, deriv. da sdorare o da un lat. volg. * solinàre 'esporre al
all'aria e al sole, steso (un telo, un panno); dispiegato,
al sole, steso (un telo, un panno); dispiegato, allargato (
panno); dispiegato, allargato (un foglio); svolto, fatto sventolare
); svolto, fatto sventolare (un vessillo). allegri, 220
fossero. misasi, 5-63: sopra un tavolinetto era sciorinata la sua dichiarazione che
una greggia che soletta / beva ad un pozzo e mangi ad un presepe. tornasi
beva ad un pozzo e mangi ad un presepe. tornasi di lampedusa, 203
ora tutta la rospaia s'è raccolta in un sol gruppo, forma un solo,
raccolta in un sol gruppo, forma un solo, unico nodo di corpi stretti ed
lo più dopo essere stato tratto fuori da un involucro o da un contenitore e disposto
tratto fuori da un involucro o da un contenitore e disposto secondo un ordine o
o da un contenitore e disposto secondo un ordine o, anche, confusamente;
'quais'lungo i quali stava sciorinato un pittoresco mercato. cicognani, v-1-297:
, vecchi. savarese, 183: tra un gruppo e l'altro, certi cimiterini
attraverso castellammare del golfo, sciorinata come un grigio ventaglio alla svolta. -figur.
diffuso nell'aria (uno spruzzo, un fascio di luce, ecc.).
delle colline. -sbandato (un soldato in ritirata). -anche so-
come dal ghirlandaio, nelle convenzionalità d'un paesaggio sciorinato come un rustico panno d'
nelle convenzionalità d'un paesaggio sciorinato come un rustico panno d'arazzo, trapunto di
firenze:... è stato un equivoco nato dall'aver qualcheduno pe'
indigene deh'america del nord parlate da un gran numero di tribù stanziate, in
chiamata 'achote', che col regalo d'un 's'di più è subito diventata sciotta
vi entrava dell'acciote, che è un seme di un'erba americana.
-chi cercate, uomo da bene? - un messer tindaro, sciotto. landò,
popolo scioto ha inventato nella sua lingua un giuoco di parole. -sostant.
sarpi, ix-218: spedì a costantinopoli un scioto accompagnato da un turco sotto pretesto
spedì a costantinopoli un scioto accompagnato da un turco sotto pretesto di condure schiavi a
ant. sosta, riposo invernale di un esercito, di un equipaggio, di una
riposo invernale di un esercito, di un equipaggio, di una flotta.
, sf. impianto meccanico costituito da un motore e da un insieme di cavi,
meccanico costituito da un motore e da un insieme di cavi, atto a trainare
-campanilismo. vin, nome di un combattente delle guerre napoleoniche famoso per la
che lo stesso poema ha generato in italia un altro capolavoro! moravia, 22-215:
e nei suoi piaceri familiari, ed anche un poco al conservatorismo clericale, non forse
sciovinismo o degli sciovinisti; che rivela un atteggiamento sciovinista. r. siniscalco [
i capelli dal capo. che, in un limbicco poste avendo l'opere di dante,
. nelrisola, dove resiste ancora un senso tenacissimo di or goglio
lo sciovinismo dei par7. rimuovere completamente un vizio. migiani al confronto è
, 196-78: avendo begnai il cavallo un poco spiacevole, cominciò a git- tarsi
, cominciò a git- tarsi addosso a un altro, in su che era una donna
la flemma. = da un lat. volg. * exsipàre, deriv
superficialità. bottari, 3-2-159: tralasciando un numero senza numero di simiglianti superstiziose mellonaggini
l. pascoli, ii-187: si trovò un giorno in un'accademia, dove intervenne
2. tr. ottundere un senso, renderlo meno efficiente; sminuire
senso, renderlo meno efficiente; sminuire un sentimento o l'acutezza di una facoltà
, rendere come insensibile, rendere ottuso un sentimento e simili. = denom
, improvvida e scipida che sperpera in un mese il ricolto delrannata. 3
. poco interessante, privo di originalità (un discorso, un'opera letteraria).
a buon vino. = da un lat. volg. * exsipidus, che
., 3-98: arse in mano d'un soldato che andava ricercando le guardie sopra
altri invitati. -insulsaggine di un componimento letterario. g. lama [
nella « rivista epubblicana » scrive un mucchio d'insolenze e d'ignorantaggini e
potete mangiar mai a tavola un buon boccone, e molte volte me n'
l'onore di sufficientemente salato (un cibo); poco spiritoso (il
, anche, di un'affermazione, di un modo di esprimersi. pallavicino,
a qual estremità di deliri possa arrivare un cervello d'uomo, una volta che forte
è in celle, comincia a prendermi un linguaggio così affettato nella pronunzia, nella
minimo di garbo e compostezzache si conviene a un artista cristiano, o è anche lui leggermente
farlo tradurre e ripubblicare... in un giornaletto di bologna che nessuno forse legge
era scipitissima e non faceva grazia alsalato a un gran pezzo come al naso. g.
e scipita. capuana, 14-53: con un po'di quelrestratti si ottiene un brodo
con un po'di quelrestratti si ottiene un brodo così buono che il brodo da
estens. poco intenso, poco vivo (un odore). moretti, ii-171:
legname fresco. savinio, 3-176: un lezzo scipito, come di bucato macerato nel
musicale, uno stile o, anche, un autore). antonio di meglio,
e di derisione fuori della circostanza in cui un pubblico è in quella interessato. monti
scipito. -scialbo, inelegante (un dialetto). parini, 583:
; ovvio, banale, insulso (un atto, un comportamento, un'affermazione,
banale, insulso (un atto, un comportamento, un'affermazione, un discorso
, un comportamento, un'affermazione, un discorso, ecc.). l
diamante. si cerca d'arrivare a un piano favorevole di sfaldatura, poi si punta
poi si punta la lama e, un colpo secco, il diamante si distacca in
a essere tutta unita, è sfaldatura un difetto d'uguaglianza, quasi falda che
.]: sfaldature di tufo cadute in un antico sepolcro. -crepa,
: muscolatura che ricopre la scapola di un animale macellato. carena, 1-344:
delle fette sottili come la lamina d'un coltello, larghe uno scudo. =
, con valore intens., e da un denom. da faldella (v.
sfallare, intr. ant. commettere un errore, ingannarsi in un giudizio.
. commettere un errore, ingannarsi in un giudizio. lubrano, 2-328:
cose avvenire: quindi scelgono il sinistro. un loro proverbio dice: 'la destra spalla
bocche del nilo. -percorrere un cammino per sbieco, in diagonale.
sene sfallisca (che a chi v'ha un po'di pratica rade voltesuccede), arrivi
montar mai tanto uanto può importare un errore che si faccia a regolarsi alle
tommaseo]: nel voler saltare in su un battello, gli venne sfallito il piede
-cadere a vuoto senza produrre danni (un col- pò). perché essi
gagliarde. 5. fallire (un tentativo). foscolo, xiv-173:
di sfallire), agg. sbagliato (un movimento). strascino, xxvi-2-200
sfallito, / e che si tagli un dito della mano. -che ha
gioco delle carte, il seme mancante a un giocatore. dizionario etimologico italiano [
via i bozzoli difettosi o che contengono un baco morto. p. petrocchi
exr, con valore privai, e da un denom. da faloppa1 (v.
e la stessa regulus saranno concentrati in un angolo di cielo, anche se con sei
è altro che muovere la punta da un luogo e metterla in un altro, così
punta da un luogo e metterla in un altro, così per di dentro come
. rendere nulle le azioni avversarie in un gioco di squadra. g. de'
el colpo sfallissi e non dessi sempre in un seguente, cioè entro pochissimi anni?
4. non riuscire in un intento. saglio. b
uno che veda unfiacco di bigliardo a tentare un colpo riservato e coglierbene la palla e pensò
2. sbagliare la manovra di un aereo. buzzi, 1-130: dio
. bada! 3. travisare un giudizio. arbasino, 19-127: qualunque
aiutante di cogliere, senza sfalsare d'un minuto, quell'istante in cui le
. 7. spiccare negativamente (un abito). bacchélli, 2-v-561:
cubista, da lontano, pare soprattutto un quadro di feininger, scomposto come si presenta
. 2. ant. smussato (un angolo). castriotto, 68:
dalla direzione prevista o dal bersaglio (un tiro). 4. con litote
5. figur. non coincidente (un concetto con un altro).
figur. non coincidente (un concetto con un altro). pasolini, 17-410
no digiune dal giorno prima si sentivano d'un tratto sazie, e si spargeva la
allo sfamarlo più o meno, era un altro par di maniche. verga,
le labbra, f'orecchie e cavargli un occhio e metter ogni cosa in un
cavargli un occhio e metter ogni cosa in un iatto e poi mandarglielo a donar
si sfama. 4. appagare un desiderio, un'aspirazione o anche un
un desiderio, un'aspirazione o anche un vizio, una passione. pasqualigo,
di sfamarsi degli agognati diletti, dopo un lungo cavalcare egli e la donna s'
. stancarsi di un'azione ripetuta, di un atteggiamento costante e continuo. fiore
ex-, con valore privai, e da un denom. da fame (v.
quanti sono che per util loro e per un pasto... diranno cose sì
, con valore intens., e da un denom. da fanale (v.
ex-, con valore privai, e da un denom. da fanfano1 (v.
, con valore intens., e da un denom. da fanfara (v.
schizzi di mota. 3. liberare un veicolo impantanato. passeroni, xxii-387:
alquanto / il timon, da'indietro un passo; / sfanga il carro, sferza
pericolosissime. fagiuoli, xiv-120: era un certo villan paffuto e tondo / col
/ col carro e i buoi entrato in un pantano. /... /
delle strade... che stette un pezzo a potere sfangare. 5.
del bacello / e con le tube un ermellin s'infanga. -purificarsi spiritualmente
perdita or compiango. -togliersi da un impiccio. 1 neui, iii-39:
locuz. -sfangare il becco-, rinunciare a un vantaggio, a un piacere.
, rinunciare a un vantaggio, a un piacere. esopo volgar., 7-228
in un'attività o in una situazione un poco imbarazzante o difficile o in una
c. e. gadda, 6-262: un maleficio rosso e nero, argentato,
che riuscivo a mangiare e a pagarmi un letto in un sottoscala.
a mangiare e a pagarmi un letto in un sottoscala. = comp.
privai e di allontanamento, e da un denom. da fango (v).
ad animali. aleardi, 1-81: un lento / bufalo sfanga e guata a la
-tr. ant. percorrere, superandolo, un tratto fangoso. mattio franzesi,
alla parte più pesante e faticosa di un lavoro. tommaseo [s. v
, con valore intens., e da un denom. da fango (v.
. neltindustria mineraria, apparecchiatura costituita da un cilindro orizzontale rotante, nel quale è
immesso il minerale per essere lavato da un flusso di acqua e privato della fanghiglia che
i-19: riso e compassione / mi vennea un tempo del mio pover fulvio, / che
calduccio del sole colle spalle appoggiate a un muro di mezzogiorno aspettando torà del votapentole
catarro, vorrò ancor io sfantescarmi per trovarmi un marito che mi guarisca la tosse quando
ex-, con valore privai, e da un denom. da fantesca (v.
. privo di imbottitura, floscio (un indumento). caro, 11-135:
una gabbanella di raso cotonato, con un batolo di castrone intorno al collo, che
al collo, che, per essere un poco gretta dinanzi, mostra un paio di
essere un poco gretta dinanzi, mostra un paio di cosciali di cuoio, con
sfardellata che da una banda gli ciondola un pellicin di camicia ricamata come di zafferano
ricamata come di zafferano e dall'altra un pezzo di brachiere. = comp.
ex-, con valore privai, e da un deriv. da fardello (v.
. battista, vi-2-17: si sfa talora un regno a fare un tetto / sol
si sfa talora un regno a fare un tetto / sol per aver sotto quel tetto
lo sfare, / lo sbacchiò sopra un borraciol di lino. lisi, 243:
sciogliere la neve o il ghiaccio; fondere un metallo. dell'uva, 41
/ ha foco e ghiaccio, e l'un l'altro non sface. soderini,
dalla lordura. sembra potersi dir il sole un mare. / e ben la luce sua
si sfece. -far sciogliere in un liquido, in partic. corrosivo.
perla cleopatra ha sfatto, / per un amante fu. soderini, ii-117: si
sfacea. 4. disfare un nodo, una treccia. -al figur.
treccia. -al figur.: interrompere un rapporto amoroso a cui si è soggetti.
l'avrebbe sfatta domani. -svolgere un rotolo, un gomitolo, un involto.
domani. -svolgere un rotolo, un gomitolo, un involto. nieri,
-svolgere un rotolo, un gomitolo, un involto. nieri, 371: che
nieri, 371: che sarebbe se sfacessi un po'poino di gomitolo? cassola,
carne. -sfogliare i petali di un fiore. guglielminetti, 1-71: insieme
dolcezza, / per gustarla con bocca un poco folle. 5. privare
fo bucato, o ciacco, entro d'un secchio: / tu ridi e sbeffi e
-far diminuire d'intensità o spegnere un sentimento o le energie vitali.
sia che sopra 'l core / mi stilla un sudor ghiaccio che mi sface, /
m'ha tenuto amor legato / con un ardente nodo che mi sface, / e
fiamma parimente sface. -far provare un godimento così intenso da togliere la coscienza
ha scritto tutto contento. mi pare un fatuo, senza reale pensiero. il mio
, / quando talor procede / che un nuvolo si sfane, / o da sera
gozzi, 1-21-200: tutto sparve ad un girar di ciglio, / qual nuviletto lieve
5-340: sognavo, al suol prostrato, un bene antico. / ero a trieste
uscire nel vuoto, di sfarsi in un umido niente. -figur. svanire
. svanire dall'animo (un'angoscia, un motivo di turbamento). m
? -confondersi, mescolarsi, sfumare (un colore). onofri, 11-199:
: la piazza era grigia, di un grigiore che si sfaceva nell'azzurro gradatamente
resta. -strapparsi, lacerarsi (un vestito). luini, xxiii-152:
vestito). luini, xxiii-152: un abito sì circoscritto e per vecchiezza sì
farò vampa; adagio, come deve / un buon castagno vecchio che sa il giuoco
-andare in rovina, crollare (un edificio, una costruzione).
lentamente. de pisis, 2-24: un ponticello di legno si sfa.
caproni, 160: con me, mentre un cerino / mi si sfaceva bagnato /
13. languire; appassire (un fiore). bonagiunta, lxiii-76:
e tal, se 'l porta, un piccinaco face. battista, vi-3-164: po'
braccia / (et al sen più d'un angue / porrolli a trame il sangue
poco a poco (una luce, un chiarore). govoni, 469:
colora / quando di sera, simile ad un fiore / che marcisce, la grande
- attenuarsi, affievolirsi (un suono). bellavita si sfaceva
16. disperdersi, sbandarsi (un esercito). rivi, / per
. bacchelli, 2-xi-33: con un lampo di fierezza, benché stanca,
. -disgregarsi, dividersi (un gruppo politico). - anche sostant
gruppetti si formavano e sfacevano isterici attorno a un libro, un quaderno d'appunti subito
sfacevano isterici attorno a un libro, un quaderno d'appunti subito additato da questa e
e quella mano. -subire un processo di decadenza culturale o politica.
ii-8: amleto, più che la sconfittadi un uomo, nasconde,... il
nasconde,... il dramma di un popolo che si sfa: il disgregarsi
truova fuori. bugnole sale, 7-199: un, c'ha fermato col nemico audace
. 18. lasciarsi andare a un pianto dirotto. b. arienti,
: essa sfacendosi gli diede a suggere un lungo ed ardente bacio. papini,
, delle musiche, mi rapiva in un modo più beato e perfetto dove l'
tutto meno, perdere ogni forza (un sentimento, uno stato d'animo, un
un sentimento, uno stato d'animo, un pensiero). binda di cione,
frezzi, i-4-73: della faretra fuor un dardo trasse, / ch'era di piombo
e pace. montale, 1-15: un giorno da un malchiuso portone / tra
. montale, 1-15: un giorno da un malchiuso portone / tra gli alberi di
congestionata, le mani sfarfallanti, levava come un chiesa e bene alla compagnia torni
. 24. locuz. sfare un rovere per fare un cavicchio: -accattivante
. locuz. sfare un rovere per fare un cavicchio: -accattivante per la vivace originalità
sono come mastro tampicchio, che sfece un rovere per fare un cavicchio. =
, che sfece un rovere per fare un cavicchio. = comp. dal pref
, che indica separazione, e da un denom. da faretra (v.)
una bella e variopinta farfalla, bensì un imenottero scuro uguale al genitore che ivi
di colori e di sfumature diverse in un dipinto. soffici, v-5-371: brangwyn
], ii: oggi i giapponesi propongono un sistema chiamato muse che riesce a comprimere
è appena uscito dall'involucro ninfale (un insetto, in partic. una farfalla)
a sopraffarsi. -che ha un contorno non ben definito, sfocato.
verdi canna; e quella foggia di alberi un po'sfarfallanti, che hanno, nella
sfarfallanti, che hanno, nella forma, un risalto anche più vivace per via di
inanimate, una danza universale, un caos agitato d'im seta
magini. n. ginzburg, i-603: un giovanottino aggraziato ed c. ridolfi
punta di piedi, leggendo qualche pagina di un stante e che tutt'al più
le dava punzoni. arbasino, 7-38: un duca di mantova carico di lustrini canta
. per simil. partire in massa da un luogo. tesauro, 3-11: ben
, che indica separazione, e da un denom. da farfalla (v.)
sfarfallare2, intr. svolazzare (un uccello). cagna, iii-194
quell'occhio d'azzurro, erano rimasti un attimo a sfarfallare ad ali aperte sulla
sfarfallare ad ali aperte sulla fronda d'un castagno, come sospesi in aria.
tra uno sfarfallare di petali rosati sotto un cielo svariante di primavera. montale, 3-254
-sventolare (le vele); agitarsi (un drappo). ojetti, i-14:
tratto in tratto, l'oro di un braccialetto a cerchi sottili. ar-pino, 13-
fluttuando o tremolando (una luce, un riflesso). linati, 30-149:
riempiono le volte delle loro botteghe di un acceso spagliettìo di luminelli d'oro. c
ombra). montale, 3-174: un guizzo vischioso gli sfiorò la fronte,
e si estinse sulle inattingibili cime di un nero armadio. -variare repentinamente di
per il variare dell'intensità luminosa (un proiettore cinematografico, una pellicola).
6. per estens. passare rapidamente da un luogo a un altro; muoversi senza
. passare rapidamente da un luogo a un altro; muoversi senza una precisa direzione.
drigale... sfarfallavano da un tavolino all'altro. -camminare,
altro. -camminare, muovendosi con un andamento leggero, aggraziato, elegante.
per sfarfallare, della moglie parla come di un trabocchetto. 8. aggiungere
. 8. aggiungere a un racconto falsità, particolari inventati, amplificazioni
9. frullare nella mente (un pensiero). civinini, 7-183:
, con valore intens., e da un denom. da farfalla (v.
e alata; trasformato in farfalla (un insetto). vocabolario di agricoltura [
le brattee completamente aperti: spampanato (un fiore, uno strobilo).
che ha la chioma diradata e scomposta (un albero). c. brandi
c. brandi, 1-122: sono un po'sfarfallati, quei cipressi, ma
sfar folleggi). spostarsi volubilmente da un luogo all'altro; passare da una
2. mutare rapidamente di direzione (un raggio, un riflesso luminoso).
rapidamente di direzione (un raggio, un riflesso luminoso). savinio [«
: aprì, richiuse gli occhi come in un intenso sfarfallio. 2.
sgargianti dà spesso all'insieme dei balli un aspetto meno fine, l'aspetto quasi di
aspetto meno fine, l'aspetto quasi di un veglione. 4. movimento turbinoso
'baci'! arbasino, 19-28: cessato a un tratto quellosfarfallio subliminale e sotto sotto involontariamente formativo
, come quello di colui che intese che un tale 'aveva offerto un nido di farfallotti'
che intese che un tale 'aveva offerto un nido di farfallotti'a mia madre.
. bonsanti, 97: « è un bel tipo » disse la zia penelope,
. disgregazione, sbriciolamento, sgretolamento di un materiale più o meno friabile, di
sostanza disparata o che si staccano da un materiale raschiato, limato, ecc.
dei medesimi sferici corpicelli... un certo sfarinamento. rinante quel terreno che
pro- nom. ridursi in farina (un cereale), o, per estens.
estens., in frammenti minuti (un materiale più o meno friabile, una
si con opportune lavorazioni (un terreno agrario). filarete,
tarma schiacciata) o di cenere (un sigaro). montale, 5-18:
. patate che si sfarinano (potrebb'essere un pre toccava una pala o
prese il cencio dal ripiano, lo scosse un poco per 3. disperdersi (
v.). sfarinarsi in un pulviscolo azzurrastro. luzi, 12-210: lui
sfarinamenti di terre 6. tr. macinare un cereale in modo da ridurlo in primigenie
essa opera, nella misera pianta, a un disse- poi, girando le macine e sfarinando
mani 2. dispersione di un liquido in goccioline mifatture: da pompa
per estens. ridurre in polvere, sbriciolare un = nome d'azione da sfarinare1.
d'azione da sfarinare1. corpo solido, un materiale più o meno friabile sfarinante (
oliva, 793: pare a voi che un borea, il quale atterra appenini,
non era. zanon, 2-xix-262: è un pezzo di legno rotondo di bosso,
mozzi (zolle), li sfarino a un colpo. a. cederna [
, con valore intens., e da un denom. da farina (v.
bresciani, 6-xiv-44: cerco d'un setolino o d'una spazzola, preghereste
setolino o d'una spazzola, preghereste un vicino che vi scopettasse ben bene
potuto ricevere nelle loro infermità sarebbe stato un boccon di pane; ma non l'avevano
farfallina di neve e vetro cieco / un pezzo di conchiglia sfarinata. gadda conti
. bartoli, 3-25: l'acqua essere un corpo sfarinato, cioètutto atomi o particelle disgiunte
e le figure di sfarzo mortuario d'un cossa e d'un tura.
sfarzo mortuario d'un cossa e d'un tura. m. dayala,
. per simil. sbiadito, scialbo (un colore). d'alberti [s
2-235: vespero era venuto in mezzo a un cielo sfarinato. 3.
qui, sfarinati come dal rodio d'un tarlo. 4. che ha
miscelato con farro nella cottura (un cibo, una minestra).
farci visita, presentandoci... un piatto di riso crudo, un altro di
.. un piatto di riso crudo, un altro di lente sfarrata et una pollastra
, con valore intens., e da un deriv. da farro (v.
, con valore intens., e da un deriv. da farsata (v.
: ti dà il modo di sfarzare per un dato tempo. c. marzocchi,
c. marzocchi, ii-91: comprò un bel palazzo proprio difaccia al re e cominciò
difaccia al re e cominciò a sfarzare come un imperatore. rapini, x-1-959: non
con disinvoltura, sminuendo la gravità di un fatto (nella forma sfamarsela)
napoli). landolfi, i-297: a un tratto si videro bollare fra le mani
di liete iri nel quarzo / tra un fragile lavoro / di fiori e foglie d'
che nasconde miseria e decadimento (in un ossimoro). vittorini, 11-60:
di comune a tutti gli uomini: un lacero sfarzo ch'è nella possibilità di
di tutti, una scarmigliata dignità ch'è un aspetto della natura umana e una cadenza
-per estens. appagamento supremo di un modesto desiderio (e ha valore iron
artificiosa, ridondante, ampollosa) di un autore, di un'opera o di
. -sontuosità coloristica e decorativa di un dipinto. e. cecchi, 2-171
sembrano perpetuamente rinablicitarie o dell'uso di un oggetto. bacchetti, 2-xxiii-307:
5. manifestazione esteriore dell'intimità di un sentimento. nievo, 347:
region. ant. ostentazione di sicurezza in un argomento che non ha ragione di essere
. ant. pomposo, enfatico (un componimento poetico). baruffaldi, ii-193
cessi piombando nel buio una casa ancora un minuto prima sfarzosamente illuminata.
stimarsi tutte insieme manco / fin d'un solo bicchier del mio vin bianco.
in modo sontuoso (uno spettacolo o un banchetto). carducci, iii-7-151:
vita oziosa di ospite di cesare senza un rimpianto per questo regno che doveva parergli
-fornito di decorazioni preziose e ricercate (un libro). fagiuoli, i-23:
-caratterizzato dall'ostentazione del lusso (un periodo, un'età).
edifici o di opulenta bellezza naturale (un luogo, una città). bertola
. grandiosamente profuso (l'illuminazione di un luogo). fucini, 745:
la visita della regina d'inghilterra ha lasciato un effetto stabile, l'illuminazione sfarzosa delle
era pachino. moravia, 19-226: un sole sfarzoso mi ha abbagliato dardeggian
do i suoi raggi da un viluppo di nuvole scure e stracciate.
stracciate. -vistoso, sgargiante (un colore). piovene, 7-339:
speciedi fiori, scendenti verso il mare di un azzurro carico; di colori sfarzosi;
5. che si regge su un linguaggio altisonante, ricco di metafore,
della differenza di fase esistente, in un circuito elettrico, fra la corrente e
-mancanza di equilibrio e di coordinazione in un ciclo produttivo. verbali del consiglio di
: cirgiudizi. vittorini, 7-202: un sistema perfettamente comca la produzione, in
lo sfasamento nei concietà primitive, è un sistema chiuso. fronti della produzione chàssis
la sensazione che ne ho è come d'un leggero sdoppiarsi d'immagini, come se
un'azienda. po vedessi non un leone o una freccia ma due o più
: 5-96: john era stato ucciso da un bombardamento aereo... michele
capi, si nota uno sfasamento che ha un gran significato. il soldato è scontento
da zero fra tensione e corrente in un circuito elettrico. panzini, iv-630:
di organicità, di connessione logica (un insieme di idee). - anche
ex-, con valore privai, e da un denom. da fase (v.
a cui è sottoposto il carburante di un motore a scoppio. 3. figur
la rappresentazione vettoriale sia agevole mento (un provvedimento legislativo). individuare l'
ma / lo sfascio. / è un fatto che si allunga, urge studiarlo finché
mirante a sconvolgere profondamente un'istituzione o un partito. a. rapisarda [
robusta s'è disintegrata, ridotta a un nodoso scheletro che sostiene uno sfasciarne di
senso concreto: frammento, frantume di un materiale. salvini, 6-88: questi
2. sconquasso di un veicolo o di un'imbarcazione. -
spaventevole, immensa fiammata, determinata da un corto circuito prodottosi nella potentissima corrente elettrica
-dissoluzione o declino di una teoria, di un concetto. sciamento del concetto religioso
della critica, vanno richiamate tutte a un radicale sfasciamento di una persuasione idealistica preesistente
dell'età declinante metteva nelle sue membra un sentore di stanchezza e di sfasciamento.
poter ricostruire una nuova vita, dopo un così totale sfasciamento. = nome d'
, sfasci). liberare dalle fasce un neonato o dalle bende un ferito o una
dalle fasce un neonato o dalle bende un ferito o una parte ferita o piagata
'l letto, si sfasciòla gamba per curarne un cauterio. pascoli, 414: ricordo
cauterio. pascoli, 414: ricordo un giorno io sfasciavo, al fuoco, /
guardavo. ei tese il dito a un occhio. / lo vide lustro, gli
egli perdé. jahier, 2-13: come un degente che si sfascia.
. -per estens. liberare da un copricapo o da un involto di lenzuola
estens. liberare da un copricapo o da un involto di lenzuola e coperte.
berni, 16-22 (ii-57): orlando un man rovescio andar glilascia. / e proprio
gli stanno sotto, indi stendono sopra un altro lenzuolo asciutto, come un tovagliolo
stendono sopra un altro lenzuolo asciutto, come un tovagliolo ficcato sotto il mento..
borgese, 1-129: federico ebbe un solo pensiero: evitare a progressi
2. per simil. liberare da un involucro e, in par- tic.
seta rientra nel chiosco precipitosa, sfascia un pollo scarno e giallognolo, lo lancia sul
3. disus. privare una città, un territorio o un castello della cinta muraria
. privare una città, un territorio o un castello della cinta muraria. sconfitta
mura una città non esclude lo sfasciare un bambino, lo smantellare una fortezza non
5. rifl. spogliarsi di un abito. seriman, i-426: entrato
con la particella pronom. staccarsi da un luogo. a. braccesi, 24
, con valore privat., e da un denom. di fascia (v.
. abbattere, demolire una città, un edificio; mettere a soqquadro una stanza
oliva, i-2-220: abbiamo di tale sciagura un notabile documento nel ferro. questo,
, 2-4-348: si comperò il palagio di un mandarino... e una sua
: questa è veramente da ridere. se un ladro mi sfascia la casa ed io
. -in partic.: colpire un edificio sconquassandolo (il fulmine).
2. sconquassare, fracassare, rompere un veicolo, un oggetto, un'impalcatura
, fracassare, rompere un veicolo, un oggetto, un'impalcatura, un'imbarcazione;
. fagiuoli, vii-85: qui con un calesso ci attaccammo, / volto al
lui tirammo. / ed in quel mentre un altro n'arrivava, / il quale
sfasciava la terra. -erodere, devastare un terreno (un corso d'ac- qua
. -erodere, devastare un terreno (un corso d'ac- qua).
il cappello. -mettere fuori uso un apparecchio. p levi, 6-33:
sfasciato la radio, perché oggi è un giorno di festa. 3.
-disgregare politicamente uno stato; abbattere un sistema politico. foscolo, lv-307:
. carducci, ii-2-282: io anelo un terremoto politico che sfasci tutte le putride
di prima ». -far cadere un governo. faldella, i-5-215: accadeva
. faldella, i-5-215: accadeva che un ministero caduco si reggesse in piedi o
si reggesse in piedi o si abbattesse un gabinetto non ancora meritevole di essere sfasciato
. mazzini, 12-190: siamo in un periodo... simile a quello
e dallo scetticismo. -eliminare un aspetto stilistico considerato negativo. k
, allora ci dà dello stesso soggetto un capolavoro nuovo, antiveneziano per eccellenza.
sconvolgere interiormente. guglielminetti, 46: un solco vivo ciascun scherno lascia / dove
o disgregarsi e sgretolarsi in seguito a un urto o a causa di un fenomeno
seguito a un urto o a causa di un fenomeno naturale o del logorio del tempo
in mare, mettendola sopra un legno sdruscito, che acerto tempo e luogo
v-1-314: la prima torpedine rotola con un rumore di botte che si sfasci. barilli
, lacerarsi. sciava, come un corpo marcio di scorbuto. oriani, x-13-e
giungiamo in vetta, dove c'è un mucchio di sassi. v.
dell'impero trovano imgherato, malandato (un veicolo, un oggetto, ecc.)
imgherato, malandato (un veicolo, un oggetto, ecc.). magini
. venire meno (l'esistenza, un sentimento, un pegù sopra una ciampanetta,
meno (l'esistenza, un sentimento, un pegù sopra una ciampanetta, barca piccola e
vecchia oltre modo e sfasciata, si levò un vento- ricordo).
ricordo). bestiale e un mare... fortunoso. fr.
tutte le parti. -scompaginarsi (un libro). cicognam, 3-193:
non diceva più nulla, scipito a un tratto, era scagliato a sfasciarsi nel
a poco, rovinare al suolo (un edificio). monti, 12-323:
vicino... la mina fece un 'bum'sordo, come di sottoterra.
sbandarsi sotto l'impeto dei nemici (un esercito). cesarotti, 1-viii-124:
e la coda si sfascia tramutandosi in un torrente che irrompe. tarchetti,
-dividersi, separarsi, disperdersi (un gruppo di persone, in partic.
9-66: manca una mara qualunque, e un crocchio si sfascia. 8
non si possono guardare. -avere un improvviso mancamento fisico ed emotivo.
avanti, silasciò cadere sulla sedia, come un uomo che si sfascia. bontempelli,
. figur. perdere coerenza e credibilità (un sistema filosofico), possibilità di attuarsi
filosofico), possibilità di attuarsi (un progetto); disfarsi, scomparire (
. -disgregarsi (uno stato, un organismo sovran- nazionale); giungere alla
); giungere alla fine, cadere (un potere o un sistema politico).
fine, cadere (un potere o un sistema politico). - anche sostant.
muovere la macchina della vi un gran pazzo? g. g. belli
, 6-i-561: spesso basta il profumo d'un fiore, un to, scorbi
spesso basta il profumo d'un fiore, un to, scorbi d'inchiostro sugli
ex-, con valore privai, e da un denom. da fascio (v.
, con valore intens., e da un deriv. da fascio, n.
verecundia che uno sfasciaticulo provochi ad ira un grave litterato, oh, oh, oh
. per estens. levato, estratto da un involucro. zena, 1-511: paolino
: paolino carbonara,... inalberato un cappello nuovo fiammante, sfasciato allora allora
o della merlatura (una città, un territorio o un castello). busone
merlatura (una città, un territorio o un castello). busone da gubbio,
. pananti, ii-187: vi era un uomo d'una memoria sfasciata, che
aria). cicognani, 6-9: un respiro giocondo d'aria sfasciata circola in
: erano soli... sotto un lampione sfasciato. p levi, 6-213:
passare i fiumi. -scompaginato (un libro, un fascicolo). stuparich
. -scompaginato (un libro, un fascicolo). stuparich, i-438:
. stuparich, i-438: aveva trovato un mucchio di quinterni sfasciati, di carte
attendibile, il nero della notte, / un lampo, un tuono e poi /
nero della notte, / un lampo, un tuono e poi / neppure la tempesta
rovina di sessant'anni... con un abito troppo ricco pel suo corpo sfasciato
vecchio, sfasciato. pea, 7-582: un tipaccio di sedentaria, mabruka, troppo
tren- tacinque anni » diceva « magari un po''sfasciata', specie nel petto,
'sfasciata', specie nel petto, magari un po'troppo grassa come sono semprele ebree »
mazzini, 37-107: e una vergogna che un 70. 000 uominicoll'impero sfasciato, con
più. -sbaragliato e disperso (un esercito); scompaginato (un reparto
(un esercito); scompaginato (un reparto). ojetti, i-352:
che mai sfasciata. -dissestato (un patrimonio). m. leopardi,
. che provoca danni economici irreparabili a un istituto di credito. g. pausa
corpo da una benda o di un neonato dalle fasce. 7. letter.
v.]: fasciatura e sfasciatura d'un bambino fagiuoli, xiii-29: alla guerra m'
la sfasciatura di una gamba rotta, di un braccio, quaranta giorni dopo che furono
sfasciatura2, sf. distruzione, demolizione di un edificio. m. leopardi
? 2. ant. sconvolgimento di un sistema metrico. ruscelli, 1-260:
3. tose. taglio di un tronco in assi o di un blocco
taglio di un tronco in assi o di un blocco di marmo in lastre (e
, tr. (sfascìcolo). dividere un libro, un quaderno o un manoscritto
sfascìcolo). dividere un libro, un quaderno o un manoscritto nei fascicoli che lo
dividere un libro, un quaderno o un manoscritto nei fascicoli che lo compongono.
con valore di separazione, e da un denom. da fascicolo (v.)
. grave deterioramento o rovina di un edificio; grave danneggiamento o distruzione di
edificio; grave danneggiamento o distruzione di un veicolo o di un oggetto a causa di
o distruzione di un veicolo o di un oggetto a causa di un urto violento
veicolo o di un oggetto a causa di un urto violento; schianto.
urtati. cinelli, 1-139: a un tratto un sfascio di rame tribbiate,
cinelli, 1-139: a un tratto un sfascio di rame tribbiate, un ronfiare
tratto un sfascio di rame tribbiate, un ronfiare bestino proprio davanti a lui, lo
lui, lo sconvolse, gli dette un tuffo al sangue. 2.
, di un'istituzione, anche di un gruppo politico (e, in senso
disgregamento politico; esaurimento o degenerazione di un principio, di un valore, di
o degenerazione di un principio, di un valore, di una tradizione.
una sorgente luminosa; intensa luminosità di un luogo. fa di grandezza: io
il prete. cicognani, 1-77: un soffio gelido gli spense il cuore, e
baldini, 4-64: strade pacioccone d'un paese fratesco ederoicomico per qualche gioviale fantasia rabelaisiana
, diffondendo sfiducia e pessimismo, ostenta un atteggiamento ipercritico nei confronti di un sistema
ostenta un atteggiamento ipercritico nei confronti di un sistema politico o delle istituzioni di uno
. m. -i). che ostenta un atteggiamento ipercritico nei confronti di un sistema
ostenta un atteggiamento ipercritico nei confronti di un sistema politico o delle istituzioni di uno
, una bicocca / trascheggie e balze d'un petron ferrigno, / ed ha 'n cima
ed ha 'n cima al cucuzzol d'un macigno / un pezzo di sfasciume d'una
cima al cucuzzol d'un macigno / un pezzo di sfasciume d'una rocca.
casa, quella dei michelazzi. è un mezzo sfasciume; la rifabbricherò a modo
lido. dannunzio, iv-2-927: fu visto un altro velivolo..., muto
e fumante. idem, v-1-375: in un campo di barbabietole, dietro uno sfasciume
di affusti e di cassoni, scopro un cavallo superstite. bechi, 2-308: si
l'alto della cabina... per un tratto io me la vidi roteare intorno
in quel torno, che quello sfasciume di un padre di lei, da un pezzo
di un padre di lei, da un pezzo a sé non più vivo, cessò
sue mammelle. -territorio colpito da un grave dissesto geologico. l'espresso [
sociale e to meglio'. culturale di un paese (il paese che si trova in
-crisi di un partito o di un gruppo parlamentare dovuta
-crisi di un partito o di un gruppo parlamentare dovuta a mancanza di compattezza
di intenti. faldella, i-2-126: un amico devoto al sella, vergognosodello sfasciume della
, annoiare. -anche: disgustare (un cibo). s. bernardino
sfastidì). ant. liberare da un fastidio, da una preoccupazione. crusca
sfastidisci). ant. liberarsi da un fastidio, da una preoccupazione.
accorse costui la donna sua essere da un bel giovane vagheggiata... il marito
marito deliberò di sfastidirsi e, chiamata un dì la moglie sola, disse: «
cotali scrittacci? lami, 3-318: un certo libro... contro il
che appaia vano, privo di consistenza un sentimento, un'opinione, un desiderio
consistenza un sentimento, un'opinione, un desiderio, anche un impulso fìsico.
un'opinione, un desiderio, anche un impulso fìsico. ciò che
è la tua presenza, ma soltanto / un pensiero di te. stuparich, 4-57
mettere radicalmente in discussione un'opera, un principio, una teoria, una dottrina
, sconsiderato o scarsamente valido e importante un comportamento, un fatto, una situazione
scarsamente valido e importante un comportamento, un fatto, una situazione, un'attività,
portogallo. magalotti, 28-221: noi abbiamo un altro difetto...: rimpiagner
. venire meno, estinguersi gradualmente (un sentimento, un genere letterario).
, estinguersi gradualmente (un sentimento, un genere letterario). a.
confidenza. panzacchi, 1-560: penso un romanzo, e m'esce un fatterello
: penso un romanzo, e m'esce un fatterello; / il dramma nel monologo
5. dissolversi, sfumare nella luce (un colore). onofri, 15-153:
è sfatata. barilli, 8-107: uè un argomento'sfatato', un ambiente sciupato, un
, 8-107: uè un argomento'sfatato', un ambiente sciupato, un luogo comune, una
un argomento'sfatato', un ambiente sciupato, un luogo comune, una cifra particolarmente cara
stuzzicando il formicaio: e scoppiano se un dì non gli facciamo le fica a
affatto. giocosa., 1-264: quando un uomo sfatato, come io sono,
: 'sfatato': a pistoia dicesi 'sfatato'a un uomo che fa le cose all'impazzata
pensa colla lancia alla sfatata / tirare un colpo e subito sbrigarsi / di quel cimento
2. che ha scarso valore estetico (un verso). galileo, 5-160:
volta tu mi vuo'diventar calzato e vestito un di questi sfatatori di studi di lingua
, ripresilena. ho capito di dover riprendere un po'd'esercizio, e più sfaticare
, 15-ii-1986], 1: composto [un esercito] da molte centinaia di persone che
lo fa laborioso... ora dato un uomo opulento,... eccolo
quello sfaticato di fabrizio? svelto, un porto per il signore. 2
, neghittosità, pigrizia, oziosità (un atteggiamento, un modo di vivere)
pigrizia, oziosità (un atteggiamento, un modo di vivere). bacchetti
ex-, con valore privai, e da un deriv. da fatica (v.
frumento vien bene, se preceduto da un maggese che triti la terra e sciolga
compatto in quanto prodotto di frantumazione (un materiale). = deriv. da
2-388: ivi di muri / sfatti sol un tommaseo [s. v.
pioggia triste, la nebbia cupa, un sospetto di vertigine nel buttar l'occhio
pensare che la strada avesse a franare da un momento all'altro. (
-che è in stato di degradazione (un giardino). govoni, 6-139:
. -cancellato con la gomma (un disegno). pascoli, 568:
il mio fratello / faceva in grande un piccolo ritratto. / quando il già fatto
16- 56: parea la fiumana un caldaione, / così forte bolliva e
per la nera / pece sfatta nuotava un milione / di balene. -scotto,
-eccessivamente maturo, prossimo a marcire (un frutto). giuliani, ii-423:
fichi sfatti. barilli, 5-143: un odore molle di agrumi sfatti nuotava a
sfatta. -appassito, marcio (un fiore). d'annunzio, vii-275
viso, sfatto il nodo biondo, un piede / ignudo fuor della gonnella tesa
sfatto. graf 5-735: lascia che un poco adagi / questo sfatto mio corpo.
, smunta. d'annunzio, v-3-210: un branco di bagasce,...
... simili a menadi sfatte di un dioniso tavernaio. tozzi, v-347:
veglia. -rovinato, logorato da un abuso, da un vizio. giuliani
-rovinato, logorato da un abuso, da un vizio. giuliani, i-425: a
amore, dalle sofferenze; sconvolto da un racconto penoso e commovente. dante,
bar, per caso, a bere un qualcosa, consumato dal sole, senza forza
vergogna accenso. -colmo di un sentimento vivo, intenso. guglielminetti,
, ma senza la disperazione feroce che un secolo più iniquo e sfatto indusse nell'
quello dell'uomo, e non in un mondo sfatto dove diventa nemica armata di
melenso, fiacco, mollemente sentimentale (un autore, un'opera, ecc.
che sembrano più romantici e sfatti, un contenuto di tanta finezza critica, di
sono riuscito a trovare nella nostra lingua un po'sfatta e troppo florida il riscontro
versifico guadagnoli più sfatto e melioso d'un fico asinaccio a fin di stagione. arbasino
simplon. -confuso, indistinto (un pensiero). piovene, 2-168:
di notte in notte cresceva, quando un pensiero cominciò ad albeggiarvi, sebbene sorgesse
9. che sembra decomporsi (un colore). malafarte, i-293:
, 19-104: è [il lunedì] un giorno sfatto, senza sillogismi e senza
valore in- tens., e dà un denom. da fattore1 (v.)
ordini nelle cose piccole bensì ma con un poco di tuono e di superiorità.
valore in- tens., e da un denom. da fattotum per factotum (v
disus. superare in una votazione mediante un maggiore numero di voti favorevoli. mamiani
, con valore intens., e da un denom. da fava, n.
, che indica separazione, e da un deriv. da fava (v.)
; che arde, che avvampa (un fuoco, un corpo rovente). —
, che avvampa (un fuoco, un corpo rovente). — per estens
da mezzo il cielo fuori del zodiaco un vapore grande infocato sfavillante. passavanti,
, cotale in quella [venere] un luminoso corpo, vincente ogn'altra chiarezza
faville sfavillante. gherardi, 1-ii-417: un poco di freddo t'uccide. uno
: l'immensa incomprensibile maestà d'iddio da un abisso infinito di luce invisibile circondata sé
sfavillante di luce. -incandescente (un metallo). giuliani, i-393:
capelli biondissimi, sfavillanti, raccolti in un candido velo. saluzzo roero, 3-i-91:
nefando. pascoli, 703: sfavillante un polverìo si sparse / nel nero spazio,
spazio, come la corolla / d'un fior di luce, che per un momento
d'un fior di luce, che per un momento / illuminò gli attoniti giganti,
. la bella testa candida sfavillante in un raggio di sole obliquo. -con riferimento
-che brilla nell'oscurità (gli occhi di un animale). soderini, iv-200:
moravia, ix-312: tornò di lì ad un momento con un altro americano in uniforme
tornò di lì ad un momento con un altro americano in uniforme, un giovanotto che
con un altro americano in uniforme, un giovanotto che pareva proprio italiano, bruno
245-7: con sì dolce parlar e con un riso / da far innamorare un uom
con un riso / da far innamorare un uom selvaggio, / di sfavillante et amoroso
et amoroso raggio, / e l'un e l'altro fé cangiare in viso.
emozione o da eccitazione; che palesa un vivo sentimento o un impulso dell'animo
; che palesa un vivo sentimento o un impulso dell'animo (lo sguardo, il
signora, che vi veggo una volta in un sembiante sinceramente tranquillo ». monti,
-che si rivela attraverso lo sguardo (un sentimento, una volontà).
sfavillante dagli occhi, avevano uno sguardo e un sorriso indefinibile, di compiacimento per sé
brillantezza di spirito, efficacia espressiva (un discorso). cicognani, 13-175:
rovente o incandescente, il fumaiolo di un treno a vapore, ecc.)
oglio zione dell'impero ottomano, lii-12-468: un numero infinito nell'espressione del volto
, sfavillando. -con riferimento a un animale fantastico. chiabrera, 1-iii-42:
sfavillava ardente. -come effetto di un urto, di uno sfregamento. cieco
duri corpi ei preme, / e un lampo minutissimo sfavilla. -risplendere,
potrà temer questa, al tocco di un fulmine o allo sfavillar d'una fiaccola,
abbazia, il cielo si rasserenò ad un tratto; il sole tornò a sfavillare
sopra. -essere intensamente illuminato (un luogo); presentare un diffuso chiarore
illuminato (un luogo); presentare un diffuso chiarore (il cielo, l'atmosfera
una superficie metallica, le foglie di un albero, un tessuto, ecc.)
, le foglie di un albero, un tessuto, ecc.). -
le cime uscirono dalroscu- rità sfavillando di un rosa intenso. -brillare nell'oscurità
/ che fa parere altrui l'affanno un gioco / col peregrin girar legiadro e
, / sento a la lingua porsi un duro freno. caroso, ii-94: qual
9-105: scorse indi a poco da un piccolo balcone d'una casa dirimpetto al
occhi. g. cozzi, 1-426: un visetto di latte e rose, pienotto
alla gola. 5. provare un sentimento vivo, intenso (di gioia,
di sdegno, ecc.), o un grave tormento o un'ardente passione,
che lei, per cui sfavillo / d'un vero amore, cogli incanti suoi /
festoso. role, nell'atteggiamento (un sentimento, una qualità, un'inclinazione
, 3-176: sfavilla entro a'tuoi detti un erudito / splendor. magalotti, 26-26
simil natura non può sussisteresenza gli alimenti di un grande spirito che le sfavilla fino per
opre altro mortale. cesarotti, 1-ix-76: un lampo / d'iroso foco sfavillò repente
guerriere squadre, in ogni volto / un bellicoso ardir sfavilla. de sanctis,
o per notevole valore estetico o intellettuale (un testo). boccaccio, vii-225
-nella descrizione iperbolica della punizione divina di un empio. atti del processo atta monaca
pura / e sfavillar tra vive perle un riso. bartolucci, 3-8-98: io ho
queste ultime parole espresse da stratonica con un sembiante che, anco in mezzo alle
mezzo alle pene, ebbe forza di sfavillar un lampo d'amoroso ardore verso il suo
sfavillare. -con riferimento a un animale mostruoso. pulci, 19-66:
pulci, 19-66: ecco apparir dinanzi un bavalischio, / e cominciava gli occhi
una radiosa e seducente bellezza, esercitare un fascino irresistibile. sacchetti, vi-68:
spirti, / ch'a amor moverieno un freddo sasso. brusoni, 1-220: alzatasi
alzatasi di letto, sfavillava dal volto un profluvio di raggi di pellegrina bellezza.
nato, emanato (una scintilla, un raggio di luce). -
sua mente immortale; due scintille sfavillate ad un medesimo punto dalla sua bontà infinita.
. faldella, ii-2-282: quindi ad un tratto accese le pupillesorridenti in uno sfavillìo scettico
coricarsi, crepitavano sotto il pettine, dando un piccolo e fatuo sfavillio.
argomento precipuo del discorso e ne danno un sentore diffuso. = deriv.
le strade ferrate sono colpite fino ad un certo punto da sfavore, a ragione del
.): contrario agli interessi di un soggetto (una disposizione di legge,
o alle richieste di una parte in un giudizio (una pronuncia giudiziaria).
di amministrazio sulla proposta di un uomo tanto versato nelle coltivazio
accingersi in ora alla compilazione di un progetto di legge finanziario per l'
3. in modo contrario agli interessi di un soggetsfavoreggiare, tr. (sfavoréggio,
attività; che impedisce il verificarsi di un evento, o ne compromette l'esito
mi ricordai ch'ero uscito di casa senza un soldo in tasca, circostanza sfavorevole per
metà. -contrario agli interessi di un soggetto (una disposizione di legge,
posizione o la disapprova; che esprime un parere negativo su un argomento, su
; che esprime un parere negativo su un argomento, su un fatto, su una
parere negativo su un argomento, su un fatto, su una persona, su
fatto, su una persona, su un libro, ecc. leopardi, v-1049
modo sfavorevole e poco lusinghiero; con un giudizio negativo o che esprime disapprovazione.
cognizione scientifica quanto sfavoriscono il ricupero di un sentimento vivente dell'antichità. -ant
. carafa, 268: la grazia de un signore non èi mai con- sequita,
sono riconosciute poche probabilità di vittoria (un atleta, una squadra).
, con valore privat., e da un adattamento del fr. fagonné 'manierato'.
ex-, con valore privai, e da un denom. da febbre (v.
iii-723: io sono stato combattendo con un reuma di capo, di gola e di
da letto, ebbi l'impressione che un gran mutamento si fosse operato in me.
ex-, con valore privai, e da un deriv. da febbre (v.
ex-, con valore privai, e da un deverb. da febbricitare (v.
... sfecciame la corte, un denom. da federa (v.)
ex-, con valore privai, e da un denom. da feccia (v.
con prede cat turate iniettando un veleno paralizzante col pungiglione. = voce
eoe-, con valore privai, e da un spa', di origine incerta.
vive nei nidi degli imenotteri vespidi (un insetto). = voce dotta,
insetti o ragni catturati iniettando col pungiglione un veleno paralizzante. = voce
ex-, con valore privai, e da un deriv. da fede (v.
caracciolo forino, 102: per quasi un mese che quella dama messinese in napoli
a una fatica eccessiva; sfiancarsi (un animale). fucini, 183:
, 6-i-267: già col dardo d'un clori, il qual dall'egloghe /
3. fare a pezzi il fegato di un nemico. -anche assol. verucci
noi se non le cavassimo dai libri di un piemontese sfegatato. imbriani, 4-381:
solo monarchico sfegatato. viani, 19-120: un giorno la spia corse e mio padre
. seppe che11 mio più grande amico era un gobbo di pel sagginato, anarchico sfegatato
pratolini, 4-87: si sapeva che era un 'rivoluzionario': « sfegatato! »
-sostant. bonsanti, 4-410: è un gesto che disorienterà i tiepidi e provocherà
ufficiale. -disus. che nutre un amore profondo, intenso e appassionato;
, 1-351: e's'è già visto un uom più che all'estremo / fracido
laide) s'inoltrò ed a pochi passiincontrò un innamorateli© di essa sfegatato. 2
. 2. particolarmente intenso (un piacere). aretino, vi-490:
, destandosi poi con risi sfegatati ad un motto poco onesto o ad una parolapoco modesta
amore sfegatato, furibondo, il doge di un simile negozio non ammetteva di sentirne pronunziare
erboso, rimanere privo della vegetazione (un terreno). targioni tozzetti,
ex-, con valore privai, e da un denom. da femmina (v.
ex-, con valore privai, e da un spaccarsi in superficie o per l'
cfr. fendere). squarciare con un colpo d'arma da taglio; dividere
il moro finoal petto. -in un contesto osceno. aretino, 20-97:
2. spaccare in due o più parti un tronco per il lungo. dino
sfessi in croce fra il ramo bene un sommesso. aretino, 9-430: chi viene
. aretino, 9-430: chi viene con un bastone mezzo arso, chi con lo
fante. -interrompere l'uniformità di un tessuto o di un abito con strisce
l'uniformità di un tessuto o di un abito con strisce o pezze di colore diverso
lacerare l'aria turbando il silenzio (un suono, il fragore). g
scostano la buccia del tronco spulito con un ferretto o bietta pur d'osso o
per la avidità del bere gli sfesse un labro, la qual rottura diede tanta grazia
lungo, fessurarsi (una pianta, un legname). - anche sostant.
se gli gioca in camera, si recarà un ghiotto ne la stanza, che ha
accosto a una sfenditura che correa sotto un finestrino, postovi l'occhio, veggouna giovane
: 'gàssa': apertura fatta sul corpo di un animale per ferita o percossa; sfenditura
, vi appiccano una zucca, dove stilla un liquor bianco e chiaro. soderini,
, et in quella sfenditura incastrando come un conio la biet ta che suggelli bene
la biet ta che suggelli bene d'un ramo di salcio d'uguale grandezza e
, da coccoveggia: o tondi come un due-centesimi o a sfenditura da caldarroste.
alla fronte e alle tempie per sorreggere un ciuffo di capelli sulla nuca).
ciò chei suoi cristalli hanno la forma di un cuneo; spesso si aggruppano a mo'
; quello del gottardo è in cristallidi un grigio verdastro e talora di un giallo ran-
in cristallidi un grigio verdastro e talora di un giallo ran- ciato. bombicci porta,
crani e quasi senza libri egli aveva immaginato un nuovo strumento per misurare l'angolo sfenoidale
della coda e si trova, in un numero limitato di individui, in alcune
superiore. ghislanzoni, 16-53: abbiamo un etmoide ed uno sfenoide = voce dotta,
. famiglia di rettili rincocefali che comprende un unico genere vivente (lo sfenodonte)
, che ha come elemento di simmetria un asse di rotazione di ordine 2.
, mediano, simmetrico, costituito da un corpo di forma cuboidea forma fra
: son lunghi circa 16 centimetri di cui un quarto spetta alla coda: il colore
: osso situato nella parte inferiore ed un poco anteriore del cranio, che ne
sura del cuneo di osso asportato in un intervento bonavilla, 1-v-49: 'sfenosalpingostafilino'
arteria media della dura madre ch'è un ramo della mascellare interna, il quale attraversa
costituita dai punti dello spazio che da un punto fisso, detto centro, hanno
detto centro, hanno distanza uguale a un valore fisso, detto raggio. -anche
. bartoli, 7-7: la sfera è un corpo solido, regolare, terminata da
, nel mezzo della quale si assegna un punto che si chiama il centro di essa
una figura solida nata dalla rivoluzione d'un semicircolo intorno al suo diametro tenuto fisso
regolare, saldo queste figure come facce d'un solido, poliedro o iperpoliedro, iscrivo
; / ecco per te rintocca / un presagio nell'elisie sfere. -con
poca cne in ventiquattro ore che è un giorno naturale non si conosce se non per
buonarroti il giovane, 9-69: legge un altro la sfera e, dell'eclisse /
scrisse canoni delle case de'pianeti, un libro della sfera giudiziale, uno de'dogmi
-influenza, in partic. favorevole, di un pianeta. varano, 1-108: di
, 1-108: di me più lieta / un tempo giammaidonna altra non visse / sotto la
a caso gli occhi e vidi per un attimo quella che mi parve essere la
essere la sfera del sole, in un velo di caligine, come appare tanto
costui scrisse in versi pistole amorose e un poema del giuoco della sfera, cioè palla
come le sfere d'una capra in un sentiero di montagna. -bolla d'aria
ruotavano con perfetta sincronia come intorno a un loro asse privato. -letter. occhio
sembra / che attorno mi si effonda / un ronzio qual di sfere quando un'ora /
fisico in cui si esercita l'attività di un corpo, di un ente fisico.
l'attività di un corpo, di un ente fisico. pallavicino, 1-106:
carica di esplosivo; gittata, portata di un pezzo di artiglieria. siri,
perfezione, per vederle, sotto ad un altro aspetto non meno importante, spaziare
non capisce concetto maggiore di quel d'un ente che esista necessariamente per se medesimo
oltrevita ma la sfera occulta / di un genio che non chiede la fanfara. n
in fondo deve essere repubblicano, ma repubblicano un po'alla giusti, nella sfera dell'
tempi della fanciullezza. -argomento di un discorso o di una disputa. manzoni
io passo la sfera della capacità di un soldato. d. dolfin, lxxx-4-613:
il dire che sia degnamente maritata ad un miserabile dot- torello figliuolo di un contadino
ad un miserabile dot- torello figliuolo di un contadino overo di un'artegiano, anzi
montagne, ammirava fabio ancor giovanetto come un ingegno di spezie superiore. scaramuccia,
potrà dirsi di te ciò che disse un grand'uomo ne'tempi antichi ad un
un grand'uomo ne'tempi antichi ad un certo pittore d'ordinaria sfera, cioè che
. fagiuoli, vi-179: quell'è un bell'ingegno, / un uomo spiritoso e
: quell'è un bell'ingegno, / un uomo spiritoso e d'alta sfera.
: una tal bassezza è scandalosa in un autor d'alta sfera. mazzini, 24-133
10. cerchia di persone accomunate da un interesse, da un'attività, da
alla mia opericciuola... iole credo un puro testimonio della grandezza del suo animo,
ampia sfera di oggetti, non si toglie un -penna a sfera: penna dotata
-penna a sfera: penna dotata di un organo scriistante ai minuti offici essenzialmente comandati
scriistante ai minuti offici essenzialmente comandati in un particolari e la riflessione filosofica è
riserva il diritto di intervento per tutelare un suo interesse economico, commerciale, politico
a render giustizia al vero merito d'un cittadino. rovani, 83: per
dove le cose quotidiane e banali prendono un rilievo pauroso. fenoglio, 5-i-714: noi
de'segni e 'l loro riscontro dell'un verso 1'altro in ambedue gli emisferi.
di aggiustare la sua sfera (che era un pezzo grosso di artiglieria...
b. spaventa, vente sostituibile costituito da un serbatoio che sino all'eroismo ed al
differenza tra la riflessione propria delle scienze contiene un inchiostro speciale molto denso e che
si espande formando una palla luminosa (un fuoco d'artificio). del giudice
sfera: in ogni direzione a partire da un centro. g. del papa,
sia coperto e questa nel mezzo abbia un rotondo buco; sia dopoi fatto una
s'immagini vostra signoria l'acqua essere un aggregato d'innumerabili sferette minori d'ogni
funghi, proposta da haller, che comprende un numerograndissimo di specie, diviso da fries in
'sphaeria'. le sferie propriamente dette presentano un peritecio di consistenza della cera, ripieno
per me imita quello del padre nostro: un occhio di luce nera in un triangolo
: un occhio di luce nera in un triangolo sferale. 2. per estens
in partic. del globo terrestre, di un astro). leonardo, 3-291
della sfera, che è composto di un cono e d'un segmento sferico,
che è composto di un cono e d'un segmento sferico, ha il centro di
. frugoni, vi- 166: un poeta per vezzo, in osservarmi così turgida
e lardosa, mi disse clunia; un geometra, compassandomi, tro- vommi sferica
per me. marotta, 1-236: era un uomo immenso, alto e adiposo al
. -con riferimento scherz. a un naso di forma tondeggiante. banìffaldi
basta per dar pascolo / quattro mesi a un naso sferico / di tabacco assetatissimo.
atto a descrivere una forma tondeggiante (un gesto). ojetti, i-183 «
). ojetti, i-183 « gera un sogno, co'tutti quei decolté e
quelle celebrità », e per quelli fa un gesto sferico, e per queste un
un gesto sferico, e per queste un gesto verticale.
scaturì per le fauci e squillò al cielo un ampio, sferico, fondamentale sbadiglio.
il secolare e il cherico: / e un ipocrita viiai genio sferico, / soggetto non
: quello ottenuto secando una sfera con un triedro avente il vertice nel centro della
a cui è collegato e che ruota in un cavo collegato all'altro. 10
o, anche, approssimata) di un cerchio; che si riferisce a tale
over il tondo perfetto, che, disteso un uomo in terra proporzionato, con le
capo, piedi e mani, formavano un tondo perfetto. marino, 1-8-9:
tondo perfetto. marino, 1-8-9: un largo cerchio e di bell'ombre ameno /
cerchio e di bell'ombre ameno / vien un teatro sferico a comporre, / che
, sta bene avere il stilo lungo un palmo, che sia di ferro sferico.
dei funghi. vasca senz'acqua, un immenso sferisterio sembra girare dizionario etimologico
[31-xii-1941], medioevo è un luogo, coperto o scoperto, destinato
cinque generi. vengono singolarmente caratterizzati da un corpo quasi emisferico ed ovale, ordinariamente
corposità solenne dei pochi toni accentrati da un fulmine coloristico dissonante si volge presto a
coloristico dissonante si volge presto a sviluppare un tale ardore per la rotondità astratta delle
con l'atletico braccia dono un ambiente rettangolare dotato, su uno dei
su uno dei lati lunghi, di un muro di appoggio che in molti campi
. petrogr. roccia sedimentaria formata da un insieme compatto di piccole concrezioni sferiche (
cézanne], e l'arte nuova fu un composto di rudezza primordiale, di deformazione
, di astrattismo tettonico (e anche un po'teutonico) e di arbitraria monumentalità
al mento arrotondato per poterlo commentare con un arco cadente come in piero, è
. aprire, sbloccare una serratura, un chiavistello. mare amoroso, xxxv-i-496:
della pen- lui quel signore, un quarantenne sferoidale, che aveva tandria diginia
cui frut l'aria d'un buon benestante disoccupato, mi svelò un orito
d'un buon benestante disoccupato, mi svelò un orito è una noce sferica. comprende
una sola specie. ginale, un prodotto particolare dell'istituzione dei tran =
bechi, 2-180: venne il portalettere: un furier maggiore ocpaìpa (v. sfera
bot. che ha i fiori riuniti in un capolino sferoidale (con partic. riferimento
, ne'mali impara, / amico, un poco a sferocirti. = comp
miner. che pro duce un aggregato di aghetti con disposizione raggiata.
fis. stato sferoidale-, quello proprio di un liquido in calefazione. 4.
forma globosa. stoppani, 1-512: un enorme cornicione formato di ciclopiche modanature sovrapposte
, sf. disus. forma ellissoidale di un = voce dotta, deriv
, sf. disus. forma ellissoidale di un corpo, in partic. della terra
grossi arnioni sferoidali, aventi in generale un nucleo metallifero. terra né alla sua
nacea, ed il cui frutto è un legume pedicellato rigonfio contenente un seme sferico
frutto è un legume pedicellato rigonfio contenente un seme sferico e pedicellato. comprende duesole specie
riproduce il moto apparente degli astri con un movimento a orologeria, costruita nel 1683
]: 'calcio': anche nome d'un giuoco proprio e antico della città di firenze
costituito da sferette disposte ordinatamente intorno a un cilindro. f. ardissone
oli sopra qualche sferra o ferro, con un altro ferro si dèe battere sopriesso.
o dismesso. pananti, i-90: ora un cavai che all'impazzata corre, /
, cioè fracassate e rotte; così un uomo che non sia buono a niente,
sferra, / dirò con verità che un rodomonte / fui sempre in pace e
rodomonte / fui sempre in pace e un mammalucco in guerra. 4.
pesca dei lamellibranchi, formato da un semicerchio di legno con rete, al
rade volte passa l'altezza d'un sommesso. c. durante, 2-267:
mercurio mette in te, sulle quali un asino pigro sferraglia nella penombra.
che produce legumi curvi e appiattiti come un ferro di cavallo. c. felici
dentro alla siliqua matura fa il seme commo un ferro di cavallo. 0. targioni
4-71: giannino era già entrato e palpava un 'hippocrepis multisiliquosa...
unisiliquosa'. 'sferracavallo minore': 'hippo- produrre un rumore sordo. crepis comosa'.
. incrociare rumorosamente la propria lama in un duello con più avversari.
avversari. savinio, 10-10: un giovane dal baffo adolescente... lo
, con valore intens., e da un denom. frequent. da ferro (
nella 'casa dei treni'... fra un rombo e l'altro dei rabbiosi sferragliamenti
. -per estens. rombo di un velivolo. moravia, ix-325: tra
, agg. che si muove producendo un rumore di pezzi di ferro urtati o
pezzi di ferro urtati o percossi (un veicolo ferroviario o tramviario).
). govoni, 9-268: un tozzo macchinone,... /.
il viale quasi suburbano che porta a un modesto capolinea di vecchio sferragliante tranvai,
avi. -metallico, stridente (un rumore). moravia, vi-392:
viuzza donde veniva il fracasso sferragliante di un tram. -accompagnato da tale rumore
. -accompagnato da tale rumore (un movimen- to). bacchelli,
bacchelli, 13-110: 1 difetti di un cavalcare scomposto e maldestro risaltavano dai moti
rotolare nei sassi. era scuro. un rotolio più sferragliante: era il cavallino che
evoca l'incrociarsi di due lame in un duello. calvino, n-12: «
sferràglio, sferragli). muoversi producendo un rumore di pezzi di ferro urtati o
pezzi di ferro urtati o percossi (un veicolo ferroviario o tramviario). -
- anche: produrre tale rumore (un congegno, una catena, un gran
(un congegno, una catena, un gran numero di arnesi metallici).
cicognani, v-1-320: tutt'intorno un bailamme, un far- sugli improvvisati
, v-1-320: tutt'intorno un bailamme, un far- sugli improvvisati fornelli che buttan
berci di ciarlatani. baldini, 9-50: un treno... esce sferra- liando
esce sferra- liando in discesa fuori d'un tunnel fischiandosi a perdi ate
sferràglio, sm. rumore sferragliante di un veicolo. v. guarnaccia
ex-, con valore privai, e da un denom. da ferraiolo? (v
, tr. { sferro). privare un equino dei ferri dagli zoccoli.
f. f. frugoni, 1-272: un pecorone pecunioso, e che perciò abbia
d? oro, prende il posto ad un corsier generoso, che sia bene scozzonato
, 64: nel calar giù d'un fiume si sferrarono i cavalli per cagione
non lasciarla sferrare. 2. liberare un prigioniero dalle catene, da un laccio
. liberare un prigioniero dalle catene, da un laccio o in genere dalla prigionia;
creditori per debito... un certo plebeio di grave età...
, esce libero. -lasciare libero un animale catturato. aretino, 14-64:
a un tratto sferra, / s'avien che del
una guerra, 7 s'avvien ch'un buco più lasci ovver te (con
1-241: f non so immaginar né fare un passo, / che sempreil nome tuo [
a qualunque si sferradi caligine / per acquistarsi un stile più lodevole. cattaneo, iii-2-265
: ci rifulge il miracolo / d'un lembo lagrimato / della materna terra,
e. cecchi, cxxi-ii-201: a un momento ti sferri e ritrovi slancio.
. 4. mettere in moto un congegno. -anche in un contesto figur
mettere in moto un congegno. -anche in un contesto figur. rime anonime napoletane
faceva risentire la voce e il comando di un istante prima. me fa penare
. calvino, 1-16: accorse un uomo armato di un coltello e
, 1-16: accorse un uomo armato di un coltello e -applicare la potenza di
già morte il 5. liberare un ferito dalla punta di un'arma, in
non ti 9. per simil. muovere un assalto, un'offensiva sferro? »
cent., 82-80: ferito fu d'un malvagio quadrelc. carrà, 657:
. privare una macchina o un'arma o un legaccio delle parti o delle punte di
scarfoglio, 49: sferrasti una croce da un sepolcro e l'adoperasti per leva.
o guide, / volta le groppe e un par de calci sferra. fucini,
ix 284: tutto ad un tratto, un giorno qualsiasi, ecco arrivarela
284: tutto ad un tratto, un giorno qualsiasi, ecco arrivarela grande notizia:
carpon, purch'io mi sferri / da un tal profosso. rovani, i-590:
-perdere intensità, affievolirsi, indebolirsi (un sentimento, in partic. quello amoroso
mai mi sferra. -rinunciare a un proposito. compagni, ii-216: non
: tutta quella massa d'armati si sferròad un tratto e con impeto si slanciò sul nemico
. alfieri, 9-58: marsiglia tiemmi un mese, s'io non erro, /
roma. -lanciarsi in corsa (un veicolo). carducci, iii-2-384:
veicolo). carducci, iii-2-384: un bello e orribile / mostro si sferra,
delle àncore sul fondo. -anche in un contesto figur. ulloa, 6:
s. v.]: sferrarsi un vascello significa che l'ancora...
[s. v.]: sferrarsi un vascello si dice anco giovio, i-274:
fanno lagrime, per quando un vascello è sforzato dal vento a separarsi dalla
spinto dalla fortuna. -partire da un porto, salpare; prendere il largo.
per estens. essere emesso, levarsi (un grido, un suono).
emesso, levarsi (un grido, un suono). g. gozzi,
tacque; or si scioglie e sferra / un mormorio di voci che s'alza dalla
alza dalla terra. linati, 20-186: un disordinato grido di giubilo si sferrava da
sferrava da cento gole. -irraggiarsi (un influsso astrale). l. bellini
di goder tempra immortale. -abbattersi su un obiettivo militare. monelli, i-17:
supplicante? -manifestarsi con asprezza (un contrasto). gobetti, 1-i-259:
. 17. giungere in un luogo. viani, 19-600: è
girare con cigolìo metallico (la ruota di un mulino). cavacchioli, 2-113
, con valore intens., e da un denom. da ferro (v.
506: risolvendo poi di partire, trovammo un cavallo gravemente ammalato, per il che
sferrati. d'azeglio, 8-25: avevo un cavallo sferrato come tutti in campagna di
vaccari, vale a dire cogli arcioni alti un palmo davanti e di dietro. dessi
-figur. rivolto con asprezza contro un obiettivo culturale (una polemica).
, le quali hanno determinato nell'arte italiana un visibile rilassamento. 6. mosso
. -per simil. remoto da un luogo. lubrano, 1-214: non
. che soffia con estrema violenza (un vento). targioni tozzetti, 12-7-378
. ant. il togliere le catene a un prigioniero. decreta, constitutiones, edicta
; ferrovecchio. cesari, ii-494: un tale poeta potè, per tanto tempo,
italiani, comeché non da tutti, reputato un barbogio e lasciato col marame e le
, con valore intens., e da un denom. frequent. da ferro (
poltrona della sala d'aspetto a sferrugliare come un matto tutta la notte., e
svolgeva / come la prima idea di un bambino.
: le dava calma: le sembrava un dono della provvidenza. palazzeschi, i-137
2-99: dal piano di sotto si udiva un suono di campanello o uno sferruzzare di
. 2. tr. eseguire un capo di maglieria con i ferri.
ella, tranquilla, si mise a sferruzzare un suo lavoro di maglia. govoni,
-per simil. tessere la tela (un ragno). govoni, 9-202:
., con riferimento al trillare di un uccello). sbarbaro, 1-51:
, con valore intens., e da un denom. da ferruzzo, dimin.
lavorato a maglia. - anche in un contesto fìgur. govoni, 743
eccessiva cottura nel forno da calce (un minerale). baldinucci, 142:
, con valore intens., e da un deriv. da ferro (v.
sia coperto e questa nel mezzo abbia un rotondo buco; sia dopoi fatto una
di fruttificazione de'funghi ipossili formata da un globetto che si apre nell'apice o
che si apre nell'apice o con un poro o con una fìssura dalla quale escono
attesa, s'alza e s'accosta a un signore d'una certa età già mezzo
setola: ed ha in coppia un che reca bacchette da cavalli / e sovattoli
questosanto arcivescovo e dottore, si stacca sotto un angelo nel mezzo col pastorale, ed
mezzo col pastorale, ed a'suoi piedi un amorino celeste tiene la sferza con la
menatore di cavalli, / con isferza sonora un coro a quattro / guidando in volta
-in espressioni comparai, per indicare un corpo che si muove e si snoda
-per simil. cordicella, anche legata a un manico, che si avvolge a una
, 5: essendo educato il canova in un innocente paese sotto la rigida sferza dell'
a fare qualcosa, a comportarsi in un dato modo, ad avere vivaci e
pafo il dio / a correr seco un dì. d'annunzio, iv-1-833:
misfatto. g. ferrari, 3-364: un popolo unico dàsempre il primo impulso, che
/ se ai numi io sferza a un tempo e fulmin chieggio / contro i vili
irene aveva perduto i bei colori d'un tempo. -sferza di rose-,
-potere tirannico, autoritario o esercizio di un privilegio iniquo. botta, 5-184
si voleva ridurre sotto la sferza di un governo aristocratico, come dicevano, e
e severa rivolta a una persona, a un comportamento, a un fatto, a
persona, a un comportamento, a un fatto, a un'istituzione, ecc.
marino, xii-13: io sto ponendo insieme un altro numero de'miei sonettuzzi e quanto
caro, i-iii: non è questo un parto della grammatica, della poetica e
del caldo,... si riposava un poco appoggiato alla picca. caro,
alla picca. caro, i-275: avvenne un giorno, tra gli altri, in
7: in questa saltazione si figurava un satiro calvo, che colla mano si
mezzogiorno ed ardeva l'aria. entrai in un legnetto a due cavalli, molto di
raggi. moravia, 24-53: ogni tanto un carrubo si sporge sul sentiero, interrompe
. cagna, 1-143: ancora per un venti minuti sotto la sferza di quel
piova. d'annunzio, 4-i-191: d'un tratto la pioggia crescente rigò l'aria
rebora, 3-i-73: son qui in un caffè che tumultua di mercanti e sensualeggia
. battista, vi-2-26: fatto maestro un re passa in corinto, / cangia
nei confronti di una persona, di un comportamento, ecc. leoni,
pretesto a sopprimerlo [il giornale] è un mioarticolo che vi doveva esser posto sul popolo
. molto alto, acuto, squillante (un suono, una voce).
. banti, 8-219: ogni tanto un grido, una sferzante risata, un
un grido, una sferzante risata, un silenzio. 4. piccante (
silenzio. 4. piccante (un cibo, un condimento). savarese
4. piccante (un cibo, un condimento). savarese, 116:
condimento). savarese, 116: un barattolo di un bel rosso arancione pieno
savarese, 116: un barattolo di un bel rosso arancione pieno di peperoncino secco
. colpire con una sferza, frustare un animale, per lo più per incitarlo,
inalquanto / il timon, da'indietro un passo; / sfanga il carfuria.
gadda conti, 2-623: s'era levato un po'di vento e, ro, sferza
in mano / una face portando ed un flagello / sen va sferzando or questa
iii-2-251: prendimi, / ponimi sopra un carro, e sferza, e portami
colpire con violenza torcendosi e agitandosi (un serpente, un animale con la sua
torcendosi e agitandosi (un serpente, un animale con la sua stessa coda,
animale con la sua stessa coda, un mostro mitologico). - anche assol.
. fenoglio, 5-iii-67: ghirardi a un certo punto vide il manzo sferzarsicon la coda
sterzavano l'aria del piccolo atrio mandando un suono soffocato e lamentoso. -sferrare
de marchi, i-109: andava sferzando con un tovagliolorofilato in rosso le gambe di doro,
a fare qualcosa, a comportarsi in un dato modo; distogliere da un'inclinazione
distogliere da un'inclinazione viziosa, da un atteggiamento biasimevole. bembo, iii-550
poeta ci sferzò, prima con un gesto. noi plaudivamo, ed egli
mula di cesar caporali. -stimolare un bisogno fisico. gadda conti, 1-184
: bruco / ch'io non vi do un fistuco / s'egli scherza; /
/ ed è bizzoco / e buscinassi un poco, òtigliani, 2-263: mira la
schiavi dimolti che trionfare sotto l'ubbidienza di un solo. credono sempre più soave quella
asprezza e severità, una persona, un fatto, un costume, un atteggiamento
severità, una persona, un fatto, un costume, un atteggiamento, una teoria
persona, un fatto, un costume, un atteggiamento, una teoria; riprendere,
molto severo e critico un'opera, un autore. - anche assol. a
. leoni, 79: sferzò anche un po'troppo il nostro clero chiamandolo tedesco
6. punire severamente una colpa, un peccato o un peccatore (con riferimento
severamente una colpa, un peccato o un peccatore (con riferimento alla giustizia divina)
. -colpire con notevole virulenza (un contagio). ghirardacci, 3-130:
onde. bruni, 115: d'un tremolo baleno il mar ferito, / ecco
b. del bene, 2-361: fatto un fossatello, che quattro piedi sia lungo
6-104: per ferirti / la luce sferza un povero dipinto / di foglie e fiori
sferzava, e quasi ci avviliva, un caldo affannoso. -far risonare con
caldo affannoso. -far risonare con un rumore secco e acuto. fenoglio,
. letter. sfrecciare rasentando qualcuno (un veicolo). pavese, 12-31:
pianeggiante sulla cresta della collina, maledì un turbine di macchina che gli sferzò accanto
pronom. adombrarsi, divenire irrequieto (un animale). dizionario militare italiano [
scherno, rivolto a una persona, a un comportamento o a un'opera, a
comportamento o a un'opera, a un autore; biasimo, duro rimprovero,
caro, 12-i-53: sarà con questa un altro mio sonetto. mandoveli tutti,
improperi e vituperi epigrammatici e anche d'un pocolin di calunnie: ma per certe sferzate