sm. stalla, in partic. quella un tempo della patria invasa e dei
. ant. fermarsi, sostare; interrompere un cammicini, 1-46: ancora ha otto
stallaggio. machiavelli, 730: no o un viaggio. danari due, ciascuno giorno
a uno cane, dove demmo al canattiere un darèmo per testa di stallaggio di tutti
sanudo, lviii-190: vene un gran scasso de pioza, poi se stalo
. idem, 1-8-372: deve portanza e un brusco aumento di resistenza, in seguito
distacco della vena fluida sull'ala (un velivolo). canzie. la repubblica
1128]: corare nel tempo che domini un vento o una marea contraria continuando nel
puntualità il maal cammino, per aspettare un tempo più favorevole, ovvero gistrato de'
quali risultano con ordine diligente la qualità e un vento contrario. quantità delle mercanzie capitate
l'altra al becco stallare. polloni di un cespuglio vecchio, se ne potrebbe..
, se ne potrebbe... ricavare un = deriv. da stalla.
anche come epiteto ingiurioso. da un denom. da tallo. libri criminali
vogliono due in una stalla o in un altro luogo coperto (un animale).
stalla o in un altro luogo coperto (un animale). uomini. p
piedi e stalla, in partic. quella un tempo annessa alle locande ciascheduna aveva quattro
cima ariosto, 1-iv-641: siamo iti a un stallatico / ch'è andando adunchi
compare cosimo 2. defecare (un animale). sul pagliericcio delio stallatico
iii-375: alle cinque e tre un nume e quivi, abeverando le lor bestie
latico. a un'aqua chiara d'un rivo che correva e fecie stallare e'cavacellini
partendosi da roma e andando verso e con un poco di stallatico di bue passato per istaccio
pastori. comisso, vii-235: si avverte un quando la pecora mangia e cammina,
stesso tetto. pavese, 5-17: era un piacere cacciare la i-30: figurando a
loro cavalli e ridicendo che brucavano faccia in un secchio d'acqua e magari buttarsi sull'erba
. mettere gli animali nella stalla o in un altro nel canile. ricovero. sforzino
la, in partic. quella un tempo annessa alle locande in cui
. gioia, 3-i-223: la vicinanza d'un caffè ad un teatro, d'uno
3-i-223: la vicinanza d'un caffè ad un teatro, d'uno stallazzo ad un
un teatro, d'uno stallazzo ad un mercato, d'un bosco a forni di
d'uno stallazzo ad un mercato, d'un bosco a forni di fusione, d'
de marchi, iv-220: tirandosi dietro per un tratto la folla, si ricoverò in
ant. avere riparo o rifugio (un animale). -in partic.:
. sassetti, 112: andando a provvederle un sopraccaricodi alcuna nave che porta danari in accomandita
la giovane grandemente a gridare, e in un cantone ritiratosi, vide che t stalliere
stallino1, agg. allevato in stalla (un cavallo).
capponi, 1-i-276: emilio s'innamora come un poliedro stallino, e subito lo dice
prima materia, zootecnia, apre con un argomento a scelta: allevamento di bovini
stalliere. baldini, 14-154: un altro si gloriava d'un avo cavaliere,
, 14-154: un altro si gloriava d'un avo cavaliere, e le carte parlavano
cavaliere, e le carte parlavano d'un papà stallino. malaparte, ii-250: basta
piccola come uno stallino da maiale, con un portichetto. = dimin. di
. p. nelli, 82: un sosta, un davo, un geta,
. nelli, 82: un sosta, un davo, un geta, un piero,
82: un sosta, un davo, un geta, un piero, un gianni
sosta, un davo, un geta, un piero, un gianni / un che
davo, un geta, un piero, un gianni / un che sempre la barca
, un piero, un gianni / un che sempre la barca stalli e prema.
senza essere cavalcato né altrimenti impiegato (un cavallo). sabba da castiglione 40
bemi, 46-25 (iv-104): un giovan cavai grasso stallìo, / che,
1-1012: il cavallo era stallìo da un pezzo e di buon sangue. d'annunzio
ospita o isolati dallo spazio circostante tramite un apposito recinto, come avviene nei cori delle
cielo. d'annunzio, iv-1-683: un coro di fanciulle coronava la tribuna ch'
coronava la tribuna ch'era simile a un verone ricurvo... intorno intorno su
herrera erano lì, a poco più di un metro di distanza, eppure lontanissimi,
correggere tale errore. pancrazi, 2-76: un capraro, che aveva condotto le sue
, i boa. -settore di un fabbricato industriale. bernari, 3-148:
bernari, 3-148: tornarono, ad un passo alla volta, nel reparto tintoria
reparto tintoria di filati, che era un lungo capannone, diviso in tre stalli
33-102: avvegna che, sì come d'un callo, / per la freddura ciascun
-per estens. permanenza profondamente radicata di un sentimento o di un vizio nell'animo.
profondamente radicata di un sentimento o di un vizio nell'animo. antonio da ferrara
e forse che le fé la bestia un fallo? / senza inciampar, senza giocar
facean quando dilungati / dagli altri fur bene un migliodi stallo. 11. stipite della
delle prime installazioni fisse, che permise un modesto ricupero di calore; attualmente è
in fluidodinamica, caduta di portanza di un sistema portante qualsiasi, che si verifica quando
fluida dal dorso del profilo. -stallo di un velivolo: in aerodinamica, diminuzione
aumento brusco di resistenza che si verificano in un velivolo in seguito al distacco della vena
del giudice, 2-3: ci fu un lampo sulla destra, qualcosa che schizzava
fine corsa. 2. in un compressore, anomalia di funzionamento causata dal
impuose al fameglio che da la stalla de un suo vicino gli menasse uno stallone,
di se stessa lo stallone, con un grembo pien di ben-faremo se ne ritornava donde
, 3-339: il capitano icilio era un superbo stallone e l'ideale del soldato
amandoti lo farà soltanto perché tu rappresenti un buono stallone per lei, null'altro.
valore spreg. e iron. per indicare un uomo la cui unica funzione è quella
padri / relegato ti giacci, a un nodo avvinto / di giorno in giorno più
alben che si riserbano ne'cedui per un numero d'anni assai maggiore degli altri
stallonàccio. pescatore, 52: è un stallonaccio da puttane. = dal frane
montale, 2-89: ieri tutto pareva un macero ma stamane / pietre di spugna ritornano
. petrarca, v-6-60: stamani era un fanciullo et or son vecchio. =
costituito dalle coma di uno stambecco (un arco). salvini, 16-457:
rinchiuso dove si 1 m nei maschi, un mantello bruno scuro in inverno e
. cibo che gli si mette in un truogolo adattato giù in basso.
al monastero e trovarono per quello di un telaio. monte camoze e stambuchi assai.
cco dai 6 mesi ai 2 anni sono un eccellente mangiare. pascoli, 708:
anche peggio, nonostante il soccorso d'un microscopico scaldino. misasi, 1-73:
delle pipe gorgoglianti, si alzava nella fuligginosastamberga un tal diavoletto di risa e di voci squarciate
, 22-187: in corso venezia incontrammo un amico. non si trovava ristorante,
tavola, dimandai coscia di capretto e un boccale.. 3. acer
. petrocchi, 1-20: una casa da un piano solo con una grand'arme a
atto, uno stambergónealto, nero, con un portico e una bella scala. -spreg
che ha spinto a ritenere più probabile un incr. fra stanza e [albergo (
. tose. disus. albergare in un luogo. 1. lori,
vi toma portarla da sé; a sinistra un altro stambugio, anzi un sottoscala,
a sinistra un altro stambugio, anzi un sottoscala, dove la portinaia suole riporre
bebi, di sei mesi, dormiva in un stam- bugietto vicino. linati, 16-64
percorso); derivato, minore (un corso d'acqua). moravia,
sgronda nella macchia, scava rivoletti sussidiari un po'dappertutto e rotola nel mare.
opinione, di una posizione polemica (un argomento); che costituisce complemento di
costituisce complemento di una rappresentazione letteraria (un particolare). manzoni, iv-362:
potatura perché fruttifichi nell'anno successivo (un germoglio di vite). lauro,
lauro, 73: quando la vite d'un anno e mezzo è stata vendemmiata,
principale. cavour, vii-366: costituire un imprestito speciale nel quale il governo in
acquisizione contrattuale o per la decadenza di un diritto (una situazione possessoria).
-che serve al mantenimento e alla gestione di un bene (la proprietà, lo sfruttamento
bene (la proprietà, lo sfruttamento di un altro bene). romagnosi, 4-39
per sé pubblica, ma sussidiaria aa un servigio di uno stabilimento pubblico.
, vii-260: due bollette, una da un registro a madre- figlia e l'altra
in capo al soggetto che doveva esercitare un controllo preventivo (per es., il
per es., il direttore di un giornale), alla responsabilità penale principale gravante
eccles. che dipende da una parrocchia (un oratorio, una chiesa).
tutte le materie di insegnamento, adottato un tempo nel secondo ciclo della scuola elementare
conversione eli'ebbe [madama di staél] un potentissimo sussidiario in certo accidente tutto fortuito
di disoccupazione in sostituzione del salario (un lavoratore licenziato, posto in cassa integrazione
dalle forme prescritte per la validità (un atto giuridico, una pattuizione).
corrisposto all'insegnante incaricato sotto forma di un particolare sussidio o premio).
sovrano sussidiato: che, in forza di un trattato di sussidio, riceve sovvenzioni in
di sussidio, riceve sovvenzioni in denaro da un altro sovrano in cambio dell'obbligo d'
, o terrestri o marittime, in un determinato caso di guerra. sussidiatóre,
mai non volle da'suoi di casa un sol denaro in sussidio del viaggio. muratori
compagna nel monastero, il piccolo sussidio di un paolo la settimana. nievo, 459
. -mezzo per il conseguimento di un fine, per la realizzazione pratica di
: la filosofia attuale... è un assurdo... senza il sussidio
artistica. g. contini, 25-204: un sussidio specialissimo all'esegesi verrà da una
, ii-893: soltanto quando l'arte trova un sussidio potente nel sentimento religioso, si
20-84: i bimbi appena sospettati di un barlume di velleità artistica vengono premurosamente avviati
provedere il pubblico o per via d'un sussidio giornaliere, o con somministrar loro
due o tre volte raccomandai caldamente ad un ministero, del quale era pure a
di eduardo per una piccola pensione od un sussidio. calvino, 6-131: poi
, ecc. mazzini, 66-378: un fondo di sussidio pei vecchi inabili al
. carducci, ii-5-80: abbiamo dato un esame di concorso per il sussidio d'
esame di concorso per il sussidio d'un anno al perfezionamento nella filologia e filosofia.
. -protezione economica accordata da un mecenate a un'artista. frisi
domenico pellegrini, a cui era cessato un sussidio che in roma godeva da un
cessato un sussidio che in roma godeva da un patrizio veneto. garibaldi, 1-184:
-disponibilità periodica di denaro assegnata a un religioso. lorenzo d'angoulème
iii, la cui durata, prevista per un periodo di tre anni, divenne in
attraverso una tassa o concedendo prestiti con un interesse del cinque per cento.
l'abuso sussiegate. biffi, 28: un esteriore freddo, taciturno e susiegato,
per tare di soldati inviato per rafforzare un esercito o per integrare i reparti di
esercito o per integrare i reparti di un corpo militare; rinforzi; milizie ausiliarie
prevenire ch'io ragiono non diuel denaro che un sovrano spedisse a talun de'guerreggianti,
si decise a richiedere formalmente alla francia un sussidio, cioè l'aiuto di un esercito
francia un sussidio, cioè l'aiuto di un esercito ausiliare. -ant. appoggio offerto
sussidio di pedoni. -spedizione per liberare un territorio. testi veneziani, 140:
aiuto economico fornito da uno stato ad un altro per sostenere un determinato comportamento politico
uno stato ad un altro per sostenere un determinato comportamento politico. dizionario politico
aiuti in denaro dati da uno stato ad un altro stato. -trattato di
e truppe in caso di guerra a un altro stato in cambio della corresponsione di
da'greci che assume o manifesta un contegno ostentatamente sostenuto e grave,
più, manifesta boria o alterigia (un comportamento, l'aspetto, il portamento)
assai lo più eccessivo e ridondante (un discorso, il linguaggio, uno stile
... di avere usato, in un volumetto così tenue, lo stile sussiegato
aveva subito assunto verso gli altri avventori un sussiego da diplomatico. berto, 13-62:
6-43: si ritraeva come una lumaca in un guscio nel sussiego della terminologia ufficiale.
1 ristoranti qui... hanno tutti un carattere o di sussiego o di squallore
, per lo più altezzoso e sprezzante (un comportamento, l'espressione del viso)
soffici, iii-65: andava a passeggio con un passo lento e sussiegoso. manzini,
sussiegoso. manzini, 8-101: abbozzava un saluto tra scaltro e sussiegoso alla signora
o archi- tettonici di imponente lusso (un luogo, un edificio). papini
tettonici di imponente lusso (un luogo, un edificio). papini, 40-29:
continua a esserlo (un'istituzione, un servizio). muratori, 7-v-527:
dei bagni sussistenti,... un officiale sanitario coll'obbligo di residenza.
sì sussistente. muratori, 6-156: un albero atto a produrre frutti sussistenti e
inganni: / il nostro essere è un niente / sussistente / in un 'fu'che
è un niente / sussistente / in un 'fu'che passò. 7.
-in senso generico: realmente esistente (un ente, un fenomeno). ottimo
generico: realmente esistente (un ente, un fenomeno). ottimo, i-174:
essere persuaso di avere percepito in passato un sussistente (cioè ad averne memoria) sembra
reale, ossia è tatto col quale un essere è reale. idem, 7-160:
. donate. soldani, 1-14: un falso discorso, che ci mostra / per
. presenza o sosta di una persona in un luogo, per lo più per un
un luogo, per lo più per un lungo periodo di tempo. prezzi,
di tempo. prezzi, iii-6-85: un poco sussistenza / prego che facci e che
circostanza, di una consuetudine o di un atteggiamento. muratori, 7-iii-446: riconoscere
matrimonio, / acciò non si rendesse un giorno vano, / congiungetele voi di
associativo. -mantenimento in vigore di un organismo politico- territoriale, di una forma
. ortes, 1-77: la sussistenza d'un principato dipenda dalla misura delle forze proprie
mie sul teatro fu volontario dono d'un pubblico illuminato e cortese. 6.
iii-282: non moverebbe una pagliaper proccurarmi altrove un mezzo di sussistenza che mi togliesse da
qualità, una facoltà, una condizione, un fenomeno, un modello culturale, religioso
, una condizione, un fenomeno, un modello culturale, religioso, ecc.)
, ecc.); accadere (un evento, una circostanza); continuare ad
, 7-i-261: l'umano commendo senza un esorbitante incomodo non puòsussistere. goldoni, ix-1169
ciascheduna sussistere di per sé e formare un capo separato. alfieri, iii-1-132:
peso, valore effettivo, provarsi vero (un fatto, una ragione, un'opinione
. continuare a vivere, a dimorare in un luogo. conti, 328: la
-continuare a trovarsi e avere sede in un luogo. muratori, 7-v-338: nel
d'aquila... sussiste tuttavia un monistero suggetto ad un abbate secolare.
. sussiste tuttavia un monistero suggetto ad un abbate secolare. -perpetuarsi attraverso le
vi spedirò altri otto luigi perché vi provvediate un po'di legna per questa stagione,
. continuare a reggersi, a conservarsi (un organismo politico, un'istituzione).
8. ant reggersi, sostenersi (un animale, una persona). galileo
immense. 9. resistere a un impulso, a un sentimento. boccaccio
9. resistere a un impulso, a un sentimento. boccaccio, viii-3-34: non
in seguito a una forte emozione, a un turbamento emotivo violento e improvviso.
suo male e sussultante alla lamentazione sovrana di un famoso violino. pirandello, 8-54:
a posarsi lieve. fenoglio, 5-i-2271: un solo soldato gli era vicino,.
. -che si dibatte freneticamente (un animale). calvino, 1-157:
. fenoglio, 5-iii-598: si teneva un fianco, non come chi è sfiatato ma
. -che vibra con forza (un vetro). beltramelli, iii-384:
accessi (una risata) o scatti (un movimento). d'annunzio, 8-37
; trasalire, in partic. per un forte turbamento o per una particolare
muoversi con scossoni e bruschi ondeggiamenti (un mezzo di trasporto, un congegno, un
ondeggiamenti (un mezzo di trasporto, un congegno, un meccanismo). linati
un mezzo di trasporto, un congegno, un meccanismo). linati, 18-212:
camion sussultò, ebbe una remora ed un impulso. calvino, 14-122: un
ed un impulso. calvino, 14-122: un meccanismo inceppato... sussulta e
in seguito a uno spostamento, a un movimento brusco, a una spinta,
a una spinta, ecc. (un oggetto). monti, 13-757:
3. tremare fortemente per un terremoto o sotto un bombardamento.
. tremare fortemente per un terremoto o sotto un bombardamento. pascoli, 1187:
-per estens. scendere a balzi (un fiume). deledda, iv-372:
una grande emozione; essere preda di un forte turbamento o di un sentimento intenso.
preda di un forte turbamento o di un sentimento intenso. ferd. martini,
grande intensità e in modo incontenibile (un desiderio). gozzano, ii-113:
e non fu più dolcezza. -esprimere un pathos intenso. carducci, iii-10-161:
emotivo, in partic. da un accesso di pianto, di riso o
quando la primavera fiorisce, essi forse dànno un sussulto. misasi, 2-146: ebbe
. misasi, 2-146: ebbe come un sussulto, gli occhi gli si velarono.
sonno], ne ero impedita da un sussulto, che portava con sé una sensazione
nausea. -tremore convulsivo di un arto, del corpo. -fisiol.
dei tendini. monelli, i-14: un altro colpo lo raggiunge, lo risbatte
. 2. brusco scossone di un veicolo, sobbalzo. ojetti, i-33
tecchi, 2-146: il rallentamento di un vaporetto che veniva verso l'approdo diede,
, col sussulto dei motori impazienti, un brivido più chiaro e festoso alle acque
... e si fermò, senza un sussulto, docile. 3.
, iv-2-159: verso l'ottava ora, un sussulto della terra scosse dalle fondamenta ortona
sugli ormeggi. -balzo, salto di un corso d'acqua. pascoli, 106
di uno stato d'animo, di un sentimento, di un'emozione. -in
femminile. ghislanzoni, 16-256: non trovi un solo giovinotto il quale possa destare in
. landolfi, 13-55: avevo avuto un sussulto di vita e avevo fatto venire da
berlino l'autentica bellezza che laggiù custodiva un pezzetto del mio cuore. -l'
cuore. -l'improvviso affacciarsi di un pensiero. pavese, 8-327: perché
lo più improvvisa ed episodica, di un movimento artistico o intellettuale. c.
roma bombe, granate, che pareva un inferno. verga, 1-66: lo sguardo
iii- 24-218: applaudiva se stesso con un suo scoppio di risa che pareva un
un suo scoppio di risa che pareva un terremoto sussultorio. e. pini [«
vorticose. 2. caratterizzato da un andamento a sobbalzi e scatti alterni e
sobbalzi e scatti alterni e ritmici (un movimento, un gesto). l
scatti alterni e ritmici (un movimento, un gesto). l. gualdo,
. è determinato... da un violento moto sussultorio che sotto la pesante
. assumere). filos. ricondurre un concetto particolare a uno più generale nel
. 3. per estens. inserire un oggetto, un vocabolo, un episodio
. per estens. inserire un oggetto, un vocabolo, un episodio in un determinato
. inserire un oggetto, un vocabolo, un episodio in un determinato contesto visivo,
, un vocabolo, un episodio in un determinato contesto visivo, musicale o letterario
'camp'... non sarebbe altro che un kitsch redento e divenuto 'in'per il
per il fatto d'esser stato sussunto da un artista o da un intenditore che lo
stato sussunto da un artista o da un intenditore che lo ha, di sua volontà
. 4. dir. riferire un caso specifico alla norma di legge che
digressioni. 2. assegnazione di un concetto a uno più generale nel cui
o come relazione di concetti (sussunzione di un concetto in un altro, ecc.
concetti (sussunzione di un concetto in un altro, ecc.). -sillogismo
3. per estens. integrazione di un oggetto in un determinato contesto.
per estens. integrazione di un oggetto in un determinato contesto. dorfles, 7-56
di gusto 'dubbio'e addirittura kitsch, in un contesto sofisticato crea... il
che non è comune misura, ma un piccol avanzo o rotto, e questa parte
: non ne potei più, ad un tratto, di quella sua vocetta sussurrante.
sussurrante. 2. che produce un mormorio lieve e continuo (un corso
che produce un mormorio lieve e continuo (un corso d'acqua); che provoca
corso d'acqua); che provoca un sibilo leggero (il vento);
. ciro di pers, 3-244: un fiumicel lascivo / che 'n fra smeraldi
3. ronzante, stridente (un insetto). sannazaro, iv-21:
, 52: in pace, tra un grande acciottolio, / bruchi la sussurrante famigliola
sussurrante famigliola. -che emette un verso flebile e ininterrotto. pirandello,
stettero i miei signor con gli altri un pezzo / sussurrando fra loro ivi entro cheti
se mi disgustano, / sto dura come un sasso, / non movo più un
come un sasso, / non movo più un sol passo, / di mala voglia
, 5-109: re talento non è di un sacerdote / il susurrar de'mai costumi
di tralasciare le sue occupazioni favorite per un sussurrar di plebi. 3.
di plebi. 3. produrre un rumore lieve e continuo. -in partic.
del susurrar delle fronde. -in un contesto figur. c. sterbini,
. sterbini, cxxxiii-348: la calunnia è un venticello, / un'auretta assai gentile
, / incomincia a susurrar. -produrre un lieve fruscio (un vestito).
susurrar. -produrre un lieve fruscio (un vestito). ghislanzoni, 8-112:
voluttuosamente. 4. ronzare (un insetto). beccuti, i-169:
calici dei fiori. govoni, 344: un insetto felice che sussurra. -sostant
casoni, 120: fra tarmi trionfanti susurrò un lieto applauso della consolazione commune. villani
lodi. bianchi, 85: dopo un breve e tacito discorso / che sussurar
, i-v-xi: teneramente se lo abbraccia e un dolce / canto sussurra. carducci,
floride rive l'onda rotta / susurra un canto pieno di sospir. 7
era donato alla vita oziosa, dipinse un 'fiume ringorgante'col motto 'altior, non segnior'
308): vanno sburrandosi agli orecchi l'un con l'altro che è una macchina
. mus. didascalia che, apposta a un passaggio musicale, ne prescrive una esecuzione
il perdono... facendo a un tempo arruotare qualche ladracchiolo o sussurratore
una maga. 2. che produce un ronzio continuo e insistente. marino,
o sedizioni. prose genovesi, 16: un pe- cao chi he apelao susuracion,
percote. 3. produrre un lieve mormorio (l'acqua).
, agg. letter. che produce un lieve mormorio. nievo, 95:
della fiu- miera, dove essa dopo un laberinto di giravolte susurrevoli e capricciose si
susurrevoli e capricciose si protende diritta per un buon tratto queta e silenziosa. =
uscio. buzzati, i-776: da un angolo della sala il sussurrio delle ancelle.
prime orazioni che mi venne agli orecchi un sussurrio di voci: c'erano i
casotti, 1-6-85: ma per palazzo un susurrìo si spande, / che di due
gorgheggiare, / e v'è chi un susurrio ne sente appena. 2
govoni, 292: si sente dapertutto un sussurrìo un ronzìo un palpitìo di milioni
, 292: si sente dapertutto un sussurrìo un ronzìo un palpitìo di milioni di insetti
: si sente dapertutto un sussurrìo un ronzìo un palpitìo di milioni di insetti.
. gadda, 6-61: su le scale un parlottare di ombre, il susurrò delle
l'orecchio. non una voce, non un sussurro, né vicino né lontano,
, né vicino né lontano, non un suono, un passo, un rumore,
né lontano, non un suono, un passo, un rumore, niente.
, non un suono, un passo, un rumore, niente. -agitazione, irrequietezza
: [la signora] è arrivata con un monte di casse e di valigie che
484): si sentiva per le strade un ronzìo confuso di voci supplichevoli, la
confuso di voci supplichevoli, la notte, un susurrò di gemiti. -formula per
qui esso libretto... scappa un susurrò che nel detto libro si metteva
dolezzi. fogazzaro, vi-244: aveva un motto, un maligno sussurro per ciascuna
fogazzaro, vi-244: aveva un motto, un maligno sussurro per ciascuna delle signore e
, 1319: ferveano al sole / con un sussurro d'api. pecchi, viii-66
da uccelli. pascoli, 43: un odorato e lucido verziere / pieno di frulli
ii-273: e tendevo l'orecchio ad un sussurro, / ad un garrito di
l'orecchio ad un sussurro, / ad un garrito di sperdute gaie, / in
di dietro /... / appena un lieve sussurro all'apice., qui.
1-245: parlava con dio pregando e ad un sus- surrello soave l'aveva in bocca
-sussurrétto. tesauro, 2-i-111: un piano sussurretto di dio segretamente parlante al
per lo più a spirale (di un orologio, di un congegno meccanico, di
spirale (di un orologio, di un congegno meccanico, di un letto,
orologio, di un congegno meccanico, di un letto, ecc.).
una stanza assai grande e consistono in un numero innumerabile di ruote, di suste
forza superando quella dell'interna susta carica un orologio, e vi eccita il moto,
. stuparich, 5-158: il letto era un gran letto di campagna, ma il
così com'ero, diedi il via a un misterioso e prolungato lamento di suste,
fermaglio. periodici popolari, ii-563: un aureo monile la cui susta è incrostata
è incrostata di qualche perlicciuola e d'un mediocre rubino. prati, i-153:
). -figur. impulso a un determinato comportamento o atteggiamento; stimolo emotivo
suste. buonarroti il giovane, 9-161: un che reca bacchette da cavalli, /
-volerci le suste, essere necessario un grande sforzo per indurre qualcuno ad agire
sta eretto lo stilo o gnomone d'un orologio da sole. = voce
sub (v. sub1) e da un deriv. da stilus 'gnomone'. sustituire
sono ancora ugual questi miei susti / a un musico, qual suoni in fantasia /
. colonna, 3-270: la navicula era un exeres, cioè una navicella non sutile
disus. atramento sutorio: solfato ferroso un tempo usato dai calzolai per tingere il cuoio
2. per simil. riempimento di un solco prodottosi su una parete per mezzo
giuliani, i-452: bastava che mi mandassero un po'di pane; latte e cacio
fazio, iv-6-74: a piè d'un arbor puose il solco, / il drago
3-71: l'usciale del suo uscio era un pezzo di panno azzurro; suvvi
pampini suwi. carducci, iii-10-337: un tabernacolo monumentale con suwi il busto del
, sf. il succhiare; l'assumere un liquido con le labbra mediante aspirazione.
stampa », 15-xi-1989], iii: un insieme di sintomi che compaiono qualche ora
lavato', asperso d'acqua e d'un po'd'aceto, con zucchero; sicché
quella suzzàcchera alle spalle, mi diede un pugno in quest'occhio. -compito
, in partic. nei riguardi di un assente (anche nelle espressioni avere,
2. per estens. che ha un fisico snello, slanciato. ca'da
che è sottomultiplo in ragione di un terzo (una proporzione numerica, una
tagliati obliquamente, sovrapponendosi il margine di un osso a quello di un altro.
il margine di un osso a quello di un altro. serdonati, 11-167
, 16: questo cranio appartiene ad un uomo di età avanzata ed ha le suture
: particolare depressione, che a foggia di un piccol solco si osserva nel capo della
azeglio, 7-iii-433: tre furono impiccati con un uncino che entra sotto il mento,
eterogeneo, si sutura io spacco innestandovi un cannello a precauzione per l'eventualità di
22-162: è una conversazione, in parte un monologo, divisa in sei parti e
3. per simil. in un affresco, linea che separa super- fici
se il filo è passato ininterrottamente da un punto all'altro, una sutura a secco
a collegare argomenti diversi, a creare un nesso. montale, 15-930: 'ma
. 'è effettivamente una sutura, un espediente. landolfi, 9-19: una sequenza
argilla. -per estens. assumere un odore, anche sgradevole; impregnarsene.
per anni. 2. tergere un liquido che fuoriesce o si sprigiona da
liquido che fuoriesce o si sprigiona da un corpo, da una superficie. tommaseo
s. v.]: suzzare con un panno l'umore che cola da una
. pirandello, 8-108: suzzava con un bioccolo di bambagia... l'acqua
. 4. figur. dissipare un bene, un patrimonio; consumare le
4. figur. dissipare un bene, un patrimonio; consumare le sostanze di qualcuno
6. ant. far scomparire un gonfiore di origine patologica (una sostanza
di origine patologica (una sostanza, un preparato). dino da firenze [
peccia a suzzare. -liberare un animale dagli umori superflui o nocivi.
. -appassire, disidratarsi (un frutto). targioni pozzetti, 12-1330
. appassito, rinsecchito, vizzo (un frutto). giacomino da verona,
restare vuoto, privo di frequentatori (un locale). imbriani, 10-97:
, con valore intens., e da un denom. da vacante (v.
l'espresso [24-xi-1985]: abbiamo avuto un po'di eroina e di svaccaménto borgataro
la buona disposizione; lasciarsi andare a un comportamento indolente, passivo o, anche,
63: ci svacchiamo su quelle botti per un altro mese. 3. cadere
ex-, con valore intens, e da un denom. da vacca (v.
2. per estens. che mostra un atteggiamento svogliato, indolente o, anche
sé? 5. che ha un carattere elementare, rudimentale. la stampa
13-iv-1992]: berlusconi ha appronante in un discorso, in uno scritto; digressione.
serio discorso in uno svagamento e in un taccolo da carnevale. = nome
esser corti. leopardi, v-7: un racconto ch'io pongo qui per isvagamento
la rètina, da sé sola, ha un campo visivo sempre sfocante, svagante.
oggetto al quale è rivolta o da un desiderio; stornare l'interesse da un'
da dio o gliene svagava neppure un attimo il pensiero. fagiuoli, i-47:
i-47: già di pappa ingozza pieno un pentolo, / né lo svaga da ciò
tommaseo [s. v.]: un rumore svaga la nostra attenzione. quando
: 'quella ragazza mi svaga'. 'è un libro che mi svaga poco'. dell'uso
3. allontanare dalla mente, attenuare un sentimento; placare il rimorso; scacciare
4. ant. lasciare un animale libero di muoversi. d.
d. bartoli, 1-8-23: mandò questi un suo famiglio a svagare un falcone carissimo
mandò questi un suo famiglio a svagare un falcone carissimo al re, che in tal
con la particella pronom. allontanarsi da un luogo; evadere. f. f
svagò. -uscire dal proprio corso (un astro). d. bartoli,
. -passare in modo disinvolto da un argomento all'altro in un discorso.
disinvolto da un argomento all'altro in un discorso. berchet, cono.,
di pensare ad altro. = da un lat. volg. * exvagare (per
svago, svaghi). region. cogliere un fatto 5. maria maddalena de'
qual si voglia non evidente; carpire un segreto. pasolini, 1-118:
di chi non ci prestasse attenzione in un discorso importante. v. sivo [«
svagatézza. 3. inconcludenza di un discorso, di un racconto. gadda
3. inconcludenza di un discorso, di un racconto. gadda conti, 1-67:
/ era la notte oscura; / un altro il sogno. -ei siede / svagato
. gobetti, i-i- 746: un giornale illeggibile per i pettegoli e per gli
i-968: il professor zampiga ha anche un bel ragazzino di tredici anni, di quelli
-anche: apparentemente frivolo e disinteressato (un atteggiamento). operazione, grande o
dalla critica del serra, egli traeva un certo fare svagato. -lieve,
e nei suoi discorsi svagati, era un che di sospeso. g. contini,
contini, 22-29: cessiamo questi richiami un po'svagati e torniamo al testo. g
cultura. -impreciso, confuso (un ricordo); vago (un pensie-
confuso (un ricordo); vago (un pensie- ro). bacchetti,
parco, / noi ci trovammo a un varco...? -che
8. letter. che vaga libero (un animale); che svolazza qua e
augellin-bel-verde. -lieve, indefinibile (un odore). volponi, 9-241:
. volponi, 9-241: non era un profumo di boccadileone o di capperi:
di un'invaginazione intestinale, provocata con un clistere radioopaco o attuato con un trattamento
con un clistere radioopaco o attuato con un trattamento manuale attraverso laparatomia (ed è
di separazione o allontanamento, e da un denom. da vagina (v.)
: il sarto... dava loro un po'di svago con quelle storie,
studio o per lavoro, ameno (un libro). moretti, ti-665:
: ho letto, sì, più d'un libro di svago, capitatomi fra mano
ai quali dobbiamo la stupefacente inversione d'un manzoni classico e d'un leopardi romantico.
inversione d'un manzoni classico e d'un leopardi romantico. -componimento poetico scritto
, ii-11-45: ti mando il principio di un nuovo svago satirico. piovene, 7-421
tutti, perché quella sva- golataccia sia un po'mortificata a non poter far tanto la
dell'ochio, li venne in fantasia un bello et piacevol dubbio. tommaseo [s
]: 'svagolo': voce dell'uso. un po'di svagolo. oggi ho preso un
un po'di svagolo. oggi ho preso un po'di svagolo. fanfani, i-181
, xli-i-506: quando tu noi vedi [un amante studioso] sei certa che non
di separazione o allontanamento, e da un denom. da valanga (v.)
profittando dell'oscuramento. -rapina di un corriere, di un messaggero. baldinucci
-rapina di un corriere, di un messaggero. baldinucci, 9-xx-155: ma
spogliare una chiesa, saccheggiare una dimora, un negozio, rapinare una banca, un
un negozio, rapinare una banca, un mezzo di trasporto; svuotare forzieri,
pecchio, 140: è mestieri che un aggressore di strada facci tanto presto a svaliggiare
tanto presto a svaliggiare una carrozza quando un borsaiuolo a rubare un orologio. carducci
una carrozza quando un borsaiuolo a rubare un orologio. carducci, iii-10-180: messer
altra notte hanno svaligiato la bottega di un macellaio. cassola, 2-318: « mi
racchiusi in forzieri, ecc.; derubare un corriere della corrispondenza o dei valori trasportati
-per estens. spogliare della refurtiva un ladro, un predone. rostagno
estens. spogliare della refurtiva un ladro, un predone. rostagno, 70:
rostagno, 70: il soldato che ad un assalto o presa di piazza...
indurre qualcuno a spendere moltissimo, chiedere un corrispettivo troppo elevato per una prestazione;
, 180: i nemici hanno occupato un luogo nominato trequanda, dove hanno svaligiato
morti. 6. figur. saccheggiare un autore appropriandosi di spunti inventivi e di
i-37: l'è curiosa che quando un lavoro è stato recitato con successo su
donna che partorisce. 'ha svaligiato. 'un po'più decente di 'scodellare un figliuolo'
'un po'più decente di 'scodellare un figliuolo'. 8. snocciolare.
di separazione o allontanamento, e da un denom. da valigia (v.
di separazione o allonnto, e da un denom. da valle (v.)
e nei bilanci aziendali, attribuire a un bene un valore contabile inferiore a quello
bilanci aziendali, attribuire a un bene un valore contabile inferiore a quello iniziale di
caro, 12-i-305: mandai con lettere un servitore al campo, tornò svaligiato e
suo limosiniere di sborsar quindici scudi ad un povero forestiere svaligiato da'ladri, il limosiniere
. -il corriero svaligiato: titolo di un libello anti-spa- gnolo scritto nel 1641 da
più mi vergognavo / che non fa un soldato svaligiato. g. m.
per essersi difesi con tropp'animosità contra un sì gran essercito. 3. svuotato
contenuto con il furto, la rapina (un luogo, un recipiente, un forziere
, la rapina (un luogo, un recipiente, un forziere, ecc.)
(un luogo, un recipiente, un forziere, ecc.); saccheggiato
(una casa, una banca, un mezzo di trasporto, ecc.).
arba-129: el poghe è ana un da un densare bbiettierto ma valortto ai
: el poghe è ana un da un densare bbiettierto ma valortto ai richietti,
di separazione o allonnto, e da un deriv. da valle (v.)
. perdere svilirsi, venire meno (un pensiero). 2-105: quando l'
[redi]: fra in quella città un popolo svadatosi alle lascivie. lorizzare
: essa fa affari, anche svalorizzandosi in un la sinistra impressione che abbia sbagliato tutto
: quel « se la diverte » è un segnale preciso 3. stimare un bene
è un segnale preciso 3. stimare un bene per un valore inferiore al valore
preciso 3. stimare un bene per un valore inferiore al valore effettivo.
uomo di cui per interesse si svalutava un pochino lo stabile. -per estens.
lo stabile. -per estens. sottovalutare un fattore produttivo rispetto agli altri che concorrono
. -intr. perdere valore commerciale (un bene immobile). calvino, 1-445
da valutare (v.). un continuo svalleggiamento di più miglia nelle valli
stato sorpreso... mentre leggeva un libro di anatole france. moravia, 19-256
: ma fammi il piacere, sei un volgare ladruncolo di paese, svaligiatore notturno
qui una sua radicale svalorizontab. in un bilancio, imputazione a un bene, a
. in un bilancio, imputazione a un bene, a di un valore inferiore
imputazione a un bene, a di un valore inferiore a quello precedenattribuito. ali
due o tre mesi, invece che per un anno. pea, 7-641: non
in2. valutato e imputato contabilmente in un bilancio a prezzo inferiore a quello iniziale
fderazione, orta feano mavilimefatti per 'reificazione'un insieme esistenziale che comme d'azione da
deprezzamento del valore economico, commerciale (un bene, un titolo mobiliare, ecc.
economico, commerciale (un bene, un titolo mobiliare, ecc.).
maesolo). = noappassionato di un contadino toscano, 'grande'quanto tà sicura
là, la oltre l'orizzonte (un astro). una una o più altre
inflazione. einaudi, 6-182: in un periodo ai svalutazione il rischio che corrono
corrono i sottoscrittori è evidentemente quello di un interesse negativo reale. v. bompiani
di inventario o di bilancio, di un valore contabile inferiore a quello iniziale di
determina la svalutazione di una moneta (un comportamento, una politica economica, attuata
che rifulge intensamente, come se avvampasse (un oggetto colpito dai raggi solari).
solari). brancati, 3-324: un aeroplano svampante come una torcia. svampare
, il fuoco). - anche in un contesto metaforico. fazio, i-7-74
scampa. -eruttare fiamme (un vulcano). cesareo, 1-106:
sigaretta. -sfavillare, anche manifestando un sentimento (gli occhi, lo sguardo
, 3-255: l'occhio gli svampò per un istante di contentezza. -deflagrare
di svampare. silone, 5-154: un ciuchino era immobile in mezzo alla via bruciata
/ nella stanza si consuma, (un sommesso / brusìo disperde la tua vigilanza
le fiamme). - anche in un contesto metaforico. f. f.
5. perdere intensità, estinguersi (un sentimento, una passione); sbollire
: il suo entusiasmo fittizio si svampa d'un tratto. fogazzaro, 5-35:
varie, inconcludenti (l'entusiasmo, un proposito). cattaneo, vi-1-257:
. sfogarsi, soddisfarsi (una passione, un desiderio); realizzarsi in un'azione
mente bruna. -sfogare e placare un sentimento. f. f. frugoni
3-ii-54: me ne vado a svampare in un castello vicino quel vaporoso affanno che mi
o allontanamento o privativo-detrattivo, e da un denom. da vampa (v.)
che non è più d'attualità (un argomento, un discorso). bacchetti
più d'attualità (un argomento, un discorso). bacchetti, 13-640:
acqua che svampisce. -esalare (un profumo). pasolini, 22-i-1653:
di primule svampiva un'aria lieve come un soffio d'arcolaio. 2.
o allontanamento o privativo-detrattivo, e da un denom. da vampa (v.
. faldella, 15-77: così un regno improvvisato dalla distruzione e dall'accozzo
staterelli, creduto un'utopia da quasi un millennio, non ebbe la svampita effimera delle
. -che ha perduto efficacia (un veleno). saba, 6-247:
. pratolini, 10-38 ^: era un film comico. marilina la solita svampita.
/ col passo a la ducal menav'un svampo. 2. gerg.
: tommaso... aveva solo speso un po'pei tran- vi e per lo
rapidamente, che ha breve durata (un impeto emotivo). l. bettini
di svanimento. -decadimento, cancellazione di un potere; annullamento di un progetto.
cancellazione di un potere; annullamento di un progetto. sassetti, 7-225: e1
rannide. -scioglimento, dispersione di un esercito. siri, 1-vi-510: inquisirlo
perdersi, il farsi rapidamente inavvertibile di un sapore. g. arduino, 117
che l'acidula di recoaro non contenga che un vetriolo spiritoso-volatilissimo. -figur. lo
-figur. lo sbollire, il placarsi di un sentimento veemente. siri, iii-1013
vino o, anche una sostanza, un liquido). mattioli [dioscoride
-disperdersi nell'atmosfera, volatilizzarsi (un aroma, un odore, un profumo
atmosfera, volatilizzarsi (un aroma, un odore, un profumo). seneca
(un aroma, un odore, un profumo). seneca volgar. [
aperte, perde egli in meno d'un giorno tutto lo spirito suo e ne svanisce
, rifluire. -fermarsi, cessare (un moto). vasari [zibaldone]
allontanandosi o spostandosi rapidamente o mettendosi dietro un riparo o cambiando posizione o anche sparendo
a quest'ultimo detto, come ad un raggio, svanirono que'due gufi grifagni.
l'oscurità o per l'eccessiva lontananza (un oggetto, un luogo) e in
l'eccessiva lontananza (un oggetto, un luogo) e in partic. un astro
un luogo) e in partic. un astro perché coperto dalla luce solare.
bearono e sparvero. praga, 3-103: un cielo grigio, una mesta campagna /
5. sbiadire, scolorire (un colore); divenire indistinto, 11
alcuni, di poco nitido (un dipinto, un disegno).
poco nitido (un dipinto, un disegno). bellori, 2-384
affievolirsi fino a scomparire (una voce, un suono). fr. andreini,
-dileguarsi rapidamente, dissiparsi, sfumare (un sogno, un ricordo, una speranza
dissiparsi, sfumare (un sogno, un ricordo, una speranza).
253: questa vita mortale è un lampo che svanisce. calzabigi, cxxxvii-145
non andare a buon fine, fallire (un progetto, un'impresa); spegnersi
un'impresa); spegnersi, sedarsi (un conflitto), non essere più in
n. ginzburg, ii-87: fu progettato un viaggio in toscana... ma
in poco di giorni. -estinguersi (un titolo nobiliare, una casata); decadere
consumato rapidamente, esaurirsi quasi inavvertitamente (un capitale, anche morale). s
. -venire asportato o rubato (un bene). cesarotti, i-xv-295:
qualità fisica, una disposizione d'animo, un sentimento, un valore etico, ecc
disposizione d'animo, un sentimento, un valore etico, ecc.).
ancora ispirarsene,... quegli fa un gioco d'arcadia. n. ginzburg,
dio. -scomparire dalla mente (un pensiero, le parole). beatrice
quei nomi trovandosi da noi trascorsivamente in un angolo d'istoria, appena veduti ci svaniscono
, s'annebbiava e svaniva tutt'a un tratto. angioletti, 1-173: dovrebbe
onorato d'una ambasciata nella persona d'un ministro così favorito. 12.
14. far riassorbire, eliminare un livido (un medicamento). mattioli
. far riassorbire, eliminare un livido (un medicamento). mattioli [dioscoride]
greco fosse allora ritenuto dagli artisti tedeschi un rimedio eccellente per far svanire i fumi delle
, l'aroma o (nel caso di un vino, di un liquore) la
(nel caso di un vino, di un liquore) la gradazione alcolica divenendo insapore
svanito. d'annunzio, iv-1-683: un pio profumo d'incenso svanito e di violette
. 2. non più visibile (un astro). graf 5-505: luci
nella penombra della notte nuvolosa appare come un prato concavo dai contorni svaniti.
carta. -per simil. fioco (un rumore); fievole (una voce)
dei colori; sbiadito, stinto (un oggetto, un colore). bellori
sbiadito, stinto (un oggetto, un colore). bellori, iii-137:
, nodi di fiori rococò, di un colore tanto svanito da non sembrare altro che
colore tanto svanito da non sembrare altro che un effimero rossore dovuto a riflessi dei lampadari
, mani rattrappite. -sfumato in un colore più tenue. arpino, 3-164
degli alberi e delle vigne svanito in un color di segale. 4.
4. andato a monte, fallito (un progetto); cessato, concluso (
la calma. -dileguato, sfumato (un sogno, una speranza). brusom
di pace. massaia, x-131: un ingiusto esilio... confinò me,
bellezza, uno stato d'animo, un sentimento). casoni, 2-21:
nervosismo. -vago, labile (un ricordo). bacchelli, 9-359:
, 237: incomodi cominciati nell'età di un anno e mezzo... né
giorni svaniti! -decaduto, caduto (un impero). fenoglio, 5-i-779:
... non lo reputava neppure un tristo, si rifiutava di fargli tanto credito
, xii-6-468: la mia memoria veramente è un poco svanita. ma che monta?
manzini, 18-25: sembra una ragazza un po'svanitella. svanitóre, agg.
l. bellini, ii-107: ecco a un tratto un'imbasciata viene, / che
partic. in una competizione o in un conflitto. fenoglio, 5-i-1765:
. rapporto censis igg2, 283: un rischio da benessere che può coinvolgere in
, sm. danno o scapito arrecato da un evento o da una situazione negativa.
la legge che ora stiamo discutendo conferisce un vero svantaggio, colpinvestirli dalla nuda proprietà
svantaggio, colpinvestirli dalla nuda proprietà di un bene di cui non godevano che l'usufrutto
, ii-243: le vendetti tutte in un branco quelle pecore... n'ebbi
situazione sfavorevole che impedisce il verificarsi di un evento o ne compromette l'esito;
impedimento, ostacolo frapposto all'attuarsi di un progetto; compromissione di una situazione positiva
capitano colui che non saprà nel giorno d'un fatto d'armi prender i suoi vantaggi
passargli l'interpretazione che egli offre di un testo del berenson sulla cosiddetta 'decorazione'ed
svantaggio della parola. -inferiorità di un esercito. g. bentivoglio, 4-1411
cattolica lo svantaggio. -subalternità di un genere letterario rispetto ad altri.
punti o di tempo che intercorre fra un concorrente o una squadra e un altro concorrente
fra un concorrente o una squadra e un altro concorrente o un'altra squadra in
mia a voi diretta. -secondo un angolo visuale o un punto di vista
. -secondo un angolo visuale o un punto di vista sfavorevole. fortis
2. negativo, non benevolo (un giudizio, un'opinione). f
valore di 20 soldi, che aveva corso un tempo nel regno lombardo-veneto. -in senso
svaporaménto, sm. disus. evaporazione di un liquido (in partic. dell'acqua
bellini, 5-2-118: lo svaporamento d'un grano di acqua non si fa in tempo
piaceri traspira. 3. sventamento di un ordigno esplosivo. siri, x-272:
nella fisiologia antica, esalazione di umori da un organo all'altro (in partic.
5. figur. sfogo di un sentimento. carrer, 2-65: dopo
per estens. che si solleva disperdendosi da un luogo (la nebbia).
per la foschia si confonde nell'orizzonte (un elemento del paesaggio). deledda
). trasformarsi in vapore, evaporare (un liquido, in partic. l'acqua
per lo più esalandoli nell'aria (un vino, un liquore, un'essenza)
esalandoli nell'aria (un vino, un liquore, un'essenza).
, coprendola ben di sopra prima con un panno lino o lano, e poi con
, 5: quanto è più spiritoso un liquore, tanto più facilmente svapora e va
. in gocciole o particelle minutissime (un odore, un profumo, un'essenza o
o particelle minutissime (un odore, un profumo, un'essenza o una resina profumata
poi svapora. zena, 2-168: un cielo limpido, macchiato qua e là da
la nebbia svaporava lenta nel diaframma d'un raggio. 3. sprigionare vapore,
3. sprigionare vapore, emettere esalazioni (un ambiente chiuso, un terreno, ecc
emettere esalazioni (un ambiente chiuso, un terreno, ecc.); fuoruscire (
terreno, ecc.); fuoruscire (un vapore, il fumo).
medici, 12-639: quel pippo è veramente un manigoldo / del vin, tanto ne
. - dissolversi fisiologicamente (un umore). tassoni, xvi-466:
né tutti i legni levan la fiamma con un solo svaporare, e chi fa più
per lo più gradualmente e completamente (un sentimento, un desiderio, un impulso
gradualmente e completamente (un sentimento, un desiderio, un impulso, ecc.
(un sentimento, un desiderio, un impulso, ecc.); diminuire d'
suo fanatismo sfuma a poco a poco in un deismo. pirandello, 8-50: nessuno
l'amore di marchino era svaporato in un serio affetto. banfi, 9-51: la
i caratteri e i tratti dominanti (un genere letterario o artistico). giuliani
fiume, perdendosi in lontananza, svapora in un orizzonte di nebbie violacee.
violacee. io. risolversi in un fallimento, dare luogo a esiti inutili
e le romanzesche le più volte da un nulla sorgono e svaporano in nulla. foscolo
, vl-139: non vi restava che un orgoglio malinteso e soggetto a svaporarsi in
. 11. derivare direttamente da un modello, per lo più costituendosi come
fuoco lento, che nel fondo sarà un croco di marte nobilissimo. g. vialardi
19. dissolvere o lasciare dissolvere nell'aria un odore, il fumo; volatilizzare.
22. figur. manifestare apertamente un sentimento, un'inclinazione o un'intenzione
attività in un'opera o nel perseguire un determinato intento. buonarroti il giovane,
. lupis, 3-208: sospinta da un impetuoso fervore di gioia corse a svaporarlo
di gioia corse a svaporarlo sopra di un foglio in simili accenti. periodici popolari,
23. affievolire o lasciar svanire un sentimento; rendere meno intensa un'impressione
intr. { svaporo). viaggiare usando un c. e. gadda,
venire dissipato. 2. essere percorso con un mezzo a vapore. einaudi, 2-248
, con valore intens., e da un denom. 14. cessare di
. martelli, 6-ii-702: per un thè medicato trasudi a lui la vita,
. 2. da fumo (un tabacco). f. f.
avere libero sfogo (un'intenzione, un sentito in vapore, evaporato (un
un sentito in vapore, evaporato (un liquido, in partic. l'acqua)
dicendo di tempo in tempo: « è un troppo giusto dolore ». violaceo del vino
18. tr. far evaporare un liquido per lo più mediante 2. per
divertire. -anche: distrarre da un impegno, da un'attività; distogliere.
. / ma svariato t'à forse un poco / la nova usanza de le genti
penna come la sua... svarierebbe un po'l'atmosfera a volte pesantemente 'storica'
fratello, per non obbligarlo a svariare neppure un filo delle sue abitudini.
vario l'aspetto o l'atmosfera di un luogo, di un paesaggio, facendolo risultare
l'atmosfera di un luogo, di un paesaggio, facendolo risultare più suggestivo e
immobile mare di terra, divorato da un sole a picco. luzi, i-182:
5. ant. deviare, parare un colpo. fiore dei liberi, 214
. ho pensato che stasera vorrete svariarvi un po'. 10. divagare, distrarsi
comparai, per indicare un'abitudine, un sentimento che si è affievolito o è
a poco a poco scemandosi: come un liquor prezioso, ma svaporato. carducci,
nome par che spiri tuttora... un sentor disgustoso ai essenze svaporate.
3. diffuso o disperso nell'aria (un odore, un profumo, un'essenza
o disperso nell'aria (un odore, un profumo, un'essenza).
quell'odore era troppo forte, quasi un afrore. 4. figur.
/ sofferte per millenni / l'uomo a un tratto calpesta e rinnega. tecchi,
scale, pure di pietra, stagnava un altro odore: di muffa, di silenzio
santità svaporata. -troncato, interrotto (un rapporto affettivo). n. ginzburg
originarie, sfumato attraverso la riflessione (un concetto, un'immagine mentale).
ha perduto intensità e originalità espressiva (un autore, una corrente letteraria o artistica)
. papini, 39-192: claudel è un rimbaud annacquato, svaporato e che ha
9. derivato, prodotto direttamente da un determinato modello (un'opera letteraria o
una persona, il suo animo, un popolo). pellico, 2-228:
! non è più il tizio di un tempo! » « eh! sempronio,
e svaporato ». rebora, 3-i-144: un giovita scalvmi in ottantesimo, lamentoso amico
, leggero. faldella, ii-2-274: un altro giorno combinarono una svaporata al parco
. trasformazione in vapore, evaporazione di un liquido (in partic. dell'acqua)
-al figur.: manifestazione palese di un sentimento, di un'intenzione; ostentazione
sapere. idem, vii-389: costui era un cirenese adusto più al cuore che al
cireni più impure, come che fosse un moccolo di lampsaco, formato di cera
bianca tintura alle cose che toccano per un certo umido molto svaporitivo. =
): or trovandosi alcun che per un svarco / del suo martel, pagherà
della mente. foscarini, lx-3-71: un accidente mortale che, con diversi svariamenti
. che ha innumerevoli colori o tonalità di un colore, variegato. -anche: che
, variegato. -anche: che ha un colore diverso da quello originario.
mira dell'occhio e svariò dal segno un dito. 14. discostarsi da un
un dito. 14. discostarsi da un modello, da una regola, dal
giusto, da un'abitudine o comunque da un termine preso come riferimento. chiaro
e tanto per svariare son sceso giù in un salotto. 15. differenziarsi nel
altra) o negli elementi costitutivi (un ente). testi fiorentini, 94
(un'intenzione, un'opinione, un sentimento, il gusto). filenio
[peccatori] non si spoppano da un vizio senza lattare alla mandici di un altro
da un vizio senza lattare alla mandici di un altro secondo svariano le mutanze de'tempi
(o anche nell'aspetto, manifestando un determinato stato d'animo). guinizelli
mossa, varia o continuamente cangiante (un luogo, il paesaggio o i suoi
, la vegetazione, il manto di un animale); risaltare, spiccare.
braccia a traverso le maniche fatte d'un tessuto reticolare che svaria come il collo
... il suono grave di un carriaggio di guerra! -essere o
: gli oriuoli... svariano l'un dall'altro; e lo svario,
e lo svario, non dico di un quarto d'ora ma di un minuto,
dico di un quarto d'ora ma di un minuto, secondo i princìpi più ricevuti
i princìpi più ricevuti dagli astrologi, porta un tutt'altro sistema di vita.
stuparich, i-301: il bosco è tutto un brusio e uno svariare di piccole luci
, 1-211: nel fondo era sempre un lontano fluttuare e svariare di luci.
configurazione, che alterna aspetti dulazioni (un suono). - anche sostant. diversi
). - anche sostant. diversi (un paesaggio, un territorio); che offre
anche sostant. diversi (un paesaggio, un territorio); che offre scenari beltramelli
una campana e il legnaturali mutevoli (un ambiente fisico, geografico). gero
stampa », 10-i-1988], 25: un programma ai monti svariati, gli pareva
. mai la tentazione di volgere un po'il capo verso la ringhiera svariataménte
che tratta, che riguarda argomenti disparati (un simi modi gli altri corpi.
gli altri corpi. testo, un discorso). -im modi svariati
: e la sua vita intiera, come un intierotic.: con varietà di vicende,
, altro. -andinois, 219: un ingegno brillante, una coltura svariata.
serami svariati l'uno espressive (un autore). da l'altro.
del marmo gli studiosi abbiano rintracciaperficie, un tessuto, un colore, ecc.)
studiosi abbiano rintracciaperficie, un tessuto, un colore, ecc.). to
catuna di quelle finestre sospendi stinto da un abbigliamento particolare (in partic. cotali
o svariato. nievo, 100: un azzurro trasparente e svariato aa striscie d'ar
lapilli et isvariati con -dissonante (un suono). infinite orientali margherite.
. e. cecchi, 9-225: un profilo del vecchio venturi non presencavalca,
, 20-589: vide uscire subitamente d'un cantone un dragone crudelissimo e orribile con
20-589: vide uscire subitamente d'un cantone un dragone crudelissimo e orribile con isvariati colori
fazio, i-3-21: il mondo è come un bosco / pien di serpenti e l'amicizia
-tenuto per distinguersi dagli altri (un atteggialatini, rettor., 42-13:
sopra ciò si dicono molte e isvariatemento, un comportamento). sentenze, perché alla fine
3. che si presenta in un gran numero di varietà, di rispose
l'area spaziosa della sala veniva occupata da un rado boschet- che si diversifica, che
bettola, 1-18: un ruscello... rompendo tortuosamente la svariata
: son molte persone che pare loro quasi un motto, ma pure ci ha isvariazione
: protestando con saper profondo / che da un tronco ad un re v'è poco
profondo / che da un tronco ad un re v'è poco svario, / gittolli
, / gittolli addosso [alle rane] un trave grosso e tondo. g.
in confronto degli altri domini possa ad un regno arrecare danno notabile nella moneta.
robba. 4. misura di un angolo, apertura angolare. cavalieri,
andavano or con uno svario or con un altro divertimento, e gli levavano in simil
: che si discosta dalle regole tradizionali (un componimento poetico). chiaro
2. mutevole, instabile (un elemento naturale). 1. alighieri
alighieri, 204: et sì come d'un uovo, / per exemplo ti truovo
si serra. -nuovo, inaspettato (un sentimento). gherardi, 2-i-23:
aparechiasse. 3. pezzato (un animale, il manto). palladio
vivacità giovanile, il suo amore svarione e un po'matto, la sua mania di pigliare
altro svarione che quello della grossezza d'un dito. passeroni, iv-314: dàlli
fu a quello di presente si ritrova, un grande svarione suppongono gli stessi abitatori.
.) le radici e per reinvasarla in un vaso più idoneo o trapiantarla nella terra
di separazione o allontanamento, e da un denom. da vaso (v.)
svasare2, intr. fuoruscire dagli argini (un corso d'acqua). loria
di separazione o allontanamento, e da un denom. da [in] vaso (
partic.: potare una pianta, un arbusto in forma tronco-conica; tagliare un
, un arbusto in forma tronco-conica; tagliare un indumento (in partic. una
, con valore intens., e da un denom. da vaso (v)
-, il tetto rossigno, ripido, un po'svasato come quello delle pagode.
donna, con le sue braccia solite e un garbo nel mezzo, come se separasse
si fa più ampio verso l'orlo (un indumento); che serve a dare
veste svasata con una frappa pieghettata alta un palmo. e. sanguinea, 2-101:
e. sanguinea, 2-101: porta un abito-sweater di fili bouelé argento, a due
, lavorato all'uncinetto, trasparente su un fourreau di mussola, con un carré
su un fourreau di mussola, con un carré da bambina, con una minigonna appena
-che ha l'imboccatura molto ampia (un bicchiere). eco, 14-102:
sono bassi svasati, praticamente simili a un catino. -depresso al centro e
piazza raccoglieva le acque del sottosuolo; un catino, una vasca. 2.
.: forma conica che si dà a un componente in metallo o di altro materiale
di una serratura. -foggia di un indumento che si allarga verso l'orlo.
l'orlo. 2. apertura di un colletto; disgiunzione dei lembi di un
un colletto; disgiunzione dei lembi di un indumento. savinio, 201: due
della vestaglia di angora brillavano come su un praticello conchiuso i fiorellini della camicia da notte
6-32: nel moto le giovanissime gambe avevano un rapido guizzo interno, dalla caviglia,
di separazione o allontanamento, e da un deriv. da vascello (v.)
svaso1, sm. svotamento di un invaso di acque. s.
. scavo e ampliamento delle sponde di un corso d'acqua. la stampa [
, è come se una forma, un corpo concreto di gigante, ai mostro
. alpin. il divaricarsi delle pareti di un camino. alp [giugno 1993]
[giugno 1993], 25: segue un muro strapiombante a prese piatte, cosparso
lo svasso cornuto (podiceps auritus) ha un ciuffo di piume lunghe dietro ciascun occhio
13 cent, ha dietro gli occhi un ciuffo di piume lunghe e sottili, nericce
di area sett., che è da un lat. volg. * suax suacis,
il bunker, ma sulla soglia stava un guardiano arenato, con la svastica sul
di separazione o allontanamento, e da un deriv. da vaticano (v.)
: dopo il '50 ha inizio alla pirelli un processo di svecchiamento e di riduzione del
. abbattimento dei capi di bestiame anziani di un allevamento, di una mandria, di
allevamento, di una mandria, di un gregge. lastri, 1-3-99: svecchiamento
di un'azienda, l'organico di un esercito con elementi giovani. -anche assol
. -cambiare la destinazione colturale di un terreno. targioni tozzetti, 12-4-345:
4. ant estrarre il sangue con un salasso. -anche in un contesto metaforico
sangue con un salasso. -anche in un contesto metaforico. 5. caterina da
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da vecchio (v.)
rivoluzione del '30. quell'aristocrazia così un po'svecchiata e tenuta su coi puntelli,
. -rinnovato rispetto alla tradizione (un uso, una moda).
-che ha foggia spiccatamente innovativa (un capo di abbigliamento). ltllustrazione
di svecchiare, di provocare rinnovamento (un movimento culturale, con partic. riferimento
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da vecchia (v.)
un tamburo cilindrico con la superficie interna alveolata,
,... che dorme sopra un sacco di paglia col mantello sopra. g
germania: la quale se avesse da un canto soggiocato lo sveco, e dall'altro
norvegia. ojetti, iii-523: v'era un giapponese, un inglese, un tedesco
iii-523: v'era un giapponese, un inglese, un tedesco, uno svedese,
era un giapponese, un inglese, un tedesco, uno svedese, un rumeno eccetera
inglese, un tedesco, uno svedese, un rumeno eccetera, i più in costume
bavaresi, ogni tanto, si stacca un tipo biondo di bellezza molto romantica.
interna di cellulosa in fiocco e da un rivestimento esterno di tessuto morbido e impermeabile.
, vorrò ancor io sfantescarmi per trovarmi un marito che mi guarisca la tosse quando
garzoni, 7-65: tocchiamo di grazia un poco quei cervelli che si chiamano vivaci
segnale sonoro impartito, in partic. a un corpo militare, per indicare il termine
pompieri pronti. -figur. esortazione a un maggiore impegno, attenzione, alacrità.
. buonarroti il giovane, 9-850: un oriolo è questo / che sopra ha
l'ora della sveglia una monaca passava con un secchio d'acqua ghiaccia e ci spruzzava
4. il ritornare alla memoria di un ricordo. nievo, 1-94: così
memorie. 5. il provocare un fatto, una situazione. giov.
sare. giuglaris, 1-26: che dorma un marinaro e non sia svegliato, gran
in vita i morti (anche in un contesto iperb.). leopardi,
chiusi in una buca. -destare un animale dal letargo. tasso, 11-iii-1080
dalla passività, dall'inerzia, incitando a un maggior impegno, a una maggiore alacrità
, spronare a un'azione, a un comportamento. chiaro davanzati, xvii-285-33:
svegliar quella nobiltà marcita nell'ocio è un gran pezzo. f. m. zanotti
queste cose considerate attentamente e prese non come un divertimento solo, ma come anche uno
. arpino, 15-255: penso che un marito ti farebbe bene, ti sveglierebbe un
un marito ti farebbe bene, ti sveglierebbe un po'. -rianimare, incoraggiare.
/ sveglia gli spirti e gli rifranca un poco. 3. suscitare uno
3. suscitare uno stato d'animo, un sentimento, una passione; far sorgere
passione; far sorgere un'idea, un sospetto. dante, xxxv-2: perché
del discorso fuor dell'ordine naturale porta un po'di buio; ma serve a svegliare
al lettore. marinetti, 2-i-372: è un fenomeno strano, che proprio nel paese
sessuali. ricciardi, 77: d'un buon porco una salata natica / che svegliarla
capacità. -stimolare l'apertura di un ascesso con un medicamento. muratori,
-stimolare l'apertura di un ascesso con un medicamento. muratori, iii-203: nell'
iii-203: nell'inferiore [ventosa] posto un vescicante e svegliata la vescica, di
-sollecitare, stimolare qualità e attitudini di un animale. grisone, 1-9:
] sono. 5. suggerire un determinato comportamento, causare un evento.
. suggerire un determinato comportamento, causare un evento. tanara, 285: la
a pensare quanto ad operare si esige un positivo stimolo efficace, il quale consiste nella
, il quale consiste nella aspettazione di un bene o di un male fisico o morale
nella aspettazione di un bene o di un male fisico o morale. -riportare
tutto la libertà romana. -sollevare un problema, creare una situazione di incertezza
. gentile, 3-15: il pensiero è un travaglio che consuma anima e corpo,
... e non concede all'uomo un istante di tregua e di gioia senza
di tregua e di gioia senza svegliargli dentro un nuovo problema. -rianimare,
di le mascare ha pur fatto svegliare un poco roma da otto giorni in qua.
di suoi diacci chiarori. -richiamare un altro valore semantico (un significato di
. -richiamare un altro valore semantico (un significato di una parola).
questa moltiplicità... può altresì avere un pregio distinto e generare insieme diletto ed
parola siano così fra loro connessi o abbiano un così felice rapporto che, l'uno
strumento musicale; incominciare l'esecuzione di un brano musicale. zefiro, xxxvi-239:
aggira. -suscitare un'eco, un rimbombo. baldini, i-94: l'
i-94: l'altra sera la bora svegliava un urlo agl'imbocchi delle strade. sciascia
nei corridoi echi misteriosi. -produrre un suono (uno strumento musicale).
che sia... sveglia ad un tempo gli accordi del presupposto contrappunto greco
. 8. provocare la manifestazione di un evento naturale. leonardo, 2-289:
/ [il vento] apre in un mondo che sembrava morto / alle vecchie stagioni
mi svegliai, / e dico ch'un splendor mi squarciò 'l velo / del sonno
portata poi quantità di legna, si accende un gran fuoco, che dura tutta la
-apparire nella luce dell'alba (un paesaggio, un luogo). -
nella luce dell'alba (un paesaggio, un luogo). - anche sostant.
che par che gli occhi tua d'un vel ricuopra, / onde veder la verità
l'amministrazione kennedy si trova sulle braccia un paese che tiene chiusi gli occhi e non
diverso da noi. -ravvedersi di un errore. petrarca, 289-5: or
sorgere nella mente, nell'animo (un sentimento, un'emozione, un pensiero)
(un sentimento, un'emozione, un pensiero). dante, vita nuova
7-iv-465: che sdegno e rabbia da un tal rigore si svegliasse alle volte nel
. -rendersi chiaro e manifesto (un concetto). de sanctis, i-102
una funzione fisiologica); attivarsi (un senso). piccolomini, 10-243:
e verso di sé la tira [un oggetto]. g. del papa,
con rinnovata vitalità (un'attività, un movimento rivoluzionario, lo sviluppo di una
patriottismo che si va successivamente svegliando come un torrente di fuoco elettrico in tutte le
« che stare senza far niente è un brutto guaio ». -rianimarsi (
brutto guaio ». -rianimarsi (un luogo). moretti, 1-5:
canori. 14. prodursi improvvisamente (un suono, un rumore); incominciare
14. prodursi improvvisamente (un suono, un rumore); incominciare a sonare (
capace di suscitare grande attrazione, di esercitare un fascino irresistibile. p. levi
. ant. esveillier, che è da un lai volg. * exvigilàre, per
region. intrattenersi fino a tarda notte in un dato luogo. fenoglio, 5-ii-398
, 7-ii-93: gli manderò di qui un oriuolo a svegliarino che desidera. bontempelli,
svegliarino e per colmo di previdenza lo misi un po'prima delle sei. fenoglio, 2-233
? 3. figur. esortazione a un maggiore impegno, alacrità, attenzione o
alacrità, attenzione o anche a ricordare un fatto; sprone ad atteggiamenti virtuosi.
. -vitalità e prontezza di riflessi di un animale. f. cetti, 1-i-125
più con lei veglio, / ch'un altro inamorato / no sta svegliato, -co
, v-31: la donna temente idio è un sole della casa sua...
. sarà fattiva, isvegliata, virile come un uomo. esopo volgar., 7-236
.. che avrebbero messo sulla via anche un uomo meno svegliato di fermo e meno
culturale, economica, ecc. (un periodo storico). s. maffei
s. maffei, 10-ii-78: in un tempo così svegliato, come questoè, nessun
. agile, scattante (le membra di un animale). marino, 1-20-275:
5. arald. raffigurato con un bastone posto fra le zampe o fra
le zampe o fra le ali (un uccello). svegliatolo (svegliatòrio,
inventari di bicchierai toscani, 139: un oriuolo di ottone con il suo svegliatoio.
in ognuna di esse, più d'un formicaio di gente plebea che, spinta da
formicaio di gente plebea che, spinta da un sollecito svegliatoio s'apprestava alla rintrapresa delle
beltà delle donne non è se non un logro de'vagabondi et un svegliatoio de'leggieri
se non un logro de'vagabondi et un svegliatoio de'leggieri. buonarroti il giovane
famiglie. d'annunzio, v-1-293: a un tratto odo qualcosa che somiglia al canto
odo qualcosa che somiglia al canto di un gallo, fioco, lontanissimo -non
uno svegliatore ci sarebbe utile, ma non un colpo di cannone, che ci stordisse
allora) quel che batte nella campanella è un martellino a due capi. =
manifesta forza e famoso onore ora d'un no sveghievole sonno sono adormentate.
poiché [il piccolino] dimostrava di possedere un ingegno precocemente sveglio, suo padre pensava
mandarlo a scuola, sognava per lui un mestiere più fine del proprio. ojetti,
, 1-23: era... un ragazzetto con gli occhi di pepe, sveglio
svelto e instancabile, tutto muscoli come un foxino. dessi, 10-159: siamo
. strumento a fiato dal suono squillante un tempo frequentemente usato in processioni e feste
uno sveglione, che di quello d'un liuto o d'un gravicembolo. g.
di quello d'un liuto o d'un gravicembolo. g. m. cecchi,
svegraménto, sm. region. dissodamento di un terreno incolto. turra, xl-230
(svégro). region. dissodare un terreno incolto per adibirlo alla coltivazione.
(con valore privai) e da un denom. da vegro 'incolto'(che è
dissodato, reso atto alla coltivazione (un terreno). turra, xl-233:
svegrazióne, sf. region. dissodamento di un terreno. g. b
svégro, sm. region. dissodamento di un terreno incolto; diboscamento di un monte
di un terreno incolto; diboscamento di un monte per ottenere aree coltivabili.
, con valore intens., e da un deriv. da velare (v.
svelaménto, sm. rivelazione di un fatto sconosciuto o segreto.
l'opera, o il 'sistema', di un filosofo sia o svelamento una volta
sembra che il risultato di solito sia un adeguamento allo sbracamento generale, e non
adeguamento allo sbracamento generale, e non un approfondimento e uno svelamento di verità.
vita, e la vergogna di svelare ad un uomo le loro interne brutture. a
: o lasciar che il mondo formi un tristo concetto della mia condotta...
di lourdes. -confessare, manifestare un sentimento, uno stato d'animo,
: la voce gli vibrava, come d'un uomo che sveli il suo cuor più
solina,... tutto ad un tratto svelò un'antipatia che non le conoscevo
-denunciare una persona in quanto colpevole di un delitto (in partic. di cospirazione)
delle poche volte che ti vedo fare un racconto compiuto. e compiuto stupendamente,
evidenza una caratteristica, una qualità, un atteggiamento morale, ecc. (un
un atteggiamento morale, ecc. (un comportamento, un discorso). g
, ecc. (un comportamento, un discorso). g. bianchetti,
cuore. d'annunzio, iv-2-58: non un moto, non un alito svelò l'
iv-2-58: non un moto, non un alito svelò l'insidia. -mostrare una
più che le ardite sue adulazioni, per un vile liberto di augusto.
del corpo, il volto, liberandolo da un velo, da un indumento.
volto, liberandolo da un velo, da un indumento. buonarroti il giovane,
fu svelata, filippo vide con sorpresa un caro viso da sposa, pallido e onesto
chiara. oddi, 1-151: svelate un poco il lume degli occhi e dell'intelletto
il tempo, ha po4. togliere un oggetto da un involucro, liberarlo da
ha po4. togliere un oggetto da un involucro, liberarlo da una copertura.
i massi ruinosi. pascoli, 260: un lampo svela ad or ad or la
auto silenziosa li prendeva alle spalle in un gran fendente di luce,...
pienamente evidente, manifesto, comprensibile (un fatto, una condizione); rivelarsi
una condizione); rivelarsi, palesarsi (un sentimento, uno stato d'animo)
calunnia a svelarsi. tarchetti, 6-i-507: un grande dolore offusca, ottunde, uccide
apparire distintamente; diventare completamente visibile (un paesaggio). bertola, 3-116:
, 3-116: braubach ci si svelò come un mucchio di casolari, i quali a
, i quali a foggia di labirinto ingombrano un lato della lurida gola del monte.
gradualmente. cassola, 2-32: a un certo punto il monte si profilò; si
ex-, con valore privai, e da un denom. da velo (v.
ex-, con valore privai, e da un denom. da vela (v.
4. rivelato, spiegato, palesato (un fatto, una verità, un'affermazione
, no, l'accetta soltanto in un grado di maggiore purezza o come simbolo
-espresso, manifestato apertamente; esternato (un sentimento, un atteggiamento).
apertamente; esternato (un sentimento, un atteggiamento). memmo, 80:
, il veleno assorbito non lo viene in un colpo solo ma gradualmente, dando tempo
gradualmente, dando tempo al corpo di operare un certo sve- lenamento. 2
, preoccupazioni. cicognani, 13-45: un ristabilimento d'equilibrio, uno svernamento dello
), agg. che libera da un veleno; che purifica da sostanze tossiche o
vele no. -anche in un contesto figur. con riferimento alle
ex-, con valore privai, e da un denom. da veleno (v.
così benevolmente mi prese fra le mani un mano da spegnermi sulla lingua i rinfacci per
[12-vii-1986j, 14: proprio per svelenire un clima di faide, di contrapposizioni,
. piovene, 15-66: ha un bel dire che vuole togliersi le abitudini
, con valore intens., e da un deriv. da vello (v.
sradicare una pianta, un'erba, un pollone con tutte le radici (anche
le radici (anche con riferimento a un fenomeno naturale o a piante o radici
quello poi che diceva di vedere, era un gran lavorare di per una subita
. caterina de'ricci, 283: in un giardino, che si vuol bene cultivare
pianta! pascoli, 741: ché un cespo / svelgendo allora da un sassoso poggio
: ché un cespo / svelgendo allora da un sassoso poggio, / le vecchie rughe
prima lontanissimo poi più distinto e vicino un fremito, un calpestio, lo scroscio
poi più distinto e vicino un fremito, un calpestio, lo scroscio come d'un'
bisonti, animali grandi quasi il doppio d'un toro; questi hanno il pelo nero
dando con le coma levano da terra un cavallo con sopravi l'uomo e svellono un
un cavallo con sopravi l'uomo e svellono un albero da terra con le radici.
una volta] da firenze e portarlo un chilometro più in là, bisognava svellerlo
sbarbarlo addirittura. 2. divellere un ramo da una pianta; cogliere un fiore
divellere un ramo da una pianta; cogliere un fiore o un frutto; spiccare una
una pianta; cogliere un fiore o un frutto; spiccare una gemma. mazzei
desidera. tolomei, 2-4: nell'un caso si coglie il frutto maturo, nell'
. f. frugoni, v-489: da un albero carico di frutti bisogna svellerne molti
conficcato nel terreno, in partic. un masso o una pietra. pulci,
di sve- glier d'una ripa fuori un masso. parini, 421: occhio indiscreto
lasso! / più facil ti sarìa svellere un masso: / taci, o più tosto
ii-221: volea il ciclope svellere / un altro sasso, e chino / ei già
, e chino / ei già pendea d'un scoglio / sull'on- deggiar vicino.
ma dev'essere il tocco passato da un pezzo. -liberare, disincagliare un'
alte montagne? -abbattere, distruggere un edificio o una città fino alle fondamenta
-scardinare una porta, evellere un'inferriata o un catenaccio (anche di animali).
tutte è la più solida. -disarcionare un cavaliere. tasso, 6-32: cade
valoroso... trasse con la destra un dardo dalla faretra, ed animosamente lo
faretra, ed animosamente lo conficcò in un occhio dell'orsa. ella dolente si
freccia. monti, 5-144: diè un salto a terra / sténelo, e corse
alla bestemmia. nomi, ii-74: un diavol di fuligine dipinto / con una scure
la forza. goldoni, vii-1260: un uomo ciré prevenuto, può valersi dell'artifizio
può valersi dell'artifizio per isvellere da un donna un segreto. papi, i-121:
dell'artifizio per isvellere da un donna un segreto. papi, i-121: i
allontanare, eliminare dall'animo, dal cuore un sentimento (in partic. l'amore
. firenzuola, 838: qual sdegno in un voltar d'occhio ha potuto / sverti
del cor svelse gli affetti. -cancellare un ricordo. berchet, 353: mai
tuo sembiante. 8. estirpare un vizio, un'inclinazione, una tendenza,
idea ben radicata nell'animo; far cessare un timore, un dolore, un sospetto
animo; far cessare un timore, un dolore, un sospetto. cavalca,
cessare un timore, un dolore, un sospetto. cavalca, 9-248: isvelli
, a una credenza collettiva, a un pregiudizio. c. papini, 124
eri. 10. distogliere da un proposito. monti, x-4-72: al
eccelsi. -liberarsi, sciogliersi da un abbraccio, o, perestens., dalle
, per indicare una sofferenza, un dolore spirituale). -anche so- stant
/ queste infelici. = da un lai volg. * ex velière, per
, sm. ant. sradicamento di un albero, di una piantina dal terreno;
una piantina dal terreno; rimozione di un palo conficcato; estirpazione di una piantina.