in rovo, si porrà nella fessura un grano di muschio. cestoni, 46
tea, lo offrì a ferrante con un muto cenno. d'annunzio, 8-43:
per origliare. gozzano, i-717: un mattino, forse due settimane dopo,
dipinta, stampata, applicata, ricamata su un tessuto o su un abito.
, ricamata su un tessuto o su un abito. poliziano, st.,
-rosa d'oro: riproduzione d'oro di un tralcio fiorito, ornato di gemme,
benvoglienti, cxiv-6-50: nel tomo vi èwi un discorso di pio ii a'sanesi che
più che rosa / e vegiom'ad un vecchio maritata. ariosto, 1-42: la
, 16-15: così trapassa al trapassar d'un giorno / de la vita mortale il
impudica non parve sotto il ventre / convulso un antro fumigante e informe.
, 2-7 (1-iv-165): aveva pericone un fratello d'età di venticinque anni,
è di età di nove anni, un anno manco del re; di bellissima indola
bellissima indola ancor lui, ma d'un proceder molto più grave e riposato e
de pisis, 1-465: poi sbuca un marinaretto fresco come una rosa e inappuntabile.
povero luigi, sentendosi gravare sul capo un peso schiacciante, era entrato in quella chiesa
. -incombente (la mole di un edificio, di un sito).
(la mole di un edificio, di un sito). marinetti, 2-i-939:
le patate lesse; è formato da un recipiente con la base bucherellata e da
della scure che taglia e schiaccia a un tratto. boccaccio, dee., 6-10
ciole tenere. aretino, 20-303: figlio un mattone lasciato in su la finestra da
in quella parte stiacciata vi si commette un grosso anellone di ferro. buonarroti il giovane
da parte i tuorli / per fame un frittatone. g. r. carli,
col cucchiaino. 2. premere un pulsante, un pedale, un tasto
2. premere un pulsante, un pedale, un tasto azionando il meccanismo
. premere un pulsante, un pedale, un tasto azionando il meccanismo a esso collegato
segnale. fenoglio, 1-i-2038: dovremmo schiacciare un po'di più l'acceleratore. arpino
/ e di quel tira stiaccia come un picchio. muratori, 7-iii-278: a me
ponte di fiumetto, m'ha schiacciato un parafango. 3. premere qualcosa
col piede. cassola, 6-74: per un po'lui fumò in silenzio. finalmente
è nella testa. pavese, 2-19: un uomo suppone una donna, la donna
uomo suppone una donna, la donna; un uomo conosce il corpo di una donna
conosce il corpo di una donna, un uomo deve stringere, carezzare, schiacciare
(con uso enfatico, riferito a un regalo). fenoglio, 1-10:
: senza patir più contrasto fanno d'un combattimento un macello: trinciano volti,
patir più contrasto fanno d'un combattimento un macello: trinciano volti, recidon braccia
corpo muscoloso e caldo. -sfiancare un animale da lavoro. crescenzi volgar.
-gravare su una parte del corpo (un carico). calandra, 3-114:
. mi schiacciava le scapule. -spiaccicare un insetto. pananti, i-i77: più
non si fosse mosso, l'avrei creduto un bruscolo sulla tovaglia; ma poiché era
a schiacciarlo. -investire con un autoveicolo una persona o un animale arrecandogli
-investire con un autoveicolo una persona o un animale arrecandogli gravi danni o uccidendolo.
fine l'amico sapeva soltanto ch'ero un meccanico in gamba andato in malora per avere
gamba andato in malora per avere schiacciato un ciclista: ma io sapevo che lui non
io sapevo che lui non cercava soltanto un meccanico. -fratturare un osso,
soltanto un meccanico. -fratturare un osso, un arto. buonarroti il
meccanico. -fratturare un osso, un arto. buonarroti il giovane, 9-763
il naso. -fracassare la testa di un uccello (nell'uccellagione) o di
uccello (nell'uccellagione) o di un rettile. caro, i-305: degli
: 'schiacciare': il capo ad un uccello, la testa ed un serpente.
capo ad un uccello, la testa ed un serpente. -con riferimento al passo
la mia pelle. pea, 7-639: un indiano imbe- stiato che aveva afferrato una
violenza. batacchi, ii-84: con un pugno nel medesmo tratto / il grugno
a tremare e schiacciare li denti, stato un pezzo, lo rimisono nel letto,
annientare in guerra (uno stato o anche un intero popolo). -per estens.
cercavano di dimostrargli che la religione era un inganno per tenere soggetto il popolo, e
599: i fascisti sfiguravano altro che un impegno campale dei partigiani, che offriva
tanti quanti non ne avrebbero eliminato in un secolo di sortite sulle colline. -soffocare
figur. mortificare qualcuno, umiliandolo con un castigo, suscitandogli un profondo scoramento o
, umiliandolo con un castigo, suscitandogli un profondo scoramento o un senso di inferiorità
castigo, suscitandogli un profondo scoramento o un senso di inferiorità, facendolo oggetto di denigrazione
spietate. anche se belle o carine, un difettacelo glielo volevano trovare per schiacciarle,
personalità o a limitarne la libertà (un impegno gravoso, una condizione di vita,
impegno gravoso, una condizione di vita, un dolore). carducci, ii-2-282
non avessi famiglia, lo darei per un quattrino: tanto mi opprime mi affoga
, egli rifaceva il sogno di poter un giorno riposarsi all'ombra degli ulivi d'
schiaccia. 9. soffocare un sentimento, un'emozione, uno stato
buona volontà. -eliminare, reprimere completamente un vizio. pallavicino, 1-37: tolta
schiaccia ave- marie / ch'e'pare un grazianaccio convertito. socci, ii-1-
palazzeschi, i-499: il barrocciaio schiacciò un moccolo. -assol. buonarroti
altrove. -per estens. reprimere un grido, una parola. batacchi,
/ a obbedirmi » ella in gola un grido schiaccia, / e giove grida
13. respingere a una prova, a un esame; bocciare. lessona, 2-12
politici, lo schiacciò, sebbene facesse un bonissimo esame ». paolieri, 22
6-200: forse la memoria è come un secchio: se ci vuoi mettere più frutti
. 19. intr. produrre un suono secco e sordo; crocchiare.
, n. 11. -schiacciare come un picchio: v. picchio2, n.
ne prenderò per saggio, e per un piccol saggio, alcuni alla rinfusa dall'
. -schiacciarla male: subire un fatto, una situazione malvolentieri.
e con acerbo dolore. -schiacciare un pisolino, un sonnellino o un sonno
dolore. -schiacciare un pisolino, un sonnellino o un sonno, una dormita
-schiacciare un pisolino, un sonnellino o un sonno, una dormita: dormire,
, riposare, per lo più per un breve lasso di tempo. pataffio,
, io: tra que'che sanno, un sonno ebbi schiacciato. bronzino, 1-181
. bronzino, 1-181: dopo desinare un sonnellino / puoi stiacciare. bresciani,
. bresciani, 6-x-48: appresso si schiacciavano un sonnellino al foco di verno in sul
. è dolce... / stiacciare un sonnerello. bechi, 2-272: in
. flaiano, 1-ii-858: poi schiacciammo un pisolino / ci demmo una rinfrescata /
/ ci demmo una rinfrescata / andammo un po'a zonzo per il centro.
incerta: contro le ipotesi tradizionali di un deriv. da un lat. volg.
ipotesi tradizionali di un deriv. da un lat. volg. * extlatteàre (denom
verosimile la proposta formulata di recente di un termine di natura espressiva. nel signif
. che ha bassa gradazione alcolica (un vino). niert, 3-190
: io, vedi, l'ho imparato un vinino schiacciarello, saldo e sicuro che
due o tre statine! « é un vino, caro mio, bada davanti;
schiacciasassi si riposava mentre gli uomini mangiavano un boccone. landoìfi, 14-142: le scavatrici
a molti altri, è quella di un funzionamento schiacciante (vale a dire:
flaiano, 1-i-689: vanno a rifocillarsi in un bar che prepara appositamente per essi enormi
.): di forma piatta (un cappello). montale, 3-100:
cappello). montale, 3-100: un tardo pomeriggio invernale del 19..
a., ph. d., un omino molto piccolo e molto timido che
per le ricordanze, ci mandava sempre un fiasco di vino e, a volte,
disco di resina che costituisce la base di un elettroforo. 4. locuz.
la tromba della sua marciata, / con un filo di voce intennittente: / «
schiacciate. -morire di fame in un forno di schiacciate: essere totalmente incapace
d'alberti]: 'morirsi di fame in un forno di schiacciate o di schiacciatine cotte'
schiacciate o di schiacciatine cotte': dicesi d'un dappoco. -non avere pane da
voi fate troppa spampanata: / tale un penzol d'argento in sen si pone,
più lauto è l'aggiunta al convito di un pezzo di montone affumicato e per dessert
minuzzati, gli rimettono al sole a assodare un poco, et accanto fattene alcune schiacciatette
'colpo schiacciato'o semplicemente 'schiacciata'è un colpo violento eseguito al volo nel corso
3. tose. solenne bocciatura a un concorso, a un esame.
. solenne bocciatura a un concorso, a un esame. 4. locuz.
due noci una schiacciata: unirsi in un atto sessuale (con uso scherz.)
.). bellincioni, 11-86: un mulin con la rocca sconocchiata /.
e la cumetà corse scapigliata / veggendo un ovo in amo ch'affogava.
pavese, 8-45: il suicidio è un modo di sparire, viene commesso timidamente
. roberti, x-85: la cagnolina in un gruppo raccolta / dell'ampio zamberlucco /
2. locuz. -morire di fame in un forno di schiacciatine: v. fame
cecchi, 7-49: portava quasi verticale un cappellino di paglia nero, così schiacciato che
paglia nero, così schiacciato che pareva un disco di grammofono. g. raimondi,
il tolo schiacciato. barilli, ii-20: un mare di catapecchie schiacciate e fumose ti
. -costituito da edifici bassi (un paese). jahier, 2-15:
. appiattito con il ventre a terra (un animale); acquattato. giuliani
fino a essere appiattito o deformato (un oggetto). m. adriani,
v-103: due dadi soli eran impiombati un palmo e mezzo entro il piedestallo,
sulla punta. -pestato, pigiato in un mortaio (una sostanza). palladio
. -ridotto in lamine sottilissime (un metallo). tassoni, iv-2-113:
d'oro schiacciato. -spiaccicato (un insetto). ungaretti (« fronte
questo fiume pallido, senza destino, d'un colore di cavallette schiacciate nella loro materia
coricata e schiacciata, c'era persino un preservativo adoperato, pareva proprio un letto
persino un preservativo adoperato, pareva proprio un letto già bell'e pronto.
bell'e pronto. -calcato (un copricapo). de amicis, i-34
). de amicis, i-34: un giovinastro cencioso, col cappello schiacciato sur
giovinastro cencioso, col cappello schiacciato sur un orecchio. -appiattito (i capelli
. in calze ed in scarpette, / un abito più lustro d'uno specchio,
abito più lustro d'uno specchio, / un gran bavero, dodici golette / che
per insù, / in mezzo al capo un vago 'cecotù'. soldati, 2-502
gonfi, là troppo schiacciati, in un disordine disarmonico e involontario.
petto. 5. ammassato in un ambiente ristretto (una persona) o
giuliani, i-129: tutti stiacciati l'un su l'altro, non c'era
: maggiorelli si trovò schiacciato in un angolo. fenoglio, 5-ii-0: così la
1-135: emanuele era seduto davanti, un po'allarmato dal baccano di tutte quelle
6. figur. oppresso da un governo autoritario, da un dominio straniero
oppresso da un governo autoritario, da un dominio straniero (una nazione).
iii-148: il malato vittima dell'ignoranza d'un empirico, il suddito schiacciato sotto il
... di cooperazione, perché un suo moto non venga o schiacciato da
dai parlamenti. -sfruttato (un lavoratore). - anche sostant.
nel linguaggio della scultura, caratterizzato da un aggetto scarsamente pronunciato, inferiore a quello
cosa più bella. temanza, 82: un uomo di buon criterio può lunga pezza
se non il disegno della figura con un rilievo stiacciato ed ammaccato ed è un
con un rilievo stiacciato ed ammaccato ed è un certo che di mezzo fra 'l disegno
, 243: il poeta aveva già progettato un seguito a quella sua mostra di scultura
'eh'schiacciato è una lettera o diciamo un suono da per sé, che si sente
colpo schiacciato o semplicemente schiacciata. e un colpo violento eseguito al volo nel corso
-tricé). oppressore, vessatore (un sovrano). casti, 14-95:
generosi atti che si possa aspettare ad un vero e perfetto fratello della lesina,
senza suo fastidio, non pagando pure un quattrino di debito, con una stroppicciata
gergo, di quei locatori che con un salto acrobatico colpiscono la palla all'alto
alto in basso, facendola cadere velocemente in un punto dove l'avversario non la può
che quelli che ci sta dipinto davanti è un indiano. g. arduino,
ché persona mascagna / gli dà un colpo ne la cuticagna. =
con violenza qualcosa contro qualcuno, in un moto di rabbia o di sdegno; scagliare
te lo schiaffano in mano anche se sei un barbone, perché la bontà del natale
, perché la bontà del natale è un ordine. 2. per simil
ombra non rispondeva, « tu sei un vile! » schiaffai sul viso di quell'
di vergogna. -presentare senza indugio un ricorso contro un provvedimento, una querela
-presentare senza indugio un ricorso contro un provvedimento, una querela contro qualcuno.
dentro. pirandello, 7-248: piglia un bel tocco di creta, schiaffalo su
bel tocco di creta, schiaffalo su un cavalletto e comincia alla brava un bozzettuccio
su un cavalletto e comincia alla brava un bozzettuccio di me così sdraiato. marc'
calda. -edificare a presidio di un luogo. c. e. gadda
: tracannare abbondante vino in aggiunta a un copioso pasto. nieri, 328:
nieri, 328: merendò ogni cosa come un signore, e ci schiaffò su tre
meglio. 4. spedire in un luogo lontano o disagiato, per punire
o togliersi d'intorno qualcuno; adibire a un compito o a un lavoro ingrato o
; adibire a un compito o a un lavoro ingrato o umiliante, a un'incombenza
schiaffato -a viva forza - dattilografo in un ufficio qualunque. e. cecchi,
quella città i giudici ti pigliavano un forastiero e te lo schiaffavano in fondo
e tetra, a semplice richiesta di un cittadino leso nei propri interessi.
19-117: mezzo teatro, stasera? in un lunedì prefestivo e schiaffato nel bel mezzo
mezzo del porco 'ponte'natalizio? è un successone. schiaffeggiàbile, agg.
certa per nome apeme, concubina d'un re, sedere a man ritta accanto
raffiche (il vento) o urtando (un oggetto). fogazzaro, 2-387
brignetti, 10-129: ci fu poi un braccio spiccato da una cannonata che mi
pascoli, i-213: muore su un patibolo, schiaffeggiato, bestemmiato, rinnegato
, coronato di spine e inchiodato a un legno. sbarbaro, 1-107: il pianto
schiaffo. pirandello, 8-1100: « un duello? » gli domandò, angustiata,
. 3. che risuona per un molesto ciabattare (il soffitto).
al soffitto schiaffeggiato avanti e indietro da un paio di ciabatte instancabili; e non
vittoria, degli schiaffeggiatoli degli ufficiali, un ministero che si difende coi carabinieri e
. che contiene critiche violente, radicali (un libro, un articolo).
violente, radicali (un libro, un articolo). lucini, 6-141:
papini, 48-30: s'è un uomo forzuto e rabbioso conosciuto come spadaccino
non è bene stuzzicarlo ché potrebbe succedere un duello o una schiaffeggiatura in mezzo di
6-x-332: costì ci andava uno schiaffétto o un buon scappellotto... affinché apparasse
le diede sulle guance smorte, ella mandò un sospiro. buzzati, 6-77: «
la signora ermelina, e le diede un affettuoso schiaffétto. piovene, 14-101:
leggere. = comp. di un agg. verb. da schiaffare.
3: doh! ch'egli è un cotale uti né putì; / un male
è un cotale uti né putì; / un male schiaffo e una ceffata ebbe.
goldoni, ii-178: la m'ha dà un schiaffo, donca la me voi mal
ghislanzoni, 1-33: l'abate gianni, un colossale gigante, regalava pubblicamente due schiaffi
era una cana- gliona inzuccherata, con un visino di melarosa, ma da schiaffi
restando, stavolta, fermo dov'era con un sorriso a schiaffi sulla faccia. arbasino
deh'awersario consistente nel dargli nel volto un leggero colpo con la mano aperta o
gli schiaffi duri dei remi ci aprivano un varco attraverso l'acqua fremente.
al mio por piede fuor della porta, un colpo improvviso, impetuoso, uno schiaffo
). pavese, 10-30: fuori, un vento furioso e gli schiaffi, tra
larga vallea, una guancia ascende in un piano che si prolunga senza fili oltre un
un piano che si prolunga senza fili oltre un vallo atmosferico, l'altra ribadita in
piaghe. monti, xii-1-125: ecco un altro schiaffo alla crusca: vedi 'sbalordito'terzo
: consola il decreto escito in torino concedente un assegno a tutti gli ufficiali di terra
nievo, 747: ieri mattina lasciai un malato che mi sembrava in via di
intomo. -dare uno schiaffo a un cibo, a una bevanda: berne
a una bevanda: berne o mangiarne un bel po', darvi fondo. grasso
grasso, 15: daresti uno schiaffo a un fiasco di greco da tre boccali?
, pettinatura a schiaffo: che ricade su un lato del viso. -prendere a
impaziente. quando esso incontra davanti a un mulino le pale delle grandi ruote nere
, 1-6-153: se i miraeoi suoi / un dì tutti mi metto a raccontare,
che grida forte il suo verso (un uccello). -con metonimia: accompagnato da
7-887: per tutta la corsia oscura corse un volo pesante e schiamazzante di galline.
quando irruppe in uno spiazzato davanti a un casolare, non vide altro che i
schiamazzanti di corsa negli accampamenti, tenendo un teschio in mano. gadda conti,
mano. gadda conti, 1-242: sostarono un momento a guar- dare i crocchi schiamazzanti
... anche il sospetto di un orgoglio e di un'alterigia e di un
un orgoglio e di un'alterigia e di un disprezzo,... concludendo con
capirla. g. gangi, 271: un corteo nuziale, ancora schiamazzante dopo un
un corteo nuziale, ancora schiamazzante dopo un giorno di suoni e balli, accompagnava
gallina dopo aver fatto l'uovo, un uccello, in partic. di cortile,
poiché tu vuo- gli; ma ascoltate un poco » (perché tutti erano a modo
iv-294: alzo la voce sì che paio un tordo, / quando schiamazza.
cane s'inquieta per avvertirmi che un malintenzionato ronza intorno all'orto. govoni,
oriani, x-24-19: alcuni passeri schiamazzavano da un salce. d'annunzio, iv-i-ii:
ant. volare con alte strida (un uccello). bembo, iii-417:
fussero a pascerla. baretti, i-9: un certo bar- balacco ha giù la buffa
v-260: egli descrisse ancora, in un libro lavorato a bella posta, tutti
intorno, schiamazzando. filippa, con un braccio su le spalle di rosa, la
loro posta, perché nella vedova scaltra'un inglese, un francese, uno spagnuolo parlano
perché nella vedova scaltra'un inglese, un francese, uno spagnuolo parlano ben l'
marchi, ii-807: a questo schiamazzare d'un uomo che parlava ai morti tenne dietro
, non smettesse di vociare colto da un senso affettuoso e pauroso di rispetto.
, il loggione... pareva un paretaio. 2. che usa protestare
amico. padula, 544: siamo un popolo di morti, d'oziosi e
di « difesa dell'arte », un giornaletto tanto schiamazzatore quanto ignorante, il
dì seguente continuò una grandissima turba e un alto schiamazzio. imbriani, 6-155:
, dai pergolati, dai giardini era un continuo chiamare, uno schiamazzio di voci
..., sentitolo, fece un grande schiamazzio. aretino, 20-175: lo
gli sarà riportato a staffetta, perché un tale ti tien sempre le spie. castelvetro
: primieramente [il varchi] fa un grande schiamazzio perché io abbia scritto che
canterine. verga, 8-30: sembrava un terremoto per tutta la casa: gli schiamazzi
: uno schiamazzo mescolato di gemiti, un disperato pigolìo, ci avvertì ch'eravamo passati
goldoni, xiii-174: cadde una pecorella dentro un pozzo, / e facea per uscir
matteo di cecilia... ha ridotto un re alla fede cristiana con tutto quello
ariosto... dopo aver fatto un gran schiamazo dei lugubri casi d'angelica
, vtii-154: attonito e melenso, com'un pazzo, / lo squadernava ben da
e lo schiamazzo, prendeva appunti su un taccuino. jovine, 2- 180
, 2- 180: una sera un gruppo tumultuante si riunì davanti a casa
: con le mani e co'piedi faceva un grande stiamazzo. g. c.
. croce, 200: se gli levò un schiamazzo dietro di batter di mani,
tempo uno schiamazzo / di voci, come un abbaiar di cani / lontani. c
. pascarella, 1-34: aveva comperato un mazzo di palloncini... e
ostentazione di una presa di posizione o di un vantaggio. l. f.
e schiamazzi. gramsci, 11-155: già un anno fa noi avevamo previsto quale sbocco
/ che s'usa prima di leggere un bando. crudeli, 2-145: fan trombe
, 2-145: fan trombe e comi un orrendo schiamazzo. pratesi, 5-474: in
pulci, 24-97: ecco apparire intanto un bel boschetto / tondo, impaniato come
verdura, alti da potere impaniare, con un capannuccio sopra la capanna che serva all'
persona che serve ad attirare qualcuno in un tranello. b. davanzati,
vigorosamente. siri, ix-71: alzarono un gran schiamazzo del poco rispetto, che
del poco rispetto, che usavasi ad un poderosissimo re loro confederato.
: uno scamiciato trattava male a perdifiato un contadino... io avrei scommesso tre
di scorgere negli occhi molli dello schiamazzóne un barlume di malinconia. g. manganelli
: per qualche tempo tenne dietro ad un gruppo di una dozzina di schia- mazzoni
, 1-60: immaginate, voi, che un bel ritratto / di man di monsù
giusto o di carlino / si custodisse in un involto fatto / di rozza stianza o
marino / e che venisse discoperto a un tratto, / esposto a vagheggiarsi da
: ruminando questo soliloquio, appoggio ad un albero una seggiola di schiancia. tozzi
di schiancia. tozzi, v-161: dietro un paravento ricamato s'appoggiavano molti steli di
.. indussi [dante] a schiantare un ramuscello da un tuo broncone
a schiantare un ramuscello da un tuo broncone, acciocché per esperienza vedesse
delle bombarde. -strappo, taglio di un organo. f. casini,
2. figur. rovina, distruzione di un regno; abbattimento, estinzione di una
oliva, 295: fu inviato da dio un gran profeta nella provincia di samaria a
discordia, scissione, frattura all'interno di un gruppo. oliva, i-2-284:
schiantare), agg. fragoroso (un rumore). fenoglio, 4-233:
netto, spaccare, spezzare con violenza un ramo, un tronco, una pianta;
, spezzare con violenza un ramo, un tronco, una pianta; stroncare.
, 9-70: non altrimenti fatto che d'un vento / impetuoso per li avversi ardori
, inf., 13-33: colsi un ramicel da un gran pruno; / e
, 13-33: colsi un ramicel da un gran pruno; / e 'l tronco suo
al tenimento, / a cui se un ramo de cima se schianta, / sparisce
se schianta, / sparisce quel verziero in un momento. poliziano, st.,
le selve. visconti venosta, 194: un vento impetuoso, accompagnato da una fitta
nano e si slancia avanti sghignazzando come un satiro in fregola. bartolini, 17-190:
si divertono a schiantare. -in un contesto figur., con riferimento alla
2. rompere di netto, spaccare un oggetto, un materiale duro, una
rompere di netto, spaccare un oggetto, un materiale duro, una pietra.
il giacente trabalzò tra le coltri con un rantolo che parve gli schiantasse il petto.
che aveva preso lui alla traditora in un momento di raggiante felicità letteraria. venditti
, 2-54: si mise ad allevare un paio di maiali e glieli schiantò il morbo
: lo spirito è forse... un membro del corpo, in modo che
-con valore iperb.: prostrare moralmente (un dolore, una passione). -
e investì, schiantò, travolse come in un turbine quella donna. térésah, 1-41
e stanchezze, indizi certi / d'un avvenire dedito all'ambascia / torbida,
suoi disegni per ravvolgere la francia in un labirinto di dedizioni onde poi ischiantarla colla
ant. e letter. staccare, spiccare un frutto dalla pianta. - anche in
frutto dalla pianta. - anche in un contesto figur. dante, purg.
carducci, iii-22-197: per querela sporta da un maestro francesco dalle roste in un cui
da un maestro francesco dalle roste in un cui podere aveva schiantato viti e altri
contro aristotele. 8. staccare un arto, un membro del corpo;
8. staccare un arto, un membro del corpo; strappare i capelli
. non pertanto non mi poterono schiantare un pelo. martello, 6-iii-548: eh taci
precipizio. bresciani, 6x- 37: un astuccetto d'oro bislungo, che avea dentro
peli del naso. -strappare di dosso un abito. boccaccio, vii-198: quest'
9. figur. allontanare da un luogo o da un'occupazione una persona
un'occupazione una persona o cacciare da un regno una dinastia o da sé una
dalla mia patria, e oggi vivo in un esilio volontario, che sarà perpetuo.
. 10. estirpare dal cuore un sentimento, un'inclinazione, una fede
netto, spaccarsi, spezzarsi con violenza (un ramo, un tronco, una pianta
spezzarsi con violenza (un ramo, un tronco, una pianta, anche un oggetto
, un tronco, una pianta, anche un oggetto o un materiale). -
una pianta, anche un oggetto o un materiale). - anche in un contesto
un materiale). - anche in un contesto figur. boiardo, 3-4-21:
botta tanta / che l'elmo come un vetro a pezzi schianta. ariosto, 150
, che, cadute nel tubo di un lume a petrolio, fecero sì che il
g. gozzi, i-23-206: quando a un campami passate avanti, / non vi
e la capanna schiantasi. -strapparsi (un tessuto, un filo). lorenzo
schiantasi. -strapparsi (un tessuto, un filo). lorenzo de'medici,
talvolta. lippi, 11-39: diegliene un [sgrugnone] sì forte che in
-lacerarsi (la pelle). -anche in un contesto iperb. boccaccio, dee
il petto alla messa, lo strignere un nodo, il girare una chiave la fa
energia. 13. produrre un rumore secco e di breve durata (
rumore secco e di breve durata (un ramo che si spezza, un mobile,
(un ramo che si spezza, un mobile, un pavimento di legno)
ramo che si spezza, un mobile, un pavimento di legno). f
impiantito su cui non si può fare un passo senza che schianti e sgriglioli in
i vicini. -scaricarsi fragorosamente (un fulmine); produrre forti e secchi
; produrre forti e secchi tuoni (un temporale). graf, 5-292:
. scoppiare, esplodere fragorosamente; produrre un rumore fragoroso nell'esplodere (una bomba
a noi. borgese, 1-181: d'un tratto una granata schiantò così vicina come
, 2-79: schianta attorno / più forte un rombo. 15. rimanere gravemente danneggiato
rimanere gravemente danneggiato, andare distrutto per un urto violento (un autoveicolo, un
andare distrutto per un urto violento (un autoveicolo, un aeroplano, in partic
per un urto violento (un autoveicolo, un aeroplano, in partic. in espressioni
. e in similitudini, per indicare un profondo dolore, un'emozione intensissima.
: l'altro [mulo] lo prese un mugnaio, ma schiantò sotto due sacca
soffrire enormemente per una passione, per un dolore; provare un sentimento in maniera
una passione, per un dolore; provare un sentimento in maniera quanto mai intensa e
-schiantarsi dalle risa: essere in preda a un violento accesso di riso.
: venire meno in una persona (un sentimento). antonio di meglio,
19. staccarsi dall'articolazione (un arto). leggenda aurea volgar.
formulate convince, sia che si tratti di un deriv. da chiantare (var.
). rotto di netto, spezzato (un ramo, un tronco);
di netto, spezzato (un ramo, un tronco); abbattuto (un
un tronco); abbattuto (un albero). boccaccio, viii-3-134
gemere. cesarotti, 1v- 85: un albero schiantato o rovesciato da una tempesta è
spesso paragonato dai due poeti alla caduta d'un guerriero in battaglia. manzoni, pr
, 1192: alle sue spalle, un fragor grande, crolli, / fuga,
procella. -spaccato, fracassato (un oggetto, una costruzione, un edificio
(un oggetto, una costruzione, un edificio). ojetti, i-677:
tumuli, fracassate. -fratturato (un osso). benvenga, 106:
una mascella schiantata. -distrutto (un paese). e. cecchi,
le mani. -prostato moralmente da un dolore, dall'angoscia; affranto per
. 3. totalmente annullato (un potere). p. verri,
. schiantatura, si. spaccatura di un ramo, di un tronco, di
si. spaccatura di un ramo, di un tronco, di un pezzo di legno
ramo, di un tronco, di un pezzo di legno. a.
, potatura dei rami più sottili di un albero. = nome d'azione
. lo schiantarsi, lo spezzarsi producendo un forte rumore. -in senso concreto:
. pratesi, 1-82: quantunque fosse un uscio assai vecchio, come si vedeva
-con metonimia: straccio ricavato lacerando un tessuto. tramater [s. v
piante nei boschi. è stato durante un sopralluogo a questi schianti, come vengono
le piante danneggiate, che è stato scoperto un grande nido di pecchiaiolo. 2
8-vti-1993], 35: rincasavano dopo un breve viaggio a milano... sulla
fragoroso prodotto da una rottura, da un urto violento, dalla caduta di un
da un urto violento, dalla caduta di un oggetto pesante, ecc. tommaseo
1-45: le sue ginocchia sono agitate da un tremito così violento ch'ella cade al
cinquanta, forse trenta metri. fu un attimo infinito, il cuore cu zebrino
il cuore amaro. -fragore di un fulmine; tuono. salvini, 41-235
pascoli, 540: cresce in un gran sussulto / l'acqua, dopo ogni
boato di un'esplosione o anche di un motore a scoppio. - anche:
primo mi parlò di 'cecco frate'fu un vecchio cavatore, ubaldo sarti, a
schianto di una mina aveva scamoz- zato un braccio. montale, 2-18: udii gli
, 4-142: non ci fu tempo: un sibilo, un rombo, uno schianto
non ci fu tempo: un sibilo, un rombo, uno schianto passò sopra,
di un'onda, della corrente di un corso d'acqua. d'annunzio,
, bianchi di sudore fumante, si fa un alto silenzio; in cui s'ode
4-124: rimasero in ascolto. era un rumore continuo, uguale, su cui si
che si accende facendo pochissimo rumore (un fiammifero). giuliani, ii-428:
dà morte, morte e vita in un punto ». tenca, 1-121: quando
conquiso, / un'amara letizia, un dolce schianto. zena, 1-392: effetto
di pensare che la sua figliuola andava in un paese così lontano. ungaretti, iv-24
, hanno raggiunto la violenza tamburreggiante di un fuoco di annientamento.
. risoluzione drastica di una situazione, di un rapporto difficile; interruzione violenta di una
interruzione violenta di una relazione, di un rapporto. siri, iv-2-573: i
, 5-330: a questi signori dargli un pof di minestra, una camicia logora,
di minestra, una camicia logora, e un canile tanto perché stasse al coperto,
. il prorompere di una passione, di un sentimento; manifestazione improvvisa e repentina di
era levato in piedi e avea preso un atteggiamento così grottesco da spettro regale che
intravedere, mi sembrò essere percosso da un vento di dolore, da un nembo di
da un vento di dolore, da un nembo di sciagura, da uno schianto
selvaggia. cicognani, 3-250: cominciò un putiferio: o fosse ruggine antica perché si
rapidi e concitati, e infine con un soffocato lamento che, erompendo con uno
da ogni vena, la travolgesse tutta in un turbine. bacchetti, 1-iii-623: sempre
nera come il nulla, / a un tratto, col fragor d'arduo dirupo /
cuore, se di schianto gli si chiede un sì? -lasciandosi cadere pesantemente.
di schianto in una poltrona, con un « oh, oh » di soddisfazione,
. breve parte, brandello (di un discorso, di un'orazione).
venticinque chiese per mattina, rubando qui un brindello di vangelo, ivi uno schiàntolo
. g. gozzi, i-28-177: talor un pizzicor fa sì gagliardo / e tante
/ che l'uom si gratterebbe con un cardo. ranieri, 1-i-176: mi
pelle. -con valore attenuato: macchia su un indumento. baruffaldi, iii-52:
più problematica pare invece l'ipotesi di un incr. di chiazza con stanza (
, rizzar dianzi / ed accostarsi a un pagano appetto, / e poi menar
: / che pensi tu erre'gli dessi un buffetto / da far cadérgli di capo
legno di forma allungata, ricavato da un tronco o da un ceppo; lunga scheggia
, ricavato da un tronco o da un ceppo; lunga scheggia. biringuccio
tenuta per un'ora almeno su d'un buon fuoco di schiappe. soffici, v-2-387
. soffici, v-2-387: quattro donne un po'gozzute e vestite di colori cupi
in ischiappe masserizie e suppellettili che valevano un tesoro. 5. prov
., ma lo sai che sei un po'una schiappa? ». sciascia,
(v.), incr. con un elemento poco chiaro; secondo altri,
gli uccelli, dotata altestremità inferiore di un sonaglio per avvisare gli uccellatori della cattura
cattura delle prede, in uso, un tempo, soprattutto in campania.
spaccare, fendere, in partic. un ceppo, un tronco d ^ albero,
, in partic. un ceppo, un tronco d ^ albero, una pietra in
f. doni, 4-15: accadde un dì che si mise a tagliare certi ceppi
. -dividere in due o più parti un cespo di insalata, un pesce,
più parti un cespo di insalata, un pesce, ecc. messisburgo, 103
le lattuche dalla carta; gli levarai un ordine di foglie intorno alle lattuche, li
, componendoli nel piatto. -spezzare un albero (un fulmine). solinas
piatto. -spezzare un albero (un fulmine). solinas donghi, 2-155
sbufonchiante e tronfia, / ch'e'par un pollo d'india quand'e'gonfia.
subito la sorte del muraglione; come un cocomero, pieno zeppo di semi (idee
con valore intens., e da un lat. tardo capulàre 'tagliare'.
minutamente, tagliato in più parti (un ceppo, una tavola di legno,
-spaccato, in partic. da un fulmine (un albero). lubrano
, in partic. da un fulmine (un albero). lubrano, 1-177:
albero). lubrano, 1-177: un olivastro schiappato nelle piazze di megara,
-tagliato nel senso della lunghezza (un pesce). messisburgo, 22:
santo agnolo, fu percosso e ferito in un ginocchio gravemente da un sasso schiappato del
e ferito in un ginocchio gravemente da un sasso schiappato del muro per forza d'una
, m'han portato, benché pesi un poco più di agnese: metà del corpo
è duro e rigido... non un soldo di libra d'eredità e adesso
adesso ridotto, per amor della casata, un ciocco mezzo schieppato. 4
, scheggiatura del legno; fessurazione di un oggetto. leonardo, 2-147:
levare i ricci del bronzo'. farai un palo di ferro, che sia a uso
seguitasse, si deve fare una verinata da un capo di detta e dell'altro cacciandovi
2. apertura della bocca di un cavallo. corte, 85: se
il cielo, l'emisfero terrestre, un luogo, un locale, ecc. (
l'emisfero terrestre, un luogo, un locale, ecc. (il sole,
locale, ecc. (il sole, un astro). dante,
5-68: lento il giorno spuntava: un freddo albore / schiarava il ciel piovigginoso e
in allegrezza ogni scurato. -rischiarare un ambiente buio con una luce artificiale.
schiarata / la sala fosse e riscaldata a un tempo. pratesi, 5-287: aprì
2. rendere più acuta la vista (un medicamento). giamboni, 8-i-224:
. giamboni, 8-i-224: calandra è un uccello piccolo, e 'l suo polmone
affermazione, di un'opinione, di un concetto, fornendo ulteriori informazioni; spiegare,
riposta e li motivi. -dissipare un dubbio, risolvere una questione controversa.
. essere illuminato da una luce artificiale (un locale). c. arrighi
di primo piano... comparire un lume... quando vidi schiararsi
9. diminuire di tonalità; sbiadirsi (un colore). r. longhi,
in maniera più distinta e chiara (un suono); diventare più nitido (la
del- l'acque torbide per mischiamento d'un così sottilissimo fior di terra che,
. reso luminoso dal sole, da un astro o anche da un lume artificiale
sole, da un astro o anche da un lume artificiale; rischiarato (la notte
ne l'alba schiarata / a'terrazzani un gran miraeoi pare. a. boito
, 42-38: strade appena schiarate da un po'di luna o di lumi. r
spesso sul fondale favoloso di notturni schiarati da un alone etereo e tagliati dalla falce lunare
testé detta, alla men peggio schiarata da un cencio di luna calante.
cattaneo, vi-1-390: il legislatore era come un viandante schiarato dalla lanterna del filosofo.
scritti, ad essere uno schiaratóre, un illuminatore. 3. che spiega
3. che spiega e illustra un argomento, contribuendo a farlo conoscere.
mi venne fatto di rintracciare notizia di un tramite. = nome d'agente da
, illuminato dalla luce del sole (un luogo). fenoglio, 5t-622
]: 'schiaria': intervallo di luce in un cielo fosco e coperto da nubi,
, sm. delucidazione, spiegazione di un argomento, di un'affermazione, di un'
immediatamente compresa; esplicazione del brano di un testo di non facile decifrazione; chiarimento
; chiarimento su una persona, su un fatto, su una situazione,
pananti, i-174: giunse all'istante un ricco cittadino, / quale era uno che
greco: / quest'arrivo ci fu d'un gran contento, / per bisogno di
mazzini, 5-119: a racenza abbiamo un propagatore. ti dirò il nome domani,
: la peritosa richiesta di schiarimenti di un turista smarrito. 2. per
2. per estens. giustificazione richiesta per un comportamento o per un atteggiamento giudicato
giustificazione richiesta per un comportamento o per un atteggiamento giudicato non corretto o biasimevole;
o biasimevole; spiegazione rivolta a sanare un contrasto. tommaseo [s. v
personale,... oppure rivolgersi a un legale. 3. chiarezza,
4. processo di chiarificazione di un liquido. arti e mestieri, ii-233
chiaro o meno acceso o sbiadito un colore. -per estens.: illuminare
colore. -per estens.: illuminare un luogo, un ambiente, ecc. (
estens.: illuminare un luogo, un ambiente, ecc. (il sole,
ambiente, ecc. (il sole, un astro, una fonte luminosa artificiale,
d'oriente. gadda conti, 2-141: un quarto di luna schiariva qualche slabbrata nuvola
propria colorazione in seguito alla maturazione (un frutto) o all'invecchiamento (un
un frutto) o all'invecchiamento (un animale). vincenzo maria di s
grandezza di questo frutto è maggiore d'un palmo; la figura triangolare con certe
gio- vini e le maschie hanno sempre un colore più scuro, e quanto più
dentro la sciàbica in secco a tagliare un sughero. viani, 14-146: la
che, dopo essere stata calata da un battello, può essere salpata dal battello
sono sciabichelli che possono essere trainati da un uomo. -sciabichétto (sm.
; ancor meno convince l'ipotesi di un rapporto con l'irpino saocà 'svolazzare'
2. trascinare sul fondo marino un cavo di canapa per localizzare oggetti che
nel senso di 'rastrellare'il fondo per localizzare un oggetto affondato, quando l'operazione si
affondato, quando l'operazione si fa con un cavo di canapa zavorrato, il cui
che può essere percorso con gli sci (un terreno). -anche: che permette
l'insieme di caratteristiche che rendono sciabili un terreno o un manto nevoso.
caratteristiche che rendono sciabili un terreno o un manto nevoso. migliorini [
. per estens. drappo usato per coprire un mobile. dannunzio, iv-1-304: barbarella
vasta sciablacca di velluto rosso trapunta d'un oro opaco. = dal turco caprak
magalotti, 9-1-263: s'arrampicò sopra un masso colla sciabla alla mano, e
iii-288: il mio bell'ufficiale è un tutt'altruomo: /... /
/ se ne va via dritto come un fuso. ferd. martini, 1-i-213:
negli incontri. come peso, secondo un regolamento intemazionale, deve essere inferiore a
abba garima. montale, 3-69: su un cavallo di bronzo sempre impennato un generale
su un cavallo di bronzo sempre impennato un generale argentino sciabolava eroicamente l'aria.
colpire, fendere menando colpi secchi con un bastone. capuana, 12-170: per
i pallidi viali. bacchetti, 10-25: un terzo scoppio sciabolò dw chiarore di lampo
alquanto arquate e storte -emettere pesanti condanne dopo un processo (anche con riferimento alle gambe
(anche con riferimento alle gambe di un tavolo). sommario. p.
v.]: 'gambe a sciabola': un po'torte, curbechi, 1-136:
: tu hai da proporti di diventare un generale condottiero di eserciti, non un
un generale condottiero di eserciti, non un capitano di una compagnia di dragoni: per
bigio fulvo disopra e di sotto d'un color ruggine chiaro. vive nelle grandi
, nei senacque nella provincia di argo un cavallo, il qual avea coli xiv-xvi
9-346: si parò davanti all'improvviso un piccolo sciuscià, semi nudo, arruffato
cassetta di 'sciuscià'il cui sostegno simulava un aeroplano. soldati v-558: un ragazzino
simulava un aeroplano. soldati v-558: un ragazzino cencioso, un tipo di sciuscià,
soldati v-558: un ragazzino cencioso, un tipo di sciuscià, gli si era
era intanto avvicinato. -titolo di un film di vittorio de sica (1946)
esperimenti di caterina sforza, 20: pigli un poco = nome d'azione da scivolare.
boiardo, 2-8-5: come nasciuto fosse un novo mondo, / se ritrovarno al
se ritrovarno al sciutto in mezo a un prato, / e sopra sé vedean
determinarsi, negli ultimi giorni, di un clima di tensione sproporzionato all'entità dei
intera porzione di rilevato dell'argine di un fiume. 81: vele bianche scivolanti
nievo, 438: ne uscii segretario d'un governo democratico che non aveva nulla da
così prepotenti che mi si udiva venire dall'un capo all'altro delle procuratie. figuratevi
estens. che fluisce (l'acqua di un fiume). cavacchioli, 36:
la sagoma stanca delle giulie scivolante verso un mare che si presenta bigio.
idea. pratolini, 6-231: ad un certo momento la neve lo tradì, scivolò
v.]: quando diciamo che scivola un piede, intendiamo che quella è la
-slittare per il fondo stradale sdrucciolevole (un veicolo). -figur. pronunciare in
giudice, 2-128: epstein ha preso un boccone dal sandwich. poi ha detto
sinistra risponde uno squillo? » scivolando un po'sulle vocali, ma in un buon
un po'sulle vocali, ma in un buon italiano. 2. sfuggire
sfuggire alla presa, cadere dalle mani (un oggetto, un corpo liscio, viscido
cadere dalle mani (un oggetto, un corpo liscio, viscido o bagnato).
tica, batte il tamburo con un ultimo indistinto brontolìo disperato, e le
. v.]: agile come un tigrotto, gli scivolò via e si dette
correre. -figur. sottrarsi a un impegno, a un'incombenza, a
impegno, a un'incombenza, a un incontro. tommaseo [s. v
una superficie liscia, anche inclinata (un oggetto, un corpo che offrano scarso
, anche inclinata (un oggetto, un corpo che offrano scarso attrito).
annunzio, v-i- 245: trovo un mazzo [di mammole] ch'era scivolato
sparenti sulle gote dopo aver tremato per un attimo sulle osservarne attentamente il rovescio.
-allontanarsi rapidamente dallo sguardo del viaggiatore (un elemento del paesaggio). del giudice
con movimento uniforme e quasi inavvertito (un veicolo, un'imbarcazione); procedere
volentieri. pascoli, 690: a mezzo un cozzo delle rupi dure / come uno
: la gondola... scivolava in un forte / bagliore di catrame e di
scorrere (le acque del mare, di un fiume). pascoli, 196:
le pendici dell'appennino, portando giù un sacco di materiali, qui si affacciarono
colli... unrivo cupo scivola sotto un ponticello. -andare a cadere;
osservazione prefettamente esatta... produce un raggio di luce scivolando su un tessuto
produce un raggio di luce scivolando su un tessuto e rinfrangendosi in bagliori di duplice
montale, 1-17: scivolerò dal cielo bioccoso un tardo raggio. brancati, 3-42:
-cadere sul corpo senza aderirvi (un abito). pratolini [philippe]
suo corpo come nel silenzio della notte un fantasma appare e spare.
cadere lentamente da una sedia, lungo un muro. di giacomo, i-707:
dalla sedia senza né una parola né un gemito. -avanzare strisciando (un
un gemito. -avanzare strisciando (un rettile). -anche so- stant.
cauto, colore notturno. -planare (un uccello). pascoli, 13:
uccello). pascoli, 13: un piano deserto, infinito: / tutto ampio
in cui la vecchiarda / nuotava come un pesce e poi faceva / scivolare due scudi
carmelo. 6. recarsi in un luogo o allontanarsi da esso o,
con il nativo istinto d'occultarsi a un possibile nemico, è lo stesso che attraverso
senza salutar nessuno. -camminare rasente un muro in modo rapido o furtivo.
una buccia di banana: cadere in un errore banale, facilmente evitabile. =
scivolato d'infra le dita buona lungo un murello. parte di quello che dovea bastarmi
. 10. evitare di approfondire un argomento, una questione; sorvolare.
. -passare ad altri argomenti (un discorso, una conversazione).
sentì suonare la mezzanotte e scivolò in un sonno tranquillo. p levi, 5-8:
dopo valerio ed io eravamo scivolati in un dormiveglia brulicante di immagini.
mi restava che lasciarmi deliziosamente scivolare verso un dolce stupore. 12. scadere
scivolato, proprio senza volere, in un terreno un po'troppo scabroso e ne domando
proprio senza volere, in un terreno un po'troppo scabroso e ne domando scusa
e scivolano nei luoghi comuni come in un otto volante. -cadere progressivamente in
, 1-247: filippo si sentiva scivolare verso un malessere blando e soffocante che lo consumava
aeron. perdere rapidamente quota inclinandosi su un fianco (scivolare d'ala) o impennandosi
... ancora ha scopertoun mezzo o un modo di impedire le scivolate in un automatismo
o un modo di impedire le scivolate in un automatismo o un altro della cultura,
impedire le scivolate in un automatismo o un altro della cultura, in un automatismo ©
o un altro della cultura, in un automatismo © un altro della politica.
della cultura, in un automatismo © un altro della politica. arbasino, 7-271:
sera », 17-ii-1986], 16: un minuto dopo sul corner conseguente gerolin che
fenoglio, 1-i-2018: arrivò in scivolata dietro un roveto in bilico sul ciglio.
nuoto, posizione assunta dal nuotatore fra un movimento e l'altro per offrire la minore
scivolata d'ala: sbandamento laterale di un velivolo per effetto di una virata non corretta
g. chiarini, 341: quando un giorno un anel v'ho mostrato,
. chiarini, 341: quando un giorno un anel v'ho mostrato, / voi
ho mostrato, / voi mutaste ad un tratto colore. / il ventaglio a
, senza segnare eccessivamente la figura (un abito). 5. figur.
turbarsi profondamente o addolorarsi a causa di un fatto imprevisto, di una situazione che
della patria. praga, iv-18: è un ragazzaccio da cui non mi riuscirà mai
mi segua; se mi vede mettereun abito un po'ammodo si sgomenta tutto: è una
. tarchetti, 6-1-519: ho sentito spesso un ribrezzo insuperabile per quegli uomini, e
.. sanno legarviun'arteria o farvi di un braccio un moncherino. pirandello, 8-44
sanno legarviun'arteria o farvi di un braccio un moncherino. pirandello, 8-44: ebbene
a una tale apparizione; non tentennò un momento. 7. ant.
8. perdere la propria funzionalità (un organo). dino da firenze [
barbe più poderose, benché dalle pianole sia un poco sustentato e'porterà le foglie;
, ma a contentarci. = da un lat. volg. * excommentàre 'turbare',
, atterrito, sbigottito di fronte a un nemico, a un pericolo o a
sbigottito di fronte a un nemico, a un pericolo o a una minaccia.
novella con la serenità che nasce da un proposito fermamente deciso. 2.
2. sfiduciato, scoraggiato per un insuccesso o per il verificarsi di un
un insuccesso o per il verificarsi di un evento sfavorevole; spaventato per le difficoltà
3. profondamente turbato a causa di un avvenimento penoso, increscioso, inatteso o
fiorio e biancifiore, lxxxv-95: stando un giorno fiorio in uno palazzo / tutto
palpitazioni ed in sospiri, lasciato per un poco il piè manco della giustizia,
commesso, corse con la mente a fantasticarne un rimedio. pratesi, 1-103: domandò
. ant. e letter. che genera un profondo turbamento interiore, sbigottimento,
(una persona); spaventevole (un fenomeno naturale). bonsanti, 4-268
naturale). bonsanti, 4-268: un mostro, un vero mostro celato sotto
bonsanti, 4-268: un mostro, un vero mostro celato sotto forme e sembianze
braccia del conte e risorse in piedi un po'sgomentita. sgoménto1, sm
grave turbamento psichico, che consiste in un profondo abbattimento morale e neltavvilimento causato da
, eventi sconvolgenti, fino a determinare un senso di impotenza e di paralizzante inadeguatezza
, di coordinare le idee, di affrontare un imprevisto; sconcerto, sbigottimento.
sareste voi venuti a cercar la morte d'un capo del mondo
, 7: sembra che tu sia / un bimbo ignudo, pieno di sgomento,
sfuggendo alle loro vessazioni, li gettava in un profondo sgomento. d'annunzio, i-810
uno sgomento / pieno d'angoscia, e un groppo a sommo il petto. pirandello
oppressione intollerabile. ungaretti, ii-42: un uomo, solo, passa / col
ed italiane dei no sperdere un nemico; sconfiggerlo, annientarlo.
giovanni che lasciò di strofinare, fra un gran disordine di mobili, l'impiantito
una cosa, che tre anni sonoera già un cappello vecchio: ora è uno sgomento a
, sbilenca, colle tempie vuote; / un muso tutto naso e tutto mento,
che ci aveva seguiti disse con tono un po'sgomento: « mamma, dovremo
). loria, 1-115: regnava un silenzio sgomento che solo rompeva lo zoccolare
rompeva lo zoccolare e l'ansito di un nuovo accorso. = part. pass
e specie pultime due cantiche, è un gran paese sereno e solatio, montagnoso
2. far crollare una costruzione, sfrondare un albero (il vento); infrangere
albero (il vento); infrangere un vetro (un fulmine). martello
il vento); infrangere un vetro (un fulmine). martello, 6-i-353:
crin le sgomina. leoni, 500: un fulmine dei più elettrici ruppe un angolo
: un fulmine dei più elettrici ruppe un angolo della casa, spaccò in tre pezzi
buonarroti il giovane, 10-879: o va'un po'a livorno e'l fosso vota,
4. ant. mettere sottosopra un luogo o un ambiente. machiavelli,
. ant. mettere sottosopra un luogo o un ambiente. machiavelli, 1-viii-65: tu
, 3-384: ecco che da'monti in un momento /... / ne si
tutto il popolo. = forse da un lat. volg. * excombinàre, comp
. 2. distrutto, smantellato (un edificio). allegri, 229:
allegri, 229: la golpaia è un castel che pare un forno, /
: la golpaia è un castel che pare un forno, / per rabbia sgominato nell'
quel breve e semplice ragguaglio che può un che vi sia stato un dì intero.
che può un che vi sia stato un dì intero. sgominìo, sm
riguardo lo sgomino, e veggo a un tratto / rastrellar quella mensa, / ed
. 2. ant. privare un muro degli angoli. andando voi di
. intr. farsi largo a gomitate in un luogo affollato o, anche, a
o, anche, a contatto con un avversario in una partita di calcio o
... gli occidentali sgomitavano per conquistare un posto a sedere. 4.
. argino, 19-17: era stato un 'attor giovane'molto quotato, ma la
, con valore intens., e da un denom. da gomito (v.
. (sgomitolo). svolgere, disfare un gomitolo o, per simil.,
. -srotolare le proprie spire (un serpente). martello, 6-ii-33:
. per estens. narrare una vicenda o un fatto momento per momento, seguendo un
un fatto momento per momento, seguendo un preciso ordine, in tutti i particolari
, in tutti i particolari; sviluppare un argomento compiutamente, a fondo.
chi sapeva sgomitolarla a vent'anni, un fortissimo romanziere ah'italia. bigiaretti,
. con la particella pronom. srotolarsi (un serpe). linati, 30-81
viaggiatori si sgomitolava: poi, a un tratto, dava mano ai fagotti e scendeva
il muso porcino. -sciogliersi da un amplesso. linati, 16-138: le
, 7-87: s'incontrarono i primi elefanti un poco mobile o di una motocicletta che
mobile o di una motocicletta che provoca un forte a. f. bertini
(le parole); svolgersi secondo un ordinato schema (un racconto).
; svolgersi secondo un ordinato schema (un racconto). manzoni, pr
426): trovò... in un cantuccio riposto e profondo della mente,
. n. ginzburg, i-1126: un piccolo racconto bisogna averlo in testa come
racconto bisogna averlo in testa come in un guscio, ma un lungo racconto a un
testa come in un guscio, ma un lungo racconto a un certo punto si
un guscio, ma un lungo racconto a un certo punto si sgomitola tutto da solo
, con valore privat-detrattivo, e da un denom. da gomitolo (v.)
, agg. svolto, disfatto (un gomitolo). - anche sostant.
, che incomincia a essere sviluppato (un argomento). fr. serafini,
discorso, che me n'entri in un laberinto, per ritrovarci un principio astruso
n'entri in un laberinto, per ritrovarci un principio astruso di questo argomento.
sgómmaro). region. ant. sgombrare un luogo degli oggetti che lo occupano;
niente. 2. evacuare un luogo dagli abitanti. tommaso di silvestro
da ultimo parlerò e sgomi3. abbandonare un edificio, una fortificazione. tommaso di
tommaso di silvestro, 165: avendo trovato un castello chiamato marino de'colonnesi, che
sciàrlo. 4. svuotare un mezzo di trasporto del carico. anonimo
partic. la sericina. -anche: sottoporre un tessuto all'operazione della sbozzimatura.
valore privat. -detrattivo, e da un denom. da gomma (v.)
, con valore intens., e da un denom. da gomma (v.
valore privat. -detrattivo, e da un denom. da gomma, n. 9
di uova dure, oggi: sgommato come un vecchio mandarino. sgommatóre,
sgonfiaménto, sm. lo sgonfiarsi di un corpo cavo ed elastico per la fuoriuscita
3. abbassamento del livello delle acque di un fiume. guglielmini, 237:
fiumi, chi potrà sanamente sostenere che un fiume reale, nella sua piena, proibisca
di un processo di sgonfiamento delle tensioni che in
calmo. -in partic.: svuotare un otre bevendone il contenuto. / con
. -per estens. far appassire un frutto (il calore del sole)
marmo insino a casa, cercati di un altro mondo, perché in questo io
sgonfiando perché gli comperi una buona volta un vitello ». arpino, 3-189:
perdere di consistenza e di elasticità (un pallone, una camera d'aria,
fra gli spini, e vi obbliga ad un lavoro lungo, non sempre facile di
ombra azzurra... si posava come un sorriso sulle facce di mille statuette.
tutti i versi. -emettere un prolungato sbuffo di vapore (un treno
-emettere un prolungato sbuffo di vapore (un treno). campana, 87
treno). campana, 87: un treno: si sgonfia, arriva in silenzio
portata d'acqua (una sorgente, un fiume). anonimo [agricola]
, intensità; acquietarsi, calmarsi (un sentimento violento); scemare, moanche
); scemare, moanche collettivo, un impulso). zanobi da sfrata
ed enfasi fin quasi al silenzio (un discorso). malaparte, ii-3:
: basta che fra il pubblico ci sia un toscano col suo risolino in bocca,
far aumentare il livello dell'acqua di un fiume. sanudo, x-440: ha
... quel timor deventò po'un riso, peroché la terra, così sgomfiata
la terra, così sgomfiata, figliò un sorice. 5. region.
. 5. region. presentare un rigonfiamento (un abito, anche per
5. region. presentare un rigonfiamento (un abito, anche per un difetto o
rigonfiamento (un abito, anche per un difetto o in quanto indossato male).
contenuto fino a risultare floscio, flaccido (un corpo cavo con le pareti molli ed
iermattina in qua, perché mi par vedergli un corpo guizzo, sgonfiato e un viso
vedergli un corpo guizzo, sgonfiato e un viso giallo cne par la fame.
di lievitazione raggiunto durante la cottura (un dolce). -anche in un contesto figur
(un dolce). -anche in un contesto figur., con riferimento al
escatologia / non è una scienza, è un fatto / di tutti i giorni.
anche sbrecciata / se qua e là un po'sgonfiata. 4. per
4. per estens. appassito (un fiore). aretino, 26-89:
tenersi attaccato, in modo gretto e un po'vile e un po'ridicolo al salvagente
in modo gretto e un po'vile e un po'ridicolo al salvagente sgonfiato della famiglia
. 7. che ha abbandonato un atteggiamento presuntuoso, di superbia.
). ant. enfiato, tumefatto (un or- gano). catzelu
cose moiate bogli con li succhi et un poco di aceto, con el quale
., 6-85: quel timor deventò po'un riso, pe- roché la terra,
roché la terra, così sgomfiata, figliò un sorice. 3. region.
. che presenta rigonfiamenti e sbuffi (un capo d'abbigliamento). bacchetti,
, i-248: è uno scettico nato, un implacabile sgonfiatore; non c'è ordine
, sf. afflosciamento degli sbuffi di un indumento. -al figur.: seccatura,
era contenuto fino a risultare floscio (un pallone, una vescica, ecc.
l'aria nell'aria avesse gravità, un otro assolutamente e necessariamente peserebbe più gonfiato
osservata tal dilatazione dell'aria nel voto in un altro vaso... serratavi dentro
si rimiri sgonfia, / e faccia un ritto bello come orfeo. 2
, / con mamme sgonfie e divorante un cuore / si dipinge l'invidia anile e
prisco, 5-299: sua madre s'aggiustava un ricciolo dei capelli biondi ormai spenti e
piega ampia e vaporosa, sbuffo di un abito o di una parte. vasari
, pe'due larghi intagli... un giubboncino di finissimo panno di fiamma,
gorgiere inamidate. d'annunzio, iv-1-20: un mantello di panno 'carmelite', con maniche
, ampollosità. -con meton.: produrre un fruscio facendo carducci, iii-23-284: quella
donna. verga, 1-354: la sposa un po'impettita, un po'serrata nel
: la sposa un po'impettita, un po'serrata nel suo vestito grigio svolazzante in
-con riferimento scherz. a un religioso o a un sagrestano.
riferimento scherz. a un religioso o a un sagrestano. ferd. martini,
che sgonnellando passi il sacrista a smoccolare un cero o ad aggiungere l'offerta di una
bisogna chevada a farmi frate., zappare un giardino, mangiare in silenzio degli sgonfiotti
. sbuffo, piega ampia e vaporosa di un abito o di una parte.
3. aggetto, sporgenza di un muro. faldella, 13-54: le
, con valore privat-detrattivo, e da un denom. da gonna (v.)
, con valore intens., e da un denom. da gonnella (v.
ex-, con valore privai, e da un denom. da gonnella, n.
valore privat. -detrattivo, e da un deriv. da gora (v.)
valore privat. -detrattivo, e da un denom. da gora (v.)
il n. 2), e da un denom. da gora, n. 7
di umidità o sbavature di colore (un tessuto, un foglio, una parete)
sbavature di colore (un tessuto, un foglio, una parete).
banti, 9-266: vecchie casette a un piano, ancora segnate dal passaggio della
2. scolorito, sbiadito (un colore, l'inchiostro). dotta da
fagiuoli, xv-118: l'altro è un dotto suo pari, il quale imbratta
bene. 3. impiastricciare con un trucco eccessivo. fagiuoli, ii-80:
5. rifl. imbellettarsi con un trucco pesante. le altre miserie,
. letter. bacino di scolmatura di un nume. luzi, 11-146:
sua stanza era piccola, ma con un buon letto doppio e delle stoffette alle pareti
fatte, rodermi, i-439: con un scarpello di mezzo cerchio a uso di
mezzo cerchio a uso di sgorbia fanno un foro della grossezza che v'ha a entrare
forma conica che si incastra all'estremità di un bastone e funge da punta di trapano
idem, iii-200: si fori [un albero fruttifero] con la sgorbia intera detta
e lo levano delicatamente colla punta di un temperino ben tagliente o con dei piccoli
scritte quasi illeggibili o disegni abbozzati un foglio, un quaderno, un libro
quasi illeggibili o disegni abbozzati un foglio, un quaderno, un libro e, anche
abbozzati un foglio, un quaderno, un libro e, anche, un muro.
quaderno, un libro e, anche, un muro. m. adriani,
alla statua del santo, tratta da un tronco di odorifero cipresso. = deriv
in fretta con grafia non chiara (un foglio, un libro, un muro)
grafia non chiara (un foglio, un libro, un muro).
chiara (un foglio, un libro, un muro). g. g
, si ferma (come ho visto in un suo acquarello) in calce alla firma
-schizzato con tratti rapidi e poco precisi (un ritratto). tommaseo, 2-iii-90
pea, 7-405: il cuore trapassato da un pugnale e la stellacometa, incisi con la
erano soltanto fregi decorativi, ma simboli di un ri le sgorbiature significava l'
la sgorbia al fine di farvi passare un cavo. guglielmotti, 828: 'sgorbiatura'
sm. macchia di inchiostro fatta su un foglio di carta per distrazione o trascuratezza
trascuratezza. -in partic.: cancellatura di un errore fatta a penna; scarabocchio.
, 90: né tanti sgorbi fa tanno un notaio / né sono in amo tanti
molo, / voglio far sul tuo nome un scorbio nero. c. gozzi,
cancellatura / fo il mio sonetto come bere un uovo. rajberti, 4-76: il
, bianca: oppure con uno sgorbio, un ghirigoro. -per simil.
d'attaccar dietro alla gente con uno spillo un pezzetto di carta con un motto sconcio
uno spillo un pezzetto di carta con un motto sconcio o con uno sgorbio sguaiato
. nievo, 4-233: finalmente capita un foglio d'anonimo: ilcarattere era a mezza
. - espressione confusa di un concetto. la terra, con violenza
, iii-528: lo sgorbio umano ebbe un riso sinistro, si pose la mano
pose la mano alla bocca e rispose con un suono inarticolato. cicognani, 1-108:
1-ii-79: « cotesto sgorbio si crede un paladino di re carlone, adesso! »
. cicognani, v-1-240: c'era poi un bambinuccio nanerottolo storto e gobbo, tutto
tutto spirito e orgoglio, figlio d'un capitano dei carabinieri dalla gigantesca figura. erano
. -per estens.: straripamento di un fiume (e anche le acque straripate
lo sgorgamento del po e frattura d'un argine. 2. per simil.
che, appena condottosi a casa, un sgorgamento d'accesa bile lo gettò nel
pindemonte, iv-136: corse ove poter dare un libero sfogo al suo cuore ed una
d'unirsi a'protestanti per ovviare ad un sgorgamentod'eserciti alemani nel regno.
dei materiali che ingombrano il letto di un fiume. fu. giunti
acqua sorgiva); che straripa (un fiume). imperiali, 4-328
. pascoli, ii-685: il purgatorio è un monte, a cui s'approssimò l'
v-3-298: essi medesimi non avrebber messo un grido di meraviglia nel vedere il flutto di
a giorgio bio di babbione. come un augurio. - disus. errore
; sorgere, scaturire dalla fonte (un corso d'acqua). caro,
-ant. uscire dall'alveo, straripare (un fiume). - anche sostant.
-riversarsi in mari contigui (le acque di un mare interno). galileo,
assai notabile. -traboccare (un liquido contenuto in un recipiente troppo pieno
-traboccare (un liquido contenuto in un recipiente troppo pieno). /
la concia; ma prima trasponi un po'di mosto da un car-
ma prima trasponi un po'di mosto da un car- 2-86: 1 rintocchi allegri
sgorgando sopra il suo ratello in un altro, sicché nel metterla entro non sorbolla
fa'che il sangue innocente sgorghi da piùd'un seno. misasi, 1-86: il re
3. per estens. uscire da un luogo chiuso, diffondendosi intorno o levandosi
alcuni anni fa... mandava fuori un fragore che chiaramente si discerneva essere come
, all'agitar dei scudi / sgorga un chiaror qual di notturno foco / ch'
inonda. pirandello, 7-82: seduta su un masso... vedeva nell'umido
4. sorgere con una luce vivida (un astro). d'annunzio, 647
parte del popol sollevato / quasi com'un torrente / sgorga per queste strade.
180: a napoli... se un terremoto / campanili e edifizi avvien che
. -penetrare in gran numero in un territorio altrui, invadendolo (un esercito
in un territorio altrui, invadendolo (un esercito). b. davanzati,
sgorgano. graf 5-374: uccidi un trovator dalla cui bocca / sgorghi soave
nicchia; poi, rizzandosi sui ginocchi, un flutto di parole che non gli parvero
- venire emesso, effondersi (un suono, una voce). pigna
situazione preesistente; conseguirne o dipenderne (un evento, un'opinione, un effetto
dipenderne (un evento, un'opinione, un effetto). meditazione sopra l'
ebrei:... giudicate se da un tal pantano potea mai sgorgare una dottrina
: fateli sgorgare [i piccioni] un poco nell'acqua vicino al fuoco, imbianchiteli
3-14: la stessa dualità sgorga da un originaria unità, che è la ragione
essere ispirato da una tradizione, da un modello (un'opera letteraria o artistica)
sgorgate tutte dalla fantasia dell'artista sotto un cielo d'estate di napoli. tenca,
una tradizione popolare. carducci, ii-2-181: un po'di quiete, un po'di
ii-2-181: un po'di quiete, un po'di quella poesia serena, che sgorga
e sono in noi stessi; da un commovimento dello spirito che sembra rivelare cose
, formarsi con naturalezza e immediatezza (un sentimento, uno stato d'animo).
sfogo in modo spontaneo o incontrollato (un sentimento represso). n. villani
scorrere, riversare le proprie acque (un fiume). pisani, 280:
il cielo. 4. sbucato in un luogo aperto (una persona).
. dettato dal profondo dell'animo, da un vivo sentimento (una musica, una
degli articoli sgorgati dalla penna del betgando un lagrimoso rivo, / in un languido:
betgando un lagrimoso rivo, / in un languido: « oimè! » protoli
la te / di sgorgar lagrimando un mar di pianto. ciro di pers,
seguito a una rottura (una botte, un vaso sangui- gno). buonarroti
, / rottosi d'una botte a sorte un cerchio / dov'eran appoggiati, /
. -far defluire le acque (un canale), il liquame (una
il mio bel sole avvolto / sgorga (un sentimento). dal mesto volto /
intende. allontanamento, e da un denom. da gorgo (v.)
io. ant. sboccare, sfociare (un fiume). sare.
fazzoletto come una bambina e singhiozzante con un tormento che pareva accresciuto dal non poter
.. / e s'apprese ad un legno che natava, / e poi sovriesso
ed astri esatti, / in misura d'un tre moltiplicato. 16.
moltiplicato. 16. sfogare un sentimento. muzio, 5-19: né
confessano 2. ant. liberare un fiume o un canale da ciò che
2. ant. liberare un fiume o un canale da ciò che ne ostruisce il
sgorgata, sf. fuoriuscita di un liquido (in par- tic. di
estens. secreto da una pianta. un guazzo e un fango a ginocchio che è
da una pianta. un guazzo e un fango a ginocchio che è una gran vergodel
, agg. disintasato, sturato (un condotto). c. cedema
5gorghéggi). ant. gorgheggiare (un uccello). aretino, iv-4-248:
cinguetta una gazzuola, là isgor- gheggia un pappagallo, et altrove salta una scimia,
, cotte alla braise'con sugo, un po'di butirro, una cipolla,
cipolla, carota, sale, droghe, un po'di lardo. = comp.
bocca di efflusso praticata nelle pareti di un serbatoio o di un canale. boine
nelle pareti di un serbatoio o di un canale. boine, iv-158: lo sgorgo
. boine, iv-158: lo sgorgo è un po'come quello di una fonte allo
la ricopriva, quasi la velava. un uomo si mise lì a canto, per
di lagrime. -espulsione fisiologica di un liquido organico. redi pn pasta,
e della ricreazione: degna soltanto di un tetro umor satirico, di uno sgorgo
povera donna... era accorsa con un grembiule bucato, donde giù tutti i
in fuga o che si precipitano in un luogo (anche nella locuz. a sgorgo
circa le undici ore, accolto da un novero infinito di gente che a sgorgo sboccavano
quel luogo. -sedizione d'un popolo. siri, 1-v-85: allo
, colle lacrime agli occhi, diede un ultimo sgorgo alla sua facondia. bonsanti
... avesse ricevuto... un pegno altrettanto gravido di promesse.
v-5-170: il linguaggio dell'arte vera è un altro, ed è quello che vien
l'hai intanto già acceso in me, un fuoco nero e vorace ». piovene
a quello sgorgodi linfa... seguì un periodo di siccità;...:
alla natura / la nostra fiaba brucerà in un lampo. / sgorgo che non s'
s'addoppia, ed or fa vivo / un gruppo di abitati che distesi / allo
che distesi / allo sguardo sul fianco d'un declivo / si parano di gale e
e povere che vi attendono, lascia un ingente residuo che accresce il patrimonio della
tacchi tivo, e da un deriv. da gotico (v.)
chi la sgotta. giorgiodati, 2-916: un marinaio... vicino a tiro,
2. per simil. svuotare un bacino d'acqua. ulloa [barros
, con valore intens., e da un denom. da gota1 (v.
milizia, vi-175: si conservi pure un edifizio finché si può, ma abbellirlo
, ma abbellirlo, rimodernarlo è guastarlo. un gotico sgoticato è un mostro: e
è guastarlo. un gotico sgoticato è un mostro: e di tali mostri se ne
privativo-detrat- vedono in roma se non un frammento di terra italiana popolato da un
un frammento di terra italiana popolato da un certo numero di abitanti capaci di tributi
italiana gli addita. -dirigere un ministero dando prova di inefficienza. bacchelli
. vittorini, 1-89: ci abborda un barcone furibondo con la sua vela che
inettitudine. -disorganizzato, inefficiente (un governo). baretti, ii-120:
, 6-xiv-90: luciano,... un cotale omaccio sgovernato e che vive a
il suo. -non accudito (un animale). sacchetti, 210-41:
anche, di un'istituzione o di un ente; malgoverno. -con meton.
, con valore privai, e da un deriv. da govoro 'attaccatura degli artianteriori dei
quella maschera che gli dava le sembianze di un assassino fattosi eremita, il quale sotto
diridere si sentì mancare l'animo e gettò un urlo di paura. = comp
trachea di una persona o di un animale. cutori di giustizia
dire! che è stata sgozzata da un assassino! fenoglio, 5-i-1587: i carabinieri
per la vallata: non era più un combattimento, eran cento duelli in cui
, 2-158: va'portami, caterina, un coltello, ch'io mi voglio sgozzare
persecu3. figur. costringere a pagare un interesse esorzione contro gli ebrei, io
contro gli ebrei, io ebbi, con un brivido di orrore, la piena rivelazione
ad assistere allo sgozzamelo a freddo di un innocente. baldini, 12-60: olimpia.
ha già al suo attivo lo sgozzaménto d'un primo marito... la notte
, tr. { sgózzo). uccidere un animale recidendogli la carotide, per dissanguarlo
carni più tenere che la coscia d'un agnello. pancrazi, 2-221: i montoni
fuori e lo sgozzò. -immolare un animale a una divinità tagliandogli la gola
-uccidere addentando la gola della preda (un animale feroce). crudeli,
: ave -disus. privare un pollo del gozzo o vuotarlo valcare largo,
puzzo. -per estens. ripulire un pesce delle interiora. deledda, v-789
sgozzare ragouleau, spintevi dalla lettura d'un romanzo inglese, 'il solitario'.
come una tigre e lo sgozzò d'un colpo senza fargli dir né pure gesummaria
restava la donna. tre esebitante o un prezzo altissimo. - anche assol.
si dice: 'costui sgozza'. 'a chiedere un po'di danaro a quell'ebreo c'
ex-, con valore privai, e da un denom. da gozzo1 (v.
, senza reagire, tollerare con pazienza un affronto, un'ingiuria, un rimprovero;
pazienza un affronto, un'ingiuria, un rimprovero; accettare, anche controvoglia o
la moglie, stava anziché no ingrugnatetto un poco. varchi, 18-3-219: questa fu
1-xviii-84: i romani non si facevano un pregio di sgozzarsi tranquillamente l'in- giurie
nella macellazione o, anche, in un rito sacrificale (un animale).
, anche, in un rito sacrificale (un animale). g. gozzi
sgozzati agnelli. cicognani, 3-168: un carretto d'agnelli sgozzati di fresco caricati alla
il portico la chiazza di sangue di un coniglio sgozzato. 2. per estens
, 11-223: di quella fatale notte, un cronista ci parla di seicento e più
che scanna animali mà- cellandoli o in un rito sacrificale. tommaseo [s.
la gente, prestando il danaro a un frutto smoderato. guerrazzi, i-59: fece
banco dell'arpia. mi ricevè con un contegno da gran visire; io duca ed
bile. periodici popolari, i-650: un quarto spedendo e spandendo, ha finito
, con valore intens., e da un denom. da grado * (v
rotta verun gode, / perché gascun l'un = deriv. da sgradevole. l'
dove tu vada. anche, un giudizio negativo. = comp.
con la presenza, repulsione, fama un difetto di pronuncia, oh lievissimo, ma
dalla persona che non esiste, abitava prima un siri, 1-vii-41: la persona
, dispiacere o ne è caratterizzato (un sentimento, un'impressione); che
o crea difficoltà (una situazione, un gesto); che pesa, è faticoso
: era una giornata sgradevole. soffiava un vento diaccio... ma ero di
lieve rancore che sentiva per la moglie, un sentimento sgradevolissimo, sarebbe sparito non appena
. 2. spiacevole all'udito (un suono, una voce, il tono
verso una leggera cantilena non sgradevole, quasi un accenno al canto. ungaretti, viii-38
i naturali movimenti e mi fa camminare un po'curvo. cassola, 2-49: anna
più sgradevole edificio del museo di delfo. un pugno nell'occhio al paesaggio. baldini
ruggine. -sgradito al gusto (un vino). a. piccinardi [
, puzza. -sgradito all'olfatto (un odore). stuparich, i-451:
[poe], 660: avevo sofferto un tempo; diun reumatismo cronico, delle trafitture
. bini, 1-150: sgradiranno gl'italiani un lieve esperimento del libro bellissimo? viani
. soldati, 2-325: forse per un effetto delle troppe sigarette, e sia
occhi grandi e grigi non lasciano sospettare un tale difetto. = comp. di
quando morì il principe, che era un chigi, lo smom si preparava a
fastidioso (una situazione, un'azione, un discorso). dante, vita
il puzzo sgradiva al suo caro cagnetto, un mostrino che, insciallato, dormìvale in
linee, che unendosi nel mezzo formano un pezzo solo, e servono nella stampa per
alle quali forse (s'io avessi mosso un soffio) sarei giunto non sgradito.
fastidio, disappunto (un'attività, un comportamento, una situazione, ecc.
. carena, 1-84: 'sgraffa': è un segnoformato da una linea bistorta, figurata in
, cioè da diritta a sinistra, formanti un beccuccio nel punto del loro contatto.
sgraffe di pag. 127 e 128 sono un errore tipografico; vanno tolte intieramente.
non maggiore di quel che ci sia in un accendisigariautomatico. = comp. dal pref
si partì da quella briga / che aveva un occhio come un calamaio. i.
briga / che aveva un occhio come un calamaio. i. neri, 6-71:
smalto. dessi, 3-151: era un campo tenuto a maggese. le spine secche
colore a olio e disegnando poi con un ferro che abbia la punta sottile che sgraffi
. vasari, i-750: gli venne subito un desiderio grandissimo ed una voglia sì spasimata
. giusti, 4-i-13: rer cogliere un fiore non che una frutta, bisogna
mi scoppia in mano. mi sono un po'sgraffiato qui sul braccio, ma
poi la facea bella mostra di sé a un certo gioanotto. periodici popolari, ii-297
pelle stracciata. fucini, 720: a un certo punto le ondate ci avvolsero e
osso rotto, ma il suo corpo erasgraffiato un po'dappertutto. 2. per estens
lorda tutta. redi, 16-iv-90: in un altro cappone, che aveaingozzato quattro delle suddette
era fresca le scarpe di coppale erano un po'sgraffiate. sgraffiatóre, agg.
superficiale, provocata da un'unghia o da un oggetto pungente o affilato.
ricevuta al braccio sinistro una pugnalata d'un bravo e una sgraffiatura leggera in una guancia
da una giulietta frenata di schianto, un po'intronato e senza sgraffiature.
v.]: 'sgraffiatura': sgraffiatura in un quadro, in un tavolino tirato a
: sgraffiatura in un quadro, in un tavolino tirato a pulimento. 3
giusti, iv-105: sono a pregarvi di un rimedio per usciredi questo resto [della polmonite
tommaseo, 22-370: 'sgrafficchiare': graffiare un po'. = frequent. di sgraffiare
avo) obediscala, altrimente ti attacca un processo di disobedienza a le spalle e ti
faldella, 2-82: in questo mezzo un suo compagno glielasgraffignò, la bella bruna,
con difficoltà una somma di denaro, un pagamento. caro, 12-i-229: né
mi vi dire, se non avessi un gran bisogno che messer martino mi sgraffignasse
assai chiaramente che l'abate chiari è un impostore quando si vante d'intender l'inglese
, io: il viso ad ottinello [un falcone] sgraffignòe. i. nelli
sgraffignarsi e a farsi de'dispetti l'un l'altra come possonor 4. figur
con una tanaglia, sgraffignata al legnamaro, un menarro- sto complicatissimo. calvino [queneau
accende una sigaretta e va a prendere un mazzo di carte involto in un tappeto
prendere un mazzo di carte involto in un tappeto verde sgraffignato in un caffè.