; momento di arresto nello sviluppo di un fenomeno o di un'attività. g
impregnato di vapori e biancheggiava stancamente con un riverbero diffuso, sopra una distesa di
di questi stancamurelli, e, or con un favoruzzo e or con un altro,
or con un favoruzzo e or con un altro, or di punta, or di
2-81: a lavorare col lume dopo un po'ti stanchi gli occhi. -lavorare
:. lavorare stanca. -spossare un animale. porcacchi, i-131: alessandro
solidità delle sue ragioni, altri sopraffatti da un raziocinio senza quartiere che snervava e stancava
e scriva? -impegnare a fondo un artista nell'esecuzione di un soggetto.
a fondo un artista nell'esecuzione di un soggetto. boccaccio, viii-2-128: fu
pre ghi / ch'appo un secolo scorso non fia che me lo neghi
pazienza di giobbe, la pazienza d'un santo. g. berto, 5-172:
santi. 3. consultare ripetutamente un testo. giannone, 41: cominciai
in fondo le possibilità espressive offerte da un argomento. rovani, 1-8: i
giovani pittori versavano nella disperazione di trovare un soggetto che non fosse stato stancato dalla scuola
soverchie ed affettate bellezze. sfruttare eccessivamente un terreno impoverendolo di sostanze nutritive.
troppo replicate volte. -indebolire un onanismo vegetale. domenichi [plinio]
. impegnarsi strenuamente per il conseguimento di un obiettivo. bambagiuoli, xxxvii-43: questo
morte spaventa. ibidem, 242: un buon paio d'orecchi stancano cento male
. che stancata! arbasino, 226: un paio di volte, in giorni festivi
a ogni uncino, / piacemi di prestare un pocolino / a questa pennato stancato dito
/ di nostra via, restammo in su un piano / solingo più che strade per
son tante che, se non tossivo un poco guercetto, stancato, schibar- ba
presto ed appena trovava sulla propria rotta un ambiente conosciuto o una scaletta che scendeva
nei confronti di una persona, di un comportamento o di una situazione. foscolo
9. venire meno, esaurirsi (un desiderio, una passione, la volontà
progressivamente di intensità fino a cessare (un movimento, una corrente marina, una precipitazione
fertile a causa dello sfruttamento eccessivo (un terreno). roseo, iii-3
. per estens. rallentato nel corso (un fiume). patrizi, 3-221:
letter. usato per una lunga degenza (un giaci- glio). alfieri,
avido sen muova pensieri / lo indomabile un dì gallo feroce / e stancatóre de'crimei
aretino, 20-110: avendo io stangheggiato un dieci o dodeci amici, che non
-sollecitare in modo pressante qualcuno per raggiungere un intento. caro, 3-2-195: tutti
unioresi. -stancare l'avversario in un duello con finte, ritirate, ecc
3. attenuare, rendere meno intenso un sentimento. nievo, 311: finii
altri doveri. 4. rimestare un ingrediente in un contenitore, lentamente e
4. rimestare un ingrediente in un contenitore, lentamente e a lungo,
, uno col mestolo lo stancheggi bene e un altro tutto in un tempo metta nel
stancheggi bene e un altro tutto in un tempo metta nel calderotto una cucchiaiata della
fisica, per lo più dovuta a un viaggio, a uno strapazzo, a
sforzo, a una grande fatica, a un lavoro estenuante, a un rapporto sessuale
, a un lavoro estenuante, a un rapporto sessuale prolungato, a una malattia,
antonio compassione alla loro istanchezza, fece un poco d'orto? er potere avere
non ho voglia / di tuffarmi / in un gomitolo / di strade. / ho
e invece d'improntare lo spirito d'un suggello qualunque, lo lascia come una
: era [boine]... un poeta che sapeva affascinare con certi moti
, di fantasia, di inventiva in un artista o in una cultura. firenzuola
1-150: il genio, ove manchi d'un affetto predominante che invada tutte le potenze
e del cuore e le conciti ad un fine universale, vivrà sempre infelice, e
. -espressione del volto che denota un tale stato d'animo; languidezza dello
in una certa stagione, aveva avuto un successo simile... e si toma
6. ant. aftievolimento dell'intensità di un sentimento. caro, 17-43: vergognosissimo
17-43: vergognosissimo rimedio del dolore è in un uomo prudente la stanchezza d'esso dolore
. agric. fenomeno che si verifica in un terreno che non venga sottoposto alla rotazione
9. econ. fiacchezza, inefficacia di un movimento finanziario. 10. tecn
(e conseguente scarsa funzionalità) di un materiale (con partic. riferimento al piombo
bisogno di riposo, in partic. durante un lungo viaggio o anche per una malattia
, 8-841: stanco, mi gettai su un letto. papini, v-565: il
solito e si distese all'ombra vasta di un fico. -sostant. arici,
stancamorta pel travagliato viaggio, piomba in un sonno profondo. -in una sineddoche
571: la bianca / fronte d'un tratto si macchiò di stille / rosse,
/ rosse, la testa, in un attimo stanca / per sempre, si piegò
. pavese, 9-107: entrò con un passo aggressivo e gli occhi lucidi e stanchi
dalla scollatura... i seni un po'stanchi. -trascorso avvertendo la
necessità del riposo (la notte, un periodo di tempo). carducci,
su la stanca sera / pensan con un sospiro e una preghiera. verga, 8-84
e una preghiera. verga, 8-84: un viso su cui erano passati gli stenti
dopo mezzogiorno, s'affacciava alla porta un aitante vecchio vestito tutto di seta nera
3. per estens. travagliato da un profondo malessere spirituale o psicologico; depresso
de le cose vane, / d'un vii diletto che sì tosto manca! serdini
onofiri, 11-45: si sciolgono in un impeto di fuoco / i paesi, gli
ritardato amore. -poco caloroso (un applauso). montale, 3-74:
3-74: lo stanco applauso che partì da un luogo ormai topograficamente sospetto non persuase più
durerà poco. -inadeguato, insufficiente (un aiuto). antonio da ferrara,
-pago, soddisfatto al punto di cessare un comportamento o una sequenza di azioni (
manco / tra loro aveva, ed avieno un signore / che dello spender non si
diremo di centro, ebbe a svolgere un compito importante nella lotta contro la chiusa
; non più vivace, fiacco (un periodo dell'anno per quel che riguarda
, prima che la stagione si faccia un poco stanca, un po'di 'chiasso'.
stagione si faccia un poco stanca, un po'di 'chiasso'. montale, 18-456:
; che non ha più il calore di un tempo (l'ospitalità). dante
. (superi, tardissimo). dopo un lasso di tempo alquanto lungo a partire
lasso di tempo alquanto lungo a partire da un momento determinato. 3
di sé che il signor principe, e un giorno, il signor principe sarà lui
pittori. -più tardi: in un momento successivo rispetto a quello considerato;
tasso, 19-19: sorge più tardi e un gran fendente, in prima / che
/ ripartirai più tardi / per assumere un volto. pecchi, 13-72: ma questo
avvenne più tardi, quando - in un altro turno di vacanze, dopo due anni
dal castel guiglielmo, al valicar d'un fiume... assalitolo, il rubarono
l'orecchio incollato al muro e sveglio come un grillo, attento a cogliere attraverso i
queste riunioni mio padre mi trattasse come un adulto, permettendomi di restare alzato fino a
anche, di una scadenza, di un limite temporale. sannazaro, iv-62:
d'uomo. s'è fatto tardi in un momento. si fa tardi, e
tardi. 3. oltre a un determinato limite temporale, a una scadenza
compimento a un'azione, per giungere a un determinato luogo, ecc.; in
leopardi, iii-780: adempio tardi a un dovere che mi corre verso di lei
. carducci, ii-3-178: la ringrazio (un po'tardi, ma meglio una volta
pavese, 10. 112: questo è un vecchio deluso, perché ha fatto suo
opportuno, tardivo (un'azione, un comportamento). petrarca, 273-8:
corto / spazio a l'eterno ch'un muover di ciglia / al cerchio che più
ducento anni non si muove più ch'un grado, e 28 minuti. m.
sera a tardi preso a fundi in un logo monto solatario. boccaccio, dee.
: pervenne una sera al tardi in un luogo assai ostico e pantanoso che si
la morte in viso, vi parrà un zucchero il raggiustarvi seco. cesari, 1-2-254
un'ora anteriore a quella effettiva (un orologio). magalotti, 20-180:
-essere tardi: presentarsi in ritardo a un appuntamento. varchi, v-38: tu
più tardi che o di: non oltre un dato limite temporale; entro un certo
oltre un dato limite temporale; entro un certo lasso di tempo. ammirato,
g. p. maffei, 318: un giorno in sul tardi prese il possesso
. -tardi 0 per tempo: in un tempo non troppo lonta- no; prima
o per tempo quella spedizione che da un giusto e grato principe sperar si conviene
bellincioni, 1-115: chi più d'un giusto sangue il cor si smalta /
tardi. ibidem, 224: un buon pentirsi non fu mai tardi. ibidem
, ii-n-81: più la ringrazio (un po'tardi, è vero, ma meglio
. firenzuola, 245: tornando iersera un poco tardetto da cenar fuori di casa
arriverete tardino. pratolini, 10-281: è un po'tardino. mi sento un fringuello
è un po'tardino. mi sento un fringuello, ma navigo verso la cinquantina.
anno fu lunga e tardicola, anche un pochino balorda. = deriv.
, che si muove con lentezza (un animale). vallisneri, iii-292:
arena del circo in una sosta tra un numero e l'altro. -sm.
l'ideatore dei tardigradi che girava con un suo minuscolo album di schizzi grandi come
di invertebrati. spallanzani, 4-vi-526: un animaluccio pendente al giallognolo, corredato di
2. che scorre lentamente (un fluido). vattisneri, ii-471:
diacciata v'intrudiamo [nelle viscere di un infermo], chi ci assicura che
.. non operino all'impro- viso un effetto al desiderato tutto contrario?
che indugia, che tarda nello spostarsi da un luogo all'altro (una persona;
3-499: il più tardigrado dei camerieri di un caffè da stazione ferroviaria portò finalmente i
a fiorenzuola d'arda, ni accompagnai con un ciclista tardigrado, che andava bene con
. gastron. ant. dolce costituito da un involucro di pasta frolla farcito con un
un involucro di pasta frolla farcito con un impasto di uova, latte, burro
che tarda a produrre il bozzolo (un baco). lambruschini, 7-174
, ii-7-300: la mia tardità deriva anche un cotal poco dalla smania di far bene
lentezza nei movimenti di una persona o di un animale. anonimo, xcii-i-313:
i passi. -scarsa velocità di un corpo in movimento (in partic.
in movimento (in partic. di un corso d'acqua, della lava, ecc
somma sua tardità nell'andare poteva essere un effetto del calorico ricevuto dal vulcano per la
di tardità,... possedeva un senso acuto dell'angusta realtà 4
di tempo trascorso prima del compiersi di un evento; ritardo nel verificarsi di un avvenimento
di un evento; ritardo nel verificarsi di un avvenimento. p cattaneo, 2-8:
, savonarola, ma che lo sbigottisce un poco la tardità nell'avverarsi di esse.
stagione più adatta per lo sviluppo (un animale d'allevamento). lauro,
oltre il periodo consueto o previsto (un fenomeno climatico, una precipitazione).
strappava, tre mesi or sono, un telegramma disperato. 3.
3. che si trattiene in un luogo oltre il tempo della migrazione (
luogo oltre il tempo della migrazione (un uccello). fanzini, 1-804:
uccello). fanzini, 1-804: un rosignolo tardivo faceva accompagnamento, dalla selvetta
. che tarda a produrre il bozzolo (un baco). lambruschini, 7-174:
. d'annunzio, vi-820: sembra un ragazzo tardivo. moretti, ii-
], 11: a firenze c'è un istituto, l'istituto umberto i,
che nel caso nostro, e in un corpo, quale è questo, pituitoso,
, pigre e stagnanti, sia necessarissimo un vitto parco, e di cibi gentili.
nota, molle e sinuosa, che dà un moto alterno ai fianchi ed al seno
pargola di dorè. -con riferimento a un veicolo, a un astro, a un
-con riferimento a un veicolo, a un astro, a un corpo, a
un veicolo, a un astro, a un corpo, a un corso d'acqua
astro, a un corpo, a un corso d'acqua, alla propagazione della luce
., ii-iii-14: ciascuna parte [di un cielo], quan- t'ella più
dovuta a debolezza e a stanchezza (un movimento, un passo, un gesto
debolezza e a stanchezza (un movimento, un passo, un gesto).
(un movimento, un passo, un gesto). petrarca, 35-2:
le sìstole mal dirsi alla diàstole / è un mal segno. g. gozzi,
comunione con gli altri, parevano ad esse un impiccio che si trovassero davanti, ed
che si trovassero davanti, ed inoltre un indizio della mia origine scadente e,
, / sì che s'ausi un poco in prima il senso / al tristo
. -con riferimento al moto di un astro, di un corpo, di
riferimento al moto di un astro, di un corpo, di un corso d'acqua
astro, di un corpo, di un corso d'acqua, ecc. boccaccio
si immaginano. -che ha un decorso lento (una malattia).
voce tarda. piccolomini, 10-281: se un verso nostro ordinario d'undici sillabe fusse
pigrizia, per indolenza; incline a un comportamento, in partic. a una
di papa paolo è questa, d'un delfino congiunto con un camaleonte. è
è questa, d'un delfino congiunto con un camaleonte. è cavata d'una che
fece augusto imperatore, il quale poneva un delfino avvolto a un'ancora, volendo inferire
di una promessa, nello svolgimento di un compito. carducci, ii-4-214: per
virgilio? e bene; egli era un tardo e poco piacente parlatore. leopardi,
morali o spirituali; che non cede a un impulso; paziente (una persona o
le cose. 7rissino, 2-3-8: sempre un solo ha più l'ingegno tardo,
pacatezza, serenità (lo sguardo, un gesto). leandreide, i-6-18:
sembianti, gli occhi tardi e gravi, un certo avvolgimento de'panni non usato e
/ la serena faccia onesta / d'un canuto. 6. che si manifesta
desiderabile rivelandosi per lo più inutile (un comportamento, un atteggiamento, un atto
lo più inutile (un comportamento, un atteggiamento, un atto); differito
inutile (un comportamento, un atteggiamento, un atto); differito rispetto al termine
alle aspettative o anche a quello dovuto per un ordine, per contratto, ecc.
, per contratto, ecc. (un impegno, un'attività); che giunge
creduto che voi amaste meglio una lettera un po'tarda e abbondante, di quello
a cui la toccava, ne divenivano come un suppli- mento tacitamente convenuto. tarchetti,
7. che è alla fine di un periodo di tempo, di una fase
del giorno stesso; ritardato rispetto a un limite di tempo determinato. -in partic.
si verifica, avviene o si diffonde oltre un lasso di tempo alquanto lungo a partire
di tempo alquanto lungo a partire da un dato momento o al di là dell'
al di là dell'età ritenuta consueta (un evento, un fenomeno culturale naturale)
dell'età ritenuta consueta (un evento, un fenomeno culturale naturale). romagnosi
il giusquiamo bianco / metton ne l'ombra un atro / fiore, un fior tardo
l'ombra un atro / fiore, un fior tardo e stanco. -che
-che si manifesta nei fenomeni peculiari in un periodo successivo a quello normale (una
prolunga oltre i termini stagionali normali (un fenomeno climatico, una stagione).
12. che rappresenta la fase declinante di un periodo storico o culturale, l'epigono
, l'epigono di una civiltà, di un movimento culturale, storico, economico;
o è vissuto o ha operato in un periodo posteriore a quello considerato.
è ordinata con questo criterio: cioè come un campionario di 'gotico fiorito', 'piena rinascenza'
che questo sfaldo luigi'era figlio d'un orsini. sia quel che sia, aveva
che sia, aveva tutti i gusti d'un principe italiano del tardo cinquecento. bonsanti
kitsch del medio evo nto secondo un tardo romantico che vuole o deve riempire
13. futuro, postero (un periodo, una generazione). c
dall'incendio d'efeso rapì: / « un posto a me tra le figure orrende,
ai tardi dì! » -remoto (un tempo). vico, 349:
14. avv. oltre a un determinato limite temporale, dopo il termine
un'azione, per il raggiungimento di un fine. panfilo volgar., 61
sul campo di battaglia. -dopo un periodo di tempo alquanto lungo a partire
di tempo alquanto lungo a partire da un momento determinato. ovidio volgar.,
e ricordammi come, ritornando a casa un giorno su il tardo dal castello, essendo
, sì che el messo è stato un poco tardetto. vasari, i-517: fu
ritorno a casa ieri sera, e fu un poco tardetto per motivo di
poco tardetto per motivo di un congresso che mi occupò molto tempo, fu
221: adesso, si sa, sono un po'tardoncèllo. ma se mi aveste
del lavoro e dei suoi strumenti è un fatto da analizzare anche nelle rappresentazioni a
ammorbidendo i contorni secchi di giotto con un chiaroscuro essenziale e risentito. bolaffi,
arte [gennaio 1972], 7: un delicato restauro tecnologicamente assai avanzato è stato
. donna di mezza età che ostenta un comportamento e un abbigliamento giovanile. moretti
mezza età che ostenta un comportamento e un abbigliamento giovanile. moretti, ii-758:
si verifica alla fine dell'orogenesi (un evento geologico). = comp.
e, insomma, parlano in arte un primo neo-latino. = comp. da
o moralmente... 'ha le gambe un po'tareffe, e non s'arrischia
» e l'altro risponde « è un po'tareffe » '. 2
impuro. lomazzi, 335: lesse un procurator chiamato il biffo / a la
in milan, co 'l lanzaverta, / un libro, che compose un falso
lanzaverta, / un libro, che compose un falso griffo; / quando che
ferro, dette tarenghi, grosse b un undecimo, overo un duodecimo, larghe
tarenghi, grosse b un undecimo, overo un duodecimo, larghe b 1 e lunghe
ponga suso risagallo polverizzato a peso d'un tareno e più e meno, secondo che
una 'efippar- chìa'; due di queste un 'telo', e due teli congiunti venivano a
e due teli congiunti venivano a fare un 'epitagma'. = forma femm.
i-2-31: porta ei ne la gran targa un orso impresso, / c'ha di
2. tabella metallica applicata a un veicolo su cui sono impressi i dati
macchina. pavese, y-izy. passò un camion col grosso rimorchio e la targa d'
guardai tutto il tempo, convinto che fosse un settentrionale. ma quando la macchina ripartì
, collocato in genere sul muro di un edificio all'inizio e agli incroci della
stradale). bucini, 4-251: un molto ignorante consiglier comunale, in pubblica
servizio prestato in un'azienda, in un ente, ecc. per lo più al
armi nemiche / gemean le rote e un cigolar giocondo / s'udia d'elmi percossi
-per estens. ciò che costituisce un mezzo di difesa, di protezione in
di protezione in un'attività o in un contrasto dialettico. oliva, i-2-449:
tigrifi ordinariamente, che vengono partiti fra un risalto e l'altro un quadro, dentrovi
vengono partiti fra un risalto e l'altro un quadro, dentrovi o teste di
questa focaccia è un miracolo di bontà,... »
). fornire di targa di circolazione un autoveicolo o un motoveicolo. =
di targa di circolazione un autoveicolo o un motoveicolo. = denom. da
città o la provincia di immatricolazione (un veicolo). soldati, i-227:
ri- tz, claridge, regalo di un inglese, e se ne veniva a roma
maniera riconoscibile e netta alla provenienza da un preciso luogo, all'appartenenza a un
un preciso luogo, all'appartenenza a un determinato partito, associazione, ecc.
e fabbrico cioccolato con f'aiuto di un garzone scemo targato cuneo, non può
avvisi ingiunzioni. arbasino, 9-141: un giovane sacerdote etiope, forse anche copto,
mi e stato raccontato, nell'urss vige un sistema speciale anche per la targatura delle
fascia dei potenziali consumatori, fruitori di un messaggio pubblicitario, dei clienti, degli
, dei clienti, degli acquirenti di un determinato prodotto reclamizzato. v
», 2-xii-1991], 19: è un mensile che si rivolge a un target
è un mensile che si rivolge a un target alto e sofisticato. 2.
bracciolini, 1-16-27: manda a chiamare per un targetto il fato. fanfani [s
di partirsi detti commissari con lasciarvi talvolta un solo guardiano, sino ah'arri- vo
nell'angolo occidentale della muraglia ve- desi un gran pietrone in forma di targone o sia
pietrone in forma di targone o sia d'un peduccio di volta, incastrato obliquamente nella
a'piedi, e una partigiana rugginosa, un targonaccio all'antica, che pareva la
spada, avendo ciascuno di essi avanti un ragazzo con targone lavorato ad oro.
capo, e sapeva che a fare un tari ci vogliono venti grani. pirandello,
e sei mesi. pirandello, 8-722: un collarino, con la targhetta così e
sicurtà » aveva affisso le sue targhette un po'dappertutto, con il leone alato e
ci sono targhette sulla porta, questo è un luogo adatto a incontri anonimi, fra
liquida o gassosa utilizzata come bersaglio di un fascio di particelle nucleari. 5.
durante il rinascimento, di solito con un uncino di ferro al centro che poteva
neol. fornire qualcuno o qualcosa di un target. 2. intr.
il risultato da raggiungere nella vendita di un prodotto per ottenere un risultato redditizio;
nella vendita di un prodotto per ottenere un risultato redditizio; ma ha anche il valore
li fur donati dipoi cinque gigli rossi in un rastrello, e similmente il cimiere con
cimiere con due corna di toro, l'un d'oro e l'altro d'azzurro
loro antichi. marino, 1-20-320: l'un nel targone azzur sculto d'or fino
zeri armati di scimitarra, e d'un targone di corame dorato all'arcione della
/ di sua persona, là, con un targone / in braccio et uno stocco
perché in origine veniva lasciato in dono un targone o un'arma simile).
che vanno in uffizio sono obbligati dare un mallevadore qui alla parte di pagare all'uscita
, targettìzzato). neol. che ha un determinato vocabolario di agricoltura [s. v
fattori negatinel palato, piglia alume e un pezo de pignata nova e targilio vi.
. gramsci, 12-179: fa un riassunto della storia tariffaria negli stati
tempo in tempo, aveva il portamento di un misterioso personaggio preposto al gioco dei dazi
sottoposto a tariffa; dotato di un prezzo, di un valore monetario
tariffa; dotato di un prezzo, di un valore monetario fisso; che ha
valore monetario fisso; che ha un determinato prezzo già stabilito. muratori
2. figur. determinato da un fattore esterno (un sentimento, un'
figur. determinato da un fattore esterno (un sentimento, un'emozione).
dai cui semi le popolazioni indigene ricavano un grasso impiegato per vari usi.
1-iv-47: bevendo del tari, che è un liquore che tari delle varie parti dell'
tira al bian co, un poco torbido e di sapore bruschetto alquanto,
, e non ingrato al gusto quasi come un nostro vino piccante.
, tarrifa), sf. prezzo di un bene o di un servizio stabilito da
. prezzo di un bene o di un servizio stabilito da imprese pubbliche in condizioni
d'incasso, di noli), da un contratto collettivo (tariffe di cottimo)
(tariffe di cottimo), da un ordine professionale. sanudo, li-466
e in maschera con la spesa di un modesto supplemento sulla tariffa del biglietto ferroviario
3. il prezzo liberamente praticato da un privato imprenditore per le merci o i
dall'intestazione della busta, era d'un albergo in riviera, dove paola s'era
: euando l'artista ha da fare un atto pubblico, quelli che gli
cameroni, 1-123: ciò che appaga un liceale, più non basta ad un
un liceale, più non basta ad un uomo, come andrea. sua moglie così
4. stor. tassa applicata ad un atto della pubblica autorità (ad es
tariffa peipetua, uno scartabello d'appigionasi, un quaderno da notare 'sacca d'uva passa
verri, 3-ii-273: la tariffa dovrebb'essere un semplice vocabolario succinto e portatile dove per
la massima, che per base di un regolamento fisso in materia di monete non
. alfieri, xxxix-33: 'faire un picnic': far tarisca. gioberti, i-i-
chiabrera, 1-ii-383: a questo è mosso un forte piato, a quello / il
, affliggere incessantemente o a lungo (un sentimento, un'emozione, uno stato d'
. -essere intaccato dalle tarme (un tessuto, la carta). -anche
-anche al figur.: giacere dimenticato (un libro). vincenzo maria di s
réclame di sorta, quieto quieto come un povero libro rassegnato a tarlare nelle vetrine
carente o errata (una narrazione, un testo). a. pucci,
mussola. viani, 10-153: un crespo trasparente come la tarlantana abbruna la
pendente dalla parete alla mia dritta, un ritratto sontuosamente incorniciato e coperto da una
tarlatan, riprese proprio sotto la mensola in un volant, color giallo-stazione.
una nave); infestato dai parassiti (un paglie- riccio). scala
de'ciechi, e rattratti ve n'è un esercito. cesari, i-134: pennellata
critica... [che] procede un po'troppo co'passi della sibilla in-
: la stanza ha travature / tarlate ed un sentore di meloni / penetra dall'assito
tarme, tarmato (la carta, un libro, un tessuto, un animale impagliato
tarmato (la carta, un libro, un tessuto, un animale impagliato, ecc
carta, un libro, un tessuto, un animale impagliato, ecc.).
abbandonati. dottori, 1-195: come dice un mio tarlato testo, / non fu
nel picciolo archivio della famiglia nostra esiste un antico libro tarlato colle ricevute de'pagamenti delle
e chiari presagi da scoprire anche in un libercolo impolverato e tarlato, se bene
, tutte le ulcere che hanno durano un anno, o più, è necessario
coso tutto tarlato. -bacato (un frutto); roso da parassiti, verminoso
; roso da parassiti, verminoso (un cibo). aretino, 26-302:
. aretino, 26-302: hanno dunque un mal vedere coloro, che fan
svolazzante, una gran confidenza e cordialità, un volersi bene nella città di pietra tarlata
di casa. carcano, 179: sono un vecchio tarlato; ma il cuore è
la gloria la non par meglio d'un fuoco di stoppa. a. delfini [
tarlata. 4. assillato da un pensiero, sottoposto al rovello di un'
concreto: buco, danno prodotto da un tarlo. foscolo, vi-441:
, una poltrona, due seggiole, un canapè giallo, zoppicante, e che anche
allorché si sara ben tesa su di un telaio vi si applicherà uno strato d'acqua
sue maniere: cioè la villana, da un leone, da due leoni,
, appena.. » « sarà forse un tarlo.. ». c. e
. pascoli, 63: st! un rumore., ai labbri ti si porta
labbri ti si porta / la penna, un piede dondola.. che cosa?
.. che cosa? / nulla: un tarlo, un brandir lieve di porta
cosa? / nulla: un tarlo, un brandir lieve di porta.
farsi voler bene dalla intelligenza comune è un tantino più lusinghiero che non il rendersi
quella donna divora i libri, è un tarlo da libri, legge come noi
il ridolfi... non è soltanto un topo di biblioteca ma un tarlo di
è soltanto un topo di biblioteca ma un tarlo di archivio e un gatto di librerie
biblioteca ma un tarlo di archivio e un gatto di librerie. 3.
3. tarma, tignola. -anche in un contesto metaforico. landò, i-5:
aassai picciol bene. passeroni, 6-106: un libro a chi lo tiene / chiuso
dava su una corte dalla quale saliva un soave odore d'acquaio. 4
manerà incurabile. pirandello, 12-183: ho un forte mal di denti / thè non
rotule. generazioni di tarli. sono un comò. dopo quindici anni di football
lento morbo? -azione corrosiva di un agente naturale. scarfoglio, 43:
sotterraneo, instabilità del sottosuolo dovuto a un sisma. bottari, 4-24: in
7-43: la fama ha nelle viscere un tarlo che sempre la rode. apena
si infranse. montale, 21-54: se un elemento accessibile vi è incluso, esso
che, somministrando fomento alle guerre, un popolo neutrale diviene in realtà un occulto nemico
guerre, un popolo neutrale diviene in realtà un occulto nemico e quasi un insidioso tarlo
in realtà un occulto nemico e quasi un insidioso tarlo, che mira a nuocere ed
c. bini, 1-106: sono un tormento per voi, sono il demonio,
, parassita. cantoni, 733: un agente, un mangiapane qualunque, messo
cantoni, 733: un agente, un mangiapane qualunque, messo qui ad ingrassare
qui ad ingrassare senza far nulla da un altro tarlo più grosso che rosica a
. palazzeschi, 1-211: aspirate a diventare un tarlo come tutti gli altri?
marino, 1-4-118: mi rode il petto un sì mordace tarlo, / che non
sia nel core il tarlo; / con un po'd'ar- tifizio or vo'provarlo
che la divora? deledda, 1-114: un piccolo tarlo inesorabile cominciò a rodere e
almen me la cavava; / era questo un mestier, ch'io sapea farlo.
vive che stanno di sopra, mandando un umore fetentissimo, e riducendo il piede
con qualcuno: nutrire nei suoi confronti un astio sordo, una avversione profonda.
, zitti! / più bevuto / d'un imbuto, / barcollando, / come
imbuto, / barcollando, / come un bove gorgheggiando, / il tarlucco maledetto
quello che si fa far su come un tarlucco, roba che mi darei i pugni
e. gadda, 2-73: era un odor buono del tempo, tarme, ispessi
vecchia poltrona, per esempio, prova un vero struggimento a vedere la polvere che le
letterarie. stigliani, 2-456: un volume fu'io. /...
0. rucéllai, 2-13-4-323: egli è un vestimento il corpo che l'anima cinge
. perforare, corrodere una stoffa, un tessuto organico. -anche in un contesto
stoffa, un tessuto organico. -anche in un contesto figur. alberti,
orrore d'infamarsi... come un tal verme può tarmare lini sacerdotali, se
fatte tignuole fu preservata la clamide d'un consolare idolatro? 2.
le fabriche non si possono alzar più d'un solare, per- cioché non hanno legname
essi (il legno, la carta, un vestito). -per estens.
scordata memoria d'infanzia, e crea un istante di pace / nella convulsa giornata
-per simil. ant corroso (un osso). redi, i-2-83:
3. figur. corrotto, perverso (un pensiero). lomazzi, 227:
e mortale sulla tarme (una sostanza, un prodotto). - anche sm.
delle fibre della lana (una sostanza, un prodotto). - anche sm.
pamenti di diverse foggie s'abbia bisogno di un camariere, il qual abbia special cura
idem, 19-14: prima di entrare in un paese, trovava la croce piantata dieci
viani, 19-303: egli traeva di tasca un vecchio libro tarmolito. = forma metaplasmatica
dai cui tuberi ricchi di amido si ricava un tipo di fecola; introdotta in calabria
[10-viii-1884], 88: un arbustiforme hibiscus, una dracena in
g. g. belli, 467: un lampionaccio appeso alla volta sparge d'intorno
per taroccare. 2. rispondere con un tarocco quando si è sprovvisti di carte
alterazione emotiva, per la rabbia, per un dolore; imprecare; sbuffare, strepitare
, con una pazza volontà cominciano a un tratto a contender con quello;..
dico, vien stimato qual sterco d'un allocco. t. vaiperga di caluso,
, 5-ii-240: in piazza ci sarà stato un migliaio di partigiani che sparavano nei tirasegni
un oggetto, in partic. lussuoso, costoso
costoso, di grande marca; falsificare un documento. = denom. da tarocco1
, agg. gerg. contraffatto (un oggetto, un prodotto commerciale); falsificato
gerg. contraffatto (un oggetto, un prodotto commerciale); falsificato (un
un prodotto commerciale); falsificato (un documento, una targa).
fogazzaro, 5-230: lo zio tacque un poco e poi pronunciò una frase sacramentale
animica e spirituale, è anche attribuito un significato simbolico ed esoterico, e a
diavol de'tarocchi, / che vuol tentare un fomopien di gnocchi. f. f
f. frugoni, vi-653: -non è un libro no: e un masso di
: -non è un libro no: e un masso di carte! -di quali?
mano sinistra e considera con occhio attento un drago avviluppato in un velo. c.
con occhio attento un drago avviluppato in un velo. c. e. gadda,
/ sono iracondo, e frettoloso a un tratto, / e fra medici, e
.. ponendo a tutti li circostanti un nome di tarocco e qualcun ai poi a
stimasse che a quello il nome d'un tal tarocco fosse stato posto.
e plebei a giocarsi in tutto di un carlino in quarto a tarocchi, o a
3-294: il veronese, pezzo, era un tarocco. 5. locuz.
-matto da tarocco, sciocco come un tarocco: totalmente folle, irrimediabilmente stupido
antica. banti, 8-44: ci vuole un pretesto per togliersi il fastidio dell'attesa
togliersi il fastidio dell'attesa in compagnia di un vecchio taroccone. = deriv
che attacchi solo una per te, od un loco. dizionario universale delle arti e
per tarlo. = deriv. da un lai volg. * cariolus 'tarlo'(v
. dotare di tarozzi una rete, un cavo. = denom. da tarozzo
g. parrilli, 1-ii-487: usavansi un tempo dei tarozzi di ferro, cuciti
nelle quali entrar debbe la semicirconferenza di un cavo. vanno i tarozzi in generale introdotti
grigio o bruno, che d'inverno assumeva un colore tendente al bianco (con vequus
le giogaie meridionali dell'asia. è un cavallo magro, di media statura, con
degli atti,... diede in un accento di esclamazione. idem, 18-i-1139
esclamazione. idem, 18-i-1139: accanto a un croato tarpano, dal viso fegatoso,
v'arriva da corte, / e dietro un tarpano / da fare il panforte.
: uno basso, tarpagno; e un altro secco come un nocciolo d'oliva.
tarpagno; e un altro secco come un nocciolo d'oliva. 3.
. caro, i-347: era dorcone un cotal tarpagnuolo inframmetcosì nano e tarpagnuolo come
. tarpare, tr. privare un uccello delle penne remiganti tagliandogliele (anche
donne, chi ha galline, io ho un gallo / e vorrei colle vostre accompagnollo
e non può più star solo / ed un peccato sarebbe a tarpallo. n
il concetto posto di sopra, che ha un po'dell'arguto; essendo il circoncidere
piume (o parte di esse) a un uccello, in partic. per prepararlo
tutte in cenere disfatte. -in un contesto allegorico, rendere vana l'azione
lici ministri, e se gli scuoprono un pelo, con mollette di ferro glieli
e vaghi / senza fatica e con un picciol giuoco, / tarpando ai regi lor
suo 'saggiatore', mostra d'averci speculato un pezzo, e finalmente conclude, ch'e'
, mozzare. fagiuoli, 3-6-109: un colpo... almen mi mozzi un
un colpo... almen mi mozzi un braccio, o un piè mi tarpe
almen mi mozzi un braccio, o un piè mi tarpe. bacchetti, 19-92:
pagamento renitenti a sborsar la taglia, un orecchio o una mano, che venivan
venivan recapitato ai famighari. -potare un albero. bacchelli, 18-ii-177: -miseria
: il detrarre da una somma, da un conto, se è alquanto forte,
'tarpare'. -eliminare, espungere parti da un testo scritto. - anche assol.
di un'attività, nel raggiungimento di un fine, nella pratica della virtù o,
detta morte qui ti tarpa, / prendi un disio, poi, sì ti tarpa
[la lettera] / ch'io avessi un nimico da fidarmi / pur vedre dentro
, un'inclinazione, un'attitudine, un potere a qualcuno impedendogli di agire o
liberamente; tenere a freno, reprimere un determinato atteggiamento. -in partic.:
alcuni stati, per ordine superiore, fu un po'tarpato il 'burlesque'; o 'burlesk'
, di contenuti specifici una disciplina, un pensiero, un'ideale con eccessive semplificazioni
dobbiamo alla superbia l'ale, / ch'un idolo di vetro è la fortuna,
o la mozzatura delle penne remiganti (un volatile); mozzato, tagliato (
. -anche: privato delle ali (un insetto). alberti, i-277:
insetto). alberti, i-277: un gattuccio in casa farà seguendo un parpaglione
i-277: un gattuccio in casa farà seguendo un parpaglione tarpato, o volgendo uno uovo
ad uccellare ai viandanti e come appariva un uomo di qualche garbo ne faceva la
(una trave) o dalle tarme (un tessuto). f. f.
curvo nel moto e debole al passo, un involto di cadavere andante, che nel
, un'attitudine, una prerogativa, un privilegio). éissari, 2-169:
la sua casa, e vive tristamente d'un lavoro che non fa per lui.
arde; e'1 mio ne sente un foco / tal, ch'io ne volo
limita, inibisce inclinazioni, comportamenti (un atteggiamento). bacchelli, 5-66:
, sf. eliminazione, espunzione, da un testo letterario di parti in eccesso o
'l monte tarpeio, canzon, vedrai / un cavalier, che l'italia tutta onora
nella fine di ciascun anno, mettere un libro in tarpea, nel quale siano notati
proprio, che appartiene a tale città (un territorio). r. alberti [
azeglio, 5-i-84: stava a sedere su un letto in forma di rettangolo, di
, / che sta ne 'l mezzo d'un bacile d'oro. r. longhi
osserva come una meraviglia dell'arte è un paliotto in tarsìa al suddetto aitar maggiore
tutti quei pezzi di tarsìa, che formano un albero, quanto il congegnamento di tutte
in una matrice fresca ed enorme, con un torrente di metallo liquido, prezioso e
. scritto, discorso o ragionamento costituito da un accostamento per lo più artificioso, confuso
. 'l'ode a dante del giusti è un lavoro di tarsia'. 5
[tramater]: dà di mano a un bastone, e po'lo tarsia.
hanno una lunga coda nuda terminata da un ciuffo di peli, testa rotonda con
. salgari, 25-213: ceneremo con un piccolo tarsio spettro, brutto animale a vedersi
molti dei versi dei 'classicisti'odiernissimi, un lavorìo di tarsio, un impiastro di rimembranze
odiernissimi, un lavorìo di tarsio, un impiastro di rimembranze e frasi altrui.
ai piedi posteriori hanno cinque dita e un pollice opponibile. = voce dotta
: un'aquila decrepita stata lungamente in un serraglio avea fuor di misura ingrossate le dita
. -tarso reticolata esteriormente ricoperto da un tessuto a forma reticolare. savi
pisa. targioni tozzetti, 12-4-178: un altro pezzo di questo ammasso, è
, i-171: sorgea di terra non lontano un cumulo / coperto d'erba inaridita,
, 6-i-262: la cameretta da letto conteneva un lettino a padiglione, una toeletta con
, una toeletta con tavola di tarso e un vaso di porcellana sempre ripieno di fiori
e algofagi inferiori al millimetro e con un tegumento duro e lucido comprendente fra gli
; il costume originario consisteva in un abito e calzoni verdi a righe gialle
slataper, 1-75: poi disse, un po'tartaglia, ma come chi la dice
non per vizioso tartagliamento, ma per un suo modo, che anche voi conoscete,
vi sono alcuni sì tartagliaci, che è un morire a sentirli.
che, per non potere esprimere a un tratto le parole, e quelle specialmente un
un tratto le parole, e quelle specialmente un po'difficili, pare che restino strozzati
. esporre o pronunciare confusamente, stentatamente un discorso o una frase. abba,
al lamarmora... avessero predetto che un giorno quattro giovani vestiti de'suoi panni
suoi panni, guarderebbero dalla tolda di un bastimento alla sicilia in rivolta, chi sa
avrebbe tartagliato. de amicis, 240: un bambino... le tartagliò non
. le tartagliò non so che storia d'un capitombolo, che non se ne capì
. v. balbo]: 'balbo': un pesce e chi è tartaglio de lingua
le principali famiglie scozzesi, corrispondeva un preciso disegno e colore del kilt),
, 2-193: gli uomini son coperti da un drappo di lana che chiamano 'tartan'col
con ghette bianche spropositate; la folla un po'spelacchiata davanti a buckingham palace.
persone, con scafo in legno, un solo albero a calcese, vela latina
fi cardinale manda di provenza rinforzi; un reggimento sopra parecchi brigantini e 4 compagnie
carrozza. manzoni, v-1-255: incontrò un vetturale di monza ch'egli ebbe tosto
tartana degvinflussi per vanno bisestile1756: titolo di un lunario satirico composto da carlo gozzi nel
fu dunque l'anno 1757 ch'io composi un libricciuolo poetico faceto, d'uno stile
fare una tartara. prima farai una spoglia un poco fer- metta, e la metterai
roma è circonfusa per nove giri come da un fiume tartàreo? -abitatore dell'
, 93: tremò: ristette: e un orrido / stuolo veder gli parve /
sibilarono attorcigliandosi e grondavano; assordai d'un muggito quei tartarei antri, e poi giacqui
campailla, 14-33: che il sangue è un fermentevole licore, / dimostrar ne voglio
a intendere linguaggi da uno linguaggio a un altro che non s'intendessero insieme. giustino
forte corazza / qual era tutta d'un acciar lumante, / fatta alla tartaresca in
citrico, e tenerli chiusi separati entro un ampollino privo d'aria umida, sino al
vendetta, alle quali anche la casa di un operaio viennese doveva essere apparsa piena di
operaio viennese doveva essere apparsa piena di un benessere borghese da capitalista. = deriv
, ovvero pellicano, e metterai in digestionej>er un mese, che così averai l'oro
durante la fermentazione; gromma (e un tempo veniva usata soprattutto per preparati farmaceutici
pomice una oncia mezza di maiolica / tartaro un quarto solo fli consenti / di vino
, 77: si pone il tutto in un poco d'acido muriatico, unendovi ancora
poco d'acido muriatico, unendovi ancora un poco di tartaro crudo. pasolini,
rosmini, xxv-275: si vedrà perché un grano di tartaro emetico, o di ipecacuana
iii- 319: deposita [l'acqua] un sedimento o tartaro composto di massima parte
colore biancastro o giallognolo, usato, soprattutto un tempo, come pietra per costruzioni.
, ma selvatica, nella concavità d'un fossato circondato da un bosco, facendo cascare
nella concavità d'un fossato circondato da un bosco, facendo cascare con bello artifizio
, 12-4- 6: intorno ad un botrello, o piccolo torrente che attraversa la
torrente che attraversa la strada, incontrai un grossissimo filone di tartaro spugnoso bianco,
gli altri gialli di tartaro, come un fanciullo tra vecchi. vittorini [greene
vittorini [greene], 15: un canino mancava, e i denti davanti erano
, 27: trattandosi di dover restaurare un pezzo di scultura antica, che sia coperta
dal lat. mediev. tartarum (in un ms. del ix sec. d.
le sacrate / ossa de'vati profanò un superbo / nepote d'ottoma- no,
. -riferito con uso improprio a un africano. antonio da ferrara, 42
ebbe, per dirlo in altro modo, un feltro per porpora! luzi, ii-561
quale tiene la fede greca, ed è un grandissimo signore; e tiene il passo
della rovina de'turchi potria seguire se un re di persia valoroso, avendo pace
. 2. completamente estraneo a un luogo, a un ambiente (una
. completamente estraneo a un luogo, a un ambiente (una persona). -
di borghetto (chi non la conosce è un tartaro) questo fossatello passava sotto una
3. barbaro, corrotto (un linguaggio). z. valeresso,
terrina 2 rossi d * uova, un po'di sale, tramenate con un cucchiaio
, un po'di sale, tramenate con un cucchiaio di legno col manico lungo,
lungo, aggiungendo di tanto in tanto un po'« folio fino di nizza, unendolo
di una guarnigione posta a guardia di un deserto da cui si attende da secoli
per sperimentare il proprio valore e dare un senso all'esistenza. buzzati, i-tit
rievocando vicende medioevali, traccia in realtà un ritratto fortemente satirico della russia di caterina
tronca, / da cui sorge acheronte dall'un dei lati e stige / dall'altro.
di vipistrello, e alfin l'albergo / un tartaro profondo, infausto ed atro,
depositati dall'acqua (una roccia, un deposito calcareo). guglielmini, 2-217
contiene disciolti sali e impurità minerali (un liquido, un'acqua termale).
tartarosi. -costituito da tufo calcareo (un rilievo). santi, 1-27:
aretino, vi-110: son dono da un mio pari le tartarughe, bestia?
: era una tartaruga della grossezza d'un cocomero. g. raimondi, 3-97:
di una cassa di risonanza per costruire un melodioso liuto... la liuto era
liuto... la liuto era chiamata un tempo tartaruga di cuoio. -in
. arbasino, 23-591: c'è un po'di nebbia fuori, e una zuppina
xvii-229: una tabacchiera di tartaruga con un bel mosaico sopra dov'è un cardellino
con un bel mosaico sopra dov'è un cardellino. d'annunzio, iv-2-180: nel
di tartaruga le scivolò dai capelli che d'un tratto le si diffusero su le spalle
aria efficiente e giovanile, che metteva un po'in imbarazzo. 3.
contenga porpora; la matita nera dà un segno vellutato;... biondo,
;... biondo, d'un color di tartaruga fina. 5
usata nel xviii sec. caratterizzata da un ponte a forma di tetto per fornire
1-ii-578: la mattina un'ora e un quarto di marcia: si va come le
s'apparecchia o del sovvallo / d'un marzapane e d'un fiasco di greco /
del sovvallo / d'un marzapane e d'un fiasco di greco / non è mai
tradizionalmente la voce viene fatta risalire a un lat. tardo tartaruca, deriv. femm
tardo xapxaqo \ >x°s (attestato in un papiro magico), nome di un spiritoinfernale
in un papiro magico), nome di un spiritoinfernale, comp. da tùqxapoc; (
secondo altri, si tratterebbe invece di un ampliamento (con un infisso -ar-)
si tratterebbe invece di un ampliamento (con un infisso -ar-) delle forme tartuca (
lavorato, decorato in modo da assumere un aspetto simile al guscio della tartaruga.
. moretti, ii-505: così pensa un autore di cinquant'anni vedendo uscire dal
sa perché, cunegonda, la quale è un autentico maschio, cherate. alfieri, 12-8
, 12-8: tal mi tartassa appunto ora un immane / tarterésco, v. tartaresco.
mine, tutte, e nessuno mai vide un tartarugo. nanti, i-97: io sto
testa bassa, / e tiro sospironi lunghi un miglio; forme svariate, guarnito con ingredienti
fé la profezia, / gli ha piantato un bel porro dietro via. cervo e salame
tessuto fitto e opaco della camicetta, un seno di insospettata formosità. moravia,
. bacchelli, 2-xxiii-429: mi ricorda un colonnello... il quale s'era
sottoponendola a gravi problemi e difficoltà (un evento, una situazione).
. -tormentare gravemente (una malattia, un disturbo fisico). gelsi,
, anche, tormentarlo, angustiarlo (un sentimento, una passione). forteguerri
dormii saporitamente. -gravemente debilitato (un organo). bertolucci, 1-196:
organo). bertolucci, 1-196: un lavoro impressionante, portato avanti in un
un lavoro impressionante, portato avanti in un clima irragionevole di tensione e di artificiosa allegria
tubercolare mai presa sul serio, d'un fegato tartassato senza risparmio dall'alcool.
riguardi; ridotto in cattivo stato (un oggetto). banti, 11-148:
: io mi fingevo assorto nella lettura di un mio dante che entrando a montefusco mi
moderni, e per più scorno celebrato da un lamar- tine, faccio prendere molto interesse
della testata c'è una caricatura: un ometto schiacciato dalle ganasce di un torchio
: un ometto schiacciato dalle ganasce di un torchio, il povero italiano spennato e tartassato
a sentirsi urticchiare dalle cose come da un batuffolo di cotone. cassola, 6-99:
ora invece si rendeva conto che era un povero diavolo tartassato dalla sorte.
sorte. 3. tormentato da un sentimento, da una passione. a
s. borghini, 1-128: imperciocché un notaio d'uno di essi ed un
un notaio d'uno di essi ed un piccolo figliuolo lor parente, dal demonio tartassati
. tradotto in modo arbitrario, improprio (un testo). ferd. martini,
, sf. piccolo dolce costituito da un involucro di pasta morbida, per lo più
omogenea adatta a essere spalmata sul pane (un alimento solido, come la carne,
caro, 12-i-7: ci tiene con un certo acquerello e con certi tozzi di
mature, apritele in due, gettatele entro un tegame, nel quale avrete un ettogr
entro un tegame, nel quale avrete un ettogr. di zucchero con un bicchiere d'
avrete un ettogr. di zucchero con un bicchiere d'acqua bollente; appena cotte
è la tartrazina (è 102), un colorante giallo che viene utilizzato per la
, / nella purpurea buca / dove un tumulto d'anime saluta / le insegne
1-4-192: in questo letto si piantino a un palmo e mezzo di distanza delle grosse
fanfani]: ti prometto di regalarti di un pasticcetto di animelle tartufato. artusi,
denunziatori e forse solo il genio di un nuovo molière potrebbe dare un volto alla
il genio di un nuovo molière potrebbe dare un volto alla loro abietta tartuferia. g
[il bismetiltiometano in fialetta] è un tartuficoltore bolognese che preferisce rimanere anonimo.
questo primo tartufo è stato raccolto sotto un filare di salici micorrizzati messi a dimora
18: la tartuficoltura oggi può essere un ottimo mezzo economico, per il rimboschimento
produzione o lo sviluppo dei tartufi (un albero, un terreno). migliorini
sviluppo dei tartufi (un albero, un terreno). migliorini, 2-160:
. idoneo alla produzione dei tartufi (un terreno); che ne favorisce lo sviluppo
); che ne favorisce lo sviluppo (un albero). g.
variabile dal nocciola chiarissimo al nero e un caratteristico odore penetrante; molto ricercati come
/ in paragon dell'uom non vale un pelo. monti, i-5-317: vede verso
cuochi con tutta la provvista / d'un banchetto magnifico, capponi, / stame
fece onore alla tavola, specialmente a un manicaretto di pasta frolla imbottito di tartufi.
e che fra milf'anni avrà davanti un piatto di risotto coi tartufi, che domanda
batistone stufo, / egeno affronta con un punteruolo: / e perché quei l'uccella
: / e perché quei l'uccella come un gufo, / salta, ch'ei
, / salta, ch'ei pare un galletto marzuolo: / e tanto fa,
egeno il mal tartufo / manda con un buffetto a far querciuolo: 7 e poi
tasca se rimpiatta, / per darlo per un topo a una gatta.
« con panna, di fragola, un tartufo o meglio una cassata? »
. 9. locuz. - avere un naso da tartufi: saper cogliere le
acume. arpino, 12-61: ha un naso da tartufi per non perdere l'occasione
tuber 'tubero di terra'con sovrapposizione di un osco-umbro * tufer. tartufo2,
. preparate delle verdure ea acciughe con un po'd'aglio trite finissime..
trite finissime... fatele friggere un poco; indi avrete un chilogrammo di
. fatele friggere un poco; indi avrete un chilogrammo di funghi ben freschi, duri
: « 'tarzàn': nome proprio di un uomo bianco cresciuto e lungamente vissuto nelle
. pareva alla gente che elli fusse un porco di quelli di santo antonio. boiardo
tasca al fianco, / galoppando venir sopra un ronzino / un messaggier che parea afflitto
, / galoppando venir sopra un ronzino / un messaggier che parea afflitto e stanco.
, e due capretti, / con un pieno panier di raviggiuoli. a. cattaneo
una tasca e va in dispensa a far un poco di provvisione. fantoni, ii-9
una tasca di tela, e va in un angolo della sua cella, dove tiene
non fu scarica e chiara, / finché un giovane assai presto / non li dette
battente o a toppa: quella che presenta un risvolto sovrapposto. salvini,
ha in somma questo, / delle tasche un arsenale, / una vera galleria,
: forse a quest'ora, traendosi un altro tometto del suo montagna di tasca,
, sta leggendo e ridendo dinanzi ad un caminetto tra gli amici ch'egli andò
« noi eravamo stamattina nella ciotola d'un fornaio, o nelle tasche di qualche spettatore
mani, subito, subito in cerca d'un fazzoletto., in questa., no
, nemmeno? ojetti, i-61: d'un tratto, ficcando le due mani nude
, portafogli, valigie, formato da un tramezzo di stoffa e atto a contenere
tenere distinti dagli altri. -in un contesto osceno. allegri, lvii-157:
: e'par tutto putato di corallo [un vezzo di cristallo]; / lo
con tapi mischiata o no, mettasi in un paiuolo netto. assedio di montalcino,
gastronomi- che dolci o salate costituito da un cono di tessuto anche plastificato, nel
tasca di tela con bocchetta liscia di un centimetro d'apertura. 5. custodia
fatta per ogni quadro tanto vi metta un foglio reale, cioè mezzo: e questo
se i'avessi avuto la mercé di un processo di quattromila scudi e « di avessi
fogli che, dopo essere passati per un piano inclinato, si flettono e vengono
intestino e comunica con l'ano mediante un foro dal quale esce a sprazzi una
la fuga dell'animale di fronte a un pericolo. -tasca del needham: organo
. locuz. -andare in tasca: avere un cattivo esito, finire male.
le tasche asciutte, vuote-, essere senza un soldo. p. petrocchi [s
e che, per ora, non hanno un passato da risuscitare, oggi si gettano
antico, 7 che tutti guarda come un barbassoro, / e i santi ha in
! lontana da'suoi, / in un paese qui che le vuol male, /
fenoglio, 5-iii-476: se il senato un concorso bandisse / fra le città dell'
se non che, quando possa pigliare un cristéo, ha, come bassamente dice
, prenderlo in tasca: rimanere vittima di un inganno, essere raggirato; fallire un
un inganno, essere raggirato; fallire un obiettivo. d'alberti [s.
giusti, 4-ii-371: m'era compagno un potestà, pilato / d'un paesuccio
era compagno un potestà, pilato / d'un paesuccio di questi contorni, / che
, o per mutarsi / a birreggiare in un altro pollaio, / se ne tornava
una conoscenza perfetta (in partic. di un luogo). marc'aurelio, 140
, 1-27: figliuola mia, voi avete un bel nome e ancora un volto grazioso
voi avete un bel nome e ancora un volto grazioso, ma da poco in qua
i-5-3: uno a lesso la vuole, un altro arrosto; / e s'io
arrosto; / e s'io do un colpo al cerchio, uno alla botte,
faccende guaste. -non avere un soldo in tasca: essere poverissimo,
senza cervello / a lasciar costui per un spiantato / che... /.
.. in tasca non ha forse un ducato. -non uscire di tasca
-scattò masino. -non pretendete che adottino un mucchio di regole che sono sciocchezze. calvino
cominci a rompermi le tasche. -senza un soldo in tasca (con valore aggett.
uomo, romani, anche se era senza un soldo in tasca, aveva sempre l'
-venire in tasca qualcosa a qualcuno: costituire un vantaggio, in partic. economico.
, 1-171: è meglio in tasca / un fringuel che tordo in frasca. proverbi
possesso ch'esso ritiene, fruir con letizia un pieno tascone, e trionfar, con
dieci) / ellera a mazzi, e un bel tascon di ceci. batacchi,
circostanti / fece; s'assise sopra un seggiolione, / prese tabacco senza tòrsi
guanti, / che a rinfusa teneva in un tascone. capuana, 1-ii-145: verso
altre ipotesi fanno derivare la voce da un lat. volg. * taxicdre, frequent
in partic., portato in tasca (un oggetto, uno strumento d'uso e
d'uso e, in partic., un libro). - edizione tascabile: tiratura
. bettini, 1-274: trasse dall'abito un vocabolario tascabile, che teneva sempre con
2. che è di piccola taglia (un animale, e ha valore scherz.
. -atto ad accogliere pochi spettatori (un teatro). montale, 4-233:
che si sviluppa e compie rapidamente (un ciclo storico o culturale). marinetti
fruibilità umana, di quotidianità sperimentabile (un fenomeno naturale, un'entità spirituale)
d'armi ed amori, il messico fa un uso quasi forsennato. sono essi la
concretamente intascare, incassarle, riscotibile (un compenso, una somma di denaro);
non so resistere, pensando che, in un paio di settimane a dire molto,
. il poter essere agevolmente riposto in un piccolo spazio, in tasca, ecc.
, inginocchiato dinanzi al tascapane e ad un sacco-a- terra dal quale traeva fuori la
c. e. gadda, 6-301: un tascapane a tracolla, un cortello in
6-301: un tascapane a tracolla, un cortello in tasca: un guizzo, un
tracolla, un cortello in tasca: un guizzo, un ciuffo di capelli chiari nel
un cortello in tasca: un guizzo, un ciuffo di capelli chiari nel vento,
scancellandosi. soldati, 2-195: da un tascapane appeso al ferro della panchina,
bottiglia. arpino, i-461: dopo un giro per il paese, col tascapane sulla
lo grande freddo usava uno mantelletto d'un suo discepolo; el celliere suo era
, / che ci son dentro tossa d'un uom morto / e tutta volta,
in modo che non mi bagnai pur un piede, ma le nostre taschette, con
cifra, a volte delicata e profumata come un fiore e come una taschétta da odori
piacente. -bustina o settore di un raccoglitore trasparente in cui si inseriscono fotografie
257: nelle taschette delle sottane c'era un portafogli... io l'ho
renso lavorate 2 sciucatoi di fiore in un filo. baruffaldi, 45: io volea
; borsellino, scarsella. • anche in un contesto metaforico. iacopone,
-c'han fatta compagnia / e l'un fa li sottratti, -non li se par
novellino, vi-204: apparve ne la nave un grande scimmio, per sentenza di dio
acqua fredda... filtrandola ad un taschétto fatto di peli di castoro o di
ne accese uno, avvolse gli altri in un frammento di giornale, e col piglio
giornale, e col piglio di chi accetta un dono graditissimo, se li pose nel
trasparente per contenere francobolli da inserire in un classificatore. = dimin. di
a seconda della moda, si può portare un fazzoletto); tasca applicata sul petto
, io aveva prestabilito di non dargli un unico soldo: e consentaneamente mi riposi
montale, 7-30: qui, in un pezzo di carta che mi trovo nel taschino
e i preti a cui non può tórre un quattrino / obbliga a dir per lui
obbliga a dir per lui più d'un prefazio, / che se ritrova poi voto
scarsella di cuoio nella quale si porta un martello, tanaglie e tutto ciò che occorre
tanaglie e tutto ciò che occorre a ferrare un cavallo a piè nudo.
cintura, / com'è costume, un tascolin gli pende, / la tasta in
bossoletto adduce, / ed ha innanzi un fanciul, che gli fa luce.
si stavano, eccoti comparir loro avanti un vecchione con un vestito di pelle indosso
eccoti comparir loro avanti un vecchione con un vestito di pelle indosso, con scarponi
merlo e gli erano strappate di mano a un quattrino l'una. =
, increspo la fronte, e con un gran sospiro cavo i duo ducati dal
mal netta e peggio stagionata, e un monticello di bocconcelli di pane e'quali
sf. chirurg. ant. trazione di un arto fratturato. dalla croce
. -prodotto nell'isola di taso (un vino). fr. colonna,
caratteri somatici); affine ai tasmanidi (un tipo razziale, quali, in partic
mescolate. redi, 16-vii-367: in un pentolino nuovo metta... una
oncia di sena in foglia, e un quarto di oncia di taso bianco di botte
od occupanti) che si stanziano su un certo territorio, da parte della popolazione
quella pagata da tutti i contribuenti di un dato stato per il mantenimento della sua
di tasse e di ritenute, tirava un frego via via nella nota dei creditori
pagata come corrispettivo per la fruizione di un servizio frazionabile erogato da una pubblica autorità
a una somma conveniente e limitata a un particolare tutti i predetti passi, con
-per estens. contribuzione monetaria ottenuta da un privato, in partic. per l'accesso
doveva annualmente pagare per poter circolare con un veicolo a motore sulle strade pubbliche (
3. figur. lavoratore dipendente che costituisce un b. barezzi, 1-192: così
: quelle dovute dalle singole associazioni praticanti un certo sport alla federazione che le raccoglie
5. disus. contribuzione monetaria dovuta da un lavoratore, in forza di legge o
da pagare per ottenere la somministrazione di un sacramento o altra prestazione religiosa (ottenere
di cambio, autoritativamente stabilito, fra un tipo di moneta ed un'altra. -anche
tipi di monete presenti sul mercato di un dato paese. scaruffì, 20:
1 / 2; vi sarebbe ancora un margine del 6 per cento; eppure le
. somma da pagare per la liberazione di un prigioniero o per ottenere la restituzione di
prigioniero o per ottenere la restituzione di un bene dato in pegno; prezzo di
stabilita dalla legge in misura predeterminata per un illecito penale o amministrativo; multa.
, a imposizione tributaria, imponibile (un reddito). zanon, 2-xxv-183:
come nel prodotto netto della possidenza, talché un principio solo serve a tutto il regime
di locazione della casa sotto deduzione di un quarto per gli edifizi civili e di
quarto per gli edifizi civili e di un terzo per gli edifizi ad uso industriale.
a pagare una determinata imposizione tributaria (un soggetto). - anche sostant.
la fonte terminale è fertile e porta un solo ovulo, e il seme è spesso
e il seme è spesso circondato da un falso frutto. = voce dotta
quale introducendo una o più monete in un ricevitore si ha una comunicazione telefonica.
, di mescere solo a lui; un tassagnotto nero e muscoloso, ma con le
corrispondente a ogni corsa che consiste in un contagiri collegato con la ruota anteriore della
in modo che ogni certo spazio percorso un totalizzatore visibile al passeggero scatti di un'
scatti di un'unità tariffaria, mentre un meccanismo a orologeria tiene conto dei tempi
nelle vetture pubbliche, il quale sopra un quadrante segna la tassa da pagarsi in base
galoppa, con l'affannoso ticchettìo d'un grosso orologio impazzito. verbali del consiglio
stuparich, 5-171: mi feci condurre da un tassametro alla casa dello scienziato. m
in tassametro automobile o sulla vettura d'un conoscente. pirelli, 13:
che cos'è lei per la fabbrica? un tassametro. sa che cos'è un
un tassametro. sa che cos'è un tassametro? bene; da quando le hanno
mano questa velina, lei è precisamente un tassametro. che stia lì incantata a
, tr. assoggettare a imposizione tributaria un reddito, un provento, un bene o
assoggettare a imposizione tributaria un reddito, un provento, un bene o, anche,
tributaria un reddito, un provento, un bene o, anche, una persona
ecc. (anche con riferimento a un organismo, a un'istituzione).
il stipendio promesso alli soldati, fa un magistrato di regolatori che abbino a tassare
[certe persone], ed era un suscitare difficoltà che non avrebbero mancato d'incontrarsi
, i-81: verrebbe riputato ben duro un padrone, il quale tassasse i suoi
, o per rapporto di beni a un fondo comune. guicciardini, v-154:
nella città. zazzera, i-527: mandare un cornerò a posta; per lo quale
sanzione pecuniaria a una lettera o ad un pacco spedito per posta e non regolarmente
o autoritari va il ore di un bene o servizio, sia per regolare i
di più in questo regno il quale godrebbe un tal vantaggio si ammettesse esservi anche quella
fame de'bisognosi. mutatoti, 9-103: un onesto guadagno è dovuto ai venditori;
citazioni a monti; 7 poi un bezzo per feudo alfin si tassa. cantini
: a queste lettere [margherita] aggiunse un editto, in cui ponderati ad uno
misura tecnica, come la durata di un viaggio, la velocità di un corso d'
di un viaggio, la velocità di un corso d'acqua e simili. domenichi
. dovrebbe essere quello di stabilire tassativamente un limite all'aumento degli armamenti.
tassativo, agg. che stabilisce e impone un obbligo inderogabilmente (una norma, una
v. e. ma soltanto con un esempio, esporre l'opinione che se il
inderogabilmente compiti e limiti del mandatario (un mandato). pirandello, ii-1-585:
di far torto al compratore, se fissano un prezzo maggiore del prezzo comune; di
di tendere alla penuria, se fissano un prezzo minore del prezzo comune; e d'
agg. assoggettato a imposizione tributaria (un reddito, un provento, un bene
a imposizione tributaria (un reddito, un provento, un bene o, anche
tributaria (un reddito, un provento, un bene o, anche, una persona
, le quali abbiano il prezzo ad un certo modo tassato dall'uso comune corrente
dominici, 4-192: voi aldir un inaudito miracolo? che li taxatori de
adempiono le parti di referendari: da un tassatóre, e registratore, da tre
tassa; assoggettamento a imposizione tributaria di un bene, di un reddito o anche
a imposizione tributaria di un bene, di un reddito o anche, di una persona
2-683: si usò particolar diligenza in un continuo trasporto di viveri nella piazza d'
partigiani era una tassazione in natura, un tempo imposta, ormai acquisita.
, in partic. di quelle di un processo, che vengono poste a carico
può dall'autorità giudiziaria essere delegata da un giudice. ibidem, 377:
preso per rimediare a una sare a un muro per mezzo di tasselli. situazione.
una pavimentazione). 3. parte di un testo interpolata da altri o che appare
2. per estens. tagliare un frutto (in partic. un cocostampato
. tagliare un frutto (in partic. un cocostampato dal margarini, ma v'è
istruzione del satirico stile. tassellare un cocomero. nierì, 3-35: tassellare':
tassellare': fare il tassello in un cocomero. 4. componente, dettaglio di
, di una vicenda, di un contesto; fattore, argomento che contesti
o di uno scontrino che attribuisce a un certo risultato. tazione assoggettati al monopolio
di si lisi tasselli di un gioco che finisce con lo stancare. bertolucci
4. rifl. ant. occupare un luogo, per lo più a lungo fondo
voi sapete che va 5. porzione di un frutto (in partic. un cocomero)
porzione di un frutto (in partic. un cocomero) o di spesso a tassellarsi
ho detto che voi state là e avete un una forma di formaggio tagliata in
una superficie murata... tra un pane e l'altro vi frappongono tre formaggi
), per diminuire la possibilità di un rapido deterioramento dovuto a un continuo sfregamento.
possibilità di un rapido deterioramento dovuto a un continuo sfregamento. 13.
m'intende? s'adopera per fare un doccio da tetto; noi diciamo adocciare il
; per lo che si soprapongono ad un tassello quadro di ottone cavo nel mezzo
cellini, 577: imperò bisogna con un martellino piccolo in su quel tassellino piccolo
detto filo sarà ben fatto che egli sia un poco grassetto, tanto che quando e'
di ferro di forma allungata che presenta un piano solcato da fori di varie dimensioni
pezzo di ferro traforato, stiacciato da un capo, che si appoggia in quella
tassettino. cellini, 576: tenevo un certo tassettino tondo, in sul quale io
, 1-200: 'tassettino a orli': è un piccol tasso, ma bislungo, col
incavarvi la latta, picchiandola colla penna di un martello, e ripiegarla a modo
ripiegarla a modo di cannello in cui sinvolge un filo metallico o per fortezza, o
[d'alberti]: talch'è come un lavor d'oro o d'argento /
biringuccio, 2-114: si fa di bronzo un tassello tondo... et in
con alcune punte di terrò affermate in un tassello di forma quadra inchiavato nel mezo
fé il foro, l'inzeppò in un tassello del medesimo legno e ne trasse
alla presa di corrente malamente inchiodata su un rozzo tassello. maurensig, 140:
plastica o metallo che viene introdotto in un foro entro il quale viene fatto espandere
. possono essere applicati a parete utilizzando un normale tassello ad espansione. -tessera
dei fiori come innumerevoli variopinti tasselli tutto un rilucente mosaico. figura adattati.
-piccolo pezzo di legno tolto dal tronco di un albero. pascoli, 301: il
suo coltello / fece alla vetta tomo torno un segno / uguale, netto, e
segno / uguale, netto, e un piccolo tassello. 6. blocco
, come stando abasso cacciare ogni volta un ducato nel tassello della camera.
costituita da travi lignee che copre superiormente un ambiente, un vano (e può costituire
lignee che copre superiormente un ambiente, un vano (e può costituire il sostegno
può costituire il sostegno del pavimento di un vano soprastante); palco. boiardo
poi frequentemente la parola 'tassello'per significare un 'tavolato e piano'nelle case, e nelle
frequentemente la parola 'tassello'per significare un 'tavolato e piano'nelle case, e
cicognani, v-1-280: in fondo, un banco con sopra mucchi di scarpacce,
non una che non avesse un'aggiunta, un tassello, una toppa, un cerotto
, un tassello, una toppa, un cerotto: una collezione di forme invalide.
2. biol. capacità di un organismo vivente di coordinare un movimento mantenendo
capacità di un organismo vivente di coordinare un movimento mantenendo una posizione determinata con tutto
. movimento che viene compiuto coscientemente da un individuo e che prescinde totalmente dalla capacità
che si verifica fra sostanze che presentano un reticolo ionico con dimensioni reticolari simili o
di uccelli, ecc. e trascorrono un lungo periodo di letargo. =
nella frequenza protratta presso i laboratori di un museo di storia naturale. = voce
m. -t). conducente di un taxi. c. e.
confessionale di vetro. montale, 3-193: un russo? e perché. come lo
: sarebbe così semplice dare mille lire a un tassista perché alle sette si trovi sotto
amici). tabacchi, 13-107: prese un taxi e chiese al tassista di portalo
. petrogr. roccia vulcanica costituita da un aggregato di frammenti che presentano struttura e
'l tasso / e una longa e un tinasso. g. betti, lxxxviii-i-271:
cinque per asso, / e ch'un allocco imbeccassi un gran tasso / di rossi
asso, / e ch'un allocco imbeccassi un gran tasso / di rossi grifi e
ecc., son gente soggetta a un letargo invernale, più o meno lungo
, infilato nella tesa del cappello, un ciuffetto di peli di tasso, contro
, / anzi dormente, pigro quale un tasso. bibbiena, 2-133: io dormiva
bibbiena, 2-133: io dormiva qua come un tasso. lippi, 1-79: e
1-79: e perché ognun dormiva come un tasso, / la donna fece fame
nel cesto delle lame, gerbone dormiva come un tasso. s. ferrari, 539
. ferrari, 539: tu dormi come un tasso, un tasso piccio- letto,
539: tu dormi come un tasso, un tasso piccio- letto, / nipote mio
lepretasso. -da far morir di sonno un tasso (con valore aggett.):
allegri, 252: di quei compagni un russa, un per ispasso / bufonchia
252: di quei compagni un russa, un per ispasso / bufonchia, un se
, un per ispasso / bufonchia, un se ne ride, un ne contende,
bufonchia, un se ne ride, un ne contende, / da far morir di
, / da far morir di sonno un ghiro o un tasso. -da
far morir di sonno un ghiro o un tasso. -da fugare il sonno
. mazza, iii-59: da un tasso funèbre... zampilla / degli
rugiada. graf 5-449: in mezzo a un prato d'ingiocondo tasso / ricinto,
esso alcune piante d'ortensia, e un tasso color verde inchiostro, che lasciava
somiglia a una faccia umana stilizzata da un bauhaus rustico. -sf.
lo più con riferimento alla durata di un anno), degli interessi dovuti su
anno), degli interessi dovuti su un capitolo monetario (ad esempio, in caso
caso di mutuo) in forza di un patto stipulato tra le parti interessate o
, come più volgarmente si dice, ad un tasso veramente usurario. ojetti, 1-133
, iii-251: anch'egli scontava tratte a un tasso enorme, anch'egli sollecitava le
misura di fenomeni eco- nomico-finanziari espressi mediante un rapporto percentuale. -tasso di cambi di
quale si misura il progresso economico di un paese. lettera dei < percentuale, la variazione nel tempo di un fenomeno. -tasso di mortalità-, v
piemonte ai comuni, i quali in un primo tempo versavano la loro quota con il
biringuccio, 2-133: sopra a un tasso si schiacciano [i pezzetti d'
disposti in spighe o in grappoli, un tempo usati per estrarre un colorantefiallo; è
grappoli, un tempo usati per estrarre un colorantefiallo; è soprattutto diffusa nelle zone temperate
dietro spighe di tasso barbasso, / tra un rovo, onde un passero frulla /
, / tra un rovo, onde un passero frulla / improvviso, si legge in
passero frulla / improvviso, si legge in un sasso: / qui dorme pia gigli
incerta: probabilmente nata dall'unione di un deriv. del gr. mipog, nome
m. -1). merizzazione (un monomero). - anche sostant. studioso
se ha piume gialle e canta. è un canarino. ma soltanto nuti lavori di
istrumen- che pone la domanda è per caso un tassonomista, cioè uno ti, ed
cancro. le porta il pachtaxel, un nuovo farmaco antitumorale, bencivenni
lo studio dei vari trovi la tasta e un piastrello sopra, me ne andai in su
piastrello sopra, me ne andai in su un mio sistemi introdotti nell'ordinata distribuzione de'
sulla piaga aperta candolle. d'un ferito, questi, ogni volta che sente
una tasta, entromisela nella piaga, fece un primac- arida, una tassologia infeconda,
bas / ed ha innanzi un fanciul, che gli fa luce. domenichi
il linguaggio, lo stile. scheduno mantengo un orciuolo / mi sa mal discoprir la mia
. vandelli il mio -con riferimento iperbolico a un naso di lunghezmanoscritto delle lettere tassoniane che
di elementi, dati, conoscenze relative a un aretino, 20-51: brontolando e piangendo e
3. figur. rimedio a un problema. 2. ling. classificazione
in modo da costituire liste che diano conto un verso sovra mercato; perciocché senza lui già
m. -ci). che se stesso un effetto piu spirituale dei cibi, dei colori
cauti nell'associare la tecnologia su pietra a un solo gruppo tastarne, sm. ant.
nel piemonte appresso torino, ne ritrovò un [organo] molto antico, ch'era
, e tutto marcio, ed aveva un tastarne di tal maniera, che dalla parte
giamboni, 10-58: questo è un modo di prudenzia del qual favella salamone
con il piede o, anche, con un oggetto per accertarsi di qualcosa, per
saggiare la qualità e la consistenza di un materiale, ecc. - anche assol.
. cennini, 3-203: abbi un martellino e con bel modo va'tastando
calava il sole, lentissimamente, come un vecchio che per scendere tasta scalino dietro scalino
d'essere captivo, si mosse finalmente con un moto pigro e incerto, tastando co'
. f. doni, 2-145: quando un fico è basso, ogno uno che
lecito tastarle, con la scusa d'un sorso d'acqua. cassola, 5-127:
uno strumento musicale. -anche, in un contesto allegorico: ispirare poeticamente. dante
alle sue stanze, poco più cf un miglio lontano. giuliani, i-427: smesso
pratica nella cattedra di ordinario, tasti un poco e intenda che stipendio egli pretenderebbe
, 9-i-78: egli reputò prudente tastarlo un po'intorno le faccende de'banditi. penna
, può dar l'esame; cinque e un quarto, non può.
posizioni al di fuori di dijon per un attacco generale. bacchetti, 9-87:
sapere insomma come si stia, diventa un bisogno. 7. tentare ciò
si presume utile per la soluzione di un problema o di una difficoltà; mettere in
di una difficoltà; mettere in opera un provvedimento, un accordo, un espediente,
; mettere in opera un provvedimento, un accordo, un espediente, ecc.
opera un provvedimento, un accordo, un espediente, ecc. bartolomeo da s
venne voglia di tastare il mondo, inventò un titolo di credito: e fu il
). gigantea, 42: con un gagliardo colpo in sulla testa / caffeo
. verga, 7-445: il giovane, un galantuomo, aveva mandato dallo zio prete
vale ». = forse da un lat. volg. * tastare, probabile
. il premere con leggerezza e delicatezza un insieme di tasti di uno strumento musicale.
due tasti con tanta velocità, l'un dopo l'altro; ch'e'non si
messa a contatto con la superficie di un foro consentendone la misurazione delle sue dimensioni
sf. mus. disus. tastiera di un organo, di un pianoforte, di
. tastiera di un organo, di un pianoforte, di un clavicembalo. vasari
organo, di un pianoforte, di un clavicembalo. vasari, i-832: in
i-832: in s. clemente n'era un altro [organo] pur di sua
maironi da ponte, 1-i-89: è un organo in doppio, l'uno a sinistra
. -per simil. corpo di un insetto, in quanto suddiviso in varie
il loro corpo [delle cicale] è un corpo di liuto...,
m. todini, 1-77: mettere un dito d'ogni mano sopra un'altra
più opportuno. piovene, 3-128: un giorno, irritata da questi suoi tasteggiamenti
avrebbe? quello che conta, tra un uomo e una donna, è ben altro
, 6-i-270: ve', quel tasteggia un piccol gravecembalo / che gli pende davanti,
. toccare ripetutamente e in modo leggero un oggetto, in partic. con le mani
del tutto incurabile. -saggiare un minerale, una pietra preziosa con uno
3. figur. discutere, trattare un argomento in modo superficiale e approssimato.
si ritiene utile per la soluzione di un problema, il superamento di una difficoltà,
di una difficoltà, mettere in opera un provvedimento. - anche assol. a
è troppo povero: egli suona con un instrumento sordo; per quanto ci tasteggia
ci tasteggia su, di rado esce un accento armonioso. cagna, 3-210:
tasteggiatóre, sm. letter. che accenna un motivo musicale col canto (un uccello
accenna un motivo musicale col canto (un uccello). linati, 19-60:
[l'usignolo] è... un tasteggiatóre squisito, un improvvisatore estroso;
... un tasteggiatóre squisito, un improvvisatore estroso; spesso buffonesco, spesso malinconico
: ascoltano la ragazza che suona a un pianoforte a mezzacoda, con la cap-
galileo, 4-1-445: costui non è un sonator di liuto, che erri nell'
insieme delle doti artistiche, tecniche di un pianista, di un organista, ecc.
, tecniche di un pianista, di un organista, ecc. -per simil.
dei tasti di scrittura e di comando di un elaboratore elettronico, o di un altro
di un elaboratore elettronico, o di un altro apparecchio elettrico o elettronico, di
fotocompositrice. fenoglto, yl-1877: un altro soldato... sedeva davanti a
la tastiera con le dita. scrivono su un eterno rotolo di carta le stesse operazioni
un'opera letteraria o la produzione di un autore. e. cecchi, 2-23
. inforni. unità periferica d'ingresso di un elaboratore elettronico costituita da una sequenza di
tastierino, sm. tastiera fornita di un piccolo numero di tasti.
emissione di dati tramite la tastiera di un elaboratore elettronico. r. silipo
. 2. mus. chi in un complesso musicale suona uno strumento elettronico a
. bernardino da siena, 648: tochiamo un poco i tasti degli organi per intendare
cecchi, 5-560: sentivo battere e ribattere un medesimo tasto, poi lievi trilli,
, 3-69: mi pareva di emettere un gemito d'oltretomba, un sibilo inumano;
di emettere un gemito d'oltretomba, un sibilo inumano; ma il vecchio maestro
i suoni desiderati. - anche in un contesto fìgur. ottimo, i-297:
alfanumerici o di scrittura) o per imprimere un comando o consentire particolari funzioni { tasti