397: l'è in collora / con un bravazzo cne vi spende a hanno le donne
il buon uomo, preso all'amo di un interesse in aria e che piovono /
di tristaccio e di piacevolone, con un pizzico di smargiasso per condimento ea una
e senza occasione vestirsi l'arme d'un altro a rinaldo, e, per colmar
giovane, 10-927: or venga di baleni un centinaio, / si spampanino i tuoni
grazie con lo staio. -dare un piede allo staio: abbandonare un'impresa
così frequenti querele e se egli dà un piede, come suol dirsi, allo
una qualità). -fare più di un moggio per uno staio; v. moggio
più d'uno staio di sale-, trascorrere un lungo lasso di tempo. lippi
caporale, / mangierà certo più d'un staio di sale. -mettere,
lucerna sotto lo staio-. celarla sotto un recipiente rovesciato affinché non faccia luce (
-prestare lo staio: passare la parola a un altro interlocutore. bandi, 2-ii-140:
non si sazia meno una formica per un granel di grano, che si faccia un
un granel di grano, che si faccia un leone per dieci staia. -per
/ staruoli di fagiuoli e tutti a un scudo / gli ho venduti. v.
anzi il fiorentino stesso non fu sempre a un modo, poiché si trova sotto vari
usanza. groto, 2-16: stiamo un gran pezzo avanti, che cavatoci / abbiam
, 65. 'staiuoli quadri', in un nibbio, 11200. = dimin
e considerato il bisogno suo, tolse un mezzo staioro di terreno a questa donna,
graziano figliuolo di salamone... un podere con terre e case posto presso
dal suo sacco, la piantò sovra un bel candelabro formato dalle stalagmiti nel tondo
metodo di misurazione della tensione superficiale di un liquido mediante lo stalagmometro; è applicato
superficiale dei liquidi; è costituito da un tubicino capillare collegato con una pipetta in
numero di gocce cadute con quello di un uguale volume di un liquido di riferimento (
con quello di un uguale volume di un liquido di riferimento (generalmente acqua)
con apposito tubo di vetro munito di un rigonfiamento detto 'stalagmometro'. la stampa [
il grado di impermeabilità dei tessuti: un ritaglio del tessuto in esame è collocato
del tessuto in esame è collocato su un foglio di carta porosa collegato a un mil-
su un foglio di carta porosa collegato a un mil- liamperometro, quindi sottoposto a uno
egli giù in terra stia, viene di un solo nome solo da'greci chiamato staiattico
apriva in una larga grotta coperta da un tetto a volta appuntito da bizzarre stalattiti coralline
. per simil. ghiacciolo che pende da un tetto, da una trave, da
materia stalattitica. spallanzani, iii-264: un fianco dell'isola nasconde una sotterranea caverna
gocciola dalle volte delle grotte carsiche (un minerale). bicchierai, 11:
instituto. « suon io », tuonò un uomaccion quadrato come tor-sanguigna, facendosi innanzi
gaudiosa da cui traspariva tutta la stalentagine di un tangoc- cio da casale. =
, con valore privat., e da un deriv. da talento (v.
ex-, con valore privat, e da un deriv. da talento (v.
stile sòbrio e rigoroso una giornata in un lager staliniano. 2. fautore della
di stalin. ottieri, 3-58: un sindacalista staliniano se ne indignerebbe, e
e sbaglierebbe, perché la questione nasce da un problema di costume morale sentito dalla base
sovietico), il principio del 'comunismo in un solo paese'ossia dell'autosufficienza della rivoluzione
e repressivo del potere da parte di un partito di matrice marxista.
avrebbe dovuto essere né apparire opera di un uomo intimidito o soltanto con la speranza di
che avrebbe dovuto essere il risultato rigoroso di un teorema, ricavato dall'intersecarsi di piani
avesse l'impronta e la durata di un uomo. = deriv. da stalinismo
poi rinascimentale) della poesia è ormai un fatto di natura da noi, e il
giunti in certi strati di popolo, d'un tale ideale è un rifiuto della poesia
di popolo, d'un tale ideale è un rifiuto della poesia stessa come stronzaggme dello
di uno stato o la direzione di un partito. = denom. dal
i bovini attualmente si definisce stalla fissa un vano, un tempo incorporato nell'abitazione
si definisce stalla fissa un vano, un tempo incorporato nell'abitazione rurale e oggi
. matazone da caligano, xxxv-i-795: d'un cavenavo crudo, / però che naque
la strania guixa; / cento d'un sogaione, / de dré un rancaione,
cento d'un sogaione, / de dré un rancaione, / lo badile e la
fece briglia e sella / porre a un destrier più che la pece nero.
, a cui il pastore l'ha venduta un momento prima. pascoli, 173:
le guance, tu mi sciorinavi / un cencio su una spalla / ov'era il
/ anzi parea una stalla, / anzi un serraglio ai tanti ivi dispersi / verdi
-per estens. ricovero del bestiame in un luogo chiuso. statuto dell'università
, ragazzo di stalla: giovane stalliere un tempo incaricato della cura dei cavalli e della
scuola, / ed el fuggì, com'un fante di stalla. dominici, 1-169
1-169: cittadino aveva per suo servo un vilissimo ragazzo di stalla. manuzzi [s
i fiumi alfeo e peneo e così in un giorno le ebbe nettate; e questa
che questa proposizione cambiava una stalla con un palagio, e ch'io per me non
xxxvii-72: no è sì pien de voluptade un porco / quanto ella [anima]
che non si voglia referire / a questo un altro nostro detto argueto, / quand'
: « finisce sempre così quando manca un uomo nella famiglia ». « colpa della
che, se ciò segue, in un momento spero / dalle stalle alle stelle d'
alti gradi. -fare stalla in un luogo: stabilirvisi (un animale).
-fare stalla in un luogo: stabilirvisi (un animale). passeroni, iii-114:
in una stalla: per invitare perentoriamente un interlocutore a comportarsi più educatamente.
, la povera gente! bisogna ripulire un po'la stalla. -sentire odore
-anche: impegnarsi con più energia in un lavoro quando la conclusione pare vicina.
temporeggiare. dolce, 9-35: tenete un poco ne la stalla l'asino: /
2-15: una stallètta più tosto, con un vago e gentil ronzino, or questo
5-i-855: per noè johnny non avrebbe fatto un passo verso la stallètta. -vezzegg
scendere sopra le stallacce e vaibona come un altro suono. = voce ai
= voce ai origine germ., da un gotico * stalla, propr. 'sosta,
. il perdimento dell'asino: prendere un provvedimento baretti, 6-236: lo stallagèro fece
necessario quando è troppo tardi per scongiurare un con cattive parole che finalmente cacciò un povero
scongiurare un con cattive parole che finalmente cacciò un povero asinaio guaio, che ormai è
/ come / dopo il naufragio / un superstite / lupo di mare. monelli,
più consideravano non senza ragione sterminati tutti da un pezzo nelle camere a gas.
mestre. -che è scampato a un incidente stradale. bacchelli, 2-xxiii-487:
ciò che aveva urtato: ha creduto, un paracarro, e si è fermato dopo
. -che non è stato macellato (un animale). carducci, iii-6-381:
da vendere e da macellare; ma un po'di stalla e di mangiatoia sicura alle
forma d'arte, ultimo esponente di un passato ormai concluso, estremo propugnatore di
pascoli, i-157: egli era veramente un antico, un evaso al passato,
i-157: egli era veramente un antico, un evaso al passato, un superstite alla
antico, un evaso al passato, un superstite alla rovina della poesia pagana. ojetti
assoluto. beltramelli, ii-534: era un superstite e parlava di un mondo morto.
: era un superstite e parlava di un mondo morto. montale, 3-82:
arte); che sopravvive anacronisticamente (un atteggiamento culturale). c.
del monumento di cui faceva parte (un elemento architettonico) o del complesso pittorico
complesso pittorico in cui era inserito (un dipinto); che perdura in talune
del'arcivescovo massimiano. gozzano, i-404: un frammento di vòlta a sesto acuto,
piedi per prodigio, poiché sorretta da un solo muro superstite. e. cecchi,
poesie superstiti v'era a que'tempi un gran numero di poesie in oggi smarrite,
, 16-109: una sgangherata poltrona con un unico bracciolo superstite. -che
. borgese, 1-98: -se fai un altro passo, -disse serrando con le forze
-che avanza da spese o sprechi (un capitale). pecchio, 2-139:
azzurro del sole superstite, accorato, un ragazzo si perde in un acuto e annoiato
accorato, un ragazzo si perde in un acuto e annoiato canto. io.
che continua a manifestarsi benché represso (un atteggiamento). manzoni, pr
365): il suo pensiero sorpreso da un terrore, da un'inquietudine, per
a quel punto della gelosia in cui un senso superstite di dignità impedisce di spiare la
san marino e bologna, soprintendente a un determinato ufficio o carica pubblica.
. d'annunzio, iv-2-12: èra un misto di superstizione, d'odio, d'
e la superstizione, non avendo mai avuto un vero decadentismo. -come personificazione.
'roberto',... pontmartin ha un profondo accento di verità. ojetti, ii-229
: poiché, come si vede, un poco di superstizione accompagna fatalmente la gioia
. g. capponi, 1-ii-426: un ritratto ch'egli teneva di lui [del
nelson], a chiaroscuro in un tondo piccolo, era per l'hardy
è rappresentato nell'ortodossia religiosa dominante in un dato luogo e tempo (che ne
tirati dalla forza della superstizione come da un macchinamento, tutti a un grido si
come da un macchinamento, tutti a un grido si ragunorono insieme, e correndo n'
dottore veramente angelico s. tommaso, un vizio opposto alla religione, non per
nel soverchio e nell'eccesso, prestando un culto e una venerazione o a chi
genovesi, 2-17: la superstizione è un timore della divinità figlio della ignoranza della
d'azeglio, 7-i-199: suppongo per un momento una cosa impossibile, cioè che io
superstizione. ardigò, ii-393: ad un resto di superstizione, si accompagna necessariamente sempre
di superstizione, si accompagna necessariamente sempre un resto ai intolleranza. moretti, ii-373:
popolo ammirabile e coraggioso, di dare un grand'esempio alla terra, con distruggere
grand'esempio alla terra, con distruggere un tiranno potente e con sbandire la superstizione
funebri, aggiunge jou, presero ai baux un colore speciale. la porta dei morti
-segno che si pretende premonitore di un evento legato alla religione. foscolo
opinione, o superstizione de'moscoviti in un particolare. non direbbero: io vendo,
vendo, o compro l'immagine ai un tal santo, reputansi a scrupolo un
ai un tal santo, reputansi a scrupolo un simil modo di parlare. diranno:
de'turchi, non è altro che un mescuglio dell'ombre israelitiche, colle false
casa, da lor detti cemini, osserva un particolar modo e superstizione. m.
6. per estens. fedeltà ripetitiva a un canone culturale o estetico (in partic
figurativo, ecc.), a un valore relativo arbitrariamente assunto come assoluto;
-rigida custodia di ciò che si ritiene un valore, osservanza inflessibile di un partito
ritiene un valore, osservanza inflessibile di un partito preso; sopravvalutazione. s.
, 9-667: quell'è... un gentiluomo / di quei che son da
storicismo moderno. -prassi imposta da un dogmatismo politico. cardarelli, 815:
posato sul comodino, che gli parve un suono intimo e propizio. bacchetti,
, evita di tenere o tiene un determinato comportamento. m. palmieri,
i tizzi e vi porgo orecchio come un superstizioso. bacchetti, i-ii- 507
superstizioso, « mi sa che sia un carico di malaugurio ». -ispirato alla
dimostra, per tralasciar altri esempli, un breviario romano, ornato di belle miniature e
: certi saputi... ogni spesa un po'forte al culto ed ornamento delle
ogni opinion religiosa, versante nell'assegnare un pregio e virtù morale a cosa puramente
selciato, incavatura che aveva la forma di un piede. -che è considerato
opinioni infondate. desideri, lxii-2-v-160: un di tali monti è appresso quelle genti
del divino e della religione, ha un atteggiamento improntato a oscuro, irrazionale timore,
rocco, 1-57: i caldei hanno un dio da pocco, superstizioso, volubile
non potrebb'esser più superstiziosa in onor d'un anima piena di mille imperfezioni, com'
tasso] vediamo riprodursi, come in un supremo scoppio di luce, l'ardore
d'ignoranti copisti. tommaseo, 15-295: un pregiudizio scettico, una superstiziosa filosofia,
pregiudizio scettico, una superstiziosa filosofia, un fanatismo d'incredulità, un'ipocrisia d'
mai. -esasperato, dominante (un sentimento). pratesi, 5-19:
vanità, il desiderio di levarsi ai torno un seccante. brancati, ii-23: un
un seccante. brancati, ii-23: un amore superstizioso per la vita semplice e
caro, 12-ii-51: è possibile che un galantuomo vostro pari sia stato superstizioso in
(la considerazione, l'esame di un testo). imperiali, 4-pref.
. b. cavalcanti, 92: un modo di dire libero da molte, forse
superare una pantera della polizia anche in un rettilineo di superstrada è come toccarle il
si è sovrapposto alla lingua indigena in un preciso periodo storico in forza di motivi
qualità intrinseche della propria umanità; è un ideale che ripetuta- mente si è proposto
superuomini, lirica debole, sonora, che un grande ingegno ammalato cantò non ha guari
più nobile che fosse mai stato proferito da un poeta e da un filosofo nell'età
stato proferito da un poeta e da un filosofo nell'età moderna. b. croce
del 'superuomo', come fu chiamato con un vocabolo tedesco nel settecento. gramsci, 6-122
è anch'egli, a suo modo, un superuomo, e il discorso che egli
epoca solo perché è composto, ad un tempo, di elementi femminili e di elementi
, di femminilità e di mascolinità: cioè un essere completo. pasolini, 17-51:
sentimentale della figurazione può essere indicato da un elemento esterno all'uomo, non schiavo dell'
un'antipatia verso le superstrutture ideologiche, un amore per i fatti, che in
supersviluppato, agg. che ha raggiunto un elevatissimo grado ai sviluppo economico (un
un elevatissimo grado ai sviluppo economico (un popolo, una nazione).
, l'equivoco 'superteste'della strage colpito da un ordine di cattura per calunnia, recentemente
il manifesto [25-viii-1993], 2: un uomo e una donna confermano l'ipotesi
testimone che, nel corso di un processo, presenta prove decisive (nel linguaggio
1979], 22: insistenti indiscrezioni su un 'supertestimone', forse un 'brigatista pentito'.
insistenti indiscrezioni su un 'supertestimone', forse un 'brigatista pentito'. s. acciari [
giancarlo guglielmi, l'editore, espone un supertesto di lorenzo miglioli: « hitler
tal quale inflessione seriosa e pedantesca, assumevano un certo sussiego. gramsci, 6-122:
). soffici, v-6-151: per un caso mi capitò fra mano un libro che
: per un caso mi capitò fra mano un libro che in un certo sembrava essermi
capitò fra mano un libro che in un certo sembrava essermi stato inviato come in messaggio
, praticamente si smentiva la credenza in un babbo natale superumano, si degradava babbo natale
in ciò. 'superumano meno che umano'era un suo adagio. gramsci, 6-122:
conferiva al termine un che di solenne e insieme di tecnico.
, a condurli via, sarebbe stato un impiccio; ed ammazzarli, una crudeltà
iii-113: di primo tratto metto qui un chiarimento; il quale, spero, non
riman dell'opera non vile? / un succedaneo alle diabeti / dei giornali scolastici
v. super) 1 e da un deriv. da vacuus (v. vacuo
-anche: che si forma a causa di un vuoto (una piega degli abiti)
supervalutazióne, sf. attribuzione di un valore, in partic. economico,
nord, la constatazione non si risolveva in un deprezzamento di nord, ma, paradossalmente
-supervalutazióne dell'usato: valutazione di un bene di consumo durevole (automobile,
praticata al cliente per indurlo all'acquisto di un nuovo modello o di un nuovo prodotto
acquisto di un nuovo modello o di un nuovo prodotto. la stampa [10-v-1988
vecchio materasso! 2. assegnazione di un punteggio maggiore al servizio prestato in particolari
supervisore non poteva vedere e neanche supervedere un bel niente, in causa appunto, della
lo cane innante la camera, supervenendo un lupo subito se lo pigliò.
. capitare in modo inatteso e nefasto (un evento). guido delle colonne volgar
il giudice im- posimato ritiene probabile che un supervertice del terrorismo si sia tenuto a
. ant. indurre a recedere da un voto religioso. leggenda aurea volgar.
supervisióno, supervisióni). sottoporre a un attento ed esteso controllo direttivo ed organizzativo
ed organizzativo una o più fasi di un progetto o di un'operazione.
. in cinematografia, creare la supervisione di un film. = denom. da supervisione
censorio) sulla produzione e realizzazione di un film, di uno spettacolo teatrale o televisivo
, su una o più fasi di un progetto o di una procedura industriale o
supervisore non poteva vedere e neanche supervedere un bel niente, in causa appunto, della
e. cecchi, 6-147: un rapporto di edward j. flinn, supervisore
e la realizzazione artistica e tecnica di un film. barilli, 7-60: vittorio
la direzione generale artistica tecnica o economica di un film. -in radiofonia e
in televisione, è il tecnico di un centro di produzione... addetto al
che si forma sulla parte dorsale ai un arto. dalla croce, i-97:
la modella che dorme supinamente accoccolata sovra un piedestallo coperto di un tappeto rosso.
supinamente accoccolata sovra un piedestallo coperto di un tappeto rosso. 2. per
le andava inoculando. -in relazione con un agg. fanfani, i-123: d'
per altro, 'non sarebbe buono a fare un o col culo'. carducci, ii-14-176
. croce, iii-10-119: altro è studiare un filosofo e altro accoglierne supinamente le idee
2. tr. ant. capovolgere un oggetto, un recipiente; rivoltare le
tr. ant. capovolgere un oggetto, un recipiente; rivoltare le zolle con l'
sollevamento del petto, proprio di chi ha un atteggiamento tronfio o un portamento superbo.
di chi ha un atteggiamento tronfio o un portamento superbo. ottimo, ii-204:
nel trifoglio, / e vedo un quadrifoglio / che non raccoglierò. quasimodo
estende a una minore elevazione rispetto a un rilievo fisico; sottostante. battista,
. 5. collocato orizzontalmente su un basamento. grafi 5-159: un'arca
sta su dodici colonne / tutte d'un nero diamante oprate...
.. figur. che dimostra un atteggiamento passivo di indifferenza, di rassegnazione
grafi, 5-428: sulle supine / onde un mattino agile corse un fiato / di
sulle supine / onde un mattino agile corse un fiato / di vento.
pensieri, ozioso (una condizione o un modo di vita). f.
supina. -grossolano, madornale (un errore). tesauro, 5-49
tesauro, 5-49: io non so come un attempato e fino / rotator delle corti
rotator delle corti abbia potuto / commettere un error tanto supino. 9.
9. che imita in modo pedissequo un modello o la realtà (un'opera
vigoria, originalità o vivacità espressiva (un testo, un autore, un discorso,
o vivacità espressiva (un testo, un autore, un discorso, una figura
espressiva (un testo, un autore, un discorso, una figura retorica).
supina. io. che ha un andamento, un ritmo o un'espressività
io. che ha un andamento, un ritmo o un'espressività piena, armoniosa
o un'espressività piena, armoniosa (un periodo, una parola). tesauro
sul dorso. bizoni, 94: un bambino in terra alla supina. -in
da un'altra forma verbale o da un aggettivo. suportare, v.
una figura del salvatore, sedente sopra un trono con la mano in benedizione e con
, i-196: si era rifugiato in un granile, ove... s'era
ove... s'era avvolto entro un soppedaneo. ghislanzoni, 241: non
ha obliato di avvolgere il neonato in un nitido tovaglio, al quale ha sovrapposto un
un nitido tovaglio, al quale ha sovrapposto un soppedaneo per riparare dal freddo le gracili
.. non si stenderà più come un soppedaneo al livello delle portinerie, ma si
: ai piedi [d$l letto] era un soppedaneo immenso, tutto verde come un
un soppedaneo immenso, tutto verde come un prato, su cui spiccavano due pantofole
, su cui spiccavano due pantofole d'un rosso fiammante. 2. gradino
suppeditaménto, sm. ciò che costituisce un incremento, un accrescimento.
. ciò che costituisce un incremento, un accrescimento. f. f.
. frugoni, vi-412: l'oro è un tesoro di sciagure, un sup- peditamento
l'oro è un tesoro di sciagure, un sup- peditamento di sceleraggine. =
sotto i piedi. -anche in un contesto figur. 5. bonaventura volgar
suono. 3. figur. soggiogare un popolo, uno stato con la forza;
il patrimonio culturale o di conoscenze di un popolo o di una persona. machiavelli
: fui interpellato, et ebbi a portare un monte di supellectili. -vasto complesso
-insieme dei mezzi espressivi propri di un genere letterario, di un'arte,
letterario, di un'arte, di un autore o tipici di una tematica.
indicare una certa somiglianza o analogia con un termine di paragone). imbriani
-per indicare una misura, una quantità, un numero, una cifra approssimata.
, dentro la cabina grande suppergiù come un abitacolo di millecento. 2.
data, un'ora, un'età, un periodo di tempo). fogazzaro,
. beltramelli, ii-218: c'era un commesso viaggiatore, un professore, una
ii-218: c'era un commesso viaggiatore, un professore, una signorina su per giù
. il divulgatore, 48: in un tino si pongono cento boccali d'acqua
e da una futile feminuzza e da un famulo scelesto. -gettare nello sconforto (
duol ti suppediti? 6. sprezzare un potere, un'autorità, ribellandovisi o
(v. sub1) e da un denom. da pes pedis (v.
. -burocr. disus. anticipare un finanziamento, una erogazione. d'
una erogazione. d'anticipazione a un ufficio subalterno. 3. somministrare
. 4. insegnare, trasmettere un sapere. faldella, 9-345: nel
padre cesari. 5. portare un esempio a sostegno di un'opinione.
sub (v. sub1) e da un deriv. da pedes -ìtis 'pedone,
suppeditazióne1, sf. ant. sottomissione a un potere, a un dominio (o
. sottomissione a un potere, a un dominio (o, anche, all'amore
dir. disus. garanzia costituita da un bene immobile o dall'ipoteca di un bene
un bene immobile o dall'ipoteca di un bene immobile. manzoni, v-3-559:
d'annunzio, iv-1-696: ella vide un albergo silenzioso, una stanza con suppellettili
l'arredo di una chiesa o di un edificio pubblico. c. campana,
di uso personale o del corredo di un sovrano, in partic. a quelli pertinenti
per realizzare un'impresa, per ottenere un risultato. alfieri, 5-08: grande
suppeziolato, agg. disus. fornito di un peduncolo simile al picciolo della foglia.
o situazioni. foscolo, xi-1-115: un altro scrittore... contribuisce una notizia
, accettandosi quell'emendamento, di chiedere un credito supplementare. de amicis, xii-456
, 6-183: faceva giungere alla madre un assegno supplementare. g. bassani, 3-22
percorrere più di mezzo chilometro supplementare attraverso un immenso spiazzo poco o nulla coltivato.
-in partic.: che costituisce un supplemento o un'appendice di un'opera
-accessorio e non essenziale per la struttura di un codice linguistico, aggiuntivo. manzoni
insufficiente e quindi bisognava ricorrere per ottenere un credito supplemen- tario. beltramelli, iii-632
ii-339: dovranno presentare [i deputati] un soggetto supplementàrio accordato dalla facoltà medica,
el mio [denaro], daròti un bon consiglio in suplemento. guicciardini, 2-2-
ortes, 1-146: il comodo non è un piacere ma il supplimento d'esso.
. porro, lv-361: l'astuzia è un supplemento alla mancanza della forza. manzoni
sia stata veramente l'idea primitiva, o un ripiego... sarebbe una ricerca
: queste mille lire volesse gradirle come un supplemento al troppo magro dono di nozze
gli riuscì difficile di giuntare all'inchiesta un supplemento d'inchiesta relativo al misterioso garzoncello
completa / il corredo, si acquista un supplemento / di lamette da barba. bemari
. bemari, 7-48: si fanno un supplemento di sonno finché il principale non apre
bacchelli, 2-v-684: appariva la minaccia d'un rinvio, d'un supplemento d'istruttoria
appariva la minaccia d'un rinvio, d'un supplemento d'istruttoria e d'una perizia
. cesarotti, 1-xviii-287: questo è un rapido sommario di cenni iuttosto che
rapido sommario di cenni iuttosto che un estratto della memoria colla quale il signor
tratico ha il merito d'aver fatto un ragionato supplemento all'insigne storia delle mattematiche
intendono le aggiunte che si fanno a un libro per renderlo più compiuto. sono
, 1-i-1-166: il quarto capitolo come un supplemento, serve a farci seguire la vita
, 5-258: si cominciò a parlare di un supplemento nel quale si trattassero argomenti d'
, ne comparve il primo numero (un foglio di quattro grandi pagine con supplemento
o anche per sostenere quelle già operanti in un attacco per renderlo decisivo o in una
battaglie e ne'fieri conflitti, / l'un signore in ispa- gna, e l'
nell'esercizio dei suoi ufizi, supplisce un altro in luogo del medesimo.
-per estens. accompagnamento di un ulteriore numero di persone. aretino
6. geom. supplemento di un angolo-, quello che si deve aggiungere
, quello che si deve aggiungere a un altro per ottenerne uno piatto. p
diametro. manfredi, 2-147: supplemento d'un angolo è il difetto di esso da
, l'attività o l'ufficio di un supplente (e il periodo di tempo durante
2. l'insieme dei supplenti di un ufficio, di una scuola. supplènte
il titolare, impedito o mancante, di un ufficio (con partic. riferimento all'
anche se supplenti. moretti, 95: un po ^ smagrita, ma con la
iv-98: ho dato al supplente di giulio un a conto di dieci napoleoni. papi
ottenuto, meritatamente del resto e ragionevolmente, un supplente. faldella, i-4-36: il
, i-4-36: il nicotera, cacciato in un canile, venne interrogato nello stesso 2
assistenti da due supplenti e presieduti da un giudice togato, compongono il tribunale del
. che si afferma e viene stabilito in un secondo tempo ed è di importanza secondaria
scuola. 2. intervento di un organo o istituzione in un settore o
. intervento di un organo o istituzione in un settore o ambito di per sé non
), intr. ant. provvedere a un bisogno; venire incontro a un'esigenza
, 20-258: la lettura dei manoscritti è un lavoro suppletivo per cui devo rubare del
di una legislatura per la nomina di un componente che subentri (fino al termine
al termine della legislatura stessa) a un altro venuto meno per morte, dimissioni
di sopperire a una mancanza o a un difetto, apportando rimedi e innovazioni.
deciso non richiedersi [ai pipistrelli] un nuovo senso, od organo, o potenza
accennarle, il più brevemente che potrò, un altro motivo suppletorio, ma che ha
di servola aveva adibito due nuovi carrozzoni ad un servizio suppletorio fra il campo marzio e
. sf. raccolta di leggi supplementarie a un corpo precedente. delfico, i-177
mangiamo una fetta di carne con patate, un supplì. panzini [1905],
ottenere una grazia, una concessione, un favore, e corredata per lo più
i-96: v'era di varie genti un popol misto, / intento a farvi un
un popol misto, / intento a farvi un riverente assedio, / di suppliche e
atteggiamento atto a esprimere la richiesta di un favore, ai una grazia, di una
si rovesciò sulla spalliera della seggiola, con un gran sospiro, alzando le mani,
rivolte preghiere per ottenere favori amorosi a un re (amore) e a una regina
giuoco delle suppliche, dove si costituisce un amore come re, o una venere come
. v.]: per farlo cantare un poco ci vogliono le suppliche! per
autorità e in modo formale, per ottenere un favore, una concessione, una grazia
stava la giovane assai più dura che un marino scoglio, né mai al supplicante cavaliero
vivi effetti. pananti, i-297: un giorno pieni di scoraggiamento / s'alzaron
di scipione. ariosto, 19-13: un cavalier villano, / avendo al suo signor
c. i. frugoni, i-5-117: un foglio supplicante / pare in versi men
o una preghiera, un'implorazione (un gesto); che esprime una supplica,
crudel nodo / un'ora s'allentassi o un sol giorno. machiavelli, 1-vi-183:
negare, perché dimostri benevolenza, perché tenga un determinato atteggiamento o perché faccia, in
pregare per li botelli, mi manda un memoriale a loro favore, in cui vostra
supplicare, di chiedere la carità d'un affetto a un traditore. -intr
di chiedere la carità d'un affetto a un traditore. -intr. (col
]: supplicarono ugualmente l'imposta d'un pedaggio e pontaggio per il mantenimento di
agg. ant. supplicatorio (anche in un contesto scherz.). podiani
(dio); implorato. -anche in un contesto metaforico, con riferimento a un'
supplicato che senza suppliche. -in un contesto metonimico. manzoni, 314:
supplichevole e 'l supplicato, da l'un de'lati portar le preghiere, da l'
recita delle litanie', il quale essendo un nome derivante dalla greca favella, importa
. adriani, v-257: uscito fuori un giorno con minor pompa dell'usato,.
4. supplica rivolta a un personaggio potente o autorevole (o,
nascosta deità, divino apollo, / un supplice mortale odi pietoso. c. i
-nel mondo greco, chi si recava a un altare o all'interno di un tempio
a un altare o all'interno di un tempio per porsi sotto la protezione della
grazia per manlio. -che ha un atteggiamento di totale sottomissione. landino,
che esprime preghiere fervide e accorate (un canto). groto, 1-47:
groto, 1-47: fosseci all'ora stato un novello giosuè,... e quando
arance a personaggi influenti di roma, e un carteggio accorato, violento, supplice,
5-1 n: pregato il re supplicemente da un frate di san francesco molto suo conoscente
santi. porcacchi, i-151: sisigambi fece un pezzo resistenza alle preghiere de'supplichevoli ambasciatori
3-25: vuol ch'ella sappia ch'un prigion suo fère, / già inerme,
/ noi t'imploriam! -che ha un atteggiamento di dolce insistenza, in partic
): si sentiva per le strade un ronzìo confuso di voci suppliche- voli.
, 8-221: nella camera di bianca udivasi un gran trambusto; delle voci affannose e
supplichevoli. bettini, 1-278: a un tratto ludovico cadde in ginocchio. « aiuto
attesa (uno stato d'animo, un sentimento). d'annunzio, iv-1-20c
supplica alla divinità (una preghiera, un canto liturgico). capitoli dei disciplinati
stilisticamente improntato al tipo della supplica (un discorso, uno scritto). guicciardini
egli passò le sue vigilie a comporre un epistolario dove le epistole supplichevoli si avvicendavano
lucia, 515: erravano mezzo coperti d'un re
sopperire a una carenza; rimediare a un difetto, a un'imperfezione; ovviare a
difetto, a un'imperfezione; ovviare a un danno, a una situazione negativa.
che metteva nelle parole. -provvedere a un bisogno; venire incontro a un'esigenza
, v-1-1123: la città di vallona con un retroterra limitatissimo, tale da supplire soltanto
, a una necessità economica, a un debito. guicciardini, 2-1-237: co'
iv-564: il re aveva fatti registrare in un 'lit de justice'due editti, coi
bollo di varie scritture. -adempiere a un impegno, a un'incombenza, a
vostra. -essere all'altezza di un compito, di un'impresa; avere
per compiere un'azione, per svolgere un incarico. sanudo, xlvii-147: i
serve e tu; e non sopplirete a un po'di cena? c. campana
suo. -ant. resistere a un esercito invasore. savonarola, ii-198:
e far strage, prode soldato ad un tempo e gran capitano. svevo,
quando umbertino capitò da me egli aveva scoperto un modo di supplire alla mancanza del padre
, 10-ix-275: egli ha in quella chiesa un suo fratello canonico, religiosa ed ottima
. -in partic.: svolgere un incarico d'insegnamento in un istituto scolastico
: svolgere un incarico d'insegnamento in un istituto scolastico durante la temporanea assenza del
de marchi... supplì per un anno (1877-78) nella cattedra di letteratura
addietro avevan sup- flito, fino a un certo segno, al difetto. pirandello,
sopperire a una spesa; bastare a soddisfare un bisogno (il denaro).
vuole ancora / la maestà del mio padrone un segno / darti dell'amor suo forse
denaro necessario all'instante bisogno. -sanare un disavanzo economico. delfico, iii-556:
dal debito. -integrare con un pagamento una differenza di prezzo.
6. integrare ciò che manca in un testo o in una raccolta di testi
di testi; colmare una lacuna in un testo. castelvetro, 8-1-490: se
24. -riferire a completamento di un discorso altrui. ottonelli, 11:
un'idea o un'espressione sottintesa completando un pensiero o un discorso. landino,
un'espressione sottintesa completando un pensiero o un discorso. landino, 70: 'se
suplito et inteso. -emendare un testo integrandone le lacune. muratori,
pittorica, di una decorazione, di un manufatto. bellori, 2-300: due
musaico. 7. rafforzare un organico militare, riportarlo alla sua integrità
. 5. tr. colmare un difetto o una carenza; compensare io.
: modo del verbo... è un mancamento d'un sentimento o d'un boemia
verbo... è un mancamento d'un sentimento o d'un boemia, con carico
è un mancamento d'un sentimento o d'un boemia, con carico di supremo coppiere,
può farsi supplire, per privilegio, da un sostituto. cesarotti, 1-xxxix-177: confesso
meglio di lui, ch'è tutto un rampollo di me. carducci, iii-21-360:
e supplita nelle sue parti potrebbe acquistare un certo grado di stabilità. leopardi, ii-
2. sostenuto (una spesa, un onere). s. maffei,
. viani, 14-312: « sono un figlio della 'ruota'» disse. « nel
). morante, 4-608: per un lungo tratto della notte, essa s'accanìa
nome del suppliziato [guglielmo oberdan] o un accenno a lui e al monumento.
annunzio, iii-2-41: allora la sorella con un gesto spasimoso gli scopre la faccia smorta
questo suppliziatóre di ciechi noleggiati aveva davanti un fiasco di vino, un pezzo di cacio
aveva davanti un fiasco di vino, un pezzo di cacio pecorino. =
corporale particolarmente efferato e crudele inflitto a un imputato o a un testimone di un
crudele inflitto a un imputato o a un testimone di un processo per indurli a
a un imputato o a un testimone di un processo per indurli a confessare o a
veridicamente o, come pena, a un condannato, a un prigioniero di guerra
come pena, a un condannato, a un prigioniero di guerra (e, escluso
raccese il processo e la condannò ad un supplizio rarissimo in roma. d'annunzio
buonafede, 2-v-23: gesù nel mezzo d'un supplizio spaventevole prega per gli carnefici avidi
eternità a una roccia nei pressi di un fiume e di un albero da frutta,
nei pressi di un fiume e di un albero da frutta, patendo la sete e
figur.: condizione di chi desidera ardentemente un bene che gli pare facilmente raggiungibile e
imbriani, 10-24: questo è un quissimile del supplizio di tantalo! panzini
, consistente nel legare il perseguitato a un cadavere fino al sopraggiungere della morte.
mezenzio? perché volervi rimanere attaccati a un corpo morto e fracido voi corpi robusti di
'mezènzio (supplizio di) '. legare un morto al vivo (il morto uccide
a chi ha commesso una colpa, un errore; punizione. -anche: il
non togliergliela, ne avrebbe potuto trovare un più severo. montale, 1-63: il
, 1-63: il passante sentiva come un supplizio / il suo distacco dalle antiche
, 5-126: la vostra presenza è un supplizio per noi. leopardi, iii-40:
leopardi, iii-40: la lettura di un migliaio di versi cattivi è supplicio intollerabile ad
di versi cattivi è supplicio intollerabile ad un vero letterato. r. sacchetti, iii
sono una seccatura e i balli di società un supplizio. pirandello, 8-1013: ti
terra or rapinando, / con orrendi supplici un duro fio / scontiam.
o vendetta materiale da chi ha arrecato un danno, ha commesso un torto,
ha arrecato un danno, ha commesso un torto, ecc. livio volgar.
arroganti, baldanzose, io sono fondamentalmente un vigliacco. -che denota arroganza, altezzosità
supponibile clvei lo facesse per via d'un comparante privo totalmente di senso, se
. solato della margarita, 338: un re che non abbia idea di religione e
giul lumi, ii-386: facciamo un supponiménto (supposto) che la cosa
ipotesi che qualcosa sia o possa verificarsi in un determinato modo; postulare che una data
una data condizione sussista; ammettere che un assunto sia vero, come base di
, il gaudio non esser altro se non un affetto di volontà verso l'amato e
vedesse probabile che l'italia fosse retta da un sol principe, certo è ch'egli
l'atto del supporre? upporre è un affermare condizionato. t-in relazione con
2-103: io mi suppongo che parrà un po'strano / che il re non consultasse
po'strano / che il re non consultasse un tal sapiente.
: una sì fatta notizia può stimarsi in un certo modo condizionata, come che fondata
tutto quello che suggerito mi venne da un sommo dolore e da un furor disperato.
venne da un sommo dolore e da un furor disperato. manzoni, pr. sp
1-23: l'ira ti accieca; un odio in lui supponi / che allignar
sieno. 4. riferire o prospettare un avvenimento come molto probabile; dare a
stato supposto che xiv-1-100: fatemi un po'sapere della levaldigi qualche cosa,
in questo momento, mi suppone arrivato un corriere del cavalier azzara. 5
e fino. pavese, 2-19: un uomo suppone una donna, 'la'donna.
fa del fuoco, percuotendo col battaglio un macigno, mentre margutte suppone della paglia
il dorso a sostegno di qualcuno (un animale). dottori, 3-63:
delfino. -porre le spalle sotto un peso. passavanti, 54: avendo
il grembo indi suppone. -scrivere un segno sotto una lettera. leopardi,
: gli ebrei... ponendo sempre un riposo dopo ogni consonante o espresso o
. mettere una persona, in partic. un neonato, al posto di un'altra
. de'ricci, lxxxviii-ii-368: a suponend'un puer se'sol pratico, / amico
mancata la figlia, per non perdere un patrimonio sì ricco, pensai di supporre alla
. 10. costringere qualcuno a un castigo, a una punizione, a
accettazione) al dominio, al potere di un sovrano, di un popolo; sottomettersi
al potere di un sovrano, di un popolo; sottomettersi all'autorità di qualcuno.
più sopporci noi? -sottoporsi a un obbligo, a un dovere. stigliani
-sottoporsi a un obbligo, a un dovere. stigliani, 2-344: non
2. nel linguaggio della tecnica, sostenere un oggetto o una parte di un meccanismo
sostenere un oggetto o una parte di un meccanismo fungendo da supporto. 3.
. nel golf, collocare la palla su un supporto di gomma, di plastica o
o di altro materiale (anche su un mucchietto di sabbia o di terra).
giornale nuovo » del i9-6-'85 trascriveva un titolo del 'progresso italo-americano del 1947, sopportiamo
sopportiamo de gasperi', definendo il verbo un adattamento 'da to supporti, sostenere,
. invar. sport. acceso tifoso di un atleta o ai una squadra.
2. per estens. accanito sostenitore di un esponente politico; fervente ammiratore di un
un esponente politico; fervente ammiratore di un personaggio della musica o dello spettacolo.
i-292: finanche il palazzo sansevero, con un supportico tetro, era tutto smagliante di
come appoggio di una struttura, di un oggetto, di una persona o
, di una persona o di un animale; sostegno. gozzano, i-1106
metallica, che reca una scrittura, un disegno o un dipinto. c.
reca una scrittura, un disegno o un dipinto. c. branzaglia [«
3. figur. ciò che costituisce un aiuto, un appoggio o un valido
figur. ciò che costituisce un aiuto, un appoggio o un valido punto di riferimento
costituisce un aiuto, un appoggio o un valido punto di riferimento, in partic.
di un'attività o nell'analisi di un fatto. pasolini, 8-256: [
[il computer] possa costituire solo un supporto all'insegnamento o qualcosa di diverso
] quando le ideografie avevano per supporto un tempo ed uno spazio materializzati. 4
, per impregnazione, precipitazione o spruzzamento un catalizzatore per ricavarne una superficie stabile contraddistinta
8. meccan. sostegno di un perno o di altre parti mobili di
-supporto sferico-. che serve per stabilire un collegamento sferico fra una struttura fissa e
collegamento sferico fra una struttura fissa e un albero. -supporto oscillante-. che permette
-in orologeria, perno che sorregge un asse fissandolo nella sua posizione.
ponte, organo che tiene in posizione un asse. 9. metall. pezzo
voi... quegli che mi portate un argomento suppositivo di questa religione, non
irreali, suppositizi. -apocrifo (un testo); contraffatto, falsificato (un
un testo); contraffatto, falsificato (un documento). sapi, vi-2-81
, 20: egli [era] creduto un coralbo supposito, il vero nel fuggirsi
], iii-3-298: spacciano che tu sei un supposito. -i suppositi: titolo
5. assunto per via rettale (un farmaco). erbolario volgare, 1-117
10-104: questa ragione è fondata in un supposito non molto fermo. lemene,
su certi poi falsi suppositi / parlando di un pastor disser spropositi. -conoscenza basilare
s'accenda, ronendo tre anime in un supposito. r. caracciolo, 320:
: di pari concordia operarono congiunti in un supposito il corpo mortale e l'anima immortale
e beato insieme; di due nature in un supposito insieme. -entità che comprende varie
2-3-125: li tutto e le parti sono un supposito solo. gioberti, 3-44:
del possibile colle apparenze del reale in un solo supposito è... opera della
può consistere in una supposta, in un ovulo vaginale o in una candeletta uretrale
congetture. bruno, 2-35: vedrete un pubercola sinonimico, epitetico, ap- positorio
il fondamento di un'analisi o di un ragionamento (e il termine era in
de luca, 251: possibile sopposizione d'un foglio in vece ell'altro.
esercizio delle sue funzioni, avrà commesso un falso, sia con false firme, sia
il basso continuo aggiungeva o supponeva un nuovo suono al disotto del basso fondamentale;
. perf. supposìtus. un determinato autore o a una certa età,
o a una certa età, apocrifo (un suppósta (ant. sopòsta,
ogivale da somministrare per via rettale, un tempo usata principalmente per provocare l'evacuazione
5. che si attiene a un argomento, a un tema, a un
che si attiene a un argomento, a un tema, a un motivo ispiratore (
un argomento, a un tema, a un motivo ispiratore (un libro, un'
tema, a un motivo ispiratore (un libro, un'opera d'arte).
[di gesù] gli ebrei crucifiggessero un corpo supposto. orsi, cxiv- 39-05
supposti amanti non potevano mai vedersi, in un paese così piccolo, con mille occhi
che stanno a distinguere, come in un grafico, l'autentico e il supposto.
delfico, iii-597: si richiede necessariamente un numero d'individui, supposti di ugual
posizione inferiore, che è situato in un luogo più basso; sottostante. boccaccio
223: la pianura sopposta mi parve un mare. a. maffei, vii-1236:
valli / corse e ricorse allor che un piceo immenso / fiume di foco sgorgò da
3. figur. soggetto all'impulso di un sentimento, di un desiderio, di
all'impulso di un sentimento, di un desiderio, di un vizio. niccolò
sentimento, di un desiderio, di un vizio. niccolò del rosso, 1-31-6
4. sottoposto o assoggettato a un potere superiore. marco polo volgar.
offeso il comune. documento, un testo). cicerone volgar.
che voi avete alle volte fatto supposti un poco a vantaggio. tassoni, xvi-104:
parini, 324: voi mi fate un supposto sgangherato / a dire che perciò
lo dico per semplice supposto) avanzasse anche un piccolo residuo a favor mio, avrò
principio sul quale si basa o si articola un pensiero, una teoria, un ragionamento
articola un pensiero, una teoria, un ragionamento, una legge, un discorso;
teoria, un ragionamento, una legge, un discorso; presupposto. panigarola,
aretino, 22-252: per esser divisi da un medesimo individuo ritornaranno per la copula del
... in quanto egli è un supposto in se medesimo. malvezzi, 8-305
essenza, una volontà, un'anima, un intelletto solo, in tre persone realmente
egli non sussista che in se medesimo quindi un ramo d'albero non può dirsi un
un ramo d'albero non può dirsi un supposto perché egli non sussiste separata- mente
. locuz. - per supposto o per un supposto: per ipotesi, per congettura
a ogni modo, se virgilio, per un supposto, avesse incontrato dante, mentre
, sul supposto di far a voi un piacere, ho cambiato disposizione, e per
boccamazza, i-1-470: quando sarà rifredo fanne un su postorio, e ungilo di butiro
(una ferita, una piaga, un tessuto). 2. per
simil. che si putrefà, marcescente (un fiore). govoni, 583:
3. figur. sudicio e maleodorante (un ambiente). u. volli [
la suppurazione e l'espulsione pus (un medicamento). dalla croce, ii-16
(una ferita, una fistola, un processo infiammatorio). dalla croce
, 1-245: nelle costule della schiena nacque un tumor interno, il quale finalmente suppurò
prorompere o permanere sempre più dolorosamente (un sentimento). fr. colonna,
. medie. che è in relazione con un processo infiammatorio purulento o che ne è
cicognani, v-2-152: la febbre indicava già un processo suppurativo della cistifellea. la natura
speciale offesa che si teme ritrovarsi in un lobo, della natura dei tubercoli suppurati
ho ancora in uno stinco la cicatrice d'un morso, suppurato, dei suoi [
2. ant. infermo a causa di un processo di suppurazione. - anche sostant
ant. che facilita la suppurazione (un medicamento). dalla croce, ii-14
racconta d'aver contratto, o patito un male, come chi dicesse la tigna.
due giorni in barca con noi, un piede gonfio in suppurazione, la febbre.
nell'animo di una persona o in un ambiente sociale e che non riesce a
letter. calcolare, conteggiare; determinare un valore numerico. piccolomini, ii-95:
entità economica; stimare il valore di un bene. botta, 5-480: janet
il cui ritratto si supputava circa ad un milione. tornasi di lampedusa, 245:
ingegnosissima ed esquisitissima supputazióne, dimostra che un grave cadente di lassù consumerebbe assai più
di questa supputazióne fu da me prodotto un atto originale, trascritto dall'archivio arcivescovile
. supra (v. sopra) e un deriv. da columna 'colonna';
galanti, 1-ii-546: questo sembra essere un dritto di supremazia, e se ne
camere, deve esser preceduta dall'aver ricevuto un mese avanti il sagramento della cena del
, spirituale di una persona, di un gruppo, di una categoria di individui su
di shelley. -netta preponderanza di un atleta o di una squadra in una
mi trovai a faccia a faccia con un usciolino senza nome. -nell'espressione pleonastica
. -posto a grande altitudine (un rilievo fisico). calandra, 4-104
, 4-104: le vette supreme svanivano dietro un velo cinereo. g. bassani,
la posizione più lontana dalla terra (un corpo celeste). tassoni, xvi-415
-situato alla massima distanza, ai margini di un luogo. tanaglia, 3-567:
-che dimostra un'eccezionale competenza in un argomento, in una disciplina.
/ di quel ch'egli opra, un supremo signore. casti, ii-1-19: benché
capo supremo della colonia eritrea accomunandolo a un cacciatore di giraffe. -sostant
. borgese, 1-132: si diede un gran da fare, specie per mezzo di
non soggetto a limitazioni; assoluto (un potere, un'autorità). guicciardini
mano lo stato. cesarotti, 1-xxxvii-29: un sacerdote dall'egitto arriva / seco portando
: i quali [angeli] a un minimo cenno del mottor sopremo con velocissimo
allo stesso modo si confessasse, in un canto qualsiasi... 'direttamente col supremo'
là dove in mio favor arrai ascoltato / un venerando piato. b. cavalcanti,
gloria di dio. vasari, 4-ii-373: un ardentissimo et incomparabile amore averlo mosso [
pigliando riesser suo e dandogli il tuo in un supplemo modo. pallavicino, 1-485:
preminente, illustre (una condizione, un rango); eccelso (la fama)
atterrar quel dalla parte suprema / ed esaltare un vestito di lazzo. machiavelli, 1-i-294
; desiderabile sopra ogni altra cosa (un bene). boccaccio, iii-4:
stile. -decisivo, risolutivo (un evento, una circostanza, un frangente
(un evento, una circostanza, un frangente). cavour, 1-61:
potrà suonare fra una settimana, fra un mese. d'annunzio, iv-2-
pirandello, 8-608: la lettera, in un bel foglietto volgarissimo, di suprema eleganza
cerretani, 1-193: tutti hanno stimato che un supremo odio abbi tutti questi efecti causati
disire. tansillo, 1-224: mi mostra un amor tanto supremo / che ogni gran
pregiata vergine snodava le mani, si provava un supremo piacere. lettere al magliabechi,
: bianca seguitava a ostentare... un supremo e superbo disinteresse per me.
infinita. -singolarissimo, straordinario (un avvenimento). aretino, v-1-756:
della decadenza. -gravissimo, imperdonabile (un peccato). zena, 3-225:
. -improntato alla massima severità (un castigo). carducci, iii-25-186:
folgore dall'alto con l'autorità di un castigo supremo. -assai prelibato,
. -assai prelibato, squisito (un cibo). marotta, 1-258:
7. oltremodo intenso, forte (un suono, una voce). ruscelli
errante. verga, i-104: era un grido supremo di terrore, di delirio
9. caratterizzato in sommo grado da un determinato aspetto o condizione. guerrazzi
alla fine di una vicenda, di un episodio, in partic. in punto di
tempi. sinisgalli, 2-54: sembra un miraggio poterlo [il nostro corpo]
13. sf. classe conclusiva di un corso di studi. bresciani, 2-vii-60
che per lo più si estende su un intrico di vie costeggiate da bancarelle o da
4-93: si sentiva attirata là da un richiamo di dolcezza, quasi come l'odore
come l'odore di una stalla per un vitello o quello di un suk per un'
stalla per un vitello o quello di un suk per un'araba. airone [
indica la collocazione o la posizione di un oggetto o di una persona rispetto a una
una persona rispetto a una base, a un sostegno o a una superficie o un
un sostegno o a una superficie o un luogo o anche l'elevazione rispetto a
luogo o anche l'elevazione rispetto a un altro elemento di confronto: su,
e pel sesso, / e femmi stare un giorno sur un cesso. parini,
/ e femmi stare un giorno sur un cesso. parini, 322: da un'
parte v'erano de'panni / sur un appiccatolo. manzoni, pr. sp.
gli conduce verso la valletta ove di sur un balzo mostra loro le più insigni fra
, 302: frullò il pittiere sur un alto pioppo. c. e. gadda
. introduce il compì, di moto verso un luogo, in partic. posto in
-indica il rivolgere lo sguardo su un oggetto. tronconi, 9-26: quando
li volgeva [gli occhi] sur un uomo di suo genio, essi dicevano tutto
il condizionamento esercitato su una persona da un pensiero o da un'altra persona).
stimate tali, fanno maggior effetto sur un galantuomo. r. ponghi, 785
r. ponghi, 785: sur un temperamento radicale come quello del fanciullo di
per la causa dei longobardi è fondata sur un pensiero di utilità universale. carducci,
universale. carducci, iii-30-80: lavorato sur un ricordo di t. gargani.
una grande spesa. parini, 419: un uomo ricco sfondolato / sur una carta
terrestre mio paradiso quando, tutto in un tratto, la mia atonica malattia rendette
suralimentato, agg. meccan. sovralimentato (un motore). a.
, sf. meccan. sovralimentazione di un motore a combustione interna. = dal
una cintura celeste intorno alla vita e un vezzo di perle al collo. piccola
al primo contatto occorre acquistare o conquistare un rango superiore a quello del tutto interlocutore
di villeggiatura! » lo surclassò con un bell'affondo di memoria. far passare
i-1990], 12: apparentemente surclassata un giorno dal lucroso rèt-à-porter, risorge in
un'estensione della potenza specifica del motore e un maggiore rischio di detonazione al quale
rapporto di compressione superiore alla norma (un motore a combustione interna).
tecn. operazione attraverso la quale a un organo o dispositivo meccanico o a una
in par- tic., sovralesare un motore a combustione interna. =
agg. tecn. sottoposto a surdimensionaménto (un motore a combustione interna).
fenoglio, 4-146: era per johnny un incanto sempreverde quello di un uomo che
per johnny un incanto sempreverde quello di un uomo che va solitario per le deserte colline
surdimensionato. idem, 4-225: fu un lentissimo, penoso spostamento, attraverso campi
legno e fibre di vetro, lunga circa un metro e mezzo e larga circa 40
alp », 1-i-1994], 73: un tipo di surfata molto personale. =
onda, con la dolcezza sicura di un equilibrio che fa apparire gli uomini come
surgelante, sm. surgelatore. -anche in un contesto figur. surclassato (
, surgeli). sottoporre a surgelamento un prodotto alimentare crudo o precotto. -anche
, agg. sottoposto a surgelamento (un alimento). n. ginzburg
tutto il mare qui sotto, se volete un pesce fresco la vecchia simpatica ostessa ve
pareti termoisolate nella quale vengono immessi mediante un nastro trasportatore gli alimenti da surgelare;
se pur consente le lunghe conservazioni ad un costo altissimo, riduce la consistenza dell'
di circa 30 cm, ed è un animale gregario che costruisce tane nel terreno
a ogni elemento del secondo corrisponde almeno un elemento del primo. = adattamento
prima vinificazione da uve surmature e a un certo grado di appassimento. = comp
uno stato di esaurimento e conseguentemente a un cattivo rendimento. -con meton.:
. uso eccessivo o protratto nel tempo di un congegno o di una macchina, che
o di una macchina, che ne determina un funzionamento difettoso. fenoglio, 4-224
escono 1 luridi surmolotti spiando se, dopo un secolo di strage, c'è ancora
secolo di strage, c'è ancora un superstite della razza infelice dei ratti.
agg. ant. sicuro, impavido (un atteggiamento). giusto de'conti,
, ii-979: 'lasciare surplace': lasciare un avversario come fermo, tanta è la forza
quella italiana. la prima vede aprirsi un importante sbocco per il suo surplus agricolo
materie prime e materiali bellici immagazzinati in un paese, che diventano disponibili per il
unità produttiva, calcolata a prezzi costanti in un determinato periodo. 2. per
asia meridionale, il cui agente è un trypanosoma (trypanosoma evansi) trasmesso dai
, secondo una ritmanalisi spietata, in un abbaglio improvvisamente surrazionale. attimo di tensione
visioni oniriche (una creazione artistica, un pensiero, un sogno, un ambiente,
una creazione artistica, un pensiero, un sogno, un ambiente, una situazione,
artistica, un pensiero, un sogno, un ambiente, una situazione, ecc!
, dànno al movimento generale della composizione un che di surreale che trascina l'osservatore nel
anche sostant. alvaro, 11-259: un intero negozio di tali oggetti [reggiseni]
di a. breton, proclamante un atteggiamento verso la vita e una dimensione
episodio fiabesco (i favolisti classici con un po'di pamphlettismo anarchico-radicale e un po'
con un po'di pamphlettismo anarchico-radicale e un po'di surrealismo). arpino, 6-164
arpino, 6-164: gli strateghi di un 'sinistrese'appena nato mi bollarono di provincialismo
fa, non voleva sentir parlare di un surrealismo di petra.
cominciano a uscire dal cemento sfilacciandosi, con un effetto angoscioso e grandioso, come in
quella cubista. 2. che è un rappresentante, un seguace, un fautore,
2. che è un rappresentante, un seguace, un fautore, un esponente
che è un rappresentante, un seguace, un fautore, un esponente del surrealismo.
, un seguace, un fautore, un esponente del surrealismo. - anche sostant.
oniriche. arbasino, 7-315: aprire un dramma 'dall'interno', squartarlo, ribaltarlo
poetica surrealistica, rimasta univoca, a un termine. pasolini, 4-16: 'le chien
, visionario di una situazione, di un paesaggio. linati, 19-64: mi
le trovate sono ghiotte:... un gran bel pasticcione d'odori plautini e
affusolato di questa zimarra, mi senta un insolito surrecitamento. = nome d'
in apparenza, e tu hai non più un uomo ma l'ombra di un uomo
non più un uomo ma l'ombra di un uomo. p. levi, 2-119
a surrenalectomia bilaterale (in partic. un animale in un esperimento di laboratorio)
(in partic. un animale in un esperimento di laboratorio). =
. in modo surrettizio, sottacendo volontariamente un fatto, una circostanza. savonarola
59: addirittura 1'esistenza di un partito ligresti surrettiziamente rappresentato da qualcuno sui
. gherardi, cxiv-20-76:) opo un tale esordio si mette il commessario nella sua
stampate fuori di francia, o stampate con un surretizio permesso. guerrazzi, 4-30:
con scarsa consapevolezza (una tendenza, un istinto, un atteggiamento, per lo
(una tendenza, un istinto, un atteggiamento, per lo più negativo).
, agg. filos. introdotto in un ragionamento o in un sistema teorico senza
introdotto in un ragionamento o in un sistema teorico senza essere esplicitamente assunto o
b. croce, ii-1-8: propugnatori di un ottimo concetto dell'arte = deriv. da
ottenuto o compiuto occultando o tacendo deliberatamente un elemento essenziale o rilevante (un atto
deliberatamente un elemento essenziale o rilevante (un atto giuridico). savonarola,
sovrano o all'autorità ecclesiastica per ottenere un rescritto ossia un provvedimento che, accogliendo
autorità ecclesiastica per ottenere un rescritto ossia un provvedimento che, accogliendo la domanda,
che, accogliendo la domanda, conceda un privilegio, una dispensa o altro provvedimento
. riscaldamento di una macchina, di un ambiente, ecc. al di sopra dei
, 9-103: nella meccanica gli effetti di un attrito possono essere il surriscaldamento, la
2. fis. processo di riscaldamento di un vapore saturo con pressione costante oltre quello
: differenza fra la temperatura raggiunta surriscaldando un vapore saturo e quella corrispondente all'ebollizione
3. metall. riscaldamento eccessivo di un materiale metallico con il raggiungimento di temperature
temperature superiori al punto di colata di un metallo fuso, tali da alterarne la
. 2. sottoporre a surriscaldamento un vapore saturo. panzini [1905]
: 'surriscaldare': (termodinamica) riscaldare un vapore oltre la sua temperatura di saturazione.
vapore surriscaldato si comporta press'a poco come un gas, e si usa in alcune
comando. -stimolato vivamente (un ingegno). pavese, 8-29:
pavese, 8-29: l'ingegno surriscaldato da un gioco razionale... crea rapitamente
anche sostant. vittorini, n-39: un modo di fare che ricordava degli scrittori
ulloa [guevara], iii-171: un paio di zoccoli di surro.
burocr. surrogazione di una persona in un ufficio o in una carica politica, militare
(con valore aggett.): svolgere un lavoro, un compito temporaneamente.
.): svolgere un lavoro, un compito temporaneamente. c. c.
legale. 3. sostituzione di un materiale con un altro più confacente in
3. sostituzione di un materiale con un altro più confacente in un'opera edile
. surrogàbile, agg. sostituibile in un ufficio, in un compito.
agg. sostituibile in un ufficio, in un compito. bersezio, ii-i07:
. e sm. supplente (in un ufficio, in una carica, in partic
surrogarne. 3. elaborare un concetto o una teoria o assumere un
elaborare un concetto o una teoria o assumere un atteggiamento mentale in luogo o anche in
4-176: chi non ha prole, surrogò un nobil pensiero di far opere grandi accioché
-dir. civ. sostituire qualcuno in un diritto. 5. sostituire un oggetto
in un diritto. 5. sostituire un oggetto, un prodotto o una merce
. 5. sostituire un oggetto, un prodotto o una merce con altri per
il pezzo di carne è surrogato da un simulacro di preda. 6.
cura nostra. 8. sostituire un concetto, un pensiero. de sanctis
8. sostituire un concetto, un pensiero. de sanctis, ii-7-40:
sorrogató). nominato al posto di un altro, sostituito a un altro in
al posto di un altro, sostituito a un altro in una carica o ufficio,
, 420: in ogni tutela vi sarà un tutore surrogato, che si luogo
che si luogo di altri in un ufficio o in una carica militare,
il permesso di surrogare il priore con un religioso del mio ordine. verbali del consiglio
capi della chiesa nel pensiere di sorrogare un altro apostolo in luogo di giuda iscariott.
.. nuove modulazioni compose, formandone un volume e surrogandole a quelle de'salmi.
riflesso. -in partic.: usare un prodotto o una merce, per lo
lo più di qualità inferiore e con un costo più contenuto, in luogo di
quelle divenute improduttive. - anche in un contesto figur. oliva, i-3-369:
lo più alimentare, che può sostituirne un altro, avendo caratteristiche simili benché di
di qualità meno pregiata e generalmente con un costo inferiore. -in partic.: miscela
signorile, malinconica faccia rossa, e un naso un po'a pera. arpino,
malinconica faccia rossa, e un naso un po'a pera. arpino, 7-81:
po'a pera. arpino, 7-81: un caffè vero e non quelle porcherie di
culturale, ecc. che ne sostituisce un altro, risultando però meno valido e
tanto più diretta, e tanto più un surrogato dell'ispirazione, quanto più il realismo
quanto più il realismo coltivato vorrebbe essere un neoverismo o neonaturalismo. surrogatóre, agg
): azione giudiziaria in virtà della quale un creditore può esercitare nei confronti di terzi
i diritti di carattere patrimoniale spettanti a un suo debitore che trascura di esercitarli.
. sostituzione di una persona in un ufficio, in un compito, o
di una persona in un ufficio, in un compito, o in una carica politica
commercio. 2. sostituzione di un progetto, di un modello culturale con
2. sostituzione di un progetto, di un modello culturale con altri. cavour
, marx prende... un posto ch'è press'a poco quello.
sostituzione dell'oggetto dato in pagamento a un altro, che si verifica quando la
. matem. ant. quinta potenza di un numero. grandi, 4-4-19:
, 15: fa seguito al ghiacciaio un lungo nevato e poi un piano surtomoso.
al ghiacciaio un lungo nevato e poi un piano surtomoso. m. pontalti [
panorama », 5-x-1986], 219: un misto fra scoutismo e survivalismo, fra
loro severo funzionalismo, riescono a offrire un risultato estetico perfino interessante. survoltaménto
survoltaménto, sm. elettrotecn. applicazione a un apparecchio di una tensione più alta di
. { survolto). elettrotecn. alimentare un apparecchio con corrente a tensione maggiore di
sur- (v. sur1) e da un denom. da volt (v.)
da ottenere una illuminazione molto intensa (un tipo di lampada). p
14: tra espressionismo eiperrealismo, questo è un cinema fabbricato per sorprendere e non per
elettrica (con partic. riferimento a un tipo di dinamo, di autotrasformatore o di
, la cui tensione si regola con un reostato ed il cui ufficio è di elevare
zucchero. settembrini, iv-71: pose in un canestro tre bottiglie di vino, un
un canestro tre bottiglie di vino, un coppo di noci,... un
un coppo di noci,... un altro con un susamièllo. = var
noci,... un altro con un susamièllo. = var. di sosamello
pragmatico; che può essere sottoposto a un determinato trattamento; che può dare luogo
sarebbe di mossa pittoresca l'attitudine di un equilibrista. parini, 251: questo
non adombrare il conte, che è un poco suscettibile per natura. c. gozzi
, uomo di mente penetrantissima, d'un sentimento d'onore assai delicato, d'un
un sentimento d'onore assai delicato, d'un temperamento suscettibile, risoluto e da temere
), 2-3, 44]: un uomo che, non avendo altro tenero per
innocenti trastulli dell'umanità che nella cultura d'un giardino, bisogna dire che in questo
giardino, bisogna dire che in questo abbia un senso delicatissimo e suscettibilissimo.
3. chim. attitudine di un carburante ad accrescere il numero di ottano
, propr. 'in alto i cuori'. un paese). producono le sensioni, ivi
a polarizzarsi elettricamente sotto l'azione di un campo elettrico. -suscettività magnetica: grandezza
a polarizzarsi magneticamente sotto l'azione di un campo magnetico. = deriv. da
, si può ancora credere suscettiva di un immenso incremento. -sm. nella
tanti individui razionali e civili a prenderli un per uno, suscettivi di sentimenti,
l'individuo a spese del quale vive un agente patogeno. = dall'ingl.
), sm. ant. il ricevere un sacramento religioso. fra cherubino
suscepito o suscètto). ant. generare un figlio o una prole. boccaccio
mente intellectiva. 4. ottenere un privilegio o un'autorizzazione. a.
, agg. ant. che riceve un sacramento. -anche s'ostant. panigarola
porta, 2-31: questa speranza sarà un suscitàbulo. = voce dotta,
] ebbe cagione... da un detto dell'arcivescovo. landolfi, 14-126:
(suscito, susciti). destare un sentimento, un'emozione, un desiderio,
. destare un sentimento, un'emozione, un desiderio, o anche un pensiero,
emozione, un desiderio, o anche un pensiero, una fantasticheria, un ricordo.
o anche un pensiero, una fantasticheria, un ricordo. bambagiuoli, xxxvii-43
lo ravvolse con mille fuochi, suscitandogli un inestinguibile ardore carnale per quella donna non
non piu sua. 2. causare un fenomeno fisico, in partic. luminoso.
suscita un'irta vegetazione. -produrre un suono, un'eco. d'annunzio
gloria, né orgoglio hanno potuto suscitare un solo tra i facoltosi a farsi banchiere della
il fuoco; far divampare la fiamma, un incendio. - anche in un contesto
, un incendio. - anche in un contesto figur. ugurgieri, 271:
8. ant. richiamare in vita un morto con un miracolo operato da dio
ant. richiamare in vita un morto con un miracolo operato da dio o da un
un miracolo operato da dio o da un santo taumaturgo. giamboni, 8-1-88:
da sassate è acqua fresca a suscitare un morto. -assol. laude
i morti. -servire a rianimare un morto (un farmaco). proverbia
-servire a rianimare un morto (un farmaco). proverbia super natura feminarum
.. risanato e quasi suscitato in un punto. -per estens. evocare
punto. -per estens. evocare un morto, far apparire uno spettro.
. -scherz. riportare alla luce un tesoro nascosto. marino, 10-232:
9. continuare la discendenza di un parente defunto sposandone la vedova (nell'
scoppiare (la guerra, una rivolta, un contrasto). provinciano suscitator della guerra
3. che fa nascere o infonde un sentimento, una speranza, una sensazione
, una speranza, una sensazione, un pensiero, una visione, o anche
degno del nome) si potrebbe definire un suscitatore di dubbi, un raccoglitore di
potrebbe definire un suscitatore di dubbi, un raccoglitore di difficoltà, un formolatore di
dubbi, un raccoglitore di difficoltà, un formolatore di problemi. montale, 12-304:
momento suscitatore è dato dal sentirsi come un 'secco ramo', secco della propria esperienza
specie al loro sguardo che giuravano vedere un mondo intiero dietro a cristo.
. 5. figur. rivendicatore di un diritto. guicciardini, iv-278: giulio
duca alfonso. -che riporta a un grado elevato di perfezione dopo un periodo
a un grado elevato di perfezione dopo un periodo di decadenza; che fa rivivere forme
3. ant. resurrezione miracolosa di un defunto. laude, v-525-5: né
. marino, xii-85: da un tempo in qua sono stati suscitati alcuni
senno e di virtute, / farebbon suscitare un morto lieto. bandello, 1-40 (
tal don concederai, / che faria sucitare un corpo morto! -con riferimento
in tutto estinta, pure è suscitata un poco. -scatenarsi (un fenomeno naturale
è suscitata un poco. -scatenarsi (un fenomeno naturale). galileo, 3-1-55
polvere). lucini, 11-164: un leggero polverio si suscitava dietro ai due
piede (il vizio); originarsi (un errore). giusto de'conti,
, una diceria); accendersi (un dibattito, una discussione).
modo inopinato o imprevedibile; capitare (un fatto, un avvenimento).
imprevedibile; capitare (un fatto, un avvenimento). m. villani
20. destarsi, accendersi (un sentimento). b. corsini,
imprevedibili e sconvolgenti (una guerra, un conflitto, una persecuzione).
, ritardato od interrotto gli esercizi di un culto con turbolenze o disordini suscitati nel tempio
quelle impossibili pallottole. -emesso (un suono, una voce). g
entusiasmo suscitato dall'immersione dell'animo in un soggetto reale e presente. albertazzi, 890
sia una porta marina, onde nasce un sapore, nell'atmosfera suscitata come di sole
7. ant. richiamato in vita con un miracolo, resuscitato (un morto)
vita con un miracolo, resuscitato (un morto). - in partic.:
svegliato dal sonno, destato. -anche in un contesto figur. mazzini, 38-285
figur. mazzini, 38-285: un popolo suscitato a un tratto da un sonno
mazzini, 38-285: un popolo suscitato a un tratto da un sonno di morte alla
: un popolo suscitato a un tratto da un sonno di morte alla più alta intensità
lia, che bastano da per loro un anno intero. = dal nome
i pescatori cominciarono a vendere piccoli tranci su un letto di riso alle spezie. così
superficie, di una base, di un sostegno, di un veicolo, di un
base, di un sostegno, di un veicolo, di un oggetto, di una
un sostegno, di un veicolo, di un oggetto, di una parte del corpo
moisè sentì, per comandamento di dio fece un serpente di rame, e, dirizzata
il grand'elmo per forza tagliòe / un macometto d'or che v'era soso.
di suso. -all'estremità di un organo. bibbia volgar., ii-407
-a monte, nel corso superiore di un fiume. dante, infi, 16-97
20-61: suso, in italia bella giace un laco, /... c'ha
22-138: cadea de l'alta roccia un liquor chiaro / e si spandeva per
v'era il fece ricoverare e gittowi suso un pannaccio d'un saccone. leonardo,
ricoverare e gittowi suso un pannaccio d'un saccone. leonardo, 2-55: serra bene
3. verso l'alto; verso un luogo più elevato. dante, conv
suso. -al piano superiore di un edificio; di sopra. fiore [
tu gli lasci vedere il piè ed un pochetto della gamba. bernardo, lll-13-331:
calci. -verso la sorgente di un corso d'acqua, all'indietro,
lo corpo. ruscelli, xxvi-2-85: rivoltiamo un pochetto in suso e 'n giuso /
di senno e altrettali. -a un livello più alto o più basso di marea
loredano, 5-240: menelao, corso un poco in suso e in giue, /
stabilità, non crollato o abbattuto (un edificio). simone della tosa,
6. in precedenza (in un discorso o in un testo).
in precedenza (in un discorso o in un testo). dante, infi.
. 7. a proposito di un argomento o di una proposta (anche
: lo spirto so al dè partir / un venderdì per no'guarir / susu la
: aveva messo il primo figliuolo suso un altro buonissimo [cavallo].
tempi d'omero [gli dei] erano un poco più in suso saliti ne'gioghi
si volge in suso. -a un alto grado di perfezione. iacopone,
avanti, in più (in relazione con un numerale). testi veneziani, io
muso in suso. -ribaltato (un veicolo). s. giovanni crisostomo
il soffitto, si vanno a perdere in un mare di panneggiamenti posti così a mezz'
a mezz'aria. -venire suso un cibo: provocare conati di vomito.
, 192: sento che mi vien suso un castagnaccio ch'io ho mangiato poco fa
susordinato, agg. ant. subordinato a un potere superiore. marsilio da padova volgar
susorno. pulci, 19-6: morgante un gran susorno gli [al lione] appiccoe
disse marfisa: « io ti darò un susomo ». guerrazzi, ii-303: gli
della madonna di siena, 1-121: un libro dell'officio della vergine maria..
ant. e letter. temere un pericolo incombente, un inganno, una
e letter. temere un pericolo incombente, un inganno, una circostanza negativa, un'
. adriani, v-179: avea in roma un certo ottavio che si sospicava esser nato
africa. 2. ritenere che un fatto o un comportamento sia ingannevole o
2. ritenere che un fatto o un comportamento sia ingannevole o abbia una motivazione
, non che altro, il sospicarvi un picciolo segno di errore.
1-104: la democrazia molto si arrovellò un giorno per le forme politiche degli stati
2-319: la seconda [parentesi rappresenta] un prudente essendo senil prudenza il sospicaré.
. avere il timore o il sospetto di un inganno, di uminsidia, di un
un inganno, di uminsidia, di un pericolo incombente (per lo più in
6. giudicare o pensare di un evento o di una situazione negativa.
un'azione illecita o delittuosa, di un comportamento scorretto o biasimevole o, anche
, che sia avvenuto o possa avvenire un fatto dannoso o spiacevole; sospetto.
colpe ch'altre pensa in contra ad un altro, ma nolle pone davante al
, che ella non s'innamori a'un altro. tasso, 12-29: ti celai
origine da verità. magalotti, 9-1-60: un reo uomo tu se'ben tu che
/ ma non sì tosto: atendi un petitto, / sì clvegli un poco stea
atendi un petitto, / sì clvegli un poco stea in sospezzone. dante,
2. timore, trepidazione, ansia per un possibile danno o per un evento funesto
ansia per un possibile danno o per un evento funesto o increscioso. boccaccio,
è più in pericolo di vita (un ammalato). caro, 3-2-179:
testimoni) ostacolando il corretto svolgimento di un processo penale (e tale timore giustificava
doveva essere accolta se il timore trovava un ragionevole riscontro in oggettivi dati di fatto
che autorizza a domandare il rinvio da un tribunale a un altro. 4
domandare il rinvio da un tribunale a un altro. 4. prov.
sospeccioso e raro. -che ha un temperamento ansioso. soderini, ii-149:
che rivela o denota sospettosità, diffidenza (un atteggiamento); che esprime tale stato
; che esprime tale stato d'animo (un discorso). guido delle colonne volgar
non occupato da impegni, libero (un lasso di tempo). buonarroti il
altri sì fatti, nell'ore che forse un buonpedante direbbe sussecive. = voce
questi [i critici] ànno riguardo a un certo progresso sussecutivo delle scienze, non
'né anche una mollica di pane', un minuzzolo, invece del sussecuto 'pas'e
si dissero disposti... ad accettare un avv. ant. con diffidenza;
suspicioso. / susseguente al mio arrivo con un tempo di colpo / magnifico.
e dependenti immediatamente continuata, e effettivamente un da l'altro con bell'ordine da un
un da l'altro con bell'ordine da un principio fin al proprio fine. siri
: * -pubblicato posteriormente (un volume). muratori, cxiv-44-282:
avranno i primi. -emanato in un secondo tempo (un provvedimento legislativo)
-emanato in un secondo tempo (un provvedimento legislativo). legislazione medicea
celebrato dai genitori dopo la nascita di un figlio e comportante, a favore di lui
essere fatto in occasione del matrimonio o in un momento successivo). duodo
, subito dopo (una parte di un discorso o di un testo).
una parte di un discorso o di un testo). giovan matteo di meglio
. -per introdurre una citazione o un elenco. varthema, 131: e1
marsili, 1-ii-516: vostra signoria darà un attestato al prefato turco, come il turco
-che segue immediatamente un'altra parola o un altro suono. luna, introd
talpino. -confinante, contiguo (un territorio). g. michiel,
5. che occupa una posizione, un posto successivo o adiacente (una persona
successivo o adiacente (una persona, un gruppo, una formazione militare).
loro. 6. che subentra in un diritto, in partic. nel possesso
, in partic. nel possesso di un bene. romagnosi, 4-1288: la
sm. sviluppo successivo; seguito, continuazionedi un processo, di una vicenda. g
dice il buccola, forma per sua natura un tutto organico, una serie quasi indissolubile
, ma non ancora nei loro nessi: un susseguente di storie già pensate, e
già pensate, e per ciò stesso un precedente di altre storie. sussepuenteménte (
, sussequenteménte), avv. in un momento successivo, in seguito.
ambidue i quadernari, avrei volontieri veduto un poco più di spirito e d'innalzamento
mamiani, 42: la esistenza d'un contingente fuori del tempo è necessaria per
riportato di seguito (una parte di un testo, una parola, una frase)
ant. accadere, verificarsi, succedere (un evento). bibbia volgar.,
: il sussi sima intensità. e un giuoco solito farsi per lo più da'ragazzi
seguenti, 19 e 20 ottobre, è un continuo susseguirsi di aerei tedeschi di ogni
tipo. cassola, 4-266: era tutto un suseguirsi di pozzanghere. -avvicendarsi
gazzette. -protrarsi nel tempo (un evento, una situazione). alvaro
5. tr. seguire nel tempo un altro fatto o fenomeno. manfredi,
se non è susseguito, nel termine di un mese, da un'azione di giudizio
susseguito. 2. proseguire in un discorso, in una declamazione, in
discorso, in una declamazione, in un canto. regola di s. benedetto
canto del coro. cesarotti, 1-xxix-224: un largo sbocco di sangue uscito da'vasi
. 2. accaduto successivamente (un evento); venuto in seguito (
evento); venuto in seguito (un periodo di tempo). de luca
a stanchi giorni. -subentrato a un altro sentimento o stato d'animo.
. ant. svolgere un'attività o un incarico alle dipendenze di una persona o un
un incarico alle dipendenze di una persona o un ente; servire. - anche assol
la cuticola del grano, comparisce d'un bel giallo chiaro, il quale presto diventa
, 86]: ho notizia di un 'sucr datato 1764 grazie a spogli personali dello
vettovaglie e di armi nel corso di un assedio, di una guerra. ferrucci
[venezia]. -integrare un corpo militare, costituendone rinforzo. codice
la conquista... era avvenuta in un solo campo dell'arte...
. avvalorare una richiesta (una considerazione, un ragionamento).
. costituire ausilio conoscitivo, tecnico, operativoper un campo affine d'indagine o di attività.
di aver trascurato questa premessa (accettabile su un piano di sussidiarietà per quanto importante,
: ce ne dovrem servire come d'un criterio, sussidiario ma importantissimo, per
materia o scienza, nello sviluppo di un piano di studi. parini, 862
3. che produce parti componenti di un prodotto industriale complesso (un'azienda)
integrativo del reddito del lavoro principale (un lavoro, un'attività). moravia
in caso di necessità o di emergenza (un edificio, una struttura).
breve distanza da quella normalmente stabilita che un mezzo può utilizzare qualora più vetture debbano
5. alternativo rispetto a quello principale (un percorso); derivato, minore (