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vol. XX Pag.21 - Da STABILITAMENTE a STABILITO (41 risultati)

stabilitissima. b. croce, ii-5-175: un lessico rappresenta l'opinione stabilita e vulgata

quanto alla politica straniera, questiwhigs valgono a un dipresso quanto i tories: tenersi amici coi

corpi, qualunque sieno, che intorno ad un centro dato si raggirano da due forze

-proclamato come oggetto di fede (un dogma). cesarotti, 1-xxxiv-17:

consenso dei cittadini o come emanazione di un potere bene organizzato e durevole (uno

durevole (uno stato); consolidato in un determinato assetto politico (un sistema istituzionale

consolidato in un determinato assetto politico (un sistema istituzionale, un'istituzione religiosa o

1-558: la pace non è altro ch'un ordine bene stabilito nello stato e una

mai stata, in sostanza, se non un affare concluso fra dio e gli uomini

il potere stabilito. -consolidato (un possesso politico, l'influenza di uno

6. ben saldo nell'animo (un proposito, un atteggiamento); durevole

ben saldo nell'animo (un proposito, un atteggiamento); durevole (una condizione

dinamico di regime, a ritornarvi dopo un certo tempo. svcvo, 5-172:

di conservare il posto di lavoro per un periodo predeterminato (che, di regola

stabilità del posto di lavoro e insieme di un minimo di guadagno complessivo nell'anno.

enol. costanza delle caratteristiche organolettiche di un vino. soldati, 6-483: da

fisica. -in partic.: proprietà di un sistema atto a produrre reazioni che compensano

, 289]: questi reattori possiedono un elevatissimo grado di stabilità nucleare. c.

intendo sintetizzare una nuova molecola colorante aggiungendo un radicale a una molecola nota: quale

di equilibrio fra tutte le possibili per un dato sistema materiale, per la quale

dato sistema materiale, per la quale un sistema che si trovi in quiete in una

uno de'primi ef in un tempo precedente perché sia compiuto in un

in un tempo precedente perché sia compiuto in un tempo susseguente (anche come legge della

(una terapia), assegnato (un compito); indicato come imperativo e

tempo o il termine per compiere validamente un atto giuridico, per attuare un comportamento

validamente un atto giuridico, per attuare un comportamento). testi fiorentini,

-attribuito, assegnato; fissato per un determinato scopo (una somma).

o bandito. 2. istituito (un rito); invalso (un uso)

istituito (un rito); invalso (un uso); sancito per legge (

uso); sancito per legge (un obbligo, un divieto, ecc.)

sancito per legge (un obbligo, un divieto, ecc.); comminato (

una pena); proclamato solennemente (un precetto canonico); emanato (una

posto in mezzo ad infiniti provvedimenti non in un solo codice raccolti e compresi, ma

parti contraenti, convenuto, stipulato (un accordo, un contratto, tempo e

convenuto, stipulato (un accordo, un contratto, tempo e modi di adempimento

di adempimento); posto in essere da un patto politico (un'alleanza, una

sta fetti, che cagionò un tal matrimonio stabilito a ciel nuvoloso,

200 lire ciascuno: le si concede un anno di proroga al contratto che essa

più soggetto a discussione, invalso (un parere, un giudizio); concordemente accettato

discussione, invalso (un parere, un giudizio); concordemente accettato (una

, a studio, a ricerca (un problema, una questione scientifica);

vol. XX Pag.22 - Da STABILITURE a STABILIZZATO (45 risultati)

-fidato (un amico). pazzi de medici,

medici, i-423: non ostante che avessi un ingegno divino e molti amici..

ministeriale. -approvato da tutti (un genere d'arte). calzabigi,

svolgimento e sta toccando il culmine (un evento); giunto a maturità (un'

improvisa morte, precipeta e schernisce ad un tratto se medesimo con tutti i suoi mal

una costruzione); posto stabilmente in un luogo. nannini \ petrarca),

? -fortemente e unitariamente costruito (un poema). foscolo, ix-1-460:

dello anelito. -impresso (un sigillo). pulci, 0-53:

. 13. permanentemente incanalato (un fiume); che ha inclinazione costante

a repentini dislivelli (il letto di un fiume) né a erosione (gli argini

14. che ha preso stabile dimora in un luogo e vi ha collocato interessi e

, una famiglia); stanziato (un popolo). muratori, 7-iii-12:

cesarotti, 1-ii-31: stabiliti questi in un paese montuoso e sterile, vivevano delle loro

. de amicis, i-596: era un negoziante agiato, stabilito a buenos ayres

la banca nazionale non fa affari con un gran numero di persone. io stimo

); attribuito a una sede (un ciclo produttivo). cavour, ii-365

dalle spese cui soggiacciono i piemontesi di un magazzino e di un personale stabilito e mantenuto

i piemontesi di un magazzino e di un personale stabilito e mantenuto nella capitale.

il domicilio); avviato, aperto (un locale pubblico). codice napoleonico

in torino dove non si vegga stabilito un nuovo caffè. 16. assegnato

16. assegnato formalmente a svolgere un compito, una mansione; nominato,

partic.: salito al trono (un re). novellino, xxviii-850:

commissione stabilita in milano si occupa di un tipo generale delle strade interne dalla città

. nota compilata dopo la conclusione di un affare dal mediatore, che la consegna a

. algarotti, 1-viii-252: esame di un luogo di macrobio, per cui si

terra. 2. che istituisce un uso, un'istituzione politica o religiosa;

i thibetani a venerare la memoria d'un certo u-r-ghien..., antico stabilitóre

o co stante nel tempo un fenomeno fisico, in partic. un mo

tempo un fenomeno fisico, in partic. un mo vimento, una grandezza

stabilizzi [la pressione sanguigna] con un po'di sale, consigliò il direttore.

sale, consigliò il direttore. -mettere un paziente in condizione clinica controllata. la

amavi certi bastardi, si potrebbe stabilizzarne un tipo e apporvi il tuo cartellino.

2. contenere le oscillazioni di un prezzo o di un parametro economico entro

contenere le oscillazioni di un prezzo o di un parametro economico entro limiti ristretti.

fiat, 293: la formazione di un sindacato, al quale egli è disposto a

titolo. 3. inquadrare stabilmente un lavoratore in una qualifica professionale; assumerlo

. con la particella pronom. fissarsi a un livello stabile (un valore economico)

. fissarsi a un livello stabile (un valore economico). - anche sostant.

per effetto del naturale ricupero, frutto un lieve aumento di rendimento, i livelli delle

posizione di una persona all'interno di un gruppo). jahier, 3-36:

mio arrivo la situazione si era stabilizzata da un pezzo. la gina, ormai signora

anni. 8. assumere un andamento climatico costante (il tempo atmosferico

, le liriche successive fanno pensare a un novecento già fuor del tempo, stabilizzato e

[gennaio 1990], 76: è un percorso da effettuarsi soltanto con neve perfettamente

fisico-chimici che fissano le caratteristiche organolettiche (un vino). soldati, 6-148:

vol. XX Pag.23 - Da STABILIZZATORE a STABULARIO (29 risultati)

contenuto entro ristretti limiti di oscillazione (un ore numerico, un parametro economico)

di oscillazione (un ore numerico, un parametro economico). g.

risulta stabilizzata. 4. che ha un equilibrato e stabile assetto sociale e politico

. che ha avuto confermato e reso regolare un rapporto di lavoro (con partic.

corso di cui sono incaricati sia assegnato ad un docente di ruolo ovvero cessi di essere

su deliberazione del consiglio di facoltà per un corso di insegnamento che sia parte del

, agg. e sm. che determina un effetto di stabilità. -in partic.

che ha la funzione di rendere stabile un insieme. -aeron. parte fissa dell'

. parte fissa dell'impennaggio orizzontale di un aeromobile atto a stabilizzare l'assetto di

, atti a contrastare le fasi di un ciclo economico. verbali del consiglio di

invariato rispetto alle stelle fisse che attua un sistema di riferimento inerziale. 6

7. gesto che compensa e neutralizza un turbamento emotivo. cinelli, 11-113

di una situazione sociale o economica o di un sistema di rapporti e di idee e

italiana », 9-vi-1946], 378: un complesso ben coordinato e armonico, ove

tutto concorre a dare l'espressione di un gusto, la stabilizzazione di un clima

espressione di un gusto, la stabilizzazione di un clima particolare. l'illustrazione italiana [

volta si ordinino da se stessi intorno a un centro comune. pasolini, 8-208:

ma il cinema non ha bisogno di un simile processo di stabilizzazione collettiva nell'indicare

simile processo di stabilizzazione collettiva nell'indicare un oggetto. m. tronti [« quaderni

provincia qualsiasi. zazione, magari un 'ruolo aggiunto'per belve, uno di quegli

vita. moto e poi collocandole sopra un fermo appoggio o di ben fondate torri

fill'amore della patria... un perno sul quale si reggeva e stabiltraggio,

senza dubbi, esitazioni, ripensamenti. un terreno in sito per migliorare la capacità portante

mo me quota di stabilizzazione un prezzo dell'oro superiore a bile

. distintamente, nettamente. moneta ad un livello oro inferiore a quello della nostra lira

], 1: è stato finalmente raggiunto un acsi stabilmente, inframmettere la distanza,

chiunque avrà dalla congiunzione / la luna un sistema e compensare le cause di perturbazione.

: quanto... si può vedere un maggior numero di selvatici 'stabulanti', in

appena finita e oggi dalle -secondo un rapporto di lavoro continuativo. vasche sono stati

vol. XX Pag.272 - Da STRALEVARE a STRALUCENTE (9 risultati)

de amicis, xiv-75: aveva messo su un vestito di lanetta color marrone, guernito

randa. 3. fissare stralli a un elemento costruttivo a sviluppo verticale per evitarne

candeliere, sono infatti le più idonee per un edificio di quell'altezza e di quel

dello strallo normale, che sostengono lateralmente un alberetto, in partic. di belvedere e

marin. manovra dormiente (in genere un cavo d'acciaio), che sostiene lateralmente

, come nella costruzione di ponti, a un punto intermedio (della trave maestra)

extra (v. extra) e da un denom. da occhio (v.

cavano. 2. contenere un arredamento che riflette la luce in modo

manti a lustrini. -che presenta un intenso chiarore per la luce delle stelle

vol. XX Pag.273 - Da STRALUCERE a STRAMALVAGIO (35 risultati)

bosforo de la tracia... un sasso de maravigliosa bianchezza, lo qual straluce

, /... mi stralucon quanto un lampanaio. = comp. dal lat

. 2. particolarmente lustro (un paio di scarpe). c.

fissa e attonita per una violenta emozione, un accesso di follia, un improvviso malore

emozione, un accesso di follia, un improvviso malore, ecc. dante

stralunava gli occhi, / perocch'era un uom giusto. bechi, 2-227:

. g. manganelli, 16-239: un libro 'cuore'che, a poco meno

'cuore'che, a poco meno che un secolo dalla sua apparizione, ancora turba,

folte le ciglia, / e d'un degli occhi alquanto stralunava. 7

giovane, 10-879: quand'e'si fece un dì la scap

stralunavano nei confronti dell'italia eretta, un pò arbitrariamente, a modello.

questo sonetto... non sia un argomento ch'esso componimento manchi non poco

extra (v. extra) e da un denom. da luna (v.

/ della sì stralunata accoppiazione, / un castel, verbigrazia, a un grande impero

/ un castel, verbigrazia, a un grande impero. crudeli, 2-166: qui

ermafrodite. -strano, irreale (un ambiente, un paesaggio, un'atmosfera)

-strano, irreale (un ambiente, un paesaggio, un'atmosfera). manzini

. pini piccoli vagamente cornuti, e un orlo dolcissimo di mare al limite d'

una pianura. moravia, 23-202: è un lago indicibilmente africano: dalla immensità delle

. frugoni, vi-555: è facile che un poeta, singularmente com'egli ebbro e

uno stato d'animo fortemente alterato, un accesso di follia, un violento malore,

alterato, un accesso di follia, un violento malore, ecc.; sbarrato

viso gli comincia a lampeggiare; / l'un e l'altro occhio aveva stralunato.

): corse verso di lui, con un fare ardito e con gli occhi stralunati

e vestito da prelato, ancor che avesse un occhio un poco stralunato, fosse qualche

da prelato, ancor che avesse un occhio un poco stralunato, fosse qualche cubiculario apostolico

persona). pescatore, 33: un fachin guerzo e stralunato. sicinio, 18

virtù son tante che, se non tossivo un poco- stralunato, sdentato...

iii-1-365: stralunato degli occhi, d'un piè zoppo, / gobbo le spalle attratte

iv-322: vidi colà... un uomo... più stralunato di cervello

de marchi, ii-1050: accese un moccoletto, tolse dal cassone un gran

accese un moccoletto, tolse dal cassone un gran fascio di sottili stramaglie, l'ammucchiò

anche gli orecchi sicuri di sentire da un momento all'altro un tonfo stramaledetto che li

di sentire da un momento all'altro un tonfo stramaledetto che li avrebbe fatti saltare

2. esecrare profondamente ciò che rappresenta un vizio o provoca grande fastidio o ripugnanza

vol. XX Pag.274 - Da STRAMANCERIA a STRAMAZZO (28 risultati)

tratta di una lunga scala, dopo un portico nero e stramano, che mette

stramanto, sm. disus. pelame di un animale poco usuale per il colore.

extra (v. extra) e da un demom. da mare1 (v.

rimanendo per lo più esamine, per un colpo violento, per un malore improvviso

, per un colpo violento, per un malore improvviso, ecc. pulci

addestrare al freno da due palafrenieri, in un sembiante di maestà, in verità per

le mancò la vista e stramazzò di un colpo svenuta sul pavimento. d'annunzio,

. d'annunzio, iv-i- 904: un giovane... d'improvviso stramazzò còlto

... d'improvviso stramazzò còlto da un accesso ai mal caduco. moravia,

e stramazzò sul pietrame del deserto con un tonfo che pareva il tuono. moravia

stramazzati per molte cagioni. -avere un clamoroso insuccesso (un'opera teatra- le

di stramazzare. forteguerri, 3-72: un zoccol ferraù nel pettignone / scaglia a rinaldo

ma egli lo stramazzò a terra d'un urto. guerrazzi, 16-141: il quale

piedi. de amicis, 197: d'un guizzo stardi si rimise in piedi,

don francesco..., sguainato un pugnaletto che tenea a fianco in luogo del

tempo da colpi di sole da stramazzare un bue. 5. figur.

extra (v. extra) e da un denom. da mazza1 (v.

una percos sa, per un malore improvviso, per la fatica, ecc

in su la testa / sì le diè un colpo e cadde istramazzata. b

. martello, 6-i-587: ci era un bravo scrittore a'dì nostri che per

uno stramazzo e la tomboli tutta in un soffio. gemetti careri, 1-ii-54: quanto

, 2-28-44: standosi in festa ed ecco un tamburino / vien giù del catafalco a

2-212: tale il virgilio travestito di un bello spirito francese, che dal sommo

l'eroica tromba, gli pone in mano un naccaro da bifolco. 2

2. per simil. crollo (di un edificio). passeroni, 5-190:

edificio). passeroni, 5-190: un inchino umile e basso / fé la casa

di maniera / che sul suolo diede un pazzo / solennissimo stramazzo.

. idraul. apertura praticata negli argini di un fiu

vol. XX Pag.275 - Da STRAMAZZO a STRAMBASCIARE (42 risultati)

me o di un canale o nelle pareti di una vasca:

modo che l'acqua, quando supera un determinato livello, possa riversarsi in un

un determinato livello, possa riversarsi in un canale o serbatoio sottostante (bocca a stramazzò

natura », 18-v-1884], 328: un grande sfioratore m a stramazzo lungo m

], 11: l'enea ha anche un nome per questo fenomeno che ha portato

lo stramazzo sopra tappeti, gli altri un feltro semplice. galileo, 4-1-453:

, 4-1-453: quelli che, da un alto edifizio dovendo saltare a basso,

anni sotterra con ferri sempre, sopra un fracido e bagnato stramazzo e con pane ed

stramac- cio, / ancor che caschi un panno ch'io v'ho grosso, /

solo che fu, gettossi a sedere in un canto della stanza dov'era uno stramazzo

7-329: sul suo stramazzo, in un angolo, era buttato un giubbone, lunfo

stramazzo, in un angolo, era buttato un giubbone, lunfo disteso, che pareva

croce, 147: trovarono sotto il matarazzo un fagotto di stracci e di scritture,

tes pour soustenir le recul des canons dans un vaisseau. guglielmotti, 883: 'stramazzo'

o fasci di corde messi sul ponte d'un vascello, di dietro a una certa

di dietro a una certa distanza da un cannone, per moderarne il rinculo.

spalle e d'attomo una pignatta, un mortaro di legno, una padella, un

un mortaro di legno, una padella, un boccale, una scodella ed uno stramazzétto

di i. soranzo, lii-13-246: hanno un gran luogo simile a un dormentorio di

: hanno un gran luogo simile a un dormentorio di frati, dove ciascuno la sera

, 9-861: ma t sentii dare un grande stramazzone / e due volte e tre

veramente in su le prime era piuttosto un cascare, uno spenzolare di gambe, un

un cascare, uno spenzolare di gambe, un barcollare che altro, accompagnato anche da

sinistra per non dar qualche stramazzone in un momento di distrazione. bersezio, i1i-66

di distrazione. bersezio, i1i-66: un tonfo che risuonò fece capire ch'ella aveva

: dietro al casa diede su questo verbo un brutto stramazzone ancora diomede borghesi.

bacchetti, 18-ii-460: - avrai bisogno di un sostegno. - se misostengo a voialtri,

347: quello li donò con filisberta / un sì tembil colpo a stramazóne / che

stramazóne / che netto a terra li mandò un ugnone. biondi, 1-195: frattanto

2-i-53: mi si ruppe sotto de'piedi un ramo indebolito dagli anni e, menando

. e letter. fune costituita da un intreccio di fibre vegetali (per lo più

pulci, 27-26: turpino ancor salta come un gatto / e non si può tener

acqua calda; e, strignendosiqueste gabbie dentro un torchio detto strettoio, se ne spreme

corteccia, che vi cape la madre con un branco di figlioletti. d'annunzio,

. viani, 19-355: si udì come un mugghio del toro che, spezzate le

annunzio, iv-2-1335: v'era legato a un piuolo, con una corda stramba,

piuolo, con una corda stramba, un sandalo marcito. -per estens.

. v.]: 'sdramba': è un pugnello di stoppa, o di sfilacciatura

o di ripetute pressioni; imbarcarsi (un pezzo di legno, anche lavorato)

spostando rapidamente il boma della randa da un bordo all'altro, con il vento

caduta con gli arti posteriori allargati (un animale). 5. tr.

i gatti, e strambasciandosi / dopo un lungo martore, /... senz'

vol. XX Pag.276 - Da STRAMBASCIATO a STRAMBO (43 risultati)

vela, rapido spostamento della randa da un bordo all'altro con il vento in

il boma e il tangone si spostano da un lato all'altro della barca facendo perno

per terra. bresciani, 6-xiv-507: di un po': fosti colaggiù strambellata dalle corna

. mi s'è attaccato il vestito a un chiodo, e l'ho strambellato.

indossa abiti laceri e logori; che ha un aspetto miserabile (una persona).

1-198: sulla soglia... sta un uomo, strambellato nel vestire e pien

-logoro, consunto, stracciato (un abito). canti, 3-189:

2. lacerato, strappato (un foglio). faldella, 13-220:

bretelle coglie con l'archetto del violino un gruppo di note difficili da un foglio di

del violino un gruppo di note difficili da un foglio di musica strambellato.

lippi, 1-80: con due strambelli e un par di scarpe rotte / trita c

trita c strascina poi per la boccolica / un tozzo mendicava all'accatolica. note al

di un'opera); scena (di un lavoro teatrale). a.

122: gli atti d'ultima volontà sono un fonte inesausto di dubbi e di liti

modo che, se fra le altre stramberie un uomo avesse quella di voler fare un

un uomo avesse quella di voler fare un testamento che fosse un tomo in foglio

quella di voler fare un testamento che fosse un tomo in foglio e pieno per conseguenza

nere... rivelavano subito che un filo di stramberia le era già entrato

: per non poter dormir, più d'un regnante / rivolge in testa mille stramberie

zendrini, iii-221: ella dirà che un po'pedante io sono, / che le

, decorate con stramberie macabre o astratte un po'di gusto goliardico. 3.

. assarino, 4-245: in un pienissimo circolo di maritate si trovava tra

d'azeglio, 7-i-344: già è un uomo strambo che sta sempre a porte

più... consentivano nel dire che un ittore, un giovane militare ricco ed

consentivano nel dire che un ittore, un giovane militare ricco ed ammogliato, una donna

ella, casta e leggitrice, dovevano essere un vero gruppo distrambi. aleardi, i-x:

l'idea che il padrone dovesse tenere un poco dello strambo. 2. che

(un'azione, una situazione, un avvenimento, ecc.). martellini

oh! fiorenza! » gridò da un momento all'altro salvatore, movendo con

(un'opinione, un'affermazione, un giudizio, una teoria). p

gherardi, cxiv-20-504: il parere strambo d'un ignorante giova talvolta in certi casi più

certi casi più del sentimento prudente di un dotto. casti, 15-15: quantunque tali

le ritrovo tali. foscolo, xviii-336: un uomo all'età mia e nelle mie

: mi mettevo a sedere a piè d'un albero, e allora il genio della

le più strambe idee. -sconclusionato (un discorso). pirandello, 7-452:

dei discorsi cosi strambi che si sarebbe creduto un raccontatore di fole.

dal paese per esser forse rinchiusa in un manicomio. la poveretta, giovine e bella

levi, 5-27: comunicavano con noi in un curioso tedesco cantato e strascicato, e

per lo svolgimento di un'incombenza (un momento della giornata). carducci,

la bizzarria (una rappresentazione iconografica, un testo letterario, uno stile, ecc

. bianchetti, 1-51: vi è stato un tempo... in cui i

sprizzina e pioviggina lemme lemme; è un tempo proprio strambo. pea, 5-62:

vero. -inferto a casaccio (un colpo). nomi, 5-15:

vol. XX Pag.277 - Da STRAMBOLICO a STRAME (26 risultati)

. ant. e letter. storto (un arto, una parte del corpo).

d. bartoli, 9-30-89: simigliantissimi a un fabbro corto di vita, scosciato e

. pirandello, 8-47: strambo e un po'ridicolo era anche nella figura e nel

stramba. -scomposto, maldestro (un movimento). g. visconti,

, delfumidità o di ripetute pressioni (un pezzo di legno). tramater

il vocabolo trasferito per figura a dinotare un difetto fisico o morale dell'uomo.

forma di patata, gli occhi piccini e un po'strambi. d'annunzio, iii-1-1154

. frugoni, iii-6: era zoppo di un piè come strambo di un occhio.

era zoppo di un piè come strambo di un occhio. guerrazzi, 9-i-138: dopo

e quello del santo bambino copiato da un originale che patisse di strambo.

: l'anarchico busciancata ha strambottato perfino un buongiorno, in lingua spagnola. =

cardarelli, 827: ecco sul palcoscenico di un 'pivelnai', birreria, taverna popolare,

forma e il carattere dello strambotto (un componimento). strambottista, sm.

che tu ami le virtù, chiedegli un sonetto, uno strambotto, un capitolo e

chiedegli un sonetto, uno strambotto, un capitolo e simili pazzie. bracciolini,

l'ore, / presto nel poetar com'un baleno. b. fioretti, 2-5-

, 9-353: era entrato nell'osteria un posteggiatore, e, colla chitarra al collo

a cantare canzoni in voga e certi strambotti un po'scurrili. -per estens. componimento

. c. sterbini, cxxxiii-343: un dramma? bella cosa! / sarà al

bella cosa! / sarà al solito un dramma semiserio; / un lungo, malinconico

al solito un dramma semiserio; / un lungo, malinconico, noioso / poetico

illustrazione, mio padre me la troncò con un: « quanti strambottoli! povero cervello

12-5- 82: se ne può cavare un utile di più, cioè buonissimo strame

'il lupo e l'agnello andranno ad un pascolo; il leone e il bue mangeranno

e di strame. -buccia di un legume; strato di petali. tozzi

tozzi, ii-144: vicino alla cavalla è un mucchio di paglia e di strami secchi

vol. XX Pag.278 - Da STRAMEGGIARE a STRAMONIO (17 risultati)

stava lì, su lo strame come un morticino. -per simil. imbottitura di

e non le facea fama! / mise un lenzuolo bianco al sacconcello, / ma

lenzuolo bianco al sacconcello, / ma prima un poco ne rumò lo strame. cicognani

ne stranienti! », / anzi un roverso con la man sinestra / menò si

man sinestra / menò si ratto ch'un poltrone zaffo / non ebbe mai da un

un poltrone zaffo / non ebbe mai da un bravo il più bel schiaffo. aretino

sul monte gli menò e fe ghe un sermon stramaraveglióso. = comp. dal

). letter. eccessivamente lambiccato (un concetto). g. gozzi

dice: « ora sen va per un secreto calle / tra 'l muro della terra

. stazzonato, sgualcito, stropicciato (un abito, un indumento). morante

sgualcito, stropicciato (un abito, un indumento). morante, 4-535:

questo tale portava infilato, al momento, un buffo indumento stramiciato, nemmeno cucito e

siccome si trovavano com'erano per casa, un fuggire, fu preso e s'

affatto la straminatura, sottoponendo ai bovini un suolo di legno. = deriv

2. che emerge impetuosamente dalle onde (un animale marino). salvini,

2. figur. essere irrefrenabile (un sentimento). fagiuoli, xi-107:

extra (v. extra) e da un denom. da moggio (v.

vol. XX Pag.279 - Da STRAMONTANO a STRANARE (24 risultati)

pura luce, che, lampeggiatogli avanti un poco, si dileguava. muratori,

polmone. -con funzione accrescitiva di un superlativo. cesarotti, 1-xxviii-291: certo

, 2-28 (i-964): aveva ferraguto un gran partigiano- ne, col quale cominciò

letter. allontanare o separare emotivamente da un oggetto di attenzione, di cura, di

e chi affettava i sacri testi insinuandovi un pizzico di stramonio. = voce

della vita. de pisis, 1-452: un ritrattino del settecento. l'uomo che

7-16: guai se incontrano una gobba, un cavallo bianco,... grattate

per estens. culturalmente del tutto sorpassato (un artista). esposizioni futuriste,

i cortigiani che, per esser forse d'un po'più facil contentatura di quei d'

tre ordini di finestrini, quando che un solo sarebbe stato sufficien te

insensato, sconclusionato (un'attività, un discorso, uno scritto, un modo

, un discorso, uno scritto, un modo di parlare o, anche, un

un modo di parlare o, anche, un fatto, una situazione, una circostanza

iii- 210: la pompa di un linguaggio poetico strampalato e stravagante. cagna

sfumò in nulla. -disarmonico (un ornamento architettonico). milizia, i-471

2. che ha atteggiamenti o un modo di vita che si discostano dalle

una persona e, in partic., un artista); eccentrico, stravagante.

ragionando fra sé a modo suo, come un uomo istruito avesse potuto vivere da strampalato

di 'eterna'mi pare in quel luogo un poco strampalatone, e che puzzi d'achillini

= etimo incerto: alcuni pensano a un incr. di strambo o strano con

oziosi e sfaccendati di far lunari e dire un mondo di strampalerie. giusti, ii-252

caro, 11-1071: omito, un cacciatore, / gli già davanti, e

e stranamente armato / cavalcava di puglia un gran destriero. g. gozzi,

): non possedendo nulla, portando un abito più stranamente diverso dal comune, facendo

vol. XX Pag.280 - Da STRANATO a STRANGOLAPRETI (34 risultati)

3. sottoporre alla richiesta di un prezzo esorbitante. targioni tozzetti, 12-7-308

. con la particella pronom. separarsi da un gruppo o da un partito; appartarsi

. separarsi da un gruppo o da un partito; appartarsi. lapo da castiglionchio

fugge. -estraniarsi (da un pensiero, da un argomento);

-estraniarsi (da un pensiero, da un argomento); discostarsi, allontanarsi (

); discostarsi, allontanarsi (da un uso, da un'abitudine).

extra (v. extra) e da un denom. da natura (v.

ora riacceso i motori, che tenevano un minimo misterioso, l'inimicizia e la straneità

; carattere singolare o anche stravagante di un oggetto, di un fenomeno, di

anche stravagante di un oggetto, di un fenomeno, di un fatto, di un

oggetto, di un fenomeno, di un fatto, di un comportamento, ecc

un fenomeno, di un fatto, di un comportamento, ecc. rustico

diversi mari. segneri, ii-469: un dio, divenuto per noi l'uomo de'

l'uomo de'dolori,... un dio svenato da'chiodi, un dio

. un dio svenato da'chiodi, un dio finalmente che spira, dopo tre ore

tre ore di agonia funestissima, da un patibolo, è disegno di tanta non so

: queu'agamennone vestito da ballerino, con un cappello in testa piramidato di piume,

e di espressioni, alla quale conduce un modo parziale di vedere la storia.

non aveva telefonato e questa stranezza era un bastone tra le ruote della logica di meroni

una stranezza lo spender tanto a migliorare un fondo che le leggi condannano a languire?

dubbio sulla sua risoluzione, il fermarsi un momento avrebbe avuto sempre più apparenza di

. soldati, 2-258: forse era un po'strana anche lei, come la madre

caso mai, la sua stranezza aveva un segno opposto: invece della pigrizia e

4. scarsa familiarità, estraneità (di un luogo). cattaneo, vi-1-352:

ti ride negli occhi / la stranezza di un cielo che non è il tuo

-arroganza (di una persona, di un suo gesto, di un suo comportamento

persona, di un suo gesto, di un suo comportamento); modo di fare

ai me. -carattere vessatorio di un provvedimento. nardi, ii-112: per

sulla pan china, e un po'stranfiava. = voce di origine

intorno al collo le mani o un laccio, fino anche a provocare la

anche più fieri, come lo strangolamento di un pascià e simili. c. e

, minacciato ai strangolamento dal sergentello che un giorno gli fece tirar fuori un palmo

che un giorno gli fece tirar fuori un palmo di lingua, diede il denaro

. figur. abbattimento, eliminazione (di un sistema politico o culturale).

vol. XX Pag.281 - Da STRANGOLARE a STRANGOLATO (32 risultati)

). soffocare una persona (o anche un animale) stringendole il collo con le

stringendole il collo con le mani, con un laccio, con una corda, fino

fatto strangolare ibrahimo con la corda di un arco, ordinarono a modo loro il

gozzi, 1-697: se mai più faccio un soldo d'elemosina / a chi si

strangolata, / tagliata a pezzi ed arsa un altra volta. carducci, ii-i 1-305

una persona ostruendo le vie respiratorie (un boccone, una bevanda, il vomito,

boccone, una bevanda, il vomito, un gonfiore di origine patologica). -

lviii-235: è morto molto presto in un momento disnando, per una crosta di pan

, ii-102: gianni... ha un vomito continuo, e sarà un tratto

ha un vomito continuo, e sarà un tratto segnalato di provvidenza se l'abbondanza

iperb.: disturbare nella respirazione (un indumento, il colletto, la cravatta)

pianta ricoprendola e privandola del nutrimento (un rampicante parassita). soderini, ii-285

'l gambo. 3. spegnere un fuoco. n. franco, 6-92

vero che, se si prova a rinchiudere un poco di fuoco in un vaso di

a rinchiudere un poco di fuoco in un vaso di metallo, coverto di sorte che

5. impedire 1'emissione di un suono; soffocare un rumore. -in

impedire 1'emissione di un suono; soffocare un rumore. -in partic.: ostacolare

i quali strangolano la giustizia. -stroncare un vizio, un peccato. iacopone,

la giustizia. -stroncare un vizio, un peccato. iacopone, 88-166: l'

fama a tanti stupor tacita godi / che un prodigio sì raro e sì fecondo /

ad alcuno. rebora, 3-i-73: è un mese e mezzo ch'io non ho

una nuova strategia politico-editoriale. -limitare un paese nello sviluppo economico. moravia,

15. marin. legare trasversalmente con un pezzo di cavo due manovre parallele,

frenare tra loro o due rami di un cavo teso, avvolgendovene intorno un altro

di un cavo teso, avvolgendovene intorno un altro a più colli, ovvero riavvicinare tra

intorno incrociandoli. -legare una vela con un cavo per sottrarla al vento rapidamente e

sul collo con le mani, con un laccio, con una corda, con

laccio, con una corda, con un cappio, ecc.; soffocato.

una banda poi della sedia gli attaccò un laccio al collo e la- sciollo strangolato

di uno strangolato. -ostruito da un boccone, da una bevanda ingurgitata (

per estens. stretto, tenuto fermo da un nodo. garzoni, 7-546: le

, oppresso il core, / sento da un mostro infra vigilia e sonno.

vol. XX Pag.282 - Da STRANGOLATORE a STRANGUGLIONE (27 risultati)

« che facciam noi, padroni? ogn'un s'avvia «. c. arrighi

sarebbe uscita oscillante o forse strangolata da un impeto di pianto rabbioso. manzini,

rabbioso. manzini, 18-291: qualcosa fra un mezzo urto di vomito e un piccolo

fra un mezzo urto di vomito e un piccolo urlo strangolato. 6.

invitati... che senza perdere un pasticcino o un confetto comunicavano alla cerimonia

. che senza perdere un pasticcino o un confetto comunicavano alla cerimonia una pompa particolare

veleni quella strega, o al pugnale di un sicario, o alle mani di uno

, iv-11: mi volse per quello dare un cane, animoso strangulatóre di lupi.

3. eccessivamente alto, da strozzino (un prezzo). faldella, i-2-289:

il collo o ostruendo le vie respiratorie (un laccio, un boccone, un rigonfiamento

ostruendo le vie respiratorie (un laccio, un boccone, un rigonfiamento di origine patologica

(un laccio, un boccone, un rigonfiamento di origine patologica).

zio voleva ch'io mi scambiassi in un lavampolline. io! pensate. con il

genuine dello spirito, della fantasia (un modo di vivere, una forma di

arte nazista. 3. irrefutabile (un argomento, una prova). l

4. eccessivamente alto, spropositato (un prezzo). e. cecchi,

una vela latina, per ammorzarla d'un colpo, quando il vento è forte.

. collegamento di due cavi paralleli mediante un pezzo di cavo perpendicolare, in modo da

di una persona con le mani, con un laccio, ecc.; morte per

. targioni pozzetti, 2-184: dopo un accuratissimo esame di tuttociò che è stato

4-101: giovanni carmignani, dimostrata in un suo libro la utilità e la necessità della

di soffocazione. redi, 16-iv-474: un acido velenoso stagnante nell'utero, tormentando

dei vasi di una pianta causato da un eccesso di succhi. soderini, iii-212

2. figur. affossamento di un progetto. e. cecchi, 6-96

. spasimare per l'angoscia, per un dolore insostenibile; esserne sconvolto fino a

ant. sconvolto dall'angoscia, da un dolore insostenibile, da un'emozione straordinariamente

l'anima sua è trapassata / d'un coltel che. ll'à 'corata / e

vol. XX Pag.283 - Da STRANGURIA a STRANIARE (27 risultati)

porco la radice dell'elleboro bianco che formerà un cauterio che farà digerire questa malattia detta

, che riempe la bocca e genera un senso di costrizione e soffocamento; cibo

. -principio di soffocamento provocato da un boccone troppo abbondante, ingurgitato troppo avidamente

, che tonto non poteva mangiare perché sempre un po'con lo stomaco a rovescio,

dove andar a vuotar il sacco e chiedere un parere. rovani, ii-692: chi

chi sa quanti stranguglioni costa alla moglie un marito che logora il confessionale?

quegli stranguglioni di civiltà, cui ingollava un popolo volonteroso ed eloquente, che dagli

. singhiozzo convulso, che si manifesta in un eccesso di pianto o anche di riso

venivano gli strangolioni; infine ruppe in un pianto che fé pianger noi tutti.

], 29: se marchegiani ha un paio di stranguglioni, peraltro senza toccare palla

povero baluba... si sentì ad un tratto agguantato da quattro mani vigorose e

vigorose e impietose e fu accompagnato per un bel pezzo di strada a forza di ginocchiate

boccon in bocca. -tutto d'un fiato, ingozzandosi. bronzino,

gli si diè l'ultimo accidente d'un male, di che già da molti anni

e di una vana persuasione di esser un gran savio riempiendo. -forsennatamente.

11-120: pareva recare sulla sua carne un oscuro e manifesto suggello: di scontento,

come con 'gourmette', non c'è un po'di straniaménto rispetto alle familiari figure del

sollecitazioni del linguaggio in senso espressivo, un effetto di sorpresa che porti a un

un effetto di sorpresa che porti a un atteggiamento critico e a una reazione eminentemente

midcult 'piccola città'di wilder, che impiega un caratteristico portato dell'avanguardia, l'effetto

e non per coinvolgere lo spettatore in un processo critico. = nome d'

. locuz. -andare in stranianza: in un paese straniero. de bonis, 65

ogni rapporto, e in partic. un precedente legame di stima, amicizia,

tu eccedi in una piccola ambizione, in un ostinato amore di qualità che ti strania

. distogliere una persona o una collettività da un comportamento, da un modo di vivere

una collettività da un comportamento, da un modo di vivere o di pensare,

dalla pratica della virtù; renderla indifferente a un sentimento, precluderle un'occupazione, farla

vol. XX Pag.284 - Da STRANIATO a STRANIERO (26 risultati)

impresa dell'artigiano, maquando un'industria, un istituto di credito, un commercio,

un'industria, un istituto di credito, un commercio, una banca, controlla miliardi

la sua fortuna o la sfortuna sia un affare personale del direttore dell'azienda o

bacchetti, 1-iii-642: s'era chiuso in un silenzio che lo straniava dalle passioni e

di rapimento estatico che mi straniò d'un tratto dal luogo e dal tempo.

dalla vita per dar vita e avvicinarsi a un fantasma. morante, 4-221: «

con il moro. 8. comporre un testo, recitare un'opera teatrale secondo

, iii-63: così fanciullo mi trovavo come un coso straniato. c. carrà,

linguistico o letterario (lo stile, un modo di parlare). bacchetti,

di quell'armonia straniata in scena produceva un effetto singolarmente sconcertante. arbasino, 23-361

l'ha fatta qualche volta a raggiungere un patetico un po'straniato...,

ha fatta qualche volta a raggiungere un patetico un po'straniato..., più

una lingua straniata, quasi sperduta in un mondo eli allusioni, metafore, di fantasmi

: in quelli atteggiamenti straniati parmi scorgere un principio di ciò che i moderni chiamano caricatura

6. che separa, che allontana (un viaggio). montale, 15-775:

, 15-775: fu il nostro incontro come un ritrovarci / dopo lunghi anni di straniato

traviato. cavalca, 20-423: stessono un gran pezzo insieme... ragionando

sottrae all'animo (un'emozione, un sentimento). faba, xxviii-io:

pesantemente l'influenza di lingue straniere (un periodo di tempo). manifesti

), agg. che è nato in un luogo diverso da quello in cui vive

ha cittadinanza estera; che appartiene a un paese estero, in contrapposizione al proprio

ancora e quindi non molto corrotte, un altro regio stupro ne facea cacciare i tiranni

, inorridiva del dovere spargere il sangue d'un uomo giusto straniero, che non conosceva

il primo anno, non fosse venuto con un lungo farsetto nero di saia, dalle

/ non vorrìa testimon de'suoi pensieri / un ignoto straniere. leopardi, iii-738:

leopardi, iii-738: spero di fare un lavoro interessante assai, tanto agli stranieri

vol. XX Pag.285 - Da STRANIERO a STRANIERO (44 risultati)

. allo schedario. -che proviene da un paese diverso da quello per cui combatte

diverso da quello per cui combatte (un soldato, un esercito).

per cui combatte (un soldato, un esercito). a. tiepolo

. 2. -che è originario di un paese diverso da quello in cui è

cui è stato importato (una pianta, un animale). citolini, 184:

. ungaretti, ii-89: sono d'un altro sangue e non ti persi, /

3. che è proprio di un paese diverso da quello in cui si

. -che è pubblicato all'estero (un giornale, un libro); che

è pubblicato all'estero (un giornale, un libro); che trasmette dall'estero

agitano, sia pure confusamente e con un poco di goffaggine provincialesca, per rompere

le stazioni straniere. -fornito da un finanziatore estero (un capitale);

-fornito da un finanziatore estero (un capitale); importato da altri paesi

4. che si parla in un paese diverso dal proprio (una lingua

, / scorrean le terre ignote con un grido / straniero in bocca. -che

un'altra lingua (una parola, un modo di dire); che deriva da

croce, ii-2-167: il vico vagheggiò un etimologico comune a tutte le lingue native,

monosillabiche e in gran parte onomatopeiche; un altro delle voci di origine straniera, introdotte

o del paese di cui si parla (un influsso). c. carrà,

alla pittura italiana odierna il segno di un gesto comune, senza dire che certa produzione

. 5. che è combattuto contro un altro popolo (una guerra);

; che è compiuto in terra estera (un impiego, un lavoro, un'impresa

compiuto in terra estera (un impiego, un lavoro, un'impresa).

sistema e gli affari delle corti è un debito di obbedienza imposto da provvida legge

consonanza ideologica con una persona o con un gruppo di persone. -anche so- stant

ancora non è possibile a chi mette un tale ordine di schifare queste difficultà, come

ombra e di portento apporta seco più un famigliare che uno sfrangierò, perché riferisce

suo petto al lattante straniero, con un cert'aria però non di trascuran- za

. che è completamente indifferente o estraneo a un ambito di interessi; che non conosce

virtù; che non è partecipe di un sentimento; che ignora o rifiuta un

un sentimento; che ignora o rifiuta un modo di agire o di pensare.

è straniero in una faccenda ne formi un più retto giudizio che non soglion fare

è straniero alla materia, ma è un membro della famiglia che tratta d'affari

-che non ha avuto rapporti con un evento. leggenda aurea volgar.

non rientra nei tratti peculiari e distintivi di un gruppo, di una comunità, di

una comunità, di una nazione, di un periodo storico; che non è compreso

le facoltà di un'individuo, di un gruppo o anche di una specie animale

era però / straniera all'albagia d'un anglicano. leopardi, 1066: osservazioni

dolcezze recenti] essere state godute da un altro spirito, nuovo, straniero, entrato

: 'deutschtum'o germanesi- mo prorompente d'un tratto dal fondo misterioso ai una vergine

. che non perbene o non concerne strettamente un argomento, una trattazione, una narrazione

ii-294: l'azione verrà frammezzata da un ballo che non solo non le sarà straniero

le sarà straniero, ma farà tutto un corpo e continuerà l'argomento anzi che

sospenderlo. giordani, v-96: se in un dipinto sono figure straniere dell'azione,

poeta, quando per caso deve narrare d'un personaggio nuovo e straniero ai soliti cicli

vol. XX Pag.286 - Da STRANIEROMANIA a STRANIO (21 risultati)

o da agenti esterni (una forza, un impulso, una sollecitazione fisica).

moversi totalmente. milizia, viii-242: un solido appoggiato orizzontalmente sopra due sorgenti si

. ma gli allodiali erano in origine di un diritto fortissimo, non infievolito da niun

di quella della lingua, e ventricolo separar un sugo fermentativo per eccitar il calore nel

lo rende. -non abituale (un cibo). massaia, xii-56:

gl'infanti. -sostant. un altro, un'altra persona. monte

nascere il brio / senza l'aiuto d'un qual mi son io. -che

. disus. entità politico-amministrativa derivata da un ordinamento straniero (e ha valore spreg

la conseguente 'gaffe'mi tenne ancora per un poco. = nome d'azione da

terra natale, remoto, sconosciuto (un luogo). guittone, ii-iii-41

grembo all'acque / d'asia se venne un pastorei ardito, 7 che 'l tuo nume

così. -che è proprio di un paese straniero (un'usanza, una

del vestire); che si parla in un paese straniero (una lingua);

matazone da caligano, xxxv-i-795: d'un cavenavo crudo, / però che naque

rose. 2. che vive in un luogo diverso o lontano da quello in

appartiene a una nazione estera o a un popolo diverso. guittone, ii-xiv-39:

penano onde mietere / il tributo a un stranio sir ». -sostant.

-che è arrecato da agenti esterni (un danno, un'offesa). battista

del carretto, xvi-640: lo ho un marito de vigor aegiuno, / rustico,

esperienza siciliana. -che non riguarda un determinato argomento. guidotto da bologna,

cose stranie. -contrario a un determinato fine. albertano volgar.,

vol. XX Pag.287 - Da STRANIOMANIA a STRANO (35 risultati)

stato raramente) provato o concepito (un sentimento). petrarca, 257-14:

uno stranio costume, che continuamente portano un fazzuolo attorno la testa, con un capo

portano un fazzuolo attorno la testa, con un capo che li viene a traverso il

orribile tuon di voce che appunto sembrava un diavolo che parlasse ad un altro. manzoni

appunto sembrava un diavolo che parlasse ad un altro. manzoni, fermo e lucia

sua possanza, / dui benvoglienti per un maltrattare. proverbia super natura feminarum,

: io... ho in testa un cervellaccio stranio, / più scarso a

13. falso, ambiguo, dissimulato (un discorso). proverbia super natura feminarum

cortese. -disdicevole, villano (un comportamento); offensivo (una frase

); offensivo (una frase, un epiteto). sanudo, lv-380:

riso e compassione / mi venne a un tempo del mio pover fulvio, / che

per iattanza, e per stranire come un secentista, collctto, la sciocchezza contemporanea,

3-i-91: la stanchezza... ad un concorso mi strani di colpo il

catedrante... stranisce all'incontro di un punto e virgola, cui non avrebbe

quando, con strani berci e voci in un megafono, prin cipiava a

, er signorino stava così stranito, da un po'de tempo: perché ciaveva er

la guardai e vidi allora che aveva un viso stranito e disperato. -esclusiva

14-321: l'uccello... pareva un po'stranito di trovarsi in un posto

pareva un po'stranito di trovarsi in un posto nuovo; mandava rauchi stridi. faldella

bacchelli, 13-565: quand'ebbe attorno un cerchio di gente stranita dal suo fare,

strannoverato, agg. ant. numerosissimo (un gruppo di persone). marsilio

3-409: uscir d'agguato / tutti in un tempo, e nuova zuffa e strana

dello stranno. -raro (un animale). patrizi, 3-125:

norma morale; sregolato, sfrenato (un comportamento, un atteggiamento, resistenza).

sregolato, sfrenato (un comportamento, un atteggiamento, resistenza). bandello,

o nell'animo, e per rimedio di un tal travaglio cercano qualche sensazione veemente.

. g. gozzi, 1-51: un avaro, un giuocatore, un borioso,

gozzi, 1-51: un avaro, un giuocatore, un borioso, uno che invidia

1-51: un avaro, un giuocatore, un borioso, uno che invidia il bene

che invidia il bene altrui e finalmente un innamorato non ti pare che abbiano molti

dato parma, non abbia anco voluto sopportar un poco di spesa per conservargliela. tasso

perché la filosofia moderna sia venuta ad un così strano e mostruoso pensamento, di confondere

stimino, far intagliar il suo ritratto in un rubino o diamante. martello, 6-i-99

o diamante. martello, 6-i-99: un vetro / di lavorìo non più veduto e

a parte a parte / vivo vivo scolpisce un volto umano. d'annunzio, iii-2-310

vol. XX Pag.288 - Da STRANO a STRANO (36 risultati)

e nello strano, la visione diviene un genere meramente letterario. idem, i-279

non rientra nei canoni estetici tradizionali (un tipo di bellezza fisica). d'

pura e perfettissima; nondimeno è anche un poco strana. gozzano, u-141: belli

ambiguo e sibillino (una parola, un testo); non usuale, originale e

.. fa parlare cassandra profetessa con un linguaggio da sua pari, inviluppato e strano

a certi santi / che, quando un vede ben, fanno accecare, / sì

buonafede, 2-iii- 386: ipparchia ebbe un fratello nominato metrocle, uomo che per

posterità panzacchi, 1-289: egli era un prete strano, / alto, magro;

senz'altro verso i campi, con un misto di curiosità d'attrazione vertiginosa e

giovane, 9-63: han congiunto / un presepe grandissimo di bestie / stranissime,

una condizione fisica o psicologica alterata (un comportamento, un discorso) o appare eccessivo

o psicologica alterata (un comportamento, un discorso) o appare eccessivo o anche

il soggetto stesso in altre circostanze (un moto dell'animo). manzoni,

ano. -equivoco, ambiguo (un atteggiamento); sbagliato (un'opinione

« credo che tu ti faccia delle idee un po'strane », risposi.

, i1-135: se presta, ne riscuote un frutto strano: / conta almen sopra

non è meglio... essere un uomo di piccola statura sano che un gigante

essere un uomo di piccola statura sano che un gigante di strana altitudine malato: 1

andate, andate! par che voi serviate un stradino, gli è pur vostro nepote

], iii-2-146: credete voi che un uomo benigno con gli strani sia così

? 9. che appartiene a un altro popolo, nazione o comunità o

e merce. ariosto, 5-77: trovò un scudier ch'avea più fresche nuove:

ch'avea più fresche nuove: / ch'un cavallier istrano era venuto, / ch'

s'avea tolto. lomazzi, 2-146: un todesco ha da essere...

proprio di luoghi lontani; che proviene da un paese straniero; che vi nasce o

infidi, / donna di te, d'un corpo sol, d'un'alma, /

; che appartiene all'onomastica straniera (un nome). dante, conv.

è la patria, il paese natio (un luogo). - per estens.

ritornarono. d. bartoli, 9-30-7: un giovane ateniese, invaghito di quel sommo

la filosofia, si condusse a dare un lungo addio alla patria e...

pilota per istrane sirti, sfolgorante d'un segreto di stelle. -figur. estraneo

amor, tu mi facesti / venir in un paese da me strano, / e

fu finalmente ritrovato il fenaruolo nascosto in un sepolcro della detta chiesa.

sconosciuti; che ha meta lontana (un viaggio). ariosto, 1-33:

con l'uomo; che non prova un sentimento di altri o rifiuta o è

altri o rifiuta o è indifferente a un modo di pensare o di agire altrui

vol. XX Pag.289 - Da STRANO a STRANO (29 risultati)

1-ii-659: 1 loro parlari erano d'un gergone strano alle civili usanze.

giraldi cinzio, 3-132: quei non fu un uomo, / ma una fiera infernale

, / ma una fiera infernale, un mostro strano / involto in uman cuoio.

strano / di una matrigna ingrata, di un genitore insano. -in una meton

femmina non avea ardimento di favellare ad un maschio. 15. pernicioso.

barbaro, ferino (una persona, un popolo, gli usi, i modi)

poco onore. -rozzo, grossolano (un passatempo). machiavelli, 1-vi-302:

17. feroce, aggressivo (un animale). guittone, iii-57-6:

ecco dal bosco / ne si fa 'ncontro un non mai visto altrove 7 di

, lii-15-225: fu sentita strana per un pezzo a roma questa tardanza. forteguerri,

-estremo, disperato (una decisione, un gesto); straziato (il pianto

il pianto); cupo, tetro (un pensiero); turbato, folle (

in cui avviene (la morte, un supplizio, una punizione); efferato

, una punizione); efferato (un delitto, una vendetta); cruento (

delitto, una vendetta); cruento (un fatto d'armi); fortissimo (

fatto d'armi); fortissimo (un colpo). chiaro davanzati, 26-6

in mano, / chiuso con lei in un sacco: ed ella desse / la

vi si usano. -proditorio (un agguato). oddi, 1-163:

terrificante, sinistro (uno spettacolo, un oggetto, un fantasma, ecc.)

(uno spettacolo, un oggetto, un fantasma, ecc.). dante

23. desolato, inospitale (un luogo); selvaggio, disabitato;

via); arduo, disagevole (un viaggio). fazio, i-5-8:

. pulci, 16-95: una mattina in un bosco apparirò, / dove s'andava

per strani sentieri, / sì che un gran tempo smarirno la via, / né

sguardo, dove alla catena / uggiola un cane. luzi, 12-44: vie /

rotte. -diroccato, cadente (un edificio); lacero (un indumento)

cadente (un edificio); lacero (un indumento). burchiello, 2-18:

, 'n una chiesetta strana / che 'n un poggetto ci fa sotto una tana /

alamanni, xm: io porto indosso un così stran mantello / che mai barbier

vol. XX Pag.290 - Da STRANOMARE a STRAORDINARIO (33 risultati)

mi debbia vituperare. -cacofonico (un suono). lenzoni, 129:

voce in quella lingua rarissima e forse un poco stranetta. foscolo, xvil-412: ora

io non m'inganno, vi sembra un po'stranétto che la gentildonna lasciasse che i

baretti, 3-30: vuoi tu lasciarmi spiccare un salto e dirtene un'altra che ti

dirtene un'altra che ti parrà forse un po'stranotta? -peggior. stranàccio

. berni, 19: ho trainato un asin... /...

. chiamare o indicare una persona con un soprannome o con un epiteto, per lo

una persona con un soprannome o con un epiteto, per lo più spreg.

), agg. designato con un soprannome o con un epiteto.

. designato con un soprannome o con un epiteto. r. sacchetti,

ho trovato nella camera che occupo qui un ritratto d'un mio stranonno che nel 1708

camera che occupo qui un ritratto d'un mio stranonno che nel 1708 era generale d'

a. zetto,... in un volume piacevolissimo di 508 pagine intitolato 'stranonni'

, integerrimo. carducci, ii-1-5: un matto straonestissimo ma un poco originale /

carducci, ii-1-5: un matto straonestissimo ma un poco originale / che cicalando al prossimo

: per l'improvvisa atroce rivelazione ai un caso di assoluta miseria, non più di

, non più di trentamila lire in un mese si possono straordinariamente dare.

straordinariato, sm. incarico o periodo di un ufficio pubblico assegnato a una persona con

della durata di tre anni) che un professore di scuola secondaria o di università

straordinarietà, sf. singolarità di un evento, di un atteggiamento, ecc

sf. singolarità di un evento, di un atteggiamento, ecc.; eccezionalità.

v'è in lui... un lievito un fermento di straordinarietà rea, 13-66

in lui... un lievito un fermento di straordinarietà rea, 13-66: il

della straordinarietà di miluzza gli si trasformò in un dolore acuto. 3.

altri nella vita presente fugge la pena di un misfatto, già non fuggirà dinanzi alla

attendeme dei prodigi e di esiger da lui un genere di morte assai meraviglioso e straordinario

e straordinario. de amicis, ii-160: un contadino che parlava francese per me era

rispetto ad attività che vi si svolgano (un tempo, un momento).

vi si svolgano (un tempo, un momento). castiglione, 3-i-1-564:

aspetto, dimensioni e forze eccezionali (un animale fantastico). casti, 1-22-39

-non previsto dalla consueta programmazione (un evento). cavour, i-411:

i-411: io penso... che un soverchio numero di feste tomi fuori misura

e dall'urgenza di farvi fronte (un provvedimento politico, una funzione).

vol. XX Pag.291 - Da STRAORDINARIO a STRAORDINARIO (45 risultati)

credo sia necessario in questo caso convocare un tribunale straordinario militare. baritli, 7-129

sterilizzatori. quanti? uno solo. un commissario straordinario. -dir. che

(una situazione, una vicenda, un rapporto o un atto giuridico). -

, una vicenda, un rapporto o un atto giuridico). - leggi straordinarie

83: io non vò tacervi da ultimo un atto di straordinaria giurisdizione, esercitata da

in una punizion assai cocente data ad un troppo sfrenato ed abbominevole peccatore. albertazzi,

rottura della normale situazione di legalità (un particolare comportamento politico in situazioni di crisi

per affari particolarmente importanti e urgenti (un organo collegiale: assemblea, seduta o

-inviato temporaneamente da uno stato presso un altro stato (o presso un congresso

presso un altro stato (o presso un congresso intemazionale) per trattare, con

, cix-i-630: professori, e altri da un professore proposti, possono aprire nelle università

temporaneamente in aggiunta alle attività consuete con un ulteriore aggravio di fatica e per ottenere

-edizione straordinaria: uscita del numero di un giornale o trasmissione radiofonica o televisiva di

giornale o trasmissione radiofonica o televisiva di un notiziario al di fuori delle consuete periodicità

al plur.): attività svolta da un lavoratore dipendente oltre l'orario normale quale

quello voluto dalla legge; essendo dunque un lavoro straordinario, pare ragionevole che vi

soldati, 2-99: era passata in un altro ufficio, era pagata meglio:

essere compensato per le ore straordinarie con un aumento di retribuzione rispetto a quella dovuta

-cinem. partecipazione straordinaria: intervento di un attore importante in una parte breve ma fortemente

una parte breve ma fortemente caratterizzata di un film. -che non si esegue periodicamente

per ovviare a situazioni d'emergenza (un lavoro di manutenzione o di riparazione)

pistoia) abbia per le sue assistenze un conveniente assegnamento ad arbitrio degli offiziali.

che non fa parte della pianta organica di un ente; assunto in via temporanea e

senza garanzia di stabilità di impiego (un dipendente pubblico). michelangelo, 1-iii-251

cinque del contado. dice che e'dura un anno e che e's'à quatro

8-76: potrei fare lo scrivano in un ufficio di notaio; potrei forse far l'

e solo dopo la terza riconferma annua e un esame di idoneità per titoli entra a

supplenti rispetto ai docenti più anziani (un professore universitario). -anche sostant.

. 6. che appartiene a un reparto ausiliario non inserito stabilmente in una

circostanze eccezionali e, solitamente, per un periodo di tempo limitato. -anche sostant.

'banditore'. 7. che effettua un servizio di linea speciale per sopperire a

servizio di linea speciale per sopperire a un superiore afflusso di passeggeri in concomitanza con

concomitanza con festività e manifestazioni particolari (un mezzo di trasporto pubblico); istituito

8-i-253: guai maggiormente s'egli con un ingegno straordinario ha un'indomita fantasia,

differenti e irreconciliabili fra di loro che un individuo dotato di facoltà sì straordinaria da

tutti se mai gli esercitasse tutti ad un tempo. manzoni, pr. sp.

d'animo, che sarebbe stata straordinaria in un giovine. d'annunzio, iii-1-239:

, s'era irrobustito, ed era un ragazzetto quanto mai grazioso. alla madre pareva

profondità e vivacità; molto intenso (un sentimento, un rapporto affettivo, una condizione

; molto intenso (un sentimento, un rapporto affettivo, una condizione psicologica)

, 1-xxxix-156: ella fu accolta con un trasporto universale e straordinario e quasi con furore

e, veduto in fra di foro un tumulto istraordinario, fu che da questi

difficilmente può moltitudine straordinaria d'uomini in un luogo alimentare. tanara, 47:

alimentare. tanara, 47: conosciamo un altro uccelletto, più piccolo del beccafico

, 5-1125: nel mezzo del camerone, un globo

vol. XX Pag.292 - Da STRAORZARE a STRAPANATO (23 risultati)

e. gadda, 22-133: dopo un lungo sorriso per tutta la bocche l'

, v-789: manetone, ove parla di un verso la direzione del vento (un'imbarcazione

, ii-248: il timone tentare un po'tutti, lei mi capisce ».

società -di rara raffinatezza, prelibatissimo (un cibo). un'errata manovra del timoniere

dalla na -particolarmente lussuoso (un abito). una visione ristretta

una visione ristretta e ottusa, un gusto rozzo e provin alvaro

dalla rotta. della sua pelle, un poco accesa. panzini [1905],

la sicilia descritta dall'aglianò che è un capitolo, tutt'altro che chiuso, di

). smettere, recapitare da un luogo all'altro lettere, di3.

: belloc e simili a lui, fanno un poco il sei... auti

affine al movimento denominato strapaese postazione o un gusto rozzo e provinciale. scritto

, per lo più in gretta oppoproprio un 'colonialismo'da strapaese. da vostra eccellenza

. { strapago, strapaghi). pagare un bene, se sia possibile.

quepaesanismo'nel passato avrebbe significato municipalismo, un oggetto o un servizio molto più del dovuto

passato avrebbe significato municipalismo, un oggetto o un servizio molto più del dovuto o del

», 17-xi-1946i, 316: si cerca un biglietto qualsiasi, un un grado molto

316: si cerca un biglietto qualsiasi, un un grado molto elevato gli aspetti più

si cerca un biglietto qualsiasi, un un grado molto elevato gli aspetti più caratteristici

da fano, lxii-2-i-80: so bene sembra un famiglio cresciuto all'ombra dei pagliai. =

e gl'interi abbattono i castagni. un poeta popolare, paolo di taglio,

17. mazziere al seguito di un magistrato. per rigore ideologico, una gretta

tradizioni nazionali. stracciato, sbrindellato (un indumento). sciuoli? »

della danza nella psiche dell'umanità futura. un elli. viani, 19-132: la vergogna

vol. XX Pag.293 - Da STRAPARCO a STRAPAZZARE (22 risultati)

uno era un vecchietto rubizzo, dalle gambe a róncolo,

, ai quali non si può nemmeno dare un bacio senza correre il rischio di sbagliare

3. rotto, lacero (un oggetto); squinternato. fucini,

con la particella pronom. passare attraverso un luogo, anche affollato, o uno spazio

serafini. 5. trascorrere (un periodo di tempo). bonvesin da

o è stato compiuto nel passato (un fatto). anonimo genovese,

bosco, 302: pare che si facci un giuoco di sparlarne e di vituperarli.

3. travisamento, alterazione di un testo. a. f. doni

). eccessiva o costringendo a un lavoro gravoso. strapazzare (ant

barezzi, 1-355: elia vorrà più tosto un povero, che le dia e non

dia e non le manchi, che un ricco, il quale l'infami e la

. giacosa, 160: mi strapazzò come un cane. de roberto, 1-67:

. fogazzaro, 12-x-162: si sentiva un testone enorme come quando giuocava a tresette

: colà i partiti si strapazzano l'un l'altro allegramente. -rimproverare aspramente

aprosio, 1-89: dopo aver cicalato un pezzo e detto che nella varietà è diverso

barbare ed inumane. fu per me un caro divertimento sentirmi strapazzare nella più sonora

comportamenti peccaminosi. segneri, iii-3-42: un verme vilissimo entra in chiesa col cappello

star. caproni, 20: viso un poco sbattuto / e deluso / d'una

[s. v.]: 'strapazzare un cavallo', vale affaticarlo senza discrezione.

male. sanudo, xxxvi-288: un macademo a la liza è sublevado et

v-143: dopo averla sbatacchiata e strapazzata un giorno intero, pur restando intatta la

rosa, sentivo dentro la bambola come un acciottolio, uno sgretolio di cattivo augurio.

vol. XX Pag.294 - Da STRAPAZZATA a STRAPAZZATO (29 risultati)

introdotto nella pittura quel far presto, che un idiotismo dell'arte molto acconciamente chiamava strapazzare

ragazzo, lasciandogli magari libertà di strapazzare un po'la grammatica. 6. alterare

grammatica. 6. alterare o travisare un testo letterario o un brano musicale,

. alterare o travisare un testo letterario o un brano musicale, trascrivendolo, commentandolo,

, 6-92: ah palinuro, tu se'un re di pazzi: / chi sì fatte

lavoro o a sacrifici e scomodità in un viaggio o anche abbandonandosi a eccessi nel

, iii-2: teresa, per essersi un poco strapazzata nel viaggio di monaco, ha

6-42: error che noi farebbe anch'un cavallo; / ma e'vien ch'

pati'patire') sia che si tratti di un accostamento a pazzo (per calco su

su impazzare) o, ancora, di un prestito dai dialetti sett., dal-

, 7-272: la tramontana, che per un po's'era calmata, se lo

in groppa. all'improvvisa strapazzata volò un panno bianco da una fune tesa due finestre

l. bellini, 5-2-344: egli è un abbozzo strapazzatamente condotto, anzi un male

è un abbozzo strapazzatamente condotto, anzi un male inteso disegno. f. m.

strapazzativo, agg. ant. che rivela un atteggiamento di indifferenza o di disprezzo.

e pizzicavano in la reputò meno che un granel di biada in cui la rinvenne ruspante

libero nacqui, et or esser bisogna / un strapazzato servo, una carogna. lancellotti

mise a interrogare i suoi mezzadri in un angolo, e anche lì tobia era il

o maneggiato senza riguardo; rovinato per un uso eccessivo. -in partic.: sciupato

, liso; stazzonato, stropicciato (un capo di abbigliamento). biondi,

sporco per un'eccessiva fatica, per un lungo viaggio. -anche so- stant.

, una pianta verde da clausura riteneva un riflesso del sole come un ricordo..

clausura riteneva un riflesso del sole come un ricordo... vi si rovesciavano

commozione di poesia. -alterato da un cattivo restauro (un'opera d'arte)

quattro studietti strapazzati. -tracciato con un tocco rapido ed essenziale, impressionistico.

alcuni tratti di pennello studiatamente strapazzati sono un oggetto spiacevole a vedersi, ma ci fanno

privazioni o dissipazioni (la vita, un viaggio). spallanzani, iii-299:

strapazzata che si conduce! si dorme su un monte di randoli (legna secche,

un'attesa); scarso, limitato (un piacere).

vol. XX Pag.295 - Da STRAPAZZATORE a STRAPAZZO (38 risultati)

, 106: una giovine in mano a un vecchio, un uccello in mano

una giovine in mano a un vecchio, un uccello in mano a un ragazzo

, un uccello in mano a un ragazzo, un cavallo in mano a un

uccello in mano a un ragazzo, un cavallo in mano a un frate,

un ragazzo, un cavallo in mano a un frate, son tre cose strapazzate

. giusti, ii-51: io credo che un vitupero simile non sia mai venuto in

3. che usa senza riguardo un oggetto, rovinandolo o sciupandolo.

, i-153: il poveretto è inviluppato in un brutto affare di liti e di strapazzature

di cui politicastri e pagani strapazzevoli fanno un vanto agl'italiani, è invece un vecchio

fanno un vanto agl'italiani, è invece un vecchio morbo e un vigliacco vizio d'

italiani, è invece un vecchio morbo e un vigliacco vizio d'italia.

disagio fisico o anche morale (di un viaggio, di una guerra, del

anche vecchio, consunto dall'uso (un capo d'abbigliamento). segneri,

16-158: leontina... indossava un gonnellino color pisello, stinto, di

quelli che le ragazze portano per casa: un gonnellino da strapazzo; e stracciato in

: doveva cambiarsi i pantaloni buoni con un paio da strapazzo, per non arrivare

: nessun si pensi che quel cristoforo fosse un frate di dozzina, una cosa da

soldati, 185: ricordavo, sì, un petrucci, gino petrucci, un tipo

, un petrucci, gino petrucci, un tipo di 'bohémien', pittore da strapazzo,

di 'bohémien', pittore da strapazzo, un toscano, mi pare. -ignorante e

giusti, i-271: questo modo di fare un po'rotto e il linguaggio da strapazzo

. panzini, iii-314: settanta centesimi per un foglio da strapazzo! eppure si vendeva

di oggi. piovene, 7-175: un libro fumoso, enfatico, d'un wagnerismo

: un libro fumoso, enfatico, d'un wagnerismo aa strapazzo. arbasino,

sicuro? -di infimo ordine (un teatro). c. e.

io guardavo le pecore, e quando fui un poco sbozzolata, la mi'mamma volle

seta. si guadagna, sa? è un mestiero di strapazzo, ma per poveri

. distratto a veder vendemmiare, da un podere a un altro, aiutando un

a veder vendemmiare, da un podere a un altro, aiutando un poco tutti,

un podere a un altro, aiutando un poco tutti, anche in cose di strapazzo

scherzo malizioso. casalicchio, 384: un tal loro figiuolo, che quanto era piccolo

istituzione, di una disciplina, di un oggetto, in partic. sacro.

, di grave disubbidienza e di strapazzo d'un sacramento. f. arisi, cxiv-4-103

il popolo, per lo strapazzo che un de'suoi, posto in alto per comune

nella coscienza, e però tentato a disubbidire un governante tale e a spregiarlo.

dal capo a farsi scadere negletta con un vago strapazzo la chioma, che, essendo

essendo bionda, inondava il collo con un fiume d'oro. 7.

. 7. uso improprio di un bene; sciupio, spreco. sarpi

vol. XX Pag.296 - Da STRAPAZZO a STRAPIOMBANTE (29 risultati)

-abuso. fagiuoli, v-54: un uom vilissimo, / con due o tre

monti, v1-219: conosco di fare un indiscreto strapazzo della vostra pazienza; ma

più del vento. collodi, 1-17: un vento freddo e strapazzone, levatosi sull'

. martini, 1-ii-148: la sera comincia un vento strapazzone e noioso, che pure

tollerabilmente. e. cecchi, 8-101: un vento non troppo strapazzone, ma neanche

che si può usare senza riguardi (un oggetto). airone [maggio 1981

di strapazzi, disagi, fatiche (un viaggio, un modo di vivere).

disagi, fatiche (un viaggio, un modo di vivere). massaia,

strapazzoso festival mimico-danzante che si svolgeva con un lusso di eroismi ginnastici inauditi. cinelli

che urta con violenza (un'onda, un getto d'acqua). bacchetti,

strapazzamento. 'a questi dì mi sono un po'strapazzucchiato'. = frequent.

libero da lacci, da pastoie (un animale). statuti dell'università

extra (v. extra) e da un deriv. da pedica (v.)

. region. logoro, consunto (un capo di abbigliamento). buzzati,

si diceva, 'strapelati', che cercavano un paggio. = voce d'area sett

passi la giornata a pentirti, strapentirti, un salto avanti e due indietro.

s. v.]: 'strapèrso': un giuoco perso strapèrso gli è riuscito di

, v-372: si pesava in questo punto un libriccino che intitolavasi 'proxeneta de prudentia civili'

peculio accumulato. -in moneta sonante (un pagamento). f. f.

picchiato, ripicchiato e strapicchiato e dopo un pezzo s'erano degnatiaprirmi. = comp

letter. il più piccolo; costituito da un numero minimo di persone.

modo disordinato, confusa- mente, senza un filo logico. aretino, 20-223:

: ho bisogno dell'opera vostra in un caso amoroso. » = comp.

. 2. molto affollato (un locale, un mezzo di trasporto).

2. molto affollato (un locale, un mezzo di trasporto). g.

una ricca produzione artistica, letteraria (un periodo storico). ungaretti, xi-309

fra l'infimo e l'enorme, un secolo movimentatissimo in ogni paese d'europa,

una parete, una rupe o anche un muro). - per estens.:

più adatto a contenere la visione d'un poema per gran parte soffocato dalla superbia

vol. XX Pag.297 - Da STRAPIOMBARE a STRAPORTARE (38 risultati)

-situato o costruito su un pendio o ai margini di un dirupo

su un pendio o ai margini di un dirupo (una casa); che costeggia

); che costeggia uno strapiombo, un dirupo (una strada). e

obbliga a tenere una posizione inclinata (un peso eccessivo). bonsanti, 3-ii-17

. -per estens.: scendere con un ripido pendio, essere scosceso.

, v-128: gli fa [vitruvio] un capitello d'un profiloforte, confacente a quest'

gli fa [vitruvio] un capitello d'un profiloforte, confacente a quest'ordine e sul

-ergersi su uno strapiombo, su un dirupo o su un luogo elevato (

uno strapiombo, su un dirupo o su un luogo elevato (una costruzione, una

tozzi, iv-215: siena strapiomba su un rialzo alto, separata dalla cinta che in

sconfinata, fumosa. -inclinarsi per un dissesto geologico (una costruzione).

paracqua, così, resta, strapiombando un po'di fianco,... chiuso

spillato nelrabito. 2. avere un peso eccessivo. p petrocchi [s

. -gravare su una persona o su un animale (un peso, un carico

su una persona o su un animale (un peso, un carico eccessivo).

su un animale (un peso, un carico eccessivo). soffici, v-2-528

3. piombare a precipizio dall'alto (un uccello) o in picchiata (un

un uccello) o in picchiata (un velivolo). de marchi, i-79

. 4. cadere malamente (un capo d'abbigliamento). deledda,

abbigliamento). deledda, iv-702: un uomo grande, grosso, con una larga

eccessivamente occupato, non lasciare in pace un momento. pratesi, 5-46: amabilmente

che non è perfettamente a piombo (un edificio); pericolante.

il muricciuolo c'era uno strapiombo di un centinaio di metri, in fondo a cui

metri, in fondo a cui scorreva un torrentello. -alpin. roccia che

determinati criteri architettonici o essere provocata da un dissesto geologico o da un cedimento strutturale

essere provocata da un dissesto geologico o da un cedimento strutturale. carducci, ii-8-175

coperto, che in alcuni punti effettua un sensibile strapiombo. 2. per

se mai per dissetare la mia purissimafebbre datevi un istante labbra di corbezzoli cremisi dorati e

... cadevano a strapiombo sopra un rivolo di schiume scolorite. soldati, v-50

g. bassani, 9-65: che dico un vicolo!... una pura

strapiombetti. sta lettera e circa un affare così serio per noi mi hanno

. da strapiombare. straportato ad un ardimento di scrivere che non so se farà

se straportò. pioggia; anche in un contesto metaforico). 5. cadere a

mai più. -con riferimento a un mulino galleggiante. bacchelli, 1-i-442:

. trasportare (anche con riferimento a un veicolo o a un animale).

con riferimento a un veicolo o a un animale). neri di donato,

, 161: a l'ultimo, per un strattagema del inimico, straportando il cavallo

magalotti, 1-13: il commercio essendo un vento abile a straportare di peso lingue

vol. XX Pag.298 - Da STRAPORTATO a STRAPPAMENTO (37 risultati)

3. travisato, strumentalizzato (un autore). segneri, iv-351:

, iv-351: ciò che ho detto di un solo... dir potrei ditutti gli

v. (: straporto di mercanzie da un luogo all'altro. -in partic

e ci saranno molti torcetti. è stato un bello straporto'. è una metatesi popolare

di straordinaria capacità visiva. -anche in un contesto fìgur. buzzi, 269:

autorevole, influente (una persona, un gruppo, uno stato).

... non essendo strapotente come un re dell'evo antico, non sentì mai

per la paura di essere schiacciate da un avversario che sanno strapotente. pavese,

modellata da sapienti mani, le aggiungono un carattere di città-giardino. 3. per

4. figur. irresistibile, fortissimo (un istinto, la forza interiore, un

un istinto, la forza interiore, un desiderio). b. croce,

una bramosia anelante di sacrifici impossibili, un appetito strapotente di bontà, di affetto,

-caratterizzato da grande vivacità e vitalità (un modo di vivere, una facoltà)

iii-25: dante... è ancora un irrivelato mistero... sulla essenza

limite di decenza e di decoro (un atteggiamento). f. agnoletti (

papini, x-1-707: quando la volontà di un uomo diventa forza, la forza diventa

da dietro il suo tavolo, premendo un bottone. 2. notevole forza

. notevole forza ed efficacia espressiva (di un autore, di un'opera letteraria)

aver... rore ed esercitare un potere straordinario, anche eccessivo, soverchiante

con molta indipendenza e non priva d'un certo strapotere malvagio e spicciolo. =

. considerando che non si poteva fare un assortimento di tutte le cose a strappabécco,

che fa?... piglia un padellone. magalotti, cxxx-i-331: questo

magalotti, cxxx-i-331: questo mi pare un calderugio di pietre commesse, che ne vaglia

pietre commesse, che ne vaglia bene un mazzo de'miniati in cartapecora, e anche

una cacatura di bruma che non vale un ditirambo e che non vale una centuria di

avverb. a strappacavezza: senza redigere un contratto e senza alcuna garanzia (nella

anche fino a provocare il pianto (un film, un racconto o una persona

a provocare il pianto (un film, un racconto o una persona, un personaggio

, un racconto o una persona, un personaggio letterario). arbasino,

-sostant. bertolucci, 1-199: è un po'quel che accadde al suo progenitore

appesa a segnare lo spazio vuoto d'un giorno nel sacrario domestico della memoria.

dopo il distacco di una parte di un ghiacciaio o di una parete rocciosa.

4. medie. lacerazione di un tessuto o di un organo dovuta per

medie. lacerazione di un tessuto o di un organo dovuta per lo più a trazioni

magalotti, 7-139: ho dato in un croscio di risa così enfatico e perenne

; così si pratica lo strappamento di un dente, di un polipo, dei peli

pratica lo strappamento di un dente, di un polipo, dei peli, delle ciglia

vol. XX Pag.299 - Da STRAPPANTE a STRAPPARE (44 risultati)

. casti, cxxxvii-247: -mi scappa fuori un osso. -la cintola si strappa

strappate le migliaia; / mi rose un feltro, mi guastò una pelle / di

, s'imbizzivano. -asportare da un libro o da un foglio. montano

-asportare da un libro o da un foglio. montano, 73: s'

pananti, 1-i-33: si mangiava d'un po'di riso metà composto di sassi

sassi, e che era la spazzatura d'un fondo di magazzino, e un po'

spazzatura d'un fondo di magazzino, e un po'di carne salata, che per

alvaro, 9-493: il vogatore, un vecchio marinaio che strappava il remo,

che strappava il remo, insensibile come un animale che tiri un equipaggio galante.

remo, insensibile come un animale che tiri un equipaggio galante. dizionario di marina [

violenti, una persona (o anche un animale) da un'altra a cui è

preda, / strappò per forza e in un strappommi il core. leopardi, i-219

fuori di sé. -allontanare da un luogo, in partic. da quello

schiavi infelici l'america, e con un sistema dei più barbari furono strappati milioni

un'eco / d'antichi pianti, un suono di lungo sospiro profondo / dal grande

, agg. letter. lancinante (un dolore). rajberti, 3-37

xciii-181: ti scrivo in fretta, mentre un gatto in amore grida strapantemente su ancona

luce con scavi archeologici. afferrare un oggetto tenuto in mano, custodito o appartenente

ad altri e toglierglielo con violenza, con un movimento rapido o in modo sgarbato.

di giacomo, i-575: era stato un bel colpo, altro! aveva strappata

aveva strappata la catenella d'oro a un grosso borghese. palazzeschi, 5-85:

e entrato qui, in questo casamento un ladro., uno che ha strappato

saper togliere la palla ah'avversario con un abile tocco di piede o di testa

, senza commettere irregolarità. -togliere a un animale. saba, 4-74: non

. saba, 4-74: non sei un rosignuolo; sei un merlo. / fischi

4-74: non sei un rosignuolo; sei un merlo. / fischi più forte la

-tirare a sé, con sforzo, un attrezzo conficcato. siri, vi-212:

ombra. -levare con gesto brusco un indumento, un copricapo, un'insegna

-levare con gesto brusco un indumento, un copricapo, un'insegna, un ornamento

, un copricapo, un'insegna, un ornamento a se stesso o ad altri,

, cxxxvii-138: che crede, / che un vestito in sul dosso / mi si

mi si strappa, / come appunto a un cavallo una gualdrappa? carducci, ii-1-138

.. si avviava fumando per verso un caffè di via larga. calandra, 4-66

. croce, ii-13-100: è impossibile strappare un fatto con le sue radici e i

corpo con l'avulsione o anche con un morso. boccaccio, dee.,

facendogli strappare dai sicari quel che fa un maschio dell'uomo. moravia, ix-141:

due orecchi e li darò a mangiare a un porco. d'annunzio, ii-226:

noi dalle fauci. -estrarre (un dente: anche in espressioni comparai per

: anche in espressioni comparai per indicare un intenso dolore di breve durata).

par che vi strappi ad ogni verso un dente. ghislanzoni, 16-55: mademoiselle guardinaire

strappare due denti, i quali rendevano un po'ottuse le sue note di mezzo.

contenta tu pure. è come strapparsi un dente. -con uso enfatico:

capelli, peli o penne, anche da un oggetto; tirare via con forza e

polito nel salutar qualcuno che lo strapparsi un capello e presentarglielo. faldella, ii-2-204:

vol. XX Pag.300 - Da STRAPPARE a STRAPPARE (12 risultati)

è, allontanandolo da sé o da un pericolo. arici, iii-618: minaccioso

(132): il pellegrino acciuffa un di coloro, che già toccava la soglia

il suo futuro sposo l'aveva strappata per un braccio e fatta riparare dentro un portone

per un braccio e fatta riparare dentro un portone. fenoglio, 5-iii-155: chinandomi

. -liberare o tenere lontano da un pericolo materiale o morale o dall'influenza

c. bini, 109: a un tratto mi sale tanto furore di passione alla

occupazione, da una lettura, da un pensiero, da uno stato d'animo.

vorrei poter venire io a strapparti, a un certo punto, da tanto dolore e

punto, da tanto dolore e riconfortarti un poco. svevo, 3-576: rinunziai a

arcadica. fucini, 749: dando un colpo al cerchio e uno alla botte,

la mia eloquenza non ho strappato che un biglietto da mille al milionario. pavese

mai d'invocarci, di volerci strappare un favore o uno sguardo. bernari, 3-376