riottosi. -forte richiamo esercitato da un modello culturale o dall'opera di un
un modello culturale o dall'opera di un autore. carducci, iii-8-62: vero
bontempi, 1-2-110: gli epiteti d'un nuovo anfione, d'arione e d'
. la 'sirena lacertina'è lunga quasi un metro; è nerastra, e si nutre
scendeva alla sirena d'allarme ci trovava un mucchio di coppie che si baciavano sussurrando
effrazione. -per estens. clacson di un autoveicolo. d'annunzio, iv-2-868:
tour nel 1819, è costituito da un disco rotatorio, sulla periferia del quale
la tour per contare le vibrazioni prodotte da un corpo sonoro, in un tempo dato
prodotte da un corpo sonoro, in un tempo dato, per ciascun de'tuoni che
. (sirèno). letter. emettere un segnale acustico intenso e continuo.
. letter. ant soave, armonioso (un can- to). fr.
divenuta il simbolo. -nome di un personaggio della tragedia 'la gioconda'(1899
ella s'insinua verso le vetrate con un passo furtivo, reggendo in una mano il
disus. piccolo strumento meccanico simile a un organetto con una o due serie di
conformati per la vita acquatica, con un solo paio di'arti, gli anteriori,
costituiscono una famiglia, e secondo alcuni naturalisti un ordine, per cui si collegano le
, 16-viii-1982], 60: 'sirenidi': un nome che evoca nella fantasia dell'uomo
'dugong dugong9), dei sirenidi, un tempo assai numerosi. questa famiglia deve
hoepli, 1-iii-4143: 'sirenòide'dicesi di un animale (per esempio torso polare) che
una sirènula, una coronella, / un biacco. = deriv. da sirena1
e in quanto le loro larve distruggono un gran numero di afidi.
tipo, il 'syiphides ribesii', è lunga un millimetro; ha il torace verde
. -che spira dalla siria (un vento). crescenzio, 2-2-156
/ nudo di storia, non più che un cieco / pezzo di natura.
che i siriani / provino per voi un grande attaccamento. 3. seguace
con spugna frigida e di poi vi legano un ranocchio a rovescio e sanano la siriase
infiammazione del cervello e delle sue membrane per un colpo di sole. = voce
e avrali diligentemente pesti, e stacciati in un vaselletto; e quando tu vorrai,
di lunghe antenne, grandi ali e un vistoso ovopositore; presentano notevole dimorfismo
costituito della crisalide del baco e di un sottile involucro, che è la parte più
detta fronte, a cui è collegata da un verso o chiave. -per estens.
la parte ne la quale si tesse un solo eptasillabo non può esser se non
de inseminata / eterno splende a'peregrini un loco. guerrazzi, 10-159: la
. marradi, 178: splende d'un gran popolo la storia / nei miracoli
bellezza e leggiadria di forme; esercitare un fortissimo fascino (con partic. riferimento
prati, i-49: non poter da un cocchio / splender coll'uom che s'ama
occhi miei sereno. -spirare maestà (un sovrano). c. i.
particolarmente ameno, suggestivo, attraente (un luogo). c. i.
in modo incontrastato, trionfare; assumere un valore preminente (un principio morale,
trionfare; assumere un valore preminente (un principio morale, un'idea, una
balenare. carducci, iii-1-220: procace un riso splendono / li occhi: su 'l
sua splendidamente tiranno. -in un ossimoro. pindemonte, ii-201: splendidamente
b. cerretani, 2-84: feciono un palco avanti l'uscio del palazzo,
apparati e di mobili dispendiosi per ammobigliare un appartamento a nuovo splendidamente. leoni,
ornavano i palchi. alvaro, 14-69: un regista di cinema profittò d'una povera
, se la portò sempre dietro, finché un giorno la abbandonò improvvisamente sbattendole l'uscio
nel suo tanto splendidamente alloggiati, in un mondo sofittato di stelle, rapezzato di
fine a non aver più tra noi un cantone che si possa dir suo. bettinelli
viva cità dei colori di un dipinto. anonimo [agricola]
nel mezzo, portano nel di dentro un tieste che mangia i suoi figli. g
padronale. -grande solennità e compostezza di un atteggiamento. a. brucioli [valdés
; lusso, opulenza, agiatezza di un tenore di vita. boterò, 9-34
nella splendidezza, poco stimerà per ordinario un uomo misero e gretto. parini,
; ricchezza e varietà di vivande di un convito. aretino, vi-129: cianciamo
, anche, ricchezza, preziosità di un edificio, di una città, tale da
popolate, e sono motivo che abbiano un aspetto di maggior opulenza, di splendidezza
2-127: presenta [il louvre] un insieme di tanta grandiosità maestà splendidezza e
numerosa e felice. -decoro di un ambiente. pattavicino, 1-299: fu
rammentare, fra le altre splendidezze innumerevoli, un bagno tiepido di 'punch'per venti persone
, dopo tante splendidezze e grandezze, come un bruco tremante che non ardisce neppure ai
dio. 4. sublimità di un pensiero; elevatezza di una forma d'
-preziosità, raffinatezza di un'edizione, di un libro. vallarsi [in muratori,
doppiamente io sarei stato contento versando in un cuor sensibile la piena della mia gioia.
emana o diffonde una luce vivida (un astro); intensamente luminoso, fulgido (
d'una luce che fusse incorporata in un corpo colorato. galileo, 1-2-298:
p. leopardi, 127: un sole splendidissimo mi accompagnò sino al tramonto.
le cose che son dure e aspre in un certo modo gli spezzano e quelle che
che hanno in loro solidità e con quella un certo splendido delicato, come gli specchi
interrompendosi, guardando con occhi fissi e un poco dilatati il fuoco splendido che pareva
2. inondato, pervaso di luce (un luogo); chiaro, luminoso,
il tramonto ardeva sopra le case come un incendio tranquillo, le vie sembravano più
ariosto, 7-54: di ricche gemme un splendido menile / gli discendea dal collo in
fuggenti dune. -con riferimento a un guerriero con armi metalliche. cantari cavallereschi
estens. terso, limpido, cristallino (un corpo, una superficie speculare, un
un corpo, una superficie speculare, un liquido). ottimo, ii-467:
g. gozzi, i-16-26: vi trovai un fiumicello di splendide e correnti acque.
acque. -vivido, acceso (un colore). l. adimari,
/ splendide più che stelle; ma 'n un iomo / el tempo vi è dintorno
suggestione per la vastità o la maestà (un luogo, un elemento del paesaggio)
o la maestà (un luogo, un elemento del paesaggio). a.
in man presi la via / inverso un bello e splendido giardino. onufrio,
. -grazioso, piacevole alla vista (un fiore). arbasino, 3-7:
giochi nelle pinete di pisa, con un buon odore di pioggia e di caprifoglio
eccellente fattura, di notevole eleganza (un oggetto, un prodotto). tommaseo
, di notevole eleganza (un oggetto, un prodotto). tommaseo [s.
112: da roma deve esser venuto un gran ruotolo contenente la prima dispensa del
se stesse sì imperscrutabili che dovessero spaventare un intelletto sì nobile, qual fu quello
il riposto dell'erudizione. -magniloquente (un oratore). bonghi, 1-120:
ostenta il lusso, lo sfarzo (un signore, la sua corte).
a trovarlo a casa non gli dava un bicchiere di vino per non irritare la madre
nimici tremendi. -lauto (un compenso); cospicuo, ingente (un
un compenso); cospicuo, ingente (un patrimonio). aretino, v-1-508:
fosse molto splendida, m'avea preparato un baule pieno di quanto poteva abbisognarmi.
romane. -sfarzoso, lussuoso (un oggetto, un vestito, un arredo)
-sfarzoso, lussuoso (un oggetto, un vestito, un arredo). boccaccio
lussuoso (un oggetto, un vestito, un arredo). boccaccio, i-423:
. -sontuosamente costruito e arredato (un edificio, una stanza, un locale
(un edificio, una stanza, un locale). chiari, 1-i-80:
più splendido caffè non avesse a pagare un centesimo al fisco. -caratterizzato dalla
dovizia e raffinata varietà di vivande (un banchetto; e al figur. si riferisce
suo figliuolo, mi nacque in mente un pensiero, non so se io mi dica
magra. -squisito, raffinato (un cibo, una vivanda). gherardi
rajberti, 2-145: leonardo da vinci è un nome dei più splendidi anche nella piccola
che desolata ed esausta non ha più che un successore, un erede, tutto allora
non ha più che un successore, un erede, tutto allora da lui dipende,
(una qualità, una virtù, un sentimento), tanto da procurare onore,
fama, gloria (un'azione, un comportamento). uguccione da lodi
pervenuta. alfieri, 1-153: ad un tal nome / arder vi veggo già di
fatto splendido e vigoroso. -che costituisce un esempio mirabile. boiardo, 1-7:
. -che dà lustro, prestigio (un titolo, una carica). pallavicino
del suo pennello, non accompagnò già un morto alla tomba, ma nelle tenebre
tenebre del sepolcro accrebbe il lustro di un splendidissimo nome. foscolo, vii-163:
cpomero. -evidente, lampante (un fatto). boccaccio, viii-3-19:
sviluppo considerevole della cultura, dell'arte (un periodo della storia di un paese)
arte (un periodo della storia di un paese). foscolo, vi-290:
spalle la ferriera è per il cantiere un enorme vantaggio. -gradevolissimo (un'occupazione
ha [la francia] le miniere, un suolo fertile quasi dappertutto, senza il
del sole. idem, 6-102: sblendisce un fonte simile a l'argento.
. luce vivida e intensa emanata da un corpo celeste o da una sorgente luminosa
, 1-108: diventa febo in tessaglia un pastore: / e 'n picciola capanna si
, i-907: una bellissima nostra donna con un coro di serafini in campo di splendore
e cieco / si fa quando è presente un maggior lume. leonardo, 2-432:
. leonardo, 2-432: del figurare un componimento di corpi che riceva il lume
/ vider quest'occhi, or vorrei trame un fonte » / « sovienti forse,
ma pura luce che, lampeggiatogli avanti un poco, si dileguava. goldoni,
. 3. luce riflessa da un specchio, da una superfìcie lucida,
; fulgore di una gemma, di un minerale; brillantezza dei capelli; luccichio
dei capelli; luccichio o scintillìo di un oggetto di metallo, di un'arma
trovai di maggio una marina / intra un bel prato adorno de fiore, / sopra
adorno de fiore, / sopra ad un colle, a lato alla marina / che
.. / l'armi lucenti sue sparger un lampo / che tremar faccin l'aier
m'ha giunto amore, / è d'un diamante in nuova sorte ordito, /
, 1-143: il maestro degli storti comperò un foglio dallo stampatore e, posto le
, posto le mani in tasca per dargli un soldo, scambiò per errore la moneta
quello splendore in mano, si stette così un pochetto aspettando di vedere se chi gliene
chiusi l'aere essere luminoso, per un poco di splendore, o vero raggio,
5-i-1284: scendeva dal più alto del cielo un grosso, amabile ronfare, ma l'
-per estens. vividezza, intensità di un colore (e, in partic.
partic., effetto tonale di luminosità in un dipinto). - in senso concreto
de'colori, i quali si risvegliano l'un l'altro. èvvisi poi aggiunto lo
pubblica cittadina. -come epiteto di un personaggio mitologico (e traduce il gr
suo padre: alto, elegante come un figurino; sua madre uno splendore di
servente di voi, / corno d'un raggio gentile amoroso / d'i vostri occhi
la sua cera / della quale esce un ardente splendore / che tolle a li occhi
intorno uno splendor vermiglio, / da fare un sasso divenire amante. bandello, 2-24
persona, di una famiglia, di un casato, ecc.; prestigio, decoro
ippolita maria, / darà col parto un re, nato ad onore. di costanzo
avea deliberato di non volere per marito un uomo che con tanta dapocaggine et ingratitudine
della cattolica verità con farla parlare in un linguaggio de'più illustri e de'più
8-190: è nel museo di olimpia un modellino piuttosto ampio ed a tinte molto
famiglia, a una nazione o a un periodo storico ed è motivo d'orgoglio
; solennità di una cerimonia, pompa di un banchetto; agiatezza di un tenore di
pompa di un banchetto; agiatezza di un tenore di vita; imponenza, maestosità
in casa sua, feste e ricevimenti con un certo splendore. baldini, i-289:
apparecchiata con lo splendore e lo sfoggio di un altare. moravia, i-28: in
agli agi e agli splendori s'accoppiavano un raffinamento di modi, una umanità nel
-per estens. amenità, fascino singolare di un luogo, di un paesaggio o di
fascino singolare di un luogo, di un paesaggio o di un fenomeno naturale.
luogo, di un paesaggio o di un fenomeno naturale. g. ferrari,
ampollosità e pomposità) dell'espressione, di un discorso, di uno scritto, ecc
una certa convenienza. algarotti, 1-iv-97: un sensatissimo critico francese... non
-puntura splenica: introduzione nella milza di un ago cavo per asportarne un frammento
milza di un ago cavo per asportarne un frammento del parenchima.
nelle cellule di detta milza, accioché da un luogo capace et ampio venga spinto alla
i-5-83: l'ombra, siccome / un egro che patisca il morbo splènico, /
splenica / che incombe nel silenzio d'un convitto / dopo la premiazione. =
di milza in cui si suppone contenuto un ormone che eccita la peristalsi intestinale e
dalla croce, ii-29: sopra tutto un splenio, cioè faldella alquanto più larga
mostrano, considerate sotto questo aspetto, un eguale processo; in tutti gli organi
, sf. medie. processo morboso di un organo, in partic. del polmone
arte; raffinato e sublime aspetto di un testo o di uno stile. tommaseo
una dote intellettuale, morale o estetica, un concetto, la fama, ecc.
aspetto o condizione di somma eccellenza di un ambito culturale o filosofico; dote eletta di
, 298: chi dice dignità, dice un certo splendore ed una certa perfezione della
suscita tristezza, che ha aspetto tetro (un ammincia dall'affermare dio come verità.
vi si ferma biente, un edificio). e vi si
quello secondalla croce, vi-22: in un abscesso grande non s'ha a legare
d. bartoli, 26-127: beato d'un bene da farfalla, che d'un simile
d'un bene da farfalla, che d'un simile splendoruzzo s'imbriaca. =
3. per estens. che ha un temperamento triste e malinconico; incline alla
bersezio, 1-134: venite a fare un po'di compagnia ad uno splenetico che
sembra di vedere [nel croce] un ingegner progressista, un po'bolso,
[nel croce] un ingegner progressista, un po'bolso, un po'miope,
ingegner progressista, un po'bolso, un po'miope, un po'splenetico, che
po'bolso, un po'miope, un po'splenetico, che giri per le strade
mondo del principe. questi potrebbe sembrare un elegante, viziato spleenetico parigino descritto da baudelaire
: il manuzzi aveva umor di scrittore, un talento un poco ferale, intriso d'
manuzzi aveva umor di scrittore, un talento un poco ferale, intriso d'ombra,
2. esaminare le condizioni di un organo umano. -anche assol.
il compito di procedere in avanscoperta perlustrando un territorio; esploratore. s
incarico di accertarsi preliminarmente dell'identità di un visitatore. liburnio, 1-1: costume
carducci, ii-ia-238: m'accolse con un vento e con un freddo tutto suo
: m'accolse con un vento e con un freddo tutto suo, tutto ^ splugale'
se [lo spagnolo] avesse avuto un po'di servitore / da andarsene con spocchia
paura del mare: e poi (un po'spocchioso corn'è) ha voluto comperare
stessa? 2. pretenzioso (un abito). cicognani, v-1-518:
splenocoltura, sf. medie. inseminazione in un mezzo di coltura di un frammento di
inseminazione in un mezzo di coltura di un frammento di milza per diagnosticare un'eventuale
medie. visualizzazione radiografica della milza mediante un particolare mezzo di contrasto opaco che,
splenis (v. splene) e da un deriv. da manometro (v.
splenis (v. splene) e da un deriv. dal gr. nèyag \
riferisce all'aumento di volume della milza (un processo morboso). 2
. medie. prelievo attraverso puntura di un frammento di milza per l'esame citologico
da presentare leggere scanalature o scheggiature (un materiale di rivestimento).
una miscela di graniglie di marmo in un conglomerato di cemento bianco con speciali ossidi
tr. { spodero). sfrattare da un podere. 4. soppiantare in un'attività
.]: 'spoderare uno': levarlo d'un podere. piovene, 7-323: ho chiesto
mai 2. intr. abbandonare un podere. gli stati uniti, paese che
dieci volte maggiore. da un denom. da podere1 (v.)
litti: un'orfanella. un tale processo. 6. prov
107: chi del suo si spodesta, un maglio gli ne. con la
della città con la universalità da un denom. da podestà per potestà1 (v
estens. abbandono di una formula, di un luospodestataménte (spotestata-ménte), avv.
). -in partic.: detronizzato (un sovrano, una dinave per gran spotestamiento
, tr. (spodèsto). privare un soto, / subitamente si fermò nel
: e i papa e 'l re l'un dell'altro rubello / stata, legittimista e
1 re per modo fu che l'un l'altro guardava / di spodestar. alfieri
, politico e culturale (una classe o un voglio e cospirassero nel 1412 contro
. vecchio re artabano, un omaccione in gamba, credi a me che
succedente -rifl. privarsi di un potere, di una carica pubblica, non
di una carica pubblica, non possa vantare un merito ed una preminenza vari, ma cerdi
: a dì xim del detto mese cominciò un morte] e sì 'l consiglio,
che -impetuoso, sfrenato (la corsa di un cavallo). più non potevano essere
per estens. cacciare una popolazione da un luogo. che rimane sul fondo di una
2. boi scheletro minerale ottenuto da un tessuto attraverso microincinerazione o con l'uso
]: io credo d'aver fatto un servizio a san francesco spoetandolo, e
eoe-, con valore privai, e da un denom. da poeta (v.
più ributtanti? -stato fisico di un elemento. fallamonica, 47: ogni
di reverenza per esser stato spoglia di un dio. -con riferimento al volto
insieme delle fronde e delle foglie di un albero. - in senso generico: vegetazione
e qualcuna s'impiglia nella tela, / un po'la sciupa. -buccia o
sciupa. -buccia o scorza di un frutto; guscio di un seme.
o scorza di un frutto; guscio di un seme. m. franco, 1-129
spoglia. tasso, 16-11: pendono a un ramo, un con dorata spoglia,
, 16-11: pendono a un ramo, un con dorata spoglia, / l'altro
/ del sessantino. -corteccia di un albero. martello, 6-ii-382: bella
-ciascuna delle foglie serrate o degli strati di un ortaggio. leonardo, 2-466:
naturali della cipolla. -petalo di un fiore. fallamonica, 1: nel
rive. 5. pelle di un animale, anche fantastico, per lo più
di selvaggio bue. -piumaggio di un uccello. parini, 411: talor
/ travestito da cigno, ch'è un uccello / che lungo il collo ed ha
padrona si spoetizzi enumerando gl'ingredienti d'un intingolo o d'una pasta = comp
. ex-, con valore privai e da un denom. da poeta (v.
6-167: il cameriere, spoetizzato da un cliente simile, portò il conto.
26: fugge ella e si ricovera appresso un astore, e di spoglie pastorali
annunzio, iv-2-1197: una piuma, un velo, un nastro, un nodo d'
: una piuma, un velo, un nastro, un nodo d'amore, un
piuma, un velo, un nastro, un nodo d'amore, un neo di
un nastro, un nodo d'amore, un neo di taffetà, un pettine di
amore, un neo di taffetà, un pettine di scaglia, una scarpetta di tela
». -tessuto usato per fabbricare un ombrello. carena, 2-23: 'spoglia'
tue luci, che presente non mirino un avanzo della tua ferita, un rimprovero della
mirino un avanzo della tua ferita, un rimprovero della tua perfidia. goldoni,
ghislanzoni, 16-274: la figliuola di un ricchissimo signore perdutamente se ne innamorò,
: ebbe la sensazione che quello fosse un giudice venuto, lì, sotto le spoglie
cesarotti, 1-xvii-99: con metodo a un dipresso simile passa11 nostro accademico a trattar del
i-15-154: ella in spoglia mortale / chiude un sublime cor, un alto ingegno.
mortale / chiude un sublime cor, un alto ingegno. varano, 1-218: su
aspetto fisico di una persona o anche di un animale; sembianza, aspetto esteriore.
iacopo del pecora, lxxviii-iii-27: come un animai famoso e macro / coire al
, /... / fischiava un angue con tre lingue. mattioli [dioscoride
fossa leonardo, raccogliendo la spoglia di un seme, disse per gioco: « era
d'imenotteri. -guscio di un crostaceo o di una tartaruga; conchiglia.
. l'armatura o le armi tolte a un guerriero nemico come trofeo di guerra.
spoglie altrui, come se si trattasse di un gran trionfo in saccheggiar le confinanti chiese
cui la toccava, ne divenivano come un supphmento tacitamente convenuto. leoni, 167
'croupiers', e tutti armati di un certo balocco lungo lungo, che pare
tutte l'altre spoglie, convenientissime a un re, comandò alfonso che si trasferissero
. giambullan, 5-268: nella edificazione d'un tempio tanto solenne non si servirono di
10. ciò che sopravvive di un antico costume, di una caratteristica o
ormai non più posseduta o anche di un movimento politico, di un partito disciolto.
anche di un movimento politico, di un partito disciolto. miloni, 1-449:
: l'accordo... prevedeva un assetto politico di un qualche respiro da
.. prevedeva un assetto politico di un qualche respiro da costruire sulle spoglie del
baldi, 308: fu detto da un valent'uomo: « la spoglia il mondo
; e fa'la tua pasta reale menandola un pezzo. poi ne farai dieci parti
e andar facendo prede. -come si dicessi un spogliamari, saccheggialidi, cacciator d'uomini
cacciator d'uomini; come si dicessi un ladro publico. = comp.
nemici; saccheggio di una città, di un edificio. bartolomeo da s
.: la preda, il bottino di un saccheggio o di un furto.
il bottino di un saccheggio o di un furto. bibbia volgar.,
il trattato del totale spogliamento: riduce in un pugno di polvere la sostanza in cui
, perché... questo è un privare della vita un uomo e farlo languido
.. questo è un privare della vita un uomo e farlo languido, stupido,
ne'luoghi freddi. -scoiamento di un animale. simintendi, 1-28: fugge
fiere. 4. espulsione da un podere di chi lo ha occupato illecitamente
. che acquista gli abiti usati di un defunto dagli eredi. pratesi, 3-240
di prima. 2. che defrauda un diritto economico; che impoverisce vessatoriamente.
/ la spogliante final sentenza stampa / un pagherò, per cui del mille hai
. bot. che perde le foglie (un albero). l. peromi [
», 24-i-1988], 189: preferisco un albero spogliante che cambi colore in autunno
spogliare, e ficcarsi sotto il mento un uncino, e ignudo vituperosamente per lo
in una nudità vergognosa, mi vidi ad un nuovo cimento che mi faceva il sangue
: roger vadim? mi sembra che abbia un certo talento nello spogliare le sue attrici
, e non onori. -disarmare un nemico sconfitto o ucciso. ariosto,
sciolse, / che li fece giurar ch'un anno e un mese / (questo
li fece giurar ch'un anno e un mese / (questo fu a punto il
: fatto del suo sangue in terra un lago, / dal dolor del morir stringeva
2. togliere gli abiti, levare un indumento a sé o ad altri (
e vestiuse veramente / em figura d'un pezente. fra giordano, 2-131: se
la tunica. -sottrarre le armi a un nemico ucciso. boccaccio, viii-2-44:
. togliere la pelle o le piume a un animale; scuoiarlo, spennarlo; tosare
caporali, i-59: & avanti gli venia un cappone, / per procedere in ciò
valente. -mutare la pelle (un serpente). giamboni, 8-i-213:
/ che del lor sangue oggi faranno un lago, / che meglio conterei ciascuna foglia
vento frustava e spogliava. -disboscare un bosco. cesarotti, 1-ix-8: figlio
bacchelli, 1-ii-524: chi aveva salvato un po'di bestiame, doveva andar colle
in vita. 4. sbucciare un frutto, un vegetale; sbramare il riso
4. sbucciare un frutto, un vegetale; sbramare il riso. g
polpa delle melanzane. -scartare, liberare un involto dall'involucro. panzini, iii-114
involucro. panzini, iii-114: ad un tratto la manina di oretta si mosse,
, che era sul tavolino di vimini, un ciocco- latino: lo spogliò dolcemente.
: spogliato l'arco al fine, un dardo impugna. 5. derubare
, correva contro i grassatori. -depredare un cadavere. anonimo romano, 1-96:
. sanudo, liii-269: fo trovà un morto in piaza apresso la seraia di
cxiv- 32-23: suppongo in casa archinti un uomo ch'era nella mia convinto d
condizioni di indigenza (la sorte, un avvenimento, una circostanza sfavorevole o,
qualcuno del possesso o della detenzione di un bene (e se ciò è commesso
. -privare con la violenza un popolo o una città della libertà o
6-204: ciascuno d'essi popoli ha un naturai diritto alla propria felicità, né
felicità, né può senza ragione l'un popolo opprimere l'altro e spogliarlo della
16. svuotare una città o un territorio da coloro che vi risiedono,
de li suoi. ludovisi, lii-12-11: un altro male... è causato
prerogativa, di una caratteristica, di un elemento tipico e costitutivo, di una
ma diversa, mostrando che sia avvenuta in un altro luogo e tempo e ad altre
e ingegno di chi legge possino in un subito essere apprese, questo niego con ogni
cesarotti, 1-xl-2-6: simile appunto ad un vetro colorato o ad uno specchio mal
amanti malcapitati. -disconoscere a qualcuno un merito, negargli un riconoscimento.
-disconoscere a qualcuno un merito, negargli un riconoscimento. m. florio,
del governo di uno stato o di un territorio, di un potere, di
uno stato o di un territorio, di un potere, di una prerogativa, di
una dignità; escluderlo dal godimento di un diritto; rimuoverlo da una carica, da
, con segrete intelligenze le fece tutte ad un tratto dal detto signore duca d'urbino
che lo spogliare d'armi la città era un torle l'autorità e la riputazione.
poteva torcere verso di noi e spogliarci in un subito di vita co'pestilenziali suoi aliti
11. saccheggiare una città, un territorio. lapo da castiglionchio, 67
pucci, cent., 1-3: venne un giorno a me talento e voglia di
15. privare uno stato di un territorio, di un possedimento, in
privare uno stato di un territorio, di un possedimento, in seguito a una conquista
osservantissimo della sedia apostolica, diventi in un momento uno ladrone, uno assassino e che
12. svaligiare un'abitazione, un palazzo o una residenza ufficiale, una
preziosi, danneggiandoli o distruggendoli; depredare un sito archeologico. diatessaron volgar.,
-in partic.: profanare, depredandolo, un edificio sacro; saccheggiare un sepolcro.
depredandolo, un edificio sacro; saccheggiare un sepolcro. m. villani, iii-1-52
romani avevano sempre ornato et onorato, un giudeo rubaldo allora lo disonorava e spogliavalo
d'oro / e saturno l'avia en un contesto / sotto l'ombra di zove
breve sonno vedeva avvicinarsi quelle ore con un senso di attesa vivo e i miei martir
giorno in giorno, / spogliarsi un vizio e una virtù vestirsi. manzoni,
, fermo e lu -perdere un carattere distintivo. cia, 94:
a -cancellare il significato originario di un vocabomorte. lo.
fanciullo o cieco. ripassa in un altro setaccio da sé (a parte)
uno stato di malessere fisico. da un sentimento, da un dolore, da un
fisico. da un sentimento, da un dolore, da un vizio, da un
un sentimento, da un dolore, da un vizio, da un berni, 56-51 (
un dolore, da un vizio, da un berni, 56-51 (v-18): quello
te vestire più che zione uno scritto o un gruppo di scritti per registrare sole sì
afanno che m'ha già quasi un indice da stamparsi nel fine del vocabolario.
amore e affezione sen in un antico suo libro manoscritto toscano di mascalcia,
vostra educazione. maurensig, 125: da un gior baldini, i-393:
grazia divina, dal godimento 22. plagiare un autore. dei beni spirituali (con
. cricca / se sia tutt'un la discordia e la picca.
i tre cavalieri... rimuraro mezzo un boccaccio, i-160: caro padre
, rivestimi della tua uscio d'un loro palagio perché non vi entrasse. l'
e porta li te una passione, un sentimento, un pensiero, un desituoi
te una passione, un sentimento, un pensiero, un desituoi panni in sulla
passione, un sentimento, un pensiero, un desituoi panni in sulla ispalla e vieni
per mezzo la città. derio, un timore; far cessare uno stato d'animo
): posti giù i biare un costume, il modo di agire, di
e ispogliatosi in camiscione, si fece accendere un lu rifiutare la vita passata
. leggenda aurea volgar., 857: un giovane, stando di là f
mi spogliai di questi vestimenti, / e un iartire. ciro di pers, 3-274
, uom saggio ed avveduto, / veduto un boccon tanto una sfrenata libertà,.
l'amore cavalleresco. -togliersi un ornamento. tasso, 11-ii-358: così
sulla mia fronte il fregio / d'un diadema real? ecco mi spoglio / dell'
-per simil. compiere la muta (un serpente, un insetto, un crostaceo
. compiere la muta (un serpente, un insetto, un crostaceo).
(un serpente, un insetto, un crostaceo). mattioli [dioscoride]
volontariamente alle ricchezze, al possesso di un bene, a un'eredità; privarsi di
suo grado abia a patire / e d'un mal seme un mal frutto recoglia.
patire / e d'un mal seme un mal frutto recoglia. aretino, 26-205:
nemmeno se ne parla, i soldati sono un po'figli di tutti. -spendere
temporaneamente, a una carica, a un potere, a un diritto, a una
carica, a un potere, a un diritto, a una facoltà, a una
a una prerogativa, alla sovranità su un territorio. rinaldo degli albizzi, ii-17
operazione commerciale, è in certo modo un diritto, una facoltà del governo,
privato. -sottrarsi al dominio di un usurpatore. busone da gubbio, 1-27
sciando andare un suo figliuolo, e da lui amatissimo,
vostra. -rinunciare all'aiuto di un alleato. capriata, in: dura
se per forza di doglia / di vita un uom si spoglia - la mia vita
29. liberarsi da una passione, da un sentimento, da un desiderio, da
passione, da un sentimento, da un desiderio, da un pensiero, da un
sentimento, da un desiderio, da un pensiero, da un timore, da una
un desiderio, da un pensiero, da un timore, da una preoccupazione; distaccarsi
ben giudicare. -abiurare un credo religioso. g. bentivoglio,
una falsa credenza o convinzione, da un pregiudizio; accantonare, deporre un'idea,
deporre un'idea, un'opinione o un interesse personale. galileo, 3-1-189:
1-ii-235: l'opera più ardua di un giudice è quella di spogliarsi della persona privata
.. possa esser sorto in questo paese un poeta di così squisito genio e di
, xli-97: il signor elias era un greco scismatico, ma di buona pasta;
o anche soltanto quello di appartenente a un ordine regolare. p. e.
rinunciare all'eccesso di ornamentazione retorica in un testo poetico. f. m.
zolle. alvaro, 8-63: equivale a un disastro, a un terremoto vedere la
: equivale a un disastro, a un terremoto vedere la vigna spogliarsi, intisichire.
: adoperarsi in ogni modo per conseguire un determinato scopo. vasari [zibaldone]
22-313: per convincere il proprietario d'un night-club a scritturarla, una spogliarellista lo
bacchclli, 18-ii-484: -un albergo, un ristorante? che rara pensata! -e
! -e chiamiamolo albergo e ristorante. -con un 'night- club', con un localino per
. -con un 'night- club', con un localino per lo 'spogliarello'? buzzati, 6-195
quello eseguito da ballerini e destinato a un pubblico femminile. -scherz. lo spogliarsi
i terzi dei loro eventuali diritti su un immobile (una presa di possesso)
spogliata. moravia, xiii-280: ad un tratto renzo disse: « vengo a trovarti
durante quei giorni tutti i partigiani mi riservarono un trattamento più che fraterno, finché spogliato
. 1. -tolto di dosso (un indumento).
sé ispogliato, / e 'n man avea un car libro sagrato. -per
-per estens. strappato dal corpo di un animale (la pelle).
-brullo, privo di vegetazione (un terreno). porcacchi, i-53:
pratesi, 5-512: egli s'arresta su un poggiospogliato dove non vegetava che una ginestra fiorita
nul -sbucciato, mondato (un frutto). romoli, 56:
savor di dolci. -spolpato (un osso). halli, 8-43:
sua lira [dì polifemo]? un cranio di cervo spogliato delle sue carni.
. -privo di rivestimento metallico (un proiettile). galileo, 3-4-326:
-non rivestito di paglia o giunco (un recipiente). inventari di bicchierai toscani
27. auda, 261: pigliarò un fiasco di vetro spogliato e vi metterò
piste. -depauperato della decorazione esterna (un edilicioì palladio, 4-11:
. loria, 1-98: meschino come un gran signore spogliato da una turba di
tutto ciò che è più prezioso (un edificio, una città). s
sole di primavera. -impoverito da un regime oppressivo e vessatorio (una popolazione
e per lo più violento, da un potere, da una carica pubblica.
sassonia. -privato dell'esercizio di un diritto, di una prerogativa, della
casso, / devrìan de la pietà romper un sasso. -allontanato da dio
morale o spirituale; che ha abbandonato un sentimento o un comportamento; che non si
; che ha abbandonato un sentimento o un comportamento; che non si trova più
estrema diventa anche peggiore e somiglia a un vero inferno quando sei spogliato di quell'ombra
gentile, 3-191: la scienza trasporta in un mondo senza tempo né spazio, tra
di ogni particolare interesse umano: in un mondo quasi di larve, di mere
racconto e gli dareste quella fede che un sì fatt'uomo e tanto scienziato e spogliato
seppellite nei debiti. -sollevato da un dolore; libero da preoccupazioni e turbamenti
vede soggetto / e umile a'piedi suoi un mondo intero / e che s'ode
ode pregar lunghi e begli anni / ed un imperio spogliato d'affanni.
o da una caratteristica; privato di un elemento anche costitutivo e necessario.
poco o per nulla arredato; disadorno (un ambiente, un'abitazione).
muratori, cxiv-2-50]: qui siamo in un paese spogliato di somiglianti libri d'erudizione
, io. vuoto di persone (un luogo). biffi, xviii-3-400
algarotti, 1-iv-102: il vero paragone di un poeta, asserisce uno accreditatissimo scrittore,
verso. -ridotto alla nuda essenzialità (un ragionamento). l. salviati,
12. svuotato di ideali (un processo storico). g. ferrari
ferrari, ii-208: la rivoluzione rimase d'un tratto spogliata e fermata; il popolo
. 13. libero da impurità (un metallo). bono da ferrara volgar
intenzione della natura. -purificato mediante un processo di distillazione (un gas)
-purificato mediante un processo di distillazione (un gas). pecchio, cono.
-che ha sedimentato depositando la feccia (un vino). tommaseo [s.
attenzione alla ricerca di determinati dati (un testo). b. fioretti,
e contigua alla camera da letto di un alloggio privato, in cui ci si
il bagno. -ambiente all'interno di un edificio pubblico o di uso collettivo (
(come una palestra, una scuola, un ospedale, ecc.) attrezzato per
lo spogliatoio del tennis avrebbe potuto essere un magnifico rifugio per loro. m. medici
. -in partic.: cabina di un impianto balneare. barilli, ii-603:
si avvicinò e disse che voleva affittare un costume da bagno e uno spogliatoio. il
dal campo per il resto della gara un giocatore, che abbia commesso gravi falli
a riporre indumenti o oggetti personali (un mobile, una cabina). -figur
liberato da idee e usanze antiquate (un periodo di tempo). rapini,
173: la gente accusava caco d'essere un emerito quanto impenitente spogliatore di pollai.
più in modo clandestino o violento, un 'altra persona del possesso o della detenzione
persona del possesso o della detenzione di un bene. -per estens.: usurpatore di
bene. -per estens.: usurpatore di un altrui possedimento territoriale. siri,
, di autori, della corrispondenza di un ufficio, delle schede elettorali, ecc.
. 2. sfruttamento eccessivo di un terreno, con diminuzione della fertilità.
solo uso del concime produtto su di un dato fondo è un vero sistema di
concime produtto su di un dato fondo è un vero sistema di spogliazione della terra.
. 5. ant. separazione di un minerale da un altro. bono da
. ant. separazione di un minerale da un altro. bono da ferrara volgar.
2. oggetto o mobile sgomberato da un locale. buonarroti il giovane, 9-573
, di una capacità; che ha abbandonato un sentimento; che non si trova in
ignoranti..., mossi da un mal concepito zelo e spogli di ogni critico
ogni prevenzione, rappresentano il personaggio di un vero storico? pratesi, 5-474: in
conventi de'religioni per carità de'fedeli un misero alimento. leoni, 604 donò [
] di buone mancie tra gli altri un villico che mezzo spoglio per la fretta
mi sento ogni volta più spoglio di un verme, tanto che quando son solo mi
arrivare prima o poi con una portantina, un carretto, una cesta di vini vecchi
), sm. appropriazione illecita di un bene altrui compiuta da singoli o da gruppi
bottino ricavato da una rapina o da un saccheggio; trofeo di guerra.
.: sfruttamento di una popolazione o di un ceto sociale da parte del potere politico
sociale da parte del potere politico mediante un regime tributario ingiusto e vessatorio.
da principio, con la conquista barbarica un tributo barbarico; poi, con lo
privazione del possesso o della detenzione di un bene in danno del titolare di esso (
e per 10 più violento, di un potere o di una carica pubblica in
spoglio dei testi, ma anche su un margine di discrezionalità che a nessuna macchina può
equazione zingarelli-barberi squarotti, 60 pagine pari un volume, occorreranno al grande dizionario altri
-per estens. selezione della corrispondenza di un ufficio per distribuirla ai destinatari.
da parte di chi è preposto a un seggio elettorale, delle schede compilate e depositate
. dir. canon. i frutti di un beneficio ecclesiastico (inteso come ente patrimoniale
, dal sec. xvii, trascrizione da un registro più dettagliato a un altro di
trascrizione da un registro più dettagliato a un altro di determinati atti mercantili e dei
[rezasco]: far lo spoglio d'un libro mercantilmente s'intende copiare le partite
debitori d'un'ammi- nistrazione, d'un patrimonio': farne una nota, spogliando il
, le foglie (una pianta, un insieme di piante, una coltivazione,
insieme di piante, una coltivazione, un giardino). foscolo, 1-292:
spogli. -povero di vegetazione (un territorio). pea, 7-341:
di arredi e suppellettili (una casa, un locale). d'annunzio,
, il patio è spoglio, tranne un gelsomino verde in un angolo.
è spoglio, tranne un gelsomino verde in un angolo. -austero, disadorno;
-austero, disadorno; dimesso (un luogo, il suo aspetto).
e i silenzi consueti facevano ancora della scuola un rifugio e un conforto come un vecchio
facevano ancora della scuola un rifugio e un conforto come un vecchio convento. gatto,
scuola un rifugio e un conforto come un vecchio convento. gatto, 4-51:
600: è una fiera continua, sembra un sogno a noi dopo tanti anni che
tanti anni che la città mezza spoglia pareva un convento. 9. che manca
canzone che è spoglia di rime, come un vanto! e. cecchi, 9-163:
turca dei grandi tempi: architettura ad un grado superlativo, nella forma più dura
perso una caratteristica, una qualità, un elemento anche costitutivo, essenziale o un
un elemento anche costitutivo, essenziale o un aspetto, positivo o negativo che sia.
che sia. delfico, iv-124: un lavoro... che mettesse in chiaro
11. schietto, puro (un sentimento). luzi, 2-12:
] senza nessun dubbio essere amato di un amore semplice, spoglio e povero,
12. che ha deposto la feccia (un vino). viani, 14-21:
lo spoglio colla vendita pianterreno (un pagliericcio con le molle in un angolo.
pianterreno (un pagliericcio con le molle in un angolo... e il all'
di dati ricavati dalla lettura di un testo, in partic. di
vocabolario, / scrisse in maniera e fece un tale naturalità e la purità della
de'spoglio / ch'ei messe un mar di crusca in mezzo foglio. maga
che uno spoglio de'sopracitati novellatori ed un centone di versi furati a questo od
cattaneo, iii-195: se gesù da un palazzo ben mobigliato, da un letto
gesù da un palazzo ben mobigliato, da un letto molle e spiumacciato, tra i
manto. 2. pelle di un animale ucciso o abbandonata con la muta
metti nella carne sua dello spoglio d'un serpente e dàgline a mangiare. poliziàno,
serve una donna. caro, 2-772: un colubro mal pasciuto e gonfio / di
lusso. calandra, 173: avevo un buon salario e lo spoglio annuale del padrone
ant. formato da tuniche concentriche (un bulbo). niccolò da correggio,
. g. gozzi, 1-160: prendete un maschio e lo mettete nei primi anni
e lo mettete nei primi anni ad un telaio; egli a poco a poco
. monti, 22-579: come dalla torre un suon confuso / d'ululi intese e
quello che comporta il continuo spostamento di un giocatore dall'attacco alla difesa e viceversa
-anche sostant. costo, 3-64: un principal cavaliero... faceva un suo
: un principal cavaliero... faceva un suo segretario spoletino di bizarro cervello.
in treno, il podestà ferretti e un capitano dei carabinieri in borghese, bachilli:
che richiede l'urto del proietto contro un ostacolo, dalla spoletta a tempo,
dalla spoletta a tempo, che agisce in un punto predeterminato della traiettoria, che può
genere di spoletta nella quale vi ha un solo focone... per far scoppiare
ferro pieno di polvere esplosiva applicato a un proiettile o a una bomba per determinarne
di lamiera di ferro che passi da un canto all'altro della balla, talmente che
longhe dal fuocone alla bocca calibri 2 e un quarto. 2. rocchetto metallico inserito
) posta inferiormente attraversa il cappio con un secondo filo per un moto di va
attraversa il cappio con un secondo filo per un moto di va e vieni orizzontale;
g. raimondi, 7-53: da un certo cesto cava, due per volta,
. { spolettò). munire di spoletta un ordigno esplosivo. 2.
fila. la bimba, lì, da un canto / mettea nello spoletto altro cannello
771: roma dormiva. uno vegliava, un geta / già
, racchettatri- ce) ah'avvoìgimento di un semilavorato. = deriv. da
, con conseguente risparmio di filato (un tessuto, in partic. il broccato)
, ad ogni stelo il colore è un altro, e in un giorno fa sì
il colore è un altro, e in un giorno fa sì e no quattro o
sfacciataggine beata. capuana, 3-254: da un lato 11 casino ove la 'fine neur'
prendere in considerazione gli aspetti politici di un fenomeno, in partic. culturale.
macchina solo per interferire e non darebbero un soldo se la macchina fosse 'spoliticizzata'. quarantotti
appollaiato, scotendo energicamente le penne (un volatile, in partic. un pollo
(un volatile, in partic. un pollo). 2. figur
4. tr. cacciare via qualcuno da un luogo. 1. neri, 12-19
una certa estensione: si può spollare un misero solo imponendogli la superiorità del proprio
, con valore intens., e da un denom. da pollo (v.
in partic. i pidocchi pollini (un pollo, un volatile).
i pidocchi pollini (un pollo, un volatile). forteguerri, 25-32
cammina, / e veggo tra le frondi un chiaro fonte / ed un cardello che
tra le frondi un chiaro fonte / ed un cardello che vi si spollina. carena
-tr. liberare le penne dai pidocchi (un volatile). collodi, 76:
. collodi, 76: vide sopra un albero un grosso pappagallo che si spollinava
collodi, 76: vide sopra un albero un grosso pappagallo che si spollinava le poche
, xl-67: nel medesimo antro, un vecchietto nudo fino al ventre si spollinava.
, con valore prativo-detrattivo, e da un denom. da [pidocchio] pollino (
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da pollone1 (v.)
convincere i compagni che era necessario costituire un largo fronte nazionale, secondo le istruzioni
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da polmone (v.)
, ansante. bersezio, 160: un vecchio carrozzone,... tirato da
spolonizzare, tr. letter. assoggettare un territorio già polacco alla propria dominazione.
. ant. e letter. lo spolpare un taglio di carne macellata.
macellata. 2. lacerazione di un corpo. segneri, iii-2-199: figuratevi
delicato. 3. disfacimento di un cadavere. ungaretti, xi-314: sentii
sulla porta della casa di rembrandt, un vago ricordo d'odore di putridero, di
sua camera da letto, poteva, da un finestrino che s'apriva su quel sotterraneo
privare della polpa con appositi strumenti un animale ucciso, un taglio di carne per
con appositi strumenti un animale ucciso, un taglio di carne per cucinarlo o per
o per servirlo a tavola; ripulire un osso della carne. -per estens.:
: mangiare una porzione di carne, un volatile o anche un pesce lasciandone le
porzione di carne, un volatile o anche un pesce lasciandone le ossa o la lisca
strette, or dar di mano ad un pastone, or ad un cappello di pasticcio
mano ad un pastone, or ad un cappello di pasticcio, or sbo- dellar
cappello di pasticcio, or sbo- dellar un piatto di lasagni, or brancar un gallo
dellar un piatto di lasagni, or brancar un gallo d'india, spolpa, taglia
talor anche vado passo passo / spolpando un buon cappone o pollastrelli / per ogni gran
sì crudele / che a guisa d'un famelico leone / tu mi spolpi e mi
cavalli morti nei fossi. -sezionare un cadavere, eseguendone l'autopsia. -anche
-per estens. mangiare la polpa di un frutto. campanella, i-222:
fragne. gozzano, i-391: spolpo un frutto, un 'mangustani', che si mangia
, i-391: spolpo un frutto, un 'mangustani', che si mangia nella sua
che si mangia nella sua corteccia come un sorbetto, mitigando col succo di limone la
-scortecciare un albero. passerotti, 7-161: anch'
3. per estens. impoverire un terreno delle sostanze nutritive. - anche
che ha cento cinquanta guisa di spolpare un corpo, non aggiunge a mille miglia a
loro figliuoli e i loro mariti in un batter d ^ occhio, con le sue
era morto, forato di pallottole come un setaccino. il male li aveva spolpati,
ne (uno stato d'animo, un pensiero assillante e, in par-
/ sono d'amar la colpa / onde un crudel mi spolpa / doppio rimorso il
di denaro. -in partic.: impoverire un cliente pretendendo pagamenti esosi (anche nelle
le è figliuola. magazzini, 17-118: un fattore è fatto re, che sé
, vii-513: incontrò a pochi passi un cavalier di rapina che vivea di prestiti
stati uniti, mi spolparono di danaro in un modo da non dirsi. d'annunzio
dirsi. d'annunzio, iii-2-11: un buon canonicario di bisanzio / che vi
bersaglieri, non le era mai costato un soldo, e anzi poi, da ufficiale
oramai giù nel baratro. -spopolare un territorio con l'emigrazione. algarotti,
rimasugli. 7. analizzare minuziosamente un testo nella struttura e negli elementi stilistici
di quei giudici ignoti, che sezionano un lavoro, lo tagliano, lo spolpano,
mi mette nello stato di sgomento d'un povero scolaretto. -usare e citare
. calandra, 1-221: qui trovo un freddo, perdinci, che spolpa.
9. disus. stravolgere il pensiero di un autore o sminuire il valore dell'opera
di borra tronca / i nervi ad un autor, l'annacqua e spolpa / sì
. foscolo, xvi-337: al panegirico aggiunto un magro estratto del montecuccoli, che que'
., 9-50: si cuoca in un vasello pien d'olio comune, intanto che
disfarsi (il corpo, in partic. un cadavere). sennini, 86
senta? 11. struggersi per un sentimento intenso, soffrire atrocemente per amore
straccio / el cor ch'è fatto un marmo e 'l sangue un ghiaccio, /
ch'è fatto un marmo e 'l sangue un ghiaccio, / e sol per chiamar
. -diventare povero di sostanze nutritive (un terreno). d.
l'udire che i nostri campi a un sol parto tanno si spolpino. -perdere
-perdere progressivamente il senso dei valori (un paese). dante, purg
raggiungere uno scopo; combattere strenuamente per un ideale. ceresa, 1-1990: ovunque
: non è questa gran colpa / d'un popol che si spolpa / per li
ex-, con valore privai, e da un denom. da polpa1 (v.
alla macellazione o al consumo gastronomico (un osso). romei, 35
fegato. -disossato per essere cucinato (un animale). g. vialardi,
l'animale spolpato; e così forma un fiore strano, di cui ogni striscia
strano, di cui ogni striscia è un petalo. -per estens. privato della
. privato della polpa (il nocciolo di un frutto). trinci, 182
scheletro; privato delle masse muscolari (un cadavere). marino, 1-6-203:
rosate / amabil mi rendeano, e in un momento / divenni schifa polve, ossa
da s. giovanni nell'apocalissi fu un cavallo pallido, con gualdrappa nera, scar-
orribile a vedersi. alfieri, 8-212: un vecchio alato e una spolpata donna /
spolpato e scarno, sì che pareva un uomo vivo in ossa. melosio, 1-257
: doh poveruomo! ch'egli è un peccato. / egli è venuto magherò e
, la tonda e densissima sposa con un bambinoccio alla poppa. soffici, v-2-688:
: gonfia, lardosa e bolsa come un fenomeno da fiera, l'altra spolpata,
morì per noi, fu depositato in un nuovo e intagliato sepolcro. segneri,
. -fiacco, languido, effeminato (un atteggiamento, un comportamento).
languido, effeminato (un atteggiamento, un comportamento). carducci, iii-15-110:
, per terra, non sanno trattenere né un grano di polvere, né un seme
né un grano di polvere, né un seme d'erba. 5.
5. reso improduttivo, impoverito (un terreno). siri, 1-iv-521:
, 1-iv-521: non aggiunse al suo stato un palmo di terreno spolpato e disolato in
-rinsecchito, svigorito, isterilito (un concime). trinci, 6-ii-1070:
-ridotto in rovina, fatiscente (un edificio). c. i.
nostri pitori... metà ogn'un de lori la so'pezza in la mia
invitato. rajberti, 3-34: ma per un eterna sventura della verità, io credo
, potrà più spolpato e mendico ch'un tiranno con tutti i tesori di creso.
. costretti a rubare per vivere in un paese prima sì ricco e ora depredato e
fortezze. 8. unito con un agg., gli conferisce valore superi.
il nostro proverbio, ma chi sta un giorno è pazzo spolpato. l. bellini
rinnova. salvini, v-3-1-5: dicesi d'un briaco 'cotto spolpato'e d'un innamorato
d'un briaco 'cotto spolpato'e d'un innamorato fieramente si dice 'innamorato cotto'.
. piccolomini, 2-12: tu hai un bel dir, vicenzo: se tu la
tu te ne riparassi mai. ell'ha un mostacciuolo così dolcino, così traforello,
. barbagli, xli-i-468: non vien prima un viso nuovo in questa terra ch'ognun
[laura], con tuttoché, per un ritratto ch'io ne vidi una volta
: / braccia lunghe e lunga mano / un color vero affricano, / gambe eterne
]: 'spolpatore': provvede, con un coltello, a scarnificare le ossa della testa
c. e. gadda, 6-263: un utero c'è sempre, in noi,
utero c'è sempre, in noi, un ragionevole utero, che si sconturba d'
ragionevole utero, che si sconturba d'un ammicco, d'un accenno, d'
che si sconturba d'un ammicco, d'un accenno, d'uno spolpettare di polpastrelli
, con valore intens., e da un denom. da polpa (v.
2-222: tu [lupo] vuoi fare un magro pasto, / ch'io non
. il lupo sciocco, / far credendosi un bel colpo, / star lasciando il
il cane spolpo, / andò via come un balocco. òjetti, i-797: contempla,
le palpebre di viola, accompagnata da un tintinnìo di cerchi e catenelle sulle bacchette delle
spolpe. soffici, 6-15: con un colpo secco del calcagno spolpo, spiaccicò
spolpo, giallo, stento, che allunga un unico stelo verso la luce senza trovarla
3. quasi del tutto fumato (un sigaro). ojetti, i-383:
spolpa. 4. unito con un agg., gli conferisce valore superi.
canzonare il prossimo, dandogli a bere un monte di fandonie che il prossimo si
agli addetti allo spolpo verrà fornito in uso un grembiule di cuoio. = deverb
vigore, forze, energia, potenza (un popolo o, anche, il mondo
fosser spolsi / e non raccolto l'un con l'altro sangue, / forse tal
ex-, con valore privai, e da un denom. da polso (v.
). essere fradicio d'acqua (un terreno). vocabolario di agricoltura [
smeriglio macinato minuto e lo metto in un vaso pieno d'acqua quale faccio intorbidare
quale faccio intorbidare ed aspetto lo spazio di un credo sin che siano andati a fondo
destramente l'acqua... in un catino..., lascio andar in
2. privo di vegetazione (un terreno). giuliani, i-424:
campo. -fradicio d'acqua (un terreno). s. palma,
privo dei graticci concavi che si aggiungono a un carro per allungarlo e renderlo più adatto
2. per estens. passare immediatamente a un altro argomento. l. bellini
, / procede fresco e lento / un fiume immenso. / la terra gli fa
giovanile che ci spingeva al combattimento ideale, un prepotente bisogno di aria nuova, un'
dell'arte. bacchelli, 13-216: è un signore tutto civiltà e cortesia, tanto
civiltà e cortesia, tanto che quando un villano riottoso vien corretto o una famiglia
l'intelletto, entusiasmare l'animo (un sentimento, un autore o la sua opera
entusiasmare l'animo (un sentimento, un autore o la sua opera o la
spoltrisce l'anima e la gitta in un vivo concitamento, sì che tutte le sue
più vivace e adeguata la recitazione di un attore. gramsci, 6-349: sono
bruno, 3-693: quando aviene che un poltrone o forfante monta ad esser prìncipe
purgar della forfantesca poltronaria, a fine che un tale non presieda. =
, con valore intens., e da un denom. da poltrone (v.
, con valore privat., e da un denom. da poltrone (v.
d'avvertire il disgusto che deve provare un magnifico divano di panciuta gravità...
chiese, ecc., costituito da un lungo bastone alla cui estremità è collocato
lungo bastone alla cui estremità è collocato un ciuffo di piume o, anticamente,
code di volpe, liberamente pendenti da un lungo manico. serve specialmente per ispolverame
spolveraménto, sm. rapida pulizia di un locale, di un mobile; spolverata
rapida pulizia di un locale, di un mobile; spolverata. cantoni, 228
. { spólvero). pulire dalla polvere un mobile, un ambiente o un
pulire dalla polvere un mobile, un ambiente o un oggetto, usando un panno
un mobile, un ambiente o un oggetto, usando un panno o
, un ambiente o un oggetto, usando un panno o un piumino.
oggetto, usando un panno o un piumino. allegri, 258:
/ con lestezza vi getta su un mantile, / sbattutol prima, ripiegato al
dentro del le quali sia un vaso pieno d'acqua...,
vere galleggiare che par proprio un velo. fagiuoli, xiv-134:
sp., 32 (547): un vecchio più che ottuagenario, dopo
capelli. gualdo priorato, 3-ii-77: un reo..., dovendo esser decapitato
.. come se andar dovesse ad un festino volse vestirsi, pulirsi, farsi
aiata e spolverar que'mannelli, è un disio. vocabolario ai agricoltura [s.
minutamente. -levare via con un tocco leggero. arpino, 5-113:
di una serie di ugelli che dirigono un forte getto di aria compressa sulla pelle
spolverando incessantemente queste pietre, dà loro un aspetto di morta purezza. fenoglio,
purezza. fenoglio, 5-ii-495: soffiava un vento leggerissimo che spolverava i lastroni di
la vegetazione. paotieri, 2-191: un vento pazzo soffiò via le nuvole, e
contorti. -calcare una strada (un veicolo). jahier, 2-79
restare che spolverarsi le mani: avere finito un lavoro impegnativo. pratolini, 8-97
terzo piano, per cui tra un mese, coperti che fossero, non sarebbe
, 16-ii-107: possi aver per marito un satiraccio / sgherro, vecchio, squarquoio
delle bastonate'. fagiuoli, xv-81: un pio benefattor colle sassate / che gli spolveri
fanfulla non pregavano se non pel timore d'un gran partigianone ch'egli aveva in spalla
adulteri protervi lo ficcarono a tradimento in un sacco, che appiccarono a un trave,
in un sacco, che appiccarono a un trave, dopo averlo bene spolverato col
sgualdrine d'oggi che non sanno neanche fare un prilletto su un piede.
non sanno neanche fare un prilletto su un piede. 6. possedere carnalmente
donna. salvini, 6-108: in un altro luogo sileno 'diacrotein', battere e
in significato osceno usurpa: tutti quanti un per volta spolverastela! 7.
spolverastela! 7. tirare fuori un oggetto che non si usava più da
il badiale calepino. -frequentare assiduamente un luogo per svolgervi l'attività, le
operaie. 8. rileggere attentamente un libro, compulsare. oddi, 2-23
codesto professore spagnuolo aveva spolverato più d'un libro, mentre con sì pronta franchezza portava
memoria del tasso; spolvera a nuovo un po'di erudizione liceale al palatino e sul
. -esaminare, consultare attentamente un archivio alla ricerca di libri o documenti
al talamo, viva dio, è un po'troppo. -descrivere un'opera d'
-descrivere un'opera d'arte, senza darne un giudizio. - anche assol.
fu dipinto e sulle cose che rappresenta un quadro. 9. mangiare tutto
saccenti, 1-2-229: caccia fuora il romito un buon panetto, / lo piglia il
107: giannaccio aveva già preparato un catino di vermicelli al sugo e un
un catino di vermicelli al sugo e un diluvio di braciole di maiale in gratella,
in gratella, che furono spolverate in un baleno dalla chiassosa brigata. palazzeschi,
correre in cucina dove la frittata rendeva un bel colore dorato. pratolini, 10-241:
tutto quanto; svaligiare una casa, un magazzino svuotandoli compieta- mente; depredare,
eredi ebbero spolverato anche 1 ragnateli, un canonico di san lorenzo, un monsignore
ragnateli, un canonico di san lorenzo, un monsignore influente, pensò a sistemare la
torino'. 12. esaurire in fretta un prodotto messo in vendita. linati,
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da polvere (v.)
dell'indaco finemente polverizzato, involto in un pannolino, spolveralo per tutta la pelle che
-ricoprire il terreno o una superficie con un sottile strato o manto (la neve
li spolvera. idem, 7-256: un nevischio, che par cipria, spolvera appena
coverta del barco. -illuminare con un fascio di luce. de pisis,
2. per estens. sorpassare un veicolo, lasciandolo indietro di un notevole
sorpassare un veicolo, lasciandolo indietro di un notevole tratto; superare nettamente qualcuno nel
in modo quasi impercettibile l'opera di un seguace (un modello artistico).
impercettibile l'opera di un seguace (un modello artistico). r. longhi
4. dis. tratteggiare i contorni di un disegno sul carb. croce, ii-5-74
in partic. perché arido, secco (un terreno); frantumarsi, sminuzzarsi
, sbriciolarsi (una sostanza, un minerale). filarete, 1-i-68
, con valore intens., e da un denom. da polvere (v.
polvere e dallo sporco più evidente di un locale, dei mobili, di un
un locale, dei mobili, di un vestito (e il gesto che si compie
qualche strofetta. poi comincia a slacciarsi un fermaglio, si sfila la veste e la
sottabito desse una spolveratina al mobilio d'un immaginario salotto. = deriv.
, 9-367: monsignore curva il capo di un grigio cipria, che pare una spolverata
. spolveratina. montale, 3-203: un bel tegame di funghi rossi, lavati col
verdicchio, mezza patata, mezzo pomodoro, un cuore di sedano, un pizzico di
pomodoro, un cuore di sedano, un pizzico di zenzero, una goccia di rum
, agg. ripulito dalla polvere (un oggetto); spazzolato (un abito)
polvere (un oggetto); spazzolato (un abito). cicognani, 1-89:
-spolverato a nuovo-, fatto sembrare nuovo (un oggetto vecchio) oppure innovativo, originale
vecchio) oppure innovativo, originale (un argomento trito o un atteggiamento inveterato)
, originale (un argomento trito o un atteggiamento inveterato). carducci, iii-23-238
. -per simil. ricoperto da un sottile manto di neve o di brina
-costellato qua e là di piante (un luogo). marinetti, 2-i-196:
nuvola dilacerata che mi lasciò scorgere d'un tratto il più angelico tra i visi dell'
2. figur. che esprime un particolare stato d'animo (lo sguardo
femm. -trice). che spolvera un oggetto, un mobile, un locale o
). che spolvera un oggetto, un mobile, un locale o un vestito.
spolvera un oggetto, un mobile, un locale o un vestito. carducci,
oggetto, un mobile, un locale o un vestito. carducci, iii-27-142: con
per spolverare. marinetti, ii-467: un attore, cameriera del pianoforte,..
spolveratura1, sf. pulizia di un ambiente, di un mobile, di
sf. pulizia di un ambiente, di un mobile, di un vestito dalla polvere
ambiente, di un mobile, di un vestito dalla polvere o dalla sporcizia superficiale
ripulitura delle pareti o della facciata di un edificio o di un monumento.
della facciata di un edificio o di un monumento. d'alberti [s
si mise a ridere a vedere dentro un posto così sporco, buio e confuso un
un posto così sporco, buio e confuso un distintivo come quello, sinonimo di ordine
e facciate di edifici. -restauro di un dipinto consistente nell'asportare la patina che
alvaro, 5-287: quando uno ha un dolore, svanisce quella spolveratura di italiano
riscoperto [bustini] la vecchia vienna un po'prima degli altri, ha studiato
'canzone del fi'aldobrandino'che, per un ricco assieme di fatti, evidentissimi attraverso
aceto forte, e dopoi spolveregiale con un poco di pevere pesto. =
ordine, t'ingegnerai di formarlo con un poco di spolverezzo di carbone sottilissimo.
spolverizo, overamente mettendo la sceda sopra un tellaretto della grandezza della stessa carta.
vivono, hanno le ville fatte sopra un altro spolverezzo, che le servon loro
risparmiare, perché con una insalata e con un pane vi si ricoverano. -per
perché di me possiate fare, / mandovi un spolverezzo di me stesso.
vale ricavar collo spolvero, che è un foglio bucherato con ispilletto, nel quale è
di carbone o di gesso legata in un cencio, che si chiama lo spolverizzo.
, 1-34: 'spolverezzo', 'battispolvero': è un bottone o sacchetto di pannolino fino e
dalle croste più cavata o deposta da un minerale. tenaci degli antichi ritocchi
spolverine, veli impenetrabili, ci avevano un poco disgustati dell'automobile. 2
polvere sollevata dalle auto (attualmente indica un soprabito leggero non molto lungo da mezza
gucchie d'argento. panzini, iii-673: un grosso signore di mezza età, con
abituali... facevano forse parte di un rito. = comp. dal pref
, con valore privat., e da un deriv. da polvere (v.
per lo più ricavata o depositata da un minerale. targioni pozzetti, 12-7-236:
sollevato dal mare per l'azione di un vento violento. zucchetti, 49:
: dare la sentenza definitiva, ratificare un accordo, una deliberazione. einaudi
non vi è ancora intesa su di un punto del trattato austriaco. 4
tale polvere, di solito fornito di un coperchio bucherellato. 5. contenitore usato
ecc., sui dolci, dotato di un coperchio con piccoli fori. 6
a viareggio. slataper, 2-170: ce un chiaro di luna che vi si immerge
spolverio di capelli che lo facevano sembrare un ritratto alla rem- brandt, guardava in
con quel suo spolverìo di conoscenze, un solo pane commestibile. = comp.
, 20-585: nel predicare pare come fosse un cotale spolverezzaménto di piedi spirituali, mentre
2. leggere, studiare con grande cura un libro. lettere al magliabechi cxxxlv-ii-1080:
dal terriccio, sbattendo ripetutamente le ali (un volatile). landò, 1-55
spolverezzati. v lancéllotti, 46: un piatto reale di fette di stunone..
dis. nella tecnica dello spolvero, cospargere un cartone con polvere di carbone, con
quell'operazione, mercé la quale si trasporta un disegno da un foglio di carta a
la quale si trasporta un disegno da un foglio di carta a una parete, tavola
su una superficie in modo da formarvi un sottile strato, in partic. un
un sottile strato, in partic. un condimento, una spezia finemente macinata su
capo. biringuccio, 2-120: con un spolvero, perché la [terra della
negri, 1-146: fattosi portar avanti un gran pezzo di cacio,...
cominciò a scavarlo col coltello, facendone un mucchio sopra d'un piatto; poi spolverizzandogli
coltello, facendone un mucchio sopra d'un piatto; poi spolverizzandogli sopra quantità di
boni, 262: sulla guarnizione sgocciolate ancora un pochino di sugo e spolverizzate un pugno
ancora un pochino di sugo e spolverizzate un pugno di parmigiano. -per estens
far la faccia bella / bianca più ch'un ermellino / solimato e frassinella / biacca
ed appeso / di squillette d'argento un serto al collo. pascoli, 497:
1-274: non troverete oggi fra mille / un uomo che 'l malcontento non adopre /
circa venti cm ed è dotato di un paio di appendici anteriori (il secondo
degli 'stomatopodi'. la 'squilla mantis'è un animale piuttosto snello, che ricorda quell'insetto
di timbro chiaro, vibrante, intenso (un canto, un suono, un'emissione
vibrante, intenso (un canto, un suono, un'emissione di voce, anche
vi-544: costui, salito su con un parlare predicatoresco e con voce isquillante, diede
diavolo. salvini, vii2- 5: un musico senese di acuta e squillante voce si
soprannome. carducci, iii-5-299: stupirebbe un non toscano... se udisse venirsi
certe stanze del poliziano e del medici in un rispetto intonato con voce piena e squillante
. -con riferimento al verso di un uccello. n. agostini, 4-5-59
ai nidi. 2. che emette un suono acuto, limpido, argentino (
, egl., 4-216: tu odirai un pastor che, quando mena / il
. verga, 8-582: veniva spesso in un carrozzino elegante, sempre alla stessa ora
prepotente. -che tintinna o produce un suono breve e acuto quando viene mosso
acuto quando viene mosso o percosso (un oggetto metallico0 di vetro). pascoli
urtassero tutto intorno. -accompagnato da un sibilo acuto (il lancio delle granate
risposta all'inutile domanda si perse in un volo squillante di granate da settantacinque.
particolarmente acceso, vivace, sgargiante (un colore). soffici, v-5-535:
. moravia, 23-160: noto un intenso brulichio di gente che la passione degli
-che ha tinte vivaci, sgargianti (un indumento). arbasino, 3-216:
fiume aspettare ad ore ad ore che un pesciolino becchi il suo amo e si lasci
pisis, 3-235: quella mattina con un bel sole squillante dell'anno nuovo,
in rue des santis-pères vide venirgli incontro un cavallo bianco. -ben pronunciato (
squillanti tettine. 4. vivace (un vino). sinisgalli, 3-12:
squillante. 5. che ha un tono allegro, gioioso, vivace o che
squillante (e temo anche stridente) come un grido di guerra. de roberto,
ella si gettò su quest'ultima; era un inno squillante; la smentita dell'accusa
una notizia con risalto anche eccessivo (un giornale); altisonante (un titolo)
(un giornale); altisonante (un titolo). vittorini, 2-7:
.. sognai che l'otturazione esplodeva come un piccolo vulcano e saltava in aria.
l. bellini, 1-152: d'un suon così squillantemente bello / ch'ei
. squillare1, intr. emettere un suono acuto e vibrante in seguito a
musicale, in partic. una tromba o un corno). tornielli, 480
. boito, 125: squilla repente un coro / di trombe, entrano i paggi
* amorose faville, / lascia tacere un po'tua maggior tromba / ch'i'fo
, in partic. da una tromba (un segnale, un motivo musicale).
da una tromba (un segnale, un motivo musicale). garibaldi, 2-391
le note della ritirata. -emettere un segnale forte e acuto (il clacson di
e in largo sui campi... un fischio di vaporiera. 2.
forti e scanditi (una campana, un campanello). fantini, il-yy:
annunzio, iv-1-119: la campana squillò; un applauso risonò per tutte le tribune.
-sostant. carducci, iii-1-272: un valletto a lo squillar noioso / che lo
, 1-192: annunciato dallo squillare di un campanello, un sacerdote vestito di una
annunciato dallo squillare di un campanello, un sacerdote vestito di una pianeta d'oro
-per estens. tintinnare rumorosamente (un corpo metallico percosso); risonare di
sulle spalle al passo. -emettere un forte trillo o un altro tipo di segnale
passo. -emettere un forte trillo o un altro tipo di segnale prodotto meccanicamente o
di segnale prodotto meccanicamente o elettricamente (un campanello d'uscio, un dispositivo d'
elettricamente (un campanello d'uscio, un dispositivo d'allarme, una sveglia,
dispositivo d'allarme, una sveglia, un apparecchio telefonico, ecc.).
, xi-137: uno di quei giorni, un pomeriggio presto, che la casa era
weltanschauung *. -richiamo stridulo di un uccello. pascoli, 172: suona
uccello. pascoli, 172: suona un nitrito tremulo d'uccello, / come starnuto
mai è venuta la moda di vedere un grande avvenimento, un gran benefizio all'italia
moda di vedere un grande avvenimento, un gran benefizio all'italia ad ogni sternuto
ad ogni sternuto del papa o d'un principe. barilli, 9-191: le idee
..: allora ogni starnuto diventa un grido di guerra. 5.
starnuto: quello che si limita a un legame puramente esteriore, ipocrita e affettato.
» e firmava « la consorte che un poco starocca (p) dal male »
, con valore intens., e da un denom. da tarocco.
fu dal re provisto il duca visnievieski d'un starostato. = deriv. da
(a piedi, a cavallo o con un veicolo), a una competizione di
2. cinem. fotogramma iniziale di un film. = voce ingl.,
! » lo starter, ridendo, immerse un bicchiere in un secchio, e aspettando
starter, ridendo, immerse un bicchiere in un secchio, e aspettando al varco colui
nelle lampade fluorescenti, dispositivo formato da un reattore e da una lamina bimetallica che
interruttore termico e la cui apertura determina un aumento della tensione normale che innesca la
(stasamento), sm. sfasatura di un con dotto.
stasare { stasare), tr. liberare un organo cavo o un meato dalle sostanze
, tr. liberare un organo cavo o un meato dalle sostanze o dagli umori nocivi
narici. 2. liberare da un ingorgo, da un sedimento, da un
2. liberare da un ingorgo, da un sedimento, da un ristagno un condotto
un ingorgo, da un sedimento, da un ristagno un condotto o una tubatura con
da un sedimento, da un ristagno un condotto o una tubatura con strumenti o
a stasare il lavandino del gabinetto con un ferro da calza. = comp.
da spazzole rotanti azionate manualmente o con un motore. = nome d'agente
{ staratura), sf. lo stasare un condotto, una tubatura.
altri umori secreti o escreti dalforganismo in un distretto corporeo. -in partic.
nell'intestino; presenza di calcoli in un organo. d'alberti [s.
qui si è presentato nelle vesti d'un paralitico. 4. figur. condizione
organizzazione del partito, ma hanno certo un po'distolto le nostre forze da questi problemi
, 7-214: una 'cultura', un momento o un altro dell'evoluzione (o
una 'cultura', un momento o un altro dell'evoluzione (o involuzione,
involuzione o stasi) di una 'cultura'è un sistema di idee fissate, costituite.
costituite. -incapacità di ulteriore sviluppo in un processo logico. b. croce
tranquillità; sospensione delle attività o di un particolare compito o di un'azione.
della fine (gli dò al più tarai un anno o due in ditta),
. 6. stato in cui un sentimento o una facoltà intet- tuale o
teatro greco, canto corale che separava un episodio dall'altro e
in testa. bacchetti, 1-iii-306: se un modo e un detto di luca verginesi
bacchetti, 1-iii-306: se un modo e un detto di luca verginesi entrava in testa
-venire in mente, nascere un'idea, un proposito. fagiuoli, vi-57: mentre
ebbreo. -difficilmente domabile, indocile (un animale). soderini, iv-112:
jeroftalmi, che sono quelli che hanno un occhio dissimile all'altro,...
ma animosi e bizzarri. -essere un lavare la testa ai cani: essere cosa
perdere tempo a smontare la cabala. è un lavar la testa ai cani.
-fare a qualcuno la testa come un cesto: frastornarlo. bacchetti, 1-iii-689
. bacchetti, 1-iii-689: se parlaste un poco più chiaro, non sarebbe meglio
meglio? m'avete fatta una testa come un cesto! -fare girare, far
in partic. professionalmente, cacciandolo da un posto di responsabilità e di rilievo.
la mia man sterminatrice / uccisi a un colpo eteocle e polinice. -fare
era corsa la cosa, e che un lavoro simile a questo non doveva essere fatto
non doveva essere fatto per consiglio di un solo. lupis, 3-19: questa istessa
e a tomaso moro si mozzasse sopra di un palco il capo, perché avevano fatto
capo, perché avevano fatto testa ad un maritaggio, contratto con le forme de'
, perché la nostra vita è come un giuoco di tavogliere, nel quale chi sa
, 1-154: ei disse una volta ad un suo ministro, che gli volle far
volle far, come si dice, un giuoco di testa: 'los principes tienen
contro i cappucci, sarebbero incapaci di torcere un capello a coloro che li portano.
marte] la testa, siccome ad un briccone. galileo, 1-1-122: nella qual
, 39-26: non nego a priori che un cambiamento di governo potrebbe migliorare certe condizioni
. brusoni, 758: non perduto un momento di tempo, si mise alla
la testa: far credere qualcosa; provocare un atteggiamento, indirizzare a un comportamento.
; provocare un atteggiamento, indirizzare a un comportamento. s. cavalli, lii-4-330
: convincersi di qualcosa; ostinarsi in un comportamento; credere di poter fare qualcosa
voleva altro per montar la testa a un poeta. bacchelli, 1-ii-69: con questa
, non gli montate la testa, che un giorno o l'altro non si metta
, salire il sangue alla testa: venire un forte, improvviso impeto di rabbia.
tutto il sangue alla testa, dette un sospirone di sollievo e stimò inutile intervenire
convince del contrario, mi distoglie da un pensiero. massaia, x-148: se
n. ginzburg, i-1309: -scendo un momento a vedere il cavallo. -lui non
. bernari, 3-18: io non sono un signore dissi, sono un cliente alla
io non sono un signore dissi, sono un cliente alla buona... che
s'io mi parto, non ti resta un uom che sappia dove egli ha la
1788] [tommaseo]: d'un grande ignorante o balordo si suol dire:
e esaminate da sé. qui testa vale un po'cuore e coscienza. periodici popolari
testa. verga, 8-10: udivasi un tramestìo dietro quell'uscio; un correre all'
udivasi un tramestìo dietro quell'uscio; un correre all'impazzata, quasi di gente
. ungaretti, xi-30: cesare poteva avere un capriccio, non era certo uomo da
resto, in egitto era venuto a compiere un preciso dovere di romano. cassola,
(ii-112): ruppi la testa ad un maestro mio, / che pur intorno
di due o tre righe di prosa fanno un affare di prima importanza e rompono la
in partic. in una caduta, in un incidente. -anche: con valore attenuato
tradito dalla moglie, dal marito o da un amante. pratolini, 3-34: parlammo
dire, tagliare la testa al toro con un sol colpo. pavese, 11-i-607:
uffici ed in fabbriche e ivi danno un rendimento uguale perlomeno al salario ricevuto,
fratello del nostro eroe, ha profittato di un testa a testa avuto con lui per
. -testa per testa: uno contro un altro (nello scambio di prigionieri)
essere: e teste come la testa d'un conte duca, ce n'è una sola
più avanti, quando avessimo potuto tirare un po'su testa. -togliersi dalla
non verrebbero in testa, a nsarci un anno. bacchetti, 1-ii-256: al confidente
olio, grano e cose simili, è un lavare la testa a un asino tignoso,
simili, è un lavare la testa a un asino tignoso, che si perde il
per quelle. de sanctis, ii-1-5: un dì volsi un po'la mia testolina
de sanctis, ii-1-5: un dì volsi un po'la mia testolina e vidi vicino
mia testolina e vidi vicino a me un lazzarone, che stava tutto disteso per
quella testolina. moravia, 14-100: è un cane che, in senso canino,
mano una berretta rossa da commendatore con un bavero di pelle. arbasino, 23-824:
miglior regalo che si possa fare a un autore è il silenzio. chiesa, 5-51
e quei peducci / e metti or ora un paiol d'acqua al fuoco, /
fuoco, / e allor che bolle tuffaveli un poco, / ma gua'che nel
trappola per i topi. -pezzo di un vaso di terracotta frantumato. palladio volgar
2-14: si tagli lievemente, cioè fenda un poco 'l garzuolo dentro, e
oggetto di disposizione testamentaria, disponibile (un bene). tommaseo [s.
sperimentalmente; che può essere oggetto di un test, in partic. psicologico o medico
di conchiglia, di guscio calcareo (un mollusco). - anche sostanti mattioli
ed i bagnanti non hanno che a portarseco un coltelluccio per staccare dai grebani e dai scogli
volgar., 1-39: fa sopra loro un palco di smalto, o di testaccio
orecchio che non è lunga più di un decimo del corpo. questo animale si trova
sola o poche spire; vi appartiene un numero limitato di specie. =