dato processo come un pensiero, un movimento, una reazione
dato processo come un pensiero, un movimento, una reazione chimica (ed
stato di salute. ardirò, vi-358: un dato pensiero è... la
è... la somma di un numero grandissimo di minime sensazioni elementari,
, che sorgono insieme in modo da formare un tutto, non semplice, ma composto
, organizzazioni, ecc., che hanno un fine comune e si propongono così di
e si propongono così di ottenere, con un minore impegno di personale e risorse,
minore impegno di personale e risorse, un risultato migliore o una maggiore efficacia di
); derivato da una sinergia (un processo fisiologico o psicologico).
brancati, ii-302: il sinvai sinergico è un preparato bell'e pronto.
più unità fisiologiche o neurologiche nel determinare un certo processo (un movimento, una
neurologiche nel determinare un certo processo (un movimento, una reazione chimica, ecc
esaltandone le specifiche proprietà (una sostanza, un prodotto). sinergizzare,
cordanza a senso che consiste nell'accordare un nome singolare con un verbo coniugato
nell'accordare un nome singolare con un verbo coniugato al plurale (o vice
il mutamento o l'ampliamento semantico di un termine (il lat. clarus, etimologicamente
forma una sinestesia (un'espressione, un termine con un altro); che attiene
(un'espressione, un termine con un altro); che attiene a sfere
che attiene a sfere sensoriali diverse (un termine, la sua capacità di significato
stampa », 26-vi-1985], iv: un altro grande artista, ilpoeta francese rimbaud
.. 'attribuendo a ciascuna vocale un colore, instaurando in tal modo una relazione
sensazioni uditive e cromatiche. è questo un classico caso di percezione sinestesica.
diverse mansioni, anche eterogenee, di un sistema cibernetico. v. tonini
mansioni, anche eterogenee, facenti parte di un sistema cibernetico. = femm. sostant
la realizzazione, qualche anno fa, di un ibrido tra due specie di scimmie diverse
gr. cróv 'con, insieme'e da un deriv. da fase (v.
. avv 'con, insieme', e da un deriv. da fibra (v.
cui le superfici articolari delle ossa presentano un ri- vestimento cartilagineo e sono connesse fra
la natura [6-vii-1884], 9: un ramo sinistro quasi intero di mandibola di
uditi coloro che fanno professione di regenerare un naso totalmente perduto ».
: trovasi ancora il nettarite fatto di un erba che alcuni chiamano elenio, altri madica
, sinfonéggi). ant. eseguire un brano musicale. g. b
come la symphonia globulifia, si estrae un grasso usato per calafatare le navi e come
v.]: 'sinfonìa': è pure un genere di guttifere sistemato da linneo il
, donde si derivano una resina e un grasso. il nome perché l'insieme del
del fiore globoso mosso dall'aria produce un suono. = voce dotta,
agostini, 5-14-80: uscir fuor menando un ballo / cento donzelle, il fior del
mezzo del suo suono, ma formando eziando un nuovo accordo di essi, che chiamasi
. v. pegran sinfonia che da un 'pianissimo'de'flauti e dei violini,
brano orchestrale che precede un'opera, un oratorio, una cantata e, anche
marcello, 49: la sinfonia consisterà in un tempo francese o prestissimo di semicrome in
, al quale dovrà succedere al solito un piano del medesimo tono in terza minore
goldoni, ii-1179: viene in sala un ballerino, maestro di sala, e,
lei se le 'mangiava'le note in un preludio wagneriano o in una sinfonia rossiniana.
-insieme di suoni e rumori che contraddistinguono un ambiente, un fenomeno naturale, un periodo
e rumori che contraddistinguono un ambiente, un fenomeno naturale, un periodo dell'anno
un ambiente, un fenomeno naturale, un periodo dell'anno o che è provocato
dalla detonazione delle armi da fuoco in un combattimento. muratori, cxiv-14-129: continuano
in gran timore che mi renda inutile un 'motivo'bello che avrei, tra altri:
ecc., con partic. riferimento a un quadro ambientale o a un'opera artistica
dissonanze così svariate di tetti da fartene venire un capogiro. montale, 12-485: i
una sinfonia con qualcuno: congiungersi in un amplesso amoroso. loredano, 5-150:
da'ciechi, che col muovere girando un ferretto, lo fanno suonare, per
della poliadelfia poliandria, il quale comprende un amaranto di vuoto stelo. = voce
tipi dell'aulo greco, caratterizzato da un suono particolarmente acuto. g. b
: ecco che il vento s'alza come un sin- foniaco e, conducendo tutti i
.. fa una ghirlanda al tronco d'un erba, la qual si chiama sinfoniaca
sinfoniale, agg. letter. concertato in un complesso = deriv. da sinfonia1.
da quel vinci a cui la verità balenò un gior = dimin. di
; l'insieme della produzione sinfonica di un comzione del poema drammatico in tutti i
tutti i suoi elementi sinfonia- positore o di un periodo. li, riconosco certi miei
vi si sarebbe fatta tumulare, come in un sinfoniale poema delle sue opere che
tendenza a riprodurre tali sinfoniale: un errore d'entrata, un accento falso o
sinfoniale: un errore d'entrata, un accento falso o smodato, una nota
una nota trascurata, il prevalere di un 'personaggio'arbitra caratteristiche. -anche
è nel terzo atto [del 'falstaff] un sinfonismo da 'so c.
2. figur. riunire, comprendere in un insieme molpoi populistico e tradizionale. c
nostro universi / d'esseri in carità d'un uomo intero, ma ritrae alcuni episodi del
b. croce, iii-32-146: un libro del rho vuole scoprire un gol-
iii-32-146: un libro del rho vuole scoprire un gol- rugghiare. sembra che l'abside
doni... che è un compositore musicale sinfonista, corale, melo
4. figur. riunirsi, accordarsi in un insieme moltecanti a gola spiegata, commenti
musica verbale -notate intanto ch'egli è più un cosinfoniava lo stato d'animo dei contemporanei
dei contemporanei a mezzo il selorista che un sinfonista, -ma da questo sentimento non ha
parte sua, risulterebmia culla. be un guazzabuglio deforme. = denom. da
armonico accordando perfettamente i vari elementi di un insie (per lo più con uso
la poesia, come la civiltà, è un fatto di milano che non hanno ceduto al
è co2. figur. strutturare in un insieme organico e coestituito da sinfonie o
orchestrali di grande rente. respiro (un concerto). -poema sinfonico-, v.
sinfonia1, con suff. frequent. un giovane musicista 'serio', cioè portato per la
, viene stornato dalla sua strada per un motivo che è facile terizzato
che è facile terizzato da un insieme di rumori e di suoni di sotto
anche a sua insaputa, per ottenere un vantaggio. fagiuoli, 1-1-102: pregherei
quando volete... qualcosa scrivete un rigo, che costa tanto poco, altrimenti
1-iv-137): noi siam qui presso a un pozzo al quale suole sempre esser la
quale suole sempre esser la carrucola e un gran secchione; anaianne là e lave-
... furono ritrovati in mano d'un pizzicarolo'. = comp. di
); somma rio (un giudizio). lorenzo de'medici
presto e spacciativo gioco, / fa un gran male a giocar, se gli ha
. cellini, 634: questo è un modo molto buono e spacciativo, secondo
, trattandosi non d'uomo ma d'un soldato, era sciolto da tante formalità
ant. adibito allo smercio di prodotti (un luogo). balducci pegolotti,
tanzia. -facilmente smerciabile (un prodotto). libro di mercanzia [
: fregando, chiudeva gli occhi ad un morente... quando il poveretto fu
8-438: il ventre era gonfio come un otre. nel paese si sparse la voce
spacciato. moretti, i-350: in un teatro d'una grande città un pugno
: in un teatro d'una grande città un pugno ben assestato di quel volgarissimo medio-massimo
spacciato se non si ritirava immediatamente in un luogo sano e in pace.
foscolo, iv-296: davvero ch'io somiglio un di que'maiavventurati che, spacciati morti
titolo del matrimonio? -semiparalizzato (un arto). fenoglio, 5-i-1317:
. « mi scusi » disse poi in un fiato: « non avevo capito niente
, a crollare (uno stato, un sistema politico). giustino volgar.
vederlo spacciato. -sconfitto, sbaragliato (un re, una nazione). machiavelli
finita. fenoglio, 5-i- 1314: un uomo... disse: « la
do tre mesi di vita », con un sorriso lascivo. 3. concluso in
m. leopardi, i-74: se da un altro segretario di stato docile, incauto
spacciato. -abolito, soppresso (un insegnamento). foscolo, xv-550:
aminta, 903: è spacciato un amante rispettoso: / consigliai pur che
, siamo spacciati. -dissestato (un bilancio). colletta, i-144:
quantità o con una certa facilità (un bene, una merce). a
di terminarla. -consumato completamente (un materiale di lavorazione). bruno,
3-836: voi altrimente che accader suole a un figolo, il quale gionto al termine
distingue in modo cospicuo e clamoroso per un comportamento sconveniente o disdicevole. monti,
una menzogna); portato all'eccesso (un comportamento). b. cerretani
. e letter. inviato con urgenza in un luogo (un messo, un corriere
inviato con urgenza in un luogo (un messo, un corriere). bembo
in un luogo (un messo, un corriere). bembo, 10-ix-459:
bembo, 10-ix-459: era con flavio venuto un cavallaro spacciato dall'ambasciator. gualteruzzi,
avviso della morte. tenca, 4-114: un corriere spacciato questa notte mi recò la
giunge, spacciato da saint-pouan- ge, un messo con lettera e due begli orecchini.
orecchini. -recapitato (una lettera, un messaggio). buonaccorsi, 1-vi-116:
di ferrara. amari, 1-iii-614: un altro rescritto di federigo, spacciato prima o
ancor mi piace veder mercatante / ad un sol motto vender su'mercato, / di
-sbrigativo (una trattazione); immediato (un evento); rapido (un cammino
(un evento); rapido (un cammino). s. agostino volgar
. -per estens.: libero da un impegno o da una preoccupazione. donato
e trovò il thè freddo e di un colore non solito. carducci, iii-21-245:
al papa. -scampato a un pericolo. vita di cicerone volgar.
16. chiaro, comprensibile (un discorso). menzini, iii-267:
iii-267: non già per chiarezza intendo io un tal parlare spacciato, né per oscurità
/ e scesi al basso in un spazato piano, / fecero presto i loro
non voglio accrescere lettori e spaccio a un giornale di parte politica troppo avversa alla
. paoletti, 2-32: se ad un fondaco, ad un calzolaro,..
2-32: se ad un fondaco, ad un calzolaro,... venga ristretto
. b. vasco, xviii-3-792: avviene un grave pregiudizio alle manifatture nazionali, le
. bacchetti, 18-i- 226: un perfetto, aggiornatissimo ufficio statistico mi fornisce,
vive o vi fa capo: spaccio di un carcere, di una caserma, ecc
: eccoci seduti sotto i pini presso un rustico spaccio di bibite e caffè. einaudi
imborsa e che non 10. disbrigo di un affare, soluzione di una questio-
-diffusione di una lingua o di un uso, di un modo di dire
una lingua o di un uso, di un modo di dire; vasto impiego di
modo di dire; vasto impiego di un artificio retorico o compositivo; abbondante elaborazione
medici... aprire nella sua patria un commercio con tutte le nazioni, ma
toscano parlare, che per più d'un secolo vedeasi trasandato, fece a quest'effetto
nomi e di sistemi politici avrebbe iniziato un tale spaccio che passeremo ai posteri come
commiato. -in partic.: invio di un messo, di un corriere.
: invio di un messo, di un corriere. a. pucci, cent
spedizione di messaggi o di lettere attraverso un corriere; l'insieme delle lettere spedite o
, se non a questo spaccio, a un altro. tasso, ii-44: la
cavalcanti, 181: essendosi aggiunto da un tempo in qua all'altre mie fatiche
]: fra un'ora partiranno queste con un corriere espedito dalla natione genovese con i
mante aspettando lo spaccio e affrettandolo, venne un medico con un beveraggio. sacchetti,
e affrettandolo, venne un medico con un beveraggio. sacchetti, x-11-7: alberto,
baldinucci, 9-iii-21: fu poi imposto un dazio di 200 fiorini che servir dovessero
di spaccio: quella con corso legale in un dato periodo. bandi lucchesi, 90
son sempre in uso. -in un contesto metaforico. sacchetti, 176:
. nell'antica pratica mercantile, lettera di un mercante o di un banchiere al suo
, lettera di un mercante o di un banchiere al suo corrispondente per avvisarlo della
per l'inclusa di bernardo davan- zati un marco da salviati: presentala e risquotilo e
pagato ogni dritto, bisogna farsi far un sigiletto dall'emin, bollando in conformazione
.. come il lupo, che a un agnel disgiunto / da la sua mandria
18. congedo di una persona da un incarico (e il compenso che gli
, 1-2-87: gli ha spesso in bocca un certo proverbiaccio / che la donna prudente
ser neri, mangiando con loro ad un banco, / da casa sua fé venire
banco, / da casa sua fé venire un migliaccio, / il qual non ebbe
guerrazzi, 1-121: durante la stessa sessione un ministro scema il porto delle lettere,
bianco... pare che fossero un poco più rapprese e tenaci di quello
glispacchi / delle caverne trapassante dentro pare / un bagliore del mondo de'morti. la
una specie ai torrione cavo, che rinchiude un anfiteatro di ghiaccio e di roccia;
monti di pietro serena, la greve fa un gomito. pavese, i-496: il
uno spacco, uno spacco fondo; un arco a pochi metri d'altezza formava
gente. 2. crepa in un muro, in un pavimento, su una
2. crepa in un muro, in un pavimento, su una su- perficiè di
germogli erbosi che si erano aperti appena un varco tra... gli spacchi
. 4. lacerazione, strappo in un tessuto, in un abito. pananti
lacerazione, strappo in un tessuto, in un abito. pananti, 1-6: ha
, 1-6: ha [il poeta] un corpettuccio tutto pien di spacchi, /
corpettuccio tutto pien di spacchi, / un par di calzonucci corti corti / da farsene
. bufalino, 9-77: era costui un feroce legittimista, sul cui cranio una piastra
morale. -fessura nella corteccia di un albero. e. cecchi, 6-279
8. apertura sulla superficie di un oggetto, che ne rende visibili o
ne solca, in alto e da un capo all'altro, la lamiera di protezione
ci sarebbe. chiudere la gabbia entro un cilindro completo. senza spacco. con
cilindro completo. senza spacco. con un dispositivo per cui il cilindro non può essere
operaia non ha modo d'accorgersi subito quando un filo è spezzato. 9.
spacchi della sottana. -apertura di un indumento slacciato. cicognani, 2-90:
e. cecchi, 5-219: a un tratto, all'orizzonte, pullulò un
a un tratto, all'orizzonte, pullulò un sordo sufolìo, come il verso glaciale
sordo sufolìo, come il verso glaciale d'un oboe; e lo spacco del sole
gli spacchi delle nuvole, ogni volta che un fulmine diroccava gli alti castelli purpurei del
: sbucarono per una scala a chiocciola in un grande stanzone semibuio, che solo in
da uno spacco di tende, prendeva un po'di luce fresca. 11
r. longhi, 1-i-1-293: v'è un fare certo più 'prospettico'di mantegna,
disus. rappresentazione grafica della sezione di un oggetto o di un edificio: spaccato.
della sezione di un oggetto o di un edificio: spaccato. temanza, 452
prisco, 5-320: lui pure indossava un monopetto scuro con gli spacchetti ai lati
/ le spacconate. nievo, 614: un sensale veronese e un barone di napoli
nievo, 614: un sensale veronese e un barone di napoli si somigliano nelle spacconate
. pratolini, 2-138: ti cacci in un imbroglio per il piacere della spacconata.
: dopo avere ascoltato e il vaneggiare d'un valoroso guerriero e le lodi d'un
un valoroso guerriero e le lodi d'un codardo spaccone, come il chiamerebbe di
agg. che denota spacconeria, millanteria (un atteggiamento, il comportamento, ecc.
. ojetti, 1-99: ora in un vagone stipato come adesso s'usa,
tirar fuori dalla tasca ail cartoncino d'un biglietto a pagamento, peggio d'un
un biglietto a pagamento, peggio d'un biglietto a tariffa intera, è diventato un
un biglietto a tariffa intera, è diventato un gestotanto raro e spaccone che il meno che
ti capita è d'essere preso per un arricchito di guerra. moravia, ix-213:
: il moro le sparava grosse con un tono sicurissimo e spaccone. -improntato
sono spennelleggiati con l'irruenza banale e un po'spaccona ch'è nei bozzetti di
po'spaccona ch'è nei bozzetti di un sanesi, d'un pollastrini. 3
nei bozzetti di un sanesi, d'un pollastrini. 3. dimin. e
di spacconeria e di bambineria miste d'un tantino di ciarlataneria. 2.
lucchese, v-47-49: ebbevi 'l vescovo un suo frate / che no diede delle
scarchi: / pendon spade ritorte e l'un de'lati, / suonano al tergo
goldoni, ii-461: io, in un mese, fra giuoco, osteria e qualche
e rispettabile amico; sono stato ferito da un colpo di spada presso il ginocchio.
(425): vedevano in lui un santo, ma un di que'santi che
vedevano in lui un santo, ma un di que'santi che si dipingono con la
. -legato alla camera militare (un impiego). f. d.
, sia con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri
volta verso il capo. -nome di un ordine cavalleresco svedese fondato da gustavo vasa
: buttare luce, in apollo è un tic nervoso. spade di luce partono
. a. cattaneo, ii-324: se un cavaliero dovesse entrar in duello colla migliore
italia, che gli gioverebbe aver assistente un valentissimo schermitore, se prima non si
le quali venivano i piemontesi, con un re, spada d'italia. gius.
mondo e di deo. / l'un l'altro ha spento; ed è giunta
/ col pasturale, e l'un con l'altro insieme / per viva forza
, che si trovano congiunte insieme con un nodo indivisibile nella persona del pontefice, rendono
uno spericolato maneggiatore di spade stilistiche, un uomo che non paventa ossimori, che è
stretta più della cruna dell'ago, un po'per genio, ma troppo più per
/ stillante sopra uno stillante miele. / un alito d'amor sopra una spada?
foglie della salvia delle aiuole avrebbe trovato un cadavere ormai mezzo appiccicato alla terra.
crini del cavallo; molti vi veggono un indizio della bontà del cavallo.
le altre la guardavano coitaliane. me un fenomeno di eloquenza e di ardire.
visto, messer cola, / come da un pezzo in qua c'è questo ane
poi fagiuoli, xv-118: l'altro è un dotto suo pari, il quale imtrentasette
o avere ogni momento guerra, un imprevisto. la spada alle mani
(distanza. -nel pieno di un litigio; al sodo, al punto decisivo
, i-401: videsi lo scudo passato da un canto all'altro e rimastovi fitto un
un canto all'altro e rimastovi fitto un tronco della lancia nemica, e 'l suo
1-418: io, se cerco rifugio in un carcere penitenziario, trovo il cavalier sacerdote
i-653): il padre la maritò in un giovine che lavorava di spada.
apprestandosi a duellare (e anche assumendo un atteggiamento minaccioso). compagni, 3-28
cellini, 2-86 (451): a un tratto tutt'a dua mettèmo le mani in
! » disse lodovico, dando subitamente un passo indietro e mettendo mano alla spada.
o segni di collera. -abbandonare un atteggiamento ostile. magalotti, 4-90:
una spada di damocle, sostenuta da un filo ben logoro e ben esile.
: tutto cammina sul filo di spada di un dialogo pie no di sorprese
no di sorprese e di vivacità un po'salaci. -trarre fuori la
. catzelu [guevara], i-175: un proverbio... dice che la
ibidem, 127: 'più si sente un taglio di rasoio che dieci di spada
e deriva dall'ammonimento di gesù a un suo discepolo che aveva ferito con un
un suo discepolo che aveva ferito con un colpo di spada un servo del sommo sacerdote
aveva ferito con un colpo di spada un servo del sommo sacerdote durante l'arresto
, te'sta spadacciata! / come un rapuccio ti voglio spartire. 2
da spadaccino. linati, 18-180: un brav'uomo di piemontese, alto, secco
vidi nella selva che tu feristi con un trafiero un cinghiale, e se non fosse
selva che tu feristi con un trafiero un cinghiale, e se non fosse che il
, 1-92: tornando di levante, un certo spadacino passò per venezia e, non
, non avendo che mangiare, fece un furto di poca valuta, per lo quale
spagnuolo infingardo. nievo, 457: e un bel giovane, un brunetto svelto e
457: e un bel giovane, un brunetto svelto e di alta corporatura, pieno
di salute; coraggioso, dicono, come un disperato, e spadaccino più di don
d'uno spadaccino come nella bravura di un violinista c'è, senza dubbio, una
spada. l'argalif l'imitò. era un bravo spadaccino. 3.
non bollata, non addocchiata avidamente da un imperiale castrapensieri, adesso che puoi aguzzare
coloro che bruniscono l'arme, che hanno un legno e anco hanno una spada,
anco hanno una spada, e con essi un poca di poivare, e posta in
spadai, avevan per sé una contrada o un sestiere. 2. dignitario che portava
sacchetti, x-145: avea uno collaretto a un suo guamaccione o vero colaraccio
. armato di spadone a due mani (un soldato degli eserciti spagnoli del sec.
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da padella (v.)
con valore di allontanamento, e da un denom. da padella (v.)
c. e. gadda, 21-69: un grosso volume non basterebbe a registrare tutte
dalla padella in cui è stato cotto (un cibo). dossi, i-io:
. dossi, i-io: qui, un mucchio di crepitanti marroni, or or
intorno alle ramificazioni dell'albero, addoprano un piccolo stecco o legnetto a modo di
naturale anziché nei nostri appartamenti, sviluppa un organo riproduttivo, lo spadice, il
baio (il colore del manto di un cavallo); che ha il manto di
ha il manto di tale colore (un cavallo). dolce,
colore, come s'è detto, in un cavallo è rincipalmente lodato, il
colore spadice, secondo il camer, ha un certo che del puniceo, ciò è
diede le propria vesti- menta reali ad un suo spadiere. = deriv. da
l'aveva attaccato colla ferocia selvaggia d'un giaguaro, e gli aveva piantato nelle
, e gli aveva piantato nelle carni un 'machete'messicano, a lama spadiforme.
due ai tre metri, grosse come un braccio d'uomo, ristrette superiormente e terminate
uomo, ristrette superiormente e terminate da un ombrello amplissimo, elegante, formato da otto
?... -eh di poco. un carlino la puglia. -spadiglia obbligata?
ai piedi con una spadina cinta con un cintolo ed un berrettino. 2
una spadina cinta con un cintolo ed un berrettino. 2. fusellino d'
annunzio, 1-250: satana subito gli portò un invito per il ballo di corte dove
il ballo di corte dove canamus giunse un pomposo equipaggio, a uattro cavalli,
corto alla vita, spadino che pare un giocattolo ma con l'impugnatura preziosa, forse
nel 1630, che recava al rovescio un braccio armato brandente verso l'alto una spada
mi fé temere, / armato come un saracino, e il braccio / sullo spadon
io): avevano entrambi... un manico di coltellaccio che spuntava fuori d'
manico di coltellaccio che spuntava fuori d'un taschino degli ampi e gonfi calzoni:
g. vialardi, 1-292: avrete un bel pesce spada; raschiatelo, sventratelo
bene, legategli la testa, inviluppate d'un foglio di carta soltanto lo spadone.
-giocare o tirare di spadone, per indicare un ambiente spoglio, privo di suppellettili,
dirà l'eunuco: « ecco io sono un legno arido, perocché questo dice il
, siccome gli altri sono, / anzi un freddo spadon, qual è costui,
agg. privo di semi, sterile (un frutto). domenichi [plinio]
degrada regolarmente, a cui è attaccato un peduncolo mediocre. la buccia, verde anche
finissima, gentile e si scioglie in un sugo piacevole. 'pero spadone d'inverno'o
, e ha polpa assai buona, quantunque un po'acidula. cassieri, 11-84:
, con valore intens., e da un denom. da padrone (v.
. pasolini, 3-108: mica è tanto un bravo ragazzo! 'na settimana lavora
ragazzo! 'na settimana lavora e un mese sta a spasso. proprio ieri ha
con valore di allontanamento, e da un denom. da padrone (v.)
2. che è senza padrone (un animale). bacchelli, 2-xxiii-636:
3. abbandonato, spopolato (un luogo). bacchelli, 10-151:
ex-, con valore privai, e da un deriv. da padrone (v.
inducendolo a pensare o a comportarsi in un dato modo. -anche: l'influenza
: le società segrete protette dai governi sono un mero fantasma; o non esisteranno mai
italia una mediocrità che tutto riduceva ad un cieco provincialismo. 2. imporre il
. -per estens. compiere in un certo luogo o ambito, senza incontrare
3. per estens. imperversare (un fenomeno meteoromoravia, 23-03: l'ermetismo
nel deserto. -diffondersi in un luogo con grande intensità (la luce
ex-, con valore privai, e da un denom. da padulef (v.
, spadulisci). ant. bonificare un luogo paludoso. targioni tozzetti, 11-1-82
ex-, con valore privai, e da un denom. da padulef (v.
difficoltà di ambientazione e di adattamento a un luogo e alle persone che vi si trovano
e nel pensiero di martin heidegger indica un aspetto fondamentale dell'angoscia: spaesamento esistenziale
, di sotto il ponte della nave, un coro di voci accordate e indolorite che
voci accordate e indolorite che sul mare faceva un effetto di bellissimo spaesamento. luzi,
che riprende / o gemiti / d'un desolato suo ritorno? - / altro non
ogni volta rimaneva sbalordita di trovarsi sopra un palcoscenico. dunque, spaesamento, e
di completamente diverso, dando allo spaesamento un altro spessore, un aggancio speciale tra
dando allo spaesamento un altro spessore, un aggancio speciale tra i luoghi della mia
o anche perdita parziale di significato di un concetto nel confronto con altri. a
. con la particella pronom. recarsi in un luogo straniero, per dedicarsi a un
un luogo straniero, per dedicarsi a un nuovo sistema di vita, anche rinnegando
con valore di allontanamento, e da un denom. da paese (v.)
turbato per la difficoltà ad adattarsi a un ambiente, a un luogo, alle persone
ad adattarsi a un ambiente, a un luogo, alle persone, ai costumi
fronte, mi sentii nei primi momenti un po'spaesato. savinio, 2-25: spaesato
« civiltà delle macchine », si sentiva un poco spaesata, quasi per complesso di
: è una donna forestiera... un siciliano le si fa incontro, parlando
rispetto alla mentalità o alla situazione di un dato periodo (un'opera letteraria).
]... parve spaesata in un clima di guerra, perché il narratore vi
contesto urbanistico in cui si trova (un quartiere). bigiaretti, 11-18:
con valore di allontanamento, e da un deriv. da paese (v.)
buonarroti il giovane, 10-910: un panierin di ciliegie buondì, / della
buondì, / della insalata, ed un mazzuol di spàgheri. = forma metatetica
1-ii-1064: le feste più illustri sbracano a un certo punto nella spaghettata. arpino,
quello spaghetto e fa'nel capo tu stessi un nodo scorritoio e mettivi pianamente il dente
ai piedi dei quali [stomi] un capo di spaghetto sottilissimo, unto di
con secretezza, non saprei dir come, un grosso zeppo a quel finestrino con un
un grosso zeppo a quel finestrino con un spaghetto fragile di modo che non eraossibile l'
né altro riparo, ma divallando in un declivio molto precipitoso, vi era stato tirato
, con valore privativo-detrattivo, e da un deriv. da pagina (v.)
n. 6. 2. il privare un oggetto (un fiasco, una sedia)
. 2. il privare un oggetto (un fiasco, una sedia) della carena
, spaghetti, vermicelli, riveste un oggetto o che imbottisce il fondo e lo
, ecco il signorini che mi nale di un sedile. dice: « vuole una
levi, 6-44: sulla piazza, vidi un giovane le acque di un fiume
vidi un giovane le acque di un fiume; inondazione. biondo,
dei fiumi della toscana. mano un piatto di spaghetti fumanti. 2
con la macchia, macchiati: serviti con un bicchierai, 53: si prenda solo
anche manuale. -anche: do un taxista magrissimo, baffuto: « ci vedi
trovar fra tutte le masserizie dell'arte un rastrello o forstern classico americano esasperandone gli
tv spaghetti. 4. scuotere, sbattere un abito per liberarlo dai fiocchi di neve
le larve destamenti convulsi e agitati (un animale). gli insetti coleotteri elateridi
(il fondo di una d'un po'di spaghetto - [la preghiera]
ex-, con valore privai, e da un denom. si sfogava angela.
, con valore intens., e da un denom. = deriv. da
re fuori dei ripari naturali o artificiali (un corso d'ac tommaseo [
le stampe non ancora qua, un lago, ecc.), allagando il
a produrre nel letto del fiume un proporzionato rialzamento e da un denom.
del fiume un proporzionato rialzamento e da un denom. da pagina (v.)
di pietrasanta e lacuni fogli staccati (un libro, un quaderno). sciarlo spagliare
lacuni fogli staccati (un libro, un quaderno). sciarlo spagliare ne'paduli contigui
'spagliare': dell'acqua che schizza buttandoci un sasso. 3. traboccare dal recipiente
traboccare dal recipiente in cui è contenuto (un liquido). p. petrocchi
. tr. ant spargere (anche in un contesto figur.). iacopone,
, che indica allontanamento, e da un tema * palia, di origine mediterranea;
l. i., si potrebbe ipotizzare un accostamento con sparpagliare. spagliato1
privato della paglia con cui era rivestito (un fiasco, una damigiana).
nel territorio circostante (l'acqua di un fiume). rappini, 520
sm. tose. disus. sfioratore di un bacino ai colmata. tartini,
. tartini, 83: a mezzogiorno un traversante che dal detto arg'ne va
di raccolta per le acque di alimentazione di un mulino. tramater [s. v
. 2. logoramento, danneggiamento di un oggetto rivestito o imbottito di paglia.
guardandosi attorno con scatti di capo e un ammicchio degli occhi ritondetti, spa- gliettati
riempiono le volte delle loro botteghe di un acceso spagliettìo di luminelli d'oro. e
o repentino (come quello che compie un animale per scuotersi di dosso la paglia
. nelli, i-359: -m'hanno ripreso un po'quell'effumazion- celle d'oggi;
spàglio2, sm. tose. straripamento di un corso d'acqua. -in senso concreto
dallo spaglio del fiume di seravezza fu tirato un fosso chiamato il fiumetto.
semi liberamente e uniformemente sul terreno con un ampio gesto della mano (nella locuz.
a righe. -con riferimento a un modo simile di irrigazione manuale.
con valore intens., e da un dimin. di paglia1 (v.)
, con valore intens., e da un deriv. da paglia1 (v.
, con valore intens., e da un denom. da pagliucola.
marchesa giulia... raggiava tutta in un delizioso vestito di crespo celeste con su
spagna, e sentendosi rispondersi: « un asso », replica: « guardatela bene
temeno la favella spagnuola, per essere un poco aspra. = voce napol.
piccola sostanza borghese, una casa e un poderuccio di un dieci ettari, vi sognava
, una casa e un poderuccio di un dieci ettari, vi sognava ed ostentava,
ant. che rivela eccessiva cerimoniosità (un gesto, un atteggiamento).
rivela eccessiva cerimoniosità (un gesto, un atteggiamento). g. f
buonarroti il giovane, 9-609: quelli un giannetto / ami spagnoleggiando, /.
1-289: alfine ei spunta, sovra un ginnetto / spagnoleggiando: gli scende un'
maggi e del lemene, venne svolgendo un po'alla volta dalla tradizione paesana quel
giurava di non esser capace neppur lui d'un lavoro simile, e bestemmiando spagnuolescamente,
in europa potrebbe condurre una cannaca, un vezzo cosiffatto. c. e.
messo la spada per saccenteria dinanzi in un certo suo modo spagniuolesco. nievo,
nievo, 681: una certa malfidenza, un sussiego spagnolesco teneva strette le labbra e
onta di certe sue idee spagnolesche e d'un certo sussiego, era in fondo un
un certo sussiego, era in fondo un buon diavolo. c. e. gadda
comisso, vii-237: sul fastigio di un palazzo si alza nella pietra un grande blasone
di un palazzo si alza nella pietra un grande blasone spagnolesco. piovene, 7-346
stile sempre insaldato e ritto e tutto d'un pezzo. barilli, 5-23: la
: fu,... più che un bracciante vero e proprio, nell'uso
, nell'uso odierno della parola, un 'criado'nell'uso odierno della parola,
'criado'nell'uso odierno della parola, un 'criado'nel senso spagnolesco, non proprio un
un 'criado'nel senso spagnolesco, non proprio un servo ma un uomo di 'troupe'.
senso spagnolesco, non proprio un servo ma un uomo di 'troupe'. 2
c. e. gadda, 21-34: un seicento lombardo, spagnolesco, lanzichenesco,
pigliar mano, la dama starà da un capo della sala e l'uomo dall'altro
imposte delle finestre. oriani, x-21-125: un minuscolo specchio rotondo attaccato alla spagnoletta della
delle spagnolette con la mandorla grossa come un aglio. 5. disus.
iv-277: allora il capitano, preso un pizzico di tabacco, se ne fece una
a coppia co'lor lieti amanti / un fandango danzando, or ritrosette / parean ritrarsi
g. c. croce, 282: un grillo bianco e una zenzala ballarono un
: un grillo bianco e una zenzala ballarono un spagnuolétto con tanta leggiadria, che fu
spagnuolétto con tanta leggiadria, che fu un gran stupore. 3. oro proveniente
agg. letter. ant. che ha un tono sussiegoso e cerimonioso.
del verbo avere: uno spagnolismo, un napoletanismo. 2. atteggiamento favorevole
gerarchie; e nella vita sociale ad un complesso di cerimonie, tasto, senso
: attribuire, anche arbitrariamente, a un personaggio di origine spagnola. g
la forza dell'amore, leggeva in un romanzo francese una lunga e tenera conversazione
sp., 5 (80): un cavalier spagnolo manda una sfida a un
un cavalier spagnolo manda una sfida a un cavalier milanese. de amicis, ii-
: era molto bella... un po'alla maniera di certe sante, di
spagnuol galante, / che rispose ad un certo servitore / che faceva da economo zelante
ne fa parte o vi è inquadrato (un soldato, un reparto, una milizia
o vi è inquadrato (un soldato, un reparto, una milizia).
stati sconficcati, pensando forse trovarvi dentro un gran tesoro. bernardo, lii-13-
causa della rovina ae'turchi potrìa seguire se un re di persia valoroso, avendo pace
: quel borgo già considerevole era anche un castello, e aveva perciò l'onore di
e aveva perciò l'onore di alloggiare un comandante, e il vantaggio di possedere una
-occupato da tali soldati o milizie (un accampamento). ariosto, 12-61:
: lo reggersi continuo dell'armonia sopra un suono alto assordante ricascante nelle medesime pose,
mortificata e pianse presto, / mostrando un gran dolor della parola. -dramma
.. vita [di mazzini] fu un vero dramma spagnolo. l'ultimo atto
dio vi aiuti ». -in un toponimo. barilli, 5-30: a
spagnuola, fummo ospiti una volta di un direttore di fattoria che aveva sotto di sé
; che viene importato dalla spagna (un tessuto, un alimento). burchiello
importato dalla spagna (un tessuto, un alimento). burchiello, lxxxviii-ii-450:
. che si è svolto in spagna (un evento). tabacchi, 13-145:
diceva delle porcherie in veneziano, o in un dialetto spagnuolo, più probabile.
. -appartenente a tale lingua (un termine). l. mocenigo,
nella descrizione lasciataci da nicola anito di un planisferologio costruito nel 1725. 10.
nei vizi umani. salgari, 28-12: un grosso cane, un vero mastino spagnuolo
salgari, 28-12: un grosso cane, un vero mastino spagnuolo, discendente probabilmente da
dama vestita di raso color di rosa porta un cappello alla spagnuola. ghislanzoni, 18-106
entra nella bottega, si provvede di un vestito alla spagnuola e di una maschera.
barba a punta spiccante sul bianco d'un grande collare alla spagnuola. ojetti, i-236
alla spagnuola. ojetti, i-236: è un altarone alla spagnola tutto a marmi bianchi
strascico. g. gangi, 108: un uomo più che cinquantenne, con pizzo
vacca o una gatta spagnola o come un basco parla lo spagnolo o la lingua spagnola
, con valore intens., e da un denom. da pagnotta (v.
anche, per innescare, tirandolo, un congegno. giacomino da verona,
verona, xxxv-i-647: al col ge geta un lago et un spago entro 'l naso
al col ge geta un lago et un spago entro 'l naso, / e per
1-2-72: adì 26 giugno, per un riganello per attaccare le spallieri e per un
un riganello per attaccare le spallieri e per un f orno de spaco. algarotti,
le loro otto gambe, come se facesse un mazzetto di fiori, le avvolse e
: nel tiratore grande di mezzo troverai un involto di carte chiuso con uno spago.
troppo corti. calvino, 2-256: prese un quaderno da scuola e l'appese all'
-filo spesso, usato per imprimere striature su un tessuto. carena, 1-299:
, 519: lo scriver lettere prima ha un generale, dove sarà il siggillo,
lii-14-156: pigliata la lettera, subito con un coltello tagliati gli spaghi, se è
: le lettere di questo spazzo hanno patito un incontro cattivo, ché, essendo legate
ora la penna, / or tira un verso, ora tira lo spago, /
ora tira lo spago, / taglia a un tempo una scena o una cotenna
una scena o una cotenna, / termina un tacco e accomoda un'arietta. verga
lavora all'angolo della strada all'ombra di un folto di lecci polverosi. lei gli
di lecci polverosi. lei gli porge un sandalo e lui curvo sul banco lavora
teseo che fu aiutato da arianna con un filo a uscire dal labirinto di minosse)
con lo spago: essere chiusi in un assoluto silenzio. barilli, 5-21:
spago dal fascismo ». -avere un lungo spago da cerare: dover sbrigare una
tanto spago da permettergli di arrivare con un salto a sentir l'odore della verità
v. spacciare1. posizione o un avversario molto deciso. siri,
, soldati di mestiere, che hanno un reclutamento regolare. 2. cavalleria
contro gli spahis per i quali nutrono un odio magnificamente ricambiato. = adattamento
zoccoli spaiati. baretti, 66-313: dando un candel- liere in faccia a quel della
pistola e accoccando il cane, in un millesimo di minuto i quattro gaglioffi se
originariamente abbinato, accoppiato o coordinato con un altro elemento o in quanto fa parte
elemento o in quanto fa parte di un complesso di elementi (con partic.
tazzine erano spaiate, una bella, di un vecchio ginori. -male assortito,
-strabico; non perfettamente allineato (un occhio). poliziano, 7-53:
caleagnini! fagiuoli, x-42: resta senza un capello / la cassa del cervello,
chim. e fis. non accoppiato con un altro in un orbitale elettronico (un
fis. non accoppiato con un altro in un orbitale elettronico (un elettrone).
un altro in un orbitale elettronico (un elettrone).
di separazione o allontanamento, e da un denom. da paiolo1 (v.)
ai visitatori una certa sicurezza tranquilla, un agio, come dell'essere a casa propria
2. figur. rivelazione di un pensiero o di una cultura nascosta o
le vetrate. d'annunzio, v-2-469: un colpo di spalla spalancava la porta;
guardare, e intanto il vecchio prende un bastone e spalanca uno sportello che dava
-assol. borgese, 1-56: « un po'd'aria! di luce? »
piacere di dire i fatti nostri a un confessore e di prender l'eucarestia,
2. per estens. rendere accessibile un luogo, in partic. una stanza
spalanca i suoi vestiboli. -aprire un mobile, per aerarlo. arbasino,
per lo più sbarrandoli in seguito a un moto di stupore, di sgomento, d'
: mi pare / ch'avendomi veduto un tal pochino, / pian piano, adagio
, 474: uno spalancare degli occhi, un tender le braccia, rivelano la meraviglia
bocca, per lo più per emettere un urlo, anche di minaccia, per inghiottire
urlo, anche di minaccia, per inghiottire un boccone, per sbadigliare o in seguito
boccone, per sbadigliare o in seguito a un moto di stupore. milizia, i-190
] fa urlare, anzi muggire come un toro immolato a morte. ma la nostra
: incontro a robarin da'flutti sbocca / un pesce cane e già quasi l'agguanta
in faccia al povero ministro... un forno di bocca ove orribile era veder
bocca ove orribile era veder guizzare tremolando un lacerto sanguinoso, faceva « ah ah
a guardare, spalancava la bocca sdentata a un formidabile sbadiglio. -di animali
sbarbaro, 1-60: ricordo l'entrata in un cortile d'un somarello malconcio, attaccato
: ricordo l'entrata in un cortile d'un somarello malconcio, attaccato al carretto di
somarello malconcio, attaccato al carretto di un rivendugliolo. a me accorso a festeggiarlo
i-577: mi ritrovo dopo diciassett'anni sopra un palco a tu per tu coi dodici
tu coi dodici apostoli, e propriamente a un palmo da giacomo maggiore che spalanca le
disincanto e sguardo in sottecchi / e con un semiserio / spalancare le braccia ed eclissarsi
. -dilatare le narici, per assumere un atteggiamento imponente o minaccioso. bruno
(anche in espressioni enfatiche per indicare un madornale errore); aprire uno squarcio di
cielo luminoso. 8. far sbocciare un fiore. sbarbaro, 4-35: la
luce abbagliante. lippi, 5-38: un par d'occhiacci, orlati di savore,
di savore, / così addosso ad un tratto gli squaderna / che par quando il
d'una lampada. -emettere improvvisamente un urlo acuto. angioletti, 1-106:
acuto. angioletti, 1-106: spalancò un tremendo ruggito che mise in punto di
, mostrare. marinetti, i-165: un immenso arcobaleno spalanca il suo portico sfarzoso
giovanotto, che fu pronto a spalancare in un sorriso la sua faccia meridionale, pallida
una svolta culturale, dare inizio a un rinnovamento poetico. aretino, v-1-360
una porta. bernari, 6-237: sei un uomo, non potevi continuare a illuderti
a illuderti che la vita ti avrebbe un giorno ripagato dell'attesa spalancandoti le porte
14. dare libero sfogo alla manifestazione di un sentimento, all'immaginazione. leonardo
a questa cinica staffilata che diè agenore con un manrovescio alnncontinenza delle macedoni lussureggianti.
lussureggianti. -spalancare l'abisso: provocare un gravissimo danno culturale o spirituale o un'
tutti i popoli... è stato un fallo che ha fatto piangere il cielo e
cielo e la terra ed ha spalancato un abisso nella cui profondità non arriva nessuno
24-155: bisogna correre in cerca d'un usuraio o d'una loan society, e
. -far sorgere con immediatezza e forza un sentimento, un pensiero, una presa
con immediatezza e forza un sentimento, un pensiero, una presa di coscienza.
espresse meglio il riprendere della vita dopo un temporale: lo schiamazzar di galline, il
del caldo canicolare. -affacciarsi verso un luogo (una piazza). vittorini
lo più d'improvviso e in seguito a un moto di sorpresa, di ira o
. spostarsi verso i lati, lasciando aperto un varco (una folla).
; ma vi- desi tosto essa da un lato spalancarsi, facendo ognuno volentieri luogo
19. aprirsi nel terreno (un antro, una valle profonda, una
una voragine, la bocca secondaria di un vulcano, anche in espressioni iperb.
o nella costa, incidendola profondamente (un fiordo). - anche sostant.
nugolonacci neri, cenerognoli, dai quali esce un acuto lampeggiare spesso...:
: si interruppe trasalendo come se di un tratto gli si fosse spalancato innanzi un
un tratto gli si fosse spalancato innanzi un abisso. graf 5-509: come un'oscura
il cielo. baldini, i-139: a un tratto si spalancò tutto il cielo in
calvino, 1-196: il risveglio fu un improvviso spalancarsi di cielo pieno di sole
alla vista nella sua vasta ampiezza (un luogo) o estensione (una via
. linati, 16-250: giunto a un risvolto della strada provinciale, la veduta
festa di barbagli. comisso, iv-292: un secondo fragore si spalancò nel cielo.
si ritrova, senza sapere come, in un altro mondo trasportato. piovene, 14-79
a noi la visione del tutto, un tutto spaventoso, di cui non facciamo più
in cui perciò noi possiamo precipitare come in un vuoto estraneo. 22.
; non è questo lo spalancarsi di un continente nuovo? 23. prendere
ha più muri o li ha solo per un altro minuto. gatto, 2-229:
hanno di pazzo e più di furbo un ramo: / spalanchiam bene gli occhi
lumi al vero. bernari, 3-170: un mite pianto gli fece spalancare gli occhi
vostra tanto saporita lettera e vedermi dare un consiglio, al sangue del nostro dio
il cuore: commuoversi profondamente, sentire un grande sollievo. linati, 18-86:
di separazione o allontanamento, e da un denom. da palanca1 (v.)
, completamente dischiuso (porte, finestre, un baule); che ha eli ingressi
); che ha eli ingressi aperti (un locale pubblico). ghirardacci, 3-87
attraversato il primo cortile, s'entrò in un altro, e lì si vide la
, pareva di guardare nella lente di un cosmorama. soldati, iii-11: nel corridoio
. - con riferimento alla bocca di un vulcano. cattaneo, vi-1-137: vi
l'orrore della terra tignosa ov'era un silenzio spalancato come una trappola.
-dormire a occhi spalancati: avere un sonno leggero, destandosi spesso per ansietà
tavola, si sollevò alquanto, diede un sospiro, tentennò alquanto, e finalmente
: davanti alla pianura spalancata, casale è un mondo intimo. -che dà
mondo intimo. -che dà un senso di vastità (il silenzio).
, / spala, tramuta sassi, fa un fracasso / com'un coi fiocchi che gli
tramuta sassi, fa un fracasso / com'un coi fiocchi che gli entravano in bocca,
in par- -sgombrare con la pala un ambiente dalla neve, tic. cereali
, tic. cereali; consiste di un organo mobile (per lo più
4. colpire con violenza con un oggetto contundente. spalatura della neve.
. { spalco, spalchi). privare un edificio dei 5. marin.
tutta italiaquelle case... per un po'stanno sfitte, e poi il comune
francese. guglielmotti, 1704: 'spalare': un palco. sollevare dall'acqua le pale
3. agric. privare un albero dei palchi inferiori, esesciar correre
vischio, e il bosco resta che pare un giardino. -spala! spala i
'leva remi! '. guglielmotti, d'un pubblico insolente / che mai lo pasce e
(nel 1255 a parma). da un denom. da palco (v.)
palare1. palcni di legname (un edificio); smantellato. spalare3,
, con valore intens., e da un deriv. piante domestiche de'giardini infin entro
con la iii-36: vi è un gran palazzo spalcato e semi diruto che appar
impalata a guardarli. feriori sia per conferire un aspetto più armonico alle = deriv.
. di spalco (con valore re un intero quartiere di case sedicenti popolari per ospitare
aggett.): di notevole bravura (un attore, un musicista, varie migliaia
: di notevole bravura (un attore, un musicista, varie migliaia di spalatini che
). ant rimuovere con la pala un cereale per aerarlo. balducci pegolotti,
. disus. attrezzo di ottone, usato un tempo dai fabbricanti di cappelli per comprimere
g. bargagli, xli-i-517: voleva un poco spalettar quel grano, ché non
, con valore intens., e da un denom. da paletta. 1 (
, spalìfichi). ant legare a un palo per punizione. aretino, 27-i-1-215
, inf, 24-09: s'avventò un serpente che 'l trafisse / là dove 'l
mi parean coperti, / e l'un sofferia l'altro con la spalla. boccaccio
.. e oltre a questo l'un de'bracci con tutta la spalla, cominciò
parte del corpo (con riferimento a un carico trasportato). matazone da caligano
. pulci, 1-61: posesi in ispalla un gran tinello / ed avviossi là verso
pea, 3-13: a spalla, un carico per ciascun uomo, portarono il contrabbando
trasportato su tale parte del corpo (un carico). g. bentivoglio,
tommaseo, 19-132: videro uscire d'un sentieruolo sulla strada maestra un povero contadino
uscire d'un sentieruolo sulla strada maestra un povero contadino co'suoi arnesi in ispalla.
corpo per mezzo di una cinghia (un fucile). de sanctis, 9-224
3. figur. pendio di un monte o di un colle, in partic
figur. pendio di un monte o di un colle, in partic. in prossimità
4. fianco esterno dell'argine di un fiume; striscia di terreno attigua a
fiume; striscia di terreno attigua a un fiume (spalla dell'argine).
terrapieno che funge da rinforzo al fianco di un bastione, quando è arretrato verso l'
la villa e faceva spalla al castello un monticello, benché non molto alto.
alto. 7. lato posteriore di un edificio. baldini, 1-812: mi
; sobbarcarsi a un'incombenza gravosa, a un compito arduo e faticoso.
, iii-482: così s'aviserà l'un l'altro e daremo spalle secondo sarà
: era troppo cruda vedersi portar via un ragazzo... quando cominciava a dare
contrafforte alquanto pianeggiante addossato alla parete di un monte prima della cima. alp [
estremità di muratura a cui si appoggia un ponte e che ne contrastano la spinta laterale
, 3-108: vidi che, accanto a un articolo di fondo di silvio d'amico
su d'annunzio drammaturgo, ce n'era un altro di spalla con titolo a tre
lettera che emerge sul piano superiore d'un parallelepipedo di piombo. graphicus [febbraio
ariosto, 15-38: passò per più d'un campo e più d'un bosco, /
per più d'un campo e più d'un bosco, / per più d'un
un bosco, / per più d'un monte e per più d'una valle;
che si trovano in italia non sono un vero e proprio esercito. possono approfittare
spalle. pratolini, 1-159: è un tranello, non mi piace. io sono
uno all'ordine, toccò al re un gran prato che, steso alle spalle d'
: era di contro all'arco / d'un ponte, in una calle / solitaria,
indigestione, in par- tic. di un cibo prelibato. giovio, ii-142:
, tortore ed altre buone cose, un piatto di fogni acconci per man di fanciulla
, maxime ch'erano stati cotti con un chiodo, con un pero e con
erano stati cotti con un chiodo, con un pero e con un capo d'aglio
chiodo, con un pero e con un capo d'aglio. grazzini, 2-336:
restare uniti, spalla a spalla, fare un cerchio attorno alle nostre case.
erostrato aveva le spalle larghe: e sebbene un codazzo di monelli lo seguisse in perpetuità
più sfuggire a una situazione difficile o a un pericolo. la, spalle,
spalla, fare spalla, spalle-, dare un con19. mus. violino di spalla
-avere qualcosa sulle spalle-, essere gravato da un impegno, da un'incombenza o anche
fogazzaro, 1-381: ho sulle spalle un altro discorso da tenere in roma. ungaretti
ho voglia / di tuffarmi / in un gomitolo / di strade. / ho tanta
mi ritrovavo alle spalle. -avere un determinato numero di anni sulle spalle.
adolescenza, il peso del secondo nome dovesse un po'gravargli le spalle.
62. -darsi di spalla: farsi un cenno d'intesa. arpino, 16-102
d'intesa. arpino, 16-102: un fischio lontano parve richiamarli. si diedero
inf, 10-3: ora sen va per un secreto calle, / tra 'l muro
157: 'esse'ddi spalla tonda': essere un fannullone. -essere peso per
spalle di quella povera ragazza, sei un maiale ve'! soldati, ix-292: il
soldati, ix-292: il marito, un fannullone che viveva alle spalle di lei,
-salvare le spalle-, difendere o giustificare un assente. cassola, 5-148: se
la materia di un'obbligazione o di un voto. dante, par.,
-volgere, voltare le spalle: ritirarsi da un combattile spalle ma che vorrà morire quivi
le spalle ai contrabbandieri. -lasciare un luogo o una persona dietro di sé allontanandosene
e lucia, 229: « è un vile birbante », interruppe la signora,
, tozza (anche con riferimento a un mostro mitologico o a una statua; e
gigia... fresca e snella come un giunco, vedi portare il fucile con
gran sultano. -ampio dorso di un cetaceo. ariosto, 6-37: veggiamo
estens. plur. pendio, dorso di un monte, di un colle, in
pendio, dorso di un monte, di un colle, in partic. in prossimità
guardabraccio: quello a cui era unito un elemento utile a proteggere il braccio per
utile a proteggere il braccio per circa un terzo della sua lunghezza. f
rinaldino da montalbano, 911: trassegli un colpo della spada, trovò lo spallaccio
e la spada pulci, 12-59: diegli un colpo [orlando] in su la
e lanze. biringuccio, 1-143: un gentiluomo tedesco... batte per spazio
tedesco... batte per spazio d'un quarto d'ora con la spera del
pur mai, facilmente sostenne nella spalla un colpo di tanta furia. inventario di alfonso
438: ne uscii segretario d'un governo democratico che non aveva nulla da
che orna o rialza le spalle di un abito. b. de'rossi,
: col berrettino da fatica a sghimbescio vestono un kaki di taglio tra francese e americano
. dorso, groppone e sopraccoda d'un bellissimo azzurro splendente. scapolari e spallacci
spallacci color verde oliva. stiva un abito di seta chiaro senza balze e portava
... [ai francesi] un presentaneo rimedio,... che fu
, a uno sforzo eccessivo o a un urto subito (un cavallo, un animale
eccessivo o a un urto subito (un cavallo, un animale da soma)
a un urto subito (un cavallo, un animale da soma). - per
, cadde con tutto il cavaliere in un torrente... il cavaliere in un
un torrente... il cavaliere in un broncone spallò ed ebbe non poche contusioni
2. irrompere con violenza in un luogo, aprendo la porta con una
rubata ad angelica, finché la spalla in un fosso. fenoglio, 5-i-513: gli
tutte le cose di casa che tradivano un contatto, un uso partigiano.
cose di casa che tradivano un contatto, un uso partigiano. 6.
6. figur. colpire con azioni incisive un sistema sociale, fino a sovvertirlo.
, prostrare qualcuno (una difficoltà, un peso morale). ser gorello,
la cinghia. fenoglio, 1-126: un fratello dello sposo aveva portato la fisarmonica,
sposo aveva portato la fisarmonica, a un certo punto la spallò e attaccò una mazurca
la roba addosso. suzzati, i-212: un ussaro marciava su e giù per un
un ussaro marciava su e giù per un tratto di sette passi, col fucile a
fenoglio, 1-53: portava a spallarm un parasole di cotone giallo, in testa
contra di lui tira il saracino / con un fendente e dàgli al spallarolo.
, pettate e spallate si faceva presso un piccolo getto d'acqua che scaturiva da una
che scaturiva da una cannella posta in un pilastro della navata a sinistra di chi
dava direttamente sulle scale fu scossa da un urto vigoroso. sembrava che qualcuno cercasse
bagno, nel tuo famoso abisso. un giorno, dunque, quel poverino non
, ii-529: credevi che io a un tuo atto di disapprovazione potessi fare una spallata
4. figur. critica radicale a un sistema filosofico volta a confutarlo o a
di spalla: sforzo violento e breve contro un punto del fronte o linea del nemico
che i genovesi abbiano pensieri di fare un accampamento a novi di io mila persone
l'eccessivo sforzo compiuto o carico trasportato (un cavallo, un animale da soma)
o carico trasportato (un cavallo, un animale da soma). giovio
di sotto l'ugna dei reverendi come un branco di cavallacci o spallati o sfrenati
di una mulla e spallato e rotto un brazo per esser omo molto corpulente.
tribiano, maestro. così n'avess'io un boccale! ch'io sono spallato a
. privo di vigore, di passione (un amore). gigli, 2-234:
. gigli, 2-234: annoiata d'un amor spallato, / cerca ogni lato
spallato, / cerca ogni lato d'un più forte e schietto / robusto affetto.
); cadente, mezzo crollato (un edificio). g. m.
spallata che tornava prò di spiantarla per fame un orto. baldini, i-764: quasi
alla spalla in posizione di tiro (un fucile); imbracciato. giacosa,
5-i-2197: spuntò anselmino col suo suonatore, un ragazzo con la fisarmonica spallata.
qualsiasi credito o valore (un'idea, un argomento, urvipotesi).
altra, spero, destinata a diventare un fatto, cioè ch'io terminassi il
lo proibivano. papini, vi-91: per un uomo che bazzichi la storia codesta ragione
destinato sicuramente a fallire (una causa, un affare, un'impresa).
noto di tutte le cause spallate si presentò un debitore svogliato di pagare. d'azeglio
, processo di frammentazione del nucleo di un atomo, dovuto alla collisione con particelle
amento di molo prolungato nel fiume reca un altro vantaggio allo sbocco medesimo.
spalléggio, spalléggi). appoggiare militarmente un esercito, un reparto, una flotta,
). appoggiare militarmente un esercito, un reparto, una flotta, affiancandoli o
lateralmente o da dietro (una truppa, un reparto, un gruppo di navi)
dietro (una truppa, un reparto, un gruppo di navi).
portarsi sulla linea della schelda. -scortare un convoglio. boterò, 6-80: la
marsillac con alcune truppe, per spalleggiar un convoglio di viveri,... fu
ad assicurar que'mari. -proteggere un luogo o una città, fungendo da baluardo
fungendo da baluardo (una fortezza, un posto di difesa). boterò,
, 1-65: si doverà far elezzione d'un luoco che sia spalleggiato da alcuna fortezza
chero, nato nell'isola d'elba da un armatore arricchito nell'argentina, stava alla
2. sostenere, favorire una persona, un partito, un gruppo sociale, offrendo
, favorire una persona, un partito, un gruppo sociale, offrendo aiuto materiale o
3-161: questi publici voti fur aitati da un gran dispetto di aldone, che col
nativo che tu sia, si fanno presto un punto d'onore di spalleggiarti e di
... avean cominciato a farsi largo un po'allineandosi e spalleggiando i marchesi specialmente
lucia, 257: venti miglia., un borgo., presso a milano.
., presso a milano., un monastero., la signora che spalleggia.
gli occhi. arpino, 7-32: è un viaggio in amicizia e basta. siamo
3. appoggiare un'impresa, caldeggiare un progetto, per lo più in modo
volesse il cielo che la virtù avesse un minimo dei patrocinati che spalleggiano il vizio.
tre secoli fu creduto per lo più un complesso di favole. -accompagnare in
4. fiancheggiare le aiuole, un viale (una siepe, un filare
aiuole, un viale (una siepe, un filare d'alberi); costeggiare un
un filare d'alberi); costeggiare un fiume (gli argini, un terreno)
; costeggiare un fiume (gli argini, un terreno); circondare un borgo (
argini, un terreno); circondare un borgo (le mura). brusoni
da ponte, 1-i-51: lnoltravansi le mura un po'verso il nord, indi ripiegavano
l'erba bruciacchiata che spalleggia il viale un soffiare strano, insistente.
5. ferrari, 175: come un cavallo normanno spalleggia. -trottare con leggiadria
grazia le spalle e la testa (un cavallo). carena, 2-319:
). aiutato, appoggiato militarmente da un reparto posto dietro o lungo i lati;
per interessi personali (una persona, un partito, uno stato, anche con
forse creato uno di quegli scandali per cui un pastore si ritira e fonda una piccola
si vede qualche dalla protezione di un re che lo eccitava non solo, ma
/... / mi sentii d'un tratto dimorava. daccanto
fungono da riparo o da cornice (un luogo, una città). giovannini
: a sei miglia da cattaro rincontra un luogo chiamato perasto, abitato da gente molto
punti di prospettiva spalleggiati quasi sempre da un qualche gnippo di boschi. barilli, ii-223
-affiancato, costeggiato da una siepe, da un filare d'alberi, da un fosso
da un filare d'alberi, da un fosso, da un argine (una strada
d'alberi, da un fosso, da un argine (una strada, un fiume)
, da un argine (una strada, un fiume). brusoni, 112:
d'arrivare alla porta, s'entra in un sentiero spallegiato da due sciepi. vincenzo
portoghesi lettera. bertola, 63: un superbo viale di cinque miglia spalleggiato da begli
costa, spalleggiata da fresche piante, come un viale. -tenuto su.
agg. milit portato a spalle (un pezzo d'artiglieria, in opposizione ad
rassicuri! » « lei vuol sapere un mucchio di cose ». carlo e i
grosso spallégio alcuni colonelli di credito per sopprendere un tal passo o posto chiamato il sars
gualdo priorato, 5-iii-159: ognuno con un sacchetto di polvere in groppa s'aviò verso
muratura che si costruisce ai lati di un ponte o di una strada, in
mare. 2. fianco di un argine, di muratura o costituito da
argine, di muratura o costituito da un terrapieno, rivolto verso la campagna o il
da questa parte » intimò seccamente, indicandomi un pendio dal quale si accedeva alla spalletta
nel punto dove i platani si diradano un po', sostarono un momento.
platani si diradano un po', sostarono un momento. -muro di sostegno di
momento. -muro di sostegno di un terrapieno. fenoglio, 4-148: la
fragili spallette erano affrontate, senza mai un cambio di velocità, con violentissime frenate in
l'apertura di una fornace o di un focolare. céllini, 679: se
céllini, 679: se gli usa fare un poco di spalletta della altezza di tre
franano. 4. sponda di un autocarro. vittorini, 5-180: il
ed alla luce. -parapetto di un palco teatrale. sanminiatelli, 11-227:
ai drappi di papier-maché scarlatto che simula un velluto un po'liso astutamente buttato sulle
drappi di papier-maché scarlatto che simula un velluto un po'liso astutamente buttato sulle spallette dei
uniformi militari (anche come simbolo ai un corpo o di un grado).
come simbolo ai un corpo o di un grado). g. ferrari,
mi provvidi de'bottoni d'argento, d'un elegante paio di spallette, di calzoni
i più gran nomi sotto le spallette di un uffiziale di marina. 7. disus
attaccatura. bizoni, 153: in un tratto a tavola, furia di brugne secche
e per i suoi servitori ce ne inviò un pezo per ciascuno. 8.
andatura fra l'ambio e il galoppo (un cavallo). carena, 2-319:
2. diventato più tenue, sbiadito (un colore). bersezio, 64:
cielo. g. manganelli, 7-53: un mondo col rosso tarmato, il verde
col rosso tarmato, il verde spallidito, un giallo chiazzato di funghi.
[romolo] a dare auaienza sopra un seggio con la spaglierà ripiegata indietro.
tante scanalature serpeggianti; nel mezzo vi è un tondo egualmente traforato. manzoni, pr
rovesciò sulla spalliera della seggiola, con un gran sospiro. d'annunzio, v-2-051:
levai nell'accorgermi di star seduto sur un panchetto senza spalliera. moretti, ii-1129
metallici o di materiale plastico appoggiata a un muro o sostenuta da pali, a
all'acqua per una diritta via, dall'un lato e dall'altro piena di alberoni
sono le viti, e a'piedi da un capo all'altro le spalliere di rosai
. f. frugoni, 5-257: osserva un poco quelle spalliere di agrumi che tappezzan
. -per estens. siepe addossata a un muro, a una recinzione o a
muro, a una recinzione o a un altro sostegno. onufrio, 61:
4. spalletta, parapetto di un ponte. faldella, 13-96: finalmente
. faldella, 13-96: finalmente ecco un ponte dalle spalliere altissime conteste di crocicchi
a parata, in onore di qualcuno (un reparto militare). b.
parritti, 1-ii-432: 'spalliera': era questo un ponticello colcito sotto i loro mastri di
schieramento di soldati o parata per onorare un personaggio. cinuzzi [in dizionario militare
una spaglierà di denti, che è un disio: sentisse come stritola il pane!
. g. bassani, 3-117: un tempo, tuttavia, metà di essa era
. -stare alle spalle di un personaggio, pronto a obbedire ai suoi
chi sta dietro alla sedia ov'è un gran personaggio, per esser pronto a'suoi
barca della quale ve n'è tagliato un pezzo per sopracamino. -vezzegg.
3. munito di spalliera (un sedile). bibbiena, 327:
numerose spalliere di piante e fiori (un giardino). soderini, iii-256:
giardino). soderini, iii-256: un andito lungo e largo, bene spallierato
liberta d'acqua stagnante nella largura d'un giardino pubblico bene spallierato e ben pettinato
volava da una proda all'altra d'un campo spallierato di viti. 2
delicati ricami. massaia, x-94: eravi un ritratto di vittorio, un orologio con
x-94: eravi un ritratto di vittorio, un orologio con catena e ritratto dello stesso
spalline insignivano la casacca del generale, sopra un crostone di medaglie e di stelle.
aveva intenzio ne di fermarsi un pezzetto, se era contento del paese e
spalline'. serao, i-38: vi fu un clamore, nessuna era pronta, tutte
, 9-1515: 'spalline': imbottitura che alza un po'la spalla della giubba o d'
fegis. quando è entrato, con un impermeabile tutto pieno di spalline e bottoni e
spalline e bottoni e con in testa un berretto a visiera, pareva che entrasse con
, con valore intens., e da un denom. da fallino (v.
viaggiare, lasciarsi trasportare qua e là da un pallone areostatico (con valore scherz)
, con valore intens., e da un denom. da pallone (v.
, con valore intens., e da un deriv. da pallottola (v.
partic. per raccomandarsi, per sollecitare un intervento in proprio aiuto o difesa.
, 1-24: già il termine d'un anno era trascorso, / che celidora avea
di cui ella andava superba come di possedere un feudo. c. e. gadda
d'annunzio, v-3-96: egli stava un poco ad ascoltare, con le ciglia
(63): dican che fu spalluto un uom sì degno / in larghezza,
sguaiato. savinio, 3-57: si presentò un uomo d'età, ma robusto e
palmo della mano o con uno strumento apposito un oggetto, in partic. un
un oggetto, in partic. un recipiente o un'imbarcazione per renderla stagna
prima della partenza o in vista di un viaggio). -anche in un
un viaggio). -anche in un contesto figur. petrarca, 264-81:
suo caldo sereno / mi ritien con un freno, / contra cui nullo ingegno o
sette carene. cantù, 3-327: un uomo, con certi tamponi, con cui
corpo, i capelli, la pelle con un sottile strato di cosmetici o di unguenti
seguito anche dagli uomini che abbiano ucciso un nemico in guerra. e. ceccni,
del truccatore le spalmavano il viso con un movimento uguale, una carezza ipnotica. manzini
. raimondi, 4-45: lì vicino un soldato si fasciava un piede, dopo averlo
: lì vicino un soldato si fasciava un piede, dopo averlo spalmato con
piede, dopo averlo spalmato con un unguento. vittorini, 9-55: aveva un
un unguento. vittorini, 9-55: aveva un principio di malattia di fegato che le
ragazzi. -per estens. rivestire un organo o il corpo di un animale
. rivestire un organo o il corpo di un animale (un secreto viscoso).
o il corpo di un animale (un secreto viscoso). malpighi, 89
89: perché alcuni si possano muovere per un fluido pesante e che ha qualche tenacità
qualche tenacità, gli ha fatto vasi perseparare un fluido, che gli spalma. rosmini,
della mano o con uno strumento apposito, un unguento anche terapeutico o un cosmetico sul
apposito, un unguento anche terapeutico o un cosmetico sul viso, sul corpo,
, una sostanza viscosa e tenace su un oggetto, per assicurarne in partic. l'
. degli unguenti che si spalmavano con un pennello e aprivano delle piaghe vive.
me, senza bisogno dello specchio, un po'di crema grassa, che, come
aprì una boccetta e cominciò a spalmarsi un liquido oleoso sulle braccia e sul petto.
. per estens. riprodurre con la pittura un effetto luminoso. zena, 2-176
: 1 quadri di michetti cantano, sono un inno alla luce, al colore,
spalma sulla tela. -tingere con un determinato colore (la luce).
. 4. cercare di nascondere un intento, dissimulandolo con espressioni che lo
7-21: la lontananza spalmava su ogni cosa un medesimo colore. 5.
. 8. tess. sottoporre un tessuto alla spalmatura. 9. intr
intr. letter. navigare. -anche in un contesto fì- gur. tasso,
. giro. -cosparso di un ingrediente granuloso o in polve
di pane, intrisi nell'uovo sbattuto con un io. locuz. spalmare d'inchiostro
, con valore intens., e da un denom. da palma * (v
2. per simil. allargare totalmente un ventaglio. de roberto, 9-120:
indica separazione o allontanamento, e da un denom. da palma1 (v.)
ex-, con valore privai, e da un denom. da palmar (v.
-anche: strato di colore steso su un quadro per rappresentare un abito, un
colore steso su un quadro per rappresentare un abito, un velo, ecc.
un quadro per rappresentare un abito, un velo, ecc. faldella,
di mussola nevosa soprastante a tappeti di un tocco dolcissimo. 2.
il maestro sedettero imbarazzati, quelle con un sospiro, questo scuotendo il capo e
più per rivestimento o per protezione (un oggetto, un recipiente, un'imbarcazione,
o per protezione (un oggetto, un recipiente, un'imbarcazione, per lo
principalmente di cera, e rimetterlo in un recipiente sempre spalmato di miele. d'
13-22: sottrasse alla cuoca, in un momento di distrazione, tre o quattro di
fucili mitragliatori bren, ben spalmati di un grasso solido color verde. -ricoperto
di midollo -ricoperto, velato con un sottile strato di unguento o di cosmetico
(una sostanza). -anche in un contesto figur., con allusione a
contesto figur., con allusione a un rimedio per ovviare o dissimulare una situazione
per ovviare o dissimulare una situazione o un atteggiamento, anche intellettuale, sgradevole,
sua ghignosa bruttezza, schizzava, come un vinaccio turbolento e malvagio che sforza le doghe
compitezza e le maniere: eran come un cosmetico spalmato sopra una piaga maligna.
proiettato, riflesso su una superficie (un effetto luminoso). cassola, 4-100
4-100: il sole era già apparso in un varco fra i monti, ma per
rimaneva celato dietro la nebbia. solo un pallido riflesso, simile a un colore stinto
solo un pallido riflesso, simile a un colore stinto, giaceva nei campi arati
macchina (spalmatrice o impermeatrice) su un tessuto uno o più strati ai una soluzione
-nell'industria alimentare, apparato di un macchinario che serve a distribuire la salsa
d'una tartana, i pescatori gli avventarono un laccio intorno al capo e, avendolo
intonaco [dell'acquedotto] è d'un cemento grosso 3 pollici, ricoperto d'una
operazione di abbinatura consistente nell'applicazione di un sottile strato di spugna sintetica, anche
, anche ottenuta per polimerizzazione, a un tessuto. = nome d'azione da
ex-, con valore privai, e da un denom. da palpebra (v.
l'occhio di polifemo, se bene aveva un ciglio, non aveva una palpebra,
tutto, come fece il sissa: 'd'un occhio spalpebrato il fronte ingemma'. aleandro
ex-, con valore privai, e da un deriv. da palpebra (v.
milit. opera di fortificazione, costituita da un muro o da un rialzo di terra
, costituita da un muro o da un rialzo di terra, disposta come protezione lungo
come protezione lungo il fronte di un castello o di una fortezza o anche all'
: bastione; ballatoio o camminamento di un bastione. sanudo, 38: da
eludere le inesorabili compagnie, filippo passeggiava un po'sugli spalti erbosi del forte,
. argine, anche di muratura, di un fiume. siri, iii-758: voleva
fianchi. 3. cengia di un monte. fazio, rv-11-19: dietro
tutta la brianza: uno spalto altissimo, un balcone che si erge, fuori dalle
. * spald è, quindi da considerarsi un termine giuridico indicante la 'separazione'.
di spalto'o 'bitume giudaico', che è un bitume o grassezza, la quale nuota
in istato liquido ed oleoso, si fa un color nero, detto in toscana nero
once di spalto che farai sciogliere con un fuoco leggero in un vaso verniciato.
che farai sciogliere con un fuoco leggero in un vaso verniciato. = dal
ex-, con valore privai, e da un denom. da palude (v.
vergogno a dirlo: col mezzo d'un uomo industano suo cuoco... il
guastare una piantagione, una pianta o un fiore facendo cadere o appassire foglie o fiori
2. per estens. abbreviare un discorso, eliminando quanto è superfluo o
. -riuscire facilmente a prevalere su un rivale. bresciani, 6-xi-179: questo
può spampanare [nella discussione] con un giovinotto di primo pelo. 4
: 1 parenti di gioconda avevano spampanato un po'per ambizione, un po'per malizia
avevano spampanato un po'per ambizione, un po'per malizia, quell'amore,
poi nelle note acutissime della gamma a un violento sforzo e a una intonazione fluttuante.
. sfiorire o incominciare a sfiorire (un fiore). tommaseo, 2-i-40:
giovane, 10-927: or venga di baleni un centinaio, / si spampanino i tuoni
primo colpo [di mortaio] fu come un singolo rintocco che violò, sterminò l'
8. svilupparsi con eccessiva intensità (un sentimen- to). petruccelli detta
gattina, 4-382: vi è lì sotto un amor vero, il quale non à
in modo ridicolo (una moda o un movimento culturale). carducci, iii-25-360
9. tenere un atteggiamento tronfio e vanitoso, borioso e
esibire i muscoli: gargarizzava un'aria, un accenno. -essere in mostra. -
privai o di allontanamento, e da un denom. da pampano1 (v.)
perché voi fate troppa spampanata: / tale un penzol d'argento in sen si pone
conducevano a fine quel disegno, avrebbero un tempio superiore a quanto i greci ed i
retorica. 2. affissione di un numero esagerato di manifesti. scarfoglio,
aperti, sul punto di sfiorire (un fiore). lubrano, 1-17:
-per simil. aperto e squinternato (un libro). c. e.
-figur. che ha o ha avuto un notevole sviluppo della vite) per permettere una
avchiature e spampanature. vizzire (un ortaggio). 2. ant. insieme
. e. gadda, 6-183: un qualche cavolazzo spampanato nello sperdono nell'aria
cicognani, 1-55: il vero rutilio era un omino gran di pepe, con sulla
pepe, con sulla gota a sinistra un neo che pareva un cespuglio. per
sulla gota a sinistra un neo che pareva un cespuglio. per moglie, un donnone
pareva un cespuglio. per moglie, un donnone spampanato con un corbellino di canapa
per moglie, un donnone spampanato con un corbellino di canapa sulla zucca. bacchelli
sedia spampanate che parevano la coda di un pitone. -a sventola (le
apparve il visetto magro e giallo d'un vecchietto stremenzito, con due occhietti brillanti
, perduta del tutto la salda che un po'lo conteneva. -scomposto,
limiti della decenza, del decoro (un comportamento). barilli, 8-30:
, 17-184: vilma si sciattava in un riso spampanato che il collettino stretto sacrificava
attillato, largo, non totalmente allacciato (un indumento). i. nelli
altro, e la porta spampanata con un corsè aa balia, che è comodissimo
8. disarmonico, non ben coordinato (un coro, un'orchestra). palazzeschi
. ant. altisonante, pomposo (un titolo). f. f
in particolare faran sempre miracoli in mano d'un vignaiuolo intelligente e sollecito; poiché esso
guastare una pianta strappandone le foglie (un animale). passeroni, 1-7:
2. intr. lasciarsi andare a un modo di scrivere enfatico e ridondante.
privai o di allontanamento, e da un denom. da pampino (v.)
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da pane1, n. 7
, consumare nella filettatura una vite, un dado, ecc. -anche intr. con
mai si dovrebbe tagliare il tonno con un grissino? = comp. dal pref
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da pane2 (v.)
. ant. dipanare, mettere in chiaro un dubbio. patrizi, 1-7:
non più funzionante (una vite, un dado, ecc.). manuzzi
pasolini, 3-299: tanto che aveva perfino un po'di tremarella alle gambe, e
, e benché continuasse a sudare, come un ro- binetto spanato, le guance gli
spanato, le guance gli s'erano fatte un po'bianche e gli occhi persi.
cassieri, 222: la vite spanata di un giocattolo. spanatóro, sm. region
processo alla monaca di monza, 220: un piede di le gno con
ex-, con valore privai, e aa un denom. da pancia (v.
. per simil. curvarsi verso terra (un cavo). p. levi,
espandersi eccessivamente e in modo caotico (un quartiere). calvino, 10-136:
. 4. allargarsi molto (un fuoco d'artificio). fenoglio,
fenoglio, 5-i-935: saettò in cielo un razzo rosso, che per un attimo
in cielo un razzo rosso, che per un attimo si spanciò a pallone e poi
, per lo più in seguito a un tuffo maldestro. 7. presentare un
un tuffo maldestro. 7. presentare un rigonfiamento, una curvatura, soprattutto a
dell'eccessivo calore (una parete, un muro, un intonaco o, anche,
(una parete, un muro, un intonaco o, anche, un tavolo)
muro, un intonaco o, anche, un tavolo). tommaseo [s.
diventata una tana nella parete che spancia, un vecchio abita costì tutto l'anno.
o avvicinarsi troppo al manto stradale per un assetto errato o per un difetto delle
stradale per un assetto errato o per un difetto delle sospensioni (un'auto).
cadendo in verticale durante una cabrata (un velivolo). -anche: urtare il
del carrello. -tr. far cabrare un velivolo in modo da fargli assumere un'
, con valore intens., e da un denom. da pancia (v.
ex-, con valore privai, e da un denom. da pancone, n.
le ammannitore che ammanniscono il foglio in un archetto a croce e le spandenti..
saccenti, 1-1-268: se indurre in scena un fanciullin presumi, /...
battute, almeno fra le tenebre adoprate un po'di lume, per non battere
. dei maschi che s'arrampicavano sopra un paletto e da lì in pizzo facevano le
. y aeron. lo spanciare di un velivolo durante una cabrata. =
poi ci truvai a boi / spanzatu cumm'un maiale. spanciato2 (pari.
?), agg. che presenta un rigonfiamento, soprattutto a causa dell'umidità
dell'umidità o dell'eccessivo calore (un muro, un affresco). spanciatura