). tose. agitare, scuotere un liquido in un contenitore (o, anche
. agitare, scuotere un liquido in un contenitore (o, anche, il contenitore
sciabottare': scuotere acqua o altro liquido in un recipiente o il recipiente stesso: 'sciabottala
aprilla'. 2. scuotere in un liquido. -in partic.: risciacquare.
rimescolarsi; sbattere contro una parete, un ostacolo (un liquido, in quanto
contro una parete, un ostacolo (un liquido, in quanto contenuto in recipiente
agitarsi, sbattere (di liquido in un recipiente o contro un ostacolo).
(di liquido in un recipiente o contro un ostacolo). = voce di area
sciabottìo, sm. tose. sciabordio di un liquido; il rumore che ne deriva
baldini, i-718: dal fondo veniva un soffio, uno sciabottìo d'acqua al
sconquassato. nieri, 3-192: ha un occhio tutto sciacagnato, povera donna!
evitare sciacallaggi. -spogliazione di un cadavere. fenoglio, 5-i-443: tolsero
riguardosa eppur decisa, come ad evitare un preciso sciacallaggio settentrionale. 2
); di abitudini notturne, emettono un caratteristico ululato simile a quello dei cani
anubi. gozzano, i-615: un negretto annunciava in inglese le didascalie:
montano, 1-168: non appena succede un accidente di questo genere, i corvi
lico o dei critici che si accaniscono contro un autore o un'opera.
. nel gergo della malavita, chi deruba un ladro della refurtiva. 5.
, uno famoso si chiama sciacchetrà, un nome dritto come uno sparo. montale,
. ant. staccare gli acini da un grappolo d'uva. bestiario moralizzato,
senza amevalore di separazione, e da un denom. di acinus 'acino'.
, camminare con le gambe larghe e un po'arcuate, con moto ondeggiante.
gambe larghe e fare che vogliano con un piede andare in un luogo e col
fare che vogliano con un piede andare in un luogo e col altro in
luogo e col altro in un altro, e dicesi così perché fanno lo
colla persona che fa uno che sciacqui un barile. -dormire a sciacquabarili:
-dormire a sciacquabarili: chiudendo alternamente ora un occhio ora l'altro. bernari,
allusione al movimento oscillatorio di chi lava un barile tenendolo fra le gambe.
1-102: se pure è stato cotto in un vaso di rame, strebbisi quello e
cosa che fa appena si leva, piglia un bravo bicchier di vino e se lo
: a lei fece baldone / quivi portare un po'disciacquadenti, / o volete chiamarla colazione
e tatto di una persona nel compiere un lavoro. p. petrocchi [
amicis, xii-280: mi compiaccio a immaginare un grancarro inaffiatore che corra sulle rotaie lungo quei
, agg. letter. sciabordante (un movimento d'acque). gadda conti
isolotto, di questo lambire-le rive con un carezzevole moto sciacquante. -gorgogliante (
. -gorgogliante (l'acqua in un contenitore o, con metonimia, il
nell'acqua pulita (o porre sotto un getto di acqua corrente) panni, pella
parte di esso (l'acqua di un fiume). parini, 491:
la cavità orale con l'acqua, con un liquido medicamentoso o con un collutorio (
, con un liquido medicamentoso o con un collutorio (che poi si risputa fuori
lavie sciacque. -cancellare o affievolire un sentimento. cantico dei cantici volgar.
contro la riva, una barriera, un ostacolo; sciabordare (il mare,
). valeri, 3-75: odo un sciacquar di remi, un canto / cosìlontano
3-75: odo un sciacquar di remi, un canto / cosìlontano che par quasi pianto.
par quasi pianto. -muoversi su un suolo allagato schizzando acqua. pavese [
nel caso di uova fresche ne risulterà un insieme compatto e un movimento regolare;
fresche ne risulterà un insieme compatto e un movimento regolare; al contrario le uova
calzoni. idem, 3-192: sciacquare in un vestito. io sciacquonelle scarpe.
-sciacquare i cenci in arno: sottoporre un proprio testo letterario a una completa revisione
bernari, 3-291: in ultimo, con un sorso di vino si sciacquò la bocca
con le nostre cose ». -assumere un atteggiamento molto rispettoso, deferente.
. assai leggero, di bassa gradazione (un vino). viani, 14-136
: l'accattarotto... commenta con un certo sussiego esperiente la lista. al
lubrano, 2-441: le macchie di un vestito non si rinettano ad una sciacquata
della cupola, ossia scodella, vi è un tondo che è grande a proporzione della
o apotecio circolare sessile e circondato da un argine formato dal tallo nelle piante crittogame;
formato dalla differenza fra una semisfera e un cilindro a essa circoscritto e avente per
: giunge ferraù, pien di sete, un giorno di = deriv. da scodella.
nella medesima scodella: con allusione a un atteggiamento poco leale e contraddittorio. boschini
: desiderarne in abbondanza (anche in un contesto osceno). allegri, lvti-154
i-171: ho una vesta da sacerdote, un vaso ove si lavavano le gaze di
botte scodellare e testuggini dette, in un chiuso di muraglia, prese nelle boscaglie
nulla ridire che una ma5. rivelare un fatto, riferire o esporre un'opiniodre,
o appiè l'altipiano la rane, un giudizio, un concetto, per lo più
altipiano la rane, un giudizio, un concetto, per lo più in modo
riflessione; correre a tanta solitudine con un vestituccio, che l'abbi il spiattellare.
altra vivanda cucinata da una pentola o da un piatto di portata, distribuendola in scodelle
bracciolini, 1-14-59: come in un piattello / quando s'è scodellata una
cani prigionieri. -versare cibi in un tegame per cuocerli. collodi, 20
cuocerli. collodi, 20: pose un tegamino sopra un caldano pienodi brace accesa,
collodi, 20: pose un tegamino sopra un caldano pienodi brace accesa, messe nel tegamino
invece d'olio o di burro, un po'd'acqua e, quando l'acqua
. fenoglio, 5-iii-461: scodellò rapidamente un ovetto e lo cucinò al tegamino.
a terra (o, comunque, in un luogo sottostante) persone o animali.
scodella / in bocca a una balena o un delfino. b. corsini, 16-97
16-97: di sella / a terra in un amen lo scodella. fagiuoli, xiii-34
scodella. fagiuoli, xiii-34: che un cavai mi scodelli e poi mi pesti.
egli avrebbe potuto spic care un salto, balzar dentro a uno di quei
. -far scendere una persona da un mezzo di trasporto. cagna, 1-27
passeggeri. -abbandonare una persona in un luogo che la ospiti o che le
[s. v.]: 'scodellare un figliuolo': di donna chene ha già fatti
soverchia facilità; o, anche facendone un solo, si merita il titolo di donna
partorire. es.: 'ha scodellato un bel figliuolo *; ma accennafacilità e prontezza
e c'era mancato poco che scodellasse un 'passeggiere'lì per lì, durante la
aveva prese in giro: « guarda un po'chi l'avrebbe mai creduto che
moglie, che lo seguiva dappertutto scodellandogli un figlio o una figlia ogni anno fra
nipotedoveva di certo valere nel suo inconscio come un simbolo, in sostituzione del mancato scodellamento
porre improvvisamente di fronte a una persona un oggetto; portare alla sua attenzione,
. tecchi, 11-27: ho tirato un gancio e mi son visto scodellare davanti
dicesi anche per trasportare una locuzione di un autore nelle opere proprie. es.
in porta la palla o passarla a un compagno colpendola con il collo del piede
fondo scodella al centro. borghi è un lampo del girare a rete.
. scherz. mostrare il petto in un abito particolarmente scollato. pirandello, ii-1-742
. -con metonimia: scodella colma di un cibo. bronzino, 1-65:
piatti; distribuito in singole porzioni (un cibo, una vivanda).
2. figur. fatto scendere da un mezzo di trasporto (una persona)
scodellatore di volumi abbia vinto, in un qualsiasi secolo, un ambo secco alla lotteria
vinto, in un qualsiasi secolo, un ambo secco alla lotteria della celebrità per
: quando quel te vedìa, / sendo un po'scuro là verso la sera, /
capacità che appena ciascuno ne può beccare un pezzuolo o assorbirne un ciantellino.
può beccare un pezzuolo o assorbirne un ciantellino. manzoni, pr. sp.
cenere del zigaro. ghislanzoni, 16-195: un naso fatto a guisa di peperone,
poi rimane a guisa d'un cono assai rozzamente formato e solamente disgrossato,
frutto raggiava con energia inusitata e dava un inebriamento di solitudine. 3.
vengono effettuati nei cartoni di copertura di un volume nei punti corrispondenti ai fori per
che si praticano nei cartoni dei piani di un volume in corrispondenza dei fori per gli
. vettori, 1-96: dopo, venne un piatto piano, dove erapesce, e certi
ventura rosetti, 1-69: pi- gliarete un pane di farina d'orzo e ponetelo in
di quella seconda abitazione che è per un impiegato la sua scrivania. -con meton
et ese ogni volta fuor de la piaga un bon scu- delin de marza molto puzzolente
. goldoni, x-626: fo pestar un cappone, / poscia lo fo bollire a
consumar fin che vi resta / di brodo un scodellino. -figur. scodellino di
: tu non faresti... / un sco- dellin di salsa tutto espresso.
li- quefanno in uno scodellino invetriato con un poco di acqua pura. r.
detta piastra e adattati per mezzo di un manico al pollice e l'altro al
, dove per ciascuno si suol cuocer un uovo tenero. delle colombe, 153:
nello stato naturale viene perfettamente ripieno da un corpo disostanza simile (cioè bituminosa come il
il corpo en cuoio pellegrino / d'un sagri che il vaiolo abbia meschiato / col
da padre leone scodinzolante e allegro come un cane fe ti di vivande
concava destinato ad accogliere il perno di un dispositivo meccanico. m. fiorio
(scodo). region. fuoriuscire da un condotto. p. levi
ha spiegato che manca lo scodimento quando un oggetto allungato passa sì in un condotto
scodimento quando un oggetto allungato passa sì in un condotto rettilineo, ma, arrivato a
ma, arrivato a una curva o ad un angolo, si pianta, cioè non
scodiménto, sm. region. fuoriuscita di un elemento da un condotto.
region. fuoriuscita di un elemento da un condotto. p levi, 3-142
ha spiegato che manca lo scodimento quando un oggetto allungato passa sì in un condotto
quando un oggetto allungato passa sì in un condotto rettilineo, ma, arrivato a
ma, arrivato a una curva o ad un angolo, si pianta, cioè non
sm. movimento della coda con cui un animale (in partic. un cane)
con cui un animale (in partic. un cane) manifesta gioia o eccitazione.
baba si ferma ogni volta che c'è un cane che la interessa e, pur
. movimento ondulatorio in senso trasversale di un autoveicolo determinato da slittamenti delle ruote posteriori
coda per manifestare gioia, eccitazione (un cane). montale, 7-300
avuto subito ai miei piedi, scodinzolante, un bel cane giallo che mi avrebbe seguito
evitare: allora, come le chiamano con un vocabolo che sa di sole e di
le 'vitelline'. -che ha un movimento ondeggiante (un indumento mosso dall'
-che ha un movimento ondeggiante (un indumento mosso dall'incedere di chi lo
gonna scodinzolante. -che ha un tracciato ricco di curve, sinuoso.
capendo in sé dalla gioia, sempre un po'troppo scodinzolante e ossequioso, aveva
segno di gioia o di eccitazione (un cane, più rar. un cavallo o
(un cane, più rar. un cavallo o anche uccelli o pesci)
gadda, 6-30: tomo tomo, un barboncino bianco scodinzolava eccitato e de tanto
-dimenarsi (la coda di un animale). c. e.
. gadda, 10-80: qualcuno favoleggiava addiritturadi un pesce-spada o pesce-spilla... ch'egli
avvilimento. -strisciare serpeggiando (un rettile). linati, 30-82:
2. per simil. avere un movimento oscillatorio, ondeggiante. cavacchioli
anche nel piano verticale. -presentare un tracciato ricco di curve, sinuoso (
curve, sinuoso (una strada, un corso d'acqua). linati,
legati fra loro da straducce deserte, un poco polverose, che scodinzolano e s'intersecano
4. figur. mostrare nei confronti altrui un atteggiamento condiscendente, compiacente, ossequioso
. carducci, iii-20-281: volpe d'un erode, perché scodinzolando dissimuli di cacciare
impero bizantino] viene alla mano d'un avveniticcio! tecchi, 9-97: in camicia
letter. scodinzolaménto continuo e ritmico di un cane. bacchetti, 2-xxiii-622: il
, 1-325: tomagra... tentò un discreto scondizoliodi dita. -figur.
, il quale porta presso di sé un par di mute di vestimenti per il gran-
: levandosi l'aria dal corpo di un animale, questo animale non può altramente
, con valore intens., e da un denom. da cofaccia (v.
. luca pulci, 4-88: un gigante che e'chiaman fortunato, /
non avea di bellezze solo una, / un volto giallo e tondo e scofacciato /
pataffio, 9: toccami lo scoffone un tal cichino: / catra- gimoro non
pic- cenino. = probabilmente da un got. skòhs 'scarpa', latinizzato
c. e. gadda, 6-262: un malefizio rosso e nero... gremito
. e letter. pelle, spoglia di un serpente, per lo più abbandonata dopo
] me ne voglio andare a grattarmi un poco la scoglia a quel ginepro,
seta. tanaglia, 1-1129: finito un mese e mezzo, loro scoglia /
la sua natura. -squama di un bulbo. bencivenni, 7-44: recipi
la scoglia. -tegumento esterno di un organo o di un tessuto anatomico.
-tegumento esterno di un organo o di un tessuto anatomico. c. battoli
. ferire a scoglia: andare incontro a un battere fu trovata in una iscoglia di
: una scogliaia, una grillaia, un fosso,... per un contadino
un fosso,... per un contadino son bruttezze... perché
seneca volgar., 3-246: cavalcava un cavallo scogliato colla valigia sempre dietro,
sm. eunuco. guono con continuità in un paesaggio, costituenlivio volgar. [crusca
voce, / a colui bravamente con un pugno / una pesca stampò nel mezzo
ex-, con valore privai, e da un deriv. di coglia (v.
adiacenti alle rive del mare o di un lago. -per estens.: tratto
sulla scogliera. -barriera costituita da un accumulo di massi rocciosi collocati in mare
rocciosi collocati in mare a breve distanza da un molo, da una struttura portuale,
cominciomo a far la scogliara, trovomo un poco di scoglio in quel luogo, qual
'gettata': significa anche 'scogliera', cioè un ammasso di pietre gettate senza regola, ma
il capo; agitano un'ultima volta un cencio bianco. -archit. nella decorazione
ordine le une sulle altre, con un effetto pittoresco che intende riprodurre la configurazione
e degli oleandri fioriti non solo godiamo un po'di frescura, ma riceviamo anche
ma riceviamo anche i rauchi omaggi di un bellissimo pavone, il quale appena ci
, iii: la scogliera corallina è un ecosistema estremamente complesso, che ospita una
di rocce alte e scoscese che costeggiano un torrente o configurano una cascata. d'
7-255: fuori di napoli, c'era un isolotto che stava tanto al cuore al
e terrazze, bagnata dal cielo inazzurrato da un invisibile quarto di luna e serpeggiata da
scòglio). privarsi della scoglia (un serpente). oliva, 701:
all'anticaglie di terme rovinose, vedrà un gruppo di vipere esasperate scogliersi e strisciare
sa) dalle acque del mare, di un lago, di un fiume,
del mare, di un lago, di un fiume, molti abitatori..
l'encontrae de co-de-faar congionto con un ponte di fabrica di cinquanta passi con
cinquanta passi con / vi star un omo per pescar, / sun un scoio
star un omo per pescar, / sun un scoio a la marina, / cun
in iscoglio andando, marine conche con un coltellino dalle pietre spiccando, s'avenne
dalle pietre spiccando, s'avenne in un luogo fra gli scogli riposto. niccolò da
, i-842: sta seminudo sopralo scoglio / un pescatore: contempla il sughero / fluttuante
stava la giovane assai più dura che un marino scoglio, né mai al supplicante
. -spaghetti allo scoglio-, serviti con un condimento a base di molluschi e crostacei
calato nelle acque marine in prossimità di un porto per ostacolare l'accesso delle navi
greco che ora si chiama teaki, un pascolo di capre e nulla più. g
molto salvatico, accostato a'piedi d'un altro grandissimo scoglio sopra del quale non
dirupati. belli, 68: vi è un castello chiamato vaetsburg sopra un scoglio che
vi è un castello chiamato vaetsburg sopra un scoglio che spunta dal monte acuto e
guisa che fa orrore e diletto ad un parto. angiolini, 311: si vede
di dunbarton che è in alto sopra un grande scoglio isolato. manzoni, ii-256
. baruffaldi, i-201: già in un monte scosceso e solingo / con le
soluzione nel corso di uno studio, di un ragionamento, di un'indagine.
rincontrare uno scoglio, più scogli, interpretando un autore. c. arrighi, 25
grammatica. -grave insuccesso incontrato da un autore. stampa periodica milanese, i-ni
. fattore o condizione verso cui si mostra un ostinato attaccamento, in quanto pare garantire
v franco, 322: d'ammollir tento un aspro scoglio / che più s'indura
): molto alto e appuntito (un copricapo). cornoldi caminer, 308
cornoldi caminer, 308: una dama con un bonnetto a scoglio fatto di garza color
a te gir dietro / fosse proprio un andar con nave a scoglio.
scoglio': di gente attaccata forte a un luogo, a un partito o simili
gente attaccata forte a un luogo, a un partito o simili. -dare
con valore aggett.): inflessibile (un atteggiamento); insensibile, spietato (
vegliardo, già da prima e da un pezzo era di sasso, di macigno
in scoglio: procedere nell'esa- minare un problema fra continue difficoltà di ogni genere
noi torniamo di nuovo a ingolfarci in un pelago infinito da non ne uscir mai,
ne uscir mai, perché questo è un navigar senza bussola, senza stelle, senza
storia di ottinetto e giulia, 16: un gran vento traverso si bondie dietaiuti, 294
levòe: / la barca si percosse in un scogliétto, / tutti anne- garon salvo
sm. ant. pelle, spoglia di un serpente. intelligenza, 153:
dentro. b. giambullari, i-603: un paio di calze avea di finamaglia / sotto
: giovane donna sembra veramente / quasi sotto un bel mare acuto scoglio, / o
scoglio, / o ver tra 'fiori un giovincel serpente / uscito pur mo'fuor
si avvogliò addosso, a modo di un mantello. nannini [am- miano]
l'erba errando. -squama di un bulbo. mattioli [dioscoride],
questo scoglio, / sarebbe salamon suto un uom grosso. buonaccorsi, 173: perché
bufalino, 1-23: in quanto a spostare un pezzo, lui, dio mannaro,
ex-, con valore privai, e da un denom. da coglione (v.
arrogante e facile beffatore. 'o sai un po'com'è? da quello scoglionato
scoglionati a urlare ingiuriare farsi arrestare vorrei un po'vedere. = comp. dal
, con valore intens., e da un denom. da coglione (v.
presenta scogli affioranti o anche sommersi (un tratto di mare); costituito da
si do- pelle dal corpo di un animale macellato o cac verà
comisso, i-170: pregustavo l'idea di un bel pezzo di car / scoglioso lito
: il mare, / cupo, senza un ba- glior, senza una vela,
e più tempestosa del mondo, per un fenomeno comune nei paesi nordici, sono più
. cavalca, 20-281: venimmo in un luogo molto profondoe orribile scoglioso e aspro.
tra due scogliosi monti, / ch'un timido amor vel tien'a prova.
indurò le membra de'romani non altrimenti che un sasso. imperiali, 4-479: qui
/ di gran pomice e aspra l'un sovra l'altro / composti ad arte in
mare. -ingombro di sassi (un torrente); dirupato (una via
ojetti, 2-1-134: passammo accanto a un ponte di legno verniciato a nero,
imperiali, 4-449: tu vedi l'un, forse scherzando insie me
trattenermi dall'ordinare: « per me un pezzo di coscia ». = nome
pelle dal corpo, in partic. di un animale macellato. -anche: scorticare (
vendicatori, spietatamente incrudelì. legollo ad un pino: e col comando o (come
si farebbe scuoiare vivo prima di usare un passato remoto. -scherz. spellare
2. figur. privare di un bene. pagliaresi, xliii-131: qualunque
mettere da parte... non è un lavoro senza rischio, perché, se
fo bucato, o ciacco, entro d'un secchio: / tu ridi e sbeffi e
da lui. rosmini, 2-325: un fastidioso pizzicore conduce l'animale a grattarsi
nero sul dorso, orecchie sormontate da un ciuffo di peli, arti anteriori più
. parini, 324: voi mi fate un supposto sgangherato / a dire che perciò
scuoiato). privato della pelle (un animale macellato). massaia, ix-75
). massaia, ix-75: con un colpo da maestro tagliò il colloal manzo,
.. e, ravvoltolo nella pelle d'un bone scoiato di fresco, l'applica
silone, 8-22: sedettero intorno a un gran fuoco sul quale arrostiva un agnello
intorno a un gran fuoco sul quale arrostiva un agnello appena scuoiato e parlarono quasi tutta
parti del corpicello e fra gli altri un giorno strideva disperatamente. bacchetti, 1-i-67:
pollivendolo. fracchia, 1035: per un certo tratto i vasti pascoli si alternano
tronco scuoiato. sinisgalli, 2-14: un uomo..., in vista del
scuoiato e l'uomo bruciato vivo in un attimo. -consumato superficialmente.
t'afferrano al passaggio lo sguardo come un vivo t'afferrerebbe la mano.
facilmente... uno scoiattolo, un ghiro ed altri... animaletti piccoli
ed altri... animaletti piccoli che un animale grande. i. nelli,
cicognani, 1-187: la signora perier aveva un pappagallo, uno scoiattolo addomesticato, un
un pappagallo, uno scoiattolo addomesticato, un can barbone. montale, 2-52:
x-16: oh bell'avere in mano allora un ciottolo. / e ammaccargli quel muso
.. possiedono una duplicatura cutanea — un patagio — che congiunge, scorrendo lungo
di tale animale usata come accessorio di un capo di abbigliamento femminile. jahier,
improvvisamente la porta. = da un lat. volg. scuriólus, per la
di staccare la pelle dal corpo di un animale macellato. c. e
uno cordone all'altro, questo si chiama un piè fallito nel calcare le calcole,
, i-165: 'scola': così chiamasi un panellino con anaci, di forma bislun-
-eseguito lasciando colare il colore (un quadro). piovene, 13-55:
edizione provinciale, qualche astratto geometrico, un uovo surrealista volante sul deserto, un
un uovo surrealista volante sul deserto, un paio d'informali scolanti di rossi e di
2. che defluisce, che cola (un liquido). targioni tozzetti, 12-4-175
3. figur. colmo di un vizio. f. f. frugoni
bucherellata. savinio, 12-81: vedo un trenino primitivo, con la vaporiera davanti
il basso, colare (l'acqua o un 2. locuz. -come uno
2. scolo degli umori putridi di un cadavere in decomposizione. f.
scolare1), agg. grondante di un liquido o di umidità; bagnato abbondantemente.
ogni braccio uno braccio di fessura largo un dito, dove l'acqua che piove deba
, avendo empito dell'acqua del tevere un cribro, l'acqua non scolò di quello
- scorrere verso il mare (un corso d'acqua). guglielmini,
labbradel taglio. -essere secreto (un liquido organico). d. bartoli
monti sco lare dal capo un catarro che gli si rappigliò per tutta la
tutta la lano / forse farranno un dì gonfiare el tevere. cellini, 631
semsole. pre sorridente, asciugandosi con un ampio fazzoletto tur- condensarsi in acqua (
. - vuotarsi (un recipiente). d. bartoli
: la sua bocca tormentata da più di un tic idem, 16-5-46: una fanciulla greca
poli, / e ci vuol per saldarlo un gran a questo punto chiarito il
... lo sentii bollire d'un interno riso che, come per una falla
umana. 4. ritirarsi da un luogo; allontanarsi lentamente, sfollare.
in una direzione grazie alla pendenza (un terreno). soderini, ii-29:
soderini, ii-29: alzar la terra da un lato perché la scolidall'altro. guglielmini,
, 9-117: può ben... un attento padrone d'un fondo o il
... un attento padrone d'un fondo o il suo fattore muovere i suoi
e fessi in quattro parti, e lessali un poco: poi cavali e poni in
rassarai e li cavarail'anime e li darai un boglio in acqua con sale e, cotte
noci], convien cavarle e metterle in un canestro, perché vi scolino per spacio
, perché vi scolino per spacio di un giorno. fenoglio, 5-iii- 773
orsi fu ripescato intorzato d'acqua come un ombrellaccio da un diluvio, e lo
ripescato intorzato d'acqua come un ombrellaccio da un diluvio, e lo misero a scolare
diluvio, e lo misero a scolare in un canto. -grondare di condimenti o
1-475: la straordinaria paurosa cripta di un convento di monache, dove su alti
seggi scavati nella roccia e dotati di un foro come quelli delle seggette mettevano le monache
. 10. tr. versare un liquido a poco a poco o fino
11. vuotare completamente, bevendo, un recipiente, in partic. una bottiglia
, iii-274: matteo andò a prendere in un ripostiglio una bottiglia d'anisetta. ce
signora e il fidanzato ne bevvero appena un dito, anceschi e il signor wirth
e il signor wirth si contentarono d'un bicchiere, dimodoché la ragazza scolò mezza
-figur. far arrivare, scaricare un prodotto pessimo. guerrini, 2-163:
aretino, 20-110: avendo io stangheggiato un dieci o do- deci amici che non
-servire a svuotare dell'urina (un rimedio). g. manfredi,
, / la petra rompe. -filtrare un liquido. ventura rosetti, i-32:
scolatelo bene dalì'oglio, mettasi in un piatto con salina bianca e fette
15. gettare via, eliminare un liquido trattenendo la parte solida di un
un liquido trattenendo la parte solida di un miscuglio. ventura rosetti, 1-14:
sciugar sopra una tavola all'aere per un dì et una notte. mattioli [dioscori-
limatura del piombo e lo macinano in un mortaio di pietra con un pestone pur
lo macinano in un mortaio di pietra con un pestone pur di pietra,..
gliela prende, e glielariempie di cicoria con un forchettone di legno. ne scola via
, 26-i-1967]: soprattutto in etàscolare, un bambino ha bisogno fisiologico, assoluto, di
il primo pelo / non messo ancora, un gangher dato al banco / per pormiin libertà
o festa. einaudi, 527: un caleidoscopio di insegnanti, i quali si succedono
nel saluto militare dell'esercito italiano con un esagerato fragore di tacchi battuti e dizionari
e... dei comuni conoscenti seduti un giorno scolarescamente con noi sulla medesima panca
e mi riservo a darvi in seguito un piccolo quadro della 'vita scolaresca'che sarà
. foscolo, xvi-20: ora fa un po'il diplomatico e sappi darossi e da
« diritto » di domenica scorsa v'era un articolo fatto assai bene del trezza.
assai bene del trezza...; un altro, un po'migliore, se
trezza...; un altro, un po'migliore, se bene rubacchiato,
l'« osservatore di alessandria », d'un mio scolaro, troppo scolaresco. b
ripetere che è lavoro degno proprio d'un cervello di pollo il mettere tanta diligenza
b. croce, iii-26-29: è certamente un caso tipico di persistenza negli schemi una
: rapporto percentuale fra gli studenti di un corso di studi e il totale dei
. ragazzo che riceve l'insegnamento di un maestro, di un precettore.
l'insegnamento di un maestro, di un precettore. -in partic.:
allo scolare di latino ben pettinato con un bel codino nero sulle spalle..
lo stile d'uno scolare / corretto un po'da una serva. moravia, i-674
uso appositivo. stigliani, io: un fanciullo scolare... imparerà a mente
. ant. e letter. studente di un corso universitario o di istruzione superiore (
, / incontra'uno scoiaio / su'n un muletto baio / che venia da bologna,
allason, cacciata di scuola per aver firmato un plauso a me. difendila.
difendila. 3. seguace di un filosofo o di uno scrittore caposcuola;
. l. pascoli, i-106: dipinse un ercole più maestrevolmente che da giovinetto scoiaio
scolaro. 6. chi imita un comportamento o un modello religioso o anche
6. chi imita un comportamento o un modello religioso o anche politico e militare
gioberti, 1-iii-107: non seppe cansare un difetto da cuisi guarda uno scolarèllo di qualche
: scossadogmatico o anche troppo schematico. un pochette la fronte e rivoltasi verso di me
. croce, iii-27-318: nel '99, un tradurre a'miei scolaretti l'inno di
ne fossero andati, ella dovesse restare un poco sola a spazzare la scuola. berchet
hanno la curiosità di vedere com'è fatto un poeta. tecchi, 10-82: la
, 12-6-27: io... era un semplice scotello ludovico, iniziata intorno al
per mezzo dell'attività razionale o di un sistema già esistente (come la speculazione
e dalle eresie (e si distinguono un primo periodo, dal ix sec.
armonia intrinseca fra fede e ragione; un secondo periodo, dal 1200 all'inizio
d'aquino, duns scoto; e un terzo periodo, fino al rinascimento, in
. panigarola, 318: ove vedete un uomo che vuol far del teologo senza
giannone, 2-i-63: non si passa un libro di filosofia, se non sostengono in
buona parte della scolastica è appunto questo: un lavoro sterile su parecchie distinzioni aristoteliche.
delfico, iii-409: dev'essere un effetto dei progressi dellaragione il saper non solo
. 'borsiade'di più, un di quei poemi barbari retorici che lo
1791, nei manoscritti un'ode a un cardinale. e intitolata scolasticamente e all'
volta questo sentimento bene intenzionato si allargava un po'troppo e rischiava di pigliare per scolastica
per molti mesi, era vissuto in un certo senso alle mie spalle.
se il 'cogito'sia o non sia un sillogismo, e se come sillogismo sia
cecchi, 7-51: ai lastica forma di un sentenziarlo. carducci, iii-1-560: gli
, 12-204: lo scolasticismo è anzitutto un sistema di difesa, un modo di
scolasticismo è anzitutto un sistema di difesa, un modo di conservazione, un metodo di
difesa, un modo di conservazione, un metodo di imbalsamazione. lo scolasticismo è
letto in teologia e filosofia scolastica quanto un lettore giubilato, ma io non aveva letto
scolastiche. m. maccari, 160: un istituto tipo mente il metodo o
e anche la lingua nazionale. nondimeno un po'di secolo decimottavo era pur penetrato
quistioni così dette teoriche come se avessero un valore di per se stesso, indipendentemente da
scolasticità1, sf. carattere di un testo che sa di imparaticcio e
gioveni oltre la disciplina delle lettere concepiscono un non so che di contentezza nell'animo
. a. cocchi, 5-2-60: da un certo vizio scolastico, che agevolmente si
benché la lettura sia fantastica, / a un, che, si può dir
e d'ogni provincia, senza omettere un solo de'loro vocaboli. carducci, ii-20-
da cartelloni scolastici, e non ingannerebbero un cieco. fenoglio, 5-i-1660: tutto il
feconda ognora / di fanatiche furie, un tempo vide / a sciami genti furibonde
ai non ingannarmi, se dico che da un tal nostro difetto di conversazione proviene pure
i modi di perlatineggiante: « è un ritorno gaudioso, nel medio della primavera
». piovene, 15-11: michele parlava un inglese abbastanza esatto sebbene scolastico.
di stile, ma colla ruvidezza di un uomo scolastico e solitario. r.
dal sacrario / dell'italiana musica, un pasticcio / vi fé di note unisone,
modi scolastici soltanto dopo il 1860 si manifesteràin un crescendo sempre più serrato di intenzioni, che
intenzioni, che conferiscono alla sua pittura un più gagliardo contrappunto disegnativo e coloristico.
-per simil., con riferimento a un sistema cristallizzato, troppo sottile o capzioso
xiii? 9. chi segue un corso di studi: allievo, discepolo.
dato sì buon'operache in esse ha fatto un profitto mirabile. -con andatura lenta
, ii-7-185: io credo di essere un de'più arditi giudici, e più
del monarchista arrabbiato e furioso teologo a un tempo e del poeta in quanto è scolastico
scolastici si pascono di parole e vendono un inganno. m. berti [in
b. croce, iii-32-363: è certamente un modo di prostituire la filosofia, senza
su una superficie, in partic. su un muro lasciando una traccia più scura di
alla volta della maiella, si discende ad un torrentello, nutrito dagli scolaticci e dalle
avvallate. piani, 14-469: su di un sarcofago... c'è il
tenue chiarore che riesce a filtrare in un locale chiuso. cicognani, 1-263:
amore per fanny brawne... è un amore funesto e quasi funerario: un
un amore funesto e quasi funerario: un continuo tralucere della morte attraverso i vapori
, e mettila a bogliere in detto sapore un pochet- to. soderini, ii-54:
caci. -privato del succo (un frutto). soderini, i-460:
. fenoglio, 5-i-1021: si indirizzò a un gruppodi ufficiali della prima divisione, raccolti intorno
dolce, 10-1-3: la vecchiezza è come un fossato dove si raunano tutte le cattive
il vino. torchio] si colloca un vaso per ricevere il fluido che viene
6. organo da cui fuoriesce o cola un liquido. -anche: apertura praticata per
paitoni medico suo fatto aprirgli alla nuca un cauterio. con sì fatto scolatoio passò
2. apertura da cui gocciola un liquido o un umore. boccamazza
. apertura da cui gocciola un liquido o un umore. boccamazza, i-1-395:
quando se cu- sirà la ferita lassare un scolatore dove la ferita possa purgare.
in pendenza in cui scorre o defluisce un liquido. biringuccio, 2-54:
piè in nel loco dove scola, averettefatto un formolo grande per recipiente; il quale,
, la quale rimane non assorbita da un terreno, e che per conseguenza, quando
barilli, i-282: dirotte scolature succhiate in un rantolo delle bocchette. rapini, v-583
le scolature. -fondiglio rimasto in un recipiente, che si può ricuperare lasciandolo
partic. purulento, che cola da un organo. -con meton.: malattia
scolanti di nequizia. -quanto viene da un insegnamento o da una tradizione culturale nella
cui si elimina la maggior parte di un liquido per sgocciolamento. f. cetti
... sa che in inghilterra / un orso già sanò la scolazione. sergardi
, / ras- sembri una pernice od un piccione. baretti, ii-45: con una
, 1319: 'scolesite': minerale composto di un silicato di allumina e di un silicato
di un silicato di allumina e di un silicato di calce idrati, e che ha
nelsaggio alla perla tale minerale si corruga come un verme. scolecospòra, sf.
a piè de'gradini della scoletta degli schiavoni un certo tita ber- toli che ragionava con
. carducci, ii-15-56: ti lascio un pro-memoria del guerrini. il quale ti
prima di aver... appena un posticino di supplente avventizio in unascuoletta, il
e perciò la sua stessa 'acutezza'diventava un elemento di confusione, suscitava nuove sette
sopravvissute... non erano che un modo di concepire. = dimin.
lisci, scantonati, larghi quanto è grosso un bertoccio, lunghi due o tre volte
trozza. ciascuna scoletta, tutta d'un pezzo, infilata nelle corde o fila
. ant. nota critica o esplicativa a un testo; chiosa. pasqualigo,
3-837: acco- stailo al naso d'un pedante il qual, avendo torciuto il viso
1319: in zoologia 'scolia'è nome di un genered'insetti imenotteri scavatori; hanno mandibole tridentate
verso composto da uno scolio e da un anapesto. bontempi, 1-1-32: lo
di brevi note nel margine di un testo, specie dell'antichità clas
, 7-367: ho trovato... un to- omeo comentato e con annotazioni
omeo comentato e con annotazioni d'un michele villanova... di quando
5-1-38: il fiume, che scorre a un miglio dabrescia, fu detto mela e non
. carducci, iii-12-244: erano immagini un po'appannate un po'stropicciate dalla man
iii-12-244: erano immagini un po'appannate un po'stropicciate dalla man grave degli scoliasti
vermi cestoidi dei pesci, di cui formava un genere a parte, e che non
scolio, i suoi uomini forma da un animale all'altro. ogni scolice di certi
cearistogitone. pascoli, i-734: è un guerriero, è un marino scòlidi
, i-734: è un guerriero, è un marino scòlidi, sm. plur
profondo che convoglia le acque superficiali in un fosso collettore. bacchelli, 9-108
critica o esegetica al testo manoscritto di un autore antico. cinzio pierio,
2. nota di chiarimento alla dimostrazione di un teorema. galileo, 1-2-238:
ci sono restati, più scoli, un ditirambo, un iporchema, due peani,
, più scoli, un ditirambo, un iporchema, due peani, molti epinici
verso composto da uno scolio e da un baccheo. bontempi, 1-1-29:
verso composto da uno scolio e da un coreo. bontempi, 3-2-212:
verso composto da uno scolio e da un eretico. bontempi, 1-1-25:
verso composto da uno scolio e da un dattilo. bontempi, 1-1-29:
. la prima è sempre la conseguenza di un disturbo nell'antagonismo fisiologico dei muscoli che
più sicurodi prima. non c'è che un accenno lievissimo, se vogliono i termini
, che indica allontanamento, e da un deriv. da colle2 (v.)
..: ella portava nei saloni come un bagliore fra gli uomini.
ex-, con valore privai, e da un denom. da collo1 (v.
sode che vi rimarrebbe il segno per un pezzo e la forma. pananti, i-286
sullucherata. carducci, iii- 27-45: un 'almanacco'..., con gran lusso
7-479: da uno di quei manifesti, un bel tocco di ragazza scollacciata gli offriva
lascia scoperta la parte superiore del petto (un indumento). gemelli careri, 1-iv-288
ed arrossirebbero di farti l'elemosina d'un abito scollacciato e d'una calzetta assente.
verga, 1-354: quella era proprio un bel tòcco di bruna, la quale
scollacciate, che lo sposo, con un po'di opposizione della suocera, aveva
. cicognani, 2-205: faceva de'complimenti un po'grassi, dei racconti un po'
complimenti un po'grassi, dei racconti un po'scollacciati alla signora giorgina che faceva
suo aspetto d'esser lieta d'aver un motivo per inserirsi nella conversazione, nonostante
essa assunta. -che usa un linguaggio triviale o pesantemente allusivo, sboccato
diritto di non pagare il conto a un oste così scollacciato. scollacciatura, sf
x-28-204: l'abito non aveva che un corsetto liscio con una finta scollacciatura ad
una finta scollacciatura ad angolo, segnata da un merletto bianco. lucini, 228:
ex-, con valore privai, e da un denom. da collare1 (v.
scòllo). ampliare la scollatura di un indumento. tommaseo [s. v
[s. v.]: 'scollare un vestito': farlo più basso dacollo, sì
; ci appunti, su giro giro, un merletto.. ma aprila bene,
mi raccomando! -rifl. indossare un abito con scollatura molto ampia.
giacomo, ii-448: forse mi sono scollata un po'troppo; il principino di tarsia
2. tose. spezzare il collo di un fiasco. p. petrocchi [s
[s. v.]: 'scollare un fiasco': troncargli il collo. 3
che il grano scollava faceva il tacciaiòlo da un contadino pel mangiare e per poche crazie
a fin di lavoro. -distoreere un arto. manzoni, v-2-468: filippo
filippo dovette restar qui due giorniper essersi scollato un piede nello scendere il battello a vapore
ex-, con valore privai, e da un denom. da collo1 (v.
). tose. scollinare, oltrepassare un displuvio. cinelli, 1-226:
le fonti; calando a valle si scavavano un alvèo sempre più profondo, corrodevano il
con valore di allontanamento, e da un denom. da colle (v.)
superficie mucosa rosseggiante. bazzero, iv-89: un povero rampichino... viene qua
quasi scollassi a fatica le vesti da un corpo tutto piagato, mi spogliai.
con tutti i muscoli, quasi cercando un sostegno, contro la spalliera, che
attenti ai diversi respiri, non osando un gesto, anche se qua e là
se qua e là una mano, un ginocchio si scollavano dall'altrui pelle.
-allontanarsi, anche controvoglia, da un luogo- m. roncaglia, 3-2:
ex-, con valore privai, e da un denom. da colla1 (v.
scoperta la parte superiore del petto (un indumento, un abito, in partic.
superiore del petto (un indumento, un abito, in partic. quello femminile
dato il caso di una donna che in un abito molto scollato purché sia di un
un abito molto scollato purché sia di un gran sarto abbia preso un raffreddore.
purché sia di un gran sarto abbia preso un raffreddore. -che lascia scoperto il
maniche di camicia. carducci, iii-15-65: un pindaro gobbo e nano, in un
un pindaro gobbo e nano, in un 'potager'del bosco parrasio, fra un
un 'potager'del bosco parrasio, fra un uditorio smanacciante di canonici e monsignori incipriati
, 2-81: intravidi dallo spiraglio d'un uscio a terreno una donna giovane..
tutta scollata, che mesceva da bere a un giovinotto becero ripicchiato. soldati, v-80
ridendo, lanciando tratto tratto qualche barzelletta un po'scollata nel frastuono delle ciarle e degli
piegato per il peso fino a spezzarsi (un tronco). giuliani, i-284
6. sm. disus. scollatura di un abito (e la guarnizione della scollatura
: la donna attacca lo specchio ad un chiodo, e per l'ore intiere si
a bran2. sconnesso, sgangherato (un veicolo). viani, 14-95:
estremamente goffe, e che quindi ninnarieddu risulti un personaggio 'scollato'. scollatura1 (ant
sf. apertura dell'abito o di un indumento che lascia scoperti il collo e
la spregiudicatezza della persona, essendo considerata un mezzo di esibizione maliziosa della bellezza fisica
le bracciaignude, come altresì dalla grande scollatura un non so che delle spalle e del
di poltrone,... o a un tavolino del 'restaurant'in terrazza: lei
7-344: il costume arlesiano. è un bel costume attillato, semiaperto sul petto
3. tose. rottura del collo di un fiasco. gliare un mal di petto
del collo di un fiasco. gliare un mal di petto. pindemonte, iii-142:
s. v.]: 'scollatura d'un fiasco': tessersi scollato.
cascò nel dar volta (si parlava d'un fantino guidatore d'un cavallo in corsa
si parlava d'un fantino guidatore d'un cavallo in corsa); s'è scollegato
cavallo in corsa); s'è scollegato un braccio. 2. intr.
: s'è scollegato tutto il palco e un bel giorno rovina. = comp
. (scollétto). tose. superare un monte o un'altura. - anche
: stavo per scollettare il quiesa quando udii un: « alto là! » formidabile
. scollinaménto, sm. il valicare un monte, una catena montuosa. -anche
scollinato,... spiccò netto un salto e s'uscì fuori dello steccato
, ed io prevedevo, di là, un vertiginoso, un orrendo e risucchiante abisso
, di là, un vertiginoso, un orrendo e risucchiante abisso. -con
risucchiante abisso. -con riferimento a un veicolo. arpino, 7-166: gli
). landolfì, 7-87: d'un tratto una beccaccia frullò lontana,
tose. che ha il collo spèzzato (un fiasco). 2. gramm. asindeto
poeta per via d'asinno di sonnambulo un po'come gli uccelli sorpresi dalla scollate
2. tr. percorrere un passo o un valico montano. govoni,
2. tr. percorrere un passo o un valico montano. govoni, 3-162: li
. ex-, che indica allontanamento, eda un denom. da collina (v.)
, sm. fazzoletto o piccolo scialle che un tempo le donne portavano intorno al collo
portavano intorno al collo come complemento di un abito scollato o per ripararsi dal freddo
padrona. b. spaventa, ii-19-67: un giorno piangea, perché la padrona credea
superiore di una camicia o di un indumento. -in partic.: scollatura alquanto
partic.: scollatura alquanto ampia di un capo di abbigliamento femminile. d'alberti
, e terminava sotto il mento in un soggolo, che si stendeva alquanto sul petto
petto, a coprire lo scollo d'un nero saio. bresciani, 3-336: volle
3-100: l'africanetta... battendo un po'i piedi a terra come per
collo e del petto lasciata scoperta da un indumento. pea, 7-659: diviene
scollocato, agg. disus. trasportato in un luogo diverso da quello originario; trasferito
foscolo, xiv-23: oserei dire francamente che un omero a'giorni nostri sarebbe uno scrittore
giorni nostri sarebbe uno scrittore scollocato e che un virgilio avrebbe tutti i caratteri della predilezione
, con valore privat., e da un denom. da collora per collera (
pieno; diminuire quanto è posto in un contenitore della parte eccedente.
agric. produrre una depressione centrale in un campo iniziando taratura dai due lati opposti.
superflua nel luogo e piena di un fiume (un canale). dannosa,
e piena di un fiume (un canale). dannosa, e però corruttrice
, i-249: se le leggi non dànno un compenso ne fossero informate. a
-per estens. emissario di un lago. tenere questo equilibrio. e
», novembre 1981], 47: un unico 4. canale, fosso o
grande lago che ebbe in un solo fiume, il lambro, il suo
amo. 2. sfioratore di un bacino artificiale. = nome d'agente
. immissione dell'acqua di piena di un fiume in un apposito canale per diminuirne
acqua di piena di un fiume in un apposito canale per diminuirne il livello.
scólo, sm. possibilità, per un liquido, di essere eliminato per scorrimento
mezzo della pendenza del terreno o di un canale. soderini, i-411:
calvino, 2-100: il merdanzo era un torrente oscuro, nascosto tra le canne
determina). magalotti, 26-22: un grande scolo per la sua borsa è
possibilità di esportare e di vendere su un più ampio mercato; sbocco commerciale.
di scolo. esso presenta l'idea di un canale fatto dall'arte, nel quale
, ma coli. -emissario di un lago. garibaldi, 2-88: cotesto
, considerata come potenzialmente nociva, da un fondo superiore a un fondo inferiore (
nociva, da un fondo superiore a un fondo inferiore (e la disciplina giuridica
.: acqua colaticcia, che da un fondo superiore tende a defluire in quello
6. ciò che gocciola da un recipiente capovolto; fondiglio. catzelu
-linfa che sgorga dalle incisioni praticate in un tronco. d'annunzio, v-3-270:
: all'occasione di certe lagnanze d'un vecchio professore per le immondezze che gli si
città. -stilatura verticale lasciata da un rivolo. gatto, 4-71: gialla
della città. -ultima derivazione di un periodo di barbarie. beccaria, i-41
scolopendromorfi, a cui apgiorni si vide un miglioramento, ed alla fine del mese,
castri, v-70: in conseguenza di un tal costume... ne succede
, di porcellana in il sole, d'un color dilavato come gli scorpioni che si tro
, cxvi-59: ho... preso un leggiero medicamento e molti giorni lo scolo
cellula scolopaler. cellula sensoriale fornita di un prolungamento rigido, che l'uomo
hanno corpo smilzo, allungato e diviso in un gran numero di segmenti; 21 a
, di cui i due posteriori terminano con un uncino che contiene un liquido velenoso.
posteriori terminano con un uncino che contiene un liquido velenoso. vivono sotto le pietre
, 1-193: certe scolopendre lunghepoco più d'un pollice e mezzo, conosciute da'pescatori
: la fonte viene poi accolta in un capace vaso... nel quale sono
segmenti, 21 paia di zampe e un paio di forcipule (uncini robusti forniti
spinose deh'icosandria monoginia, distinte da un calice diviso in tre o quattro parti
passata al dolo, feci conoscenza di un giovane religioso di que'del mantello corto
del machiavelli. pratesi, 5-333: un vecchio compendio di geografia, ad uso
ricci. de pisis, 3-164: un po'alla leggera s'era rivolto per aiuto
, 8: numerasi con il sesto istromento un altro commodo per aprir l'aposteme mature
larva della faccia d'oro, / un incessante vespero scolora / tonda e le
ceneri della notte vicina, mancava in un lento scoloramento tra roseo e violaceo.
anelli che sieno quel che si dice un anello, ce n'è uno soltanto.
e scolorocci il viso; / ma solo un punto fu quel che ci vinse.
, / parve ogni stella balenar d'un riso. leopardi, 22-148: soleva ogni
/ scolorarmi. carducci, iii-2-151: un batter forte / de la man su
. verga, 7-884: per un istante un'idea nera le si affacciò alla
trasformando il suo rossore di prima in un rosa febbrile e timido. 3
l'aurora, / poi di nubi alzarsi un velo / che dell'alba i rai
amor tire ineguali / mentre il vago dell'un l'altro scolora. siri, ii-1559
certi suoi intenti pratici, accentuare un particolare, colorare un episodio, pronunciare
pratici, accentuare un particolare, colorare un episodio, pronunciare una certa parola; ma
colore. pascoli, i-62: a un volger d'occhio, quella [nuvola]
: la circondava [la luna] un alone giallognolo che scolorava in azzurro.
al veder comparire la cugina, scolorandosi un po'in viso. quasimodo, 151:
il mondo. pascoli, 257: viene un suon di campane dietro un velo /
: viene un suon di campane dietro un velo / di lontananza; e tutto si
annunzio, iii-1-343: nel fondo s'apre un balcone sopra la città smisurata che si
simil. farsi flebile, appena percepibile (un suono). borgese, 1-178
attraverso le distanze, si scolorava in un chiaroscuro la cui mestizia contrastava incantevolmente con
3-i- 151: sotto il dominio di un affanno che non aveva requie, il
-divenire meno intenso, affievolirsi (un sentimento). carducci, iii-1-124:
presto scolora, / anche amore è un breve fior. bernari, 0-152: il
. pavese, 8-92: è concepibile un individuo che, facendosipiccino, scomparendo, scolorando
nòtre-dame des doms ci è rimasto soltanto un uniforme e scoloratissimo vestigio. -per
d'unpesce spaccato giustamente per mezzo: dall'un lato sono scolorati, dall'altro,
279: quello che tiravano dentro pareva un morto... gli misero due cuscini
: in questi momenti le immagini assumono un aspetto larvale; le sensazioni gli giungono
milano [18-vi-1949], 4: con un elementare sistema basato sul cancellare con scolorina
sostituirli con quelli dei cavalli vincenti, un ignoto scommettitore era riuscito a truffare il
. (scolorisco, scolorisci). alterare un colore rendendolo meno brillante e vivace;
fomite. oliva, 295: un tanto applauso risvegliò sì rabbiosa invidia nel
'l più vergine colore / dimandai la rosa un dì: / ma la rosa a
i leoni all'entrata del duomo -fanno un effetto di cosa bruciata fino a scolorirsi
che il padre inviava da catania con un lento barcone un quartierino in vista della
inviava da catania con un lento barcone un quartierino in vista della galleria borghese,
urna. 7. impallidire per un malessere fìsico o per una forte emozione
fissò in volto la fanciulla che scolorì un poco, ma sostenne quello sguardo con
. de roberto, 4-162: stese a un tratto un braccio tremante, quasi in
roberto, 4-162: stese a un tratto un braccio tremante, quasi in cerca d'
corresse, mostra, sia pure con un certo artificio, di quietarsi, di
, di quietarsi, di mansuefarsi, un po'sbiadendo, un po'scolorendo.
di mansuefarsi, un po'sbiadendo, un po'scolorendo. = comp.
in ua giorni al più averanno acquistato un colore bellissimo. ciro di pers,
tuo volto i vivi fiori eri un vivo rondò del cimarosa / da la spinetta
viso ancorascolorito dalla malattia, fiorì tutt'a un tratto del più vivo rossore. pirandello
, l'empia ferita, / e quasi un ciel notturno anco sereno / senza splendor
a. piazza, 3-85: scosso da un interno tremore, scolorito come un cadavere
da un interno tremore, scolorito come un cadavere e fuori di sé dalla confusione,
mai teco favelli7. sminuito di intensità (un sentimento). morticcio e scolorito.
ché non ha tempo di rilisciarsi; ma un oco più scolorita che l'anno passato
di grande spicco, era l'autore di un trattato sull'arte militare, che fu
, era più carica di doni di un albero di natale. 5.
allora nella mia memoria l'effetto d'un sogno che si ricorda di aver veduto chiaramente
perdendo nel suo cuore la fresca veemenza di un tempo. -meno acuto (una
ai socialisti ildiritto di vivere dei ricordi di un vangelo oramai scolorito e freddo.
riduzione della vivezza e dell'intensità di un colore. -in senso concreto: parte
scolpare ogni mio fallo. -giustificare un fatto, una situazione negativa. gesualdo
si truova. 4. espiare un peccato, una mancanza. rime anonime
la giacca sotto le ascelle, formando un alone scuro intorno alla macchia bianchiccia della
: fate vostro conto ch'io sia un uomo che se va per india, dove
non cercava di scolparsi. era stato un ragazzaccio. piovene, 1-129: non tollero
bronzo aperse i nicchi; / e sculse un vaso, ove o narciso alligna /
(223): mutilata e ridotta a un torso informe, la strascicarono [la
, quando si viene a sentenziare un suo ribello, per torgli il possesso del
dellare le vostre mani. io ho un pezzo di marmo antico, taccia
pisca in quello e poi le sospenda come un 'ex-voto'. e. cec
di una persona e la giustificazione di un comportamento (un fatto, una circostanza
e la giustificazione di un comportamento (un fatto, una circostanza).
di quest'epoca, le accompagnerò di un discorsetto... che serva a scolpar
critici. 2. assolvere da un peccato (un'autorità religiosa).
-come espressione di ossequio rivolto a un proprio familiare o al familiare di un
un proprio familiare o al familiare di un corrispondente. ramberto malatesta, 286:
: ora, signore sposo, menateci un po'a spasso noi altre due, intanto
parere. -preceduto o seguito da un agg., in formule di cortesia
fai morire: / per dio, soccorri un poco al mio altri com'aquila vola.
donna, ne la mia imaginazione apparve come un peregrino leggeramente vestito. tasso, 13-i-385
, per le vie, di incontrare un signore che rincasava stringendo gelosamente un filone
incontrare un signore che rincasava stringendo gelosamente un filone di pane, e dieci signori invece
parla, per lo più alrinizio di un discorso (anche con uso scherz.)
, come lor signori sanno, / è un grande e solennissimo banchetto. ungaretti,
a genova. -accompagnato da un agg. possessivo con valore rafforz.
segreto. moretti, i-125: « occorre un nano ». « un nano?
: « occorre un nano ». « un nano? » « un nano e
. « un nano? » « un nano e una scimmia ». « anche
« anche una scimmia? » « un nano, un nano, signori miei.
scimmia? » « un nano, un nano, signori miei. 12
gentiluomo. foscolo, vii-259: un signore, pria di accettare la dedicad'un
un signore, pria di accettare la dedicad'un libro che si umilia con le solite frasi
: in quel gruppetto si ragionava di tutto un po', filosofia, architettura, arte
grazie, professor milone, lei sì cheè un vero signore. quarantotti gambini, 10-278:
, 10-278: l'ambasciatore pietromarcni è un uomo molto intelligente; e inoltre ha
inoltre ha una qualità impareggiabile: è un gran signore. 13. persona
il volto sbarrato dalla mascherina nera, un pugnale insanguinato fra i denti, fantomas
, meditava. -nazione che detiene un monopolio o una posizione di preminenza in
monopolio o una posizione di preminenza in un determinato settore economico. foscolo,
non avrebbe posseduto né una colonia né un naviglio da guerra. la repubblica [31vii-
siate lorostrettamente signore. -capo di un gnmpo. fiori ai filosafi, 158
lasciato da'suoi. -in un gioco o in una festa, chi ha
data un'occhiata intorno e doppo tesser stato un poco in atto di pensare,
nave n'abandona per fortuna di tempo et un altro va a governarla e scampa la
17. astrol. pianeta governatore di un segno zodiacale o di una casa.
assumere la figura e il valore d'un politico monarchico e civile. -al
fa, se ben mi ricordo, un buonarroto simoni più volte de'signori.
signori, avesata e illuminata, improvvisarono un ballo che riescirillantissimo. nelle catacombe
non possono essere signori della tua volontà un punto, se l'hae iddio fatta libera
non de la morte. -indica un sentimento o un vizio che domina completamente
morte. -indica un sentimento o un vizio che domina completamente una persona,
ministro sarà d'eterni guai. -indica un popolo non soggetto a dominazione straniera o
rilevare l'eccellenza e il pregio di un cibo o di un vino. tommaseo
e il pregio di un cibo o di un vino. tommaseo [s. v
s. v.]: questo è un signor pane. monelli,
fa servire una cenetta da mettere appetito a un morto, ci dà da bere un
un morto, ci dà da bere un signor vino imbottigliato al tempo del console
ciascuno due paia di robe, l'un foderato di drappo e raltro di vaio
ventenne che non aveva mai voluto imparare un mestiere, che diceva di voler fare il
. tocci, 1-87: maestro simone era un povero scalzocome sare'io, e trovò un
un povero scalzocome sare'io, e trovò un tesoro. subito si mise in signore,
, / che dopo questo ne verrà un peggiore'. proverbi toscani, 49: l'
uomo rissatore duran poco col lor siin un regno conviene un signore; non conviene
poco col lor siin un regno conviene un signore; non conviene un regno a
regno conviene un signore; non conviene un regno a due signori: bisogna che comandi
estens., che il possesso di un bene o di un'amante sia di una
amadori / da voi partendo lassovi a un amante, / ché non convene un
un amante, / ché non convene un regno e dui segnori. chiaro davanzati,
. chiaro davanzati, 73-1: in un regno convenesi un segnore, / e se
, 73-1: in un regno convenesi un segnore, / e se più ve n'
spirito. 3. prevalenza di un clima. crescenzi volgar., 6-1
sostant. boccaccio, i-254: un grandissimo re, in quelle parti si-
poggio. bonsanti, chi ha un occhio è signore. 3-iii-505:
altri istinti o sentimenti (una passione, un atteggiamento interiore, un vizio, ecc
una passione, un atteggiamento interiore, un vizio, ecc.). s
passioni signoreggianti. 3. che sovrasta un luogo. imperiali, 4-742: sì
costume e l'arte signoreggiante del tempo è un più vecchio libretto (1725) del
dal guerrazzi, cotesta poesia, signoreggiante un quindici o vent'anni fa, non
tenere sotto la propria autorità o potere un impero, uno stato, una città
di mare. carducci, iii-9-276: un giovane feudatario di famiglia tedesca...
monti veronesi. -dominare altri (un popolo, una classe, una comunità
e più valoroso, ti dichiari con ciò un altro nembrot o alessandro, e ti
o alessandro, e ti qualifichi per un tiranno, di cui è proprio il
il sentimento nell'uomo di signoreggiare dispoticamente un altro uomo. faldella, i-4-263:
signoreggiate? papini, 27-372: fui un di coloro che signoreggiava le moltitudini e si
. -tenere sotto il proprio comando un corpo militare o sotto il proprio controllo
levata larenzia al punto del dì, riscontrò un ricco non ammogliato,...
certo il contrario; e voi, perché un tempo eravate tutto mio, e ora
il suo animo, ispirandone il comportamento (un sentimento, una virtù, un vizio
(un sentimento, una virtù, un vizio, un desiderio, ecc.)
sentimento, una virtù, un vizio, un desiderio, ecc.). anonimo
? » se non le avessesignoreggiato l'animo un sentimento che faceva tacere la passione stessa
]. -ossessionare l'animo (un pensiero, una preoccupazione). dante
esser vita de lo cor dolente / un soave penser, che se ne già.
, 06-174: una monarchia nella quale un senso di rovina imminente signoreggia ogni uomo,
dalministro all'ultimo birro, non regge a un urto dato con medesimo. de
. 4. controllare una passione, un istinto, un'inclinazione; disciplinarli;
, un'inclinazione; disciplinarli; reprimere un vizio; dominare i valori mondani restandovi
signoreggiava isuoi sentimenti del corpo, come fa un giudice i suoi ministri, vede la
abbia tanta costanza dranimo, se non forse un che signoreggi la fortuna? e questo
, 1-696: anna si sentì dare un tuffo nel sangue: tuttavia signoreg
la presentazione. 5. influenzare un periodo di tempo, la vita, il
carattere di una persona, ecc. (un pianeta). frate ubertino, xvii-199-24
boccaccio, i-5: avvenne... un giorno, la cui prima ora saturno
/ scio ben che ridi e d'un tal dir vagheggi / già per dura stagionee
oscura necessità. 6. sovrastare un luogo. fazio, i-10-37: monte
iii-13: questa [loggetta] su un alto sasso era fondata, / qual signoreggia
: tendeva in fatto l'orecchio a un remoto fragore che cresceva e mancava collo
collo spirare del vento; al fragore di un treno ancora lontano, in corsa verso
cadenti clivi? -controllare in posizione dominante un porto, un fiume (una città
-controllare in posizione dominante un porto, un fiume (una città). piero
7. controllare militarmente una costa, un passo, una regione, i mari
anno al bel parigi, / e un ventaglio novel caro a vedere, / caro
signoreggiava tutta la città. -occupare un territorio, dopo aver costretto il nemico
. -in senso attenuato: custodire un luogo. marino, 1-14-223: cautamente
giardino] esignoreggia / il fido erbosco, un vecchiarei robusto, / del bel verziere
e la fecondi. -attraversare un luogo (un vento). arici
fecondi. -attraversare un luogo (un vento). arici, i-317:
e fremere, ed uscirne / tal freddo un vento, qual di valle spira,
-soverchiare per intensità i rumori (un canto). d'annunzio, iii-2-48
suppone che dio abbia steso sull'universo un velo, che abbia voluto farsi indovinare
iv-1-448: era una mattina calda, d'un caldo precoce, azzurra ma navigata da
signoreggiavano tutto il giardino. -infestare un luogo (un animale selvatico).
giardino. -infestare un luogo (un animale selvatico). a. pucci
in niuno atto, / che 'l guarda un animale fiero e duro: / per
. 11. ant. domare un toro o una cavalcatura, guidandola e
o di signore sopra uno stato o un popolo; esercitare il potere, regnare
esercitare il controllo, porre il freno a un o più anni dopo,
malvagio, a una passione, a un vizio, ecc. ligero che
: in fine dell'armeidan si vede un gran palagio, fabbricato da'turchi,
italia. -essere al comando di un esercito. cesarotti, 1-xi-190: egli
d'animo, una virtù, anche un vizio). iacopone, i-30-21:
fremeva al solo pensiero di assoggettarsi ad un uomo per quanto mi fosse egli caro
influenza astrale su una persona o su un luogo; avere una potestà dominante su
luogo; avere una potestà dominante su un periodo di tempo. cecco d'ascoli
in sul tetto del dottore e gli signoreggia un terrazzino, donde e'passono tutto dì
-essere ampiamente diffuso o divulgato (un atteggiamento, un comportamento, ecc.
diffuso o divulgato (un atteggiamento, un comportamento, ecc.). tansillo
in un'opera letteraria (uno stile, un gusto, un tema).
(uno stile, un gusto, un tema). carducci, iii-6-107:
18. avere maggiore risalto sugli altri (un sapore o una sostanza, anche una
impaziente. -prevalere nell'organismo (un temperamento). capettano volgar.,
-divampare in un'area estesa (un fuoco). carducci, iii-1-339:
vizi in -avere l'egemonia su un territorio e sulle altre faldella, i-2-16:
genti che lo abitano (un popolo). dei tra li uomini.
lavoro,... dalla tendenza ad un = denom. da signore, con
. padroneggiato con disinvoltura e abilità (un rità o il potere di un signore
(un rità o il potere di un signore (una città, uno stato,
uno stato, argomento letterario). un popolo, ecc.), o di
.), o di uno stato (un territorio). linati, 16-4: pagine
appresso, raccolta ogni cosa e apprestato un naviglio, il giovane se ne andò
afrodite. -conquistato e controllato da un esercito (un luogo, un territorio
-conquistato e controllato da un esercito (un luogo, un territorio).
da un esercito (un luogo, un territorio). mazza, i-124:
. totalmente pervaso da una passione, da un sentimento, da un vizio (una
passione, da un sentimento, da un vizio (una persona, l'animo)
. c. gozzi, ii-265: fate un poco l'aritmetico, caro amico affascinato
, nati a combattere, spronati da un ardore di sagrificio che, saviamente diretto
-influenzato da un'idea o da un pregiudizio (una persona, la sua
. cattaneo, iii-2-91: il territorio e un gruppo di sette colli, signoreggiati dal
dal monte titano. -che sorvola un luogo (un uccello). c
. -che sorvola un luogo (un uccello). c. e.
2. chè denota una fine educazione (un gesto, un maestro alberto, 35
denota una fine educazione (un gesto, un maestro alberto, 35: per addietro
si regge, ma da uno segnoreggiatore e un re il quale giacosa, 133
terra universa. -che domina un territorio (una città). d
azione... dev'essere illuminata da un carattere signoreggiatore, da un pensiero potente
illuminata da un carattere signoreggiatore, da un pensiero potente. -in una sineddoche.
3. che domina l'animo (un vizio). bibbia volgar.,
4. abile e sicuro nel volo (un uccello). spallanzani, 4-iii-481:
in detta summa unutile al re o sia un dritto di signoreggio di più di io per
. ant. e letter. signore di un piccolo stato o di una città o
stato o di una città o di un feudo. sacchetti, 182-5: fu
assalti di messer ridolfo, gli venne un pensiero di mandarlo a richiedere di combattere
quando i portoghesi vennero in india, un piccolo signorèllo. latti, 11-55: né
che e tipico, che appartiene a un signore come membro della nobiltà (e
-composto di nobili (una famiglia, un grup- pò). baretti,
. -in partic.: moglie di un signore. - anche con intento iron.
aveva una valigetta di magi ago e un altro a fortunato i. arbasino, 19-219
signorittó), sm. signore di un piccolo dominio o stato. -per estens.
xxvi-1-379: quel ragazzo, ch'è un narciso al fonte, / era l'
questo mio mezzado: / e parca proprio un signoretto e un conte. muratori,
/ e parca proprio un signoretto e un conte. muratori, 7-i-205: da che
. bacchetti, 1-ii-131: era stato un 'signoretto', proprietario della possessione delle suore
angela cimmino] provvide sopra tutto di un signorevole rossore, il quale, con
raùna. 4. che ha un potere assoluto sulla vita dell'uomo (
una città o su uno stato esercitato da un sovrano o da un partito in
esercitato da un sovrano o da un partito in forma assoluta. compagni,
veggendosi ormai vecchio, aveva dato a un suo nipote l'armenia minore e a
suo nipote l'armenia minore e a un altro la signoria di damasco. alfieri,
per noie / così alta - provincia di un impero. sengnoria. marco polo
era alla fine delle signorie del rica un signore o anche un'altra autorità. ponente
autorità. ponente. -comando supremo di un esercito in battaglia. giamboni, 4-55
2. condizione di chi esercita un potere sovrano o gode di un'autorità
veggiamo che mutano posseditori spessissime fiate in un punto, siccome alla fortuna piace,
terre. massaia, vi-169: divenuto un po'vecchio, erasi ritirato nel goggiàm a
dell'italia settentrionale e centrale, in un primo tempo come regime temporaneo, alternato
[8-xii-1945], 3: in un primo tempo, le signorie crearono condizioni
, le signorie crearono condizioni favorevoli ad un più ampio sviluppo della borghesia italiana.
andò in signoria e la da onore e un altro da sozzura. cassiano vo isar.
e politica detenuta da uno stato o da un popolo in un territorio o sul mare
uno stato o da un popolo in un territorio o sul mare o su un altro
in un territorio o sul mare o su un altro popolo, anche in forma tirannica
di quelle spoglie opime che possono sembrare un frutto della vittoria, ma delle infami rapine
balbo, i-45: distrutti così in un anno i due maggiori centricommerciali del mediterraneo,
testa bassa, tram- pellando, con un sacco a bisdosso, interamente rassegnataalla capricciosa signoria
usanza. 7. possesso di un bene. panfilo volgar., 53
signoria utile: diritto di godimento di un bene. e li concepimenti tuoi
milano,... meditava d'istituire un 'podere- segnoria de la mia vita. m
francesco da barberino, ii-369: io vidi un lonzamente / amar distrectamente / una gran
dimando / fuor che da lei udir un tal comando: / 'va che mi piace
di essi sugli altri nella costituzione di un temperamento. latini, xxxv-ii-203:
appellativo di grande rispetto e deferenza attribuito un tempo a persone nobili o investite di
: sua signoria illustrissima ha già delegato un giudice. leopardi, iii-81: in essa
sentisse. de roberto, 712: un contadino di dubbia età... salutò
gran signoria. -sontuosità, eleganza di un edificio. g. capponi, 1-i-344
napoletane del quattrocento, -sopravvento di un pensiero sugli altri. lxiv-130: comandarne
lorenzo de'medici, 12-228: un acerbo pensier talor mi rne,
passione, di una virtù o di un vizio sull'uomo, sull'animo.
fanno giudicare o bene o male d'un uomo secondo che lo veggono o
che in sere / limpide, come un fior tra l'erbe giacque. 16
eglino erano in signoria. -essere un signore senza signoria: possedere un titolo
-essere un signore senza signoria: possedere un titolo nobiliare a cui non corrispondono beni
signoria, una grande signoria: costituire un sommo piacere, recare grande soddisfazione.
: mi fece fare tra l'altre cose un reggia. ghelleretto di
e riciso, che fa 73: in un chiostretto impeciato di umidore e di vecchiudante
è dal primissimo mattinare a notte colma un pigiarsi ria di forte e vivo parlare
una dote specifica del suo di persone, un alzare di mani e di giare per impetrare
giù sdrucciolone sdrucciolone ch'è fosse un bambino ritrovato,... quindi popparsela
.. quindi popparsela e trionfarsela con un talento, che è una signoria ad osservare
alla signoria: sovrastare, dominare (un luogo). g. morelli,
disegno in su monte accinico. -tenere un animale a signoria: tenerlo soggio- gato
che è proprio, che appartiene a un sovrano. fusone da gubbio, 1-143
3. per estens. dignitoso (un atteggiamento). cardarelli, 217:
signore. partiene a una persona investita di un potere o di 17. locuz
e, in partic., a un signore feudale o riper fiore: /
son 'democrazia'del machiavelli è di un tipo adatto ai tempi vaga e gentile,
disconosce l'elemento che è nella buite a un signore (una persona, l'animo)
storia di ottinello e giulia, 2: un gran signore possente mercanti si sentivano umiliati
loro astiosa disperazione. 290: d'un re par figlio tanto è signorile: /
to discrezione, / la qual fa generoso un nato vile. boiardo, sonetti e
è nobilissima. tà, generosità (un gesto, un comportamento). boccaccio
tà, generosità (un gesto, un comportamento). boccaccio, ii-4-165:
2. che appartiene per nascita a un elevato rango /... /
signoril costume? piovene, 3-58: per un uomo volgare l'inelevato rango sociale (
uomo volgare l'inelevato rango sociale (un gruppo, una famiglia, continenza era solamente
gruppo, una famiglia, continenza era solamente un peccato, ma per un uomo ecc
continenza era solamente un peccato, ma per un uomo ecc.). come luca
. come luca era soprattutto uno sgarbo, un gesto poco sinorile. cassola, 2-119
sinorile. cassola, 2-119: era un bel vecchio con la barba / tremila
tipico di una persona nobile o benestante (un sta il capitano, mosso 7
fre aspetto del carattere, un atteggiamento). giati / doro
cavalliero egregio. aretino, 10-31: partisi un rità di prelato e della non
di prelato e della non curanza signorile di un patrizio giovane da la comodità, da la
tutto solitario e pensoso m'era appoggiato, un giovane -che si usa con le
usa con le persone di alto rango (un d'età matura, d'aspetto signorile,
vestito. s. maffei, 7-177: un passeggero baretti, 3-4: questa maniera
. quella sua figura delicata e signorile destò un mur murc di simpatia.
era sottile, gracile, minuta, con un viso più dise lapo gianni
gen 7. formato (un quartiere, una città) o fianchegtile,
buon gusto (una casa, un appartamento: e costi degna
traffico da essa mantenuto con dio. in un signorile, ma non ostentoso appartamento dimorava
bertola, 3-73: vago e signorile ad un tempo è il prospetto di magonza e
anche la più ricca e moderna, anche un alloggio nei nuovi palazzi del signorile quartiere
del signorile quartiere della crocetta, oppure un villino in piazza d'armi,..
americane. 8. pregevole (un oggetto, un dono, una merce,
8. pregevole (un oggetto, un dono, una merce, un arredo
, un dono, una merce, un arredo); prezioso elegante, raffinato (
arredo); prezioso elegante, raffinato (un abito, un colore).
elegante, raffinato (un abito, un colore). g. visconti,
mobili signorili di quella ch'era stata un tempo la sua casa in città,
ammassati lì alla rinfusa e tutti con un dito di polvere sopra. -
polvere sopra. - agiato (un tenore di vita). cicognani,
di vita squisitamente signorile: si direbbe un miracoloso antidoto alla 'trincea'(della mia
ricche, raffinate (una mensa, un cibo). tanara, 355:
. cornoldi caminer, 268: ad un pomposo banchetto signorile non è raro il
9. nobile, elevato, solenne (un discorso, un linguaggio, uno stile
, elevato, solenne (un discorso, un linguaggio, uno stile o un testo
, un linguaggio, uno stile o un testo). - anche sostant.
altra, secondo che si passa da un genere all'altro, dal domestico al
esercizio della sua professione, egli era un umanista, maestro di bei motti; e
, suprema moderatrice dell'anima; ha un intelligenza nata ausiliaria di altre facoltà.
127: te ne vai a casa con un appetito signorile che roderesti anco i chiodi
e sopra il capo sino ai piedi un manto lungo di velo, come alla signorile
conveniva. 3. eleganza di un abito. l'illustrazione italiana [21-x-1945
4. agiatezza, sontuosità di un tenore di vita. oriani, x-13-51
. signorilizzazióne, sf. formazione di un sistema ai potere di tipo feudale.
l'appartenenza a una stirpe aristocratica (un tratto fisico). d'annunzio,
profumo naturale dell'infanzia, come in un bagno salutare. panzini, ii-594:
erano così dense che appena si scopriva un po'del pallore del volto, e il
4-75: io vedea... passeggiare un uomo signorilmen isogna riconoscere che
discrezione. classe prende la mano a un insegnante per trapassi imc. carta,
, 1-646: per il meo era meglio un po'di rhum.. gli hai
ha valore rafforz. in unione con un agg.). g. gozzi
: egli la prese ancora soldatescamente per un braccio soggiungendo che si compiaceva molto di
signorine veneziane. carducci, iii-23-255: un giovine come lui, di buona famiglia
gozzano, ii-85: sostammo accanto a un prato e la signorachina / baciò la signorina
. -signorina felicita: titolo di un componimento poetico di g. gozzano incluso
2-33: gurù camminava sui suoi zoccoli in un equilibrio elegante, fragile e scattante insieme
1-88: una gentil signorina, sposa da un anno, piena di grazie naturali,
per signorine: leggero, non faticoso (un lavoro); che non prevede o
; che non prevede o non presenta un notevole agonismo o sforzo o violenti scontri
p. levi, 3-135: era proprio un lavoro da bestie, che al confronto
. di una via o di un quartiere'. svevo, 8-704: è
e, con uso iron., indica un giovane viziato da un'educazione eccessivamente protettiva
i-15-114: per mia fé voi mostrate un gran cervello / a scansar co la
, 14 (244): non sono un signorino avvezzo a star nel cotone:
qualcosa alla buona da mettere in castello e un saccone mi basta. leopardi, iii-562
la piccola strada deserta s'era in un baleno riempita di ragazzacci sciamannati, ma
moravia, i-31: non sono mica un signorino io,... non sono
. 2. ant. figlio di un signore, di un nobile. ancora
ant. figlio di un signore, di un nobile. ancora più timido e
militari per rispondere negativamente alla domanda di un superiore, ora più comunemente impiegata per
. pataffio, 5: patrignomo fu un segaveni, / cuginomo, si
/ cuginomo, si esprimere un diniego, un rifiuto perentorio (anche
si esprimere un diniego, un rifiuto perentorio (anche e.
manzoni, fermo e lucia, 343: un pazzo che hanascita e quattrini,..
sp., io (172): un giorno poi, verrebbe il signor principino
? unasignorona di quella fatta col figlio d'un vile zappaterra? arpino, 19-194:
di autorità e prestigio, appartenendo a un ceto sociale elevato. cattaneo
e nuovo signorin mio. un nuvolone solo e trassero dietro a un bel
un nuvolone solo e trassero dietro a un bel signorone dal 3. con
. chierica di calvizie in testa e con un magnifico barbone g. raimondi, 7-20
g. raimondi, 7-20: è un bel ragazzo. ha del signorino moro.
signore che detiene sotto il suo dominio un territorio di piccole dimensioni o è titolare
di piccole dimensioni o è titolare di un piccolo feudo. bisticci, 1-i-307:
per questione d'interesse, guidati da un inviperito berliocco da ozino, assalirono i
tozzi, vii-518: dinnanzi, abbiamo veduto un signorotto, uno studente, buttare una
da una persona di rango inferiore verso un superiore per rispondere affermativamente a una domanda
signore abate. casti, 304: un problema talor formando vo, / e dubito
fra me se va cosi: / apro un libro e ritrovo: signor sì;
: signor sì; / n'apro un altro e ritrovo: signor no. bechi
da che la moneta tua corre leggiera un grano, meglio è guadagnarlo ^ tu,
), secolo e caratterizzata da un monoteismo che uni in posizione
[in muratori, cxiv-44-404]: da un uomo delsignor conte carbonesi ho ricevuto gli opuscoli
. bartoli, 8-46: il re mandò un de'sechi, vecchio principalissimo, a
, 1: nei giorni scorsi, un sikh, profugo del punjab, aveva attentato
attentato [a indirà gandhi], un uomo ha telefonato all'ufficio del- l'
che cosa vogliano i sikh è contenuto in un documento di 45 rivendicazioni che vanno da
da uno statuto di larga autonomia a un nuovo tracciato delle frontiere regionali che racchiude
città disegnata da le corbusier), a un regime di pedaggi sulle acque a spese
farti felice, io ti offro alla miacorte un appartamento, i miei elefanti ed i miei