struttura sociale, economica o amministrativa, un atteggiamento, una credenza, un linguaggio
, un atteggiamento, una credenza, un linguaggio, ecc.).
ma talmente rimasta indietro, divisa da un tale abisso, da presentarsi in effetti
di quella città. varchi, 23-48: un cinico chiese al re antigono un talento
: un cinico chiese al re antigono un talento. antigono gli rispose che un cinico
un talento. antigono gli rispose che un cinico, facendo i cinici professione di
dimandò una dramma, come oggi diremmo un giulio. scoagulante, agg. medie
. scobifórme, agg. che ha un aspetto simile a quello della segatura;
mo da dell'uomo con un radingotto alla carlomagno, che daremo ai
carrozzeria di una vettura ferroviaria o di un autoveicolo comprendente l'abitacolo, i parafanghi
le scocche delle sedie 'modus'sono montate su un supporto del tavolo mediante bracci snodati.
], 24: la cucina ha un utile vano scaldavivande che serve anche a
scocca di fulmine improduttivo, il tuono è un tamburo mentale. = deverb.
una povaretta e dirai: « aitatemi un poco a fare il letto ».
. ant. schiocco prodotto facendo battere un dito contro un altro. f
schiocco prodotto facendo battere un dito contro un altro. f. f.
agg. che scaglia una freccia (un arco). l. bellini
membrane quando contraggonsi. -lanciato da un arco (una freccia). salvini
spesso scoccanti. 2. che produce un rumore secco e sonoro. settembrini [
). lanciare una freccia, distendendosi (un arco, una balestra, la sua
-figur. assegnare una sorte o un compito (la provvidenza divina).
forza una freccia contro qualcuno o contro un bersaglio (una persona). roseo
roseo, v-128: s'inginochiavan d'un ginochio in terra qualunche volta i parti
, / che non è degno d'un cor villano, o bella / saettatrice,
la freccia. -figur. lanciare un dardo amoroso, far innamorare (amore
luci ammiri punto di più d'un ferro e semimorto, / mentre tutto il
proferite, io vidi scendere dal cielo un picciolo fanciullo con le ali appiccate agli
le ali appiccate agli omeri e con un arco alla mano, da cui non
si può ritrovar. / - osserva tu un poco / che fuocoha ne'sguardi! /
/ i velenosi strali, / et in un puntosgombra i vani affanni. tansillo, 2-248
, 1-iii-16: la facondia mia che 'n un viluppo / mille parole scocca.
l'arco / -in partic.: rivolgere un rimprovero o un'inde la divina tua
freccia. -allentare la corda di un arco. alamanni, 24-200: alza
il nervo scocca. -lanciare un sasso, una palla di cannone. -in
cannone. -in senso generico: vibrare un colpo. giovanetti, i-90: qual
. cristoforo armeno, 1-265: tolto un arco da pallotte in mano escoccatolo, colla
e scoccò la balestra, e d'un bolzone / il colse a punto al sommo
a. cattaneo, i-80: se un vostro nemico (userò una parolanostra) vi
qualcuno una parola, una frase, un discorso; rivelare notizie, segreti, ecc
filosofia mi piaceva, ch'anzi un giorno sul banco mercantile di mio padre le
iii-22-445: con sottigliezza fiorentina facead'una trave un nottolino, filando giovenale in ottave per
opposto monte / saetta il cerro in un momento e 'l faggio. martello,
indietro. linati, 9-25: giù da un terso ponenteil sole scoccava di striscio sulle facciate
e il suo rombo non era che un susurro. -produrre calore. f
a scoccar primavera raggipiù fervidi. -scagliare un fulmine (il cielo). testi
suoi. -eruttare materiale infuocato (un vulcano). de bottis, 62
tocchi a chi tocca. -modulare un canto. marino, 1-7-230: costei
del ciglio. 4. dare un bacio rumoroso, con particolare trasporto o
sonori fu per lei l'affar di un minuto. carducci, iii-2-359: intanto /
iii-1-65: ella si piegò su lui come un arco e gli scoccò un bacio su
su lui come un arco e gli scoccò un bacio su le labbra. moravia,
. moravia, xi-405: lei mi scoccò un bacio sulla guancia dicendo: « ora
a sé: si udì lo scoccare di un bacio. -far erompere una risata
giov. soranzo, 148: se difende un reo, tal arte ei serba /
come il dardo. -infliggere un dolore a qualcuno. mariotto davanzati,
8. battere, segnare le ore (un orologio con soneria, una campana)
.: ordire o portare a effetto un inganno contro qualcuno. sacchetti, 145-12
addosso. 10. far ruotare un fuso (una macchina tessile).
c'è la macchina che scocca / d'un frullo solo centomila fusi.
disfare la cocca. 11. battere un dito contro un altro o contro un
. 11. battere un dito contro un altro o contro un oggetto, in
battere un dito contro un altro o contro un oggetto, in modo da produrre uno
medio. cicognani, 13-8: scoccando un dito fece schizzare via un minuzzolo fuori
13-8: scoccando un dito fece schizzare via un minuzzolo fuori della tavola.
scocchi, / volò per l'aria un grido. -lanciare proiettili (un'
(una mina); essere sparato (un colpo d'arma da fuoco).
prima occasion che buona paia, / dimmi un furbo, ser cecco e uno scrocco
seno è troppo frale scorza / ov'un bel guardo volontario scocchi / per divina
udire (la voce, il canto di un uccello, le note di uno strumento
le note di uno strumento o di un brano musicale, ecc.).
scoccano dal suo pianoforte come frecce lanciate da un manipolo di arceri. -uscire
-uscire dalla bocca (una parola, un motto, una lode, un rimprovero
, un motto, una lode, un rimprovero, un'ingiuria, un'imprecazione)
scocchi, / volerò al cielo in un batter di piume. baruffaldi, i-91:
parato a scoccare. faldella, ii-2-161: un ruggito, un'imprecazione scocca dalle labbra
baldini, 5-43: allora sentite -produrre un rumore secco (un bacio).
allora sentite -produrre un rumore secco (un bacio). bonarelli, xxx-5-28:
anche: essere segnalato dalla soneria di un orologio, dal tocco di una campana
sembra / che attorno mi si effonda / un pendo dove avesse quel nembo a scoccare.
18. avere inizio o anche accadere (un evento); -sostant. essere
-in partic.: presentarsi (un momento atteso, un'occasione, un'
allora e in quell'occasione che scoccò un mio bizzarro appuntamento con la sorte. tecchi
calcagni, quando scoccò la campana: un tocco, e due, e tre,
5-i-901: le nove scoccarono vesperalmente a un campanile. 16. scattare,
accalappiare colui a cui è stato preparato (un tranello, un inganno).
è stato preparato (un tranello, un inganno). rinaldo degli albizzi
allentamento della tensione (una molla, un meccanismo). g. gozzi,
i-26-99: essa vi fece porre alla bocca un certoordigno che, scoccando agevolmente, turava il
sparo dei mortaretti! -abbassarsi (un ponte levatoio). boiardo, 1-15-53
, 1-5-133: finito il ballo, in un momento scocca / il magistero de l'
attraversare il cielo, guizzare, balenare (un lampo, un fulmine). -anche
guizzare, balenare (un lampo, un fulmine). -anche: rimbombare (il
cupole porta riverenza, / se verso d'un alloro egli si scocca, / tosto
non tocca. luzi, ii-106: scocca un fulmine bianco di delizia / sopra i
del re di spagna in roma, scoccò un tentativo simile aduello dell'isimbaldi in firenze.
-scaturire, avere origine daltanimo (un sentimento, un pensiero, uno slancio
avere origine daltanimo (un sentimento, un pensiero, uno slancio interiore).
carica di un'energia che scoccava con un obbiettivo preciso da tutti i punti del
da tutti i punti del suo corpo un po'proteso in avanti come un arco
corpo un po'proteso in avanti come un arco. bernari, 7-246: stringendo di
-apparire improvvisamente nella mente, manifestarsi (un pensiero, un'ispirazione artistica).
appena comincio ad ingolfarmi nella miameditazione, che un pensieraccio scocca altimprovviso nella mia mente a
presto - una scintilla, io sono un 'uomo finito'. -scatenarsi (l'
più vili servigi. -riuscire (un effetto). savinio, 10-365:
contro qualcosa, produrre uno schiocco (un dito). redi, 16-i-304:
16-i-304: buffetto in significato del colpo di un dito che scocchi di sotto un altro
di un dito che scocchi di sotto un altro dito, e suol darsi nelle
inchiostro. de pisis, 3-167: tirò un poco il cuoio nero, fece scoccare
ch'egli parlava alquanto insolentemente innanzi ad un suo superiore, mi rispose
del consumo. -svilupparsi rigogliosamente in un determinato ambiente (una pianta).
. aretino, 26-245: come isguazza un certo amico, quandoalcuni di cotali villanciom dàn
(i-174): in corte è nato un gran romore. / altro che maganzesi
: il crudele si risolvesse a volermi un poco di bene, sguazzaressimo tutti dua.
dentro come se la mia gamba fosse diventata un pezzo d'anatomia. 6
lancellotti, 277: il vedere che un uomo da bene o let
. cellini, 813: questo è un uomo che vuol che il mondo impazzi
umidità, facendo presagire la pioggia (un vento); scrosciare (la pioggia,
: i modenesi hanno 'sguazzare'per significare un nembo di pioggia. 12
. 12. tr. guadare un fiume o un lago a piedi o a
12. tr. guadare un fiume o un lago a piedi o a cavallo.
quel piccion grosso, dieci mila pochi fanno un assai. e mangiare a sguazzo.
del mare... c'è un dolce odore marino, di terra sguazzata,
-impregnato, inzuppato di vino (un cibo). catzelu [guevara]
catzelu [guevara], ii-231: tra un boccone et un altromettono giù un fiato di
], ii-231: tra un boccone et un altromettono giù un fiato di vino, di
: tra un boccone et un altromettono giù un fiato di vino, di modo che,
suo dispetto; / e fanvi su un sguazzetto / di chiose e sensi, che
a bagnuolo... spero che un giorno o l'altro, ce la faremo
insinuarsi nell'animo fino a radicarvisi (un vizio). cesareo, 224:
stati costretti ad essere tutti bagnati da un grande sguazzo d'acqua senza potersi rifugiare
3. tose. attraversamento a guado di un corso d'acqua (a piedi,
: punto nel quale si può attraversare un corso d'acqua. catzelu [guevara
nel senese per guardare altrui con occhi un po'torti. pratesi, 5-91: fra
rimestava, in quello sguazzo, con un cucchiarone di legno: ne veniva una cosa
sommariamente, senza precisione e raffinatezza (un dipinto o anche il modo di dipingere
egli voleva essere sicuro che chi comperava un suo dipinto (che io qualificavo di pittura
ciascheduna da sé non fosse più che un boccone, non andai più inanzi;
p. cuppari, 1-i-353: dobbiamo aggiungere un altro strumento, la 'sgobbia', di
rovinare o affaticare eccessivamente la vista (un lavoro, un'attività).
gli occhi verso il cielo, secondo un certo suo solito costume, per lo che
, con valore intens., e da un denom. da guercio (v.
un'errata distribuzione del carico o per un difetto di costruzione. l.
che naviga meno bene col vento da un lato piuttosto che dall'altro; ciò che
, con valore intens., e da un deriv. da guercio (v.
all'ultima garza, lasciando... un occhio sguerciosbendarsi nel suo albume di sasso.
. per simil. storto, sbilenco (un asse). garzoni, 1-749:
garzoni, 1-749: appresso squadrar bene un legno e drizzar bene una tavola,
o affaticare eccessivamente la vista (un lavoro, un'attività).
bonsanti, 4-322: si sarebbe potuto chiamare un vero e proprio bisogno, di liberare
sguerguenza permessasi dal creatore di essi in un momento d'estro o di salto d'
, con valore intens., e da un dimin. di guerra (v.
, con valore intens., e da un denom. da guffone, accr.
una calzatura della guiggia, strappandola con un movimento brusco. grazzini,
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da guiggia (v).
. privato della guiggia (anche in un contesto metaforico, per indicare una persona
, / e a trovarne è a fatica un altro / che sia spaiato e sguiggiato
, xiii-251: diceva d'aver visto un ubriaco che 'sguinciava'per la piazza,
la piazza, ossia che andava ora per un verso, ora per l'altro.
della veste, ma con la persona faccia un sghinzo alla parte sinistra, che con
sfuggita. pallavicino, i-565: succede un abbaglio di stampa arrecato dal soave di
, con valore intens., e da un denom. da guindolo (v.
. seuinzagliaménto, sm. scioglimento di un cane dal guinzaglio. cicognani
, sguinzagli). liberare dal guinzaglio un cane, in partic. perché possa
inseguire la selvaggina o attaccare o inseguire un nemico, un ladro, ecc.
o attaccare o inseguire un nemico, un ladro, ecc. luca pulci,
io vada talora per li campi con un cane... per isguinzagliarlo dietro ad
4-417: l'inganno... è un sarto che porta mai. contro costei furono
rovani, i-720: siamo venuti a dare un esempio e a lasciareun segno che faccia risensare
. -inviare qualcuno a svolgere un compito o a fare opera di convinzione
3. figur. scatenare un vento. il quale si era alessandro
. capello di feltre, et avvolto in un terraiuolo di panno migevoli ad altri gli
; non essendo so -attizzare un atteggiamento radicale, lascian5. sdrucciolare.
e se tivo, e da un denom. da guisa (v.)
volle e più tardi non seppe reprimere. un cristiano vi s'abbatte, c'è pericolo
e romsguisciaménto, sm. contorcimento di un serpersi il collo.
, sfogarsi liberamente in pente, di un verme, ecc. -slittare finendo fuori
la pelle / sciamenti tetanici. scende un automobile, sguiscia come un razzo fuor di
tetanici. scende un automobile, sguiscia come un razzo fuor di e sempre par ch'
da sguisciare. scivola, vi sguiscia come un serpe qualche cosa, di cui
speranza, fra allontanamento, e da un denom. da guinzaglio (v.)
foscolo che fa il foscolo, ed anche un altro foscolo che mi = deverb. da
sguisciare. sciolto dal guinzaglio (un cane). affascina: penso
re..., l'un alla cucina avvezzo e alla caccia l'altro
in piazza e sguinzagliati, a un tratto alla minestra quello magalotti, 20-48:
alla fiera corse. berchet, 1-32: un correre, uno sguisciare, intr. (
(sguisciò, sguisci). guizzare (un in un certo modo a posare in falso
, sguisci). guizzare (un in un certo modo a posare in falso, non
e giù per mezzo a biade pesce, un girino); strisciare (un serpente)
pesce, un girino); strisciare (un serpente). non isdrucciolarvi dentro anch'essi
sua libertà. linati, 9-219: d'un tratto mi passò davanti un cani sguinzagliati
9-219: d'un tratto mi passò davanti un cani sguinzagliati. calvino, 2-49:
2-49: i cani sguinzagliati abintorno a un fior s'avvolse. beltramelli, iii-83:
piede dei ciliegi con bocche irte di udì un sibilo acuto. un serpentello nero sguisciò via
bocche irte di udì un sibilo acuto. un serpentello nero sguisciò via verso narlo tra la
sbisciolando con tale agilità di mosse da disgradarne un 2. per estens. mandato
o alla collo a una lumaca; / un altro salta in testa a una migiocoliere
conte ponza di -per simil. dimenarsi (un cavallo). = etimo incerto.
guarito è ornai: ma, quasi mezzo un sguitto, sm. ant. persona che
d'espedienti, fungo, / un callucciaccio gli riman sul nerbo. pitocco.
. (v.). di un ambrogio fusella sguinzagliato dal capitano di giunievo,
la bella pigionale di sopra, zante (un pesce). c. sasso
che son presi da loro, strato un saggio di quel che sanno fare le sue
rapidi mutamenti di ditomissione; sciolto da un vincolo di ubbidienza. vai nell'ombra dei
che riappariva, pirandello, 7-849: un altro squittio la fece voltare di
di da tutti quelli scriccioli usciva un sol pigolìo: don celso,
, don celso.., ed era un accorrere, un accavallarsi, uno sguiche
.., ed era un accorrere, un accavallarsi, uno sguiche rondine sguizzante davanti
davanti alla finestra. teologo, è un villano ribelle che si gode a sputacchiare sciare
una perquel che ieri inchinava, è un servo sguinzagliato che nella due manine la sottana
c. gozzi, i-iooi: « un gran romor di calze ricardate » / braccia
. donne sguinzagliate, / di maschere un tumulto ed una mente la tempesta dei sensi
. cogrigia, verso oria. (un pesce). minciò il clamore delle
o di sottecchi bellincioni, cvi-267: passando un fiumicello, e'panni banchi. (
rosso di pelo, dal viso lentigginoso e un pesse in quelle e sguixza e sbalza:
scherza e combatte. ruscelli, xxvi-2-183: un pien rin- linati, 10-144: la
per qua e per là, era tutto un formicolio. la falda di quel cappello qualche
, 118: la betta sguisciò via per un cordiale. nie dal punto
dello, 8-1022: a un tratto, dall'arco centrale della porta,
. ant. lunga correggia che serecco un vecchietto sguisciar curvo, con un mantello che
serecco un vecchietto sguisciar curvo, con un mantello che no fuori dell'acqua.
.). sotto la stretta d'un freddo che fa sguisciar la piccozza dendolo e
, tr. ant. rendere irriconoscibile (un -figur. essere composto con grande facilità e
). d'annunzio, v-1-229: un cane randagio si getta controla macchina e fa
dove poi tornar via al suon d'un corno, / sotto una insegna che,
. -balenare (una luce, un raggio di sole). d'annunzio
bisce di sole: s'increspa a un tremito / gentil la narice da'succhi /
tassoni, xiii-633: vassi a conchiudere in un fanciul- lotto, che dirizzò suo balestro
sguizza con rinnovata pelle dalle fessure di un sasso. capuana, 1-ii-205: di
, 1-ii-205: di tanto in tanto un sorcio, grosso come un gatto, sguizzava
tanto in tanto un sorcio, grosso come un gatto, sguizzava lungo i muri,
gara su la preda. -fare un balzo. pirandello, 7-679: bernardo
pirandello, 7-679: bernardo morasco stese un braccio al palo, tutte e due
balzare fuori. io farei sguizzarvi innanzi un sonettino odorifero e melato di lauri e
. c. arrighi, 3-172: a un certo punto il giovine sguizzò fuori dalle
a capo fitto. -liberarsi da un abbraccio. aretino, 20-40: fiutatole
abbraccio. aretino, 20-40: fiutatole un tratto la bella bellina, le diede
. egli le cinse la vita con un braccio e si chinò per baciarla sui capelli
. giulia sguizzò dalle sue braccia gettando un grido. -scivolare sulla superfìcie su
aveaconceduto. 4. sfuggire con un moto repentino, scappare; filarsela (
sguizzare e battersela. -sottrarsi a un assalto frontale o a una battaglia campale
dietro tocca / su certi bricchi posti in un poco ad sguizzatola, sf. " region
. bersezio, 62: c'è un ghiaccio lucido per le strade che i
anche senza riflessione. zarole che l'è un gusto matto a vederli. a.
-figur. cercare di sfuggire alla logica di un dibresciani, 2-22: ella godea vedere
squille improvvise, gaie, argentine, con un luccichio vivo, suscitando un volo di
, con un luccichio vivo, suscitando un volo di rondini dalla tettoia nel sole.
tutti questi rami di cucina. 'sgurare'è un termine dialettale che ci par degno d'
l'impegno, la fatica, quel che un modo di dire chiama 'olio di
. 2. figur. cancellare un peccato (col pentimento e la confessione
. saltellavano come pesci sul ratto di un fiume, i baffi erano amalgamati in una
, agg. scivoloso al tatto (un tessuto, la pelle).
, 25-260: conteneva [la valigia] un arruffio dicenci di velo, di seta e
6-23: le rane strette in mano dànno un contatto viscido, sgusciante.
perché troppo vasto e scarsamente delimitabile (un argomento). rebora, 3-i-28:
con un'onestà gretta, riserbandomi ad un altrianno il compimento della tesi enorme e
, dalla buccia, ecc., un frutto, un seme. -in partic
buccia, ecc., un frutto, un seme. -in partic.: liberare
sguscia con tal creanza quelle fave / che un losofo pare in un liceo. delfico
fave / che un losofo pare in un liceo. delfico, iii-211: un altro
in un liceo. delfico, iii-211: un altro uso, che sente molto della
7 son tanto larghe e poi han un sapore / straordinario; a una a una
questi manini. -estrarre dal guscio un uovo sodo. g. vialardi,
sgusciatele senza guastarle. -estrarre dalle valve un mollusco, dal tegumento un crostaceo.
dalle valve un mollusco, dal tegumento un crostaceo. a. boni, 46
terrina. montale, 7-335: è un lavoro difficile, che deve essere iniziato da
meglio dar tempo al tempo e sgusciare un ultimo peocio. -cavare gli occhi,
bocca inavvertitamente, sench'io non prendo un buon mattone / e 'l celabro dal capoza
scappano via) facile -far uscire un bottone da un occhiello. le parole di
facile -far uscire un bottone da un occhiello. le parole di bocca. carducci
mezze promesse di spagna gli sgusciano dalle un dietro l'altro dalle loro cappiole. mani
sguscia. -togliere rapidamente di dosso un indumento. viani, 19-254: lo
la cravatta. -figur. sviscerare un tema, un problema, ecc.
-figur. sviscerare un tema, un problema, ecc. g. gozzi
servirai a te in questo studio quanto un migliaio di persone e meglio. de marchi
meglio. de marchi, iii-2-427: un giovinetto, che non voglia dedicarsi in maniera
vasari, ii-31: appiccato le mani un soldato, con la forza delle spalle
,... mena con stizza un colpo a coloro che... tentano
buccia, l'involucro che lo riveste (un frutto), il mallo (una
-uscire dal guscio dell'uovo (un uccello, un pesce, anche un
dal guscio dell'uovo (un uccello, un pesce, anche un insetto).
un uccello, un pesce, anche un insetto). calvino, 8-97:
8-97: ogni essere natante che sguscia da un uovo fecondato ripete non uno ma due
soppiatto. -deviare cambiando direzione (un fulmine). landolfi, 2-101:
e poi invece sgusciava via e si fermava un momento alto sulle loro teste, senza
montale, 3-65: senza forchetta era un affare serio, l'anguilla ci sgusciava
da esse. -sfuggire (un errore). soffici, vi-32:
e anche falso e ipocrita, a un rapporto leale e aperto con gli altri.
l'anguilla. verga, 2-16: un ingegno che vi sgusciava dalle mani ad ogni
fenoglio, 5-i-1785: le pietre posavano su un letto difango vivo, cosicché oscillavano e sgusciavano
ii-328: soltanto a sera tarda sgusciava fuori un momento per pigliar aria. ojetti,
ladra. -uscire dall'asola (un bottone che viene sbottonato). de
come due bilie. -fuoriuscire da un involucro. piovene, 14-126: 1
strappatura alle stecche della gelosia sgangherata, un vivo chiarore di luna entrava nella camera.
. -diffondersi attraverso un'apertura (un odore) d'arzo, 277:
arzo, 277: l'uscio s'aprì un istante, in quel momento, per
in quel momento, per lasciare entrare un altriuomo e, nella striscia di luce
roberto, 3-51: alfio si fermò un momento, a vederla sgusciare tra la
sterpi, tra 'ginepri, / per un balzo, una scesa, una viuzzola
giuliani, ii-372: il mi'babbo avea un gran carico (di legna) addosso
tivo o di separazione, e da un denom. da guscio (v.)
/ e che sia 'l ver, pigliaten'un sgusciato / e osservatelo ben per cortesia
ben per cortesia: / non è un occhiolin giusto marnato? spallanzani, 4-ii-400
: il vello era sull'orlo appena un poco rilevato e staccato,
midolla di frutto a metà sgusciata da un mallo velloso. -con allusione oscena
vìani, 4-108: accanto a lui un giapponese dalla facciasgusciata, occhi pisigni tagliati con
di cavallo. landolfi, i-352: un contrammiraglio anche lui giallo, con metà
siete scipita! -venuto via da un luogo, da un paese. de
-venuto via da un luogo, da un paese. de sanctis, ii-13-244:
3. archit. ant. incavato (un fregio, una modanatura). vasari
simili, e vale sguscio fatto in un lavoro. sgusciatóre, sm.
foraggere dalle infiorescenze; è costituita da un battitore rotante a palette circondato da un
un battitore rotante a palette circondato da un cilindro di lamiera e chiuso nella parte
sgùscio, sm. ant. estrazione di un legume dal baccello, di un frutto
di un legume dal baccello, di un frutto dalla buccia, ecc. burchiello
io vidi presso a parma in su n'un uscio / villani scalzi, cinti di
vincastri, / e ritti in su n'un piè come pilastri, / mangiando fave
tavolino] serve di fregio e terminata da un piccolo collarino forma il sostegno del piano
, i-157: quando s'ha a lavorare un ripiano per gli scuri, si fa
strumento di legno ricurvo usato per sagomare un materiale. g. vialardi, 1-418
g. vialardi, 1-418: indi avrete un profilo o sguscio di legno bagnato nell'
grasso intorno al pane e formate così un bel vaso. 4. marin.
: forse la delicatezza di diana sgustò un tantino il 'vidame', che la caratterizzò o
(si liquefacela) s'involge dentro un po'di pulaccio (pula trita).
prodigiose. idem, 1-172: cominciò un gocciolare grosso rado e lento: come
allo studio dell'opera di shakespeare (un critico). - anche sostant.
, 1-i-895: su questo argomento ha scritto un saggio j. h. myland,
di parti del teatro di shakespeare (un attore). savinio, 22-350:
15-84: il discorso di fausto melotti è un altro: il suo uso di materiali
è il mezzo più veloce per raggiungere un regno visionario di splendori e meraviglie,
personaggi creati da shakespeare; che ha un carattere o assume atteggiamenti eroici o tragici
tr. scherz. rendere simile a un personaggio da tragedia di stile shakespeariano.
. - anche sostant. tipico di un modo di concepire che dura fino a noi
di sé, come demiurgo, dentro un mondo concepito shakespearianamente. c. e
ha veduto romeo che una volta a un ballo mascherato... è vero
nostra. ferd. martini, 5-227: un giorno, perché con roteilo'giuseppe verdi
di sant'agata stava vestendo di note un 're lear'. b. croce, ii-1-494
di shelley'non ha per chi è un vero shelleyano nulla di nuovo: sono
frutta a due cassule, che contengono un solo seme. la 'sherardia dei campi'
. scient. sherardia, deriv. da un nome proprio di persona.
a pasto, o almeno insieme a un poco di cibo. arbasino, 3-69:
dei disegni e da colori vivaci su un fondo generalmente scuro. = dal
equilibrio delle funzioni organiche in seguito a un forte stimolo di origine fisica o psichica
pallore, ecc., conseguente a un trauma. -terapia di shock: shockterapia.
(shock psichico) o consecutive ad un fatto improvviso o per lo menomolto grave di
si stabiliscono con disturbi svariatissimi ma senza un fondamento anatomo-pato- logico dimostrabile. f.
una sorta di 'trattamento morale', in un clima di fiducia e di libertà.
età critica, tipo l'assalto carnale di un vecchio zio satiro, li allontana per
. strumento musicale a fiato costituito da un lungo corno di montone usato dagli ebrei
casi di pericolo, per l'investitura di un nuovo re, ecc. che ora
letterario. moretti, ii-295: quando un bel giorno ti sei levata la maschera
che l'altra volta, a conclusione di un frastuono consimile, avevano cominciato a cadere
elettrotecn. resistore disposto in parallelo su un circuito elettrico a corrente continua per ridurre
resistenza che s'intercala fra i torchietti di un gal- vanometro allo scopo di far passare
. -impedenza disposta in parallelo su un circuito elettrico a corrente alternata.
o a malformazione congenita o prodotto da un intervento chirurgico, fra due sezioni di
? la respirazione è innanzitutto assicurata da un abboccamento della trachea alpesterno del collo,
collo, chiamato tracheostoma. si pratica poi un collegamento tra la trachea e l'esofago
2. abbassare l'impedenza di un circuito (l'elemento usato come shunt
(l'elemento usato come shunt, un condensatore, ecc.). 3
si inietta nel paziente dell'eparina, un potente anticoagulante, per evitare il rischio
'shuntato') all'esterno passa inoltre in un altro apparato, lo scambiatore di calore,
fosse i fraticelli. bonsanti, 4-50: un fidanzato geloso a sproposito si merita che
te », e, levatasi, con un buon viso se n'andò all'uscio
come pron. recipr.: l'un l'altro. compagni, 3-4:
feriano insieme a gran furore, / guardandosil'un l'altro in vista cruda. ariosto,
s'ammusano [i bruchi] l'un l'altro, / lenti volgendo ad ora
ancora non si conoscevano, era lariconciliazione tra un partigiano e un fascista. -
conoscevano, era lariconciliazione tra un partigiano e un fascista. - l'uno
., 12 (218): prende un pezzo di pasta, che s'allunga egli
l'orologio. - preceduta da un altro pron. cavalcanti, i-xix (
: mi si travasa la vita / in un ghirigoro di nostalgie. montale, 15-10
ed io mi zali, 8-1: un sol si vede, ch'ogni luminare /
sp., 9 (163): un pretesto qualunque, per coonestare la licenza
qualunque, per coonestare la licenza data a un paggio, non era diffìcile a trovarsi
debito. - preceduta da un altro pron. marino, 1-2-168:
1-2-168: se perdo il pomo, in un medesmo punto / il merto e la
ogni cosa. leopardi, i-80: un uomo che, preso il suo tema
labe altri si et altri bi, formandone un ordine di sette vadi il cielo.
. - con riferimento a un soggetto plur. manzoni, pr.
là dietro i bic che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più quel
tristezza d'na stampa antica. -precede un altro pronome: se (ed è di
polacca di dvorak per risentirmi dentro tutto un rimescolio di desideri: do la sol
, tale nota abbassata o innalzata di un semitono. ghislanzoni, 9-88: alla
nievo, i-vi- 244: meriterebbe un « oh! » immenso e prolungato di
i gradi della scala cromatica finisse in un 'si bemolle'cosi commovente che il sole
spegnere la luce quando, preceduto da un discreto batter di nocche all'uscio - toc
toc -e da un cavernoso « si può? » ch'era
« si può? » ch'era almeno un si naturale controbasso, vidi entrare un
un si naturale controbasso, vidi entrare un soldataccio robusto, di mezza statura,
m'ingannasti / per cogliarmi in viaggio un dì a bel tempo. beicari,
alludere in modo indeterminato allo svolgimento di un fatto. sacchetti, 71-22: hanno
sì e sì ». ognuno rendeva un conto in astratto. -parimenti,
due cibi, distanti e moventi / d'un modo, prima si morria di fame
di fame, / che liber'omo l'un recasse ai denti; / sì si
ai denti; / sì si starebbe un agno intra due brame / di fieri
quantità o misura, in relazione con un agg. o con un avv. di
relazione con un agg. o con un avv. di modo: tanto.
canterei sì novamente! -in relazione con un agg. superi. cavalca, 20-453
sono... le spese di un bailo in costantinopoli sì di salari che di
metter giudizio! -in relazione con un agg. o un avv. fiore
-in relazione con un agg. o un avv. fiore [dante],
piazza è una nebbia sì folta o un muro sì grosso che non vi penetrando
tosto del mondo che dei beni resigli edificò un mona tile / de trare
una scimia vecchiareila che, appoggiata ad un bastone, traeva con gran fatica l'infermo
mantenerlavi. b. croce, ii-1-65: un artista potrà professareidee deterministiche, materialistiche, spiritualistiche
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. -ma sì: bensì
, 3-xxiv-12: ella sì fu in un punto creata / quando natura creò dio
quello: il tuo giovanni.. / un po'mu- « debbo io rimaner
quelle che vanno al caffè a chiedere un 'terminato'e che chia mano
. de amicis, ii-779: riavutosi un poco della confusione, il pittore rispose
, il pittore rispose balbettando, con un sorriso forzato: « ebbene..
326: lo sentii intonare a gran voce un cantico divoto: credo che avrei preferito
: credo che avrei preferito gli abbaiamenti d'un cane, e sì che le salmodie
lo stesso. rocco, 229: un marinaro potrà di qui andar per mare
ah sì! da quella / religiosa pace un nume parla. tato. o madre
/ sì, mi vergogno di essere un poeta. pasolini, 3-22: « se
che sì! che ti fo montar sopra un palco e levarti dal boia quanta testa
testa tu hai. -preceduto da un sost. o da un agg. che
-preceduto da un sost. o da un agg. che si intende affermare (
brevi sì, ma però saggi / detti un lungo conforto. manzoni, sì
dagli occhi, lontan dal cuore. un po'sì, un po'no; non
dal cuore. un po'sì, un po'no; non sapevo a chi dar
con frequenti ritardi o sospensioni nell'adempiere un obbligo o nel compiere un'azione.
moretti, i-551: pensa però che un simile discorso potrebbe essere capito sì e
, conferma; assenso a -accompagnato da un avv. o da una cong. avtezza
effettuale e universalmente conosciuta. dare, dire un sì: assentire con decisione. sivo
si: v. maisì. -posposto a un termine, per correggerne il silatini,
confusione e paura insieme miste / mi pinsero un tal giustamente gloriarsi nella sapienza del suo
di ciascuna cosa. sacchetti, 41: un forse, un sì, un per
. sacchetti, 41: un forse, un sì, un per miracolo se ne
41: un forse, un sì, un per miracolo se ne risolve, ne
. ché per promessa non aresti un sì / da lui, se prima in
goldoni, v-469: non ha mai detto un no, quando gli ho chiesto un
un no, quando gli ho chiesto un sì. foscolo, xvii-70: un bel
chiesto un sì. foscolo, xvii-70: un bel no intero vai più di mille
, i-15: considerate se questo è un uomo, / che lavora nel fango /
per mezzo pane / che muore per un sì o per un no.
che muore per un sì o per un no. -consenso espresso dagli sposi
detto e inteso in presenza del parroco un sì delizioso, allora forse converrebbemettervi quanto amore
fava sua néra, s'intenda per lo un sì e un no, l'uno e
, s'intenda per lo un sì e un no, l'uno e l'altro piu
non, tientelo. -essere a un sìe a un no: v. no
. -essere a un sìe a un no: v. no, n.
di sì, piegare la testa a un sì, fare cenno di sì: manifestare
. piovene, 15-119: gli offrì un posto direttivo in patria; michele non
al rubi cone, / un fiume ch'iera di grande paruta. boccaccio
con valore correlativo, in correlazione con un altro sia (anche sottinteso): tanto
pilastri, sull'architrave, c'è un ovale in cui sono dipinte sia scene di
-ciondolare (la testa di un animale). siàlico2 [i +
sì e 'l no, fra l'un dua, tra le forche e santa candida
è dal gr. oiaxlg, nome di un uccello non identificato. sialismo
incisione praticata su una ghiandola o su un dotto salivare per asportarne i calcoli.
di una parte del corpo o di un organo; la separazione chirurgica è possibile
altro, ed egli vi risponde che da un pezzo non ne sa più nuove.
nuove. de sanctis, 7-520: è un personaggio, un carattere? formata di
sanctis, 7-520: è un personaggio, un carattere? formata di pasta più dolce
due fratelli siamesi o per meglio dire un ragazzo unico che al di sopra dello
della mia penna, feci collaborare per me un cam- pagnuolo mio amico intimo, un
un cam- pagnuolo mio amico intimo, un redivivo gemmino, sindaco di monticella,
di foscolo, v-310: è un po'sibarita, ma... di
re sofia, tu devi spogliarti d'un po'di sibarismo, e che saràdegnissimo di
modio, xlv-320: leggesi che un capraro, nel paese de'sibariti, chiamato
dormendo quel capraro in una ripa d'un fiume, l'urtò e percosse così
il sonno. salvini, 41-417: un sibarita, che conduceva fuori un suo
41-417: un sibarita, che conduceva fuori un suo scolare, fece una delle sue
il povero giovane s'incontrò per via in un fico secco..., lo
disse il governatore severo, « vergogna, un vostro pari queste bassezze? » e
a differenza delle altre città che mettono un qualche freno a'disordini del lusso e
ha rivali,... leccardo come un sibarita. vtani, 4-33: adrienne
vita mia: grassa e lardosa come un sibarita. bonsanti, 3-ii-51: acerbamente.
con i seguenti tre punti: è un sibarita, un impostore, un mormoratore
seguenti tre punti: è un sibarita, un impostore, un mormoratore de'pnncipi.
è un sibarita, un impostore, un mormoratore de'pnncipi. pagano, 1-263:
fa di mestieri, per iscuotere ed animare un molle sibarita, nuotante in un oceano
animare un molle sibarita, nuotante in un oceano di piaceri? cornoldi caminer, 254
giro della sala preceduta e seguita da un gruppo di sibariti galanti, i di cui
. calandra, 4-16: « è un uomo molle, un voluttuoso, un sibarita
4-16: « è un uomo molle, un voluttuoso, un sibarita » osservò pianca
è un uomo molle, un voluttuoso, un sibarita » osservò pianca. bacchetti,
» osservò pianca. bacchetti, 17-8: un pensiero... lo teneva desto
volgare. linati, 18-140: più che un devoto era un sibarita den'arte.
, 18-140: più che un devoto era un sibarita den'arte. soffici, v-2-483
soffici, v-2-483: l'arte è anzitutto un passatempo, un balocco, una occupazione
l'arte è anzitutto un passatempo, un balocco, una occupazione da sibariti della sensibilità
potenza, cinico sino al nichilismo, avente un solo ideale, il piacere. deledda
..: se io avessi avuto tempo un anno, come le donne sibaritane,
, le quali a'banchetti erano invitate un anno innanzi..., non vi
. gliatezza di alcuni che dilicatamente vivendo in un con = comp. di sibaritico.
da viaggio, collocarequesto sulla reticola, conquistare un angolo morbido e lucente, nettarlo come
angolo morbido e lucente, nettarlo come un abito amico, e di qui, acceso
preparazione, ricco di cibi delicati (un banchetto, la mensa). battista
e sontuosi. -squisito (un cibo). arpino, 19-189:
minestra in scatola con l'aggiunta d'un uovo sbattuto e in più quel sibaritico pàté
, 7-463: 1 francesi, tutto un 'panache': narcisi sibaritici in vestaglie a rama-
quello di condurre negli anni maturi a un sibaritismo moderato, incapace di ogni grandezza
carrozze e di bei cavalli, a sfoggiare un lusso principesco; ma non lo gustava
satolla. manni, i-159: 'sibbene'è un avverbio confermativo, che adoprato si vede
come è di fatto, ma sibbene un castello con sette muri, che l'intorniavano
cellini, 4-3-56: so benissimo che un tanto virtuoso, e discretissimo signore cognosce
sostant. sanudo, liii-238: un sibinzanó renegato, el qual è onnipotente
(nelle loro leggende) lenin è un eroe a volte come orlando e a
2. situato in siberia (un luogo di esilio o di dedello spasimo
3. caratteristico della siberia (un fenomeno na2. che fa stormire gli
. / forse un'aurora boreale, o un lungo tramonto sibeno / tra i sibilanti
-con uso enfatico: proprio di un rigido invertenebre notturne, / finché giungemmo
notturne, / finché giungemmo al mormorio d'un no. rivo, / ch'a
sulla collina, ho notizie dalla città di un doppio da te rimoti /...
sibila fendendo l'aria (una sferza, un lac = deriv. da siberia.
. da siberia. cio, un sasso, un proiettile).
. cio, un sasso, un proiettile). sibèrico, agg
: sciorlo rosso di siberia; ed è un minerale i cui esemplari che si veggono
si veggono a parigi, sono di un bel colore rosa scuro o rosso porporino,
tono aspro e con l'effetto di un sibilo, anche per la presenza di consonanti
. (sibillante). che emette un fischio continuato e sottile (un animale,
che emette un fischio continuato e sottile (un animale, in partic. il serpente
in partic. il serpente, o anche un mostro). chiabrera, 1-i-40
: da quell'ultima curvail vento svicolava come un letale, sibilante serpente. -con
, / getta le trombe sibilanti a un altro; / lo frena e sella e
tempesta spessa / di sibilanti sassi: un tetro odore / stendeasi 'ntomo di sulfureo
- con riferimento al volo di un uccello. gozzano, 1-32: l'
sulle ali tese... a un tratto un'ombra passò nell'aria serena,
serena, il silenzio fu rotto da un fruscio sibilante, la calma della sera fu
la calma della sera fu scossa da un impeto di ali ventose. -
sento / più da tanti anni! un altro cimitero / forse v'accolse e forse
4. che emette o produce un suono acuto e sottile o una serie
tra molte strisciate, fischiare e uscirne un sibilo molto gagliardo e chiaro..
. caraccio, 23-86: suole in un festivo giorno / il tinto fabro di sulfureigiochi
, la nota sibilante del piffero d'un educatore di topi. d'annunzio,
grandi rose d'oro, riempiendo d'un pulviscolo radioso lo scheletro aereo delle voliere
... dormono serenamente, con un ronfare ritmico e sibilante. fenoglio,
. fenoglio, 5-iii-772: davide tirò un primo sorso, minimo di quantitàeppure lungo e
solamente. 6. che ha un tono acuto e stridulo; concitato,
con la voce un poco sibilante, arrossendo, lo invitò a
sostant. mava la voce (un po'sibilante fra il vuoto de'due denti
del fumo aveva la voce sibilante. -emettere un lieve e insistente ronzio (un in
. -emettere un lieve e insistente ronzio (un in -per estens. pronunciato
con -con riferimento a una sensazione fastidiosa un turbamento profondo un grande piacere.
a una sensazione fastidiosa un turbamento profondo un grande piacere. di fischio percepita
degli incisivi superiori e sono accompagnate da un caratteristico sibilo. luna [s.
dentale unita alla sibilante. ne risulta un italiano da levantini, moscio e salivoso
chiomazzurro parla greco, naturalmente, con un accento un poco sibilante. monelli,
greco, naturalmente, con un accento un poco sibilante. monelli, 2-189:
. medie. che ha le caratteristiche di un sibilo (il respiro, in alcune
, 1345: 'sibilante': soffio musicale di un suono più o meno acuto, che
. molineri, 2-30: aveva sentito un rantolo sibilante. precipitò nella camera e
. angioletti, 147: restavo come un povero mucchio di cenci abbandonato sul letto.
intr. (sìbilo). emettere un verso caratterizzato da sonorità acuta e prolungata
sonorità acuta e prolungata; fischiare (un serpente o un altro animale).
e prolungata; fischiare (un serpente o un altro animale). cavalca
capanne. -con riferimento a un mostro o al diavolo in forma di
che 'nsu le sponde erbose / in un tranquillo oblio gli occhi compose. cantù
squittio / tra gli arbusti della collina, un tralcio / sibila all'aria di dicembre
siepe fiora. 4. produrre un suono acuto fendendo l'aria (una
(una freccia, una spada, un proiettile, una sferza). -anche
gli orecchi; non aveva nella mente un pensiero fatto, ma una si strana
soffiare, spirare o anche infuriare diffondendo un suono più o meno prolungato e fìschiante (
boiardo, 1-19-63: in quel prato sospirava un vento, / che sibillava tra le
amanti asconde. campofregoso, 1-13: un grato vento per leverdi fronde / soavemente sibilava
del fresco luogo, dove sibillando sospirava un soavissimo venterello e dove mormorava un placidissimo
sospirava un soavissimo venterello e dove mormorava un placidissimo ruscelletto, in pensieri e ragionamenti
agitate penne. bertola, 3-73: un venticel fresco increspava leggermente le acque e
ad accompagnare quel cambiamento di luce, un vento leggero e ghiacciato cominciava a sibilare
sibilare dei venti, in mezzo ad un silenzio sepolcrale, riempiono l'indiano di
pascoli, 1238: tacito alla mia costa un centurione / marso fa sibilar il suo
vetturale s'adirò; e drizzatosi a un tratto, brandendo la frusta..
tanto in tanto e torceva nelle mani nervose un nerbo di bue che poi faceva sibilare
a vuoto. -con riferimento a un veicolo. panzini, 1-686: appena
veicolo. panzini, 1-686: appena un lieve moto di quelle mani, ela grossa
la constatazione. -vibrare emettendo un suono acuto (un filo teso)
-vibrare emettendo un suono acuto (un filo teso). tasso,
del recinto. 5. produrre un sibilo acuto e prolungato per la fuoriuscita
, una fiamma, una sostanza chimica, un fuoco d'artificio). anguillara
, 2-277: con quel furor che caccia un raggio ardente / il fuoco che l'
di vapore o di aria compressa attraverso un orifizio, in partic. di uno
pascarella, 2-368: è sorprendente come un nulla basti arendere quasi ebbre e pazze di
ebbre e pazze di gioia coteste genti! un tamburo che suona e un fischietto che
genti! un tamburo che suona e un fischietto che sibila basta a metterli in
si sgonfiano sibilando. arpino, 7-28: un secondo caffè sibila nell'angolo della stanza
striscia di muro. -fuoriuscire con un fischio (un getto di liquido o
. -fuoriuscire con un fischio (un getto di liquido o d'aria)
6. risonare, propagarsi con un sibilo per l'aria (una voce
per l'aria (una voce, un fischio, ecc.). ciampoli
-per estens. gorgogliare in gola (un insulto); essere percepibile nel tono
sibila in gola e che percuote / d'un colpo solo il mio volto ed il
al suo sguardo come uno specchio: a un incrocio per poco passò nel momento del
sostant. cavalca, 9-278: come un leggieri sibilare mitiga li cavalli e dilettagli
24-155: sono malato 'odontoiatricamente', parlo un po'a stento, sibilando. pavese,
: d'improvviso si fermò davanti a un roveto e cominciò a sibilare piano piano
sibilando e scilinguata. -avere un tono stridulo o fìschiante (la voce)
199: la voce gli sibilava un po'per via d'un dente allentato.
voce gli sibilava un po'per via d'un dente allentato. -essere proferito con una
, 1-266: lo giocolatore, se pure un pocosi muove fuori del numero degli altri ovvero
lei, imbestialita, greve peggio d'un facchino del mattatoio. -intimare,
esse. landolfi, 2-159: « di'un po'» saltò sudi punto in bianco vincenzo
6-188: le ragazze... a un certo punto principiarono a tossicchiare a ridacchiare
da sibilare. fenoglio, 5-i-477: un partigiano corse avanti a loro, adistendersi a
triangolo, tito lo cacciò via con un insulto sibilato. -stridulo per l'
erano saliti giovani del paese, con un binocolo tolto a prestito dal prete, esaminavano
sangue si confonde e mesce. / un sibilìo s'udiva, un ticche tocche /
mesce. / un sibilìo s'udiva, un ticche tocche / sì fiero e spesso
per divertirsi di voi; vi sibilò essere un suggetto da irritare le sibilate fin dalle bocche
. salvini, 39-v-10: rapporta senecail vecchio un motto d'un antico declamatore, che,
39-v-10: rapporta senecail vecchio un motto d'un antico declamatore, che, quando udiva
, ogni scannellatura delle quali poteva contenere un uomo, come in una nicchia,
bambina; ora è una iniziata a un rito, e sa tutto, come una
, su di uno sgabello che era un pulpito, una vecchia sibilla con uno scialle
sibillone. salvini, 39-iii-120: per un qualche onesto sollievo * e trastullo erudito
]: 'farele sibille'si dice del fare un incantesimo per indovinare i numeri che debbono
sibillini. arbasino, 9-283: passa un sibillinista di corsa, irosissimo: «
, enigmaticità di un'espressione, di un discorso. imbriani, 4-129: uno
costretto a gemere i torchi fa parlare così un dipintore: « mi dorrebbe per lei
degli imperatori. latti, 6-13: eravi un antro concavo costrutto / nel gran monte
alla orchestra le sue sillabe in guisa d'un tema nuovo che raccolsero gli archi.
i loro rimbrotti, pare arrivino da un mondo inespresso che bisogna interpretare, al
due volte il re romano aveva risposto con un rifiuto e che la sibilla ne aveva
tempio di giove e vennero custoditi da un collegio sacerdotale; in un incendio del
custoditi da un collegio sacerdotale; in un incendio del campidoglio andarono perduti e il
, furono veduti i libri sibillini per un senatoconsulto. machiavelli, 80: fecero
talvolta volutamente; di ardua interpretazione (un discorso, uno scritto, un'espressione
, anche, un'opera figurativa, un particolare). lambruschini, 2-397:
, ma espongono delle realtà importantissime in un linguaggio nitido e preciso. rovani,
pensatori, che involgono il vero in un gergo sibillino. nievo, 370: del
, 370: del ponte mi scrisse un paio di volte: lettere balzane e sibilline
balzane e sibilline, vere lettere d'un innamorato ad un amico. c. corrà
, vere lettere d'un innamorato ad un amico. c. corrà,
e le litografie, donde parrebbe affiorare talvolta un senso di non velata ironia. gozzano
speranza! » (chinavasipiano, in tono un po'sibillino) / « carlotta! scendete
3-233: facendosi precedere da un sibillino biglietto da visita, ecco
; complicato, intricato, inesplicabile (un fatto, un fenomeno, un sentimento
intricato, inesplicabile (un fatto, un fenomeno, un sentimento, ecc.
inesplicabile (un fatto, un fenomeno, un sentimento, ecc.).
tribuno di firenze non ci abbia lasciato un trattato formale sull'arte di formulare una
e sibillino, e, sedendosi sopra un divanaccio sbuzzato..., diceva
questo puro, a quest'anima bella e un po'sibillina. de pisis, 3-143
sibillina. de pisis, 3-143: un altro [giovane] un po'fardè,
, 3-143: un altro [giovane] un po'fardè, i capelli ondulati,
o, anche, attonita meraviglia (un luogo, un fenomeno naturale, ecc
anche, attonita meraviglia (un luogo, un fenomeno naturale, ecc.).
: / tu [maometto] eri interra un sibilio. - anzi, un profeta.
eri interra un sibilio. - anzi, un profeta. / - gli è un po'
, un profeta. / - gli è un po'più. = forma masch.
delle accademie letterarie che consisteva nel proporre un argomento a qualcuno (originariamente un fanciullo
proporre un argomento a qualcuno (originariamente un fanciullo) che offriva risposte bizzarre e
v.]: 'sibillóne': dicesi pured'un esercizio di divertimento letterario nel quale colui
2-16: era [la farfalla] un insetto orribile dal becco / aguzzo, gli
una mano / tendeva di ghermirlo un acre sibilo / che agghiacciava. quasimodo,
che agghiacciava. quasimodo, 44: sorgeva un leggero sibilo d'aria. jovine, 2-66
, volontariamente, fischiando, anche con un apposito strumento, per chiamare qualcuno,
uno stato d'animo o per modulare un motivo musicale. giraldi cinzio, 8-82
: in questi gorghi orribili / d'un mar di fiamme atroci / l'alma
ponente, ed esprimeva dalle loro ombrelle un sibilo armonioso di pioggia. d'annunzio,
affretta / mandi il sibilo tuo come un saluto. a. monti, 156:
mandarò per druso. - il segno sarà un sibilo. lomazzi, 4-ii-616: fulgenzio
la voce esca è necessario che n'esca un sibilo o fischio. a.
. cavazzi, 68: corre opinione che un certo ganga cognominato embungula col solo sibilo
prestigioso tiri a sé violentemente et in un subito chiunque a lui pare e piace
g. bassani, 5-119: era un sibilo sottile, così debole da parere,
spontanea di dissenso o di disapprovazione per un personaggio, per uno spettacolo, ecc
trovare una parola! passati due minuti, un mormorio formidabile si leva dall'assemblea,
c. carrà, 674: papini lesse un suo discorso contro roma passatista, fra
emesso da una sirena, specialmente da un treno). g. b.
estremità porremo nell'acqua, n'uscirà un suono strepitoso, come dirusignuolo, né vi
sibili, conchiusero chenella locomotiva dovesse esser chiuso un demonio che tirasse tutti i vagoni.
: arrivava dalla nomentana il sibilo di un folle inseguimento di autoveicoli, clacson e
sua volta è già in parte parodia di un più nordico accento; lo spagnolo diventa
più nordico accento; lo spagnolo diventa un italiano da far- saccia plebea, con
. 6. fenomeno acustico prodotto da un corpo (una freccia, una spada
(una freccia, una spada, un proiettile, uno scudiscio, ecc.
poi, prima dello scoppio, in un sibilo vibrato. -con meton.
, 70: la traccia / d'un fievole sibilo d'ale. idem, 502
quale da lui si toglie / con un sibilo, e va. -rumore
(in me rivive l'anima d'un cuoco / forse..) godevo il
non lo lasciava dormire quell'accidente! un po'erano sibili, e un po'faceva
! un po'erano sibili, e un po'faceva peggio di un contrabbasso,
sibili, e un po'faceva peggio di un contrabbasso, nel russare. molineri,
: respirava a bocca aperta, con un lieve sibilo. arpino, 6-16: il
. arpino, 6-16: il sibilo di un malato che russava arrivò rauco fino a
. 2. che soffia producendo un suono fischiante. mazza, iii-8:
venti. 3. che respirando emette un sibilo acuto e prolungato (un animale
emette un sibilo acuto e prolungato (un animale). - anche con uso avveri
questo stromento con due verghe coperte di un sottilissimo guscio di quell'albero, che
albero, che chiamasi 'siboa'ovvero con un cuoio leggiero, perché il suono riesca
delle rinantee, il cui calice di un sol pezzo porta cinque divisioni, la
al lettore che non si tratta di un errore di stampa o di trascrizione)
l'aria di uomo superiore, invece è un operaio, e se starebbe al suo
, almeno per noi, apponemmo fra parentesi un 'sic'; perché il lettore vada sicuro
cioè il 'pelagio', poema d'un nuovo cigno d'oreto, quale ha spiegato
e del sicano armento / vivacissimo allievo un corsier preme, / ne'campi là del
ant. assassinio compiuto per incarico di un mandante. bando del 31-x-1637 [tommaseo
che, per lo più agli ordini di un mandante o in cambio di un compenso
di un mandante o in cambio di un compenso, compie un assassinio o,
in cambio di un compenso, compie un assassinio o, f>er estens.,
purgatissime, / da mover nausea a un lenone, a un sicario! sarpi,
mover nausea a un lenone, a un sicario! sarpi, vi-1-227: stabilita
il frate... e con un stilo attorno la testa gli diedero due
assarino, 4-185: mentre avantieri in un virtuoso circolo di letterati si stava sotto
flora discorrendo di molte e provviso un drappello di sicari, i quali, manomettendo
e frugoni, 3-ii-55: io sono un siccàrio il più disumano che abbia calcato
pagare? al mio lunario / questo è un fare il sicario. foscolo, ix-1-260
che. per incapacità e irresponsabilità costituisce un pericolo per i pazienti (e ha valore
e deluso il mondo. -uccisore di un animale (e ha valore scherz.)
e al vicino, / chel'uccisor d'un bue era punito, / come se ucciso
era punito, / come se ucciso avesse un cittadino. / e ciò fu con
fedele. -ant. mandante di un assassinio. b. cavalcanti, 2-300
. manganelli, 5-28: il conformista è un codardo, un sicario ubbidiente ai cenni
5-28: il conformista è un codardo, un sicario ubbidiente ai cenni del potente.
cenni del potente. -chi rimaneggia radicalmente un testo e ne stravolge il senso.
. che compie o è disposto a compiere un assassinio. - anche con metonimia.
dell'innocente, quando l'innocente non ha un rivoletto d'argento o d'oro per
-che si riferisce o è proprio di un assassino o, anche, di un
un assassino o, anche, di un omicidio particolarmente efferato. f. f
trasmisi a l'empiairreparabilmente, / per infettarne un poculo omicida / con la man veemente
presi per incantamento / e messi in un vasel, ch'ad ogni vento / permare
oriente de le dodici parti l'una d'un grado, sì che quasi dal principio
piede. d'annunzio, iv-2-1192: un vasetto di coccio sospeso a un tronco
iv-2-1192: un vasetto di coccio sospeso a un tronco scorticato aveva ricevuto d'un tratto
a un tronco scorticato aveva ricevuto d'un tratto tanta ragia, al primo muovere
: eccomi tutto bello, / unto come un panello, / grasso e pieno di
di precipitazioni, che si protrae per un lungo periodo di tempo, provocando l'
siccitate e caro: ma eliseo in un giorno deliberò tutto il popolo da grande
meraviglia, incredulità o come invito a un interlocutore a dichiarare il suo pensiero.
ammazzar. pratolini, 9-504: ha avuto un sussulto, come di angoscia e come
io lo faccia pentir.. dàmmi un momento / di tempo ancor, sicch'io
ancor più ostinata, e con essa un caldo anticipato e violento. cattaneo,
sulle coste del golfo del bengala domina un orribile carestia, che vuoisi prodotta dalla
, prendendosi un'esperienza, si tenesse un registro esatto del paese, dell'anno,
nell'aria. -aspetto arido di un paesaggio riarso dalla calura. barilli,
, xi-112: sceso a mezza costa, un piazzale s'apre con piante tenute con
con piante tenute con cura, e fanno un effetto, in mezzo a tanta fossile
per ogni mese. -secca di un fiume. guglielmini, 240: nei
soccederà altro effetto che quello che farebbe un fiume il quale da un alveo più angusto
che farebbe un fiume il quale da un alveo più angusto passasse ad uno più
scannelli, 42: se a caso un tal composto si ritroverà confirmato nella soverchia
secco l'umidità de'colori, vengonsi in un tal modo ad essiccare le parti sottili
aristotelica), la qualità secca di un corpo, in contrapposizione alla qualità umida
e la siccità. bruno, 3-269: un contrario non accetta né riceve l'altro
menti del corpo umano (o di un organo di esso) in cui prevalgono
, 'rèsine'aveva già qualche anno) seguì un periodo di sie alcune superfluitade che
il confessore che nel suo temperamento fosse un calore et una siccità così grande per
, e però tutti si comprendono in un istesso capitolo e perché la loro carnedeclina alquanto
7. per estens. sapore astringente di un cibo. romoli, 251: il
251: il sapore non è altro che un certo sensualedeputato al senso del gusto, il
9. crisi dell'ispirazione di un artista. c. carrà, 589
10. povertà o mancanza di ispirazione di un artista o di ornamenti retorici in un'
opposizioni. martello, 395: aveano un bell'assaporare concerte affettate pause e con paludentesi
fiorentine, iv-2-233: per finirla, è un libraccio, e per gli errori,
11. concisione, essenzialità di un ragionamento. salvini, 39-v-248: plotino
, ma tutto quel suolo quasi come un fango o mota, che difficilmente viene a
siccità; abitualmente arido e secco (un terreno, una regione).
-che è in un periodo di siccità (la campagna).
foglie, sulla terra, nelle grondaie, un po'di pioggia vera, era confortante
indispensabile rituffarsi cinque, dieci volte per un risultato sempre più ridotto. =
(e ha valore comparativo, esprimendo un rapporto di simiglianza o introducendo un paragone
esprimendo un rapporto di simiglianza o introducendo un paragone). faba, 51
ne'suoi versi il concetto cristiano d'un solo dio, siccome troppo gretto e
atti ad esser governati e retti da un prencipe. grafi 4-20: siccome il
monte. d'annunzio, i-135: siccome un fiume che mini a valle / gonfio
, 41: sicomo -nui / forno -d'un core dui, /...
monti, 6-425: bello, siccome un dio, paride allora / così rispose:
. piave, 25: pura siccome un angelo / iddio mi diè una figlia.
? mi dànno nel viso siccome / un alito lieve di vento! -in
vincere le difficoltà dello fanno sempre un salto dai trenta ai sessanta; e siccome
teatro del suo sogno; ma siccome un 'gentleman * può rassegnarsi a tutto,
può rassegnarsi a tutto, fuorché a sembrare un notaio dei tempi passati mostrandosi in abito
gatto, [i negri] infilavano un logoro impermeabile o s'avvolgevano in una
verdi, siccom'era usato, trovò un poltrone in sembianti a una fontana.
un certo buon ebreo d'alessandria, chiamato apollo
/... ereca in mano / un mazzolin di rose e di viole, /
/ che la lingua non parlano / d'un semplice astore, / ma le muse
, si riposavano ogni tanto all'ombra d'un belquercione per sacrificare alle sicelidi muse. eran
pascoli, i-808: il trovarsi primamente in un siceliòta così interpretata la predizione del dio
: 'siciliana: è una musica che ha un movimento non tanto allegro, la
canzonetta originaria di sicilia, distinta per un carattere particolare di sentimento, 2. agg
la stanghetta intiera in luogo di siciliana, un poco più alta dell'ordinario. grisone
queste briglie se gli potrebbe ponere convenientemente un melone liscio a simiglianza della oliva e
], 129: si assisterà a un proliferare di siciliane solo pallidamente paragonabilea quella che
siciliano delle origini (l'ortografìa di un testo). 358: potete
annodate in ritmi sinuosi sono impreziosite da un lessico arcaico e sicilianeggiante che esprime bene
, denominazione coniata dai sicilianeggiare in un poeta toscano e dello scorcio del due
si svolge in sicilia, non ci sia un solo sicilianismoneanche tra virgolette. 2
unione italiana; che questo sicilianismo era un rabbiosoamor di municipio, era un dispetto,
sicilianismo era un rabbiosoamor di municipio, era un dispetto, un rancore antico di palermo
rabbiosoamor di municipio, era un dispetto, un rancore antico di palermo contro napoli che
'sicilianismo', di cui l'orlando è un rappresentante (a due facce: una
i caratteri propri della realtà siciliana (un fatto, un avvenimento).
della realtà siciliana (un fatto, un avvenimento). imbriani, 8-35
si era trovato a garantire la 'sicilianità'di un caso che, pursvolgendosi negli strati infimi della
sua non fu una secessione, ma un acquisto. -con partic. riferimento
arethusa è il signor giovanni bonvicino, un padovano sicilianizzato da ormai tutta la
e raffinata, tasca ci appare subito come un gentiluomo di ceppo 'gattopardesco', sicilianissimo,
poetica siciliana o vi si ispira (un poeta). vico, 4-i-961:
partic., letterarie della sicilia (un periodico). g. pitrè,
. amari, i-i-xlii: quivi si descrive un modo di orticultura detto siciliano, e
con tanta precisione che parevano foglie di un pallido e quasi immateriale metallo. sciascia
. g. contini, 22-241: un esame più minuto del detto ri —
con esempi numeratissimi), bensì come un legittimo istituto culturale, per cui la
oncia, o una mezza oncia, et un sicilico di rame, rame esalin fuori
, la quale è più cne quattro piedi un sestante et uno sicilico.
nella seconda ora della notte sarà distante un sicilico. soderini, i-22: si
l'ottavo dall'ora sesta di notte et un siciliquo ad altrettante di dì.
segno diacritico, simile per la forma a un accento circonflesso, usato dai lapicidi romani
). falciare per la seconda volta un prato per eliminare gli steli rimasti dopo
dice sciascia] è una condizione esistenziale, un modo per sentirsi siciliano, amico della
livello più alto la cultura siciliana di un tempo, la 'sicili- tudine', il
pazza, non a caso individuate da un personaggio pirandelliano. = deriv.
erano spaventevoli; parevano il sogno d'un becchino torturato dalla satiriasi...
la scarpettaateniese, femminile, traforata, o un calzarino sicionio guernito di feltro bianco.
di sicione. pantera, 1-248: un marinaro dell'armata persiana, chiamato scilla
benché il 'sicoper la sua colpa, un montone senza difetto, del prezzo di
una specie di moneta, ma anche d'un peso particolare. g. r.
. carli, 2-xiii-34: il siclo era un peso detto dagli ebrei 'schekel'dal verbo
. e valeva uno statere greco o un tetradramma fenicio. bibbia volgar.,
• 3-128: non si è cavato un solo siclo dalla tasca di giuda e
tasca di giuda e si è pasciuto un esercito di credenti. lanzi, 1-2-36:
cibo; e lo disse anche giobbe, un giornoche non aveva sicli per andare a desinare
rinuncia all'esercizio dell'azione; e un tale individuo, che originariamente era colui
per contrabbando, i magistrati di atene posero un premio a chi denunciasse i contravventori.
, mio demone, / sol magnipende un sicofanta, un penulo. cesarotti,
demone, / sol magnipende un sicofanta, un penulo. cesarotti, 1-xxix-238: dall'
1-xxix-238: dall'altro canto l'istruzione d'un cittadino attizzò la malignità dei sicofanti e
nuovi ministri. panzini, ii-275: sei un sicofante, una spia, un transfuga
sei un sicofante, una spia, un transfuga, che tresca coi re. calvino
, 182: mi credevo di trovare un sacerdote dell'arte, e trovavo invece una
. botta, 4-1153: ecco un altro sicofanta o sicofantéssa che si fosse
nutrimento e nuoceallo stomaco. lavasi dall'albero un liquore nel principio della primavera, avanti
si serba, formato in pastelli, in un vaso di terra. ha questo liquore
papini, i-23: al pedale d'un regio sicomoro, / nella trina di sole
quel giardino e là si stendeva in un clivo, chiuso alla pnma linea da sicomori
, 2-187: è il sicomoro falso un arbore grande le cui frondi sono simili a
volgar., 5-54: il seccomoro è un piccolo arbore, simigliante quasi al sanguine
infruttescenza tipica del fico, costituita da un ricettacolo carnoso, tappezzato all'interno dai
pelle. si trova nelle vergini forestedel brasile un albero magnifico chiamato dagli indigeni...
e vi ha trovato due resine ed un alcaloide, ch'egli chiama sicopirina.
, che al tempodi saturno non erano che un solo popolo. balbo, 4-458: i
caratteristico dei coloni greci di sicilia (un tipo di ballo). scrofani,
quando la muove in sicumera / come sarebbe un ge- xciii-76: se tu hai
col lucco, / la spigne in un tal passo grave il piè, /
passeroni, 5-70: fin coro: un siculo nomade, non di parte saracena come
tilo. giroldi, 1-70: deh, un atomo, un tantil audi il miserrimo
, 1-70: deh, un atomo, un tantil audi il miserrimo / stato della
siculo-toscano). carducci, iii-7-37: un terzo periodo letterario... s'incastra
a raccogliere la storia del vespro e un buon numero di vocaboli siculolombardi. =
veduto! ». grazzini, 61: un uom d'autorità, che presso gli
nel cassetto alcune penne e matite, un revolver carico ma in sicura.
una serratura, in partic. di un autoveicolo. 2. cavalletto costituito da
fatto suo. viare un treno che avesse perduto i freni.
- per simil. violenza di un fenomeno naturale. 4. ant.
ne dà quella regola di giudicare che è un gran cura, riguardo. motivo di
e si riuniscono, alla distanza di un palmo circa da terra, e terminano in
rovesci. 3. strada che costeggia un tratto pericoloso di ferrovia montana per consentire
ferrovia montana per consentire la deviazione di un treno in caso di rottura dei freni.
, par., 5-123: così da un di quelli spirti pii / detto mi
questi dubbi colparmi non esser altro che un procurar di fare sicuramente avvenire al presente
e d'acqua, come nello spirito di un artefice puro, una aspirazione spontanea e
operante, più acre, che quel d'un vivo crociuolo. muratori, cxiv-32-108:
appena troverai chi 'l -fiducia nel conseguimento di un vantaggio. sappia contradiare. machiavelli,
3. conferma della realtà di un fatto; garanzia più presto per volere
.. che, esdel rispetto di un patto; assicurazione che un sendo
rispetto di un patto; assicurazione che un sendo ciechi, fanno, farebbono
esicuramente indirizzarsi al loro alveario, benché a un miglio e più di distanza, allorché
rinaldo d'aquino, 116: l'un cor mi dice / che si disdice,
ruberia non vi si farebbe. -provvedere un neonato di maggiori possibilità di sopravvivenza.
, lo aveva- consolidare una costruzione o un terreno di no consacrato a dio.
. bonifica. -garantire un prestatore o il soddisfacimento t. gallaccini,
pigliar molto maggior di un'obbligazione con un pegno. larghezza di spazio che non
sicurar la muraglia, ro [un prestasoldi] di buon pegno...
d. bartoli, 1-2-56: gli bisognava un tal porto,... dove
ha fatto. - scortare un convoglio. sanudo, lviii-687: tenimo
. 5. salvaguardare o tutelare un valore o un bene. giacomino pugliese
5. salvaguardare o tutelare un valore o un bene. giacomino pugliese, 193:
la società. - procurare un guadagno sicuro. giuliani, ii-203:
? 6. tappare, sigillare un buco. la detta cassa abbia buona
. 7. rendere più determinato un progetto. alfieri, 1-1122: non
11. accertarsi; acquisire la certezza di un concetto o di un fatto.
la certezza di un concetto o di un fatto. giamboni, 8-ii-221: tutto
nostro a molestare, io vi ho un ottimo rimedio. fenoglio, 5-iii-79: di
avesse qualcosa e allora oveva entrare come un ladro nella stanza degli sposi per sicurarsi
. - poter contare su un determinato vantaggio. d. bartoli,
di vivere (a una persona o a un animale) o di esistere e durare
istituzione, a una località, a un edificio, ecc.) ben protetto o
. -distanza di sicurezza: distanza che un veicolo in marcia deve mantenere rispetto al
circuito quando l'intensità di corrente supera un determinato valore e si verifica un corto
supera un determinato valore e si verifica un corto circuito (ed è usato per
: manovra delle ascensioni alpinistiche per cui un componente della cordata precede mentre un altro
cui un componente della cordata precede mentre un altro si ferma, pronto a sostenere
sulle navi da pesca, la redazione di un elenco europeo delle malattie professionali, le
agiati e pacifici uno sgomento indicibile e un tacito accordo di uscire in qualchesia modo
mio portafogli] una bella miscellanea, un 'pot-pourri'di ogni sorte e di tutti
formazione paramilitare che svolge funzioni repressive in un paese militarmente occupato o sottoposto a regime
. gobetti, i-i- 718: un forte contributo vien dato dai sardi ai corpi
geofisica. 4. solidità di un oggetto o di un materiale; resistenza
4. solidità di un oggetto o di un materiale; resistenza a urti e a
grossezza e 1 limiti della sicurezza di un piano fatto a cunei che fosse inclinato
cunei che fosse inclinato all'orizzonte per un dato angolo. -esclusione dei rischi
-esclusione dei rischi di rottura di un sistema. mascheroni, 9-91: se
determinerebbe in qualunque caso il centro di un circolo opportuno per la sicurezza.
accessorio che evita il funzionamento involontario di un meccanismo, in partic. di un'
leva della sicurezza che, spostata, rivelava un puntino rosso. -di sicurezza (
con valore aggett.): munito di un dispositivo che evita incidenti a carico di
contro la fuoriuscita di sostanze nocive da un impianto o l'ingresso di persone estranee
ingresso di persone estranee o pericolose (un cancello, una porta a funzionamento automatico,
del consiglio di amministrazione fiat, 654: un sione, cioè nell'impegno di
sione, cioè nell'impegno di un terzo ad adempiere stabilità ed equilibrio
sicurezza. piovene, 15-56: era un uomo profondo che cercava rifugio e trovava la
debitore principale, o nella consegna di un bene al creditore). - in
: è duro il non poter trovare un imprestito di due o tre mila franchi quando
o trattenuta per garantire l'esecuzione di un trattato (ed è calco del fr
li-2-563: tutto... in un momento e contro le più ferme sicurezze
se il reddito viene considerato in modo un po'più ampio. accenno qui soltanto a
-sicuro svolgimento di un'impresa, di un affare, di un'attività economica;
economica; stabilità e rimunera- bilità di un lavoro. carducci, ii-4-113: le
mazzini, 48-64: non ho che un minuto di tempo per giovarmi dell'occasione.
diversi tempi arrivino a vostra signoria in un medesimo dì: e se vi è
romagnosi, 19-481: nella costituzione di un governo veramente politico è necessario di pensare
anche negativa) o che si produca un evento (e quanto la garantisce);
per questa sorta di articoli sarebbe necessario un gran numero di commissioni, non potendo io
: kim è studente, invece: ha un desiderio enorme di logica, di sicurezza
a ogni versatilità, egli conserva come un odio cieco per la letteratura, intesa la
palla più sicuramente...: macon un giucatore nuovo e che non sappia, non
. b. croce, i-2-243: a un costruttore di macchine abbisognerà poca finezza d'
confronti, che la mala sicurezza sia proprio un distintivo della parola italiana. carducci,
, iv-1-67: elena non potè trattenere un lieve sussulto. prese il sardonio e
« quali piaceri può dare ella a un amante raffinato! »...
una sicurezza grave, con qualcosa d'un artefice che abbia il suo modo risoluto di
: lei parlava con una tale sicurezza, un tale accento di assoluta sincerità che era
a insidie o a rischi (anche di un castigo o di una sanzione) e
a causa dei mucchi di macerie sparsi un po'dappertutto. -che è al
che più sicuro può dormire fra ladri un asino carico d'oro che star sicuro un
un asino carico d'oro che star sicuro un re che si fida di traditor ministri
una delle più necessarie parti che ad un prencipe si richieda, che voglia mantenersi in
e vivere sicuro. pananti, iii-176: un dey sarebbe sicuro senon avesse da temere che
da sogni paurosi o da incubi (un dormiente). -anche con uso awerb
(e può essere in relazione con un compì, che indica in che cosa
tra 'l piè e 'l suolo della scarpa un suolo di panno tessuto di corde di
di panno tessuto di corde di bambagia grosso un dito, sarai siguro da'triboli,
non a lui; né era sicuro da un impeto di furore ove mi fosse intervenuto
sicura. -spogliato della fisicità (un puro spirito). f. f
de'creditori. -esentato da un obbligo. giuliani, i-160: sano
prima, non tornò più: adoperare un arnese non è più capace. appena può
/ esser vernati da'buoni vedrà un principe sicuro in mezzo de'suoi
, e, sicuri già tebaldo fusse un dei mellior cavalier d'arme e 'l più
forma è sì desfatta, -la veduta dà un orrore; / non se trova sì
natiche tonde, atticciato e forse anche un po'pingue (ma sempre in vantaggiosulla verità
1-xviii-83: stabiliti questi princìpi il nostro autorefitta un colpo d'occhio sicuro e rapido sull'indole
, iii-573: dante si sente rifatto un altro, con vista così ferma e sicura
natia favella e degli antichi poeti, un affetto grande e un'ammirazione grandissima.
né artefatto, spontaneo, naturale (un atteggiamento). borgese, 1-133:
uno schema di rughe precoci, rivelasse un decadimento là dove era stata una grazia
sicura che agli adulatori era sembrata degna di un semidio.
6: sovente il dorso / d'un feroce corsier premea sicuro. t.
1-xxxvi-64: ella confessa che thomas è un sicuro maestro nell'arte d'imprimere nei lettori
. -perfettamente calato nella parte (un attore). flaiano, 1-81:
ineccepibile e con ottimi risultati artistici (un dipinto, un canto, un testo poetico
ottimi risultati artistici (un dipinto, un canto, un testo poetico);
artistici (un dipinto, un canto, un testo poetico); preciso e
non avremo in italia se non quando un letterato non bisognoso, non pedante,
complessivo delle menti, che è a un tempo effetto e causa del sapere concentrato
, vi-720: c'era nella sua voce un risentimento senza velature, quasi sicuro.
e gran galantuomo. -fisso su un oggetto (lo sguardo); franco,
e di modi (le evoluzioni di un cavallo). grisone, 1-9:
e dalle mura., non si stette un momento in riposo, e vi do
di qualcosa. -anche in relazione con un compì, o con una prop.
il lago » riprese ella « è un renaio che seguita, mi pare,
di tua innocenza, con la purezza d'un tuo sguardo sacravi la voluttà degli amplessi
4-206: ero sicuro del fatto mio. un impiegatomeridionale non ti tradisce mai.
/ non -che corrisponde a persona fidata (un indirizpoterei servire / tanto né ringrazzare /
naturali (un viaggio, il transito attraverso un luogo
naturali (un viaggio, il transito attraverso un luogo); non ostacolato da truppe
da truppe ostili (il passo attraverso un paese); non infestato da briganti (
10-3 (1-iv-864): ancora che un poco più salvatica sia [quella strada
il fiume menava tant'acqua da permetterne un tragitto impune sopra gli scogli né sì pocaonde
cristallino, / di bacco il vino un bel fanciul ti porge; / tosto bacco
diligenza, giacché non ne ho altra copia un po'netta. -con uso
frachetta, 973: non è sicuro ad un prencipe fare un'ignominia ad un uomo
ad un prencipe fare un'ignominia ad un uomo nobile e di spirito e poi fidarsi
o anche da infestazioni di parassiti (un bene materiale, un oggetto);
di parassiti (un bene materiale, un oggetto); solido (una costruzione,
sicure saranno. 74: quando un luogo si fortificherà con questa doppia idem
le -che costituisce valida difesa della patria (un secure arme che lo duca portava,
da che essa esiste non abbiamo mai perduto un solo ti i beni pubblichi del
. 23. immune da biasimo (un atteggiamento, un comportamento); non
. immune da biasimo (un atteggiamento, un comportamento); non commisto di angustia
di angustia o rammarico o disgusto (un rapporto affettivo). biringuccio,
lo scatenarsi di una reazione anomala (un impianto nucleare). r. bussoli
: negli im (una città, un castello, un accampamento, ecc.)
(una città, un castello, un accampamento, ecc.). -
ecc.). - anche in un contesto figur. guittone, v-220-83:
è tutto 24. fornito di un sistema di sicurezza più o meitalico marciume
da venti avversi, da burrasche (un porto). petrarca volgar.,
lii-14-334: nasce da questi due mari un jpicciol seno, che dividendo costantinopoli dalla
per lui [il chiostro] era stato un porto, se non sempre tranquillo,
in assenza di pericoli (una casa, un convento, un luogo). -anche
(una casa, un convento, un luogo). -anche con riferimento ad
): noi t'accompagneremo infino a un castello, che è presso di qui cinque
io volli in esso / serbarmi all'uopo un testimon del vero.
sicura. -destinato ad attuarsi (un presagio, un augurio). c
-destinato ad attuarsi (un presagio, un augurio). c. i.
. landolfi, 8-120: egli attese un di quei colpi che si dicon sicuri
che si dicon sicuri, seguente a un pescaggio di nove su due ciste da
non riuscire; destinato al successo (un provvedimento, un'impresa impegnativa, ardua