soldati, v-463: pensai, in un lampo, che fosse una ex professionista e
che la tolleranza poteva esser presa per un riconoscimento del principio adottato dalla assemblea.
libertà della religione della quale sopra di un secolo restavano privi. pellico, conc.
si considera ancora come una semplice 'tolleranza', un dono della legge? b. croce
tolleranza, che avevano proposta, già un secolo innanzi, alcuni spiriti eletti..
ineccepibile, a favorire attorno a sé un così largo spirito di tolleranza.
come dilazione rispetto a una data o un orario prestabilito. e. cecchi,
, i portoghe- sostenere una terapia, un medicinale o una dieta; si stanno
merce ammessa in sede di esecuzione di un contratto che comporta il trasferimento di un
un contratto che comporta il trasferimento di un bene da un luogo a un altro.
comporta il trasferimento di un bene da un luogo a un altro. -tolleranza quantitativa
di un bene da un luogo a un altro. -tolleranza quantitativa o di quantità
di esaurimento della merce) di inviare un quantitativo inferiore rispetto a quello
consentito tra il numero di pezzi che un operaio addetto ad una macchina deve produrre
addetto ad una macchina deve produrre in un determinato tempo e quello effettivamente prodotto.
prodotto. -divergenza qualitativa o quantitativa di un prodotto rispetto a parametri prestabiliti.
percentuale, tra la dimensione reale di un pezzo lavorato e quella nominale indicata sul disegno
scandalo l'impercettibile luce sul filo di un angolo, una 'tolleranza'che il reparto principe
senza eccessivo sforzo, una fatica, un peso, una malattia, una condizione
una malattia, una condizione disagiata, un clima avverso, uno stimolo fisiologico (
penitenza e di patire tutto ciò che un corpo umano può di aspero e di duro
doppo essere stato tre anni continui racchiuso in un tugurio, salì su la cima d'
tugurio, salì su la cima d'un monte. tasso, 6-86: perch'una
superare senza danni una condizione meteorologica o un fenomeno atmosferico avversi; adattarsi a un
un fenomeno atmosferico avversi; adattarsi a un clima o a un terreno. dante
; adattarsi a un clima o a un terreno. dante, xliii-48: tanto
-consentire la crescita a una pianta (un tipo di terreno). g
cappero e la santoreggia. -resistere a un assedio. boiardo, 1-31: perché
tollerare. trattenere, non vomitare un cibo. manso, 2-132:
, coraggio, forza d'animo, un dolore fisico o morale, un avvenimento
, un dolore fisico o morale, un avvenimento o una circostanza negativa o dolorosa,
passione / de sfrenati desii, è un leve peso / da tolerar: ma la
senza essere turbato su un'idea o un pensiero sgradevoli (spesso con litote)
offesa, un'ingiuria, una provocazione, un danno, un sopruso, un'accusa
, una provocazione, un danno, un sopruso, un'accusa, o anche,
o anche, con valore attenuato, un comportamento spiacevole di altri. ariosto,
sono stanco / gl'insulti tollerar di un vii ministro, / di una femmina ardita
4. accettare senza ribellarsi un sovrano, un'autorità, un regime
ribellarsi un sovrano, un'autorità, un regime politico, una dominazione straniera, pur
priorato, 3-i-80: è massima comune che un fallo commesso è incitamento ad un altro
che un fallo commesso è incitamento ad un altro, e che chi non può sopportare
annunzio, v-3-623: potremmo oggi tollerare un dominatore anche più duro e spregevole degli
da'casigliani. 5. permettere un comportamento ritenuto spiacevole, sgradito, fastidioso
piaccia. -ascoltare o leggere pazientemente un discorso o un testo tedioso o di
-ascoltare o leggere pazientemente un discorso o un testo tedioso o di limitato interesse; risparmiare
interesse; risparmiare critiche e attacchi a un fenomeno culturale, a un modo di
e attacchi a un fenomeno culturale, a un modo di scrivere o di parlare;
di scrivere o di parlare; concedere un certo spazio, per quanto modesto,
spazio, per quanto modesto, a un genere o una forma artistica. metastasio
-con litote: detestare un'attività, un passatempo, un comportamento, un oggetto
detestare un'attività, un passatempo, un comportamento, un oggetto. arbasino,
, un passatempo, un comportamento, un oggetto. arbasino, 23-1189: quello
o la condotta, o la presenza in un luogo o in un gruppo.
o la presenza in un luogo o in un gruppo. boccaccio, 9-23:
ma il cor mio non ha costanza / un rivale a tollerar. g. bianchetti
8. dir. permettere un atto o un comportamento che viola o
8. dir. permettere un atto o un comportamento che viola o limita un altrui
o un comportamento che viola o limita un altrui diritto o la sovranità dello stato
coltivazione della canapa da hashish, come un male minore. -consentire la circolazione
minore. -consentire la circolazione di un libro. g. gozzi, 1-394
di chi ne possiede l'autorità, un atto o un comportamento socialmente pericoloso o
possiede l'autorità, un atto o un comportamento socialmente pericoloso o illecito, un
un comportamento socialmente pericoloso o illecito, un reato, un delitto, una violazione
pericoloso o illecito, un reato, un delitto, una violazione del diritto intemazionale
sospendesse ogni castigo sin alla determinazione di un concilio, e che si dovessero fra tanto
libertà di circolazione o la permanenza in un luogo o in uno stato a una persona
indesiderata, in partic. a chi pratica un culto o sostiene una convinzione politica diversi
2. ammesso, accettato (un comportamento); non biasimato né riprovato
); non biasimato né riprovato (un vizio); non represso né perseguito
); non represso né perseguito (un reato, una condotta violenta).
i ladri: anche il lusso è un ladro, ma un ladro favorito, o
il lusso è un ladro, ma un ladro favorito, o almen tollerato. cesarotti
: se il cristiano sapesse essergli fatto un commandamento che l'istesso prelato ha per
una differenza rispetto alla norma, a un modello di riferimento o a quanto convenuto
riferimento o a quanto convenuto; ammettere un ritardo o una dilazione. cavour
e pigliano di prode (come diceva un mio parente) due per cento il mese
scoppio di gemiti, a intervalli, come un cuore che si riempia d'angoscia e
: niuna cosa fa più facilmente traboccar un buon servitore, che 'l dimostrare d'aveme
, che non eccedeva 1 termini di un sentimento modesto, alterò di maniera l'animo
, che lo fece traboccare da quelli di un risentimento paterno. 12. essere
stato, una città, una strada, un luogo). -anche con valore enfatico
comune. 14. essere posseduto da un sentimento o da una passione impetuosa o
al rustico ridutto. graf 5-243: in un gran ravvolgimento / d'incendiate nuvole profonde
contemplai in quali miserabili rovine può traboccare un popolo. carducci, iii-19-2: dopo sédan
: dopo sédan (mentana diè forse un granello di polvere insanguinata a far traboccare
a prendere una decisione, ad adottare un provvedimento, ecc. del carretto,
è uscito del senno, mi traboccò d'un calcio nel fiume. -far
-disarcionare, sbalzare dalla sella (sia in un duello sia per opera della cavalcatura)
gran mazzate correre el cavallo e volendo passare un piccolo fiume el cavallo gli cadde sotto
trabocchi. 21. versare involontariamente un liquido da un recipiente. pavese,
21. versare involontariamente un liquido da un recipiente. pavese, 1-240: il
. 22. inondare, sommergere un territorio. cellini, 1-55 (138
a'cavalli. 24. eccedere un limite, una misura, una quantità,
, una misura, una quantità, un parametro (anche con riferimento a una personificazione
). -in partic.: avere un peso eccessivo rispetto al dovuto (una
di uno dei piatti. - anche in un contesto figur. guerrazzi, n-ii-23:
trabocca, e la pazienza del popolo ha un termine. stuparich, 1-92: la
ant. bersagliare una cinta muraria o un castello nemici, in partic. con
in partic. con pietre scagliate con un trabocco o con simili macchine da guerra
trabucato). fuoriuscito dai bordi di un recipiente (l'acqua).
, di modo che istem- mo tutto un giorno con forza di vele per dobbrar la
4. smodato, irrefrenabile, incontrollabile (un sentimento).
! 6. che ha prodotto un determinato esito o conseguenza. galileo,
7. ampolloso, ridondante (un autore). tesauro, 2-72:
lo confido con segretezza, in t'un scalin della scala ghe xe un trabuchèllo,
in t'un scalin della scala ghe xe un trabuchèllo, che levando un certo ferro
ghe xe un trabuchèllo, che levando un certo ferro che so mi, se volterà
volterà sottossora e ve precipiterà in t'un pozzo de chiodi e de rasadori. pellico
vi pone il piede precipiti a inganno entro un sotterraneo scavato sotto. 2
e s'accorse ch'egli aveva dato in un trabocchetto. -macchinazione, raggiro
-macchinazione, raggiro insito in un testo o in una frase, dovuto
stratico, 1-i-468: 'trabocchetto': è un istrumento de'costruttori, il quale è
sparire o comparire all'improvviso sulla scena un personaggio o un elemento scenico; è
all'improvviso sulla scena un personaggio o un elemento scenico; è costituito da un'
abbassata rispetto al piano del palcoscenico mediante un sistema di funi. p. gonnelli
10. movimento di danza eseguito ponendo un piede da un lato seguito dall'altro
di danza eseguito ponendo un piede da un lato seguito dall'altro con un ondeggiamento;
da un lato seguito dall'altro con un ondeggiamento; è detto trabocchetto grave,
cadere chi vi si trovava sopra in un vano sottostante. agostino giustiniani,
stanno. d. battoli, 1-2-131: un giovinetto cinese, per nome manuello,
, appariva chiaro che si trattava di un antico trabocchetto. 2. per simil
più chiari. goldoni, iii-72: -e un baro nei comportamenti, nei gesti; che
. nomi, 6-1: la plebe è un animale, e non buchévolé
, in modo eccessivo, smodato (un sentimento, una passione, un'intenzione
incontrollabile, incontenibile (la manifestazione di un sentimento); compiuto o attuato con
attuato con eccessivo entusiasmo ed esuberanza (un atto, un comportamento).
eccessivo entusiasmo ed esuberanza (un atto, un comportamento). e
dannoso, rovinoso; sfortunato, sventurato (un evento, una situazione).
-che comporta gravi conseguenze, ineluttabile (un atto, un rischio, un pericolo
conseguenze, ineluttabile (un atto, un rischio, un pericolo); inesorabile (
(un atto, un rischio, un pericolo); inesorabile (il destino)
5. superiore all'equo, esoso (un prezzo). e argelati, cxiv-3-398
, come si fanno, questo è un caso che mette spavento. bisaccioni, 1-90
, per lo più liquida, da un recipiente; straripamento, tracimazione di un
un recipiente; straripamento, tracimazione di un corso d'acqua o di un bacino idrografico
di un corso d'acqua o di un bacino idrografico. soderini, i-379
, 46: anche in gc dèe farsi un altriargine, più basso dell'argine bf
taddei... diè sprovvedutamente in un trabocco, e stramazzò e il lume
: spinola indi a poco moriva di un trabocco di sangue. pratesi, 1-35:
« nulla » disse la balia « è un trabocco di sangue ». l'illustrazione
-secrezione abnorme di una sostanza o di un liquido organico. b. buonarroti
, 1-i-215: sì si amalo lodovico d'un traboco di sciesa, de la quale
. galileo, 1-1-283: mi cagionò poi un trabocco di malattia fastidiosissimo. siri,
. posson sentire che lo spettacolo di un uomo famoso che sopravvive alla propria fama è
è più triste assai di quello d'un tisico che fa dei sonetti aspettando il
4. figur. manifestazione di un sentimento intenso e profondo talmente palese che
mio frequentare la corte, fusse solamente un trabocco della somma benignità e umanità di
qual forza può far forza / a un trabocco di pianto e di parole? nievo
sulle ceneri dell'opera bruciata, fu un trabocco di dolore carnale, innocente ed eroico
predisposto affinché chi vi passa precipiti in un vano sottostante. -in partic.:
uscir fuori, che non diamo in un monte, che sta per caderci in capo
crescenzio, 2-5-503: detta coperta faccia un trabucco per far cascar nel fosso, che
e im perniata su un asse rotante; a un'estremità venivano
coione e li ussi - sì è d'un tal metal, / mei'è ke
4-7: al rimo colpo d'un trabucco vasto / fu arrandellato un asino col
colpo d'un trabucco vasto / fu arrandellato un asino col gasto. t. moretti,
intr. { trabórdo). straripare (un fiume). - anche in un
un fiume). - anche in un contesto figur. ghislanzoni, 7-1
dal lai trans 'attraverso, oltre'e da un denom. da bordo (v.
infilarsi in una buca, rintanarsi (un animale). giusti, 2-208:
tra (v. intra) e da un denom. da buco (v.
2. assai prode, valentissimo (un cavaliere). palamedès, 75:
de marchi, iv-205: quell'uomo trabussò un pezzo sull'uscio. = comp
trac1, inter. per imitare un mmore improvviso o secco di un oggetto
imitare un mmore improvviso o secco di un oggetto che si rompe o che si lacera
stanghette [degli occhiali]. dovette essere un gesto azzeccato, giusto, giusto:
mano. 2. per indicare un accadimento improvviso, che modifica profondamente l'
risparmia... e poi trac, un incidente, una statua che cade,
chi deve parlare o esibirsi in pubblico (un attore, un oratore).
esibirsi in pubblico (un attore, un oratore). panzini, iv-704:
carne. goldoni, ii-60: l'è un bel- l'omo: bassotto, traccagnotto
comparire fu il carrozziere. era questo un traccagnotto sulla quarantina, decentemente vestito,
in italia prima delva, e d'un gotico robusto e tracagnotto. l'introduzione
il trabocco. leonardo, 2-687: un trabocco è quattro braccia e un miglio è
: un trabocco è quattro braccia e un miglio è tremila d'esse braccia.
: ora sei piedi liprandi fanno qui un trabuco, o pertica, o cavezzo,
intiero colle mani sul seno far passi lunghi un trabucco. = forse alter,
, sospesa a un'antenna collocata su un pontile; dotata di lampade a riverbero per
sospesa ad un'antenna che s'erge da un pontile sporgente in mare da un punto
da un pontile sporgente in mare da un punto della costa. = voce
in io. 2. adibire un locale a un diverso uso. candido
2. adibire un locale a un diverso uso. candido, 182:
sfortunato di scozia... fusti un tempo il più vago giardino che avesse l'
sua santità, et ora, tracangiato in un tragico diserto, non produci che tronchi
damente, a grandi sorsate o tutto d'un fiato in partic. una bevanda alcoolica
e con frottole / tracannino di nettare un diluvio. cavazzi, 185: strozzano una
riempito paftro bicchiere, lo tracannò in un sorso. pascoli, 1399: egli
: egli prese la coppa e d'un fiato la tracannò, oltre / modo gustando
annunzio, iv-2-1092: dolly tracannò d'un fiato una tazza di tè fredda e mise
amicis, xi-261: si saranno tracannate d'un fiato otto ore di libertà e di
, 3-20: tracannava la sua giornata d'un fiato. 5. ant
lat. trans 'attraverso, oltre'e da un denom. da canna, n.
[in muratori, cxlv-46-409]: un gran traccannatóre del miglior vino ch'io
molto carico; stracarico. -anche in un contesto figur. guittone, xvii-159-24
e non mi lascerà mai, come un pungolo o come un lievito, =
mai, come un pungolo o come un lievito, = dal fr. tracasser
somaglia. quando aresi esigeva da lei un trattamento freddo per me io tho sofferto
iverdon mi ha spedito per la posta un esemplare della tracasseria fra rousseau e hu-
una giunta e sono le osservazioni d'un imparziale. = dal fr. tracasserie
sportivo », 15-xi-1965]: stacchi è un longilineo di alta statura...
longilineo di alta statura... un solo traccagno che io sappia, vi è
mesi? ferd. martini, 1-i-601: un telegramma del quale [ciccodicola] in
intr. { tracchéggio). tenere un comportamento dilatorio, prendere tempo per rinviare
per rinviare una decisione o per evitare un impegno o un lavoro; indugiare, temporeggiare
decisione o per evitare un impegno o un lavoro; indugiare, temporeggiare.
. banti, 11-289: dopo aver traccheggiato un bel pezzo accettò e ci muovemmo.
è costretto a traccheggiare, a gridare un po'contro destra e un po'contro
, a gridare un po'contro destra e un po'contro sinistra, soprattutto a sperare
2. protrarsi nel tempo, rivelare un intento dilatorio (un comportamento).
tempo, rivelare un intento dilatorio (un comportamento). p. e.
a sinistra. alvaro, 12-112: un fucile ostinato li tracheggiava. -con
le parti così vicine senza discendere ad un vero cimento. = voce di probabile
). che traccheggia, che tiene un comportamento dilatorio, che indugia a prendere
sulle gambe piegate e tende o ritira un braccio per arrivare alla fronte del toro o
, sm. ant. trotto difettoso di un cavallo stanco o addestrato malamente.
2. per indicare il verificarsi di un fatto o di una situazione improvvisa o
cie di magnesio che lasciano sempre nell'aria un odorino d'inferno. arbasino, 23-379
inferno. arbasino, 23-379: basta un niente... una gaffe, una
. una gaffe, una svista, un mancato complimento al cane, e tràccheta.
. franco, 347: per folti arbusti un can quivi si caccia, / e
caccia, / e per terra latrando un altro fiuta, / e de torme seguendo
a scovare e inseguire la selvaggina (un cane). folgore da san gimignano
, del letterato e deltimpiegato brillava di un luccicore miserevole che ricordava allo sguardo le traccie
bavose della lumaca. ungaretti, xi-181: un arrugginirsi del giallo, e un brillìo
: un arrugginirsi del giallo, e un brillìo nella tarlatura come d'una traccia di
presente in misura sia pure minima in un luogo; macchia lasciata da una sostanza
permane a testimoniare, a documentare visivamente un fatto, una situazione, una condizione
non ti dispiaccia / se brunetto latino un poco teco / ritorna 'n dietro e lascia
netto latini,... un poco ritorna teco indietro; e lascia andar
. 6. filo conduttore di un discorso, di un ragionamento, di
. filo conduttore di un discorso, di un ragionamento, di uno scritto.
scritto. galileo, 3-1-65: d'un ragionamento in un altro, dove siamo
galileo, 3-1-65: d'un ragionamento in un altro, dove siamo noi trascorsi?
ho pregato il nostro psicologo a seguir un poco ne'precedenti suoi discorsi la traccia
cui si divide l'area fisica di un compact disk, di un floppy disk o
area fisica di un compact disk, di un floppy disk o di un hard disk
, di un floppy disk o di un hard disk, su cui si possono memorizzare
suggerito in via provvisoria dall'estensore di un articolo giornalistico. c. bascetta,
punto d'incontro di una retta con un quadro. -anche: retta d'incontro
. -anche: retta d'incontro di un piano con un quadro. -nel calcolo
retta d'incontro di un piano con un quadro. -nel calcolo delle matrici,
aprire una traccia: farsi strada in un terreno accidentato o ingombro (di neve,
fuga, montò egli in persona, sopra un velocissimo vasello, per giungerci. eravamo
si cercarono, andando in traccia l'un dell'altro per lungo tempo. f.
tentativo di ottenere qualcosa, di conseguire un risultato. sergardi, 1-101: tu
p. chiara, i-170: cercava appunto un mezzo e un compagno per andare in
, i-170: cercava appunto un mezzo e un compagno per andare in traccia di buoni
2. sf. macchina costituita da un veicolo semovente e da un serbatoio contenente
costituita da un veicolo semovente e da un serbatoio contenente vernice, impiegata per disegnare
vapore. -per estens. fissazione di un confine territoriale. l'illustrazione italiana [
277: trattandosi, più che di un semplice tracciamento di confini, di un grande
di un semplice tracciamento di confini, di un grande e interessantissimo viaggio di esplorazione.
come la costruzione delle strade ferrate richieda un dispendio enorme e un lungo corso di tempo
strade ferrate richieda un dispendio enorme e un lungo corso di tempo, perché sta
l'individuare e il seguire le tracce di un animale selvatico. oliva, 654
(tràccio, tracci). indicare un percorso da seguire, fissare un tragitto,
indicare un percorso da seguire, fissare un tragitto, un itinerario, un confine
percorso da seguire, fissare un tragitto, un itinerario, un confine territoriale, anche
fissare un tragitto, un itinerario, un confine territoriale, anche servendosi di indicazioni.
. cesarotti, i-xvii-n: un uomo di genio travede 1'esistenza d'
uomo di genio travede 1'esistenza d'un nuovo mondo e traccia il cammino che dèe
stretti in quattro, e seduti a un palco da terra, guardavamo 6
che delimitano la = deriv. da un lat. volg. * tractiàre, forma
terreno su cui si farà una strada, un edificio, trakére (v. trarre
rinomate. -aprire una strada, un passaggio; renderlo per la prima volta
prima volta percorribile. - anche in un contesto figur. lucini, 4-30:
della nave. 2. lasciare un segno, un'impronta per lo più a
nel cielo. beltramelli, iii-1071: un bagliore verdigno si accese, tracciò una
teste dei pini, tracciava lenta nel cielo un arco immenso. flaiano, 1-ii-972:
neppure di alzare la mano per tracciarvi un segno qualsiasi. -delineare in forma
a una struttura urbana così fragile e a un organismo lagunare tanto deperito?
. sala a, da tracciare: in un cantiere navale, locale sul cui pavimento
8-24: mi tracciò della fanciulla stessa un quadro tanto mai fedele al vero, che
, comparsa infine costei, dovetti restare un poco turbato. -fissare regole,
. e letter. andare alla ricerca di un animale selvatico; seguirne le tracce.
. -per estens. individuare, accertare un dato, una verità, un elemento
accertare un dato, una verità, un elemento utile a una ricerca. buonarroti
ant. tramare, macchinare, ordire un intrigo, una tresca. velluti,
di piero francesco de'medici si tracciò un parentado di nascosto. p. f.
parendoli forse poco il tracciar la morte di un solo, si dispose a farla di
dimazzarlo. -per estens. coltivare un progetto; nutrire un'intenzione. f
chiaramente delineato, segnato, aperto attraverso un territorio, in mezzo alla vegetazione (
in mezzo alla vegetazione (una strada, un percorso). massaia,
-figur. indicato, proposto (un modello, una procedura). b
dall'empirismo. 2. inciso su un superficie. beltramelli, iii-1107: levata
e stinta carta del porto di tripoli tracciata un secolo fa dal tenente di vascello albini
marina sarda va salutata e custodita come un augurio dei padri che ci porti fortuna.
20-153: ingigantito disegno, come in un tronco d'albero / cuore tracciato nella corteccia
. percorso più o meno evidenziato attraverso un luogo; tragitto. bertolucci, 1-185
indica la rotta di una nave o di un aeromobile. - anche in un contesto
di un aeromobile. - anche in un contesto figur. calvino, 13-vii:
un'opera architettonica; rappresentazione grafica di un progetto. ferd. martini, 1-i-39
anni di composizione dell'eneide, avere un tracciato elettrocardiografico perfetto. 8
: questo è, dei 'regolamenti', solo un tracciato, molto breve e saltuario;
che essi imponevano, e che a un primo momento poteva anche sembrare non difficile
organizzazione e la distribuzione degli elementi di un insieme ordinato. - tracciato dell'archivio
: descrizione dell'organizzazione dei dati in un archivio. -tracciato record: definizione di
record: definizione di tutti i campi di un record. -tracciato stampa: schema che
. ant. tramato, architettato (un intrigo). birago, 149:
la via da seguire, che fissa un itinerario, un tragitto, un confine
da seguire, che fissa un itinerario, un tragitto, un confine territoriale.
che fissa un itinerario, un tragitto, un confine territoriale. marc'aurelio
li costringeva alle sue voglie. « un giorno » mi confessa il mio tracciatore pigmeo
tracciatore di diagrammi, di grafici: in un elaboratore elettronico, unità periferica, dotata
tracciatori. 9. precursore di un costume, di una moda. f
nastri ha la nostra inghilterra, formavano un fondaco in ogni vestito, ch'ei tracciator
macchina simile a un trapano usata per la tracciatura dei pezzi
, sf. il tracciare una linea, un segno, un disegno. - anche
il tracciare una linea, un segno, un disegno. - anche: il segno
che consiste nel segnare sulla superficie di un pezzo grezzo o semilavorato, a mano
ant. traccia lasciata da animali lungo un percorso. documenti delvamiatino tre-quattrocentesco, chi-no
fuoco d'artificio rudimentale, costituito da un cilindretto di carta, piegato in modo
ch'che è quello strumento fatto con un martello di legno im- pemato e mobile
ruota di legno dentata imperniata su di un manico su cui gira vertiginosamente e intacca
fra grecia e turchia e anticamente comprendente un territorio più esteso nell'entroterra (facente
il genial letto fecondo / in mezzo un padiglione ampio e capace, / il più
guerra vera. papini, 27-157: ero un trace, perciò un povero barbaro,
27-157: ero un trace, perciò un povero barbaro, ed ero salito a dominare
,... normalmente più tetro di un trace. 3. sm.
6-i-232: a questo progetto ne andava annesso un altro relativo... ai tenori
che le trachee delle piante desser ricetto ad un fluido più denso dell'aria comune.
riferisce, che appartiene alla trachea (un tessuto); che interessa la trachea
esatta descrizione di una malattia tracheale di un bove non stata descritta dagli scrittori veterinari
ha già avuti sei salassi, senza un giovamento notabile o almeno durevole. massaia
tessuti tracheali si rifacevano, essa diveniva un po'più libera e forte. l'illustrazione
insetti, la cui respirazione avviene attraverso un apparato respiratorio costituito da trachea (e si
malattia delle piante provocata dallo sviluppo di un fungo, in genere parassita nei vasi
. intervento chirurgico consistente nella sostituzione di un segmento stenosa- to della trachea tramite un
un segmento stenosa- to della trachea tramite un innesto cutaneo. = comp.
? la respirazione è innanzitutto assicurata da un abboccamento della trachea all'esterno del collo,
, chiamato tracheostoma. si pratica poi un collegamento tra la trachea e l'esofago
che viene ritenuta però troppo mutilante: un piccolo buco che si chiude di giorno
aria nel polmone dell'annegato, con un cannello introdotto nella ferita dell'aspr'arteria
. tracheotomizzare, tr. sottoporre a un intervento di tracheotomia. = denom
rezasco, 1198]: averà parimente un trachiétta di quelli di palazzo. ibidem
in rezasco, 1198]: avera ancora un traghetta e la facoltà di eleggere uno
dal piumaggio variopinto, lunga coda e un ciuffo di piume erettili sul capo;
lateralmente, opercoli branchiali provvisti di un aculeo collegato a una ghiandola velenifera; le
colate basaltiche siano finite ieri o un anno fa o mezzo secolo fa. cicognani
cosiffattamente compresso ed assottigliato che somiglia ad un nastro: hanno due pinne dorsali, di
superando gli argini o gli sbarramenti (un corso o uno specchio d'acqua,
corso o uno specchio d'acqua, un bacino idrografico). -in partic.:
.: in idrogeologia, passare da un bacino imbrifero a un altro contiguo (
idrogeologia, passare da un bacino imbrifero a un altro contiguo (le acque).
limiti di gusto, di decenza (un fenomeno di costume, un comportamento,
decenza (un fenomeno di costume, un comportamento, ecc.). - anche
l'effetto piccoli fans si fosse esteso un po'a tutte le trasmissioni che ormai lasciano
, 16-285: dovunque tracima il mito di un sesso vile e feroce, eversivo e
. tr. oltrepassare l'argine debordando (un fiume). = comp. dal
lat. trans 'attraverso, oltre'e da un denom. da cima (v.
sul paese prono, una tracimazione, un fontanazzo, una rotta. 2
2. figur. il trascendere un limite, la giusta misura di ciò
/ ha ant. colato, passato attraverso un corpo filtrante. parti, tracolla
tre gianluigi mette il piede sopra un assito, eli manca sotto, ed
trasco egli tracolla giù in un fascio con gli altri che lo seguitavano.
tracollò sui ginocchi. = da un lai volg. * tracina, dal gr
(trascolazióne), sf. passaggio di un li- inclinarsi fino a capovolgersi (un'
, quido attraverso una parete, un corpo filtrante. che si riferisce
e stagna / ponto, tracio pastor un sasso coglie / cui, d'acqua lava
assai veemente, tormentoso, pungente (un sentimento). salvini, 16-248:
nel fondo [della fistola] si vedde un altro seno che andava per all'ingiù
il nano / con divise d'araldo e un aureo corno / alla tracolla avea di
di gemme adorno. massaia, viii-56: un vecchio dankalo vedendo quanto io soffriva,
dankalo vedendo quanto io soffriva, mi offrì un piccolo otre ripieno di acqua che portava
2-32: ritto sul limite del sentiero, un giovane, forte, bruno, col
, penne, cordoni, che compongono un insieme ove c'è del maresciallo di
stoffa, usata per sorreggere al collo un braccio ferito o fratturato. calvino,
-crollare, abbattersi al suolo (un edificio, una struttura architettonica).
dormendo, cade loro la testa ora da un lato et ora dall'altro, come
all'arcione. -pencolare da un lato (una pianta nel suo svilup-
se gli legano in mezzo, e fatto un solco rasente le barbe, sì che
. 2. pendere nettamente da un lato (il piatto della bilancia che
una scelta o una decisa evoluzione verso un esito piuttosto che un altro. oliva
decisa evoluzione verso un esito piuttosto che un altro. oliva, i-1-732: quel
fanno [i peccati] tracollare in un precipizio il più spaventoso di tutti, ch'
b. croce, ii-1-242: vestito di un corpetto roseo, con una trabasciata l'
, perché quella negoziazione non perte da un tappeto lioné, giaceva il così detto baiardo
cada. traverso una sostanza o un corpo filtrante. imperato, 1-12-20
dello stato. collo per sostenere un bambino in occasione del rito gnia
-venir meno, esaurirsi, svanire (un sentimento, tommaseo [s. v
intra (v. tra) e da un deriv. da collo1 (v.)
6. scendere drasticamente (il valore di un titolo finanziario). c. e
: ho investito le mie modeste economie un edificio o di una stuttura. oliva
valore giovanfrancesco, che alla casa ha dato un gran tracollo:... se
di suo padre, per noi sarebbe stato un gran tracollo. ne fortemente pregiudizievole o in
dal lai trans 'attraverso, oltre'e da un denom. da collo1 (v.
9-654: - che m'è parso, un tremuoto? / -la stadera, cred'
4. spodestato, cacciato (un tiranno). f. f.
anche nelle espressioni dare tracollo, il o un tracollo). m.
m. palmieri, 2-xx-15: sotto d'un saxo sta dar tracollo. marino,
ognuno all'impazzata, / si fan l'un l'altro alla carriera ostacolo: /
alla carriera ostacolo: / chi dà un urton, quell'altro dà un tracollo,
chi dà un urton, quell'altro dà un tracollo, / chi batte il capo
, 9-144: cadde seduta sull'orlo d'un gradino e poi slittò giù con il
con il culo ancora per poco, in un tobòga orribile, a ogni nuovo tracollo
, scossone. burchiello, 2-32: un ramarro / per forza prese un toro e
2-32: un ramarro / per forza prese un toro e at- terrollo, / onde
terrollo, / onde roma n'ebbe un gran tracollo. guerrazzi, 2-96:
passeggeri. 2. abbassamento di un piatto della bilancia rispetto all'altro,
all'altro, per l'aggiunta di un peso maggiore. spettacolo della natura,
, alla potenza o al prestigio di un sovrano, di uno stato o di un'
cadente. ferd. martini, 5-107: un po'alla volta, mancò il contrappeso
lei, di tutto punto. poi, un tracollo finanziario. -drastica svalutazione
molto più che appena toccato firenze, ebbi un nuovo tracollo che mi pose in peggior
più presto dalla croce del piovano con un provvido tracollo della sua etisia magra.
etisia magra. -cedimento, crollo di un facoltà mentale o psichica. nievo,
accorsi alle prime che m'avventurava in un sogno; e mi ritrassi a tempo
ritrassi a tempo per non disperdere con un subito tracollo la buona volontà che già
buona volontà che già s'accumulava in un tacito fermento. calvino, 6-169: pure
, tr. (tracòpio). ricalcare un disegno, in propriarsene indebitamente.
, e in una glio su un vetro o una superficie luminosa.
30 mortadelle, a due stame a un pasticcio di caprio, e a una torta
crusca]: maravigliosamente si tracordavano e un commissario, anzi mandollo / ben provvisto di
, agg. ant. che ha un animo improntato taglia.
: venute lor meno le munizioni, fatto un puntone, baum il primo, si
da altri si passano più volte per un solo tracolo. = deverb. da
evolvono in cicatrici e dalla presenza di un panno corneale. giov. fiorio
civitavecchia, rischiava di diventare cieco, per un tracoma. lini, 9-1265:
.. con quel muso che sembra un evaso dal lazzeretto, pieno di piaghe,
il centro della cornea, causata da un virus. l. ferrio, 1-253
galeotto il figliuolo stesso presenza di un reticolo di strie cicatriziali, nelle cui
, iv-384: tristo presagio dell'avvenire d'un paese a. prassi, i-tit
, 403: ben difficilmente si e sentito un linguaggio così madri scrutavano le palpebre tracomatose
ant trascotante), agg. che ha un contegno arrogante, superbo, presuntuoso,
6-iii-479: favelli / con tracotanza entro un sacrario: altrove / o parleresti più
/ o parleresti più dimesso, o un ferro / ti puniria della superbia stolta.
respingere quella proposta che le pareva quasi un insulto, anzi una tracotanza.
starci plaudendo l'europa la resistenza di un vecchio imbelle al tracotato re. landolfi
eccede i limiti, sfrenato, smodato (un desiderio, una passione); che
una passione); che rivela temerarietà (un atteggiamento). latini, 3-30:
, 1-444: 'tractus': così vien chiamato un certo canto mesto, che si dice
iii-135: 'tractus': tratto si chiama un certo canto mesto che si usa nelle chiese
, il corpo suo te tolto / da un demonio. albertano volgar., 139
3. condurre, portare qualcuno in un luogo mettendolo in una determinata condizione.
., in ambito filologico: trasmettere un testo come è conservato dalla tradizione manoscritta
r. cremer... allora era un povero operaio tradunionista. einaudi, 2-131
cagione. boterò, 8-35: queste parole un gran sospetto di tradigióne non tanto nel
politica, di un'alleanza, di un patto, ecc. giustino volgar.
e quelle medesime temono, si sono un uno ragunati. ma questo fra '
sua vece / nel corpo suo, ed un suo prossimano / che 'l tradimento insieme
/ siete in amar ritrose. / un amor senza stento / invita al tradimento
pascoli, 1452: perché fa tanto un tradimento, a chi ama, / bene
esisteva in russia pei delitti di alto tradimento un tribunale atroce e misterioso detta la 'cancelleria
riverenza, e quivi la piantò con un tradimento promettendole che sarebbe subito ritornata.
tutto questo camino a la repentina et in un punto preso da qualche tradimento, se
preso da qualche tradimento, se fa in un dì et in una notte, a
potenzialità. carducci, ii-2-351: è un peccato, è un tradimento il tuo di
, ii-2-351: è un peccato, è un tradimento il tuo di volerti consumare la
uno che sopravvive qui. morire su un letto? sarebbe un'idiozia, un tradimento
su un letto? sarebbe un'idiozia, un tradimento; eppure certo, a molti
nata per fare la signora. sarebbe stato un tradimento alle mie dote naturali tenermi priva
porto / e può'mi volse vele con un vento, / che se non fosse
come per vederla, e, sarpato a un tratto, furono trasportati altrove. carducci
viene addosso a tradimento, nel buono d'un discorso. tecchi, viii-102: anche
. ripresa la lettura scoppiavo a tradimento in un pianto convulso. -con valore
tradimento vi è abituale (una cerchia, un ambiente sociale). g
l predisse criste a hi so apostoli che un de lor doghexe chi mangiava con si
vi dico in verità, che l'un di voi, il qual mangia meco,
tradito. ci pensi? -abbandonare un alleato, passando alla parte avversa o
loredano, 1-46: la pallidezza d'un volto non è sempre indi- ciò d'
in corsica. mazzini, 31-09: un dei ventuno, tristissimo a dirsi, tradiva
occhi io l'ho veduto, / un amante più gradito / di piacer s'inebriò
, iii-23-206: delia lasciò tibullo per un marito pur che fosse: poi tradì
poi tradì il marito e tibullo per un altro, e poi per più altri.
attore, che lui e cecilia stessero combinando un appuntamento, e che cecilia mi tradisse
dovesse piuttosto cader il mondo che tradirsi l'un l'altro in lontananza. 3
3. non rispettare, offendere gravemente un vincolo, un ideale, un'istituzione
rispettare, offendere gravemente un vincolo, un ideale, un'istituzione, violando gli obblighi
; spezzare una regola morale; disattendere un principio. -in partic.: venir meno
noi ha da vergognarsi di aver tradito un principio. papini [in lacerba, iii-154j
bilenchi, 14-87: la mia coscienza chiedeva un taglio netto col delitto. continuare a
col delitto. continuare a far parte di un esercito simile significava tradire i più nobili
deve saper mantenere. -non eseguire un ordine. metastasio, 1-i-28: così
, in par- tic. per conseguire un interesse illecito. - anche: porre
piedi smettendo di funzionare ah'improvviso (un motore, un veicolo). fenoglio
funzionare ah'improvviso (un motore, un veicolo). fenoglio, 5-i-580:
dieci giorsegneri, ii-582: sarebbe questo un tradire la verità... ma non
-far apparire sminuita una qualità, un talento (il timore, l'emozione
soggezione il freno, / perché in pubblico un dì posta all'impegno, / non
, infedele, un'opera letteraria o un autore. niccolini, i-186: per
del padre, e tradì l'espettazione d'un mondo. muratori, iii-247: che
mia fiducia. -assol. avere un clima diverso da quello che ci si
da quello che ci si aspetta (un mese, una stagione). marotta
8. lasciar trapelare, manifestare involontariamente un atteggiamento interiore, una disposizione d'animo
-dar segno dell'età non rivelata (un atteggiament°>. arpino, 16-62
gadda conti, 2-632: conduceva al pascolo un branchetto di pecore che tradivano ancora le
tosatura. fenoglio, 1-i-1285: tradiva un generale, preoccupante stato di intossicazione.
toscana di sempre, ma c'è un di più nella possanza dei muri e nello
rimanere nascosto; pro alare un segreto, un'informazione riservata, una con-
le forme del corpo lasciandole intravedere (un tessuto sottile). betteioni, i-374
.. » ella restò, come se un fulmine le fosse caduto da presso;
ero tradita. -in relazione con un compì, pred. che indica l'
, e allora gli sarebbe piaciuto cavarne un ricordo, una parola, uno scherzo,
vuole. proverbi toscani, 201: aver un amico che ti vuol tradire, son
male, tanta gratitudine ed ingratitudine d'un momento in altro. = comp.
. fondato sul tradimento; subdolo (un comportamento). guido delle colonne volgar
giuridico, trasmis sione di un bene mobile da un proprietario all'altro
sione di un bene mobile da un proprietario all'altro attraverso la pura e
più corrisposto o segnato dall'infedeltà della un bene immobile attraverso un documento o un ogpersona
dall'infedeltà della un bene immobile attraverso un documento o un ogpersona amata (un
un bene immobile attraverso un documento o un ogpersona amata (un amore).
un documento o un ogpersona amata (un amore). getto che lo simboleggi
crudeli, 2-112: èbnosco i segni d'un amor tradito / alle im
agg. ant. subdolo, sleale (un atto, un comportamento).
. subdolo, sleale (un atto, un comportamento). badalucchi, 57
tradizione, in partic. manoscritta (un testo). buonaiuti, 1-337
590; il 'parisinus'lat, 2359; un 'oxoniensis'. edizione principe curata dal gignaeus
una traditoràggine de le più sforprietà che un signore concede ad un altro a condizione
più sforprietà che un signore concede ad un altro a condizione di riceverne in cambio
e che quando s'inalzerebbe a cosenza un monumento sul luogo ove sono sepolti,
essere ingenuo, ma il traditore è sempre un infame. -in un'ipallage
al luogo in cui si è perpetrato un tradimento (anche coniugale), per lo
2. che è vittima di un atto di infedeltà da parte del coniuge
alma / face, che nutre ad un aperto sposo / venere stessa col favor del
ardisca incerto amore / i ciechi furti d'un tradito letto. 3. tratto
una speranza); non mantenuto (un impegno). matteo correggiaio, 19
; dicevano pure che gli mancasse più di un venerdì; poi parlavano vagamente di un
un venerdì; poi parlavano vagamente di un amore tradito, di una coltellata,
con attenzione, studiandomi di parare con un atteggiamento di curiosità gelida a quella sua
tradito dalla stanchezza, forse travolto da un attimo di silenzio collettivo, lascia cadere una
, lascia cadere una mezza parola, un addio. tradito2, v.
traditoraménte, avv. ant. commettendo un tradimento; proditoriamente. s
alla fiducia altrui; che manca a un impegno, a un obbligo morale o giuridico
che manca a un impegno, a un obbligo morale o giuridico nei confronti di
: e passa al cor del traditor un gelo, / onde al ponte rifugge,
pupillo non è per la storia della chiesa un acquisto desiderabile. mazzini, 9-107:
prende la borsa del danaro dalle mani di un sacerdote; un demone nero tiene abbrancato
danaro dalle mani di un sacerdote; un demone nero tiene abbrancato il traditore di cristo
servi al segnor. -che ha un atteggiamento infido, portato alla delazione.
insidie ad altri animali o all'uomo (un animale). luna [s
. v. orca]: ci è un pesce detto orca cannicula che con grande
della persona alla quale è legato da un rapporto affettivo o coniugale. -anche:
volete che ognun dei detti vi tenga un dì? -né più, né meno.
, o che al meno mi remiri con un simulato amorevole sguardo d'occhio. goldoni
-che non corrisponde all'affetto del padrone (un animale). cassola, 5-84
). cassola, 5-84: avevo un debole per i gatti; il mio fratello
-che non viene mantenuto; che ha un esito contrario alle aspettative (un impegno
ha un esito contrario alle aspettative (un impegno). aretino, 20-261:
innocua o allettante (una condizione, un evento, la sorte). anonimo
-subdolo, ipocrita, improntato a doppiezza (un atteggiamento, l'espressione del volto)
il bel cavaliere, imprigionando fra i denti un sorriso traditore, s'inchinava profondamente innanzi
pericolosità o giunge in modo inaspettato (un evento
dio lodato, ma il suo è un mal traditore da non se ne fidare,
rivedere. jahier, 15: a un tratto si spenge la giornata come soffiata da
tratto si spenge la giornata come soffiata da un vento traditore. -pieno d'insidie
vento traditore. -pieno d'insidie (un luogo). forteguerri, 25-77:
i-189: malpelo,... udì un tonfo sordo, come fa la rena
malessere per l'alta gradazione alcolica (un vino apparentemente leggero, un liquore).
alcolica (un vino apparentemente leggero, un liquore). nardi, 6-43:
che non fu acquarello, / ma un vin traditore, che a un tracto /
ma un vin traditore, che a un tracto / mi diè al capo. manzoni
messicani facevano papiri, e 1 moderni distillano un alcool traditore. 6.
7. che travisa, che altera arbitrariamente un testo. - in partic.:
spagnola che aveva preso lui alla traditora in un momento di raggiante felicità letteraria. sanminiatelli
lago (pare impossibile), anche un vinetto bianco ch'è un po'traditorèllo il
, anche un vinetto bianco ch'è un po'traditorèllo il furbetto. -traditorino
andar cotesti anni, io vorrei vedere un poco quella traditorina, ladrina, amorosi-
nostri tanti baronfottuti d'italia regna ancora un piccolo spiritello d'assassinio traditoresco,
asinità. -sleale, ingannevole (un sentimento). campanella, f-370:
omicida / setta atterrasti e d'iracundia un mare. 2. per estens
onesto strappare così dal vasto seno di un libro una frase, una proposizione per
, all'ironica curiosità del pubblico. un simil traditoresco lavoro si potrebbe fare per
. ant. e letter. che costituisce un atto di tradimento; compiuto a tradimento
cesarotti, 1-xxviii-289: 1 pagani non aveano un codice religioso che potesse produrre delle controversie
-con riferimento all'abbigliamento tipico di un determinato popolo. ungaretti, xl-20
modelli più autorevoli (un'opera, un elemento formale). foscolo, ix-1-242
secondo una prassi ordinaria; che costituisce un comportamento abituale in una determinata circostanza o
di don mario sono le frasi di un primo amoroso, esagerate e perciò comiche,
presenta sempre con le medesime caratteristiche in un determinato manufatto. d'annunzio, 8-51
. d'annunzio, 8-51: dentro un vaso di forma medici, con le
teste di ariete su la rotondità inferiore, un meraviglioso mazzo di fiori freschi empie l'
: il persistente tradizionalismo francese, anche in un momento in cui le parole 'tecnologia',
'tecnocrazia'stanno diventando di moda ed esprimono un nuovo ideale della cultura, si vede
grandi modelli del passato (e può avere un valore spreg. se qualifica un atteggiamento
avere un valore spreg. se qualifica un atteggiamento di rifiuto acritico rispetto a ogni
vieta ai prevedere una macchina letteraria che a un certo punto senta l'insoddisfazione del proprio
chiamato poeta dai comunisti. figurati: un cattolico tradizionalista come lui che ha persino
preti tradizionalisti. -che manifesta un forte attaccamento ai valori tradizionali propri del
è stato, evidentemente, prima di tutto un tacito patteggiamento: la destra tradizionalistica ha
in questo suo carattere di tradizionalità trova un motivo di fiducia. soffici [in
processo mediante il quale un'idea, un costume, un metodo, ecc. entra
quale un'idea, un costume, un metodo, ecc. entra a far
la tradi- zionalizzazione... come un elemento fondativo della verità inerente a una
selvaggio, che non presti culto ad un essere soprannaturale, e non l'onori
ogni sorta d'attività generosa, per vedere un quadro che rappresenta al vivo i dannosi
una tradizione, è il fortuito contatto d'un altra tradizione d'un'altra società.
carattere fondamentale di una disciplina, di un movimento, di una civiltà, ecc.
, con una millenaria tradizione giuridica, un secolo dopo beccaria? scherziamo?
tradizione naturale. -consegna di un oggetto che simboleggia l'esercizio di un
un oggetto che simboleggia l'esercizio di un possesso (anche detta tradizione simbolica).
vari simboli, cioè colla tradizione di un bastone, di una coppa d'oro
di una coppa d'oro, di un ramo di albero, o altra simil cosa
3. filol. trasmissione di un testo dall'autore in epoca successiva alla
partic. tradizione ininterrotta: derivazione di un termine, una locuzione ecc., direttamente
. 5. stor. concessione di un feudo, attuata mediante la donazione di
feudo, attuata mediante la donazione di un fondo terriero appartenente al pa trimonio di
fondo terriero appartenente al pa trimonio di un signore. romagnosi, 4-127: si
d'infeudazione] per tradizione, allorché un re, un principe, un signore qualunque
per tradizione, allorché un re, un principe, un signore qualunque, staccava
, allorché un re, un principe, un signore qualunque, staccava dal suo proprio
qualunque, staccava dal suo proprio patrimonio un fondo, concedendolo ad un particolare,
proprio patrimonio un fondo, concedendolo ad un particolare, affinché questi lo tenesse da lui
giuglaris, 2-83: che vi sia un primo motore, da cui ne'pren-
gradevole all'udito, soave, melodioso (un suono). chiose cagliaritane,
: la guerra durava da più di un anno, ma lei non se n'era
da quella originale (un'opera, un testo scritto o orale o anche solo
il traslatare, / non avendoti dato un disinare / terenzio, in verso sdruciolo tradutto
-valutato in termini economici (una questione, un provvedimento). r. pettini
tra i venti e i trenta milioni avrà un bonus di mezzo milione. 5
mezzo milione. 5. trasportato in un altro luogo o edificio o in un
in un altro luogo o edificio o in un ambiente diverso da quello abituale o originario
.: condotto davanti all'autorità giudiziaria (un imputato); trasferito in un altro
(un imputato); trasferito in un altro carcere (un prigioniero).
); trasferito in un altro carcere (un prigioniero). f. donato,
appunto ». -portato in viaggio (un oggetto, un bagaglio). spallanzani
-portato in viaggio (un oggetto, un bagaglio). spallanzani, 4-i-319:
posteri, ai discendenti (una qualità, un carattere). - anche: derivato
). - anche: derivato da un progenitore. passavanti, 131: peccato
. 7. inforni. convertito in un formato diverso da quello di partenza (
formato diverso da quello di partenza (un dato, un comando, ecc.)
quello di partenza (un dato, un comando, ecc.). tràduce
tralcio di vite teso e legato a un altro albero. landino [plinio]
. ciò che consente di tramandare ai posteri un sentimento o una mentalità. parini
traducente. 2. che raggiunge un apprezzabile esito culturale o artistico fondandosi su
. v.]: 'traduciani': un nome che i pelagiani anticamente davano a'
che si può esprimere in codice o in un altro linguaggio. calvino, 16-75
colpi isolati: sono segnali traducibili in un codice? 3. che può
dei vari linguaggi filosofici e scientifici sia un elemento critico proprio di ogni concezione del
linguaggio verbale) e extraconcettuale che permette un genere di conoscenza diversa da quella razionale
. 3. comprensibilità e comunicatività di un testo, di una forma di linguaggio
traduciménto, sm. ant. traduzione di un testo, di una parola.
che sia molto acconcio tradu- cimento d'un nome, ch'esprima la sua natura,
2. spostamento, trasferimento in un altro luogo. siri, vii-566:
propria) diversa da quella dell'originale un testo, un'opera, un componimento poetico
originale un testo, un'opera, un componimento poetico, ecc. o anche
14-156: pigliata la lettera, subito con un coltello tagliati gli spaghi, se è
un'idea, un'astrazione, eseguire un programma, realizzare un progetto (per
un'astrazione, eseguire un programma, realizzare un progetto (per lo più nell'espressione
[disposizione] introdotta, ma solo in un progetto di legge che non è mai
di tutti questi problemi viene sviluppata da un partito che è al potere e si cerca
cerca quindi di tradurla in pratica in un paese socialista. -sviluppare un bozzetto
in un paese socialista. -sviluppare un bozzetto, un modello preparatorio in una
socialista. -sviluppare un bozzetto, un modello preparatorio in una creazione scultorea,
gli parve gran ventura di aver trovato un allievo a suo modo, che sapesse
vincitore fu tradotto nel bronzo e collocato sopra un basamento di travertino nel parco pubblico,
. 3. esprimere con parole un sentimento, un pensiero, uno stato
3. esprimere con parole un sentimento, un pensiero, uno stato d'animo,
5-59: questa lettera si conosce dettata da un cuor che ama. nelle sue espressioni
lamberto] di umiliare la sua avventura a un freddo resoconto per un'oscura repugnanza a
e raziocinio. 4. rappresentare un paesaggio, una persona o un altro
. rappresentare un paesaggio, una persona o un altro soggetto tratto dalla realtà in un'
spiegare, esprimere con parole facilmente comprensibili un concetto, un pensiero precedentemente formulato in
con parole facilmente comprensibili un concetto, un pensiero precedentemente formulato in modo poco chiaro
una somma di denaro nell'acquisto di un bene. comisso, 14-108: se
ai lavori più pesanti pure di farsi un po'di capitale da tradurre subito in
quando il denaro è strettamente legato a un fatto di sopravvivenza quotidiana...
esso si traduce così immediatamente agli occhi d'un bambino in cibo, carbone o panni
il costo in denaro) relativi a un progetto. 8. deferire all'autorità
-demandare, delegare una questione a un organo competente. foscolo, xv-32
9. trasportare, condurre, accompagnare da un luogo alraltro persone o animali, anche
alraltro persone o animali, anche servendosi di un veicolo. vita di s.
: nel linguaggio burocratico, trasferire da un luogo di reclusione a un altro un carcerato
trasferire da un luogo di reclusione a un altro un carcerato. c.
da un luogo di reclusione a un altro un carcerato. c. bini,
, / e s'ha nel cor un sol e rar disire. foscolo, sefi
ente e così costituito intellettivo, prende un senso verissimo di dire che la natura
cui sono codificati dati e comandi in un altro formato, senza modificare i dati
stessi. 12. disus. trascorrere un periodo di tempo in partic. in
periodo di tempo in partic. in un dato modo o in determinate occupazioni o svaghi
14. conformare una riflessione su un modello di riferimento. alberti, iii-32
, concretizzarsi (un'idea astratta, un progetto). mazzini, 7-169:
comunicazioni. 16. manifestarsi in un comportamento, in un atteggiamento (un
16. manifestarsi in un comportamento, in un atteggiamento (un sentimento, uno stato
un comportamento, in un atteggiamento (un sentimento, uno stato d'animo, ecc
17. recarsi, dirigersi verso un luogo determinato. alberti, ii-74:
86) che raccoglie gli atti di un seminario sulla traduzione tenutosi a brescia nel
indica che una nota esplicativa contenuta in un testo tradotto è stata apposta dall'autore
2. chi traduce in un'altra lingua un discorso mentre viene pronunciato. -traduttore simultaneo
letterale, in partic. interlineare, di un testo classico, a uso degli studenti
: avendo prepa rato in un anno, al traduttore, pagine 4 di
quantità d'acqua e deve portarla in un sito molto lontano, un cavo traduttore
deve portarla in un sito molto lontano, un cavo traduttore ha un gran valore.
molto lontano, un cavo traduttore ha un gran valore. 5. elettron
elettronico: apparecchio tascabile costituito essenzialmente da un microelaboratore programmato e da una tastiera alfabetica
che consente di visualizzare la traduzione di un certo numero di parole o di brevi
. inforni. programma del sistema operativo di un elaboratore elettronico digitale che permette la conversione
elettronico digitale che permette la conversione da un linguaggio di programmazione a un altro.
conversione da un linguaggio di programmazione a un altro. 7. spreg.
europeo », 27-vii-1985]: coloro che un paio di anni fa hanno lanciato l'
anni fa hanno lanciato l'idea che un certo scrivere maluccio si debba considerare 'traduttorese'
, agg. che riguarda la traduzione di un testo o è proprio, tipico del
traduttrice elettrica: apparecchio che, mediante un sistema di punti luminosi, traduce simultaneamente
ant traduzzióne), sf. il tradurre un testo (o una parola, un'
) scritto o anche una comunicazione, un discorso orale in una lingua diversa dall'
testo tradotto; la pubblicazione che contiene un testo tradotto. - in partic.:
esame, prova scolastica consistente nel tradurre un brano della lingua originale, in partic
rielaborazione personale, di un'idea, di un tema, di un modello figurativo,
idea, di un tema, di un modello figurativo, estetico in un'opera artistica
traduzione fisica dell'immagine e pone da un lato fantasmi di sentimenti, immagini di
pregiudizi femministi. -riproduzione di un modello intellettuale in un ambito filosofico diverso
-riproduzione di un modello intellettuale in un ambito filosofico diverso da quello in cui
. sintesi della serie di amminoacidi costituenti un polipeptide, che avviene nei ribosomi per
che avviene nei ribosomi per azione di un tipo particolare di acido ribonucleico. g
. 5. burocr. trasferimento di un detenuto da un luogo di reclusione a
. burocr. trasferimento di un detenuto da un luogo di reclusione a un altro.
detenuto da un luogo di reclusione a un altro. siri, vii-348: era
cui sono codificati dati e comandi in un altro formato, senza modificare i dati
corrispondenza fra testi di lingue diverse raggiungendo un buon livello qualitativo solo con testi che
. disus. trasporto di una merce da un luogo a un altro. maironi
trasporto di una merce da un luogo a un altro. maironi da ponte,
retor. ant. ripetizione all'interno di un testo di una parola secondo le diverse
prima volta una traduzioncèlla di dostoevskij in un campo di football. -vezzegg.
trascina, trainante (una forza di un veicolo, ecc.).
di quelle bilance formate di una molla dentro un cilindro, ovvero al tamburo di un
un cilindro, ovvero al tamburo di un castello simile a quelli de'comuni orivoli
convincere, di influenzare, di dare un impulso positivo, che trascina o influenza
o forza morale (una persona, un gruppo, un'associazione, in partic
o lisa mia bellaccia, / gettati qua un po'nelle mie braccia, / che
lat trans 'attraverso, oltre'e da un denom. da fante2 (v.)
od opportuno, conveniente, eccedere in un comportamento, strafare. l.
. landolfi, 8-102: io seguitavo come un incosciente... ricordo che pensavo
e le resterò infine per ginata, un secolo fa, dalle conquiste industriali; e
estremamente scettica del fatto di esser nati in un luogo piuttosto che in un altro.
nati in un luogo piuttosto che in un altro. 3. dir.
. comm. che emette una tratta o un assegno. - anche sostant.
necessarie alla formazione della cambiale, cioè un traente autore dell'ordine, un trattario
, cioè un traente autore dell'ordine, un trattario o accettante dell'ordine, un
un trattario o accettante dell'ordine, un portatore dell'ordine, che fu anche
castiga / co 'l ferro che salendo mette un lampo, / vedere.
ateismo. 7. tendente a un aspetto, a un colore, a una
7. tendente a un aspetto, a un colore, a una sfumatura o a
... di giusta statura, benché un poco traente al basso. 8
soffia in modo impetuoso, violento (un corso d'acqua, il vento).
comm. facoltà esercitata dall'emissario di un titolo di credito di disporre della somma
sm. ant. scherz. chi mostra un impegno superiore al dovuto, in partic
al dovuto, in partic. nel compiacere un personaggio autorevole; faccendiere.
mano / a quel re e per fare un po 'l trafela intorno alla regina.
emotiva. -anche: discorso interrotto da un frequente ansimare. trattati antichi [
tante ore di bollente battaglia, cercò un attimo di riposo, s'adagiò sullo
gioia. -che respira rumorosamente (un animale). ungaretti, xi-143:
, trafelanti nel sonno, e come con un occhio semichiuso. 2.
europa quell'inquietudine nervosa che dura in un corpo dopo la corsa sfrenata e trafelante
per vedere una festa e trovarsi in un grande stormo di popolo, pigiato e 'nfranto
. l. salviati, 20-75: con un torchio in mano acceso arrivando, picchierà
dirà che alla sua moglie è venuto un grande accidente. spallanzani, 4-i-186:
in mare, e vi si tuffavano un pezzo per non trafelare d'ambascia.
di sete, è altri trafelare sotto un peso, cioè scoppiare sotto di esso.
; impegnarsi a fondo nel conseguimento di un obiettivo. b. davanzali, i-108
voci che in questo secolo non accaderà che un uomo roda nominare una sola volta in
lai trans 'attraverso, oltre'e da un denom. da fel fellis, 'fiele',
di 'ansimare', si è pensato a un lai anhelàre 'ansimare', con cambio di an-col
sconcertata la stampa. poi, tutto ad un tratto, parve afferrare la somiglianza ed
e raccòntogli con grande angoscia, come un trafelóne che egli era, tutti gli avvisi
grattata e la coperta spassata, fece tórre un fascettino di vincastri e levarla a cavallo
levarla a cavallo in su le spalle d'un traferfero, il quale la teneva sì
e la forma del superi, trafermissimo qualifica un segno d'interpunzione indicante una separazione ancor
che soffia periodicamente nella zona tropicale (un vento). - anche: che ha
ci. periodici popolari, i-548: un contadino, un artigiano, un trafficante
periodici popolari, i-548: un contadino, un artigiano, un trafficante mai non si
i-548: un contadino, un artigiano, un trafficante mai non si corica la sera
: dev'essere, nella vita borghese, un trafficante: mi disse che, rappresentando
tutta questa parte del film si svolge in un ambiente di trafficanti loschi, di borsari
fu comprato da una nuova casa di un grande trafficante d'aree fabbricabili.
(tràffico, tràffìchi). commerciare un prodotto, un manufatto.
tràffìchi). commerciare un prodotto, un manufatto. statuto dell'università
, io: i popoli lontanissimi l'un da l'altro, trovandosi fomiti di denari
prega. magalotti, 9-1-55: allestito un grandissimo legno, comincio a trafficar delle
rari. 2. impegnare un capitale economico in un investimento finanziario;
2. impegnare un capitale economico in un investimento finanziario; amministrare, gestire un
un investimento finanziario; amministrare, gestire un patrimonio. cavalca, 9-174: giuda
per esempio se tizio dasse a sempronio un mandato che impiegasse il suo denaro in
danaro / dato aveva da trafficare / ad un suo familiare / un signor non punto
trafficare / ad un suo familiare / un signor non punto avaro. b. del
seppellite nei debiti. -fare di un popolo, di una nazione l'oggetto di
-trafficare la terra e il cielo: attribuire un valore campanella, 998: quanto in napoli
, 998: quanto in napoli ha trafficato un fratei venale a ogni aspetto dell'esistenza
parasito che mangi, anzi divori, / un occupato a intraprendere quella tal faccenda, a
, a spicciare que- maligno sfrontato ed un avaro / che per crescer denar traffichi st'
figlio, a 4. conseguire un vantaggio. piede libero, pentito e
bentivoglio, gare una faccenda, realizzare un progetto. i-36: non m'avete voi
vita si sono da dio donati ad un fine grandissimo, che è per trafficare il
trafficare, e dei quali gli sarebbe un giorno domandato ragione. -impiegare al
domandato ragione. -impiegare al meglio un periodo di tempo. segneri,
bandello, 3-66 (ii-595): fu un mercadante fiorentino, che teneva casa in
denari. d'annunzio, iii-2-110: un bòsforo curvo innanzi a lei [roma
14. impegnarsi in un'operazione o in un lavoro manuale, per lo più in
per gli sbagli degli altri, e un montatore mettersi lì a trafficare col seghetto
16. muoversi, compiere spostamenti attraverso un territorio. boiardo, 1-268:
dal catal. trafegar (che presuppone un lai volg. * transfaecare 'travasare liberando dalla
ciale, finanziario; impegnato in un investimento (un tecchi, 11-148: verso
finanziario; impegnato in un investimento (un tecchi, 11-148: verso sera..
ii-2-36: l'ufficio del signor martin era un traffichio iv4 per cento del valor capitale
. da trafficare. che presenta un intenso passaggio di persone, di animali,
veicoli (una strada); interessato da un elevato transito di aerei, di treni
di aerei, di treni ecc. (un tratto aereo, ferroviario, ecc.
, 492: sono stati quasi testimonio d'un furto commesso questa mattina verso le undeci
: fiume città libera diverrebbe in breve un covo di trafficatori, di sensali,
foscolo all'anima trafficatrice e ai calcoli d'un libraio? = nome d'
traffichévole, agg. ant. interessato da un intenso scambio commerciale (un porto)
interessato da un intenso scambio commerciale (un porto). boterò, 6-318:
, e franconia, giace norimberga in un sito arenoso e sterile: onde ha gli
, chi mi ha preceduto immediatamente era un tipo di arrivista ignorantissimo, però traffichino (
., al grande commercio intercontinentale attuato un tempo dalle potenze politico-economiche e coloniali).
veicoli e di pedoni che passano in un determinato punto in un dato intervallo di
che passano in un determinato punto in un dato intervallo di tempo. 7
circuito di traffico: percorso obbligato che un aeromobile deve seguire in fase di atterraggio.
volume del flusso di messaggi trasmessi attraverso un sistema di telecomunicazioni, di elaborazione dati
il traffico interurbano è destinato ad avere un grande sviluppo. rapportocensis igg2, 380:
. ramusio, i-69: v'è un gran numero di mercatanti, i quali
171: usciva di corsa garoffi, con un pacco in mano, facendo svolazzare il
linati, 13-63: mi disse, in un orecchio, d'esser nemico spietato del
padre cristoforo... era figliuolo d'un mercante... che, ne'
commerciali (in partic. nell'ambito di un mercato). muratori, 7-ii-409:
lesto il proprio traffico, silenziosamente: un mercato quasi senza apparato, e che non
impegnato attivamente e con grande successo in un commercio (una persona, un mercante
in un commercio (una persona, un mercante). boccaccio, dee.
1-2 (1-iv-48): in parigi fu un gran mercatante e buono uomo il quale
-che è sede di intensi scambi commerciali (un luogo). viaggi di girolamo
traffichi di banca, dei quali attualmente un mio zio sta godendo in napoli i
e. gadda, 25-66: ti mando un numero del « sole », giornale
sulla terza pagina del quale c'è un articolo abbastanza interessante sulla nostra industria meccanica
credo soprattutto immobiliari... tipo un racket di sopralzi suggestivi e abusivi sul
buono di tenermi il lumicino, quello è un traffico, che chi lo intende,
che chi lo intende, non veste un mantelluccio lordo, e spelato, come è
. fagiuoli, ii-125: e diventata un traffico la fede / per molt'uomini rei
chi non ha veduto in varie epoche un numero di fanciulle, scalze, povere
magalotti, 28-81: l'amicizia è un commercio, di questo non ce n'
, i-733: ora coi piatti è un traffico, li devo andare a prendere in
l'ambiente, le pessime figure hanno sempre un vasto, insospettabile pubblico.
. d'annunzio, iv-1-798: è un luogo tranquillo, senza traffico, senza
ungaretti, i-112: la città ha un traffico timorato e fanatico. bacchetti,
tagliano, portandoli... uniti in un zuffo, legati nella cima del capo
-fare il zuffo a qualcuno: mostrargli un viso ostile. muratori, 7-iii-197:
-vedere il lupo in zuffo: affrontare un pericolo, trovarselo di fronte.
zufolamenti. 2. sibilo di un serpente.
, che fischia; che sibila (un serpente). ferrari, * 53
dante, inf, 22-104: per un ch'io son, ne farò venir sette
croce, 201. se gli levò un schiamazzo dietro di batter di mani, di
le buccine e le trombe squillano da un luminoso mondo eroico. -fischiare in
2. emettere il verso caratteristico (un uccello); sibilare (un serpente
(un uccello); sibilare (un serpente, un drago). cavalca
); sibilare (un serpente, un drago). cavalca [crusca]
rami! ». -con riferimento a un dannato tramutato in serpente nell'infemo dantesco
: mentre in grembo a la madre amore un giorno / dolcemente dormiva, i una
continuamente in sui fogli, mi sentissi un grandissimo bollore nel capo, gli orecchi
anche, canticchiare a mezza voce) un motivo noto o in voga. rajberti
scaletta laterale, prese a passeggiare in un corridoio interno, zufolando un'arietta giocosa
appoggia, con il dorso, ad un muretto. e zufola -ma piano -
una canzone. 9. fischiettare un richiamo. l. strozzi, 1-177
qualcosa all'orecchio di qualcuno, spifferare un segreto (anche in relazione a una prop
]: mi era stato zufolato in un orecchio che i traseomachi avessero scritto queste
balla e canta su la cetera, è un affare ai gran pericolo. -sostant
potesse bere, e zufulare in un tratto. -e sta cheta. a me
bere e zufolare: fare due cose in un tempo. come l'altro:
ungaretti, xii-35: su una nuvola vidi un bimbo / che mi disse ridendo:
alla sprofondata, e strangolarmi col ragghiar forte un madri- galino. = deriv.
, 146: io mi paragono ad un povero cantastorie orecchiante, ad uno zufolatore
par fare assai se possono accusr l'un l'altro... per ammaestramento
pirandello, 7-132: non era propriamente un fischio, ma uno zufolìo sordo, piuttosto
: era pallido in viso e sentiva come un zufolìo nell'orecchio. de roberto,
baldini, 5-115: i grilli non tacciono un momento, ne giorno, né
lucini, 16-63: il rumore era come un sibilo attutito, un zuffolìo di sferza
rumore era come un sibilo attutito, un zuffolìo di sferza che fenda ripetutamente
rustico strumento a fiato, costituito da un cilindro cavo di legno di bos
più fori per modulare il suono e un taglio trasversale all'imboccatura. -per estens
/ che a copia ne venian menando un ballo, / vestite a nova gala e
mosso dalla sua naturai curiosità donò al pastore un vitello per aver quello zufolo. baruffaldi
grido di questi uccelli, sogliono servirsi d'un piccolo zufolo, lungo circa tre soldi
dico col bicchiere. -intendere a un fischiare zufolo: capire al volo, al
ogni loco; / io vidi dianzi un bufol drento entrare: / e'ti bisogna
e'ti bisogna fare, oste, un gran fuoco, / e che tu intenda
fuoco, / e che tu intenda a un fischiar di zufolo: / poi in
i piccoli bambini sogliono pigliar piacere d'un zufolino e di simili tra
, allorché stac- can la scorza d'un ramuscello per fame uno zufolo.
, 43: se da me vieni un giorno, i'ti prometto / più sonate
bene e poi / ti porrò in mano un zufolo perfetto. 3. figur
la bocca di fore / e fece un zufolo sì fortemente / ch'essa dimandò di
: come una mia voce, / o un zuffolo udirete, immantinente / l'un
un zuffolo udirete, immantinente / l'un porti l'acqua da lavar le mani,
giardino. -fischio, canto di un uccello. rovani, i-374: per
cadenza di caffariello e lo zufolo d'un merlo. ungaretti, xi-139: è quella
a sant'elena. -sibilo di un serpente o di un dragone. guido
-sibilo di un serpente o di un dragone. guido delle colonne volgar.
.. tutte quante in fra zufoli un iroso canto intonare. -soffio,
primaverile; passa tra gli albatrelli densi un branco scalpicciante che si rivela al grave
da solo e invece è suonato da un vagabondo non meglio identificato. -zufolétto
io lo zufolétto, / io ne provo un tal diletto, / che non so
... la fa scrivere da un agà; la qual risposta e ordine i
ii-144: chiamatemi pure uno zugo ed un bacellone, datemi dello stordito pel capo,
due muniti dopo, eran sulla tavola un cornetto e due dadi, i quali
. frittella di pasta fritta avvolta attorno a un bastoncino e per lo più spalmata di
fatte di pasta avvolte in tondo sur un fuscello, e cotte con l'olio nella
fatto mio, come se io fusse stato un zugo melato. 3. membro
de'martelli, et essendogli detto da un di loro: « noi siamo in casa
è vero, ma voi non fornireste un zugo fra tutti quanti! ». g
1-viii-86: or m'hanno qui posto come un zugo a piuolo. grazzini, 4-372
, 4-372: e'mi avevano piantato come un zugo a piuolo. g. m
, 17-71: 'ei l'ha piantato come un zugo a piuolo': dicesi..
quando uno ferma uno che l'aspetti in un luogo e indugi a irvi: 'egli
è per dileggiare quasi come se io fossi un zugo. -abbandonare. mamiani
ora a far costì, piantata come un zugo a piuolo? -restare zugo
ruscelli, xxvi-2-106: tale è riputato un gran cotale / sotto quei panni ricchi
bresciani, 6-xiv-86: edmondo rimase lì come un zugo sulla gruccia, maledicendo in suo
suo cuore le rane. -rimanere un zugo: essere burlato. bianchini [
el vin par distillato per limbicche / d'un infreddato zugo d'asin, sì che
, chiusi gli occhi, ma dopo un po'mi alzai, andai in cucina,
mi alzai, andai in cucina, presi un secchio d'acqua, e vi misi
portata da bucarest idem, 7-470: in un angolo della stanza, sopra un tavolo
in un angolo della stanza, sopra un tavolo coperto di uno scialle giallo, erano
che tornavano da scuola con in mano un giocattolo. barilli, 5-151: il
, come altrettante statue di bronzo di un vertiginoso monumento. -con connotazione
fare zun zun, don peppantonio aperse a un tratto la finestra e versò cert'acqua
dell'opera, quell'orchestrina spoglia siccome un alberello nel cuore del- rinvemo, quelle
colli e l'arri- flex munita come un becco di pancinor, sopra quei burrati,
2: nella zona astronomia viene simulato un volo in astronave su alcuni pianeti,
interessate. 2. fotogr. ottenere un effetto speciale, scattando la fotografia mentre
rumore o per riprodurre l'atto di un salto. = voce onomat
zum pa pa, inter. per imitare un suono di percussione ripetuto. -sm.
. ant. giungere. -anche in un contesto metaforico. serventese dei lambertazzi e
oleo de zunipro once quattro e mette in un vase e distempra cun lento foco.
i deputati escono e i delinquenti entrano un concerto suona e come il concerto si tace
secolo duodecimo fu la serbia retta da un grande zupano. idem, 2-iv-
, fesse dar a francesco panno per un zupone e un par de calce per lui
a francesco panno per un zupone e un par de calce per lui.
condire. algarotti, 1-vi-32: costeggiammo anche un poco la isoletta di amac, che
». piovene, 7-300: pranzai in un bistrot di clichy. un donnone in
pranzai in un bistrot di clichy. un donnone in grembiule servì una zuppa di
-come cibo per cani. -anche in un contesto metaforico. valli, i-2-381:
8-90: voi sapete meglio di me che un cane in catena finisce sempre coll'inghiottire
di pesce, abbacchio al forno, un mandarino. baldini, i-641: finalmente ci
si fa col pane e col vino in un vaso o bicchiere. massaia, xi-190
non dubitate. ». -in un contesto osceno, per indicare il piacere sessuale
accento di scusa « e ho preparato un po'di zuppa inglese ». bacchelli
somministrato: il contratto fu fatto con un fornaio, poiché ricevendo i corpi l'indennità
gadda, 23-223: non poteva capitarmi un comandante un po'intelligente,..
, 23-223: non poteva capitarmi un comandante un po'intelligente,... da
vicenda. -essere una zuppa e un pan molle, zuppa e pan bagnato,
pan bagnato, tutta una zuppa e un pan molle, v. pane1, n
fanno la zuppa al compagno, o forse un suo nemico; essi apparecchiano il nido
suo nemico; essi apparecchiano il nido e un altro uccello vien a far l'uova
propria fatica. panigarola, 1-207: un proverbio assai plebeo direbbe che questo fu
proverbio assai plebeo direbbe che questo fu un far la zuppa a'gatti.
mentre egli giace sulla sabbia / là corre un campo e l'altro; e s'
si fa col pane e col vino in un vaso o bicchiere; e perché tal
raccoglie, se non ha spazio: onde un alluminato che con lor mangiasse, avrebbe
di pan fresco lo voglio zuppare in un bichieretto di vino del chianti. zuppare il
zuppare il pane nella pentola. zuppare un panino burrato nel caffè e latte. tozzi
v.]. questa minestra bisogna lasciar un po'zuppare. = forma aferetica
vientene su; falerno v'è, com'un robino; una zuppétta di pan di
1 lor quarti dinanzi lessi, con un pezzo di prosciutto, e un salsicciotto
, con un pezzo di prosciutto, e un salsicciotto bolognese faccino un brodo da fare
prosciutto, e un salsicciotto bolognese faccino un brodo da fare una zuppétta da risuscitare
brodo da fare una zuppétta da risuscitare un morto. libro della cura delle malattie [
pananti, ii-337: dicono di mangiare quanto un uccellino, ma mangiucchiano tutti i momenti
i beccafichi, e poi tutte le ore un elisir, un bicchierin di scelto liquore
e poi tutte le ore un elisir, un bicchierin di scelto liquore. palazzeschi,
, 1-21: voglio che gli comprate oggi un paro di calze e un bon zuppétto
comprate oggi un paro di calze e un bon zuppétto. = var.,
; e presero per zuppiera quello che è un orinale. ojetti, i-545: questa
via i piatti di portata prima che un ingordo li vuoti nella sua scodella.
una zuppieròtta che avevano preparato lì in un armadio. -acer. zuppieróna;
eterogenea di dati e di elementi (un testo). gramsci, 7-119
, era vestito da ciclista, d'un ciclismo di pochissima spesa. jovine, 2-239
tirarono su zuppo. -in un contesto metaforico, per indicare profondo,
ella mi somiglia, una vecchiarella inglese in un waterproof. e. cecchi, 7-86
della figlia di aristenet. -gonfio per un travaso patologico di bile (il fega-
redi]: provano sovente in bocca un sapore amarito, proveniente dal fegato zuppo di
, di lacrime, ecc. (un indumento, un fazzoletto). pascoli
, ecc. (un indumento, un fazzoletto). pascoli, 1512:
salivano ad asciugarsi, e nudi acquistavano un passo solenne, specie le donne. cassola
ossessionante insistenza. jovine, 3-104: a un tratto senza tuoni, senza furia,
di delirio ambizioso, ma avrebbe dilupato un bue quando era affamato. = pari
. letter. ant. giubbone. -in un contesto metaforico, nell'espressione stare cheto
: il qual abito era alla spagnuola, un zup- pone di damaschino negro, ed
zup- pone di damaschino negro, ed un mantellino disopra. varthema, 109:
ma da poi che sei partuto / ecco un altro revenuto / con cui s'hanno
raimondi, 1-94: scorrevo, in un fango di tristezza, di inerzia morale,
, ii-157: di maldicenze ha fatto un mucchio, / che il sacco n'è
e vanne in succhio. -in un contesto antifr. sermini, 223:
dritte, / vogliamo gli uomini / un poco storti. / per le consorti /
: capricciosa, capona, incapata in un amore o altro; farla stare a segno
a qui / tu pensi forse chi sie un fanciullo. 2. voglia
. chirla curia, che risale a un lat. volg. * currulus (v
maestro benintendi, xxxvii-187: la ingratitudine è un gran peccato, / despiace a dio
). ant. zufolare, sibilare (un serpente, anche con riferimento a quello
zuzulino, agg. ant. che ha un colore che ricorda quello delle giuggiole.
letter. venire insistentemente alle labbra (un nome, una parola).
, scherzare, fare chiassosa allegria come un bambino o, anche, di vivere spensieratamente
zuzzurulloni, di senza-mestiere dotati soltanto d'un prurito e d'un appetito che chiamavano virilità
dotati soltanto d'un prurito e d'un appetito che chiamavano virilità. -con
chiamavano virilità. -con riferimento a un soggetto inanimato personificato. bacchelli, 18-i-53
fuori, dopo tanti mostri di forza, un mostro di debolezza, s'è partorito
spassarsela, divagarsi; fare vacanza senza un pensiero al mondo. carducci, ii-18-209
0. e. zvyagintsev, nome di un chimico russo (sec. xx).
è egli possibile a imaginare... un ariosto zuingliano? un machiavelli puritano?
... un ariosto zuingliano? un machiavelli puritano? un raffaello calvinista?
ariosto zuingliano? un machiavelli puritano? un raffaello calvinista? un michelangelo quaquero?
machiavelli puritano? un raffaello calvinista? un michelangelo quaquero? -costituito dai seguaci
: martino dopo qualche tempo scrisse ad un amico che, vedendo molto moto eccitato
?, inter. riproduce il ronzio di un insetto, il sibilo di chi russa