durante una partita di calcio, con un altro. l. satta, miti
quale è consentito a una squadra di sostituire un uomo o due. ed è appunto
si udivano voci o risate: solo un ininterrotto frastuono di pentole e pignatte e
7. strumento musicale costituito da un ferro a forma di staffa fornito di
lesse, e trovò che li dovesse donare un paio di calze line a staffetta,
in passato portava impressa l'immagine di un cavallo). biscioni [s.
la squadre a staffetta: salta da un gregario all'altro per non stroncarli tutti
continuamente. bemi, 80: aver un sassolin nella scarpetta, / et una pulce
sia fatto, e ci caccino in un tosso? » = deriv.
contaccio se la fé porre in groppa da un suo famiglio che, montato a cavallo
mandassero la stessa sere, come fecero con un staffiere cavalcare a spron battuto. a
g. visconti, i-1-72: antonio ad un staf- fer tolse una ronca / e
questi uno porta la partigiana del re, un altro la coperta della sella insieme col
, seguito da uno staffiere e da un altro servitore a cavallo. buonarroti il giovane
di uscire improvisamen- te da roma con un sol cameriere e un staffiere. a.
te da roma con un sol cameriere e un staffiere. a. cattaneo, i-470
stafieri e le nappe a'cavalli e un abile boia all'inquisizione domenicana. settembrini [
nascosi nella stalla. verga, 8-453: un esercito di mangiapane, staffieri e camerieri
a bocca chiusa. pirandello, 8-648: un carro di prima classe, con cavalli
posteriore. targioni pozzetti, 12-6-369: un conte di noailles... passando
di noailles... passando per un castagneto e cavando il capo fuori della lettiga
staffieri, gli cadde appunto sopra d'un occhio un riccio di castagna. nievo,
gli cadde appunto sopra d'un occhio un riccio di castagna. nievo, n:
due staffieri ai lati, agitanti sui cavalli un lungo scacciamosche dorato. 3
stessa. -chi ha cura di un cavallo da corsa. e. cecchi
groppa; e il cavallo è ancora un po'ansante, e par che senta un
un po'ansante, e par che senta un suolo incerto e che traballa sotto il
percuotere violentemente con uno staffile; frustare un animale per domarlo o incitarlo o una
guancia di egnazio. -colpire con un colpo d'arma da fuoco. fenoglio
terra, dietro il mimetico fantasma d'un nemico leaping, cessò. -investire
pioggia). govoni, 352: un odore di musco e di ciclami / si
-fendere violentemente l'aria (uno scoppio o un uccello con un verso acuto).
(uno scoppio o un uccello con un verso acuto). linati, 19-59
severità una persona, una teoria, un atteggiamento, un costume; riprendere,
, una teoria, un atteggiamento, un costume; riprendere, biasimare un vizio
, un costume; riprendere, biasimare un vizio, un difetto; fare oggetto
; riprendere, biasimare un vizio, un difetto; fare oggetto di espressioni mordaci
in modo molto severo un'opera, un autore. a. f. doni
, / o ti tirò nel capo d'un guanciale, / poi che tu mi
che dio gli dia / più di un strambotto e più di un madrigale /
/ più di un strambotto e più di un madrigale / versi da staffilar con un
un madrigale / versi da staffilar con un stivale: / o che versacci, vergine
di corte, staffilate numero venticinque con un buon staffile, per avermi forato l'
orinale e fattomi pisciare nel letto e attaccatomi un chioc- chetto ovvero zaganella di dietro.
-in espressioni comparai, per indicare un evento negativo e doloroso, o il
scherno rivolto a una persona, a un comportamento o a un'opera, a
comportamento o a un'opera, a un autore, a una teoria; biasimo,
questa cinica staffilata che diè agenore con un manrovescio all'incontinenza delle macedoni lussureggianti.
2-65: voi... che siete un ragazzo perverso sì, ma animoso, per
genova »? è egli vero che in un numero di essa vi era una forte
una lebbra saltenna. -investito da un violento scroscio di pioggia. linati,
in corrispondenza dei nervi di cucitura di un volume da rilegare, consistente nel collocare
volume da rilegare, consistente nel collocare un apposito spago sopra e sotto le nervature
. ariosto, 1-iv-641: ha avuto un ronzino... /...
istaffa, montò a cavallo, sopra un corsier baio facciuto, con una sella
staffe; e in luogo di sproni adoperano un ferro, il quale è attaccato in
ferro, il quale è attaccato in un pezzo di legno lungo un braccio, ma
è attaccato in un pezzo di legno lungo un braccio, ma con questo ferro altra
. buonarroti il giovane, 9-74: un lauzin bestiale / sarà 'l medico vostro,
pane ed acqua e mi batte con un staffile. carducci, iii-20-305: che volete
, come alle prime aure di maggio un abito pesante. quaglino, 2-70:
aspra, rivolta a una persona o a un comportamento, a un fatto, a
persona o a un comportamento, a un fatto, a un'opera; riprensione,
pafiini, 27-776: fui, per un tempo, un divino strumento, come
27-776: fui, per un tempo, un divino strumento, come già l'acqua
]: 'staffino': così chiamano gli anatomici un muscolo che appartiene all'ugola.
, sm. ant. parte pendente di un fiocco. ugolino martelli, 137
la stafìlea pennata ('staphylea pinnata') è un grande arbusto di un bell'aspetto,
pinnata') è un grande arbusto di un bell'aspetto, ramosissimo, con foglie pennate
all'ugola, e dicesi propriamente di un muscolo. lessona, 1398: 'stafilino'
lessona, 1398: in zoologia stafilino è un genere d'insetti coleotteri pentameri, della
. < rracpi>- xivog, nome di un insetto, che è da oratpuxri (v
], 329: oltre a gli alpi un albero simile nel legno all'acero bianco
del labbro (cheilopla- stica); un anno dopo si chiude il palato molle (
contenenti diversi alcaloidi velenosi; essi erano un tempo usati, ridotti in polvere e
iii-237: spediscimi, ti scongiuro, un baràttolo di stafisagra. il divulgatore, 50
inflazionistiche stanno spingendo l'economia statunitense verso un regime di stagflazione. = dall'ingl
miniera? » « scola ». un casello in cemento sbarrato da due stagge
di grazia. -scherz. digerire un cibo. goldoni, x-107: dentro
, x-107: dentro lo stomaco / ho un acido insoffribile, / che struggerla in
acido insoffribile, / che struggerla in un dì più di sei pecore.
.. e puliano / han fatto un mar di sangue il verde piano. erasmo
s'io voglio vendicarmi, può in un punto / struggervi, incenerirvi.
-sbranare, maciullare la preda (un animale). giraldi cinzio, iii-7-44
/ ma intiero non gli lassa pur un osso. salvini, 23-35: quanti
mari, sperando dagli effluvi delle onde, un conforto al malanno che lo strugge.
-consumare lentamente, travagliare interiormente (un sentimento, in partic. l'amore,
sentimento, in partic. l'amore, un desiderio, un pensiero, un ricordo
partic. l'amore, un desiderio, un pensiero, un ricordo).
, un desiderio, un pensiero, un ricordo). bonagiunta, xxxv-i-260:
del canto / e ne strugfe perenne un desiderio / sempre nuovo ed affranto. deledda
l'animo, il cuore; pervaderlo di un sentimento che è al tempo stesso di
rattristare. pea, 7-590: ad un panorama tanto squallido, all'abbandono che
a quattrini. 8. sconfiggere un avversario, sbaragliarlo. iacopone, 62-72
romana non mancò che d'essere forti d'un vincolo unitario, nessuna lega apparisce,
e di municipi, che roma struggeva d'un cenno. -con uso recipr.
di due pontefici e si struggeranno l'un l'altro ed abbasseranno il papato assai.
reprimere il vizio o terrore; cancellare un peccato. compagni, ii-219: se
. 11. confutare, controbattere un argomento. giamboni, 8-ii-336: tullio
far finire o cessare una situazione favorevole, un bene, la vita, quanto appartiene
[saturno] figurato vecchio, con un fanciullo in mano cn'egli divora, per
la mente, i pensieri; cancellare un sentimento, un ricordo, una passione.
i pensieri; cancellare un sentimento, un ricordo, una passione. g.
tabbominevol trono / per te contaminato. in un potessi / strugger così della esecrabil nostra
ardeva nel petto. -vanificare un progetto, la speranza, un impegno.
-vanificare un progetto, la speranza, un impegno. chiari, 3-26: dichiarata
del calore; liquefarsi, fondere (un metallo, la cera, il ghiaccio,
x-53: che cosa è la beltà? un seren che poco dura, / una
dove el [il traditore] passa sia un mongibello, / tal che pure a
gioietta, io ti sento struggerti per un pianto che non puoi piangere, e ti
conto a spasso. tahucchi, 6-74: un pensionato che si strugge di solitudine.
struggere: statue di cera avvicinate a un gran fòco. -essere pervaso,
in modo sempre più vivo, da un intenso sentimento, da un'emozione profonda
annunzio, iv-2-365: l'avete mai guardato un uomo mezzo morto di fame? e
per istoria ch'ella si struggea per un toro. carducci, ii-10-282: chi sa
e le calli cieche come i corridoi di un ergastolo, si sentiva di nuovo vacillare
... /... / un povero bambino che dentro sé si strugge
fugge. pananti, i-106: é un pezzo che mi struggo, ma son stracco
20. applicarsi con impegno a un lavoro, a un'attività; affaticarsi
gloria divina, non perciò vi spende un sospiro, né troppo si consuma con le
cosa faticare, sudare, struggersi ad un tavolino, per far una teatrale composizione,
, ii-4-343: quest'altra settimana ti manderò un articolo per l'« ateneo ».
'l sangue, / gridando: « d'un gentil desire avampo, / co''l
le parole di nuto, venne nell'animo un desidero sì grande d'esser con queste
comesse a messer ruberto pucci che attendessi un poco a quel che io facevo. b
a poco, narrami ogni cosa in un tratto. panigarola, 2-424: si strugge
di te, mancandone da più d'un mese in poi. pirandello, 8-910:
struggo. 22. placarsi (un desiderio, uno stato d'animo);
d'animo); perdere intensità (un sentimento). g. b.
: il mondo non ha bisogno d'un gran numero di questi uomini, ma
: deplorava una gioventù destinata a struggersi in un lento martirio. d'annunzio, iv-1-734
misterioso, inconoscibile, che la stringe con un pugno di ferro; ed io la
: essere molto tenero e succulento (un cibo). grazzini, 2-346:
: piangere a dirotto, abbandonarsi a un pianto disperato. colombini, 68:
possiamo nel camposanto / più prendere sonno un minuto, / cné sentiamo struggersi in
1-344: certe volte, specie dopo un lavoro intenso o la vista di cose che
questo pappalasagne e struggibroccoli, / e un giorno la vien giù perche già tuona
strugiménto), sm. distruzione di un edificio o di una città; disfacimento,
dì dietro alla partenza de'padri scese un diluvio d'acque dalla provincia d'huquàn per
, se, per esempio, in un paese si consumassero cinquantamila botti di vino
ne raccogliessero, sopravvenendo in questo paese un esercito improvvisamente, incari- sce il prezzo
ho cenato in sancto lorenzo e beuto un poco di greco: non che mi paia
viene lo strugimento. pananti, i-297: un giorno pieni di scoraggiamenti / s'alzaron
continuo struggimento, tassile il core roso da un serpente en- fiante. ricchi, xxv-1-196
che tu, che hai i nervi un po'deboli, devi evitare. barilli,
in capo... somigliando questa volta un prudente, fece vista di bersela.
struggimento senza lagrime. tabacchi, ii-33: un disagio, come una tenue malattia;
una tenue malattia; non paura; piuttosto un misto di insicurezza e di struggimento,
, di dietro la prima quinta, un padre che strascicava una gamba e leggeva i
l'inferno e tutto il mondo come un uovo fresco, e gli uomini armati
ampi tesori? -divoratore insaziabile (un animale). g. gozzi,
gozzi, 1-322: non poteva bacco sofferire un animale struggitóre delle viti e delle uve
esistenza. ma la longevità è forse un bene? -venatorio. a
t'accende. -che provoca devastazioni (un fenomeno natura- le). varano
, cruccio interiore, sofferenza prolungata (un sentimento, una passione). imperiali
attenua o elimina uno stato d'animo, un sentimento. cesarotti, 1-xxxii-290: 0
. e. gadda, 6-183: strigneva un mazzetto de pennelli, da spennellà co'
, si gnente fnente j'avesse trovato un quarche strugnoccolo, a quarchi- una.
, con valore intens., e da un denom. da trugolo per trogolo (
: detto o fatto di strullo. 'fa un monte di strullerie. colle sue
: c'era una vecchia che aveva un figliolo per nome giannone che passava per
capisci? bisognerebbe che dio le mettesse un poco di giudizio. bacchetti, 10-31
la baccante. ma il dottore! un uomo intelligente, dignitoso, pieno di
ben volentieri a mia istanza a mandarvi un trasunto di tutte le sue osservazioni fatte
onesta. 4. ridondanza di un testo letterario. mazza, ii-165:
altra parte non si staccò mai da un sentimentalismo da ceto medio né tanto meno
. -imputabile agli strumenti impiegati (un errore di rilevazione). galileo
bene strumentale, quello usato per produrre un altro bene o servizio; si distingue in
materie prime, si estingue totalmente in un solo atto di produzione, e in
9-229: generalmente l'istruzione è adesso considerata un bene strumentale. -sostant.
a contatto nei diversi campi. hanno un atteggiamento'paternalistico'verso le classi strumentali? o
, diremo che essa ci è parsa un poco smussata e poco tagliente, molto
l'universo delle cantate, resta sempre un poco l'altra faccia della luna.
istramentali. arbasino, 3-116: da un punto di vista economico, è difficile
è difficile che emerga oggi in germania un grosso autore di sinfonie, o comunque
. 4. disus. proprio di un organo sensoriale. b. segni,
offesa strumentale, che colpisce o interessa un organo o un apparato. redi,
che colpisce o interessa un organo o un apparato. redi, 16-v-368: si
, 4-38: per vizio strumentale intendasi un guasto avvenuto in alcun viscere.
naturale si serve la causalità efficiente di un altro agente per produrre un effetto che
efficiente di un altro agente per produrre un effetto che essa di per sé non
spirito, e ciò mediante la intervenzione d'un terzo principio che è la visione ideale
strumentali... o hanno avuto un significato di innovazione filosofica? 6.
... configurandosi metricamente in una un po'cascante terza rima d'ambiente paesano
sintattica, non comunicativa di contenuti (un nesso grammaticale). guarini, 2-149
, 2-149: guardesi che nel legare l'un concetto con l'altro non si replichi
pirrone discorre. 9. attuato per un secondo fine al di là di quello
al di là di quello apparente (un comportamento); non perseguito per se
stesso (uno scopo), ma per un altro che non si può o non
dichiarare. -anche: volto a conseguire un risultato secondario, ulteriore rispetto a quello preminente
sono rappresentati dal fatto che l'inchiesta è un metodo... e politicamente fecondo
cui si consegue il fine specifico di un genere letterario. guarini, 1-ii-2-246:
eccellenza che ciascun'arte ha due fini, un che si chiama strumentale e l'altro
; utilità. -econ. attitudine di un bene economico a essere usato per produrre
rappresentazione, sovrappone alla propria originaria strumentalita un valore di forma? calvino, 13-124
vale. - in partic.: forzare un testo a sostegno e a dimostrazione delle
costretta a parlare. lo fa con un procedimento accumulativo, inglobando e stratificando paesaggi
. mus. eseguito da soli strumenti (un brano voca- le). strumentalizzazióne
2. per quanto serve, limitatamente a un uso elementare. sciascia, 4-69:
calvino, 13-123: l'italiano da un pezzo sta morendo... e sopravviverà
vari strumenti; eseguire la strumentazione di un brano musicale. v.
che mi interessa è che lei strumenti un po'di più la frase polemica su vigorelli
3. redigere lo strumento di un contratto in forma di scrittura pubblica.
4. figur. ant. attuare concretamente un proposito. -anche assol. 5
strumentario: atto a far fede in un atto notarile. arlia, 300:
300: il valeriani, avendo letto in un paragrafo del codice penale come in certo
aventi le condizioni per potere far fede'in un istromento, scritta, o atto notarile
l'insieme degli strumenti necessari a svolgere un mestiere, una professione, un'arte;
il femminismo sono assai piu comprensibili da un punto di vista adleriano, che con lo
distribuito fra i vari strumenti esecutori (un brano musica- le>- barilli
, condotte, sviluppate, strumentate con un gusto e una gioia finissima. montale
accompagnamento musicale (una parte vocale, un recitativo). algarotti, 9-30 [
(voltando lo spartito, e accennando un poco sottovoce il motivo della aria)
mus. che attua la strumentazione di un brano musicale. tommaseo, app.
. v.]: il verdi è un valente strumentatore. arbasino, 7-109:
strumentatura, sf. mus. strumentazione di un brano musicale (e la tecnica seguita
di quelli che corredano una macchina, un veicolo, ecc. p.
allarme sono rudimentali: non c'è neppure un equivalente affidabile della squadra e del filo
363]: vi è... un altro aspetto, oltre questo che chiameremo
e. cecchi, 6-72: in un diluvio di musica che, ininterrottamente per
teatro; e da ultimo travolge in un comune delirio solisti, pubblico e strumentisti
largo, e il clamore continuava come un gran vento nel teatro. montale,
-ci). scritto per strumenti (un brano musicale); eseguito con soli strumenti
con soli strumenti (la versione di un brano vocale). migliorini,
ancora vergini. -in unione con un attributo o con una specificazione che indica
o professione. baldelli, 5-6-349: un cacciatore, con l'abito succinto, con
cavalli per lo bagaglio: uno porta un letto da campo, i transpontini,
. gozzi, 552: quando un coltello, un'ascia, una scure o
: correte alla polizia, a chiamare un delegato, le guardie, un medico
a chiamare un delegato, le guardie, un medico, con gli strumenti per scassinare
terapeutico: mezzo usato nella cura di un malato. f. basaglia, 1-ii-229
era ratificata senza tortura, e in un altro luogo, di dove non si potesse
il busto. non c'entrava neppure un boccone con quegli strumenti di tortura.
4-36: ben v'avea gente più d'un milione, / ch'eran venuti per
segnalatori, quando sono atti a rilevare un fenomeno o una grandezza ma non a
in cui si produce il movimento di un indice su una scala tarata, o
tuoi stromenti per fare il rilievo d'un terreno che nessuno prima di te ha
o aerea o per la marcia di un veicolo terrestre; i quadranti indicatori sono riuniti
sono riuniti su una plancia o su un cruscotto in vista diretta del guidatore o
: il nostro autore accoppiò con l'orologio un ottimo strumento per le sfere celesti.
. -strumento ottico: quello che attraverso un sistema di lenti, raccogliendo raggi luminosi
. doni, 192: l'anima d'un uomo è l'armonia, e tutti
, voci che andavano al cielo, un romore che assordava. manzoni, fermo e
che aron li legga simultaneamente pari a un direttore d'orchestra che chiami tutti gli
, se lo strumento viene percosso con un corpo o utensile afono; a concussione
una bacchetta o di una lamina su un corpo dentellato; a pizzico-, a
mediante sfregamento delle dita, o di un arco, o di un cilindro rotante
, o di un arco, o di un cilindro rotante); strumenti a pelle
mediante percussione, una membrana tesa sopra un risonatore, come avviene nei tamburi:
pizzico (con le dita, con un plettro, ecc.), percussione
corda. montale, 3-144: condivideva con un altro pigionale,... da
canti / dolci strumenti: e fatto un lieto coro, / a voi sen giro
. -per simil. rumore armonioso come un suono; suono della vita della natura
il vento che stasera suona attento / -ricorda un forte scotere di lame - / gli
, per procurarsi qualcosa con vantaggi o un bene materiale. -in partic.:
ingrandire e indorare gli oggetti, ed era un ottimo strumento della sua vanità non piccola
: la cambiale è la prova di un vizio, di una sregolatezza. la scadenza
strutturale dei miti, intellettivo, / un lume egli è sopra eccedente immenso, /
, / in la semiologia, un uso rinnovato della psicoanalisi, un uso rinmodo
semiologia, un uso rinnovato della psicoanalisi, un uso rinmodo tenebroso ed afflittivo, /
di cui si avvale uno scrittore o un artista nel compi 10.
macedone... si fa della religione un istrumento di non è opra d'un solo
religione un istrumento di non è opra d'un solo artefice, né d'un'arte sola
regno. pasolini, 10-101: faccio un solo esempio, anche se appacapuana,
modo da autorizzare il governo a fissare un prezzo per il frumento diverso da quello
: la lingua non può essere considerata come un semplice strumento che si possa assumere dove
non dèe mai creare nel proprio seno un sì fatale stromento di servitù, né
ha servito per stormento di questa trappola d'un sordo, muto e pazzo, accioché
]: di bambino fastidioso: 'tu sei un grande strumento. chètati, strumento'!
simili. 'è uno strumento... un certo strumento, che c'è da
. dir. atto pubblico, redatto da un notaio nelle forme prescritte, idoneo a
forme prescritte, idoneo a costituire prova in un eventuale giudizio. -ant. strumento confessionato
armario / de le scritture, finché truovi un ruotolo / di strumenti, che parlan
al pupillo uno stromento di compra d'un gran tenimento nelle vicinanze di lugo. a
opporre. muratori, 7-i-312: in un riguardevole strumento di concordia fra il vescovo
invece zamberlani filoveneziani. un coro ostilissimo, accompagnato dai soliti strusciamenti dei
barra di ferro nelle mani inesperte di un dilettante diventa forse uno strùmmolo.
; che ne presenta tumefazioni tipiche (un organo). soderini, ii-376
. che ha forme curve, tondeggiante (un oggetto); nodoso (un ramo
(un oggetto); nodoso (un ramo). fr. colonna,
-irregolare, frastagliato (la cresta di un monte). fr. colonna,
. che ha piumaggio multicolore, variopinto (un uccello). trattato del governo degli
{ strùscio, strusci). sfregare un oggetto contro un altro o contro una
, strusci). sfregare un oggetto contro un altro o contro una superficie trascinandolo più
strusciandola sui pantaloni. -sfregare un fiammifero contro una superficie ruvida per accenderlo
accenderlo. fucini, 325: fece un salto sul letto, s'avventò alla scatola
: anch'io, di notte, strusciando un cerino / sul muro, accendo cauto
corridoio. -pulire il pelo di un animale, in partic. di un cavallo
di un animale, in partic. di un cavallo, lisciandolo e spazzolandolo.
altra parte del corpo (una persona, un animale). serao, i-359
g. f. achillini, 59: un servo andò cercando ercule tanto / che
. cassola, 9-120: irma aveva un baffo marrone; anna glielo disse:
strussia, come broccato e broccatello fosse un canovaccio. pratesi, 5-5: il terzo
significa vagabondare senza meta, sì con un pizzicore galante. = voce di area
tose. passare la mano sui rami di un albero per staccarne le foglie.
mano si striscia sopra de'rami d'un gelso a portarvi via la foglia.
contro qualcosa o addosso a qualcuno (un animale). pascoli, 289:
mattina a sera... senza buscare un sostentamento agiato per sé e per la
la smania di tutti i borghesi, distrusciarsi un po'alle autorità ed a'servitori.
13. passeggiare per le vie principali di un paese o di una città in ore
si struscia, si passeggia, si prende un caffè. 14. locuz. -strusciare
in grandissimo moto, e se vedesseno un poco di forze e favor per la liga
. = etimo incerto: forse da un lat volg. * extrusàre, deriv.
col cencio. -ripetuta lavatura di un indumento. jahier, 33: le
3. strisciata compiuta dalla ruota di un veicolo sul fondo stradale. c
», diss'egli, « porta qua un altro mezzo -con uso iperb. caduta
migliore / e più bello d'un uom struggere il vitto / senza ga-
lasciato su una superficie dallo sfregamento di un corpo. p. bargellini [in
non sudicio, ma uno strusciato, un levigato fatto dalle donne nel rimboccare il
struscinìo, sm. rumore prodotto da un oggetto o da un corpo che sfrega
rumore prodotto da un oggetto o da un corpo che sfrega su una superficie.
continuo dei piedi, dal trascinamento di un corpo, dalla caduta di uno o più
di gente, / e suona suona un campanello / sul dolce mezzodì. borgese,
invano, per non sentire lo struscio di un corposulla polvere. fratelli, 5-52: tanto
, 5-52: tanto godeva della poesia che un mormorio, uno struscio di piedi,
uno struscio di piedi, lo scricchiolar d'un banco, lo facevano trasalire. il
struscio di cosce assorbono la giornata di un uomo. -sfregamento dei denti.
5-ii-580: il podestà si era appartato per un ultimo rassetto alla sua toeletta e un
un ultimo rassetto alla sua toeletta e un ultimo struscio ai denti [col fazzoletto]
radente. baldini, 10-69: vedere un quadrimotore passare di struscio sulla canonica ai
lo stato del papa... era un luogo dove si accordava un generale perdono
. era un luogo dove si accordava un generale perdono... con lui pensava
struscio fermarsi sulla strada reale fuor d'un caffè. m. crippa [« panorama
e. gadda, 7-289: volendo piacere un po'a tutti, siamo portati a
, 1-vi-452: v'ha per giunta un francese 'maitre industriel'che sotto il patrocinio di
liquefatto per effetto del calore; fuso (un metallo, la cera, un grasso
(un metallo, la cera, un grasso, ecc.). novellino
neve strutta. -sciolto o diluito in un solvente. valerio massimo volgar.,
(una persona, il corpo, anche un animale). caro, i-202:
sono i tisichi. dottori, 1-233: un messaggio apportator di male /..
pananti, ii-280: si dice d'un uomo magro, strutto, allampanato:
, allampanato: « è secco come un uscio ». bresciani, 6-xiv-152: 1
: quella signora pareva essere stata bella, un tempo..., ma allora
occhi). viani, 10-349: un san lazzaro scarno e sdrenito, con gliocchi
suo am- basciadore, il quale parca un rigogolo più tosto che persona.
miseria (una persona); sperperato (un patrimonio). anonimo [in
nulla sì structa! -prostrato da un intenso sentimento amoroso. niccolò del rosso
loro. 8. annullato (un pensiero, un sentimento). niccolò
8. annullato (un pensiero, un sentimento). niccolò del rosso,
, 2-2-163: l'aggiunser a roma con un ponte sicuro e grande e di struttura
di struttura eterno. bandello, ii-1068: un tempio vidi altiero e venerando / di
grande precisione, tutti i particolari di un settore di due piani, le strutture d'
ecc.). -in unione con un agg. che ne designa il materiale
5. disposizione e ordinamento complessivi, in un testo scritto, letterario e non,
, un'istituzione, la società o un suo settore, un'attività collettiva,
. -ant. costruzione di un edificio. c. campana, 28
basilica. 2. ordinamento urbanistico di un centro abitato o di un quartiere.
urbanistico di un centro abitato o di un quartiere. ramusio, iii-337: trovai
urbana così fragile. -disposizione pianimetrica di un fondo. arbasino, 11-8: un
un fondo. arbasino, 11-8: un fondo..., organizzato secondo la
complessiva degli elementi costitutivi e funzionali di un oggetto, in par- tic. di
tic. di uno strumento meccanico o di un veicolo. lengueglia, 1-256: le
. 7. organizzazione e articolazione di un complesso di idee, di nozioni,
, 1-i-76: ecco cambise, ch'in un colpo atterra tutta la virtuosa struttura ch'
e costitutivo di una realtà, di un fenomeno, di un pensiero, di un
realtà, di un fenomeno, di un pensiero, di un comportamento, di
un fenomeno, di un pensiero, di un comportamento, di un'attitudine; fondamento
. procedimento di lavoro organicamente configurato secondo un preciso insieme di regole. einaudi,
anatomica complessiva e costituzione dei tessuti di un organo interno o esterno del corpo umano
del corpo umano o animale o di un organismo vivente nel suo insieme.
intercorrono fra gli elementi che appartengono a un aspetto o a un ambito della vita
che appartengono a un aspetto o a un ambito della vita di un gruppo umano.
aspetto o a un ambito della vita di un gruppo umano. 12. bot.
disposizione dei diversi sistemi di tessuto in un organismo. a. cocchi, 5-1-193
configurazione del tronco e dei rami di un albero. parini, 676: dilèttati
struttura, le fibre e le giunture di un albero e delle sue rame.
disposizione degli atomi entro la molecola di un composto; il modo cioè col quale gli
reciproche relazioni fra le attività che contraddistinguono un sistema economico (in partic. nell'espressione
espressione struttura economica o in relazione con un agg. che ne qualifica l'ambito
proprio quello che sembra significare, cioè un rivoluzione che fin da principio è esplosa
catene montuose (anche in relazione con un agg. o con un'espressione che ne
stessa struttura sismogenetica. la forma esteriore di un qualche genere della letteratura po19. inforni
inforni. complesso di operazioni usate da un polare, forme collaudate da un lungo uso
usate da un polare, forme collaudate da un lungo uso, che ne fa quasi sempre
poesia'? gramsci, 6-34: farinata d'un tratto muta carattere: strutturale, agg.
, morfologici, lessicali, sintattici) di un sistema di comunicazione verbale (lingua,
, le parole latine introdotte sono d'un latino avviato e diventato volgare. pasolini,
(frase, periodo, discorso) di un sistema linguistico (e l'espressione ricalca
potrebbe dire che la struttura profonda di un enunciato è tipica della lingua portoghese,
miner. disposizione delle molecole che costituiscono un minerale (anche in relazione con un agg
un minerale (anche in relazione con un agg. che la specifica: struttura
la costituzione psichica di una persona o di un gruppo. musatti, 1-ii-366:
partic. di natura narrativa, di un sistema di comunicazione, scritto e mio
, 513: vi è fra l'altro un folto gruppo di paesaggi rupestri, alcuni
. p. saraceno, 82: in un gran numero di paesi esistono problemi di
, di una parte di esso o di un organo. c. e. gadda
estetico e formale le strutture portanti di un edificio. -materiali strutturali: materiali da
nare la struttura di una molecola, di un composto chimico, di una sostanza o
chimico, di una sostanza o di un materiale. -colore strutturale, colore
», 2-x-1985], iii: quando un colore non è dovuto a pigmenti ma
che stabilisce la successione di aminoacidi in un polipeptide e che non regola gli altri
e di interazione fra gli elementi di un sistema segnico. migliorini [s.
così mi proporrei di mostrare che da un certo punto di vista la critica testuale è
. psicol. proprio della personalità psichica di un individuo; che si riferisce al processo
elementi linguistici, considerati come parti di un ordinamento strutturale e di un insieme di
parti di un ordinamento strutturale e di un insieme di fenomeni in continua interdipendenza e
cominciò ad avere qualche informazione chiara su un tentativo di ricerca fonica nei versi esperito
, filmica, ecc.) come un insieme organico scomponibile in elementi e unità
tipo, lo strutturalismo invece tende a un innesto pacifico in questo. 7.
intesi come componenti dell'insieme organico di un processo psichico. = deriv. da
g. contini, 22-270: era un sonetto con una funzione, come direbbero
: vent'anni fa bastava al critico italiano un codice crociano o un codice positivistico,
al critico italiano un codice crociano o un codice positivistico, due anni fa bastava
codice positivistico, due anni fa bastava un codice stilcritico, ora occorre...
codice stilcritico, ora occorre... un codice strutturalistico. strutturalità, sf
. definita configurazione spaziale e dimensionale di un oggetto o di un'opera artistica.
strutturare, tr. costituire e disporre secondo un modello organico e compiuto.
strutturare), agg. organizzato secondo un ordine, una gerarchia o un determinato
secondo un ordine, una gerarchia o un determinato sistema di relazioni (la società
sistema di relazioni (la società, un organismo, ecc.).
è ignorarli. 2. costituito secondo un criterio ben definito (un'opera letteraria
sf. sistemazione e organizzazione, secondo un ordine stabilito, di un apparato, di
, secondo un ordine stabilito, di un apparato, di un complesso, di
ordine stabilito, di un apparato, di un complesso, di un'attività, di
complesso, di un'attività, di un sistema produttivo. pratolini, 10-107
industrie più perfezionate. ora magari è un po'invecchiata, avrebbe bisogno d'una nuova
idea, di un'attività intellettuale o di un modello di pensiero. pasolini,
f. basaglia, 1-i-207: esiste un altro, diverso modo di vivere la
piccola, lunghe zampe nude terminanti con un piede dotato di due dita rivolte in
. busi, 16-21: sta mettendo su un allevamento via l'altro di bestiame d'
. soldati, v-244: le ho comprato un paio di pianelle scendiletto, di raso
imbarazzante per non affrontarla, anche con un comportamento codardo o rinunciatario. ghislanzoni,
immagini. si sente in questi casi un po'struzzo. pasolini, 20-162: ahimè
la quale lo struzzo, di fronte a un pericolo, nasconderebbe la testa sotto l'
6-62: chi senza freno in s'un destrier galoppa, / chi lento va
e col bue, / altri salisce ad un centauro in groppa, / struzzoli molti
-in espressioni comparai, per indicare un fìsico magro e allungato o grande ingordigia
altro che vermi netti. -essere un passerotto maggiore di uno struzzolo: risultare
passerotto maggiore di uno struzzolo: risultare un grave errore, una svista madornale.
.. o questo sì che sarebbe un passerotto maggior d'uno struzzolo!
. in modo o con mezcacciarsi in un angolo della camera. giusti, 4-i-176:
alto sino alla nuca e sostenuto da un filo di ferro; diffuso in francia dalla
2-1-33: né mai vi si sente un triste odore, conciosiaché le giunture delle
, 16-iii-59: lo copriva subito con un altro simil tegolo, e stuccava le congiunture
2. figur. saziare, suscitando un senso di nausea (un cibo,
saziare, suscitando un senso di nausea (un cibo, un sapore intenso).
senso di nausea (un cibo, un sapore intenso). - anche assol.
: una pazienza e... un dolciume che avrebbero intenerito un artista e
... un dolciume che avrebbero intenerito un artista e stuccato un filosofo. calvino
che avrebbero intenerito un artista e stuccato un filosofo. calvino, 20-148: questo sistema
battute, a motti di spirito, dopo un po'stucca. 4. rifl
annoiarsi, stufarsi di un'attività, di un certo comportamento, di una persona.
metallica); decorato con stucchi (un edificio). -per simil.:
una tavola. carducci, iii-3-69: un grosso angel paffuto / che ne le chiese
diosità. magalotti, 28-285: un redicolo giudizioso della stucchevo- 1 aggi ne
giudizioso della stucchevo- 1 aggi ne d'un dottore. l. bellini, v-386:
giovane marchi lucrava sulla vendita delle figurine un leggero benefizio proporzionale, che nel gergo
sazietà o causa nausea, disgusto (un cibo, un sapore o, anche,
nausea, disgusto (un cibo, un sapore o, anche, un odore troppo
cibo, un sapore o, anche, un odore troppo intenso).
riguar- devoli. cicognani, iii-2-129: un sapore dolciastro, stucchevole, e appena
e appena buttato giù il sorso, un fuoco... nello stomaco.
stucchevole. l. pascoli, i-37: un oste più sgarbato, più svenente,
svenente, più stucchevole e più odioso d'un corteggiano affettato. p. e.
d'annunzio, iv-1-249: la rendeva un po'stucchevole quel certo sentimentalismo esaltato.
di affettazione, frivolezza o pateticità (un comportamento). pontormo, 1-41:
: forse non c'è di meglio d'un buon sangue gotico per dar fuori un
un buon sangue gotico per dar fuori un barocco non stucchevole, non accademico, tutto
sf. nausea, disgusto causati da un cibo troppo dolce o sazievole, da
cibo troppo dolce o sazievole, da un sapore o un odore eccessivamente intenso.
o sazievole, da un sapore o un odore eccessivamente intenso. 2.
senso di fastidio e di tedio provocato da un comportamento affettato e lezioso o da uno
affettato e lezioso o da uno scritto o un discorso monotono, prolisso. manni
3. carattere di uno scritto, di un discorso o di un comportamento banale,
uno scritto, di un discorso o di un comportamento banale, ripetitivo, prolisso che
termometro. monti, i-268: trasmetto ad un amico di faenza uno stuccio con entro
1-i-447: 'stuccio': è la fasciatura ad un legno fatta con cavi.
quella impiegata in edilizia è costituita da un impasto di scagliola, colla forte e
tale materiale. beltramelli, 11-193: un grande letto nuziale, a baldacchino,
sino a farla diventar bianca come quella d'un fantasma. 4. ant
: era viltade espressa, / conveniente a un uom fatto di stucco, /
parte di maniera da fame venir voglia ad un uomo di stucco. goldoni, iii-12
più vedere, si fa ridicolo. è un uomo di stucco. manzoni,
azeglio, 7-i-38: non creda che son un uomo di stucco, se l'occasione
di vino che non ne sorbisse suso un sorso. buonarroti il giovane, 9-477:
stucca, sf.): quella un tempo usata dai tornitori per affilare i loro
ha la consistenza dello stucco (un terreno); pastoso, denso.
tenace. 2. nauseante (un cibo). tommaseo [s.
per lo più giovane, che segue un regolare corso di studi medi o è
: fue ne la città di padova un giovano studiente forestiero. fioretti, 2-27 (
, sf. l'insieme degli studenti di un corso o di una facoltà universitaria,
psicologica o sociologica (una persona, un gruppo). papini, ii-529:
dall'osservazione. capuana, 1-ii-9: studiacchiata un po'di teologia, come avrebbe studiacchiato
po'di teologia, come avrebbe studiacchiato un po'di codice o di medicina all'
. mi sono ingegnato, ho studiacchiato un po', alla meglio. = frequent
. g. gozzi, i-26-75: furono un tempo certi giovanotti studianti, i quali
studianti, i quali... facevano un gran ragionare della luna. carducci,
lo tirò appresso di sé per fare un allievo. bresciani, 6-xiii-360: vo che
'setta'. panzini, ii-624: era un gran studiante, che aveva in mente i
mentale costante e metodica una disciplina, un argomento, un'arte o una tecnica al
altri strumenti, spesso sotto la guida di un insegnante. citolini, 480:
. giamboni, 10-34: qui ha un valletto che da teneretto è nutricato in
se stesso. -assol. seguire un regolare corso di studi, in partic.
di studi, in partic. presso un istituto scolastico o una facoltà universitaria.
studiato avesse,... era un famoso predicatore. costo, 2-535: aveva
, 2-535: aveva studiato in napoli un giovane figliuol d'un povero linaiuolo. gorani
studiato in napoli un giovane figliuol d'un povero linaiuolo. gorani, 2-i-16:
(250): quando vogliono imbrogliare un povero figliuolo, che non abbia studiato,
che non abbia studiato, ma che abbia un po'di., so io quel
-intr., in relazione con un compì, di argomento introdotto dalla prep
porran studiare. -in relazione con un compì, introdotto dalla prep. per
e studiato. 2. trattare approfonditamente un argomento in uno studio critico; farne
3. analizzare attentamente una situazione, un problema o un progetto, al fine
attentamente una situazione, un problema o un progetto, al fine di giungere a una
-escogitare modi o mezzi per ottenere un risultato; individuare un piano o una
mezzi per ottenere un risultato; individuare un piano o una linea di condotta per
o una linea di condotta per conseguire un obiettivo. -studiarle tutte, vagliare ogni
la signora... alla presenza d'un provetto cappuccino aveva studiati gli atti e
cercare di comportarsi o di agire secondo un progetto o un calcolo più o meno
comportarsi o di agire secondo un progetto o un calcolo più o meno equilibrato, di
di raggiungere uno scopo o di ottenere un risultato impegnandosi con serietà e applicazione.
loro. -affrettare l'esecuzione di un compito. ugurgieri, 186: senza
ant. curare e accudire una persona, un animale o anche il proprio corpo con
e con altrettanti unguenti. -alimentare un sentimento. panfilo volgar., 47
veneziani, 100: arda sen- pre un gran cesendelo de note, ebia libra i
grosso i alo mese. -lavorare un terreno. bartolomeo da s. c
la particella pronom. sforzarsi di ottenere un risultato o di tenere un certo comportamento;
di ottenere un risultato o di tenere un certo comportamento; impegnarsi, adoperarsi,
: mi studiavo di dare al mio discorso un accento freddo e distaccato. 12
/ via più si studia; ed ecco un altro fiero / colpo, ch'avea di
della notte e uscir fuori col passo di un tempo. arpino, 12-58: nessuno
proposito, in modo intenzionale; con un fine preciso. l. bellini
penetrante. borgese, 1-395: parlava con un tono studiatamente rude e solerte. moravia
ravvolta studiatamente intorno al capo, come un turbante. 3. in modo
. ricercatezza di uno stile, di un linguaggio, di un'opera.
fatto oggetto di studio, di apprendimento (un argomento, una disciplina).
... valermi de lo studiato d'un valentuomo vostro pari. grillo, 1037
studiato. -imparato a memoria (un canovaccio, un verso). goldoni
-imparato a memoria (un canovaccio, un verso). goldoni, i-943:
, esaminato a fondo, analizzato (un fenomeno, un provvedimento). tenca
fondo, analizzato (un fenomeno, un provvedimento). tenca, 1-72:
di destare stupore e la smania di crearsi un successo. d'annunzio, 8-157:
e ricerca formale, a volte eccessivi (un discorso, un componimento).
, a volte eccessivi (un discorso, un componimento). b. davanzati
, 13-223: voi stasera avete di fronte un poeta di versi studiati. -ritratto
versi studiati. -ritratto dal vero (un soggetto). r. borghini,
attentamente, per lo più per conseguire un fine preciso, o scopi che possono essere
essere di inganno, di sfoggio (un comportamento, un'azione, anche un
un comportamento, un'azione, anche un discorso, uno scritto). b
. n. ginzburg, ii-303: è un digiuno studiato, per suscitare compassione e
mi sento accender d'emulo desìo / d'un talento simìl. buonafede, i-117:
naturalezza e di spontaneità; affettato (un gesto, un atteggiamento, un comportamento,
spontaneità; affettato (un gesto, un atteggiamento, un comportamento, anche umacconciatura
(un gesto, un atteggiamento, un comportamento, anche umacconciatura o un modo
, un comportamento, anche umacconciatura o un modo di vestire). -anche sostant
che con diligenza. buonafede, 5-10: un piccolo affronto fatto alla studiata lor zazzera
, 1-09: lucia lo salutò con un inchino e, augurandogli il buon divertimento,
): chi li ricerca con occhio un po'diligente, troverà al fine c'hanno
studiatissimo nelle teste. -che palesa un buon livello di istruzione, di cultura.
me lungo tempo studiate, fu dato un vecchio, avvegna che copioso.
mattezza buona a nessuno, e anzi un pochino cattiva l'una e studiatella e preparata
] era stato studiatóre et avea composto un libro che si chiama lo 'tesoro dei tesori'
verun omo de la compagnia guaitasse l'un l'altro di ferire studevolmente per tollareli la
guidotto da bologna [crusca]: se un ruffiano di mala condizione, lo quale
e all'assimilazione delle nozioni fondamentali di un settore del sapere umanistico, tecnologico o
ortes, 1-184: nelle nazioni essa un originale, o, com'è più probabile
opera nel soggetto. -applicazione di un esercito, di un corpo militare,
-applicazione di un esercito, di un corpo militare, di un soldato alle
, di un corpo militare, di un soldato alle pratiche, agli esercizi e alle
di elaborazione, svolto con assiduità in un campo del sapere o nell'ambito di
, i-27-165: chi mi scrive è un giovane di somma probità, di molto studio
): cameade!.. doveva essere un uomo di studio. visconti venosta,
. piovene, 1-204: io sono un uomo di studio e perdo i sonni senza
umano, nel loro complesso o in un aspetto specifico, al fine di raccogliere
ingegno, onde trovar la via di fare un piccolo tentativo in amburgo per vedere se
più da una persona esperta o da un gruppo di esperti o da organi o
necessario per realizzare umopera, per risolvere un problema, per conseguire un risultato,
per risolvere un problema, per conseguire un risultato, per avviare un'attività, per
per avviare un'attività, per eseguire un provvedimento; esame accurato di una questione
maggiori, per istudio politico, v'ha un perpetuo saliscendi di ricchezza e di povertà
oggettivo una ricerca o una trattazione su un argomento scientifico, politico, filosofico,
a lavorare. d'annunzio, iv-1-160: un terzo libro avrebbe egli voluto scrivere sul
avrebbe egli voluto scrivere sul bernini, un grande studio di decadenza. ojetti,
essenzialmente l'analisi realistica e minuziosa di un ambiente sociale o del comportamento e
studio di costumi e di caratteri di un valore ineguale. 6. in
nella concezione generale o nell'elaborazione di un particolare, la traccia e il lavoro preparatorio
tecniche figurative, oppure come riproduzione di un oggetto, di un paesaggio, di
oppure come riproduzione di un oggetto, di un paesaggio, di un dipinto celebre nei
oggetto, di un paesaggio, di un dipinto celebre nei tratti essenziali. bellori
zola, nudità bianca in contrasto con un gatto nero e con una negra vestita di
paesistici di achille funi sono improntati ad un sintetismo alla derain. gobetti, i-28:
tenere lezioni o corsi di lezioni presso un istituto universitario. l. strozzi
. carducci, iii-5-218: un giovine dal reai governo reputato a 18
-per estens. provvigione corrisposta per un corso universitario. monumenti alla 'laurentii
, xv-341: io non ho né un ariosto né un tasso fra i grandi che
io non ho né un ariosto né un tasso fra i grandi che mi stanno
appositamente arredato e attrezzato, nel quale un professionista o un gruppo di professionisti associati
attrezzato, nel quale un professionista o un gruppo di professionisti associati esercitano la loro
la loro attività (spesso seguito da un aggettivo che specifica la professione che vi
agenzia, che in genere fa capo a un grafico o a un artista pubblicitario affermato
fa capo a un grafico o a un artista pubblicitario affermato. bonavia, 93
i-153: il maschio frequenta lo studio d'un avvocato e si diletta di disegno.
dodici cesari; la quarta, coperta da un grande scaffale di libri vecchi e polverosi
. - locale in cui lavora un pittore o uno scultore. lanzi,
i-174: il suo studio era in un convento di via san primo, con molti
delle attrezzature per girare le scene di un film e in partic. per compiere
la registrazione e la messa in onda di un programma radiofonico; ambiente predisposto per la
registrazione su nastro o su disco di un brano musicale. e. cecchi,
ritratti e servizi fotografici e dotato di un laboratorio per lo sviluppo. soldati
e ostinato in un'attività, in un compito, in un obiettivo che ci si
un'attività, in un compito, in un obiettivo che ci si prefigge, nell'
di comportamento, nel cercare di conseguire un risultato. latini, rettor.,
, 411: pericolo di infervorarsi a un alto ministero civile non già per salda persuasione
, viva sollecitudine per una persona, per un parente, per un amico o,
persona, per un parente, per un amico o, anche, per la patria
nello stile di uno scritto, di un discorso, di un dipinto; calcolo,
uno scritto, di un discorso, di un dipinto; calcolo, affettazione nel comportamento
e inchini, mi son tirato in un canto senza ira né studio. b.
stigliani, i-4: gettonimi in ritrarsi un fior dal seno, / in atto
intenzione di fare qualcosa, di conseguire un risultato. caro, 5-49: suole
studiosamente come senza studio, non solo un uomo o un dio, ma le
senza studio, non solo un uomo o un dio, ma le cose inanimate e
occupazione o intensa e assidua pratica di un comportamento, di un'attività, di
comportamento, di un'attività, di un mestiere; esercizio o complesso di esercizi e
17. opera che è risultato di un lavoro meticoloso e lungamente curato.
/ lo studio di molt'ore in un momento. foscolo, i-82: 1
scopo di fare qualcosa, di ottenere un risultato. dante, conv.,
, dedicarsi a un'attività, a un lavoro, a un compito, a un
un'attività, a un lavoro, a un compito, a un progetto con zelo
un lavoro, a un compito, a un progetto con zelo e sollecitudine.
studiétto. cennini, 3-183: abbi un tuo studiétto, dove alcuna persona non
suo studiolo. aretino, 20-51: sendo un dì seco in camera, porsi a
di santa maria, ii-159: mancava un baullo di due serrature e uno studiolo
genere umano'di leopardi] tutta d'un fiato, e va letta studiosamente da
fu studiosamente fatto correre da berengario stesso un falso rumore ch'egli fosse morto.
, 5-89: la quale aaottagione [di un figlio] il medesimo papa giulio.
, iii-564: ho lettere pressanti di un signore veneziano, giovanetto ricchissimo e studiosissimo
, diceva mia madre, « è un bravissimo ragazzo, così studioso! ».
troppo vecchio ». -che studia un determinato argomento, una disciplina, un
un determinato argomento, una disciplina, un autore; che ne possiede una conoscenza approfondita
capriccio. g. gozzi, 1-462: un peritissimo mago e molto studioso della natura
, 1-i-146: faccio una vita ritirata, un po'studiosa. -cultore appassionato di un'
ancor mi piace veder marcatante / ad un sol motto vender su'mercato, / di
studiosissimi. gramsci, 11-191: esiste un problema della libertà in italia ed è
azione; che si sforza di conseguire un risultato. bartolomeo das. c.
sollecitudine, zelo o ne deriva (un comportamento, un sentimento, un pensiero)
o ne deriva (un comportamento, un sentimento, un pensiero). passavanti
(un comportamento, un sentimento, un pensiero). passavanti, 116:
-accurato, preciso nell'esecuzione di un lavoro. bellori, 2-368: fu
della libertà -avido di preda (un animale). dante, inf.
contrastòe. -risoluto, spedito (un movimento, l'incedere). boccaccio
ii-122: mi fu dato una stufetta con un poco di altra stanza per noi e
sciugare nella stufetta del nostro pasticciere a un poco di fuoco di brace lento lento.
due stufette elettriche... radiavano un caldo fieramente estuoso e sensuoso, snervante.
acqua. pascoli, 1-134: era un di quei cosi, di quei colombini tondi
al ricco. lomazzi, 4-ii-386: un che sia in una tina con una scopetta
lungo e a fuoco lento, in un tegame fondo e coperto, una vivanda,
. -escogitato, pensato a fondo (un concetto); ricercato, affettato (
concetto); ricercato, affettato (un linguaggio). pallavicino, i-728:
. -alquanto elaborato, squisito (un cibo). cavalca, 18-41:
cavarlo [il pugnale], ammannito innanzi un batuffolo di lini finissimi, di esca
garza. e. cecchi, 5-131: un infermo... si rigira gli stuelli
di uno sportello di caricamento e di un tubo di lamiera per convogliare all'esterno
all'esterno i fumi della combustione; un particolare tipo è costituito dalla stufa elettrica
mediante la circolazione dell'aria o tramite un circuito isolante. citolini,
-locale di un'abitazione riscaldato da un caminetto o dalla circolazione di aria calda
monastero di s. girolamo si scoperse un bel pavimento, che pareva di una
autunno ripigliò di nuovo per quaranta giorni un fortissimo decotto di sola polpa di legno
clima. targioni-tozzetti, 12-3-137: ecco un primo abbozzo delle stufe presso gli antichi
di legno, entro la quale apparecchierai un braciere di carbone, su cui metterai tre
] ne fu cucinato, / il quale un cappellan del padron nostro / a certi
2. introdurre un materiale in un forno; sottoporlo al
2. introdurre un materiale in un forno; sottoporlo al calore.
4. ant. lavare qualcuno in un bagno caldo, in par- tic.
caldo, in par- tic. in un ambiente termale pubblico (ed era l'attività
5. immergere le matasse di seta in un bagno di acqua tiepida per ammorbidirle e
. cuocersi a fuoco lento e in un tegame coperto, lasciando consumare il liquido
, 131: piglinsi dopo erbette odorifere con un puoco di basilico e finocchio fresco e
ne stuffino e non piantino al monti un porro in mano. goldoni, xii-464
: l'aveva piantata semplicemente perché a un certo punto s'era stufato di stare a
con valore intens., e da un aenom. dal gr. tùtpog (v
stufatino con molti cniodi di garofano e un pizzico di basilico,... ella
a lungo e a fuoco lento in un tegame fondo e coperto, con raggiunta di
, verdure e liquido di cottura (un cibo, in partic. la car
carne] la farai stuffata ben battuta con un bastone o cannella. g.
libbre di manzo], se vedi / un taglio prelibato, / da farne un
un taglio prelibato, / da farne un buon stufato. goldoni, v-1318: a
apparecchiato: /... / ordina un riso, un lesso, uno stuato
... / ordina un riso, un lesso, uno stuato, / un
un lesso, uno stuato, / un pasticcio, un arrosto, un 'jardinet'.
uno stuato, / un pasticcio, un arrosto, un 'jardinet'. carducci,
, / un pasticcio, un arrosto, un 'jardinet'. carducci, ii-4-330: io
a forza. moravia, xi-208: un buon odore di stufato che veniva dalla cucina
d'ore ventiquattro. -immerso in un bagno caldo (la seta, affinché si
tistone stufo, / egeno affronta con un punteruolo. redi, 16- vii-287:
. oltremodo sazio di cibo o stuccato da un cibo. viaggio degli oratori veneti (
benissimo. 2. stucchevole (un cibo). p. della valle
altre vivande,... mi riescono un poco stufosi. = deriv. da
alle labbra / allor mi gonfia tra un amaro riso. 2. insieme
scorie derivate dal processo di fusione di un metallo. baldinucci, 132: dopo
la parte infima di una categoria o di un ambiente già di per sé spregevole.
). tose. privare della schiuma un liquido in ebollizione o in fermentazione o
credo / che e'non ci rimarrebbe un ricco al mondo. = denom.
, 2-92: la terra nuda con un poca de paglia era el lecto suo,
giardino. d'annunzio, iv-2-207: un servo dormiva sopra una stuoia, co 'l
iii-29: distendo poscia le carte sopra un graticcio o stuora formata di cannucce palustri
tutti i bachi. carducci, iii-19-361: un turbine di primavera butta già ne'granai
2-453: nel mezzo delle tende fecero un tabernacolo chiuso di tavole e di stuore,
il portego, apresso l'armamento, era un puto, che andava ramengando e dormiva
averani, i-188: l'ammantarono [un matto] d'una stoia in cambio
con una corda, e tenea fralle mani un grosso bastone di spino per sostenere il
. b. croce, iii-22-256: un numeroso stuolo di escursio 8
). cavalca, 11-65: trovarono un monaco che si sedeva per vendere le
suo frate che li veniva incontro con un grande stuolo di gente. dante, inf
troppo grosso. della casa, 736: un grosso stuol d'armati filistei / rompe
3-14: non lun- ge scorse / un franco stuol addur rustiche prede. varano,
o di angeli), che abitano un luogo o che si muovono in schiere o
da ferrara, 187: ver è ch'un altro penser me rampogna, / ch'
. caproni, 17: intorno a un falò d'estate / imita selvagge grida /
-in partic.: séguito di un sovrano, di un'autorità. fazio
/ ché sendo al bosco e seguitando un cervo / ed avendo smarrito ogni suo
stuolo, / ferito a'nganno fu da un suo servo. cicerchia, xliii,
umano stuolo è tanto matto / che l'un l'altro conquide / per viver sempre
adamo, / da molti accolto in un, paesi e tempi. 4
da pochi anni in qua esce quotidianamente un stuolo di libri. baldi, 244:
moravia, v-228: poi, tutto ad un tratto la mia mente si riempì di
solo, / ma d'armati non venga un mondo intero. relazione d'inghilterra (
al centro della quale è infisso un palo ornato di ombrelli parasole; intorno
vinto, l'europa sarebbe stata a un pelo di vedere nelle sue provincie gli stupì
. dell'agg. stup 'chiuso con un turacciolo', deriv. da stupé (v
(un'azione, una decisione, un evento, una situazione, una notizia)
canto rauco del 'muezzin'si fondono in un unico stupefacente concerto. cassola, 5-199:
più stupefacente di un'esistenza comune, di un cuore semplice. 2.
bellezza o per l'inusitata stranezza (un paesaggio, un'immagine, un elemento
(un paesaggio, un'immagine, un elemento naturale o architettonico, un'espressione
pavese, 8-16: l'ammirazione per un gran passo di poesia non va mai
(una qualità, una facoltà, un sentimento). ojetti, i-135:
e che può indurre, in seguito a un uso prò
ecc. moravia, 19-19: come un drogato che si sia rifornito del suo stupefacente
avanti, senza ulteriori rifornimenti, per un lungo periodo di tempo. -che
nuove ispirazioni. vedrai! (fiuta un pizzico di cocaina). 6
6. per estens. che provoca un senso di inerzia fisica, di torpore
di torpore psichico, di rilassatezza morale (un piacere, un sentimento, un periodo
di rilassatezza morale (un piacere, un sentimento, un periodo di tempo, un'
(un piacere, un sentimento, un periodo di tempo, un'attività).
fenoglio, 5-i-436: aveva di radio londra un bisogno adrenalinico e stupefacente insieme.
di madina era per i due infermi un soave stupefacente. gramsci, 6-117:
: la prolissità vi acquista... un valore di dimensione; e stupefacentemente accresciuta
religione da schiavi, stupefacienza crudelissima e un governo arbitrario, fiero, tirannico.
colmare di meraviglia, di attonito stupore (un evento, una notizia insolita, inattesa
temporaneamente privo di sensibilità o di mobilità un arto o un organo; aggranchire. -anche
sensibilità o di mobilità un arto o un organo; aggranchire. -anche assol.
raccordato dal menzognero, egli è veramente un non so qual sugo usatissimo nella cina
ché dentro a li occhi suoi ardeva un riso / tal, ch'io pensai co'
. divenire temporaneamene insensibile o immobile (un arto, le membra). - anche
stupefacti. serpetro, 295: calcando un cavallo le vestigie de'lupi, gli si
sterile. mariano marescalco, 1-51: un liquor tanto stupefattivo / che a far
tanto stupefattivo / che a far dormir un uom ha tal potenza / che per un
un uom ha tal potenza / che per un giorno par di vita privo. mattioli
, 26-80: quasi stupefatto domandai / d'un quarto lume, ch'io vidi con
m'era, ché passò via, stato un poco, / non so se stupefatto
profondamente turbato, confuso, sconcertato da un avvenimento penoso, da una malattia,
penoso, da una malattia, da un dolore o di fronte a un pericolo
, da un dolore o di fronte a un pericolo o a una minaccia; atterrito
stupefatto, / isba- lordito che pareva un pazzo. / quando narrava el doloroso
borgese, 1-528: il telegramma aveva suscitato un su e giù di domande ansiose e
attonita meraviglia o ne è caratterizzato (un sentimento, un atteggiamento). d'
ne è caratterizzato (un sentimento, un atteggiamento). d'annunzio, v-1-684
., in un'immobilità, in un silenzio e in una quiete assoluta (
silenzio e in una quiete assoluta (un paesaggio, l'atmosfera di un luogo)
(un paesaggio, l'atmosfera di un luogo). camerana, 169:
. passava / per l'aria stupefatta un glaciale / brivido. d'annunzio, 4-ii-35
. privo di mobilità o di sensibilità (un arto, le membra, una persona
. buzzati, i-601: a morire d'un colpo, fra la stupefazione di tutti
africa occidentale. piovene, 7-479: un giovane scrittore cattolico mi ha guardato con stu
senza tempo e movimento che promana da un paesaggio, che permea un luogo.
promana da un paesaggio, che permea un luogo. pirandello, 8-791: rimarrebbe
annunzio, iv-1-417: rimasi là circa un mese, in uno stato di malessere incomprensibile
stato temporaneo di insensibilità o immobilità di un arto o delle membra. anonimo [
dato da gesnero e aa linneo ad un anitra di becco nero, di colore
la stella del sud. -in un ossimoro. piovene, 10-197: quelle
, 10-197: quelle distese senza fine hanno un aspetto stupendamente mostruoso. fenoglio, 5-i-673
, non esercita tuttavia alcun fascino sopra un diciottenne sergio innamorato di mazzola junior.
ribattere né d'un'ora ne d'un centesimo. 5. con grande
anche per l'eccezionaiità, l'importanza (un atto, un evento, una situazione
eccezionaiità, l'importanza (un atto, un evento, una situazione, un risultato
, un evento, una situazione, un risultato); stupefacente. giusto
2-199: parrà cosa stupenda che egli in un male sì lungo, continuo e così
caso stupendo!) / veggono trasformarsi in un fantasma, / fantasma spaventevole e tremendo
d'annunzio, v-3-665: io dissi in un dramma deriso e vilipeso quel che alfine
: quando tutta una generazione aspira verso un novo ideale è segno che i grandi
ii-1-1: la visitazione di dio è un dolce parlamento che esso fa all'anima
socievolezza del carattere (una persona, un gruppo di persone); insigne, illustre
sempre stupendo, già prima un pezzo con molta prudenza aveva avvertita e
di vita questo fisanello, su cui vorrei un giorno scrivere un libro costruito come un
, su cui vorrei un giorno scrivere un libro costruito come un sonetto. bacchetti,
un giorno scrivere un libro costruito come un sonetto. bacchetti, 1-ii-412: per
i-13-218: ti voglio o mia menghina, un altro solo / tuo stupendo contar pregio
anni 22. misasi, 2-27: un raggio luminoso avvolse la giovane donna che
la magnificenza di quelli architettonici o artistici (un luogo, una città, un edificio
(un luogo, una città, un edificio). de rosa, v-594-147
della stu- penda piazza, astratti come un gioco d'astri, si sono accesi nel-
la vivacità dell'espressione (un'arte, un concetto, un discorso).
(un'arte, un concetto, un discorso). leone ebreo, 404
. straordinariamente armonioso, perfettamente eseguito (un suono, un brano musicale).
, perfettamente eseguito (un suono, un brano musicale). calzabigi, cxxxvii-164
, 1-1222: stupendissimo... è un frammento di 'fuga'. 7.
8. ottimo, prelibato (un cibo, una bevanda); molto
); molto gradevole, squisito (un sapore). g. ramusio,
a. boito, 39: se un sapor foste, egli sarìa stupendo pizzicor di
. pieno, intenso, vivacemente manifestato (un sentimento); che segna un'esperienza
da una ben radicata passione politica (un moto di popolo). goldoni,
(una menzogna) o sostenuto (un comportamento). calmo, 2-375:
al mattino, / ed entrambi si fanno un inchino, / entrano in sgabuzzino,
stupendo, / d'amore e d'un disio di gloria ardendo. 11
, stupendo a dire, / m'apparve un mostro. n. secchi, 13-69
che non poter pure / dirsi l'un l'altro: « me tibi commendo »
provoca stupore, sbalordimento, meraviglia (un evento, un atto, un fenomeno
, sbalordimento, meraviglia (un evento, un atto, un fenomeno).
(un evento, un atto, un fenomeno). leggenda di lazzaro
, xii-148: lo considerava come doveva un cristiano dei primi tempi considerare un pagano
doveva un cristiano dei primi tempi considerare un pagano: un impasto di ignoranza, di
dei primi tempi considerare un pagano: un impasto di ignoranza, di servilità e
egli qualche volta pensando così piangeva come un fanciullo. landolfi, 2-78: aveva il
la nostra vita è, in realtà, un sonnecchiare, uno svegliarsi ed un riaddomentarsi
, un sonnecchiare, uno svegliarsi ed un riaddomentarsi, uno smarrire coscienza e ripigliarla
stupidamente, come fa chi deve mascherare un pensiero molto serio. -in modo
originalità. marinetti, ii-257: abbiamo un profondo schifo del teatro contemporaneo..
, come egli avrebbe detto, in un incidente aautomobile. 3. in
più di personaggi noti o resentativi di un certo ambito di persone. sabbatucci,
coniato da mussolini, sul modello di un precedente 'sciocchezzaio'di giovanni papini, divenne
, 16-viii-1987], 137: mi scrive un gentile signore che... mi
proposito di 'stupidari fascisti', il 'ritratto di un ventennio'che a suo tempo pubblicò quel
stupido. soldati, 2-272: un vigliacco qualunque... ha avuto la
, nell'animo de'messinesi continuava tuttora un resto di sbigottimento, di costernazione e
neppure i vecchi ricordano aver mai veduto un ballo, così magico, stregonesco, stupidificante
causato da una grande meraviglia o da un intenso dolore. d'annunzio,
orazio... sta pur bene a un ventaccio umido e pigro, che stupidisce
tentato di pregare il cielo perché mi concede un po'di omelia stupidità che in società
-infondatezza, superficialità o banalità di un discorso, di un argomento.
o banalità di un discorso, di un argomento. e. cecchi, 5-205
183: che gli uomini lontani ad un modo e dalla stupidità della barbarie e
una collettività, di uno stato o di un periodo storico. muratori, 7-ii-25
16-10: franz e joseph rimasero per un istante come stupiditi dallo spavento. d'
forze); paralizzato, immobilizzato (un arto, un organo). marini
paralizzato, immobilizzato (un arto, un organo). marini, 78:
nel grande specchio degli esempi troverete ad un mormoratore an cor vivente essersi
cor vivente essersi inverminata la lingua, ad un altro stupidita ad ogni sorta di preghiera
3-140: prendete in presto l'ali da un qualche serafino miei stupiditi pensieri.
: a cotal vista / per tossa un gelo universal trascorre, / mista, com'
2. che esprime meraviglia (un atteggiamento, un atto); spalancato
. che esprime meraviglia (un atteggiamento, un atto); spalancato (la bocca
la vaghezza, ch'altro non è che un desiderio et una brama di cosa che
, 5-i-522: i due partigiani groped in un androne guarnito di vecchi cronici, smorfianti
tale il suo interno sconvolgimento che per un pochette restava come stupido e delle volte cadeva
., 33 (569): dopo un grand'urlo, dopo un ultimo e
: dopo un grand'urlo, dopo un ultimo e più violento sforzo per mettersi
mettersi m libertà, cadde tutt'a un tratto rifinito e stupido: guardava però
impassibile. -paralizzato nei movimenti (un animale); inerte, irrigidito.
); che ha sensibilità ridotta (un arto); privo di mobilità (un
un arto); privo di mobilità (un organo); reso inerte (lo
.. sente ne le parte sue superiore un stupore, cussi comunicando sua frigidità a
della gattina, i-ii-126: m'addormentai d'un sonno stupido e pesante. d'annunzio
degli antichi gentili. alfieri, iii-1-46: un popolo che rimane cattolico dèe necessariamente,
quanti così stupidi, voialtri che avete un po'di quattrini? palazzeschi, 1-276
, ebete, superficiale, futile (un atteggiamento, un comportamento). -
superficiale, futile (un atteggiamento, un comportamento). - in partic.
differenza infinita fra una bellezza stupida e un volto non vago, ma d'una spiritosa
malinconici e disperati è naturalissimo e frequente un riso stupido e vuoto. d'annunzio,
e stupida con cui andrebbe ad ascoltare un aualunque 'virtuoso'. moravia, iv-258:
tante altre. moravia, vii-50: in un filmettino stupido, da quattro soldi,
commesso per stolta incapacità di ragionare (un errore). giannone, iii-12:
basterebbe una. -controproducente (un provvedimento). mazzini, iv-5-11
, una stupida protesta di garibaldi, un non so che, lo svia. b
discernere il valore o il senso di un atto; che deriva da stolida e indiscriminata
comportamento ottusamente accettati, dalla persistenza in un atteggiamento del tutto inefficace o grossolanamente cattivo
sovrumana filosofia per lasciarsi a beneplacito d'un nemico che ha faccia impudente, anima negra
stupida ostinazione essa non vorrà rinunziare ad un vantaggio alla salute dei bimbi. tozzi
non ho niente da aggiungere a quanto dicevo un anno fa, qui, contro questa
, grossolano o in modo raffazzonato (un edificio) o dimostra l'assoluta ottusità
ottusità mentale di chi lo usa (un veicolo). marinetti, i-245:
ampliate, le nuove costruzioni stupide, un modernismo utilitario misto a un classicismo pomposo
stupide, un modernismo utilitario misto a un classicismo pomposo. 13.
simulare stupore, smemoratezza; tenere apposta un comportamento sciocco, fatuo, svagato.
n-i-348: io sono uno stupidóne che un po'vuole bene a tutti e si
cecchi, 13-39: se v'è accaduto un giorno... di ripigliare..
, / tanto amor, tanta fede abbia un fanciullo. aretino, v-1-106: il
e la bionda della donna si congiunsero in un lungo bacio che avrebbe fatto stupire il
udendo la novella quasi istupì, stando un pezzo in silenzio contemplando, per rammirazione
bordo / di quel veliero, eran principio un giorno / di gran ricchezze, onde
miei. moravia, xii-297: indossava un vestito nuovo, verde, a due pezzi
, 554: la vergine sogna: ed un rivo / di sangue stupisce le intatte
le intatte / sue vene, d'un sangue più vivo, / più tiepido:
veggendo tanta umanità del loro re che un suo vassallo s'avesse preso per suocero
alla compassione verso il genere umano in un profeta che annegava, stupitissimo s.
lui che gli fosse venuto in mente un tal ripiego. bresciani, 6-xi-18: agli
di vedergli alzare il berretto e fare un mezzo inchino, in aria di grande rispetto
lomisso, vii-17-268: tra le gambe tiene un sacco e da questo ne esce fuori
questo ne esce fuori la testa stupita di un tacchino. moravia, xi-396: lei
soffici, v-5-279: non è concesso ad un uomo fatto,... di ricuperare
attesa, sospensione (l'atmosfera di un luogo). barilli, i-28:
luogo). barilli, i-28: un giorno... il cielo stupito dall'
stata a sedere di fronte a lui, un po'stupita dal sonno, col labbro
po'stupita dal sonno, col labbro un po'aperto come quello d'una bambina
tutte le facultà in lei restarono stupite da un orrido gelo. ojetti, i-808:
rimanesse uno stupore dispiacevole, e come un confuso spavento. leopardi, v-690:
. leopardi, v-690: pubblicò in un volume questi tre 'galatei', con istupore
, e di duo fiori si fece un fiore. giordani, iii-37: oh stupore
silenzio attonito e desolato, che pervade un ambiente, un paesaggio, o che è
desolato, che pervade un ambiente, un paesaggio, o che è indotto nen'animo
o che è indotto nen'animo da un fenomeno sonoro o luminoso sorprendente e straordinario
e straordinario, da caratteri eccezionali di un luogo, di un momento del giorno
caratteri eccezionali di un luogo, di un momento del giorno. pascoli, 628
estremo - / basta a tener sospesa in un magato / stupore, dentro immobili velari
uomini empi e senza civiltà quali dovettero un tempo esser quelle di cam e giafet,
. f. frugoni, 2-301: in un anno appena ch'ella risiede in torino
ch'ella risiede in torino ha compiuto un secolo di stupori e più insegnato co'
, per lo più temporanea, di un organo, di un arto. - stupore
temporanea, di un organo, di un arto. - stupore arterioso: spasmo
. - stupore arterioso: spasmo di un segmento arterioso dovuto a cause traumatiche.
-stupore muscolare-, temporanea incapacità di un muscolo di eseguire una contrazione volontaria,
, lasso! m'allegro: / ché un stupor, un torpore, un
m'allegro: / ché un stupor, un torpore, un
/ ché un stupor, un torpore, un
. lippi, 7-52: egli ha un giardino posto in un bel piano,!
7-52: egli ha un giardino posto in un bel piano,!... /
presto! buttano di certi polloni grossi un dito: e se l'annata va
dito: e se l'annata va un pochino a genio, fanno di stupore.
parla, si immunizza istantanea- mente in un sorriso stuporoso. 2. sbigottito
sensi e le facoltà della coscienza (un preparato, una pozione). morante
domande, come sotto l'effetto di un filtro stuporoso. = deriv.
tr. costringere con la forza a un rapporto sessuale; violentare. -in partic.
partic.: privare della verginità con un atto di violenza. livio volgar
stuprò di fontebraldo. mazzini, 23-233: un domenico abbo stuprò un ragazzo suo nipote
, 23-233: un domenico abbo stuprò un ragazzo suo nipote, e poi lo ammazzò
precifùtare nella degradazione; mortificare, annichilire un ato positivo del carattere.
che sono, qualor non si stuprano da un plettro lascivo, le faccio diventar prostitute
tua sacra lupa / dar le poppe ad un mostro che la strupa, / oh
. stupató). che ha subito un atto di violenza sessuale; che è
che è stato costretto con la forza a un rapporto sessuale. 7rissino,
più grave ingiuria... di costringere un cittadino... a sposare una
colonialismo. 3. devastato da un saccheggio. cassieri, 18: rocca
donna (ma anche una bambina, un bambino, un giovane, un uomo)
anche una bambina, un bambino, un giovane, un uomo) ad avere
bambina, un bambino, un giovane, un uomo) ad avere un rapporto sessuale
giovane, un uomo) ad avere un rapporto sessuale. boccaccio, viii-2-202
ch'ella m'aveva nominato era infatti un famoso stupratore di ragazze. nievo, 1-595
degradazione un'istituzione, una disciplina, un ambiente, ecc. getti, 15-ii-312
consumato (anche se in base a un apparente consenso) in danno di bambini e
, strupro... strupo è un carnale uso che si fa co la vergine
ancora e quindi non molto corrotte, un altro regio stupro ne facea cacciare i
persone; soperchieria, vessazione. -seminare un luogo di stupro: perpetrarvi violenza, vessazioni
nefandezze. monti, x-3-324: veste un altro le spoglie / di levi, agnello
dell'onore di una persona, di un gruppo, di un popolo. bacchetti
una persona, di un gruppo, di un popolo. bacchetti, 2-xxiii-734: quell'
, sf. lo sturare una bottiglia, un recipiente chiuso o tappato, una condotta
larga stura di barili di vino d'un anno. -senza stura: incessante,
, 2-i-492: quello dette la stura a un altro flusso di laidezze e poi tacque
bacchetti, 14-99: diede la stura a un fierissimo sbadiglio. -essere per la
,... e sturacciatele dopo un anno, trovai l'idromele perfetto. onufrio
si preme sull'imboccatura dello scarico di un lavandino, per creare effetti di pressione
, serve per sturare lo scarico di un lavandino. -liquido corrosivo usato per
corrosivo usato per sturare lo scarico di un lavandino. = comp. dall'imp
. apertura di una bottiglia, di un tubo, di una condotta ostruita.
sturare. sturare, tr. aprire un recipiente o un contenitore asportando
sturare, tr. aprire un recipiente o un contenitore asportando ciò che lo
fragili fiale, le sturavano appena per un secondo come per timore che l'aria contaminasse
mentriio sturo il buco. -rendere un liquore mescibile aprendo il contenitore. r
berlo senza punto tardare. -aprire un canale, una vasca, un bacino d'
-aprire un canale, una vasca, un bacino d'acqua naturale o artificiale,
cavalca, 20-168: gli disse che sturasse un canale d'acqua che v'era e
innaffiasse l'orto. soderini, iv-343: un pelago spazioso e profondo, accomodato in
con modo infame e sozzo, / quand'un trogol si stura, o vota un
un trogol si stura, o vota un pozzo. -liberare un tubo,
o vota un pozzo. -liberare un tubo, un condotto, uno scarico dal
pozzo. -liberare un tubo, un condotto, uno scarico dal materiale che
lavandino. -liberare la foce di un fiume dai detriti che vi si accumulano
-pulire gli orecchi dal cerume, liberarli da un tappo che li chiuda. sacchetti
spallanzani, v-66: per l'apposito sturando un solo orecchio, tornano [i pipistrelli
g. gozzi, i-23-160: ora un cammino il telescopio infosca: / pregate
, 5-i-715: il biondo si erse come un presidente, a sturare la conversazione.
conversazione. 3. lasciare prorompere un grido, un canto; pronunciare con
3. lasciare prorompere un grido, un canto; pronunciare con impeto e passione
assimilatrice fece stupire la camera, sturando un magistrale discorso sull'impresa del gottardo.
a una completa e profonda percezione (un senso). brancati, ii-248:
mente, prestare attenzione e interesse a un discorso, a un ammonimento, a
e interesse a un discorso, a un ammonimento, a un consiglio, a
discorso, a un ammonimento, a un consiglio, a una proposta; tenere ben
; tenere ben presente un'osservazione, un ordine, un insegnamento; essere o
presente un'osservazione, un ordine, un insegnamento; essere o rendersi perfettamente consapevole
; essere o rendersi perfettamente consapevole di un dato di fatto, di una verità
cedesse in molto onore dei gransignori che un re di francia se gl'inchinasse a
costringerlo a prestare attenzione, a constatare un dato di fatto per lo eiù spiacevole
; metterlo di fronte alla verità, a un ob- ligo, a una responsabilità inderogabile
del coperchio, della chiusura; aperto (un recipiente, la sua apertura);
bene. l. bellini, 5-2-50: un certo liquido così fugace e sì sottile
... in firenze... un certo gerì chiaramontesi, nobile e assai
di una trattativa o il raggiungimento di un accordo, farlo fallire; rompere una
una lega politica o militare; violare un accordo; non rispettare un contratto.
; violare un accordo; non rispettare un contratto. b. cerretani, 1-58
115: io l'assicuro / che facilmente un pretesto ed il modo / troverebbero ben
? 2. disturbare un'attività, un modo di vita, il sonno;
il sonno; interrompere una battaglia, un lavoro impedendone lo svolgimento. alberti
il vostro studio ordinario. -rompere un assedio. gualdo priorato, 5-ii-157:
d'alcun ti fusse. -troncare un processo storico. mamiani, 3-481:
uno scopo; impedire l'attuazione di un progetto; mandare a monte un piano
di un progetto; mandare a monte un piano o le nozze o un viaggio;
a monte un piano o le nozze o un viaggio; scongiurare il male; reprimere
scongiurare il male; reprimere e cancellare un vizio; mandare a vuoto un tentativo
cancellare un vizio; mandare a vuoto un tentativo; far fallir un assalto.