stambularo, sm. ant. governatore di un sangiac- cato. sanudo, lviii-59
loria, 1-157: curtius, nascosto dietro un pilastro del cancello, strepitando con la
. -percuotersi ripetutamente il petto (un gorilla). bacchelli, 1-iii-693:
. tr. battere a vuoto ripetutamente con un bastone. cardarelli, 187: il
lui. 4. divulgare un fatto o un'opera con eccessivo rilievo
; pubblicizzarli enfaticamente e chiassosamente; strombazzare un merito. a. monti, 279
celebrativa di un'opera artistica o di un prodotto industriale. bucini, 4-58:
ottobre 1991], 4: quello dove un libro non rischia di essere né troppo
a percussione, in par- tic. un tamburello. - anche sostant.
bucini, 13-166: la produzione di un nuovo lavoro di d'an- nunzio è
nuovo lavoro di d'an- nunzio è un avvenimento paragonabile alla venuta di un circo
nunzio è un avvenimento paragonabile alla venuta di un circo equestre in una città di provincia
. - in senso generico: filo di un ordito. lacopone, 54-9:
so, chiedi pur tu: o vuogli un paio di scarpette o vuogli un frenello
vuogli un paio di scarpette o vuogli un frenello o vuogli una bella fetta di stame
. inventari di bicchierai toscani, 136: un paio di calzette di stame bianche.
, 2-97: 1 rumori si tirano un con l'altro, l'udito arriva a
sempre di nuovi come alle dita che disfano un bioccolo di lana ogni stame si rivela
preso dagli aurati stami, / volgersi quasi un girasole il sole. b. quirini
dell'aria. -stoppino di un lume. monti, x-2-5: come
carne al corpo umano / di solid'ossa un duro stame ha posto, /
per le narici all'intimo cembro / un verme rio, che idatide si appella,
maschi come femmine, ella intrecci di un filo di dolore e di un filo di
di un filo di dolore e di un filo di amore. montale, 14-35:
venezia! 8. la trama di un intrigo, di un inganno. p
. la trama di un intrigo, di un inganno. p zambeccari, xxxvii-71:
. tansillo, 2-4: d'un sì bel foco e d'un sì nobil
: d'un sì bel foco e d'un sì nobil laccio / beltà m'incende
. l'insieme degli elementi che contraddistinguono un testo letterario. ammirato, i-168:
mondo ciò che è stato concepito da un seme immondo? » e di cui perciò
sua natura. -trama costitutiva di un ordinamento politico. foscolo, xii-628:
vedevo la fame / in aria come un nugol d'acqua pregno; / e certo
arei mangiato sanz'alcun ritegno, / ovvero un botante con lo stame ».
l'antera, due teche congiunte da un connettivo, che constano ciascuna di due
che ha petali sovrannumera- ri formatisi per un processo di staminazione (un fiore).
ri formatisi per un processo di staminazione (un fiore). lessona [s.
natura », 2-iii-1884], 156: un ibrido uscito con tutta probabilità dall'incrociamento
stami ed è privo di carpelli (un fiore, una pianta; talvolta è
sf. bot. trasformazione teratologica di un pezzo fiorale, come il petalo in uno
; sono per lo più della figura di un filo terminato da un globo o borsetta
della figura di un filo terminato da un globo o borsetta, che contiene la farina
: 1 vivi agili stami / cui d'un volo sonoro / cingean gli insetti d
1-vi-361: mi domandate stamettìo azurro per un paio di calze, el quale vi manderò
crescenzi volgar., 4-43: pongasi un sacchetto sottile, netto, di pezza lina
. magalotti, 19-37: alle ruvide capre un pezzo avanti / radi la barba,
ne ho di bisogno, assieme con un paio di calzoni di stamina che devono
incrociata, che si fabbrica colla spola sopra un telaio a due mani, e
e 'l vedere. -emendazione di un testo, di una lingua. baretti
. beicari [tommaseo]: un dì avvenne che il cellerario de'monaci
cellerario de'monaci di quello monasterio cercava un uomo che gli stamignas- se e stacciasse
stàmina2, sf. ipp. capacità di un cavallo di produrre uno sforzo intenso e
: indumento razzi, iv-275: quinci in un battere d'occhio conobbe come il confezionato
terra. 2. enucleazione di un organo anatomico. crescenzi volgar.,
3. figur. eliminazione, soppressione di un dominio. siri, 1-ii-19:
, sveltamente. silone, 8-186: dopo un po'appare sulla scena, camminando sveltamente
più lestamente aveva mai salito le scale d'un cliente in pericolo di vita.
pigiama nuovo. arpino, 6-79: un cameriere dietro il banco riempiva sveltamente una
, v-212: per comporre le differenze bastava un poco più d'abilità, un poco
bastava un poco più d'abilità, un poco più di sveltezza: bastava aver agenti
diretti. giuliani, ii-287: ci vuole un po'di maniera e una sveltezza in
è codesto d'un uomo ch'è morto lontano. / oh
: dopo vari giri mi vidi giunto ad un tempio di gotica sveltezza.
: snellimento del traffico; semplificazione di un iter burocratico. 2. il far
. (sveltisco, sveltisci). velocizzare un movimento o un'azione; accelerare l'
, per sveltire i ragazzi, valgono un po'meglio di quelli che davano una volta
be l'amor sveltisce il comprendonio / di un che pensa coi piedi, / dawer
efficiente un'attività, una procedura o un apparato burocratico. verga, 1-212:
le pratiche, » rispose domingo con un riso secco come un colpo di tosse.
rispose domingo con un riso secco come un colpo di tosse. -rendere più
apparire o rendere più conciso ed essenziale un testo, lo stile. alfieri,
sveltì presto; poi a farlo credere un capo ameno, un originale, vi s'
a farlo credere un capo ameno, un originale, vi s'aggiunsero certe sue
da studente. 8. assumere un notevole sviluppo verticale, apparire più snello
articolato. bacchetti, 2-xi-426: era un bellissimo san bernardo sveltito da incrocio col terranova
divelto, estirpato (una pianta, un bosco); staccato dal tronco (
bosco); staccato dal tronco (un ramo) o dallo scoglio (il corallo
nacque l'italiano 'brocco', denotante un 'ramo'svelto dall'albero. crudeli, 2-80
conchiglia) o dall'involucro calcareo (un mollusco, una perla). bruni
strappato o lacerato con violenza dal corpo (un organo, le membra). -
vibrare. -staccato dalla cute (un pelo, i capelli, una penna)
] ad una leggier puntura o ad un pelo svelto ad un feroce leone.
puntura o ad un pelo svelto ad un feroce leone. -collocato fuori della
-collocato fuori della sede naturale e propria (un arto). g. p
da altri elementi dello stesso tipo (un edificio, un filone minerario).
dello stesso tipo (un edificio, un filone minerario). gaiucci [g
, gli altri fissi. gli svelti sono un pezzo di metallo, al quale occorre
agile nei movimenti (una persona, un animale, gli arti). -anche
forse, / troppo svelta nel chiudere un cassetto, / la donna? silone,
4-180: andava svelta e saltellante da un gruppo all'altro di compagne. cassola,
-effettuato con rapidità e con scioltezza (un movimento). b. barezzi,
. -che scorre rapido, vorticoso (un corso d'acqua); che fuoriesce
acqua); che fuoriesce impetuosamente (un getto d'acqua). e.
. -che raggiunge un'elevata velocità (un mezzo di trasporto, in partic.
macchina svelta.. anche se fosse un posto un po'fuori. 2
svelta.. anche se fosse un posto un po'fuori. 2. compiuto
fuori. 2. compiuto in un breve lasso di tempo (un'azione)
succede con intervalli rapidi e frequenti (un canto, un rumore). albertazzi
intervalli rapidi e frequenti (un canto, un rumore). albertazzi, 710:
). albertazzi, 710: possedeva un discreto repertorio di canzoni e di inni
facilita e rende sciolti i movimenti (un vestito). percoto, no:
vestito). percoto, no: un fanciulletto di circa dieci anni in uno svelto
bertolucci, 1-36: uno svelto, un po'troppo forse, ma piacevole libro
destrezza e anche rapidità nell'esecuzione di un lavoro; che è dotato di intelligenza acuta
longiano, iv-125: questi due mutoli ebbero un figliuolo dal quale discese il fortunato legnaggio
con le muse italiane che abbian fatto un sì pronto e svelto allievo. calandra
casa. e. cecchi, 8-65: un giorno entra in rapporti con la fabbrica
d'armi anglo-svedese nordenfelt, che cerca un rappresentante nei balcani. è a cavallo.
in grado di scampare all'inseguimento di un battaglione. -iterato, con valore
conto svelta svelta con la matita e un pezzo di carta gialla, impacchettavo,
lor minacciatoli: / e noi scostiànci un po', badando al giuoco. testi,
aretino, 26-356: la gonnella cinta d'un vincastro, campeggiava sì bene in su
il corpo delle femmine per far loro un personale svelto e leggero. g. bianchetti
vi sono alcune donne inglesi. esse fanno un maraviglio- so contrasto alle suddette greche.
4-6: elisa era slanciata e svelta come un giunco odorato. pascoli, 43:
: sorgeva presso / il vecchio busto d'un imperatore, / col tronco svelto come
e leggeri (una struttura architettonica, un edificio). p cattaneo, 5-10
i populi, formorono alle loro colonne un capitello di più vaghezza d'ogn'altro,
maestosa assai. gozzano, i-1023: un attico, sforato da occhi ellittici per dar
ta). vasari, ii-485: un arbore vivo, svelto e naturalissimo. algarotti
-elevato e aguzzo (la vetta di un monte). molineri, 2-182:
opera, nel compiere umazione, nell'eseguire un lavoro). collodi, 183:
: « andiamo, baba, camminiamo un po'più alla svelta, » disse
me e con lei d'aver conosciuto un poeta che con tanto valore e destrezza maneggia
di mano c'è sempre da fare un buon raccolto, specie ad arrivarci nel
le zanne altri animali o persone (un animale). f. f.
sbranate / svenate / son poi da un porcaccio / le membra sue tenere.
sue tenere. -medie. sottoporre a un salasso. - anche assol. bruni
e sfibra. 2. ferire un animale recidendogli una vena. de roberto
/ l'onnipossente giove; al nume un toro / svenammo, un altro al gran
al nume un toro / svenammo, un altro al gran nettunno. carducci,
3. per simil. incidere un albero sul tronco; praticarvi una fenditura
una botte. dossi, i-179: dàgliene un sorso, dàgliene un secondo, egli
i-179: dàgliene un sorso, dàgliene un secondo, egli e paolino svenarono un tre
dàgliene un secondo, egli e paolino svenarono un tre bottiglie. 5. far
a dramma. 9. vincere un sentimento, aver ragione di una passione.
giorno segnato de la vita partisse, con un coltello se stessa svenatasi morir volle.
. cristoforo armeno, 66: preso un coltello e volendosi con quello svenare, da
-indebolirsi politicamente ed economicamente (un popolo). stri, 1v-1-478:
); dipartirsi in più rivoli (un corso d'acqua). achillim,
concavità profonde. -fuoruscire da un contenitore (un liquido). n
. -fuoruscire da un contenitore (un liquido). n. villani,
ormai anche noi dal solenne silenzio. fu un liquefarsisempre più attenuato del sole, uno svenarsi
di separazione o allontanamento, e da un denom. da vena (v.)
quale svenato sentendosi, riscossosi di subito mise un grido. -che si è suicidato
vene (il sangue). -anche in un contesto figur. lubrano, 2-60
una mutilazione; che ne è imbrattato (un corpo, una parte di esso)
2. scannato come vittima sacrificale (un animale). boccaccio, iii-7-76:
svenate. g. chiarini, 372: un dio / più possente di quei cui
3. per simil. che presenta un colore intensamente rosso (il cielo al
. disus. aperto (il morso di un cavallo). grisone, 1-80:
e senza, ed in tutto d'un pezzo. svenato2, agg.
. che presenta venature, stilature di un colore diverso (una pietra, in partic
diverso (una pietra, in partic. un tipo di marmo).
svenato. -misto ad altro materiale (un terriccio). boiardo, 1-40:
a la donna e allo amante cór un certo svenatolo che del continuo portava acanto
: cfr. vendere). vendere un prodotto, una merce, un bene immobile
vendere un prodotto, una merce, un bene immobile a un prezzo nettamente più
, una merce, un bene immobile a un prezzo nettamente più basso di quello usualmente
svéndita, sf. vendita a un prezzo molto basso, inferiore a quello
sull'altro come per la svendita d'un fallimento. = deriv. da
l. pascoli, i-37: un oste più sgarbato, più svenente, più
smanceria. chevole e più odioso d'un corteggiano affettato. svenevolàggine, sf
diavolessa, che si fosse, facendogli un grazioso inchino lo invitò alla danza, ma
], iii-1-385: questo parvemi come se un molle ed infemminito istrione
usar frase fiorita, / ma dirò tosto un mio pensier colpevole. bacchelli, 2-xv-65
-affettato, lezioso, sdolcinato (un atteggiamento, un modo di parlare,
lezioso, sdolcinato (un atteggiamento, un modo di parlare, uno sguardo, ecc
14 (155): poi mise un gran sospiro, e alzò il viso,
due occhi inumiditi e lustri, con un certo accoramento così svenevole, così sguaiato,
chi n'era l'oggetto avesse potuto vederlo un momento. moravia, i-360: ramiro
, e tarcisio vide che erano di un azzurro slavato, con uno sguardo sgradevole
, stucchevole (un'opera scritta, un linguaggio, uno stile). -anche
e nello svenevole, e sa d'un dir vano e bolso. arici, iii-731
? 2. ant. che ha un aspetto sgraziato; che ha atteggiamenti,
dame norma e regola: / e fa un bocchin, che pare una bisaccia.
di misura o rudezza, grossolanità (un atteggiamento, un linguaggio, uno scritto
o rudezza, grossolanità (un atteggiamento, un linguaggio, uno scritto, ecc.
taccio. -disgustoso, ributtante (un cibo). burchiello, 79:
le svenevolezze retoriche, è imbellettata da un concettino, tratto da'luoghi comuni,
vent'anni fa. arbasino, 8-105: un regista che frequenti abitualmente solo svenevolezze e
ch'el no volse far grazia d'un picin debito, go è ch'el no
. ant. (svéngio). vendicare un delitto, un'offesa. fatti
giro di parole, fastidiosa lungaggine in un discorso, in uno scritto. gamberai
, 1-iv-424: ella si strugge, e un svenimento d'animo / tè venuto.
(i-1097): venne... un altro svenimento a la contessa, con
egli rispira pure: questo fia / un breve svenimento. lancellotti, 1-409: nell'
dopo, entrò nel caffè in sella a un cavallo che schiumava e lo guidò magistralmente
vomito, / con la testa trafitta da un calore / che annuncia lo svenimento.
. moravia, ix-356: camminammo ancora un chilometro circa, e io avevo sempre
se il sole si fosse spento a un tratto. -stato comatoso.
punto stesso, che don pietro soprapreso da un svenimento mortale lasciò infelicemente la vita.
4. svenevolezza, leziosaggine di un discorso, di uno scritto.
. perdere i sensi in seguito a un trauma, per debolezza o sfinimento,
violento manifestarsi di uno stato patologico, per un forte dolore fisico, per avere ingerito
il giovane, 9-297: andianne, ch'un mio amico sì si svenne, /
le fuggì il colore dal viso; un sudor freddo glielo coprì; s'abbandonò e
d'amor nel nostro nido / in un bacio lunghissimo svenire! -sbigottire, trasalire
, spegnersi, offuscarsi (una luce, un astro). d. bartoli
-farsi indistinto, dileguare (i contorni di un oggetto). d'annunzio, vi-371
. affievolirsi, perdere intensità, estinguersi (un sentimento). bonarelli, 1-230:
svantaggio tale alla causa dalla religion riformata che un de'suoi predicanti confessava con grande ingenuità
. 7. passare, finire (un periodo di tempo). leoni,
uno [di quei libri], con un convulso sventagliamento di pagine colorate.
persona o una parte del suo corpo con un flusso d'aria prodotto agitando un ventaglio
con un flusso d'aria prodotto agitando un ventaglio, o muovendo ripetutamente e con
e con rapidità una mano, o sventolando un fazzoletto, un foglio, ecc.
mano, o sventolando un fazzoletto, un foglio, ecc. pirandello,
servita in bocca d'una caramella o d'un cioccolatino. montale, 3-122: avevano
le luci, honey era semisvenuta su un sofà. le stavano attorno sventagliandola e dandole
di schiaffi. 2. sventolare un oggetto, agitarlo freneticamente, per lo
, ii-797: poi il ragazzo sventagliò un altro pezzo di carta, e non stentammo
carta, e non stentammo a riconoscere un prezioso foglio di via che gli avrebbe
. comisso, v-296: è come un gallo che, muovendo la testa,
poi dallo sventagliare degli avanguardismi indicesti a un più placato 'cursus'ermetico eliottiano nel secondo
8. rifl. farsi aria con un ventaglio, con la mano, con
ventaglio, con la mano, con un fazzoletto, ecc. tommaseo [s
: dentro il cocchio e incastonato come un rubino il principe della chiesa; di
9. intr. fare aria agitando un ventaglio, muovendo rapidamente la mano,
, muovendo rapidamente la mano, sventolando un fazzoletto. tommaseo [s. v
, per fare aria o per cacciare un insetto (la mano). comisso
aria soltanto il tempo necessario a compiere un gesto d'incredulità e d'impazienza.
... quasi si trattasse di cacciare un insetto fastidioso. 10. oscillare
: nella vampa, non lo sfrascare d'un albero; appena... lo
sventagliare di qualche canneto, il saettìo d'un uccello scomodato dal fracasso. alvaro,
. 11. passare rapidamente su un oggetto, su una superficie, muovendosi
, muovendosi verso un'altra direzione (un fascio luminoso). arbasino,
12. nel gergo calcistico, scoccare un tiro violento verso la rete.
, con valore intens., e da un denom. da ventaglio (v.
sf. movimento rapido e continuo di un ventaglio, di una mano, di un
un ventaglio, di una mano, di un fazzoletto, ecc., agitato per
o subito offuscata; rapido passaggio di un fascio di luce in movimento. ojetti
verso l'isonzo quando la sventagliata d'un proiettore ce lo rivela, e ci
giunchi alti quanto noi, cresciuti durante un anno in quei prati di nessuno. e
al sole, proprio nell'attimo in cui un lungo raggio come un sottile trapano di
attimo in cui un lungo raggio come un sottile trapano di luce... veniva
, sm. rapido battito d'ali di un uccello in volo. vittorini,
nera e rumorosa poco più giù attraverso un continuo sventaglio dei voli dei colombi
sventaménto, sm. disus. fallimento di un piano, di un progetto;
fallimento di un piano, di un progetto; insuccesso, bocciatura.
le canne e rimontato esso schioppo, buttano un poco di polvere nelle dette canne,
impedire che abbia corso o si attui un progetto, una macchinazione. gualdo
le mine, / tanto più che ad un uom del tuo costume / non vi
verga, ii-252: tutte le follìe di un giuocatore inesperto che voglia fare lo spaccone
le odierne recite, si sventano tutte a un tratto con far solamente avvertire l'inganno
-allontanare o evitare una situazione sfavorevole, un pericolo. - in partic.: scansare
, i-4-37: il nicotera, bollente come un achille e furbo
e furbo come un serpente, seppe sventare le spire velenose della
. -parare abilmente il tiro di un avversario. g. brera [«
gol nel finale. 3. impoverire un materiale, una sostanza. milizia,
5. lasciar prorompere, manifestare liberamente un sentimento. ritato
ritato onor navale / defraudare un tanto cavaliere, / che certo in
di separazione o allontanamento, e da un denom. da vento (v.)
7. rubare svuotando una borsa, un salvadanaio del denaro contenuto. buonarroti
dirompente o nulla o fortemente attenuata (un ordigno esplosivo o incendiario, e in
si dà fuoco al pezzo si mette un dado di ferro, perché non patisca del
senza danni (l'energia sprigionata da un sommovimento tellurico). boccone, io
, non giungere al risultato prefisso (un progetto, una macchinazione, un'iniziativa)
gas chiuso o compresso all'interno (un contenitore o, anche, il cielo)
« voglio andare a vedere se potesse un poco sventarmi del corpo, che tal fiata
... / far che tacesse un sì gran vate il vero / e di
le braccia. 2. investire un oggetto (in partic. una bevanda calda
partic. una bevanda calda) con un flusso d'aria prodotto per sventolamento.
frequentemente: e il segreto per avere un bellissimo nero e di buon uso,
, che si mostravano con la schiena un poco fuori, per isventarsi. =
meno convenevole. sbarbaro, 1-145: un disagio nasceva intorno a lui come potesse
, 4-ii-223: la mattina fecero anch'essi un volo che rovesciò due passi della nostra
1-26 (70): passando a caso un giovine isventato, bravaccio, soldato del
. bentivoglio, 5-ii-160: ruccellai è un capo sventato, pieno d'ambizione e
goldoni, v-1141: voi stareste bene un paio d'anni in educazione della signora
calcolato, spontaneo (lo stile di un artista). arbasino, 10-346:
. a volte li scuote da sventatella come un carico un po'molesto. sventato2
volte li scuote da sventatella come un carico un po'molesto. sventato2 (pari
ant. e letter. far ondeggiare un oggetto investendolo con un soffio d'aria
. far ondeggiare un oggetto investendolo con un soffio d'aria. beccuti
, disse il povero snackbarista, arraffando un coltello, ma un coltello molto leggero
povero snackbarista, arraffando un coltello, ma un coltello molto leggero e troppo lungo,
di cartone..., fermato a un manico può far da sventola'.
. bontempelli, i-206: altro che morire un po', signor poeta da sventole
. -a sventola: che ha un padiglione ampio e vistosamente sporgente all'infuori
ampio e vistosamente sporgente all'infuori (un orecchio). pea, 8-38:
testa. in fatti la testa era un oggetto rotondo, una sfera; che
botte da 'urbi et orbi', e un gran buon odore di gocciole e sventole sulla
... tremava come preso da un rigore di febbre. fenoglio, 5-i-560:
sventolaménto, sm. lo sventolare un oggetto, in partic. una bandiera
, in partic. una bandiera, un drappo, un ventaglio; movimento ondeggiante
partic. una bandiera, un drappo, un ventaglio; movimento ondeggiante di un oggetto
, un ventaglio; movimento ondeggiante di un oggetto sventolato o agitato per aria.
fluttua nell'aria (una bandiera, un drappo, un panno, un telo,
(una bandiera, un drappo, un panno, un telo, la chioma,
bandiera, un drappo, un panno, un telo, la chioma, ecc.
ecc.); che svolazza (un vestito). lomazzi, 4-ii-495
cerulei, co'capelli tutti involti in un modo, crespi e sventolanti. soldani,
drappi sventolanti. bacchetti, 1-iii-676: soltanto un animo comune, un grido universale attorno
1-iii-676: soltanto un animo comune, un grido universale attorno alla bandiera rossa svento
, 13-33: rispose con la mano a un paio di saluti sventolanti dai vetri del
, tr. (sventolo). agitare un oggetto nell'aria, in partic.
partic. una bandiera, uno stendardo, un fazzoletto, facendolo ondeggiare, per lo
con ostentazione e vanteria, per dare un segnale, per richiamare l'attenzione,
attenzione, o anche per allontanare un insetto molesto. caro, 7-962:
/... /... un fazzoletto rosso, segnale di guerra e
tanto una di quelle ragazze, soffiando sopra un ferro da ricci o con una camicia
lo spadino cosimo si mise a frugare in un buco del tronco. ne uscì una
via sventolando il tricorno. -scuotere un vestito, un telo, un panno per
il tricorno. -scuotere un vestito, un telo, un panno per fargli prendere
-scuotere un vestito, un telo, un panno per fargli prendere aria e per
. far ondeggiare o fluttuare la chioma, un vestito, un drappo, una bandiera
fluttuare la chioma, un vestito, un drappo, una bandiera, un foglio,
, un drappo, una bandiera, un foglio, ecc. (il vento,
foglio, ecc. (il vento, un soffio d'aria). ariosto
-figur. sottoporre a un rigoroso esame morale i beni e i
entrata alla sua casa. mirate: neppur un quattrino è giunto di là.
per manifestare un'emozione, per dare un segnale, per allontanare un insetto;
per dare un segnale, per allontanare un insetto; alzare il pugno chiuso verso una
, per assolvere, salutare, le sventolò un attimo, finché qualcuno, tra i
baciarle. -battere le ali (un angelo). pascoli, ii-408:
chiome. -dimenare le orecchie (un elefante). moravia, 23-154:
. 5. muovere rapidamente un ventaglio, una ventola, la mano
, una ventola, la mano o un oggetto con analoga funzione, per fare
da sé e in poco tempo, avvia un bel fuoco senza bisogno ai sventolare.
. 6. investire una persona, un oggetto, un fuoco o un materiale
. investire una persona, un oggetto, un fuoco o un materiale infiammato con un
persona, un oggetto, un fuoco o un materiale infiammato con un flusso d'aria
un fuoco o un materiale infiammato con un flusso d'aria, prodotto per lo
lo più dal movimento rapido e ripetuto di un ventaglio, di una ventola, di
ventaglio, di una ventola, di un telo, ecc., o anche da
telo, ecc., o anche da un battito d'ali, per rinfrescare,
che l'hanno annodato sì fattamente che come un buffalo da una meza bagascia vien qua
la strinse. -diffondere nell'aria un suono fragoroso e prolun- gato.
all'ammirazione o indicare alla considerazione altrui un fatto, una persona con il fine
e svogliatezza, le par che sia un bel sollazzo? 11. eccitare
12. ant. rifornire d'aria un organo. bencivenni, 7-1 io:
stipe. 13. battere un territorio (il vento). s
15. rifl. farsi aria con un ventaglio. baldelli, 5-6-311: in
: la ragazzina... prese un ventaglio che era posato su una poltrona
(una bandiera, una vela, un telo, ecc.); svolazzare (
telo, ecc.); svolazzare (un vestito). sacchetti, ix-66:
caro, 11-1436: insiememente da l'un canto enea / vide di polverìo fumare
. pirandello, 8-127: smilzo, un po'curvo, con un abitino di tela
smilzo, un po'curvo, con un abitino di tela che gli sventolava addosso,
l'uscio dello scompartimento, e poi un altro successivo, pur tra il fragore
nell'aria in modo inter mittente (un suono). e. cecchi,
mentre guardava, mi sventolò sul viso un cert'odore lieve, trito, e
22. figur. diffondersi e imporsi su un territorio o presso un numero sempre più
e imporsi su un territorio o presso un numero sempre più vasto di persone; essere
persone; essere recepito e adottato (un principio politico o ideologico). mazzini
, si rivolta di rivercio e con un giro si porta dietro le spalle nel lato
2. svolazzo, ondeggiamento di un vestito. fogazzaro, 13-84: l'
di vento. ojetti, ii-23: un bel viaggio in velivolo come premio ai migliori
e in modo marcato; ostentato (un atteggiamento). carducci, iii-24-132:
sventolatura, sf. ant. sventolamento di un abito. giovio, ii-214:
braccia de'palafrenieri; terzo, il vedersi un barbiero a cavallo con mazza d'argento
corrente d'aria prodotta con l'agitare un ventaglio. alfieri, 12-138:
bagniamei, a questo modo / sventolinala un po': bagnate noi, / ti
sventolamento ripetuto di una bandiera o di un fazzoletto, per lo più in segno di
fluttuare nel vento; ondeggiamento continuo di un telo, di un abito, di una
ondeggiamento continuo di un telo, di un abito, di una stoffa in genere
donne, quando passano daccanto, fanno un grande sventolìo colle sottane. sventolìo di bandiere
1-120: così va la certezza d'un momento / con uno sventolio di tende
occhi, ogni minimo dettaglio può avere un senso che ci avverte delle intenzioni degli
poco. 2. sventolamento di un ventaglio. pratesi, 5-335: si
pratesi, 5-335: si faceva fresco con un gran ventaglio di piume, e a
manifestazione ostentata di un'emozione, di un atteggiamento. vittorini, 5-319: lo
: lo sventolio garrulo del coraggio, in un ordine del tutto diverso di visione.
(femm. -a). svolazzante (un vesti- to). c
sventraménto, sm. lacerazione del ventre di un animale per far fuoruscire le interiora.
3. per estens. demolizione di un gran numero di costruzioni, per lo
della parete anteriore dell'addome, specialmente un divaricamento dei muscoli retti anteriori, per cui
tre una persona o anche un animale, per lo più mortalmente,
avessero inghiottito. guerrazzi, 1-639: un prete, che non rammenta come siffatti
quanti cani si arrischiarono di assalirlo [un toro], tanti ne furono lanciati
. lippi, 11-21: egli con un piede, alzato in giro, / fa
morbosa dote. 2. aprire un animale morto lungo il ventre per privarlo
: per alleviare il male, fece sventrare un toro pingue e gli si coricò nel
dopo averli sventrati. -sezionare un cadavere per cavarne gli organi preparandolo alla
mummie. -per simil. incidere un albero lungo il tronco scavandone l'interno
, più che fuori. -aprire un materasso facendone uscire l'imbottitura. dessi
cucchiaino. -tagliare o spaccare un frutto. chiesa, 5-104: con
frutto. chiesa, 5-104: con un coltello gli sventravano la più bella zucca
-far crollare gran parte delle strutture di un edificio, squarciare (una bomba,
case. -squarciare una nave con un colpo d'artiglieria. buzzati, i-587
d'artiglieria. buzzati, i-587: un... bastimento fu sventrato e saltò
saltò in aria. 4. demolire un quartiere o un'area molto estesa di
6. occupare in modo molesto un certo periodo di tempo. leopardi
annoiano orribilmente. 7. solcare un territorio uniforme segnandolo profondamente (un fiume
solcare un territorio uniforme segnandolo profondamente (un fiume, una strada). pea
.. il coperchio svelle / ad un pasticcio, indi lo sventra, e tosto
sventrò una voce mattutina, profonda comequella di un re da burattini,... e
del mio amico simon parigino sventratosi in un rovesciamento d'automobili. nando ad
. svuotare l'addome secernendo il filamento (un ragno). passeroni, iii-156
ex-, con valore privai, e da un denom. da ventre (v.
sf. disus. apertura del ventre di un animale per cavarne le interiora.
bertoldino e cacasenno, 12-46: va sotto un olmo fatto a posta e chino /
. negri, 1-17: essi mi diedero un gran pesce luccio, già da molto
. per estens. squarciato, lacerato (un involucro, un pacco, un contenitore
. squarciato, lacerato (un involucro, un pacco, un contenitore); spaccato
(un involucro, un pacco, un contenitore); spaccato, aperto in due
, 1-197: curvi e sudati sopra un arrufio ai pacchi sventrati, ne toglievano
ne toglievano infaticabilmente copie e copie di un libro. lucini, 1-238: volle
tavolino vicino alla finestra una lampada elettrica, un orologio sventrato. moravia, i-661:
(una sedia, una poltrona, un materasso, un cuscino). verga
sedia, una poltrona, un materasso, un cuscino). verga, 8-20:
i-26: mi sdraiavo come il pascià sur un canapè sventrato. eco, 14-143:
o totalmente demolito; cadente, diroccato (un edificio, una sua parte);
anche sventrato, si palesa qual era, un gigantesco sistema di sale e di grotte
vittime. de amicis, xii-419: un giovanotto espresse il dubbio che potesse essere
2. figur. che sostiene o attua un progetto di demolizione e di massiccio risanamento
anticaglie di pola fu celebrato dal serbo un teatro, di cui per somma sventura appena
vestigio. parini, 435: d un infelice amor vittima giacque / l'alta
leopardi, iii-272: io giaccio immobilmente sotto un cumolo di sventure, dove non traluce
poi... assai felicemente a un nostro cittadino adivenisse. tasso, n-ii-100:
più cittadini. nievo, 590: un odio sordo una profonda diffidenza contro i francesi
sp., io (186): un giorno osò rivolgerle il discorso. la
2. che ha uno svolgimento o un esito negativo; spiacevole, tragico,
è concluso infelicemente o addirittura tragicamente (un amore). petrarca volgar.,
anche lucilio, ne sono certo, un amore sventuratissimo dilaniava le viscere. gozzano,
dolorosi, da rovesci di fortuna (un periodo di tempo). girone il
-infausto, avverso (la sorte, un pronostico), che non ottiene buon
non ottiene buon esito (una richiesta, un desiderio). compagni, iv-393:
terra d'etiopia getta... un caldo travaglioso, piogge sconsolate.
di mio nipote. -che ha un esito negativo. marinetti e a.
il nipote, pallido e svenuto per un troppo grande eccesso di penitenze. fagiuoli,
/ ma'per le mie disgrazie sono un poco svenuta. pratolini, i-194:
i-194: così, svenuto, sbracato, un ecceomo, messo per traverso sugli strapuntini
perso colore e freschezza, avvizzito (un fiore). lancellotti, 303:
seno d'una qualche bella dama con un mazzo di svenute rose. 4
, con valore privat., e da un denom. da verde (v.
, con valore intens., e da un denom. da verde (v.
svérgo, svérghi). disus. ridurre un me tallo in verghe.
] per moschette et archibusi, svexgando un quadro alla grossezza che volete, alla
, con valore intens., e da un denom. da verga (v.
libro di viaggi [crusca]: un poco più innanzi si v'èe una
, con valore intens., e da un denom. da verga (v.
-per estens. iniziare a esperienze sessuali un ragazzo (una donna).
b. corsini, 2-74: ho un letto bell'e nuovo e spazioso; /
ex-, con valore privai, e da un denom. da vergine (v
3. esplorato e reso percorribile (un luogo selvaggio). ha fatto aprir
clamoroso. -svilire un'istituzione, un ideale, un valore. tasso,
-svilire un'istituzione, un ideale, un valore. tasso, aminta, 789
(i-19): se'venuto qua com'un ladrone / a svergognar le donne addormentate
) timidamente o pudicamente recuperata, a un livello vergognosamente o svergognatamente infantile.
di ritegno nel compiere un'azione o in un comportamento. bibbia volgar.
gnatezza, è qui recato ad esemplo un uomo pagano. valerio massimo volgar.
a questo sogno, ne sempre subito dopo un altro che costringe quelle stesse donne cosi
: ah gente svergognate! / poi che un sol caval- lier tutti vi caccia,
moravia, 18-181: io vedo soltanto un marito svergognato che domanda alla moglie di
retto la casa tua, se in un sol punto questa svergognata di nostra figliuola
, svergognati. -spudoratamente menzognero (un giornale). leoni, 355:
di pudore, di senso morale (un comportamento, un atteggiamento, un modo
di senso morale (un comportamento, un atteggiamento, un modo di esprimersi)
morale (un comportamento, un atteggiamento, un modo di esprimersi). ugurgieri
. 3. sfacciato nell'esprimere un comportamento o un tono o nell'uso
3. sfacciato nell'esprimere un comportamento o un tono o nell'uso di un'espressione
quel dir povero, over avaro, è un miserabile e svergognatissimo epiteto. baretti,
baldanzosi e sì svergognati che gli è un favore segnalato quando permettono al meschino 'tu'
per sfuggire ai suoi sguardi, arrischiare un sorriso impudico, svergognato. fenoglio,
-sconcio, osceno, volgare (un discorso, un canto, uno spettacolo
, osceno, volgare (un discorso, un canto, uno spettacolo).
, / si che in tornar come un svergognatalo, / gli avessi avuto a din
ex-, con valore privai, e da un deriv. da vergogna (v.
, con valore intens., e da un deriv. da vergogna (v.
f. f. frugoni, vii-362: un satrapa, svergognator sollenne dell'ostro,
angolo di calettamento dei profili dell'ala di un velivolo introdotta in fase di costruzione per
torsione elastica antisimmetrica delle estremità alari, un tempo ottenuta in volo dai piloti per
, di una superficie piana o di un solido tubolare sottoposti a sollecitazioni di torsione
di calettamento dei profili dell'ala di un velivolo in fase di costruzione per migliorarne le
-sottoporre all'azione di svergolamento elastico un velivolo. - anche assol. marinetti
essere sottoposto alla manovra dello svergolamento (un velivolo). 3. per estens
3. per estens. procedere seguendo un percorso irregolare, con repentini e frequenti
deformazione dello svergolamento (uno strumento, un oggetto metallico). = voce
svergolatura, sf. alterazione della forma di un oggetto dovuta a sollecitazioni di torsione e
. cantare distesamente in tono raddolcito (un uccello). pascoli, 958:
uccello). pascoli, 958: un uccellino vero, uno che sverli.
. (svèrmino). veter. liberare un animale, in partic. cucciolo,
veter. liberato dai parassiti intestinali (un animale, in par- tic. cucciolo
che si ritira nei quartieri invernali (un esercito). b. davanzati
2. che trascorre l'invemo in un luogo riparato dai rigori della stagione (
luogo riparato dai rigori della stagione (un animale, un insetto). -in par-
rigori della stagione (un animale, un insetto). -in par- tic.
annunciare la fine della stagione invernale (un uccello). simone da cascina
stagione, la rigidezza del clima (un esercito, un reparto militare).
rigidezza del clima (un esercito, un reparto militare). cronica d'
2. trascorrere la stagione invernale in un luogo dal clima mite, al riparo
. montale, 3-231: insegnava in un 'college'del wisconsin o del vermont,
pianura dopo la transumanza dagli alpeggi (un gregge, una mandria o, anche,
stagione invernale in paesi caldi, compiendo un viaggio migratorio (gli uccelli).
3-97: il contadino che appartiene a un padronato ricco,... finito che
venire a cadere fuori dall'inverno (un mese). dante, par.
a causa dello scioglimento delle nevi (un corso d'acqua). pataffio,
6. tr. trasferire nei quartieri invernali un esercito, una truppa. sozzim
questi paesi bassi mal pagate, ad un certo numero, al quale potessero bastare
, otto mucche, due bovi e un cavallo. pea, 7-362: mio padre
. 2. tr. emettere un canto armonioso (gli uccelli).
2. disus. traboccare, straripare (un corso d'acqua). colletta,
3. per estens. eseguire, intonare un canto. anonimo, i-587: donne
($vernicio). privare della vernice un oggetto che ne è ricoperto.
la vernice di cui è ricoperto (un oggetto). a. delfini,
3-168: la miabicicletta nuova si era soltanto un po'sverniciata. = comp.
oriani, a-12-3: la carrettella oscillava con un suono di ferraglia... era
, con valore intens., e da un denom. da verrina (v.
e sversato. -che ha un aspetto sgraziato o, anche, grossolano.
sversato, oscillante sui garretti, pareva un grosso giocattolo mal riuscito. 2
andare perché troppo largo e teso male (un abito). manzini, 18-40:
... quell'orlo del cappotto un po'teso e un po'sversato.
orlo del cappotto un po'teso e un po'sversato. 3. locuz
ex-, con valore privai, e da un deriv. da verso (v.
. manzini, 15-149: aveva un che di aristocratico, o un'aristocratica
, con valore intens., e da un denom. da verta (v.
de'medici, 165: per forza con un palo di poi le tue spalle /
. davanzati, ii-207: con isverza di un sasso o coccio, versano liquore medicinale
sverze, ossia schegge, e con un po'di calcina, i vani che rimangono
, ridursi in schegge, in frammenti (un legno, una pietra, ecc.
, 8-405: qualche secolo prima di cristo un savio indiano scriveva che l'anima
linati, xvi-56: udii con un brivido il sibilo della frustata poi vidi
poi vidi lo sverzino afferrare rapido come un serpe il polpaccio ignudo del ragazzo.
pascoli, 1463: gongola di svesciarne un centinaio [di versi] / avanti
, con valore intens., e da un denom. da vescia (v.
presentare una superfìcie scabra, screpolata (un terreno). targioni tozzetti, 7-74
, con valore intens., e da un denom. da vescica (v.
nella maniera che si ritiene più confacente a un vescovo. f. molinari, 1-61
mensa comune, forse perché aveva adottato un regime a pane ed acqua, o forse
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da vescovo (v.)
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da vespaio (v.)
-ant. togliersi una maschera, un travestimento. dante, par.,
una disposizione, un'inclinazione; rimuovere un sentimento, un pensiero; mutare il
un'inclinazione; rimuovere un sentimento, un pensiero; mutare il modo di agire
gli occhi al core spesso fa camino / un pian pensier d'amore, / a
. pascoli, i-902: non era un arcade che nel poetare svestisse la sua
una disciplina, una forma d'arte, un concetto, ecc. privo di una
ecc. privo di una qualità, di un elemento distintivo o costitutivo, di una
dall'idea dell'annientamento, essa resterebbe un dolor fisico non calcolabile se non per i
sublimazione. 5. liberare qualcuno da un pensiero, da una convinzione; allontanarlo
del proprio tegumento con la muta (un animale). olivi, 53:
crosta. -per estens. lasciare un ordine religioso. nievo, 695:
di monaca? 7. liberarsi da un sentimento, da un pensiero, allontanarsi
7. liberarsi da un sentimento, da un pensiero, allontanarsi da convinzioni, inclinazioni
, mi svesto el manto / d'un sol pensier che m'ha da me diviso
. svestire la pelle del lupo: abbandonare un comportamento malvagio, vessatorio. garibaldi
.. così svestite, da parere un po'vittime e un po'sgualdrinelle.
svestite, da parere un po'vittime e un po'sgualdrinelle. -figur. che
alberi, di vegetazione; brullo (un terreno). siri, viii-782:
-sbucciato, mondato della gluma (un cereale). -in partic.:
del rivestimento di paglia o giunco (un fiasco). tozzi, v-104
). tozzi, v-104: un fiasco svestito,... pieno di
infinito. 4. privato di un elemento precipuo, costitutivo, di una
costitutivo, di una caratteristica distintiva (un concetto, una teoria). mamiani
. -non estrinsecato dalle parole (un pensiero). g. gozzi,
vesticciuo- le... che rinchiudono un pensiero... il pensiero svestito dove
.. fa voti per avere piuttosto un re, onde obbedire ad uno che gli
carica, da una dignità, da un ruolo. g. a. borgese
, con valore privativo-detrattivo, e da un deriv. da vetro (v.)
: lo stesso zolfo è mantenuto per un certo tempo alla medesima temperatura, cosicché
185: comandarono a questo novizio che piantasse un chiodo nel muro e per martello gli
chiodo nel muro e per martello gli diedero un fiasco nudo. al primo colpo una
, con valore intens., e da un deriv. da vetro (v.
sm. ant. capacità di flettersi di un organo anatomico. l.
una fascia di seta giavanese / evoca un mare calmo che scintilla / tra i palmizi
: da per tutto cipressi svettanti in un cielo da primitivi. soldati, 6-281:
l'alta statura, in partic. in un gruppo di persone. fenoglio,
e svettante come la sottile ombra d'un pioppo. 2. figur.
di svettanti. 3. che produce un suono gradevole e armonioso. l.
l. bellini, 5-1-212: fu un vibrarsi quasi a tempo di suono e
canali in istrumenti svettanti. -fondato su un estremo virtuosismo. l. arruga [
con svettante bel canto, e almeno un primo atto trascinante). 4.
rami di una pianta, le foglie di un ortaggio, per consentire un maggiore sviluppo
foglie di un ortaggio, per consentire un maggiore sviluppo in altezza; cimare.
d'altezza. giuliani, i-58: con un pennato veniva egli svettando e racconciando certi
secchi in vetta. -in un contesto metonimico. - anche assol.
anche assol. montale, 2-60: un freddo cala.. duro il colpo svetta
vento). bettini, 1-246: un giorno ventaccio spazzava le campagne e svettava
o calpestandoli, non altrimente che un porco, grufolando e voltolandosi, avrebbe
svettando con una bacchetta la cima di un arbusto sui lati della strada. -strappare
3. tarpare le ali di un uccello. pancrazi, 2-47: corse
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da vetta (v.)
castagni svettavano, l'aria rintronava, un mugolìo si sentiva che mi parevano urli
: ogni tanto contro il cielo svettava un morbido cespo di stelle alpine. sereni
l'alta statura, in partic. in un gruppo faldella, i-3-138: svettando il
lui san dino », svettò su tutti un anziano. -risultare più importante in
uno smargiasso, / lo faria svettar bene un coreggiato.
, con valore intens., e da un denom. da vetta (v.
svettata, sf. flessione della cima di un albero. cassola, 5-21: montò
. cassola, 5-21: montò su un cipresso vicino alla casa di lei,
, agg. reciso alla cima (un albero) o alla punta (un ramo
(un albero) o alla punta (un ramo); scapezzato. b
rami poi, svettati, / legava a un cerchio... di salcio.
era una bellissima ragazzina,... un po'moretta, occhio castagno scuro,
. ubaldini, 1-85: il svettino è un pestilente sudore, che sopragiunge l'uomo
campanile angioino... ha persino un portale della medesima breccia picchiettata di sangue
spinuzza, impassibile e fiero, biondo come un manfredi di sve- va discendenza.
pratica usuale o, anche, a un vizio. -in partic.: terapia disintossicante
giornali. 2. slattamento di un bambino, divezzamento. l'illustrazione
una pratica consueta o, anche, un vizio, un comportamento riprovevole; disabituare
consueta o, anche, un vizio, un comportamento riprovevole; disabituare, disawezzare.
vergognosamente alle calunnie che si spargono contro un fratello. nievo, 1-113: d'una
alle povere oche. -allontanare da un sentimento, da una passione. cesari
2. slattare, spoppare, divezzare un bambino; distaccarlo dalpallattamento al seno.
consuetudine, a una pratica, a un costume solito o a un vizio,
, a un costume solito o a un vizio, a una cattiva abitudine; rinunciare
cattiva abitudine; rinunciare al consumo di un cibo, di una bevanda; perdere il
dal fumo? -liberarsi dalla percezione di un cattivo odore. settembrini [luciano]
si svezza. 4. emanciparsi da un modello culturale. m. praz,
diverso da quello che sentivano nella loro giovinezza un proust, un gide, un eliot
sentivano nella loro giovinezza un proust, un gide, un eliot, che in seguito
giovinezza un proust, un gide, un eliot, che in seguito se ne svezzarono
ex-, con valore privai, e da un denom. da vezzo (v.
svezato). slattato, spoppato (un bambino). serao, i-noo:
non può rassegnarsi a viverne lontano. pare un bambino non ancora
è più teatro di determinati fatti (un luogo). carducci, iii-23-401:
membra. bacchetti, ii-230: un lieto fuoco aggrediva la grommosa fuliggine del
liberato da uno stato d'animo, da un sentimento. pratolini, i-170: là
; dispersione, sparpagliamento dei componenti di un gruppo o di un popolo.
dei componenti di un gruppo o di un popolo. ramusio, cli-vi-277:
amaramente. -fuoriuscita dai binari (di un tram, di un treno, di
dai binari (di un tram, di un treno, di un vagone).
tram, di un treno, di un vagone). cornere della sera [
13: l'arte non deve a loro un sol passo in avanti: anzi!!
d'incanto: sul principio ci fu un po'd'incaglio per la scarsezza de'
rimasti. aleardi, 1-206: era un profano / di teste sviamento e di
sviamento e di pensieri / volti ad un tratto a la gentil divota. b.
. 5. manipolazione dei dati di un problema, distorsione di una questione;
di potere (come vizio che rende invalido un atto amministrativo) consistente nell'utilizzo,
consistente nell'utilizzo, nell'emissione di un provvedimento da parte dell'autorità amministrativa,
da parte dell'autorità amministrativa, di un potere per un fine diverso da quello
autorità amministrativa, di un potere per un fine diverso da quello per cui esso
esempio quando in uno stato democratico si usa un potere di polizia per esercitare una censura
astron. ant. distanza del sole da un punto del suo percorso apparente nel cielo
motivata da una legge positiva o da un ideale etico, è sempre un'autodecisione.
strada; deviare, dirottare. -anche in un contesto metaforico e con riferimento a soggetti
valperga di caluso, 78: sviommi un incontro molesto. nievo, 9-6: da
molesto. nievo, 9-6: da ponente un zefiro, / non so se avverso
non so se avverso o prospero / sviollo un tratto dal natio paese. bacchetti,
metallari, mediante una pietra girevole su un cardine segreto, poco oltre l'imbocco
. -far perdere le proprie tracce a un inseguitore. - per estens.:
mercanti. -deviare il corso di un fiume. ramusio, cii-v-563: se
il naso vai bene quello di sviare un ruscello. -fornire un itinerario di un'
di sviare un ruscello. -fornire un itinerario di un'alternativa praticabile. r
e divertirli. 2. deviare un colpo di spada, di lancia; dirigere
sul proprio. -deviare per rifrazione un raggio luminoso (l'aria).
i raggi del sole. -dirigere malamente un movimento. moravia, i-496: nuotava
tempo, senza mai mancare o sviare un sol colpo di braccia. 3.
cavalli. b. pino, 3-14: un figliuolo, che ancor io avevo,
a sviare la clientela. -destinare un provento economico ad altro impiego * botta
storre, o sviare. -disinvestire un capitale. cavour, iii-370: io
4. allontanare da una condizione, da un proposito, da un progetto; distrarre
condizione, da un proposito, da un progetto; distrarre da un'attività, deviare
la concentrazione da un'attività, da un impegno, da una riflessione; ostacolare
. 5. allontanare qualcuno da un pericolo, da un vizio; distogliere
. allontanare qualcuno da un pericolo, da un vizio; distogliere da un'idea morbosa
da un'idea morbosa, un'ossessione, un camprofregoso, iii-3: io non aveva
-sottoporre a forzature espressive o interpretative un testo, una lingua. tolomei,
7. turbare, inquietare, scuotere (un sentimento amoroso, una passione, un
un sentimento amoroso, una passione, un pensiero); sconcertare, sgomentare.
sguardo proprio o anche quello altrui da un oggetto, da una persona, indirizzarlo in
. 9. scansare o allontanare un pericolo; debellare una malattia.
10. eludere una domanda, un discorso, un problema, evitare di
. eludere una domanda, un discorso, un problema, evitare di affrontarlo; portare
evitare di affrontarlo; portare il discorso su un argomento diverso. verga, 8-20
, 8-75: e come quando uno fa un discorso sconveniente, e c'è un
un discorso sconveniente, e c'è un bambino che ascolta, e tutti si dànno
s. agostino volgar., 1-0-162: un fanciullo piccolino, giuocan- do nell'aia
braccia. -tenersi alla larga da un luogo pericoloso. -anche in un contesto
da un luogo pericoloso. -anche in un contesto figur. f. f.
sia sviata. -allontanarsi da un luogo; andarsene via, cambiare residenza
amato dall'amante). -anche in un contesto metaforico. dante, xlix-47:
-confondere le proprie acque in quelle di un altro fiume. lorenzo de'medici
tue verdi sponde / conduce il pianto un rio che in te si svia.
nuvoli. 15. spostarsi da un oggetto a un altro (lo sguardo)
15. spostarsi da un oggetto a un altro (lo sguardo). nievo
). nievo, 1-356: ad un punto e virgola un mio occhio traditoreimpianta lì
, 1-356: ad un punto e virgola un mio occhio traditoreimpianta lì furtivamente il libro,
-tralignare, degenerare (una dottrina, un costume). - anche sostant.
sentenza della scrittura. cesari, 1-2-320: un certo alessandro maestro di rame, stato
li maestri. -fare digressioni in un discorso scritto o orale, in una
sviato in quel che i mestieranti chiamano un fior d'opera. -essere inadeguato,
promettente. -spostarsi su un altro argomento (un discorso).
-spostarsi su un altro argomento (un discorso). montale, 12-275:
di separazione-allontanamento e privativo-detrattivo, e da un denom. da via (v.)
superi, sviatìssimo). allontanato da un luogo, scacciato; distolto da un
un luogo, scacciato; distolto da un tragitto; separato da un gruppo, da
distolto da un tragitto; separato da un gruppo, da una formazione; disperso
domenico da prato, lxxxviii-i-539: trova'mi un dì, di boschetto in boschetto,
in boschetto, / sviato dai pensier per un diserto. settembrini [luciano],
essere l'unico superstite sviato / d'un antichissimo naufragio. comisso, v-248:
una pernice sviata dal suo stormo da un temporale impetuoso. fenoglio, 5-i-693:
fenoglio, 5-i-693: assolutamente imprevedibile cattura di un barcone fascista sviato. -ramingo
de amicis, xii-11: rimettere sulle rotaie un carrozzone sviato. -deviato da
carrozzone sviato. -deviato da un bersaglio. c. arrighi, 3-173
-che ha mutato corso e direzione (un fiume). aleardi, 1-44:
è debole d'erba e frana / come un rusciello sviato. 3.
sviato. 3. distolto da un pensiero, da un proposito; distratto,
3. distolto da un pensiero, da un proposito; distratto, disturbato, impedito
restò sola l'anno del contagio e un certo nardino otonaio, che era all'ora
tutti li suoi parenti la maritoro a un giovine sviato con buone facultà.
. cattaneo, i-291: piuttosto che disgustar un figlio sviato, un padre mostra di
: piuttosto che disgustar un figlio sviato, un padre mostra di non sapere ciò che
9-25: molto più facile poi riuscirà ad un principe zelante, se vorrà, il
fiamma, 1-135: è per certo un grande sviato colui che non vuol dio
santa gli sviati. -pervertito (un sentimento, un comportamento). niccolò
. -pervertito (un sentimento, un comportamento). niccolò del rosso,
la mente e 'g spiriti mei / preseno un desio d'amor sviato. muratori, 8-i-92
, nello stile, nei contenuti (un artista). bertolucci, 1-263:
huston. -travisato, frainteso (un modello artistico). r. bonghi
e sviati gli davano l'aspetto di un eremita mendico. 10. ant
è fuori mano, difficilmente raggiungibile (un luogo); discosto. simintendi,
. amico di dante, xxxv-il-766: un poco esser mi pare isvia- tetto,
. ferrov. dispositivo portatile, simile a un deviatoio, usato frequentemente sui binari dei
, intr. (svicolo). imboccare un vicolo, una traversa poco frequentata
traversa poco frequentata, per evitare un incontro sgradito. 1.
alle mie spalle la coda si bloccasse per un tempo sufficientemente lungo a farmi scomparire,
lungo a farmi scomparire, svicolare a un incrocio secondario. -muoversi in una
. allontanarsi rapidamente e di soppiatto da un luogo, in partic. per evitare qualcuno
discorso, schivare una domanda, eludere un argomento troppo impegnativo o imbarazzante. gigli
questo tipo di indagini non può farle un semplice commissario. -in relazione con
fenoglio, 5-iii-742: « però abbiamo fatto un discorso », svicolò aurelio,.
, con valore intens., e da un denom. da vicolo (v.
in su. separazione, e da un denom. da vigna (v.)
. fusinato, i-337: or lascia un po'che cessi questo caldo / e quest'
dì più rinforzando, il ridussero ad un estremo svigorimento. siri, vlii-715: per
, con valore intens., e da un deriv. da vigliacco (v.
velocemente e, spesso, di nascosto da un luogo, da una situazione che si
svigna, e vanne alla rifrusta / d'un luogo da salvarsi da tal mischia.
-rifugiarsi, riparare in tutta fretta in un luogo. fagiuoli [tommaseo]:
2. per estens. sottrarsi a un colpo inferto da un avversario. nomi
estens. sottrarsi a un colpo inferto da un avversario. nomi, 10-97: giuoca
più risoluti svignavano dritto dritto dinanzi a un pericolo oscuro, impreveduto. carcano,
dice da noi, quando poi venga un buffo di traverso, cosa volete che
faccia? -non esprimersi apertamente su un argomento; eludere un discorso sgradito,
esprimersi apertamente su un argomento; eludere un discorso sgradito, inopportuno o imbarazzante (
[come ministro della guerra] ora un borghese. -rilassamento della disciplina,
giuliani, ii-338: più cure ad un tempo svigoriscono l'ingegno.
ex-, con valore privai, e da un denom. da vigore (v.
: la moglie a portata di mano come un monumento di antica prestanza svigorito dalle diete
. manzini, 12-116: i capelli un po'cresciuti e svigoriti, spioventi sulle
per simil. che emana una luce e un calore meno intensi (il sole al
. che ha perduto corposità e sapore (un vino). salvini, 39-v-251:
estimare per sé. -che ha un organico alquanto ridotto. d'annunzio,
. d'annunzio, v-1-954: che un nuovo fervore si accenda nelle officine svigorite
d'impatto, di forza espressiva (un artista, un'opera). c
. che ha perduto efficacia e validità (un principio, una norma).
ex-, con valore privai, e da un denom. da vile (v.
, 38: lo svilimento poi è un accrescimento o ingrandimento della viltà e della
2. perdita di valore economico di un bene. cavour, iii-18: le
: le proprietà fondiarie sarebbero colpite in un modo doloroso e soffrirebbero uno svilimento.
svilimento della moneta. -ribasso di un titolo di borsa. u. caprara
pindemonte, iii-100: senzaché taluno svilirà un proprio lavoro... perché vede col
. deprezzare, svalutare; ridurre di valore un bene, una moneta. 3
, con valore intens., e da un denom. da vile (v.
riproduzione. 4. che prova un grave senso di impotenza e smarrimento.
tosinghi nostro imbasciadore. aleandro, 1-175: un gentiluomo,... svillaneggiando un
un gentiluomo,... svillaneggiando un suo figliuolo gli diceva figliuolo d'un
un suo figliuolo gli diceva figliuolo d'un asino, con la qual villania più se
alcun conforto. monti, xii-6-9: vedere un pugno d'insolenti sofisti combattere, strapazzare
, strapazzare, svillaneggiare a tutto potere un grand'uomo divenuto l'idolo della nazione.
. cassola, 1-92: era stato un ragazzo debole e pauroso, e i compagni
peggiorare. arbasmo, 10-14: un mostruoso sistema capace di mercificare ogni manifestazione
permette una trattazione estesa ed esauriente (un argomento, un racconto, un tema musicale
estesa ed esauriente (un argomento, un racconto, un tema musicale).
(un argomento, un racconto, un tema musicale). 3. che
3. che può essere liberamente manifestato (un sentimento). g. p ormezzano
. disus. sviluppo biologico (di un organismo vivente, animale o vegetale).
,... soltanto che trovisi un terreno che le riceva con certi sughi o
scrittori] a considerare l'uomo come un complesso di sensazioni, o come un
come un complesso di sensazioni, o come un soggetto dotato di sole potenze sensitive,
. esseri intelligenti, a cui è dato un corpo qual mezzo del loro sviluppaménto
2. approfondimento (di un tema, di un argomento, di
. approfondimento (di un tema, di un argomento, di una lezione);
xviii-3-509: esporrò le mie idee sopra di un soggetto allo sviluppaménto del quale avrei desiderato
antecedente lezione. fa d'uopo dargli un più ampio sviluppaménto. b. croce,
essendo in realtà le critiche del gioberti un ulteriore sviluppamelo delle dottrine del primo [
); intensificazione, sviluppo (di un sentimento). chiari, 1-iii-59:
chiari, 1-iii-59: segni dello sviluppaménto d'un amore cresciuto insensibilmente, ovvero effetti comuni
. -svolgimento, evoluzione (di un evento storico, di strutture o istituzioni
verri, 2-iv- 108: è un fenomeno politico singolarissimo e ne sto a contemplare
. soluzione (di una situazione, di un problema intricato). f. argelati
mai e poi mai s'è potuto ottenere un - conto esatto da quel
. trattare in modo approfondito e con un certo ordine, fornendo dilucidazioni o chiarimenti
ordine, fornendo dilucidazioni o chiarimenti, un argomento o un intreccio narrativo; esporre
dilucidazioni o chiarimenti, un argomento o un intreccio narrativo; esporre, illustrare dettagliatamente
dettagliatamente con ragioni, dimostrazioni o argomenti un concetto, una teoria, un'idea
una teoria, un'idea; spiegare un passo di un testo. b
, un'idea; spiegare un passo di un testo. b. cavalcanti,
xvii-121: ho sviluppato questo principio in un libretto che gl'italiani hanno trovato oscurissimo
così valéry ha il modo di stabilire un principio sintattico, che svilupperà distesamente più
vedermi piangere. -approfondire una dottrina, un sistema scientifico o filosofico, introducendo nuove
più amabilmente di loro. -rivelare un sentimento, un pensiero recondito. conti
loro. -rivelare un sentimento, un pensiero recondito. conti, 91:
attitudine personale; accrescere un'inclinazione o un interesse. cesarotti, 1-xxix-38: 'esercizi
. espandere un'attività economica, incrementare un profitto. cavour, vii-424: se
-proseguire l'attuazione di un progetto, sostenendo una precisa linea di
consultarci perché adesso si possa chiedere ad un membro della vecchia classe dirigente di svilupparle
le membra. 5. accendere un fuoco; far divampare un incendio.
5. accendere un fuoco; far divampare un incendio. -anche in un contesto figur
far divampare un incendio. -anche in un contesto figur. massaia, i-171:
qua e là delle legna, accese un buon fuoco, sviluppandolo col fregamento di due
gorgheggio in modo intenso e continuo (un uccello). savi, 2-i-404:
8. geom. distendere una superficie sopra un piano mantenendo inalterata la lunghezza delle sue
10. ant. e letter. svolgere un tessuto ripiegato più volte su se stesso
volte su se stesso o intorno a un oggetto; distendere un indumento.
stesso o intorno a un oggetto; distendere un indumento. boccaccio, dee.
primo avvolgimento. sabbatini, 66: in un mezo giro si possano in essi avviluppare
le vele di una nave. -anche in un contesto figur. castelletti, 6
. -staccare le mani di qualcuno da un oggetto a cui sono aggrappate.
sviluppategli..., lui come un piccol fanciullo ne portò nella terra.
terra. -staccare le spire di un serpente dal corpo a cui è avviluppato
sviluppar dal seno. -liberare da un rivestimento. giraldi cinzio, 5-8 (
erano involte [le gioie] in un zendalo, lo diede a madonna macaria che
svilupparli. 13. figur. risolvere un problema o una faccenda intricata, sbrigare
sempre difficili a svilupparsi. -sciogliere un enigma o un indovinello. boiardo,
a svilupparsi. -sciogliere un enigma o un indovinello. boiardo, 1-5-73: pensa
opinarono d'aver uopo delle scorte d'un arianna e d'un edipo per trarsi
uopo delle scorte d'un arianna e d'un edipo per trarsi da rivolgimenti di questo
condizione angosciosa e oppressiva; distogliere da un sentimento; allontanare dalle tentazioni, dalle
la ragione. -sciogliere qualcuno da un giuramento, dispensarlo dall'obbligo contratto con
. -guarire da una malattia (un preparato medico). giovanni d'arezzo
ci scioglie e sviloppa. -eliminare un atteggiamento riprovevole. gherardi, ii-15:
preveduto fine. 15. liberare un territorio, affrancarlo da un asservimento politico
15. liberare un territorio, affrancarlo da un asservimento politico. 16. rifl
. 16. rifl. liberarsi da un ostacolo, da un impaccio materiale o
rifl. liberarsi da un ostacolo, da un impaccio materiale o da reti o da
più c'inciampa. -divincolarsi da un abbraccio, liberarsi da una presa.
essi a fatica. -spogliarsi di un abito troppo stretto, pesante o che
., 6-9 (1-iv-564): prese un salto e fusi gittato dall'altra parte
. crescere, vegetare, espandersi (un organo vegetale). la materia
all'organizzazione complessa del nuovo individuo (un embrione). zannoni, 5-35:
, divenendo una ragazza troppo formata, un po'molle e cascante. g. bassani
si va sviluppando. -articolarsi (un discorso, un dialogo). moravia
. -articolarsi (un discorso, un dialogo). moravia, i-408:
che... si sviluppava su un piano tutto teorico. 22.
animo o più radicato nella mente (un sentimento, un moto affettivo, un'
più radicato nella mente (un sentimento, un moto affettivo, un'idea).
era stata come inosservata e rannicchiata in un angolo della sua mente, si sviluppò allora
. de roberto, 10-135: da un istinto più forte e veramente irresistibile si sviluppa
irresistibile si sviluppa nel cuore degli uomini un sentimento più ricco e lussureggiante che non
michelstaedter, 423: si sviluppa [un concetto] e fa vedere le cose sotto
aspetto. -consolidarsi, rafforzarsi (un rapporto di amicizia, una relazione sentimentale
dagli elementi locali e plebei e prendere un colore e una fisionomia civile.
, 24-220: nell'impero austriaco si sviluppa un movimento di popolazioni slave. e.
25. insorgere, scatenarsi (un malore, una malattia). visconti
si sentì male: gli si sviluppò un violento malore. carducci, ii-6-162: il
intestinale. 26. sprigionarsi (un gas, un vapore). c
26. sprigionarsi (un gas, un vapore). c. i.
. 27. prolungarsi o elevarsi per un tratto continuo di spazio (una struttura
scissione della sostanza che lo contiene (un composto chimico). algarotti, 1-iv-190
29. delinearsi o prendere forma da un dato elemena. mandirola, 2-32:
. tramontano, non produce se non un sol fiore; questi spiega nel d'annunzio
aprendole, a poco a poco sviluppandosi, un partito di pieghe. c. carra,
pieghe. c. carra, 297: un insieme pittorico scasembra di grandezza una rosa
ii-342: circa turisce e si sviluppa da un dato tono che è il centro generatore.
30. liberarsi da un viluppo o da un involucro (un
30. liberarsi da un viluppo o da un involucro (un oggetto, un frutto
da un viluppo o da un involucro (un oggetto, un frutto).
da un involucro (un oggetto, un frutto). a. briganti,
31. srotolarsi (una corda o un tessuto arrotolati). baldi, 6-24
il peso del fusello; e in un subito sviluppata ricoprirà le cose che sono
fuori dalla parte in cui è contenuto (un elemento innestato in un macchinario).
è contenuto (un elemento innestato in un macchinario). carraccio, xii-12:
trattato in modo approfondito e articolato (un argomento); illustrato, esposto dettagliatamente
una teoria); compiutamente espresso (un concetto). spallanzani, ii-168
una serie di articoli studiati e sviluppati da un gruppo di sici... secondo
una sentenza o o una massima, poi un sentimento più sviluppato e composto.
. -svolto, attuato concretamente (un programma). verbali del consiglio di
sviluppata, ci voleva, dicevano, un marito. moravia, 19-164: vista da
e colorito, appoggiate la stampa su un piatto con salvietta. 3. civilizzato
. 4. che ha raggiunto un alto livello di progresso culturale, economico
progresso culturale, economico, civile (un periodo storico, una società).
-avanzato, evoluto (un'attività economica, un sistema economico). cavour,
a pieno regime, del petrolio (un pozzo, una piattaforma).
il pozzo 'trecate 24'dell'agip è un pozzo esplorativo, o meglio 'di estensione'.
in partic. della società, di un paese secondo una linea ai progresso che
società nel suo sviluppo, non facciamo un caos, uno scompiglio. ungaretti, xi-29
additata da vico, e cioè attraverso un senso profondo dello sviluppo della storia. pasolini
pancia. -potenziamento delle capacità di un organo di senso. delfico,
di crescita fino alla compiuta formazione di un organo o di un organismo animale o vegetale
compiuta formazione di un organo o di un organismo animale o vegetale. targioni tozzetti
divenire più intenso nell'animo, di un sentimento o di una sensazione. galanti
che ciascun acino d'uva racchiuda in sé un piccolo spirito e da ciò lo sviluppo
un'inclinazione); molto intenso (un sentimento). cesarotti, 1-xxxvi-229:
6. sprigionato, espanso (un gas). cesarotti, 1-xviii-94:
spalle. 8. liberato da un ostacolo, da un impaccio materiale,
8. liberato da un ostacolo, da un impaccio materiale, da un peso o
, da un impaccio materiale, da un peso o da tutto ciò che impedisce ogni
possibilità di movimento. -anche: spogliato da un indumento che avvolge la persona ostacolandone la
terra traboccava / con suo destrier in un fascio ambedue. / ma sviluppato tosto si
9. figur. distolto da un desiderio, da un sentimento, allontanato
figur. distolto da un desiderio, da un sentimento, allontanato dalle tentazioni, dal
, ch'io sopporto fin che essi sono un po'sviluppati. -non vincolato
dalla somma delle superimi dei piani di un edificio. verbali del consiglio di amministrazione
.. si trovò in difficoltà, con un pedone di meno e i pezzi sviluppati
della pellicola nella casa di sviluppo esiste un collegamento radiovisivo. = femm. di
progresso (per lo più attuato attraverso un processo graduale) verso un superiore livello
attuato attraverso un processo graduale) verso un superiore livello tecnico o metodo- logico,
logico, qualitativo, estetico o stilistico in un determinato ambito pratico o intellettuale (con
questa classificazione- altro non è se non un inceppamento allo sviluppo artistico. vittorini,
lo. risolto, appianato (un problema), superato (unaogni novità nella
di una produzione o più genericamente di un sistema economico. -in partic.: intensificazione
intensificazione della presenza di un'azienda su un territorio con l'insediamento di molti stabilimenti
produzione del grano in sardegna possa avere un notevole sviluppo. pea, 3-124:
lavoratori. -espansione delle costruzioni in un quartiere. verbali del consiglio di amministrazione
trattazione arricchita di integrazioni o chiarimenti di un argomento, di una dottrina; esposizione
illustrazione dettagliata e articolata, dimostrazione di un concetto, di una teoria, di
libro sono in parte uno sviluppo e un illustramento di quella che intorno a quattro
tiziano offre la prima soluzione magistrale di un problema che troverà poscia pieno sviluppo nelle
nelle opere successive. pavese, 10-199: un tutto significativo, creato dalla fantasia e
-proseguimento nell'attuazione di un'idea, di un progetto secondo una precisa linea di ricerca
di un'azione drammatica; scioglimento di un intreccio narrativo. martello, 284:
e venga naturale; / poi finir con un poco di morale. g. bianchetti
: una serie di vicende mirabili con un principio, un nodo, uno sviluppo,
di vicende mirabili con un principio, un nodo, uno sviluppo, un fine.
principio, un nodo, uno sviluppo, un fine. 8. evoluzione nella
8. evoluzione nella raffigurazione di un motivo iconografico. r. longhi,
9. evoluzione di uno scrittore, di un artista verso una forma più compiuta e
e ricca delle proprie creatività o verso un nuovo modo espressivo e stilistico. d'
lingue straniere. -evoluzione di un suono. ascoli, 8: qualche
: esito, punto d'arrivo di un fenomeno, di una vicenda. mazzini
. mazzini, 24-42: è necessario un gran ravvivamento religioso, uno sviluppo di
religioso, uno sviluppo di credenze, un nuovo periodo nella storia della fede.
lunghezza (di una strada, di un impianto). cavour, vii-346:
civiltà delle macchine, 277]: un punto tale che lo sviluppo-somma delle condutture
a. boni, 91: dopo un quarto d'ora circa il vol-au-vent avrà
massimo sviluppo. 16. confezione di un capo di vestiario in più taglie differenti
zool. processo di trasformazione che subisce un organismo passando da uno stato semplice a
ha sviluppo se diretto dall'uovo nasce un individuo di aspetto e organizzazione simile all'
, 1-ii-193: che lo sviluppo ontogenetico di un organismo e delle varie funzioni proprie di
fisso e stabile, è... un concetto per noi abituale. 20
di uno stato in cui viene rilevato un incremento nel tempo delle principali grandezze economiche
capite, ecc.), sostenuto da un continuo rinnovamento e aumento delle tecnologie
luce. cicognani, 6-191: un barlume rosso, come nei gabinetti per
lo sviluppo delle negative, decomponeva in un fluttuare di ombre la sala. soldati
bromuro d'argento ha acquistato una struttura, un equilibrio molecolare instabilissimo per il quale l'
svolge l'azione di sviluppare, di un agente ritardatore, detto anche antivelo,
a sviluppo istantaneo-, pellicola provvista di un materiale composito sensibile in cui è presente
. geom. l'operazione di riportare su un piano una superficie non piana senza alterarne
. 24. inforni. sviluppo di un sistema informatico-, progettazione e realizzazione di
sistema informatico-, progettazione e realizzazione di un complesso di programmi. 25. matem
si susseguono dopo la virgola, di un numero non intero. -sviluppo in serie
. 26. mus. elaborazione di un tema o di un soggetto musicale all'
mus. elaborazione di un tema o di un soggetto musicale all'intemo di un discorso
di un soggetto musicale all'intemo di un discorso imperniato su caratteri e elementi inerenti
gli veniva [a mozart] in testa un tema o uno sviluppo per qualche sonata
27. tipogr. sviluppo di un pezzo-, l'estensione in piombo di
pezzo-, l'estensione in piombo di un originale. 28. ant. scioglimento
28. ant. scioglimento (da un vincolo o da un obbligo).
. scioglimento (da un vincolo o da un obbligo). vico, 4-i-1006:
34: si svina e si ha un vino bianco, spiritoso, che ben si
: vendemmiava, pigiava e svinava come un folle. -sostant. soderini
quel modo dello svinare e pigiare a un tempo, se tu vuoi che il vino
. 2. per estens. spillare un tino, una botte del vino contenuto
ex-, con valore privai, e da un denom. da vino (vi)
buono; pare svinato d'ora: è un gusto a beverlo. soldati, 6-243
nelle botti; si effettua, aprendo un orifizio alla base del tino, o con
vino contiene ancora zucchero, onde ottenere un sapore migliore, e si qualifica precoce
ospitalità... è in somma un bel brindisi latino fatto in casa boiardi nei
mi faceva spasimare nell'ansia di raggiungere un numero di barili e di fiaschi il più
possibile. 2. sciacquo accurato di un bicchiere o di una bottiglia con una
molti vorranno credere che heine abbia aiutato un poco o non poco. svincare,
svinco, svinchi). tose. storcere un piede poggiandolo malamente. nieri,
'svincare': stravincare [che significa 'stravolgersi un piede avendolo posato male'].
inclinarsi per effetto ottico, prospettico (un elemento architettonico); distorcersi, uscire
della colonna che si piega pian piano un po'indietro, si svinca. =
lorenzo berardi... andatogli incontro con un altro pugnale,... disse
, con valore intens., e da un denom. da vinco (v.
, con valore intens., e da un denom. da vinciglio (v.
, agg. che può essere liberato da un vincolo giuridico di indisponibilità (un bene
da un vincolo giuridico di indisponibilità (un bene). verbali del consiglio di
considerato in modo autonomo, indipendente (un aspetto, un àmbito di attività rispetto
autonomo, indipendente (un aspetto, un àmbito di attività rispetto a un altro
, un àmbito di attività rispetto a un altro). dorfles [in civiltà
in civiltà delle macchine, 226]: un settore come quello del disegno industriale dove
dell'arte dalla tecnologia non deve diventare un altro mito. p. bertetto [«
arte. 2. liberazione di un bene (in partic., di una
di una somma di denaro) da un vincolo giuridico di indisponibilità. tommaseo [
svincolamento dei beni. -affrancamento da un predominio, da un'egemonia politica.
nello stesso svincolamento leggero di vita custodisce un non so qual decoro di maestà.
di maestà. -il serpeggiare di un rettile. -anche in un contesto metaforico
-il serpeggiare di un rettile. -anche in un contesto metaforico. f. f
capo di que'briganti afferra emma per un braccio per isvincolarmela dal collo. verga
, 2-51: si fermò all'improvviso, un po'rossa, un po'smarrita,
fermò all'improvviso, un po'rossa, un po'smarrita, svincolò con impazienza impercettibile
-scrollare il collo sotto i finimenti (un cavallo). pascoli, 172:
. bacchelli, 1-iii-135: fate fare un congegno che svincoli le macine una dall'
...? -distogliere da un pensiero assillante. c. boito,
: l'arte... aspettava un ingegno potente che le desse nuove sembianze,
la tenevano. 4. liberare un bene (in partic., una somma
, una somma di denaro) da un vincolo giuridico di indisponibilità (anche con
essa è soggetta. -anche: ritirare un bagaglio dal deposito ferroviario, alberghiero o
provvedimenti atti a svincolare le borse da un regime vincolistico. 6. rifl
o abbracciato. -anche: disgiungersi da un amplesso e, per estens.,
stretta. pasolini, 3-359: stette così un pezzetto a smorfirli, mentre gli si
gli si sbudellavano davanti, svincolandosi come un treppio di pazzoidi. -sfuggire da chi
marino. 9. affrancarsi da un predominio politico; uscire da un'alleanza
liberarsi da uno stato d'animo, da un sentimento, scrollarsi di dosso una sensazione
s'esercita. 11. sottrarsi a un obbligo morale; sciogliersi da un impegno
sottrarsi a un obbligo morale; sciogliersi da un impegno contrattuale. verbali del consiglio
1-32: viveva a suo modo svincolatosi un giorno da ogni legame della famiglia.
della famiglia. -liberarsi da un impegno. arbasino, 74: oggi
svincolarsi dagli influssi stranieri sì da apparire piuttosto un riflesso di essi che frutto di aspirazioni
particella pronom. avanzare strisciando sinuosamente (un rettile); torcersi nelle spire (
rettile); torcersi nelle spire (un drago). marino, x-147:
. -in partic.: sciolto da un abbraccio. -anche: privato degli indumenti,
-letter. staccato dal tronco (un ramo). bracciolini, 1-18-50:
fessi. 2. liberato da un vincolo giuridico d'indisponibilità (un bene