ella si tormentava le mani, cercava un modo per dire la cosa, ma le
fiori. 13. patire per un intenso dolore fisico; soffrire per una
iii-195: e creduto da'più saggi un grande errore il negar da bere o
pene fisiche (anche per far confessare un delitto o una colpa), a una
g. p. maffei, 55: un certo cortigiano chiamato frontone, che tormentato
e inetto a lavorare... da un ascesso alla guancia, -ferito
guancia, -ferito, martoriato da un corpo contundente, tagliente o appuntito (
-affetto da una patologia, molto sofferente (un or- gano). sannazaro,
. sannazaro, iv-389: son stato un poco tardo a responderli non per negligenzia
turbato, angustiato, contristato profondamente da un tormento interiore, da un sentimento,
profondamente da un tormento interiore, da un sentimento, da una pena d'amore
da una pena d'amore, da un pensiero assillante, da un dubbio.
, da un pensiero assillante, da un dubbio. - anche sostant. guido
se stesso, per rendersi ragione d'un sol fatto, si trovò ingolfato nell'esame
condizione esistenziale molto travagliata e conflittuale (un intellettuale, un autore).
travagliata e conflittuale (un intellettuale, un autore). b. croce,
sembra ceruleo, pei riflessi d'un rosso fosco: tormentato ulteriormente dal fuoco spoglia
colore, e compare sotto alla forma di un vetro puro. 6. scosso
isola. 7. che ha un profilo aspro, accidentato (un rilievo)
che ha un profilo aspro, accidentato (un rilievo); impervio (una strada
. arald. raffigurato con ali spiegate e un bastone fra le ali e le zampe
fra le ali e le zampe (un uccello); che ha la testa passata
la testa passata entro una gemella (un delfino, un leone o un lupo)
entro una gemella (un delfino, un leone o un lupo). tormentatóre
gemella (un delfino, un leone o un lupo). tormentatóre, agg.
l'uomo senza metalli in più d'un modo vien tormentato, come che quando
in bocca e giù per la gola un longo sciugatoio. guerrazzi, 2-707:
, spie, tormentatori, carnefici: un abisso d'iniquità. -con riferimento ai
, struggimento, rovello interiore assillante (un pensiero, un sentimento, ecc.
rovello interiore assillante (un pensiero, un sentimento, ecc.). morando
ei stesse chiuso qualche diecina di giorni in un gabinetto di fisica, tormentatore assiduo del
gioberti, iii-277: tutta la terra è un vasto tormentatorio, dove il nostro genere
; oggi sono senza febbre; è un leggero tributo che ogni due o tre
tormenticchiato, agg. afflitto da un leggero disturbo fisico. viani
regioni temperate e fredde settentrionali; presenta un grosso rizoma, con fusti lunghi ed
: è alessifarmaca e vulneraria. è di un sapore costrettivo, onde si impiega qual
, particolarmente efferata e crudele inflitta a un imputato o a un testimone di un
e crudele inflitta a un imputato o a un testimone di un processo per ottenere la
un imputato o a un testimone di un processo per ottenere la confessione di un
un processo per ottenere la confessione di un delitto o una deposizione veritiera o, come
veritiera o, come punizione, a un condannato, a un prigioniero, ecc.
punizione, a un condannato, a un prigioniero, ecc.; atto di
cittade rubellione / e fegli ad uno ad un porre al tormento e confessar sanza troppa
cittadini furono indotti a confessar nei tormenti un delitto impossibile e condannati al taglio della
e tormenti e non gli è dato pure un poco di rioso! piovano arlotto,
turbamento suscitato da una situazione, da un pensiero assillante, da un sentimento,
, da un pensiero assillante, da un sentimento, in partic. da una pena
petrarca, 129-19: a ciascun passo nasce un penser novo / e la mia donna
a mortificazione della carne, ad esaltazione di un tormento intimo. 4. ciò
vedermi in estrema miseria, mi era un tormento intollerabile. parini, 442:
onde costretto / sarò dimani a vendere un caldaro. cattaneo, iv-2-273: è
esplodere oggi sento / la mia immobilità come un tormento. -incombenza, incarico
gadda, 25-137: la mancanza d'un tormento appariscente, d'una verbosa complicazione,
, disquisizione approfondita o anche pedante di un testo. foscolo, vi-273: essendo
., 11 (207): « un po'per uno, tormento che sei
... in roma, m'era un tormento, pel continuo litigare che faceva
vi dirà... di avere un tormento di padre. -persona che è
mosche, ma l'odore del flit dava un po'alla testa. 7
. sollecitazione violenta e prolungata esercitata su un corpo, su un materiale ecc. da
prolungata esercitata su un corpo, su un materiale ecc. da una forza fisica,
. da una forza fisica, da un agente atmosferico, da un veicolo, ecc
, da un agente atmosferico, da un veicolo, ecc. vasari, 1-105
-edil. sollecitazione di fatica cui è sottoposto un materiale resistente. 8.
galere francesi, sbattute, e conquassate da un gran tormento di mare.
le conseguenze di un'azione o di un comportamento, pagare il fio. varchi
ibidem, 245: mille piacer non vagliono un tormento. ibidem, 328: chi
: chi discioglie la vela a più d'un vento, arriva spesso a porto di
, argomento proposto con insistenza ossessiva da un giornale, da un programma televisivo o
con insistenza ossessiva da un giornale, da un programma televisivo o radiofonico, ecc.
landolp, 8-180: ho veramente trascorso un paio di giorni a copiare queste lettere,
time ed erga omnes che ravvicinava a un montgomery clift senile, a un annoso
ravvicinava a un montgomery clift senile, a un annoso anthony perkins. = deriv
superi, tormentosissimo). che provoca un intenso e per lo più continuo disagio o
spirituale, una profonda afflizione interiore, un rovello ossessivo. f f
f chiaro davanzali, xx-13: d'un sì lontano ateso / donna, vostra
brutta e ingorda, / avrà di spine un tormentoso serto. casoni, 188:
. i. frugoni, i-i 1-208: un sospetto tormentoso, / che un tuo
: un sospetto tormentoso, / che un tuo nuovo amor mi diè, / taciturno
. gozzi, i-27-164: so bene quanto un caldo eccessivo sia tormentoso in venezia e
, i-89: io non ho mai provato un tal senso di schifo orribile e propriamente
: per quel che ne so, un vero amore dev'essere un po'tormentoso.
ne so, un vero amore dev'essere un po'tormentoso. n. ginzburg,
lingue storiche e naturali, come strumento di un sapere razionale assunto come stabile e permanente
. algarotti, 1-x-97: fu già un tedesco, che intento al ben pubblico
persone (anche in quanto appartenenti a un determinato ambiente o regione); il
224): è ben vero che un solo freno hanno queste donne di stato
teodolite, usato per stabilire la posizione di un astro. -universale geodetico: strumento
, almeno per mio parere, non presta un omaggio di venerazione a quelli che si
risolvere i quisiti sino in certe cause un po'universalotte. = voce dotta,
-nella teoria drammatica di aristotele, rendere un episodio o un racconto adatto a essere
di aristotele, rendere un episodio o un racconto adatto a essere oggetto di una
rendono individuato, specifico, riferibile a un unico individuo, generalizzato, generico (
canti seguita3. semiol. capacità di un codice semiologico di inno. buonaccorso da
lingue in quanto ponevano le basi di un proprio potere. -diffusione universale di
proprio potere. -diffusione universale di un patrimonio di conoscenze. pasolini, 8-108
-l'universalismo tecnologico medioevale -non è solo un allargamento del l'orizzonte lessicale
fautore dell'universalismo, dell'universalità di un credo politico o religioso.
« soiaria »... fui così un solariano, e solariano era parola che
3. sostant. chi è fornito di un sapere vasto, enciclopedico, universale.
la riprova dell'universalità e verità d'un giudizio, e la sua stessa oggettiva
nostro. papini, ii-31: così un giudizio concepito con rigorosa universalità, cioè in
doveri). bocalosi, ii-27: un governo non può durar molto se non sia
tutti. -in partic.: estensione di un uso linguistico a tutto un popolo.
estensione di un uso linguistico a tutto un popolo. leopardi, i-241: neanche
discorso. -partecipazione, condivisione di un medesimo gusto artistico e letterario da parte
da parte di una comunità, di un popolo, ecc., o, anche
, anche, di un'aspirazione, di un proposito, di un sentimento, di
aspirazione, di un proposito, di un sentimento, di un atteggiamento. oliva
proposito, di un sentimento, di un atteggiamento. oliva, 6: né
partic.: tutti i presenti in un luogo (anche con riferimento alle anime
beni mobili, animati (ad es. un gregge, una mandria, ecc.
e, pur potendo i singoli beni costituenti un tale complesso formare oggetto di separati atti
1865, 694: chi trovandosi da oltre un anno nel possesso legittimo di un immobile
oltre un anno nel possesso legittimo di un immobile, o di un diritto reale,
possesso legittimo di un immobile, o di un diritto reale, o di una universalità
apprezzabile. -anche: estendere, generalizzare un concetto. -filos. rendere assoluto,
largamente, divenire di largo consumo (un oggetto, un tipo, una foggia
di largo consumo (un oggetto, un tipo, una foggia). de
generalmente la nuova che cancellieri portato avesse un generale amplissimo indulto... e
1-257: il de lollis non elaborò un metodo critico fecondo di sviluppi e universalizzazioni
perché... fu tentata contro ad un principe odiato universalmente. parini, 744
senza tralasciare alcun luogo; in tutto un territorio. -anche con uso rafforzativo ed
ciò che non paresse che per mangiare un poco di legume fosse rallargato dal suo
che l'università fosse il mare, ma un grandissimo fiume, detto il tartaro,
dalla mia famiglia. -intera estensione di un paese, di un territorio. albergati
-intera estensione di un paese, di un territorio. albergati, 36: con
una cittadinanza, una categoria sociale, un gruppo; in partic., l'
intera popolazione di una città, di un territorio determinato. lacopone da todi,
posto che in ogni provincia vi fusse un tal seminario, sarebbe dovere di tutte
che nelle loro case non possono apprendere un mestiere che dia loro da vivere. alvaro
per libri, ch'ei vende poscia un tanto la canna, secondo la lunghezza che
di studi seguiti dallo studente, rilasciano un titolo di studio (titolo accademico)
edifìcio o complesso di edifici in cui un tale istituto ha sede. crescenzi volgar
. bacchetti, 2-v-11: fu a un concerto corale indetto da un istituto di
: fu a un concerto corale indetto da un istituto di marca democratica e umanitaria per
disciplinate come enti pubblici dotati anche di un limitato potere impositivo sui propri appartenenti;
. universitàdùcola. imbriani, 4-248: un certo horstius, professore di medicina in
la guerra poteva rimandare di qualche mese un concorso universitario ch'egli legittimamente contava di
, 2-37: l'intrigo universitario era un campo troppo ristretto per i suoi talenti di
-che ha sede presso un'università (un istituto, una biblioteca); conservato
presso la biblioteca di un'università (un codice, un manoscritto). carducci
di un'università (un codice, un manoscritto). carducci, ii-17-8:
università che si riferisce, che riguarda un tale periodo. carducci, iii-25-268:
di una facoltà di medicina diretto da un clinico. -collegio universitario: v.
: prese occasione... per tessere un breve ma sentito elogio della milano,
universe, le quali furono già in un tempo suscitate dall'eterno dito del creatore.
opera demiurgica di una divinità o di un principio ordinatore; cosmo, mondo,
l'universo / ma chi è per l'un somerso / legge ordinata non vuol che
fuora / del mondo, in ozio, un breve angolo serra; / te sol
anch'ella. pirandello, 8-652: un sasso... erano così i sassi
erano questi? sì, eccolo, un piccolo frantume di roccia, un pezzo di
eccolo, un piccolo frantume di roccia, un pezzo di terra viva, di tutta
, di tutta questa terra viva, un frantume dell'universo. ungaretti, i-55
ha valore iperb. in relazione con un superi, relativo). lamenti storici
,... costituiva per me un piccolo universo di contemplazioni, di fantasticaggini
costituiscono il motivo fondamentale d'ispirazione di un artista. de sanctis, ii-384:
non assomiglia ad alcun altro cinema: è un altro universo. 4.
chiamiamo totalità e universo risol- vesi in un concetto, come s'usa dire, subbiettivo
male: ché nella buona volontà c'è un universo buono, e nella cattiva un
un universo buono, e nella cattiva un universo maligno. 8. matem
9. statisi insieme dei casi singoli di un dato fenomeno o categoria. =
unus (v. uno) e da un deriv. da vir 'uomo, marito'
ed equivocamente: univocamente, come da un altro fuoco; equivocamente, come dal
predicare significa unire, attribuire qualche cosa ad un subietto. pasolini, 13-353: evidentemente
: evidentemente lei attribuisce alla parola crisi un significato univocamente negativo: cioè, per lei
lubrano, 2-285: i giuramenti di un traditore vaglion meno che le bugie,
. ant. e letter. il porre un medesimo nome a enti diversi ma della
, che può essere inteso e interpretato in un unico senso. vittorini,
: va constatata dunque una certa univocità e un certo determinismo nell'oggetto che diviene immagine
terminologia scolastica, la causa che produce un effetto della stessa sua specie.
non si possono scindere... in un significato e un significante: i loro
scindere... in un significato e un significante: i loro significati sono univoci
riconfortante impressione. pavese, 2-212: un mito è sempre simbolico; per questo
simbolico; per questo non ha mai un significato univoco, allegorico, ma vive
generica né specifica, e solo in un senso può dirsi che abbia in comune coll'
può predicare di dio e delle creature in un senso medesimo o, come dissero le
. matem. relazione univoca: che associa un elemento a ciascun elemento di un insieme
associa un elemento a ciascun elemento di un insieme di definizione. -funzione univoca:
(una specie animale, in partic. un insetto); monovoltino.
unus (v. uno) e da un deriv. da volta. unizióne
: il maggior legame è quello per cui un atto contiene e unizza molti atti;
unizza molti atti; l'atto contenente d'un ente reale finito è il suo primo
? come puoi provare di non essere un unno, un gépido, un ostrogoto,
provare di non essere un unno, un gépido, un ostrogoto, un vandalo?
non essere un unno, un gépido, un ostrogoto, un vandalo? c.
unno, un gépido, un ostrogoto, un vandalo? c. magris, 7-28
corte unna, il loro destino - un destino tedesco - è segnato.
. sing. la forma apoco- pata un davanti a vocale, alla semiconsonante u-e
ze gn, e oscillazioni fra uno e un sono frequenti davanti a pn; l'
esprime una quantità, una misura, un valore relativo a tale grandezza); è
cui ha normalmente inizio una numerazione, un conteggio; in cifre arabe si scrive 1
. -anche sostant. o posposto a un sost. plur. -numero uno: v
l'uno dall'altro una spanna o un piede. capitoli della bagliva di galatina
, xiv-360: gccoti la tua porzione d'un regaluccio che mi sono trovato in casa
piglia poi questo medesimo numero 157 e un terzo trasversalmente. pirandello, ii-1-1187: m'
può trattenersi alla tribuna dopo le quattro e un quarto. -nella formazione di numeri
-un due: comando che scandisce un movimento in due tempi (in partic
partic. in una marcia militare, in un movimento di danza, in un esercizio
in un movimento di danza, in un esercizio ginnico, ecc.).
stava per partire soldato. cappellone, un due, povero marruchino. -per indicare
e si mantene, / e amburi ànno un core -e uno volere. guinizelli,
inseme / vivano ad una speme / in un sentire stando. dante, vita nuova
saggio in suo dittare pone. baldelli, un vaso d'oro amendue tien riserrati non
altrimenti che se noi fussimo stati un solamente. davila, 394: era fermamente
: e teste come la testa d'un conte duca, ce n'è una sola
da tutte le altre parti del teatro un solo [palco] che non fosse occupato
due cibi, distanti e moventi / d'un modo, prima si morrìa di fame
di fame, / che liberi omo l'un recasse ai denti. alfieri, 1-217
/ teco ha comuni gli avi: un sangue scorre / le vene nostre.
politicamente e socialmente (uno stato, un popolo, una comunità). sacchetti
(l'anima, l'uomo, un ente). marsilio ficino, 6-51
rosmini, vii-109: l'uomo è un soggetto semplice ed uno. gioberti, 4-2-166
, ciò vuol dire che sebbene per un rispetto siano diversi, per l'altro sono
: quel veramente s'intende che sia [un poema] uno che non è misto
più omogeneo ed uno, più d'un sol getto, di quello che l'italiano
forma unita): nel pugilato, un colpo di sinistro e uno di destro inferto
-figur. conseguimento di due successi in un arco di tempo particolarmente breve, in
stati, insieme allo zero, di un circuito, di un dispositivo, di una
allo zero, di un circuito, di un dispositivo, di una cella di memoria
indeterm. sing. conferisce al sost. un senso generico e indefinito. dante
e suon di man con elle facevano un tumulto il qual s'aggira / sempre in
dolce sereno ovunque spira, / quasi un spirto gentil di paradiso / sempre in
: si rabbuffò, e fattogli un mal viso, senza pur dirgli addio,
molteplici e tutte infami accuse, raduna un sinodo a roma. e. cecchi,
roma. e. cecchi, 5-231: un alto muraglione dalla parte della villa costeggiava
io! n'ammucchiano financo 'na quarticina (un quarto di misura), e ne
. foscolo, 1-191: fu battezzato un dì, ma non ha fede. deledda
ha fede. deledda, iii-501: un tempo frequentava la nostra casa un giovine pittore
iii-501: un tempo frequentava la nostra casa un giovine pittore, nostro lontano parente.
. con valore enfatico, per indicare un fatto singolare o divertente o, anche,
fatto singolare o divertente o, anche, un comportamento sorprendente o deplorevole. ser
sue. -in relazione con un numero, una misura, una quantità
contado di firenze, lontano dalla città un diciotto o venti miglia. giuliani, i-404
al subbio da petto s'è avvoltato un dodici braccia di tela fatta, questa si
. pascoli, 1-795: questa volta un assistente dottore dovrà rimanere un dieci e
: questa volta un assistente dottore dovrà rimanere un dieci e più giorni a sorvegliare le
stanno facendo colazione in refettorio: saranno un millecinquecento. -premesso a un nome
saranno un millecinquecento. -premesso a un nome proprio di persona, per por7.
; il segnone in evidenza l'importanza in un determinato ambigrafico che indica tale grandezza.
de'numeri, se tu vi agiugni un altro, non è più uno, ma
8. il primo giorno di un determinato mese (e accom- un certo
di un determinato mese (e accom- un certo, un tale (premesso a un
mese (e accom- un certo, un tale (premesso a un nome di persopagnato
un certo, un tale (premesso a un nome di persopagnato da dì o giorno
). carducci, iii-18-86: l'un di marzo pietro leopoldo lasciava firenze per
il popolo toscano si risentì come sottratto a un gran peso. f
allora tal maraviglia / una cianghella, un lapo salterello, / qual or saria cincinnato
che non fu pria né sarà poi / un omero, un virgilio e un nasone
né sarà poi / un omero, un virgilio e un nasone / a cantar qui
/ un omero, un virgilio e un nasone / a cantar qui d'amori e
d'eroi. -carducci, iii-10-391: un bartolomeo ceffoni, che nel 1432 scriveva
come uomini 'antimetodici', uno schelling o un hegel, un herder o na
'antimetodici', uno schelling o un hegel, un herder o na).
14. pron. indef. taluno, un tale, una certa persona (anche
scelto, i-145: più è da amare un ladrone che un che dica sempre bugie
più è da amare un ladrone che un che dica sempre bugie e falsità. petrarca
bugie e falsità. petrarca, 53-102: un che non ti vide ancor da presso
, 27-75: rodomonte, del quale un più orgoglioso / non ebbe mai tutto il
altro, n. 6. -l'un l'altro, l'uno e l'altro
alberi gioco / facean di luci. l'un parea, tra 'rai, /
preso / nostro alimento, a l'un di lor trafisse. castelvetro, 8-1-452:
uno. misasi, 5-51: « un po'per uno, signora » disse questi
. la leggemmo ad alta voce, un po'per uno. -a uno a
che non sì presto ponno / l'un dall'altro strigarsi, e penetrare / i
calcio, ecc., manovra di un giocatore che affronta direttamente l'avversario tentando
. -a, per dirne una: citare un esempio. pavese, 3-34: le
, e dolente, / cercai fuggendo in un l'odio e l'amore. loredano
/ d'ira e di sdegno in un spietato e fiero. c. i.
, e d'ira si turba e in un d'affanno. alfieri, 1-542:
con pensiero vigoroso concepì la dialettica come un elevamento, cioè soppressione e conservazione ad
i sensi, / tutti in un con le membra avviluppati / in profonda quiete
peccato, / movon pace e salute ad un con lui. bonsanti, 4-278:
-andare, entrare, mandare nell'un via uno: in una condizione di
. lippi, 5-29: entra nell'un vie un, che non ha fine.
lippi, 5-29: entra nell'un vie un, che non ha fine. mamiani,
suo perché, tu entri a forza nell'un via uno, e giri in un circolo
nell'un via uno, e giri in un circolo senza uscita. capuana, 1-i-36
la parte del collegiale andremo nell'un via uno. carducci, iii-25-262: e
non si oppongano metafisicherie che manderebber nell'un via uno. -a una voce
ad una voce gli dissero ch'esso era un mantello da cieco e che vi si
una. -in uno: in un insieme organico e compatto. fra giordano
con uno stretto federalismo. -l'un l'altro: reciprocamente, a vicenda.
quei colli risedendo, si vagheggiano l'un l'altro, con sommo piacere di tutti
loro famiglia a diportarsi. -l'un per l'altro, l'un coll'altro
-l'un per l'altro, l'un coll'altro, l'uno sull'altro,
di cinquecento, che vuol dire l'un per l'altro ogni muscolo pesa tre
. fu. ugolini, 202: 'l'un per l'altro, l'un coll'altro
: 'l'un per l'altro, l'un coll'altro. l'uno sull'altro'
-venirne a una: giungere alla soluzione di un problema, venirne a capo.
apponlo a me. ibidem, 92: un po'per uno, non fa male
non pianse mai uno, che non ridesse un altro. = dal lat. unus
. letter. che è provvisto di un solo occhio per malformazione congenita o in seguito
a malattia o trauma; orbo da un occhio; monocolo (con partic.
ministri di vulcano in sicilia, avevano un occhio solo in mezzo alla fronte,
(per lo più in relazione con un avv. di negazione).
figli sonnacchiosi ed egri / tanto valor che un tratto alzino il viso. carducci,
fiacchi, 96: venne sotto l'artiglio un pipistrello / de'più bei, che
in nessun tempo (in relazione con un agg. o un avv. di negazione
in relazione con un agg. o un avv. di negazione).
. persona che è in grado di risolvere un problema, di affrontare una determinata situazione
-giurare per vunquanche-. impegnarsi seriamente in un giuramento. c. i. frugoni
diurne. = comp. da un [qua \ e quando (v.
pretenda di essere o una divinità, o un interprete della divinità. amari, 1-1-407
(con par- tic. riferimento a un determinato tipo di tessuto).
magiche una parte del corpo (anche di un animale), una ferita.
di untarsi la regione de'reni con un poco d'infrigidante di galeno. bresciani,
mercuriati sarebbe cosa pericolosissima. -spalmare un unguento, un balsamo medicamentoso su una
cosa pericolosissima. -spalmare un unguento, un balsamo medicamentoso su una ferita, su
sacramento. 2. condire o cucinare un cibo con un ingrediente unto, grasso
2. condire o cucinare un cibo con un ingrediente unto, grasso. boccamazza
annegarlo. -stendere sul fondo di un recipiente uno strato di condimento unto,
, lxvi-2-196: a porzione cresciuta, ontarai un tegame con butiro senza foglio, vi
o infiammabili. -in partic.: lubrificare un meccanismo. - anche a$sol.
al tamburo: sicché, ora, pirlavacome un guìndolo: la canna era pronta a sparare
la prima tacca della stadera de'quali dice un migliaio, e di questi tali,
di rinvolgerlo nell'olio violato, dare un poco d'untata con esso al vaso.
; si piglia uno stecchino con un briciolo di cotone intinto nell'olio. si
di cotone intinto nell'olio. si toccano un poco, e in otto giorni vengono
giorni vengono fatti: i primi primi restano un po'sciocchi (scipiti).
ma in questa commedia ella ci puoi far un personaggio assai più utile di me.
mascalcie, 1-221: li altri pongono un laccio di malve onto con mele; e
, burro o altri grassi animali (un cibo). tanara, 185:
altri [i tordi] piacciono unti con un poco d'olio d'oliva. visconti
n. 1. -spalmato di un condimento per cucinarci una vivanda (un
un condimento per cucinarci una vivanda (un tegame, una pentola, ecc.)
, 257: la porta d'hal sembra un pasticcio ripieno. sainte gudule una graticola
-cosparso di materie venefiche (un muro, una por
credenza popolare diffusa nei secoli passati che un contagio venisse propagato attraverso tale pratica)
una particolare missione o dignità (come un sacerdote o un re). -per
missione o dignità (come un sacerdote o un re). -per estens.:
. ricco di linfa, di humus (un terreno). p. cattaneo,
per indicare chi si allontana velocemente da un luogo, senza nemmeno voltarsi. moniglia
. finiguerri, 46: egli à un mantel bigio fatto a aliotti, / ed
mantel bigio fatto a aliotti, / ed un cappuccio foderato d'unto, / cierti
n. franco, 4-18: volete conoscere un petrarchista in vista? guardiate,
guardiate, che non sa far un sonetto, se non rubba versi, o
o no infilza parole. volete conoscere un francese? guardate a la lealtà e
di unto a toppe presso i gambi di un tavolino bislungo, a fianco della stanza
; ma il libro era stato fasciato con un giornale. savinio, 10-179: oggi
se lo fece dire due volte, e un po'colle mani, un po'colla
volte, e un po'colle mani, un po'colla forchetta, un po'scorrendo
mani, un po'colla forchetta, un po'scorrendo sull'unto con delle fette di
e contra le notturne poluzioni, facendo un cerchio largo due deta: e pongasi
una parola si mostrava cortesissimo, tutto un sorriso, sorriso e cortesia che rasentavano
e dà buon'unto. -essere un unto alla ruota: costituire un valido aiuto
-essere un unto alla ruota: costituire un valido aiuto per il conseguimento del risultato
per il conseguimento del risultato desiderato (un favore, un modo di corruzione,
del risultato desiderato (un favore, un modo di corruzione, una raccomandazione,
.). giusti, v-179: un paio di zecchini sarebbero un unto alla
, v-179: un paio di zecchini sarebbero un unto alla ruota meraviglioso.
a qualcuno: imbandire per gli ospiti un lauto e opulento pranzo. bandi,
poveretta « ecco ito in fumo in un giorno il ben d'un anno! addio
fumo in un giorno il ben d'un anno! addio dispensa, addio cantina
. -putire di unto: avere un carattere eccessivamente rozzo, grossolano, volgare
; ungitore in partic. del corpo di un atleta. salvini, 48-80: s'
porte delle case, nelle chiese ecc. un unguento malefico. manzoni, fermo
-dagli all'untorel: per sottolineare un atteggiamento persecutorio e pregiudizievole verso tali persone
d'agente da ungère (v. un g e r e).
uno può essere artista e l'altro un semplice untorello. = dimin. di
attenuato, eccessiva remissività o cerimoniosità (un pensiero, un atteggiamento, un'espressione
remissività o cerimoniosità (un pensiero, un atteggiamento, un'espressione, la voce,
ci par di vedere attorcigliati confusamente, come un gruppo di serpi, ogni sorta di
a codesti spettacoli, e fors'anche un po'compiaciuto che dopo tutto nessuno dei suoi
nome d'azione da unglre (v. un gere).
venerea. giuglaris, 2-430: in un ospedale, in cui non possono non esservi
fistole incancherite, vi vuol altro, che un medico che il tutto operi per via
, / sebbene anch'ei ferito in un tallone / ebbe bisogno della chirurgia,
camicia aperta lasciava vedere il petto velloso, un berretto carico d'untume copriva la testa
polvere e sudicio il pelame sembrava intriso d'un untume opalescente. c. e.
l'untume delle zucche, c'era un sol posto ancora disponibile. -sostanza oleosa
pezzi di carne erano mezzi sepolti in un untume rappreso. 3. unguento
, e perciò gl'impiastrano tante volte d'un certo loro untume, onde annoian col
a vedersi. viani, 19-213: datemi un po'd'untume ai capelli. mi raccomando
« era la prova ch'eri di già un maschio sul serio! » gorgoglia,
. 5. trasandatezza stilistica di un autore. tassoni, 305: dunque
tassoni, 305: dunque uno scannapidocchi, un patriarca / degli asini da basto,
boito, 100: il cuoco aveva smesso un po'il suo contegno untuosamente solenne.
d'annunzio, iv-2-299: e il sindaco un piccolo dottor di legge cavaliere, tutto
si prova nei musei ai cere in un giorno di canicola, quando i personaggi
. savinio, 137: stagna nell'aria un odore untuoso di cera sgocciolata in lacrime
-molto grasso o abbondantemente condito (un cibo, una vivanda).
che le unzioni col grasso di cappone sono un toccasana per i reumi. pancrazi,
dettò a mia madre la ricetta per un calmante. stamane, domenica, ha voluto
/ e 'l bel manto, che ogn'un vestir si lascia, 7 difesa è
rispose con isdegno: « io ho ancora un fanciullo piccolo, che pasce le pecore
unzione di 60 regi, dentro di un tabernacolo di marmo bianco superbo. colletta
sulle porte delle case e delle chiese un unguento malefico. frisi, xviii-3-350
nella fantasia dello czar alessandro i, come un sogno o un'utopia su motivi conservatori
pacifisti, liberali anche, ma di un liberalismo paternamente permesso e vigilato, e religiosi
faccia; nel riconsegnare la moto a un giovanotto, ringrazia con un'unzione che
con quattro freghe sulle spalle, con un po'd'unzione ai sugo di bosco
compiere una determinata azione, ad assumere un certo comportamento. abate isaac volgar.
checcaccio tiene la testaccia fasciata, perché un solito umoraccio annuale gliel'ha fessa come
solito umoraccio annuale gliel'ha fessa come un granato: quattro capelli tagliatigli per forza
.. è vero che io sono adesso un poco infreddato; ma chi non è
intorno al lago tana, costituita da un residuo di genti autoctone, precu- scitiche
i-19: l'uomo consta d'un corpo organico e di una ragione i
rosmini, x-19: l'uomo è un soggetto animale, intellettivo e volitivo.
. montale, 3-85: gli uomini sono un po'come i libri: ne leggete
che si deve considerare la quantità de un membro a respecto delpaltro. manzoni, pr
la donna non sono che due porzioni di un solo essere umano. borgese, 6-97
mio potere. moravia, ix-8: era un uomo che aveva le sue idee,
la natura non produce le cose in un tratto, ma va pian piano per li
berni, 23-13 (ii-214): com'un fanciullino adesso nato / può un uom
: com'un fanciullino adesso nato / può un uom fatto di forza avanzare. a
. a. tiepolo, lii-13-157: ha un figlio già uomo, ed è pascià
): è una storia la compassione un poco come la paura: se uno la
in me v'è l'uomo; e un uomo tutt'altro che de'consueti.
(per lo più in relazione con un age. possessivo). 1boccaccio, dee
». 3. membro di un gruppo, di un'associazione, di un
un gruppo, di un'associazione, di un esercito; soldato. giov.
28 uomini per la terza ridotta, più un trombettiere che faceva 29.
. persona addetta a una mansione, a un servizio in partic. manuale e subordinato
. 5. in relazione con un compì, introdotto dalla prep. di
persona o, anche, l'appartenenza a un ceto, a una categoria sociale,
. intascò con tutta l'impassibilità d'un uomo d'affari; ridiscese a saltelloni la
a saltelloni la scala, e, preso un posto nella diligenza di lanfitte, partì
, 12-118: il machiavelli è visto come un teorico e non come uomo d'azione
porgere ai padri di famiglia, agli educatori un libro che essi potessero raccomandare ai figli
, a dare all'uomo del popolo un quadro dei suoi doveri, dei suoi diritti
immagini del resto la posizione intellettuale di un uomo del popolo; egli si è formato
corte e savio molto... trovò un altro uomo di corte, lo qual era
so benissimo ciò che vorrete dirmi: un uomo di stato aumenta molto di valore quando
. 6. in unione con un complemento introdotto dalla prep. da:
da: persona adatta o disponibile a svolgere un determinato compito o azione. guicciardini
è uom 7. preposto a un sostantivo, forma un'espressione che indica
fare mi sono arrischiato a servirmi di un 'riksa', che è una specie di uomo
. -uomo partita: giocatore che ha avuto un ruolo decisivo nella vittoria di una partita
milan massaro e giovanni galli, risanando in un colpo solo le disastrose finanze della fiorentina
. -uomo sandwich: persona che pubblicizza un prodotto camminando con un cartello sul petto
persona che pubblicizza un prodotto camminando con un cartello sul petto e uno sulla schiena
ed évi ancora una bella figura, / un animai ch'uom appella finice. boccaccio
. 9. in unione con un agg. indef. costituisce un'espressione
: particolare tipo di attaccapanni costituito da un sostegno verticale poggiante su base, attorno
vestiti a lutto, seguono il feretro di un membro della famiglia. tommaseo [
v.]: 'uomo nero': a un gioco di carte, il fante di
colore. carducci, ii-14-269: non è un pesce d'aprile. abbiamo giuocato alla
esercitato da uno o due giocatori su un singolo avversario. bianciardi, 4-122:
far parte per la prima volta di un gruppo politico dirigente presentandosi con idee e
: maria preparava l'abito da sposa; un tajer grigio, tagliato a uomo e
3-1- 9: è proverbio vulgato che un solo uomo vaglia per mille, dove
mille, dove mille non vagliano per un solo. buonarroti il giovane, i-335:
non si dice ch'è buon per un uomo. l. salviati, 20-45:
. testi, 1-293: l'aldringhen è un uomiccino di garbo, cioè impertinente quanto
l. bellini, 5-2-201: dividendo un uomo in due o più parti non ne
ironicamente). - vostro marito è un uomaccino di garbo. -uominuzzo.
virtudi, le quali io, che sono un uomicciuolo, ho veduto per me medesimo
, 1-2-216: siam morti, eccovi lì un uomone / lungo la strada armato di
in fatti / ogni grand'uom vien detto un uomaccione, / se s'ha da
instituto. « suon io », tuonò un uomac- cion quadrato come tor-sanguigna, facendosi
gaudiosa da cui traspariva tutta la stalentagine di un tangoccio da casale. = lat
utile, vantaggio. -anche: fruizione di un bene, di un oggetto.
: fruizione di un bene, di un oggetto. nuovi testi fiorentini, 387
io volli in esso / serbarmi all'uopo un testimon del vero. leopardi, 741
leopardi, v-414: noi siamo in un tempo in cui non fa d'uopo dimostrare
un guardo, un sorriso, una parola /
un guardo, un sorriso, una parola / e dietro a'
burchiello, lxxxviii-ii-453: io ti mando un tizzon, rosello, acceso / e
non gli credete, ché egli è un ghiottoncello; e perché egli sa che io
una strada, nel cui mezzo vide un calzolaio in una bottega che calzari e uosa
pascoli, 657: fatti col cuoio d'un di loro, ucciso, / [buoi
loro, ucciso, / [buoi] un paio d'uose, che difenda il
più lunghe, sproporzionate come quelle d'un grillo. -gambiera bassa di stoffa
bianche, incontrando malaparte nei corridoi di un ministero, gli dicesse: « perché,
ecco persone, ecco uomini: soldati: un drappello brigata aosta; sembrano vivi:
della coccarda bianca. calvino, 2-263: un tenentino austriaco, biondo biondo, comandava
o vitello o deutoplasma) ricoperta da un guscio o da altro materiale protettivo,
175: sto fatto fare potessi -inanti scalfì un uovo. dante, conv.,
saranno uova di storione, fatele bollire un poco; l'altre non ne hanno
ne'brevi tegami. borgese, 1-46: un giorno s'accomiatò con un « dimenticavo
1-46: un giorno s'accomiatò con un « dimenticavo di dirvi » buttato lì a
e alla sorella che gli avevano offerto un posto di redattore nel- ritaliano in america'
osteria della pietra al migliaio, lontana un miglio dalla città; sì che per
ora una bevuta di cinque once insieme con un rosso d'uovo sbattuto. carducci,
sono l'uovo ed il seme: provano un po'di titubanza; poi si slanciano
: alzò la mano accennando alle figure di un cartello pubblicitario: uomini e donne dai
abito da sera, distesi all'ombra di un grande albero e armati come di bombe
. non si era tenuta dal farle un complimento come: « tu, emma
soluzione semplicissima, impensata, per risolvere un problema considerato difficile. f.
dopo che lui se n'era occupato, un uovo ai colombo. -uovo filosofico:
cuocendo, si sarebbe trasformata (come un uovo nell'embrione) in una nuova vita
, il pollo: metà per sé su un piatto, metà per emilio sullo stesso
, che facevano da coltelli, e un uovo di alluminio che faceva da saliera.
contenente per lo più una sorpresa (un giocattolo, un ninnolo, ecc.)
più una sorpresa (un giocattolo, un ninnolo, ecc.) che viene
loro dicerie dall'uovo. -dare un uovo per avere un bufalo: concedere qualcosa
. -dare un uovo per avere un bufalo: concedere qualcosa che richieda poco
in ogni altra bisogna, il prete dava un uovo per avere un bufalo.
, il prete dava un uovo per avere un bufalo. -essere come bere
. -essere come bere, sorbire un uovo-, essere molto facile. lippi
lippi, 4-74: parve giusto come bere un uovo / a'topi il farvi il
. nievo, 48: per molti sarebbe un sorbir un uovo quello che pare ad
, 48: per molti sarebbe un sorbir un uovo quello che pare ad altri gravissimo
strofe per incanto. era come bere un uovo. -essere pieno come un uovo
bere un uovo. -essere pieno come un uovo: essere stipato, ricolmo di
, i-481: il villino era pieno come un uovo. tornasi di lampedusa, 251
, 251: la carrozza fu piena come un uovo. -essere sazio
e vanità, ne ero pieno come un uovo. -fare l'uovo-,
. -fare l'uovo-, confessare un reato (e ha valore scherz.
nel paniere. nievo, 1-vi-396: un maledetto diavolo ci mette le coma a
-in men che non si volge un uovo: in un attimo, molto
che non si volge un uovo: in un attimo, molto velocemente. a
in men, che non si volge un uovo. -mettere le uova nel paniere
-mettere le uova nel paniere, fare un buon affare, trarre qualche vantaggio da
uovo o le uova a qualcuno: prendersi un incomodo, assumersi una responsabilità per fargli
, assumersi una responsabilità per fargli ottenere un vantaggio; rendergli un favore. cicognini
per fargli ottenere un vantaggio; rendergli un favore. cicognini, xxx-11-48: ma
o pericolo'. -non curarsi un uovo di qualcuno: non preoccuparsene affatto
si fu messo, / curandosi degli altri un uovo e meno. -non valere
uovo e meno. -non valere un uovo: avere scarse o nessuna qualità.
, xxxv-i-898: e1 cattivo uom non vale un uovo, / et eo da me
di francia per ottenere la patente era un guastarsi l'uovo in bocca, indugiarsi era
l'uovo. baretti, 1-66: un auto ruzzo d'un cento sonetti e di
, 1-66: un auto ruzzo d'un cento sonetti e di qualche canzone alla
sopra gli error dei grandi a trarre un velo, / ma trasparente rendesi in brev'
tempo-, è preferibile usufruire immediatamente di un piccolo vantaggio piuttosto di rischiare di perderlo
schiamazzo della gallina. -d'un uovo bianco pulcin nero-, talvolta le cose
. proverbi toscani, 128: d'un uovo bianco pulcin nero. 8
. c. ridolfi, ii-378: da un uovicino piccolo quanto
uovicino piccolo quanto un seme di papavero... svolgesi in
. svolgesi in primavera... un piccolo baco o bruco che dicesi larva con
viene tuttora usata in farmacologia per produrre un farmaco che ha effetto antidepressore sul sistema
cardiocircolatorio. salgari, 5-88: era un sumpitan, una cerbottana, lunga metri
di tale pianta che, stagionato, assume un colore bruno, usato per mobili,
se nelle fauci del bue a digiuno metti un uovo di gallina crudo, e il
vino degli spic = da un lat volg. * ulpiculum, dimin.
quest'uppinione, / chea ella sia un terren paradiso. citolini, 2-17: si
era joseph paul zukauskas), colpito da un uppercut destro, era andato k.
viva, e verde, / la stiè un mese smarrita / e per la gran
scopo di tenere lontani i predatori; un tempo era ritenuta un uccello notturno a
lontani i predatori; un tempo era ritenuta un uccello notturno a causa del suo canto
voi che esca di muta presto [un uccello] pascilo di carne de riccio o
di parole ed io uraga- neggio come un traguardo di corsa ciclista. =
in effetto non è altro, che un grandissimo vento, e pioggia insieme.
a mar tranquillo, si levò loro addosso un tifone o uracano, come colà chiamano
in fondo. casti, i-1-264: un dì dal palatin disceso al piano / romolo
armata a far rivista, / levatosi improvviso un uragano, / gli oggetti più vicin
burrasca che, se comincia, sarà un urraganó. ferd. martini, 1-iv-514:
a letto di cattivo umore e mentre un uragano di pioggia piomba sull'attendamento.
la notte era fatta più tragica da un violento uragano estivo. solo, raggomitolato nel
comparai, per indicare la violenza di un comportamento o di un evento bellico, l'
la violenza di un comportamento o di un evento bellico, l'energia spesa in
evento bellico, l'energia spesa in un lavoro, un movimento impetuoso, veemente.
l'energia spesa in un lavoro, un movimento impetuoso, veemente. guerrazzi,
romana] spiegò le ale paurose da un polo all'altro a guisa di uracano desolatore
grano. pirandello, 8-753: passando come un uragano, s'è avventata contro la
di orologiaio e gli ha fracassato in un batter d'occhio insegna, sporti, vetrina
, pur correndo sempre e passando come un uragano con quel suo passo pesante,
sipario sul terzo atto della tragedia tra un uragano di applausi. savinio, 440:
degli applausi. alvaro, 15-45: dopo un attimo di silenzio, si sentiva un
un attimo di silenzio, si sentiva un uragano di applausi. -grande frastuono di
; ma la sua voce fu soffocata sotto un uragano di urli. marinetti, 2-i-290
momento di pacifismo e di quietismo, un uragano di fischi, le ingiurie e
. montale, 13-14: non serve un uragano di cavallette / a rendere insolcabile
288: l'impossibilità assoluta di muovere un solo dito per stornare quell'uragano di
quell'uragano di mali mi faceva simile a un pazzo. gramsci, 11-234: la
avere abiti, significa prevedere il futuro come un uragano di dolori e di sofferenze.
passato per le due finestre della camera un uragano di libri e di carte.
proprio, tipico o si riferisce a un uragano, che preannuncia uragani. -anche:
. tormentato, travagliato (un'epoca, un periodo storico). papini,
preparò l'impero, una figura e un profeta di cristo. uragòga, sf
l'ipecacuana, da cui si ricava un alcaloide usato in farmacologia.
, vi-112: lorenzo si teneva sospeso con un solo braccio alla trave della loggia come
solo braccio alla trave della loggia come un vero urango, mentre altre più ardite
ho addomesticato, sì che mi seguita come un valentemente da ammoniaca e metano. cagnolino
e mi lambe le mani, e con un mio piccolo gridolo la stampa [4-vi-1978]
, urangotano ('al ragazzo, tra un sorso e l'altro'). d'annunzio
2. per estens. che ha un temperamento incline alle fantasticherie, visionario,
presto, e inconsapevolmente tendono a spezzare un ritmo chiuso. = deriv. da
chim. che contiene uranio esavalente (un composto). = deriv. aa
/ l'ura- nide saturno e in un penonte / con rombo rilucente in etra
si trova effigiato sotto l'emblema di un circolo o di una corona nei monumenti,
monumenti, e menzionato da eudemo in un passo prezioso di damascio. idem,
molta nominanza,... scrisse un libro con titolo di 'cosmografia', cioè
sempre mira al cielo / perché ha un occhio in mezzo della testa: / vestito
serpetro, 367: l'uranoscopo'è un pesce solitario, e vagabondo. si pasce
precisamente) indica 'il rapporto, in un dato territorio, tra il numero degli
(per lo più alla periferia di un centro urbano) nella quale non esistano
carattere o assetto propri della città (un centro abitato). 5. acquisire
, 13-668: cotesto parentado favoriva e garantiva un punto di grande importanza. marescotto e
e i doni. alvaro, 11-201: un certo cinismo che il meridionale ostenta appena
appena urbanizzato,... è un fatto che molti possono constatare con estrema sorpresa
assunto carattere e assetto di città (un centro abitato). e. cecchi
. trasformato in una struttura urbana ampliando un preesistente centro urbano o costituendo una nuova,
una struttura urbana, il risultato di un tale processo; il sorgere di nuovi
, anche mediante esproprio, fino ad un massimo del 50 per cento delle aree comprese
è interessato da dissesti, c'è un morto per frana ogni dieci giorni, l'
lassù in tutta la sua estensione, ad un tratto mi sentii penetrare da una gran
in persia, ecc. ed è un tricarbonato di soda idrato naturale.
qui giunsero. mi chiese / l'un d'essi il vel con verità offensive.
dello 'spettatore'lessi il suo articolo sopra un poema epico di argomento moderno, dove
e le civiltà presenti: il 'provincialismo'è un prodotto moderno. un prodotto della frenesia
il 'provincialismo'è un prodotto moderno. un prodotto della frenesia industriale e dell'urbanesimo.
gramsci, 12-106: c'è stato un allargamento della base industriale e quindi un
un allargamento della base industriale e quindi un accresciuto urbanesimo. bigiaretti, 10-154:
che non hanno paura dell'avvenire formano un gruppo cospicuo i vitalisti: tecnologi,
parte di una struttura urbana e di un assetto del territorio unitariamente concepiti.
alvaro, 11-172: il paese ha urbanisticamente un senso, e nella stessa abitazione esprime
nessuna, sua signoria reverendissima se ne risentisse un poco, se vuole che io difenda
, brillantezza di una conversazione, di un discorso, di un ragionamento.
conversazione, di un discorso, di un ragionamento. lenzoni, 29: quella
urbanità una così spontanea eleganza, acquistano un nuovo pregio della rarità. labriola,
-eleganza architettonica di una città. 'un decennio. bigiaretti, 8-209: quegli schemi
cittadina e borghese (un'opera, un genere letterario). alfieri, i-342
eutichio gli comunicò con molta circospezione che un gruppo di scolari, come gli aveva
con due pigri avventori; e con un oste che, con dei modi non del
spirito. firenzuola, 980: un suo cognato, /... era
urbano e peregrino; ciò che avvenne circa un secolo dopo, cioè nel 510.
, di una chiesa, ecc., un tempo in uso nelle regioni italiane che
serafino, medico vostro urbinate, ad un contadino, il qual, avendo avuta
, avendo avuta una gran percossa in un occhio, di sorte che in vero
maestro serafino. aretino, 10-36: un certo urbinate, nigromante filosofico, fratello
dei pazzi, menandolo in publico con un tappeto adosso in foggia di sber- nia
sue vivande preconfezionate, uguali a quelle di un mese fa. -per anton
ai catalogna;... questo pare un berton, quel pare un'urea.
ristretto all'orifizio, alla guisa d'un orcio. govoni, 575: quando
. getti, 15-ii-125: ecci un moderno (per non lasciar indietro cosa
che commandava ad otto navi, un ureo, tre patache e un pinasso.
navi, un ureo, tre patache e un pinasso...; di ventidue urchi
levi, 2-181: l'allossana non è un composto molto comune né molto conosciuto,
quel momento ricordavo solo vagamente che era un derivato dell'urea e che aveva qualcosa
molto caldo, rovente. -anche in un contesto figur. cavalca, 6-2-175:
cavalca, 6-2-175: l'ingratitudine è un vento urente, che dissecca li fiumi
lasciato scorrere li peccati. -caratterizzato da un clima torrido, canicolare (una stagione
del sangue, qualor si accenda, un fuoco urentissimo de'corpi animati -siccome i
. che dà una sensazione di bruciore (un dolore). 3.
temperatura in quel luogo superava sempre d'un sette od otto gradi quella d'ogni altro
urico e ipperico e i loro sali (un organismo). = comp.
biol. caratterizzato da ureotelismo (un organismo animale). = voce dotta
degli ureteri in seguito alla somministrazione di un mezzo di contrasto per via venosa.
deflusso per le orine in sostituzione di un uretere asportato, utilizzando un tratto di
in sostituzione di un uretere asportato, utilizzando un tratto di intestino. = comp
uretere. -ureterostomia cutanea: abboccamento di un uretere alla cute tramite un'incisione praticata
impianto dell'estremità inferiore dell'uretere in un tratto del colon, del sigma o del
, praticata specialmente per l'asportazione di un calcolo incuneato. = voce dotta,
, per lo più in seguito a un trauma ginecologico, ostetrico o chirur
del signor giuntini si è, che un giorno e la notte seguente mi sgorgò
di sangue. massaia, iii-70: un ricco mussulmano... avendo da principio
una gran piaga all'uretra, con un certo rimedio suggeritogli da un empirico del
uretra, con un certo rimedio suggeritogli da un empirico del paese, se ne liberò
, e il vizio di cuore, e un penoso restringimento uretrale di cui soffriva da
mi disse subito la nuora, aveva un restringimento uretrale, e forse un po'di
, aveva un restringimento uretrale, e forse un po'di diabete. uretralgìa,
: operazione con la quale si asporta un pezzo dell'ùrètra e si suturano le
, mediante introduzione nel canale uretrale di un mezzo di contrasto. = voce
sm. medie. strumento costituito da un tubo metallico, fornito di una o più
; inderogabile, improrogabile, pressante (un affare, un impegno, un lavoro)
improrogabile, pressante (un affare, un impegno, un lavoro). - anche
(un affare, un impegno, un lavoro). - anche: importante,
a tutte queste cose senza aver combinato un bel niente di tutto l'urgente lavoro che
sulla scrivania, gli pare di sentire un fruscio e guarda verso la porta.
sollecitamente come indispensabile (una presenza, un intervento). pea, 3-252:
non urgente? 2. che richiede un intervento immediato e rapido; molto grave
immediato e rapido; molto grave (un frangente, una situazione); caratterizzato
, una situazione); caratterizzato da un succedersi di emergenze (un periodo di
caratterizzato da un succedersi di emergenze (un periodo di tempo). sanudo
incombente in tutta la sua gravità (un pericolo). congiure, e ciocché
al più presto (una lettera, un pacco, un telegramma; ed è gravato
(una lettera, un pacco, un telegramma; ed è gravato da un
, un telegramma; ed è gravato da un supplemento di tariffa). pirandello
tempo possibile; assillante, impellente (un bisogno, in partic. fisico)
(un'esigenza); dettato da un bisogno assillante (una richiesta, una
. -che preme per manifestarsi (un sentimento). linati, xvi-49:
, xvi-49: à volte provava per lui un sottile ed urgente sentimento materno.
qui si tratta urgentemente della formazione d'un esercito italiano. pasolini, 13-232:
italiano. pasolini, 13-232: è un problema che va urgentemente -non dico discusso
nuovo l'urgenza del suo viaggio, apparir un uomo infaticabile, ma non già più
urgenza. val la pena spe- dere un poco. b. croce, i-4-23:
deve essere immediatamente trattato e risolto (un problema, un caso clinico).
trattato e risolto (un problema, un caso clinico). c. levi
andato oggi dal malato soltanto perché era un caso d'urgenza e ignoravo l'esistenza dei
paese. -che, gravato da un supplemento di tariffa, viene recapitato prioritariamente
di tariffa, viene recapitato prioritariamente (un telegramma). pirandello, 8-388:
). pirandello, 8-388: giunse un telegramma d'urgenza, nel quale si
3. situazione grave, emergenza che richiede un intervento rapido e immediato. -anche:
nelle loro urgenze mutano governo, e mettonsi un solo per sopraccapo. zanon, 2-xviii-350
. ghislanzoni, 16-59: trasse fuori un gramo orologio di argento, unico ricordo
più calamitose. -esigenza finanziaria di un sovrano, di uno stato, di
urgenzando: dicitura che, apposta a un ordine borsistico di vendita o di acquisto di
della ferrovia urge, bisogna risolverla in un modo. onofri, 3-8: ogni altro
scuola e la vita c'era allora un gran dissidio. de pisis, 1-456:
domani tra i profumi e i venti / un riaffluir di sogni, un urger folle
venti / un riaffluir di sogni, un urger folle / di voci verso un esito
, un urger folle / di voci verso un esito. 2. essere imminente
essere imminente, incombere (la morte, un pericolo, il destino, un avvenimento
, un pericolo, il destino, un avvenimento); sopraggiungere, essere in
; e stasera vo in campagna da un collega con alcuni amici. panzini, i-499
, dopo le brevi pioggie, con un più dolce alito ai calore l'imminenza
/ o finto o vero, ch'un poder vicino / gli è grande acconcio a'
nel terreno; premere per sbocciare (un fiore, una pianta); produrre
gioghi e faceva nel cielo ivi posato un luminoso bubbone. 4.
disperatamente nelle vene, la forza di un leone. -essere rilevato sotto abiti
xii-112: era piuttosto tonda di membra con un visetto candido e pastoso richiarato da due
5. tumultuare nell'animo (un desiderio, un pensie- ro).
. tumultuare nell'animo (un desiderio, un pensie- ro). rapini,
pena m'urga. cattaneo, iv-2-417: un supremo interesse politico e militare urge i
stato di disagio o di sofferenza (un sentimento, uno stato d'animo, un
un sentimento, uno stato d'animo, un dolore, una malattia).
luminoso e terso. pascoli, 242: un desiderio che non ha parole / v'
ed eterne, delle quali maometto promette un eterno godimento a'suoi settarii nel suo
è d'oro; il suo cielo è un prodigio; le sue donne hanno gli
. ant. tinto con l'oricello (un panno). statuto dell'
estens.: causato da iperuricemia (un disturbo, una malattia).
fisiologia moderna è accertato che, senza un po'di acido urico nel sangue, l'
vagamente che era [l'allossana] un derivato dell'urea e che aveva qualcosa a
inibisce la sintesi dell'acido urico (un farmaco impiegato nella terapia delle iperuricemie)
presenta metabolismo orientato verso l'uricotelismo (un animale). = voce dotta,
redi, 16-vii-20: quando potrò aver un capriuolo vivo le farò bere la mia
de la madona amalata, toltone presto un altro, gli fece de la soa.
è di vede'che 'un passa liscio un anno, / senza che quarche ghigna
ghigna di maiale, / pelché avrà un ber soprabito di panno, / nun lo
dall'urina, che la contiene (un organo). lessona [s.
. che seceme componenti dell'urina (un organo). = voce dotta,
di san brandano, 159: egli udivano un grande ur- lamento e romore il quale
., i-22: onde levatosi subito un grande urlaménto da coloro che avevano veduto
entusiasmo, di acclamazione da parte di un pubblico. da ponte, 124:
. da ponte, 124: ad un silenzio, ad una attenzione, non mai
prestata prima ad alcun'opera italiana, succedeva un frastuono d'applausi, anzi pur d'
strepitante, vociante (per lo più un gruppo di persone o la folla).
. de roberto, 442: guardò un momento la folla minacciosa e urlante.
marmaglia d'ogni aspetto e colore che un po'lo disorienta. pasolini, 1-2
mare); scrosciante, fragoroso (un corso d'acqua). cesarotti,
4. figur. irrefrenabile, insopprimibile (un istinto). montano, 3:
5. molto acceso sgargiante (un colore); stridente (un accostamento
sgargiante (un colore); stridente (un accostamento di colori). soffici
la pioggia come cani; de l'un de'lati fanno a l'altro schermo.
. carducci, iii-2-350: vìva; e un urlar di vittime / da i gorghi
con intensità il proprio verso caratteristico (un animale); ululare (un lupo)
(un animale); ululare (un lupo). s. atanasio volgar
il podestà, « questo, è un di più, un mero di più,
« questo, è un di più, un mero di più, un ornamento poetico
di più, un mero di più, un ornamento poetico ». leopardi, iii-116
qualche volta quando sono di mal umore con un mio fratelluccio che ha quindici anni meno
: il mare, / cupo, senza un baglior, senza una vela, /
furioso. pascoli, 54: fischia un grecale gelido, che rade: / copre
grecale gelido, che rade: / copre un tendone i monti solitari: / a
ora. malessere. rimango a letto -d'un tratto la sirena del vapore urla.
urla. marotta, 5-139: passa urlando un autocarro dei pompieri. -produrre
pompieri. -produrre forti detonazioni (un cannone). fanzini, ii-702:
mi butterei a nuoto nel bosforo come un galeotto fuggitivo, e andrei a passar
a una brigata di marinai, con un bicchiere di birra in mano e una pipa
poi riabbassava la testa e riprendeva con me un discorso interrotto. 7.
che fanno dei loro personaggi monete battute ad un conio, entità senza vita?
e diceva: « che avventura per un uomo come me! » betti, i-100
declamato a voce alta e stentorea (un discorso). cagna, 2-10:
del liceo, ansante e stronfiante sopra un tavolo drappeggiato. 2. sm
'cheap'! 'cheap! 'tra un urlerìo che opprime; / 'cheap! '
'cheap! '... finalmente un altro odi, che canta. =
, 12 (215): si sente un calpestìo e un urlìo insieme; cresce
215): si sente un calpestìo e un urlìo insieme; cresce e s'awicina
ii-287: per le strade di pera era un rimescolamento vertiginoso e un urlìo forsennato come
di pera era un rimescolamento vertiginoso e un urlìo forsennato come sul ponte d'un
e un urlìo forsennato come sul ponte d'un bastimento nel momento del naufragio. malaparte
naufragio. malaparte, i-307: poi un urlio confuso si levò nella sala, un
un urlio confuso si levò nella sala, un gemere, un sospirar forte, un
si levò nella sala, un gemere, un sospirar forte, un piangere alto e
un gemere, un sospirar forte, un piangere alto e stridente. gadda conti,
videro mannelli di paglia torcersi incinerendo, un urlio allegro e selvaggio si alzò dalla
echeggia di suoni, di grida (un luogo). m.. c
urli getta. porcacchi, i-58: un doloroso e barbaro pianto,...
. foscolo, xvii-94: stefanino diè un tal urlo che il postiglione s'arrestò e
, xi- 5: udii allora un urlo acuto e vidi che ginetta aveva acchiappato
il vento; ecco pian piano / tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza.
bella corsa in campagna ». approvammo con un urlo di gioia. 2
., e l'inedia atroce in un letto di cimici., eh! non
cimici., eh! non è mica un romanzo., questo. comisso,
, questo. comisso, vi-186: un urlo sonoro di sirena lo fece balzare dal
, 22-viii-1948]: veramente per costituire un 'urlo'a capri ed esser degni del moderno
: una cosa strepitosa una bella ragazza, un vestito originale sono senz'altro 'uno schianto'
, 28: tenta la conquista di un suo personalissimo mulino a vento, sbattendo
, sbattendo il naso contro le facce un po'assenti delle mamme romagnole, gli
ha ruzzolato il letto, destato da un uriaccio squarciato dell'attendente. c. levi
il muro del nicchio, è disteso un fiume di marmo con un'urna sotto
al braccio. fagiuoli, xiv-34: se un bacco e una baccante, ebri di
cecchi, 5-499: adone aspetta venere presso un ruscello. e l'onda dei fiumi
n. 2). - anche in un contesto figur. petrarca, 234-6:
d'oro; / e disse ch'era un dono di dioniso e opera di efesto
. frugoni, i-5-59: mi spacciaste per un vecchio, / che su l'urna
contenere le spoglie o le reliquie di un santo. pacichelli, 5-253: sotto
, i biglietti, le palline per un sorteggio, una lotteria, ecc.;
: il suo con gli altri nomi in un riduce / in un urna, onde
gli altri nomi in un riduce / in un urna, onde poscia estratti foro.
4. alveo, letto di un fiume. chiabrera, 1-i-72: poscia
occhi di stillicidi amorosi dall'urna d'un cuore, quanto piu stemprato dal piangere
in botanica si dà questo nome a un organo della fruttificazione dei muschi.
: anche in una umetta etnisca vedesi un uomo pur terminato in delfino con una clamide
clamide all'uso eorico, e con un gladio in mano. betteioni, 1-66:
. dal gr. ovqov 'urina'e da un deriv. da bile (v.
. dal gr. ovqov 'urina'e da un deriv. da yacrcriq yaorqóg 'stomaco'.
gli apparati urinari e genitali considerati come un complesso anatomico e funzionale unico. -perineo
urinario effettuato mediante iniezione endovenosa di un mezzo di contrasto. p.
narie. cassieri, 176: santucci è un urologo, a quel che so. li
membra addominali molto incomplete, terminate da un piede semplice, quasi sempre imperfetto e
fusione degli arti inferiori che terminano con un unico piede. = deriv. da
18-122: convengo agevolmente che prima che un pubblico di uroni o di ottentotti senta il
tenore delle loro scoperte, si esige un corso di parecchi secoli. bacchelli, 2-xxiv-513
denominati dall'avere la coda coperta di un doppio ordine di scaglie fatte a modo di
situata nella regione caudale, che seceme un liquido oleoso che viene prelevato con il
quella massa d'armati si sferrò ad un tratto e con impeto si slanciò sul
! ». nefrosi complicata da un processo infettivo dei bacinetti renali e del
il poeta marinetti era assolto, scoppiò un urrà formidabile. quasimodo, 5-122:
5-122: tra i suoni confusi udivo ancora un timpano / tra urli di gioia e
: fategli il viso ursegno, / d'un moro bianco, con l'occhio porcino
. ariosto, 31-41: s'ebbero un tempo in urta e in gran dispetto
governatori delle province più principali fu consegnato un urtamartino cavato dalla stalla pegasea: istrumento
qualcosa o a qualcuno, collisione contro un ostacolo. fra giordano [crusca,
volete cavarne in cambio della seconda punta un rovescio, potete farlo; avvertendo di
tale urtaménto... gli volterete un rovescio per la gamba destra. lombardelli
sanudo, lii-618: venissemo a caxa, un poco piovendo, e con una gran
, collide contro una superficie o contro un ostacolo. spallanzani, i-74:
è la stessa di quella che fa saltare un corpo urtante in un piano solido:
che fa saltare un corpo urtante in un piano solido: ma soggiungo io l'ultima
stringendosi l'uno contro l'altro (un gruppo di persone, una folla)
/ sì che s'io non avessi un ronchion preso, / caduto sarei giù
, se io non avessi preso un rocchiose, sarei caduto giù senza esser urto
di cavalleria, d'urtar col cavallo un pedone? ». buonarroti il giovane,
9-580: intorno la bottega / d'un non sapeva chi far calca grande,
spinta. leoni, 395: a treviso un tedesco (pappe), sottomedico,
, sottomedico, avendo urtato per via un giovane, questi se ne risentì,
. de amicis, i-62: tutto a un tratto, mi sentii urtare in un
un tratto, mi sentii urtare in un braccio, mi voltai, era un ragazzo
in un braccio, mi voltai, era un ragazzo. d'annunzio, iv-2-576:
il corridor decline. baldi, 408: un toro, uscito d'una selva,
d'una selva, veduta una immagine di un uomo dipinto sopra un muro, precipitosamente
una immagine di un uomo dipinto sopra un muro, precipitosamente si mosse ad urtarla.
il pozzo. grandi, 5-107: quando un mobile venisse ad urtarci, non toma
cui rincontriamo. barilli, ii-80: anche un vecchio stivale vien giù pian piano rasentando
il bigoncio che precipitò nel pozzo facendo un tonfo sordo quando urtò l'acqua.
stesso ramo, ma tirata su con un nodo alle funi perché non s'urtassero.
. -calpestare il suolo pesantemente (un cavallo). carducci, iii-1-31:
16- 84: lo fere a un tempo et urta di traverso, / sì
sbarcato, doveva di lì a poco sostenere un primo urto: che sostenere! doveva
era cosa bella il vedersi urtare l'un cavallo con l'altro et andare a terra
investire con violenza, sferzare, squassare (un fenomeno naturale o atmosferico, in partic
adimari, 3-27: due fiumi in un letto urtansi insieme. giovanetti, i-89:
, furia, terror s'urtan l'un l'altro. pascoli, 1120: sbalzano
scogli. 4. sbattere inavvertitamente un oggetto contro un altro, contro una
4. sbattere inavvertitamente un oggetto contro un altro, contro una superficie.
colpo partì, la ragazza scappò gettando un altissimo grido. -accostare, far cozzare
, far cozzare lievemente i bicchieri in un brindisi. pascarella, 1-17: «
e urtammo i tre bicchieri che mandarono un trillo allegro in quello stanzone triste.
parini, 486: ecco già l'un si mette / attorno a quel sasso;
e di gelo / si fa in un tempo, e non lo muove un pelo
in un tempo, e non lo muove un pelo. fogazzaro, 2-200: andava
sgomentati dal pensiero di veder crollare in un momento tedifizio innalzato con tanto industria e
sta bene. ma il cristianesimo era un fatto più grave. urta interessi, accende
che egli urta impetuosamente, e quasi d'un colpo tutta la moderna intende di rovesciare
8. ant. conseguire, raggiungere un obiettivo, uno scopo. guicciardini
in contatto, scontrarsi, cozzare con un oggetto o una superficie; cadere,
una superficie; cadere, abbattersi con un colpo (con riferimento a soggetti inanimati
, e, in partic., a un moto ondoso violento). v.
ascosi / urtò, s'aprì ingoiato in un momento. pascoli, 755: lottano
ponte di mezzana-corte. -scontrarsi con un gruppo di persone, con una folla
piano veniva il duca di gioiosa, con un battaglion di tedeschi, e non avendo
in ordinanza i tedeschi, i quali in un istante erano stati disordinati dall'urtar di
una determinata direzione (il vento, un vortice d'aria). g.
13. figur. incappare, incorrere in un ostacolo, in una difficoltà, in
assoluto'. -affrontare, occuparsi di un problema con sollecitudine e con vivo interesse
con una teoria, un'opinione, un interesse. b. davanzati, ii-320
i-228: ve'lo sapete che c'è un gran partito / che vi fa contro
, 4-235: quando il dritto perfetto d'un popolo urta in quello d'un altro
d'un popolo urta in quello d'un altro, sarà ragionevole, equo, umano
che, urtandosi con la legge, diventa un putrido miscuglio d'arcaismo e corruzione.
-ohimè, ohimè, o dio ho rotto un braccio. gigantea, 37: il
cozzare, di caricare con colpi (un animale). bruno, 3-79:
, 3-79: ti par ignobilità l'essere un animale urtativo? = agg. verb
stretto dagli altri, qualcuno armeggiava da un lato, smovendo sassi sembrava. -mosso
; scosso, sbattuto dal vento (un albero; un'imbarcazione). g
scostato. misasi, 5-131: di un tratto la porta poderosamente urtata si spalancò
, affrontato da una forza nemica (un esercito, una sua parte).
urtazióne, sf. ant. urto di un corso d'acqua contro un ostacolo,
urto di un corso d'acqua contro un ostacolo, un argine. leone,
corso d'acqua contro un ostacolo, un argine. leone, 2-305: urtazioni
3. investire violentemente una barriera, un ostacolo con flutti frangenti (un'onda
a sentirsi urticchiare dalle cose come da un batuffolo di cotone, non sa capacitarsi delle
capacitarsi delle fiere percosse che ne riporta un animo alto e gentile. =
o a qualcosa da una persona, da un animale o, anche, da un
un animale o, anche, da un oggetto per lo più in movimento.
oscura / mi farà traboccar l'urto d'un sasso. magalotti, 9-2-136: quando
di aver picchiato iermattina lo stinco contro un piede di letto, mentre mi facevo da
mi facevo da parte per lasciare passare un pappino con un vassoio. anzi, il
parte per lasciare passare un pappino con un vassoio. anzi, il malato si
potenza d'impatto, in partic. di un veicolo lanciato a forte velocità. -al
figur.: incisività, efficacia di un comportamento, di un messaggio, di
, efficacia di un comportamento, di un messaggio, di una manifestazione culturale,
choc. 2. spinta esercitata su un corpo o su una superficie dalpirruenza delle
di persia, lii-12-247: comodamente si fece un ponte per passare le genti; il
. 2. pressione esercitata da un corpo pesante su una superficie.
giungessero alla fine della memoria, provai un indolimento, un senso di dolore,
fine della memoria, provai un indolimento, un senso di dolore, affondato, che
. m. bontempelli, ii-771: un nuovo urto di singhiozzi le ruppe il
, non pensando più al morto, un urto di pianto gli venne, rotto secco
, doloroso. marotta, 5-72: un pianto senza urti. -trasalimento, palpitazione
frateili, 1-261: bruno ne risentì un urto nello stomaco. -conato
uscì, a tradimento, dal petto un suono strano:...; qualcosa
strano:...; qualcosa fra un mezzo urto di vomito e un piccolo
fra un mezzo urto di vomito e un piccolo urlo strangolato. zavattini, i-203:
. zavattini, i-203: provai improvvisamente un urto di vomito alle sue parole.
né da star a letto; ma un gran'urto di nervi. bacchetti, ii-23
nervi. bacchetti, ii-23: ebbe subito un urto di nervi. 4
militare (o, anche, di un singolo combattente); assalto, attacco
ogni colpo e fa cadere cento paesi con un urto solo. -combattimento, scontro
: nata all'opaco / seno d'un masso che le ruba i soli, /
lei; ma sì la tira / un istinto di sole, un indefesso / desiderio
la tira / un istinto di sole, un indefesso / desiderio di luce.
558: in tanto che, ombrato da un velo / nell'acqua il lavoro suo
urto collo zio mussi, era in un momento di solitudine e desiderava chi s'interessasse
partito. moravia, 18-356: mai un urto deciso, mai uno scontro frontale;
7. impulso, stimolo a un comportamento, a un pensiero, a
impulso, stimolo a un comportamento, a un pensiero, a un'attività; forte
o influenza; spinta emotiva esercitata da un sentimento, da una passione.
moto relativo, vengono a contatto e in un tempo infinitamente breve mutano il valore della
luce propagata in tempo dall'occhio di un osservatore portato dal movimento della terra,
raggio luminoso. ardigò, ii-186: un urto accidentale può produrre uno sconcerto più
. -in aerodinamica, onda generata da un corpo supersonico quando, viaggiando nell'aria
che misura le dimensioni trasversali efficaci in un processo di collisione tra particelle, in
massicce (dose d'urto) di un farmaco o di un'associazione di farmaci
associazione di farmaci specifici diretta ad aggredire un quadro patologico avanzato; urtoterapia.
istaffa, montò a cavallo, sopra un corsier baio facciuto, con una sella
, aggredire, in partic. in un combattimento. pulci, 10-140: ma
ulivier presto dar d'urto: / come un dragon se gli scagliava addosso, /
scagliava addosso, / e trassegli d'un colpo d'una accetta, / credendogli
arse di sdegno e, afferrandolo ad un braccio, gli diè d'urto e lo
e la fece cadere per terra con un urtone. moravia, ix-313: mettemmo lo
urtóso, agg. che ha un comportamento o un atteggiamento indisponente, offensivo
, agg. che ha un comportamento o un atteggiamento indisponente, offensivo, poco disponibile
sola volta, o, al massimo, un ridotto
numero di volte (un oggetto, in partic. per la cura
cura personale, una siringa sterile, un rasoio, un accendisigari, ecc.
una siringa sterile, un rasoio, un accendisigari, ecc.).
si rivela effimero ed è presto dimenticato (un fenomeno culturale, mediatico). -
fame una cosa più consumabile, come fosse un 'usa e getta'quasi da trascurare.
fumo come sigarette », anticipando di un buon decennio la filosofia dell'uomo usa-e-getta
4. esperienza; acquisizione di un atteggiamento attraverso la pratica, l'attuazione
onoranza. -il vivere in un elemento naturale (con riferimento ad animali
che attua, che mette in pratica un comportamento. - anche sostant.
le due amazzoni gli chiusero, con un gran tonfo, la porta sul viso.
). straparola, i-97: or andando un giorno giliola alla fonte, sì come
gozzi, i-27-256: il cagnesco ha fatto un sontuoso regalo all'abate...
comune. -ripetizione abituale di un comportamento. giovanni dalle celle, 4-2-1
ant. pratica di un'attività, di un comportamento di una modalità di vita.
della ragione. -uso (di un cibo, di uno strumento).
bisunto alla servile usanza / dal muro un lume a mano ivi pendea.
: chi del viver del mondo ha un po'd'usanza, / di non aver
boccaccio, viii-2-149. altrimenti pecca chi fa un eccesso in un tempio o in una
altrimenti pecca chi fa un eccesso in un tempio o in una piazza comune, che
-abitudine all'uomo, domesticità di un animale. egidio romano volgar.,
in una lingua (una parola, un termine). bembo, 10-vii-8:
i-501: se volete avere / buon tempo un pezzo, e rider fuor d'usanza
sua usanza. baldi, 415: un nocchiero di fiume, entrato in mare,
giuliani, ii-189: dopo sbattuto con un mestolo, si ricopre colla farina,
è usanzaccia. gelsi, 14: per un chiasso, se possono, svoltano,
secol corrotto una usanzaccia, / sprezzare un uom, che a simular sia pronto,
anche uso). tr. adoperare un oggetto, uno strumento, maneggiarlo,
fatto. -anche: impiegare una sostanza, un materiale per un uso specifico.
impiegare una sostanza, un materiale per un uso specifico. s s
, salvo i casi in cui per un difetto o altro è indispensabile ricorrere alla
influenza. 2. far funzionare un organo, una parte del corpo, la
, / per finir tanti ornai con un dolore. marchetti, 5-170: prima a
creta. loria, 5-185: compratene un barroccio intero, e poi, usando del
attivarli nella masticazione. - anche in un contesto metaforico. dante, purg.
, metterla in pratica; giovarsi di un dono divino. mazzeo di ricco,
boccaccio, 1-i-434: il sempre usare un cibo è tedioso. pigafetta, 3-124:
usiamo in infiniti cibi. -impiegare un preparato medicamentoso; assumerlo o somministrarlo a
a digiuno. 5. indossare un abito, portarlo abitualmente, anche come
una foggia di abiti, ornarsi di un ornamento tradizionale. -anche: adottare un'
i-34 (i-413): cominciò in lombardia un usanza di roboni da donna così maritata
da lui soggiogati nell'asia, fece un misto ne'suoi manti di vari colori
. 6. fruire di un bene, di una risorsa materiale, prenderne
propri fini, per il conseguimento di un scopo, per il proprio tornaconto o
. 10. impiegare il tempo o un periodo definito di esso in un'attività
il ricordo. tuttavolta voglio usare ancora un giorno novello, e più esatte ricerche
triste condizione. 11. frequentare un luogo, un'adunanza di persone,
una cerimonia rituale. -anche: abitare un luogo, un possedimento, una città
rituale. -anche: abitare un luogo, un possedimento, una città, un territorio
, un possedimento, una città, un territorio, in partic. come sede
, 1-171: non dilungi dal bosco evvi un ricetto, / a posta fatto per
all'intento rappresentativo. -anche: impiegare un termine in una particolare accezione semantica o
traendola da una lingua straniera; valersi di un artificio retorico, di uno schema narrativo
-anche: avere collettivamente una lingua (un popolo); adottare un linguaggio nelle
una lingua (un popolo); adottare un linguaggio nelle proprie opere (un autore
adottare un linguaggio nelle proprie opere (un autore). dante, conv.
brotto per lo cui mal coto / pur un linguaggio nel mondo non s'usa.
se quando lesse l'adone avesse adoperato un paio d'occhiali di cristallo chiaro senz'
, 44-14: vi mando... un mio libriccino, che spero leggerete interamente
argomenti, parlando o scrivendo; adottare un tono espressivo. b. segni,
per uno scopo. -anche: applicare un mezzo tecnico, una prassi operativa o,
o, anche, una regola, un criterio. latini, xxviii-134: 'oratori
zane, lii-14-391: usano con tutti un istesso modo di guerreggiare; combattendo li soldati
chiamati epagomene. 15. adoperare un espediente, una strategia o una cautela
gli assetti / per castigare i matti pur un tratto. ariosto, 3-71: perché
1-34 (i-425): io palperò un poco con le mani ove è il
17. svolgere un'attività, fare un lavoro; seguire un modo di vita
un'attività, fare un lavoro; seguire un modo di vita, attuare un comportamento
seguire un modo di vita, attuare un comportamento; coltivare uno studio. -anche
prospettiva, ovvero ottica. -praticare un uso sociale. gemelli careri, 1-v-317
. -stabilire, stipulare, contrarre un accordo, un patto. - anche
-stabilire, stipulare, contrarre un accordo, un patto. - anche di dio con
doppio. 18. tenere abitualmente un comportamento, fare proprio un atteggiamento;
tenere abitualmente un comportamento, fare proprio un atteggiamento; attenersi a una regola di