nubi. -fumata che esce da un camino; nuvola di polvere sollevata da
camino; nuvola di polvere sollevata da un veicolo, ecc. pea, 3-32
laggiù si profilava / mobile sulle siepi un postiglione, / e apparì su cavalli,
-raggio luminoso. beltramelli, iii-1071: un bagliore verdigno si accese, tracciò una
-solco lasciato dalle ruote di un veicolo. moretti, ii-818: pazzo
degli uomini e delle donne s'apriva un vano, dietro lei subito la scia si
moto, di cui in una gara ciclistica un corridore può approfittare per guadagnare terreno o
4. disus. orbita di un corpo celeste. c. galiani,
arrivai ad una vasta sala, dove un ciambellano faceva l'appello dei presenti.
sciatica e la safena. la prima è un ramo ampio che scende dalla vena grande
o kan della persia, viveva in bassora un mercante che... andò a
, a quanto sembrava, sarebbe apparso un personaggio regale del medio oriente, un
un personaggio regale del medio oriente, un principe arabo o uno scià. calvino
a. piazza, 25: un vascello veneziano... venne assalito da
, formata da due ali che circondano un tratto di mare costringendo il pesce a insaccarsi
il pesce a insaccarsi, e da un sacco, che può arrivare a un'estensione
, 2-102: il dimorar di sidonio in un fiardino con nome finto per esser con
lo tigliani non esser dissimile da un altro che narrato vienein primaleone. poteva anco
ripiene di modestia ponno mettere in soggezione un amante: ma i vostri occhi a
. bacchelli, 18-i-43: la pazienza ha un limite: « questa vecchia e scipita
-che deriva dall'insulsa fiacchezza di un testo. savinio, 22-288: per
scenica, questo autore si riducesse a un tale mucchio di stracci. 3
più gioia, soddisfazione, curiosità (un piacere, una situazione, un passatempo
curiosità (un piacere, una situazione, un passatempo, ecc.); che
trascorre nella noia, nell'insoddisfazione (un periodo di tempo, un'età).
giorni o amari o scipitissimi, senza un filo di dolce né d'altro sapore
. c. gozzi, 4-92: con un certo ri- solin scipito / stava attendendo
certo ri- solin scipito / stava attendendo un bel ringraziamento, / dando qualche occhiatella
; gle fu dato lo venardì passato un poco de scippa col vino.
derubare una persona, strappandole di dosso un oggetto personale. arpino, 16-28:
-per estens. sottrarre a qualcuno indebitamente un diritto, una prerogativa, un privilegio o
indebitamente un diritto, una prerogativa, un privilegio o, anche, inaspettatamente e
incerta: secondo alcuni, da connettere a un lat. volg. * excippàre 'cavare
scippo, sm. gerg. furto di un oggetto personale commesso strappandolo alla persona che
2. figur. sottrazione di un merito o della collaborazione di determinate persone
con astuzia o sfruttando un'autorità, un potere. sposta di giulio andreotti,
/ scio ben che ridi e d'un tal dir vagheggi / già per dura stagione
pasquinate romane, 534: guadagnati pel sol un bel capello, / mastro pasquin,
vita; / quinci e quindi esce un turbo, e la tempesta / scirme le
degli aghi: ma non trovarono che un po'di pane ed un piatto ai
non trovarono che un po'di pane ed un piatto ai 'scirò'. =
g. gozzi, 1-422: io ho un certo che di scipito nella facg.
2-112: il cielo è coperto, tira un vento sciroccale, si soffoca e mi
si soffoca e mi siedo al caffè sotto un portico. moretti, ii-561: questa
fa a napoli, arriva sempre con un giorno di ritardo. carducci, ii-9-334:
, i-3-91: il giorno dopo era un tempo sciroccale. pascoli, 1-124: caldo
2. figur. soffocante, opprimente (un clima politico o culturale).
nel suo mondo una roma vista con un certo disprezzo, / una roma sciroccale e
roma sciroccale e trionfante / cui sono un po'avvezzo. 4. sm
veneto l'usano sostantivato come maestrale. un forte sciroccale. sciroccata (disus
ma su per giù mi pare di stare un po'meglio dell'anno passato. è
parte di verso mezzodì sì n'è un altro ch'ingenera nuvoli, ed ha nome
. targioni tozzetti, 124- 112: un vasto padule che dicesi di scarlino, il
scale, esposta a scirocco, su un golfo a mezzaluna. -sezione della rosa
figliuola / nubile del signor lucio che un mese / fa partorì; dopo cavar la
da due giorni ed era il principio di un inverno sciroccoso. montale, 3-179:
strepito, si allontana sciroccoso, ha sempre un po'l'aria di dire: «
giornalisti, scrittori, artisti. vitelloni con un pizzico di snob. molto misogini.
sacerdoti di po- sidone si riparavano con un ombrello bianco. tramater [s
pazienza e tolleranza) una persona o un problema, una situazione, un discorso
o un problema, una situazione, un discorso noioso, sgradevole, sciocco.
andava / in corinto, portatavi da un duro i militaraccio; ed ivi, un
un duro i militaraccio; ed ivi, un paio d'anni / che mi son
d'anni / che mi son parsi un secolo, toccommi / di sciropparmel poi,
casa al punto di non dover più un altrianno sciropparsi la seccatura d'aver operai
ginzburg, i-98: quando uno ha un guaio, gli fa bene sciropparselo da solo
parole proprie ed eleganti e le sciroppa con un giulebbe liquido di sorriso prelatizio, condito
: che è carnovale, / altro che un valente medicone /... / che
poco a poco e con voluttà, un piacere, una prospettiva che si pensa
idea della morte come uno si succhia un bastone di rigolizia. 5.
. conservato in sciroppo di zucchero (un frutto, un dolce, ecc.
sciroppo di zucchero (un frutto, un dolce, ecc.); mescolato,
e sua eccellenza gli ha mandato un sontuoso presente, cioè due botti di
ciò, temperata la collara e stato un pocolino sopra di sé, ti chiamarà
, cioè che pongono le rose in un altro vasello stretto di bocca e mettonvi
rare i torbidi sembianti, / è ella un potentissimo sciloppo. uno poco de siropo
, decottino e siero si può premettere un bocconcino di polveri assorbenti, legato con
loro i due curanti: / l'un del pagliano suggeria il siroppo, / l'
. non deliberasse di lavarsela dagli occhi un giorno con sciroppo resolutivo. e così
così, là dove fin'ora è stata un soggetto di commedie e di tragicomedie,
condizione negativa o dolorosa o per correggere un difetto morale. dominici, 4-140:
; anzi tornielli, 1-200: un capitol, messer, non è una fava
non è una fava, / magli è un cotal sciloppo e un tale incarco / da
, / magli è un cotal sciloppo e un tale incarco / da far sudare anch'
cominciato, / el più pregarla è un gettar via siloppi. -intorbidare lo
lo svolgimento di un'azione, di un progetto altrui. buonarroti il giovane,
nel caso di salvatori sciropposamente complimentosi e un po'affannati concedeva di venir presa a
superbe. de roberto, 1-184: a un tratto ella comprese certe reticenze di giulia
quando gianna le infilò sotto le spalle un cencio bagnato. a quella sferzata improvvisa
: il mio [padre] / è un po diverso: ei, di rimbalzo
uno, tranquillo, conle gambe puntate in un paio di sci. vola veloce sull'acqua
tra le frasche, teso, vibrante come un canto d'amore. -fatto ruotare
gozzi, 1-192: l'arrabbiato prendelo per un braccio e, dicendo le stesse parole
dio fossero e stimate ecompiaciute le domande di un popolo attualmente incatenato e sferzato da'barbari
incitato, stimolato, spinto ad agire da un vivo sentimento o da un'accanita volontà
-messo in stato di agitazione (un animale). mezio [« fronte
. botto, 134: per conquistare un pezzo di terra... spirano fra
spasimi più tremendi, in mezzo ad un campo sferzato dal sole o in una
sferzinata, sf. frustata (anche in un contesto metaforico). carducci
, taglio della fesa nella macellazione di un bovino. contratto collettivo nazionale
, con valore intens., e da un denom. da fèsso (v.
spossato, sfinito (una persona, un animale). -fer estens.:
a lavorare. fenoglio, 5-i-1330: un fante ai servizi li smistò alla sala medica
, con valore intens., e da un deriv. da fesso5 (v.
dirupato. roberti, i-165: un nuovo genere di soda e maschile beltà
, con valore intens., e da un deriv. da fesso1 (v.
d'esso le duebande contrarie della sfessatura da un di sotto, dell'altro di sopra
nel senso della lunghezza; diviso con un taglio o con una separazione. -in partic
.: bifido (lo zoccolo di un animale); bipartito (un organo
zoccolo di un animale); bipartito (un organo vegetale). giamboni
della sega. -aperto, slacciato (un abito o una parte). berni
vaghe e ghiotte / le maniche in un modo strano sfesse: / volsero esser dogai
come uno sfesso chiaro di luna in un torbidume di nuvole. = sostant
(ti scioglie), quasi come un magico filtro, ti sfa la tuaanima dentro
, 10-87: erano i vapori d'un animo scioperato e inerte, che s'
accovacciai là sopra / a riposarmi per un momento. -ant. abbattuto,
rajberti, 5-95: diremo piatto un salato servito caldo, con verdura:
piano di mira, il proietto vi produce un buco, quando obbliqua, una sfettatura
, con valore intens., e da un nome d'azione da fettare (v
, con valore intens., e da un denom. da fetta (v.
, con valore intens., e da un denom. da fettuccia (v.
sfiaccaggine negli anni scorsi, receda d'un soldato o d'un chilometro di terreno dalla
, receda d'un soldato o d'un chilometro di terreno dalla sua preparazione,
: produrre una fiamma eccessivamente grande (un lume a olio o a gas,
una candela). - anche in un contesto figur. fanfani, uso
2. tr. sfogare con irruenza un sentimento. cicognani, 1-15: lisandro
che aveva sfiaccolato, si fermava aspettando un suggerimento. = comp. dal
, con valore intens., e da un denom. da fiaccola (v.
dal barroccio, e s'è sfiaccolato un braccio. 2. intr.
-affievolirsi, perdere intensità (un sentimento, una passione).
illustrazione italiana [20-xii-1914], 520: un vecchio sultano sfiaccolato su un adusato divano
520: un vecchio sultano sfiaccolato su un adusato divano. palazzeschi, 1-509:
di imitarti, è moscio, sfiaccolato, un cencio. -infiacchito, indebolito,
ella augurarmich'io entrassi a far parte di un ministero sfiaccolato e ti- sicuccio come il
, di determinazione, di rigore (un atteggiamento, la volontà). carducci
alta fiamma, una luce intensa (un lume). f f. frugoni
d'azeglio, 7-ii-214: trattato come un principe, in compagnia allegra, coccolato
cedere (per lo più lateralmente) a un peso o a delli cigli: che
a delli cigli: che sfiammavano a un tratto in una lucidità nera, sottile
nera, sottile, apparentemente crudele: un lampo stretto che sfuggiva a punta,
. risaltare per il colore rosso vivo (un fiore). lucini, 11-269:
, con valore intens., e da un denom. da fiamma1 (v.
sulla faccia infiammata le ci avevano fatto un impacco di foglie di sambuco che il calore
, con valore privat., e da un denom. da fiamma1 (v.
sfiammata, sf. riscaldamento di un forno. a. boni,
si lascerà che rimanga in esso appena un piccolo tepore. = comp. dal
. indebolimento, cedimento delle pareti di un organo, di un vaso, ecc.
delle pareti di un organo, di un vaso, ecc., per lo
di sughi più o meno fluenti da un canto che dall'altro, di fibre più
lunghe erosioni, sfiancamenti e scoppio d'un tubercolo comunicante con l'uretra. leopardi
abuso di piaceri. guerrazzi, 9-i-139: un muratore... lo mise a
2. archit. disus. ribassamento di un arco. milizia, v-485: dal
misura, spossare, stremare, sottoponendo a un lavoro eccessivamente gravoso ed estenuante o mettendo
raggiungere l'unità. -da sfiancare un toro (con valore aggett.):
tirate di settanta versi filati da sfiancare un toro. -indebolire economicamente con eccessive
], 24: ci sone, un contenitore, il suolo, anche la parete
, il suolo, anche la parete di un no quelli che vedono la possibilità
ne godono. 2. ledere un organo o una parte del corpo; fratturare
percossa. morgagni, 202: correggendosi un principio irritante econsolidandosi e corroborandosi, ma cautamente
del male. giuliani, i-265: un ragazzino s'era lasciato andar giù da un
un ragazzino s'era lasciato andar giù da un ciliegio, e si sfiancò una costa
, o il padre ubbriaco sfiancherà loro con un pugno lecostole, esse, prese da un
un pugno lecostole, esse, prese da un rovello, verranno qui difilate.
sul fianco. bresciani, 6-xi-312: un pirata francese voleva entraredi tutta forza nel porto
sotto per isfiancarlo. -far cedere un argine; squarciare il suolo. rezzonico
argini nel basso polesine. -piegare un albero (il vento, le intemperie)
sfianca. -erodere il fianco di un rilievo montuoso (un fiume).
-erodere il fianco di un rilievo montuoso (un fiume). cesarotti, 1-ii-184
l'imperator -rivoltare il terreno (un attrezzo agricolo). medesimo in bologna
meno erto. 5. tagliare un abito in modo che segua la linea
stremo, consumare le proprie energie in un lavoro gravoso ed estenuante, in uno sforzo
finir di sfiancarsi. -accanirsi in un comportamento. passeroni, iii-38: tra
perché, introdu- cendosi a questo fine un doppio ed anche triplo corpo d'acque
al braccio del vasaio, in forma d'un enorme calice di fiore. il caldo
-piegare in una diversa direzione (un rilievo fisico). maironi da
valore privativo - detrattivo, e da un denom. da fianco (v.)
. che provoca il cedimento laterale di un organismo, di una struttura.
i molini la distanza di più d'un miglio,... e si risolse
..., con le forze d'un imperosfiancato, tre grossi eserciti del re cosroe
-che si fonda su deboli argomenti (un ragionamento); reso, per la
, con una piccola testa grinzosa come un pomo appassito. gadda conti, 1-546
le gambe sfiancate. -deformato da un uso eccessivo o improprio (un indumento
da un uso eccessivo o improprio (un indumento, una calzatura, un contenitore,
(un indumento, una calzatura, un contenitore, ecc.).
. raimondi, 5-163: ultimi scesero un giovane e una ragazza. il giovane
, in partic. sui lati (un edificio, una struttura, un veicolo
lati (un edificio, una struttura, un veicolo, un'imbarcazione, ecc.
calvino, 1-420: io, con un salto dove la rete metallica era sfiancata
, dissestato, sgretolato (una sponda, un rilievo fisico). lubrano,
dalle acque. -eccessivamente dilatato (un organo). morgagni, 152:
che ha i fianchi incavati, emaciati (un animale, in partic. un cavallo
(un animale, in partic. un cavallo). d'alberti [s
. che segue la linea della vita (un abito). 6. archit.
6. archit. disus. ribassato (un arco, una volta). scamozzi
il mento doppio e 'l collo alto un sommesso, /... / non
. 2. sfinito, spossato (un cavallo). landò, 1-23:
, con valore intens., e da un deriv. da fiandrone (v.
sfiascare, tr. scherz. vuotare un luogo di tutto il vino disponibile.
ex-, con valore privai, e da un denom. da fiasco (v.
. scala, 70: vi è parimente un colle che serve di base ad una
una valvola) di gas compressi in un contenitore. s. gregorio magno volgar
e l'altra boccia si ficchi o un sottile aguto di ferro o una biettolina di
biettolina di legno poco più grossa d'un ago, a fin che, qualunque volta
qualunque volta il maestro avesse bisogno d'un poco d'aura o sfiatamento, cipossa cavarla
, s'io sfogato non mi fussi un poco coltaprir cosi sfiatando, come ho
zio aspirò aria lungamente e abbondantemente con un triste gemito dei bronchi, ma quando si
. -soffiare con forza (un vento). lalli, 4-108:
, 231: egli aveva pensato di mandare un bando e dar licenza che a tavola
da basso, per avere inteso che un povero uomo e vergognoso, sendosene rattenuto
in mezzo, ecco le erbe attorcere un cordone insuperabile contro la ruota di prua
nell'atmosfera da un'apertura, da un condotto (un gas, un vapore)
un'apertura, da un condotto (un gas, un vapore); esalare,
da un condotto (un gas, un vapore); esalare, diffondersi (
vapore); esalare, diffondersi (un odore, il calore). ser
un'altra mina all'apposito vi posero un bariglione di polvere: ma datovi troppo frettolosamente
da trenta. -essere prodotto (un suono). giorgio bartoli, cxli-338
essere in comunicazione con l'esterno (un recipiente). trattati dell'arte del
dal nasone, che è come se gemesse un ciocco di legno verde in un camino
gemesse un ciocco di legno verde in un camino che sfiata molto bene verso l'alto
: io credo che, precipitando nell'ariadentro un pallone che sfiata, non si provino più
quel momento. gatto, 2-19: fece un iccolo buco nel grande pallone che era
2-97: invece di partire in più periodi un sì magnifico suggetto, se n'empie
gote e, sfiatandosi per recitarlo in un fiato, con la medesima lubricità di lingua
sfiatarono per le piazze di gierusa- lemme un isaia, un ioelle, un abdia,
piazze di gierusa- lemme un isaia, un ioelle, un abdia, un michea,
lemme un isaia, un ioelle, un abdia, un michea, un iona,
isaia, un ioelle, un abdia, un michea, un iona, un amos
ioelle, un abdia, un michea, un iona, un amos. magalotti,
, un michea, un iona, un amos. magalotti, 23-15: così voi
pur probabile che alla fine dovesse nascere un massillon, un boussuet. capuana,
alla fine dovesse nascere un massillon, un boussuet. capuana, 14-79: i bandisti
inno di garibaldi. albertazzi, 684: un ex soldato, trombettiere, si sfiatava
sfiatano da mattina a sera per guadagnare un paio di quattrini. -mancare (il
menosi rimedi al più de'mali. in un breve combattimento d'ore sfiatano i turbini
di comprarsi tre nazionali, che era un pezzo che si stava a sfiatare da fumare
cantù, 3-276: tratto dalla sigariera un rotolino di tabacco, fregato un solfino
dalla sigariera un rotolino di tabacco, fregato un solfino ai calzoni come fa vittorio emanuele
: ridurre uno strumento a fiato o un clacson a non emettere più suoni o suoni
emettere più suoni o suoni flebili con un uso troppo prolungato. comisso, ii-33
lento e greve in scarpe grosse fra un gruppo e l'altro, stampata in volto
arpino, 19-126: « pirandello è un genio della nostra mediocrità d'anima,
.: fornito di scarsi mezzi vocali (un cantante). magalotti,
, non può rendere la voce ad un cantante sfiatato. de amicis, ii-446:
? ». -con riferimento a un uccello da richiamo. bacchi della lega
-vado adagio / perché sono negli anni un po'avanzato, / e poi per
cassieri, 12: dentro, in un sentore di cellulosa e materie plastiche traspirate,
non riesce più a comprimere l'aria (un mantice). tommaseo [s
per farsi portare la sua fisarmonica, un logoro strumento dal soffietto sfiatato.
a stento per l'eccessiva usura (un motore). fracchia, 847:
del timbro del suono; che produce un suono fiacco, debole (uno strumento
uscire all'aria libera dovrebbe immettersi in un piccolo depuratore a colonna, pieno di
piccolo depuratore a colonna, pieno di un disinfettante stratificato. jahier, 3-16:
letter. sciogliere, slacciare una fibbia, un fermaglio, ecc., o anche
sfibbiare l'armatura. -aprire un contenitore chiuso con una fibbia o con
contenitore chiuso con una fibbia o con un cinghietto; staccare un oggetto dal supporto
fibbia o con un cinghietto; staccare un oggetto dal supporto a cui era fissato
appena alla canna e ne tira fuori un registro dalle pagine larghe e basse. fenoglio
sfibbiò il sacco e ne tirò fuori un astuccio, di metallo. -ant
particella pronom. slacciarsi e cadere (un indumento). g. gozzi,
. gozzi, i-28-187: il mantel dall'un lato / pende e ad un tratto
dall'un lato / pende e ad un tratto sfibbiansi i calzoni, / e le
calze salutano i talloni. -sganciarsi da un sostegno (un oggetto). g
talloni. -sganciarsi da un sostegno (un oggetto). g. argoli,
sfiatate, squallidi tabarin. -fievole (un suono). govoni, 55:
dovresti vergognarti, con quella spavalderia, un vento sfiatato come te. -che
figur. interrotto, lasciato a mezzo (un proget- to). ramazzini,
-privo di fantasia, fiacco (un testo). ora e scrivessero vaudevilles
gas, vapori, ecc., da un contenitore, da un serbatoio, ecc
., da un contenitore, da un serbatoio, ecc. biringuccio,
sera », 17-xii-1942], 3: un polverìo diamantino vaporava sulle cascate filtranti dagli
praticata nel soffitto o nella parete di un locale privo di finestre per consentire il ricambio
4-290: si afferma che viviamo in un tempo nuovo, in un mondo aperto.
viviamo in un tempo nuovo, in un mondo aperto. in realtà si moltiplicano
alimenti. moretti, ii-734: pare sia un 'delphinus del- phis': bell'esemplare.
aguzzo, ben segnato alla base da un profondo solco, ha quasi intenzioni satiriche
. 2. apertura praticata in un muro per consentire il ricambio dell'aria
sola sfìatazióne [sullo specchio] parve un sottilissimo velodi non conoscibil materia per la finezza
alta della tubazione, può consistere in un rubinetto manuale (come quello collocato,
letto aiu2. tose. appuntitura di un pezzo metallico. tata da loro,
lorenzo de'medici, 7-145: com'un fanciul porta un bicchier di vino,
medici, 7-145: com'un fanciul porta un bicchier di vino, / che lo
, se non vuol correre pericolo di deventare un pe- tronciano screziato o pagonasso sotto le
. 4. tose. appuntire un pezzo metallico. giuliani, i-393:
241: finalmente una sfibbia a quell'altro un pap- pagnone tanto sodo nella testa,
manzini, 18-232: irresistibilmente, eglile sfibbiò un manrovescio sulla bocca. = deriv.
sfibiato). slacciato (una fibbia, un indumento, una parte dell'armatura)
: vede... buttate sur un sofà tre signore non magre,..
è pippo giugni mio, / posasi un po'che pel cammino scoppia. aretino
petto candido duo pomi lattei ch'era un pericolo a guardargli. vasari, ii-153:
. figur. che è stato interrotto (un discorso). allegri, 213:
/ far mille e mille cose in un momento. sfibbiatura, sf.
. sfibraménto, sm. il dissezionare un animale o i suoi organi fibra per
una simile falsità cortigiana indicava una viltà, un gesuitismo, uno sfibraménto di carattere quale
sfibrare), agg. che richiede un grande dispendio di energie; che obbliga a
: dividere nel senso delle fibre (un tronco, un asse).
senso delle fibre (un tronco, un asse). giuliani,
montale, 1-47: ci muoviamo in un pulviscolo / madreperlaceo che vibra; /
/ madreperlaceo che vibra; / in un barbaglio che invischia / gli occhi e un
un barbaglio che invischia / gli occhi e un poco ci sfibra. pratolini, 1-148
poe], 373: bastò meno di un giorno per mutarmi questi capelli da corvini
ozio assolutol'insegnante protervo nel non voler prendere un libro in mano che costringerlo o permettergli
mano che costringerlo o permettergli di sfibrarsi in un lavoro di vociferazione, che può essere
5. essere maciullato dalle zanne di un animale. tarchetti, 6-i-501: talora
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da fibra (v.)
interrogo i margini sfibrati della pagina d'un libro rimasto aperto sull'angolo del tavolino
voce). piovene, 7-52: un pugno scatta, la bambina è colpitaalla testa
, 1-iii-154: quando era già passato da un pezzo il tempo di roncarlo e di
; tutto era finito per comporsi in un accasciamento stanco ed apatico. bacchelli, 19-35
non poter più compiere le proprie funzioni (un organo). redi, 16-ix-365
, versatili, capaci d'innestare su un linguaggio, in gran parte divenuto abitudinario,
. all'offensore per invitarlo a battersi in un duello. - dizionario delle professioni
: uscita in campo di uno stato con un pro sorveglia apposita macchina (
schiacciare il materiale che passa poi a un cilindro provvisto di anelli taglienti.
ex-, con valore privai, e da un denom. da fibrina (v.
il coltello..., godea come un pazzo del vederlo entrare e uscire;
nel mettere avea quel sollazzo che ha un fante di ficcare e sficcare la pugna nella
, ad affrontare uno scontro cavalleresco, un combattimento (e per il diritto moder
di pers, 3-286: già spedisco un araldo e già l'appello / nel rinchiuso
, iii-15-216: ebbe per ciò a sfidare un ufficiai superiore: la sfida non fu
. de sanctis, 7-326: in un tempo che i pittori non facevano altro
qualcuno a gareggiare, a competere in un determinato sport o prova di abilità o
la sfida! » « scusi, ho un po'di mal di capo ». beltramelli
sovra una porta / trista di tebe un tempo in su la sera / cupa una
una sfida formale al governo e d'un appello diretto al paese. ascoli, 52
egli [manzoni] va, con un coraggio infinito, in sino al termine
sfida comese si fosse preparata a respingere energicamente un insulto entrando in casa. c.
c'è la sua mamma », in un tono, però, che al signor
. g. bassani, 9-14: un qualunque / cappello floscio / bif'o
o o marrone o anche nero messo un tantino di traverso in un certo modo
nero messo un tantino di traverso in un certo modo impercettibilmente battagliero a sfida quasi
10-199: « lo sai cos * e un volantino? » « è quella vite chiave
rare ». « bravo, sei un leone ». = deverb.
provoca l'avversario a battersi in un duello. tommaseo [s.
con valore aggett.): provocatorio (un atteggiamento, un'espressione del volto,
di s. stefano, 1-173: se un cavaliere sfiderà un'al monia
nel pugilato, l'atleta che disputa un combattimento contro il detentore di un titolo.
disputa un combattimento contro il detentore di un titolo. sfidanza, sf.
sfidanza di se medesimo, la quale in un uomo non del tutto ignaro s'ingenera
ad- dutto / han l'esercito a un lento ultimo affanno. nievo,
. sfidanzaménto, sm. rottura di un fidanzamento (e ha valore scherz.
). sfidare, tr. provocare un avversario a battersi in duello, onde
se'cavalier, ma se'assassino / ed un trist'uomo, e fai gran villania
gran villania, / stando a cavallo, un altro a piedi sfidi. di costanzo
mosso da vanità gio- venile, mandò un trombetta nella città a sfidare a singoiar
. pucci, cent., 35-22: un dì che 'nsieme s'erano sfidati,
che 'nsieme s'erano sfidati, / l'un diede ad un degli altri d'un
erano sfidati, / l'un diede ad un degli altri d'un coltello, /
un diede ad un degli altri d'un coltello, / non principal, ma de'
il conta i medesimi abbiano un prezzo all'interno da sfidare qua
invitare a misurarsi in una gara, in un gioco, in una prova d'abilità
vate. giuliani, i-359: venne un soldato e mi sfida al canto; lo
sfida al canto; lo confusi a un tratto. arriva un altro, e si
lo confusi a un tratto. arriva un altro, e si straccò di subito.
trapasserò il core e il petto / con un acceso dardo delli miei ». lemene,
sfidare gl'imperatori a recar in campo un solo rivolgimento di popolo, un tumulto
campo un solo rivolgimento di popolo, un tumulto, un sol tradimento. zannoni,
rivolgimento di popolo, un tumulto, un sol tradimento. zannoni, 5-22: due
e lo sfidavamo ad entrare nel bosco d'un metro, non più d'un metro
d'un metro, non più d'un metro. 5. affrontare decisamente
il manicotto / può cento inverni sfidar un cantante. ghislanzoni, 17-113: la
9-180: gli si avvicinò e gli prese un braccio. avevano sfidato tante nottate insieme
molti anni in una conca, poi in un orto; infine qui sul bastione,
mascheroni, 8-250: benché di forti mura un dì costrutta / parea sfidar cento nemici
lambertenghi, conc., i-428: un vino ben fatto può preservarsi dalle alterazioni
non era [per zebrino] che un buco nella lontana scogliera, un grande albero
che un buco nella lontana scogliera, un grande albero fronzuto, forse un noce
, un grande albero fronzuto, forse un noce, che sfidava la distanza e sorgeva
asseverativo, per indicare l'inevitabilità di un evento o che un fatto non poteva
l'inevitabilità di un evento o che un fatto non poteva accadere diversamente.
diversamente. mazzini, 30-21: rispondo un po'tardi, ma sfido io. questo
addirittura inestricabile. carducci, 1i-9-261: è un uomo che riuscirà, e farà grandi
lotta o nell'odio; acerrimo (un nemico). d. bartoli,
della legge di cristo, fitto in capo un cotal sospetto, quella non essere un'
il nemico più sfidato vai meglio di un improvvido amico. settembrini [luciano],
soccorso dell'arte, ne la rimproverassi comed'un lusso affatto inutile. -che rivela
e non abbozzar nep pure un risolino dolorosamente sfidato e scettico, perchénon ne
è il grandissimo caldo, le venne un caldo di febbre; e poi ch'ella
in transito, sfidato da'medici, circa un mese. serdonati, 10-79: quel
rimase sfidato da'medici e nelle mani di un buon religioso. leopardi, i-20:
al giudizio d'una tal dama o d'un tal cavaliere o di più dame
sfidatòrio, agg. letter. che contiene un messaggio di sfida. carducci,
deltindirizzo politico del governo o anche di un singolo ministro; si formalizza in un voto
di un singolo ministro; si formalizza in un voto di sfiducia espresso in seguito alla
cavour, iv-87: io non chiedeva un voto di fiducia, ma chiedeva solo
chiedeva solo che non si desse al ministero un voto di sfiducia. faldella, i-4-220
camera elettiva, nasce in virtù di un voto di fiducia e muore in conseguenza
di fiducia e muore in conseguenza di un voto di sfiducia della stessa camera.
sconforto. nievo, 1-vi-107: un pensiero gettato là a traverso nellamente solleva le
privare della fiducia o della speranza in un esito favorevole, nella buona riuscita,
governo. tivo, e da un denom. da fieno (v.)
privo fiducia politica nei confronti di un proprio rappre di erbe o
ondeggiare nella sua persuasione né mai sfiduciarsi un momento. nievo, 1-vi-86: non bisogna
. stuparich, 5-55: sono come un naufrago che, dopo tuttii vani sforzi per
parte del parlamento, o chi detiene un potere istituzionale, dal superiore nella gerarchia
sfienatura, sf. agric. coltivazione di un erbaio per ricavarne fieno (e anche
terreno). la pulsazione di un vaso sanguigno. dopo la sfienatura della
, con valore intens., e da un deriv. da fieno (v.
(della quale l'ascoltazione non è che un saggio ele titi del polso
, 22-186: con gesto sicuro come un medico e premuroso come un figlio misura
sicuro come un medico e premuroso come un figlio misura la pressione arteriosa della vedova
simili. sazioni per mezzo delle oscillazioni di un ago su = comp. dal pref
, con valore intens., e da un un quadrante. denom. da figliolo
con valore intens., e da un un quadrante. denom. da figliolo (
sfigliolatura, sf. tose. emissione di un gran nuoscillometro (v.).
oxorcèo) 'osservo'. so per prova che un d'esti infelici / sono e di corpo
: a me pare bell'artifizio dipignere d'un solo tratto quell'orrendo demonio [caronte
ritto sul mezzo dell'uscio, stava un uomo smorto, rabbuffato i ca- pegli
-per simil. sconvolgimento, guasto grave di un luogo ameno. cesarotti, 1-xxxviii-119
di preservar dallo sfiguramento e dall'eccidio un mio giardino compestre, nella costruzione e
prima di dirle addio, le avrebbe con un pugnale sfigurato il viso, lasciandola brutta
figuri, che si avanzano preceduti da un ragazzo che percuote un caldano, non
avanzano preceduti da un ragazzo che percuote un caldano, non hanno il volto coperto da
coperto da una maschera, sibbene da un imbratto di carbone e di gesso, che
con falde strette, che lasciavano scappare un fitto ciuffo di capelli sulla parte sinistra
fatta di stanchezza e di disgusto: un ghigno che la sfigura.
2. rovinare, ammaccare un oggetto al fine di renderlo irriconoscibile.
19-136: un'altra volta ancora ho ammazzato un piccolo cassettone, sì, proprio
piccolo cassettone, sì, proprio un mobile; oh dio, non proprio ammazzato
ristauratore. -alterare l'aspetto di un luogo, di un paesaggio, di
-alterare l'aspetto di un luogo, di un paesaggio, di un edificio.
luogo, di un paesaggio, di un edificio. pea, 7-656: la
, alta sulla sua collina, a un duecento metri in linea d'aria.
il termine di dialetto non fu certo un uomo del popolo. questo non conosce
4. interpretare o presentare in modo inesatto un testo; deformarlo dal punto di vista
guisa da non sfigurare come se fossi un pitocco. leopardi, 1-375: se
, 1-375: se ti troverai in un luogo, occasione ec., dove ti
, 5-iii-79: era arrivato a farsi un corredo, per essere sempre elegante e vario
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da figura (v.)
cangiato: delfo non è oggi che un miserabile villaggio di duecento case, lo stadio
ii-831: quando il padrone tornò, un anno dopo, la casa era sì
ha il sansovino appaiato una colonna e un pilastro d'ordine dorico, ella dice che
non forse ch'elle sieno tutte di un quadro perfetto. 3. figur.
falsato (il senso di un'opera, un avvenimento, una dottrina).
sfigurato dalla pronuncia e dai germanismi che un giovanetto allievo convivendo con costoro non solo
di difettiindelebili. -trascritto erroneamente (un testo, un vocabolo). monti
-trascritto erroneamente (un testo, un vocabolo). monti, xii-6-131:
giovane ed empiamente sfigurati e straziati sopra un testo della riccaraiana, firenze, 1820,
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da figura (v.)
ritta, par che debba cascare in terrada un momento all'altro. capuana, 1-i-269:
). filaccia ricavata o residuata da un tessuto logoro, da uno straccio.
peli dell'inguine della madonna (che un santo romito donò prima di morire a
sfilacciaménto, sm. lo sfilacciarsi di un tessuto o di un indumento logoro.
lo sfilacciarsi di un tessuto o di un indumento logoro. 2. figur
invocazioni. 3. disordinamento di un gruppo politico o anche di una squadra
sfilacci). disfare filo per filo un tessuto o uno straccio riducendolo in brandelli
: tirare uno o più fili di un tessuto. lubrano, 2-321:
-figur. suddividere troppo minuziosamente un argomento controverso perdendo di vista l'unità
lungo uso o per uno strappo (un tessuto, un indumento); ridursi in
per uno strappo (un tessuto, un indumento); ridursi in filacce (
'sfilacciare': l'uscir delle fila di un panno o rotto o sfondato, nel
le maglie di una rete, anche in un contesto figur.). guerrazzi
guerrazzi, 1-619: piccola cosa è un papa; molto più il sacerdozio;
: il fumo nero di quei treni stava un pezzo a vagar lento sospeso e poi
, si dissolve. -affievolirsi (un grido). cassieri, 240:
, perdere coesione (la società, un gruppo politico, anche una squadra sportiva
dita dell'egoismo. -frammentarsi (un discorso). bernari, 6-277:
. -perdere intensità e vigore (un sentimento); indebolirsi (l'attenzione
, con valore intens., e da un denom. da filaccia (v.
margini sfrangiati con brandelli o filacce (un indumento). sermini,
sono tutti sfilacciati all'estremità, come quellid'un mendicante. tozzi, vi-754: portava un
un mendicante. tozzi, vi-754: portava un bastoncino, il coltello alto, ma
-sfrangiato (il filo della ragnatela, un foglio di carta). redi
16-iii-98: il filo del ragno non è un semplice filo e pulito, ma ramoso
parte sfilacciata o sbavata resti almeno in un 1 / 2 foglio su due.
una rada boscaglia e, dietro, un cielo sfilacciato di nuvole. -che
cosa. -allentato, (un rapporto sociale). n. ginzburg
-disordinato, privo di coesione, disgregato (un gruppo politico o una squadra sportiva)
, agg. e sm. che sfilaccia un tessuto, che strappa per passatempo i
sfilacciatura, sf. lo sfilacciarsi di un tessuto per il logoramento o per uno
: insieme dei fili che si staccano da un indumento troppo usato. -in partic.
dentro. tecchi, 2-30: da un fondo di saccoccia, tra sfilacciature di
morbida [certa lavagna] quasi quando un raso; il che sembra dipendere da sottilissimi
, tonno-cronaca [10-i-1990], iv: un incendio sviluppatosi per cause non ancora accertate
sviluppatosi per cause non ancora accertate in un reparto della sfilacciatura 't. n.
sfilaccica, sf. disus. filaccia di un indumento consunto. pirandello, 7-800
s'era dato a stropicciare sulle sfilàcciche un mozzicone di candela stearica. = comp
in una camera, divisa in mezzo da un paravento coperto di damasco rosso, stracciato
sfilacciare, disfare strappando i fili di un tessuto. papini, i-334: lo
, i-334: lo stanco cielo somiglia a un convalescente che vada sfilaccicando una fasciatura mal
progressivamente, perdere autorità e prestigio (un potere). guerrazzi, ii-32:
per le mani e pei piedi anco un secolo il genere umano. =
vetrina biancastra, che col microscopio riesce un poco trasparente, disposta come in tratti
simil. piccola sporgenza della mucosa di un organo. dalla croce, 11-86:
. con la particella pronom. uscire da un d. bartoli, 14-2-19: fu
o mostra la trama; sfilacciato (un tessuto logoro). -anche: costituito
lunghezza disuguale. alvaro, apparve un uomo dalla fisionomia lungae patita, con due
non si sa dove finiscano perché a un certo punto sprofondano nello sfilaccioso soffitto di
. sfilaménto1, sm. estrazione di un oggetto inserito o infilato. =
infilato facendolo scorrere, in partic. un anello dal dito; estrarre un oggetto
. un anello dal dito; estrarre un oggetto dal contenitore. p.
0-255: nell'apparente noncuranzadel gesto c'era un che d'insistito, di premeditato: era
, non casuale, di chi voglia sfilare un anello come chesforzi, e si proponga,
qui » mostrò latasca posteriore dei pantaloni « un pacchetto con dieci orologetti? ».
orologetti? ». pasolini, 16-16: un giorno mi sono accorto che un napoletano
: un giorno mi sono accorto che un napoletano, durante un'effusione di affetto,
. 2. togliere di dosso un indumento, un copricapo, un ornamento
2. togliere di dosso un indumento, un copricapo, un ornamento, una calzatura
dosso un indumento, un copricapo, un ornamento, una calzatura. firenzuola,
ben fiorita, e messa così in un vaso, si gli gitta di sopra
fiorisca... pestala e mettila in un vaso e mettivi sopra olio d'
particella pronom. procedere in fila in un passaggio ristretto. -in partic.:
rassegna o in una parata militare (un esercito, un reparto).
in una parata militare (un esercito, un reparto). i. neri
colline i partigiani sparacchiano, il grosso d'un reparto tedesco in ritirata sfila ordinato.
-per simil. camminare in fila, formando un corteo; giungere uno dopo l'altro
corteo; giungere uno dopo l'altro in un luogo; avvicendarsi alla presenza di una
cuochi con tutta la provvista / d'un banchetto magnifico, capponi, / stame,
susseguirsi dinanzi a uno spettatore o a un viaggiatore (una serie di oggetti, un
un viaggiatore (una serie di oggetti, un paesaggio, ecc.).
gli invitati videro sfilarsi sotto il naso un gran numero d'immensi vassoi tutti pieni
ordinata alla mente o alla memoria (un fatto, un ricordo, una serie
mente o alla memoria (un fatto, un ricordo, una serie di pensieri)
: nel profondo mio fantasticare, / comein un sogno immaginoso e truce, / vedo strani
come uno scenario animato svolgentesi in una luce un po'annebbiata, di sogno. bianciardi,
3. andarsene, allontanarsi da un luogo uno dopo l'altro o alla
l'accaduto. carducci, iii-17-229: all'un de'lati siede la signora di casa
di casa a ricevere. le si fermano un poco attorno i sorvenienti, poi le
a respiro mozzo. -scappare (un animale). salvini, 23-138:
concludere, aveva preparate tante giaculatorie che un poco dovette sfilarne fuori. 5
, con valore intens., e da un denom. da fila (v.
. togliere uno o più fili da un tessuto, in partic. per eseguire un
un tessuto, in partic. per eseguire un ricamo. 2. staccare dalla
bartolini, 20-121: tutto eguale: un volanino che s'è logorato, /
canna d'india, probabilmente animata da un fil di ferro da schiantar la gola
guadagnoli, 1-ii-249: non sentite, se un si rompe il naso, / si
, / che i medici lo chiamano un bel caso? p. petrocchi [s
s. v.]: a portare un trave si sfilò mezzo.
correggio, sfilando i suoi capelli con un modo... che si scorgevano le
farli. linati, 9-107: in collegio un vecchio pittore mi faceva meticolosamente ricopiare a
di allontanamento e separazione, e da un denom. da filo (v.)
3. lanciare una fune o un laccio. p. petrocchi [s
. 4. segnare per mezzo di un filo teso la direzione di una fossa
lavori della giornata. -parata di un circo. montano, 66: dentro
lacerba » irruppe come la sfilata d'un circo con lo strepito degli ottoni,
al termine della terza notte arrivammo presso un castello, posto appunto in una sfilata di
d'improperi e vituperi epigrammatici e anche d'un poco- lin di calunnie. b.
nel gioco dei birilli, rabbattere con un colpo solo il birillo centrale, quello
. saba, 1-160: celsa (un poco sostenuta) gli serve (nascondendo
poco sostenuta) gli serve (nascondendo un sorriso) un quarto di vino, due
gli serve (nascondendo un sorriso) un quarto di vino, due 'sfilatini'e
a roma per indicare una persona magra come un chiodo. sfilato1 (part
4. tolto di dosso (un indumento). soldati, 2-305:
2. sfilacciato (anche in un contesto figur.). aretino,
rotto e sfilato. carducci, ii-14-200: un altro inverno, un altro anno,
, ii-14-200: un altro inverno, un altro anno, un altro corso, e
altro inverno, un altro anno, un altro corso, e così la rete della
. v lancellotti, 265: un piatto reale, di cappone arrosto spolpato tutto
mai: s'io non mi poso un poco, son bello e sfilato. i
[plinio], 452: cocendone un manipolo nell'oglio rosato con una oncia
sieno, esprimere i capelli sfilati a un per uno... di que'maestri
belli, 466: torcendo qua e là un collo sfilato... e curvando
, 7-70: liscio come un cammeo, ma acceso di rosa sulle guance
sfilatine ». baldini, 4-56: un mezzo sfilato di pane attraversa la tavola
distanziati fra di loro; allungato (un gruppo di corridori). c.
tuto moser (dopo 34) e un folto gruppo assai sfilato. 3
nel mezzo [del penitenziario] vi surge un osservatorio circolare, da cui si diramano
in ordine sparso, non inquadrato (un esercito, un drappello di soldati)
sparso, non inquadrato (un esercito, un drappello di soldati); separato dal
estens.: disperso, poco compatto (un gruppo). busone da gubbio
[la croce] su l'erta di un mon- ticello in veduta della città,
ci son danari daspendere in grosso, ad un tocco di tamburo verranno subito alla sfilata
. f. frugoni, 3-ii-32: con un soffremente singhiozzo, dopo di aver rassegnate
dì che donne perle contrade, che da un uscio ad altro si vanno prestando e
sìcome intendo, perché una abbia solamente patito un termine di febbre o sia stata otto
con valore di separazione, e da un deriv. da fila (v.)
disus. il tracciare uno scavo usando un filo teso. targioni tozzetti,
amici, intenti a sfilettare con ogni cura un paio di aringhe stese su una carta
i calzoni americani..., tenuti un po'sbragati, 1986], iv
. na accennato. do finemente un alimento; piatto preparato con a. f
maiolo era morto; lo sfilzai: era un mozzicone marcio e n. villani
con valore di separazione, e da un denv. da filo (v.)
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da filucchio per filuccio, dimin
sfilze: a raffica. c'era un verme rosso attaccato. 4.
strumento. govoni, 42: presso un canale una bambina triste /...
. 'lo sfilosofare pedagogico di certuni è non un fare = nome d'azione da
che non sono reminiscenze del filicaia, ma un abito retorico in poesia giovanile.
, con valore privat., e da un denom. da fimbra per fimbria (
. tommaseo, 2-ii-352: dimmi un poco, a lu tuo babbu /
, con valore intens., e da un deriv. da fine2, n.
quelle? tu intanto sempre ostinato in un tal genere di sfinanzanti finanze. =
, con valore intens., e da un denom. da fine2 (v.
stesso, due bistecchelarghe 5 centimetri e spesse un dito. tura ch'era stata la
. longhi, 969: le teste sono un poco inclini alla compassatezza di un cignani
sono un poco inclini alla compassatezza di un cignani o di un rotari o di un
alla compassatezza di un cignani o di un rotari o di un balestra, ma
un cignani o di un rotari o di un balestra, ma sotto quel modulo una
dii superno pindo / per questo a un tracto e co le voglie prone / l'
= tivo, e da un deriv. da finanze (v.)
. con le mani, di sfinare un po'le estremità, lasciando la laude,
presenta finestre, vani, aperture (un edifìcio). benvenga, 127:
sfinestratura, sf. ciascuna delle aperture di un muro perimetrale in cui vengono collocate le
bechi, 1-338: si spalleggiavano l'un l'altro, notando curiosamente le mode
via di tebe, proponeva ai viandanti un diffìcile enigma e uccideva chi non sapeva
favole... di edipo, che un mostro che si chiamava sfinga, colla
o una delle cose già vedute o un composto di cose o di parti delle
sfingi a lato / aveva il tempio, un ibi la fregiava / con uno sculto
nilo, ci rivelano negli antichi egizi un popolo già maturo nelle scienze e nelle
/ su cui proietti, / passando, un occhio d'angelo e di sfinge:
nel 1640. lippi, 8-26: un ve n'è in rima, che la
; / perch'ognuno è distinto in un sonetto, / che il poeta ha ripien
scelta d'indovinelli, distinti ciascuno in un sonetto, opera del signor antonio malatesti.
. fogazzaro, 2-99: « aspetti un poco », diss'ella bruscamente:
la muraglia convenzionale e si creava quasi un effluvio di fraterna e amicale simpatia tra
afd'aver male, / per pigliar un marito a sua lezzione, / ha
s. v.]: 'sfinge': un uomo che non lascia indovinarela sua mente.
). caro, 16-76: dunque un antropofago, un lestrigone, / un
caro, 16-76: dunque un antropofago, un lestrigone, / un mostro così sozzo
un antropofago, un lestrigone, / un mostro così sozzo e così fero, /
mostro così sozzo e così fero, / un ch'è di lingua e d'opre
opre e di pensiero / una sfinge, un busiri, un licaone, / osa
pensiero / una sfinge, un busiri, un licaone, / osa...
/ il sangue (oimè) d'un suo figlio innocente. b. arienti,
arrendevole e subitanea. -che ha un fascino arcano. g. lanza [
] aveva assunto il volto sfingeo di un remotissimo paese mitico. = deriv.
d'essar insana e sfìngiar fatto un colpo troppo micidiale. i. nelli,
umano, nessun ulteriore rapporto, se non un muto sorriso, sfìngico.
fosfatide costituito dalla composizione della sfingosina con un acido grasso, il cui gruppo alcolico
d'una natura più presto vinta, d'un languore e d'uno sfinimento più abbandonato
, 4-ii-21: provava uno sfinimento, un aftievolimento, per tutto il corpo.
: addio: desidero i tuoi baci con un senso di sfinimento; desidero di rifarmi
non è poi altro... che un capriolare fino all'ultimo sfinimento, un
un capriolare fino all'ultimo sfinimento, un saltar disonesto che non dovrebbe mai aver
leopardi, iii-57: quel non avere un letterato con cui trattenersi, quel serbarsi
gliatezza, le par che sia un bel sollazzo? -quanto suscita fastidio
oretta, udendolo, spesse volte veniva un sudore e uno sfinimentodi cuore, come se
. aretino, 20-77: ella aveva un marito infermiccio, che due ore stava levato
muratori, 4-121: ho parimente conosciuto un cavaliere di gran merito e saviezza che
conversazione chi decriveva la giustizia fatta di un omicida, preso da un improvviso sfinimento
fatta di un omicida, preso da un improvviso sfinimento cadde dalla sedia in ter
par di morire. bottali, 5-51: un uomo intelligente e di buon gusto,
i rapporti tra andrea e me, in un esercizio che quasi mi sfinì.
termine un'impresa, un'azione, un racconto. palamedès, 115: ah
a zaffate di gelo, sfiniva, diventava un filo di refe, traspariva come ambra
pirandello, 8-780: faceva leva con un piede sul tappeto forse per rizzarsi da sé
in quello sforzo. slataper, 2-279: un uomo mazzarsi o sfinirsi. lo
versailles. 5. stancarsi di un rapporto amoroso. slataper, 2-217:
foscolo, xv-258: sono così martoriato da un dente ch'io posso appena reggermi la
insieme lavoravano, gli aveva mormorato in un soffio. -con uso enfatico,
2-103: il bassotto guardò in su con un occhi di dolore. non abbaiava più
, fievole, smorzato (il sole, un raggio di luce). grafi
e orlava i terrazzi delle case d'un rosa esangue. -consunto, usurato
, usurato dal trascorrere del tempo (un oggetto, un materiale, una costruzione)
trascorrere del tempo (un oggetto, un materiale, una costruzione). corazzini
: una colonna / sfinita, in essa un pio nido di rondini, / solo
-che ha poco colore e poco corpo (un vino). giuliani, i-80:
; svigorito, isterilito, estenuato (un genere, un periodo letterario).
, isterilito, estenuato (un genere, un periodo letterario). carducci,
e. gadda, 64: per un istinto squisito dello sfinctere orale,..
. disus. insieme dei fili sfrangiati di un tessuto. crusca, i impress.
forse attraverso il de- lacroix, ritrova un barbaglio dello splendore del veronese.
grata: quell'impressione come di frammenti un po'di faccia, di cotta,
di cotta, di stola, per un istante precisi e sùbito incerti adagio adagio
. (sfìòcco, sfiòcchi). sfrangiare un tessuto; ridurre la fibra tessile in
drapperie. giuliani, ii-202: per fare un cappello, da primo si scalda la
, 5-30: era il treno, tagliava un angolo lontano della pianura. subito fu
. linati, 20-197: intorno è un largo sfioccare di sambuchi e cantare d'
cond'una foresta si sfioccano sul pelame d'un cervo... finiscoforza. no
. -attenuarsi progressivamente, smorzarsi (un suono). serao, 285
: non vi è cosa più bugiarda d'un epitaffio, se pure assai più bugiardi
di separazione o allontanamento, e da un denom. da fiocco1 (v.)
, con valore intens., e da un denom. da fioccof (v.
ravvivate da misasi, 1-83: ci era un silenzio sereno e malinconico singolari contrasti luminosi
di separazione o allontanamento, e da un denom. da fioccolo (v.)
con valore privativo-de- trattivo, e da un denom. da fiocine (v.)
fionda. -per estens. lanciare un oggetto o un proiettile con le mani
-per estens. lanciare un oggetto o un proiettile con le mani. faldella
: nulla, ancora nulla, finché un ragazzo si spazientì, sfiondò una bomba
sfioccate. bonsanti, 2-107: si vide un pennacchietto di fuvanterie, bugie, minacce
. che ha perso parte delle setole (un pennello). pezzentucci,
to con fiocchi e gale. di un proiettile scagliato con la fionda. buonarroti
bella come il sole, / in un aspro paese di montagna / sfiora,
l'ho già sfiorata e me ne posto un vasettino meco, scelto pezzo per pezzo
. -acquistare il meglio della merce a un prezzo molto conveniente. magalotti [
'le stame costano pochissimo; a un paolo l'una si sfiora'.
gnoli, 1-79: la rosa / lampeggia un sorriso e si sfiora. d'annunzio
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da fiore1 (v.)
una sfiorata di neve,... un vento gelido venne dall'est, attraverso
natura sono sfiondatori e con molta facilità d'un diece fanno un cento e d'un
con molta facilità d'un diece fanno un cento e d'un cento un mille.
un diece fanno un cento e d'un cento un mille. f. f.
diece fanno un cento e d'un cento un mille. f. f. frugoni,
queglisfioramenti di guancie e quelle parole ansimate in un caldo sussurro fra capo e collo.
moravia, 25-42: mi sono innamorata di un ragazzo di vent'anni malato di cuore
. -il lambire delle acque di un fiume. opuscoli idraulici, vi-222:
che il signor diego potè appena sfiorarle un lembo della gonnella. beltramelli, ii-18
le mie. montale, 15-82: se un gesto ti sfiora, una parola /
la spalla / è la stessa che un tempo / sulla celesta rispondeva a gemiti /
gemiti / d'altri nidi, da un fólto ormai bruciato. moravia, xi-30:
qualcuno passandogli vicinissimo o lambendolo appena (un proiettile, un oggetto scagliato, un
o lambendolo appena (un proiettile, un oggetto scagliato, un veicolo in movimento,
un proiettile, un oggetto scagliato, un veicolo in movimento, anche il vento
anche il vento o le onde o un uccello). padula, 313:
arguta spola, / l'aura con un bruire esile e schietto. govoni,
che colla mano mentre lo sfiorava d'un rapido sguardo. 3. apparire
3. apparire fugacemente sulle labbra (un sorriso). tenca, 1-129:
. tenca, 1-129: mai che un sorriso gli sfiori le labbra, maiche una
mala pena, la bocca era sfiorata da un risolino sottile sottile, parea che ragionasse
conti, 1-540: al responso del medico un sorriso di compatimento aveva sfiorato le
. 5. figur. trattare un argomento superficialmente, senza approfondirlo.
6. balenare fugacemente alla mente (un pensiero, un dubbio, un sospetto
fugacemente alla mente (un pensiero, un dubbio, un sospetto; ed è usato
(un pensiero, un dubbio, un sospetto; ed è usato per lo più
. 8. stare per ottenere un risultato, un intento, una sistemazione
8. stare per ottenere un risultato, un intento, una sistemazione professionale, senza
lei li muoveva [i fianchi], un impaccio che sfiorava la malagrazia.
, con valore intens., e da un denom. da fiore1 nel signif.
dei fiori; strappare i petali di un fiore. berni, 24-12 (ii-233
, 24-12 (ii-233): come in un tempo tempestoso e strano, / che
luce radente. bernari, 4-31: un cicaleccio puntiglioso, levatosi... fra
. escoriato. tesauro, 10-69: un contadino assai benestante nutriva dimesticamente una biscia
. ma non so per qual cagione un giorno gli venne stizza di ucciderla con una
f f. frugoni, ii-161: ditemi un poco in epilogo l'istoriasuccinta di quella frine
conciata, ottenuta mediante macchine dotate di un rullo con carta abrasiva. 3.
4. eliminazione delle persone migliori di un gruppo. faldella, 9-197:
molineri, 2-30: si era offuscata d'un tratto quella bellezza radiante, non sfiorata
piglio calcina viva, la quale pongo in un mastello = comp. dal pref
ulti moretti, 65: un ciliegio che consola / la sfiorente erba
il ripesto maggiormente assotnarici / siano come un odore di sfiorenti sambuchi. tigliato
che il livello della superficie libera in un serbatoio o in un canale salga al
superficie libera in un serbatoio o in un canale salga al di sopra di una quota
derivata sulla destradel pescara con uno sbarramento e un edificio di presa, poco a valle
a valle della confluenza col tirino, per un bacino di presa con sfioratore e scaricatore
presa con sfioratore e scaricatore, passa in un canale di m. 314,.
che raccoglie le acque di piena di un fiume; scolmatore. opuscoli idraulici,
1-vi-482: lasciare in detto argine attraversante un regolatore o sfioratore ben composto e difeso
. fra i cibi. spargere leggermente un cibo di sale. v.
interiori, lavate più volte, con un taglio per il lungo, sfioreggiandole di sale
una narrazione storica o, in genere, un testo di particolari, di notizie,
favellato de'grandi, sempre gli storiografi con un poco d'aggiunta le sono ite sfioreggiando
n ha che insegni quel solo che a un simplice e rozzo principiante è necessario.
scrivere con artificiosa ricercatezza facendo ricorso a un eccesso di figure retoriche. bùgnole sale
all'altrui, diran ch'io sono un orator di villaggi, non da città
suo dispetto dire 'barbaro', e fare un barbarismo. 2. andarsene da
. 2) di allontanamento, e da un denom. da fiorentino (v.
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da fioretto1 (v.,
la donna, accostando il suo nasino un po'alla francese a quello ultranerviano di carlo
, con valore intens., e da un denom. da fioretto2 (v.
2. perdita della fertilità di un terreno. targioni tozzetti, 6-54:
. perdere i petali, appassire (un fiore); perdere i fiori (una
gozzano, ii-255: da cento anni un folto si compose / di pomi e
va sfrondando le belle membra e sfrondando un sì bel coipo. bonarelli, 1-210
la malinconia, l'inerzia, hanno un po'invecchiato e sfiorito questo piccolo volto
-con la particella pronom. sbiadire (un colore).
volgere al termine, stare per esaurirsi (un periodo di tempo, una stagione,
. dissolversi, svanire (una speranza, un sogno). poerio, 3-578:
riprese più risentita, forse aspettandosi un elogio alla sua bellez 8
e piovene, 2-115: mi congedò con un sorriso sfiorito. lasciarlo secco, sfiorito
che scintillavano singolarmente tra i falsi in un punto per aprir d'un tratto la cateratta
falsi in un punto per aprir d'un tratto la cateratta del flagello. ricci biondicci
« il granturco non è ribassato? un sacco, a quanto si compera oggi?
oggi? » « sì, c'è un calo nel granturco: a venticinque paoli
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da fiore (v.,
che ha perduto i petali, appassito (un fiore); che ha compiuto la
). le finestre dànno su un giardino, d'onde giunge uno snervante
oltrepassato il giusto grado di maturazione (un frutto). canti carnascialeschi, 1-228
di già sfiorita, messa con una moda un po'antica che le dava l'aria
sfiorito e pallido, consunto da quella malattia un materiale intaccato da agenti esterni. che
1-47: mi sono visto davvero adolescente, un -trasandato, sciatto. che prodottevi
è men chiaro il sole? / in un volto... tra guance
scomposta. alvaro, 17-142: rivide in un ba 4. che ha
perduto vivezza, intensità, attrattiva (un ricordo). baldini, 6-156:
anni più verdi si viene ad avere un ricordo sfioritissimo. -deluso, svanito
di casa... la guarda in un altro modo: sfioritella, sì,
bocca da cui defluiscono le acque di un fiume o di un bacino. -
defluiscono le acque di un fiume o di un bacino. - anche: emissario.
sfioritura, sf. appassimento e caduta di un fiore (o dei fiori di un
un fiore (o dei fiori di un albero fruttifero); il momento in
figur. declino di un'idea o di un assetto politico. carducci, iii-24-148:
. gadda, 11-77: il fucino aveva un suo sfioro naturale, per quanto lunatico
, con valore intens., e da un denom. da fiosso (v.
era il buon telemaco in estasi davanti a un porcellino che nuotava, con una rosa
, con una rosa in bocca, in un mare sfiottante di cappellotti all'uso bolognese
. paoletti, 1-1-162: dice un nostro popolare proverbio che sfirènidi,
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da fisionomia (v.)
. sfissare, tr. disdire un appuntamento, un impegno; annullarlo.
sfissare, tr. disdire un appuntamento, un impegno; annullarlo. do
per domani, è bisognato sfissarlo e rimetterloa un altro giorno'. p. petrocchi [s
n-i-77: a tratti erano sfitte soffocanti di un dolore 'fisico'acutissimo nel cuore e nell'
sfittare, tr. liberare una casa, un podere affittato. rigutini-fanfani [s.
la particella pronom. rimanere sfitto (un appartamento). rigutini-fanfani [s.
da anni che non si sfittava più un appartamento. chi affitta, sfitta
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da fitto2 (v.)
di sfittare), agg. sfitto (un appartamento, una casa).
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da fitto1 (v.)
, non affittato (una casa, un appartamento). fu. ugolini,
5-314: quelle case... per un po'stanno sfitte, e poiil comune,
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da fittone1 (v.)
. e. gadda, 6-287: un certo senso del valore e del non-valore ce
corre ad acchiappano perlevarsi lo sfizio di fare un tiro fortissimo. -intenso desiderio di
tiro fortissimo. -intenso desiderio di un cibo. palazzeschi, 9-73: sentendo
ti senti l'acquolina in bocca d'un colpo e per quel giorno, non resistendo
e per quel giorno, non resistendo a un tale sfizio, anche tu mangerai lo
da sfìziàrsè, che è forse da un lat. s [atis] ficére per
piacevolmente. rea, 6-68: un mare capovolto e rinfrescato da continuee dolci ondate
. sfiziosità, sf. piacevolezza un poco capricciosa ed eccitante. -in senso
sfizióso, agg. che vale a soddisfare un capriccio (ed è in partic
(ed è in partic. riferito a un cibo o a una bevanda).
di flauto; melodia sonata da un flauto. pratesi, 5-271: appoggiava
, con valore intens., e da un deriv. da flauto1 (v.
agg. ant. privato della morchia (un olio). locatelli,
con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da flemma (v.,
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da flotta1 (v.)
la rètina, da sé sola, ha un campo vitargioni tozzetti, 7-108: con
verace. liburnio, 3-21: in un momento gemendo e vare da un'
che sfoca / l'immagine più debole d'un suono / affettuoso. 3
, con valore intens., e da un denom. da fuoco (v.
confusi perché ripreso o proiettato da un obiettivo mal regolato anche intenzionalmente, per
). frateili, 1-199: è un capogiro lento che gli fa vedere il
una ragazza dai capelli sciolti inseguiva gridando un giovine biondo in plus four. era
. era una scena viva, ma già un po'stanca, leggermente sfocata e sgualcita
-per estens. smorzato, attutito (un suono, un rumore).
. smorzato, attutito (un suono, un rumore). banfi, 11-120
rumore). banfi, 11-120: un corteo è passato stamane qui sotto,
, foschia. sbarbaro, 6-126: un deserto la terra; a volte, il
tendeva a sparire, non era che un piccolo ovale sfuocato. 6.
, narrato confusamente (l'episodio di un romanzo). frateili, 5-146:
). frateili, 5-146: era un mondo... che dapprincipio pareva
rifatte dalla comodità e dall'ira d'un processo. 8. inadeguato alla
arrivava a velare la sua identità, mentre un po'confondeva quella di sua moglie e
, con valore intens., e da un denom. da focherello, dimin.
. ampliamento e scavo della foce di un fiume o di un canale. targioni
della foce di un fiume o di un canale. targioni tozzetti, 3-44:
-che si immette in una strada (un canalone). fenoglio, 5-i-1129:
altra casupola nemmeno andava, situata in un rittano del tutto selvaggio, ma troppo
accoccolati nella parte dell'antro sfociante in un verde corridoio. 2. per
. per estens. che dà luogo a un esito determinato. dorfles, 7-19:
determinato. dorfles, 7-19: da un lato lo studio delle motivazioni, delle
(sfócio, sfóci). immettersi in un lago, nel mare o in un
un lago, nel mare o in un altro corso o bacino d'acqua;
o bacino d'acqua; sboccare (un fiume). cicognani, vi-226
, xi-214: ora capisco con tutta chiarezza un perché delle paludi, di tant'acqua
strada più larga (una via, un sentiero). sbarbaro, 1-68:
strada di cresta. -arrivare in un luogo, in uno spazio aperto.
spazio aperto. viani, 19-168: un giorno, sprofondati nei nostri ragionamenti,
. 2. figur. avere un determinato esito o conseguenza; concludersi,
. tecchi, 13-22: quella malinconia un po'grave... si spezzava in
... sfociando in una risata un poco stenta. 3. disus
disus. rendere più larga la foce di un corso d'acqua, ripulendola dai detriti
, con valore intens., e da un nuvoli estivi. denom
di una foce o dello sbocco di un canale dalle ostruzioni e dai detriti.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da foco per fuoco (v
di allontanamento o separazione, e da un denom. da focone (v.)
ex-, con valore privai, e da un denom. da focone, n.
fatto a vita, perché lalumiera larga apporta un disordine grandissimo. i. neri,
], 8: la videocasrato / un archibuso rotto e sfoconato. d'antonj [
. 3. molto carnoso (un volatile). panciatichi, 101:
volatile). panciatichi, 101: un cappellano di cestone, grazioso ma sfoconato
piccolo strumento di ferro, fornito di un anello, usato per ripulire il focone
punta e guarnito all'altro capo d'un anello, che s'introduce nel focone
, in senso generico, della copertura (un og- getto). c
garzoni, 1-61: le riverenze d'un collo d'occa, uno inproposito.
la corte si chiachino di camelo, un saluto di pedante, uno sfodramento masse morte
], tante citazioni. abbattendosi in un cerchio di gente, invitati a recitare
. dirotamente cominciano a sfoderare a chi un sonetto con l'imitazione del petrarca,
, per colpire; sguainare. di sfoderar un poco d'erudizione..., che
, inginocchiatosi innanzi la sepoltura e sfodrato un pugnale che a lato aveva, quello così
cellini, 2-86 (451): a un tratto tutt'a dua mettèmo le maniin su
» disse lodo- vico, dando subitamente un passo indietro, e mettendo mano alla
la spada della sua giustizia e vendica in un colpo mille oltraggi. magri, 1-194
colombo], 123: nello spazio di un anno che lo ammiraglio scorse per l'
2. in senso generico: estrarre un oggetto da un involucro, da una
in senso generico: estrarre un oggetto da un involucro, da una custodia, da
c. e. gadda, 17-126: un cuore di argento 'bombé', che donna
arpino, 3-159: il professore tracciò un segno nell'aria con la mano. sfoderò
nell'aria con la mano. sfoderò con un gesto nervoso una sigaretta dal pacchetto.
la lingua, boccheggiando. -in un contesto osceno. aretino, 20-61:
infocato... e, datogli suso un buffetto, disse: « questo è
mondo. -levarsi in alto (un fuoco d'artificio). palazzeschi,
, che indica separazione, e da un denom. da fodero1 (v.)
. { sfoderò). privare della fodera un indumento. mattio franzesi, xxvi-2-111
f. f. frugoni, iii-643: un poeta malcontento, perché mal pagato,
la necessità per mantenere la giustizia in un popolo, sia essa civile o sia punitiva
.; ora, chissà perché, sfoderava un accento quasi del nord.
guardate come dice! -emettere con enfasi un sospiro. aretino, 20-153: si
la fronte, rivolgetigli dolcemente e sfodera un sospiretto che appena sia inteso da lui.
dissimile dalla prima. -dimostrare apertamente un sentimento. fagiuoli, x-3: io
, figlio considero. -avanzare un diritto o una pretesa. gualdo priorato
dal guscio precedente (l'arto di un granchio). olivi, 52:
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da fodera1 (v.)
: / col ferro sfoderato / contro un uom disarmato. verga, 7-241: un'
, affanni o passioni; appagamento di un desiderio. -in senso concreto: espressione o
di se stessi o rivolta a cercare un conforto o un sollievo; sfogo.
o rivolta a cercare un conforto o un sollievo; sfogo. boccaccio,
che stracciassi le vestimenta, questo fu un poco di sfogaménto della parte sensitiva.
: non vi par, benedetto, un bel piacere / quell'andar mascherato tutto 'l
, / se non per altro per un bel parere? /... /
vocie, la quale tu gridi in un luogo concavo,... ritorna poi
. uscire fuori liberamente, esalare da un ambiente o da un luogo chiuso attraverso
, esalare da un ambiente o da un luogo chiuso attraverso un'apertura (il
incenerisce. -aprirsi nell'atmosfera (un condotto). moretti, ii-731:
'ribolla'. 2. riversarsi attraverso un varco; defluire, sfociare (una
sfociare (una massa d'acqua, un fiume, la piena). di
disegno di mettere li sette fiumi in un alveo e mandarli a sfogare nell'adriatico non
acqua sfoghi presto. -scorrere in un vasto alveo. bacchelli, 1-iii-763:
-aprirsi su uno spazio o su un ambiente più vasto. bresciani,
bresciani, 6-iii-328: la porta entra in un vestibolo a volta con gran zoccolo da
con gran zoccolo da piede e sfoga in un magnifico cortile quadrato. cesareo, 87
o intensità, fino a esaurirsi (un fenomeno atmosferico). si
atmosferico). si volessi un poco sfogar, ché ben sarebbe. soderini
la cappa di nuvole nere lasciava fra un ritaglio e l'altro qui una stella
un'altra rinascere. -abbattersi su un bersaglio (la violenza di una sparatoria
cielo e d'orizzonte, l'imbuto d'un vortice, a cui sfogava la furia
spesso vedrai piante congeneri / surte da un seme stesso: una di cui / sfogasi
le novelle da me poste in questo un rottorio di tre o quattro tacche, ond'
figur. manifestare con atti, con parole un sentimento, uno stato d'animo,
, una passione, una preoccupazione, un dolore, con la conseguenza di mitigarne
aprirsi, parlare o scrivere a lungo a un confidente o a un corrispondente.
a lungo a un confidente o a un corrispondente. francesco da barberino, 45
, dicesi per proverbio: « iomi sono un poco sfogato ». giuglaris, 1-540:
senza increspar punto il volto o sfogarsi con un sospiro, soffriva. g. gozzi
nulla, e vien solamente per isfogarsi un po'con agnese su quel gran tardare
8. dare libero corso a un desiderio, a un capriccio, a
dare libero corso a un desiderio, a un capriccio, a un istinto, a
desiderio, a un capriccio, a un istinto, a un impulso, anche alla
capriccio, a un istinto, a un impulso, anche alla propria natura diabolica
. cavalca, iv-26: per isfogarsene un poco, gli feciono battere e fragellare
coll'edificare quelledue chiese che paiono nate a un parto, le quali fanno faccia alla
gli altri su di lei. -soddisfare un bisogno corporale. bernari, 8-217:
porta aperta, sotto lo sguardo di un piantone strabico, mi fermai alla fontanella.
nemiche. bilenchi, 14-219: è un uomo di alta statura e pieno di forza
. cecchi, 1-1-311: -tu sei un tristo e tientene / seco: ma aspetta
, muto, torvo agli sguardi, rodendo un bastone come un cane in rabbia,
agli sguardi, rodendo un bastone come un cane in rabbia, finché prese a sfogarsi
senza freno; trovare una via o un mezzo per manifestarsi e così placarsi (un
un mezzo per manifestarsi e così placarsi (un sentimento, un istinto a lungo contenuto
e così placarsi (un sentimento, un istinto a lungo contenuto).
turbine tumultuoso dell'animo mio sfogò in un diluvio di pianto, amaro così che avrebbe
ungaretti, xi-89: il deserto è un vino ed è una aroga, e accende
-smaltire una determinata quantità d'acqua (un fiume). l'illustrazione italiana [
brignetti, 3-74: notò giulivo che pigiandone un pippo- lino [della boccetta] sfogava
della boccetta] sfogava roba gassosa, come un soffio. -far liberamente espandere la
col comportamento uno stato d'animo, un sentimento, un'emozione, fino ad
corsini, 75: s'io giro un guardo solo / là dove vago stuolo /
solo qualcuno sfogando la sua vergogna in un libero pianto. -con riferimento a un
un libero pianto. -con riferimento a un animale. -saziare la libidine, l'
c. i. frugoni, i-3-142: un usignolo / va sfogando in suo linguaggio
che batteva i mattoni col becco: un suo modo di sfogare l'affanno.
l'affanno. -servire a esprimere un sentimento. foscolo, i-97: mi
grillo, 1004: vostra paternità con un mesto impeto di penna ha prorotto e sfogato
penna ha prorotto e sfogato meco ad un tratto molti suoi sinistri. segneri, ii-71
ultimo... sfoghi a prò vostro un sentimento tremendo, che mi sta fisso
. malatesta malatesti, 1-136: perché un poco sfoghi il mioconcepto, / non v'
poveri e manchi / serete, l'un con l'altro guerreggiando? 14
io veggo chiaro che noi per isfogare un impeto di passione inconsiderata, venite a tirarmi
passione inconsiderata, venite a tirarmi addosso un cumulo di sciagure. alfieri, 9-91:
ricovero una nera figura che andava a sfogare un suo 7-ii-144: tali erano le prodezze
prodezze de'guelfi e ghibellini, bisogno in un angolo. gente infuriata l'una contro
-scatenare tutta la propria violenza (un fenomeno atmosferico). baldi,
. dotti, 1-272: frine impudica un letto vii tu premi, / pronta meco
18. ant. sferrare, vibrare, un colpo. guarini, 440: alza
, con valore intens., e da un denom. da foga (v.
; per la var. non è escluso un accostamento a foco per fuoco (v
quattro urli ed una bella sfogata in un comizio, si figurano di foggiare definitivamente
. 2. piena momentanea di un fiume. bacchetti, 1-iii-767: il
3. figur. aperto scoppio di un contrasto politico. bacchetti, 13-94:
sfogataménte, avv. ant. con un ampio spazio a moniglia, 1-iii-551: parlate
ad una catedragià occupata da carducci, ad un canonicato di lirica, che trova per
ampio, arioso (una stanza, un locale); che presenta molte e
alcuni pilastri vestiti da altre verdure, un pergolato ai viti sfogato. vasari, 1-3-182
ed ariose. bresciani, 1-ii-53: è un palagetto quadro, tutto circondato di muraglioni
quadro, tutto circondato di muraglioni come un castel antico, ha belle e sfogate
: armando, abbattuta una parete e creato un passaggio a vetri, ha aperto una
esteso, privo di ostacoli naturali (un luogo). caro, i-315:
chelo comparavano al nostro vagliadolid, situato in un piano con questo mio entusiasmo per il
estens. che presenta un'ampia veduta (un quadro). algarotti, 1-iii-122
sfogata. 4. che ha un tono molto alto, acuto, possente
molto alto, acuto, possente (un suono). salvini, 23-423:
: finita la caccia, ella prese un corno lungo un dito, ma che mandava
caccia, ella prese un corno lungo un dito, ma che mandava un suono
lungo un dito, ma che mandava un suono così chiaro e sfogato da farsi sentire
registro, specie nei toni alti (un cantante). rovani, i-439:
quella canzone ci passò le orecchie come un soprano sfogato. pirandello, 7-666: da
.). tenato con violenza (un fenomeno atmosferico). serafino aquilano
intensità (uno stato d'animo, un sentimento). dante, par.
vecchia piccola,... incattivita da un dolore forse mai sfogato.
sfogato. -sentito, sincero (un atteggiamento). faldella, i-2-286:
approvazione. -soddisfatto, appagato (un istinto). m. villani,
parlate mi assicuravano ch'ella sarebbe stata un bel pezzo senza batter becco.
o sfogatoio; e si farà largo un braccio per ogni verso. lambruschini,
quelle cinque stanze ho finito collo scoprire in un muro un piccolo buco quadrato che pareva
ho finito collo scoprire in un muro un piccolo buco quadrato che pareva lo sfogatoio
, malumori. tolomei, 2-205: un principe savio dèe lassare aperti certi sfogatoi
ci assale altro che quando, volendo un immediato compartecipe o sfogatoio del nostro animo
la fuoriuscita dell'acqua in eccesso da un canale. magi, 85: non
eccesso d'acque. -scolmatore di un canale. temanza, 67: il
sfogatoi aperti e spiramenti non molto lontani l'un da l'altro, per i quali
regola la quantità d'acqua immessa in un canale. guglielmini, 358: si
ant. canale che mette in comunicazione un bacino chiuso con il mare aperto.
sfogatura1, sf. sbocco, foce di un fiume. targioni tozzetti, 11-1-22:
. 2. sviluppo verticale di un elemento architettonico. r. longhi,
esprime con modi artificiosi e ricercati (un artista). pittore non pittoresco,
3. elegante, appariscente, vistoso (un abito). a. comandini [
-incline al lusso e allo sfarzo (un modo di vi- ta).
. b. croce, ii-2-291: un suo motto satirico circa quella nobiltà, spesso
-farsi notare per la preziosità (un tessuto). graf 5-101: sorgon
: per tutto è moltitudine; / è un dì come di festa. / donlente
partiti avversi. 4. darsi un gran da fare. allegri, 113
imperiali regi teatri, sfoggiava sul corso un magnifico equipaggio. ojetti, ii-636:
ii-636: per sfoggiare in quelli incontri solenni un bel cavallo e una sella di cuoi
virtù. foscolo, v-85: siccome un francese, qualunque abi lità