-con riferimento a una nazione. un grande insalatone e un po'di vino.
a una nazione. un grande insalatone e un po'di vino. c. carrà
corda. 3. straziato da un predatore. m. ausenda [«
. 4. figur. sprecato (un bene materiale o spirituale, la salute
. stia quassù parecchio tempo. infatti sta un po'sciupatino, povero figliuolo, stia
, /... / ci fé un dono sì grande e sì giovevole,
eterno. giusti, ii-458: tu sei un vero ortopedico tra la ciurma innumerabile di
le genti. -rovinare una faccenda, un affare. cartaio, xxi-ii-985: -
linati, xii-7: ho così bisogno di un po'di pace dopo tanto sciupinarmi per
sempre le accompagna, ci fecero dentro un tal vóto che la penuria si fece subito
sentimentale. ritmo nenciale, 1-138: un tempo tu mi desti affanni e pene
uno sciupìo, sm. spreco di un bene, anche, con uso scherz
ogni sera avrebbe seguitato ascrivere, ma in un taccuino, perché la mamma le aveva
mamma le aveva fatto notare ch'era un inutile sciupio di carta da lettere e
perché dovevo andare a seccarlo io con un colloquio inutile? sciupìo di tempo e di
, 3-168: volendo / il villan fare un convito, / di capponi uno stupendo
realismo. 3. deterioramento di un oggetto. castelnuovo, 75: 1
sciupo, sm. deterioramento di un capo di vestiario. mamiani, ii-13
. nievo, 9-7: « compri un delitto e a spiccioli / paghi unosciupo d'
roditori parole. imbriani, 4-280: un esame coscienzioso di qualsipiù noti come scoiattoliformi
l'astio di chi si rivolge a un branco d'inetti e di sciuponi.
. cantoni, 145: gustavo obbedì un po'ai consigli del suoamministratore milanese, un
un po'ai consigli del suoamministratore milanese, un po'sciolse le briglie alle sue naturali
stesso tona sposò asua volta il figlio di un altro produttore di vino, più giovane
: ci affacciamo a una casetta dove è un forno in funzione, riscaldato con le
vello puòstar sicuro che sarà preferito sempre ad un leone di cuor magnanimo, ancorché sgiubato
, poeta sgiudiziato / andrei bel bello un poco bestemmiando. baldini, i-52:
con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da giudizio (v.)
pia! 2. disporre secondo un diverso ordine i vocaboli di un testo
secondo un diverso ordine i vocaboli di un testo. martello, 6-i-299: altro
note e sgiungerle / crea sovente all'orecchio un suon sìvario / che tutte inferma al suo
3. rifl. sciogliersi da un abbraccio. -anche con uso recipr.
si teneva aggrappato all'indio yazalde in un intrico di ossa mulinanti. ormai gli
era impossibile sgiungersi, apparivano rappresi in un unico sudore, in identico terrore di qualche
bandello, ii-1000: so, dice un altro, come da sé il core /
, / non con mirabil gemme ornare un dio; / sì ben con lite
. separazione fra territori diversi formata da un ostacolo naturale. folengo, i-i7:
, intr. disus. venire meno a un giuramento. mazzini, 39-266: brulicava
55-169: volete l'unità d'italia sotto un solo monarca, o volete sette prìncipi
sgiustare, tr. ant. compromettere un accordo diplomatico, un trattato di pace
ant. compromettere un accordo diplomatico, un trattato di pace. gualdo priorato,
lamine forate incluso umore, / avvolto ha un fil: da questo un peso pende
avvolto ha un fil: da questo un peso pende, / che da'pori a
sogno sgloriata, mortificata. riguardò con un senso di nausea profonda quel ciarpame rotolante
. bechi, 1-47: allora era un ragazzone innocuo, compagnone un po sgloriato
: allora era un ragazzone innocuo, compagnone un po sgloriato, un po'corto di
innocuo, compagnone un po sgloriato, un po'corto di abiti e di cervello.
in cagna, 1-7: di fronte aveva un giovanone grasso, panciuto, che sgnuccava
, con valore intens., e da un così povera materia, i tuoi periodi
.). sembrano i fumacchi di un vulcano stanco destinati a sgnudanato, agg.
a lupis, 530: una sgobbaide e un tamburro a le spalle, sgnaccar pidocchi
a le spalle, sgnaccar pidocchi come un pascià, viene lui, mi fa un
un pascià, viene lui, mi fa un per sonare la vicina marciata. sacco
, con valore intens., e da un fai tutti fritti e fessi.
.). 2. dare un bacio con forza e trasporto. sgobbaménto
ste da un'attività o da un lavoro particolarmente ca sopra un bel
da un lavoro particolarmente ca sopra un bel bacione. duro e impegnativo
. bacchetti, 18-i-27: « un marito ti ci vuole »; dàlli oggi
gior « ti ci vuole un marito »; dàlli domani, sarò stata
, schiaffarlo in lavoratori, finisco per diventare un dormiglioso fannulloprigione (ed è uso del
al posto, impegna assiduamente nello svolgimento di un non fare il buffone », /
tenente. assiduamente nel compimento di un lavoro, nello = voce di
faticare. dini comodità di sgnaffare l'un l'altro colla via dell'arbifanfani,
, con valore intens., e da un mille valentuomini ci hanno sgobbato, e nulla
: chi più gode fiducia, sia pure un segreta- raccia s'è gelata la
, 13-112: sono arrivati i un cane che vuol diventare dottore. l'affare
ai -per simil. che emette un verso acuto e lamenpescatori di sciabica.
lamenpescatori di sciabica. toso (un animale). -impers. c.
prima, piglia una miagolare (un gatto). frenesia, c'
fermare. -per simil. emettere un verso acuto e lamentoso (un animale
emettere un verso acuto e lamentoso (un animale). 2. stare in
. 3. tr. portare sulle spalle un carico particolar -fischiare, sibilare
montale, 21-60: il vento come un gatto colossale sgnaui. neri, 11-68
indebolir l'ingegno, / per circondar d'un gola (un gatto). po'
/ per circondar d'un gola (un gatto). po'd'allor le chiome
, imperciocché dalla 5. sopportare un rimprovero, una riprensione. panca o
in faldella, i-5-172]: natura con un pugno pascoli, 204: che frufrù
cantò. va, ora d'un gufo, ora d'un gatto / un
, ora d'un gufo, ora d'un gatto / un sordo sgnaulio su =
un gufo, ora d'un gatto / un sordo sgnaulio su = comp. dal
, con valore intens., e da un bito spento. denom.
. sforzo intenso e gravoso; applicada un animale. zione assidua e costante richiesta da
savi, 1-100: hanno le civette un canto che è loro parpratica o intellettuale
cie di sordo sgnaulio, altre un gemito flebile e prolungato. cartelle
annidarsi. papini, ii-527: un maligno giudice spirituale potrebbe = deriv
region. sare per scienza ciò ch'è un miscuglio di sgobbatura asiciondolare il capo.
fuori qualcosa dal gozzo, rigurgitarlo (un animale). pagliaresi, xliii-84:
gobbio, / ch'è grossa come un uovo di grande oca / e vale un
un uovo di grande oca / e vale un gran tesoro, e non la sgobbio
di separazione o allontanamento, e da un denom. da gobbio per gubbio (v
assidua e costante necessaria al compimento di un lavoro o allo svolgimento di un'attività
sgobbata. baldini, 9-18: era un esame di coscienza letterario o un tentativo
: era un esame di coscienza letterario o un tentativo rapace di ricapitolazione del passato o
tentativo rapace di ricapitolazione del passato o un programma d'eroiche sgobbonate per l'avvenire
svolge un'attività o si dedica a un lavoro pratico o intellettuale in modo molto
ii-71: fornito di gran memoria ed essendo un gran sgobbone, era salito al grado
. de amicis, i-846: era un tipo amenissimo, mingherlino, con un viso
era un tipo amenissimo, mingherlino, con un viso di vecchio notaio, figliuolo d'
gruppetto dei 'capo-classe', riconoscibile a un miglio distante: intelligenti ma anche sgobboni
ottusa e pedantesca meticolosità nello svolgimento di un lavoro o di un'attività.
sotto forma di gocce, sgocciolare (un liquido).
, vivo restauro. -emettere lentamente un liauido organico. govoni, 225:
le capanne del re erano cinte da un forte steccato, e tre per parte
essendo discosceso ed appizzuto, pare apunto un naso, ma ilvostro non par, anzi
il peso delle castagne, fuso e bollito un momento con egual quantità d'acqua,
e i moderni? » chiesi sgocciolandogli un ultimo fondo di chianti. -vuotare
ultimo fondo di chianti. -vuotare un recipiente bevendone interamente il contenuto.
piena a metà. -svuotare completamente un recipiente del liquido in esso contenuto.
tronche sgocciolò parole. -emettere un suono strascicato; far fluire con lentezza
-sgocciolare l'utiello: portare a compimento un rapporto sessuale. p. fortini
. caduto o versato a gocce (un liquido). nievo, 1-397
diligenza. 2. lasciar cadere un liquido a goccia a goccia. montale
bassa- no, non si vede che un ammasso ed un intricamento di macule indistinte
, non si vede che un ammasso ed un intricamento di macule indistinte e confuse insieme
e confuse insieme, che paiono sgocciategiù da un sudicio pennello. sgoccigliante, agg
: una lagrima gli sgocciola lenta da un occhio. deledda, ii-174: sulle
sulle brage gorgogliava la caffettiera, e da un pezzodi carne di pecora, infilato in uno
sostant. allegri, 172: così un infame sgocciola boccali / vi tien sotto
. figur. recitazione lenta e prolissa di un testo teatrale. savinio, 22-38
savinio, 22-38: dalla sala in penombra un tintinnio metallico accompagnava lo sgocciolamento del testo
sgocciolamento del testo ver- ghiano: in un comune gesto di profilassi, gli spettatori
ubriacone (con riferimento scherz. a un sacrestano). - anche sostant.
a goccia, sotto forma di gocce (un liquido). arti e
primo scopo, concreto, era quello dibere un whisky; l'altro scopo: squagliare,
o defluire sotto forma di gocce (un liquido, un umore); stillare
sotto forma di gocce (un liquido, un umore); stillare, sgorgare debolmente
: rigagnolo fantoccio, / nato da un po'di pioggia, ch'è venuta /
e il sole tornava a battere come sopra un gran campo di fiori, mentre da
ancora. 2. lasciar colare un liquido a gocce. verga, 7-543
-vuotarsi a goccia a goccia dei residui di un liquido (un recipiente).
goccia dei residui di un liquido (un recipiente). mezzanotte, 120:
rami di scale. -far stillare un umore (una pianta). soderini
tr. colare, versare, far defluire un liquido a goccia a goccia, poco
una testa di cavolo bianco, cotto un quinto, sgocciolate e spremete via l'acqua
savinio, 137: stagna nell'aria un odore untuoso ai cera sgocciolata in lacrime
, rappreso. ojetti, ul-i$ \ un vagone di prima ripulito che par nuovo
ripulito che par nuovo se non fosse un copale, sul legno, tanto spesso e
altro materiale applicato ai serramenti esterni di un edificio per impedire che l'acqua si
4. recipiente nel quale viene raccolto un. liquido caduto sotto forma di gocce
. locale in cui, nel corso di un processo di mummificazione, i cadaveri sono
aria asciutta della stanza chiusa, per un anno; finché tutti gli umori,
sgocciolatura, sf. caduta o fuoriuscita di un liquido sotto forma di gocce. -in
: il marito dà uno strillo e un balzo perché, così cozzato nel braccio
: si ridusse [lo zampillo] a un filo, che non descriveva nemmeno più
filo, che non descriveva nemmeno più un arco: poi a una sgocciolatura.
o macchia lasciata dalle gocce cadute su un tessuto o su una superficie. fucini
legno del tavolo. -residuo di un liquido o di una bevanda rimasto sul
di una bevanda rimasto sul fondo di un recipiente. andrea da barberino, iii-7
far sgocciolare l'acqua discosto dal muro di un edificio; grondaia, gocciolatoio.
le sgocciolature, non ardiva lamentarsi di un cotale scialacquo. 6. corso
6. corso, svolgimento di un evento. giov. cavalcanti, 392
la terra non restò per poco / che un luminoso sgocciolio sonoro. d'annunzio,
la porta, sandro udiva lo sgocciolio di un rubinetto nel bagno. cassola, 4-190
nel bagno. cassola, 4-190: a un tratto fu investita da uno sgocciolio.
al plur.). residuo di un liquido o di una bevanda rimasto sul fondo
di una bevanda rimasto sul fondo di un recipiente. collodi, 296:
il professore si era spicciato già da un pezzo del suo pranzo, e stava lì
. 2. fase conclusiva di un periodo di tempo, dell'esistenza,
di tempo, dell'esistenza, di un avvenimento storico. faldella, 1-153:
: dei carrettieri, aggruppati intorno a un tavolone verde, giocavano a morra in quegli
-periodo finale di un'esperienza o di un movimento artistico e letterario. carducci
, è, come le altre arti, un complicato e fallace tentativo agli sgoccioli.
me. 4. piccolo frammento di un pensiero. de amicis, xiii-36:
poco, in modo molto dilazionato (un pagamento). carducci, iii-14-77:
carducci, iii-14-77: il poeta, interponendo un suo cugino a raggiustare le partite co
agli sgoccioli: volgere al termine (un periodo di tempo, un'esperienza,
l'argomento era agli sgoccioli, alzò un pochino il velo e il re potè
. -essere nell'imminenza del verificarsi di un determinato avvenimento. castelnuovo, 1-165
[mio cognato] è venuto per provarsi un completo di flanella. più mellifluo del
l'ultimo sgocciolo: svuotare compieta- mente un recipiente dai residui di liquido in esso
di separazione o allontanamento, e da un denom. da gogio 'gozzo'.
anche, cantare a lungo e con un tono di voce particolarmente alto e sforzato
/ sgolate e strette / comodo che un verso si capisca. giusti, 4-i-299:
proprio / rombre, le nuvole / d'un 6. zootecn. che ha
« bestie! s'è (un bovino). una perniciosa!
, 14-236: « per levargli di tasca un soldo ci voglion letenaglie e lui lì »
, accennando il cieco « deve sgolarsi un quarto d'ora con lamentazioni chespaccherebbero il cuore
con tutto il suo sgolarsi di cristallo / un usignolo? montale, 15-695: sul
? montale, 15-695: sul tetto un usignolo si sgolava / ma nonebbe successo.
nonebbe successo. la capria, 1-16: un gallo ritardatario. si sgola dalla collina
comoda. -per simil. emettere un suono forte e prolungato. brancati,
avete ancora voi gli stessi onori, / un povero poeta teatrale / camperà d'aria
che sgola una fata discinta ed ebra un poco. -recitare o declamare con tono
-recitare o declamare con tono magniloquente un testo teatrale. lucini, 13-46:
sgolare la sua tragedia. -emettere un verso particolarmente acuto (un animale)
. -emettere un verso particolarmente acuto (un animale). straparola,
con valore detrattivo-priva- tivo, e da un denom. da gola (v.)
giov. croce, 173: dopo un quarto d'ora di sgolata / [il
sgolata / [il cliente] chiede un bicchiere d * acqua schietta schietta.
di ser benizo... era un uomo basso e largo e grosso; andava
e largo e grosso; andava con un tabarro, sempre sgoliate, piloso molto nel
vita [la vedova] fissò gliocchi in un ritratto di lei stessa quando era sposa,
e la parte superiore del petto (un abito femminile). passeroni, iii-113
con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da gola (v.)
di separazione o allontanamento, e da un deriv. da gola (v.)
sgolatura, sf. scollatura di un abito o di un indumento che lascia
sf. scollatura di un abito o di un indumento che lascia scoperti il collo e
ne l'indecenza delle sgolature, né un amoreggiar colpevole. bresciani, 1-i-551:
manganelli, i-142: il malato italiano è un gladiatore, negò rispondere, indi sgridolla
sgridolla con acerbità di rimprovero è un campione, e i giapponesi ce lo sgolosano
, con valore intens., e da un denom. da goloso (v.
, tr. ant. dipanare, svolgere un filo (con riferimento allo stame della
. 2. figur. svelare un segreto. aretino, 20-235: -
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da goluppo (v.)
carena, 1-172: 'sgomarèllo': così chiamano un grosso cucchiaio di ferro, con cui
e sgomberaménto, sm. allontanamento da un luogo di coloro che lo occupano.
manni, 2-225: corre voce in un luogo della nostra campagna fiorentina essere ivi
nostra campagna fiorentina essere ivi stato anticamente un convento, ove servì masetto da lamporecchio
-espulsione da uno stato o da un territorio di un gruppo o di una
uno stato o da un territorio di un gruppo o di una categoria di persone.
nuovo bando. -ritiro delle truppe da un luogo o da un territorio da esse
-ritiro delle truppe da un luogo o da un territorio da esse occupato o presidiato.
truppe. -cacciata del demonio da un invasato. f. casini, i-520
dalla figliuola invasata, prima e senza un rigoroso esperimento della sua fede non la
sia mutazioni di domicilio, 'equivalgono a un incendio'. 3. figur.
3. figur. eliminazione di un difetto. bembo, iii-466: sì
, delle espressioni superflue e pleonastiche in un testo poetico. de sanctis,
preparazione di condizioni favorevoli allo svolgimento di un determinato genere di studi. manzoni,
dei lonbernardino da siena, 251: un altro, il quale possedeva la gobardi
neve dalla sede stradale o ferroviaria (un veicolo). m. maglioni
ha messo allo studio l'istituzione di un concorso per mezzi sgombraneve. -che ha
), agg. che sta abbandonando un luogo, una città. fenoglio
anglicamente conciati, diedero agli sgomberanti fascisti un fremito superiore. -sostarli fenoglio
come da uno stadio in cui si segni un goal ogni minuto, non si sfogassero
abbandonare, volontariamente o in seguito a un bando o a un'ingiunzione, un
un bando o a un'ingiunzione, un luogo, uno stato, un territorio;
, un luogo, uno stato, un territorio; lasciare, anche per esserne
anche per esserne stato cacciato o sfrattato, un locale, un edificio, un'abitazione
cacciato o sfrattato, un locale, un edificio, un'abitazione, un appezzamento
, un edificio, un'abitazione, un appezzamento di terreno. novellino
sgombrato affatto la razza. -disperdere un assembramento. -anche as- sol.
-vedere allontanarsi qualcuno da sé (un luogo, con riferimento al purgatorio e
lo sgombra. -lasciare libero un luogo, una regione, un paese
-lasciare libero un luogo, una regione, un paese occupato o presidiato militarmente o,
ferrarese. -abbandonare una postazione, un caposaldo. bilenchi, 14-114: il
raccolte dalle nostre truppe. -lasciare un comizio. alvaro, 14-119: tra
la pianura. 2. liberare un luogo, un territorio, o svuotare
2. liberare un luogo, un territorio, o svuotare un locale,
luogo, un territorio, o svuotare un locale, un edificio da coloro che lo
territorio, o svuotare un locale, un edificio da coloro che lo occupano o
. de roberto, 3-278: in un batter d'occhio il corridoio fu sgomberato
tutti gli abitanti erano stati portati in un campo di concentramento presso frosinone. bilenchi
portare via o cacciare una persona o un gruppo di persone da un luogo o da
persona o un gruppo di persone da un luogo o da un edificio; evacuare
gruppo di persone da un luogo o da un edificio; evacuare, sfollare una popolazione
, sfollare una popolazione, trasferirla in un altro luogo. machiavelli, 14-ii-107:
la malattia dai sintomi che avevo visto un giorno in un mio soldato ferito alla
dai sintomi che avevo visto un giorno in un mio soldato ferito alla battaglia dell'ortigara
tequeste dannose some; / non far idolo un nome / vano senza soggetto, /
cosa. -ritirare le truppe da un paese occupato militarmente. carducci, iii-2-207
ricuperasse fontaneto. 4. liberare un locale o un edificio dalle masserizie,
4. liberare un locale o un edificio dalle masserizie, dalle merci o
finali indiavolati. -ripulire un luogo, o, anche, la coperta
spazza e lo monda. -liberare un corso d'acqua da ciò che lo
/ ned infra 'ponti. -ripulire un terreno dalla vegetazione che lo ricopre.
l'acqua chiara scoperta. -sbarazzare un mobile rimuovendo ciò che lo ingombra.
fracchia, 404: sgombrato il divano d'un mucchio di libri, cingendole la vita
di libri, cingendole la vita con un braccio, vi condusse angela. moravia
, merci, oggetti o masserizie da un luogo o da un locale per spostarli
o masserizie da un luogo o da un locale per spostarli altrove; rimuovere merci,
biada e cose senza noveri. -rimuovere un ostacolo, un'ostruzione, uno sbarramento
10-29: sgombra il mente una passione, un desiderio, un pensiero, un mago
il mente una passione, un desiderio, un pensiero, un mago gli intoppi,
passione, un desiderio, un pensiero, un mago gli intoppi, e curvo e
erbe infestanti da una coltura; abbattere un bosco. assarino, 6-36: i
sgombrarne l'erbe. -scostare un velo o i capelli dalla fronte.
6. aprirsi il cammino, crearsi un varco, un passaggio fra una folla
aprirsi il cammino, crearsi un varco, un passaggio fra una folla di persone.
il passo. guerrazzi, 10-106: ecco un martello per rompere, una spada per
cammino davanti. nievo, 3-11: un giovane... in quel pieno s'
: vi prego, concezione erronea; eliminare un pregiudizio; dis sgombratemi il
passo. -consentire l'avanzata di un esercito. guerrazzi, 70: gli
le condizioni favorevoli per il verificarsi di un evento, per il conseguimento di un fine
di un evento, per il conseguimento di un fine. delfico, iii-584: poiché
tuo sangue. loria, 1-185: un ministro che pareva maneggiare il tiranno come
-rendere più agevole l'affermazione di un movimento letterario. mazzini, 1-324
. per estens. superare una difficoltà, un dubbio, un ostacolo di ordine pratico
superare una difficoltà, un dubbio, un ostacolo di ordine pratico o concettuale.
dilucidazioni che sgombrano ogni dubbio. -eliminare un impedimento al raggiungimento di uno scopo.
maggiori inciampi, lo conduceva sul principio di un ampio sentiero. pisacane, ii-141:
calmata, e tu stessa sgombrerai con un moto di mano te larve che potrebbe richiamarti
mio petto versa. -correggere un errore di carattere morale o intellettuale,
credenza o convinzione, una sipare un equivoco; cancellare un dubbio, una
una sipare un equivoco; cancellare un dubbio, una perplessità. tolomei
orientate una sezione di 'preistoria'. -cancellare un sospetto, un senso di diffidenza,
di 'preistoria'. -cancellare un sospetto, un senso di diffidenza, di mancanza di
se non la morte. -purificare un sentimento, sublimarlo. solaro della
disposizione spirituale; provocare la scomparsa di un timore, di una preoccupazione, di
timore, di una preoccupazione, di un sentimento, di un'illusione; far
lo spirito da una passione, da un sentimento, da un dolore, da un
passione, da un sentimento, da un dolore, da un timore, da
un sentimento, da un dolore, da un timore, da un pensiero, da
dolore, da un timore, da un pensiero, da una convinzione intellettuale o
di paolo, gl'inviò dal cielo un raggio della sua luce che gli sgombrò
nell'ombra. -distogliere la mente da un oggetto che è inferiore rispetto a uno
ombra. -abbandonare l'animo (un sentimento). alamanni, 14-19:
seno. -liberare dal demonio con un esorcismo. diatessaron volgar., 236
grande quantità. 11. stornare un male, un danno, una sventura.
11. stornare un male, un danno, una sventura. dotti,
dotti, 1-433: che prò sagrificar a un idol empio, / o chete ostillità da
l'assalse. 12. rifiutare un incarico, un'incombenza. campanella,
... / n'ha dato un germe che tutto assomiglia / al suo lignaggio
il segio, / prestando il stato un tempo ad altro egregio. ferd. martini
sua voce suonasse ascoltata e possente in un parlamento che forse prepara aitarcon stupiti l'apoteosi
apoteosi del carnefice. -rendere disponibile un incarico, un ufficio. leopardi,
. -rendere disponibile un incarico, un ufficio. leopardi, iii-414: in
superfluità d'oggettini, quell'accentuare in un punto il rapporto d'interesse delle figure
-lasciare da parte, in uno scritto, un determinato
sgombra tutte le parti puramente mole di un libro e ce ne dà il sugo.
ce ne dà il sugo. -liberare un settore di studi da procedimenti metodologicamente errati
sgombra il fosco. algarotti, 8-277: un po'di luna ci avrebbe di quando
notturne tenebre. 15. eliminare un senso di sofferenza o di disagio fisico
l'impaccio / l'acqua mi nega un moto e l'aria un fiato.
mi nega un moto e l'aria un fiato. -impedire il sonno.
stomaco. 17. sgravare da un peso, da un carico. molza
17. sgravare da un peso, da un carico. molza, 1-132: come
/ dritto al cielo ritorna in un momento. 18. privare qualcuno
colà. 19. far dissolvere un odore. fenoglio, 5-i-960: «
repubblica anche più porca! » urlava un biondo, incredibilmente giovane e massiccio,
baracche tedesche. 20. pronunciare un discorso. luca pulci, i-38:
indamente tai parole sgombra. -emettere un sospiro. bruno, 3-26: tanti
lo sgombra. -rilasciare la corda di un arco liberandola dalla tensione. bracciolini
/ dai signor non / apre a un tempo la man, la tesa sgombra,
2x. svuotarsi degli occupanti (un luogo). 22. intr
un'ingiunzione o a una minaccia, da un gozzano, i-1109: le forme di cacio
colossali, le gorgon- luogo, da un edificio, da un territorio, da una
luogo, da un edificio, da un territorio, da una nazole, le
zione; fuggirne per sottrarsi a un pericolo, a una caciocavallo, il marmo
storie pistoiesi, 2-11: incontenente fece scom-var un mezzo di communicazione reciproca, se una specie
punto mattematico riunisse le loro azioni come in un la città ed alle fortezze. b
. allontanarsi dall'animo o dalla mente (un il sol sue rote in basso cala
dolore, ùn timore, un desiderio, un pensiero, un
dolore, ùn timore, un desiderio, un pensiero, un gior l'ombra
timore, un desiderio, un pensiero, un gior l'ombra, / già
., 19 (329): quando un povero frate è preso a già
ragione, il superiore / d'un ignoto terror l'oblio l'ingombra: /
1-552: la stanza dell'albergo è un forno, la moquette tra
di sgomberare domani. -sfogarsi (un dolore). -sostant. petrarca
pianto o in lamentar trabocchi, / l'un a me noce e l'altro
subito che andare a risiedere in un altro luogo. le angustie dell'
tiene a 27. liberarsi da un pensiero, da un turbamento, pigione
27. liberarsi da un pensiero, da un turbamento, pigione abbi isgombro a ogni
uscite tuttadue per prendere -ritirarsi da un territorio militarmente occuun poco di fresco,
posizione, da pato (un esercito); ripiegare da una le avea
le avea ricoperte; e come che poi un sopravvenuto vento un caposaldo. l'avesse
e come che poi un sopravvenuto vento un caposaldo. l'avesse fatta sgomberare, con
. mi straniere sgombrassero d'italia a un tempo stesso. bot 30
vita, morire. più, come un aereo morbo da non sgombrarsene mai più.
vani. 24. liberarsi da un peso, da un corpo che opprime.
24. liberarsi da un peso, da un corpo che opprime. girone il cortese
4. portato via, in un altro luogo (le vettovaglie)!
cattaneo, cxx-250: può occorrere talvolta che un nare una questione, una difficoltà,
nare una questione, una difficoltà, un ostacolo che si frappongono al conseguimento di
ostacolo che si frappongono al conseguimento di un fine o allo svolgimento di un'opera
, agg. evacuato dagli abitanti (un luogo, un territorio); lasciato libero
evacuato dagli abitanti (un luogo, un territorio); lasciato libero dagli occupanti
); lasciato libero dagli occupanti (un locale, un edificio).
libero dagli occupanti (un locale, un edificio). b. cerretani
vigilante accuratezza del serenissimo di lorena d'un valido e coraggioso presidio, restò rassignato
troppo soccorso. cicognani, v-1-491: un anno, per carnevale, quasi con
sgomberata da lea. -abbandonato da un esercito (un paese, un territorio
. -abbandonato da un esercito (un paese, un territorio o, anche
-abbandonato da un esercito (un paese, un territorio o, anche, una postazione
si nista. rapprende in un crocchio vociante, si allunga per i marciapiedi
deserto di una via sgombrata, con un tram fermo senza passeggeri. 2
passeggeri. 2. ritirato da un territorio occupato militarmente (un esercito)
ritirato da un territorio occupato militarmente (un esercito). amari, 1-i-379:
che lo occupa o lo ingombra (un luogo, un locale). fatti
o lo ingombra (un luogo, un locale). fatti di cesare,
-che è stato liberato dal raccolto (un campo). che il vento
aveva disperso, altro non vidi se non un foglio, piegato a uso lettera a
del mare sgombrato e piano, ma in un prato spazioso o in una aperta campagna
5. allontanato dall'animo (un timore). caroso, ii-33:
/ de'torbidi pensier sgombrato resta / in un momento il tenebroso orrore.
orrore. 6. cancellato (un sospetto); eliminato (un erro-
cancellato (un sospetto); eliminato (un erro- re). g.
. gozzi, i-17-67: eccone tolto alfine un grave peso / e sgombrati i sospetti
sgombrati i sospetti. carducci, iii-5-264: un onesto disputare... possa essere
all'affermazione di nuovi modi pittorici (un periodo artistico). c. carrà
/ le stelle giàcompaiono i e prometton dimani un dì seren. lemene, ii-307
, / la terra s'infiorò di un novo maggio. io. liberato da
una scanzia all'altra o nel rinnovare un sistema di numerazione o un catalogo:
nel rinnovare un sistema di numerazione o un catalogo: la riordinazione degli archivi è
al trasporto dei mobili nel corso di un trasloco. tommaseo [s. v
. e. cecchi, 6-388: un armadio portato pian piano per un andito
: un armadio portato pian piano per un andito dagli sgomberatori. 3.
-sbarazzato dagli oggetti che lo ingombrano (un mobile) o da ciò che possa creare
ciò che possa creare impedimenti o costituire un ostacolo (un luogo). costituto
creare impedimenti o costituire un ostacolo (un luogo). costituto volgare del comune
4. che provoca lo spopolamento di un territorio per mezzo di azioni belliche.
è provocato da uno sgombero, da un trasloco (un rumore).
da uno sgombero, da un trasloco (un rumore). soffici,
rimanente, ho un'idea confusa di un certo tramestio sgomberatorio tra suppellettili ri
evacuato dalle persone e dalle masserizie (un centro abitato). m
prodigio. -libero dal controllo di un esercito di occupazione (uno stato,
esercito di occupazione (uno stato, un territorio, una città); non più
2. spopolato, povero di abitanti (un territorio). guicciardini, 13-ii-276:
vuoto di passanti o di veicoli (un luogo, una via); privo
. privo d'occupanti (un'abitazione, un locale). velluti, 177:
4. allontanato, cacciato da un luogo. filicaia, 2-2-16: l'
qui fede e trono. / fui tale un tempo; or dal mio regno sgombra
laterale non gli lasciò scorgere altro che un tratto deserto del cortile, chiuso in
del cortile, chiuso in fondo da un portico sgombro. -spoglio di arredi
-spoglio di arredi, di suppellettili (un locale); sbarazzato da oggetti (
locale); sbarazzato da oggetti (un mobile); sparecchiato (la tavola
(la tavola); vuoto (un contenitore). c. i.
parise, 5-20: solo allora ho visto un uomo giovane conche l'opre empie condanna.
giuso agevolmente porre, / salendo quasi un pellegrino scarco. bembo, iii-437:
1-294: a te di bei corimbi un altro ingombra, / e folto indora
monti, iv-351: la direzione di un giornale dimanda una testa sgombra da ogni pensiero
prima di iniziare il lavoro ci metteva un bel pezzo, quasi che dovesse cancellare
alme sgombre. -che respinge da sé un moto dell'animo. c. gonzaga
fatiche e incombenze (la vita, un periodo di tempo). peruzzi,
l'ultrice ira, destossi a un punto; per quel campo e questo /
aspetti o caratteristiche negative (una virtù, un atteggiamento, una concezione politica).
stato concepito, voluto e attuato da un gruppo di artisti poeti, pittori,
-privo di vizi, d'irregolarità (un procedimento giuridico). romagnosi,
. -non ostruito da detriti (un corso d'acqua). romagnosi,
operazione mediante la quale si tiene sgombro un canale dalle materie tutte, le quali possono
baretti, 6-53: vado a fare un po'di moto sul ponte, cheè lungo
); non ingombro di persone (un ingresso). marini, ii-150:
; come, quand'è stato sbarbato un grand'albero, il terreno rimane sgombroper qualche
138: il lago era sgombro, nonsoffiava un respiro di vento, e la superficie dell'
e liscia senza una increspatura, come un immenso specchio. g. bassani, 5-282
o cacciata di una persona o di un gruppo di persone da un luogo,
o di un gruppo di persone da un luogo, da un territorio, da uno
di persone da un luogo, da un territorio, da uno stato; sfollamento
sfollamento di una popolazione, evacuazione di un territorio, di un centro abitato.
, evacuazione di un territorio, di un centro abitato. m. villani
... tutto lo sgombero di un villaggio che sta per scomparire. moravia,
proprietari fossero 'reintegrati'. -dispersione di un assembramento. manzoni, pr. sp
una casa che qui in toscana sembra un grattacielo. -partenza di una persona
. -partenza di una persona da un luogo; commiato, congedo.
ad ogni sgombro, / ebbi quasi un dolore. 3. abbandono di
3. abbandono di una città, di un territorio, di un possedimento occupato militarmente
città, di un territorio, di un possedimento occupato militarmente. garibaldi, 2-425
occupato militarmente. garibaldi, 2-425: un ordine del comando supremo dell'esercito intimava
di bainsizza. -ritirata di un esercito. leoni, 538: un'
per una cieca e fallace speranza di un vicino sgombero degli austriaci. barilli, ii-242
, ii-242: a costantinopoli c'è un gran movimento di truppe. si direbbe
. liberazione, volontaria o forzata, di un edifìcio da parte di coloro che lo
si propone come prova del nove di un movimento che ormai mostra stanchezza.
. 5. liberazione di un locale o di un edifìcio dalle masserizie
5. liberazione di un locale o di un edifìcio dalle masserizie, dalle suppellettili o
cadutogli in retaggio, vendette per isgombero un ammasso di vecchiumi accatastati ne'soppalchi del
di merci, masserizie o suppellettili (un locale). moretti, ii-122
solaio, la stanza da sgombero, un campo di battaglia, il mio quar-
neve. de amicis, xii-439: un terzo... vien fuori a lagnarsi
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gomena (v.)
sgomentante abbandono. -che genera un senso di inquietudine, di incertezza (
senso di inquietudine, di incertezza (un periodo storico). pasolini, 22-i-475
crudel gli 9-55: l'asino un par di calci gli appresenta, / indi
coda agile e presta; / apre a un tempo la canna e lo sgomenta /
pallavicino, 6-i-m: non lo sgomentasse un dolore che, quantunque intenso, era
capitalisti e la nazione, di costituire un imprestito speciale nel quale il governo in
malattie dei giovani li sgomentano, come un fatto contro l'ordine della natura. tornasi
non s'accende stoglierlo dal perseverare in un certo comportaalcuna esalazione un poco durevole in
dal perseverare in un certo comportaalcuna esalazione un poco durevole in aria che il mondo
i prodi trascelta, combattere con un suo nimico, elli avrà suo'baroni.
quale / rigida e dura vi si mostri un tempo, / non vi sgomentin le
, 1-20: negata la carità in un luogo, non deve sgomentarci dal dimandarla
l'addormenta. -indebolire una passione, un sentimento. tansillo, 136: calan
ch'aita neve imbianca, / tutto ad un tempo il verde e 'l cibo manca
, 613: promisi all'altezza vostra un mio trattateli dell'istoria. attendo la
sono anche risoluto:... un nuovo sgombero e la maggior lontananza dalla
, impaurirsi, intimorirsi di fronte a un nemico, a un pericolo, a
di fronte a un nemico, a un pericolo, a una minaccia alla propria
intellettuale o in seguito all'insuccesso di un tentativo; provare un senso di inadeguatezza
all'insuccesso di un tentativo; provare un senso di inadeguatezza nei confronti della bravura
analoghi risultati; temere di essere impari a un certo compito, dubitare di riuscire a
inporre silenzia. beicari, 6-265: essendosi un poco sotto silenzio contenuto, mi
acclamazioni. bruni, 33: sotto un silenzio tacito e profondo / copro l'ardor
che suole precedere gli avvenimenti supremi, un silenzio dove il respiro dell'inferma e
, 306: portava sulle nude carni un crudo civilizio, spesse volte si flagellava,
. udite. e1 fu già un pastore / figliuol d'apollo, chiamato
piano! / le amiche provano al piano un fascio di musiche antiche.
espressione usata dal regista cinematografico o da un assistente per segnalare l'inizio della ripresa
ripresa cinematografica. 3. il mantenere un segreto, il non rivelare una notizia
.. essi trovarono non prattica- bile un intiero silenzio et una total sospensione, che
-sospensione o annullamento dell'esercizio di un diritto. beccaria, ii-664:
fronte all'istanza che, presentata da un cittadino, per legge richiede un provvedimento
presentata da un cittadino, per legge richiede un provvedimento di risposta (con cui si
(quando l'inerzia è equiparata a un provvedimento di non-accoglimento dell'istanza) o
(quando l'inerzia è equiparata a un provvedimento di rigetto di un ricorso amministrativo
equiparata a un provvedimento di rigetto di un ricorso amministrativo) o di silenzio-assenso (
l'inerzia è equiparata all'emissione di un provvedimento di accoglimento dell'istanza).
... ma più presto con un modesto silenzio cuopre ogni cosa. mazzini,
regno d'italia], 1: se un giudice ricuserà di giudicare sotto pretesto di
cara eri- na, perdonami i silenzi un po'prolungati, ma non ho proprio
, di testimo nianze su un determinato periodo storico o sulla vita
periodo storico o sulla vita di un personaggio illustre. giannone, i-5
due secoli presenterebbe questa epoca come un fenomeno, sul quale il pensiero di ogni
, 366: se si ha un assoluto silenzio di masolino fino ai quaranta anni
sopra una espressione del poeta, ma sopra un silenzio... non ha egli
e nell'oblio. -assenza di un personaggio da trasmissioni televisive. la repubblica
l'amico / che vi fu caro, un poco mentecatto. baldini, 9-236: il
che veniva dopo l'inno-brindisi a rompere un periodo di lungo silenzio poetico e di
8. interruzione, sospensione, pausa in un discorso, in un componimento poetico,
, pausa in un discorso, in un componimento poetico, in un canto.
, in un componimento poetico, in un canto. g. b. martini
alcuni con s. agostino che indicasse un riposo o sia silenzio frapposto al canto.
iv-348: « ahi! » proseguì dopo un lungo silenzio, « per amar la
ii-347: la madre s'accascia; con un moto d'orrore crescente si fa difesa
alquanto diffìcile o impossibile la ricezione di un radiotrasmettitore. 11. locuz. -
: così il bicorne dio par ch'in un stringa / di calami ineguai la sua
i-63: ecco che l'aurea cetra a un ramo appende / e l'arcade siringa
, modulata su la nova siringa che un monaco industre aveva composta in forma dell'
, v-429: narrasi che nel passar da un appartamento all'aftro del suo palazzo.
siringa col buco dello stampo grosso come un maccherone, mettete la farcia entro la
si carica di fiori imbutiformi che rassembrano un volano e che fioriscono dopo il tramontar
nei tessuti o nel sangue, formato da un cilindro graduato, di vetro o di
a un'estremità per l'innesto di un ago cavo e aperto all'altra per
. d'annunzio, v-2-685: con un sobbalzo brusco respinsi la siringa e simulai
. cicognani, v-2-199: di lì a un minuto, vien la maria con la
13-13: nel ricordo fu poi come se un medico le avesse fatto una siringa.
che mettesi nel buco della ruota d'un carro ovvero canaletto o cavità tagliata in
, 18-71: nel pantan che circonda un mezzo miglio, / tra siringhe palustri
comune', volgarmente 'lilla'o 'lillà turco'un bell'arbusto originario del levante, ornamento
'siringa'una pianta che ha i rami un poco angolati; le foglie opposte, picciolate
, ovate, appuntate, seghettate, un poco rugose; 1 fiori bianchi, odorosi
acuminate; fiori bianchi che ammazzolati esalano un forte odore di fior d'arancio. questa
d'orma. 2. iniettare un liquido per mezzo di una siringa.
. e l'odore del lisoformio, che un gob- betto alto due spanne andava siringando
lo stesso, e almeno si levava un peso dallo stomaco, prima dell'operazione.
. -scherz. bocciare a un esame scolastico. -ridurre a mal partito
passo, li siringhi. appioppare un onere eccessivo. e amicis,
suono una massa d'aria rinchiusa in un mantice, se questo scaricandosele sopra,
la costrignesse a siringarsi per le canne d'un organo o a'un flauto?
per le canne d'un organo o a'un flauto? = denom.
. abile operazione con cui si incastra un malfattore. arpino, ii-ii: «
o marmellata iniettata dopo la cottura (un prodotto di forno). - anche sostant
l'aria mutola, presa dai mantici di un organo e siringata per le canne,
siringatura, sf. medie. applicazione di un catetere. p. petrocchi
29-ix-1982], iii: la siringe di un uccello, spiega marler, è l'
merabili e intricatissime, rendono imagine di un immenso la- berinto. 2
], 809: siringe è simile a un bucciolo di pa glia e
e da carne sua come d'un fanciullo. catzelu [guevara], ii-183
, 8: numerasi con il sesto istromento un altro vallino e non trattiensi, / ma
dea siria o cibele o era in india un solo rito, un'unica tradizione liturgica orienmagna
. settembrini [luciano], iii-2-317: un vecchio, un di quei siròcchia (seròca
luciano], iii-2-317: un vecchio, un di quei siròcchia (seròca, seròcchia,
menippe. monti, 10-407: era un certo dolone infra 'troiani, /.
, lo so: la siròcchia è un poco triste.. bisognerebbe che io la
d'uomo. -in relazione con un agg. che precisa la parentela.
santo. 3. religiosa di un ordine monastico; monaca. ricciardo da
, per lo più alimentare, o un minerale o la terra stessa).
], 363: non è la plumbagined'un colore solo, per che la parte soprema
acqua sulfurea e la piovana scolano in un fossetto che finisce nella trossa, e forma
-diffondersi in minuscole gocce (un getto d'ac- qua).
spolverizzata, sf. cospargimelo di un alimento con spezie o con altre sostanze
, in par- tic., di un aroma, di un condimento, di una
tic., di un aroma, di un condimento, di una spezia (una
cannella fina pista e bene spolverizzata con un grano di muschio. v. lancellotti
. sparso e distribuito su una pietanza in un sottile strato (una sostanza in polvere
. -aggiunto come titolo onorifico (un appellativo). b. barezzi,
(una sostanza, in partic. un condimento, una spezia, un medicinale
. un condimento, una spezia, un medicinale). bencivenni, 7-8:
modo di quella degli stru- foli impastandosi un poco più duretta e mettendovisi del zucchero
, invece d'impiombarli, è efficacissimo un mastice composto di bianco di spagna spolverizzato
. spolverizzatura, sf. spolverata di un condimento ridotto in polvere. -in senso
. ant. frantumazione, polverizzazione di un minerale. lubrano, 2-7: mettiam
a nascere una denominazione generalissima a tutto un mare? -macinatura fine di un
un mare? -macinatura fine di un cereale. d'alberti [s.
, 8-71: la palestra rimane spartita da un gaio pulviscolo che, alzandosi dal pavimento
, iii-2-650: -meritate che io vi offra un pizzico di questo tabacco. a lei
uno spolvero di neve tenue che pare un avanzo di brina. baldini, 4-49:
onde che s'infrangevano, c'era un velo formato dagli spruzzi. in certi
arabia lontana. -tenue sfumatura di un colore. linati, 17-45: da
per lo più con affettazione e con un fondo di falsità o di volontà d'
s. v.]: colui ha un grande spolvero di parole, ma è
faldella, 1-152: si impara a fare un po'di spolvero intorno ad idee non
, la loro vita si riduceva ad un mestieraccio girovago. 6. situazione
imbarazzante. de marchi, ii-303: un giorno, tra le altre cose, tradì
tra le altre cose, tradì anche un segreto. « non è un segreto di
anche un segreto. « non è un segreto di confessione e posso dirlo..
dis. tecnica che consiste nel trasferire da un cartone a un'altra superficie un disegno
da un cartone a un'altra superficie un disegno il cui contorno è stato bucherellato
in modo che su tale superficie compaia un disegno corrispondente a quello originale.
. carrà, 616: mentre dipingevo un giorno un motivo di decorazione a tralci d'
, 616: mentre dipingevo un giorno un motivo di decorazione a tralci d'aranci,
gesso o simili, che, scosso su un disegno bucherellato, serve a riportare,
la quale si definisce la recitazione di un interprete che si affida a mezzi esteriori e
/ alla tedesca fosse strumentata, / paresse un casa-al- diavolo. fanfani, uso tose
quella sinfonia? » « sì: è un pezzo di spolvero »... dicesi
che piace e si fa lodare così a un tratto, ma che in fondo non
-di ampio rilievo o importanza pubblica (un fatto). guerrazzi,
.. non mi è capitato mai un delitto di spolvero; mi tocca stare terra
ex-, con valore privai, e da un denom. da pompar (v.
tardi per la campagna, ma siamo un po'spompati tutti quanti. g. mura
-privo di energia, fiacco (un gesto). arbasino, 8-103:
intellettuali del trocadéro possono illudersi per un momento di riuscire a esercitare una qualunque
ha, spompato e senza vita dopo un lungo sfruttamento in casa, con una
, con una troupe di sostituti e un assistente che mette a posto un po'
e un assistente che mette a posto un po'le luci. spompatura,
, con valore intens., e da un denom. da pompetta (v.
, con valore intens., e da un denom. da pompino (v.
terra che circonda una distesa lacustre, un bacino, uno stagno, un qualsiasi
, un bacino, uno stagno, un qualsiasi specchio d'acqua, o che è
, o che è immediatamente adiacente a un corso d'acqua. -in par-
rive che limitano lateralmente lo sviluppo di un corso d'acqua, di un canale,
sviluppo di un corso d'acqua, di un canale, di un fosso, ecc
d'acqua, di un canale, di un fosso, ecc., e che
la direzione della corrente; greto di un fiume. dante, inf,
già venia su per le torbide onde / un fracasso d'un suon, pien di
le torbide onde / un fracasso d'un suon, pien di spavento, / per
brusoni, 79: siede verrua sopra un colle situato su la destra sponda del po
, 2-63: eravamo appena tornati da un giro fatto sulle sponde del lago.
, e ci sedemmo sulla sponda di un fossato. -per estens. alveo di
fossato. -per estens. alveo di un corso d'acqua. tasso, 9-46
angusta sponda. -argine artificiale di un fiume o di un canale; banchina
-argine artificiale di un fiume o di un canale; banchina di un porto.
o di un canale; banchina di un porto. filarete, 1-ii-508: dove
parti, corre non lontano dai portici un grosso rivo di acqua, tirato ad arte
-territorio, regione che fiancheggia il corso di un fiume. del bene, 8
/ o salpano le reti. con un segno / della mano additavi all'altra sponda
pur sale, / misurrebbe in tre volte un corpo umano. girone il cortese volgar
: trovammo ancora, nella costa di un alto e ripido monte che fa sponda
oro florida sulle sponde felici / anche un nome, una veste, erano un
anche un nome, una veste, erano un vizio. -ubicazione di un
un vizio. -ubicazione di un astro nel cielo. mascheroni, 8-363
sol. x. lato di un ponte, di una via, di una
, inf., 18-33: da l'un lato tutti hanno la fronte / verso
campailla, 1-7-1: dal paradiso usciti a un aspro calle, / ove si apre
volte sulla sponda della via / preso da un improvviso scoramento / mi siedo. moravia
mi siedo. moravia, xii1-295: per un lungo tratto della via appia camminarono in
silenzio, sulla sponda erbosa, da un cancello all'altro, incontro ai cipressi e
ricordo. -ripiano superiore di un parapetto. carena, i-280: 'sponda'
farsi di pietra. -proda di un letto, di un giaciglio. giamboni
-proda di un letto, di un giaciglio. giamboni, 10-7: allora
, / non vuol però lasciar toccarsi un dito, / benché a scrupol la metta
incominciò. 4. margine di un precipizio. dante, inf, 16-113
dalla croce, iv-9: se solamente un poco [l'articolazione] dai suoi
bionde. 5. parapetto di un pozzo, di una cisterna, di una
vasca, di una tribuna; spalletta di un ponte. novellino, xxviii-836: donne
quella. sacchetti, x-72-9: gli vidi un dì conficcar la cappa su le sponde
casa siano alte dal solaio nella sponda un braccio e mezzo, per potere affacciarsi con
più co- modezza. graf 5-217: un sarcofago antico, alla cui sponda /
di separazione. vasari, i-933: un ordine di balaustri... faceva sponda
ai viali. -parte laterale di un seggio o di una poltrona. citolini
lii-12-379: stava il turco sedendo sopra un sofà, senza alcuna sponda per appoggiarsi.
. buonarroti il giovane, 9-266: d'un sì fatto frascato si riveste, /
tutrice alla barchetta. -fiancata di un veicolo. dante, purg.,
forre, mi trovai alla sponda d'un muro. -parete di un recipiente.
sponda d'un muro. -parete di un recipiente. leonardo, 2-285: perché
. biringuccio, 2-157: si fa un simil traguardo bucarato... che camini
: io so benissimo che, a far un vaso di carta straccia ed empierlo d'
-a sponda: che ha torlo rilevato (un embrice). giuliani, ii-231:
assi di legno. -orlo rialzato di un piano, di un tavolo. romoli
-orlo rialzato di un piano, di un tavolo. romoli, 195: le
. f. lana, 97: avremo un altro istrumento abcd fatto a modo di
su alle sponde del legname. -in un affusto a cassa, ciascuna delle due assi
, dove è una snodatura che piglia un altro pezzo di spiaggia che cavalca il
giustiniani, lxxx-3-1064: all'imperatore per tuore un appoggio sì potente a'mal contenti prencipi
popolare in molte nostre regioni per indicare un 'protettore', un 'patrono'che fa da
nostre regioni per indicare un 'protettore', un 'patrono'che fa da sponda contro i possibili
sponda venga il protomedico. -impulso a un commercio. cattaneo, vi-1-36: la
di potere addirittura metter su nome e piantare un giardino. 10. elemento
del calcio, ricevere il passaggio di un compagno e rinviargli prontamente la palla per
l'azione. -fare sponda: porre un riparo al male del mondo. giov
spondina. pasolini, 3-63: era un camion pieno di alberi di natale: si
classica, costituito da uno spondeo (un piede); che presenta uno spondeo nella
spondeo nella quinta sede in sostituzione di un dattilo per ottenere una cadenza più grave
una cadenza più grave e solenne (un esametro). n. franco
. pascoli, i-689: catullo è un caposcuola sì in questi scherzi, '
che termina con una parola piana (un verso) o che ha l'accento sulla
agg. che si riferisce alle sponde di un fiume, alla loro sistemazione idraulica.
2. sm. sponda ribaltabile di un autocarro. fenoglio, 5-i-468: lo
spondeggiato, agg. ant. delimitato da un tratto costiero. assarino, 6-56
6-56: da uno de'quattro lati sovra un tavolino di argento s'alzava a mezo
argento s'alzava a mezo del muro un quadro di grandissimo e
limpidissimo specchio che, quasi un tranquillo mare spondeg- giato dall'etiopee rive
mare spondeg- giato dall'etiopee rive d'un lucidissimo ebano, inviava a navigar nel
e anche negli anapesti! -in un bisticcio scherz. con dattilo (nel signif
sentire nominare una volta i dattili per un frutto assai dolce, per farsi conoscere
che due dia- toni si troveranno l'un presso l'altro, uno composto, l'
, i-74: narrasi che pitagora, vedendo un furioso in atto d'incendiare la casa
, piede formato da uno spondeo e da un eretico. bontempi, 3-2-212
piede formato da uno spondeo e da un dattilo. bontempi, 3-2-213:
. pialla per falegnami, costituita da un parallelepipedo di legno duro, alto e
usata per piallare contro una sponda o un altro piano. sponderùolo (spondaròlo
, aromatica e molto apprezzata; forniscono un buon legname. = voce
della colonna vertebrale e la distrugge con un lento processo di corrosione.
panace; il fusto di finocchio alto un gombito e qualche volta maggiore, nella
seguita alla trasmissione per via ematica di un focolaio primitivo polmonare o linfoghiandolare, di
dire che il suo cervello è quello di un autentico deficiente: e che la spondilite
. fiorio, 539: lo spondilo è un verme che dentro la terra si sante
di maniera avvolto a le radici che par un fu- = deriv. da spondilo
. medie. scivolamento in avanti di un corpo vertebrale e della porzione soprastante del
], iv: la spondilolistèsi è un 'regalo'della evoluzione: infatti ne soffre
bere acqua in la quale sia posto un puoco di zaffrano e di zuccaro e di
sf. ant. sponda, parapetto di un pozzo. citolini, 322: le
e la consistenza di una spugna (un tessuto, un organo in se
di una spugna (un tessuto, un organo in se guito a
è come credono massiccia, ma è un vaso emisferico pertugiato e spongiforme. =
passata sulla superficie di una ferita o di un essudato di possibile natura neoplastica.
. esposizione di un'opinione, di un argomento, di un ragionamento.
opinione, di un argomento, di un ragionamento. zanobi da strata [
la cugina, di già data ad un altro, dal dì che ella lasciò i
/ e fra i dolci saluti ode un vagito. 2. sm.
: cretico silano... ha un figliolo che dovrebbe sposare la nostra drusilla,
meno ragionevoli esser sogliono i comandi di un marito indiscreto. foscolo, vi-
regi sponsali col re enrico quarto: un amore sospeso in aria su 1 ali
. baldini, 13-40: eppure ecco un perfetto sponsale di malinconia che la nostra
qualcuno presentandolo ad un'associazione, ad un club e cosi via. = ingl
che stipula una convenzione politico-giuridica temporanea con un altro stato. g. bragaccia
, scientifica, o una squadra sportiva o un atleta ecc. in partic. per
la parmalat ha speso quest'anno oltre un miliardo e mezzo per sponsorizzare lauda e
eco, 14-53: possiamo mica vendere un libro di una pagina, e una
siamo allo sfascio. 2. promuovere un rivolgimento politico, appoggiandolo finanziariamente o militarmente
: la più raccontata è quella di un onnipotente politico partenopeo, invano sceso in
sceso in campo a sponsorizzare la figlia di un amico. = denom. da sponsor
in partic. a scopi pubblicitari (un atleta, una squadra sportiva, un
un atleta, una squadra sportiva, un ente o un'associazione, un'iniziativa
per vincere non possono che correre su un multiscafo. s. moscati [« archeo
o militarmente da una potenza straniera (un gruppo eversivo, la sua attività)
, sportiva o, anche, di un singolo atleta da parte di un soggetto economico
di un singolo atleta da parte di un soggetto economico per scopi pubblicitari.
nelle trasmissioni televisive, finanziamento concesso a un singolo programma da parte di un'azienda
: subito presi li colpevoli, fu publicato un editto di sua maestà, nel quale
affezzione faccino l'ufficio loro, ed in un medesimo tempo stieno in timore, tal
che non si senta mai in casa un minimo romoruzzo di discordia o disubidienza. g
e far loro prendere piega tale che un giorno finalmente non si avveggano di essere
terme di diocleziano. fracchia, 390: un altro pensiero si associava pure a quell'
», 26-vi-1987], 3: è un movimento che... fa leva
sono i modelli e i veicoli, e un certo sentimento dell'ordine, della regola
a vedere, nell'evoluzione del diritto, un libero e spontaneo affermarsi della natura umana
certe correnti intellettuali: si tratta di un residuo dello spontaneismo, del razionalismo astratto
del razionalismo astratto che si basa su un concetto della 'natura umana'astrattamente ottimistico e
-i). improntato a spontaneismo (un atteggiamento, un'opinione, un'azione
la rosa fosse portata a credere per un certo suo pregiudizio 'economistico'e spontaneista.
nozione confusa, primitiva e, direbbe un marxista rigoroso, 'spontaneista'. 2
istanze di spontaneismo (una persona, un movimento politico o sindacale). -anche so-
mirato a spostare la lotta sempre più su un terreno anticapitalista. g. spadolini [
svilupparla, in modo da non accettarla come un 'dato fisso'(ché questo sarebbe un
un 'dato fisso'(ché questo sarebbe un vero atteggiamento 'spontaneistico'), ma da
stati enormi, si è fallito proprio un obiettivo fondamentale dei contestatori: garantire a
. -immediatezza e naturalezza espressiva in un autore o in un'opera; assenza
. foscolo, viii-141: questo è un idilio morale, dettato con lo stile
: adesso l'arte è venuta in un incredibile accrescimento, tutto è arte e poi
: la signorina morelli, che somiglia a un ben- galino e cammina come le bambole
2. volontarietà di un'azione o di un comportamento, non soggetti a imposizioni o
leoni, 182: il papa, dopo un breve conflitto tra gli svizzeri e il
ed originalità. -adesione volontaria a un sistema politico. gramsci, 4-72:
popolari, che prescinde dalle direttive di un partito o di un movimento politico.
prescinde dalle direttive di un partito o di un movimento politico. silone, 9-143
automatismo, accompagnato da anestel'animo (un sentimento, un discorso, un'azione,
da anestel'animo (un sentimento, un discorso, un'azione, il sia
lxx-103: dante ridussesi tutto spirito di un artefice puro, una aspirazione spontanea e costanumiltà
4. originato, determinato o condizionato da un imrevocazione di chi reggeva la terra.
impulsiva, rispetto a una situazione (un atto, un com cipe
rispetto a una situazione (un atto, un com cipe condé non so
delle insolenze e sdegnati della personalità umana (un desiderio, un sentimen dalle
sdegnati della personalità umana (un desiderio, un sentimen dalle ingiurie dei forestieri
che fu carducci, ii-2-320: sbagliare un sentimento di riconoscenza agli antichi frequente, lo
lo spontaneo commuoversi delle città con un sentimento di amore è cosa intrinsecamente difficile,
precipitosa decisione municipale di tumulare quelle, con un ardore ben più vivo e più spontaneo.
giacomo, ii-822: l'opera buffa era un un « bravo » così
: l'opera buffa era un un « bravo » così spontaneo che nessuno
manifestazione poetica e la nostra poesia dialetsotto un prezzo, una tariffa. tale suscitava,
. tale suscitava, in que'tempi, un riso spontaneo, figlio non del
una coercizione. toma spontaneo alla memoria un discorso di quel gran vec
gio di partiti o di organizzazioni sindacali (un movigesti e le nostre voci si manifestavano
in queste situazioni -che avviene per un riflesso non condizionato, per e,
dove la lotta era del tutto un impulso o istinto innato. spontanea
, fare agli altri animali non si congiugne un così fatto diletto, vincolato o condizionato
i contadini del bernese si distinguono per un certo comico assai grazioso e spontaneissimo.
dai condizionamenti esterni o dall'esperienza (un carattere, una virtù, una facoltà,
oggetto, stante di concorrere in esso un sì vasto e spontaneo moto, il
spontanea volgarità romagnola che le appariva come un segno di superiorità della razza?
, di elaborazione o di artificio (un componimento poetico o musicale, un canto
artificio (un componimento poetico o musicale, un canto, un'opera artistica, ecc
i-7: adesso l'arte è venuta in un incredibile accrescimento, tutto è arte e
spontanei, i quali vengono a dire che un tale vuol prendere moglie.
. -che esprime idee originali in un componimento letterario. leopardi, i-288
. carducci, iii-13-151: il monti, un de'più floridi e ricchi e spontanei
spiegar i nostri sentimenti coll'altra in un modo pienamente e costantemente intelligibile. g.
solecitamente con antidoti antipestilenziali, son creduti un potentissimo rimedio, anzi il migliore di
fisico che si opera senza l'intervento di un agente esterno, delle malattie che vengono
storia non fu mai cattiva. anzi, un gran divertimento è il programma che offre
e della posizione in cui si trova un vegetale provocata da cause interne e non
: emanazione di radiazioni da parte di un sistema atomico per effetto di una transizione
quella che si determina nel genotipo di un individuo senza l'azione di agenti mutageni
sponte, / per darti ber d'un vin brusco ti mesco. g. visconti
con valore intens., e da un deverb. da ponzare (v.)
, con valore intens., e da un fre- quent. di ponzare (v
regioni di emigrazione; abbandono definitivo di un territorio. m. barbaro,
ii-223: si potrà, dico, avere un personale più istruito e più pratico,
la francia, che nel 1939 contava a un dipresso quaran- tuno milioni, scenderà,
come la televisione. -allontanamento temporaneo da un luogo, in par- tic. a
in par- tic. a causa di un pericolo. leoni, io7: a
padova requisizioni, avvilimenti, spopolamento ed un commissario croato in luogo del leonardi. soffici
: la navigazione in piena manica dura da un paiod'ore, senz'altra novità che lo
riduzione del numero di cellule presenti in un organismo, per effetto del decadimento fisico.
). rendere disabitato o scarsamente popolato un luogo o una regione, scacciando,
le coste. -in relazione con un compì, di privazione. goldoni,
più gravi e frequenti spopolavano di braccia valide un paese di bocche affamate.
2. rendere meno affollato un luogo; svuotarè totalmente o parzialmente un
un luogo; svuotarè totalmente o parzialmente un luogo da chi lo frequenta, lo
pioggia battente... spopolarono in un baleno le strade. -intr.
alpe. -per estens. depredare un luogo degli animali che vi vivono.
, o per se stessi o per un esercito di ben prezzolati operai, con
ben si copre. -rendere un bosco più rado o anche privo di alberi
3. con uso enfatico: rendere deserto un luogo richiamando un gran numero di spettatori
enfatico: rendere deserto un luogo richiamando un gran numero di spettatori. -anche assol.
, i-106: anche adesso sono occupato in un capitolo per il nostro minzoni, il
e che spalca / è rasino d'un pubblico insolente / che mai lo pasce e
restare privo o quasi di abitanti (un luogo, un paese, una casa,
quasi di abitanti (un luogo, un paese, una casa, ecc.)
.). con un labbro rivolto / indentro e un altro in
con un labbro rivolto / indentro e un altro in fuora, / diventata una
di numero, decimato (una comunità, un popolo). tesauro, 9-76
-costituito da pochi nomi, esiguo (un elenco). e. cecchi,
: ne si vuole escludere che ci fosse un desiderio di portar con qualche solennità un
un desiderio di portar con qualche solennità un nuovo e bel nome su quella lista
provoca la riduzione progressiva della popolazione di un territorio. zanon, 2-xix-367: l'
, con valore intens., e da un denom. da popolo * (v
all'uccisione degli abitanti; disabitato (un luogo). i. da
più spopolate. -in relazione con un compì, di privazione. leoni,
frequentato, che ha pochi spettatori (un luogo, un teatro); percorso da
ha pochi spettatori (un luogo, un teatro); percorso da poche persone,
4-94: il vento e nient'altro. un vento / spopolato. 'quel'vento
. -per estens. che ospita un numero esiguo di animali o ne è
di animali o ne è privo (un luogo). pisani, 74:
appare; / e se drizzo alla pesca un legno in mare, / spopolate veggio
progressiva riduzione del numero degli abitanti di un territorio; spopolamento, bassa densità della
per estens. scarsa frequenza di persone in un luogo-, p. verri, 2-ii-135
3. abbattimento di tutti gli alberi di un bosco. f. d. vasco
{ spoppo). svezzare, slattare un bambino. cavalca, ii-50: le
velluti, 311: avendolo spoppato e cresciuto un poco con grande pena e fatica,
sé la bambina. -allontanare un vitello o un agnello dalla madre,
bambina. -allontanare un vitello o un agnello dalla madre, per abituarlo al
, difficoltà, problemi; emancipare da un rapporto, da un legame psicologico.
; emancipare da un rapporto, da un legame psicologico. cavalca, 21-106:
pronom. disabituarsi al latte materno (un bambino). a. pucci,
diletto scambievole fra voi / a pupparvi l'un l'altro, amanti amati, /
rivolga al cielo i passi, / l'un dall'altro di voi non si spuppassi
si spuppassi. 6. abbandonare un atteggiamento consueto, una cattiva abitudine,
atteggiamento consueto, una cattiva abitudine, un vizio. pallavicino, 1-482: descrivendo
, i quali non si spoppano da un vizio senza lattare alla mandra di un
un vizio senza lattare alla mandra di un altro. baretti, i-116: dio sia
ex-, con valore privai, e da un denom. da poppa1 (v.
madre, traendo a sé la linfa (un ramo, una radice).
i legni si pongano discosto dalle viti un piè e tuttavia secchi e non mai verdi
le viti. 2. depredare un paese. faldella, iii-81: pensai
. svezzato, slattato da poco (un bambino). - anche sostant.
virgulto. passeroni, 3-55: morta a un porco era la madre / che spoppato
dieci tauri ed altrettante vacche, / io un vitello offrirò pur or spoppato. papini
spiritico, mistico, epicureo! deh mettetegli un dito in bocca a cotesti spoppatelli della
2. estratto dal baccello, sbucciato (un legume). burchiello, 42:
, articolato (la voce, anche in un contesto paradossale). m
con valore di allontanamento, e da un denv. da poppa1 (v.)
la germinazione, dà origine, mediante un processo organico, a un nuovo individuo
origine, mediante un processo organico, a un nuovo individuo. bonavilla,
detto e si riproducono per mezzo di un ammasso di tessuto cellulare informe, il
mobili'. queste ultime si muovono per un dato tempo per mezzo di cili prima
mezzo di cili prima di svilupparsi in un individuo simile a quello che le ha
giungo. calvino, 8-96: la fungaia un po'disperde le sue spore nel vento
disperde le sue spore nel vento, un po'cresce come perituro micelio fino al
permette la sopravvivenza degli sporozoiti anche in un contesto ambientale non favorevole. monelli
in determinate condizioni ambientali dando luogo a un nuovo batterio. f. ardissone
interstellare che, giunti sulla superficie di un pianeta per mezzo di meteoriti, andrebbero
figur. elemento primitivo, che prelude a un successivo sviluppo. lucini, 5-304
2. per estens. saltuarietà di un fatto, di una situazione. =
solo occasionalmente e in ambienti diversi (un fenomeno). -in partic.: non
dicesi di quelle malattie che non prendono che un individuo per volta, o alcuni individui
tempo irregolari e per lo più lunghi (un fatto, una situazione, anche un
un fatto, una situazione, anche un sentimento, ecc.). ascoli
e rivela come intuizione transitorica e sporadica un eterno che è e non può essere
-che compare di tanto in tanto in un luogo (una persona).
. pascarella, 1-359: sarà stato un giornalista senza giornale, e allora sarà
. che si presenta in modo isolato (un fenomeno); non compreso in una
); non compreso in una costellazione (un astro). tommaseo [s
vegetale presente in modo poco concentrato in un ambiente. 5. matem. gruppi
(v. spora) e da un deriv. di àyytlov 'involucro'; fa var
degli sporcaccioni. -con riferimento a un animale, in quanto sporca dappertutto facendo
ritrovo: lì aperto... con un segno evidentissimo che un uccellino vi s'
.. con un segno evidentissimo che un uccellino vi s'era posato a leggere,
brutti sporcaccioni! » disse. « almeno un po'di riguardo per un'anima innocente
che ha carattere licenzioso, scurrile (un discorso, uno scritto). carducci
dagli uomini e molto sottomettendosi, a un tratto i soldati si pentirono di aver
. segneri, iii-3-140: gli offerisce un bacino pieno di frutta...,
, se manipolassero queste preparazioni di latte un po'meno sporcamente. -in modo
nelle cui avventure egli si trovava intrigato un po'sporcamente. tommaseo, cix-i-295: i
, e sporcamente o scioccamente increduli: un solo, generoso insieme e credente.
pur egli. 3. lasciando un evidente segno negativo, inficiando notevolmente il
ridacchia, che piangiotta. -imbrattare un muro con scritte o manifesti o un'
. per estens. sfumare l'intensità di un colore; dipingere con una tinta tenue
cross, l'ha malamente sporcato, servendo un avversario in attesa. quantanni insegni
sulla tavola attende di essere sporcata da un po'd'inchiostro. -sporcare con
-sporcare con l'inchiostro: esprimere un pensiero, un sentimento, in uno
l'inchiostro: esprimere un pensiero, un sentimento, in uno scritto in modo riduttivo
o la dignità di una persona o un luogo con azioni e comportamenti contrari all'onestà
e alla decenza; guastare la purezza di un sentimento. oliva, 7: costei
: spento il motore, si sentì un disco. 'petit bois'l'insegna luminosa,
: ha gradita la mia sincerità in detergere un nero ammassamento di favole che isporcava la
penali. -per estens.: commettere un reato, riportandone la condanna. - sporcare
la particella pronom. diventare sudicio (un abito). mazzini, 32-73:
, scomparire a poco a poco (un raggio di luce). pavese,
9. marin. rendere non usabile un attrezzo e, in par- tic.
un'attività faticosa, in partic. un lavoro manuale. piovene, 136:
: la vita oziosa non gli parve più un capolavoro da incarnare in chi non s'
s'è mai sporcato le mani, ma un piacere adatto anche per chi ha sgobbato
polvere della pista. -scarabocchiato (un foglio). delfini, 3-48:
con qualche segno. -chiazzato di un colore. d'annunzio v-1-321: la
vizi trionfanti, in qualche paese hanno un libero, ma illecito passaporto.
. 3. guastato, compromesso (un sentimento, un piacere). bettini
. guastato, compromesso (un sentimento, un piacere). bettini, 147:
ti dirò che la lettura mi procura ora un piacere sporcato. alvaro, 11-248:
]: 'sporchettare': romper il terreno tra un porchetto e l'altro. =
, con valore intens., e da un denom. da porchetto2 (v.
. persino per andare a letto indossano un pigiama a righe neroazzurre (e lo cambiano
mestieri ch'io declami contro la sporchezza d'un sì rado cangiare de'panni lini immediati
campi. adunque sotto questa imagine daremo un volume che comprenderà le sporchezze delle cose
in muratori, cxiv-2-22]: se ha un po'rocchio a tutte le commedie del
in tutte una laida sporchezza innestata ad un infame ateismo. parini, 363:
che ha pudore; ed un'allusione, un motto gli basta; poggio scriveva quelle
, per incarcerare l'universo con un appropriato dizionario; il letterato, per
ricopre. stuparich, i-348: su un pavimento incrostato di sporcizia, vi si
impronta untuosa e quasi tepida ancora d'un corpo. moravia, ix-121: rosetta,
mento gli uscivono. -scoria di un metallo. lauro, 2-139: quando
nette le strade ha tenuto e tiene un ministro con salario di lire 18 il
igiene, la pulizia personale; che ha un aspetto trasandato nella persona, negli abiti
/ dimmi, mentre tu fili a un tempo stesso / la vite degli amanti col
.. finché venne a fermarsi su un piede nudo e sporco che immediatamente si
perciò che... tiene obligazione un cavalliero d'essere così corretto nel parlare
-per estens. scurito dalla barba (un volto). vittorini, 2-117:
vidi, a letto, il malato, un uomo con gliocchi chiusi nella faccia sporca di
, incrostazioni; sudicio, lercio (un indumento, un oggetto). - in
sudicio, lercio (un indumento, un oggetto). - in partic.:
. f. doni, 2-67: cavatosi un paio di sudicie e sporche brache,
che si sente da quelli sempre esalare un puzzo e fetore orrendo, con offesa
. foscolo, xiv-293: ho chiesto un caffè, e mi fu recata la tazza
: il soldato si asciugava la faccia con un fazzoletto sporchissimo. -imbrattato di
); coperto di parole scritte (un foglio). dossi, iii-3:
di circostanze detèrminano quasi sempre tirròmpere di un nuovo scrittore nella carriera della carta sporca
il vetro appannato, una carpa rincorreva un pesce persico nell'acqua sporca d'un
un pesce persico nell'acqua sporca d'un catino di vetro. -spreg.,
-rozzo, grossolano (un'abitudine alimentare, un cibo). catzelu [guevara
magalotti, 14-53: nel mangiare hanno un gusto sporchissimo. 3. immondo
o nel putridume o se ne nutre (un animale). de bonis, 72
o invaso dalla sporcizia, dai rifiuti (un luogo, una città).
più amara. sergardi, 1-117: che un simil focolar né men ti dette /
... consideravo quello sporco paesello un po'come un castigo.
consideravo quello sporco paesello un po'come un castigo. -luogo sporco:
nero; scialbo, poco brillante (un colore). lanzi, iii-294:
bassa, larga di gronda, tinta di un colore giallognolo sporco, con piccole finestre
di quei neri-seppia potevano (fino a un certo punto) incuriosirmi intellettualmente. cassola,
intellettualmente. cassola, 5-167: a un certo momento sbucò fuori un cane. era
: a un certo momento sbucò fuori un cane. era un cane di mezza
certo momento sbucò fuori un cane. era un cane di mezza tacca, di un
un cane di mezza tacca, di un color bianco sporco. -non più
. tabucchi, 5-85: quel giorno faceva un freddo cane, eratutto pieno di neve sporca
sporca. -che ha colori discordanti (un quadro). carena, 1-159:
carena, 1-159: 'sporco'dicesi talvolta ai un quadro per l'effetto dispiacevole che producono
, 2-4: un'alba sporca filtrava da un cielo oscuro e pesante e faceva apparir
domandava: « c'è una camera a un letto? » « no. avete
, 1-373: ridolfo mostra d'essere un pochino sporco e un pochino osceno, ridolfo
mostra d'essere un pochino sporco e un pochino osceno, ridolfo è nientedimeno un
un pochino osceno, ridolfo è nientedimeno un caffettiere morale. tozzi, vi-834: come
eccitanti, confidenziali. -osceno (un autore). varchi, 8-2-60:
lo aveva giudicato 'una sporca figura', un uomo bieco e capace di ogni peggiore azione
, 18-ii-474: tu, baionetta, spiegamela un po'questa tua grande paura. è
tanto infami e sporche / che pare un chiuso di verri e di porche.
morale sessuale, sconcio, osceno (un atto, un'azione). del
tutto, le donne però scompostamente portando un piccolo panno sopra le peme delle cosce.
vita). patrizi, 2-117: un uom reo e di mali costumi e di
sporchissime divinità -che comporta frode (un reato). de luca, 1-15-2-199
e laide. parini, 431: un che ha scritto novelle in cui si sente
aretin tutto l'impasto, / ed un poema sporco impertinente / contro la donna
parola) o vi allude espressamente (un discorso, un motto, ecc.
o vi allude espressamente (un discorso, un motto, ecc.).
mostri lusca, / quando a difender un tal uom s'adopra! lollio [barbaro
disse: « su, ragazzi, parliamo un po'sporco ». arpino, 16-62
di londra intervistarono a titolo di premio un pilota della raf che per primo aveva
schietti, marca sporca, non parlava che un suo dialetto pieno e morbido, intriso
], 5: la registrazione era un po'sporca, nel senso che la qualità
comprensivo della tara (il computo di un peso: ed è contrario di netto
a conto di aleppo rotoli once 2 un terzo sporche di tara. d'azeglio,
è stato di cinquantamila e quattrocento tomesi a un bel iddio, come i tuoi versi
ot1- 26: ierone siracusano fé dare un buon castigo ad epicarmo tenuta con
vocale tonica. masso si staccava; detti un urlo. soldati, v-58: maria aiutava
sì discoscesa, tutta sporgenze, un aipinto. asprezze, tortuosità.
attribuisce in maparte del corpo, di un organo, della struttura schelesporfidare, tr
ricoperta di crostacei trica (e può essere un carattere normale di un organo e di
(e può essere un carattere normale di un organo e di erbe marine che ritardano
. balestrini 2-19: riescono a prendere un compagno e a man o
- in senso concreto: organo prominenganellarlo un po', ce ne andiamo dalla piazza ma
scogli o tieri ghetto della periferia. un lieve sforzo d'immaginazione poteva lasciarne travedere lo
ex-, con valore privai, e da un denom. scheletro; gli zigomi e le
malattie infettive o che è partita da un porto infetto. tramater [s
trascurata, e la sua cucina era un luogo nero, dove le padelle e i
« non ve lo dico perché siete un giovanotto e ci ridete ». e si
» palazzeschi, 9-47: tante cosettine un po'sporchette diventano pulite a furia di
pendeva non men grossacci che sporcacci. un gruppo di nidi. e. cecchi,
6-147: voleva incapsulato il diaspro: un po'sporgente dalla legatura ovale. cassola,
cassola, 2-210: bestemmiò inciampando in un mattone sporgente. -che si prolunga
cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna. pratesi
: proprio sotto il crinale c'era un ciuffo di verdura sporgente. -per
-per estens. esposto al nemico (un luogo). colletta, 2-i-447:
. ma il viso sempre affilato come un coltello, le mani nocchiute come quelle