le pupille in alto, e sgombrato un focoso suspiro dal petto, proruppe in
occhi dolcemente, / il volto d'un rossor dolce copria, / e per le
episodio bieco, bassava il capo come un montone e dentro l'orbita gli luccicava
armati / d'un'asta ch'è un tirso cui tolta / fu la bassarica
) e il corpo della grandezza di un gatto: vive nella california.
e spacciativo gioco, / fa un gran male a giocar, se egli ha
signor alberto ci favorirà di fare un piccolo banco. g. gozzi
di scudi e volea investirgli in terreni. un giorno non si potè più ritenere e
si potè più ritenere e gl'investì sopra un tavolino alla bassétta, per modo che
bassétta, per modo che non gli rimase un quattrino. c. gozzi, 4-39
per vie di dir, metteva su un fante / quanti danar si ritrovava avere.
perduti alla bassétta, poi ch'egli era un gran giocatore davanti a dio. panzini
privò, in virtù d'una bassettina, un dotto dotto, della toga.
alta... veniva giù assieme a un bassetto quattrocchi. 2.
bassezza: / s'io fossi servo d'un suo servidore, / non sarei degno
pulci, 1-125: che, ben ch'un uom gentil venga in bassezza, /
umiltà s'esalta, e qui risuona / un vago pratolino in mille rime: /
i-454: elogi... provenienti da un uomo pronto a lodar quello o questo
è più perdonabile il costante procedere d'un carattere caustico, che non la bassezza
, bassissimo). che non raggiunge un livello elevato; che è posto a un
un livello elevato; che è posto a un livello inferiore; che non è alto
, dal piano, dalla base, da un dato limite. - anche con uso
inf. 1-30: poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, / ripresi
la quale alla sua capacità soprabbondava, un altro canaletto riceveva, per lo qual fuori
sen correva. pulci, 9-20: un gallo vide in su 'n un arbor,
9-20: un gallo vide in su 'n un arbor, grasso, / e cominciò
bassa, così anco più dispregievole d'un calcagno? torricelli, 1-19: mentre
. negri, 1-308: nera come un abisso, è muta, è sinistra la
stanza un'opacità di nebbia sospesa, un velo del tempo. montale, 1-125:
). sacchetti, 138-2: era un uomo basso e largo e grosso.
, purg., 4-108: e un di lor, che mi sembiava lasso,
e confuso quello sguardo, presa da un misto sentimento di conforto, di riconoscenza
, del livello (del mare, di un fiume, di una strada).
, 11: dietro a certe griglie / un acciottolìo di vetri / risa / stoviglie
meno elevata di una regione, di un sistema montuoso; la parte inferiore di
sistema montuoso; la parte inferiore di un fiume (cioè, quella più vicina
avrebbero permesso alle loro figliuole di sposare un forestiero, non importa se di su o
colse l'occasione, chiamò toste con un cenno, gli chiese il conto, lo
purg., 20-118: talor parla l'un alto e l'altro basso, /
e tra le vene i sento correre un gelo, onde a gran pena / per
snodi, / sussurra in bassi modi / un bel ge-sol-re-ut. tommaseo, i-133:
dinanzi al ballatoio della sua casa c'era un gruppo di vicine che l'aspettavano,
tramonto (il sole, la luna, un astro); vicino alla linea deltorizzonte
). baldini, 5-177: era un tempo basso, caldo, oppressivo,
mio bambino /... è un po'di paradiso che si è aperto /
cielo. alvaro, 7-277: è un cielo basso e incandescente, che sembra
, 7-130: le epoche basse hanno un teatro prevalentemente lascivo e scurrile più che
fatto constantemente studioso, ed aver affisso un curioso pensiero circa o sopra la bellezza d'
curioso pensiero circa o sopra la bellezza d'un corpo femenile. alfieri, 1-17:
. idem, iv-333: io da un animo basso e crudele, non m'
numero e la bellezza degli edifici è un testimonio della maggior dignità e delicatezza dei
maggior dignità e delicatezza dei sentimenti di un popolo, mentre un altro popolo di
dei sentimenti di un popolo, mentre un altro popolo di natura più bassa e sessuale
piaceri bassi e fugaci, ovvero a un idolo muto, solitario, senza tempio e
: ma dopo il ribrezzo mi è venuto un sentimento diverso, ho riso e disprezzato
il libro si sente questo; come un contrasto fra un sentimento robusto, con
si sente questo; come un contrasto fra un sentimento robusto, con istinto di sincerità
o nobili, considera la ricchezza pubblica un terreno di caccia. 13.
: costoro son ricchi, e vorranno un ricco genero. vasari, 1-69: soleano
egregi in tutte le azioni loro per un acceso desiderio di gloria non perdonare ad
sere, che questi funghi fecero male ad un cristianello della bassa corte. vico,
famiglia, assiso nel focolaio a capo di un ceppo a cui s'appiccava il fuoco
famiglia solennemente deve appiccare il fuoco ad un ceppo sì fatto nel fuocolaio; e per
passato in qualità di basso ufficiale in un corpo militare, ove, diportandosi bene
che si chiamano di bassa condizione, un viso gioviale, una cortesia affettuosa. leopardi
ai popolani. de sanctis, iii-270: un giorno la letteratura prendeva di mira i
collodi, 360: fu messa in un canto della cucina, dove...
alta e bassa giustizia esecutiva, era un uomo di criterio. carducci, ii-16-131
bassi servizi. de amicis, i-822: un ufficiale dei bersaglieri mi pareva un nume
: un ufficiale dei bersaglieri mi pareva un nume. il mio affetto era tutto
/ cui tu rivolga a prova, un pungiglione / senti improvviso: c'è sott'
: nei tempi della gioventù era stato un frenetico cercatore d'avventure; di paniche
la bassa e semplice moda per fare un vestito secondo le misure già prese. pavese
a sentirti parrebbe che quello del lupo sia un alto destino... non so
. montale, 52: vennero un giorno i mariti delle figlie, i generi
ii-247: quando la fortuna ha tenuto un pezzo a basso con la povertà la
alcuna volta suole ravvedersi, ed in un punto non aspettato, procacciare a colui
: considera che il modo di tener basso un tal servo, è ricordargli frequentemente ch'
tal servo, è ricordargli frequentemente ch'è un asino. goldoni, v-1031: non
alti. chi fa la maglietta, un altro la bùcara, un altro fa il
la maglietta, un altro la bùcara, un altro fa il chiovo e mettelo nel
, ii-448: non dev'essere nemmeno un uomo. -che cosa dev'essere? -
. -che cosa dev'essere? - un poco di buono, ecco che cos'è
ecco che cos'è... -è un nuvolone venuto basso basso. bartolini,
pea, 5-212: il garzone è diventato un ragazzo insignificante, perfino brattino e più
: in mezzo alla serietà muta d'un piccolo gruppo di soldati... spiccava
sembra latina, e pare da attribuire a un prestito osco; si alterna con la
, giù; il fondo (di un lago, di un fiume). -
fondo (di un lago, di un fiume). - anche al figur.
inabissato,... / ride un vermiglio, che può stare a fronte /
ben poco / distante ritro- vavasi in un basso / con otto altri a giullare in
acunha e del capo di buonasperanza con un tempo buono.
la barca aveva dovuto sommergersi tutt'a un tratto,... perché il mare
e ogni cosa; e non aveva lasciato un cavicchio di legno che tenesse fermo.
pianoforte, dal sedile girevole intorno a un cavicchio a vite. palazzeschi, 3-83
il salotto era stracolmo da far venire un capogiro. poltroncine, sediole, colonnette,
in ciò che si intraprende. -avere un cavicchio per ogni buco: sapersela sempre
ci abbia piantato il chiodo. avere un cavicchio per ogni buco: avere pronta
. ser giovanni, i-128: avvenne che un vetturale passò con parecchi muli carichi,
famiglia bovidi, con corna formate da un astuccio corneo e cavo che riveste ima
munito di capocchia, da configgersi in un muro (o altrove), per sospendervi
ed appiccato a ima sua caviglia / un cervio, e della pelle l'avea tratto
... / tra 'l fango involto un porcellotto grasso. / non dirò già
porre il fuso ne la rocca da un villancione, che aveva fama di avere la
o di metallo, infilato verticalmente in un foro della cavigliera, al quale vengono
veste nera, le caviglie magre e un poco incavate in dentro, coperte della spessa
. pavese, 6-23: s'era accorta un momento prima che amelia aveva le caviglie
le piote con cavigli di legno lunghi un braccio. buonarroti il giovane, 9-
: a metà del tronco c'è un caviglio che fa da sedile e il corpo
e il corpo deve trovare lì sopra un precario e doloroso sostegno. 2.
spero che ne sia, / per un fiorin voglio esser cavigliuolo. m. villani
, 6-54: in catuna parte con un cavigliuolo fitto in terra gli possono tenere
altri pertugiano le radici, e vi mettono un palo di bosco, o un cavigliuol
mettono un palo di bosco, o un cavigliuol di cipresso, o di ferro.
infamatori scagliati contro la mia persona da un disperato in errore, compatibile ma non difendibile
ma perché questa è consacrata a significare un sentimento falso e vizioso n tutti i
giordano [crusca]: se gli presentò un uomo perfidamente cavillatore. trattati antichi [
ardisca di tenere nel fondaco a un obbligo; interpretare troppo sottilmente e
imposti. algarotti, 2-95: si ebbe un bel sottilizzare che in tale esperienza bisognava
responsabilità. moretti, 17-175: non era un avvocato di grido e doveva limitarsi a
l'essere cavilloso (una persona, un ragionamento).
: cavillosità d'un'argomentazione, d'un ingegno. cavillóso (ant. gavillóso
di cavilli; che contiene cavilli (un ragionamento, un'argomentazione).
questo modo di dire], essendo un modo di parlare tutto il giorno usitato
, le quali tutte si riducono a un sofisma, poiché fra l'essere e
: più esperta, più cavillosa d'un patrocinatore, se le toccava ricorrere alla giustizia
esser cavo; la parte incavata di un corpo, spazio vuoto. -in senso generale
la scorza. fucini, 407: un gruppo di persone credendo d'essersi poste
che appunto era stata scavata dalle acque d'un rigagnolo che andavano a sbacchiarvi in tempo
la fotografia rappresentava una bellissima mela, un esemplare da mostra d'agricoltura, fotografata
corpo umano o animale, o di un organo di esso. bencivenni [crusca
questa sostanza, la quale rassomigliava ad un pezzo di carne pallida e scolorita.
: ad ogni poco mi veniva all'orecchio un fremito somigliantissimo al gorgogliar che farebbe l'
, lungo il torrente, in cima ad un cocuzzolo ispiratore, o nelle allettanti cavità
acqua quando il moto dell'elica raggiunge un determinato limite. = deriv.
misigli in testa [al cavallo] un buono cavizzale, ovvero briglia tedesca,
, prima di bucarla, si sente un romoreggiare profondo, come d'un cavo baratro
sente un romoreggiare profondo, come d'un cavo baratro sottoposto. algarotti, 3-283
tra gli alberi, ad attenderti, è un perduto / senso, o il fuoco
, ombre concordi, / aste di un sol quadrante i nuovi tronchi / delle
deriv. da cavus marat occhi un balen / di riso. d'annunzio,
* cavo '. notò un altro carrettiere in ginocchio sul carro, che
. -ferita cavitaria: che tratta, come un uomo attossicato. negri, 2-582: grandi
pentimento. pascoli, 753: olympiàs in un sogno smarrita / ascolta il lungo
smarrita / ascolta il lungo favellìo d'un fonte, / ascolta 2.
l'acciaro / fervido; ei traboccando un lago spande. d. battoli, 34-273
... dal cuore stesso d'un animai vivo un bicchiero di sangue,
dal cuore stesso d'un animai vivo un bicchiero di sangue, ed un altro
vivo un bicchiero di sangue, ed un altro dalla vena cava dove ha più grosso
verso il cuore, ma ancora con un gran fascio di membrane e di fibre
sm. la parte cava o concava di un oggetto; cavità, incavatura; scavo
maggiore cascata, che si spicca d'un salto, e senza toccare 10 scoglio
10 scoglio, scende franca nel gorgo, un paesano (posati gli zoccoli nel cavo
(posati gli zoccoli nel cavo d'un albero) si gettò. cavour, vii-
al muro della vecchia porta: in un cavo tra sasso e sasso depone la
depone la sua missiva, ne ritira un piego. campana, 25: la
di ferro / il debole cuore batteva un più alto palpito. boine, i-24:
: codabassa saltò fuori dal cavo d'un grosso canapo addugliato lì presso, e
659: gli è di necessità il fargli un cavo di gesso sopra; e volendogli
vasari, iii-517: gli fece fare un modello d'un crocifisso, che era bellissimo
: gli fece fare un modello d'un crocifisso, che era bellissimo,
, sopra il quale vi fece un cavo. buonarroti il giovane, 9-580
. buonarroti il giovane, 9-580: un formator sperto e valente / da più celebri
una medaglia riuscita imperfetta per colpa d'un fonditore inesperto il qual non avesse saputo
sua mano; onde egli fattone un cavo in sul morto, ne fece un
un cavo in sul morto, ne fece un ritratto, che stette poi molti
se misse con la sua compagna / in un boschetto in cavo a la campagna
è il cavo della speranza, che è un canapo grossissimo, serbato nelle navi per
. de sanctis, 1-77: in un dizionario per categorie, alla voce vascello
. viani, 19-352: dalla coverta un compagno gli calò un cavo che arribisciava
: dalla coverta un compagno gli calò un cavo che arribisciava sulla murata come un
un cavo che arribisciava sulla murata come un serpe, egli l'afferrò e quelli di
al pro digioso futuro è un cavo più robusto -trattandosi dell'ultimo strattone
di cavi: i marinai imbarcati su un vascello. 2. cavi elettrici:
rivestiti da materiale isolante e racchiusi dentro un involucro di protezione. - cavo armato
. - cavo armato: coperto da un rivestimento protettivo. -cavi per energia:
se in tutti i cittadini sia sorto d'un tratto l'irrefrenabile desiderio...
: cavo metallico che serve a mantenere un dato calettamento delle ab'di una cellula
: cavo elastico destinato al lancio di un aliante. - cavo di sospensione:
cavoli; i cavoli che crescono in un campo; mucchio di cavoli.
bianco delle case umane; / se scorge un muro, subito s'innalza, /
vecchio muro / sono comparse stamane d'un tratto / delle dolci bianche campanelle.
: perché vi barbino, e facciano un po'miglior fondamento che cavolésco. cavolfióre
pascoli, 44: e m'accennavi un campo glauco, o fiore, / di
, 1-47: giù, nella via, un fruttivendolo / grida 'bei pomi,
: né meno [il poeta] è un giardiniera / che il sentiero / de
: il bambino era posato per terra in un cesto di vimini come un cavolfiore.
terra in un cesto di vimini come un cavolfiore. = comp. da cavolo
pteropodi, comprendente numerose specie, con un corpo globuloso, regione cefalica munita di
dall'antichità in europa, poiché costituisce un buon alimento (specie nelle minestre)
-cavolo cappuccio: a foglie lisce, formanti un cesto o palla dura e compatta,
forma di piccola pallottola (e costituiscono un ortaggio ricercato). -cavolo da foglie
fornito di torso che dà origine a un fascetto di ramoscelli, terminati da bottoni
pulci, 8-75: berlinghier si crucciò come un diavolo, / e disse al saracin
): la venne finalmente, con un gran cavolo sotto il braccio, e
pascoli, 44: e m'accennavi un campo glauco, o fiore, /
cavoli, che viste da lontano sembrano un altro lago. una pre
vi apriva le braccia io restavo come un torso di cavolo. sinisgalli, 6-44
esclamazione e interiezione rafforza la negazione di un fatto asserito). -non valere un
un fatto asserito). -non valere un cavolo, non importare un cavolo: assolutamente
-non valere un cavolo, non importare un cavolo: assolutamente nulla. -col
assolutamente nulla. -col cavolo, un cavolo: niente affatto. monti
non concludono, e non concluderanno mai un cavolo. verga, 3-86: a massaro
a massaro filippo poi non gliene importava un cavolo, e padron cipolla aveva la
ah, io? a me importa un mazzo di cavoli di lui e degli
che indignava quei saputi: « morto un cavolo! se gli austriaci adoperano l'
. basta!... basta un cavolo! se non butto fuori tutto quello
che ho nello stomaco, davvero mi piglia un colpo! g. bassani, 3-249
squisite, perfette, senza errori, un giorno o l'altro anche lui sarebbe
ritornato'. lami, 2-53: finiamola un poco con queste digressioni una volta, e
, mai, buoni, c'insegna un proverbio di facile ripruova. panzini,
morte. giusti, 2-146: vo'fare un lascito / nel testamento / d'andar
merenda, importa un fico, un ette, un lupino.
importa un fico, un ette, un lupino. nieri, 318
importa un fico, un ette, un lupino. nieri, 318: benché
ad amare il mio paese, è un portare cavoli a legnaia e tavole a fium'
cavolo: giungere con molto ritardo a un appuntamento. m. franco,
stupenda, / che il dare ad un esercito ordinanza, / lo stiman come
arei la parte mia: / gli è un cavolon che fummica tant'alto. c
fusto di certe palme (e costituisce un cibo assai apprezzato nelle regioni tropicali)
l'unica strada, esile e bianca come un nastro, che congiunge al mondo di
, iv-122: 'cavurrino', modesto sigaro da un soldo al tempo del gran ministro cavour
e più comunemente * ramaiuolo ', è un vaso emisferico, di rame o di
artiglierie] si fa uno strumento come un doccio, che li bombardieri el chiaman
ant. nelle manovre navali, tendere un cavo al massimo. crescenzio, 1-142
dire, accademici, sopra lo imbusto d'un cazzatèllo sottilissimo e dispariscente imo smisurato capaccio
con l'arme di alessandro, ingolluppati in un fazzolettaccio erano nel groppo tolto su dal
che m'abbi lasciato indreto come un cazzo. 3. in molte
iii-394: sono guarito e sano come un pesce, in grazia dell'aver fatto
a modo mio, cioè non aver usato un cazzo di medicamenti. giusti, v-14
-diceva mia madre che se n'era un po'accorta. -vai via con gli
giusti, iv-101: è più di un mese che è nata guerra fra il
armo della iole a otto, trovassero un giorno da dire con lui, e finissero
e gli diè sotto / al mento un solennissimo cazzotto. menzini, 5-258: io
settembrini, 1-52: 1 e nessuno diede un cazzotto a quel birbante di carlo?
sentivo la pancia più dura d'un muro. e noi ci divertivamo a picchiarci
. pratolini, 9-588: mi dette un cazzotto in mezzo agli occhi e mi
veduto... al baia in un canto dell'orto, appresso alla tavola,
canto dell'orto, appresso alla tavola, un monticeli © di 1 calcina, dentrovi
tanto a chiamare questi due artefici per un medesimo nome, quanto chiamare muratore ciascuno
e nervosa e istintiva come quella d'un violinista. 3. disus. vaso
parte superiore del capo nera, e un caratteristico cappuccio a ciuffo ai lati della
e questo, poi, coperto d'un foglio bianco a coordinate rettilinee, su
basso cercando a ogni picchiata d'afferrare un muggine o un'anguilletta cecolina, perché
dello spi golo vivo di un foro (per permettere l'inserimento di
foro (per permettere l'inserimento di un chiodo o di una testa di vite che
però se non costa niente, è certamente un imbroglio ». « allora sarebbe meglio
occhietti celesti quasi bianchi parevano quelli d'un ciecato, sotto i riccioletti essi pure
: l'allarme fa cecca, come un vecchio archibugio carico di polvere umida.
. bocchelli, i-125: il cicognani incrudì un poco il sorriso, strizzò l'occhio
una stecca. -far civetta, scansare un colpo abbassando il capo. =
. cecchinare, intr. sparare da un appostamento opportuno contro passaggi obbligati.
mettersi alla posta dietro... un riparo qualunque: attendere che imo passi
tose. chi si dà un gran da fare senza combinar nulla.
violetti o porporini; il frutto è un baccello ovato, peloso, corto, con
lieta e cielo umido; e vuoisi un die inanzi macerare, sicché nasca più
gli appetiti venerei. bruno, 3-252: un altro disse che non basterobono tutti i
uno dei tavoli c'era quasi sempre un piattino di ceci abbrustoliti nel sale.
e bolle d'aria, grandi quanto un cece: e di queste una volta se
giallo-rossiccio. cicognani, 3-247: era un vecchio lungo, in un prus- sianone
3-247: era un vecchio lungo, in un prus- sianone color cece unto bisunto.
, sotto il mento, ci aveva un cedo rosso. -escrescenza carnosa,
bellimbusto, zerbinotto, damerino. -è un bel cece: è un bel tipo.
. -è un bel cece: è un bel tipo. l. bellini,
fagiuoli, 3-1-195: pretender d'essere un galante cece, / l'idolo d'ogni
culo ne'ceci rossi. -cercare un cece in duomo: quando si cerca
in tutto fed; / ma fu un cuocer senza ranno i ceci.
i ceci. -è come cercare un cece in mare: è cosa molto
una cosa: esserne capace. -essere un cece cotto: essere sempre ubriaco fradicio
/ perch'e'son cotti sempre ad un bollore; / benché dichin d'aver
napoletani si ritirano, e i francesi un po's'accomodano e un po'no.
i francesi un po's'accomodano e un po'no. -non sapere tenere un
un po'no. -non sapere tenere un cece in bocca: non saper mantenere
cece in bocca: non saper mantenere un segreto. -non valer tre ceci:
cotto il culo coi ceci: avere un aspetto molto irritato. aretino, 8-80
centaurea. angiolieri, 122-2: un corzo di corzan m'ha sì trafitto,
. agg. che contiene nuclei calcarei (un terreno). targioni tozzetti, 7-84
. baretti, 1-284: perché questo è un topico sul quale o tosto o tardi
loro leggenti antecessori del decimottavo secolo come un branco di molto materiali e sozze bestie
: c'era d'ogni cosa un po':... matassine di spago
patologica, ipertrofica, prodotta in un organo di pianta sotto lo stimolo
di pianta sotto lo stimolo di un parassita vegetale { fito cecidio
vegetale che provoca la formazione di un cecidio. = voce dotta,
pro voca la formazione di un cecidio (un organismo vegetale o animale
voca la formazione di un cecidio (un organismo vegetale o animale).
di insetti ditteri nematoceri, che comprende un gran numero di specie, in genere
, iii-385: cecilia, nome di un serpente così chiamato quasi caecus, il
. saccenti, 1-1-135: gli è un prete come voi, ma l'ho
ma l'ho nel resto / per un cecino e una lametta buona. manzoni,
, 15 (261): e per un povero oste che... non domandasse
bel cosino '. ironicamente, a un impertinentello, che vuol parer bello di vivacità
di più la luce elettrica, come per un ordine superiore, si spense. la
credere esser cosa facil a persuadere ad un padre che de la propria figliuola faccia
legare in matrimonio una giovane, o un giovane, suo mal grado...
, i-227: mi sentii destare improvvisamente un certo bollore d'indegnazione e di collera
paura. giusti, ii-265: dopo un fiero abbattimento, dopo una cecità di molti
di perpetua miseria. moravia, iv-135: un tempo, a quel che pareva,
, iv-123: cècubo', nome di un famoso vino antico (caro ad orazio)
accadere. idem, 4-1-453: da un alto edificio dovendo saltare a basso,
il mare, in quel verso, un marmo viscido e cedente. l. bellini
? nievo, 91: oltre ad un muricciuolo di cinta cedente e frastagliato,
4. che modella la forma (un panneggio). algarotti, 3-264:
il più da capuccino che di vedere immaginare un si possa. 5. agg
in sostanza il cessionario si considera come un procuratore, ovvero come un ministro del
si considera come un procuratore, ovvero come un ministro del marito cedente. casaregi,
, / ora coprirsi, ora mostrarsi un poco, / ora crescere manzi, ora
chi cede / al suo valore / un vincitore / usar mercé. alfieri, vii-80
, 1-4: e vostri alti pensier cedino un poco, / sì che tra lor
2. figur. desistere da un contrasto, da una lotta; confessarsi
continuate istanze de'principi, e pubblicò un breve che ne confermava la cacciata. manzoni
, 1-180: i siciliani non cessero d'un punto, anzi aggiunsero altre dimande.
alla fine, dopo aver atteso per un altro mese, i primi di febbraio lo
è arrivata la passione del villeggiare! un giorno pare un secolo. tutti gli
la passione del villeggiare! un giorno pare un secolo. tutti gli affari cedono.
il rischio che affrontava, forse per un resto di civetteria. cassola, 2-524
in fatto di sentenze non la cedo un dito a seneca morale. cesarotti, i-117
, v-85: invitò il servo in un salotto della locanda, e ad onore
tirreno, anche il mio'petto è un mar profondo / e di tempeste, o
ciel su l'aventin famoso / secreto un tempio de'mortali al guardo / d'altro
la prima impressione d'imbarazzo cedeva a un senso di divertimento che cercavo di contenere
/ assidua, mentre sale dai giardini / un canto di fanciulli. ora lontani,
sollecitazione, a una forza, a un peso, a una pressione, a uno
a chi oltre vuole passare se non come un muro. ariosto, 45-73: ma
peso delle rappe. sbarbaro, 1-69: un giardinetto inselvatichito. il pergolato ha ceduto
davvero soddisfatta; a tal punto che un po'della « forma » aveva ceduto
l'awenir prevede, / né di un vano saper l'alma contamina. foscolo
i piedi al muro, e poi cedette un punto: insomma variando questa pratica secondo
da naso, due da collo e un paio di stivali. carducci, i-935
scaccini ed alle tue compagne, / a un soldato, a un ignoto, a
compagne, / a un soldato, a un ignoto, a tanti, a quanti
: mi fu data l'offerta di un certo..., che ha tenuta
trasporto, egli avrebbe potuto fruire di un prezzo ben più vantaggioso di quello che
trieste. comisso, 1-231: prese un sacchetto e sedutosi sulla tolda cominciò a
, fiorini e talleri di maria teresa. un commer ciante dell'isola,
arezzo pistoia lucca tacciono ben presto; un poco più tardi, e onoratamente,
: ahi te meschin s'ei perde / un sol per te de'preziosi istanti!
, 88: pur non v'è un uom che smovasi / a ceder passo altrui
luogo, s'impigliarono a disputare ad un tratto; della quale strana confusione si
2-520: quel rifugiarsi nell'estrema consolazione di un proverbio, « chiudere un occhio e
consolazione di un proverbio, « chiudere un occhio e menare il buon per la
portare allo re dall'ima mano in un piattello cedemi, e dall'altra mele.
annunzio, v-1-90: ho le ginocchia sopra un salvagente cedevole; ho tutto il corpo
si pretende che i vecchi maestri avessero un loro segreto, e mescolassero succhi d'
guisa d'argilla e poi, d'un tratto, si raffredda e ferisce.
l'avvallare, il franare facilmente sotto un peso o uno sforzo; morbidezza.
: il letto mollemente sprofondava, con un suono sordo, e in un certo modo
con un suono sordo, e in un certo modo lontano, non sapeva se
tanto languido senso di disfatta, conosce un modo nuovo di perdersi. 2
in un certo modo, e cedevolezza di nostra lingua
cedevolezza mi attirava: e che fosse un tranello mi piaceva. 3.
quiete serena. io la rassomiglio ad un rete elastica, lieve eppur forte,
; avvallamento, franamento del terreno sotto un peso; deformazione, crollo di una
sociale, di un'organizzazione, di un movimento. stuparich, 5-326: stiamo
al marito tocca ad andarsene, e fare un atto simile al cedo bonis.
che si stacca dalla cartella 'di un titolo di debito pubblico, per riscuotere l'
dell'impiego... il marchese titubò un pezzo, un po'per fedeltà al
. il marchese titubò un pezzo, un po'per fedeltà al principio borbonico, molto
ma di andare a rotoli; finalmente un giorno, incontrato il duca che veniva
semestre scaduto, vistolo venir via con un bel rotolo di biglietti, si decise
tagliare due volte all'anno con un par di forbici le cedole dei titoli ereditati
scrittura che contiene un'ob- bligazione, un impegno, un contratto (o anche
un'ob- bligazione, un impegno, un contratto (o anche una ricevuta)
atto scritto, in cui viene redatto un contratto. -cedola concistoriale: documento che
dal sommo pontefice in concistoro, di un beneficio. russo, i-393: inoltre
per le scuole pie: e dopo un giorno apertala agli occhi de'diffidenti,
una cedola di dugento, dono d'un cardinale. nievo, 624: fui contentissimo
, 624: fui contentissimo di trovare un usuraio che mi scambiasse al trenta per
. m. cecchi, 312: mostr'un po'qua: oimè! queste son
, all'altro la bottega, a un terzo i crediti accuratamente annotati sul mastro
curia pontificia: per la convocazione di un concilio, notificazione di scomunica, di
o manifesto che notificava la deliberazione di un tribunale ecclesiastico. tommaseo [
gli agrumi) chiuso verso il nord da un muro e coperto da assi su cui
», non so se veramente sia un capriccio dell'arte o della natura o
altro s'incorporò che venne a prodursi un pomo che ha in sé la delicatezza del
che sfuma nel tagliar la buccia d'un cedrato acerbo. i. neri, 6-51
6-51: qua di aranci e cedrati un bosco mira. algarotti, 3-40: gli
suo viso è pallido giallognolo, come un sorbetto di cedrato e albicocca.
pomo situato dentro all'arancia, era un cedratino ben fatto, senza punto di
odorata, delle antille, che dà un legno di odore resinoso, poroso,
, del bengala, che dà un legno di colore rosso mattone, lucente;
andare del gesso, ma che tira un poco al cedrino. = deriv
: ciascuna di esse fate aveva un cocchio differente..., alcuni
boiardo, 1-6-48: davanti della logia un giardin era, / di verdi cedri e
d'annunzio, iv-1-232: danzano sopra un pavimento intarsiato d'amaranto e di cedro,
d'amaranto e di cedro, sotto un gran lampadario di cristallo dove le candele
panzini, i-942: aveva in mano un bastoncello di cedro con borchie d'oro
tu se'bello, diletto mio, e un alberello di cedri conditi delicatissimi. marino,
i suoi scritti; i miei somigliano un picciol rivo o un ruscello chiuso intorno
i miei somigliano un picciol rivo o un ruscello chiuso intorno di verdissimi aranci e
caritativa donnicciuola avea lor dato a mangiare un cedro. d'annunzio, v-1-194:
cliente, nonostante l'avvertimento contrario, ordina un « cedro > o un 1
ordina un « cedro > o un 1 albicocco », per noia e per
e tra le cosce pende / fatto d'un cedrolotto / noderoso e ritorto il
contorcere di sprezzo le labbra altezzose di un alpinista teutonico, che trasporta, come
bianco e troppo deserto per non essere un cielo serpeggiato d'invisibili demoni. piovene
invisibili demoni. piovene, 5-128: un cacciatore, il cui mestiere non è
cedro. targioni pozzetti, 8-270: un poco di giulebbe di cedrato, chiamato
appiastro '(aloysia citriodora). esala un gradevole odore di limone; usata in
tagliare, che si taglia periodicamente (un bosco, una macchia, per farne
da costruzione e da lavoro, anche un albero che viene sfrondato periodicamente dei rami
cef agiioni, e mangiasene quivi solamente un certo lor germoglio tenero e molto saporoso,
: la si sentiva cader preda di un repentino capogiro e del sudor freddo,
sal tava sui marosi come un cefalo in amore. d'annunzio,
l'acqua / liberamente, come un bianco cefalo / nuota, fiutando
e ha la corda dorsale estesa da un capo all'altro del corpo (e
diritte, tra le quali si trova un ciuffo di lunghi peli (e vivono
avendo avuto una cefalopatia, era rimasto un po'arretrato, e non c'era
cavità del corpo comunica all'esterno con un imbuto che, proiettando con forza l'
attimi il sogno mi sfigura trascinandomi in un fondo marino raggiato di cefalopodi, rinchiudendomi
cefalopodi, rinchiudendomi poi nei cristalli di un aquario squallido. = voce
di delfini caratterizzati dal muso terminante con un lungo becco. = voce dotta
, di colore nero uniforme, con un cappuccio di piume erettili sul capo;
, la cui curva di luce presenta un periodo rigorosamente costante con un ramo ascendente
luce presenta un periodo rigorosamente costante con un ramo ascendente piuttosto ripido e un ramo
con un ramo ascendente piuttosto ripido e un ramo discendente più lento. = voce
/... / la sua voce un po'roca, / le volgari parole /
diedero a quell'hohenstaufen ed a'suoi tedeschi un rifrusto, una ceffata solenne, proprio
proprio di quelle gustose che spicciano a un tratto gl'imbrogli, e si conquistarono
imbrogli, e si conquistarono così un più libero vivere civile. 3
ceffatina. accenti, 1-1-165: rompe un fanciullo all'ubbidienza il freno:
una ceffatina, / poi gli dà un bacio e se lo stringe al seno.
per levarselo d'inanzi ei gli dette un poco più forte che e'non soleva fare
ceffaùtte »? lippi, 4-10: un uom ch'ai mondo s'acquista gran fama
la bocca è tale, che bene inghiottirebbe un uomo al tratto. buti, 1-591
lo insanguinò. caro, 7-1025: d'un cuoio di leon velluto ed irto /
uno sdrucciolo e smucciando fece a me fare un capitombolo scimiesco. indi, afferratomi le
ardori del soffione, cacciò il ceffo in un piccolo rio d'acqua; con quale
. machiavelli, 836: poi vidi un bracco, ch'andava fiutando / a questo
dellati, che gli mettono tutti a un colpo, quando si danno a far
allo sgridatore. berni, 116: un ceffo accomodato a far san marco.
giorno, tuffando ciascuno il ceffo in un bigonciuolo, bevendo a un fiato quanto
ceffo in un bigonciuolo, bevendo a un fiato quanto potevano senza repigliarlo. lippi,
dalla fanciullezza si sarà formato in mente un bel carattere, saprà nobilitare il più
o di glicone, che gli avvenga un giorno di ricopiare. g. gozzi,
vede suh'uscio della sala appresen- tatosi un uomo fra i cinquanta e i sessant'anni
i cinquanta e i sessant'anni, con un ceffo da guardarsene ogni fedel cristiano.
giorno, ii-706: awien sovente / che un grande illustre or l'alpi or l'
che scorse / quei brutti ceffi, e un povero figliuolo / serrato con le corde
, / sbirri quelli credea, me un salaiolo. foscolo, 1-343: te noi
pistole e stiletti alla cintola, con un piglio e con certi ceffi da fare
verga, i-187: egli era davvero un brutto ceffo, torvo, ringhioso e selvatico
. d'annunzio, iv-2-1147: sopra un palco recinto di corde un bianco e
: sopra un palco recinto di corde un bianco e un negro combattevano assistiti dall'
palco recinto di corde un bianco e un negro combattevano assistiti dall'arbitro. ma
assistiti dall'arbitro. ma non era un combattimento, era una carneficina disgustosa.
carneficina disgustosa. il bianco, già ridotto un cencio sanguinante, aveva le labbra lacere
: quell'angelo aveva... un ciuffo, un naso e un ceffo degni
aveva... un ciuffo, un naso e un ceffo degni al tutto della
.. un ciuffo, un naso e un ceffo degni al tutto della più sfrontata
gozzi, 1-339: fatto per allora un brutto ceffo alla villanella...,
sfacciato di don silvestro, ti dò un ceffone qui dove siamo *; borbottava la
l'avea colto dietro lo stecconato di un orto, con le mani piene, si
perché non avevo alzato la mano a salutare un cencio nero. = deriv.
ancora dentro a queste selve stima / un animai molto diverso e strano: / cefos
... e v'ha in esso un ammirabile provvedimento della natura. f.
niun v'era, che non gli rendesse un fedelissimo conto della sua coscienza, nulla
cantava inni a pio ix: e ad un segnale del famoso conte bolza si misero
la cascaggine delle pieghe in composte, celava un bel corpo delicato. pirandello, 7-184
con la premura con cui si sbriga un importuno; non presto così che non notiate
cassa- panca troppo alta perché non celi un sacco di refurtiva. 2. rifl
sillogistica, mediante il quale veniva designato un modo della prima figura del sillogismo,
volubili e semi dai quali si estrae un olio abbastanza pregiato. = voce
per targa una padella, / e un secchio in testa in cambio di celata.
: cirveleria, o sia cervelliera, era un ordigno di ferro che si portava sotto
insino all'elsa. tommaseo, i-559: un guerriero... aveva in capo
del radiatore le pale dell'eliche hanno un che del pennacchio. 2.
compagni, 2-13: venne a noi un santo uomo, un giorno, celatamente
: venne a noi un santo uomo, un giorno, celatamente e chiuso, e
più con finzioni e con menzogne / deluse un tempo ancor l'afflitta amante. tasso
, come a la sposa / celatamente un esule. d'annunzio, iv-2-632:
, stelio effrena s'era rifugiato in un lembo di ombra. panzini, iii-274:
/ che men curan del terzo che d'un bue. cassiano volgar., 1-71
celato, in certo paesello prossimo ad un lago. carducci, i-424: voi non
/ gli baciava, nascosto egli in un canto, / premeva in cuore l'
cela- toni. tassoni, 12-49: un celaton di legno in testa avea /
adulazione, come perché la poesia è un fiore che non istà bene in testa
il signor conte occupava solo nel coro un genuflessorio rimpetto alla cattedra del celebrante.
e celebrati son fra'più gagliardi / un gentonio, un rambaldo e duo gherardi
fra'più gagliardi / un gentonio, un rambaldo e duo gherardi. bruno,
quei simboli del passato sono nella memoria d'un uomo, quello che i monumenti cittadini
di soria, / con alte donne in un gentil drappello, / celebravano quivi in
: ognun proponga secondo il parer suo un gioco non più fatto; da poi si
della religione, e non ha avuto un momento di sospensione. pascoli, 797:
d'arte] e che avrebbe fatto un discorso polemico. -figur. tasso
5. compiere, conforme alle regole, un atto importante, di grande momento (
i-414: in casa sua fe'rizzare un altare, dove solennemente celebrata la messa,
. firenzuola, 138: ogni lunedì celebrare un officio per l'anima di tutti i
, a destarsi il pensiero di meditare un dritto ideale eterno che celebrassesi in una
i-72: udito celebrarsi in quel giorno un a titillo (elegante diminutivo di auto-da-fè
alla presenza dei soli parenti. -celebrare un contratto: condurlo a compimento usando le
il martedì che venne... un contratto appartatamente. = voce dotta,
mali italiani, fra cui quello d'un pensiero privo di facoltà critica, dogmatico,
: e non è mica vero quel che un per altro celebratissimo notomista, ma di
sì come con la sua fisica machinata sopra un disegno simile a quella di epicuro,
qual è quella di utrecht, da un fisico medico, affettò farsi celebre tra
stipulato, steso conforme alle norme legali (un contratto). boccaccio, 1-37
tuoi ribelli collegati. muratori, 7-v-47: un incredibil concorso di gente pia si faceva
e fiori e suoni e canti, un non so che di dolce e di solenne
grave; stesura conforme alle norme (di un atto legale); stipulazione (di
atto legale); stipulazione (di un patto); convocazione (di un'
convocazione (di un'assemblea, di un concilio). g. villani
pirandello, 7-171: ho letto in un giornale che una compagnia ha assicurato non
non so per quanto la mano d'un celebre violinista: è vero? palazzeschi
. in cui si celebra una gesta (un giorno determinato). caro,
. caro, 1-1181: fattosi didone un vaso porgere / d'oro grave e
, i-191: io non aveva mai vista un a di metallo, né alcuno di
celebrità? cassola, 2-302: figlio di un sarto, con le sole armi della
abbiano alcune celebrità capaci di guadagnare in un solo anno più denari di quanti 10
tutto il contesto. nievo, 16: un castello che chiudeva fra le sue mura
borgese, 1-391: era figlio di un massaro di montebello e fin quasi a quarant'
. zool. vermi intestinali che posseggono un celoma (o cavità del corpo).
unità nazionale ed impresse alla vita intellettuale un moto più celere. pascoli, 1347:
di nevosi fiori. bartolini, 15-28: un sole, celerissimo, squarciava le nuvole
e di libri, graffiandovisi le lettere con un ago, e con l'istessa celerità
sfiora la spalla / è la stessa che un tempo / sulla celesta rispondeva a gemiti
a gemiti / d'altri nidi, da un fólto ormai bruciato. =
l'uomo con ragione, non cittadino d'un qualche ristretto paese particolare, ma veramente
sacchetti, 155-49: io ci voglio mettere un orlo di vaio che io ho alla
e questo [manto] d'un velo, o vero d'un taffetà scuro
d'un velo, o vero d'un taffetà scuro cangiante. tassoni, 8-34
su l'armi e ne la sopraveste / un pardo d'oro e 'l campo avea
colorito. collodi, 224: calzò un paio di stivaletti a doppio suolo, e
del solito cappello si ficcò in testa un elegante berrettino di seta celeste. pascoli
il cielo, celeste pallido, d'un colore proprio infinito, e con tanto
noi ci volgiam coi principi celesti / d'un giro e d'un girare e d'
principi celesti / d'un giro e d'un girare e d'una sete, /
, ii-412: in questa ricostruzione di un mondo celeste accanto a una lirica di
petrarca, 90-x2: uno spirto celeste, un vivo sole / fu quel ch'i'
le costellazioni, la mia mente contraeva un non so che di celeste, ed il
ne la mente di chi l'ode un pensiero d'amore, lo quale io
reale / non si die tanto che vagli un danaio, / poi ch'egli il
sembravano allora forme celestiali che affioravano da un deserto mare. 3.
forma di bel cacio marzolino / ritratto un cuore. pascoli, 209: un'aria
camera con le pareti a stampino d'un celestino sbiadito, la mobilia vecchia. tozzi
tanno 1296. moneti, 125: in un silvestro ed in un pietro il cuore
125: in un silvestro ed in un pietro il cuore / de'suoi seguaci nuovi
v'arrossiste d'estollere al cacume celestino un tristo di quel calibro, un gaglioffo di
celestino un tristo di quel calibro, un gaglioffo di quella magnitudine, un mascalzone
, un gaglioffo di quella magnitudine, un mascalzone di quella smisuratezza! =
celestógnolo, agg. letter. di un colore celeste sbiadito; che volge al
], con le battute eguali d'un celèuma,... risonava in una
celia cominciando a bere, / dagliene un sorso, e dagliene il secondo, /
ombra di malizia, proprio col candore d'un bambino, rispose: « eh!
: al vedermi tremare dal freddo, un vecchio marinaro mi diede il suo cappotto
e femminini / messe in contumacia / in un borgo sègregato, / che per celia
falso sublime, al ridicolo altro che un passo, quelle forme si prestavano facilmente
: e con una celiacela, e con un brio / fra 'l conte, la
. / ed uno sganasciare, ed un gridìo / ch'empiea tutto il geografico
vallisneri, iii-322: s'io apro un cane vivo, e lego stretta l'arteria
che sentite l'odore della voce di un uomo: forse che la voce ha un
un uomo: forse che la voce ha un odore? b. croce, iii-23-38
e di vivo non rimane se non un certo impressionismo sensuale e un congiunto giocherellare
se non un certo impressionismo sensuale e un congiunto giocherellare e celiare e ironizzare.
dar loro credito dimenticando la virtù, è un ipocrita. fu. ugolini, 80
pasotti canzonando il signor giacomo puttini, un vecchio celibatario veneto che dimorava da trent'
: in germania anco li cattolici prepongono un casto matrimonio ad un celibato contaminato.
li cattolici prepongono un casto matrimonio ad un celibato contaminato. marino, i-114:
celibato, e perciò è vanità trovar un ovo se si cercasse con la lanterna di
, o per non aver mai trovato un cane che la volesse, come di-
: contare il numero de'celibi in un paese, non è, di per sé
, non è, di per sé, un dimostrare la corruzione né la purità de'
le vesti / eri, ed ora un celicola pareggi. = voce dotta
nelle siepi, fra le macerie; contiene un latice giallo-arancio, assai acre, utilizzato
per distruggere porri e verruche, e un alcaloide, la chelidonina, dalle proprietà
erba irondinaria): produce il gambo alto un gombito, e talora maggiore, sottile
celina, sf. chim. nome di un pigmento azzurro, più noto sotto il
e pelvici, praticata in ginecologia mediante un apparecchio ottico (celioscopio) introdotto nella
sacchetti, 198-82: disse che gli volea un po'parlare da sé e lui in
di fiaccarsi il collo, ovvero starsi un dì ed una mezza notte in qualche
fredda nel cor del verno, o sotto un monte di fieno quando arde il mondo
cella candido e sottile, / per un terso cristal varcando, il lume / ne'
. prati, i-129: e, dopo un anno da quel convito, / dormiva
al lavoro; stanza di ammalato in un luogo di cura. cavalca, 19-464
il regno, e, se non basta un regno, tutto il mondo in fasci
dovere starsene ritirato in una cella di un frate. forteguerri, 4-36: ma lasciam
cella, e... le diede un cenno oscuro d'una gran collera del
collera del principe. pellico, ii-21: un secolo fa, questo era un monastero
: un secolo fa, questo era un monastero: avrebbero mai le santi e
. nievo, 589: correvo come un pazzo pei lunghi corridoi, passavo da
. saba, 76: cucivi, un poco inferma, / nella tua cella.
li aveva... sistemati in un convento e lasciate madre e figlia con
di rigore: ove si rinchiudono per un dato periodo di tempo i detenuti più
le celle di sicurezza, ricavate dividendo un salone, buie, con le bocche di
ferri. cominciarono in celle lontane. un martellìo che sembrava una canzone -si sentiva
stanca mia cella. pavese, 8-122: un cristiano direbbe che... l'
marino, 6-189: nel pedal d'un elee ecco due favi / vede coverti
? parini, 120: il teatro è un alveare, i palchi le celle,
ai lati, riporre il carico con un altro lavoro preciso delle zampe in cui
e da chele f. iacopi da valechie un podere con casamenta e cella e capana
, 89: il maestro fece accendere un torchietto, e cominciò a cercare nella
al culto da pochi monaci distaccati da un monastero. -per estens.: piccola impresa
piccola impresa agraria benedettina, dipendente da un monastero. muratori, 7-v-264: si
.. in una cella abitar soleva un converso o un solo monaco, più
in una cella abitar soleva un converso o un solo monaco, più d'uno ne'
cella campanaria del campanile più alto, un vecchio marinaio a cui di buono
e bucherellata -ingommandoli e ricavandoli da sopra un calco. 14. acust. cella
acust. cella ultrasonora: recipiente dove un mezzo (in genere un liquido) è
recipiente dove un mezzo (in genere un liquido) è attraversato da onde elastiche
complesso strutturale delle super- fici portanti di un velivolo. d'annunzio, iv-2-912:
in serie con altri filtri eguali, costituisce un filtro del tipo a catena. -cella
complesso costituito dal recipiente che contiene un liquido dissociato elettroliticamente, e dagli elettrodi
1-137: e più delle antiche celluzze di un tempo, apprezzai i massicci muri del
: entrati nel cellaio di trofa accendemmo un moccoletto e ci cacciammo in fondo ai
dei quali il nostro enologo mi spillò un bicchiere di bianco rosato. manzini,
: entrati nel cellaio... accendemmo un moccoletto e ci cacciammo in fondo ai
cuore, e gli fornisce infine un mezzo onorato per vivere il giorno che uscirà
faentina, 29: essendo presentato un pesce piccoletto, comandò alla celleraia che 'l
era fatto bucato, ed era rimasto un buon fuoco di querciuoli, giovanni con
buon frate adunque che vicina / ad un grand'orto ell'era la celletta. c
loro le armi e furono condotti in un luoguccio umido, appartato, e ben
croce ed entrò nella sua celletta per un breve sonno fino alle due, ora di
con la lente la graffiatura d * un codice o scruta al microscopio l'in
. bot. scompartimento in cui è diviso un frutto. p. verri,
. verri, i-90: quattro mesi a un dipresso vi vogliono perché il fratto del
caccao giunga alla maturezza; e se un guscio non per anco maturo venga spaccato,
a cantina. moretti, 17-171: un macero ammorbante, un fontanile, una
moretti, 17-171: un macero ammorbante, un fontanile, una celletta, e finalmente
fontanile, una celletta, e finalmente un gruppetto di casipole coi pagliai e le
seco la portava. segneri, iv-511: un sacco di grano, un celliere de'
, iv-511: un sacco di grano, un celliere de'frutti, un cammin che
grano, un celliere de'frutti, un cammin che fumi, sono l'esca a
,... / come se a un tratto s'apra il celliere, /
di pomi. viani, 13-13: un acre odore di vinacce calpestate esala dai cellieri
. gavoni, 2-24: nel fresco celliere un servo ignudo / mi versò tanta ebbrezza
maddalena, a constatare come, dopo un rabbioso e rapido sconvolgimento, il formicaio
fogazzaro, 5-132: questo ufficio era un ignobile bugigattolo a pian terreno, con
. iscritti che appartengono sia a un luogo di boccardo, 1-658:
lungo il bordo levigato, il silenzio è un silenzio 3. vettura cellulare (anche sm
detenuti da uno stabilimento carcerario a un altro, o dallo 8.
2. ant. piccola cavità di un corpo, di un miquartiere di solito
. piccola cavità di un corpo, di un miquartiere di solito residenziale, circondata dastabilimento
sue ripiene utilità, in modo da costituire un elemento presso stolani salivano sui carrettoni
la posta il pensiero tuito da un recipiente che contiene una soluzione ricorre
cui viene utilizzata la fotoconduttimetodi polizieschi (un sistema di governo, unvità. -cellula fotoelettrica
ai briozoi ectomembrana semipermeabile, o da un vaso di procti e detti anche bactridi.
: nel pancreas, gli elepiente dove un mezzo, in genere un liquido,
elepiente dove un mezzo, in genere un liquido, menti cellulari degli isolotti di
composto di cellule, che si un tessuto infiammato presenta frammenti di usato
, non si desidera niente; è un fatto che non si può dividere con nessuno
e che non ha consolazione. forse un piccolo veleno è entrato nell'organismo;
nell'organismo; forse una cellula sta facendo un lavoro improbo. giche delle
prandi, più o meno di un organismo complesso; struttura costitutiva irregolari
cogli altri. giusti, (di un movimento, di un pensiero, ecc.
, (di un movimento, di un pensiero, ecc.). i-211:
cellulare: costituita da cellule (di un organismo animale o vegetale). -piante
d'una spugna, od al midollo d'un giunco. a. cocchi, 8-287
passo col tessuto cellulare, e tra un mese e mezzo spero di tornarmene costà
ha la cella come elemento costitutivo (un edificio carcerario). -carcere cellulare (anche
. cecchi, 6-266: sulla fronte portava un tettino in celluloide, come gli operatori
coprono [i filosofi] il mondo con un rimedio del celtico... tutto il
, spece per i soldati, c'è un reparto celtico, non è chim
famiglia male contagioso contratto originariamente da un commercio impuro con una donna prostituta.
, di colore bruno-grigiastro parti genitali un calore straordinario; si gonfiano i testiper
grande industria del nord sta sperimentando un nuovo indigena dell'indie, ed
specie di loto '. di un bel color vellutato cremisi. panzini, iv-124
chiamato anche * sostanza spongiosa è un ammasso combinazione di specchi piani che ha il
). ant. suonare o su un foglio di celluloide col bulino, onde ottea
mettere in comunicazionepercuotere il cembalo. nere un cliché, che serve per fondi e fregi
strumenti. visceri, è attraversato da un tubo digerente è attribuita una bivalenza tessutale,
408: i cembalisti pòssono tutti arrivare ad un con pareti proprie ed è più o
, con cembali e suoni si riducono in un luogo. pulci, nuto in
(1701-1744). sopra un carro d'ellera e di pampino / coverto
: se vuoi comprendere la celsitudine di con un cembol bee: quegli altri ridono. machiavelli
cattaneo, ii-2-179: la venuta di un esercito carta e il celone
del petrarca. un bambino di forse due anni, tristo come
stridere, l'avea posto al suon d'un cembalo ch'una di esse tasteggiava sulle
: cembalo antico... era un istrumento di rame diviso in due parti,
di rame diviso in due parti, d'un suono assai gagliardo, fatto in forma
clavicembalo. tesauro, xxiv-63: formino un vario e grato ritmo: come da'
. rajberti, 2-118: dovunque ci sia un cembalo, o anche solo un organetto
sia un cembalo, o anche solo un organetto da strada, il suo nome
: nell'ombra m'awiene di urtare un cembalo sconquassato che si lagna. saba
cembalo sonoro; / ed io in un canto udivo il dilettoso / angelico lavoro
e iniziando contro al barlume del cielo un dondolìo lento e grottesco, accompagnato dal
lento e grottesco, accompagnato dal suono di un cembalo che sua madre suonava dentro alla
. e'cominci ancora stasera a gustare un po'di sapor di questo amorazzo.
1-284: se una donna lo guarda un tratto, egli ne va col cembalo in
ci ha fatti semiseri da dare un colpo al cerchio e uno alla
buonarroti il giovane, 9-238: e far un salto, e dar ne'cemboloni,
cioè ritiramento; essa non è che un quarto di tondo cavo, che va da
quarto di tondo cavo, che va da un piccolo quadrato, o filetto, ritirandosi
al vivo di una colonna, di un muro o di una fascia. tommaseo [
sdrucciolo o cavetto che serve a pareggiare un corpo coll'altro: così il plinto della
cembra alla cornice del piedestallo, di un fabbricato, ecc. = dallo spagn
altri pini, riunite in fascetti, di un bel verde scuro, e coni
alte; ha semi la cui mandorla ha un gra devole sapore (e
di etimo incerto, forse da un termine prelatino. cementante (part
. sostanza atta alla cementazione (di un metallo, di una lega, dell'acciaio
cementassero anche una mia piccola felicità con un piccolo sole autunnale. 2.
, rinsaldare. russo, i-357: un padre, con eroismo degno di causa
libertà. rigutini-cappuccini, 34: secondo un uso scorretto e un parlar figurato molto
34: secondo un uso scorretto e un parlar figurato molto grossolano, oggi *
'ecc. carducci, i-801: un partito come il repubblicano, che tanto sangue
insinuarsi ne'minori interstizi, e comporre un ammasso più duro di uno scoglio.
pareva impietrito. deledda, iii-469: come un castello costruito da un architetto e da
iii-469: come un castello costruito da un architetto e da operai nani, [la
cementate con la semplice terra, su un poggio che si dà l'aria di
modificata nella parte superficiale per addizione di un elemento mediante diffusione. -cementazione dei pozzi
trivellazione dalla colonna di protezione, costituendo un riempimento impermeabile tra
-i). operaio che lavora in un cementificio. panzini, iv-124: 'cementista'
bianche allo stato ordinario, ed è un costituente della perlite sotto forma di lamelle
di calce, che con acqua fornisce un impasto plastico capace di legare gli elementi
contenenti argilla in quantità necessaria a fornire un buon cemento; o artificiali, allorché
il camion. tornavamo a torino con un carico di cemento. -impasto di materiali
milizia, ii-250: * cemento 'è un composto di calce di fresco estinta,
strutture moderne sorte rapidamente, gigantesche, un poco disumane). rigatini-cappuccini, 181
si impone *. questa espressione di un illustre architetto novecentista (1933) merita registrazione
questo ponte venne distrutto e sostituito da un piatto canalone, in cemento armato. bocchelli
armato. bocchelli, i-315: era un paese bello ed agiato, posto fra un
un paese bello ed agiato, posto fra un crocicchio di quattro grandi vie bianche e
di cemento, bianco e snello da un argine all'altro, che aveva sostituito
sostituito la barca. quasimodo, 4-40: un generale ha innalzato a eieusi / ima
scorge una minima parte di quello, come un sasso, un cemento affisso, un
di quello, come un sasso, un cemento affisso, un mezzo parete. manni
un sasso, un cemento affisso, un mezzo parete. manni, 1-206:
; dalla quale... passò un numero di sopra dugento persone, con portarsene
il solo cemento della società, imponga un freno alla forza e alle passioni.
chi [si diede] a fare un mistiero, e chi un altro, insino
] a fare un mistiero, e chi un altro, insino che la desiata cena
memoria / nel giorno istesso ogni anno in un convito / di quell'antica e memorabil
il più lesto di tutti fu d'un volo a parigi, dove più volte
a una minestra di lenti: e un largo pane di fromento stava nel mezzo
ad ogni pausa la cena -era insomma un convito d'amore. manzoni, pr
sa, e infastidito, e anche un po'inquieto del contegno strano di quegli
spini: / ella aveva nel becco un insetto: / la cena de * suoi
varchi, 23-102: si trovò in un convito a cena, avendo in una
, ch'a'suoi lieto propose / un duro prandio, una terribil cena.
. pavese, 34: la pianura è un gran scorrere d'acque tra l'erbe
. moravia, iv-130: non è un appuntamento ma una visita...
lavati a tutti i piedi, andò in un orto fuori della città ad orare con
egli stesso facendosi vittima salutare, diventò un agnello innocente ed immacolato, e tale
il viatico d'una fine, è anche un meraviglioso principio. l'osservanza della pasqua
: rise rinaldo, e disse: ho un po'scherzato / qui col padre per
i-173: in terzo loco ordinate ad un abile coco una scarsa, ma elegante cenetta
16-i-16: se per sorte avverrà, che un dì lo assaggi / dentro a'lombardi
era il cubicolo e il cenacolo / da un uscio che sta ritto per miracolo.
, 67: venne da cielo repentemente un suono grandissimo, sì come spirito forte
i-284: nel refettorio è, in un albero di croce, istorie di s.
istorie di s. lodovico, e un cenacolo di mano del medesimo. marino,
, artisti, pensatori, che perseguono un ideale comune, o accettano la direzione
di studio diventò come la sede di un cenacolo sempre più numeroso e scapigliato e
o di intimi che s'accordano ad un dato intento letterario od artistico, e spesso
aborto degli stami e dei carpelli di un fiore. = voce dotta, dal
. pascoli, 97: presso il rudere un pezzente / cena tra le due fontane
appena. pavese, 7-75: c'era un locale a pochi passi dal varietà.
donna / cenato fuora, e preso un po'di monna. 2.
(152): egli ed ella cenarono un poco di carne salata, che da
ser giovanni, i-20: e quivi cenarono un grosso e grasso cappone. machiavelli,
ospite cenciata, sf. colpo dato con un cencio, rapida disse, « coroniam
. cenerem do pulitura di un oggetto fatta. con un cencio. -per
pulitura di un oggetto fatta. con un cencio. -per mani / alle
. salvini, 41-164: è un sissizio, un fidizio, o vogliam dire
salvini, 41-164: è un sissizio, un fidizio, o vogliam dire in lingua
alla fine della cena cenata sul serio, un bocchino accomodato con un vocino accomodatissimo mi
sul serio, un bocchino accomodato con un vocino accomodatissimo mi dice, come se
burchiello, n 7: io sono in un palazzo sgangherato, / ond'entra il
. sulle spalle di ognuno c'era legato un fagotto il cui peso li accollava come
1-119: chi vuole a sua posta un grosso, / chiami spesso i cenciaiuoli.
804: se domani venisse... un cenciaiuolo, a domandarti per compassione di
497: [quel professore] è un commentario perpetuo, una bottega di cenciaiolo
in ciabatte. bocchelli, 11-338: un rigattiere cenciaiuolo... ogni giorno
... ogni giorno rientrava con un sacco della sua merce, e mai
male bestie e noiose... a un viaggiatore scappa la pazienza e tira una
... traeva di sotto il letto un facchino più sporco, che non è
facchino più sporco, che non è un monte di cenci. sassetti, 273:
, che veste così appunto; solamente un cencio imbroglia le vergogne davanti. carletti
, 19: nascondendo solo, con un poco di panno di bambagio o vero con
poco di panno di bambagio o vero con un poco di cuoio o altra pelle o
tommaseo, i-285: strana sorte d'un foglio. ordito su un telaio di lombardia
sorte d'un foglio. ordito su un telaio di lombardia, merce in un
un telaio di lombardia, merce in un fondaco del piemonte, vestito indosso a un
un fondaco del piemonte, vestito indosso a un viaggiatore di napoli, cencio in un
un viaggiatore di napoli, cencio in un albergo di romagna, foglio in una
, ma prima d'aprirlo dovevo strofinarlo con un cencio tutt'intomo, sul taglio,
poi sbatterlo per bene: ne usciva un polverone. 2. brandello di veste
invece della ninfa mi trovai a fronte un viso burbero, affumicato, uno schifoso ciclope
ciascheduno di noi, se ben fosse un vestito di cenci e che non avesse un
un vestito di cenci e che non avesse un cantuccio di pan duro da rodere,
. l'avvolse in fretta, insieme a un fagotto d'altri cenci, e la
sei o sette mendicanti meriggiavano ammucchiati in un angolo: le loro carni rossastre, maculate
l'altra cavò fuori di tra i cenci un sacchetto sudicio che le pendeva dalla cintola
sotto la veste, e ne trasse un tozzo di pane. e. cecchi,
nelle repressioni. palazzeschi, 3-244: un pezzo d'accidente grosso e rozzo, si
animali e a cose). -cadere come un cencio, come un sacco, un
. -cadere come un cencio, come un sacco, un mucchio di cenci: afflosciarsi
un cencio, come un sacco, un mucchio di cenci: afflosciarsi. -
cenci: afflosciarsi. - bianco come un cencio, come un cencio lavato:
- bianco come un cencio, come un cencio lavato: pallidissimo. -ridursi come
cencio lavato: pallidissimo. -ridursi come un cencio: in uno stato assai grave
» balbettò il povero sorpreso, con un volto fatto in un istante bianco e
povero sorpreso, con un volto fatto in un istante bianco e floscio, come un
un istante bianco e floscio, come un cencio che esca dal bucato. imbriani,
1-275: la radegonda, bianca come un cencio lavato, ma, sempre,
del letto, pallida e disfatta come un cencio messo al bucato, che pareva
. d'annunzio, iv-2-1147: sopra un palco recinto di corde un bianco e
iv-2-1147: sopra un palco recinto di corde un bianco e un negro combattevano assistiti dall'
palco recinto di corde un bianco e un negro combattevano assistiti dall'arbitro. ma non
assistiti dall'arbitro. ma non era un combattimento, era una carneficina disgustosa.
disgustosa. il bianco, già ridotto un cencio sanguinante, aveva le labbra lacere
fatto, disgraziato? sei li che sembri un cencio ». « un cencio sono
che sembri un cencio ». « un cencio sono, sì. prendete ».
mi sacrifico per lui là che è ridotto un cencio su un bastone di granata.
là che è ridotto un cencio su un bastone di granata. tozzi, i-310:
, i-310: si fece bianca come un cencio lavato, aprendo la busta. de
mio cuore amaro, / così stanco, un cencio / è come un astro raro
stanco, un cencio / è come un astro raro, / che brilli alto /
biancheria ormai inservibili. -trattare qualcuno come un cencio: assai male, senza la
senza la minima considerazione. - nemmeno un cencio di qualcosa: assenza, privazione
o terre al sole, / all'un mill'anni par che l'altro moia.
(219): teneva con una mano un cencio di fazzoletto su'capelli arruffati e
giusti, i-207: non troverò più un cencio di donna galante che accetti un
più un cencio di donna galante che accetti un invito a ballare. carducci, i-621
tra 'l vostro lavoro, senza né anche un cencio di citazione pur ne'luoghi meno
in vista. imbriani, 2-50: non un piatto di più a tavola, non
piatto di più a tavola, non un domestico in anticamera, non un cencio
non un domestico in anticamera, non un cencio di maggior pregio. verga, i-325
monfalcone, con la polvere d'un bianco calcare dove stava come un
polvere d'un bianco calcare dove stava come un fardello di cenci il soldato rametta
donare una fetta di pane o un misero quattrino, o l'aver
andate innanzi, e siate sicuro che un giorno usciremo tutti de'cenci. panzini,
proprie disgrazie. verga, ii-105: un ometto sparuto... il quale portava
sparuto... il quale portava un cappelluccio a cencio sull'orecchio. cicognani,
2-39: l'ometto à in testa un cappello nero di cencio con la tesa
-cencio rosso: la bandiera rossa strappare un cencin di nobiltà, / di ficcarmi al
non avevo alzato la mano a salutare un cencio nero. -cencio molle:
ciuolo, mentovato già con tanto applauso da un nostro dignissimo ardconsolo di felice ricordazione.
questa forse -quando non era che un involtino da deporre sulle ginocchia, da
cencini, i fili di refe volavano in un turbine senza riuscire mai a raccogliersi.
di strappi e di toppe (un abito). lacopone [crusca
chi sta dinanzi a dio, come un mendico cencioso, lurido. giordani, ii-82
sp., 7 (109): un mendico, né rifinito né cencioso come
come i suoi pari, e con un non so che d'oscuro e di
ancora? » domandò la longa a un mucchio di monelli cenciosi, messi a
carrozze se da qualcuna di esse cadeva un soldino nella polvere dello stradale. d'annunzio
. levi, 1-60: il campanaro, un ragazzone sui diciott'anni, cencioso e
diciott'anni, cencioso e scalzo, con un ipocrita sorriso ladresco, seguiva, nel
linea d'aria, e ci sarebbe voluto un cannocchiale per vedere animarsi di un cencioso
voluto un cannocchiale per vedere animarsi di un cencioso e pittoresco viavai la fuliggine di
cicognani, 3-97: precipitava affondando in un cenciume che aveva il puzzo della carne
chiama cenerò, che è grande quanto un granello di miglio. = voce
zendado. masuccio, 112: un finissimo carbuncolo... la grandezza
, 1-38 (104): fattomi ivi un fornelletto a vento di mattoni, ed
, ed acconcio inel fondo di detto fornello un ceneràcciolo grandotto a guisa di un piattello
fornello un ceneràcciolo grandotto a guisa di un piattello, gittando l'oro di sopra
terra che secca si cavi / d'un color fora col suo vestimento. crescenzi volgar
cenere di felce. leonardo, 1-214: un poco di foco, che in un
un poco di foco, che in un piccolo carbone in fra la tiepida cenere,
essere annaffiate. quando sono ingrossate a un certo segno, le concimano alle barbe con
brage, n'ebbe dopo molto soffiare un filo di vampa azzurrognola. d'annunzio
notte per qualche visita, si prendeva un tizzo dal focolare, e agitandolo in
santini e ritratti / di ragazzi infilati un po'alla svelta / nella cornice, una
che restano dopo la completa combustione di un prodotto organico. -cenere azzurra: azzurrite
: dietro a questo [ronzio], un come spezzarsi delle viscere della montagna,
di verno immondo / è il cenere d'un mondo / che forse un giorno fu
cenere d'un mondo / che forse un giorno fu. d'annunzio, ii-368:
simili a una processione di monaci per un cammino di ceneri. venezia in fondo
venezia in fondo fumigava come i resti di un vasto saccheggio. -figur.
il dì di cenere, che vi è un gran perdono. bruno, 3-9:
de le ceneri?... è un convito fatto dopo il tramontar del sole
. e. cecchi, 1-169: un gong rintocca come la campana delle- ceneri sul
cener del cui corpo ella tenea in un vaso. petrarca, 320-14: or
boccaccio, 14-44: ella è quasi un generai sepolcro di santissimi corpi, e
nella pergola si fermò; dove stando un dì, a caso, andandosi a
, et in esse anella era legato un nicchiolino in ciascuno. tansillo, 14
a far imprese più degne; e ad un tempo i lauri de'poeti con quegli
rammentarli tutti? foscolo, 1-167: un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
della sua giovinezza non gli restava che un pugno di cenere. sbarbaro, 1-260:
pallido, smorto (il colore di un volto); biondo assai chiaro (la
, 49: galatida si trova entro in un fiume, / che nilo sì l'
suo cavalluccio magro sfinito color della cenere come un asinelio, somigliava più un beccamorti che
cenere come un asinelio, somigliava più un beccamorti che un medico. d'annunzio
asinelio, somigliava più un beccamorti che un medico. d'annunzio, iv-1-142:
alberi dalle fronde di cenere, d'un verde spento. 9. agg.
. pea, 5-198: pallida di un colore un po'cenere, come sono
pea, 5-198: pallida di un colore un po'cenere, come sono qualche volta
, 3-184: aveva dei capelli di un biondo cenere. 10. locuz
falsa quiete che precede lo scoppio di un uragano, quindi una passione, un
un uragano, quindi una passione, un desiderio, un pericolo (di sommovimenti
quindi una passione, un desiderio, un pericolo (di sommovimenti politici o sociali
: e fomentando, sotto la cenere d'un apparente rispetto, le scintille d'un
un apparente rispetto, le scintille d'un odio implacabilissimo, risoluta- mente volevano la
riposava sopra una cenere fallace, che copriva un incendio devastatore. palazzeschi, 3-136:
, ludibrio di quegli stessi fanciulli, che un momento prima applaudivano al suo passeggierò
sorelle, che si tira modesta da un lato, e sfugge al colpo d'occhio
: da seta, i quali prendono allora un colore cenerino. badare a tutte le
. non castagno, nero neppure, piuttosto un miscuglio di molte maniere di sudiciumi;
. fanzini, ii-341: viene fuori un signore che era trasparente come la cera
tommaseo, i-277: le nubi o d'un ranciato allegro 0 d'un bianchiccio mondo
o d'un ranciato allegro 0 d'un bianchiccio mondo o d'un cenerino vivo.
0 d'un bianchiccio mondo o d'un cenerino vivo. carducci, i-941:
da mezzo il cielo fuori del zodiaco un vapore grande infocato sfavillante, il quale
di levante in ponente, lasciandosi dietro un vapore cenerognolo traendo allo stagneo, steso per
le acque] interamente coperte come d'un panno di color cenerognolo. c.
, 86: [portava] panciotto d'un sol colore verdone o cenerognolo non lungo
cenerognola, e la valle era tutta un mare di nebbia. oriani, x-21-226:
bucato, e sul quale, distesovi un suolo di cenere, si versa di
riferimento a una funzione o a un organo somatico. = dal fr.
che consente agli alpinisti, ai rocciatori un passaggio trasversale sul fianco del monte.
3. in cennamella: con un suono simile a quello della cennamella.
convito; / poi cenna, / d'un tratto, ad un piccolo dito,
, / d'un tratto, ad un piccolo dito, / là, nero tuttor
, ch'avrei giurato / difendermi d'un uom coverto d'arme, / con parole
ho io talor udito tra dui innamorati un lungo e libero ragionamento d'amore.
che ci arebbe fatto piacere a darnele un buon carpiccio. tasso, 6-iv-2-24:
buon carpiccio. tasso, 6-iv-2-24: un breve cenno appena, un batter d'
, 6-iv-2-24: un breve cenno appena, un batter d'occhi, / un lampo
, un batter d'occhi, / un lampo ch'anzi il tuon trascorre e fugge
: il cenno è una metafora significante un concetto per mezzo di qualche atto corporale
appena ebbi campo a riconoscerlo, a vedere un suo cenno di saluto. nievo,
: lentamente uscì, salutando angiolina con un breve cenno del capo. d'annunzio,
conoscevano così a fondo, che bastava un lieve cenno, uno sguardo, una parola
2. comando o invito fatto con un semplice segno. dante, inf
donna dietro a lor mi pinse / con un sol cenno su per quella scala,
): compose con lui che, quando un certo cenno facesse, egli venisse e
col guardo ogni confine; / fe'poscia un cenno colla destra: e innante /
e poi col dito stesso gli fece un cenno, per invitarlo a entrar con
per invitarlo a entrar con lui in un andito buio. nievo, 9: più
717: banduccio di buonconte / con un cenno di comando / frenò l'ire
, 4-149: peperito aveva chiamato con un cenno il canonico lupi, e s'erano
/ [i combattenti] siano a un cenno preparati avanti / al suo signor
suoi, nel centro de le borasche d'un mare d'avversità, ha fatto trionfar
in balia de'superiori, né altro che un lor cenno bisognarli a far che si
plebe tua straniere valli / ari a un suo cenno. pascoli, 549
, 549: jèn, a un suo cenno, menò fuor del muro /
muro / la cavalla, aspettando ad un altro uscio. e. cecchi, 6-401
del maestro. montale, 46: attendo un cenno, se è prossima / l'
le punte de'piedi? -per simigliare un gigante. -cotesto è un qualche cenno,
-per simigliare un gigante. -cotesto è un qualche cenno, che mi tradisce.
buona fede, a quelli da cui un cenno di simpatia è tutto ch'io ambisca
sì civili, / fecero al viver bene un picciol cenno / verso di te.
d'ambra, xxv-2-317: al savio un sol cenno è bastevole. g. m
non ne far pur, vedi, un cenno / con persona. marino, i-60
si distenda, ha voluto quasi per un cenno fabricarne questo picciolo poemetto. lancellotti,
, xxiv-309: potrò io dar qui un cenno di quanto sia stato sempre bramoso
grandissimo onore, ma da passarsi tutte in un cenno, concorsero a solennizzar quelle nozze
ne dà, non è probabilmente altro che un lume preso dal nostro meliini. goldoni
niente? -vi parlerò questa sera. -datemi un cenno di qualche cosa. -questo non
i sette colli e di là mi aspettava un qualcea cenno del tuo nuovo soggiorno.
nella sua cella, e, con un contegno di mistero, di disgusto e
disgusto e di compassione, le diede un cenno oscuro d'una gran collera del
gran collera del principe, e d'un fallo ch'ella doveva aver commesso.
santo agostino assimiglia lo cuore paziente a un bussolo d'unguento odorifero; e '
; e 'l cuore impaziente ad un vasetto fetente di ceno, cioè di
(plur. -chi). capo di un cenobio, abate. -per estens
. e scherz.: capo di un cenacolo artistico e letterario. d'annunzio
, e il suo instituto fu ad un tempo un culto, una repubblica,
il suo instituto fu ad un tempo un culto, una repubblica, un cenobio
tempo un culto, una repubblica, un cenobio, un liceo, una scuola e
, una repubblica, un cenobio, un liceo, una scuola e un'accademia.
serra, ii-340: c'è sempre un principio e sentor vago di vanità,
di vanità, in quell'aspirazione a un cenobio di spiriti signorili e superiori,
morte del beato nostro padre benedetto, tenne un venerabile cenobita (il cui nome e
202: ci si può illudere di essere un robinson e un cenobita buddista, ma
si può illudere di essere un robinson e un cenobita buddista, ma non si può
loro stato, perché il primo avea un tuono di serietà dogmatica e di gravità
5-483: siede il convento sulla sommità d'un monte, ha all'intorno folta foresta
. di organismo, o parte di un organismo o di un'organizzazione biologica,
parecchi nuclei, derivanti dalla divisione di un nucleo iniziale, o dalla fusione
formazioni sono rappre sentate da un calcare bianco e polverulento. =
la città vuota sognava immensa come un deserto. e i cit
si presenta sotto la forma di un minerale rombico di colore giallo-bruno.
nella seconda cappelletta... è un grandioso cenotàfio di marmo, sollevato da
. sorge il cenotàfio del milite: un sobrio parallelepipedo di marmo. -per simil
, 5-94: lui era venuto a cercare un ferro per suo padre e mi
proposta; e diverrebbe così la seccatura un fondo censibile d'onorato lucro per gli
rilevazione simultanea, la consistenza numerica in un dato momento di un fenomeno collettivo (
consistenza numerica in un dato momento di un fenomeno collettivo (popolazione, abitazioni,
poveri. cattaneo, ii-2-192: si stabilì un nuovo censimento che mirava a collocare l'
mai tentato, per quanto io so, un censimento di quello che resta o che
usciere, soleva dire di lui: è un censimento. = deriv. da
2. soggetto a imposte (un fondo). de luca, 1-4-1-184
: ogni povera famiglia, che possedesse un tugurio censito ad una dozzina di scudi,
una lira, doveva ricevere dal governo un documento portante la rendita annua di meno
portante la rendita annua di meno che un soldo. 3. assegnato con
: che, nel medioevo, pagavano un censo al loro signore. v.
dà un'assai agevol via per avere un censo esatto dell'imperio. p. verri
piccoli corpicciuoli così distinti doveva tremare sotto un governo dispotico. colletta, i-246
si chiamò il 'lustro ', da un sacrifizio di purificazione che succedeva all'operazione
e giustissimi. papini, 20-285: ma un giorno anche cristo fu costretto a guardare
che fui per me stesso abil d'un soldo / (dappocaggine o fato)
ha velato la ragione: qui, è un incrociarsi di telefonate che partecipano l'allarme
chiesa e anche da uno stato a un altro stato. -per estens.:
investitura di napoli con censo solo d'un cavai bianco, il iuspatronato delle ventiquattro
mediante il quale una persona, sborsando un capitale in denaro, acquista una rendita
acquista una rendita assicurata con ipoteca su un fondo determinato. -censo consegnativo o bollare
annua in denaro 0 in derrate su un bene immobile altrui in corrispettivo di un
un bene immobile altrui in corrispettivo di un capitale versato al debitore della rendita.
: somma annua pagata al proprietario di un fondo o di un fabbricato per goderne
pagata al proprietario di un fondo o di un fabbricato per goderne fuso. -censo riservativo
nel trasferire ad altri la proprietà di un immobile, si riserva un'annua pensione
. lippi, 4-71: questo è un censo [il benefizio], il quale
c. gozzi, 4-20: e usava un altro piacevol veleno, / che per
, detto anco rendita costituita, è un contratto per cui una persona, sborsando
contratto per cui una persona, sborsando un capitale in denaro, acquista un'annua
rendita assicurata con ipoteca speciale su di un fondo certo e determinato... il
contratto mercé di cui taluno, dando un corrispettivo, costituisce per sé o per altri
cumulativo o successivo, un'annualità per un tempo determinato. verga, 3-48:
ei sapeva che sulla casa c'era un censo di cinque tari all'anno. allora
imposte che, secondo le leggi elettorali, un tempo era necessaria per diventare elettore o
. settembrini, 1-189: fu pubblicato un programma politico che brevemente manifestava i desideri