calcio, il fingere di aver subito un fallo da parte di un avversario (e
aver subito un fallo da parte di un avversario (e può anche essere punito
; ma paparesta non abbocca e fischia un fallo di simulazione contro il bianconero.
tecnica aziendale, tecnica di addestramento di un gruppo dirigente consistente nel fingere la conduzione
a. viviani, 24: marinetti era un delirio di movi mento in
. parini, 789: parti componenti un tutto vengono ad operare simultaneamente e quasi
il tempo e semplificare (concentrare in un sol punto) lo spazio.
l'occhio umano, di fronte a un dato colore, tende automatica- mente a
metodologie accidentali o tutt'al più ad un riconoscimento ipotetico del carattere generale della realtà
del gioco degli scacchi, chi conduce un certo numero di partite contemporaneamente. =
feroci tirati alla gente delle poltrone fu un grandioso spettacolo di coraggio futurista, che ha
^ parve, trent'anni fa, un semplice scherzo perché non sembrava ammissibile il
o momento, contemporaneamente ad altro (un fenomeno, anche culturale, un evento
altro (un fenomeno, anche culturale, un evento, ecc.); che
rispetto ad altro (un'azione, un movimento, un'attività, ecc.)
: la mol- tiplicità dei significativi d'un termine è o simultanea o successiva.
: di tratto in tratto si udiva un grido simultaneo di molte voci. la
dell'avversario,... infine eseguire un bombardamento simultaneo su gli spazi segnati dal
: traduzione, per lo più di un discorso o di una conferenza, compiuta
o interprete simultaneo: chi, mediante un apposito impianto elettronico, traduce in un'altra
elettronico, traduce in un'altra lingua un discorso mentre questo viene pronunciato.
-ascoltazione simultanea plurilingue-, traduzione contemporanea di un discorso o di una conferenza in più
di una conferenza in più lingue mediante un apposito impianto elettronico. -partite simultanee-,
gioco degli scacchi, partite disputate da un solo giocatore contemporaneamente contro più avversari,
o è provato nello stesso momento di un altro sentimento, impulso, impressione, ecc
veruno degli oggetti che l'assalivano ad un tratto per la via de'sensi, o
più persone diverse (un'idea, un sentimento). stuparich, i-08:
nella quale il poemetto è accompagnato da un taccuino di viaggio in gran parte simultaneo
'armonia simultanea': è la percussione di un accordo. 4. dir.
. 2. perfetto sincronismo di un passo, di una camminata (e
motoristica dinamica simultanista, il carattere di un uomo non deve apparire da un nodo
di un uomo non deve apparire da un nodo e da un pezzetto di stoffa,
deve apparire da un nodo e da un pezzetto di stoffa, ma dalla lu
andate e dei due ritorni di un esercizio ginnico. = deriv. da
altrove simun, scirocco, sceheli; è un ventaccio che qui arriva a raffiche e
nel 1842); la var. è un adattamento del persiano.
, che si presenta sotto forma di un solido cristallino incolore. =
. medie. mostruosità fetale caratterizzata da un numero doppio di arti su un unico tronco
da un numero doppio di arti su un unico tronco. = deriv.
, 1354: 'sinadelfi': mostri che hanno un tronco unico ma doppio in tutte le
pularie, stabilito da meigen e distinti da un addome molto compresso, onde le sue
contigui per cui la sillaba finale di un verso, per lo più ipermetro, si
(per lo più sdrucciola) di un verso viene calcolata, nel computo metrico-ritmico
(cfr. montale, 15-40: forse un mattino andando in un'aria di vetro
vuoto dietro / di me, con un terrore di ubriaco.).
corsie separate da banchi (mentre un tempo alle don ne era
ne era riservato il matroneo e un locale separato con grate).
di santa maria, i-40: viddi un altro luogo assai grande, antichissimo e tanto
: venuti a questa città accompagnati da un certo giovanni m. arco,..
di questa preoccupazione, e poi di più un ugual contegno nell'atto di sostenere il
di via vittoria », tanto per fare un esempio? -per estens. spreg.
: udiste voi mai ripetere tanti lioni ad un tratto per significare le crudeltà di una
speroni, 1-2- 365: sento un piacere maggior del mondo, qualor mi dite
furono investiti da un'agitazione e da un fragore infernale: era una detonazione da
una detonazione da far epoca negli annali di un sordo, una sinagoga di dottori esaltati
sinagoga di dottori esaltati ed arrabbiati; un alveare, un vespaio, un putiferio
dottori esaltati ed arrabbiati; un alveare, un vespaio, un putiferio di giganteschi insetti
; un alveare, un vespaio, un putiferio di giganteschi insetti di zuffa.
, 294: se suonate un'antifona, un mottetto, / un vespero, una
suonate un'antifona, un mottetto, / un vespero, una messa, un tantumergo
/ un vespero, una messa, un tantumergo, / si suscita uno strepito ed
tantumergo, / si suscita uno strepito ed un ghetto / nel luogo sacro e d'
sostituisce nel corso dello svolgimento del rapporto un sinallagma funzionale, costituito, stono
appariva come etilicamente eccitato, certo consumando un tradimento contro se stesso, un puritano
certo consumando un tradimento contro se stesso, un puritano di inibizioni lucide e folli,
la cesura e la sinnalleffa e dà in un pentametro od in uno scasonte che lo
in cui si atteggiano le prestazioni in un contratto bilaterale o a prestazioni corrispettive)
carico la buonuscita, ma non refluisce in un monte nominativo di pertinenza del singolo iscritto
corrispettività) delle prestazioni che, in un contratto bilaterale, ciascuna parte contraente deve
-per estens.: che consiste in un sinallagma (elemento sinallagmatico).
tra il popolo ed il suo sovrano un patto sinallagmatico che ad ogni legalità porge fondamenta
come è noto il contratto di lavoro è un tipico contratto sinallagmatico. esso dà luogo
connesse: la prestazione della retribuzione da un lato e la prestazione dell'attività di
da vieillot ('synallaxis') ad un genere di uccelli passeracei tenuirostri, della famiglia
forma d'insieme e nella colorazione ricordano un sasso; il capo è generalmente largo
; il capo è generalmente largo e un po'schiacciato, le aperture branchiali ampie;
. bot. congiunzione di più stami in un sinandrio; fusione anormale di stami.
bot. insieme di stami concresciuti in un corpo unico. = deriv. da
antere unite e i filamenti liberi (un androceo) o i filamenti liberi (
. bot. soro di sporangi connati in un corpo unico. = voce dotta
le immaginazioni di quelli che vorrebbero introdurre un quarto genere detto soprenarmonico, il quale sia
, 23-210: una girata di capo, un stralunamelo d'occhi,...
stralunamelo d'occhi,... un no spremuto a tutta forza sono segni troppo
visibili e indubitati dell'invitta resistenza di un soprimmateriale d'un fior di spirito non
dell'invitta resistenza di un soprimmateriale d'un fior di spirito non sensibile a'sensi,
. disus. costruire una parte di un edificio sopra un'altra preesistente. cesari
f. funzionario preposto alla direzione di un organo pubblico amministrativo, militare, giudiziario
. bartoli, 4-3-437: vi fu un de'soprantendenti della giustizia che, o gli
o no? deledda, v-977: getta un secchio d'acqua sulla trepida esultanza del
, nella valle d'aosta, ad un consiglio regionale nominato dal presidente del consiglio
di un'attività o dell'esecuzione di un lavoro, in partic. nell'ambito
, due leghe lungi da ozaca, un ricco uomo, soprantendente a'lavoratori di
v-5-4-1: 1 versi talora non hanno un certo pieno; ma non bisogna guardare
un'attività, o determinate attività, un fenomeno sociale, ecc. (una divinità
, ii-5: apollo il vecchio egli era un dio, badate, / soprintendente di
, è 'moda'nominata. -che esercita un influsso decisivo (la luna).
, carica, dignità di soprintendente di un organoiubblico amministrativo, giudiziario o ecclesiastico. -
, v-1031: gli ho fatto ottenere un sussidio dalla sopraintendenza dei monumenti; ed
r. bonghi, 133: è un peccato che almeno uno di quegli affreschi
operazioni belliche di una potenza o di un esercito o di un corpo militare.
potenza o di un esercito o di un corpo militare. m. barbaro,
di un'iniziativa o dell'esecuzione di un lavoro. g. moro, lii-14-349
con putti compiuta sotto la sovrintendenza di un qualsiasi sciagurato nebbia guerra o ricci da
bellini, ii-6: se... un nuovo apollo si trovasse, / che di
cfr. tendere). presiedere a un organo pubblico amministrativo, giudiziario, militare
controllo di un'attività, dell'esecuzione di un lavoro o dello svolgimento di un compito
di un lavoro o dello svolgimento di un compito. vasari, i-574: bene
diligenza. targioni tozzetti, 12-6-407: un tal papirio... o progettò questo
tempo. 3. ant. esercitare un controllo sulle attività fisiche, mentali o
esercita funzioni di direzione e di controllo su un organo ecclesiastico. s.
: scorgo nei suoi occhi cenili che qui un deposito di bastoni ce lo vedrebbe di
di ogni altro (in relazione con un agg. a cui conferisce valore superi
de gli antichi muri, si vedrà un pezzo di sopraornato dorico molto ben inteso
oratorio di s. bernardo ha una portacon un sopraornato, degno che se ne facesse un
un sopraornato, degno che se ne facesse un schizzo. milizia, iv-367: la
: scorciano i vani delle porte, come un lungo corridoio fra gli scenari di un
un lungo corridoio fra gli scenari di un palcoscenico deserto, e i sopraornati confondono
cecchi, 1-1-265: io ti ricordo ch'un tuo par ch'è povero, / non
stilistico o eccesso quantitativo nella metrica di un componimento. giovio, i-304: mando
.. egli ha fatto qui certamente un soprosso, ed un soprosso inutile.
fatto qui certamente un soprosso, ed un soprosso inutile. 6. marin
cosa va alla lunga, il debitore fa un sopraosso così duro che il diavolo con
), / fu figlio d'un ribaldo papasso di marrocco. =
i-274: si può fare mal uso di un diritto, come delle cose sante;
. 2. fare oggetto di un sopruso. sopròsso (sopraòsso, sovròsso
. garzoni, iii-70: il sopraosso è un tumore calloso, duro, renitente e
viso. burchiello, 123: tiene un par d'occhial sì bene addosso / che
rivenditore mette a cavallo, su di un soprosso del naso rincalcato, un paio d'
di un soprosso del naso rincalcato, un paio d'occhiali. 2.
. pasolini, 3-240: arrivarono in un punto dov'erano soli, e si
erano soli, e si sedettero s'un soppresso umido fracico d'erba alta.
cui la ragione si vanta come di un proprio trovato, non sono altro che particelle
egli ha pensato di venirci a fare un sopruso: ond'io mi sono avacciato di
., 4 (59): sentiva un orrore spontaneo e sincero per l'angherie
estens. prevaricazione arbitraria nei confronti di un autore. parini, 552: anche
/ scheletro, nato dal seme d'un vecchio. / e l'essere tu nato
l'essere tu nato / mi fu sempre un sopruso / che mai non seppi perdonarti
la sua stessa esistenza era un'iniquità e un sopruso, che si potevano correggere
; non è un'ingiuria, non è un sopruso. = comp. da
estens. mutare radicalmente la disposizione di un appartamento e gli arredi. foscolo,
civile o di uno stato o di un sistema politico. f. f.
4. stordire con il rumore, con un trambusto. note al malmantile [1788
sconvolge l'equilibrio di uno stato o di un sistema politico o sociale. bresciani
), sm. grave disordine di un ambiente o, anche, di un mobile
di un ambiente o, anche, di un mobile, di un cassetto, in
, anche, di un mobile, di un cassetto, in cui gli effetti si
goldoni, ii-412: io ho rappresentato un inglese viaggiatore, non un inglese filosofo.
ho rappresentato un inglese viaggiatore, non un inglese filosofo. del francese non so
. alfieri, i-28: trovandomi essere un diavoletto, che gli metteva a soqquadro la
soqquadro, nonostante che ella ci spendesse un occhio e comprasse continuamente nuova biancheria e
, 2-355: fu incendiata la sede di un giornale,... vennero messi
. vennero messi a soqquadro e saccheggiati un negozio di stoffe, uno di macchine
difesa e gl'interessidella società, cercando in un supposto diritto dell'uomo una ragione per
4. grave sconvolgimento o perturbamento di un ordine e di una condizione cosmica o
.. mi persuado che, se un altro newton volesse porre nuovamente a soqquadro
, della macchinazione, insomma che in un modo o nell'altro abbiano messo a soqquadro
; disturbo delle funzioni fisiologiche o di un organo. redi, 16-viii-46: per
. groviglio di funi che tirano o sollevano un peso (ed era termine proprio del
male aggiustate o d'altro mancamento, un peso, tirato o strascinato, non può
mandò a soqquadro. -mettere un luogo a soqquadro; rivolgersi pressantemente e
soqquadro; rivolgersi pressantemente e insistentemente a un gran numero di persone per raggiungere i
come appellativo popolaresco di deferenza preposto a un nome proprio o a un titolo)
preposto a un nome proprio o a un titolo). tommaseo [s
verga, 7-409: non avrebbe dato un cavolo a credenza neppure al sor domenico,
il vinaio lì sulla cantonata, che era un uomo stagionato e facoltoso, e doveva
come appellativo popolaresco di deferenza preposto a un nome proprio o a un titolo)
preposto a un nome proprio o a un titolo). pratesi, 1-276
insignare cantare. = deriv. da un dimin. di sora, per suora.
nell'atto di spiccare il volo (un uccello). tramater [s.
guisa che scemo e voto appare un ovo,... nella schiera de
ant. sfiatatoio, in partic. di un orga no.
fragola, d'una susina, d'un fico, d'un cedriuolo, d'una
una susina, d'un fico, d'un cedriuolo, d'una sorba, d'
'sorbe': bastonate. deledda, v-921: un suo cugino, rosso e lungo,
vedo, avete una maledetta sorba su un occhio. 3. figur.
, a costo di starsene a stecchetto per un mese, ora si era indotto a
algarotti, 1-viii-234: non è egli questo un ricamar cenci, come si suol dire
come si suol dire per proverbio, o un condir sorbe? -conoscere le sorbe
pirandello, 7-330: vi sto appresso da un pezzo, sapete? so che parlate
simili è d'uso corrente. sorbare un pugno. pratesi, 5-12: il villano
terina, per una cuffiara, per un sorbettiero, per una partita di che
sorbecchia re / di cioccolata un pieno chiccherone. = frequent.
. io me ne acconciai con un sorbettàio di torre del greco.
], iv-454: 'sorbettarsi': godersi come un sorbetto, essere costretto a sorbire;
valore attenuato: tenuto in fresco (un vino). redi, 16-iv-295
/ fresco serba e vivo appieno / un autunno sorbettato, / ch'ogni umor,
magalotti, i-iii: io farò un sorbetto, o di limoni o d'arance
circondato di neve o ghiaccio, contenuto in un bigonciuolo, si fanno i sorbetti nelle
settembrini, iv-66: mi ho fatto fare un paio non so se scarpe o stivali
abbiamo a prendere altre parti che per un musico, per una cansorbétto, sm
le vesti da pioggia, il terzo un vaso di sorbetti da bere e l'ultimo
da quello accidente fastidioso, gli presentarono un bichiere di sorbetto per conforto del cuore.
ha inventato. ghislanzoni, 9-123: un sorbetto è una illusione commestibile che si
che così degnamente la rappresentava, ma un sorbetto all'antica preparato con le sue mani
le sue mani. -facile come prendere un sorbetto-, facilissimo. memmo, 186
, 186: lodare è facile quanto prendere un sorbetto, ma architettare correntemente è della
la povera rina mia, credi che sia un sorbetto, non vedersela piu intorno e
le ragazze: non guardava mai in faccia un uomo, era un povero sorbetto la
mai in faccia un uomo, era un povero sorbetto la vostra tina.
. disus. che si può sorbire (un cibo liquido). a
v.]: 'sorbico': nome di un acido scoperto da do- navan in infinite
del tufo, 1: altri com'un corallo / senza il sorvigno el buon
così poco accogliente. -patire un dolore, provare una sofferenza. segneri
tutto. -sopportare di mal grado un rimprovero, un'offesa, un'ironia
. parabosco, 4-20: -tu hai un bel vestito,... ma egli
9. ricevere con soddisfazione e piacere un elogio, un complimento. bonsanti
con soddisfazione e piacere un elogio, un complimento. bonsanti, 4-130: era
a chi. 10. assaporare un sentimento, una sensazione di piacere e
e canti, dovunque la vitalità di un popolo che lentamente sorbisce la felicità di
. -pervadere completamente l'animo (un sentimen- to). musso,
saggio, pregherei soprassedere. -ascoltare attentamente un discorso. leoni, 346: andate
. leoni, 346: andate a un caffè e siete guardati da spie che
dottrina, acquisire una conoscenza; seguire un corso di studi. caro, 17-62
latine retoriche. 14. trarre un auspicio. erasmo da valvasone, 1-10-175
. 17. locuz. -essere un sorbire un uovo: non comportare problemi
17. locuz. -essere un sorbire un uovo: non comportare problemi di coscienza
proprio grado, cosicché per molti sarebbe un sorbir un uovo quello che pare ad
grado, cosicché per molti sarebbe un sorbir un uovo quello che pare ad altri gravissimo
che si può assumere senza masticare (un nutrimento liquido, in partic. un uovo
(un nutrimento liquido, in partic. un uovo non fatto rassodare con la cottura
] con artemisia, o pur date con un uovo sorbile, o con quattro oncie
-assol. ant. sorbire rumorosamente un cibo liquido o semiliquido. bonvesin
2. figur. assaporare una sensazione, un piacere a poco a poco, lentamente
de sanctis, ii-6-150: nel possesso di un piacere lungamente ed invano desiderato il poeta
sottilissimo labro. 2. assorbimento di un liquido. leonardo, 7-iii-159: le
2. figur. penoso, doloroso (un sentimento). buonarroti il giovane,
, / vede le frutte via di giorno un giorno; / ma s'oggi son
io mi torrei a sorbirlo tutto a un fiato / a la tedesca. oddi,
la tedesca. oddi, 2-109: in un tratto alzò il bicchiere e sorbì giù
ma in quello scambio mettere in bocca un pezzetto di zucchero candito e, sorbendogli sopra
lo chiamò perché piano piano, con un sorsellino cauta si sorbisse da un uovo,
, con un sorsellino cauta si sorbisse da un uovo, ch'ella teneva in mano
-in un'espressione iperb. per indicare un affetto profondo, intenso. bruno
. pea, 7-314: viaggiavo senza un preciso scopo. senza badare più alle
partendo, m'aveva somministrato, sufficienti per un mese. -succhiare.
aria dei flutti. 2. assorbire un liquido. cavalca, 20-339: ciascuno
di muro e mi diè a portare un suo vestitaccio... fintantoché il gesso
3. permeare, impregnare il terreno (un liquido). pascoli, 1313:
brulicò, vi gorgogliò, rendendo / grato un odore al cielo. 4.
. 4. mangiare con avidità un cibo di scarsa consistenza. grasso,
suo - che? se ne sorbirebbe un canestro. deledda, i-1127: il veterinario
. moravia, i-51: giacomo prendeva un gelato in un bicchiere e l'assaporava lentamente
i-51: giacomo prendeva un gelato in un bicchiere e l'assaporava lentamente, con diligenza
pagato proprio per quello, per sorbire un gelato e guardare la gente.
mar in questa corba, / dove un di pesci più crudel la sorba. boiardo
o un'imbarcazione (il mare, un corso d'acqua). - anche assol
nostri amici ave- mo. / sol un ne manca; e questo a noi davanti
si ritragge. 5. inglobare un possedimento, un patrimonio. m.
5. inglobare un possedimento, un patrimonio. m. cavalli, lii-1-234
dolorosa o spiacevole, un'incombenza, un discorso, una lettura, uno spettacolo
feccia del calice ». = da un lat. * sorbire, forma metaplasmatica per
non è fermentescibile, e non è neppure un prodotto di fermentazione, perché esiste bella
mezzanotte. -aspirato, odorato (un profumo). alfieri, 6-74:
profumi, salutò / il sol nascente con un nitritone / da sobbis- same il campo
same il campo. -confluito in un altro ramo di un delta. ann
-confluito in un altro ramo di un delta. ann. romei, 3-505
carducci, iii-1-232: la voluttà di un bacio ahimè che presta / fugge da
farina di orzo con zuccaro e un poco di aceto mescolando. =
s'inesta per umana cura / l'un sopra l'altro il pero, il sorbo
metà, / la cicala or su un nespolo ed or su / un sorbo o
or su un nespolo ed or su / un sorbo o un lazzaruol stridendo sta.
nespolo ed or su / un sorbo o un lazzaruol stridendo sta. manzoni, fermo
doni, 5-77: quello altro monda un baston di sorbo. scamozzi, 2-257-35
. cacciatosi in mezzo allo sbaraglio con un bastone di sorbo, picchiava per amore di
: quattro colonne di castagno rastremate da un telaio di noce, un tamburo di sorbo
rastremate da un telaio di noce, un tamburo di sorbo massiccio tralicciato di sottilissimi
se sentisse ch'io amassi, farìa un viso / come mordesse allora allora un
un viso / come mordesse allora allora un sorbo. romoli, 315: il sorbo
, nascere il granato e le mele in un arbor medesimo. cantù, 3-145:
6. locuz. -fare di un sorbo un crocifisso: ricavare un'opera
6. locuz. -fare di un sorbo un crocifisso: ricavare un'opera o un
un crocifisso: ricavare un'opera o un manufatto di pregio e valore da qualcosa
la fortuna gli sbigoncia, fare di un sorbo un crocifisso e parecchie altre.
fortuna gli sbigoncia, fare di un sorbo un crocifisso e parecchie altre. gherardini [
s. v.]: 'fare di un sorbo un crocifisso': da cosa di
v.]: 'fare di un sorbo un crocifisso': da cosa di poco o
il sequestro della protezione civile acustica con un polivalente « sorbole! ». =
: mentre in città serpeggiava il fuoco, un villaggio vicino alla città andò tutto sott'
sotto terra le vene, gonfiò di maniera un lago che gli stava vicino, che
parte perì. -ribollire in seguito a un processo di fermentazione. b. del
. del bene, 2-285: prima trasponi un po'di mosto da un carratello in
: prima trasponi un po'di mosto da un carratello in un altro, sicché nel
po'di mosto da un carratello in un altro, sicché nel metterla entro non sorbolla
pensieri che sorbollivano in quei cervelli ad un annunzio, l'effetto esterno fu un solo
un annunzio, l'effetto esterno fu un solo: un cupo silenzio. -divenire
, l'effetto esterno fu un solo: un cupo silenzio. -divenire improvvisamente presente alla
ant. manifestarsi con eccessiva intensità (un sentimento). cino, cxxxviii-28-13:
m. cecchi, 1-2-418: quello è un sorbon ferrato a diaccio. d'alberti
il padre cristoforo di quel convento in un altro lontano. = deriv. da
o avversione accademica o sorbonesca, in un uomo ritenuto generalmente per puro e geniale,
sorbonicheggiante, agg. che ha un atteggiamentofatuamente altezzoso.
bacchetti, 2-xxi-387: un che di gretto e di caparbio e di
stava per infilarlo alla cancellata del tiratoio; un altro fu messo al muro e sorbottato
3. affliggere, tormentare (un disturbo fìsico). 1. neri
donne, si trovò ad essere pure un sottiletto di uno, un sorbottone del paese
ad essere pure un sottiletto di uno, un sorbottone del paese, uno di quelli
insieme, senza far rumore, in un angolo di banco, rosicchiando come due sorcetti
di ferro fatto a vite appuntata da un capo, e dall'altro ha un
da un capo, e dall'altro ha un manico per lo più di legno,
. quella 'sorciaia'si appozza a destra di un corridoio, dove altre buche si sprofondano
con partic. riferimento al pelame di un cavallo). -anche: che ha il
ha il mantello di tale colore (un cavallo). corte, 26:
, veder fermo sul marciapiedi a sinistra un signore allampanato, barbuto, con grossi occhiali
con grossi occhiali neri, stremenzito in un abito grigio, sorcigno, e sentirsi arrivare
in faccia, su la tuba, un grosso involto, fu tutt'uno.
g. f. pagnini, 2-ii-323: un sorcinto d'argento d'once 11 a soldi
ratto. iacopone, 55-16: aio un canestrello appiso / che dai surci non
dell'altare roso in tre luoghi da un sorcio, che agli enormi squarci che v'
hanno più debiti che i piccoli: un elefante ha più bisogno che un sorce
piccoli: un elefante ha più bisogno che un sorce. di giacomo, i-425:
tavolo... e pecorino, in un credenzone, e li fiaschi dell'ojo
brancati, 3-76: l'avvocato piccolo era un giovanotto bassi- no e magro..
quello lì? lo vedete, in un letto grande, quel sorcio?
cerca dei 'sorci'(spie) con un accanimeno indescrivibile. bacchetti, i-83: il
dell'occupazione tutto questo baccano aveva ricevuto un certo senso di finalità dalle acclamazioni che
foco solo il fumé / e nacque un piccol sorgio d'un gran monte.
fumé / e nacque un piccol sorgio d'un gran monte. f. caetano
di parere alle guardie di pubblica sicurezza un reclutante di ladruncoli. 8.
, quel buon sorciste / di tre animali un fuoco ebb'ordinato.
. dal lat. super 'sopra'e da un deriv. da cogitare (v.
ottimamente pervenire, se solamente s'innesti un surcolo nuovo, cioè marza. campofregoso,
sella dello sfenoide insieme accoppiati, nasce un nervo solo chiamato intercostale. 4
opera letteraria. passeroni, 6-225: un epilogo piuttosto / a innestar su questa
che cresce a giusta grandezza, con un tronco solo ramoso e surculoso.
sordaggine. d. bartoli, 6-5-93: un de'suoi più consueti esercizi era rappresentarsi
volta si cominciò a immaginare d'essere un pipistrello e, in mentre che gli andava
senza buchi. cornoldi caminer, 299: un ciabattino, vedendo un giovedì un falegname
, 299: un ciabattino, vedendo un giovedì un falegname ubbriaco nella pubblica strada
: un ciabattino, vedendo un giovedì un falegname ubbriaco nella pubblica strada, che
de marchi, i-90: quando intese un suono di passi nel giardino e riconobbe
e riconobbe la voce del conte, un grido che gli muggiva sordamente nel petto
e cupamente. arpino, 6-55: « un giorno o l'altro scoppio » usciva
torino sordamente alla sublime impresa di rovesciare un re vinto e disarmato. bertola,
politico, lv-324: questa suppone sempre un contrasto di opinioni e di operazioni tra
, con intensità via via maggiore (un pensiero, una passione, un sentimento
maggiore (un pensiero, una passione, un sentimento per lo più penoso o negativo
per lo più penoso o negativo o anche un vizio); con cupo e chiuso
cupo e chiuso rovello interiore, con un senso di macerazione, di angoscia o
casti, i-2-83: so che giovanna un certo pudoretto / che sordamente il cor le
, 12-23: bisognava... praticarla un po'da vicino per scoprire tutte le
inarrestabilmente. giusti, ii-80: è un anno che la salute mi si scema sordamente
sordamente specifico. 6. con un sonno profondo. arfiino, 15-146:
sposi dalla parlata veneta dormivano sordamente da un bel po'. 7. ant
di funghi asco- miceti a cui appartiene un numero limitato di specie saprofite, con
be veduto me quando... in un tempo medemo il dotto messer danilo barbaro
1-30: a che può poi servire un vecchio smemorato e s'è sordastro o
i-184: in una commedia greca s'introduce un servitore che stava a posta di un
un servitore che stava a posta di un padrone sordastro. sacchi, 135-118:
neppur io, levando la voce come con un sordastro. landolfi, 2-63: la
poter essere certi e sicuri della fede d'un testimone e storico scrittore farebbe d'uopo
battista, vi-4-52: da'canali / d'un cielo sordastro a noi grondano i mali
musicale simile alla cornamusa, costituito da un sacco di cuoio in cui l'aria
in cui l'aria viene introdotta mediante un piccolo mantice legato all'ascella e
, 1-6: polifemo siede alle falde d'un monte, nel quale ha la sua
galatea. baldinucci [manuzzi]: un altro strumento da fiato...,
a cui si dà il fiato con un manticello che si accomoda sotto il destro braccio
sordeno; / così se scrive in un verso gramatico. = voce dotta,
alla natura faudito. delminio, 2-157: un tauro ha per membra estraordinarie gli orecchi
sordia, come se una mano vigorosa agitasse un branco di sassolini in una zucca
a questa misera carne una commodità, un riposo, un piacere, solo per
misera carne una commodità, un riposo, un piacere, solo per accumular denari.
saltatore avaro sordidamente andava vestito peggio di un figurante. -avidamente. segneri,
, / che di drudo al mestier mettono un prezzo / e l'adulterio vendon per
... era allora appresso le genti un indizio di veneranda filosofia.
2. sporco, sudicio, imbrattato (un abito, il corpo). colletta
-condizione di degradazione e di sporcizia di un luogo, di un edificio, di
di sporcizia di un luogo, di un edificio, di un'abitazione. pallavicino
stando adagiato una volta a scaldarsi in un forno, scorse alcuni che a lui venivano
casa, che era stata il carcere di un mese, aveva adesso anche l'orrido
. -cattivo stato e sporcizia di un abito. settembrini [luciano],
, così il perdonar l'ingiurie è un mondar l'affetto altrui da tutti i mali
una persona o, anche, di un impulso o di un'azione. -in
gentiluomini; ma quando l'arte getta un belletto sulla loro sordidezza e deformità, allettano
de'suoi libri non possano comporsi con un animo che abbia idea e timore di
dio. -volgarità, bassezza di un vocabolo. tolomei, 3-108: quell'
schifoso, rivoltante (una sostanza, un oggetto); stomachevole, nauseabondo (
oggetto); stomachevole, nauseabondo (un cibo). collenuccio, 53
re de'goti con centocinquanta mila uomini un anno intero assediata con tanta fame e
necessità, la qual, trovandosi in un ministro di principe, è cagione che
. pallavicino, 1-394: quel che un istorico loda per frugalità, l'altro
trattate da loro ne vengono affette in un certo modo e ne perdono quella riputazione
raffinato (una sostanza); torbido (un liquido). palladio volgar.
dioscoride], 75: il bdellio è un liquore d'uno albero saracinesco...
-sporco, degradato (una città, un luogo, un'abitazione); miserevole
; miserevole, di infimo ordine (un albergo, un ristorante).
, di infimo ordine (un albergo, un ristorante). scroffa, 1-33
scroffa, 1-33: pur 'pedetentim'giunsi ad un cubiculo / sor
, ove molti ospiti / facean corona a un semi- mortuo igniculo. gli ingannati,
messo in ordine. galanti, 1-ii-164: un tugurio meschino e sordido, esposto a
martini, 1-i-160: pessimo desinare in un 'restaurant italiano'(oh! i cartelli!
), osteria sordida, tenuta da un ex brigadiere dei carabinieri. d'annunzio,
carabinieri. d'annunzio, v-1-2q3: a un tratto odo qualcosa che somiglia al canto
tratto odo qualcosa che somiglia al canto di un gallo, fioco, lontanissimo,.
anche, eccessivamente umile e dimesso (un abito, un indumento); rozzo,
umile e dimesso (un abito, un indumento); rozzo, lercio (
indumento); rozzo, lercio (un tessuto); sporco, lordo di sudiciume
); sporco, lordo di sudiciume (un oggetto). boccaccio, i-233
filosofia. aleardi, 1-396: vidi un bolido splendere una sera / bello che innamorava
meno cinque » disse il dottore cavando un brutto orologio di nichelio, di quelli
impegnare, e che era raccomandato a un sordido laccetto nero. jahier, 41:
ed estemporanei. d'annunzio, i-60: un rigido britanno il tumido / naso purpureo
con il prete laido e sordido aveva un chiaro significato di malaugurio.
io, ma non per quello / d'un sordido buffone, / che spegne in
impallidì. -laido, disgustoso (un gesto, un'espressione). batacchi
» mi dice l'amico, con un sorriso molle e sordido... «
3. che provoca ribrezzo, repellente (un animale, in partic. un insetto
(un animale, in partic. un insetto), anche perché vive nella sporcizia
turpe, ignobile, moralmente riprovevole (un comportamento, un costume, un'azione,
, moralmente riprovevole (un comportamento, un costume, un'azione, un vizio,
comportamento, un costume, un'azione, un vizio, una passione); squallido
. g. bassani, 3-179: un attimo dopo già mi vergognavo di quanto era
5. volgare, sconveniente (un vocabolo, un discorso); licenzioso
. volgare, sconveniente (un vocabolo, un discorso); licenzioso, triviale (
, moralmente abietto (una persona o un insieme di persone, il popolo);
loro disonestà? segneri, ii-99: un cavaliere chiaro di nascita, ma sordido
. / ella era in man d'un sordido mezzano. fogazzaro, 5-426: un
un sordido mezzano. fogazzaro, 5-426: un sordido avaro tentato da qualche cupidigia,
di rado o non mai debbe credersi in un corpo puro un'anima sordida: ché
fosse, sarebbe appunto una carogna in un bel sepolcro. -estremamente umile e modesto
attività, una professione); umile (un servizio). granucci, 1-31:
dei miseri pasti consumati senza tovaglia su un angolo della tavola di cucina...
lo chiama eroe, quan- d'è un soggetto vile; / generoso, ed è
anni sognò! / il padron novo, un sordido mercante, / travi e argento
negli strumenti ad arco è costituito da un bidente per lo più di legno o
ponticello; in quelli a fiato da un tubo conico di cartone, di cuoio
martelletti e le corde; nel timpano da un panno posto sopra la pelle; nel
sopra la pelle; nel tamburo da un panno interposto fra la bordoniera e le
motivo di prima e lo suonai come un matto. in sordina ma senza saper bene
moravia, 26-31: metto in sordina un disco di musica classica.
). d'annunzio, v-1-89: un accompagnamento di contrabbassi in sordina. savinio
, attutito, fioco (una musica, un suono, un rumore).
(una musica, un suono, un rumore). e. cecchi,
stanza accanto ci arrivano le melodie di un sonatore di lira, musichette in sordina
delle finestre a tramoggia della prigione partì un lungo sibilo in sordina e si confuse più
confuse più tardi con la sordina di un coro di grilli. 5.
unico effetto del mio discorso sarà probabilmente un battimano con la sordina dei guanti o
battimano con la sordina dei guanti o un breve mormorio discreto. monelli, i-io:
in sordina e con parca notazione classica un coro delle donne di trezene. comisso,
] alla sordina, mentre tutti, né un sapendo de l'altro, mi cancan
v-3-411: lavorare alla sordina per fare un gran benefizio, e schivare così dei ringraziamenti
giusti, 4-i-259: taddeo le celava un amoretto / di fresco intavolato alla sordina.
sottovoce. bartolini, 201: a un tratto, una bestemmia tonda tonda, in
pace tra l'ombra e il sole, un fascino disadorno, in sordina, contrastante
repubblica », 22-x-1982], 1: un incontro su cui gli stessi dirigenti comunisti
a gorgheggiare, / e v'è chi un susurrio ne sente appena; / altri
). donizetti, cxxxvii-275: fa un cantabile a note trillate, / po'
la capa scommetto si figlie- ma / un gran chiasso, maestro, farà. /
'l vino il tremor sottentra e scuote / un caldo bicchierone dalle mani; / battonsi
qualità del suono, essendo che rende un suono soave o sordo, e la corda
tanara, 102: i cacciatori, con un fischietto che chiamano sordino, s'ingegnano
fornito di sordina, così da produrre un suono smorzato (uno strumento musicale).
d'annunzio, v-1-394: non c'era un violoncello sordino, da studio. m'
corre qui voce che in londra siavi un celebre fisico che possiede ed insegna eccellenti
. 2. totale insensibilità di un corpo materiale. pratesi, 5-492:
come la sordità e la mutezza d'un sasso opposte alla voce che vuol essere udita
mancanza o insufficienza di risonanza acustica in un ambiente. 4. proprietà di un
un ambiente. 4. proprietà di un minerale di emettere un suono sordo.
4. proprietà di un minerale di emettere un suono sordo. algarotti, 1-vii-242
evitare la provocazione ciascuno esitava a riprendere un discorso qualsiasi, acquattandosi nella stessa indifferenza,
, che trovava proprio in quei giorni un nome impareggiabile a designare quello stato di
con travaglio critico... è un caso di. sordità estetica. g.
, come tutti i gesuiti, non ha un affetto mai ». -inadeguatezza nell'esecuzione
dei frontoni, anche se, a un esame più attento, l'impressione d'insieme
una scatoletta nera sul petto, con un filo elettrico. -ripetuto, con valore
mugolìi o a gesti, peggio d'un sordo nato, salvo i casi in cui
comprendere o, semplicemente, per invitare un interlocutore a non alzare troppo la voce
n. 1). -sordo come un battaglio di campana: v. battaglio,
. per estens. assordato, rintronato da un forte rumore o grido. livio
esterni in modo insufficiente o inesatto (un organo di senso). varchi,
tutte parole / e che vi pare un solenne balordo / e non dovea aver
: l'orientale che rinchiude la donna in un serraglio e il selvaggio che ne fa
preghiere o a rimproveri; che mostra un assoluto disinteresse, una totale mancanza di
27-103: parimente trova sordo / l'un come l'altro, indomito e rubello
, cxiv-20-336: l'accorto libraio con un paio d'orecchie sorde ha risposto che niente
. leoni, 266: scorre ovunque un torrente di sangue a propugnare la libertà e
cotesto buon rimedio / a far ch'udisse un sordo? manzoni, pr. sfi
ella, sorda / vie più ch'un duro scoglio, un tronco, un'aspe
vie più ch'un duro scoglio, un tronco, un'aspe, / il fuggia
compiacimento estetico. -restio a tenere un comportamento, a compiere una scelta.
affare. fagiuoli, xi-160: usa in un tempo che a pagare è sordo /
potevo fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli, potevo sprangare il
manipoli, potevo sprangare il parlamento e costituire un governo esclusivamente di fascisti. potevo:
muta e sorda si fosse popolata ad un tratto. sinisgalli, 2-114: io non
, scialbo (una composizione musicale, un testo scritto). algarotti, 1-iii-271
è troppo povero: egli suona con un instrumento sordo; per quanto ci tasteggi su
ci tasteggi su, di rado esce un accento armonioso. baldini, 9-216: di
, soffocato, povero di vibrazioni (un suono, un rumore, una voce)
povero di vibrazioni (un suono, un rumore, una voce). lorenzo
di muggiti / facean ne l'aria un tuono. ghirardacci, 3-269: fu [
in piazza,... perché dava un suono sordo et ottuso. varano,
; / ma sotto a quella balza un sordo e fisso / muggito fean le spumanti
silenzio, là, / solo, vedevi un piroscafo lento / dirigersi al polo.
grandine. pirandello, 8-725: non cessa un momento il sordo ronzio dell'ascensore,
in partic. se urtato o percosso, un rumore cupo e fondo, privo di
cupo e fondo, privo di vibrazioni (un corpo, un materiale, ecc.
privo di vibrazioni (un corpo, un materiale, ecc.). c
: sulla curva dei pavimento stradale d'un asfalto soffice, sordo come un tappeto
d'un asfalto soffice, sordo come un tappeto di sughero bruciato,...
a sdegno. fantoni, ii-23: un nuvol nero / corre e le nubi che
g'uirinal. butti, 82: un vento rigido frusciava ora per le strade
. - non seguito dal tuono (un fulmine). magalotti, 2-87:
, n. 13. -che emette un suono cupo e smorzato (uno strumento
], cii-vi-720: li vidde venire un gran numero d'indiani armati e con tamburi
assenza di voci e di rumori (un ambiente). serafino aquilano, 286
dicesi anche d'una sala, d'un teatro, ecc. quando per qualche
teatro. -acust. che presenta un tempo di riverberazione troppo breve (ed
suoni e rumori (il muro di un edificio). sbarbaro, 5-102:
privo di lucentezza e vivacità, opaco (un colore); fioco, attenuato (
, vi-2-84: spande beltà nel volto un sol che bolle 7 e, diviso
quel colore che non ha lustro e fa un tono dolce e vago. questi toni
e. cecchi, 5-511: invece d'un corpo, sembra sia calata..
verdi e arancione, colori densi ed un po'sordi come velati da una patina
inglesi. -dipinto con colori opachi (un quadro). algarotti, 1-iii-187:
chiamano sordi. -appena percettibile (un odore). bonsanti, 5-143:
). bonsanti, 5-143: era un odore sordo, di cose che semmai
modo esplicito, ma tenace e profondo (un sentimento, uno stato d'animo,
sentimento, uno stato d'animo, un pensiero). de jennaro, 48
de jennaro, 48: sentomi spesso spesso un sordo verme / rodere intorno al cor
in fondo a quell'umiltà, vi era un odio sordo, indistinto, l'odio
, 1-101: la sua originalità restava sempre un po'sorda dentro la pagina.
, talvolta potentemente indecifrabili, cariche di un umorismo solo aprioristico, in effetti amare,
che non si fa appieno evidente (un fatto, un comportamento, un conflitto
si fa appieno evidente (un fatto, un comportamento, un conflitto, un processo
(un fatto, un comportamento, un conflitto, un processo). g
, un comportamento, un conflitto, un processo). g. bragaccia,
a'dì nostri faceva di libri tali un commercio sordo ma ricco. capuana,
incu- rabil cancro ingordo / serpendo rode un corpo e sempre acquista, / e
e non vuol parere d'essere. 'è un omo sordo. una donnina sorda'
9. non acuto, ma persistente (un dolore fisico, uno stato febbrile)
fran- zesi, con li quali venimmo un pezzo, ascanio con la sua quartana
, 5-386: da qualche giorno avvertivo un sordo dolore alle reni. 10
si sottrarrebbe alla musica dell'incantatore otturandosi un orifizio auricolare con la coda e facendo
, ritrovò questa invenzione. / ficca un orecchio in terra e l'altro fuore /
machiavelli, 15-19: l'aspido sordo è un tristo animale, / che dinanzi e
senza la vibrazione delle corde vocali (un suono consonantico; e si contrappone a sonoro
16. matem. ant. irrazionale (un numero). piero della francesca,
a noi. manfredi, 2-48: un numero, il qual sia noto per qualche
di de ga- speri all'opposizione è un modello di discorso fra sordi. s.
: il vertice islandese non è stato un dialogo tra sordi. -essere muto
ragazza e un giovanotto, che ai primi gesti riconobbi per
fingendo, e non domuti, stretti in un colloquio amoroso. soldati, i-317: quella
i-122: il che fu quanto averle dato un ragazza è sordomuta dalla nascita. a.
: io sto sempre zitta, perché un paio d'orecchie sorde chetano cento lingue.
petrocchi [s. vi: un paio d'orecchie sorde chetano cento lingue.
. v.]: 'è sordo da un orecchio e in quell'altro ci à un
un orecchio e in quell'altro ci à un pennecchio': chi non vuol intendere.
a. papini, 204: èvvi un proverbio che dice: 'egli è il mal
burchiello. proverbi toscani, 75: é un cattivo sordo quello che non vuole intendere
sordi muti. monti, i-440: un sordo-muto, per aver ottenuta la grazia di
abituarsi ad avere in casa tale e quale un sordomuto. fenoglio, 5-i-1538: gli
impressionare da quel cane che urla come un dannato. 2. figur.
come? » ella chiese, attenta, un po'ansiosa. « una bella,
bizzarrie continue che davano a parlare per un mese alla già sordo-muta società di ferrara mi
: 'sordone'('accentor alpinus'): è un abitatore di quelle regioni più elevate delle
colle nostre lodole. ha becco robusto, un po'ricurvo, acuto, con margini
(1847-1922); che ne costituisce un aspetto significativo. gramsci,
creazione di fantasia concreta che opera su un popolo disperso e polve- rizzato per suscitarne
grande urto rivoluzionario col quale si affermeranno un nuovo potere e una nuova morale.
,... lungi dall'avere un significato dogmatico, vuol definire con precisione
genitori (e fra questi soggetti esiste un rapporto di parentela in linea collaterale di
adottiva: divenuta tale in seguito a un atto di adozione. -sorella gemella:
adozione. -sorella gemella: nata a un medesimo parto. -sorelle siamesi: v
sorella, la quale fu maritata ad un nostro cittadino chiamato leon poggi. lorenzo de'
che la sorella di latte è figlia di un altro.. » « son cose che
alme sorelle / i divini compagni. un solo omero / fu principe di tutti.
ambito di una congregazione monastica o di un ordine religioso. -anche: professa,
primo e ambedue quelle del secondo preferirono d'un modo il padre alla madre, finirono
modo il padre alla madre, finirono d'un modo 'vergini sorelle'. corazzinx, 4-54
sollecita devozione; donna che intrattiene con un uomo rapporti rigorosamente casti; sposa casta
: lucia... sposa alberto, un cugino tisico, non per amore,
fosti sorella, amante angelica / che con un alito di preghiera / sconvolge l'inferno
della scura, / or me date un manto nero / a quella che giamaio non
ghislanzoni, 16-291: erano le note di un flauto lontano,... era
lasciare impronta. -con riferimento a un componimento letterario considerato parte di un ciclo
a un componimento letterario considerato parte di un ciclo, di un genere. dante
considerato parte di un ciclo, di un genere. dante, conv.,
sempre i nomi di coloro che sottoscrissero un foglio dove si negava aiuto a una città
, addormentate ancora, la storia d'un anno che per queste è ancor da
accompagnare saltuariamente bobo e la moglie in un querulo controcoro femminista. ispida e riccioluta,
, 20-v-1994], 8: non è un momento di sorellanza questo, le relazioni
: rosso impegnarmi a dare al paggi un volume di versi da fare il paio con
sorellastra, sf. sorella per parte di un solo genitore. pirandello, ii-1-1109:
che è come quello di una sorella (un atteggiamento, la confidenza).
adolescente sbirra? faldella, ii-2-62: ad un tratto arrossì, illuminò umidamente gli occhioni
occhioni, e riversò su lui come un fascio di raggi amorosi d'un affetto da
come un fascio di raggi amorosi d'un affetto da prima materno, poi scioltamente
iii-25-399: certamente è bello che vi sia un consesso sorellevole delle letterature europee; ma
così sorellevolmente s'amavano come se d'un corpo fossero uscite. baldini, 5-15:
5-15: chiuso [sacripante] in un feroce mutismo, sordo alle pietose attenuanti
. pirandello, 12-149: abbiatevi un abbraccio dal vostro sorel- lo;
. colmare oltre misura l'animo di un intenso sentimento. guittone, xxix-124:
si leva in cielo (un astro, in partic. il sole,
avanzi insiem del simulacro. grafi 5-125: un liquido vetro in sulle avare / zolle
soffici, v-2-508: la frescura diffusa di un getto d'acqua sorgente con veemenza di
3. che divampa (una fiamma, un incendio). -anche come metafora del
va pullulando. grato, 1-2: un nocchiere..., fermato nel mezzo
il nido ancora del fenicottero consiste in un monticel di terra accumulata e sorgente fuora dell'
circostanti o in uno spazio aperto (un edificio, un monumento, un elemento
uno spazio aperto (un edificio, un monumento, un elemento architettonico).
aperto (un edificio, un monumento, un elemento architettonico). a.
.. ora sorgente annerito e marziale come un alcazar sui nudi argini.
-sporgente. milizia, viii-242: un solido appoggiato orizzontalmente sopra due sorgenti si
, perché sorgente sul terreno malsicuro di un concetto astratto. 8. che si
(il potere, una setta, un partito, ecc.). boccaccio
prende coscienza della propria identità nazionale (un popolo). montanelli, 125:
si origina, come individualità artistica, da un ambito culturale. carducci, iii-5-370
a dirigere i loro tempi hanno in sé un sentimento che li fa parlare come uomini
non è che una supremazia collettiva come un marchio effimero di grandi decaduti fra la
terreno e può dare origine al corso di un fiume; fonte, polla, il
annegato alla sorgente dell'acqua ferentina sotto a un carico sissimi fiumi, che segano
eseguita con quella maggior celerità che ammettevano un suolo infido per le cavernosità e per
aveva sentito dir più volte che, a un certo punto, e per un certo
a un certo punto, e per un certo tratto, esso faceva confine tra lo
di petrolio, più oltre una salsa, un vulcano di fango ed una fontana ardente
di energia, l'automa era essenzialmente un sistema, provvisto di muscoli potenti,
per misurare le distanze, entrambe utilizzano un punto di riferimento esterno alla terra, che
esterno alla terra, che può essere un satellite artificiale o una lontana sorgente radio extragalattica
4. fis. e matem. in un campo vettoriale, punto in cui la
ch'è l'mtendere la scrittura in un senso affatto contrario. muratori, 10-ii-198:
una sorgente di curiosità, o al più un motivo di congetture e di fandonie.
è una sorgente d'illusioni, e un effetto meraviglioso ne fa immaginare mille altri
calandra, 247: tu hai come un bisogno folle d'intenerirti, trovi in ogni
faccia sì che noi la godiamo in un modo men perfetto e men intiero di quello
la fruisce. non così è intelligibile che un bene nella sua sorgente medesima e dov'
acuta, è ancora nell'infanzia: un terzo dei casi non indovina la malattia
di scritti; centro di diffusione di un genere o di una moda letteraria.
si fondano o dai quali traggono origine un uso, una dottrina, un'ideologia,
ricercar da me o canzone o sonetto è un voler trar dalla pomice una sorgente.
stato gettato dall'avversario; sollevarsi da un inchino, da ginocchioni. iacopone
molli strati. forteguerri, 3-72: un zoccol ferraù nel pettignone / scaglia a
. -per estens. riemergere dopo un tuffo; uscire fuori dalle onde;
onde. a. boito, 101: un nano / gobbo, rossiccio e strano
epicuro, 14: di bel diamant'un quadro / era il vago e leg'
caddero a terra le gittate membra che un cane piccioletto, al re caro, le
mi svegliai, / e dico ch'un splendor mi squarciò 'l velo / del sonno
squarciò 'l velo / del sonno, e un chiamar « surgi: che fai?
dazi pesanti e giogo estrano; / un monelluccio tira una sassata, / e
galoppo gagliardo. -innalzarsi a un livello più alto di stile e di materia
berta e ser martino, / per vedere un furare, altro offe- rere, /
a questa voce sorgeran tutt'i morti in un batter d'occhio, in un attimo
in un batter d'occhio, in un attimo e in un tempo che sarà tanto
d'occhio, in un attimo e in un tempo che sarà tanto breve che sarà
. fagiuoli, i-100: sarebbe come fare un morto sorgere / dalla bara, in
/ dalla bara, in quell'atto che un becchino, / per sotterrarlo, il
scienze maestra e di studi, sorgesse un elevatissimo ingegno e che con esso risorgesse l'
chia mato non senza ragione un oceano di poesia giocosa, come
sorga in uesta nostra patria un secondo manzoni, il quale col frutto
8. elevarsi spiritualmente, tendere a un fine superiore; volgersi ad argomenti più
una condizione di ottundimento intellettuale; acquisire un gusto artistico più raffinato. -in partic
tommaseo, 11-89: sul finir della state un salutare rivolgimento s'era fatto nelpanima mia
era fatto nelpanima mia, che sorse a un tratto a più alti pensieri. carducci
che costui morì, sorse in sua vece un re stolto, il quale era ostinato
, perché, se in tali surgesse un cittadin migliore di tutti gli altri coloro
se dopo una lunga pace vi sorga un principe prudente, ambizioso e attivo,
iii-1-127: sorge di tempo in tempo un tal capo che, nessuna altra dottrina
discepoli e fermarsi nelle scuole, in un subito ne sono usciti con ambizione di maestri
; formarsi, costituirsi, svilupparsi (un ordinamento politico, un'istituzione, un
un ordinamento politico, un'istituzione, un casato, un'impresa industriale, ecc.
surger dell'aurora furono sopra piombino da un grandissimo ed impetuoso vento assaliti. da
3 del suo diametro sull'orizzonte visibile per un osservatore elevato di 5 metri sul livello
del sorgere apparente del lembo superiore, per un osservatore elevato di 12 metri sul mare
. gozzi, 1-170: all'improvviso sorse un crudelissimo nembo, che scoppiò in lampi
allarmata. 16. iniziare (un mese). scalvini, 1-336:
d'eredia, 20: a piè di un vago e cristallino fonte, / che sorge
. -avere le proprie sorgenti (un fiume). maestro alberto, 180
, 180: tigris e eufrates surgon d'un letto, / e 'ncontanente rompon
alzarsi (il fuoco, la fiamma, un incendio); spargersi crepitando (le
(le onde del mare o di un lago in tempesta); ribollire spumeggiando
; ribollire spumeggiando (le acque di un torrente). zanobi da strata [
lento sorga. -bollire tumultuosamente (un liquido). bergantini, 1-473:
pananti, i-460: tu sorger di fumo un nuvol atro / festi, non d'
buia cella candido e sottile, / per un terso cristal varcando il lume / ne'
surga! faldella, i-4-38: trovatogli un portafogli contenente una cartolina di polvere,
circostante, essere alto, eccelso (un monte, un rilievo); emergere dal
alto, eccelso (un monte, un rilievo); emergere dal mare (uno
, par., 9-28: si leva un colle, e non surge molt'alto.
campana, ii-453: dentro quella portanuova sorge un gran monte di terra, che,
tremando. gadda conti, 1-149: da un istante all'altro poteva squillare l'adunata
); elevarsi imponente; svettare (un albero). dante, inf.
caro, 3-99: era nel lito / un picciol monticello, a cui sorgea / di
. 24. trovarsi edificato in un luogo (una costruzione); ergersi
e imponente dominando lo spazio circostante (un palazzo, un tempio, un monumento)
lo spazio circostante (un palazzo, un tempio, un monumento). ariosto
(un palazzo, un tempio, un monumento). ariosto, 3-7:
ariosto, 3-7: surgea nel mezzo un bel locato altare, / ch'avea
203): renzo, salito per un di que'valichi sul terreno più elevato,
mezzo a una città, ma sorgesse in un deserto. carducci, iii-4-117: mirano
detto della concordia dall'altra, in un soprassalto d'ammirazione scattò proprio dal cuore
-stare collocato su una predella (un mobile). d'annunzio, iv-1-238
annunzio, iv-1-238: il letto sorgeva sopra un rialto di tre gradini, all'ombra
di tre gradini, all'ombra d'un baldacchino di velluto. -essere impresso
-essere impresso a rilievo su una superficie (un fregio). alamanni, 21-107
che diano ad ogni cinque braccia d'altezza un braccio di scarpa. g. bentivoglio
. -essere spinto in alto da un meccanismo (un artificio teatrale).
-essere spinto in alto da un meccanismo (un artificio teatrale). marino,
. marino, 1-5-129: quantunque volte un novo gioco / agli occhi altrui rappresentar
si vole, / fa mutar faccia in un instante al loco / l'orbicolare e
26. essere situato in un luogo (una città). boterò
mille pozzi, si presume sorga sopra un profondo lago sotterraneo. 27
rumori dalla strada: eran voci discordi, un tumulto. d'annun-
, 5-i-1087: più tardi, sorse un rombo di camion nelle vicine profondità di
devotamente. -scaturire all'unisono (un grido). carducci, iii-4-185:
ondeggiando le sabaude insegne, / surse fremente un solo grido: « viva / il
. botta, 5-456: sorse in corte un gran parlare di lode pel discorso di
(una richiesta, una protesta, un appello); venire da tutto un
un appello); venire da tutto un popolo, da una collettività. botta
oco innanzi solo si udivano i canti di un popolo felicissimo. calvini, 1-163:
tutte le generazioni sor gere un lamento della brevità della vita e della irreparabilità
riforma dell'arte, o si spensero in un gemito, o si chiusero volontarie nel
. 29. nascere neltanimo (un pensiero, uno stato d'animo,
pensiero, uno stato d'animo, un sentimento, un desiderio); prendere forza
stato d'animo, un sentimento, un desiderio); prendere forza (un
un desiderio); prendere forza (un istinto), urgere (un impulso)
(un istinto), urgere (un impulso); rinnovellarsi (la speranza)
derivare da una disposizione d'animo (un atteggiamento). dante, xlvi-44:
., 1-13: non nudrir di lusinghe un van furore, / che di pigra
, altri che il rio, / sorge un dolce pensier, che in un momento
/ sorge un dolce pensier, che in un momento / tutto mi prende e mi
, 8-722: ciascuno teme possano da un istante all'altro avvistar- glisi aspetti di
sorgergli pensieri, desideri nuovi, da un nonnulla. -sostant. g.
da cui si attende il sorgere di un sentimento. 30. venire in mente
idea), proporsi al pensiero (un dubbio, una domanda); insinuarsi (
dubbio, una domanda); insinuarsi (un sospetto). dante, conv.
, conv., i-ii-4: per levare un dubbio che qui surge, dico che
. b. segni, 7-146: surge un dubbio per detti d'anassagora, che
è sorta nel cervello, or sarà un mese, leggendo nel foglio ufficiale l'elenco
aveva generate. -essere proposto (un quesito). consulte e pratiche della
intellettuale. 31. formarsi (un concetto, un tema letterario); trarre
31. formarsi (un concetto, un tema letterario); trarre origine e
572: sorge a poco a poco un tipo nuovo di rappresentazione figurata, mutano le
(una conseguenza logica o pratica da un principio, da uno schema fisso di rapporti
di vago. capuana, 15-190: quando un artista vorrà narrare agli umani, ad
, e vi palpiterà dentro l'eco di un mondo affascinante, e ne sorgeranno in
falange. 32. cominciare (un dissenso, una disputa, ecc.)
o d'ira. -essere opposto (un argomento contrario). pallavicino, 1-17
); presentarsi (una difficoltà, un pericolo). giamboni, 8-ii-378:
cancellare uno inconveniente che non ne surga un altro. consulte e pratiche della repubblica
, 103: sorgeva da questa visita un altro beneficio molto importante, che, rivedendo
francesco. -iniziare le pubblicazioni (un giornale). montano, 122:
). montano, 122: sorse un nuovo quotidiano, « il tempo ».
. 34. formarsi come neologismo (un vocabolo); affermarsi (una denominazione
. 3. ascesa al trono di un sovrano. giov. cavalcanti, 69
premura sua nel sorgi- mento d'un principe protestante. messisburgo, 3:
. il costituirsi di uno stato, di un organismo sociatappezerie, quando s'appara,
che sostant. verità, era un 'sorgiménto'e per la prima volta nei secoli
dire che fare che smato da un ideale. il poliedro porti alta
5. origine di una famiglia, di un casato. 'sotto'e reglre (
monti pirenei, fece surdel ginocchio di un animale. gere l'armata presso ad
, 2-7: tosto che surgì, mandò un bat largli, e da
pozzetti, 12-12-270]: vi è appresso un mezzo miglio una pospulci, 20-49:
295: in sull'annottare furono a un gran banco d'arena, e lì trola
su le volte, senza mai avanzare un passo, fin che stracchi e disperati tornarono
quanto miglia di strada a sorgere in un porto. d'azeglio, 4-63: r
amo- alla decta isola a cercare un buon surgidero, dove potessin re dimostrarvi
e surgimenti sono nascimenti spettatamente, sorprendere (un male, un dubbio, an
nascimenti spettatamente, sorprendere (un male, un dubbio, an d'acque
. cia, non si ritruova pur un monte, ma ben estreme paludi, le
lorenzo de'medici, 7-146: un che mangiato par dalla mar
2. comparsa sull'orizzonte di un corpo celeste. ge- castélvetro, 10-x-255
ammaestramenti del cultivamen- -arrivare centrando l'obiettivo (un proiettile). to della villa datici
3-41: al supremo istante della pace giovanile un affanno indicibile era sorgiunto a guastarle ogni
gemelli careri, 1-ii-18: vi è un abbondante sorgiva di buone acque, che
cune sorgive o ruscelli d'acqua dolce darebbero un gran sollievo. carducci, iii-4-81:
principio o causa di una situazione, di un fatto o anche di uno stato d'
moretti, ii-978: davanti alla villa in un piazzaletto era una rozza vasca muscosa in
rozza vasca muscosa in cui cadeva perennemente un gran fiotto d'acqua sorgiva. -per
] sopratutto, fin dal principio, un suo particolare e niente affatto pindareggiante'sprung rythm'
per ottenere una farina impiegata, specie un tempo, nella panificazione. m
li soprascritti campi cavo da mia parte un anno per l'altro formento stara 16 in
su di essa, come falchi su un pollaio, ed ogni uomo aveano scosso dal
(v.). = dal un lat. volg. surìcum [granum]
alla gola, in partic. con un pugnale o con una spada.
voglia a me ancora di sgozzarvi con un sorgozzo. = comp. dal lat
c. e. gadda, 13-206: un altro ufficiale, che si trovava vicino
ufficiale, che si trovava vicino a un carro di pacchi, fu sorgozzonato da un
un carro di pacchi, fu sorgozzonato da un tedesco contro il tavolato d'una baracca
ricettario fiorentino, ii-17: e1 calcite è un minerale che nasce nella cava del rame
trova nelle cave di rame; ha un odor grave e nauseoso e adoperasi in medicina
proviene dalla soria (una pianta, un animale, in par- tic. una
prodotto in soria (una stoffa, un arco). leggenda di s
caro signore, / io t'ho arrecato un padiglione adorno, / il qual sempre
è la reale ombrella, / d'un riccio sorian tessuto a foglie. tommaseo,
bruni venati di sangue come quelli di un corsiere soriano. -parlato in tale
); usato in tale lingua (un carattere). d. battoli,
su per giù, / v * è un manoscritto antidiluviano / in cui si legge
, l'oriente (un'opera, un passo). baldini, 12-65:
giorni passati sono che per questa città passò un valentissimo uomo soriano, dottore di negromanzia
. -da orientale: sottile, un po'ambiguo. faldella, i-2-48:
giovio, i-292: alla irruzione notturna de un altro fiero gatto soriano, sarette nel
ora ad ora / alla foggia d'un gatto soriano. c. i. frugoni
. convertirti / co'miei versi vò in un gatto, / in un gatto soriano
vò in un gatto, / in un gatto soriano, / caldo e vispo qual
va da insano / sopra i coppi un matrimonio. pratesi, 5-520: in
bottega non v'era altro testimonio che un grosso gatto soriano, accovacciato sul banco
sull'alloro. -con riferimento a un colore che ricorda il manto di tali
bresciani, 6-x-114: io ero sopra un leardo cavallo arabo, altotas sopra la destriera
favola di esopo della montagna che partorì un topolino). caro, 12-ii-169:
che il parto della montagna riuscisse ad un sorice. 3. parassita,
. cinque o sei nobilicchi spiantati; un dipintoruzzo di sorici; un maestro di pianoforte
spiantati; un dipintoruzzo di sorici; un maestro di pianoforte; ed un tenore
sorici; un maestro di pianoforte; ed un tenore. 4. ittiol
soricciuòlo. machiavelli, 1-viii-296: vidi un soricciuol ch'avea per male / d'
ant. decorato a macchie circolari (un tessuto). landino [plinio]
io: il sorite, il quale è un raccolto di sillogismi,...
diss'io che non poteva esser altro ch'un sofisma? questo è un di quelli
altro ch'un sofisma? questo è un di quelli argomenti cornuti che si chiamano soriti
la più bella e forte. è un legame di molte proposizioni tessuto con tal
o la successione dei sillogismi procede da un solo principio o con l'intervento di
nuovi: nel primo caso la successione è un vasto sorite, o vo- gliam dire
, agg. superabile (una difficoltà, un ostacolo). p.
altri. alamanni, 5-5-824: d'un picciol sasso / se le carchi la fronte
tr. { sormonto). salire sopra un luogo o un oggetto, oltrepassarlo per
). salire sopra un luogo o un oggetto, oltrepassarlo per lo più riversandovisi sopra
superano gli argini); stare sopra un altro liquido, stendersi e allargarsi sopra
la piena gli sormonti. -elevarsi oltre un ostacolo, un monte o l'orizzonte
sormonti. -elevarsi oltre un ostacolo, un monte o l'orizzonte (il sole
il sole); superare nel volo (un volatile, un essere alato).
; superare nel volo (un volatile, un essere alato). galileo, 3-4-285
di seguir col pensiero ebbi ardimento / un desir pronto a sormontar le sfere,
, / cesare in ombra, e in un cesare vero. chiari, 2-ii-46:
finestra. -montare sulla groppa di un animale. alvaro, 20-42: le
trovarvi una qualche difficoltà. -scalare un monte. spallanzani, 4-i-213: il
. si somigliano tutte. c'è da un lato una muraglia che nasconde il traffico
ghisa che prolungano indefinitamente il melodramma d'un liberty inenarrabile. montano, 1-225: diamo
villetta. pavese, 10-46: è un piacere distendersi nuda sull'erba già calda /
. 4. per estens. oltrepassare un luogo o un punto (il cui
. per estens. oltrepassare un luogo o un punto (il cui valico per lo
) nel corso del cammino, di un viaggio, della navigazione o di un'
8-ii-1861], 115: alla festa di un battaglione del corpo destinato a tenere occupato
mondo. -superare con la propria fama un periodo più o meno lungo di anni
essere con diligenza osservati. -scavalcare un periodo di tempo, passando a quello
mano all'autunno. -trascorrere un periodo di tempo noioso, faticoso,
negatività (un'opera, una virtù, un onore, una disciplina, ecc.
cavallieri armati. meta-12. costruire, innalzare un edificio. stasio, 1-iv-109: datemi
bello è il sole, perpar d'un mal fondato muro / lungo il fiume talor
, 27-603: l'uomo doveva fare un passo di più verso montano, in spazio
-ergersi, innalzarsi (la parete di un monte). a. pucci,
sormontar suo stato alquanto, / gli venne un dì un d'un monte aspro e dirupato
stato alquanto, / gli venne un dì un d'un monte aspro e dirupato, la
, / gli venne un dì un d'un monte aspro e dirupato, la quale schena
for 8. andare oltre un determinato limite con la cononire nell'altro
nel cielo, sorgere (il sole, un lancellotti, 470: quasi che quel
seren de'firmamenti. roccatach'appartiene ad un savio segretario, ma più eziandio in ciò
-sostant. 9. frenare o dominare un sentimento, un'emozione, piccolomini,
cielo, col continuo sormonta un desiderio, un vizio. re
continuo sormonta un desiderio, un vizio. re e declinar che
terrore che sve- balzare all'insù (un animale). - anche sostant.
ragionevolezza. verga, 15. salire sopra un luogo elevato, per lo più sulla
violenta emozione, vetta di un monte o in cima alle mura (una
-sopraffare l'animo, la volontà (un sentimento). gliate come si deve sempre
10. ridurre sotto il proprio dominio un popolo, una ottimo, ii-41: addiviene
11. ant. innalzare a un determinato livello spirituaaspettar contenti.
e fama / - alimentare un sentimento. teme di perder perch'altri sormonti
baldi, 353: trapassi e sormonti in un certo modo sopra la natura sua e
compiuto. - assurgere a un grado o a una condizione elevata.
17. ant. esasperarsi in un sentimento o in un desiderio, eccitarvisi
ant. esasperarsi in un sentimento o in un desiderio, eccitarvisi oltre misura. -
misura. - talora in costruzioni con un sost. preceduto dalla prep. in,
imporre il proprio dominio o signoria in un luogo, in uno stato (una
uno stato (una parte politica, un signore). dante, xlix-98:
, veemente; crescere di intensità (un sentimento, un desiderio). moscoli
crescere di intensità (un sentimento, un desiderio). moscoli, vii-59i- (
20. aumentare progressivamente di violenza (un fenomeno naturale). chiaro davanzati
. - diventare maturo (un frutto). maestro rinuccino, 2-iv-14
sormontata. -emergere, eccellere (un qualità). chiaro davanzati, vii-62
grato. 23. pervenire a un numero superiore. zeno, iv-415:
tema. 25. trapassare in un altro luogo, valicandone i confini.
la corona a punte di gigli, e un giglio alla sinistra, alla destra uno
2. che porta sul capo un cappello (una persona). verga
la larga faccia aperta ed ingenua di un giovine contadino, sormontata di un cappello
ingenua di un giovine contadino, sormontata di un cappello a cono. landolfi, 9-125
-indossato sopra altri vestiti (un abito). cornoldi caminer, 14
colore. -coperto, avvolto da un drappo. r. longhi, 472
brigata nera, aveva fatto parte di un tribunale straordinario responsabile di varie fucilazioni.
6. superato, vinto (un ostacolo, una contrarietà). pea
i-369: non provava... che un immenso dolore, sormontato solo da quel
egli è quella cosa sì grande che un sol suo piccol rilievo chiuso nel corpo vostro
livelli usuali (con partic. riferimento a un corso d'acqua in piena).
figur. soluzione di una difficoltà, di un problema. c. gonzaga, ii-48
azione da sormontare. tendeva che un suo gatto era malato, ella diceva,
, 10-109: disse a donato, con un po'del suo riso = comp
macellaio crudele. 2. fare un verso cupo e stridente. -per estens.
di rider col naso, somacchiando con un certo verso poco ameno. 3.
gola per liberarla dalle impurità, producendo un suono roco. ranieri, 1-128:
da im- provisa tosse, sputar fuori un farfallone o sia sornàcchio. lippi,
. bresciani, -xiv-70: gli sputò un sornàcchio in viso. tommaseo [s.
. sornacchióne. bresciani, 4-i-7: un vecchiotto del sant'uffizio,...
due solennissimi sor- nacchioni: « dimmi un po', tuo padre ha ricevuto ultimamente
bussiamo da risvegliare i morti, non che un tabaccaio insolente e sornacchióne.
. con un'apparente indifferenza che cela un preciso calcolo o scopo; subdolamente,
capo, non c'è verso di cavarci un ambo. è sempre lì pensosa,
sempre lì pensosa, sorgnona, con un muso tanto fatto! pratesi, 5-157:
, ii-72: il seminario riuscì per lui un luogo di sicurezza e di tranquillità,
vecchietta... divideva tra lui e un gatto sornione e pigro le cure de'
somioneria (un'espressione del volto, un atteggiamento, ecc.). petruccelli
oro, splendeva una furbizia bonaria, un po'sorniona ma simpatica. gadda conti
simpatica. gadda conti, 1-550: un sorriso sornione si allarga sul viso del sor
nemmeno mi sembrava cambiato; era soltanto un po'più spesso, un po'meno fantastico
era soltanto un po'più spesso, un po'meno fantastico, quella faccia da
se la spulezzò alla sorniona, come un gatto, e raggiunse un 'fiacre'al canto
, come un gatto, e raggiunse un 'fiacre'al canto della strada. carducci
. batacchi, i-99: patacca era un certo sornionàccio, / a cui piacea
= etimo incerto: tradizionalmente è ricollegata a un lat. volg. * surnia 'civetta'
un incr. di sordo con la forma dialettale
sornióso, agg. sornione (un atteggiamento). linati, 25-98:
la vergine è morta: sorretta da un lembo / della veste, sornuota la salma
-per simil. fluttuare nell'aria (un palloncino). bacchelli, 2-i-571:
folla circolante. -scampare nuotando a un naufragio. de amicis, i-641:
'galileo'fosse andato a fondo tutt'a un tratto..., le due sole
nome. -distinguersi per importanza in un determinato campo. mamiani, 5-145
alla vista della campagna che pareva allagata da un biondo mare di messi, su cui
somuoti. gnoli, 1-168: forse un ricorso sornuota / come tavola sul naufragio /
rossastre di forme diverse, costituite da un gruppo di sporangi, che si trovano
. bertani, 1-iii-242: 'soro': è un ammasso di caselle collocate sulla fronda delle
queste 'pustole'sono i sori, protetti da un involucro membranaceo che, quando a maturità
o accompagnati da parafisi, talora racchiusi in un involucro comune. = voce dotta
), agg. ant. sauro (un cavallo, il suo mantello)
soro palafreno. boccaccio, 1-ii-122: un destrier grande di pel soro. berni,
, 10-34 (i-270): sopra un gran cavai ch'e di pel soro,
rossastro non avendo ancora fatto la muta (un uccello, in partic. un falcone
(un uccello, in partic. un falcone). -anche con riferimento al
giov. cavalcanti, 239: insino un altro soro, che teneva la signoria
6-i-329: i posteri non vorranno credere che un causidico del piemonte, mediocre d'ingegno
sta una certa meschina ch'è d'un cervello scemo e soro quanto creatura che
natura sen vanno. -schietto (un modo di esprimersi). boccaccio,
5. rudimentale, rozzo (un attrezzo). falugi, 1-62:
e il tosco / che d'acero in un nappo fatto al bosco / semplice e
stando in ozio / chi non mormora è un sorgnone. guerrazzi, 13-197:
di una sorella (in partic. un sentimento). d'annunzio,
l'espressione); casto, puro (un bacio, un affetto). d'
; casto, puro (un bacio, un affetto). d'annunzio, iv-1-491
. ser giovanni, 3-563: egli ebbe un gentile uomo in forlì, il quale
aere noxio dei crepusculi / giunsi defesso a un empio diversorio. lomazzi, 4-ii-607:
caratterizzato da due o più tetraedri uniti per un vertice da un atomo di ossigeno comune
più tetraedri uniti per un vertice da un atomo di ossigeno comune. =
mirbel, formato da molti frutti uniti in un sol corpo, mediante inviluppi fiorali sugosi
], iii: l'ovario ha un solo ovulo. il frutto è un sorosio
ha un solo ovulo. il frutto è un sorosio sferico (simile alla mora del
sorpassare, tr. superare una persona o un veicolo lasciandoli indietro nel cammino o nella
tra uno stretto passaggio, di rasentare un abisso. codice della strada, 106:
106: è vietato il sorpasso di un veicolo che ne stia sorpassando un altro o
di un veicolo che ne stia sorpassando un altro o il sorpasso di veicoli fermi
macchina di nord. -oltrepassare un luogo o un punto di riferimento determinato
nord. -oltrepassare un luogo o un punto di riferimento determinato. beltramelli
. beltramelli, iii-1191: nel frattempo un austriaco aveva sorpassata la mina. pratolini
un'alta rete. -valicare con un balzo o arrampicandosi. codice dei delitti
li arrossa dalla radice alla vetta, con un fragore di tempesta. tornasi di lampedusa
al di sopra (i rami di un albero). g. berto,
bollettini della guerra 1 pi5-18, 23: un nostro dirigibile, sorpassando campi trincerati nemici
2. superare una determinata età o un certo arco di tempo. algarotti
in partic. una misura lineare, un peso, una somma di denaro,
: due filippi equivalgono al valore di un zecchino d'oro fino; ma presentemente sorpassandosi
e delle pene, 156: chiunque formerà un foglio falso di via, sarà punito
c. carrà, 450: in un moto continuo, in uno slancio semprenuovo e
che dimostrano molti pittori di sorpassarsi l'un l'altro nella fabbricazione incessante di nuove
il pregio, il merito di qualcosa (un fatto, una circostanza, un'azione
fatto, una circostanza, un'azione, un atteggiamento ecc.). a
le previsioni. -vincere un'inclinazione o un pregiudizio. b. croce, ii-13-136
1-144: le donne... hanno un bel praticare la regola più efficace in
7. non considerare importante o vincolante un fatto, una situazione; non attribuirvi
fatto, una situazione; non attribuirvi un particolare significato; non tenere in considerazione
quegli errori che ravvisa nelle sue pitture un occhio addottrinato dell'arte. cesarotti,
fasi e procedure intermedie nel conseguimento di un obiettivo. giordani, iii-70: a
: io non iscrivo qui episodio d'un romanzo; posso dunque sorpassare i primi discorsi
romanzesco io posso garantirne la verità -accettare un determinato giudizio nei propri confronti.
, esaurita una fase dell'esistenza o un periodo storico. b. croce,
sorpassare torino e giochi connessi significherà costruire un altro mondo. = comp. dal
o nella corsa da altri o da un veicolo. deledda, iv-846:
, non sorpassata, più che da un passo da un soffio, come appunto
sorpassata, più che da un passo da un soffio, come appunto di ali.
alle esigenze intellettuali e culturali del presente (un principio, una teoria, un'opera
si può dire che il 'candido'sia un libro sorpassato per effetto delle cose accadute nei
, i-159: questo on. lajanni era un uomo scialbo e dimesso nel vestire.
sorpassato decoro. -tecnicamente superato (un mezzo di trasporto). g.
quella famosa eredità con l'aria un po'febbricitante delle ragazze che si
, sm. manovra con cui si supera un altro veicolo che procede nello stesso senso
, 106: è vietato il sorpasso di un veicolo che ne stia soipassando un altro
di un veicolo che ne stia soipassando un altro o il sorpasso di veicoli fermi
2. figur. superamento di un concorrente, anche rappresentato da un'azienda
anche rappresentato da un'azienda, da un partito, da uno stato straniero o
, da uno stato straniero o da un comparto produttivo, ottenuto col conseguimento di
: noi della « risacca » siamo un pochino distanti dal top, però talloniamo
» e « buoninconto » che lavorano su un pubblico che non ci appartiene..
sia lei a procurarci il piacere di un sorpasso. corriere della sera [19-vii-1985]
. ant. porre sopra, aggiungere un altro strato. patrizi, 3-222:
posto sopra una piaga, applicato (un rimedio). crescenzi volgar.,
pascarella, 2-368: è sorprendente come un nulla basti a rendere quasi ebbre e
, 2-139: era sempre sorprendente vedere un centinaio di metri di carta riempirsi di
di carta riempirsi di dati in meno di un minuto e uscire dal trascrittore già pieghettata
, 747: il corso delle carrozze è un oggetto massima- mente considerabile nella nostra città
questi sette promontori... generano un sorprendente effetto pittorico e fan tumultuare alti
per timbro e potenza (la voce di un cantante). leopardi, iii-393
stupenda. -molto accogliente (un appartamento). monti, i-221:
monti, i-221: ho cominciato aa ammobigliarmi un elegante appartamento, che per due persone
. / se per compir i suoi disegni un frate, / come da me udirete
me udirete, o donne mie, / un purgatorio fé d'un gener nuovo,
mie, / un purgatorio fé d'un gener nuovo, / nulla di sorprendente io
. -inopinato, imprevisto, incredibile (un evento). casti, vl-448:
sì improvviso e sorprendente / che anche un àpata, uno stolido, / un misantropo
anche un àpata, uno stolido, / un misantropo, uno stoico / ne dovrìa