vede nelle cere loro una certa curiosità ed un affanno nel voler trovare il certo di
, / non ti potrebbe far d'un capei calvo. m. villani, 2-22
della giornata, certo è che ad un tratto l'assalirono una viltà così persuasiva,
, posando in quel cespuglio starsi / un non so che di bigio / ch'
ohimè! precise / della nostra battaglia un dio per certo / tutta la speme,
dio per certo / tutta la speme, un dio, che dalla mano / l'
ne diruppe. foscolo, xiv-io: un erudito, un genio, un talento in
foscolo, xiv-io: un erudito, un genio, un talento in me non
xiv-io: un erudito, un genio, un talento in me non potrete trovare;
non potrete trovare; ma troverete al certo un giovane amico de'saggi ed instancabile indagatore
e. cecchi, 6-243: udivo un fitto ticchettìo, quasi di pioggia sulle
sulle foglie degli alberi. ma con un cielo spulito come vetro, pioggia non
uno cacciatore levata, e poi da un altro presa, ella rimane a quello che
2-1-283: certo sì che voi mi siete un buon discepolo. segneri, i-32:
celle indipendenti, dotata ciascuna di un piccolo orto-giardino; ogni cella era
cella era costituita da due stanzette, un labora torio e una legnaia
,... fummo in un convento de'frati de la certosa. vasari
certosana vesta. beicari, 1-45: un santo uomo dell'ordine de'certo- sani
ii-122: saresti forse solo, in un chiostro di certosini, o di cappuccini?
manzoni, 1069: diede ordine a un distretto di mandare a prender delle armi che
, / solo a la mensa come un certosino? manzoni, 169: sentendo parlare
d'olio tre giorni per settimana come un certosino; ma avea messo da un
un certosino; ma avea messo da un canto una bella sommetta. barilli, 2-237
pazienza ci vollero: cuciture, rammendi; un lavoro da certosino. gozzano, 201
qua siamo nel limbo. una quiete, un sonno, una solitudine certosina. se
edificante loro vita, erano famosi per un rosolio gratissimo tanto allo stomaco quanto all'
più. giusti, 3-93: farebbe un passo ogni tanto, un passo pensato
3-93: farebbe un passo ogni tanto, un passo pensato e accorto; non lo
subito dopo vide sbucare da via dante un corteo ov'erano certuni armati di randelli
/ la festa è, per certuni, un dovere. / come si fa durante
petrarca, 185-9: purpurea vesta, d'un ceruleo lembo / sparso di ròse i
. caro, 3-108: composto di terra un alto cumulo, / gli aitar vi
: tu vedi che il cielo è un vasto ceruleo scudo, ove l'ingegnosa natura
d'olimpo, e percorreva / tutto ad un tempo col ceruleo sguardo / l'argivo
bella giornata: la luna, in un canto, pallida e senza raggio, pure
, pure spiccava nel campo immenso d'un bigio ceruleo, che, giù giù verso
l'oriente, s'andava sfumando leggermente in un giallo roseo. tommaseo, i-300:
come una ciliegia, s'accordavano a un sorriso di melanconia. carducci, 997
: nel piano / che fugge, a un mare sempre più lontano / migrano tacque
sempre più lontano / migrano tacque d'un ceruleo fiume. d'annunzio, iv-2-551
bo- tallo (e il malato ha un aspetto cianotico intenso). 4.
per l'omero scorrenti, era adolfetto / un angelico incanto. carducci, 857:
porta chiusa, simile a quello ch'un acquario, rischiarata dalla luce cerala di
acquario, rischiarata dalla luce cerala di un unico becco a gas. montale, 1-107
iv-1-349: aveva il tipo bovino d'un lucio vero biondo e ceralo.
, quella materia giallognola, untuosa, un po'vischiosa, che trasuda entro l'orecchio
(123): subito feci venire un certo maestro iacomo perugino, uomo molto
. cavalcanti, 64: io udii da un... cerusico e discepolo del
i medici, a correre a casa un nostro cittadino nella via del cocomero.
. con destrezza simile a quella di un valente cerusico nel levare le cateratte,
: leggesi... la relazione d'un cerusico, il quale narra che il
. gozzi, 4-297: la fame è un dio cerusico oculista / per aguzzare a'
delle lame. gozzano, 1146: un cerusico ed un semplicista discutono in disparte
. gozzano, 1146: un cerusico ed un semplicista discutono in disparte, maneggiando fialette
mangiarono, per essere stato cotto in un forno stato riscaldato a forza di legname
essa è terminato. -chiusura di un circuito: atto per il quale si
il quale si stabiliscono i collegamenti di un circuito elettrico con le sorgenti di tensione
sospensione (di un'attività, di un commercio, di un conto, di
attività, di un commercio, di un conto, di un bilancio, di un
commercio, di un conto, di un bilancio, di un dibattito, di una
un conto, di un bilancio, di un dibattito, di una riunione, ecc
fecondo] venisse mancando circa il 1565, un anno dopo la chiusura del concilio tridentino
ciò che serve a ostruire un'apertura, un vano; serratura, serrarne. -
: mi disse ancora, che in un paese molto strano e lontano di qui,
. estranea alla vita comune, fissa in un suo pensiero segretissimo; e provava già
alvaro, 9-185: gli uomini hanno un bel tornire i bottoni e orlare le asole
non hanno inventato nulla di meglio che un disco d'osso che fa leva su
che si chiudono mediante lo scorrimento di un cursore che provoca l'innesto mutuo dei
(552): se ne piantò un nuovo, tutto di capanne, cinto da
nuovo, tutto di capanne, cinto da un semplice assito. [ediz. 1827
ospizio, farlo lavorare nella chiusura come un aiuto all'ortolano e fornirgli il vitto
permesso. 5. clausura di un convento. francesco da barberino, 147
dirle...: non sa un de'più artificiosi magisteri, una delle
virtuosa] pappagallo, civetta, un gatto, due cagnolini, una chizza gravida
stato, / quando ci vidi venire un possente, / con segno di vittoria,
/ ci fu cacciato, non valse un bottone. boccaccio, dee., 1
(272): madonna, questi è un povero uomo mutolo e sordo, il
povero uomo mutolo e sordo, il quale un di questi dì ci venne per limosina
eran sicure. machiavelli, 818: un certo cerretano, / de'quali ogni
; ce l'ho mandato io con un biglietto, e n'ho rimorso. manzoni
bene. c. bini, ii-183: un signore in prigione pare alla plebe impossibile
2-105: la casa era pronta. un bel casale bianco e grande che anche
cosa, o la sua presenza in un determinato luogo. -ci vuole: è
50: parlan d'uno ch'è un altro scrivo scrivo; / del vin che
scrivo scrivo; / del vin che costa un occhio, e ce n'è stato
mi trovavo infiammato, messi mano a un piccol coltello che io avevo, dicendo così
. lorenzino, 89: tu hai un bel dir, tu, che non ci
. quando può fare star a dovere un di questi prepotenti, per sostenere un
un di questi prepotenti, per sostenere un curato, ci gongola. collodi, 399
è una buona figliola; ma è un ciottolo, e ora come ora a pigliar
dì in campagna. linati, 30-96: un giovine bersagliere dalla parlata umbra si fa
: siam poi alla terra, ch'è un grande animale / dentro al massimo
rarmi che nel nudo osso d'un teschio non manchi qualche continuazione cartilaginosa
pegli orecchi, e ci faremo un bell'onore, apparendo la prima volta sulla
che ci cancella / nasce forse un fiume quassù / ascolto il canto delle
: non era possibile rimediare che un paio di scarpe, per attillatissime che
uno stivalaccio rat- tacconato unirsi ad un borzacchino lindo lindo, con lo
ciabatta scalcagnata in sieme con un tronchetto di vitello bianco. svevo, 3-578
in ciabatte passa che dice rimessamente: un giorno la piena ci porterà tutti. il
conto. -anche: gli attrezzi di un mestiere povero e vile. pulci,
-è una ciabatta, una vecchia ciabatta: un oggetto vecchio e logoro, anche una
. bacchetti, 1-iii-103: questo non è un mulino galleggiante: è un gatto di
non è un mulino galleggiante: è un gatto di piombo e una ciabatta.
carducci, i-855: ciò non impedirà che un imbecille, non averne alcuna considerazione,
iii-i: lavorava già da due ore con un ometto che pareva il suo discepolo e
esercizi, acrobazie. morante, 2-86: un paio di vecchie scarpe, senza tacchi
il fiato, risucchia: « guardi un po'come sto », e mi fa
. aretino, 8-194: fa un fardello di sue camiscie, di sue
che vi è di suo, fino ad un paio di pianelle logore, guanti vecchi
pucci, cent., 52-2: un garzone d'onesto portamento, / figliuol d'
garzone d'onesto portamento, / figliuol d'un ciabattier fu di caorsa, / che
. saba, 167: io sono appena un ciabattino. / vecchie suole s'affanna
che acciabatta, diciamo ch'egli è un 4 ciabattino '. giusti, 2-38:
coll'accetta, / chi lavorò non era un ciabattino. idem, ii-511: un
un ciabattino. idem, ii-511: un lavoro di questa sorte non era da
questa sorte non era da fidarsi a un ciabattino. 3. gerg. ant
/ si spurga, e butta fuori un ciabattino. note al malmantile, 2-510
in spurgarsi, sogliamo dire: egli ha un ciabattino giù per la gola: e
per la gola: e però dicendo sputa un ciabattino, intende sputa molto catarro.
1-139: l'ufficiale scosse il grassone per un braccio e cominciò a parlargli. felice
v.]: quel sor giovanni è un gran cia- bonaccio. =
di vernaccia rossa, intenerito dalla vista di un gran piatto di « ciavùscolo »,
che si infrangono sulla riva, di un colpo dato su un oggetto molle,
sulla riva, di un colpo dato su un oggetto molle, di una cosa che
la funzione di permettere il ritrovamento di un punto iniziale di esatto sincronismo sulla colonna
tolse la catrina; / e vuoila com'un fante per le spesi, / oltr'
s. v.]: gli è un ciaccherino, non dubitate. gli
, non dubitate. gli è un buon ciaccherino. li conosco bene i miei
tommaseo [s. v.]: un mercantuzzo, un impiegatuccio che si viene
. v.]: un mercantuzzo, un impiegatuccio che si viene industriando con più
, croata una squallida mina, un fòro ignudo. ciaccolare (ciacolare
ombreggiava verso la cia- coppa / d'un grand'orrore e d'un ben fermo pelo
coppa / d'un grand'orrore e d'un ben fermo pelo. = formato
del suono di uno schiaffo, di un oggetto che cade nell'acqua. ojetti
ma quando da quell'immagine spezzata e un po'comica balena la saetta diritta d'
po'comica balena la saetta diritta d'un pugno, tutt'una retta dal tallone
. non sapevo che l'uomo fosse un tamburo tanto sonoro. = voce onomatopeica
d'annunzio, v-2-518: tu sei un birro, un chiappino, un ciàffero
, v-2-518: tu sei un birro, un chiappino, un ciàffero; ma non
tu sei un birro, un chiappino, un ciàffero; ma non se'buono né
, al collaretto / l'altr'ieri un peregrin che andava al ciaffo. rigatini [
buommattei, 4-207: per impresa figurare un paio di quelle forme con che si
1 gli acuti denti; ei dorme un sonno eterno. leopardi, iii-4:
colore di cialde. comisso, 7-332: un silenzioso attimo di compiacenza dominò quei funzionari
cedere alla minima difficoltà, affogare in un bicchier d'acqua. varchi, v-38
armeggi,... tu non vedresti un bufolo nella neve,...
delicata. varchi, 8-2-95: a un tenero e debole [non si dice]
tenerume del naso, come se fusse stato un cialdone: e così segniato da me
, sui quali seduto, mi beccavo un gelato e due cialdoni, razione fissata a
di garda è una pozzanghera, il mincio un righinello, verona una baracca di carta
verona una baracca di carta pesta, legnago un cialdone, specialmente sulla carta geografica.
. inciampare nei cialdoni: affogare in un bicchier d'acqua. varchi, v-38
midolla del panunto, / incartocciata come un cialdoncino. s. caterina de'ricci
cialde ', quando hanno forma di un bocciuol di canna o di un cartoccio *
forma di un bocciuol di canna o di un cartoccio *. cialtronàglia, sf
del lord, come se si trattasse di un ben- tinck, di un minto,
trattasse di un ben- tinck, di un minto, di un palmerston o d'altri
tinck, di un minto, di un palmerston o d'altri consimili cialtroni e
mai, fratei mio paziente, / un tal fior di cialtrone? panzini, i-379
, 4-350: teresa guardava carolina con un raggio di luce nelle pupille, e carolina
è ridotta a somigliar molto da vicino un cialtroncèllo. e il parini resta nella brutta
burro, di forma circolare, con un buco nel mezzo. belo,
peggio: benché madonna me ha dato un quatrino ché me còmpari una ciambella.
, or pinocchiate. berchet, 53: un tempo le soperchierie tedesche non erano in
una ciambella di cristallo ritonda e d'un braccio di diametro, e l'empierono
fatta una ciambella vota di cristallo d'un braccio di diametro con due imbuti.
collodi, 773: -è forse un giornalista? -... a dirtela
inanellata a mano, e rinvoltata in un pezzetto di foglio, la quale poi
con la testa irta di ciambelle come un fuoco d'artificio, correvano ogni momento
: 'ciambella, campanella ', è un anello o cerchio d'avorio di
chiamo ciambella la superficie che resta, tratto un cerchio minore dal suo concentrico maggiore)
lingua. palazzeschi, 1-241: dice un antico proverbio che non tutte le ciambelle
gli zuccherini. firenzuola, 416: un di loro lo serviva a far berlingozzi
, 3-1-313: e v'è chi aspetta un guardo ed un inchino, / con
v'è chi aspetta un guardo ed un inchino, / con tal attenzion, che
sì attento / ad una ciambelletta sta un canino. idem, 3-5-222: il
stavano pure benissimo le due ciambellette d'un giallo di zafferano, arrotolate sulle minuscole orecchie
.). salvini, vii-576: un zuccherino, un ciambellino, un musino
salvini, vii-576: un zuccherino, un ciambellino, un musino inzuccherato.
vii-576: un zuccherino, un ciambellino, un musino inzuccherato. -acer.
g. gozzi, 1-339: comperò da un ciambellaio non so quai berlingozzi,
arriva da corte, / e dietro un tarpano / da fare il panforte. collodi
: si tratta, mi pare, d'un ciamberlanó paffuto, con la catena del
invitati,... era pallida, un poco curva, gli occhi segnati.
sebastiano, raso di fresco che pareva un mellone, e con la veste sua di
: assumere e conservare in ogni circostanza un determinato modo di comportarsi, un costume
circostanza un determinato modo di comportarsi, un costume, un sistema di abitudini.
modo di comportarsi, un costume, un sistema di abitudini. s.
pulci, iv-103: che tanta boria d'un ciambellottuzzo? = ant. fr.
: suo marito... aveva dato un bel giorno in ciampanelle; certi ciurmatori
. pananti, i-39: come un povero abate montanino, / che ha
, il pegaseo cavallo / ha perso un ferro, ciampica, tentenna. tommaseo-rigatini
d'entrare nel recinto è taciturna. un cancello verde con sbarre di ferro traversali
di ferro traversali è dato volta con un catenaccio lucente. nel tedio la gente
gente ciampica la ghiaia come nel fondo di un pozzo. = iterativo di
. 2. locuz. fare un ciampicone: inciampare all'improvviso, con
, ghiacciuole. = forse da un toponimo (e c'è in toscana la
tutti frinzelli gangole e spine ventose: non un tantin di carne, ma croste
/ per la strada solitaria / non un cane. pratolini, 1-41: vedi,
cianacetico per sostituzione dell'idrogene acido con un gruppo organico o un metallo: cianacetato
idrogene acido con un gruppo organico o un metallo: cianacetato d'etile (usato nelle
», significherebbe forzare la verità in un tentativo non necessario di apologia.
questa fisima nella testa, di tenere un piede nel mondo letterario, l'altro nel
e due que'cagnetti piccini che vedendo un cagnone alzar la cianca di dietro a
nitri, 272: tutto a un tratto, quand'era proprio sul
d'ungheria. intelligenza, 126: un conostabol trasi avante, il quale / ne
/ ne la gamba 'l fedio un grande botto; / vergenteusso il fedì su
di certa gente / tu sei sempre un nonnulla, / una classica e sciocca ciancerulla
carducci, 506: tutt'a un tratto quel movente di maligni ossami stuolo
di bambine / vanno trescando, e se un muto v'entrasse, / un muto
se un muto v'entrasse, / un muto ciancerebbe a suo dispetto. bruno,
avuto (trattone voi stesso) pure un amico di confidenza. vico, 211:
: voi tempraste al mio / labbro un calice amaro; ei v'è rimasto:
di testa all'europa che l'italia sia un mercato di ciancie, che l'italiano
mercato di ciancie, che l'italiano sia un popolo il quale non creda in nulla
van taggio di sé per un senso virile già sviluppato. pavese,
sì come domandato dalla sua donna, quando un pettine d'avorio e quando ima borsa
d'avorio e quando ima borsa e quando un coltellino e cotali ciancie, allo 'ncontro
.. la domandai, se conosceva un certo petronio, uomo de'primi della dttà
, pratica. manzoni, 4: mentre un dì menio cardeggiando stava / l'assente
: « ehi », l'interruppe un tale, / « non conosci te stesso
a ciancia. aretino, 8-114: e un dì, tenendomi in ciancia, disse
arte. baretti, 2-379: ti citano un diluvio di nomi d'autori d'ogni
cianciafrùscola osservata da lui dava origine ad un lunghissimo predicozzo. = comp
stimavaia una baiata, una baloccaggine, un « andamento, fece da prima non
ciancia, / e come giunse, un bel corno sonasse, / ch'avea,
sono di buon umore, fanno insieme un gran cianciare. nievo, 277: la
piccola accademia del senatore si raccoglieva in un angolo del salone a cianciar di politica
il grembiule. faldella, 2-128: un giorno nella farmacia cianciava con lo speziale
d'annunzio, ii-379: contro l'un concistoro / che ciancia baratta confisca /
te morria, ogni giorno, / un migliaio di donne; e si farebbe /
7-630: questo dottor palumba dev'essere un fanfarone, uno dei soliti cianciatori delle
nativo sia riuscito a farsi, comunque, un po'di nome, anche di ladro
13-115: m'accorgo che sopra un tappeto s'attruciola, s'arribiscia
s'attruciola, s'arribiscia, un cucciolo, un lupetto dallo sguardo mali
s'arribiscia, un cucciolo, un lupetto dallo sguardo mali zioso
ridotto la cocca del tappeto a guisa di un orecchio di porco e l'azzanna
14-24: ed ogni perla, com'un uovo ell'era / o di gallina o
l'uscio destro, e ponevasi da un lato, e faceva cotali ciancioline,
prime vostre opposizioni, per non parere un ciancione ancor io, con queste vostre «
scopriva una nemica in un'amica o un ciancione in un devoto. 2
nemica in un'amica o un ciancione in un devoto. 2. spreg.
e su da'palpitanti / vespri un lieve pel cielo frullar d'ale.
do in custodia questo ciancivendolo. / mettigli un buon bavaglio. = comp.
intr. (cianfrùglio). fare un lavoro male, in modo confuso, abborracciato
[s. v.]: è un cianfruglione: quando parla non si sa
e'si dica o si voglia. è un cianfruglione, abborraccia ogni cosa. scrittore
romore che non fanno i campanacci d'un intero armento di buoi. cattaneo,
ringraziamenti del governo... costituivano un sistema nuovo e strano nella istoria delle
2-543: la stanza d'angiolina aveva cambiato un po'd'aspetto, denudata di tutte
coi quali si è fatta in camera un piccolo museo. da quarantanni poi tormenta
allor tal maraviglia / una cianghella, un lapo salterello, / qual ora sarìa
v-1-866: il vostro campidoglio era forse un banco di barattatori e di truf
tratti, battendo contro le sponde o contro un ostacolo (l'acqua di un fiume
contro un ostacolo (l'acqua di un fiume, le onde del mare).
, la notte, / le stelle, un poco, ad ascoltar per tutto /
fondo al carugio ciangotta il lago come un vecchio questuante, in alto c'è la
[s. v.]: facevano un gran ciangottìo nella stanza accanto. beltramelli
: l'ora dei pasti trascorreva fra un gran silenzio interrotto solamente dal ciangottìo dei
[s. v.]: 'fanno un cianio per la strada'. *
* sopra questo ci han fatto un cianio '. = deriv. da
, che ha la proprietà di formare un sale azzurro unendosi coll'ossido di ferro
. riprodotto per mezzo della cianografia (un disegno). ojetti, ii-385:
ojetti, ii-385: sulla scrivania, inforcati un paio d'occhiali tondi da barbanera,
cui i disturbi circolatori o respiratori producono un ostacolo più o meno rilevante allumatosi.
sera, aveva ceduto per modulazioni funebri a un tono cianotico, di stanca pervinca.
. cianòtipo, sm. copia di un disegno ottenuta per cianotipia o cianografia.
2. trattamento di cementazione di un acciaio a una temperatura compresa nell'intervallo
temperatura compresa nell'intervallo critico, in un bagno di sali contenenti cianuro (e
vasetto, povere bestie. bisogna metterci dentro un po'di bambagia, nel vasetto,
di bambagia, nel vasetto, imbevuta d'un qualche acido... l'alcool
e anche nelle lettere, dove ha un tono molto confidenziale).
dileguò salutando il compagno di viaggio con un ciao pronunciato in cima alle labbra.
. d'annunzio, v-1-377: c'era un calesse col mantice e una cesta a
nel presente luogo, una cuffia, un ciapperóne, e simili arnesi usati dalle
quell'ora si buttano nei prati come un ciapo di storni autunnali e saccheggiano le
di poco pregio. talora, per un cotal vezzo di moderazione, uno suol
il sonno le ciaramelle, / ho udito un suono di ninne nanne. /.
poveruom perdé la pazienza: / come un castrato s'è messo a gridare.
, 401: don blasco ciaramellava da un gruppo all'altro. d'annunzio, iii-
campaniluccio di una chiesa, seduta come un balocco davanti al prato, cadeva un ciaramellio
come un balocco davanti al prato, cadeva un ciaramellio bambinesco di rintocchi funebri che pareva
intonazione patetica, a cui fa seguito un vivace allegro di carattere rude e violento
, pettegola (ma può avere anche un valore non negativo: discorso alla buona
per fraude. redi, 16-vii-360: un galantuomo non può fare il maggior dispetto
charles, fosse derivato ciarlare, per significare un racconto delle imprese di quel celebre monarca
più con quelle reticenze che non con un lungo discorso, confermando in tal modo le
è geloso ». - « geloso! un finimondo!... ». -
forte, / che lo stesso vederla era un gioire. c. gozzi, 4-266
vicina, / che taddeo le celava un amoretto / di fresco intavolato alla sordina,
conto di checchessia non poteva che con un grandissimo sforzo d'attenzione e di gravità
, 5-212: in paese si faceva un gran ciarlare di quello sposalizio terminato in
calvino, 1-567: sulla riva d'un canale, sopra una chiusa, c'era
una chiusa, c'era la sponda d'un lavatoio e di là con le braccia
195: è sotto le grondaie / tutto un ciarlare. sono intorno al nido /
nomi, 3-8: non essendo egli un di quei fantocci / che
di ciarlatanismo. dall'arte all'artifizio è un piccol passo... il ciarlatanismo
e non ciarlatanismo; questo può per un momento illudere e dopo arriva la dispiacevole
. serra, i-273: questo è un vestito che possono indossar tutti, gli eruditi
ciarlatani addottorati, pure in mano d'un illuminato e onesto uomo,...
assegnato. guerrazzi, iii-149: se un ciarlatano comparisce su la fiera, via
e allagante il resto della piazza tra un altro fragore di grida e di trombette,
le pugna! bruno, 3-202: un disutile, pedantaccio, circulatore, saltainbanco,
costui mi fu sempre odioso, come un ciarlatano turbolento e temerario. monti,
i-103: io non mi sentirei di rilasciare un dramma per meno di 50 zecchini.
l'uno; ma non sono nemmeno un verazzi, un roccaforte, o altro simile
ma non sono nemmeno un verazzi, un roccaforte, o altro simile ciarlatano del
governo; allora si sostituisce al merito reale un merito di opinione che ciascuno può fingere
facevano eco al signor girolamo sindaco, un già mercante d'olio arricchito, ma
parola co-le-ra, accennava a dubbi gravi su un certo medicamento che era stato dato a
. monti, 11-66: mi faccia un foglio giustificativo della sua condotta su questo
), agg. diffuso malignamente (un pettegolezzo). giusti, iii-262:
quel piccolo luogo il pascolo ciarlereccio che procura un caso che non accade ogni giorno.
, 2-2-221: di grazia, udite un po'che ciarleria / insieme fanno quei valenti
per la mente (e non sa tenere un segreto); fastidiosamente loquace e
tacere. monti, x-3-86: entro un chiostro di ciarliere / solitarie monachelle /
/ cheto cheto amor celosse / meditando un tradimento. cuoco, 1-157: i francesi
i francesi forse temettero più del dovere un popolo sempre vivo, sempre ciarliero;
molesta e ciarliera che avesse mai empito un mercato. pascoli, 530: qua
il ronzare, ormai solo, / d'un ospite molto ciarliero. panzini, i-129
il marito era duro e tutto d'un pezzo. palazzeschi, 279: i morti
figlia, era diventata di poche parole e un po'pigra. 2. per simil
per simil.: di uccelli che fanno un gran cinguettare, d'acque che mormorano
mormorano scorrendo, di meccanismi che fanno un rumore uguale e continuo. nievo
mistero! / sarebbe la tua via come un sentiero / con l'erba intatta,
all'ornello, / anche al frullo d'un passero ciarliero! palazzeschi, 226:
la ciarliera falsa conchiusione ch'io era un vero falaride. giusti, iv-35:
silenzio sopratutto. ogni vostra parola sarà un alimento alla fiamma della discordia; sarà
. il ciarlare fastidioso e continuo di un gran numero di persone; chiacchierio pettegolo
dice niente. idem, i-392: un ciarlìo, un lamentìo continuo ai tavolini di
idem, i-392: un ciarlìo, un lamentìo continuo ai tavolini di bambara;
calabresella. papini [accademia]: un tuo sguardo ampio e felice, un
: un tuo sguardo ampio e felice, un tuo sogno agitato sarebbero per me regali
breve chicco prigioniera / una bellezza vasta come un mondo, / e il sole ora
sua spera / d'anime, suscitandone un giocondo / ciarlìo di foglie e uccelli,
facendo confusioni strane. bocchelli, ii-170: un ubbriaco ciarlone... s'era
. ciarlonàccio. tommaseo-rigutini, 974: un ciarliere talvolta vi diverte; un ciarlone
: un ciarliere talvolta vi diverte; un ciarlone v'opprime. i ciarlieri vanno corretti
non ha. ciarlottìo, sm. un chiacchierare sommesso e prolungato a volte fastidioso
, / ov'ha più ciarpe assai d'un rigattiere. note al malmantile, 1-229
prima, luisa, cercando in granaio un pezzo di corda, aveva trovato fra vecchie
di pannine di tutti i colori, un armadio luccicante, diversi scaffali gremiti di
e dite all'agnola che mi dia un poco di particella di quella sua ciarpa
.. siete chiusi in fondo a un carcere, poveri disgraziati?...
nappe, mazzocchi e medaglioni, / ch'un asin ne saria carico bene. idem
). gelli, iv-21: ditemi un poco: non avete voi una fanciulla
portato da altri suoi servitori, bianco come un panno lavato. [ediz. 1827
portato da altri suoi, bianco come un panno curato]. curato2,
titolare d'una cura; investito d'un beneficio curato. -beneficio curato: prebenda
fu canonico di pistoia, e aveva un altro beneficio senza cura; per essere uomo
parrocchiali, la cura d'anime in un determinato territorio; sacerdote che esercita tutti
i diritti e le funzioni parrocchiali in un territorio non costituito canonica- mente in parrocchia
, e di barattare qualche parola con un don petronio zamberlucco, il quale è curato
', è il coadiutore di quello. un parroco può avere con sé più curati
annunzio, i-793: per lui ragli un requiem co 'l viso compunto il curato /
curatóne. fogazzaro, 5-14: sbucò un pretone rubicondo, con una pancia gloriosa
rubicondo, con una pancia gloriosa, un gran cappello di paglia nera, il sigaro
miseria, perché riscotevano tutto l'anno un meschino salario, te- mevan troppo i
a quello di un'azienda agricola, con un fattore responsabile, che prende il nome
presiede, sovrintende al buon funzionamento di un organismo, al compiersi di un dato
di un organismo, al compiersi di un dato evento, al mantenimento di una
. -chi cura filologicamente l'edizione di un testo. 2. medico,
è facile: gli si eleggerà da prima un curatore;
co'prodighi; ed è, provvederle di un curatore. ma qual sarà questo curatore
comperano ovvero vendono da uno mercatante ad un altro, e similmente di cambiare,
potere del parroco e affidata a un curato. = deriv. da
estrae, per pressione a freddo, un olio, prima incolore, poi giallastro e
caratteristici per il prolungamento del capo in un rostro sottile e lungo oppure corto e
apparato boccale masticatore; sono protetti da un der- mascheletro chitinoso e hanno zampe robuste
asta metallica, fornito all'estremità di un dischetto eccentrico che permette di liberare dai
plebe tua straniere valli / ari a un suo cenno; e tu curva la schiena
domini *, la scena cambiava ad un tratto, e cominciavano per quel piccolo
, 89: in curia solenne, fra un nugol di sguardi, / qual pari
. egli si era subito recato da un cardinale di curia, inglese, per
pausa, da una reticenza, da un sorriso del faccione rotondo. -curia
(662): hanno a avere un bel da fare laggiù in curia, a
cinelli, 1-191: non era giusto che un povero prete, perché non s'era
sociale di tutte le persone che in un dato luogo si occupano dell'amministrazione della
e giorno e notte / perch'è un somaro ed il latin non cape,
genti dotte, / e sol di curia un qualche poco sape. monti, x-2-182
/ non farò ben? non darò un altro aspetto / alla curia, a introdur
tanti cavalocchi e mozzorecchi / avendo addosso un simil precipizio, 1 son dovuto restare
del senato (ch'era anch'essa un tempio) e infine l'assemblea stessa dei
, ha la larghezza di espressioni d'un curiale romano. pananti, i-312:
avea più gran fava / che se avesse un cappel da cardinale. collctta, i-58
. obbedimmo, e vedemmo sulla loggia un curiale con una carta in mano.
una religione e l'altra, ma in un medesmo convento tra loro, non manco
a conferma del suo imperio, un sinistro augurio frastornò e sciolse per
, ii-45: appare cupido, su un carro di fuoco, trapassare menando dietro sé
ricercandone curiosamente, sotto la scorta di un amico, i nomi e l'essere
co 'l nome di dante anche in un codice del morelli e in un riccardiano
anche in un codice del morelli e in un riccardiano; ma curiosamente aggiungeva « di
da sigarette, su cui curiosamente figurava un militare in bande rosse, molto dettagliato
dettagliato, a tu per tu con un muro. c. e. gadda,
308: la cassetta era campita in un bel giallo color sabaglione, dove leggevasi curiosamente
dove leggevasi curiosamente una bellissima per quanto un po'cogliona qualità dell'animo umano,
di santi, 4-272: e ornandosi un die la vergine domitilla più curiosamente,
, ch'ella non soleva, misesi un vestimento a porpora tessuto d'oro,
di chi guarda oziosamente uno spettacolo, un luogo, o di chi indiscretamente si
ne ha scritto e parlato? ma sa un po'di profanazione, come curiosare nelle
sia in una circostanza determinata o per un oggetto particolare; smania pettegola di venire
si sta osservando (uno spettacolo, un avvenimento, un paesaggio, un oggetto
(uno spettacolo, un avvenimento, un paesaggio, un oggetto, ecc.
, un avvenimento, un paesaggio, un oggetto, ecc.).
grandissima ed ignote sono ancora le massime di un governo nuovo, né vi è tempo
, i clamori, sebben falsi, producono un male reale, perché il popolo li
, e la curiosità degli oziosi ebbe un nuovo campo da mietere. verga, 4-217
veramente il sospetto che quelle visite avessero un significato o, piuttosto, un intento
visite avessero un significato o, piuttosto, un intento ben diverso da quello che dovevano
cara ammalata, la rovina definitiva di un amico sfortunato; senza malignità né ignobile
, iv-217: mariagrazia si alzò, e un po'per curiosità, un po'per
, e un po'per curiosità, un po'per sfaccendamento si diede a girare
nelle cere loro una certa curiosità ed un affanno nel voler trovare il certo di
lett. it., i-201: un po'dell'audacia di ulisse è ancora in
; aspetto o monumento caratteristico (di un luogo, di una città).
rovine può sempre fornire il soggetto d'un piacevole ed erudito viaggio. alfieri,
mio fidato e diletto elia, procrastinandolo d'un giorno in un altro, io venni
elia, procrastinandolo d'un giorno in un altro, io venni a negargli i danari
cauta e paesana, in questo che un ignaro poteva credere smarrito dietro curiosità disordinate
forse come una femmina, o come un confessore. carducci, 839: non
cugino don ferdinando, curioso più di un ragazzo,... s'era spinto
seggiola, una gonna / frusciar d'un tratto: alla finestra appare / curioso un
un tratto: alla finestra appare / curioso un gentil viso di donna. baldini,
gli ultimi recessi. segneri, iii-1-105: un solo sguardo curioso o meno riverente dei
... risvegliar que'detti / curioso un desìo nell'ascoltante / bardo. carducci
, 88: pur non v'è un uom che smovasi / a ceder passo altrui
strepitava una tal gazzarra che pareva più un carnovale che una caccia di contrabbandi.
ai curiosi. verga, 4-14: era un correre a precipizio nel palazzo smantellato;
comenti popolari. cassola, 2-66: un gruppetto di curiosi era fermo davanti alla portafinestra
a guardar ballare. il cavaliere era un sottotenente; la dama una ragazza alta
quello che, solo essendo mirabile per ingrassar un corpaccio di facoltà, conduce gl'ingegni
noi sottoposta e per l'oceano disgiunta avesse un di congiunzione coll'asia e coll'europa
libertà. d. battoli, 10-141: un liutaio assai curioso di quanto si appartiene
xxiv-1051: la traduzione delle opere d'un idioma nell'altro ha da farsi con accuratezza
, 1 -intr. (61): un palagio con bello e gran cortile nel
. caro, i-347: era dorcone un cotal tarpagnuolo inframmettente, di pel rosso
e nel pensier malignuzzo; insomma, un cattivo bestiuolo. sassetti, 208:
curiosissimi. giusti, iii-221: io sono un liberale curiosissimo: un liberale, figuratevi
: io sono un liberale curiosissimo: un liberale, figuratevi, che lascia a tutti
lascia a tutti libertà di parola, un liberale che non vuol essere né ministro,
svevo, 3-637: fui accostato da un signore che mi conosceva e che io sapevo
curiose, a cucchiaio / vergate, un poco acute. piovene, 1-225:
fatica; fu distesa sul letto come un pezzo di legno. -anche con uso
una porta di ferro, poi in un recinto di filo spinato, poi di nuovo
è che anche lì è in mano d'un pesciatino. de sanctis, i-119:
a esprimere lo stupore di fronte a un fatto o a un oggetto strano, insolito
di fronte a un fatto o a un oggetto strano, insolito, straordinario.
: vi sono di quelle che, da un giorno all'altro, si danno a
-piacevole, arguto, interessante (un libro, un discorso, un gioco
, arguto, interessante (un libro, un discorso, un gioco, ecc.
(un libro, un discorso, un gioco, ecc.); acuto,
giovane, 9-393: or mosca, dimmi un poco: / qualche libro di nuovo
usano; ed io ne ho veduto un curioso volume. magalotti, 19-1-140: manda
indicare i libri curiosi da'quali tolgo un pensiero, desumo un'immagine, trascrivo una
anch'io come l'altre femmine, un po'curiosetta. -spreg. curiosàccio (
insieme; acconciati alla meglio in un curricolo, la sua festività naturale
sia (il basilico), calcandosi con un curro, o ben calpestandosi, darà
mettonsi cilindri sotto per tramutare più agevole un corpo pesante, o mettonsi curri per varare
perché il curro altro non è che un composto di molti cerchi insieme congiunti.
curro, / d'andare a far un ballo in campo azzurro. note al
: « cu ruca è un uccello a chi il cucculo iscambia l'uova
non vale. fiacchi, 88: un mulo avea di gran cursore il vanto
. gioia, 1-i-64: la celerità d'un cursore rappresenta più la sua abilità nel
3. pubblico ufficiale, addetto a un tribunale 0 a un magistrato, a
, addetto a un tribunale 0 a un magistrato, a cui è affidato il compito
. pecchio, cono., i-502: un direttore visita ogni giorno la casa e
all'amministrazione, ch'è composta d'un amministratore cassiere, d'un economo,
è composta d'un amministratore cassiere, d'un economo, d'un ragioniere e due
cassiere, d'un economo, d'un ragioniere e due istitutori. avvi inoltre
ragioniere e due istitutori. avvi inoltre un cappellano, un medico, un chirurgo,
istitutori. avvi inoltre un cappellano, un medico, un chirurgo, un facchino,
inoltre un cappellano, un medico, un chirurgo, un facchino, un inserviente
cappellano, un medico, un chirurgo, un facchino, un inserviente, un cursore
medico, un chirurgo, un facchino, un inserviente, un cursore. nievo,
, un facchino, un inserviente, un cursore. nievo, 374: le notizie
da far il giro del mondo in un batter d'occhio. a fratta poi
si può fare scorrere lunghesso per segnare un maggiore o minor cerchio. idem [
v.]: * cursore 'è un pezzo di legno o metallo mobile lungo
pezzo di legno o metallo mobile lungo un regolo, e che si ferma con una
, si può indifferentemente immaginare applicato a un punto qualsiasi della sua retta.
corti del periodo feudale, caratterizzata da un ciclo economico chiuso, che presentava produzione
unità amministrativa era data dalla direzione di un unico capo, aiutato da una schiera
? vasari, 1-1287: era in un di questi [quadri] dipinto diverse
, 5-289: e forse gli staria meglio un grembiule /... / che
, 677: era seduta sopra un fianco in una di quelle sedie curuli che
in origine la sedia era posata sopra un cocchio. curva1, sf.
fontana una giovinetta che vi bagnava entro un piede, e coll'altro ignudo e
linea grossa che sarebbe stato difficile figurarsi su un naso. sinisgalli, 6-23: nicomède
bologna-rimini, si stacca con ampia curva un tronco di strada ferrata a un solo binario
curva un tronco di strada ferrata a un solo binario. pavese, 88:
improvvise alla cima del colle, rallentano un poco, / poi si buttano giù dalla
a ogni curva, si parava davanti un nuovo rettilineo, né il paesaggio accennava
particolarmente stretta, difficile da affrontare con un veicolo; sulle strade è segnalata,
una curva: affrontare una curva con un veicolo in corsa. -attenti alle curve:
curve: come avvertimento di fronte a un percorso pericoloso (e, al figur
montale, 3-141: tu devi essere un tipo evoluto, non più giù del
, direi a occhio e croce. e un giro lungo e faticoso la perfezione.
. d'annunzio, iv-2-645: a un tratto, dinanzi il palazzo rosso dei
dei foscari, nella curva del canale, un gran bucen- toro fiammeggiò come una torre
borghese si fa sempre più cupo, e un corvo entra ed esce dalle nuvole gettando
gracchiata. -inversione di marcia di un veicolo; giro più o meno completo
. cecchi, 6-274: ci aveva raggiunti un vigile stradale di quelli con motocicletta d'
crisi) di una vita, di un sistema, di pensiero, di una dottrina
voi il benaco, lavandaie, è un gran catino, e il cielo imo sciugatoio
cielo imo sciugatoio. se fossi qui un poeta giovincello de'soliti andrebbe smammolandosi su
: i suoi capelli, ancora di un nero lucente e pettinati con semplicità,
rendere sensibili all'occhio, e ad un tempo più facili e più chiari i rapporti
e controllata quando inclina il timone di un dato angolo e lo mantiene fermo in tale
di legno che compongono l'ossatura di un bastimento. = deriv. da
piantatore or curvi l'omero / sotto un fil, rasente un regolo. marino,
l'omero / sotto un fil, rasente un regolo. marino, 2-73: in
terror la meraviglia. pindemonte, 209: un suono usciane, a cui / si
umano: l'acacia sa profilarsi come un chimerico fumo. alvaro, 9-170:
formica esploratrice, seguendo il ponte d'un filo d'erba, s'affacciò sul lago
nero del caffè... era un formichino da nulla, cincischiato e gialliccio:
schiena / a rovescio e afferra come un cane / un fazzoletto sporco / con la
rovescio e afferra come un cane / un fazzoletto sporco / con la bocca.
publici premessi dal graduato laureando, far un circolo grazioso, in cui volavano i cupi-
le mie sorelle col capo velato. un ragnatelo trema nell'inferriata che dà su la
la plebe tua straniere valli / ari a un suo cenno; e tu curva la
parini, giorno, i-262: quei [un servo], d'alto curvando 1
lama, fino a far di sé un arco, per non dire un cerchio:
di sé un arco, per non dire un cerchio: e allora non se ne
, 102: -ah! sei un ragazzo? -soggiuns'egli curvandosi un po'
sei un ragazzo? -soggiuns'egli curvandosi un po'dalla mia banda e mostrandomi ima figurona
figurona nera nascosta sotto le falde d'un cappellaccio da contrabbandiere o da mago.
o da mago. -sì, sei un ragazzo; e dove vai? oriani,
. oriani, x-21-249: sembrava che un velo bianco ed opaco gli si fosse
volle però convenire. -inclinarsi su un lato; perdere la stabilità (una
perdere la stabilità (una nave, un veicolo, ecc.). verga
, che prima si era curvata su di un fianco, si rilevò come una molla
vela cadde sulla barca, rotta come un filo di paglia. -figur.
. intr. voltare, girare (con un veicolo). = voce dotta,
bassi, / or in men di un balen levansi in alto, / or fanno
dal gemere delle acque, mi comunicavano un senso solenne di morte. quasimodo,
inclinazione; il presentare una sinuosità (un fiume, una strada, ecc.)
sensi suoi [di bodoni], un curioso daltonismo che doveva portarlo a ridurre
. 5. aeron. curvatura di un profilo alare: rapporto tra la freccia
, intr. (curvéggio). seguire un percorso tortuoso, curvilineo; serpeggiare (
curvilineo; serpeggiare (una strada, un fiume, ecc.).
del ponte è piana e orizzontale come un pallaio. = frequentativo di curvare
o circolar figura. grandi, 4-4-129: un sodo piano curvilineo, sopra di cui
curvilinee. 2. che segue un andamento a curve, non rettilineo (
. -ipotesi curvilinea: ipotesi che concerne un moto non rettilineo. cassini,
curva; dal numero dei giri contato da un contagiri si ricava la lunghezza delle curve
, vanno dalla base all'apice descrivendo un arco convesso verso i margini. =
palagio fratelli; questi tutti / in un dì se n'andar giuso a plutone.
curvatura; sinuosità; parte curva di un oggetto. leonardo, 5-307:
4 cirtomìa', malattia che consiste in un piegamento o curvità della schiena.
, ii-15-106: la bocca fe'd'un porco, il naso còrvo. straparola,
per cui passa 10 staffile, ha un bottoncino d'osso. monti, x-1-402:
. monti, x-1-402: trittolemo inviando un cotal figlio / di metanira, a propagarne
feci scattare il grilletto, e n'ebbi un dito rovinato; e lo porto ancora
dito rovinato; e lo porto ancora un po'curvo e monco nell'ultima falange
le stelle contemplano. nera / da un lato del curvo orizzonte / di nugoli torbidi
morto. calvino, 1-30: c'era un brulicare di granchi ai margini dell'acqua
sinuoso, serpeggiante (una strada, un litorale, un corso d'acqua).
(una strada, un litorale, un corso d'acqua). carducci,
e chino entro il lanoso petto / con un riso villan da terra il prende,
città, curva sotto il carico come un asino stanco, e andava lamentandosi per via
domanda superflua, corse, curva, trascinando un po'una gamba, ad accendergli in
per mano / curva la fronte come un fiore stanco. quasimodo, 1-54:
pilastri bianchi, il fogliame scuro di un grande albero curvo sotto la pioggia. brancoli
brancoli, 4-53: la ragazza portava un libro da messa in mano e camminava
libro da messa in mano e camminava un po'curva in avanti, stringendo a sé
5. letter. piegato su un fianco, inclinato lateralmente (una nave
, inclinato lateralmente (una nave, un veicolo). straparola, 3-1:
e fattali star curva e pendente da un lato sopra il mare, tanta copia
letter. che gira intorno, che compie un movimento circolare, che segue un andamento
compie un movimento circolare, che segue un andamento curvilineo (un viaggio, il
, che segue un andamento curvilineo (un viaggio, il moto degli astri).
: che cos'era finora la chiave di un arco? una pietra a cuneo,
chiarità argentea dove l'aurora aveva lasdato un ricordo dorato. 8. geom
di questo vi metti quanto sarebbe un cuscheri di mele. = voce d'
cuscinata, sf. colpo dato con un cuscino. pirandello, 7-723:
i vecchi villani portano ancora, giaceva un vero cuscinetto di peli fitti ed ispidi
ad attutire gli urti niente giova quanto un cuscinetto di carta monetata. -attaccare
alvarpione: decidere di non muoversi da un dato luogo. marino, i-47:
2. tipo di antipasto, costituito da un involto di pasta sfoglia, contenente formaggio
cuscinetti in ghisa avendosi in inghilterra ad un prezzo sensibilmente più debole che sul continente
elemento sul quale appoggia il perno di un accoppiamento che permette rotazioni relative fra due
il moto relativo e dando luogo a un attrito di rotolamento minore di quello radente
compito di sopportare la spinta longitudinale di un asse rotante; può essere ad anelli
: il fabbro non potrà mai costruire un cuscinetto a sfere, che dico?,
neppure una delle tante sfere uguali di un cuscinetto. 5. archit. elemento
suole descrivere su la sua larghezza lf un triangolo equilatero laf, il cui punto
tavola e bruniscilo,... avendo un cuscino tra la tela e l'asse
i-855: all'uopo istesso / l'imitante un cuscin purpureo drappo / mostra turgido il
, stata ivi in macero quasi che un anno. nievo, 245: dimenticò
, x-21-20: bice aveva sul cuscino un magnifico gatto, con la testa quasi più
sua. d'annunzio, iv-1-21: un gran cuscino, tagliato in una dalmatica
, tagliato in una dalmatica, d'un colore disfatto, di quel colore che i
cennini, 1-79: allora t'apparecchia un cuscinello grande come un mattone. garzoni
allora t'apparecchia un cuscinello grande come un mattone. garzoni, 1-490: e col
artusi, 69: il cuscussù è un piatto di origine araba che i discendenti
di contatto coi tessuti dell'ospite) un disco di adesione e un cono di
dell'ospite) un disco di adesione e un cono di penetrazione, formato da tessuti
timpano di una chiesa cuspidale c'era un mosaico che mandava bagliori d'oro.
. cecchi, 1-149: abbiamo della solitudine un senso principalmente ascensivo, cuspidale. un
un senso principalmente ascensivo, cuspidale. un monastero dalla punta di un monte chiama
cuspidale. un monastero dalla punta di un monte chiama l'altro monastero più in alto
una regola chiama l'altra regola, un santo chiama l'altro santo.
. 2. bot. di un organo (foglia, ecc.) che
parabola cuspidata: la cubica dotata di un punto singolare detto cuspide. = voce
detto termine. pascoli, 762: un balenìo di cuspidi d'acciaio, / un'
monti. in alto sulle cuspidi di un triangolo desolato si illumina il castello,
due cuspidi ineguali, come la schiena d'un dromedario. 2. letter
negli orecchi di napoli, ho mandato un pensiero e un sospiro alla languida signora
di napoli, ho mandato un pensiero e un sospiro alla languida signora dell'adriatico,
la cuspide ottagonale della chiesa, appuntata come un dito minaccioso al cielo. bocchelli,
termina l'immagine della luna o di un pianeta nei giorni che immediatamente precedono o
ha origine in quel punto e passa per un punto del ramo, quando questo secondo
che l'amico se lo mette [un oriuolo] destramente in la manica. firenzuola
anguillara, 4- 89: la prende un sonno sì profondo e grave, / che
e posso / promettermi da lui d'un grato core / anche prove più grandi
/ hawi [nell'occhio] contesto un lucido volume, / ed uva e corno
: meglio, se in riva a un lago / custode più fedel della tua imago
sparsa all'intorno. non le onora un segno, / non le guarda una
la lanterna è, di solito, un buon diavolaccio che gira con la lanterna
addetto alla custodia e alla sorveglianza di un edificio o luogo o ufficio pubblico,
pubblico, di uno stabilimento, di un istituto, anche di una casa privata
7-194: il giardinetto s'era già un po'animato. il custode annaffiava le piante
erba cresce / sotto i gradini, alimentava un nero / muschio l'umidità nelle sue
il suo cimitero / non è che un prato: questo né custode / vigila,
di una società, i beni morali di un gruppo (e anche di una persona
chiese, ospedali (e anche, un tempo, a pubblici uffici),
, che vi deputavano alla cura speciale un prete, sotto nome di custode.
suo ufficio in segno. / custode un de'secreti al re ministra / opra civil
beni pignorati o sequestrati sono affidate a un custode, quando la legge non dispone altrimenti
sf. il custodire; sorveglianza (di un luogo); cura e assistenza (
); 11 conservare presso di sé un oggetto affidato (anche una notizia,
oggetto affidato (anche una notizia, un segreto). -avere in custodia un
un segreto). -avere in custodia un oggetto: averlo affidato alla propria cura
casa materna, fui dato in custodia ad un buon prete, chiamato don ivaldi,
monastero di san frediano, dov'era un milione di fiorini, alla custodia de'
, per così dire soprantendenza; è un amorevol riguardo... dell'onore
ora, cioè affidata alla fragile custodia di un cancello di legno che sbarra il portale
carcere è dunque la semplice custodia di un cittadino, finché sia giudicato reo;
la legge adunque accennerà gl'indizi di un delitto che meritano la custodia del reo,
del reo, che lo assoggettano ad un esame e ad una pena.
e in base al quale l'imputato di un delitto di una certa gravità su cui
viene sottoposto a carcerazione (fino a un termine massimo tassativamente stabilito dalla legge)
una città, di una fortezza, di un luogo (anche di una persona o
(anche di una persona o di un gruppo di persone); difesa.
. foscolo, v-98: ei leggeva un opuscoletto (forse il libro dell'opera)
(forse il libro dell'opera) con un gran paio d'occhiali. ma non
il pinocchio pastoso saporito e coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di seta
è già [la farfalla] come in un involto, in un fodero, in
farfalla] come in un involto, in un fodero, in una guaina, in
che nel corpo del verme si ritrovasse un vaso dentro del quale stesse il corpo
1 * 29: la terra medesima è un gran bucchero essa ancora, per tale
il ricettacolo, come la custodia di un divino dono. cicognani, 3-3: s'
. impegno (in un'attività, in un ufficio). sarpi, 1-361:
processuale civile, consistente nell'attribuire a un privato (detto custode, che assume
verso la custodia, dicendo a bassa voce un * credo '. due turiferarii bianchi
. distretto di una provincia governata da un vicario (nell'ordine francescano).
lingue, ha tradotto con pia eleganza in un italiano pulito la * terrasanta 'del
. conservare, serbare con cura (un oggetto che sia stato affidato o che
, e chetamente andatosene a casa di un suo amico nominato fransoe, glie lo appre-
ti prego di custodirtela nel cuore come un tesoro senza prezzo. carducci, 142:
tanta sciagura, ecco, tu rientri in un luogo dove ogni cosa per noi custodisce
luogo dove ogni cosa per noi custodisce un ricordo ancóra vivo, e mi dici
promesse chiudevano? riponi in uno stipetto un desiderio: àprilo: vi troverai un disinganno
stipetto un desiderio: àprilo: vi troverai un disinganno. ma lì, no:
, con cura, badare (a un luogo, alla casa, al focolare,
. tenere con la forza delle armi un luogo, un passo; occuparlo a
la forza delle armi un luogo, un passo; occuparlo a difesa, presidiarlo.
dirotte e precipiti scese... un conestabole con fanti sessanta il passo stretto
in quella fortezza, sembrava aver creato un insano capolavoro. centinaia di uomini a
capolavoro. centinaia di uomini a custodire un valico da cui nessuno sarebbe passato.
; prestare le cure dovute (a un malato). machiavelli, i-56:
donna, quella che porta fino a un quintale di peso sulla testa, ha
mano lieve a tessere, cucire, custodire un bambino. -anche di animali
metri, trovai una contadina, che custodiva un branco di vacche. -curare,
-curare, coltivare (una pianta, un terreno). machiavelli, 271:
di tua pietà, / chi uccise un padre, / custodirà lo sposo.
atto più o meno prolungato del custodire. un custode d'uffizio più essere buono o
chiamata 'scabies 'e descritta per un male cutaneo ed appiccaticcio, non sia
p. verri, i-250: ma ritorniamo un momento alle qualità necessarie per subire con
il dottore] esige, e sono: un fiato naturalmente dolce e sano; le
il viso e per tutto il corpo un colore eguale, simile a quello dei
dei tessuti organici, e la mancanza di un vital nutrimento dell'anima? govoni,
alba estranea / che s'alza come un falco biondo / e questa sera fredda
questa sera fredda che s'abbassa / come un cupo gigante pipistrello / e le sue
chiamata 'scabies 'e descritta per un male cutaneo ed appiccaticcio, non sia
431: ecco ne'nostri lucertoloni o ramarri un segnale molto considerabile simile a quello de'
la testa i crini; / tutta d'un vecchio la persona ei prende / rotto
sinistra, la mano ferita, con un amputante a lama stretta, incise, circolarmente
la cute. dossi, 230: un grassoccio dalla cute rosea e splendente,
capelli ispidi, a tirarvi una riga da un lato; ma poi quei capelli,
1-18: i suoi capelli sono di un bianco latteo e pare non traggano più il
forba / la cute agli altri? un vende a tutte voglie / della figlia la
. -non passare la cute (un sentimento): essere superficiale, non
ma non passa la cute. è un amoretto antico, che in questa
che in questa primavera ha messo un tallo sul vecchio, ma non credo
la * parte esteriore che copre 'un corpo, un oggetto). gli
parte esteriore che copre 'un corpo, un oggetto). gli antichi ricollegarono la
/ ché persona mascagna / gli dà un colpo ne la cuticagna. ariosto,
questa sostanza, la quale rassomigliava ad un pezzo di carne pallida e scolorita,
la cuticola del tumore fu sollevata da un siero sanguigno e si lacerò. 3
molto chiara, e di grandezza quanto un mezzo grano di miglio. la cuticola
indagine usato per provare la sensibilità di un organismo nei confronti di determinate sostanze,
cute, per verificare se, dopo un determinato periodo di tempo, dànno origine
periodo di tempo, dànno origine a un processo infiammatorio localizzato (ed è utilizzato
, ormai ridotta a poco più d'un sentiero, terminava in un largo d'
poco più d'un sentiero, terminava in un largo d'orti sabbiosi.
a poppa, prora dritta, attrezzato con un solo albero verticale, generalmente inclinato
all'asta di fiocco la trinchettina e un fiocco. carena, 2-374:
'cutter', sorta di bastimento inglese ad un albero che somiglia, per la sua attrezzatura
ad uno * slop ', che è un vascello molto usato dagli inglesi ed americani
', sorta di bastimento inglese a un albero, che somiglia per la sua attrezzatura
più raro, astore celestiale, un cutter / bianco-alato li posa sulla
degli alleati di attaccare il colosso in un punto vitale per le sue ambizioni, parlava
idee del 1849 e vedeva nello czar un grosso amicone di casa. oriani,
talora in luogo del d si mette un t... abbiamo benched ella,
serve a indicare che la quotazione di un titolo si riferisce soltanto al prezzo di acquisto
necessario. sinisgalli, 6-264: è un sonetto erotico di non facile lettura,
condotte da la vita altra serena / un sol conforto, e de la morte,
. savonarola, 5-19: ecco io veggo un vento tempestoso che veniva dallo aquilone.
solchi bagnati di servo sudor, / un volgo disperso repente si desta. d'
serra, i-329: adesso è caduto un poco dal favore del pubblico, dal
nelle riviste. montale, 1-112: un crollo di pietrame che dal cielo / s'
dalla finestra aperta finalmente, si vedeva un po'di luna luccicare fiocamente nel cielo
la polpa umida ed agra come da un cucchiaio. -disus. indica la
, di comunicazione con altre parti di un edificio o di qualsiasi altro luogo (
si conveniva egli che alcuno vantaggio avesse un figliuolo d'un re da un semplice cacciatore
che alcuno vantaggio avesse un figliuolo d'un re da un semplice cacciatore. cassiano
avesse un figliuolo d'un re da un semplice cacciatore. cassiano volgar.,
nievo, 53: portai da natura un temperamento meno che tiepido. carducci,
nel loro convento di pescarenico c'è un padre cristoforo da • * *?
cardarelli, 411: il tempo come un ciclone / spazzò da questi luoghi /
ci viene incontro, si fa come un portico. cassola, 1-83: sperava di
2-89: ed eccoti di subito venirgli un pensiero di lanciare la fanciulla di là dal
là da castel guiglielmo, al valicare d'un fiume, questi tre, veggendo l'
città e molte ville sono sotto ad un re od uno prenze, elle umidi
l'angolo della sua casuccia si fermò un momento trepidante, quasi temesse di trovare
barilli, 3-58: l'ultimo autobus da un pezzo deve essere partito. pea,
a sera. tasso, 19-13: l'un con volte e rivolte assale e gira
, 9-9: nacquero, a distanza d'un anno l'una dall'altra, le
, iii-8: avrebbero dovuto recuperare da un giorno all'altro gtan parte del loro
fuori. bemi, 70: sarà ben un che farà una prova / di dar
caso spesso esprime anche il concetto di un soggiorno di breve durata). ritmo
invidia e tutta la superbia andò da un lato. dante, inf., 4-115
, 4-115: traem- moci così dall'un de'canti, / in luogo aperto,
manetti. boiardo, 2-5-29: sol da un canto vi era la salita, /
, 16 (279): se trovo un momento di tempo, vorrei anche passare
momento di tempo, vorrei anche passare un momento da quel paese, piuttosto grosso
indica la posizione di una persona, di un oggetto; determina il luogo ove qualcuno
o qualche cosa si trovano, ove un fatto si verifica, ove una data
inf., 13-41: come d'un stizzo verde ch'arso sia / dall'un
un stizzo verde ch'arso sia / dall'un de'capi, che dall'altro geme
., 3-2 (282): con un paio di forficette, le quali portate
questa battaglia torna con le picche sopr'un fianco con i capidieci da testa e da
da spalle. ariosto, 2-34: un culto monticel dal manco lato / le difende
mi trattenni due ore da lui; chiamò un terzo in conversazione per la paura di
, 35: è risorto: dall'un canto / dell'avello solitario / sta il
ubicazione di una determinata località, di un edificio, ecc. (anche quando è
compagni, 1-2: passando... un giorno da casa i donati. francesco
31): si videro vicini ad un castelletto, del quale, essendo stati
fo conto che tu... con un liuto in mano te ne venga,
costì dal canto della sua casa, cantando un canzoncino. cellini, 552: in
settembrini, iv-244: sono morte da un sessanta persone. giàcosa, 65:
. giàcosa, 65: era infatti un capraio, un ragazzo dai dodici ai
65: era infatti un capraio, un ragazzo dai dodici ai quattordici anni.
., 13-3: noi ci mettemmo per un bosco / che da nessun sentiero era
. cardarelli, 391: scossa da un fiato immenso / la città vive un giorno
da un fiato immenso / la città vive un giorno d'umori campestri. / ebbra
/ che sol dal peso avrian morto un gigante. machiavelli, 11:
subietto. caporali, i-96: intanto un tal cocceo, detto, secondo / la
il viandante, stracco e tristo da un lungo camminare per un terreno arido e salvatico
e tristo da un lungo camminare per un terreno arido e salvatico, si trattiene
e salvatico, si trattiene e perde un po'di tempo all'ombra d'un bell'
perde un po'di tempo all'ombra d'un bell'albero. leopardi, 39-71:
: di tutta questa roba, tratteggiò un quadro di dormienti, di mummie e
. de sanctis, 7-127: un frate logoro dagli affanni. de roberto,
dagli affanni. de roberto, 5: un legnetto sul quale pareva fosse nevicato
che soldato. cicognani, 9-53: un ragazzo, a giudicarlo dalla figura, ma
e per commandamento della giustizia, in un modo che pare che faccino da burla
usitate sin qui, s'ella tira un po'più lontano. nievo, 1-10:
. tozzi, i-26: era perciò un buon amico, uno di quelli da
), pregio, prezzo; introduce un attributo, una specificazione, spesso con
poca né troppa, / per fare un da dozzina e da derrata. boiardo,
segretari i fiori. forteguerri, 30-88: un prete... / faceva da
sa colle buone, / e più d'un asino / fa da leone. nievo
da cinque. di giacomo, i-529: un bastone dal pomo d'avorio s'appoggiava
per lo studio. cicognani, 9-53: un ragazzo... con l'aria
, 2-16: era [la farfalla] un insetto orribile dal becco / aguzzo.
nel salotto parato di damasco rosso, un po'consunto con bacchette d'oro, e
17. denota appartenenza (a un ordine, a una compagnia, a
ordine, a una compagnia, a un luogo). dante, inf.
ad a, indicando l'appartenenza a un corpo militare. busone da gubbio,
8-18: ewi una madia zoppa da un piede. 20. unito con
piede. 20. unito con un pronome personale, serve come rafforzativo.
8 (127): renzo prese per un braccio lucia, lo strinse, per
a tra, fra. -da uno a un altro, da uno e un altro
a un altro, da uno e un altro: fra due persone; a quattr'
. m. cecchi, 295: quand'un parlami, / sta cheto tu e
usato come simbolo tecnico della riscossione di un credito. diario di francesco di giuliano
. 24. seguito da un infinito, ha valore consecutivo: e
., 2-4 (152): comperò un legnetto sottile da corseggiare. s.
a sapere, se non che questo è un paese da curarsene. sarpi, i-26
disse loro: io ho da mangiare un cibo, il qual voi non sapete.
giusti, 3-193: tenevano firenze come un paese preso d'assalto, e il
collodi, 379: scommetto che dev'essere un giovane grazioso e da piacere. panzini
subito scesa dabbasso salutò il primo con un soprannome che era tutta una pittura.
presero a curarmi alquanto, ed ebbi un vestitello decente, e un giustacuore rosso
ed ebbi un vestitello decente, e un giustacuore rosso, e un paio di zoccoli
, e un giustacuore rosso, e un paio di zoccoli da portar tutti i
stesso consegnati al carnefice, il che è un misto della più insensata dabbenaggine colla più
, rispetto scambievole, uno scopo, un programma. de marchi, ii-1-540: suo
sulla bontà dei signori botta, costringendo un povero angiolino a sposare un uomo indegno
, costringendo un povero angiolino a sposare un uomo indegno del nome di marito,
., 4 (63): è un uomo dabbene che ha freddato un birbone
è un uomo dabbene che ha freddato un birbone superbo. tommaseo- rigutini, 2524
vanno per il mondo a godersela con un marito di contrabbando. pascoli, 1522:
di buon seme: / fu vostro padre un cavalier dabbene. svevo, 1-328:
capirai, vedere con quella vecchia scandalosa un giovane dabbene, non è una cosa che
possa in coscienza lasciar in balla d'un curioso fanciullo o d'una ragazza innocente
curioso fanciullo o d'una ragazza innocente un libro, dal quale si possono con poca
; e chi dice: 4 tu se'un gran dabben'uomo', dice: 4
uomo', dice: 4 tu se * un gran minchione'. nievo, 1-213
tuo onore di gentiluomo che non è tutto un inganno, che non mi state facendo
quel da bene che mi muove in un uomo più che tutte le dottrine del mondo
il marito già oltre negli anni era un dabbenaccio che aveva sotto- scritto tacitamente il
cetera, e vidi sonarne uno con un plettro adunco all'antica; ma o
, pria ch'io mi scordi / d'un tanto beneficio, i dabbuddà / anteposti
tamburo in qua e in là / scorre un fanciul menando il dabbudà. d'alberti
la faccia crudele. li salutò con un cenno amichevole della mano. 2.
, omè, lassa, tapina! / un uom pel bosco, feroce, daccanto
avevo presso di me la mia alfonsina con un ufficialetto daccanto che le sussurrava delle fatuità
, nel gran silenzio, il passeggero sente un fruscio e uno scalpiccio, appena distinti
lì daccanto a guardare, sperando, un sepolcro in cui non sono rimasti che fiori
, poi daccapo mazziniano: insomma è un essere che per istare in gambe ha
goidànich, 75: talora si scrive in un modo o nell'altro, secondo il
.) che viene posta al termine di un brano musicale per prescriverne la ripetizione,
qualora sia indicato, la ripetizione di un altro brano anteriore. -aria col daccapo
principale, si tomi a ripigliarlo fin ad un nuovo segno con cui s'indica il
chi guarentiva la costanza deltalmerinda? in un colloquio, avrebbe alla lunga ceduto;
determinate notizie, avere scarse nozioni su un argomento. l. bellini, 5-2-152
, vide in su la cima d'un fico, un bello fico maturo. fecelsi
in su la cima d'un fico, un bello fico maturo. fecelsi cogliere.
unghie, di ginocchi e di gomiti con un miracolo di destrezza e di fortuna si
disperazione, dacché tutti la scacciavano come un cane malato... e per la
riso, cui la fessura della bocca dava un buffo aspetto di salvadanaio; dacché era
non attinse augusto. pananti, i-166: un giorno sì felice e sì giocondo /
1-5-381: voi volete vedere quel pellegrino un po'più daccosto. g. gozzi,
così stranamente due volte amata, aspettò un bel pezzo. = comp.
rami spesso penduli, dai quali cola un succo resinoso a guisa di lacrime;
(detto anche di piaga che versa un liquido acquoso). dacrioemorragìa, sf
i bambini). ma dadà ha anche un senso figurato, in francese, e
». orlarti, x-26-90: -siete un agronomo? -no, un contadino. -per
: -siete un agronomo? -no, un contadino. -per questo se ne intende
francia e altrove. ne è fondatore un ebreo tedesco: tristan tzara, zurigo,
sorgono coloro che vanno ricercando e promulgando un concetto addirittura nuovo che guiderà la vita
romeno tristan tzara, nel 1916) aprendo un dizionario e adottata perché voce infantile presso
anche prendendoli con le buone; come persuadere un simbolista, un futurista, un dadaista
buone; come persuadere un simbolista, un futurista, un dadaista o un surrealista che
persuadere un simbolista, un futurista, un dadaista o un surrealista che, certe
simbolista, un futurista, un dadaista o un surrealista che, certe innovazioni, meglio
è vezzo. = comp. di un agg. daddolesco, deriv. da daddolo
, s'aggruppavano... vezzeggiando, un po'mimmosi ed a daddoli quali erano
dàddoli, negli sberleffi, io, un frùgolo al pari di essi, mi sentiva
tutta la gente persa intorno ai portenti d'un moccioso o d'una smorfiosa:
1-109 (254): benvenuto è un pipistrello contrafatto, e io sono un
un pipistrello contrafatto, e io sono un pipistrello dadovero; e perché e'm'è
coltellino i due nomi nel pedale d'un eterno leccio. c. e. gadda
, ch'assai mi sono rallegrata d'avere un padre santo, e di quei santi
passammo questo timor vano e incappammo in un altro daddovéro. varchi, 23-291:
, / a far d'un'uom dipinto un daddovéro. buonarroti il giovane, 9-104
consiste nel collocare due o tre dadi dentro un bussolotto che viene ripetutamente agitato, poi
. latini, i-2779: e un altro per empiezza / ala zara s'
due volte in uno dado, in un altro niuna; a questi una faccia
domandar quel ch'io so far d'un dado, / o fiamma o traversi,
al sei; altri li raccolgono in un solo, altri contengono un numero per dado
raccolgono in un solo, altri contengono un numero per dado. quelli che si
, iii-2-101: or mentre / gridavi, un dado cadde e risonò. palazzeschi,
/ fra gli alti cipressi, / è un piccolo prato. / si stanno in
, i-730: nella stretta via passava lentissimo un corteo di bimbette vestite e inguantate di
, / che già del candellier hai ars'un poco; / a mal tuo grado
il mondo, / e bestemmiava dio com'un marrano. mamiani, 1-149: cieco
marchi, i-71: povera severina, perdette un amante e ne ritrova due: da
visconte di monlev, il quale era un largo giucatore, ed era gran signore e
misterioso numero della mia camera... un numero del resto al quale la roulette
brignole sale, iv-250: e per un solo punto giuocan tante anime in un
un solo punto giuocan tante anime in un trar di dado. dovila, 764:
fortificarli, e posto il regno suo sopra un sol punto di dado. foscolo,
alla fortuna di gettarmi nel mondo come un dado. manzoni, 67: questo
/... non déssi / come un dado gittarlo ad occhi chiusi. c
mezzo agli agi della fortuna, è un getto di dadi, e non dipende da
, ii-1-37: vedete che io gioco un dado fatale: o la mia vergogna ola
iii-1-455: il destino ti consente ancora un colpo di dadi. tentalo! sinisgalli,
; / ché s'i'le dessi un marco d'or trebuta, / non ne
trebuta, / non ne potre'avere quant'un dado. fiore, 10-13: per
: per che di lei i'non pregiava un dado, / né su'consiglio i'
/ de'ghibellin, che non montò un dado. idem, cent., 36-82
, / che dove furon non rimase un dado. febus el forte, 2-31:
verso, i... f che un dado potesse essere pegiorato. la spagna
/ l'asta del saracin non valse un dado. -in meno di un
un dado. -in meno di un dado: in un attimo.
-in meno di un dado: in un attimo. a. pucci,
ad un'armata torre in men d'un dado / la sua difesa, e tagliarla
tagliarla ne'fianchi. -un dado: un poco. vasari, ii-54:
donna ritta che è rilevata da terra un dado. d'azeglio, 1-535: il
tutto per sghembo, sonando sul selciato come un carretto di ferraglia; eppure andò come
tutta la via, e non si smosse un dado. 6. cubo.
cubo. leonardo, 2-46: farai un dado di qualunque cosa vuoi sapere il
: figuratevi, p. es., un dado, un lato del quale sia
p. es., un dado, un lato del quale sia, v.
, il lato di ciascun de'quali sarà un dito, e una sua faccia un
un dito, e una sua faccia un dito quadro, e tutta la sua superfìcie
figuratevela divisa in particelle della figura di un dado, picciolissime ed eguali tra loro.
: da principio pensarono di far solamente un dado solo senza intrata alcuna. d.
degli staffieri del granduca, che forma un dado di quaranta braccia per ogni verso
là dal letto, questo si disegnava come un gran dado nero. giocosa, 33
lucenti e metallici, mezzo affondati in un terreno sabbioso, molle per la neve sciolta
della sua invenzione. manzini, 14-71: un frate procedeva in questa galleria di gabbia
la rina accese ima lampada chiusa in un dado di vetro bianco.
solo nella camera dei giochi, allorché un vivo stimolo rettale lo costrinse a differire
lo costrinse a differire la difficile edificazione di un castello di dadi. comisso, 7-1
ristorato una compagnia, venivano ruzzolati sopra un altro tavolo.
camomilla, una tisana di menta, un dado al bromuro? si sarebbero riveduti il
ella è per ogni verso quadra come un dado stiacciato. palladio, 1-15: ne
nel mezzo del diritto della colonna l'un l'altro, si fa un dato quadro
colonna l'un l'altro, si fa un dato quadro; esempligrazia se la colonna
quadro; esempligrazia se la colonna è un braccio grossa e l'architrave sinùl- mente
, ma dinanzi gli resti nella faccia un ottavo per la commettitura del piombo,
per la commettitura del piombo, ed un altro ottavo o più sia intaccato di
poggiate su dei dadi giganteschi, sosteneva un cornicione a tasselli. -qualunque basamento
. cecchi, 5-177: ecco che su un dado di sasso, incoronata d'una
alla gran trave... situò un toppo dello stesso legno, nel quale fecero
legno, nel quale fecero fermare forte un dado d'acciaio per la larghezza di un
un dado d'acciaio per la larghezza di un quarto di braccio in circa, ed
incavata a mezzo cerchio, nella quale un grosso palo di ferro a bilico s'
talora poligona, nel cui mezzo è un foro a vite atto a ricevere il capo
la lucente macchina, -non si è mosso un dado, non si è spezzato un
un dado, non si è spezzato un raggio, e ho corso, sai!
: 'dado, ralla ', è un cubo di ferro incastrato nel centro del
della vecchia lingua e delle capanne affumicate d'un tempo, nel loro dado di cemento
: a scacchi (uno scialle, un fazzoletto, ecc.). di
tasca la papalina, la tabacchiera e un pezzolone a dadi rossi e neri.
fortemente connesso. -essere segreto come un dado: non saper tenere un segreto
come un dado: non saper tenere un segreto. a. casotti, 1-8-9
, 1-8-9: costor non dan mai d'un quid sentore, / fuorché al comune
; / e son segreti appunto come un dado. -fare, tirare diciotto con
? -farsi, rendersi pulito come un dado: farsi bello, agghindarsi.
tasca / la mano, e tranne fuora un pettin rado; / e me'che
sfrasca, / e si rende pulito come un dado. i ridono i due,
. -gettare indietro il dado: dare un punto cattivo. - al figur.
si gettasse il dado affatto, e con un gran delitto si rendesse impossibile ogni riconciliazione
grimaldi teneva appeso al collo, come un gran bamboccione, altre persone appres- savansi
me non conosco il maggiore inferno per un servitore, che stare con un patrone
per un servitore, che stare con un patrone innamorato; e or ch'i'pensava
9-364: m'assido / cogitabondo sopra un grave dubbio, / poi traggo 'l dado
mia licenzia. -tirare, trarre un gran dado: giocare un grande azzardo
-tirare, trarre un gran dado: giocare un grande azzardo, tentare una gran sorte
il giovane, 9-104: no'abbiam tratto un gran dado, / scampata una gran
(212): certi che tiravano un gran dado]. d'annunzio,
mal rischiarata, su la piazza deserta. un così gran dado doveva esser tratto dal
, come una finta mosca posata su un finto dadino di zucchero. -dadòtto
tavola reale con certi dadoni che facevano un rumore del diavolo. -spreg.
mitra iugulatore del toro; denominazione di un tipo di genio funerario. = voce
de roberto, 18: aveva adesso un altro gran da fare, poiché cominciavano
a meno di tornare, oggi! un daffare da bestie. pea, 7-539:
palanche. saba, 105: senza un grido la folla il suo daffare /
fra tanto daffare che c'illude / creare un brivido è nulla. pavese, 4-187
e festose si camminava stupefatti. c'era un formicolìo e un daffare come dopo una
stupefatti. c'era un formicolìo e un daffare come dopo una grossa incursione.
locuz. -avere il proprio daffare, avere un bel daffare, avere un gran daffare
, avere un bel daffare, avere un gran daffare, essere in gran daffare
dante] / e quel povero veltro ha un bel da fare / a cacciar per
, n-197: i giudici hanno un gran daffare proponendosi di rispolverare i fascicoli
ebbe poi subito il suo daffare a rattenere un insulto di angosciosa tristezza e di vergogna
le micce. -darsi daffare, darsi un gran daffare: impegnarsi attivamente e con
e con diligenza per il raggiungimento di un determinato risultato; lavorare intensamente.
intensamente. socci, ii-1-606: un nuvolo di delegati e d'applicati di
applicati di pubblica sicurezza che si davano un moto, un daffare indicibile, e
pubblica sicurezza che si davano un moto, un daffare indicibile, e si pavoneggiavano,
suo insieme. lemmonio specialmente si dava un gran daffare. raimondi, 3-209: sentiva
la mamma dal giorno avanti si dava un gran daffare, preoccupata com'era di rendere
il corpo compresso lateralmente e racchiuso in un guscio trasparente e le antenne lunghe,
, et arrendevoli, all'altezza d'un gombito, frondosi dal mezo fino alla
facevasi uso dell'alloro: getta vasi un ramo di quest'albero nel fuoco;
in mano ha tolta; / e per un luogo, dove sta legato / l'
luogo, dove sta legato / l'un pezzo d'arme a l'altro, e
! d'annunzio, v-1-381: porta un gran berretto di velluto che mi fa pensare
i carovanieri con le loro daghe apersero un pozzo fondo da cui pollò acqua fangosa
volto d'una tinta pallida ed un po'brunetta, con alta fronte che
ordinari. d'annunzio, iv-1-410: guardai un libro che aveva una coperta di stoffa
. geogr. tratto del greto di un fiume che emerge dall'acqua. bocchelli
. bocchelli, 9-130: e quando un campo o un pezzetto di campo resta
, 9-130: e quando un campo o un pezzetto di campo resta risparmiato e circondato
sottoponendo ai vapori di iodio, per un periodo di tempo variabile, una lastra
dagherrotipia. gavoni, 58: in un quadro le dagherrotipie / ritraggon tutte de
francese daguerre felicemente ottenne un'impressione, un disegno a chiaroscuro sulla superficie argentea di
argentato, dell'ima- gine luminosa di un oggetto qualunque, quale è data da
i tunnels, il daguerrotipo. è un complesso di meraviglie per le quali noi
mamma », riprodotto nell'unico ritrattino (un dagherrotipo) che in casa si conserva
sciur, -disse peppina traendoci davanti a un grande ritratto dagherrotipo appeso in un cànto
a un grande ritratto dagherrotipo appeso in un cànto del salottino. = dal
chiamato daguerismo, perché lo scopritore fa un tal daguer) e il modo di