il quale vengono sconvolti gli equilibri di un ecosistema. airone [giugno 1982]
5. medie. caratteristica di un farmaco di essere tollerato dall'organismo senza
2. abbastanza, sufficientemente (e precede un agg. di cui limita il significato
sì tollerante? -in relazione con un compì, indiretto: capace di sopportare
cxiv-45-170]: ho però bisogno d'un signore amoroso, benigno e sulle prime tollerante
ai tolleranti moderatori dei vizi, che un secolo corrotto non permetteva di divellere dalla
questa tollerante filosofia in... un uomo che accusa in virgilio lo sguaiato
divenuto più tollerante, ma non per un progresso di fede; per un progresso
non per un progresso di fede; per un progresso di scetticismo. pasolini, 10-52
, e al suo posto c'è un vuoto che aspetta probabilmente di essere colmato
: sia che essi si mantengano su un sistema repressivo o tollerante, il risultato non
. agric. che manifesta particolare resistenza ad un parassita (una pianta).
durare a lungo in uno sforzo o in un lavoro; capacità di sopportare a lungo
. medie. capacità dell'organismo di tollerare un farmaco senza riportarne danni o conseguenze indesiderate
indesiderate. -tolleranza alimentare-, capacità di un organismo di digerire un alimento.
, capacità di un organismo di digerire un alimento. -biol. tolleranza immunitaria o
: così a dio piacque / tentar con un de'colpi suoi più forte / la
/ di prevenire in ualche circostanza / un scandalo infinito, un male immenso,
ualche circostanza / un scandalo infinito, un male immenso, o con una prudente
ad atti o comportamenti che contrastano con un proprio diritto (in partic.,
, con il diritto di proprietà) e un proprio potere (in partic.,
in partic., con la sovranità su un territorio), di fatto consente la
estens. spinto, indotto a comportarsi in un dato modo (una persona).
turbulenze civili; con trovarsi trabalzato in un momento dall'auge delle sue grandezze,
i-193: se... avranno un buon deposito alla cassa di risparmio non si
), sm. disus. sobbalzo di un veicolo in moto; scossone subito dai
i trabalzi del carro, ne tracannò un lungo sorso. ghislanzoni, 16-260: le
vista delle bellissime fanciulle mi avevano acceso un vulcano nella testa. bacchetti, 18-ii-33:
vulcano nella testa. bacchetti, 18-ii-33: un trabalzo sui sassi obbligò lei a lasciar
paura di tratto in tratto gli dava dentro un trabalzo. 3. figur.
una situazione o, anche, di un atteggiamento politico. - anche: discontinuità
anche: discontinuità qualitativa; passaggio da un estremo all'altro. allegri,
, 14-396: nel trambusto, in un trabalzóne inaspettato, gli cadde di capo
cerniere, che si dispongono a formare un sostegno a base triangolare sul quale è
di legno, incernierati verticalmente per formare un sostegno a base triangolare facilmente smontabile;
smontabile; sopra tale sostegno si appoggia un piano triangolare sul quale è possibile piazzare i
fuggisse; e si recò su d'un terrazzo. -per estens.:
milizie svizzere, uomo al servizio di un colonnello; nell'antico esercito piemontese, domestico
antico esercito piemontese, domestico personale di un ufficiale (sostituito, a partire dal
4. citol. parte di un cromosoma collegata alla porzione principale del cromosoma
alla porzione principale del cromosoma stesso mediante un lungo filamento sottile di cromatina.
intr. tose. passare, transitare in un luogo; capitare. franchi,
così trabattuto? la spagna, 35-23: un altro ne ferì tra 'l capo e
gettare a terra da cavallo l'avversario in un combattimento. - anche con uso recipr
. sconvolgere, mettere sottosopra. -anche in un contesto metaforico e con valore iperb.
tanto cerca intorno che si abbatte / ad un che la recogle al primo intoppo,
. letter. essere completamente pervaso da un determinato sentimento, traboccarne (il cuore
tuo censore? monti, x-5-47: perche un censor, cui sangue tuo pretendi,
alle iraniche ed alle semitiche la tradizione d'un secolo d'oro, d'un eden
d'un secolo d'oro, d'un eden trabello e pienissimo di delizie, d'
eden trabello e pienissimo di delizie, d'un protopatante che costituiscono l'intelaiatura della copertura
naturale, irresistibile, automatica, di un paese più potente degli altri, secondo
5. effusione o manifestazione intensa di un sentimento o di uno stato d'animo
o di uno stato d'animo, di un desiderio; slancio emotivo, impulso passionale
anzi traboccamento de'cuori, che fu un de'primi e più bei caratteri della
di primavera spinge a far l'amore su un prato; così che erezione e deflorazione
per produrre benefici per i residenti di un determinato ambito territoriale o amministrativo, genera
traboccantìssimó). che fuoriesce dagli orli di un recipiente troppo colmo (un liquido)
orli di un recipiente troppo colmo (un liquido); che straripa, che tracima
, che è sovrabbondante d'acqua (un fiume, un canale).
sovrabbondante d'acqua (un fiume, un canale). lud. guicciardini
, 2-127: sotto la finestra correva un canale, di quelli traboccanti ma lenti,
esterno; sporgente (in partic. un fiore, una pianta). e
e. lecchi, 5-223: più che un odore vivo, era un odore di
: più che un odore vivo, era un odore di memorie. e lo riconobbi
languide signore / appoggiate al parapetto d'un palco / nel teatro. -che deborda
spalle opime, traboccanti dal corpetto d'un abito di tulle nero a paillet- tes
nabucodonosorre fu così gran re solo per un naso traboccante e altitonante che egli aveva
aveva. 2. stracolmo di un liquido (un bicchiere, un contenitore,
2. stracolmo di un liquido (un bicchiere, un contenitore, ecc.
stracolmo di un liquido (un bicchiere, un contenitore, ecc., anche con
l'entrata della piscina, ed eravi un vasello di legno. buonarroti il giovane,
: la facciata... sarà d'un solo ordine dorico con piedestalli, e
piedestalli, e sotto l'imposta d'un arco con due intercolonni, che con
l'ornamento, o sia la trabeazione reggeranno un bel frontespizio con tre acroteri. bacchetti
enormi stipiti di pietra per aprirsi su un altro sfogo di verdura al di là
da setti fibrosi contenenti il parenchima di un organo, si spinge verso il suo
. livio volgar., 11-5-55; un centurione per avventura gridò nel comizio: «
2. assorbire l'acqua (un terreno). trinci, 1-99:
: ciò che determina l'incorrere in un comportamento peccaminoso. 0. rucellai,
che, in caso d'inverno, tenghino un caldano pien di fuoco, con suo
. giusti, i-390: la signora pareva un letto con dentro il trabiccolo. bacchetti
del lotto, sono arrivato tutto d'un pezzo, a dispetto d'una litania di
ed altrettanti sberleffi. = forse da un lat volg. * trabiculum, per il
spaventosa ruina, che fece in queste regioni un vastissimo traboccamento di mare, per lo
. eccesso di peso o di misura di un materiale. biringuccio, 2-133: da
giare di terracotta traboccanti di gerani: un cameriere. - satollo di
che si manifesta con soverchia intensità (un sentimento, uno stato d'animo).
lascio andare a tutti gli atteggiamenti di un sentimento traboccante. -gravissimo, madornale
traboccante. -gravissimo, madornale (un comportamento peccaminoso). fra giordano 7-105
grande rilevanza ed evidenza, preponderante (un giudizio, una valutazione). salvini
5. sovrappopolato (una regione, un paese); sovraffollato (un luogo
, un paese); sovraffollato (un luogo). d. bartoli,
ogni mal fare, per mettere in campagna un esercito di ladroni non bisogna altro che
esercito di ladroni non bisogna altro che un mascalzone di spirito ardito che si dichiari
e di immagini (una lettera, un discorso, ecc.). cicognani
. • 7. pervaso da un sentimento, da una particolare disposizione d'
8. ant. molto scosceso (un monte). bembo, io-iti-133:
profusione, grande intensità nella manifestazione di un sentimento, di un comportamento, di
nella manifestazione di un sentimento, di un comportamento, di una condizione dell'animo
alio 'nfemo trachi). fuoriuscire da un contenitore, riversarsi fuori dagli orli (
contenitore, riversarsi fuori dagli orli (un materiale per lo più liquido). -anche
lo più liquido). -anche in un contesto figur. giacomo de'falconieri
, 128: fece colla sua benedizione di un sol granello di tormento in poche ore
, dalla bocca, ecc. (un liquido organico). anguillara, 11-1
scrivania del suo ufficio, attorniato da un gruppo di dirigenti, esaminando certi conti
sovrabbondante, per lo più liquido (un recipiente). s. bernardino da
lodi, xxxv-i-oo: en l'inferno -è un albro maior, / q'è maior
oscura / mi farà traboccar l'urto d'un sasso. g. gozzi,
serva! » traboccò sul selciato come un sacco di piume. bacchelli, 1-i-280
star quieto a sedere », disse con un d'altro / esercizio simil vago,
: gli smorti anni seguenti non furono che un melanconico cimitero. il primo a traboccare
5. inclinarsi, piegarsi da un lato. ramelli, 285: la
sembra traboccare innanzi. -inclinarsi su un fianco, anche fino al punto di
-crollare, abbattersi al suolo (un muro, una porta, ecc.
saria già bisogno che se ne rimanesse in un giustissimo equilibrio; basterebbe che se pur
. per estens. irrompere in massa in un luogo, anche sparpagliandosi (un gruppo
in un luogo, anche sparpagliandosi (un gruppo di persone, un esercito).
sparpagliandosi (un gruppo di persone, un esercito). trissino, xx-1-107:
profondamente o, anche, violentemente (un sentimento, un moto dell'animo,
, anche, violentemente (un sentimento, un moto dell'animo, un'emozione,
far che per la tenerezza / non versi un dolce pianto giù dagli occhi. aretino
allora, traboccò. de amicis i-513: un sentimento d'immensa gratitudine vi trabocca dal
armi, per la passione della guerra, un odio mortale per questo falso guerriero.
diffondersi, da ogni parte vastamente (un evento, un fenomeno culturale, sociale)
ogni parte vastamente (un evento, un fenomeno culturale, sociale). g
e diffondersi. 11. abbandonarsi in un sentimento o in un moto dell'animo
11. abbandonarsi in un sentimento o in un moto dell'animo particolarmente intenso; prorompere
. v.]. 'zigrinare': imprimere un fitto tratteggio su una superficie liscia.
3. per simil. eseguire un fitto tratteggio su un documento per evitarne
per simil. eseguire un fitto tratteggio su un documento per evitarne cancellature o falsificazioni.
granu loso e ruvido con un processo di zigrinatura (una pelle
di zigrinatura (una pelle o un tessuto). 2. che porta
di nichelio su cui nel 1932 fu impresso un tratteggio. fenoglio, 3-112: c'
se molte pietre sono state battute con un martelletto zigrinato per impedirti di scivolare quando
incavature sui bordi e, sovrapposto a un titolo, costituisce uno stacco fra questo
fra questo e la parte soprastante (un filo metallico). -anche sostant.
moneta o di altre superimi metalliche (un utensile). - anche sostant.
-in senso concreto: parte zigrinata di un oggetto. - per estens.: superficie
il cannello è di ottone, ha come un disegno a righe fitte, una zigrinatura
, una zigrinatura. cassieri, 6: un ambiente appesantito dall'età dei mobili di
trattamento cui vengono sottoposti una pelle o un tessuto in modo da renderne la superficie granulosa
il fustagno, / ed il zegrino è un panno grosso di / lana. marino
qual frutto vien di tal radice, un guarnel di zigrin, l'amo e la
di zigrino, ascoso e protetto come un monile. alvaro, 5-69: era un
un monile. alvaro, 5-69: era un giovane alto, elegante in una veste
. andatura di una persona, moto di un veicolo, traiettoria di un corpo,
moto di un veicolo, traiettoria di un corpo, di un oggetto, percorso di
, traiettoria di un corpo, di un oggetto, percorso di un uccello,
, di un oggetto, percorso di un uccello, ecc. caratterizzato da una serie
giusti, i-396: per tutta la sala un zighizzaghi, un arruffio che era un
: per tutta la sala un zighizzaghi, un arruffio che era un vero gusto.
un zighizzaghi, un arruffio che era un vero gusto. fucini, 340: in
uno scrìmolo. -traiettoria spezzata di un fulmine. manzini, 15-34: parlavano
percorso tortuoso di una strada, di un fiume, ecc. (o anche
di sei. ojetti, ii-520: su un campo di stoppie rade, due muli
, due muli morati che tirano a zighezaghe un ara- truccio col vomere lungo un palmo
zighezaghe un ara- truccio col vomere lungo un palmo. montale, 3-194: la macchina
perpendicolare all'altra: così che ne risulta un percorso a zigzag. cassieri, 12
: ora [l'armadio] zoppicava su un piede, il cristallo denunciava alcune lesioni
di curve e di tornanti, che ha un andamento tortuoso. montale, 3-58
divaricate si animano quasi per virtù di un fluido misterioso, e dove rivive la grande
, di valutazioni (un'analisi, un ragionamento). b. valli [
a casa ritornando, / zigzagando / come un lampo dipinto / indistinto / m'è
2. figur. passare improvvisamente da un argomento all'altro, procedere con continue
dire, zigzagando, per quanto sia un brutto e sciatto verbo. =
, inter. per riprodurre il ronzio di un insetto (per lo più in forme
zillare, intr. emettere zilli (un insetto, in partic. una cavalletta
dio non va perduto il zillo / d'un insetto calpesto in mezzo all'erba /
, gli mettiamo a imparare a strimpellare un po'di chitarrino. d'annunzio, v-3-100
chitarrino. d'annunzio, v-3-100: un giorno mi giunse più saltabellante del consueto,
vispi, con i pomelli rossi, con un ventoso zimarrino tanè tutto grinze e svolazzi
, ansimando pel grasso, rosso come un tacchino dentro il suo zimarrone di pelliccia.
quando fuggiva. ruspoli, xxvi-3-187: con un tabarro e una zimarraccia / se ne
una zimarraccia / se ne va per firenze un buon messere. = dall'
. minerale incerto, presumibilmente derivato da un cloruro di vanadio. = deriv
penachieto negro. domenichi, 2-426: un dottore aera fatto una zimara di raso
intorno l'aria ne rimbomba / perocché un lieto viva è replicato. parini, 675
, 4 (67): era un girare, un rimescolarsi di gran cappe,
(67): era un girare, un rimescolarsi di gran cappe, d'alte penne
alte penne, di durlindane pendenti, un moversi librato ai gorgiere inamidate e crespe
l'astrologo, una zimarra verde-bruna e un turbante nero listato di giallo; il giullare
petrini, trovato da mio cugino mazio in un salone di castel-s. angiolo con zimarra
zimarra, restò con le brache scinte e un panciottone lungo lungo e largo, in
che si suona battendo le corde con un martelletto di legno. piccola enciclopedia hoepli
carnevale e con intento scherzoso, con un sacchetto pieno di ceneri, cenci o
consistente nel colpire i passanti mascherati con un sacchetto pieno di cenere, cenci o
di zimbello de'fanciulli, che è un sacchettino pieno di borra o di cenere
zimbellato). attratto, attirato (un animale, anche fantastico). pascoli
frode ed è tricorpore. ha quindi un elemento di più della violenza, e questo
con intento scherzoso i passanti mascherati con un sacchetto pieno di cenere, cenci o
lettere cubitali, figure e cartelloni lunghi un miglio, sono tante zimbellature per richiamar
uccellagione, consistente per lo più in un uccello vivo legato con una fune e manovrato
uno anzi, che dal capanno sembrava un tordo, ora chiuso nella ragna?
e uno anzi, che dal capanno sembrava un tordo, ora chiuso nella ragna appare
tordo, ora chiuso nella ragna appare un merlo? la colpa è dello zimbello
dei tordi, s'era fatto riattare un vecchio roccolo, dandosi alla caccia collo zimbello
consiste in alcune setole accomodate insieme con un amo in fondo, essendo una pesca di
a veruno. -esca usata da un animale per attirare e catturare la preda
anche al buio e smascherati / da un tuo senso infallibile, dal tuo / radar
[redi]: si può dar loro un gentile zimino per tornagusto. magalotti,
zimbello del fato, angiola maria rimane un lamento, un gemito, un'interiezione
fato, angiola maria rimane un lamento, un gemito, un'interiezione, una caricatura
condizionata da uno stato psicologico o da un sentimento. massaia, xii-130: zimbello
a grado, / quanto se fusse un ottimo fratello; / e quasi lo tentò
pigliare l'anime. -chi esercita un ascendente, una profonda influenza spesso negativa
voti. c. gozzi, i-193: un tal novello calandrino, di cui io
in abbozzo, non era però che un zimbello di richiamo alla goventù.
e la cui esibizione da parte di un animale { zimbellonaturale) o di un ricercatore
di un animale { zimbellonaturale) o di un ricercatore { zimbello artificiale) induce una
/ tutti diciano: « quest'è un dio novello! ». 6
occasione, spunto a un'azione, a un discorso. pulci, 24-38: il
bisacce. tornasi di lampedusa 226: un altro angolo della stanza era recinto da
2. sm. microrganismo che induce un processo fermentativo. 3. proenzima.
partic.: paramento liturgico simile a un grembiule; grembiulino indossato dai massoni.
: io non sul buzzino, un palloncello che la faceva parer pregna di tre
. bresciani, 6-11-267: v'era un grembiulino o zinalétto di finissimo e candidissimo
. p. levi, 3-130: era un traliccio -vetriolo di zinco: v. vetriolo1
che ha l'aspetto, il colore di un metallo che ha subito zincatura; che
che voglion esser sollevate molto sù da un ginocchio vigoroso. zincato2 (zincato)
chim. composto ottenuto dall'azione di un alcale su un ossido di zinco.
ottenuto dall'azione di un alcale su un ossido di zinco. lessona, 1575
caldo: per immersione dell'oggetto in un bagno di zinco fuso. -zincatura alla
collo zinco; ciò segue immergendo in un bagno (zincatura), formato di un
un bagno (zincatura), formato di un sale di zinco, sciolto in lisciva
che viene sfruttato per ricavare zinco (un giacimento). = voce dotta,
la sua proprietà di ricoprirsi all'aria di un sottile strato protettivo di carbonato basico,
precipitando con carbonato sodico la soluzione in un sale di zinco. -solfato di
io consegnai a marinetti da più d'un mese e che da un mese (secondo
da più d'un mese e che da un mese (secondo una sua lettera)
deriv. dal longob. zinka (da un precedente zinna 'punta', di origine germ
colui che pareva essere il castellano posò un mazzo di carte da gioco. erano
lor uscio zingaresco, / onde spirava un sì potente lezzo, / che fu per
annunzio, iv-2-287: l'ossesso, un uomo scarno e serpentino, dalle palpebre
, olivastro nella faccia, camuso, con un singolare aspetto di malizia e di fraudolenza
, zingaresca, in viaggi affannosi da un paese all'altro. 3.
, iii14- 339: torrismondo, interrogato un indovino (scena 4) che non
18-183: tu puoi cercar per tutto d'un compagno / che d'ogni cosa sia
al nostro arrivo, era parimente gionto un numero, copioso di zingari e beduini.
foscolo, xv-226: nel mio vagar come un zingaro io sono astretto a portarmi dietro
le vostre lettere. cantoni, 50: un signore qui dei dintorni non vuol più
e di mangiare all'osteria, come un viandante vagabondo, come uno zingaro scomunicato.
. navarro della miraglia, 1-147: un bel terzetto di innovazioni puristiche si trova
natia provenza [daudet], si trapiantò un giorno, adolescente, nel quartier latino
. lui si dipinse due lunghe basette e un paio di baffoni proprio alla zingara
più volte trangoscio. grazzini, 2-13: un tratto sentì [la moglie] dileguarsi
fine, / fu capitana, ed avea un cuor di sasso: / e per
sotto le zinne. -mammella di un animale (in partic. macellata e
2. figur. bordo, margine di un recipiente (in partic. bottiglia,
.. i -questo spesso avvien quand'un zinzinna, / e quando uno sbevazza,
, 375: di fiori, c'era un alto girasole, / nell'orto, e
giardino. c'era... quasi un vivaio di zinnie, rose, tuberose
belle donne bracciute zinnute e chiappute -tutt'un insieme che senta la libera uscita del
al gruppo delle miche, costituito da un tipo di silicato fluorifero di potassio,
: l'aria era tutta uno zezzio, un zinzilulio. = deriv. da
.. i -questo spesso awien quand'un zinzinna / e quando uno sbevazza. carena
lanci, 49: prima vo bere un zinzino. pananti, i-212: bisogna
, 1-i-164: intanto egli è da bere un zinzino di vernaccia per annaffiar l'ugola
, 153: oh, se avessi avuto un zinzino di cuore, non avrei mai
carducci, iii-26- 309: spiegavano un po'di geografia, con un zinzino anche
: spiegavano un po'di geografia, con un zinzino anche di economia politica. c
, cortesia,... e anche un zinzino di fantasia e di ragionevolezza tutto
noia. landolfi, 12-140: volevo fare un zinzino di psicologia adolescenziale. -con valore
dal girarvi attorno curiosa e bizzarra e un zinzino maligna. 2. locuz
quel vin santo, mi contento d'un zinzolino. = voce onomat.:
come ho dicto, vai molto da un loco ad un altro. =
dicto, vai molto da un loco ad un altro. = var. di
per lo più usata quando è seguita da un nome proprio o da un sost
da un nome proprio o da un sost.), sm. fratello di
ai loro figli (e, può procedere un nome proprio). -anche: marito
zio sia dotato di tali costumi verso un nipote come era oreste. tasso, n-ii-464
) basta a provocare plebiscitario favore verso un candidato. 3. in un'
magnifico, distinto'e poi passato a esprimere un concetto vago di 'autorità'o di 'rispetto1
quei resplende / come tra stele minime un gran sol; / e che la verità
roma. imbriani, 6-193: gli è un giusto compenso per le tante altre volte
che l'origine di questo vocabolo risalga a un plebeo divenuto cavaliere (e perciò si'
presunzione, somigliava molto alla forma di un càntaro; altri pensano a una vendetta
. bellincioni, 1-211: il mondo è un araldo: / e perché giove abbandonò
, 5-51: togliendo una trave maestra da un pavimento, egli subito cade e rovina
cosa canta questo gaglioffo? » -in un contesto figur. aretino, 10-41:
e cavate il zipolo del tino a un tratto, perché voglio ascoltiate uno dei
: dicesi proverbialmente far d'una lancia un zipolo,, di chi, per poco
: conferire a qualcosa un'importanza, un rilievo, un impatto di gran lunga
qualcosa un'importanza, un rilievo, un impatto di gran lunga superiore alla sua
talor colla sua ciancia / fa d'un zipolo una lancia. = deriv
. = deriv. probabilmente da un longob. * zippil 'estremità a punta'
zippare, tr. inforni. comprimere un file mediante un'apposita procedura di utilità
, agg. fornito di chiusura lampo (un indumento). - anche, per
anche, per estens.: che indossa un indumento fornito di molte chiusure lampo (
, braccio proteso e mano fiammeggiante a un palmo dalla sigaretta. = voce commerc
de lion sino a meza cossa, un zipone de zendal beretino, un capelo de
cossa, un zipone de zendal beretino, un capelo de zendal negro. boschini,
, 503: de raso bianco la veste un zipon, / figura in suma a
giraffa, animale alto in gambe quanto un gran cavallo e più. boiardo 3-9-13:
: e sì come era armata prese un salto, / che avria passato sopra una
pietra d'ornamento. le varietà di un bel rosso son note col nome di 'giacinto'
zircon (nel 1793, alter, di un precedente jargon, del 1664, o
. chim. gruppo bivalente costituito da un atomo di zirconio e uno di ossigeno.
che si presenta allo stato puro come un metallo duro di colore bianco argenteo;
1577: il 'zirconio'... è un metallo che si ottiene scomponendo il fluoruro
forma di una polvere nera o di un grigio cupo, che prende uno splendore
scusite cussi, perché io pensai de fame un zirello, ma noi feci poi.
una volta. -un diavolerino! un qualche zirigogolo maligno ci ha da esser
ugne della giustizia ebbe a zirlare come un tordo cantaiuolo. 3. mormorare
zirla. / - depretis è da un pezzo in braccio di san pietro.
zirli, in partic. da parte di un tordo. misasi, 3-55: uno
, nel gran silenzio, s'udiva un lontanissimo zirio di grilli. deledda, i-323
, i-323: nell'alba argentea come un chiaro di luna, un grillo cantava
alba argentea come un chiaro di luna, un grillo cantava ancora; e quel zirbo
zirbo tremulo dava a pretu l'idea d'un filo che uscisse dalla bocca della bestiola
zirlisco, zirlisci). letter. emettere un verso acuto e frequente (il grillo
afferrare la nota corale in filigrana, un puntolino sfibrato e opaco. = var
simile a quello de''tordi'. è un uccello selvaggio, che difficilmente si addomestica
vitalità primaverile, lo avevano colto così, un po'nell'aria, come zirli di
menile, dopo ogni frullo, da un ramo all'altro della primavera. calvino,
farina nel sacco. alvaro, 11-173: un artigianato ancora vivo è quello degli orci
: tipo di urna cineraria costituita da un vaso di terracotta tondeggiante, diffuso nella
suono acuto, stridulo e lagnoso di un violino suonato maldestramente. pananti,
maldestramente. pananti, i-4: un violinacelo gli fa ziro ziro / e poi
= deriv. da zisa, nome di un castello arabo-normanno di palermo, oppure direttamente
misere zittelle sciocche e stolte, / leggendo un buon consiglio vi darò: / levate
sedici matrone lavoravano continuamente al ricamo d'un velo, che si consacrava alla dea
, / ch'ella par drittamente d'un somaio; / con tutto che non siate
trovò in casa dei nonni, coricata in un letto grande fra le due zie ancora
giulia, coperta la picciola zitella con un ricco drappo, la pose in braccio
indilia, la tua madre bella, / un anno per te mia madre tolse /
. zitellóna. baretti, 2-34: un dottor poeta, che ha in braccio una
bel quadro! ghislanzoni, 16-138: un signore dal naso bernoccoluto, dalle guancie
con la moglie, o il prete d'un paese vicino, o qualche ricca figlia
zitella (in partic. con riferimento a un comportamento bisbetico, a un'indole intrattabile
prezo le tuo parabole -meno che d'un zitello. storie de troia e de roma
di campare e di mettervi in corpo un po'di ben di dio. gioberti,
non sono inauditi anche oggi questi casi che un zitello o una fanciulletta portino la benedizione
, d'aspetto e di spinto settecenteschi, un nastro di seta nera spiovente al posto
essendo entrata / si venne a parturire un bel zitello. 2. acer
al nostro orecchio sa di zitellonàggine lontano un miglio, e di rosa spampanata.
, sia per il giudizio poco favorevole che un critico avesse espresso sopra un suo libro
favorevole che un critico avesse espresso sopra un suo libro, sia per una censura
suo libro, sia per una censura un po'viva di questo o quel suo poemetto
. non esprimere, tenere nascosto, celato un pensiero, un'opinione. storia
. bonsanti, 3-ii-205: l'urto un po°più forte delle tazzine o dei vassoi sul
pratolini, 2-386: la tavolata è un coro di risa e di zittii.
tassoni, 321: così ritrovo in un mio libro scritto: / ha cittadini modana
foscolo, xv-212: vincenzo monti scrive un libretto in sua apologia contro a'suoi
, ix-34: lei stette zitta ancora un momento e poi disse: « ma affinché
dipigneva carlo, l'altro ne ordinò un simile al brandi, e fattoglielo finir
che un'oncia di biscotto inzuppato in un bicchiere di vin di madera o delle canarie
risponde a tutto e a tutti con un « zitti, zitti ». nievo,
per invitare al silenzio o a mantenere un segreto (spesso con tono di intimazione
awantaggio. alfieri, xiv-2-114: vengo su un umil ronzino in un giorno e mezzo
: vengo su un umil ronzino in un giorno e mezzo per godermi la strada.
, ed il popolo non fece pur un zitto contra di lui. d. bartoli
maraviglia e per riverenza, non si sentiva un zitto. i. neri, 2-82
neri, 2-82: più non si sente un zitto in quell'istante, / ché del
pian piano, con intenzione di dirsi un pellegrino smarrito, che chiedeva ricovero,
fino a giorno. nessun rispose: ripicchia un po'più forte; nemmeno uno zitto
». stuparich, 1-410: a un tratto da un letto, poi da molti
, 1-410: a un tratto da un letto, poi da molti letti insieme
: tu puoi, volendo, armar l'un contra l'altro / i concordi fratelli
del regno. massaia, x-47: da un terreno poco coltivato non si può sperare
di mettere zizzania. vi sto studiando da un pezzo. -figur. persona o gruppo
io le sia servitore, e mi par un volermi licenziare, tanto più che tien
avete durate tante fatiche, a voler trovare un esempio all'ultima voce, cioè a
, agg. ant. rosso arancione (un colore). - anche sostant.
e vivaci,... apparendo in un medesimo tempo macchiate bizzarramente di giallo,
. c'era rimasto lo scheletro di un zizzolo secco e spoglio. 2
natura l'amore veramente / che in un guardar conquide lo coragio / e per
profettare zo che de', / ché l'un fa: che sa dà 'me? /
, la cui base, essendo formata sopra un tubo immu tabile e che
ritrattili, offre l'immagine d'un fiore vivente. = voce dotta
affezione di natura isterica per cui un individuo crede di essersi trasformato in
cui l'uomo credesi trasformato in un animale. = voce dotta,
tose. grappolo d'uva. -anche in un contesto figur. gigli, 4-119
onde nascono i frutti, i quali da un solo nascimento, tirano i loro picciuoli
'zocchetti', que'pezzetti di legno, un de'quali è collocato alla parte superiore
formano le punte che vengono a rappresentare un 'c', alla cui vicinanza trovansi sul
zòcó), sm. parte inferiore di un edificio, di una struttura architettonica,
primario e secondario, che stano sopra d'un regolone, o sia zocco. bacchelli
2. ant. calzatura scavata in un unico pezzo di legno, zoccolo.
che de'bizzochi sembrasse, e con un paio de zochi corno cippi de carcere,
1-369: essendo insipidi nel sermone più che un zocco e frolli di cervello più che
collo su 'l zocco, gli fu con un solo colpo dal carnefice reciso dalle spalle
erbe mal condite, coll'aggiunta di un salmeggiar lungo, di un dormir
coll'aggiunta di un salmeggiar lungo, di un dormir corto e incomodo, con
incomodo, con una stoia per letto e un zocco per capezzale; il povero giovane
proverbi toscani, 318: chi veste un zoccarèllo, e'pare un fan- terello
: chi veste un zoccarèllo, e'pare un fan- terello. = var.
, 10-155: finì d'intorpidirsi, come un rassegnato, in una specie di dormiveglia
zoccole: tutte indispettite, una con un soprabito rosso, una con un golf di
una con un soprabito rosso, una con un golf di maglia nera, urtosa e
area e di provenienza merid., da un lai volg. * soreùla, dimin
, ii-1231: questo biondo zoccolaio di un paese lagunare aveva, e io ben presso
una delicatezza inconsueta e pareva cresciuto a un sogno e non a un bisogno,
cresciuto a un sogno e non a un bisogno, e nutrito di un pensiero nostalgico
non a un bisogno, e nutrito di un pensiero nostalgico. arbasino, 1-10:
che fa rumore con gli zoccoli (un animale, le sue zampe).
). marinetti, 2-iii-20: entra un po'in ritardo la bellissima sedicenne aspirante
, zoccolante corsa sulle selci di strada: un ci- trullone di un cavallo che spara
di strada: un ci- trullone di un cavallo che spara via dentro la fuga del
2. rumore provocato dagli zoccoli di un animale in movimento. g.
agg. letter. cadenzato rumorosamente (un ballo). -anche in un contesto
rumorosamente (un ballo). -anche in un contesto figur. c.
anche sm. zoccolante): zoccoli di un animale in movimento o in corsa.
mia notizia altro non è pervenuto, che un bel quadro d'un 's. andrea
pervenuto, che un bel quadro d'un 's. andrea predicante dalla croce', fatto
e pianto è molle ancora, / brontolando un paternostro / su zappiamo alla buon'ora
. dovette essere povero e devoto come un fraticello zoccolante. bacchetti, 9-24: quand'
zoccoli. pirandello, 8-282: a un certo punto avvertì anche l'affrettato zoccolare
rebora, 2-76: all'erta / zoccola un mulo, grave / al lago veleggia
4-75: il giorno si levava senza un canto di gallo, senza zoccolar di cavalli
zoccolar di cavalli, pigro, in un silenzio molle e bagnato. 2
2. per estens. -produrre un rumore secco e cadenzato. - anche
sulla mulattiera si quieta; passa un ultimo drappello di uomini e di bestie
. calvino, 36: s'udì un rapido zoccolìo e sul ciglio del burrone
zoccolìo e sul ciglio del burrone comparvero un cavallo e un cavaliere mezz'awolto in un
ciglio del burrone comparvero un cavallo e un cavaliere mezz'awolto in un mantello nero
un cavallo e un cavaliere mezz'awolto in un mantello nero. -rumore provocato
, sm. calzatura formata da un unico pezzo di legno scavato oppure con la
e più in capo e gli zoccoli alti un braccio in piedi. monti,
5-218: umil la fronte / un eremita in zoccolo e cordone, / con
nasuta, / storpia una messa, ed un fanciul l'aiuta. verga,
calze erano ne le calcagna lacerate, con un paio di pantofole che i veneziani chiamano
, e disputa più gagliardamente che se fusse un frate di zoccoli. giannone, 112
giannone, 112: s'intese ancora che un frate franciscano de'zoccoli pur si era
in terra. -con riferimento a un animale fantastico. cavazzi, 45:
delle gambe, le quali terminano in un zoccolo di forma rotonda, sembra insuperabile
. v.]: ho dovuto attraversare un pezzo del podere per abbreviare la strada
4. basamento o piedistallo su cui poggia un monumento, una statua, un arco
poggia un monumento, una statua, un arco, un trofeo; plinto di una
, una statua, un arco, un trofeo; plinto di una colonna.
, sotto al dado della base, un zoccolo, il quale da altri non si
. pea, 5-65: lascia così un poco scoperto lo zoccolo della colonna. savinio
lungo la base dei muri perimetrali di un edificio o della sola facciata, che
te si posano, fin quasi a un terzo dell'arco della volta finge
: sorge questo dal avimento con un zoccolo di africano, sul quale è collocato
zoccolo di africano, sul quale è collocato un asamento piano di marmo di fior
. 6. parte inferiore di un muro o di un edificio, spesso
. parte inferiore di un muro o di un edificio, spesso sporgente, che assicura
fraistat si è incominciata l'incamiciatura d'un buonissimo muro col suo zoccolo di pietra viva
pietra viva. cassieri, 6: un energico strappo alle partie dello scantinato che
una parete di una stanza verniciata con un colore per lo più scuro o rivestita con
rispetto vostro in tutti e'conti io son un zoccolo. monosini, 195: 'zoccoli'
cum dicimus: 'che ti pare un zoccolo? '. redi, 16-v-412:
giornalistico, la partepiu fedele o tradizionalista di un gruppo, un movimento, un'associazione
partepiu fedele o tradizionalista di un gruppo, un movimento, un'associazione, un partito
, un movimento, un'associazione, un partito, che si mostra restia a
aeron. dispositivo per sostenere il carrello di un aereo in modo da scaricare gli
-cuneo di legno messo sotto le ruote di un aereo ad elica per impedirgli di avanzare
ancora che andasse in zoccoli, corruppe un povero prete di cui era la chiesa ove
di questo anitroccolo, / che stando in un paese di cuccagna / lo vilipende,
/ lo vilipende, e non lo stima un zoccolo. -parlare in punta di
tommaseo]: al piè villano basta un grosso zoccolo. proverbi toscani, 283:
gli avevo promesso. mi dissero che un ragazzotto mi aspettava fuori e trovai lui
-zoccolòtto. grazzinì, 3-2-296: un par di zoccolotti altocci e buoni / ten-
zodiaco, ognuna delle quali è caratterizzata da un simbolo e alla cui posizione in cielo
momento della nascita, l'astrologia distribuisce un influsso specifico sui caratteri psicofisici dell'uomo
c. levi, 2-74: anzitutto era un oggetto rotondo, curvo, chiuso,
chiuso, come i 'mandala': e anche un oggetto astrologico, diviso in dodici parti
traverso i capelli disciolti... un gran lembo zodiacale strisciava dietro di tei
: questi dodici segni hanno nel firmamento un cerchio in cui ellino intomeano il mondo,
il zodiaco in trecentosessan- tacinque dì e un quarto, li quali noi chiamiamo uno anno
sole in ariete. or questo è un de'due punti, o perni (l'
in essa il suo zodiaco, con un campo di lapislazzuli: insieme con la ditta
d'annunzio, 1-360: il lunario d'un astrologo del seicento, tutto illustrato dalli
panzini, iii-756: d'annunzio? un gran sincero! non ha, come l'
[altieri biagi], iv-1: un forame torto in l'osso el qual se
'storia de'polipi flessibili', ad un corpo organizzato sul quale vivono altri piccoli
colpire e lanciare una palla nel corso di un gioco. m. membri,
4. modo in cui viene condotto un attacco di scherma. fiore dei liberi
: in ditto loco di cochin trovai un zoielier, qual lo chiamavano mistro piero
non stimo barba d'uomo, né temo un fico settanta zoili. progresso dello spirito
dello spirito umano, xl-555: fatevi sempre un merito di vendicare i buoni scrittori dagli
dotta, gr. z01x05, nome di un critico di omero del iii sec.
2. che sottopone a fumigazioni di zolfo un locale, zoioxa, / come soleva
soldati, v-128: ri un ambiente, ecc. a scopo di disinfezione
in -ridente, ameno (un luogo). to sottili, si dice
pomeriggio e la domenica... un hobby, insomma. zoire,
la zol lo, è un sacco di mestoli'. prendo del
porro lambertenghi, conc., i-428: un vino ben fatto può preser = var
sella, / la man d'un battifuoco il fagottino, / e cinque dita
. dottori, 1-20: zolferini da accendere un po'di bruciaglia che tiene in un
accendere un po'di bruciaglia che tiene in un to in passato nell'adriatico per
targioni tozzetti. fagiuoli, 1-4-206: avete un mongibello di fascine nel petto, volgo denomina
. è stuparich, 1-148: era veramente un fatto straordinario che zolfièra, sf. disus
ragazzi -tornare a orciuoli e zolfanelli, avere un esito negaliani, ii-430: in montamiata
e quelle tane, che mandanudo come un verme nella miniera infida. no più forte
toscani, 116: è mizolfo (un odore). una zolfanaia,
dimin. zolfanellino. rosso e un odore zolfigno. alfieri, 6-139
ve'ch'egli arrossisce ed arde / come un zolfanàio { solfanàio, zolfanaro)
fuscel di gam (ma un tempo anche costituito da un gambo secco di
(ma un tempo anche costituito da un gambo secco di li. -ti paio uomo
, 1-32: -era meglio a starsi in un cantone a per uso d'accendere
plicato all'orificio d del vaso un zolfarolo, per vedere se s'aczolfino1
, prese forze a cendesse e un altro parimente aderente più basso all'esterior ricorda
mare, zolfini, color / accese un fuoco artato di sua mano, / al
pulci, 25-277: talvolta a discrezion d'un zolfanello / si e zolfino. savi,
.. nero morato. becco gialloritruova un in bosco, e di poca esca.
solforazione. de amicis, xiii-191: pensa un po'se t'occorre spesso di senrazione,
tir dire uomo 'andante', uomo 'impiccioso', un po''zolfino, tommaseo [
all'uva. scattoso', troppo 'entrante', un 'mettibocca', uno 'sputazucchenomi, 1-26:
, pietra, acciarino e zolfanelli, accende un suo lang. f. pagnini,
i manganapasseroni, 5-22: se d'un ago / ho bisogno o d'un zolfino
d'un ago / ho bisogno o d'un zolfino / invenzione degli zolfanelli fulminanti data
4 e 6, che si presenta come un solido di colore giallo, insolubile in
luogo son vene di solfo, e in un altro d'oro o d'altro metallo
, la qual composizione col semplice spruzzarvi un po'd'acqua, oweramente collo sputarvi sopra
vespe ed i tafani; / ma con un po'di zolfo, e un po'
con un po'di zolfo, e un po'di paglia / facilmente si tengono lontani
di piedi verso la macchia. restin accese un primo, poi un secondo e un
. restin accese un primo, poi un secondo e un terzo fiammifero, torcendo il
un primo, poi un secondo e un terzo fiammifero, torcendo il naso al puzzo
che frìggeva. bernari, 3-148: era un caos di rumori assordanti, di sibili
: zolfo precipitato grazie all'azione di un acido su un polisolfuro alcalino. -zolfo
grazie all'azione di un acido su un polisolfuro alcalino. -zolfo ramato: solfato
-zolfo fattizio: quello che ha subito un processo di raffinazione mediante il fuoco.
tutto; e metti la polvere in un matraccio che luterai leggermente.
suo fondo, com'è certo, un gran lago di zolfo acceso.
amo, e son per voi come ad un grandissimo fuoco è l'esca e '
, v-2-16: la luna nuova è come un pugno di solfo che bruci. il
di ferro, affondando alla caviglia in un fango giallo come zolfo, tenace come mastice
del candore: come sempre il candore emana un odore di zolfo. 2
. 3. calco ottenuto da un blocco di tale elemento. caro,
andato spropositamente spasimando quando uno e quando un altro. lami, 1-2-412: io ho
1-2-412: io ho il zolfo di un sigillo di giotti piovano di s. martino
, per adequato di grandi e piccoli, un paolo l'uno. 4
suscita, che alimenta una passione, un sentimento, ecc.; persona facile a
et esca son tutto, e 'l cor un foco / da auei soavi spirti,
qualche altra persona, m'accesi come un zolfo; e montai sulle furie.
gettare, mettere zolfo sul, sofira un fuoco-, suscitare ulteriori discordie in una situazione
mazza, 1-35: è stato appunto un metter pece, e zolfo sopra un
appunto un metter pece, e zolfo sopra un gran fuoco. carducci, ii-8-99:
-avere zolfo nelle vene-, avere un temperamento alquanto impetuoso, non sapere trattenere
zolfo, sulfureo (l'acqua di un fiume e di un lago infernale).
(l'acqua di un fiume e di un lago infernale). chiose sopra
37-90: uscì fuori della sua zolfanaria / un fuoco tal che tutto quel paese /
... fa dei complementi per accettare un angolo di ospitalità nelle soffitte. g
ispira alla sua concezione letteraria naturalistica (un autore). - anche sostant.
lo si lavora con l'aratro o con un altro strumento. g.
c. gozzi, 1-936: sogna un villan talor d'esser monarca; / si
disagio, poi uno sdrucciolare o piuttosto un lasciarsi sdrucciolare, un abbandonarsi a corpo
sdrucciolare o piuttosto un lasciarsi sdrucciolare, un abbandonarsi a corpo morto, ove una
ferri che tu gli fai, t'abbi un debitore più puntuale di lui. gozzano
i-1131: avevano per mettersi al corrente un sistema telegrafico ch'essi chiamavano 'la telegrafia
a zolla, ai tralci correnti da un albero all'altro. 3.
sappiamo che la superficie del pianeta non è un insieme compatto, ma la giustapposizione di
zolle calpestate da qualcuno-, per esprimere un sentimento di assoluta ammirazione e dedizione.
a ginevra. -fare zolle di un luogo-, devastarlo, distruggerlo. fu
: cappio, annodamento che tirato l'un de'capi si scioglie ». zollàio
paolieri 159: ci si trovava allora in un pezzo di campo a scesa ripida,
; / e di vostre onniluche / braverie un matuffol sur uno zollo: rizzar si
cespugli e i zollosi campi, cavalcando un cavai paesano tutto bianco, e quello
... ismontai, e diedilo a un mio famiglio. trinci, 231:
pedalò per qualche metro sulla china zollosa d'un colle. 2. figur. fertile
terra. fagiuoli, v-139: sento un che mi zomba e che mi chiocca.
, 2: io l'ho zombato com'un tavolaccio. b. davanzati, i-171
voodoo, spirito evocato dall'aldilà da un sacerdote dedito a pratiche di magìa nera
pratiche di magìa nera e incarnato in un cadavere. -anche: il cadavere
per rendere più esauriente la scorreria in un genere che proprio ai giorni nostri.
3. figur. persona che ha un aspetto particolarmente stanco o, anche,
politica o dello spettacolo che, dopo un lungo periodo d'inattività, cerca di
obbligava a una notevole deviazione, muovermi un po'da zompafossi tra il lentisco.
, / avran sempre per lor significato / un panzini [1905], iv-534: 'zompare'
nei dialetti meridionali della volere star largo, un farsi lato, / un esser il dappiù
star largo, un farsi lato, / un esser il dappiù, un sopraregioni dell'
lato, / un esser il dappiù, un sopraregioni dell'italia centrale e meridionale (
l'altre ferite carnose. anch'io ho un tantin di busdovano / da zombarti tre quattro
piuttosto pesanti ed espliciti per indurla a un rapporto sessuale. -anche: avere un
un rapporto sessuale. -anche: avere un rapporto sessuale con una donna. m
. 3. presentarsi improvvisamente in un luogo; recarvisi velocemente. 4
spostamento continuo e frenetico di persone da un luogo, da un ambiente a un altro
di persone da un luogo, da un ambiente a un altro. arbasino,
da un luogo, da un ambiente a un altro. arbasino, 19-311: ecco
altro. arbasino, 19-311: ecco un continuo saltellio e zompetta- mento di critici
'zompo': salto. savinio, 292: un tipo di colonnello con baffi a manico
messo quella testa già disegnata, un disegno fiero, a pennellate veloci, sul
di colore. moravia, xìii-247: così un muro, al battere, rivela
il ventre scoperto mostrava lo stampo di un precedente costume normale. 2
cui è probabile o imminente il verificarsi di un conflitto armato. n. sabbatucci
, eppure rigorosamente separate, come se un perimetrolunghissimo di portici e viali fosse in realtà
tutti coloro che in essa risiedono (un ufficio amministrativo o un servizio sociale).
essa risiedono (un ufficio amministrativo o un servizio sociale). -zona a traffico
parcheggio degli autoveicoli è consentito solo per un periodo limitato di tempo, verificabile attraverso
2. -zona pedonale, area di un centro abitato in cui è vietata la
aspetto particolare di una questione, di un argomento, di una relazione; settore in
relazione; settore in cui si verifica un evento determinato. b. croce,
obbligazionismo giuridico. -soluzione di continuità in un determinato contesto (in partic. in
tra l'una e l'altra resta un salto, una zona buia dove le ragioni
9. zona giorno: parte di un appartamento comprendente i locali destinati alle attività
giorno. -zona notte, parte di un appartamento nella quale si trovano le camere
trovano le camere da letto o parte di un monolocale in cui sono disposti i letti
. cristall. l'insieme delle facce di un cristallo che si presentano parallele a uno
.: la più piccola suddivisione di un piano o di un sottopiano caratterizzata da
piccola suddivisione di un piano o di un sottopiano caratterizzata da una specie fossile esclusiva
infiammazione vescicolosa della pelle, che occupa un lato del corpo, a foggia di semicintura
, che è grande ma l'è anca un po'ciula. -zona cesarmi-,
del risultato realizzata negli ultimissimi minuti di un incontro (e di vittoria in tal modo
13 dicembre dello stesso anno, realizzando un gol mentre la gara stava
su cui viene impresso il testo di un messaggio ricevuto tramite telegrafo. -anche:
separato dalla notizia del nostro mondo per un muro di una zona infocata, ne cavano
. -fuori zona: in luogo distante da un punto determinato o, anche, dall'
zona: nelle vicinanze, in prossimità di un punto determinato. = voce dotta
con impeto ed entusiasmo. -anche in un contesto osceno. batacchi,
pranzo tamburava, / a merenda scuoteva un po'il groppone, / dava di zona
con determinate caratteristiche climatiche e ambientali (un raggruppamento vegetale o animale).
caratterizzare mediante omogeneità cromatica una parte di un dipinto. r. longhi, 1-i-1-65
. e cristall. che si riferisce a un cristallo la cui composizione risulta variata dal
diviso in fasce di diverso colore (un dipinto). r. longhi,
: il cavallo scorciato si espande in un largo disco chiarissimo; sopra i grandi
, si versa il liquido verde di un colle così lontano -come forma, così
2. miner. e cristall. in un minerale o in un cristallo, presenza
e cristall. in un minerale o in un cristallo, presenza dalla parte centrale verso
3. pitt. fascia o zona di un dipinto che presenta un colore omogeneo.
fascia o zona di un dipinto che presenta un colore omogeneo. r. longhi
di uno o più fattori a partire da un determinato biotipo. -zonazione orizzontale-, quella
, 1-31: e le donne, già un zonfo rapido di 'ave', e via
1963], 36: noi crediamo in un incremento di insediamenti industriali nel nostro comune
residenti in una certa zona di frequentare un determinato istituto scolastico allo scopo di evitare
3. ecol. zonizzazione di un parco: suddivisione di un parco naturale
. zonizzazione di un parco: suddivisione di un parco naturale in aree a seconda della
studio per singoli distretti della sismicità di un territorio in base a cui si tracciano
e codegnola la gran conpagnia, / poi un gioba ai manna levò i zoni,
, iv-5: sopra questa zontura sie un osso rotondo nervoxo chiamado ochio del zinochio e
bighellonare. de amicis, xiii-247: un mio amico intimissimo, che per molti
. agitarsi nella mente e con insistenza (un pensiero). moniglia, 1-iii-545
zonzerizzon, inter. ant. per indicare un accompa gnamento musicale, in
. pirandello, 8-986: andava un po'a zonzo; poi, per sottrarsi
senza vangaiuole, / ei crederà che sia un topolino. rajberti, 1-95: il
ritrovo in riva al fiume a zonzolare un tantino... mentre a casa la
sulla tavola attende di essere sporcata da un po'd'inchiostro... poveretta,
alle porte dello zoo, non c'era un cane o meglioc'era soltanto l'uomo dei
. cecidio prodotto in una pianta da un animale parassita, in partic. da un
un animale parassita, in partic. da un insetto. = voce dotta, comp
. raggruppamento di animali che convivono in un certo ambiente. = voce dotta
delie alghe cianoficee che vivono in simbiosi con un animale. = voce dotta
zoofagìa, sf. biol. condizione di un organismo zoo- fago. ^ zoòfago
ambienti biotici animali o creati da animali (un organismo, una formazione vegetale).
totalmente mancante di queste opere limitate ad un qualche mare; e i naturalisti, che
'zooforico': di colonna portante la statua d'un animale. zoòforo (ant
attorni in rami / vò che serpa un feston, che fasci il sasso / con
accumulo di resti di animali fossili (un deposito o una roccia sedimentaria).
animali. - anche: modo proprio di un autore o di un pittore di rappresentare
modo proprio di un autore o di un pittore di rappresentare gli animali.
, che è relativo alla zoolatria (un rito, un idolo).
è relativo alla zoolatria (un rito, un idolo). 2. che
2. che pratica la zoolatria (un popolo, una tribù). zoolito
la zoologia, limitandosi cioè ad esaurire un paese non avesse allontanato da simile impresa
, noi conosceremmo anche in questa scienza un maggior numero di produzioni, i loro
durante l'inverno, tenevo pronto in un vaso un certo numero di rane,
l'inverno, tenevo pronto in un vaso un certo numero di rane, vittime ordinarie
per gli animali (una riserva, un parco, un museo). - in
(una riserva, un parco, un museo). - in partic. giardino
le loro facce pigmentate e dense di un rilievo zoologico superbo. -che presenta
rilievo zoologico superbo. -che presenta un accostamento spregiativo col nome di un animale
presenta un accostamento spregiativo col nome di un animale (un'ingiuria). ojetti
palco di loggione dal cui parapetto pende un drappo di velluto rosso, e gli
che abbiamo scimmiottato il ridicolo 700; in un pezzo duro recente, un one,
; in un pezzo duro recente, un one, vi ha importato anche 'zoologista'!
loro abito si restringevano volentieri ad aggiungere un individuo raro a una varietà, o
ragioni: l'alternarsi di obbiettivi diversi, un 25 o un 300 sulla stessa faccia
alternarsi di obbiettivi diversi, un 25 o un 300 sulla stessa faccia, lo sperpero
zum e cinepresa, da garibaldi, salire un palco dietro i pagliai e vedere me
. relig. e mitol. che rappresenta un animale o che ne ha l'aspetto
animale o che ne ha l'aspetto (un oggetto, un idolo).
ne ha l'aspetto (un oggetto, un idolo). c. coisson
i due mondi, ha la forma d'un animale. spesso nel mito non vi
vi è una capanna, c'è soltanto un animale, ovveros- sia la capanna presenta
che rappresentano varie fasi del movimento di un soggetto montate sul bordo esterno di un
un soggetto montate sul bordo esterno di un disco fatto ruotare dietro l'obiettivo di
e vero appetito non si manifesti ma sì un genere di movimento e d'irritabilità poco
. ciampolini, 1-53: egli accortamente intavola un discorso sulla pastorizia o piuttosto sulla zootrofia
furono lo zootropico (giocattolo portante sopra un disco girevole immagini rappresentanti le varie fasi
girevole immagini rappresentanti le varie fasi d'un movimento). zootròpio (zoetròpio
né di zopissa denigrata, ma di un pretioso liquamine. ricettario fiorentino ii-35: un'
, sm. piccola imbarcazione ricavata da un tronco d'albero scavato, munita di due
, a suo modo, tute de un legno. = voce venez.
questa, che riferisco con le parole d'un discepolo di bernardo: « giacobbe zoppicando
terra ». panzini, iii-632: un altro medico disse che contro la zoppaggine
a tempo a girar la cantonata, un pezzo di ferro gli prese un calcagno e
, un pezzo di ferro gli prese un calcagno e fo zoppò. = denom
in queste tenebre sempre s'inciampa. è un zoppeggiare, perché è una azzione inordinata
. essere incerto, lacunoso o erroneo (un ragionamento). ulloa [guevara]
seggiole rozze di legno, dopo aver ricucito un po'di pelle lacerata in una rissa
2. veter. irregolarità dell'andatura di un animale domestico, dovuta al fatto che
. forma metricamente difettosa o lacunosa di un verso. carducci, iii-28-18: bisogna
molto più i di lui signori parenti in un gran timore, che possa accadere la
, e più accalora il loro timore un caso in tutto simile, accaduto ad
di lubiana. bacchelli, 1-ii-68: era un affrettarsi premuroso del figlio ad aiutare il
tarocchi e da vicino si scopriva essere un soldato ferito e zoppicante in fuga dal campo
ha le gambe di lunghezza disuguale (un mobile, un tavolo, una sedia)
di lunghezza disuguale (un mobile, un tavolo, una sedia). l
, 489: v'indirizzo queste righe da un tavolino zoppicante posto vicino a una finestra
scrivania, una poltrona, due seggiole, un canapè giallo, zoppicante, e che
-che esegue in modo impreciso, irregolare un brano musicale; che è fuori tempo
privo di efficacia o poco persuasivo (un ragionamento, un discorso, un'argomentazione
efficacia o poco persuasivo (un ragionamento, un discorso, un'argomentazione).
e di averla, con l'integrazione di un quarto piede, assisa in modo più
perfezione, ed è come se da un occhio solo egli vedesse. zucchelli, 184
rispetta le regole grammaticali, sintattiche (un testo, un linguaggio); che presenta
grammaticali, sintattiche (un testo, un linguaggio); che presenta irregolarità prosodiche
irregolarità prosodiche, metriche o ritmiche (un verso, un componimento). s
, metriche o ritmiche (un verso, un componimento). s s
13-25: quanti antenati occorrono a chi un giorno / scriverà quattro versi zoppicanti /
. v. j: questi ragazzi zoppicano un po'nel greco. fogazzaro, 13-87
anco fingegno / zoppica e delirando in un sol punto / e la lingua e la
incontrare ostacoli, contrattempi, difficoltà (un affare, gli eventi, una situazione
finestra per ire a chiedere soccorso, torsi un piede del quale sin ora vo zoppicando
. gozzi, i-14-86: questi zoppicava da un piede e avea certe braccia sproporzionate ch'
ginocchio nella battaglia di borgo mi ha rattratto un nervo, per la qual cosa zoppico
più alto. pancrazi, 2-105: un asino stava traversando un prato, quando s'
, 2-105: un asino stava traversando un prato, quando s'accorse d'un
un prato, quando s'accorse d'un lupo che gli veniva dietro. l'asino
o lentamente, anche per avaria (un veicolo). sassetti, 26o:
-avanzare lentamente, con difficoltà (un esercito). capriata, 505:
provvisto di gambe di lunghezza disuguale (un mobile, un tavolo). g
gambe di lunghezza disuguale (un mobile, un tavolo). g. gozzi,
g. gozzi, i-13-9: fu apprestato un luogo con un bell'ordine di sedili
, i-13-9: fu apprestato un luogo con un bell'ordine di sedili intorno e nel
sedia di noce alta, che zoppicava da un piè. marchesa colombi, 2-11:
, passava il popolo all'elezione di un podestà. g. g. belli,
zoppicano; il governo pare abbia successo per un lato; per fal- tro la sua
; non risultare efficace o persuasivo (un ragionamento, un'argomentazione, un metodo
persuasivo (un ragionamento, un'argomentazione, un metodo). s s
-presentare irregolarità, imperfezioni formali (un contratto). palescandolo, 141
9. presentare errori grammaticali, sintattici (un testo); non essere costruito secondo
. chiarini, 63: stolto! se un verso zoppichi / e un altro di
stolto! se un verso zoppichi / e un altro di galoppo / corra e le
'caffè della barchetta'zoppichellando con un braccio al collo e scuro in
zoppo. latti, 2-2-40: mira un colà che, torto e zoppicone, /
. a. casotti, 1-4-21: in un quadro vedevansi tre cani, /.
chiudesse il becco, ma grande quanto un uomo, e vuota dentro.
mancandoci queste, e come dire, un piede, ci convien camminare zoppicone, e
dell'unghia e che presto s'apre mandando un umore putente e a poco a poco
, 22: vediamo alcuna volta che un padre zoppo genera un figliolo zoppo:
vediamo alcuna volta che un padre zoppo genera un figliolo zoppo: e un padre torneato
zoppo genera un figliolo zoppo: e un padre torneato d'alcuno membro genera el figliolo
l. strozzi, 1-57: -una bella un simile a sé cerca. / -
, si tirava il piede dietro come un peso. bianciardi, 4-119: persino
e poco / a tanto saettar sarebbe un giove. loredano, 5-203: né
byron crucciavasi d'aversi a trascinar dietro un piede zoppo, tanto che fu detto senza
tuo passo zoppo / d'avere lasciato un tacco, alto, ricurvo, a qualche
provvisto di gambe di lunghezza diseguale (un mobile, un tavolo).
di lunghezza diseguale (un mobile, un tavolo). g. gozzi,
zoppa la tavola, e mensa / un barcon capovolto ci fu. pratesi,
2-232: il carrèga portava sul ponte un tavolino zoppo. -che è in pessime
ancor così debile e zoppo / da l'un de'lati, ove 'l desio m'
, una preghiera, una condizione, un sentimento, ecc.). petrarca
incretinito. -insufficiente alle necessità (un approvvigionamento). campiglia, 1-339:
guerre impoverita. -ridotto a un numero esiguo o insufficiente di membri o
o insufficiente di membri o componenti (un equipaggio, un esercito). a
membri o componenti (un equipaggio, un esercito). a. campana,
aspettative, incontrando ostacoli, difficoltà (un evento, una faccenda). -anche in
fra persone di diversa condizione sociale (un matrimonio, una parentela). g
no, corso, questo / sarebbe un parentado zoppo. -privo di senso,
; poco o per nulla convincente (un ragionamento, un'idea, un'affermazione
senno! -inesatto, sbagliato (un calcolo). g. gozzi,
errori o irregolarità grammaticali, sintattiche (un testo), morfologiche o ortografiche (
metriche o ritmiche (una poesia, un verso). -anche: scritto, composto
la rima non fosse altrimenti, né un necessario aggiunto, né un ornamento della
altrimenti, né un necessario aggiunto, né un ornamento della poesia ne'lunghi componimenti specialmente
274: il nostro scopo è farti un bel sonetto, / ma proprio bello e
non sono certo in grado di discriminare un endecasillabo allungato da un ottonario zoppo.
grado di discriminare un endecasillabo allungato da un ottonario zoppo. io. archit
forma o struttura irregolare, asimmetrica (un edifìcio). bottari, 5-54:
che è proprio, che si riferisce a un sistema monetario bimetallico incompleto. -compensazione
13. mus. che ha un andamento sincopato, che non segue un
un andamento sincopato, che non segue un ritmo regolare (anche nella locuz. avverb
i-20: 'alla zoppa'. questa voce annunzia un movimento sincopato, il quale dà alle
sincopato, il quale dà alle note un andamento ineguale, e quasi zoppo.
gamba, a piè zoppo-, saltellando con un piede solo (anche in espressioni enfatiche
5-72: non tardò a comparire, alzando un piede scalzo, e saltellando a gamba
5-119: « taccini, lo ballerebbe un valzerino? » con lei a gamba zoppa
zoppicando. passerotti, 1-99: ad un pozzo alto e profondo / si condussero
piedi zoppi. invece è per me un treno lampo, il tempo.
di chi è superiore di gran lunga ad un altro in checchessia, si dice:
ibidem, 301: si conosce prima un bugiardo che uno zoppo. ibidem, 358
grande, anzi una grazia, anzi un benefizio, egli lo zoppétto, permettendogli
pirandello, 7-286: ora, farà pena un bimbo nato male, zoppétto o gobbino
ha sofferenza di lei, le si dà un calcio, là e addio. banti
segaligno e mi fissava spaurito quasi vedesse un fantasma. -zoppettino. monosini
incontro la selvaggia, oltre all'avere un viso intarlato dal vaiuolo, naso rincagnato e
rincagnato e l'essere anche zoppettina da un piede, avea gli occhi sempre torbidacci
. magalotti, 26-102: ell'era un giorno nella nuova borsa con un cavaliere
era un giorno nella nuova borsa con un cavaliere amico suo, per provvedersi di galanterie
far tutta la corsia della borsa, da un capo all'altro, camminando in tal
-zoppettucciàccio. carducci, ii-5-300: un maligno zoppettucciàccio, che del resto è
(ictonyx striatus), rappresentata da un piccolo mammifero cacciatore di piccoli animali
verde oliva e grigio bruno, con un caratteristico anello bianco intorno all'occhio;
era forse in origine il sito di un tempio zoroàstrico. arbasino, 9-274: gara
. fagiuoli, v-33: perch'han letto un lunario, zoroastri / vantansi, e
le arme che usano sono scimitarre d'un braccio di longhezza, ma diritte, e
so bene che tu l'hai creduta un segno di animo pudico e semplice.
mi dileggiate / come s'io fossi un uom zotico e vile, / e studio
(l'aspetto di una persona, un tratto fisico). alberti, 2-90
, v-1-391: chiunque avrebbe creduto che un uomo come lui chi sa qual dotto confessore
di psicologia. suo confessore era invece un povero meschino prete di campagna, parroco
, v-1-391: chiunque avrebbe creduto che un uomo come lui chi sa quel dotto confessore
di psicologia. suo confessore era invece un povero meschino prete di campagna, parroco di
, solida, difficile da dissodare (un terreno) o da manipolare (una creta
... l'istesso che succede ad un finissimo intaglio in gioia che, avendosi
quel poco che ve ne rimane è un tal piastriccico che non vi rinvenite se sia
vi rinvenite se sia la testa d'un uomo o d'un cavallo. giuliani,
la testa d'un uomo o d'un cavallo. giuliani, i-423: ha piovuto
confezionato con una stoffa di tale tipo (un indumento). firenzuola, 8i5:
giù le zotiche gonnelle, / d'un camiciotto vii, che con la buccia /
11-145: pur ieri sera mi capitò un forestiero a casa, che si portò sotto
a casa, che si portò sotto un lombo sodo, riquadrato, costoluto, nervoso
nervoso, tanto zotico, che fu un fastidio a rammorbidarlo. stigliani, 1-433:
del pecoraio più scompaiono appresso a quegli di un cittadino ben vestito, ch'essi non
da ignoranza, mancanza di cultura (un comportamento, un atteggiamento, ecc.
mancanza di cultura (un comportamento, un atteggiamento, ecc.).
interpretazione, che dar si potesse ad un procedere sì zotico e tondeggiante. muratori,
rivela conoscenze approssimative o grave ignoranza (un giudizio). monti, xii-6-370:
v.]: buon ragazzo, ma un po'zotichétto. -spreg. zoticàccio.
. a starti accosto, tu pari un lume a petrolio. carducci, iii-3-402:
parola popolare toscana 'zozza', che significa un miscuglio di liquori al- coolici di qualità
parole / dell'altra, idest, ch'un zoppo si dispera / de non poter
miracoli in una volta facendo caminare col bastone un zotto, gridar un muto e udir
caminare col bastone un zotto, gridar un muto e udir le sue minaccie uno che
cura / egli è crepato e grida come un zotto. dottori, 1-31: dallo
2. per estens. asimmetrico (un regolo). torini, 17:
i circonstanti a sentire il zottino a cantar un sonetto del mal francese.
346: faceva lo stesso discorso e bevi un altro zozzino. =
il rumore leggero provocato dal volo di un pipistrello. pirandello, 7-707: 'zri'
'zri', di tratto in tratto. è un pipistrello invisibile, che svola curioso,
, inter. per riprodurre il ronzio di un insetto, in partic. di un
un insetto, in partic. di un moscone (per lo più in forma iter
, agg. stor. che appartiene a un corpo speciale di fanteria creato dai francesi
rosso bolero alla zuava / e la gonna un po'corta. -calzoni, pantaloni
casa per andare a fare il pirata. un basco nero calzato sugli occhi, un
un basco nero calzato sugli occhi, un logoro maglione nocciuola, calzoncini bianchi alla
pratolini, 3-19: quella sera indossava un cappotto corto sopra il ginocchio, coi
storia di stefano, 15-60: un zomo, trepando col suo fiol garzo
sdolcinato, affettato (una parola, un discorso). ariosto, 448:
pochi giorni tanto, che coperse / a un pero suo vicin pultime cime. mattioli
l'ombra d'una zucca / stava un giorno bertoldino, / e grattandosi la
5-433: la domenica ci avevano qualche volta un piatto di fior di zucca fritti con
fior di zucca fritti con la sugna; un piatto da signori. arpino, 7-65
poiché, in sei, non possedevano un soldo. comisso, vi-63: una
collopulci, 3-106: fece rossa in un tratto la sabbia: / a molti aveva
luccicava al sole. calvino, 5-73: un giovanotto piccolo e tozzo che, nonostante
grano, scaldava gli uomini, un cavallo sulla spiaggia, un asino in un
gli uomini, un cavallo sulla spiaggia, un asino in un orto presso l'immobilità
un cavallo sulla spiaggia, un asino in un orto presso l'immobilità delle zucche gialle
orto presso l'immobilità delle zucche gialle, un cane sulla soglia d'ombra d'una
preso il nome, e è grossa un dito, e nasce in luoghi sassosi.
burchiello, 85: e fa'di comperare un buon popone: / fiutalo, che
buona, borghese. per frutta, un melone bianco, che è un po'zucca
, un melone bianco, che è un po'zucca. lo correggo con lo zuc
azeglio, 5-263: si cavò di tasca un pane e una zucca piena di vino
medicinale. d'annunzio, iv-2-165: un giovinetto offerse una zucca piena di vino
, xcii-ii-70: a questa preparazione suol sostituirsi un paio di zucche da collo o di
qui nella zucca tante idee da scriverne un grosso libro. fucini, 542:
, come deve sentirsi il barboni, un po'di sangue caldo nelle vene e una
secondo quest'amica, non era consigliabile coltivare un simile disordine dentro la zucca.
, la quale era anzi che no un poco dolce di sale, godeva tutta udendo
tanti scapestrati gaudenti e voluttuosi, è un problema che mal si riesce a sciogliere.
fogazzaro, 13-111: l'arciprete diede un rabbuffo alla commissione, trattò quella brava
zucca famosa. praga, 5-61: era un gaio cervello / già di togate zucche
zucca rotta: arrovellarsi, scervellarsi su un argomento, su una questione, per lo
(i-652): è la gelosia un male o sia vizio meritatamente biasimevole molto,
testa. goldoni, x-59: egli è un uomo [l'astrologo] dabben,
grida il conte. monelli, 2-139: un disgraziato è, che paga il fio
assimilare, far comprendere o comprendere perfettamente un concetto, una richiesta. monti,
, mettitelo bene in zucca, equivale a un sacerdozio. -in zucca:
, 3-237: era uscito, da un andito di fianco, sotto il loggiato,
andito di fianco, sotto il loggiato, un giovanotto in zucca con una gabbanella svolazzante
, n. 18. -uscire da un fondo senza zucca: salvarsi fortunosamente da
fondo senza zucca: salvarsi fortunosamente da un pericolo, uscire indenne da una situazione
che tu, che sappia uscir d'un fondo senza zucca? 11.
; invece altri fanno risalire la voce a un lat volg. * tucca, da
coltiva o vende zucche (anche in un contesto osceno). pulci, iv-88
/ e digli ch'è ti faccia un bel cioncione. 2. terreno
paoletti, 3-14: gli seminai in un orto molto infestato dalle zuccaiole, che ne
dare colpi o spingere con la testa (un animale). pecchi,
adatto soltanto alla coltivazione di zucche (un terreno). baruffaldi, xxx-1-9
che non fece nella bocca, succiandola come un uovo nato allora allora. idem,
, tr. (zùcchero). addolcire un cibo o una bevanda con lo zucchero
le paste dolci; e perciò prendono un sapore smaccato. = denom. da
con lo zucchero (una bevanda, un cibo). bencivenni [crusca
zucchero. p. levi, 1-68: un tè all'uso russo, diluito,
. -sottoposto al processo di zuccheraggio (un vino). soldati, 6-171:
2. per estens. dolciastro (un profumo, un sapore). -
per estens. dolciastro (un profumo, un sapore). - anche in un
un sapore). - anche in un contesto figur. iacopone [crusca]
a cavallo. bersezio, i-25: un orrore di condotta da mettere sulle furie anche
grazia, piacevolezza ed eleganza formale (un verso, un componimento). speroni
ed eleganza formale (un verso, un componimento). speroni, 1-2-207:
siano una quintessenza di morbido idealismo, un neo-platonismo zuccherato? -sm.
gli industriali zuccherieri si erano riuniti in un 'trust', chiamato unione zuccheri. gramsci,
gli zuccherieri. -operaio che lavora in un zuccherificio. zuccherièro, agg. che
dolce; saccarino (una sostanza, un cibo, un frutto o una particolare
saccarino (una sostanza, un cibo, un frutto o una particolare varietà di frutta
sono un mele a gustarle. d'annunzio, i-976
e resine. - in un contesto osceno. massa legnaiuolo, cxviii-82
altrui gli succia. -proprio di un frutto ricco di zucchero; dolce, dolciastro
di zucchero; dolce, dolciastro (un profumo, un odore). d'
dolce, dolciastro (un profumo, un odore). d'annunzio, 3-109
cervi e dei fitti mammoni, in un grande museo a san francisco, vengon
piccole feminette eleganti, colla bocca zuccherina un poco di traverso. 4
teatro, se non si munissero d'un mazzo di fiori, un 'sacchetto'di zuccherini
munissero d'un mazzo di fiori, un 'sacchetto'di zuccherini e cioccolatta, come
e cioccolatta, come se partissero per un lungo viaggio in paesi deserti. dossi,
p. fortini, i-209: trovai sotto un sottile fazoletto mille zacaruze da fare colazione
a genova grande abbondanza, perché formavano un importantissimo ramo di commercio.
di commercio. -dolcetto nuziale un tempo usato nelle campagne padane.
favore concesso a qualcuno per rendergli accettabile un com- pito gravoso,
nel ripetere questa frase; r offrire un ulteriore zuccherino all'interlocutore. pavese, 11-
ti dico che, secondo me, sei un ingegno potente. -espediente con cui
attenua la gravità o la spiacevolezza di un discorso. bonsanti, 5-250: il
gattina, 4-137: la cameriera l'è un zuccherino... 'à croquer'
, de roberto, 7-148: era un signore, figlio di signori, nato neldestinate
di mele, di latte e d'un poco di zuchero e donarline un poco.
e d'un poco di zuchero e donarline un poco. trattato delle mascalcie, 1-69
vino, ma acqua fatta con zuccaro e un poco di cannella solo, e non
, ma in quello scambio mettere in bocca un pezzetto di zucchero candito. a.
nel dizionario del james la relazione d'un cerusico, il quale narra che il padre
. piovene, 1-33: mi diede un altro zucchero e ci congedò entrambe.
dalla prima cristallizzazione, costituito da cristalli un po'più grossi e quindi meno solubile
una soffice matassa di fili sottilissimi mediante un trattamento centrifugante, che viene avvolto attorno
centrifugante, che viene avvolto attorno a un bastoncino e consumato in partic. durante
suol dirsi: 'è uno zucchero; un vero zucchero'. 3. figur
benevoli o, anche, che ha un carattere particolarmente mite e arrendevole (anche
! verga 8-109: di lì a un po'rientrarono a braccetto, don filippo tornato
po'rientrarono a braccetto, don filippo tornato un pezzo di zucchero con mastro-don gesualdo,
4. mellifluità, gentilezza anche ostentata di un discorso, di un gesto, di
anche ostentata di un discorso, di un gesto, di un atteggiamento. caporali
discorso, di un gesto, di un atteggiamento. caporali, 2-26: ma
non potevano certo sfuggire all'occhio di un osservatore sagace come richelieu.
.): mellifluo, dolce (un discorso). piccolomini, 8-178:
per voi italiani. moneti, 2-vii: un pizzico, o puntura di mosca gli
, o puntura di mosca gli sembrarà un morso di cane ed in somma nella
badessa,... le parve un zucchero in paragone dello stato di umiliazione,
beati voi, la vostra vita è un zucchero. la nostra è penosissima.
due anni sono, questa mia è un zucchero. rajberti, 5-5: la più
: io per me dico bene che per un tratto egli è traboccato il zucchero alla
. -sembrare uno zucchero: avere un carattere estremamente amabile, sereno e gioioso
, molto dolce (una sostanza, un frutto, una vivanda). caro
, stucchevoli... e fanno un cotale smalto appiastricciato per bocca che non
zuccherosa o grassa. -dolciastro (un odore). cassieri, 155:
affettatamente ossequioso, smanceroso, sdolcinato (un comportamento, un atteggiamento, in partic
smanceroso, sdolcinato (un comportamento, un atteggiamento, in partic. l'espressione
espressione del volto, dello sguardo, un discorso, ecc.). bresciani
eccoti la vecchia, la quale con un sorrisetto zuccheroso mi fa cenno d'entrare.
alle signore, era tutt'altro che un imbecille. gaddi conti, 2-305: stava
era di media statura, grassoccia, con un viso pingue, liscio e freddo di
tagliatele per giusta metà, segnando con un coltello la molica, facendola imbianchire in acqua
33-iv: zucchetta, ovvero segreta, è un pezzo d'arme simile ad un berrattino
è un pezzo d'arme simile ad un berrattino di ferro; la quale si porta
[il monsignore] al lume d'un moccolo, la sottana e il zucchetto.
accanto, dentro una cornice intaliata, un autografo di san luigi. piovene, 6-328
. linati, 16-157: in capo un zucchetto d'incerato raccoglieva come in un
un zucchetto d'incerato raccoglieva come in un casco le sue trecce bionde. moravia,
. croce, 278: avendo in capo un guscio di lupino per zucchetto, tosto
rosso. a. monti, 404: un ritratto dell'abate gando, del prozio
,... servì... un fritto di gam- eri e di zucchini
di gam- eri e di zucchini e un cestino di frutta secca. solinas donghi,
il forno, e tritando e pestando in un bagno di sudore preparava certe tagliate nere
: era una ragazza spigliata, chiusa in un cappottino grigio che la snelliva, con
. per estens. cupola, calotta di un cappello. magni, 25: li
25: li più stimati primari greci usano un cappello in testa di due gran palmi
agg. tose. privo di coma (un animale). fanfani, i-194:
bot. region. privo di reste (un cereale, la spiga). 0
. per simil. cima, sommità di un monte. salvini, 16-ii-10: giuno
varrebbe, né nel medico, né in un barbiere, che zucconasse o radesse se
casa. sassetti, 7-191: grattandosi un poco il capo, e poi strappandosi
nanea, 1-65: trovo costui un zuccon indiano, e 'l suo fior e
perché pel lungo becco non si può fare un cartoccio così alto, s'usa in
alto, s'usa in sua vece un pezzo di zucca, o zuccone di quei
quattro passi abbeverandolo, / gli faceva in un attimo dal generoso cuor partir la collera
, nel conspetto del populo, togli un coltello, un rasoio, raditi el capo
del populo, togli un coltello, un rasoio, raditi el capo e tutta la
buonarroti il giovane, 9-472: erami accanto un certo tal di tale, /.
... /... d'un saion vestito, / il cui pel mi
. giovanni, detta così perché rappresenta un vecchio senza capelli, cioè calvo.
264: miri vostra maestà se questo è un zuccone da friggere della buona fatta,
zucconi: non ho mai sentito di un negro che avesse imparato a portare una
con la zucconeria ridicola dei municipalisti di un piccol villaggio. = deriv.
s. giovanni [tommaseo]: aveva un vestimento d'angiolo;...
uno zuccotto ricciuto: portava in mano un vaso d'oro. -capelli che
bartoli, 1-3-7: chi non ha un pelo in certa parte del capo, è
ore 3 il po rompete alla frasinella in un loco ditto il quarto di venante,
alla vista d'una zuffa, d'un duello, d'un incendio, d'una
una zuffa, d'un duello, d'un incendio, d'una tempesta, d'
incendio, d'una tempesta, d'un ballerino, d'un saltatore, d'un
tempesta, d'un ballerino, d'un saltatore, d'un giocoliere, d'un
un ballerino, d'un saltatore, d'un giocoliere, d'un giocatortemerario e simili.
un saltatore, d'un giocoliere, d'un giocatortemerario e simili. monti, x-4-423:
la questione dell'acqua prendevano ogni giorno un aspetto più violento. pratolini, i-106:
zuffa su per le grondaie, aveva perso un occhio. -calca, ressa
i cavalieri alla zuffa accompagnati ciascuno da un compagno. marini, ii-18: era
: 1 capi di parte nera aveano ordinato un fuoco lavorato, pensando bene che a
superiore: e nelle sue zuffe furono occisi un milione e centovantadue miglia d'uomini.
triarì e, tutti insieme, fatto un mucchio, ricominciammo la zuffa. porcacchi,
di chiacchiere e di zuffe indecorose, un certo pomeriggio, ah'im- prowiso,
e del 'h', si messe a fare un altro volume, e lo battezzò 'discordia
del primo giorno. rapini, i-138: un incrocio di luci, una zuffa di
? n. agostini, 4-4-19: mena un gran colpo irato e furioso: /
irato e furioso: / e giunse un di quei due dismisurati, / che a
b. giambullari, ii-160: prese un di que'fanti pel zuffétto / e
que'fanti pel zuffétto / e trasse un colpo, che gli passò il cuore.