una difficoltà,

; soluzione di una difficoltà, di un problema, di una situazione pericolosa o

medico. arbasino, 11-122: è un pasticcio da cui non si vede una

10. fine, termine di un determinato periodo di tempo. matasala,

uscita di de- cembre. quaderno di un commerciante pisano, 197: fumine pagatore

lumora accese. 11. scadenza di un incarico. g. villani, iv-n-109

elettr. coppia di morsetti, presenti in un amplificatore o in un filtro, da

, presenti in un amplificatore o in un filtro, da cui è possibile prelevare la

d'uscita per indicare la potenza di un apparecchio. -stadio d'uscita: in

apparecchio. -stadio d'uscita: in un apparecchio a più stadi, quello al

uscita dell'apparecchio stesso. -uscita di un apparecchio: potenza dell'apparecchio. 15

competizione. -nella ginnastica, conclusione di un esercizio agli attrezzi in cui l'atleta

vol. XXI Pag.590 - Da USCITICCIO a USIGNOLO (37 risultati)

che lo tormenta con versi che sono di un bello estetico murabile. -mettere

. escitó). venuto fuori da un luogo chiuso (in partic. al termine

spelonca, volle che dafni le facesse un altro giuramento. cesari, 1-2-5:

passò a berea. -liberato dopo un periodo di detenzione. g. gozzi

motivi politici, o in seguito a un provvedimento giudiziario; esule; fuoruscito.

3. fuoriuscito dai vasi sanguigni, da un organo (il sangue).

: era pur poco conveniente, ch'un così degno giovane uscito d'un sì

, ch'un così degno giovane uscito d'un sì alto re dispensasse i suoi maggiori

suoi maggiori favori nella vile persona d'un ragazzo schiavo, e non avesse altro trattenimento

per consorti / giungonsi e a molti d'un sol ventre uscite / nel letto spose

6. prodotto, fabbricato, confezionato (un manufat- to). ariosto,

composto, scritto, scolpito o dipinto da un determinato autore, da un artista,

dipinto da un determinato autore, da un artista, dalla sua fantasia (un'

dalla sua fantasia (un'opera, un personaggio). f. d'ambra

comparve finalmente una tavola d'apelle, un marmo uscito dalle mani di prassitele. praga

. 8. pubblicato (un testo). carducci, ii-12-203:

. 9. che ha superato un determinato periodo della vita. s

, il peso del secondo nome dovesse un po'gravargli le spalle. -uscito

si ricordava più di nulla, come un uomo escito da una lunga infermità. pea

soffoca la sua rifiorita vitalità, in un saio da frate, per via di un

un saio da frate, per via di un vóto. 10. che ha

. 11. che ha concluso un corso o un periodo di studi.

11. che ha concluso un corso o un periodo di studi., muratori,

. che ha lasciato o è decaduto da un incarico. deliberazioni del senato della repubblica

in rezasco, 1222]: sia estrato un altro degli avogadori usciti, in luoco

12. estratto, prelevato (un minerale). g. gozzi,

-che ha perso il controllo di un veicolo. uscitura, sf. disus

. ant. trasporto di una merce in un determinato luogo. balducci pegolotti,

sf. essenza di una cosa, di un ente, della realtà. seneca volgar

distillare, acuisti la consapevolezza di ripetere un rito ormai consacrato ai secoli, quasi

rito ormai consacrato ai secoli, quasi un atto religioso, in cui da una materia

alcuno, è u musi a, un jus acquistato. = voce dotta,

tasso, 18-18: vi sente d'un ruscello il roco pianto / e 'l sospirar

318: ad ogni stella accesa, / un nuovo canto. un canto senza posa

stella accesa, / un nuovo canto. un canto senza posa / correva ardendo lungo

inoltre l'abilità di cantare alcune ariette come un uscignuolo. montale, 3-69: gorgheggiava

. montale, 3-69: gorgheggiava come un usignolo centenario e gli occhietti gli brillavano

vol. XXI Pag.591 - Da USINA a USO (44 risultati)

chiama la sua fedel. = da un lat. volg. * lusciniólum, accanto

adoperare nello scrivere o nel parlare (un vocabolo, un modo di esprimersi, un'

o nel parlare (un vocabolo, un modo di esprimersi, un'im- marine

2. mettere in atto, adottare un provvedimento, un accorgimento. ottimo

mettere in atto, adottare un provvedimento, un accorgimento. ottimo, iii-137:

, iii-137: il dittatore, ricordandosi di un antico fatto che nelle loro miserie aveano

usato, adoperato comunemente o frequentemente (un oggetto, una pianta, un'unità di

usitato. -ricorrente nell'alimentazione (un cibo). segneri, iii-3-86:

più usitato. -percorso frequentemente (un tragitto). v. quirini,

incoronarsi. 2. molto praticato (un genere letterario); diffuso in un'

un'ampia area (una lingua, un sistema di comunicazione); impiegato spesso

spesso dai parlanti o dagli scrittori (un procedimento linguistico, un'espressione, una figura

un'espressione, una figura retorica, un verso, uno schema metrico); che

frequente in una determinata lingua o in un determinato autore; proprio (il significato

nel- l'usitato parlar delle genti è un vento impetuoso, forte, il qual

più usitato, le cagionava un'invidia, un rodimento intollerabile. leopardi, i-18:

, v-3- 644: è invero un proverbio trito e ritrito per la grande età

tempo. -imposto frequentemente ai neonati (un nome di battesimo). tommaseo

, usuale; abituale, proprio di un luogo, di un popolo, di una

, proprio di un luogo, di un popolo, di una categoria di persone,

di una categoria di persone, di un ambito (un modo di agire, un

di persone, di un ambito (un modo di agire, un comportamento,

un ambito (un modo di agire, un comportamento, una consuetudine, ecc.

14-283: e noi, beneficati da un atto eroico e non usitato, saremmo

tradizionale. -ripetuto più volte (un esperimento). galileo, 3-2-96:

-molto diffuso in una regione o in un areale (un animale, anche fantastico

in una regione o in un areale (un animale, anche fantastico).

luoghi. 4. che rappresenta un aspetto spiccato del carattere di una persona

di una persona, un'inclinazione naturale, un atteggiamento ricorrente, un movente abituale dell'

inclinazione naturale, un atteggiamento ricorrente, un movente abituale dell'azione. cavalca,

pascoli, i-404: essi avevano preso prigione un re. gli assegnarono un palagio per

preso prigione un re. gli assegnarono un palagio per carcere, deputarono alla sua compagnia

compiere una determinata azione, di tenere un determinato comportamento. libello per conservare

buonafede, 4-12: non sei già tu un bue usitato e vulgare. 8

(una strada, una via, un luogo). - anche in contesti figur

e region. traccia olfattiva lasciata da un animale. g. landò,

, 10-94: e poi scoppia fuori in un verso che è buono lui solo di

diavolo a ridere, ai piedi d'un morto, che lo ha appena usmato e

tirò fuori da ognuno dei tre armadietti un esemplare di calzino, li annodò e ottenne

di calzino, li annodò e ottenne così un cocktail di odori... «

portogli, usmar), che risale a un lat volg. * osmàre, che è

compiere una particolare azione, di tenere un determinato comportamento, ecc.; solito

persona; per lo più in relazione con un compì, o con una prop.

la tua ragion nel ferro, / un atto di pietà chiami delitto. bacchelli,

vol. XXI Pag.592 - Da USO a USO (41 risultati)

. 3. che frequenta abitualmente un luogo o un ambiente (e di

3. che frequenta abitualmente un luogo o un ambiente (e di conseguenza lo conosce

l'adoperare qualcosa, in partic. un oggetto, per un determinato fine; impiego

in partic. un oggetto, per un determinato fine; impiego, fruizione.

usarla in una determinata circostanza o per un determinato scopo). -venire in uso

supponiamo che il signor lotto ti favorisca un centinaio di mila lire; vediamo qual uso

. e. cecchi, 5-204: un gabellotto ci sbirciò, me e la valigia

la domanda rituale. credei di cavarmela con un: « effetti d'uso »,

, medicinali, ecc. per fame un corretto uso e ottenere i migliori risultati

per lo più abituale o frequente, di un cibo o di una bevanda (o

da remole. -medie. impiego di un farmaco o di un rimedio in genere

-medie. impiego di un farmaco o di un rimedio in genere per scopo terapeutico.

. - uso interno: somministrazione di un farmaco per via orale, rettale, endomuscolare

. - uso esterno: applicazione di un medicamento sulle parti esterne. cesarotti,

-l'approfittare di una situazione o di un evento per ricavarne un vantaggio personale.

situazione o di un evento per ricavarne un vantaggio personale. pasolini, 7-29:

essere impiegata da una persona, da un gruppo o da una categoria di persone,

categoria di persone, o anche da un animale (nelle espressioni a, per,

dal publico. galileo, 4-3-175: un antico trattato di meccaniche, scritto già

otello: « vorrei iuttosto essere un rospo e nutrirmi dei vapori d'un antro

essere un rospo e nutrirmi dei vapori d'un antro uio, che lasciare nella creatura

, che lasciare nella creatura ch'io amo un punto per uso d'altri ».

uso. gozzano, ii-270: tra un riso confuso, (con pace d'omero

ha da rallegrarsi su la faccia d'un nuovo grand'uomo, che sorge a uso

: destinato unicamente a sé, a un impiego o a un consumo personale.

sé, a un impiego o a un consumo personale. pananti, i-223:

mi vede, / dice: « è un po'di tabacco per suo uso »

una cosa o per cui viene adoperato un oggetto, un edificio, un terreno,

per cui viene adoperato un oggetto, un edificio, un terreno, ecc.

viene adoperato un oggetto, un edificio, un terreno, ecc. (rar.

per uso di qualcosa: destinato a un certo scopo, ad essere impiegato in una

, sapete bene come succede quando cercate un posto; mi serve per uso lavoro.

studenti erano regolarmente registrati nel contratto'(un tipico 'uso foresteria'a 2. 700

fini artigianali, industriali o commerciali di un materiale o di una sostanza. mattioli

, scolastica, ecc.) di un immobile urbano, con riferimento vincolativo alla

anco tavole astronomiche, e mandò fuori un libro d'effemeridi. giuglaris, 72:

militare, se gli posero a bocca ad un tratto, e gridando prò prò,

due o tre mesi, vedrai di me un lavoro di filologia a uso secolo passato

g. bassani, 4-94: era un andito freddo, che puzzava d'umidità

di scure piastrelle specchianti e scivolose, un enorme attaccapanni nero, uso antico, dritto

sia] a uso di lavandaia con un panno intorno al viso. e. cecchi

vol. XXI Pag.593 - Da USO a USO (24 risultati)

uso rivera. -a uso di un animale-, nel modo in cui esso è

: é cosa molto umana l'aver trovato un ripiego per assicurarsi d'un uomo,

aver trovato un ripiego per assicurarsi d'un uomo, senza legarlo all'uso delle bestie

uso di simile vita si congiugne con un altro per amore iusto e fedele. daniello

: uno va alla piazza per parlare ad un altro, per qualche sua facenda,

vivere. chiari, 5-5: figlio di un ricco finanziere, aveva ereditata tutta la

felice, se della medesima non avesse fatto un pessimo uso. 7. applicazione

morale, ecc.; impiego di un organo (spesso nell'espressione fare uso

-applicazione (teorica o pratica) di un principio, di un'idea, di

una facoltà fisica o intellettuale, di un organo, di una parte del corpo,

. 9. possibilità di servirsi di un oggetto, di frequentare un luogo,

servirsi di un oggetto, di frequentare un luogo, di godere di un bene di

frequentare un luogo, di godere di un bene di cui non si detiene il

il titolare ha diritto di usare di un bene mobile o immobile (e di

giuridicamente organizzate (ad es. di un comune, di una nazione, di

. -conseguimento di una dignità, di un privilegio. g. p. majfei

del sacro pallio. -esercizio di un diritto. rosmini, 5-1-630: il

.. di predisposizione, può riguardare un diritto non ancora da noi acquistato; ovvero

noi acquistato; ovvero l'uso di un diritto già da noi acquistato.

l'aver cotanto esaltato e creduto di un uso mirabile questo suo trovato. baretti

. -con meton.: significato di un vocabolo, accezione. piccolomini, 10-263

uso vivo che cosa altro è se non un momento storico? pirandello, 8-410:

pirandello, 8-410: io già -siamo in un circolo di cultura -mi perdoni -non userei

una certa condizione; l'assumere spesso un determinato atteggiamento o comportamento; esercizio abituale

vol. XXI Pag.594 - Da USO a USO (26 risultati)

costante (di una virtù o di un vizio, di una disciplina, di

disciplina, di un'arte, di un lavoro, ecc.). - anche

): l'uomo s'animava, a un tratto, dell'impeto antico, che

del predicare, dava a quel linguaggio un carattere singolare. leopardi, i-266: l'

/ così per uso una ghirlanda o un voto / a questa o quella favolosa dea

. dante, ìnf, 22-104: per un ch'io son, ne farò venir

si smontò laggiù, per desinare, sotto un gruppo d'alberi. 21.

non istà l'amicizia, ma quando un uso porta più comodi e vantaggi che un

un uso porta più comodi e vantaggi che un altro mi par che sia da preterire

tenuto dai consociati o dagli appartenenti a un particolare gruppo sociale, con la convinzione

nel senso di norma giuridica derivante da un tale comportamento sociale). -anche con

propria di una determinata comunità o di un suo particolare gruppo sociale; in partic

, quella che viene abitualmente inserita in un determinato tipo di contratti (ed essa

(ed essa si considera inserita in un contratto di tale tipo anche se non

. -a, all'uso di un luogo, di un'epoca-, secondo i

s. m. potria cavar in un bisogno prestamente 800 cavalli armati di corazza e

fischio di guerra -diffusione di un istituto giuridico. muratori, 7-i-67:

consuetudine, usanza, tradizione propri di un luogo, di un popolo, di un'

tradizione propri di un luogo, di un popolo, di un'epoca, ecc.

compagni, 1-20: essendo molti cittadini un giorno, per. sep- pellire una

dell'uso di custodire questi animali, in un desiderio di variare la compagnia degli uomini

dei modi di vivere, delle tradizioni di un popolo, di un paese, di

, delle tradizioni di un popolo, di un paese, di una comunità.

giornalieri di quel luogo, per temere un inciampo. casti, ii-2-33: vidi

26. frequentazione di una persona, di un ambiente sociale. dante, conv

conoscere. -pratica frequente di un luogo. g. gozzi, i-22-78

vol. XXI Pag.595 - Da USOCCUPAZIONE a USTO (32 risultati)

. 2q. interesse relativo a un bene concesso in prestito. esopo volgar

, dovrebbe essere depositato, ed avere un interesse proporzionato al valore che la legge

, per indicarne l'esigibilità soltanto dopo un determinato periodo di tempo, stabilito da norme

.): inservibile, guasto (un oggetto); inabile, impossibilitato ad

17-157: 'usolare': guardar di soppiatto da un fosso, o da uno spiraglio.

, iii-388: stavo una volta con un padrone, che aveva il vizio di

avventando la calura, come se da un momento all'altro dovesse apparire qualcuno con

generico: corda. - anche in un contesto figur. a. pucci

misu rare la resistenza di un tessuto all'usura. = voce

non necessarie'. idem, iii-8-55: un altro tedesco, corrado abbate uspergense,

caraina, vestiva un'uniforme contraddistinta da un colbacco e dal corto giubbetto.

poi subito dopo la sua persona eravi un trombetta, poi un ussero di suo servizio

sua persona eravi un trombetta, poi un ussero di suo servizio, poi una moltitudine

, 2-179: il giovane re era in un angolo vicino all'ingresso in una grande

, quattro 'gilets'alfus- sera, e un magnifico turbante a coda di pavone.

, non è più una donna, è un ussero. = dall'ungnerese huszàr che

nel xiv sec., che promuoveva un ritorno agli insegnamenti evangelici, alla chiesa

, destano in essi un'ansietà, un desiderio tale di ritrovarle, che tosto battono

tutta una campagna. lombari, 4-133: un giorno alla macchia, seguendo l'usta

, aveva scovato una beccaccia ferita con un gran buco nel petto. p. levi

metalli è da ubriacarsi: come quando un segugio entra in un bosco pieno di

ubriacarsi: come quando un segugio entra in un bosco pieno di selvaggina, che salta

incerta: secondo alcuni, potrebbe essere un deverb. da ustulare, come confermerebbe la

a \ nastà 'fiutare'(che presuppongono un lat. volg. * nasitare, deriv

sorriso uono e stanco: « è un regalo dei miei fedeli 'ustascia': sono

caldissimo. -anche al figur. e in un ossimoro. govoni, 628

12-145: si stenta a credere che un fuoco verde possa avere delle qualità ustionanti,

da contatto con la fiamma, con un corpo arroventato o incandescente, oppure da

eccessiva e dalla siccità; caratterizzato da un clima torrido. fr.

di guardare, che un'ombra, un simbolo, un ricordo, un nome.

che un'ombra, un simbolo, un ricordo, un nome.

ombra, un simbolo, un ricordo, un nome.

vol. XXI Pag.596 - Da USTO a USUFRUIRE (37 risultati)

una nave grosa zenoese, li dè un usto novo per ducati 101 e si partì

quel sacco, ed ustolando, / mezzo un pane, ei non si piega.

traccia del tasso che era uscito da un altro cunicolo. -con riferimento per

non si fa la festa, / come un gatto alla trappola fa fuoco.

cuore me lo diceva che saresti venuto un momento o l'altro. -corteggiare insistentemente

ustolóne, sm. chi manifesta un grande desiderio di cibo.

. v.]: quel ragazzo è un grande ustolone. = deriv.

. che aspetta avidamente il cibo (un animale). buommattei, i-31:

, e inghiottivo lo sputacchio, come un cane ustoso. = deriv. da

altre fabbriche, fra le quali è un 'ustrino'ben grande, in cui si bruciavano

vita. de amicis, xii-412: un accidente usualissimo mi fece conoscere di questa vita

mi fece conoscere di questa vita fuggente un momento singolare. d'annunzio, v-1-185:

usuale. -consueto, abituale (un uso, un comportamento). spallanzani

-consueto, abituale (un uso, un comportamento). spallanzani, ii-212:

che le parole più usuali prendano in bocca un sapore, uno spicco insoliti.

nell'uso di uno strumento, di un oggetto, ecc. l.

per voi il benaco... è un gran catino, e il cielo uno

dir. civ. chi è titolare di un diritto reale di uso (v.

., con riferimento al fruimento di un bene di consumo. lancettotti, 4-282

: non meno stimava disconvenevole il dare un monaco parte della sua porzione cibaria a nessuno

o d'altro diritto reale mediante usucapione (un tipo di bene).

dir. civ. l'essere usucapibile (un diritto, un bene: v.

l'essere usucapibile (un diritto, un bene: v. usucapibile).

. civ. acquisto della proprietà di un bene o di un diritto reale su di

della proprietà di un bene o di un diritto reale su di esso in virtù del

titolo meramente precario) e costituito per un determinato periodo di tempo stabilito dalla legge

i beni immobili ottenuti in base a un titolo di acquisto inefficace ma astrattamente idoneo

universalità di beni mobili, quando manca un titolo d'acquisto astrattamente idoneo; ecc

modo d'acquisto della sovranità, di un potere politico o di un diritto pubblico.

, di un potere politico o di un diritto pubblico. u. foglietta

dir. civ. acquistare la proprietà di un bene (o un diritto reale su

la proprietà di un bene (o un diritto reale su di esso) mediante usucapione

personale, ma da uno scritto, da un testamento, da un atto misteriosamente esiziale

scritto, da un testamento, da un atto misteriosamente esiziale per le moltitudini.

. che si può fruire, godere (un bene materiale o spirituale); che

a proprio vantaggio (in base a un titolo legale o a una mera situazione

a una mera situazione di fatto) un bene altrui. -per estens.:

vol. XXI Pag.597 - Da USUFRUITO a USURA (31 risultati)

. godere, usare (in base a un determinato titolo legale, o anche solo

o anche solo in via di fatto) un bene, in partic. un bene

fatto) un bene, in partic. un bene fruttifero (come un terreno agricolo

partic. un bene fruttifero (come un terreno agricolo). statuto del

godere a titolo legale di usufrutto (un bene). libri di commercio dei

ottenere tale manifestazione pubblica da sfondare a un tempo camera, ministero e la parte

. 3. ant. depauperare un terreno privandolo degli elementi nutritivi e dei

. a. caro, 3-1-299: un p... pietro da san lorenzo

5-193: di costei la bellezza un cameriere / di su'eccellenza usufruttava primo

dir. civ. disus. sottoposto a un diritto di usufrutto (un bene)

sottoposto a un diritto di usufrutto (un bene). romagnosi, 4-233

propri i frutti materiali e civili di un bene di cui deve però rispettare la destinazione

dei peruzzi, 487: anche ebe tomaso un pezo di terra pasante la via nuova

-in senso concreto: il reddito di un bene, di un patrimonio.

: il reddito di un bene, di un patrimonio. cavalca, 20-120:

di una situazione vantaggiosa; godimento di un bene, di una qualità positiva.

possederà perfezione, di cui lor non conceda un total dominio e un usufrutto pienissimo e

lor non conceda un total dominio e un usufrutto pienissimo e perfettissimo, qual dio

dir. civ. ant. titolare di un diritto di usufrutto; usufruttuario. -

immediatamente privare e far l'estrazione d'un altro soggetto. = pari.

. dir. civ. titolare di un diritto di usufrutto. - anche sostant.

detti bollettini in un'urna o in un cappello e mestatili, ne faccia cavare

mestatili, ne faccia cavare uno da un fanciullo minore di 15 anni, e quegli

stato. 3. che costituisce un ente pubblico a sé stante e non

stante e non è patrimonio esclusivo di un sovrano (sia pure assoluto) che

che lo governi con criteri privatistici (un regno: in contrapposizione alla concezione e

usura1, sf. interesse, frutto di un capitale concesso a mutuo. -in partic

, iii-17: -non vi vorrò meno di un zecchino alla settimana. -un zecchino di

in prestito con obbligo di pagamento di un interesse stabilito. patecchio, xxxv-i-585:

denaro a prestito con obbligo di corrispondere un determinato interesse. boiardo, 1-68

qualche semplice ad usura. -concedere un beneficio in cambio di grandi contropartite.

vol. XXI Pag.598 - Da USURA a USURATICO (49 risultati)

/, 11-95: « ancora in dietro un poco ti rivo ivi », /

, 1-1-315: quando da principio mi pareva un guadagno grandissimo il fargli sostener [alla

4. figur. profitto che deriva da un lavoro svolto; remunerazione di un'attività

usura2, sf. logorio, consumo di un materiale, di un oggetto, di

logorio, consumo di un materiale, di un oggetto, di uno strumento, di

prodotto da uno sfregamento prolungato o da un uso eccessivo. panzini,

, eppure specchianti di luce, marcello ebbe un senso di stupore. pratolini, i-30

ufficio, gli abiti si conservano come su un manichino. bianciardi, 4-146: e

macchine a contatto fra loro. -in un contesto figur., con riferimento al trascorrere

è atroce nella nostra epoca. basta un brevissimo tempo per rendere obsoleti e fatiscenti

facilmente; soggetto a progressivo deterioramento (un materiale, un oggetto, ecc.

a progressivo deterioramento (un materiale, un oggetto, ecc.). -

figur.: che può andare incontro a un più o meno rapido peggioramento (una

.). -parametro qualitativo di un meccanismo, di un congegno o di

-parametro qualitativo di un meccanismo, di un congegno o di un materiale che ne

meccanismo, di un congegno o di un materiale che ne indica il grado di

di usura nel tempo in relazione a un determinato uso. = deriv. da

oggi prevalente, chi presta denaro esigendo un interesse stipulato in misura economicamente eccessiva e

[dante] i-108-1: quand'i'truovo un ben ricco usuraio / infermo, vói

usato li ministri di cesare in sicilia un tratto da usuraro catalano circa al sostrare

così vi vegga io ridotto a mendicare da un pu- blico usuraro la stanza. batacchi

. batacchi, i-140: il polmone d'un sordido usuraro / v'intruse, e

usuraro / v'intruse, e d'un ruffiano e crun sensale / le labbra,

le labbra, ed il ventrieoi d'un fornaro, / e le orecchie d'un

un fornaro, / e le orecchie d'un giudice venale. foscolo, iv-426:

, prendere in prestito il denaro da un usuraio di tortorici, pagare quarantamila lire

[s. v.]: è un usuraio che non darebbe neppure un centesimo

: è un usuraio che non darebbe neppure un centesimo a suo padre. che usuraia

peggio che avaro e usuraio feroce: è un immondo, un sanguinano, un atroce

e usuraio feroce: è un immondo, un sanguinano, un atroce odiatore dell'uomo

è un immondo, un sanguinano, un atroce odiatore dell'uomo e del proprio sangue

di interessi eccessivamente elevati; usurario (un prestito in denaro). passavanti,

il caso di perdita, essendo sempre ad un segno il prezzo delle monete.

carducci, ii-10-234: il matrimonio è un sacramento o un contratto civile abominevole,

: il matrimonio è un sacramento o un contratto civile abominevole, usuraio, materialmente

. usuraiàccio. pananti, i-341: un certo usuraiaccio, un vero cane, /

pananti, i-341: un certo usuraiaccio, un vero cane, / volle una somma

agg. che determi na un progressivo logorio fisico (in partic. nel

intr. andare incontro a logorio, a un progressivo deterioramento con l'uso. -anche

deterioramento con l'uso. -anche in un contesto figur. m. l.

nostri partiti e governanti, sul fatto che un panno possa usurarsi senza mai strapparsi,

usurariaménte, avv. letter. a un prezzo esoso, esorbitante. giusti

interesse; che ha carattere di usura (un prestito in denaro).

in sostanza questo contratto fusse più tosto un mutuo usurario così palliato da questo nome,

misura legale. -che deriva da un prestito a usura o, più in generale

, dall'esercizio professionale dell'usura (un guada- gno). buonarroti il

eterna fama ciò che occorse nelle esequie di un usurario pubblico, già sepolto. chiari

, il quale voglia del soldo suo un cinquanta per cento. = voce dotta

. disus. fondato sull'usura (un prestito in denaro). sansovino,

vol. XXI Pag.599 - Da USURATO a USURPARE (31 risultati)

, logorato, deteriorato dall'uso (un materiale, un oggetto, uno strumento

, deteriorato dall'uso (un materiale, un oggetto, uno strumento, ecc.

. che è suscettibile di usurpazione (un bene, una situazione o condizione vantaggiosa)

usurpare), agg. che compie un atto o atti di usurpazione. carducci

la violenza, la frode o l'inganno un bene, una proprietà, un territorio

inganno un bene, una proprietà, un territorio che appartiene legittimamente ad altri.

, 15-99: purgati de lor colpe a un monasterio / che dava di sé odor

usurpa l'eredità a suo fratello per un piatto di lenti, che ruba con la

27-165: il mio chilperico fu ucciso da un figlio di sigeberto che volle vendicare il

una confidenza, per scusarsi di aver assunto un atteggiamento formalmente poco rispettoso nei confronti

formalmente poco rispettoso nei confronti di un interlocutore. fagiuoli, i-120: serenissimo

supplicar vi voglio, / dall'aìte cure un po'di digressione, / sol tanto

di tanto valore, le appende a un pino, e perché niuno le usurpasse,

o i titoli legittimi; detenere illegalmente un potere o impadronirsene; esercitare un comando

illegalmente un potere o impadronirsene; esercitare un comando perseguendo l'utile personale a danno

. c. campana, i-549: un di questi soldani, chiamato per nome saladino

sia usurpato da molti, o da un coipo, da una classe del popolo,

, in cui... temevano un capo di congiura avido di usurparsi la

possanza. -arrogarsi una prerogativa, un diritto, un privilegio spettante legalmente a

-arrogarsi una prerogativa, un diritto, un privilegio spettante legalmente a un'altra persona

spettante legalmente a un'altra persona o a un organismo politico e a cui non si

l'intrusa. quale? -privare un organismo politico, un'istituzione, una

, attribuirsi in modo indebito o illegale un appellativo onorifico, un titolo nobiliare,

indebito o illegale un appellativo onorifico, un titolo nobiliare, un'arme, un

un titolo nobiliare, un'arme, un epiteto regale, un'insegna. boccaccio

esteriormente, dichiarare di essere seguace di un credo religioso tradendone però i princìpi fondamentali

il posto. -con riferimento a un concetto che assume una denominazione diversa da

que'giovani, molti de'uali ignoravano un anno addietro d'avere una patria, splen-

addietro d'avere una patria, splen- aeva un lampo di quella vita italiana che fu e

titolo personale di una lode, di un onore, di una gloria frutto di

a lui. -ottenere da altri un attestato di stima eccedente i meriti oggettivi

vol. XXI Pag.600 - Da USURPATIVAMENTE a USURPATORE (36 risultati)

5. rivendicare come propri una teoria, un testo, una frase mutuata da altri

modo forzato e tendenzioso una teoria, un concetto filosofico. s. ferrari,

. 7. sottrarre del tempo (un impegno). carducci, ii-2-234:

: questo nome di misericordia ebbe anticamente un significato alquanto più occulto, in cui

; sebbene in questo significato l'usurpasse già un cardinale. -usare, adoperare

cardinale. -usare, adoperare un oggetto, uno strumento in modo non

attenzioni o cure (una preoccupazione, un evento, un elemento). siri

cure (una preoccupazione, un evento, un elemento). siri, vii-496:

di cesare. foscolo, v-137: un oggetto venne a usurparsi egli solo tutte

solo tutte le mie congetture, eludendo ad un tempo ogni mio raziocinio sovr'esso.

. usurpativaménte, aw. mediante un atto o atti di usurpazione.

con la violenza al legittimo possessore (un territorio, un bene, una proprietà

al legittimo possessore (un territorio, un bene, una proprietà, una somma di

e dall'egitto. deledda, iv-665: un uomo come me non deve vivere con

non deve vivere con la coscienza così come un cane che lo morde ai calcagni;

. conseguito, ottenuto in modo illegittimo (un potere, una carica); illecito

ah ruggiero, qualora / penso che un usurpato / godiam noi principato. delfico

. -sottratto al titolare legittimo (un diritto, un privilegio, una prerogativa

-sottratto al titolare legittimo (un diritto, un privilegio, una prerogativa).

3. che spetta ad altri (un onore, un merito); rivendicato

che spetta ad altri (un onore, un merito); rivendicato a sé indebitamente

); rivendicato a sé indebitamente (un ritrovamento, una scoperta). galileo

4. per estens. che non definisce un oggetto in modo appropriato alle caratteristiche che

o anche con la violenza, di un bene, di una proprietà, di un

un bene, di una proprietà, di un territorio che appartiene legittimamente ad altri;

, ed io spedirvi non potrei nemmeno un soldo di vostra ragione, se cauto non

gli usurpatori della città santa hanno commesso un gran delitto, e, presto o tardi

molti? bacchetti, i-ii- 446: un esoso e insolente incettatore, affamatore, strozzino

affamatore, strozzino,... un usurpatore di certe terre truffate con ricatto al

-che occupa il nido altrui (un uccello). spallanzani, 4-iii-386:

. 2. che si arroga un diritto, un privilegio di pertinenza altrui

2. che si arroga un diritto, un privilegio di pertinenza altrui; che si

divine; che rivendica illegittimamente a sé un titolo che non gli compete.

(una terminologia, una parola, un uso retorico). 4. che rivendica

pagine. tendono al peggio, eravi già un pezzo entrato un esecrabile

al peggio, eravi già un pezzo entrato un esecrabile

vol. XXI Pag.601 - Da USURPATORIO a UTENSILE (34 risultati)

annienta ciò che incontra sul cammino (un fenomeno naturale). magalotti, 2-58

, / allor ch'io tento con un dio di pace / di mitigar lo sdegno

di frode o l'esercizio abusivo di un potere, con cui un soggetto o un

abusivo di un potere, con cui un soggetto o un gruppo di soggetti consegue

un potere, con cui un soggetto o un gruppo di soggetti consegue l'approvazione,

maggior verisimilitudine, essendo probabile, che un consuetudine, publica, e universale abbia

funzione pubblica (civile o ecclesiastica), un poterepolitico o ecclesiastico, un dominio, una

ecclesiastica), un poterepolitico o ecclesiastico, un dominio, una signoria, potestà o

una signoria, potestà o sovranità, un titolo onorifico o nobiliare. savonarola,

benemerito e giubilato. -l'attribuirsi un ruolo o un onore non meritato,

. -l'attribuirsi un ruolo o un onore non meritato, che va al

o di comando militare'. chiunque usurpa un potere politico, ovvero persistenell'esercitarlo indebitamente,

funzione pubblica o le attribuzioni inerenti a un pubblico impiego è punito con la reclusione

la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un

un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo politico, amministrativo o giudiziario,

il militare, che indebitamente assume o ritiene un comando, è punito con la reclusione

presso di noi la parola usurpazione esprime un senso ben diverso, come ognun sa.

ognun sa. appropriarsi una cosa o un diritto altrui in una maniera ille

, perocché essendo la mia fittanza fatta ad un nome datomi con inganno d'uomo supposto

semplice fede di chi promise di vendeigliene un fascicolo pieno. = deverb. da

burchiello, 6: e vidi un gran pagliaio di prosciutti, / che

se usi con uno cantore e narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'

che t'oda, e'ti spicca un ut re, mi, fa, sol

, che valga quanto il nitrito d'un cavallo di corea. = lat

componimenti giapponesi senza rima. anche in un contesto metaforico. ojetti,

tanto bene da coprire ogni commessura, un poco giapponesi: una 'uta'in quattro piedi

il pugno prendesse di farina, ed un poco d'olio nell'utello. boccaccio

una padella e sotto quel braccio medesimo un fascetto di legne e nella mano un trepie-

medesimo un fascetto di legne e nella mano un trepie- de, e nell'altra mano

, 6-90: parla il poeta d'un utello, o ampolla d'olio, a

ampolla d'olio, a cui era appeso un su- gatto. settembrini [luciano]

], iii-2-199: è tra i biscaiuoli un manciacipolle, un di quei che si

è tra i biscaiuoli un manciacipolle, un di quei che si portano l'utello sotto

i-4-123: volete intendere la storia vera di un neolitico ligure o siculo?..

vol. XXI Pag.602 - Da UTENSILE a UTERO (38 risultati)

pezzo meccanico usato manualmente o applicato a un macchinario, che serve ad asportare o

guerra egli saltellava in borsa, come un uccelletto di prima piuma, tutto becco

proverbi toscani, 388: il cittadino è un utensile necessario; il dotto è un

un utensile necessario; il dotto è un mobile di lusso. = voce dotta

tutte quelle macchine le quali fanno agire un utensile (sega, pialla, trapano,

, i calibri e le attrezzature atte a un certo tipo di lavorazione e si provvede

in partic. chi usufruisce di un bene o di un servizio erogato da un

usufruisce di un bene o di un servizio erogato da un ente pubblico o

un bene o di un servizio erogato da un ente pubblico o privato. stampa

cui si rivolge idealmente uno scrittore, un testo o un messaggio pubblicitario. montale

idealmente uno scrittore, un testo o un messaggio pubblicitario. montale, 4-164:

profondità. -chi si serve di un determinato linguaggio o, genericamente, di

determinato linguaggio o, genericamente, di un patrimonio culturale comune e collettivo.

. condizione propria di chi usufruisce di un bene o di un servizio. -per estens

chi usufruisce di un bene o di un servizio. -per estens.: uso,

utenza diin sistema sanguigno (oltreché d'un motore a scoppio, oltreché dell'illusorio

a scoppio, oltreché dell'illusorio d'un motore stoltamente a scoppio), e visto

2. l'insieme degli utenti di un servizio. migliorini [s. v

zona di provenienza degli utenti abituali di un particolare servizio pubblico, come una scuola

servizio pubblico, come una scuola, un ospedale ecc. -fascia di utenza:

di utenza: raggruppamento degli utenti di un servizio calcolato in base alle loro caratteristiche o

spasmodici, o convulsivi, creatisi in un corpo di una fanciulletta per altro sana

: giuliana ingoiò il liquido, d'un fiato; ma si sentì, subito dopo

ventre con le mani, battendo rapidamente un piede su '1 pavimento, nello spasimo della

(un'erba, un'acqua curativa, un rimedio, uno strumen- to).

nati d'una madre; / ma l'un milon, l'altro avea gano padre.

di gomerone, e del castello che da un lato s'unisce alla terra, restava

legame di affinità o di consequenzialità con un altro concetto o realtà. f.

nale, umorale, viscerale, istintivo (un impulso emotivo, una reazione, un

un impulso emotivo, una reazione, un comportamento, un modo di esprimersi)

, una reazione, un comportamento, un modo di esprimersi).

e quindi al fine ecco de'nervi un tremito / che vi commuove, e le

renali, per incettare tantissimi voti per un grossissimo partito. 6. ant.

cui appartiene anche l'uomo, è presente un utero semplice con una sola cervice e

commodo, si rivelò di lì a poco un de'mostri più malfacenti che utero di

, che si dichiarava guarita anche lei di un tumore all'utero. 2.

piante, esso in alcune / e un gradi corpo, membranaceo, concavo, /

i tenerelli feti. -nucleo originario di un minerale. l. bellini,

vol. XXI Pag.603 - Da UTERORRAFIA a UTILE (25 risultati)

suo berretto. / vero è ch'un foggia l'omuncolo interno, / e l'

c. e. gadda, 6-263: un utero c'è sempre in noi, un

un utero c'è sempre in noi, un ragionevole utero, che si sconturba a'

ragionevole utero, che si sconturba a'un ammicco, a'un accenno, d'

che si sconturba a'un ammicco, a'un accenno, d'uno spolpettare di polpastrelli

toccherebbe: / doh! ch'egli è un cotale uti né puti; / un male

è un cotale uti né puti; / un male schiaffo, e una ceffata ebbe

serve, che può essere usato per soddisfare un bisogno o impiegato profittevolmente per uno o

impiegato profittevolmente per uno o più scopi (un oggetto, uno strumento, una sostanza

le terre, mazzini, 47-357: un piccolo numero dei razzi pistola, grossi

può essere destinato all'uso voluto (un locale, una stanza). vasari

. -adatto a una coltivazione (un terreno). boccaccio, 21-26-41:

, quello pienamente e effettivamente utilizzabile di un luogo. 2. che apporta

(un'azione, una situazione, un comportamento, un consiglio, ecc.

azione, una situazione, un comportamento, un consiglio, ecc.). -

-volto al recupero o alla salvaguardia di un bene o di un ambiente (un'

alla salvaguardia di un bene o di un ambiente (un'opera pubblica).

, impiego a tempo determinato assegnato da un ente pubblico a persone disoccupate, che

politici o militari (la stipulazione di un accordo, una guerra). benvenuto

una mirabile campagna di cinquanta giorni / un pomeriggio di solitudine mi resta, /

essere d'aiuto ad altri, che fornisce un valido contributo, che opera efficacemente a

a vantaggio di una comunità o di un singolo (una persona). -

dotati di utilità pratica o scientifica (un autore). ascoli, 34:

in uomini di milizia. -produttivo (un animale). citolini, 238:

detto castello principiarono a fare elettone di un cavaliero. 12. sm.

vol. XXI Pag.604 - Da UTILISMO a UTILITÀ (10 risultati)

egli, ma servimene / facea da un suo, senza pagargliene utile / per quattro

23, 360. ma l'incasso è un altro paio di maniche, diceva pio

di pubblica utilità: atto con cui un pubblico potere, per interesse della collettività,

, per interesse della collettività, sacrifica un bene o un interesse privato. -espropriazione

della collettività, sacrifica un bene o un interesse privato. -espropriazione per pubblica utilità

da un'autorità pubblica sui beni di un privato per l'interesse della collettività.

(propria di una disciplina, di un testo, ecc.). livio

meramente strumentale. -efficacia espressiva di un espediente retorico. piccolomini, 10-319:

7. emolumento, appannaggio corrisposto a un magistrato come compenso per l'attività svolta

8. econ. valore d'uso di un bene (contrapposto al valore di scambio

vol. XXI Pag.605 - Da UTILITARE a UTILIZZATORE (34 risultati)

una cosa qualunque rendesi capace a procurarci un bene o ad allontanare un male o

a procurarci un bene o ad allontanare un male o un danno. cattaneo, ii-2-257

bene o ad allontanare un male o un danno. cattaneo, ii-2-257: il valore

: quella che trasforma i profitti di un soggetto nei valori di un'opportuna scala numerica

di incertezza, somma dei vantaggi che un soggetto può ottenere moltiplicate ciascuna per la

dal consumo di un'unità aggiuntiva di un bene o di un servizio. -utilità

unità aggiuntiva di un bene o di un servizio. -utilità marginale ponderata: rapporto

: rapporto fra l'utilità marginale di un bene e il prezzo del bene stesso.

. -utilità totale-, soddisfazione globale che un individuo ricava dal consumo di una determinata

dal consumo di una determinata quantità di un bene o di un servizio. 9

determinata quantità di un bene o di un servizio. 9. stor. deputati

, ci siamo proposti; acciocché non un vano solletico degli orecchi, ma un

un vano solletico degli orecchi, ma un vantaggioso trattenimento sieno le nostre pubbliche adunanze.

dell'ordine del lavoro stesso (come un ordine domenicale giustappunto) in quanto ordine

in modo prioritario all'utilità, a un vantaggio per lo più materiale o economico

materialistico com'era, il giusnaturalismo aveva un quinto e importante carattere, l'avversione

io abbia avuto, a suo tempo, un piccolo conto in banca e perfino un'

degli utilitari. montale, 3-270: un lieve toc toc all'uscio ed entra la

andare si farebbero parole da non capire in un verso alessandrino. periodici popolari, ii-279

il programma di giuliotti... ha un vizio chiaro di antistoricismo messianico, ma

testa e utilitaristicamente mutò il movimento in un principio di relax. = comp.

servire, che può essere adibito a un determinato uso. a. de

sua consumazione. jahier, 73: un quaderno zibaldone, fitto di citazioni; prosa

per motti d'introduzione, per animare un finale scadente. piovene, 7-315:

delle variabili che definiscono lo stato di un sistema, la cui variazione dà il

. mettere a frutto; adibire per un determinato uso, adoperare. tommaseo [

bisognerà pensare a utilizzarle meglio. -applicare un metodo; sfruttare una conoscenza; seguire

metodo; sfruttare una conoscenza; seguire un criterio. marotta, 6-53: pietro

in una determinata attività; destinarla a un lavoro, a un servizio; avvalersi

; destinarla a un lavoro, a un servizio; avvalersi delle sue capacità.

: né meno è [il poeta] un giardiniera / che il sentiero / de

siam certi d'utinzzarci, ma è necessario un po'di tempo. petruccelli della gattina

utilizzare), agg. impiegato per un determinato scopo. 2. econ

quota della capacità produttiva effettivamente impiegata in un dato momento. utilizzatore, agg.

vol. XXI Pag.606 - Da UTILIZZAZIONE a UTRAQUISTICO (29 risultati)

il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che imiega a proprio

di ribellione latenti produzione effettivamente ottenuta in un dato interdelle grandi masse popolari dell'epoca

simo della potenza media espressa da un motore. un'attuazione pratica.

determinati territori acquistati da uno stato in un certo momento storico. ruzzini

, sfruttamento di una risorsa, di un bene; uso di un oggetto, di

risorsa, di un bene; uso di un oggetto, di uno strumento, di

insieme delle spese necessarie alla manutenzione di un veicolo, di un elettrodomestico, ecc

alla manutenzione di un veicolo, di un elettrodomestico, ecc. 2.

: periodo di validità della concessione di un fido. = deverb. da utilizzare

dopo il matrimonio di eugenio, sopra un brigantino italiano che salpava per la nuova

, inter. per esprimere una speranza, un desiderio, un augurio (ed è

esprimere una speranza, un desiderio, un augurio (ed è talora usata con enfasi

utopia. savinio, 1-20. egli fu un uomo fortemente appassionato;...

, ii-432: è stato inventato da'genovesi un nuovo cambio, ch'essi chiamano per

'non'e xcmog 'luogo'per indicare un luogo che non c'è, nome dell'

non pa- rebbe loro di aver perduto un denaro. = lat. mod.

intravedere le terre lontane, che daranno un giorno alla sociétà un'aria più pura

alla sociétà un'aria più pura, un più vergine suolo. nievo, 371:

: chi avesse detto che quello era un male temporario, e speciale sarebbe stato deriso

temporario, e speciale sarebbe stato deriso come un ottimista, un utopista, un sognatore

sarebbe stato deriso come un ottimista, un utopista, un sognatore metafisico. papini,

come un ottimista, un utopista, un sognatore metafisico. papini, iii-255:

... accanto al realista c'è un utopista che volentieri, in odio al

con la realtà, che appartiene a un ambito di astrattezza ideale. -anche:

puro piacere fantastico, praticamente irrealizzabile (un progetto); proiettato in un futuro

(un progetto); proiettato in un futuro indefinito. labriola, i-322:

4-106: ogni progresso nella scienza è un poco illusorio e utopistico. vittorini,

-concepito, realizzato in base a un progetto di marcata idealità (una città

strade geometriche, e per ogni quartiere quasi un edificio unico, che si ripete centinaia

vol. XXI Pag.607 - Da UTRAQUIZZARE a UVEO (16 risultati)

olio, che del tuo cuoio non facessero un utro da oglio. = var

, costituito da acini riuniti a formare un grappolo, di colore dal giallo al

rosso violaceo (spesso in relazione con un attributo, un'apposizione o un compì

con un attributo, un'apposizione o un compì, che ne specificano le caratteristiche,

la quale egli incontanente per carità portò ad un altro che gli pareva più infermo di

: la vite non fa le uve in un tratto. tasso, 16-11: lussureggiante

ch'io perdo la mattina a colmare un canestro d'uva e di pesche, ch'

annunzio, i-425: il munifico autunno è un giovinetto / che non la fronte,

il vino nella loro cantina, ch'era un favore dell'amicizia, di cui lei

-uva fragola: varietà americana caratterizzata da un profumo e un sapore che richiamano vagamente la

varietà americana caratterizzata da un profumo e un sapore che richiamano vagamente la fragola (

conclusa, ma che si rivela poi un fallimento. fagiuoli, vi-24: anch'

questioni e problemi di cui parlare con un interlocutore. vasari, xci-iii-77. tornai

il fico pende. ibidem, 339: un canestro d'uva non fa vendemmia.

tre passi, impetrò: dal bottegaio un foglio di cartaccia da frammettere tra la

ispano volgar., 3-21: occhio è un membro nobile, ritondo, raggioso,

vol. XXI Pag.608 - Da UVETTA a UZZOLO (17 risultati)

una donna gravida passò coi suoi mrmocchi e un cavagno; e m'offrì di quella

son messi a frignare: vogliono ancora un po'di quella pappa dolce con le uvette

opera o lavoro necessario alla fabbricazione di un prodotto. balducci pegolotti, i-108:

capo. a. cocchi, iii-141: un mediocre rilassamento dell'uvola.

sinensis') ha fiori pendenti, di un rosso bruno, e si coltiva come

uxorare, tr. ant. accasare un figlio, trovargli una moglie

: avevano cercato di tirarlo dentro in un bruttissimo affare. la difesa di un

un bruttissimo affare. la difesa di un uxoricida. lucini, 4-165: se molte

che è proprio, che si riferisce a un uxoricidio. = voce dotta, comp

quel brutale, dato di mano ad un sasso, gliela schiacciò, commettendo con un

un sasso, gliela schiacciò, commettendo con un delitto due delitti, cioè di ussoricidio

soffici, v-2-61: ora si trattava di un processo per uxoricidio, dove giudici,

ero fatto di mima loy il prototipo d'un femminino ideale forse uxorio forse sororale,

ombra fitta, in partic. prodotta da un folto fogliame di alberi. pratesi

nell'uzza cupa del bosco, pareva un antro di fiere selvagge. = var

e 'gualdrappa'), che è da un frane. * hulfti 'vestito indossato sopra il

e minuzzolo / né scomuzzolo / in un gruzzolo / a l'uzzolo. d'alberti

vol. XXI Pag.609 - Da V a VACANTE (2 risultati)

di vedi o vedasi, premesso a un vocabolo o al titolo di un'opera a

o lessicografiche; di verso, seguito da un numero, per indicare il verso di