fece liquida e verde come in fondo a un oceano, oceano scivolato da grandi belve
. eseguito con la tecnica dello scivolo (un vocalizzo). p. f
scorrere velocemente il dito sulla tastiera di un pianoforte. p. petrocchi [s
: più su della poltrona... un crocifisso d'avorio, d'un avorio
. un crocifisso d'avorio, d'un avorio scivolevole. = agg. verb
sm. scivolosità, in partic. di un pendio innevato. p ghiglione [
gradatamente. a poco a poco diventava un fruscio. ai piani, la cabina,
. -gioco per bambini costituito da un canale metallico inclinato, curvo all'estremità
p. gonnelli, 1-170: 'scivolo': un praticabile col piano dicalpestio inclinato. 2
ma per i cavalli poco meno di un burrone. -a scivolo: digradando
una piccola cala. -seguendo un declivio. sciascia, 10-9: case
movimento che, cantando, s'imiti un certo sdruccioloso liscio, che da'professori
b. mancini, ci-199: in un tempo di siciliana conviene frammischiarvi lo scivolo
caduta provocata dalla perdita di equilibrio su un terreno scivoloso. tommaseo [s.
]: quando diciamo che scivola un piede, intendiamo che quella è la causa
salire tanto alti, il ruzzolare d'un sasso, destavano le risate da un
un sasso, destavano le risate da un capo all'altro della fila. alvaro,
l'aria sorda in cui giungeva, quasi un brivido di malattia, il fresco del
cui è ancora qui (1913) un bello scivolone attributivo che si riproduce soltanto
mani di una persona, alle zampe di un animale, alle ruote di un veicolo
di un animale, alle ruote di un veicolo (una superficie liscia, ghiacciata
ex-, con valore privai, e da un deriv. da clamare (v)
come pugnali. tecchi, 14-104: un tale discendeva a cavallo giù perle crete scivolose
sfugge alla presa, che guizza via (un oggetto, un corpo liscio, viscido
che guizza via (un oggetto, un corpo liscio, viscido, bagnato).
. per estens. morbido al palato (un vino). soldati, 5-50:
ma allo stesso tempo scivoloso: come un lambnisco di più corpo, come una
gentile e complimentoso (una persona, un modo di comportarsi). panzini,
adesso, è innamorato., indovina un po'di chi? pronto! -pronto!
con valore privativo-peggio- rativo, e da un deriv. da classe (v.)
2. dir. ammin. sottoporre un bene al procedimento di sclassificazione; togliere
al procedimento di sclassificazione; togliere a un bene immobile la qualifica giuridica di bene
cui la competente autorità amministrativa toglie a un immobile o a un suolo (come una
amministrativa toglie a un immobile o a un suolo (come una strada, un
un suolo (come una strada, un edificio militare) la qualifica giuridica di
di separazione o allontanamento, e da un denom. da clavicola (v.)
, v-12-256: il dottore m'inietta con un ago il cloruro di sodio nella
famiglia delle chenopodiee, le quali hanno desunto un tal nome dalla consistenza del loro calice
, che ha una sintomatologia dolorosa e un decorso benigno. sclerite2, sm
sf. medie. adenite accompagnata da un processo di sclerotizzazione. = voce dotta
rappresentata da pochi generi, caratterizzati da un rivestimento dermico costituito da piastre ossee
medie. malattia del collagene che provoca un indurimento sclerotico della cute, talora esteso
una pianta e, in partic., un arbusto sempreverde). che
medie. ipertrofia del tessuto connettivo di un organo, con successiva atrofia degli elementi
insetto è lo scleroderma più gravi, a un progressivo assottigliamento e alla domesticum, che
l'attesta nel 1835). durezza di un materiale e, in partic., di
materiale e, in partic., di un minedratazione, indurimento sclerotico della cute e
la durezza dei materiali, costituito da un carrello mobile che poggia sul minerale, da
asta metallica munita di punta, e da un piattello da caricare con pesi.
nei quali una punta metallica durissima fissata ad un carretto che percorre la superficie da esplorarsi
pesi che si aggiungono finché non sia prodotto un dato effetto di incisione, possono servire
resistenza delle strutture senza il prelevamento di un campione. = voce dotta, comp
medie. che determina la sclerosi di un tessuto. -terapia sclerosante-, trattamento delle
), agg. che ha subito un processo di sclerosi. 2.
anarchia, il pompidou del disordine, è un machiavelli 'beatle'che si propone con
dispositivo usato per determinare la durezza di un materiale in base alla misura del rimbalzo
sm. medie. indurimento patologico di un tessuto o di un organo conseguente all'
indurimento patologico di un tessuto o di un organo conseguente all'ipertrofia delle formazioni connettive
: termine medico, indurimento patologico di un organo o di un tessuto per effetto
indurimento patologico di un organo o di un tessuto per effetto di ipertrofia del tessuto
-sclerosi laterale amiotrofica: è dovuta a un processo atrofico degenerativo che colpisce prevalentemente
nel midollo spinale; forse conseguente a un processo autoimmunitario, innescato da un'infezione
2. figur. perdita dell'efficienza di un sistema politico, di un'istituzione.
di parcheggio. -fissazione in tipo di un personaggio letteramontale, i-174: sarebbe.
, i-174: sarebbe... un errore credere che svevo guadagni qualcosa letto
di vitalità e di ricchezza semantica di un linguaggio. calvino, 13-151: l'
occhio, che ha la forma di un segmento di sfera cava e continua anteriormente
nella sclerotica che pareva come velata da un muco giallastro. e. cecchi,
cecchi, 7-21: teneva in collo un bambino, come di cera bruna,
è affetto da sclerosi (una persona, un organo). serdonati, 11-302
8-101: il contino dal miele, un uomo rovinato, per quanto dicesi,
, incapace di sviluppo; obsoleto (un atteggiamento ideologico, un sistema filosofi- co
; obsoleto (un atteggiamento ideologico, un sistema filosofi- co, ecc.)
veramente ritardatarie, sclerotiche, elusive di un vero scleròtico2 (scliròtico, sclirotigo)
scliròtico. garzoni, 1-301: genera ivi un pannicologrosso e duro, che s'addimanda scliròtico
sclerotizzare), agg. che attiva un processo di sclerosi. -al figur.:
novità formale una banalità di atteggiamenti, un complesso di idee, gusti ed emozioni passivi
sclerotizzare, tr. medie. sottoporre a un processo di sclerosi. e
. 2. figur. rendere rigido un principio ideologico, un sistema filosofico,
. rendere rigido un principio ideologico, un sistema filosofico, politico, economico, ecc
economico, ecc.; fissare in un modello, rendere inerte e privo di sviluppi
rendere inerte e privo di sviluppi vitali un atteggiamento. a. tabucchi, 6-15
la particella pronom. medie. subire un processo di sclerosi. 4. figur
posteriore overo medie. sottoposto a un processo di sclerosi. interiore circondante
involto in un tappeto verde sgraffignato in un caffè. -figur. attribuito a
insegna di legno in cui si vedeva dipinto un gallo tutto scolorito e sgraffignato.
rajberti, 1-144: per la strada era un miagolare strepitoso, e la gente si
della pelle prodotta dalle unghie o da un oggetto pungente. casti, 1-22-37:
lo strato superficiale, bianco, di un intonaco in modo da far comparire lo
o colorato sottostante secondo le linee di un disegno; graffito (anche nelle espressioni
sgraffio). vasari, 4-ii-448: un disegnio grande di tutto l'ordine etinvenzione dello
ex-, con valore privai, e da un denom. da sgràgiolo'grumo'.
sgramignare, tr. tose. liberare un terreno dalla gramigna. giuliani
, ii-272: senza vanga non si semina un briciolodi terreno; ma se non si sgramigna
ex-, con valore privai, e da un deriv. da gramigna (v.
sgrammaticalizzazióne, sf. uso di un linguaggio semplificato e svincolato dalle regole gramma
ex-, con valore privai, e da un missariato san giovanni l'aveva fatta
ascritte te!!!) un piccolo segno, uno sgraffiétto, quel che
bene... perché allora io fui un gran vigliacco nel sgraffignolare,
giuliani, ii-238: mi prese un tremolìo; mi son messa a vasari,
(• sgrammàtico, sgrammàtichi). usare un linguaggio sgraffito (part. pass
sgrafito). inciso leggermente con un punteruolo. cesariano, 1-4:
gli antichi] anco delle foglie d'oro un poco sgraffite gensgrammaticano assai. alfieri,
siena, 1-149: è degno di osservazione un tabernacolo di carducci, iii-25-106: noi italiani
d'apollo, in una e nell'altra un fogliame con alcune femmine. s.
grammatica, e oggi sgrammatichiamo peggio di un portofranco. b. croce, ii6-
popolarità. -dire spropositi su un argomento per la scarsa conoscenza di esso
, con valore privat., e da un denom. da grammatica (v.
, con valore intens., e da un deriv. da grammatica (v.
in modo insufficiente la grammatica e usa un linguaggio con numerosi e frequenti errori.
di far l'elogio del matrimonio in un poema di quattro canti e si atteggiò
classici moderni? d'annunzio, v-2-238: un mazzamauriel- lo grammatico sgrammaticato di terra d'
. che contiene molti errori di grammatica (un linguaggio, un componimento, un discorso
errori di grammatica (un linguaggio, un componimento, un discorso). baretti
(un linguaggio, un componimento, un discorso). baretti, ii-255:
e sgrammaticate. cassola, 1-185: in un italiano tutto sgrammaticato la povera donna ripeteva
simil. che riproduce in forma scorretta un modello stilistico o figurativo. r.
trovato di dentro o di fuori / un solo punto non cucito in guisa / da
è più ridicola la sgrammaticatura detta con un sorriso vanitoso! savinio, 10-38: angela
tessono stesure perfette. -uso di un linguaggio scorretto, con frequenti errori di
in partic. scolaro, che usa un linguaggio sgrammaticato o scrive con numerosi errori
, con valore intens., e da un denom. da gramuffa (v.
sgranaménto1, sm. rumore prodotto da un ingranaggio in movimento. cicognani,
cicognani, 1-163: uno sgranamento metallico, un frullo, un tendone di polvere per
uno sgranamento metallico, un frullo, un tendone di polvere per quanto il terreno sia
. burchiello, 49: disse un baccel, che s'aveva a sgranare:
grappolo d'uva, i chicchi da un frutto, le castagne dal riccio.
e sgranato una melagrana per poter costruire un tempio o un cellulare. -raccogliere
melagrana per poter costruire un tempio o un cellulare. -raccogliere le pepite d'
mettere in mostra i propri semi (un baccello). murtola, 8-14:
d'uscire e coglierli. -cogliere un fiore. - al figur.: defiorare
fa che biascicare preghiere sgranando lesta lesta un rosario. calvino, 15-65: 1
, le mani che sgranavano intente da un palmo all'altro i gettoni rossi.
arpino, 7-92: dal cortile saliva appena un murmurc, losgranarsi del rosario.
. 3. pronunciare senza interrompersi un discorso o una serie di parole,
carducci, iii-27-16: per emenda ella sgrana un suo rosano
delle quali benedetta quell'una che puzzasse un po'di ragionevole. faldella, i-4-235:
dello stato nelle opere edilizie di roma un discorso che lo stesso « fanfulla » giudicò
vecchietto... prese a camminare come un soldato che fa il passo di parata
più musica, ma lo sgranarsi monotono d'un notizia rio.
comisso, 1-113: la mitragliatrice sgranò un po'di colpi. bilenchi, 14-232
torrette di sorveglianza sgranano dalle loro mitragliatrici un fuoco serrato, mortale. calvino,
simil. emettere una serie di scoppi (un motore). ojetti, ii-266
motore). ojetti, ii-266: un motore laggiù che si spegne, sgrana icolpi
mitragliatrice. -scaricare un'arma contro un bersaglio. bacchelli, 3-46: l'
, 4-195: caricò la carabina per un cliente sopraggiunto in quella. cominciarono a
5. scandire nettamente le note di un brano musicale, di un canto (
note di un brano musicale, di un canto (anche di uccelli) o una
di suoni. graf 5-684: un uccellin nella serena pace / sgrana tre
durante il lavoro. ojetti, i-615: un fonografo viene sgranando le cantilene care a
strada. jovine, 74: da un vicolo perduto un organetto manda un grappolo
jovine, 74: da un vicolo perduto un organetto manda un grappolo di note a
da un vicolo perduto un organetto manda un grappolo di note a singhiozzo che si sgranano
: alla stretta sgranava le note come un meccanismo canoro trasandato, mangiandone la metà
da michelangelo. 7. lasciar trascorrere un periodo di tempo dopo l'altro.
bambina, che prese possesso del mondo sgranando un pard'occhi neri. verga, 7-716:
sostant. linati, 18-67: tutto un rosario di piccoli paesi si sgranasul loro passaggio
15-973: il lieve tintinnìo del collarino e un arpeggio vellutato, come uno sgranarsi di
il gatto malfusso ci era venuto incontro un buon tratto per guidarci alla casa
gola con uno sgranarsi di battiti quando scorgeva un occhio insinuarsi nei profili delle due lettere
del corso si sgranava nelle ore senza un attimo di pace. -per estens
di palo in frasca. -essere un baccellone da sgranare con un'accetta:
o inetto a qualsiasi attività, avere un intelletto molto limitato. ruspoli, xxvi-3-185
mondo? / poss'io volar 'n un fondo, / se sei poeta, quanto
.., sebbene parlasse toscano come un fiorentino, era per avventura un baccellone
come un fiorentino, era per avventura un baccellone da sgranar con un'accetta,
con valore di separazione, e da un denom. da grano (v.)
quella pancia che ha preso l'aspetto di un baule, per come sgrana.
i suoi denti d'argento, era pure un vantaggio. ciolarsi, disgregarsi.
, 5-vii-1914], -digrignare i denti (un animale). imperato, 1-25-8: il
, 3-45: l'animale s'arroncigliava come un draevidenti e dritti;...
perdere i contatti fra i componenti (un gruppo di persone o di animali).
gambe levate; suona quando ci sgraniamo un per uno, franando col bastone.
ex-, con valore privai, e da un deriv. da grana1 (v.
tr. staccare le parti a contatto in un ingranaggio. -in partic.: nel
fili. -strapparsi, squarciarsi (un tessuto). -anche sostant.
finestrino, / invano le ho cercate. un tuo collare, / ma d'altra
tinta, sì, piegava in vetta / un giunco e
otto c'è la seconda colazione con un bel piatto di fagioli sgranati. a.
-staccato dalla pannocchia o dalla spiga (un cereale). bacchelli, 1-iii-541
sgranate (fuordel cardo o riccio), un uomo ne raccatta insin a tre sacca;
delle sacca). -sgusciato (un uovo). v. lancellotti,
. vuotato dei semi (una spiga, un baccello, una pigna).
apriva il cammino con l'aiuto di un ramo a forca, pestando sotto il
come spade. -aperto completamente (un fiore, anche un carciofo o un
-aperto completamente (un fiore, anche un carciofo o un finocchio).
un fiore, anche un carciofo o un finocchio). messisburgo, 90:
sulla via, con gli occhi sgranati sopra un bel foglio da venticinque lire. soffici
bocca larga e amara, illuminata da un par d'occhi sgranati grigi, quasi bianchi
7. interrotto da pause (un canto). barilli, i-123:
, nel canto sgranato e lunatico d'un viandante la cabaletta di verdi.
coerente di concetti in cui si articola un ragionamento. rosmini, xxv-39: lo
agg. sbriciolato per la friabilità (un minerale, il terreno).
per cui la vita si rivela in un essere sostanziale, unico, indivisibile, non
sé, separatamente, non collegato in un tutto organico. romagnosi, 11-3:
interno (una società). forse un 'transfert'liberatorio, un sollievo dal pessimo
). forse un 'transfert'liberatorio, un sollievo dal pessimo stato d'animo che
... originato dalla coscienza d'un oscuro divario tra i talenti nazionali e le
montano, 100: una cittadina, un paio di terricciuole e qualche fattoria sgranate
agric. macchina, generalmente azionata da un motore e trasportata su un veicolo,
azionata da un motore e trasportata su un veicolo, che serve a sgranare le
succedono nel far la barba, si vedeva un filo di sangue rappreso. viani,
gambe. 5. allontanarsi precipitosamente da un luogo. salvini, v-4-3-1: 'sgranchiare'
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da granchio (v.)
cucini, 200: ra a un edificio in costruzione). la
4. allontanare con forza una persona da un luobute ed ossute e, impassibile la
arditissime curve e pentivo, e da un denom. da granchio (v.)
dal torpore o dalpintirizzile gambe intorpidite da un protratto stato di immento. mobilità o
stato di immento. mobilità o da un lavoro sedentario, facendo una cagna
parte e la grave milorda pareva insegnasse a un luigino cia più naturale, sprigionò
e le gambe, si mise a stare un po'più sulla vita. capuana,
. glia dello scrittoio, guardava un momento, poi tornava n.
in acqua, non per sognaste un fuoco così bello / per sgranchirvi le membra
: il ritmo è ciò che scioglie a un tratto e dinare (v.).
di fame, di''l vero, rogaresti un riva del carbon e da lì a
e da lì a piedi, per sgranchirsi un poco, a contratto al buio, chi
a contratto al buio, chi vi desse un mezo scudo? cartaio,
scesi di sella, camminadine. rono un po'su e giù per sgranchirsi.
privai, e da grana me, un giovinastro,... dato di piglio
con quelle una manifestazione di consenso. un consenso sgrandire1, tr. (
in pananti, ii-54: or ora un poco a muoversi gl'insegno / grazia di
. e lo fo sgranchire io con un bel legno. carcano, 75: non
mettere fra la do di sgranchire un po'questo ragazzo? biada fave
zannoni, 5-5: certo nvera stato un po'poco supposto re umiliato,
« vita nuova »,... un giornale letterario sostenuto... dai
si accesero. privare qualcuno del dominio su un granducato o -iniziare le giornaliere attività
valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da granduca (v.)
che tende a dividersi, a separarsi (un filato). trattato dell'arte della
(sgranèllo). privare degli acini un grappolo d'uva, dei granelli una spiga
cui grappoli si tengono, per più di un mese, appesi in stanze ben aerate
. belo, xxv-1-120: voi fate un gran sgranellare di latini, oggi! d
, 2-4- 43: presentò al re un memoriale, in cui gli sgranellava innanzi
memoriale, in cui gli sgranellava innanzi un bel numero di disordini e di falli.
. faldella, iii-123: sgranellò freddamente un cavillo legale così nefando da far crocchiare
morale. -modulare il proprio verso (un uccello). giacosa, i-324:
e solo / sgranellava i suoi limpidi gorgheggi un usignolo. graf 2-267: a due
due o tre riprese, dalla vetta di un pioppo, un usignuolo sgranellò nell'ombra
riprese, dalla vetta di un pioppo, un usignuolo sgranellò nell'ombra le note vibranti
, con valore separativo, e da un denom. da granello (v.)
una portò per conto di sua maestà un milione e centomila scudi,...
mangiare a piccoli morsi, in partic. un cibo che crocchia triturandolo con i denti
casa nostra, in città, si sgranocchia un pezzo di pane comprato dal fornaio,
, non appena potè, si sgranocchiò un pollo ai ferri, presolo dall'ala.
.. / e lo sgranocchia come un beccafico. passeroni, 4-111: alla
melampo aappresso intento è tutto / a sgranocchiarsi un osso di prosciutto. pratesi, 5-204
che qualche cane sgranocchiare gli ossi in un canto tra la spazzatura.
. pasolini, 1-264: procedeva [un esercito di ragazzini] come un immenso
[un esercito di ragazzini] come un immenso compressore macinando tutto il pezzo d'
sgretolando tutto quello che incontrava, come un bombardamento a tappeto. -figur.
una strada. tivo, e da un denom. da grascia (v.)
con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da grappa2 (v.)
femm. -tricé). che sgranocchia un cibo. - scherz.: seduttore.
dell'appetitosa fanciulla dovea essere per fortuna un giovane, il cavaliere di viano.
con valore di separazione, e da un denom. da grappolo (v.)
/ che m'ha succiato sino ad un quatrino / per liberarmi, ed io magf'
macchie d'unto (una sostanza, un preparato). - anche sm.
, toglile il pelo col dorso d'un coltello e sgrassala secondo la solita maniera
maniera. -privare il brodo o un sugo dello strato dì grasso che si
a. boni, 268: preparate un abbondante sugo di carnesenza pomodoro e sgrassatelo con
-privare del grasso in eccesso le interiora di un animale per renderle commestibili. c
lo sterco e le sgrassare. -sgrassare un pezzo d'artiglieria: sparare per prova
di 'sgrassare'i fessi oppure nel senso di un mutamento degli equilibri di potere.
3. figur. liberare la bocca da un sapore sgradevole o lo stomaco dal senso
non c'è romano che al fine d'un pranzo non isgrassi e non aromatizzi la
sovrabbondanza e ridondanza espressiva uno stile, un testo, un discorso, un'esecuzione
ridondanza espressiva uno stile, un testo, un discorso, un'esecuzione musicale; snellire
ex-, con valore privat. e da un denom. da grasso2 (v.
a. boni, 127: finalmente con un cucchiaio lasciate cadere intorno al piatto un
un cucchiaio lasciate cadere intorno al piatto un cordoncino di buon sugo di vitello,
estens. ripulito dalle macchie d'unto (un vestito). faldella, i-5-219
principalmente in campagna come l'unto di un vecchio abito non bene sgrassato.
.. a volere far consistere einfeudare perpetuamente un partito nell'adorazione costante di certi cappelli
lana. 2. lo sgrassare un brodo, un sugo. -in senso
2. lo sgrassare un brodo, un sugo. -in senso concreto: la
tra le mani e aggiungeteci pian piano un mezzo ramaiolo della sgrassatura del brodo « ielle
sgrassatura del brodo « ielle erbe e un mezzo ramaiolo della sgrassatura del brodo di
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da grato1 (v.)
liberarsi da un'incombenza gravosa, da un fastidio. buonaccorsi, 1-vi-110:
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da graticola (v.)
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gratile (v.)
mente svegliati dal rastrellante sgrattare di un arnese metallico. =
dall'onere economico gravante sulla popolazione di un territorio in relazione con la permanenza di
, esser quietati? -condono di un debito. m. adriani, i-201
sgravare, tr. alleggerire una persona o un animale da un peso che regge in
alleggerire una persona o un animale da un peso che regge in mano, nelle braccia
». -liberarsi le spalle da un carico. buonarroti il giovane, 9-356
col gettito nelle tempeste. -sgombrare un tetto dalla neve. fenoglio, 2-211
sgravarlo dalla neve. -alleggerire un ramo del carico dei frutti. filicaia
altri le sgrave. -spogliare un albero delle parti secche. giuliani,
una ripulita basta. -scaricare parzialmente un corso d'acqua diminuendone la portata.
era possibile la pila avvallata, montandovi un soprarco di tale ampiezza che si distendesse
indi lo sgravò quanto più potè col murarvi un sopriarco, che si stende sopra i
archi di mezzo. -rendere più leggero un blocco di marmo sbozzandolo sommariamente.
riuscissero maggiori. 2. depositare un carico. martello, 6-i-473: -
tempie son grevi quando il corpo attende un flusso benefico e naturale di sangue.
: esprime l'entusiasmo del signorabate metastasio per un accidente accaduto alla signora vittoria tesi,
liberarsi da quei dolori che gli dettono anco un poco d'alterazione di febbre.
il mondo. -agevolare la digestione (un cibo). soderini, iii-534:
di molte fatiche. -liberare da un debito. bacchetti, 13-590: proporre
non sono stati adempiti nel sgravarsi di un maschio, almeno gode, secondo il suo
febbraio del 1826 francesca si sgravò d'un bimbo morto. pirandello, 7-543:
con modestia, appena sbottonato, eccoti aprirsi un uscio appresso di me e uscire da
dall'onere di una spesa, da un debito anche morale, da un impegno gravoso
da un debito anche morale, da un impegno gravoso, da una fatica.
popolo. 15. affrancarsi da un dominio oppressivo. buonafede, 1-ii-82:
? carducci, iii-23- 156: un cappuccino, che gli si aggiunse compagno in
il senato che 1 poveri avrebbero pagato un tributo bastevole alla repubblica se avessero nutriti
dei pesi fiscali. 6. sgombrare un territorio da persone o animali che infastidiscono
che infastidiscono, recano disturbo, costituiscono un onere economico eccessivo. -in partic.:
-liberare dal senso di colpa per un peccato, dal rimorso per un'omissione
dal rimorso per un'omissione o per un dovere non compiuto. bruno,
una grossa somma di denari, anzi un tesoro. -ridurre la gravità di una
.. / e'sare'buon di dargli un po'di manna / e mescolarla con
e mescolarla con ispigonardo, / eira tutti un poco il male spesso sgrava. l
.. voglio... sgravarmi d'un torrente infinito dilettere d'alfabeto. b.
di sudditanza o dalla schiavitù; liberare un popolo o un territorio dall'oppressione politica
dalla schiavitù; liberare un popolo o un territorio dall'oppressione politica di un nemico
o un territorio dall'oppressione politica di un nemico o di un governante.
oppressione politica di un nemico o di un governante. tasso, 13-ii-431: signor
anzi, ei sofferse / sol per un segno il sacrificio immondo. varchi,
con la particella pronom. alleggerirsi di un peso, di un carico ingombrante.
. alleggerirsi di un peso, di un carico ingombrante. guicciardini, 13-xiii-31:
al montanarolo, come per isgravarsi d'un peso inutile, e salir più lesto
gombravano le tasche. -togliersi di dosso un indumento pesante. - per estens.
11. scaricarsi in mare (un corso d'acqua) o in una
visceri melmosi... si mettevano d'un subito a gemere e a sprizzare in
, tu ti sei tolto di casa un dolce e soave pegno e postolo in
ella era cattiva, ti sei sgravato di un gran peso e n'hai caricato altrui
possibilità creative. -disfarsi di un organo giudiziario divenuto inutile. bandini
siamo soli, mi voglio sgravare di un peso che ho sullo stomaco. soffici
rantolare, essa, al lume di un candeliere a becco. bernari, 4-246:
sa donde venga, ulula e morde come un cane. -purificarsi con l'espiazione
ansia). bernari, 4-71: un gran peso gli si sgravò dal cuore,
sgravare), agg. alleggerito di un peso, di un carico (una persona
. alleggerito di un peso, di un carico (una persona, un animale,
, di un carico (una persona, un animale, un mezzo di trasporto)
(una persona, un animale, un mezzo di trasporto). piccolomini
piccolomini, 1-59: sì come ad un gagliardo mulo che addosso cinquecento libre di
sono gli asinelli con le some ed un vetturale scarica il sacco della puzzolana,
vetturale scarica il sacco della puzzolana, un altro lo vuota, mentre una di
(una donna). sgravata d'un bambino. tommaseo [s. v.
, per vie torte arriva / e quasi un picciol mar lucido avviva, /.
esentato parzialmente o totalmente dal pagamento di un tributo; soggetto a sgravio fiscale (
5. liberato dagli abitanti in eccesso (un territorio). machiavelli, 1-vii-72:
6. figur. sollevato da un compito, da un incarico gravoso,
figur. sollevato da un compito, da un incarico gravoso, da una responsabilità;
sollievo, lenimento o completa guarigione da un male fisico, da un dolore,
guarigione da un male fisico, da un dolore, a. chiappini, cxiv-14-387
giorni non ho goduto buona salute: un dolor nefritico, benché non intenso,
, 1-29: conciossiaché la grazia in un punto ottenuta e l'inferma in instante
ansia, da una preoccupazione, da un pensiero assillante, da un problema o da
, da un pensiero assillante, da un problema o da una difficoltà (una
il cuore come per prodigio sgravato da un peso orribile. alvaro, 18-145: ora
verri, 1-ii-141: stabilì in milano un supremo giudice che si nominò sgravatóre..
], 1-592: io t'hosvegliato sotto un melo,... là dove quella
seco a gran rischio per tanti mesi un tal peso che a lungo andare le
2. svuotare le mammelle del latte (un cucciolo di animale). breme
sue mamme e le fanno insieme provare un soave squisito titillamento nelle boccuccie di quelle
. vuoto, privo del contenuto (un recipiente). g. b
, sm. riduzione o eliminazione di un onere fiscale. g. chellini
targioni tozzetti, 13-320: gli ordinarono un clistere, che gli produsse copioso sgravio
puerpere i suoi passi? - certo. un ignorante norcino mi sgraziò. come maria
operazione,... anziché di un semplice parto... dio sa quanto
3. liberazione dell'alveo di un fiume dai detriti. volto e la
farebbe? -remissione o estinzione di un debito. gianni, xviii-3-1025: si
si trovano miserabili disperatiche... fingono un debito per dividere con l'amico il prodotto
fino. 5. discolpa di un reo, giustificazione di una persona ritenuta
moniglia, 1-ii-184: se qui venisse un savio, / per darmiun po'ad intendere
questo tomo comprende. -giustificazione di un errore. galilei, 3-1-285: ho
saprei qual cosa produr per isgravio di un tanto errore. 6. sollievo
6. sollievo, liberazione da un rimorso, da uno scrupolo, da
rimorso, da uno scrupolo, da un pensiero opprimente o angoscioso, da una
: per liberare la propria coscienza da un senso di colpa, dal peso morale dovuto
morale dovuto a un'omissione, a un dovere non compiuto. baldi, 7-54
... piruettante sgraziatamente come in un delino mostruoso d'oscenità e di cattivo gusto
. pananti, il-no: sotto voce un autore per la via / leggeva ad
autore per la via / leggeva ad un amico un'elegia. / un tale,
ad un amico un'elegia. / un tale, che d'appresso gli passò
d'officio alcuno che si appartenga ad un fido amico che così sgraziatamente abbia perduto il
, iii-645: tramutandosi don giulio da un monastero a un altro, come fanno i
tramutandosi don giulio da un monastero a un altro, come fanno i monaci o frati
potere gerarchico superiore della chiesa, implorando un rimedio a sì deplorevole inconveniente.
e 'l più brutto / da far parere un upido lo gnogni. dolce [
giostrare tratto a sé -inameno (un luogo). gli occhi di tutti
se non confessassi d'esseme lusingato in un modo sgraziare, tr. (
nelli, iii-388: stavo una volta con un padrone niera gravemente colpevole; sciaguratamente.
2. scomposto, goffo, scoordinato (un gesto, un movimento, il modo
, goffo, scoordinato (un gesto, un movimento, il modo d'incedere)
pananti, ii-149: con modo sgraziatissimo / un uomo d'un'altissima statura / inciampò
d'un'altissima statura / inciampò in un omucolo, / che un aborto parea
/ inciampò in un omucolo, / che un aborto parea della natura. fanzini,
-pieno di suoni rozzi e aspri (un dialetto). pasolini, 9-77:
. disarmonico nelle linee e nella forma (un edificio, una parte di esso o
-che ha foggia goffa, mal tagliato (un abito). saba, 5-379:
viziato dalla zia intutte le maniere, divenne un ragazzaccio sgraziato, spensierato, senza voglia
(una frase, una risposta, un gesto). guarirli, 2-138:
voleva a forza rimettere nella mente in un aspetto odioso e spregevole, allora tutte
this / sordida'. cesarotti, 1-i-328: un dotto della vostra adunanza, rispettabile per
aspro, faticoso (uno stile, un componimento letterario, un verso).
uno stile, un componimento letterario, un verso). b. fioretti,
iii-10-27: nello stile di ristoro, che un po'assomiglia allo sgraziato stile del suo
delle dichiarazioni impediscono al tumiati di foggiare un vero mondo. 9. ant.
averà mai. glossario latino-eugubino del tree un poco di bella persona...,
9-710: son bene sgraziato io: fuggesi un ladro / con un subbio in ispalla
io: fuggesi un ladro / con un subbio in ispalla, svaligiata / d'un
un subbio in ispalla, svaligiata / d'un arappier la bottega. fagiuoli, iv-7
uno è sgraziato: / è affortunato come un cane in chiesa. saccenti, 1-2-152
, per disdoro della curia, era un prete. 10. infausto,
10. infausto, avverso, calamitoso (un evento); che ha avuto uno
che ha avuto uno svolgimento negativo, un esito sfavorevole (una vicenda, un'
, un'occupazione); increscioso (un incidente, un equivoco). bartolomeo
); increscioso (un incidente, un equivoco). bartolomeo da s.
è rimasta in bianco fino ad oggi per un seguito di vicende sgraziate.
sgraziate. -funestato da disgrazie (un luogo, un periodo di tempo)
-funestato da disgrazie (un luogo, un periodo di tempo). leopardi
70: io riguardo la toscana come un porto sicuro dalle tempeste, che pare abbiano
cuore sgraziato e leggiero si era abbandonato un momento gli compariva accompagnata di tanti dispiaceri
, ch'io non mi trovi mai a un 'gaudeamus', che il ventre ne
, a la quale la natura aveva dato un pochetto di viso intese una lettera
viso intese una lettera mandatale da un ciarlone. detta porta, 8-112:
è, valditara sciocco, / d'un bastagio che qua portava t grano, /
bastagio che qua portava t grano, / un certo isgra- ziaton cervel balzano.
, 3-i-320: certuni dicono: « dateci un tedesco:... tra due
con valore privativo-detrat- tivo, e dà un deriv. da greco (v.)
: v'è tanta poesia che chi fosse un po'astuto... potrebbe benissimo
! scarmigliare. viani, 19-184: un facchino della stazione transitando in via ferdinan-
). ant. franare, cedere (un terreno scosceso). to
di separazione o allontanamento, e da un denom. da greppo (v!)
slittamenti. 2. decadimento di un edificio. soldati, 2-18: per
vecchia villa aveva una speciale bellezza e un incanto senza fine. 3.
mie ore e della miaintelligenza renderanno questo tentativo un poco platonico. 5.
-perdita di seguito politico da parte di un partito.. cajumi [« omnibus
è impossibile dire che cosa provassi: un senso acuto di sgretolamento precipitoso, di caduta
voce registr. dal bergan- volta un gruzzolo di denaro. tini (
decisa ormai a sgretolare d'anno in anno un pa- mente polemico. trimonietto che le
4. scompigliare l'ordine di un gruppo di persominghetti, non la gratificheremmo
so, io, batto il passo: un passo indiavolato che sgretola il pezzi
giornata di gno, / sendo levato un pezzo del piastrone. g. m.
orso fa scostare i cani; / talvolta un braccio o la coscia ciuffava, /
1039: il sasso acuto / l'un ciglio e l'altro sgretolò, né l'
il tetto. 2. sgranocchiare un cibo croccante; rosicchiare; sbocconcellare.
il tempo di sgretolare coi denti bianchi un grappolo biondo. -masticare il fieno
biondo. -masticare il fieno (un animale erbivoro); becchettare il miglio
erbivoro); becchettare il miglio (un uccellino). padula, 267
padula, 267: a destra dell'uscio un asino che sgretola ilsuo fieno. pascarella,
1-158: due buoi aggiogati accanto a un baroccio... di quando in quando
3. per estens. intaccare, consumare un po'alla ieri... intensa
l'aria, lacerando il silenzio (un rumore, un grido). pascoli
lacerando il silenzio (un rumore, un grido). pascoli, 539:
grido). pascoli, 539: un tuon sgretola l'aria. sereni, 3-17
mio cuore. luzi, ii-278: un brontolio di tuono sgretola / l'altezza della
, 4-ii-392: sbucò pien di furore / un mangialiberali, e, sgretolando i denti
che sentivo capace di sgretolare anticipata- mente un sogno ingenuo e sublime. vailini, 84
eroso dalle intemperie (l'aggetto di un edificio). bibbia volgar. [
10. crollare, rovinare (un edificio); abbattersi bracciava per lo
abbattersi bracciava per lo sgretolato / muro un folto rosaio a un (un infisso
lo sgretolato / muro un folto rosaio a un (un infisso). gelsomino.
muro un folto rosaio a un (un infisso). gelsomino. d'annunzio,
di qualcuno o a qualcuno: procurargli un dolore molto intenso. deledda, v-666
mi sgretolò il cuore il rombo / d'un grido d'allegria. = etimo incerto
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da gretola (v.)
pian piano. -schiantarsi (un ramo). c. dati,
gl'impenna; / sgretola in questo un ramo e si scoscende, / rotto per
e attorno a donna margherita vi era già un gruppo di gente che si congedava.
fedeli (una chiesa), seguaci (un parti- to). mamiani,
sgretola altinterno. borgese, 1-123: da un giorno altaltro una costruzione diligente ed armoniosa
diligente ed armoniosa di decenni, di un secolo, si sgretolava; la moglie voltava
rivelarsi vano, inconsistente altesperienza diretta (un pregio). aretino, 20-255:
mio, costei è una erba tagliata e un pesce senza lische, e le sue
. -affievolirsi, dileguare (un sentimento). linati, 13-22:
14. scrocchiare quando è masticato (un cibo secco o croccante).
, interrogai una colta signora, moglie di un editore chiarissimo, la quale mi rispose
mare: / alzava spesso, ch'un monte paréa / che si volessi a'nugoli
non si darebbon dieci passi videro a un gran lume di fuori tutta scommettersi e
: la conosco, mia sorella: sembra un muro forte e invece è la vera
2. figur. dissoluzione progressiva di un patridal vento i camini.] ovine
-qua e là cancellato (un affresco). vare il patrimonio in
di buon disegno e colore, sebbene un poco sgretolato dai diluvi. sgretolóso
, senza ombra né verde, c'era un caldo spaventoso. mice è fistulosa
-riarso dal sole (la vegetazione, un fiore). so atto a raschiare
. chiato dagli insetti, non un fiore, non un filo d'erba giun
dagli insetti, non un fiore, non un filo d'erba giun gevano
. b. corsini, 1-67: un grave stangon che in mano avìa / su
languide, mocciose e ironiche, hanno un aspetto che muove obbiezioni ben smisurate alla
dalla malattia. -decomposto (un cadavere). palazzeschi, 5-121:
identità nazionale, della coesione politica (un popolo). amari, 2-intr.
, quasi nello stesso istante, scoppiò un nuovo urlo disperato, si udì un tonfo
scoppiò un nuovo urlo disperato, si udì un tonfo, uno sgretolìo di tegoli e
accavallati dentro i gorghi rapidi, mettevan un sordo fragore di sgretolìi e di risucchi
granulose, concave,... un continuo inavvertibile sgretolio. 2.
. 2. rumore prodotto da un terreno che si sgretola o, anche
o, anche, dalle ruote di un automezzo sul terreno ghiaioso, di cibi
e rosso gli apparve, ecco, un gigante / tra un improvviso sgretolio di
apparve, ecco, un gigante / tra un improvviso sgretolio di fuoco.
quelle mie signore sgretterò le ossa di un pollino d'india. = deriv
, sommaria lavora zione di un materiale grezzo. = nome d'
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da grezzo (v.)
della traccia organica con lino ed abluzioni un pochino alla volta. 2.
intr. tose. sfilacciarsi agli orli (un tessuto). cagliaritano, 154:
, 154: 'sgricciare': il diradarsi di un tessutoagli orli, sfilacciarsi. = comp
sgricciar una foglia, cader una coccola, un pigolìo. = voce onomat.
fatte a cantoni... con un picciuolo tremolante che le fa sgricciolare insieme.
. 2. scricchiolare (un albero che sta per cadere).
, con valore intens., e da un denom. da gricciolo1 (v.
, 3-333: singolarmente mi mise gli sgriccioli un cannone krupp prussiano, che può
e intransitivo; non comune: gridare un poco. 2. cantare stonando.
nostre carceri uno sgridaccia- mento come d'un buaccio mugghiante. = comp. dal
cellini, 2-86 (451): a un tratto tutt'a dua mettèmo le mani
sgridare il bambino che non stava fermo un momento. -con riferimento ai moniti della
. 2. biasimare, riprovare un comportamento, additarlo all'esecrazione come gravemente
prosonzione, in questo caso divento quasi un di loro. peregrini, 3-309: la
mezzo / alla sfrenata nequitosa gente / un veglio venerabile s'avanza, / ed altamente
o censurare pubblicamente qualcuno per dissuaderlo da un comportamento scorretto o peccaminoso, anche diffuso
diffuso e comune a più persone (un predicatore, un profeta). -per
comune a più persone (un predicatore, un profeta). -per estens.:
fede, non è molto maggiore il rubare un uomo? s. bernardino
, 295: fu inviato da dio un gran profeta nella provincia di samaria,
e manipoli. -sconsigliare di tenere un determinato comportamento perché inadeguato al raggiungimento
comportamento perché inadeguato al raggiungimento di un fine. - anche assol. vettori
. siri, xii-683: scappò [un predicante]... in uno acerbo
gran porco uccise i due, / per un che li sgridò: « guarda conrentre
nel fuggire? 6. spaventare un animale gridando; tentare con grida di
battaglia. boccaccio, 1-ii-314: l'un contra l'altro ben si difendea /
8. insultare (anche in relazione con un compì, pred. che rende esplicito
cecchi, 5-9: me ne vien talor un dolor di morte, veggendo come e'
male. -fare oggetto qualcuno di un abbaiare rabbioso (un cane).
oggetto qualcuno di un abbaiare rabbioso (un cane). passeroni, 5-72
al bando, escludere (anche in un contesto figur.). della casa
, con valore intens., e da un denom. da grida (v.
che in toscana una sgridata forte, un gran rabbuffo, si chiamava polpetta e
io con te sono divenuto pauroso come un bambino? vorrei sape re
di quello che oggi a me sembra un errore, senza preméttervi una sgridatèlla.
sgridato. -biasimato, condannato (un comportamento, un vizio).
-biasimato, condannato (un comportamento, un vizio). b. davanzati
, con valore intens., e da un deriv. da grigio (v.
presenta qua e là chiazze grigiastre (un indumento). arbasino, 1-161:
con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da griglia (v.)
sgrigiolare), agg. che produce un suono stridente in quanto incoerente (un
un suono stridente in quanto incoerente (un materiale). targioni pozzetti,
tutti quegliuomini quasi esterefatti e si caccia con un acuto sgrigiolo delle scarpe...
(una persona) o il muso (un animale) mostrando i denti.
suo dente. latti, 1-2-35: un cagnol... /...
sgrigni, sguizi, che te parerè un luzato nomé pigiò, che no posse
del vetro, sta quasi da parte un lavoratore di fino. = deriv
. letter. scattare verso l'alto (un elemento di un dispositivo meccanico).
verso l'alto (un elemento di un dispositivo meccanico). milizia, iii-216
cucchiaia [della catapulta] e con un colpo di martello su la molla,
con violenza su la traversa che avea un cuscinetto pieno di paglia, la pietra se
così macra e sgrinza, che mi pari un ritratto dell'usulare1 (v.)
far scoccare lo scatto del grilletto d'un arme da fuoco. carena, 1-139
v.]: 'sgrillettare': nel saltare un fosso, loschioppo che avevo a spalla sgrillettò
, con valore intens., e da un denom. da grilletto (v.
. 'i tartufi si affettanosottilissimi e si fanno un po'sgrillettare nell'olio'. g. brera
p. petrocchi, 1-55: mi prendeva un braccio, digrignava isuoi denti bianchi come l'
aretino, vi-327: - più mangiava in un pasto uno artigiano d'alora che non
alora che non pone in tavola in due un gentiluomo d'oggi. -che sgrinzare di
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da grinza (v.)
grinza (v.). un suono nasale e stridente nel sonare, in
lore intens., e da un denom. da gronciolo (v.)
satolla ma in corrispondenza di un tubo di scolo. re,
tubature di scolo, come d'un vino nuovo che geme tra le
l'oboe o il fagotto, si tira un suono nasale e roco che so
è, secondo il levi, da un lat. volg. * carulia, plur
dieci metri fu bevuto e risputato fuori un braccio: « aiuto » sgrogolò il gobbo
, tr. (sgrommo). ripulire un contenitore di vino dalla gromma.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da gromma (v.)
sgromature, il vino ce l'ho messo un po'giovine, e sento che ci
particella pronom. assottigliarsi, dilapidarsi (un patrimonio). pea, 7-416:
: per terra... c'era un piatto sgronciolato. sgronciolìo, sm
seminascosti dietro le gaggìe sgrondanti, a un cinquanta passi da lui. sgrondare
, 185: alla nuova strada potè darsi un andamento sempre facile,...
meno. montale, 2-24: emerse un nuotatore, sgrondò sotto / una nube di
e si fermò nell'andito a sgrondarsi un momento. 2. scuotere o
. 2. scuotere o strizzare un indumento per farne cadere l'acqua di
insalata sul balcone. 3. vuotare un recipiente del liquido rimasto fino all'ultima
[s. v.]: 'sgrondare un vaso': fare che n'escanogli avanzi di
: frese la bottiglia, uscì con essa un istante, tornò sgrondandola e la rimise
vuotare completamente, con abbondanti bevute, un contenitore di vino (e ha valore
avvilup 4. versare un profluvio di lacrime. ormai ammutolite [della
gli sta. glianti delle sgrondature, d'un lontano vento azzurro. -per estens
a grosse gocce, in abbondanza (un liquido, per lo più l'acqua piovana
7-320: la luce sgronda dagli alberi, un uccellino ammaestrato dai francescani viene a posarsi
gli sgrondavano giù, sicché giovanni pareva un mammalucco, a mezzogiorno se li arricciolava
voci barbare, specie le germanilandola, un fiumiciattolo nero. che, sgrondano
-svuotato fino all'ultima goccia di vino (un recipiente). nieri, 3-207
). nieri, 3-207: porta un altro fiasco; questo è sgrondato.
2. colato a grosse gocce (un liquido). cicognani, 3-247:
agg. che ha la tesa inclinata (un cappello). viani, 19-313
cappello). viani, 19-313: un vettone d'ontano era il bordone dello
era il bordone dello strano pellegrino, un cappello largo e sgrondato gli ombrava il
, con valore intens., e da un deriv. da gronda nel signif.
nell'industria enologica, macchina costituita da un grosso cilindro ruotante con pareti forate,
s. v.]: 'sgrondio': un continuo sgrondare. papini, i-169:
per simil. il ricadere delle fronde di un albero verso il basso. -anche,
con meton.: chioma ricadente di un albero. viani, 19-394: in
... e d'essere composto in un cimitero stretto comeun orto,...
sgróndo, sm. sgocciolamento copioso di un liquido (in partic. di acqua
(in partic. di acqua) da un contenitore, da un corpo bagnato,
acqua) da un contenitore, da un corpo bagnato, dalle grondaie di un tetto
un corpo bagnato, dalle grondaie di un tetto, ecc. (e,
8-125: c'è di là d'arno un quartiere dove le facciate delle case.
acuto senno e alla molta esperienza di un pubblicista famoso, il quale confessò prestamente
bacchelli, 9-91: sù », diceva un giovane, « al prossimo giubbileo che verrà
. sgrondare]: 'si mette a sgrondo'un vasofalla, di appianare le difficoltà e sgropparne
o ad altro sostegno... può un corpo essere messo a sgrondo forse,
le sue spalle calavanogiù a sgrondo da parere un calvario. -con valore aggett.
della scarpa. -marcatamente spiovente (un tetto). monelli, i-4:
sgrondoprèssa, sf. sgrondatore formato da un cilindro metallico con pareti forate in cui
giovane, 9-651: io entro in un mereiaio, compero stringhe, / le porto
6-x-233: la fabbrica... è un alto e largo edifizio quadro..
- svolgere le spire (un serpente). baldini, 3-230:
il dì sereno, / se tempra un usignuolo il canto ameno, / sgroppa
valli. -liberare la voce da un groppo che ne ostacola l'emissione.
, utilissime coreggie. 3. risolvere un problema, un inghippo; districare una
. 3. risolvere un problema, un inghippo; districare una situazione complessa;
complessa; appianare una difficoltà, chiarire un dubbio. francesco da barberino, iii-207
pettine parlamentare. 4. troncare un legame amoroso. dominici, 3-50:
oppi. lupis, 3-292: un frate ivi presente resta atterrito al successo,
distendere le membra (una persona, un animale). martello, 6-i-366:
piedi, quasi colto da vertigine, fece un mezzo giro su se stesso. linati
piedi. -svolgersi, srotolarsi (un serpente). lubrano, 2-221:
6. svincolarsi da una stretta o da un abbraccio. martello, 6-i-438: il
7. figur. smettere di comportarsi in un certo modo. giovan matteo di
8. prendere una decisione in merito a un problema, ponendo fine a indugi e
lingua magnanima e gentile / sgrupparsi a un solo accento per movere un cor vile
/ sgrupparsi a un solo accento per movere un cor vile. -risolversi,
trovare una soluzione (una questione, un problema, una vicenda alquanto complessa)
e le lotte di religione, tra un aggrovigliarsi e uno sgropparsi di situazioni.
9. levarsi con forza da un luogo (il vento). guiniforto
entro. stampa periodica milanese, i-321: un venti migliapresso l'isola di venere, sgroppatosi
venti migliapresso l'isola di venere, sgroppatosi un fierissimo levante, il cielo si fé
levante, il cielo si fé d'un subito scuro e il mare si mise orribilmente
rotta. -insorgere, scatenarsi (un conflitto). siri, 1-ii1-2:
sereno. -prorompere senza ritegno (un sentimento). c. arrighi,
, 1-233: silenzio tutto intorno, un silenzio pieno dei sentimenti che mi si sgroppano
10. svilupparsi, prendere forma (un organismo). -anche sostant.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da groppo1 (v.)
, tr. (sgroppo). colpire un cavallo sulla groppa, spezzandola.
mentre che parlan così in cimitero, / un sasso par che rondel quasi sgroppi,
/ tanto che e'prese sotto il tetto un salto. -per estens. sfiancare
salto. -per estens. sfiancare un cavallo. pirandello, 7-438: brocco
anni di servizio, perché... un tanghero di cavalleggere abruzzese lo aveva sgroppato
cadere dalla groppa il proprio cavaliere (un cavallo). c. e.
particella pronom. inarcare la groppa (un toro, un cavallo). ojetti
inarcare la groppa (un toro, un cavallo). ojetti, ii-85:
che agli uomini basta per credere ferocissimo un avversario, lecchi, 13-87: un cavallo
ferocissimo un avversario, lecchi, 13-87: un cavallo, che dev'essere domato.
mare aperto; la barca sgroppava come un cavallo. 4. figur.
. figur. consumare le proprie energie in un impegno faticoso, estenuante. carducci
tivo o intens., e da un denom. da groppa (v.)
2. figur. l'affaticarsi in un lavoro lungo e pepiccola enciclopedia hoepii,
calessino, la ruota di qua contro un piolo e l'altra di là contro
zaira dà una sgroppata che avrebbe sbarbicato un querciolo. c. e. gadda,
, con valore intens., e da un denom. da groppone (v.
sf. brusco inarcamento della groppa di un animale. collodi, 146: quand'
povero burattino in mezzo alla strada sopra un monte di ghiaia. jovine, 331:
calcio, indica il rapido spostamento di un giocatore in possesso di palla attraverso un'
, agg. sciolto, districato (un nodo). na; dirozzamento
estrema disperazione e si aggroppò al collo un capestro per appiccarsi; e perché si
2. per estens. disgiunto (un abbraccio). martello, 6-iii-136:
3. sottratto alla custodia (un animale). -anche in un contesto
(un animale). -anche in un contesto figur. mazza, ii-168:
4. figur. pacificato nel soddisfacimento di un desiderio. stuparich, 5-109:
che ha i fianchi alquanto incavati (un animale da sella o da tiro)
, 1-366: paganini poi, secco come un uscio econ quel suo viso che pareva il
sgobbare, in par- tic. in un lavoro che costringe in una posizione scomoda
attitudine in ma forma a un materiale grezzo. rusconi, 106:
non dubiti poi di affidare all'intelletto un ufficio conoscitivo, cioè di collaborazione alla verità
, tr. (sgrosso). sbozzare un materiale grezzo (in partic. un
un materiale grezzo (in partic. un pezzo di legno o di marmo),
dandogli una prima forma in vista di un successivo lavoro di rifinitura.
2. per estens. abbozzare un testo. tesauro, 2-570: avend'
sbrigare in prima istanza una questione, un affare. compagnia della lesina, i-41
dio). brevio, 24: un frate... di divenire un grande
: un frate... di divenire un grande predicatoredesiderando, prima, per isgrossarsi,
decimo giorno del nostro assedio essendosi per un poco di pioggia sgrossata e rinfrescata l'aria
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da grosso1 (v.)
sua opera... riusciva come un marmo appena sgrossato. giuliani, i-156:
sgrossino) a ferro tondo ci serve quando un vuole portar via la grossezza del legno
. per estens. reso più digeribile (un alimento). povero pancreas che non
mente). bonsanti, 4-331: un ingegno spontaneo, nativo, sgrossato solo
solo dall'arte. fenoglio, 5-i-530: un uomo gli era alle spalle: un
un uomo gli era alle spalle: un vecchio contadino sgrossato ed evoluto da decenni
sgrossatura, sf. sgrossamento di un materiale. -al figur.:
figur.: indagine o studio che ha un carattere puramente propedeutico.
(sgrossino) a ferro tondo ciserve quando un vuole portar via la grossezza del legno;
. (sgròtto). sottoporre a scavo un terreno, un argine, le pareti
. sottoporre a scavo un terreno, un argine, le pareti di una fossa.
ad uso di mura e sopra esse fare un riparo alto quattro e grosso otto braccia
ricuoprigli le barbedi terra cotta, e segui un suol di roba e uno di terra cotta
braccia macchioni e boscaglie che ingombravano inutilmente un immenso paese e sgrottare e rompere quelterreno fino
si riempie. 2. erodere un terreno (l'acqua). milizia
. smottare, franare formando cavità (un terreno). adr. politi,
b. croce, i-2-229: un errore più grave sta nel concepire confessarsi
" sgrottare': smottare, franare di un greppo. = comp. dal
, con valore intens., e da un denom. da grotta (v.
. eroso, pieno di incavi (un rilievo fisico). p.
2. per estens. sbrecciato (un muro). govoni, 6-257:
in cui verrà effettuato il trapianto di un albero. = nome d'azione da
. sgrovigliaménto, sm. scioglimento di un nodo o di un groviglio
di un nodo o di un groviglio. -al figur.: risoluzione di
, sgrovigli). districare, sbrogliare un intrico di fili. fogazzaro, 5-154
mente una pesca di suo marito, un garbuglio pauroso di spago, di piombi
2. figur. chiarire, spiegare un problema o una questione molto complessa o
l'aria e il suolo; gettò con un brivido la bacchetta fra l'erba.
e. cecchi, 6-12: faceva un caldo da insolazione e nell'alba lividiccia
giacigli improvvisati. 5. liberarsi da un abbraccio. bontempelli, ii-981: gli
6. diradarsi, disperdersi (un gruppo di persone). cicognani,
i nostri due cuori. si comunicavano un intenerimento indicibile. il peso della vita
ex-, con valore privai, e da un denom da groviglio (v.)
, agg. districato, sciolto da un viluppo o da un intreccio disordinato.
, sciolto da un viluppo o da un intreccio disordinato. -per simil.:
(sgrovìgliolo). tose. districare un nlo aggrovigliato. tommaseo [s.
rose selvatiche anche dalle siepi; allora un porco... ci venne in contro
quel di ieri. -abbandonarsi a un comportamento riprovevole. palazzeschi, 9-42:
rodeva il freno: aveva già sgrugnato un insolente e rotto il capo d'un gradasso
sgrugnato un insolente e rotto il capo d'un gradasso prepotente. -con uso
nell'espressione: sgrugnarsela, per indicare un servizio gravoso sotto le armi).
presa, grugno, darsi l'un l'altro delle sgrugnate, fare agli sgru
di guerra ne abbiamo da sgrugnare ancora un bel pezzo. -sostant.
o subire gravi danni al volto per un urto o per una caduta.
ex-, con valore privai, e da un deriv. da grugno (v.
caro, 12-i-195: voi siete un uomo così fatto e merita- reste un'
461: mio padre era tornato grullo come un turco; egli non parlava che colla
riportato fratture o gravi danni al volto per un urto o per le percosse ricevute.
cogli sgrugni. l'amorosa è come un can barbone; quante più glie ne
inferta col pugno chiuso sul volto di un avversario (anche nell'espressione: fare
seco adesso agli sgrugnoni: / e dieglien'un sì forteche in quell'atto / gli si
periti. fagiuoli, 1-7-295: ti tirerò un sgrugnone, / t'infragnerò quel muso
assalti, che tutto là finisce in un sgrullaménto di penne, sùbito, come
5-152: era entrato sotto al portico un soldato che, sgrumatasi la pioggia dalla rozza
le dita si sgrulla, / e fa un così arruffato tafferuglio / che n'ho
savinio, 27-148: messario si sgrullò come un cane che esce dall'acqua, lui
a ogni momento come le ali di un uccello. moravia, 21-401: oggivuoi mettermelo
una parte sola del corpo e mugolava come un cane che rivede il padrone ma non
cadendo a sgrullate, nel metro d'un raschiare sordo, che rodeva il midollo
pasolini, 3-351: la tiburtina era come un molo, tutto fieno di gente ch'
giù per tutte le vene ch'era un desio. idem, 13-44: fa così
, con valore privat., e da un denom. da grullo (v.
. pascoli, 961: ecco avveniva un murmure, uno sgrollo / di foglie
sgrollo / di foglie, come a un soffio di libeccio.. / scattò il
mattino, era..., per un momento, cessata. = voce
pipa. -per estens. liberare da un involucro. calvino, 22-123: si
, con valore privat., e da un denom. da gruma (v.
per i lavaggi ripetuti, logoro (un tessuto). viani, 4-21:
con la particella pronom. sciogliersi da un gruppo; disperdersi, separarsi. correnti
, che indica allontanamento, e da un denom. da gruppo (v.)
. petruccelli della gattina, 198: un mondo nuovo è nato. altri interessi
scioglimento di una trama; esito di un piano. p. e.
vostra o d'altri vi trovaste avere un mescolume di bachi sguagliati, vi dirò
. -essere difettoso o incompleto (un verso). tommaseo, 3-i-263:
si dice la pelosina; mettono come un pelo bianco, certi peluzzi fini fini
xii-16 (158): tanto sguaglioha da un uomo a un altro, quanto sono discordanti
): tanto sguaglioha da un uomo a un altro, quanto sono discordanti insieme quelle
. disus. guaire, uggiolare (un cane). -per estens.: lamentarsi
con valore intens., e da un denom. da guaio (v.)
volta sua e... stende un dito e toccagli gentilmente la punta del
credo, perché quella graziosa donna ha un marito che instupidirebbe un'eloisa. vieusseux
bassa e ronzante le volò intorno come un moscone, quella acuta del borriello, sguaiata
borghesi, tecnicismi boriosi, non è un innovare ne la lingua poetica né lo
grottesca statuina giapponese che gli aveva ispirato un senso di malaugurio appena entrato nel salottino
2-164: leo rodeva il freno d'un tutore avaro e gretto, che adorava il
delle idee rigide del pupillo che chiamava un utopista. de marchi, ii- 561
strana curiosità, come se scoprisse in me un difetto che prima non aveva osservato.
col cigno, che correva sguaiatamente dietro un bus in holborn. arpino, 16-49:
essere scrutatadalle sorelle rubino con diffidenza e forse un briciolo di disgusto, ma mantenne lo
che sono legati fra di sé d'un affetto cordiale e che si hanno di comune
-in partic.: che si esprime con un linguaggio sconveniente o volgare; sboccato,
! buonarroti il giovane, 9-346: con un tale argomento / trasformera'ti lei di
maraviglio che, di sguaiata come l'era un seimesi fa, la si sia fatta tutta
fa, la si sia fatta tutta d'un colpo così gentile e mo- destina.
quel sciaguratello, / che gli venga un gavocciolo, un cassale, / s'
, / che gli venga un gavocciolo, un cassale, / s'è tolto quel
butta uno sguaiato nel pubblico, sollevando un maroso di ilarità. -con uso
sguaiata? -scherz. che emette un profumo troppo intenso, tale da stordire
o mancanza di riguardo, non rispettoso (un gesto, un atteggiamento, il comportamento
, non rispettoso (un gesto, un atteggiamento, il comportamento). -anche:
isidoro... a ridere con un fare insolente e sguaiato. pirandello, 8-47
la sua naturale grazia. nemmeno per un momento anna l'aveva colta in una
non si attendeva questa tollerante filosofia in un discendente del senatore 'poco- curante'e in
discendente del senatore 'poco- curante'e in un uomo che accusa in virgilio lo sguaiato
! » interruppe ancora il bravo, con un riso tra lo sguaiato e il feroce
: il figlio del trattore rompe in un riso sguaiato. collodi, 42: «
riso sguaiato. collodi, 42: « un gran signore tu? » disse la
la volpe, e cominciò a ridere di un riso sguaiato e canzonatore. serao,
napoletano che è di per se stesso un oltraggio. soldati, ix-171: anche la
franche. -grossolano, rozzo (un linguaggio, un dialet- to).
-grossolano, rozzo (un linguaggio, un dialet- to). monti,
: a tutte quelle che passavano, un motto, una domanda, ma in
sguaiato dialetto bolognese. -sconcio (un rumore). pirandello, 7-491:
: alla prima bancarella, volle comprarsi un fischietto che faceva un verso proprio sguaiato
, volle comprarsi un fischietto che faceva un verso proprio sguaiato. -per simil
romantica quello sguaiato sentimentalismo, il quale è un cotal mollichiccio e tenerume più degno in
mollichiccio e tenerume più degno in vero di un popolo d'eunuchi che non de'robusti
il comportamento 'liberale'di stalin assume un tono di sguaiato sarcasmo.
, salace, pieno di doppi sensi (un discorso, una barzelletta, una canzone
; trasandato, sciatto, raffazzonato (un componimento, lo stile, un verso
raffazzonato (un componimento, lo stile, un verso, anche un autore);
lo stile, un verso, anche un autore); insulso, insignificante.
sguaiato. passeroni, 7-26: questo è un prologo sguaiato, / che all'autor
1-76: dovetti pure leggere e scrivere un discorso sguaiato, e mi sorbii sino all'
naso). cagna, 1-18: un giovanotto un po'tozzo con una testa
. cagna, 1-18: un giovanotto un po'tozzo con una testa voluminosa,
tanto a valva. -vistoso (un particolare fisico); pretenzioso, appariscente
fisico); pretenzioso, appariscente (un abito). leoni, 601:
7. disarmonico; male inserito in un complesso architettonico o urbanistico; volgare nella
ciò, che rabbia: / vedere un fantocciaccio sdolcinato, / che non sa per
vostro bomoli? dio buono! ma se un fatto di chirurgia è l'uomo il
niente, lo fa a rovescio o con un mal garbaccio. forteguerri, 15-55:
che oggi fingeste meco di essere diventato un altro uomo e poiandaste fuori di casa a
canonici che l'amante di laura era un donnaiuolo scapestrato e la 'bella francese'
648: più tardi mi trovai in un vagone di terza classe con due contadini innamorati
, sguaiataccio! pananti, 1-iii-9: un francese sguaiataccio, per aver le spallette e
francese sguaiataccio, per aver le spallette e un grandespennacchio al cappello, credea di poter fare
credea di poter fare il galante e un giorno osò farle [a una signora]
giorno osò farle [a una signora] un pizzicotto e dirle qualche parola equivoca.
-al figur.: esposizione concitata di un argomento polemico. marinetti,
). far uscire dalla guaina con un movimento rapido e deciso la lama di
lenaio, vedenno tanta crudelitate, sguainao un sio stuocco e sì. llo impontao
uscita di sotto al torcitoio, sguainato un coltellino che avea, adirata per avermi
-per simil. tirare fuori le unghie (un felino). lippi, 9-19:
fai tu con le tue pigliò una un compratore di belle pietre d'anella che.
ogni parola ne sguaina fuora de la manica un borsotto di quegli. pea, 7-406
del corpo (per lo più in un contesto osceno). burchiello, 116
la sera ritornando i micci / l'un l'altro in su la schiena sì si
preamboli il mio pensiero. -porgere un saluto. aretino, 20-152: sciorinata
, 10-73: ogn'altro poeta gli pareva un cammello, né si poteva tenere fino
s'io gliel comandava, / sguainava un sonettin leggiadramente. n. franco, 99
la qual supplico a comandarmi, un che non aspettò giamai con tal desio
con la particella pronom. liberarsi da un involucro. linati, 9-155: si
crisalide). gozzano, i-337: un giorno intero / [il bruco] resta
cade. -sfilarsi dalla guaina (un nastro, una cintura); allentarsi
cintura); allentarsi, slacciarsi (un indumento). tommaseo [s.
sul mostaccio / gli fece colla spada un ascendente / che pioveal collo e privato d'
ascendente / che pioveal collo e privato d'un braccio. note al malmantile, 11-53:
, che indica allontanamento, e da un denom. da guaina (v.)
d'esser neutrale / ci sguainato adosso un giubileo / per tutta roma insino al
2. scoperto (i denti veleniferi di un serpente). redi, ib-iii-219:
sguainate. 4. uscito da un luogo. v. borghini, 6-iv-27
lo più involontariamente, una stoffa, un indumento. carena, 2-9: 'sgualcire
. 2. ciancicare, appallottolare un foglio di carta. fenoglio, 5-i-2102
. figur. trattare in modo non consono un tema, facendogli perdere la freschezza originaria
neve e il ghiaccio, per fame un po'meglio spiccare i colori se non l'
stropicciarsi, spiegazzarsi (una stoffa, un indumento). = comp. dal
, pieno di grinze, spiegazzato (un vestito, un tessuto).
di grinze, spiegazzato (un vestito, un tessuto). carena,
modo di donna, che butta là un ventaglio sgualcito. carducci, ii-16-169:
dovette farla stirare e il viaggio subì un ritardo. 2. accartocciato,
2. accartocciato, appallottolato (un foglio di carta, una lettera)
; logorato dall'uso, malconcio (un quaderno, un libro, un mazzo di
uso, malconcio (un quaderno, un libro, un mazzo di carte).
(un quaderno, un libro, un mazzo di carte). giuliani,
alla maria che non guasta se lacopertina è un po'sgualcita, perché si mette ben distesa
fra i pochi libri che trovai in un vecchio armadio inciampai anche in uno sgualcito
inciampai anche in uno sgualcito quaderno contenente un poemettomanoscritto, in vernacolo livornese,..
sgualcita, due riproduzioni di fotografie: un puledro nervoso e ardito e una curiosa bestia
sperduto. morante, i-476: raccolse in un mucchio le carte unte e sgualcite del
me le porse, invitandomi a divertirmi un poco per conto mio. 3
della ottuagenaria apre il mortologio, sopra un leggio sperduto nel refettorio. bechi,
taciturno gruppetto di uomini è sceso da un pullman, subito si è mosso attraverso
ciascuna delle pieghe involontariamente prodottesi in un abito, in un tessuto, sulle pagine
involontariamente prodottesi in un abito, in un tessuto, sulle pagine di un libro
, in un tessuto, sulle pagine di un libro, ecc. cicognani
gli urtoni? pagiuoli, x-120: un giorno da'suoi schifi ministri, / tra
, / tra glialtri abominevoli registri, / un se ne fé portare, in cui
-per estens. donna che ha un comportamento considerato sessualmente immorale, incline alla
e così ben formata / non ha trovato un can che la rivesta? / bisogna
... svestite, da parere un po'vittime e un po'sgualdrinelle.
, da parere un po'vittime e un po'sgualdrinelle. -sgualdrinétta. domenichi
brancati, 4-35: come mi spieghi che un uomo come 'uzuccu', un rammollito..
mi spieghi che un uomo come 'uzuccu', un rammollito..., diventa federale di
una delle tue sguai - drinette, un tavolo e una sedia al ministero degli esteri
non toccatemi l'altro giorno ha disgustato un fior di industriale. = etimo
: le due imperatrici della sgualdrineriaassistevano una da un lato ed una dall'altro aella lizza;
anche per loro due, prendevan tutto come un omaggio torbido e sfacciato alla potenza del
. proprio, tipico delle sgualdrine (un abito, un modo di vestirsi considerato
tipico delle sgualdrine (un abito, un modo di vestirsi considerato molto volgare e
. bacchelli, 2-v-604: - è un modello nuovissimo. - è lo
cempennare. 2. pendere da un lato (una veste). fanfani
, con valore intens., e da un denom. da gualembo (v.
, con valore intens., e da un deriv. da gualembo (v.
. emanuelli, i-197: in un bosco una donna, che tutti potevano
? 2. intr. urtare in un ostacolo con la mascella. tommaseo [
ragazzi fanno alla ruzzola, seil sentiero a un certo punto torce, la fanno sguanciare nel
fanno sguanciare nel muro, per mandarla un po'più lontano. = comp
, con valore intens., e da un denom. da guancia (v.
. colpo dato con la guancia contro un ostacolo. tommaseo [s.
.]: battere la guancia, urtando un corposolido, che anco si dice; dare
ant. strombato (una finestra, un vano). vasari, xci-iii-104
si restringe alla destra e, formando un altro adito, riesce in più spaziosa
2. che appare asimmetrico (un pianeta). galileo, 1-2-227:
lo zen abbassò la testa, come un can barbone scottato; poi se ne
/ cose di ch'io favello, un zero o un'acca. = etimo
ex-, con valore privai, e da un denom. da guanto (v.
x-28-46: la marchesa stava rannicchiata in un angolo con una mano nel manicotto e
lungi la torre. idem, ii-277: un dì andòe elia di fuori della città
, sm. ant. avanguardia di un esercito; squadra di esploratori.
di borgo..., attaccò ivi un lieve badalucco. guglielmotti, 828:
dalla quale [contemplazionedivina] poiché sarà sviato un poco il nostro sguardamen- to, ritorcendo
3. orientamento, posizione di un astro. libro di sydrac, 195
l'arme ritenne; si sguardàr l'un l'altro / pallidi in volto i figli
di quelli sconosciuti. -esaminare attentamente un luogo; perlustrare. - anche assol
quando ella [la luna] viene in un segno col sole, ella è alluminata
del favor tuo, che in un momento diventano mirabili. 4.
. 5. riguardare, concernere (un apologo). ta: / chi
done sguardarono a quelle polpe molli d'un argento-chiaro madreperla de li calamari.
concupiscenza. boccaccio, iv-203: standosi un dì la detta fedra isguar- dando a
, 51 (190): molto dèe un cavaliere sguardare al suo affare, innanzi
poltrona cambiava e rimetteva dischi, con un ironico sguardare e sprezzante all'ambizione delle
-tenere conto di una qualità, di un pregio. poesie bolognesi, v-341-0:
dover temere di attaccar forze superiori con un esercito ad ogni altro per la disciplina superiore
le false g. cavalcanti, 1-xxiv-1: un amoroso sguardo spiritale / sguardate. bersezio
poi, procedendo di miobastava sovente a rivelargli un uomo. c. e. gadda,
sguardate ve l'occhio di un osservatore sagace come richelieu. fenoglio,
sguardo che denota uno stato d'animo, un sentimento. anonimo, i-503
. accorto, attento, sospettoso (un animale). anonimo, i-572:
da una parte e dall'altra di un volume rilegato. = comp.
spesso esprimendo uno stato d'animo o un sentimento (ed è per lo più accompagnato
ed è per lo più accompagnato da un aggettivo qualificativo o da un complemento di
accompagnato da un aggettivo qualificativo o da un complemento di specificazione, con partic.
foco ov'io ardo / mi può levare un tuo benigno sguardo. ariosto, 1-12
. dannunzio, iv-1-663: il desiderio di un uomo trasparisce da uno sguardo, e
, 33-84: vider baiardo a zuffa con un mostro / ch'era più di lui
... / vidi presso di me un veglio solo. -in un contesto
me un veglio solo. -in un contesto allegorico, a indicare la contemplazione
-per simil. corolla aperta di un fiore; disco solare o lunare.
, al lontano mormorare dell'adriatico, un ultimo sforzo di poesia lo faceva risorgere
primavera. montale, 1-137: in un attimo / invisibili fili a me si asser-
2. espressione del volto che rivela un sentimento, uno stato d'animo o
disposizione benevola nei innanzi, che era un vecchio probatissimo, il quale, per lo
: e poi si speri / che resti un solennissimo tacevolemente, domandò qual fosse
sguardo la notte realtà visiva di un pittore, di un regista cinema
realtà visiva di un pittore, di un regista cinema allumina e 'l
dì accieca. tografico o di un fotografo. -gli occhi.
binoculare. 4. visione di un fatto; spettacolo che si presenta 11.
renderti il pastor, ma in darti un razzo di sole. bibbia volgar. [
]: tutta la molal tolto / un simil, non trovollo al primo sguardo.
dare, gettare uno sguardo). -in un girare di sguardo: in un attimo.
. -in un girare di sguardo: in un attimo. c. bini,
e dell'amore: ma in un girare di sguardo questa divina ii-42
sparita. altro non vedremo che un immenso ammasso di opinioni e di errori
. io non li degno 7 d'un solo sguardo. energia l'esporebbe
-non osare alzare lo sguardo: tenere un atteggiacetti della mente, cui i nomi
varchi, 3-92: dicesi ancora quasi in un medesimo significato 'stare in sul noce'
talvolta, e ben di rado, un di questi mazzolini di fiori, uno
sguardolino a traverso quando le odon messa, un risino dalla finestra. marini, io
giovincelli inesperti, cui di fortuna avversa un leggierissimo soffio fa creder naufraghi? voi
{ sguarnisco, sguarnisci). privare un luogo o una posizione della difesa militare,
di truppe perché l'abissinia è sempre un pericoloso indovinello. 2. privare degli
marina [saverien], 421: sguarnire un vascello vuol direlevar via da un vascello i
: sguarnire un vascello vuol direlevar via da un vascello i suoi attrezzi. calvino, 22-126
potenti navi spagnole. -privare un abito delle guarnizioni e degli ornamenti.
[s. v.]: 'sguarnire un abito': d'ordinario per riguarnirlo di
ecc. (ed è spesso unito con un compì, di privazione). -in
privo di guarnizioni e di ornamenti (un indumento); spoglio, disadorno (un
un indumento); spoglio, disadorno (un ambiente, un'abitazione).
imbattei nella festa che si facea in un tempio sguarnito, il cui idolo spaventevol ed
ad ognuno dei tera, con un grembiale legato alla cintura.?
7-272: balordo ancora da senno si scoperse un ravia, viii-30: rimasto solo
di tutto, abbia piuttosto l'aria d'un cavallo abbandonato. -non protetto
sguernito. -non adeguatamente informato su un argomento. l. pascoli, ii-115
di una casa privata o inserviente di un locale pubblico addetto ai lavori più umili
: il padre mio... fece un gran male a non mi far sguàtero
. b. barezzi, 1-339: un poltroncione d'un sguattero di cucina, il
barezzi, 1-339: un poltroncione d'un sguattero di cucina, il quale doveva
ad una fenestra e mi gittò addosso un gran paiuolo d'acqua bollente. rocco,
una mia comare, che è amica d'un parente d'uno sguattero d'uno di
delle sguattere d'una trattoria pistoiese parla un meglio italiano che non la prima delle
, ii-268]: c'è in italia un certo numero d'individui - ingegneri meccanici
aspetta al passo, come dire a un capo di strada. = comp.
che a osopo mugiva orrendamente: sguazzammo un pezzo, poi ci stivammo in una barca-che
addosso l'acqua. parise, 11-11: un giorno di grande caldo del 1944 un
un giorno di grande caldo del 1944 un gruppo di ragazzi sguazzava in un canale
1944 un gruppo di ragazzi sguazzava in un canale di campagna vicino a padova.
s'impastano. -galleggiare in un recipiente pieno d'acqua. cassieri,
sopra una cassapanca sguazzavano rigidifiori di plastica in un vaso di vetro sagomato. -essere
calcinacci abbaglia il sole. -inondare un locale di luce sfolgorante (il sole)
-brillare con luce diffusa nel cielo (un astro). pascoli, 486:
. camminare o muoversi nel fango o su un percorso particolarmente bagnato o nelle pozzanghere,
radi e impetuosi...; in un momento, diventaron fitti; e prima
al suo nome e alle storie di un tempo? -avanzare per una strada
-avanzare per una strada allagata (un veico- lo). pascarella,
alto e de l'aguz- sciaguattare (un liquido in un recipiente). zo
l'aguz- sciaguattare (un liquido in un recipiente). zo, / mi
. lupis, 400: che vale un viandante che tramortisce nel sguazzare un fiume?
vale un viandante che tramortisce nel sguazzare un fiume? 13. scuotere ciò
ché fuggirebbe. 14. rovesciare un liquido dal recipiente in cui è contenuto
sporger fuor di luogo dell'umore da un corpo che ne contenga. chi rivoltando la
attenzione. -muovere in modo affannoso un arto. leopardi, 341: su
fare sguazzare il gatto, qual staquetto in un cantone per agaffare l'uqo doppo l'altro
il mondo. -sguazzare in un mare di latte, essere felice, soddisfatto
so dire che faustina sguazza e nuota in un mare di latte. -sguazzare
. govoni, 7-226: sguazzasti in un fiume / interminabile di sangue e di
palazzeschi, 9-174: che nessuno prendesse un qualsiasigenere di iniziative verso un fenomeno di cui
che nessuno prendesse un qualsiasigenere di iniziative verso un fenomeno di cui per il momento erano
vi sguazzava. 4. indossare un abito o calzature ecessivamente larghi.
. pratesi, 5-285: era secco come un uscio, talché pareva quasi sguazzare in
amicis, 322: precossi sguazza dentro a un camiciotto turchino da fabbro ferraio. cicognani
del 1847 pio ix, mentre sguazza da un lato nelle acclamazioni delle moltitudini, limosina
227: sguazzava nella giovinezza come in un lago caldo, francati, 3-263: