materiale), costruita tutt'intorno a un terreno oppure disposta attraverso una strada o
. tommaseo-rigatini, 965: 'chiusa'è un riparo fatto intorno a qualche campetto o
per lo più coltivato, compreso entro un riparo, di staccionate, siepi, ecc
, 3-22: lui è ricco come un maiale, mentre la vespa non possiede altro
possiede altro che quella chiusa grande quanto un fazzoletto da naso. de roberto,
, fine, ultima parte (di un componimento poetico, di una lettera,
poetico, di una lettera, di un racconto, di un romanzo, di un
lettera, di un racconto, di un romanzo, di un discorso, di
un racconto, di un romanzo, di un discorso, di una conversazione, di
discorso, di una conversazione, di un ragionamento, di un'esecuzione musicale,
che questi pochi incontrati così casualmente in un luogo solo, lasciando da banda gli
del vero dio, mettendolo nella chiusa d'un sonetto in cui s'è parlato sul
m'è convenuto fame tre. ecco un lucilio, direte voi. vi trascrivo il
. nievo, 1-60: sulla chiusa di un tal ragionamento m'addormentai. carducci,
saltellante in abito color pulce, con un cappellino alla « rococò » in vetta
chiusa: che conclude una raccolta o un libro di versi. pascoli, i-749
. 7. sbarramento artificiale di un corso d'acqua, composto da un
un corso d'acqua, composto da un insieme di opere stabili con saracinesche,
prodottasi naturalmente, attraverso la quale passa un corso d'acqua. targioni pozzetti
, che si è aperta col rodere un grossissimo filone della breccia descritta.
. stretto e difficile passaggio (attraverso un valico, un passo). assedio
difficile passaggio (attraverso un valico, un passo). assedio di montalcino,
gli uccelli in chiusa: rinchiuderli in un luogo fresco e scuro allo scopo di predisporli
, imprigionare; tenere chiuso qualcuno in un luogo. g. m. cecchi
a serrarlo / e a tenerlo in chiusa un giorno o duoi. l. salviati
piccola superficie di terreno cinto intorno da un muro. ricordati, 1-502: egli
fece una chiusetta piccola, con un muro di pietre a secco, senza tetto
avanti, s'intese uno scoppio, un crollo: era un chiusino ch'era saltato
uno scoppio, un crollo: era un chiusino ch'era saltato, sfrangendo un
un chiusino ch'era saltato, sfrangendo un pezzo di marciapiede. 2.
. arebbon voluto ch'egli avesse anche fatto un chiusin, come da avello, o
calcina tanta, che arebbe servito per fare un chiusino da colombi malvolentieri. serdonati,
più a dentro la terra, trovarono un chiusino quadro, fatto di sopra di
e finestre chiuse (una stanza, un edificio). marino, 4-237:
. 3. figur. proprio di un ambiente serrato, non arieggiato.
di cui si vedevano una poltrona e un angolo del divano era vuota, un silenzio
e un angolo del divano era vuota, un silenzio casalingo e tranquillo era per quell'
chiese se volevo il caffè. c'era un chiuso odore di pane e di frutta
(un'apertura, la bocca di un recipiente, di una bottiglia, un baule
di un recipiente, di una bottiglia, un baule, una cassa, un pacco
, un baule, una cassa, un pacco, una lettera, ecc.)
. bartoli, 32-136: distendasi dunque un cannone di competente larghezza, chiuso dall'
cannone di competente larghezza, chiuso dall'un capo con un piano niente ruvido, niente
larghezza, chiuso dall'un capo con un piano niente ruvido, niente scabro,
la canna è chiusa, / tocca un spiraglio che si vede a pena. d'
cinto, recinto, circondato, attorniato (un luogo o anche una o più persone
, mi si spandeva per l'anima un sentimento oscuro come di un fascino che s'
l'anima un sentimento oscuro come di un fascino che s'addensasse intorno a me
unito, che combacia (le parti di un libro, di una borsa, di
libro, di una borsa, di un ombrello, di un coltello, di
una borsa, di un ombrello, di un coltello, di una forbice, ecc
una quantità di brillanti coltelli disposti sopra un fondo rossiccio, alcuni semplici, altri
buono / che nell'irsuta mano cela un tardo / facile dono. -bot
chiusi l'aere essere luminoso, per un poco di splendore, 0 vero raggio
fien note e chiare / mercé d'un ammirabile stromento / per cui ciò ch'
è lontan vicino appare; / e con un occhio chiuso e l'altro intento,
/ scorciar potrà lunghissimi intervalli / per un picciol cannone e duo cristalli. algarotti
stava là coi suoi occhioni chiusi e con un braccino sporgente dalle coltri e l'altro
l'altro arrotondato sopra la fronte come un bel angelino addormentato. carducci, i-1258:
stretto, costretto (una persona, un oggetto). - anche al figur
addosso, con la gola chiusa da un singulto, rabbrividendo se le giun
rabbrividendo se le giun geva un lamento rauco, un rantolo, un grido
geva un lamento rauco, un rantolo, un grido. tozzi,
geva un lamento rauco, un rantolo, un grido. tozzi, i-39: anche
era chiuso, / cadea dell'alta roccia un liquor chiaro. petrarca, 33-34:
all'estremità o piuttosto smarrito in un gruppo, in un andirivieni di montagne.
smarrito in un gruppo, in un andirivieni di montagne. de sanctis,
di terra. calvino, 1-11: era un posto ricchissimo di pesca, quasi uno
a fenomeni geologici non comunica più con un oceano. -stato chiuso:
che giace tra essi (una valle, un sentiero, una città, ecc.
tardi..., al valicar d'un fiume, questri tre, veggendo l'ora
22-4: fra due montagne entrò in un stretto calle, / onde uscia il grido
in una chiusa valle / si vide un cavalier morto davante. parini, xviii-259:
questa intimità, questo tenere nel cuore un cantuccio chiuso al mondo, riservato alla
/ chiuso in capanna, o sotto un cavo monte. lippi, 8-33:
. lippi, 8-33: chiuse in un vaso poi vedrem le gotte, / ch'
la presa, ma anche di martirizzare un recalcitrante. settembrini, 1-11: tutti
,... i subitaneo un rumore / di ferrovia mi parla / di
in ascolto dell'antica voce, / cerchiamo un segno che superi la vita. pavese
soltanto: « dev'essere brutto per un uomo come lei starsene chiuso ». una
riparato, protetto; appartato, sicuro (un luogo). petrarca, 50-43
ariosto, 1-37: ecco non lungi un bel cespuglio vede / di spin fioriti e
munito; isolato dal mondo circostante (un edificio, un convento, ecc.)
dal mondo circostante (un edificio, un convento, ecc.). ariosto
non facilmente accessibile a nuovi elementi (un particolare ambiente, un circolo, ecc.
nuovi elementi (un particolare ambiente, un circolo, ecc.). pirandello
flavia di cangiar vita, di darsi un po'di svago, per vincere la depressione
rattenuto in sé, sconosciuto, inosservato (un sentimento, una passione, un impulso
(un sentimento, una passione, un impulso, un pensiero, un luogo
sentimento, una passione, un impulso, un pensiero, un luogo, una persona
, un impulso, un pensiero, un luogo, una persona). dante
e celate. chiabrera, 484: un intelletto / acconcio a penetrar tutti 1
segreti del tempio sovrano: / e un cherubino con alti pensieri / fa lume
oscuro, incomprensibile, poco chiaro (un discorso, una scrittura, un testo)
(un discorso, una scrittura, un testo). inghilfredi, v-244-33:
fu, ché non chiaro si vede / un chiuso cor profondo in suo secreto.
debbo fartene il carattere, lo credo un uomo a sé, malinconico, chiuso;
senti in queste forme faticose, venute da un soverchio profondare e assottigliarsi di un intelletto
da un soverchio profondare e assottigliarsi di un intelletto concentrato, l'umore denso e
era invece affettuosa e consenziente, con un animo e una bocca sciroppona che diceva
con nessuno. « sei sempre stata un carattere chiuso » le disse il nonno,
. 27. figur. che ha un aspetto cupo, tetro, impenetrabile;
, tetro, impenetrabile; che dà un senso di solitudine, d'inaccessibilità (
senso di solitudine, d'inaccessibilità (un edificio, un luogo, una foresta,
, d'inaccessibilità (un edificio, un luogo, una foresta, ecc.
e la grande cappella semibuia, facevano un mondo che avrei voluto anche più chiuso
risolto, approvato (una controversia, un processo, un affare, un incidente
(una controversia, un processo, un affare, un incidente, una decisione
, un processo, un affare, un incidente, una decisione, ecc.)
figur. concluso, compiuto, definito (un argomento, un periodo di tempo,
compiuto, definito (un argomento, un periodo di tempo, un componimento letterario
argomento, un periodo di tempo, un componimento letterario, ecc.).
di questa filosofia della storia e di un dritto delle genti non ci è nel machiavelli
che la se'mplice base scientifica, un punto di partenza segnato con chiarezza e
sospeso, interrotto (l'attività di un luogo di ritrovo, di un negozio,
di un luogo di ritrovo, di un negozio, ecc.). magalotti
in poppa la dea, chiusa d'un velo / azzurro e d'oro agli
da ortona a piedi, per sciogliere un vóto; e, portando chiuso in un
un vóto; e, portando chiuso in un fazzoletto di seta un piccolo cuore d'
portando chiuso in un fazzoletto di seta un piccolo cuore d'argento, camminò religiosa-
lacci, stretto intorno al corpo (un abito). g. rucellai,
139: chiuso era il sol da un tenebroso velo. tasso, 1-15: sorgeva
per tutto da una nuvola o da un nebbione uguale, inerte, che pareva
36. tenuto in chiusa (un uccello). pananti, ii-42:
figur. basso, profondo, sordo (un suono). carducci, 91:
. panzini, i-618: rantolava con un rantolo chiuso e penoso. quasimodo, 2-16
38. figur. scuro (un colore). firenzuola, 579:
vergato con precisione (una lettera, un carattere dell'alfabeto). l.
ojetti, i-24: ho ritrovato stamane un foglietto donatomi da leonida bissolati. sul
le coincidenze da padova a genova: un carattere largo grosso fermo angoloso, tutte
. 40. serrato, veloce (un trotto, un galoppo); che
. serrato, veloce (un trotto, un galoppo); che ha un movimento
, un galoppo); che ha un movimento compatto e uniforme (le erbe
erbe, i fiori, le spighe in un campo, sotto il vento).
: cavalcano e baroni alla pianura / d'un chiuso trotto, che giamai non lenta
cavalcando ne van per la pianura / d'un chiuso trotto, che mai non allenta
altra / scivolanti alla corsa, e un muover chiuso, / come di campo
, / come di campo, e un dar vario ne'remi. 41
si distingue per compiutezza o perfezione (un pezzo d'opera, nel corso di
pezzo d'opera, nel corso di un atto). 42. chim.
loro in modo da dare origine a un anello.. 43-fis. catena chiusa
sinisgalli, 6-145: mi siedo davanti a un tavolo di appena qualche palmo, che
curva chiusa: fatta in modo che un punto, spostandosi su di essa sempre nello
in cui la caverna non comunica con un bronco (e quindi nell'espettorato non
-aria o canzone chiusa: derivante da un pensiero musicale che non si conclude attraverso
compagni, 2-13: venne a noi un santo uomo, un giorno, celatamente
: venne a noi un santo uomo, un giorno, celatamente e chiuso, e
/ m'è corso per le vene un certo amico / consentimento incognito e latente
il peso più leggiero, fu con un precipizio di tanta velocità, che chi
. moravia, iv-206: la porta ebbe un leggero tintinnio e questo fu troppo per
chiusi, con quanta forza poteva, con un senso di lacerazione ella cacciò un urlo
con un senso di lacerazione ella cacciò un urlo lungo, lamentoso. -a porte
lamentoso. -a porte chiuse: di un dibattimento, di una seduta, a
de la estate. -essere un libro chiuso: essere impenetrabile.
e finestre di ima casa o di un alloggio serrate, per l'assenza di
assenza di chi vi abita; trovare serrato un ufficio, un negozio, ecc.
abita; trovare serrato un ufficio, un negozio, ecc. monti,
terreno cinto da una siepe, da un muro, da una rete, da un
un muro, da una rete, da un fosso, ecc., per impedirne
(90): sotto la quale era un chiuso di tavole, vicino al piè
, il quale era discosto dalle mura circa un mezzo miglio. e al duca fu
popolo adunato. magalotti, 1-60: un poco di balsamo... si raccoglieva
.. si raccoglieva dalle piante d'un piccolo chiuso vicino al cairo. forteguerri
, 16-26: voi troverete di gran ferri un chiuso, / alla cui porta incontrerete
chiuso, / alla cui porta incontrerete un veglio. monti, 17-132: freme
, scoprirono, come a dire, un piccolo mucchio di case o capanne di legno
foglie di palma, e circondata ognuna da un chiuso a maniera di steccato. pascoli
, dove il cielo è vaporato / da un rosseggiar di peschi e d'albicocchi.
in una sodaglia tra due fiumi, dentro un chiuso di pali e di ferro spinato
che chiudono l'irrigazione, o a fare un chiuso dove l'acqua passava.
guardando nell'altra stanza. c'era un odore di chiuso, quello squallore inanimato che
parte più nascosta, il centro di un bosco. vico, 372: de'
locuz. -fare cucù: fare capolino da un nascondiglio (i ragazzi, nel gioco
buonarroti il giovane, 10-945: -sta'un po'salda. -io sto.
a cu cu, / che qualc'un già ci dileggia: / e, se
carta, a meno che non sia un re (in questo caso dice cucù e
. per me, lì, c'è un soffio eroicomico; e il ghigno d'
a saltellar, gli si nasconde / un vergon tra gli sterpi e tra le fronde
e sm. spreg. che appartiene a un ordine religioso, frate. bruno
da le pioggie del guazzoso verno desidera un cuculio o tabarro di pelle di lupo
sei può guadagnare. garzoni, 1-819: un buon sartore si farà onore quando s'
brune, anch'esse striate: emette un grido caratteristico, che, nella superstizione
somigliante in tutto e per tutto a un smeriglio, fuor che nel becco,
sarai giunto presso la vetta, udrai forse un cuculo il quale parea che ogni sera
più delle femmine) si stabilisce in un distretto dei nostri campi alberati, i
dossi, 168: quasi contemporaneamente, udissi un « trac * nella stanza. tosto
/ continua il suo ticchettìo duro come un mulo. palazzeschi, 3-29: nel mezzo
mulo. palazzeschi, 3-29: nel mezzo un orologio col cùcùlo, che veniva fuori
: nella sala di lettura si ammira un vecchio orologio alsaziano, di quelli col cuculo
come anche cuculo in senso di significar un balordo, e che non s'accorga
ed io confesso, che sono stato un solennissimo balordo, per non dire un
un solennissimo balordo, per non dire un cuculio, a non accorgermi della burla fattami
. moniglia, 1-iii-431: a costoro un buon padrone / se non spolvera il groppone
il groppone, / senza mai donare un giulio, / ha del chiurlo e del
govoni, 2-38: più avanti ancora un albero imporrito / aveva un rotondo buco
avanti ancora un albero imporrito / aveva un rotondo buco: / era forse..
cucurbita. d'annunzio, iv-2-746: un colpo di denti in una cucurbita.
deliziato e pepettato la glossa, come un crisòstomo, dai birichini ravanelli delle nostre
delle nostre parti; aureolato, come un gervasio-protasio la nostranona cucùrbita, d'un
un gervasio-protasio la nostranona cucùrbita, d'un nimbo di carta d'oro di gianduia.
ricettario fiorentino, 294: deve essere o un orinalino con suo antenitorio o una cucurbita
, avendo disegnato di coprir con esse un chiostro rusticano. = voce dotta
alcuni che il verme lato non sia un solo verme, ma una lunga catena
, sm. zool. nome volgare di un genere di antilopi della sottofamiglia tragelafi,
buglione, / e la cuffia farla ricco un oliaio; / e li drappi del
una zazzerina bionda e per punto senza un capei torto avervi, il quale quel
portare allo re dall'una mano in un piattello cederai, e dall'altra mele
: innanzi alla vista mi si offerse un principe di terribile aspetto, e alla cardinalesca
15-32: e fregiata la cuffia è d'un lavoro / a rosette d'argento e
: aveva una vesta di moerre di un bel bianco argentino con le maniche corte e
corte e larghe,... un finissimo grembiule innanzi, e una cuffia piramidale
uomo e donna, li mettono sopra un carro e li menano legati con le
ch'una cuffia ch'e'vegga a un verone, / di posta corre a far
detto nel presente luogo, una cuffia, un ciapperone, e simili arnesi usati dalle
capo una cuffia d'oro, e un fine cappel di paglia all'antica.
, di nastri, di fioretti, un arsenale di roba. guerrazzi, iii-419:
valle. febus il forte, 5-54: un colpo di sì gran forza e vaglia
tassoni, 346: avea nella man destra un rampicone / e una cuffia d'acciar
/ concava e fonda a guisa d'un paiuolo. marino, 20-401: disse,
a capo ignudo, / e parve un sol, qualor più luminosi / trare fuora
esser t'avvisi, / egli è un dirti talor, rozzo marrano, / sotto
collodi, 649: quando io dico a un autore: « qui lei vien fuori
quando nel nascere si presenta la prima. un pregiudizio inveterato nel volgo crede quest'accidente
pregiudizio inveterato nel volgo crede quest'accidente un indizio di buon augurio. quindi di
indizio di buon augurio. quindi di un uomo fortunato si dice, egli nacque
, all'esame esterno, sembra quasi un reticolo. 15. stor. cuffia
silenzio: strumento di tortura consistente in un bavaglio con cui si turava la bocca
che arrivino rumori esterni, permettendo un maggior concentramento delle facoltà uditive dell'ascoltatore
, i-659: mi tornava a mente un altro monaco che nel soppalco della cabina
della cabina lì sotto avevo visto a un tavolo con la cuffia della radio.
.. verso poppa, la cuffia d'un ventilatore, e una enorme ruota di
capovolgersi, ribaltarsi (una barca, un veicolo, un aeromobile, ecc.)
(una barca, un veicolo, un aeromobile, ecc.). -uscire
grave rischio una difficoltà, scampare da un pericolo alla meno peggio. pataffio
merletto bianco dai nastri azzurri, con un corpettino di battista tutto ricami, le cui
le manine rosse, era distesa in un portabimbi, di raso azzurro e merletti bianchi
di seta nera a mille pieghe stretta come un camauro. moretti, 17-274: venite
anni, e il capo calvo / da un tempo in qua sotto il cuffiotto appiatto
d'annunzio, v-1-364: mi conduce un giovine aviatore di sant'andrea, un gentile
un giovine aviatore di sant'andrea, un gentile compagno, quello medesimo che solevo
piccolomini [tommaseo]: va con un poco di scuffia- rella molto scempia.
venanzio fortunato). si congettura un etimo germanico * kufia: cfr. fr
106: ùnico scudo o rimedio, era un amore, fosse anche ideale.
: e femo a scoppia corpo per un tratto, / e scuffian, che parean
scuffia a due palmenti, / pigliando un pan di sedici a boccone. c.
3-72: essi postisi a mangiare scuffiarono un filo di pane e si bevvero un
scuffiarono un filo di pane e si bevvero un fiasco per uomo. carena, 2-254
). il soggetto reciprocamente legato a un altro soggetto da un vincolo di parentela
reciprocamente legato a un altro soggetto da un vincolo di parentela dipendente dal fatto
di parentela dipendente dal fatto che un genitore dell'uno e un genitore dell'
dal fatto che un genitore dell'uno e un genitore dell'altro sono fratelli, o
, non tanto ch'io mandai per un mio cugino, il quale si domandava maestro
il mezzo gennaio, in compagnia di un cavaliere mio paesano... egli
leonardo, e la curiosità degli oziosi ebbe un nuovo campo da mietere. verga,
amawno i bimbi cugini. / pareva, un incontro di loro, / rincontro di
due lucherini. deledda, iii-854: un giorno lo incontro in casa di certi miei
senso generico: il soggetto legato a un altro soggetto da un lontano vincolo di
soggetto legato a un altro soggetto da un lontano vincolo di parentela collaterale, o
giuridicamente irrilevanti (così il coniuge di un soggetto può chiamare cugino non solo il
e la cura di quelle data a un suo cugino germano, in ancona si
cugin germano di leviathan, mandato fuori un altro libro della trinità, sotto nome
secondo grado: il soggetto legato con un altro da un vincolo di parentela dipendente
il soggetto legato con un altro da un vincolo di parentela dipendente dal fatto di
dipendente dal fatto di essere figlio di un cugino di primo grado di quest'ultimo
) '; il soggetto legato con un altro soggetto da un vincolo di parentela
soggetto legato con un altro soggetto da un vincolo di parentela dipendente dal fatto che
fatto che quest'ultimo è figlio di un suo cugino di primo grado (se
. -anche: il soggetto legato da un vincolo di parentela con un altro soggetto
legato da un vincolo di parentela con un altro soggetto, dipendente dal fatto che
, cuginétta. nievo, 98: un dopopranzo capitò alla pisana la visita
una sorella del conte maritata ad un castellano dell'alta. pascoli, 1510:
di mia disa- ventura / e d'un contrarioso distinato, / di me medesmo
petrarca, 264-80: mi ritien con un freno, / contra cui nullo ingegno
pubblico di questa parte di popolo ad un cotal grado di sublima- mento per cui
foscolo, 1-130: se grande italia un tempo era, noi cerco. / qual
prostitute disfatte a cui il belletto dà un aspetto tragico di pagliacci. montale,
cosa più amara che l'alba di un giorno / in cui nulla accadrà. non
. petrarca, iii-1-164: a guisa d'un soave e chiaro lume / cui nutrimento
rimembranza /... / è quasi un agitar fiaccola al vento, / per
grand'uomo si doleva di non potersi fare un passo senza timore di urtare qualche divinità
fuori dal punto cui vuole, / e un poco anche le sue parole.
albertano volgar., i-75: disse un filosofo: cui la fama una volta
5. con valore di specificazione, in un particolare costrutto senza prep. (quasi
riferisce e preceduto dall'articolo o da un aggettivo indefinito di quest'ultimo.
che io già intesi, in perugia un giovane, il cui nome era andreuccio
cui bel seno con lento corso rigando un fiumicello, che riceve tutte le acque
anno, per segno di tributo, mandare un falco. leopardi, 893: considera
una testimonianza falsa in servigio d'un suo amico, fu condennato in lire otto
51): era quivi intra gli altri un guglielmino da medicina, che con
cui? boiardo, 1-3-45: deh volta un poco indrieto, e poni cura /
moloch... co'quali gli bruciavano un uomo vivo. tal umanità i
della più barbara gentilità! d'un cui simile costume imma nissimo
/ entrar gli faccia e ghiron resti un cuio. = voce dotta, dal
lassale per lo folle cuitato, / ed un disciplinato fin a lo scortecare.
o sentenza latina adoperata nel discorso per un pedantesco sfoggio di cultura o per stupire
con veruno aretino, ti dirà che un ser luca pecori fu degli astuti volponi,
merlotti, / quand'awien poi ch'un dottore 'n latino / giugne lor sopra
in s. lorenzo vi è un capitolo giocoso ms., e nel titolo
sapessi qualche cuiusso e ch'io pizzicassi un po'dello scienziato. -sputare cuiussi:
chi e'pareva! oh, par un donadello, tanti cuiussi sputa. imbriani
in lor piccoli burchiellini, ne'quali va un uomo che rema con un remo simile
quali va un uomo che rema con un remo simile ad una mestola da stiuma.
. guasto e cosparso di macchioline (un chicco di grano). targioiti
coltellini, i-m-2-56: una manina grossa com'un culaccino di beccafico. panzini, ii-646
2. la parte terminale di un salame, di una salsiccia o di
nieri, 170: allora lui piantò un calcagno sulla corda e tirava il salame
il poco liquido che resta nel fondo di un bicchiere o di un altro piccolo recipiente
nel fondo di un bicchiere o di un altro piccolo recipiente. d'alberti,
4. segno lasciato dal fondo di un recipiente bagnato sul luogo dov'è stato
ceraiolo asporta da una candela o da un altro oggetto a cui sta lavorando.
culaccio / somiglia l'armonia di un galascione. 2. la parte
firenzuola, 125: le promettesse pagare un paio di maniche di saia gialla,
). panciatichi, 75: passando un dì con due grassini amati, /
bastone, le lunghe gambe diguazzanti in un paio 'di pantaloni sgraziati a culaia.
or con graffi; / ed in terra un distendiamo. buonarroti il giovane, i-559
la parte posteriore di forma tondeggiante di un oggetto, di cui spesso costituisce anche
o fondo della caldaia di rame, resta un fornello. carena, 1-103: 'culatta'
armi ad avancarica era chiusa e presentava un unico foro, detto focone, per l'
tulipano, la culatta più bella d'un diadema, e putti ninfe scimmie leoni guerrieri
. 4. la parte terminale di un salame, di una salsiccia e simili
è quando due pigliano alcuno, l'un de'piedi e l'altro per le braccia
in terra una gran culattata, / così un lo scalzò di mala sorte.
savi, 214: nella buona stagione un numero assai grande di culbianchi sta a
, dimena la coda e fa sentire un verso che suona vi-trec, trec-trec, trec-trec
tutte e tre voci che denotano un vicolo che non ha riu
delle industrie s'impiccolì, divenne un vicolo, un vicolo cieco, un cui
impiccolì, divenne un vicolo, un vicolo cieco, un cui di sacco in
divenne un vicolo, un vicolo cieco, un cui di sacco in fondo al
. cavalca [tommaseo]: un giorno sedendo egli in cella,
, sentissi pugnere il piede da un cotale animale picciolino che si chiama culice
zanzare, caratte rizzati da un addome lungo e stretto, da zampe
molto lunghe e sottili, da un apparato boccale formante un lungo rostro
, da un apparato boccale formante un lungo rostro atto a pungere e a
il paese, disegna, fra un brindisi e l'altro, piani di uni
quale si ottiene il lesso, un umido ed un buon sugo, mi sembra
ottiene il lesso, un umido ed un buon sugo, mi sembra bene
là coi suoi occhioni chiusi e con un braccìno sporgente dalle coltri e l'altro arrotondato
l'altro arrotondato sopra la fronte come un bel angelino addormentato. pascoli,
(13-12): e'fuggiria per un fanciul di culla; / ond'i'per
12-95: a vista tal, come un bambin di culla, / orlandino rimane
chi presso le fonti, / onde un tumulto scaturìa di foce. 2
di napoli, mi era espressamente portato ad un tale effetto. pindemonte, 185:
. luogo di origine e di sviluppo di un popolo, di una civiltà; particolare
e sviluppata un'arte, una dottrina, un costume, una moda, ecc.
. suona la ribeca, / per un genio ch'i'ebbi dalla culla.
.]: dalla culla alla tomba è un breve passo. -morire in
maricino, sendoli coloro presso a meno d'un filar d'embrici, distese la mano
in sen starsi posando; / a l'un con liete nenie il sonno alletta /
era l'arte, l'arte barcollante in un sonnambulismo di meditazioni senza pensieri, di
più dolce il sonno, facilitarlo (un canto, una musica, un suono,
facilitarlo (un canto, una musica, un suono, ecc.). pascoli
quand'uno non può dormire, sente un canto triste che lo culla. de pisis
a due seggioline di paglia, / un po'spaesati: / lei una brunetta
lei una brunetta pallida, / lui un impiegatine / che spinge avanti la barca
con dolce tenerezza; custodire in sé un sentimento (non senza un morboso indugio
in sé un sentimento (non senza un morboso indugio, un sottile compiacimento).
(non senza un morboso indugio, un sottile compiacimento). - anche al
in ufficio era dolorosissima. gli costava un grande sforzo dedicare la propria attenzione al
4. per simil. far oscillare con un movimento di culla chi è sdraiato su
movimento di culla chi è sdraiato su un letto, su una poltrona, ecc
dalla bandiera bianca e azzurra si cullava in un comune moto di saliscendi, in una
... cullava le proprie navi in un ozio triste di pensieri e di sentimenti
/ nel porticciuolo. pavese, 6-224: un bagno e una sigaretta. mentre fumavo
sentivo il cullare del mare, / sentivo un fru fru tra le fratte. slataper
-tu che mi cullasti nella speranza d'un trono: tu che mi avevi reso
del vero riparavasi tra le imbottiture di un falso mondo eroico e pastorale cullantesi nella
antiche illusioni. 8. provocare un sentimento di interiore serenità, di beatitudine
sperso / e in cima alla mente un verso / troppo noto che ci culla.
per essere acquie tato (un bimbo). - anche al figur.
una persona o il suo animo, un sentimento, una passione). de
ma udiva, come il ronzio di un calabrone. campana, 97:
legati / parricidi con una simia, un serpe, un cane e un gallo
parricidi con una simia, un serpe, un cane e un gallo d'india.
simia, un serpe, un cane e un gallo d'india. d. bartoli
bot. ant. caratterizzato da un fusto di particolare struttura detto culmo (
. di culmine, della sommità di un sistema montano o di un monte (un'
sommità di un sistema montano o di un monte (un'area, una zona
di mille martiri della verità, è un eroismo, un fatto di natura trascendentale
martiri della verità, è un eroismo, un fatto di natura trascendentale, che sfugge
descrizione del momento culminante -quello che trarrebbe un altro alla prova di tutte le sue
fronte al vincitore; non fu soltanto un consegnarsi al prestigio della forza e della
calvino, 1-370: era arrivato a un punto culminante del libro. culminare
più in astronomia, con riferimento a un astro che passa al meridiano); innalzarsi
tranquilla, / bruno, diritto culmina un cipresso. 2. figur. ergersi
cecchi, 5-92: il racconto d'un assassinio complicatissimo culminava
della vedova dell'ucciso, immensa come un catafalco e ondeggiante di gramaglie. calvino
culminazióne, sf. astron. passaggio di un astro per il meridiano dell'osservatore.
a cui corrisponde la massima altezza di un astro sull'orizzonte. -culminazione inferiore:
) e vi corrisponde la minima altezza di un astro sull'orizzonte. =
qui venir chiamandola; / or davanti un altare in su quel culmine / con
, di tutta la vita, inscritta sopra un culmine sublime della storia umana: il
. cresta (di un'onda, di un flutto). leonardo, 4-331:
lo stadio più elevato, l'apice di un processo, di uno sviluppo, di
6-91: dove il negro crede toccare un culmine di progresso economico e di sociale
volano. pirandello, 6-120: lustreggiava per un tratto tra i culmi radi delle canne
culmi radi delle canne in fondo al burrone un ruscelletto che a un certo punto era
fondo al burrone un ruscelletto che a un certo punto era stato tagliato dai lavori
libidine. machiavelli, i-1023: egli ha un guar- nacchino indosso che non gli cuopre
che non aveva mai veduto maggior virtù in un giovane, a'sua dì, di
. c. gozzi, 4-316: sopra un soffà carlo grasso piangea, / dicendo
zoccolante corsa sulle selci di strada: un citrullone d'un cavallo che spara via
sulle selci di strada: un citrullone d'un cavallo che spara via dentro la fuga
la parte di fondo su cui posa un recipiente (in particolare: bicchieri, bottiglie
fiaschi); la parte inferiore di un qualsiasi oggetto (contrapposta a punta)
la detta seta minuzzata, e con un culo di cesellino io calcai la detta seta
magalotti, ii-61: per far reggere un uovo ritto sopra un marmo piano, evvi
per far reggere un uovo ritto sopra un marmo piano, evvi egli invenzione più
mano, e con bellissima grazia dargli un po'fortetto del culo in sul piano
neri, 11-72: tenea per rotella un cui di tino, / avendosi per elmo
., detto della parte inferiore di un vaso, come di bicchiere, bottiglia,
persone costumate: * non sa fare un o neanche con un cui di bicchiere '
non sa fare un o neanche con un cui di bicchiere '. e * cui
* cui di bicchiere * dicesi scherzevolmente un diamante falso. guerrazzi, ii-318:
nardi disse che io avevo parlato da un giovane da bene, come io ero
». tassoni, viii-1-10: ma son un che v'ho in culo a tutta
stipa al culo. -avere un culo che pare un vicinato: avere
. -avere un culo che pare un vicinato: avere un sedere di grandi
culo che pare un vicinato: avere un sedere di grandi proporzioni, smisurato.
. lippi, 3-51: ed ha un culo che pare un vicinato. note
3-51: ed ha un culo che pare un vicinato. note al malmantile, 1-278
malmantile, 1-278: 'un culo che pare un vicinato '. ha un culo grande
che pare un vicinato '. ha un culo grande quanto una contrada. iperbole
una contrada. iperbole usatissima per denotare un sedere estremamente grande. -avere
sedere estremamente grande. -avere un dato numero d'anni nel culo: avere
g. m. cecchi, 14-5-6: un tratto volli fare un salto, e
, 14-5-6: un tratto volli fare un salto, e in quella ho battuto il
. note al malmantile, 2-505: quand'un mercante fallisce, diciamo: il tale
, e se anche è in cima a un precipizio, casca giù tutto in un
un precipizio, casca giù tutto in un fascio, così che bisogna star sempre
star sempre col cuore agghiadi to da un anno all'altro. -essere culo
: va'pur dietro, tu ti gratterai un dì il culo e piangerai la scempità
momento in cui sta per sfuggire a un controllo o a un obbligo e costringerlo
sta per sfuggire a un controllo o a un obbligo e costringerlo a sot. toporvisi
-prenderlo in culo: essere vittima di un imbroglio, di un inganno, non
essere vittima di un imbroglio, di un inganno, non riuscire per propria incapacità
incapacità o per il concorso di altri in un proprio intento. -ragionare col culo
: ragionare in modo sciocco e senza un briciolo di senso comune. marino,
. -in particolare: il sedere di un bambino. aretino, 8-37: bascia
il latte. sbarbaro, 1-141: in un fuoco d'artifizio di tenerezza, la
, 125: dopo pochi minuti, un culetto di peli bigi guizzò fra le erbe
essere ben coltivato, ben curato (un terreno, un giardino, una pianta)
, ben curato (un terreno, un giardino, una pianta).
, 1-3-450: una bella donna e un nobil giardino se trascendono i confini della soverchia
varietà di piante coltivate che non hanno un nome latino (spesso abbreviato in cv)
tr. disus. coltivare, lavorare (un terreno, una pianta).
, agg. coltivato, lavorato (un terreno, una pianta). guicciardini
nuovo; / e, s'egli regna un dì, vedremo a terra / i
inviscerata nelle leggi e ne'costumi d'un popolo, l'amministrazione del culto è
vita per l'uomo, che patì in un mondo così ingiusto:...
così ingiusto:... quindi un culto di amore di dio e del prossimo
amore di dio e del prossimo, un perpetuo aspirare a nobilitarsi con generosi sacrifizi
vita loro. alvaro, 7-108: è un quesito che suggerisce il cattolicismo francese,
sempre tentato, unico in europa, un rapporto tra le manifestazioni correnti della vita
da quel fatto antico è degna di un animo altamente inflessibile nel culto della verità,
figliuoli corrono dietro al poeta laureato da un capo all'altro della penisola. pascoli
immensi. moretti, 17-345: aveva un vero culto per i suoi tre patroni
questa di voler conservare la casa come un sacrario, era un'esagerazione, una
diamine! aveva assunto l'aspetto di un culto. 5. cura (
costante applicazione. -anche: chi coltiva un interesse culturale, un particolare studio,
: chi coltiva un interesse culturale, un particolare studio, ecc. in modo
verga, 4-207: lo presentò a un omaccione, il quale stava frugando dentro il
a chi le ne avesse pur accennato un motto di lode rispondeva, come scrisse
doppia soma, / onde congiunte in un vagheggia autunno / le ricchezze di bacco
che ne'sacrificii colpiva la vittima con un asce, o con una mazza, e
1-163: sortì il rubens da natura un ingegno sommamente vivace, e una facilità di
, iii-784: i nostri eruditi scrivevano un italiano quasi tedesco, pensavano come caporali
di innocenzo cappa. questo tipo è un po'il prezzemolo di tutte le salse intellettuali
greco, il latino, nazioni d'un genio, come si vede, stato suscettibile
/ fu pria cortese al terren tòsco, un mirto, / che suo dall'alto
mente speculativa e si era educato in un ambiente di cultura come quello napoletano,
meccano è l'espressione, renda l'uomo un po'secco, macchinale, burocratico.
dice, s'insegnasse loro fino ad un certo segno, e non con un metodo
un certo segno, e non con un metodo pedantesco e da scuola. idem
nella coltura dell'animo una urbanità, un fiore di eleganza veramente degno dell'uomo
degno dell'uomo, e l'obblivione ad un tempo di molti affanni di questa sfuggevole
possibile e in condizioni tali da sostenere un determinato sforzo fisico senza risentirne danno alcuno
4u4 4 viaggiare è un bisogno culturale '. e. cecchi,
approfondito, interpretan dolo, un mondo culturale già noto e accetto da più
di conferire alla figura dell'uomo un aspetto statuario che esprime potenza e
hanno occhi sessili, spesso fusi in un unico occhio, e l'addome lungo
della serie del benzolo: è un prodotto di demo lizione di
additivo per benzine da aviazione; è un liquido incolore, insolubile in acqua
o rossigni, frutto bislungo, un po'compresso, usato per la preparazione
carminative, sudorifere ed emmenagoghe (contiene un olio essenziale, usato anche in profumeria
fiondi quasi simili al finocchio, e fa un solo fusto, dal quale nascono diversi
di due semi accollati, convessi da un lato, striati, talvolta velluti,
/ della sua messe. ma con un sorriso / a lui mostrò la sua panthide
crespo aneto, / lachon, per un convito; non è mirto; / né
morale alla quale opinione s'accosta in un certo modo la scuola de'teologi nostri
nel mostruoso, cumulando sul capo di un solo personaggio diverse qualità superlative piuttosto accozzate
132: 'cumulativamente'. voce lunga un miglio a scrivere, da far trarre
miglio a scrivere, da far trarre un respiro a pronunziarla e infine errata;
), quando di più cose fassene come un cumulo. p. es.:
per due o più percorsi (di un servizio pubblico). de luca
che si faccia [la presentazione a un benefizio] di una persona certa,
. g. rucellai, 659: in un punto il popol senza legge / rompe
e tutte le grazie unitamente cumulate, come un sol fior composto di tutte le eccellenzie
dai monti e cumulate e poi annerate ad un tratto parevano minacciare. -figur.
si è raccolto nella testa: è un eccesso di vita cumulato in un punto
: è un eccesso di vita cumulato in un punto solo, che trabocca in passioni
castiglione, 107: avendo noi a formare un cortegiano senza diffetto alcuno e cumulato d'
. dir. ant. il comprendere in un solo atto giuridico più persone.
. -cumulazione dei benefici: riunione di un numero illegale di benefici nella persona di
numero illegale di benefici nella persona di un solo titolare. = voce
: qui sempre ti farò di fiori un cumulo; ma tu, se 'l più
, entrò dentro, e veduto nell'aia un grandissimo cumolo di melega, a quello
avicinò. galileo, 3-3-149: in un mese che... sono stato in
suo piede / delle terrose prede / un cumulo eminente abbandonò. carducci,
744: ti voglio donare / un cumulo d'oro, se balli con me
quei più grandi cumuli di macerie, un filosofo, appunto, della vita. d'
cilindri, del macchinario gigante: sparsi un po'dovunque. comisso, 7-146:
distrutta e la loro casa ridotta a un cumulo di rovine. 2. figur
. che per fama abiate co- gnosciuto un misser lorenzo, che fu de la nostra
felicità, il cui nome vuol dire un cumulo segnalato di beni, per quanto
iii-276: 10 mi veggio onorato da un cumulo di lodi. fagiuoli, 1-5-88
, 2-357: non è poi anche stato un mediocre cumulo di scempiate bugie quel vostro
d'un'opera: ora appena ne basta un cumulo, e si crede aver nulla
per terra nel fondo della sua carcere sopra un fascio di paglia che gli era or
sedia; a capo al letto giaceva un piccolo calendario di stecchi intagliati tutti degli
le mani uno stecco, e con un chiodo ruggine v'intagliava un altro giorno di
e con un chiodo ruggine v'intagliava un altro giorno di lagrime da aggiungervi al
leopardi, iii-272: giaccio immobilmente sotto un cumulo di sventure, dove non traluce
di servitù straniera e clericale, ci volle un gran cumulo di scelleratezze nefande per agguagliarci
: non era facile tener testa ad un cumulo d'affari, con gli urti che
per tutelare in sé il sacerdote: un cumulo d'ironie intelligenti perfettamente equilibrato.
; / e fra cipressi mi farete un tumolo, / che sia nel mondo
cime di jenne. sbarbaro, 1-250: un anticipo d'africa assaporo in questo lucore
il lettore che io faccia di tutti un cumulo (dei pittori sopra accennati) anche
che i canoni debbano proibire il far un cumulo di queste due professioni. serra
nasce al bosco in rozza cuna / un felice pastorello. monti, x-3-182:
silenzio profondo. panzini, i-483: un visetto, un po'camuso anche lui
. panzini, i-483: un visetto, un po'camuso anche lui, si levò
-l'acquisto del trono / la fortuna -d'un rozzo pastor? algarotti, 3-262:
ne nasce. / così fra tante un dì ne nascesse una, / che ratto
e cune di rigagnoli, scamata come un greto, chiusa qua e là fra il
fra il monte e il fiume, un accidente di strada. -raro.
strada. -raro. cassa di un veicolo; parte interna della vettura dove
. carducci, 125: putre fluisce [un secol guasto], e ne le
, 1-93: in una scena notturna d'un mio soliloquio cunava io la mia prole
cunava io la mia prole. cantava io un canzoncino per farla addormentare. =
a forma di cuneo, foggiato come un cuneo; cuneiforme. fiorio
.. il suo fondo è coperto d'un suol di ferro grosso;..
forma di cuneo (una schiera, un esercito, ecc.). f
.. mia madre non lo fa più un altro mastro cola ventura!..
vorrebbero dell'altre braccia... un martinetto... legare poi una carrucola
pancrazx, 2-123: certi boscaioli spaccavano un pino; e il loro lavoro era fatto
trovò l'interstizio sforzato dal cuneo di un rivelatore e liberatore invisibile. e forse
penetrata. linati, 30-113: è un cuneo di terra che si caccia per entro
dilata, in piccolo spazio, tutto un piccolo mondo denso di tradizione e di vivace
puntamento delle artiglierie (e consisteva in un cuneo di legno che si poneva sotto
7. archit. elemento portante di un arco o di una volta, costituito
o di una volta, costituito da un blocco di pietra 0 di altro materiale
che cos'era finora la chiave di un arco? una pietra a cuneo, più
quel tratto di sedili che rimaneva tra un vomitorio (così chiamavano l'imboccatura della scala
am- pola, e, cacciatosi come un cuneo nel mezzo, minacciare di fianco
di cuneo, secondo il movimento di un cuneo, con la forza di un
un cuneo, con la forza di un cuneo. panzini, ii-514: un
un cuneo. panzini, ii-514: un improvviso tumulto sorse; un repentino impeto
, ii-514: un improvviso tumulto sorse; un repentino impeto di nuclei umani, montanti
di nuclei umani, montanti a cuneo, un
tra il sedile e lei, con un movimento impercettibile, che sarebbe anche potuto
putride esalazioni. deledda, iii-938: solo un breve marciapiede corre davanti la casa:
cominciare a trapelare o a sfiorire in un punto, per aprir d'un tratto
sfiorire in un punto, per aprir d'un tratto la cateratta del flagello. perciò
compagni, poteva mirare meglio. ad un tratto un proiettile gli sfiorò una guancia.
poteva mirare meglio. ad un tratto un proiettile gli sfiorò una guancia. si voltò
sfiorò una guancia. si voltò: un soldato aveva raggiunto la strada sopra di lui
mezzo del secco la cunetta, che è un fosso picciolo, pieno d'acqua,
avvallamento del fondo stradale seguito immediatamente da un dosso. - = dimin.
, cascate. bocchelli, i-219: un giorno trattenne presso di sé i due
. nel fondo di una s'apriva un cunicolo buio e stretto. v'entrarono
detta la buca della vena. ella è un profondo cunicolo, scavato dentro ai filoni
: una galleria superiore permetteva di aprire un cunicolo di soccorso. gargiolari vi si
quanto bastava per dare il passaggio ad un mulo addestrato a tirare il carrello da solo
le gallozzole d'aria], si vedeva un arginetto o ammasso (quasi simile a
dalla soglia del cunicolo tra due pietroni un rospo mi fissa immobile. piovene, 5-156
altri. p. verri, 2-iv: un cuntatore turco farebbe svanire il disegno della
giunco palustre i cui tuberi, di un colore rosso scuro, hanno profumo di
bolognesi, v-336-37: eo agio cotto un sì grosso capone, / che lo buglione
la farina, e appena arrivati in un campo si scavano forni in terra,
certi musi che odoravano di minchioneria lontano un miglio mi facevano crepare dalle grandi risate;
fave »; osservò la nunziata dopo un po'. « egli è come te,
sera di sua mano, e fece un grande onore a costoro, e non ristava
], inanzi che leghi insieme l'un pezzo coll'altro,... il
fornace, ché stava sempre tinto che pareva un etiopo. machiavelli, 10-3-426: bisognerà
metalli erano generati da l'acqua e da un certo umore tenace e viscoso come da
. leopardi, 1061: lasciami cercare un po'd'ombra, che questo
: or tutta la palude è come un fiore / lutulento che il sol d'agosto
nel volgersi de lo arosto si spicca un pochetto di carbonata, senza dar cura de
pigiano. -per simil. produrre un senso di bruciore, causare irritazione.
mia sustanza fuoco? pindemonte, 225: un fervente / sole il cervel gli cuoce
fuoco. pavese, 38: c'è un giardino chiaro, fra mura basse,
, turbare profondamente nell'animo; suscitare un forte e ardente sentimento, sconvolgere l'
or m'avessero sol fatto contento / d'un bel guardarmi le luci amorose! /
e ricuocono mille volte, prima che egli un piacere consegua? ariosto, 23-17:
tenero e schietto / sasso, d'amore un bel tacito foco, / sì che
vedrete [questa donna] assalita da un amante armato di voglia che scalda, desir
in vista ed umano, e in un feroce / quindi era il patrio amor
è insopportabile: -un soffrire angusto, un patire vile da non potersi dire.
e cuocono tanto nettamente, ch'egli è un gran piacere. ariosto, 369:
mandano a casa una carne rossa come un gambaro, o vecchia come il cuco,
cuco, che la massara ci spende un carro di fascine, o di legne per
treno? l'osteria del vampa: un gran fuoco ardeva sotto la cappa;
stupori potrà venire alla nostra vita quotidiana un senso di magnificenza tanto nuovo e potente che
nuovo e potente che a veder cuocere un uovo dentro un tegame grideremo alla miseria
che a veder cuocere un uovo dentro un tegame grideremo alla miseria e alla decadenza
e alla decadenza e, sia pure spendendo un milione, vorremo farlo cuocere in una
: mi disse ancora, che in un paese molto strano e lontano di qui
, dove il sol cuoce: / d'un leonato scuro ella diviene; / ma
il corpo si lacerasse a somiglianza d'un vestito che non basta più a coprirvi e
13. intr. figur. provocare un forte dispiacere, arrecare dolore. —
arrecare dolore. — anche: suscitare un profondo interesse, una viva attenzione.
! aretino, 8-344: venne a me un gentil gentiluomo, il quale nel dar
. c. dati, 3-138: condusse un p. augustiniano a legnaia a un
un p. augustiniano a legnaia a un suo podere, dove trattati bene dal suo
alla cantina... / dove trovammo un mondo di persone / ch'avean preso
16. figur. ant. covare (un sentimento, prima di esplodere).
da serbare. -non poter cuocere un uovo fresco al caldo di qualcuno:
non potrei al caldo suo cuocere / un uovo fresco. -chi si sente cuocere
): s'uom dovesse stare con un cuoco, / sì 'l dovrìa far per
, i-173: in terzo loco ordinate ad un abile coco una scarsa, ma elegante
45: quando la nonna abbisognava d'un caffè o d'una cioccolata, e non
era stato fornito per l'avvenimento da un trattore della città, che aveva anche
della città, che aveva anche inviato un cuoco e due camerieri per servire il
.. / ed ancor fosse nata d'un giogante, / sì com'ell'è
, / sì com'ell'è d'un agevol coiaio; / ed i'foss'un
un agevol coiaio; / ed i'foss'un, che toccasse 'l somaio, /
di 25 anni in circa, con un giubbone di pignolato bigio, con calcioni
una barba rossa da orecchie, e con un colletto di coiame leggi di toscana,
.. il parato della camera è un coiame antico lavorato a rabeschi, staccato in
): perché gli aveva una guaina d'un bichiere coperta di cuoio, mi disse
inneltorecchio, che in quella guaina era un bichier d'argento, e che in quel
a sedere sovra una sedia e sovra un coscino di cuoio, il quale ne la
e gli attraversa il fianco / d'un bel cuoio linceo strania faretra. d.
, e dalla quale usciva sulla fronte un enorme ciuffo: due lunghi mustacchi arricciati
e a quella attaccate due pistole: un piccol corno ripieno di polvere, cascante
di stoffa che spenzolavano dal parapetto; un lettone di legno scolpito e sgangherato in
lettone di legno scolpito e sgangherato in un angolo; dei seggioloni di cuoio, sventrati
seggiola ampia e profonda, ricoperta d'un cuoio antico, sparso di chimere pallide
la sua ragazza, centellinando di conserva un secondo gotto di birra. e. cecchi
collo schietto ed erto portavi come ornamento un cinghiolino di cuoio che pareva intenerire molto
i signori presenti. pavese, 4-294: un uomo alto, in stivali e giacchetta
parlava a una ragazza che teneva in braccio un bimbetto. cassola, 2-214: non
portato anche cinque chili di zucchero, un barattolo di marmellata, due rotoli di cuoio
gradevole. sbarbaro, 1-22: in un bar laccato e dorato, simile a
de li argi, vide polinice coverto d'un cuoio di leone, e vide tideo
leone, e vide tideo coverto d'un cuoio di porco selvatico, e ricordossi
... venire con frettolosi passi un pastore ne l'aspetto giovenissimo, avvolto
ne l'aspetto giovenissimo, avvolto in un mantarro di quel colore, che sogliono essere
del quale pendea una bella tasca d'un picciolo cuoio di abortivo vitello. machiavelli,
le terga poi di tempre elette / un coperchio d'acciaio ha sopraposto. bruno,
continua alterazione e moto, ed hanno un certo flusso e reflusso, dentro accogliendo
pigliasse il dazio delle cuoia ne farebbe un gran guadagno con fame stivali. idem
ispidi, de'lanuti, de gli aventi un non so che simile a giubbe e
suoi soggetti; il quale giudice giudicò un suo nimico non per fallo commesso ma
i-206: ei leggi pone, come un dio. egli astuto / ha dato al
seccato, ve ne poni anche suso un cuoio. -crosta terrestre.
apre e fende, / a guisa d'un pallon si gonfia e tende.
. locuz. - avere sopra le cuoia un certo numero d'anni o di lustri
, spossato. magalotti, 20-268: un vecchio che non può le cuoia.
cuoia. baldovini, xxx-n-30: guatami un poco, e si'i'ho a
, 7-33: la terra di cuoiuccio è un composto di minutissime lastruccie. idem,
undici filoni d'alberese, sono tutti di un medesimo colore,... distinti
dolce e triste che pareva nascere da un rimpianto di terra lontana. =
nei vertebrati cranio ti), consistente in un muscolo cavo, di forma conica,
): il rossiglione, smontato, con un coltello 11 petto del guardastagno aprì,
: il cuore del corpo nostro per un suo perpetuo movimento, agitando il sangue
cuore, anzi dal cuore stesso d'un animai vivo, un bicchiero di sangue
dal cuore stesso d'un animai vivo, un bicchiero di sangue. redi, 16-iv-192
e delle vene, e rinchiuso in un sacco membranoso, che fu perciò chiamato '
trasversale prevale sul longitudinale: indica un ingrandimento del ventricolo destro mentre il sinistro
. -cuore polmonare acuto: nome di un quadro clinico, per lo più mortale
di gran cuore pur avendolo piccolo come un gocciolone di sangue palpitante, onde: cuore
gran quantità di esso s'aduna, ad un tratto, al destro cuore, sulla
dalla circonferenza al centro, ch'è un verissimo circolarsi, così nelle piante,
d'annunzio, li-m: la carena ha un cuore di fuoco / onde creasi la
cuore; disegno, pittura che rappresenta un cuore. -a cuore: a forma
chiese all'effigie della madonna o di un santo, per sciogliere un voto o
madonna o di un santo, per sciogliere un voto o quale segno di grazia ricevuta
ricevuta. anguillara, 10-48: d'un bel gemmato cor gli ornar la fronte
: mi disse che aveva a casa un due di picche e un re di cuori
aveva a casa un due di picche e un re di cuori che qualcuno aveva perduto
, dei sentimenti (dalla credenza, un tempo assai diffusa, che il cuore
., per lo più unito a un aggettivo qualificativo, indica l'indole,
. nievo, 1-119: anche lorenzo è un ottimo cuore; veduto -era un'immagine /
sì inumano che, drizzando gli occhi in un bel volto, che, ad un'
e posso / promettermi da lui d'un grato core / anche prove più grandi.
. ma che sa il cuore? appena un poco di quello che è già accaduto
ruga, / ma avrà nella carne un cuor nuovo. barilli, 1-167:
una pina verde, ha il cuore come un crudino..., ha sulla
1-145: cuore / logoro nome che patimmo un giorno. -per estens.:
cuore, e ogni volta gliene rinascesse un altro in petto. -per denotare
altro in petto. -per denotare un sentimentalismo lacrimoso e non controllato.
determinate qualità dell'animo (specificate da un aggettivo qualificativo). -cuor dei
profeta. verga, 4-227: un padre deve aprire gli occhi per sapere
dico per vostro figlio... un buon giovane... un cuor d'
.. un buon giovane... un cuor d'oro. ojetti, ii-6:
mondo. alfieri, xiii-59: componeasi un volto / impavido, ma in core,
questa intimità, questo tenere nel cuore un cantuccio chiuso al mondo, riservato alla
), / vedo nel cuore, vedo un camposanto / con un fosco cipresso alto
nel cuore, vedo un camposanto / con un fosco cipresso alto sul muro. e
core, delle speranze (di un popolo, di un gruppo sociale).
delle speranze (di un popolo, di un gruppo sociale). / ch'
suol esser vita de lo cor dolente / un soave penser, che se ne già
/ ma parmi tuttavia mi vegga drieto / un che 'l mio ben mi furi
: batte al tuo cor, ch'è un bel giardino in fiore, / il
che giace al fondo, / quasi un sogno obliato, che il dolore /
hai guardata / e più non sono che un oggetto debole. 14. amore,
, dilettissimi, che l'odiare ad un tempo il peccato ed amare il peccatore,
. crudeli, 1-36: allor sorrise un poco, / e mi disse: nel
presa! serao, i-461: con un forte sforzo levò un po'la testa e
, i-461: con un forte sforzo levò un po'la testa e disse a maddalena
desiderio, della disposizione ad agire in un dato modo, ad assumere un dato
in un dato modo, ad assumere un dato comportamento, a fare una determinata
era cattivo, e voleva inghiottirseli in un boccone, loro, la 'provvidenza'e
così pronto di cuore, / lo uccideranno un giorno in qualche luogo.
coraggio, volontà di vincere (di un atleta). -usato come esclamazione ha
, energia (a un'istituzione, a un movimento, a un paese, ecc
istituzione, a un movimento, a un paese, ecc.); il complesso
il complesso delle forze vive (di un popolo, di un nucleo sociale).
forze vive (di un popolo, di un nucleo sociale). boccalini, i-145
lì ci erano ancora i lineamenti di un popolo, ci era l'immagine della patria
, e, in particolare, di un corpo, di un luogo, di un
particolare, di un corpo, di un luogo, di un paese). -al
un corpo, di un luogo, di un paese). -al figur.:
importante, la parte essenziale (di un discorso, di un ragionamento); il
essenziale (di un discorso, di un ragionamento); il punto, il
stagione); il momento culminante (di un avvenimento, di un fatto).
culminante (di un avvenimento, di un fatto). giamboni, 8-i-220:
gran moltitudine nel cuore del forte, per un ponte levatoio fatto calare del governatore.
valeri, 1-59: settembre, dolce come un fanciullo malato, / non dorme:
figura che ha la forma approssimata di un cuore. 26. astron. cuore
è per lei sentire in silverio come un fratello, e andare dove lui, e
vien viene, come se riassumessi per un momento ancora una di quelle tante chiacchierate
perché è andata dentro. vuoi che un dottore, un avvocato, ci si
andata dentro. vuoi che un dottore, un avvocato, ci si metta a cuor
sarà peggio d'uno che abbia fatto un umicidio. ariosto, 5-80: stava lurcanio
chiesi se vi erano molti ospiti, esitò un attimo nel rispondermi, poi proprio col
mani incrocicchiate sulla pancia come a trattenere un soverchio -di beatitudine, le davano stizza
una riera da canonico e ghigna come un cor-contento di gesso. svevo, 2-436
io non sapeva ancora che ella aveva un cuore d'acqua, e non avrebbe mai
e non avrebbe mai fatto male ad un giovinotto come me. -cuore del
). viani, 14-373: di un uomo di gran cuore si potrebbe dire
gran cuore si potrebbe dire: ha un cuore di bue. -cuore di
pasta d'uomo di questo mondo. un povero cuor di cesare! -cuor
chi mi ha detto ch'egli ha un cuore di cimice; non l'ho creduto
egli ha l'anima così fredda! e un cuore di ghiaccio non può legarsi di
ghiaccio non può legarsi di nessun modo con un cuore di foco. -cuor
-fare il cuor del leone: compiere un atto di coraggio. beicari,
già avveduto) non era nato con un cuor di leone. nievo, 169:
tutto si dispera, / e con un cor di fera / pèrdono suo valor pene
la madre aveva ragione, in fondo era un uomo pratico, brusco, si sa
pratico, brusco, si sa, ma un cuor d'oro. -cuore gonfio
cipressetti miei, / fedeli amici d'un tempo migliore, / oh di che
): vide lodovico spuntar da lontano un signor tale, arrogante e soverchiatore di
1-i-214: venite a dir per loro un paternostro. so che 10 direte di
fraude altri involarlo. -d'un cuore, d'un solo cuore: con
. -d'un cuore, d'un solo cuore: con perfetta armonia di
romagna la forte, / tutti d'un cuore s'avventano / tumultuando alla morte
sole, / e il cuore d'un fanciullo senza cuore. -in preda
d'avere che dire col monarca di un popolo tutto cuore e sì incivilito e cortese
, sentirsi allargare il cuore: provare un vivo senso di piacere, di soddisfazione;
, di soddisfazione; sentirsi liberato da un assillo, da una preoccupazione.
in vece mi ha... un po'allargato il cuore. dio gliene
tommaseo, ii-409: non vorrete negare ad un infelice che vi ha mostrato a fibra
aveva il cuore ad altro, non era un morire degno di lui. -avere
, ché in cuore vi ci ho da un pezzo. -avere nel cuore una cosa
arte e modo / per córre e'frutti un dì di tanto amore. ariosto,
, per nulla: / che se l'un d'essi al fin s'arrende
nel vero egli mi dispiacque bene un poco, sì come a colui che mi
virtù. -crepare il cuore: provare un dolore immenso, dover sopportare continui affanni
n. 24. -essere di un cuore e di un consiglio: essere
-essere di un cuore e di un consiglio: essere concordi. plutarco
per questo cesare e pompeo furono d'un cuore e d'un consiglio.
pompeo furono d'un cuore e d'un consiglio. -essere il cuore di
anguillara, 8-227: si fan l'un l'altro core, e innanzi vanno,
/ gli dice il santo « ancora un po'; fa'cuore ». baldini,
per così gran pericolo, anzi facendo un cuor di leone, me ne andai
lippi, 10-18: quando la maga vede un tal presente, / ch'ha in
: ma il cuore mi dice, che un sì gran fondamento è per farvi sopra
topo. lorenzo de'medici, 5-3: un dì pur si pose in cuore /
difesa. sacchetti, 3-38: e pigliando un po'di cuore, volle provare se
, sgalla! -io aveva presogli / un cuore addosso! -simil gente sono /
mi si rapprese e penzolò nella gabbia come un uccello accappiato. -reggere il
arche. -scoppiare il cuore: provare un immenso dolore. pulci, 16-43:
-spezzarsi, dividersi il cuore: provare un dolore immenso. pallavicino, i,
-occupare la mente, assillare (un pensiero, un'idea fìssa).
gli stava continuamente sul cuore quel che un uomo di tanto essere secondo ogni parte desiderabile
angustiare, rattristare, impietrire; provare un tormentoso senso di angoscia. -stringimento di
, 13-46: alla tarda notte / un canto che s'udia per li sentieri /
suggerite, mi toccavano il core, in un modo particolare, come m'era anche
o foglio tra le mani di chiunque è un fatto bellissimo e utilissimo, e a
primo libro di lettura fra le mani d'un bambino. -piacere assai (cibi
). lippi, 1-6: ad un che sempre ingolla / del ben di dio
migliore, / il vin di brozzi, un pane e una cipolla, / talor
toccar iddio con la sua pietosa mano un cuore. manzoni, pr. sp.
toccato il cuore. -togliere un peso dal cuore: liberare da preoccupazioni,
da preoccupazioni, da fastidi. -togliersi un peso dal cuore: sentirsi moralmente sollevati
calma lo spirito e tolto al cuore un gran peso. -tornare al cuore
: talor mi trema 'l cor d'un dolce gelo, / udendo lei, per
il reo l'universal minaccia / da un canto udiva, e gli tremava il core
le tremava, era inutile nasconderlo, un sentimento di angoscia e d'incertezza l'
comprendere. nievo, 1-75: un melanconico silenzio, qualche occhiata, qualche
della città. carducci, i-674: un poeta... naturalone e pazzarellone,
/ io gli darò de'morsi come un cane. i. nelli, 2-1-21:
1-21: ora, dopo quella contemplazione da un belvedere di stelle, sentiva cupamente che
7-286: vi era coi suoi genitori americani un ragazzetto che sembrava quasi si giuocasse di
una scatola di frutta in composta, un ananasso rosa e cupissimamente verde nelle sue
poco più in là... un poco più in su... forse
fette di polenda, coperte da un tovagliolo bianco. = voce toscana
propriamente potrai dire 'scompartimento 'un mezzo carrozzone delle strade ferrate. altri ha
cuoio, lo sperino dietro tondo come un occhialetto, vettura misteriosa sulla fine dell'
, dapprima carrosse coupé 'vettura a un solo fondo ', da couper '
: una tepida cupezza di legni; un sommesso luccicare d'ottone e di peltro
(e si può anche riferire a un ambiente, a un modo di vita
anche riferire a un ambiente, a un modo di vita, ecc.)
convertita in fine la pace ancora in un ozio molle ed effemminato, aveva egli vedute
denaro, di dominio: e contiene un implicito giudizio morale fortemente negativo: a
, m'induce a voler dire come un valente uomo di corte similemente e non senza
similemente e non senza frutto pugnesse d'un richissimo mercante la cupidigia. 5
sotto la sollecitudine, il dottore fece un ritratto spietato. b. croce iii-6-12:
distrutto la fratellanza ideale dei popoli in un dio o in un cristo, sostituendovi la
dei popoli in un dio o in un cristo, sostituendovi la gara delle cupidigie
: il curato e pasotti fiutavano, tra un sospiro di dolcezza e l'altro,
, risotto » sussurrò il prete con un lume di cupidigia in faccia. d'
sociale, aspettazione ardente che si compia un determinato evento, ecc. tasso,
. cuoco, 1-264: per risvegliare un poco di virtù nello stato in cui siamo
di diminuir la cupidigia, vorrei anzi un poco accrescerla nelle classi inferiori, presentando
la donna era sempre stata per lui come un simbolo egualmente invincibile nella impassibilità della
annunzio, iv-1-332: il fantasma d'un delitto d'amore lo tentò e si
si dileguò, rapidissimo, nella luce d'un lampo: uccidere quell'uomo, prendere
una veste di color vivace. con un gesto già automatico amilcare aveva subito estratto
, 9-138: fra gli altri udette un luscigniuolo, che cantando, o più tosto
più tosto piangendo sovra i rami d'un folto corbezzolo, si lamentava del suo
: si vide... uscire prima un piccolo cupidino, che in braccio sembrava
, che in braccio sembrava di portare un vezzoso signo. =
ardente, vivissimo, di raggiungere un particolare scopo, di ottenere il possesso
, che maculare la conscienzia sua di fare un figliuolo prete per cupidità di roba o
di cupidità... spingeva l'un sesso verso l'altro, nella guisa
, ii-94: oh, quante volte, un arido / crespo mirando, un fiore
, un arido / crespo mirando, un fiore, / sveglie bizzarre al cupido /
il riso dalle labbra, le si accese un fuoco cupidissimo, negli occhi.
ima destra, lungamente abbandonata, ad un premuroso cupido bacio, erano, agli
le piangevi sul petto, / con un cupido affetto. ungaretti, viii-34: gli
presentava in bottega sempre ripulito, ed era un giovane nerboruto e di begli occhi dolci
: figlio di venere, raffigurato come un bellissimo fanciullo alato, nudo, armato
senza moderazione. aretino, 8-383: un gozzo assai orrevole le faceva postema ne
doni, 3-98: usci d'una nube un fanciullino con tanta prestezza che parve un
un fanciullino con tanta prestezza che parve un miracolo invisibile, un baleno; e
tanta prestezza che parve un miracolo invisibile, un baleno; e svelatosi gli occhi apparì
nel mezzo, vestito a guisa d'un cupido. bruno, 53: [vedrete
uscire. garzoni, 1-681: era scolpito un carro, una ca- rozza, imo
fa in terra una fossa di diametro un braccio e mezzo in circa, e cupa
/ colui, che leva in piedi un fortunato / in un tratto caduto dal
che leva in piedi un fortunato / in un tratto caduto dal cielo alto / nella
: onde avvenga che dal fondo d'un pozzo molto cupo si possono di giorno veder
/ se pur la terra istessa a un empio padre, / così d'umanità
, iv-643: la vasta quiete osa da un lato / romper con voci successive or
sommo l'effetto di stelle cadenti in un cielo notturno. e. cecchi, 6-355
e. cecchi, 6-355: mi rammento un giorno, al giardino zoologico di londra
o sette, enormi che dormivano in un inestricabile intreccio di spire e d'anelli.
spire e d'anelli... era un orrore magnetizzante. nella massa senza forma
, 8-231: sappi che io sono un pozzo cupo cupo, il quale ha tanto
rimorso. -cavo, concavo (un recipiente, una tazza, un piatto
(un recipiente, una tazza, un piatto). p. del rosso
e abbassato, traspariva, come da un fitto velo, la spera del sole,
pallida, che spargeva intorno a sé un barlume fioco e sfumato. prati, i-82
orioni, x-21-4: il salotto di un gusto ricco e severo, in quella
monti e cumulate e poi annerate ad un tratto parevano minacciare. quasimodo, 1-47
mano allontanandosi. i fatti offuscati in un rogo continuo sembrano moltiplicarsi, ingigantire,
. non rimane di quel che fu che un cupo alone fumoso e un riverbero fallace
fu che un cupo alone fumoso e un riverbero fallace acceso nell'aria.
3. carico, intenso (un colore); di colore intenso,
dietro le mie spalle... rimaneva un gran fìnestrone sempre chiuso e sempre coperto
serto. pirandello, 7-178: indossava un vestito azzurro cupo, che pareva dipinto
persona, alla cui bellezza bionda dava un meraviglioso risalto. gozzano, 146:
settecentesca. e. cecchi, 6-314: un cerimoniere, anziano, molto azzimato e
non chiaro, non distinto, sordo (un suono, un rumore).
distinto, sordo (un suono, un rumore). alfieri, 1-32:
cupi / n'intese i cozzi, ed un clangor di squilla. pindemonte, 149
., 33 (568): sente un rumor cupo nella stanza vicina, come
cupo nella stanza vicina, come d'un peso che venga messo giù con riguardo.
persona, il nericcio delle vene e un cupo rantolo che parea uscirgli dal fondo delle
nera come il nulla, / a un tratto, col fragor d'arduo dirupo /
quell'aspra bufera, / non resta che un dolce singulto / nell'umida sera.
quella infinita tempesta, / finita in un rivo canoro. d'annunzio, iv-1-32:
7-198: nel gran silenzio, s'udiva un lontanissimo zirlìo di grilli e -sotto -il
cupa furia dei nostri cannoni che attaccano un altro settore si fa sentire di schianto
dalla ditta di fonso -un cancello e un capannone in fondo a un prato -
-un cancello e un capannone in fondo a un prato - veniva il cigolìo e il
con intimo tormento; che nasce da un chiuso rovello, pieno di oscuri impulsi
x-21-51: egli, in preda ad un pessimismo sempre più cupo, non parlava
un'ira cupa, e sotto quest'ira un dolore feroce. ed ebbe paura.
più fitta. -che nasce da un animo introverso, pieno di profonda e
6. figur. che ha un carattere poco comunicativo, non espansivo,
cuoco, 1-196: la storia ha dato un luogo distinto tra i tiranni ai geni
studio palliasti. panzini, ii-255: un cupo fuoco nello sguardo, un'amarezza
e gli parve che il sogno fosse un cupo avvertimento. e. cecchi, 6-324
lingua spagnuola ha una cupa eloquenza, un sotterraneo rimbombo, quando s'awolge nei
, i-344: fallo entrare ignudo in un tino che sia pieno sino ai due terzi
superiore; in mezzo alla pelle è infisso un bastoncino di legno che, fatto muovere
verso il basso e viceversa, produce un suono tremolante, sordo, monotono.
, impostata su base circolare e avente un profilo a semicerchio, a parabola od
pende sopra l'altare, ch'è un solo e sta nel mezzo del tempio.
laguna. le acque erano agitate da un tremito gagliardo, e pareva che l'agitazione
, sono state viste da donghi dentro un riverbero che evoca il nitore di un oriente
un riverbero che evoca il nitore di un oriente ideale. -per antonomasia: la
angioli posono questo santo corpo, è un petrone simile a quello dove iddio dié
rideva alle parole del giovine, e ancóra un lieve rossore tingeva la nobile pallidezza del
: sotto le innumerevoli cupole dei pini un bagliore d'incendio. panzini, ii-120:
corolle da sembrar mazzi giganti composti da un mago giardiniere. e. cecchi, 1-37
calvino, 1-189: c'era, in un angolo della piazza, sotto una cupola
, con la cupola tonda e la falda un po'larga e dura, col bordo
in vestirle [le mogli] spendono un tesoro; / voglion su quei capacci tante
e i telescopi, dotato generalmente di un tetto girevole con una fenditura che permette
rocce eruttive e sedimentarie, che formano un ammasso convesso più o meno elevato e
anticamente la testa un poco alla barbaresca, tirandosi in su
d'oro. algarotti, 2-167: se un pezzo di ambra bene strofinata si presenti
volta, e sopra vi si fa un comignolo, o altra cupolétta. algarotti,
città natale. soderini, iii-258: un cupolone di castagno, ben lavorato,
da una cartella di rendita o da un altro titolo di credito per riscuotere gli
, che si presenta sotto forma di un liquido di colore blu intenso, capace
e si usa soprattutto nella produzione di un tipo di raion, il raion al
o ammoniacali dei sali rameici, dà un precipitato verde (ed è usato come
e solerte attenzione per una persona, un oggetto, un compito che impegna a
per una persona, un oggetto, un compito che impegna a fondo l'animo
: anche la malattia è solitudine; un passo verso la libertà, dunque. cadono
e la cura di quella data a un suo cugino germano, in ancona si ridusse
anno una donna di servizio le parve un doppio sparagno quello di riprender in casa
lunghe cure e assistenze, e poi un punto e daccapo pieno di consolanti promesse
, che lor tal volta serve d'un taglio dato al nodo che non può sciorsi
casa. e. cecchi, 1-11: un orientale sarà quasi sempre modesto, e
: a indicare che l'edizione di un testo è stata curata da un determinato
edizione di un testo è stata curata da un determinato studioso. carducci, iii-25-79
caduca, e fragilissima bellezza, / un vii impedimento è di natura. marino,
natura. marino, 232: un ciel se'tu di mille lumi adomo,
i-382: accostammo le prore / a quelle un tempo sì felici piagge / che
avanzi; e solo / di mie fatiche un dì godrai. d'annunzio,
sarebbe stata di chiudere il capolavoro in un luogo inaccessibile e di goderne da solo,
governo (di una città, di un patrimonio, di una famiglia); comando
una famiglia); comando (di un esercito). bartolomeo da s.
accompagnava maestoso e bello / alla manca un signor d'alta fortuna, / che con
e ordinai per ogni dieci di essi un moro per capo. segneri, 3-396:
: il ciclo completo di applicazioni di un farmaco o di un rimedio al fine
di applicazioni di un farmaco o di un rimedio al fine di ottenere un particolare
o di un rimedio al fine di ottenere un particolare esito nella terapia di malattie croniche
risoettabile amico; sono stato ferito di un colpo di spada presso il ginocchio,
una cura per dimagrire! gli è costata un milione! -per estens.:
1-28 (75): capitò a roma un grandissimo cerusico, il quale si domandava
supposta vien chiamata 'spera 'per essere un volgolo, così possono essersi dette spere
), attribuito come ufficio canonico a un sacerdote (e consiste anzitutto nell'insegnamento
; fu canonico di pistoia, e aveva un altro beneficio senza cura; per essere
subito questa [la parrocchia] di un vicario per l'esercizio della cura dell'
nato nel settecento lo si potea vantare per un modello d'indipendenza ecclesiastica; giacché le
cui è preposto per il governo spirituale un sacerdote; i fedeli che fanno parte
voltata, la strada correva diritta, forse un sessanta passi, e poi si divideva
in due viottole, a foggia d'un ipsilon: quella a destra saliva verso il
: l'altra scendeva nella valle fino a un torrente. tommaseo-rigutini, 3082: 'cura'
, purg., 19-93: sosta un poco per me tua maggior cura. s
piume; / ma non già, come un tempo ebbi costume, / quietar vi
fronte, volendo calmarsi, volendo riprendere un po'di tranquillità, sempre con la paura
lascive immerso, / idol si faccia un dolce sguardo e un riso. parini,
/ idol si faccia un dolce sguardo e un riso. parini, giorno, iv-585
era arivato, / e mandò ad esso un altro messaggiero, / che gli raconta
michelagnolo dico che, innanzi la morte un anno in circa, avendosi adoperato il
della malattia. pancrazi, 2-79: un medico aveva in cura un malato.
, 2-79: un medico aveva in cura un malato. quando il malato fu morto
in sua cura. redi, 16-i-4: un tal vino / lo destino / per
. boiardo, 1-3-45: deh volta un poco indrieto, e poni cura / da
leva, che il piede e spesso un poco di gambetta senza pensarvi mostra? tassoni
curarsi. boriili, 1-163: in un paesotto del tirolo, dove fummo per
nella piazza al posto del solito giardinetto un piccolo cimitero senza mura. -prender
la qual gente civile, siccome chiama pazzo un uomo qualunque che adoperando diversamente da lei
il vespro. carducci, i-763: un popolo che tutto sapesse leggere e scrivere
e conti, sarebbe tutt'altro che un popolo grande, sensato, onesto.
fed. della valle, 116: un mardocheo, un ebreo, / vii schiavo
valle, 116: un mardocheo, un ebreo, / vii schiavo e prigionier
né altro curò. baldini, i-306: un giovinetto stempiato e di pel rosso,
stempiato e di pel rosso, magro come un chiodo, e non cura le occhiate
in trento venti vescovi, cinque generali e un auditor di rota, tutti già molto
bisogno d'adoprarsi molto, o d'arrischiarsi un poco. leopardi, 1070: non
1070: non basta avere ingegno, ma un certo tale ingegno. se hai questo
opportuni per guarire una malattia; sottoporre un malato alle cure mediche e chirurgiche necessarie
una società, per vincere e cancellare un comportamento vizioso; educare moralmente.
le avrei curate quanto il morso d'un verme sotto il calcagno. tommaseo, i-238
e del sole, aiutata talora da un po'di calce. 12. tose
mezzo complementare dell'anestesia, perché consente un perfetto rilassamento muscolare con respirazione controllata.
sono anche quelli; se no, un ponce o un bicchierino di qualche cosa
quelli; se no, un ponce o un bicchierino di qualche cosa,..
emancipato), mediante la nomina di un altro soggetto (curatore) il quale esplica
privato, con cui si attribuisce a un soggetto (curatore speciale), a volte
, patrimoniali o non patrimoniali, di un altro soggetto che si trova in una particolare
, 65: si emanò... un decreto, per cui non fu più
sempre 'cura'. boccardo, 2-669: formano un consiglio di curatela (a trust)
: parrebbe ora affatto miracoloso questo codice d'un centinaio di pagine che pon ordine a
degli altri. d'annunzio, iv-2-273: un berretto che l'untuosità rendeva consistente e
cassola, 2-119: poco dopo arrivò un cantastorie... era un bel vecchio
arrivò un cantastorie... era un bel vecchio con la barba bianca,
curate e i modi signorili. indossava un abito di velluto marrone e calzettoni di
non abbiamo fatto altro, che di un cancro non ulcerato, farlo ulcerato.