o da una parte del corpo assorbendolo con un panno. -in partic.: asciugare
e ii-535: una madia e un cassone /... / e tovagliuole
umore / che spande ognor per gli occhi un largo mano /...
teorie mediche rinascimentali, zo forbendolo con un sciugatoio di bucato. vasari, iv-53:
braccio per disseccar le reume e nella testa un berettino di prendere lo sciugatoio. amari,
per evaporazione (il calo- vandaie, è un gran catino, e il cielo uno sciugatoio
nessun vi si mirò, se non un veglio / a cui il sangue l'età
umidità che lo bagna o lo intride (un corpo, un oggetto, in partic
o lo intride (un corpo, un oggetto, in partic. un panno bagnato
corpo, un oggetto, in partic. un panno bagnato). anonimo, 2-449
. -asciugarsi dall'acqua piovana (un terreno); rimanere libero da acque
; rimanere libero da acque stagnanti (un luogo). paganino bonafè, xxxvii-134
sciugar sopra una tavola all'aere per un dì e una notte. schioppi, 38
ponila a sugare alla ombra infilzate dentro un filo. a. neri, 1-203:
non si sciuga una caccia: in un tempo brevissimo. aretino, 20-239:
agazzari, 28: la buona donna pose un dì sopraccapo a la detta figura de
a la detta figura de la vergine maria un bel sciugatoio per addomare la detta figura
hanno il dosso da coprire / d'un pover sciugatoio. ser giovanni, 3-81
, 5-5-8: porta sopra la testa un cappell'unto, / ravvolto intorno d'uno
la faccia era legata e coperta con un sciugatoio. 4. nelle concerie
. bizoni, 81: vedemmo un numero grande a centinara che venivano d'
grande a centinara che venivano d'accompagnare un morto, le donne con abito nero
abito nero lungo con certe pieghe e un sciugatóre in capo. magri, 1-89
sciupacchiaménto, sm. scempio di un testo con rimaneggiamenti poco sensati.
qualcosa. -in partic.: trattare un argomento in modo superficiale o troppo rapido.
nieri, 2-264: la dante alighieri paga un povero vecchio perché sciupacchi due o trecento
agg. alquanto deteriorato o danneggiato (un oggetto). pascoli, 1-384
verde, ma più verde che rosa, un po'sciupacchiato. -usato male
. carducci, ii-n-36: quello è un metro francese, del tempo di ronsard
pettine di tartaruga, colle mani gracili e un po'sciupacchiate alle estremità. alvaro,
sf. l'essere alquanto sciupato (un abito). alvaro, 20-187:
donna senza inibizioni che passa disinvoltamente da un amore all'altro. panorama
e ormai senza ritegno sociale quello che un tempo era il grande spauracchio, quel
tic.: sminuimento del carattere sacro di un luogo. papini, 28-152: la
marchi, iii-2-401: la gente lo chiamava un buono anulla, un sciupapenne, un mangiatore
la gente lo chiamava un buono anulla, un sciupapenne, un mangiatore di pane a tradimento
chiamava un buono anulla, un sciupapenne, un mangiatore di pane a tradimento. =
rinvenuto e s'intride. dopo sbattuto con un mestolo, si ricopre colla farina,
. allora si distende con dell'acqua un po'tiepida, ché, calda di molto
pensano ». -sgualcire, stazzonare un abito. jahier, 32: tanto
annunzio, iv-1-695: il vento ti ha un po'sciupate le labbra. jahier,
togliere il fascino e la bellezza a un racconto, a un evento. carducci
la bellezza a un racconto, a un evento. carducci, ii-10-73: credi
una condizione di benessere; far cessare un momento particolarmente felice. fogazzaro,
2-196: par che si abbraccino in un oblio, in un sogno supremo, di
che si abbraccino in un oblio, in un sogno supremo, di cuiogni parola sciuperebbe l'
hai? ti senti male? » ruminavo un verso. pensare sciupa. pratolini,
= voce di etimo incerto: forse da un lat. volg. exsupàree ginocchia, baciandole
mi sciupi tu? vedi come passi da un eccesso all'altro? » alvaro,
sciupa tranquillo. 4. sprecare un bene materiale facendone un cattivo uso o
4. sprecare un bene materiale facendone un cattivo uso o consumandolo in maniera scriteriata
. - in partic.: dissipare un patrimonio; scialacquare, dilapidare denaro.
strettezze, di spendere in spettacoli nemmeno un migliaio delle centomila lire che sciuparono negli
, 2, 25]: sciupare un pallone da gol. -figur. perdere
che sciupò le sue forze correndo dietro a un obiettivo chimerico. giusti, ii-100:
stava in una graziosa villetta circondata da un giardino. 5. intr.
guastarsi, ridursi in cattivo stato (un oggetto). giuliani, i-124:
i-430: alta bionda, vestita d'un camice roseo dalle larghe maniche orlate d'
camice roseo dalle larghe maniche orlate d'un pizzo gialletto che s'era sciupato e sbrandellato
feste e gli dirà: « ti sei un po'sciupato, si vede che l'
parole? tarchetti, 6-i-198: voi siete un uomo straordinario: è da deplorarsi che
viani, 19-573: siccome il cuoco era un infreguglione, eun taffaruglione sciuparòba,..
menti. giusti, 4-i-287: un frate, professore, / gran sciupatested'università
cosa sanno fare e come la pretendono per un po'di letteremale imparate. panzini [1905
-in partic.: consunto, logoro (un abito); appassito, non più
; appassito, non più fresco (un fiore, un ortaggio). pratesi
non più fresco (un fiore, un ortaggio). pratesi, 1-267:
sciupate, parevano ancor fresche e d'un rosso vivo appetto alla pallidezza cadaverica del
s'era stempiato ed ingrigito, portava un abito da città sciupatissimo. -consumato
(la dentatura); sciancato (un arto); escoriato (la pelle)
giù malamente per la scala buia d'un palazzo antico; soffrii quasi un anno all'
buia d'un palazzo antico; soffrii quasi un anno all'ospedale; ne uscii deforme
dal cattivo uso (un'espressione linguistica, un tema, un motivo, un'ambientazione
un'espressione linguistica, un tema, un motivo, un'ambientazione letteraria).
. barilli, i-165: c'è un argomento sfatato, un ambiente sciupato,
i-165: c'è un argomento sfatato, un ambiente sciupato, un luogo comune,
argomento sfatato, un ambiente sciupato, un luogo comune, una cifra particolarmente cara
formula sciupatissima). -malriuscito (un verso). carducci, iii-25-m:
, iii-25-m: quando mi avviene di fare un di questi versi sciupati mi frego le
dico « va là figliuol mio, dà un calcio nel naso agli uomini di buon
davanti. moretti, iii-169: « sei un po'sciupata » le ripetè archimede sul pianerottolo
: una donna sui quarantanni, con un volto sciupato e fine. piovene, 15-10
: alla prima occhiata michele gli sembrò un ragazzo serio. alla seconda un bel
sembrò un ragazzo serio. alla seconda un bel ragazzo, simpatico, ma sciupato e
alle donne! pascoli, i-419: un po'di bene questo giuseppel'aveva; ed
cittadini sfumeranno davanti alla influenza ereditaria d'un picciol numero di famiglie? o faticheremo
essere tratti da quella alla necessità d'un governo federativo? 6. trasformarsi
la natura; andare a finire, dopo un processo più o meno lungo.
fanatismo sfuma a poco a poco in un deismo. zendrini, iii-366: sino alla
. arpino, 7-162: usufruirei di un vocabolario dai corti significati che sfumano e
forma del calor del sole. -esalare un odore. buonaparte, 2-10-40: doppo
buonaparte, 2-10-40: doppo ne venne un brodo poltri- glio col cavolo capuccio in
brodo poltri- glio col cavolo capuccio in un piatto così grande, dentrovi vitella,
11. piti attenuare l'intensità di un colore; far passare gradatamente da una
una tinta a un'altra senza tracciare un contorno preciso; rendere indistinto il contorno
sfumato mezze tinte insieme per far tondeggiare un viso. bonghi, 1-157: è
viso. bonghi, 1-157: è un pittore quello che, guardando all'impressione visiva
contorno, rendere indistinto il colore di un elemento del paesaggio; velare, far
pascoli, 192: sfuma gli alberi neri un vapor d'oro. sbarbaro, 1-280
ora del vespro. -stendere sul viso un cosmetico per uniformarne il colorito o ravvivarlo
. monetti, 2-122: tolse da un piccolo reliquiario una cre ma
, quanto vi gioverebbe se giste prima un poco a sfumare la collera?
meno duro, meno perentorio; attenuare un giudizio o un'affermazione. spontone,
dalpanalizzare, gli sfumava il ritorno in un futuro nebuloso. -analizzare le varie
. -analizzare le varie manifestazioni di un sentimento. cameroni, 124: la
da sé. 15. stirare un tessuto di lana interponendo un telo umido
15. stirare un tessuto di lana interponendo un telo umido. 16. nel
sentimento amoroso. lupis, 3-179: un petto di neve, che sfumava tenerissime
3. sommaria rappresentazione letteraria di un modo di vivere. folletti,
, sf. lo sfumare i colori di un dipinto; l'effetto che ne deriva
che ne deriva; passaggio graduale da un colore a un altro; indeterminatezza dei contorni
; passaggio graduale da un colore a un altro; indeterminatezza dei contorni di una
.. non altrimenti che fareste in un quadro, cioè dalla picciolezza degli oggetti
degli oggetti che son più lontani, da un po'di confusione e sfumatézza che vi
superi, sfumatissimo). evaporato (un liquido). cellini, 644:
colore. milizia, iii-486: sfumato è un modo di da gabbro, è
scagliette d'amianto. -affumicato (un pesce). nannini [olao magno
-stirato con il ferro molto caldo (un tessuto). -scherz. annebbiato dai
digrada lentamente in un'altra tinta (un colore). redi, 16-iii-205:
anelli con 'predas de ogu', d'un rosso pallido sfumato in avorio. ojetti
, venature, riflessi o tracce di un altro colore. targioni bozzetti, 12-4-183
di rosa. montale, 3-152: un ricciolo nero, sfumato d'azzurro,
ricciolo nero, sfumato d'azzurro, un ricciolo reciso da un colpo di forbice.
d'azzurro, un ricciolo reciso da un colpo di forbice. -marezzato
di forbice. -marezzato (un tessuto). cantini, 28-31-4:
vivido e brillante (una luce, un astro). marchetti, 3-26:
e sfumata. algarotti, 1-ii-301: in un corpo duro e liscio, come è
frizzante è il lume; sfumato in un soffice, come è un guanciale. manzoni
sfumato in un soffice, come è un guanciale. manzoni, pr. sp
pallida,... spargeva intornoa sé un barlume fioco e sfumato. 3
graduazione del chiaroscuro o passando insensibilmente da un colore all'altro nel rapporto fra la
il termine della macchia non altrimenti che un fumo che nell'aria si dilegua; e
tarchetti, 6-ii-659: eccoti... un mio meschino ritratto il quale per altro
copie essendovi le mani sfumate non vi farà un così triste effetto. gadda conti,
l'ovale sfumato e melodioso del volto un poco reclino... la tacita
i-34: il pittore di lady hamilton è un pittore di costumi, ma il suo
nulla di incisivo. si accontenta di un patetico stucchevole. colore sfumato come un'
-che si avvale di tale tecnica (un modo di dipingere). bellori,
-che applica o predilige tale tecnica (un pitto- re). vasari,
, iii- 49: specchiatevi in un cristallo chiaro e netto ovvero in un'
ritrovarsi. -impercettibile, quasi invisibile (un effetto chiaroscurale). magalotti,
le linee del paesaggio, il confine di un cono d'ombra). galileo
una porta sfumata nell'oscurità e scesero un paio di scale da sotterraneo.
in nulla, svanito, fallito (un sogno, una speranza, un progetto
fallito (un sogno, una speranza, un progetto). mazzini, 49-293
adesso la sola cosa da fare era trovare un pretesto decente per mandarla via.
. -non ottenuto, mancato (un guadagno). verga, 8-175:
-trascorso rapidamente e talora inutilmente (un periodo di tempo). p
8. appena accennato, fuggevole (un sorriso). c. arrighi,
» titò crollò leggermente le spalle con un sorriso sfumato. bigiaretti, 11-46:
. bigiaretti, 11-46: disponeva di un sorriso più segreto, sfumato verso le gote
, sfumato verso le gote, anche un po'ironico. -pronunciato prolungando e smorzando
espressioni aspre; smussato nei toni (un linguaggio, lo stile di un autore,
toni (un linguaggio, lo stile di un autore, una scena o una situazione
lecchi, 1-13: il mare è un immenso pavimento di 'facce pallide di guerrieri',
materialitàdi rapporto non sta che in funzione di un ultimo bisogno di sfumato, d'incredibile
. da chi al fondo drammatico sapesse dare un finissimo e sfumato rilievo musicale senza fronzoli
la presenza della natura, che porta sempre un conforto ed un beneficio sfumato nelle parole
, che porta sempre un conforto ed un beneficio sfumato nelle parole e nelle azioni.
l'espressività... porta sempre a un unico tipo di risultati estetici (tipo
-che usa un linguaggio smussato nei toni. gadda
gadda conti, 1-239: enrico era un garbato, sfumato, intelligente conversatore.
sfigurare il mondo, a dare alle cose un contorno ormai solo allusivo, correggendone con
un'immagine fotografica ottenuta come effetto da un obiettivo speciale. 13. tessuto
sfumatura, sf. passaggio graduale da un colore a un altro o da una
. passaggio graduale da un colore a un altro o da una tonalità di colore a
per estens.: ciascuna delle tonalità di un determinato colore; zona caratterizzata da una
sue parole, tradotte in italiano, dànno un senso più tura di nero,
tura di nero, come se si dicesse un diamante d'acqua ne reciso
chi? pascoli, i-155: questo è un luogo sacro, dove le onde
van colle sfumature mal a proposito colorito un lume così vivace e colle tinte espresso
lume così vivace e colle tinte espresso un candor sì vivo. lanzi, ii-
483: il funi non è forse un pittore che conosce il valore della sfumatura,
testa, ma mentalmente -mancanza di chiarezza di un autore o di guardò quelle luci e
quel bel 'mi'finale, lo strascicava con un dondolamento voluttuoso del capo, l'accarezzava
a sbalzi, a sfumature, con un certo accento che aquilino non avrebbe saputo
presentano nello sviluppo o nell'articolarsi di un movimento artistico, di un fenomeno sociale
articolarsi di un movimento artistico, di un fenomeno sociale, di un sentimento, di
, di un fenomeno sociale, di un sentimento, di un'idea, di
un'idea, di uno scritto, di un discorso o nello svolgimento di un evento
di un discorso o nello svolgimento di un evento, o in un modo di comportarsi
svolgimento di un evento, o in un modo di comportarsi o di esprimersi (
il duca o gran signore da adulare a un grado minore, poi i potenti del
, poi i potenti del paese anche un po'meno, poi tutti gli altri
parecchie altre dàlie arbitrio di esprimere con un solo vocabolo più sfumature d'idee e tener
tieni alle sfumature? -peculiarità di un movimento politico, di una dottrina,
-con riferimento a una caratteristica organolettica di un vino. contro una spugna; in
attenuazione graduale dell'intenle sfumature, cf un vino di classe. c.
a la grotta der sor pippo ce steva un sità sonora di una trasmissione radiofonica o
tivo, avendo in sé un carattere di sfumatura, e incompatibile con
hanno avute gli italiani: e sentano un po'del crudo vero, del villano
talvolta confuso o di poco conto, di un sentimento, di uno stato d'animo
. montale, 3-148: sfuggì da un lato torcendosi come un'anguilla, mentre
una persona che ne ricorda altre di un determinato periodo storico. de pisis
. era una figura d'altri tempi, un uomo di prima della guerra, e
, a seconda delle circostanze, di un personaggio. nencioni, 2-242: la
di mascagni] le forbici dovrebero scendere un po'dovunque, col sistema della sfumatura
di spremerle per il difficoltoso avvìo di un collegamento o la repentina sfumatura di un
un collegamento o la repentina sfumatura di un refrain. 9. tess.
-andarsene in sfumature-, andare incontro a un insuccesso. tommaseo, cix-i-23: la
spalle di diana, come la testa di un boa sopra un vaso di cristallo ripieno
come la testa di un boa sopra un vaso di cristallo ripieno di latte. i
dalla voluttà, egli non sarà che un debil pittore del primo de''generi'.
tirare sulla mia tavoletta con colla ed acqua un foglio di carta canson, ad appuntare
onore di grasso, al seratante fu offerto un granderitratto a sfumino. -graduato allo
che presenta tenui sfumature di colore (un paesaggio). barilli, 7-57:
. sfumatura, particolare tonalità di un colore. landolfi, i-26:
le gambe erano leggermente ingrossate erinforzate a sostenere un torso lieve, le spalle spioventi e
torso lieve, le spalle spioventi e un poco incurvate,... il ventre
della forma grafica mediante lo strofinamento di un pezzo di carta, di stoffa,
sfumodorante, agg. letter. che emana un profumo intenso. l.
sfumóso, agg. ant. sfumato (un chiaroscuro). leonardo, 7-i-68
. 3. lanciare la trottola tirando un capo dello spago avvolto intorno a essa
fune attorcigliata. viani, 19-140: un uomo, come un mostruoso pendolo d'
viani, 19-140: un uomo, come un mostruoso pendolo d'orologio, pendeva appiccato
orologio, pendeva appiccato per una corda a un ramo: s'infunava piano piano a
, con valore intens., e da un denom. da fungo (v.
sfunzionaménto, sm. letter. disfunzione di un organo del corpo (e ha valore
con valore intens., e da un denom. da furbo (v.)
bruno, 3-693: quando aviene che un poltrone o forfan- te monta ad esser
4. tose. divenire meno assillante (un impegno). 2. intr.
a. f. doni, 3-62: un savio compositor d'opere (in ope-
de'digiuni. si rimetteranno come s'è un donato diverse pitocherie, come sarebbe
, con valore intens., e da un denom. da furfantino (v.
, poltrona » che ti diranno in un fiato. d. bartoli, 2-2-232:
. di giacomo, ii-718: ad un popolo come il napoletano che usciva da
pareva che l'ufficiale provasse piacere di avere un pretestoper sfuriare contro di quello.
contro di quello. -passare a un altro regime politico con un'azione eversiva
un'azione eversiva, in modo violento (un popolo). settembrini, 1-142:
del mondo moderno come in preda a un incipiente e irruente e crescente nazionalismo che
il fuoco); imperversare violentemente (un fenomeno atmosferico). govoni, 643
... sfuria palpitando / sopra un cimiterino di lampare. rebora, 39:
: sfogare con furia. 'gli sfuriò un sacco di impertinenze'. = comp.
può passare se non con stento da un luogo ingombrato da soverchia furia e calca
festa'. -essere meno frequentato dopo un periodo di molta fortuna (un luogo
dopo un periodo di molta fortuna (un luogo di spettacolo). fanfani,
v.]: dicesi anche quando a un teatro, o altro luogo di concorso
piene da sbalordire; ma ora è un po'sfuriato'. = comp.
scossone. tozzi, vl-883: per un niente, fa una sfuriata alla donna di
poi lo scoppio della sua voce, poi un altro rumor di passi più fitto,
questioni / più netto e bene te letaglia un motto / festevole che tante sfuriate. bernari
: 'sfuriata di male': che giunge a un tratto e si sfoga in breve,
), agg. liberadurata, di un fenomeno meteorologico; repentino to dalla gabbia (
fenomeno meteorologico; repentino to dalla gabbia (un animale). -al figur.: scatenato
figur.: scatenato, piena di un fiume. senza freni. tommaseo [
bacchetti, 1-iii-767: il piave è un fiume dei più difficili nei suoi andamenti e
marzo venne una grandesfuriata di neve che sommerse un poco la guerra sui monti. pasolini
giuliani, i-241: la corsa è un batter d'occhio; quellobianco sdegna le mosse
; va più alla sfuriata, ch'è un punto a essere alla meta.
furibondo. -in partic.: imbizzarrito (un cavallo). ferd.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da fuscello1 (v.)
lecco della ghiottornia, / e a farci un circuito con le sbarre, / fursi
si fan conigli: / io solinscatolato (un prodotto, una merce in vendita).
. per estens. sbandato, disperso (un soldato). guerrazzi, 1-3 io
. su), che risale a un lat. volg. * exfusus per effusus
presto pre3. figur. liberare da un problema assillante. tommaseo [s
). ant. e letter. liberare un animale dalla gabbia. -per estens.
2. per estens. estrarre da un recipiente. p. petrocchi [s
ad opera in corso se n'era sgabbiato un lieto movimento di falegnami, fabbri,
di separazione o allontanamento, e da un denom. da gabbia (vi).
guardiola. socci, ii-1-609: un vecchietto,... rincattucciato in uno
: alle porte di detta città si tenga un qua- demuccio, nel quale uno de'
2. per simil. sollevare qualcuno da un impegno, per lo più gravoso.
ella oltre l'aspettativa, la sgabellò a un oste. -sbrigare alla meno peggio
6. rifl. liberarsi da un impegno o da un obbligo, anche
rifl. liberarsi da un impegno o da un obbligo, anche assunto contrattualmente; esimersi
l'adempiere una promessa, trarsi da un impiccio o sottrarsi a una situazione incresciosa
sgabellerei. 7. sbrigarsi da un lavoro concludendolo in fretta. alfieri,
ragione mi vi trattenni che per riposarmivi un poco. 8. riuscire a
sgabella; / ond'ella in dite a un vet- turin s'accosta, / che
mentore. tommaseo, 1-357: viene un conte sorgo a mostrarmi certa sua traduzione
un'obiezione, rintuzzandola; emanciparsi da un modo di pensare avvertito come negativo.
dare una mentita in sul viso ad un mio pari. bresciani, 4-ii-272: io
ferita ». giusti, 4-ii-427: un povero diavolo / che... /
cerchi di sgabellarsela / all'ombra d'un rescritto / non c'è misericordia.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gabella (v.)
sul tabacco, nella sola irlanda resultò un meno di libbre 4. 070. 000
la mia fronte come il fuoco di un astro infausto. calvino, 1-141:
, e tiene con la mano destra un torchio acceso fermato in terra. manzoni,
né braccioli, per lo più basso, un tempo destinato in partic. a chi
alto per prendere posto al bancone di un bar). ariosto, vi-243
è molto alta, che darìa a un uomo quasi al petto, e le altre
l. pascoli, i-3: passando un giorno per certa strada fu da un indoratore
passando un giorno per certa strada fu da un indoratore pregato a volergli fare alcune figurine
e non le facea fame! / mise un lenzuolo bianco al sacconcello, / ma
lenzuolo bianco al sacconcello, / ma prima un poco ne rumò lo strame. /
schetto. del giudice, 2-118: in un secondo bar, con gli sgabelli alti
del bancone, come campanelle, ascoltarono un negro anziano che cantava seduto con un
un negro anziano che cantava seduto con un cappello chiaro, accompagnandosi solo alla chitarra
meton.: chi in una gerarchia occupa un posto di scarsa rilevanza. caro
prospettive. badoaro, liii-12-358: da un canto di questa stanza vi è uno sca-
è uno sca- bello alto da terra un palmo e mezzo, coperto di un pannodi
terra un palmo e mezzo, coperto di un pannodi seta tutto lavorato di filo d'oro
fa distendere nel loco dove vuol stare un pezzo di semplice panno nero, ad
costei [arianna] per iscabellola ruvidezza d'un sasso sovra di cui, mostrandosi quasi
ascendere. monti, 14-292: io d'un seggio / d'auro incorrotto ti farò
di gamba corta., emagari col didietro un po'troppo pieno... che per
di animo d'incendiare quell'abitazione infamata da un delitto sì enorme, onde tra le
ripone i suoi strumenti, valendosi di un buco rotondo aperto nei fianchi della stessa,
della rovina d'una 'casta', d'un privilegio, d'una aristocrazia sgabello ad
buonaparte lo cercava per vanagloria e per un suo fine, volendo farsi sgabello dei nomipiù
baldinucci, 1-32: comandò l'imperadore ad un cavaliere pettoruto e di buone forze.
buone forze... di porsi per un poco piegato in terra a guisa di
cosa che dovesseun cavaliere servir di sgabello ad un pittore. -essere passivo strumento dei
! -essere mezzo per il conseguimento di un risultato. a. cattaneo, ii-126
in trono, doveva la morte d'un povero marito servirti di sgabello? -servirsi
piedini rinchiusi in una pianella impercettibile d'un tessuto serico quasi trasparente, posavano riuniti
se ai piedi. savinio, 27-306: un libro è aperto su uno sgabellino turco
podiani, 67: prima vorrei essere un scabellaccio d'un scrittore che aver pure
67: prima vorrei essere un scabellaccio d'un scrittore che aver pure un clientolo di
scabellaccio d'un scrittore che aver pure un clientolo di questa razza. = lat
di via veneto, si mettono d'un tratto a non voler che pane casareccio,
rurali. moravia, 19-52: vedo allora un orrido tinello arredato come una birreria bavarese
, 24: avanti a ciascuna colonna risiedeva un alto e capriccioso sgabellóne, finto di
toccati d'oro, sopra di cui posava un grancandeliere d'argento sodo con accesa facella.
finestre, anche ricavato con tramezzi da un locale maggiore, adibito a ripostiglio, a
, ix-85: in su ritorna e provati un tantino / s'entrar potessi (il
il che non credo mai) / n'un certo suo segreto sgabuzzino. pananti,
segreto sgabuzzino. pananti, i-215: un gatto, che la coda rinserrata /
sgabuzzino in cui era apparecchio telefonico e un vassoio di argentone su un tavolino.
telefonico e un vassoio di argentone su un tavolino. montale, 9-19: così pure
t'è balenato mai il capriccio di sollevare un poco la cortina verde del mio sgabuzzino
federigo visitò in fretta l'appartamento e provò un tuffo al cuore, come se avesse
al cuore, come se avesse incontrato un fantasma di famiglia, quando in fondo
: bancone di ricevimento nell'atrio di un albergo. ojetti, ii-461: c'
dell'oppio. buzzati, 6-153: un albergo come tanti altri di provincia, a
. mayer', m'ero condotto in un luogo spaesato: un angolo dicittà qualunque,
m'ero condotto in un luogo spaesato: un angolo dicittà qualunque, con piccole botteghe e
volte dietro una tenda dove c'era un acquaio e un fornello e uno sgabuzzo
una tenda dove c'era un acquaio e un fornello e uno sgabuzzo di legno che
ben distanziato rispetto alle altre costruzioni (un edificio). imbriani, 7-74:
imbriani, 7-74: per figurar bene, un edificio dev'essereisolato, sgaggiato da ogni parte
animosi pensieri -attenuare la forza di un sentimento. rosmini, xxv-419: più
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gagliardo (v.)
da gagliardo (v.). per un diverso valore (intensivo e detrattivo)
, 2-319: questa sottrazione di forze sarà un ottimo espediente per isgagliardire il nemico,
, tanto io andrei a opra, e un po'di pane me lo saprei guadagnare
dì di lavorare. tivo, e da un denom da galestro (v.).
ex, con valor intensivo, e da un denom. da gaglioffo.
-per estens., taglio prodotto da un utensile. pirelli, 72: mica
sgagnà 'mordere', probabilmente denom. da un lat. volg. canta 'cagna'[r
in fondo il buon sacrestano armato di un moschettone enorme. = var. metatetica
[la lana] da'verghezini sopra un graticcio fatto di certe bacchette sottili,
letter. far bella mostra di sé (un ornamento). manzini, 14-61
, con valore intens., e da un denom da gala (v.)
. sghembo. cavacchioli, 121: un riso osceno di bagascia alticcia / dondola
di siena si chiama sgalera, ha un uso economico importantissimo e si coltiva apposta
, poiché i suoi fiorellini azzurri sono un caglio ottimo del latte. =
, di origine incerta, per tramite di un lat. region. * ascalerum.
di separazione o allontanamento, e da un deriv. da galera (v).
. pavese, 12-77: parlarono un poco di cinematografo e masino scoprì che
di separazione o allontanamento, e da un denom. da galileo. sgallare1
, con valore intens., e da un denom. da galla (v.
, con valore intens., e da un denom da galla (v.)
, con valore intens., e da un denom. da gallo (v.
viani, 4-145: addossato al muro, un uomo dalle gambesgallate si era sdrucito le brache
valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da gallo (v.)
dagli scarpellini marc'aurelio, 237: è un arbitro molto sgallettato imlo staccare il galestro
il galestro dal masso. punito, è un carciofo. sgallettare, intr.
c. arrighi, 3-197: con un gesto che a parer suo avrebbe dovuto esser
d'azeglio: 7-ii-353: per fortuna ha un carattere docile e non passioni vive né
, con valore intens., e da un denom. da galletto (v.
, con valore intens., e da un denom. da gallinaccio (v.
sbagliato, questo è grande teatro: come un certo tipo di melodramma demoniaco che spinge
delle galline, razziare i polli (un esercito). aretino, 20-194
). aretino, 20-194: un soldato che è valente in isgallinarei pollai dei
fare razzie ai danni della popolazione (un esercito). giovio, i-156:
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gallina (v.)
incensiere al marinaio, e lì tutto un ridere, e loro due via a tracheg-
simsgambare3, tr. privare del gambo un fiore, una zione italiana », settembre
, con valore intens., e da un denom. da gallina (v.
una parola ch'abbia del buono, un tratto ch'abbia de l'astuto, dorman
), agg. che cammina con un passo spedito. fenoglio, 5-i-1146:
nudo fra doi bote sgambarato a mechio d'un gran pezzo di lardo e biscotto e
con valore intens., e da un deriv. da gamba (v.)
la particella pro- nom. camminare con un passo lungo e affrettato, dirigersi rapidamente
lungo e affrettato, dirigersi rapidamente verso un luogo. fucini, 302:
verso l'isonzo quando la sventagliata d'un proiettore ce lo rivela, e ci troviamo
. ei si sgamba, / e come un bracco va per quel deserto, /
, con valore intens., e da un denom. da gamba (v.
artisti fanno figure chenon possono reggersi in piedi un momento? perché le sgambano, le
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gamba (v.)
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gambo (v.)
5-75: non c'era da fare che un chilometro e mez zo,
, oscillare. lupis, 25: un terremoto che nelle capriole de'venti lo
nelle capriole de'venti lo fa [un edificio] giocar di sgambata. =
gambe di sostegno (una sedia o un altro mobile). pratesi, 5-10
dei fianchi anche fino all'anca (un costume da bagno, un pantaloncino,
anca (un costume da bagno, un pantaloncino, ecc.).
che è stato privato del gambo (un fiore, una pianta).
malizioso il 'sgambato': dicesi di un fiore a cui sia rotto il gambo.
di scatto compiuto dagli atleti preliminarmente a un allenamento o a una gara sportiva per
sgambatura2, sf. apertura di un indumento, in partic. intimo o
le gambe in modo rapido a scatti un poco scomposti, in sommari passi di
, 12-259: per gli altri balletto è un diminutivo. è un ballo piccolo.
altri balletto è un diminutivo. è un ballo piccolo. uno sgambettamento. per merito
2. che procede al piccolo trotto (un animale). e. cecchi,
viscido corpicciuolo della danzatrice nuda, quasi un po'rachitico. bacchelli, 16-81:
. 4. che pedala rapidamente (un ciclista). emanuelli, i-18:
,... la vedutasi allargava su un quartiere nuovo della città, su una strada
2-188: se [gesù] avesse avuto un viso funereo, non si sarebbero adunate
per divertire il bamboccio altrui fasgambettare e sbracciare un arlecchino di cartapesta. cicognani, 9-36
turchi, e il santo sgambettava come un capriolo sotto la mannaia. -scalciare
sotto la mannaia. -scalciare (un asino, un cavallo, un mulo,
. -scalciare (un asino, un cavallo, un mulo, ecc.)
-scalciare (un asino, un cavallo, un mulo, ecc.). pancrazi
.). pancrazi, 2-201: un giorno che il padrone tornava, [
e sgambettando, finché l'arrivò con un calcio. -muovere rapidamente le zampe
. -muovere rapidamente le zampe (un insetto). passeroni, iii-115:
] sgambetta nella mia gersi velocemente verso un luogo. c. malespini,
altro tuttavia, finché si ebbero dilungati un buon tiro di archibugio. c.
il manicotto / può cento inverni sfidar un cantante; / e con quel pastranuccio tutto
le restasse una gamba sull'altra, con un biancheggiare abbagliante più in su della giarrettiera
più in su della giarrettiera chiusa da un fermaglio di minuscoli smeraldi. -correre rapidamente
. -correre rapidamente dietro la palla (un giocatore di calcio). la
. -procedere al piccolo trotto (un animale). parini, 314:
non bollata, non adocchiata avidamente da un imperiale castra- pensieri,...
, rapidi e incerti; trotterellare (un bambino). nievo, 651:
festa. carducci, iii-3-101: tutt'a un tratto quel movente di maligni ossami stuolo
tr. eseguire in modo goffo e approssimato un ballo, una marcia. faldella
sera essa sperava di poter sgambettare tuttavia un pot-pourri. jahier, 158: suona per
di qualche istinto malvagio, rompere un vaso di cristallo, 9.
essere ancora in dar lo sgambetto a un ospite. moravia, xi-413: levai una
deledda, v-683: ventiquattro anni, per un cavallo,... so
l'azione con cui si ostacola irregolarmente un avversario, o addirittura lo si arresta facendolo
il cino, / che prima era un poeta a scaccafava; / or, come
17: contro uomini che si facevano un vanto di sgambettare vistosamente la legge senza
senza mai sparare una pallottola, serviva un uomo che aborriva l'azione armata.
invece di darsi la spinta frenò con un rapido sgambettio, e saltò giù. l'
napoli s'affatica e s'industria in un lavoro minuto, intelligentissimo, instancabile,
(642): veniva sempre a galla un pensierino: « l'ho trovata;
dava un'annaffiata all'intorno, come un can barbone uscito dall'acqua. collodi,
. collodi, 488: è un ballo molto allegro: né c'è da
al marchese, e se ne schernì con un elegante sgambetto. fanzini, iii-163:
in uno sgambetto di gioia sì ecco un diavolone mi balza incontro, levando sgambetti
: due cavalli bizzarri, condotti amano da un cocchiere, col quale sanno, per esperienza
ta-pum. e pesavento s'abbatte, d'un colpo, sul sentiero. e rimane
sul sentiero. e rimane lì, senza un brivido, senza uno sgambetto, stecchito
sgambétto2, sm. il mettere intenzionalmente un piede fra le gambe di qualcuno che cammina
partic.: il fallo commesso in un gioco di squadra, soprattutto nel calcio
l'azione con cui si ostacola irregolarmente un avversario, o addirittura lo si
gioco del biliardo, l'azione per cui un birillo, fatto cadere dal passaggio della
strada. arpino, 9-168: quando incontrerai un amico, non cascarci come me,
il solito sgambetto, egli n'aveva sì un soprassalto, ma fingeva che fosse una
dargli lo sgambetto e mettere sul trono un giovanotto che stava a roma per ostaggio.
/ certezza procace. -fare un cattivo scherzo alla sprovvedutezza di qualcuno.
una smorfia equivoca. -prevalere (un suono). barilli, 8-78:
camminata a passi piccoli e rapidi di un bambino. vivanti, vii-136: ben
, con valore privativo-detrat- tivo, e un denom. da gambo (v.)
modi sua moglie e sua figlia in un bosco primaverile decladiceva il ciarlatano a conto
: nella mia collera inconsulta le avevo dato un mai tanto bene. pasolini, 1-42
, spavalda, maglio, che le aveva un poco lacerato il lobo. arpino, 11-
2. sconquassato, sconnesso, sgangherato (un prese a sganciare i cartelli che dondolavano tra
anno il prato -sostant. mobile, un contenitore, ecc.).
il dolce / sganasciarsi di risa. neppure un boccone con quegli strumenti di tortura. alla
affitto con l'attacco -per estens. liberare un indumento da ciò a faceva un romore
liberare un indumento da ciò a faceva un romore diffuso. a tre, che puzzano
a tre, che puzzano di rimessa lontano un miglio. cicogna-cui è rimasto impigliato.
nasciata. loria, 1-188: le infilarono un paio di scarpini -sfilare dalle spalle; togliere
scarpini -sfilare dalle spalle; togliere di dosso un carisganasciati. giusti, 4-i-36: se
giusti, 4-i-36: se a caso un ispettor di polizia / sganaco. scia
per non perder stuparich, i-323: a un certo punto sento ch'egli mi
ch'egli mi -fatiscente (un edificio). la pensione, /
gorosamente (ridere). -sbloccare un serramento fissato per mezzo baretti, 6-377
: « oh!.. ». un urlo e un 'perbacco'sasganciatasi la sciabola
!.. ». un urlo e un 'perbacco'sasganciatasi la sciabola, si stese
marotta, 6-12: una notte, da un dirigibile tedesco, venvano frullando nei campi
che la ospita da tanti -separare un rimorchio dalla motrice, una o gnore
motrice, una o gnore si diverte un mondo; sganascia le mascelle dal gran anni
quell'inso più carrozze da un convoglio ferroviario. -in par- ridere
tic.: far distaccare le componenti di un razzo orbi do sente la
ed il terzo l'estrazione di un dente (e ha valore enfatico).
persone. giuliani, ii-55: s'ha un bel dire, cavato il dente, sganciàbile
sganasciata mezza popolazione. collegato all'apparecchio mediante un congegno che perbuzzati, 6-44: poche
sganci venti 5. scardinare un serramento. mette di disfarsene durante il
faremo barboni, ii-1-936: all'improvviso un giovane scavalca = agg. verb. da
siano gli oggetti che sta giunto fa un cuor risoluto: sfonda un vetro di una
giunto fa un cuor risoluto: sfonda un vetro di una fineciamento di bombe.
sganciaménto, sm. distacco da un gancio. in fondo al corridoio
-per simil. sfondare gli argini (un fiume). fiatano, 1-ii-921:
contatto con il nemico 6. sfasciare un mobile; sconnettere un libro. 4
6. sfasciare un mobile; sconnettere un libro. 4. separare un reparto
sconnettere un libro. 4. separare un reparto militare da un altro. al
4. separare un reparto militare da un altro. al fine di allentarne la
[s. v.]: 'sganasciare un libro': aprirlo troppobilenchi, 14-177: si
da quelli greci sganasciato tutto. 'sganasciare un mobile': la cassetta di bacchetti, 10-145
contro i tedeschi fossero cessate. un mobile, la spalliera di una seggiola;
le colleganze 5. sottrarre uno stato, un paese dall'influenza pezzi, adoprando la
vittoriosi. fenoglio, 5-i-politica o economica di un altro. 1: 387:
7. far cadere una classe dirigente o un regime il regime fascista [6-vi-1944],
hanno adottata [la motodella contrattazione di un settore lavorativo da tentistica italiana.
rumore. tivo, e da un denom. da ganascia (v.)
, si rannicchiò sulla -abbandono di un impegno, di una responsasganasciata, sf
potrebbero... determinarsi certe esigenze di un impegno, da un'incombenza, da una
ha ora. dessi, 10-52: con un cenno di saluto, che prolunga per
dipendono dallo sganciamento della vita -venire meno a un rapporto di lavoro; scio
furbeschi rifamiliare. gliersi da un contratto; separarsi da un'alleanza.
comacchiani, che mi sono tutti comunicati in un mo = nome d'azione da sganciare
comp. di sganasciato. da un gancio, in partic. un indumento fissato
da un gancio, in partic. un indumento fissato al tratto con mondadori..
capitali; e per corpo o un oggetto appeso. (sganassato,
banchetto a maschi e a temine e ad un no leggera della donna che cercava di sganciarle
per l'amor d'idio, date un quatrino / al misero bavoso s'avvia con
10. allontanarsi da un gruppo, distanziando in partic. gli
in una classifica a punti nel corso di un campionato. corriere della sera [
vedono che la posizione è insostenibile o costa un eccessivo numero di perdite. fenoglio,
sganciare), agg. liberato da un gancio, slacciato. -per estens.:
estens.: aperto, sbottonato (un indumento). d'annunzio,
le parti cade come la scorza d'un frutto scoprendo la polpa delle due mammelle
disordine. -sfilato dall'occhiello (un bottone). brancati, 3-210:
. brancati, 3-210: ci fu un rumore di bottoni sganciatiche portò agli estremi la
mattina del 19 io sono rannicchiato in un buco quando un grappolo di cinque bombe sganciate
io sono rannicchiato in un buco quando un grappolo di cinque bombe sganciate da uno
. lancio di una bomba, di un siluro, ecc. moravia,
la gallina]:... un cioccolatinone verde... di tutta quell'
gendo fino all'angolo del giaciglio e sostandovi un momento simile al sorriso di una suora
(la bocca). canzona di un piagnone, 227: stavan tutti a bocca
2. trasposizione erronea di frasi in un testo; disordine strutturale. pascoli
qual favore è, non dirò, un grimaldello che apre l'uscio o un succhio
, un grimaldello che apre l'uscio o un succhio che lo succhia, ma un
un succhio che lo succhia, ma un palo di ferro che sganghera e getta per
, si scompose, gittossi via con un gesto sbardellato e, sgangherando le fauci
/ di portar dentro 'l taschino / un pusillo / scatolin, che fa a
a miccino, / sol capace d'un unghia di grillo. parini, mat.
parini, mat. labbra, innalza un grido / lacerator di ben costrutti orecchi,
monetti, 2-33: dentro una cesta vedo un neonato ignudo, calvo, un tenerissimo
vedo un neonato ignudo, calvo, un tenerissimo corpicciolo che agita con goffi gesti
rompere le mascelle o i denti con un colpo violento. della porta, 11-57
. della porta, 11-57: con un sgraffio ti sconquasserò tutto, ti sganghererò
una pozzanghera, / colmo è d'un vin sì forte e sì possente / cheper
cinquecento futuristi improvvisati, che sentimmo ad un tratto intorno a noi, quella
ci aiutarono a sgangherare e a rimpastare un poco le facce dei nostri avversari,
. -allentare la fascia di un vestito. imbriani, 3-202: sbottonò
10-46: per essere i processi della corte un caosed un rimescolamento di noia, d'intrighi
per essere i processi della corte un caosed un rimescolamento di noia, d'intrighi, di
si recano là, nel moto d'un piede in billico, desinando o cenando.
senza contorcere la lingua loro, tiene un luogo assai luminoso il celebre signor di
g. bargagli, xli-i-450: quando un uscio sgangara unavolta, non ritorna mai bene
. bianchetti, 1-383: è necessario che un sol tocco di pennello basti a far
allora si vede che r.. è un furibondo che si sganghera per far molto
e che il celebre c.. è un pulcinella che taglia l'aria.
andare in rovina (una nazione, un impero). g. g.
ex-, con valore privai, e da un denom. da ganghero (v.
(una calzatura). lora, con un riso sgangherato, rigrinzando le mascelle cavanteria.
marte? se che leggeva, c'era un paio di stivalini vecchi;...
naviga (come le sue amiche) in un contraffatto, / « sire, tu fai
, 8 (133): tutt'a un chia pure a tua posta;
tamente. botto, 240: era un riso di donna stridulo, sguaiato, sgan
-compiuto in modo esagitato e scomposto (un lora sgangheratamente; ma eran risa che
movimento, un'azione); sfrenato (un ballo). no più allegra
marchi, ii-220: la testa girava come un arcolaio che fresco della ripicchiata disinvoltura
!.. » 3. che ha un aspetto sciupato, sfatto; che appare la
, 1-86: spiccava [il mulo] un galoppo sfrenato 2. ondeggiando pericolosamente
. sgangherata. lalli, 1-5-11: un vecchio e sgangherato e fel- dinoccolato,
i-334: il perito... era un zoppo sgan-nellanti e il passo sgangherato.
ii-297: sfogliando quelle lettere, venivanofherato con un paio di larghi occhiali sul naso. monelli
. eccesso, smoderatezza. voce, un suono, un canto).
smoderatezza. voce, un suono, un canto). ranta, e
da. segneri, iii-3-34: se venga un cieco a cantare davanti 2.
dante, voi fate dargli un poco di limosina. a. casotti,
sussiego di cicognani, 1-17: un puledraccio con ancora la cavezza,
gutenfatico). turali e sommesse: un monotono tubare di tortore e di sgangherato
alcun che di triste in scardinato (un serramento). rato lo stomaco, sconvolta
confinato. d'uno strumento si spande da un angolo per il caffè. banmattutino,
. bandello, -gravemente disturbato nelle funzioni (un or-ti, 9-443: lo svegliò un canto
(un or-ti, 9-443: lo svegliò un canto sgangherato di donna; il sole
che mi truovo sgan con un linguaggio rozzo, pedestre; che manca di
, e talvolta per lunghi manutenzione (un veicolo, un mobile, un oggetto nausea
per lunghi manutenzione (un veicolo, un mobile, un oggetto nausea di chi si
manutenzione (un veicolo, un mobile, un oggetto nausea di chi si trova presente si
. de sanctis, 11-138: vi è un gobbo in idiotismi lombardi a iosa, frasi
, 5-57: sergesto in di chi emette un grido. faldella, ii-2-156: in quella
e scritto coi piedi e poi man un borgo arriva, / di verso italia,
borgo arriva, / di verso italia, un sgangherato cocchio, scintillanti di strilli e di
proprio la forma di -confuso, incoerente (un autore). d'amorevol occhio.
iii-25-382: vedete là quella una faccia, un vecchio grasso dalle labbra sgangherate. calvino,
istava -eseguito con scarsa perizia, raffazzonato (un pe. d'annunzio, 4-ii-73
ebbe del veder preporre darsi su un divanuccio sgangherato in fondo allo stanzo
e tintinnando. soffiato quel titolo dentro un orecchio e la guardava in -ant. che
. -fatiscente, cadente (un edificio). chi sgangherati.
niuna soffici, v-2-107: un ammasso sgangherato di casupole acl. riccoboni
la via. e la testa congiunta in un col petto / eie due anche sgancon
onta di natura e per dispetto / l'un a nell'altra. sgangherata come sempre
bizzarro. -logoro, sdrucito (un capo di abbigliamento). 5.
stava nel suo gno (una risata, un grido, uno sbadiglio).
. panni, 324: voi mi fate un supposto sgangherato / a dire che perciò
erano state dipinte con fantasia sgangherata da un ignoto pittore che vi aveva tirato giù
9. scapestrato, sregolato (un comportamento). a. segni,
nonostante la mia sgangherata vitaccia, sono un gentile zerbino. -che conduce un'esistenza
le ragazze abbianoun debole per caino; è un tipo sgangherato, è un mettimale che
caino; è un tipo sgangherato, è un mettimale che ogni tanto bisogna ripescare all'
ripescare all'osteria, ma è anche un lavoratore, ed è un malinconico.
è anche un lavoratore, ed è un malinconico. -che ha un aspetto trasandato
ed è un malinconico. -che ha un aspetto trasandato, sciatto. arbasino,
tranquillità. -sbandato, disorientato (un contingente di soldati). ammirato
tremendo (la paura); enorme (un eccesso); spropositato (un'adulazione
tetro, / ridicoloso e flebile in un punto. f. pona, 4-28:
bresciani, 224: i ballerini dànno in un furioso saltac- chiare a tondo con torcimenti
che dice il poeta, serve almeno per un sommesso di più per la medesima lunghezza
persona da un'opinione erronea, da un falso preconcetto, da un'illusione;
per isgannarvi ed acciocché, per mancamento d'un libero amico, voi non tomboliate in
libero amico, voi non tomboliate in un errore che per avventura non iscorgete.
o per indurre a cambiare idea (un discorso, un fatto, una circostanza,
a cambiare idea (un discorso, un fatto, una circostanza, ecc.
dante, inf., 19-21: l'un de li quali [fori], ancor
molt'anni, / rupp'io per un che dentro v'annegava: / e
nel trovar qual sia il covacciolo di un cuor donnesco. baretti, 2-290:
18-i-35: tutta la terra è di prigione un loco. / quanti sgannati cuor,
/ ch'e * non mi dess'un colpo a la sgaraglia / che m'ebbe
sgaranzare, tr. disus. stingere un tessuto dalla robbia. arti e
con sei libbre di robbia comune, sopra un bagno di dodici bicchieri d'acqua forte
se ami sgaranzarlo, aggiu- gnerai ad un nuovo bagno del brasile e settanta libbre di
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da garanza (v.)
ant. e letter. superare in un confronto; vincere in una competizione, in
isgarerà te, che sei lasca, / un cervellino, un frinfino, una frasca
che sei lasca, / un cervellino, un frinfino, una frasca? botta,
sgarò i musulmani, inseguilli più d'un miglio e tor- nossi a traina.
cene presenta uno, il quale gli legge un suo dialogo, in cuicrede di sgarare il
il convito di platone. -affrontare un pericolo; sfidare la sorte. a
lettore come lui uccidesse... un soldato della guardia di genova, forse
, con valore intens., e da un denom. da gara (v.
superato in una competizione, vinto in un conflitto anche cosmologico. gioberti
ambo eterni,... è un antichissimo concetto. 2. per
, con valore intens., e da un denom. da garbcr, n.
tr. ant. rettificare il corso di un fiume, eliminandone i meandri e le
delemiliani-giudici, 1-273: nell'anca diritta ha un gran 1522 [in patrizi,
ex-, con valore privai, e da un denom. da garboi, n.
sf. ant. rettificazione del corso di un fiume. ann. romei
.]: per una sgarbataggine, per un leggiero vizionel conversare ti pigliano a noia il
mi offende nella sua infanzia, ridotto un dì allo stato perfetto, su in paradiso
perfetto, su in paradiso, sarà un re d'immensa grandezza... e
, 3-i- 323: ti prendevo un po'sgarbatamente sottobraccio per fare una passeggiata
e basta quasi da sé a dare un ridicolo agli etimologisti, che si fanno lecito
graziosamente dette, niuna è che doni un maggior gusto, così delle medesime, inettamente
: mi rattristo non trovando in me che un fagotto di saia nera, dei capelli
questo a quel luogo e da quello ad un altro e sgarbatamente cangia in un momento
ad un altro e sgarbatamente cangia in un momento le persone le azioni. manzoni,
pungenti. giuliani, ii-187: era un ragazzo che non avea tante parole, ma
, tanto attose, che par pure un fastidio a vederle. piccolomini, xlv-39:
. l. pascoli, i-37: un oste più sgarbato, più svenente, più
, più stucchevole e più odioso d'un corteggiano affettato. batacchi, i-97:
strada. 2. che ha un aspetto sgraziato o, anche, sproporzionato,
bavosa, sdentata, brutta e sgarbata, un giorno considerandola si pose in un riso
, un giorno considerandola si pose in un riso tale ch'egli mandò l'anima
indice di arroganza, di inciviltà (un atto, un comportamento, un discorso)
, di inciviltà (un atto, un comportamento, un discorso). piccolomini
inciviltà (un atto, un comportamento, un discorso). piccolomini, xlv-42:
ragione alla moglie di queu'arrivo con un certo piglio sgarbato ed apparentemente collerico.
delicatezza; eccessivamente energico, pesante (un gesto, un movimento). fucini
energico, pesante (un gesto, un movimento). fucini, 28:
improviso, quasi da persona stata in un canto appiattata per coglier l'amico in
e sgarrate stralunature. -che ha un carattere provocatorio, licenzioso, trasgressivo (
carattere provocatorio, licenzioso, trasgressivo (un testo, un linguaggio). tanto
licenzioso, trasgressivo (un testo, un linguaggio). tanto da essere apparso
dovizioso. -iniquo, vessatorio (un provvedimento fìsca- le). calvino
nannini, 1-168: l'ignoranza d'un pittore fa la figura sgarbata e goffa,
fermarmi. allegri, 49: arano a un medesimo giogo le mogli indiscrete e le
sottile ora grosso ed ancor di mezza qualità un filo così sgarbato che averebbe fatto di
-inelegante, privo di buon gusto (un modo di vestire). piccolomini
è però onesta. lupis, 207: un abito sgarbato guasta la bellezza del corpo
bellezza del corpo. -sproporzionato (un edificio, un elemento architettonico).
. -sproporzionato (un edificio, un elemento architettonico). palladio, 1-20
, stridente (un'esecuzione musicale, un suono, un rumore). getti
un'esecuzione musicale, un suono, un rumore). getti, 12-30:
la quale pronunzia arreca agli orecchi de'fiorentini un suono così sgarbato e tanto spiacevole che e'
maneggia -ripido, brusco (un dislivello). cattaneo, vi-2-304:
sgarbati. -non temperato (un clima). g. manganelli,
germogli improduttivi di una vite, di un albero da frutto, di un ortaggio
di un albero da frutto, di un ortaggio a frutto pendulo o delle parti
è che, còlto all'improvviso da un telegramma che mi chiama, ho tante cose
provarmi con mille sgarberie che era stato un mero capriccio, quasi una burla. oriani
silvio non poteva fare a meno di provare un senso forte di indignazione.
2. figur. asprezza di un paesaggio. baldini, i-537: un
un paesaggio. baldini, i-537: un giorno fui sul 'gebel'tripolitano e quella
e... v'era fra esse un ricambio continuo, una gara di sgarbi
.. le teneva continuamente tra i piedi un cugino ricco, quello stupido mimmino orrei
, con valore intens., e da un nome d'azione di garbare (v
forma'. re, sciogliere un groviglio. sgarbellato, agg.
il primo fiore di gioventù, diventa un peso alla famiglia, la quale bene spesso
, 156: perché in ciò riconoscere un atroce sgarbo della matrigna natura, che
aspro, eccessivamente secco e frettoloso di un testo, di un autore. carducci
e frettoloso di un testo, di un autore. carducci, ii-6-260: è
4. carattere fastidioso e irritante di un suono. manzini, n-130: che
e scadente fattura. tata da morto da un prete vecchio cogli occhi sgarbellati dossi, iii-125
cami 2. forzatura di un giudizio, di una valutazione. gagu
: a me il fùtere mi ha sgarganato un bove. 2. intr
, 168: onde tutti si fan novo un linguaggio, / per non si sgarganar
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gargana (v.)
] sotto le taglie. la sgarganatura traeva un bramito dal canal della gola reciso.
, con valore intens., e da un denom. da garganella (v
fare gargarismi, sciacquarsi la bocca con un colluttorio. casalberti, 1-66:
, con valore intens., e da un denom. da gargarozzo (v.
vistoso (con partic. riferimento a un indumento). pirandello, 7-197
pirandello, 7-197: le stava davanti un vecchietto con due ventagli di carta infissi
-molto vivace e intenso; smagliante (un colo- soffici, iv-270: ella sapeva che
i-232: ha una collana d'oro e un busto celeste sgarramenti. gianti.
giovanotti. 3. incongnienza di un pensiero, di un ragionamento. 2
3. incongnienza di un pensiero, di un ragionamento. 2. che esibisce un'
dell'immaginazioni chiassosa; che ha un aspetto molto vistoso. erano necessari
cantù, 3-342: gli abiti d'un ammogliato non devono nicazione dell'anima
conoscere la più essere quelli d'un giovane sgargiante. palazzeschi, 5-52:
, i-158: corrado era sgargiante come un girasole fiorito. 3. vivace
: di sera, giungere sulla piazzetta di un paesello di novemila abitanti, e trovarla
di solenni portinai principeschi; vedere da un lato un enorme palazzone del più sgargiante
portinai principeschi; vedere da un lato un enorme palazzone del più sgargiante barocco,
direi napoletane e tali da far pensare a un dipinto, non pur di lionne,
. papini, x-1-1024: somigliavano a un fanciullo che, dopo aver trascorso il
la sera alla sua casa buia con un mazzetto di ranuncoli spenti, mosci.
mille bandiere: / ogni finestra ha un cencio a colore che sgargia. bacchetti,
le o canora. un tribolato, ma ora bisogna vedere come se
, con valore intens., e da un denom. da gargozzo (v.
. m. cecchi, 1-2-465: è un bambino / che e's'abbia a
intr. con la particella pronom. soddisfare un desiderio, scapricciarsi. moniglia,
! per codesto, quand'ò fatto un prognostico io, non ò sgarrato mai »
ne'princìpi. -uscire involontariamente da un percorso o da una rotta prestabilita.
: « non c'è pericolo che sia un altro posto? » domandò uno:
precisione o di accuratezza nell'esecuzione di un compito o di un lavoro. jahier
nell'esecuzione di un compito o di un lavoro. jahier, 122: mettono
provano e riprovano da soli: è un colpevole quello che sgarra: e i compagni
non sgarra d'una libra né d'un soldo. p. levi, 3-128:
di poco, invece di una saldatura fai un buco. -andare fuori tempo in
cantoni, 815: se tu sgarri d'un giorno solo, ti puoi pulire la
che discreti, mai aveva sgarrato d'un secondo o creato panico per qualche esitazione,
microfono. -non essere preciso (un orologio). tommaseo [s.
. moniglia, 1-iii-430: se sgarri un tantino, / ti frusto. nievo,
ma al modo de'corsi, cioè con un amore disposto alle ultime vendette, se
vendette, se avesse, comunque, sgarrato un pelo dalla retta via. alvaro,
-scostarsi da uno schema o da un modello rigidamente determinato. bigiaretti [
isgararà punto. 6. avere un esito negativo per qualcuno. magalotti [
, xii-392: quelli che sono imbarcati sopra un vascello dispongono et apparecchiano tutte le cose
sciancata nelle secche di flegetonte. -assestare un colpo in modo impreciso, mancando il
stesso dell'uomo. -incorrere in un fallimento. f. corsini, 2-229
, benché corressero risico di sgarrarla per un arbitrio presosugli ordini che avevano. -rischiare
su l'avvisato, la sgarrò di un pelo di cascare in mano ai francesi.
dire sciocchezze. baruffaldi, 2-283: un damerin che non è fuor del guscio,
, cacciatovi dentro il pesco, ricongiungerlo con un salcio e farlo calar che non tocchi
salcio e farlo calar che non tocchi a un palmo le barbe da piede.
il grasso pareva si dovesse sgarare da un momento all'altro. = probabilmente dal
. bersezio, 98: date ad un suonatore eccellentissimo uno strumento fuori di tono
tr. { sgarrétto). sottoporre un animale al taglio dei garretti (in
come azione intimidatoria compiuta ai danni di un allevatore). sozzini, 124
di loro [dei rivali] a sgherrettar un paio, / e cavar loro il
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da garretto (v.)
, con valore intens., e da un denom da garretto (v.)
[29-i-1956], 6: oramai è un bandito: non un bandito tradizionale delle
6: oramai è un bandito: non un bandito tradizionale delle pecore rubate o sgarrettate
, non il bandito che opera per un padrone; ma il bandito disperato che
malavita, grave oltraggio; infrazione di un codice di comportamento punita molto severamente.
. norma di comportamento o di un dovere. region. spalancato,
sgarro che avessero fattoi soldati, levato sarebbesi un riso inestinguibile contro al dottor del campo
di luce. onofri, 13-54: un attimo di luna s'è svelato / fulmineamente
giallo della luce, / che in un gorghéggio ricuce., grido,
grido, strillo. tinati, 18-262: un grido lacerante di ferito, uno sgarrocome di
una persona); disordinato, caotico (un gruppo). c. maltese
sgarza1, sf. strumento usato per garzare un tessuto. tommaseo [s. v
dirò... nulla ione. un uomo di sentimento non li manda giù.
con piumaggio fulvo chiaro, ali bianche e un ciuffo di penne bianche con contorni neri
savi, 1-551: 'sgarza ciuffetto': è un di quelli uccelli migratori, che non
sgarzare1, tr. disus. sottoporre un tessuto alla garzatura. muratori
strascino, xxvi-3-77: rincorremi a far fare un figliuolo / a tutte queste belle sgarziglione
, con valore intens., e da un deriv. da ga [s]
afflusso di miscela gassosa nei cilindri di un motore a scoppio allo scopo di ottenere
ottenere la partenza veloce e improvvisa di un veicolo o, semplicemente, di produrre
rapido e furtivo (una persona, un animale). n. ginzburg
pananti, i-237: per un uscio di dietro sgattaiolo, / nonvolendo che
scende da una terrazza all'altra in un lampo, sgattaiola lungo i muri,
dietro le sue spalle, sgattaiola fuori un granatiere con un fiasco o una gavetta e
spalle, sgattaiola fuori un granatiere con un fiasco o una gavetta e, rasentando i
qualche faina / che avrà urtato in un ramo / sgattaiolando dal suo buco. de
con movimento rapido e quasi inavvertito (un veicolo). baldini, 4-19:
manifestamente lucida nella progressione, riconduce con un grazioso tocco all'ovile. -figur
sardo non isgattaiolava. -eludere un questione, un argomento. giusti,
isgattaiolava. -eludere un questione, un argomento. giusti, i-90: il
poi fatto -evitare di ottemperare a un obbligo. l'illustrazione italiana [20-ix-1914
vostro orientamento settimanale. -trovare un pretesto. moretti, ii-264: il
poco chiaro, non ben intelligibile (un problema, un'idea, ecc.)
di separazione o allontanamento, e da un denom. da gattaiola (v.)
, con valore intens., e da un deriv. da * gavacchio per gavoccio
. dial. rifilare l'orlo ai un abito. rea, 13-116:
. periodici prese il cuore e per essa un correrle di spiriti per la vita,
. (sgavétto). tose. imprimere un movimento rotatorio alla girella, sfilando con
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gavetta, 1 (v
sgazzerato, agg. tose. che ha un aspetto sgradevole, sgraziato. biscioni
fiumi perché esisterebbero solo nevai che impiegano un tempo infinito a sgelarsi e che non si
in singhiozzi. si era liberato d'un tratto come sgelandosi del pensiero e del
, e dell'altra ancora di sgelare un membro gelato mediante l'acqua fredda o
se, infondendo quel corpo agghiacciato dentro un gran vaso d'acqua fredda, potesse
nemmeno d'acqua calda per sgelare d'un scroscio lo stomaco. 8.
lo stomaco. 8. abbandonare un ritegno. g. giudici, 9-74
la famiglia / calcolando con cauta abbondanza / un tempo che sarebbe occorso / a lei
bel corpo. -indurre qualcuno ad abbandonare un atteggiamento di ostilità o diffidenza.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da gengiva (v.)
, tr. { sgèsso). scrostare un fregio di gesso. loria,
. fenoglio, 5-i-475: sedette su un masso a metà denudato, sgesuitismo,
. 3. che ha avuto un innalzamento di temperatura (l'aria)
! » r. longhi, 359: un tiepido sgelo scioglie il ghiaccio del giordano
2. figur. abbandono di un atteggiamento di freddezza, di distacco,
imperfetto, obliquo, non simmetrico (un abito). tommaseo [s
lume della lucernetta deposta da lui in un cantone vidi le muraglie sgretolate e il soffittacelo
è tagliato in modo non simmetrico (un abito). oriani, x-22-168:
). oriani, x-22-168: è un vero peccato che le sottane usino adesso
, 1-251: il signor franz muller, un biondo di trenta anni, con occhiali
sghembati sulle coscie,... insomma un tedesco autentico venuto dal baltico.
2. sbancato (un monte). c. bartoli,
superi. sghembissimo). che ha un andamento tortuoso, irregolare (una strada
tortuoso, irregolare (una strada, un sentiero). dante, purg
, 7-70: tra erto e piano era un sentiero schembo [var. scembo e
lembo. buti, ii-159: 'era un sentero... ghembo', cioè torto
secondo una linea, una direzione o un piano non perpendicolare o non parallelo a
, a un'altra direzione o a un altro piano; sbilenco. -in senso
la forma delle lettere strampalata, dicevano un disordine mentale. baldini, 14-194: distanze
quasi sconfinata. -portato obliquamente (un copricapo). fenoglio, 5-i-1447:
in modo imperfetto, non simmetrico (un abito). g. casotti,
. de amicis, ix-248: era un vecchio piccolo, con la schiena sghemba
da scrivano, con il naso a un palmo dal foglio,... la
alla nuca, tuttavia c'è in lui un vitalismo creativo. -contorto (
cicognani, 2-29: ò da attraversare un altro avvallamento: ci sono le felci
. -prodotto storcendo le labbra (un sorriso). buzzati, i-713:
intorno, io raspavo nella terra di un campo disabitato e polveroso; in mezzo
o che procede lungo una traiettoria o un percorso irregolari, non rettilinei, a zig
in direzione obliqua, non rettilinea (un movimento, uno spostamento); che ha
avea di cittadin silvestri / balduin generoso un folto nembo. carducci, iii-4-100:
e rassicurarlo. ma subito questo dà un balzo sghembo drizzando le orecchie. p levi
! -aberrante, moralmente riprovevole (un costume). menzini, 5-160:
: perché venisti all'aere aperto / da un chiaro ceppo, ogni costume sghembo /
sia per te coperto. -malevolo (un modo di giudicare). bronzino,
nostr'opra, ogni nogittò sulle muraglie un lungo schizzo / delle umane sciocchezze a
infinito. 6. che ha un carattere eccentrico, bizzarro. sinisgalli,
coperti, indiretti (un'azione, un discorso). faldella, iv-159:
8. che presenta discrepanze rispetto a un archetipo. g. manganelli, 12-165
inesatta, i testi che, tutti un poco sghembi, nacquero da quello [
. 12. parte rientrante di un edifizio o di un muro. tobino
. parte rientrante di un edifizio o di un muro. tobino, 5-109: è
-irregolarità nella superficie o nella curvatura di un vaso. prati, 2-158: tu
dello spazio che non è contenuta in un piano. -quadrangolo sghembo: l'insieme
secondo una linea, una direzione o un piano non perpendicolare o non parallelo a
linea, a un'altra direzione o a un altro piano. -in partic.:
altro piano. -in partic.: seguendo un percorso o una traiettoria irregolare, non
, iì-521: bulino... è un ferro quadro tagliatoa sghembo. sassetti, 320
collodi è posata di sghembo sul dorso di un colle, come un mantello variopinto su
sul dorso di un colle, come un mantello variopinto su un puf di velluto verde
colle, come un mantello variopinto su un puf di velluto verde. montano,
il guidatore si era trovato davanti ad un passaggio a livello chiuso, aveva sterzato
sulla sua destra infilandosi di sghembo in un fosso. -di traverso, diagonalmente
le gambe. pratolini, 9-720: a un passo di distanza, tra quei giovanotti
la povera vecchia, accoccolata su la portad'un tugurio del quale si vede di sghembo l'
(con riferimento alla maniera di portare un copricapo o di disporre un'acconciatura)
. pirandello, 7-260: gli aveva posato un po'a sghembo sul teschio il suo
grandi seguaci di brummell aveva, posato un po'di sghembo, un piccolo feltro la
, posato un po'di sghembo, un piccolo feltro la cui tesa si inarcava
inarcava sopra le orecchie. -con un tracciato tortuoso. moravia, ix-82:
o poco più su, ma con un taglio obliquo e per isghembo. e.
acuto. -compiuto di fianco (un movimento). pindemonte, ii-324:
. -che viene portato obliquamente (un coprica- pò). codemo,
. di giacomo, i-562: ebbe un fremito di paura; prima che si rimettesse
5-134: accanto a ma- gascià camminava un certo daniele, un uomo alto con uncappellaccio
ma- gascià camminava un certo daniele, un uomo alto con uncappellaccio a sghembo sulla faccia
-avere il cervello tagliato a sghembo: avere un cervello bizzarro, balzano. 520
, / poiché han le nubi scaricato un nembo, / dopo che a cielo
a sghembo, / colle frasche d'un albero inzuppato / bagnarsi a chi sta
, spiritando, stranito, andava da un angolo all'altro, in quadro e a
. (sghèrbo). ant. liberare un luogo dalle erbacce. manfredi
erbacce. manfredi, 5-337: un effetto simile ai ridossi... ponno
ritonde che vieppiù larghe s'inanellano per un occhiello eccentrico, addirittura marginale, ad
occhiello eccentrico, addirittura marginale, ad un asse verticale calamitato, si sfredda un poco
ad un asse verticale calamitato, si sfredda un poco, di certo, per il
di subito fu sghermitor, li separò l'un l'altro. -che provoca la
. -che provoca la fine di un amplesso amoroso. borsi, 1-195:
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gherone (v.)
tagliato di sbieco (una stoffa, un abito). baldinucci, 187:
2. fatto a gheroni (un indumento). serao, i-708:
che ha la falda scucita o sdrucita (un abito). casini, lvii-66:
deforme. linati, 11-8: era un gobbetto di pel rosso, un tipo rospoe
: era un gobbetto di pel rosso, un tipo rospoe sgheronato con una gran cappelliera che
, come veste senza gheroni. 'è un grande sgheronato: e non c'è
tentò perciò di farlo con una sgherrata d'un suo figlio mangiaferro spaurare, ed obbligarolo
. uomo d'armi al servizio di un potente per la difesa personale e per
villane che non direbbe uno sgherro a un suo ragazzo. pulci, 27-259:
suono intese. oliva, 530: ad un meschino, che, combattuto da quattro
vesti squarciate da ogni parte senza che in un sol luogo del corpo comparisse minima graffiatura
dietro / nobilissimamente 1'investiva, / mentre un chiercoin sottana da feretro / ed in quadrato
individuo, fuorché gli sgherri che conduceano un colpevole, entrasse con armi nel palazzo
e repressivi; soldato che milita in un esercito d'occupazione o al servizio di una
fa da'sgherri slogare le ossa a un infelice colla tortura, ovvero col litotomo,
con quei suoi tre sgherri che erano un po'come la guardia del corpo, e
attaccabrighe. poliziano, 7-104: a un paio di nozze, menando un cittadino
: a un paio di nozze, menando un cittadino moglie, certi giovani scherri diedono
quando fra noi conoscer si pretenda / un uom chi sia, subito si guarda
va con sgherri, ch'egli è un rompicollo. -malfattore, fuorilegge,
qualche principe? prima fu servo d'un oste, poi mulattiero, poibirro, poi
da uomini d'arme al servizio di un potente. f. f. frugoni
-mercenario. faldella, 9-625: firmò un appello stampato agli svizzeri contra la tratta
di francesco, 7: parlo spagnol com'un bravaccio sgerro. p. strozzi,
107: possi aver per marito un satiraccio / sgherro, vecchio, squarquoio
libbra ha di peso sedic'on- liva di un quarto di bue tagliato in pezzi.
, vi-513: egli [marte] è un nume sgherro, un astro ferruginoso,
marte] è un nume sgherro, un astro ferruginoso, che attizza con la face
sgherra intrepida e sicura. -scellerato (un genere di vita). b.
fiere carnivore vennero 'sub jura', creandosi un governo, de'giudici e delle leggi,
brancoloni / n'andava, avendo fatto un cuor di ferro. idem, xxvi-3-63:
non siamo più. bacchelli, 1-i-128: un giovinastro di mala vita, uno di
casa ma- strozzi, donna sgherra, un vero carabiniere. 8. che
carabiniere. 8. che ha un aspetto truce, patibolare (una persona)
,... quandogli si avventò contro un giovinastro sgherro, zazzeruto e liscio.
non vidi altra nobil zitella / con infronte un par d'occhi sì sgherri. / ella
ferri. faldella, i-4-63: ad un tratto nicotera affissa una faccia sgherra: lebalza
inglese di angiporto, faccia sgherra, un po'sinistra. 9. che è
sgherroccio, agg. che ha un aspetto grazioso, piacente. tommaseo
teneva già da sé divisa / pur d'un sol passo una sua dama sgherra,
con la sua grossa testa che sormontata da un gran ciuffo alla sgherra e munita di
con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da ghetto (v.)
di una sostanza o sulla superficie di un corpo. -in partic.: l'operazione
si può formare su alcune superfici di un aeromobile. 2. figur.
intellettuale. rapini, ii-612: è un cervello ben mobiliato e potente ma gli
sincrone si sghiaccia / la memoria d'un essere indiviso / che ardendo i nostri desideri
restituire calore a una sostanza o a un corpo ghiacciati. guglielmotti, 1655:
. usato per eliminare il ghiaccio (un dispositivo). = nome d'agente
. (sghìàio, sghiài). liberare un bacino artificiale o l'alveo di un
un bacino artificiale o l'alveo di un corso d'acqua dalla ghiaia che vi
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da ghiaia (v.)
. bacino posto presso l'imbocco di un canale per far sì che l'acqua,
basso modo diciamo sghi- gnapappole per avere un ghigno o, per dirla alla latina,
o, per dirla alla latina, un caccnino spappolato. d'annunzio, v-2-259:
consueta sua lepidezza tenuta al macero in un acquaio di sagrestia: « gabriele dell'annunzio
« gabriele dell'annunzio, che porta un tanto apostrofo nel suo chiaro nome,
guarda costui e, sghignando, chiamò un suo famiglio. g. gherardi, 3-65
che alcuni non solo non concepiscono in sé un minimo affetto di divozione, ma lo
farò: che una volta glidiedi bere d'un buono raspeo che io avea fatto; se
signore, come se anche lui da un pezzo attendesse quella domanda, protese impetuosamente
ridendo, lanciando tratto tratto qualche barzelletta un po'scollata nel frastuono delle ciarle e
simil. verso acuto e stridulo emesso da un animale. sbarbaro, 1-51:
pipa, di quelle pipe-ricordo colvolto mostruoso di un marinaio sghignazzante. -sostant.
terribile. -che ha un tono ironico, irridente, parodico (
di cìcicof, già si sente sorgere un che d'amaro, così come vi
-espresso in modo fortemente sarcastico (un rimprovero). rosmini, 5-1-9
firenzuola, 2-323: sghignazzando e facendo un rumoreche mai il maggiore, mostravano d'aver
. d. bartoli, 1-3-76: un malcreato idolatro, trattosi avanti e facendo
, che tuttavia m'angustia, fu un effetto di pura incredulità. calvino, 5-81
: uno sghignazzare che poteva anche essere un piangere. -impers. navarro della
cheognun di vederti impazzi, / pur cn'un tratto tu sghignazzi, / dica o
smanceria. -per simil. emettere un verso acuto e stridulo (un animale
emettere un verso acuto e stridulo (un animale). praga, 3-142:
sghignazzava / nell'azzurro del ciel come un buffone. gavoni, 8-78: fuggiti a
per deriderlo da ogni foglia. -generare un suono penetrante e stridente. - anche
breve forca dalla quale pende e sghignazza un pulcinella. 3. farsi beffe
il modo poco gradevole con cui trattate un uomo come lui che na sempre sostenuto
/ nel cor potente affetto / sprigiono un grido, fugge / sghignazzando l'effetto.
sull'ebano delle onde come la bocca di un negro. 6. tr.
che non esiste la foglia, bensì un composto di nervature e fibrille!
e fibrille! 7. produrre un rumore acuto e stridente. e.
aretino, vi-544: questo non ci esser un bagaro è il diavolo che se ne
avea che di ridere, diede tosto in un crepaccio improviso di sghignazzate. parini,
665: masino..., siccome un ragazzoche aveva il cervello sopra la berretta,
uno disse: « tutto questo per un poco d'acqua! non importa, dopo
. verso acuto e stridente emesso da un animale. govoni, 1149: ci
femm. -trice). che emette un verso acuto e stridulo (un animale)
emette un verso acuto e stridulo (un animale). governi, 9-353:
lina ed io, viene turbato ad un tratto da uno scalpiccio, da un
ad un tratto da uno scalpiccio, da un brusìo, da uno sghignazzìo che arriva
: ci venga davanti la faccia sguaiata di un buffone da osteria; ed egli col
simil. verso acuto e stridulo emesso da un animale. barilli, 8-98:
, con valore intens., e da un frequent. ai ghignare (v.
li dicesse: « amico, dimmi un poco: se ella avesse acconsentito,
sghimbesciato giorgio e andrea diedero al cane un nome assurdo e arrotolato come una molla:
della libertà, concedendo riforme e lasciando ad un punto la porta aperta per poterle ritirare
. baretti, 3-303: qualche cosa un po'di schimbescio bisogna sia fatta di
allegri, 233: par ogni palco appunto un cataletto /... /
, ed ogni tetto a schimbescio un canestro. alvaro, 17-208: le
che ora sembrava tutta di sghimbescio, come un ca stesso. le case
. idem, i-137: sopra, un denso groviglio di rami e di foglie
luce di filtrare, si fa strada solo un lieve grigiore aperto qua e là in
i-125: intesi che l'esperto non chiedesse un omino piccino piccino ma nella sua pochezza
proporzionato con armonia,... bensì un prodotto uma no interamente sbagliato
o a un'altra direzione; seguendo un percorso irregolare, non rettilineo, a
148: qui il frate veloce / fa un segno di croce.. / o santo
. / o santo gesù! / un segno rovescio / tagliato a sghimbescio / col
ha fatto erigere anche qui nell'angolo un chiosco cinese, il cui tetto appuntito ora
perché una colonna è caduta. -secondo un tracciato tortuoso e irregolare. dizionario militare
. serao, i-602: vestiva come un operaio pulito,... in testaun
delli fiorelli. -disposto obliquamente (un copricapo). -per estens.:
senza cura, in modo negligente (un abito, un capo d'abbigliamento).
in modo negligente (un abito, un capo d'abbigliamento). verga,
1-183: quei felici mortali che posseggono un biglietto, guadagnato a furia di insistenze
quell'ul- tima mossa, meraldy meditava un altro tiro di sghimbescio contra de ritz
-storto (le gambe); deforme (un dito). baruffaldi, iii-33:
tanghero / di portar dentro 'l taschino / un pusillo / scatolin, che fa a
: eccetto il garzone del pizzicagnolo, un roseo bamboccio dal viso triviale e paffuto
opinione, / curiosità per donna anche un po'troppa, / lasciar la faccia ed
, 1-ii-416: 'sghindare': cambiare in mare un albero di gabbia avariato. l.
, cioè abbassare lungo il tronco maggiore un tronco di sabbia o unalberetto, dopo averne
sghindato': modo esprimente la posizione di un vascello, che per agguantare ad una traversia
, con valore intens., e da un deriv. da ghinghero (v.
sghirava una crosta di pane che pareva un topo dentro la madia. = lucch
con valore intens., e da un denom. da ghiro (v.)
. gadda, 18-260: sghiribizzo d'un irrequieto monello o d'un pubblico di
: sghiribizzo d'un irrequieto monello o d'un pubblico di opiniàtres singoli.
, con valore intens., e da un denom. da gigione (v.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da ginocchio (v.)
sgiógo, sgióghi). letter. liberare un animale dal giogo. fenoglio,
. ant. privo di criniera (un leone). -al figur.: che