, distoma e alfin rappezza / da un rancio canzonier sonetto o stanza. tommaseo,
milit. alloggiamento, anche temporaneo, di un esercito; quartiere, in partic.
dove ebbe stanza la legione romana, un pellegrinaggio di tombe si snoda.
con valore aggett.): acquartierato in un determinato luogo, che vi ha la
sede o vi è di guarnigione (un reparto, in partic. un reggimento)
guarnigione (un reparto, in partic. un reggimento). algarotti, 1-vi-77:
aprile dovetti presentarmi: fui assegnato a un reggimento di stanza ad arezzo.
fra i rami, s'intravede lontano un lumicino, in una stanzuccia solitaria.
: attraverso l'usciale si udiva come un brontolìo sordo di rivoluzione nello stanzone vuoto
che stava a guardarlo lieta d'aver conquistato un nuovo cliente, egli sognò d'amore
si arriva in una stanzonaccia, dove in un angolo è steso per terra un saccone
in un angolo è steso per terra un saccone maculato come una carta geografica.
carta geografica. = da un lat. volg. * stantìa, propr
anche pressante o insistente, per ottenere un vantaggio o una risposta, rivolta a
= voce di area istriana, da un lat. volg. * stantìa (v
può essere stanziato (una somma, un fondo). -titolo stanziabile-, nel linguaggio
presente in modo stabile e permanente in un luogo; che è nativo del posto
. gioberti, 6-iii-281: la rigenerazione di un paese non dipende mai dagli esuli,
risiede nel luogo di cui è titolare (un prelato). pallavicino, iii-63:
. -non più nomade (un modo di vivere). gramsci,
professionisti e per lo più anche di un nucleo di truppe che prestano servizio volontariamente
volontariamente e comunque per lunga durata (un esercito; e si tratta di un tipo
(un esercito; e si tratta di un tipo di organizzazione militare che nei secoli
il pensiero politico liberaldemocratico che lo considera un pericoloso strumento in mano a governi potenzialmente
. gramsci, 4-186: cavour vuole un governo costituzionale tipo francese, con un
un governo costituzionale tipo francese, con un esercito stanziale che potrà essere impiegato contro il
piazze del littorale. -attinente a un presidio militare stabilmente insediato in un dato
a un presidio militare stabilmente insediato in un dato luogo. - campo stanziale:,
che è acquartierata come presidio permanente in un determinato luogo. balbo, 1-66:
; che non compie spostamenti rilevanti (un uccello o, anche, un altro animale
rilevanti (un uccello o, anche, un altro animale selvatico). bacchi della
nomade; dimora fissa e permanente in un luogo. giocatori sul campo.
7. ant. incameramento, acquisizione di un bene all'attivo di un ente,
acquisizione di un bene all'attivo di un ente, di un patrimonio. - stanziamento
all'attivo di un ente, di un patrimonio. - stanziamento di bambagia-,
autorità o da un'assemblea, da un consiglio o da un altro organo collegiale,
assemblea, da un consiglio o da un altro organo collegiale, anche di un
un altro organo collegiale, anche di un ente associativo o di un'azienda privata.
assegnazione, fatta dallo stato o da un ente pubblico (o, anche, da
ne è stata decisa la spesa per un dato scopo. rinaldo degli albizzi,
v-160: verrà senza indugio presentato alla camera un apposito progetto per lo stanziamento della somma
: avversavano il progetto perché temevano che un eventuale stanziamento di fondi da parte dell'
parte dell'amministrazione comunale avrebbe portato a un aumento delle tasse. 3.
. contab. registrazione di una partita in un conto o in un bilancio.
una partita in un conto o in un bilancio. 4. il prendere residenza
4. il prendere residenza stabile in un luogo. cantini, 1-18-291: l'
), agg. che dimora in un luogo in modo stabile e permanente. -anche
. 2. che appartiene a un reparto, a una guarnigione militare stanziale
abitanti di quella provincia d'imporre loro un tal freno che mal per loro, che
3. che si è depositato in un organo (un calcolo). c
che si è depositato in un organo (un calcolo). c. mei,
pubblica autorità o di un'assemblea, di un consiglio o di un altro organo collegiale
assemblea, di un consiglio o di un altro organo collegiale, anche di un ente
di un altro organo collegiale, anche di un ente associativo o di un'azienda privata
deliberare l'erogazione di una somma per un certo scopo e la conseguente iscrizione di essa
propri strumenti contabili (uno stato o un ente pubblico, in partic. nell'espressione
espressione stanziare a o in bilancio, un organo collegiale di un ente associativo o
in bilancio, un organo collegiale di un ente associativo o, anche, una persona
. -istituire una carica, un ufficio. livio volgar., ii-2-3
sede o dimora stabile o insediarsi in un luogo o in un territorio, anche
stabile o insediarsi in un luogo o in un territorio, anche acquartierandosi per presidiarlo o
, « specorate sì ben ch'egli è un piacere ». baldinucci, 9-xiii-33:
velletri. -per estens. fermarsi in un determinato luogo. fazio, v-22-21:
. stare, trovarsi, essere presente in un determinato luogo. a. pucci
10-ii-272: è... l'elettromagnetismo un etere meno elastico e meno sottile;
, risiedere stabilmente (o anche per un periodo limitato) in una città, in
periodo limitato) in una città, in un luogo o in una casa, in
luogo o in una casa, in un edificio (in partic. per esercitare
guerrazzi, 2-378: in ogni paese stanzia un capitano, in ogni pieve un commissario
stanzia un capitano, in ogni pieve un commissario di cui lo ufficio consiste nel levare
fare della villeggiatura, stanzierei a bolzano un paio di mesi. -di animali
-in partic.: essere acquartierato in un luogo per presidiarlo. boiardo,
8. albergare nell'animo (un sentimento); avere sede nel corpo
piu nobile e degna d'esser indagata da un vero filosofo è se l'anime,
proporzione, ch'è quanto dire s'in un corpo leggiadro sia per stanziare un'anima
. essere in giacenza, restare invenduto per un certo tempo o per un tempo più
invenduto per un certo tempo o per un tempo più lungo del normale. s
agg. disus. permanente, stanziale (un esercito). tommaseo [s
2. monotono, sedentario (un modo di vivere). garibaldi,
un'esi- stenza stanziarla, io propongo un giorno a certi coetanei compagni miei di
dimora, che vive o che lavora in un luogo in modo stabile. legislazione
di barbarie. -che si ferma per un certo tempo in un determinato luogo (
-che si ferma per un certo tempo in un determinato luogo (un branco di animali
certo tempo in un determinato luogo (un branco di animali). savi,
animale. 3. acquartierato in un luogo per presidiarlo (un esercito,
. acquartierato in un luogo per presidiarlo (un esercito, un reparto militare).
luogo per presidiarlo (un esercito, un reparto militare). da porto,
pratesi, 1-54: il colonnello d'un reggimento di cavalleria francese, stanziato a
cavalleria francese, stanziato a viterbo, un gentiluomo perfetto e marchese della più alta
vettura. 4. iscritto in un bilancio preventivo su deliberazione di un'autorità
deliberazione di un'autorità pubblica o di un altro organo collegiale (un fondo,
o di un altro organo collegiale (un fondo, una somma di denaro).
. -anche: concesso, destinato per un determinato scopo. guerrazzi, 2-183:
, 1-378: il signor moffat, in un viaggio recente che fece nell'africa meridionale
noi teniamo per selvaggi. -insito in un rapporto affettivo (una legge morale).
dati. -posto, collocato in un determinato luogo. g. villani,
stanziamento di una somma di denaro per un determinato scopo. frutterò e
ecc... si accordano infine su un verbo, sempre lo stesso da qua-
disus. che vive o dimora stabilmente in un determinato luogo. d'alberti [
linati, 16-222: trasse da uno stanzibolo un quadro coperto di vetro.
crescenzi volgar., 9-93: in un minore stanzino col maggior congiunto e con
secreta, ei s'era fatto accorciare un certo stanzino. vasari [zibaldone],
bonissima / voglia ce la mostrò sino ad un minimo / stanzino. parini, mat
in uno stanzino a tetto, con un migliaio di zanzare attorno, con le
rotte? 2. palco di un teatro. fagiuoli, ii-61: lasciar
di un'uccelliera o cellet- ta di un colombaio in cui si pongono le coppie di
fil di rame sostenuta da striscie di ferro un boschetto ragionevole di grandezza con i suoi
continuatore della maniera di tale pittore (un artista). r. longhi,
non crediamo ch'essa possa sostenersi ad un esame serio. stanzonaménto, sm.
in quanto rimasto troppo a lungo in un deposito (una merce).
una merce). canzona di un piagnone, 217: certe gente grette /
sm. gerg. ant. alloggiamento in un locale, in un edificio.
. alloggiamento in un locale, in un edificio.
come un colpo di cannone, / un tremuoto, un temporale, / un tumulto
colpo di cannone, / un tremuoto, un temporale, / un tumulto generale /
/ un tremuoto, un temporale, / un tumulto generale / che fa l'aria
leopardi, iii-407: l'altra sera un temporale bestialissimo si scaricò tutto sopra roma
, 576: oh! non è questo un temporal estivo / col giorno buio e
dalla parte di san pietro veniva su un temporale, pareva che fosse già quasi
in alto mare pressobaticala, furono assaliti d'un temporale di vento per proda molto grande
uscito di porto, quando eccoti da un traverso temporale di libeccio i marinai furono
poco a poco suscitarsi nella banca di lombardia un più fiero temporale. m. leopardi
carlo x 10 in francia ero divenuto un gigante, ma dopo il temporale delle
temporale delle tre gloriose giornate sono rimasto un polla- strello senza le penne. pavese
28 aprile che mi ha fatto fare un salto sulla sedia, vedendo tutto il temporale
sua testa, entrò nello studio, parve un gatto quando lo gettano nella gabbia di
gatto quando lo gettano nella gabbia di un leone. bonsanti, 2-211: la
della signora felici ta minacciava un temporale di lacrime. nievo, 457:
457: mi sentii gonfiar entro un temporale di sdegno e scoppiai in un'apostro
varcato la soglia, che scoppiò nella strada un temporale di bestemmie.
professor toti, scrollando il capo con un risolino mesto e arguto negli occhi e
ad alcuni ringhi decrescenti, come d'un temporalino in ritirata. -acer. temporalóne
. c. arrighi, 2-27: un temporalone faceva il diavolo a quattro in
. nel ritornar a casa ci sorprese un temporalone. -peggior. temporalàccio.
: l'anno prima che morisse, un temporalaccio seminò nel suo vaso un'aquilegia
alla tempia; che ha con essa un rapporto anatomico e funzionale.
ferroni, i-241: questo male nervoso durò un semestre o fosse dal colpo e contraccolpo
pia1). scatenarsi (un temporale). -al figur.:
.: agitarsi tumultuosamente nell'animo (un sentimento). f. turati
quanto a de sanctis mi prude da un po'una specie di gragnuola che mi
minacciato dah'incombere o dallo scatenarsi di un temporale; greve di umidità (le nubi
una sera piovosa e temporalesca... un milite tedesco di nome fritz klump si
finalmente ci appare siena l'incoronata, su un cielo temporalesco e raggiante da quadro della
unite alla radice, davano al volto un cipiglio sempre torbido, volontieri temporalesco.
stato d'animo cupo, depresso (un periodo, una giornata). baldini
. -anche: cupezza corrusca della luce di un dipinto. r. longhi, 1-i-1-227
nel naturalismo, nel sensualismo, in un temporalismo espressivo dei costumi, dell'aura
573: il parroco... è un grande austriacante, temporalista. einaudi,
. 2. agg. che manifesta un atteggiamento favorevole alle pretese temporali della chiesa
pronom. assumere il potere temporale (un pontefice). landolfi, 13-64:
temporalizzazióne, sf. lo stabilire un lasso di tempo per l'attuazione di
lasso di tempo per l'attuazione di un processo, per la risoluzione di un
un processo, per la risoluzione di un problema. rapporto censis 1992,
abbandona altrui temporalmente. 5. un tempo. giovanni dalla celle, xxi-201
. temporaneaménte, avv. per un periodo di breve durata, per uno
, 2-208: nuccia non aspettava ancora un bambino, e aveva la propria famiglia,
la forma sostanziale degli enti finiti dura un tempo più o meno lungo, ma sempre
misurabile. questa proprietà di soggiacere ad un numero di vicissitudini misurabili e poi perire
forme sostanziali degli enti finiti abbiano avuto un principio ed un termine. -carattere
enti finiti abbiano avuto un principio ed un termine. -carattere di ciò che
. mazzini, 14- 358: un soggiorno temporaneo, un incontro, un viaggio
358: un soggiorno temporaneo, un incontro, un viaggio in qualunque città
: un soggiorno temporaneo, un incontro, un viaggio in qualunque città di francia non
di essi, erano imputati od accusati di un crimine importante pena afflittiva temporanea, la
poi ricordò che si era addormentato. non un sonno vero e proprio: appena un
un sonno vero e proprio: appena un istante, senza chiudere gli occhi del tutto
, senza nemmeno abbassare il capo, un temporaneo riposo della mente, non più
riposo della mente, non più di un minuto, come tanto volte gli era capitato
-non risolutivo (una soluzione, un rimedio). delfico, iii-390:
fattore di queste dimenticanze temporanee è sempre un fattore di lieve entità. -esportazione
partic. che è a tempo determinato (un incarico, una mansione, un impiego
(un incarico, una mansione, un impiego). -anche: che ha un
un impiego). -anche: che ha un incarico a tempo determinato. muratori
d'opera a tempo determinato fornita da un lavoratore che invece di essere assunto alle
. -che è visitabile solo per un certo periodo (una mostra, in
annuale conservandola a noi. -primaticcio (un frutto). dante, conv.
i spagnoli continuamente consigliano cesare di fare un temporàrio aggiustamento co'svedesi. f. d
a pensione. -che vige solo per un determinato periodo, provvisorio (una legge
2. che è a tempo determinato (un incarico, una mansione, un ruolo
(un incarico, una mansione, un ruolo). d'azeglio, 1-333
sua opera o ricopre una funzione per un periodo di tempo limitato o definito (anche
vita, roba e libertà senza limite a un temporàrio sovrano. manzoni, iv-417:
, è che non pensò a sostituirgliene un altro, né stabile né temporàrio.
temporàrio. 3. relativo a un particolare momento storico, a una determinata
. cesarotti, 1-v-52: egli è un gran vantaggio della mitologia di ossian,
come indicatore per determinate attività agricole (un uccello). landino [plinio]
gioberti, 4-i-210: la scienza non è un processo temporàrio ma una simultaneità, non
il momento opportuno, favorevole per ottenere un risultato o raggiungere uno scopo.
d'annunzio, v-3-10: quando vedo un deputato italiano, un piccioletto masticatore di aritmetica
: quando vedo un deputato italiano, un piccioletto masticatore di aritmetica finanziaria, sorgere
e nuovi temporeggiamenti, non so reprimere un moto d'indignazione. = nome
affrontare una situazione o di comportarsi in un dato modo, aspettando il momento favorevole
, ora in uno loco ora in un altro. f. f. frugoni,
poi che questa era soltanto raffinatezza, un savio temporeggiare, un avviarsi tento pede'a
soltanto raffinatezza, un savio temporeggiare, un avviarsi tento pede'a piaceri più golosi
3. mantenersi, sostentarsi per un certo periodo. ariosto, 1-iv-293:
potriano / e con pane e coltello un poco i poveri / famigli, tutto
direttamente una difficoltà, una situazione o un problema, differendone la soluzione.
temporeggiare la guerra. -rinviare un provvedimento, una decisione. perticari,
2. differito nel tempo (un avvenimento). foscolo, vi-488:
18: hanno proposto e propongono ad un partito comunista ortodosso un'azione non immediatamente,
quel tempo, allora (per indicare un periodo lontano, definitivamente trascorso, ed
ant. lattante o appena svezzato (un maialino). - anche sostant.
tr. tecn. predisporre 0 programmare un dispositivo in modo che funzioni secondo intervalli
1991], 265: qui è compreso un temporizzatore fino a 12 minuti,
temporizzatore fino a 12 minuti, un interruttore bipolare e un pulsante unipolare
a 12 minuti, un interruttore bipolare e un pulsante unipolare. =
temporizzazione, sf. il programmare un disposi tivo in modo che
: ogni atto umano possiede di conseguenza un aspetto temporo-spaziale circa il passato, il presente
, ecc. consistente nel sottoporli a un forte riscaldamento a cui si fa seguire un
un forte riscaldamento a cui si fa seguire un brusco raffreddamento per conferire loro particolari proprietà
foglia più duttile, che s'increspava ad un fiato. -arma, corazza,
1-24: io non m'accorsi pria ch'un arco pieno / mi giunse, che
e fede: / pensa passato avesse un corpo umano / che spezzaria le tempre
. 3. lo sfumare di un colore nell'altro. -anche: tonalità
sì mirabil tempre / rispose, e con un volto, / che temer e sperar
ogni reai costume, / giunti in un corpo con mirabil tempre. guanni,
odio / con sì mirabil tempre in un cor misti, / che l'un per
in un cor misti, / che l'un per l'altro, e non so
/ la virtude e 'l piacer in un temprando, / ed in vano lascivia ed
in cui sono congegnate le varie parti di un meccanismo. dante, par.
, i-n-199: abbiam ambo in petto un core, / che cangiar non può di
, 6-109: persico... era un uomo della tempra di gobetti e ai
asfissiante baraccone di teatro... un senso fremente dell'universa vita. bertolucci,
maggiore. -qualità o carattere di un componimento letterario, dello stile di un
un componimento letterario, dello stile di un autore, ecc. algarotti, 1-ix-332
2-1: quando io mi pongo a leggere un qualche libro italiano moderno...
tempra. -temperatura, clima di un luogo. parini, 1-ii-62: oh
renderla adatta alla scrittura. -anche in un contesto figur. dante, inf.
tempra. 14. moderazione di un impulso naturale o di un vizio;
. moderazione di un impulso naturale o di un vizio; mitigazione di una passione,
fazio, ii-23-22: de'quattro l'un lo serve del taglieri; / l'altro
gli elementi e le condizioni climatiche di un luogo. varchi, 22-84: questa
. { temprò). sottoporre a tempra un oggetto di metallo o di vetro.
or tempra e cuoce / quel di murano un dì nobil fattura, / caro alle
. -per simil. immergere in un liquido fatato per conferire immortalità lemene
tempra la sua volontà e si educa a un esercizio di liberta. -rifl
: moviti, clori, e tempra / un bicchier ampio di gentil gandolfo. idem
1-iv-346: con lunga vigilia / ho temprato un liquore / che bagnandone i dardi /
ingombrerà la mente. -disciogliere in un liquido i colori, stemperarli (anche
incendi. -attenuare la forza di un sentimento o dei suoi effetti equilibrandoli con
. -abbassare la voce, attutire un grido (anche con riferimento al verso
(anche con riferimento al verso di un animale). groto, 5-33:
o almen questi grandi urli / temprate un poco, maledetti chiurli. 4
/ tempri; e lor doni un via maggior tesoro, / che non ha
: non più, com'ora, in un sol dì confuse / temprin l'anno
legge- leopardi, 222: dopo un tenzonare eterno /... novella monarchia
-per simil. far funzionare correttamente un congegno, un orologio. giuseppe
. far funzionare correttamente un congegno, un orologio. giuseppe degli aromatari, 288
giuseppe degli aromatari, 288: rispose un galant'uomo a certi, che lo
pindo, e sulle corde d'oro un inno tempri. idem, x-3-66: questa
d'avorio e d'ebano / cetra che un dio mi diè, / là su quel
sicura. -modulare il canto (un uccello). tasso, 16-12:
. sansovino, 6-55: gli diede un pugno sì grande, che gli ruppe un
un pugno sì grande, che gli ruppe un braccio, e a un'altro,
un'altro, che quivi era, con un coltellino da tem prare penne
roero, 1-i-32: scriveva tirsi; un amorin gentile / a'piedi suoi tacitamente
. 10. locuz. -in un temprare di penna: con grande rapidità
curia il padre o l'avo / fé un po'di roba in un temprar di
/ fé un po'di roba in un temprar di penne? -temprare la
, i-25: maneggiò dunque l'armi a un tempo e scrisse / e spesso col
maggio tiepido e profumato mostrava al giacente un cielo tempratamente sereno. 2.
89: vi si dà il moto con un ordigno chiamato da vitruvio lingula, e
ottimamente temprata; l'ho nascosta sotto un embrice del tetto della regia.
. i. frugoni, i-14-158: s'un nel giuoco è indifferente / vincitore,
o pur perdente, 7 egli è un uomo, che le vene / di
tarchiato, mostrava una forza erculea, un organismo tutto nervi e muscoli, temprato alle
natura. -saldo e assoluto (un convincimento). borgese, 1-135:
. de pisis, 2-24: basta un tavolinuccio ed una penna / duca temprata
ha mangiato del pollo e bevuto anzipasto così un poco di brodo di pollo e del vin
quantità d'una ghianda, si mescoli con un bicchie re di mezzana grandezza
moderate però, e spesso temprate di un pavonazzo non ovvio in altri.
, modificato, attenuato dalla presenza di un elemento contrastante. giraldi cinzio, 2-80
. attenuato, sfumato nella sua intensità (un sentimento); moderato, non eccessivo
); moderato, non eccessivo (un istinto, un desiderio). n
moderato, non eccessivo (un istinto, un desiderio). n. franco,
stile temprato, e mezzano, che in un alto e superbo. gesualdo, lxx-412
temperatura mite, una complessione temperata (un corpo). dante, par.
2-101: ciascune delle quali limmagini] dura un tempuscolo quant'è necessario a formarsi,
poter seguire il processo, dobbiamo considerare quindi un tempuscolo infinitamente piccolo durante il quale la
della terra. montale, 8-198: dopo un tempuscolo che parve eterno seguì un cozzo
dopo un tempuscolo che parve eterno seguì un cozzo violentissimo. = voce dotta
non pochi quali più tosto vorranno soffrire un temulento, dicace ottrettatore, rfido
che agita lo spirito e lo colma di un passeggero temulento piacere, che poi gli
uso della violenza (una persona, un casato). g. morelli
, voi salite sul trono: sopra un trono che né prestigio di gloria,
, appena qualche cliente mi lascia libero un momento, mi alzo cauto, pian piano
/ l'allontana da me? perché un sembiante, / barbaro ciel, non darmi
ragazzo la sua paura era di cadere in un acquitrino ed esserne inghiottito.
, e il bren ten ten d'un tamburo che annunziava... l'ultima
altri corpi o fa presa su essi (un materiale, una sostanza); appiccicoso
calando [il fiume], lasciato avea un certo pantano e melma molliccia e tenacissima
-denso, spesso, poco fluido (un liquido, un alimento, una sostanza
spesso, poco fluido (un liquido, un alimento, una sostanza e, in
bollire il tutto, e ne componi / un liquido tenace più che puoi.
. che è molto compatto e resistente (un materiale; nel moderno linguaggio tecnologico può
color giallo, con li manichi d'un legno molto tenace. mattioli [dioscoride]
g. bentivoglio, 4-809: fabbricavasi un vascello che fosse composto, di grossissime e
-molto solido (un'opera muraria, un argine). de notavi, 186
mastica o si cuoce con difficoltà (un alimento). a. pucci,
o, anche, le spire di un serpente, i tentacoli di un polpo,
di un serpente, i tentacoli di un polpo, ecc.). baldi
acciaio. d'annunzio, i-821: un bòa immane mi ravvolge e lacera /
-per estens. appassionato e duraturo (un abbraccio, un bacio).
appassionato e duraturo (un abbraccio, un bacio). melosio, 3-ii-127:
: testardo, ostinato nel perseverare in un pregiudizio, in una passione, in
pregiudizio, in una passione, in un vizio. felice da massa marittima,
loro toeletta -portavano infisso attraverso al naso un osso bianco di balena. barilli,
nell'ani- mo o nella mente (un sentimento, una passione, un vizio
mente (un sentimento, una passione, un vizio, un'idea, un'opinione
o, anche, testardaggine, ostinazione (un atteggiamento, un proposito, un modo
testardaggine, ostinazione (un atteggiamento, un proposito, un modo di fare o una
(un atteggiamento, un proposito, un modo di fare o una tentazione).
perciò appunto può far prova del quanto possa un tenace proposito di riescire. carducci,
, 311: l'ombra assidua d'un pensier tenace / mi sta di contro
londinese si era assai malamente incarnato in un artigiano girgentano cui la tenace avarizia di
. -indissolubile, molto duraturo (un legame d'amore o d'amicizia,
legame d'amore o d'amicizia, un vincolo matrimoniale o, anche, un
, un vincolo matrimoniale o, anche, un vincolo di soggezione). petrarca
/... / i'farò forse un mio lavoro sì doppio / tra lo stil
): l'avreste detto il viso d'un cadavere, se una contrazione violenta non
con intensità e in modo durevole (un fenomeno atmosferico). zena, 1-648
l'acquazzone. savinio, 22-324: per un eccesso di verismo, la direzione del
sparse tra le gambe di noi spettatori un vento tenacissimo e tagliente, che, più
in parte. -vivo e persistente (un ricordo). borgese, 6-116:
. -sm. persistenza di un ricordo. grillo, 1031: lei
disse colui, com'è riferito da un tal verace istorico, ad uno, che
piccole coppette. salvini, 39-iv-193: un orlato è cosa che tenacemente sta unita
ventre, od altre parti solide in un corpo di animai vivente, altro egli non
, abbracciando tenacemente luciano. -con un sonno molto profondo, pesantemente. alfieri
: dormiva allora tenacissimamente e russava come un bue. 3. con costanza
-in modo da non potersi più allontanare da un vizio, da un'abitudine riprovevole.
fermezza, costanza, risolutezza nel mantenere un proposito, un atteggiamento, nel restare
, risolutezza nel mantenere un proposito, un atteggiamento, nel restare fedele a una
compimento di un'opera, nell'inseguire un risultato nonostante le difficoltà, le contrarietà,
gnoli, 1-358: alla tenacia d'un viril proposito / onor si rende.
tal segno che son capaci di ricevere un intentissimo caldo senza rompersi o dissiparsi.
-densità, viscosità o scarsa fluidità di un liquido o di un umore fisiologico.
scarsa fluidità di un liquido o di un umore fisiologico. g. manfredi
. per estens. capacità di resistenza di un materiale o di un corpo, in
di resistenza di un materiale o di un corpo, in partic. agli urti o
, che così come questa terra è un animale mobile e convertibile da principio
mobili secondo il moto e delazione d'un corpo, che non ha tenacità né
, vigore fisico di una persona o di un popolo. p mantegazza [«
fino alla tenacità e alla longevità eli un popolo e di una razza.
figur. costanza, fermezza, perseveranza in un atteggiamento, in un lavoro, in
, perseveranza in un atteggiamento, in un lavoro, in un'opinione o in un
un lavoro, in un'opinione o in un proposito. -anche: ostinazione, caparbietà
. -scarsa mansuetudine, indocilità di un animale. d'annunzio, iv-2-307:
del camello. -persistenza di un sentimento profondamente radicato nell'animo, di
sentimento profondamente radicato nell'animo, di un proposito. rocco, 1-53: potraisi
gli avari, li quali appare essere dall'un dei lati, 'risur- geranno dal sepolcro
due leve simmetriche incrociate e articolate mediante un perno, le cui parti più lunghe formano
, 828: chi fa la maglietta, un altro la bùcara, un altro fa
maglietta, un altro la bùcara, un altro fa il chiovo e mettelo nel buco
sull'incudine, con le lunghe tenaglie, un ferro rovente. calvino, 3-89:
crogiol fuori. idem, 1-132: con un paro di tanaglie grandi da taglio si
, e servono a recidere di botto un fil di ferro, o altro simile.
-tenaglia a rana: utensile costituito da un parallelogramma articolato usato nella trafilatura per afferrare
. -trattare la tenaglia: esercitare un lavoro manuale. berchet, 1-212:
sul fondo (del mare, di un fiume, ecc.) aperte, si
potervi facilmente cavare il fondamento per edificarvi un molo. carducci, iii-22-103: che
dalla radice. pellico, 2-456: un vescovo tutto splendente di gemme e d'oro
carnefici -i carnefici che strascinano al rogo un vecchio le cui membra sono già lacere
da tanaglie, capace di far nascere un subbuglio in un piroscafo. -in
capace di far nascere un subbuglio in un piroscafo. -in espressioni iperb.
lasciarebbesi / de la mascella che scemare un picciolo / de la scarsella. g.
, 14-236: per levargli di tasca un soldo ci vogliono le tenaglie. arfiino,
. per simil. parte del corpo di un uomo o di un animale che afferra
parte del corpo di un uomo o di un animale che afferra, che stringe,
, / cominciò 'l duca mio a l'un di loro, / « e che fai
le nostre tenaglie, noi non riuscimmo un giorno a infilare il primo bottoncino di madre-
dei precedenti e ancor più vicino, un lungo tonfo da catastrofe. una gelida
. a. cattaneo, i-317: un pastore aveva tesa un'insidiosa tenaglia per
due pezzi di legno duro incastrati in un pezzo orizzontale solidamente fissato alla murata del
il vero, mi feccia tenagliare in un fondo di torre. atti del processo
gli fece tenagliare sopra un carro. goldoni, xi-696: sia panico
queirinfernale sentenza portava che, messi sur un carro fossero condotti al luogo del supplizio
! tanagliata! -con riferimento a un supplizio infernale. segneri, i-679:
berpi, ma non distrutto: e quasi un fuoco infernale non sia per se solo
tanagliata nelle carni, da fargli spiccare un salto, quand'anche esso, più che
: tutta quella gente avrebbe bene avuto un po'di diritto di darci quattro tanagliatine tra
. verri, 1-401: questi condotti su un carro, tenagliati in più parti,
mani. bontempelli, 1-886: in un attimo non fui che io, con la
pasto ai corvi soltanto per aver rubato un pane, tanagliato dalla fame.
milit. tracciato di fortificazione costituito da un determinato numero di tenaglie, necessarie per
.. è fatta a foggia d'un paio di tanagliette non molto (dissimili a
b. pino, 3-29: dimmi un poco quanti giulii ne vanno il mese
macchinetta usata per obliterare biglietti, praticandovi un foro. de amicis, xii-41:
foro. de amicis, xii-41: un altro giorno aveva minacciato di ricorrere perché
biringuccio, 2-118: e più ancora adatterete un gran paro di tenaglioni che abbino le
tenaglioni che abbino le bocche bucate d'un buco quadro,... e
i tenaglioni / per cavarvi di bocca un sol peccato. -come strumento usato
per estrazioni dentarie. - anche in un contesto figur. f. casini
; strappava le mole ai contadini con un tenaglióne grosso così. -per estens.
simil., con riferimento alle fauci di un grande cetaceo. fr. serafini
balena che ella altro non è che un grosso scoglio di carne, guernito di formidabili
se non quando vuol pigliare. bisognava comprare un soldo d'erbette, per far un
un soldo d'erbette, per far un guazzetto... sento che la minoccia
ad asportare con forza. -anche in un contesto figur. moneti, 2-177:
tenalgìa, sf. patol. dolore a un tendine. = voce dotta,
, di origine indeur.) e da un deriv. di fixyog 'dolore'; è
riportata un'intensa piaga della grandezza di un soldo. = voce dotta,
a capo tenaro, antica denominazione di un promontorio della laconia (l'attuale capo
tencimano, sm. ant. luogotenente d'un uomo d'armi. camurana
b. cerretani, 2-84: feciono un palco avanti l'uscio del palazzo, largo
plastica o di altro materiale montato sopra un banco di mercato o all'estemo di
o all'estemo di una vetrina di un negozio o di un altro locale pubblico
di una vetrina di un negozio o di un altro locale pubblico come riparo dal sole
comprano bugie. nievo, 220: un caffè ogni due usci, davanti a questo
tenda, e sotto dintorno a molti tavolini un discreto numero d'oziosi. saba,
foga / della vita scoprire puoi da un prato, / e il mare con le
di tirarla, ed espose per questo modo un tettuccio, una scranna, e
tettuccio, una scranna, e un lavamano. pascoli, 557: nell'ombra
5-149: infilò l'uscio, di cui un curvo servitore teneva alzata la tenda.
che lasciava scendere tra gli archi di un portichetto come una tenda naturale ed entrammo
una tenda crescea di caprifoglio / sopra un dilubro rumato. d'annunzio, iv-2-16:
tenda bigia del mare vagamente scosso da un vento che non esisteva.
. b. corsini, 13-1: dell'un campo e dell'altro ornai ridotti /
industria e provvidenza, sicché, volendo intraprender un sì lungo camino, avessero potuto pensare
lungo camino, avessero potuto pensare ad un grande apparecchio di carri, tende e
e dalla sete. beltramelli, iii-1150: un giovinetto berbero, appoggiato allo stipite della
: vedendo il capitano che cominciava a spirare un vento non tanto rassicurante, ordinò che
che si levasse la tenda; ed in un attimo i marinai furono in opra per
leggera di una nave, formata da un ponte sostenuto soltanto da montanti e puntelli
a ossigeno: apparecchiatura medica costituita da un padiglione in plastica o in altro materiale
è destinato a isolare il letto di un paziente con difficoltà respiratorie e dentro il
erano stazionarie come possono essere quelle di un uomo che ha bisogno della tenda a
una vicenda, di un'azione, di un lavoro; all'ultimo. pataffio,
. -alzare la tenda: esporre un resoconto veritiero su fatti o persone,
, muovere, ripiegare le tender, disfare un accampamento per trasferirsi in un altro luogo
, disfare un accampamento per trasferirsi in un altro luogo (un contingente di soldati
per trasferirsi in un altro luogo (un contingente di soldati). - per
). - per estens.: abbandonare un luogo, sgomberare, andarsene via.
terra da piantarci vigna democratica; dopo un anno, ebbero a ripiegare le tende,
le tende-, stabilire l'accampamento in un luogo (un esercito). -per estens
stabilire l'accampamento in un luogo (un esercito). -per estens.: stabilire
la propria residenza, la propria attività in un luogo. carducci, iii-30-19:
bene, o andremo a piantar tenda in un altro posto? -introdursi in un
un altro posto? -introdursi in un ambiente. de sanctis, ii-15-404:
che quella tendaròla tien coperta, / un mostro vivo v'è. -tendétta
celebrava messa, nella luce rossiccia d'un tendaggio che avevano calato sul finestrino,
, e si stava di sopra, in un salotto coi tendaggi, dove c'era
salotto coi tendaggi, dove c'era un sofà e il caminetto. fenoglio, 5-ii-473
di vegetazione. marinetti, 4-35: un enorme tendaggio di liane e foglie scendeva
degli elementi che compongono il sipario di un teatro. g. bufalino, 1-60
, seppure attenuato dai tendaggi, scoppiettare un rombo d'applausi. = deriv.
j: rizzarono sulla piazza della indipendenza un gran tendale, in occasione della fiera,
ricevette nel proprio suo brigantino, sotto un tendale ai velluto chermesi, tutto fregiato
veduto una bellissima signora, accompagnata da un uomo di mezza età, che era andata
vano di una porta, a costituire un riparo dalla luce solare. buonarroti
maestro, dove s'apriva la porta, un tendaletto rigato come la gandura d'una
. tendato, agg. costituito da un insieme di tende, anche fìsse (
insieme di tende, anche fìsse (un accampamento, una struttura turistica).
da tende, in partic. militari (un luogo). moniglia, 1-i-359:
-per estens. tendone teso in un luogo per riparare dal sole o dalle
s. v.]: hanno fatto un gran tendato in fondo alla piazza,
tendèlla, sf. disus. tempiale di un telaio. carena, 1-298:
-e). che mira al raggiungimento di un dato fine, a ottenere uno scopo
a ottenere uno scopo (un'azione, un comportamento, una risoluzione).
salva la di lei approvazione, conchiuso un negoziato unicamente tendente al fine suddetto.
guasta tutte le mie deliberazioni tendenti a darmi un po'più di quiete. rosmini,
connesso nell'uomo, tutto tendente ad un solo fine. codice napoleonico [regno d'
guido soria, si è disposto per un insieme di provvedimenti tendenti ad una compressione
i brigata... deve fronteggiare un violentissimo attacco tedesco tendente a irrompere sulla
a tal natura e a tal abito un consiglio, quale no descritto, d'uomini
in ii frontespizio, 309]: è un fatto che noi per primi, come
. esser sufficiente ad indur in noi un novo abito bono ed un costume tendente
in noi un novo abito bono ed un costume tendente alla virtù. muratori, 10-ii-31
-disus. che verte intorno a un certo argomento (un brano).
verte intorno a un certo argomento (un brano). memmo, 212:
2. che si dirige in un determinato senso; che è diretto a
determinato senso; che è diretto a un certo luogo (una strada, un fiume
a un certo luogo (una strada, un fiume, una freccia, ecc.
sognava una strada ombrosa, tendente ad un orizzonte puro e rosato. 3
. per estens. che si avvicina a un determinato colore, a una particolare sfumatura
guancie graciose,... tendenti ad un vago pallore. targioni pozzetti, 12-4-391
4-ii-12: erano grosse foglie carnose di un bruno tendente al violetto, cosparse di
i baffi folti tagliati a spazzola, che un tempo, come i capelli, erano
come i capelli, erano stati di un biondo tendente al rosso, e adesso erano
. -che si avvicina a un aspetto patologico o comunque non normale.
lacrimosi. -che esprime piuttosto velatamente un particolare intento. goldoni, iv-pref
che soggiunse quell'altro, col riso un poco più tendente all'ironico: «
condizione, che sta per cambiare (un processo, un fenomeno). longo
sta per cambiare (un processo, un fenomeno). longo [il caffè
(e può denotare tratti caratteriali di un individuo). leone ebreo,
-complesso dei valori e delle tradizioni di un popolo. mazzini, 50-196: per
tendenza alla pinguedine. -attitudine di un elemento chimico a legarsi con un altro
di un elemento chimico a legarsi con un altro. cesarotti, 1-xviii-101: è
o estetico di una persona o di un gruppo di persone, di un autore
di un gruppo di persone, di un autore e della sua opera, ecc.
non concluderemo la nostra osservazione senza pagare un altro debito alla memoria del boccaccio.
ciò 'importa poco'. -orientamento di un processo culturale, sociale, economico o
. ciò che è in voga o costituisce un modello da imitare. eco [
chi è tenden4. l'avvicinarsi a un determinato colore. zioso; parzialità, faziosità
. dai capelli giallastri con tendenza a un tiziano scarruffato. 5. disus
5. disus. direzione di un moto. alearotti, 5-244: se
moto. alearotti, 5-244: se un corpo descrive intorno a un punto
5-244: se un corpo descrive intorno a un punto mobile o immobile aree proporzionali
cir conferenza vagliono a fare un mondo quale è il nostro.
rappresenta la direzione in cui evolve un dato processo o fenomeno. gramsci
tendenziale depressione economi ca, un accentuato spirito di nazionalismo economico. r.
montaggio... all'intemo di un processo di tendenziale fluidificazione del ciclo meccanico
, la progressiva diminuzione del guadagno che un detentore dei mezzi di produzione ricava,
. gramsci, 1-211: mentre da un lato il progresso tecnico permette una dilatazione
indulgenza disarmata, compiacente e mefistofelico come un ex re- pubblicano tendenziale.
delle concezioni e teorie che propendono verso un determinato orientamento ideologico. gobetti
tendenzialità, sf. il propendere per un particolare orientamento ideologico o epistemologico.
discuto l'opportunità di averla proclamata come un fatto. gramsci, 4-200: nel movimento
piuttosto crociano. soldati, 6-489: un immenso agglomerato di famiglie tutte tendenzialmente anarchiche
tenuto finora dalla letteratura sulla realtà è un discorso 'autoritario'... e si
si rende conto della necessità di sostituirlo con un altro discorso, 'democratico',..
576: chi afferma che può esistere un giudice della verità, della tendenziosità, della
letteratura italiana... è ritratto di un popolo sorpreso nella sua cultura, indispensabile
sorpreso nella sua cultura, indispensabile, da un lato, come distillazione di tale cultura
distillazione di tale cultura, e, da un altro, come stimolante della coscienza grazie
da una data posizione ideologica, da un particolare punto di vista, da un determinato
da un particolare punto di vista, da un determinato fine individuale o settario; parziale
; parziale, fazioso, interessato (un giudizio, un'esposizione di fatti, una
erano quelli che portavano sotto la notizia un commento più o meno tendenzioso. pasolini,
come mai nel contesto in cui opera un giornalista come barbato si sia formata quella
anche da noi per indicare nelle ferrovie un carro che segue immediatamente la vaporiera e
ha preso fuoco e butta fuori fiammate di un metro. fenoglio, 5-i-1535: binario
, 5-i-1535: binario tale. peccato sia un elettrico. se era una vaporiera,
'tender': in linguaggio di marina, è un naviglio che serve a qualch'altro vascello
[marzo 1992], 195: un panorama tra i più ampi e completi in
amore an fatto compagnia / e teso un dolce laccio / per mettere in sdiaccio lo
e senza scorta / mi vide, un laccio che di seta ordiva / tese fra
aggiuntovi sopra i piedi per modo d'ornamento un bacino, ne risultava il descritto tripode
138: nelle vostre teste / non un fil bianco: bianche, nel giardino
della veglia portava i bicchierini pieni d'un rosolio verdognolo composto dalle monache con droghe
appostarono il passaggio nell'erba e gli tesero un fildiferro nascosto. -assol.
disciolte corde. comisso, v-20: un ragno... sta tendendo la sua
i panni] gli portava a tendere in un orto quasi a una gittata di mano
sopra. soderini, i-74: insomma un giardino pensile vi starà bene...
panni sui cespugli. -piantare un padiglione, una tenda; montarla dove
. allungarsi fino alla massima estensione (un cavo, una lenza). gadda
zanotti, 1-5-224: come si vede in un arco, se alcuno per forza lo
; il viso in quello sforzo era un poco infoschito. -figur. mirare
-figur. mirare a uno scopo, a un obiettivo (anche con riferimento a soggetti
miglioramento della società 3. protendere un arto, distendendolo. dante, par
11. ant. essere attendato (un esercito). ariosto, 30-15:
. prov. monosini, 128: un beva la lepre e l'altro la piglia
la lepre e l'altro la piglia. un tende la rete e l'altro piglia
rete e l'altro piglia gli uccelli. un fa i miracoli e l'altro raccoglie
e l'altro raccoglie i moccoli. un fa la pallottola e l'altro la tira
agg. letter. costituito da tende (un accampamento). gioberti, 4-2-541
che misura il grado di durezza di un ortaggio, in partic. dei piselli.
téndio) ant. montare le tende di un accampamento. guido delle colonne volgar
ant. collocato, montato in un luogo (una tenda). guido
grieci. -accampato, attendato (un esercito). guido delle colonne volgar
, sm. invar. meccan. in un sistema di trasmissione a cinghia, dispositivo
giacomo, i-384: la fanciulla mise un grido straziante, barcollò, tese le
suo letto. -offrire o porgere un oggetto a qualcuno avvicinandoglielo. d'annunzio
: eunice mi ha teso il vassoio, un antipasto di salumi e sottaceti. tabacchi
una sua parte, in partic. un muscolo, una fibra). - anche
1219: passo, e precedemi sul limo un gaio / stormo di passeri quasi irridendo
io tese il guardo e dissi a un altro: ve 'l, c'è /
-per simil. distendere i rami (un albero). aleardi, 1-81:
figur. preparare o organizzare un'insidia, un tranello, un inganno, un'imboscata
organizzare un'insidia, un tranello, un inganno, un'imboscata. panfilo volgar
tendervi un'insidia. graf 5-1034: un prete che tende il laccio / alle donne
modificarsi ad altra condizione; avvicinarsi a un determinato stato; rappresentare o esprimere una
una determinata tendenza; stare per assumere un certo sviluppo. -anche in relazione con
sera. matem. avvicinarsi a un dato valore (una curva).
. 6. essere propenso a un dato comportamento, atteggiamento o vizio;
de amicis, ii-704: è una testa un po'... vaga, tende al
: accostarsi a una certa sfumatura (un colore); essere simile a un
un colore); essere simile a un certo sapore (il gusto di un cibo
a un certo sapore (il gusto di un cibo). p. cattaneo,
ma col calare della luce divenivano di un bianco acuto che dominava, distruggendoli, tutti
campare. 8. mirare a un fine, a un risultato, a un
8. mirare a un fine, a un risultato, a un obiettivo (anche
un fine, a un risultato, a un obiettivo (anche con riferimento a soggetti
g. gozzi, 1-449: v'è un ordine in tutte le cose, e
! cosa t'importa chi era? era un vedovo, mi chiese perfino di sposarlo
dirigersi in una data direzione; volgere verso un
], 125: ogni volta che presentiamo un dispositivo innovativo (come l'abs,
impiegato per posare tra pilone e pilone un cavo elettrico o telefonico. = comp
tendere il fil di ferro intorno a un contenitore, per chiuderlo. =
finestre di un'abitazione o ai finestrini di un veicolo, per non essere visti dall'
cui si celano le vere ragioni di un comportamento, di un'attività; finzione,
5-200: la donna aveva, entrando, un passo falsamente deciso che le faceva sbattere
inquadratura. tale effetto è ottenuto con un 'mascherino'. 6. inform.
è [una statua] in comparazione d'un uomo fatto dalla natura, composto di
e sottil ferie fibrose; / da l'un tendine a l'altro, una è di
forma quadrilunga, marinati in una terrina con un po'di sale, un po'd'
terrina con un po'di sale, un po'd'olio, d'aceto, una
, 9-30: alcuni alpini stanno scuoiando un mulo, il coltello... stride
gioiello. parise, 5-157: è un dolore acutissimo, che però all'inizio
, che però all'inizio somiglia a un indolenzimento, poi allo stiramento di un nervo
a un indolenzimento, poi allo stiramento di un nervo, di un tendine.
allo stiramento di un nervo, di un tendine. -tendine d'achille-, quello
tendine d'achille... nome d'un muscolo che serve a distendere il piede
corda magna. pratesi, 5-260: un di loro fuggendo lo colpì vigliaccamente d'una
ciascuna di queste due attaccature vien fiancheggiata da un sottilissimo tendinetto. = voce dotta
ha aspetto e consistenza simili a quelle di un tendine. r. cocchi
intervento chirurgico avente lo scopo di fissare un tendine su un osso per ridurre il
lo scopo di fissare un tendine su un osso per ridurre il gioco di un'
-organo tendineo: recettore della tensione di un muscolo. tendinite, sf.
tendinite, sf. patol. infiammazione di un tendine; tenosite. e
rotondeggiante che si forma sul moncone di un tendine reciso. = deriv.
); che riguarda o è relativo a un tendine. redi, 16-iii-287:
), agg. ant. teso (un arco). ovidio volgar.
, e ai canti / ove è un gran tenditore un vero mago, / che
canti / ove è un gran tenditore un vero mago, / che vive fra prestigi
te, così disinteressato e generoso, per un accattone, per un tenditor di mano
generoso, per un accattone, per un tenditor di mano. 5.
porre o a mantenere in tensione (un telaio, un cavo). a
mantenere in tensione (un telaio, un cavo). a. parazzoli,
tirando l'estremo del filo, afferrato da un morsetto, con una taglia, o
, con una taglia, o con un sistema di taglie, o con arganetti,
in casa di francesco savio... un tendone di tela verde, scorrendo sugli
.. mesceva il colore prediletto in un bicchiere colmo di ghiaccio in briciole, servendosi
e le 2 dopo mezzogiorno, sotto un gran tendone. govoni, 3-148:
s. v.]: c'è un gran tendone stasera alla marina; segno
di pioggia. pascoli, 54: fischia un grecale gelido, che rade: /
gelido, che rade: / copre un tendone i monti solitari: / a notte
poi cade. cicognani, 13-409: a un folgorare di sole succedeva uno stendersi per
uno stendersi per tutto il cielo di un tendone scuro dai pèneri neri grondanti
dei filari di vite, consistente in un pergolato su cui i tralci si espandono
sul suo treppiedi, con sopra come un tendoncino per quando pioveva.
medie. flogosi della guaina sinoviale di un tendine; tenosinovite. = comp
a tenduccia: esercitare l'usura, essere un usuraio. s. bernardino da siena
. 3. tose. tendaggio di un letto a baldacchino. biscioni [s
2. montato, innalzato (un padiglione, una tenda da accampamento)
, piombato nella tenebra, dopo aver atteso un poco che la famigliuola fosse andata a
nella tenebra, non scorgo più d'un tubo fumoso di lume a petrolio. landoljì
ragione virgilio dovea dirlo a dante in un luogo tutto pieno di nebbie e di
lettere e per messaggieri a voler soffrire un poco eli assenza dalla sua mandra cresciuta di
poco chiare o è incapace di capire un problema, stato d'ignoranza, mancante
ignotissime sempre le date necessarie a spiare un raggio di
dell'anima mia. pea, 1-129: un barlume d'amore diradava le tenebre del
dubbi e incertezze (in partic. in un testo). porcacchi, i-179 noi
intelligibile; tutto il resto è per me un abisso ai tenebre. -frase,
tistica, sociale, economica o politica di un paese, di un periodo storico
economica o politica di un paese, di un periodo storico (e il termine
secoli barbarici d'italia, entra in un paese da tenebre e densa caligine da ogni
, questo piccolo e insignificante murialto fu un faro di economica sapienza nelle dense tenebre
istruttive. bernari, 3-208: fossi un romanziere, inventerei; ma io non invento
invento: racconto a lei, e un poco anche a me stesso, i fatti
1-46: dev'esser nera la faccia d'un amante per ac- cenare all'amata la
: proverbiale 'esser panca da tenebre'd'un battuto e ribattuto dagli uomini affliggitori e
: ricoperto dal cono d'ombra di un corpo celeste o di una costellazione (
. -non illuminato, buio (un ambiente); molto ombreggiato, pieno
molto ombreggiato, pieno d'ombra (un luogo). algarotti, 1-ii-118:
i. alighieri, 264: l'un [il sole] caldo, fa chiareza
muta buia cameretta / del vaporoso lume un lungo lembo, / e a quella
sembra, che metta / di socchiusa pupilla un guardo in grembo. settembrini [luciano
pasquinate romane, 108: non lassar un mastro in tenebria / scoprisse la ignoranza
malati presero a volerla bene: era un pallido raggio di sole nella tenebria squallida della
partic. sociale e culturale, di un periodo storico. aleardi, 1-50:
del passato. fonda oscurità (un luogo), che non è illuminato,
ne con le virtù tenebrifere, ebbe un impulso di raggiungerla. 2.
condizione di oscurità, di buio di un luogo, di un ambiente. bresciani
di buio di un luogo, di un ambiente. bresciani, 6-v-304: in
, ecc. il suo corpo è d'un bruno nero sopra, castagno e lucente
pic privo di luce (un ambiente chiuso). fondi caravaggeschi? ora
guida. naturalismo caravaggesco in quanto incline a un chia roscuro intenso, ai
2. figur. che parla con un linguaggio allusivo, ciscene neldoscurità', nella
al gomito) che venivano avanti producendo un frastuono spaventoso, da rompere i timpani
uomo sempre cupo e serio, è un tenebrone. cantoni, 608: qui entrò
buio, oscurità notturna; penombra di un luogo, di un ambiente chiuso scarsamente
; penombra di un luogo, di un ambiente chiuso scarsamente illuminato o del tutto
spiaggia qualche spaventato di lanterna riparata da un mantello, da uno scialle. deledda
penso là, dentro la chiesa abbandonata fra un tene- rore misterioso di altari spogliati,
altari spogliati, di sarcofaghi freddi sopra un banchetto fiorito con due ceri accesi ai lati
alle favisse!? bacchelli, ii-58: un ansioso tenebrore dell'animo saliva entro di
enigmatico. de roberto, 1-428: un tenebrore fitto e pauroso avvolgeva l'avvenire
par- tic. riferimento ai colori di un dipinto). 0. vergani \
ombra, al riparo della luce (un luogo). novellino, xxvii-812
11: mi fermai di passar per un deserto / sì tenebroso ed erto, /
. nievo, 77: passava via come un fantasma perquelle stradacele tenebrose e infossate. moravia
., i-5-11: ellino misero ninfemo un luogo tenebroso e divorativo co'suo'tormenti
. beicari, 6-45: lo condusse in un luogo tenebroso e puzzolente che evaporava fuochi
delfino, 1-3: ivi si porta / un sol denaro, e quello pur si
questa tomba tenebrosa e scura / giace un villan di sì difforme aspet
quel volto bruno e fiero mi parve un baleno in una notte tenebrosa. misasi,
che non è dotato di luce propria (un corpo celeste). galileo,
nubi, ecc.). -anche in un contesto figur. cecco d'ascoli
e calcina, / e se sentiva un fraccassar di scale, / un suon de
se sentiva un fraccassar di scale, / un suon de arme spezzate, una reina
, cupo, nero o nerastro (un oggetto); che ha tonalità scure,
; che ha tonalità scure, cupe (un colore). boiardo, 1-5-60:
colore). boiardo, 1-5-60: un ponte vi è di pietra tenebrosa, /
. /... ha nel mezzo un trono alto e rotondo / di tenebrosa
bosco appariva già tutto cupo, d'un verde tenebroso, come se l'ombra
nuca erano raccolti e ripiegati in dentro formando un nucleo compatto che pesava sul collo.
, da violenza, da barbarie (un periodo storico). pianto di san
. -sozzo, turpe, ignominioso (un comportamento, un'azione).
tenebroso aspetto, / qual le nube un balen che passe e vòle. pananti
della persona, anche per quell'aria un poco tenebrosa e malsicura. e. sanguineti
-bel tenebroso-, uomo che ama circondarsi di un alone di fascino schivo e misterioso.
tormento (uno stato d'animo, un pensiero). caroso, ii-33:
de'torbidi pensier sgombrato resta / in un momento il tenebroso orrore. testi,
; arduo, complesso, ostico (un autore o un'opera, un concetto,
ostico (un autore o un'opera, un concetto, ecc.). boccaccio
filicaia, 2-1-131: onde se un picciol di virtù barlume / da i tenebrosi
preferisce non trattare esplicitamente, scabroso (un argomento). nievo, 68:
, non potea essere che non imprimesse un carattere aristocratico anche nelle funzioni più segrete
ad alcuni tenebrosi politici di sostener come un fatto che in mezzo alla miseria appunto si
ingannare il prossimo (un'azione, un comportamento, una condotta). gazzetta
denari del popolo negli usi capricciosi di un cacciatore, che si chiama re. manzoni
quel soggiorno, si trovano avviluppate in un intrigo tenebroso di persona appartenente a una
. ant. opaco, non trasparente (un corpo). daniello, 149:
tenebroso e fiso, / e sol un breve moto al cor gli resta.
, il tenebrume è appena rischiarato da un biancicamento di neve. bacchelli, 17-113:
o anche, tenace e viscosa (un terreno); che ha una densità
da consentire l'ancoraggio alle imbarcazioni (un fondale). palladio volgar.
è più tegnente. -compatto (un impasto); denso, spesso, poco
denso, spesso, poco fluido (un liquido). crescenzi volgar.,
150: e se vorrete il brodo un poco più tegnente, pigliate un pezzo
il brodo un poco più tegnente, pigliate un pezzo di fegato ben cotto con uva
forza adesiva; appiccicoso, collante (un materiale, una sostanza). crescenzi
per renderla piùmorbida, vi si mette dentro un poco di sevo e di trementina e
, insaldata con esse una porcellana, un cristal di monte, in niun luogo
. ant. che ha salda presa su un fondale (l'ancora di un'imbarcazione
scuri, i colori cupi (un pittore, una scuola pittorica, in
: di questi rimessiticei conviene far fici un vocabolo nuovo, chiamandoli la setta de'tenebrosi
più il picante). soggetto è un terreno con un gruppo d'alberi sul cielo
). soggetto è un terreno con un gruppo d'alberi sul cielo. r.
resistente, che si rompe difficilmente (un legno). filarete, 1-i-79:
essere tenente. -che ha un ingente patrimonio, ricco. -anche sostant.
cherere. -che ha assimilato un concetto, una dottrina. laudario della
occupa l'animo con intesità e persistenza (un sentimento, in partic. l'amore
che si accompagna, che si armonizza con un altro suono. boccaccio, iv-97
10. che si astiene da un determinato comportamento. francesco da barberino,
partic., faceva le veci di un capitano e che attualmente nell'esercito,
capitano, a cui compete il comando di un plotone o di un'unità equivalente.
maggiore, cui compete il comando di un battaglione e, in determinate condizioni,
e, in determinate condizioni, di un reggimento. b. giunti,
è già fatto. per il maggiore ho un impegno, ma si potrebbe vedere.
, di corazze, e d'archibugieri, un foriero maggiore, co'suoi aiutanti,
di questo famoso dilettante render possono testimonio un gran numero di nobili milanesi e forestieri
gli aspiranti alla marina non escono da un collegio; s'imbarcano immediatamente sui bastimenti
per appoggi, s'ungono immediatamente ad un grado di tenente di vascello.
il notaio, tre persone distinte, e un birro solo. f. f.
. 3. funzionario che riveste un ruolo subalterno nell'amministrazione di un potere
riveste un ruolo subalterno nell'amministrazione di un potere, nell'esercizio di un governo,
di un potere, nell'esercizio di un governo, sostituendo ah'occorrenza un governatore
di un governo, sostituendo ah'occorrenza un governatore o collaborando con lui per mansioni
careni, 1-vi-174: vi regge giustizia un govemadore con titolo di capitan generale dell'
capitan generale dell'isola, colla consulta d'un assessore, chiamato tenente, deputatovi anche
terrore dell'ufficio politico per via di un tenentino che interrogava con la pistola in pugno
la vita è allegra, per merito d'un tenentello..., che nel
matti! io dar la mia figliola a un te- nentucolo di fanteria, uno scapigliato
tenènte3, sm. ant. affittuario di un fondo. p ubaldini, 1-112
3. consistenza, compattezza di un impasto (in par- tic. alimentare
della guardia di finanza, comandato da un tenente o da un maresciallo. -anche:
, comandato da un tenente o da un maresciallo. -anche: il territorio corrispondente
2. ant. autorità sopra un corpo militare. -in par- tic.
del cardinale, per essersi ricusata ad un suo figliuolo alfiere delle guardie, la tenenza
politica e amministrativa di un'autorità in un determinato territorio; governatorato. ulloa [
, sm. ant. parte tenera di un animale macellato. trattato di falconeria
le loro mani non s'erano disgiunte. un altro minuto, e l'uno saltava
diritto di coloro che le avevano morto un suoi figliuolo ch'era iustissimo e sanza colpa
didascalia che prescrive l'esecuzione delicata di un brano. gianelli, iii-127: teneramente
fra le mani; stringere o afferrare un oggetto (o anche una parte del corpo
parte del corpo, una persona o un animale) con la mano o le mani
, pred. dell'ogg., un avv. o un compì, di luogo
dell'ogg., un avv. o un compì, di luogo) mantenendolo in
una parte del proprio corpo, per reprimere un movimento sussultorio o cercando di alleviare uno
altre gli risulteranno dalle analoghe meditazioni, e un giorno, spero, si terrà i
3-182: quelli che ci avevano messo un po'di tempo... prima di
più cristiano giulio. e non era che un deista. non mi so rassegnare ad
, trattenere a sé l'estremità di un oggetto, opponendo resistenza a una forza esercitata
70: l'effetto dello strappare un solido sempre ha da dipendere da due
contrarie, delle quali l'una tiri per un verso, l'altra o tenghi forte
, sostenere una persona che vacilla, un oggetto instabile, una pianta rampicante (
giovane, 9-166: non sarebbe la vite un animale / senza 'ngegno né sale?
. reggere fra le braccia o al collo un bambino, in partic. durante il
. cavalca, 19- 316: un uomo ricevette e tenne al battesimo un sabato
: un uomo ricevette e tenne al battesimo un sabato santo una giovane figiuola d'uno
di bologna, / che sulle braccia un figliuolin tenere. g. gozzi, 1-80
abbandonato amante volle tenerlo a battesimo perconchiudere almeno un comparatico. -figur. presiedere, intervenire
di un'opera appena terminata, presentare un volume. bonsanti, 4-351: si
. bonsanti, 4-351: si faceva un vanto... d'aver tenuto a
attonita allo spettacolofunesto, e tiene per mano un figliuolino, il quale nel riguardarvi piange
; abbracciare. -di donna: avere un rapporto sessuale con un uomo (e
-di donna: avere un rapporto sessuale con un uomo (e ha valore eufem.
o fuggire (anche nel corso di un combattimento). novellino, xxviii-877:
f. romani, cxxxiii-264: egli è un pazzo., lo sentite? /
di muovere le braccia, per frenarne un attacco. -trattenere un cavallo.
per frenarne un attacco. -trattenere un cavallo. novellino, xxviii-864: il
sovra l'altro il garzone, ed a un de'lati / a lungo fren tenea
impedire i movimenti o le funzioni di un arto o di una parte del corpo,
. -fissare, mantenere fermo, costringere un elemento o un oggetto in un luogo
mantenere fermo, costringere un elemento o un oggetto in un luogo o in una posizione
costringere un elemento o un oggetto in un luogo o in una posizione (anche
ferro che attrae, che ne può un altro ferro che li sia presso, attraere
attraere anco e tenere. -imbrigliare un fiume (in partic. nella locuz.
qualcuno a soffermarsi più a lungo in un luogo per un determinato scopo o motivo,
più a lungo in un luogo per un determinato scopo o motivo, talvolta anche
e lui tenne a sua posta piu d'un anno. p f. giambullari,
. buonafede, 2-iii-376: onesicrito mandò un altro figliuolo a distorlo da quella consuetudine,
nell'intento di esitare o di procrastinare un determinato comportamento, una situazione o un'
49: io avevo debito con un fondaco sei fiorini di suggello, che
, che l'no tenuto in parole un pezzo. -tenere in tempo qualcuno:
astenere qualcuno da un'intenzione, da un progetto, da un'impresa; indurlo
che al mondo sia possibile / trovar un animai tanto caparbio, / quanto è la
il miele in bocca e in cuore un serpente! cicognani, v-1-526: « chi
meni via, / e tu diventi un di sua concubrina? d'annunzio, v-1-78
briglia, in partic. per indicare un atteggiamento volto a fronteggiare o ad evitare
portamenti eziandio de'piccolissimi ufficiali: che è un gran tenerli in briglia e costringerli,
8-199: ci vengono effettivamente dalla società un buon numero ai leggi e regolamenti,
. reprimere il pianto, il riso, un grido, un atto o una parola
pianto, il riso, un grido, un atto o una parola che riveli un
un atto o una parola che riveli un sentimento, ecc. gherardi, ii-94
un'invidia, una mesta tenerezza, un accoramento tale, che durò fatica a tener
. moderare, disciplinare, controllare, frenare un sentimento, una passione, un desiderio
frenare un sentimento, una passione, un desiderio, un'impulso, un istinto
, un desiderio, un'impulso, un istinto, proprio o meno comunemente altrui.
così le labbra per tenere a freno un impeto d'ilarità che gli gorgoglia dentro
dannose; stornare una punizione; disinteressarsi di un dovere morale; respingere pensieri tristi o
. -in partic.: non lasciar fuoriuscire un liquido o un gas (un contenitore
: non lasciar fuoriuscire un liquido o un gas (un contenitore, un sistema di
fuoriuscire un liquido o un gas (un contenitore, un sistema di chiusura).
o un gas (un contenitore, un sistema di chiusura). intelligenza,
le spalle. -ritenere nello stomaco un cibo o una bevanda; non rigettare
non terrebbe. -mantenere per un certo tempo in bocca una sostanza (
bocca una sostanza (in partic. un farmaco) senza inghiottirlo o sputarlo.
, 1-iii-227: tiene [la chiesa] un aitar maggiore, con due altri allato
determinata quantità di metallo prezioso; avere un determinato titolo (una moneta).
o elementi geografici (una regione, un territorio). leonardo mocenigo, lxxx-3-110
data capienza (anche con riferimento a un multiplo rispetto a un sottomultiplo). -
con riferimento a un multiplo rispetto a un sottomultiplo). - anche assol.
iii-152: sfidò... a bere un giorno protea famoso bevitore, il quale
. - in partic.: indossare un abito, un copricapo. guinizelli,
partic.: indossare un abito, un copricapo. guinizelli, xxxv-ii-479: chi
guinizelli, xxxv-ii-479: chi vedesse a lucia un var capuz- zo / in cò tenere
specie di fazzoletto increspato attaccato davanti con un nastro rasato bianco. gozzano, ii-263:
riparare, o anche lasciare, abbandonare un oggetto in un luogo o in un
anche lasciare, abbandonare un oggetto in un luogo o in un contenitore.
abbandonare un oggetto in un luogo o in un contenitore. paolo da certaldo,
labbra nel suo bicchiere, e lo tenne un po'sulla coperta, ché a momenti
scorze d'ostriche. -sottoporre un alimento a una determinata preparazione. citolini
. -tenere discosto: far sì che un fatto o un avvenimento (per lo
discosto: far sì che un fatto o un avvenimento (per lo più negativo)
svolga o si mantenga a distanza da un luogo. ammirato, 1-ii-171: pare
addosso. 21. mantenere per un certo tempo una parte del corpo in
compì, pred. dell'oggetto, con un avv. o con un compì,
oggetto, con un avv. o con un compì, di modo o di luogo
libertà di tenere tre, due, oppure un riccio solo cadente sul seno, ma
tenga a lagrimare. luogo, un ambiente o anche il corpo umano e una
, pred. dell'ogg. o con un compì. di modo o un avv
con un compì. di modo o un avv.; e talvolta la locuz.
parole il lei desiderio, fin che con un suo viaggio, d'innanzi se le
la notte non tengono per lo più in un tal freddo il capo coperto. chiari
: mantenere aperto, chiuso al pubblico un esercizio commerciale. libri criminali lucchesi,
minaccievol atto. -favorire, sostenere un disegno, un progetto; mantenere in
-favorire, sostenere un disegno, un progetto; mantenere in condizioni accettabili,
imagini l'avrai. ti prometto di farti un servizio di tal sorte e che quelli
o cercando di percepire una voce, un suono o un rumore. guittone,
percepire una voce, un suono o un rumore. guittone, i-1-22q: l'
., 10-46: non tener pur ad un loco la mente. m. villani
.. dalla sua casa, poteva tenere un orecchio alla strada e uno al monastero
. 42 24. mantenere per un certo tempo un oggetto, un
24. mantenere per un certo tempo un oggetto, un
mantenere per un certo tempo un oggetto, un
insieme nel suo complesso e veder tutto a un tratto il suo pensiero.
26. sottrarre alla vista, celare (un oggetto o anche una persona o un
un oggetto o anche una persona o un animale); in partic. in relazione
suo visire. 27. non manifestare un pensiero, un'intenzione, un desiderio
non manifestare un pensiero, un'intenzione, un desiderio, un'emozione, un sentimento
, un desiderio, un'emozione, un sentimento, non divulgare o non rendere
rendere nota una notizia, un'informazione, un fatto; non confessare un peccato,
informazione, un fatto; non confessare un peccato, una colpa (in partic.
ci è nato, / lachete, un nipotino perché pregna / di casa vostra a
tengo nello stomaco: mi somigli a un tacchino. -non esibire una qualità
. -avere costantemente presente a sé un modello. machiavelli, 1-i-64: ha
o anche risieda, dimori, alloggi in un determinato luogo o in una posizione rispetto
ii-19-108: ora, vecchio, tiene un figliuolo a studiare medicina qui, e non
qualcuno di recarsi o di tornare in un luogo, di interferire in una questione;
una persona. frachetta, 27: un prencipe nuovo vuol fa'ogn'opera per tenerci
respingere (in partic. nel corso di un combattimento o di una rivolta).
, tener vivo, davanti. a un esercito reale. gemelli careri, 1-ii-80:
lontane. -sistemare, far vivere un animale in un luogo; condurvelo
-sistemare, far vivere un animale in un luogo; condurvelo al pascolo o
condurvelo al pascolo o perché vi dimori per un certo tempo. trattato de'falconi
o persone di fiducia in genere in un determinato luogo. machiavelli, 1-i-481:
-mantenere (stabilmente o provvisoriamente) un contingente militare in un dato luogo;
o provvisoriamente) un contingente militare in un dato luogo; predisporvi milizie a difesa
compone a gran piacere di musica con un persiano che tiene in casa. b.
. g. gozzi, i-3-223: fu un tempo che alcuni per sollazzo si tenevano
-ospitare come dimora, come patria (un luogo, una città).
de amicis, xiii-52: partenopeo carissimofconosco un bravo avvocato napolitano che tiene due cari
f. doni, 4-67: il tener un ricco, che ha donna e figliuoli,
di concubine e nulla il torre suo a un poveretto... pare una baia
, 1-1-195: in uno petto d'un uomo facinoroso, che si teneva la
al sostentamento e all'efficace mantenimento di un organismo collettivo (come un esercito,
mantenimento di un organismo collettivo (come un esercito, un'istituzione, una corte
mesi. -tenere a soldo, un soldo-, v. soldo1, n.
. 32. trattare una persona in un modo per lo più adeguato e gentile
. li si vuole tenere almeno un po'da parenti. e non v'
l'atteggiamento, che una persona o un gruppo di persone (o anche un
un gruppo di persone (o anche un animale) perseverino in una condotta o si
pred. dell'ogg. o con un compì, di modo o di stato in
monte, ii-380: nel core aggio un foco / lo quale me consuma,
le nostre anime non furono divise: un volere un amore ci ha sempre tenuti
anime non furono divise: un volere un amore ci ha sempre tenuti legati e
in gran pensiero. cesarotti, 1-xli-82: un lavoro di tale importanza mi tenne per
per un'ora, sino a stamparsi un circolo rosso sul culetto. -tenere
bilancia, dimmi segli è quello o pure un altro? -tenere in croce, v
. b. davanzali, ii-445: un uovo, ch'un mezo grano d'oro
, ii-445: un uovo, ch'un mezo grano d'oro si pregia, valeva
siccome io sento, che si direbbe d'un medico, il quale allor ch'era
in ostaggio (anche in relazione con un compì, pred.). rinaldo
! novellino, xxviii- 801: un signore... per alcuno misfatto tenea
signore... per alcuno misfatto tenea un savio greco in pregione. testi non
di vivere gli venia conceduta così ad un tratto da'suoi genitori, i quali
cui molti piccioli tiranni rendendo omaggio ad un solo e maggiore, teneano, sotto il
-tenere qualcuno in pugno, in un pugno di ferro: v. pugno
mai, / non poss'io già star un giorno in vita, / s'avanti che
occupandone l'animo in modo esclusivo (un sentimento, in partic. l'amore,
. l'amore, anche personificato, un desiderio, uno stato d'anino);
; assillare, tormentare senza tregua (un dolore, una pena); suscitare uno
di affanno; inquietare, angosciare (un dubbio, una preoccupazione, un timore
(un dubbio, una preoccupazione, un timore). guittone, ii-xxvm-3:
fondo intellettualmente; catturare l'attenzione (un dubbio, un problema, una questione)
catturare l'attenzione (un dubbio, un problema, una questione). pecchi
/ che desto di repente / piglio un torchietto ardente / e vo a veder
in uno stato di degradazione morale (un vizio). s. bernardino da
la sodomia maladetta. 38. provocare un persistente malessere; prostrare (una malattia
qualcosa di misteriosamente di più, come un aereo morbo da non sgombrarsene mai più
... e fra le altre un incomodo alla gamba di mamà,..
39. recare, arrecare, provocare (un danno, una sofferenza). anonimo
loria, 1-52: la gamba tagliata diventò un mobile della sua stanza, un mobile
diventò un mobile della sua stanza, un mobile molesto che s'impiccava alle corde della
o mezzi. -in partic.: custodire un documento o un oggetto (prezioso o
partic.: custodire un documento o un oggetto (prezioso o che si presume ancora
lemene, i-i 77: se mai volesse un dì / ritornar qual prima fu,
costumi. -mantenere il possesso di un bene, senza vendere. -in partic
lascio scappare di sicuro. -mantenere un privilegio, un beneficio. savonarola,
sicuro. -mantenere un privilegio, un beneficio. savonarola, i-15: o
-avere nella propria bottega, vendere un determinato genere di merce. g
la contessa di x., teneva un piccolo magazzino di ciò che comunemente si
sue arme a'poveri; e lasciolle a un suo barone, che le vendesse,
me l'aveva tenuto quivi più che un mese. cesarotti, 1-xxix-327: in tal
1-xxix-327: in tal guisa liberando da un tal gastigo chi si tien le cose della
si tien le cose della citta, né un altro nuovo sostituendone, popolo, senato
. aver ricevuto o ricevere una lettera o un pacco. guidiccioni, 5-128: tengo
. come invito o ordine di accettare un oggetto che si porge; e progressivamente
una persona sgradita, un'offesa, un danno, ecc. (che non
tientele, coglione. -accogliere un invito, un'esortazione. latini,
/ e sul ter- ren precipitò d'un salto. 4-5. ottenere un
un salto. 4-5. ottenere un bene (anche di natura spirituale) a
: la procellosa e trepida / gioia d'un gran disegno, / l'ansia d'
gran disegno, / l'ansia d'un cor che indocile / serve, pensando al
; e il giunga, e tiene un premio / ch'era follia sperar, tutto
-conseguire, raggiungere uno scopo, un risultato, un effetto, anche una
raggiungere uno scopo, un risultato, un effetto, anche una condizione interiore; riportare
condizione interiore; riportare una vittoria, un successo. -anche in relazione con una
i persi. 46. possedere un bene (o anche un oggetto),
46. possedere un bene (o anche un oggetto), per lo più con
: io non possego pur di terra un piede: / io non ho roba e
2-i-170: il marchese... tiene un dilettevol palagio, con giardino e boschetto
spesa. g. gozzi, 1-158: un certo vecchio, di pochissime forze,
, avea trovato alloggio in casa di un barbiere suo amico, dove teneva uno stanzino
piccola pensione. 49. abitare un luogo, una regione; occupare un'abitazione
i tristi giorni delle generazioni che tennero un tempo questi nostri medesimi focolari. pascoli
50. occupare (momentaneamente o stabilmente) un luogo, un territorio, una posizione
momentaneamente o stabilmente) un luogo, un territorio, una posizione determinata (anche
(anche in uno schieramento militare) un certo spazio o posto. dante,
guardinfanti delle donne, che tengono tutto un canapè. pananti, i-431: tiene /
banda che sporta in fuori delle mura un terzo di miglio. -riservare il posto
altra persona (in partic. in un locale pubblico o su un mezzo di trasporto
. in un locale pubblico o su un mezzo di trasporto). -pervadere un
un mezzo di trasporto). -pervadere un luogo (il silenzio). leopardi
aria intorno. 51. coprire un tempo determinato; durare per un certo
. coprire un tempo determinato; durare per un certo periodo, impiegarlo; dedicare il
in questi ultimi tempi tenne lo spazio di un mese intero e qualche giorni del susseguente
g. bianchetti, 1-27: prendete un libro,... portatelo da un
un libro,... portatelo da un genere di persone ad un altro
da un genere di persone ad un altro: da quelle in cui prevale la
in gestione, ecc.; gestire un albergo. libro del dare e dell'
fra le memorie della mia fantasia tiene un posto di principessa, accanto a mia madre
; avere una funzione, un'autorità, un titolo, una prerogativa; svolgere un
un titolo, una prerogativa; svolgere un incarico. compagni, 2-8: pensai
bacchelli, 2-xix-194: non potrei tenere un incarico, che da parte mia sarebbe
. quel vecchio gli aveva tenuto luogo di un mondo: vi aveva trovato la severa
o sotto l'autorità d'altri, un luogo o un territorio. -anche con
l'autorità d'altri, un luogo o un territorio. -anche con riferimento a uno
dell'amo, / al mezzodì giace un paese guasto: / gli antichi etruschi un
un paese guasto: / gli antichi etruschi un dì lo coltivamo, / e tenne
per la contrada, vide... un bello fico maturo; fecelsi cogliere.
uomini in genere, una postazione o un settore. serventese dei lambertazzi e geremei
57. reggere, governare o amministrare un popolo, una città, uno stato
spiritualmente e materialmente la chiesa cattolica, un ordine religioso, una chiesa locale.
, iii-218: praticandosi qui di proveder d'un vescovoalla sua chiesa di bisignano, per esser
pochi carabinieri di questa caserma era venuto un nuovo maresciallo. 58. curare
tiro. 60. coltivare un terreno (anche in relazione con il
di coltura adottato); tenere in ordine un giardino; curare la crescita di una
attività economica, gestire una bottega, un negozio, anche il gioco d'azzardo.
carceri che tengono bettola, inorridiscono d'un prigioniero astemio. codice dei delitti e delle
piovene, 14-95: fu affidato ad un precettore che teneva una specie di collegio non
62. svolgere una lezione o un ciclo di lezioni, un corso;
una lezione o un ciclo di lezioni, un corso; seguire una classe di allievi
; seguire una classe di allievi; impartire un insegnamento. -tenere scuola: esercitare la
la prima classe elementare era tenuta da un certo maestro pozzi, uomo di moltissimo ingegno
63. indire una riunione, un dibattito; radunare, convocare un consiglio