proponga di fornire una visione globale di un fatto. gioia, 2-l-tit.
: 'statistica': per 'descrizione di un paese in tutte le sue parti d'
stato. è voce affatto moderna, inventata un 50 o 60 anni fa dai tedeschi
studiare le caratteristiche di insiemi costituiti da un gran numero di particelle (gas,
delle leggi della meccanica statistica che riguardano un sistema di particelle o sistemi microscopici (
delle leggi della meccanica statistica quantistica di un gas di bosoni, cioè di particelle con
leggi della meccanica statistica quantistica relative a un gas di fermioni, cioè di particelle
basilicata. e. visconti, 74: un politico che riveda una tabella statistica.
loro statistica unione c'ha per fondamento un mascherato zelo del publico bene.
l'analisi di dati per lo più da un campione di osservazione; che si basa
. -analisi statistica: osservazione di un fenomeno basata sugli strumenti e sulle leggi
calcolo delle probabilità, insiemi costituiti da un grande numero di particelle (atomi,
aveva pubblicato due o tre lavori di un certo rilievo sulla meccanica statistica, e quando
l'opinione prevalente fu che avesse preso un abbaglio. 4. sm. disus
. b. croce, iii-25-326: un altro visitatore, circa quel tempo, fu
schumpeter... fu costrutto da un economista e statistico di grande valore. dizionario
stativo1, agg. stazionario, permanente (un tipo di accampamento romano).
di maggio. / la morte non è un luogo. / tanto meno un passaggio
è un luogo. / tanto meno un passaggio. / vivremo, finché saremo vivi
); sottoposto al controllo dello stato (un gruppo sociale); statalizzato.
, sm. lo stare fermo in un luogo determinato, senza muoversi o allontanarsene;
la sua umanità, la quale non è un essere, ma un divenire, non
la quale non è un essere, ma un divenire, non uno stato, ma
divenire, non uno stato, ma un moto di regresso continuo dalla propria origine
. -posizione occupata nello spazio da un oggetto; collocazione, sito.
. -per simil. sede di un sentimento. g. cavalcanti, xxxv-ii-524
in istato. -fissazione in un pensiero, profonda meditazione. ottimo,
,... pensando siccome in un escesso di mente e d'animo.
non tardar più. -potenza di un essere soprannaturale. pagliaresi, xliii-93:
guinizelli, xxxv-ii-477: sempre vede l'un l'altro morire / e vede ch'
. frutterò e lucentini, 11-532: era un cavillo, un pretesto assurdo: bastava
lucentini, 11-532: era un cavillo, un pretesto assurdo: bastava chiedere un sopralluogo
, un pretesto assurdo: bastava chiedere un sopralluogo per far constatare il nuovo stato
cui si trova una causa nell'ambito di un determinato grado di giudizio.
e riconoscerlo. -in relazione con un agg. che indica la buona o
viso invecchiato. -fase di un fenomeno atmosferico o della luna. caro
69: può darsi il caso che un ortolano da se si muti in tal stato
diventa preoccupante. -regime di un fiume. patrizi, 3-194: vengo
controllare con la lente gli elusivi dettagli di un 'primo stato'rarissimo e malamente riprodotto.
riprodotto. -forma, redazione di un componimento letterario. bembo, 10-viii-122:
, né a immortalità. -permanenza in un grado determinato di civiltà. vico,
una o più persone, solitamente o in un determinato momento (anche nell'espressione stato
l'uno stato e l'altro c'è un mezzo. tarchetti, 6-i-150: nello stato
pensare se vuoi bene a quello o a un altro, perché in ogni modo lo
amore han fatto compagnia / e teso un dolce laccio / per mettere in sollaccio -lo
mio stato. -modo di vita in un periodo di tempo. dante, purg
cotesta. -stadio della vita di un insetto. gozzano, ii-512: gran
anche l'uomo in genere) in un determinato momento o anche per tutta l'
xxxv-i-654: penser me près de ditar un sermon / de la vita e del sta'
di puri amanti. -in relazione con un agg. (e l'espressione può equivalere
al mio stato, che de amore è un segno. de amicis, xii-133:
pieno d'uova e n'aveva fatto un lago, da cui l'avevan tirata su
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-34: in un punto fa contento / chi gran tempo
giustizia, cotanto necessaria al buono stato di un popolo. delfico, iv-337: nello
'quel dato modo di essere di un popolo il quale risulta dalla produzione,
ad uno stato quasi selvaggio si impone un minimo di civiltà in armonia coi nuovi tempi
condizione dell'uomo in quanto vivente in un gruppo sociale organizzato, in una comunità
. ortes, 38: se a un uomo si attribuiva un grado ai bontà,
38: se a un uomo si attribuiva un grado ai bontà, di prudenza o
/ che 'l fa [di servire un potente] perché ne sia tosto cangiato /
scoperti di uno agguato, ammazzato di un colpo di una giannetta. birago, 91
beni o ricchezze (anche in relazione con un agg. che la precisa);
a far versi, e per procacciarsi un comodo stato si avvisò di mettersi per le
se sarai di vile condizione, come un altro di più istato. buonarroti il giovane
fosse, / per quant'io veggo, un furfante, un taccagno, / un
quant'io veggo, un furfante, un taccagno, / un di quei cani avari
un furfante, un taccagno, / un di quei cani avari, / che del
, i-12-173: caro contadin, ditemi un poco: / se state bene, a
mi trovò uno stato, facendomi lacchè d'un cavaliere di malta, che andava a
posseduti. cavalca, 20-113: accostossi un perfetto amore allo sposo celestiale e infine
], / quando ci vidi venire un possente, / con segno di vittoria coronato
familiari? genovesi, 1-i-164: essendovi un altro stato di vita dopo la presente,
, tictac), inter. riproduce un mmore ritmico provocato da colpi lievi e
con partic. riferimento al ticchettio di un orologio o al battere delle dita su
su una tastiera o anche al trotto di un cavallo, al cozzo delle armi in
cavallo, al cozzo delle armi in un duello, ecc. -anche sm.
ti sfoglio! ecco lo zaino e un volo / di rondinelle, e i dadi
. - in partic.: ticchettio di un orologio. castelnuovo, 2-220: l'
mio piccolo cuore accordarsi col rodio d'un tarlo, col tic-tac del grande orologio a
che trema è il tic tac / di un orologio che non perderà / tanto presto
contrastanti. carducci, iii-27-143: è un tictac continuo di profferte vigliacche al suo
. lieve, secco e cadenzato (un rumore). montale, 15-536:
odorosi legni / e lambito dal gelo di un aggeggio / a gasolio, / io
tich tòch), inter. riproduce un rumore ritmico secco e cadenzato, in par-
a una porta, il ticchettio di un orologio, il cozzo delle armi, ecc
porta. piccolomini, 2-81: vo'trovar un poco la mia maestra niccoletta, che
. b. corsini, 9-72: un sibilio s'udiva, un ticche tocche /
9-72: un sibilio s'udiva, un ticche tocche / sì fiero e spesso sì
che ho in tasca. -riproduce un palpito affannoso del cuore. bertoldo con
cui anche il cambio di battuta vale un punto. l. mazzonetto [«
temporeggiare, a rinviare la conclusione di un affare. machiavelli, 14-ii-254:
rise e dixe che lo appuntamento era un tiegli a bbada. = comp
malattie [redi]: si lamentano d'un tielismo salato e amaro. libro delle
messisburgo, lxvi-1-290: poi ne farai un tortiglione, a guisa di zaldone, ad
il detto seme [del caffè] in un tegame di terra, o tiella di
dito medio, poneteli sopra una tiella un poco untata e schiacciateli un poco con la
sopra una tiella un poco untata e schiacciateli un poco con la mano. 2
messisburgo, 109: piglia un piatto d'argento overo una tiel- letta
. tiela 'teglia'), deriv. da un lat volg. * tegélla, dimin.
per la prima volta nel 1365 in un documento di teramo. tiemannite,
camere. d'annunzio, iv-2-1321: un ragazzo fischia sul tiemo d'un burchio ormeggiato
iv-2-1321: un ragazzo fischia sul tiemo d'un burchio ormeggiato. — copertura
vedere, e di lunghezza / d'un braccio, e di color filigginosa; /
: se foste altri che voi vi darìa un tientam- mente; ma per questa volta
cantò, 3-125: le ho sonato un tientamente che deve durarle un pezzo. faldella
ho sonato un tientamente che deve durarle un pezzo. faldella, 9-496: come
pezzo. faldella, 9-496: come un semplice tientammente militare il consiglio di guerra
oh! sta certissimo / che questo fia un po'di tientapergola; / ma e'
à tra i cinerei / olivi! un vento spirava tepido, / ma lungi
: l'aria era tepida, non tirava un alito di vento, solo un uccello
non tirava un alito di vento, solo un uccello cinguettava lontano: una delle belle
per sempre. — con riferimento a un liquido, anche organico, a una
[il capretto) sotto lo arrosto un tegame con acqua tepida e sale onestamente
bagnava le dita nell'acqua tepida d'un vaso di cristallo azzurro. arbasino, 23-284
e languide. — caratterizzato da un clima dolce e mite, da temperature
moderate (una stagione, una giornata, un momento di essa). ovidio
sensibilmente. beltramelli, iii-1060: trascorreva un dolce novembre, tepido come una primavera.
una primavera. pratolini, 3-45: un pomeriggio di tardo inverno, tepido e solatio
l'idillio. -che gode di un clima temperato (una regione).
riscaldato da una sorgente di calore (un luogo, in partic. un ambiente chiuso
(un luogo, in partic. un ambiente chiuso). metastasio, 1-iv-39
, i-196: dopo cena passarono in un salotto piccolo e tiepido. — sm
nello studio nel dopo pranzo per dargli un po'di tepido; se non accade
il perno dalla greppia e dentro stagnava un bel tiepido. 2. che
tanto. molte mani l'afferrano a un tempo: è in terra; si butta
profonda regnava dappertutto e dalla brughiera veniva un odore tiepido di erbe come nei meriggi di
espressioni comparai o iperb. per indicare un radicale cambiamento di stato, un disfacimento
indicare un radicale cambiamento di stato, un disfacimento fisico, uno scoramento grave,
spento. 3. che emana un piacevole tepore (il corpo umano,
morta da poco o, anche, di un moribondo). bandello, 2-24
, 53: io che portai da natura un temperamento meno che tiepido, dovetti forse
-in partic.: poco appassionato (un amante). ottimo, ii-150:
tratto fuori dipinto in varie foggie, con un libro in mano al roverscio come filosofo
ulloa \ guevara|, ii-69: quantunque un religioso sia nella sua religione tepido,
poco fervido, poco vivo, fiacco (un sentimento, una passione, una fede
di fervore, poco deciso, incerto (un discorso, un comportamento).
poco deciso, incerto (un discorso, un comportamento). 5. bernardo
6. pallido, poco vivace (un colore). malaparte, 7-525:
: il portone era spalancato; dopo un breve atrio si vedeva la scala illuminata
anche sostant. bacchetti, 2-v-173: un mediocre tiepoleggiante aveva coperte le pareti del
ojetti, i-438: il sindaco è un vecchio aitante, con una candida barba
e la tecnica di giambattista tiepolo (un pittore o una scuola, un'opera
tiepoleschi, sul bei- lotto, su un antonio carracci e su un morazzone.
lotto, su un antonio carracci e su un morazzone. tièra, sf.
con incitamenti a gran voce, per un atleta o una squadra durante una competizione
2. per estens. sostenere qualcuno in un confronto, in una disputa, ecc
città di castello, tifemate indiroccabile, un museo addirittura. 2. che è
da tolentino, il suo 'partner'sia un urbinate già allievo del padre di raffaello,
in una serie di curve tracciate in un diagramma cartesiano, i cui punti hanno
ai ciechi di scrivere; ha per base un triangolo fisso, sotto il quale uno
tiflostomìa, sf. chirurg. creazione di un ano artificiale a livello dell'intestino cieco
avessi lunghi o lei eccessivamente accorciati: « un po'troppo alla tifo, ma ti mettono
. accesa passione o sostegno entusiastico per un atleta o per una squadra che, durante
: si pensava al filadelfia come a un tempio del calcio. con quel pubblico così
quegli anni, batteva cuore granata. un tifo molto popolare, che attraversava tutti
-per estens. grande ammirazione, per un personaggio dello spettacolo, della politica,
era nato, in noi... un orgasmo, un tifo di origine cara-
in noi... un orgasmo, un tifo di origine cara- vaggista, che
serao, ii-185: l'aveva curata di un tifo all'ospedale di san raffaele,
alterne ma bene tollerabili possa considerarsi quale un magnifico rimedio contro la febbre tifoide.
l. gualdo, 60: si mise un brutto giorno a letto con una febre
qual uom che sogna e accanto / d'un gran romore un titolo il percuote,
sogna e accanto / d'un gran romore un titolo il percuote, / scuote il
si dà per quattro titola / d'un vii castrone e d'una sozza bufola.
: genere di malattia che consiste in un assopimento simulato. lessona, 1468: 'tifomania'
la tifomania è soltan to un aspetto secondario di albertazzi. =
e sottile. tassoni, xvi-436: un turbine o tifone che fosse, avendo rapito
turbine o tifone che fosse, avendo rapito un fanciullo, lo portò tanto in alto
: contro quest'isola [creta] percosse un gruppo di vento turbinoso, chiamato tifone
vi-51: ma una sera dopo che un mezzo tifone si era precipitato sulla città
pericolosa a parer loro. questo è un vento furiosissimo il quale in molte poche
col tifone che assaliva a prua, era un tentare la morte. flaiano, 1-ii-345
una farfalla a new york può provocare un tifone a pechino. -a tifoni
che dissolvono tutto il potere assicurante di un ordinamento nazionale rappresentativo, e lo rendono
. d'annunzio, 8-11: un immane drago cornuto, il mostro favoloso
, sf. l'insieme dei sostenitori di un atleta o di una squadra, talora
fogazzaro, vi-208: io dovrò prendermi un torcicollo e un torcicuore con laura che
vi-208: io dovrò prendermi un torcicollo e un torcicuore con laura che mi parlerà tutto
2. figur. che simpatizza o sostiene un atleta o una squadra sportiva, in
, focoso predicatore... è un tifoso del calcio. baldini, 14-96:
sotto la pensilina del bar c'è un capannello di tifosi che stanno discutendo.
-che rivela un'accesa passione per un atleta o una squadra sportiva (un
un atleta o una squadra sportiva (un atteggiamento). g. brera [
. visto da uno della bassa e un maledetto coso con una zazzera da bravo
3. per estens. che è un grande ammiratore, talora anche con manifestazioni
di fanatismo e di esaltazione, per un personaggio pubblico o per una forma di
che comandano la scorta priva le fucilazioni di un buon numero dei loro più ferventi tifosi
o trattato con calore, con passione (un argomento). palazzeschi, 4-219
pezze intiere di zendado sono andate a farmi un paio di legami, che mi vanno
e bombetta polverosa accarezzava meditabondo colla coltella un battuto di carne. bernari, 3-126
gianni letta presenta il nuovo notiziario. un tiggì firmato 'mitraglia'. g. pansa [
, dal fr. tige 'parte superiore di un oggetto'; cfr. anche piemont.
una forza antiepilettica. nel legno si ritrova un vischio non inferiore al quercino nella forza
una cassa feo di tiglia bianca / a un legnaiuol, che avea poca faccenda,
. / e donna lippa ne ripose un bracchio, / d'un grosso martignon le
lippa ne ripose un bracchio, / d'un grosso martignon le calde tiglia. fanfani
: tiglia. giuliani, i-296: se un vuole fare le figliate [le
volta. foscolo, iv-417: intesi un calpestio che s'avanaava verso di noi;
accensioni / del vespro e nell'acque un avvampo / di tende da scali e
tale pianta con cui si preparano infusi e un particolare thè sudorifero e anticatarrale. -anche
fatta l'infusione, si filtrano ad un pannolino bagnato nell'acqua e spremuto,
o fibra particolarmente consistente e compatta di un legno o di un minerale. -in
e compatta di un legno o di un minerale. -in partic.: venatura
partic.: venatura nodosa e resistente di un legname. cennini, 3-43: la
, o ver morello, ed ha un tiglio come cinabro. vasari, i-94:
fatte segare, ho veduto che prendono un bel pulimento, ed alcune scuoprono i tratti
sono di tiglio duro. = da un lat. volg. * tìlius, per
e risulta flercio di difficile masticazione (un alimento, in partic. a carne
, complicato. faldella, i-2-45: un giorno alla camera stiracchiavasi una discussione tigliosa
faldella, 13-197: quel cane di un prete li strapazza tiglioso come il corame
mutamento della forma e della struttura di un organo vegetale provocata dalla sensazione di contatto
vegetale provocata dalla sensazione di contatto con un corpo estraneo. = voce dotta
petrus de l'astore, 65: quando un falcon à tingia en l'ala,
una petra de calce viva e mectila en un bacile d'acqua, tanto che la
medicina. pulci, 18-172: io sento un poco difetto di tigna, / ma
perfino, / si fariano scannar per un quattrino. -agg- t.
sta male e il maestro di ginevra è un po'tigna. 4. persona fastidiosa
che il dispiacere e i fastidi d'un giorno come questo siano una rogna e
(o di voler dir male) di un libro. eco, 14-336: storia
illustrissimo senato / l'andar contro a un nemico vincitore / un popolo sprovvisto e disarmato
andar contro a un nemico vincitore / un popolo sprovvisto e disarmato / è un
un popolo sprovvisto e disarmato / è un voler cercar tigna. -grattare la tigna
scardina la tigna, / perch'è un tristo al fuoco ed ha l'assillo.
. - in partic.: tarmato (un legno). fr.
. per estens. corroso, guasto (un metallo). pasolini, 3-57:
tignato! io piuttosto c'avrebbe da fà un tabaccaro. ce state voi? »
guardandosi attorno con l'occhio fino e un po'scaciottando. tignazza, sf
fico la tignuòla non sia molesta, copri un pezzo di letisco in fondo alla buca
nelle quali io dormivo avvolto come dentro un sacco, erano tutte bucherellate dalle tignole.
è una tignuòla nel pallido de filosofi e un tarlo che rode le catedre degli oratori
faggi e di querce e sono caratterizzati da un cappello di colore bianco-verdastro, ocraceo o
giallo, lamelle e spore bianche, un anello e un'ampia valva membranacea intorno
foglie di cavoli che parca che fossero stati un mese ne la testa a un tignoso
stati un mese ne la testa a un tignoso. n. secchi, 1-37:
capi di tignosi ne l'ospitale / l'un infastidisce l'altro, da'finitimi letti
, grano e cose simili, è un lavare la testa a un asino tignoso,
simili, è un lavare la testa a un asino tignoso, che si perde il
toscana si sono dimenticati di me come d'un cane rabbioso o d'un gatto tignoso
come d'un cane rabbioso o d'un gatto tignoso. calvino, 1-43: indicò
camoscio più vecchio che avevano preso, un carogna spellacchiata e tignosa. 2.
gran parte delle foglie, che ha un aspetto malandato e stento (un albero)
ha un aspetto malandato e stento (un albero). savinio, 27-94:
-fatiscente, scalcinato, screpolato (un edificio). cardarelli, 885:
535: plui n'a deporti e gogi un rico vilan tignoso / ke no à un
un rico vilan tignoso / ke no à un gentil pover e bontaoso. tommaseo [
[s. v. j: è un tignoso che bada a pochi centesimi.
). aretino, 20-137: con un viso di madrigna gli dico, fate che
di più al mese, mi sottraggo a un numero innumerabile di brighe e di fastidi
diran per noi due parole tignose / verranno un passo, e fia commune a cento
politica dei grandi elettori isolani che chiedono un seggio nel consiglio provinciale, un posto nei
chiedono un seggio nel consiglio provinciale, un posto nei ministeri, una concessione per
e di gennaro. -che ha un carattere scostante, intrattabile. n.
. -mangiare in capo anche a un tignoso: essere insaziabile, ingordo,
. 'mangiare']: 'mangerebbe in capo a un tignoso': dicesi proverbialmente di chi si
volgarmente: 'la mangerei in capo a un tignoso'. 8. prov.
pulci, iv-103: mandami in campo un po'quel tignosuzzo. varchi, 3-96
è nato, vicino a parigi, un tigone, per un quarto leone e per
vicino a parigi, un tigone, per un quarto leone e per tre quarti tigre
partorito da madre che è a sua volta un ibrido, un tigone femmina nata da
che è a sua volta un ibrido, un tigone femmina nata da un incrocio fra
ibrido, un tigone femmina nata da un incrocio fra una tigre e un leone.
nata da un incrocio fra una tigre e un leone. g. pace [
stata creata] julie, figlia di un leone e ai un tigone femmina, cioè
julie, figlia di un leone e ai un tigone femmina, cioè di quello che
di quello che a sua volta è un incrocio tra tigre e leone.
le pallide macchie dilata, / come un verdagnolo chiaro di luna ch'entri / fra
il mantello più o meno striato (un animale). g. gozzi
campi una mirai / delle puledre mie sopra un pra- tello / tigrata i peli inegualmente
aperse le froge al suo pasaggio / un poledro tigrato come una zebra selvaggio,
denti formidabili. calvino, 11-114: trova un senso la sinistra congiunzione di carte:
da strisce alternate o di tinte diverse (un materiale, un oggetto, un abito
di tinte diverse (un materiale, un oggetto, un abito, ecc.)
(un materiale, un oggetto, un abito, ecc.). baruffaldi
tro- vansi degli indizi di strato d'un bellissimo marmo tigrato, composto di piccoli
striature longitudinali che caratterizza il manto di un animale tigrato (in partic.
o, anche, una superficie, un marmo. = deriv. da tigrato
1 m di altezza al garrese e un peso di 250-300 kg. stefano
stati di parere. genovesi, 480: un ragno è un uccellatore, non un
. genovesi, 480: un ragno è un uccellatore, non un crudele: una
un ragno è un uccellatore, non un crudele: una tigra è una cacciatrice.
di ribrezzo noioso e nauseante, quasi vedessi un bambino sbranato vivo da un tigre.
quasi vedessi un bambino sbranato vivo da un tigre. pascoli, i-615: il colosseo
lacrime che versa / da far pietoso un cor benché villano / e muover a sua
benché villano / e muover a sua posta un tigre ircano. berni, 1-26 (
/ la qual con vista allegra e con un riso / da far innamorar un tigre
e con un riso / da far innamorar un tigre un sasso / incominciò così parlando
riso / da far innamorar un tigre un sasso / incominciò così parlando basso. d'
curvo a '1 tuo piede, come un tigre dèmo, / stringa lo schiavo
pirandello, 8-655: più geloso d'un tigre, il padre, le aveva inculcato
, le aveva inculcato fin da bambina un vero terrore degli uomini. 2
sempre avanti gli occhi l'immagine di un marito geloso; un orso, una
occhi l'immagine di un marito geloso; un orso, una tigre, una iena
attribuito a petrarca, xlvii-146: sopra un tigre è posto il mio desire,
/ o la mordi o la svelli un dì co'denti. c. gozzi,
cader del ballo / sento phellelta: un rigno / equino, un canto agro di
sento phellelta: un rigno / equino, un canto agro di gallo. la natura
baciare male ». questa frase detta da un tigrino potrebbe far sorgere dei sospetti sulla
. martini, 1-i-169: lavorano intorno a un vocabolario della lingua tigrina e alla pubblicazione
vuole quell'uomo? » « diventare un tigrotto. l'ho veduto a battersi:
. l'ho veduto a battersi: è un eroe ». 3.
ha visto che uomo continua ad essere? un tigrotto, creda a me. un
un tigrotto, creda a me. un tigrotto. 4. sport.
sei una tigre, non m'abbandonare a un dolore insoffribile al troppo acceso animo mio
in quel momento però arrivò a tutto gas un altro tigre, che, si vede
distanza. bilenchi, 14-30: avemmo un breve scontro coi tedeschi i quali
malcontento e le proteste popolari per ottenere un facile consenso. il mondo [19-ii-1949
-essere tigri alle tigri: mostrare un atteggiamento aggressivo e spietato con persone spietate
invar. etnol. che appartiene a un gruppo di popolazioni etnicamente non omogenee stanziate
algebra... dimostrarono ch'era un tigreconìglio; però merita d'essere disprezzato e
l'aggressività tipica delle tigri (un gatto). b. croce
, ii-528: ebbene... trattatela un po'meno tigrescamente adunque questa derelitta casta
. spietato, irriducibile (una persona, un popolo). papini, v-454:
e se stesso: conviene che è un furfante foderato d'imbecille o viceversa.
, ii-13-246: basta guardare... un gatto, che aveva tuttigrino1, sm
segnato da ampie venature, da striature (un tipo di legno). landino
sommità picciole: il primo nasce da un lungo discorso e però sono chiamate tigrine:
alla lingua sacra, ed il clero ha un po'più
ortogr. segno diacritico, consistente in un trattino ondulato che sovrapposto a una lettera
incauti sono sempre preceduti dalla pubblicazione di un cartello, tiletto o avviso.
; plantigradi, avevano le dimensioni di un piccolo orso e dentatura molto sviluppata.
causato da un'inclinazione eccessiva o da un colpo inferto dal giocatore, segnalato dall'
2. per estens. interruzione di un circuito elettrico con conseguente blocco del meccanismo
tilt, non funzionare più, subire un blocco. corriere della sera [13-viii-1994
-risultare inefficace, non valere più (un sistema). eco, 14-126:
a giava; presenta piumaggio bruno con un caratteristico ciuffo rosso sul capo.
a partecipare a ulteriori spedizioni militari con un contingente arruolato a proprie spese.
è di 50 zecchini con obbligo di un cavallo, e si raddoppia e si triplica
li 8. sansovino, 2-46: un desteremin, che è sopra i timari,
lii-12-16: in europa... è un 'beilerbei'con ducati sedici mila d'entrata
spai, cioè cavalieri, servire con un solo cavallo. paolo contarmi, lii-14-
ripetuto in modo assillante e insistente (un discorso). zena, 1-455:
e colle loro bucine: e tutti a un tempo avanzarono precipitosamente. monti, x-4-663
per l'arrosto, quasi avesse dovuto preparare un pranzo al sottoprefetto. imbriani, 9-163
non venir meno, si aveva mangiato un cestello di frutta di mare (ostriche
, angine, fasolari, cannolicchi), un consumato, un pasticcio di fegato d'
fasolari, cannolicchi), un consumato, un pasticcio di fegato d'oca, una
boni, 573: questi timballetti constano di un involucro di farcia di vitello e di
involucro di farcia di vitello e di un ripieno di regaglie di pollo, il quale
per apolline el qual in troia avea un tempio, circa el qual abondava una
. tondelli, 1-148: figlio di un impiegato ministeriale delle poste e quindi già
timbrare, tr. contrassegnare con un timbro un documento, una lettera,
timbrare, tr. contrassegnare con un timbro un documento, una lettera, ecc.
presenza o un'apposita scheda magnetica con un orologio segnatempo, all'inizio e alla
di lavoro. -per estens.: svolgere un lavoro subordinato; essere sottoposto a controlli
timbrare), agg. contrassegnato da un timbro o da un bollo, come segno
. contrassegnato da un timbro o da un bollo, come segno di autenticazione (
bollo, come segno di autenticazione (un documento, una lettera, un francobollo,
(un documento, una lettera, un francobollo, ecc.).
fantasie. 2. dotato di un timbro sonoro e potente (la voce)
baritono... stava eseguendo secolui un duetto con una nota... precisa
stile). bacchetti, 2-xix-252: un precursore dello spirito moderno appunto in ciò
(e può, estensivamente, qualificare un impiegato che svolge mansioni di basso livello)
timbratura, sf. apposizione di un timbro, impressione o registrazione di un
un timbro, impressione o registrazione di un marchio o di un sigillo. -
o registrazione di un marchio o di un sigillo. - in senso concreto:
(in partic. quello apposto su un francobollo). l'illustrazione italiana
suole. 2. marchiatura di un animale. montale, 7-201: si
chiamato timbreo e non più alto che un piede. = voce dotta, lat
mus. insieme degli aspetti timbrici di un suono emesso da uno strumento musicale.
qualità foniche di una parola o di un testo, in partic. poetico.
timbro1, sm. strumento costituito da un sostengo rigido in legno, plastica o
carducci, ii-19-112: farai ricerca d'un pacco di stampe venute dalla signora mario
parve incepparsi. e l'impiegato (era un giovane coi capelli rossi), adagio
adagio adagio, con la punta di un temperino, lo aggiustava. fenoglio,
in musica e in acustica, qualità di un suono che non dipende dalla sua frequenza
risale dalla costa africana / e à un timbro diverso alle campane. 3
un'opera letteraria, dello stile di un autore, di un discorso. lucini
dello stile di un autore, di un discorso. lucini, ii-ioo: le
poteva impedirsi dal dare al suo discorso un timbro di sbrigativa soddisfazione.
4. qualità e uso del colore in un dipinto. c. carrà, 401
nel borrani, sospesa e ferma in un che cf incantato e quasi freddo; come
acutissime dei suoi colori sembrano risolvere in un accordo argenteo, ch'è il timbro
zebellini,... e lì sopra un fiume, el quale era tutto duro
el quale era tutto duro ai giaccio come un marmo, trovò alcuni uomini con molti
. ant che presenta una timele (un teatro greco). cesariano, 1-84
2. che si svolge sulla timele (un agone drammatico). patrizi, 1-i-271
beozia, come diodoro scrive, sopra un liofante indiano avea primo d'ogni altro menato
indiano avea primo d'ogni altro menato un trionfo delle spoglie, de'nemici e,
piccola enciclopedia hoepii, 4399: timene è un terpeno che trovasi con cimene e timolo
sostanze aromatiche che vengono bruciate per profumare un ambiente, in partic. durante cerimonie religiose
e trionfale, / alto di voci un murmurc / che a voi prorompe dalle dense
che si riferisce al timo; che ha un rapporto funzionale o anatomico con esso.
morte avvenuta in tempo brevissimo, per un caso molto raro... di disfunzione
vii-260: al comando sono ricevuto da un vecchietto modesto e zoppicante che è,
il silenzio balbettò timidamente: « sembra un po'più calma... da che
timidamente, con lieve tocco, creando un piccolo nido tiepido, una gocciad'ombra.
paradosso di farci rimproverare dagli americani in un documento ufficiale la mancanza di iniziativa della
necessità di passare inosservate, di avere un volto calmo e anonimo. 4
], iv: la timidina è un composto avidamente assorbito dalle cellule che sono in
, che paresseno in proposito per istrinsicarlo così un poco e lasciasse un poco quella sua
per istrinsicarlo così un poco e lasciasse un poco quella sua vergogna e timidità da
gennaio 1960], io: riguarda un argomento di cui per timidità o per
in pubblico. — mitezza di un animale. gianelli, ii-10: chi
la paura non sia altro, che un certo raffreddamento. capriata, 228: partì
(superi, timidissimo). che rivela un carattere riservato, ritroso negli atteggiamenti,
inchiostrato. parise, 5-174: pensi, un uomo grande e grosso come lui ha
e grosso come lui ha in realtà un cuore di bambino. è timidissimo e non
timida, i gesti impacciati più d'un uomo di lucerna che di guerra. penna
dunque insincero. -con riferimento a un animale mite che si muove con circospezione
cacciare da questo pesce spada, come un branco di pecore dal lupo. porcacchi
risulta vago e inadeguato, incompiuto (un tentativo, una prova). dante
la più timida osservazione, come a un patto fin dalla nascita stabilito e concluso
. poco acceso e vivace, tenue (un colore). faldella, i-5-224:
,... oltre all'aver sempre un pennello più timido, fa uso del
percepibile o avvertibile, (una voce, un suono o, anche, un profumo
, un suono o, anche, un profumo). papini, i-820:
nell'acqua nebbiosa e si sentì appena un timido tonfo nel fragore monotono della larga
a cuore è partito, timido come un cardellino che scappi dalla gabbia, un breve
come un cardellino che scappi dalla gabbia, un breve sibilo. g. bassani,
g. bassani, 5-119: era un sibilo sottile, così debole da parere,
di lilì marlèn. -che emette un suono di scarsa intensità. de pisis
questo suono di campana timida / è come un raggio. cassieri, 241: lontanissimo
: lontanissimo e timido,... un giubbox aveva ripreso a zufolare per la
ripreso a zufolare per la tuba di un sassofono. 6. disus.
costui era dianzi / timido più che un coniglio. marino, 14-72:
aborrendo / la un'aria fine, e un profumo di salvia, di timo.
-che rivela timore, panico, preoccupazione (un attimo2, sm. anat. organo
organo linfoide a forma di pirateggiamento, un discorso). mide quadrangolare situato in posizione
america con quello di 'piòns'. forniti di un elevato censo (in partic. con riferimento
labiate, la cui specie più nota è un pice timocrazie. balbo, 4-395:
dipen denza dal timo (un linfocito). = comp.
di pendenza dal timo (un linfocito). = comp. da
farmac. che ha azione antidepressiva (un farmaco). - anche sostant.
aretino, 10-16: voglio che ne facciamo un dì una disputa de lui e de
delle cellule ghiandolari dell'epitelio unita a un aumento numerico di linfociti; tendenzialmente è
. = comp. da timo2 e un deriv. da modulare1 (v.)
bisceglie, 101: carro forastiero paga un tar di temonàgio carro di citatino con robe
2. per estens. dirigere, guidare un gruppo di persone, in partic.
ant. nuotare, muovendo la pinna (un pesce). citolini, 227:
4-ix-1961]: una barca timonata da un astuto italianuzzo e spinta da otto giganti aveva
costituito da una pala girevole intorno a un asse verticale collegata agli elementi di chiusura
manualmente per mezzo della barra o mediante un meccanismo azionato dalla ruota.
una barchetta con quattro robusti rematori ed un signore al timone avvicinossi. d'annunzio,
timone-, intervento o decisione che comporta un radicale mutamento nel modo di condurre un'
una questione. eco, 14-172: un rigoroso colpo di timone all'intera vertenza
. 2. aeron. in un velivolo, la parte mobile dell'impennaggio
a questo sport da ab- andonare per un lungo periodo la tavolozza e le tele per
che par serdacato, tignoso, con un naso a timon di nave. viani,
moderni autoveicoli, l'elemento articolato di un rimorchio che ha funzione di collegamento con
; direzione di un'azienda, di un partito; comando di un esercito (
, di un partito; comando di un esercito (in partic. nelle espressioni essere
si pose con pari sfacciatezza al timone un altro pure di quella dannabile razza.
carro'e in seguito 'lo strumento direzionale di un imbarcazione', di probabile origine indeur.
a maneggiar cavalli, facesse acquisto d'un naviglio bellissimo... o comperasse
naviglio bellissimo... o comperasse un cavallo medo... sarà, cred'
, dirigere, amministrare uno stato, un popolo. machiavelli, 1-ii-275: sono
. diventerebbe una medesima cosa e tutto un corpo. guicciardini, 2-2-296: in uno
il timone. pascoli, i-383: un lieve legno timoneggiato da alceo.
dotato di due posti, trainato da un solo cavallo. batacchi, 3-96
ad ogni costo e scegliere la timonella d'un vetturino sconosciuto guidando il facchino ignaro delle
esser come le timonelle de'dottori: avere un occhio solo. p. petrocchi
timonelle dei dottori'(che avevano solamente un lampione). di chi ha un occhio
solamente un lampione). di chi ha un occhio solo. = voce di area
o flessibili, che costituiscono e azionano un timone di un'imbarcazione o un aeromobile.
azionano un timone di un'imbarcazione o un aeromobile.
che costituiscono e azionano lo sterzo di un autoveicolo. 3. ferrov. il
. v.]: timoniera è un luogo dietro alla poppa, dove stanno i
. aeron. piano inclinabile che permette a un aeromobile di modificare la propria altezza e
1-i-158: tali 'situazioni', che possono avere un andamento nevrotico e che si avvicinano al
di lopez-ibor, costituiscono, secondo noi, un aspetto importante del problema su cui intendiamo
l'ormone del timo 'timopoietina', un insieme di almeno io categorie di sostanze.
temoniere non si confonde per tonde, perché un artifizio suo si confida. g.
lxxx-3-26: vogano con uomini 24, un padrone e un timoniero. citolini, 323
con uomini 24, un padrone e un timoniero. citolini, 323: 1
s. v.]: timoniera è un luogo dietro la poppa, dove stanno
guida morale, civile o culturale di un popolo, di una nazione. pascoli
, riposa in una bara di vetro in un mausoleo della piazza tienanmen di pechino.
timonièro, agg. che è proprio di un timone, che funge da timone.
e. gadda, 6-38: al mezzo un nasone alla timoniera da prevosto pesce che
accompagnano e con le quali, attraverso un meccanismo fisiologico, cerca di esteriorizzarsi mostrando
: questa povera ragazza era promessa a un giovine nostro pari, timorato di dio
i-674: la ragazza doveva appunto sposare un nobile un riccone così timorato di dio
: la ragazza doveva appunto sposare un nobile un riccone così timorato di dio che non
di dio si dice fosse riguardato come un pronostico di qualche flagello vicino proveniente dal
grammaticali e linguistiche, talora anche rivelando un eccesso di pedanteria. cesarotti,
fosse nella crusca e tradisse un qualche nuovo fenomeno della civiltà universale,
incertezza che si prova neltimminenza di un pericolo, reale o supposto, o nei
diciamo adunque, che '1 timore sia un certo dispiacere, o una perturbazione che
una perturbazione che procede da timaginazione d'un futuro male. piccolomini, 1-85:
era infondato. saba, 4-19: raccolse un ornitologo pietoso / un espulso dal nido
4-19: raccolse un ornitologo pietoso / un espulso dal nido. come l'ebbe /
l'ebbe / in mano vide creerà un rosignuolo. / in salvo lo portò con
'nfemo. m. barbaro, lii-12-327: un mezzo utilissimo per la conservazione ed aumento
. cavour, i-312: questo produsse un timor panico nella borsa di londra.
margarita, 362: il timor riverenziale di un principe giusto aumenta nel popolo, non
servono con la premura con cui si sbriga un importuno. -in partic.
con amore di figliuolo, ma piuttosto per un timore servile. savonarola, ii-265:
divine da voi commesse, ma solamente per un timor servilissimo della morte, per l'
segneri, iii-1-30: il terzo timore è un composto d'amendue questi; ed è
: non che io avessi paura; ma un certo ti- moretto lo sentivo.
tommaseo [s. v.]: un po'di timorino gli era saltato addosso.
denanzi al padre e temorosamente li domandò un dono. a. f. doni,
ha, che prova timore di fronte a un pericolo reale o temuto; pieno
lo studio, si illuse di essere un gattopardo imponente dal pelo liscio e profumato
betti, 7: qualche gemma sboccia / un po'timorosa. -reso inquieto, disturbato
rivela timore, insicurezza (uno sguardo, un gesto, un atteggiamento).
(uno sguardo, un gesto, un atteggiamento). bartolomeo da s.
, dall'angoscia, dalla preoccupazione (un pensiero, uno stato d'animo,
pensiero, uno stato d'animo, un sentimento). boccaccio, dee.
nel cominciare / al cor se agira un timoroso gielo / che l'amoroso ardir
sopragiunge inaspettatamente. casti, xxiii-511: un rispettoso contegno, un alto silenzio,
casti, xxiii-511: un rispettoso contegno, un alto silenzio, una soggezione timorosa regna
sicil., di origine prelatina (da un probabile tema mediterraneo timpa).
e tal fiada corno elo sonase ad un in concordia viola, lauto e tinpana,
. che risuona sull'area polmonare o su un sottostante organo cavo addominale. 4
4. teso come la pelle di un timpano. goldoni, xi-59: però
quelli provocati con la percussione addominale su un intestino disteso da gas o, con
cavità polmonare. -anche: distensione di un organo cavo per accumulo di gas,
ghislanzoni, 9-49: il timpanista è un uomo serio, compreso della sua alta
nuovi, nella prima tromba ho riconosciuto un mio compagno di scuola. =
, ii-660: in alcuni villaggi li precede un coro di timpanistrie che menan carole e
la storia d'unadecoratori, le quali reggevano un timpano, esso pure dipinto secca o
dipinto secca o timpanitica idropisia creatasi in un uomo di anni 45 di con un bel
in un uomo di anni 45 di con un bel contrasto di luci e ombre. c
nofono a percussione diretta, costituito da un bacino metallico semisferico coperto da una pelle
iv-2-627: l'aula profonda rimbombò come un casto timpano percosso. c. e.
piazza escono inservienti portando due timpani e un violoncello e sono un richiamo al festival,
due timpani e un violoncello e sono un richiamo al festival, mossi anche loro
al festival, mossi anche loro da un regista che sa calcolare gli effetti sobriamente.
. ferretti, cxxxiii-679: nel petto tiene un timpano, / che batte e non
/ tasteggiamento delle false note / forma un fracasso estremamente ingrato, / che dell'
la gavetta e a lui aveva rotto un timpano, ma lui aveva la zuppa da
che noi chiamiano frontispicio, che ha un piano nel mezo che si chiama timpano.
facciata saliva a triangolo, quasi fosse un timpano solo. piovene, 6-116: ecco
ponte. 4. congegno costituito da un cilindro rotante attorno al quale si avvolgevano
dice anche ruota. marchetti, 5-172: un solo architetto erge talora / sol con
verdinois, 12: vuole del lesso, un bel fritto di triglie, un'insalata
triglie, un'insalata di asparagi, un timpano, una capponata? 7
o lulla. 9. faccia di un astrolabio. manuzzi [s. v
piano e nel mezzo del piano ha un punto dal quale si parteno tutti i canali
, e il piano è circondato da un lieve timpanuzzo e si muove da sé
chiaro e squillante prodotto dalla percussione di un oggetto concavo di metallo o di vetro
di metallo o di vetro, come un bicchiere o un campanello (e spesso
o di vetro, come un bicchiere o un campanello (e spesso è ripetuto)
omo de fora e romasege elio solo 'cum'un picem
: recipiente di legno a forma di un mezzo barile, contenente la sagola, adugliatavi
da manovra'. le tine da manovra servivano un tempo a cogliervi dentro i tiranti di
del vino. vasari, i-664: un altro magnifico ed onorato palazzo, fondato
della villa careggi, ed a fiesole un altro palazzo d'ingegnosa idea, piantato
ingegnosa idea, piantato nella scoscesa d'un poggio, praticando nev cavi di sotto
'l tasso / e una longa e un tinasso. = etimo incerto.
partic. uva), contenuta in un tino. documenti perugini, ii-155:
, 248: la tinca è un pesce di lago, che si nodrisce di
pescaia di quattro tinche fangose o per un albero di sorbo selvatico. montale, 15-476
vegga anch'io ch'i'ho fatto un esordio lungo lungo come il manico della pala
questi differii chi gli vuole isprimere in un nome dica soldati moderni, che son
dalla fontana una giovinetta che vi bagnava entro un piede, e coll'altro ignudo e
1-179: si stende lì presso in un laghetto terso e tranquillo, dove le tinchioline
tigna e tin- cono, / siete un branco di ladri e di castroni. g
. m. cecchi, 1-2-214: un buon soldato arà / un tincon tanto fatto
1-2-214: un buon soldato arà / un tincon tanto fatto, e sarà in
luogo / dove non sarà medico: un compagno, / per fargli bene,
, / per fargli bene, piglierà un coltello, / un pugnale, una spada
bene, piglierà un coltello, / un pugnale, una spada, e gli farà
sogno potrebbero esaltare nel gran cuore d'un re questi incendii del cielo latino »
). essere pieno di vino come un tino. fr. gualterotti, io
la voce 'tinella'vale non altro che un saluto propriamente da'poeti dato ad ercole
. pulci, 1-61: posesi in ispalla un gran tinello / ed avviossi là verso
quell'acqua over liscia che uscirà in un altro mastello over tinello. m.
zaffo, si riceve tal colatura in un altro tinello, del quale si cava fuori
barezzi, 1-278: mi fece entrare in un tinello senz'ac
netto. trinci, 1-155: si prenda un tinello o altro vaso capace di quattro
ritorna al cenobio. viani, 14-268: un enorme tinello, fatto di doghe spesse
doghe spesse, è alzato su di un palco funereo. -tinozza per il bagno
. bargagli, xli-513: voi provedarete un tinello, assai capace, dove ella si
una gran festa, li condusse in un bel tinello, mise a tavola gli sposi
il tinello era diviso dalla cucina per un corritoio lungo ed oscuro che saliva un paio
per un corritoio lungo ed oscuro che saliva un paio di braccia. carducci, ii-n-68
in caselline al modo stesso / d'un registro: ecco l'andito d'ingresso,
sul cor... calchi [a un paggio] / è che fiammetta stia
-per estens. vitto, salario corrisposto a un domestico. allegri, 4-136: se
licenziano il mastro di casa perché comperò un paio d'uova più dell'ordinario ed altro
a tinello: vivere a corte, essere un cortigiano. t. alberti, 99
in nel fondaco scen- deano, metter un tinelletto pieno di viscagine stemprata, acciò
6-xiii-78: fu apparecchiata la tavola in un tinelletto a terreno, che ri- spondea
, 256: nell'istesso tempo si aprì un tinellóne... dove erano otto
troppo bruni, li rischiarerai su di un resto di bagno tingente di cocciniglia.
. (tingo, tingi). colorare un oggetto o modificarne la tonalità cromatica originale
partic.: colorare tessuti e lane mediante un processo di immersione e bollitura in un
un processo di immersione e bollitura in un liquido colorante. anche assol.
di tinger all'idrosolfito, per ottenere un cotone coloniale indecolorabile, destinato ad un
un cotone coloniale indecolorabile, destinato ad un esercito di invasione in africa orientale.
le corde delle reti. -colorare un liquido o un materiale fuso o da fondere
reti. -colorare un liquido o un materiale fuso o da fondere mescolandovi una
trito in polve, o si mescola un poco di colore fossile, o vi se
tingerebbe. -segnare una superficie con un colore contrastante. cesarotti, 1-xxxiv-155:
destro / tinge il bel candido / d'un vel cilestro / in ramicelli / sottili
belli. -sfumare, macchiare di un colore. carducci, iii-3-246: ne
, le espressioni richiesti dalle parti di un dramma teatrale. -anche: colorire specifiche
, si tingeva guance e labbra di un rosso scarlatto. -rifl. truccarsi
calandra, 6-49: cominciava a tingersi con un po'di rossetto. arpino, i-355
, va bene? » gli disse in un fiotto con tutta l'allegria possibile.
) con una tintura atta a conferire un colore diverso da quello naturale.
azeglio, 7-iii-226: da roma mi scrive un amico di procurargli da viareggio 4 pacchi
/ poi tutto il viso tinse come un foco / per la grande ira, e
vi turbate o cavaliere, che ad un perfido, e disleale qual voi siete,
letargo. d'annunzio, iv-1-112: un lieve rossore tingeva la nobile pallidezza del suo
carducci, ii-14-160: vuo'tu comporre un poema didascalico su la coltivazione de'sambuchi
pura... tingono di teologia un estetismo vecchio come il cucco. banfi,
. far apparire qualcosa, in partic. un luogo, triste, malinconico, o
tua carta che voi tignere. -colorire un particolare di un dipinto. f.
voi tignere. -colorire un particolare di un dipinto. f. cetti, 1-ii-114
, i-452: m'ingegnai anco di fare un san michele vestito a angelo, con
san michele vestito a angelo, con un bilancino in mano, perché dicono abbia a
del disegno e della prospettiva, unito ad un tingere più robusto, dice il baruffaldi
-intr. con particella pronom. assumere un colore abbronzato. salvini, 39-iii-141
palladio volgar., 5-11: intignamo un fuscello in questo liquore [di terra
[di terra rossa] e tigniamo un poco le reni all'ape quando bèe
. lorenzo de'medici, 7-145: com'un fanciul porta un bic chier
medici, 7-145: com'un fanciul porta un bic chier di vino,
medico: tinger l'orlo del vaso d'un qualche succo piacevole, perché altri bevesse
, / che il suo volto sarà come un carbone. 17. intr.
intr. con la particella pronom. prendere un accentuato e insolito colore in viso,
in seguito a una forte emozione o ad un evento inatteso. boccaccio, iv-65
. caro, 16-88: d'un freddo pallor tutto si tinse. marini,
e mi fe'tingere le guancie d'un vergognoso rossore. onufrio, 37: rosa
37: rosa aveva la pelle d'un colore quasi diafano; ella non era mai
, ma spesso le sue gote tingevansi d'un lieve incarnato, simile a un color
d'un lieve incarnato, simile a un color mite di rosa. landolfi, i-105
la sua serenità -per estens. assumere un determinato atteggiamento psicologico. - in partic
, mutare quella originaria in seguito a un processo fisico o chimico (una sostanza
fisico o chimico (una sostanza, un materiale). della porta, 9-116
che rimane nel fondo, accomodalo in un vaso conveniente da fondere insieme con calcina
le vigne a buone guardie. -acquistare un riflesso di colore. d'annunzio,
, si avvoltolavano, si appiccicavano l'un sull'altra, verdastre, giallastre,
che si chinava sopra le pentole con un ramaiuolo in una mano, una forchetta
; apparire commisto di una tonalità (un colore). parini, 218:
. leopardi, 717: d'un rosso lume / tingeasi l'orizzonte. d'
ivi l'audace / fantasia pompeggia / fra un corteggio d'idee, che nei colori
22. locuz. -tingere col proprio sangue un luogo: segnarlo col proprio martirio;
e mille schiere ancise / vedeansi in un sol giorno orribilmente / tinger di sangue
gl'ispani lidi / di barbarico sangue un giorno tinse. cesari, iii-
-con valore recipr. ferirsi l'un l'altro. de'mori, 1-152
, se lo cuoce e tigne in un tratto. a. f. doni,
, lai tingere, propr. 'immergere in un liquido', di origine indeur.
). ant. e letter. intingere un oggetto in un liquido. -in partic
e letter. intingere un oggetto in un liquido. -in partic.: intingere la
farmi tingere la penna per far nera un po'di carta che non faccia andar
che può essere tinto (una fibra, un tessuto). = agg.
agostino giustiniani, 78: mandò di cartagenia un suo capitano, nominato agostino, con
, il modo in cui si tinge un tessuto o si dipinge un quadro.
cui si tinge un tessuto o si dipinge un quadro. -in senso concreto: il
= da tinguà, nome di un monte del brasile; voce registr.
la pura vinde- lica rosa / a un dolce accordo novo di tinnienti cetere. bacchelli
panzacchi, 1-342: nelle vene ti serpe un sottil fuoco, / negli orecchi hai
fuoco, / negli orecchi hai come un tinnio di cetra. cesareo, 1-190:
di cetra. cesareo, 1-190: tra un tinnìo di sonagliere, / la nota
. jovine, 3-126: l'acciaio ebbe un tinnio lieto e accese uno spruzzo fulmineo
i-788: da una finestra aperta giungeva un tinnire di posate e si vedeva una
sambuchi. 2. squillare (un apparecchio telefonico). c. e
acuto e cristallino (una voce, un suono). - anche sostant.
di frastuono, quando si sente nell'orecchie un bisbiglio, un fischio, un tinnito
si sente nell'orecchie un bisbiglio, un fischio, un tinnito, un nido di
orecchie un bisbiglio, un fischio, un tinnito, un nido di zanzare, di
, un fischio, un tinnito, un nido di zanzare, di vespe. g
manfredi, 210: molte volte se sente un tinnito over sono in modo d'uno
agg. letter. squillante, tintinnante (un suono); molto percepibile (un
un suono); molto percepibile (un rumore, una voce). salvini
m. praz, 3-216: tra un momento, dato il via, l'ambiente
-con riferimento a una voce, a un lamento, a un verso.
una voce, a un lamento, a un verso. dossi, ii-49:
, ii-49: si udì lo stampo di un piede e una tinnula voce di donna
tempo fu de la venaemia / da un mio parente, acciò che adoperandola /
v. g. l'acqua che empie un tino calchi con tutto il suo peso
3-148: la luce pioveva dall'alto di un lucernario dove si raccoglieva in un trionfo
di un lucernario dove si raccoglieva in un trionfo di nuvole e di sole tutto il
con un'antica pompa a braccio. un tenue filo di ruggine percorreva tutta la
. -carta al tino: carta colorata con un procedimento analogo. viani, 13-93
e celate. sopra uno scampo rosso mattone un nome: alfredo caselli.
[s. v.]: dare un colpo al cerchio e un colpo al
]: dare un colpo al cerchio e un colpo al tino. proverbi toscani,
in orecchina. ibidem, 320: pane un tantino, e vino un tino.
320: pane un tantino, e vino un tino.
. navarro della miraglia, 51: un uomo cencioso e lurido, ritto presso
uomo cencioso e lurido, ritto presso un tinone, invitava i passanti al gioco della
, dove sono fìtti certi vasi grandi come un tinaccio. c. gozzi,
: voglio andare nella cantina a ficcarmi in un tinaccio a piangere come un asino.
ficcarmi in un tinaccio a piangere come un asino. = dal lat. tardo
essi dal lato di dentro poste in un tratto e botti e tinozze piene di terra
fontana ha una bocca di colubrina e un getto impetuoso, che si rompe dentro
getto impetuoso, che si rompe dentro un abbeveratoio largo e lungo come una tinozza.
: ucciderò nostro figlio più grande / con un coltello, e, il più piccolo
ferro smaltato, zinco, ecc., un tempo usato come vasca da bagno o
trenker esce con una tinozza d'acqua e un grosso pezzo di sapone che getta per
fra ogni dua d'essi vasi si mette un ti- nozzo per recipiente dell'acqua
l'acqua stillata, e questo gaz in un vaso capovolto ed immerso nel tinozzo,
capovolto ed immerso nel tinozzo, quasi un sesto di lui rimane assorbito. chiesa
zascun che vien da tene, / un segno sul volto col deto li fa bene
tinta': tingere, ed anche applicare un colore sopra un oggetto. brignetti, 10-144
, ed anche applicare un colore sopra un oggetto. brignetti, 10-144: in
: in realtà si tratta appena di un tentativo mezzo topo e mezzo uccello tra
per una leggiera tinta, che come un aereo velo si stende sopra due candide guance
, come mi avvenne di vedere in un rubino indiano nettissimo e scarico quanto credibil
credibil fosse di colore: a cui da un di detti falsificatori era tinto il fondo
. buzzati, 6-17: vestito di un completo di grisaille, camicia bianca,
suo visino bianco le occhiaie assonnate come un trofeo da mostrare all'indifferente parigi.
. 3. il colore di un quadro, di un affresco, di un'
. il colore di un quadro, di un affresco, di un'opera di pittura
opera di pittura in genere o di un determinato particolare. - anche: timbro
- anche: timbro, tonalità di un colore. dolce, l-1-203: un
un colore. dolce, l-1-203: un san sebastiano ignudo, di bellissima forma
tutta l'isola stese le sue grandi ale un novolone ai nerissima tinta, che fece
caucaso. d'annunzio, v-1-95: è un vecchio navigatore brizzolato, pepe e sale
di quella tinta che s'acquista passando un paio d'ore al giorno in abito
:, aspetto, fisionomia caratteristica di un luogo; caratterizzazione, descrizione del luogo in
vibrato. monti, 4-1-35: a un ribaldo di questa tinta voi sacrificate l'
tinta sono quelli che danno alle stoffe un piede necessario di pastello, garanza o cocciniglia
. sacchetti, x-64-2: aveva accattato un cavallaccio di quellidella tinta di borgo ognissanti.
drammatizzato; così tragico da sfociare in un delitto. palazzeschi, 4-132: la
storia un dramma a forti tinte. moravia, 16-300
sorte! ',... 'è un briccone, e di che tinta!
... è ancora riuscito a farsi un piccolo paradiso in prigione. p.
: l'alzar de la gambetta e trare un peto, / poi miagolar
da piastrellare. 2. colorare un dipinto, un disegno. -in partic.
2. colorare un dipinto, un disegno. -in partic.: dipingere
sbilenche, quali può disegnarle e tinteggiarle un bambino di cinque anni che non abbia
figur. comporre un'opera letteraria conferendole un particolare carattere. cassieri, 11-67:
ha tinteggiato di empietà questa novella? un rivale rabbioso e perfido: eschine.
particolare tonalità. pasolini, 3-144: un po'alla volta l'aria si tinteggiò di
agg. pitturato (una parete, un infisso). bemari, 6-23:
. con un'unica apertura, affine ad un oblò. 2. colorato
2. colorato o dipinto con un determinato colore. verbali del consiglio di
, / dipanò il tempo monotonamente / come un filo invisibile di lana, / nel
morante, 3-221: ho sentito un tinticarèllo sulle scapole, ch'è il
di ridere. pasolini, 3-379: un nuovo colpo di tosse, che non poteva
perché in fondo alla gola gli faceva un tinticarèllo. = deriv. da
agg. ant. squillante, tintinnante (un suono). fr. colonna
. intr. essere sollecitato, stimolato (un sentimento, una sensazione).
3. accondiscendere, compiacere a un determinato gusto estetico. f.
in mezzo a noi aprendosi, come di un tagliamare orecchiuto, l'onda della folla
ciascuna è una palla di rame e un pegaso donde pendono tintin- nabuli, overo
-con riferimento a una persona che indossa un monile o a un animale provvisto di
persona che indossa un monile o a un animale provvisto di sonagli o finimenti metallici
monelli, 2-354: una fanciulla chiusa in un manto nero, tintinnante di monili dalle
, salutanti dal bel grembo selvaggio / di un bosco il morituro sol di calendimaggio.
a urti (uno strumento a percussione, un oggetto metallico o di vetro, un'
prese con la sua destra rugosa e scarnata un fiasco che stava sulla tavola, con
stava sulla tavola, con la sinistra un bicchiere, e fattili prima cozzare un
un bicchiere, e fattili prima cozzare un tratto e tintinnare, sollevò il fiasco,
, se lo pose alla bocca, traccannò un sorso. rajberti, 2-213: campane
campanelle glaciali / che tintinnassero agitate da un freddo vento sottile. suzzati, 1-63:
posate. parise, 11-143: riero aveva un braccialetto d'oro grosso e pieno di
scrollare e sentì tintinnare. -squillare con un tono chiaro e vibrante (uno strumento
cristallina che pareva di doverla sentire da un momento all'altro tintinnare intorno alle foglie.
2. vibrare, ronzare provocando un ronzio fastidioso all'orecchio dopo essere stato
stato esposto a rumori molesti, a un trauma o per cause patologiche (l'orecchio
n. franco, 7-45: sentiva ad un tempo, che la lingua mi si
argentino e tono acuto (una risata, un discorso). brancati, ii-109:
poco tintinnò la nota argentina che dava un brivido a paolo. = voce
: le tintinnate della mia spada s'odono un miglio. = deriv. da
orrendo / su gli òmeri all'irato un tintinnio / al mutar de'gran passi.
: dopo pochi passi, principiò a sentire un tintinnìo di campanelli, che cessava e
iv-314: stamattina io me n'andava un po'per tempo alla villa, ed era
..., quando mi ha fermato un lontano tintinnio d'arpa. 2
2. fastidioso ronzio all'udito conseguente a un rumore molesto, a un trauma o
conseguente a un rumore molesto, a un trauma o a una patologia. rajberti
, le mie orecchie erano assordate da un tintinnìo incessante. deledda, iii-200:
ogni insulto: e predu maria sentì come un colpo in pieno viso e un tintinnìo
come un colpo in pieno viso e un tintinnìo metallico gli tremolò entro le orecchie.
fra i due battenti, si avverte un leggero tintinno agli orecchi, ch'è
-medie. tintinnio nervoso: quello derivante da un disturbo del nervo acustico o delle sue
più fedele dei servitori, canuto, un po'curvo, portando un vassoio pieno
, canuto, un po'curvo, portando un vassoio pieno di cristalli che tintinnivano poiché
per estens. far crepitare i sonagli (un serpente). - anche sostant.
pronto / l'indico viator si trae da un lato. 3. ronzare,
di metallo; scampanellio; trillo di un sonaglio. dante, par.
sé e fra sé ripercotendosi, fecero un tale strepitoso tintinno. f. f.
che risuonar parea non indi, che ad un terzo di miglio vibrata. parini,
sul taschino del sottabito da dove rispondevagli un lusinghiero tintinno di zecchini e di doble.
credevo mi fosse rimasto soltanto quel 'nichelino'un po'storto, come se qualcuno mi
tant'è vero che giocavan fra loro con un loro tintinno. -fruscio delle
orecchio conseguente a una patologia o a un rumore molesto. tasso, ii-237:
sono questi: rodimento d'intestino, con un poco di usso di sangue, tintinni
iv-2-75: ella non udiva se non un tintinno nei nervi dell'orecchio perturbati, a
nei nervi dell'orecchio perturbati, a tratti un gridìo, a tratti una musica.
3. per estens. armonia di un verso, di una rima. salvini
, il verso bianco tradusse, sembrandogli un tal verso lontano dal ricercato tintinno della rima
il suono del replicato tin tino, ogn'un si guardava intorno a le mani et
sete, / te tien', è un bel tintino. = rifatta sulla forma
. tintissimo). che ha assunto un colore diverso dall'originario mediante la tintura
o materie coloranti (una stoffa, un panno). piero dietavvive,
fianchi scoprendo la seconda ch'è d'un indicibile color nero azzurrato, tinta con l'
nero azzurrato, tinta con l'umore di un mùrice tarentino. -pitturato,
maestro, / ché non saprebbe guarire un canestro / tinto di rabbia o di calcina
-colorato, dipinto o disegnato con un prodotto cosmetico (i capelli, la
ili-m: non come quel che accende un folle ardore / per donnicciuola vii superba e
moravia, xii-339: vidi, allora, un grazioso volto paffuto di ragazza molto giovane
unghie mal tinte della ragazza sembrarono per un attimo più nervose. -tinto in
salito il giovinetto, il quale era un baroncello tinto in grana, si misero insieme
-tinto in cremisino: in unione con un agg. per indicare una qualità al
. forteguerri, vii-17-54: io sono un turbo tinto in cremesino / ma non
1-34: 'carta tinta': così chiamano un foglio di carta lucida, di cui una
o di carbone, toltone poi, con un buffetto, il superfluo, affinché non
2. che ha assunto un colore diverso da quello normale o naturale
cause patologiche; sporco, torbido (un liquido, e in partic. l'acqua
to un sangue alle volte come siero di vacca con
: quel [mezzo pane] rode come un cane / poi giù pel gomozzul gli
, ricoperto di una sostanza o di un liquido, anche colorato. -in partic.
, in /, 9-38: dove in un punto furon dritte ratto / tre furie
una giacca piena di toppe e in testa un cappello sfondato e tinto di verderame.
. per estens. che ha o assume un determinato colorito o incarnato, per lo
. in quanto giunto a completa maturazione) un determinato colore. pigafetta, 91
i pioppi tinti in color rosa / suona un continuo scalpicciar per via. bertolucci,
-anche: vivido, carico, intenso (un colore). cino, iii-137-2:
, caricano fuor di modo, fan un vino molto tinto, oscuro e spesso.
-mal tinto: sbiadito, smorto (un colore). ariosto, 27-51:
drappi avea le ricche gonne, / l'un d'un rosso mal tinto, e
le ricche gonne, / l'un d'un rosso mal tinto, e l'altro
cupi e con prevalenza di scuri (un soggetto pittorico). -anche: che indulge
chiaroscurali e all'uso delle ombre (un pittore). vasari, ii-578:
o pervaso da una passione, da un sentimento, da uno stato d'animo (
, da un'inclinazione dell'animo (un atteggiamento, un comportamento).
inclinazione dell'animo (un atteggiamento, un comportamento). michele da cuneo
era da prendere. -che manifesta un determinato stato d'animo, un'
allorquando la voce di questo gli parve un po'alterata e le parole tinte
po'alterata e le parole tinte un po'di minaccia. m. bontempelli,
-che esprime, descrive o rivela un particolare trat to affettivo,
negativi, di un'epoca, di un modo di pensare, di una norma dell'
di una norma dell'agire, di un modo stilistico o poetico; che reca tracce
di una dottrina politica o religiosa, di un fenomeno linguistico (una persona o,
linguistico (una persona o, anche, un popolo, la sua scrittura, la
fosse in progresso di tempo tinta in un modo o nell'altro di questa barbarie
popolo è colà ancora buono e teme un dio. non è così delle persone culte
disus. macchiato da una colpa, da un vizio, da un peccato; dominato
colpa, da un vizio, da un peccato; dominato e ottenebrato dal vizio (
che parla, / ché mal può nettare un ch'ha 'l dito tinto.
ant. e letter. intinto in un liquido. groto, 1-81: ercole
sm. apparecchiatura che permette di stendere un determinato colore dosandolo, mediante un sistema
stendere un determinato colore dosandolo, mediante un sistema di selezione elettromeccanico, da appositi
. romagnosi, 18- 339: un tintore che conosce le droghe e le dosi
e le dosi che abbisognano per formare un dato colore, conosce bensì le materie coloranti
, in qualche caso merciara. -in un toponimo. g. villani, 11-1
composizione giottesca, peresempio o tintorettiana, ha un valore più generale ed umano. bolaffi
alla proprietà di una cellula o di un tessuto organico che assume un determinato colore.
o di un tessuto organico che assume un determinato colore. = dal fr.
, 2-266: pareva imballato a forza dentro un farsetto di cimabellotto di un certo colore
forza dentro un farsetto di cimabellotto di un certo colore che non si poteva affermare
parte qualche grasso unto; insomma era un problema tintorio. l'illustrazione italiana [15-x-1911
patrimonio comune nella filanda: dal ritrovato di un nuovo sistema di candeggio per filati grezzi
dietro a questo andava un'altro prete con un bacino pieno d'una tintura bianca.
se è gesso bianco crudo fagli dare un po'di tintura a modino. pratolini,
viso. arbasino, 23-913: un pubblico tutto falpalà sporchi di sudore e tacchettini
. 3. colore assunto da un oggetto che è stato tinto o che
strato o patina di vernice che ricopre un oggetto che è stato tinto. giamboni
citerea. 4. colorazione di un organo o di una secrezione assunta in
5. colore proprio o naturale di un materiale, di un oggetto o di
proprio o naturale di un materiale, di un oggetto o di una parte del corpo
alla fornace ha raddoppiato il volume con un colmo vetroso alla parte superiore, liscio
esteriore, inflessione della voce che rivela un determinato stato d'animo. aretino,
. zena, 1-524: « già da un poco m'ero accorto dell'impianto lassù
m'ero accorto dell'impianto lassù d'un ufficio semaforico » proseguiva l'esperto osservatore
ai rudimenti di una disciplina, di un argomento o di un fatto; informazione
disciplina, di un argomento o di un fatto; informazione, cultura sommaria.
interiore; manifestazione insincera e ipocrita di un sentimento, di un'emozione, di un'
bene per agostino. -contaminazione di un peccato, di un vizio, di
-contaminazione di un peccato, di un vizio, di una taccia.
caratterizzazione stilistica, espressiva o contenutistica di un testo letterario; coloritura di un'opera,
determinata dal gusto di un'epoca o di un ambiente; impronta, traccia di una
tintura-madre, cioè con la prima diluizione di un grammo della sostanza eletta in cento gocce
vedermi levar dal letto. -e poi, un poco di tinturétta non istà male.
massaggiatore cieco, posto per quattrocento clienti in un giorno. = deriv. da
organico derivato daltacetammide per sostituzione con un atomo di zolfo, che si presenta in
no deh'ossidrile carbossilico con un atomo di zolfo, che si presenta
fteìov (v. tio1) e da un deriv. dal lat. aurum
per sostituzione dell'atomo di ossigeno con un atomo di zolfo. = deriv.
, sm. chim. derivato solforato di un chetone per sostituzione dell'atomo di ossigeno
di ossigeno del gruppo di carbonile con un atomo di zolfo. = voce
per sostituzione dell'ossigeno dell'ossidrile con un atomo di zolfo, di cui sono
sf. biol. capacità o tendenza di un organismo a riprodursi e svilupparsi in un
un organismo a riprodursi e svilupparsi in un ambiente ricco di zolfo. =
agg. biol. che produce zolfo (un organismo). = voce dotta,
, sm. biochim. glicolipide contenente un gruppo solfonico esterificato con un ossidrile dello
glicolipide contenente un gruppo solfonico esterificato con un ossidrile dello zucchero; solfoglicolipide.
ùeiov (v. tio1) e da un deriv. da glicoside (v.
della distribuzione dei solfuri della sezione di un campione metallico. = voce dotta
tionato, sm. chim. sale di un acido tionico. lessona, 1471:
che racido solforico del commercio contiene spesso un acido non determinato dalla serie tionica.
. chim. gruppo bivalente costituito da un atomo di zolfo e uno di ossigeno.
ùeìov (v. tio1) e da un deriv. da scévre 'cinque', con
. s. maffei, 7-315: un gravicembalo o tiorba non si può interamente
tiorba non si può interamente accordare con un violino. d'annunzio, iii-1-09: ella
becco, una tiorba, una spinetta, un clavicor- do). 2
dell'atomo di ossigeno dell'ossidrile con un atomo di zolfo, usato nella manifattura
quella tipa, quella ginetta, a un giovane giudizioso come il signor merom?
di giacomo, i-404: don placido, un tipaccio rossigno, quasi calvo, animalesco
calvo, animalesco, allungò la mano a un piatto colmo di stufato d'agnello e
stufato d'agnello e se ne recò un pezzo alla bocca. c. carrà,
carrà, 612: mi affibbiarono a un tipaccio, uomo villano e brutale, che
, uomo villano e brutale, che per un nonnulla mi pigliava a ceffoni. fenoglio
calvino, n-35: c'era un tipo leggero come un fantino o un
n-35: c'era un tipo leggero come un fantino o un folletto...
era un tipo leggero come un fantino o un folletto... quel tipetto sorridente
buzzati, 6-38: guardi che è un tipetto strano, sa? le piace?
con radici tipicamentegreche. bernari, 6-135: un paio di pantaloni francesi con stivaletti dal
. arbasino, 19-342: giangiacomo aveva un carattere tipicamente timido e aggressivo, molto
. 2. ant. con un senso ulteriore rispetto a quello letterale;
pura verbosità, da cui salterebbe fuori un me stesso tipicizzato, ma non individualizzato.
. conferimento di una particolare specializzazione in un determinato ambito. r. gianola
individuo poetico ma, una personificazione, un individuo metafisico, tipico. pascoli,
, xii-37: fin dal primo giorno conobbi un cocchiere tipico. soffici, v-2-487:
cocchiere tipico. soffici, v-2-487: ho un odio profondo per la religione della famiglia
verità, personaggi del nuovo testamento (un passo dell'antico testamento). -anche
riscontrata per la prima volta la presenza di un parassita. -serie tipica: serie di
per la prima volta la descrizione di un nuovo genere. 5. dir.
. 6. medie. che presenta un decorso normale (una malattia, una
così una malattia che decorre regolarmente per un determinato tempo, o che ricorre a
. manzini, 12-155: « sarebbe stato un grande artista. peccato. » «
7. statisi che appare rappresentativo di un fenomeno costante. -deviazione tipica:
[s. v. tipificazione]: un bullone è tipificato quando se ne indicano
di nomenclatura botanica per la scelta di un tipo. 3. ling. riduzione
. 3. ling. riduzione di un elemento fonomorfologico al tipo linguistico normale.
dotta, comp. da tipo1 e da un veriv. dei comp. del lat.
spalle. « ci vuol altro, con un tipino simile ». piovene, 7-54
qualcosa a una determinata tipologia, a un insieme di caratteri peculiari; evidenziarne i
la culla della libertà -uniformare a un tipo. -in partic.: nel linguaggio
'eclettica'. bilenchi, 14-242: tutto un bagaglio di giudizi tipizzati, tradizionalmente accolti
2. paleogr. che ha raggiunto un alto grado di formalizzazione e canonizzazione (
formalizzazione e canonizzazione (una scrittura, un segno grafico). tipizzazióne,
. processo attraverso il quale si normalizza un elemento rendendolo idoneo ad appartenere a una
sono i seguenti: a) conseguire un ritmo adeguato alle esigenze del consumo;.
come alla necessità e opportunità economica di un certo grado di tipizzazione nelle costruzioni del
una tipizzazione così grossolana da sembrare a un certo punto infantile. pasolini, 17-150
si richiede... al micologo un ampio lavoro di campionamento, indagine e tipizzazione
medie. esame con cui, prima di un trapianto di organi, si stabilisce il
l'esatto corredo di antigeni tessutali di un organismo in base a caratteristiche immunologiche,
tipo1, sm. ciò che costituisce un modello, un paradigma, un esemplare
sm. ciò che costituisce un modello, un paradigma, un esemplare di riferimento.
costituisce un modello, un paradigma, un esemplare di riferimento. -in partic.:
pecchio, 2-138: basta che un tipo solo d'una scoperta, una
una scoperta, una copia sola d'un libro si salvi... e il
concetto empirico non è altro se non un concetto di cose, ossia aggruppamento di un
un concetto di cose, ossia aggruppamento di un certo numero di cose sotto una o
tipo. -ciò che esprime simbolicamente un fatto, una verità -in partic.
. fagiuoli, vi-46: bada che un ramo sia / d'allor, ch'è
. muratori, 7-v-125: ora esso fu un tipo o figura di cristo, che
e di diverso tipo, / tratti da un vecchio stipo / serrato con tre chiavi
evoluzione cronica. -qualità di un prodotto, di una merce. c
. moretti, i-936: non aveva un debole per la letteratura femminile, tipo
[la francia] esser circondata da un pulviscolo di staterelli tipo svizzera per essere
serva. fenoglio, 5-i-573: è un prete, e del tipo docente. volponi
arrighi, 3-113: la fanciulla poteva avere un diciotto anni a dime assai. era
. -sport. formazione tipo: in un gioco di squadra (in partic.
si schiera la squadra nel corso di un torneo. c. bascetta, 1-105
sono uomini, si debbono ridurre a un ottimo uomo, il quale è di tutti
attorti in minutissime trecciuole, / ti fanno un tipo di beltà fiamminga...
così a quella sempronia in cui sallustio delinea un tipo di matrona romana di giorno in
studenti di vecchio stampo: apparteneva a un tipo di studente sempre più difficile a
si deve considerare soltanto come conseguenza di un 'processo', ma costituisce innanzitutto la base
-insieme dei tratti somatici che contraddistinguono un particolare gruppo di persone o un'etnia.
antonio l'avesse avvertita che gaspare era un 'tipo', i modi rozzi del cognato indispettivano
! arbasino, 53: dice che è un tipo da prendere con le molle,
tipo da prendere con le molle, un carattere molto deciso. -tipo da
alfredo casella] immagina ch'egli sia un tipo da non star nella pelle, egli
proprio il tipo da rispettare la fidanzata di un amico. -persona (in partic
mi guardava, sapevo ormai di essere un tipo, e che in qualche modo gli
ma è forse quello che si dice un tipo. -persona che risponde perfettamente
la signora ermalina? si guardava bene da un eccessivo ottimismo, è così difficile imbroccare
figurativa, ecc. che viene investito di un valore simbolico, assumendo la funzione di
la funzione di rappresentare emblematicamente e convenzionalmente un determinato carattere o una qualità.
: anche lo spartito del 'don giovanni'è un preciso repertorio di tipi.
battere a macchina le mie generalità da un tipo grasso in divisa. 6
grafica, in scala ridotta, di un territorio o di un edificio; pianta.
ridotta, di un territorio o di un edificio; pianta. cavour, vii-18
di esso absiae si è pur costruito un muro di partizione, più un altro
costruito un muro di partizione, più un altro, a metà altezza dell'edifizio,
). -esemplare indicato dall'autore di un nuovo taon come campione di riferimento.
tipo selvatico-, il fenotipo o genotipo di un determinato organismo, nella forma in cui
giuridico al quale ci si attiene per stipulare un contratto (e si distingue un tipo
stipulare un contratto (e si distingue un tipo legale, se espressamente disciplinato dalla
se espressamente disciplinato dalla legge, e un tipo sociale, se regolamentato dall'uso
caratteri fondamentali di una lingua o di un gruppo di lingue (in partic. l'
in base al quale è possibile formare un numero anche elevato di frasi o sintagmi
ii-50: l'attuale moneta di rame è un tipo che porta con sé l'impronta
che porta con sé l'impronta di un vecchio e funesto errore. delfico, ii-360
, con cui si succedono le malattie in un determinato soggetto. l. bellini
dei tipi. mazzini, 14-215: un volumetto di saggio esci- rà, credo
.. ha pubblicato coi tipi zanichelli un volume contenente tutti i discorsi pronunciati in
16. zootecn. la struttura di un animale, in quanto rapporto fra i
xl-114: in fondo alla caverna, dietro un cancello, c'è un monaco.
, dietro un cancello, c'è un monaco. è un tipone tondo, grigio
, c'è un monaco. è un tipone tondo, grigio, accidioso.
. anche come abbreviatura, per designare un lavoro eseguito con caratteri tipografici: '
[febbraio 1901], 14: un successo della heidelberg: con una sola
r. longhi, 2-92: a destra un albero tipografa sul cielo in grassetto le
grassetto le proprie fronde brune, a sinistra un altro più esile accenna ancora all'antica
iii-24-35: dare qualche sonetto o canzonetta a un giornale o ad un almanacco di città
o canzonetta a un giornale o ad un almanacco di città che nella sua modestia mi
nazionale, e tutto fu combinato in un battibaleno. pratolini, 10-109: un suo
in un battibaleno. pratolini, 10-109: un suo amico, amico anche di moreno
dove lavora da solo, e gli serve un ragazzo, più che altro per le
riproduce senz'altro l'edizione data circa un secolo fa dagli scolari dello hegel.
me lo stroncò verso per verso in un caffeuccio di piazza san marco. la mancanza
avrebbe dovuto essere critica, richiedendo perciò un lavoro di anni, se ne darà
fotografica, in cui ogni pagina riprodurrà un foglio scritto. -arte tipografica:
artiglierie nella guerra, della scoperta di un nuovo mondo per la navigazione e il
spasso. cantoni, 257: un libretto che basterebbe da sé solo a far
con prassi e criteri tipologici; da un punto di vista tipologico. g
g. contini, 22-203: piuttosto che un ordine tipologico, sarà da seguire topograficamente
: asta in legno o metallica, in un sol pezzo, o piegabile, e
typonner, deriv. di typon 'duplicato di un montaggio'. tiponomìa, sf. letter