-funestato da disgrazie, da eventi luttuosi (un periodo di tempo); che è
roberto, 1-470: quell'amore era un tristo inganno che, se fosse stato soddisfatto
. -che ricorda eventi tragici (un anniversario). d'annunzio, v-3-668
in te una semplice grandezza che sa trattare un anniversario sciagurato come una di quelle soste
come una di quelle soste concesse a un popolo sagliente, perché tragga il più vasto
arte. bacchetti, 1-ii-465: che un giorno o l'altro potesse anche finire di
finire di sciagurata morte suicida, era un pensiero ormai di parecchi, vedendo la
meco, per rinforzare il ridicolo, un bartolomeo zuffolone... se a torino
e la misericordia sono traslate ad esprimere un freddo disprezzo (sciaurato, tristo,
è chi dice che qui ci fosse un tempio dedicato a pasifae e una volta per
state innocenti: oggi uno, domani un altro, sciagurata figura del nostro tempo
e una scelerata a dar baie a un cotal uomo. buonarroti il giovane,
sciagurata. borgese, 1-209: in italia un po'peggio che altrove, perché il
magenta. mazzini, 47-280: voi sete un angelo di scrittrice. io sono uno
pazzo ». moretti, i-71: hai un ago? del filo? nontieni quel che
nontieni quel che ti occorre almeno per attaccarti un bottone? non ti sei mai attaccato
bottone? non ti sei mai attaccato un bottone, sciagurato? pratolini, 10-413
così rammollito da prendersi paura anche d'un ragno. -sregolato, disordinato (
6. logoro e di pessima qualità (un indumento). aretino, 20-71:
maturato in modo imperfetto e stentato (un frutto). palazzeschi, 5-139:
ha alcun valore artistico o letterario (un testo, una composizione poetica).
quel sciaguratello, / che gli venga un gavocciolo, un cassale, / s'è
/ che gli venga un gavocciolo, un cassale, / s'è tolto quel pensiere
guerra, solo colla fuga potè sottrarsi a un decreto di accusa. settembrini, 1-81
una donna che andasse a marito senza un codazzo innumerevole di persone e senza un
senza un codazzo innumerevole di persone e senza un enorme scialacquamento d'ogni ben di dio
ariosto nel ii del suo 'furioso', in un palazzo e quell'acciaio in tanti fragilissimi
de marchi, i-108: per terra è un pattume di calce dispersa, di gusci
marchi, i-876: mi par di sentire un scialacquamento come fa il mio cane quando
: sciallaquato che abbia in pochi giorni un domiziano li tesori raunatigli dalla temperanza di
tosarle. muratori, 6-376: essendo un vizio lo scilacquar la roba o sia
civile. solaro della margarita, 338: un altro opprime colle imposte, scialacqua i
pazzia. -perdere l'occasione di acquistare un vantaggio o di godere di un bene
acquistare un vantaggio o di godere di un bene. battista, vi-1-150: per
fattamente che di ringraziamento, con un sorriso d'intelligenza, a quelli che
di que- st'oceano / vuol bastare un pantano. 3. intr.
rimasero. 5. sfociare (un fiume). fazio, iv-6-39:
lo spirito guerriero... in un paese di sufficiente estensione lorendono possente al paragone
di sufficiente estensione lorendono possente al paragone di un altro stato assai più esteso per territorio
, non assimilato, non fatto proprio (un insegnamento). colombini, 35:
erba. - sfrenato (un vizio). nella camera del fratello
il più bello, fra i molti, un giovanottone scialacquato, dagli occhietti adiposi,
scialacquate dalla licenza, parte consumate da un morbo epidemico gravissimo. 5.
iù in quell'anno, fornita a un di presso come quella d'un
fornita a un di presso come quella d'un glio scialacquatore che abbia il padre
padre spilorcio. serao, i-687: un pittore di santi, frivolo, scialacquatore,
clientela. tornasi di lampedusa, 33: un padre scialacquatore, marito della sorella del
3-59: quasi che qui non entro in un altro mento. campo, a sfogarmi
flaiano, i-79: 'rose scarlatte'è un film grazioso, al di làdel bene e
dominato dalla prodigalità che deliberasse di fare un immenso scialacquo, per cui di ricco rimanesse
per cui di ricco rimanesse mendico in un punto? sin, 1-iv-280: tutti gli
cessata la necessità di fare ne'conviti un simigliante scialacquìo d'odori. -reiterato
mondo senza una gran cerimonia, senza un gran scialacquo di quattrini, e ognuno sperava
copioseprovvigioni da guerra... e con un grosso cumolo di vettovaglie, che andarono
cuoco, 2-i-197: in corinto, se un uomo vive troppo scia- lacquosamente, vi
vive troppo scia- lacquosamente, vi è un magistrato il quale ha cura di saper
a contatto con la membrana buccale eccitano un copioso versamento di saliva. ibidem [s
1-i-414: 'scialando': è una barca o un battello piatto che serve a trasportare le
buon boccone proprio come si manda giù un purgante di sena o di scialappa. capuana
65: quell'ortolano non è un mercante; fortunato di aver pochi bisogni
, 2-20: una stridula cicala / sopra un palo non lontano / cantacchiando se la
breve, chi per voglia di scialarsi un po'al largo, dopo tante ore di
violenti; trovare conforto o sollievo a un dolore, a un'angustia, a una
, acciocché per lo molto parlare si scialino un poco ed abbiano alcuno rifrigerio dell'ardente
vuoi! -manifestarsi all'esterno (un sentimento). buti, 1-360:
). -anche: gravemente compromesso (un progetto, una trattativa, un'azione)
sp., 1 (21): un sistema di quieto vivere, ch'era
studio e di pazienza, sconcertato in un punto. -che è in una
finanziaria. - anche: dissestato (un patrimonio). manzoni, pr.
loro mezzi d'industria e di sussistenza è un mezzo d'operare un'altra iniquità
, dissoluto, privo di moderazione (un modo di vivere). documenti su
3. disarmonico, stonato, dissonante (un canto, un suono, un brano
stonato, dissonante (un canto, un suono, un brano musicale).
(un canto, un suono, un brano musicale). podiani, 22
: alcuni cantori incominciano a cantare con un tuono sconcertato. d. bartoli, 9-29-1-14
fragoroso e sgradevole (la voce, un grido, il riso, ecc.)
tranquillità d'una donna impone e sconcerta un dissoluto, là dove la collera di
mi sconcerta. garibaldi, 2-418: un pezzo nostro, collocato sulla strada dal valorosotenente
non si è lasciato sconcertare. come un giocatore di tennis, mi ha rimandato
o lo svolgimento di un'azione, un sistema politico, uno stato, l'
la riuscita di un'opera, di un piano, di una trattativa: sovvertire le
progetti de're ed aprì il varco a un nuovo ordine di cose sulla terra.
59-120: il menomo incidente può sconcertare un disegno preordinato con tutte le cure possibili,
preordinato con tutte le cure possibili, un lavoro preparato inevitabilmente nel segreto. de
-per estens. alterare l'ordine naturale di un fenomeno astronomico. algarotti, 1-ii-191
3. alterare la funzionalità di un organo o le facoltà del corpo;
si vede bene che confettato fu da un serpente, ché così malamente ti ha guasto
. -anche: sconnettere gli elementi di un congegno, di un meccanismo. paleotti
gli elementi di un congegno, di un meccanismo. paleotti, l-ii-297: nelle
pronunzia. -disturbare l'esecuzione di un brano musicale. calzabigi, 154:
-mettere in scompiglio, disperdere le fila di un esercito. botta, 5-316:
, senzasconcertarsi a quella furia, volendo evitare un incontro, parava forte e rispondeva.
un'alterazione (una funzione fisiologica, un umore corporeo). malpighi, 1-188
per tutto il corpo, ne siegue un freddo universale. a. chiappini, cxiv-14-43
8. sconnettersi, guastarsi (un congegno); crollare (un edificio
(un congegno); crollare (un edificio, in un'espressione iperb.)
qualche cosa. boterò, i-115: un orologio, quanto più è artificiosamente composto
9. scompigliarsi, mettersi in disordine (un reparto militare). foscolo,
di proporzione, fra le parti (un edificio o una sua parte, un elemento
(un edificio o una sua parte, un elemento architettonico). c.
2-121: sicome con la istessa materia un concertato o sconcertato palagio, così co'
duglas. -sproporzionato (una figura in un dipinto). lomazzi, 4-ii-73:
mondo. -sconclusionato, farraginoso (un discorso, uno scritto).
. garzoni, 7-271: avendo formato un processo quanto alla latinità commodamente ciceroniano,
. -inopportuno, fuori luogo (un soggetto, un tema letterario).
-inopportuno, fuori luogo (un soggetto, un tema letterario). accozzare insieme
da disturbi delle regolari funzioni fisiologiche (un organo, un umore, l'intero
regolari funzioni fisiologiche (un organo, un umore, l'intero organismo o,
che vanno al pari, ai sogni d'un amalato, nel quale trovandosi sconcertati tutti
trattenuto tre settimane, ritrovo in vienna un veneratissimo foglio di vostra signoria illustrissima.
g. bufalino, 9-95: sconcertato da un colpo, era da tempo costretto alla
. marsili, 1-ii-343: mi pareva egli un chirurgo che altro non facesse che cercar
coordinazione, di grazia; disarmonico (un gesto, il portamento); contratto,
portamento); contratto, convulso (un movimento). lomazzi, 4-ii-124:
vento, dalla neve, ecc. (un ramo). soderini, iii-643:
una punta diventimiglia entra in mare, incontrarono un tal ribollimento d'acque con onde sconcertate
funziona in modo impreciso, irregolare (un meccanismo). f. casini,
di coordinare le idee, di affrontare un imprevisto, di agire con coerenza e
28-181: cesare si mette in sconcerto per un sogno che gli predice l'imperio.
cuore stretto da un'angoscia vaga, un senso di sconcerto nello stomaco. bacchetti
non è molto sconcerto ch'ella tardi un poco più a pubblicare il primo tomo.
inopportuna, di una circostanza o di un evento imprevisto; complicazione, difficoltà;
, turbamento di una situazione, di un modo di vita, di un'abitudine;
abitudine; degenerazione o crisi profonda di un sistema politico, di uno stato o
sociali. -anche: grave compromissione di un progetto. gualdo priorato, 10-iii-25:
ch'io non potrei traslocarmi a milano senza un altro sconcerto domestico. roncalli, lx-75
nostre finanze v'è uno sconcerto, un piccolo vuoto, cui bisogna subito riempire
è provenuto questo sconcerto di vedersi citato un testo ch'ètutto l'opposto del significato per
d'oro, e sopra di essa usano un velo bianco che contorna la faccia:
quello che accomoda ogni sconcerto si è un giustacore in cui sforzansi pompeggiare.
sì amante dell'ordin retto, permettere un sconcerto sì grave senza rimedio? a.
mi son... formato nell'idea un mondo piccoliti, il che produce un
un mondo piccoliti, il che produce un altro sconcerto e un'altra enor
altra enor architettonico, come un esemplare dello scongegnato dal- l'intemperie dei
intemperanza. grillo, 592: lasciamo un po'da parte le sue scritture e
naturale; alterazione del corso normale di un fenomeno fisico o astronomico. achillini,
grandissimi sconcerti. ardigò, ii-186: un urto accidentale può produrre uno sconcerto più
partic.: sbandamento, dispersione di un esercito. marino, 1-20-300: poco
: se ne andò alla bottega di un venditore di formaggio e, gittate quivi
, passò ad un'altra bottega di un venditor di salsicce, e quivi fatti nuovi
di proporzione di una struttura o di un elemento archi- tettonico. guarino guarini
, i-392: noi non abbiam in pugno un respiro di tempo, atteso che,
e sconcerti di stomaco che gli strappavano un penosissimo grido d'angoscia. 8.
/ tutto inegual sconvolto, disparve in un deserto. = deverb. da
-pessima riuscita, scarsa qualità di un lavoro. carducci, iii-6-107: l'
bocca. -carattere abnorme, spropositato di un fenomeno (e ha valore iperb.
questa epoca pubblicitaria fino alla sconcezza, un vero enigma di riserbo e di discrezione
1-239: la mitologia tra i greci divenne un sistema di sconcezze e di assurdità che
lo spiracolo della vita allora avesse infuso ad un corpo già vivo la sola anima razionale
. b. croce, ii-1-218: se un determinato vocabolo suona spiccatamente toscano o fiorentino
in tivo, e da un denom. da concetto1 (v.)
, pen intellettuali, è un vero simbolo della stolidezza, solito sconcettualizzato,
brano musicale prodotto tivo, e da un deriv. da concettuale (v.)
or non sono te che sia un sonator d'arpa o di cetera, se
ben regolata, altro non ne trarrà che un perpetuo sconcerto di spiacevolissime dissonanze.
., 7-9 (1-iv-652): presone un altro [dente] il quale sconciamente
in chiesa presente al divin sacrificio su un sol ginocchio e coll'altra gamba sconciamente
interrompenel mezzo. de sanctis, 9-00: un pittore greco, concepito l'ideale d'
mezza nuda, con una gamba tirata un po'sconciamente sull'altra. -senza
bevuto sì sconciamente che, per fare un brindisi, si levò e cadde tutto
che isconciamente agitava il cuore de l'un fratello e de l'altro, si converse
sconciamente? pagliari dal bosco, 100: un proveditoreveneziano..., guerreggiando col conte
sbalordimento indignato dei torinesi, quando, un mattino di domenica, trovarono sul loro
domenica, trovarono sul loro maggiore quotidiano un titolo a nove colonne che vituperava sconciamente
libro dei sette savi, 34: un cavaliere avea una molto bella donna ch'
sconciamente che, avendo fatta quasi che un tombolo, si trovò con le gambe a
la mattina sconciamente pesto, pare da un carro. -con grande violenza,
che si muove, sconciamente lo lavora con un bastone. tassoni, xiii-622: una
una tal nutrice, portando per istrada un fanciullo in braccio, nel voltar ad un
un fanciullo in braccio, nel voltar ad un canto, per guardare il fanciullo dal
5. in modo da provocare un completo rigetto dal punto di vista estetico
quello della correttezza formale e concettuale di un testo. guido delle colonne volgar.
guistica o filologica, da un canone di proporzione e armonia compositiva;
agg. molto faticoso, massacrante (un lavoro). monelli, i-65:
28: il carico di lavoro di un mestiere manuale sconciante raggiunge eccezionalmente, per
per una durata di qualche secondo, un sesto di cavallo vapore. sconciare
ch'io caddi in malo modo sotto un sacco troppo peso e mi sconciai una
peso e mi sconciai una spalla e un braccio. -alterare le funzioni di un
un braccio. -alterare le funzioni di un organo. grillo, 973: or
-per estens. alterare il sapore di un cibo, rendendolo immangiabile. guazzo
e ridente; il naso solo, un poco troppo elevato nella sommità, sconciavala
poco troppo elevato nella sommità, sconciavala un pocolino. faldella, iii-113: si conosceva
che era una bellezza fragile, cui un colpo di vento avrebbe buttata giù,
, un'acconciatura; stropicciare, sgualcire un vestito. iacopo del pecora, lxxviii-iii-34
a flora destinati, con tanta leggiadria che un minimo mutamento di sì fatta disposizione ogni
nel vestire che, una volta avvenutosi in un luogo stretto nel suo collega, gli
o fratturarsi, lussarsi o ferirsi gravemente un arto. m. villani, 9-61
filippo, si mosse il cavallo e corse un pezzo e gittolla in terra, di
mani. volponi, 2-270: meglio un trabocchetto sanguinario che mi sconci con le
, piuttosto delle vostre guantiere o di un posto-macchina. -scerpare, strappare, schiantare
un'azione; impedire il buon esito di un progetto; scombinare o complicare una situazione
scombinare o complicare una situazione; compromettere un accordo, un'alleanza; estinguere un legame
un accordo, un'alleanza; estinguere un legame affettivo. velluti, 182
veramente una grande necessità di tanto rabbuffare un uom dabbene per l'unica ragione che talorasconcia
uom dabbene per l'unica ragione che talorasconcia un poco i suoi amici? -rifl
che faccia la luna all'abbaiar d'un cane. arpino, 9-145: «
di sconciar se medesimo. -depauperare gravemente un patrimonio. soldani, 1-104: talun
, comare. -in relazione con un compì, di limitazione: privarsi di
, senza sconciarmi di nulla, a un compagno, che con non minore albero
o altri si sconcino per me d'un quattrino. 9. alterare la
v-87: le pareti delle navette sono d'un ignoto terzo autore d'inferior condizione:
e questo non lo poteva rendere che ad un personaggio di second'ordine, perché,
l'efficacia retorica di una frase, di un ragionamento o la verità. monte
una persona; contaminare o degradare profondamente un sentimento. guidotto da bologna, 1-25
comandato. boterò, i-263: in un orologio una ruota o un contrapeso che
i-263: in un orologio una ruota o un contrapeso che si sconci guasta tutto il
: chi vi paga 600 ducati all'anno un appartamento può, senza sconciarsi gran fatto
vino, perché si sconcia per ordinario un giorno sì e l'altro sì.
il decoro. -contorcersi, assumere un atteggiamento scomposto, sguaiato per un riso
assumere un atteggiamento scomposto, sguaiato per un riso irrefrenabile. bacchetti, 2-xi-235:
/ e tal, se 'l porta, un iccinaco face. pulci, vi-97:
20-112: interte- nutolo con tal ciancia un tempo, un dì mi lascio cadere
nutolo con tal ciancia un tempo, un dì mi lascio cadere alla sbardellata;
essermi sconcia, gli faccio portare in un catino di acqua tiepida una figurina di carne
tanto dolore che, essendo incinta, un mese dopo si sconciò e fu permorire.
che possa più sconciar minestra. -sconciare un pelo: per indicare iperbolicamente un minimo
-sconciare un pelo: per indicare iperbolicamente un minimo danno. pulci, vi-55:
gli sofferrebbe l'animo vedere loro da un pruno sconciare un peluzzo fuori del luogo
animo vedere loro da un pruno sconciare un peluzzo fuori del luogo suo.
c. arrighi, 1-136: un cadavere sanguinoso e sconciato stava disteso su
qui, nel marzo passato, avvenne un altro fatto simile: due adulti morirono,
rosa tenero, morbidissimo, notò a un tratto il nero della sua mano tozza,
-minato da una grave malattia (un organo). g. bufalino,
: per la troppa acqua i grani sono un tantino sconciati; vogliono un po'di
grani sono un tantino sconciati; vogliono un po'di caldo, il sole li rifà
, 1-33: ho stampato... un piccolo elogio del 'na- vire d'argent'
modo frettoloso e con scarsa perizia (un lavoro). lucini, 51:
: bisogna puntare sui quadri sconciati da un restauro, o incrostati, ammuffiti, interamente
situazione di pace o il corso di un evento. siri, 1-iv-188: bisognava
talento, che ottiene risultati scadenti (un artista). lomazzi, 4-i-317:
madonna la contessa s'è sconciata d'un putto maschio di tre mesi. m'in-
inun tempo medesimo, in modo che in un coito solo uno esce mediante sconciatura e
principessa concepiva, ancor quella pianta metteva un picciolo frutto; scote- va la strega
essermi sconcia, gli faccio portare in un catino di acqua tiepida una figurina di
io ho veduto più volte nella culla un fanciullino nato allora che parca un granchiolino
culla un fanciullino nato allora che parca un granchiolino, lungo una spanna, col nasetto
, accanto alla magra, essersi veduto un susino vivere sopra un ulivo; ma
, essersi veduto un susino vivere sopra un ulivo; ma sono sconciature e abortivi
vede comparir mai. ma vorrebbe essere un parto, non una sconciatura. cameroni,
dio ci guardi dalle dissertazioni che, prendendo un aneddoto storico, deformato di proposito o
, alle premesse; conseguenza negativa di un comportamento. aretino, v-1-58: sopra
meritò, ma riuscirebbe una sconciatura, un disordine. 3. imitazione grossolana
imitazione grossolana e distorta, storpiatura di un modello (e l'opera deforme che ne
e sgrammaticature da plebe, ed eccovi un nuovo libro, non meno piacevoleche utile per
salici et argolici venisse dato per duce un asinel arcadico. 5. fatto estremamente
sì ben inteso, abbiasi per ammesso un tale impossibile. -sconciaturina.
, di convivenza civile, di pudicizia (un at = deriv. dal
: egli è menato teggiamento, un modo di esprimersi, una parola,
sconcia era la figura della donna: un pancione smisurato, che pareva tenuto a
scantonò e prese, a sinistra, un vicolo popolato di gente sconcia, chevociava dai
inelegante; che denota scarsa educazione (un gesto, un comportamento, ecc.
denota scarsa educazione (un gesto, un comportamento, ecc.).
. ordinamenti di giustizia, 2-383: un notaio e due berrovie- ri..
sconcia positura eruttando: « questo è un bel modo di trattare il suo sposo
. nelli, ii-14 (59): un zoppo, un monco, un gobbo,
ii-14 (59): un zoppo, un monco, un gobbo, uncieco, un
): un zoppo, un monco, un gobbo, uncieco, un sordo, /
un monco, un gobbo, uncieco, un sordo, / uno sciancato, una sconcia
uno sciancato, una sconcia figura, / un gianni matto, un radicchio, un
figura, / un gianni matto, un radicchio, un balordo / esce pur delle
un gianni matto, un radicchio, un balordo / esce pur delle porte di
, di armonia, di proporzione (un componimento, un verso o una struttura
, di proporzione (un componimento, un verso o una struttura architettonica);
all'udito, sgraziato, stonato (un suono, una pronuncia); rozzo,
gozzi, i-7-142: incomincia a strimpellare un certo che di sgarbato e sconcio. milizia
non ci occu- piam più) ad un certo scrivere; anzi, prima pure di
-mal costruito, mal fatto, sbilenco (un oggetto, un edifìcio, ecc.
fatto, sbilenco (un oggetto, un edifìcio, ecc.). -anche:
lordo, disordinato, mal tenuto (un ambiente). g. p.
provvisione. marchetti, 5-158: oprando un architetto / nelle fabbriche sue torta la
(un'articolazione): fratturato (un osso). cavalca, vii-105:
che plutarco, galeno e stobeo guastassero un sì ingegnoso e semplice concetto e attribuissero
in faccia, non rappresentando altro che un mescuglio di stinchi di gru, di
sregolate figure. muratori, è-ii-84: un altro poeta nominò il nero crine 'notte filata'
(una situazione); che ha un esito negativo (un evento).
); che ha un esito negativo (un evento). g. villani
con lo stuol di molti alani / un suo nero molosso, il più membruto,
xxi-191: suo padre gli avea lasciato un retaggio col qual un altro avrebbe potuto sostener
gli avea lasciato un retaggio col qual un altro avrebbe potuto sostener senza sconcio i
questo! tarchetti, 6-i-636: vi fu un tempo in cui gli uomini si amavano
quei tempi. carducci, iii-25-77: in un dizionario composto da un'accademia è colpa
, mettere in discussione, far fallire un progetto, un accordo già prossimo alla
discussione, far fallire un progetto, un accordo già prossimo alla conclusione. -in
-in partic.: mandare a monte un matrimonio. g. m.
stata la nera ingiustizia d'egdardo verso un bravo giovane che lui gli aveva caldamente
. 3. intr. avere un atteggiamento inconcludente, incoerente, indeciso.
[il partito liberale] per avventura un partito di sconclusionati? ma gli sconclusionati
? ma gli sconclusionati non possono formare un partito, perché, sconcludendo ciascuno per
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da conclusione (v.)
conclusioni razionali; confuso, incoerente (un discorso, uno scritto). collodi
.. oggi gli paiono sconclusionate e un cotal poco ridicole? c. botto,
: qualche volta coteste missive erano forse un po'maldestre, sconclusionate. piovene,
con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da conclusione (v.)
dispiacerà o noquesta sconclusione: sono ridotta ad un tale stato d'insensibilità che quasi più
. nel linguaggio, nell'opera di un autore. caratteri, ni-16-239: a
non portato a compimento; disdetto (un accordo, un matrimonio).
a compimento; disdetto (un accordo, un matrimonio). tassoni,
reciprocamente connesse di una proposizione o di un periodo. marino, v-23:
sconcordanze materiali e apparenti, come allorché un singoiar collettivo, ch'è in fondo un
un singoiar collettivo, ch'è in fondo un plural travestito, si accorda con un
un plural travestito, si accorda con un verbo plurale. manzoni, v-2-66: scusate
stile di queste ultime parole di galantino faccia un po'di sconcordanza coi modi eleganti del
, v-5-212: era frequente il caso di un pittora- stro il quale, presentandovi un
un pittora- stro il quale, presentandovi un quadro esageratamente arbitrario per forme e colori
/ ch'è il terapèuta cosmico d'un male / ch'arderebbe in sataniche tempeste
mia sposa, benché fosse / sposata un seco! fa, e non si guarda
piemonte v'aveva la strana sconcordanza d'un principe che regnava e d'un generai
d'un principe che regnava e d'un generai francese che imperava. -accostamento inadatto
coloro che esercitano lo stesso mestiere: un misto di attrazione personale, di sconcordanza di
2. divergere, discostarsi del tutto da un termine di confronto. d.
i due re non si accordassero era un altro conto. -minato da discordie
il mio collega è anche, poverino, un linguaggio volgar, tante sconcordi / ragliate ed
... non sofferiva che stessero un mezzo dì sotto il medesimo tetto con gli
gli altri. gioberti, 6-ii-263: un dominio ecclesiastico... che sia fra
... che sia fra loro un fomite incessante di sconcordia. papini, ii-1037
. letter. scorporare, separare da un tutto. magalotti, 20-200:
. boine, i-92: ho un tesoro verde che sei tu, un porto
ho un tesoro verde che sei tu, un porto chiaro queto al di là,
una presa di sale da mettervi, era un lachezzo. bacchetti, -non rivelare,
: altri, il cui ufficio era menar un orribile fracasso battendo sconditamente certi lor gran
benché sconditamente dettate, che in tutto un secolo di scrittori bosforani. =
no davano soltanto una minestra scondita, un po'di pane e nient'altro.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da condizione (v.)
durante il trasporto (l'imballaggio di un pacco postale). = comp.
durante il trasporto (l'imballaggio di un pacco postale). scondizióne, sf
rugginosoe fulgurato recinto, gli allevava di scondone un qualche pollo immalinconito e pieno di pidocchi
con valore privativo-peggio- rativo, e da un deriv. da condotta (v.)
: io vò che questa pace con un ballo / qui tra noi tre si venga
-smentire, contraddire ciò che si afferma (un gesto, un comportamento).
che si afferma (un gesto, un comportamento). lucini, 10-44:
pari. e io non ho mai in un sol sonetto sconfessata questa regola.
di uno o di più aderenti di un partito, di un'istituzione, ecc
dichiarato (con riferimento agli esponenti di un partito o di un'istituzione).
altrui (con riferimento a esponenti di un partito, di un'istituzione, ecc
mi basti l'animo / di sconficcare un uscio. -rimuovere dalla parete un elemento
sconficcare un uscio. -rimuovere dalla parete un elemento della decorazione. vasari,
l. strozzi, 1-190: questo è un viver santo, e le botteghe / non
sconficcar botteghe. 3. estrarre un chiodo, un punteruolo, un palo o
3. estrarre un chiodo, un punteruolo, un palo o una palizzata
. estrarre un chiodo, un punteruolo, un palo o una palizzata conficcata a fondo
già si sconficcan pali lesse fare un colpo di testa, non so se menelich
ottobre del 1921 una circolare filofascista di un comando militare dell'italia centrale.
un'opinione, o l'esistenza di un diritto precedentemente sostenuti o comunemente accettati.
fa di questo smaliziato osservatore di psicologie un grande pittore mistico. -ripudiare
decidere l'abbandono della poesia o di un modo di fare poesia. n.
sconficcare, venivo colla sola punta di un succhiello a fare un vero taglio taglissimo continuato
sola punta di un succhiello a fare un vero taglio taglissimo continuato per tutto il
/ pendè del frate, infin che l'un già morto / e = agg.
cose per isconficcarlo dalla croce e per por-estrarre un dente. -al figur.: abbattere dalle
guido dalvuliviera, 278: fu vefondamenta un regime. nuto [nicodemo]
un'asse o anche una serratura o un oggetto dal luogo in cui è fissato o
... ambidue insieme soli con un palo di ferro per levare la lapida
nicato il tutto con il tolonio, sconficcò un asse de la log e
. cancellare dalla mente una convinzione, un pensiero. -anche in relazione con una
sorte di machina per la quale un uomo solo sconficcherà il catenaccio d'una
maria s'accostassi alla croce e pigliassi l'un braccio e poi l'altra persona,
in fuor spuntanti, / l'avria creduto un sconficcato cristo. 2. staccato
dal luogo in cui è conficcato (un chiodo, un punteruolo, un palo)
cui è conficcato (un chiodo, un punteruolo, un palo). serdonati
(un chiodo, un punteruolo, un palo). serdonati, 9-502:
in mezzo a una tempesta e in un buio di mezza notte, circondato e
disuguale che si paresse al bisogno d'un affare di tanrar- duo riuscimento. bresciani
bartoli, 7-iii-45: abbandonar l'impresa con un vilesconfidarsi di dio è quasi men curar la
speranza in qualcosa o nella possibilità che un evento si verifichi. -anche in relazione
. dannunzio, iv-2-825: se veramente un giorno tu avessi bisogno di me e,
facondia di cicerone, gittossi disperatamente per un contrario sentiero. papi, 1-6-104:
in battaglia, in guerra; debellare un avversario, un gruppo armato in un
in guerra; debellare un avversario, un gruppo armato in un combattimento.
un avversario, un gruppo armato in un combattimento. cronichetta lucchese, xxviii-905
del dimento di grazie al signore un cantico, in cui adopra la scrittura
ragione delle posizioni tenute da altri in un contrasto, in una disputa. piovene
dovremmo. -dominare l'uomo (un difetto, un vizio). cavalca
-dominare l'uomo (un difetto, un vizio). cavalca, 21-13:
la superstizione. 3. reprimere un impulso, un'inclinazione; placare una
4. debellare un male, correggere un vizio. sconfinare,
4. debellare un male, correggere un vizio. sconfinare, intr. uscire fuori
, intr. uscire fuori dai limiti di un monte, 1-x-83: di me mort'
dal provenz. esconfire, che è da un lai volg. alfieri, xxxix-35: 'aller
, della stanza evaso, / varcai d'un salto della corte il muro.
. bartoli, 1-6-29: si aperse improvisamente un fianco visconti venosta, 248: per
autorizzata e spesso ostile nel territorio di un altro stato o illegale nella proprietà
il fuoriuscire, l'evadere dai limiti di un determinato ambito di analisi, di studi
sempre piùdensa, ma subito risbucavamo fuori con un grido. -confondersi con l'orizzonte
, di una corrente artistica, di un genere letterario o, anche,
argomento centrale di una riflessione, di un discorso, di una trattazione.
, 4-134: sconfinammo... in un problema che potrebbe essere di ontologia.
vorrebbero. 3. trasmodare in un comportamento, in un atteggiamento. l'
3. trasmodare in un comportamento, in un atteggiamento. l'austria d'avere sconfinato
la parte. 4. mutarsi in un sentimento analogo ma più intenso. g
e corrispondenza. boine, iv-187: un libro di panzini sconfina nell'altro,
: il tuo padrone fu il padron di un regno? / sappi che anch'io
placido e mite pomeriggio di autunno, in un esercito sconfinato di cefali. fenoglio,
condizione); incondizionato, assoluto (un potere). mamiani, 4-121:
3. intensissimo, vivissimo (un sentimento, una condizione psicologica).
: l'ammalato aveva dato segno di un certo talento di critico ma nello stesso
, ii-306: era in preda a un dolore sconfinato. moravia, xiii-
. ant. libe rare un bene dalla confisca. g.
. per estens. l'essere battuto in un gioco, in una competizione sportiva,
sconfitta del giocatore deriva dallo scontro di un istinto di possesso avaro con un pensiero
scontro di un istinto di possesso avaro con un pensiero metafisico, che finisce per sopraffarlo
, paffuto, abbronzato dal sole come un cacciatore. de roberto, 10-41: se
. vuol ella che s'arretrino dinanzi a un meno serio impegno? sbarbaro, 4-38
d'imbattermi in lei e di stentare sempre un poco a riconoscerla. -grave
a riconoscerla. -grave fallimento di un metodo, di una dottrina. rafberti
ant. rotta, fuga che segue a un insuccesso militare (per lo più nell'
fuggirò vilmente in isconfitta. -in un contesto fìgur. che allude alla vittoria
il manzoni allude appena nella sua narrativa a un ammiraglio veneziano sconfitto sul po, e
tentatore). cavalca, 21-219: un altro santo dice che di niuna cosa
in una prova. -rifiutato a un concorso perché considerato insufficiente (un lavoro
a un concorso perché considerato insufficiente (un lavoro). pirandello, 7-247:
f. frugoni, 2-274: maria è un nome così guerriero che, mentre s'
4. figur. che risulta perdente in un confronto, in una situazione, in
. gozzano, ii-116: tragitti / un popolo di sazi e di sconfitti / alle
con la sua blusa rossa, d'un rosso audace che solo un bell'uomo
, d'un rosso audace che solo un bell'uomo poteva permettersi d'indossare; passò
indossare; passò come un'ombra su un lago. era indispettito, sconfitto, meditò
àalcun sostegno. -che soggiace a un vizio, al peccato. iacopone,
re, che tengono quelli grandi dove dormiva un gran gigante / per volerlo svegliar, ma
, sf. ant. sconfitta subita in un combattimento, in una battaglia.
nell'equilibrio di uno stato o di un sistema politico. gattini, 52:
so s'io tei saprò dire io, un accattabrighe, un gareggiatore di prìncipi,
tei saprò dire io, un accattabrighe, un gareggiatore di prìncipi, uno sconfondator di
regni, uno spamacciatore di castella, un desolator di città, un fracas- sator
di castella, un desolator di città, un fracas- sator di provincie. =
70): egli può servirsi anche d'un uomo da nulla come son io,
da nulla come son io, per isconfondere un.. vediamo, pensiamo che si
tela de'miei pensieri. -gravare un testo di una grande quantità di imperfezioni
. 2. ant. disperdere un gruppo armato, metterlo in fuga;
armato, metterlo in fuga; sconfiggere un nemico. livio volgar., 2-251
i gianetari / a man dextra da un canto / per sconfondere i soi contrari
del discorso, imbrogliarsi; incappare in un errore. testa cilento, xxxix-ii-43:
5. ant. disperdersi, sbandarsi (un gruppo di persone). salvini
che n'è stato no a un tratto la sua speranza, gli suggerivano modi
in vari scompartimenti, onde non riescire un caos da sconfortare l'attenzione de'lettori.
quando [il demonio] sconforta d'un bene, mostrando che sia cagione di maggiore
. filarete, 1-ii-521: mi parrebbe un poco sconforme che quello [dono]
-scoraggiare, far desistere qualcuno da un proposito, da un progetto (una
desistere qualcuno da un proposito, da un progetto (una condizione, una circostanza
e vee-mente sulla spiaggia poco discosta, facevano un perfetto menzia grande sconfortare qualcuno da cosa
tor., 65-7: se alcuno disconforta un altro che avea proposto / se
», egli mi disse « occorre un capitale di sei milioni di franchi ».
e li tormenti e li sconforti / com'un de'miei, qualunqu'è lo minore
tormento, / perché avea di vergogna un tal sconforto / che avria pena minore ad
esser morto. pallavicino, 1-335: un cortigiano prende sconforto d'esser levato,
nella certezza di non essere ormai che un peso morto sulla superficie della terra.
lo scoraggiare qualcuno da calcare scongelato. un proposito, da un'intenzione. scongelazióne
. scongelazióne, sf. scongelamento di un proprima guerra -punica volgar., 105
ex-, con valore intens. e da un deriv. da confusione (v.
). ant. disconnettersi, rompersi (un congegno, un meccanismo).
disconnettersi, rompersi (un congegno, un meccanismo). re).
manca di organicità, di omogeneità (un testo, un discorso, la sua struttura
, di omogeneità (un testo, un discorso, la sua struttura).
. vi chieggo licenza d'inveir contra un certo phania fanatico. de sanctis,
mi son... formato nell'idea un mondo 3. disorganico, sconclusionato (un
un mondo 3. disorganico, sconclusionato (un testo). architettonico, come un
un testo). architettonico, come un esemplare dello scongegnato dall'intemperie dei costumi
. 3. econ. lo svincolare un settore dell'economia da una gestione rigidamente
maipighi, 1-229: se si potesse trovar un rimedio che restituisse la dovuta fluidità e
surgelati. 3. econ. svincolare un credito abolendo precedenti provvedimenti di limitazione o
), agg. fatto scongelare (un alimento congelato o surgelato). -
.. non vuol significare altro che un tagliare e ritagliare, cioè tagliare perfettamente
intera esattezza. il taglio poi egli è un dividere, egli è un separare,
egli è un dividere, egli è un separare, uno scongiùngere. 2.
p. levi, 6-85: ad un metro di profondità il terreno non che
mescolanze di fenoglio, 5-i-1431: mancando un minuto alle cinque, fuoco e ghiaccio parimente
cosa amava, egli ne mandò fuori un [sospiro] troppo maggiore che non era
desiderare. lucini, 116: ristavano un dubio e una trepidanza, quasi dall'
il signore. -per estens. impetrare un rimedio. mazzini, 40-46: in
, xxxv-i-687: ben sa k'el è un demonio in specia d'omo metudho:
letter. che esprime il desiderio di annullare un cattivo augurio. vittorini [
vittorini [greene], 58: un avvoltoio stava su un tetto, fuori
], 58: un avvoltoio stava su un tetto, fuori del cimitero..
.. padre josè tese la mano in un gesto scongiurante, come se tentasse di
, / ombra di romba; sì che un mal vestito / che beveva, si
sei otto vecchie girano intondo, scarpettando dietro un reverendo; e di gran prescia.
o cercare d'impedire il verificarsi di un evento dannoso; evitare un pericolo,
verificarsi di un evento dannoso; evitare un pericolo, un rischio, una calamità
evento dannoso; evitare un pericolo, un rischio, una calamità naturale con preghiere,
è'signori'. modo di scongiurare un temporale; non v'è modo di prevenire
, destata nel suo sonno quasi da un fantasma sanguinoso, si dibatteva da un
un fantasma sanguinoso, si dibatteva da un capo all'altro per scongiurarlo. pratesi
temporali, scongiurava i bruci. -prevenire un dolore, un'angoscia. ghislanzoni,
. scarsamente pregiato, di pessima qualità (un vino). de marchi,
sessanta... per cinque soldi avevi un boccale di scongiurato vin di barletta
-per estens. apotropaico (un oggetto). bacchetti, 2-v-110:
scongiuro. -anche: diretto ad allontanare un pericolo, un rischio.
: diretto ad allontanare un pericolo, un rischio. bacchetti, 2-xxiii-794:
preghiere, le grida si mescevano in un mormorio cupo d'uragano presso ad irrompere.
preghi, poss'io realmente sfogarmi teco d'un mio segreto? d. bartoli,
: a poco a poco, con un monte di precauzioni, a forza di reticenze
allontani ai suffumigi dell'ira, è un noviziato dell'inferno. pascoli, ii-153:
1-304: tea atterrita si rincantucciò in un angolo dove continuò per un pezzo a segnarsi
rincantucciò in un angolo dove continuò per un pezzo a segnarsi e a mormorare non
ad annullare influenze nefaste provocate da un cattivo augurio, da una iettatura o da
due pezzi di pane, li premerà l'un dopol'altro su la bocca della cognata,
a dilatarsi. cicognani, 9-130: un giorno, voltandosi a un tratto, per
9-130: un giorno, voltandosi a un tratto, per un grido, dopo
giorno, voltandosi a un tratto, per un grido, dopo esser passato davanti a
due conoscenti, sorprese unodi loro che rimediava un gesto di scongiuro. bernari, 7-16:
: guai se incontrano una gobba, un cavallo bianco:... grattate
per esprimere la speranza che non accada un evento temuto. li, mi sono
(facciamo gli scongiuri) davanti a un plotone d'esecuzione. cassola, 2-142:
mondo face. = probabilmente da un lat. volg. * excunedre (rifatto
letter. muoversi qua e là come un coniglio spaventato. viani, 19-678:
con valore intens., e da un denom. da coniglioro per coniglio (
si avranno uomini istrutti d'ogni cosa un poco e di nessuna a fondo.
o di aderenza fra le parti di un oggetto o di una costruzione. -
miei pensieri. imbriani, 9-44: un capolavoro; un impasto di volute sconnessioni espiritose
imbriani, 9-44: un capolavoro; un impasto di volute sconnessioni espiritose, che scarabocchiò
impasto di volute sconnessioni espiritose, che scarabocchiò un magistrato piemontese del secolo scorso. saba
organizzare il pensiero e le conoscenze in un sistema unitario e coerente. bonghi
; percorso da crepe e fenditure (un muro, un oggetto di legno)
da crepe e fenditure (un muro, un oggetto di legno); non perfettamente
non ben unito (le parti di un tutto); reso irregolare dalla presenza
confusione del mormorio, cominciò a distinguere un misto singolare di vagiti e di belati;
cadente. d'annunzio, iii-1-952: un moggio vecchissimo... /.
, 8-17: il cavalier sakumi sorrideva tra un balbettamento sconnesso, senza bene intendere.
. -scomposto (il corpo, un membro). de marchi, ii-404
parte, sparso qua e là (un frammento, anche al figur.).
beccaria, i-26: noi abitatori di un piccolo stato, sconnessi dal commercio delle
è o non può essere organizzato in un sistema; isolato, separato. ingegno
avezze a ricevere le impressioni tutte di un pezzo,... non possono
più sconnessi, era riuscita a formare un sistema. -non coordinato in un
un sistema. -non coordinato in un progetto unitario. cattaneo, iii-4-51:
cattaneo, iii-4-51: il primo servigio che un consiglio diguerra doveva rendere era quello di collegare
in germania... sconnessa rappresenta un periodo storico tramontato, mentre la prussia collo
non ben strutturato logicamente o sintatticamente (un discorso, un ragionamento, lo stile
logicamente o sintatticamente (un discorso, un ragionamento, lo stile); privo
, come nellaprima, fece al mutabile uditorio un discorso, il più continuo nel tempo
preghiere, le grida si mescevano in un romorìo cupo d'uragano imminente. stuparich
; disorganico (un'opera letteraria, un sistema filosofi- co). salvini
sonetto, per dir tutti i difetti in un mazzo, è gretto, sterile,
è l'imbarazzo della storia sconnessa d'un popolo selvaggio ed ignoto. alfieri,
influito sul totale del poema, dandogli un non so che di sconnesso. baldini
abbozzo. -caotico e frammentario (un sogno). mazzini, iv-1-361:
che pensa o agisce disordinatamente, senza un progetto preciso; privo di coerenza (una
). buonafede, 1-i-145: da un uomo pieno di vanità e di superbia
.. se non che 'in luogo d'un armonico sistema di filosofia un dissonante e
luogo d'un armonico sistema di filosofia un dissonante e bruttissimo mostro'? viani,
dibatteva contro il destino come il corpo di un naufrago contro una rupe. gobetti,
5. matem. non connesso (un campo, una superficie). sconnessura
, tr. (sconnètto). danneggiare un oggetto o una costruzione provocando la separazio
6-323: si stiracchiò, da parere un guappo in ripresa di coscienza, sbadigliò
. 2. figur. sconvolgere un sistema armonico, coerente; turbare un
un sistema armonico, coerente; turbare un assetto ordinato. c. gozzi,
diligentemente esaminata e che non aveva trovato un verso da poter troncare senza sconnettere la
dell'astrologia... sconnette in un subito la ragione filosofica e la teologica e
6. tecn. scollegare un impianto, un dispositivo dalla rete di
6. tecn. scollegare un impianto, un dispositivo dalla rete di alimentazione.
deo, che armeggi tra le valvole come un norcino fra le interiora della calda bestia
compattezza, disunirsi (le parti di un tutto); scomporsi o iniziare a
scomporsi nelle diverse parti perdendo solidità (un oggetto, una costruzione). -per
frantumarsi. olivi, 32: per un meccanismo, che io potei conoscere con
di sione fra i componenti (un sistema). baldini, i-344
prescinde dal momento della lotta- in cui un sistema di rapporti sociali si sconnette e decade
rapporti sociali si sconnette e decade e un altro sistema sorge e si afferma?
dispositivo che ha la funzione di sconnettere un settore di un impianto, in partic
la funzione di sconnettere un settore di un impianto, in partic. della rete
, 59: va'pian, amor, un poco, ch'i'sconocchio: /
. 2. figur. danneggiare un oggetto o una costruzione provocando la separazione
c. brandi, 1-365: è un monumento celebre fin dall'antichità, il
che 'l filo dendo esser venuto a vedere un nobile re, come la fama sconocchi
eranorisuona, e io sono venuto a vedere un re ingrato e sconoaccadute, chi v'
così brava la sconocchia / che in un momento un gran pennecchio spaccia?
la sconocchia / che in un momento un gran pennecchio spaccia? -assol.
di separazione o allontanamento, e da un deriv. da conocchia (v.)
. sconnesso. bellincioni, 11-86: un mulin con la rocca sconocchiata. d'
tutti sconocchiati, che nell'andare fanno un chiasso che assorda. e. cecchi,
13-479: ognitanto si veggono, come in un 'parking5 in mezzo all'erba, cinquanta
, come gli facessero male, piegato un po'in avanti e tutto sconocchiato. cassieri
solito modo, trasversalmente, da scoiattolo un po'sconocchiato e pur sempre sufficientemente agile
sconoscente o cattivo. -in relazione con un compì, di limitazione. tedaldi,
muta fortuna, pure ho speranza che un giorno mi conoscerà per non isconoscente.
dèe provare eziandio gli sconoscenti per trovare un conoscente. baldi, i-20: ditemi
2-26: per troppo tempo sono stato un ingrato e uno sconoscente, ho dispregiato
sconoscente e vile. -in relazione con un compì, di limitazione. francesco di
): come sarò10 sì sconoscente che a un gentil uomo, al quale niuno altro
, a dio: / che sappi un dì che immensa cosa egli era / questo
. -con riferimento all'atteggiamento di un amante che non ricambia il sentimento amoroso
di una persona o la nobiltà di un sentimento. orxani, x-19-79: verdi
3. ignoranza (in relazione con un compì, di specificazione). -in
o comportamento che manifesta l'ignoranza di un fatto. rinaldo d'aquino, no
merito. 4. misconoscimento di un dato di fatto; negazione, violazione
di fatto; negazione, violazione di un diritto. boccaccio, iii-1-29: né
altre parole che dire si ponno da un uomo dato nella scanascenza. =
un'entità (per lo più astratta: un principio, un'idea, un valore
: un principio, un'idea, un valore, la verità, ecc.)
, ecc.), in partic. un beneficio ricevuto, i meriti di una
forse nella donna, anche schiava, è un tesoro d'amore che l'uomo sconosce
vita reale: pretendeva fare dell'uomo un puro ragionevole, ne sconosceva le passioni
me stessa. -trascurare, tralasciare un dovere. amari, 1-1-3: sconoscerei
dovere. amari, 1-1-3: sconoscerei un dovere se non facessi qui menzione degli
piango. -letter. non presentare un fenomeno naturale. a. maffei,
di te sarebbe pazzia, non che un abbominevole sconoscimento. 2. mancato riconoscimento
. che non riconosce l'importanza di un dovere. bontempelli, i-io:
, ii-344: siamo sull'orlo d'un deserto ininterrotto, un deserto senza -sm
sull'orlo d'un deserto ininterrotto, un deserto senza -sm. l'ignoto,
forme kantiane riducesi in ultimo a sentenziare un gran mostro ed è come l'uomo
fono ritornato. ariosto, 5-77: un cavalier istrano era venuto, / ch'
guerra di persia, lii-12-259: essendo in un bosco di que'confini arrivato, fu
piano, lo sconosciuto si fermò e accese un cerino. -con meton.:
di cui si ignora l'identità (un gruppo). d'annunzio, 1-686
che è in incognito, che indossa un travestimento; che cerca di passare inosservato
abito virile o sconosciuta, / con un cappello in testa da soldato / tacitamente
. -che avviene in incognito (un viaggio). castelvetro, 8-2-190:
è che il saladino avesse appo sé un negromante, che potesse, secondo l'opinione
del vulgo, trasportare in una notte un uomo d'alessan- dria in pavia,
per nulla. leopardi, iii-8: un uomo afatto sconosciuto e che non puòattendere una
, 1-183: ad una signora attempatella, un librosconosciutissimo, intitolato 'l'arte di congedarsi a
-insignificante. leopardi, 34-174: un punto a petto a lor [alle stelle
: pubblicando queste lettere, io tento dierigere un monumento alla virtù sconosciuta; e di conse-
e in compagnia di zeffiro / ride un aprile eterno. bianconi, xxiii-203: non
dal seicento in poi s'è levato un muro fra i letterati ed il popolo,
mai provato prima (una sensazione, un sentimento eccezionalmente intenso). dottori,
: chi aveva un'amante provava un oscuro rammarico sognando una ebrezza sconosciuta,
sangue ed in sangue propio, con un cambiamento sconosciutissimo. leopardi, 29-56:
: « lo vò fare la serenata ad un puttanino maritato, assai gentil cosetta,
letter. rovina, devastazione provocata da un urto violento o da una scossa.
cielo, avrebbe dovuto forare e trapassare un alto e vasto macigno nel monte.
cavalli. -movimento a scossoni di un veicolo. viani, 19-261: 1
più con riferimento a una tempesta, a un terremoto, ecc.).
loro modica altezza dovevano rendere saldo come un monte di bronzo, fu così ferocemente sconquassato
irata sconquassa la nave / e più d'un me- schinel subito sballa. verga,
di tutta la batteria nemica fece piovere un diluvio di ferro sulle loro teste,
avrebbe sconquassata la goletta se avesse seguitato un altro istante nella sua direzione. pirandello,
una automobile aveva urtato la sua sconquassandogli un parafango. fenoglio, 5-iii-782: la
inantropofagare, improcustire, inneronire; con un sgraffio ti sconquasserò tutto, ti sganghererò
, lo smidolli, lo strittoli, basta un solo uomo a resistere a tutti i
poven diavoli. -mandare in rovina un patrimonio. tecchi, 11-42: ma
. verga, 8-4: pioveva dall'alto un riverbero rossastro, che accendeva le facce
v-2-67: nell'ombra mi avviene di urtare un cembalo sconquassato che si lagna.
quaranta chilometri in un'ora, era un miracolo. fenoglio, 5-i- 1795:
, nel vecchio sconquassato edificio degno di un lazzaretto. -scassinato. morante
peso del corpo aggravatasi, mandò fuori un poco di spinto che le restava. pananti
eravamoscostati da essa, andò a dare sopra un bassofondo e si sconquassò tutta.
verga, 8-131: del buon brodo, un po'di vino vecchio...
mente a lo in che modo si sconquassa un signore, quandonon sa se si debbe tenerla
. che versa in condizioni di decadenza (un genere letterario). moravia,
è possibile ballare be questo: suggerire un altro piano reale e ideale, di vita
-che è in pericolo di cadere (un ministero). pirandello, 8-113:
: tal volta, anzi spesso, sotto un bel cappello alloggia poco cervello, e
. naturalmente i miei conoscenti ci videro un segno della mia irrimediabile sconquassatura cerebrale.
. si sbanda e si rovescia su un fianco. ma senza sconquasso, piano piano
piano piano, che nessuno poteva farsi un gran male. -a sconquasso:
violenza. d'annunzio, v-3-193: un verruto lanciato da una balestra lo colse
statue di monumento. -condizione di un terreno accidentato, irregolare, difficilmente percorribile
, e non avremmo visto a posare un piede in terra, nello sconquasso di
pareva digià lo sconquasso e il rotolìo di un carico di longarine di ferro portate al
giuglaris, 2-434: non aspettava che un cervel rotto gli avesse messo tutto il
borbonici se ne andranno via, e seguirà un grande sconquasso. leopardi, 255:
firenze. panzini, ii-327: nello sconquassodi un gran patrimonio qualcosa da spigolare c'è sempre
aretino, 10-43: se fossero scritti in un libro i rancori, le invidie.
3. mostrare una figura o un concetto ritenuto autorevole nella sua natura relativa
uomini di francia diventano storici. non soltanto un gide o un claudel, ma anche
storici. non soltanto un gide o un claudel, ma anche un mauriac o un
gide o un claudel, ma anche un mauriac o un cocteau sono classici che
un claudel, ma anche un mauriac o un cocteau sono classici che la volontà pubblica
). arfiino, 5-9: « un suicida » fece gaetano castiglia ritornato a
-privo del senso del sacro (un periodo storico). e. cecchi
lusione in fatto di valori morali, a un certo punto ha creduto scorgere in lui
artista, quel che lassù si chiama un 'seer', un veggente e un profeta:
che lassù si chiama un 'seer', un veggente e un profeta: il banditore
si chiama un 'seer', un veggente e un profeta: il banditore di un ritorno
e un profeta: il banditore di un ritorno alla natura o di qualche altra panacea
nel solenne suo dì bologna adombra / d'un prete sconsacrato a l'alma pia.
italia nuova adora il sacrifizio di cui un dolce prete sconsacrato tornò a insegnarci la
atto con cui l'autorità religiosa priva un edificio della prerogativa di essere luogo di
divina, provoca tale conseguenza (come un suicidio accadutovi o altro fatto analogo).
3. svilimento del valore di un sentimento. cinelli, 2-193: che
testa, senza altro saperne, che un giovin, la miglior pasta del mondo
la mosca al naso. ma era un pezzo che ronzava. e quando la
e la vanità alla grossezza, accozzano un misto tale che farebbe stizza al
letamaio. -con riferimento enfatico a un fenomeno naturale. pirandello, 8-834:
da non potersi nell'impeto fermare neppure un minuto per rifletterea quello che fa.
monti, iv-367: l'essersi abbandonato un po'troppo a certi sentimenti d'orgoglio
caso. pea, 8-181: solaio è un monticello... disseminato di piante
19-97: quanto sconsiderato e audace fosse un tale progetto non rileverò neppure: avevo
era stato per noi terribile: sitrattava di un cancro, sconsigliabile era l'operazione. g
. l'abbiamo sconsigliata perché ci pareva un po'debole. ha fatto di sua
consigliate... come l'un lato stava l'autorità del cardinal gaetano e
della vendita. baldini, 9-184: un senso quasi d'affettuosa apprensione, come
, la nocività di un'azione o di un comporbelli occhi /... /
, di otti tenti? un doloroso acuto / pugnai tu cerchi che ti
del bifemo sono state illegalmente occupate da un gruppo di sconsigliati, per non dir peggio
-privo di guida, di ordini da un superiore. botta, 5-27: a
fuggivanosbandati, armi sparse qua e là, un tramestìo d'uomini, sconsigliati, un
un tramestìo d'uomini, sconsigliati, un calpestìo di bestie, un romor di carrette
sconsigliati, un calpestìo di bestie, un romor di carrette, un furore,
bestie, un romor di carrette, un furore, un dolore, una confusione,
romor di carrette, un furore, un dolore, una confusione, un fremito,
furore, un dolore, una confusione, un fremito, aggiungevano grandissimo terrore a grandissima
, da imprudenza (una condizione, un comportamento, uno stato d'animo, ecc
facili, ma non sconsigliate. amo un amico senza pregiudicio dell'altro: né fo
re, e che mi ha fatto un quadro sconsolante dello stato d'animo di
tristezza o è fastidioso, tedioso (un paesaggio, una condizione atmosferica).
furiosamente sul selciato, abbuiando l'aria d'un subito. comisso, v-56: nella
? della porta, 4-28: per onorar un morto non si denno sconsolar tanti vivi
denno sconsolar tanti vivi né disubidire ad un padre. d. bartoli, 1-1-134:
stalla mal ridotta di numero lo sconsolava un po'. -assol. bronzino,
e za in cui si trova (un luogo); desolato. mi
di prima. pa citato un serrato pugno di uomini, non di vane
giacomo, i-518: nel paesello sconsolato era un si 2. in senso
e. cecchi, 1-105: pigliava un momento di riposo in una sconsolatezza onesta
la quale era molto sconsolata e piangea un suo caro marito, il quale era morto
mancanza di speranza (un'espressione, un gesto, uno scritto, ecc!
levò una mano dal pomo del bastone a un gesto sconsolato, atteggiando il volto d'
gesto sconsolato, atteggiando il volto d'un sorriso amarissimo, che gli velò d'
.. quando renzo arrivò, come un bolide. moravia, ix-86: rosetta
moravia, ix-86: rosetta fece subito un viso triste e sconsolato. 3.
e sconsolato. 3. inconsolabile (un sentimento doloroso, una pena).
calma, un'aria grossa vermiglia, un caldo travaglioso, piogge sconsolate e un
un caldo travaglioso, piogge sconsolate e un fastidio che non lascia vivere altrui.
che la figlioletta udisse cotesto argomento con un futuro di anni e anni e con l'
tommaseo [s. v.]: un desinare, una commedia, un'illuminazione
, agg. che si può scontare da un im- orto (una rata, una
-anche: estinguine totalmente o ratealmente (un debito). foscolo, xv-96
essere messo e accettato allo sconto (un titolo di credito). tommaseo [
tecn. commerc. possibilità, per un titolo di credito, di essere messo e
nostro. 2. estinzione di un debito, pagamento di una somma dovuta
credito a scadenza (una banca, un privato). - anche sostant.
anche senza desinenza sconto). detrarre da un conto o da un importo una somma
. detrarre da un conto o da un importo una somma. testi fiorentini,
scontando de la sua misera paga / un par di soldi o di gazzette il dì
mezzo per cento. -estinguere con un unico saldo o ratealmente un debito,
-estinguere con un unico saldo o ratealmente un debito, versando il denaro dovuto al creditore
carducci, ii-2-203: io ho col paggi un debito di poco più che 60 franchi
imposta per contribuzione o debito o di un numero di persone che una comunità doveva
, v-22: uno deve lavorare a un suo signore cento dì: viene uno suo
per costui dieci dì »; e un altro dice: « io ne voglio lavorare
numero prescritto. -fornire un lavoro supplementare oltre il compenso pagato.
. 2. figur. espiare un peccato, un'azione riprovevole; pagare
uno sbaglio; patire la conseguenza di un comportamento avventato o inopportuno o incongruo.
il mondo, e ravveduto sconta / con un più dolce pianto un dolce riso.
sconta / con un più dolce pianto un dolce riso. algarotti, 1-iv-371: da
dolce riso. algarotti, 1-iv-371: da un piacere, e sia pur vivo,
. -far pagare il fio di un peccato. alfieri, 1-524: oh
! -liberare qualcuno dal peccato (un sacerdote, per mezzo del sacramento della
è cosi grande allegrezza che possa scontar un minimo affanno. magalotti, 28-110:
4. tecn. commerc. pagare anticipatamente un titolo di credito (cambiale, tratta
tugnaz: anch'egli scontava tratte a un tasso enorme. -presentare allo sconto
tasso enorme. -presentare allo sconto un titolo di credito. leopardi, iii-1119
viene delpari informato delle trattative in corso con un gruppo di banche italiane allo scopo di
commerc. beneficiario che presenta allo sconto un titolo di credito. = deriv.
lungamente attesa e scontata, di un padre o di un familiare, fa
e scontata, di un padre o di un familiare, fa sempre un altro effetto
o di un familiare, fa sempre un altro effetto quando in ultimo appare sul
chi sconta titoli di credito, ricavando un compenso in cambio del pagamento anticipato.
alfieri, 6-438: la ragazza a un tratto / si scolorì, si scon-
ex-, con valore privai, e da un denom. da contegno (v.
capi... i capi hanno scontentato un po'tutti.
una scontentezza per il com'è, a un dimenticarsi delle ore e dei giorni fissando
travagli e scontentezze del mondo, sarebbe un diminuire la gran prudenza vostra. l.
termine. nell'interno di lei regnava un generale disordine e una generale scontentezza.
... mi era gittato appiè d'un albero, doloroso e scontentissimo oltra modo
, anche, disagio, fastidio (un atteggiamento, un'espressione mimica o verbale
e alzò le mani al cielo, con un movimento di maraviglia scontenta, restandogli sospeso
annunzio, iv-2-180: come rosa rideva d'un riso scontento, egli si sentiva quasi
troppo scontento e nauseato per cercare in un altro il paradiso aspettato, allora l'
. era sfuggito perun pelo alla fucilata di un marito scontento. 4. non
». « è uno scontento o un ragazzo un po'toccato? » «
. « è uno scontento o un ragazzo un po'toccato? » « è un
un po'toccato? » « è un poeta. » -inappetente.
lo scandalo di poujade, che ha raccolto un gran numero di ex-comunisti, soprattutto fra
soprattutto fra gli scontenti, intolleranti di un partito che pretendeva sindacare le loro faccende.
. 7. che non apprezza un modo di vita e male vi si
vi si adatta; che giudica negativamente un comportamento politico; non appagato da una
scontento. soldati, 217: provavo un indefinito scontento, una vaga amarezza, come
detta da qualcuno / timida perché in fatti un poveretto / a cui manchi da rompere
si trovano, impiegato, in un ufficio di banchiere o di scontista che
). sconvolgere l'ordine di un periodo o il ritmo e la
[s. v.]: 'scontessere un verso, un periodo': sciogliere
v.]: 'scontessere un verso, un periodo': sciogliere quel tessuto da
, con valore intens., e da un denom. di contina (v.
, incongruente con l'azione principale (un episodio). aprosio, 1-14:
fine. 3. fratturato (un osso). campanella, i-165:
170-54: bartolo gioggi a lungo andare fece un buono sconto, se volle esser pagato
9-138: faransi più fatture / fn un trar di penna piantar più partite, /
di penna piantar più partite, / 'n un breve digrumar raccor più conti, /
cento. pratolini, 10-17: quando un operaio si sposava, riceveva un foglio
: quando un operaio si sposava, riceveva un foglio vistato dalla direzione del personale che
: entrò nell'ascensore del palazzo sborsando un soldo (la sua ca
che serve per definire la convenienza di un investimento grazie alla determinazione del valore attuale
sconto bancario), con il quale un creditore (scontatore o scontante) cede
cattaneo, ii-2-43: lo sconto assomiglia ad un prestito di breve durata alla fine del
interesse, anticipa al cliente l'importo di un credito verso terzi non ancora scaduto,
chi vuol vedere i funesti effetti di un ministro e di una corte che proceda
una corte che proceda d'intelligenza con un banco di sconti. papi, 2-1-182:
di convertire la cassa degli sconti in un banco nazionale. giordani, ii-1-288:
in principio di marzo si ammazzò con un fucile il direttore di questa banca di sconto
di questa banca di sconto: lasciò un debito enorme; ha rovinato molta gente.
, come una cartella di sconto, un credito, ecc.; cioè cambia santo
a forfait si ha quando, grazie a un acvincolati alla banca fino al pagamento del
anticipo, nel caso della cessione di un credito, che dà luogo alla riscossione di
-tasso ufficiale di sconto: quello che in un sistema bancario nazionale la banca centrale impone
. per estens. acconto sul saldo di un debito, scomputo. nuovi testi
, 15-62: a far servigio l'un l'altro sia pronto, / 'exempli grafia'
, mi capiterà qualche comando, riceva un affettuoso ringraziamento. l. bellini,
una colpa; pagamento del fio di un peccato, di un atto illecito.
del fio di un peccato, di un atto illecito. sermini, 142:
che avea fatto a titolo di forestiere un uomo già da venti anni cinese.
... è che, senon osta un legittimo bisogno de'figliuoli o parenti da cuitutta
fede falsa, collo sconto / d'aveme un tratto la buona ventura. segneri,
nostro nome e cognome, foss'anche in un biglietto da visita. 7
sorriso brahe. « bisogna fare sempre un po'di sconto con rudigere tutto sommato ho
contrade. 3. cancellato (un impulso peccaminoso). n. palmieri
l. bellini, i-59: a un tratto il riso si fa vedere..
bontempelli, i-406: mattina... un marinaio si presentò al medico di bordo
con durindana alla spalla gli porse / un sì gran colpo che tutto il scontorse
la ragia fu scoperta. -deformare un oggetto. segneri, ii-264: avete
. segneri, ii-264: avete veduto un padre a cui sieno statidati dau'inimico ammazzati
. 3. figur. travisare un testo, interpretandolo tendenziosamente; alterare la
interpretandolo tendenziosamente; alterare la coerenza di un sistema di pensiero. galileo,
ripiegarsi su se stesso in seguito a un colpo, a una ferita, al
b. giambullari, ii-448: così l'un l'altro si forbotta e picchia,
si forbotta e picchia, / l'un si scontorce e l'altro si ranicchia.
, 2-333: uno scontorcersi per dolore, un inquietarsi per tedio, un abbandonarsi per
dolore, un inquietarsi per tedio, un abbandonarsi per ambasce. -sostant.
dimenamento più o megarrendolo con dirgli che un letto scioperato colaggiù l'attendeva e dopo
si scontorceva. -sgroppare (un asino, un cavallo). sacchetti
-sgroppare (un asino, un cavallo). sacchetti, 225-583:
8. piegarsi torcendosi al vento (un albero). cicognani, vi-227:
albero). cicognani, vi-227: un altr'albero della toscana, che à
. firenzuola, 2-137: trasse fuori un certo suo borsello che e'teneva 'n
certo suo borsello che e'teneva 'n un paio di calze e vangaiuole, e tanto
. gesticolazione. aretino, 26-260: un duca, volendo mandar le camiscie in
non c'era da desinare, disse con un sorriso uscito di bocca de la sua
celeste, dove si tratterrà sì solennemente un negozio d'eternità? rispondete qui:
gran forza e grande scontorcimento a tendere un balestrane. s. maffei, 5-4-263
di tutto il volto ridicoli e pietosi a un tempo. 3. figur.
c. carrà, 212: si ha un bel dire che gli anni degli sconsacchetti,
sibilando. 5. meandro di un fiume. boscovich, 371: da
significhino non so: probabilmente sconcezze. un coro accompagna lo scontorcitore e canta le
mento di lui come la metà d'un mattone, il seno di lei greve e
nella luce moribonda che scontoma- va qua un gomito o un orecchio o il bianco dell'
che scontoma- va qua un gomito o un orecchio o il bianco dell'occhio.
mole del ponte si scontomò tutta in un flou. = comp. dal
cui fa parte. accidentato (un viottolo). e. d'
è fermato sulla porta, osservando per un attimo la curva della schiena, la linea
-sm. tecnica con la quale un dettaglio fotografico è messo in evidenza coprendo
italiana », agosto1986], 100: un altro accorgimento diversifica queste foto dai molti
una persona); anchi- losato (un arto). scontorto e noderoso
di alcuni che la ritengono, ed un uomo ignudo scontorto per terra nel partire
2. contorto, nodoso (un albero). soderini, i-172:
canneti coi pomodori. -storto (un tubo). calandra, 1-113:
i posti fossero assegnati nella mensa, un certo squallido ometto scontorto, dal cranio
5-97: finiva per... sfogare un certo istinto di rivolta col raccontarmi sulla
ostentazione. bontempelli, i-939: un alto giovane la accompagnava tutto premurosamente scontorto
4. incoerente, sconclusionato (un ragionamen- to). mamiani,
nel suo vero mondo, ove ridiventa un popolo scontràbile anche in piena vita,
, mettere in dubbio un'affermazione, un atteggiamento. laude cortonesi, 1-iii-75
. nieri, 3-195: 'scontradire': un anno a certi contadini lì vicinanti gli
pinzacchi nel grano, e loro chiamarono un prete a scontradirli. = comp
2. sciupare la bellezza (un modo di vivere). 0.
deformare un'opera nell'esecuzione; corrompere un valore spirituale. segneri, in-3-256:
sì brutta guisa quei lavori che vengono da un artefice onnipotente? tommaseo, ii-284:
causa di una condizione patologica o di un particolare stato d'animo. serdonati,
6-5: la promessa... have un personone sì scontra- fatto e fuora de
la mesura. costo, 2-221: un giovane scaminato, per lo troppoandare in baldracca
è questa? tu sei più deforme che un etiope. d. bartoli, 1-4-183
per lei? pignotti, 204: un pallido volto e scontraffatto. guerrazzi,
un diluvio di parole dissimulante l'ansietà dell'animo
pirandello, 7-68: l'uscio, a un tratto, s'aprì, e giorgio
pianto. -sgraziato, mostruoso (un animale, anche fantastico). fazio
il giovane, 9-63: han congiunto / un presepe grandissimo di bestie / stranissime:
nella struttura e nell'aspetto esteriore (un edifìcio). s. maffei,
imitato; contraffatto (un'opera, un lavoro). l. bellini,
... dai torchi di venezia un quinto tomo delle povere commedie mie scontraffatte
di scarsa qualità, di pessima fattura (un abito). galileo, xxvi-3-172:
galileo, xxvi-3-172: egli è vero ch'un che non sia matto / non arrossisca
/ non arrossisca che gli sia veduto / un abito sì sconcio e scontraffatto.
scritta. 6. violentissimo (un colpo, e ha valore enfatico).
, i-158: in manco assai che in un punto di luna / o in iscontrappesarsi
/ o in iscontrappesarsi una bilancia, / un quadro ei ti squaderna o una sonata
fatto via molta, / che scontrò un eremita in una valle. aretino, 20-
. praga, 4-124: io scontrai sotto un viale del giardino il povero beppe.
me serviti in prima, / avevano l'un l'altro di lor cotanta stima /
mia stazione. parise, 5-116: un giorno (ma non è sicuro),
due si scontrano per puro caso in un corridoio. -sostant. catzelu
scontrarci per la via / ci facciamo l'un l'altro di berretta / e che
, alla sera non li faceano che con un non inteso mormorio fra 'denti.
. sestini, 317: quel grido un folgore cadente / ti sembra, arrigo
sguardo / e il ferro a dritto d'un ucciso padre / vendicator? leopardi,
-apparire di fronte all'improvviso (un luogo). esopo volgar.,
. li lepori fugeno; scontra lor un lago, fermanose, aspectano un poco,
scontra lor un lago, fermanose, aspectano un poco, guardano innante et indrieto,
, affrontarlo in combattimento o anche in un duello. g. villani, iv-10-223
, 46-27 (iv-105): ecco d'un urto ha scontro il re sobrino,
il re sobrino, / correndo l'un e l'altro a tutta briglia.
!.. ben sapea / che un dì scontrar dovea / la guardia nazio-
di nocte, quando è bure, / un lume puoi portare / per fuggir lo
io miro veleggiar per molta / lontananzadi fiotti un contro l'altro / due popoli iracondi e
scontrarsi. -cozzare, incrociarsi in un duello (le armi). fatti
le pietre], sian tutte eguali in un piano unite e si scontrino a punto
. cecchi, 9-41: è impossibile offrire un valido aggruppamento e architettare una linea di
-individuare persone con determinati requisiti in un gruppo. pallavicino, 1-471: fra
, perpetua viatrice, / scontri talora un solo istante al mondo, / e
o animali; accostarsi, affiancarsi a un veicolo. garzo, 22: poi
ruffino impertinente / vorrei scontrarmi, o in un rabbin di ghetto, / o con
spalle se si scontrava... con un mozzo di stalla sui diciassette.
a petrarca, xlvii-216: a mostrar ch'un po'dime gl'incresca, / come davanti
fu in quella magione si scontrò in un altro topo. leonardo, 2-127: è
in volto. -trovarsi casualmente in un luogo davanti a qualcosa. giostra
non seppe caminare, / scuntròse inn. un castella 11. per estens
11. per estens. ingaggiare un combattimento con il nemico. a
, scontratasi nell'abitato di stoccaredo con un riparto nemico di forze superiori, lo
vita militare, quando, trattato come un numero, gli succedeva di scontrarsi con
e quei lui riguardava; / l'un per la piaga e l'altro per la
gambe una coda. -rifrangersi (un raggio luminoso). algarotti, 1-ii-206
luminoso). algarotti, 1-ii-206: un raggio di luce..., se
dentro dell'acqua. -confondersi in un clamore stridente (le voci, i
suonavano allora [lamusica] prendeva corpo e un vasto disordine di campane, di organi
nonche amici e conoscenti, ma né anco un proprio fratello che si scontri in tutte
in qualche pagina ove si vedeva nominato un qualche santo così in secco, né
cortine avanti le porte di mezzo da un muro all'altro, e sono di seta
e nulla fosse del passato esame, un nuovo ne istituì, e cominciollo dal metterli
di forte legno e stringerle tutte insieme con un torcitoio, fin presso a mancar per
avvenire. iacopone, 34-62: de un rio comenzamento molto male ne sale,
di', ingrato, di'. vada l'un per l'altro: tindulgenzia mia co
. -scontrare o scontrarsi male: ottenere un risultato sfavorevole in una determinata circostanza.
di nove, cioè tre per ordine ed un capitano di perché mal si scontra /
. -per estens. incontrato imprevedutamente (un ostacolo). pallavicino, i-3
. che si apre, che dischiude un varco; che consente il passaggio.
è orientato in senso contrario rispetto a un movimento. simintendi, 3-10: va'
: era ancora nel medisimo campo marzo un luogo detto septa, dove il popolo romano
documento, consistente per lo più in un biglietto con numerazione progressiva, che,
di ricevere una certa prestazione (come un pasto, un viaggio su un mezzo pubblico
certa prestazione (come un pasto, un viaggio su un mezzo pubblico di trasporto
come un pasto, un viaggio su un mezzo pubblico di trasporto) o a
trasporto) o a chi ha depositato un oggetto in custodia (come un capo
depositato un oggetto in custodia (come un capo di abbigliamento) a ottenerne la
no: non bisogna trascurare di mettere un ordine scrupoloso nel regolamento della guardaroba,
della bicicletta. -cedola che un imprenditore rilascia a ciascun cliente con l'
documento rilasciato al depositante dall'amministrazione di un magazzino per comprovare l'avvenuta consegna di
. -scontrino di assegno; matrice di un modulo di assegno. 2.
questa legge fu votata non è neppure un anno; ma con essa legge si sono
s'era trattato di nuovo e concluso un accordo. misasi, 3-95: al mattino
sciabola ed ebbi la sventura di tagliare un paio di tendini al povero giovane.
, animali, cose; cozzo contro un ostacolo. ottimo, i-142: nuoce
all'uomo violentemensiri, xii-1024: in un duro scontro urtava questo suo te,
ad altra banda / vidi io passato d'un scontro de lanza. 4
sconfitta del giocatore deriva dallo scontro di un istinto di possesso avaro con un pensiero
scontro di un istinto di possesso avaro con un pensiero metafisico, che finisce per sopraffarlo
ora avvenne, per mio forte scongere un funzionario scegliendolo fra i candidati tro,
stato ferito da uno scoppietto in una coscia un fante che su per il terrato andava
8. ant. avversario in un combattimento. boccaccio, 1-i-98: tutti
io. copia di una bolletta o di un documento che serve per controllarne la veridicità
z. contarmi, lii-4-18: hanno un ricevitor generale percadauno e uno scontro del ricevitore
aveva dato ordine ad alfonso di assumere un nuovo lavoro, lo scontro di certi
elemento corrispondente per forma o caratteristiche a un altro. leonardo, 2-182: per
-parte di una struttura, di un meccanismo o di un congegno a cui
struttura, di un meccanismo o di un congegno a cui si incastra o si aggancia
. marin. dispositivo (anche costituito da un semplice elemento metallico disposto obliquascontro
mente) che s'introduce in un meccanismo per limitare il movimento di una
in colegio, dicendo voler pregadi e metter un scontro che piacerà al conseio per la
uomo da bene. -proposta che in un consiglio viene fatta in opposizione a un'
piazza, cioè scontro alla doana, sarà un altro luogo simile a quello. sanudo
antitetico. grazzini, 318: l'un membro all'altro sì contrario, / sì
, a chi potea vedello, / essere un mostro grazioso e bello.
e bello. -alieno da un comportamento. rosaio della vita, 67
, scontroso. rapini, iv-612: un artista che aveva bottega non era uguale
alta per lui la dolores turgi, anche un po'segaligna e insieme bizzarra, ma
diffidenza. arpino, 16-20: era un individuo ancora giovane matroppo sbrigativo, troppo asciutto
quel momento: già rientrato, in un baleno, entro la sua scontroseria, già
ricavare neppure, che so?, un accenno, una mezza parola che mi aiutasse
, quando da parte sua si poteva con un disturbo minimo, insignificante, diventavan obblighi
nei confronti del prossimo; che ha un carattere altero, scostante, permaloso.
rozzo e scontroso. pananti, 1-iii-47: un pofissione li sconturbò. la capria,
consiglia, se si vuole una grazia da un ministro, a viva e più sconvolgente di
ministro, a viva e più sconvolgente di un semplice grido, una cosa non gli
decisivo nel determinare, fissare, definire un carattere ombroso, suscettibile, scontroso, moroso
gli scontrosi si salutavano ad alta voce da un marciapiede all'altro. silone, 5-13
considerato uno scontroso, uno strambo, un misantropo, forse anche un sempliciotto.
uno strambo, un misantropo, forse anche un sempliciotto. bernari, 4-187: diceva
di qualunque confidenza. -che esprime un carattere o un umore insofferente, brusco
. -che esprime un carattere o un umore insofferente, brusco, scostante (
umore insofferente, brusco, scostante (un atteggiamento, un'espressione del volto,
atteggiamento, un'espressione del volto, un discorso). de marchi, ii-196
de marchi, ii-196: beatrice s'irrigidì un poco e si ritrasse con un movimento
irrigidì un poco e si ritrasse con un movimento scontroso. d'annunzio, v-2-321:
, 8-160: si fermò a guardarmi un tratto con quegli occhi scontrosi sotto le
scarsa socievolezza, ombrosità, permalosità (un modo di vivere). deliziosamente sconturbandosi
e che molti anzi o tenevano un po'in sospetto di santità, a motivo
luzi, 1-30: nella primavera scontrosa / un vento cupo chiama alla fatica.
fatica. -inospitale, disagevole (un luoeo). bacchetti, i-87:
dure che rendono difficile la lavorazione (un legno). gnosetto, permaloso,
[s. v.]: è un po'scontrosino. = deriv. da
sconcerto, di disagio (una situazione, un evento). fagiuoli, xiii-76:
sconturbate e sperse. -mettere in crisi un ordinamento politico. denina, v-155:
. beolco, 279: mo abi un po'pasinzia / e no te sconturbare.
il vero, mi sconturbai e lo credetti un qualche genio lunare. landolfi, 22-64
luciano], iii-2-173: tra costoro era un certo peto, medicodi professione e vecchio,
frachetta, 2-40: il discendere è un moversi allo 'ngiù; e 'l moto non
percioché, se convenisse loro, ne seguirebbeche un accidente sarebbe soggetto d'un altro, che
, ne seguirebbeche un accidente sarebbe soggetto d'un altro, che è sconvenevole. -ingiustificato
di raziocini. -sfavorevole al verificarsi di un avvenimento. fra giordano, 1-18:
sconvenevolissimo prezzo. -eccessivo (un peso). esopo volgar.,
-soverchio, smodato (la manifestazione di un sentimento). boccaccio, i-209
questa città, predominata dalla saggezza, un così enorme miscuglio di dame e di
, 125: è grande sconvenevolezza il vedere un uomo andare nel mezzo a manovrare una
sconvenevolezza... di non sopportar un minimo errore nel compagno e col farne