fiorito e, al ritmo d'un frastuono che pareva musica, cin
i-742: sotto la cappa del focolare un uomo si chinò, protendendo le mani
e in tutto la lavorazione del tiglio è un lavoro nettissimo e lustro. c.
dal fondo delle viuzze l'eco di un povero concerto, condotto dal battere ostinato
concerto, condotto dal battere ostinato di un martello, dal ronfare di un mantice,
di un martello, dal ronfare di un mantice, dal cigolare infinito di una
: scendeva dal più alto del cielo un grosso, amabile ronfare, ma l'
letter. tenere una determinata velocità producendo un rumore sommesso e continuo (un'autoveicolo
bontempelli, ii-1098: consalvo russava di un bel ronfo cordiale e sùbito di sotto
notte nera, vellosa, traversata da un ronfo infinito e leggero, come d'
. -dal conne al ronne: trattando in un discorso prima gli aspetti generali e poi
suo ron ron che pareva una smania, un cruccio. fenoglio, 1-i-1266: una
, ma il suo non è ormai che un ron ron delirante e patetico, in
, ripetitivo o privo di originalità di un componimento letterario o di un autore.
originalità di un componimento letterario o di un autore. montale, 12-422: abolita
verso tradizionale, ogni linea di éluard ha un senso in sé e ogni spazio coincide
in realtà adula rintraducibilità, e con un 'ron-ron'fintamente modesto fa intravedere nel testo
. (ronròno). letter. emettere un rumore sordo, monotono e ripetitivo.
per ciascun segno, alla carica di un franklin; tale unità di misura dal 1953
mediante lo studio della diffrazione prodotta in un fascio monocromatico di raggi x che l'
), sm. radiol. -che provoca un fastidioso e insistente ronzio. apparecchio impiegato
freddo e la testa gli bruciava, di un ardore fisso, = voce dotta,
ferro bassa e ronzante le colò intorno come un moscone. tecnica dell'uso di apparati
v.). -con riferimento a un brano o a un'esecuzione ròntgentelevisióne
si ripresenta alla mente con insistenza (un ricordo). rontgenterapìa (roentgenterapìa
radioterapia in ge sopore (un momento della giornata). nerale
mentoso; i fanghi, infine, restano un indispensabile e degli uomini con quello
). rapida occhiata, era un nostro segreto, e quell'ora di sole
(ronzo). emettere, volando, un 2. figur. eloquio monotono
cittadi popu- una direzione costante in un luogo o intorno a un lose
direzione costante in un luogo o intorno a un lose per iniettarle col volo sordido
3. l'aggirarsi ripetutamente in un luogo. vanno d'intorno ronzando.
in su la piazza / gli ha fatto un sciar le pecchie e casamenti vecchi, /
liete di fiore in fior ronzaménto, un comperare / di stame, di pollami.
agg. che prodove d'api selvagge un folto essame / ronzando intorno ir
ragnatelo che duce durante il volo un ronzio, talora fastidioso esce del
ronzi per aria perché insistente (un insetto). o altro minuto
rammento, che il cupo stridore / d'un si volve, / la sua
/ e non ode che qualche mocono un forte ronzio (un campo, un bosco
che qualche mocono un forte ronzio (un campo, un bosco, i fiori)
un forte ronzio (un campo, un bosco, i fiori). sca
fiori). sca / che d'un tratto ronza ad un vetro. deledda,
sca / che d'un tratto ronza ad un vetro. deledda, ii-62: in
, -per simil. che produce un cicaleccio indiil baubar de'cani, il
il rurular de'rospi. stinto (un gruppo di persone). g. averani
-per estens. correre velocemente (un cavallo). ungaretti, xi-114:
pieno di rumori, di brusio (un luogo). giuliani, ii-271:
vicolo ronzante. quando lo pizzico un po'colla frusta! e'fora l'aria
2. per estens. che emette un rumore sordo, vibrante e continuo quando
in funzione viene cia, un proiettile, ecc.).
1-9: or fea ronzar per l'aere un lento (una macchina, un
un lento (una macchina, un veicolo a motore, un filamento,
una macchina, un veicolo a motore, un filamento, dardo, / dando
l'afmi si sprigiona sotto gli occhi un ronzante fiore di fuoco. fisso fece
3. che prova o percepisce un fastidioso e insipiano qua e là nella
3. per estens. produrre un rumore vibrante, ronzanti dal chinino.
continuo, sempre uguale (uno strumento, un apparecchio o un motore in funzione,
(uno strumento, un apparecchio o un motore in funzione, un veicolo in
apparecchio o un motore in funzione, un veicolo in movimento, un congegno elettrico
funzione, un veicolo in movimento, un congegno elettrico, ecc.).
: sento il treno ancor ronzare / lungo un morbido filare / di castani. e
4. produrre, vibrando, un suono smorzato, basso (una corda
frombe, i... i fanno un continuo suon. pascoli, 848:
più che due; l'ultima aveva un gemito sottile allo sfiorare del pollice. pasolini
dove solo ai due bar c'era un filo di luce, e in mezzo ai
luce, e in mezzo ai lotti a un piano, scrostati e sporchi, con
. 5. vibrare, provocando un fastidioso ronzio, dopo essere stato a
e con continuità (una voce, un rumore, un suono). c
continuità (una voce, un rumore, un suono). c. arrighi,
deserta e silenziosa, era però animata da un certo vago e indistinto brulicar di rumori
ma pur sonora che lasciò nell'aria come un sospiro. pascoli, 29: dintorno
voce ronzando all'orecchio di johnny come un moscone stremato di fronte a un intrapanabile
come un moscone stremato di fronte a un intrapanabile vetro. -echeggiare per i suoni
per i suoni che vi si producono (un luogo). volponi, 19
svago o passatempo; procedere senza seguire un itinerario preciso. gelli, iii-31
notte, / urlando per le vie come un can guasto. algarotti, 1-viii-143:
e molesto, intorno a qualcuno o a un luogo, per curiosità, per interesse
spesso, / furtivi a orecchie tese, un par di gatti / van ronzando a
anna e dalla mangiacarrubbe, ora con un pretesto ed ora con un altro, per
ora con un pretesto ed ora con un altro, per vedere come se la
da rubare. -con riferimento a un mezzo militare, impegnato in un'azione
, / se vedesi ronzar d'attomo un nobile, / si pavoneggia e vien più
e ch'ella si traesse dietro dappertutto un codazzo di giovinotti. verga, 7-919:
intorno, vestito di nuovo, come un moscone, essa si faceva la croce e
ronzo con lo sguardo sui baffetti di un sottotenente per provare cento volte l'immaginazione
... -pettegola e fastidiosa come un insetto -ronza e punzecchia a forza la
non udire ronzare nemmeno una mosca in un luogo: esservi un silenzio assoluto.
una mosca in un luogo: esservi un silenzio assoluto. verga, 7-89:
. verga, 7-89: tutt'ad un tratto -non si udiva ronzare nemmeno una
nemmeno una mosca -si vede comparir dinanzi un gran fantasma bianco. = voce
. -trice). che ronza (un insetto). spolverini, xxx-1-171:
muove in modo scoordinato, sgraziato (un cavallo). grisone, 1-18:
da due magrissimi ronzinanti e preceduta da un drappello di cavalleria. fusinato, i-141:
ronzinante / e in cento ottave ci cantava un giorno / gli strani eventi di sua
vita errante, / ei, che da un anno si credeva morto, / alleluia
trigona..., quantunque guidasse un trespolo tirato da due ronzinanti, non voleva
. misero, quanto mai scarso (un piacere). landolfi, 9-147:
no farò mai / che tri gargete en un dì abia soto, / perché sengente
/ se tu me abbatti sopra de un roncino, / e il tuo destriero al
e per le braccia, / sopra un deboi roncin l'iniquo gano / traea
e col capestro al collo, tenuto da un manigoldo alla staffa. muratori, 7-iii-333
e notte, io pigliandomi a nolo un ronzino sarei forse andato dalla marchesa. manzoni
tra il casello e il muro di un boschetto di aranci s'apriva un breve spazio
muro di un boschetto di aranci s'apriva un breve spazio, dove la diligenza di
226: di lì a poco, ecco un romore di ruote stridenti sul lastrico,
sul lastrico, ed arrivar di tutta corsa un baroccio carico di mattacini, tirato da
baroccio carico di mattacini, tirato da un ronzinèllo piumato come un barbero che va
, tirato da un ronzinèllo piumato come un barbero che va a rompicollo. nievo,
. anonimo romano, 1-172: con un sio ronzinetto cavalcava per la terra.
due giorni, solo e inaspettatamente su un ronzinàccio. = dal frane, ant
di natura espressiva, altri ancora da un lat. volg. * roccinus nel
suo amore. verga, 8-116: veniva un ronzìo di mosche sonnolenti. montale,
2-50: spegne le sue fiaccole / un sole senza caldo, tardo ai fiori /
pavese, 4-74: s'accorse, dopo un poco, di fantasticare l'estate trascorsa
delle belle nuove, / che prendi per un fiore la mia testa / e le
! 2. sibilo prodotto da un oggetto che fende rapidamente l'aria.
girando? carducci, iii-1-405: lungo un lampo di ferri il curvo rompe / etra
curvo rompe / etra e di alate saette un ronzìo. manzini, 16-107: si
dove quel fonte / chioccola assiduo tra un ronzìo di canne, / t'ànno trovato
continuo e tendenzialmente moderato, prodotto da un filamento attraversato dalla corrente elettrica, da
filamento attraversato dalla corrente elettrica, da un motore o da un apparecchio in funzione
elettrica, da un motore o da un apparecchio in funzione, da un veicolo in
da un apparecchio in funzione, da un veicolo in movimento o da un aereo
da un veicolo in movimento o da un aereo in volo, ecc. pirandello
parevano girare intorno intorno a noi come un immenso carosello di verde e di bruno
e di bruno, esalando verso il cielo un sottile, infinito ronzio di trattrici.
i-511: in ogni stanza dell'albergo un europeo sogna la patria lontana, resupino sotto
poi tutte le ore un elisir, un bicchierin di scelto liquore. pea, 3-208
-assai elegante, forbito, terso (un linguaggio, uno stile).
a la naturale dolcezza di questa lingua apportano un certo che di grandezza e di nobiltà
g. gozzi, i-15-27: conceda che un giovanotto con bella e misurata voce e
, o girupeno mio, poiché hai acquistato un sì scelto e raro gusto nella professione
altri. -speciale, eccezionale (un atteggiamento). segneri, i-31:
e lo sceltume dell'insalata, buttato da un grembiale femminile nell'aia, sono per
della cosa stessa (anche in relazione con un compì, di limitazione che indica la
partic.: rimpiccio- limento, di un oggetto; riduzione di una massa liquida
o gassosa; abbassamento del livello di un corso o di uno specchio d'acqua
contrario di 'accrescimento'. -abbassamento di un prezzo; riduzione di un patrimonio.
-abbassamento di un prezzo; riduzione di un patrimonio. bonarelli, 1-214:
esito. 2. riduzione di un insieme di elementi, in par- tic
elementi, in par- tic. di un gruppo o di una moltitudine di persone,
moltitudine di persone, dell'organico di un corpo militare o di un esercito (
dell'organico di un corpo militare o di un esercito (e il conseguente indebolimento)
scemamente accidentale succeduto allora ne'greggi per un insolito rigore del verno, oltre a
punizione. 5. limitazione di un diritto, di un potere; privazione
5. limitazione di un diritto, di un potere; privazione di una prerogativa,
; privazione di una prerogativa, di un titolo onorifico.
7. attenuazione della fede religiosa, di un sentimento, di un desiderio, di
religiosa, di un sentimento, di un desiderio, di un male fisico o di
sentimento, di un desiderio, di un male fisico o di una sofferenza morale
noia. baretti, 1-308: troverai un scemamento alla tua noia. 8.
e riflusso. -in relazione con un compì, di limitazione: che diminuisce
. -che subisce una limitazione, un indebolimento (un potere).
subisce una limitazione, un indebolimento (un potere). b. croce,
la quantità di una merce; rimpicciolire un oggetto; ridurre l'estensione di un terreno
un oggetto; ridurre l'estensione di un terreno, la portata di un fiume
di un terreno, la portata di un fiume, l'intensità di un suono
portata di un fiume, l'intensità di un suono o della voce nel cantare;
una fiamma, una luce; abbreviare un periodo di tempo. paolo dell
intorno, e parve che s'udisse un concerto più tosto di piferi che di
24: se è applicata la forza ad un corpo per iscemame il movimento, allora
intesa da lui. -far apparire un oggetto più piccolo (la distanza);
; far sembrare minore una distanza (un effetto ottico). metastasio,
sono. -ridurre il numero di un insieme di elementi; rendere meno numeroso
insieme di elementi; rendere meno numeroso un gruppo o una moltitudine di persone,
moltitudine di persone, in partic. un esercito o una popolazione. c.
le deserzioni il scemavano. -far calare un prezzo, il valore di una moneta;
valore di una moneta; far diminuire un patrimonio; limitare una spesa, un
un patrimonio; limitare una spesa, un esborso; ridurre una tassa. a
, 'm \ 'n'. -rendere un testo più breve, più essenziale.
2. svuotare parzialmente o completamente un recipiente. -scemare la pignatta: mangiarne
. -assorbire parte della sostanza interna di un uovo provocandone il parziale svuotamento.
cosa distoglie chi compera. -rendere incavato un monte. dante, purg.,
. -scemare la scarsella: costituire un forte esborso. gelsi, 107
. togliere una parte da una quantità, un elemento da un insieme. - in
da una quantità, un elemento da un insieme. - in partic.: eliminare
la gente disutile. -togliere un anno al periodo di ferma. magri
in tacito, tuttavolta costantino volle scemare un anno. -sottrarre ore alla giornata
grandissima quantità. -omettere qualcosa in un racconto o in resoconto o in un
un racconto o in resoconto o in un documento; stralciare parte di un testo
o in un documento; stralciare parte di un testo. - anche assol.
4. staccare una parte; asportare un pezzo. buti, 2-291: a
2-3-270: a ciascun che v'entra porge un pane, / di cui quanto co
a lei [doralice] repente / un cavol tutto, e non ne scema
a persone o ad animali sottoponendoli a un salasso. fiori di medicina, 24
lasciarebbesi / de la mascella che scemare un picciolo / de la scarsella. mercati,
mancare il cibo, le vettovaglie, un compenso, uno stipendio. cornaro,
di ieri è già passato. ecco un altro domani che ti scema / gli anni
b. pino, 5-25: tu contempli un passar di donna che ti scema il
deramo nell'estreme stanze / teco scherzò d'un picciol segno c'hai / sopra il
e sì lontano, / e con un sol remedio / cerchi scemare il tedio,
bramosia di vendicarmi. -attenuare un bisogno fisico. boccaccio, dee.
acresceva. io. rendere inferiore un merito, una ricompensa; ridurre o
o far venire meno diritti; togliere un beneficio; cessare di tributare un onore.
togliere un beneficio; cessare di tributare un onore. giamboni, 8-i-22:
il remanente della penitenza. -dissipare un sospetto; far venire meno un'opinione
il cuore di oppormi a garibaldi e a un moto che mira a scemare autorità al
mi ritentavano e tornavo a peccare, un po'di pudore mi restava: peccavo
. -non rilevare quanto sarebbe giusto un pregio, svilire il valore di qualcuno
due che sieno veramente belle mi pare un voler tór fede a chi loda e scemar
{ { 12. attenuare un pregio o un difetto di qualcosa.
{ 12. attenuare un pregio o un difetto di qualcosa. castelvetro, 3-94
13. limitare la rilevanza di un evento o annullarne le conseguenze; rendere
accresciuti. 15. in relazione con un compì, di quantità: ridurre qualcosa
. 000 non può essere scemata d'un quattrino. 16. in relazione
. 16. in relazione con un compì, di privazione: privare qualcosa
fera col feroce artiglio! -lasciare un comandante con truppe insufficienti (una battaglia
. -in partic.: rimpicciolirsi (un oggetto); attutirsi, affievolirsi (
oggetto); attutirsi, affievolirsi (un rumore); smorzarsi (una fiamma,
luce); abbassarsi (il livello di un corso d'acqua, del mare)
scemerà. ciro di pers, 3-188: un girevole ordigno oggi volgea / filli di
picciol globo accolto / quanto scemava l'un l'altro crescea. guglielmini, 297:
, 4-138: nel pomeriggio, appena scemava un po'il caldo, scendevo colla mia
mia cassetta alla cascata dove avevo trovato un motivo eccellente d'alberi e di rupi.
scemava, s'era ridotto adesso ad un lieve trepestio tra le frasche e i
scemò. slataper, 2-140: mi prende un freddo sapore come quando da bambino mi
come quando da bambino mi avvolgevano in un lenzuolo bagnato perché la febbre mi scemasse
boiardo, 2-12-41: egli avea nel cervello un gran diffetto, / perché d'ognior
lume. -divenire meno numeroso (un insieme di cose o un gruppo di
numeroso (un insieme di cose o un gruppo di persone e, in partic.
di persone e, in partic., un esercito); divenire inferiore (il
., 61-66: l'oste l'un dì più che l'altro scemava / per
, 26-243: nella cavalleria vi è un numero fisso e non cresce né scema
. carducci, ii-6-162: mi voglia un poco di bene, perché quelli che
. -diminuire, abbassarsi, scendere (un prezzo o una rendita); ridursi
somma di denaro, una spesa, un guadagno); consumarsi (un patrimonio)
spesa, un guadagno); consumarsi (un patrimonio). lettere di una gentildonna
, cvi-413: gli è de ^ vecchi un lor commune errore: / crescendo el
galera. giusti, ii-80: è un anno che la salute mi si scema sordamente
. divenire meno intenso o meno pungente (un disturbo o un bisogno fisico, un
o meno pungente (un disturbo o un bisogno fisico, un sentimento, un
un disturbo o un bisogno fisico, un sentimento, un desiderio, una gioia
o un bisogno fisico, un sentimento, un desiderio, una gioia, o un
un desiderio, una gioia, o un dubbio, ecc.); lenirsi (
dubbio, ecc.); lenirsi (un dolore, una sofferenza spirituale);
farle da madre badessa, ma se un giorno o l'altro la ragazza scopre l'
margarita, 309: rimedio al disordine di un aumento che sia soverchio è il celibato
, quel bambino, che prima era un fiore di bellezza e di salute, aveva
fronda. 28. in relazione con un compì, di quantità: diminuire,
una terza parte. -dimagrire di un dato peso. sacchetti, 83-135:
estrema tensione carolina scemò tre chili in un mese. 29. in relazione
. 29. in relazione con un compì, di limitazione: ridursi di
canto da presso aveva la veemenza d'un grido ad ogni espirazione; poi scemava
-scadere nell'apprezzamento dei consumatori (un cibo). soderini, iv-92:
(un'opera artistica, un'azione, un concetto, ecc.). ammirato
non ponno. scalvini, 1-42: un oltraggio gratuitamente fatto, fosse anche al
. algarotti, 5-207: conoscere di quanto un uomo per la stanchezza de'muscoli scemi
del conte duca scemò di condizione per un memoriale presentato al re. guerrazzi,
. 31. in relazione con un compì, di privazione: rimanere privo
ant. che indica un'approssimazione (un avverbio). p. f
iniziale o abituale (una merce, un corso d'acqua, un suono o
una merce, un corso d'acqua, un suono o il peso, la massa
). -anche in relazione con un compì, di privazione. leggenda
numero, diminuito di alcuni componenti (un gruppo di persone o di animali e
corte di sua maestà, perché è un chaos,... né delle tavole
trasferì. -svuotato di abitanti (un luogo). benvenuto da imola volgar
2. diminuito nella consistenza economica (un patrimonio, un guadagno, un prezzo
nella consistenza economica (un patrimonio, un guadagno, un prezzo). sacchetti
(un patrimonio, un guadagno, un prezzo). sacchetti, 113-26:
nelle dimensioni territoriali (uno stato, un dominio). botta, 5-63:
. -privato di forze militari (un condottiero). davila, 509:
senna. 4. privato di un suono o di un gruppo di suoni
4. privato di un suono o di un gruppo di suoni rispetto alla forma originale
accorciato, abbreviato di una sillaba (un verso). piccolomini, 10-293:
una sillaba, non sono altro che un ritorno, il quale non s'interrompe
6. reso meno intenso (un sentimento); divenuto meno vivo e
estrema e terribile, il trovarsela ad un sol tratto scemata dei due terzi fa sì
il terzo rimanente si chiama e si reputa un nulla. 7. limitato nel senno
8. decaduto (un'autorità, un potere). gualdo priorato, 9-51
! savinio, 22-91: la scemenza è un culto, e in essa gli uomini
. pascarella, 1-298: seguita per un po'a infilzare scemenze, ma poi
amore. 2. banale (un vestito). c. cederna:
, cade...: è un signor vestito, è una miseria, è
: nel secolo nostro, è a dirittura un dar prova di scemità volontaria il
2. ant. curvatura, incavo di un elemento archi- * tettonico. palladio
la curvatura overo scemità si farà allungando un filo dall'un corno all'altro e pigliando
scemità si farà allungando un filo dall'un corno all'altro e pigliando il punto
pigliando il punto onde viene a formarsi un triangolo, la cui base è la
. privo di parte del contenuto (un contenitore, in partic. un recipiente
(un contenitore, in partic. un recipiente); non colmo, non
pieno, semivuoto (può essere unito con un compì, di privazione e in tale
quivi son, si ragunano insieme e chiamano un signor di tutti quanti; / quand'
d'una villanella / che glie ne porta un barile non scemo / ogni due giorni
-che ha scarsa o ridotta portata (un corso d'acqua); basso (
villani, 4-17: alfin, per farmi un bel favor supremo, / de'genitali
di alcuni elementi della sua struttura (un veicolo). guerrazzi, n-i-142:
di una lettera (una parola, un verso). minturno, 298:
femo, / da la natura l'un, l'altro dell caso, / privo
. -scosceso (il fianco di un monte). dante, inf,
di nuvole fuligginose. -con riferimento a un altro corpo celeste. giuglaris, 113
manca di una sezione (una figura o un oggetto circolare). paolo dell'
che emana poca o offuscata luce (un astro); debole (la luce che
di luce: oscuro, buio (un luogo). dante, par
a causa di perdite o assenze (un gruppo, un esercito, un organismo,
perdite o assenze (un gruppo, un esercito, un organismo, un popolo
assenze (un gruppo, un esercito, un organismo, un popolo); ridotto
, un esercito, un organismo, un popolo); ridotto di numero o composto
); ridotto di numero o composto da un numero esiguo di persone. rinaldo
scemo, degli arcadi conservativi, risponde un altro coro, non meno servile,
battaglia, onde sfrenate le galee in un attimo le spinse di furia in mezzo a
-solitario, deserto (un luogo). boccaccio, 1-ii-187:
perso una qualità, una virtù, un carattere che gli è proprio o gli sarebbe
/ scemo dell'estro antico 7 spira un carme che degno / sia di cotanto
2-ii-199: il maestro finisce con l'essere un uomo così specializzato e quasi scemo di
, l'incantato mostro, / ha fatto un grande stuol di vita scemo / e
de'conti, i-77: vedrem di sdegno un cor gentile / al tutto scemo.
, pena molta. -soddisfatto (un desiderio). dante, purg.
grazzini, 4-513: mi ritruovo in un giorno scemo d'una gran parte de'
le spese. -scarso, misero (un raccolto). tansillo, xxx-3-276:
malamente può soffrir in collo chi non abbia un gran di sale in capo, che
ar di cervel scemo; / con un passo ed un viso sonnolente, ritocca
cervel scemo; / con un passo ed un viso sonnolente, ritocca il polso,
e sì scema di intelletto che pareva un gomitolo arruffato, tutto pregno di immondizie.
. fogazzaro, 7-315: quanti scemi per un furbo! palazzeschi, 1-504: quella
castiglione, 3-i-1-762: dubito che abbia un poco el cervello scemo: che 'l diceva
sta una certa meschina ch'è d'un cervello scemo e soro quanto creatura che
di testa sì scema / che neghi un sistema / proposto da te.
e di valore (un'affermazione, un discorso, un'opera); insulso,
calvino, 20-462: lo credo che in un racconto le battute di spirito nel dialogo
ne è improntato (l'aspetto, un atteggiamento, un comportamento). -
improntato (l'aspetto, un atteggiamento, un comportamento). - anche in forma
gadda, 6-264: gli sorrise d'un sorrisino automatico, per quanto nero al
, per quanto nero al mezzo: un sorrisino secco secco, scemo scemo. pavese
, 14: droghetti, figlio di un ufficiale di cavalleria, con quel suo aspetto
calvino, 20-462: io credo che in un racconto le battute di spirito nel dialogo
stare solo... per esprimere un senso di scemo o di vuoto.
sarebbe. -non pienamente attuato (un effetto). tasso, 13-i-718:
effetto). tasso, 13-i-718: un timor pegro / m'agghiaccia e '
forza; che è di ridotta intensità (un sentimento, uno stato d'animo)
destinato a non essere soddisfatto appieno (un desiderio). passavanti, 65:
. passavanti, 65: atrizione è un dolore manco, scemo e imperfetto,
-privo di orgoglio, umile (un pensiero). dante, purg.
disus. guasto, andato a male (un uovo, il vino).
evaporazione una parte deha sua sostanza e un corrispondente grado della sua bontà.
-logoro, rovinato, non integro (un oggetto). alearai, 1-131:
albor del ciel s'intromettea, / sentiva un bacio intiepidirmi il viso. moretti,
cenci. -non completamente formato (un feto). n. villani,
12. archit. ribassato (un arco, la curvatura di un arco
(un arco, la curvatura di un arco). serlio, 4-133:
quello che ha la sua corda minore d'un diametro, ed è ancora questo arco
ed è ancora questo arco scemo parte di un mezzo cerchio. lo arco composto si
del lor crescente. -sezione di un cerchio, delimitata da un arco e
-sezione di un cerchio, delimitata da un arco e da una corda.
. 17. parte superiore di un recipiente che rimane vuota. documenti
si iniziano a calare le maglie in un lavoro ai ferri. tommaseo, app
: stare per svuotarsi, esaurirsi (un recipiente). soderini, i-472:
, ogni volta che se n'attinghi un fiasco che s'ha a empiere di vino
garzon che di sua etade / fosse da un polo a altro e da l'estremo
, sbrancato dalla razza dei tigri, con un colpo di granfia ti faceva scemo del
merita d'esser derisa la sciempiàggine di un tal gocciolone, ciziceno di nascita e
stato? landolfi, 14-60: a un onesto cittadino poteva perfin capitare di assumere
] la gran ventura di tornare in un momento e in modo che tutte le
.. è una scempiaggine qualunque di un conservatore orleanista. pirandello, 7-283:
sorta di scempiaggini vengano in mente a un poveri uomo in siffatti frangenti. deledda
da poeta e raccontava le sue scempiaggini con un suo linguaggio tronfio, enfatico e lambiccato
-alterare il significato o la forma di un testo levandone elementi o parti significative.
, cui costituiscono giudice, d'ingrandire un idioma straniero e nello stesso mentre impoverire
. tarchetti, 6-i-529: da un capo all'altro della terra...
più savi che salomone, più saporiti che un pinocchio e più pieni che un uovo
che un pinocchio e più pieni che un uovo. redi, 16-vi-231: non si
giusto appunto avendo seco il mondo, era un ostacolo durissimo alle vostre scempiate improntitudini.
ii-1-53: a tutte quelle che passavano, un motto, una domanda, ma in
). crudeli, 2-151: socrate un giorno fabbricar facea, / ed un
un giorno fabbricar facea, / ed un censor dicea: / « si può egli
baretti, 6-383: la lingua toscana, un tempo rigogliosa di un'aurea semplicità.
d'oggi d'una snervatezza, d'un dolciato, d'un floscio tanto miserabile
una snervatezza, d'un dolciato, d'un floscio tanto miserabile da vergognarsene un popolo
d'un floscio tanto miserabile da vergognarsene un popolo d'eunuchi. lanzi, v-31:
de'modi di mastro amico, ch'erano un misto di ameno, di scempiato e
tose. la parte inferiore della struttura di un solaio, di un soppalco o di
della struttura di un solaio, di un soppalco o di un tramezzo. fanfani
solaio, di un soppalco o di un tramezzo. fanfani [s. v
una delle rate in cui era suddiviso un debito o una tassa, in partic
. xlii-xvin, pagamento di una rata di un debito o di una tassa, in
una sciocchezza degna di riso, ch'un giorno..., avendo in una
7-245: s'aggira vanamente a guisa d'un cavallaccio da pistrino intorno a mille scempietà
magiche. g. capponi, ii-436: un pieruccio con la scempiezza delle parole,
profeta di buoni eventi. -in un ossimoro. valerio massimo volgar.,
, i-212: oh gran cosa che un vostro pari dica di queste scempiezze! galileo
sentenze al confidente soliloquio o colloquio d'un uomo tale, solo perché si rivela
, come scimunito il rendè a'soldati con un tal che di sdegno, come
scempio, / al primo sasso d'un garzone estinto. campiglia, 1-208:
il tempio, / di far vogliosi un memorabil scempio. monti, 8-327:
del crudel troiano / consentir degli acnivi un tanto scempio. botta, 5-316:
che nel fraterno scempio / punisti al fine un parricida, un empio. monti,
/ punisti al fine un parricida, un empio. monti, x-5-370: pensiero umano
, traditore. faldella, ii-2-332: un frate, che si sospettava aver fatto
so, / per gratìtudin vi son stato un empio. p. verri, 1-419
1-419: è somma ingiustizia l'esporre ad un sicuro scempio ed a un crudelissimo tormento
esporre ad un sicuro scempio ed a un crudelissimo tormento un uomo che forse è innocente
sicuro scempio ed a un crudelissimo tormento un uomo che forse è innocente. palazzeschi
padre e creatore, domenico vezzani sei un grande poeta ». -figur.
, 29: miraeoi or non è s'un bel tempio / ratto a l'intrar
fa sì gran scempio / come d'un suo prigion per forza vinto. giraldi
, persecuzioni; chi è vittima di un destino avverso. buonarroti il giovane,
giovane, 9-597: io son d'amore un gioco, / e di fortuna ria
tantosto il piede. -repressione di un sentimento. filicaia, 2-2-209: se
e taccio. -vessazione (di un popolo). moravia, ii-93:
tempio / dell'aspra dea, che un dì folle adorai, / così vivrò penando
di fuggir giammai, / fuorché da un crudo in più forte scempio. -con
4-13: son... i venti un invisibil corpo / che la terra,
48: non per altra cagione un così vasto / allagamento e memorabil scempio
irato ed empio / nelle mine d'un perpetuo orrore / l'alte memorie altrui
strazio e scempio. -deplorevole deturpazione di un ambiente naturale o di un contesto urbano
deturpazione di un ambiente naturale o di un contesto urbano, attuata in partic.
3-19: ad affidarne la costruzione a un distinto professore d'architettura, responsabile in
mutamento dell'aspetto estetico e biologico di un fiume 0 di un lago a causa
estetico e biologico di un fiume 0 di un lago a causa di mutamenti di colore
che esse andavano adorne. -il sottoporre un testo altrui a drastici tagli e modifiche
ogni lato. -scherz. scorpacciata di un cibo (anche da parte di animali
, 2-742: lo condusse direttamente in un campo di cavoli dove l'asino cominciò a
col melo, / lo fece ritrovar da un negromante, / al tempo de'nostri
figli sonnachiosi ed egri / tanto valor che un tratto alzino il riso. / ahi
, 16-55: io scoppio / dentro ad un dubbio, s'io non me ne
il gesto di pagarla non avesse avuto un significato particolare e preciso.
. nomi, 11-3: egli in un mese, / quando avea faccende,
, / quando avea faccende, un giorno scempio / fuor non uscìa, nemmen
. 2. che consta di un unico elemento (o di un'unica
in associazione con altri; che presenta un solo aspetto, una sola natura;
ai scempia sostanza. -che ha un solo taglio (una spada).
le nostre. -che s'ispira a un unico modello istituzionale (il governo di
sempio. 3. costituito da un solo strato di tessuto; privo di
di imbottitura, sottile, leggero (un indumento). bisticci, 1-ii-74:
sensi. varchi, 18-2-84: chi porta un saio e chi una gabbanella o altra
o giubbone solamente e qualche volta sopra un saio o altra vesticciuola scempia di seta
senza punto di berzo, e con un velo semplicissimo, che la pare uno scricciolo
, 29: hanno regalato dei colletti, un fascio di colletti d'uno ch'era
. -tess. maglia scempia: a un solo filo. 4. che
d'ogni luce scempie. -privo di un organo (una parte del corpo).
dante, in /, 25-126: l'un si levo e l'altro cadde giuso,
j j -insoddisfatto, inappagato in un desiderio. bronzino, i-95: già
resti scempio / gioir, poiché d'un sol si tenne onore / il sole e
-breve, di poche sillabe (un verso). buonarroti il giovane,
versi, versi: / che 'mporta un po'più lunghi o un po'più scempi
/ che 'mporta un po'più lunghi o un po'più scempi? 6.
scempie. 7. che mostra un animo semplice, ingenuo, schietto o
e 'l mondo / né esser di fede un consacrato tempio / e d'ogni scienza
bettolina, che aveva anzi che no un pochetto de la scempia, cominciò con il
2-14: imbertonossi una monna apollonia d'un giovanastro spensierato, che si cottonava la
i-4-125: egli era uno scempio, un gocciolone che si lasciava menar pel naso
è uno scempio, ma del resto è un bravo giovine e assai ben pettinato.
13-810: suo padre soleva dire che negare un beneficio quando non costa, è da
; che denota stupidità, insulsaggine (un pensiero, uno scritto, un'affermazione,
pensiero, uno scritto, un'affermazione, un comportamento). monte, 1-107-14
ii-270: il re di tempeste era un tale / che diede col vivere scempio
/ che diede col vivere scempio / un ben deplorevole esempio / d'infedeltà maritale.
8. bot. semplice (un fiore; e si contrappone a doppiò
fiori doppi che per la cultura ne hanno un numero maggiore. pascarella, 2-210:
, iv-i-426: quei fiori esili, un po'carnicini, un po'simili a
quei fiori esili, un po'carnicini, un po'simili a ciocche di rose scempie
a ciocche di rose scempie, che portavano un germe ornai condannato, avevano all'aria
germe ornai condannato, avevano all'aria un tremolio incessante. moretti, ii-128:
, ii-128: nel lasciarlo lo saluta con un arrivederci molto espressivo e, se la
stagione lo permette, gli presenta anche un mazzolino di viole anche scempie, meglio se
4-96: la fiammella qua e là d'un papavero scempio. pia,
sf.): quella che corrisponde a un unico suono o non è raddoppiata nella
la profferisce che a sentirla par quasi un 'i'raccolto. stigliani, 83: la
'inalzati'. -non dittongato (un suono vocalico). ascoli, 6
-costituito da un'unica particella grammaticale (un affisso). varchi, 3-205:
unica proposizione, privo di subordinate (un periodo sintattico). caro, 5-224
doppio nel caso che in qualche punto riesca un minchione. -fare di scempia
-fare di scempia doppia: trarre un cospicuo guadagno o vantaggio dalle proprie azioni
, 1-170: gli scempi son tutti d'un conio. 14. dimin. scempiar
aretino, 20-329: lo scempióne, con un 'bene e volentieri', senza star punto
fissa o mobile (talora costituita da un semplice fondale dipinto) o, anche
e romano con tale termine s'indicava un fabbricato, spesso elegantemente decorato, munito
il proscenio: esso forniva agli attori un luogo appartato dove prepararsi e in cui
, 1-5-135: gira la scena e in un balen girando / di centauri guemer piena
per canaletti di legno con macchina ch'ad un subito le ricambia, vanno per ogni
cole e di fune, / or appare un cortile, ora un boschetto, /
, / or appare un cortile, ora un boschetto, / una cambera or
giorni preparava scene e costumi per un balletto di lache- nard, l'
in cui vengono effettuate le riprese di un film. -anche, per estens.:
estens.: la componente visiva di un film (contrapposta al sonoro).
intende con scena la parte visiva di un film, per distinguerla dal sonoro o
da una fitta vegetazione) che chiude un paesaggio sul fondo. caro, 1-267
altissime, / sotto cui stagna spazioso un golfo / securo e queto; e v'
a sorte dal gran muro oppresso / un ameno giardin vaga nodrìa / picciola selva,
personaggi nei teatri chv... un modo per rimanere in scena più a lungo
qual senso 'le scene'dicesi anco d'un solo teatro. stampa periodica milanese, i-115
della scala. verdinois, 12: da un pezzo era cominciato il tramonto di quel
contrasto con le esigenze di copione, un attore rispettivamente ritarda o anticipa l'uscita
ha il compito di effettuare fotografie in un teatro o in un set cinematografico.
effettuare fotografie in un teatro o in un set cinematografico. p. gonelli,
che, alle dipendenze della direzione di un teatro, è addetto al trasporto dal
: così il direttore di scena (un tempo il 'buttafuori') chiama gli attori
, per bontà vostra, che ad un spettacolo il più glorioso v'invito, che
, considerate in partic. in rapporto a un determinato periodo o ambito geografico.
il tedio / si risolse di fare un intermedio. stampa periodica milanese, i-100
esercizio della scena. -capacità di un attore di recitare con disinvoltura e autorevolezza
scenica. -per estens.: capacità di un oratore politico di esprimersi in modo brillante
natura che si presentano alla vista in un dato luogo; paesaggio naturale (o
l'ombre e tonde e 'l gielo / un teatro pomposo. mascardi, 2
de la lor pena / una rosa ed un giacinto. c. i. frugoni
i-3-157: appiè de la montagna / d'un ricco onor silvestre / vestita, ecco
all'opera, ci si apre dinanzi in un subito la scena di un'impenal città
per la particolare bellezza o ricchezza in un determinato àmbito geografico. murtola, 3-68
forteguerri, ii-186: italia, italia, un dì sede d'onore, / or
illuminava la scena, tenendo sulla testa un lume a olio dal grosso lucignolo fumoso
agra puntura, / pur non spunti un pelo a pena. -insieme di circostanze
e di condizioni in cui si verifica un evento o in cui qualcuno si trova ad
: situazione storica, condizione politica di un paese; fase di una guerra.
/ de'passi lor, quasi rivolto un perno, / scena che dagli orror
, scriveva egli, si rappresenta in un altro mondo, nel luogo più lontano
roma stessa. -vita pubblica di un personaggio, in quanto manifesta a tutti
le mie disgrazie, la desidero per un poco fuor della pubblica scena, in cui
in cui ciascuno è portato ad assumere un ruolo specifico nei confronti degli altri.
indosso: / ma io né l'un né l'altra in questa scena / cerco
-scena politica: la vita politica di un paese in quanto luogo di dibattito e
una scena così varia di fatti singolari, un contrasto così risaltante di lumi e d'
una figura intemperante, l'obbrobrio d'un interesse meccanico, l'infemale furia d'
immaginate? 6. in un testo teatrale, ciascuna delle parti, in
; e nella prima scena è comparso un gesuito a far una redica nella piazza
v-316: a prima scena comincia con un coro di poeti in maschera di corvi
attrice alla scena d'amore / con un giovane ricco. -colpo di scena:
a tanta insofferenza non si poteva negare un cenno per lo meno di comprensione,
la musica temprata del pizzetti ha portato un contributo, schietto, severo, ferreo,
su uno schermo apparvero le prime scene di un dramma giallo che parve assorbire l'interesse
honey e di tutti i presenti. un dramma per televisione. p. gonnelli,
scenografici uguali. -esibizione singola di un attore, di un fantasista, di
-esibizione singola di un attore, di un fantasista, di un giullare.
attore, di un fantasista, di un giullare. stampa periodica milanese, i-222
, cortometraggio di carattere comico) che un tempo si usava proporre al pubblico come
usava proporre al pubblico come diversivo dopo un dramma (o un lungometraggio) di argomento
come diversivo dopo un dramma (o un lungometraggio) di argomento tragico o patetico
alle prime armi. scene comiche finali d'un tempo:... con quella
avventure di tagliaborse. -rappresentazione iconografica di un avvenimento, di un paesaggio.
-rappresentazione iconografica di un avvenimento, di un paesaggio. cornoldi caminer, 151:
due grandi scene, popolatissime, commemorano un 'discorso di costantino dai rostri'e una
accaduto, situazione che si verifica in un dato luogo e fra deter- minate persone
8-936: dopo la scena del giornale, un altro cambiamento era avvenuto in giulio.
fitte in ogni mente. -celebrazione di un rito. delfico, ii-348: io
della prisca superstizione. -svolgimento di un processo. de luca, 1-15-1-68:
dalla fantasia, in partic. in un sogno. muratori, 4-45: vengono
sostenere la scena, guardava su questo proposito un esatto silenzio. bianciarai, 4-161:
altro servitor di piazza in parigi che d'un gallico israelita di lugo, membro qui
a proposito di una provoca zione sur un fatto del tutto inconcludente. tarchetti, 6-1-
eran fatte. pananti, i-28: ho un bel dir, tutto quanto è buio
più rei, / e lasciatole in dosso un lino a pena, / fé di sua
apparenza. -effetto prodotto da un evento; impressione provocata dall'aspetto o
riparo dell'aria, o presso a un letto non cortinato, per toglierne,
d'aria. dietro la scena era un letticciuolo. 13. mus.
per lo più precede un'aria, un duetto, un episodio corale. -gran
precede un'aria, un duetto, un episodio corale. -gran scena: quella
in senso di 'recitativo obbligato', sia questo un soliloquio o dialoghizzato. aggiugnesi l'epiteto
talvolta una 'gran scena'viene intersecata da un coro, da una cavatina, preghiera
a parigi. barilli, i-159: un altro giorno al costanzi andò in scena la
insieme lo stesso anno, io in un piccolissimo giornale, tu in un piccolissimo
in un piccolissimo giornale, tu in un piccolissimo teatro ». « ma fino all'
, no? » -apparire in un dramma, in una rappresentazione. giuglaris
corpo nutrimento e lena. -assumere un determinato atteggiamento o metodo o criterio di
: potendosi da una sola deliberazione d'un prencipe originar cotal radice che ne pullulino
d'agrippina era giunto, gli ordì subitamente un atto da scena: mentre sponeva,
, gli lasciò cadere tra 'piedi un pugnale. allora, quasi colto in peccato
scene: nei risvolti non appariscenti di un fatto (e in partic. di un
un fatto (e in partic. di un avvenimento d'interesse pubblico).
dietro le scene, il pessimo era un misero mentecatto insieme e tristissimo. -dietro
esi genze del copione (un personaggio o l'attore che ne interpreta
periodica milanese, i-308: diffatti non pare un balordissimo mestiere quel batter le mani,
mestiere quel batter le mani, quando un attore entra in iscena, esce dalla
povero mio dramma. mi restava soltanto un desiderio,... ch'egli
chiusi i mantachetti delle gole affaccendatissimi in un argomento tanto puerile. -intervenire in una
entrare in scena per dire: « un momento, ci sono anch'io »
sì bene / ch'io spererò ch'un altro carnovale, / giacché questo è
la capacità di fare presa sugli spettatori (un attore). -prodursi in un'
anche esagerando, dolore o sofferenza per un infortunio subito; lamentarsi con particolare enfasi
, cado e mi faccio male a un ginocchio. non è niente di grave
azione drammatica, a uno spettacolo (un attore o il personaggio da lui interpretato
panni dalla scena: scoprire o rivelare un fatto fino a quel momento tenuto nascosto.
sulla scena: allestire uno spettacolo, un dramma. -anche: adattare in forma
. -anche: adattare in forma teatrale un soggetto. martello, 172: essendo
scena, io non credo che, da un popolo ancora scostumato, ne'nostri tempi
se i caratteri, e dice che sarebbe un campo nuovo e fecondo il mettere in
diciamo 'mettere in scena una persona, un avvenimento, uno scandalo', segnatamente quando
] metta in scena se stesso con un distacco di lepidissima ironia. -fare
-fare esplicito richiamo a una persona in un discorso. p. e.
.. che la fantasia disordinata di un visionario o la ciarlataneria d'un furbo
di un visionario o la ciarlataneria d'un furbo mettano sulla scena dei grossolani errori
. -assumere di fronte agli altri un determinato atteggiamento. nievo, 4-203
grande d * asti, / che d'un passo sì maschio, ardito e nuovo
-svolgere una funzione nel corso di un accadimento o ricoprire una parte decisiva nelle
a qualcuno o qualcosa nel contesto di un discorso. lucini, 4-130: anche
in iscena, apparve assai volte ed apparirà un ateo od un oppugnatore del cristianesimo.
apparve assai volte ed apparirà un ateo od un oppugnatore del cristianesimo. -ritirarsi
un'impresa, un'attività; lasciare un ufficio, una carica pubblica.
quelli che si prevedeva di incontrare in un determinato luogo. p. petrocchi [
detti! 'non vedendo nessuno in un luogo. migliorini [s. v.
che si adopera scherzosamente per dire che in un luogo non si sono trovate le persone
impresa. mazzini, 52-281: dentro un mese, non ne potrò più; e
notorietà, di vantaggio o di potere dopo un periodo di allontanamento, di crisi.
iv-1-289: io mi sono lasciato trascinare per un momento in scena, come se io
quinte, secondo le esigenze del copione (un attore in uno spettacolo).
periodica milanese, i-308: diffatti non pare un balordissimo mestiere quel batter le mani,
balordissimo mestiere quel batter le mani, quando un attore entra in iscena, esce dalla
meno profonda e spiritosa? -abbandonare un luogo, estromettersi completamente e definitivamente da
l'tnfemo'. -mostrarsi in un luogo già frequentato da altri. -anche
pancia. -assumere una carica, un ufficio, subentrando ad altri.
svevo, 6-625: mio marito, un giorno, in sua presenza, fece
del tenore sono dimenticati, come in un accesso di cecità amorosa. pirandello,
utilizzava ora quanto restava dell'artista d'un tempo; i suoi cartelli larvavano con
verri sapeva improvvisare uno scenario urgente, un arredo complicato, scegliere i luoghi migliori
prima del tempo, e si vede un cantante che, non pensando, in quel
in quel momento, che ci sia un pubblico al mondo, discorre alla buona con
mondo, discorre alla buona con un suo compagno. -titolo della rivista
-in un'espressione comparai, per indicare un paesaggio, anche urbano, in prospettiva
o uno scorcio paesistico alquanto suggestivo o un luogo o un ambiente considerato in quanto
paesistico alquanto suggestivo o un luogo o un ambiente considerato in quanto sfondo di avvenimenti
uno scenario animato svolgentesi in una luce un po'annebbiata, di sogno. comisso,
). carducci, iii-24-321: era un venerdì sera; e per il deserto
la lanterna color lampone del bar penetra come un obice lo scenario bigio in mina delle
tramonta; il cielo s'arrossa per un istante e le stelle si accendono tutte
scenario di colline. -sfondo paesistico di un dipinto. e. cecchi, 0-12
sfondi son pasticci architettonici. ma adempiono un suggestivo e romantico ufficio di scenari,
cantoni, 616: io ho sempre avuto un mio particolare indirizzo: quando, cioè
a distanza quel che ora si chiama un lembo di vita vissuta, tornava a casa
udite quelle che mi parevano suscettibili di un altro ambiente e di un altro scenario
parevano suscettibili di un altro ambiente e di un altro scenario. ferd. martini,
. e. cecchi, 2-118: un potere straordinario proviene all'architettura dal modo
. ambito, contesto in cui si colloca un fatto, un avvenimento, un'operazione
in cui si colloca un fatto, un avvenimento, un'operazione, un progetto;
fatto, un avvenimento, un'operazione, un progetto; lo sviluppo o lo svolgimento
e napoleone l'attraversa soltanto sognatore dentro un sogno morto. gobetti, ii-15:
dato a queste aspirazioni gonfie o imprigionate un tragico scenano di fantasia storica. calvino,
di fiume]. se la tiravano un anno fa, cadeva un anno fa »
la tiravano un anno fa, cadeva un anno fa ». tobino, 5-7:
al malmantilc. 1-50: 'scenario'è un foglio sopr'al quale son descritti i
alberto lollio lasciò anche uno scenario, un abbozzo in prosa, di pastorale a uso
insieme del soggetto e della sceneggiatura di un film. patini, x-2-602: dovrei
, lo scenarista dal vestire poco ortodosso, un pizzico di 'saint-germain-des près'e di via
la sua casa, intanto, era un inferno per le continue scenate con la
fa una scenata, se si fa venire un attacco di cuore, se poi bisogna
di cuore, se poi bisogna chiamare un medico! moravia, ix- 282
moravia, ix- 282: nacque un putiferio, una scenata da non si dire
voi sia piaciuto questo inverno molle, un po'isterico, con scenatine di freddo,
scenatine di freddo, poi strani tepori un po'da matto. -peggior. scenatàccia
che fa una scenata, che compie un gesto plateale. - anche sostant.
verso il basso, verticalmente o secondo un piano inclinato. - anche sostant.
luigini, xlv-266: laura fu un giorno (e forse venerdì santo)
, in germania, l'elica di un aereoplano scendente tagliò la testa. brignetti,
viene inferto dall'alto verso il basso (un colpo). guido delle colonne
per estens. che digrada o porta a un luogo più basso (una scala)
4. che pende dalle spalle (un mantello); che arriva fino ai
; che arriva fino ai piedi (un indumento, in partic. i calzoni)
5. che si immette in un lago da un fiume (un'imbarcazione)
. che si immette in un lago da un fiume (un'imbarcazione). de
amicis, xii-71: il tranvai, come un barcone scendente da un fiume in un
tranvai, come un barcone scendente da un fiume in un lago, entrò dentro alla
un barcone scendente da un fiume in un lago, entrò dentro alla folla enorme
un'eco / d'antichi pianti, un suono di lungo sospiro profondo / dal
figur. che consegue da una causa (un effetto). pascoli, ii-331:
stabilito da un'autorità indiscussa, da un potere assoluto (nell'espressione scendente dawaltó
trattazione di una parte più specifica (un trattato). carducci, ii-6-28:
tre parti, contenente ognuna la critica di un opera del vico e poi scendente alle
muoversi dall'alto verso il basso superando un dislivello più o meno ampio con un
un dislivello più o meno ampio con un passo, con un salto o percorrendo
meno ampio con un passo, con un salto o percorrendo una strada o un
un salto o percorrendo una strada o un terreno in pendenza o una scala,
; calare, discendere (spesso unito a un compì, di moto da luogo)
: calare da un'altura, da un monte; smontare da un gradino, da
, da un monte; smontare da un gradino, da una struttura sopraelevata.
scendesse / e fui di sotto e vidi un che mirava / pur me, come
boine, iv-88: scesesi a piote, un po'traballando, il cappello a traverso
, il cappello a traverso e l'un l'altro tenendoci a braccio pel biancor
la luce di / fonteblanda / sentì a un tratto d'assomigliare a quell'esile scuro
per parlare a brahe che lo segue un passo indietro; poi scende subito dalle piastrelle
tardo, / sì che s'aùsi un poco in prima il senso / al tristo
che sarebbe di me? -smontare da un seggio, da un trono, da un
? -smontare da un seggio, da un trono, da un pulpito, ecc
un seggio, da un trono, da un pulpito, ecc. -scendere dal letto
-scendere dal pulpito, di cattedra: deporre un atteggiamento sentenzioso; cessare di sdottoreggiare,
, o genti. pananti, iii-177: un magnate pella polonia consigliava un re del
iii-177: un magnate pella polonia consigliava un re del suo paese a dare un grande
consigliava un re del suo paese a dare un grande esempio di generosità e di filosofia
): la vecchia scese dal letto in un salto e corse ad aprire. mazzini
, 83-63: scendete... da un trono sul quale voi non siete più
giù nel piano, / soggiomowi appena un mese. bresciani, 6-x-256: noi
. ivi [a mentone] dato un giro per iscendere al porto in cerca
rappresentazione dantesca dell'inferno, pervenire a un girone più basso. dante, inf
altro girone. -portarsi in un locale situato a un livello più basso
-portarsi in un locale situato a un livello più basso di quello nel quale
piano terreno di un'abitazione o di un albergo per consumare la colazione in sala
lavo, poi scendo in cucina / un po'tremando che il zio prete pronto
per farlo parlare. -calarsi in un pozzo. guido delle colonne volgar.
336: rise e gli scese incontro d'un passo. 2. smontare da cavallo
uno scudiscio, il ronzino eli diede un calcio nella testa tale che cadde tramortito.
non bella riuscita. -smontare da un mezzo di trasporto su ruote. -anche
. -per estens.: essere scaricato (un bagaglio). ghislanzoni, 17-19
. -per estens.: approdare in un luogo (anche con la particella pronom.
a portar l'alta ambasciata / scese un messaggio, dal cui volto uscia /
cielo. ghislanzoni, 2-104: questa notte un angelo / scendeva a me dal cielo
ed infiammi il suo cuor, qual furo un giorno / nel cenaeoi gli apostoli infiammati
splendore aggiunge, / forse per farti un dì sua patria in cielo. fontanella,
abbassarsi nel volo; calare a terra (un uccello, un insetto).
calare a terra (un uccello, un insetto). dante, purg.
di sé pennuta. sercambi, 2-ii-84: un bel giffalco scese alle miei grida:
[la farfalla], scende con un volo / solenne e stanco, noto all'
-ridurre la propria quota di navigazione (un aeromobile). -scendere a terra:
6. spostarsi verso sud; andare in un luogo più meridionale. botta,
più ospitali. -navigare lungo un fiume in direzione della foce, seguendone
, aveva ora l'aspetto umile d'un canale ove guazzavano le anitre verdazzurre in
7. per estens. dirigersi contro un nemico per assalirlo; spingersi verso un
un nemico per assalirlo; spingersi verso un luogo per conquistarlo; calare (un
un luogo per conquistarlo; calare (un esercito straniero, un'orda barbarica che
che mi han preso scendendo alla città dopo un mese di questa vita assoluta. fenoglio
verga. 9. immergersi in un corso d'acqua, nel mare.
varata. 10. sostare in un dato luogo durante o alla fine di
dato luogo durante o alla fine di un viaggio; prendere alloggio in un albergo.
di un viaggio; prendere alloggio in un albergo. leopardi, iii-1020: vi
. 11. abbassarsi, portarsi a un livello inferiore per la forza di gravità
per la forza di gravità o per un moto che è stato impresso o per
altra cosa. galileo, 4-3-322: un grave pendente da un filo, che
galileo, 4-3-322: un grave pendente da un filo, che sia fermato in alto
, / quanto l'argento vivo in un cannello / fosse in alto salito e sceso
2-239: chi vide mai tre mantici d'un organo / ed osservò come gradatamente /
/ ed osservò come gradatamente / l'un dopo l'altro scendano e poi sorgano
si conserva ne'barometri. -abbattersi su un tronco (una scure) p su una
persona o sul suolo (un'arma, un colpo). tasso, 7-40:
scese sopra quel ciglio, / e d'un fiume vermiglio / quei bell'occhi inondaro
bomba scese e raggiunse il fondo, alzando un volo di sangue e pietre.
sogno. -entrare nella federa (un cuscino). ghislanzoni, 18-24:
che, in atto di far scendere un cuscino nella fodera, colla testa rialzata e
-scendere nello stomaco: essere inghiottito (un cibo). moravia, ix-93
: il lardo, ne mangiavamo tanto che un giorno feci un rutto e un pezzo
ne mangiavamo tanto che un giorno feci un rutto e un pezzo di lardo che già
che un giorno feci un rutto e un pezzo di lardo che già mi era
una seconda lingua. -far scendere un cibo nel piatto: servirlo. comisso
neve, la rugiada) o da un albero (le foglie, i fiori)
paglia. -abbattersi sulla terra (un fulmine). f f
. -diffondersi verso il basso (un raggio di luce, un suono)
basso (un raggio di luce, un suono); spirare dall'alto (il
fascie polverose. idem, 690: con un solo sibilo [i venti] sul
voi? » la voce scese giù come un lamento. calvino, 1-534: un
un lamento. calvino, 1-534: un raggio di sole... scendeva di
13. scorrere verso il basso, seguendo un pendio (un corso d'acqua,
il basso, seguendo un pendio (un corso d'acqua, la lava).
lo tuo salir, se non come d'un rivo / se d'alto monte scende
par., 20-20: udir mi parve un mormorar di fiume / che scende chiaro
che scende dalla smorta fronte, / d'un, che de'sensi al fonte /
abbassarsi rispetto alla linea dell'orizzonte (un astro, in partic. il sole)
15. digradare più o meno ripidamente verso un luogo posto più in basso; essere
(una strada, una collina, un paese, ecc.). dante
, 1-274: i glauchi olivi / come un velluto scendono pe'digradanti clivi. pratesi
, alla quale i prati scendevano in un declivio irregolare e lunghissimo. cassola,
dati scritti o messi in evidenza da un video). del giudice, 2-75
guardano tutti e tre il monitor, in un riverbero turchese; si soffermano su qualche
di venezia le cingea almen trenta volte un collo ritondo e più candido d'alabastro e
: lorenzo durò grandissima fatica circa d'un mese e mai non poteo fare scendere li
-diminuire di prezzo, assestarsi a un valore minore (un prodotto).
, assestarsi a un valore minore (un prodotto). sacchetti, 121:
una persona; pervaderne l'animo (un sentimento, nelle espressioni scendere al seno
ove lor foco scende / s'abbarbica un disio che drento regna, / un disio
abbarbica un disio che drento regna, / un disio sol d'eterna gloria e fama
potere o di prestigio; pervenire a un grado o a un rango inferiore.
prestigio; pervenire a un grado o a un rango inferiore. federico u,
nazione [il portogallo], annoverata un tempo fra le prime potenze, padrona
fra le prime potenze, padrona di un vasto impero..., è scesa
stancarsi a scendere. -incorrere in un errore. carducci, ii-1-270: accecato
scenderò fino a voi! -pervenire a un accordo, giungere a un compromesso limitando
-pervenire a un accordo, giungere a un compromesso limitando le proprie pretese (anche
denaro: essere disposti ad accordarsi ad un prezzo minore rispetto a quello stabilito in
un'attività, a uno studio, a un argomento meno elevato, più concreto,
molti secoli è il più sicuro indizio di un merito vero e superiore. ghislanzoni,
che a suscitare i salaci istinti di un ammiratore. 2jj. proseguire nel
1860 o '6i. -risalire a un tempo più recente rispetto a quello stabilito
normanni. 26. passare a un nuovo argomento in una trattazione. fiamma
alfieri, 5-29: premessa questa definizione di un popolo ribellantesi
di segnoria. -essere ispirato da un modello; procedere da una tradizione.
un'antipatia verso le superstrutture ideologiche, un amore per i fatti, che in
/ gran nome e col gran nome un grande ingegno. dottori, 1-113: da
. terminare con una certa desinenza (un sostantivo, un verbo); uscire.
una certa desinenza (un sostantivo, un verbo); uscire. l.
mus. passare da una nota o da un tono più alto a uno più basso
tono, le parve di precipitare in un abisso. malerba, 1-24: si faceva
intonazione e se notava qualcuno che scendeva un pochette, lo riprendeva. 32
90]: 'palio- netto': è un colpo in virtù del quale la palla compie
, n. 13. -scendere sotto un determinato tempo: in una corsa (
di nuoto, ecc., ottenere un tempo inferiore a quello indicato e,
tr. percorrere una strada in discesa, un terreno in pendenza, una scala.
scalini del sepolcreto, gli pare di sentire un po'di rumore laggiù dentro la camera
., 8 (128): fece un salto, scese il letto in furia
34. per estens. discendere un valico per invadere un paese, per
estens. discendere un valico per invadere un paese, per portarvi la guerra.
le alpi. 35. navigare un fiume verso la foce, seguendo la
secondo la corrente. 36. vibrare un colpo con un'arma da taglio.
: s'egli è vero, ha sceso un grande iscaglione della dota, da quello
nobil rie più si fa palese / con un bottoni, a grandi maniche,
poi, se vorranno, si farà un monte e gli si darà un prezzo.
farà un monte e gli si darà un prezzo. è ella contenta? » «
nell'agone, nell'arena: ingaggiare un combattimento; presentarsi a gareggiare. mascheroni
agevolmente. -anche: che immette a un determinato approdo. salvini,
letto. pirandello, 7-370: a un certo punto, gli occhi gli andarono
sullo scendiletto. savinio, 27-310: un libro è caduto sullo scendiletto, è
era sul scendiletto / colore di albicocca un vermiciattolo / che arrancava a disagio.
non si potrian dire, poiché verso d'un medesmo termine sarebbon fatti. oliva,
non so dolermi. -tramonto di un astro. antonio da ferrara, 176
, e benché non si trattenga in un sol attimo del presente, ma con la
. 3. ritmo discendente di un componimento poetico. ruscelli, 1-260:
. -anche: il lasciarsi scivolare lungo un piano inclinato per gioco.
piano inclinato, scesina specialmente giù da un ciglio un po'alto dalla quale i bimbi
, scesina specialmente giù da un ciglio un po'alto dalla quale i bimbi fanno
15-210: il lutto di certe vedovone d'un quintale, e fontana trevi giù dal
della famiglia scenedesmàcee, che comprende un centinaio di specie monocellulari, organizzate in
, sm. disus. organizzazione di un testo drammatico per la rappresentazione; struttura
la rappresentazione; struttura o costruzione di un testo drammatico (e il testo drammatico
bisogno, piantando talvolta in scena per un atto intero, per due, ed anche
quasi per tutto il tempo della rappresentazione un attore. s. maffei,
ridurre e adattare un'opera letteraria o un soggetto originale secondo i criteri di ripartizione
da poterlo rappresentare sulla scena o in un film. - per estens.:
tutti i suoi particolari la trama di un film. p. gonnelli, 1-167:
. p. gonnelli, 1-167: sceneggiare un racconto equivale a farne la riduzione per
la radio o la televisione. sceneggiare un soggetto cinematografico significa passare dalla scaletta alla
'trattamento'. -per simil. ricostruire un fatto in modo scherzoso e secondo le
sceneggiando ah'improwiso con essa, in un impegno maggior di quello ch'io non pensava
. -per estens. raffigurare pittoricamente un personaggio in un ambiente pomposo, artificioso
estens. raffigurare pittoricamente un personaggio in un ambiente pomposo, artificioso e con grande
artificioso. -anche: immaginare in anticipo un comportamento di qualcuno. nievo, 1-vi-526
. azione scenica estesa quanto può essere un convenzionale dramma di impronta ottocentesca e costruita
», 4-vti-1982], 141: un film, sappiamo tutti, è un'opera
; uno sceneggiato indica più che altro un lavoro specialmente televisivo nato dall'adattamento di
non confondere con la 'sceneggiata'che è un genere teatrale napoletano fondato soprattutto su una
adattato a palcoscenico per una rappresentazione (un luogo all'aperto). linati,
... ogni cinque anni, sopra un bel poggio sceneggiato accanto al paese,
sceneggiato accanto al paese, servendosi di un gustoso testo originario del quattrocento, ritornano
la forma a me apparsa necessaria per un tal libro è quella, se così si
messa in onda generalmente a puntate di un soggetto narrativo spesso tratto da un'opera
cristiana », 4-vii-1982], 141: un film, sappiamo tutti, è un'
; uno sceneggiato indica più che altro un lavoro specialmente televisivo nato dall'adattamento di
questo momento sto scrivendo i dialoghi per un film su un tema difficile: il terrorismo
scrivendo i dialoghi per un film su un tema difficile: il terrorismo. l'
fase ultima dell'elaborazione del soggetto di un film in funzione del compimento dell'opera
che ha normalmente la forma di un testo letterario, suddiviso in due colonne
una traccia minuziosa per la realizzazione di un film, ma piuttosto come un'opera
poliziano nel suo legittimo 'orfeo'aveva dato un primo accenno al dramma del rinascimento;
; ma la sceneggiatura del toscano era un po'troppo sobria. orioni, x-4-251:
.. una sceneggiatura falsa come quella di un giornale illustrato. bocchelli, 2-xxiii-420:
scenografia. -per simil.: arredo di un ambiente, in partic. di una
sede di manifestazioni pubbliche; sfondo di un dipinto. viani, 14-391: a
scenetta. 7... / un po'di tentazion gli ho posta in mente
all'angolo della strada, fu redarguita da un agente. pavese, i-212: con
scènica, sf. letter. ambientazione di un soggetto in una rappresentazione pittorica.
teatrale, sulla scena, alla presenza di un pubblico; dal punto di vista teatrale
. gobetti, ii-103: storia di un amore [la commedia di nicco- demi
demi] che nasce e si conclude in un giorno; di un amore che si
e si conclude in un giorno; di un amore che si può pensare scenicamente solo
abbastanza spiegarsi. calzabigi, 85: a un appello / comparver gli zelanti suffraganei /
finora seguito il gioco scenico dell'attrice con un misto d'ammirazione. savinio, 22-20
deltariosto. -che compone opere teatrali (un autore). b. ghiberti,
: la forma a me apparsa necessaria per un tal libro è quella, se così
(un atteggiamento, un comportamento, un'affermazione,
(un atteggiamento, un comportamento, un'affermazione, ecc.
dove ciascuna sera della settimana si può udire un discorso di qualche brav'uomo..
, 138: nell'aprire la bocca ad un motto o intemperante o scenico, credevamo
e rei. -eccessivamente appariscente (un abbigliamento). arbasino, 19-293
leziosamente della marchesa casati, con tutto un manierismo vestimentario o birignao segnico-scenico di boa
scoperto, di là delle macerie, un giardinetto giovane ma rigoglioso, le cui
piante prima segrete si facevano avanti tendendo ad un effetto scenico. k.
e a'miei pianti parole dittare, un pochetto commossa e infiammata, con acceso volto
perché non posso approvare che donna d'un solo marito sia prostituita e fatta scenica
per ordinario uno più vasto, cioè tutto un deserto, dove albergano largamente.
fa parte d'una colossale scenografia degna di un truce melodramma romantico. g. morselli
storica, più sorprendente che bella per un occhio elvetico e cioè gotico, come
ant. rappresentazione in prospettiva di un edificio, di un oggetto, ecc.
in prospettiva di un edificio, di un oggetto, ecc. lomazzi, 4-ii-224
questa cittadina. è tutta costruita su un colle:... quasi un chilometro
su un colle:... quasi un chilometro in linea retta, che nel
di grandiosità, imponenza, spettacolarità (un edificio, un paesaggio, in partic
imponenza, spettacolarità (un edificio, un paesaggio, in partic. urbano)
. moretti, vii-756: aveva scelto un appartamento all'ultimo piano d'un palazzo
scelto un appartamento all'ultimo piano d'un palazzo appena costruito di quella piazza nuovissima
... dalla quale si usciva per un gran voltone scenografico, quasi scaligero.
: a francesco taccari di milano [un premio] per invenzione di un para-
milano [un premio] per invenzione di un para- lello scenografico atto alla formazione di
alla formazione di linee che concorrono ad un dato punto nella prospettiva. =
, ii-13-270: ti acchiudo una lettera d'un bravo patriota romagnolo, che è anche
bravo patriota romagnolo, che è anche un bravissimo pittore scenografo. 2
fotografie delle regioni esplorate senza ingombrarsi d'un voluminoso apparecchio, giacché il scenografo completo
nere da réclame ambulante del brill, un mare di scarafaggi, l'insolenza del
.. quando il vento fischia come un groviglio di serpi e scenta anche le
come per improvvisa notte. -distruggere un bosco. pascoli, i-557: li
rimediare tante serque d'ova da caricare un bastimento, perché scentava più polli lui di
monferrino ^ sanfà 'dileguarsi), che continua un lat. volg. exemptàre (kew
... a mezzogiorno ronfa sempre come un ghiro... a mala pena
pietà. -povero, dimesso (un abito). pascoli, 308:
se questa sarà applicata, si richiederà un minor numero d'impiegati. =
, in partic. un'automobile in un incidente stradale (ed è di uso
ho segato uno, e aveva dentro un nocciolo di piombo scentrato, in modo
1-8: questi goffi di campagna non capiscono un uomo che, per quanto navigato,
che, per quanto navigato, messo fuori un bel mattino si trova scentrato e non
si, uno c'è stato. un ufficiale istruttore, ma il più fetente e
scentratura, sf. tecnol. posizione di un organo rotante di una macchina che si
con valore privativo-detrat- tivo, e da un deriv. da cera (v.)
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un de- nom. da herba (v
e sm. addetto alla pulitura di un terreno coltivato dalle piante infestanti.
scerbatura, sf. ripulitura di un terreno coltivato dalle erbe infestanti.
], 9: pur avendo ricevuto un inviato speciale latore di un messaggio personale
avendo ricevuto un inviato speciale latore di un messaggio personale di spiegazioni del sovrano sceriffiano
dei sceriffi e della polizia; cacciata in un automobile e portata in qualche luogo dove
mano d'ignoti'. montale, 3-83: un suo amico... veniva spesso
: il sceriffo re di fez è un principe nell'africa. tassoni, xvi-
(che son d'oro e vagliono un poco più dei zecchini veneziani). montanari
. e letter. distinguere un'idea, un concettò, un fatto, una persona
distinguere un'idea, un concettò, un fatto, una persona, un oggetto,
concettò, un fatto, una persona, un oggetto, ecc. da uno o
scemendo / se stare in gola ad un naufragio incerto / infortunio maggior fusse e
più orrendo / che venir a morirsi entro un deserto. salvini, 39-i-107: avendo
allor sì come in paradiso / vede l'un l'altro; in tal guisa s'
la portata di un'affermazione, di un giudizio. petrarca, 150-3: che
è in grande errore, / ch'un fanciullin non può aver dure ale / e
né fia men chiara / quest'ira un dì, s'io l'awenir pur scemo
dinanzi a sé e non lontano, un apparitore, e dietro lui un carro coperto
lontano, un apparitore, e dietro lui un carro coperto di cadaveri, intese i
spiaggia, ivi ebbi a scemere / un uomo accoccolato. ferd. martini,
camera, così intorno al core senti un certo non so che parendogli nel viso di
, / scemer non sa da l'un faltro nemico. tommaseo, 2-iii-427: rispondono
scemo / col dito », e additò un spirto innanzi. -rivelare, far
6. tose. vagliare, cernere un cereale o altri semi. bacchelli
d'altronde, non lo reputava neppure un tristo, si rifiutava di fargli tanto credito
mattina mi faccio preparare... un centinaio di volumi. poi passo io a
sia stato il primo, accanto a un 'bianco'a salire sulla vetta più alta
egli [cuculo] va al nido d'un piccolo uccello che ha nome scerpafòlea che
. ant. e letter. strappare un ramoscello da una pianta, da un arbusto
strappare un ramoscello da una pianta, da un arbusto; svellere una pianticella dal terreno
: gesù scerpe dal margine del ruscello un umile giunco e con esso percote la
di ginepro sentivano sui fianchi il sibilo di un vincastro che carlo aveva scerpato da un
un vincastro che carlo aveva scerpato da un carpino. -brucare una pianta danneggiandola
in quel tempo veduto / per priapus un asino onorare / e spesse volte dimandarli
per simil. strappare via la pelle a un animale. g. argoli, 250
3. togliere con la forza un oggetto dalle mani di qualcuno. -
mani di qualcuno. - anche in un contesto fìgur. serdini, xlvti-292:
scerpando certe note visuali che avevo da un parte. 9. intr. con
10. strapparsi, lacerarsi (un vestito). tansillo, 1-80:
squassa nel subbuglio / degli elementi; è un urlo solo, un muglio / di
degli elementi; è un urlo solo, un muglio / di scerpate esistenze: tutto
alberi per procurarsi legname o per aprire un passaggio nefl'intrico della vegetazione.
e i boschi dagli scerpatori, dànno un maggior valore ai fondi e ne agevolano e
è di loro natura, si chiudeva un occhio. la scimmia fu savia: come
checchessìa. -figur. aggiungersi a un racconto rendendolo più interessante. g
moglie / in segreto cn e'aveva fatto un uovo, / ed ella disse alla
crusca]: messere guglielmo borsiere aveva un occhio sciarpellato. s. bernardino da siena
pataffio, 3: gnaffe, tu se'un nuovo pagolino / a vederti i luccianti
.., 1'arrebbe addotto per un achille della sua pruova, citando gli
tutto il destro lato, con l'un occhio scerpellato, una laidezza da spiritarne.
una meschina bottega d'oriolaio, intravedemmo un saturno barbato e sceroellato che mangiava un
un saturno barbato e sceroellato che mangiava un lungo rocchio di salsiccia figliale, tra
, interdetta così che non potea più esalar un latrato, ancorché sommesso, per detestare
màcule e sporca di barba disfatta da un mese. cicognani, iii-2-263: era un
un mese. cicognani, iii-2-263: era un vecchio prete magro con una faccia leggermente
specie intorno al naso; gli occhi, un po'scerpellini. -che ha gli
de'quali è rimasto ricordo, ci vorrebbe un volume. -per estens. raffigurazione
cose senza alcuna regola, appiccando a un sottilissimo filo un peso che non si
alcuna regola, appiccando a un sottilissimo filo un peso che non si può reggere,
peso che non si può reggere, a un cavallo le gambe di foglie e a
cavallo le gambe di foglie e a un uomo le gambe di gru, ed infiniti
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cervello (v.)
silone, 143: specialmente scarpone urlava come un dannato, secondato dal suo solito gruppo
è costretta presto o tardi a dare un mal passo. stuparich, 3-76:
storia con una donna qualsiasi, sei un maturo dongiovanni, lei è un'adultera o
appena finito di recitare la parte d'un vecchio cadente, ospite d'un cronicario ma
d'un vecchio cadente, ospite d'un cronicario ma ancora capace di commuovere e
2. insensato, stolido (un atteggiamento, un comportamento). redi
. insensato, stolido (un atteggiamento, un comportamento). redi, 16-vi-195:
mia scervellata superbia, me ne donò un piatto della sua tavola, che,
ranallo, v-579-295: or no sai che un gran ventu / tucti da fondamento /
? 2. affondare (in un proverbio). proverbia pseudoiacoponici, in
con valore intens., e da un denom. dal class, cervix -icis (
della valle, 3-473: arrivammo ad un passo fastidiosissimo di una profondissima valle che
la via che si doveva percorrere era un continuo succedersi di brevi spianate, di ripide
l'una dopo l'altra: lasciò un « riverisco » e scomparve a balzelloni
e sparire per la scesa. -in un toponimo. malaparte, i-45: attraversammo
con valore aggett.): costituito da un piano inclinato. tommaseo [s
2. il discendere, il percorrere un tratto di cammino in discesa.
muover battaglia. -anche: invasione di un esercito da nord o da un valico
di un esercito da nord o da un valico montano. f f
o più navi, in partic. di un esercito in territorio nemico. g
6. scesa in campo-, intervento in un conflitto arvare che vivendo al secolo l'
7. spostamento verso il basso di un corpo, di un peso, di
verso il basso di un corpo, di un peso, di una sostanza.
respirazione. -lo scorrere in discesa di un corso d'acqua. ceredi, 23
9. diminuzione di valore di un titolo di stato. dossi, iii-48
scesa per la qual non vedea, chiamò un medico per sé curare. piovano arlotto
guazzo in modo che averebbe quasi pieno un boccale. tommaso di silvestro, 308
sei infreddato o senti di catarro / stilla un pertugio d'un chiodo da carro:
senti di catarro / stilla un pertugio d'un chiodo da carro: / non t'
. stampa periodica milanese, i-125: un giorno di nozze, che non era
... che il vecchio facesse un alunno, che potesse supplirlo. 11
li scritti dati fuon col mio nome a un guazzabuglio di versi o bastardi o storpiati
, iii-23-12: chi altro, sivo un poeta si fatto, si piglierebbe la
paolieri, 127: per la scesina squillò un campanello d'argento, e, sotto
scésa2, sf. ant. ascesa di un monte. a. pucci,
mosso dall'alto verso il basso superando un dislivello più o meno ampio con un
un dislivello più o meno ampio con un passo o con un balzo, percorrendo
o meno ampio con un passo o con un balzo, percorrendo una strada in pendenza
.; calato, disceso (unito a un compì, di moto da luogo o
grandezza mia, prestando orecchie / a un vezzo seduttor, donar mai possa /
seduttor, donar mai possa / ad un sembiante lusinghiero il pregio / dovuto alla virtù
2. fluito da una regione montuosa (un corso d'acqua). brusoni
da qualche anno sceso al valor medio di un tallero al mastello. 5
questo... la realtà è che un ragazzo sceso qui dal nulla e del
6. trasmesso da una tradizione, da un modello artistico o culturale, ecc.
. ebbero risposta funesta di promesse per un tempo vicino, poi di dilazioni e