e quella perspicacia gentile che è pure un bel pregio del tuo singolarissimo ingegno di
la qualità e il valore estetico (un prodotto artistico, un'opera letteraria)
d'omero, avendo dinanzi agli occhi un esempio singolare d'invasamento in questo genere,
in questo genere, nella persona d'un mio concittadino allora vivente. -contraddistinto
talvolta anche in modo specifico a qualcuno (un favore, un aiuto, un beneficio
specifico a qualcuno (un favore, un aiuto, un beneficio, spesso in formule
(un favore, un aiuto, un beneficio, spesso in formule di richiesta
adesso, se vuole. -mi farebbe un piacere singolarissimo. imbriani, 3-138:
piacere singolarissimo. imbriani, 3-138: un po'di nudo, signori pittori, un
un po'di nudo, signori pittori, un po'di nudo per grazia vostra singolare
(la stima, l'ammirazione, un riconoscimento di merito). dante,
ii-5: chi... vuol guardare un castello o uno monastero, singoiar cura
deboli composizioni. -molto intenso (un piacere, un sentimento di gioia,
-molto intenso (un piacere, un sentimento di gioia, una pena)
profondo affetto; carissimo, fraterno (un amico). s. gregorio magno
ciba. gemetti careri, 1-v-136: un altro singolare uccello vien detto colo-colo. di
incerto e misterioso di don abbondio fece un contrapposto sinolare ai modi gioviali e risoluti
, 1-72: mi andavo convincendo, come un pazzo e uno stolto che ero,
neutro. cesarotti, 1-xvii-313: è un po'singolare... che dal tempo
forma che si discosta dall'usuale (un oggetto, un elemento naturale, ecc.
discosta dall'usuale (un oggetto, un elemento naturale, ecc.); insolito
, 152: nasce in questo paese ancora un altro fructo molto singulare, el qual
mio. muratori, 7-v-37: parve ad un singolare e dottissimo amico mio..
. che ha comportamenti, atteggiamenti o anche un aspetto inconsueto; strano, bizzarro.
, iv-1-164: aveva la pelle d'un color singolare, d'un pallore tra verdognolo
pelle d'un color singolare, d'un pallore tra verdognolo e violaceo. g.
zanotti, 1-7-35: qui ha luogo un ammaestramento del bembo, e ciò è
-ant. soggetto singolare, quello che indica un singolo individuo determinato. genovesi,
definito, chiamasi singolare, come 'cicerone fu un console vanaglorioso'. 12.
formale, quella che ha come soggetto un essere determinato (per esempio 'questa
, ma non a te né a un altro singulare uomo. buti, 3-528:
: rispetto alle cose speculative, sorgeva un disprezzo per l'osservazione minuta dei fenomeni
la ragione che nelle criature ben basta un nome o due e insino in tre;
distinto è in una determinata relazione con un altro concetto distinto; e singolarità che
insolito, originale o anche bizzarro di un fatto, di un comportamento, di un
anche bizzarro di un fatto, di un comportamento, di un atteggiamento psicologico,
un fatto, di un comportamento, di un atteggiamento psicologico, ecc. g
rallegrai molto più dell'essermi abbattuto a conoscere un umorista il quale, con la singolarità
del caso, non potè difendersi da un moto istintivo di sgomento e di stupore.
ungaretti, xi-216: comacchio l'idea d'un borgo montano la può dare; né
osservabile e ridicola con un'inconveniente singolarità, un vestito aveva ch'era piuttosto da uomo
o, come oggi si direbbe, un eccentrico. 5. gramm.
. 6. matem. caratteristica di un ente geometrico o analitico che presenta una
che i matematici chiamano una 'singolarità', un non-luogo, dove cessano spazio e tempo e
oracoli. 5. attribuire a un autore o a un artista caratteri di
5. attribuire a un autore o a un artista caratteri di originalità e peculiarità rispetto
a singolarizzare la situazione del domenichino chiamandolo un 'quattrocentista sperduto nel '6oo \ 6
), agg. contraddistinto da un segno convenzionale. c. dati
'fecit'. 2. distinto rispetto a un tutto. b. croce, ii-2-58
fantastici. 3. caratterizzato da un aspetto o da una qualità del tutto
ventimila abitanti della detta città, in un palagio d'essa città detto campidoglio, avanti
d'imaginare singoli esempi, i quali concernano un tale proces singólto e deriv
in misura notevole o anche straordirente ai un cristallo. naria, eccezionale, fuori
pio luogo dei mendicanti fu similmente cantato un oratorio, la cui musica fu fatta
sonora. d'annunzio, iv-1-519: un sorriso singolarmente dolce apparve su la bocca
teoria degli insiemi, insieme che contiene un unico elemento. 3. agg.
volta reagisce con le cellule tumorali in un processo di ossidazione provocandone la distruzione.
è singolo. fenoglio, 5-i-700: un ragazzo di johnny urlò e mostrò i suoi
, [il disco] sarà preceduto da un singolo che verrà pubbli lizzarsi
il padrone è sempre una singola persona o un gruppo di persone, oppure conosce situazioni
o morale della persona, o di un corpo di persone, od oggetto qualsiasi.
. ciò che è vero fino a un certo punto, poiché il singolo può associarsi
cambiamento. 3. costituito da un solo elemento; semplice. tecchi,
una sola persona in quanto provvisto di un unico letto (una camera d'albergo,
, uno scompartimento nel vagone letto di un treno, ecc.). -anche
. maccari, 103: mandami un cenno di adesione e ti prenoterò un singolo
mandami un cenno di adesione e ti prenoterò un singolo nel vagone letto. 4
leggera imbarcazione da regata, condotta da un solo vogatore. migliorini [s.
musicali. è considerato individualmente (un oggetto, un ente, ecc.
è considerato individualmente (un oggetto, un ente, ecc.; anche in
ecc.; anche in unione con un agg. distributivo per rafforzarne la funzione
significativa, vissuta come fallimento, e un certo grado di emancipazione sociale ed economica
. g. rucellai, 9-105: un gran fiume di sangue, / con maggior
guevara], iii-162: tosto che fa un poco di marea o che si placano
/ la finestra turchina impallidisce / tra un singultaré di stelline rosse. = voce
tuo cruccio e per ogni tuo dolore con un gran ripetìo, con un singultìo continuato
dolore con un gran ripetìo, con un singultìo continuato. 2. insieme
puro canto e rimbalzò rinfranto / in un immenso singultìo sonoro. = deriv.
. emettere versi striduli e intermittenti (un uccello). pirandello, 7-75:
). pirandello, 7-75: a un tratto, un assiolo, da presso,
pirandello, 7-75: a un tratto, un assiolo, da presso, emise un
, un assiolo, da presso, emise un 'chiù'languido, accorante; da
'chiù'languido, accorante; da lontano un altro gli rispose, come un'eco
eco, e tutti e due seguitarono per un pezzo a singultar così, nella chiara
da testimoni, attestante la stipulazione di un contratto o, in genere, il regolamento
di qualche radio. -emesso (un lamento). mascardi, 2-387:
ad unirsi insieme. gozzano, 572: un enimma più forte ci tormenta: /
conduttori dello spirito. -che è un valore spirituale universalmente riconosciuto. salvini,
14. infuso profondamente nell'animo (un sentimen- to). panfilo volgar
volto, l'atteggiamento della persona (un sentimento, uno stato d'animo).
da quelli che misurano la gentilezza d'un paese dalle risposte di un qualche vetturino
la gentilezza d'un paese dalle risposte di un qualche vetturino o di un qualche lachè
risposte di un qualche vetturino o di un qualche lachè. goldoni, ix-49: la
mercanzie, saranno puniti con detenzione di un mese almeno e di un anno al più
con detenzione di un mese almeno e di un anno al più. faldella, i-2-65
vasta eco, tanto da essere noto a un gran numero di persone (la fama
(la fama di una persona o di un evento); condiviso da moltissime persone
lo mondo, [dario] armò un grande essercito. oliva, i-2-391: la
non rinnegarne nessuno. -diffuso presso un vasto pubblico (uno scritto o i
uno scritto o i suoi contenuti, un giornale, un editto). piccolomini
i suoi contenuti, un giornale, un editto). piccolomini, 1-95:
ii-4-147: ballata fatta da poeta letterario sur un avvenimento privato che dovè toccar la fantasia
. 16. usato correntemente (un idioma); ampiamente seguito (un
un idioma); ampiamente seguito (un uso) o posseduto e condiviso (una
, i rami o le radici di un albero); che ha un'ampia chioma
); che ha un'ampia chioma (un albero). g. landi
egitto inferiore tiene forma e similitudine d'un triangolo o più tosto d'una mano coi
rami sparsi / coprir il dorso d'un alpestre monte. -distribuito disordinatamente su una
distanza fissata. -allargato all'orlo (un recipiente, un tubo, una canna
-allargato all'orlo (un recipiente, un tubo, una canna); strombato
sparse, davano senz'altra sottocoppa, un di qua e l'altro di là,
alla bocca. -ampio (un mantello). salvini, 13-274:
non raggruppato; posto a sensibile distanza (un edificio o un albero rispetto ad altri
a sensibile distanza (un edificio o un albero rispetto ad altri, un centro abitato
edificio o un albero rispetto ad altri, un centro abitato, un elemento naturale)
ad altri, un centro abitato, un elemento naturale). gemelli careri,
-costituito da abitazioni non raggruppate intorno a un centro (un insediamento); dislocato su
non raggruppate intorno a un centro (un insediamento); dislocato su una vasta
; dislocato su una vasta estensione (un accampamento). f. vettori,
-per estens. edificato in grande quantità in un territorio.
mare (gli scogli, anche in un contesto figur.). baretti,
(una specie animale, una roccia, un insediamento umano, un'industria o un'
riconoscere che ciascuno d'essi popoli ha un naturai diritto alla propria felicità, né
propria felicità, né può senza ragione l'un popolo opprimere l'altro e spogliarlo della
d'urbino, il quale par che sia un refugio a tutti quelli che, privi
non racchiuso entro la tradizionale cornice (un gruppo di novelle); presente qua e
questa. patrizi, 3-178: fu l'un de'modi questo, di scrivergli [
non organicamente sistemate o non dedicate a un unico argomento. 21. non trattato
che s'incontra ripetuto qua e là (un errore o, anche, un abbellimento
(un errore o, anche, un abbellimento retorico). guidiccioni, 5-120
-che ha sviluppo autonomo e divagante (un tema o una vicenda narrativa).
diversi bilanci. -incidentalmente espresso (un giudizio). calvino, 10-73:
in molte persone o a esse attribuito (un pregio, una virtù, anche un
un pregio, una virtù, anche un vizio, una serie di colpe o
vii-149: sarebbe necessario di procedere ad un nuovo censimento di tutti i comuni,
. -che sta qua e là in un vasto spazio; non riunito, non
citta, di una regione, di un territorio; stanziato in parti diverse di
di una regione o di uno stato (un esercito); sparpagliato.
gruppi dislocati fra altre truppe o in un territorio alquanto vasto (soldati che si
i ghibellini preparati, ordinati e da un capitano prattichissimo di guerra quale era il conte
gli accumulati corpi, e scorge a un tempo / sparso e più raro e più
là nella ricerca vana della meta (un cammino). petrarca, 161-1:
. 29. non rivolto a un oggetto determinato, ma vagamente, a
1-314: cadon vinte le membra, un sopor lento / mesce il creato, e
già cosa dura, / e me tenne un, ch'or son diviso e sparso
ch'or son diviso e sparso) / un sasso a trar più scarso / carne
a uno intelletto così sparso et a un uomo così occupato, com'io sono ora
pronto e palese. / di limo un manto avea sparso di fronde. beccuti,
. pieno di ostacoli, di asperità (un sentiero, anche con riferimento metaforico al
if vero. -irto di difficoltà (un affare). cesarotti, 1-xviii-315:
tanto private che pubbliche il veder che un affare il più complicato e scabroso,
. malaparte, 7-323: l'interprete era un 'sonderfùhrer'piccolo e magro, di
ricordavano il pelo degli agnelli, di un biondo scuro, fitti fitti e ricci
animali. sannazaro, iv-73: aperto un sacchetto che egli di pelle di cavriuolo
di peluria. verga, 8-81: un vecchio soltanto spezzava dei sassi, seduto
dei sassi, seduto per terra sotto un ombrellaccio, col petto nudo color di rame
inzaccherato. di giacomo, i-637: un soprabito... tutto stinto e sparso
olio. -chiazzato di ruggine (un metallo). tommaseo [s.
o con immagini dipinte o stampate (un oggetto, un vestito). petrarca
dipinte o stampate (un oggetto, un vestito). petrarca, 185-10:
petrarca, 185-10: purpurea vesta d'un ceruleo lembo / sparso di rose i
di nero e ben nettamente tagliate, avrai un vaso col fondo d'azzurro di smalto
seggiola ampia e profonda, ricoperta d'un cuoio antico, sparso ai chimere pallide a
, di giardini, di alberi (un terreno, una regione); solcato da
, venga nell'aggiacciarsi a formare come un pavimento di vetro, vi si pongono
vetro, vi si pongono in cima entro un informe occhio formato d'un legno liscio
cima entro un informe occhio formato d'un legno liscio. crudeli, 2-138:
iv-1-76: certe spalle nude luccicavano sparse d'un velo d'umidore. -impregnato
saturo di profumi (l'aria, un ambiente). b. corsini,
e i mal tessuti nodi / d'un fatale imeneo. pasolini, 22-i-504: questi
nubi sparso. 38. soffuso di un colorito roseo o anche del livore dell'
. marchetti, 5-289: avean d'un fervore aere infiammata / la testa e
. -per estens. che esprime un determinato sentimento o una qualità morale.
, 1-289: alfin ei spunta, sovra un ginnetto / spagnoleggiando: gli scende un'
gote. 39. improntato a un preciso stato d'animo, a un
a un preciso stato d'animo, a un sentimento. d'eredia, 25
stilistici o moduli inventivi; improntato a un sentimento, a una condizione spirituale (
tempo, e qua e là sparsa di un cotal sale che non si disdirebbe,
, uno scritto, lo stile di un componimento). algarotti, 1-iv-34:
éaretti, 1-338: a dispetto dello stile un po'troppo trasposto e sparso d'alcuni
una promessa); non riconosciuto (un lavoro). v. ariosto,
nostra donna, chi uno sancto, chi un altro, con tanta devozione, afflictione
g. landi, 46: cleopatra un scriminale o vero un spartaca- pelli aveva
, 46: cleopatra un scriminale o vero un spartaca- pelli aveva d'un veneno temprato
o vero un spartaca- pelli aveva d'un veneno temprato. = comp. dall'
in onore di spartaco, considerato come un precorritore degli ideali rivoluzionari
'spartachiani'che ebbero tra i loro capi un figlio del vecchio liebknecht. -improntato ai
e l'unione spartachista che doveva discutere un tema analogo: 'stato marxista e anarchia'
una diceria si raccolgono da sezzo in un luogo, acciocché si renda più grave quello
, veggendo novellamente levato in argine a un guado di fiume che conveniva passarsi e
], 17: la ragazza- trascorse un mese intero all'argentario... adattandosi
.. adattandosi con gioiosa spartanità a un appartamento bicamere e andando sempre in giro
da uno solo le leggi e ad un tratto, come quelle che furono date da
. vico, 4-i-932: simigliante ad un tal parlare... fu ordinariamente
la guardia con le parole e con un romore che quasi pose di nuovo in sospetto
vita sobria e austera; che ha un carattere o un comportamento rigido e severo;
austera; che ha un carattere o un comportamento rigido e severo; impavido nell'
suoi componenti e manovali si assoggettano a un regime che sarebbe davvero ineffabile definire spartano
ineffabile definire spartano. -eroico (un comportamento). g. bianchetti,
ei vi manderebbe di tanto in tanto un gazzettino delle fogge di londra, ma
, né si partirà da voi mai per un sol punto. onde io partendomi mi
sparto in due parti, l'una farrà un camino e l'altra un altro assai
l'una farrà un camino e l'altra un altro assai diverso. 4
, 4-736: savoia stava dubbioso di dare un sì gran passo, qual era quello
particella pronom. ant. allontanarsi da un luogo o da un gruppo di persone.
. allontanarsi da un luogo o da un gruppo di persone. san gregorio
lungo della porca coll'occhio del marrone un piccolo solchet- to,...
e per li prieghi de'frati, chiamò un dì a sparte il detto giovane.
tonno. ha le foglie lunghe quasi un braccio e mezzo, strette, delicate,
madri che dànno la 'scoparina'. è un liquido oleoso e incoloro. airone [
, 17: dalla loro distillazione si ottiene un alcaloide benefico, la sparteina.
invar. geogr. linea che delimita un bacino idrografico separandolo dai suoi contermini;
montuosi. - spartiacque vallivo: quello di un bacino di pianura, in cui,
: quello che delimita il bacino di un affluente di un collettore principale. -spartiacque
delimita il bacino di un affluente di un collettore principale. -spartiacque sotterraneo: quello
. -spartiacque sotterraneo: quello che delimita un bacino sotterraneo costituito da rocce impermeabili.
e. cecchi, 9-77: potrebbe uscirne un dialogo esemplare, su uno di quei
isolarlo, e se ne è fatto un uomo di paglia assoluto fuori del tempo
fuori del tempo e dello spazio, un tipico 'ilota * da mostrare agli 'spartiate
spartifiamma, sm. invar. in un bruciatore, dispositivo metallico dotato di piccoli
. arpino, 7-81: appena un foglio di mattoni... divideva quell'
spartifuòco, sm. invar. in un teatro, sipario di metallo o di
rota che ha il potere di dichiarare nullo un matrimonio. caro, i-229: lo
, sm. divisione fra più persone di un bene o di un possedimento.
più persone di un bene o di un possedimento. bonfadio, 1-160:
di dignità -divisione della proprietà di un terreno o della signoria di un territorio
di un terreno o della signoria di un territorio fra più soggetti. -in partic.
. -in partic.: spartizione di un regno maggiore in più regni o signorie
parziale; e, trattandosi qui non di un esercito invasore ma di turbe mercenarie,
di uno spazio e in partic. di un giardino; distribuzione delle stanze in un
un giardino; distribuzione delle stanze in un edificio. -in senso concreto: la
-diversificazione delle caratteristiche geografiche di un luogo. d. bartoli, 2-1-21
ingombrata di monti, ma dove l'un dove l'altro, con ugualmente vago che
di colli e di valli si compone un infinito variare di scene che si mutano
dirittura verso favonio. -scomparto di un mobile, di uno scaffale. valli
piena di lacerazioni. -loculo di un frutto; scomparto della cella di un
di un frutto; scomparto della cella di un favo. redi, 16-viii-72:
un'altra più piccola abbiamo veduto come un fiale di pecchie, distinto in dieci spartimenti
che io arei voluto uno spartiménto in un foglio con gli schizzi delle istorie per poter
propri. l. pascoli, ii-118: un [quadro] è quello che rappresenta
intomo della medesima, che ebbero in un co'quadri il meritato applauso. bottari,
, in ciascuno dei quali è figurato un fatto evangelico. santi, ii-127: i
. lippi, 12-41: lire in un, giuli in questo, in quel carlini
quel carlini. / poi, dopo un ordinato spartiménto / di crazie, soldi e
porta è condotta geometricamente sullo spartiménto di un quadrato da varie linee perpendicolari ed orizzontali
-per estens. scansione in strofe di un componimento. tassoni, viii-2-24: io
lui. 4. divisione di un esercito in corpi destinati a specifiche funzioni
5. separazione di cose o persone secondo un criteriotosto che un semplice deriv. da sparto
di cose o persone secondo un criteriotosto che un semplice deriv. da sparto, un grecismo
che un semplice deriv. da sparto, un grecismo marinaro di omogeneità. di probabile
lama e grazioso. metallica trainata da un veicolo con tale scopo. -scansione
p levi, 5-22: ci passò accanto un trattore cingolato. si trad. bartoli
all'europea. -distribuzione ragionata di un discorso o di un argomento in più
-distribuzione ragionata di un discorso o di un argomento in più parti di un'opera
operazioni. 7. risoluzione pacifica di un conflitto. papi, i-152: lo
delle bilance d'oro sospese in cielo è un miglioramento del pensiero di omero, il
spartineve e sul telemark, smith ebbe un ruolo determinante nella diffusione della tecnica del
. doni, 4-4: avendo due amici un gran monte di grano per individuo in
gran monte di grano per individuo in un granaro,... quello spartirono per
-per estens. cedere una parte di un proprio bene. aretino, 20-115:
perché in tempo di carestia chi ci ha un poco di provviste se le tiene per
n. ginzburg, ii-693: trasse fuori un pettinedalla borsa di paglia e prese a spartirgli
e spartiva i pochi indumenti portati tra un cassettone e un armadio. fenoglio,
pochi indumenti portati tra un cassettone e un armadio. fenoglio, 5-i-725: johnny
augei tutti. arici, iii-672: un macigno antico, immenso, / che limita
spartivano il grande rettangolo. -dividere un paese o una nazione in parti soggette
spartite le colonie inglesi. -costituire un discrimine, frapponendosi fra le varie zone
fra le abitazioni o attraversando o separando un paese da un altro (una catena montuosa
o attraversando o separando un paese da un altro (una catena montuosa, un
un altro (una catena montuosa, un fiume, una strada). guido
di chiusone. 3. distribuire un compito fra più persone, per renderlo
correzione si spartisce, la quale a un solo è grandissima e insoffribile. g.
dalla testa; colfaccetta gli si leva un pochino di legno... poi si
. -scostare i rami di un albero. manzini, 12-72: stella
una finestra posticcia. -staccare un frutto dall'albero. gherardi, 1-ii-415
tu mori. 5. suddividere un esercito in reparti o colonne o gruppi
ha da far quando se vede in un modo posserlo tenere insieme, ché sempre se
mandò suoi capitani ad assaltar più paesi a un tratto. algarotti, 1-v-138: in
ardore desiderati, e poi spartirgli così in un tratto e darla a un sacco pieno
spartirgli così in un tratto e darla a un sacco pieno di vento, vantatore,
nessuno non spartisca. -rompere un legame di amicizia o d'amore.
rabbracciollo. /... / un caporal, vogliendogli spartire, / chiamò
in colera o in altra maniera, se un terzo grida « olà » con intenzion
cocco bertolli alzare una mano e appioppare un solenissimo schiaffo alla speranza. tutti allora
contesa, una rissa; far concludere un duello, una battaglia. boccaccio,
per il contrario, / e chi da un lato e chi d'altro tramaccia,
mondo e dal peccato. -rimuovere un motivo di sofferenza. gherardi, 3-48
danni. -sottrarre una funzione a un elemento grammaticale. gigli, 2-24:
. ginzburg, i-701: il mario era un ragazzo allegro, vivace, mondano,
, / riducendo a nonnulla / o ad un fil di paglia / quel più ch'
tolto a sostentare, / di far passare un bue per una maglia. mamiani,
e stiracchiate. -gramm. dividere un discorso in parti. p. segni
persone una condizione, un'attività, un modo di pensare o di vivere, l'
. debbon fra molte spartire il cuor d'un marito, soffrire il disgusto, il
i giorni. -recipr. dividersi un lavoro. b. davanzati, i-28
da loro. grafi, 3-53: è un brutto guaio, una disgrazia grossa,
antica penelope il lavoro. -affrontare un argomento conversando con un'altra persona.
persona, ed in mercato nuovo far talora un cerchio di loro e spartirsi e far
letterati italiani; bisogna che ti aggiunga un altro particolare: si spartiscono inoltre a
soffriste. -distribuirsi in più luoghi (un gruppo di persone). fr.
! -schierarsi dividendosi in colonne (un esercito). botta, 5-85:
delizioso. -dividersi in rivi (un corso d'acqua). g.
e dell'oeno. -biforcarsi (un sentiero, un anfratto). martello
. -biforcarsi (un sentiero, un anfratto). martello, 6-iii-151:
catzelu [guevara], i-307: un altro calice vi è, qual si chiama
-non essere coinvolto o compromesso in un regime politico o in un'attività o
che era stato sempre onorato! e un rubò non aveva mai avuto niente da spartire
-non essere collegato a un fenomeno o a un evento da un
-non essere collegato a un fenomeno o a un evento da un nesso di causalità.
un fenomeno o a un evento da un nesso di causalità. bonsanti, 5-272
siri, viii-690: non era questo un spartirsi la pelle dell'orso avanti che
i membri di una coppia o di un gruppo); ritirarsi. boccaccio
il circolo. -scostarsi da un luogo. meditazione sulla vita di gesù
tutte spaurite e quasi come smemorate si spartirono un poco dall'avello e sedeano tutte addolorate
una virtù, non aderire più a un modello etico o religioso. cavalca,
e cognizione di te. -sottrarsi a un compito, a un dovere. s
. -sottrarsi a un compito, a un dovere. s. bonaventura volgar.
. alvaro, 19-15: quello fu un momento strano; era come se mi
nel genere demostrativo non si fa tutta in un loco, ma spartitamente, percioché bisogna
in uno spazio se condo un determinato ordine o criterio. l
. spartitizzazióne, sf. dissoluzione di un sistema politico fondato sui partiti.
15-i-1988], 2: si è prodotto un fenomeno chiaramente degenerativo che potremmo chiamare
ex-, con valore privai, e da un deriv. da partito2 (v.
a persone diverse (un'eredità, un dominio). carducci, iii-7-218
pochi anni prima avevan fidato tre legni ad un avventuriere genovese per iscoprire quel mondo nuovo
, iv-2-1065: le mani, che un tempo avrebbero asciugato le tempie stillanti e accarezzato
spartita sul mento. -attraversato da un solco. piovene, 3-203: ricordava
ma spartiti talmente che ci resti fra l'un canale e l'altro la quarta parte
, 7-854: la pianura lombarda, di un verde tranquillo, spianata col cilindro,
di luogo continuato. carducci, iii-14-148: un padre pàolo serlogo, ravvisando nella cantica
3. sciolto, disperso (un gruppo); distribuito in luoghi diversi
famiglia, / omiam tebe e corinto d'un figlio e d'una figlia.
-in partic.: diviso in reparti (un esercito). bibbiena, 1-70:
-allontanato dal grosso per motivi tattici (un reparto). botta, 5-170:
in fazioni (una classe sociale, un popolo). siri, 1-iv-507:
segregato da altri (una persona o un animale). cavalca, 11-48:
leggenda aurea volgar., 74: dopo un mese, fece rau- nare l'apostolo
chiesa. -liberato dal marcamento di un avversario (nel gioco del calcio fiorentino
segua. -diviso da altri territori da un elemento geografico (una regione).
, ène de cristiani. ène spartuta un poco dalle aitre per un vraccio de
. ène spartuta un poco dalle aitre per un vraccio de mare. -distanziato
de mare. -distanziato (un elemento architettonico da altri). l
, mirasi in mezzo a ciascuno spartimento un quadro sostenuto da'putti con tal artifizio
la ricercata proporzione delle velocità si adatti un pendolo ad un quadrante spartito in gradi
delle velocità si adatti un pendolo ad un quadrante spartito in gradi e in minuti
de cicerone, coperti di rosso, et un altro volume, pur de cicerone,
spartizióne, sf. divisione in parti di un bene, di un possedimento, di
divisione in parti di un bene, di un possedimento, di un territorio, ecc
bene, di un possedimento, di un territorio, ecc. ojetti,
ecc. ojetti, i-164: un comunista di fiorenzuola si giustificava...
che mi tocca dalla spartizione, divento un signore ». bacchetti, 1-iii-288: capiva
dalla spartizione. -divisione di un territorio o di un paese in zone
-divisione di un territorio o di un paese in zone 6. figur.
. -estraneo o distolto da un atteggiamento spirituale o da una condotta morale
se le due dottrine camminarono alla spartita per un certo tempo, ora cominciano a mischiarsi
-ciascuno per conto suo, senza un preventivo accordo. g. m.
mia penitenza, ho stabilito di intraprendere un viaggio artistico in tutte le città, in
musica al mondo, non è stato scritto un capolavoro più sublime dell'4africana'di meyerbeer
balli mimici. carducci, iii-23-110: un altro concedeva la costituzione, ma solamente
, e con la discussione segreta; un terzo la rimandava a quando avesse ultimato
terzo la rimandava a quando avesse ultimato un suo spartito o a quando fosse finito il
3-206: con la punta del coltellino dispartisci un poco questo gesso dalla 'mpronta. poi
che devia una parte delle acque di un fiume, di un fosso o di un
delle acque di un fiume, di un fosso o di un canale.
un fiume, di un fosso o di un canale. legislazione medicea (1726
: che è addetto all'estrazione di un metallo prezioso dal minerale e alla sua
fra i partiti che lo compongono (un governo). a. reichlin
nell'ambito del pentapartito, cioè di un governo spartitorio, per sua natura incapace
per sua natura incapace di andare oltre un gioco di veti e ricatti reciproci,
in una prospettiva stralunata e funebre, un rettifilo di asfalto nero con le sue
, 6-i-390: era ciò che si dice un giovine di mondo... il
. divisione in vani dello spazio interno di un edificio. filarete, 1-i-154: in
secondo ci parrà. -scomparto di un mobile, di una parete. d
-che giace dilaniato sul terreno (un cadavere, le membra mutilate);
quindi / pur le raccolsi e sotto un vivo sasso / le chiusi io, lasso
vita. 2. disseminato in un territorio più o meno ampio (abitazioni
suo sangue sparto. -straripato (un fiume). g. villani,
poi dall'altra parte / in man d'un sati- raccio una donzella / mezzo spogliata
gioioso e degli sparti / capelli, quasi un fremito di piume, / nuvola d'
è monte! -ampiamente diffuso (un rumore). tozzi, vi-588:
, ampio, vasto (una città, un territorio). m. villani,
in un'insegna). -anche in un contesto figur. sopra un drago verde
in un contesto figur. sopra un drago verde tien l'artiglio / nel campo
tutto intorno, diviso in più moti (un tumulto); esercitato in molti luoghi
(un'attività); diffuso (un uso, anche un vizio).
; diffuso (un uso, anche un vizio). domenico da prato,
, / ben che de'cento milia un se n'arda. m. palmieri,
sparto, finalmente in italia, quasi in un suo ostello, e prevenuto. marino
. -emesso (una voce, un lamento, una risata), modulato
), modulato (una musica, un canto) diffondendosi nell'aria. bartolomeo
-manifestato con l'espressione del volto (un sentimento). cino, iii-i
sembro in parte. -cosparso di un unguento. boiardo, 1-33: portano
aretino, 13-67: aveva in dosso maria un manto de lo azurro del cielo sparto
in più passi, in più punti di un testo, di un ragionamento (un
più punti di un testo, di un ragionamento (un argomento). guidotto
un testo, di un ragionamento (un argomento). guidotto da bologna,
-presente con grande intensità in una persona (un tratto del carattere, un dolore)
persona (un tratto del carattere, un dolore). monte, 1-8-14:
minori o nei singoli componenti (un gruppo di persone) o in
) o in singoli reparti (un esercito); non costituito in comu
voi solo / guida lo sparto gregge ad un ovile. alamanni, 1-54: vinse
. carducci, iii-3-27: fioccano d'un cadere lento le fronde / gialle, cineree
f 2. disperso nel mare (un arcipelago). ugurgieri, 78:
persona). cino, cxxxviii-130-14: un piacer sempre me lega ed in- volve
con impeto acqua nel volto e a un medesimo tempo, con un grosso e
e a un medesimo tempo, con un grosso e ruvido strofinaccio di sparto, glie
sparto5, sm. ant. supporto per un congegno a bilancia. tartaglia, 78
f. cetti, 1-iii-124: un poco di rosso o giallo sparutamente tingeva
'ombra pareva, ancor ch'e'fosse un uomo'. cebà, i-115: noi crediamo
. figur. tenuità, scarsa vivacità di un colore. lubrano, 1-67: volle
nell'effegie: due ritratti prodigiosi, l'un donato dal cielo, l'altro ambito
ambito dal cielo,... l'un celebre per la chiarezza de'miracoli,
smorti. 3. squallore di un comportamento; limitatezza mentale e materiale di
comportamento; limitatezza mentale e materiale di un tenore di vita. siri, xii-979
, xii-979: la teorica delle politiche è un belletto... che nella prova
. 4. eccessiva aridità di un ragionamento o brevità di uno scritto.
. -per estens.: che ha un aspetto fisico brutto, sgraziato o patito
sparuto. -in relazione con un compì, di limitazione. passeroni,
sofferenze o le malattie patite o per un improvviso spavento. f. f.
f. frugoni, vi-599: egli è un ebreo: non ve l'effigia tale il
/ v'avean lasciata, ove correva un fiume / di pianto che m'avea
. nievo, 199: in tinello era un affacciarsi confuso e precipitoso di volti sorpresi
. moravia, xii-234: sedetti e per un momento guardai prima alla sua faccia sparuta
, al liso vestito nero -scarnificato (un cadavere, uno scheletro). martello
2. per simil. angusto (un ambiente). f. f.
3. pallido, tenue, scialbo (un colore). chiari, i-166:
nozze d'una valligiana di sinistra con un valligiano di destra, così sparuti che
spyder sport laide non potrà più considerarlo un intellettuale, uno sparuto, un povero
considerarlo un intellettuale, uno sparuto, un povero borghese. 5. che
è di scarso valore, da poco (un oggetto, una somma, un dono
(un oggetto, una somma, un dono). a. l.
là; insomma la vera miseria abitante in un palazzo. praga, 3-33: scendo
, t'accorgi che in quasi trent'anni un solo sparuto quattrinello non ti piovve da
di quei paradisi. -fatiscente (un edificio). c. i.
sia: / sento a dir che a un monte in vetta / se ne sta
la veda. 6. composto da un esiguo numero di persone (un gruppo
composto da un esiguo numero di persone (un gruppo) o di case (un
un gruppo) o di case (un villaggio). bertola, 3-88:
, 96: sarebbe troppo facile ad un gruppo numeroso di sopraffare un altro più
facile ad un gruppo numeroso di sopraffare un altro più sparuto. saba, i-442
sparuto. saba, i-442: bui gradini un manipolo sparuto / si riscaldava di se
7. stento, quasi secco (un albero, un fiore). g
stento, quasi secco (un albero, un fiore). g. averani,
la sua bellezza o fecondità, essendo un arbuscello sparuto e vile,...
re. chiari, 24: vede un tronco selvaggio il giardinier canuto, / che
non sia piovuto. / ne vede altrove un altro, che frutta e fior suol
, 1-35: davanti al collegio vi è un prato diviso da due viali in croce
). bacchelli, 1-i-85: aveva un berretto in capo, da cui sfuggivano
ritagli, apparisce co'suoi 510 versi un po'smilzo e sparuto, non pure
'notte', che non finita annovera pure un ottocento e più versi. -inconsistente
. -inconsistente, quasi irrilevante (un ragionamen- to). pallavicino,
. -povero di avvenimenti rilevanti (un periodo storico); impoverito (una
. immiserito, inadeguato (un'immagine, un ricordo); privo di forza,
; privo di forza, di convinzione (un sentimen- to). muratori,
10. abietto, sconveniente (un comportamento); invilita (una scienza
vedere cosa più sparuta e stomacosa di un vecchio che, se mira, lagrima;
sì sparuta e sì abietta che è propriamente un compatimento, una pietà 11
di riconoscere il mio proprio ritratto, con un viso di mummia, sparutèllo, secco
allampanato. magalotti, 26-181: è un certo sparutèllo quasi del tutto calvo, manieroso
vincenzo, uomo oltre la trentina, un po'sparutèllo. -spreg. sparutàccio
io, che spalverava a piè d'un monte, / pasturella trovai, che si
? » d'annunzio, v-2-819: è un animale dell'ordine dei rapaci: un
un animale dell'ordine dei rapaci: un giovinetto sparvierato, che non si lascia drizzare
certo suo aspetto tipico di predatore montano e un che di sparvieresco che caratterizzava tutte le
bianche o verdastre, con macchie marroni; un tempo era addestrato per la caccia.
73: se es acomu- nal, un girfane o un austor grant en vorria plus
es acomu- nal, un girfane o un austor grant en vorria plus; o un
un austor grant en vorria plus; o un spander, o un smirle n'aura
plus; o un spander, o un smirle n'aura pran de la mitat.
, purg., 13-71: a tutti un fil di ferro i cigli fora /
mundo? alberti, i-277: fuori vederete un nib- bio e con
: ne la sua guancia destra ha un segno / che uno sparvier lasciato gli
edera e il rovo; / dove abita un brano sparviero. montale, 3-259:
ramo, si staglia sul cielo come un emblema araldico, poi sparisce a tuffo
. pareva che si volessero beccar l'un l'altro. carducci, iii-9-269: donato
c. gozzi, 4-236: ipalca aveva un occhio di sparviero, / e brievèri,
sparbiere, sparve sparaveri ad un famelico e arrabiato lupo. ro
ciurfò il tesoro. collodi, 725: un vecchio dalla faccia sinistra, dall'unghie
in oro, parla con gran calore con un povero giovine, figlio del popolo.
anni, era già 'in pectore'comandante di un corpo d'armata, e prometteva di
profilo. -esiguo, frugale (un pasto). masuccio, 145:
appetito de la donna altro non era che un pasto de penne. novellino
, / a me saran più grati un par di scuti / ch'io non sono
: non ho veduto mai tanta gente in un giorno. / son tanti sparvieri ad
giorno. / son tanti sparvieri ad un pollastro intorno. pascoli, i-633: questa
. -con riferimento a un demonio nella rappresentazione deh'tnfemo'dantesco.
-letter. colombi e sparvieri: titolo di un romanzo di grazia deledda pubblicato nel 1912
le dorate corde / dello sparvier in un tempo spezzarsi, / per un tremor ch'
sparvier in un tempo spezzarsi, / per un tremor ch'el palazzo commosse. tasso
e vi si voltola come somaro in un renacchio; scambia lo sprovièro con la
a tirare lo sparviere dal roccolo e un contadino andava a vuotare la rete.
sparviere e la cazzuola nell'altra, ebbero un moto di simpatia verso il tavolino dello
intercettare gli altri partecipanti che corrono a un segnale alternamente da un lato all'altro
che corrono a un segnale alternamente da un lato all'altro del campo; i
. -prendere lo sparviere due starne con un volo-, ottenere un duplice scopo con
due starne con un volo-, ottenere un duplice scopo con un unico sforzo.
volo-, ottenere un duplice scopo con un unico sforzo. masuccio, 46:
ben io che 'l mio sparaveri prise ad un volo due stame. -vivere come
medici, ii-27: in vero egli era un certo sparveru- gio / che somigliava un
un certo sparveru- gio / che somigliava un gheppio, tanto è poco. carducci,
. carducci, iii-9- 340: un mercante di calimaruzza... prende su
mercante di calimaruzza... prende su un suo sparvieruzzo magro o un cane affamato
prende su un suo sparvieruzzo magro o un cane affamato, inforca un ronzino e col
magro o un cane affamato, inforca un ronzino e col suo farsetto scuro e
ronzino e col suo farsetto scuro e un cappello a becco trotta per i casali di
stelo diritto, nodoso, alto circa un metro; foglie cilindriche, coriacee,
2-41: costui, che veniva settimanalmente da un paese della costa, aveva ricevuto da
spasa del miglior pesce, donde poi un servo la ritirava. 2.
ai spasali, / subito si buttò d'un alto tego. = deriv.
, 10-77: mentre ch'io traversava un folto macchione, mi si è ficcato
si è ficcato nella corona del piè un lungo e doloroso spino. e vi
-che si contrae per il dolore (un arto). tozzi, v-205:
spasimante negli occhi, maiavventurato asceta di un messianismo fallito. 3. lancinante
3. lancinante, intensissimo (un dolore fisico). salvini [d'
spasimanti timo ri e in un vi mesce / molli tristezze e liquefatte noie
da firenze, che tutto era stato un sogno. 4. perdutamente innamorato
non potevano aggiungere. -che nasce da un desiderio struggente. linati, xvi-237
1suoi occhi avevano il languore spasimante di un paggio. -appassionato (una frase
. -nauseante per eccessiva intensità (un odore). lisi, 243
con impazienza di più aspettare che venisse un di loro come il meglio potesse, o
tuo spasimante! moravia, lx-12: un agente di pubblica sicurezza... più
1-37: « è vero che hai un nuovo spasimante, anna? » chiese ilio
, spirare. verga, 8-90: in un canto, sotto quelle quattro tegole rotte
piedino piccolo, e s'è messa un paio di scarpette che già la fanno spasimare
-essere soggetto a contrazioni nervose (un muscolo, una parte del corpo)
spallina della seg giola era un po'tremante, e l'altra distesa lungo
, mi faceva saltar dalla rabbia come un orso. 3. essere preso da
orso. 3. essere preso da un sentimento intenso, da uno stato d'
anche di carattere intellettuale, o da un vivo terrore, per lo più dandone
hanno condotto a tale che, se sto un giorno senza vedergli, crepo e spasimo
mi faceva spasimare nell'ansia di raggiungere un numero di barili e di fiaschi il più
in partic.: struggersi, tormentarsi per un amore non corrisposto; languire d'amore
salvatico: egli poi non spasimato con un altro, gli salì dal più cupo delranima
aspirarvi; desi -che testimonia un amore appassionato (un dono).
-che testimonia un amore appassionato (un dono). derare ardentemente di
da principio cominciarono / a ire attornostere a un desiderio, fremere nell'attesa di esaudirlo lettere
: la sera stessa ch'io passava un povero fattore a piedi, a cui era
sproposita- mente spasimando quando uno e quando un altro, che adesso ne sono pentito
sono pentito. -esaurire le copie di un libro. documenti delle scienze fisiche in
f. fona, 4-287: ci sarà un povero gentiluomo fatto malsano nella corte,
o si bolle, in due piedi come un gallo, per non ci essere da
spasimate stendesti. -stravolto da un profondo turbamento. dossi, i-274:
la bocca aperta e senza lingua (un delfino). 2. perdutamente innamorato
-svenevole, patetico (uno scritto, un discorso). magalotti, 28-149
di un'attività; sostenitore convinto di un modo di vita, profondo studioso di una
spasimati dell'onore, in guisa che ad un sol motto e gesto poco ben misurato
fino all'eccesso e all'esagerazione (un desiderio). aretino, 10-51:
alla prima occasione che hanno di fare un sonetto, pienamente informate le persone.
. -intollerabile, insopportabile, atroce (un dolore, anche spirituale).
soggezione di accostarvisi. -fanatico (un atteggiamento). d'annunzio,
buona borsa, e poi fare loro un manichette dietro. c. i. frugoni
i-5-282: veggiam come vien trattato / un fedele spasimato, / un costante che non
vien trattato / un fedele spasimato, / un costante che non osa / la sua
e letter. intensissimo, irrefrenabile (un desiderio). aretino, 20-213:
spasimi e le pratiche vergognose che accompagnano un simile atto, mio marito volle imporle il
, in corrispondenza alla bocca dello stomaco, un malessere vago ma quanto mai pregno d'
rimettersi in quiete. fogazzaro, 7-348: un colpo di spasimo le ruppe la parola
quando lo spasimo alla gola di cui da un po'di tempo pativa minacciava di strozzargli
. cassola, 7-10: fausto avvertiva un leggero spasimo alla gola: e se
vi vedevo altra espressione da quella di un profondo e morboso disgusto, il qual
sforzo supremo per levarsi era seguito un senso di ondeggiamento. su dalla
sempre dalle cose e in voga, è un tormento fisico spasimoso e sfibrante. dalle
spasimi e di tanti -caratterizzato da convulsioni (un accesso morbopiaceri negli anni che non torneranno
da sé solo si leva. un forsennato, avrebbe accettato una intera e lunga
il respiro). di spasimo per un breve e fuggevole momento di amore. d'
, giugno 1931], 32: sopra un divano sgan nunzio, iii-1-336
è l'ora che fa / d * un tuo suoi compagni, intenti a
, 5-128: gli occhi loro incontraronsi con un fie -doloroso rimpianto.
: d'improvviso suona la campana. un vero colpo per i ragazzi che si precipitano
te languì. fantoni, i-142: sento un incendio dentro le vene, 7 sento
v-3-787: uno 'stato della carne', un bisogno morboso della carne, un vizio generato
carne', un bisogno morboso della carne, un vizio generato dallo spasimo mi toglievano il
la mia creatura. papini, 27-731: un padre non è padre soltanto f'erché
non è padre soltanto f'erché generò un figlio in uno spasimo di piacere. moravia
donna taceva. il sofferente fu assalito da un vero spasimo di tenerezza e d'angoscia
5. massimo grado di intensità di un sentimento, di una percezione, di
sentimento, di una percezione, di un piacere; limite estremo (per lo
, 5-i-1083: avanzarono di poco verso un verde più folto e vi si tuffarono,
parole, con estremo sforzo si tennero per un lungo tratto, vibrò di tutto il
, 3-255: passavo le giornate in un trasognamento inerte: un senso spasimoso di
passavo le giornate in un trasognamento inerte: un senso spasimoso di vuoto.
vuoto. -spasmodico, intensissimo (un desiderio). soffici, iv-280:
iv-280: ogni cosa suscitava nel mio spirito un flusso straordinario di immagini, sentimenti,
con insistenza spasimosa / ero teso come un arco. -lacrimevole, patetico,
. che rivela eccitazione e tensione nervosa per un sentimento provato all'estremo grado (un
un sentimento provato all'estremo grado (un gesto, una voce, uno sguardo
-frenetico. linati, 17-35: con un crescendo sempre più spasimoso il mondo si
stupendo!) / veggono trasformarsi in un fantasma, / fantasma spaventevole e tremendo
e tremendo, / che in rimirarlo ogn'un ne trema e spasma. 2
medicamenti. 2. intensissimo (un desiderio). s. caterina da
campanella, 5-54: si vede che quando un nervo è pieno d'umidità, che
al ventre. -in relazione con un agg. o con un compì, di
-in relazione con un agg. o con un compì, di specificazione che designa la
4. altissima intensità raggiunta da un sentimento o da uno stato d'animo
impossessarmi del biondo affranto e bruciato d'un campo maturo; del verde avvelenante dell'
. del rosso spudorato e feroce d'un panno o d'un geranio era per me
e feroce d'un panno o d'un geranio era per me uno spasmo di
scorbuto poi finalmente altro non è che un grado più avanzato dell'affezione ipocondriaca, la
di flebotomia, cioè sailasso, / fatto un fardel di tai detti aromatici, /
detti aromatici, / si credea diventato un ippocrasso. g. del papa,
di moti spasmodici o convulsivi, creatisi in un corpo di una fanciulletta per altro sana
metà del primo uovo, quando lo colse un gran disgusto, seguito da convulsioni spasmodiche
prende per me e ditele che ho un gran freddo a una spalla che mi
5-364: la mia destra mi produceva un dolore spasmodico, che io attutiva alquanto bagnandola
rapidità concitata o con grande foga (un gesto, un movimento). moravia
con grande foga (un gesto, un movimento). moravia, i-494:
in vocaboli precisi, egli faceva seguire un commento muto, alzando le mani di
palpito spasmodico. di giacomo, i-430: un tremito spasmodico le percorreva di volta in
che ti affligge e che non ti lascia un po'di pace o almeno una lunga
modo febbrile o affannoso; che ha un ritmo intenso (un lavoro, un'attività
affannoso; che ha un ritmo intenso (un lavoro, un'attività, un'azione
). medie. antispastico (un farmaco). - anche sostant.
2. lancinante, tormentoso (un dolore fisico). alamanni, 17-81
. disteso, aperto (le ali di un uccello). mazza, iii-95
: che vola con le ali spiegate (un uccello). salvini, 23-7:
è lo stesso trar fuori da'profondi / un boccheggiante pesce e spasi augelli / dall'
vacca di lontano, la camicia d'un agricoltore, un telo spaso, le mura
, la camicia d'un agricoltore, un telo spaso, le mura d'una cascina
mura d'una cascina risplendevano come in un plenilunio. 2. che ha
-allargato, disteso (i rami di un albero). leopardi, 312:
; che ha l'orlo poco rialzato (un recipiente di forma circolare).
/ aureo vaso, / ch'ad un nappo rassomiglia. g. bufalino, 1-165
due mani di donna tese a reggere un piatto spaso di caltagirone su cui il
-che ha la tesa larga (un cappello). casti, i-1-297:
cappello). casti, i-1-297: un dì che ghiribizzo gliene chiappa, / ponsi
, / ponsi spaso cappello e con un nero / ampio mantel da capo a piè
ogni luogo. 10. prolungato (un suono, una sillaba). salvini
cavalca, 20-417: quivi sarà un buono stare in orazione e in quest'
col diletto della coltivazione de'fiori in un suo piccolo giardino nella strada di galiera
. passeggiare anche per diporto; camminare per un luogo. novelle adespote, vi-322
canta, 1-93: la fanciulla compra un santino per la nonna devota; la
: essendo in prigione, gli fu prestato un libro acciò ch'egli el leggesse per
si spassano a veglia. = da un lat. volg. * expassàre, denom
spassare2, tr. marin. sfilare un cavo, una cima dal foro o
[s. v.]: 'spassare un cavo, una cima, una manovra
passano o da una redancia, da un golfare, ecc. = comp.
20-352: nanna, il tuo robba-fastidio è un vago spas- sa-tempo... oh
camminare ripetuta- mente avanti e indietro in un ambiente. varchi, 18-1-110:
: tra queste cose baccio valori, dopo un lungo spasseggiamento in casa sua fatto,
. che va a spasso in un luogo. - anche sostant.
non ci si vede alcuno, spasseggiamo un poco ragionando. nannini [epistole]
: al piano di queste gallerie vi è un bel giardino con bei partimenti di verdure
animo. -andare al passo (un cavallo). capuana, 1-iii-115:
. -percorrere una strada, attraversare un luogo, vagare, in genere senza
e per proprio diletto, servendosi di un mezzo di trasporto o di una cavalcatura
. recarsi frequentemente, con assiduità in un luogo. cavalca, 20-483: per
egli spasseggiasse. -abitare in un appartamento molto vasto. de pisis,
i-105: de chirico pare che spasseggi in un grande appartamento e vorrebbe dare delle grandi
soirées. 3. spaziare da un argomento all'altro. gravina, 53
tr. letter. percorrere una via, un luogo per lo più lentamente, ripetutamente
-far percorrere al passo uno spazio a un cavallo conducendolo a mano. d
portare a spasso una persona in carrozza o un bambino in braccio. capuana,
spasseggiasse, intanto ch'ella, gettatogli un braccio attorno il collo, seguitava a ciangottare
si vergognava di spasseggiar quella vecchia con un cavallo fra le macchine.
varchi, 3-92: dicesi ancora quasi in un medesimo significato stare in sul noce,
per la stanza, non rischiando neppure un carlino, e poi avete il coraggio di
voglio cavarmi il gusto di ridurre in pezzi un vilissimo mazzo di carte!
camminare ripetuta- mente avanti e indietro in un ambiente. aretino, 27-i-1-180:
alla scaletta, si lasciò cadere in un subito la veste e... si
di fare una spasseggiata da smime insino ad un villaggio detto sevdi-kioj,..
. fare quattro spasseggiate-, passeggiare per un breve cammino. forteguerri, iv-381:
-tricé). che si aggira per un luogo passeggiando. carducci, iii-25-198:
camminata compiuta nervosamente avanti e indietro in un ambiente. aretino, 20-122:
, ii-426: che volete mai fare di un ecclesiastico dato all'ozio, dato agli
143: al pari della galeria vi è un spasseggio o loggia di louvre. alfieri
3. rapido e complessivo sguardo rivolto a un luogo, a un ambiente.
sguardo rivolto a un luogo, a un ambiente. bùgnole sale, 2-39:
generale del campo, s'inchiodò in un aspetto venuto non per venerare, ma
testa in fuori, cava fuori di essa un braccio per volta ordinatamente, battendolo sopra
; che procura piacere, diletto (un luogo ameno, un passatempo).
, diletto (un luogo ameno, un passatempo). bembo, 8-112
quando si prova a indicare per essa un carattere veramente differenziale. =
breve passeggiata all'aperto fatta per svagare un bimbo (ed è voce del linguaggio infantile
atti, per lo più rivolgendosi a un confidente, a una passione, a
passione, a una preoccupazione, a un dolore o all'ira, al rancore in
poco, sinché, sciolto dal corpo rimanga un puro spirito. -svincolarsi da
92-279: gli individui possono rinegare, per un tempo, la logica e spassionare l'
parlare di quello che non intendono: un popolo intero noi può. 5
può. 5. rendere obiettivo un giudizio sottraendolo al condizionamento dei sentimenti.
vii-224: gli articoli letterari si ristamperanno un dì forse per appendice alle istituzioni rettoriche
incominciò a chiamare. -obiettività di un parere, di un consiglio, di un
-obiettività di un parere, di un consiglio, di un atteggiamento.
un parere, di un consiglio, di un atteggiamento. = deriv. da
spassionati. n'era il prommotore sollecito un picciol uomo, così alla statura come al
o pregiudizi; sereno, imparziale (un giudizio, un'opinione, un discorso
(un giudizio, un'opinione, un discorso, uno scritto). giuglaris
lasciamo oggi di grazia le allegorie, ché un discorso tutto pieno di verità spassionate richiede
lucia, 20: è impossibile dare un giudizio spassionato dei paesi a cui sono
anni. massaia, x-73: usando un linguaggio grave e spassionato dicevano chiaro e
questo. pirandello, 8-960: lucio stabilì un confronto spassionato tra l'uno e l'
: giuseppe sara era rimasto per lui un socio utile, in sede di affari
in sede di affari; non diveniva un amico per gli spassi. -con
, per indicare che un'attività o un impegno, per quanto faticosi, sono
del mondo e così vivendo inconsideratamente in un punto, come in un altro proposito
inconsideratamente in un punto, come in un altro proposito dice la scrittura santa,
ii-151: fu ben a lui il morire un dolce spasso, / ché, mentre
aggett.): burlesco, giocoso (un componimento, un genere).
burlesco, giocoso (un componimento, un genere). baldini, 12-194:
: fingendo di andare a spazzo ad un suo giardino fora della porta di san tomaso
a spasso lungo la mosa, vidi un vascello grossissimo fabbricato di nuovo. goldoni
indifferente, con gli occhi bassi e con un andare così tra il viandante e uno
già il mio corno: / dàmmi un po '1 bottazo in qua. /
orrigille a spasso / en- traro in un giardin ch'era lì appresso. guicciardini,
quando sciolsero la regia guardia e rimase per un pezzo sbirro a spasso!
tanto fracasso, / quanto fa dirupando un gran torrente, / quanto la grossa grandine
cattaneo, i-311: eccoti in bottega un moretto picciolo di statura, che,
di meno di quel colloquio; ma congedare un cappuccino, senza avergli dato udienza,
spasso. pavese, 7-60: « è un disgraziato », mi disse. «
, / perché dinanzi allei non piange un poco? ramazzini, 136: non creda
quando egli si partiva da lei sottentrava un altro a far seco all'amore. manzoni
giro, a zonzo (anche usando un mezzo di trasporto), con partic.
), con partic. riferimento a un bambino o a un cane, per svago
. riferimento a un bambino o a un cane, per svago, per conversare
per conversare, per farlo uscire da un luogo chiuso. bibbiena, 91:
bernari, 0-220: che mi costa accompagnarlo un po'a spasso? oppure dargli qualche
-ingannarlo differendo continuamente l'esecuzione di un impegno. pananti, i-302: qui
divertimento, che muove al sorriso (un fatto, un comportamento, un discorso,
muove al sorriso (un fatto, un comportamento, un discorso, uno scritto
sorriso (un fatto, un comportamento, un discorso, uno scritto, ecc.
. arbasino, 63: è un argomento inesauribile di chiacchiere sempre nuove e
. muratori, cxiv-4-195: abbiam qui un giovane chierico di cotesta diocesi, il
del matrimonio. -serenamente spensierato (un rapporto di amicizia). linati,
: perfetto! sei veramente spassoso. ecco un lato del tuo carattere che avevo completamente
. bianciardi, 3-113: è proprio un tipo spassoso, questo livornese, e
colpito da paralisi cerebrale infantile, presenta un difetto motorio dovuto a lesione cerebrale.
provoca in me tutta la solidarietà d'un vecchio colitico spastico cronico. 2
che soffia nel trombone. io dovrei comperarmi un chilometro di muro bianco, pennellarvi sopra
chilometro di muro bianco, pennellarvi sopra un romanzo spastico. = voce
spastoiaménto, sm. liberazione da un impaccio, da un impedimento.
. liberazione da un impaccio, da un impedimento. montanelli, 269: lo
{ spastoio). togliere la pastoia a un animale. capuana, 1-i-183:
4. rifl. sciogliersi da un vincolo, da un legame materiale;
rifl. sciogliersi da un vincolo, da un legame materiale; liberarsi dal fango,
calando, [il fiume] lasciato avea un certo pantano e melma molliccia e tenacissima
abbandonò. 5. andarsene da un luogo infido e pericoloso. siri,
difficoltà o da una perplessità; superare un ostacolo di carattere pratico o concettuale;
enimmatico, / chi grecizza, in un motto si spastoia / dal battezzare il regno
il vostro amor proprio sarebbe leso da un cangiamento brusco. stuparich, 4-36: così
ex-, con valore privai, e da un denom. da pastoia (v.
. liberato da una difficoltà, da un impegno fastidioso. faldella, 6-137:
di alcune piante o, anche, di un fiore singolo; quella della palma,
incisioni fatte alle giovani spate si ricava un 'vino di palma'...,
2. per simil. appendice di un insetto. gozzano, i-363: nell'
ed inviò in dono a leopoldo un echino spatago fossile, ripieno di calcedonio,
con assiduità, per lo più ostentando un eccessivo e ipocrita fervore e facendo mostra
m. lamberti, lxvi: un che a mangiar con gli angeli n'invita
angeli n'invita, / e con un certo rauco mugolìo o predica o riprende o
sfaldabile, in modo analogo allo spato (un minerale, una roccia).
a grandi elementi cristallini, originati mercé un processo di concrezione simile a quello che genera
seguito a una pulitura male eseguita (un dipinto); che è stato privato della
va voltando detta frittata a guisa d'un zaldone. fasciculo di medicina volgare,
speziale distende e allunga con la spatola sur un pezzo di tela i vari ingredienti per
gocce e la spatola del tergicristallo che, un poco allentato, sbatacchiava con un borbottio
, un poco allentato, sbatacchiava con un borbottio di pentola in bollore.
parte del corpo (una mano, un dito, il naso) o di un
un dito, il naso) o di un vegetale (una foglia) con forma
questa febre [del tabacco] / un periodo solo avesse / e sbrigar se ne
/ e sbrigar se ne potesse / con un sol combattimento, / ma ne trovi
combattimento, / ma ne trovi in un momento / più di cento / dappertutto
scatola. salgari, 31-106: avevano raggiunto un gomito del 'canon'tutto ingombro di enormi
1, 49]: se ne ha un esempio lampante nella mal- trovata 'spannfeder'per
fregate le sue frondi con mano lasciano un odore assai fastidioso. 6.
lavorato o applicato con la spatola (un rivestimento murario). abitare [febbraio
: stendere, applicare in modo uniforme un materiale o una sostanza con la spatola
fanno saltare le scorze e le lische con un buon pestello o bastone nel modo che
dentro come se fossero le tracce lasciate da un combattimento vinto a furia di lampi mentali
si restringe progressivamente verso il basso (un organo vegetale). d'
, iii: le foglie delle dionea hanno un picciolo spatolato e un lembo bilobo che
delle dionea hanno un picciolo spatolato e un lembo bilobo che si piega in due lungo
. disteso, spalmato con la spatola (un colore, un rivestimento murario).
spalmato con la spatola (un colore, un rivestimento murario). abitare [
pietre è tenuta fortemente legata insieme da un glutine o quarzoso o spatoso o di altri
oggi », 31-v-1956], 42: un altro fenomeno lustri, negli estuari e
, le instituzioni, la civiltà di un popolo predestinato... presso altri popoli
patria, da una città, da un territorio, volontariamente o in seguito
, volontariamente o in seguito a un bando o a un'ingiunzione; andare in
estens.: stabilirsi o rifugiarsi in un paese straniero. f f
perché mi commanda il cielo che lasci un mondo. voglio spatriarmi, ancor con
in diritto. -allontanarsi da un terreno, da una proprietà (un
da un terreno, da una proprietà (un animale). cassiano da macerata
non possu, / perché mi diede un morsu / quellu cani. -indurre qualcuno
di maso. -scacciare, far fuggire un animale. boccamazza, i-1-373: resta
beccaria, i-540: sarebbe per esempio un pazzo consiglio lo spatriare presso di noi
di separazione o allontanamento, e da un denom. da patria (v.)
; che si è stabilito o rifugiato in un paese straniero. - anche sostant.
quasi duecentomila lire, da parte d'un fratello spatriato da tanto tempo in rumenia
, 14-51: sebbene mite e spatriato come un camoscio delle mainante su un arenile di
spatriato come un camoscio delle mainante su un arenile di torre fiacca, lo studioso di
tradizioni popolari sa che potrebbe essere sostenuto da un imprecisato numero di anime fluttuanti nelle quattro
. lucini, 12-196: senza divenire un misantropo mi sento uno spatriato.
uno spatriato. -randagio (un cane). cesareo, 151
). cesareo, 151: un cane spatriato esser dovea, / lo riconobbi
: lo spatrio, cioè il trapiantarsi d'un paese in un altro, era,
cioè il trapiantarsi d'un paese in un altro, era, possiamo dire, ignorato
spatulifórme, agg. disus. spatolato (un organo vegetale). santi, i-112
rappezzato e pieno di macchie? portatelo in un campo per spauracchio degli uccelli, ché
altro. pananti, ii-37: se un buon frutto atterrar sembra un peccato / e
ii-37: se un buon frutto atterrar sembra un peccato / e ne rispetti la frondosa
, / ad una lunga pertica attaccato / un nero spauracchio vi si metta. manzoni
uno spauracchio. govoni, 622: tossì un cucolo / ed ella ebbe paura /
m'avessero messo, invece delle mie, un paio di quelle impinzate di paglia che
2. arnese, solitamente costituito da un insieme di fili metallici a cui vengono
ai lati. ojetti, i-274: se un fringuello fischiava, rompeva il verso a
, trasandata, la cui presenza induce un senso di paura o di repulsione.
idee o il proprio comportamento, costituisce un pericolo, una minaccia, un motivo
costituisce un pericolo, una minaccia, un motivo di timore e preoccupazione per altri
,... proposto da una fazione un soggetto odioso non meno a sé che
animo di promuoverlo, ma di fame un semplice spauracchio a quei del partito contrario,
mi dirà niente, gli farò fare un sì fatto spauracchio dal mio spela che mai
mio spela che mai non n'ebbe un sì fatto. lubrano, 2-32: curiosi
forse la marchesa potrebbe prendere quella lettera per un artificio, per uno spauracchio. faldella
ridotte / di genti che non vagliano un pistacchio, / cioè di quelle a cui
moto del corpo, giacché questo è un de'quattro spauragli che si prescrivon da far
che formidabile, che ti spaura, un di là dall'idea e dalla forma.
una giovenca; quindi il boato di un manzo,... lo mise in
impaurirsi, provare timore di fronte a un pericolo, a una minaccia.
.. di farlo con una sgherrata d'un suo figlio mangiaferro spaurare ed obbligarolo a
/ perduta strada d'amore. -provare un profondo disorientamento di fronte alla prospettiva di
profondo disorientamento di fronte alla prospettiva di un evento reputato negativo. mamiani, 11-100
animo. bernari, 1-94: ha un programma netto; e tuttavia non riesce
e tuttavia non riesce ad afferrarlo d'un colpo, panoramicamente: anzi, quando tenta
spauradó). impaurito, spaventato da un pericolo incombente, da una minaccia.
, fu ritrovato nascoso e spaurato in un presepio, divenuto anch'egli perciò ridicolo
sbigottito; che è in preda a un grande smarrimento. cassiano volgar.,
3. dominato dal terrore (un periodo storico). c. e
si spaventa, si adombra facilmente (un animale). guiniforto, 38:
provoca sgomento. faldella, i-5-309: un amico... mi riferì di aver
paese. irto di pericoli (un luogo). e amicis,
, la forza e il core in un tempo levandogli. deledda, v-873: la
non mi spauriva l'idea di commettere anche un delitto! verga, 1-202: tutto
mordere più, ma subito dopo questa idea un po'grottesca del gigante senza denti,
, essere preso dal terrore di fronte a un nemico, a un pericolo, a
di fronte a un nemico, a un pericolo, a una minaccia per la propria
, 1-7: uno a sorte scaricò un archibuso vicino a lei, ed ella spaurì
, con valore intens., e da un denom. da paura (v.
, spaurisci). ani uscire da un profondo turbamento amoroso. onesto da
ex-, con valore privai, e da un denom. da paura (v.
spaventato da una minaccia o da un pericolo incombente. bartolomeo da s.
/ e credo che mi prendàn per un matto; / in fin sento tirare un
un matto; / in fin sento tirare un catenaccio, / ed apre un servo
tirare un catenaccio, / ed apre un servo tutto spaurito. manzoni, pr.
ii-64: il popolo spaurito andò a cercare un rifugio qua e là nelle chiese e
d. bartoli, 2-2-426: « d'un compagno (disse) del padre matpanfilo
poco indugiare a recarsi in difesa sembrava un certissimo pericolare. pascoli, ii-674: virgilio
scesero vestite a festa, guardandosi l'un l'altra diffidenti ed attonite...
intender ragioni, menandole a casa con un codazzo di popolo plaudente. per quanto le
albero: dalla qual piaga, come da un vaso rotto, esce subito un copioso
da un vaso rotto, esce subito un copioso liquore che se ne scende in quei
spaurito verso di noi, come per avere un suggerimento. carrieri, 4-53: gli
: la spaurita sorpresa dava alla sua voce un tono sarcastico. spaurosaménte,
volpe s'accovava spaurosa: insomma presi un forcone, e botte che l'ammazzai:
le mani sono facte ad modo de un rarpino, li piedi ad modo de un
un rarpino, li piedi ad modo de un gallo, per modo che a vederlo
e venti passi in giù, passeggiava un giovane robusto, con un berretto posato
giù, passeggiava un giovane robusto, con un berretto posato spavaldamente sulla nuca. buzzati
, 585: stasera mi piombò da firenze un involto col diploma e la croce cavalleresca
793: me ne stava soletto in un cantuccio della camera posteriore, leggendo in
d'animo. stuparich, 1-409: per un falso senso di sfida, di spavalderia,
quasi interamente le spalle e gli disse con un ghigno gelido: « la teoria è
c. e. gadda, 6-204: un tipo spavaldo, fatto per essere accerchiato
, inseguito e raggiunto e poi rigalato un po'da tutte, secondo le disponibilità di
voi, perché mi pare che abbia un poco de lo spavaldo. lippi, 1-20
per sbaglio / s'è già fatto un figliolo, senza farsi la donna.
-ombroso, irrequieto, nervoso (un animale). si raccomandano le guide
-ant. insistente, fastidioso (un insetto). iacopone, 24-143:
e presunzione di sé (l'espressione, un gesto, un atto, un atteggiamento
sé (l'espressione, un gesto, un atto, un atteggiamento anche intellettuale)
, un gesto, un atto, un atteggiamento anche intellettuale). mazzini,
vecchia giacca rossiccia su la spalla, come un mantelletto spagnuolo, con un'aria spavalda
finalmente ride [mussolini]. ma un riso lento e velato, non quel suo
riso spavaldo coi denti in mostra che un poco è ghigno di misantropo. borgese
si fece il segno (iella croce, un po'per scherzo spavaldo e un po'
, un po'per scherzo spavaldo e un po'sul serio. buzzati, 6-59:
arrivati nel battaglione c'erano, e un istriano roseo, biondo, uomo, con
istriano roseo, biondo, uomo, con un nome ostrogoto; e uno nato in
francia, da emigrati, che parlava soltanto un suo francese pulito e spavaldo.
in mezzo uno spilungone, che tenevaalla strega un braccio affettuoso intorno al collo; il cappellaccio
dignità future, tanto più le esponeva ad un terribile genere di offesa, il ridicolo
un'altra ipotesi ancora vede nella voce un francesismo dial. da épervier 'sparviere',
neuno donde agia spaventa, / ch'un malvascio dà tal colpo è feruto, /
» squittì dileguandosi come lo spaventacchio d'un orto portato via da un colpo di vento
spaventacchio d'un orto portato via da un colpo di vento. éacchelli, 13-734
per muoverlo in quel modo che muoverebbe un altro. bembo, 10-ix- 189:
ha degli spaventacchi fisici o morali de'quali un uomo accorto si ride; ma una
accorto si ride; ma una donna, un contadino, un uomo dabbene ne sarà
; ma una donna, un contadino, un uomo dabbene ne sarà sconcertato. carducci
una bravata o tagliata o uno spaventacchio o un sopravento non è altro che minacciare e
nuca sotto il brutto giogo episcopale, ad un tratto si levò come da un lungo
ad un tratto si levò come da un lungo sonno; e d'una sola scossa
volgar., 3-124: 1'senti'un movimento d'animo sanza paura per lo spaventamento
questo udì, a molti si mosse un orrore di grande ispaventamento. lancia, i-182
grande scalpore. marinetti, 2-iii-284: un giomalucolo a forte tiratura lanciò una mattina
viani, 14-11: il nanerottolo aveva un testone tondo come un cocomero, con
: il nanerottolo aveva un testone tondo come un cocomero, con due occhioni simili a
di compatirlo, come se fosse stato davvero un uomo. -in espressioni comparai,
. fenoglio, 5-1i-93: c'era seduto un uomo tutto giacca e cappello come uno
gran cosa: ed ecco nella rete un pesciolino di più. 2.
i nobili, che sudano alle stufe di un teatro, che passan le sere in
accendo per la piazza dinanzi da voi un gran sufolare e un gran saltare per
piazza dinanzi da voi un gran sufolare e un gran saltare per ispaventarvi. ghirardacci,
sacerdoti d'egitto, i quali svilupparono un pezzo con dir mille cose, e non
, almeno spaventa. -atterrire un animale. crescenzi volgar., 9-99
, turbare per la sua gravità (un fatto). castelvetro, 8-1-387:
, 12-277: londra è... un piccolo mondo, una città immensa:
immensa: e piove e v'è un fango per le strade che spaventa. idem
suonavano le sirene, pensavo a millo. un tuffo al cuore che il mio orgoglio
il mio orgoglio fronteggiava fino a soffocarlo in un angolo buio della coscienza, nella parte
recedere qualcuno da un'azione 0 da un proposito. giacomo da lentini o rinaldo
spavento, terrore, sbigottimento di fronte a un pericolo vero o immaginario (e mostrarlo
ad addormentarsi nell'oscurità e sua madre un giorno volle convincerlo che non c'era
5. per estens. lasciarsi impressionare da un fatto negativo; preoccuparsi di un possibile
da un fatto negativo; preoccuparsi di un possibile pericolo o danno; sgomentarsi,
che si pone nell'acqua, e non un composto d'ebano e d'aria »
12 mila lire. egli si è un po'spaventato. pea, 7-97: anche
espressioni negative con valore enfatico per rassicurare un interlocutore. di giacomo, i-374:
, da un'impresa; recedere da un proposito. ariosto, 5-39: non
morte spaventa. = da un lat. volg. * expaventdre, intens
[s. v.]: 'spaventare un giudizio, una pena': temerlo,
. ant. e letter. che ha un aspetto alquanto impaurito (una persona)
al fare le figure pendenti in sur un lato, le fece quasi sempre da indi
in realtà, era lui che faceva un sopruso. pirandello, 8-307: alla risata
che gli corro dietro e intorno come un cagnolino spaventato. -con valore attenuato:
vo fuori di me, considerando ch'è un niente anche la mia disperazione. sbarbaro
citazioni fatte a memoria: e cotestui era un pro- fessorello di filosofìa razionale.
-che esprime terrore (un grido, una voce, il verso
, una voce, il verso di un animale). silone, 4-104:
da una macchia al limite della sabbia un misterioso uccello mandò il suo verso spaventato
(superi, spaventevolissimo). che ha un aspetto terrificante; che suscita paura e
quanto può; se per caso gli entra un demonio adosso, vedrai ch'ella ti
spinto, / ma per te fatto un spaventevel monstro, / parlando in ver
salpar dalle rive cartaginesi..., un drago spaventevolissimo di maravigliosa grandezza gli si
spaventevol forma. tarchetti, 6-i-650: un orribile desiderio balenò allora attraverso alla sua
la pericolosità, l'aspetto impressionante (un animale). boccaccio, dee.
per quella festa furon portati, vi fu un leone,... ne l'
leoni tra le prime vacche tenevano afferrato un toro profondo-mug- ghiante. cassola, 5-140
sia, / è la moglie che un tempo fu amorevole, / che, disprezzata
pieno di pericoli e di insidie (un luogo). bartolomeo da s.
minacciosi (la voce); che ha un carattere violentemente intimidatorio (un discorso)
che ha un carattere violentemente intimidatorio (un discorso). boccaccio, 1-66:
torre, con ispaventevoli grida, da un de'loro preti. d'annunzio, iii-
e dietro a lei pel folto / sopra un corsiero nero / un cavalier bruno,
pel folto / sopra un corsiero nero / un cavalier bruno, forte nel viso /
anche, terribilmente fragoroso, assordante (un suono, un rumore, lo strumento che
fragoroso, assordante (un suono, un rumore, lo strumento che lo produce
il pappagallo cominciò a cantare e fece un verso di grandezza quante il primo, ma
sbattendo di gran voglia l'uscio con un fragore spaventevole, che fece cadere un
un fragore spaventevole, che fece cadere un vetro dalla finestra. fenoglio, 5-ii-275:
terribile per intensità e forza distruttiva (un fenomeno naturale, una calamità).
che riempie di angoscia; infausto (un avvenimento, un destino). machiavelli
di angoscia; infausto (un avvenimento, un destino). machiavelli, 1-ii-200:
aggiunsesi a questo uno spaventevole augurio che un toro, fuggitosi dall'altare del sacrificio
loredano, 1-48: il zimara propone un dubbio perché ai frati e ai preti
parti occidentali e nella provincia di suchuen un altro famoso capo di ladroni apportava spaventevoli
, 2-v-23: gesù nel mezzo d'un supplizio spaventevole prega per gli carnefici avidi
iii-179: presentemente mi trovo senza giornali in un uio spaventevole. tornasi di lampedusa
carattere spaventoso, terrificante del verso di un animale. l. bellini,
. spaventevolménte, avv. in un modo che spaventa o cne impressiona
1-688: camillo impallidì spaventevolmente, diè un urlo. -con gravissime e biasimevoli conseguenze
. boine, cxxi-iii-842: anzilotti ad un certo punto parla dello spaventismo hegeliano.
. papini, 34-14: avrete un bel dire, gentili spaventisti del quarto
intensa emozione che si prova davanti a un fenomeno naturale straordinario o inquietante o che
; ma pien di spavento / nel porta un carro, sanza ch'altri il cacci
, 72 (173): è suto un grande ispavento a tutto il popolo:
cadere e con spavento, / né scema un sol momento / la paura e 'l
morte a dir, ch'a più d'un paio / per lo spavento s'ar-
e tra i virgulti, / e trame un suon che flebile concento / par d'
umani sospiri e di singulti, / e un non so che di confuso instilla al
opinione si presenta allo spirito come imminente un gran male. in tal caso nasce il
già venia su per le torbide onde / un fracasso d'un suon, pien di
le torbide onde / un fracasso d'un suon, pien di spavento, / per
sponde, / non altrimenti fatto che d'un vento / impetuoso per li avversi ardori
], i-191: la morte è un sonno eterno, un spavento dei ricchi,
la morte è un sonno eterno, un spavento dei ricchi, una sepa- razion
l'ulular sì spaventoso e forte, / un l'inferno sembrava ed un la morte
, / un l'inferno sembrava ed un la morte. fantoni, ii-19: quel
spavento. pratesi, 1-404: poi un silenzio minaccioso, dalla cui profondità sinistra
quando pensassimo all'angoscia della gente di un tempo cui tutto quello che toccava era mortale
sua bella e cara leonilla tramutarsi in un subito in una velenosa serpe, la quale
, ii-1-739: (dopo essere rimasta lì un pezzo, esposta come uno sconcio pupazzo
giacea il suo bel corpo abbandonato sopra un sofà. un braccio le sosteneva la
suo bel corpo abbandonato sopra un sofà. un braccio le sosteneva la testa e l'
/ qui siam tutti per voi d'un sentimento. -repulsione invincibile nei confronti di
iii-94: lo spavento non è altro ch'un muovimento depravato e guasto per essere offesi
, 79: se * in la pitura un capitan spavento. 6. inter
? che spavento, quel giorno! fu un miracolo se ti riprese vivo ».
: l'indole mia nativa si compone di un fondo di vanità da fare spavento,
neanche dieci minuti la vedo arrivare con un tipo da fare spavento, le dico un
un tipo da fare spavento, le dico un vecchio ributtante, avrà avuto sessant'anni
. ant. smoccolare una candela o un lume a petrolio. catzelu [
, con valore privai, e da un denom. da pavèro (v.)
spavisco, spaviscì). ant. provare un grande spavento; avere timore di
4: ogni descrizione spaziale del luogo di un avvenimento o di un oggetto consiste in
del luogo di un avvenimento o di un oggetto consiste in ciò: che si assegna
oggetto consiste in ciò: che si assegna un punto di un corpo rigido (corpo
: che si assegna un punto di un corpo rigido (corpo di riferimento),
: era precipitosamente fuggito, spulezzato via come un ragazzo pentito spaventosamente della sua prima malefatta
. pirandello, 8-716: spaventosamente d'un tratto mi s'impose la certezza che
einaudi, 398: posso aggiungere di conoscere un solo rimedio 'generico'...
d'accordo. -in relazione con un agg., gli conferisce valore superi.
spaventosità, sf. letter. enormità di un numero; massimo o minimo grado