serao, i-343: ma annarella viveva in un basso del vico rosariello di portamedina,
marito, due figli già grandicelli, un basso che aveva per pavimento del terriccio
pratolini, 2-385: il gioco è un gioco universale. lo giocano nei «
loggia arrivon per ventura, / donde un suono esce d'una sepoltura, /
? tasso, 7-25: e fattosene un rio volgeva a basso / lo strepitoso piè
. chiabrera, 354: dalla terra un fumo / suol sollevarsi, ed è
degli arbusti più in basso, come un orlo di gocciole chiare. buzzati,
ii-294: il suo padrone è andato un po'in basso e non ha più soldi
sempre stimato lo stesso, perché è un vero signore. jahier, 183: dico
febbraio, mi si fece violenta a un tratto. nievo, 382: essi possono
tre ore; non posso mettermi a tenere un registro di tutti i vostri alti e
. boiardo, 1-6-26: e con un piè mi trabuccò del sasso. /
alto, quello che in sanfrediano chiamano un « frontino ». -le parti
. firenzuola, 200: eccoti in un tratto appresso al ferro di quell'asta
basso riusciva appunto nella memoria, saltar su un bel fanciulletto tutto lascivo.
basso o una delle parti basse in un complesso polifonico (contrabbassi, violoncelli,
una polifonia, la nota inferiore di un accordo. -basso continuo (ab- brev
o sotto il corista; ma perché un instrumento solo serva a due parti;
: sentite: eccovi due soprani ad un tratto, ecco che si sente solo il
parve sprofondarsi nelle tenebre col fragore di un supremo spavento. di giacomo, ii-517:
: e c'era sempre di mezzo un uomo nero, un vecchio turpe, assurdo
sempre di mezzo un uomo nero, un vecchio turpe, assurdo: il basso
all'amore. valeri, 1-23: un concerto stonatello / di grilletti canterini /
musica; e che musica: su un basso continuo di quindicimila cavalli vapore.
, contro la carena, come quando un balenotto viene ad arenarsi in un basso
come quando un balenotto viene ad arenarsi in un basso fondo o sopra un banco e
arenarsi in un basso fondo o sopra un banco e soffia e sfiata e si sbatte
gente così qualificata (e implica un senso di vita squallida, malsana,
il buon jarro, forse anche un tantino esagerando gli orrori del campuccio
abitazione agli ufficiali..., in un rilevato, che la rendea superiore alle
nessuna divetta, a portare al parossismo un uditorio di bassoporto,... arrotò
). genere di scultura eseguita su un piano con figure appena appena in rilievo
[briglie] si descriveva di basso rilevo un disegno del mondo alla roversa e nell'
una facciata di chiesa gotica, qua un bassorilievo di michelangelo, là un disegno
qua un bassorilievo di michelangelo, là un disegno del patetico guido eseguito dall'al-
pita a bassorilievo sul davanti di un altare. d'annunzio, iv-2-106
alle croste fosche si elevava agile un gruppo di colonne rosee a spira sorreggenti
di bassirilievi. ojetti, ii-432: è un cimitero senza malin conia,
i bassorilievi barbarici, è di un colore unico e indeci frabile
, se non una dissertazione in versi, un ragionamento crudo con bassirilievi mitologici, una
e senza forme, di pietra, un freddo enigmatico bassorilievo. 2.
quale per maggiormente onorarla gli fece fare un tabernacolo di legno per chiuderla con duoi
se tu dài loro nel cervello, faresti un mondo d'arrabbiati e di balordi,
accompagna all'idea di persona robusta e un po'tozza). -anche bassottino,
uom'è / questo messer arrigo? un tal bassotto, / brunetto. de amicis
, 30-12: o più propriamente, un miscuglio di ercole e del mio amico z
mio amico z..., un bassotto, tipo pesi medi, una specie
sempre rossa. palazzeschi, 4-152: era un giovane bassotto, piccolo si può dire
coi capelli profumati. calvino, 1-95: un prete lungo, allampanato, con un
un prete lungo, allampanato, con un colorito bianco avorio, che parlava con
; sono forti e intelligenti e posseggono un olfatto prontissimo (idoneo alla caccia alla
, di penne bianche e puntate da parer un capo pellirosse, circondata dai suoi sette
circondata dai suoi sette bassotti come da un grappolo di nipotini. montale, 2-24:
/ battistrada balzò da una rimessa / un bassotto festoso che latrava, / fraterna
mi sono imaginato che sia come un molinello da far vermicelli e lasagne
dei prati. de marchi, 321: un fischio risonò nella verde bassura, e
due meduse piccole e leggere osservate in un giorno della mia infanzia entro alla grotta
mia infanzia entro alla grotta illuminata d'un acquario. 2. figur.
in una pingue cucina o imputridèndomela in un cimitero di libri. b. croce
della vita. baldini, i-65: un paese senza cronaca, senza altezze,
a condizione di corrispondere una rendita, un interesse annuo. ser giovanni, ii-60
mallevadori. -rendere censo: pagare un tributo. -al figur.: rendere
norme statutarie. idem, 2-995: un consiglio d'amministrazione, censori od altri
ha significato spreg., per indicare un critico invidioso, maligno, oltre che ottuso
governo della fabbrica di s. pietro un signore che faceva professione d'intendere vitruvio,
avete avuto imo alla fabbrica, che ha un grande ingegno *; rispose michelagnolo:
9-44: i padroni / spingon talora un servitor fedele / fuor del proprio lavoro a
par nobile che innocente, veggendosi a un tempo e i più torti giudizi intorno
divolgati de * censori giornalisti, e un dispregio con noia di legger versi universalmente
, 1 (20): era poi un rigido censore degli uomini che non si
prole. fogazzaro, 7-149: finalmente, un periodico clericale aveva pubblicato tre articoli sull'
lodi temperate e parziali biasimi aspri in un giudizio severissimo sul carattere, secondo il
, / e '1 fulgido censore, un tempo amico, / fe'che nel suol
internamente, come chi parlasse avendo un censore dentro di sé. =
, per una volta almeno, aver visto un poco di tutto nel mondo, volli
volli anche in quell'occasione aver veduto un sopracciglio censorio, ed ima gravità e petulanza
furono principalmente la potestà censoria commessa ad un tribunale di cinque, il cui carico fosse
conservassero. cuoco, 1-144: fu un errore e l'istituzione della commissione censoria
, estetiche, impastava l'esiguità di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'
5-82: a levante della casina si stendeva un orto favolosamente spazioso per quei paesi le
4. sm. che paga un censo, un tributo. m.
. sm. che paga un censo, un tributo. m. villani, 9-13
te cen sura in senato un romano cittadino, perché più che
ne abbiamo noi, si è che un popolo, così amante della sua indipendenza,
era il romano, tollerò per tanti secoli un tribunale così vessatorio qual era te censura
ed è attuata con la prescrizione di un nulla osta per le pubblicazioni a stampa
di espressione disposta per la tutela di un interesse pubblico e usata, negli stati
competente sulla qualità della dottrina contenuta in un libro, in una tesi, in una
tesi, in una proposizione; è un provvedimento preventivo con il quale la chiesa
: la censura, stolida vessatrice, in un luogo permettere ciò che in un altro
in un luogo permettere ciò che in un altro proibiva; proibire a milano scritti
te censura (che sono due anime in un nocciolo) non erano ancora avvertite che
prete, e lo castigherei peggio che un laico. guicciardini, 351: la
. manzoni, io: van predicando un nume, e a'suoi precetti /
l'interdizione di entrare nell'aula per un periodo determinato di tempo). 6
volte dettata più dall'acrimonia che da un sereno giudizio). caro, i-3
m'hanno fatto conoscere che voi siete d'un genio conforme al mio. b.
; e laddove la censura dovrebbe essere un aiuto alle arti e farle sempre più
le altre, scritta collo stile di un cavaliere errante che unisce la ragione alla spada
1 (20): era poi un rigido censore degli uomini che non si regolavan
5-318: baciò la lettera sentendo ch'era un atto di sottomissione e un'acquiescenza umile
tutte le colonie italiche, acciocché in un giorno prefisso fossero portate dinanzi al prefetto
lo smarrito pochi giorni sono, portò un suo libro nell'academia, acciò che gli
di continuarmele, quasi che il censurare un libro stampato sia opera perduta, e
gozzi, 1-193: l'autore è un giovane, il quale ha voluto dare sfogo
siano testimoni della più perdonabile leggerezza d'un alunno. de sanctis, lett. it
stato al mercato, e ho comprato un centarolo. centaurèa (centàurea,
o riuniti in corimbi, forniti di un involucro di più serie di squame, e
centaurium (centaurea maggiore), usata un tempo contro i dolori di stomaco e
occidentale; ha sapore amaro ed è un rimedio popolare contro la febbre.
ora in quella selvaccia disadatta / abitava un centauro orrendo e fiero. tasso,
5-135: gira la scena, e in un balen girando / di centauri guerrier piena
strada battuta dagli altri pittori, fece un centauro femmina: il che per avventura
doppia natura, umana e ferina, un tal mostro, che dal ferire vanamente
dalle forme naturali è detto in estetica un fantastico, come un cavallo alato,
detto in estetica un fantastico, come un cavallo alato, un centauro, una pianta
fantastico, come un cavallo alato, un centauro, una pianta che parla.
con lo schienale e il torso di un centauro. pavese, 3-211: sull'
, quando pure anche far si potesse: un mescuglio di vocaboli di forse trenta diverse
3. neol. guidatore spericolato di un motociclo assai veloce e potente.
uomini di buona volontà. lo guida un san giorgio di due metri, a testa
e gli occhi fissi all'orizzonte: un centauro mitologico che indossa una giacca operaia.
: nel colle vicin subitamente / coltone un fascio [d'un'erba], a
la radice / giuntavi del centauro, un molle empiastro / ne feo sopra la piaga
. poliziano, 2-22: desidero un pippione, e qualche vinetto bruschettino
bei ragionamenti. verga, ii-80: un avventore che centellava da tre quarti d'
, sdraiato nel vecchio seggiolone, in un grande benessere, ricordando che in quell'
lì su l'uscio dell'osteria centellinando da un boccaletto di coccio, in un bicchiere
da un boccaletto di coccio, in un bicchiere, un così vermiglio vino.
di coccio, in un bicchiere, un così vermiglio vino. saba, 30
s'io non becco in sul legno un ciantellino. aretino, 8-105: non assaggiai
fosse questo, e veggo in terra un grande catino di legno, dove era stata
satollo, / che non becchi anche un ciantello. aretino, 2-117: tosto
che lo stuolo tornò in gàngari, simigliava un branco di chiacchi bicchiacchi, occupato ne
fare d'una gamba di finocchio e d'un bicchieruzzo di trebbiano mille bocconi e mille
, quasi a dire la centesima parte d'un bicchiere »). centèna (
tronco stravolto, immobili, come assorti in un sogno misterioso nel chiarore lunare. gozzano
nel chiarore lunare. gozzano, 34: un odor triste / è nell'umile casa
ricorrenza del centesimo anno dall'avvenimento di un fatto memorabile; la festa che in
della nascita o della morte d'un uomo benemerito. carducci, i-1034:
centuria e, nell'amministrazione civile, un funzionario di grado inferiore della polizia fiscale
avrebbe aggiunto, se trascurata, circa un giorno all'anno. dante, par
per cento il mese, o sia un dodici per cento l'anno. boccardo,
ora fuori corso, del valore di un centesimo di lira. e.
persuadermi che non ha su di sé un centesimino. 2. cioccolatini avvolti in
, 2-384: aurora prepara... un lungo vassoio di cioccolatini viola, di
: le mani cercano una ventesima sigaretta e un centesimo fiammifero. 2. con
, 438: se voi ci pensate un centesimo d'ora, la trovereste [la
mia. manzoni, 1029: avrebbe avuto un gran peso [il parere del bailly
o si fossero costituiti in conformità d'un mandato di quelli. cattaneo, ii-2-287
, al più al più, sopra un centesimo di platea. 5. sm
se il negoziante ricava dalla cambiale scontata un centesimo di più che dalla cambiale dormiente
ojetti, 72: chi ha imparato un poco di qualche cosa, vuole subito
, e se non cesseranno non importa un centesimo. carducci, i-499: probabilmente
di cose consti- tuito, non pagherebbero un centesimo. verga, 3-24: don
le gambe ai cani, senza guadagnarci un centesimo. d'annunzio, v-1-667: disputavo
una truffa. erano i denari d'un pazzo schifoso, che ne faceva getto così
.. e del resto, neppure un centesimo ne rimaneva poi nelle nostre tasche
, forzandola a smaltire sui due piedi un quattro quintali di sassi:...
e senza alcun profitto, senza poterne ricavare un centesimo! ». moravia, iv-230
, ella non le avrebbe dato neppure un centesimo di roba; nulla.
dieci preposti si hanno sopra di loro un preposto, che è detto centesimo.
alla centesima parte dell'ara (quindi a un m2). boccardo, 2-300
centofoglie,... innesteraila in un rosaio moscadello. pascoli, 129: se
. leopardi, i-954: è questo un effetto semplicissimo di quel centifórme amor proprio
2-301: l'unità di peso è un centimetro cubo d'acqua distillata a 40
e. cecchi, 6-201: ne esala un soffio d'aria ghiacciata; ché le
viene posto sull'altro piatto; e basta un centigrammo a precipitarli nell'angoscia.
ii-370: il tuo drea bianco-vestito fu un vero centimano, e non ci levò mai
.: assai preciso e meticoloso (un lavoro). linati, 30-160
30-160: osservo che ognitanto monghi conficca un piccolo cuneo entro la ferita per aggiustare e
dritto il cammino della sega. è un lavoro preciso, pulito, centimetrato.
lunghezza, equivalente alla centesima parte di un metro (ed è assunto come unità
, i-855: ciò non impedirà che un imbecille, con la scusa di farvi il
, 1-141: sulla cornice lucida di un mobile un gruppetto di figurine cinesi alte un
: sulla cornice lucida di un mobile un gruppetto di figurine cinesi alte un centi-
un mobile un gruppetto di figurine cinesi alte un centi- metro pareva una famigliola di formiche
tempie, frenando però le mani a un centimetro dal loro obbiettivo. -centimetro
; la parte di essa che presenta un manto di estradosso sul quale poggia l'
2. la curvatura che viene data a un arco, a una volta.
. disus. modello per formare o centinare un lavoro, secondo la proporzione stabilita.
data dal falegname o dal fabbro a un asse, a un ferro, alla parte
dal fabbro a un asse, a un ferro, alla parte di un mobile.
, a un ferro, alla parte di un mobile. -anche: pezzo di legno
quest'opera si deve il ristabilimento di un gusto migliore di ornar sulle tracce degli
aste, sulla cui cima è congegnato un setaccio di fittissima rete d'acciaio attrezzato
delle spalle à tutto il desiderio d'un mozzo che voglia scoprire la terra per
tenue della pelle, non persuade d'un dolce riposo. 9. per
ogni dì se ne doverebbe abbru- sciare un centinaio. berni, 10-20 (i-269)
d'anni, senza risentirsi, e gittare un pelo. magalotti, 9-2-151: ufizio
come gli altri: una prigione d'un centinaio di fanciulli che stanno inginocchiati o
cipolla raccontava che sulle acciughe c'era un aumento di due tari per barile,.
a buon conto se n'era riservati un centinaio di barili. pea, 3 *
, 3 * 248 j « con un centinaio di mila lire si può far tutto
far tutto », gli aveva detto un faccendiere. palazzeschi, 283: lo circondano
pigiate / centinaia di persone, / fissano un ciclopico banditore / che grida fiocamente a
ariosto, 25-15: e quattro a un colpo e cinque n'uccise anco, /
; dare una curvatura determinata (a un legno, a un ferro, a
determinata (a un legno, a un ferro, a un mobile).
legno, a un ferro, a un mobile). baldinucci, 8-72
. 2. curvatura data a un oggetto. -in particolare: la curvatura
di centine che formano l'armatura di un sistema di archi a volta.
centino, sm. popol. moneta da un centesimo. faldella, 2-6:
soluzione che contiene, in grammi, un centesimo di equivalente di reattivo in un
un centesimo di equivalente di reattivo in un litro di solvente. = voce dotta
: cenqua- ranzeesima per 146® fu dibattuto un pezzo; e sappiate che io inclinava
ducati al mese, e poi tutti vollero un cencinquanta. e. cecchi, 6-69
potere mi ha tolto di farve qui un sepolcro eguale a questi monti, e
cor. parini, xvi-28: in un momento / da mosso speglio il suo chiaror
beccaria, 1-223: tu sei reo di un delitto, dunque è possibile che lo
di verità. alfieri, 1-17: un sol tuo detto, un detto / di
, 1-17: un sol tuo detto, un detto / di vero padre, in
molle come sputo: / pascono in cento un cuccolo di fiore. de roberto,
fiore. de roberto, 588: da un pezzo, in tante questioni, in
era più fra loro il buon accordo d'un tempo. d'annunzio, ii-238:
valore approssimato (a volte preceduto da un). sacchetti, 28-52: io
capraia, che vide? ero dalla lunga un ricco e superbo palazzo. d.
istrada. giusti, i-443: c'è un piemontese, che ebbe il premio l'
e che fa le cornici di pasta con un metodo nuovo e c'è da averne
il vecchio contadino additandoci una capannuccia lontana un cento passi. bacchetti, 2-13:
la grandine è uno dei cento e un modi di perdere la fiducia in dio,
il nome trentasei professori e da più d'un cento di cittadini, e per mano
o del frutto, dell'interesse di un capitale, l'aumento o il ribasso
: chiedendo il popolo, che l'un per cento delle vendite, posto al
108: dove si ha a pagare un tanto per cento secondo il giudizio di
che il quattro per cento, per un capitale di ottomila scudi, porta in
rendono le sete del friuli minori d'un venti per cento nel prezzo delle sete
il padre si rifiutò di concederlo [un salario] osservando che guido percepiva già
proposta che fosse cioè nominato per essi un liquidatore di comune fiducia, il quale
a lui infatti dovevano ricorrere per aver un po'di capitale da ridar vita al
e movimentata,... ti assidera un po'le orecchie -pura al cento
: sapeva che a cassinasco c'era un uomo che, venduta l'uva, stendeva
, stendeva i biglietti da cento su un canniccio e li teneva un'ora al
-cento per uno, cento tanto, un cento o cento più, cento cotanti
mia donna, amor, s'i'per un cento / avesse magno cor, forz'
bene me gli pagasse; fu l'un cento maggiore l'onore che mi apportorno.
i-627: in italia, dico, un tale uomo [il letterato puro] è
letterato puro] è novantanove per cento un cattivo arnese, o almeno un ozioso.
cento un cattivo arnese, o almeno un ozioso. borgese, 1-181: papà
suocera, il marito, / e un drappel di fantesche centocchiuto. =
centopiedi); hanno la forma di un vermicciuolo nero, fornito di moltissime e
che briareo, e più piedi eh'un centogambe. buonarroti il giovane, 9-213
. pratolini, 1-187: ed era un ex atleta, un centome- trista,
1-187: ed era un ex atleta, un centome- trista, malgrado tutto, subito
, che questa forza sia quella di un conquistatore, il quale dispone di centomila
per centomila fiaccole accese, che facevano un effetto meraviglioso. 2.
con valore indeterminato, a indicare iperbolicamente un numero grandissimo di qualche cosa.
per alzarsi in pochi minuti, comunque, un suo seu vergilii ad propria opera more centonario
musogonia segnatamente si può dire che sia un vero centone di pezzi... di
ho legate, per dir così, in un centone; le porterò meco copiate quando
la briga di rimettere insieme, come in un centone, quanto in breve tempo mi
quest'edizione] la fè continuare da un prezzolato, che convertì le lettere calde
calde, originali, italiane dell'ortis in un centone di follie romanzesche, di frasi
sei volumacci verdi (zibaldoni volterriani di un compilatore razionalista) dove si mettevano goffamente
, che presenta, all'interno, un gran numero di pieghe. -indigestione del
iv-2-311: si mise a ridere, con un sorriso che gli increspava tutta la faccia
faccia gialliccia come il cento- pelle d'un ruminante. 2. trippa per
di chi la dettò riuniti fossero come in un fuoco centrale quei raggi di filosofia sparsi
, rispetto a una regione, a un continente, presi nel loro insieme (
nel loro insieme (una terra, un sistema montuoso). un concetto per
terra, un sistema montuoso). un concetto per il poi, se ti riesce
agli altri che da esso dipendono (un ufficio, un'amministrazione). monti
dei 127 distretti della lombardia per costituire un governo centrale con mandato di popolo.
suore rosminiane. serra, ii-220: un funzionario di polizia... deve mantener
l'ordine e temere i rimproveri di un ufficio centrale a qualche migliaio di miglia
,... viaggiavano soli in un compartimento riservato di prima classe e portavano
in due, nel mezzo c'è un monte e alle falde di quello il cantiere
centrale: il moto curvilineo intorno a un punto sotto l'azione della forza centrifugata
centrale: proiezione di una figura da un punto proprio sopra un piano anche proprio
una figura da un punto proprio sopra un piano anche proprio, non passante per quel
era poche miglia discosta dalla centrale di un dipartimento, apparteneva ad un'altra da
). neol. persona addetta a un centralino telefonico. pasolini, 3-294
pasolini, 3-294: non era un ricoverato... faceva il centralinista
che l'alberghetto si trovasse al buio per un improvviso guasto al centralino elettrico.
': « il ministro s. è un centralista di prima forza ».
l'essere centrale (una zona, un quartiere di una città, un edificio,
, un quartiere di una città, un edificio, una bottega, un organo
, un edificio, una bottega, un organo). rosmini, 2-345:
, per 'luogo centrale ', è un altro di quegli astratti che oggi viziano
convergere delle autorità e dei comandi in un centro; accrescere l'autorità dello stato
gramsci, 27: vorrei, secondo un piano prestabilito, occuparmi intensamente e sistematicamente
invece fu, come vedemmo, centralmente un artista; ma siccome egli era soprattutto
artista; ma siccome egli era soprattutto un uomo che si rende conto della vita
2. aeron. centramento di un aeromobile: operazione per ottenere l'equilibrio
di tutte le forze agenti sull'aeromobile per un determinato assetto di regime. -centramento
. -centramento di un'elica, di un rotore: operazione per equilibrare le masse
calice, alla maturità, si trasforma in un pappo di parecchie setole piumose: la
particolare la punta del compasso per descrivere un cerchio). mascheroni, 2
. l'altra scorrendo segna da sé un arco [ecc.].
tiro sul bersaglio; colpire in pieno un bersaglio, un obiettivo (con riferimento
; colpire in pieno un bersaglio, un obiettivo (con riferimento soprattutto alle artiglierie
cogliendo esattamente lo spirito del personaggio (un attore, un'attrice).
simil. concentrare il proprio sguardo sopra un oggetto particolare. manzini, 10-187:
10-187: distolse lo sguardo e lo tenne un momento al soffitto, finché, risolutamente
della sala... c'è un putto di marmo. onofri, 39:
2. colpito in pieno (un bersaglio). - per estens.:
per estens.: bene assestato (un pugno). -centrato!: per significare
torni e per procedere alla centratura di un pezzo, già cilindrico, che debba essere
cassola, 2-398: dino era un ragazzo di sedici anni, che giocava
tende ad allontanare o ad allontanarsi da un centro. -forza centrifuga: quella per
-forza centrifuga: quella per la quale un corpo che ruoti rapidamente intorno a un
un corpo che ruoti rapidamente intorno a un centro tende ad allontanarsi da esso.
: forza centrifuga è quella che rispinge un mobile dal centro, intorno a cui gira
ogni voltata creava ima risoluzione fantastica di un problema di forza centrifuga.
viani, 14-248: nel salottino c'è un tavolinetto coperto di un tappeto a fiorami
salottino c'è un tavolinetto coperto di un tappeto a fiorami, con su un centrino
di un tappeto a fiorami, con su un centrino ricamato. 2. topogr
. topogr. piastrina metallica recante inciso un triangolo o due tratti rettilinei incrociati,
, moto centripeto: che, allontanando un mobile dal moto rettilineo, lo attrae
da tutti quelli cui natura ha devoluto un temperamento narcissico: (indebitamente ritenuti socievoli
tali). della società non gliene importa un cacchio: e vi si destreggiano secondo
ordine aulostomi, dal muso prolungato in un lungo tubo, forniti di due pinne
correnti di centro, in seno a un partito. = deriv. da
politico in parlamento o in seno a un partito. panzini, iv-125:
1922). ogni partito si scinde in un. centro e in due ale estreme
i punti della circonferenza; rispetto a un poligono o a un poliedro, punto
; rispetto a un poligono o a un poliedro, punto equidistante dai lati o
ritondi cerchi, i quali intorno ad un medesimo centro si girano, quel che
cità del centro, ed è sì come un cardinale di tutti gli altri di fuor
questi animali, che facevano di loro un cerchio; e'piedi erano la circonferenza,
di poter tirare una linea retta da un punto a un altro, e, facendo
una linea retta da un punto a un altro, e, facendo centro in
altro, e, facendo centro in un punto in un altro intervallo, di.
, facendo centro in un punto in un altro intervallo, di. poter descrivere un
un altro intervallo, di. poter descrivere un cerchio sopra il piano del masso a
libri, se non si ha insieme un centro di dottrine a cui si raggirino
, d'intorno a cui si muove un corpo o qualche strumento, ovvero l'
. -centro di simmetria: in un cristallo il punto rispetto al quale ogni
stessa distanza, nella direzione opposta, un vertice omologo. 6. geofis
. centro di gravità: il punto di un corpo nel quale si può pensare applicata
fatto visibile e conoscibile nella natura, un dio intimo e vivo. -centro
gravitazione o d'attrazione: punto di un corpo da cui si suppone che si eserciti
mobile nel suo piano, ruota in un determinato istante. -centro delle masse:
: baricentro. -centro di pressione: in un solido appoggiato su un piano orizzontale e
pressione: in un solido appoggiato su un piano orizzontale e recante carichi verticali,
aerodinamiche che si verificano alla superficie di un corpo immerso in un fluido per effetto
alla superficie di un corpo immerso in un fluido per effetto del moto relativo.
raggio luminoso passante per esso, corrispondono un raggio incidente e un raggio emergente paralleli
esso, corrispondono un raggio incidente e un raggio emergente paralleli. - centro di
, 5-119: nel centro de la sala un vasto atlante / tutto d'un pezzo
sala un vasto atlante / tutto d'un pezzo di diaspro fino / sostien la volta
osso petroso sbuca da una piccolissima fenditura un muscoletto, tendinoso nel cominciare, poi
dove le parti della superficie avranno tutte un peso eguale verso il centro. baretti,
dal cancello se non il principio di un tràmite e una sorta di selva intricata
gramsci, 141: essi vivono in un cono d'ombra dal centro del quale vedono
centro del quale vedono nel passato oltre un certo limite e vedono nel futuro oltre
certo limite e vedono nel futuro oltre un altrettanto limite. quasimodo, 4-33: nel
bartoli, 34-25: promise che, datogli un palmo di sodo dove posare il piè
/ colui, che leva in piedi un fortunato / in un tratto caduto dal
che leva in piedi un fortunato / in un tratto caduto dal cielo alto / nella
: vien giù da noi, e vede un ricamo di quei pizzi che lei metteva
schiera di mezzo, il grosso di un esercito. 16. centro del bersaglio
, sceltissime;... era un voler offenderli gratuitamente a non ritenere che
più animata di una città o di un quartiere di essa, ove sorgono gli edifici
, quando indossava qualcosa di nuovo, un cappello, una piuma, una fibbia
le parti. pavese, 6-228: un tempo quelle strade del centro m'erano
passandoci col mio scatolone al braccio, un regno di gente in ferie e spensierata,
determinante; il punto fondamentale (di un ordine di studi, di dottrine).
frammento di tela che l'arte con un po'di colore ha fatto centro d'un
un po'di colore ha fatto centro d'un mistero indefinitamente gaudioso. bocchelli, 2-40
successa, di essere il centro di un avvenimento. 19. figur.
, le aspirazioni di una persona o di un gruppo sociale. pallavicino, 1-299
tutte le promesse,... di un dio fatt'uomo. de sanctis,
governo di napoli, era la mancanza di un centro comune, al quale, come
, ii-146: se firenze fosse stata un centro effettivo d'italia come parigi,
conto sopratutto dei centri abitati appare da un altro fatto. collodi, 731:
come londra e parigi,... un operaio può comodamente morir di fame o
colto o produce o rinnova ogni giorno un certo numero di idee. boriili, 2-277
comune si forma più facilmente dove sia un gran centro di coltura, che avvicini
bocchelli, ii-239: aveva negozio in un popolare « corso » della città di milano
città di milano, già centro di un collegio elettorale che fu cittadella di famose candidature
di sanità: elemento semplice rappresentato da un ambulatorio con gli indispensabili servizi annessi destinato
con gli indispensabili servizi annessi destinato a un limitato gruppo di abitati. -centro direzionale
dalle rispettive postazioni e agli ordini di un unico comandante, svolge su settori determinati
punto di convergenza. -fare centro in un luogo: convergervi, farvi capo.
] ebbero il mezzodì raccoglier come in un centro tutti i sentimenti parziali nell'ultimo
essenze della vita convergono in lei come in un centro; ed ella ha quindi per
: la parte liberale si costituì come un centro tra ima dritta clericale e una sinistra
. piovene, 5-403: ancona ha un centro radiologico che... eccelle
30. fisiol. parte di un organo, alla quale compete una funzione
il loro propagarsi perché essi avevano origine in un centro di potenze spontanee non sottoposte a
sottoposte a nessun concetto superiormente formato da un ordine severo di meditazioni. ojetti,
nella parte mediana della regione dorsale di un animale. = comp. da
indicò il titolo che annunciava la guarigione d'un centromediano. = comp.
faenza... e assumevano nel dirlo un tono così remoto e tetro che ne
, iii-215: mi par delle centurie un cavaliero, / che per vederlo di ridente
cacatura di bruma, che non vale un ditirambo, e che non vale ima centuria
armi più adorne, portavano per distintivo un tralcio di vite col quale gastigavano i
e lento / scende pe'cieli taciti un falcone; / tacito alla mia costa
falcone; / tacito alla mia costa un centurione / marso fa sibilare il suo sarmento
compagnia di cento soldati; capo di un gruppo di cento cittadini (in cui
1-253: tra dieci decurioni si sceglieva un centurione; tra i centurioni si sceglieano degli
bizantini che ci guidava accennò a creare un po'di commozione su quel fatto delle
4. stor. membro di un corpo militare istituito nello stato pontificio per
in forma di vescichette della grossezza di un pisello, ognuna delle quali presenta sulla
carat terizzato dalla mancanza di un peridio, per cui l'ecidio si
s. v.]: per fare un divelto, o scasso, tol- gonsi
si è formata naturalmente sul ceppo di un albero. tesoro versificato, v-565-130:
stette in una ceppa una notte et un giorno. pascoli, 562: c'è
. la parte tagliata del ceppo di un albero, dalla quale germogliano nuovi polloni.
targioni tozzetti, 12-1-324: quando un ulivo dà nelle vecchie, lo tagliano
alle formiche. 3. albero di un bosco ceduo, sottoposto periodicamente al taglio
ancora... gli alberi di un bosco ceduo, che tagliansi periodicamente alle parti
5. locuz. -far ceppaia (un albero tagliato): mettere nuovi polloni
non crescere. -tenere a ceppaia (un bosco): tagliandone di tanto in
. raro. mettere solide radici (un albero). = deriv. da
giù da questi monti scende incognita per un dirupo tra le ceppate de'castagni un'acqua
, basta una tanca più solitaria, un bosco più folto, una ceppata improvvisa
, una ceppata improvvisa di monti, un villaggio lontano, perso, ed ecco
mattio franzesi, ii-2-79: nel mezzo stava un quadro focolare, / suwi qualche
neri, 4-38: giusto come in settembre un ceppatello / alla prim'acqua e al
consumò e diventò a modo d'un cepperello. verga, i-13: non comprendevo
e intontita. cicognani, 1-63: era un figliolone traballante sulle gambe ercoline con una
una testa ceppicóne appiccicata al busto per un gambuccio che non si sa come facesse
saba, 592: per te piange un fanciullo in un giardino / o forse in
: per te piange un fanciullo in un giardino / o forse in una favola
, inabili dita. e così vivi / un giorno ancora, sul tuo ceppo verde
ceppo per una sottile lingua filamentosa. un paio di accettate ancora, e la
suo stallone. comisso, 1-210: in un angolo una tavola rotonda di grossa pietra
tavola rotonda di grossa pietra, tutta d'un pezzo, stava sopra un ceppo di
tutta d'un pezzo, stava sopra un ceppo di colonna. silone, 5-144:
, assiso nel focolaio a capo di un ceppo a cui s'appiccava il fuoco,
uscio a rimirar. pascoli, 37: un bricco al fuoco s'ode borbottare:
sole come il vento sfalda la cenere d'un ceppo che si consuma. viani,
speranza che bruciò più lenta, / di un duro ceppo nel focolare. 3
focolare. 3. pezzo di un tronco d'albero, reciso e pareggiato,
l'ebbe in mano, il legò a un aguto, che era nel ceppo della
e questi caccianfuori si hanno da fermare in un ceppo a uso di ancudine. carena
, iv-302: sul banco, osservò un ceppo di legno nel quale erano incastonati,
diciamo, in segno di seppoltura ficcar un ceppo, detto da'greci cpùaa£ che
, 37-88: traean con lor sopra un cavallo / donna ch'ai viso aver parea
anni, / a guisa che si mena un che per fallo / a fuoco o
onta, si avrebbono quivi eletto su un duro ceppo fatale lasciare il capo.
il capo tronco su lo scalmo d'un naviglio, che servì di ceppo,
, 7-v-130: si bruciava in quella notte un ceppo o grosso bronco d'alberi
, i-816: a ceppo si faceva un presepino / co'la su'brava stella inargentata
er'andato a portar certi ceppi / un dì di sciopro al sere a settignano.
il ceppo: il percuotere o ardere un ceppo, che facevano i bambini il
persona immobile, insensibile. -dormire come un ceppo: assai profondamente. - parere
ceppo: assai profondamente. - parere un ceppo: rimanere immobile; essere insensibile
insensibile, inesorabile. - restare come un ceppo: sbalordito, intontito.
seranno molte volte con quel sentimento che un ceppo. bruno, 3-1146: perché morto
ceppi. idem, 1-216: dormiva come un ceppo, e avea fatto del naso
(i-142): le piacque meravigliosamente un giovanetto de'ghisi chiamato agostino, dal cui
altra, ma tutti siamo rampolli d'un ceppo, tutti rivoli d'ima fonte.
, 1-122: sono l'ultimo rampollo di un vecchio ceppo, su di me pesano
, iv-116: avevano poi... un gran ceppo di case, e v'
alle altre o formanti per lo meno un gruppo compatto, separato da altre case
. nieri, 296: eccoti lì un ceppo di terra giglia o argilla.
o in ghisa, che, mediante un sistema di leve, è premuto con
di legno o di ferro, infilata in un foro praticato sotto la cicala dell'ancora
, spezzare i ceppi: liberarsi da un asservimento. petrarca, 89-10: dissi
ha fatti con somma facilità piegare l'un dopo l'altro al giudizio di alcuni
sofferti, proditoriamente aborriti, adulati a un tempo e insidiati non per desiderio di
. geol. roccia sedimentaria, formata da un conglomerato di ciottoli tenuti insieme da cemento
era ivi presso collegato nel legno appiè d'un crocifisso. marrini, 2-140: la
2-140: la voce ceppo significò anticamente un arnese di legno, per lo più di
, per lo più di quercia, ossia un tronco d'albero tutto di un pezzo
ossia un tronco d'albero tutto di un pezzo, e vuoto dentro, con una
. alfieri, i-137: si era stabilito un ceppo assai ben capace, dalla di
il ceppo e la mannaia: fare un brutto accozzamento di cose. g.
; cfr. cippo, che è un deriv. letterario. sia con
/ di cera o terra o pietra, un corp'umano. cellini, 1-27 (
una vescica discretamente gonfiata in fondo a un vaso, quanto più alto, tanto sia
larga, o sparsa) d'un cannoncello di vetro: e con cera strutta
coli. verga, 4-105: veniva un ronzìo di mosche sonnolenti, un odor
: veniva un ronzìo di mosche sonnolenti, un odor d'incenso e di cera strutta
d'incenso e di cera strutta, un torpore greve e come una stanchezza dal
modellava, sgambettanti e gesticolanti come in un tentativo di fuga nella loro incipiente nudità
che sogna nel meriggiar sonnolento / tra un buon odor di cotogna, di cera
viii-159: il pavimento lustrava ed emanava un odore pungente di cera. -cera
da scarpe. collodi, 695: un po'di cera da scarpe sciolta nell'olio
una sostanza che raccolta e lavorata dà un tipo di cera di color bianco o giallo
; la tua cera spagna non vale un quattrino. -cera fossile o ozocerite
si dice la scongiurazione e poi si toglie un bicchier non più adoperato, e gittasegli
serao, i-358: la fattucchiara accese un candelotto di cera vergine, che le
di voler far miracoli, / e un altro abbia la cera; da'ordine /
x-21-125: il salotto non aveva che un sofà ricoperto di lana verde, un tavolino
che un sofà ricoperto di lana verde, un tavolino rotondo nel mezzo con un vaso
, un tavolino rotondo nel mezzo con un vaso di fiori in cera sotto una campana
canterali posavano vari vasi di porcellana, un gruppo di fiori artificiali sotto una campana di
artificiali sotto una campana di cristallo, un canestro di frutta di cera, una casetta
, una casetta svizzera di legno, un blocco d'allume, alcune conchiglie, una
di cocco. moretti, 30: anche un fior falso odora, anche il bel
volutamente, far di tutto per ignorare (un fatto, una diceria, una situazione
, né ho chi mi leghi a un palo, come dicono che si facesse
tutte le loro difese, rispondono con un sorriso, o con un affabile grugnito:
, rispondono con un sorriso, o con un affabile grugnito: non la ricevono,
vedono nelle fiere, a quelle notizie dette un sospiro tanto lungo che si svuotò tutta
passata la mano giallina del tempo: un color di cera, un color di
del tempo: un color di cera, un color di alabastro, come dei vecchi
caldo, cercava di scostarsi dalle gambe un ragazzo scontroso, giallo come la cera,
vescichette formate da una membrana piena di un liquido mucoso e trasparente (il grano)
una gran sala scura; viene fuori un signore che era trasparente come la cera
che non 10 giungeriano i pensieri d'un cortigiano, che sta appiccato con la
. d'annunzio, iv-i-53: era un uomo già vecchio, afflitto da una sordità
incurabile, bene incerettato, dipinto d'un color biondastro, artefatto dal capo a'
figure in cera. -parere, sembrare un candelotto di cera: essere molto magro
cresceva punto di statura, e pareva un candelotto di cera sottilissimo e pallidissimo.
celesti cielo. comisso, 1-35: un volto di cera pallida, certi piccoli
una lumera, / la qual parea un spirto infiammato; / e i'ebbi tanto
la sua cera / guarda', e vidi un angiol figurato. cino, ii-557:
nelle cere loro ima certa curiosità ed un affanno nel voler trovare il certo di quel
. *. « sì... un po'... adesso sto bene
gli credesse, / non so: un tratto gli fe'buona cera. varchi,
una donna maritata andò una sera a ritrovare un mio amico a casa, essendosi messa
algarotti, 3-57: si distribuisce loro un biscotto durissimo e compatto in piccioli pezzetti,
mensa bona cera, / arebbe fatto un elmo del pairolo. carletti, 40:
e che la sua cera sia allegra e un poco chinata, infino ch'egli è
. pascoli, 1490: stava in un ramo appollaiata un'aquila / maschio,
maschio, in paturnie: gli era presso un gheppio / femmina. « donde questa
, e dipoi conosciutomi, avesse posto un poco mente, s'io ho céra di
croce, 228:. io sarei un asino s'io fossi tuo marito, che
.. non ve n'ha che una un po'scura e che abbia cera di
doni lietamente per dio, che se un ricco uomo donasse cento marche a cera trista
-far buona o cattiva cera: acquistare un aspetto florido, sano, oppure malaticcio
, pallido. -aver cerùccia: avere un aspetto malaticcio e delicato. -spreg
ceraiuoli, / acciocché nollo vendin per un boto. varchi, 18-2-123: antonio d'
palazzeschi, 5-5: lui non era un ceraiolo,... e si capiva
usata soprattutto per sigillare, costituita da un miscuglio di sostanze resinose (trementina,
foscolo, v-87: mi recò in un bicchiere un po'd'acqua da stemperarmi
v-87: mi recò in un bicchiere un po'd'acqua da stemperarmi l'inchiostro
e poi tra ceralacca e spago non dà un soldo di dividendo. collodi, 634
sulla porta, ritorna indietro per chiedere un foglio di carta da lettere, un
un foglio di carta da lettere, un mazzetto di buste, un cannello di ceralacca
lettere, un mazzetto di buste, un cannello di ceralacca, una candela accesa
di ceralacca, una candela accesa, un francobollo da venti. imbriani, 2-12:
domestica lo sentì scrivere e rimuginar carte per un pezzo; e sentì l'odore della
cui suggellava. dossi, 512: un medico... gli stava colando della
agli occhi miei s'attacca, / un dolce santo oblio morfeo mi pressa, /
, agg. raro. che ha impresso un sigillo di ceralacca (plichi, buste
viani, 14-219: ho visto un gran bustone giallo ceralaccato; è lui
gozzano, 963: sono investito ad un tratto dall'odore terribile del cerambice
: quando si pensa che dorma / in un tenero letto di musco, /
e questo, poi, coperto d'un foglio bianco a coordinate rettilinee, su
ceramica per eseguire le proprie opere (un ceramista, un pittore, un'industria,
le proprie opere (un ceramista, un pittore, un'industria, ecc.
gubbio, vi ha [a pesaro] un nucleo di opere sicure, piatti
, che a contatto dell'aria assume un colore bruno-violaceo, si taglia facilmente ed
amore di costui e ne fecero per un tempo alla grappa come i fanciulli delle cerase
: fu il ciriegio di ponto, da un castello chiamato cerasute, per mano di
sarà quando il sig. conte mangerà un bellissimo piatto di cerase fresche. salvini
25-31: malagigi si trasse di tasca / un scatolino pien di certa cera / del
dei fichi proprio, che fa un cheto strepito, rodendo piano.
/ dentro l'aria addormentata / un lontano rotolamento / di car
sommerso. d'annunzio, ii-807: un bel pastore dalla barba d'oro / mi
otre] raccolse. ed all'ombra d'un alloro / mi lavorò con suoi sottili
1-157: il carro, coperto da un tendone cerato, era là sulla piazza,
sandali da frate ai piedi nudi, un cappello di tela cerata in testa. manzini
. sostanza molle e untuosa composta da un miscuglio di olio (d'oliva 0
, coi raggi inseriti tutt'intorno a un lobo mediano (e vive in alcuni
meccanismo da oriuolo, dirimpetto alla punta d'un parafulmine, proposto dal celebre elettricista beccaria
specie di cometa dalla forma simile a un corno. landino [plinio]
, dalla forma simile a quella di un baccello (corrispondente a quella in
per la sua forma simile a quella d'un baccello. = voce dotta,
. = voce toscana; presuppone un lat. * cerruus, * cervus,
fingono i poeti questo cerbero essere stato un cane ferocissimo, il quale essendo di
orrendi e cavi, / latrando come un cerbero a tre gole. f. f
, iv-125: familiarmente si dice 'un cerbero 'per indicare un * portiere '
dice 'un cerbero 'per indicare un * portiere ', un * usciere '
'per indicare un * portiere ', un * usciere ', che severamente stia
che severamente stia alla consegna, o anche un 'padre severo', un 'marito geloso'
o anche un 'padre severo', un 'marito geloso'. bartolini, 15-372: più
suo antico seggiolone tarlato e, ormai sembrava un cerbero. tecchi, 3-83: tornò
chiuse indispettita nella sua stizza, con un viso da cerbero. 3.
5. arald. figura chimerica, rappresentante un cane a tre teste (usata per
andrea da barberino, i-3: andando un dì a sollazzo, trovò una cerbiatta
dorme. verga, i-31: tutt'a un tratto, quando fu in vista della
cerbiatti. pancrazi, 2- 117: un cerbiatto disse al cervo: -babbo, tu
e tra le reti / mostrando involto un cerbiattin ch'ha preso; / le fa
. plutarco volgar., 232: un uomo popolare disbarbato, andando per lo
o donna ingenua, non smaliziata e un poco sciocca, di animo semplice.
che sempre più si restringe, / a un soffio di cerbottana / la freccia mi
sennon una cerbottana, vale a dire un lungo cilindro di metallo, o di
canna lunga di ferro, chiusa; con un forellino nell'estremo dove termina, schiacciata
. ant. arma da fuoco composta da un tubo di metallo lungo fino a m
come spingarda o come archibusone appoggiandola a un cavalletto. garzoni, 1-574: già
capo d'una cerbottana, o d'un simile cannoncello di piombo, ma lungo,
, 9-430: sotto la cerbottana / d'un miser finestrucol da prigioni.
: parlare per interposta persona, attraverso un intermediario. -anche: dire indirettamente,
che vedemmo, come per ciarbottana, un poco di piano. gioberti, ii-142
., 3 (53): dopo un così gran fatto, la cerca delle
bisogna sapere che questo buon fraticello, un po'colla cerca alle case, un
un po'colla cerca alle case, un po'colle limosine in chiesa,..
vantò le qualità di resistenza, ed un altro cacciatore vantò quelle della buona,
fiore. sbarbaro, 1-264: dove un luccichio l'attirava, la frotta dei ragazzi
commise al suo guardaroba, che era un certo pretino da lucca, che mi
trasse in mezzo a due fagotti / un par d'occhiali affumicati e rotti. carducci
/ non so se d'erbe contro un male insonne / o di fiori per florido
mancino di dio andò in cerca d'un prete e confessò il suo delitto.
ad aprire; e subito, fatto un piccolo inchino famigliare, venne avanti un
un piccolo inchino famigliare, venne avanti un laico cercatore cappuccino, con la sua bisaccia
le mani, allibita, in cerca d'un qualche cosa che non sapeva nemmeno lei
comico tutta questa storia di fughe da un campo all'altro in cui è diviso il
della verità, o in cerca di un mondo migliore. -vivere alla cerca:
cercanti, scattava dal pavimento, con un sussulto, smarrita. 2. sm
quale dei due poli degli estremi di un circuito o di un generatore di corrente
degli estremi di un circuito o di un generatore di corrente sia il positivo e
, una cosa perduta o necessaria, un alloggio, ecc.); ricercare
; ricercare, studiarsi di trovare (un pretesto, una scusa, il modo
, l'ispirazione, le parole, un argomento, ecc.).
signor, mi fa cercare / d'un suo cugino. machiavelli, i-25: e
al rezzo estivo / cinto di verdi seggi un fonte vivo. marino, 1-160:
e molte giornate [passava] in un giardino di casa, diligentemente cercando scorpioni
insegnagli quello che è necessario insegnare ad un forestiere, che vuol trattenersi in un
ad un forestiere, che vuol trattenersi in un paese nuovo per lui. nievo,
1-4: se ti pizzica la lingua un troppo molesto prurito di rispondermi, venendo in
dirimpetto. pascoli, 1490: stava in un ramo appollaiata un'aquila / maschio,
, in paturnie: gli era presso un gheppio / femmina. « donde questa cera
in ascolto dell'antica voce, / cerchiamo un segno che superi la vita. pavese
distinguere, riconoscere (una persona, un oggetto, un luogo); seguire
(una persona, un oggetto, un luogo); seguire attentamente con gli
vedere bene, individuare una scrittura, un luogo, una fiso- nomia, ecc
il procacciarlomi, fin talora cercandone tutto un giorno. segneri, ii-26: se
. nievo, 130: v'avea sì un mezzo ad uguagliar tutti i ceti dinanzi
costringendolo a cercare nello stordimento del lavoro un sollievo momentaneo. piovene, 1-97: vado
mia amica anna carli, a cercare un po'di respiro. 5. tr
essere attratto; domandare, chiedere (un favore, una grazia, un'elemosina)
); sperare. -anche: procurarsi un danno, rovina, beffe, ecc
non è per me, che sono nato un galantuomo. ho quattro figlie zitelle,
porta. pavese, 121: li ebbe un tempo i compagni e non ha che
imparò a lavorare / nelle fabbriche senza un sorriso. 7. tr. (
, 28-29: rinaldo a carlo magno un giorno disse, / come e'voleva di
duo baroni incominciata; / e forse un altro par di tanta vaglia / non
); esaminare attentamente, perlustrare (un luogo, per trovarvi qualcuno o qualcosa
89: il maestro fece accendere un torchietto, e cominciò a cercare nella
foscolo, 1-130: se grande italia un tempo era, noi cerco. / qual
più in là, come dico, per un pezzo. nievo, 72: la
suoi tempi era almeno una idealità una forza un conforto; e chi non aveva il
attentamente pagina per pagina, sfogliare (un libro); ricercare con studio (le
monti, x-3- 500: vile un pensier mi dice: -ecco bel frutto /
, sforzarsi, procurare (per ottenere un risultato o riuscire in un effetto)
per ottenere un risultato o riuscire in un effetto). -anche al flgur. (
quello che già fu tuo donano ad un altro e, se tu ti lamenti,
sua infinita capacità è a guisa d'un vaglio forato, anzi d'una secchia
57: alcuni maestri... tolgono un poco di bianco sangiovanni, stemperato con
, che gli era stato cercato d'un bandito in casa nostra, e ancora che
palazzeschi, 3-58: ella rimase per un quarto d'ora davanti allo specchio,
, 6-248: non passarono due giorni che un mattino mariella mi cercò al telefono.
precipitato a cercarvi asilo e sicurezza contro un pericolo urgente e mortale. -cercare
. collodi, 101: non si trovava un ozioso o un vagabondo nemmeno a cercarlo
101: non si trovava un ozioso o un vagabondo nemmeno a cercarlo col lumicino.
. « nulla ho. ho che sono un povero diavolo ». « e che
« e che vuoil farci se sei un povero diavolo? bisogna vivere come siamo
, 9-89: che potendo goder d'un bello stato / stabile ereditario * /
l'antifona e si dettero a cercare un boia per mare e per terra.
vedeva sempre la vela della provvidenza come un fazzoletto da naso, lontano lontano nel
una cercatina tra i fogli per trovare un appunto. 3. dimin.
cérco). ricercato (una persona, un oggetto, un luogo, un
una persona, un oggetto, un luogo, un argomento, un nome in
un oggetto, un luogo, un argomento, un nome in un libro,
un luogo, un argomento, un nome in un libro, in
luogo, un argomento, un nome in un libro, in un catalogo,
nome in un libro, in un catalogo, ecc.).
voluto a bella posta (uno stile, un atteggiamento, un contegno, un sentimento
(uno stile, un atteggiamento, un contegno, un sentimento, ecc.)
, un atteggiamento, un contegno, un sentimento, ecc.). bembo
umani / piovono come i rai d'un dì sereno. de sanctis, i-23:
cerca, ricerca (una persona, un oggetto smarrito e necessario, un luogo,
, un oggetto smarrito e necessario, un luogo, una parola, una frase
, una parola, una frase, un argomento, ecc.); scopritore
d'annunzio. ojetti, ii-443: era un gran cercatore di funghi la cui bontà
cui bontà e sanità riscontrava cautamente sopra un manualetto.
si sforza, procura di riuscire in un intento, di sortire un effetto.
riuscire in un intento, di sortire un effetto. leonardo, 1-4 7:
. e quelli che vogliano arricchire 'n un dì vivino lungo tempo in gran povertà,
fu neanche sfiorato dal dubbio di poter essere un profanatore, sia pure involontario.
involontario. 8. religioso di un ordine mendicante che va in giro a
, 3 (51): fatto un piccolo inchino famigliare, venne avanti un
un piccolo inchino famigliare, venne avanti un laico cercatore cappuccino, con la sua bisaccia
sono amori da strapazzo, generati da un frate cercatore e da venere pandemia sul
una figurina che aiuta il ricordo, un gelataio col suo carrettino, un frate cercatore
, un gelataio col suo carrettino, un frate cercatore col suo asinelio,
frate cercatore col suo asinelio, un cantoniere con la cornetta e la bandiera.
delle mura che circondano una città, un castello, un fortilizio (a difesa
che circondano una città, un castello, un fortilizio (a difesa, a baluardo
di rocce in forma circolare (costituente un naturale riparo al luogo circostante).
il quale era discosto dalle mura circa un mezzo miglio. carducci, 1078:
di monti o di colline che circondano un luogo, una valle; alberi,
alberi, corsi d'acqua che circondano un luogo (come una cinta naturale)
sgorgavano incessanti fiumane d'acqua torba in un grande golfo di mare che ondeggiava e
ambiente, ambito limitato (che dà un senso d'intimità, di obbligo o
-in cerchia: in cerchio, formando un circolo. d'annunzio, iv-2-258:
ancóra anelanti, tergendosi il sudore con un gesto semplice della mano. = deriv
da cerchio; la forma originaria presuppone un plur. le cerchia, in connessione con
che si ottiene mediante l'applicazione di un cerchio di filo metallico sul contorno dell'
anche l'assettamento dei cerchi attorno a un vaso a doghe, o altra cosa.
stringere, serrare, circondare con un cerchio, con cerchi (barili
le padelle. pavese, 1-60: un carradore aveva portato la forgia e piantato i
2. circondare, cingere (come con un cerchio, a modo di cerchio)
tolto. marino, 18-67: giace un vallon, che forma ha di palude;
/ e se non quanto ha solo un picciol calle, / scagliosa selce in ogni
erto / lascia sol, bench'angusto, un varco aperto. d. bartoli
giace [la città] tutta distesa in un gran piano isolato, entro alle rive
api, e si mettono a cerchiare d'un ronzìo implacabile la testa di bambù,
. 3. rifl. cingersi di un anello livido, infossarsi (gli occhi
4. intr. girare; compiere un giro, una rotazione (astri,
= dal lat. circulàre 'formare un cerchio, circondare, legare con cerchio
raro. colpo dato o ricevuto con un cerchio. 2. ant.
i rami sono curvati e formano un arco, sotto del quale si
stretto, serrato, avvolto con un cerchio, con cerchi (botti
: se gnato intorno con un cerchio o più cerchi (le
, 11 (196): un così gran segreto stava nel cuore della po
botte vecchia e mal cerchiata, un vino molto giovine. cattaneo, iii-4-66:
., 4-106: venimmo al piè d'un nobile castello, / sette volte cerchiato
alte mura, / difeso intorno d'un bel fiumicello. marco polo volgar.,
sacchetti, vi-88: nel borgo della noce un casolare / siede cerchiato da ogni bruttura
, cerchiata di aloni, splendeva come un opale di un latte diafano.
di aloni, splendeva come un opale di un latte diafano. 3. coronato
occhi delle donne); circondato di un anello colorato (gli occhi di alcuni
bocche tumide. saba, 191: un merlo avevo, coi suoi occhi d'
e di vermetti in serbo / nascondevo un tesoro. -occhi cerchiati: circondati
. -occhi cerchiati: circondati di un anello livido; infossati (per malattia
tirò indietro bruscamente, quasi avesse ricevuto un urto in pieno petto; e s'
ojetti, ii-417: chi mi parla è un uomo alto e magro, col naso
, sulla punta della bazza, e un par d'occhiali tondi cerchiati di nero
di materiale me tallico a un corpo in genere cilindrico o tronco-
de'cerchielli sempre più deboli, per forse un ave maria, quanto sarebbe durato il
ond'egli, notando che avea in dito un cerchiellino di oro, gli disse:
moretti, 17-218: una bugia che pareva un battipalle col cerchiello di latta in mezzo
]: 'cerchiello *. cerchio scavato in un pezzo di lamiera che serve a cernire
, 1-358: 'cerchiello', è appunto un cerchio di ferro, o anche di
una pietruzza nell'acqua, la fa un cerchiellino, che, a poco a poco
allarga in infinito. non altrimenti fa un buon ingegno e una bella fantasia,
imbriani, 1-141: quanto avrebbe trionfato di un solo, misero anelletto d'oro,
, misero anelletto d'oro, d'un modesto cerchiellino, infilzatole, di soppiatto
, infilzatole, di soppiatto, da un giovane amato! -piccolo gruppo di persone
non se quello del sole, porta un altro cerchielletto, lo quale è chiamato epiciclo
ariosto, 7-54: di ricche gemme un splendido monile / gli discendea dal collo
l'altro già virile / braccio, girava un lucido cerchietto. galileo, 331:
, di giove occupar sopra la nostra luce un cerchietto, il cui diametro sia la
, faccia di premere col dito l'un canto o l'altro dell'occhio, girandolo
tempo alla parte opposta, e vedrà tosto un cerchietto di colori simile in certo modo
'. collodi, 366: rallentò un poco... la furia del mangiare
, esaminando il bellissimo smeraldo incastonato in un cerchietto d'oro. d'annunzio,
oro. d'annunzio, v-2-56: è un piccolo cofano d'osso, dal coperchio
indietreggiava a deprimersi a metà testa sotto un cerchietto d'acciaio: questo, chiudendone il
al volo, per mezzo di bastoncini, un piccolo cerchio (praticato per lo più
fra giordano [crusca]: le donò un cerchiettino d'oro da portare in dito
volta alle bambine, e coi quali a un tempo istesso loro si buca l'orecchio
i cui punti sono tutti equidistanti da un punto interno fisso, detto centro.
al centro, / movesi l'acqua in un ritondo vaso, / secondo ch'è
figura piana, nel mezzo della quale è un punto, dal quale tutte le linee
eguali fra loro. bruno, 3-440: un umido ed uno nuvoloso corpo che,
uno nuvoloso corpo che, come da un cerchio circumferenziale, diffonde il chiaro e
4-4-286: il cerchio si concepisce essere un poligono di lati infiniti. c. dati
di poter tirare ima linea retta da un punto a un altro, e, facendo
ima linea retta da un punto a un altro, e, facendo centro in
altro, e, facendo centro in un punto in un altro intervallo, di poter
, facendo centro in un punto in un altro intervallo, di poter descrivere un
in un altro intervallo, di poter descrivere un cerchio sopra il piano del masso a
le figure d'una sfera e di un cilindro da scolpirsi evidenti nei marmi del suo
fra loro uguali, e riducibili ad un piano d'un cerchio, se non
uguali, e riducibili ad un piano d'un cerchio, se non di nota quadratura
2-6: col centro e si descriva un cerchio, nella cui circonferenza sia il
6-51: tutti i cerchi disegnati sopra un piano toccano l'infinito in due punti.
intersezione della superficie di una sfera con un piano passante per il centro (meridiani
-cerchio minore: sezione di una sfera con un piano non passante per il suo centro
cerchio far si potè / triangol sì ch'un retto non avesse. d.
cerchio: problema geometrico (costruzione di un poligono con area uguale a quella di
poligono con area uguale a quella di un cerchio dato) che aveva affaticato invano
. davanzali, ii-498: conficca con un pezo di cerchio il cocchiume. garzoni
i tamburi han la pelle tirata sopra un cerchio che la tien piana e tesa
ebe le curve / ruote innesta. un ventaglio apre ciascuna / d'otto raggi di
di rottura. verga, ii-114: un cortile ingombro di doghe e cerchi di
a porta a prato mi trovai accanto un altro ciclista con le gomme di ricambio
. e per guarirla c'è soltanto un rimedio: saziarla. 3. attrezzo
. 3. attrezzo ginnico consistente in un grande anello per lo più di legno
-anche: gioco di bambini costituito da un grande anello di legno, di plastica
correre sospingendolo con la mano o con un bastoncino. collodi, 160: vieni
iv-1-177: delfina correva innanzi, spingendo un suo cerchio; e le sue gambe
gambe diritte, strette nella calza nera, un po'lunghe dell'affilata lunghezza d'un
un po'lunghe dell'affilata lunghezza d'un disegno efebico, si movevano con ritmica
poco hanno avuto il permesso d'aggiungere un cerchio alla gonna; / il cerchio ampissimo
coi pensier suoi insieme, / tessendo un cerchio a l'oro terso e crespo!
piani. / tutti portano al collo un cerchio d'oro, / come vedreti,
terza dice, di mammole / viole un cerchio tessendo, e semplice / di rose
. ant. ruota dentata del meccanismo di un orologio. dante, par.
viene percossa (con una pietra, un pezzo di legno, di metallo, ecc
: se la pietra che si gittò è un sassolino minuto, produrrà, poniamo,
sassolino minuto, produrrà, poniamo, un qualche cinque, sei, otto cerchi
nuovo ritornando in dio, come per un cerchio, ci mostra parte delle sue
queste due corone vengono ad aver fatto un cerchio a tutto il mondo, il che
; e, fatto / dei tesi estremi un cerchio, all'improvviso / l'arco
e parve una piccola luna, in un gran cerchio di vapori. de sanctis,
della dispensa: due salsicciotti magri appesi a un gran cerchio; una forma di cacio
diritto, dal sopracciglio arcuato, d'un disegno così puro, così fermo, così
siracusana, aveva negli occhi e nella bocca un singoiar contrasto di espressione. deledda,
luce e vi si fonde. / trema un ricordo nel ricolmo secchio, / nel
si fa vecchio, / appartiene ad un altro. quasimodo, 1-59: tu sai
, 1-59: tu sai che appare un giorno uguale ad altri / sul tuo volto
uguale ad altri / sul tuo volto: un mutarsi della luce / rapido intorno al
, / là dove prima avea tirato un cerchio / che la potea capir tutta
capir tutta distesa, / et avea un palmo ancora di superchio. tasso,
segni impresse. / e scinto e nudo un piè, nel cerchio accolto, /
capovolgerlo e quindi rimetterlo, descrivendo così un cerchio in aria. era cosa che faceva
luna). -anche: riflesso di un lume, di una lampada o di qualunque
o di essere sotto l'opera di un cattivo incantesimo. tozzi, i-323:
lo nono come li altri, hanno un cerchio, che si può chiamare equatore del
come può sensibilmente vedere chi volge un pomo, o altra cosa ritonda.
tondi cerchi, i quali intorno ad un medesimo centro si girano, quel che
cità del centro, ed è sì come un cardinale di tutti gli altri di fuor
dentro di sé la piccolissima sfera d'un occhio, vi truova più da stupire che
cerchio de'cieli: e nel globo d'un pomo vede un lavoro di più misterioso
e nel globo d'un pomo vede un lavoro di più misterioso artifizio, che nel
si misura la medesima altezza vera di un astro. -cerchio capace: luogo di
prima volta l'orgoglio di esser nato in un simile nido. ungaretti, i-15:
atto a misurare l'angolo compreso fra un piano fisso, passante per l'asse geometrico
stesso asse e per tasse ottico di un cannocchiale girevole intorno all'asse geometrico del
fin venuto tanno. marino, 354: un più bel sole / di quel che
che passa per i poli celesti e per un dato astro. -cerchio parelio o
: fenomeno di ottica atmosferica consistente in un gran cerchio bianco, a volte incompleto
zenitali degli astri che si trovano in un piano verticale qualsiasi. 13.
lalanda ha girato la persona appena di un quarto di cerchio. 14.
l'antilope e l'airone / persi in un soffio di fumo maligno, / talismani
di fumo maligno, / talismani d'un mondo appena nato. 15.
la ragione intorno a quel che avverrebbe d'un medesimo peso di metallo, se si
, se viene ad incontrar nel cammino un qualche impedimento, non per questo si
tallarme... in poco tempo un cerchio di vibrazioni sinistre racchiuse le campagne
fu il cugino, / in mezzo un cerchio saltar col cavallo; / quivi era
al palazzo, si allungò intorno come un gran serpente di molte spire, e
di molte spire, e chiuse in un denso cerchio tutto l'edifizio.
gran cerchio della giuridizzion di garda a un anello, atto a essere tenuto in dita
quai numeri beneficiati manderà la fortuna fuori di un bossolo in una certa ora di un
un bossolo in una certa ora di un certo giorno d'un mese. cuoco
una certa ora di un certo giorno d'un mese. cuoco, 1-100: la
tra la sua anima e il mare un senso vago di prostrazione. alvaro,
e il nostro stato conta fino a un certo punto; ma con la donna è
, a certo tempo vista: di un titolo di credito che scade al termine
di credito che scade al termine di un determinato periodo di tempo dopo remissione o
[essi] si sorridono scambievolmente con un certo sorriso, che pare il preludio
sorriso, che pare il preludio di un accidente. gozzano, 149: e
, 5-204: ti basta di darmi un bacio, un certo bacio, per
: ti basta di darmi un bacio, un certo bacio, per farmi sapere che
certo senso: secondo una prospettiva, un modo particolare. galileo, 367:
, facendo vedere in tutti ugualmente un passo verso il bene infinito. verga
verga, 4-139: essa lo guardava in un certo modo, cogli occhi dolorosi che
bandello, 1-34 (i-410): un bergamasco fece certo contratto col signor giovanni
erano generati da l'acqua e da un certo umore tenace e viscoso come da
. g. gozzi, 1-28: vendeva un certo spirito contra tutti i mali che
contra tutti i mali che possono venire ad un uomo. alfieri, i-35: essendo
): aveva visto per le strade un certo movimento, da non potersi ben definire
poco ella non restasse cieca per aver voluto un giorno ficcare il naso in certi congegni
suoi guardiani. -un certo che, un certo non so che: un che
che, un certo non so che: un che di vago, impreciso, indefinibile
, le quali cause, par che abbino un certo che da essere invidiate. redi
16-i-18: sveglia nel petto mio / un certo non so che, / che non
g. gozzi, 1-422: io ho un certo che di scipito nella faccia.
allora sarebbe disteso e la mano avrebbe un certo che di molle e di disinvolto
arruffati,... o anche a un certo non so che nel portamento e
di quei mali scolpiti, come sarebbe un mal di petto, un male acuto
, come sarebbe un mal di petto, un male acuto o cose simili, ma
acuto o cose simili, ma era un certo che, che non mi piaceva
piaceva punto. nievo, 1-83: un certo che le andava dicendo nel cuore
stato veduto intorno a s. piero un certo che di ragunata, aveva fatto,
molte persone. 16. unito a un nome proprio, per designare persona nota
sapesse che ciò si fosse, salvo un certo megacle vecchio. leopardi, 1057:
. leopardi, 1057: appiano nomina un certo murco fra quelli che si unirono
certa signora dessalle. svevo, 2-403: un giorno ella lo avvisò che doveva andare
soffici, ii-240: riuscì a scoprire un certo professor valdambrini, il quale teneva
qualche lira al mese si poteva seguire un corso di riparazione, o di
sannazaro, 5-89: al capo d'un fiume chiamato erimanto pervenimmo; il quale
pervenimmo; il quale da pie'd'un monte per una rottura di pietra viva
per una rottura di pietra viva con un rumore grandissimo e spaventevole, e con
. per attenuare o limitare il valore di un aggettivo o di un sostantivo (spesso
il valore di un aggettivo o di un sostantivo (spesso unito a quale:
sostantivo (spesso unito a quale: un certo quale). lorenzo de'medici
cagione di quell'affetto mio sragionevole per un sì tristo soggetto, se mi volessi
tempo cominciava a provare, se non un rimorso, una cert'uggia delle sue
qui una certa oscurità alcuna volta e un certo stento, come di un pensiero
volta e un certo stento, come di un pensiero in travaglio. nievo, 1-70
la fronte e gli occhi, scoprendo un viso pallido, triste, ma coi segni
sovvenire di uno che mi voleva vendere un segreto di poter parlare, per via
cantare, fischiare, gridare confusamente (un uccello). salvini, 24-223:
... / né fischia forte come un che chiuccurla. dossi, 101:
: quella ragazza era sett'ànime e un animino. al suono gioioso della voce
una porta bassa come la chiudenda di un forno. 3. ant.
porta, di una finestra, di un cancello serrandoli o no mediante serratura o
fra fazio chiuse la porta, dando loro un addio. carducci, 906: e
-chiudere una casa, una stanza, un edificio: serrarne porte e finestre per
bronzo corintio del cancello nel chiudersi dava un suono chiaro come un tintinno che propagavasi
nel chiudersi dava un suono chiaro come un tintinno che propagavasi per la concavità in
apertura, o altra cosa patente, con un corpo che, facendo ostacolo, la
fonti d'ogn'idea gentil. -chiudere un buco: ostruirlo, tapparlo, mediante
.) tutt'intomo uno spazio o un edificio (e si può anche riferire
corsi d'acqua, che racchiudono in sè un luogo determinato). -anche: attorniare
chiude. marino, 18-67: giace un vallon, che forma ha di palude;
/ e se non quanto ha solo un picciol calle, / scagliosa selce in
ed erto / lascia sol, bench'angusto un varco aperto. d'annunzio, iv-2-215
sotto al palazzo, si allungò intorno come un gran serpente di molte spire, e
serpente di molte spire, e chiuse in un denso cerchio tutto l'edifizio.
accostare, far combaciare le parti di un oggetto (libri, forbici, borse,
,... mi bisogna condurre un paro di mantaci grandi. manzoni,
suo ufizio, e talvolta, tra un salmo e l'altro, chiudeva il breviario
, e anco di lassù vi mandai un bacio dall'anima per la pietra posta
posta al ferruccio. -chiudere un baule, un cofano, una valigia,
ferruccio. -chiudere un baule, un cofano, una valigia, ecc.
avvitarvi il coperchio. -chiudere un cassetto: spingerlo in dentro. -chiudere
cassetto: spingerlo in dentro. -chiudere un cerchio: unire gli estremi di una
due rive / si chiude come in un cerchio / di canne, che circonscrive /
cupa chiostra. -chiudere una lettera, un plico: piegarne i lembi suggellandoli o
se la pose in seno. -chiudere un pacco: piegare e ripiegare le varie
varie parti dell'avvolgimento. -chiudere un sacco: stringerne e legarne la bocca
bocca con spago o fune. -chiudere un vaso, un recipiente: applicare all'
o fune. -chiudere un vaso, un recipiente: applicare all'imboccatura un tappo
, un recipiente: applicare all'imboccatura un tappo o altra chiusura di carta,
-anche: girare la chiavetta o azionare un meccanismo analogo atto a impedire l'entrata
l'uscita di gas o liquidi in un recipiente { chiudere un rubinetto, una
o liquidi in un recipiente { chiudere un rubinetto, una chiavetta).
: posi cinque libbre d'acqua comune in un vaso di vetro, di bocca stretta
bacino, che le corrisponde. -chiudere un interruttore, un circuito: azionare il
le corrisponde. -chiudere un interruttore, un circuito: azionare il meccanismo che stabilisce
da far fluire la corrente elettrica in un circuito. -chiudere il gas:
stato di quiete e di uniformità dopo un urto (una superficie liquida).
. idem, par., 28-18: un punto vidi che raggiava lume / acuto
aguzzi o digrigni la bocca, chiugga un occhio. pruova un poco. varano,
la bocca, chiugga un occhio. pruova un poco. varano, 6: su
ritorsi, chiusi le pupille / da un improvviso orror vinte e ristrette. nievo
navigava per cotali discorsi il senatore chiudeva un occhio socchiudeva l'altro e così osservava
gli occhi / per vedere nuotare in un lago / infinite promesse. -anche:
suo bel canapè soffice, e a un certo punto gli chiuse anche la bocca colla
vederli cambiare stupidamente colore e scattare come un pugno che si apre e si chiude con
culto cristiano, che consiste nel tracciare un segno in forma di croce con la
il segno de la santa croce / l'un campo e l'altro, e si
che quando la vide muoversi parve cresciuto un palmo, andò a porsi sul reno.
gli occhiali e appiccato la ruota a un arpione, se ne sta colle braccia
i-52: sola, non vista, in un segreto calle / di quel giardino,
colpevol donna, / compreso il cor d'un subito ribrezzo, / incurvò le ginocchia
lingua impedita dal terrore, aggrappandosi con un supremo slancio all'àncora del pentimento,
ultima salvezza. moravia, iv-235: un disagio intollerabile... la fiaccava e
in croce e rovesciarsi nell'oscurità di un sonno nero e profondo.
assistenza che ha lo scopo di porgere un pronto e efficace soccorso nelle pubbliche o
palmirina aveva... potuto ambire un posto sociale, accanto alle signore della
d'arrivare da tutte le strade, in un punto, vetture, automobili aperte e
, 2-19: la sera apparì in cielo un segno maraviglioso; il quale fu una
bocca, s'accontentò di tracciare con un chiodo una croce: l'orizzontale delle
: pallida luna di londra, / in un cielo timido d'argento, / dietro
e la croce domestica / della finestra un po'alta. 18. segno
di annullamento di quanto è scritto su un foglio o su parte di esso. -in
nel medioevo veniva posto al margine di un manoscritto per indicare un passo da espungere
al margine di un manoscritto per indicare un passo da espungere o discutibile o la
don gesualdo sempre in moto, con un fascio di taglie in mano, segnando
m. cecchi, 1-1-203: -fatemi cancellare un po'di debito / ch'io ho
p. verri, i-46: immaginatevi un salone di otto lati esattamente eguali,
che fanno assumere il caratteristico aspetto a un edificio a pianta a croce.
crocevia. -fare croce: incrociarsi in un punto (le strade).
; / va per la selva dietro ad un sentiero, / e gionse proprio dove
23. agric. il punto di un fusto d'albero da cui si dipartono
si poteranno [i piccoli gelsi] alti un terzo di braccio dalla croce e vicino
dispositivo che si usa in connessione con un galvanometro, per misurare intensità di corrente
ai tini sacca- rificatori, costituito da un piccolo recipiente munito di tre o quattro
dell1 ordito: estremità dell'ordito, in un telaio, opposta al piede.
vigliosa bellezza; il quale, oltre ad un bellissimo pergolato di viti, che largo
di là. viviani, 2-23: con un trapano... traforatelo [un
un trapano... traforatelo [un solido] dirittamente tutto, e poi tornate
gozzi, 4-81: e vidonsi in un punto aste e doppieri / arrestati e frugoni
viene. bartolini, 15-175: ad un tratto, i bambini s'azzuffano. le
. baretti, 1-4: trovandosi pur un tratto sei buone croci sulle spalle, se
di umiliazione; comporre le braccia di un defunto a mo * di croce per
a mo * di croce per dargli un aspetto religiosa- mente composto.
ser giovanni, 29: ella volle levare un gran pianto, e il figliuolo le
fare una croce: tracciare o incidere un segno a forma di croce su una ferita
presenza del maestro come la faccia d'un serpe. -in croce: con
, se tornerà, non troverà che un naso, i capelli, e quattro ossi
menavo una vita in croce, e un lavoro da padre trappista. in ascolto notte
in croce. beltramelli, iii-902: un cuscinetto ricamato a punto a croce.
rosmini, xxiii-75: il laplace dice essere un evento straordinario tanto se al gioco di
bianca d'un'uma che ne contenesse un milione tutte nere fuori d'una.
, 16 (285): « in un batter d'occhio, cavalieri, fornai
croce e chi 'l cro- cione, un po'ne abbiamo tutti. -vezzegg
camera con le pareti a stampino d'un celestino sbiadito, la mobilia vecchia: il
d'anime, / di spemi e forze un laccio. cròceo, agg. letter
salvini, 34-3: il suo tralcio un tondo forma / delle crocee sue frutta
medie. espettorato croceo: quello, di un colore pressoché rugginoso, che si osserva
il crocerossino l'ha nascosto in fretta con un po'di calce e di terriccio.
{ croceségno). sottoscrivere, contrassegnare un documento mediante un segno di croce.
sottoscrivere, contrassegnare un documento mediante un segno di croce. = voce
. ariosto, 28-15: dal collo un suo monile ella si sciolse, /
pietra. carletti, 82: preso un suo breviario e una crocetta di legno
una crocetta di legno dove era dipinto un crocifisso e messosi il tutto nelle maniche
sottolineare ima parola, una frase, un passo di uno scritto, un numero.
frase, un passo di uno scritto, un numero. caro, 12-ii-246: questo
scarne, per mettervi qualche cosa, un frutto, un'altra crocetta di fichi
altra crocetta di fichi secchi, ancóra un fiore; ma soprattutto per farmi sentire
. agric. la parte del fusto di un albero, o anche di una vite
calvino, 1-17: il nuovo giardiniere era un ragazzo coi capelli lunghi, e una
, né trova / cosa da farvi un minimo disegno; / sbadiglian tutti, e
croce. piovene, 5-404: un piacere di ancona è pranzare la sera
. lavorato a punto in croce (un lavoro a maglia). slataper,
maglia). slataper, 1-31: un pianoforte coperto da un canovaccio crocettato.
slataper, 1-31: un pianoforte coperto da un canovaccio crocettato. 2.
della macchina per cucire, costituito da un semplice gancio oppure da un gancio dal
costituito da un semplice gancio oppure da un gancio dal meccanismo più complesso, rotante
trattenerlo fino alla successiva discesa per introdurvi un altro cappio o il secondo filo, e
mascherine] melanconiche, stanche, e a un tratto, arrivate al crocevia di due
volavano, si trovò in mezzo a un crocevia col semaforo rosso, tra le macchine
tra le macchine, e fu a un pelo dall'essere investito. =
, ad angolo, con le estremità un poco incurvate, o da controrotaie,
della croce; contrassegnare, distinguere con un segno a forma di croce.
fra detti tuoi termini s'è crociato un faggio. 3. intr.